Caro Amore, Ti Scrivo Su Commissione E Le Lettere Si Mettono in Mostra

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Caro Amore, Ti Scrivo Su Commissione E Le Lettere Si Mettono in Mostra 25CUL01A2504 ZALLCALL 12 20:43:16 04/24/97 Venerdì 25 aprile 1997 2 l’Unità2 LA CULTURA «Parole in tasca», la fiera del libro tascabile da oggi a Pavia. Con un tema: l’epistolario amoroso Brancati, Editoria Pubblicità sociale la scrittura Caro amore, ti scrivo su commissione sui testi scolastici fra piacere Pubblicità sui libri? Perché no, se si tratta di campagne di pubblicità «sociale». La casa e storia E le lettere si mettono in mostra editrice Paravia ha accettato la scommessa e ha messo a di- Qualora ci volessimo Missive confezionate per l’occasione dagli scrittori più diversi, dalla Merini a Bevilacqua. Ma Giudici e Ammaniti dicono: sposizione gratuitamente la provare a rileggere i nostri «È un campo in cui fingere è impossibile». Noi, comunque, ve ne proponiamo una: di Fulvio Abbate, a mamma e papà. terza di copertina dei suoi te- scrittori secondo quella sti scolastici per veicolare teoria «generazionale» che i messaggi sulla droga, il fumo, critici spagnoli hanno Gemma e Totò il rispetto dell’ambiente, la si- applicato così bene alla loro curezza stradale e la solidarie- storia letteraria fra le due lo ammetto, tà. Si spera così di raggiungere crisi del 1898 e del 1936, un pubblico di circa un milio- scopriremmo che tra il 1906 vi voglio bene ne distudentidietàcompresa e il 1908 nascono alcuni fra i tragli11ei18anni.L’iniziati- narratori più significatici del Cari Gemma e Totò, va, a cui partecipano il mini- nostro secolo: Mario sono venuto qui, in silenzio, a scri- stero dei lavori pubblici,il mi- Soldati, Dino Buzzati ed vervi per la prima volta, davanti a nistero della sanità, la presi- Enrico Morovich (1906); tutti, il mio affetto, credo. denza del consiglio dei mini- Alberto Moravia, Guido Certo, proprio il mio affetto. Me- stri, lafondazioneitalianaper Piovene, Vitaliano Brancati, glio così, meglio ancora farlo lon- il volontariato, la Lega italia- ed Antonio Delfini (1907); tano dall’astio azzurro che, spesso na lotta ai tumori, Legam- Tommaso Landolfi, Elio e volentieri, il figlio offre ai suoi. biente, Pubblicità progresso, Vittorini e Cesare Pavese Tutto normale, lo sapete: è com- Telefono azzurro e WWF Ita- (1908). E non sarebbe prensibile che l’erede ce l’abbia col lia, partirà con i manuali che difficile, attraverso le 25CUL01AF01 padre e la madre; è la legge della verranno adottati nell’anno differenti fasi della loro 4.0 discontinuità: o forse un collaudo scolastico1997-98. ricezione, tracciare un 17.50 interiore per il volo definitivo. diagramma della nostra Comunque sia, alla fine d’ogni ri- Fotografia storia culturale: prendete il sentimento, più o meno motivato, caso di Vittorini e Pavese, messo via il pugnale, resta il bene Una mostra del loro straordinario che vi voglio, il mio amore auten- di Ernesto Bazan prestigio negli anni tico. Perché io so che voi, prima di Cinquanta, e confrontatelo me, avete camminato nel secolo LaSicilia,gli StatiUniti,l’Afri- all’indifferenza dei nostri comune, conoscendo la guerra: ca, Cuba: venti anni di repor- giorni. Una sfortuna, si l’annuncio delle incursioni aeree, tage in giro per il mondo in direbbe, direttamente i rifugi sotterranei, l’attesa della li- 160 scatti firmati da Ernesto proporzionale berazione; poi, nel dopoguerra, Bazan, 37 anni, palermitano. all’apprezzamento ammobiliato la casa in cooperati- «I primi vent’anni», inaugu- ottenuto, nella va, con un letto di radica ancora rata a Palermo presso lo spa- considerazione dei critici, autarchica, nel tempo degli sti- zio Trenavate deicantiericul- nel gusto dei lettori, da pendi di 4 lire democristiane. turali alla Zisa, è una rassegna scrittori come Soldati e Voi, ancora, figlio e figlia semplici di immagini che ripercorre la Brancati. Certo, se Brancati della