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FONDAZIONE MARINI CLARELLI SANTI ------SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA E BIBLIOGRAFICA DELL’ E DELLE MARCHE

L’archivio della famiglia degli Oddi

Inventario

a cura di Chiara Scionti

Perugia, 2016

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L'inventario è stato redatto nel 2016 in occasione dell'intervento di riordinamento effettuato presso la Fondazione Marini Clarelli Santi dall'archivista Chiara Scionti e finanziato dalla Direzione Generale Archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Per l’inventariazione è stato utilizzato il software XDams. È stato poi revisionato redazionalmente nel 2021 da Rossella Santolamazza, funzionaria della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria, al fine della pubblicazione online.

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SOMMARIO

Nota storica sulla famiglia degli Oddi pag. 4

Corrispondenza e carte personali di vari membri della famiglia » 17

Serie e fascicoli ordinati nel XVIII secolo » 96

Cause, liti, controversie, contenzioso » 194

Contratti » 214

Scritture private » 239

Amministrazione generale » 253

”Perizie e certificati catastali” » 340

”Certificati ipotecari e cancellamento d’iscrizioni” » 342

Imposte e tasse » 344

Manoscritti letterari, di studio e di consultazione » 345

Diplomi, pagelle e certificati scolastici e universitari » 351

Patenti di accademie e associazioni » 352

Affiliazioni e aggregazioni a congregazioni e confraternite religiose » 353 e indulgenze

Reliquie e autentiche di reliquie » 354

Miscellanea » 360

Mezzi di corredo archivistici coevi » 367

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Nota storica sulla famiglia Degli Oddi

La famiglia degli Oddi è attestata a Perugia fin dal XIII secolo; una tradizione familiare vuole che il casato venga dalla Pannonia, e che quattro fratelli de Oddonibus si siano stabiliti in Umbria dopo essere giunti in Italia al seguito dell’imperatore Federico I Barbarossa: tale tradizione non poggia però su alcuna base documentaria. I degli Oddi sono ampiamente noti alla storiografia per il sanguinoso conflitto che li vide opporsi all’altro casato perugino dei Baglioni a cavallo tra XV e XVI secolo, e che portò alla loro cacciata dalla città nel 1488. Di questo periodo travagliato e significativo, conclusosi definitivamente dopo il ristabilimento dell’autorità papale su Perugia nel 1540, non rimane però purtroppo alcuna traccia nell’archivio di famiglia, a parte alcune allusioni nel Libro di ricordi di Sforza degli Oddi.

Proprio Sforza degli Oddi, nato forse nel 1482 e morto nel 1556, è la prima figura di rilievo che emerge dalla documentazione (scarsa infatti quella superstite risalente a suo padre Leonello): dapprima assieme al fratello Vincenzo, quindi, dopo la morte di questi nel 1525, Sforza procede a numerosi acquisti e transazioni di terreni nella zona di Laviano (luogo natale della santa Margherita detta da Cortona, cui la famiglia degli Oddi professerà speciale devozione), al confine con il territorio fiorentino, consolidando così la zona del Chiusi e del Lago Trasimeno come quella su cui graviteranno maggiormente gli interessi della famiglia. Dai suoi due matrimoni con Vincenza Ranieri e con Giulia di Ludovico degli Oddi Sforza ebbe una numerosa prole: prima di morire si occupò di dividere la sua eredità tra i due nipoti Leonello e Vincenzo (figli del suo figlio di primo letto Cristofano, detto “il Conte”, premorto al padre) e i figli avuti dal secondo matrimonio.

Dalle vicende dei sei figli maschi di Sforza e della seconda moglie, Giulio, Angelo, Tiberio, Alessandro, Iacopo e Annibale, emerge il clima di irrequietezza che ancora caratterizzava la vita cittadina, testimoniato dal non infrequente coinvolgimento di alcuni di loro in processi criminali per risse, ferimenti e omicidi. Sarà Angelo (1542- 1594) a proseguire la discendenza in linea maschile, sposandosi nel 1584 con Settimia della Staffa, figlia di Scipione della Staffa, dalla quale avrà due figli, Francesco e Maria.

La seconda metà del XVI secolo è caratterizzata dalla lunga controversia con i marchesi della Corgna per la giurisdizione sulla comunità di Laviano, che costituisce un nucleo assai voluminoso e complesso dell’archivio: l’intervento di Angelo nella sistemazione, nella presentazione e nel commento delle carte d’archivio è il primo che si possa rilevare in modo consistente, finalizzato senza dubbio a procurarsi prove e pezze d’appoggio da utilizzare in questa complessa causa, per dimostrare l’immemorabile giurisdizione esercitata dai degli Oddi su Laviano.

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Il figlio di Angelo, Francesco (1585-1604), morì giovanissimo: aveva sposato nel 1599 Lavinia di Claudio Boncambi, da cui ebbe Angelo (1602-1647) e Settimia (nata nel 1604, sposata a Pier Antonio Ramazzani). Nei primissimi anni del XVII secolo, dunque, stante la minore età del primogenito, accanto alla madre Lavinia emergono le figure di Scipione della Staffa (che Francesco nel suo testamento aveva indicato, assieme ai suoi due figli Troiano e Annibale, come tutori dei suoi due bambini) e soprattutto del fiorentino Francesco della Torre, uomo di fiducia e “agente” di Scipione, Troiano e Annibale della Staffa in varie questioni legali, in particolare negli strascichi dell’annosa causa coi della Corgna per il possesso della contea di Laviano, conclusasi finalmente con la solenne investitura del piccolo Angelo a conte di Laviano da parte di papa Paolo V nel 1614.

Il matrimonio di Francesco degli Oddi con Lavinia Boncambi determinò anche dei pesi destinati a ripercuotersi per anni sulle finanze della famiglia: nel 1588 il padre di Lavinia, Claudio, si era offerto fideiussore per Giovanni Vincenzo Vitelli per un cambio che questi aveva stipulato con Alessandro Muti, ma, essendo il primo debitore insolvente, per la riscossione dei frutti i Muti si erano rivolti alle sicurtà e ai loro eredi. L’obbligo di pagare i frutti del censo avrebbe fortemente pesato sulle finanze familiari, fino a costringere Angelo degli Oddi (figlio di Lavinia) e poi suo figlio Francesco (1623- 1699) ad accendere numerosi altri censi fruttiferi, o prestiti a interesse, con altri, e infine, nel 1681, a vendere a Gio. Antonio Bigazzini per 7100 scudi un censo attivo con la casa Barberini che i degli Oddi avevano ereditato dai Soderini, una mossa che a distanza di tempo un altro discendente, Francesco (1680-1746), deplorava.

La figura di Francesco degli Oddi (1623-1699) domina la seconda metà del XVII secolo: primo figlio maschio di Angelo e Margherita Soderini, sposò nel 1645 Artemisia Bontempi, dalla quale ebbe sedici figli. Del personaggio è stata già studiata da Francesco Santi la passione per l’arte e il collezionismo, che condivideva con il padre Angelo: il nucleo più prezioso della collezione degli Oddi si formò infatti in questo periodo grazie agli acquisti dei due, e comprendeva non solo dipinti e disegni ma anche medaglie (reputate antiche, ma, come scoprì il nipote Francesco qualche tempo dopo, quasi tutte false!); una curiosa testimonianza della sua passione, anche archeologica, è la concessione a effettuare scavi per trovare “tesori” da lui chiesta e ottenuta nel 1685. Di una personalità ambiziosa e da “gran signore” secentesco parlano anche le numerose lettere di “Cardinali, Prencipi, Duchi et Altezze” indirizzate a lui (nonché al padre Angelo e alle loro mogli), invero di interesse relativo per quanto riguarda il contenuto (si tratta per la maggior parte di scambi di cortesie o raccomandazioni), ma accuratamente da lui conservate e archiviate.

Dei numerosi figli di Francesco, il primogenito Angelo (1654-1704) rimane piuttosto in ombra, forse oscurato dalla forte personalità paterna: sopravvisse solo pochi anni al padre, e non rimangono molte tracce documentarie della sua attività. Sposò nel 1678 Cintia Catenucci di Città della Pieve (1664-1740). Dalla storia familiare tragica (il padre Francesco Maria era morto giovanissimo due mesi prima della sua nascita, per https://inventari.san.beniculturali.it/

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le ferite causate dallo scoppio accidentale dell’arma che teneva al fianco, lasciando distrutto lo zio Antonio e segnando così l’estinzione della linea maschile della casa Catenucci), Cintia porta in dote ai degli Oddi i possedimenti e la tenuta detta delle Case Lunghe, presso Città della Pieve, che sempre più nel corso del XVIII e XIX secolo costituirà la maggiore fonte di rendita della famiglia.

Un posto di rilievo nella storia familiare ebbe un altro dei figli di Francesco, Bartolomeo (1669-1750): militare, dapprima, come il fratello Cesare, al servizio della Repubblica di Venezia, quindi nell’esercito pontificio, raggiunse il grado di brigadiere e concluse la sua carriera come governatore delle Armi della città di . Alcuni anni dopo la morte del padre, Bartolomeo insisterà per dividere l’eredità con i fratelli superstiti Angelo e Fabrizio (e, dopo la morte di Angelo, con i figli di lui Francesco, Carlo, Ludovico, Longaro e Gio. Battista), in un’operazione che risulterà piuttosto onerosa per la famiglia e che sarà formalizzata nella divisione del 1712 (tra i possedimenti ceduti a Bartolomeo, il castello di Mont’Alto e una parte della collezione dei quadri di famiglia). Bartolomeo si sposò in prime nozze con Aurelia Caprioli, da cui avrà i figli Ferdinando (1710-1782) e Artemisia, sposata a Gio. Battista Veglia. Ferdinando sposò Maddalena Alberti Martinelli, da cui ebbe vari figli, di cui giunsero all’età adulta Oddone (1745-1802), canonico, Filippo (1747-1829), Francesco (1748- 1810) e Aurelia (1751-1781). Aurelia sposò Cesare Meniconi, dei maschi Francesco fu l’unico a sposarsi, con Chiara della Staffa, dalla quale però non ebbe figli, per cui questo ramo della famiglia, detto di Porta Sole dal luogo dove sorgeva il palazzo abitato da Bartolomeo e i suoi discendenti, si estinse all’inizio del XIX secolo. Tra il XVIII e il XIX secolo vi sarà ancora qualche strascico legale fra i due rami della famiglia, anche dopo la morte di Francesco nel 1810, con i Meniconi e i Veglia, altri discendenti di Bartolomeo.

I primi decenni del XVIII secolo sono caratterizzati da varie tensioni nei rapporti familiari: oltre alla disputa con lo zio Bartolomeo, si accendono contrasti anche tra i quattro fratelli Francesco (1680-1746), Carlo (1682-1762), Ludovico (1683-1726) e Gio. Battista (1686-1766), figli di Angelo. Si avverte dietro anche la forte personalità della madre Cintia Catenucci, tutt’altro che relegata al ruolo di anziana vedova; per qualche anno l’amministrazione del patrimonio familiare è affidata a Ludovico, arciprete della cattedrale di Perugia, mentre le speranze di successione sono riposte inaspettatamente nel secondogenito Carlo, che sposa nel 1712 Giustina Patrizi. La dote dovuta dal fratello di quest’ultima, Bernardino Patrizi, verrà ampiamente utilizzata per ripagare vari debiti della famiglia, specialmente con i conti Ruggero, Tiberio e Valerio Ranieri; altri motivi di liti e irrequietezza sono i due sfortunati matrimoni dell’altra sorella Lavinia (1684-1758) e la sistemazione delle sue tre giovanissime figlie di primo letto, Francesca, Angela e Marianna Arrigucci.

Carlo degli Oddi (1682-1762), anch’egli militare per la Repubblica di Venezia come lo zio Bartolomeo e come il fratello minore Gio. Battista dopo di lui, fu quindi castellano della Fortezza di Perugia dal 1732 circa al 1762; nel 1723 prese in affitto per un https://inventari.san.beniculturali.it/

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sessennio la tenuta di Laviano dalla madre. Nel 1756, assieme al fratello Gio. Battista, istituì una primogenitura sui terreni di Città della Pieve in favore di Angelo, figlio del loro defunto fratello Francesco, e dei futuri maschi primogeniti della famiglia.

Oltre ad altre sorelle monache e a un altro maschio, Longaro (1685-1773), gesuita, autore di varie opere devozionali, merita di essere ricordata brevemente anche la biografia dell’ultimo figlio maschio di Angelo e Cintia Catenucci, il già ricordato Gio. Battista: anch’egli militare al servizio della Repubblica di Venezia, nel corso della seconda guerra di Morea fu fatto prigioniero dagli ottomani. Condannato “a custodire le mule del Sultano”, uscì dalla schiavitù nel 1715 pagando un riscatto di 9000 scudi, divisi a metà tra la famiglia e la Repubblica di Venezia. Finì la sua carriera attiva come Governatore delle Armi del Ducato di Urbino e provincia di Montefeltro dal 1736 al 1744, per poi ritirarsi a vita privata a Perugia, dove morì nel 1766.

Visto che dal matrimonio di Carlo e Giustina Patrizi erano nati solo due gemelli nati e morti nel giro di pochi giorni nel febbraio 1714, e visto che Gio. Battista aveva espresso l’intenzione di non sposarsi, arrivò quindi il turno del primogenito, Francesco, che per qualche motivo non chiarito dalla documentazione sembra essere stato a lungo sfavorito dalla madre, di contrarre matrimonio. Francesco sposò nel 1727, a quasi cinquant’anni di età, la romana Faustina Amadei, di lui molto più giovane (era nata nel 1706): stavolta i figli arrivarono numerosi, e di questi otto (quattro maschi - Angelo, Ludovico, Cesare e Luigi - e quattro femmine - Margherita, Teresa, Francesca e Artemisia) raggiunsero l’età adulta.

La personalità di Francesco emerge con molta forza dalle carte d’archivio: proprio per via del suo matrimonio tardivo, era consapevole che non sarebbe probabilmente vissuto tanto a lungo da vedere i figli adulti, per cui nei primi anni trenta del XVIII secolo avviò una vasta, e per certi versi commovente, opera di riorganizzazione dell’archivio di famiglia, selezionando i documenti per lui più importanti e significativi e corredandoli di un suo commento, in forma di lettere indirizzate ai figli (all’epoca ancora bambini), in cui narrava episodi importanti della storia della famiglia, spiegava le proprie scelte nell’amministrazione del patrimonio (e spesso criticava quelle dei suoi antenati) e forniva consigli e ammaestramenti utili. Ne emerge una figura giudiziosa, seria, rigida, a volte persino pedante, ma capace di teneri e sinceri slanci di affetto verso i figli. Questa serie è stata intitolata dal primogenito Angelo “Interessi di Casa” ed è un’importante fonte di notizie e curiosità sulla storia della famiglia del XVII e inizio XVIII secolo. La meticolosa opera di “ricerca storica” di Francesco ebbe anche immediati risultati pratici, portando alla scoperta di un credito mai riscosso con la famiglia Ansidei.

L’oculatezza e la visione pratica degli affari sembrano caratterizzare anche i due figli maggiori di Francesco, Angelo (1730-1794) e Ludovico (1731-1800). Il primogenito, appena uscito dalla tutela della madre, nel 1752, prende con decisione in mano la gestione del patrimonio familiare: le carte di questo periodo, oltre a essere https://inventari.san.beniculturali.it/

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quantitativamente più numerose, vedono il suo intervento diretto nella conduzione delle aziende agrarie di Città della Pieve (denominata delle Case Lunghe) e di Laviano; i registri e le carte di questo periodo sono quasi tutti di suo pugno. Angelo prosegue e amplia il progetto di riorganizzazione dell’archivio familiare avviato dal padre, e nel 1765 sposa Angela Cospani, unica figlia del nobile Agostino Cospani di Todi: grazie a questo matrimonio e a questa eredità i degli Oddi entrano in possesso della tenuta di Monte Castrilli. In quest’opera di riorganizzazione e razionalizzazione Angelo è aiutato dal fratello Ludovico, collaboratore prezioso: l’archivio degli Oddi è avaro di notazioni più private e “intime”, ma sembra di poter rilevare tra i due fratelli un’armonia piuttosto rara in altre epoche (e che per la verità sembra spesso mancare anche negli stessi rapporti con gli altri loro fratelli). Mentre Angelo è più concentrato sull’amministrazione del patrimonio familiare, Ludovico ha una vita pubblica più intensa. Si laureò in diritto civile e canonico a Perugia nel 1759, e da quello stesso anno iniziò a insegnare presso l’Università; nel 1766 fu nominato Rettore del Collegio della Sapienza Vecchia. Consultore presso il Tribunale del Nobile Collegio della Mercanzia, fra le sue carte si trovano numerosi dossier su cause di sua pertinenza o conflitti in cui viene chiamato a svolgere un ruolo di mediatore, e dubbi e pareri legali da lui redatti. Nel 1769 venne nominato dal Consiglio generale della città di Perugia “Agente, ossia Ministro residente di questa stessa Città da ritenersi in Roma per accudire alli pubblici affari ed interessi, a norma ancora di quel tanto che vien praticato dalle altre Città più cospicue dello Stato Ecclesiastico”, con un assegnamento annuo di scudi 300: fino al 1796, dunque, la sua residenza principale fu a Roma. Fu anche abate commendatario di S. Antonio abate di Fabriano e dell’abbazia dei SS. Vito e Modesto di Montali (Panicale), da cui la presenza di parte degli archivi di queste istituzioni. Anche negli ultimi anni di vita è attivo in due imprese ambiziose, l’impianto a Perugia di una Zecca per coniare monete di rame (di cui si conserva il piccolo archivio) e una fabbrica di pannilana.

Morti Angelo nel 1794 e Ludovico nel 1800, i cinque fratelli (figli di Angelo) Francesco Maria, Carlo, Longaro, Fabrizio e Gio. Battista, nominati eredi universali in parti uguali dal padre, scelgono nel 1801 di procedere alla divisione dell’eredità. Mentre Fabrizio e Gio. Battista lasciano Perugia (il primo si stabilirà a Firenze, il secondo vivrà a lungo all’estero, ricoprendo anche la carica di console pontificio a Corfù) e Carlo prosegue nella carriera ecclesiastica fino a divenire arciprete della cattedrale di S. Lorenzo, Francesco Maria e Longaro rimangono in società a gestire il patrimonio familiare, fino alla definitiva separazione nel 1804. Negli ultimi anni del XVIII secolo e nei primi due decenni del XIX sembra soprattutto Longaro, con l’assistenza dell’abate Pietro Santi, “ministro di casa degli Oddi”, ad aver cura degli affari, anche se le scritture di questo periodo sono più disordinate e meno curate rispetto a quelle tenute dal padre Angelo: sembra anzi che la custodia dell’archivio fosse di competenza di Longaro, come indica una lettera del 17 aprile 1823 da lui indirizzata da Firenze a Santi a Perugia (”… Le Chiavi della Computisteria [= l’archivio], ritenetele presso di voi, e bisognandoli qualche cosa mi farete piacere di prestarvi personalmente, essendo io responsabile di tutte le carte che vi esistono…”), https://inventari.san.beniculturali.it/

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ma da un’altra lettera dell’ottobre dello stesso anno di Santi a Longaro si apprende che le carte si trovavano in grande disordine (”… A dir vero mio Signor Conte si è trovato l’archivio in stato da far pietà! Si è veduto nulla esistere di quanto può riferirsi agli attuali Interessi di famiglia; in somma non vi sono che rancidumi di lettere, e libri di antica amministrazione affatto inconcludenti”).

Nel 1807, nel frattempo, Francesco Maria (1766-1840) aveva sposato, anche lui non più giovanissimo, la romana Vittoria Sacripante (1787-1854), da cui ebbe i figli Margherita, Giacinta, Angelo e Oddo. Dilettante di poesia (era noto in Arcadia col nome di Argilio Oroneo), nel 1819 Francesco nominò la moglie amministratrice del suo patrimonio. Da questo momento, le carte lo vedono comparire sempre più di rado, mentre la corrispondenza e la contabilità passano tutte per le mani della moglie. Emerge anche la figura di Antonio Graziani Amori, “agente” dei degli Oddi alle Case Lunghe dal 1819 al 1860 (anno della sua morte), ma in effetti anche “braccio destro” di Vittoria e della famiglia degli Oddi in molte altre circostanze.

Alla morte di Francesco (1840), il patrimonio passa ai due figli maschi Angelo (1814- 1871) e Oddo (1820-1900): eredi pro indiviso, i due fratelli giungono in seguito alla divisione del patrimonio nel 1846.

Membro dell’Accademia del Casino che gestiva il Teatro del Pavone e di varie confraternite e associazioni caritatevoli, nonché per vari anni consigliere comunale di Città della Pieve, Angelo intervenne decisamente nell’ordinamento dell’archivio di famiglia (di suo pugno molte etichette e camicie dei fascicoli), proseguendo un’opera già avviata da sua madre. La documentazione che lo riguarda è quella maggiormente conservata, con numerosi fascicoli di corrispondenza e di pratiche da lui formati. Mentre si dedicò negli anni sessanta del XIX secolo anche a lavori di ristrutturazione del palazzo di Perugia, gli fu però particolarmente cara la villa di Monte Freddo, presso Pilonico Materno, luogo di frequenti villeggiature e che a metà del XIX secolo vide numerosi abbellimenti e miglioramenti, specialmente nell’area del giardino (la cappella di famiglia a Monte Freddo sarà inoltre scelta da Angelo come luogo per la sua sepoltura).

Nel 1850 Angelo aveva sposato Maria Cardelli di Roma, da cui aveva avuto un’unica figlia, Maria Vittoria (1858-1942). Il decreto di abolizione dei fedecommessi e delle primogeniture voluto da G.N. Pepoli al momento dell’annessione dell’Umbria al Regno d’Italia, nell’ottobre del 1860, che stabiliva che quelli creati precedentemente fossero sciolti nel “possessore attuale”, aveva fatto sorgere una vertenza tra Angelo e il fratello minore Oddo, il quale premeva perché venisse riconosciuto che al momento dell’abolizione la primogenitura spettava ormai al suo primogenito, non avendo avuto Angelo figli maschi, risolta con una conciliazione tra i due fratelli nel 1863.

Angelo morì il 30 dicembre 1871 e, dopo la gestione della vedova Maria Cardelli per conto della figlia Maria Vittoria, il matrimonio di quest’ultima con Luigi Marini nel https://inventari.san.beniculturali.it/

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gennaio 1881 è stato scelto come data finale dell’archivio della famiglia degli Oddi, sebbene la documentazione prosegua ovviamente senza soluzione di continuità nell’archivio Marini Clarelli, e sebbene vi siano alcuni documenti sparsi posteriori. Storia archivistica L’archivio degli Oddi, prodotto nei secoli dai vari membri della famiglia e specchio della loro attività di relazioni, di gestione del patrimonio e di attenzione per il proprio passato, è tuttora conservato nel suo luogo di origine, il Palazzo degli Oddi-Marini Clarelli di Perugia, sede della Fondazione Marini Clarelli Santi. Questa continuità anche spaziale delle carte conferisce ancora maggior valore all’archivio, davvero “testimone” della storia di persone, luoghi, contesti, scambi. Il lavoro di riordinamento, svolto dall’aprile 2015 al dicembre 2016, ha cercato di dare conto di questo carattere di crescita organica e di formazione progressiva dell’archivio ricostruendone per quanto possibile, secondo il metodo storico, la struttura originale, o meglio la struttura nelle sue varie configurazioni pensate per rispondere al meglio alle esigenze dei soggetti che di volta in volta si servivano dell’archivio.

Sebbene le origini della famiglia degli Oddi siano, al di là del mito e della rappresentazione encomiastica, tuttora oscure, essa è presente a Perugia almeno sin dal XIII secolo: purtroppo quasi nulla è rimasto della documentazione per i secoli più antichi, fino alla metà del XV secolo. Tale grave lacuna è spiegabile con i rovesci subiti dalla famiglia nel corso della sanguinosa guerra per il predominio sulla città con la consorteria rivale dei Baglioni, che determinò, oltre alle morti e alle perdite finanziarie (come scrive a metà del XVI secolo Sforza degli Oddi, “de li nostri de casa de li Oddi ne sonno in quarantacinque anni periti più de quaranta et robbe più de cinquecento milia fiorini de valuta”), probabilmente anche la distruzione o la dispersione dell’archivio di famiglia. Rimangono documenti isolati, per lo più contratti di compravendite di terreni, spesso in copia e raccolti posteriormente per memoria (cfr. Archivio degli Oddi, reg. n. 381, “Libro dei contratti di Leonello degli Oddi e Sforza degli Oddi”). Altro materiale di carattere vario è conservato presso l’Archivio di Stato di Perugia. La documentazione diventa numericamente più consistente e organizzata a partire dalla metà del XVI secolo: nulla si può dire sull’ubicazione o sull’ordinamento delle carte in questo periodo, ma su di esse si possono rilevare i primi interventi e le prime note archivistiche, in genere dei semplici titoli utili per cogliere con immediatezza l’oggetto del documento (ad es. “Scripta de la casa che era de meser Ieronimo”). Questo è evidente soprattutto con Angelo degli Oddi (1542-1594), il quale, anche per motivi contingenti (la causa con i marchesi della Corgna per la giurisdizione su Laviano, presso Castiglione del Lago), compie un accurato lavoro di selezione, regestazione e fascicolatura dei documenti più adatti a dimostrare le ragioni e le prerogative della famiglia, oltre a tenere una vivace corrispondenza con chi, a Roma, si occupava della causa. Le sue note sono rilevabili sul retro dei documenti (che dai segni di piegatura e dal posizionamento delle note archivistiche è intuibile venissero conservati piegati più volte fino a raggiungere le dimensioni di stretti rettangoli) o sui margini superiore e sinistro dei fogli; non sono state trovate segnature o indicazioni https://inventari.san.beniculturali.it/

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che possano far capire come i documenti venivano collocati o reperiti sugli scaffali quando necessario. Lo stesso sistema è adottato anche da chi si occupa dell’archivio dopo Angelo, ma ancora per tutto il secolo XVII non è facile capire la struttura dell’archivio o le serie antiche, ad eccezione del gruppo delle “Lettere di Prelati, Cardinali, Prencipi, Duchi et Altezze”, un’indicazione che si trova ripetuta (con alcune varianti) sul retro di alcune di queste missive, già ben individuate come serie fin dall’origine e poi accuratamente ordinate e descritte nel secolo XX.

In assenza sfortunatamente di un inventario antico, dunque, gli indizi fondamentali che hanno consentito di intuire quale fosse la struttura dell’archivio, per lo meno a partire dalla prima metà del XVIII secolo, sono emersi necessariamente dall’esame e dallo studio delle carte stesse. In particolare prezioso è stato il rinvenimento di etichette in cartoncino di piccole dimensioni, probabilmente applicate sui cassetti o gli scomparti di una “scanzia” (si veda più avanti), che abbinavano un titolo a un numero d’ordine in cifre romane, a formare un elenco (da 1 a 56, ma alcuni numeri non sono stati trovati) che comprendeva indifferentemente fascicoli di singole pratiche o serie (ad esempio “Interesse Bonapace nº VII”, o “Testamenti diversi nº XXVIII”). A queste etichette, molto probabilmente, è da riferirsi l’indicazione contenuta alle cc. 10v-11r della “Copia dell’Inventario delli Beni e Mobili della Casa de Signori Conti Degli Oddi” del 1752: vi si legge che, nel Palazzo di Perugia, nella stanza denominata “Scrittorio”, si trovava una “Scanzia con molti spartimenti per commodo di tenervi le scritture, ciascuno de quali spartimenti è numerato e segnato di fuori, e contiene rispettivamente le scritture come qui appresso si nota” (segue l’elenco dei fascicoli).

L’indicazione delle etichette trovava riscontro anche nella presenza di fascette cartacee, usate per raggruppare e tenere uniti fascicoli o mazzi di carte, che ne riproducevano le stesse diciture e, infine, nel rinvenimento di una carta (scritta sicuramente alla fine del XVIII secolo o all’inizio del XIX, ma riproducente la struttura pensata nei decenni precedenti) con l’elenco delle serie e unità dell’archivio (di nuovo, si tratta delle diciture presenti sulle etichette e sulle fascette).

Dall’esame delle carte d’archivio è stato possibile identificare la mano che ha scritto gran parte delle fascette: è quella di Angelo degli Oddi (1730-1794), ma è probabile che egli proseguisse o si basasse su un lavoro avviato già da suo padre, Francesco degli Oddi (1680-1746), al quale si deve la creazione e la sistemazione di una serie compatta di documentazione, notevole non solo per la rilevanza delle notizie contenute e il lavoro di ricerca e di descrizione, ma anche per la componente più esplicitamente “affettiva” di cui è investita. Infatti, la serie degli “Interessi di Casa” (questo titolo è però probabilmente del figlio Angelo), formata da Francesco a partire dal 1732, è composta da fascicoli (in origine non dovevano essere numerati, la numerazione da 1 a 77 è posteriore, opera sempre di Angelo) che presentano alcuni documenti fondamentali per la storia e per alcuni affari correnti della famiglia, corredati da camicie e titoli originali e spesso da lettere autografe di Francesco indirizzate ai suoi figli, da leggersi presumibilmente dopo la sua morte, data la sua età già avanzata https://inventari.san.beniculturali.it/

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e quella molto tenera di questi ultimi, che ne spiegano e commentano il contenuto. Una vera e propria serie di “istruzioni”, ragguagli e ammonimenti per spiegare la situazione finanziaria della famiglia, i motivi di alcune sue scelte e consigliare i futuri amministratori e capi della casata su come gestire al meglio il patrimonio familiare (e magari evitare alcuni errori del passato!), che riemerge solo ora che, con il riordinamento, sono stati rimessi in evidenza la consequenzialità e lo stretto vincolo fra le carte, prima sconvolto e obliterato da interventi successivi, di cui si parlerà più avanti. Anche alcuni titoli dei fascicoli degli “Interessi” si trovano, oltre che sulle fascette, sul retro delle carte stesse nella calligrafia di Francesco, per cui è appunto possibile che Angelo, nella seconda metà del XVIII secolo, si sia basato, per la sistemazione dell’archivio, su un progetto concepito o già avviato da suo padre.

Come tutti gli archivi familiari (ma si può dire degli archivi tout court), anche quello dei degli Oddi muta e si trasforma in accordo con la personalità e le esigenze di chi si assume il compito di gestirlo e di organizzarlo. Una delle difficoltà del lavoro di riordinamento è stata infatti quella di recuperare una struttura comprensibile e omogenea che allo stesso tempo non annullasse le modifiche, le fratture, l’evoluzione dei criteri e in qualche caso anche le ripetizioni e le incongruenze sorte in un archivio dalla vita così lunga e con una gestione più fluida e meno regolamentata di quella di un ufficio o di un ente.

Difatti, negli ultimi anni del XVIII secolo e nei primi decenni del XIX la struttura e l’ordine pensati nei decenni precedenti vengono abbandonati, o applicati con minore precisione. Ciò è evidente anche se si esamina i registri contabili dell’epoca per l’amministrazione delle varie aziende agrarie di famiglia, tenuti con meno cura che in passato. Si notano ancora alcune indicazioni di mano di Ludovico degli Oddi (1731- 1800), fratello minore di Angelo, che abbinano titoli dei fascicoli a lettere dell’alfabeto, da collegare probabilmente ad alcuni piccoli talloncini cartacei che riportano appunto lettere dell’alfabeto ritrovate fra le etichette, ma non è stato possibile ricostruire con maggiore precisione questa particolare fase dell’archivio.

Un vivido resoconto della situazione così come si presentava all’inizio del XIX secolo ce lo forniscono alcune lettere che, più o meno diffusamente, fanno riferimento all’archivio. La prima è una lettera di Longaro degli Oddi (1771-1860) al fratello maggiore Francesco (1766-1840) del 14 gennaio 1809, in cui si legge “[...] In occasione di questa vostra venuta [in Roma], portatemi tutte quelle carte e quinternetti che anno [sic] il loro occhio [?] risguardanti gli Interessi di nostra Famiglia, e che esistono in Arc[h]ivio sopra il tavolino, il quale è posto sotto la fenestra che riguarda l’Orto di S. Croce, giacché può essere che siavi una notizia che possa giovarci; e per darvi una qualche notizia vi dico che deve essere una vendita di un censo in scudi 7100 proveniente dall’eredità Soderini con il card. Barberini e venduto al Conte Bigazzini per scudi 700 di meno” (cfr. Archivio degli Oddi, fasc. 88, c. 24). Ancora nel 1823, quindi ben dopo la definitiva divisione del patrimonio tra i fratelli, era sempre https://inventari.san.beniculturali.it/

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Longaro il responsabile dell’archivio (tra l’altro è lui che scrisse il foglio con l’elenco delle serie e delle unità “settecentesche” di cui sopra), come conferma una lettera del da lui scritta da Firenze a Pietro Santi, “ministro della casa degli Oddi”, il 17 aprile 1823: “[...] Le Chiavi della Computisteria [cioè l’archivio], ritenetele presso di voi, e bisognandoli qualche cosa mi farete piacere di prestarvi personalmente, essendo io responsabile di tutte le carte che vi esistono...” (cfr. fasc. 88, c. 15). Qualche mese dopo, nell’ottobre dello stesso anno, un’altra lettera, stavolta di Santi a Longaro, getta luce finalmente sul concreto stato dell’archivio a quell’epoca. La lettera è datata 19 ottobre 1823 (cfr. fasc. 88, c. 51), e la riproduciamo quasi integralmente:

”Il Signor Conte Francesco per diversi suoi affari di massima importanza si è trovato nella necessità positiva di fare ricerca di alcune carte, che sapeva dovere esistere in archivio. A tale effetto me ne ha richiesto la chiave ed io mi sono ricusato di consegnarla atteso il divieto da Lei fattomi con la Sua lettera del dì ***. Egli però oltre avermi manifestata la positiva necessità di fare questa indagine, mi ha fatto conoscere ancora che in forza dell’ultimo istromento di divisione Lei non ne sarebbe che il custode precario cioè fintantoché avesse ultimate alcune sue cause. In vista di ciò anziché ostinarmi d’avvantaggio io stesso sono acceduto ad aprire e ad essere presente alle ricerche. A dir vero mio Signor Conte si è trovato l’archivio in stato da far pietà! Si è veduto nulla esistere di quanto può riferirsi agli attuali Interessi di famiglia; in somma non vi sono che rancidumi di lettere, e libri di antica amministrazione affatto inconcludenti. Anche Monsignor Arciprete [Carlo degli Oddi, un altro dei fratelli] avea ed ha necessità di vedere le carte relative alla Cappella Baldeschi, ma neppure queste si sono rinvenute. Non so esprimere il rammarico che ciò abbia creato a tutti. Attesa la mia volontà di non volere consegnare la chiave ad alcuno il Signor Conte Francesco ha chiesto di fare almeno un inventario de’ rimasugli. Monsignor Arciprete ha approvato pienamente la domanda insieme colla Signora Madre [Angela Cospani degli Oddi], onde, alla presenza di due testimoni e mia, si è redatto in doppio originale firmato dai testimoni, non meno che dalla Signora Madre, Monsignor Arciprete, Signor Conte Checco e me, ritenendone una copia il Signor Conte Checco, ed altra io insieme colla chiave. Rapporto al Medagliere che si vede avere subito egual sorte delle carte, non si è fatto alcun inventario, ma bensì insieme con il canterano è stato fissato con due sigilli [...] Tanto si è creduto di fare. Io credo che non avrà motivo di dolersi di questo mio operato avendo servito così alla giustizia non meno che agli ordini suoi. E le ne rendo esatto ragguaglio tanto in adempimento de’ miei doveri, quanto perché mi dia contezza delle carte e medaglie mancanti per tranquillizzare così il Signor Conte Checco, e Monsignor Arciprete, non meno che me medesimo come detentore delle chiavi. [...]”

Purtroppo, di questo “inventario” datato 1823 non esiste più alcuna traccia, rimangono solo alcune annotazioni delle spese fatte per la sua redazione, nel registro delle entrate e uscite del biennio 1822-1824: il giorno 14 ottobre 1823 viene spesa la https://inventari.san.beniculturali.it/

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somma di 1 scudo e 15 baiocchi “per l’Inventario dell’Archivio di Casa in due originali l’uno per Casa, e l’altro per Pietro Santi Custode del medesimo” e vengono pagati i portantini “che hanno portato due giorni consecutivi da Fonte Nuovo in Casa il sopradetto Santi per la confezione del detto Inventario”, mentre il giorno dopo vengono acquistate per 1 scudo e 80 baiocchi “libre sei di Cioccolata data al Dottor Francesco Duranti in gratificazione per avere disposto il sopradetto Inventario” (cfr. Archivio degli Oddi, reg. n. 852, “Vacchetta per le Spese di ogni sorte fatte da Vittoria Sacripante Degli Oddi, con le respettive recapitolazioni parziali, e generali, ed introito di danaro negli anni dal primo Maggio 1822 al 15 Maggio 1823 e dal 15 Maggio 1823 al 15 Maggio 1824”, p. 68). Forse sono riferibili a questo lavoro di riordinamento alcune etichette cartacee e fascette, in cui si riconosce la mano di Vittoria Sacripante degli Oddi (moglie di Francesco e dal 1819 amministratrice del patrimonio del marito); un gruppo di 31 unità (nn. 412-442), per lo più contratti e istrumenti notarili, riunite sotto la dicitura di “Carte consegnate dal Signor Conte Longaro Degli Oddi per essere conservate nell’Archivio di Famiglia questo dì 16 Aprile 1826”, fa pensare che prima di questa data l’archivio, oltre a essere come si è visto in totale disordine, fosse anche suddiviso in più luoghi (forse a Firenze, residenza temporanea di Longaro?).

Dagli anni venti del XIX secolo l’archivio viene quindi presumibilmente riunito nella sede del Palazzo di Perugia e passa sotto la gestione di Vittoria (il “custode” P. Santi morì nel 1826), attenta e scrupolosa amministratrice del patrimonio familiare: il suo intervento si rileva appunto soprattutto nell’apposizione delle fascette cartacee che indicano i titoli dei fascicoli di corrispondenza (sua e del marito) o di determinate pratiche correnti; di suo pugno anche i dettagliati registri delle entrate e delle uscite dal 1819 al 1844 circa, anno in cui la donna comincia a cedere la gestione degli affari ai figli. Le scritture contabili, in particolare quelle della tenuta delle Case Lunghe, presso Città della Pieve, redatte con grande precisione dell’agente Antonio Graziani Amori, sono tenute con maggiore coerenza e rigore che in passato.

Anche il figlio di Francesco e Vittoria, Angelo degli Oddi (1814-1871), ebbe cura dell’archivio e, a differenza della madre, studiò e cercò di riordinare anche le carte di famiglia più antiche, formando fascicoli e assegnando titoli di sua invenzione (scritti sulle camicie, spesso di riuso, o sul retro dei documenti) che, in alcuni casi (specie ove non erano presenti titoli originali), si sono rivelati preziosi, durante il riordinamento attuale, per trovare e ricostituire unità che in fasi successive erano state separate e per avere un’idea dell’oggetto della pratica, in altri invece (sempre per quanto riguarda la parte dell’archivio per lui “storica” e non più corrente) erano troppo generici, per cui nel riordinamento attuale si è cercato di ristabilire, ove possibile e opportuno, l’intitolazione originale e la situazione precedente al suo intervento, o quanto meno di precisare meglio gli oggetti dei fascicoli. Ovviamente sono stati invece mantenuti i fascicoli da lui creati per le sue pratiche correnti, che Angelo chiama di preferenza “Posizioni” (termine che appunto, come “Interesse”, già incontrato, indica genericamente “affare”, “pratica”).

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Gli interventi più rilevanti fatti in questo periodo sono alla serie dei “Contratti” e a quella delle “Ricevute” di pagamenti vari. Alcuni contratti a partire dal XVII secolo, ma con la netta prevalenza di quelli del XIX secolo, vengono numerati da Angelo da 1 a 143 (l’ordine non è rigorosamente cronologico; gli ultimi numeri sono opera della vedova di Angelo) e regestati (numero e regesto, che riporta la data, la descrizione dell’azione giuridica, gli attori e il nome del notaio, si trovano in genere su una piccola etichetta cartacea unita al documento con un filo) e riportati quindi in una “Nota degli Istromenti che sono nell’archivio di casa, ossia che sono in mani del Conte Angiolo degli Oddi”; fra i contratti scelti si trovano soprattutto compravendite di terreni e immobili, ma anche quietanze, capitoli matrimoniali, affitti e altro, secondo un criterio di selezione non chiaro. Per le ricevute, Angelo sceglie un criterio di ordinamento per anno, sistemando in tal modo le ricevute a partire dall’anno 1712 (rimangono esclusi le ricevute più antiche e anche alcuni fascicoli ordinati per “causale” dei pagamenti) fino alla sua morte nel 1871, e il sistema sarà poi ancora per qualche anno adottato dalla vedova Maria Cardelli degli Oddi. Tutte o quasi tutte le ricevute contenute nel fascicolo annuale sono poi da lui numerate (in genere sul retro) e, su un apposito “Elenco” o “Nota” delle ricevute allegato al fascicolo, Angelo riporta numero, causale del pagamento e somma pagata. Questo intervento sovrascrive in parte un precedente metodo di riordinamento, che però doveva essere simile, visto che sulle ricevute della seconda metà del XVIII secolo, originariamente conservate in “filze” di cui si conserva ancora qualcuno dei cartoni posti in cima e in fondo alla pila per tenere ferme le carte (”Filza I. Ricevute dal dì Primo Novembre 1752 a tutto il dì 31 Maggio 1760”, “Filza IIII delle Ricevute dal primo Maggio 1770 a tutto Maggio 1785”), si trova anche un altro numero, di mano di Angelo senior (1730-1794), ed è a questo numero più antico cui ovviamente si fa riferimento nei rimandi alle ricevute presenti nei giornali di entrate e uscite degli anni settanta-novanta del XVIII secolo. Vista la presenza degli elenchi ottocenteschi delle ricevute redatti seguendo la nuova numerazione, utilissimi come mezzi di corredo coevi, e considerato che tale metodo è adottato da Angelo iunior non solo per riordinare le ricevute antiche ma anche quelle della sua gestione, si è preferito in questo caso conservare il metodo di ordinamento più recente. Continua a mancare purtroppo un inventario dell’archivio, con l’eccezione dei già ricordati “Repertorio” degli istrumenti, degli elenchi annuali delle ricevute e di altri elenchi e “ricordi d’istrumenti” che però sembrano avere carattere provvisorio o di abbozzi.

Dopo la morte di Angelo nel 1871, la vedova Maria Cardelli degli Oddi continuò per qualche anno a organizzare le carte sulla falsariga del marito, proseguendo la numerazione del “Repertorio” dei contratti e formando i fascicoli delle ricevute per gli anni a partire dal 1872. Per gli ultimi anni (si è scelto come data indicativa per considerare chiuso l’archivio degli Oddi l’anno 1881, in cui l’unica figlia di Angelo, Maria Vittoria, sposa il marchese Luigi Marini, anche se in archivio vi è anche documentazione fino al 1904, anno della morte di Maria Cardelli), però, la documentazione appare spesso meno ordinata. https://inventari.san.beniculturali.it/

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Come detto all’inizio, la situazione dell’archivio precedente all’attuale riordinamento era dovuta a un intervento effettuato nella prima metà del XX secolo dagli allora proprietari, la famiglia Marini Clarelli, e in particolare da Angelo Marini Clarelli (1882- 1961), figlio di M. Vittoria. Angelo, che si servì dell’archivio anche per fare ricerche storiche sui suoi antenati (fu autore col fratello Antonio dell’opuscolo Alcune memorie artistiche riguardanti la famiglia degli Oddi, del 1906), adottò un criterio di ordinamento cronologico, distribuendo le carte in 58 buste e datandole in modo approssimativo (ad es. “Prima metà del 1700” o “Angelo degli Oddi”), così facendo però spesso smembrando o separando fascicoli e unità tra loro connesse. Le eccezioni a questo criterio erano quattro buste che aveva invece intitolato “Lettere di prelati, cardinali, principi, duchi e altezze”, “Notizie storiche riguardanti la famiglia”, “Quadri della famiglia e notizie artistiche varie” e “Carte varie di varie epoche”. Il riordinamento attuale non ha tenuto conto di questa sistemazione recente, che non permetteva più di leggere il metodo di organizzazione delle carte voluto dal soggetto produttore senza fornire altre valide indicazioni, con l’unica eccezione della serie delle “Lettere di prelati, cardinali, principi, duchi e altezze”, che, come detto, da varie note sui documenti è ipotizzabile che esistesse anche in passato e della quale Angelo Marini Clarelli aveva fatto un accurato lavoro di schedatura e descrizione tuttora molto utile.

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1. Corrispondenza e carte personali di vari membri della famiglia

1.1. Sforza degli Oddi (m. 1556)

1 03 agosto 1549 - 23 agosto 1549 Corrispondenza col nipote Francesco di Luca di Alberto Ponfreni Fascicolo di cc. 7 Contiene due documenti, entrambi con un titolo originale: “Lettera de Francesco ch’andasse ser Teseo e non volse andare e però andò Sforza” (cc. 1-2, lettera di Francesco di Luca di Alberto Ponfreni allo zio materno Sforza degli Oddi con la richiesta di un prestito di 700 scudi), “De la promessa de 700 scudi d’oro per Francescho in Roma” (cc. 3-6, Francesco di Luca di Alberto Ponfreni promette a Sforza degli Oddi di liberarlo entro il seguente mese di novembre dalla promessa fatta alla Reverenda Camera Apostolica della somma di 700 scudi d’oro fatta per suo conto, e di nominare entro il seguente mese di settembre un proprio fideiussore scegliendolo tra i mercanti di Perugia. A c. 4 annotazione posteriore con regesto: “Domini Sfortie D. Leonelli de Oddis a D. Francisco Luce Alberti Ponfreni. 1549 die 23 augusti. Promissio liberationis fideiussionis Camere facte [?]”) e “Lettera de Giovan Mateo da Pesaro” (c. 7, s.d., ma 1549: lettera di Giovan Matteo delli Ambrogi da Pesaro, sempre relativa al prestito per il nipote di Sforza, con un post scriptum sul verso dello stesso Francesco).

2 26 agosto 1551 Lettera di Paolo Ranucci a Sforza degli Oddi Fascicolo di cc. 2 Comunica di essere stato incaricato di calcolare i termini e le stime delle terre del Chiusi da bonificare, per cui invita Sforza, in qualità di proprietario di alcune di quelle terre, ad essere presente il giorno successivo per le dette operazioni, o in caso di impossibilità a mandare un suo procuratore con le necessarie autorizzazioni.

1.2. Tiberio degli Oddi (1545-1604)

3 s.d. [post 3 febbraio 1592 - ante 1604] Lettera del notaio Guido Calamaro a Tiberio degli Oddi Fascicolo di cc. 5 Invia in allegato la copia autentica di un istrumento notarile (si tratta della vendita di un censo fatta da Ascanio Cantagallina al fratello Annibale fatta in data 3 febbraio 1592) che gli è stata richiesta da Tiberio degli Oddi.

1.3. Angelo degli Oddi (1602-1647)

Figlio di Francesco degli Oddi (1585-1604) e Lavinia Boncambi, nacque il 28 maggio 1602. Rimasto ben presto orfano del padre, con la sorella Settimia venne affidato alla tutela del bisnonno Scipione della Staffa e dei suoi figli Troiano e Annibale. Fu nominato da papa Paolo V conte di Laviano nel 1614, mettendo fine alle controversie sulla legittimità della giurisdizione dei degli Oddi su tale territorio. Sposò nel 1642 la romana Margherita Soderini. Francesco Santi in Una collezione secentesca a Perugia

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(Perugia, 2014) lo identifica come l’iniziatore della collezione artistica della famiglia nella prima metà del XVII secolo. Morì il 28 marzo 1647.

4 14 dicembre 1613 - 28 aprile 1643 ”Libro de ricordi del Signor Conte Angelo de gli Oddi” Registro di cc. 41 Contiene ricordi di debiti, spese, pagamenti fatti a vari collaboratori e altro di Angelo degli Oddi, soprattutto relative alla questione del censo Vitelli (cfr. fasc. n. 232, “Interesse Vitelli”). ”Ricordo de pagamenti fatti al Sig. Pier Antonio Ramazzani a conto delli quattromila scudi della dote della signora Settimia”, sorella di Angelo (c. 1r), “Conto con li signori Muti. Ricordo delli denari pagati agli heresedi del signor Alessandro Muti di Roma per la sicurtà fatta nel censo del già Gio. Vincenzo marchese Vitelli dal signor Claudio Buoncambi, Capitano Marcantonio Graziani e signor Gio. Andrea Bontempi, ne qual pagamento il signor conte Angelo paga per 3/5 per l’obbligo fatto di rilevare indenne il Marchese Diomede della Corgna et il Capitano Nicolò Ansidei, et però si notaranno li pagamenti nel modo che sono stati fatti secondo il calcolo fatto da D. Ricciardo Magni mandato per questo effetto in Roma, e nel conto si trarà fuori il numero pagato per la parte del signor Conte et Prima” (c. 5r), “Conto con li signori Muti. Aggiustamento de pagamenti fatti dal signor conte Angelo dopo lo spartimento fatto da don Ricciardo alli signori Muti per la rata delli 3/5” (c. 15v), “Conto con li signori Muti. Aggiustamento de pagamenti fatti dal signor Baldasarre Gratiani dopo lo spartimento fatto da don Ricciardo …” (c. 17v), “Con li signori Muti. Aggiustamento de pagamenti fatti dalli signori Asdrubale et Pompeo Buontempi dopo lo spartimento fatto da don Ricciardo …” (c. 19v), “Conto delli dinari rimessi al signor Pietro Paolo Hercolani Procuratore” (c. 20v), “Ricordo delli dinari rimessi in Roma al signor Francesco Santini Procuratore il quale cominciò a servire alli 28 di marzo 1626 come per sue lettere” (c. 21v), “Denari pagati [a] Francesco Ridolfini et a Flaminio Valentini per la sicurtà fatta dal signor Anibale degli Oddi in un censo fatto a favore di Cornelio Cinaglia per rogito di ser Ascanio Ugolseini l’anno 1583 adì 23 di maggio contra Girolamo detto Mone di Cristofano habitante alla Città della Pieve …” (c. 23v), “Conto ma[n]dato dal Signor Francesco Santini con lettere delli 5 di Febraro 1628 di spese fatte l’anno 1627” (c. 24v), “Dinari mandati al Signor Antonio Salvetti” (c. 26r), “Ricordo delle scritture dotali della Signora Margherita” (c. 28r), conto con i signori Muti per gli anni 1627-1629 (cc. 28v-30r), “Conto mandato da Roma dal Signor Francesco Santini. Conto dell’Illustrissimo Signore Conte Agnelo [sic] degl’Oddi per tutto l’anno 1628, mandato a Perugia a dì 20 Genaro 1629” (cc. 31r-32r), conto con Baldassarre Graziani per gli anni 1628-1634 (cc. 32v-33v), conto con Pompeo Bontempi per gli anni 1629- 1638 (c. 34rv), conto con i signori Muti per gli anni 1629-1641 (cc. 36v-40v), conto con la signora Leandra della Staffa per gli anni 1629-1643 (c. 41rv).

1.4. Cesare di Diomede degli Oddi (1610-1697)

Figlio di Diomede di Ludovico degli Oddi e di Angela Ansidei, nacque nel 1610. “Fu Maresciallo di campo nelle armate del Re Cristianissimo e fu ai servigi della Repubblica Veneta in qualità di Generale dello sbarco col titolo di Eccellenza nel 1661. Fu anche ai servigi di Clemente IX e di Benedetto XIII S.P. [...] Vide egli 22 battaglie campali, e nel 1689 godea l’onore d’essere la prima spada che reggesse le armi di Innocenzo XI. [...] Morì di anni 88 li 5 maggio 1697 e fu sepolto al Monte” (cfr. Fabrizio degli Oddi, Note illustrative all’albero genealogico degli Oddi famiglia nobile e patrizia di Perugia e di Ferrara, Perugia, 1904, pp. 46-47). https://inventari.san.beniculturali.it/

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Il marchese Cesare di Diomede degli Oddi non va confuso col conte Cesare di Francesco degli Oddi (1656-1697), anche lui al servizio della Repubblica di Venezia negli stessi anni.

5 01 marzo 1686 - 29 settembre 1696 Patenti, diplomi e attestati conseguiti da Cesare degli Oddi durante il servizio militare per la Repubblica di Venezia Fascicolo di cc. 15 Contiene vari attestati di valore e benemerenza conseguiti dal marchese Cesare di Diomede degli Oddi (1610-1697) al servizio della Repubblica di Venezia, tra cui la nomina a Sergente Maggiore di Battaglia (8 settembre 1688, cc. 7-8) e la “Patente di Sargente Maggiore del Signor Marchese Cesare degli Oddi spedita dalla Serenissima Repubblica di Venezia” (c. 13), con cui Silvestro Valier, doge della Repubblica di Venezia, in considerazione dei meriti conseguiti nel servizio prestato come sergente maggiore nella guerra in corso nella provincia di Dalmazia, riconferma il marchese Cesare degli Oddi nella condotta per altri cinque anni, più due di rispetto, con lo stipendio aumentato a mille ducati l’anno (5 gennaio 1696, il documento porta la data del 5 gennaio 1695 secondo lo stile veneto).

1.5. Francesco degli Oddi (1623-1699)

Figlio di Angelo e di Margherita Soderini, nacque il 5 settembre 1623. Frequentò in gioventù la corte medicea, con cui conservò rapporti cordiali. Sposò nel 1645 la perugina Artemisia, figlia di Cesare Bontempi, da cui ebbe sedici figli. Come il padre Angelo, fu un appassionato collezionista di opere d’arte. Morì il 1º aprile 1699.

6 07 gennaio 1643 - 1675 ”Stato della Casa. Libro dello Stato, e posto nel quale trovai la Casa nella Morte di mio Padre, che fù adì 25 Marzo 1647” / “Qui sono notati diversi ricordi. Al nome di Dio, e della Vergine Santissima. Qui si notaranno le partite de debiti e crediti, et altre memorie di considerationi da me Nicolò Sambuci” Registro di cc. 37 Il registro si apre su entrambe le facciate. Da un lato, di mano di Francesco degli Oddi (1623- 1699), il “Libro dello Stato, e posto nel quale trovai la Casa nella Morte di mio Padre, che fù adì 25 Marzo 1647” (cc. 1r-2v): sono elencate le persone presenti in casa, tra famiglia e servitori, i cavalli e i cani; “Censi passivi trovati” (c. 4rv), “Denari trovati a mio Padre” (c. 20r). Più corposa la parte sul lato opposto, di mano di Nicolò Sambuci (o Sambucchi), suo agente: egli annota le somme corrisposte a suor Anna Maria Artemisia degli Oddi monaca nel monastero di S. Paolo secondo il legato del padre Angelo (annotazioni datate dal 1657 al 1669) (cc. 36v-34r), le somme di denaro e i quantitativi di grano riscossi da Antonio degli Oddi come da accordi col fratello Francesco in cambio di vitto e alloggio per sé, un servitore e il fattore di campagna, nonché le elemosine fatte per suo conto (annotazioni dal 1657 al 1665), (cc. 33v-30v), la "Nota della terra havuta per sententia dell’Auditore della Camera delli beni del signor Tiberio Meniconi e […] nelli *** maggio 1663” (cc. 29v-28r), “Nota del grano che si dà al conte Antonio conforme all’obbligo di some dicidotto [sic] l’anno”, 1666-1675 (cc. 27v-23r), le somme riscosse da Crispolto Cecchetti per l’affitto della tenuta di Laviano, 1660-1662 (cc. 12r-10v), ricordi vari e una “Nota per fare il vino rosso conforme a quello di Montepulciano” (cc. 8v-4v).

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1.6. Angelo degli Oddi (1654-1704)

7 14 novembre 1679 - 29 agosto [?] 1683 Corrispondenza Fascicolo di cc. 4 Contiene due lettere di Angelo degli Oddi, a un destinatario sconosciuto e a Bartolomeo Orlandini di Laviano.

1.7. Cesare degli Oddi (1656-1697)

8 29 gennaio 1684 - 01 novembre 1684 Diplomi e patenti del conte Cesare degli Oddi Fascicolo di cc. 8 Contiene attestati di buona condotta conseguiti da Cesare degli Oddi negli anni di servizio per la Repubblica di Venezia in Dalmazia.

1.8. Bartolomeo degli Oddi (1669-1750)

Figlio del conte Francesco degli Oddi (1623-1699) e di Artemisia Bontempi, nacque a Perugia il 29 giugno 1669. Dopo aver frequentato in gioventù la corte medicea in qualità di paggio, nel 1684 iniziò a prestare servizio nell’esercito della Serenissima Repubblica di Venezia, raggiungendo il fratello Cesare (1656-1697), che sarebbe poi morto in battaglia. Promosso colonnello nel 1689, si distinse in varie azioni in Dalmazia, tra cui la presa di Narenta e Tribigne e delle piazze di Castel Novo e Knin. Fu decorato col titolo di condotto della Serenissima nel 1696, prorogata per altri cinque anni di fermo e due di rispetto, con aumento di paga, con decreto del Senato veneziano nel 1702. Ricoprì la carica di Governatore delle Armi a Spalato e a Knin. Nel 1708 gli venne accordato il congedo dal servizio della Repubblica, per permettergli di portarsi al servizio dell’esercito pontificio, come ordinava ai sudditi di quello stato, invaso dalle truppe imperiali nel corso della guerra di successione spagnola, un decreto del papa Clemente XI: in ricompensa dell’obbedienza prestata gli venne conferito il grado di brigadiere. Nominato ispettore delle truppe in Romagna e Forte Urbano, dopo la tregua tra papato e impero si occupò, nel 1709, di coordinare la ritirata delle truppe imperiali dal territorio dello Stato pontificio. Nel 1716 venne inviato ad Ancona in qualità di comandante delle spiagge e della torre di Numana, e nel gennaio 1719 a Napoli per trattare con il viceré, il generale austriaco von Daun, il risarcimento dovuto alle comunità della Romagna per le spese sostenute per il passaggio delle truppe nel 1709. Nel 1722 fu nominato governatore delle Armi della città di Ferrara. Tutte le notizie sulla carriera militare di Bartolomeo degli Oddi si ricavano dal fascicolo “Diplomi, Benserviti e Privilegi del conte Bartolomeo degli Oddi quando si trovava al servizio della Serenissima Repubblica di Venezia, e poi comandante della Fortezza di Ferrara”, conservato in archivio. Per quanto riguarda la vita privata, Bartolomeo, alla morte del padre nel 1699, volle procedere alla divisione dell’eredità con i fratelli Angelo e Fabrizio, e successivamente, dopo la morte di questi, con i nipoti Francesco, Ludovico e Carlo: la https://inventari.san.beniculturali.it/

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divisione provisionale, stipulata nel settembre 1712 dopo lunghe trattative, prevedeva la cessione a Bartolomeo della tenuta di Mont’Alto proveniente dall’eredità di Lavinia Boncambi, di parte della collezione di quadri di famiglia, della rendita di alcuni luoghi di monte aperti presso il Banco di S. Giorgio di Genova, della somma di scudi 2400 da erogarsi per l’acquisto di una casa a Perugia, in Porta Sole, dove si stabilirono Bartolomeo e i membri di questo ramo cadetto (estinto in linea maschile nel 1829), i “degli Oddi di Porta Sole” (cfr. “Notizie della divisione del conte Bartolomeo e risposte alle pretensioni”, fascicoli 517-519). Bartolomeo si sposò due volte: con Aurelia Caprioli (1689-1724), dalla quale ebbe i figli Ferdinando (1710-1782) e Artemisia, e in seconde nozze nel 1728 con Diana Beccari di Ferrara. Morì nel 1750.

9 05 agosto 1684 - 03 giugno 1721 ”Diplomi, Benserviti e Privilegi del conte Bartolomeo degli Oddi quando si trovava al servizio della Serenissima Repubblica di Venezia, e poi comandante della Fortezza di Ferrara” Fascicolo di cc. 65 Contiene “Ristretto delle Patenti ed Attestati del servizio reso dal Conte Bartolomeo degl’Oddi alla Serenissima Repubblica di Venezia, e sussequentemente alla Santa Sede Apostolica, con esibire di presentare gl’Originali ad ogni richiesta” (cc. 1-4), con l’elenco dei documenti allegati, in originale o in copia: diplomi, patenti, promozioni, attestati di buona condotta rilasciati a Bartolomeo degli Oddi nel corso della sua carriera militare e da lui conservati (sul retro di alcuni documenti annotazioni di sua mano). Dei documenti citati nell’elenco, sono presenti: - patente di Domenico Mocenigo, generale della Serenissima in Dalmazia, che affida la Compagnia degli Oddi in Zara a Bartolomeo degli Oddi (cc. 6-7, 16 settembre 1684); - “Attestato del Signor Generale dell’Armi Conte di San Polo del servigio reso dall’istesso Conte degl’Oddi nell’acquisto dell’importante piazza di Castel Noco in data delli 16 ottobre 1686” (cc. 8-9); - “altro Attestato del medesimo Generale dell’Armi, quale dichiara il servigio prestato nella conquista di Narenta e Tribigne dal medesimo Conte degl’Oddi, che fu de’ primi che si portarono ad occupare la casa posta nella testa del Ponte di Struge, con evidentissimo rischio, e questo in data delli 19 decembre 1690” (cc. 10-11); - “Patente di Colonnello concessagli dall’Eccellentissimo Signor Proveditore Generale Girolamo Cornaro, in data delli 19 marzo 1689, con la quale gli conferisce il comando d’un Regimento di fanteria italiana” (cc. 12-13); - “Capitolo di lettera scritta all’Eccellentissimo Senato dall’Eccellentissimo Signor Generale Alessandro Molino, Generale di Dalmazia, sotto li 4 marzo 1690 dalla quale risulta l’attestato di diversi servigi resi alla Serenissima Repubblica” (cc. 16-17); - “Attestato dell’Eccellentissimo Signor Generale Alessando Molino, in data delli 10 febraro 1690, dal quale si ha il servigio reso in quella Campagna” (cc. 18-19); - “Altro Attestato del medesimo Generale Molino, dal quale risulta il servigio reso dal Conte Bartolomeo degl’Oddi in tutto il suo Generalato, e particolarmente nell’occasioni di Narenta e Tribigne, sotto il dì primo febraro 1691” (cc. 20-21); - “Attestato dell’Eccellentissimo Nicolò Erizzo Proveditore Straordinario in Cattaro ed Albania dal quale si raccoglie il servigio reso in tutto il corso del suo governo, e particolarmente nella difesa del posto di Cettigne, assediato da Solimano Bassà d’Albania, nelle montagne di Macedonia, in data li 3 febraro 1693” (cc. 22-23, in copia alle cc. 24-25); https://inventari.san.beniculturali.it/

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- “Attestato dell’Eccellentissimo Signor Conte Alessandro Weymis Sargente Generale di Battaglia, dal quale si rileva il servigio reso nell’acquisto dell’importante piazza di Citluch e delle sue replicate memorabili difese, in data delli 10 novembre 1695” (cc. 26-27, in copia alle cc. 28- 29); - “Attestato dell’Eccellentissimo Signor Daniele Dolfino quarto Generale in Dalmazia ed Albania, in data delli 10 novembre 1695, dal quale si rileva l’espresso nel sopracennato del Generale Weymis” (cc. 30-31); - “Attestato dell’Eccellentissimo Signor Daniele Dolfino quarto, in data delli cinque decembre 1696, dal quale si rileva il servigio reso in tutto il di lui Generalato, e particolarmente nello spinoso assedio di Dolcigno” (cc. 34-35); - “Attestato dell’Eccellentissimo Signor Alvise Mocenigo terzo, del quale si rileva il servigio reso dal Conte Bartolomeo degl’Oddi in tutto il corso del suo Generalato, e particolarmente nel disciplinare le truppe, con avere in oltre sostenuta la carica di Governatore dell’Armi di Spalato, e di Governatore delle stesse in Knin, in tempo che colà s’attendeva il nemico, in data delli 17 decembre 1700” (cc. 36-37); - “Ducale dell’Eccellentissimo Senato, con la quale gli viene confermato il grado di condotto per altri cinque anni di fermo, e due di rispetto, con accrescimento di paga, e dalla suddetta risulta un attestato di tutto il servigio reso fin a quel in giorno in tutti gl’incontri seguiti, tanto d’attacchi e difese di piazze come in battaglie campali, con altre benemerenze, in data 11 aprile 1702” (pergamena, c. 38) - “Attestato dell’Eccellentissimo Signor Antonio Giancix Sargente Generale di Battaglia, dal quale si rileva come il Conte Bartolomeo degl’Oddi Sargente Maggiore di Battaglia essendo più anziano subentrò al comando delle truppe che formavano la linea nel Vicentino, stabilita dal Signor Generale in capite Conte Stainau, e ciò in vece del Signor Sargente Generale Spaar chiamato in altre parti, in data li 10 agosto 1707” (cc. 41-42); - “Attestato dell’Eccellentissimo Signor Adamo Enrico Conte di Stainau Generale in capite, esprimente il servigio reso dal Conte degl’Oddi sotto il di lui comando nella terra ferma, nella carica di Colonnello e Sargente Maggiore di Battaglia, essendo stato dallo stesso Generale destinato alla direzzione delle truppe del Vicentino nelle veci del Sargente Generale Spaar, in data del primo agosto 1707” (cc. 43-44); - “Attestato dell’Eccellentissimo Signor Conte Valerio Castelli Tenente Generale della Cavalleria, dal quale si rileva il servigio prestato dal suddetto Conte degl’Oddi, in data primo agosto 1707” (cc. 45-46); - “Ducale dell’Eccellentissimo Senato, in data 25 agosto 1708, con la quale il medesimo gl’attesta il servigio reso alla Serenissima Repubblica sino a quel giorno, con accordargli il congedo, per portarsi all’ubedienza di Nostro Signore [il pontefice], stante la chiamata fatta a tutti li sudditi di ricondursi al di lui servizio” (pergamena con sigillo plumbeo pendente da filo serico oro, c. 47); - “Patente di Brigadiere spedita sotto il giorno primo settembre 1708 da Monsignor Illustrissimo e Reverendissimo Cornelio Bentivoglio Commissario Generale delle Armi, per ordine di N.S., dalla quale si raccoglie la prontezza dell’animo in sagrificarsi al servizio della Santa Sede, e quella d’avere abbandonato ogn’altro servigio, benché lungamente prestato, per obedire alla chiamata fatta a sudditi dalla Santità Sua” (cc. 48-49); - “Lettera della Segreteria di Stato in data delli 29 settembre 1708, con la quale il Brigadiere degl’Oddi vien dichiarato da N.S. Inspettore delle truppe della Romagna e Fort’Urbano” (cc. 52- 53); - “Biglietto della Segreteria dell’Armi, spedito da Monsignor Illustrissimo e Reverendissimo Bentivoglio Commissario Generale dell’Armi”, con cui “li fu conferita la carica di Capitano delle guardie di N.S. acquartierate a Ripetta, con riserbargli la continuazione del carattere di https://inventari.san.beniculturali.it/

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Brigadiere con tutti gl’onori, prerogative, precedenze e degnità convenienti a detto grado”, in data 9 settembre 1711 (cc. 56-57); - patente spedita da Mons. Prospero della Molara Commissario delle Armi pontificie con cui Bartolomeo degli Oddi viene nominato “Governatore dell’Armi della Città di Ferrara, e milizie del suo Ducato, sopraintendente delle torri e Forte della Stellata e Colonnello delle porte della medesima città”, 3 giugno 1721 (cc. 58-59). Il fascicolo contiene anche altre patenti e diplomi non descritti nell’elenco.

10 [1719] Bozza di memoriale presentato al feldmaresciallo von Daun, viceré di Napoli Fascicolo di cc. 2 Nel gennaio 1719 Bartolomeo degli Oddi fu inviato dal papa a Napoli per trattare con il viceré, il generale austriaco von Daun, il risarcimento dovuto alle comunità della Romagna per le spese sostenute per il passaggio delle truppe nel 1709, durante la guerra di successione spagnola. Il memoriale elenca una serie di danni e di pesi imposti alle comunità causati dal passaggio delle truppe del generale de Bonneval, per i quali si chiedono dei risarcimenti.

Corrispondenza

11 10 marzo 1708 - 06 maggio 1719 ”Lettere de Cardinali Legati” Volume di cc. 385 Le lettere (circa 192) sono ordinate grossomodo per nome del mittente. Tra i corrispondenti, vi sono: il card. Lorenzo Casoni, legato di Ferrara (cc. 5-16, 41-74), il cardinale Nicola Grimaldi (cc. 17-24, 372), il cardinale Sebastiano Antonio Tanari, amministratore apostolico di Urbino e delegato apostolico di Urbino e Pesaro (cc. 25-40), il cardinale Filippo Antonio Gualterio, legato di Romagna (cc. 75-110), il cardinale Giandomenico Paracciani, vescovo di Senigallia (cc. 114- 130, 134-142, 144-145, 149-165, 167-189, 191, 193-202, 204-210, 212-223, 226, 236, 240-252, 259-272, 274-280, 291-302, 316-336), il cardinale Gianantonio Davia, vescovo di Rimini (cc. 131-133, 143, 146-148, 166, 192, 203, 224, 227-232, 238-239, 273, 281-290, 303-315), il cardinale Giuseppe Renato Imperiali (c. 190), il cardinale Ulisse Giuseppe Gozzadini (cc. 178, 211, 225, 371, 374, 376), il cardinale Alessandro Albani (cc. 351-355), il cardinale Fabrizio Paolucci (c. 347), il cardinale Giambattista Patrizi (cc. 369, 375), il cardinale (Fabrizio?) Spada (c. 373), il cardinale Joseph-Emmanuel de La Trémoille (c. 377), e altri non identificati.

12 5 maggio 1706, 04 febbraio 1709 - 24 giugno 1709, 18 dicembre 1717 - 5 aprile 1720 ”Lettere militari” Volume di cc. 418 Le lettere (circa 205) si riferiscono soprattutto al periodo febbraio-giugno 1709, quando Bartolomeo degli Oddi, in qualità di ispettore delle truppe della Romagna e Fort’Urbano, venne incaricato di assistere alla ritirata delle truppe imperiali impegnate nella guerra di successione spagnola dallo stato ecclesiastico; sono ordinate grossomodo per nome del mittente, e fra questi si segnalano, per la maggiore quantità delle lettere, Annibale Visconti, generale dell’esercito austriaco (cc. 4-9), il barone *** Martini (cc. 10-23), Dominik von Königsegg- Rothenfels, comandante della fortezza di Mantova (cc. 24-35), Alexandre de Bonneval (cc. 36- 47), Alessandro Arrigoni, governatore di Fano (cc. 68, 88-97), Francesco Maria Barbarigo (cc. 70-71, 75), Flavio Ranizza (cc. 76, 99-102), Pietro Paolo Testa (cc. 98, 103-104), Giuseppe Merendi e suo padre Fabrizio (cc. 111-121, 206, 218-253), Giacomo Oddi, governatore di https://inventari.san.beniculturali.it/

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Rimini (cc. 122-133, 136-139), Carlo Gaetano Stampa, vicelegato di Romagna (cc. 158-169), i fratelli Gasparo e Gabriello Calderoni (cc. 170, 182-205, 207-217), e le magistrature cittadine di Senigallia (cc. 1, 63-67, 69), Cento (148-151, 175), Forlimpopoli (cc. 254-258), Forlì (cc. 266- 301), Faenza (cc. 302-325, 331, 340-349), Imola (cc. 326-330), Bologna (cc. 338-339, 352-361, 365-373), Ravenna (cc. 374-379), Savignano (cc. 386-397, 412), Cesena (cc. 398, 414-415).

13 15 febbraio 1709 - 16 luglio 1719 ”Lettere della Segretaria di Stato” Volume di cc. 296 Il volume contiene, rilegate insieme posteriormente, circa 146 lettere inviate a Bartolomeo degli Oddi dal cardinale Segretario di Stato Fabrizio Paolucci e dal suo ufficio: nella prima parte del volume (cc. 1-49, 54, 118-123) sono rilegate lettere datate dal 15 febbraio 1709 al 15 giugno 1709, periodo in cui il brigadiere degli Oddi è impegnato in Romagna per soprintendere al passaggio delle truppe imperiali (cfr. anche il volume precedente n. 12). La maggior parte delle lettere (cc. 50-53, 60-105, 130-213, dal 7 gennaio 1716 al 16 gennaio 1717) è relativa al periodo di permanenza di Bartolomeo degli Oddi in Ancona, in qualità di comandante delle spiagge, “ove adempì alle proprie incombenze con aver fatte fabricare le sei Galeotte, che rendono un ottimo servizio allo Stato ecclesiastico” (”Ristretto delle Patenti ed Attestati del servizio reso dal Conte Bartolomeo degl’Oddi alla Serenissima Repubblica di Venezia, e sussequentemente alla Santa Sede Apostolica, con esibire di presentare gl’Originali ad ogni richiesta”, c. 3v). Un altro nucleo consistente di lettere (cc. 214-296) è inviato dalla Segreteria di Stato a Bartolomeo degli Oddi a Napoli, dove si trovava dal gennaio 1719 per riscuotere dal viceré “il rimborso di 700 dobbole spese dalle Communità dello Stato ecclesiastico nel passaggio delle truppe alemanne mentre era in quel tempo Ambagiatore [sic] cesareo in Roma il Conte di Gallas [Johann Wenzel von Gallas], come costa da lettere credenziali, e da molte altre di Segreteria di Stato a lui [Bartolomeo] spedite, che si conservano legate in più tomi” (cfr. “Ristretto delle Patenti ed Attestati del servizio reso dal Conte Bartolomeo degl’Oddi alla Serenissima Repubblica di Venezia, e sussequentemente alla Santa Sede Apostolica, con esibire di presentare gl’Originali ad ogni richiesta”, c. 3v). Completano il volume comunicazioni varie con convocazioni alle congregazioni militari degli anni 1717-1719 (cc. 106-117).

14 14 novembre 1708 - 8 giugno 1709, 22 gennaio 1716 - 27 gennaio 1717, 18 marzo 1719 - 8 maggio 1719 ”Lettere della Segretaria dell’Armi” Volume di cc. 341 Il volume comprende, rilegate insieme a posteriori, circa 170 lettere, la maggior parte inviate a Bartolomeo degli Oddi, comandante delle spiagge in Ancona, dal commissario generale delle Armi per lo Stato pontificio Pietro degli Annibaldi della Molara (cc. 1-258) dal 22 gennaio 1716 al 27 gennaio 1717. Vi sono anche lettere del commissario generale delle Armi Cornelio Bentivoglio (1708-1709), dall’allora segretario della Congregazione della S. Consulta Antonio Banchieri, e di altri personaggi.

15 08 febbraio 1716 - 16 gennaio 1717 ”Lettere della Segretaria dell’Armi Marittime” ”Lettere di Monsignore Illustrissimo d’Aste Commissario Generale di Mare” Volume di cc. 227

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Le lettere sono rilegate in ordine cronologico, dalla più recente alla più antica. Come informa l’etichetta cartacea conservata all’interno del volume (c. I), tutte le lettere, a parte un paio (cc. 55, 91), sono del commissario generale del mare Giuseppe d’Aste, e sono relative al periodo di permanenza di Bartolomeo degli Oddi in Ancona.

16 30 gennaio 1709 - 28 novembre 1709 ”Registro di lettere 1709” Registro di cc. 158 Il registro contiene le minute delle lettere spedite da Bartolomeo degli Oddi a vari corrispondenti, gli stessi dei volumi precedenti, in ordine cronologico. Copiate da più scriventi man mano che venivano prodotte, le lettere si riferiscono all’attività svolta dal brigadiere degli Oddi per coordinare la ritirata delle truppe imperiali dalla Romagna.

17 13 febbraio 1716 - 13 settembre 1716 Copia lettere 1716 (febbraio-settembre) Registro di cc. 98 Il registro contiene le minute delle lettere spedite da Bartolomeo degli Oddi a vari corrispondenti, tra cui gli stessi dei volumi precedenti, in ordine cronologico. Copiate da più scriventi man mano che venivano prodotte, le lettere si riferiscono all’attività svolta dal brigadiere degli Oddi ad Ancona in qualità di comandante delle spiagge. Contiene anche la “Nota delle spese straordinarie fatte dal Brigadiere degli Oddi per servizio di Nostro Signore nell’anno 1716 principiando li 7 Febbraio giorno che partì di Roma” (cc. I-IV).

18 14 settembre 1716 - 18 marzo 1717 ”Copia lettere 1716” Registro di cc. 46 È la continuazione del registro precedente, con le lettere datate dal 14 settembre 1716 al 18 marzo 1717 (solo l’intestazione).

1.9. Francesco degli Oddi (1680-1746)

19 12 luglio 1708 - 18 febbraio 1744 Corrispondenza Fascicolo di cc. 17 Contiene anche gli originali di due lettere inviate da Francesco degli Oddi a Giovanni Battista Bucciari e Giuseppe Viti.

20 24 luglio 1717 - 06 giugno 1733 ”Lettere del signor procuratore per diversi interessi”. Lettere di Giovanni Tassinari a Francesco degli Oddi Fascicolo di cc. 87 Contiene lettere del procuratore Giovanni Tassinari di Roma a Francesco degli Oddi relative a cause in corso. Il titolo del fascicolo si ricava da c. 24v, altre indicazioni alle cc. 1v (”Lettere dell’interesse Battisti”), 25v (“Procurator Tassinari”), 66v (“Lettere del Procurator Tassinari per la causa contro li Batisti”), 75v (“Lettere vecchie del Procuratore Giovanni Tassinari”). Contiene anche una lettera del cognato di Francesco, Francesco Felice Amadei, del 9 agosto 1732 (cc. 80-81).

21 15 novembre 1743 - 08 febbraio 1744 Corrispondenza relativa al pagamento della tassa per il passaggio e accantonamento di https://inventari.san.beniculturali.it/

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truppe estere per la Contea di Laviano Fascicolo di cc. 4 I possidenti della Villa di Pozzuolo chiedono che anche la Contea di Laviano dei conti degli Oddi venga tassata per il passaggio e l’accantonamento delle truppe.

1.10. Carlo degli Oddi (1682-1762)

22 22 luglio 1722 - 20 giugno 1741 Corrispondenza Fascicolo di cc. 15 Contiene anche una lettera di Longaro degli Oddi (1685-1773), fratello di Carlo, alla cognata Giustina Patrizi (moglie di Carlo), del 18 giugno 1729, una lettera da Neri Corsini, nipote di papa Clemente XII, con i ringraziamenti per le congratulazioni inviategli per l’elezione al soglio pontificio di suo zio (2 agosto 1730), una richiesta avanzata da Carlo degli Oddi e Innocenzo Massini ai Decemviri di Perugia del 1741 (”Licenza per l’apertura della Porta di Borgne”). Altre lettere indirizzate a Carlo dal fratello Gio. Battista si trovano archiviate nei mazzi delle ricevute ordinate per anno.

23 01 luglio 1723 ”Piano di aggiustamento fatto tra il Conte Carlo e Conte Francesco fratelli degli Oddi quando il primo non ebbe più speranza d’aver figli” Fascicolo di cc. 15 Contiene vari abbozzi e minute di mano di Carlo degli Oddi di un progetto di accomodamento tra lui e il fratello Francesco, qualora questi volesse sposarsi e dare discendenza alla famiglia, per garantire un congruo assegnamento a lui e a sua moglie Giustina Patrizi e ai loro servitori. Carlo e Giustina Patrizi si erano sposati nel 1712, ma dopo dieci anni non avevano figli viventi (una coppia di gemelli era nata e morta nel giro di pochi giorni nel 1714). Il titolo del fascicolo è di Longaro degli Oddi.

24 16 aprile 1736 - giugno 1740 ”Lettere diverse concernenti l’affitto che il signor conte Carlo riteneva di due Possessione [sic] spettanti al canonico Doni. Non inventariate” Fascicolo di cc. 34 Contiene anche i contratti di affitto stipulati tra Paolo Doni e Carlo degli Oddi di due terreni a Perugia, nella parrocchia di S. Antonio, vocaboli la Vignola e Fontepuzzo.

25 09 febbraio (?) 1732 ”Scritture Coppoli, e Pallini” Fascicolo di cc. 13 Contiene lettera di Gaetano Maria Conti alla sorella, con allegato una “Istruzione” indirizzata a Carlo degli Oddi, comandante della fortezza di Perugia: viene chiesto a Carlo di rintracciare a Perugia figli o eredi del defunto Cosimo Pallini, già soldato e caporale nella Fortezza di Perugia.

1.11. Ludovico degli Oddi (1683-1726)

26 01 gennaio 1713 - 21 giugno 1726 ”Giornale. 1713. Squarcio in cui si nota in confuso Ricordi, spese, Riscossioni e ogni altra cosa degna di memoria tanto propria che comune da cominciarsi il dì primo Gennaio 1713 per me Arciprete Degli Oddi …” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Registro di cc. 184 A c. 1: “1713. Squarcio in cui si nota in confuso Ricordi, spese, Riscossioni e ogni altra cosa degna di memoria tanto propria che comune da cominciarsi il dì primo Gennaio 1713 per me Arciprete Degli Oddi e prima di questi quinterni si notavano i ricordi in un libretto a fogliarella lunga”; da c. 98 a c. 178 la “Nota delle messe celebrate e applicate” dal 1715 al 1726; la c. 97 e la corrispondente c. 184 sono costituite da una notificazione a stampa del governatore Niccolò Maria Lercari datata Perugia 22 novembre 1718 relativa alla concessione di fare mercato in San Valentino della Collina; contiene IX cc. sciolte numerate in cifre romane (c. I: dichiarazione di Giacomo di Filippo e Pietro di Domenico da Bettona non datata; c. II: sonetto “L’Illustrissima Signora Contessa Lavinia degl’Oddi parte da Perugia sua Patria per andare a ritrovare in Camerino l’Illustrissimo Signor Conte Girolamo Carminati suo sposo”, il margine inferiore con la firma dell’autore è strappato; c. III: “Nota di quello deve dare Donna Domenica di Francesco all’Offizio del Signor Vitiin Sala per la causa avuta contro Donna Catterina di Sabatino” priva di datazione; cc. IV-IX: note con datazioni diverse (1712-1735) relative alla conduzione di una rimessa “posta in Porta Santa Susanna sotto la casa ereditaria de fu Signore Marcello Anastagi”, la c. IX è strappata); le cc. 182-184 contengono la tavola di indice del registro. Ludovico degli Oddi annota in questo registro varie spese e riscossioni da lui fatte (cc. 1r-88v), ma anche il registro giornaliero delle messe da lui celebrate (cc. 98r-178v), con l’indicazione del beneficiario e, ai margini, annotazioni su avvenimenti pubblici e privati e fatti di cronaca cittadina. segnatura antica o originaria: Reg. 63

27 s.d. [ma 1713] ”Memoriale A. Se ne tenga conto” Registro di pp. 129 Resoconto steso da Ludovico degli Oddi dell’amministrazione da lui tenuta della Casa, dal 1 luglio 1710 al 1713, anno in cui compila il registro. Si tratta di una risposta alle critiche mossegli dal fratello Francesco (1680-1746), a partire dall’analisi dello stato della casa alla morte del padre Angelo (30 giugno 1704) e dei sei anni di amministrazione di Francesco, condotta sulle fonti delle scritture contabili redatte dai fattori (i nomi che si succedono nei sei anni di amministrazione del conte Francesco e poi nei primi tre anni di amministrazione di Ludovico, sono: per Città della Pieve Sebastiano Romani, rimosso nel 1705 e sostituito per breve tempo da Francesco Cecchetti e poi da Antonio Dionigi, poi ministro; per la contea di Laviano Giuseppe di Gio. Maria da Montefreddo, sostituito già dal 1704 da Carlo Bigi da Pozzuolo, morto nel settembre 1710 e sostituito dapprima da Giuseppe Massini e infine da Domenico Bocci). Si passa poi a riferire gli avvenimenti salienti dei tre anni della sua amministrazione, con le spese straordinarie sostenute (funerali dello zio Fabrizio, morto il 13 agosto 1711, matrimonio dell’altro fratello Carlo, monacazione di tre sorelle, e soprattutto le spese conseguenti alla divisione dei beni con lo zio Bartolomeo). Allegate al memoriale un gruppo di 8 “Lettere di Gabriello Alfieri scritte a Carlo Bigi trovate dopo la sua morte” datate dal 7 febbraio 1706 al 6 febbraio 1707 (cc. III-XVII) e una nota di “Spese fatte da Monsignore Arciprete degli Oddi per la Casa del Signor Conte Bartolomeo Brigadiere degli Oddi nel tempo della sua dimora in Roma cominciando dalli 21 Maggio a tutti li 7 Ottobre 1713” (cc. XVIII-XIX).

28 1715 ”B. Due anni in punto di mia amministrazione dentro il sessennio. Qui sono notati i Conti del Regimento de Soldati” Registro di cc. 10 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Mutilo, probabilmente in coppia con il “Memoriale A”, qui Ludovico degli Oddi rilega note di spese originali e introiti con sue annotazioni posteriori a margine, il frammento di una proposta di conciliazione tra i fratelli di mano di Carlo degli Oddi, con sue annotazioni a margine, e tre lettere di Carlo degli Oddi a un fratello (manca il nome del destinatario, presumibilmente Ludovico stesso?), due del 1715 e una senza data.

29 17 giugno 1720 - 03 aprile 1723 ”Carminati” Registro di cc. 254 Il registro contiene, rilegate insieme, lettere indirizzate principalmente a Ludovico degli Oddi da vari mittenti, in particolare i suoi fratelli Carlo, Longaro e Lavinia degli Oddi e il cognato Girolamo Carminati, secondo marito di Lavinia. A c. 1 lettera a Bartolomeo degli Oddi dalla cognata Cintia Catenucci degli Oddi (25 giugno 1720). A c. 9 lettera a Cintia Catenucci degli Oddi da Girolamo Carminati (29 giugno 1720). A c. 11 lettera a Giustina Patrizi degli Oddi da Girolamo Carminati (5 luglio 1720). A c. 12 lettera a suor Maria Tecla (al secolo Teresa) degli Oddi da Girolamo Carminati (10 luglio 1720). Tutte le lettere sono relative al secondo matrimonio della contessa Lavinia degli Oddi e ai susseguenti problemi per il collocamento di una delle figlie di primo letto di lei, Maria Anna Arrigucci. Lavinia, già vedova di Diomede Arrigucci (morto nel 1716), sposa in seconde nozze (29 giugno 1720) Girolamo Carminati: l’accordo prevede anche un progetto, non vincolante, di matrimonio per verba de futuro tra la minore delle tre figlie di Lavinia, Maria Anna, di circa 7 anni, e il figlio di primo letto di lui, Pier Luigi (12 anni); questa condizione viene avversata da Mons. Ansidei con motivi che i degli Oddi giudicano speciosi.

30 14 settembre 1714 - 01 marzo 1725 Libretti del bestiame di proprietà della contessa Artemisia Bontempi degli Oddi Fascicolo di cc. 26 Si tratta di due quaderni cartacei rilegati insieme, di mano di Ludovico degli Oddi, il primo (cc. 1- 13, 26) senza titolo, il secondo (cc. 14-25) intitolato “Interessi della Signora Contessa Artemisia Degli Oddi”. A c. 2r “Adì 6 dicembre 1620. Si fa Memoria come sotto questo stesso giorno al Signora Contessa Cintia mia Madre determinò di spogliarsi dell’obbligazione lasciatale dalla Signora Contessa Artemisia Bontempi Degli Oddi nostra Nonna, defonta li 31 Marzo 1720, di erogare il frutto de’ suoi Bestiami per anni otto, dal dì della sua Morte, in celebrazione di tante Messe per l’Anima sua, come dal suo Testamento rogito Leandro Nardi li 15 settembre 1712, addossandone a me il peso; et io per ubbidirla non lo rifiutai per l’avvenire, dando principio a tal’Opera il primo Gennaro prossimo a venire, e notando nel presente libretto diligentemente tutto il Bestiame che presentemente si trova di suo, e registrando similmente in questo, non meno il fruttato de’ medesimi, che le Messe celebrate, a fine di quietare la mia coscienza, e per poterne mostrare l’adempimento”. Per l’elenco delle messe celebrate da Ludovico per l’anima della nonna, cfr. anche la “Nota delle messe celebrate e applicate” dal 1715 al 1726 alle cc. 98- 178 del suo “Giornale” (reg. n. 26).

31 17 maggio 1721 Lettera di Francesco degli Oddi a Ludovico degli Oddi Fascicolo di cc. 2

32 20 luglio 1712 - 22 settembre 1715 ”Conto dell’Illustrissimo Reverendissimo Monsignore Arciprete delli Oddi e sua Casa” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 6 A c. 6v annotazione di mano di Carlo degli Oddi: “Conto dello spetiale”.

33 08 marzo 1726 Fede di Ludovico degli Oddi di aver celebrato n. 30 messe per l’anima di donna Teresa Putti Fascicolo di cc. 2

34 s.d. Dichiarazione di Donna Caterina Severi Fascicolo di cc. 2 Lascia in eredità un’immagine della Vergine ai Padri filippini di Perugia perché sia collocata nella loro Chiesa Nuova o, se essi non potessero o volessero esporla, a monsignor arciprete Ludovico degli Oddi.

35 s.d. ”Inventario di tutte le robbe esistenti nella Credenza di S. Lorenzo” Fascicolo di cc. 2

36 s.d. [ma 1714 - 1720] Minuta di divisione e patti stipulati tra la contessa Cintia Catenucci degli Oddi e i figli Francesco, Carlo, Ludovico e G. Battista Fascicolo di cc. 2

37 s.d. [1742?] ”Dare e Avere dell’Illustrissimo Monsignor Arciprete Ludovico degli Oddi” Fascicolo di cc. 2 Frammento di incerta provenienza, dare e avere di un cambio di scudi 100 contratto da Ludovico degli Oddi nel 1715 con l’interesse del 6% annuo.

1.12. Lavinia degli Oddi (sposata Arrigucci, quindi sposata Carminati) (1684-1758)

38 05 agosto 1718 - 22 aprile 1757 ”Scritture diverse riguardanti gl’Interessi della Signora Contessa Lavinia degli Oddi” Fascicolo di cc. 52 Il fascicolo contiene i seguenti documenti, spesso con annotazioni sul retro di mano della stessa contessa Lavinia: c. 2: supplica alla S. Congregazione dei Vescovi e Regolari indirizzata da Lavinia degli Oddi, vedova di Diomede Arrigucci, per il permesso di ritirarsi nel monastero di S. Paolo di Perugia, 5 agosto 1718; cc. 3-4: “Apoca matrimoniale”, copia dell’apoca matrimoniale tra Lavinia degli Oddi e Girolamo Carminati del 29 maggio 1720; cc. 5-8: “Conto dell’Illustrissima Signora Contessa Lavinia degli Oddi con Pietro Donnini e Compagni. Vi è la riceuta dentro” (1725-1734) cc. 9-10: “Scrittura del conte Carminati”, s.d.; cc. 11-14: “Copia di instrumento fatto in Roma con il conte Carminati”, 1731 aprile 9, accordi a seguito della separazione del toro del 6 ottobre 1723 per la restituzione della rata della dote di scudi 1098 e baiocchi 10; cc. 15-18: “Ristretto de conti”: accordo con i fratelli Francesco e Carlo per la corresponsione alla https://inventari.san.beniculturali.it/

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sorella Lavinia di 24 scudi annui per i frutti dotali arretrati, s.d. [ma post 10-3-1740, data di morte di Cintia Catenucci, e ante 4-2-1746, data della morte di Francesco]; cc. 19-30: lettere da mittenti diversi 1740-1757; cc. 31-32: “Foglio di cambio di Mattio”: scrittura privata con Mattio di Benedetto di Olmeto, 1742 gennaio 13; cc. 34-35: Testamento datato 26 giugno 1745; cc. 36-37: “Inventario di tutta la robba che probabilmente si troverà doppo la mia morte”, s.d. [1745?]; cc. 38-41: “Foglio del Signore Conte Antonio Cesarei”: retrocessione al conte Antonio Cesarei di un podere in vocabolo Olmeto che il padre di lui, Giulio Cesarei, aveva assegnato a Lavinia degli Oddi in occasione delle nozze tra la di lei figlia Angela Arrigucci e Antonio Cesarei, in cambio del pagamento semestrale di 70 scudi romani. 1748 mag 7, Perugia; cc. 42-44: “Spetiale Bonucci, saldato adì 12 marzo 1755” (spese per medicinali); cc. 45-50: “Copia del mio testamento”, 24 marzo 1756. Si tratta dell’ultimo testamento di Lavinia degli Oddi; c. 51: Ricevuta di frate Gregorio della Natività carmelitano scalzo e procuratore del convento di S. Teresa della somma di 7 scudi e 50 denari da Lavinia degli Oddi per l’applicazione di n. 30 messe, 1757 aprile 22.

39 25 aprile 1735 - 30 giugno 1757 ”Memorie di Lavinia degli Oddi” Registro di cc. 36 A c. 1: “Questo libretto servirà per notare tutti gli interessi, che appartengono a me Lavinia degli Oddi”: compilato solo alle cc. 3 e 22 con annotazioni di somme ricevute.

40 14 gennaio 1758 - 31 dicembre 1761 ”Scritture riguardanti il funere e altri interessi ereditari della Signora Contessa Lavinia degli Oddi” Fascicolo di cc. 51 Contiene lo spoglio dell’ultimo testamento di Lavinia degli Oddi (1684-1758), datato 24 marzo 1756 e aperto il 14 gennaio 1758, data della sua morte, ricevute di elemosine e legati fatti dall’esecutore testamentario della defunta, il fratello Carlo degli Oddi, lettere di condoglianze indirizzate a Carlo degli Oddi.

1.13. Giovanni Battista degli Oddi (1686-1766)

Figlio di Angelo degli Oddi (1654-1704) e Cintia Catenucci, nacque a Perugia il 22 giugno 1686. Come lo zio Bartolomeo e il fratello Carlo, entrò al servizio della Serenissima Repubblica di Venezia nel 1705. Nel corso della seconda guerra di Morea, fu fatto prigioniero dall’esercito ottomano. Condannato “a custodire le mule del Sultano”, uscì dalla schiavitù nel 1715 pagando un riscatto di 9000 scudi, divisi a metà tra la famiglia e la Republica di Venezia (cfr. fascicolo n. 1630, “Notizie di Famiglia”, c. 268). Tornato in servizio, diede prova di coraggio e abilità, in particolare nel corso dell’assedio di Corfù, come attestano le patenti rilasciate dal feldmaresciallo dell’impero Johann Matthias von der Schulenburg. Dopo vari anni di servizio e la promozione a tenente colonnello, ottenne licenza dal servizio nel 1735. Nel 1736 venne nominato Governatore delle Armi del Ducato di Urbino e provicia di Montefeltro,

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carica cui rinunciò per motivi di salute e di età nel 1744. Si ritirò a condurre vita privata a Perugia, dove morì il 1º febbraio 1766.

41 13 agosto 1722 - 04 novembre 1765 Corrispondenza Fascicolo di cc. 79 Contiene lettere ricevute da G. Battista degli Oddi da mittenti diversi e minute di lettere da lui spedite, ricevute e ordini di pagamento per spese diverse. A c. 1 lettera in francese del Baron de Montbel a una destinataria non specificata, datata Venezia, 1722 agosto 13, a cc. 19-20 supplica di G. Battista degli Oddi ai Decemviri di Perugia per l’autorizzazione a costruire una casetta contigua alle mura del castello di Bagnaia (3 dicembre 1743), a cc. 61-68 ricevute dei pagamenti fatti a Paolo di Carlo per le rate di un debito di 13 scudi (22 giugno 1763 - 30 gennaio 1765), alle cc. 77-78 minuta della richiesta di congedo di G. Battista dal servizio militare per la Repubblica di Venezia (s.d.).

42 13 maggio 1714 - 17 settembre 1735 ”Carte riguardanti il conte Gio. Battista seniore militare al servizio della Repubblica di Venezia” Fascicolo di cc. 77 Contiene patenti, diplomi, promozioni e attestati di buona condotta rilasciati a Giovanni Battista degli Oddi durante gli anni di servizio nell’esercito della Serenissima Repubblica di Venezia: in particolare contiene l’istrumento di pagamento fatto il 13 settembre 1715 ad Hagi Osman di una parte della somma in riscatto dalla schiavitù in cui era caduto dopo l’espugnazione di Napoli di Romània (cc. 2-3), attestato del generale Johann Matthias von der Schulenburg dell’ottima condotta tenuta da G. Battista degli Oddi durante l’assedio di Corfù (cc. 9-10, 1 gennaio 1717), altro attestato di stima dello stesso (cc. 12-13, 8 settembre 1721), “Summario del Servitio aprestato dal Tenente Colonnello Conte Giovanni Battista degli Oddi come si rileva dalli di lui attestati” (plico con in allegato vari diplomi e lettere, cc. 14-29), copia del capitolo del decreto del Senato veneziano con cui si concede la licenza dal servizio (c. 37, 17 settembre 1735). Il fascicolo contiene infine elenchi del personale e inventari degli armamenti della fortezza di Cattaro (odierno Montenegro), per gli anni 1725, 1726 e 1735, e di compagnie e vascelli sotto il comando di G. Battista degli Oddi, da lui conservati fra le sue carte personali (cc. 50-69).

43 17 agosto 1749 - 25 ottobre 1750 ”Interesse del Signore Don Lucantonio Gandolfi da Massa di Carrara circa la vendita di una casa de’ suoi nipoti, accusando il medesimo di aver riceuto il denaro della casa medesima come si riconosce da sua lettera qui inserta” Fascicolo di cc. 13 Altro titolo posteriore: “Posizione Pandolfi [sic, corretto in “Gandolfi”]”. Contiene lettere di don Lucantonio Gandolfi e una lettera di Cammillo Coppoli a G. Battista.

1.14. Faustina Amadei degli Oddi (1706-1779)

44 19 gennaio 1748 - 20 gennaio 1748 Corrispondenza relativa a progetti di ampliamento e ristrutturazione del Palazzo di Laviano Fascicolo di cc. 12 Contiene due lettere per Faustina Amadei dall’architetto Domenico Barchi e da Domenico Neri, con allegati quattro disegni e tre piante di Barchi. https://inventari.san.beniculturali.it/

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45 17 ottobre 1748 Lettera del cognato Carlo degli Oddi Fascicolo di c. 1

46 21 settembre 1749 - 12 ottobre 1749 ”1749. Restituzione dello schioppo levato nella Contea di Laviano al Fattore delli Taccini fatta per grazia” Fascicolo di cc. 4 Contiene due lettere di Antonio Felice Taccini a Faustina Amadei. Sui fratelli Taccini, possidenti di Laviano, cfr. anche il fascicolo n. 298, “Interesse Taccini nº XXVII”.

47 06 gennaio 1750 ”1750. Scarcerazione della Guardia di Petrignano, che andò a caccia per la Contea, seguita per grazia” Fascicolo di cc. 2 Contiene una lettera di Pietro Rumizi, massaro di Petrignano, a Faustina Amadei, in cui ringrazia la contessa per aver fatto scarcerare una guardia di Petrignano colpevole di essere andata a caccia nella contea di Laviano dei degli Oddi, e prega il suo lavoratore Domenico di ritirare la denuncia presentata presso il Tribunale.

48 04 maggio 1754 Lettera del canonico Arimberto del Monte alla cugina Faustina Amadei Fascicolo di cc. 2 Scrive di aver fatto preparare le stanze a lei riservate in un monastero di Roma non specificato.

49 agosto 1775 - febbraio 1778 Note delle spese mensili fatte per conto della contessa Faustina Amadei degli Oddi Fascicolo di cc. 6

1.15. Angelo degli Oddi (1730-1794)

Figlio di Francesco (1680-1746) e di Faustina Amadei, dopo la morte del padre rimase sotto la tutela della madre fino al 1752, quando, assieme al fratello minore Ludovico (1731-1800), prese in carico l’amministrazione del patrimonio e la tutela degli altri fratelli minorenni. Sposò nel 1765 Angela Cospani di Todi. Curò vari ampliamenti e miglioramenti nelle proprietà di famiglia e, insieme a Ludovico e ad altri patrizi perugini, la creazione di una fabbrica di pannina a Perugia. Morì il 1º settembre 1794. Varie lettere indirizzate ad Angelo, soprattutto dalla madre Faustina Amadei, ma anche dallo zio, il padre gesuita Longaro degli Oddi (1685-1773), e altri, furono da lui archiviate insieme alle ricevute dei vari anni della sua amministrazione (1752-1794): in queste lettere infatti i mittenti fanno, tra l’altro, accenni a somme ricevute (la madre comunica di aver ricevuto regolarmente i frutti della dote, lo zio il livello annuale), per cui sono numerate assieme alle altre ricevute, anche se il contenuto è più vario.

50 20 dicembre 1767 - 13 settembre 1780 Corrispondenza https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 6 Contiene tre lettere di Francesco Cecchetti, Gio. Domenico Mazzuoli e Giacomo Taccini.

51 09 aprile 1754 - 16 agosto 1778 Amministrazione dell’eredità di mons. Filippo Amadei, vescovo di Perugia, per conto dello zio Antonio Amadei Fascicolo di cc. 126 Angelo degli Oddi venne nominato dallo zio materno Antonio Amadei (fratello di sua madre Faustina Amadei) suo procuratore nell’amministrazione delle proprietà tanto in Perugia quanto in Città della Pieve il 1º novembre 1757 (cc. 1-2). Angelo si occupò in particolare di regolare gli interessi per la successione all’eredità di Filippo Amadei (1721-1775), fratello di Antonio e vescovo di Perugia (dal 1762 fino alla morte avvenuta il 9 agosto 1775), nonché di fissare i debiti e i crediti dell’eredità Amadei sui beni della mensa vescovile col procuratore del nuovo vescovo, mons. Alessandro Maria Odoardi. Nel fascicolo si trovano dunque i rendiconti della sua amministrazione (1775-1778), inventari dei crediti, dei debiti dell’eredità del defunto vescovo, nonché dei mobili, capi di vestiario e suppellettili rinvenuti e spediti al fratello Antonio in Roma, dove risiedeva (cc. 3-64), e gli accordi e i resoconti dei congressi col procuratore del nuovo vescovo per i proventi della mensa vescovile accordati fino alla presa di possesso dell’Odoardi e per i pesi e le spese a carico degli eredi Amadei (cc. 65-111). Il fascicolo contiene inoltre anche altre carte relative agli interessi della famiglia Amadei: copia autentica del foglio di concordia tra i fratelli Antonio, mons. Francesco Felice, Filippo e fra Filippo Maria Amadei per il livello accordato a quest’ultimo (9 aprile 1754, cc. 112-117) e “Copia semplice dell’istromento rogato li 17 marzo 1756 [...] di quietanza fatta dall’Illustrissimo Signore Antonio Amadei all’Illustrissimo e Reverendissimo Signore Canonico Filippo Amadei fratello e coerede beneficiato della bo.me. Monsignore Francesco Felice Amadei [† 1755] loro fratello sopra la restituzione della Primogenitura della quondam Signora Caterina Núñez Sánchez della Bordesiera già posseduta da Monsignore suddetto e per di lui morte parificata a favore del Signore Antonio suddetto” (17 marzo 1756, cc. 118-125). Questo fascicolo era stato intitolato, nel XIX secolo, “Posizione riguardante la Famiglia Amadei, e di Monsignore Vescovo di Perugia Filippo Amadei”.

52 18 settembre 1768 ”Interessi accomodati di Casa Alfani” Fascicolo di cc. 12 Il titolo del fascicolo è dello stesso Angelo degli Oddi. Si tratta di documenti relativi alla famiglia Alfani e ad accordi tra i fratelli Claudio, Giambattista e Alessandro Alfani per l’amministrazione del patrimonio tenuta dal primo dal 1761 al 1768. Poiché il fascicolo presenta interventi, aggiunte e correzioni di mano dello stesso Angelo degli Oddi, si può ipotizzare che egli si fosse occupato della questione in qualità di mediatore.

53 gennaio 1780 - 19 gennaio 1793 Conteggi annuali del dare e avere tra i fratelli Angelo e Ludovico degli Oddi Fascicolo di cc. 35 Ogni anno i fratelli Angelo e Ludovico degli Oddi pareggiano fra loro i conti facendo il saldo tra il dare e l’avere: questi “conteggi”, bifogli con le registrazioni dei pagamenti anticipati per suo conto da Ludovico o delle somme per lui incassate su una facciata e sull’altra le spese fatte per suo conto (ad es. per l’amministrazione dell’abbazia dei SS. Vito e Modesto di Montali), che Angelo preparava in duplice copia e di cui una era consegnata a Ludovico, contengono talvolta

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in allegato ricevute e altre pezze d’appoggio dei pagamenti fatti.

54 13 gennaio 1780 - 13 settembre 1784 ”Libretto in cui sono notate tutte le robbe consegnate per vendersi con il dare e avere di quelli a quali furono consegnate. 1780” Registro di cc. 10

55 01 settembre 1786 - 13 dicembre 1787 Libretto di dare e avere con Tommaso Isidori Registro di cc. 10

1.16. Ludovico degli Oddi (1731-1800)

Nacque a Perugia nel 1731, secondogenito del conte Francesco degli Oddi (1680- 1746) e di Faustina Amadei (1706-1779). Dal 1747 frequentò il Collegio dei Nobili di Urbino, dove rimase per sei anni. Studiò quindi diritto civile e canonico presso l’Università di Perugia, e per sei anni risiedette a Roma per fare pratica legale presso lo zio materno, Francesco Felice Amadei, allora uditore della Sacra Rota. Si laureò in diritto civile e canonico a Perugia il 18 giugno 1759, e da quello stesso anno iniziò a insegnare presso l’Università; nel 1766 fu nominato Rettore del Collegio della Sapienza Vecchia. Consultore presso il Tribunale del Nobile Collegio della Mercanzia, fra le sue carte si trovano numerosi dossier su cause di sua pertinenza o conflitti in cui viene chiamato a svolgere un ruolo di mediatore, e dubbi e pareri legali da lui redatti. Nel 1769 venne nominato dal Consiglio generale della città di Perugia “Agente, ossia Ministro residente di questa stessa Città da ritenersi in Roma per accudire alli pubblici affari ed interessi, a norma ancora di quel tanto che vien praticato dalle altre Città più cospicue dello Stato Ecclesiastico”, con un assegnamento annuo di scudi 300: fino al 1796, dunque, la sua residenza principale fu a Roma. Accolto fra gli Arcadi nel dicembre 1772 col nome di Macone Cefisio, dal 1755 godeva del beneficio perpetuo dell’abbazia di S. Antonio abate di Fabriano e dal 1785 era abate commendatario dell’abbazia dei SS. Vito e Modesto di Montali (Panicale), da cui la presenza di parte degli archivi di queste istituzioni. Dal 1795 al 1797 fu tra i nobili perugini associati nell’impresa della Zecca detta delle Morajole per coniare moneta di rame. Morì a Perugia il 17 aprile 1800.

Attività di Agente della Città di Perugia in Roma

Nel 1769 Ludovico degli Oddi viene nominato dal Consiglio generale della città di Perugia “Agente, ossia Ministro residente di questa stessa Città da ritenersi in Roma per accudire alli pubblici affari ed interessi, a norma ancora di quel tanto che vien praticato dalle altre Città più cospicue dello Stato Ecclesiastico”, con un assegnamento annuo di scudi 300. Da quel momento risiedette quindi a Roma, mantenendo, oltre a quella di carattere privato, una corrispondenza ufficiale con le massime magistrature cittadine (il Collegio dei Decemviri, i Collegi della Mercanzia e del Cambio) relativa a varie questioni riguardanti Perugia da presentare, discutere e https://inventari.san.beniculturali.it/

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promuovere presso la Congregazione del Buon Governo o altri dicasteri romani. Ludovico mantenne questo incarico fino al 1796, quando fece ritorno a Perugia.

56 1769 - 1770 ”Elezione del Signor Conte Lodovico degli Oddi in Agente di Perugia” Fascicolo di cc. 38 Il titolo del fascicolo si ricava da c. 12v. Contiene un estratto in copia autentica dal registro dei brevi della Cancelleria decemvirale di Perugia con una dichiarazione del 22 luglio 1769 dei decemviri in carica nel secondo trimestre del 1769 (cc. 1-2), la copia autentica del verbale dell’adunanza del Consiglio generale del 24 agosto 1769 (cc. 3-8), la copia del parere dei mallevadori della Tesoreria di Perugia espresso nella congregazione del 20 agosto 1769 (cc. 9- 10), la “Copia di lettera della S. Congregazione del B[uon] G[overno] diretta a Monsignor Bolognini Governatore di Perugia” del 5 agosto 1769 (cc. 11-12), supplica dei pubblici rappresentanti della città di Perugia al papa Clemente XIV (cc. 13-16), la “Copia di lettera della S. Congregazione del B.G. diretta a Monsignor Bolognini Governatore di Perugia” del 13 gennaio 1770 (cc. 17-18), la supplica dei pubblici rappresentanti della città di Perugia alla Congregazione del Buon Governo (cc. 19-22), la supplica dell’abate Ludovico degli Oddi a papa Clemente XIV per il mantenimento della cattedra di diritto canonico all’Università di Perugia con il salario corrispondente, benché assente dalla città, concesso dal pontefice in data 8 giugno 1770 (cc. 23-28), copia di supplica dei pubblici rappresentanti della città di Perugia alla Congregazione del Buon Governo (cc. 29-34), una “Memoria dei requisiti del Conte Lodovico degli Oddi”, con i suoi titoli di studio e il curriculum vitae (cc. 35-36), la copia delle lettere scritte dal cardinale Giacomo Oddi, protettore della città di Perugia, al card. Lante, prefetto della Congregazione del Buon Governo, e al segretario della Congregazione, del novembre 1769 (cc. 37-38).

57 24 aprile 1773 - 05 aprile 1796 Lettere dei Decemviri di Perugia a Ludovico degli Oddi, agente della città in Roma Fascicolo di cc. 244 Contiene le lettere a Ludovico degli Oddi inviate dai Decemviri della città di Perugia, e in due casi dai Consoli del Nobile Collegio della Mercanzia (cc. 61-62, 3 aprile 1784) e dagli Uditori e Giurati del Cambio (cc. 63-64, 28 febbraio 1789), relative al disbrigo delle cause e delle pratiche concernenti la comunità di Perugia di cui doveva occuparsi Ludovico.

”Carte riguardanti la via Salara [sic] e Strada di Fossato” 1787 - 1790 Sottofascicolo , cc. 103 Carte relative alla controversia tra le comunità di Perugia e di Gualdo Tadino sulle spese per il riattamento di un tratto della strada da Gubbio a Fossato di Vico e l’edificazione del ponte sul fiume Asciola: il titolo (da c. 228v) è posteriore ed è stato apposto da Angelo degli Oddi (1814-1871), pronipote di Ludovico, in fase di riordino dell’archivio di famiglia, a metà del XIX secolo.

58 gennaio 1780 - 07 aprile 1795 Suppliche, memoriali relativi a vari affari, promemoria, abbozzi e appunti Fascicolo di cc. 116 Ludovico degli Oddi si occupò di seguire presso la Congregazione del Buon Governo non solo affari riguardanti direttamente la città di Perugia, ma anche altre pratiche a lui raccomandate da amici, conoscenti e privati cittadini o da altre comunità dell’Umbria. In questo fascicolo si trova https://inventari.san.beniculturali.it/

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la documentazione su alcune di esse, tra cui “Nota degli Affari pendenti in Roma che si raccomandano al Signor Conte Lodovico degli Oddi in occasione del suo ritorno in Roma nel Gennaio 1780” (cc. 1-2), “Nota degl’affari pendenti in Roma, quali si raccomandano alla vigilanza del Signor Conte Ludovico degli Oddi in occasione del suo ritorno a quella Dominante nel Gennaro 1783” (cc. 3-6), “Memorie degl’Interessi, che si raccomandano al Signor Conte Lodovico degli Oddi in occasione del suo ritorno in Roma nel Gennaio 1792” (cc. 11-16), memoriali per la comunità di Petrignano nel territorio di Castiglione del Lago (cc. 31-42). Molte carte senza data.

59 gennaio 1778 - 16 dicembre 1778 ”Conteggio, e Saldo di tutto l’Anno 1778 con il Signor Sebastiano Bellucci” Fascicolo di cc. 10 Contiene i conti delle spese di Ludovico di cui doveva essere rimborsato e dei crediti col Comune di Perugia per l’anno 1778, saldati con il maestro di casa del Comune Sebastiano Bellucci il 16 dicembre 1778.

Corrispondenza privata

60 06 settembre 1765 - 27 settembre 1777 ”Conte Luigi degli Oddi” Fascicolo di cc. 48 Questo fascicolo testimonia dei rapporti burrascosi col fratello più giovane Luigi (su cui vedi più nel dettaglio le notizie biografiche di quest’ultimo nella sottoserie relativa e in particolare il fasc. n. 81) e contiene una nota di “Spese che si fanno da me Ludovico Degll’Oddi per conto del Fratello Luigi delle quali dovrà rimborsarmi” nel periodo in cui Luigi si trovava in collegio a Urbino (1765) (cc. 1-5), l’originale della “Risposta” di Luigi ai fogli informativi mandatigli dal fratello Angelo nell’agosto 1776 (cc. 6-19; una copia leggermente diversa di questo documento si trova nell’archivio personale di Luigi degli Oddi, fasc. 81, cc. 70-81, in cui viene detto che “l’Originale ... si ritiene presso il Signor Conte Ludovico”) e la seguente replica di Angelo e Ludovico (cc. 20-35) (settembre 1776), le lettere inviate da Luigi degli Oddi al fratello Ludovico dal 1º ottobre 1776 al 27 settembre 1777 (cc. 36-48). Lo stesso scambio epistolare, con le copie o le minute delle lettere di Luigi e in più le risposte di Ludovico, in originale e in copia, è stato conservato da Luigi nel suo archivio personale (cfr. sempre fasc. 81), assieme a molto altro materiale da lui attentamente ricopiato e commentato che testimonia le sue frequenti liti con i fratelli maggiori negli anni 1777-1780.

61 20 luglio 1776 - luglio 1800 Corrispondenza per Ludovico degli Oddi da vari mittenti Fascicolo di cc. 532 Contiene lettere da vari mittenti, in particolare i fratelli Angelo (cc. 12-13, 16-17, 20-21, 24-25, 40-41, 95-96, 131-132, 146-148, 172-173, 195-196, 219-220), Cesare (cc. 273-274, 344-347), Margherita coniugata Righetti (cc. 359, 456-457, 468-469, 474-476), suor Angelica Costante (c. 143) e suor Teresa Caterina (cc. 153-154, 267-268), i nipoti Francesco (cc. 251-252, 308-309), Carlo (cc. 105-106), Longaro (cc. 362-363, 422-423, 434-435, 450-451, 470-471), Fabrizio (c. 82), suor Teresa Margherita (cc. 76-77, 123-124, 342, 377-378, 409, 462, 483, 530), Lavinia (cc. 42-43, 80-81, 125-126, 235-236) e G. Battista (cc. 410-411), la cognata Angela Cospani degli Oddi (cc. 151-152, 269-270), l’altra nipote Maddalena Righetti (cc. 426-427), il cugino Oddone degli Oddi (cc. 495-506), gli amici Alessandro Giovi (cc. 3-4, 38-39, 44, 45-46, 52-54, 55-56, 57-58, 73-74, 85-86, 87-88, 107-108, 156-157, 166-167, 193-194, 201-202, 223-224, https://inventari.san.beniculturali.it/

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253-254, 281-282, 304-305, 364-365, 378-380, 399-400, 416-417, 441-442, 460-461, 472-473), Francesco Baldeschi (cc. 9-11, 32-33, 71-72, 101-102, 112-113, 139-140, 160-161, 183-184, 205-206, 225-226, 227-228, 242-243, 262-264, 275-276, 297-298, 302-303, 340-341, 360-361, 383-384, 401-402, 407-408, 420-421, 436-437, 454-455, 479-480), Costanza Baldeschi Donini (cc. 34-35, 118-119, 137-138, 239-240, 319-320, 381-382, 432-433), Antonio Brizi (cc. 78-79, 168-171, 247-248, 285-286, 293-294, 403-404, 438-439), Pietro Bononi (cc. 507-520), Paolo Especo (cc. 313-314, 334-335, 371-372, 389-392, 481-482), Francesco Saverio Rezza (cc. 237-238, 257-258, 283-284, 418-419), Liverotto Fernetti (?) (cc. 395-396, 405-406, 412-413, 430-431). Alle cc. 105-132 lettere di felicitazioni per la nomina ad arcidiacono della Cattedrale di Perugia del nipote Carlo degli Oddi (febbraio 1794), alle cc. 235-258 condoglianze per la morte del fratello Angelo (1 settembre 1794), alle cc. 485-492 il Tesoriere Generale invia a Ludovico degli Oddi copia del chirografo pontificio del 30 agosto 1797 con la nomina del nipote Longaro a “soprintendente della Dogana di Perugia, e delle altre alla medesima subalterne, cioè delle Dogane di Città della Pieve, Salci, Vajano, o sia Ponte di Chiusi, Petrignano, Castiglion del Lago, Case del Piano, la Fratta”.

Libri dei crediti e dei debiti

In questi 4 registri (ma doveva esservene almeno un altro per il periodo antecedente al febbraio 1779, oggi perduto), Ludovico degli Oddi annota di seguito, seguendo un criterio cronologico, prestiti da lui elargiti a varie persone o somme anticipate, lasciando, fra una registrazione e l’altra, uno spazio bianco dove annotare eventualmente l’avvenuta restituzione della somma. Si tratta in genere di acquisti e commissioni che gli vengono richieste stante la sua residenza a Roma. Più rare le annotazioni relative a debiti da lui contratti. Ai registri erano allegate varie carte sciolte, per lo più ricevute, lettere, promemoria, annotazioni e appunti vari, che sono state mantenute all’interno e vengono descritte più dettagliatamente.

62 27 febbraio 1779 - 19 febbraio 1784 Libro dei crediti e dei debiti di Ludovico degli Oddi Registro di cc. 93 Contiene carte sciolte numerate in cifre romane (c. I: riscossione del deposito di 2000 scudi fatto da Ludovico degli Oddi nel Sacro Monte della Pietà di Roma il 9 ottobre 1776; II: ricevuta di Giovanni Battista Quarantotti datata 28 giugno 1779; III: cedola di cambio datata 22 luglio 1783; IV-V: minuta di supplica indirizzata a Papa Pio VI con la richiesta di 4.000 scudi firmata “li cinque Cavalieri di Perugia Autori della Fabbrica di Pannina”, Conte Lodovico Oddi, Marchese Uguccione di Sorbello, Cavalier Carlo Baldeschi, Marchese Girolamo Antinori, Conte Angelo Degli Oddi, priva di datazione; VI-VII: minuta di lettera di ringraziamento per i 2000 scudi ricevuti per la “Fabbrica di Pannina” firmata da Girolamo Antinori, Angelo degli Oddi, Uguccione Bourbon di Sorbello, Lodovico Oddi e Carlo Baldeschi senza destinatario, 17 settembre 1782; VIII: obbligazione per un prestito fatto da Ludovico degli Oddi a Giovanni Riutort in data 1 giugno 1782; IX-X: ricevuta di un prestito fatto da Ludovico degli Oddi a Giovanni Batista Marini in data 28 maggio 1781; XI-XII: ricevuta di un prestito fatto da Ludovico degli Oddi a Giovanni Andr[e]a Lucci in data 10 agosto 1781; XIII-XIV: lettera di Scipione di Montesperello a Ludovico degli Oddi con ricevuta di pagamento datata Perugia 19 luglio 1783; XV-XVI: lettera di Scipione di Montesperello a Pier Santi Marroni con ricevuta di pagamento datata Perugia 5 luglio 1783; https://inventari.san.beniculturali.it/

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XVII-XVIII: “Foglio di memoria” di Lodovico degli Oddi relativo all’acquisto di alcuni luoghi di monte; XIX: “Commissioni per la Fabbrica dà eseguirsi in Roma dal Conte Lodovico Gennaro 1783”, promemoria per Ludovico dal fratello Angelo degli Oddi [relativo alla Fabbrica di Pannina]; XX-XXI: certificato di Alessandro Giovi, cancelliere decemvirale di Perugia, relativa alla composizione del Pubblico Consiglio, della Congregazione del Catasto e della Congregazione Economica e dell’Annona datata 9 gennaio 1779; XXII-XXIII: copia autentica del 1780 della certificazione della carriera militare di Filippo Prosperi fatta dal marchese Don Orazio di Arezzo in data 4 ottobre 1774; XXIV-XXV: “Memoria” di Lodovico degli Oddi datata 15 aprile 1782; XXVI: appunto di Angelo degli Oddi relativo al testamento di Alfonso Soderini, padre di Nicola Soderini e Margherita Soderini degli Oddi, aperto il 13 gennaio 1623; XXVII-XXX: bozza di discorso in latino; XXXI: ricevuta di Francesco Sartore a Ludovico degli Oddi datata 12 marzo 1782).

63 febbraio 1784 - 07 ottobre 1787 Libro dei crediti e dei debiti di Ludovico degli Oddi Registro di cc. 94 Contiene carte sciolte numerate in cifre romane (c. I: conto del dare e dell’avere di Baldeschi privo di datazione; II: ricevuta di Giulio Cesare Piccardi a Ludovico degli Oddi datata Roma 7 aprile 1784; III: ricevuta di Virginia Monier a Ludovico degli Oddi datata 11 maggio 1784; IV: pagherò con ricevuta di Ludovico degli Oddi a Francesco Adriani datata Roma 19 maggio 1784; V-VI: ricevuta di Giovanni Battista Sensi a Ludovico degli Oddi datata 13 dicembre 1784; VII- VIII: lettera di Vittoria Eugeni a Ludovico degli Oddi datata 9 febbraio 1785; IX: ricevuta di Bernardino Bonfiglioli a Ludovico degli Oddi datata 25 aprile 1785; X: ricevuta della Comunità di Perugia per estinzione della quota dovuta da Giovanni Antonio Ranieri relativa gli anni 1781- 1783 per il restauro della strada di Monte Gualandro pagata da Ludovico degli Oddi priva di datazione; XI: ricevuta di Agostino Molajoni a Ludovico degli Oddi datata 27 aprile 1785; XII: appunto relativo ad una procura privo di datazione; XIII: ricevuta di Domenico Ricci al Conte degli Oddi datata 29 luglio 1785; XIV-XV: ricevuta di Vincenzo Andreoli al Conte degli Oddi datata 8 agosto 1785; XVI: ricevuta di Roberto Malaspina a Ludovico degli Oddi datata 16 settembre 1785; XVII: ricevuta di Don Bartolomeo Cesarini a Ludovico degli Oddi datata 31 dicembre 1785; XVIII: ricevuta di Don Francesco Fascianelli a Ludovico degli Oddi datata 25 febbraio 1786; XIX: ricevuta di Giovanni Battista Caprari a Ludovico degli Oddi datata 3 aprile 1786; XX: ricevuta di Filippo Buzi a Ludovico degli Oddi datata 27 maggio 1786; XXI: ricevuta di Paolo Pizzi a Ludovico degli Oddi datata 30 maggio 1786; XXII: ricevuta di Silvestro Silvestrelli a Ludovico degli Oddi datata Roma 1 giugno 1786; XXIII: conti dei tondini datati 2 e 10 luglio 1786; XXIV: ricevuta di Bernardino Bonfiglioli a Ludovico degli Oddi datata 28 giugno 1786; XXV-XXVI: ricevuta di Domenico Procacci a Ludovico degli Oddi datata 5 settembre 1786; XXVII-XXIX: lista crediti datata settembre 1786; XXX: ricevuta di Giovanni Vincenzo Ricci a Ludovico degli Oddi datata Roma 2 marzo 1787; XXXI: lettera di Angelo Altieri a Giorgio Tito contenente una ricevuta di Nicola Galassi al Conte degli Oddi datata 15 febbraio 1787; XXXII: ricevuta di Antonio Righetti Lambardi a Ludovico degli Oddi datata Perugia 9 dicembre 1787; XXXIII-XXXIV: ricevuta di Marcello Leopardi a Ludovico degli Oddi datata Roma 6 aprile 1787; XXXV: appunto relativo a quanto ricevuto dall’Abate Bordoni privo di datazione; XXXVI: ricevuta di Oddone degli Oddi a Ludovico degli Oddi datata 13 luglio 1787; XXXVII: ricevuta di Giuseppe Heiberger al Conte degli Oddi datata 8 agosto 1787; XXXVIII: ricevuta di Nicola Garvani a Ludovico degli Oddi datata 31 luglio 1787; XXXIX-XL: biglietto senza mittente né destinatario privo di datazione; XLI: biglietto senza mittente né destinatario privo di datazione; XLII: ricevuta di Giuseppe Torelli a Ludovico degli Oddi datata 19 agosto 1787; XLIII: ricevuta di Baldassarre Conti a Ludovico degli Oddi datata Roma 29 agosto 1787; XLIV: ricevuta di Francesco Torri a https://inventari.san.beniculturali.it/

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Ludovico degli Oddi datata 19 agosto 1787).

64 gennaio 1788 - 17 settembre 1791 Libro dei crediti e dei debiti di Ludovico degli Oddi Registro di cc. 94 Contiene carte sciolte (c. I: ricevuta di Cesare Bartoccini a Ludovico degli Oddi datata 31 maggio 1788; II: “Spese fatte in Roma per il Signor Marchese Nicolò Antinori”, conto datato 18 giugno 1788; III: ricevuta di Andrea Palazzoli a Ludovico degli Oddi datata 19 giugno 1788; IV- V: ricevuta di Filippo Bonamici a Ludovico degli Oddi datata 6 agosto 1788; VI: ricevuta di Giuseppe Perucchini a Ludovico degli Oddi datata 19 ottobre 1788; VII: ricevuta di Francesco Fossi a Ludovico degli Oddi datata 16 ottobre 1788; VIII-IX: ricevuta di Francesco Becchio datata 3 ottobre 1788; X-XI: lettera di Anna [Aureli?] a Ludovico degli Oddi datata Perugia 14 marzo 1789; XII: biglietto di Antonio Brizi a Giuliano Massari datato 24 marzo 1789 con ricevuta di quest’ultimo a Ludovico degli Oddi datata 28 marzo 1789; XIII: ricevuta di Goffredo Bellisari a Ludovico degli Oddi priva di datazione; XIV-XV: ricevute di Pietro Ciaccaloro e Giovanni Evangelista Lecci a Ludovico degli Oddi datate 15 giugno 1789; XVI: ricevuta di Don Francesco Oliverio a Ludovico degli Oddi datata 23 maggio 1789; XVII: ricevuta di Vincenzo Colizzi ad Antonio Brizi datata Roma 14 luglio 1789; XVIII: ricevuta di Girolamo Pasini a Ludovico degli Oddi datata Roma 16 giugno 1789; XIX: ricevuta di Pier Filippo Filippani a Ludovico degli Oddi datata 6 giugno 1789; XX: ricevuta di Giuseppe Pacini a Ludovico degli Oddi datata 13 giugno 1789; XXI-XXIV: ricevute di Don Giuliano Massari e Girolamo Fedeli al Conte degli Oddi datate Roma 27 maggio 1789; XXV-XXVI: supplica di Decio Azzolini a Ludovico degli Oddi perché interceda in un suo affare privato datata 12 giugno 1789; XXVII: ricevuta di Tommaso Solli a Ludovico degli Oddi datata 18 settembre 1789; XXVIII: “Spese fatte per il Signor Francesco Cecchini” con obbligazione a risarcire Ludovico degli Oddi firmata da Giovanni Francesco Ermenegildo Cecchini e datata Roma 12 agosto 1789; XXIX-XXX: ricevuta con firma illeggibile al Conte degli Oddi datata 20 agosto 1789; XXXI: ricevuta di Barbera Guzzinati “arricciatrice” al Conte degli Oddi datata Roma 28 agosto 1789; XXXII: ricevuta di Tommaso Solli a Ludovico degli Oddi datata 5 settembre 1789; XXXIII: ricevuta di Bartolomeo Pio Dominici a Ludovico degli Oddi datata 9 settembre 1789; XXXIV: ricevuta di Vincenzo Maria Chiappini a Ludovico degli Oddi datata 10 settembre 1789; XXXV: ricevuta di Angelo Moscatelli priva di datazione; XXXVI: “Spese da farsi per riparare ai danni derivati dall’inondazioni del suddetto Lago Trasimeno”, privo di datazione; XXXVII: ricevuta degli Eredi Torelli a Ludovico degli Oddi datata Perugia 29 dicembre 1789; XXXVIII: ricevuta degli Eredi Torelli a Ludovico degli Oddi datata Perugia 15 gennaio 1790; XXXIX: ricevuta di Filippo Ganettieri a Ludovico degli Oddi datata 21 gennaio 1790; XL: ricevuta di Francesco Saverio Guiducci a Ludovico degli Oddi datata 5 marzo 1790; XLI: appunto privo di datatazione; XLII: ricevuta di Giovanni Goffredo Bellisari a Ludovico degli Oddi datata Roma 29 marzo 1790; XLIII: ricevuta di Girolamo Miloni datata 22 maggio 1790; XLIV-XLV: lettera di Lorenzo Severi a Cristoforo Turchi datata Perugia 20 aprile 1790; XLVI: “conto della Lapide trasmessa” privo di datazione; XLVII: ricevuta di Giacomo Melle a Ludovico degli Oddi datata 31 luglio 1790; XLVIII: ricevuta di Angiolo Brencoli al Conte degli Oddi datata Roma 2 agosto 1790; XLIX: ricevuta di Francesco Baldeschi a Lorenzo Senesi datata 7 agosto 1790; L-LI: lettera di Carlo Massini a Ludovico degli Oddi datata Perugia 4 settembre 1790; LII: conto di D. Famiano Salvi datato 1 ottobre 1790; LIII: ricevuta al Conte degli Oddi datata 2 ottobre 1790; LIV: conto di mobilia privo di datazione; LV: ricevuta di Vincenzo Rubini a Ludovico degli Oddi datata 19 aprile 1790; LVI: ricevuta di Vincenzo Boromei a Ludovico degli Oddi datata 11 giugno 1791; LVII: “ricordo” di pagamento all’Abate Pietro Filippani datato 13 agosto 1791; LVIII: “ricordo” di pagamento a Francesco Ciuchi datato 8 agosto 1791; LIX-LX: “Cinque Patenti che si spediscono da consegnarsi alle rispettive Persone https://inventari.san.beniculturali.it/

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che le richiesero” datata 3 maggio 1788; LXI-LXII: “Conteggio del Dare, ed Avere tra il Signor Conte Angiolo Degli Oddi e Signor Conte Ludovico dal dì 19 Gennaro 1788 a tutto li 19 Gennaro 1789”; LXIII: ricevuta di Francesco Signorini al Conte degli Oddi datata 21 agosto 1788; LXIV-LXV: “Fienarolo Domenico Diotallevi” con ricevute a Ludovico degli Oddi datate 1787-1789; LXVI-LXVII: ricevuta di Antonio Panichi a Ercole Bordoni datata 27 dicembre 1788; LXVIII: ricevuta di Vincenzio Santi ad Angelo degli Oddi datata 30 maggio 1789; LXIX-LXX: ricevuta di Vincenzio Santi ad Angelo degli Oddi datata 14 maggio 1788; LXXI: ricevuta di Vincenzio Santi ad Angelo degli Oddi priva di datazione; LXXII: ricevuta di Vincenzio Santi ad Angelo degli Oddi datata 21 settembre 1788; LXXIII-LXXIV: ricevuta di Giovanni Battista Mariotti a Ludovico degli Oddi datata 21 agosto 1788; LXXV: ricevuta di Giovanni Battista Mariotti a Ludovico degli Oddi datata 11 ottobre 1786; LXXVI: ricevuta di Giovanni Battista Mariotti a Ludovico degli Oddi datata 24 aprile 1786; LXXVII: ricevuta di Sebastiano Bianchi ad Angelo degli Oddi datata 26 maggio 1788; LXXVIII: ricevuta di Mario Grizij a Ludovico degli Oddi datata 22 gennaio 1789; LXXIX: ricevute di Loreto Picchiorri a Ludovico degli Oddi datate 30 giugno 1790 e 3 ottobre 1790; LXXX: biglietto senza firma (ma la calligrafia è di Longaro degli Oddi) datato 16 ottobre 1801 relativo alle referenze di Romualdo Paolozzi, la c. sul retro reca un conteggio privo di datazione; LXXXI: ricevuta di Alessandro Marzi a Ludovico degli Oddi datata 13 aprile 1777; LXXXII-LXXXIII: “Conto dello fieno dato da me per servizio delli Cavalli delli [sic] Illustrissimo Signore Conte delli Loddi [sic]” firmato per ricevuta di una parte del denaro da Loreto Picchiorri in data 29 maggio 1790; LXXXIV: “Conto del Fieno” privo di datazione; LXXXV: “Conto del Fienarolo” con relative ricevute di Loreto Picchiorri datate 15 maggio 1789, 2 ottobre 1789 e 29 marzo 1790; LXXXVI-LXXXVII: lettera di Luigi Parini a Ludovico degli Oddi datata Perugia 24 giugno 1788; LXXXVIII-LXXXIX: lettera di Luigi Parini a Ludovico degli Oddi datata Perugia 14 giugno 1788; XC-XCIII: lettera di Camillo Cicconetti a Ludovico degli Oddi datata Roma 15 settembre 1788 con allegato i conteggi dei frutti della Fabrica di Pannina; XCIV: “Memoria del Signor Conte Ludovico degli Oddi” priva di datazione; XCV-XCVI: “Fattura delli scudi 814: Cedole” priva di datazione; XCVII-XCVIII: “Conto del Grano di Montale venduto in Maggio 1788 e di tutte le Spese occorse per il suddetto Grano”; XCIX: pagherò di Ludovico degli Oddi datato Roma 25 aprile 1799; C: pagherò di Ludovico degli Oddi datato Roma 25 luglio 1799; CI-CII: obbligazione di Andrea Crocicchia datata Roma 1 ottobre 1787; CIII-V: pagherò di Andrea Crocicchia datato Roma 1 ottobre 1787 con biglietto di note; CVI-CVII: lettera di Carlo [Zangari] vescovo di Assisi [a Ludovico degli Oddi] datata Assisi 5 settembre 1789; CVIII-CIX: contratto di Natale Vignaroli, capomastro muratore, per l’esecuzione di alcuni lavori nella Chiesa parrocchiale di Montale voluti da Ludovico degli Oddi datato 14 gennaio 1788; CX-CXI: conto di Natalangelo Vignaroli muratore per i lavori all’Abbazia di Montale voluti da Ludovico degli Oddi datato 1788).

65 24 agosto 1791 - 04 agosto 1797 Libro dei crediti e dei debiti di Ludovico degli Oddi Registro di cc. 94 Contiene 1 c. sciolta numerata con cifra romana (I: ricevuta di Filippo Lazzari a Ludovico degli Oddi datata 25 maggio 1793).

66 07 dicembre 1771 - 01 agosto 1795 Ricevute, mandati di pagamento e altri allegati ai registri Fascicolo di cc. 39 stato di conservazione: mediocre, Il fascicolo si trova temporaneamente tra il materiale da sottoporre ad intervento di restauro. (danni: umidità, macchie, lacerazioni)

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67 03 giugno 1747 ”Interesse del Signor Dottor Pasqua” Fascicolo di cc. 24 Il titolo del fascicolo è dello stesso Ludovico degli Oddi. Si tratta di una controversia relativa alla donazione fatta da Agnese Ricci al figlio Giuseppe Pasqua e ai suoi discendenti, fatta in occasione delle nozze di questi con Alessandra Bonamini nel 1747; rimasto vedovo con un figlio maschio, Pasqua si risposa. Il fascicolo contiene due pareri legali contrapposti (non datati) sul quesito se la donazione possa valere anche per i figli nati dal secondo matrimonio. Il motivo dell’interesse di Ludovico degli Oddi per tale questione non è chiaro.

68 28 gennaio 1756 ”Dubia” e pareri legali scritti da Ludovico degli Oddi Fascicolo di cc. 31 Si tratta di consulenze legali fornite da Ludovico degli Oddi, soprattutto su questioni di eredità e successioni, forse anche come esercitazioni di studio. Sono tutte autografe, solo una è datata, le altre sono tutte senza data (ma anni cinquanta-sessanta del XVIII secolo).

69 23 maggio 1753 - 12 novembre 1765 Affare di casa Salvatori Fascicolo di cc. 30 Contiene documentazione (apoca, ricevute, corrispondenza) relativa all’affitto della tenuta di Deruta di proprietà dei conti Salvatori a Taddeo di Angelo e Marco Fedi: vi sono anche carte di mano di Ludovico degli Oddi, anche se non è chiaro il motivo del suo coinvolgimento nella questione.

70 01 gennaio 1761 - 19 aprile 1800 ”Requisiti del sig. Conte Ludovico dello studio, e breve di Urbano VIII” Fascicolo di cc. 38 Contiene l’ammissione di Ludovico degli Oddi nella “Repubblica delle lettere” dell’Umbria (1761, cc. 1-2), la nomina di Ludovico a rettore del Collegio della Sapienza Vecchia (8 marzo 1766, cc. 3-4), la domanda di Ludovico per un posto di “forestiero” nella Ruota perugina, con allegato il suo curriculum vitae con titoli (1767, cc. 5-6), il testo dell’orazione funebre per Ludovico degli Oddi pronunciata da Luigi Canali nella chiesa di S. Francesco di Perugia il 19 aprile 1800 (cc. 25-38). Contiene inoltre la copia manoscritta (del 18 luglio 1759) della stampa di un breve di Urbano VIII del 1625 e degli statuti dello Studium perugino del 1720, tutti relativi ai requisiti per i candidati ai posti di lettori (cc. 7-24).

71 15 gennaio 1763 - 09 febbraio 1764 Acquisto di mobili dagli eredi Ferniani per procura dello zio mons. Filippo Amadei, vescovo di Perugia Fascicolo di cc. 42 Mons. Filippo Amadei, eletto vescovo di Perugia, nomina il nipote (figlio di sua sorella Faustina) Ludovico degli Oddi suo procuratore per la stipulazione del contratto di acquisto di mobili facenti parte dell’eredità di mons. Francesco Riccardo Ferniani, precedente vescovo di Perugia, venduti dagli eredi Ferniani. Il fascicolo contiene la minuta del contratto e gli inventari dei mobili con la stima effettuata da due periti nominati dalle parti.

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72 30 agosto 1775 - 15 marzo 1796 ”Posizione riguardante l’affitto tenuto dal Conte Lodovico Degli Oddi del Giardino, Orto, e Casa di proprietà del Monastero de Tor de’ Specchi di Roma” Fascicolo di cc. 81 Il titolo del fascicolo, che si legge su una fascetta cartacea che trattiene i documenti, è stato dato da Angelo degli Oddi (1814-1871), pronipote di Ludovico, nel corso della sua riorganizzazione dell’archivio, ed è impreciso, trattandosi non di un monastero ma della Venerabile Casa delle Oblate di Tor de’ Specchi. Per ottemperare al suo incarico di agente della città di Perugia, Ludovico degli Oddi risiedette stabilmente a Roma dal 1769 circa fino al 1798 circa. Il fascicolo contiene minuta e copia del contratto d’affitto stipulato tra suor Maria Costanza Soderini, presidente della Ven. Casa, e Ludovico degli Oddi di un giardino ed orto, della durata di tre anni che si intendono prorogati tacitamente alla scadenza, per il canone annuo di 60 scudi, con annessi “Inventario, ossia Descrizzione dell’Orto e Giardino spettante alla Venerabile Casa ed Illustrissime Signore Oblate di Tor de’ Specchi…” e “Perizia e Stima degl’Agrumi, ed altri Alberi che esistono nel Giardino della V. Casa di Tor de’ Specchi, posto vicino a S. Giorgio in Velabro” (18 giugno 1784) (cc. 20-66), copie dei “Patti, capitoli e condizioni” tra Ludovico degli Oddi e il giardiniere (il nome non è specificato) incaricato della cura del terreno (1 maggio 1784) (cc. 4-19), ricevute dei pagamenti del canone e altro (18 giugno 1784 - 19 aprile 1789) (cc. 67-78). Il fascicolo contiene anche documenti non attinenti al titolo, tra cui la “Rinunzia di D. Pietro Masi” (rinuncia al posto di sacrestano della chiesa di S. Maria Liberatrice, 30 agosto 1775) (c. 1) e una lettera di Luigi Pacini a suor Maria Costanza Soderini (15 marzo 1796) (cc. 79-80).

73 11 giugno 1785 - 1787 Debito dell’abate Francesco del fu Carlo Castagnini verso don Bartolomeo Cesarini, confessore pro tempore delle Cappuccine di Porta S. Susanna Fascicolo di cc. 8 Questo fascicolo contiene una pratica in cui intervenne come mediatore Ludovico degli Oddi: Bartolomeo Cesarini deve riscuotere i frutti di due luoghi di monte, a lui spettanti quale confessore delle monache cappuccine di Porta S. Susanna, per due annate e due bimestri (dal gennaio 1783 a tutto aprile 1785) dall’esattore nominato per procura, dapprima Carlo Castagnini e poi, dopo la morte di questi, da suo figlio, abate Francesco Castagnini. Ludovico degli Oddi sottoscrive come testimone all’obbligazione di Francesco Castagnini datata 11 giugno 1785 e ricorda di aver consegnato a Cesarini alcune somme per conto di Castagnini. A c. 7v annota: “Ricercare l’Abbate Castagnini per l’esigenza de Luoghi di Monte a favore del Signor D. Bartolomeo Cesarini Attuale Confessore delle Cappuccine”.

74 20 luglio 1787 - 29 settembre 1795 ”Carte spettanti all’annuale concorso de’ premi per li filati della Fabbrica di pannina eretta in Perugia” Fascicolo di cc. 28 Assieme ad altri quattro patrizi perugini (il fratello Angelo, Uguccione di Sorbello, Federico Baldeschi e Girolamo Antinori), Ludovico degli Oddi, alla fine del XVIII secolo, aveva finanziato l’erezione a Perugia di una fabbrica di pannina “in sollievo di molte miserabili famiglie”: nel 1792 i cinque associati chiedono e ottengono dalla Tesoreria generale di istituire un concorso annuale per “poveri ragazzi e zitelle” frequentanti i corsi di filatura, con premi in denaro per i migliori allievi. Il fascicolo contiene corrispondenza per Ludovico degli Oddi, carte relative allo svolgimento del

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concorso per gli anni 1794 e 1795 (verbale della prova pratica, parere della commissione giudicatrice) e altro. Il titolo è dello stesso Ludovico; Angelo degli Oddi (1814-1871), nella seconda metà del XIX secolo, l’aveva intitolato più genericamente “Posizione riguardante la Società del Lanificio di Perugia”.

75 03 agosto 1787 - 06 giugno 1795 ”Fogli spettanti al Signor Giuseppe Canali per l’Affare che tiene con il Signor Luigi Antinori” Fascicolo di cc. 12 Il titolo del fascicolo è dello stesso Ludovico degli Oddi (sua la calligrafia dell’etichetta sulla fascetta cartacea che trattiene i documenti). Ludovico degli Oddi è procuratore dei coniugi Giuseppe Canali e Antonia Dati di Visso per il recupero da Luigi Antinori di Visso della somma di 1175 scudi, residuo del prezzo di 1275 scudi per vari terreni venduti dai suddetti coniugi all’Antinori. Il fascicolo contiene il contratto di compravendita fra i Canali e l’Antinori del 3 agosto 1787, la procura del 20 gennaio 1794 e una lettera di Luigi Canali, figlio di Giuseppe, a Ludovico degli Oddi del 6 giugno 1795.

76 gennaio 1788 - 17 agosto 1793 Concordia tra la signora Costanza Baldeschi e il figlio Filippo Donini, con la mediazione di Ludovico degli Oddi Fascicolo di cc. 26 Contiene il rendimento di conti dell’amministrazione del patrimonio presentato da Costanza Baldeschi al figlio Filippo Donini uscito dalla minore età, la “Minuta della stipolata concordia tra la Signora Costanza e Signore Filippo Donini di lei Figlio fin sotto li *** Gennaro 1788 per gli atti del notaro Massari”, di mano di Ludovico degli Oddi, per fissare le spese di mantenimento della madre qualora questa voglia continuare a convivere col figlio, “Fogli di riflessioni sull’istromento di concordia dell’anno 1788 relativo alla Signora Costanza ed al Signor Filippo Donini” (1793).

77 18 giugno 1782, 14 gennaio 1792 - 16 febbraio 1793 Progetto di concordia tra la contessa Anna Bontempi vedova Aureli, assistita da Ludovico degli Oddi, e gli eredi proprietari del conte Sperello Aureli Fascicolo di cc. 97 Contiene la minuta della supplica al papa scritta da Ludovico degli Oddi per conto di Sperello Aureli per poter derogare al fidecommisso istituito da sua madre Agnese Sperelli Aureli e vendere un predio di sua proprietà per ripianare i debiti del suo patrimonio, con allegati (cc. 1- 30), corrispondenza e piano di concordia stilato da Ludovico tra la contessa Anna Bontempi, vedova di Sperello Aureli ed erede usufruttuaria, e gli eredi proprietari, per giungere alla spartizione del patrimonio (cc. 31-97). Ludovico degli Oddi interviene nella disputa in qualità di mediatore per la contessa Anna.

78 31 gennaio 1795 - 01 ottobre 1795 ”Lista del 1795”. Registro delle spese di vitto e diverse Registro di cc. 64 Giornale delle spese, soprattutto per il vitto del conte Ludovico, di mano del servitore Bernardino ***, con il rendiconto e il saldo alla fine di ciascun mese di mano di Ludovico. Occasionalmente sono segnate anche spese per altri motivi (ad es. spese per l’affrancatura di lettere).

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1.17. Luigi degli Oddi (1743-1795)

Luigi degli Oddi, ultimo figlio di Francesco degli Oddi (1680-1746) e Faustina Amadei, nasce il 19 luglio 1743 e viene battezzato lo stesso giorno. Frequenta il Collegio dei Nobili di Urbino dal 1760 al 1765. Nel suo piccolo archivio personale si trovano alcune ricevute per spese varie (soprattutto di vestiario), un ampio fascicolo riguardante le pratiche per il trasferimento della sorella suor Angelica Costante (al secolo Artemisia degli Oddi) dal monastero di S. Agnese di Perugia a quello di S. Anna di Foligno e la successiva controversia con quest’ultimo monastero, e soprattutto un corposo “dossier” da lui preparato relativo a contrasti con i fratelli maggiori Angelo, Ludovico e Cesare (completano la sottoserie alcune carte varie e frammenti sparsi). Nel settembre del 1780 Luigi subisce evidentemente un improvviso crollo di natura fisica o nervosa che lo rende invalido: le carte dell’archivio non forniscono molti dettagli, ma Angelo degli Oddi, nella sua nota di “Spese fatte dal Conte Angelo degli Oddi per il Conte Luigi dal settembre 1780 al settembre 1781, detratto l’intiero suo mantenimento, la spesa delli medici consulto e spezieria”, scrive che in quell’arco di tempo Luigi fu “sorpreso dal male” e registra un suo “peggioramento”; in un altro documento, una ricevuta datata 8 agosto 1781, Luigi viene definito “mentecatto” e il fratello Angelo è il legittimo amministratore dei suoi beni. Nell’archivio della famiglia Meniconi Bracceschi, che contiene anche carte di un ramo della famiglia degli Oddi ad essa imparentata, si trova (nella “copia della fede di sopravvivenza solite mandarsi in Genova per l’esazioni de frutti de luoghi de Monti” del 1782) un accenno allo stato mentale di Luigi: “... vive pure il Signore Conte Luigi degli Oddi ... il quale, per essere leso di testa, [è] perciò incapace di agire con serietà li propri affari, ed interessi” (cfr. Perugia, Archivio di Stato, Meniconi Bracceschi, b. 41, fasc. 10; cfr. anche ivi, b. 41, fasc. 12). Di fatto non esiste più alcuna carta di mano di Luigi degli Oddi posteriore al 1780 e da questa data egli risiede nella tenuta delle Case Lunghe a Città della Pieve, il cui agente Arcangelo Baldi riceve annualmente una somma di denaro di circa 200 scudi come risarcimento per le spese fatte per mantenere il conte e due suoi servitori. Luigi degli Oddi muore nell’ottobre 1795, come si ricava da una ricevuta rilasciata dallo stesso Baldi nel marzo 1796 per il consueto rimborso delle spese, “compreso ancora il mortorio”. Le carte del suo archivio personale si trovavano riunite insieme da una fascetta cartacea con l’etichetta (forse di mano del fratello Angelo) “Memorie di alcuni debiti, e crediti del Conte Luigi Degli Oddi”, che però non dà un’idea esaustiva del contenuto della sottoserie.

79 04 gennaio 1766 - 03 agosto 1780 Ricevute Fascicolo di cc. 20 Ricevute di spese diverse, soprattutto di vestiario, e dei frutti di un cambio di scudi 100 contratto a favore di Baldassarre Paolotti.

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80 20 aprile 1777 - 10 settembre 1780 Trasferimento di suor Angelica Costante degli Oddi nel monastero di S. Anna di Foligno e controversia tra Luigi degli Oddi e il suddetto monastero per la restituzione di un deposito di scudi 150 Fascicolo di cc. 178 Artemisia degli Oddi, nata nel 1738, entra come professa nel monastero di S. Agnese di Perugia nel 1756, sei anni dopo la sorella Teresa (suor Teresa Caterina), prendendo il nome di Angelica Costante. Nel 1777 però, insoddisfatta, manifesta il desiderio di trasferirsi nel convento di S. Anna di Foligno. L’accettazione nel nuovo monastero è subordinata al versamento della somma di 400 scudi per la dote, cui vanno aggiunti 30 scudi per gli alimenti della monaca: Luigi degli Oddi contribuisce in data 9 luglio 1777 depositando presso la badessa di S. Anna 180 scudi (ottenuti con un cambio di 200 scudi a favore di Giovanna Casali), alla condizione però che la sorella faccia professione solenne in codesto monastero. In seguito le monache di S. Agnese versano 100 scudi, e Angelo degli Oddi 150 scudi: le monache di S. Anna di Foligno esprimono quindi parere favorevole all’accettazione di suor Angelica Costante in data 28 agosto 1777. Dopo alcuni mesi, però, suor Angelica Costante è di nuovo irrequieta e scontenta della sua sistemazione e si rifiuta di fare professione solenne nel monastero di S. Anna (scriverà la badessa suor Maria Caterina Sgariglia a Luigi il 12 luglio 1778: “à Dio, li perdoni a chi è stata la causa di far vestire questa povera Signora perché dice che l’anno fatta vestire a forza”, c. 38). Mentre Angelica Costante viene trasferita nuovamente, stavolta al monastero di S. Maria di Betlemme di Foligno, Luigi degli Oddi intenta causa al monastero di S. Anna per il recupero del deposito versato nell’estate 1777, che è stato invece utilizzato dalle monache per contribuire alla dote di 400 scudi da consegnare al terzo monastero. I documenti della lite si fermano al settembre 1780 senza approdare a una conclusione definitiva: a quel periodo si colloca probabilmente l’insorgere della malattia degenerativa che colpì Luigi degli Oddi e lo rese invalido (Angelo degli Oddi scrive che il fratello “fu sorpreso dal male”, senza fornire maggiori dettagli). La lettera dell’avvocato Gianfrancesco Libert (cc. 3-4) è indirizzata a “Francesco de Mendoca”, che però sembra trattarsi di uno pseudonimo o un nome falso, usato forse per motivo di segretezza, visto che dal contenuto risulta chiaramente che il destinatario è Luigi. Il fascicolo contiene lettere di suor Angelica Costante e suor Teresa Caterina a Luigi (s.d., ma 1777), la minuta e la copia di una lettera di Luigi a suor Angelica Costante (ottobre 1777?), corrispondenza tra Luigi e suor Maria Caterina Sgariglia (1777-1778) e fra Luigi e il suo procuratore Angelo Antonio Bartocci, e il notaio Francesco Spaccaturchi, esecutore testamentario della fu Giovanna Casali, per il recupero dei frutti del cambio creato nel 1777, e altri; copie autentiche di vari documenti, fra cui gli ingressi nel monastero di S. Agnese di Perugia di Teresa e Artemisia degli Oddi. Suor Angelica Costante manifesterà anche in seguito profondo scontento e agitazione: cfr. anche la sua lettera del 25 febbraio 1794 all’altro fratello Ludovico (cfr. fasc. 61, c. 143) e quella, della stessa data e sempre a Ludovico, del confessore del monastero (di S. Maria di Betlemme di Foligno?) Bernardino Ricci (ivi, cc. 139-140), e la sua richiesta di 120 scudi annui al nipote Longaro nel 1804 (cfr. fasc. 109): a quella data peraltro viene definita “ex monaca” e si trova nel monastero di S. Claudio di Foligno.

81 29 dicembre 1763 - 29 dicembre 1779 Documentazione archiviata da Luigi degli Oddi sulle sue controversie con i fratelli Angelo, Ludovico e Cesare Fascicolo di cc. 229 Luigi degli Oddi organizzò meticolosamente un “dossier” relativo alle sue rivendicazioni e https://inventari.san.beniculturali.it/

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vertenze con i tre fratelli maggiori, in particolare Angelo (1730-1794) e Ludovico (1731-1800), dai quali crede di essere stato defraudato, soprattutto all’epoca della rinuncia del 19 gennaio 1764 fatta dai tre cadetti Ludovico, Cesare (1739-1815) e Luigi al primogenito Angelo in occasione del matrimonio di questi, basata su uno stato patrimoniale della casa secondo lui inesatto e fatta sottoscrivere a Luigi mentre questi si trovava in Collegio a Urbino (dicembre 1763) e da lui copiata di nascosto “in una sola notte”. Un’altra rivendicazione è per l’assegnamento di 25 scudi mensili a ciascun cadetto per il pagamento di una persona al proprio servizio, che a norma del capitolo V della rinuncia del 1764 sarebbe stato dovuto da Angelo a partire dalla morte dello zio Giovanni Battista (avvenuta nel 1766). Questo dossier, contenente trascrizioni o copie, spesso di mano di Luigi stesso, “per ogni [sua] giustificazione” di vari documenti, memoriali, spesso piuttosto contorti (in una lettera del 5 aprile 1777 Ludovico gli rimprovera la sua natura diffidente: “In somma voi sempre sospettate, ed io vi assicuro, che tutto quello [che] si è operato si è fatto senza interesse, senza un secondo fine, ma solo per quiete, e decoro della comune Famiglia”, c. 93v) e lettere da lui spedite o ricevute, autentiche notarili di diverse dichiarazioni sue o di altri, corrispondenza con l’avvocato Gianfrancesco Libert (le cui lettere sono indirizzate a “Francesco de Mendoca”, che però sembra trattarsi di uno pseudonimo o un nome falso, usato forse per motivo di segretezza, visto che dal contenuto risulta chiaramente che il destinatario è Luigi), fu composto presumibilmente a partire da agosto-settembre 1776, “allorché - come scrive lo stesso Luigi - mi feci a girare li banchi delle sale, allorché mi misi a scartabellare tutto l’archivio, allorché andiedi a vedere tutti i Catasti, e allorché io scrissi e mi informai presso ogni sorta di Persone” (c. 177v), e infatti all’estate del 1776 risale lo scambio di memoriali e accuse qui alle cc. 60-81 e di cui si trova anche traccia nel fascicolo n. 60, che contiene gli originali delle lettere di Luigi a Ludovico degli Oddi. Molti dei documenti sono provvisti di camicie cartacee originali o di annotazioni in cui Luigi informa sulla natura del documento e su altre circostanze utili alla comprensione della questione.

A cc. 1-10 “Questi furono li stessi Fogli che nel tempo della rinunzia furono da me ricopiati in una sola notte dall’Originale scritto di carattere del Signor Conte Lodovico” (29 dicembre 1763). A cc. 11-54 “Questi Fogli furono dal signor Conte Luigi degli Oddi sottoscritti nel Collegio d’Urbino li 29 dicembre 1763” (varie copie del testo della rinunzia dei tre fratelli cadetti di Angelo degli Oddi e altro). A cc. 55-56 “Questa è la copia dello Stato della Casa mandatomi dal Signor Conte Lodovico in Collegio, il quale nella presente lettera fu da me trascritto alla Signora Contessa Faustina Amadei mia Madre la quale come che sapeva essermi stata tolta l’altra copia dal Signor Conte Lodovico stimò bene di restituirmi la presente, quale da me si pretende conservare per ogni mia giustificazione” (parte di lettera di Luigi degli Oddi a Faustina Amadei, s.d. [ma 1765]). A c. 57 “Copia d’una mezza lettera che circa un anno doppo fatta la rinunzia fu da me dall’istesso Collegio d’Urbino scritta alla Signora Contessa Faustina Amadei degli Oddi mia Madre, la quale avendo poi conservato la sudetta fino alla fine dell’anno 1765 me la restituì nel medesimo tempo doppo che si vide da lei che dal Signor Conte Lodovico mi fu preso nel Monastero di Campo Marzo il mio originale dello stato della Casa ricopiato dall’altro che mi mandò l’accennato Signor Fratello” (copia del precedente). A cc. 58-59 “Questo è un foglio da me ricopiato nascostamente e quasi subito da un altro scritto di carattere del Signor Conte Angelo datomi dal Signor Conte Cesare che l’aveva per averlo io a questo istesso richiesto [...]; che poi il Signor Conte Cesare medesimo mi rispose non poter esservi un tal foglio né dover esservi stato, se non che gli pareva bensì l’originale del presente d’averlo ma che in quel momento non sapeva ritrovarlo fra le sue carte quando io gli richiesi anche questo sebbene mi fosse poi dato doppo due giorni, che però s’intende da me conservare una tal copia per buon fine e per ogni mia giustificazione” (copia di una https://inventari.san.beniculturali.it/

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retrocessione da parte dei tre fratelli ad Angelo di una vigna con casino detta di S. Prospero del 18 marzo 1766). A cc. 60-69 “Questa è una scrittura avvanzatami dal Signor Conte Angelo degli Oddi mio Fratello agli otto d’Agosto del 1776 per mezzo del Signor Don Giuseppe Ceruschini, e così se ne conserva la presente copia a solo buon fine, giacché si ritrova altrove il vero Originale quale fu scritto col carattere del Signor Don Luigi Beffani Curato di S. Andrea [di] P. S. Susanna essendovi in esso il seguente titolo ‘Fogli di Dimostrazione’”. A cc. 70-81 “Questa è una risposta data da me Luigi degli Oddi ad una scrittura avvanzatami dal Signor Conte Angelo Fratello” (risposta al precedente, copia di originale datato settembre 1776. L’originale di questo memoriale, “espresso con altri termini più gagliardi perché scritto e ricopiato allora a sangue caldo”, si trova nella corrispondenza di Ludovico degli Oddi, fasc. 60, “Conte Luigi degli Oddi”, cc. 6-19). A cc. 82-95 “Queste son copie di lettere da me scritte a Roma al Signor Conte Lodovico Fratello nelli mesi di Marzo e Aprile 1777 in parte trascritte intiere, e parte solo in sostanza essendovi anche le lettere scrittemi dal medesimo [...]” (contiene copie delle lettere di Luigi a Ludovico e due lettere originali di Ludovico a Luigi; gli originali delle lettere di Luigi si trovano nel fascicolo 60, “Conte Luigi degli Oddi”, nella corrispondenza privata di Ludovico). A cc. 96-97 “Questo è un foglio concernente un Mandato di Procura che dal Signor Conte Angelo degli Oddi mi si voleva far sottoscrivere per le richieste fattegli dal Signor Conte Lodovico, quale dunque nel giorno che rimane qui segnato fu da me fatto ricopiare dall’originale presso il Signor Luigi Lazi Notaro” (copia di procura datata 23 giugno 1777). A cc. 98-99 “Questo Foglio è stato ricopiato da un altro datomi dal Signor Lazi nel sudetto giorno, in cui dovevasi da me sottoscrivere il presente Mandato di Procura ad istanza del Signor Conte Angelo per le richieste fattegli dal Signor Conte Lodovico ambedue miei Fratelli, il quale dunque secondo il parere di diversi legali, se io l’avessi sottoscritto, m’avrebbe pregiudicato all’istessi miei diritti a tenore dell’esame dai medesimi fatto nell’istromento di rinunzia” (altra copia del precedente documento). A cc. 100-168 “Questa è un’informazione succinta sopra la pretensione degli annui scudi 25 che mi si devono dal Signor Conte Angelo degli Oddi mio Fratello tanto secondo il Cap. 5º dei fogli dell’Istromento fatto tra noi alli 19 Gennaio 1764, quanto secondo un altro foglio privato fatto doppo la morte del comune Zio Conte Giovanbattista nel 1766”, nonché varie dichiarazioni autenticate rilasciate da Domenico Cerboni, cameriere personale di Luigi, e da altri servitori della casa degli Oddi e altri, e “Memoria a favore del Nobile Uomo Signor Conte Luigi degl’Oddi” e corrispondenza (1777-1779). A cc. 169-170 “Progetto per un accomodamento da farsi tra li Signori Conti Angelo e Luigi Fratelli degli Oddi Nobili Patrizi Perugini” (progetto di Luigi datato 19 settembre 1778). A cc. 171-172 “Copia di lettera da me Luigi degli Oddi scritta sotto il dì 12 Giugno 1779 al Conte Fratello Lodovico in Roma di risposta ad una antecedente sua”. A cc. 173-178 “Questa è una scrittura da me fatta e avvanzata per mezzo del Signore Auditor Mandolini al Signor Conte Angelo degli Oddi mio Fratello per dimostrare le ragioni che da me si avevano e si anno [sic] sopra due pretensioni contro il medesimo [...] che però non essendosene veduta alcuna conclusione si stima da me bene doppo essermi stata restituita di conservar dunque la presente scrittura per solo buon fine e per ogni mia giustificazione”. A cc. 179-191 corrispondenza con l’avvocato Gianfrancesco Libert (agosto-settembre 1776). A cc. 192-205 corrispondenza e note delle spese fatte da Angelo degli Oddi nel periodo in cui questi era in Collegio ad Urbino (1760-1765), delle quali si chiede il rimborso (1777). A cc. 206-229 copie di inventari e degli assegnamenti dei beni spettanti ai fratelli Francesco, Carlo e Giovanni Battista degli Oddi (rispettivamente padre e zii di Luigi) e altro.

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82 22 settembre 1765 Fede di battesimo di Luigi degli Oddi Fascicolo di c. 1 Fede di battesimo rilasciata da D. Giuseppe Lelli sacrestano della cattedrale di S. Lorenzo di Perugia: Luigi Vincenzo Filippo Melchiorre, figlio di Francesco degli Oddi e Faustina Amadei, di Porta S. Susanna, parrocchia di S. Stefano, nato venerdì 19 luglio 1743, fu battezzato lo stesso giorno dal canonico Ruggero Alfani, madrina Cattarina Ciani.

83 s.d. [1782?] ”Spese fatte dal Conte Angelo degli Oddi per il Conte Luigi dal settembre 1780 al settembre 1781, detratto l’intiero suo mantenimento, la spesa delli medici consulto e spezieria” Fascicolo di cc. 2 Di mano di Angelo degli Oddi, riporta le spese da lui fatte per il vitto, il vestiario e i servitori di Luigi e altre sue necessità dal primo ottobre 1780 al settembre 1781. Nel settembre 1780 Luigi ebbe un esaurimento fisico o nervoso che, in breve tempo (Angelo parla infatti di un suo “peggioramento”), deve averlo reso invalido e non più autosufficiente, probabilmente anche incapace mentalmente: in questa stessa nota di spese Angelo scrive infatti di debiti che “può dubitarsi che si scopriranno in appresso per esservi una nota di suo [di Luigi] carattere di altri debiti” e annota: “Si avverte che in tempo in cui il suddetto Conte Luigi fu sorpreso dal male era stato intieramente saldato del suo assegnamento, come si vede dalle sue ricevute”. Altrove (in una ricevuta dell’8 agosto 1781) Luigi è definito “mentecatto” e Angelo è il legittimo amministratore dei suoi beni.

1.18. Angela Cospani degli Oddi (1740-1826)

84 04 marzo 1795 - 29 giugno 1795 Lettere del cognato Ludovico degli Oddi Fascicolo di cc. 22 Dà notizie di Longaro e Fabrizio degli Oddi, figli di Angela, che si trovano presso di lui a Roma.

85 30 giugno 1804 - 11 settembre 1804 ”Lettere di Pietro Santi alla Contessa Angela Degli Oddi” Fascicolo di cc. 12 Il titolo del fascicolo è di Maria Cardelli. Le lettere riguardano soprattutto una vendita di un terreno ai Murelli, presso Perugia; sono presenti anche una lettera del figlio Longaro e una dei fratelli Salvetti.

86 16 novembre 1799 - 08 ottobre 1825 Altra corrispondenza per Angela Cospani Fascicolo di cc. 25 Vari mittenti, tra cui i figli G. Battista (cc. 10-12) e Fabrizio (cc. 13-14, 24-25) e altri. Alcune lettere indirizzate ad Angela si trovano anche all’interno della corrispondenza dei suoi figli Francesco e Longaro. Contiene anche una lettera indirizzata forse al padre di Angela, Agostino Cospani.

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1.19. Francesco degli Oddi (1766-1840)

Figlio di Angelo (1730-1794) e di Angela Cospani, nacque il 26 gennaio 1766. Negli anni novanta del XVIII secolo il padre e lo zio Ludovico si interessarono per farlo entrare fra i cavalieri di giustizia dell’Ordine gerosolimitano, ma senza successo, anche per i rivolgimenti politici avvenuti a Malta con l’invasione francese del 1798. Francesco sposò nel 1807 la romana Vittoria Sacripante, a cui nel 1819 affidò l’intera amministrazione del patrimonio di famiglia. Si dilettava di poesia (in archivio si conservano vari suoi abbozzi, una sua composizione fu offerta in omaggio all’imperatore Francesco I d’Austria in visita a Perugia nel 1819) ed era membro dell’Accademia dell’Arcadia col nome di Argilio Oroneo e di altre accademie letterarie. Morì il 17 maggio 1840. Gran parte della corrispondenza indirizzata a Francesco è stata organizzata in fascicoli, per corrispondente (ad es. i fratelli Giacomo e Giulio Cesare Ricci, curiali di Roma) o per argomento, dalla moglie Vittoria.

87 29 settembre 1797 - 12 gennaio 1841 ”Diverse lettere di partecipazioni e note di parenti” Fascicolo di cc. 57 Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante, moglie di Francesco degli Oddi. Annunci di nascite, nozze e decessi; alcuni di essi sono indirizzati erroneamente ad Angelo (1730-1794) e Ludovico degli Oddi (1731-1800), all’epoca già deceduti, e due del gennaio 1841 sono indirizzati ancora a Francesco degli Oddi, morto nel maggio 1840. Il fascicolo contiene anche la lettera di risposta di Tommaso degli Oddi di Albenga all’annuncio delle nozze della figlia primogenita di Francesco e Vittoria, Margherita, con Carlo Evangelisti di Pesaro (22 settembre 1830) e la minuta della lettera di partecipazione per le nozze dell’altra figlia Giacinta con Giulio Balì-Oddi (1839).

88 20 settembre 1801 - 02 settembre 1825 ”Lettere di Longaro degli Oddi ed altri interessi riguardanti lo stesso e mio marito” Fascicolo di cc. 72 Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante, moglie di Francesco degli Oddi. Il fascicolo contiene lettere di Longaro degli Oddi al fratello Francesco (cc. 16-32, 1806-1818), ma anche corrispondenza fra Longaro e Pietro Santi (cc. 1-15, 1805-1823), lettere a Francesco da altri mittenti (Giulio Cesare Ricci, Antonio Brizi, Ludovico Bruni, Vincenzo Cini; cc. 33-48, 1809- 1820), lettere a Vittoria Sacripante da Francesco Duranti e Longaro degli Oddi e una minuta di lettera di Vittoria a Longaro degli Oddi (1823-1825, cc. 49-55), “Pretensioni del Conte Francesco dal Conte Longaro” (cc. 56-61), ricevute (cc. 62-72).

89 04 dicembre 1802 - 12 aprile 1820 ”Lettere di Cesare Ricci” Fascicolo di cc. 320 Il titolo del fascicolo si ricava da una targhetta, forse applicata sullo scaffale, o sulla scatola che conteneva le lettere, rinvenuta fra le carte dell’archivio. Giulio Cesare Ricci si occupa, col fratello Giacomo, di diversi affari di Francesco degli Oddi in Roma: in particolare le lettere del 1807 sono relative soprattutto alle trattative e ai preparativi per il matrimonio di Francesco degli Oddi con Vittoria Sacripante. È presente anche la minuta di una lettera di Francesco degli Oddi (c. 270).

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90 25 settembre 1805 - 06 gennaio 1831 ”Lettere di Giacomo Ricci” Fascicolo di cc. 97 Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante, moglie di Francesco degli Oddi. Contiene anche una lettera ad Angela Cospani degli Oddi (cc. 29-30, 6 dicembre 1806). In questo fascicolo si trovavano anche, per errore, lettere del fratello di Giacomo, Giulio Cesare Ricci, anche lui amico e curiale in Roma di Francesco degli Oddi: le lettere di G. Cesare sono state spostate nel fascicolo corrispondente.

91 14 ottobre 1805 - 29 gennaio 1807 Lettere della madre Angela Cospani degli Oddi Fascicolo di cc. 19 Sul retro della prima lettera vi è l’annotazione, forse di Angelo degli Oddi, “Lettere della Contessa Angiola riguardanti il Conte Francesco”. In realtà sono tutte lettere indirizzate al conte Francesco, che si trovava a Città della Pieve.

92 14 gennaio 1806 - 31 luglio 1816 ”Lettere di Pietro Santi” Fascicolo di cc. 48 Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante, moglie di Francesco degli Oddi. Contiene anche una lettera di Angela Cospani degli Oddi al figlio Francesco, dettata a Pietro Santi (c. 11, 30 luglio 1807).

93 01 luglio 1811 - 16 ottobre 1834 ”Lettere di diverse persone riguardanti cause agite in Roma” Fascicolo di cc. 117 Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante, moglie di Francesco degli Oddi. Contiene le lettere di Giuseppe Simonetti (cc. 1-23, 1811-1816), Bernardo Feliciani (cc. 24-82, 1815-1818, la lettera a cc. 50-51 è indirizzata a Pietro Santi), Ludovico Bruni (cc. 83-112, 1818-1820, due lettere alle cc. 87-88 e 97-98 sono indirizzate a Pietro Santi), Carlo Ancajani (c. 113, 1813), Vincenzo Amici (cc. 114-115, 1816) e Raffaele Giamboni (cc. 116-117, 1834).

94 10 febbraio 1816 - 10 gennaio 1817 ”Marchese Niccola Sacripante”. Lettere del cognato Nicola Sacripante Fascicolo di cc. 13

95 29 aprile 1820 - 27 dicembre 1827 ”Carteggio tenuto dal conte Francesco degli Oddi col sig. avvocato Vincenzio Cini di Roma per la cause l’una contro Giglioni, e l’altra contro Girolamini con Note di spese e funzioni del suddetto, e con lettere di saldo di ciascuna” Fascicolo di cc. 425 Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante, moglie di Francesco degli Oddi. Contiene anche copie (di mano di Vittoria Sacripante degli Oddi) di alcune delle lettere inviate dal conte Francesco all’avv. Cini.

”N. 14 lettere di Cini dichiarando di avere ricevuto il denaro speditogli, e numero due ricevute staccate” 29 aprile 1820 - 11 settembre 1825 Sottofascicolo , cc. 24 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Il titolo del sottofascicolo è di Angelo degli Oddi, figlio di Francesco. Questi documenti (dieci lettere, tre ricevute e un bollettino), che fanno parte del carteggio degli Oddi-Cini, sono stati estratti dal resto da Angelo degli Oddi e numerati nell’angolo superiore destro da 1 a 13 (vi sono due numeri 6).

96 12 marzo 1826 - 03 settembre 1826 ”Risposte di lettere dei germani degli Oddi per la morte della loro genitrice” Fascicolo di cc. 33 Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante, moglie di Francesco degli Oddi. Contiene lettere dei fratelli di Francesco, suor Teresa Margherita (quest’ultima indirizzata alla cognata Vittoria e accompagnata da una lettera di suor Maria Luisa Friggeri a Francesco), Longaro e Fabrizio, in risposta alla notizia della morte della madre Angela Cospani degli Oddi. Contiene anche l’inventario dei mobili e degli oggetti presenti nell’appartamento di Angela e altro.

97 20 aprile 1800 - 22 giugno 1829 Altra corrispondenza di Francesco degli Oddi Fascicolo di cc. 77 Questo fascicolo comprende le lettere non ordinate in fascicoli originali composti da Vittoria o Angelo degli Oddi, ma sparse nelle buste dell’archivio, provenienti da vari mittenti, tra cui in particolare l’avvocato Antonio Brizi, Pietro Stampa. Contiene anche la minuta della lettera inviata da Francesco degli Oddi al conte di Wrbna, Gran Ciambellano dell’imperatore Francesco I d’Austria, alla quale accludeva un suo sonetto composto in occasione del passaggio a Perugia dell’imperatore (s.d., ma 13 luglio 1819), e la risposta del conte Wrbna del 20 dicembre 1819 (cc. 67-70).

1.20. Carlo degli Oddi (1769-1840)

98 08 settembre 1805 - 22 febbraio 1846 Corrispondenza Fascicolo di cc. 8 Contiene quattro lettere, l’ultima delle quali indirizzata a Carlo degli Oddi ma posteriore alla sua morte.

1.21. Longaro degli Oddi (1771-1860)

Figlio di Angelo (1730-1794) e di Angela Cospani, frequentò in gioventù il Collegio dei Nobili di Urbino. Il 30 agosto 1797 fu nominato “soprintendente della Dogana di Perugia, e delle altre alla medesima subalterne, cioè delle Dogane di Città della Pieve, Salci, Vajano, o sia Ponte di Chiusi, Petrignano, Castiglion del Lago, Case del Piano [più frequentemente citata nelle fonti come Passignano], la Fratta” (in periodo repubblicano “Soprintendente alle dogane del Dipartimento del Trasimeno”), carica che ricoprì fino al settembre 1801 (tutta la corrispondenza ricevuta in tale qualità si trova archiviata e descritta nel fondo aggregato). Nel 1806 sposò Marianna Simonetti, da cui ebbe due figli. Nei primi anni del XIX secolo amministrò il patrimonio di famiglia in coppia col fratello maggiore Francesco e si occupò in modo particolare della tenuta dell’archivio. Negli anni cinquanta del XIX secolo tentò invano, insieme al nipote Angelo (1814-1871), di recuperare la pala dipinta per la famiglia degli Oddi da https://inventari.san.beniculturali.it/

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Raffaello e conservata nella cappella di famiglia nella chiesa di San Francesco di Perugia fino alle requisizioni francesi, e poi con la Restaurazione passata alla Pinacoteca Vaticana. Morì nel 1860. La corrispondenza di Longaro degli Oddi conservata in archivio si limita ai primi decenni del XIX secolo (soprattutto dell’anno 1800), periodo in cui tenne l’amministrazione del patrimonio familiare. Fu parzialmente riordinata per corrispondente dal nipote Angelo, nell’ambito della sua generale sistemazione delle carte dell’archivio. Di mano dello stesso Longaro, invece, è l’indicazione, riportata sul retro di alcune lettere, del mittente e/o della data.

99 20 agosto 1790 - 12 maggio 1795 Licenza di leggere e possedere libri proibiti Fascicolo di cc. 2 Longaro degli Oddi domanda, per motivi di studio, l’autorizzazione a leggere e possedere libri messi all’Indice; la licenza è rilasciata dalla Sacra Congregazione dell’Indice dapprima, nel 1790, fino al compimento del ventiquattresimo anno di età del richiedente, quindi confermata sua vita natural durante nel 1795.

100 13 ottobre 1798 - 15 ottobre 1798 ”Lettere, ed altro, ricevute dalla Casa Degli Oddi dal Governo Repubblicano” Fascicolo di cc. 6 Il titolo del fascicolo (c. 4v) è di Longaro degli Oddi. Contiene la lettera dell’amministrazione dipartimentale del Trasimeno ai fratelli degli Oddi con la richiesta di 4.000 scudi quale prestito forzoso, e una dichiarazione di Longaro degli Oddi attestante il ribasso di scudi 1.500 ottenuto, con l’obbligo di dimostrare che la rendita della famiglia è inferiore agli 8.000 scudi.

101 03 maggio 1799 - 20 aprile 1802 ”Lettere del signor Raimondo Modesti” Fascicolo di cc. 14 Il titolo del fascicolo (c. 14v) è di Longaro degli Oddi.