piccola borghesia scricchio- storia umana e professionale non avesse avuto un lettore Una scena del «Cyrano di Bergerac» lante, spesso non avete posseduto di Bazan, che si è formato alla attento e motivato come nessuna arma per reagire all’ingiu- scuola d’arti visive di New Leonardo Sciascia, le cose stizia. Tuttavia, voi, una volta di- York, partecipando a decine forse non starebbero come MILANO. Coppie indimenticabili: Alda Merini e gazzedamaritoedisignore,proprioierihoscrittoa venuti grandi, avete fatto il possi- di mostre sia in Europa che effettivamente stanno. Una Alberto Bevilacqua, Isabella Santacroce e Isabella mezzanotte alla miliocentomillesima prima e mi bile, nonostante la vostra imperfe- negli Stati Uniti e vncendo dimostrazione di ciò ce la dà Ottanta editori Bossi Fedrigotti, Aldo Nove e Gina Lagorio, Nico sentivo con le ossa rotte» tanto per citare il poeta zione, per non fare crescere come numerosipremi fino alrecen- un bel saggio di Domenica Orengo e Carlo Lucarelli. Palcoscenico di questa (Juruslav Seifert). Oggi, siamo, al massimo, alla mi- uno stronzo il vostro unico figlio, te World Prewss Photo Award Perrone, appena uscito nei dai grandi Sanremo della letteratura, frammento straordina- lionesima telefonata.E allora,checosarestadiuni- il vostro unico giglio, il vostro uni- diAmsterdam.Lamostra,che Tascabili Bompiani, rio di storia contemporanea del sentimento italia- co nello scrivere una lettera? «Se è vero che la scrit- co fucile. Non è facile dire certe co- rimarrà aperta fino al 24 mag- «Vitaliano Brancati. Le ai piccolissimi no, è la mostra dei libri tascabili del Castello di Bel- tura, scrivere, è dare il proprio corpo, la lettera d’a- se, esprimerle con la dolcezza che gio, èorganizzatadallacomu- avventure morali e i gioioso, che apre oggi a Pavia. Iltema assegnato - lo more trasmette una specie di Eros vicario, una crisi vi spetta, eppure, sappiate che per- nità ecologica per il mare e ”piaceri” della scrittura» Si terrà al castello di Belgioioso, da oggi stesso per tutti, nuove proposte e big della scrittura della presenza. La lettera d’amore supplisce all’as- fino nei momenti in cui vi mostra- dallaEidos comunicazioni vi- (pagine 232, lire 13.500), al 27 aprile, la sesta edizione di «Parole in - è il seguente: scrivere, ognuno col suo stile, dal senza, alla vita di tutti i giorni. Da questo punto di vo i denti come fanno le belve, eb- sive che ha ance curato l’edi- che, appunto, si fa forte di tasca», mostra dedicata ai libri tascabili pulpalbonton,unaletterad’amore. vista il più alto esempio sono le Lettere a Milena di bene, anche in quei momenti, io, zionedelcatalogo. queste premesse sciasciane, ed economici. L’anno scorso ha raccolto Il legame tra letteratura e lettera d’amore viene Franz Kafka, che vedeva la scrittura come mezzo di sia chiaro a tutti, riconoscevo e per consegnarci un nuovo 70 espositori e 15.000 visitatori. da lontano. Lettere (d’amore) dal carcere, le scrive- trascrizione del proprio corpo». Parola di un poeta onoravo la vostra avventura, ri- Archeologia ritratto dello scrittore Quest’anno sono attesi un’ottantina di va TommasoCampanellaper i compagni della pri- come Giovanni Giudici, che critica la premessa pensandovi nel rotor della storia, siciliano ben al di là delle editori, dai colossi come Mondadori, gionedoveerainternato.Lettered’amorechesono della mostra. «Oggi non si può scrivere una lettera vi pensavo indifesi, poveri, iner- Le piramidi facile formule in cui lo si è Rizzoli e Garzanti alle case più piccole. diventate poesie d’amore, le scriveva, a precisa ri- d’amore su commissione. Si possono scrivere poe- mi. Ed ero lì, come una sentinella, su Internet spesso imprigionato, a D’altronde, se è vero che collane come chiesta, Torquato Tasso... Qui, tra le tante scritte di sied’amore,malettered’amoreperfintano». a proteggervi in armi. Credo di cominciare da quella del gli Oscar o la Bur si sono