102 29 marzo 1800 - 06 luglio 1805 ”Santi e Conte Longaro degli Oddi, interessi”. Lettere di Pietro Santi Fascicolo di cc. 50 Il titolo del fascicolo è a c. 11v: “Santi” è di mano di Longaro degli Oddi, a cui il nipote Angelo degli Oddi (1814-1871) aggiunge posteriormente “e Conte Longaro degli Oddi, interessi”.

103 28 agosto 1802 - 22 settembre 1803 ”Lettere di Libri e Carcherelli di Firenze” Fascicolo di cc. 23 Il titolo del fascicolo, sulla c. 2v, è dello stesso Longaro degli Oddi. Lettere di Libri e Carcherelli, banchieri di Firenze.

104 15 dicembre 1804 - 28 agosto 1805 ”Altieri e Conte Longaro degli Oddi” Fascicolo di cc. 46 Il titolo del fascicolo è sulla c. 46v: “Altieri” è di mano di Longaro degli Oddi, a cui il nipote Angelo degli Oddi (1814-1871) aggiunge posteriormente “e Conte Longaro degli Oddi”. Contiene lettere del cav. L. Altieri a Longaro degli Oddi: ringrazia dell’ospitalità avuta a Laviano https://inventari.san.beniculturali.it/

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e dà notizie di Roma e sulla partenza del papa da Parigi.

105 15 gennaio 1803 - 29 dicembre 1804 Lettere di Giulio Cesare Ricci Fascicolo di cc. 26

106 06 aprile 1799 - 23 giugno 1805 ”Casella e Conte Longaro degli Oddi, interessi”. Lettere dei fratelli Giuseppe e Giovanni Filippo Casella di Città della Pieve Fascicolo di cc. 34 Il titolo del fascicolo è sulla c. 8v: “Casella” è di mano di Longaro degli Oddi, a cui il nipote Angelo degli Oddi (1814-1871) aggiunge posteriormente “e Conte Longaro degli Oddi, interessi”. La lettera di Giuseppe Casella del 28 giugno 1804 (cc. 21-22) è indirizzata ad Angela Cospani degli Oddi.

107 19 aprile 1799 - 31 ottobre 1805 ”Corbelli e Conte Longaro degli Oddi”. Lettere dei fratelli Domenico, G. Battista e Giuseppe Corbelli, fattori di Laviano Fascicolo di cc. 32 Il titolo del fascicolo è sulla c. 12v: “Corbelli” è di mano di Longaro degli Oddi, a cui il nipote Angelo degli Oddi (1814-1871) aggiunge posteriormente “e Conte Longaro degli Oddi”. La lettera di Domenico Corbelli del 4 giugno 1804 (cc. 15-16) è indirizzata ad Angela Cospani degli Oddi, quella di G. Battista Corbelli del 31 ottobre 1805 (cc. 31-32) a Francesco M. degli Oddi.

108 09 febbraio 1803 - 09 febbraio 1805 ”Giacomo Ricci curiale in Roma” Fascicolo di cc. 54 Il titolo del fascicolo (c. 36v) è di Angelo degli Oddi (1814-1871). La lettera di Giacomo Ricci del 27 dicembre 1804 (cc. 49-50) è indirizzata a Pietro Santi.

109 11 aprile 1804 - 09 ottobre 1804 ”Felice Cucchioli [sic] e Conte Longaro degli Oddi, riguardante suor Angelica Costante degli Oddi”. Richiesta dell’assegnamento di 120 scudi annui da parte di Angelica Costante degli Oddi, zia di Longaro Fascicolo di cc. 14 Il titolo del fascicolo (c. 6v), apposto da Angelo degli Oddi (1814-1871), è impreciso: sono presenti infatti non solo lettere del frate Felice Cuccioli (non Cucchioli), confessore del monastero di S. Claudio di Foligno, ma anche della badessa suor Chiara Francesca Fregiotti, del vicario generale di Foligno Francesco Belzoppi e del vicario generale di Perugia, ***. La zia di Longaro, l’ex monaca Angelica Costante degli Oddi, al presente dimorante nel monastero di S. Claudio di Foligno, esige dai nipoti il pagamento di 120 scudi, altrimenti intende tornare ad abitare nella casa paterna. Il frate Felice Cuccioli si fa portavoce della richiesta e inoltra a Longaro due lettere di Angelica Costante da lui ricevute.

110 24 maggio 1804 - 09 gennaio 1805 ”Avvocato Antonio Sersale e Conte Longaro degli Oddi” Fascicolo di cc. 11 Il titolo del fascicolo è sulla c. 2v: “Sersale” è di mano di Longaro degli Oddi, a cui il nipote Angelo degli Oddi (1814-1871) aggiunge posteriormente il resto.

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111 15 agosto 1804 - 14 agosto 1805 ”Bianconi, interessi riguardante [sic] il Lanificio” Fascicolo di cc. 32 Il titolo del fascicolo (c. 22v) è di Angelo degli Oddi (1814-1871). Contiene lettere di Domenico e Vincenzo Bianconi, padre e figlio, Giuseppe Perucchini, Antonio Baldelli, Francesco Botta, e del curiale Giacomo Ricci.

112 21 maggio 1800 - 12 marzo 1805 ”Zeffirino Perucchini e Conte Longaro degli Oddi” Fascicolo di cc. 21 Il titolo del fascicolo (c. 18v) è di Angelo degli Oddi (1814-1871). Contiene anche lettere dei fratelli Lorenzo e Giuseppe Perucchini.

113 03 dicembre 1802 - 02 gennaio 1810 ”Affaire du Forti”. Corrispondenza con Lazzaro Forti e Leon di David Funaro Fascicolo di cc. 11 Filza che contiene una lettera del 3 dicembre 1802 di Lazzaro Forti a G. Battista degli Oddi (1778-1842), fratello di Longaro, e lettere di Leon di David Funaro a Longaro (17 novembre 1809 - 2 gennaio 1810). Le lettere riguardano un cambio di scudi 140 all’interesse annuo del 5% creato nel 1799 da G. Battista degli Oddi a favore di Lazzaro Forti, da lui ceduto a Pietro Ducci nel 1804 e quindi da quest’ultimo ceduto a Leon di David Funaro nel 1808.

114 05 aprile 1799 - 23 febbraio 1809 Altra corrispondenza di Longaro degli Oddi Fascicolo di cc. 162 Questo fascicolo comprende le lettere non ordinate in fascicoli originali composti da Angelo degli Oddi, ma sparse nelle buste dell’archivio, provenienti da vari mittenti, tra cui in particolare Giacomo Antinori (cc. 37, 38, 39, 44, 91, 92), lo zio Cesare degli Oddi (cc. 53, 59, 62, 95-96), i fratelli Teresa Margherita (cc. 2, 3, 75), Carlo (c. 6) e Fabrizio degli Oddi (cc. 133, 134, 135, 136, 137, 138, 139, 140, 141, 142, 143, 144, 145, 146, 147, 148), il cugino Francesco Righetti (cc. 154-155, 156-157, 158-159), Pier Filippo Filippani (cc. 1, 24, 25, 32, 35-36, 48, 52, 56, 66, 85, 99, 102), Antonio e Girolamo Severi (cc. 46, 47, 64, 67, 68, 74, 83), Bernardino Bonfiglioli (cc. 29, 60, 80, 84, 107).

1.22. Giovanni Battista degli Oddi (1778-1842)

Ultimo figlio di Angelo degli Oddi e Angela Cospani, nacque nel 1778. Frequentò il Collegio dei Nobili di Urbino come i fratelli maggiori. Fu console pontificio a Corfù: nella sua casa, secondo una comunicazione riservata del viceconsole inglese a Corfù del 4 luglio 1826, vi era “giorno per giorno gran conversazione dei Carbonari del Regno di Napoli” (cfr. Vincenzo Cannaviello, Gli Irpini della rivoluzione del 1820 nell’esilio, in “Rassegna storica del Risorgimento”, A. 26-27, fasc. 12, 1-2, dic. 1939 e gen.-feb. 1940, p. 23). Sposò in tarda età Chiara Fiumi, già vedova da un primo matrimonio.

115 07 dicembre 1806 - 05 gennaio 1807 Corrispondenza con Alessandro Giovi

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Fascicolo di cc. 15 Il fascicolo contiene due lettere di G. Battista degli Oddi ad Alessandro Giovi, con cui allega tre memoriali diretti a Mons. Paride Giustiniani, Governatore di Perugia, e prega il destinatario di assisterlo nel recupero di alcuni crediti.

116 13 marzo 1840 Memorandum e supplica per il Principe Urbano Del Drago Biscia Gentili, Direttore del Debito Pubblico dello Stato Pontificio Fascicolo di cc. 5 Domanda l’autorizzazione a estrarre copie pubbliche di due documenti.

1.23. Vittoria Sacripante degli Oddi (1787-1854)

Figlia del marchese Filippo Sacripante di Roma, nacque nel 1787. Sposò nel dicembre 1807 il conte Francesco Maria degli Oddi. Dal 1820 al 16 maggio 1844 si occupò dell’amministrazione del patrimonio di famiglia, motivo per cui la sua corrispondenza si fa cospicua (e quella del marito Francesco invece si assottiglia). Le lettere a Vittoria del fattore della tenuta delle Case Lunghe, Antonio Graziani Amori, si trovano invece all’interno della sottoserie “Case Lunghe” dell’Amministrazione. Vittoria morì il 16 dicembre 1854.

117 09 gennaio 1831 - 27 agosto 1844 ”Posizione riguardante gl’interessi di Carlo Evangelisti di Pesaro colla famiglia dei Conti degli Oddi” Fascicolo di cc. 99 Contiene la corrispondenza tra Vittoria Sacripante, la figlia Margherita degli Oddi, il genero Carlo Evangelisti e suo padre Luzio Evangelisti. Il titolo del fascicolo è di Angelo degli Oddi.

118 11 aprile 1832 - 08 maggio 1832 ”Note di spese occorse per fare accomodare la Casa nel 1832”. Lettere del pittore Giovanni Oddi Fascicolo di cc. 8 Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante degli Oddi: contiene un appunto di mano di Vittoria con le “Spese fatte per accomodare la Casa di Perugia nel 1832”, tre lettere del pittore Giovanni Oddi e un sonetto da lui composto e dedicato al “contino Angelo degli Oddi”.

119 26 febbraio 1835 - 02 agosto 1835 ”Carte riguardanti i consensi delle Signore Boncambi, cioè lettere delle sopradette, di Vincenzo Marocchi, estimo catastale, estratti ipotecarj, e note di spese per l’Esterina e la Faustina” Fascicolo di cc. 68 Il titolo del fascicolo è della stessa Vittoria Sacripante degli Oddi. Contiene corrispondenza tra le sei figlie di Lavinia degli Oddi (1776-1817) e i loro rispettivi mariti, la zia Vittoria Sacripante degli Oddi, il padre Bernardino Boncambi, vedovo di Lavinia, e Vincenzo Marocchi. B. Boncambi chiede a ciascuna delle figlie, eredi della madre, una procura per poter rilasciare alla cognata Vittoria la quietanza per il pagamento dell’ultima rata della dote di Lavinia e radiare così l’iscrizione ipotecaria contro la famiglia degli Oddi. La lettera di V. Marocchi a c. 6 è indirizzata a https://inventari.san.beniculturali.it/

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Longaro degli Oddi.

120 16 maggio 1835 - 12 agosto 1835 ”Lettere di Cesare Ricci riguardanti il rescritto per la restrizione delle Ipoteche del Monastero di S. Lucia” Fascicolo di cc. 10 Il titolo del fascicolo è della stessa Vittoria Sacripante degli Oddi.

121 05 luglio 1838 ”Posizione riguardante gl’interessi di Giulio Balì Oddi colla famiglia dei Conti degli Oddi” Fascicolo di cc. Il fascicolo contiene solo una lettera con allegati del notaio Giuseppe Innamorati a Vittoria Sacripante degli Oddi riguardante il capitale di Giuseppe Balì-Oddi, futuro marito di Giacinta degli Oddi. Il titolo è di Angelo degli Oddi.

122 31 dicembre 1849 - 17 aprile 1850 Corrispondenza con Gaspare Semenzati Fascicolo di cc. 21 Corrispondenza con Gaspare Semenzati, commerciante di stoffe di Senigallia, per l’acquisto di stoffe e carta da parati per il matrimonio di Angelo degli Oddi. La lettera del 31 dicembre 1849 (cc. 1-2) è indirizzata ad Angelo; il fascicolo contiene anche le minute di alcune lettere di Vittoria a Semenzati. Un’altra lettera di Semenzati a Vittoria datata 15 maggio 1850 si trova fra le ricevute del 1849-1850 (ricevuta n. 91, cc. 133-134).

123 05 febbraio 1818 - 26 marzo 1848 Altra corrispondenza di Vittoria Sacripante degli Oddi Fascicolo di cc. 36 Contiene lettere di vari mittenti, tra cui Giuseppe Innamorati (cc. 8-9, 12-13), Giacomo Ricci (cc. 16-17), il figlio Oddo degli Oddi (cc. 20-21), corrispondenza con Caterina Veglia ved. Valentini per una possibile trattativa matrimoniale per Angelo degli Oddi (cc. 22-26). Contiene anche varie minute di lettere di Vittoria, a Cesare Ricci (c. 3), al fratello Nicola Sacripante (cc. 29-30) e ad altri destinatari non identificati.

1.24. Pietro Santi (1749-1826)

Pietro Santi, nato nel 1749 e morto nel 1826, abate, fu “Ministro della casa degli Oddi” dagli ultimi anni del XVIII secolo al 1819 circa. Le sue mansioni non sono mai specificate, ma si occupava della tenuta dei libri contabili, del pagamento dei salari ai servitori, del versamento degli assegnamenti mensili ai vari membri della famiglia, e altro. Fu anche cassiere della società per l’appalto della tassa sul macinato, intrapresa da Francesco Maria degli Oddi e alcuni soci negli anni 1813-1815. Si conserva qui la corrispondenza a lui indirizzata, mentre originali delle lettere da lui spedite ai conti Francesco Maria e Longaro degli Oddi sono nei rispettivi fascicoli fra la corrispondenza di questi ultimi.

124 09 agosto 1803 - 03 gennaio 1813 ”Ricevute di casa Della Porta di Gubbio” Fascicolo di cc. 26 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Il titolo del fascicolo (c. 6v) è di Pietro Santi. Contiene corrispondenza con la casa della Porta di Gubbio: una lettera del cardinale Girolamo, prefetto della Congregazione del Buon Governo, a Longaro degli Oddi (cc. 1-2), due lettere del di lui nipote Gianmaria della Porta (cc. 3, 17) e soprattutto dei ministri di Casa della Porta, Cesare Cesari e Carlo Bernabei, a Pietro Santi.

125 16 maggio 1809 - 06 giugno 1809 ”Lettere di Brunetti a Pietro Santi” Fascicolo di cc. 9 Il titolo del fascicolo, sul retro di una lettera ad Angela Cospani degli Oddi ora inserita nella sottoserie corrispondente, è di Maria Cardelli. Contiene lettere di Attilio e Vincenzo Brunetti riguardo a un pagamento di scudi 2000 per del bestiame.

126 14 aprile 1814 - 01 ottobre 1814, 24 giugno 1819 ”Affare olio con Bilancini” Fascicolo di cc. 20 Il titolo del fascicolo (c. 9v) è di Pietro Santi (a c. 11v un’altra indicazione di altra mano: “Giglioni, e Bilancini”). Lettere di Domenico Giampaolo di Petrignano, Antonio Bilancini e Costanzo Giglioni per l’acquisto di 180 mezzolini di olio, e di Francesco M. degli Oddi e Lorenzo Amadio da Roma (cc. 12-14).

127 19 dicembre 1807 - 13 febbraio 1808 Lettere di Francesco Righetti e Costantino Buoni di Firenze Fascicolo di cc. 9 Lettere relative a rimborsi e compensi per le cause contro Chiaro e contro Ducci.

128 25 marzo 1808 - 08 maggio 1813 Lettere di Fabrizio degli Oddi a Pietro Santi Fascicolo di cc. 12

129 11 dicembre 1816 - 04 marzo 1818 Lettere di Ludovico Bruni di Roma Fascicolo di cc. 19 Contiene lettere dell’avvocato Ludovico Bruni relative alle cause di Santi contro Giglioni e contro Colonna. Le lettere del 14 maggio 1817 (c. 4) e del 4 marzo 1818 (c. 18) sono indirizzate a Lorenzo Amadio.

130 23 novembre 1802 - 25 maggio 1812 Lettere di mittenti diversi a Santi Fascicolo di cc. 7

131 21 giugno 1797 - febbraio 1819 Crediti e debiti di Santi con la famiglia degli Oddi Registro di cc. 24 Registro in cui Santi annota le somme da lui anticipate per conto dei degli Oddi o da versare.

132 04 maggio 1802 - 08 settembre 1811 Crediti e debiti di Santi con la famiglia degli Oddi Registro di cc. 24 Registro in cui Santi annota le somme da lui anticipate per conto dei degli Oddi o da versare. https://inventari.san.beniculturali.it/

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133 16 luglio 1803 - 01 giugno 1808 Crediti e debiti di Santi con la famiglia degli Oddi Registro Non Rilegato di cc. 20 Registro in cui Santi annota le somme da lui anticipate per conto dei degli Oddi o da versare.

134 18 febbraio 1804 - gennaio 1816 ”Conti col Signor Pietro Santi” Registro Non Rilegato di cc. 12

135 febbraio 1804 - 05 febbraio 1814 Libro dei salari dei servitori di casa Registro di cc. 19

1.25. Angelo degli Oddi (1814-1871)

Figlio di Francesco (1766-1840) e di Vittoria Sacripante, nacque il 18 giugno 1814. Si laureò in filosofia e legge all’Università di Perugia. Nel 1844 assunse col fratello minore Oddo l’amministrazione del patrimonio familiare, fino ad allora gestito dalla madre; nel 1846 i due fratelli divisero l’eredità paterna. Angelo sposò nel 1850 Maria Maddalena, figlia del conte Carlo Cardelli di Roma, dalla quale ebbe una figlia, Maria Vittoria (1858-1942). Oltre che a Perugia, la famiglia risiedeva lungamente a Roma presso i Cardelli o nella villa di Montefreddo, la residenza prediletta di Angelo, che vi fece fare vari lavori e ne curò in modo particolare il giardino. Membro della Nobile Accademia del Casino di Perugia e di varie associazioni e confraternite caritatevoli, Angelo fu anche consigliere comunale di Città della Pieve. Morì il 30 dicembre 1871.

136 1829 ”Libro de diversi Componimenti, e Trattati di Umanità, e di sfera Armillare fatti nella scuola dell’Umane Lettere di me Angiolo Degli Oddi. A.D. 1829” Fascicolo di cc. 34 Contiene lezioni, dettati, esercitazioni retoriche del giovane Angelo degli Oddi.

137 10 gennaio 1842 - 22 aprile 1871 Corrispondenza col fratello Oddo degli Oddi Fascicolo di cc. 60

138 01 febbraio 1844 - 03 aprile 1844 ”Carte riguardante la Compagnia di S. Martino” Fascicolo di cc. 23 La Compagnia, o Sodalizio, di San Martino, fondata a Perugia nel 1574, è tuttora un ente caritatevole che nel XIX secolo elargiva elemosine, anche in forma di medicinali gratuiti, ai poveri della città. Tra i confratelli vi era anche Angelo degli Oddi. Il fascicolo, così intitolato dallo stesso Angelo, contiene circolari, convocazioni alle adunanze e comunicazioni varie ai confratelli, con vari allegati relativi ai rendiconti dell’amministrazione del patrimonio della Compagnia per gli anni 1843-1844.

139 08 febbraio 1844 - 24 maggio 1858 Consiglio Comunale di Città della Pieve https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 13 Contiene le comunicazioni delle nomine di Angelo degli Oddi a consigliere comunale (1844, 1851, 1854) e convocazioni alle sedute del Consiglio.

140 10 aprile 1844 - 19 febbraio 1846 Nobile Accademia del Casino di Perugia Fascicolo di cc. 4

141 29 giugno 1844 - 30 settembre 1844 Lettere del cognato Carlo Evangelisti Fascicolo di cc. 10 Carlo Evangelisti di Pesaro aveva sposato Margherita degli Oddi, sorella maggiore di Angelo, nel 1830. Le lettere riguardano il rinnovo dell’ipoteca per il pagamento della dote da parte della famiglia degli Oddi.

142 05 marzo 1847 - [1850] Trattative per il matrimonio fra Angelo degli Oddi e Maria Cardelli Fascicolo di cc. 53 Il fascicolo contiene la corrispondenza intercorsa fra Angelo degli Oddi, il futuro suocero Carlo Cardelli, la nobildonna Amalia Ruspoli Pianciani, mediatrice nella trattativa, e altri parenti e conoscenti. Contiene anche le minute delle lettere di Angelo e la minuta di una lettera di Vittoria Sacripante degli Oddi alla futura nuora (c. 48, s.d., ma 1850).

143 1849 - 24 luglio 1869 Municipio di Perugia Fascicolo di cc. 47 Contiene comunicazioni dalla Commissione municipale di Perugia, dal Gonfaloniere e quindi dal Sindaco del Comune, la nomina di Angelo degli Oddi a quarto Anziano del Comune (11 agosto 1851), corrispondenza relativa ai lavori di restauro del secondo tratto della strada consorziale di Castiglion della Valle da Montefreddo a Pilonico Materno (1858) e a lavori sul Palazzo degli Oddi, e altro.

144 03 dicembre 1850 - 03 gennaio 1859 ”Interesse Sereni” Fascicolo di cc. 55 Corrispondenza per Angelo degli Oddi da vari mittenti relativa a un cambio fruttifero in sorte di scudi 2000 contratto da Luciano Sereni nel 1849 a favore di Angelo degli Oddi, e da Angelo poi ceduto in parti uguali a Marianna Bufalini vedova Balì-Oddi e ai coniugi Carlo Baldoni e Maria Corsi. Su tale questione cfr. anche i fascicoli nn. 657, 661, 662 e 663.

145 19 luglio 1853 - 05 settembre 1853 Passaporto e lasciapassare della dogana di Livorno appartenenti ad Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 2 Passaporto valido per un anno rilasciato ad Angelo degli Oddi dal Delegato apostolico di Perugia per recarsi in Toscana con la famiglia e certificato della Dogana di Livorno.

146 09 aprile 1858 - 22 maggio 1860 Presidenza della Commissione provinciale sui miglioramenti agrari di Perugia Fascicolo di cc. 9 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Contiene l’istanza presentata da Angelo degli Oddi per la verifica sulle piantagioni di ulivi nei terreni di sua proprietà per concorrere al premio decretato dal Ministero del Commercio e Agricoltura sulle piantagioni di alberi, la pagella di ammissione al premio e l’annuncio del pagamento del premio.

147 01 marzo 1862 - 17 novembre 1867 ”Posizione dell’Avvocato Francesco Duranti, interesse terminato” Fascicolo di cc. 83

148 15 gennaio 1863 - 06 agosto 1871 Corrispondenza col notaio Geremia Innamorati Fascicolo di cc. 65 Alle cc. 1-33 corrispondenza relativa alla stipulazione di un contratto di obbligazione fra Angelo degli Oddi e il marchese Carlo Monaldi per Lit. 17.556 (a cc. 9-20 la minuta del contratto redatta da Innamorati, a cc. 28-33 lettera di Carlo Monaldi ad Angelo degli Oddi e minuta della risposta di quest’ultimo), a c. 43 lettera di Tommaso Vicarelli ad Angelo degli Oddi.

149 20 novembre 1864 - 27 novembre 1864 Lettere di Antonio Cappelli Fascicolo di cc. 4

150 02 gennaio 1862 - 11 dicembre 1870 Corrispondenza con Giuseppe Bufalari Fascicolo di cc. 106 Giuseppe Bufalari, geometra di Città della Pieve, viene consultato da Angelo degli Oddi soprattutto per questioni relative alla tenuta delle Case Lunghe. Altre lettere da e per Bufalari si trovano nei fascicoli su singole pratiche formati da Angelo.

151 28 settembre 1864 - 07 giugno 1867 Pendenza con Giuseppe Delicati Fascicolo di cc. 34 Dalla minuta della lettera di Angelo degli Oddi al notaio Geremia Innamorati del 4 giugno 1867 (cc. 16-17): “Nel 1863 si istituì in Perugia una Società d’Industria commerciale nella quale si depositava in mani del cassiere Signor Giuseppe Delicato [sic] lire 26 mensili per ogni carato onde tal somma servisse di fondo sociale da trafficarsi in commercio. Col 1º Gennaio dell’anno 1865 la Società volle disciogliersi, e si venne alla divisione dei capitali sociali. A tutti sono note le disgrazie finanziarie del povero cassiere Delicati, il quale si approfittò di alcune somme della società non con animo di appropriarsele ma di servirsene per il momento onde far fronte alle urgenze che aveva, e tra le somme di cui dispose vi erano i 5 miei carati, e quello di Giuseppe Bartoccioni. Io feci delle pratiche presso il Delicati per essere pagato. Esso mi replicava che voleva fare il galantuomo ma che per ora non aveva mezzi, ma proseguendo io nelle istanze, esso mi propose [...] di darmi una iscrizione ipotecaria a suo favore con sentenza contumaciale del tribunale di Perugia del 2 Novembre 1864 contro il Signore Tommaso Santi per la somma di ₤4200 scrivendomi che mi avrebbe ceduto questo credito per la rata che importavano i miei carati [...]”. Il fascicolo contiene la corrispondenza fra Angelo, Giuseppe Delicati, il procuratore di questi Giacomo Fornaci e Geremia Innamorati, nonché la nomina di Bartoccioni a procuratore di Angelo degli Oddi per la riscossione del credito (11 gennaio 1866).

152 03 marzo 1865 - 23 novembre 1870 Corrispondenza con Ettore Brozzetti https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 5

153 15 settembre 1865 - 21 settembre 1865 Corrispondenza con Nicola Danzetta Fascicolo di cc. 9 La corrispondenza riguarda il progetto della costruzione di una strada consorziale tra Panicale e Chiusi, per la quale Angelo degli Oddi è disposto a concedere l’occupazione di parte delle sue proprietà gratis. Nicola Danzetta allega alla sua lettera anche quelle a lui indirizzate dal sindaco di Panicale G. Mancini e dal conte Cesare Montesperelli.

154 28 settembre 1867 - 01 maggio 1871 ”Posizione riguardante Virginia Mezzanotte”. Corrispondenza con Mons. Carlo Laurenzi Fascicolo di cc. 16 Il titolo del fascicolo (c. 6v) è di Maria Cardelli degli Oddi. Angelo degli Oddi era contutore, insieme con Carlo Laurenzi, di Virginia Mezzanotte.

155 12 ottobre 1868 - 17 ottobre 1868 Corrispondenza con Sebastiano Seppi Fascicolo di cc. 5

156 26 febbraio 1870 - 16 marzo 1870 Corrispondenza con Germano Marroni, Vincenzo Casuccini e Francesco Lupattelli per il progetto di lavori per una nuova cappella in villa Fascicolo di cc. 10

157 19 novembre 1840 - 26 settembre 1871 Altra corrispondenza di Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 144 Contiene lettere da vari mittenti, tra cui Giulio Cesare Ricci (cc. 1-2), la madre Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 18-19, 35-36), la moglie Maria Cardelli (cc. 56-57), dalla figlia Maria Vittoria (cc. 72-73, 103-105). Il fascicolo contiene anche una lettera scritta da Oddo degli Oddi a un destinatario non identificato relativa probabilmente a una fallita trattativa matrimoniale del fratello e la risposta indirizzata ad Angelo (cc. 22-24, 7-8 agosto 1845).

1.26. Maria Cardelli degli Oddi (1829-1904)

Maria Maddalena Cardelli nacque a Roma il 4 agosto 1829 dal conte Carlo e da Edvige del Bufalo. Studiò presso le Dame del Sacro Cuore nel collegio femminile di Trinità dei Monti e il 12 maggio 1850 sposò il conte Angelo degli Oddi (1814-1871), da cui ebbe una figlia, Maria Vittoria. Dopo la morte del marito si occupò dell’amministrazione del patrimonio familiare; anche in precedenza doveva comunque collaborare alla gestione degli affari, poiché in varie minute di lettere di Angelo vi sono annotazioni, aggiunte e correzioni di suo pugno. Molto devota, fu membro di numerose associazioni pie e di beneficenza, per nove anni fu presidente generale dell’Opera di S. Vincenzo de’ Paoli. Morì a Perugia il 27 settembre 1904 (cfr. il necrologio su “Il Paese. Rivista umbra religiosa politica”, 1 ottobre 1904, e l’opuscolo In memoria di mia Madre, di M. Vittoria degli Oddi Marini Clarelli, stampato nel 1918). La corrispondenza di Maria Cardelli degli Oddi era stata riunita in una scatola senza https://inventari.san.beniculturali.it/

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un ordine particolare dalla pronipote Barbara Marini Clarelli: gli unici nuclei distinti erano le lettere familiari dal cognato Oddo, dalla figlia M. Vittoria e soprattutto dai nipotini Angelo e Antonio Marini. Tutto il resto, che comprende lettere, telegrammi e biglietti da visita di mittenti vari, ma anche attestati e opuscoli religiosi, ricordi di pellegrinaggi, materiale vario, è stato disposto in ordine cronologico.

158 24 marzo 1865 - 11 aprile 1879 Lettere del cognato Oddo degli Oddi Fascicolo di cc. 11

159 27 settembre [1874?] - 15 febbraio 1879 Lettere di Maddalena Zaccagnini ved. degli Oddi Fascicolo di cc. 28 Maddalena Zaccagnini era la vedova di Ludovico degli Oddi (1818-1874 ca.), figlio di Longaro degli Oddi e cugino del marito di Maria, Angelo degli Oddi. Molte lettere sono senza data.

160 22 luglio 1877 - 22 luglio 1880 Lettere e componimenti della figlia Maria Vittoria degli Oddi Fascicolo di cc. 65 Contiene lettere, poesie e pensieri della figlia M. Vittoria, dall’età infantile fino all’età adulta. La maggior parte delle lettere non è datata o manca dell’indicazione dell’anno; due lettere (cc. 7-8) sono indirizzate a entrambi i genitori.

161 10 giugno 1878 - 16 luglio 1878 Lettere dai Municipi di Panicale e Perugia per l’espropriazione di un terreno per la costruzione della strada Mojano-Chiusi Fascicolo di cc. 7

162 22 luglio 1883 - 18 agosto 1896 Lettere e componimenti del nipote Angelo Marini Fascicolo di cc. 61 Contiene letterine infantili e giovanili del nipote Angelo Marini (1882-1961), quasi tutte senza data, talvolta con aggiunte di mano dei genitori Maria Vittoria degli Oddi e Luigi Marini. La prima lettera (cc. 1-2) datata 22 luglio 1883 è in realtà ovviamente composta e scritta da M. Vittoria. Nel fascicolo erano presenti anche due letterine in francese di Filippo e Anna Boschi, figli della sorella di Maria Cardelli (cc. 4-5).

163 1896 - 22 luglio 1901 Lettere e componimenti del nipote Antonio Marini Fascicolo di cc. 43 Contiene letterine infantili del nipote Antonio Marini, quasi tutte senza data, talvolta con aggiunte di mano dei genitori Maria Vittoria degli Oddi e Luigi Marini. Contiene anche lo “Specchietto mensile del giovanetto Antonio Marini”, con i voti presi alla Scuola apostolica in Perugia nel mese di febbraio 1900.

164 settembre 1854 - 12 agosto 1857 Pia Unione delle Dame di carità di S. Vincenzo de’ Paoli in Perugia Fascicolo di cc. 16 Contiene opuscolo “Regole pratiche da osservarsi dalle signore ufficiali della Pia Unione delle sorelle della carità nella consegna della biancheria o di altri oggetti spettanti alla medesima” https://inventari.san.beniculturali.it/

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(Perugia, tip. Vagnini, settembre 1854), “Regolamenti per ogni sottopriora dei rioni di questa città, e loro particolari attribuzioni relativamente all’assistenza degl’infermi abbandonati” (manoscritto, s.d.), circolare, elenco generale delle affiliate perugine, “Inventario della biancheria appartenente alla Pia Unione delle sorelle della carità” (manoscritto di Maria Cardelli degli Oddi).

165 29 agosto 1877 - 1883 ”Sterzi camerali” Fascicolo di cc. 65 Contiene lettere da vari mittenti (G. Bufalari, il cognato Oddo degli Oddi, la cugina Maddalena degli Oddi, il nipote Eugenio degli Oddi, Luigi Graziani e altri) relative al rimborso delle tasse pagate per terreni in Castiglione del Lago venduti alla contessa Bonaparte Valentini ma ancora intestati al catasto alla famiglia degli Oddi.

166 02 novembre 1883 - 20 aprile 1902 Congregazione dei fratelli e sorelle del 3º ordine di S. Francesco di Assisi in Perugia Fascicolo di cc. 28 Contiene la comunicazione dell’ammissione al terz’ordine francescano di Maria Cardelli degli Oddi, convocazioni a riunioni e funzioni religiose, regolamenti della congregazione, nomina a “discreta” del Rione di Porta S. Susanna.

167 17 gennaio 1899 - 04 maggio 1901 ”Eredità della bona memoria di mia madre” Corrispondenza con l’avvocato G. Amici-Serra di Roma Fascicolo di cc. 50 Contiene corrispondenza con l’avv. G. Amici-Serra di Roma, che assiste Maria Cardelli nelle pratiche per la successione alla madre Edvige del Bufalo (morta il 1º gennaio 1899), di cui è presente anche la copia semplice del testamento.

168 26 aprile 1837 - 22 aprile 1902 Altra corrispondenza di Maria Cardelli degli Oddi Fascicolo di cc. 221 Mittenti vari, tra cui la sorella Vittoria Cardelli Boschi (cc. 2-3), la nonna Vittoria del Bufalo (cc. 6- 9), il notaio Geremia Innamorati (cc. 20-29), il frate cappuccino Antonino da Reschio missionario in Amazzonia (cc. 17, 68-69, 80-81, 93-98, 101-103, 110-112, 117-118, 122-123, 179), la madre Edvige del Bufalo (cc. 145-146), Giuseppe Bufalari (cc. 45, 174).

169 16 febbraio 1862 - 25 febbraio 1882 ”Ricette” Fascicolo di cc. 34 Contiene ricette e prescrizioni per farmaci e medicinali.

1.27. ”Lettere di Prelati, Cardinali, Prencipi, Duchi et Altezze”

Sono qui riunite lettere inviate da personalità alla famiglia degli Oddi (soprattutto al conte Francesco degli Oddi, ma anche a suo padre Angelo e alle loro mogli), e inoltre copie (ma anche originali) di lettere inviate dai medesimi mittenti ad altri (spesso su richiesta dei degli Oddi), ed entrate comunque in possesso della famiglia; vi sono anche alcune minute delle risposte. Le lettere conservate risalgono tutte al XVII secolo https://inventari.san.beniculturali.it/

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e, sebbene gli argomenti trattati siano per lo più di scarso rilievo (raccomandazioni, ringraziamenti, condoglianze, cortesie e formalità varie), da esse emerge in modo particolare il rapporto di fedeltà e vicinanza con la dinastia dei Medici (vanno segnalati soprattutto i rapporti cordiali col cardinale Leopoldo, che condivideva con il conte Francesco la passione per l’arte: la corrispondenza fra i due è stata studiata anche da Francesco Santi).

I fascicoli sono stati disposti seguendo le suddivisioni utilizzate originariamente: in primo luogo le lettere di principi, duchi e altezze, che provengono soprattutto, come si è detto, da membri della famiglia Medici, seguono le lettere dei cardinali (tranne quelle dei cardinali della famiglia Medici, inserite nel gruppo precedente), quindi le lettere di altri prelati e personaggi vari. Non è stato possibile identificare con sicurezza tutti i mittenti.

Molti di questi personaggi furono in vari periodi legati o governatori della città di Perugia (in ordine cronologico: Prospero Caffarelli, Francesco Visconti, Girolamo Grimaldi, Gaspare Mattei, Niccolò Herrera, Pier Donato Cesi, Francesco Vitelli, Giulio Spinola, Marco Galli, Gianlucido Palombara, Stefano Brancacci, Pompeo Varese, Rodolfo Acquaviva d’Aragona, Giovanni Francesco Negroni), o ebbero comunque legami con la città, dovuti ad esempio a periodi di permanenza per motivi di studio (Carlo Bonelli, G. Battista Pallotta, Paolo Emilio Rondinini). Le lettere di Francesco Vitelli hanno un carattere più privato e informale, visti i legami di parentela con Angelo e Margherita degli Oddi, mentre quelle di Reginaldo Lucarini, vescovo di Città della Pieve, riguardano in particolare la cura di Laviano, giuspatronato della famiglia degli Oddi, che faceva parte della sua diocesi. Storia archivistica Questo gruppo di lettere già anticamente era stato separato e distinto dal resto della corrispondenza ordinaria, come dimostrano la cordicella che le legava e l’etichetta in cartone col titolo originale, e le annotazioni coeve sul retro di alcuni dei documenti (”Lettere di principi”, “Lettere di personaggi”, “Lettere di cardinali”, o anche “Lettere del Gran Duca e Gran Duchessa di Toscana e del Serenissimo Duca di Parma da conservarsi per memoria”). Pertanto, a differenza del resto della corrispondenza, nel lavoro di riordinamento attuale dell’archivio questa sottoserie è stata ordinata per nome del mittente, e non del destinatario, in coerenza anche con la storia archivistica precedente. Nella prima metà del XX secolo, infatti, Angelo Marini Clarelli, nell’ambito del suo lavoro di risistemazione dell’archivio, le riunì in una busta (la n. 55 della vecchia numerazione) intitolata “Lettere di prelati, cardinali, principi, duchi e altezze”, e le numerò da 1 a 201, apponendo con uno spillo un’etichetta cartacea sul documento (nel corso del riordinamento gli spilli sono stati rimossi e le etichette poste all’interno delle lettere corrispondenti o tenute insieme ad esse con fogli cartacei): tale numerazione non ha un criterio chiaro, non seguendo né l’ordine cronologico né il nome del mittente. Formò anche i fascicoli dei vari corrispondenti, utilizzando come camicie dei fogli di quaderni, su cui scrisse nome e, in qualche caso, alcune notizie https://inventari.san.beniculturali.it/

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biografiche, e redasse un elenco su un quaderno, riportando per ciascuna lettera numero, sintesi del contenuto, data e luogo, destinatario e mittente: da questo quaderno sono state tratte i regesti presenti nelle schede dei singoli documenti, correggendoli o integrandoli dove necessario.

170 Ferdinando II de’ Medici, Granduca di Toscana Fascicolo di cc. 40

Ferdinando II di Toscana ad Angelo degli Oddi 03 settembre 1635 di lettera , cc. 2 ”Domanda di tenere al sacro fonte in suo nome un figlio del Signor Tiberio Baldeschi” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana ad Angelo degli Oddi 09 marzo 1642 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del dottor Agostino Cremisini per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana ad Angelo degli Oddi 23 dicembre 1644 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del dottor Bartolomeo Stefonio per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 06 aprile 1649 di lettera , cc. 2 ”Domanda a favore del D. Carlantonio Bellagranda per la cattedra di Teologia nell’Università” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 29 maggio 1654 di lettera , cc. 2 ”Espone di aver concorso più che volentieri a far accettare una figlia del Conte dal[la] Grand[uchessa] sua consorte come dama” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 17 marzo 1655 di lettera , cc. 2 ”Domanda di tenere in suo nome al sacro fonte un figlio del Capitano Bartolo Alfani” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 17 giugno 1657 di lettera , cc. 2 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Raccomandazione a favore del Dott. Giovanni Battista Biscaccianti di Gubbio per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 15 novembre 1659 di lettera , cc. 2 ”Domanda a favore del Dott. Antonio Gentili per il posto di Uditore di Rota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 23 gennaio 1661 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per essersi adoperato ad ottenere un posto nella Ruota al Dott. Antonio Gentili” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 14 maggio 1661 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Cesare Latino Brancaleoni per un posto di Uditore” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 31 gennaio 1664 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Ilarione Ghirelli per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 19 novembre 1664 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Odoardo Gargieria per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 04 gennaio 1665 di lettera , cc. 2 ”Ringraziandolo di essersi adoperato pel Dott. Ilarione Ghirelli, spera che si adopererà anche per gli altri raccomandati” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 13 febbraio 1665 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per aver favorito il Dott. Ilarione Ghirelli” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 30 novembre 1665 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Giacomo Cappelloni di Gubbio per un posto nella Ruota (cfr. lettera 172)” (regesto di Angelo Marini Clarelli). https://inventari.san.beniculturali.it/

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Lo stesso personaggio era stato raccomandato anche dal cardinale Paolo Emilio Rondinini in una lettera a Francesco degli Oddi del 6 febbraio 1665 (cfr. n. 204.6).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 25 ottobre 1667 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Camillo Felici per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 02 febbraio 1668 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 12 maggio 1668 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Francesco Folini per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 30 novembre 1668 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Giacomo Cappelli per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ferdinando II di Toscana a Francesco degli Oddi 04 aprile 1670 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Camillo Felici per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

171 Vittoria Della Rovere, Granduchessa di Toscana Fascicolo di cc. 10

Vittoria Della Rovere a Margherita Soderini degli Oddi 02 settembre 1635 di lettera , cc. 2 ”Domanda di tenere al sacro fonte in suo nome un figlio del Signor Tiberio Baldeschi” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Vittoria Della Rovere ad Artemisia Bontempi degli Oddi 14 maggio 1654 di lettera , cc. 2 ”Si parla della nomina di una figlia della Contessa a Dama della Granduchessa. Cortesie” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Vittoria Della Rovere a Francesco degli Oddi https://inventari.san.beniculturali.it/

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02 luglio 1678 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Bernardino Caccia della Scala per un posto di Uditore di Rota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Vittoria Della Rovere a Francesco degli Oddi 21 giugno 1688 di lettera , cc. 2 ”Lodi per il figlio conte Bartolomeo entrato al servizio della Repubblica di Venezia e offerta di servizi” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Vittoria Della Rovere a Francesco degli Oddi 18 gennaio 1693 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per la nomina di Uditore al raccomandato Dott. Francesco Semproni” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

172 Cosimo III de’ Medici, Granduca di Toscana Fascicolo di cc. 47

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 17 gennaio 1670 di lettera , cc. 2 ”Conferma del Conte a Gentiluomo di Camera del Granduca” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 11 dicembre 1671 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Cammillo Felici per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 16 gennaio 1673 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per la nomina del Dott. Felici a Uditore” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 08 dicembre 1674 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore di Vittorio Evangelisti per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Francesco degli Oddi a Cosimo III Granduca di Toscana [dicembre 1674?] di lettera , c. 1 ”Minuta di risposta al Granduca Cosimo III che raccomandava il Dott. Evangelisti” (regesto di Angelo Marini Clarelli). https://inventari.san.beniculturali.it/

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Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 22 settembre 1676 di lettera , cc. 2 ”Si parla di uffici interposti col Card. Chigi a favore del figlio del Conte” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 15 gennaio 1677 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per la nomina a Uditore del Dott. Evangelisti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 08 febbraio 1677 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Girolamo Sebbri per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 05 ottobre 1677 di lettera , cc. 2 ”Nomina del figlio del Conte a paggio di onore del Granduca” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 22 marzo 1680 di lettera , c. 1 ”Raccomandazione a favore del Dott. Gio. Orceoli per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 30 marzo 1680 di lettera , c. 1 ”Preghiera di tenere in suo nome a battesimo un figlio nascituro del Signor Alessandro Coppoli” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 14 maggio 1680 di lettera , c. 1 ”Ringraziamenti per aver tenuto in suo nome a battesimo la figlia del Signor Alessandro Coppoli” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 23 gennaio 1681 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per le pratiche usate per l’elezione del Dott. Orceoli nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

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Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 08 dicembre 1682 di lettera , c. 1 ”Raccomandazione a favore di Solone Campelli per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 28 agosto 1683 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore dell’Avvocato Giuseppe Maria Rocca per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 11 settembre 1683 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Cosimo Farsetti per un posto nella Ruota, ove non sia eletto il Rocca” (regesto di Angelo Marini Clarelli). In realtà la raccomandazione è per il figlio di Cosimo, Paolo.

Francesco degli Oddi a Cosimo III Granduca di Toscana s.d. [settembre 1683] di lettera , c. 1 ”Minuta di risposta al Granduca di Toscana riguardo ai raccomandati Rocca e Farsetti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 01 gennaio 1685 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Francesco Antonio Lelii per impiego nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 14 gennaio 1685 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per l’elezione del Dott. Campelli e Avvocato Rocca nella Ruota conformemente al desiderio del Principe” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 30 ottobre 1685 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore dell’Avvocato Giuseppe Maria Rocca” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 18 gennaio 1686 di lettera , cc. 2 ”Domanda a favore di Solone Campelli di una dilazione per prender possesso dell’ufficio ottenuto” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

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Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 27 agosto 1687 di lettera , cc. 2 ”Amabilità. Si parla di una raccomandazione richiesta al Principe per la Corte Romana” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Copia di lettera di Cosimo III di Toscana a Girolamo Cornaro 13 luglio 1688 di lettera , c. 1 ”Raccomandazione a favore del Conte Bartolomeo degli Oddi per entrare a servire nelle armi della Repubblica di Venezia” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Un’altra raccomandazione rivolta allo stesso destinatario (Girolamo Cornaro, capitano generale della Repubblica di Venezia in Dalmazia e Albania) proveniente dalla corte medicea fu scritta dal “Pricipe di Toscana” (forse Ferdinando de’ Medici, primogenito di Cosimo III) il giorno successivo (14 luglio 1688), ed è conservata in copia nell’archivio degli Oddi.

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 13 agosto 1688 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Giuseppe Antonio Venturini per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana a Francesco degli Oddi 27 maggio 1690 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Pietro Paolo Germani del Giglio aspirante ad ottenere novellamente la carica di Uditore di Ruota a Perugia” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Copia di lettera di Cosimo III di Toscana al Doge di Venezia Francesco Morosini 11 luglio 1690 di lettera , c. 1 ”Raccomandazione a favore del Sergente Maggiore di Battaglia Conte Cesare degli Oddi” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Cosimo III di Toscana ad Angelo degli Oddi 31 dicembre 1691 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per auguri ricevuti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Copia di lettera di Cosimo III di Toscana ai Decemviri di Perugia 14 giugno 1695 di lettera , c. 1 ”Ringraziamenti per cortesie usate al Principe nel suo passaggio ed in seguito” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

173 Cardinale Carlo de’ Medici Fascicolo di cc. 18 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Carlo de’ Medici ad Angelo degli Oddi 01 luglio 1636 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per due cani inviatigli” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Carlo de’ Medici ad Angelo degli Oddi 18 maggio 1637 di lettera , cc. 2 ”Domanda di due cani” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Carlo de’ Medici ad Angelo degli Oddi 26 febbraio 1641 di lettera , cc. 2 ”Domanda di una cagna” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Carlo de’ Medici ad Angelo degli Oddi 20 aprile 1641 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Ringraziamenti per le cortesie e l’aiuto prestato a un suo gentiluomo di camera, Averardo Cimenos, di passaggio a Perugia di ritorno dalla Santa Casa di Loreto.

Carlo de’ Medici ad Angelo degli Oddi 10 ottobre 1645 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Romolo Risi per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Carlo de’ Medici ad Angelo degli Oddi 30 giugno 1646 di lettera , cc. 2 ”Domanda di una cagna” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Carlo de’ Medici ad Angelo degli Oddi 07 luglio 1646 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti di premura per trovargli un cane” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Carlo de’ Medici ad Angelo degli Oddi 01 settembre 1646 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per una cagna” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Carlo de’ Medici ad Angelo degli Oddi 24 ottobre 1646 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per un cane” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

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174 Principe Lorenzo de’ Medici (1599-1648) Fascicolo di cc. 8

Lorenzo de’ Medici ad Angelo degli Oddi 13 maggio 1645 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti ed offerte” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Lorenzo de’ Medici ad Angelo degli Oddi 23 maggio 1645 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Lorenzo de’ Medici ad Angelo degli Oddi 08 luglio 1645 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Lorenzo de’ Medici a Francesco degli Oddi 03 aprile 1648 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Raccomandazione per Matteo Mormorini, cavallerizzo.

175 Principe, poi Cardinale Leopoldo de’ Medici Fascicolo di cc. 35

Leopoldo de’ Medici a *** [Angelo degli Oddi?] 12 dicembre 1640 di lettera , cc. 2 ”Risposta in seguito a raccomandazione” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Il destinatario non è esplicitato, forse si tratta di Angelo degli Oddi. Leopoldo, all’epoca governatore di Siena, comunica di non poter al momento scarcerare Ottavia Paolozzi, come era stato richiesto dal suo corrispondente, ma di aver ordinato di effettuare indagini per determinare la questione.

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 09 gennaio 1665 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore di Mariano Ghirelli” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Il nome è Mariano Ghirelli, ma può trattarsi di un errore del segretario per Ilarione Ghirelli, citato anche in altre lettere.

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 06 febbraio 1665 di lettera , cc. 2 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Ringraziamenti per favori ottenuti al Ghirelli” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 29 agosto 1665 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Ghirelli” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 04 luglio 1666 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del figlio del Marchese Tancredi di Sorbello” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 11 dicembre 1666 di lettera , cc. 4 ”Raccomandazione perché Paolo Vecchi di Perugia riprenda in casa la moglie” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Leopoldo invia in allegato una supplica (il documento n. 6 della vecchia numerazione) a lui inviata da Cristoforo Vicentini, orefice in Fossombrone, con preghiera a Francesco degli Oddi di interessarsi al caso. Nella supplica, Vicentini espone il caso di suo figlio, Gio. Tommaso, studente a Perugia, accusato di ratto per aver aiutato a fuggire da casa la moglie di Gio. Paolo Vecchi, sottoposta a violenze e minacce dal marito. Il padre chiede che, poiché la donna ha fatto in seguito ritorno a Perugia, vengano interposti uffici perché il marito la riprenda in casa e ritiri la denuncia.

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 16 luglio 1667 di lettera , cc. 2 ”Domanda di informazioni” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 30 luglio 1667 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per un servizio” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 03 settembre 1667 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per proferta di quadri” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Bibliografia Una collezione seicentesca a Perugia, Perugia, Fondazione Marini Clarelli Santi - Corebook, 2015, pp. 16-17, 43

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 10 novembre 1668 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Girolamo Calori” (regesto di Angelo Marini Clarelli). https://inventari.san.beniculturali.it/

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Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 21 aprile 1669 di lettera , cc. 2 ”Domanda per ottenere a Pietro Paolo Lippi di vedere il Santo Anello” (regesto di Angelo Marini Clarelli). In realtà la richiesta è fatta per conto dell’intera Confraternita della Santissima Natività (di cui fa parte il suddetto Lippi, credenziere del cardinale), partita da Firenze per recarsi in pellegrinaggio alla Santa Casa di Loreto e facente tappa a Perugia.

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 09 maggio 1670 di lettera , c. 1 ”Raccomandazione di una Compagnia d’Istrioni e specialmente di una [sic] della Compagnia” (regesto di Angelo Marini Clarelli). La raccomandazione in realtà è per un uomo, il famoso attore fiorentino Tiberio Fiorilli, creatore della maschera di Scaramuccia e protetto del cardinale.

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 14 marzo 1673 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore di Vittorio Evangelisti per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 20 aprile 1675 di lettera , cc. 2 ”Domanda per informazioni artistiche” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Richiede informazioni sugli artisti (”Pittori, Scultori, et Architetti”) “che al presente operano in cotesta Città con qualche grido, e che anno [sic] fatto cose pubblighe [sic], sicome ancora di quelli, che avessero operato, e fussero poi partiti di costà, o morti dall’anno 1642 in qua, comprendendosi anche fra questi i Pittori Oltramontani, che avessero operato qua in Italia”, senza includere invece quelli già presenti “ne i libri del Baglioni, Ridolfi e Bellori, poiché di questi se ne ha notizia bastante”: in particolare, il cardinale desidera sapere, se possibile, “chi sieno stati i loro Maestri et [...] chi sieno stati i Maestri de’ Maestri”. Si tratta di un’indagine fatta svolgere dal cardinale su suggerimento del Baldinucci per la sua opera Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua: la risposta del conte Francesco, datata 9 luglio 1675, è conservata nell’Archivio di Stato di Firenze. Bibliografia Una collezione seicentesca a Perugia, Perugia, Fondazione Marini Clarelli Santi - Corebook, 2015, pp. 16, 42

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 13 luglio 1675 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per notizie artistiche” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Ringrazia per le notizie fornite in risposta alla sua lettera precedente. Bibliografia Una collezione seicentesca a Perugia, Perugia, Fondazione Marini Clarelli Santi - https://inventari.san.beniculturali.it/

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Corebook, 2015, p. 43

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 24 agosto 1675 di lettera , cc. 2 ”Informazioni artistiche” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Chiede chiarimenti in merito alle notizie artistiche inviategli dal conte Francesco: in particolare, desidera sapere chi sia “il Pomaranci Vecchio, se il Circignani, se Antonio, o vero il Cavaliere Cristofano Roncalli, che ha dipinta la Cupola della Santa Casa”. La risposta del conte Francesco, datata 3 settembre 1675, è conservata nell’Archivio di Stato di Firenze. Bibliografia Una collezione seicentesca a Perugia, Perugia, Fondazione Marini Clarelli Santi - Corebook, 2015, pp. 16, 43

Leopoldo de’ Medici a Francesco degli Oddi 07 settembre 1675 di lettera , cc. 2 ”Forse artistica” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Ringrazia il conte per avergli fornito i chiarimenti richiesti circa “il Pomaranci Vecchio” e “della morte dell’Olivieri, et chi fu Maestro del Bassotti”. Bibliografia Una collezione seicentesca a Perugia, Perugia, Fondazione Marini Clarelli Santi - Corebook, 2015, p. 43

176 Principe Mattias de’ Medici Fascicolo di cc. 10

Mattias de’ Medici a Francesco degli Oddi 01 settembre 1641 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore di un cavallerizzo” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Mattias de’ Medici a Francesco degli Oddi 26 maggio 1652 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore di Carlo Malintoppi per la sollecita spedizione d’una causa” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Mattias de’ Medici a Francesco degli Oddi 08 giugno 1652 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Simone Brunetti per un posto nella Ruota di Perugia” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Mattias de’ Medici a Francesco degli Oddi 07 novembre 1654 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore di Lorenzo Vanni” (regesto di Angelo Marini Clarelli). https://inventari.san.beniculturali.it/

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Mattias de’ Medici a Francesco degli Oddi 16 marzo 1658 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione di un soggetto per sacerdote a Pieve di Caina” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

177 Cardinale Francesco Maria de’ Medici Fascicolo di cc. 4

Francesco Maria de’ Medici a Francesco degli Oddi 15 luglio 1689 di lettera , c. 1 ”Raccomandazione a favore di Francesco Antonio Lelii per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Francesco Maria de’ Medici ad Angelo degli Oddi 31 marzo 1692 di lettera , c. 1 ”Raccomandazione fatta pel Conte Cesare, fratello del Conte Angelo, per il posto della Castellania della Fortezza” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Comunica di aver scritto al card. Spada per raccomandare il fratello del conte, Cesare, per il posto della castellania della Fortezza Urbana.

Francesco Maria de’ Medici a Bartolo Felice da Montauto 31 marzo 1692 di lettera , c. 1 ”Raccomandazione fatta pel Conte Cesare degli Oddi per il posto della Castellania della Fortezza” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Francesco Maria de’ Medici ad Angelo degli Oddi 15 aprile 1692 di lettera , c. 1 ”Risposta riguardo a una raccomandazione fattagli dal Conte per il suo fratello Abbate Fabrizio” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Comunica che per il posto nell’agenzia dell’Elettore Palatino, per il quale il conte gli aveva raccomandato suo fratello Fabrizio, è già pronto il nome del successore, essendo in età avanzata e malato l’attuale occupante tale ufficio, l’abate Pierucci.

178 Principe Ferdinando de’ Medici Fascicolo di c. 1

Copia di lettera del “Principe di Toscana” (Ferdinando de’ Medici?) a Girolamo Cornaro 14 luglio 1688 di lettera , c. 1 ”Raccomandazione a favore del Conte Bartolomeo degli Oddi per entrare a servire nelle armi della Repubblica di Venezia” (regesto di Angelo Marini Clarelli). https://inventari.san.beniculturali.it/

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La lettera è a firma del “Principe di Toscana”, e potrebbe trattarsi di Ferdinando de’ Medici, figlio primogenito del granduca Cosimo III; il contenuto della lettera è analogo alla raccomandazione scritta dallo stesso granduca al medesimo destinatario (Girolamo Cornaro, capitano generale della Repubblica in Dalmazia e Albania) il 13 luglio 1688.

179 Principe Gio. Gastone de’ Medici Fascicolo di cc. 2

Gio. Gastone de’ Medici ad Angelo degli Oddi 30 dicembre 1691 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per auguri ricevuti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

180 Francesco Farnese, Duca di Parma e Piacenza Fascicolo di cc. 13

Francesco Farnese a Francesco degli Oddi 21 agosto 1685 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Costanzo Michele Stellioti per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Francesco Farnese a Francesco degli Oddi 01 aprile 1686 di lettera , cc. 2 ”Annuncio dell’arrivo del figlio del Conte nella Paggeria del Duca” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Si tratta probabilmente di Oddo degli Oddi (1671-1701).

Francesco Farnese a Francesco degli Oddi 21 febbraio 1690 di lettera , cc. 2 ”Si parla della nomina del figlio del Conte a Paggio del Duca. Cortesie e ringraziamenti per una lettera ricevuta” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Copia di lettera di Francesco Farnese a Mons. G.B. Anguisciola, Governatore di Perugia 09 ottobre 1691 di lettera , c. 1 ”Raccomandazione a favore del Conte Francesco degli Oddi” (regesto di Angelo Marini Clarelli): Francesco Farnese scrive al nuovo governatore di Perugia, mons. Anguisciola, originario di Piacenza, per raccomandargli gli interessi del conte degli Oddi, “essendo la di lui casa molto benemerita della mia”.

Francesco Farnese a Francesco degli Oddi 26 dicembre 1692 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per auguri ricevuti” (regesto di Angelo Marini Clarelli). https://inventari.san.beniculturali.it/

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Francesco Farnese a Francesco degli Oddi 12 febbraio 1694 di lettera , c. 1 ”Concessione di licenza al figlio del Conte Francesco, paggio del Duca” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Francesco Farnese a Francesco degli Oddi 14 maggio 1694 di lettera , cc. 2 ”Si parla della licenza accordata al figlio del Conte Francesco, paggio del Duca” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Francesco Farnese ad Angelo degli Oddi 29 dicembre 1695 di lettera , c. 1 ”Ringraziamenti per auguri ricevuti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

181 Cristina di Francia, Duchessa di Savoia Fascicolo di cc. 3

Cristina di Francia ad Artemisia Bontempi 28 giugno 1656 di lettera , cc. 3 ”Domanda di tenere al sacro fonte in suo nome un figlio del Cav. Grisaldi” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

182 Carlo Emanuele II, Duca di Savoia Fascicolo di cc. 2

Carlo Emanuele II di Savoia a Francesco degli Oddi 28 giugno 1656 di lettera , cc. 2 ”Domanda di tenere al sacro fonte in suo nome un figlio del Cavaliere Grisaldi” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

183 Francesco di Guisa, Principe di Joinville Fascicolo di cc. 2

Il Principe di Joinville ad Angelo degli Oddi s.d. di lettera , cc. 2 ”Cortesie” (regesto di Angelo Marini Clarelli). La lettera, non datata (ma databile alla prima metà del XVII secolo), è firmata solo “le Prince de Gionville”: potrebbe trattarsi di Francesco di Guisa (1612-1639), principe di Joinville, primogenito di Carlo I di Guisa (1571-1640), morto a Firenze: la lettera, che contiene

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espressioni di stima e di amicizia, menziona infatti il padre come ancora vivente e un fratello (che può essere Enrico II di Guisa, all’epoca arcivescovo di Reims), due elementi che si verificano solo per questa figura.

184 Cardinale Decio Azzolino Fascicolo di cc. 2

Decio Azzolino a Francesco degli Oddi 09 settembre 1673 di lettera , cc. 2 ”Amabilità in corrisposta dei ringraziamenti rivoltigli dal Conte per aver contribuito nella collazione dell’Arcipretato al Conte Antonio fratello del Conte” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

185 Cardinale Bonifacio Bevilacqua Fascicolo di cc. 2

Bonifacio Bevilacqua a Lavinia Boncambi degli Oddi 02 febbraio 1619 di lettera , cc. 2 ”Trattative di matrimonio fra il Conte Angelo [degli Oddi, figlio di Lavinia] e una Soderini” (regesto di Angelo Marini Clarelli). In particolare comunica di aver parlato con la madre di Margherita Soderini (futura moglie di Angelo) e che questa si è mostrata molto favorevole alle nozze, specialmente se Lavinia non avrà intenzione di risposarsi, cosa su cui il cardinale l’ha rassicurata.

186 Cardinale Carlo Bonelli Fascicolo di cc. 8 L’ipotesi di identificazione del mittente delle lettere contenute in questo fascicolo si basa su un’annotazione sul retro della missiva datata 21 marzo 1671, in cui sembra di potersi leggere “Lettera del S. Bonelli”. Carlo Bonelli (Roma, 1612 - Roma, 1676) aveva studiato a Perugia, dove conseguì il dottorato in legge. Fu inviato come governatore in varie città dello Stato della Chiesa, e dal 1655 al 1656 fu governatore di Roma. Eletto arcivescovo titolare di Corinto, fu nunzio apostolico in Spagna dal 1656 al 1664.

Carlo Bonelli a Francesco degli Oddi 05 novembre 1669 di lettera , c. 1 ”Raccomandazione per un posto nella Ruota perugina a favore del Dott. Carlo Antonio Leonardi” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Carlo Bonelli a Francesco degli Oddi 21 marzo 1671 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione per un posto nella Ruota Perugina a favore del Dott. Pietro Paolo del

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Giglio” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Carlo Bonelli a Francesco degli Oddi 07 novembre 1671 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore di Giuseppe Cappelletti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Carlo Bonelli a Francesco degli Oddi 30 giugno 1672 di lettera , c. 1 ”Raccomandazione per un posto nella Ruota perugina a favore del Dott. Ridolfo Gaogelli” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Carlo Bonelli a Francesco degli Oddi 30 dicembre 1672 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per auguri ricevuti e contraccambio di questi” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

187 Cardinale Prospero Caffarelli Fascicolo di cc. 2

Prospero Caffarelli a Francesco degli Oddi 20 dicembre 1656 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione per Aurelio di Francesco per il Barigellato” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

188 Cardinale Innico Caracciolo Fascicolo di cc. 2

Innico Caracciolo a Francesco degli Oddi 22 marzo 1667 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per congratulazioni ricevute” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

189 Cardinale Fascicolo di cc. 2

Gaspare Carpegna a Francesco degli Oddi 09 settembre 1673 di lettera , cc. 2 ”Amabilità pel Conte che lo aveva ringraziato per aver facilitato l’Arcipretato al fratello suo [Antonio degli Oddi]” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

190 Cardinale Ulderico Carpegna https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 6

Ulderico Carpegna ad Angelo degli Oddi 12 settembre 1636 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Teofilo Giberti per un posto nella Ruota di Perugia” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ulderico Carpegna ad Angelo degli Oddi 18 dicembre 1636 di lettera , cc. 2 ”Si tratta di nuovo del Dott. Giberti, ringraziamenti ed auguri” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Ulderico Carpegna ad Angelo degli Oddi 16 gennaio 1637 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per avere il Conte favorito il Dottor Giberti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

191 Cardinale Francesco Cennini de’ Salamandri Fascicolo di c. 1

Francesco Cennini de’ Salamandri ad Angelo degli Oddi 27 agosto 1637 di lettera , c. 1 ”Affari” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

192 Cardinale Felice Centini Fascicolo di cc. 2

Felice Centini ad Angelo degli Oddi 07 febbraio 1637 di lettera , cc. 2 ”Mostra dispiacere di non aver visto il Conte e lo ringrazia e complimenta” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

193 Cardinale Pietro Donato Cesi Fascicolo di cc. 2

Pietro Donato Cesi a Francesco degli Oddi 20 aprile 1647 di lettera , cc. 2 ”Condoglianze per la morte del padre del Conte” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

194 Cardinale Girolamo Colonna https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 2

Girolamo Colonna ad Angelo degli Oddi 15 maggio 1630 di lettera , cc. 2 ”Cortesie” (regesto di Angelo Marini Clarelli). L’identificazione del mittente non è certa.

195 Cardinale Giovanni Nicola Conti Fascicolo di cc. 2

Giovanni Nicola Conti a Francesco degli Oddi 27 febbraio 1666 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per le felicitazioni ricevute dal Conte nell’elevazione al Cardinalato” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

196 Cardinale Vincenzo Costaguti Fascicolo di cc. 5

Vincenzo Costaguti ad Angelo degli Oddi 24 luglio 1643 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Vincenzo Costaguti ad Angelo degli Oddi 02 febbraio 1645 di lettera , cc. 2 ”Cortesie” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Vincenzo Costaguti a Francesco degli Oddi 03 aprile 1647 di lettera , c. 1 ”Condoglianze” (regesto di Angelo Marini Clarelli): per la morte del padre Angelo degli Oddi, avvenuta il 28 marzo 1647.

197 Cardinale Rinaldo d’Este Fascicolo di cc. 2

Rinaldo d’Este ad Angelo degli Oddi 05 luglio 1646 di lettera , cc. 2 ”Preghiera al Conte di cercare di comporre le inimicizie intercedenti tra i Conti Curzio e Alessandro Ranieri per causa dell’omicidio del Conte Tancredi, fratello del Conte Curzio” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

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Cardinale Cesare Facchinetti Fascicolo di cc. 2

Cesare Facchinetti a Francesco degli Oddi 19 novembre 1665 di lettera , cc. 2 ”Richiesta di una scrittura” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Richiede l’invio di un documento necessario per il lodo che è in procinto di emettere riguardo alle controversie de’ Signori Ranieri nella vendita di Civitella”.

199 Cardinale Girolamo Grimaldi Fascicolo di cc. 6

Girolamo Grimaldi ad Angelo degli Oddi 15 agosto 1644 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Girolamo Grimaldi ad Angelo degli Oddi 08 febbraio 1645 di lettera , cc. 2 ”Cortesie” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Girolamo Grimaldi a Francesco degli Oddi 06 aprile 1647 di lettera , cc. 2 ”Condoglianze” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

200 Cardinale Lorenzo Imperiali Fascicolo di cc. 2

Lorenzo Imperiali a Francesco degli Oddi 21 marzo 1654 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per le congratulazioni ricevute nell’elevazione alla sacra porpora” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

201 Cardinale Gaspare Mattei Fascicolo di cc. 2

Gaspare Mattei a Francesco degli Oddi 14 aprile 1647 di lettera , cc. 2 ”Condoglianze per la morte del padre” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

202 Cardinale Giovanni Battista Pallotta https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 2

Giovanni Battista Pallotta a Francesco degli Oddi 09 aprile 1647 di lettera , cc. 2 ”Condoglianze per la morte del padre” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

203 Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri Fascicolo di cc. 2

Paluzzo Paluzzi Altieri a Francesco degli Oddi 13 settembre 1673 di lettera , cc. 2 ”Partecipazione della nomina del fratello Antonio degli Oddi ad Arciprete e congratulazioni” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

204 Cardinale Paolo Emilio Rondinini Fascicolo di cc. 11

Paolo Emilio Rondinini ad Angelo degli Oddi 19 maggio 1637 di lettera , cc. 2 ”Amabilità. Si parla di trattative di acquisto di un quadro di Raffaello dal Sig. Cesare Meniconi” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Rondinini chiede al conte di informarsi sul prezzo di un quadro di Raffaello di proprietà di Cesare Meniconi. La lettera è precedente alla sua elezione al cardinalato.

Paolo Emilio Rondinini ad Angelo degli Oddi 20 giugno 1637 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti e offerta di ricambio di servizi. Si parla di un quadro di Raffaello” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Cfr. lettera precedente, n. 204.1. La lettera è precedente all’elezione di Rondinini al cardinalato.

Paolo Emilio Rondinini a Francesco degli Oddi 01 settembre 1656 di lettera , cc. 2 ”Risposta al Conte che gli aveva proposto un servitore” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Paolo Emilio Rondinini a Francesco degli Oddi 29 maggio 1657 di lettera , cc. 2 ”Promessa di favori richiesti dal Conte” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Paolo Emilio Rondinini a Francesco degli Oddi 21 giugno 1664 https://inventari.san.beniculturali.it/

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di lettera , c. 1 ”Raccomandazione per un posto nella Ruota perugina a favore del Dott. Giuseppe Giberti da S. Ginesio” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Paolo Emilio Rondinini a Francesco degli Oddi 06 febbraio 1665 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione per un posto nella Ruota perugina a favore del Dott. Giacomo Capelloni (cfr. lettera 65)” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Lo stesso personaggio verrà raccomandato anche dal granduca Ferdinando II di Toscana in una lettera a Francesco degli Oddi del 30 novembre 1665 (cfr. n. 170.15).

205 Cardinale Giulio Cesare Sacchetti Fascicolo di cc. 5

Giulio Cesare Sacchetti ad Angelo degli Oddi 03 gennaio 1643 di lettera , cc. 2 ”Dà conto di un negozio” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Giulio Cesare Sacchetti ad Angelo degli Oddi 11 febbraio 1645 di lettera , cc. 2 ”Manifesta il piacere provato per aver conosciuto il figlio del Conte e si dichiara disposto a favorirlo” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Giulio Cesare Sacchetti a Francesco degli Oddi 03 aprile 1647 di lettera , c. 1 ”Condoglianze per la morte del padre” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

206 Cardinale Antonio Santacroce Fascicolo di cc. 2

Antonio Santacroce ad Angelo degli Oddi 28 novembre 1640 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Giovanni Francesco Castracani per un posto nella Ruota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

207 Cardinale Giulio Spinola Fascicolo di cc. 13

Giulio Spinola a Francesco degli Oddi 10 maggio 1652 di lettera , cc. 2

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”Risposta per una incombenza ricevuta” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Come nota lo stesso Marini Clarelli, questa lettera “deve essere del cardinale Giulio prima della sua elezione alla sacra porpora”.

Giulio Spinola a Francesco degli Oddi 25 giugno 1667 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per le congratulazioni ricevute nell’elevazione alla sacra porpora” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Giulio Spinola a Francesco degli Oddi 24 aprile 1668 di lettera , cc. 3 ”Raccomandazione a favore del Signor Giovanni Battista Carnevali per un posto nella Ruota di Perugia” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Allegata alla lettera anche la “Nota de’ requisiti del Dott. Gio. Battista Carnevali da Fossombrone”.

Giulio Spinola a Francesco degli Oddi 16 febbraio 1669 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per starne e vini ricevuti e cortesie” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Giulio Spinola a Francesco degli Oddi 28 dicembre 1671 di lettera , cc. 2 ”Amabilità, ringraziamenti ed auguri” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Giulio Spinola a Francesco degli Oddi 28 dicembre 1673 di lettera , cc. 2 ”Auguri e ringraziamenti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

208 Cardinale Laudivio Zacchia Fascicolo di cc. 2

Laudivio Zacchia ad Angelo degli Oddi 31 dicembre 1636 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per auguri ricevuti e per l’opera spesa a favore dell’Abbate Paolo Emilio suo nepote, e per aver voluto detto nepote compare” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

209 Niccolò Acciaioli Fascicolo di cc. 6 Uditore della Camera Apostolica dal 1657, fu nominato cardinale nel 1669.

Niccolò Acciaioli a Francesco degli Oddi https://inventari.san.beniculturali.it/

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09 gennaio 1658 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per auguri ed amabilità” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Niccolò Acciaioli a Francesco degli Oddi 28 dicembre 1658 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per auguri ed amabilità” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Niccolò Acciaioli a Francesco degli Oddi 09 novembre 1667 di lettera , cc. 2 ”Si parla di un processo” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Si tratta di un processo criminale per gli omicidi di Bartolomeo di Domenico e Lorenzo di Tommaso di Valiano, celebrato nella corte della contea di Laviano. Dello stesso processo si parla anche nel registro delle cause civili e criminali di Laviano, dove si trova anche un’altra lettera dell’Acciaioli (c. 379).

210 Rodolfo Acquaviva d’Aragona Governatore di Perugia (1666-1668), arcivescovo titolare di Laodicea di Frigia e nunzio apostolico in Svizzera Fascicolo di cc. 5

Rodolfo Acquaviva d’Aragona a Francesco degli Oddi 24 aprile 1666 di lettera , c. 1 ”Ringraziamenti per le congratulazioni ricevute per essere stato promosso al Governo di Perugia” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Rodolfo Acquaviva d’Aragona a Francesco degli Oddi 14 marzo 1668 di lettera , cc. 2 ”Partecipa il suo arrivo a Pisa [errore di lettura, in realtà a Roma]” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Rodolfo Acquaviva d’Aragona a Francesco degli Oddi 18 giugno 1668 di lettera , cc. 2 ”Amabilità, dopo il suo arrivo a Lucerna, verso il Conte” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

211 Federico Baldeschi Colonna Fascicolo di c. 1 Figlio di Jacopo Baldeschi e Artemisia della Concia, nacque a Perugia nel 1625. Fu nominato cardinale nel 1673. Morì a Roma nel 1691.

Federico Baldeschi Colonna a Francesco degli Oddi 05 agosto 1663 https://inventari.san.beniculturali.it/

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di lettera , c. 1 ”Si parla di una patente richiestagli dal Conte Antonio, fratello del Conte Francesco” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

212 Stefano Brancacci, governatore di Perugia Fascicolo di c. 1

Copia di lettera di Stefano Brancacci a *** 07 ottobre 1659 di lettera , c. 1 ”Risposta in seguito ad una raccomandazione del Conte” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Il nome del destinatario non è presente (deve però trattarsi di un cardinale, poiché viene usato l’appellativo di “Eminenza”); il raccomandato (sembra del cardinale, più che del conte Francesco degli Oddi) è un certo Boldrini, cancelliere di Fabriano.

213 Marco Galli, vescovo di Rimini Fascicolo di cc. 2

Marco Galli a Francesco degli Oddi 31 dicembre 1673 di lettera , cc. 2 ”Amabilità. Ringraziamenti per auguri ricevuti ed auguri” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

214 Niccolò Herrera, governatore di Perugia Fascicolo di cc. 2 Nato a Savona nel 1588 circa, dal 1627 fu inquisitore e visitatore apostolico di Malta e dal 1630 al 1639 nunzio apostolico a Napoli. Fu governatore di Perugia dal 1639 al 1642. La sua carriera ecclesiastica si svolse sotto la protezione dei Barberini. Morì a Roma l’8 gennaio 1647. Cfr. Herrera Niccolò, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. LXI; M.C. Terzaghi, Caravaggio, Annibale Carracci, Guido Reni tra le ricevute del banco Herrera & Costa, L’Erma di Bretschneider, 2007, pp. 75-76.

Niccolò Herrera ad Angelo degli Oddi 21 novembre 1642 di lettera , cc. 2 ”Domanda di argenteria essendo per giungere il Card. (?)” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Chiede in prestito al conte dell’argenteria perché è in arrivo il cardinal nipote Antonio Barberini.

215 Reginaldo Lucarini, vescovo di Città della Pieve Fascicolo di cc. 25

Reginaldo Lucarini ad Angelo degli Oddi 04 agosto 1645 di lettera , cc. 2 ”Risposta in seguito alla raccomandazione ricevuta dal Conte in favore di D. Carlo Porti” https://inventari.san.beniculturali.it/

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(regesto di Angelo Marini Clarelli).

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 30 giugno 1650 di lettera , cc. 2 ”Si parla della nomina pel Beneficio di Laviano” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Scrive che per la nomina del nuovo rettore è necessario che il conte Francesco spedisca la fede della morte del precedente possessore, il mandato di procura per la presentazione del nuovo candidato, e la copia dello iuspatronato della famiglia degli Oddi.

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 02 novembre 1651 di lettera , c. 1 ”Si parla della decima nella Contea di Laviano a favore del Pievano di Pozzuolo” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Comunica che il pievano di Pozzuolo vorrebbe riprendere la riscossione della decima, sospesa per qualche anno in considerazione dei cattivi raccolti.

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 04 gennaio 1652 di lettera , c. 1 ”Amabilità e ringraziamenti per caccia ricevuta. Decima a favore del Curato di Pozzuolo” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Aggiornamenti sulla questione trattata nella lettera precedente.

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 27 aprile 1653 di lettera , cc. 2 ”Si parla di un predicatore” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 17 maggio 1654 di lettera , cc. 2 ”Si parla del prete della Contea di Laviano” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 27 aprile 1656 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 20 febbraio 1661 di lettera , c. 1 ”Si parla di un predicatore per Pozzuolo” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 16 settembre 1666 di lettera , cc. 2 ”Si parla di un predicatore. Domanda di balli di fiori [sic, in realtà chiede qualche “bella https://inventari.san.beniculturali.it/

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cipolla”]” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 05 giugno 1667 di lettera , c. 1 ”Si parla di una raccomandazione del Conte a favore di un predicatore e di una altra a favore del figlio di un lavoratore del Conte per la Prima Tonsura” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Comunica che il p. Feltri, che il Conte desiderava come predicatore per Pozzuolo, è già stato assegnato altrove, e di non aver voluto dare gli ordini minori al giovane raccomandato perché interrogandolo ha compreso che la motivazione della sua scelta era “l’essentarsi dal foro laico”, e ciò è proibito dal Concilio di Trento.

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 02 aprile 1668 di lettera , c. 1 ”Si parla della raccomandazione fatta dal Conte a favore di un predicatore. Domanda di ospitalità per una sera a Laviano” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 08 aprile 1668 di lettera , c. 1 ”Si parla della raccomandazione fatta dal Conte a favore di un predicatore” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 25 maggio 1668 di lettera , c. 1 ”Ringraziamenti per l’ospitalità ricevuta a Laviano” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 31 maggio 1668 di lettera , c. 1 ”Si parla di una precedenza fra alcuni preti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 07 giugno 1668 di lettera , cc. 2 ”Si parla di una precedenza fra alcuni preti” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Cfr. anche la lettera precedente, n. 215.14.

Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 30 gennaio 1670 di lettera , cc. 2 ”Manda al Conte la Patente della Predica di Pozzuolo per un raccomandato del Conte” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Si tratta del P. Feltri dell’ordine dei Minori osservanti, che il conte aveva più volte richiesto come predicatore quaresimale a Pozzuolo.

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Reginaldo Lucarini a Francesco degli Oddi 29 maggio 1670 di lettera , c. 1 ”Si parla di aver compito ciò che il Conte aveva chiesto” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

216 Orazio Monaldi, vescovo di Perugia Fascicolo di c. 1

Orazio Monaldi a Francesco degli Oddi 13 maggio 1645 di lettera , c. 1 ”Rallegramenti per il matrimonio del Conte con Artemisia Bontempi, nepote del Vescovo” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

217 Giovanni Francesco Negroni, governatore di Terni Fascicolo di cc. 2

Giovanni Francesco Negroni a Francesco degli Oddi 29 dicembre 1658 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per auguri ricevuti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

218 Gianlucido Palombara, vescovo di Pesaro Fascicolo di cc. 3

Gianlucido Palombara a Francesco degli Oddi 17 luglio 1659 di lettera , c. 1 ”Domanda di radici e di cipolle da giardino” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Gianlucido Palombara a Francesco degli Oddi s.d. di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per auguri ricevuti, e ricambio di auguri” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

219 Angelo Maria Ranuzzi, governatore della Marca anconitana Fascicolo di cc. 2

Angelo Maria Ranuzzi a Francesco degli Oddi 16 febbraio 1674 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione per un posto nella Ruota di Perugia a favore del Dott. Vittorio Evangelisti” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

220 Pompeo Varese, uditore di Rota, poi governatore di Roma https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 4

Pompeo Varese a Francesco degli Oddi 09 dicembre 1665 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione per un posto nella Ruota di Perugia a favore del Signor Ascanio Fabri” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Pompeo Varese a Francesco degli Oddi 29 giugno 1669 di lettera , cc. 2 ”Si parla della fabbrica dei Carmelitani Scalzi presso il palazzo degli Oddi e di rapporti fra quei Carmelitani e il Conte per causa di quella” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Cfr. forse anche il fasc. n. 268.

221 Francesco Visconti, vescovo di Cremona Fascicolo di cc. 2

Francesco Visconti a Francesco degli Oddi 13 giugno 1668 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Dott. Folini per un posto di Uditore di Rota” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

222 Francesco Vitelli, arcivescovo di Urbino Fascicolo di cc. 15 Francesco Vitelli (Città di Castello, 1582 - Urbino, 1646) era il fratello di Angela Vitelli, moglie di Alfonso Soderini, e quindi zio di Margherita Soderini degli Oddi. Arcivescovo titolare di Tessalonica, dopo vari incarichi, tra cui nunzio a Venezia dal 1632 al 1644 e governatore di Perugia, fu nominato arcivescovo di Urbino nel 1643.

Francesco Vitelli a Margherita Soderini degli Oddi 27 ottobre 1640 di lettera , cc. 2 ”Si parla di un affare, che non è nominato” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Si rallegra inoltre per il ritorno a casa del conte Francesco, figlio di Margherita, che saluta.

Francesco Vitelli a Margherita Soderini degli Oddi 22 giugno 1641 di lettera , c. 1 ”Rallegramenti per la ricuperata salute della Contessa. Si parla del modo di assicurare la dote della Contessa. Amabilità” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Si parla del pagamento della dote di Margherita dovuto dal fratello Nicola Soderini, e lo zio F. Vitelli sconsiglia alla nipote, per il momento, di scrivere al cardinale nipote.

Francesco Vitelli a Margherita Soderini degli Oddi 29 giugno 1641 https://inventari.san.beniculturali.it/

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di lettera , cc. 2 ”Si parla di rapporti patrimoniali fra la Contessa e suo marito” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Parla della controversia per il pagamento della dote di Margherita Soderini, che presumibilmente ha creato dissapori fra i coniugi.

Francesco Vitelli a Margherita Soderini degli Oddi 06 luglio 1641 di lettera , cc. 2 ”Conforti alla Contessa, offerta di servizi e consigli” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Francesco Vitelli a Margherita Soderini degli Oddi 02 novembre 1641 di lettera , cc. 2 ”Risposta a una raccomandazione fatta dalla Contessa” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Raccomandazione per un predicatore di nome fra Felice ***.

Francesco Vitelli ad Angelo degli Oddi 01 febbraio 1642 di lettera , cc. 2 ”Condoglianze per la morte della Contessa Margherita, consorte del conte e nepote dello scrivente” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Francesco Vitelli ad Angelo degli Oddi 19 maggio 1645 di lettera , c. 1 ”Rallegramenti per la partecipazione avuta del parentado fra il Conte Francesco figlio del Conte e la figlia del Signor Cesare Bontempi [Artemisia]” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Si rallegra col conte anche perché il matrimonio farà stabilire Francesco a Perugia, “dove Lei [Angelo] lo ha sempre desiderato”.

Francesco Vitelli ad Angelo degli Oddi 14 luglio 1645 di lettera , c. 1 ”Si parla di affari. Rallegramenti per il ritorno del Conte Francesco sposo. Raccomandazione per un posto nella Ruota di Perugia” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Gli affari di cui si parla riguardano il censo Ghiberti (cfr. fascicolo n. 248, “Interesse Ghiberti nº XIX”).

Francesco Vitelli ad Angelo degli Oddi 28 luglio 1645 di lettera , cc. 2 ”Si parla di affari” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Cfr. la lettera precedente n. 222.8 e il fascicolo n. 248 (”Interesse Ghiberti nº XIX”).

223 Giovanni Battista Gondi, Segretario di Stato del Granducato di Toscana Fascicolo di cc. 3

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Giovanni Battista Gondi a Gabriello Riccardi, ambasciatore fiorentino a Roma 03 febbraio 1651 di lettera , cc. 2 ”Raccomandazione a favore del Signor Alessandro Bontempi, carcerato in Roma, cognato del Conte Francesco” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

Giovanni Battista Gondi a Odoardo Gargieria 20 novembre 1664 di lettera , c. 1 ”Comunica che il Gran Duca l’ha raccomandato al Conte Francesco degli Oddi” (regesto di Angelo Marini Clarelli). Cfr. la lettera di Ferdinando II a Francesco degli Oddi del 19 novembre 1664 (n. 170.12).

224 Tommaso Medici (?) Fascicolo di c. 1 La firma dell’unica lettera del fascicolo non è chiaramente decifrabile, potrebbe trattarsi di un certo “Tommaso Medici”, di cui non si sa nulla. Così legge Angelo Marini Clarelli, che nel suo elenco e nella camicia del fascicolo lo definisce “Cardinale Tommaso Medici”, sia pure con qualche dubbio, e pertanto lo include in questa sottoserie, ma non esiste alcun cardinale con questo nome.

Tommaso Medici (?) a *** [Angelo degli Oddi?] 12 maggio 1637 di lettera , c. 1 ”Offerta di servizi. Preghiera di far accompagnare da qualcuno il latore della lettera incaricato di acquistare del damasco” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

225 Mittente non identificato Fascicolo di cc. 2

Mittente non identificato a Francesco degli Oddi 27 dicembre 1672 di lettera , cc. 2 ”Ringraziamenti per auguri ricevuti e contraccambio di questi” (regesto di Angelo Marini Clarelli).

226 s.d. [prima metà del XX secolo] Indice dei fascicoli ed elenco delle lettere Fascicolo di cc. 33 Quaderno redatto da Angelo Marini Clarelli: alle cc. 2-4 l’indice dei fascicoli con i numeri delle lettere corrispondenti, alle cc. 6-21 elenco delle lettere conservate, per ciascuna delle quali è riportato numero, oggetto, luogo, data, destinatario e mittente. Le annotazioni contengono talvolta imprecisioni e inesattezze.

227 25 settembre 1787 - 11 dicembre 1853 Destinatari non identificati Fascicolo di cc. 16 Contiene undici lettere, di cui sette datate, alcune mutile, senza indicazione del destinatario. https://inventari.san.beniculturali.it/

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2. Serie e fascicoli ordinati nel XVIII secolo

Grazie al ritrovamento di un foglio con l’elenco delle serie e unità archivistiche e delle targhette usate per identificare i documenti sugli scaffali, è stato possibile ricostruire la struttura settecentesca dell’archivio (per quanto riguarda l’ordinamento più antico, non è possibile fare ipotesi poiché le uniche note archivistiche rinvenute sono brevi regesti e annotazioni sul retro dei documenti). Tale struttura fu concepita e attuata probabilmente da Angelo degli Oddi (1730-1794), come indicano la calligrafia sulle etichette poste sulle fascette cartacee che chiudono le carte o le annotazioni sul retro dei documenti, e mantenuta per qualche tempo anche dai suoi successori (l’elenco delle serie e dei fascicoli fu scritto da Longaro degli Oddi [1771-1860], che per qualche anno tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo fu il responsabile dell’archivio di famiglia e il custode della chiave), per poi essere abbandonata o non più proseguita. Prima di Angelo, anche suo padre Francesco (1680-1746) aveva posto mano all’archivio di famiglia: per quanto è possibile rilevare attualmente, più che un vero e proprio riordinamento, il suo intervento sembra essersi limitato a una selezione, un ricondizionamento e un commento dei documenti da lui ritenuti più importanti e utili per la storia e la tutela degli interessi della famiglia, a beneficio dei suoi figli e successori. Questo lavoro venne in gran parte inglobato nella nuova complessiva sistemazione realizzata dal figlio (è il gruppo dei documenti riuniti in “Interessi di Casa”).

L’elenco comprende una serie di voci, corrispondenti alle targhette, su cui oltre al titolo è riportato anche un numero d’ordine: la stessa progressione numerica (da 1 a 56) è usata, in modo non rigoroso, sia per quelle che archivisticamente si possono considerare serie (ad es. “Addizioni di eredità”) sia per singoli fascicoli (è il caso dei vari “Interessi”, come “Interesse Ranieri”). Non tutte le serie o i fascicoli presenti nell’elenco sono stati poi rinvenuti nell’archivio conservato.

Vi sono poi fascicoli che non è stato possibile collocare in questa griglia e che sono stati descritti a sé.

2.1. ”Interessi”

Con il termine “Interessi” era indicata originariamente una serie che comprende principalmente contenzioso e scritture legali, soprattutto di natura economica (debiti, censi accesi, liti per eredità), con altre famiglie o con enti diversi, ma il termine, volutamente generico (al pari di “Posizione”, che sarà usato specialmente da Angelo degli Oddi [1814-1871] nel XIX secolo), può indicare anche semplicemente pratica, affare, ed è presente anche corrispondenza. Si tratta spesso di pratiche strettamente connesse fra loro, per la presenza degli stessi attori e il prolungarsi delle cause attraverso vari decenni.

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Dall’esame dei documenti si può supporre che questo nucleo sia stato iniziato da Francesco degli Oddi (1680-1746), che si impegnò, in particolare a partire dagli anni Trenta del XVIII secolo, nello studio delle carte di famiglia, grazie al quale poté riprendere in mano pratiche languenti da tempo, rinvenire documenti dispersi e rivendicare diritti dimenticati. Generalmente Francesco annota i titoli dei fascicoli sul retro di una carta, mentre sono di mano di suo figlio Angelo (1730-1794) le fascette cartacee che chiudono alcuni dei fascicoli. Più tarde sono le fascette create da Angelo degli Oddi (1814-1871), che forse sostituiscono altre precedenti rovinate.

Un caso particolare è costituito dagli “Interessi di Casa”, che sono in effetti contratti diversi e documenti di varia natura raccolti e commentati da Francesco degli Oddi (1680-1746), e in qualche caso semplici “notizie” e “ricordi” da lui redatti (per una descrizione più approfondita dell’unità si rimanda alla scheda corrispondente).

La denominazione “Interessi” è originale e si ricava da diversi luoghi. Le carte dei fascicoli sono tenute insieme da fascette cartacee con delle etichette di mano di Angelo degli Oddi (1730-1794), che presentano spesso i titoli e un numero progressivo. Lo stesso abbinamento di titolo e numero torna nelle targhette originali di cartone, poste probabilmente sulle scatole contenenti i documenti o sulle mensole dell’archivio, che sono ora staccate, ma si sono fortunatamente conservate. Inoltre, in una busta intitolata semplicemente “Carte varie di varie epoche”, è stato rinvenuto un foglio, di mano di Longaro degli Oddi (1771-1860), che fu per qualche tempo, all’inizio del XIX secolo, il responsabile dell’archivio di famiglia, con un elenco dei fascicoli e delle serie in cui figurano, ai primi posti, i vari fascicoli degli “Interessi” (”Interesse Ranieri”, “Interesse Battisti”, ecc.). La lista completa dei fascicoli che facevano parte della serie e di cui si fa menzione nelle etichette o nell’elenco è la seguente: ”Interesse Ranieri nº I” ”Interesse Battisti nº II” ”Interesse Ansidei nº III” ”Interesse Antinori nº IV” ”Interesse Vitelli” ”Interesse del Duca Poli nº VI” ”Interesse Bonapace nº VII” ”Interesse Bontempi nº VIII” ”Interesse colla R.C.A. nº IX” ”Interesse della Compagnia della Morte nº X” ”Interesse di S. Spirito nº XII” ”Interessi Foscoli nº XIII” ”Interesse Soderini nº XIV” ”Interesse Arrigucci nº XV” ”[Interesse dei] Beni baronali nº XVIII” (cui è legato anche “Lettere di beni baronali nº XI”) https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Interesse Ghiberti nº XIX” ”Interesse col Magistrato nº XX” ”Interesse Gagnioni nº XXI” ”Interesse Scini nº XXII” ”Interesse Sansoni nº XXIV” ”Interesse di Casa nº XXV” (”Mazzo I”) ”Interesse di Casa nº XXVI” (”Mazzo II”) ”Interesse Taccini nº XXVII” ”Interesse Bigazzini nº XXVIIII” ”Interessi con la Comunità di Perugia” ”Interesse Patrizi nº XXXIII” ”Luoghi di Monti di Genova nº XL” (o “Interesse di Genova”)

Di questi, i numeri 6 (”Interesse del Duca Poli nº VI”), 21 (”Interesse Gagnioni º XXI”) e 22 (”Interesse Scini nº XXII”), 29 (”Interesse Bigazzini nº XXVIIII”) non sono stati trovati. I numeri 16, 23, 28 e 31 sono presenti ma sono attribuiti a unità che non fanno parte della serie “Interessi” (pur mantenendo la stessa numerazione consecutiva, che infatti prosegue fino al n. 50). Non esiste il numero 17.

228 06 maggio 1703 - 1742 ”Interesse Ranieri nº I” Fascicolo di cc. 41 Contiene appunti, memorie, note, ricevute (in originale e in copia) e corrispondenza relativi ai debiti della casa degli Oddi con la casa Ranieri, in particolare al piano di estinzione parziale dei debiti delle sorti e frutti di vari censi, ammontante a 10600 scudi, tramite l’assegnamento a Tiberio Ranieri della dote dovuta da Bernardino Patrizi alla sorella Giustina in occasione delle sue nozze con Carlo degli Oddi (5600 scudi) e la vendita, allo stesso Tiberio, di 40 luoghi di monte al prezzo di 4000 scudi, in data 28 settembre 1712. Contiene anche alcune ricevute rilasciate da Tiberio Ranieri dal 1717 al 1731 dei frutti dei censi (altre ricevute analoghe si trovano nei fascicoli annuali delle ricevute) e memorie presentate da Valerio Ranieri (figlio di Tiberio) per ottenere la produzione da parte dei degli Oddi delle patenti dei luoghi di monte venduti a suo padre nel 1712 (s.d., 1742?). I censi accesi dai degli Oddi con i Ranieri sono i seguenti: 1) un cambio in sorte di scudi 900 contratto da Francesco degli Oddi (1623-1699) e i suoi figli Angelo e Oddo col conte Ruggiero Ranieri in data 26 gennaio 1696, rogito Marcantonio Fantaiuti; 2) un censo in sorte di scudi 4500 contratto tra lo stesso Francesco e Ruggiero Ranieri in data 20 agosto 1697, rogito Marcantonio Fantaiuti; 3) un censo in sorte di scudi 500 contratto da Angelo degli Oddi (1654-1704) e fratelli con Ruggiero Ranieri in data 15 luglio 1699, rogito Gio. Antonio Ridolfi; 4) un censo in sorte di scudi 700 contratto dallo stesso Angelo e fratelli con Ruggiero Ranieri in data 8 maggio 1700, rogito Gio. Antonio Ridolfi; 5) un cambio in sorte di scudi 2400 contratto da Francesco degli Oddi (1680-1746) e fratelli con il conte Tiberio Ranieri (figlio di Ruggiero) in data 14 maggio 1705, rogito Gio. Maria Randini; 6) un censo in sorte di scudi 200 in data 7 marzo 1705, rogito Gio. Maria Randini.

229 30 gennaio 1669, 04 agosto 1714 - 28 https://inventari.san.beniculturali.it/

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settembre 1748 ”Interesse Battisti nº II” Fascicolo di cc. 239 Il 10 maggio 1678 viene effettuata la divisione dell’eredità tra i figli di Maria Filomena Aureli, morta in data 2 febbraio 1677 senza testamento, e cioè Cintia Catenucci (1664-1740), unica figlia superstite del primo matrimonio con Francesco Maria Catenucci (1644-1664), e Girolamo e Francesca Battisti, nati dalle seconde nozze della donna con Alessandro Battisti (m. 1679). Tutti e tre i fratelli sono ancora in minore età, pertanto vengono rappresentanti rispettivamente dallo zio Ottaviano Aureli e dal padre Alessandro Battisti. In tale occasione a Cintia viene assegnata la tenuta di Passignano facente parte della dote della madre, ed ella si dichiara debitrice verso il fratellastro di 1800 scudi. Nel 1714 Girolamo Battisti contesta il mancato pagamento del debito e pretende il versamento della somma e degli interessi non pagati, dando avvio ad una causa, proseguita poi rispettivamente dal figlio di Cintia, Francesco degli Oddi (1680-1746), e dai suoi eredi, e da Alessandro Battisti (nipote ed erede di Girolamo, figlio del suo fratellastro Nicola Battisti), e conclusasi solo nel 1748. Il fascicolo contiene sommari della causa e risposte presentate da entrambe le parti, corrispondenza (per Francesco degli Oddi e Alessandro Battisti), note di spese dei procuratori, inventari dei beni dell’eredità di Antonio Catenucci, bisnonno di Cintia. La documentazione allegata, in originale o in copia autentica, comprende fra l’altro la scrittura privata tra Francesco degli Oddi (1623-1699) e Maria Filomena, Ottaviano e G. Battista Aureli, rispettivamente madre e zii di Cintia Catenucci, con l’accordo di matrimonio, al compimento del dodicesimo anno, tra Cintia Catenucci e un figlio di Francesco degli Oddi, datata 30 gennaio 1669 (Cintia Catenucci sposerà poi il primogenito Angelo degli Oddi nel 1678). Su questa lite si veda anche il fascicolo “Controversia fra Cinthia Catenucci degli Oddi e la famiglia Battisti per questioni ereditarie” nell’archivio della famiglia Meniconi Bracceschi (Archivio di Stato di Perugia, Meniconi Bracceschi, b. 27, fasc. 3): contiene corrispondenza (1723-1724) indirizzata a Ludovico degli Oddi (1683-1726), uno dei figli di Cintia, conti di funzioni di procuratori e un processo sommario di fatto datato 4 luglio 1721.

”Libro dell’Entrata et Uscita della Tutela de Beni dell’Illustrissima Signora Cintia Catenucci Figlia del quondam Illustrissimo Signore Francesco Maria Catenucci da Città della Pieve, tenuta dall’Illustrissima Signora Portia Alfani negl’Aurelij, sotto la sigurtà dell’Illustrissimo Signore Ottaviano Aurelij suo Figlio dall’anno 1670 sino al 1679” 1670 - 1679 Registro , pp. 194 Alle pp. 1-46 libro mastro del dare e dell’avere, soprattutto di lavoratori dei vari poder-i; alle pp. 47-117 rendiconti dei generi raccolti, venduti o consumati di vari e del bestiame, alle pp. 118-181 entrate e uscite per spese diverse. La tutela dei beni di Cintia Catenucci (1664-1740) venne affidata alla nonna materna Portia Alfani Aureli e allo zio Ottaviano Aureli; questro registro venne prodotto come documentazione allegata nella causa che vide contrapporsi Cintia Catenucci e i suoi eredi ai suoi fratellastri e ai loro eredi: infatti, nel fascicolo “Interesse Battisti nº II”, alle cc. 135-136, si trova la copia del verbale di una perizia, fatta su richiesta di Francesco degli Oddi ed effettuata dagli scrittori Antonio Frescoldi e Domenico Giusti in data 9 maggio 1743, per stabilire “se il medesimo [registro] possa dirsi veramente fatto, e scritto negli anni 1678, e 1679”. A p. III: “Al nome di Iddio. Libro dell’Entrata, et Uscita della Tutela de Beni dell’Illustrissima https://inventari.san.beniculturali.it/

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Signora Cintia Catenucci Figlia del quondam Illustrissimo Signore Francesco Maria Catenucci da Città della Pieve, tenuta dall’Illustrissima Signora Portia Alfani negl’Aurelij, sotto la sigurtà dell’Illustrissimo Signore Ottaviano Aurelij suo Figlio dall’anno 1670 sino al 1679, come per Instromento Rogato dal Signor Bartolomeo Cini Notaro il dì 8 Febraro 1670 et amministrata per le mani del Signor D. Giovanni Francesco Rinaldi Ministro di detti Beni”.

230 1657 luglio 28 - 1674 agosto 27, 01 febbraio 1738 - 02 settembre 1739 ”Interesse Ansidei nº III” Fascicolo di cc. 135 Francesco degli Oddi (1680-1746) intitola il fascicolo “N. 3. Interesse vertente con il Signor Fulvio Ansidei” (c. 53v). Contiene due copie (di cui una incompleta, perché mancano gli allegati n. 11 e 12) delle considerazioni di fatto e diritto, con n. 12 allegati, presentate da Francesco degli Oddi e fratelli per la restituzione di un credito pagato ma effettivamente non dovuto a Fulvio Ansidei ed eredi. Le considerazioni non sono datate, ma alcune delle copie autentiche dei documenti allegati sono state fatte nel 1738, che è presumibilmente l’anno in cui viene avviata la causa.

Come si legge nella “Scrittura delli Signori Degl’Oddi per provare il loro credito” (cc. 2-7), la vicenda ha origine dalla sicurtà offerta da Claudio Boncambi su un censo acceso da Giovanni Vincenzo Vitelli nel 1588 (cfr. il fascicolo n. 232, “Interesse Vitelli”), che aveva indebitato la figlia Lavinia Boncambi degli Oddi e i suoi eredi nei confronti della famiglia Ansidei, con la conseguente subasta di beni appartenenti a Lavinia. Per recuperare tali beni, e per estinguere il debito, il figlio di Lavinia, Angelo degli Oddi (1602-1647), aveva proceduto, nel 1639, a pagare 1500 scudi ai creditori, parte in denaro e parte tramite cessione di censi e crediti, tra cui la rata di un censo di 600 scudi acceso nel 1619 dal dottor Bonapaci (all. n. 1). Dopo la morte di Angelo (all. n. 11), e poiché gli eredi Bonapaci non erano stati più in grado di pagare le rate del censo, nel 1657 gli Ansidei ottennero dalla Camera Apostolica un mandato esecutivo contro Francesco (1623-1699) e Antonio (1636-1679) degli Oddi (figli ed eredi di Angelo) per il pagamento del debito (all. n. 4); i due fratelli degli Oddi vi ottemperarono grazie all’accensione di un ulteriore censo con Napoleone della Luna (all. n. 10), e la rata fu pagata regolarmente fino all’estinzione del debito, nel 1704. Se non che Francesco degli Oddi (1680-1746) viene a conoscenza (nel 1738?) di un documento (rimasto evidentemente ignoto ai suoi predecessori) in cui Angelo degli Oddi, subito dopo effettuata la vendita della rata del censo, immediatamente ne ricomprava una metà dagli stessi Ansidei (all. n. 2; anche l’altra metà venne rivenduta, a Ottavio Della Penna, all. n. 3), che però non avevano cessato di pretendere, nel corso degli anni, un pagamento a loro non più dovuto. Francesco e i suoi fratelli chiedono dunque la restituzione delle somme ingiustamente pagate più gli interessi e il rimborso dei danni (cfr. cc. 102-103: “Somme del Denaro pagato immediatamente da’ Signori Conti degl’Oddi alli Signori Ansidei che oggi si richiedono come non dovute” e “Somme delli Danni ed Interessi a i quali sono soggiaciuti i Signori Conti degli Oddi a causa delli pagamenti indebitamente fatti alli Signori Ansidei”).

Il fascicolo contiene anche vari documenti secenteschi relativi alla controversia: monitorio in favore dei fratelli Francesco e Antonio degli Oddi da parte di Odoardo Vecchiarelli, uditore del tribunale delle cause civili della Camera Apostolica (28 luglio 1657, c. 104), “Mandato dell’A.C. spedito ad instanza di Napoleone della Luna contro li Signori Conti Francesco ed Antonio degl’Oddi per scudi 500 sorte d’un censo, e scudi 47 di frutti” (14 gennaio - 26 febbraio 1670, c. 105), “Mandato dell’A.C. [auditor Camere] spedito ad instanza di Napoleone della Luna contro li https://inventari.san.beniculturali.it/

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Signori Conti Francesco ed Antonio degl’Oddi per frutti e sorte d’un cambio di scudi 100” (26 febbraio 1670, c. 106), “Rivocazione del mandato ottenuto dal signore Gian Paolo Ansidei contro il Signore Conte Francesco degli Oddi” (24-27 agosto 1674, c. 107). Contiene infine corrispondenza per Francesco degli Oddi (1680-1746) su tale interesse (cc. 115-133).

231 1734 - 1743 ”Interesse Antinori nº IV” Fascicolo di cc. 172 Il 23 settembre 1662 Francesco, Enea, Pirro e G. Battista Bontempi formarono una compagnia d’offizio, con la sicurtà di Francesco degli Oddi (1623-1699), a favore di Vincenza Tolomei. Nel 1711 Francesco Maria e Giuseppe Antinori, eredi della Tolomei, avanzano richiesta per la restituzione di capitale e interessi della compagnia, valutati a 537 scudi, ottenendo quindi mandato esecutivo contro i degli Oddi; per ottemperare al mandato, viene subastato un tenimento nella villa di Mont’Alto, vocabolo Caisanto (ricomprato poi, in data 13 ottobre 1713, dalla contessa Giustina Patrizi, moglie di Carlo degli Oddi). Nel 1734 però, dopo un ulteriore esame della questione sollecitato da Francesco degli Oddi (1680-1746), la valutazione della somma dovuta in risarcimento viene giudicata eccessiva, e di conseguenza il mandato nullo, pertanto Francesco e gli altri fratelli degli Oddi pretendono la restituzione del tenimento e i frutti non goduti dal 1712 in avanti, più le spese. La lite, avviata il 31 maggio 1734, viene vinta dai degli Oddi nel 1739, e le somme pagate dagli Antinori vengono quindi ridistribuite tra i fratelli degli Oddi e la contessa Giustina Patrizi in ragione delle spese sostenute, e una parte viene versata alla Camera Apostolica per il debito camerale per il feudo di Laviano. La tenuta di Mont’Altro, inoltre, in virtù della divisione dei beni effettuata nel 1712 tra i fratelli degli Oddi e il loro zio Bartolomeo, spettava a quest’ultimo, per cui Carlo degli Oddi si incaricò di risarcire lo zio dei due anni di frutti non riscossi (1712-1713). Il fascicolo contiene scritture legali, conteggi, bozze e appunti.

232 12 giugno 1588 - [1750] ”Interesse Vitelli” Fascicolo di cc. 415 Sotto questo titolo sono riuniti documenti relativi a una questione che si trascina per quasi due secoli e che ha origine da un censo per scudi 550 annui al prezzo di 7333 scudi e 33 baiocchi a favore di Alessandro Muti acceso da Giovanni Vincenzo Vitelli il 2 agosto 1588: fideiussori sono Claudio Boncambi (padre di Lavinia Boncambi, moglie di Francesco degli Oddi), Diomede della Corgna, il capitano Nicola Ansidei, Marco Antonio Graziani, Giovanni Andrea Bontempi, Adriano de’ Cavalieri e Pietro Grossi. Non essendosi mai curato il Vitelli di pagare i frutti annuali, i creditori si sono rivalsi sui fideiussori e i loro eredi. Angelo degli Oddi (figlio di Lavinia), e i suoi figli, Francesco (1623-1699) e Antonio degli Oddi, pagarono regolarmente a Flaminia Muti e a suo figlio Valeriano (eredi di Alessandro), i frutti del censo. Nel 1653 Francesco degli Oddi decise quindi di redimere il censo dai Muti, divenendo quindi principale creditore. Nel 1740 circa suo nipote Francesco (1680-1746) affrontò nuovamente la questione del credito dei frutti del censo non riscossi, che ormai ammontavano a circa 48.000 scudi, cercando di rivalersi sugli eredi di Giovanni Vincenzo Vitelli (la cui discendenza diretta nel frattempo si era estinta nel 1640 con la morte senza figli di Giovanni Luigi, detto Chiappino, Vitelli), il marchese Roberto Cennino e il marchese Federico Fregosi: è in questa occasione, probabilmente, che venne formato il fascicolo dell’”Interesse Vitelli”, raccogliendo la documentazione pregressa. La causa proseguì anche dopo la morte di Francesco nel 1746, e il risarcimento ottenuto venne quindi diviso tra i figli di Francesco e suo zio, Bartolomeo degli Oddi, e il figlio di questi https://inventari.san.beniculturali.it/

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Ferdinando. Francesco inoltre si interessò anche della possibilità di ricomprare dieci botteghe situate in Piazza della Paglia, a Perugia, che nel 1581 G. Vincenzo Vitelli aveva venduto per 1400 scudi a Fausto Valenti, “cum pacto redimenti semper et quandocumque”, facendo fare ricerche su “se possa competere alli creditori del suddetto Vitelli poterle ricomprare” ed entrando in corrispondenza con Giacomo e Alfonso Valenti di Trevi. Il fascicolo contiene: 1. Lettere di Virginia Savelli Vitelli, moglie di Giovanni Vincenzo, a Claudio Boncambi (1588) e a sua figlia Lavinia (1611-1617) (cc. 1-18); 2. “Ricevute antiche della signora Flaminia Muti di Roma per il censo Vitelli” (1618-1644): vi sono anche ricevute del figlio Valeriano Muti (cc. 19-81); 3. Breve di Urbano VIII al vescovo di Città della Pieve con cui ordina di acconsentire alla richiesta presentata da Angelo degli Oddi, figlio ed erede di Lavinia Boncambi, di avere facoltà di vendere alcune proprietà situate a Collelongo, a Paciano e nel vocabolo “il Poggio della Sabraccia” a Roberto Cennino di Siena, cittadino perugino, per 12000 scudi, dei quali 5866 e ½ verranno usati per redimere parte del censo di cui è gravata l’eredità Boncambi (18 luglio 1634, c. 82) 4. Appunti di Francesco degli Oddi e copie di documenti relativi alla lite tra Lavinia Boncambi e il cap. Nicola Ansidei, un altro dei fideiussori, che chiede la restituzione di 550 scudi, da lui presi a censo dal monastero della Beata Colomba di Perugia per pagare i Muti (cc. 83-109); 5. “Foglio con il signor Baldassarre Gratiani” (1653): a seguito dell’estinzione del censo a opera di Francesco degli Oddi, Baldassarre Graziani si impegna a rimborsargli la somma di sua spettanza (1466 scudi e 66 baiocchi) entro il termine di un anno e mezzo (cc. 119-127); 6. “Conventione [?] di certe terre prese dal signor Pompeo Bontempi per quello che si è pagato per lui” (1653-1657) (cc. 128-145); 7. Scritture legali della causa dei degli Oddi contro Belardino Maffei, che si è accollato i debiti di Adriano de’ Cavalieri, altro fideiussore (cc. 146-174); 8. “Interesse de’ Vitelli per le botteghe di piazza” (1740-1741): lettere indirizzate a Francesco degli Oddi (1680-1746) da Giacomo e Alfonso Valenti di Trevi e dal canonico Agostino Antonio Petrucci, appunti di F. degli Oddi, “Instrumento di vendita delle 10 Botteghe situate in Piazza della paglia fatta da Gio. Vincenzo Vitelli al signor Fausto Valenti di Trevi per il prezzo di scudi 1400 cum pacto redimenti semper et quanducumque (copia autentica, la scrittura sul retro è di Ludovico degli Oddi, figlio di Francesco) (cc. 185-197); 9. Causa contro il marchese F. Fregosi, uno degli eredi dei Vitelli (1739-1750 circa): contiene “Istrumento della redenzione del censo d’Alessandro Muti imposto da Giovanni Vincenzo Vitelli sotto la sicurtà di Claudio Boncambi, estinto dal Conte Francesco seniore Degl’Oddi di lui nipote traslative et non estintive l’anno 1653” (copia semplice), scritture legali, “Foglio di notizie per provare che li denari esatti già dal Marchese Fregosi competono in gran parte alla Signora Contessa Cintia Catenucci Degli Oddi”, “Transunto del Testamento del Marchese Chiappino Vitelli ultimo di questo ramo erede di Gioan Vincenzo Vitelli debitore”, “Copia della Procura fatta dal Signor Conte Ferdinando, e Conte Angelo Degl’Oddi per la lite Vitelli” (s.d., ma 1750 circa, poiché Bartolomeo degli Oddi risulta già morto); contiene anche l’albero genealogico della famiglia Vitelli (cc. 198-411).

233 18 febbraio 1603 - 24 marzo 1739 ”Interesse Bonapace nº VII” Fascicolo di cc. 113 Nel 1619 Bonapace Bonapaci istituisce un censo di 60 scudi su alcune sue possessioni e lo vende a Lavinia Boncambi al prezzo di 1000 scudi, con la sicurtà dei fratelli Alessandro e https://inventari.san.beniculturali.it/

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Ottaviano Meniconi e di Pietro Giacomo Meniconi, figlio di Alessandro. Nel 1639 Bonapaci ricompra da Angelo degli Oddi, figlio ed erede di Lavinia, la quarta parte del censo per 400 scudi. Negli anni Trenta del XVIII secolo Francesco degli Oddi (1680-1746), dopo aver fatto fare alcune ricerche d’archivio, avvia il procedimento per rivalersi sugli eredi dei Meniconi dei frutti arretrati e non riscossi del censo, rivendicando per sé un podere al Castello dell’Olmeto che al presente è stato acquistato dalle monache convertite di Perugia e che faceva parte dell’eredità di Alessandro Meniconi, ceduta prima in usufrutto alla vedova Camilla Carbonari e poi a Federico Gelomia. Il fascicolo contiene copie (redatte negli anni 1734-1737) di contratti e documenti del XVII secolo, appunti e annotazioni di Francesco degli Oddi senior (1623-1699) e di suo nipote Francesco, ricevute originali di Caterina Bonapaci, figlia di Bonapace Bonapaci.

234 1645 - 20 agosto 1737 ”Interessi Bontempi nº VIII” Fascicolo di cc. 41 Il fascicolo contiene:

1) minute di capitoli matrimoniali per le nozze tra Francesco degli Oddi (1623-1699) e Artemisia Bontempi nel 1645 e pagamenti delle rate della dote (cc. 1-21); 2) carte relative al tentativo di recuperare il credito dei degli Oddi verso i Bontempi per i pagamenti fatti in loro vece a causa della sicurtà offerta da Francesco degli Oddi nel contratto di compagnia d’offizio stipulato dai fratelli Bontempi con Vincenza Tolomei (cc. 22-41, cfr. fascicolo n. 231, “Interesse Antinori nº IV”): la lite è proseguita dal nipote Francesco negli anni Trenta del XVIII secolo. Contiene corrispondenza, l’originale del “Mandato ottenuto dal Conte Francesco degl’Oddi contro li Fratelli Bontempi”, emesso da Carolus de Marinis protonotario apostolico, referendario delle due segnature e uditore generale della Curia delle Cause della Camera Apostolica e giudice ordinario della Curia Romana, datato 13 settembre 1694, appunti.

235 1611 - 1614 ”Interesse colla R.C.A. nº IX” ”Posizione riguardante la Causa colla Cammera Apostolica sulla giurisdizione di Laviano” Fascicolo di cc. 157 Si tratta di uno strascico della causa che, a partire dalla seconda metà del XVI secolo, contrappose i degli Oddi ai marchesi della Corgna per il possesso della contea di Laviano: nel 1611, stando al racconto dei degli Oddi, Fulvio Alessandro della Corgna, avendo perso le speranze di vincere la causa, “procurò che insorgesse il Commissario della R.C.A. con pretensione che detta giurisdizione [su Laviano] fosse stata usurpata dalli signori degl’Oddi” (cfr. l’annotazione posteriore sulla controguardia del registro n. 235.3, “Esame di testimonii 1611”). Di nuovo i degli Oddi, e in particolare Francesco della Torre, procuratore del giovanissimo Angelo degli Oddi (1602-1647), dovettero impegnarsi a provare l’immemorabile possessione e l’esercizio della giurisdizione civile e criminale sul territorio, producendo documentazione e chiamando testimoni a favore. La controversia fu definitivamente risolta a favore dei degli Oddi solo nel 1614, “per transazione, cioè con essersi prestato dal signor conte Angelo degl’Oddi nuovo giuramento di fedeltà in mano di papa Paolo V, e da esso respettivamente concessa nuova investitura cum omnimoda iurisdictione meri et mixti imperii, come il tutto risulta dagli Atti fatti in Camera del 1610 alli 17 di dicembre, ed altresì dall’instrumento d’investitura autentico in carta pecora con sue [?] copertine https://inventari.san.beniculturali.it/

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di pelle dorate essistente appresso detti signori in casa, stipulato il dì 17 maggio 1614, rog. Felice Trotti not. della R.C.”. Questa unità contiene scritture legali delle due parti in varie copie, due registri con escussione di testimoni e verbali delle udienze, l’instrumento di investitura originale di cui sopra e una copia semplice del XVIII secolo dello stesso (cc. 138-153), fatta fare probabilmente da Francesco degli Oddi (1680-1746) per maggiore cautela (”Copia dell’Istromento fatto dal Signor Cont’Angelo Degl’Oddi seniore con Paolo Papa quinto, per la Contea di Laviano l’anno 1614. Il sudett’Istromento è copiato dal libretto fiocheggiato d’oro, che si conserva in Casa, onde il presente serve per duplicato”).

”Mandatum de manutenendo” 09 giugno 1611 Unità documentaria , perg. 1 Pietro Aldobrandini, camerlengo di Santa Romana Chiesa, ordina alle autorità di Perugia di far rispettare il responso della Camera Apostolica a favore del conte Angelo degli Oddi contro il marchese Fulvio della Corgna, che stabilisce che la giurisdizione nelle cause civili, danni dati e criminali (quelle per cui non siano previste pene corporali) della villa di Laviano spetti al degli Oddi e che questi non deve essere più molestato. Il mandato è sprovvisto di segni di autenticazione e infatti sul retro si legge la seguente annotazione: “Questo Breve non fu accettato dopo del quale essendosi ottenuto dalla R. Camera in plena camera le remissoriali dirette a Mons. Governatore di Perugia ed essendosi provata l’immemorabile si spedì la causa per transatione [?] che c’è autentica cum mero et mixto imperio et gladii potestate cioè con essersi prestato giuramento solenne di fedeltà dal signor Conte Angelo degl’Oddi in mano di Papa Paolo V e consequutivamente ottenutane nuova investitura dal detto S. Pontefice come dall’instrumento in carta pecora con sue carattere [?] dorate fatto sotto il dì 16 di maggio 1614 al quale per rogito di Felice Trotti notaio della R.C.” (si tratta dell’instrumento di investitura presente in questo stesso fascicolo, cfr. n. 235.3).

Verbali delle udienze della causa Angelo degli Oddi vs Commissario della Camera Apostolica 27 giugno 1611 - 19 novembre 1611 Registro , cc. 172 All’interno, vi sono ampi stralci di registri non conservati, come il registro delle cause criminali della contea di Laviano degli anni Sessanta del XVI secolo.

”Esame di Testimonii 1611” 09 agosto 1611 - 20 settembre 1611 Registro , cc. 103 Sulla controguardia si legge questa annotazione, della stessa mano del registro “Esame di Testimonii 1545”, che riassume l’intera vicenda della controversia per la giurisdizione su Laviano, collegandola anche alla causa contro il marchese Fulvio Alessandro della Corgna (1608-1611): “Esame di n. 9 testimoni fatto ad instanza del signor conte Angelo degli Oddi l’anno 1611 avanti Aquilio [?] Aversi Fiscale della R.C. per provare la sua giurisdizione nella villa e territorio di Laviano essercitata ab immemorabili, in occasione della lite sostenuta da detto signore contro il marchese della Cornia e la R. Camera, pretendendosi dal primo [Della Cornia] il territorio di Laviano fosse compreso nell’investitura ad esso concessa dalla S. Sede del Chiugi e Castiglione del Lago, qual pretensione fu mossa fin dall’anno 1572 e

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continuata fin all [sic] 1611, essendosi in questo tempo di mezzo essercitati da detto marchese alcuni atti di giurisdizione clandestini però [?] in pregiudizio di detti signori degl’Oddi; terminata poi dalla R. Camera con esser concesso mandato de manutenendo in quasi possessione exercendi iurisdictionem in detta villa alli signori degl’Oddi in esclusione di detto marchese; il quale ciò nonostante, in aggravio di detti signori degl’Oddi, procurò che insorgesse il Commissario della R.C.A. con pretensione che detta giurisdizione fosse stata usurpata dalli signori degl’Oddi, e benché da detti signori puranco adversus R.C. ne fosse ottenuto mandato de manutenendo quoad causas civiles et criminales leviores, dal che appellandosi detti signori ne ottennero nuova remissoria per fare nuovo esame de testimoni per provare l’immemorabile circa la possessione in cui si trovavano d’essercitare tutta la giurisdizione criminale et quoad merum et mixtum imperium, nondimeno dalla R.C. non fu presa altra risoluzione. Decisasi finalmente questa lite per transazione cioè con essersi prestato dal signor conte Angelo degl’Oddi nuovo giuramento di fedeltà in mano di papa Paolo V, e da esso respettivamente concessa nuova investitura cum omnimoda iurisdictione meri et mixti imperii come il tutto risulta dagli Atti fatti in Camera del 1610 alli 17 di dicembre, ed altresì dall’instrumento d’investitura autentico in carta pecora con sue [?] copertine di pelle dorate essistente appresso detti signori in casa, stipulato il dì 17 maggio 1614, rog. Felice Trotti not. della R.C.”.

Instrumento di investitura di Angelo degli Oddi a conte di Laviano da parte di papa Paolo V 16 maggio 1614 Registro , cc. 20 Francesco della Torre, procuratore del conte Angelo degli Oddi (1602-1647), minore di 14 anni, a nome del detto Angelo e dei suoi discendenti, presta giuramento di fedeltà a papa Paolo V, ai suoi successori e alla Santa Chiesa Cattolica Romana; in cambio, il papa conferisce ad Angelo e ai suoi eredi il titolo di conte di Laviano, feudo posto alle dirette dipendenze della Sede apostolica, cum mero et mixto imperio et gladii potestate. Nel documento è inserta anche la copia del mandato di procura nella persona di Francesco della Torre fatto da Angelo degli Oddi e dal suo tutore Annibale della Staffa, datato Perugia, 19 aprile 1613.

236 [1710] - 23 gennaio 1751 ”Interesse della Compagnia della Morte nº X” ”Notizie per l’Interesse contro Bonapace Bonapaci, poi contro la Compagnia della Morte la quale conseguì sentenza favorevole per li terreni che ritiene degl’Antichi Signori Meniconi” Fascicolo di cc. 114 Il fascicolo si ricollega a “Interesse Bonapace nº VII” e al tentativo di Francesco degli Oddi (1680-1746) di rivalersi sugli eredi dei Meniconi (fideiussori del censo): la Compagnia della Morte era infatti erede di Angela Amerigi (la quale a sua volta, assieme a Bernardino Amerigi, era erede di Camilla Carbonari, erede di Alessandro Meniconi). La Compagnia della Morte, dopo la sentenza del 1709 ad essa favorevole, pretendeva dai degli Oddi il rimborso delle spese sostenute; Angelo degli Oddi (1730-1794) e i suoi fratelli vengono assolti dal pagamento delle spese nel 1751, come comunica per lettera Antonio Pacini a Faustina Amadei, vedova di Francesco degli Oddi (cc. 111-114). Il fascicolo contiene pareri legali e scritture (non datati), appunti di Francesco degli Oddi, copie di contratti e altri documenti, spoglio del processo nella curia vescovile di Perugia ad istanza dei degli Oddi contro la Compagnia della Morte e il monastero delle Convertite di Perugia (altro https://inventari.san.beniculturali.it/

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proprietario dei beni ereditari dei Meniconi) del 1707-1710.

Interesse dei Beni baronali

237 prima metà del XVI sec. - 18 marzo 1750 ”Beni Baronali n° XVIII” Fascicolo di cc. 316 Con editto del 21 agosto 1679 mons. Lorenzo Lomellini, governatore generale di Perugia e dell’Umbria, ingiunge ai baroni che possedessero beni allodiali o feudali o giurisdizionali nel territorio di Perugia, Castiglione del Lago e Chiusi a fornire le assegne di detti beni in modo da contribuire al pagamento del debito annuo della città di Perugia verso la Camera apostolica, includendo anche Laviano.

Assieme agli altri possessori dei feudi citati, Francesco degli Oddi (1623-1699), conte di Laviano, protesta riaffermando che Laviano si trova al di fuori del territorio di Perugia (e anche di quello del Chiusi), nella diocesi di Città della Pieve, allegando una copiosa documentazione (utilizzata anche in passato nelle liti che avevano contrapposto la famiglia ai marchesi della Corgna e al commissario della R.C.A.), in originale o in copia semplice o autentica, che attesta anche i privilegi e le esenzioni dalle gabelle goduti dai degli Oddi per il territorio di Laviano. Parte di questi documenti viene spedita a Roma a un corrispondente non nominato (si tratta però presumibilmente di Silvio Antonio Trasi, o Tasi, col quale i degli Oddi tengono una fitta corrispondenza sulla questione e che agisce per conto loro e degli altri baroni in Roma: cfr. fasc. 238, “Lettere di Beni Baronali n° XI”). In una minuta (cc. 3-4) si parla di “tre processi ritrovati sopra la giurisditione di Laviano cioè due copie pubbliche ritrovate in Casa, una del 1546 [...]. Un’altra copia del 1576 [...]”. Sono, evidentemente, le già citate cause vinte dai degli Oddi contro i della Corgna. “L’altra copia e originale ritrovato in un offitio di un tal Sebastiano Fustini da esso rogato [...] è del 1611”: si tratta del registro dei verbali delle udienze della causa contro il Commissario della R.C.A. (cfr. “Interesse nº IX”). Inoltre, “se li manda la copia dell’inhibitione fatta presentare del 1610 ad instanza delli Signori Marchesi da Corgna contro il Signor Angelo degli Oddi, con alcune copie e sbozzi ritrovati de’ Memoriali dati alla Sacra Consulta et al Papa per le molestie havute dalli detti Marchesi da Corgna, che furono risolte a favore del Signor Angelo degli Oddi”. ”Inoltre si ha notitia che del 1508 [...] sotto li 23 ottobre ad instanza di Vincenzo e Sforza di Lionello Miccia degli Oddi di Perugia si prova con processo fatto in detto tempo l’immemorabile et li privilegi come sopra, ma perché è una mano antica assai scabrosa non si è possuto mandarne copia per hora [su questo processo cfr. fascicolo ”Positiones” e “Informatio” presentate dai fratelli Vincenzo e Sforza degli Oddi per provare i loro diritti su Laviano]. Nel 1616 [sic, recte 1516] il 22 dicembre Leone X concede anco esso un breve [di esenzione dalle gabelle: questo breve, indirizzato ai fratelli Sforza e Vincenzo degli Oddi e datato 16 dicembre 1516, è tuttora conservato nell’archivio di famiglia] [...] Del 1377 fu lite fra la Città di Perugia et li figli di Angeluccio di Iacomo degli Oddi sopra certa colletta o gabella pretesa la [dalla?] Città di Perugia dal Comun di Laviano quale havevano data in appalto la Città ad un tal Petruccio Nuti di Perugia il quale non poté conseguire stante li privilegi concessi a detto luogo di Laviano degli Oddi per Dominum Bituricensem [...] [cc. 28-29]. A dì 20 maggio 1550 si trova scritta una lettera del seguente tenore [lettera del cardinale camerlengo alla tesoreria apostolica di Perugia, che conferma l’esenzione concessa ai degli Oddi, non trovata] [...] Inoltre anche se l’invia quattro ricevute delle spese fatte nella causa con la Camera per li processi, et altre scritture, che li

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serviranno bisognando per repertorio del fatto”. Sono presenti inoltre la copia autentica di un contratto di compravendita del 28 agosto 1466 stipulato da Leonello degli Oddi, che acquista da Francesco di Nicola di Tommaso dei nobili di Montemelino un terreno in vocabolo Laviano per 130 fiorini (cc. 8-9), la copia autentica del verbale della restituzione a Sforza e Vincenzo di Leonello degli Oddi dei terreni loro confiscati nell’ambito della riconciliazione con i Baglioni voluta da Giulio II (29 settembre 1506, cc. 10-11), le copie autentiche, realizzate nel XVI secolo, di alcune “Locationi fatte delli terreni et chiane perugine del Chiugi” dal 1276 al 1519 (cc. 12-21) e gli “Articuli a provare la immemorabile”, di mano di Angelo degli Oddi e scritti in occasione della causa del 1571-1576 (cc. 36-41).

Nel 1682, una sentenza del tesoriere generale della Camera Apostolica, mons. G.F. Negroni, effettivamente assegna al territorio di Perugia, delle diciassette località citate nell’editto del 1679, i soli castelli di Migliano, Paciano Vecchio, Antignolla e Schifanoia, e conferma che Laviano e altre dodici baronie si trovano fuori del territorio perugino (cc. 204-205); nel 1684, comunque, papa Innocenzo XI cede per dieci anni alla città di Perugia la facoltà di esigere i pesi dovuti alla Camera dalle tredici località escluse dalla sentenza; questa concessione viene poi prorogata di altri dieci anni da Innocenzo XII nel 1696.

Tra vari appelli e dilazioni, la protesta iniziata da Francesco, congiuntamente agli altri baroni e feudatari perugini, viene portata avanti, dopo la sua morte, dai suoi discendenti, il figlio Angelo (1654-1704) e il nipote Francesco (1680-1746), con i fratelli Carlo, Ludovico e G. Battista.

Solo nel 1714 si giunge infine a una composizione, sollecitata da papa Clemente XI con chirografo del 13 settembre 1713, tra la Reverenda Camera Apostolica e i baroni perugini, impegnandosi ogni feudatario a pagare alla R.C.A. un’annua rata convenuta, fatte salve le ragioni della città di Perugia, che si dichiara libera di proseguire la lite, se sarà in grado di addurre nuovi elementi a suo favore (cc. 262-293). Seguono le ricevute di alcuni pagamenti dei pesi camerali effettuati dai degli Oddi per il feudo di Laviano dal 1720 al 1750, come concordato tra la R.C.A. e i feudatari il 30 maggio 1714 (cc. 300-316).

238 20 giugno 1682 - 02 giugno 1706 ”Lettere di Beni Baronali n° XI” ”Lettere d’Interesse de Beni Baronali” Fascicolo di cc. 30 Quasi tutte le lettere sono inviate da Silvio Antonio Trasi (o Tassi?), che si occupa di seguire il negozio dei beni baronali in Roma per conto dei degli Oddi e degli altri feudatari coinvolti; molto probabilmente è lui il destinatario della documentazione inviata di cui al fascicolo precedente. Vi sono anche due lettere di Marco Antonio Ansidei (una delle quali è indirizzata a Tiberio Ranieri) e una lettera del governatore di Perugia Giacinto Filiberto Ferrerio dei principi di Masserano.

239 29 luglio 1707 - settembre 1748 ”Interesse con il Banco di S. Spirito nº XII” Fascicolo di cc. 33 Nel 1707 Francesco degli Oddi (1680-1746), per venire incontro alle richieste di denaro contante fattegli dallo zio Bartolomeo e dai fratelli Carlo e G. Battista, impegnati in incarichi militari a Brescia e a Venezia, si reca a Roma e cerca dapprima di vendere la collezione di medaglie antiche lasciatagli in eredità dal nonno Francesco degli Oddi senior (1623-1699), la quale però, fatta stimare da un esperto, risulta di scarso valore e non sufficiente a ricavare la somma necessaria. https://inventari.san.beniculturali.it/

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Pertanto, il 29 luglio 1707, Francesco vende con diritto di ricompra entro 2 anni al Banco di S. Spirito di Roma 3 e 64 centesimi di luoghi di monte, con i relativi interessi, al prezzo di 250 scudi, impegnando anche, per maggiore garanzia del Banco, la collezione di medaglie.

Non essendo però seguita l’attergazione dei detti luoghi di monte in favore del Banco di S. Spirito, perché nel 1712, per rientrare dal debito coi Ranieri, sono stati ceduti al conte Tiberio Ranieri (cfr. fasc. 228, “Interesse Ranieri n° I”), il credito del Banco rimane attivo finché, nel 1742, il Banco ottiene mandato esecutivo contro i degli Oddi per il pagamento del debito con gli interessi.

Il fascicolo contiene la corrispondenza di Francesco con i commendatori del Banco di S. Spirito mons. Pietro de Carolis (1732) e mons. Antonio Maria Pallavicini (1744-1745), copie del contratto di vendita cum pacto redimendi dei luoghi di monte e dell’ordine di pagamento con quietanza di Francesco degli Oddi, copie della perizia effettuata da un antiquario sulla collezione di medaglie, appunti. Dopo la morte di Francesco nel 1746, della pratica si occupano i suoi figli, assistiti dallo zio materno, mons. Filippo Amadei (1721-1775).

Così narra l’accaduto lo stesso Francesco degli Oddi in una delle “notizie”, indirizzate ai suoi figli, che premette ai fascicoli della parte di archivio da lui riordinata: “Per Notizia, e Ricordo. Sono per farvi noto, oh amatissimi figgli, che la mia prima gita a Roma fu nell’anno 1707, per varii interessi della nostra comune casa, né starò qui a ridirvi niuno de’ medesimi perché li trovereste annotati alli loro respettivi luoghi, ond’altro non vi dirò che trovandosi allora nostro Zio [Bartolomeo degli Oddi] a Brescia in qualità di Colonnello, e li due miei fratelli Conte Carlo e Conte Giovanni Battista a Venezia, uno per lasciare la carica di capitano, il secondo per assumerla come seguì, havendo a me richiesto denari per li loro viaggi, e per le spese, che li occorsero, io trovandomi in Roma impegnai al Banco di Santo Spirito tre Luoghi di Monti, come potrete qui vedere, con haver dato per sicurezza del banco un museo di medagglie d’argento e di metallo lasciate a me, in particolare, dal Conte Francesco Degli Oddi mio nonno, e perché gl’accennati Luoghi de Monte furono, come gli altri Luoghi della casa, dati al Signor Conte Tiberio Ranieri, è restato il banco sudetto spoggliato de’ medesimi, e però anche resta creditore di noi nella somma di scudi 250 con buona quantità di frutti come tutto apparisce dall’annessi foggli, e da una lettera originale di Monsignor De Carolis commendatore di Santo Spirito [qui a cc. 9-10], e però sarà necessario cercare il modo d’estinguere tal debito, sì che così vi esorto per esentarvi da ogni vessazione per tal causa, e vi auguro dal cielo tutto il maggior bene. Vostro Affezionatissimo e Amorosissimo Padre, Francesco Degli Oddi” (c. 1).

Sulla collezione di medaglie creata da Francesco degli Oddi senior (1623-1699), in particolare, in questo stesso fascicolo vi è un altro messaggio del nipote Francesco iunior ai figli del seguente tenore (cc. 2-3): “Per Notizia e Ricordo. Per rendervi anche fedelmente intesi dell’accquisto fatto delle medagglie di bronzo e d’argento dal Signor Conte Francesco Degli Oddi mio Nonno, vi dirò che egli trovatosi nella sua Vecchiaia affatto storpio dalla Podagra, che però molt’anni (senza dolore di sort’alcuna) lo tenne immobile trovatosi egli con molta capacità e con denari, che li prendeva dalle universali entrate della Casa, cominciò a comprarne quella quantità che giornalmente li capitava, cioè delle mediocri, cattive, e pessime come dall’annesso fogglio [cc. 4-5] potrete comprendere. Dopo portatele io medesimo a Roma per volerle vendere non trovai di esse che un bassissimo prezzo, come qui potrete desumere, e perciò sopraggiunta l’urgenza di certi denari furono da me presi ad interesse dal Banco di Santo Spirito, dove nel tesoro esistono (anche di presente) le accennate medagglie, delle quali https://inventari.san.beniculturali.it/

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vedrete qual somma di contanti ne fosse trovata, e potrete sapere la qualità loro, assicurandovi che il Signor Conte, che ne fu il compratore (per la sua poca pratica) le paghò, in più volte, qualche miggliaro di scudi, essendo anche stato ingannato, ben spesso, dalli Venditori, così vi assicuro seriamente, in atto d’esortarvi a non haver diletto di cose simili, e Vi saluto. Vostro Paternissimo [?] et Affezionatissimo Padre, Francesco Degli Oddi”.

240 30 gennaio 1712 - 15 luglio 1744 ”Interesse Foscoli nº XIII” Fascicolo di cc. 49 Il fascicolo contiene prevalentemente appunti, ricordi e notizie annotati da Francesco degli Oddi (1680-1746), nonché copie di sentenze, memoriali e documenti datati fra il 1712 e il 1735, corrispondenza.

L’oggetto della pratica è chiarito dallo stesso Francesco degli Oddi in una delle “notizie” (la n. 43: “Varie Notizie d’Istrumenti per liberare la Casa Degl’Oddi da sborsare alli Padri Gesuiti il costo d’un pezzo di terra già vendutole, proveniente da Carlo Foscoli”), indirizzate ai suoi figli, che premette ai fascicoli della parte di archivio da lui riordinata: “Per Notizia, e Ricordo. Li qui annessi ricordi d’istrumenti, et altre notizie inserte da me raccolte, in più, e diverse volte, potranno a voi servire per rendervi, forse, esenti dal pagare una piccola somma di denari a questi Padri Gesuiti, alli quali (havendo io già cavato di mano un piccolo pezzo di terra a Carlo Foscoli, debitore della nostra casa) vendei già il medesimo pezzo di terra per scudi 40 in circa, e promessale l’evizzione, convien mantenerla; onde havendo li suddetti Padri Gesuiti riceute molestie dal Monastero, e Monache di San Tomaso, creditrici anteriori del suddetto Foscoli, intentarono li Padri giudizio contro la nostra casa con le ragioni d’essere da noi liberati, e rilevati indenni, per l’obbligo fattole nella medesima vendita. Ma ritenendo però anche fin al presente giorno 15 Luglio 1744 per anche presso di loro il detto terreno, non si è fin qui dato loro cosa alcuna. Ma se in appresso ne venissero effettivamente spoggliati, o privati, converrà certamente soccombere al danno di pagare il già detto pezzo di terra vendutole, poi fare ogni sforzo possibile di rivalersene dagl’altri possessori posteriori degl’effetti del suddetto Carlo Foscoli, quale (in vita sua) fece infiniti imbroggli, di vendite, alienazioni, et altro, con sicurtà altrui a suoi debiti. E però farete, replico, sforzo di rivalervene in qualche modo, servendovi dell’annesse notizie, quali, benché confuse, potran darvi de’ lumi, essendo intricate in ciò molte persone, fra le quali il monastero e Monache ancora di Sant’Agnese, et altri. Sì che fate ogni più possibile diligenza di non perdere, se bene l’obbligo nostro dell’evizzione suddetta è incontrastabile, e però vi serva d’avviso, e di notizia, nel mentre che per rendervi informati del seguito vi ho posto in carta le presenti due righe, in tempo d’augurarvi ogn[i] più vero bene. Vostro Affezionatissimo e Amorosissimo Padre, Conte Francesco Degl’Oddi. Perugia, di Casa 15 Lugglio 1744” (c. 2).

La fascetta cartacea che tiene uniti i documenti presenta un’etichetta (“Interesse Foscoli n° XIII”) di mano di Angelo degli Oddi (1730-1794), figlio di Francesco, cui si deve probabilmente l’assetto definitivo della serie degli “Interessi”, impostata dal padre. Originariamente infatti la nota n. 43 (vedi sopra) era stata inclusa da Francesco negli “Interessi di Casa” (Mazzo II), e il fascicolo sull’”Interesse Foscoli” aveva il numero 7. L’annotazione posteriore sulla fascetta (“con varie notizie d’Istromenti”) è di Angelo degli Oddi iunior (1814-1871).

241 1619 - 04 settembre 1744 ”Interesse Soderini nº XIV” ”Cose vecchie, et Interessi con la Casa Soderini, hora per la Casa Degl’Oddi, erede” Fascicolo di cc. 176 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Come suggerisce l’annotazione di Francesco degli Oddi (1680-1746), “Cose vecchie, et Interessi con la Casa Soderini, hora per la Casa Degl’Oddi, erede” (c. 176v), in questo fascicolo sono riunite, senza un ordine apparente, carte “vecchie” relative ai rapporti con la famiglia Soderini, imparentata con i degli Oddi a seguito del matrimonio fra Angelo degli Oddi (1602- 1647) e Margherita Soderini (1604-1642) nel 1620.

Alle cc. 1-15 si trovano le bozze, l’originale sottoscritto e varie copie semplici dei capitoli matrimoniali stipulati fra Angelo degli Oddi da una parte e Alfonso Soderini e suo figlio Nicola (padre e fratello di Margherita Soderini) dall’altra, e la copia semplice della rinuncia di Margherita all’eredità paterna.

Alle cc. 16-57 lite tra Angelo degli Oddi e il cognato Nicola Soderini per il pagamento della dote di Margherita.

Alle cc. 58-86 cessione da parte di Alfonso Soderini di una rata del censo in sorte di scudi 8000, imposto nel 1581 da Massimo de’ Massimi a favore di Antonina Mattei, prima moglie di Alfonso, e da lui ereditato, al genero Angelo degli Oddi nel 1620, con promessa di riscuoterne i frutti a partire dal 1630. Per il pagamento del canone annuo di scudi 87,6 Pietro de’ Massimi cede a Francesco e Antonio degli Oddi, alla moglie di Francesco, Artemisia Bontempi, e ai loro figli Angelo, Cesare e Fabrizio ed eventuali altri nascituri gli affitti di varie case e botteghe situate in Roma (cc. 81-86; s.d., post 1658).

Alle cc. 87-176 vendita della baronia di Coll’Alto e di altri castelli di Nicola Soderini disposta dalla Congregazione dei Baroni, acquistata per scudi 102.000 dal cardinale Francesco Barberini, che si impegna a pagare la tal somma ai creditori del Soderini; il cardinale Barberini impone un censo attivo di 24863 scudi a favore dei Soderini, ceduto poi in parte ai degli Oddi per il pagamento della dote di Margherita Soderini e da questi rivenduto nel 1681 a Gio. Antonio Bigazzini: alle cc. 89-94 appunti e ricordi di Francesco degli Oddi (dall’aspetto esteriore, è possibile che facessero in origine parte del registro “Stato della Casa. Libro dello Stato, e posto nel quale trovai la Casa nella Morte di mio Padre, che fù adì 25 Marzo 1647”, cfr. Corrispondenza, o di altro registro simile) e del suo nipote omonimo, Francesco degli Oddi (1680-1746). Su questa questione in particolare quest’ultimo si sofferma più volte nelle sue note esplicative alla parte dell’archivio da lui riordinata (cfr. “Interessi di Casa”, nn. 40 e 42). Alle cc. 116-161 lite avviata da Angelo degli Oddi e proseguita dal figlio Francesco contro Bernardino Tedesco ebreo, per il pagamento di scudi 10.493 in tanti luoghi di monte da lui ricevuti per la vendita della baronia, che spetterebbero invece ai degli Oddi in quanto il loro credito è precedente.

Sull’eredità Soderini cfr. anche il fascicolo n. 301, “Luoghi di Monti di Genova nº XL”.

”Interesse Arrigucci nº XV”

Per “Interesse Arrigucci” si intende la documentazione relativa alle tre sorelle Maria Francesca, Angela e Marianna Arrigucci, nate dal primo matrimonio di Lavinia degli Oddi (1684-1758) con Diomede Arrigucci, morto nel 1716. Dopo il secondo matrimonio della madre con Girolamo Carminati (1720), le tre ragazze sono affidate alla tutela della nonna Cintia Catenucci degli Oddi e dei loro zii materni.

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Fra le carte, riunite insieme in due mazzi chiusi da fascette con le etichette “Interesse Arrigucci n° XV” e “Posizione Arrigucci” (quest’ultima non originale ma del XIX secolo), sono stati individuati i fascicoli relativi alla divisione dell’eredità paterna fra le tre sorelle e agli accordi matrimoniali stipulati dai parenti.

Sulle sorelle Arrigucci, cfr. anche il registro di lettere al loro zio Ludovico degli Oddi (1683-1726) intitolato “Carminati” (reg. n. 29).

242 14 marzo 1721 ”Copia de’ Capitoli Matrimoniali del Signor Fabrizio Ansidei e Signora Francesca Arigucci per li loro stabiliti sponsali nel 22 Aprile 1721” Fascicolo di cc. 2 Copia semplice dei capitoli matrimoniali sottoscritti dalla futura sposa, dal padre dello sposo, dalla madre e dal patrigno della sposa e dagli zii Francesco e Longaro il 14 marzo 1721. L’originale fu consegnato a Maria Francesca dallo zio Francesco degli Oddi (1680-1746) in data 27 aprile 1725, come risulta dalla ricevuta autografa della ragazza in calce.

243 s.d. [circa 1724] Divisione dell’eredità paterna fra le sorelle Arrigucci Fascicolo di cc. 17 Contiene appunti, calcoli e stime dell’eredità in beni immobili, mobili e crediti. Quasi tutte le carte sono di mano di Carlo degli Oddi (1682-1762), zio delle sorelle Arrigucci.

244 24 giugno 1724 - [1727] Capitoli matrimoniali fra Angela Arrigucci e Antonio Cesarei e permuta di terreni fra Marianna Arrigucci e Giulio Cesarei Fascicolo di cc. 39 Nella divisione dell’eredità del padre fra le tre sorelle, mentre a Maria Francesca spetta l’intera tenuta di Ajale, la tenuta di Agello viene suddivisa fra Angela e Marianna. Al momento della stipulazione dei capitoli matrimoniali fra Angela e Antonio Cesarei (1724), il padre di questi, Giulio Cesarei, suggerisce di assegnare in dote alla futura nuora l’intera tenuta di Agello, confinante con alcuni suoi terreni, offrendo in permuta alla sorella ancora nubile, Marianna, per la sua parte, la tenuta di Palazzi. Poiché quest’ultima è di valore superiore alla porzione di Agello ceduta da Marianna, il sopravanzo viene compensato in parte con altri terreni spettanti alla sorella minore, e in parte con una somma di denaro da prendersi annualmente dalle rendite della tenuta di Palazzi, di cui i degli Oddi devono rendere conto. Questo fascicolo contiene dunque le bozze dei capitoli matrimoniali per le nozze Arrigucci- Cesarei (cc. 1-4), le stime di periti degli immobili e dei beni della tenuta di Palazzi (cc. 7-17), la “Minuta dell’Istromento della Permuta della Tenuta de Palazzi appartenente al Signor Conte Giulio Cesarei colli Beni spettanti alla Signora Contessa Maria Anna Arrigucci” (cc. 20-39), e altro.

245 27 agosto 1725 - 19 luglio 1735 Amministrazione della tenuta di Palazzi Fascicolo di cc. 65 La tenuta di Palazzi, ceduta in permuta da Giulio Cesarei a Marianna Arrigucci e amministrata dalla sua tutrice, Cintia Catenucci degli Oddi (ma le scritture sono di mano del figlio di lei, Carlo degli Oddi), viene affidata al fattore Angelo Vita fino al giugno 1727; quindi, il 27 giugno 1727, la tenuta viene affittata per tre anni a Lorenzo del quondam Costanzo, oste dell’Osteria del Colle. https://inventari.san.beniculturali.it/

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Nel 1729 Marianna Arrigucci sposa Giuseppe Bourbon di Sorbello, per cui l’amministrazione della tenuta non è più affidata ai degli Oddi e in archivio non è più presente documentazione al riguardo.

Sono qui presenti note di spese, note del bestiame, un registro di entrate e uscite in prodotti agricoli e bestiame e in denaro per gli anni 1725-1726 e un registro di entrate e uscite del 1727- 1728, appunti e minute, stime di periti.

Registro di entrate e uscite della tenuta di Palazzi 1725 - 1726 Registro , cc. 13 Contiene i quantitativi di derrate e bestiame ricavati da ciascun podere, ricavi per le vendite del bestiame, le entrate e le spese in denaro.

”Libro de Conti del Entrata de Palazzi fatto adì primo Giugno 1727” 01 settembre 1726 - 10 luglio 1728 Registro , cc. 10 Compilato da Carlo degli Oddi, contiene le entrate per gli affitti della tenuta, della casa e della rimessa per le carrozze, le note del bestiame e i pagamenti effettuati.

246 s.d. [1729] Bozza dei capitoli matrimoniali fra Marianna Arrigucci e Giuseppe Bourbon di Sorbello Fascicolo di cc. 2

247 29 maggio 1733 - 28 dicembre 1737 ”Interessi di Catterina Caffarelli con Simone Dominici” Fascicolo di cc. 16 Caterina Caffarelli dà in affitto a Simone Dominici alcuni terreni ad Agello: il fascicolo contiene ricevute dei pagamenti del canone d’affitto, corrispondenza tra i due, perizie per i danni della grandine. Non è chiaro perché questo fascicolo si trovi nell’archivio degli Oddi, anche se il titolo è di mano di Francesco Battistini, “computista” e segretario di Angelo degli Oddi: Agello era una proprietà dell’eredità Arrigucci, e i terreni di proprietà di C. Caffarelli confinano con quelli dei conti Cesarei, per cui è stato inserito in “Interesse Arrigucci nº XV”.

248 25 giugno 1632 - 17 agosto 1632, seconda metà XVIII sec. ”Interesse Ghiberti nº XIX” Fascicolo di cc. 43 Contiene l’istanza (non datata, ma seconda metà del XVIII secolo) presentata da Ludovico Sensi e fratelli agli eredi di Angelo degli Oddi (1602-1647), per il pagamento dei frutti di un censo da lui imposto nel 1632 a favore dei fratelli Ghiberti con la sicurtà di mons. Francesco Vitelli e altri (cc. 1-2); i degli Oddi cercano però di dimostrare che il censo Ghiberti fosse in effetti a favore di mons. Vitelli e che Angelo avesse fatto solo da prestanome, come scrive Ludovico degli Oddi (1731-1800) in un appunto intitolato “Riflessioni necessarie per provare la totale estinzione del Censo Ghiberti per il quale sono oggi insorti li Signori Sensi per la somma di scudi 400” (cc. 3-4): “Primieramente si tien per certo che detto Censo in sorte scudi 1500 fosse creato per Monsignore Francesco Vitelli, avendo auto il Conte Angelo Degll’Oddi il puro nome in quel contratto come si è riconosciuto in Roma in un istrumento che dice “Il Conte Pietro https://inventari.san.beniculturali.it/

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Salvi di Tolentino accedé per sicurtà in questo Censo come Procuratore di Monsignore Francesco Vitelli”, ed in fine dell’Istrumento inerendo al suo mandato di Procura dichiarò che questo Censo era stato imposto a favore di detto Monsignore, e che il Signor Conte Angelo Degll’Oddi aveva auto in quello il puro nome, onde confessò che il denaro già era colato [?] in sue mani, e promise come Procuratore suddetto che il detto Censo dentro cinque anni sarebbe stato estinto. Ciò posto con ogni ragione può credersi la totale estinzione per quella regola legale ex lapsu longissimi temporis Census extinctio presumitur, iuncta maxime promissione extinguendi. Rot. dec. 63 n. 19 cor. Bich.”. Contiene inoltre le copie semplici dei mandati di procura dei fideiussori Giovanni Domenico Fabbri, Giovanni Francesco Vitelli, Alessandro Vitelli, Francesco Vitelli, Cristoforo Giorgi e Scipione Burelli a Pietro Salvi di Tolentino e di Angelo degli Oddi e Pietro Antonio Ramazzani a Francesco Santini.

249 19 settembre 1721 - 1723 ”Interesse Sansoni nº XXIV” Fascicolo di cc. 5 Contiene due lettere del 1721 dell’avv. Flavio Mariani [?] a Vincenzo Sansoni e la nota spese di un avvocato (manca il nome) per le funzioni nella causa Vincenzo Sansoni vs Bartolomeo, Francesco e altri degli Oddi, terminata nel marzo 1723. Vincenzo Sansoni aveva sposato nel 1686 Gertrude degli Oddi (1666-1719), una delle figlie di Francesco degli Oddi (1623-1699). La causa verte sul mancato pagamento della sorte e dei frutti della dote promessa. A c. 5v la nota archivistica “Lettere del Signor Vincenzo Sansoni, riviste, e non inventariate”. Su questa lite cfr. anche, in “Interessi di Casa”, il fasc. n. 279, “N. 60. Notizia dell’interesse di Casa degli Oddi col signor Vincenzo Sansoni”.

”Interessi di Casa” nn. XXV-XXVI

Per “Interessi di Casa” si intende una selezione di atti e documenti effettuata da Francesco degli Oddi (1680-1746) fra quelli presenti nell’archivio di famiglia da lui ritenuti più importanti o più utili (soprattutto in vista di eventuali liti o cause) e da conoscersi dai suoi figli ed eredi, come egli stesso spiega nella prima delle “lettere familiari” (così le chiama) ai suoi figli, datata “Perugia, di Casa, 15 Aprile 1732”, che può servire da introduzione al contenuto di questa sottoserie.

”Per Notizia, e Ricordo. Amatissimi figgli, Già che il Signore Iddio ha voluto, oh Amatissimi miei figgli, che io mi sia accasato nell’età mia d’anni quarantasette dopo d’haver veduto che il Conte Carlo mio fratello era privo di successione, dopo sedici anni di suo matrimonio, stimo necessità dirvi qualche cosa sopra li comuni interessi della nostra casa, li di cui avvenimenti sono stati tali, e tanti, che sarà impossibile a ridirli, né pure nella minima parte e particolarmente dalla mia ignoranza, che astretta dal desiderio di darvi qualche lume delle cose nostre proprie lo farà di buon cuore, ma con tutta rozzezza di parole e di frasi, ma non dovendo leggere che voi soli soli quest’abbozzi (persuasi già del mio poco sapere) li pongo sotto gl’occhi di voi figgli in forma di lettere familiari. Vi dirò

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dunque, in appresso, quello potrà dettarmi la fatiga fatta per indagare le notizie degl’interessi e contratti seguiti con molte persone, acciò (sapendoli) potiate preservare quel poco capitale rimastovi, et all’occasioni di liti, che potessero insorgere, vi possiate difendere, non havendo io poco fatigato e stentato ad accquistare le notizie, che vi esporrò rozzamente in Carta, quali almeno vi esenteranno dalla briga di cercarle, ed esortandovi nuovamente a compatire la rozzezza delle parole, e delle frasi, vi auguro in primo luogo più fortuna della mia, e dal Signore Iddio celesti benedizioni. Perugia, di Casa, 15 Aprile 1732. Affettuosissimo e Amorosissimo Padre, Francesco Degli Oddi”.

La composizione di queste “lettere familiari”, che si trovano anche in altre parti dell’archivio (alcune note vennero infatti spostate dalla loro originale collocazione in epoche successive dai discendenti di Francesco, in particolare gli interventi che è possibile individuare con più chiarezza sono quelli del figlio Angelo e del pronipote, anche lui di nome Angelo), e di conseguenza il lavoro di selezione e ricondizionamento della documentazione, tennero impegnato il conte Francesco per vari anni, e non è chiaro se l’opera sia stata portata a compimento o se la morte di Francesco, il 4 febbraio 1746, l’abbia interrotta: la lettera con la data più recente è la n. 43, ora allegata al fascicolo “Interesse Foscoli nº XIII”, del 15 luglio 1744 (ma molte lettere sono senza data).

I documenti scelti sono di natura diversa, senza che sia possibile individuare un criterio chiaro di selezione: vi si trovano contratti di compravendite, permute, testamenti, privilegi e concessioni papali, e altro. Le persone e gli eventi citati sono spesso gli stessi dei fascicoli degli “Interessi”.

Le lettere ai figli (principalmente i due maggiori, Angelo [1730-1794] e Ludovico [1731- 1800], all’epoca ancora bambini) fungono spesso da “commento” (condito di riflessioni personali, consigli, ammonimenti, ma anche di espressioni affettuose) e forniscono l’interpretazione di Francesco del documento che vi è allegato, e inoltre lo proteggono a mo’ di “camicia”. In vari casi comunque è presente solo il documento e non vi è alcuna lettera, solo la camicia cartacea col titolo di mano di Francesco (e altre volte l’atto non si è conservato ed è rimasta solo la lettera di accompagnamento).

La numerazione progressiva dei documenti (da 1 a 77, alcuni risultano mancanti), e anche il titolo “Interessi di Casa”, sono opera di Angelo degli Oddi, o comunque posteriori alla morte di Francesco: l’Indice delle Scritture contenute nel Mazzo intitolato Interessi di Casa è infatti di mano di Faustina Amadei, moglie di Francesco, e vi si trovano anche scritture posteriori alla morte di quest’ultimo.

Le scritture contenute in “Interessi di Casa” erano originariamente divise in due gruppi (Mazzo I e Mazzo II), probabilmente per semplici ragioni pratiche, poiché i documenti https://inventari.san.beniculturali.it/

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sono analoghi, da cui la presenza di due etichette distinte con i numeri XXV e XXVI.

250 s.d. [post 1746] ”Indice delle Scritture contenute nel Mazzo intitolato Interessi di Casa” Fascicolo di cc. 8 La mano che redige l’elenco è quella di Faustina Amadei (1706-1779), moglie di Francesco, mentre forse fu il figlio Angelo (1730-1794) a numerare e a raggruppare i documenti e ad apporre al fascicolo il titolo di “Interessi di Casa”, presumibilmente dopo la morte del padre (avvenuta nel 1746, quando Angelo aveva sedici anni).

L’elenco, che si trascrive integralmente più sotto, comprende 77 unità, ma di queste molte non sono state rinvenute; i numeri 70-77 sono integrazioni posteriori alla morte di Francesco, ma sembra che questo metodo di ordinamento non sia stato proseguito a lungo.

All’interno degli “Interessi di Casa” si trovavano o si trovano tuttora contratti (in originale o in copia) di varia natura: testamenti, acquisti di terreni, permute, mandati di procura, quietanze, contratti dotali, inventari, rinunce all’eredità, privilegi e concessioni, ma anche notizie varie attorno al beneficio dei SS. Vito e Modesto di Laviano e all’erezione di una cappella nella Chiesa Nuova di Perugia.

”Mazzo I, Scansia 11 [?]

N. 1. Copia di quietanza fatta dal signor Raffaele Crispolti a favore del signor conte Francesco degli Oddi di scudi 5500. [manca] N. 2. Copia del testamento della signora contessa Maria degli Oddi Crispolti. [manca] N. 3. Foglio di transazione fatta dalli signori conti Francesco, Carlo e Gio. Battista degli Oddi il dì 22 Agosto 1736. [manca] N. 4. Copie due simili del testamento e codicillo fatti dalla signora contessa Cintia Catenucci degli Oddi. [manca] N. 5. Fogli originali per il baratto delli terreni alla Contea di Laviano con li signori conti Ranieri. N. 6. Varie notizie e scritture intorno al benefizio semplice eretto nella contea di Laviano sotto il titolo dei SS. Vito e Modesto. N. 7. Notizie di alcuni interessi fra la casa dei signori degli Oddi e casa Bigazzini. N. 8. Ricordo di sicurtà di scudi 300 fatta dal signor conte Francesco Degli Oddi seniore a favore dei signori Ludovico e Tiberio Meniconi. N. 9. Ricordo di alcuni beni donati al signore Conte Angiolo degli Oddi da Perla Eleni da Passignano. N. 10. Compra di una casa fatta dalli signori Battisti. [manca] N. 11. Ricordo di alcuni beni di Lisciano dati al Monastero delle Povere. N. 12. Mandato di procura fatto dalla signora Giulia vedova del cavalier Bentivoglio Bentivogli in persona del signore Carlo Baglioni. N. 13. Ricognizione di buona fede fatta dal signore Conte Francesco degl’Oddi a favore de’ Padri di S. Maria Nova. [questa unità si trova ora in “Recognizioni di Buona Fede n. 42”, fasc. n. 452] N. 14. Aditione di eredità fatta dal signor conte Francesco degli Oddi di monsignor Antonio suo fratello col suo inventario. N. 15. Aditione d’eredità con l’inventario fatta dalli signori conti Tiberio e Francesco degli Oddi del signore Annibale passato alla Religione de Minori Osservanti. [questa unità si trova ora in “Addizioni di Eredità nº XXIII”, fasc. n. 302] https://inventari.san.beniculturali.it/

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N. 16. Nota della divisione dei debiti fatta fra il signor conte Francesco e conte Antonio degli Oddi. [manca] N. 17. Notizia di alcuni luoghi di monti di casa Catenucci. N. 18. Copia del testamento del signor Pierantonio Ramazzani. N. 19. Instrumento di vendita di alcuni terreni fatta dal signor conte Angelo degli Oddi al signor Orazio Crispolti. N. 20. Ricognizione di buona fede fatta dal Signor Conte Francesco degli Oddi a favore del signor Conte Antonio per conto di un censo imposto dal suddetto signor conte Antonio. [questa unità si trova ora in “Recognizioni di Buona Fede n. 42”, fasc. n. 453] N. 21. Mandato di procura fatto dalli signori conti Francesco e Antonio degli Oddi. [manca] N. 22. Istrumento di quietanza fatta dalli signori della Cornia a favore del signor conte Antonio degli Oddi. N. 23. Mandato dell’A.C. a favore del signor conte Francesco degli Oddi seniore contro gli effetti e beni del signor Tiberio Meniconi. [manca] N. 24. Instrumento di vendita di una rata di censo fatta da Gio. Francesco Nicolai alla signora Angiola Ansidei. [manca] N. 25. Testamento del signor abate Fabrizio degli Oddi 1711. N. 26. Testamento del signor Conte Angelo seniore degl’Oddi fatto li 24 Agosto 1646 facendo con esso testamento fideicommisso per li suoi successori. N. 27. Scritture intorno alla lite fatta per i beni di Città della Pieve liberati dall’acqua delle Chiane. [manca] N. 28. Testamento del signor Conte Sforza degli Oddi. [manca] N. 29. Testamento della signora Lavinia Boncambi già moglie del signor conte Francesco degli Oddi seniore. [manca] N. 30. Notizia d’alcuni interessi con la Casa Cantagallina. N. 31. Consenso del signor Conte Bartolomeo degli Oddi di vendere li luoghi di monte di Roma al signor conte Tiberio Ranieri. [manca] N. 32. Instrumento dotale della signora Giustina Patrizi moglie del signor conte Carlo degli Oddi. N. 33. Foglio assai necessario contenente un interesse fittizio ed estinto tra la casa degli Oddi e signori Donnini. [manca] N. 34. Prima compra del luogo detto Monte Bello. [manca] N. 35. Transazione o sia accordo fra li signori supperiori della Sapienza Nuova e li coloni di S. Arcangelo. [manca] N. 36. Instrumento di compra del sito contiguo alla casa dei signori conti degli Oddi fatta dalli Padri Scalzi. N. 37. Compra dell’Osteria di Pantalla. [manca] N. 38. Acquisto di molti prati camerali contigui alla contea di Laviano. [manca] N. 39. Inventario d’alcuni quadri acquistati dal signor conte Francesco seniore degli Oddi. [manca] N. 40. Instrumento di vendita fatta dalla casa degli Oddi del censo contro la casa Barberini al conte Gio. Antonio Bigazzini.

Mazzo II Scansia n. 17 Interessi di Casa.

N. 41. Notizie per i luoghi di monti di Genova per i signori conti degli Oddi. [cfr. anche fasc. n. 241, “Interesse Soderini nº XIV”, e fasc. n. 301, “Luoghi di Monti di Genova nº XL”] N. 42. Vendita d’un censo attivo di scudi 7100 di casa Degli Oddi contro i signori Barberini di Roma. N. 43. Notizie d’instrumenti per liberare la casa degli Oddi dalle molestie dei padri gesuiti per un https://inventari.san.beniculturali.it/

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pezzo di terra vendutole e proveniente da Carlo Foscoli. [questa unità si trova ora nel fasc. n. 240, “Interesse Foscoli nº XIII”] N. 44. Acquisto d’un pezzo di terra al Mojano per farvi un’osteria per esitarvi [?] le grascie. [manca] N. 45. Interesse della casa degli Oddi con il signor canonico Ludovico Aureli e sua famiglia. [manca] N. 46. Vendita fatta dalla casa degli Oddi alli padri gesuiti del podere a S. Martino in Colle. [questa unità si trova ora nel “Repertorio” ottocentesco di Angelo degli Oddi, al n. 5] N. 47. Acquisto d’una casa alle Tavernelle poi data in dote alla signora contessa Lavinia per scudi 300. [manca] N. 48. Compra della casetta di Pozzuolo. [manca] N. 49. Debiti della Casa Degli Oddi accollatisi dal signor Bernardino Patrizi (per la dote della signora Giustina sua sorella mogglie del signor conte Carlo degli Oddi l’anno 1712). N. 50. Multiplico con luoghi di monti eretto in Roma (l’anno 1673). N. 51. Ricordo di luoghi di monti di Roma che godeva il signor marchese Cesare degli Oddi ricuperati li 6 marzo 1713. N. 52. Aggiustamento della signora Settimia degl’Oddi (mogglie del signor Pier Antonio Ramazzani) con il signor Conte Angelo seniore degl’Oddi suo fratello per il legato fatto già dalla signora Lavinia Boncambi loro comune madre. N. 53. Notizie ed acquisto delli tre poderi di Colle Longo, ed estinzione annessa di vari debiti. [manca] N. 54. Concessione di papa Clemente XII per il trasporto del grano dal territorio di Città della Pieve in ogni altro luogo. N. 55. Ricordo di vendita e compra del podere delle Fornaci nel territorio di Città della Pieve dal signor Bastiano Paracciani. [manca] N. 56. Notizie di vari debiti dei signori Degli Oddi vecchi. N. 57. Due istromenti pubblici stipolati da Casa degli Oddi con l’Appaltatore generale del tabacco per la contea di Laviano. [manca] N. 58. Erezzione [sic] della Cappella alla Chiesa Nuova. N. 59. Notizie della dote data alla signora Margherita degli Oddi maritata al signor Ottaviano Aureli. [manca] N. 60. Notizia dell’interesse di Casa degli Oddi col signor Vincenzo Sansoni. [cfr. anche fasc. n. 249, “Interesse Sansoni nº XXIV”] N. 61. Notizia de’ pochi terreni di Monte Tezio spettanti a Casa degli Oddi. [manca] N. 62. Ricordo della dote data alla signora contessa Lavinia degli Oddi. [manca] N. 63. Notizia della rinunzia fatta dalla signora Lavinia degli Oddi, a favore del signor conte Francesco e conte Antonio degli Oddi. [questa unità si trova ora in “Rinunzie diverse nº XXXI”, fasc. n. 345] N. 64. Renunzie delle due sorelle degl’Oddi [Teresa e Francesca] allora che si monacarono nel monastero di San Pavolo, l’anno 1678. [questa unità si trova ora in “Rinunzie diverse nº XXXI”, fasc. n. 347] N. 65. Notizie circa il canale delle Chiane nel territorio di Città della Pieve. N. 66. Sicurtà fatta dall’arciprete conte Antonio [sic, forse Ludovico?] degli Oddi a favore de’ signori Goga 21 novembre 1711. [manca] N. 67. Debiti estinti dalla casa degli Oddi con il retratto dei tre poderi di Colle Longo. N. 68. Inventario delle robe ritrovate dal signor conte Angiolo seniore degli Oddi alla signora Lavinia Boncambi sua madre. N. 69. Privilegio per li 12 figli ottenuto già dal signor conte Francesco seniore degli Oddi. N. 70. Ricordi distinti in n. 6 lettere lasciati dal signor conte Francesco iuniore degli Oddi circa https://inventari.san.beniculturali.it/

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gl’interessi di Casa. N. 71. Foglio in forma pubblica e notizie intorno alla Casa che il signor conte Francesco iuniore comprò da Domenico Billi e donna Teresa Coppini sua moglie. N. 72. Debiti creati dall’anno 1713 in qua con alcune alienazioni seguite. N. 73. Sentenza contro la venerabile Compagnia del Crocifisso. [manca] N. 74. Istromento di divisione fatta l’anno 1740 fatta dai tre signori fratelli conti Francesco, Carlo e Giambattista degli Oddi. N. 75. Pretensioni del signor conte Gio. Battista degli Oddi contro il sig. conte Carlo suo fratello. N. 76. Istromento di compra d’una casetta posta in questa Città Porta S. Susanna parrocchia S. Stefano propria di Domenico e Chiara Bertucci coniugi, fatta dalla signora contessa Faustina Amadei degli Oddi come madre tutrice con copia annessa di due fogli sottoscritti di pugno del fu signor conte Francesco in favore de’ suddetti coniugi Bertucci. N. 77. Istromento di vendita d’una casa posta in Città della Pieve contigua all’altra casa propria de’ conti degli [Oddi] per scudi 300 rogito di Giuseppe Cecchetti notaio di detta Città il dì 9 novembre 1747.”

251 15 aprile 1732 Lettera di Francesco degli Oddi ai figli Lettera di cc. 2 Per il testo di questa lettera cfr. la descrizione della sottoserie “Interessi di Casa nn. XXV-XXVI”.

252 s.d. [1732?] ”N. 5. Fogli originali per il baratto delli terreni alla Contea di Laviano con li signori conti Ranieri” Lettera di cc. 2 Manca il contratto originale, che pure, visto il titolo, doveva essere presente, ed è rimasta solo la lettera di Francesco degli Oddi che ne illustra il contenuto.

”Per Notizia, e Ricordo. Vi sia noto, oh figgli, che il Signor Ottaviano Aureli, tutore della Signora Cintia Catenucci di lui Nepote, comprò (per la medesima) dalla Casa Degl’Oddi nell’anno 1673 tre poderi nelle pertinenze di Pacciano, in vocabolo Colle Longo per scudi 10000, con havervi il tutore impiegato luoghi 99 di diversi Monti ereditati già dalli suoi Antenati (come havrete veduto in altre Carte). E sì come accadde di far comodo alla Contea di Laviano con prendere altri terreni dalli Signori Conti Ranieri, la suddetta Signora Contessa Cintia mia Madre (per mia mediazione che indussi li suddetti Signori Conti Ranieri di darli a noi, in baratto de’ terreni suddetti di Colle Longo) vendé questi beni a mede[si]mi Signori per Istrumento rogato dal Notaro Giovanni Maria Randini li 4 Agosto 1704, ma poi con altr’Istrumento si effettuò l’accennata permuta, e ciò seguì con tal giro per cagione di far compra addattata al bisogno, et al genio de Signori Ranieri, che diedero li accennati loro terreni di Laviano, che havendo fatta perfettissima unione di case e terre tante che erano nel centro della tenuta, hanno arrecato grand’utile, e comodo alla nostra famigglia, che certamente dovrà gradire tall’unione, e in tanto si rese l’equivalente alla Signora Contessa Cintia per rogito del suddetto Randini li 11 Novembre 1705 come troverete altrove notato, e Iddio vi prosperi. Vostro Affezionatissimo e Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”.

253 23 luglio 1541 - 07 dicembre 1786 ”N. 6. Varie notizie e scritture intorno al benefizio semplice eretto nella contea di Laviano

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sotto il titolo dei SS. Vito e Modesto” Fascicolo di cc. 82 Un primo gruppo di documenti (cc. 1-31) è stato presumibilmente selezionato da Francesco degli Oddi: comprende originali e copie di atti riguardanti il beneficio semplice dei SS. Vito e Modesto di Laviano, giuspatronato attivo della famiglia degli Oddi. A c. 6 copia semplice di un legato contenuto nel testamento di Sforza degli Oddi (stabilisce che il rettore del beneficio dei SS. Vito e Modesto debba versare una parte dei frutti al convento di S. Francesco di Perugia, in cambio della celebrazione di messe per l’anima del testatore e dei suoi familiari nella cappella posta in S. Francesco), nomine di vari rettori da parte di membri della famiglia degli Oddi, “Discorso circa il benefitio di Laviano” (cc. 25-26; appunti, forse di mano di Francesco degli Oddi [1623-1699], con una sommaria storia del beneficio), dichiarazione giurata di due testimoni affermanti che Francesco degli Oddi (1680-1746) è il figlio primogenito del fu Angelo degli Oddi (cc. 29-30). Contiene anche (cc. 2-5) originale e copia semplice della concessione fatta il 23 luglio 1541 da Sforza degli Oddi ad Angelica Baldaxaris Toti dell’usufrutto sua vita natural durante dei beni della chiesa di S. Biagio in località Badia S. Cristoforo, nel Chiusi, col consenso del rettore d. Francesco del q. Gentile Baldeschi, con l’accordo che alla morte di Angelica i suoi beni del Chiusi passeranno ad Aurelio del q. Gentile Baldeschi e ai suoi discendenti (sul retro annotazioni di mano del figlio di Sforza, Angelo [1542-1594]: “Contratto sopra certi beni di San Biagio del Chiusci fatto con messer Francesco Baldeschi”, “Contratto con messer Aurelio Baldeschi per le cose dell’Angelica”).

Il secondo gruppo (cc. 32-82) contiene altra documentazione sempre relativa al beneficio di Laviano, anche posteriore alla morte di Francesco degli Oddi e aggiunta in un secondo momento dai suoi figli Angelo (1730-1794) e Ludovico (1731-1800): in particolare la “Copia tradotta delle nomine fatte per parte degl’Illustrissimi Signori Conti Francesco degl’Oddi seniore e Angelo figlio nella Curia vescovile di Città della Pieve al semplice benefizio de SS. Vito e Modesto fondato nella chiesa di tal titolo della Contea di Laviano” (copia delle nomine dal 1650 al 1700, cc. 38-43), la “Copia della nomina mandata a Città della Pieve per il Cappellano Curato della Contea e da praticarsi in appresso in caso di rinovazione di Cappellano” (1753; cc. 56-57), dichiarazione giurata di due testimoni affermanti che Angelo degli Oddi è il figlio primogenito del fu Francesco degli Oddi (1768; cc. 72-73), corrispondenza.

Il testo della “lettera familiare” (non datata) di Francesco degli Oddi, che funge da camicia al primo gruppo di documenti, è il seguente:

”Per Notizia, e Ricordo. Per darvi anche notizia, oh miei figgli, d’ogni interesse che ha coerenza con mia e vostra casa, dirò anche due parole in proposito del benefizio de Santi Vito e Modesto, che è nella nostra Contea di Laviano, goduto già da più persone, ultimamente dal Canoni[co] Valerio Landi di Panicale, poi, di presente, da Monsignor Arcidiacon[o] Paolo Danzetta per nomina da me fattali, essendo solito a nominarsi il soggetto per tal beneficio dal primogenito di noi fratelli, conforme nominò il sudetto Valerio Landi il Conte Angelo Degl’Oddi mio Padre, benché egli havesse diversi fratelli, come ne ho fatta qui annessa la prova autentica [cc. 29-30], e riconosciuta per mano di publico Notaro. Se dunque verrà la vacanza di simil beneficio per morte del sudetto Monsignore Arcidiacono potrà il primo di Voi miei figgli nominare qualunque soggetto e presentarlo al tribunale di Monsignor Vescovo di Città della Pieve, esortandovi a proporre persona integra e di coscienza, acciò con la rendita di quelli effetti che possono rendere 25 scudi l’anno possa quella Chiesa haverne qualche bene per il culto dell’Altissimo Iddio e della https://inventari.san.beniculturali.it/

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nostra gran Santa Margherita nata nel mede[si]mo luogo di Laviano, benché detta di Cortona, e con lasciarvi alla sua protezione vi benedico né vi aggiungo d’avvantaggio. Perugia, di Casa. Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”.

254 15 aprile 1698 - 10 settembre 1698 ”N. 7. Notizie di alcuni interessi fra la Casa dei signori degli Oddi, e Casa Bigazzini” Fascicolo di cc. 17 Contiene scritture legali per lite tra i degli Oddi e Gio. Antonio Bigazzini, acquirente del censo con la casa Barberini che i degli Oddi avevano ricevuto dalla famiglia Soderini, per stabilire il tasso d’interesse annuo.

255 04 luglio 1735 ”N. 8. Ricordo di sicurtà di scudi 300 fatta dal signor conte Francesco Degli Oddi seniore a favore dei signori Ludovico e Tiberio Meniconi” Fascicolo di cc. 10 Contiene memorie e appunti, di mano di Francesco degli Oddi e di ignoto: l’unica carta datata è del 4 luglio 1735.

Il testo della “lettera familiare” (non datata) di Francesco ai figli è il seguente:

Per Notizia e Ricordo. Non contento il Signor Conte Francesco Degl’Oddi mio Nonno d’haver fatto molti propri debiti, benché habbia hauto sì gran numero di figgli maschi e femine, si è contentato di fare ad altri molte, e molte, sicurtà. Una fra queste seguì a favore del Signore Lodovico e del Signore Tiberio Meniconi nel prendere a censo scudi 300 dalla Venerabile Compagnia di San Martino, come da istrumento rogato il Notaro Carlo Carletti il dì 12 Novembre 1663 foggli 336, e quantunque io operi che tal debito venga hora estinto dalli figgli del Signor Ipolito Borgia vero erede del sudetto Signor Tiberio Meniconi, non ostante stimo bene lasciare notizia distinta del mede[si]mo interesse in cui hanno tutto l’obligo di sodisfare li predetti Signori che anche di presente godono il patrimonio de’ Meniconi veri debitori, essendo anche posseduto dalli Signori Borgia hora viventi il fondo censito a Monte Corneo. Se dunque per alcun tempo si ricevessero molestie per tale interesse si potran difendere con l’annesse notizie, benché io farò li sforzi tutti acciò si estingua il debito, e con tale speranza vi lascio. Perugia, Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre Francesco Degl’Oddi”.