consolidate, pugno,sucartaintestata,amacchina,alcomputer, Anche per Niccolò Ammaniti scrivere lettere avervelo già detto, ma se non l’ho Per mettere fine alle numero- gallismo. La Perrone, negli anni, come autentici «monumenti» l’Io narcisistico dello scrittore straripatraimproba- d’amore è impossibile. «Se un amico mi dicesse di mai fatto sappiate che sì, fra i miei se leggende sull’origine delle occorre dirlo, è una dell’editoria tascabile, è altrettanto vero bili inizi - «Carro amore, qualora se mi spossi io scrivere una lettera d’amore lo aiuterei, ma io non appunti di lavoro c’è una riga così: Piramidi di Giza e della Sfin- benemerita degli studi che recentemente nuove collane si sono vaddo a lavorrare e ti facio anche una casa per noi» riuscirei mai a farlo: è una cosa che mi annoia da «dedicare un mausoleo-paradiso ge, l’Egitto si prepara a diffon- brancatiani: oltre ad aver imposte (a cominciare dalla celeberrima (Aldo Nove); «Caro Franz, scrivo questa lettera con morire. È successo da quando ho iniziato a scrivere ai miei». dere undossiercircostanziato curato il secondo volume «Millelire») e hanno dato al fenomeno titubanza: le parole d’amore sono come tasselli di romanzieracconti.Daallora,dal‘94,sièinterrotto Perché vi spetta, perché voi avete tramite la rete informatica di delle «Opere» nei classici dimensioni sempre più vaste. un delicato mosaico» (Giulio Mozzi); «Mi guardi e il mio epistolario d’amore». L’idea di una scrittura camminato nel secolo, subendo le Internet. Lo ha annunciato il Bompiani ed aver scritto L’evento collaterale di quest’anno è la non mi vedi. Mi vesto di rosso di giallo di azzurro o prosciugante, disseccante, in lotta con «l’Eros che ingiurie dei potenti, di coloro che segretario generale del Consi- due importanti prefazioni a mostra «Grandi amori», un viaggio nei di verde ma a te pare sempre grigio. Parlo e non mi si fa parola», come cantava Battiato, ci riporta alle ritenevano d’essere in diritto d’of- glio Superiore delle Antichi- «I piaceri» e al più bei romanzi d’amore del secolo senti» (Isabella Bossi Fedrigotti); - conclusioni spot canzonette. E qui tra i tentativi più hard, estremi, fendervi. Per questa ragione fra i tà, Ali Hassan.
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    INCREDIBILE: E’ MORTO UN FASCISTA! di Antonio Serena Giorgio Albertazzi era troppo grande perché la stampa di regime potesse silenziare la sua morte. Tv e giornali non hanno detto che non ha mai rinnegato la sua fede giovanile pur onorando le altrui scelte, ma un passo avanti è stato fatto. Lo hanno ricordato come artista e come comandante di plotoni d’esecuzione, ovviamente senza entrare nel merito. Ma almeno adesso sappiamo che anche i fascisti muoiono. Qualche dubbio in merito ci era sorto nel febbraio scorso alla morte di Piero Buscaroli. I giornali e mamma RAI non ne hanno quasi parlato. Era mica Nessuno, Buscaroli. Era quello del “Bach” finito negli Oscar Mondadori; quello de “La morte di Mozart”, quello del “Beethoven” pubblicato da Rizzoli. Un padre del giornalismo. Al “ Borghese” con Leo Longanesi, al “Giornale” con Indro Montanelli e Vittorio Feltri, direttore del “ Roma”, inviato di guerra, raffinato cronista di costume sotto pseudonimo, critico musicale tra i più validi, battitore libero di sconfinate conoscenze, direttore di collane editoriali curate per Rusconi e Mondadori. La mediocrità e la bassezza del mondo intellettuale non gli ha mai perdonato le posizioni di destra. “Vade retro”, Satana! In realtà quello che non perdonano, questi servi a tempo pieno, è la coerenza. Non per nulla questa è la nazione in cui tien botta un personaggio come Giorgio Napolitano, che passò in un battibaleno dal fascismo al comunismo e dall’elogio della sanguinosa repressione di Ungheria del ’56 alle lezioni di democrazia dal Quirinale, fino alle recenti mosse golpiste per perorare la causa di un governo di “nominati”.
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