256 s.d. ”N. 9. Ricordo di alcuni beni donati al signore Conte Angiolo degli Oddi da Perla Eleni da Passignano” Fascicolo di cc. 10 In data 9 giugno 1698 Perla Eleni di Passignano, in considerazione dei benefici ricevuti non solo da Angelo degli Oddi, ma altresì dalle sue sorelle monache in S. Paolo di Perugia suor Tecla e suor Prassede (al secolo Teresa e Francesca degli Oddi), dona al primo un podere nelle pertinenze di Montegualandro, in vocabolo il Vaccaio, a condizione che da lui e dai suoi eredi siano versati annualmente alle due monache cinque scudi ciascuna vita loro natural durante (in caso di morte di una, la sua quota andrà ad accrescere quella dell’altra sorella),

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pena la nullità della donazione in caso di mancato pagamento.

Il fascicolo contiene, oltre alla nota esplicativa di Francesco degli Oddi ai figli (vedi più sotto), l’”Inventario delle robbe della quondam donna Perla Eleni da Isola Maggiore, con la notatione di due vendite fatte dalla medesima doppo haver donato” e un parere legale per dimostrare che le due sorelle degli Oddi, sebbene il podere donato sia stato in seguito venduto ad altri, hanno comunque diritto al pagamento della somma fissata dalla donatrice da parte dei loro nipoti, che a mo’ di compensazione si sono rivalsi sugli eredi della Eleni ottenendo altri terreni. Tutti i documenti sono senza data. Cfr. anche, su questa donazione, il fascicolo n. 509, “Istrumenti, e notizie spettanti all’eredità della Signora Perla Eleni” (in “Notizie diverse”).

Il testo della “lettera familiare” di Francesco degli Oddi (scritta forse nel 1732) è il seguente:

”Per Notizia e Ricordo. Per continuarvi, oh cari figgli, le notizie tutte delli miei, e vostri, interessi, vi dirò come una certa Signora Perla Eleni da Passignano del Lago, stata già mogglie d’un tal Francesco Ricci dal medesimo luogo, nell’anno 1696 li 9 Giugno a c. 492 per rogito di Leandro Nardi notaro perugino fece donazione, al Signor Conte Angelo Degl’Oddi mio Padre, di certo suo podere (in vocabolo il Vaccaio posto e situato nella Contea di Monte Gualandro) di valore in circa scudi settecento. Ma perché dal sudetto Signor Conte mio Padre fu trascurato di far registrare (nel libro pubblico) tale donazione, come qui si costuma per legge particolare, poté la sudetta donna Perla vendere da sé medesima l’accennato podere già donato (per cancellare alcuni suoi debiti), di modo che noi fratelli, figgli del Signor Conte Angelo, altro non habbiam potuto conseguire, alla morte della donna donatrice, che certi pochi suoi terreni a Tuoro, et ad Isola maggiore, che da noi medesimi furono venduti per scudi 310 ad un tal Felice Rancini, come da istrumento rogato Leandro Nardi il dì 30 Agosto 1717 a c. 298, né havendo che più dirvi in simile proposito, vi lascio con abbracciarvi. Perugia, di Casa, Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”.

257 01 ottobre 1712 ”N. 11. Ricordo di alcuni beni di Lisciano dati al Monastero delle Povere” Fascicolo di cc. 6 Contiene il contratto di cessione di alcuni terreni a Lisciano da parte dei fratelli Ludovico, Francesco e Carlo degli Oddi, col consenso del signor Leonello Goga, al monastero delle Povere di Perugia, come dote per la monacazione delle loro sorelle, suor Maria Ermenegilda e suor Maria Ildegarde (al secolo Francesca e Margherita degli Oddi).

Il testo della “lettera familiare” (non datata) di Francesco ai figli è il seguente:

“Per Notizia e Ricordo. Per rendervi scienti, e capaci, di tutto ciò che contiene l’ingiunto istrumento, sappiate essere il medesimo la consegna d’alcuni terreni posti nelle pertinenze di Lisciano al monastero e monache delle Povere, per la dotale elemosina delle due mie Sorelle e vostre Zie, suor Maria Ermenegilda e suor Maria Ildegarde. Havendo dunque la nostra casa mille scudi di terreni a noi ceduti (per indivisi con li Signori Gogha) dal Conte Giovanni Antonio Bigazzini, nella vendita fattale da noi del censo di scudi 7000 contro la casa Barberini, a conto de’ quali scudi mille li https://inventari.san.beniculturali.it/

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suddetti Signori Gogha havevano dato a noi per scudi 400 certi terreni a Mont’Alto, posti e situati sotto la macchia di Penetela [Penetola], confinanti con la Confraternita del Confalone di San Francesco di Perugia. Rimanendo simile spezzatura di terreni nostri di scudi 600 in circa presso li Signori Gogha, da’ quali, in verità, non si esigeva mai frutto alcuno, stimai bene e profittevole convenire con le accennate Monache darle in dote, per le due sorelle, li divisati terreni di Lisciano, mentre a noi non fu d’alcun danno ma di molto sollievo per havere con questi medesimi dato in buona forma la dote all’istesse sorelle, tanto più che il monastero (poco dopo haverli hauti) li vendé per il mede[si]mo prezzo di scudi 612 ad un tale Cinaggli, e così godo haver fatto tale maneggio utile a Voi figgli, che potrete comprendere la mia premura in quest’affare, e Vi lascio con il solito desiderio di sperarvi comodi, ma sommamente [?] buoni Cristiani. Perugia, di Casa, Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”.

258 15 maggio 1610 ”N. 12. Mandato di procura fatto dalla signora Giulia vedova del cavalier Bentivoglio Bentivogli in persona del signore Carlo Baglioni” Fascicolo di cc. 5 Giulia, vedova di Bentivoglio Bentivogli e figlia di Tiberio degli Oddi, nomina suo procuratore Carlo Baglioni, suo cognato.

259 29 dicembre 1679 ”N. 14. Adizione di eredità fatta dal Signor Conte Francesco degl’Oddi di monsignor Antonio suo fratello con il suo inventario” Fascicolo di cc. 10 Francesco degli Oddi, tramite il suo procuratore Francesco Maria Sambuci, accetta l’eredità del fratello Antonio, morto il 17 ottobre 1679 senza testamento, con beneficio d’inventario; segue l’inventario dei beni mobili e immobili e dei crediti di Antonio degli Oddi.

260 04 novembre 1693 - 28 novembre 1693 ”N. 17. Notizia di alcuni luoghi di monti di casa Catenucci” Fascicolo di cc. 3 Contiene due lettere di Baldassarre Sassetti, una ad Angelo degli Oddi (1654-1704), nell’altra non è più presente l’indicazione del destinatario: informa sulla sua gestione delle finanze di casa Catenucci, la famiglia della moglie di Angelo, Cintia (1664-1740).

261 s.d. (prima metà del XVII secolo) ”N. 18. Copia del testamento del signor Pierantonio Ramazzani” Fascicolo di cc. 4 Pierantonio Ramazzani aveva sposato il 4 febbraio 1619 Settimia (1604-?), figlia di Francesco degli Oddi (1585-1604). Nel suo testamento nomina sue eredi universali le figlie Giustina e Lavinia, lascia alla moglie l’amministrazione dei suoi beni, dispone vari lasciti e legati pii e nomina esecutore testamentario il cognato Angelo degli Oddi (1602-1647).

262 05 dicembre 1605 ”N. 19. Instrumento di vendita di alcuni terreni fatta dal signor conte Angelo degli Oddi al signor Orazio Crispolti” Fascicolo di cc. 4 Scipione della Staffa, assieme al figlio Troiano e anche a nome dell’altro figlio Annibale assente, https://inventari.san.beniculturali.it/

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in qualità di tutori del minore Angelo degli Oddi (1602-1647), riconoscendo la necessità non più procrastinabile di pagare i debiti contratti da Francesco degli Oddi (1585-1604) e dal suo tutore Tiberio verso Orazio e Raffaele Crispolti per il pagamento della dote di Maria degli Oddi (sorella di Francesco e moglie di Raffaele), vendono cum pacto redimendi all’arciprete Gio. Battista della Corgna due poderi con case posti nelle pertinenze di Bagnaia e Pilonico Materno al prezzo di 3200 scudi. A c. 4v annotazione di mano di Francesco della Torre (procuratore di Angelo): “Copia semplice della vendita di Montefreddo fatta al Signor Arciprete della Corgna, quale podere fu poi ricomprato dal Signor Aniballe della Corgna, herede di Monsignor Arciprete, per il medesimo prezzo di scudi 3200 adì 31 d’agosto 1612, come al Libro bianco A a c. 228”.

263 17 aprile 1674 ”N. 22. Istromento di quietanza fatta dalli signori della Cornia a favore del signor conte Antonio degli Oddi” Fascicolo di cc. 4 Ricevuta della somma complessiva di scudi 41, pagati da Antonio degli Oddi a Giovanni Maria, Francesco Maria e Pierleone della Corgna, quali frutti arretrati di un censo in sorte di scudi 150 imposto da Antonio a favore di Proserpina Montesperelli (moglie di Giovanni Maria della Corgna) nel 1657. Antonio degli Oddi specifica di volersi rivalere su Giustina Ramazzani, che aveva promesso di accollarsi tale debito nel 1667.

264 s.d. [anni trenta del XVIII secolo] ”N. 25. Testamento del Signor Abate Fabrizio Degl’Oddi fatto nell’anno 1711” Fascicolo di cc. 2 Il testamento in oggetto manca, e il fascicolo contiene solo la lettera allegata di Francesco degli Oddi (1680-1746) ai figli, senza data (forse anni trenta del XVIII secolo?), il cui testo è il seguente:

”Per Notizia, e Ricordo. Di sei figgli maschi, che hebbe il Signor Conte Francesco Degl’Oddi mio nonno con la Contessa Artemizia Bontempi sua mogglie, uno, e non più, ha fatto, e celebrato, il proprio testamento, e questo con tutte le formule e solennità consuete. Fu, come vedrete, il Signor Abate Fabrizio, che dispose delli su[oi] pochi mobili, argenti, et altro, accquistati con li suoi beni ecclesiastici, de’ quali n’ebbe qualche poca quantità nel territorio di Todi, conseguiti per certa rinunzia. Egli era stato qualche tempo in Roma per applicarsi all[a] curia, ma hautavi poca salute, e meno di volontà d’attendere alli studii legali, ritornò alla patria, et all’ozio della casa paterna, dov’è vissuto, e mor[ì] con haver fatto prima l’annesso testamento, per impul[so] e stimolo hautone, come dalla lettura del medesimo potrete dedurlo. Solamente l’unisco all’altre carte mentre havendolo fatto già estraere in copia semp[lice] ne vedrete il contenuto, e forse (come teneri hora d’età) ne godrete, con il tempo, qualche porzione già che a me non è toccato vedere di tale eredità né pure il segno, per cagione dell’altrui cupidigia, ed il Signore Iddio vi feliciti. Perugia di Casa. Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre Francesco Degl’Oddi”.

265 24 agosto 1646 ”N. 26. Testamento del signor Conte Angelo seniore degl’Oddi fatto li 24 Agosto 1646 facendo con esso testamento fideicommisso per li suoi successori” Fascicolo di cc. 8

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266 s.d. [post 1702] ”N. 30. Notizia d’alcuni interessi con la Casa Cantagallina” Fascicolo di cc. 6 Contiene due copie di appunti relativi ad affari intercorsi con le famiglie Cantagallina e Goga.

267 28 settembre 1712 ”N. 32. Instrumento dotale della signora Giustina Patrizi mogglie del signor conte Carlo degli Oddi rogato dal notaro Leandro Nardi il dì 28 settembre 1712” Fascicolo di cc. 10 Copia semplice del contratto dotale; Bernardino Patrizi promette alla sorella Giustina una dote di scudi 5600 (cui aggiunge altri 800 scudi datigli in prestito dalla sorella); promette versare questa somma al conte Tiberio Ranieri, accollandosi i debiti dei fratelli degli Oddi verso di esso. Cfr. anche i fascicoli n. 228 (”Interesse Ranieri nº I”) e n. 272 (”N. 49. Debiti della Casa Degl’Oddi, accollatisi dal Signor Belardino [sic] Patrizi per la Dote della Signora Giustina sua Sorella mogglie del Signor Conte Carlo Degl’Oddi l’anno 1712”).

268 14 marzo 1706, aprile 1732 ”N. 36. Istrumento publico del sito contiguo alla Casa de’ Signori Conti Degl’Oddi comprato dalli Padri Carmelitani Scalzi l’anno 1706” Fascicolo di cc. 16 Contiene il contratto di compravendita fatto tra i padri carmelitani del Convento di S. Teresa di Perugia e Cintia Catenucci degli Oddi per il sito contiguo alla chiesa e adiacente al palazzo degli Oddi, per la somma di 80 scudi; seguono anche alcuni patti e condizioni per la costruzione di un muro divisorio e per gli usi vietati e consentiti del sito venduto.

Il testo della lettera di Francesco degli Oddi ai figli allegata al contratto è il seguente:

”Per Notizia, e Ricordo. Amatissimi Figgli, Dalle mie mal composte righe precedenti, havrete potuto comprendere che ho preteso d’esprimervi rozzamente una piccola parte di quanto è accaduto in affari dependenti dalli nostri interessi; hora passando dal formale al materiale, vi farò noto come la nostra casa ricevesse nocumento dalli Padri Scalzi nostri vicini, mentre volendo essi fabbricare una nuova Chiesa havevano preventivamente accquistato molte case fin al vicolo contiguo alla nostra, nel qual vicolo essendo a traverso fra la nostra e loro casa quattro diversi archi per sostegno sì dell’una come dell’altra, scaricata quella de’ Padri restò pregiudicata la nostra, in modo che per necessità si dovette fare lo sperone per tutta la longhezza della stessa Casa, e ciò anche con qualche contribuzione de’ medesimi Padri con li quali, in appresso, io trattai e conclusi la compra del sito a noi contiguo, qual cosa è vero che riuscì ma con fatiga, et industria somma, perché ben conobbero la mia premura, e si ottenne per scudi ottanta moneta, come si vede dall’annesso istrumento in publica forma rogato dal notaro Ridolfo Mattei li 14 Marzo 1706, e feci seguirne la compra dalla Signora Contessa nostra Madre per in tal modo escluderne gli altri della famigglia trasversali, e fu ottima resoluzione comprare il divisato sito contiguo per il gran comodo che augmenta a questa casa vecchia di cinque stanze per ogni piano, conforme fa vedere la pianta che si conserva fatta delineare da me medesimo in atto di comprare l’istesso sito, che fra gl’altri gran comodi ci ha allongato et allargato il giardino per metà essendo prima un piccolo scoperto angusto ed informe. Qualch’anno dopo venduto il luogo, li Padri medesimi volevano ricomprarlo a qualunque costo, havendo fatto passare imbasciata dal Signor Niccolò

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Braceschi che le si fosse imposto il prezzo, mentre era di loro necessità il riaverlo per ivi fare la porteria, e sopra questa un dormitorio, ma conosciutosi da me il comodo sommo che fa a questa nostra casa per l’augmento sopra espresso, rifiutai ogni partito, con haverne troncato discorso. Potrete dunque Voi oh figgli amatissimi, o li vostri successori, fare in esso sito comprato le stanze con prima comprare la casa in faccia già di Marcello Anestagi, e da questo lasciata in fideicommisso al Signor Adreano Batisti, da cui ho io medesimo fin qui hauto trattato di comprarla per 500 scudi, conoscendola molto necessaria, con scaricarne la metà verso la strada maestra, et il rimanente di dietro servirsene per rimesse delle carrozze e di sopra per granari poiché, anche dopo augmentata di stanze questa casa secondo la pianta, rimarrà priva delli due suddetti comodi di rimesse e granari. Vi lascio sopra ciò con il sito comprato e con altretanta libertà di fare quello più vi piace. Perugia, di Casa, li Aprile 1732 [sic]. Vostro Affezionatissimo e Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”.

269 01 luglio 1681 ”N. 40. Due istrumenti simili et uniformi, contenenti la vendita fatta dalla Casa Degl’Oddi del censo contro la Casa Barberini di Roma al Conte Giovanni Antonio Bigazzini l’anno 1681, con una nota d’alcuni debiti, che furono cancellati con il retratto” Fascicolo di cc. 18 Contiene la copia semplice del contratto di vendita della rata del censo acceso dal card. Francesco Barberini, ceduta da Nicola Soderini al cognato Angelo degli Oddi (1602-1647) e ai suoi eredi, al Gio. Antonio Bigazzini per il prezzo di 7104,18 scudi, e una nota dei debiti saldati con tale somma. Sulla compravendita cfr. anche il fascicolo n. 241, “Interesse Soderini n° XIV”.

Il testo della lettera (non datata) di Francesco degli Oddi ai figli allegata al documento è il seguente:

”Per Notizia e Ricordo. Una delle principali cagioni, per la quali la nostra casa Degl’Oddi sia di presente con assai minor capitale de’ tempi andati, è certamente quella delle alienazioni seguite d’effetti buoni e particolarmente d’alienazioni di grosse somme, com’è accaduto di un residuo di censo attivo contro la casa del Prencipe e Cardinal Barberini di Roma, qual censo proviene dall’eredità d’Alfonso, e Nicola Soderini, come per rogito delli notari dell’A.C. Rainaldi e Fontia il dì Primo Marzo 1642, alienato dal Conte Francesco Degl’Oddi nio nonno per haverlo venduto nella somma di scudi 7104,18 al Signor Conte Giovanni Antonio Bigazzini per rogito del notaro Marc’Antonio Fantaiuti il dì primo di Lugglio 1681, con haver preso in conto del sudetto capitale effetti di niun valore, che non servirono ad altro che per impoverirsi, come ne dimostra l’evidenza essendo stati alienati li accennati corpi riceuti in compenso, e perché possa ogn’uno riconoscere con maggior comodo una simile verità, e compiangere un tanto grave danno, vi si acclude copia autentica dell’istrunento di vendita del censo sudetto, che rendeva annualmente alla casa scudi 320, con certezza che dopo alienato sì bel capitale cominciò la casa stessa a deteriorare, né fu però conosciuto tal danno, perché poco prima erano stati aggiunti gl’effetti dotali della Signora mia Madre, come vi dirò in altro Luogo, e in tanto sappiate quant’è seguito nel sudetto proposito che dovrà farvi non piccola specie. Perugia, di Casa. Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre Francesco Degl’Oddi”.

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270 18 giugno 1712 - 26 settembre 1712 ”N. 41. Foggli, e Notizie, per li Luoghi de’ Monti, in Genova, per li Signori Conti Degl’Oddi” Fascicolo di cc. 14 Contiene, oltre alla lettera di Francesco degli Oddi ai figli (vedi più sotto), un frammento di lettera datata Genova 18 giugno 1712 con le istruzioni dettagliate sulla procedura da seguire e i documenti da inviare a Genova per accedere alla rata dei luoghi di monte della “Colonna Soderina” presso il Banco di S. Giorgio che spettava all’abate Fabrizio degli Oddi (1658-1711). Cfr. anche i fascicoli n. 241, “Interesse Soderini nº XIV”, e n. 301, “Luoghi di Monti di Genova nº XL”.

Il testo della lettera (non datata) di Francesco degli Oddi è il seguente:

”Per notizia e Ricordo. Uno de’ Capitali di questa nostra povera Casa è quello, che si possiede a Genova nelle Colonne, o Monte, di San Giorgio, qual capitale rende ogn’anno il frutto certo, e sicuro, senza che mai (per alcun tempo) sia per diminuirsi, né la sorte, né li frutti, che sono sicurissimi, ma per doverli esigere vi occorrono molte diligenze e cautele. E perché a ridirne il modo (o la formula) che si pratica (o deve praticarsi) per l’esazzione, sarebbe troppo diffuso, basterà sapersi che in fine de’ foggli annessi è la minuta della firma di quelli, che devono haver piena cognizione del Notaro, che farà la fede della sopravivenza delle persone interessate (nel fideicommisso di Pietro Soderini), come parimenti enuncia uno de’ foggli annessi, ad esclusione delle figglie femine. Godendosi, in oggi, sorte, e frutti da noi Degl’Oddi, dalli Signori Ciccolini di Macerata, e dalli Signori Del Drago, habitanti (in Roma) alli Coronari. Parlando prima dell’annuo frutto, che può essere (in circa) scudi cento dieci ogn’anno, deve sapersi che restando li frutti inesatti, rendano (a proporzione) qualch’utile né questi sono per voi, oh miei figgli, d’alcun vantaggio perché nella divisione (o accordo) fatta l’anno 1712 li 26 di settembre per rogito del Notaro Leandro Nardi con il Signor Conte Bartolomeo Degl’Oddi nostro Zio, furono ad esso assegnati e calcolati per scudi 2500 romani perché ne fu calcolato l’annuo frutto a scudi cento, e questi per accordo o concordia, come vi dirò in altro luogo allora che vi dirò quali, e quanti capitali furono ad esso assegnati. Per hora vi basti di sapere che il divisato capitale di Genova si trova in casa per esser egli più che vincolato, che non può mai dissiparsi, né con alienazioni, né in altra maniera, dovendo solamente usufruttarsi da ciascheduno nella sua rata, e morendo si subbentra dalli prossimiori per quella porzione che li compete per consanguinità, né giova succedere per testamento del defonto, ma solamente come più prossimo; dal Padre in figglio, da fratello in fratello o nipoti, conforme accadde per la morte seguita del Signor Abate Fabrizio nella di cui congiuntura venne da Genova l’annessa istruzzione per essere ammessi all’eredità sua il fratello Conte Bartolomeo e noi fratelli suoi nipoti come tutto qui si vede, avvertendo (per regola generale del tempo avvenire) doversi all’occorrenze di morte d’ogn’uno far passare le partite della sorte e frutti negl’altri, che restano o sopravivano, e terminando le sopra espresse generazioni del Signor Marchese Ciccolini di Macerata o del Signor Marchese del Drago di Roma subentrano quelli della nostra casa, e facendovi in ciò quell’augurio, che sarà per disporre il supremo Padrone, Vi lascio al medesimo Signore raccomandati. Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”.

271 s.d. [1732?] https://inventari.san.beniculturali.it/

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”N. 42. Vendita d’un censo attivo di scudi 7100 che la Casa Degl’Oddi haveva, a suo favore, contro li Signori Barberini di Roma, venduto dal Conte Francesco Degl’Oddi vecchio il dì Primo Lugglio 1681” Fascicolo di cc. 2 È presente solo la lettera scritta da Francesco degli Oddi (1680-1746) ai suoi figli, non datata, il cui testo è il seguente:

”Per Notizia e Ricordo. Allora che il Signor Conte Francesco Degl’Oddi mio Nonno, per rogito del notaro March’Antonio Fantauti il dì Primo Lugglio 1681 vendé la rata del suo censo (a lui spettante per l’eredità di sua Madre Margherita Soderini) al Signor Conte Giovanni Antonio Bigazzini per scudi 7100 e tanti [?], prese dal sudetto Conte Bigazzini oltre li altri crediti ed effetti, conforme risulta dal predetto istrumento del Fantauti, prese dunque in conto la metà di certi beni di Lisciano, proprii delli Signori Gogha a Lisciano, in vece della possessione di Valiano conforme il patto enunciato nel divisato istrumento per scudi 1000, e con l’ingiunto istrumento conseguì li predetti terreni di Lisciano. Tali precisi terreni nella somma di scudi 612 hanno servito per le due doti delle due sorelle monacate alle Povere, mentre il di più li predetti Signori Gogha preventivamente lo havevano dato al Signor Conte Francesco Degl’Oddi nostro Nonno a Mont’Alto, con certi terreni, che li Signori Gogha subbastarono a certi loro debitori sotto la macchia di Peretola, contigua al Podere di Caisanti, poiché facendo unione alla divisata tenuta di Mont’Alto, prese il sudetto Conte Francesco quei pochi terreni, e così appunto hanno pareggiato, di modo che hora non resta da dir altro sopra tal proposito, che havere notizia di quanto è seguito in simile affare, dovendosi compiangere, anche in quest’incontro, havere alienato un capitale fruttifero di scudi 7100, et haver preso in compenso spezzature, et effetti di sì poco valore, conforme vi farò noto in appresso, allora che vi dirò quall infausto fine havran fatto li altri capitali riceuti dall’istesso Conte Bigazzini, che volle troppo lucrare nell’accennata compra, perché trovò il venditor troppo debole, et il Signore vi prosperi. Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”.

Sulla compravendita in oggetto cfr. anche il fascicolo n. 241, “Interesse Soderini n° XIV”.

272 s.d. [1712?] ”N. 49. Debiti della Casa Degl’Oddi, accollatisi dal Signor Belardino [sic] Patrizi per la Dote della Signora Giustina sua Sorella mogglie del Signor Conte Carlo Degl’Oddi l’anno 1712” Fascicolo di cc. 6 Contiene, oltre alla lettera di Francesco degli Oddi ai figli a commento, una “Nota de’ Crediti che tiene il Signor Conte Tiberio Ranieri figlio della b.m. del Conte Rogiero con li Signori Conti degl’Oddi e che si accollano dal Signor Bernardino Patrizi”, e una “Nota de Cambi accollati dal Signor Bernardino Patrizi per la costituzione della dote della Signora di lui sorella”. Cfr. anche i fascicoli n. 228 (”Interesse Ranieri nº I”), n. 232 (”Interesse Vitelli”) e n. 267 (”N. 32. Instrumento dotale della Signora Giustina Patrizi mogglie del Signor Conte Carlo Degl’Oddi rogato dal notaro Leandro Nardi il dì 28 Settembre 1712”).

Il testo della lettera (non datata) di Francesco degli Oddi ai figli è il seguente:

”Per Notizia e Ricordo. Conforme, oh miei dilettissimi figgli, potrete ben distinguere allora che havrete sufficiente https://inventari.san.beniculturali.it/

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cognizione et un [?] bastante sapere, la nostra casa ha auto le maggiori disgrazie dalla sigurtà fatta da Claudio Boncambi (nostro autore) al Censo d’Alessandro Muti per il Marchese Giovanni Vincenzo Vitelli mentre anche rilevò indenni altre due consigurtà, cioè il Marchese Annibale della Corgna e Niccolò Ansidei con la di cui casa habbiamo hauto (per tale interesse) liti, pendenze, et altro, come altrove vedrete, onde per supplire al pagamento dell’accennato debito si sono creati, la più parte, de’ censi con diversi, e massime con la casa delli Signori Conti Ruggiero, e Tiberio Ranieri suo figglio, con il quale la sola sorte ascende a scudi 6600, e perché di tal somma se n’estinse scudi 5600, che si accollò il Signor Bernardino Patrizi per in tal modo supplire alla dote della Signora Giustina sua sorella allora che s’unì in matrimonio con il Conte Carlo mio fratello, nell’anno 1712, perché ne possiate havere tutta la notizia, vi accludo una nota distintissima di tali debiti, mentre dalla lettura degl’istrumenti originali, che troverete nel publico Archivio, vedrete tutto distintamente. Intanto sappiate che, morto il predetto Conte Carlo, dovrete nuovamente soccombere ad un tal debito, per cui vi sia noto che non potrete mai essere forzati al pagamento del capitale, ma solamente alla puntualità delli annui frutti, essendo il nostro consaputo debito nella più parte di censi, che di loro natura non possono essere coatti all’estinzione, quando ne sarete pontuali con li frutti, come vi esorto, e più di tutto ad estinguerli in qualche modo, con tentarne ogni mezzo possibile, e come vi ho detto in altra mia procurate amicabilmente con la Signora Giustina sudetta, o suoi eredi, di darle li terreni di Vostra Signora Madre a Pantalla poiché per questo solo fine furono da me presi per conto di dote poi in appresso augmentati per facilitarvi il modo di rimetterli con doppio vantaggio. Se dunque potrà riuscirvi esentarvi di tali debiti, vedo, in lontananza, che vi troverete assai comodi, mentre se il Signore Iddio mi graziasse di vivere qualch’altro tempo, ne farei ancor io qualche tentativo con l’accquisto fatto della casa nel piano, e con altri pochi terreni come vi dirò in altro luogo, et hora con benedirvi vi lascio. Perugia, di Casa. Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”.

273 s.d. ”N. 50. Multiplico, con Luoghi de’ Monti, eretto in Roma l’anno 1673” Fascicolo di cc. 14 Il fascicolo contiene, oltre alla lettera di commento, conti e note (non datate, ma post 1706) sui “Luoghi di Monti trovati a credito della bo.me. del Signor Conte Francesco degl’Oddi per il moltiplico” e sui “Luoghi di Monti trovati a credito della bo.me. del Signor Conte Francesco degl’Oddi senza il vincolo di moltiplico”.

Il testo della lettera (non datata, forse del 1732) di Francesco degli Oddi ai figli è il seguente:

“Per Notizia e Ricordo. Per farvi sapere, oh figgli, un interesse della nostra casa che ha riportato un sommo danno da quanto sarò per dirvi, vi accludo un fogglio di conteggio d’un multiplico di denari creato già di scudi 2400 dal Conte Francesco Degl’Oddi nell’anno 1673, allora che il mede[si]mo vendé alla Signora Contessa Cintia mia Madre (allora pupilla) li tre poderi di Colle Longo, che provennero alla Casa dall’eredità (o dote) della Signora Lavinia Boncambi, figglia di Claudio Boncambi, che per sigurtà fatta da questo, al Censo Vitelli, si dovette pagare il mede[si]mo come havrete veduto, e trovato, in altre notizie datevi. E però, creato l’annesso multiplico, doveva questo con li frutti de’ frutti essere compito e giunto a scudi 6033,39 fin all’anno 1697, come troverete qui espresso, e notato. Ma per incuria di nostro Nonno, che si servì, in Roma, di gente poco pratica (e forse di niuna coscienza), oltre anche l’essere accaduto che per un fallimento del Marchese https://inventari.san.beniculturali.it/

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Nervi fiorentino, che doveva sborsarne (in fine) il capitale. Trascurata allora da noi l’esigenza di questo nel termine delli giorni quindici, che suole, in simil casi, assegnare la Camera, si persero cinque o sei Luoghi de’ Monti. Onde, accadute altre molte cose disfavorevoli per la Casa, finalmente nell’anno 1704 si levarono da Roma tutti questi capitali, e frutti, che in tutto e per tutto furono scudi 3813, de’ quali ne havrete notizia, e ben saprete come da me fossero erogati. Per hora vi basti il sapere anche tall interesse, per dovere essere più cauti, ed attenti [?], et al solito vi lascio con il solito buon augurio. Vostro Amorosissimo et Affezionatissimo Padre, Conte Francesco Degl’Oddi”.

274 1703 - 06 marzo 1713 ”N. 51. Ricordo delli Luoghi de’ Monti di Roma che godeva il Signor Marchese Cesare Degl’Oddi, ricuperati li 6 marzo 1713” Fascicolo di cc. 5 Il fascicolo contiene, oltre alla lettera di Francesco degli Oddi, un foglio di conti (”Luochi di Monte che doveva il Marchese Degl’Oddi mandatomi dall’Agente della Mercanzia”, 1703) e la quietanza rilasciata dal Collegio della Mercanzia di Perugia ai fratelli Ludovico, Francesco e Carlo degli Oddi della somma di 1346 scudi e 89 baiocchi e mezzo, frutti dei luoghi di monti lasciati al Collegio dal fu marchese Cesare degli Oddi, residuo del credito a lui dovuto (6 marzo 1713). Cesare di Diomede di Ludovico degli Oddi (1610-1697), di un ramo cadetto della famiglia, militò al servizio della Francia e della Repubblica di Venezia prima di diventare sergente generale dell’esercito pontificio.

Il testo della lettera (non datata) di Francesco degli Oddi ai figli è il seguente:

”Per Notizia e Ricordo. Allora che, oh Amatissimi miei figgli, sarete in qualche età, havrete potuto apprendere che il vero sapere è quello di sapere le cose per la loro vera causa, onde sarà qui necessario rimanere intesi della cagione perché la nostra comune casa sia hora in totale deteriorazione. La principale origine del male seguito fu la sigurtà fatta da Claudio Boncambi al Marchese Giovanni Vincenzo Vitelli allora che questo prese ad interesse da Alessandro Muti di Roma la somma di scudi 7333,33 per rogito delli notari Fusci e Caballuzii oggi Angelici notaro a Sant’Andrea della Valle l’anno 1588 il dì 2 Agosto, poiché non havendo pagato né la sorte né li frutti il principale obligato né le altre consigurtà, convenne alli eredi del sudetto Claudio Boncambi curare, e sanare, il male con estinguere affatto il sudetto censo del Muti, poiché essendo a scudi sette e mezzo per cento, consumava tutto il capitale del sudetto Claudio Boncambi, e perciò il Conte Francesco Degl’Oddi mio nonno, nipote ed herede del medesimo sudetto Boncambi, estinse tran[s]lative e[t] non estintive il sudetto censo con haver preso ad interesse scudi 8000 dal Signore Duca Ipollito Lanti della Rovere come per istrumento rogato il Trotti Notaro dell’A.C. li 21 di Gennaro 1653. Dopo il corso di 20 anni, o fosse a richiesta del retroscritto duca Lanti, o per volontà del mede[si]mo Conte Francesco, il medesimo estinse la metà di questo Censo, e per ciò vendé alla Signora mia Madre Cintia Catenucci allora minore la tenuta di Colle Longo, effetti del già Claudio Boncambi, e con scudi 4000 estinse la metà dell’accennato Censo con il Duca Lanti, come per rogito del Malvezzi oggi Claudii li 9 Ottobre 1673. In appresso poi per estinguere affatto l’altra metà del sudetto Censo del Duca Lanti rimasto nella somma di scudi 4000, il più volte detto Conte Francesco creò altro censo con il Signor Duca di Poli nella quantità di scudi 4300, come per gl’atti dell’Ottaviani, oggi Paulini, li 15 Giugno 1680, e con questi diede termine il Conte Francesco dell’interesse del Duca Lanti. https://inventari.san.beniculturali.it/

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Per poi pagare et estinguere affatto il debito con il sudetto Signor Duca di Poli nell’anno 1691, il Conte Francesco sudetto mio nonno creò altri debiti di simile somma, ma hora non è ad altra mia notizia che le fosse fatta imprestanza di 2000 [scudi] dal Signor Marchese Cesare Degl’Oddi allora dimorante in Roma in qualità di Sargente Generale dell’Armi Pontificie a tempo d’Innocenzo XI, e si diedero al istesso Signor Marchese tanti Luoghi de’ Monti, con il di cui annuo frutto egli si doveva rimborsare delli scudi 2000 prestati, né havendo ciò potuto fare perché prima morì, lasciò egli il residuo del suo rimborso al Collegio della Mercanzia per distribuirlo in doti come seguì, e si può megglio riconoscere dall’annesso fogglio, serbandomi a dirvi in altro come si estinsero li altri scudi 2000 residuali. Per hora vi lascio senza dirvi di più. Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”.

275 [1621] ”N. 52. Aggiustamento della Signora Settimia Degl’Oddi (mogglie del Signor Pier Antonio Ramazzani) con il Signor Conte Angelo seniore Degl’Oddi suo Fratello per il legato fatto già dalla Signora Lavinia Boncambi Degl’Oddi loro comune Madre” Fascicolo di cc. 6 Nel suo testamento, Lavinia Boncambi degli Oddi aveva nominato suo erede universale il figlio Angelo degli Oddi (1602-1647), lasciando all’altra figlia Settimia (1604-?) un legato di 4250 scudi, obbligandola però a contribuire alle spese per le liti e le cause sorte per i debiti di Claudio Boncambi suo padre. Considerando di dubbia validità legale questa clausola, i due fratelli, pochi mesi dopo la morte della madre (16 dicembre 1620), stipulano un accordo, alla presenza e col consenso dei loro procuratori (data la loro giovane età) e del marito di Settimia, Pier Antonio Ramazzani: Angelo acconsente a liberare Settimia e i suoi eredi dalla condizione posta nel legato, e in cambio Settimia accetta la diminuzione del legato a 3950 scudi invece che 4250.

Sul retro annotazione (forse di Francesco della Torre): “Instrumento di quietanza della Signora Septimia fatta al Signor Conte Angelo del legato fatto a suo favore dalla Signora Lavinia Boncambi, con promessa del Signor Conte di liberarla dal peso della sicurtà de’ Vitelli”.

276 25 settembre 1734 - 26 gennaio 1735 ”N. 54. Concessione di papa Clemente XII per il trasporto del grano dal territorio di Città della Pieve in ogni altro luogo” Fascicolo di cc. 12 Clemente XII, acconsentendo alla supplica di Cintia Catenucci degli Oddi e dei suoi figli Francesco, Carlo e G. Battista, stabilisce, tramite motu proprio, che i conti degli Oddi debbano, al principio di ottobre di ogni anno, proporre l’acquisto del grano prodotto nelle loro proprietà di Città della Pieve alla suddetta comunità, che entro un mese deve comunicare se intende o no procedere all’acquisto, mentre, scaduto il detto termine o non volendo la comunità di Città della Pieve comprarlo, i conti degli Oddi e i loro successori avranno piena facoltà di trasportare in qualunque luogo dello Stato della Chiesa il grano da loro raccolto, pagando le gabelle consuete.

Il fascicolo contiene l’originale del mandato del cardinale camerlengo Annibale Albani del 25 settembre 1734, che riporta in inserto il testo del chirografo pontificio del 18 agosto dello stesso anni, una copia semplice (con l’annotazione “se ne stampino n. 50 copie in carta fina”) e due copie a stampa della “Concessione alli Signori Conti degl’Oddi di Perugia per il trasporto del loro grano fattagli da Clemente papa XII nell’anno 1734”.

277 s.d. [post 1721]

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”N. 56. Notizie di varii debiti dei Signori Degli Oddi vecchi” Fascicolo di cc. 16 Contiene uno scritto di Francesco degli Oddi (1680-1746) che riepiloga, in vari punti, la situazione debitoria da lui trovata alla morte di suo padre Angelo (1704) e le successive operazioni patrimoniali e finanziarie da lui compiute, ripercorrendo anche vicende già trattate in precedenti fascicoli (es. “Interesse Ranieri”, contratto dotale di Giustina Patrizi) o di cui i fascicoli corrispondenti non sono stati conservati. Lo scritto non è datato, ma è posteriore al maggio 1721. Di questo scritto vi è anche una copia parziale di mano di Faustina Amadei (moglie di Francesco) con annotazioni posteriori (post 1749) del figlio Angelo.

278 20 agosto 1644 ”N. 58. Creazione della Cappella alla Chiesa Nova eretta dal Signor Conte Angelo seniore Degl’Oddi per rogito di Francesco Riccardi li 20 Agosto 1644” Fascicolo di cc. 6 Contiene la copia semplice dell’instrumento con cui Angelo degli Oddi (1602-1647), per la salvezza della sua anima e dei suoi cari defunti, e per la sua speciale devozione verso san Filippo Neri, dispone che in un altare nella chiesa dei Padri filippini di Perugia venga celebrata una messa sei giorni alla settimana da un sacerdote (da scegliersi dai suddetti padri), cui è assegnata la somma di 30 scudi annui, da pagarsi da lui e dai suoi discendenti in perpetuo, con l’obbligo per il sacerdote di registrare in un libro giorno per giorno le messe celebrate.

Il testo della lettera (non datata) di Francesco degli Oddi è il seguente:

”Per Notizia e Ricordo. Il Signor Conte Angelo seniore Degl’Oddi nell’anno 1644 li 20 Agosto per rogito del notaro Francesco Riccardi fece obligo di dover dare (o pagare) ogn’anno perpetuamente li suoi eredi, e descendenti, scudi trenta moneta alli Padri della Congregazione di San Filippo Neri, ad effetto di costituirne una cappella perpetua all’altare del Crocifisso di detta Chiesa, con esentare il Cappellano pro tempore da una messa la settimana. Qual cappella dalla di lei fondazione in qua è stata sempre offiziata da sacerdoti o preti dipendenti dalla Casa delli Signori Conti Degl’Oddi, come il pedante, o Maestro della stessa casa [sottolineato nel testo], e ciò senza repugnanza de’ sudetti Padri, quali poi, fattone discorso maturo con li divisati Signori, per far cosa grata al Signor Don Francesco Coromani, che vollero creare sacerdote, perpetuarono li Padri la mede[si]ma sudetta cappella nella di lui persona, come per rogito del Signor Pietro Pavolo Silvagni il dì 20 Febbraro 1714 a c. 125, dovendosi osservare, e far memoria, che se mai accadesse la di lui morte doversi oppugnare dalli Signori Degl’Oddi il più perpetuare dalli Padri la mede[si]ma Cappella, fondata già sopra li terreni di San Biagio in vocabolo le Palazze, allora del Signor Conte Angelo Degl’Oddi ed hora passati nelle mani delli Signori Aureli per dote della Signora Margherita Degl’Oddi, come per rogito del notaro Carlo Carletti li 27 Settembre 1670 a carte 265. E se mai li mede[si]mi Padri di San Filippo si opponessero, o ripugnassero che la stessa sudetta Cappella fosse offiziata da preti della Casa Degl’Oddi, in più modi possono essi convincersi. Prima con la pratica usata, poi con far loro vedere non esservi robba libera del sudetto Signor Conte Angelo, per li fideicommissi stre[t]tissimi prima di Sforza Degl’Oddi, come per testamento del medesimo per rogito di Sebastiano Eusepi 1553 il dì ultimo di Lugglio, e per l’altro fidecommisso fatto et ordinato dalla Signora Contessa Lavinia Boncambi Degl’Oddi, rogato nell’anno 1620 li 16 di Decembre a carte 392 da Costantino Mancini. E la strada più breve e più sicura sarà quella di non pagare (in appresso) li scudi trenta ogn’anno, morto che sarà il sudetto Coromani, se non quando li preti sudetti non oppugneranno che la https://inventari.san.beniculturali.it/

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mede[si]ma Cappella resti offizziata da un sacerdote dipendente et amico della Casa Degl’Oddi, con li quali sarà sempre malagevole l’intraprendere una lite, con rischio evidente agl’istessi preti di perderla. Li sacerdoti che hanno offiziato la sudetta Cappella sono stati diversi, gl’ultimi: Don Basilio Tomassini, pedante della Casa Don Francesco Maria Sambuci, Maestro della mede[si]ma Don Filippo Pacchi Don Alisandro Pesci e molt’altri.”

279 25 aprile 1686 - 1732 ”N. 60. Notizia dell’interesse di Casa degli Oddi col signor Vincenzo Sansoni” Fascicolo di cc. 26 Il fascicolo contiene, oltre alla nota di accompagnamento di Francesco degli Oddi (1680-1746), l’accordo stipulato tra Vincenzo Sansoni e Francesco degli Oddi (1623-1699) sull’effettiva entità della dote assegnata a Gertrude degli Oddi (cc. 2-5), la “Nota dello speso dall’Illustrissimo Signore Vincenzo Sansoni per il Funere dell’Illustrissima Signora Geltrude degl’Oddi ne Sansoni”, rimborsate per metà dai degli Oddi (1719, cc. 6-7), scritture legali per la lite avviata da Vincenzo Sansoni (1721-1723, cc. 8-25), su cui cfr. anche il fascicolo n. 249, “Interesse Sansoni nº XXIV”.

Il testo della lettera di Francesco degli Oddi ai figli è il seguente:

”Per Notizia, e Ricordo. Il Signor Conte Francesco Degl’Oddi mio nonno, che hebbe al mondo molte figglie femine, maritò nell’anno 1686 la Signora Geltrude ultima delle medesime al Signor Vincenzo Sansoni, con dote di scudi 800, benché nell’istrumento apparischa scudi 3000 conforme diffusamente si riconosce dalli annessi foggli, li quali esprimono tutto, e per ciò rendono me esente da dirvi di più in tal proposito, se non che il detto Signor Vincenzo, non havendo conseguito intieramente li accennati scudi 800, ne pretese poi da noi nipoti li frutti compensativi oltre il residuo della sorte non conseguita, e fattone in Roma longo litigio avanti l’A.C. altro non poté conseguire che il mandato contra bona ereditaria Francisci senioris, onde trovandosi li di lui beni da esso alienati nelle mani di molte persone, che facilmente havrebbero potuto difendersi con le anteriorità de’ loro crediti o per compre da esse fatte, il già detto Signor Vincenzo sospese di servirsi dell’accennato mandato, né più ha fatto passo alcuno, ma solamente rimane a me il contento d’havere a ciò cooperato con qualche mia applicazione, e fatiga, come potete ben supporre, ed augurandomi che queste siano di qualche vostro utile ne rendo lode al Signore Iddio, e con esso di cuore vi lascio. Perugia di Casa *** 1732. Vostro Affezionatissimo e Amorosissimo Padre Francesco Degl’Oddi”.

280 09 giugno 1731 - agosto 1734 ”N. 65. Notizie di tutto il seguìto nel fare il Canale delle Chiane, nel territorio di Città della Pieve conforme, poi, è stato effettuato, dall’anno 1732 in qua” Fascicolo di cc. 14 Il fascicolo è accompagnato da una lettera di commento di Francesco degli Oddi (vedi più avanti per il testo) datata 30 giugno 1733: in origine quindi doveva contenere solo la copia del chirografo di Clemente XII datato 9 giugno 1731 che concede 4000 scudi per il completamento https://inventari.san.beniculturali.it/

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dei lavori di costruzione di un canale. Successivamente sono stati aggiunti e rilegati insieme anche due memoriali (il primo del 1734, il secondo non datato) presentati alla S. Congregazione dell’acque delle Chiane dai possidenti e confinanti con le acque delle Chiane per sollecitare i suddetti lavori, interrotti per una decisione contraria della medesima congregazione del settembre 1731.

Il testo della lettera di Francesco degli Oddi ai figli è il seguente:

”Per Notizia e Ricordo. Nell’incontro che io (nell’anno scorso 1731) mi portai a Roma per rinvenire alcune scritture concernenti li nostri interessi, fui replicate volte ad inchinarmi alla Santità di Nostro Signore Clemente XII, con il quale havevo servitù fin da molt’anni, e fin da quando egli, nell’anno 1707, fu creato cardinale, onde supplicatolo per il compimento dell’opera, con dover egli ordinare lo scavo al nuovo Canal delle Chiane, nel territorio di Città della Pieve, e di dare anche il modo da potersi fare. La Santità Sua (a principal riguardo delle mie suppliche) fece l’ingiunto chirografo, dando con il medesimo scudi 4000. Ma insorte fin qui varie differenze per ricorsi fatti dalli particolari adiacenti sotto il bastione (per non volere nelli loro terreni maggior copia d’accqua) resta pur anche l’opera incaggliata, non ostante le gaggliarde premure usate di far effettuare quest’opera, che a voi miei figgli sarebbe di tant’utile, e però vi esorto, e vi prego se mai variassero tempi e ministri, a questo lavoro contrarii, d’insistere acciò si faccia con operarvi al possibile, mentre sarà l’utile più che grande, sì per li terreni della Contea, che per quelli di Città della Pieve. Premete dunque replico a quest’affare che è il maggiore per Voi fra tutti, e con l’augurio che vi faccio di dover seguire, al solito Vi lascio all’aiuto del Signore Iddio. Perugia, 30 Giugno 1733. Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”.

281 03 marzo 1674, 13 maggio 1735 ”N. 67. Debiti estinti dalla Casa Degl’Oddi l’anno 1673 con il retratto delli tre poderi di Colle Longo, venduti alla Signora Cintia Catenucci quale poi li portò in dote al Signor Conte Angelo Degl’Oddi l’anno 1678” Fascicolo di cc. 12 Contiene la copia delle partite di dare e avere di Francesco degli Oddi (1623-1699) per l’anno 1673 estratte dal libro dei depositi vincolati del Sacro Monte della Pietà di Roma e una nota di Francesco degli Oddi (1680-1746) con “Conto delli scudi 10000 della vendita di Colle Longo depositati nel Monte della Pietà di Roma il dì 4 Agosto 1673”.

Il testo della lettera di Francesco degli Oddi ai figli allegata è il seguente:

“Amatissimi figgli. Per rendervi intesi, oh figgli, anche d’una cosa particolare che appartiene a Noi, stimo bene d’accludervi qui un fogglio contenente il conto, o nota distinta, delli denari pervenuti da un multiplico, che con scudi 2000 fu eretto nella vendita che fece il Conte Francesco Degl’Oddi mio nonno per scudi 10000 alla Signora Cintia Catenucci mia Madre (allora pupilla) nell’anno 1673 come havrete veduto in altro luogo. Ma, sì come è necessario vedere, e sapere (a parte) dove è stato da me erogato tal capitale, ne ho fatta l’annessa nota. Vendé dunque il sudetto Conte Francesco tre poderi a Colle Longo, situati nello stato di Castigglion del Lago, provenienti tali Luoghi dall’eredità della Signora Lavinia Boncambi di lui ava paterna, e sì come tali effetti, con gli altri corpi tutti di tal natura, erano obligati al Censo d’Alessandro Muti contro Giovanni https://inventari.san.beniculturali.it/

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Vincenzo Vitelli per sigurtà fatta a questo da Claudio Boncambi Padre della sudetta Lavinia, furono li predetti poderi venduti per estinguere parte del debito contratto già per il Signor Duca Lanti, come havrete veduto in altro luogo. Ma perché in tal vendita il sudetto Conte Francesco volse servirsi di circa scudi due mila per suoi proprii interessi, per reintegrare il fideicommisso fatto dalla predetta Lavinia Boncambi fino alla somma di scudi 6000 fu con breve del Papa eretto l’accennato multiplico, quale con frutti de’ frutti doveva ben presto giungere alla divisata somma, ma trascurati li rinvestimenti li denari han poco potuto fruttare e però fu levato (con supplire al mancante) e servirono li denari come vedrete. Vi serva dunque di notizia e di regola a non fare mai sicurtà e con benedirvi come il solito Vi lascio. Perugia, di Casa, 13 maggio 1735. Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”.

282 [1620], [1732 circa] ”N. 68. Inventario delle robe già trovate dal signor conte Angelo seniore degli Oddi alla signora Lavinia Boncambi sua madre, l’anno 1620” Fascicolo di cc. 8 Contiene l’inventario dei beni mobili e immobili e dei crediti di Lavinia Boncambi: a c. 8v l’annotazione coeva “Minuta dell’inventario della heredità della Signora Lavinia”.

La lettera allegata di Francesco degli Oddi ai figli (vedi più avanti per il testo) parla in realtà del testamento di Lavinia Boncambi, che non è presente, per cui è possibile che sia stata abbinata successivamente al documento sbagliato.

“Per Notizia, e Ricordo. Fra le poche (anzi pochissime) carte, informi, e mal concie, che ho trovato qui in casa, una fu il testamento della Signora Lavinia Boncambi, mogglie del Conte Francesco Degl’Oddi (primo di tal nome). Con simile testamento, rogatone Costantino Mancini il dì 16 Decembre 1620 a c. 393, fa ella molti legati, e fideicommisso in favore delli descendenti della sua figglia Settimia, che fu maritata al Signor Pier Antonio Ramazzani, quale hebbe due sole figglie femine; la prima fu Giustina, maritata al Signor Bernardino della Penna, l’altra di nome Lavinia fu mogglie del Marchese Ridolfo Monaldi, di modo che le due Famigglie chiamate all’annesso fideicommisso sono Penna, di Porta San Pietro, l’altra Monaldi dopo che fosse terminata la nostra descendenza, e con leggere l’ingiunto testamento vi sarà tutto noto, com’altresì le sostituzioni. Ma havendo la nostra Casa pagato molto per le sigurtà di Claudio Boncambi padre della sudetta Signora Lavinia, vi è molto, e molto da coprire né altrimenti render pingue quest’eredità che sarebbe stata di sommo valore. Così vedrete dall’altre notizie, che vi darò in appresso, intanto con la benedizione del Cielo vi lascio. Perugia di Casa. Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre Francesco Degl’Oddi”.

283 01 aprile 1672 ”N. 69. Privilegio per li 12 figli ottenuto già dal signor conte Francesco seniore degli Oddi” Fascicolo di perg. 1 Il cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni, Camerlengo di S. Romana Chiesa, considerate le prove e testimonianze che attestano che Francesco degli Oddi (1623-1699) e sua moglie Artemisia Bontempi sono genitori di dodici figli (cinque maschi e sette femmine: https://inventari.san.beniculturali.it/

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Angelo, Cesare, Fabrizio, Bartolomeo, Oddo, Margherita, Teresa, Francesca, Bianca, Clotilde, Gertrude e Angela), concede ai due coniugi e ai loro figli di entrambi i sessi, anche dopo la morte dei genitori, fintanto che vivranno in comunione dei beni, l’esenzione e l’immunità dalle tasse e dalle gabelle sui beni mobili e immobili di loro proprietà su tutto il territorio dello Stato pontificio.

”N. 70. Ricordi distinti in n. 6 lettere lasciati dal signor conte Francesco iuniore degli Oddi circa gl’interessi di Casa”

L’elenco e la numerazione delle unità contenute in “Interessi di Casa” non furono opera di Francesco degli Oddi, ma probabilmente di sua moglie Faustina Amadei (1706-1779) e del figlio Angelo (1730-1794), forse dopo la morte di Francesco (l’”Indice delle scritture” è forse di mano di Faustina, i numeri sono scritti da Angelo). Il n. 70 comprende sei delle “lettere familiari” scritte da Francesco; solo due di queste hanno conservato il documento allegato di cui si tratta.

284 11 gennaio 1727 ”Assegnamento fatto al Signor Conte Francesco Degll’Oddi dalla Signora Contessa Cintia Catenucci di scudi 300 l’anno sua vita naturale durante solamente” Fascicolo di cc. 6 Contiene, oltre alla lettera di commento di Francesco degli Oddi ai figli, l’istrumento con cui Cintia Catenucci assegna al figlio Francesco, visto anche il rifiuto dell’altro figlio G. Battista (1686-1766) di sposarsi, l’annua somma di scudi 300 da pagarsi dal giorno del suo matrimonio fino alla morte della suddetta Cintia. Il titolo del fascicolo è ricavato da un’annotazione a c. 4v di mano di Ludovico degli Oddi (1731- 1800), figlio di Francesco. Il testo della lettera è il seguente: ”Per Notizia, e Ricordo. Dopo che la Signora Contessa Cintia mia Madre hebbe veduto e conosciuta la necessità che vi era di dovermi accasare (non ostante le forti et inesplicabili opposizioni del Conte Carlo mio fratello minore), resasi ella esente da quella non piccola soggezzione che sempre ha hauto delle di lui procedure, e del suo ingiusto operare nelli interessi comuni, si risolvé di fare con l’annesso istrumento un annuo assegnamento di scudi 300 e questi sua vita [natural] durante e non più oltre, di modo che diretta la di lei volontà dall’alta mano d’Iddio cooperò in parte al mio accasamento, con l’espresso assegnamento per rogito del notaro Carlo Ciani l’anno 1727 li 11 di Gennaro. Accludendo in tanto il medesimo istrumento in forma autentica, ma per dir vero mi ha recato poco profitto, per quelle tante ragioni che potrei qui esprimere, ma per non mostrare poco gradimento ne lascio ogni discorso, e solamente concludo che l’haver poco capitale paterno è sempre male, perché tiene soggetto all’altrui volontà, e perciò sappiate custodire quanto havete, et il Signore Iddio Vi assista. Perugia, Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre Francesco Degli Oddi”

285 [1732] Ricordo di Francesco degli Oddi dei frutti di alcuni luoghi di monte in Roma Fascicolo di cc. 8 Il testo della lettera ai figli (non datata, ma del 1732) è il seguente: https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Per Notizia, e Ricordo. Nell’anno scorso, che io fui in Roma, essenso rimaste due piccole specie de’ Luoghi di Monti, cioè 88 centesimi del Monte Ristorato Terzo, e 86 centesimi del Monte San Pietro Primo, havendone già appoggiata l’esigenza de’ frutti al Signor Francesc’Antonio Cruciani, huomo vecchio, ma della maggiore integrità, feci seco il conto longo dell’esatto a tutto il mese d’aprile 1731, e seco convenni di darle per l’esigenza baiocchi cinquanta l’anno fruttando li accennati centesimi scudi 5,22 l’anno, di modo che sbattuta la provisione accordata, resta netto l’annuo frutto a scudi 4,72. E perché il sudetto Signor Cruciani si trova in età assai avvanzata, scrisse già doversi carteggiare con il Signor Filippo Cruciani suo nipote, a cui dovrà farsi anche la procura per esigerli validamente, ma fin qui per anche non è stata effettuata. Sarà dunque bene di farla e prevalersi del mede[si]mo Signor Filippo essendo bagattel[l]a l’annua rendita, e circa al capitale essendo vincolato potrebbe vendersi per non havere una tal briga; così parmi di potervi dire in atto d’augurarvi d’accquistarne molti di Luoghi di Monti, nel qual caso è di vantaggio haverli per essere entrata di denari contanti, ed al solito amorosamente Vi lascio. Perugia, Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre Francesco Degl’Oddi”.

286 25 giugno 1681, 13 marzo 1737 Ricordo di Francesco degli Oddi della consegna al notaio Luigi Tantini dell’istrumento originale di vendita del censo attivo di scudi 7333 a Gio. Antonio Bigazzini Fascicolo di cc. 4 Contiene la copia semplice del foglio privato stipulato tra Francesco degli Oddi (1623-1699) e Gio. Antonio Bigazzini. Il testo della lettera è il seguente:

”Amatissimi Figgli Uno de’ gravi danni, che ha sofferto la nostra Casa per l’addietro, è stato certamente quello dell’alienazione di molti grossi capitali, uno de’ quali fu il Censo attivo di scudi 7333, contro la Casa Barberini di Roma (qual censo proviene dall’eredità di Alfonso e Nicola Soderini), alienato dal Conte Francesco Degl’Oddi mio Nonno, nell’anno 1681, come troverete già espresso nell’ingiunto istrumento rogato (come vedrete) dal notaro March’Antonio Fantauti. Ma perché al danno della sudetta alienazione s’unì anche l’altro di alienarlo per scudi 6405,28, che vuol dire per scudi 700 di manco stante li vincoli in esso censo apposti (stante l’evizzione a favore degli altri creditori de’ sudetti Soderini), se mai sussistessero (essendo li loro effetti e beni posseduti da loro stati venduti dalla Congregazione dei Baroni). In atto della vendita del sudetto censo dal Conte Francesco Degl’Oddi al Conte Giovanni Antonio Bigazzini fecero fra loro accordo privato (con recognizione di buona fede) per non dovere patire anche il danno delli scudi 700 di manco in caso mai della sopra espressa evizzione, onde pervenuto alle mie mani l’accennato fogglio originale lo gradii molto, e per conservarlo, e darle luogo proprio per potervene Voi (o altri) servire, in caso di bisogno (che il Signore Iddio non vogglia permetterlo), nel giorno 12 Marzo 1737 io medesimo, con pubblico istrumento, lo consegnai al notaro Luigi Tantini (unitamente con altro fogglio originale et autentico per altr’interesse passato fra noi e li Signori Donini). Accludendovi in tanto per Vostra regola e notizia copia della predetta ricognizione di buona fede per scudi 700 di meno dell’espresso nell’istrumento d’alienazione del censo sudetto, che parimenti Vi accludo [manca], e con benedirvi di Cuore, al solito, Vi lascio. Perugia, di Casa, 13 Marzo 1737. Vostro Parzialissimo et Affezionatissimo Padre Francesco Degl’Oddi”.

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287 s.d. Ricordo di Francesco degli Oddi dei pagamenti fatti con la somma di denaro svincolata dal multiplico di Roma nel 1704 Fascicolo di cc. 2 A c. 2r “Denari svincolati dal Multiplico di Roma l’anno 1704”. Il testo della lettera (non datata) è il seguente:

“Per Notizia e Ricordo. Havrete veduto, in altro luogo, con il comodo delle notizie che io, oh miei figgli, vi ho dato con li miei rozzi caratteri, di haver conseguito dal consaputo multiplico di Roma (quale doveva giungere, con li suoi frutti che partoriva, a scudi 6033), la sola somma di scudi 3813, onde sono hora per dimostrarvi a quall’impiego furono quelli erogati, potendolo voi facilmente rinvenire originalmente. E in tanto sappiate essere stata cosa utile e necessaria tale svincolazione mentre havendo noi debiti, lasciatici a quattro, e cinque scudi per centinaro, et anno, si scapitava, e si perdeva evidentemente un tall’utile, et in conseguenza un tal capitale che poi in qualche parte fu accquistato (nella somma di scudi 1300) nel baratto de’ terreni di Colle Longo con gli altri di Laviano, li primi dati al Signor Conte Ruggiero, e Tiberio Ranieri, li secondi da loro riceuti, conforme ne sarete ben capaci a suo tempo. Dicendovi intanto, che li nostri terreni di Colle Longo e Pacciano furono valutati scudi diecimila, e gli altri scudi undicimila e trecento. Qual baratto fu d’utile sommo (per cento, o mille ragioni) alla nostra casa, e però sempre più vi siano a cuore li effetti di Laviano, alla qual custodia vi esorto, e vi prego, e con benedirvi vi lascio, con il solito affetto. Perugia, di Casa. Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”.

288 s.d. Ricordo di Francesco degli Oddi dell’acquisto di una casa contigua al palazzo degli Oddi da Paolo Chiarelli Fascicolo di cc. 2 Il testo della lettera (non datata) è il seguente: ”Per Notizia, e Ricordo. Già che, oh miei figgli, ho intrapreso a farvi noto varie cose formali delle nostri domestici interessi, vengo hora alle materiali, e sia una fra queste del sito o casa bassa contigua alla nostra, di cui n’è (in parte) padrone Pavolo Chiarelli e suoi figgli, dovendo sapere che il primo di questi ereditò la robba dotale di Verginia Dattoli e di Caterina sua figglia, e con il mio mezzo si accordò con la Compagnia della Morte e con la Compagnia di San Martino, che ereditarono per egual porzione la robba di Giuseppe Dattoli vero padrone di tutta l’accennata casa. E perché io feci godere vantaggio considerabile all’enunciato Paolo Chiarelli, trattai seco d’havere la porzione accennata della casa bassa nel vicolo, che per benemerenza voleva darmi in dono, e senza denaro, alla qual cosa havend’io allora repugnato, convenimmo di rimettere l’affare nella persona d’un tal Signor Camillo Boldrini, huomo assai capace a comporre simili differenze, e fu concluso che dovessi io darle cento scudi in dono, ed egli parimenti dovesse dare la divisata casa con il medesimo e preciso titolo di donativo. Passato qualche tempo, scordatosi affatto il medesimo Chiarelli d’ogni benefizio, cominciò a difficoltare di più consegnare la stessa casa e volse che io li procurassi altra de’ Frati di San Francesco che unicamente a mio riguardo glie la venderono, oltre a ciò convenne meco di voler certi comodi necessarii, li quali s’incominciarono a mie spese ma senza mai poterlo contentare, ma finalmente stimolato da me con le più forti et https://inventari.san.beniculturali.it/

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efficaci premure s’indusse a dare due delli quattro piani, che sono in tutta la casetta bassa, senza haver voluto dare gl’altri due, a forma del patto, hora con un pretesto hora con un altro, e però, per non pregiudicare a chi fosse venuto al mondo dopo di me, stimai opportuno farne seguire l’annesse giustificazioni in forma publica che prodotte in giudizio dovran portare all’intento di poter ottenere anche gl’altri due piani, che ottenuti faranno gran comodo a questa nostra casa, essendo spesa di piccola somma quall è quella di scudi 100, non essendo per anche stata pagata né pure in parte, sì che vi sia noto quant’è seguito in quest’affare e con leggere li annessi recapiti [mancano] farete quello sarà per piacervi, e Iddio Vi prosperi. Perugia, di Casa. Vostro Affezionatissimo e Amorosissimo Padre Francesco Degli Oddi”.

289 s.d. Ricordo di Francesco degli Oddi dello stato antico e originario dei luoghi di monti della casa degli Oddi Fascicolo di cc. 2 Il testo della lettera (non datata) è il seguente:

”Per Notizia e Ricordo. Continuandovi il racconto delli nostri passati interessi con quel rozzo stile che ho intrapreso per dirvi più chiaramente quant’è seguito, hora vi accluderò a questa mia lo stato antico, et originario, di tutti li Luoghi de’ Monti che ha goduto la nostra casa, qual stato fu fatto da me porre in carta con buona spesa da persona pratica de’ medesimi Luoghi de’ Monti, mentre non giova haver dottrina, se non ha pratica di questa precisa materia. Allora che dunque io feci formare gli annessi stati trovai alcuno degl’accennati Luoghi che, per incuria e negligenza delli esattori, trascurarono di passarli dalla computisteria de’ Monti alla depositeria, onde non passando per qualche tempo in lista corrente rimanevano inesatti li frutti, però posti allora nel catalogo si esigerono. Ma poi dati tutti al Signor Conte Tiberio Ranieri vincolati per scudi cento ogni Luogo di Monte, restò la casa priva di tutti, onde per rinvenirli mai per alcun tempo sarà superflua ogn’altra diligenza, e solamente Vi accludo li foggli per assicurarvi della ricerca fatta con tutta tutta diligenza e premura, serbandomi a dirvi in altro luogo il motivo e fine hauto nell’aver dato quelli al sudetto Signor Conte Tiberio, et il Signore Iddio esaudischa i miei Voti in atto di lasciarvi al suo amore. Perugia, Vostro Affezionatissimo e Amorosissimo Padre Francesco Degli Oddi”.

290 02 luglio 1749 - 02 marzo 1759 ”N. 71. Foglio in forma pubblica e notizie intorno alla Casa che il signor conte Francesco iuniore comprò da Domenico Billi e donna Teresa Coppini sua moglie” ”Instrumento di quietanza in favore delli Signori Pupilli degli Oddi dalle zitelle Orsola, Elisabetta e Rosa Billi mediante il pagamento ad esse fatto di scudi 75, prezzo residuale d’una casa comprata dal fu Signor Conte Francesco” Fascicolo di cc. 8 Orsola, figlia del fu Domenico Billi e della fu Teresa Coppini, anche a nome delle sorelle minori Elisabetta e Rosa, fa quietanza a Faustina Amadei, vedova del conte Francesco degli Oddi e tutrice dei loro figli, della somma di 75 scudi più interessi, residuo del prezzo di scudi 150 per una casa acquistata nel 1736 da Francesco dai coniugi Billi.

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291 s.d. [post 21 febbraio 1725] ”N. 72. Debiti creati dall’anno 1713 in qua, con alcune Alienazioni seguite” Fascicolo di cc. 10 Promemoria di Francesco degli Oddi sui censi passivi creati a partire dal 1713 e sui terreni e poderi venduti. L’ultima data indicata è quella del 21 febbraio 1725 (vendita di una casa a Tavernelle a Lavinia degli Oddi in conto di dote per scudi 300).

292 15 settembre 1740 ”N. 74. Istromento di divisione fatta l’anno 1740 fatta dai tre signori fratelli conti Francesco, Carlo e Giambattista degli Oddi” Fascicolo di cc. 12

293 [1743] ”N. 75. Pretensioni del signor conte Gio. Battista degli Oddi contro il sig. conte Carlo suo fratello” Fascicolo di cc. 4 A tre anni di distanza dalla morte della madre Cintia Catenucci e dalla stipulazione dell’instrumento di divisione tra i fratelli Francesco, Carlo e G. Battista degli Oddi (1740), quest’ultimo avanza alcune richieste a Carlo, tra cui il rendimento di conti della sua amministrazione della contea di Laviano (tenuta in affitto dal 1723 al 1729), il risarcimento di parte delle spese da lui sostenute per la villa di Montefreddo, e altre cose. I fogli sono autografi di G. Battista degli Oddi (1686-1766).

Queste carte si inseriscono in un contesto di tensioni tra i fratelli Francesco, Carlo e G. Battista degli Oddi (degli altri due figli maschi di Cintia Catenucci, l’arciprete Ludovico era morto già nel 1726, mentre il gesuita Longaro non risulta coinvolto nelle liti) che dura fin dagli anni venti del XVIII secolo, come si vede nel relativo fascicolo all’interno della serie “Cause, liti, controversie, contenzioso”.

294 18 aprile 1747 - 17 maggio 1747 ”N. 76. Istromento di compra d’una casetta posta in questa Città Porta S. Susanna parrocchia S. Stefano propria di Domenico e Chiara Bertucci coniugi, fatta dalla signora contessa Faustina Amadei degli Oddi come madre tutrice con copia annessa di due fogli sottoscritti di pugno del fu signor conte Francesco in favore de’ suddetti coniugi Bertucci” Fascicolo di cc. 8 Alle cc. 1-4 “Istrumento di compra della casa di Domenico Bertucci e donna Chiara sua moglie”: come si rileva da due documenti inserti, Francesco degli Oddi (1680-1746), intenzionato a demolire e modificare alcune case contigue al palazzo degli Oddi da lui acquistate per dare maggiore luce alla sua abitazione, aveva promesso ai coniugi Domenico e Chiara Bertucci, proprietari di una delle case, di effettuare alcune migliorie a sue spese e di risarcirli di eventuali danni che dovessero soffrire a causa di tali lavori. Eseguite tali demolizioni, i coniugi Bertucci rendono noto che la loro casa manca degli appoggi e necessita di ristrutturazioni urgenti. Dalla stima dei periti risulta che il costo dei lavori a carico dei degli Oddi sarebbe quasi pare al valore dell’intero immobile ristrutturato, pertanto Faustina Amadei, in qualità di tutrice dei figli avuti col defunto Francesco, decide di comprare la casa per il prezzo di 60 scudi. La somma sborsata sarà effettivamente di 57 scudi, detratti cioè 3 scudi, la metà del contributo di 6 scudi a carico dei Bertucci per gli eventuali lavori da eseguirsi nella loro casa, come a suo tempo convenuto tra questi e Francesco degli Oddi. Alle cc. 5-8 “Istrumento di sborso fatto alli coniugi Bertucci di https://inventari.san.beniculturali.it/

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scudi 57 prezzo della casa comprata dalli suddetti”.

295 09 novembre 1747 ”N. 77. Istromento di vendita d’una casa posta in Città della Pieve contigua all’altra casa propria de’ conti degli [Oddi] per scudi 300 rogito di Giuseppe Cecchetti notaio di detta Città il dì 9 novembre 1747” Fascicolo di cc. 4

296 s.d. ”Nota delli terreni descritti già nel Catrasto [sic] del Signore Tiberio Meniconi poi portati al Catrasto del Signor Conte Francesco Degl’Oddi nell’anno 1684 li 24 Ottobre” Fascicolo di cc. 6 Il fascicolo non è numerato e non è presente nell’Indice, ma è di aspetto identico alle altre unità della sottoserie “Interessi di Casa”. Contiene una “Nota de Beni che sono descritti nel catasto dell’Illustrissimo Signor Conte Francesco et altri degl’Oddi posti nelle pertinenze di Deruta e Migiana di Montetetio come al Libro 5º P.S.S. a c. 208 e 216”, in precedenza nel catasto di Alessandro Meniconi e da questo tolti il 24 ottobre 1684, accrescendo la libra dei degli Oddi di 300 lire, 6 soldi e 6 denari.

297 06 febbraio 1731 - 02 dicembre 1743 (molte cc. senza data) Ricordi e appunti vari di Francesco degli Oddi Fascicolo di cc. 29

298 09 febbraio 1743 - 18 dicembre 1743 ”Interesse Taccini nº XXVII” Fascicolo di cc. 21 Il fascicolo contiene copie di memoriali inviati dalla comunità di Pozzuolo contro i fratelli Giovanni Battista e Antonio Felice Taccini, possidenti di Laviano, per denunciare l’occupazione di una strada pubblica, e dai suddetti fratelli alla S. Consulta per denunciare alcune usurpazioni di terreni fatti dal fattore e dai lavoratori del conte Francesco degli Oddi, e copie della corrispondenza relativa alle successive inchieste.

299 marzo 1730 - 04 luglio 1733 ”Interessi con la Comunità di Perugia” n. XXXII ”Proteste delli Baroni perugini di non accudire alle misure de’ terreni delli Luoghi baronali fatte ad istanza della Città di Perugia o sua Comunità l’anno 1731” Fascicolo di cc. 221 Nel 1726 la Congregazione del Buon Governo ordina di procedere alla rinnovazione del catasto di Perugia, effettuando nuove misurazioni delle baronie di Migliano, Paciano Vecchio e Antognolla, che secondo la sentenza del tesoriere generale del 1682 (cfr. fascicolo n. 237, “Beni Baronali nº XVIII”) si trovano all’interno del territorio perugino; per quanto riguarda le altre baronie non comprese nel territorio perugino, si riserva di ascoltare le ragioni avanzate dalla città per stabilire se anche per esse si debba procedere a nuove misurazioni. La Congregazione dei deputati ecclesiastici e laici sopra il catasto, riunitasi il 27 aprile 1730, invia il proprio parere positivo a Roma (cc. 7-8), nonostante l’opposizione dei baroni e di altri corpi privilegiati, che contestano la necessità e la spesa di un tale provvedimento (cc. 9-10). Nel settembre 1730 l’uditore mons. Marcello Passari, visti i precedenti e considerando l’utilità per la città di un tale provvedimento, decreta che la comunità di Perugia possa procedere alle misurazioni anche per i luoghi baronali non compresi nel suo territorio (cc. 11-12). In vigore di https://inventari.san.beniculturali.it/

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tale decreto, vengono effettuate le misurazioni nelle località di Monte Gualandro, Poggio Aquilone, Portula, Torricella, Reschio, S. Cristina e Monte Acutello; per Poggio Manente, Coccorano e Civitella Ranieri, che fanno parte della Legazione di Urbino, è necessario l’intervento di un deputato di tale legazione, mentre per Resina il provvedimento è sospeso, trovandosi il feudo al di là del torrente Niccone, confine del Granducato di Toscana. La comunità di Rosciano, di proprietà dei Baglioni, Graziani e Ansidei, ottiene di poter effettuare le misurazioni a proprie spese, incaricandone uno dei geometri impegnati dalla città per tale lavoro a loro scelta, con l’assistenza di un deputato nominato dalla città di Perugia (c. 184). Rimane ancora la sola opposizione di Laviano, di proprietà dei degli Oddi, che tentano di ritardare l’esecuzione delle misure. Nel giugno 1731, infine, Francesco degli Oddi (1680-1746) acconsente a procedere alle misurazioni del feudo di Laviano, alle stesse condizioni della comunità di Rosciano (c. 186).

300 dicembre 1712 - 13 luglio 1773 ”Interesse Patrizi nº XXXIII” Fascicolo di cc. 296 Contiene carte relative alle controversie sorte tra Angelo degli Oddi (1730-1794) e fratelli, da una parte, e Vincenzo Patrizi, figlio di Bernardino, dall’altra, riguardo all’eredità di Giustina Patrizi (morta il 16 luglio 1744), già moglie di Carlo degli Oddi (1682-1762), zio di Angelo. Nel suo testamento (1730) Giustina nomina erede usufruttuario il marito sua vita natural durante, ed eredi proprietari il fratello Bernardino e i suoi discendenti. Non essendo sopravvissuti figli nati dal matrimonio, dopo la morte di Carlo (31 dicembre 1762), l’erede proprietario Vincenzo Patrizi chiede ai conti degli Oddi, oltre alla cessione dell’usufrutto, la restituzione della dote della zia, ammontante a 5600 scudi di debiti della casa degli Oddi verso la casa Ranieri accollatisi dal fu Bernardino nel 1712. La lite sorge sul rimborso di alcune spese per miglioramenti effettuati da Carlo degli Oddi sui poderi dell’eredità della moglie e sulla restituzione di un credito di 420 scudi.

Il fascicolo contiene, tra l’altro, lo scritto “Fogli informativi di tutti gl’Interessi colla Casa de Signori Patrizi e la Casa Degll’Oddi” (cc. 2-11), redatto da Ludovico degli Oddi (1731-1800), la copia del testamento di Giustina Patrizi (cc. 125-130) e di un codicillo aggiunto nel marzo 1744 (cc. 131-132), la copia del lodo pronunciato da due giudici compromissari nel 1764 (cc. 133- 136), varie perizie per stimare i lavori fatti per ordine di Carlo degli Oddi nei beni ereditari della moglie (cc. 137-182), scritture legali delle parti (cc. 183-263).

301 16 dicembre 1656 - 1713, 19 maggio 1780 - 8 ottobre 1832 ”Luoghi di Monti di Genova nº XL” Fascicolo di cc. 232 Con tale denominazione (altro titolo originale presente sulle carte è “Interesse di Genova”; l’etichetta sulla fascetta che chiude le carte, “Posizione riguardante i Luoghi di Monti di Genova”, è ottocentesca) ci si riferisce alla cosiddetta “Colonna Soderina”, aperta presso il Banco di S. Giorgio di Genova da Pietro Maria Soderini nel 1521: i frutti dei luoghi di monte acquistati vennero da lui goduti in vita e poi lasciati in eredità in parti uguali ai nipoti Tommaso, Giovanni Battista e Pietro, figli di suo fratello Paolo Antonio, e ai loro discendenti, con sostituzione del parente più prossimo in caso di morte. Solo Tommaso Soderini ebbe figli, e da lui discesero Alfonso e Nicola Soderini, rispettivamente padre e fratello di Maria e Margherita, moglie di Angelo degli Oddi (1602-1647).

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Il fascicolo contiene la documentazione su alcune liti sostenute da Francesco e Antonio degli Oddi (figli di Angelo e Margherita) e dalla zia Maria Soderini sposata D’Ugni (e, dopo la sua morte nel 1678, dalle sue figlie Lucrezia D’Ugni Ciccolini e Faustina D’Ugni) contro alcuni pretendenti alle quote spettanti a Nicola Soderini, morto nel 1656 senza testamento e senza discendenti legittimi, ereditate dalla sorella e dai nipoti. La prima (s.d., ma 1665) fu contro Alfonso Soderini iuniore, figlio naturale di Nicola (cc. 46-59).

La seconda (cc. 60-88) venne mossa nel 1675 dai tutori di Francesco di Gaspare Soderini (ramo di Firenze), all’epoca minore, che produssero un presunto testamento di Nicola col quale istituiva erede usufruttuario il figlio Alfonso e, in caso di morte di quest’ultimo senza eredi legittimi (come poi avvenne), il ramo dei Soderini di Firenze.

Il fascicolo contiene anche (cc. 89-93) la corrispondenza lettere di Costanzo Ricci, procuratore di Francesco e Antonio degli Oddi a Genova, a Francesco (1668) e, soprattutto (cc. 94-191), lettere di Gio. Francesco Spinola (e altri) a Francesco (1623-1699) e Angelo (1654-1704) degli Oddi: Spinola aveva acquistato nel 1663 parte dei frutti dei luoghi di monte dei degli Oddi e ora informava dell’andamento della lite mossa da Francesco di Gaspare Soderini di Firenze.

Altre carte riguardano la procedura da seguire e la documentazione da inviare a Genova ogniqualvolta si verificava la morte di un beneficiario della rendita, perché i parenti sopravvissuti potessero accedere alla sua parte di eredità.

L’affare della cosiddetta “Colonna Soderina” ha un ulteriore sviluppo alla fine del XVIII secolo, in seguito all’esame di “alcune antiche Carte ritrovate in Casa de’ Signori Marchesi del Drago di Roma, e passate in mano del Conte Lodovico Degll’Oddi” (i marchesi del Drago sono discendenti della sorella di Margherita Soderini, Maria): cfr. cc. 198-209 (lettera di Ludovico al fratello Angelo del 19 maggio 1780). Secondo le ricerche fatte da Ludovico degli Oddi (1731-1800), ci sarebbe stata una terza figlia di Alfonso Soderini, oltre a Maria e Margherita (cosa che però non risulta dai documenti qui presenti), di cui non viene indicato il nome (si ignora anche il nome del marito), furono assegnati i frutti di 317 luoghi di monte depositati presso il Banco di S. Giorgio di Genova nella “Colonna Soderina”: poiché i frutti dei luoghi di monte spettanti ai discendenti della terza figlia risultano da molti anni non riscossi, si suppone che la famiglia sia estinta. Se si provasse ciò, i discendenti delle altre due sorelle (tra cui i degli Oddi) potrebbero suddividere fra loro i 317 luoghi di monte che spettavano alla terza figlia. Ludovico suggerisce di fare ricerche in tal senso presso il Banco di S. Giorgio, ma in archivio non sono presenti documenti successivi che possano informare sull’esito di tale vicenda.

Ancora nel XIX secolo i degli Oddi si interessavano della liquidazione dei luoghi del Banco di S. Giorgio di Genova (cc. 214-222).

Cfr. anche il fascicolo n. 241, “Interesse Soderini nº XIV”.

2.2. ”Addizioni di Eredità nº XXIII”

Le “Addizioni di Eredità” si inseriscono nella successione numerica avviata con i vari “Interessi” alla posizione 23, ma costituiscono effettivamente una serie a sé stante, creata da Angelo degli Oddi (1730-1794): sua è infatti la calligrafia sull’etichetta https://inventari.san.beniculturali.it/

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incollata alla fascetta che chiude l’unico fascicolo conservato. Nell’elenco dei documenti raccolti da Francesco degli Oddi (1680-1746) sotto il titolo di “Interessi di Casa” figurava anche, col numero 14, la “Aditione di eredità fatta dal signor conte Francesco degli Oddi di monsignor Antonio suo fratello col suo inventario”, che attualmente risulta dispersa.

302 21 gennaio 1602 - 04 febbraio 1602 ”N. 15. Aditione d’eredità con l’inventario fatta dalli Signori Conti Tiberio e Francesco degli Oddi, del Signore Annibale passato alla Religione de Minori Osservanti” Fascicolo di cc. 12 Tiberio degli Oddi (1545-1604) e suo nipote Francesco (1585-1604), figlio di suo fratello Angelo (1542-1594), dietro loro istanza, vengono dichiarati eredi, col beneficio della legge e di inventario, del defunto Annibale degli Oddi (1550-1601?), fratello di Tiberio e zio di Francesco, entrato nell’ordine dei frati minori osservanti col nome di fra Giovanni Maria. Alle cc. 6-10 l’inventario dei beni immobili e mobili appartenuti ad Annibale degli Oddi al momento della sua professione religiosa. A c. 12v annotazione di mano di Francesco della Torre, che durante la minore età di Angelo degli Oddi (1602-1647) fu suo procuratore: “Instrumento authentico dell’aditione dell’Heredità presa dal Signor Tiberio et Signor Conte Francesco del Signor Annibale, cum beneficio l[egis]. et Invent.”. Su un legato pio disposto nel testamento di Annibale e versato alla Fabbrica di S. Pietro da Angelo degli Oddi nel 1608, cfr. infatti fasc. n. 444.

Questa unità era inizialmente compresa fra gli “Interessi di Casa”, voluminoso e composito fascicolo creato da Francesco degli Oddi (1680-1746), alla posizione n. 15: ad estrarlo, per formare una nuova serie “Addizioni di Eredità”, fu suo figlio Angelo (1730-1794), che proseguì e integrò, e in qualche caso appunto modificò, l’ordinamento dell’archivio voluto dal padre.

2.3. ”Testamenti diversi nº XXVIII”

303 16 aprile 1566 Testamento di Francesco Maria di Sigisberto degli Oddi Fascicolo di cc. 15 Contiene due copie semplici del testamento di Francesco Maria di Sigisberto degli Oddi. Elegge sepoltura nella Chiesa di S. Francesco di Perugia nella cappella di famiglia, dispone legati pii per l’Ospedale della Misericordia e la Chiesa di S. Francesco e diversi legati per domestici e amici e i nipoti maschi e femmine nati da due sue figlie già decedute, e le figlie femmine del suo defunto figlio Scipione, e nomina suoi eredi universali i suoi due figli superstiti, il capitano Marco Antonio detto “il Franciosino” e Andrea, per due terzi, e i nipoti maschi Gisberto, Orazio e Giulio Cesare (figli di Scipione) per un terzo. Dispone che i suddetti nipoti rimangano sotto la tutela della madre Contessa e dello zio Marco Antonio.

304 07 dicembre 1581 ”Testamento del signor Angelo figlio del signor Sforza degli Oddi” Testamento di Angelo degli Oddi (1542-1594) Fascicolo di cc. 8 Elegge sepoltura nella Chiesa di S. Francesco di Perugia nella cappella di famiglia, dispone legati pii all’Ospedale della Misericordia e agli ordini e alle confraternite che dovranno essere presenti al suo funerale, e lascia una somma di dieci fiorini per dotare o monacare due giovani

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a scelta di sua madre o, se questa fosse già defunta, del maggiore dei suoi fratelli ancora in vita; impone inoltre ai suoi eredi di far costruire (o di ultimarne la costruzione se non sarà terminato alla sua morte) un oratorio in onore di s. Margherita detta da Cortona a Laviano, luogo di origine della santa, cui è particolarmente devoto, con un’iscrizione sul portale, per la quale costruzione stanzia 224 fiorini. Lascia per legato al fratello Alessandro, dottore in legge, 150 scudi all’anno per un quinquennio, a condizione che egli risieda a Roma o che fuori dalla patria “[tenti] la fortuna honoratamente”, e solo al termine dei cinque anni possa conseguire la sua parte di eredità. In tutti gli altri suoi beni, nomina eredi universali in parti uguali i suoi figli maschi legittimi quando nasceranno o, nel caso in cui non nascessero o premorissero o si estinguesse la sua discendenza maschile diretta, nomina eredi i suoi fratelli Giulio, Tiberio, Alessandro e Annibale o, in sostituzione di questi, i cugini Ludovico, Ungaro, Cesare, Costantino e Gio. Paolo di Pietro di Giacomo degli Oddi o, in sostituzione di questi ultimi, i parenti più prossimi della famiglia degli Oddi. Impone inoltre sui suoi beni fedecommesso in linea maschile in modo tale che gli eredi non possano alienarli e rimangano in perpetuo di proprietà della famiglia degli Oddi.

305 1585 ”Codicillo del signor Agnolo” Codicillo al testamento di Angelo degli Oddi Fascicolo di c. 1 Dispone che se in futuro, in violazione di quanto disposto nel suo testamento del 7 dicembre 1581, gli eredi nominati cercheranno di vendere, obbligare, permutare o alienare i beni del testatore, tali beni passino in usufrutto per dieci anni in parti uguali alla Compagnia del Santissimo Rosario, alla Compagnia di S. Giuseppe e alla Compagnia delle Vergini, e trascorsi i dieci anni tornino ai suoi eredi, e così ogni volta che questi ultimi verranno meno alla volontà espressa dal testatore.

306 06 giugno 1595 Copia del testamento di Costantino di Pietro Giacomo degli Oddi e parere legale sulle pretese sull’eredità del marchese Cesare di Diomede degli Oddi Fascicolo di cc. 4

307 12 ottobre 1604 ”Copia del testamento del signore Franciescho degli Oddi” Testamento di Francesco degli Oddi (1585-1604) Fascicolo di cc. 4 Elegge sepoltura nella chiesa di S. Francesco di Perugia nella cappella di famiglia, lascia un legato pio di 10 fiorini all’Ospedale della Misericordia, alla moglie Lavinia Boncambi vestiti e gioielli, alla figlia Settimia scudi 4000 di dote (e altro eventualmente a discrezione della madre) e nomina suo erede universale il figlio Angelo. Nomina tutori e curatori dei due figli suo nonno materno Scipione della Staffa e i suoi zii Troiano e Annibale della Staffa, e suo esecutore testamentario Lorenzo Montemelini.

308 29 aprile 1608 Frammento del testamento di Giovanni Battista della Corgna Fascicolo di cc. 2 Ordina ai suoi esecutori testamentari di dare in affitto alcuni suoi beni a Papiano e Castello delle Forme e di dare il ricavato in beneficenza, ordina varie elemosine e messe. Gio. Battista della Corgna, arciprete della cattedrale di Perugia, era lo zio materno di Armanno e https://inventari.san.beniculturali.it/

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Troiano della Staffa, figli di Scipione della Staffa e Lucrezia della Corgna. Il testamento completo si trova in ASPg, Notai di Perugia, Protocolli, reg. 2213, cc. 102v-104v (notaio Ascanio Catrani).

309 28 giugno 1634 ”Testamento del signor conte Angelo degli Oddi, ma ve n’è un altro fatto doppo” Fascicolo di cc. 4 Elegge sepoltura nella Chiesa di S. Francesco di Perugia nella cappella di famiglia, lascia vari legati pii, ordina la restituzione della dote alla moglie Margherita Soderini, lascia in legato alla figlia Lavinia scudi 4000 per la sua dote e nomina erede universale il figlio Francesco e i suoi discendenti maschi, con sostituzione delle femmine se questi venissero a mancare; se si estinguesse la linea dei suoi discendenti diretti nomina erede la sorella Settimia e i suoi discendenti. Nomina tutore dei figli Francesco e Lavinia il cognato Pier Antonio Ramazzani. Come scritto sul retro del documento, questo non fu l’ultimo testamento di Angelo degli Oddi (1602-1647): quello definitivo si trova in “Interessi di Casa”, n. 26: “N. 26. Testamento del signor Conte Angelo seniore degl’Oddi fatto li 24 Agosto 1646 facendo con esso testamento fideicommisso per li suoi successori”.

310 05 gennaio 1644 Apertura del testamento di Fioravante degli Oddi Fascicolo di cc. 10 Copia autentica del 12 dicembre 1705 dell’atto di apertura del testamento, datato 12 giugno 1638, del defunto Fioravante di Gio. Maria degli Oddi: elegge sepoltura nella Chiesa di S. Francesco di Perugia, nella cappella di famiglia, lascia legati alla moglie Lucrezia Alfani e a Felicissimo detto Gio. Maria, figlio di donna Virginia del q. Mariano di Perugia, sua vita natural durante, a patto che questi tenga una condotta onorata; alla morte di Felicissimo, ordina che i beni passino a Regolo degli Oddi e ai suoi figli maschi legittimi; se non vi fossero figli maschi legittimi di Regolo, a Scipione di Francesco Maria degli Oddi e ai suoi figli maschi; in mancanza di questi, ai figli maschi e legittimi di Angelo degli Oddi o, in mancanza di questi, ai figli maschi e legittimi di Diomede degli Oddi, in modo tale che tali beni rimangano sempre alla famiglia degli Oddi. Per tutto il resto, nomina sua erede universale la figlia Maria Francesca, con l’obbligo per lei e i suoi eredi di versare cinquanta scudi annui al detto Felicissimo sua vita natural durante.

311 30 marzo 1653 ”Testamento del signor conte Francesco Maria degli Oddi” Testamento di Francesco Maria di Scipione degli Oddi Fascicolo di cc. 6 Si tratta di un appartenente a un ramo cadetto della famiglia: “D. Comitis Francisci Marie filii Scipionis, Iulii Cesaris, Scipionis, Francisci Marie, Gisberti, Biordi, Filippi, Oddi, Alardi, Oddi, Oddonis testamentum” (c. 1). Elegge sepoltura nella chiesa di S. Francesco di Perugia, lascia un legato pio all’Ospedale della Misericordia, dispone che le sue nipoti (figlie di suo figlio Scipione) vengano dotate in modo confacente coi beni della sua eredità, e nomina suo erede universale il figlio Scipione e, alla sua morte, il figlio di lui Regolo e gli altri eventuali figli maschi, a condizione che Scipione acconsenta a istituire un fedecommesso sull’eredità, altrimenti lascia a Scipione la sola quota legittima, tolte tutte le spese sostenute dal testatore per le liti di Scipione col fisco, e nomina erede universale Regolo.

312 03 febbraio 1683 ”Particola del testamento di Barbara Baldeschi” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 2 Estratto in copia semplice dal testamento di Barbara Baldeschi, rogato dal notaio Sinibaldo Tassi il 3 febbraio 1683: istituisce una cappellania presso la Chiesa del Gesù di Perugia cui assegna 110 scudi l’anno, con l’obbligo di celebrare un certo numero di messe, e nomina cappellano Faustino Crispolti, quindi, alla morte di questi, vuole che venga eletto un membro delle famiglie Crispolti o Bontempi o, in mancanza di questi, un discendente di Ippolita ne’ Alfani o di Artemisia (Bontempi) degli Oddi o di Maddalena ne’ Rossi o di Fiordespina de’ Graziani sua pronipote. Il titolo del fascicolo (c. 2v) è di Ludovico degli Oddi (1731-1800).

313 15 gennaio 1694 ”Testamento di Donna Camilla cuoca” Testamento di Camilla Neroni Fascicolo di cc. 2 Elegge sepoltura nella chiesa dei Padri Filippini di Perugia, pregando la sua erede di occuparsi delle spese per il funerale, lascia un legato pio di 10 soldi all’Ospedale della Misericordia e nomina sua erede universale la sua padrona Artemisia Bontempi degli Oddi.

314 23 novembre 1694 Testamento del conte Francesco degli Oddi e inventario delle opere d’arte da lui acquistate Fascicolo di cc. 27 Copia autentica del 1783 del testamento redatto il 23 novembre 1694, consegnato al notaio M. Antonio Fantaiuti il 2 maggio 1697 e aperto il 19 giugno 1699. Francesco degli Oddi elegge sepoltura nella cappella di famiglia nella chiesa di S. Francesco di Perugia, ordina la celebrazione di messe per la sua anima e istituisce vari legati all’Ospedale della Misericordia di Perugia e ai suoi servitori (tra cui Anna Maria, ex schiava turca fattasi battezzare, che riceve anche una cassetta consegnata al notaio e da aprire solo dopo la morte del testatore). Istituisce quindi una primogenitura di 15.000 scudi in favore di suo nipote Francesco (figlio di suo figlio Angelo), cui lascia anche la sua collezione di quadri, disegni e medaglie antiche da lui acquistati (il cui inventario è allegato al testamento, v. più avanti). Nomina eredi i suoi figli maschi Angelo, Cesare, Fabrizio, Bartolomeo e Oddo o, nell’eventualità di estinzione della sua discendenza in linea maschile, i figli maschi di sua figlia Bianca, moglie di Pompeo Danzetta. Lascia infine legati alle figlie sposate Margherita, Bianca e Gertrude, e alle due figlie monache, suor Maria Tecla (al secolo Teresa) e suor Maria Prassede (al secolo Francesca). Il fascicolo contiene (sempre in copia) l’allegato “Inventario dei Quadri acquistati da me Francesco degli Oddi dopo la morte del Signore Conte Angelo mio Padre, i quali Quadri saranno dietro segnati con la Lettera F, fatto in Perugia li 20 Marzo 1687” (cc. 9-23): quest’ultimo (citato con la vecchia segnatura, busta 58) è stato pubblicato integralmente da F. Santi in Una collezione seicentesca a Perugia, Perugia, 2014, pp. 55-69 (cfr. anche ivi, pp. 17- 27). Il fascicolo contiene infine alcuni appunti di Angelo (1730-1794) e Ludovico (1731-1800) degli Oddi relativi alla primogenitura istituita nel testamento.

315 26 luglio 1737, 25 luglio 1747 ”Copia del testamento della Signora Contessa Cintia Catenucci degli Oddi” Fascicolo di cc. 8 Lascia legati ai suoi figli Longaro, gesuita, Clotilde, monaca, e Lavinia, e alle nuore Faustina

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Amadei e Giustina Patrizi, ordina vari legati pii e nomina eredi universali in parti uguali i figli Francesco, Carlo e Gio. Battista. Il fascicolo contiene anche il certificato rilasciato dal commissario apostolico per l’Umbria Giovanni Mauro Diamanti che attesta che Carlo degli Oddi ha adempiuto al legato imposto dalla madre nel suo testamento di far celebrare mille messe per la sua anima (25 luglio 1747).

316 01 agosto 1756 Testamento olografo di Carlo degli Oddi Fascicolo di cc. 6 Elegge sepoltura nella Chiesa di S. Francesco di Perugia, lascia vari legati ai fratelli (G. Battista, Longaro, Lavinia e suor Maria Clotilde degli Oddi), ad amici e domestici, lascia al nipote Angelo degli Oddi (1730-1794) i suoi mobili e gli argenti (a condizione che Angelo ne faccia godere l’usufrutto anche ai suoi fratelli Ludovico, Cesare e Luigi fintanto che questi vivranno con lui), e nomina eredi universali i nipoti (figli di suo fratello Francesco), cioè i già citati Angelo, Ludovico, Cesare e Luigi degli Oddi. Allegata al testamento vi è una “Nota degl’Argenti spettanti a me Conte Carlo degli Oddi” (cc. 5-6).

317 26 settembre 1778 ”Copia del Testamento della Signora Contessa Faustina Amadei Degll’Oddi sottoscritto e consegnato sigillato in Roma per gll’Atti del Signor Palmieri Notaro sotto questo dì 26 settembre 1778” Fascicolo di cc. 4 Elegge sepoltura nella Chiesa di S. Nicola in Arcione di Roma, ordina la celebrazione di messe, lascia legati alla nuora Angela Cospani, alla figlia Margherita degli Oddi Righetti e ai suoi domestici, lascia la quota legittima dell’eredità ai suoi figli maschi cadetti Ludovico, Cesare e Luigi e nomina suo erede universale il primogenito Angelo. Nomina esecutore testamentario il figlio Ludovico.

318 08 gennaio 1790 Testamento di Agostino di Bonaventura Cospani Fascicolo di cc. 8 Elegge sepoltura nella Chiesa delle monache paolane detta della Divina Provvidenza di Todi, istituisce vari legati pii e legati a domestici e amici, e nomina sua erede universale la figlia Angela Ortensia Cospani degli Oddi.

319 31 marzo 1794 Estratti dal testamento di Angelo degli Oddi (1730-1794) Fascicolo di cc. 8 Si tratta di due estratti in copia autentica dal testamento di Angelo degli Oddi, redatti il 30 dicembre 1805 e il 21 gennaio 1807. Sono copiate le parti del testamento che riguardano la moglie Angela Cospani, cui viene lasciato in usufrutto il podere e l’appartamento nella villa di Monte Freddo, una casa in Perugia, i gioielli e un orologio d’oro in conto delle somme dello spillatico non versate; inoltre Angelo impone ai figli di assicurare alla madre lo stesso trattamento quanto ad assegnamento, vitto e servitù, se ella vorrà rimanere a vivere con loro, o in caso contrario di versarle l’annuo assegnamento di 500 scudi. Nel caso in cui, alla sua morte, qualcuno dei suoi figli sia ancora minore, nomina tutori la moglie Angela e il fratello Ludovico degli Oddi. Nomina suoi eredi universali i figli Francesco, Carlo, Longaro, Fabrizio e G. Battista in parti uguali.

320 s.d. [1814-1817] https://inventari.san.beniculturali.it/

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Minuta del testamento di Angela Cospani degli Oddi Fascicolo di cc. 4 Minuta di un primo testamento di Angela Cospani degli Oddi. Elegge sepoltura nella Chiesa di S. Teresa dei Padri Carmelitani Scalzi, istituisce vari legati pii, lascia a titolo di legato al primogenito Francesco degli Oddi la casa antistante al Palazzo degli Oddi lasciatale per testamento dal suo defunto marito Angelo, con l’obbligo di mantenervi lo stesso inquilino, lascia legati alle figlie suor Teresa Margherita del Ss. Sacramento (con l’obbligo, per i suoi eredi, che se questa fosse costretta nuovamente a lasciare il monastero e a tornare nel secolo di assicurarle il mantenimento) e Lavinia, alle nuore Vittoria Sacripanti degli Oddi e Marianna Simonetti degli Oddi, ai domestici, alla nipote Margherita di Francesco degli Oddi, istituisce eredi per la quota legittima i suoi figli maschi Francesco, Carlo, Longaro, Fabrizio e G. Battista, e nomina suo erede universale il nipote Angelo degli Oddi, figlio primogenito di Francesco. Il documento non è datato, ma è sicuramente precedente al 1817, anno della morte di Lavinia degli Oddi; se Angelo è il nipote Angelo degli Oddi (ma potrebbe essere anche un fratello omonimo nato nel 1811 e morto a un anno), la data della sua nascita (18 giugno 1814) sarebbe il termine post quem.

321 31 marzo 1821 ”Copia del Testamento della Nobil Donna Signora Contessa Angiola Cospani Degli Oddi, fatto, e consegnato al Notaio Signor Cesare Augusto Torelli il dì 31 Marzo 1821” Fascicolo di cc. 6 Annulla il suo precedente testamento, elegge sepoltura nella Chiesa di S. Teresa dei Carmelitani Scalzi di Perugia, lascia legati pii e scudi 10 di legato alla figlia suor Teresa Margherita (con l’obbligo per i suoi eredi di mantenerla se fosse costretta nuovamente a lasciare il monastero), lascia al figlio Francesco scudi 1500 di legato e la proprietà della casa antistante il Palazzo degli Oddi (con l’obbligo di mantenervi lo stesso inquilino) e altre proprietà, lascia vari legati alle nuore e ai domestici e nomina suoi eredi universali in parti uguali i figli Carlo, Francesco, Longaro, Fabrizio e G. Battista, a condizione che, prima di poter accedere all’eredità, Longaro, Fabrizio e G. Battista risarciscano i primi due delle spese sostenute per essi, altrimenti li istituisce eredi per la sola quota legittima.

322 [1822] Codicillo al testamento di Angela Cospani degli Oddi Fascicolo di cc. 2 In ringraziamento dell’assistenza prestatale per più di quarant’anni, lascia a titolo di legato al signor Giovanni Emidio Cappelli l’annua somma di scudi 80 da pagarsi dai suoi eredi sua vita natural durante.

323 08 ottobre 1840 Apertura dei testamenti dell’arciprete Carlo degli Oddi Fascicolo di cc. 24 Alla morte dell’arciprete Carlo degli Oddi (1769-1840), vengono aperti il testamento chiuso e consegnato in data 6 maggio 1839 e, poiché questo conferma e integra il precedente redatto e consegnato in data 3 novembre 1826 con relativi codicilli, anche quest’ultimo. Carlo degli Oddi elegge sepoltura nella Cattedrale di S. Lorenzo di Perugia di cui è arciprete, lascia vari legati pii al capitolo della cattedrale, all’Ospedale di S. Maria della Misericordia, a istituti di beneficenza, lascia legati alla sorella suor Teresa Margherita, alle cognate, ad amici e domestici e nomina eredi usufruttuari i fratelli Francesco, Longaro, Fabrizio e G. Battista ed eredi proprietari i suoi nipoti Angelo e Oddo (figli di Francesco) e Ludovico (figlio di Longaro).

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324 16 dicembre 1854 Apertura del testamento di Vittoria Sacripante degli Oddi Fascicolo di cc. 6 Elegge sepoltura nella chiesa di S. Teresa dei Carmelitani Scalzi di Perugia, lascia un legato pio all’Ospedale di S. Maria della Misericordia, altri legati alle figlie Margherita e Giacinta, alla nuora Maria Cardelli, alla sorella Margherita Sacripante Veglia, ad Antonio Graziani Amori, ai servitori, e nomina suoi eredi universali i figli Angelo e Oddo.

325 s.d. Frammento del testamento di ignota Fascicolo di cc. 3 Nomina eredi universali i nipoti Giovanni Battista, Baldassarre e Simone ***, figli di suo figlio Ludovico ***.

2.4. ”Acquisti diversi nº XXX”

326 16 dicembre 1742 - 22 aprile 1744 ”Istrumento di compra delle due o sia 4 stanze del Bartolini per scudi 75” Fascicolo di cc. 8 Carlo degli Oddi compra da Ubaldo Bartolini, procuratore della nipote Caterina Baronciani, quattro stanze situate in Perugia, parrocchia di S. Stefano, al prezzo di 75 scudi, più 25 scudi per rimborso delle spese sostenute da Caterina Baronciani nella causa fra lei e i conti degli Oddi sopra tali stanze. Il fascicolo contiene anche una lettera di Caterina allo zio Ubaldo Bartolini datata 16 dicembre 1742.

327 06 agosto 1751 ”Istrumento di compra fatta dalla Signora Contessa Faustina d’un pezzo di terra confinante alla Contea di Laviano vocabolo Poggio di Cozzale” Fascicolo di cc. 2 Don Francesco Leanti di Pozzuolo, territorio di Castiglione del Lago, vende a Faustina Amadei, tutrice e curatrice dei figli conti degli Oddi, un pezzo di terra in Pozzuolo vocabolo Poggio di Cozzale, al prezzo di scudi 4 e baiocchi 30.

328 24 luglio 1761 Acquisto di una casa in Perugia, parrocchia di S. Stefano, venduta ai degli Oddi da Nicola Cardini per scudi 275 Fascicolo di cc. 4 I fratelli Angelo, Ludovico, Cesare e Luigi degli Oddi comprano una casa in Perugia, parrocchia di S. Stefano, da Nicola Cardini al prezzo complessivo di 275 scudi, dei quali 80 vengono pagati subito, 90 dovranno essere pagati ai coniugi Cecilia Garofani e Ugolino Ugolini, precedenti proprietari, e i restanti 105 al momento della consegna delle chiavi, che avverrà all’inizio dell’anno successivo (le quietanze di questi pagamenti si trovano in “Quietanze diverse”).

329 18 agosto 1761 Acquisto di tre pezzi di terra in Pozzuolo, vocaboli li Prati e Cozzano, venduti ad Angelo degli Oddi da Angelo Damiano Nardelli per scudi 70 Fascicolo di cc. 2 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Angelo Damiano del fu G. Battista Nardelli vende ad Angelo degli Oddi tre pezzi di terra in Pozzuolo, vocaboli li Prati e Cozzano, per scudi 70, dei quali 20 vengono abbuonati per un debito precedente del padre di Nardelli già lavoratore di Angelo degli Oddi, e i restanti 50 vengono pagati in contanti.

330 06 agosto 1763 - 10 settembre 1763 Acquisto e permuta di terreni posti in Città della Pieve fatti da Ludovico degli Oddi Fascicolo di cc. 6 Giuseppe Bucciarello di Città della Pieve vende a Ludovico degli Oddi un pezzo di macchia in Città della Pieve, vocabolo le Vie Bianche, e un pezzo di terra in detta città, vocabolo la Molinella, al prezzo di scudi 17. Ludovico degli Oddi permuta con Pascuccio del fu Agostino del Gallo un terreno in Città della Pieve, vocabolo Scarniceta, a lui donato dal fratello Angelo in cambio di altri terreni in Città della Pieve.

331 29 maggio 1764 - 30 maggio 1764 Acquisto di due terreni in Città della Pieve Fascicolo di cc. 4 Angelo degli Oddi acquista da Giuseppe Vetralla un pezzo di terra in Città della Pieve, vocabolo Petroio, al prezzo di 52 scudi, e da Carlo del Comitolo un altro pezzo di terra in Città della Pieve, in contrada Tresa, al prezzo di 134 scudi.

332 22 settembre 1764 Acquisto di un terreno in Città della Pieve, vocabolo Popuccio, per scudi 47 Fascicolo di cc. 4 Elisabetta, vedova di Antonio di Santi del Riccio e tutrice delle figlie Nunziata, Maria Agata e Maddalena, per pagare vari debiti vende ad Angelo degli Oddi un pezzo di terra facente parte dell’eredità di suo marito in Città della Pieve, contrada Mojano, vocabolo Popuccio, al prezzo di scudi 47.

333 29 agosto 1765 Acquisto di due piane in Tresa, presso Città della Pieve, da Antonio Laurenti per scudi 160 Fascicolo di cc. 4 Angelo degli Oddi compra da Antonio Laurenti due piane di terreno in Tresa, presso Città della Pieve, per scudi 160, dei quali 130 sono pagati da Laurenti a Simone Bachini per riscattare i terreni suddetti.

334 23 novembre 1765 Acquisto di un terreno in Città della Pieve, contrada Pò del Vento, da Giovanni del fu Francesco del Pò del Vento per scudi 12 e baiocchi 12 Fascicolo di cc. 2

335 03 dicembre 1770 ”Istrumento di compra fatta dal Signor Conte Lodovico degli Oddi di una casa posta in Pozzuolo venduta da Bartolomeo del q. Vincenzo Vico per il prezzo di scudi 44” Fascicolo di cc. 2

336 21 febbraio 1771 ”Istrumento di compra fatta dal Signor Conte Lodovico degli Oddi di una stanza https://inventari.san.beniculturali.it/

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superiore alla casa comprata in Pozzuolo da Bartolomeo di Vico venduta dalla donna Domenica del fu Bartolomeo di Vico suddetto per il prezzo di scudi 8” Fascicolo di cc. 2

337 06 maggio 1772 ”Istrumento di compra fatta dal Signor Conte Angelo degli Oddi delle terre vendute dal Seminario di Perugia nelle pertinenze di Monte Freddo per il prezzo di scudi 560 e baiocchi 30” Fascicolo di cc. 12 Angelo degli Oddi acquista dal Collegio del Seminario di Perugia un terreno nelle pertinenze di Bagnaia e Pilonico Materno, vocabolo la Caina (confinante con altre sue proprietà), al prezzo di 560 scudi e 30 baiocchi, dei quali 206 scudi e 4 baiocchi vengono versati con ordini di pagamento di vari monti, altri 245 scudi e 9 baiocchi sono pagati in cedole bancarie e in contanti, e i restanti 97 scudi e 80 baiocchi saranno pagati quando il Seminario avrà trovato un altro terreno su cui reinvestirli, pagando nel frattempo il conte Angelo un interesse del 4% annuo. La tassa straordinaria e temporanea imposta per lo spurgo del torrente Caina rimane a carico del Seminario.

338 12 marzo 1774 ”Istrumento di compra di due Piane in contrada del Maranzano vendute al Signor Conte Angelo degli Oddi dal Signor D. Eufemio Leri per scudi 175” Fascicolo di cc. 6 Angelo degli Oddi acquista da d. Eufemio Leri due pezzi di terra in Città della Pieve, contrada il Maranzano, vocabolo il Palazzuolo, al prezzo di scudi 175, la qual somma sarà pagata a Gratiniano Lupattelli in conto di dote e sopradote per il matrimonio tra questi e Clemenza Leri, sorella di Eufemio.

339 11 aprile 1786 Acquisto di un terreno paludoso nel Chiaro di Montepulciano per scudi 1000 e lire 2 di moneta fiorentina Fascicolo di cc. 6 I rappresentanti della comunità di Montepulciano nel Granducato di Toscana vendono ad Angelo degli Oddi un terreno paludoso di pertinenza di detta comunità, presso il Chiaro, in luogo chiamato “il Petreto”, al prezzo di scudi 1000 e lire 2 di moneta fiorentina, somma da questi offerta nell’asta pubblica svoltasi nel 1785. Il fascicolo contiene anche una copia parziale ottocentesca del documento, di mano di Angelo degli Oddi (1814-1871).

340 13 giugno 1786 ”Acquisto per scudi 1060 del Podere del Vanesi” Fascicolo di cc. 8 Il conte Francesco Maria Fabrizi Vanesi vende ad Angelo degli Oddi due pezzi di terra nelle pertinenze di Pilonico Materno, al prezzo di scudi 1060, che Angelo degli Oddi promette pagare entro un anno a partire dal 1º gennaio 1787, pagando nel frattempo i frutti compensativi in ragione del 4% annuo.

341 06 settembre 1786 ”Istrumento di compra del terreno venduto dalli Padri di S. Spirito per scudi 150” Fascicolo di cc. 4 Angelo degli Oddi acquista dal Venerabile Convento di S. Spirito dell’Ordine dei Minimi di https://inventari.san.beniculturali.it/

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Perugia un pezzo di terra nelle pertinenze di Pilonico in vocabolo la Fonte al prezzo di scudi 150.

342 03 luglio 1787 ”Istrumento di compra di due pezzi di terra nel Piano di Pilonico [Materno] venduti da Ottaviano di Teo per il prezzo di scudi 100” Fascicolo di cc. 4

343 12 aprile 1788 ”Istrumento di compra fatta dal Signor Conte Angelo degli Oddi d’un pezzo di terra di stara due in circa nel distretto di Città della Pieve vocabolo il Maranzano vecchio per scudi 53” Fascicolo di cc. 4

344 07 maggio 1792 ”Acquisto per scudi 114” Acquisto di un pezzo di terra a Bagnaia, vocabolo le Valli Fascicolo di cc. 10 Angelo degli Oddi acquista dai coniugi Giuseppe Persiani ed Elisabetta Allegrini un pezzo di terra nelle pertinenze di Bagnaia, vocabolo le Valli, al prezzo di scudi 114.

2.5. ”Rinunzie diverse nº XXXI”

345 13 febbraio 1642 ”N. 63. Notizia della rinunzia fatta dalla Signora Lavinia degl’Oddi a favore del Signor Conte Francesco, e Conte Antonio degli Oddi” Fascicolo di cc. 6 Copia autentica della rinuncia all’eredità della nonna paterna Lavinia Boncambi fatta da Lavinia degli Oddi, da lei donata ai suoi due fratelli maschi, Francesco e Antonio degli Oddi; in cambio il padre Angelo (1602-1647) le assegna in dote i beni di Lisciano. Questo fascicolo si trovava originariamente alla posizione n. 63 dell’elenco degli “Interessi di Casa”, una sottoserie creata da Angelo degli Oddi (1730-1794).

346 13 maggio 1653 - 11 maggio 1654 Rinuncia all’eredità di Anna Maria degli Oddi (in religione suor Anna Maria Artemisia) in favore del fratello Francesco Fascicolo di cc. 14 Contiene la “Rinunzia fatta dalla Signora Anna Maria degli Oddi l’anno 1653” (cc. 1-6), la nomina fatta da Anna Maria del duca Ippolito Lante della Rovere a suo procuratore per esigere i frutti decorsi di ventisei luoghi del Monte Fidei e di un terzo di un altro luogo del Monte sussidio quarto (cc. 7-10), la “Ratifica della rinunzia fatta dalla Signora Anna Maria degl’Oddi l’anno 1653 prima di professare nel Monastero di S. Paolo” (cc. 11-14).

347 28 agosto 1677 - 24 settembre 1678 ”N. 64. Renunzie delle due Sorelle Degl’Oddi allora che si monacarono nel Monastero di San Pavolo, l’anno 1678” Fascicolo di cc. 12 Teresa e Francesca, figlie di Francesco degli Oddi, avendo intenzione di pronunciare i voti ed entrare nel convento francescano di S. Paolo di Perugia, nominano loro curatore Ottaviano https://inventari.san.beniculturali.it/

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Aureli e, con il suo consenso, rinunciano a tutti i beni loro spettanti in eredità e sottoposti a fedecommesso dai loro avi in favore del padre e dei loro fratelli maschi Angelo, Cesare, Fabrizio, Bartolomeo, Oddo e Filippo, che in cambio si impegnano a fornire loro la dote per l’ingresso in monastero e a versare a ciascuna dieci scudi loro vita natural durante. Un anno dopo, Suor Tecla (al secolo Teresa) e suor Prassede (al secolo Francesca), novizie nel monastero di S. Paolo di Perugia, prima di fare la professione solenne, ratificano e confermano la rinuncia precedentemente fatta. Questo fascicolo si trovava originariamente alla posizione n. 64 dell’elenco degli “Interessi di Casa”, una sottoserie creata da Angelo degli Oddi (1730-1794).

348 30 gennaio 1754 ”Copia della rinunzia fatta dalla Signora Contessa Margherita in favore de’ suoi fratelli rogato Ludovico Lazi 30 gennaro 1754” Fascicolo di cc. 2 Margherita degli Oddi (1732-1800), avendo ricevuto dai fratelli una dote di 2500 scudi in occasione delle sue prossime nozze con Antonio del fu Nicola Righetti, rinuncia in favore dei fratelli maschi Angelo, Ludovico, Cesare e Luigi a tutti i suoi diritti sui beni paterni e materni.

2.6. ”Alienazioni diverse nº XXXVI”

349 03 ottobre 1752 - 04 luglio 1753 ”Copia dell’istrumento della vendita fatta del Podere di Monte Bello all’Almo Collegio della Sapienza Nuova il dì 4 Luglio 1753” Fascicolo di cc. 7 Vendita di un podere con casa al prezzo di 675 scudi; contiene anche le stime dei periti sul valore degli immobili.

350 19 dicembre 1753 ”Copia dell’instrumento della vendita del credito dell’Almo Collegio della Sapienza Nuova di Perugia fatta alla Venerabile Compagnia di S. Martino della detta Città” Fascicolo di cc. 2 Cessione di un credito di scudi 675 che i degli Oddi hanno nei confronti del Collegio della Sapienza Nuova di Perugia per la vendita precedente.

351 28 gennaio 1760 ”Istrumento di vendita del casino in faccia fatta alli Padri delle Missioni con le condizioni, e Pianta della Piazzetta in faccia alla Casa degl’Oddi con la Perizia” Fascicolo di cc. 9 I fratelli Angelo, Ludovico, Cesare e Luigi degli Oddi vendono alla Venerabile Casa della Congregazione della Missione di Perugia una casa con orto posti in Perugia, parrocchia di S. Stefano, di fronte al loro palazzo, dall’altro lato della piazzetta, al prezzo di 950 scudi. Allegati al contratto vi sono i patti e le condizioni stipulati fra le parti per l’utilizzo della piazza e di aree comuni e altro, e la pianta della piazza a opera dell’architetto Pietro Carattoli.

352 30 luglio 1772 ”Censo di scudi 1000 imposto dal Signor Conte Angelo degli Oddi in favore della Signora Contessa Faustina Amadei degli Oddi” Fascicolo di cc. 2 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Angelo degli Oddi, avendo bisogno di liquidità, impone un censo di scudi 40 annui su un suo terreno a Laviano in vocabolo Cozzano e lo vende alla contessa Faustina Amadei sua madre al prezzo di scudi 1000.

353 23 dicembre 1780 Imposizione di un censo vitalizio a favore di suor Costante Fedele Fermor Fascicolo di cc. 6 Angelo degli Oddi, avendo bisogno di liquidità, impone un censo di scudi 18 annui su un suo terreno a Bagnaia, voc. la Caina, e lo vende al prezzo di 300 scudi a Roberto Fermor di Ancona: il canone annuo costituirà un reddito vitalizio a favore della figlia di questi, suor Costante Fedele Fermor, monaca nel monastero di S. Paolo di Perugia.

354 03 novembre 1783 ”Istrumento di vendita delli Beni delli Cannetacci fatta al Capitano Luigi Gervasi per il prezzo di scudi 2500” Fascicolo di cc. 4 Angelo degli Oddi vende al capitano Luigi Gervasi un terreno situato presso la Fratta di Todi in vocabolo li Cannettacci al prezzo di 2500 scudi.

2.7. ”Quietanze diverse nº XXXVII”

355 21 aprile 1700 ”Refidanza del Signor Conte Bigazzini” Fascicolo di cc. 2 Gio. Antonio Bigazzini fa quietanza ad Angelo degli Oddi e fratelli della somma di 450 scudi.

356 12 gennaio 1720 ”Quietanza fatta dalla Signora Diana figlia ed erede beneficiata del Signor Annibale Floramonti a favore della Signora Contessa Lavinia degl’Oddi moglie del [fu] Signor Diomede Arrigucci di scudi 311 sorte d’un cambio” Fascicolo di cc. 2

357 07 agosto 1748 ”Istrumento di quietanza di un cambio in sorte di scudi 30 fatto da Flamini oggi Ercolani in favore delli Signori Conti Degli Oddi” Fascicolo di cc. 2

358 27 agosto 1749 ”Istromento di quietanza fatta a favore della Casa Degli Oddi dal V. Convento e Padri Carmelitani Scalzi di S. Teresa di Perugia della Pietra, e Sassi, che esistevano nella piazzetta, o sito contiguo alla Casa di detti Degli Oddi loro venduto dalli detti Convento e Padri, che si riservarono detta Pietra, stipolato il dì 27 Agosto 1749 per mano del notaio Ludovico Lazi” Fascicolo di cc. 2

359 30 aprile 1752 - 17 febbraio 1754 ”Copia della Refidanza fatta alli Signori Conti Angelo, Ludovico, Cesare, Luigi degli Oddi dall’Illustrissimo Signore Conte Antonio Righetti Lambardi” Fascicolo di cc. 6 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Antonio Righetti Lambardi fa quietanza ad Angelo e Ludovico degli Oddi della somma di scudi 2000, parte della dote di scudi 2500 (2000 scudi in contanti e 500 scudi di corredo) da loro promessa alla sorella Margherita, sua futura moglie. Contiene anche i “Capitoli matrimoniali della Signora Contessa Margherita degli Oddi fatti il dì 30 Aprile 1752” (cc. 3-4) e la “Nota di quanto porta in conto di arredo la Signora Contessa Margherita Degll’Oddi sposa del Signor Conte Antonio Righetti”, del 17 febbraio 1754 (cc. 5-6).

360 10 marzo 1759 Quietanza di Angelo e Ludovico degli Oddi a Giuseppe Orlandi, arcidiacono della cattedrale di Città della Pieve Fascicolo di cc. 4 I fratelli Angelo e Ludovico degli Oddi fanno quietanza della somma di scudi 200, residuo del prezzo di scudi 300 per una casa a Città della Pieve da loro venduta nel 1747 e Carlo Fetti e fratelli e da questi rivenduta a Giuseppe Orlandi nel 1757, con l’obbligo di pagare il residuo.

361 10 marzo 1759 Quietanza di Sforza Balì Oddi ai fratelli Angelo e Ludovico degli Oddi Fascicolo di cc. 4 Sforza Balì Oddi fa quietanza ai fratelli Angelo e Ludovico degli Oddi di 200 scudi (la somma che i fratelli degli Oddi hanno appena ricevuto da Giuseppe Orlandi, cfr. fascicolo precedente, n. 360) quale sorte principale e di 2 scudi e 75 denari di frutti di un cambio da questi contratto in suo favore il 20 novembre 1756.

362 09 febbraio 1762 Quietanza di Nicola di Antonio Cardini ai fratelli Angelo, Ludovico, Cesare e Luigi degli Oddi Fascicolo di cc. 2 Nicola di Antonio Cardini calzolaro fa quietanza ai fratelli degli Oddi della somma di 105 scudi, prezzo di una casa a Perugia, nella parrocchia di S. Stefano, ad essi venduta nel 1761, pagato in due rate.

363 22 febbraio 1763 Quietanza di Teresa del quondam Eusebio Bassi ai fratelli Angelo, Ludovico, Cesare e Luigi degli Oddi Fascicolo di cc. 2 Teresa del quondam Eusebio Bassi, cessionaria della nobildonna Leoparda Montesperelli, fa quietanza ai fratelli Angelo e Ludovico degli Oddi di 200 scudi quale sorte principale e di 2 scudi e 66 denari di frutti di un cambio da questi contratto in favore di Leoparda nel 1751.

364 20 marzo 1764 Quietanza dei coniugi Cecilia Garofani e Ugolino Ugolini ad Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 2 I coniugi Cecilia del quondam Garofani e Ugolino del quondam Francesco Ugolini fanno quietanza della somma di 90 scudi e 7 scudi e 95 denari di interessi, quale prezzo residuo della casa in Perugia, parrocchia S. Stefano, da loro venduta a Nicola Cardini nel 1760 e da questi rivenduta ad Angelo degli Oddi nel 1761.

365 13 marzo 1765 Quietanza del capitolo del monastero di S. Agnese di Perugia ad Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 2 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Le monache del capitolo del monastero di S. Agnese di Perugia fanno quietanza ad Angelo degli Oddi della somma di 300 scudi, dote monacale da lui promessa nel 1756 in occasione dell’ingresso in monastero di sua sorella Artemisia degli Oddi, oggi monaca professa col nome di suor Angelica Costante.

366 30 giugno 1770 ”Istrumento di quietanza fatta in favore del Signor Conte Angelo dalla Signora Costanza Donini, come tutrice e curatrice de suoi Signori Figli, avendo il suddetto Signor Conte pagato il debito contratto dal Signor Conte Francesco suo Padre con la ragione di Pietro Donini e compagni con lo sborso di scudi 65,49 e 1/2” Fascicolo di cc. 8

367 08 aprile 1772 ”Istrumento di quietanza fatta dal Signor Vincenzo Rossi al Signor Conte Angelo degli Oddi di scudi 300 in diminuzione del cambio altre volte imposto in favore del signor Vincenzo suddetto nella somma di scudi 500” Fascicolo di cc. 2

368 21 agosto 1772 ”Estinzione di un cambio in sorte di scudi 650 con li figli del fu Signor Luigi Donini” Fascicolo di cc. 2

369 02 aprile 1774 ”Estinzione del cambio di scudi 300 con la Sapienza Nuova” Fascicolo di cc. 2

370 01 agosto 1774 ”Estinzione di due cambi in sorte di scudi 550 con li figli del Signor Gio. Gaudenzio Piazza” Fascicolo di cc. 2

371 08 maggio 1778 Quietanza di Orazio del fu Filippo Donini ad Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 2

372 06 luglio 1778 Quietanza di Antonio Massari, esecutore testamentario del Monte Tavanese eretto in Perugia, ad Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 2 Antonio Massari, esecutore testamentario del Monte Tavanese eretto in Perugia, fa quietanza ad Angelo degli Oddi della somma di 357 scudi e 50 denari per la sorte principali e di 17 scudi e 87 denari per i frutti di un cambio imposto a favore del detto Monte nel 1770.

373 04 gennaio 1780 Quietanza dei fratelli Giuseppe e Anna Natalini ad Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 2 I fratelli Giuseppe e Anna del fu Pietro Natalini, anche a nome dell’altra sorella Rosa, fanno quietanza ad Angelo degli Oddi delle somme di scudi 100 quale sorte principale e di scudi 47 e denari 50 di interessi di un cambio imposto nel 1768 in loro favore.

374 11 marzo 1780 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Quietanza di Mariangiola del fu Geraldo Colonnesi ad Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 2 Mariangiola del fu Geraldo Colonnesi, erede usufruttuaria del primo marito, Pietro Luci, fa quietanza ad Angelo degli Oddi delle somme di scudi 300 quale sorte principale e di scudi 9 e denari 80 di interessi di un cambio imposto nel 1777.

375 30 aprile 1785 ”Istrumento di Rifidanza fatta dal Signor Giuseppe Canali in favore del Signor Conte Angelo degli Oddi per il cambio di scudi 500 e suoi frutti” Fascicolo di cc. 2

376 28 aprile 1789 ”Istrumento di quietanza fatta al Capitano Luigi Gervasi di scudi 500 pagati per saldo, e final pagamento delli Cannetacci comprati già dal sudetto Capitano” Fascicolo di cc. 2 Angelo degli Oddi fa quietanza al capitano Luigi Gervasi della somma di 500 scudi, a saldo del prezzo di 2500 scudi per la vendita di alcuni terreni in vocabolo li Cannetacci, presso Todi.

377 18 giugno 1789 ”Rifidanza fatta in favore del Signor Conte Angelo dal Signor Federigo Cavaceppi di scudi 1500 sorte d’un cambio e suoi frutti accol[l]atosi dal detto Signor Conte nella compra del Podere delli Piazza” Fascicolo di cc. 2 Federico Cavaceppi fa quietanza ad Angelo degli Oddi delle somme di scudi 1500 quale sorte principale e di scudi 18 e denari 55 di interessi di un cambio imposto nel 1788 in suo favore e accollatosi da Angelo degli Oddi attraverso una serie di compravendite.

378 06 ottobre 1795 ”Quietanza del Pascoli per l’amministrazione tenuta del suo Patrimonio dal Conte Angelo Degli Oddi per gli atti del Torelli” Fascicolo di cc. 26 Francesco Valentini, figlio emancipato di Luc’Antonio Valentini, fa quietanza a Francesco Maria, Carlo, Longaro, Fabrizio e G. Battista degli Oddi dell’amministrazione dell’eredità di Alessandro Pascoli Mariottini a lui spettante fin dal 1786 e amministrata dal loro padre Angelo dal 15 maggio 1788 fino alla sua morte, e quindi dai suddetti fratelli fino al 15 gennaio 1795.

379 27 agosto 1801 Quietanza di Nicola Palmacci a Longaro degli Oddi per saldo di sorte e frutti di un cambio Fascicolo di cc. 2

380 13 agosto 1806 ”Quietanza reciproca, che fanno li Signori Soci della Zecca di Morajole eretta in Perugia, per diversi interessi che vi erano fra loro” Fascicolo di cc. 2 Quietanza reciproca di non più pretendere l’uno dall’altro fra Giulio Cesarei Rossi Leoni, Giacomo del fu Francesco Baldeschi e Longaro degli Oddi (anche a nome dei suoi fratelli), soci della soppressa Zecca delle Morajole eretta in Perugia nel 1797 e amministrata dal fu conte Ludovico degli Oddi.

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2.8. ”Istrumenti diversi nº XXXVIII”

381 31 marzo 1283 - 31 luglio 1553 Libro dei contratti di Leonello degli Oddi e Sforza degli Oddi Registro di cc. 167 L’indicazione sul retro della coperta, “Questi sono li contratti de li beni nel Chiusci in vocabolo Laviano de Lionello degl’Oddi da Peroscia”, si riferisce alla prima parte del registro (cc. 1-68); la seconda parte venne aggiunta in un secondo momento. Alle cc. 1-68 si trovano infatti documenti di vario genere (misurazioni di confini, accatastamenti, compravendite, verbali dei consigli dei priori delle arti di Perugia, e altro), tutti però relativi ai terreni di Laviano e del Chiusi. Sono tutte copie autentiche tratte dall’archivio pubblico del comune di Perugia o da protocolli notarili, tranne gli originali alle cc. 36-37 e 40-66v. Si segnalano, a cc. 64-65, la copia autentica del breve di papa Giulio II che impone alle varie fazioni perugine in lotta fra loro la concordia e la restituzione dei beni confiscati (1506 settembre 19) e, a cc. 66-67r, il verbale della restituzione di beni e terreni a Sforza degli Oddi (1506 settembre 27). La seconda parte del registro (cc. 69-167) contiene invece documenti di vario argomento (testamenti, compravendite, doti), soprattutto in originale, di mano di diversi notai, assemblati insieme posteriormente. Tra i documenti si segnalano: istrumento dotale di Mariotta di Tancredi Ranieri, prima moglie di Leonello di Angelo degli Oddi (1445 novembre 25, cc. 78-81), testamento di Mariotta di Tancredi Ranieri (1448 luglio 16, cc. 82-84), transazione tra Leonello degli Oddi e la zia Bartolomea dei nobili di Montemelino, vedova di Roberto di Giovanni (fratello della madre di Leonello, Anna), per l’eredità (1460 agosto 22, cc. 92-97), donazione e testamento di Paola del q. Nicola del q. Dionisio de Barigiannis, vedova di Leonello degli Oddi, a favore dei figli Vincenzo e Sforza (1509 febbraio 16, cc. 110-118), testamento (1515 maggio 14) e codicillo (1517 ottobre 2) di Vincenzo degli Oddi (cc. 119-124), due copie del testamento di Sforza degli Oddi (1553 luglio 31, cc. 127-138, 156-165), “beni livellarii in M. Alto”, contratto di rinnovo dell’enfiteusi di terreni dal monastero di S. Salvatore del Monte Acuto a Paolo di Fiore Boncambi, nonno di Lavinia (1534 marzo 30, cc. 143-146).

382 24 novembre 1418 ”Contracto del coptimo de una parte de Laviano de Angelo del Miccia dato” Fascicolo di cc. 2 Contiene due contratti stipulati da Angelo di Bartolomeo degli Oddi detto il Miccia nello stesso giorno. Nel primo, Angelo di Bartolomeo degli Oddi detto il Miccia concede a cottimo per tre anni ai fratelli Andreuccio e Bartolomeo detto Borsello di Castiglione del Lago un tenimento di terra nel Chiusi perugino, confinante col fossato di Laviano, al canone annuo di 9 fiorini, a condizione che i due possano godere dei frutti della sola terra lavorativa e non degli alberi e dei prati. Nel caso in cui in un anno, a causa di guerre o di incenti, il tenimento venga devastato, i due fittavoli non saranno tenuti al pagamento dell’affitto per tale anno; se, sempre a causa della guerra, i due potranno coltivare solo un pezzo di terra di tutto il tenimento, saranno tenuti a pagare un terzo dei frutti. La sanzione per la non osservanza dei termini del contratto è fissata a 100 libre di denari perugini. Nel secondo contratto, Menecutius Andree detto Bertonus di Castiglione del Lago si impegna a lavorare per Angelo di Bartolomeo degli Oddi detto il Miccia con una sua coppia di buoi in cambio di due corbe di grano, a condizione che, se ve ne fosse necessità, Angelo compri altri animali per il suo lavoratore.

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383 10 aprile 1501 - 14 agosto 1501 ”Contracto de Madonna Vincentia de la dote” Fascicolo di cc. 6 Bernardino del fu Costantino Ranieri promette a madonna Paola vedova di Leonello degli Oddi, stipulante per conto del figlio Sforza degli Oddi, che la figlia Vincenza, promessa sposa di Sforza, avrà una dote di 600 fiorini di moneta perugina, pagabili in tal modo: 500 fiorini (equivalenti a 625 fiorini di moneta nuova eugubina) al momento dello sposalizio e della consumazione del matrimonio, 50 fiorini entro i successivi tre anni e i residui 50 quando lo stabilirà Lamberto Graziani di Perugia, arbitro deputato da entrambe le parti. Il fascicolo contiene anche la quietanza da parte dei fratelli Sforza e Vincenzo degli Oddi della prima rata della dote (625 fiorini di moneta eugubina), che la madre Paola aveva depositato presso il mercante Piermatteo di Pietro Mengacci di Gubbio con ordine che venisse pagata al momento della celebrazione del matrimonio tra Sforza e Vincenza.

384 25 marzo 1513 ”Contratto de la compra de li casalini de Valiano” Fascicolo di cc. 2 Battista di Bernardino della Maddalena di Valiano, anche a nome dei suoi fratelli Angelo e Matteo dei quali è tutore, vende a Sforza di Leonello degli Oddi gentiluomo perugino due casali posti fuori Valiano al prezzo di 8 ducati d’oro: vengono pagati subito due ducati, e Sforza si impegna a pagare i restanti sei entro il prossimo mese di agosto. Il testo del contratto è in volgare, mentre protocollo ed escatocollo sono in latino, manca il signum notarile.

385 05 maggio 1530 ”Contratto de donatione fatta per Iulio e Girollimo a Sforza de li Oddi” Fascicolo di cc. 4 Giulio e Gerolamo del fu mastro Giorgio, e ora degli Oddi, cedono e donano ai signori Galeotto di Alessandro di Piermaria e Piergiacomo degli Oddi un podere a scelta dei cinque compresi in una tenuta a Cozzano, presso Laviano, e a Sforza degli Oddi cinque salme di terra a sua scelta poste sulla strada che va verso Cozzano, nei pressi di una proprietà di Sforza detta “la Casaccia”.

386 02 gennaio 1533, 13 giugno 1616 ”Contratto autentico della compra della vigna di Vagliana, compra dal signor Sforza l’anno 1533” Fascicolo di cc. 4 Si tratta della copia autentica di un contratto esistente nell’archivio pubblico di Firenze, fatto trascrivere da Francesco della Torre, procuratore del giovane Angelo degli Oddi (1602-1647), nel 1616. Il fascicolo contiene una lettera di Pasquino Storiani (?) al della Torre datata 13 giugno 1616, con in allegato la copia autentica, redatta da Valerio del fu Giacomo de Laschis, uno dei notai dell’archivio pubblico di Firenze, di un contratto rogato dal notaio defunto Fabrizio di Galeotto de Paganuccis di Montepulciano, datato 2 gennaio 1533 e contenente l’acquisto fatto da Sforza degli Oddi da Cristoforo di Giuliano di Valiano di una vigna posta nella contrada la Fontanella per il prezzo di 23 scudi, dei quali sono pagati subito solo 12.

387 09 marzo 1546 ”Contratto de la compra de li casalini e sito del castello di Mercatale [in] territorio fiorentino” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 2 Berardinus detto ”Manfrone”, Sanctes Betti Iacobi Cortis, Baptista detto ”Bichione” Gismundi Baptiste, Angelus detto ”Pectus” (a nome suo e di Pascutius Luce), Sensus detto ”Ballocius”, Ursinus detto ”Stivale” Luce (a nome suo e di Iohannes Sanctis) e donna Iulia Iohannis Ghezzi, quest’ultima col consenso del marito Sanctes Angeli di Val di Pierle, tutti abitanti di Mercatale, vendono a Iulius q. Cathalutii Ursini di Perugia, stipulante per conto di Sforza di Leonello degli Oddi, un casalino con aia in Castrum Merchatalis, in territorio fiorentino, al confine col territorio di Perugia, e tutti i loro diritti sui fossati e i muri del castello e su una fornace di laterizi posta accanto alle mura del castello, al prezzo di 17 fiorini.

388 12 settembre 1550 ”Contratto de una compra in Laviano” Fascicolo di cc. 2 Petrus Rodulfi Galeotti di Valiano vende a Simon Petri Betti di Castiglione del Lago, procuratore di Sforza degli Oddi, un pezzo di terra situato a Laviano, vocabolo la Fonte de Rogeto, al prezzo di 25 fiorini e 63 soldi di moneta perugina.

389 08 settembre 1554 - 18 gennaio 1556 Depositi di Sforza degli Oddi presso il mercante Reconsolo del q. Paolo de Reconsolis da Gubbio Fascicolo di cc. 6 Contiene “Il conto di dare et havere con Reconsolo da Ghobbio” (cc. 1-2), “Fede de un instrumento de deposito fatto in mano de Reconsolo da Gubbio” (cc. 3-4), ricevuta di un deposito fatto da Sforza degli Oddi per l’acquisto di un podere (cc. 5-6).

390 08 marzo 1567 Fede di Bertoccio di Francesco di Baldaccio da Pozzuolo Fascicolo di cc. 2 Testimonianza su una controversia tra Giano di Andrea di Biagio di Pozzuolo e Santi del Longo da Monte San Savino per un debito di 225 scudi.

391 [20 febbraio] 1584 Contratto della dote di Settimia della Staffa e quietanza della prima rata del pagamento Fascicolo di cc. 4 Scipione della Staffa e il futuro genero Angelo degli Oddi formalizzano con instrumento pubblico gli accordi stipulati il primo luglio 1583 sull’ammontare della dote di Settimia della Staffa, fissata a 4000 scudi; Angelo degli Oddi fa quietanza a Scipione della somma di 900 scudi già ricevuti. Cfr. Perugia, Archivio di Stato, Notai di Perugia, Protocolli, reg. 1880, cc. 254v-257r.

392 17 novembre 1588 ”Instrumentum inhibitionis D. Iulii de Ruvere” Fascicolo di c. 1 Carlo di Roberto Graziani di Perugia comunica di aver ricevuto, su istanza di Giulio della Rovere, un’intimazione a cessare di molestarlo nel possesso di alcune sue terre presso Corciano; tali terreni gli sono stati venduti da Giulia, vedova di Sforza degli Oddi, e dai suoi figli Giulio (ora defunto), Angelo e Tiberio degli Oddi, pertanto Carlo chiede che siano chiamati a rispondere all’intimazione.

393 [31 luglio] 1600 ”Instrumento dotale della Signora Maria degli Oddi” https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Copia d’Istromento fatto fra il Signore Conte Francesco degl’Oddi e Signore Rafaele Crispolti per conto dello sborso della dote da farsi al suddetto Signore Crispolti, e Signora Maria degli Oddi sua consorte” Fascicolo di cc. 8 Contiene due copie semplici dell’instrumento rogato dal notaio Agabito Nerucci in data 31 luglio 1600 (cfr. Perugia, Archivio di Stato, Notai di Perugia, Protocolli, reg. 1864, cc. 676v-679r). Francesco degli Oddi e il suo procuratore, lo zio Tiberio degli Oddi, promettono a Orazio Crispolti di fornire a Maria degli Oddi, rispettivamente loro sorella e nipote e promessa sposa di Raffaele Crispolti, una dote di 5500 scudi, pagabili in tal modo: al momento dello sposalizio 500 scudi in contanti e 2000 scudi in beni immobili da stimarsi nelle pertinenze di Agello, e i restanti 3000 scudi a rate annuali di 500 scudi.

394 01 marzo 1606 ”Attoria in messer Hettorre” Fascicolo di cc. 2 Scipione della Staffa e i suoi figli Troiano e Annibale, nominati nel testamento di Francesco degli Oddi tutori di suo figlio Angelo, nominano loro procuratori i signori Hector Fabritius [...] e Pietro Paolo [...] di Perugia, a rappresentarli in qualsiasi causa agitata di fronte a qualsiasi tribunale.

395 26 gennaio 1657 Nomina di Luca Gandini a procuratore dei fratelli Francesco e Antonio degli Oddi Fascicolo di cc. 2

396 08 marzo 1658 Nomina di Luca Gandini a procuratore dei fratelli Francesco e Antonio degli Oddi Fascicolo di cc. 2

397 10 febbraio 1666 Contratto della dote di Giovanna, figlia di Costantino del fu Pasquino e di Maria del fu Piergiovanni Fascicolo di cc. 2 Costantino del fu Pasquino di Monte San Savino e sua moglie Maria del fu Piergiovanni promettono a Goro del fu Francesco di Montalto di dare, come dote della figlia Giovanna, futura moglie di Goro, la somma di 80 fiorini (40 a testa) entro il termine di due anni; vengono versati subito 12 fiorini e 50 denari per acquistare gioie e altre cose necessarie alla sposa, dei quali Goro rilascia quietanza. Inoltre, Andrea del fu Orazio promette a Goro altri 10 fiorini quale sopradote di Giovanna, sua parente. Non è chiaro perché questo contratto si trovi nell’archivio dei degli Oddi.

398 18 giugno 1668 ”Mandatum procure ad cum conficiendum censum cum heredibus Cardinalis Mazarini” Fascicolo di cc. 6 I fratelli Francesco e Antonio degli Oddi, avendo imposto su alcuni loro beni un censo redimibile di scudi 400 annui, venduto per 8000 scudi al duca Ippolito Lante della Rovere nel 1653, desiderando liberarsi dal peso dell’interesse annuo del 5% e di vari altri debiti, hanno trovato disponibilità a fare loro un prestito a censo di 10000 scudi all’interesse del 4% annuo negli eredi del cardinale Giulio Mazzarino, rappresentati dal cardinale Francesco Maria Mancini. Per trattare tale affare a Roma nominano pertanto loro procuratore il signor Pellegrino Bentivoglio.

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399 24 novembre 1750 - 11 dicembre 1750 ”Copia del Memoriale presentato a Monsignor Loccatelli Governatore per lo sbasso di scudi 47,84 delli quali era aggravata la Casa per error di calcolo” Fascicolo di cc. 2 Copia autentica del 5 aprile 1754 di un memoriale presentato dai conti degli Oddi al governatore di Perugia mons. Loccatelli il 24 novembre 1750 e della delibera dei deputati della Congregazione dell’Arretrato dell’11 dicembre 1750 con la quale si corregge un errore di calcolo nella determinazione della somma dovuta dai degli Oddi per l’assegna del feudo di Laviano.

400 30 maggio 1752 - 21 ottobre 1752 ”Istrumento di riapposizione d’un termine rimosso nelli confini della Toscana, e confini della Contea di Laviano” Fascicolo di cc. 5 Il fascicolo contiene anche la ricevuta della cancelleria dei Nove conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino per il pagamento della tariffa per l’estrazione della copia autentica del documento.

401 02 novembre 1752 ”Istrumento d’assunzione di tutela presa dalli Signori Conti Angelo e Lodovico degli Oddi” / “Istrumento di restituzione di dote e lucro dotale alla Signora Contessa Faustina Amadei degli Oddi” Fascicolo di cc. 24 Faustina Amadei degli Oddi rimette ai suoi due figli maggiori Angelo e Ludovico degli Oddi, entrambi maggiori di 20 anni, l’amministrazione del patrimonio di famiglia, consegnando anche i registri contabili e la documentazione relativa, e la tutela dei due figli minori Cesare e Luigi pupilli, da lei assunta alla morte del marito Francesco degli Oddi nel 1746; in cambio condona ai figli il pagamento degli arretrati dello spillatico.

Contestualmente, Angelo e Ludovico degli Oddi, anche a nome dei due fratelli, restituiscono alla madre Faustina Amadei in beni stabili (alcuni terreni a Pantalla, diocesi di Todi) e mobili parte della dote, fissata nel contratto matrimoniale del 1727 a 6000 scudi, impegnandosi a versare la somma mancante di 2698 scudi e il lucro dotale di 1500 scudi a rate in conto di alimenti o ad altro titolo.

402 05 marzo 1756 ”Primogenitura fatta dalli Signori Conti Carlo e Giovanni Battista” Fascicolo di cc. 4 Carlo e Gio. Battista degli Oddi istituiscono una primogenitura sui beni di Città della Pieve da loro ereditati dalla madre Cintia Catenucci, destinandola, dopo la loro morte, al nipote Angelo, figlio primogenito del loro fratello maggiore Francesco predefunto, e da lui al suo figlio maschio primogenito nato da matrimonio legittimo, e così in perpetuo.

403 18 dicembre 1761 Permuta di due locali in Perugia fra i degli Oddi e la Congregazione dei Padri della Missione Fascicolo di cc. 6 I fratelli Angelo e Ludovico degli Oddi ricevono dalla Congregazione dei Padri della Missione un fondo a Perugia, Porta Santa Susanna, parrocchia di S. Stefano, che hanno intenzione di demolire per liberare la piazzetta antistante al loro Palazzo, cedendo in cambio un altro fondo di https://inventari.san.beniculturali.it/

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simili dimensioni in un’altra casa, confinante con la casa dei Padri della Missione, da loro recentemente acquistata da Nicola Cardini, a condizione però che in quest’ultimo non vengano aperte porte o finestre.

404 08 aprile 1766 Permuta di alcuni terreni in Città della Pieve fra Angelo degli Oddi e i padri del convento di S. Agostino Fascicolo di cc. 6 I padri del convento di S. Agostino di Città della Pieve cedono ad Angelo degli Oddi una striscia di terreno nella piana di Città della Pieve, che serviva al conte per costruire un canale che porti le acque del fiume Tresa ai suoi terreni, ricevendo in cambio altri terreni di superficie simile nella stessa piana.

405 24 settembre 1782 ”Istrumento di restaurazione d’un termine giurisdizionale fra li due Stati nelli confini della Contea” Fascicolo di cc. 4

406 25 giugno 1783 Verbale di ricognizione dello stato dei termini giurisdizionali fra il Granducato di Toscana e lo Stato pontificio posti nella contea di Laviano, nel territorio di Castiglione del Lago e nel territorio di Montepulciano Fascicolo di cc. 4 Analogo al documento precedente.

407 20 marzo 1789 ”Copia pubblica dell’Istrumento fatto con il Monastero delle Povere per la permuta fatta del loro podere di Pilonico ceduto al Signor Conte Angelo degli Oddi” Fascicolo di cc. 6 Il monastero di S. Maria delle Povere di Perugia cede ad Angelo degli Oddi un podere diviso in sette pezzi di terra posto nelle pertinenze di Pilonico Materno, Bagnaia e S. Biagio della Valle, vocabolo Monte Freddo, ricevendo in cambio un podere diviso in più pezzi di terra posto nelle pertinenze del Castello delle Forme e S. Valentino, vocabolo Belvedere.

408 16 aprile 1795 Deposito di 600 scudi romani al Monastero dei SS. Giuseppe e Teresa di Terni per dote monacale di Margherita degli Oddi Fascicolo di cc. 2 Angela Cospani degli Oddi deposita la somma di scudi 600 romani presso l’erario del monastero dei SS. Giuseppe e Teresa di Terni come dote per la prossima monacazione della figlia Margherita degli Oddi.

409 14 maggio 1810 ”Perizia delli Beni di Chiane, sterzi camerali e delli 2 poderi Cozzano e Moscatello fatta dal Borghi e Rambaldi” Fascicolo di cc. 12 Perizia di Alessandro Rambaldi e D. Bartolomeo Borghi sulle stime del fruttato di alcuni poderi, in vista della vendita da farsi dai fratelli Francesco, Carlo e Fabrizio degli Oddi, e dalla loro madre Angela Cospani amministratrice dei beni del figlio Gio. Battista, al loro fratello Longaro degli Oddi. https://inventari.san.beniculturali.it/

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410 s.d. [prima metà del XVI sec.] ”Scripta de la casa che era de meser Ieronimo” Fascicolo di cc. 2 Armanno della Staffa, Gentilina della Staffa nei Vitelli, Aurelia degli Oddi, Carlo di Agamennone della Penna e un quinto personaggio (nome non leggibile) prestano il loro consenso a che nella casa di loro proprietà già abitata da Girolamo degli Oddi risieda ora Sforza degli Oddi. Il documento non è datato ma è sicuramente precedente alla data della morte di Aurelia degli Oddi (11 novembre 1549), che presta il suo assenso sottoscrivendosi di sua propria mano.

”Carte consegnate dal Signor Conte Longaro Degli Oddi per essere conservate nell’Archivio di Famiglia questo dì 16 Aprile 1826”

411 16 aprile 1826 ”Carte consegnate dal Signor Conte Longaro Degli Oddi per essere conservate nell’Archivio di Famiglia questo dì 16 Aprile 1826” Fascicolo di cc. 4 Contiene l’elenco con data e oggetto dei contratti riuniti in questo gruppo, numerati da 1 a 31.

412 05 aprile 1759 ”N. 1. Cessione di un censo in scudi 500 fatta dal Conte Ranieri alla Contessa Faustina Amadei” Fascicolo di cc. 4 ”Il Signor Conte Ranieri cede traslativamente alla Signora Contessa Faustina Amadei Degli Oddi un censo di scudi 500 creato dal Conte Angiolo Degli Oddi Seniore” (regesto di Longaro degli Oddi).

413 12 marzo 1763 ”N. 2. Quietanza d’un cambio a favore del conte Pio Ferretti” Fascicolo di cc. 2 ”Quietanza del Conte Pio Ferretti d’un cambio di scudi 300 estinto dal Conte Angiolo e fratelli Degli Oddi” (regesto di Longaro degli Oddi).

414 19 gennaio 1764 ”N. 3. Rinunzia dei Signori Conti Cesare, ed altri Degli Oddi a favore del Conte Angelo Degli Oddi” Fascicolo di cc. 28 ”Rinuncia, che fanno li Signori Conti Lodovico, Cesare, e Luigi Degli Oddi, al loro fratello, Conte Angiolo” (regesto di Longaro degli Oddi).

415 15 settembre 1766 ”N. 4. Quietanza di Bernardino Patrizi al Conte Angelo Degli Oddi di scudi 5849,18 con scoperto relativo” Fascicolo di cc. 11

416 21 febbraio 1767 - 24 luglio 1767 ”N. 5. Vendita fatta dal Conte Angelo Degli Oddi ai Padri Filippini di Perugia di una vigna con casino” Fascicolo di cc. 17 ”Vendita fatta dal Conte Angiolo Degli Oddi alli Padri Filippini di Perugia, di una vignia [sic], con https://inventari.san.beniculturali.it/

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casino, per scudi 900” (regesto di Longaro degli Oddi). La vigna è posta nei sobborghi di Perugia, Porta Eburnea, parrocchia San Faustino, vocabolo la vigna di S. Prospero. Il fascicolo contiene anche la stima dell’immobile effettua dai periti e l’”Inventario di tutta la robba riservata dalla Casa degl’Oddi nella vendita fatta alli Padri Filippini del Casino della vigna con suoi mobili”.

417 17 maggio 1769 ”N. 6. Quietanza reciproca fra i Signori Marchesi Gentili e Nobile Casa Degli Oddi” ”Quietanza reciproca fra il Signor Marchese Pietro Scini Gentili e la Casa degli Oddi” Fascicolo di cc. 2

418 19 maggio 1769 ”N. 7. Composizione col Signor Orazio Donini” Fascicolo di cc. 8

419 09 giugno 1769 ”N. 8. Permuta del Podere delle Selve di Città della Pieve colla terza parte della Molinella e terre annesse” ”Permuta del Podere delle Selve di Città della Pieve con la terza parte della Molinella e terre annesse con il Capitano Fanelli” Fascicolo di cc. 8

420 16 dicembre 1777 ”N. 9. Quietanza del Signor Vincenzio Rossi per scudi 500” Fascicolo di cc. 2 ”Quietanza, che fa il Signor Vincenzio Rossi, al Conte Angiolo Degli Oddi di scudi 200 residuo di un cambio di scudi 500” (regesto di Longaro degli Oddi).

421 06 ottobre 1795 ”N. 10. Quietanza a favore del Conte Angelo Degli Oddi dell’Amministrazione del Patrimonio Pascoli” Fascicolo di cc. 38 ”Quietanza a favore del Signor Conte Angiolo Degli Oddi, e suoi Eredi, dell’Amministrazione tenuta del Patrimonio Pascoli” (regesto di Longaro degli Oddi).

422 26 aprile 1796 ”N. 11. Rinunzia della Signora Contessa Margherita Degli Oddi ob ingressum in religionem” Fascicolo di cc. 8 ”Rinunzia della Signora Margherita quando prese l’abito religioso nel Monastero delle Teresiane in Terni nel 1796 alli 26 di Aprile” (regesto di Longaro degli Oddi).

423 12 dicembre 1796 ”N. 12. Permuta del Podere del Bottajo colli Signori Taccini” Fascicolo di cc. 10 ”Permuta seguita del Podere del Bottolajo de Signori Taccini, con il Podere Borgniano de Signori Conti Degli Oddi” (regesto di Longaro degli Oddi).

424 12 gennaio 1797 ”N. 13. Fogli matrimoniali della Signora Contessa Lavinia” ”Fogli matrimoniali fra il Conte Bernardino Boncambi e Lavinia Degli Oddi” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 14

425 28 giugno 1797 ”N. 14. Chirografo pontificio concernente l’approvazione della Permuta fatta col Signor Taccini (n. 12)” Fascicolo di cc. 8 ”Chirografo pontificio, con il quale viene sanzionata la Permuta seguita di alcuni beni, fra li fratelli Conti Degli Oddi, e li fratelli Taccini, per ergere li detti beni rispetivamente fidecommissari” (regesto di Longaro degli Oddi).

426 08 gennaio 1798 ”N. 15. Quietanza di cambio di scudi 500 fatta da Antonia Dati al Conte Angelo Degli Oddi [sic]” Fascicolo di cc. 2 ”Quietanza del cambio in scudi 550 fatta dalla Signora Antonia Dati Canali, a favore delli Signori Conti fratelli Degli Oddi” (regesto di Longaro degli Oddi).

427 28 febbraio 1798 ”N. 16. Quietanza dei tutori dei pupilli Alfani per la restituzione di un cambio in scudi 1000” Fascicolo di cc. 3 ”Quietanza, che fanno li tutori delli pupilli Alfani, alli fratelli Conti Degli Oddi, che gli restituirono un cambio di scudi 1000” (regesto di Longaro degli Oddi).

428 27 marzo 1798 ”N. 17. Quietanza d’un cambio in scudi 1000 fatta da Pasquale Daffichi a favore dei Signori fratelli Degli Oddi” Fascicolo di cc. 2 ”Quietanza del cambio di scudi 1000 fatta da Pasquale Daffichi a favore delli Signori Conti fratelli Degli Oddi” (regesto di Longaro degli Oddi).

429 30 maggio 1798 ”N. 18. Compra dei tre Poderi al Piano dell’Abbate per scudi 10500” Fascicolo di cc. 16 ”Compra fatta dalli fratelli Sereni dei tre Poderi del Pian dell’Abbate, dalli Monaci Cassinensi di S. Pietro di Perugia per scudi 10500” (regesto di Longaro degli Oddi): cfr. i fascicoli nn. 431 e 435.

430 21 febbraio 1799 ”N. 19. Compra della casa Natali per scudi 415,25” Fascicolo di cc. 8 ”Compra della casa Natali per scudi 45,25 dalli Signori fratelli Conti Degli Oddi, ed in appresso permutata con il Dottor Nicola Orsini” (regesto di Longaro degli Oddi).

431 04 gennaio 1800 ”N. 20. Rivendita dei fratelli Sereni di due poderi al Piano dell’Abbate” Fascicolo di cc. 6 ”Rivendita, che fanno li fratelli Sereni alli fratelli Conti Degli Oddi, dei due Poderi del Pian dell’Abbate per scudi 7208,45” (regesto di Longaro degli Oddi). I fratelli Vincenzo e Gio. Andrea Sereni girano ai degli Oddi la proprietà di due poderi nelle pertinenze di S. Martino in Colle, https://inventari.san.beniculturali.it/

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Bagnaia e Poggio delle Corti, vocabolo Pian dell’Abbate, da loro acquistati dal monastero di San Pietro di Perugia nel 1798 con denaro pagato dai degli Oddi (assieme a un terzo pagato invece dai Sereni): cfr. i fascicoli nn. 429 e 435.

432 21 maggio 1802 ”N. 21. Permuta di una porzione di casamento col Signor Dottor Nicola Orsini” Fascicolo di cc. 4 ”Permuta di una Porzione di Casamento, che fanno tra loro il Signor Dottor Nicola Orsini, e li Signori Conti fratelli Degli Oddi” (regesto di Longaro degli Oddi). Permuta fra la casa che i degli Oddi comprarono da Giuseppe Natali il 21 febbraio 1799 (cfr. fasc. n. 430), situata in Perugia, Porta S. Susanna, parrocchia di S. Stefano, e una parte della casa del dr. Orsini posta nella medesima parrocchia, confinante col Palazzo degli Oddi.

433 06 settembre 1802 ”N. 22. Transazione tra i Signori Degli Oddi, e Bernardino Petroni per lo scioglimento dell’affitto di Laviano” Fascicolo di cc. 24 Transazione per la rescissione anticipata del contratto di affitto della tenuta di Laviano, a conclusione della lite fra Bernardino Petroni e i fratelli degli Oddi.

434 23 luglio 1804 ”N. 23. Quietanza di scudi 200 fatta da Carlo Bruschi a favore dei Signori Degli Oddi” Fascicolo di cc. 4 Quietanza di scudi 200 quale rata di un cambio di scudi 300 contratto nel 1800 da Fabrizio e Gio. Battista degli Oddi con il fu Alessandro Mattei, suocero di Carlo Bruschi, e Giovanni Maioni.

435 01 ottobre 1804 ”N. 24. Transazione tra i Monaci Cassinensi ed i fratelli Sereni” Fascicolo di cc. 13 ”Transazione seguita tra li Monaci Cassinensi, e li fratelli Sereni, quali dettero un supplemento per l’acquisto fatto delli Poderi del Pian dell’Abbate, e li fratelli Degli Oddi, [che] dettero di loro porzione altri scudi 802” (regesto di Longaro degli Oddi): cfr. i fascicoli nn. 429 e 431.

436 29 aprile 1806 ”N. 25. Liberazione di sicurtà della Contessa Angela Degli Oddi, e D. Luigi Bruschini all’enfiteusi della Compagnia della Consolazione di Todi” Fascicolo di cc. 12 Liberazione di Angela Cospani degli Oddi e di don Luigi Bruschini della fideiussione prestata nel 1788 da Agostino Cospani (padre di Angela) e dal Bruschini a Niccolò Cucchiaroni per la stipulazione di un contratto di enfiteusi a terza generazione con la Compagnia della Consolazione di Todi; la fideiussione è assunta ora da Giuseppe Strada di Camerino.

437 07 luglio 1806 ”N. 26. Sicurtà fatta dalla Contessa Angela Degli Oddi a Carlo Moravalli” Fascicolo di cc. 5 ”Sigurtà fatta, dalla Contessa Angiola Cospani Degli Oddi, a Carlo del quondam Vincenzo Moravalli, ad un censo di scudi 350 con li frutti all’8% dal medesimo creato a favore della Cappellania Gentili, goduta [d]al P. Berardi Filippino, ed imposto sopra un pezzo di terra nella Parocchia di S. Costanzo segnato in Mappa con il n. 44 a rogito di Domenico Torelli” (regesto di Longaro degli Oddi). https://inventari.san.beniculturali.it/

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438 03 aprile 1807 ”N. 27. Quietanza della Signora Marchesa Tommasa Bonaini a favore del Conte Francesco Degli Oddi” Fascicolo di cc. 2 Tommasa del fu conte Orazio Bonaini Boldrini, col consenso del marito, il marchese Giacomo Antinori, fa quietanza a Francesco Maria degli Oddi della somma di 1025 scudi, quale rata a lei spettante di un cambio in sorte principale di 1000 francesconi contratto nel 1802 da Francesco e Longaro degli Oddi con suo padre Orazio.

439 01 maggio 1807 ”N. 28. Consegna di tre Documenti fatta dal Conte Longaro sopra il pagamento fatto a D. Giuseppe del Pozzo” Fascicolo di cc. 8 ”Il Conte Longaro Degli Oddi consegna [al notaio Domenico Torelli] numero 3 Documenti giustificativi del pagamento fatto a Giuseppe del Pozzo, in estinzione del suo credito fruttifero, che aveva con li fratelli Conti Degli Oddi” (regesto di Longaro degli Oddi).

440 17 maggio 1808 ”N. 29. Quietanza della Società della Zecca” Fascicolo di cc. 16 ”Transazione e quietanza fra li Soci della Zecca delle Morajole di tutti gli interessi esistenti tra loro” (regesto di Longaro degli Oddi).

441 29 agosto 1808 ”N. 30. Quietanza di Tommaso Stamigni di un cambio” Fascicolo di cc. 8 ”Quietanza di Tomasso Stamigni a favore dei fratelli Conti Degli Oddi di un cambio di scudi 750” (regesto di Longaro degli Oddi).

442 01 ottobre 1808 ”N. 31. Quietanza del Signor Girolamo Aggravi del cambio in scudi 800” Fascicolo di cc. 4 Quietanza della somma di 200 scudi romani, ovvero 200 francesconi toscani, sorte principale di un cambio contratto nel 1803 da Giovanni Battista degli Oddi e accollatosi da Angela Cospani degli Oddi.

2.9. ”Transazioni diverse nº XXXIX”

443 10 marzo 1292 Copia autentica di due lodi arbitrali per controversie vertenti su terreni di Laviano Fascicolo di cc. 4 Copia autentica datata novembre 1508 del notaio Iacobus Paulini Petri, cancellario del comune di Perugia, di due lodi arbitrali estratti dal libro degli atti dell’anno 1292 rogati da ser Maffeo Boncagni.

444 25 ottobre 1608 - 28 novembre 1608 ”Instrumento in publica forma della compositione fatta col Signor Commissario de Legati ad pias causas” https://inventari.san.beniculturali.it/

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perg. 1 I precedenti di quest’atto sono esposti nella narratio del documento. Annibale di Sforza degli Oddi, colpevole di omicidio, viene bandito da Perugia e i suoi beni confiscati, ad eccezione di quelli sottoposti a fedecommesso da suo padre Sforza. Suo fratello Giulio degli Oddi, anche a nome degli altri fratelli, ricompra i beni confiscati dal fisco. In seguito, Annibale viene graziato e può fare ritorno in patria; fa testamento, istituendo eredi i fratelli e disponendo vari legati pii. Quindi, decide di entrare nella religione dei frati minori conventuali, assumento il nome di fra Giovanni Maria, e muore probabilmente nel 1601.

Nel 1608, Teofilo Florido di Acquasparta, commissario della Fabbrica della Basilica di San Pietro, cita in giudizio, per il pagamento di tali legati, il minore Angelo degli Oddi (1602-1647), nipote di un fratello di Annibale, Angelo seniore, e rappresentato dai suoi tutori, Scipione della Staffa e Annibale della Cornia, e in concreto dal loro agente Francesco della Torre. Quest’ultimo replica che Annibale, al momento di fare testamento, non disponeva di beni suoi poiché gli erano stati confiscati a causa della condanna e in seguito, dopo la grazia, non ne aveva acquisiti altri, pertanto Angelo non sarebbe tenuto ad alcun pagamento; così concorda anche la Congregazione della Fabbrica di San Pietro, informata di questi sviluppi, in una lettera a Teofilo Florido del 19 maggio 1608 di cui vengono qui citati alcuni brani (”quanto alli legati di Annibale delli Oddi, stante le raggioni che scrivete pigliarete quello se ne può havere”). Ciò nonostante, per scaricare la coscienza di Angelo e per le anime dei suoi parenti predefunti, secondo le istruzioni ricevute da Scipione della Staffa, il 25 ottobre 1608 Francesco della Torre promette di versare la somma di 75 scudi in monete d’argento entro la metà del mese di dicembre prossimo venturo. Il pagamento avviene il giorno 28 novembre 1608, e Teofilo Florido ne fa quietanza a Francesco della Torre. Sul retro della pergamena vi è l’annotazione: “1608. Instrumento di composizione fatto fra la R. Fabrica ed il Signor Conte Angelo degl’Oddi sopra li legati pii lasciati nel suo testamento dal Signor Annibale di Sforza degl’Oddi fatto avanti che facesse professione nella religione de Minori Conventuali di S. Francesco ove si pose nome Giovanni Maria”.

445 05 agosto 1627 Compromesso fra Armanno della Staffa e Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 2 Eleggono come arbitro per giungere a composizione delle questioni fra loro vertenti il nobile perugino Giacomo Baldeschi.

446 1656 ”Copia dell’accordo fatto tra il Signor Conte Francesco et Signor Conte Antonio Degl’Oddi” Fascicolo di cc. 10 Divisione dei beni tra i fratelli Francesco e Antonio di Angelo degli Oddi.

447 17 settembre 1718 ”Transazzione seguita tra il Signor Filippo Meniconi e la Signora Lavinia degli Oddi come madre delle Signore Francesca et altre Arrigucci per rogito di Leandro Nardi notaro” Fascicolo di cc. 4 Risoluzione amichevole di una controversia relativa a una casa con orto posta in Perugia, Porta Eburnea, parrocchia di S. Stefano, venduta nel 1641 dai fratelli Alfani a Francesco del q. Valerio

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Arrigucci.

448 29 dicembre 1768 Lodo arbitrale tra Angelo degli Oddi e fratelli e il marchese Pietro Giacomo Gentili Scini Fascicolo di cc. 12

449 02 ottobre 1784 ”Istrumento di Concordia stipolato in Roma sotto il dì 2 ottobre 1784 per gli Atti del Notaio Aurelio Pelegrini Notaio Capitolino per il legato di scudi 250 lasciato dalla bo.me. Signora Contessa Faustina Amadei degl’Oddi a donna Lucia Scaccioni” Fascicolo di cc. 8 Composizione amichevole della lite fra Angelo degli Oddi e i coniugi Lucia Scaccioni e Michele Pelacucci, che asseriscono di aver diritto a un legato di 250 scudi promesso dalla defunta Faustina Amadei alla donna, sua cameriera, per mezzo di scrittura privata datata 10 maggio 1778. Ludovico degli Oddi, per conto del fratello Angelo, e Michele Pelacucci, vedovo ed erede di Lucia, si accordano per il pagamento da parte dei degli Oddi della somma di 150 scudi, dei quali viene fatta quietanza.

450 13 maggio 1785 ”Copia del Lodo promulgato dalli Signori Uditor Mancini e Ranaldi fra il Signor Conte Angelo e Cesare degli Oddi sulla pretesa nullità della rinunzia per gl’Atti del notaio Travigi il dì 13 Maggio 1785” Fascicolo di cc. 2 La rinuncia fatta da Ludovico, Cesare e Luigi degli Oddi al loro fratello maggiore Angelo il 19 gennaio 1764 viene giudicata valida e vengono respinte tutte le eccezioni sollevate da Cesare; viene decretato che dell’eredità materna spettano a Cesare solo la somma di 40 scudi annui come stipulato nell’istrumento del 29 aprile 1780; viene deciso che se Cesare non vorrà recarsi in villeggiatura con la famiglia null’altro gli è dovuto dal fratello Angelo se non la somma di sei scudi al mese per la durata della villeggiatura, infine Cesare viene condannato a pagare le spese legali.

451 08 ottobre 1805 ”Transazione seguita tra li Padri Barnabiti di Perugia ed il Conte Francesco Degli Oddi” Fascicolo di cc. 18

2.10. ”Recognizioni di Buona Fede n. 42”

452 09 dicembre 1673 ”N. 13. Ricognizione di buona fede fatta dal signore Conte Francesco degl’Oddi a favore de’ Padri di S. Maria Nova” Fascicolo di cc. 2 Questo fascicolo si trovava originariamente alla posizione n. 13 dell’elenco degli “Interessi di Casa”, una sottoserie creata da Angelo degli Oddi (1730-1794) riordinando le carte lasciate da suo padre Francesco (1680-1746); lo stesso Angelo poi creò la serie “Recognizioni di Buona Fede n. 42”.

453 17 aprile 1664 ”N. 20. Ricognizione di buona fede fatta dal Signor Conte Francesco degli Oddi a favore del signor Conte Antonio per conto di un censo imposto dal suddetto signor conte https://inventari.san.beniculturali.it/

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Antonio” Fascicolo di cc. 2 Francesco degli Oddi (1623-1699) promette al fratello Antonio (1636-1679), che nel 1660 ha imposto un censo su alcuni suoi beni per 17 scudi e 50 baiocchi annuali e lo ha venduto a Maddalena Fioravanti per scudi 250, di cui in effetti ha trattenuto per sé solo 50 scudi, mentre 200 scudi sono stati utilizzati da Francesco, di pagare per quella porzione della somma i frutti decorsi e di non far subire al fratello alcuna molestia. Questo fascicolo si trovava originariamente alla posizione n. 20 dell’elenco degli “Interessi di Casa”, una sottoserie creata da Angelo degli Oddi (1730-1794) riordinando le carte lasciate da suo padre Francesco (1680-1746); lo stesso Angelo poi creò la serie “Recognizioni di Buona Fede n. 42”.

454 19 novembre 1678 ”Ricognizione di buona fede della Signora Cintia ad Angelo mio figlio” cc. 3 Cintia Catenucci, in occasione della stipulazione del contratto dotale col futuro sposo Angelo degli Oddi (1654-1704) per la somma di 27.000 scudi, dichiara che i beni di sua proprietà a Paciano sono stati stimati scudi 18.483 di contro a un effettivo valore di scudi 10.000, perché su di essi, a differenza di quelli posti in Città della Pieve, grava la gabella nel caso che vengano ceduti in dote, pertanto, a compensanzione degli scudi 8.483 mancanti, cede alcuni terreni in Città della Pieve.

2.11. ”Privilegi diversi nº XLIII”

455 22 dicembre 1516 ”Privilegio d’esenzione per la contea di Laviano” perg. 1 Breve di papa Leone X con cui conferma a Sforza e Vincenzo di Leonello degli Oddi l’esenzione da ogni imposizione di gabella e dall’obbligo di mantenere soldati per gli abitanti della contea di Laviano, esenzione che recentemente non era stata più rispettata a causa dei disordini e delle guerre civili e che stava causando grave danno ai fratelli degli Oddi. L’esenzione non si applica alle gabelle imposte dal legato o vicelegato di Perugia e dagli ufficiali della Camera Apostolica.

456 14 dicembre 1525 ”Privilegio d’immunità fatto a favore del Magnifico Sforza degl’Oddi dalla Communità d’Orvieto l’anno 1525” perg. 1 I Conservatori della Pace della città di Orvieto nominano Sforza degli Oddi, militiae equestris strenuissim[us] ductor, nobile e patrizio di Orvieto, con i privilegi, le immunità e le esenzioni riconosciuti alla nobiltà cittadina. La concessione ha carattere di perpetuità ed è riferita anche ai discendenti in linea maschile.

457 26 settembre 1561 - 21 maggio 1639 Privilegi di esenzione dalle gabelle concessi a Gio. Bernardino degli Oddi e al fratello Grifone degli Oddi Fascicolo di pergg. 6

”Privilegii, indulti et esenzioni di Gabelle concesse alla Famiglia degl’Oddi sotto il https://inventari.san.beniculturali.it/

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Pontificato di Pio Papa IV l’anno 1561” 26 settembre 1561 Unità documentaria , perg. 1 Guido Ascanio Sforza, camerlengo di Santa Romana Chiesa, acconsente alla richiesta di Gio. Bernardino degli Oddi di far registrare nei libri della Camera Apostolica un breve di Pio IV a lui (Gio. Bernardino) indirizzato, datato 3 settembre 1560. Nel breve suddetto vengono ricordati e confermati alcuni privilegi concessi alla famiglia degli Oddi e a Gio. Bernardino in particolare dai precedenti pontefici Clemente VII e Paolo IV, e segnatamente l’esenzione per le proprietà dei degli Oddi presenti sul territorio perugino da qualsiasi gabella fino ad un ammontare di 100 scudi annui e la nomina di Gio. Bernardino a custode della turris Burghetti ad lacum con gli emolumenti soliti. Il camerlengo esclude però dall’esenzione il subsidium quatreni carnis nuncupatum che la famiglia degli Oddi è tenuta comunque a pagare.

”Conferma d’esenzione a favore di Grifone fratello et erede di Gio. Bernardino degl’Oddi sotto il Pontificato di N.S. Pio papa V, 1567” 15 aprile 1567 Unità documentaria , perg. 1 Vitellozzo Vitelli, cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa, su istanza di Grifone degli Oddi notifica alle autorità ecclesiastiche e laiche della diocesi di Perugia l’esenzione da gabelle e dazi, già concessa al defunto fratello di Grifone, Gio. Bernardino, da Pio IV nel 1560, di due hospitia dei degli Oddi, l’uno nella città di Perugia e l’altro nel contado, dummodo gabella prefata summam centum scutorum auri anno [...] non excedat. Questo perché l’attuale Tesoriere e i gabellieri e daziari non cessano di molestare Grifone e gli abitanti dei due hospitia pretendendo il pagamento di queste gabelle.

”Manutentione nel Privilegio delle Gabelle a favore dell’erede di Gio. Bernardino degl’Oddi nel Pontificato della Santità di N.S. Pio papa V l’anno 1567” 04 giugno 1567 Unità documentaria , perg. 1 Vitellozzo Vitelli, cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa, ratifica la sentenza pronunciata da Gerolamo Teodoli, vescovo di Cadice e giudice nella causa tra Grifone degli Oddi, fratello ed erede del fu Gio. Bernardino degli Oddi, e Gio. Bernardino Piscina, commissario generale della Camera Apostolica, in cui si conferma l’esenzione dalle gabelle per i due hospitia dei degli Oddi concessa fin dal 1560 da Pio IV a Gio. Bernardino degli Oddi e ai suoi eredi, in quanto fatta a titolo oneroso e quindi non compresa nella recente costituzione di papa Pio V con cui si revocano tutte le esenzioni tranne quelle concesse a titolo oneroso. Viene anche ricordato il motivo del provvedimento di Pio IV a favore di Gio. Bernardino: quest’ultimo aveva notificato alla Camera Apostolica che il castrum Bassani, nella diocesi di Orte, concesso in feudo da Clemente VII ad Alfonso Lagne di Napoli e ai suoi figli nel 1527, si trovava ormai da qualche tempo libero e vuoto, poiché il titolare era deceduto senza eredi, permettendo quindi la devoluzione del castrum alla Camera Apostolica, che l’aveva poi venduto nel 1559 al cardinale Cristoforo Madruzzo e ai suoi nipoti per 6000 scudi. A Gio. Bernardino, in ricompensa dell’informazione fornita, sarebbe spettata la quarta parte del prezzo di vendita, cioè 1500 scudi: al posto della somma è concessa l’esenzione dalle gabelle per due hospitia della famiglia degli Oddi, l’uno nella città di Perugia, l’altro nel suo contado.

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”Sentenza confirmatoria all’esenzione di Gabelle fatta in persona di Griffone fratello et erede del quondam Gio. Bernardino degl’Oddi l’anno 1560” 24 maggio 1581 Unità documentaria , perg. 1 Il cardinale Luigi Cornaro, camerlengo di Santa Romana Chiesa, conferma la sentenza pronunciata da Gerolamo Teodoli, vescovo di Cadice, nella causa tra Grifone degli Oddi e la Camera Apostolica e contenuta qui inserta, secondo la quale l’esenzione dalle gabelle concessa al fu Gio. Bernardino degli Oddi è stata fatta a titolo oneroso e quindi non è compresa tra quelle revocate da una recente costituzione ed è quindi sempre valida, fino a un limite di 100 scudi d’oro all’anno. Sono ricordati i precedenti dell’esenzione fin dalla concessione di Pio IV del 1560.

”Conferma di esenzione fatta al Signor Griffone degl’Oddi sotto il pontificato della Santità di N.S. Clemente papa VIII l’anno 1593” 02 giugno 1593 Unità documentaria , perg. 1 Il cardinale Enrico Caetani, camerlengo di Santa Romana Chiesa, notifica la sentenza pronunciata dal giudice Bonvisio Bonvisi nella causa tra Grifone degli Oddi da una parte e Paolo Coperchio, commissario generale della Camera Apostolica, e Marc’Antonio Ubaldini, tesoriere di Perugia e dell’Umbria, dall’altra, secondo la quale Grifone non dovrà più essere molestato per il pagamento di 100 scudi annui occasione exemptionis duorum hospitiorum et observatione mandati de manutenendo; Ubaldini è inoltre condannato al pagamento delle spese processuali.

”Esentione di Gabelle concessa al Signor Grifone degl’Oddi [sic] dall’Eminentissimo Cardinale Antonio Barberini l’anno 1639” 21 maggio 1639 Unità documentaria , perg. 1 Il cardinale Antonio Barberini, camerlengo di Santa Romana Chiesa, notifica di aver acconsentito alla richiesta di Grifone della Penna, erede di Gio. Bernardino degli Oddi mediante la persona del nonno materno Grifone degli Oddi, di confermare l’esenzione fiscale già goduta dai suoi avi. Il regesto sul retro della pergamena è dunque errato, il beneficiario dell’esenzione non è più Grifone degli Oddi, che risulta ormai defunto, ma suo nipote Grifone della Penna.

458 21 marzo 1572 ”Memoria originale che del 1570 [sic] fu ammesso alla Nobiltà di Chiusi il conte Leonello Degll’Oddi e suoi descendenti in infinito dandogli li privilegj soliti agli altri Cittadini” Fascicolo di cc. 2 Ammissione alla nobiltà cittadina di Leonello di Cristofano degli Oddi (morto nel 1577) da parte delle autorità di governo della città.

459 20 marzo 1578 ”1578. Aggregazione alla Cittadinanza di Roma della Famiglia degli Oddi concessa al Conte Angelo degli Oddi dalli Signori Conservatori della medesima” perg. 1 Concessione della cittadinanza e aggregazione alla nobiltà di Roma della famiglia degli Oddi riconosciuta al conte Angelo degli Oddi.

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460 1615 ”Aggregazione fatta in persona dell’Illustrissimo Signor Conte Giulio Cesare degl’Oddi dalla Congregazione di S. Pietro di Perugia l’anno 1615 sotto il pontificato di Paolo papa V” perg. 1 Domenico Colonna, abate del Monastero di S. Pietro, ordine di S. Benedetto, aggrega come “famulo” della congregazione il conte Giulio Cesare degli Oddi e la sua famiglia (moglie, figli, nipoti), in modo tale che il servizio divino celebrato nel monastero vada a suffragio delle loro anime quando moriranno.

461 03 luglio 1624 ”Commissione spedita all’Illustrissimo Signor Conte Angelo degl’Oddi sotto il Pontificato di Urbano papa VIII l’anno 1624” perg. 1 Su ricorso prodotto per la causa tra Giulio de Vitellis da una parte e Lavinia Boncambi, madre del conte Angelo degli Oddi, e Leandra della Staffa di Perugia dall’altra, vertente sulla conservazione del predio di Monte Alto, l’uditore del Sacro Palazzo indirizza al podestà di Fratta (Umbertide) la decisione di conferma della proprietà ad Angelo degli Oddi.

462 03 dicembre 1650 ”Monitorio a favore de Signori Conti Antonio e Francesco degli Oddi per li beni fideicommissari del conte Francesco seniore li 3 decembre 1650” perg. 1 Prospero Caffarellus, uditore del tribunale delle cause civili della Camera Apostolica, ammonisce i creditori del fu conte Angelo degli Oddi a non molestare i suoi figli Antonio e Francesco degli Oddi nei loro beni fideicommissari dell’eredità del conte Francesco seniore (una tenuta nella contea di Laviano con quindici poderi, una tenuta in vocabolo Monte Freddo, una tenuta in vocabolo S. Biagio, una tenuta in vocabolo la Vigna, la casa a Perugia in Porta Santa Susanna).

463 05 giugno 1672 ”Mandato ottenuto dal Conte Francesco degli Oddi contro Luca Federici e Niccolò Rossi l’anno 1672” perg. 1 Aloysius de Aquino, protonotario e uditore delle cause civili del tribunale della Camera Apostolica, su istanza del conte Francesco degli Oddi, dà mandato alle autorità temporali dello Stato di procedere contro Luca de Federicis, sua moglie Elisabetta e Nicola de Rubeis per il pagamento della somma di 8 scudi e 50 denari, quali interessi non corrisposti di un cambio contratto con Francesco degli Oddi il 17 agosto 1669.

464 31 maggio 1673 ”Monitorio spedito a favore del Conte Francesco degl’Oddi” perg. 1 Aloysius de Aquino, uditore del tribunale delle cause civili della Camera Apostolica, su istanza di Francesco degli Oddi, con formale monitorio ingiunge ai diversi soggetti istituzionali giudiziari dello Stato di astenersi dall’assumere provvedimenti esecutivi e coercitivi in relazione a procedimenti promossi da creditori dello stesso Francesco.

465 21 agosto 1673 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Bolla dell’Arcipretato spedita a favore del Conte Antonio degli Oddi” Fascicolo di pergg. 2

Privilegio di Clemente X ad Antonio degli Oddi con la nomina ad arciprete della Cattedrale di Perugia 21 agosto 1673 Unità documentaria , perg. 1 Clemente X attribuisce ad Antonio de Oddi la dignità di arciprete della cattedrale di Perugia con l’immissione nelle proprietà della cattedrale. Sul retro: “1673 die 20 septembris, retroscriptus D. Antonius de Oddis fuit servatis servandis immissus in possessionem rerum Archipresbiteratus sic constat in actis Curie Episcopatus Perusie ad quem et cetera. Franciscus Riccardus canonicus episcopi”.

Mandato di Clemente X con la comunicazione della nomina di Antonio degli Oddi ad arciprete della Cattedrale di Perugia 21 agosto 1673 Unità documentaria , perg. 1 Clemente X comunica a Giovanni ***, in utraque nostra signatura referendario, e a Pietro Antonio ***, vicario del vescovo di Perugia in spiritualibus, di aver nominato Antonio degli Oddi arciprete della cattedrale di Perugia.

466 26 luglio 1676 Lettera di lasciapassare rilasciata da Giovanni Giorgio II, Elettore di Sassonia, ad Andrea Bontempi Fascicolo di c. 1 L’Elettore chiede a tutti i re, elettori, principi, ministri, magistrati, o a chiunque sarà mostrata la presente lettera, di lasciar passare senza molestie il suo maestro di cappella Andrea Bontempi nel suo viaggio verso l’Italia. Andrea, o Giovanni Andrea, Angelini (1624-1705), compositore perugino, aggiunse al suo cognome quello del suo protettore, Cesare Bontempi, padre di Artemisia Bontempi degli Oddi: questo legame è probabilmente la ragione della presenza in archivio di questo documento. Il compositore lavorò a lungo presso la corte degli Elettori di Sassonia, a Dresda, come maestro di cappella.

467 23 maggio 1685 ”Licenza ottenuta dal Conte Francesco degl’Oddi di poter cavare tesori, e ripostimi” perg. 1 Ioannes Franciscus Nigronus, protonotario e tesoriere della Camera Apostolica, acconsente alla realizzazione di scavi nella città e nella diocesi di Perugia come da proposta presentata da Francesco degli Oddi, avendo valutata la concreta possibilità dell’esistenza di reperti in pietra e in metallo del sottosuolo del territorio (”vel tempore vetustate vel edificiorum demolitione”). Il suddetto Francesco è altresì autorizzato ad avvalersi di propria manodopera, con l’avvertenza che la quarta parte dei reperti individuati in luoghi privati e la terza di quelli in luoghi pubblici sarà di pertinenza della Camera Apostolica. segnatura antica o originaria: 22

468 15 novembre 1688 ”Mandato ottenuto dalla Contessa Artemizia [sic] contro Domenico di S. Valentino” perg. 1 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Su istanza di Artemisia Bontempi degli Oddi, Carolus Bichius, protonotario e uditore del tribunale della Camera, intima a Domenico di Francesco di Antonio di S. Valentino della Collina il pagamento di scudi 32 e baiocchi 70 dovuti ad Artemisia a titolo di saldo del valore del bestiame dato a soccida, nella forma di apoca contratta il 18 dicembre 1681.

469 26 novembre 1703 ”Patente di Famigliarità per il Signor Conte Francesco degli Oddi di Perugia” c. 1 Francesco Farnese, duca di Parma e Piacenza, in virtù della stima nutrita per la famiglia degli Oddi e dell’affetto e riconoscenza per il servizio prestato in qualità di paggio d’onore alla sua corte dal fu Oddo degli Oddi, dichiara il di lui nipote Francesco degli Oddi (1680-1746) suo domestico e familiare, con tutti gli onori e le prerogative a ciò connessi.

470 29 marzo 1709 Nomina di Carlo degli Oddi a capitano riformato della Compagnia delle Guardie del papa stazionata a Piazza di Pietra, Roma Fascicolo di cc. 2

471 23 aprile 1711 Nomina di Ludovico degli Oddi (1683-1725) ad arciprete della Cattedrale di Perugia Fascicolo di pergg. 2

”Dicchiarazione fatta in Persona di Monsignore Illustrissimo e Reverendissimo Arciprete Conte Ludovico degl’Oddi all’Archipresbitarito [sic] della Chiesa Cattedrale di Perugia dalla Santità di N.S. Papa Clemente XI l’anno 1711” 23 aprile 1711 Unità documentaria , perg. 1 Clemente XI nomina Ludovico degli Oddi arciprete della cattedrale di Perugia.

”Formula di giuramento prestata da Monsignor Illustrissimo e Reverendissimo Arciprete Ludovico degl’Oddi l’anno 1625 [sic]” 1711 Unità documentaria , perg. 1 Formula del giuramento prestato da Ludovico degli Oddi al momento dell’insediamento nella carica di arciprete della cattedrale di S. Lorenzo di Perugia. L’indicazione dell’anno 1625 sul regesto sul retro è dovuta a un’errata lettura del documento.

472 01 luglio 1712 Nomina di Ludovico degli Oddi (1683-1725) a giudice conservatore dei beni e delle ragioni dei conventi di S. Francesco del Monte e S. Girolamo di Perugia perg. 1 Frate Fulgenzio de Biturgia (San Sepolcro), ministro della Provincia Serafica dei Frati Minori dell’Umbria, considerata la dottrina, l’onestà e l’amore per la giustizia dell’arciprete Ludovico degli Oddi, lo nomina giudice conservatore dei conventi di S. Francesco del Monte e S. Girolamo, presso Perugia, per la difesa delle persone, dei beni e dei privilegi dei detti conventi in qualsiasi causa nel foro secolare ed ecclesiastico, offrendogli in cambio i benefici spirituali concessi ai membri dell’ordine.

473 17 febbraio 1731 ”Patentes Magistri Viarum Ville Pozzoli Castilionis Lacus” https://inventari.san.beniculturali.it/

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perg. 1 Nomina del conte Carlo degli Oddi all’ufficio di soprintendente e maestro della villa di Pozzuolo di Castiglione del Lago.

474 24 aprile 1755 Mandato di Benedetto XIV con la comunicazione della concessione a Ludovico degli Oddi del beneficio perpetuo dell’abbazia di S. Antonio abate di Fabriano perg. 1 Benedetto XIV comunica a Giuseppe Simonetti, referendario dell’una e dell’altra segnatura, e al vicario generale in spiritualibus del vescovo di Fabriano, di aver conferito a Ludovico degli Oddi il beneficio perpetuo dell’abbazia di S. Antonio abate di Fabriano, e ordina loro di immetterlo nella possessione del beneficio.

475 03 gennaio 1785 - 02 marzo 1785 Nomina di Ludovico degli Oddi (1731-1800) ad abate commendatario dell’abbazia dei SS. Vito e Modesto di Montali Fascicolo di pergg. 2

Mandato di Pio VI con la comunicazione della nomina di Ludovico degli Oddi ad abate commendatario dell’abbazia dei SS. Vito e Modesto di Montali 03 gennaio 1785 Unità documentaria , perg. 1 Pio VI comunica a Nicola Riganti, referendario dell’una e dell’altra segnatura e arciprete e arcidiacono della cattedrale di Perugia, di aver nominato Ludovico degli Oddi abate commendatario dell’abbazia dei SS. Vito e Modesto di Montali (Panicale) e gli ordina di immetterlo nella possessione del beneficio.

Privilegio di Pio VI a Ludovico degli Oddi con la nomina ad abate commendatario dell’abbazia dei SS. Vito e Modesto di Montali 02 marzo 1785 Unità documentaria , perg. 1 Pio VI nomina Ludovico degli Oddi abate commendatario dell’abbazia dei SS. Vito e Modesto di Montali (Panicale), a seguito della morte del predecessore Domenico Antonio Nardini.

476 26 agosto 1786 Assegnazione di tre luoghi del Monte di San Pietro ad Angelo degli Oddi perg. 1 Il tesoriere generale della Camera Apostolica Fabrizio Ruffo assegna al conte Angelo degli Oddi la corresponsione del censo di tre luoghi del Monte di San Pietro.

477 03 settembre 1792 Bolla del canonicato spedita a favore del conte Carlo degli Oddi Fascicolo di pergg. 2

Privilegio di Pio VI a Carlo degli Oddi con la nomina a canonico della Cattedrale di Perugia 03 settembre 1792 Unità documentaria , perg. 1 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Pio VI conferisce a Carlo degli Oddi la dignità del canonicato della cattedrale di Perugia.

Mandato di Pio VI con la comunicazione della nomina di Carlo degli Oddi a canonico della Cattedrale di Perugia 03 settembre 1792 Unità documentaria , perg. 1 Pio VI comunica a Nicola Riganti, referendario dell’una e dell’altra segnatura e vicario generale in spiritualibus del vescovo di Perugia, di aver conferito a Carlo degli Oddi la dignità del canonicato della cattedrale di Perugia, e gli ordina di immetterlo nella possessione degli onori e delle prebende relativi.

478 20 febbraio 1793 Bolla dell’arcidiaconato spedita a favore del conte Carlo degli Oddi Fascicolo di pergg. 2

478.1 20 febbraio 1793 Privilegio di Pio VI a Carlo degli Oddi con la nomina ad arcidiacono della Cattedrale di Perugia perg. 1 Pio VI conferisce a Carlo degli Oddi la dignità dell’arcidiaconato della cattedrale di Perugia.

478.2 20 febbraio 1793 Mandato di Pio VI con la comunicazione della nomina di Carlo degli Oddi ad arcidiacono della Cattedrale di Perugia perg. 1 Pio VI comunica a Nicola Riganti, referendario dell’una e dell’altra segnatura e vicario generale in spiritualibus del vescovo di Perugia, di aver conferito a Carlo degli Oddi la dignità dell’arcidiaconato della cattedrale di Perugia, e gli ordina di immetterlo nella possessione degli onori e delle prebende relativi.

479 24 maggio 1800 Mandato di Pio VII con la comunicazione della nomina di Carlo degli Oddi ad arciprete della Cattedrale di Perugia perg. 1 Pio VII comunica a Giovanni Battista Quarantotti, referendario dell’una e dell’altra segnatura, decano dei canonici della cattedrale e vicario generale del vescovo, di aver conferito a Carlo degli Oddi il beneficio del “presbiterato perpetuo” e ordina che sia immesso nel possesso del beneficio con tutti gli annessi e connessi.

480 18 febbraio 1747 - 24 novembre 1904 ”Carte riguardanti la Cappella di Perugia” Fascicolo di cc. 30 Contiene suppliche e brevi papali con concessioni e indulgenze chieste e ottenute dalla famiglia degli Oddi per la loro cappella domestica nel palazzo di Perugia. - breve di Benedetto XIV indirizzato ai fratelli Carlo e Gio. Battista degli Oddi con l’autorizzazione alla celebrazione di messe nell’oratorio privato noviter constructo nella casa degli Oddi (c. 1, 18 febbraio 1747); - breve di Clemente XIII al vescovo di Perugia Filippo Amadei perché, dopo aver visitato la cappella privata della famiglia degli Oddi, proroghi, se lo troverà opportuno, licenza di farvi celebrare una messa al giorno, come da supplica dei fratelli Angelo, Ludovico, Cesare e Luigi https://inventari.san.beniculturali.it/

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degli Oddi e di Angela Cospani degli Oddi (c. 2, 12 marzo 1766); - supplica di Angelo degli Oddi (1730-1794) alla S. Congregazione delle Indulgenze e concessione (cc. 3-4, 14 giugno 1777); - supplica di Angela Cospani degli Oddi con i cognati Ludovico e Cesare degli Oddi per la concessione dell’estensione dell’indulto da loro già goduto per l’oratorio privato in Perugia ai loro figli e nipoti rispettivamente (cc. 5-6, 1796); - supplica di Angela Cospani degli Oddi con i cognati Ludovico e Cesare degli Oddi per la concessione dell’estensione dell’indulto da loro già goduto per l’oratorio privato in Perugia ai loro domestici (cc. 7-8, 1796); - supplica di Angela Cospani degli Oddi con i cognati Ludovico e Cesare degli Oddi per la concessione dell’altare privilegiato nei loro oratori privati in Perugia e sua diocesi per la celebrazione di messe per i loro cari defunti (cc. 9-10, 1796); - supplica di Angela Cospani degli Oddi con i cognati Ludovico e Cesare degli Oddi per la concessione della celebrazione di tre messe nella festa di S. Margherita di Cortona, protettrice della famiglia, e in un altro giorno da stabilirsi, nel loro oratorio privato (cc. 11-12, 1797); - supplica di Angela Cospani degli Oddi di poter trasportare l’oratorio privato per cui gode l’indulto in luogo più comodo (cc. 13-14, 24 ottobre 1814); - supplica di Francesco degli Oddi per l’estensione dell’indulto a sua moglie Vittoria Sacripanti e ai loro figli nati e nascituri (cc. 15-16, 1815); - supplica della famiglia degli Oddi per poter erigere nella propria cappella privata le stazioni della Via Crucis (cc. 17-18, 1838); - supplica di Angelo degli Oddi (1814-1871) per la concessione per lui e i suoi consanguinei fino al secondo grado compreso dell’indulgenza plenaria in punto di morte (cc. 19-20, 1845); - breve di Pio IX al vescovo di Perugia Gioacchino Pecci perché, dopo aver visitato la cappella privata della famiglia degli Oddi, proroghi, se lo troverà opportuno, licenza di farvi celebrare una messa al giorno, come da supplica dei coniugi Angelo degli Oddi e Maria Cardelli (c. 21, 1 settembre 1854); - supplica di M. Vittoria degli Oddi di poter ricevere la Comunione nella notte di Natale nella chiesa del monastero di S. Paolo di Perugia, e ascoltarvi la messa con sua madre e suo marito (c. 22, dicembre 1882); - supplica di Maria Cardelli ved. degli Oddi, con la figlia M. Vittoria e il genero Luigi Marini, per poter celebrare nel suo oratorio privato tre messe nella notte di Natale e di farvi la Comunione; lo stesso privilegio è chiesto anche per la servitù (cc. 23-24, dicembre 1887); - - supplica di Luigi Marini, con la moglie M. Vittoria degli Oddi e la suocera Maria Cardelli ved. degli Oddi, per poter celebrare nel suo oratorio privato tre messe nella notte di Natale e di farvi la Comunione; lo stesso privilegio è chiesto anche per la servitù (cc. 25-26, dicembre 1888); - supplica di Luigi Marini per la proroga della concessione delle tre messe nella notte di Natale e Comunione nel suo oratorio privato (cc. 27-28, dicembre 1891); - supplica di M. Vittoria degli Oddi in Marini di poter erigere le stazioni della Via Crucis nella cappella situata all’interno del Palazzo degli Oddi di Perugia (23-24 novembre 1904).

481 18 giugno 1777 - 06 agosto 1891 ”Carte riguardanti i brevi e rescritti della Cappella di Monte Freddo” Fascicolo di cc. 28 Contiene suppliche, brevi papali e concessioni per la Cappella privata nella villa di Montefreddo, nella diocesi di Perugia.

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2.12. ”Ricordi d’istrumenti nº XLIV”

482 1454 - 16 novembre 1618 ”Libro de recorde de contratte de Sforça digli Odde” Registro di cc. 87 Il registro, iniziato da Sforza degli Oddi (ma esisteva anche un precedente “memoriale vecchio” non pervenuto, da cui sono state copiate alcune delle annotazioni, cfr. c. 17rv), con annotazioni anche di suo fratello Vincenzo, e proseguito poi dai suoi figli Giulio e Angelo e infine dal procuratore del giovane Angelo degli Oddi (1602-1647), Francesco della Torre (ma vi sono annotazioni a margine anche di altre mani), contiene ricordi di acquisti, vendite, locazioni, parentadi e altri affari stipulati dalla famiglia degli Oddi: il contratto più antico è del 1454 (c. 3v), l’annotazione più recente è relativa a un atto del 16 novembre 1618. A c. 1v (nota che per le citazioni si segue la cartulazione moderna): “Le sotto scripte cose sonno de necisità ad imparare ad uno giovane che disidera essere virtuoso”; a c. 2r: “Iesus Maria. Magnifici Domini Sfortię Oddi ad liberos suos in prefatione domestici libri sui exhortatio” (dedica di Sforza degli Oddi ai figli e ai nipoti, con esortazione a condurre una vita onesta e a seguire i precetti della religione). In particolare a c. 12r le condizioni per la concessione a cottimo della contea di Laviano, a c. 15v notizia sulla cappella di famiglia in S. Francesco di Perugia, alle cc. 24v-25r riflessione (datata 1542) sulle disgrazie occorse alla famiglia degli Oddi per le recenti “partialità [occorse] in la città de Peroscia, de la quale è subcesso tanto male che de li nostri de casa de li Oddi ne sonno in quarantacinque anni periti più de quaranta et robbe più de cinquecento milia fiorini de valuta”, a c. 32v “possesso del benefitio di S. Vito senza cura”, alle cc. 80v-86r notizie sulla composizione e divisione dei beni fra Angelo degli Oddi (1602-1647) e le figlie del fu Tiberio degli Oddi nel 1615, alle cc. 86v-87r ricordo relativo alla causa contro il Commissionario della Camera apostolica per la giurisdizione su Laviano (cfr. fascicolo n. 235, “Interesse colla R.C.A. nº IX”).

483 27 giugno 1512 - 12 dicembre 1573 ”Memoriale † de fogli numero 150 de Pavolo de Fiore Boncambie” ”Memoriale † de fogli numero 150 de Pavolo de Fiore Boncambie el quale se scriverà per mano del detto Pavolo in el quale se scriveranno le compre et altre cose degne de memoria apartenente a luie” Registro di cc. 65 Paolo di Fiore Boncambi, padre di Aquilante e Claudio e nonno di Lavinia Boncambi (sposata nel 1599 a Francesco degli Oddi) annota gli estremi di vari contratti da lui stipulati: le cc. 1-25 si riferiscono in particolare a compravendite di terreni e case, soprattutto a Montalto e Migiana di Monte Malbe, dal 27 giugno 1512 al 1 dicembre 1553, le cc. 33v-39 riguardano contratti di altra natura (testamenti, doti, divisioni dei beni) e ricordi familiari, dal 7 settembre 1530 al 22 giugno 1555. A c. 26 Aquilante Boncambi ricorda la morte del padre Paolo (14 novembre 1555) e da c. 40 il registro viene da lui continuato con l’annotazione di altri contratti, in ordine cronologico, dal 5 dicembre 1555 al 12 dicembre 1573.

484 20 aprile 1707 - 28 giugno 1723 ”Notizie d’Istromenti” Registro di cc. 8 Contiene sintetiche annotazioni di instrumenti rogati per vari membri della famiglia dal 1707 al 1723. Il titolo a c. 1 è di mano di Angelo degli Oddi (1814-1871). https://inventari.san.beniculturali.it/

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485 23 novembre 1694 - 1793 ”Ricordi d’Istrumenti et altro. A” Registro di cc. 385 Il registro, compilato da mani diverse e assemblato in tempi successivi, contiene ricordi e brevi regesti di contratti di varia natura stipulati dalla famiglia degli Oddi dal 1694 al 1793. A c. 1r, di mano di Angelo degli Oddi (1814-1871), “Ricordo di una Primogenitura in favore dei germani fratelli degli Oddi” del 23 novembre 1694. Le cc. 11r-33r, di mano di Francesco degli Oddi (1680-1746), contengono ricordi di contratti da lui stipulati dal 1706 marzo 2 al 1744 giugno 8; le cc. 33r-37v, di mano di Faustina Amadei degli Oddi (1706-1779), contengono ricordi di contratti dal 1747 aprile 8 al 1751 ottobre 18, le cc. 37v-38v, di mano ignota, contengono ricordi di contratti dal 1750 gennaio 5 al 1753 maggio 27; le cc. 39r-59r e Ir-IIv, di mano di Angelo degli Oddi (1730-1794), contengono ricordi di contratti dal 1753 giugno 20 al 1786 luglio 12 e dal 1785 luglio 5 al 1789 giugno 18; a c. IIv ricordo di Francesco degli Oddi (1766-1840) di un contratto del 1790 agosto 26; a cc. IIv-IIIr ricordi, di mano ignota (Pietro Santi?), di contratti dal 1791 giugno 4 al 1793. Alle cc. 294r-297r (”Varie notizie per l’amministrazione dell’Azzienda della Contea di Laviano”, s.d.), 318v-319v (”Memoria segnata in questo Libro, per memoria e ricordo de’ posteri, nel dì 30 Marzo 1744”, sulla genealogia di famiglia) e 364r-371v (”Rozza, e Confusa, Informazione”, scritta il 10 marzo 1745, sulle ragioni da addurre nella causa contro Bartolomeo degli Oddi e suo figlio Ferdinando) si trovano, di mano di Francesco degli Oddi (1680-1746), riflessioni, ricordi, consigli, notizie. Alle cc. 340r-347v sono alcune scritture legali relative al censo Vitelli.

486 s.d. [prima metà del XVIII secolo] ”Ristretto di varie cose delle quali Don Niccolò Sambuci fa Ricordi per la Casa de Signori Conti Degl’Oddi” Fascicolo di cc. 10 Niccolò Sambuci era agente del conte Francesco degli Oddi (1623-1699): da un suo “Libro” di ricordi (oggi non rinvenuto) l’anonimo estensore di questi appunti (la mano sembra quella di Francesco degli Oddi [1680-1746]) ricava alcune notizie (numerate da 1 a 19) relative a contratti e istrumenti, transazioni e acquisti, censi e fideiussioni stipulati dalla famiglia, con l’indicazione dei notai che l’hanno redatti (ad es., a c. 5v: “13. Bartolomeo Cini sotto il dì 4 Marzo 1661 è rogato della Refidanza fatta dal Signor Conte Francesco Degl’Oddi al Signori [sic] Vincenzo Bontempi et altri. Nell’istesso istromento vi è la Refidanza anche della dote del medesimo Signor Conte Francesco a Signori Bontempi”). A c. 4rv appunti su “Memorie che lascia il Sambuci dell’interesse Vitelli per la pretensione che possono havere i Signori Conti Degl’Oddi come creditori anteriori”. A c. 10v si legge un altro titolo: “Cose vecchie m[a] di Riflessione o Spoglio d’un Libro del Sambuci”. I fatti ricordati vanno dal più antico del 1571 (unica annotazione anteriore al XVII secolo) al più recente del 26 settembre 1697.

487 [1749 ca.] ”Nota di Acquisti fatti in Casa Degll’Oddi che si provono [sic] con Pubblici Istrumenti incominciando dall 1706 a tutto il 1747” Fascicolo di cc. 4 Di mano di Ludovico degli Oddi (1731-1800), è un elenco di contratti, prevalentemente di compravendita, ma non solo, stipulati dalla famiglia dal 2 marzo 1706 all’8 marzo 1749: per ciascuno di essi sono indicati la data, le parti, il bene acquistato, il prezzo pagato e il notaio.

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2.13. ”Inventarj diversi nº XLV”

488 24 maggio 1647 - 21 luglio 1647 ”Inventario delli Beni, Robbe e Mobili ritrovate nella Eredità del quondam Signor Conte Angelo degli Oddi di Perugia fatto da me Francesco [degli] Oddi figlio ed erede testamentario del Signor Conte Angelo, tanto nel nome mio proprio quanto anche in vece e nome e come tutore del Signor Conte Antonio mio fratello carnale e coerede testamentario del quondam Signor Conte Angelo” Fascicolo di cc. 34 Copia semplice settecentesca. Il documento è citato (con la vecchia segnatura, busta 58) da F. Santi nel saggio Una collezione seicentesca a Perugia (pubblicato postumo nel 2014), pp. 9-10, 38-39: “Angelo degli Oddi moriva nel 1647 ed il figlio Francesco (1623-1699) provvedeva, nel luglio dello stesso anno, a far stendere un Inventario dei Beni, Robbe e Mobili dell’eredità paterna. Il documento ci informa, anche se sommariamente e frettolosamente, della consistenza del primo nucleo della collezione [di opere d’arte], formata non solo da dipinti, ma anche da disegni: nel Palazzo di Perugia erano conservati 69 dipinti e 35 disegni (fra i quali uno di Raffaello, uno del Perugino e uno del Guercino); nella villa di Montefreddo (nel contado perugino) 170 dipinti e 35 disegni. [...] i dipinti più importanti, dei quali si indicano gli autori, erano tutti nel Palazzo di Perugia, mentre nella Villa di Montefreddo erano tutti paesaggi e battaglie. L’inventario delle opere d’arte e dei mobili era stato redatto dal ‘regattiere perugino Pierfelice Sellari’”.

489 01 novembre 1752 - 23 aprile 1755 ”Primo Novembre 1752. Copia dell’Inventario delli Beni e Mobili della Casa de Signori Conti Degli Oddi” Fascicolo di cc. 58 ”Inventario dei Mobili divisi ed indivisi trovati esistenti negl’infrascritti luoghi dopo l’amministrazione dell’Illustrissima Signora Contessa Faustina Amadei degli Oddi vedova della B.M. dell’Illustrissimo Signor Conte Francesco degli Oddi e madre degli Illustrissimi Signori Conti Angelo e Ludovico fratelli tutori e curatori dei loro Signori fratelli e sorelle pupilli degli Oddi”. Inventario dei mobili e dei quadri presenti nel Palazzo di Perugia e dei mobili, delle suppellettili, dei capi di bestiame posseduti in varie località. Lo stesso viene inserto in copia per maggiore sicurezza nei rogiti del notaio Ludovico Lazi il 23 aprile 1755 (cc. 31-58).

490 30 settembre 1780 ”Inventario di tutta la robba che si porta nel Convento di S. Francesco di Todi dalla Signora Contessa Margherita degli Oddi nell’atto del suo ingresso” Fascicolo di cc. 2 L’inventario è redatto dal padre di Margherita (in religione suor Teresa Margherita), Angelo.

491 01 maggio 1787 - 21 ottobre 1796 ”Carte riguardante [sic] gli argenti che erano in Casa degli Oddi” Fascicolo di cc. 9 Il titolo del fascicolo è di Angelo degli Oddi: contiene alcuni inventari dell’argenteria redatti in epoche successive e degli argenti consegnati a norma dell’editto del 3 settembre 1796 per essere inviati alla Zecca pontificia. https://inventari.san.beniculturali.it/

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492 s.d. [post 1767] Catalogo di una collezione di pietre, minerali e altre curiosità Registro di cc. 20 A c. 2v si legge: “Cassetta del Numero 100 divisa in tre Clase [sic], che contiene in parte i generi mineralli, annimmalli, vegetabilli, e con alcune particolare cognizione [?] aquistatte ne miei viaggi fatti tanto nell’Austria Superiore, nel Tirolo e nel Statto Veneto e Romano”. Non si conosce l’autore del libretto, che non si firma: il catalogo è sicuramente posteriore all’anno 1767 (cfr. c. 11v), il che quindi porta a escludere che sia Bartolomeo (1669-1750), Carlo (1682-1762) o Gio. Battista (1686-1766) degli Oddi, che negli anni in cui prestarono servizio militare per la Serenissima si recarono sicuramente a Venezia.

493 s.d. [seconda metà del XVIII sec.] ”Inventario di tutte le Medaglie” Fascicolo di cc. 55 Contiene elenchi delle medaglie possedute con stime del valore di mano di Angelo degli Oddi e altro.

494 08 maggio 1801 ”Stima delli Quadri appartenenti al Comun Patrimonio degli Oddi estesa dal Signore Baldassare Orsini” Fascicolo di cc. 2 Copia semplice di mano di Angelo degli Oddi. Il documento è stato pubblicato integralmente da F. Santi, in Una collezione seicentesca a Perugia, Perugia, 2014, pp. 75-77.

495 s.d. [prima metà del XIX sec.?] ”Inventario de Mobili trovati nel Palazzo di Città della Pieve” Fascicolo di cc. 4

496 s.d. [prima metà del XIX sec.] ”Stima della mobilia che esisteva nel quartiere del Conte Cesare, e nota delle vendite fatte” Fascicolo di cc. 4

497 s.d. [anni venti del XIX secolo] ”Nota de Mobili, quali sono di proprietà della Nobil Donna Signora Contessa Angiola degli Oddi, esistenti nelle mani della Signora Stuarda Milleri” Fascicolo di c. 1

498 s.d. [prima metà del XIX sec.] ”Elenco di libri dei Conti Angelo e Oddo degli Oddi” Fascicolo di cc. 80 Il titolo, non originale, è di Angelo Marini Clarelli; contiene “Indice Alfabetico [per autore] de’ Librri provveduti da me Francesco degli Oddi per uso e commodo de’ miei figli Conti Angelo e Oddo” e altri cataloghi di libri di mano di Angelo e Oddo degli Oddi.

499 24 giugno 1854 ”Inventario dei Quadri esistenti in Casa del Conte Angiolo degli Oddi redatto il 24 Giugno 1854” Fascicolo di cc. 12 L’inventario è citato (con la vecchia segnatura, Busta 58) da F. Santi in Una collezione https://inventari.san.beniculturali.it/

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seicentesca a Perugia, Perugia, 2014, pp. 30-31, 52.

500 s.d. [seconda metà del XIX sec.] ”Inventario degli oggetti che sono nella rimessa delle carrozze compresi gli oggetti di selleria” Fascicolo di cc. 2

501 s.d. [seconda metà del XIX sec.] ”Elenco della collezione di marmi che trovasi a Monte Freddo” Fascicolo di cc. 13 Il titolo, non originale, è di Angelo Marini Clarelli; contiene, di mano di Angelo degli Oddi, “Nota dei quadrelli di marmo più grandi acquistati per fare una collezione di marmi nel casino di Monte Freddo da me Angiolo degli Oddi in Roma in varie epoche” e “Nota dei quadrelli di marmi un poco più piccoli acquistati da me Angiolo degli Oddi in Roma per seguitare la collezzione di marmi da porsi nel Casino della Villa di Monte Freddo”.

502 08 gennaio 1872 ”Libreria degli Oddi in Montefreddo” Catalogo della biblioteca degli Oddi a Monte Freddo Fascicolo di cc. 2 Il catalogo è redatto dal frate cappuccino Antonino da Reschio, amico di Maria Cardelli.

503 26 giugno 1872 ”Inventario descrittivo ed estimativo dei beni spettanti alla eredità del fu Conte Angelo degli Oddi” Fascicolo di cc. 84

504 s.d. [prima metà del XIX sec.] Inventario di mobili, suppellettili e libri Fascicolo di cc. 8 Forse un inventario dei mobili nel Palazzo di Perugia, ma manca qualsiasi indicazione.

2.14. ”Prove di Nobiltà nº XLVII”

Nel 1793 Angelo degli Oddi (1730-1794) si interessò affinché il suo primogenito, Francesco Maria (1766-1840), venisse ammesso fra i cavalieri di giustizia dell’Ordine gerosolimitano; a tal scopo, come gli venne comunicato nelle “Istruzioni per le prove della Famiglia degli Oddi” inviategli nel luglio 1793, era necessario provare i quattro quarti di nobiltà per 200 anni del candidato, la giurisdizione del feudo di Laviano, la nascita legittima delle donne entrate a far parte della famiglia tramite matrimonio, l’esercizio delle “nobili pubbliche pratiche”, ritrovare “qualche lapide antica, cappella e arma” della famiglia, e ottemperare ad altri requisiti.

Le unità di questa serie contengono dunque le notizie reperite sui personaggi del quarto paterno (degli Oddi), materno (Cospani), dell’ava paterna (Amadei) e materna (Racani) di Francesco degli Oddi, consistenti principalmente in fedi di battesimo, matrimonio e morte estratte da registri parrocchiali, ma anche diplomi e certificati diversi, notizie storiche e biografie di antenati illustri, riproduzioni di stemmi, copie di https://inventari.san.beniculturali.it/

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epigrafi.

Il lavoro di ricerca archivistica, copiatura e autenticazione dei documenti necessari, affidato a diversi corrispondenti e collaboratori (per le ricerche sulla famiglia degli Oddi furono consultati, in Perugia, Alessandro Giovi, Giuseppe Belforti e Vincenzo Tini; per le ricerche sulla famiglia Amadei furono consultati a Novara Francesco Carboni e a Città della Pieve Giuseppe della Fargna, Felice Antonio Scaccia e Aurelio Canestrelli, segretario comunale; per i Racani Gaspare Racani di Amelia; per i Cospani G. Racani e Ottaviano Ceccolini e Agostino Ceroni di Todi), fu coordinato, dopo la morte di Angelo nel 1794, da suo fratello Ludovico degli Oddi (1731-1800).

I documenti con data più recente risalgono al 1797; non è noto l’esito del processo, ma l’occupazione francese di Malta nel 1798 e l’assenza di ulteriore documentazione in archivio suggeriscono che l’istanza non sia stata più portata avanti.

505 03 marzo 1668, 20 novembre 1700, 20 luglio 1793 - 02 novembre 1797 Documenti per provare la nobiltà del Quarto degli Oddi Fascicolo di cc. 121 Sono presenti notizie e documenti sui degli Oddi e altri antenati della linea paterna (Catenucci, Bontempi, Boncambi). Il fascicolo contiene fogli di istruzioni sui documenti necessari, albero genealogico della famiglia degli Oddi (c. 47), “Notizie per la Croce di Malta” (cc. 48-58: contiene carte varie estratte dall’archivio perché ritenute utili per ricerche genealogiche, tra cui una “Nota delle Donne entrate in Casa Degl’Oddi”, di mano di Francesco degli Oddi [1680-1746], “Fede del Battezzimo [sic] de Signori Conti Angelo, Abbate Fabritio, Bartolomeo et Oddo d’Oddi” datata 20 novembre 1700 e usata in origine per provare la sopravvivenza dei beneficiari dei luoghi di monte del Banco di S. Giorgio di Genova [cfr. il fascicolo n. 301, “Luoghi di Monti di Genova nº XL”], e altro), appunti di Angelo degli Oddi con brevi biografie di alcuni personaggi illustri della famiglia (cc. 59-63), “Elenco di quelli soggetti della Famiglia Degli Oddi che furono aggregati ai Collegi Nobili di Perugia” (cc. 64-69), fedi di battesimo e matrimonio di vari membri della famiglia vissuti tra XVI e XVIII secolo (cc. 70-84), attestato (in copia?) di Giulio Cesare Garimberti, patrizio di Parma e archivista segreto della città, confermante la nascita nobile di Giovanni Antonio degli Oddi di Parma e la sua ascendenza (c. 85, 3 marzo 1668), appunti, note spese e ricevute per le ricerche d’archivio e le copie (cc. 102-107), corrispondenza per Ludovico degli Oddi, e altro.

”Provanze di Nobiltà della Famiglia degli Oddi dell’Ordine Patrizio dell’Augusta Città di Perugia” 1794 Registro , cc. 70 Contiene, alle cc. 2-10, la relazione sugli antenati di Francesco Maria degli Oddi, con allegati i documenti relativi (cc. 12-64) e la riproduzione dello stemma di famiglia.

”Provanze di Nobiltà della Famiglia degli Oddi dell’Ordine Patrizio dell’Augusta Città di Perugia” 1794 Registro , cc. 36 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Stesso contenuto del registro precedente, ma i documenti sono semplicemente trascritti (cc. 13-35) e non allegati in originale.

506 24 settembre 1731, 17 marzo 1736, 09 febbraio 1790 - 09 dicembre 1797 Documenti per provare la nobiltà del Quarto Cospani Fascicolo di cc. 72 Angela Cospani, figlia di Agostino, era la madre di Francesco Maria degli Oddi. il fascicolo contiene fogli di istruzioni sui documenti necessari inviati da Ludovico degli Oddi a vari corrispondenti e collaboratori, corrispondenza per Ludovico e Longaro degli Oddi (cc. 18- 24), plico contenente fedi di battesimo, matrimonio, e altro (cc. 25-42), tra cui un diploma dei Priori della Comunità di Todi che attesta l’antica nobiltà della famiglia Cospani (cc. 38-39), l’albero genealogico della famiglia Cospani di Todi (c. 43), altri documenti relativi ad altri membri della famiglia vissuti nei secoli XVI-XVIII, appunti.

507 11 settembre 1640, 12 agosto 1691, 29 ottobre 1725 - 09 marzo 1727, 18 giugno 1793 - 03 marzo 1796 Documenti per provare la nobiltà del Quarto Amadei Fascicolo di cc. 124 Faustina Amadei, moglie di Francesco degli Oddi (1680-1746), era la nonna paterna di Francesco Maria. Contiene le istruzioni con gli elenchi dei documenti necessari per la prova del quarto Amadei, inviate a vari collaboratori a Città della Pieve e Novara, “Relazione della Famiglia Amadei” (cc. 18-23), con documenti allegati (cc. 24-62): fedi di battesimo e di matrimonio di vari membri della famiglia e attestati vari. In questo gruppo è stato inserito anche (cc. 27-48) uno dei fascicoli archiviati e commentati da Francesco degli Oddi (1680-1746), su cui vedi la sottoserie “Interessi di Casa”. Si tratta del “Matrimoniale Istrumento Publico di me Conte Francesco Degl’Oddi con la Signora Faustina Amadei, et altri recapiti fatti con la Casa Amadei nel mio matrimonio, seguito in Roma li 28 Novembre 1727 nella Parocchia di San Stefano del Caccho”; per il testo della lettera di accompagnamento indirizzata da Francesco ai suoi figli vedi più avanti. Contiene inoltre la copia semplice di “Istrumento dotale della Signora Caterina Varese maritata in Casa Amadei al Signor Bronzino Felice rogato per gl’atti dell’Offizio delle Strade sotto il dì 11 Settembre 1640” (cc. 102-107), corrispondenza per Angelo e Ludovico degli Oddi (cc. 67-72, 79-94) e appunti.

Il testo della lettera di Francesco degli Oddi (1680-1746) ai suoi figli (c. 28rv) è il seguente:

“Per Notizia e Ricordo. Allora che io (nell’anno 1726) stabilii d’accasarmi, per in tal modo cercare lo stabilimento della mia famigglia, diedi d’occhio in più luoghi, e feci l’esame di più cose, né trovai partito miggliore, né più confacente al mio genio che intraprendere trattato con il Signor Cesare Amadei di Roma per la Signora Faustina di lui figglia maggiore d’anni 20 in circa. Fattone dunque trattare da persona degna, e capace, si venne alla conclusione, anche con accostumate formalità di personaggi, come tutto vedrete, prima dalli foggli annessi, poi dall’istrumento dotale qui inserto in forma publica, e quantunque la dote non sia eccedente per la somma di scudi 6000 e per le sue qualità, stimai opportuno di riceverla nel modo espresso, derogando a tutto per le rare qualità de’ nuovi congiunti, e dell’istessa Signora, che unicamente bramai per stabilire la mia propria casa, havendo in verità veduto concorrervi la grazia del Signore Iddio per intercessione https://inventari.san.beniculturali.it/

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particolare della nostra Santa Margherita di Cortona, che ne fu vera, e verissima, mediatrice, e scorta, derogai, replico, ad ogn’interesse, e conclusi il matrimonio. E perché in Roma vi è una bolla di Sisto V di non potersi dare la dote più eccedente di scudi 5500 allora che le donne si maritano fuori di Roma, fu necessario di prendere un Breve derogatorio, con la spesa di scudi 14 per in tal modo asserire quanto, con effetti, è seguito. Oppugnai, ed ostai, al possibile non volere in conto alcuno gl’effetti nel territorio di Todi per scudi 2500 poiché lontani et incomodi, né a mio credere vaggliono tal prezzo, e più tosto li havrei desiderati nel territorio di Città della Pieve dove li Signori Amadei possiedono qualche quantità di terreni, ma per esser questi di Monsignor Amadei fratello del Signor Cesare e zio della Signora Faustina non poté riuscire, ed andò a vuoto questo mio disegno. Per altro l’idea fu di poterli ottenere. Non ostante sono a pieno contento poiché dovendosi restituire la dote alli eredi della Contessa Giustina, e questi dovranno essere li di lei nipoti Patrizi, ed essendo la più parte de’ loro beni vicini a Pantalla, luogo poco distante da Marsciano, può essere non impossibile darli questi effetti, qual cosa sarebbe di gran vantaggio alla nostra casa. Questa pare, ad evidenza, che debba durare per le tante circostanze che accompagnano la prole onde quando il Signore Iddio habbia così disposto, procurate di mantenervi in sua grazia, e di farne uso nel modo miggliore, che potrà esservi possibile, anche degl’altri scudi 2000, quali parimenti dovrete bene impiegare, e li scudi 1000 io già spesi per il bisognevole nel matrimonio, che per me fu assai dispendioso per viaggi, et altro, come potete ben supporre per le tante fraterne controversie, e il Signore Iddio per sua bontà vi conservi, e vi feliciti. Perugia Vostro Affezionatissimo e Amorosissimo Padre Francesco Degl’Oddi”.

508 15 giugno 1793 - 13 ottobre 1797 Documenti per provare la nobiltà del Quarto Racani Fascicolo di cc. 106 Ludovica Racani, moglie di Agostino Cospani, era la madre di Angela Cospani degli Oddi e quindi nonna materna di Francesco Maria. Contiene “Fogli di istruzione per la prova del Quarto Ragani [sic]” (cc. 1-4), “Carte inutili della Famiglia Racani di Amelia scartate dalle altre” (cc. 29-47: contiene fedi di battesimo, matrimonio e morte di vari membri della famiglia), diploma rilasciato dagli Anziani della comunità di Amelia che attesta l’antica nobiltà della famiglia Racani (c. 25), plico contenente fedi di battesimo, matrimonio, e altro (cc. 62-106), tra cui l’albero genealogico (cc. 104-105) e lo stemma (c. 106) della famiglia Racani, appunti.

2.15. ”Notizie diverse” (n. 49)

509 03 agosto 1677, 01 febbraio 1711 - 14 giugno 1717 ”Istrumenti, e notizie spettanti all’eredità della Signora Perla Eleni” Fascicolo di cc. 36 Contiene stime di periti, accordi tra i fratelli degli Oddi e le zie suor Maria Tecla (al secolo Teresa) e suor Maria Prassede (al secolo Francesca) degli Oddi, e altro. Contiene anche la copia semplice di un’altra donazione fatta da Perla Eleni a don Tommaso de Mannis dell’Isola Maggiore nel 1677. Sulla donazione fatta da Perla Eleni da Passignano ad Angelo degli Oddi nel 1696 cfr. anche il fascicolo n. 256. https://inventari.san.beniculturali.it/

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510 20 agosto 1705 - 31 maggio 1722 ”Notizie spettanti ad un certo Pilacci di Bagnaja dell’anno 1712” Fascicolo di cc. 56 Contiene note dei debiti, ricevute e altri conti di Sante di Carlo Pilacci di Bagnaia (e anche qualche documento relativo ai suoi fratelli Gentile e Girolamo), che il 19 maggio 1717 nomina suo procuratore Carlo degli Oddi (cc. 10-11): le carte presenti in questo fascicolo sono infatti in parte di sua mano.

511 marzo 1766 - 16 aprile 1766 ”Notizie spettanti agl’Argenti del Signor Conte Giovanni Battista venduti dal Signor Conte Angelo degli Oddi a Gasparo Bartolelli il dì 10 Aprile 1766” Fascicolo di cc. 8 Inventario e stima dell’argenteria facente parte delle eredità di Carlo e Gio. Battista degli Oddi e nota dei pezzi venduti e di quelli rimasti di proprietà della famiglia.

512 gennaio 1774 - 30 luglio 1774, 1795 ”Notizie appartenenti alle Assegne date per ordine di Monsignor Tesoriero delli Beni liberi del Marchesato di Castiglion del Lago e Foglio di Memoria lasciato dal Signor Abate Bassi per la produzzione da farsi negl’Atti in Roma di tutte le suddette Assegne date dalli Possidenti dei terreni suddetti” Fascicolo di cc. 109 Fascicolo relativo alla controversia che vide opposti i possessori dei beni liberi posti nel Marchesato di Castiglione del Lago e il tesoriere generale della Camera Apostolica, dietro istanza del conte Francesco Baglioni, enfiteuta e conduttore dei beni spettanti alla Camera nel territorio di Castiglione del Lago e del Chiusi perugino. Con un decreto del gennaio 1774 (c. 1) il tesoriere generale mons. Guglielmo Pallotta impone ai possessori dei beni cosiddetti liberi di produrre il titolo per cui esercitano tale possessione. I suddetti proprietari, tra cui i degli Oddi, protestano replicando di aver già presentato le relative assegne nel 1755, in esecuzione di un chirografo di Benedetto XIV del 1754 per la compilazione del catasto. Il fascicolo contiene scritture legali, formulari per la compilazione delle assegne, “Notizie da rincontrarsi per la difesa della causa de Beni liberi nel Marchesato” (cc. 26-27), “Nomi dei possidenti” (cc. 53-54), “Copia del catasto dei beni liberi, che si godevano dalla Casa degli Oddi in tempo della misura, e copia pubblica dell’assegna data dalla Casa nel 1755” (cc. 57-58), “Prima scrittura venuta da Roma per la causa de’ Beni Liberi in Giugno 1774 [...]” (cc. 65-79), e altro.

513 s.d. [metà sec. XVIII] ”Notizie del Fedecomesso Staffa” ”Ricordi di Istrumenti diversi appartenenti alla Casa degl’Oddi, con alcuni ricordi dell’interesse auto con Casa della Staffa” Fascicolo di cc. 6 Contiene alcuni appunti di Francesco degli Oddi (1680-1746) relativa all’eredità della Staffa, lasciata da Scipione della Staffa con suo testamento (1713) a Gio. Carlo Alfani. Francesco degli Oddi ritiene invece che i beni fossero sottoposti a fedecommesso e che la sua famiglia abbia diritto alla reintegrazione, in quanto discendenti di Settimia della Staffa (che fu madre, e non moglie di Francesco degli Oddi [1585-1604], come scritto erroneamente in questi appunti).

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2.16. ”Notizie delle Chiane della Pieve” (n. 52)

514 20 novembre 1776 - 23 giugno 1777 ”Notizie comprobanti il possesso immemorabile della Casa degli Oddi delle Chiane di Laviano” Fascicolo di cc. 108 Contiene corrispondenza per Angelo degli Oddi (1730-1794), appunti, memoriali, copie di documenti antichi (provenienti dall’archivio di famiglia o dalla cancelleria della comunità di Montepulciano), utili a dimostrare il possesso immemorabile dei degli Oddi delle “Chiarine”, cioè i terreni inondati periodicamente dalle acque del fiume delle Chiane, e dei diritti di pescaggio esercitati su di esse, contro le rivendicazioni della comunità di Montepulciano.

515 29 maggio 1780 - 18 novembre 1780 ”1780. Carteggio tenuto col Consiglier Tavanti per l’apposizione delli termini nelle Chiarine, e Lettere del Cancelliere di Monte Pulciano con diverse riceute di pagamenti occorsi per l’apposizione de termini fra le Chiarine di Casa, e li terreni della Comunità di Monte Pulciano” Fascicolo di cc. 32 Contiene corrispondenza di Angelo degli Oddi (1730-1794) con Angelo Tavanti, consigliere del granduca Leopoldo di Toscana, Lorenzo Mercanti, cancelliere della comunità di Montepulciano, Gio. Battista Botticelli, procuratore di A. degli Oddi, e altri, relativa all’esecuzione del rescritto granducale dell’8 maggio 1780 per l’apposizione dei confini tra i terreni della comunità di Montepulciano e le chiarine dei degli Oddi (cfr. il fascicolo n. 514 per i conflitti per la giurisdizione su quest’ultime).

Il titolo è di Angelo degli Oddi e si trova a c. 3v.

516 05 novembre 1782 - 04 novembre 1802 ”Affare delle Chiarine di Casa” Fascicolo di cc. 74 Contiene corrispondenza per Angelo, Ludovico e Longaro degli Oddi, relativa alle Chiarine, terreni paludosi nella tenuta di Laviano, di pertinenza dei degli Oddi, posti nel Granducato di Toscana, territorio della comunità di Montepulciano: spese per l’apposizione dei confini tra il Granducato e lo Stato pontificio, richiesta di indennizzo per dei terreni inondati per la costruzione di un nuovo canale, bonifiche. Un altro titolo coevo è “Interesse delle Chiane di Laviano”.

2.17. ”Notizie della divisione del conte Bartolomeo e risposte alle pretensioni” (n. 53)

I fascicoli contenuti in questo gruppo riguardano le controversie e le vertenze originate dalla volontà di Bartolomeo degli Oddi (1669-1750), uno dei figli del conte Francesco degli Oddi (1623-1699), militare al servizio della Repubblica di Venezia, di procedere alla divisione dei beni dell’eredità con i fratelli Angelo e Fabrizio alla morte del padre; dopo lunghe trattative, l’istrumento della divisione provisionale venne stipulato solo nel 1712 tra Bartolomeo e i suoi nipoti Francesco, Carlo, Ludovico e Gio. Battista, figli di Angelo (morto nel 1704). https://inventari.san.beniculturali.it/

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La divisione prevedeva la cessione a Bartolomeo della tenuta di Mont’Alto proveniente dall’eredità di Lavinia Boncambi, di parte della collezione di quadri di famiglia, della rendita di alcuni luoghi di monte aperti presso il Banco di S. Giorgio di Genova, della somma di scudi 2400 da erogarsi per l’acquisto di una casa a Perugia, in Porta Sole, dove si stabilirono Bartolomeo e i membri di questo ramo cadetto. Bartolomeo degli Oddi sposò Aurelia Caprioli, dalla quale ebbe i figli Ferdinando (1710-1782) e Artemisia, sposata a Giovanni Battista Veglia. Ferdinando sposò Maddalena Alberti Martinelli ed ebbe vari figli, tra cui Oddone (1745-1802), canonico, Filippo (1747-1829), di professione militare, e Francesco (1748-1810): furono proprio i fratelli Francesco e Oddone, nel 1783, a rivolgersi al conte Angelo degli Oddi (1730- 1794), del ramo principale della famiglia, per giungere a un’esatta determinazione e ripartizione dei beni ereditari o sottoposti a fedecommesso dei comuni antenati Lavinia Boncambi (1586-1620), Angelo degli Oddi (1602-1647), Francesco degli Oddi (1623- 1699) e Artemisia Bontempi (1628-1720), e quindi a una divisione definitiva. La sentenza del Pretore della Rota del 29 aprile 1785 rimanda però di fatto la questione, rinviando la divisione definitiva a dopo la produzione della perizia curiale con lo stato attivo e passivo delle eredità. Qualche anno dopo, nel 1801, Francesco di Ferdinando degli Oddi ripropone la questione ai figli di Angelo, Francesco Maria, Carlo, Longaro, Fabrizio e Gio. Battista; di questi, è soprattutto Longaro a occuparsi della pratica: il fascicolo contiene un’ingente mole di appunti, riflessioni, abbozzi e scritture da lui preparate e presentate. Dal matrimonio di Francesco, unico figlio maschio di Ferdinando a essersi sposato, e Chiara della Staffa non nacquero figli (si estinse così questo ramo cadetto dei degli Oddi detti “di Porta Sole”), e Francesco nominò suoi eredi la moglie e il nipote (figlio della sorella) Menicone Meniconi; questi ultimi, dopo la morte di Francesco nel 1810, proseguirono la causa. L’ultimo fascicolo contiene materiale per rispondere alle pretensioni promosse dal nipote ed erede di Artemisia degli Oddi (figlia di Bartolomeo), Giovanni Battista Veglia, nel 1832.

517 19 novembre 1678, 05 luglio 1704 - 29 aprile 1785 ”Posizione della Causa agitata avanti il Pretore della Rota fra l’odierno Signor Conte Angelo e Signor Conte Francesco degli Oddi, rendimento di conti fatto dal suddetto Signor Conte Angelo delle eredità del Conte Angelo I e Conte Francesco II comune autore, voto del Signor Avvocato Riganti, e risposta fattagli” Fascicolo di cc. 265 Contiene “Scritture concernenti alla divisione del Signor Conte Bartolomeo fatta del 1712. Istrumento di divisione con diversi congressi tenuti su tale affare. Risposte a molte pretenzioni [sic] promosse dell’anno 1741 dal Conte Bartolomeo alli suoi Signori Nepoti” (cc. 2-16); cfr. anche il registro n. 485, “Ricordi d’Istrumenti et altro. A”, cc. 364-371), “Fogli originale [sic] di pretensioni trasmesso all’odierno Signor Conte Angelo dal Signor Conte Francesco, e fratelli degli Oddi il dì 22 Maggio 1783” (cc. 17-20), “Fogli d’Istruzzione [sic] per bene incamminare la causa per la final divisione con li Signori Conti Oddone e fratelli degli Oddi, quali ne anno [sic] promosso l’istanza il dì 22 Maggio 1783” (cc. 21-28), “Riflessioni, che si propongono al Signor https://inventari.san.beniculturali.it/

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Difensore dalli Signori fratelli Conti degli Oddi nella causa introdotta in Rota dal Signor Conte Francesco degli Oddi sopra la pretenzione de’ frutti delli Luoghi de Monti di Genova in scudi 3600 sorte principale” (cc. 29-30), “Pretensioni del Signor Conte Angelo degli Oddi da affacciarsi nella causa della final divisione con il Signor Canonico Oddone e fratelli degli Oddi” (cc. 31-32), “Risposta al voto del Signor Avvocato Riganti” (cc. 33-38), “Copia della sentenza del Pretore della Rota nella causa della divisione finale fra il Signor Conte Angelo e li Signori Canonico Oddone, e fratelli degli Oddi per gl’Atti del Notaro Domenico Torelli” (cc. 39-52), “Inventario delle Scritture consegnate al Dottor Pacini per la Causa della divisione finale con li Conti Oddone e fratelli degli Oddi” (cc. 53-55), appunti e corrispondenza dell’avvocato Luigi Pacini, appunti, ricordi e copie d’istrumenti utili per la causa (tra cui “Istrumento Dotale in publica forma della Signora Contessa Cintia Catenucci Degl’Oddi”, 19 novembre 1678, cc. 147- 154), “Rendimento di Conti dell’Eredità del Conte Angelo I degli Oddi adita col Beneficio della Legge, e dell’Inventario dal Conte Francesco II degli Oddi fatto il dì 21 Giugno 1647” (cc. 70- 79), “Elenco de Debiti gravanti la Eredità del Signor Conte Francesco II degli Oddi, e dimessi dall’odierno Signor Conte Angelo, ovvero tuttora vigenti” (cc. 80-81), e altro. L’”Inventario de Quadri esistenti in mano del Signor Conte Bartolomeo da descriversi nell’Istromento per essere questi sottoposti al fidecomisso” (1712 ca., cc. 232-233), citato con la vecchia segnatura (busta 58), è stato pubblicato integralmente da F. Santi in Una collezione seicentesca a Perugia, Perugia, 2014, pp. 71-74.

518 14 luglio 1801 - 09 luglio 1819 Causa tra i fratelli Francesco Maria, Longaro, Carlo, Fabrizio e G. Battista degli Oddi e Francesco degli Oddi e i suoi eredi Chiara della Staffa ved. degli Oddi e Menicone Meniconi Fascicolo di cc. 799 Contiene corrispondenza per Longaro degli Oddi da Francesco degli Oddi, Chiara della Staffa e Menicone Meniconi sulla causa (cc. 1-66, 1801-1819), rendiconti dello stato attivo e passivo delle eredità di Lavinia Boncambi e Angelo degli Oddi, appunti e osservazioni, scritture legali.

519 03 giugno 1809, 1832 Memorie e materiali per la vertenza con Gio. Battista Veglia, discendente di Bartolomeo degli Oddi Fascicolo di cc. 33

2.18. ”Notizie della Casa Catenucci” nº LVI

520 29 luglio 1589 - 10 settembre 1772 ”Notizie della Casa Catenucci” nº LVI Fascicolo di cc. 57 Il fascicolo contiene documenti provenienti dall’archivio della famiglia Catenucci di Città della Pieve e passati ai degli Oddi tramite il matrimonio di Cintia Catenucci (1664-1740) con Angelo degli Oddi (1654-1704) nel 1678. In particolare il piccolo “fondo Catenucci” contiene soprattutto documenti relativi ad Antonio Catenucci (1590?-1677), prozio di Cintia e membro più illustre della famiglia: giureconsulto, protonotario apostolico e vicario generale del vescovo di Città della Pieve, di Antonio sono presenti il diploma di laurea in utroque iure conseguito presso lo Studium di Siena nel 1615, la nomina a sollecitatore delle lettere apostoliche (14 marzo 1627), la “Copia della libra di Monsignor Antonio Catenucci, come nel libro del Catasto della comunità di Città della Pieve [..] https://inventari.san.beniculturali.it/

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estratta questo dì 2 Novembre 1648” (cc. 5-13), due lettere a lui indirizzate da mons. Claudio Marazzani (in occasione della nomina di questi a Governatore di Perugia, 17 ottobre 1653, cc. 20-21) e dal cardinale Francesco Paolucci (nipote di Fabrizio Paolucci, vescovo di Città della Pieve dal 1605 al 1625; lettera del 6 aprile 1658, cc. 22-23), e un testamento da lui disposto nell’estate del 1664 (cc. 32-35) a favore dei pronipoti, figli del nipote Francesco Maria, morto prematuramente: Porzia Francesca (n. 1662) e un altro figlio non ancora nato (sarà Cintia Catenucci, nata il 10 agosto 1664). Di Francesco Maria, padre di Cintia, morto tragicamente nel 1664, a soli diciannove anni, in seguito alle ferite riportate per l’esplosione accidentale di una pistola che portava al fianco, esiste una copia del testamento (5 giugno 1664, cc. 24-25), dettato nelle ultime ore dell’agonia, di cui in seguito viene contestata la validità, perché disposto “in tanta corporis afflictione, et tam magna animi perturbatione testatoris, et eo magis quo Chirurgus affirmavit predictum testatorem tunc laborare in extremis” (cc. 26-31). Alle cc. 36-37 una lettera di Francesco degli Oddi (1680-1746) indirizzata ai suoi figli (su questo tipo di documenti cfr. la sottoserie “Interessi di Casa”), relativa al testamento definitivo (del 1666) di Antonio Catenucci (non presente), il cui testo è il seguente: ”Per notizia e Ricordo. Qui accluso troverete, oh miei figgli, copia del testamento del Signor Antonio Catenucci di Città della Pieve, che fu prozio della Signora Contessa Cintia mia madre, e vostra nonna. Fu questo huomo di qualche sapere in quella Città (sì per la casa sua assai comoda, che per le qualità personali), visse con gran stima perché decorato con il carattere di vicario perpetuo di due Vescovi, poi Protonotario Apostolico. Morì d’età grave in tempo che il suo nipote Francesco Maria era passato a migglior vita, con essersi da se stesso ucciso sfortunatamente con una terzetta, che haveva al fianco. Come dunque dispose in favore delle sue pronipoti potrete saperlo dalla lettura dell’annesso testamento rogatone il notaro Gervasio Vegni di Città della Pieve l’anno 1666 il dì 25 di Febbraro come vedrete. Né essendo stata adempita né pure per [?] ombra la di lui volontà potrete non stupirvi se la casa Batisti ove fu rimaritata la Signora Maria Filomena [Maria Filomena Aureli, vedova di Francesco Maria e madre di Cintia Catenucci] sia in precipizio non essendo poco quello che manca da tale eredità conseguita poi dalla signora mia madre, che in ciò è stata molto defraudata come vedrete in altro luogo, se io potrò continuarvi (come spero) le notizie delli nostri interessi, e di tutto cuore vi abbraccio. Perugia, di Casa. Vostro Affezionatissimo e Amorosissimo Padre Francesco Degl’Oddi”. Vi sono infine lettere per Angelo degli Oddi (1730-1794) relative ad alcune ricerche genealogiche sulla famiglia Catenucci da lui commissionate (1772), con lo scritto “Documenti in prova della Geneologia, e Discendenza della Famiglia Catenucci di Città della Pieve, estinta nell’ultima superstite Cintia, che si congiunse in Matrimonio con il Signor Conte Angelo degl’Oddi di Perugia” e l’albero genealogico della famiglia (cc. 38-53).

Diploma di laurea in utroque iure di Antonio Catenucci 21 novembre 1615 Registro , cc. 4 Lepido Maccabruno, vicario generale di Alessandro Petrucci, arcivescovo di Siena e cancelliere dello Studium senese, conferisce ad Antonio di Ludovico Catenucci di Città della Pieve la laurea in diritto civile e canonico.

”Lettera diretta al Signore Antonio Catenucci”

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14 marzo 1627 Unità documentaria , perg. 1 Angelo Andosilla, referendario dell’una e dell’altra Segnatura e sostituto del cardinale Ludovico Ludovisi, vicecancelliere apostolico, ordina al collegio dei sollecitatori delle lettere apostoliche di accogliere nel loro numero Antonio di Ludovico del fu Antonio Catenucci di Città della Pieve, nominato a quella carica da papa Urbano VIII in sostituzione del dimissionario Francesco di Giorgio Centurione di Genova; sono inserti anche il breve di Urbano VIII ad Antonio Catenucci con cui lo nomina alla carica di sollecitatore delle lettere apostoliche (detta anche “giannizzerato”) datato 1º marzo 1627 e il mandato di Urbano VIII ad Angelo Andosilla con la comunicazione dell’avvenuta nomina, dello stesso giorno.

L’annotazione “Lettera diretta al Signore Antonio Catenucci” si trova sul retro, forse di mano di Faustina Amadei.

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3. Cause, liti, controversie, contenzioso

”Scritture criminali della causa del Signore Leonello et altri degli Oddi”

Il titolo originale è scritto sul retro di una delle carte. Si tratta di un mazzo di documenti relativi a processi e scritture criminali in cui sono coinvolti membri della famiglia degli Oddi, tutti del XVI secolo.

521 07 agosto 1556 Supplica di Giulio degli Oddi e Battista Paglierini Fascicolo di cc. 2 Giulio degli Oddi e Battista Paglierini, accusati di aver aggredito e ferito Francescus Caroli de Taxis e Petrus Paulus de Blaxiolis che, assieme ad altri giovani, avevano insultato e ingiuriato alcune donne parenti di Giulio, riunite una sera in casa di suo zio, supplicano la clemenza dei giudici poiché si definiscono “adoloscentes quieti et non soliti delinquere” e perché con gli accusatori sono già addivenuti a un accordo.

522 23 gennaio 1560 - 24 gennaio 1560 Processo a Giulio degli Oddi per l’omicidio di Malatesta di Polidoro di Malatesta Fascicolo di cc. 6 Contiene la supplica di Giulio degli Oddi con la sua versione dell’accaduto e la sentenza assolutoria emessa da Fabrizio di Gentile dottore in utroque iure e uditore del tribunale vescovile di Perugia per le cause criminali e miste (”Sentenza in favore [?] data del 1560 per me Giulio”).

523 06 novembre 1562 Testimonianza di Scipione di Antonio dei Tassi relativamente a un fatto d’armi in cui è coinvolto Leonello degli Oddi Fascicolo di cc. 2

524 22 novembre 1569 - 03 dicembre 1569 Copia della condanna a morte in contumacia e all’esilio perpetuo di Leonello degli Oddi Fascicolo di cc. 20 Leonello degli Oddi è condannato all’esilio perpetuo e alla confisca dei beni per crimine di lesa maestà: il giorno 24 agosto 1569 nella piazza principale di Perugia ha opposto resistenza all’arresto ordinato dal governatore di Perugia e dell’Umbria Lucio Sassi, attirando una folla che si è schierata dalla sua parte; la protesta è sfociata in tumulto, con violenze e insulti contro la stessa persona del governatore e i suoi ufficiali. Il fascicolo contiene alcuni consilia di giuristi sul caso.

525 03 giugno 1575 ”Supplica del Signor Aniballe degli Oddi segnata dal Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Iacobo Bon Compagni nel 1575 per Ancona et Perugia” Fascicolo di cc. 2 Annibale degli Oddi supplica che gli venga comminata la pena della galera per dieci anni in cui è incorso per aver preso parte a una sollevazione contro gli ufficiali del tribunale di Ancona. La supplica viene accolta da Giacomo Boncompagni, governatore generale delle milizie pontificie, a condizione che Annibale sconti un anno di esilio sia da Ancona sia da Perugia.

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526 21 settembre 1577 Copia della sentenza capitale comminata contro Annibale degli Oddi, colpevole di omicidio Fascicolo di cc. 4 Copia della sentenza di condanna a morte emanata contro Annibale degli Oddi e altri imputati (i cui nomi non sono riportati), rei di essere penetrati armati nella casa di Ercole di Fabriano Sansoni di Perugia e di averlo ucciso nel luglio 1577.

527 15 settembre 1580 - 09 novembre 1581 Giulio degli Oddi e Gentile del q. Biordo degli Oddi Fascicolo di cc. 4 Giulio degli Oddi afferma che, se mai fosse costretto a giurare di impedire a Gentile del q. Biordo degli Oddi di fare ritorno nello stato ecclesiastico da cui è stato bandito, quel giuramento sarebbe da considerarsi nullo perché fatto dietro minacce e per timore delle pene comminate dal cardinale Alessandro Sforza di Santa Fiora (incaricato da Gregorio XIII di reprimere il banditismo negli Stati della Chiesa) (cc. 1-2). Un anno dopo (il cardinale Sforza nel frattempo è deceduto), Giulio degli Oddi viene assolto dal giuramento che, evidentemente, ha dovuto pronunciare, perché estorto con le minacce e fatto per paura (cc. 3-4).

528 1581 Supplica di Annibale degli Oddi, indagato per il suo coinvolgimento in un duello Fascicolo di cc. 4 Annibale degli Oddi, rimasto coinvolto in un duello svoltosi a Perugia presso la Porta del Rastrello, sobborgo di Santa Giuliana, la domenica 1 gennaio 1581, tra Alexander capitanei Troiani e Rainaldus Martellus in qualità di padrino di quest’ultimo, si giustifica dicendo di essere intervenuto assieme all’altro padrino Asdrubale Montesperelli per separare i due contendenti. Il fascicolo contiene anche un “Consiglio di messer Pierantonio Ghiberti” sulla questione (cc. 3-4).

529 s.d. [1580-1583 ca.?] Condanna di Giulio degli Oddi al confino a Roma per cinque anni Fascicolo di c. 1 Il Governatore di Roma commuta la pena inflitta a Giulio degli Oddi, condannato al confino per un quinquennio a Ravenna per aver stretto legami di parentela con Alfonso Piccolomini, duca di Montemarciano, bandito e ribelle al papa, mutando la sede del confino a Roma.

530 01 settembre 1553 - 22 ottobre 1555 Divisione dei beni tra i figli e nipoti di Sforza degli Oddi Fascicolo di cc. 23 Accordi e composizioni stipulati da Sforza degli Oddi per dividere la sua eredità tra i suoi discendenti: da una parte i due nipoti Leonello e Vincenzo, figli del defunto Cristofano degli Oddi detto il Conte, nato dal primo matrimonio di Sforza con Vincenza Ranieri, dall’altra i figli maschi avuti dalla seconda moglie (Giulia di Ludovico degli Oddi), Giulio, Angelo, Iacopo, Tiberio, Alessandro e Annibale. Il fascicolo contiene: - “Primo Instrumento delle parti. Parti fatte tra li figlioli et li nepoti del signor Sforza degli Oddi adì primo di settembre 1553” (cc. 1-6): Sforza assegna ai due nipoti Leonello e Vincenzo le case che erano di Bartolomeo detto Faccio di Francesco Lupattelli con l’orto contiguo, a Perugia, la quarta parte dei beni di Montefreddo, la quarta parte dei beni della tenuta di https://inventari.san.beniculturali.it/

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Laviano, eccetto il dominium sulla villa di Laviano che spetta ai suoi figli. Le restanti tre parti dei suoi beni vanno ai suoi figli nati dal secondo matrimonio. La divisione dei termini e delle rispettive parti sarà fatta da Iacobus Bernardinide Mathiolis e da Urbanus Nicolai domini Caroli di Perugia. Leonello e Vincenzo possono scegliere di avere per sé tutte le proprietà in Montefreddo (a eccezione di un mulino a olio con case) a condizione che rinuncino alla loro parte della tenuta di Laviano. Sforza si riserva sua vita natural durante l’usufrutto di una vigna presso S. Lucia e di un pezzo di terra a Perugia, Porta Eburnea, voc. S. Chierico. - “Secondo Instrumento delle parti. Consignatione fatta alli nepoti della lor parte con la rinunza del resto adì 25 di Gennaio 1554” (cc. 7-18): Sforza consegna ai nipoti la loro parte dell’eredità determinata a norma degli accordi precedentemente stipulati: il predio denominato il Poggio della Fonte di Rogeto per la quarta parte dei beni di Laviano, la quarta parte dei canneti e della bandita delle Chiane, una casa a Valiano e, in luogo dei beni di Montefreddo, stimato in tutto 4500 fiorini, la somma di 1125 fiorini. - “Refidanza generale fra il signor Sforza et li nipoti adì 22 d’ottobre 1555” (cc. 19-23): Leonello e Vincenzo degli Oddi fanno quietanza al nonno Sforza degli Oddi della somma di 425 fiorini, parte in contanti e parte in beni immobili, a saldo dei 1125 fiorini che Sforza era tenuto a pagare a norma dell’accordo precedentemente stipulato.

Cause per l’eredità di Leonello degli Oddi († 1577)

531 22 ottobre 1545 - 20 luglio 1584 Causa tra Giulio degli Oddi e fratelli contro Porzia de’ Signorelli e Signorello de’ Signorelli (madre e fratellastro di Leonello degli Oddi) Fascicolo di cc. 26

532 04 agosto 1572 - 24 aprile 1587 Causa tra Giulio degli Oddi e fratelli contro Filomena della Corgna (vedova di Leonello degli Oddi) Fascicolo di cc. 74

Cause per la giurisdizione su Laviano

Le prime due unità si riferiscono alla lunga e complessa controversia con i marchesi della Corgna per la giurisdizione su Laviano, presso il Lago Trasimeno.

Stando al racconto dei degli Oddi, già da prima della morte di Sforza (1556) erano iniziate le “molestie” da parte di Ascanio della Corgna, ma è soprattutto in seguito che il marchese di Castiglione del Lago avanza pretese sempre più minacciose. La causa, come si legge in una memoria dell’inizio del XVII secolo, “hebbe origine dal sale, che il Marchese della Corgna il vecchio [Ascanio] pretendeva che li Huomini di Laviano, giurisditione delli signori Oddi, dovessero pigliarlo a Castiglione di detto Marchese, et non in Laviano dalli Signori Oddi”; in realtà da questo pretesto si passa a mettere in discussione direttamente la giurisdizione sul territorio, con le due parti impegnate a dimostrare se Laviano faccia parte o no della concessione del Chiusi perugino fatta fin dal 1550 da Giulio III alla sorella Giacoma del Monte, madre di Ascanio e Fulvio della Corgna. https://inventari.san.beniculturali.it/

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La causa è avviata nel 1571 e proseguita, dopo la morte di Ascanio in quello stesso anno, da suo fratello, il cardinale Fulvio, e dal nipote Diomede; da parte dei degli Oddi sono impegnati tutti i figli di Sforza, ma è soprattutto Angelo (1542-1594) ad occuparsi della questione ed è la sua personalità quella che più emerge dalle carte d’archivio: di proprio pugno stende varie informazioni per dare un resoconto dei precedenti e della situazione, tiene un’intensa corrispondenza coi suoi agenti in Roma e col fratello Alessandro, suo procuratore, chiama testimoni a favore e soprattutto fa copiare, autenticare e preparare un’ingente mole di documentazione con cui dimostrare le ragioni della propria famiglia (che si fondano sostanzialmente su due argomenti, il possesso ab immemorabili di Laviano goduto dalla famiglia degli Oddi, e la mancata inclusione di Laviano nei confini del Chiusi concesso ai della Corgna). La causa prosegue, prima in Camera e poi di fronte all’Uditore della Rota Mons. Cantucci, fino al 1576, quando sembra sostanzialmente esaurirsi con un nulla di fatto, anche per l’apparente disinteresse dei della Corgna a proseguire un’impresa di cui vedevano diminuire le possibilità di vittoria.

Nel 1608, però, il nuovo marchese di Castiglione del Lago, Fulvio Alessandro della Corgna, decide di riprenderla in mano, forse approfittando della delicata situazione in cui si trova la famiglia degli Oddi: il figlio di Angelo senior, Francesco, era morto appena ventenne nel 1604, e il suo primogenito Angelo (1602-1647), ancora in età infantile, era affidato alla madre Lavinia Boncambi e al tutore, Annibale della Staffa. Il personaggio che emerge è il procuratore di Angelo, il fiorentino Francesco della Torre (vi sono fra l’altro alcune lettere di Angelo degli Oddi bambino a lui indirizzate). La Camera sentenzia a favore di Angelo degli Oddi.

Strettamente collegata alle rinnovate pretese dei della Corgna su Laviano (anzi, secondo i degli Oddi, dietro loro istigazione) è una parallela causa sostenuta contro il commissario della Reverenda Camera Apostolica per la sua “pretensione che detta giurisdizione [su Laviano] fosse stata usurpata dalli signori degl’Oddi”, pratica che la famiglia degli Oddi scelse di archiviare all’interno della serie “Interessi” (cfr. fasc. n. 235, “Interesse colla R.C.A. nº IX”)

La vicenda si conclude definitivamente nel 1614, “[d]ecisasi finalmente questa lite per transazione cioè con essersi prestato dal signor conte Angelo degl’Oddi nuovo giuramento di fedeltà in mano di papa Paolo V, e da esso respettivamente concessa nuova investitura cum omnimoda iurisdictione meri et mixti imperii come il tutto risulta dagli Atti fatti Camera del 1610 alli 17 di dicembre, ed altresì dall’instrumento d’investitura autentico in carta pecora con sue copertine di pelle dorate essistente appresso detti signori in casa, stipulato il dì 17 maggio 1614, rog. Felice Trotti not. della R.C.”: il documento originale di investitura è infatti tuttora conservato nell’archivio di famiglia. L’ultimo fascicolo di questo gruppo è relativo a una causa più antica studiata e commentata da Ludovico degli Oddi (1683-1726).

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533 1570 - 1576 Giulio, Angelo e fratelli degli Oddi vs Ascanio, Fulvio e Diomede della Corgna Fascicolo di cc. 281 Una parte della documentazione presente in questo fascicolo è riportata in un elenco intitolato “Repertorium scripturarum super causa Laviani” (cc. 1-2), compilato forse dallo stesso Angelo degli Oddi: non è stato possibile rintracciare o individuare tutti i documenti dell’elenco (le prime voci sono numerate da 1 a 31, seguono altre dieci voci non numerate), e il fascicolo contiene anche carte che non si trovano in esso. I documenti individuati sono:

”Statuta Laviani” (n. 1): copia mutila cinquecentesca degli Statuti di Laviano, di cui in archivio esiste anche l’originale completo (cc. 3-51); ”Scripturae et instrumenta habita ex Castro Plebis” (n. 6): copie di documenti papali provenienti dall’archivio della comunità di Città della Pieve (cc. 52-57); ”Supplicatio de anno 1377 in qua enunciantur privilegia concessa per Dominum Bituricensem Dominis de Oddis” (n. 9): copia autentica del 1576 (cc. 58-59); ”Fides Ioannis Mattei Martelli super separatione Ville Laviani a Clusio” (n. 10): dichiarazione giurata di G. Matteo Martelli, commissario sostituto generale sopra l’impositione delli remiganti, datata 22 marzo 1576 (cc. 60-61); ”Copia articulorum datorum pro parte Marchionis Clusii” (n. 11), cc. 62-67; ”Comparitio super responsione ad articulos partis adversarie” (n. 13): copia, Giulio degli Oddi, anche a nome dei suoi fratelli, chiede una copia degli articoli della parte avversa (cc. 68-69); ”Sententia super publicatione testium examinatorum pro Dominis de Oddis de anno 1546” (n. 14): copia autentica del 1570 (cc. 70-71): gli interrogatori dei testimoni cui si riferisce questa sentenza si trovano, in copia semplice del 1571 e in sommario, alle cc. 72-93; ”Fides quod Posta Laviani non reperitur inter alias postas Clusii enumerata ab anno 1453” (n. 17), 16 novembre 1508 (cc. 94-95); ”Instrumentum possessionis captae pro Domina Iacoba” (n. 19): copia semplice della presa di possesso del Chiusi da parte di Giacoma del Monte, sorella di papa Giulio III e madre di Ascanio della Corgna, nel 1550 (cc. 96-97); ”Fides factorum Laviani” (n. 21): dichiarazione giurata di due fattori di Laviano di Sforza e dei suoi figli, che attestano di aver sempre amministrato la giustizia in detto luogo a nome della famiglia degli Oddi (cc. 98-99); ”Interrogatoria adversus articulos partis adversae” (n. 22): cc. 100-105; ”Copia impositionis supplementi septem millium scutorum” (n. 23): copia semplice di una delibera dei Conservatori dell’ecclesiastica obbedienza di Perugia del 1543 (cc. 106-107); ”Codicillo di nostro padre [Sforza degli Oddi]” (n. 25): l’originale del 1553, fatto autenticare nel 1571, e una copia di mano di Angelo (cc. 108-110) ”Copia redemptionis bonorum factae a Commissario Zitello” (n. 27): sul retro è scritto, con la grafia di Angelo degli Oddi, “Ricompra fatta per noi dal Commissario messer Candido Zitelli dello stabile” (cc. 112-113); ”Quatuor concessiones Illustrissimis de Cornea” (n. 31): copie dei motui propri di Giulio III e Pio IV ai della Corgna (cc. 114-141); ”Tenuta capta per contraventionem bannimentorum per favorem Illustrissimi Domini Sfortiae” (n.n.): originale di una dichiarazione di Simon Petri Belli de Castro Castilionis Lacus, fattore di Sforza (1551); questo documento fu utilizzato anche in una fase posteriore del processo, perché fu ulteriormente autenticato nel 1611-1612 (cc. 142-145); ”Informatio Dominorum de Oddis contra informatione partis adversarie” (n.n.): informazioni e https://inventari.san.beniculturali.it/

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memoriali preparati dallo stesso Angelo degli Oddi con i precedenti e le ragioni della propria causa (cc. 146-156); ”Consilium” del giurista Petrus de Ubaldis (n.n.): cfr. registro n. 533.3, “Consultatio Petri de Ubaldis”; ”Consilium eiusdem meo caractere descriptum” (n.n.): copia del precedente, cfr. registro n. 533.4, “Allegationes iuris seu consilia”.

Non sono descritti nel repertorio, ma si riferiscono ugualmente a questa fase del processo, i seguenti documenti:

- Una lettera di Angelo degli Oddi a Francesco Giannotti datata 2 luglio 1571, in cui comunica di volerlo nominare suo procuratore in Roma assieme a Paolo Bennio (cc. 157-158); - Una lettera di Angelo degli Oddi a Paolo Bennio di Urbino, datata 18 ottobre 1571 (cc. 159- 160); - Un’altra lettera di Angelo allo stesso, datata 26 ottobre 1571 (cc. 161-162); - “Mandato di procura fatto ad Alessandro nostro fratello”, 4 febbraio 1575 (cc. 163-166); - Una lettera di Alessandro degli Oddi al fratello Angelo del 2 aprile 1576, con allegata una lettera ad Angelo dal loro zio Pietro Baldeschi datata 19 marzo 1576 (cc. 167-171); - Una lettera di Angelo degli Oddi al fratello Alessandro, 10 giugno 1576 (cc. 172-173); - “Fede della diligentia in voler presentare le remissorie et della buona fede”, 25 settembre 1576 (cc. 174-175); - copie e minute di suppliche presentate al papa (cc. 176-186); - “Informatione, per mostrare a gl’Avvocati di quanto io posso provare qui in Roma per testimonii, et di quello che sanno e possono dire con verità”: s.d., contiene le minute delle deposizioni di due testimoni e di una supplica al papa (cc. 187-188); - consilium “an concesso toto Clusio intelligatur concessum Lavianum” (cc. 189-196); - “Copia del precetto agli huomini di Laviano in nome del Zitello”: copia del precetto emanato da Candido Zitelli, commissario apostolico, ad istanza di Ascanio della Corgna, contro gli uomini di Laviano, perché comprino il sale esclusivamente nei territori del marchesato, 13 giugno 1571 (cc. 197-200); - “Copia inhibitionis a Camera Apostolica emanatae”, 21 agosto 1571 (cc. 201-202); - “Compositione del sale di Laviano col Marchese, che poi non seguì”, minuta, s.d. (cc. 203- 204); - “Ragioni perché Laviano non vien compreso sotto la Giurisditione del Marchesato”, s.d. (cc. 205-206); - “Copia di un essamine per conto di Laviano” (cc. 207-208); - altre copie di documenti, memoriali e scritture legali, non datati (cc. 209-257).

”Esame di Testimonii 1545” 15 ottobre 1545 - 01 dicembre 1545 Registro , cc. 64 A c. 64v, annotazione di mano di Sforza degli Oddi: “Testimonie disaminati da prima sopra la libertà de Laviano innante al cardinale Crispo legato di Peroscia del 1545 denante a meser Luca auditore con la sententia”. A c. 63v vi è un’attestazione dei priori del collegio dei notai di Perugia datata 20 febbraio 1576: l’anno 1576 suggerisce che si tratta di un documento allegato da Angelo degli Oddi (1542-1594) alla causa da lui sostenuta contro i della Corgna (1571-1576). Il registro è stato rilegato in tempi successivi e la coperta attuale è identica a quella dei

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registri “Esame di Testimonii 1611” e “Atti fatti in Camera 1610”. Sulla controguardia si legge questa annotazione, della stessa mano del registro “Esame di Testimonii 1611”: “Esame di cinque testimoni ad perpetuam et cetera fatta l’anno 1545 avanti Luca Franceschino Uditore del card. Crispo legato di Perugia et Umbria di speciale commissione di detto legato ad instanza del nobile signor Sforza degl’Oddi da Perugia in occasione de’ suoi Privilegii ed indennità sopra la tenuta di Laviano, beni situati in detta tenuta, lavoratori, uomini e sudditi dimoranti in detto luogo, contradicendo il Tesoriero di Perugia, insieme con la sentenza di detto Uditore declaratoria dictos testes fuisse rite et recte receptos et examinatos ad perpetuam et cetera et eorum dictis et depositionibus fuisse et esse adhibendam plenam et indubitatam fidem”.

Verbali delle udienze della causa degli Oddi vs della Corgna 09 agosto 1576 - 04 settembre 1576 Registro non rilegato , cc. 81 Verbali delle udienze della causa di fronte a Io. Barattanus de Nursia, dottore in utroque iure e uditore, e dominus Bernardinus Alphanus di Perugia, giudici in litteris remissorialibus spetialiter deputat[i]. Contiene l’elencazione degli articula presentati dai degli Oddi e gli interrogatori di vari testimoni a favore.

”Consultatio Petri de Ubaldis” s.d. [1576 ca.] Registro , cc. 100 ”Consultatio” del giurista Petrus de Ubaldis: dovrebbe trattarsi di Pietro Baldeschi, perugino, dottore in utroque iure e ordinario di diritto civile all’Università di Perugia nella seconda metà del XVI secolo, morto nel 1581 circa (cfr. G.M. Mazzucchelli, Gli scrittori d’Italia cioè Notizie storiche, e critiche intorno alle vite, e agli scritti dei letterati Italiani, Vol. II, parte I, Brescia, presso Giambatista Bossini, 1758, pp. 112-113). Lo stesso personaggio scrive una lettera datata 19 marzo 1576 ad Angelo degli Oddi, suo nipote, con alcuni consigli e considerazioni sulla causa.

La “consultatio” è divisa in due capitoli principali: “an Domini de Oddis in territorio et hominibus Laviani habeant iurisdictionem et quam”, e “an territorium Laviani sit comprehensum sub investitura Marchionatus facta Illustrissimo Domino Ascanio Corneo” (c. I).

”Allegationes iuris seu consilia” s.d. [1576 ca.] Registro , cc. 78 Il titolo è scritto a penna sulla coperta di riutilizzo. Si tratta probabilmente del registro che, nel “Repertorium scripturarum super causa Laviani”, viene identificato come “consilium eiusdem [Petri de Ubaldis] meo caractere descriptum”: è infatti una copia della “Consultatio Petri de Ubaldis” (cfr. registro n. 533.3), con in più, alle cc. I-II, un indice degli argomenti. La mano sembra quella dello stesso Angelo degli Oddi (1542-1594).

534 1608 - 1611 Angelo degli Oddi vs Fulvio Alessandro della Corgna Fascicolo di cc. 124 Nel 1608 il marchese Fulvio Alessandro della Corgna (1589-1647) decide di “risuscitare” la causam antiquam ab ei[u]s predecessoribus habitam pro derelicta, approfittando del fatto che la https://inventari.san.beniculturali.it/

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casa degli Oddi è ora rappresentata da Angelo iunior (1602-1647), ancora in età infantile. Vengono contestati dalla parte dei degli Oddi alcuni atti di giurisdizione criminale compiuti abusivamente dal marchese negli anni 1611-1612 (la pretesa di celebrare un processo per un omicidio avvenuto nel 1610, l’arresto arbitrario di alcuni uomini di Laviano che si recavano a macinare grano nel Granducato di Toscana nel dicembre 1612) Il fascicolo contiene la minuta di una supplica al papa da parte di Angelo degli Oddi (c. 1), una supplica alla Sacra Consulta per conto degli uomini di Laviano fatti arrestare dal marchese (cc. 2-10), tre lettere di Angelo degli Oddi al suo procuratore Francesco della Torre degli anni 1610- 1612 (cc. 11-16), informazioni, memoriali e scritture legali non datati.

”Esamine di testimoni fatto l’anno 1576 per la parte delli Signori delli Oddi in Rota, coram D. Cantuccio, contra DD. de Cornea” 28 agosto 1582 Registro , cc. 32 Copia autentica delle deposizioni dei testimoni a favore dei degli Oddi interrogati il 16 giugno 1576; questo registro servì come prova a favore nel processo del 1608-1611, come si deduce dall’annotazione sul retro.

”Atti fatti in Camera 1610” 17 dicembre 1610 - 30 agosto 1613 Registro , cc. 179 Sulla carta di guardia (c. I), annotazione di Francesco degli Oddi (1680-1746): “Atti giuridici fatti nel tribunale della Reverenda Camera per mano del Notaro Gio. Battista Sebrigondi l’anno 1610, ad istanza del Signor Cont’Angelo Degl’Oddi contro li Signori Marchesi Ascanio, e Fulvio della Corgna [sic], e la Reverenda Camera Apostolica”.

535 s.d. [1508?] ”Positiones” e “Informatio” presentate dai fratelli Vincenzo e Sforza degli Oddi per provare i loro diritti su Laviano Fascicolo di cc. 17 Si tratta forse del processo del 23 ottobre 1508 ricordato da Francesco degli Oddi negli appunti sulla documentazione inviata a Roma per la causa dei beni baronali (cfr. fascicolo n. 237, “Beni Baronali n° XVIII”) in cui, “ad instanza di Vincenzo e Sforza di Lionello Miccia degli Oddi”, si prova “l’immemorabile et li privilegi come sopra, ma perché è una mano antica assai scabrosa non si è possuto mandarne copia per hora”. La scrittura risale in effetti ai primi anni del XVI secolo, e il padre di Vincenzo e Leonello, morto poco prima del 1501, risulta già defunto. Non è specificata però da nessuna parte la data del 1508, per cui alcune carte del processo potrebbero essere andate perdute.

Alle cc. 2-5 è allegato un biglietto (c. 1) datato 22 marzo 1725 di mano dell’arciprete Ludovico degli Oddi (1683-1726), attento soprattutto al dettaglio della sequenza degli antenati dei fratelli Vincenzo e Sforza degli Oddi citati nel documento: “Questo piccol processo chi volesse usarlo per qualche prova, massimamente per giustificare gl’ascendenti da Padre in Figlio in specie da Miccia in su, dovrebbe collocarsi in Archivio o al Registro dove forse stava prima, così avendo consigliato il Signore Giovanni Antonio Ridolfi Notaio esperto; ma credo che sbagli nella genealogia facendo Alardo figlio d’un altro Angeluccio, ma forse non comple il produrlo perché par che mostri non esser stato Laviano Antico Feudo ma Villa e Luogo comprato da particolari, solo mantenuto in giurisdizione per i Privilegi del Birtuncense, che non so fin ora se fosse un Cardinale Legato di Perugia di qual tempo, o altro Personaggio. Però si riconosca, e si avverta”. https://inventari.san.beniculturali.it/

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Alle cc. 8-17 vi è una copia semplice settecentesca delle cc. 2-5, fatta fare probabilmente dallo stesso Ludovico. Il “Birtuncense” (recte Bituricense) è il cardinale Pierre d’Estaing, detto “cardinale di Bourges” (1320 ca. - 1377).

Cause tra i marchesi Florenzi e i proprietari dei terreni confinanti col Lago Trasimeno

Le “pedate” erano terreni coltivabili in prossimità del lago Trasimeno soggetti periodicamente a inondazioni nei momenti di piena, le “macerine” erano terreni contigui in cui veniva messo a macerare il lino, i “giuncheti” i posti (sempre in prossimità dell’acqua del lago) in cui crescevano i giunchi con cui si facevano i cestelli per macinare l’uva: tutti questi terreni furono concessi in enfiteusi da Pio V a Marco Antonio Florenzi e ai suoi eredi. Dati i confini mutevoli di queste proprietà a causa delle piene del lago, vi furono continue liti tra i Florenzi e gli altri proprietari dei terreni contigui al lago. In questo gruppo sono contenute le copie di cinque processi celebrati nel 1566, 1604, 1639, 1732 e 1749. La famiglia degli Oddi, pur non comparendo mai fra le parti in causa, si era forse procurata questa documentazione per i propri interessi nella zona del Lago Trasimeno; alcuni dei fascicoli sono rilegati insieme e conservati in volume, altri sono sciolti.

536 20 maggio 1566 - 21 luglio 1566 ”Processus I. Processus examinis testium habiti [sic] ad instantiam b.m. Marci Antonii Florentii anno 1566 coram Episcopo Narniensi super [...] Camere” Fascicolo di cc. 14 Contiene gli articoli prodotti da Marco Antonio Florenzi contro il fiscale e il commissario della R.C.A. e l’esame di alcuni testimoni.

537 17 luglio 1604 - 11 settembre 1604 ”Processus II. Processus cum examine testium factus ad instantiam Petri Io. Florentii anno 1604 pro emendatione damni illati a quibusdam hominibus de Passignano in pedatis existentibus in districtu eiusdem castri” Fascicolo di cc. 24

538 14 ottobre 1649 - 03 novembre 1649 ”Processus III. Processus accessus et examinis testium factus a b.me. Caracciolo anno 1649” Fascicolo di cc. 164 Processo intentato da Porzia Graziana Florenzi, madre e tutrice di Alessandro di Simone di Ettore Florenzi, contro vari proprietari di terreni contigui al lago Trasimeno. Vi sono in tutto 3 copie, B (cc. 1-62), C (cc. 63-114) e C’ (cc. 115-164).

539 18 dicembre 1732 - 23 maggio 1736 ”Processus IV. Processus cum accessu coram Auditore Panciardo iudice subdelegato ab Illustrissimo Thesaurario anno 1733 contra Comunem Perusii occasione litis super solutione expensarum renovationis catasti” Fascicolo di cc. 307

540 13 maggio 1749 - 22 ottobre 1749 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Accessus Illustrissimi domini Serra cum dimensione et livellatione terrarum que tribuebantur Marchioni Florentio, ducta linea ab architravi emissarii” Fascicolo di cc. 196

541 30 aprile 1569 - 11 dicembre 1596 Causa tra Grifone degli Oddi e la Reverenda Camera Apostolica per la conferma del privilegio di esenzione dalle gabelle ereditato dal fratello Gio. Bernardino Fascicolo di cc. 8 Cfr. anche il fascicolo n. 457, “Privilegi di esenzione dalle gabelle concessi a Gio. Bernardino degli Oddi e al fratello Grifone degli Oddi”.

542 s.d. [1571 - 1587] ”Articoli per causa delli beni di Val di Pierle” Fascicolo di cc. 2 Articoli per provare la proprietà di alcuni beni in Val di Pierle donati a Sforza degli Oddi da Don Piero di Michelotto di Pietro detto don Pierino e Donna Gentile di Angelo de Carleni nel 1545. Il documento non è datato, ma è databile tra il 1571 (anno della ricordata morte di don Pierino) e il 1587 (perché Giulio degli Oddi risulta ancora vivo).

543 11 dicembre 1581 Copia della sentenza della causa tra Leonetto degli Oddi e Giulio di Cataluccio di Castel Rigone Fascicolo di cc. 4

544 03 dicembre 1593 ”Conseglio del Collegio di Bolognia sopra l’Heredità Boncambi” Registro di cc. 29 Si tratta di un consilium di due giureconsulti bolognesi, Ferrantes Vetius e Antonius Glavarinus, su una controversia relativa all’eredità di Fiore Boncambi († 1512), bisnonno di Lavinia Boncambi (moglie dal 1599 di Francesco degli Oddi): il quesito è se si possano reintegrare nell’eredità i discendenti maschi delle figlie di Fiore, essendosi esaurita la discendenza diretta in linea maschile.

545 06 marzo 1606 - 21 gennaio 1608 Causa per l’eredità di Tiberio degli Oddi Fascicolo di cc. 16 Causa tra Angelo degli Oddi, rappresentato dal suo tutore, il bisnonno Scipione della Staffa, e dal suo agente Francesco della Torre, contro la vedova di Tiberio degli Oddi (morto nel 1604 circa senza figli maschi) Elisabetta Bentivoglio e le tre figlie Giulia, Giustina ed Eleonora. Contiene corrispondenza per Scipione della Staffa, scritture legali, appunti, “Lodo et sententia del compromesso giudiciale dato dal Signor Pirro Montesperelli terzo arbitro fra il Signor Angelo degli Oddi e le figliuole del Signor Tiberio degli Oddi”.

546 07 novembre 1506 - 11 maggio 1608 ”Lettere et informationi per conto della giurisdizione di Lisciano” Fascicolo di cc. 61 Causa che, nel 1608, vede uniti la città di Perugia, la comunità e gli uomini di Lisciano e Angelo degli Oddi (rappresentato, vista la giovane età, dal nonno Scipione della Staffa e da Francesco della Torre), proprietario di alcuni beni nelle pertinenze di Lisciano acquistati dalla famiglia nel XVI secolo da Giuseppe degli Oddi, contro le pretese di Giovanni Benedetto Montesperelli, che https://inventari.san.beniculturali.it/

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sostiene di aver acquistato da Giacomo figlio di Giuseppe degli Oddi la giurisdizione su Lisciano, secondo le facoltà che concedeva a Giuseppe e ai suoi successori un breve di Paolo IV, che gli avversari del Montesperelli ritengono nullo. Gli uomini e i proprietari di Lisciano desiderano rimanere sotto la giurisdizione della Santa Sede e della città di Perugia e “non essere vassalli di particolari”, visto che “tutto il giorno si vede quello che succede fra vassalli et padroni” (c. 18). Il fascicolo contiene corrispondenza per Scipione della Staffa inviata dal suo agente a Roma Fulvio Gualterotti con informazioni sull’andamento della vicenda (cc. 1-8), , copia di una lettera inviata dal cardinale nipote Scipione Borghese ai Priori di Perugia dell’11 maggio 1608 (c. 9), copia del breve di Paolo IV indirizzato a Giuseppe degli Oddi del 5 ottobre 1555 (cc. 10-12), scritture e documentazione del XVI secolo utile alla causa.

547 [1624 ca.] ”Testimoni esaminati sopra il podere nel Chiuge di Giulio Cesare Danzetta” ”Ludovico e Diomede degli Oddi, esame di testimoni contro li Bontempi” Fascicolo di cc. 6

548 01 dicembre 1639 - 02 giugno 1643 ”Copia del Processo fatto in Perugia per parte de Signori Conti Degl’Oddi contro li Signori Baldeschi” Fascicolo di cc. 72 A c. 72v l’annotazione: “Processo, scritture, informatione, commissione di causa nella causa con il signor Tiberio Baldeschi per causa della dote della signora Contessina madre di detto signor Tiberio e della Signora Hirena, madre del signor Conte Scipione giovane degl’Oddi”. Francesco Maria di Giulio Cesare degli Oddi (di un ramo cadetto della famiglia), vedovo di Irena Baldeschi, a nome del figlio Scipione in quanto erede di sua madre, muove lite contro il cognato Tiberio Baldeschi per la restituzione di metà della dote della suocera, Contessina Bourbon del Monte Santa Maria in Baldeschi (madre di Irena e Tiberio, già defunta). La dote è costituita da possedimenti situati nei pressi di Perugia, a Mantignana, Ponte della Pietra, alla Pescara, Cerqueto.

549 s.d. [prima metà del XVII secolo] Causa di Pompeo e Francesco Barzi contro Ludovico Boncambi per l’eredità di Fabrizio Barzi Fascicolo di cc. 8

550 12 gennaio 1665 - 24 marzo 1665 Causa tra i fratelli Francesco e Antonio degli Oddi e Maria Francesca dal Monte, figlia di Fioravante degli Oddi Fascicolo di cc. 12 Lite su alcuni possedimenti situati a Lisciano e a Preggio, già di proprietà di Fioravante degli Oddi (morto nel 1644) e ora goduti da sua figlia Maria Francesca, moglie di Pier Francesco dal Monte. Il fascicolo contiene gli interrogatori di due testimoni.

551 09 febbraio 1696 - 31 marzo 1725 ”Carte riguardanti il marchesato di Valiano in Toscana” Fascicolo di cc. 347 Il fascicolo è stato così intitolato da Angelo degli Oddi (1814-1871) e contiene una causa vertente tra le famiglie Vagnucci di Cortona e Orlandini di Montepulciano relativa a possedimenti a Valiano, nel Granducato di Toscana. I Vagnucci possedevano terreni confinanti https://inventari.san.beniculturali.it/

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con la contea di Laviano dei degli Oddi.

552 22 settembre 1714 - 10 dicembre 1749 ”Differenze, divisioni ed accomodamento delli 4 fratelli Francesco, Carlo, Lodovico e Giambattista Degli Oddi” Fascicolo di cc. 333 Il titolo di questo fascicolo è di Longaro degli Oddi (sua è la grafia sulla fascetta cartacea che racchiude alcune delle carte), ma in effetti i documenti sono per lo più posteriori alla morte dell’arciprete Ludovico, avvenuta nel 1726, e si riferiscono soprattutto alle liti verificatesi tra Francesco (1680-1746), Carlo (1682-1762) e Giovanni Battista (1686-1766) e, dopo la morte di Francesco, tra i due fratelli superstiti e tra Giovanni Battista e la cognata Faustina Amadei. I tre fratelli erano giunti a stipulare un primo instrumento di concordia nel 1729, seguito poi, dopo la morte della madre Cintia Catenucci nel marzo 1740, dalla divisione nel settembre dello stesso anno. Altri dissapori, sempre per questioni di divisioni e risarcimenti delle spese sostenute per varie occorrenze, si protrassero negli anni successivi. Il fascicolo contiene memoriali e risposte che i fratelli si indirizzano a vicenda, accordi, accomodamenti, anche con la mediazione di vari personaggi, appunti e abbozzi, conti e note di spese. Si segnalano in particolare una bozza di memoriale redatto da Francesco sullo stato della casa (s.d., ma post 21 febbraio 1725) (cc. 1-16), “Foglio di concordia fatto il dì 16 marzo 1723” (cc. 27-32), “Istromento di concordia del dì 5 ottobre 1729” (cc. 33-58), “Istromento di divisione fatto li 15 settembre 1740” (cc. 83-96), pretensioni e repliche scambiate tra i fratelli Carlo e G. Battista (cc. 128-290), accomodamenti tra G. Battista e la cognata Faustina Amadei, vedova del conte Francesco e tutrice dei figli (cc. 299-310) I documenti provengono dalle carte personali dei fratelli, come suggeriscono le annotazioni sul retro nelle loro varie grafie.

553 s.d. [ante 1767?] ”Carte riguardanti la Famiglia Donnini e degli Oddi, per alcuni interessi interceduti fra loro” Fascicolo di cc. 18 Preteso credito dei fratelli Donnini, nipoti ed eredi del fu Stefano Donnini, verso la famiglia degli Oddi, fissato nel 1705 alla somma di scudi 533,60 da pagarsi in 17 anni con rate annuali di scudi 33,33 e un terzo. Gli eredi Donnini, non riscontrando tra le loro carte alcun pagamento a parte la prima rata, presumono che il credito sia ancora attivo, mentre i degli Oddi, in due memorie (redatte da Ludovico degli Oddi), sostengono in base a varie congetture che sia stato estinto. Le carte non sono datate, ma la causa è forse precedente al 1767, anno della morte di uno dei figli di Filippo (di Stefano) Donnini, Luigi.

554 25 settembre 1784 - 13 maggio 1785 ”Interessi tra il Conte Angiolo e il Conte Cesare Degli Oddi, e Codicillo della Contessa Cintia Catenucci Degli Oddi” Fascicolo di cc. 18 Si tratta di una controversia, risolta di fronte a due giudici compromissari scelti dalle parti, tra i due fratelli Angelo e Cesare degli Oddi: quest’ultimo fa alcune riserve sulla rinuncia da lui sottoscritta, assieme agli altri cadetti, in favore del primogenito nel 1764, all’epoca del matrimonio di Angelo.

555 27 giugno 1798 - 11 luglio 1835, 7 febbraio 1863 - 28 febbraio 1863 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Causa contro Filippo Cartoni per la vendita di una casa in Città della Pieve Fascicolo di cc. 162 Si tratta di una causa mossa da Filippo Cartoni contro il conte Francesco degli Oddi. In base a un accordo privato stipulato nel 1805, Francesco degli Oddi si era impegnato a vendere una casa sita in Città della Pieve a Filippo Cartoni (che già la occupava come affittuario dal 1798) al prezzo di 1500 scudi, a condizione però di ricevere il consenso dei fratelli e, poiché la casa era sottoposta al fedecommesso, di ottenere il beneplacito apostolico. Il chirografo pontificio che autorizzava la vendita imponeva però come condizione l’obbligo di pubblicare gli editti a norma di legge, e a seguito di ciò si presentò, con un’offerta migliore, un altro potenziale acquirente, Giuseppe Casella, col quale poi era stata conclusa la compravendita. Cartoni rifiuta però di lasciare la casa. Il fascicolo contiene prevalentemente corrispondenza per Francesco degli Oddi da parte di Casella, di Cartoni e dei legali e procuratori del conte. Poiché la causa si trascina per vari anni vi sono anche lettere del figlio di Cartoni, Pasquale, e corrispondenza di Angelo degli Oddi sulla questione risalente al 1863.

556 06 giugno 1800 - 12 agosto 1801 ”Degli Oddi con Mancurti” Composizione tra i fratelli degli Oddi, eredi dell’abate Ludovico degli Oddi, e il nuovo possessore del beneficio dell’abbazia di S. Antonio abate di Fabriano Gio. Battista Mancurti Fascicolo di cc. 44 Contiene soprattutto corrispondenza di Longaro degli Oddi relativa alla liquidazione del risarcimento dei danni dovuto dagli eredi di Ludovico degli Oddi, già abate commendatario di S. Antonio abate di Fabriano, al nuovo possessore del beneficio Gio. Battista Mancurti.

557 28 agosto 1800 - 08 aprile 1802 ”Pendenze con Girolamo Severi delli Poggioli” Fascicolo di cc. 147 Contiene soprattutto corrispondenza per Longaro e Fabrizio degli Oddi: le vertenze sono relative a dei quantitativi di panni di lana e di metallo che Longaro, assieme al marchese Nicola Antinori, si è impegnato ad acquistare dal mercante Girolamo Severi e soci per conto della fabbrica del lanificio e della Zecca di Perugia. Il titolo del fascicolo è di Angelo degli Oddi.

558 01 novembre 1800 - 27 novembre 1809 ”Posizione riguardante la causa dell’enfiteusi perpetuo della Chiesa, casa ed orto di S. Antonino e S. Croce, di cui ne era rettore il parroco Don Luigi Panichi” Fascicolo di cc. 83 Negli ultimi anni del XVIII secolo la famiglia degli Oddi aveva espresso all’abate del monastero di S. Pietro di Gubbio, cui spettava la nomina del rettore della parrocchia di S. Croce di Perugia, la volontà di acquistare la casa parrocchiale perché di impedimento a un fabbricato di loro proprietà. Alla morte del vecchio parroco di S. Croce il 17 ottobre 1800, si decise che il parroco della contigua parrocchia di S. Antonino, don Luigi Panichi, presentasse istanza al monastero di S. Pietro di unire le due parrocchie, e dall’unione vennero escluse la chiesa (in quanto edificio materiale) e la casa parrocchiale con orto di S. Croce. A questo punto il conte Longaro degli Oddi fece richiesta al monastero perché chiesa, casa e orto gli venissero concessi in enfiteusi perpetua, col pagamento di un canone annuo di scudi dieci. Il monastero acconsentì, specificando però che il canone venisse versato al parroco di S. Antonino Panichi; quest’ultimo

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però ora rifiuta di lasciare la casa parrocchiale di S. Croce, in cui ha ormai trasferito la sua abitazione, preferendola a quella di S. Antonino. Il fascicolo contiene corrispondenza per Longaro degli Oddi (cc. 2-51), in particolare da parte dell’abate e dei monaci di S. Pietro, memoriale presentato per parte di Longaro dal suo legale Giacomo Ricci con allegati.

559 22 luglio 1801 - 11 agosto 1801 Causa di Gio. Battista degli Oddi contro Giovanna Betti per un credito di 300 scudi Fascicolo di cc. 6

560 23 giugno 1802 - 1804 ”Posizione degli interessi Battisti e degli Oddi” Fascicolo di cc. 67 Causa tra Angela Cospani degli Oddi e il sacerdote Domenico Battisti riguardo al pagamento residuale di 2161 scudi per la vendita di terreni a Todi effettuata dalla nobildonna nel 1801. Domenico Battisti chiede che la somma da lui dovuta sia ridotta a norma dell’editto del camerlengo card. Giuseppe Doria Pamphilj del 31 dicembre 1802 (”Sulla riduzione dei pagamenti derivanti da obligazioni contratte o nate in tempo del discredito della moneta”).

561 22 dicembre 1802 - 1853 ca. ”Posizione riguardante i fratelli degli Oddi” Fascicolo di cc. 223 In questo fascicolo, così intitolato da Angelo degli Oddi (1814-1871), si trovano carte relative a liti, accordi e accomodamenti fra i cinque fratelli Francesco (1766-1840), Longaro, Carlo, Fabrizio e G. Battista degli Oddi, relativamente alla divisione dell’eredità e delle spese e dei debiti comuni e ad altre questioni finanziarie. In particolare, si tratta soprattutto dei primi due, Francesco e Longaro: quest’ultimo aveva assunto l’amministrazione del patrimonio familiare fin dalla morte del padre Angelo (1794) e, dopo la divisione dell’eredità tra i fratelli avvenuta nel 1801, aveva proseguito nell’amministrazione in società col fratello maggiore Francesco fino alla definitiva separazione nel 1804: del rendiconto della sua amministrazione e della divisione fra i due si parla appunto alle cc. 14-143.

”Note delle divisioni tra li fratelli Degli Oddi delli comuni pesi, riformate diverse volte” 22 dicembre 1802 - 01 settembre 1811 Sottofascicolo , cc. 13 In questo sottofascicolo, così intitolato da Vittoria Sacripante degli Oddi, moglie di Francesco, vi sono varie note con le ripartizioni delle spese comuni annuali (mantenimento della madre, livello alle parenti religiose, canoni, ecc.) tra i fratelli degli Oddi, aggiornate e modificate nel corso del tempo.

”Crediti del Signor Conte Francesco contro il fratello Longaro” 06 giugno 1819 - 1842 ca. Sottofascicolo , cc. 23

562 08 gennaio 1803 - 18 aprile 1837 ”Barnabiti” Causa contro il Venerabile Collegio dei Padri Barnabiti di Perugia per l’acquisto di un podere in vocabolo il Comitolo presso Città della Pieve Fascicolo di cc. 482 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Causa relativa al pagamento dei frutti del prezzo di vendita di un podere in vocabolo il Comitolo presso Città della Pieve, acquistato dal conte Francesco degli Oddi dai Padri Barnabiti del Collegio del Gesù di Perugia in data 8 ottobre 1805 (cfr. fasc. n. 451). Il fascicolo contiene scritture legali presentate dalle parti (cc. 12-113), ricevute delle rate dei pagamenti pagate dai degli Oddi a vari creditori del Collegio dei Barnabiti (cc. 114-133), ma soprattutto corrispondenza per Longaro degli Oddi (cc. 150-282), Francesco degli Oddi (cc. 283-311), Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 312-405) e Pietro Santi (cc. 406-414) da parte dei loro legali, in particolare Giacomo Ricci (cc. 161-278, 283-302, 322-387), e da altri personaggi sull’andamento della causa.

563 12 novembre 1812 - 25 aprile 1822 ”Posizione riguardante il Macinato, e la Causa col Marchese di Sorbello” Fascicolo di cc. 427 Il titolo del fascicolo è di Angelo degli Oddi (1814-1871); un altro titolo, molto simile, è “Carte riguardanti l’affare del Macinato tra il Marchese Ludovico di Sorbello ed [il] Signor Conte Francesco degli Oddi”. Erano scritti, con la sua grafia, su etichette incollate a fascette cartacee che tenevano unite le carte.

Si tratta di una causa vertente tra Francesco Maria degli Oddi, insieme a Lorenzo Amadio e Giuseppe Perucchini, contro il marchese Ludovico Bourbon di Sorbello, subappaltatore della tassa del macinato per la città di Perugia e suoi cantoni rurali per il triennio 1813-1815. Il 31 marzo 1813 il marchese Ludovico Bourbon di Sorbello cede in subappalto la riscossione della tassa sul macinato per il primo e secondo cantone rurale di Perugia e per il cantone di Deruta, per il triennio a partire dal 1° gennaio 1813 al 31 dicembre 1815, a Lorenzo Amadio e Giuseppe Perucchini, che agiscono con la garanzia del conte degli Oddi, riservandosi quindi solo la riscossione della tassa per il cantone urbano di Perugia.

Tra le parti però si verificano quasi subito alcune divergenze. Poiché la tassa viene riscossa dove il grano viene portato a macinare, anche se poi il prodotto finito verrà consumato altrove, il regolamento dell’appalto stabilisce (“Bollettino delle Leggi n. 63. Stato de’ pesi, e condizioni sul macinato”, 1810, tit. I, art. 9) che dagli agenti di riscossione vengano rilasciati delle “bollette” (certificati) al trasportatore da presentare ai subappaltatori dei luoghi in cui il pane viene effettivamente consumato, affinché questi possano presentare richiesta di risarcimento. I subappaltatori, però, sostengono che le bollette rilasciate dagli agenti del marchese di Sorbello siano troppo poche rispetto all’effettivo numero di abitanti dei cantoni rurali che portano il grano a macinare in città o vi acquistano direttamente il pane. Di contro, il marchese di Sorbello accusa i subappaltatori di ritardi nei pagamenti delle corrisposte alla Camera Apostolica, giungendo nell’aprile 1815 a far arrestare L. Amadio e a procedere a sequestro dei beni di Francesco M. degli Oddi, in forza di manoregia, procedura d’urgenza contestata da Francesco M. degli Oddi e dagli altri.

Il voluminoso fascicolo contiene scritture legali presentate dalle parti, corrispondenza (soprattutto lettere scambiate tra F. degli Oddi e L. Amadio da Roma e Pietro Santi, cassiere della società, da Perugia nel 1814-1815), note spese e ricevute. Ove presenti, sono state mantenute le originarie suddivisioni interne al fascicolo (i titoli dei sottofascicoli sono di mano di Vittoria Sacripante degli Oddi e di Angelo degli Oddi, rispettivamente moglie e figlio di Francesco), ma la numerazione delle carte è continua.

Parte dell’archivio della società costituita da Amadio, Perucchini e il conte degli Oddi si è https://inventari.san.beniculturali.it/

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conservata ed è stata inventariata a parte (cfr. inventario dell’archivio della Società del subappalto per la riscossione della tassa sul macinato dei cantoni rurali primo e secondo di Perugia e del cantone di Deruta).

”Sorbello” 12 novembre 1812 - 25 aprile 1822 Sottofascicolo , cc. 68 Il titolo del sottofascicolo è di Vittoria Sacripante degli Oddi. Contiene il verbale dell’asta per l’aggiudicazione del dazio sul macinato per il secondo cantone rurale di Perugia (cc. 1-2), scritture private formanti la società tra Amadio, Perucchini e Francesco degli Oddi e i patti e le condizioni della medesima, memoriali, note spese e corrispondenza e altro.

”Lettere di Amaddio [sic], di Santi, Settembrini ed altri riguardanti la posizione del Macinato” 25 gennaio 1813 - 29 maggio 1819 Sottofascicolo , cc. 47 Il titolo del sottofascicolo è di Angelo degli Oddi (1814-1871). Contiene corrispondenza per Francesco M. degli Oddi.

Lettere di Francesco M. degli Oddi e Lorenzo Amadio a Pietro Santi 22 maggio 1814 - 17 gennaio 1816 Sottofascicolo , cc. 42 Pietro Santi, agente e ministro della casa degli Oddi, era anche il cassiere dell’amministrazione del macinato.

”Lettere, Minute di Memoriali, e due conti di carattere di Checco [Francesco M. degli Oddi], tutto riguardante l’affare del Macinato” 08 febbraio 1815 - 22 dicembre 1819 Sottofascicolo , cc. 33 Il titolo del sottofascicolo è di Vittoria Sacripante degli Oddi. Contiene lettere per Francesco M. degli Oddi da Pietro Santi (cassiere della società del macinato), Lorenzo Amadio, l’avvocato Bernardo Feliciani e altri, note e appunti di mano di Francesco M. degli Oddi.

Ricorso contro l’arresto di Lorenzo Amadio 22 luglio 1814 - 1816 Sottofascicolo , cc. 93 Il 23 luglio 1814, su richiesta del marchese Bourbon di Sorbello, viene spiccato un mandato di arresto per manoregia contro Lorenzo Amadio per il debito verso il fisco di 4663 scudi e 65 baiocchi, eseguito il 25 aprile 1815. Amadio e il conte Francesco M. degli Oddi contestano l’uso di questa procedura, spettante secondo loro solo al fisco e non ai suoi appaltatori. Il fascicolo contiene pareri legali, certificati del custode del carcere di Perugia e di testimoni dell’arresto, memoriali e altro.

”Degli Oddi con Sorbello”. Stima dei danni subiti da Francesco degli Oddi e richiesta di risarcimenti 16 agosto 1813 - 25 gennaio 1817 Sottofascicolo , cc. 83 Il giorno 4 luglio 1815 fu eseguito un mandato di sequestro ottenuto dal marchese Ludovico

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Bourbon di Sorbello contro Francesco M. degli Oddi sui suoi beni (derrate e bestiame) della tenuta delle Case Lunghe, presso Città della Pieve. Tale atto fu poi giudicato nullo e revocato. Il presente sottofascicolo contiene le stime dei danni effettuate da due periti, corrispondenza col fattore delle Case Lunghe Antonio Manetti e con Bernardo Feliciani, l’avvocato che si occupa della richiesta di risarcimento danni, note di spese per l’assistenza legale, ricevute e altro.

Note di spese e parcelle di legali e avvocati 12 luglio 1814 - 18 agosto 1816 Sottofascicolo , cc. 35

”Ricevute riguardanti il Macinato” 29 agosto 1815 - 21 settembre 1818 Sottofascicolo , cc. 26 Il titolo del sottofascicolo è di Vittoria Sacripante degli Oddi.

564 16 giugno 1813 - 24 settembre 1813 ”Posizione della vertenza e ricorso al Consiglio di Stato per l’eccessività dell’imposta per la tassa straordinaria per l’equipaggio della Guardia di Onore e per la nullità della procedura [...] a favore dei signori degli Oddi e Guerrieri” Fascicolo di cc. 46 Ricorso presentato congiuntamente dai possidenti perugini Francesco Maria degli Oddi e Orazio Guerrieri al Consiglio di Stato francese contro la tassa straordinaria imposta dal Prefetto del Dipartimento del Trasimeno per sopperire alle spese dell’equipaggiamento della Guardia d’onore imperiale, giudicata eccessiva in proporzione alle loro capacità contributive: Francesco Maria degli Oddi è tassato per 1000 franchi, Orazio Guerrieri per 500. Il fascicolo contiene corrispondenza con i legali di Francesco Maria, minute e bozze di memorie, comunicazioni dalla Percettoria delle contribuzioni dirette del cantone urbano e primo rurale di Perugia, verbale dei pignoramenti eseguiti sui beni di F. degli Oddi e O. Guerrieri stante il loro rifiuto di pagare.

565 23 febbraio 1818 - 23 luglio 1827 ”Posizione riguardante la causa tra il conte Francesco degli Oddi contro il conte Longaro degli Oddi e Giuseppe Girolamini” Fascicolo di cc. 193 A c. 1, annotazione (si riconoscono le mani di Angelo e Oddo degli Oddi): “Tutti e cinque i germani fratelli degli Oddi [Francesco, Carlo, Longaro, Fabrizio, G. Battista] in virtù d’Istromento del 5 Febraio 1799 a rogito del Notaio perugino Luigi Lazi crearono in solido un cambio fruttifero all’otto per cento ed anno col signor Alcimirro Coppioli di Perugia ammontante la sorte a scudi 1250. Con altro Istromento del 30 Agosto 1816 a rogito del Notaio Cesare Augusto Torelli i fratelli conte Francesco, arciprete Carlo e conte Fabrizio vendettero al conte Longaro loro germano due poderi rimasti indivisi in Laviano con i vocaboli Gozzano e Moscatello; nel vendere questi terreni al conte Longaro gl’accollarono ancora vari debiti, e tra questi vi era ancora quello di Alcimirro Coppioli, che il sopradetto compratore si obbligò di pagarlo dentro anni quattro. Il summenzionato accollatario non fu puntuale di pagare i frutti al Coppio[li], e perciò il conte Francesco in forza di sentenza emanata dal Tribunale di prima istanza il dì 13 Febraio 1818 [fu condannato a pagare] la somma di scudi 135. A [?] seguito d’altro giudizio, ed in forza di sentenza del Tribunale di prima istanza fu condannato il conte Francesco come solidale obbligato al pagamento di scudi 1358,50 come si rileva dall’Istromento di quietanza del Coppioli a rogito Torelli del 12 Giugno 1819. Giudizio fatto Cinelli, e Girolamini per il deposito https://inventari.san.beniculturali.it/

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che avevano in mano a favore del conte Longaro”. Il fascicolo contiene scritture legali per le cause intentate da Francesco degli Oddi contro Ferdinando Cinelli e Giuseppe Girolamini (che avevano acquistato alcuni terreni da Longaro degli Oddi offrendosi in cambio di accollarsi i suoi debiti) per recuperare la somma pagata.

566 23 luglio 1821 - 1826 ca. ”Conte Gian Battista degli Oddi” Fascicolo di cc. 28 Causa mossa da Gio. Battista degli Oddi contro i fratelli per l’assegnamento di 120 scudi annui a lui dovuto a norma di una sentenza del Tribunale provvisorio del 30 agosto 1816 e non pagato. Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante.

567 25 aprile 1831 - 14 settembre 1833 ”Causa Peppicelli, colono delle Case Lunghe, per li conti nella sua partenza dal Podere, ed altra con il Mercante per un pezzo di Terra comprata vicino al Lago di Chiusi” Fascicolo di cc. 21 Causa tra Antonio Graziani Amori, fattore dei degli Oddi alle Case Lunghe, e il colono Francesco Peppicelli detto “il Romito”, e un’altra causa tra lo stesso e “il Mercante”. Il fascicolo contiene corrispondenza per Antonio Graziani Amori e lettere di questi a Vittoria Sacripante degli Oddi.

568 19 agosto 1833 Memoria con Sommario per la causa tra l’arciprete Carlo degli Oddi e il signor Domenico Boccaletti Fascicolo di cc. 26 Memoria con Sommario a stampa presentata dai legali di Carlo degli Oddi nella causa contro Domenico Boccaletti di Bastia, circa alcuni presunti danni arrecati al Boccaletti da dei lavori fatti fare dall’arciprete in una casa di sua proprietà a Bastia.

569 s.d. [1833 - 1840] Fatto informativo nella causa di Francesco M. degli Oddi e suoi coloni delle Case Lunghe contro il parroco di S. Donato D. Luigi Pancaldi per il pagamento delle decime Fascicolo di cc. 4

”Controversia tra Angelo e Oddo Degli Oddi, 1861” 03 agosto 1840 - 22 settembre 1871

Documentazione relativa alle questioni sorte tra i fratelli Angelo e Oddo degli Oddi (e proseguite dagli eredi di Angelo dopo la sua morte nel 1871) per la divisione dell’eredità del padre Francesco e dello zio Carlo degli Oddi (deceduti entrambi nel 1840), definita nel 1846, nonché sulla primogenitura in linea maschile della casa degli Oddi. Dopo l’occupazione dello Stato pontificio da parte delle truppe sabaude, il Commissario generale straordinario per le province dell’Umbria G.N. Pepoli, con decreto del 21 ottobre 1860, vietò l’erezione di feudi, maggioraschi, primogeniture e fedecommissi, stabilendo che, per quelli creati precedentemente la promulgazione del decreto, “il vincolo [rimanesse] sciolto e risoluto nel civile possessore attuale”. In base https://inventari.san.beniculturali.it/

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al testo del codicillo del testamento di Cintia Catenucci del 1738 e dell’istrumento di istituzione della primogenitura fatta da Carlo e Gio. Battista degli Oddi nella persona del loro nipote Angelo (1730-1794) e dei suoi discendenti maschi nel 1756, Oddo sostiene che quel diritto nel 1860 spettasse ormai a lui e al suo primogenito, avendo Angelo contratto matrimonio da più di dieci anni ma non avendo avuto figli maschi. L’istrumento di finale conciliazione e quietanza tra i due fratelli viene stipulato il 4 febbraio 1863 (è presente in due copie autentiche, una rilegata in volume con allegati, descritta a parte, l’altra senza allegati). La questione viene risollevata nel 1874, pochi anni dopo la morte di Angelo, da Carlo degli Oddi, primogenito di Oddo, e finalmente decisa con un’ultima transazione il 5 agosto 1876. Il titolo, non originale ma di Angelo Marini Clarelli, si trovava sul coperchio della scatola che conteneva in origine le carte.

570 03 agosto 1840 - 22 settembre 1871 ”Carte riguardanti la transazione tra i fratelli degli Oddi del 1863” Fascicolo di cc. 402 Il fascicolo contiene, tra l’altro, le seguenti suddivisioni create da Angelo: “Posizione riguardante la vertenza tra i fratelli Conti degli Oddi ed altre carte riguardanti gl’interessi di Famiglia” (cc. 31- 136, contiene abbozzi di progetti di conciliazione e documenti, in originale o in copia, tratti dall’archivio di famiglia), “I due voti Marchetti e Micheletti” (cc. 159-204, pareri dei due legali delle parti), “Lettere originali sulla controversia degli Oddi con degli Oddi” (cc. 316-375, corrispondenza di Angelo col fratello Oddo, con gli avvocati Francesco Duranti e Raffaello Giamboni, con Giuseppe Borgia Mandolini e altri, numerate e parzialmente trascritte da Angelo in un indice su carte sciolte e anche su registro, cfr. anche il registro n. 570.1, “Memoriale e copialettere di Angelo degli Oddi sulla controversia col fratello Oddo”).

Memoriale e copialettere di Angelo degli Oddi sulla controversia col fratello Oddo [1862] Registro , cc. 204 Registro in cui Angelo degli Oddi riepiloga e commenta le vicende della controversia sorta col fratello minore Oddo a causa del diritto di primogenitura degli Oddi, inserendo anche le trascrizioni del testo del decreto del Commissario generale straordinario per le province dell’Umbria G.N. Pepoli del 21 ottobre 1860, della corrispondenza (presente in archivio anche in originale) scambiata col fratello e con i legali e i mediatori consultati dai due sulla questione, dei pareri formulati da questi ultimi e di altra documentazione relativa alla vertenza.

”Liquidazione etc. e Quietanza etc. Nob. Signor Conte Oddo degli Oddi con, ed a favore Nob. Sig. Conte Angiolo degli Oddi” 04 febbraio 1863 Volume , cc. 112

571 17 dicembre 1873 - 05 agosto 1876 ”Altre [carte] aggiunte nell’altra transazione fatta tra i cugini Carlo e Maria Vittoria degli Oddi, agosto 1876” Fascicolo di cc. 88

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Contiene corrispondenza per Maria Cardelli e l’atto di transazione tra gli eredi di Angelo degli Oddi e il conte Carlo degli Oddi (primogenito di Oddo), con cui si mette fine alla controversia sui beni della primogenitura Catenucci, che rimangono di proprietà degli eredi di Angelo, tenuti a pagare un corrispettivo in denaro a Carlo.

572 01 aprile 1841 - 14 luglio 1853 Causa contro Giovanni Battista degli Oddi e Chiara Fiumi degli Oddi Fascicolo di cc. 45 Causa mossa da Giovanni Battista degli Oddi (e proseguita, dopo la sua morte, dalla vedova Chiara Fiumi) contro i nipoti Angelo e Oddo degli Oddi, figli ed eredi di Francesco degli Oddi e coeredi dell’arciprete Carlo degli Oddi, contro l’altro nipote Ludovico degli Oddi, coerede di Carlo degli Oddi, e contro i fratelli Longaro e Fabrizio degli Oddi. G. Battista degli Oddi sostiene che la vendita di alcune proprietà rimaste indivise tra i fratelli (due poderi situati a Cozzano grande e Moscatello a Laviano, terreni delle Chiane presso Montepulciano nel Granducato di Toscana, altri pezzi di terra a Pozzuolo), fatta da Francesco e Carlo degli Oddi e a nome di G. Battista, interdetto e all’epoca residente all’estero, dall’amministratrice del suo patrimonio Angela Cospani, all’altro fratello Longaro degli Oddi nel 1809 e ratificata nel 1816, sia stata, per la sua parte, da lui non approvata, illegittima e nulla.

573 12 aprile 1859 - 26 gennaio 1876 ”Pendenza dei cori monumentali” Causa tra Domenico Mollajoli e la “Società editrice dei tre cori monumentali d’Italia” Fascicolo di cc. 57 Nell’agosto 1859, su impulso dell’artista Domenico Mollajoli, si costituì in Perugia la “Società editrice dei tre cori monumentali d’Italia”, composta dallo stesso Mollajoli e da Angelo degli Oddi, Reginaldo Ansidei, Gio. Battista Ceccotti, Osvaldo Ridolfini, D. Raffaele Marchesi e Paolo Donati. La Società aveva come scopo la realizzazione, a cura di Mollajoli, di riproduzioni fotografiche e di calchi in gesso dei cori lignei cinquecenteschi delle chiese di S. Agostino e S. Pietro di Perugia e dei SS. Severino e Sossio di Napoli e la successiva pubblicazione di tali opere in volume. Il volume non venne mai pubblicato, e anzi Mollajoli, che nel frattempo era uscito dalla società nel 1861, sostituito, per la parte di sua competenza, da altri tre artisti (l’intagliatore Federico Benvenuti e i fotografi Silvio Pampaglini e Pirro Vitali), nel 1865 fece causa a questi ultimi e alla Società per presunte inadempienze. Il fascicolo contiene l’atto costitutivo della Società, ricevute di vari pagamenti per spese fatte da Mollajoli per conto della Società nel 1859, il contratto di affitto per un locale da adibire a studio e magazzino di Mollajoli, atti del Tribunale Civile di Perugia e corrispondenza per Angelo degli Oddi e Maria Cardelli (erede dopo la morte del marito della sua quota nella Società) relativa alla causa. Il titolo del fascicolo è di Maria Cardelli; un altro titolo, di Angelo degli Oddi, è “Posizione Domenico Mollajoli”.

574 03 ottobre 1810 - 16 luglio 1863 Citazioni, intimazioni e notifiche recapitate ai degli Oddi per varie cause Fascicolo di cc. 30

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4. Contratti

4.1. Contratti ordinati da Ludovico degli Oddi

Si tratta di un gruppo di otto contratti (in origine erano dieci, ma due sono andati perduti) dei secoli XV-XVI, in originale o in copie autentiche di poco posteriori, in cui agiscono anche Leonello ed altri degli Oddi, raccolti, ordinati in ordine cronologico, numerati da 1 a 10 e fatti regestare (del n. 10 vi è la trascrizione quasi integrale) da Ludovico degli Oddi all’inizio del XVIII secolo. Vari contratti si riferiscono alle terre possedute dai degli Oddi a Laviano; quasi tutti hanno, oltre alla segnatura settecentesca, anche un titolo coevo sul retro.

575 1719 ”Ristretto di contratti, quali in quest’anno 1719 si ritrovano appresso Monsignor Arciprete Conte Lodovico degli Oddi” Fascicolo di cc. 10 Contiene i regesti e, in un caso, la trascrizione di dieci istrumenti notarili datati tra il 1402 e il 1566, numerati da 1 a 10. Di questi, mancano in archivio i numeri 7 e 8 (il n. 7 era un contratto di cottimo fatto da Sforza degli Oddi, anche a nome del fratello Vincenzo, a Cecco di Giuliano di Meio di Città di Castello di un tenimento di terre nelle pertinenze di Laviano, datato 29 dicembre 1512; il n. 8 era un’istanza presentata al commissario generale del governatore di Perugia da Iacopo [o Giacomo?] degli Oddi per essere soddisfatto di un credito contro Pepo di Bartolomeo e Vincenzo di Giovanni, datata 23 novembre 1566).

576 21 gennaio 1402 ”Numero primo”. “Rifidanza de la dota de la Michelotta” Fascicolo di cc. 2 ”Giovanni del già Pellino di Cieccolo da Perugia della Porta Heburnea e della Parrocchia di Santo Stefano confessa aver riceuto da Leonello, da Leandro, e da Roberto del già Tederico di Theo di misser Perone de Michelotti da Perugia di Porta Heburnea e della Parrocchia di Santa Maria di Mercato, pagatigli da detto Roberto con la presenza e consenso di Filippo di Ceccho altrimenti de la tadiola suo curatore da Perugia, della qual cura ne apparisce strumento per rogito di Niccolò notaro infrascritto, per dote e a nome di dote di donna Michelotta loro sorella carnale, figlia del detto già Teo, e moglie del suddetto Giovanni, fiorini 50 d’oro, per la qual somma gli fa fine e quietanza. Rogato in Perugia nella Porta del Sole e nella Parrocchia di S. Severo, nelle case de’ figli di Michelotto di Tederico di Michelotto, da ser Niccolò di Gilio da Perugia della Porta di Santa Susanna, il 21 Gennaro 1402, presenti Matteo di Pietro di messer Paolo, Paolo di Baldrucio sellaio della Porta San Pietro, Matteo di ser Cambio, e Giovanni di ser *** [Becello di Elemosina] della detta Porta del Sole da Perugia. Trascritto dal suo originale da ser Iacomo di Renzo da Perugia della Porta di S. Susanna con consenso et autorità del sapiente uomo messer Gentile de Homodeii de Santo Genesio giudice del magnifico e potente cavaliere messer Mastino de Capitaneis de Burgo onorando Potestà della Città e contado di Perugia il 31 maggio 1426, presenti ser Giovanni di Domenico da Perugia della Porta Heburnea e ser Bartolomeo di ser Roberto di Cola da Perugia di Porta del Sole”. (Dal “Ristretto di contratti, quali in quest’anno 1719 si ritrovano appresso Monsignor Arciprete Conte Lodovico degli Oddi”, c. 1rv). https://inventari.san.beniculturali.it/

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577 20 [?] novembre 1436 ”Numero 2º”. “Productio contracti” Fascicolo di cc. 2 ”Particola di Processo del XX... novembre 1436 in cui si legge: «Comparisce avanti messer Rinaldo da Città di Castello giudice delle cause civili deputato dal Magnifico Cavaliere e Dottor di Legge messer Costantino de Salutiis de Pede Montium onorando Potestà della Città di Perugia, Lodovico di Bartolomeo come procuratore di madonna Michelotta di Federigo moglie del già Gio. Pellini, e di madonna Anna figlia del detto Giovanni e della detta madonna Michelotta, quale produce avanti detto giudice uno strumento di cottimo rogato da ser Antonio Pucci da Perugia l’8 Luglio 1432 facendo istanza che fosse riceuto e che in vigore del medesimo fosse gravato messer Matteo di messer Antonio da Perugia di Porta Heburnes in somma di scudi 29 dovuti a dette donne in vigore di detto cottimo, e citarsi a dire la causa perché detto Lodovico procuratore non deva esser messo in possesso del podere e case a forma delle leggi e statuti di Perugia». Il giudice sedendo nel suo tribunale decretò che fosse citato il detto messer Matteo di messer Antonio a comparire il primo giorno di ragione sotto pena di scudi 10 d’oro, e che paghi la suddetta somma al predetto messer Lodovico di Bartolomeo procuratore delle suddette donne, e se si fosse voluto opporre dicesse le sue ragioni avanti il giudice per qual cagione non volesse fossero messe in possesso le suddette donne del detto podere e case”. (Dal “Ristretto di contratti, quali in quest’anno 1719 si ritrovano appresso Monsignor Arciprete Conte Lodovico degli Oddi”, cc. 1v-2r).

578 06 febbraio 1445 ”Numero 3º”. “Procura a me [?] Gabrielle” Fascicolo di cc. 2 ”L’egregio uomo Ceccolo di Monaldo Vincioli lanaiolo e cittadino della Città di Perugia, e continuo abitatore della Città di Viterbo, nella più ampla forma che far si possa costituisce suoi veri e legittimi procuratori il nobile et egregio uomo Lionello di Angelo del Miccia di detta Città di Perugia e la nobil et onesta donna Gabriella già moglie del detto Monaldo madre sua benché assenti, e ciascheduno di loro in solidum, a vendere tutt’i suoi beni e possessioni tanto posti nella Città di Perugia che in qualunque altro luogo a qualunque persona vorrà comprarli. Rogato in Viterbo da ser Matteo di ser Niccolò del già Francesco di Matteo da Viterbo nella contrada di S. Quirico e nella casa di detto notaro il 6 Febbraio 1445, presenti Angiolo *** [Bientendi] da Perugia cittadino viterbese, Giovanni di Gregorio e Cristofano di Niccolò *** [Rose] da Viterbo. Evvi in fine di detto Mandato una fede dei Priori del Popolo della Città di Viterbo, nella quale asseriscono esser il suddetto ser Matteo di ser Niccolò notaro publico di Viterbo”. (Dal “Ristretto di contratti, quali in quest’anno 1719 si ritrovano appresso Monsignor Arciprete Conte Lodovico degli Oddi”, c. 2rv).

579 07 agosto 1449 ”Numero 4º”. “Contratto de la Gabriella” Fascicolo di cc. 2 ”Ceccolo di Monaldo Vincioli da Perugia al presente abitante nella Città di Viterbo costituisce suo vero e legittimo procuratore il Nobil Uomo Lionello di Angelo di Miccia degli Oddoni [sic] da Perugia della Porta *** [Sansane nel testo, ovvero Sancte Susanne] e della Parrocchia di S. Niccolò presente et accettante nella causa e cause che il medesimo ha con Grisostomo di ser Matteo dal Piegaio e con Matteo di Stefano da Certaldo, e generalmente contro qualsiasi altra

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persona, collegio et università, avanti il messer Potestà della Città di Perugia o suo giudice et in qualunque corte, tanto secolare che ecclesiastica. Rogato da ser Iacomo di Pietro da Todi il 7 Agosto 1449 nel Castello di Monte *** [Montis Techi, Montecchio] del contado d’Orvieto nella casa di abitazione del magnifico conte Ugolino del magnifico conte Francesco della Corbaia posta nel detto Castello nella strada publica vicino il muro del Comune, presenti il magnifico conte Ugolino del conte Francesco della Corbaia, Francesco di Andrea Moncati da Fiorenza, e Giuliano *** [meser de marcantibus?] da Perugia”. (Dal “Ristretto di contratti, quali in quest’anno 1719 si ritrovano appresso Monsignor Arciprete Conte Lodovico degli Oddi”, cc. 2v-3r).

580 07 agosto 1459 ”Numero 5º”. “Cottimo de Laviano per Lionello de li Odde” Fascicolo di cc. 2 ”Leonello degli Oddi diede a cottimo nel 1458 per anni sette ad Antonio de la Lena del Borghetto et a Gregorcetto [sic] di Angelo di Nuto del Orsaia il podere di Laviano, cioè dal fossato in là verso Valiano, confinante da un canto con i beni di *** [in bianco nell’originale] di Valiano del contado di Fiorenza, dall’altro canto le Chiane, e dall’altro canto i beni di Petrignano, per il prezzo di scudi dicianove con l’obblighi che in essa scrittura si contengono, fatta da *** [Marco?] di Niccolò di ser Cola da Perugia il 7 Agosto 1459”. (Dal “Ristretto di contratti, quali in quest’anno 1719 si ritrovano appresso Monsignor Arciprete Conte Lodovico degli Oddi”, c. 3rv).

581 13 febbraio 1486 - 10 agosto 1487 ”Numero 6º”. Locazione delle pesche delle Chiane Fascicolo di cc. 2 ”Il 13 Febbraio 1480 [sic, ma 1486] Giacopo di *** del Toppo [sic, forse Giapoco di messer del Zoppo?] da Valiana aluoga e dà a Marco di Giovanni da Cingnano et a Golino di Giovanni da *** [Jesi?] abitante a Cingnano la pescagione delle Chiane di Lionello del Miccia per prezzo di ducati dic[i]anove larghi l’anno, con i patti che in essa scrittura eccetera, nel fine della quale vi si vedono molti pagamenti fatti nelle mani di Niccolò di Martino depositario di detto Iacopo”. (Dal “Ristretto di contratti, quali in quest’anno 1719 si ritrovano appresso Monsignor Arciprete Conte Lodovico degli Oddi”, c. 3v).

582 06 dicembre 1566 - 14 gennaio 1567 ”Numero 9º”. “Contra Ciancio pellicciaro a istantia de messer Iacomo delli Oddi per scudi 4” Fascicolo di cc. 2 ”Mandato esecutivo rilassato dal Magnifico Dottor di Legge messer Decio Florentii commissario generale et auditore del Governatore di Perugia il 6 Decembre 1566 ad istanza di messer Iacomo degli Oddi da Perugia contro Ciancio di Giovanni pellicciaro da Perugia in somma di scudi quattro per prezzo di grano venduto dal suddetto messer Iacomo al detto Ciancio, acciò sia gravati per detta somma assieme con le spese. Nel 4 [sic, ma 14] Gennaro 1567 il suddetto Magnifico messer Decio Florentii da Osimo dottor di legge auditore e commissario generale del Reverendissimo Messer Andrea Recuperati protonotario apostolico, di Perugia e dell’Umbria Governatore, visto eccetera, gl’accorda il termine di dieci giorni a pagare il suddetto debito”. (Dal “Ristretto di contratti, quali in quest’anno 1719 si ritrovano appresso Monsignor Arciprete Conte Lodovico degli Oddi”, cc. 4v-5r).

583 06 aprile 1529 - 13 marzo 1530 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Numero 10º”. “[...] Laviano e fuor del territorio di Vagliana per la condannatione di certo grano cavato et portato in Laviano” Fascicolo di cc. 2 Estratto dal libro delle condanne dei rettori del contado e distretto di Firenze, con la sentenza di condanna pronunciata da Andreolus de Zatis, commissario del tribunale del popolo fiorentino per il territorio di Montepulciano, contro Cristoforo di Giuliano di Valiano, Giuliano di Bartolo di Valiano e Francesco Galeotti sindaco di Montepulciano, colpevoli di aver tentato, con la complicità di Vincenza Ranieri, moglie di Sforza degli Oddi, di estrarre di nascosto una certa quantità di grano di proprietà della donna da Valiano per portarla a Laviano.

4.2. Contratti ordinati da Angelo degli Oddi

Si tratta di un gruppo di contratti estratti dall’archivio, riuniti, numerati (da 1 a 143) e descritti da Angelo degli Oddi (1814-1871), che scrisse anche una “Nota degli Istromenti che sono nell’archivio di casa, ossia che sono in mani del Conte Angiolo degli Oddi”; dopo la sua morte, il lavoro fu proseguito per alcuni anni dalla vedova Maria Cardelli. Il numero è apposto direttamente sul documento o su una etichetta cartacea che contiene anche il regesto. I contratti, in originale o in copia, sono per lo più compravendite di immobili, accordi e transazioni; il più antico è il n. 1, una copia semplice non datata dell’accordo tra i fratelli Francesco e Antonio degli Oddi del 19 agosto 1656, il più recente (marzo 1881) è il n. 143, ma la numerazione non segue un rigoroso ordine cronologico. Per la denominazione delle unità archivistiche è stato usato il titolo originale ove presente, e in alternativa il titolo dato nel riordinamento ottocentesco. Mancano i numeri 6, 7, 11, 17, 18, 40, 75, 116, 128, 132, 133, 139, 143.

584 s.d. [anni sessanta-settanta del XIX sec.] ”Nota degli Istromenti che sono nell’archivio di casa, ossia che sono in mani del Conte Angiolo degli Oddi” Fascicolo di cc. 14

585 19 agosto 1656 ”N. 1. Istromento di divisione tra i due fratelli germani degli Oddi Antonio, e Conte Francesco figlio del Conte Angiolo del 19 agosto 1656 per rogito di Bartolomeo Cini” Fascicolo di cc. 13

586 20 aprile 1739 ”N. 2”. “Istromento di concordia fra la Signora Contessa Cintia Catenucci degli Oddi, ed il Signor Abate Girolamo Battisti per rogito del notaio Alessandro Blasi sotto il dì 20 aprile 1739” Fascicolo di cc. 10

587 05 ottobre 1729 ”N. 3”. “Copia dell’istromento pubblico fatto per modo di concordia infra i Signori Conti degli Oddi per mezzanità dell’Eminentissimo Signore Cardinale Ansidei di felice memoria per rogito di Leandro Nardi sotto il dì 5 ottobre 1729” Fascicolo di cc. 16

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588 11 gennaio 1727 ”N. 4. Istromento di assegnamento annuo in scudi 300 che la Contessa Cintia Catenucci passa a suo figlio Conte Francesco in vista del matrimonio che anderà a contrarre” Fascicolo di cc. 5

589 14 maggio 1705 ”N. 5”. “N. 46. Istrumento publico della vendita fatta dalla Casa degli Oddi alli Padri Gesuiti del Podere a San Martino in Colle per scudi 3000 rogato da Gian Maria Randini li 14 maggio 1705 per cancellare alcuni debiti” Fascicolo di cc. 12 In origine questo documento faceva parte del gruppo degli “Interessi di Casa” composto da Francesco degli Oddi (1680-1746) a uso dei suoi figli, al n. 46. La lettera di accompagnamento (a c. 2) è la seguente:

“Per Notizia e Ricordo. Amatissimi figgli, Havendo io intrapreso a porre sotto gl’occhi vostri le poche notizie, che ho potuto havere degl’interessi della nostra casa mi sono persuaso d’essere necessario farvi vedere l’ingiunto istrumento, che contiene la vendita del podere di San Martino in Colle che era fondo dotale della Signora Contess[a] Artemisia Bontempi mogglie del Conte Francesco Degl’Oddi mio Nonno, venduto da essa Signora Contessa alli Padri Gesuiti per scudi 3000, come potrete vedere, essendo il medesimo istrumento in forma publica, ed autentica, rogato di Giovanni Maria Randini l’anno 1705 il dì 14 di maggio. E quantunque nel qui annesso istrumento apparischa essere stato erogato il prezzo del mede[si]mo suddetto podere in estinzione di tanti debiti con li Signori Conti Rugiero e Tiberio Ranieri, non altrimenti seguì in tal forma. Ciò solamente si effettuò perché li medesimi Signori Ranieri vollero l’ateriorità [sic, anteriorità?] nella vendita, per essere a loro obligata (in altri loro crediti) la predetta Signora Contessa venditrice, ma effettivamente li suddetti scudi 3000, resi immediatamente a noi dalli medesimi Signori Conti Ranieri, servirono per estinguere li qui espressi debiti, de quali vi farò nota, a fine di megglio rendervi informati, e più capaci de’ nostri interessi, e quantunque apparischa nell’istrumento medesimo essere stato il costo suddetto di scudi 3000 contanti, furono solamente in enumerata pecunia scudi 2600, poiché si presero mine 400 di grano a Gioiella per scudi 400, nella cui vendita fu fatto qualche scapito, ma non ostante la vendita del podere riuscì vantaggiosa, perché non valeva tanta somma quanto fu venduto. Siate dunque informati del seguito, e siate persuasi e certi della necessità hauta da noi fratelli d’esortare la Signora nostra Nonna ad effettuare una tal vendita per estinguere li seguenti debiti:

Con il Signore Gioseppe Ansidei due cambi in sorte di scudi 1800, con frutti delli medesimi due cambi: scudi 200 Con il Signore Francesco Friggeri un cambio con li frutti: scudi 133,05 Con il Signor Conte Alesandro Eugeni un cambio con frutti: scudi 275 Con li Signori Aureli, come per rogito di Carlo Ciani sotto il dì 4 lugglio 1720: scudi 200 Il rimanente fino alla somma di scudi 3000 per mezzo del medesimo podere furono dati al Signor Conte Tiberio Ranieri in buon conto de’ frutti d’altri suoi crediti: scudi 391,95 [Totale] scudi 3000,00

L’estinzioni suddette seguirono immediate per rogito del sopra espresso Giovanni Maria https://inventari.san.beniculturali.it/

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Randini, il quale fece molti e molti istrumenti per servizio della nostra casa. Serbandomi poi a farvi nota, in appresso, delli debiti che allora rimasero con il Signor Conte Tiberio Ranieri, con il quale mai noi fratelli habbiamo creato nuovi debiti dopo la morte del Signor Conte Angelo nostro Padre e Conte Francesco nostro Nonno, di scudi 6600 in sorte, onde vi serva d’avviso e di stimolo a non farne altri, e vi lascio con tale avvertimento. Perugia, di Casa, 3 ottobre 1733, Vostro Affezionatissimo et Amorosissimo Padre, Francesco Degl’Oddi”

590 27 luglio 1627 ”N. 8”. “Istrumento d’accordo fatto fra il Signore Conte Angelo seniore degl’Oddi, e la Signora Leandra Boncambi della Staffa sua nonna materna per il legato fatto dalla Signora Lavinia Boncambi di lei figglia” Fascicolo di cc. 7

591 30 gennaio 1764 ”N. 9”. “Copia de’ fogli matrimoniali tra il Signore Conte Angelo degli Oddi e la Signora Contessa Angiola Ortenza Cospani sotto questo dì 30 gennaio 1764 in Todi” Fascicolo di cc. 14

592 28 giugno 1723 ”N. 10”. “Istromento d’affitto fatto li 28 giugno 1723 al Conte Carlo degli Oddi per anni 6” Fascicolo di cc. 17 Regesto di Angelo degli Oddi: “N. 10. Istromento di affitto della Tenuta di Laviano presa in affitto dal Conte Carlo degli Oddi per anni sei colla corrisposta annua in scudi 850 coi quali deve pagare varie passività, e specialmente alla Contessa Cintia Catenucci in degli Oddi loro madre ed altri interessati, stipolato in data 1º luglio [sic, in realtà 28 giugno] 1723 pei rogiti di Gian Antonio [sic, in realtà Giuseppe] Vitaletti”.

593 21 febbraio 1739 ”N. 12. Istromento di vendita di un podere in vocabolo la Fornace nel comune di Città della Pieve dalla Contessa Cintia Catenucci degli Oddi, per scudi 1600 a favore di Lorenzo Moretti da Pozzuolo il 21 febbraio 1739 a rogito di Alessandro Cittadini” Fascicolo di cc. 9

594 14 dicembre 1748 ”N. 13”. “Istrumento di quietanza fatta dal Banco di S. Spirito di Roma a favore delli Signori Angiolo e fratelli degli Oddi per gli atti del canonico Agostino Bettini archivista di detto Banco sotto il dì 14 decembre 1748” Fascicolo di cc. 8

595 24 agosto 1748 ”N. 14”. “Istromento di procura fatto dalla Signora Contessa Faustina Amadei degli Oddi come madre tutrice e curatrice delli Signori Conti Angiolo ed altri fratelli degli Oddi per la stipolazione da farsi dell’annesso istromento di concordia col Signor Marchese Federico Fregosi di Rimino per la causa Vitelli” Fascicolo di cc. 9

596 17 giugno 1750 ”N. 15”. “Istrumento di quietanza fatta dal fu Signor Vincenzo Sansoni in favore della https://inventari.san.beniculturali.it/

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Casa degli Oddi” Fascicolo di cc. 3 Regesto di Angelo degli Oddi: “N. 15. Istromento di quietanza di scudi 900 e baiocchi 80 fatta dal Signore Vincenzo Sansoni a favore della Signora Contessa Faustina Amadei degli Oddi il 9 aprile [sic] 1750 Lodovico Lazi notaro”. In effetti, si tratta più precisamente dell’insinuazione nel protocollo del notaio Ludovico Lazi fatta dalla contessa Faustina Amadei della copia della quietanza rilasciata il 15 gennaio 1732 da Vincenzo Sansoni a Carlo degli Oddi per la somma di 936 scudi e 80 baiocchi al cui pagamento la famiglia degli Oddi era stata condannata con sentenza del 12 marzo 1723 (su cui vedi i fascicoli “Interesse Sansoni nº XXIV” e “N. 60. Notizia dell’interesse di Casa degli Oddi col signor Vincenzo Sansoni”).

597 14 luglio 1758 - 05 aprile 1759 ”N. 16. Istromento di quietanza di un censo in scudi 500 che la Contessa Faustina degli Oddi paga alla Famiglia Ranieri in data 14 luglio 1758, Lodovico Lazi notaio” Fascicolo di cc. 13 Si tratta in realtà di quattro instrumenti rilegati insieme: un’obbligazione sottoscritta dai fratelli Angelo, Ludovico, Cesare e Luigi degli Oddi (14 luglio 1758, cc. 12-13), “Procura fatta per la restituzione delli scudi 500 restituiti dallo Spedale di Todi e dati alla Casa Ranieri” (settembre 1758, cc. 9-10), altra procura fatta da Faustina Amadei al figlio Angelo (21 marzo 1759, cc. 6-8), ricompra del censo passivo che la casa degli Oddi ha con la casa Ranieri (5 aprile 1759, cc. 1- 5). La contessa Faustina Amadei acconsente, pregata dai figli, a vendere i suoi beni dotali posti a Todi e Pantalla all’Ospedale di Todi, e col ricavato ad estinguere un censo che la casa degli Oddi aveva con la casa Ranieri.

598 08 ottobre 1805 ”N. 19”. “Transazione seguita tra li Padri Barnabiti di Perugia ed il Conte Francesco degli Oddi” Fascicolo di cc. 19 Regesto di Angelo degli Oddi: “N. 19. Istromento di transazione seguito tra i Padri Barnabiti di Perugia e il Conte Francesco degli Oddi per acquisto fatto di un podere in vocabolo il Gomitolo nella tenuta delle Case Lunghe pei rogiti del notaio Aurelio Pellegrini del 8 ottobre 1805” (copia semplice).

599 03 febbraio 1804 ”N. 20”. “Transazione di vari interessi fra li signori Francesco Maria e Longaro fratelli degli Oddi” Fascicolo di cc. 15

600 04 aprile 1804 ”N. 21”. “Vendita del podere vocabolo la Cervara” Fascicolo di cc. 21 Regesto di Angelo degli Oddi: “N. 21. Vendita fatta dalla Signora Contessa Angiola degli Oddi a favore del Signor Angiolo Bianchini di un podere vocabolo la Cervara il dì 4 aprile 1804 pei rogiti del notaio Dottore Domenico Torelli”. Il podere si trova nelle pertinenze di Collevalenza, diocesi di Todi, e il prezzo di vendita è di 4105 scudi d’argento.

601 19 maggio 1767 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”N. 22. Copia semplice dei capitoli matrimoniali tra il Conte Angiolo degli Oddi e la Signora Angiola Ortensia Cospani di Todi stipolati il 19 marzo 1777 [sic] pei rogiti del notaio Pieri Gioacchino di Todi” Fascicolo di cc. 7 Il titolo di Angelo degli Oddi è errato: si tratta, più precisamente, dell’istrumento di consegna della parte fondiaria della dote assegnata ad Angela Ortensia Cospani dai genitori, Agostino Cospani e Ludovica Racani, nei capitoli matrimoniali stipulati il 30 gennaio 1764 in occasione delle sue nozze con Angelo degli Oddi, e consistente in una tenuta posta nelle pertinenze di Monte Castrilli, diocesi di Todi: la consegna effettiva avviene circa tre anni dopo le nozze, alla scadenza del contratto con i precedenti affittuari.

602 16 agosto 1806 ”N. 23. Istromento di vendita di una casa primogeniale in Città della Pieve fatta dal Conte Francesco degli Oddi al Signore Giuseppe Casella di Città della Pieve per il prezzo di scudi 2357 pei rogiti di Domenico Torelli il 16 agosto 1806” Fascicolo di cc. 19 Copia semplice. Su questo negozio, vedi anche il fascicolo “Causa contro Filippo Cartoni per la vendita di una casa in Città della Pieve”.

603 15 giugno 1807 ”N. 24. Capitoli matrimoniali tra la nobile donzella Marchesa Vittoria Sacripante ed il Conte Francesco Maria degli Oddi e costituzione di dote in scudi 14000 per gli atti del notaio Giovanni Battista Palombi il 25 aprile 1807” Fascicolo di cc. 13 Si tratta, più precisamente, della copia semplice della rinuncia all’eredità paterna fatta dalla marchesa Vittoria Sacripante in favore dei suoi fratelli Nicola e Giacinto in occasione del suo prossimo matrimonio con il conte Francesco Maria degli Oddi, per il quale le è stata assegnata una dote di complessivi scudi 14000, come risulta dagli inserti capitoli matrimoniali stipulati il 25 aprile 1807.

604 19 settembre 1808 ”N. 25. Istromento di compra fatta dal Conte Longaro degli Oddi dai suoi germani fratelli di un terreno denominato la Colmata in Toscana per scudi 462, e questo in conto di un credito che esso Conte Longaro aveva in maggiore somma coi suoi fratelli stipolato il dì 19 settembre 1808 dal notaio Domenico Torelli” Fascicolo di cc. 15

605 03 dicembre 1805 ”N. 26”. “Vendita della rata de’ Palazzi di Perugia e Montefreddo appartenente al Conte Fabrizio degli Oddi a favore del suo fratello Conte Longaro, per scudi 2126,34” Fascicolo di cc. 12

606 06 ottobre 1803 ”N. 27. Istromento di compra fatta dai fratelli Conti Francesco Maria e Longaro degli Oddi dal loro germano fratello Conte Giovanni Battista della quinta parte del Palazzo in Perugia con tutte le altre case indivise in Perugia, nonché la quinta parte del Palazzo in Monte Freddo con i suoi giardini, piazzoni, ed altro in data 3 [sic] ottobre 1803 pei rogiti del Dottore Domenico Torelli” Fascicolo di cc. 9

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607 25 agosto 1807 ”N. 28. Istromento di pagamento di cambio che la Contessa Angiola degli Oddi come amministratrice di suo figlio Conte Giambattista pagò del proprio con animo di rivalsa al Signore Pietro Ducci di Firenze in data 25 agosto 1807, Domenico Torelli rogò” Fascicolo di cc. 7

608 21 novembre 1748 ”N. 29”. “Copia semplice della concordia fatta tra l’Illustrissimi Signori Conti degli Oddi e l’Illustrissimo Signore Marchese Fregosi per gli atti del Signor Nicola Schiavetti successore del Grilli notaio del Governo li 21 novembre 1748” Fascicolo di cc. 15

609 06 ottobre 1803 ”N. 30. Istromento di divisione tra i fratelli germani Conti degli Oddi del patrimonio paterno in data 6 ottobre 1803 pei rogiti del Dottore Domenico Torelli” Fascicolo di cc. 17 Copia semplice.

610 03 febbraio 1804 ”N. 31”. “Scioglimento di società tra li Signori Conti Francesco Maria e Longaro fratelli degli Oddi colle respettive obbligazioni e quietanze” Fascicolo di cc. 35 Contiene due copie semplici. A c. 1r: “Il presente istromento è stato però modificato con altro istromento del 12 ottobre 1808” (cfr. fasc. n. 611).

611 12 ottobre 1808 ”N. 32 del Repertorio”. “Modificazione ad altro antecedente istromento di divisione, o scioglimento di società tra li fratelli Francesco e Longaro degli Oddi in data 3 Febbraio 1804” Fascicolo di cc. 27

612 29 marzo 1826 ”N. 33 del Repertorio”. “Copia d’Istromento d’inserzione dei due contratti, il 1º di compra ed il 2º di permuta, fatti per fogli privati dalla buona memoria Contessa Angiola Cospani degli Oddi sulle rate del Palazzo degli Oddi in Perugia e di Monte Freddo donate a favore della Primogenitura di famiglia come dalla presente inserzione ed inserti rilevasi” Fascicolo di cc. 13 Contiene inserti: “Copia della compra fatta dalla b.m. Contessa Angiola Cospani degli Oddi con il suo figlio Conte Longaro delle rate del medesimo sui palazzi di Perugia e Monte Freddo sotto il dì 29 settembre 1809” e “Copia della permuta fatta dalla bo.me. Contessa Angiola Cospani degli Oddi con il suo figlio Arcidiacono Carlo sulle rate del Palazzo de’ medesimi di Perugia sotto il dì 7 ottobre 1809”.

613 31 gennaio 1801 ”N. 34 del Repertorio”. “Vendita che fanno Bernardino ed Alessandro Cestoni di un tenimento di terra posto nella Comune di Città della Pieve per il prezzo di scudi 281 al Conte Longaro degli Oddi” Fascicolo di cc. 5

614 30 maggio 1801 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”N. 35 del Repertorio”. “Vendita che fa Mario Cestone di un pezzo di terra posto nel territorio di Città della Pieve per il prezzo di scudi 127 al Conte Longaro degli Oddi” Fascicolo di cc. 3

615 29 aprile 1802 ”N. 36 del Repertorio”. “Vendita che fanno Alessandro e Bernardino fratelli Cestoni di un pezzo di terra posto nel territorio di Città della Pieve per il prezzo di scudi 85 alli fratelli degli Oddi” Fascicolo di cc. 3

616 21 settembre 1826 - 13 giugno 1845 ”N. 37 del Repertorio”. “Vendita di una casa a favore del Signore Leopoldo Bonucci” Fascicolo di cc. 14 Contiene la scrittura privata con cui la contessa Vittoria Sacripante degli Oddi, in qualità di amministratrice del patrimonio del marito Francesco degli Oddi, loca in affitto a Leopoldo Bonucci un orto in Perugia vocabolo S. Luca (21 settembre 1826) e il contratto di vendita di una casa con orto allo stesso Bonucci (11 settembre 1834).

617 21 aprile 1818 ”N. 38. Istromento di cambio per scudi 1200 creato dal Conte Francesco degli Oddi, colla sicurtà di sua consorte (come dall’annesso decreto) Marchesa Vittoria Sacripante degli Oddi per maggiore cautela a favore degli eredi del fu Filippo Crispolti di Todi il dì 21 aprile 1818 per gli atti di Domenico Torelli” Fascicolo di cc. 7

618 05 luglio 1823 ”N. 39 del Repertorio. Istromento di affitto della tenuta di Monte Castrilli comune di Todi fatto dalla Contessa Angiola Cospani degli Oddi per un biennio a favore di Francesca Crispolti il 5 luglio 1823 pei rogiti di Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 17

619 17 agosto 1824 ”N. 41 del Repertorio. Istromento di cambio creato dal Signore Giuseppe Rosa di scudi 1000 col Conte Francesco degli Oddi in data 17 agosto 1824 pei rogiti del notaro Americo Calderini” Fascicolo di cc. 11 Copia semplice.

620 15 novembre 1834 ”N. 42 del Repertorio. “Vendita del mulino ad olio ed orto posti a Corciano derivanti dalla Eredità Cappelli” Fascicolo di cc. 7 Il mulino ad olio viene venduto a Giuseppe Girolamini per scudi 227 e baiocchi 10, l’orto a Giuseppe Innamorati per scudi 72 e baiocchi 90.

621 31 dicembre 1834 ”N. 43 del Repertorio. Prestazione di consenso per la cancellazione dell’ipoteca che la Contessa Vittoria degli Oddi avea sulla casa in Città della Pieve acquistata da Cartoni in data 31 decembre 1834 per gli atti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 3 https://inventari.san.beniculturali.it/

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622 22 aprile 1837 ”N. 44 del Repertorio. Istromento di quietanza fatta dai coniugi Gavelli di un credito in scudi 532 e baiocchi 22 5/10 fatta al Conte Francesco e a sua consorte Contessa Vittoria degli Oddi come amministratrice del patrimonio di suo marito in data 22 aprile 1837 per gli atti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 21 Si tratta in effetti dei coniugi Teresa Barattini e Venanzio Frattegiani e del cognato (dal primo matrimonio) di lei Giacomo Gavelli, tutti eredi di Giuseppe Natali, primo creditore dei fratelli degli Oddi per la vendita di una casa fatta nel 1799.

623 07 febbraio 1839 ”N. 45 del Repertorio”. “Copia dell’Istromento matrimoniale di Giacinta degli Oddi con Giulio Balì Oddi” Fascicolo di cc. 27

624 10 gennaio 1825 ”N. 46. Istromento di quietanza di scudi 248 fatta dalla Signora Vittoria Gentilotti vedova di Tommaso Mercandetti di Roma ai germani fratelli Monsignore D. Carlo Arciprete e Conte Francesco degli Oddi in data 10 gennaio 1825 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 5 La quietanza è rilasciata dalla vedova di Tommaso Mercandetti, creditore della somma di scudi 248 verso Ludovico degli Oddi per lavori di incisione fatti sulle monete coniate dalla Zecca perugina nel periodo della Repubblica romana. Dopo la morte di Ludovico il debito è stato accollato, in parti uguali, ai suoi cinque nipoti Francesco, Carlo, Longaro, Fabrizio e G. Battista: Francesco e Carlo pagano ora solo le loro quote, ridotte a complessivi scudi 50.

625 08 luglio 1835 ”N. 47 del Repertorio”. “Quietanza finale della dote della Contessa Lavinia degli Oddi ne Boncambi” Fascicolo di cc. 5 Cfr. anche il fascicolo n. 119, “Carte riguardanti i consensi delle Signore Boncambi, cioè lettere delle sopradette, di Vincenzo Marocchi, estimo catastale, estratti ipotecarj, e note di spese per l’Esterina e la Faustina”.

626 24 dicembre 1822 ”N. 48 del Repertorio”. “Copia semplice dell’istromento di quietanza di scudi 300 fatta dai fratelli Mariani Sorcini a favore del Signor Conte Francesco Maria degli Oddi il dì 24 decembre 1822” Fascicolo di cc. 3

627 04 giugno 1846 - 08 giugno 1846 ”N. 49 del Repertorio. Istromento di acquisto fatto dal Conte Angiolo degli Oddi da Pasquale Barneschi di una casa nella Città di Chiusi per il prezzo di francesconi 140 in data 4 giugno 1846 pei rogiti del notaio Vincenzo Cecchini di Chiusi” Fascicolo di cc. 5

628 09 novembre 1815 - 27 febbraio 1830 ”N. 50 del Repertorio”. “Istromento di permuta fra il Signor Conte Francesco Maria degli https://inventari.san.beniculturali.it/

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Oddi e Domenico Mercante” Fascicolo di cc. 13 Il fascicolo contiene in realtà non solo la copia permuta del 1815, ma anche le copie semplici di vari documenti relativi alla causa di Antonio Graziani Amori con Domenico del Mercante (cfr. anche il fascicolo n. 567, “Causa Peppicelli, colono delle Case Lunghe, per li conti nella sua partenza dal Podere, ed altra con il Mercante per un pezzo di Terra comprata vicino al Lago di Chiusi”). Il 9 novembre 1815 Francesco degli Oddi dà in permuta una casa con orto in Città della Pieve, in cambio di un prato camerale presso il Ponte di Chiusi, a condizione che se il valore del prato, da far stimare dai periti, fosse risultato inferiore gli sarebbe spettata una compensazione in denaro (doc. n. 1). Seguono le perizie e varie scritture legali delle parti.

629 02 aprile 1818 ”N. 51 del Repertorio. Istromento di vendita che fa il Conte Giovanni Battista degli Oddi al suo germano fratello Conte Longaro di due poderi ad esso spettanti e posti nella tenuta di Laviano per scudi 7940 in data 2 aprile 1818 per gli atti del notaro Cesare Augusto Torelli” Fascicolo di cc. 19

630 24 agosto 1816 ”N. 52 del Repertorio. Istromento di transazione tra il Conte Francesco degli Oddi e i Padri Barnabiti di Roma per l’acquisto fatto del Podere il Gomitolo in data 24 agosto 1816 pei rogiti del notaio capitolino Berzanti” Fascicolo di cc. 9 Copia semplice.

631 21 agosto 1837 ”N. 53 del Repertorio. Procura per autorizzare la Contessa Vittoria degli Oddi a devenire alla stipolazione dei capitoli matrimoniali tra la nobil donzella Giacinta degli Oddi ed il Nobil’Uomo Giulio Balì Oddi in data 21 agosto 1837 pei rogiti Innamorati Giuseppe” Fascicolo di cc. 3 Il regesto di Angelo degli Oddi (1814-1871) è errato: la trattativa riguarda possibili nozze tra Giacinta e Giuseppe Servici di Pesaro, poi non avvenute.

632 22 maggio 1847 ”N. 54 del Repertorio”. “Quietanza finale di dote fatta dalli coniugi Signori Contessa Giacinta degli Oddi e Giulio Oddi in favore dei Signori Conti Angiolo e Oddo degli Oddi di Perugia, con decreto inserto” Fascicolo di cc. 5

633 05 luglio 1828 ”N. 55 del Repertorio. Istromento di cancellazione di cambio che la Eredità della Contessa Angiola Cospani degli Oddi fa al Signore Epifani di Assisi in data 5 luglio 1828 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 7

634 27 maggio 1805 ”N. 56 del Repertorio. Istromento di vendita di una rata della mola a grano la Lena che il Conte Francesco degli Oddi fa al Signore Luigi Pansanelli per scudi 220 in data 27 https://inventari.san.beniculturali.it/

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maggio 1805 pei rogiti Canestrelli di Città della Pieve” Fascicolo di cc. 3

635 20 agosto 1790 ”N. 57 del Repertorio. Compra di un podere denominato le Case Lunghe per il prezzo di scudi 686 fatto dai fratelli germani Conte Angiolo e Lodovico degli Oddi dal Signore D. Francesco Mazzuoli di Città della Pieve in data 20 agosto 1790 pei rogiti di Antonio Blasi notaio di colleggio in Roma” Fascicolo di cc. 13 Si tratta di due copie semplici non datate (ma seconda metà del XIX secolo); il notaio non è Antonio Blasi come erroneamente indicato sull’etichetta, ma Giuseppe Bandini. Il podere venduto fa parte delle proprietà provenienti dall’eredità Amadei acquistate da D. Francesco Mazzuoli (vedi contratto successivo).

636 24 luglio 1790 ”N. 58 della Rubricella”. “Copia semplice di un chirografo santissimo inserto nell’istromento di vendita di alcuni beni fatta per scudi 10544,95 dal Patrimonio Amadei a favore del Signor Don Francesco Mazzuoli stipolato in atti Conflenti notaio capitolino oggi Antonio Blasi notaio di collegio in Roma” Fascicolo di cc. 11

637 24 agosto 1814 ”N. 59 del Repertorio”. “Istromento di vendita della Casa degli Oddi in Città della Pieve al Signor Filippo Cartoni” Fascicolo di cc. 7 Copia semplice. Cfr. anche il fascicolo n. 555, “Causa contro Filippo Cartoni per la vendita di una casa in Città della Pieve”.

638 12 maggio 1834 - 13 ottobre 1838, 24 aprile 1868 ”N. 60 del Repertorio. Copia pubblica dell’istromento di acquisto del Beneficio di S. Bartolomeo o Beato Giacomo dalla Parocchia di S. Bartolomeo ultra Clanas diocesi di Città della Pieve in data 12 maggio 1834 pei rogiti del notaio Dottor Luigi Orlandi, come prova un legale attestato del detto notaio della stipolazione di altro istromento per i medesimi rogiti in data 16 decembre 1837 per pagamento del prezzo” Fascicolo di cc. 11 Il fascicolo contiene la copia pubblica del contratto di vendita di un appezzamento di terreno appartenente alla parrocchia di S. Bartolomeo ultra Clanas della diocesi di Città della Pieve al conte Francesco degli Oddi al prezzo di 323 scudi e 25 baiocchi (12 maggio 1834, cc. 4-7), l’attestato (datato 13 ottobre 1838, cc. 8-9) dell’avvenuto pagamento il giorno 16 dicembre 1837, una supplica presentata dal vescovo di Città della Pieve per la ratifica del contratto da parte della Congregazione dei Vescovi e Regolari (cc. 10-11); inoltre, contiene una lettera di Giuseppe Bufalari ad Angelo degli Oddi del 24 aprile 1868 in cui si chiede la copia del contratto del 1834 (cc. 1-2).

639 18 giugno 1844 ”N. 61. Istromento di creazione di cambio in scudi 4000 che i germani fratelli Conte Angiolo ed Oddo degli Oddi fanno a favore dell’avvocato assessore Girolamo Donati in data 18 giugno 1844 pei rogiti del notaio Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 5 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Copia autentica.

640 15 luglio 1845 ”N. 62. Istromento di divisione dell’eredità di Monsignore Arciprete D. Carlo degli Oddi tra i suoi nepoti Conte Lodovico e i germani fratelli Conti Angiolo ed Oddo degli Oddi in data 15 luglio 1845 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 23

641 16 ottobre 1844 ”N. 63. Istromento di concordia e stralcio finale tra tutti gl’interessati all’eredità della fu Contessa Angiola Cospani degli Oddi e la Contessa Chiara Fiumi degli Oddi, il Conte Lodovico, e i germani fratelli degli Oddi Conti Angiolo ed Oddo, nonché l’esecutore testamentario dell’eredità di Monsignore Arciprete degli Oddi in data 16 ottobre 1844 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 113

642 08 gennaio 1827 ”N. 64. Istromento di cambio creato da Carlo Vitiani a favore del Conte Francesco Maria degli Oddi nella somma di scudi 700, il dì 8 gennaio 1827 pei rogiti del notaio Americo Calderini” Fascicolo di cc. 3

643 05 luglio 1843 ”N. 65. Istromento di compra fatta dai due germani fratelli Conti Angiolo ed Oddo degli Oddi dal loro zio paterno Conte Longaro di due quinte parti del quartiere denominato del Conte Cesare in Perugia, e del Casino e annessi nella villa di Monte Freddo in data 5 luglio 1843 pei rogiti Innamorati” Fascicolo di cc. 3 Copia autentica del contratto di vendita fatta dal conte Longaro degli Oddi ai due nipoti Angelo e Oddo degli Oddi di due quinte parti della casa detta “del conte Cesare” in Perugia, via dei Priori, con due quinti della mobilia presente in detta casa “e nell’archivio di famiglia”, ad eccezione di un “canteranino con tre cassetti” chiusi (forse contenente documenti d’archivio?) che rimane di proprietà comune, e di una quinta parte delle piante di agrumi e degli attrezzi del giardino di Monte Freddo, in cambio della cessione della quarta parte (ammontante a scudi 354 scudi e 25 baiocchi) di un credito di 1417 scudi contro gli eredi del defunto Gio. Battista degli Oddi.

644 02 aprile 1846 ”N. 66. Istromento di divisione tra i fratelli germani Conte Angiolo ed Oddo degli Oddi del loro comune patrimonio in data 2 aprile 1846 per gli atti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 17

645 03 aprile 1847 - 24 gennaio 1848 ”N. 67 del Repertorio. Quietanza tra la Contessa Chiara Fiumi vedova degli Oddi ed i suoi nepoti Angiolo ed Oddo fratelli degli Oddi, e Conte Lodovico degli Oddi” Fascicolo di cc. 25 Quietanza del pagamento di scudi 2147 e baiocchi 24 a norma della sentenza del Tribunale di prima istanza di Perugia del 3 marzo 1843 che dichiarava nulla la vendita effettuata da Angela Cospani degli Oddi, amministratrice del patrimonio del figlio Gio. Battista, e dagli altri suoi figli Francesco, Carlo e Fabrizio in data 29 settembre 1809 e condannava gli eredi dei venditori al https://inventari.san.beniculturali.it/

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pagamento dei danni.

646 27 maggio 1805 ”N. 68. Vendita fatta dal Conte Francesco Maria degli Oddi di una rata del molino a grano la Lena per scudi 220 al Signore Luigi Pansanelli in data 27 marzo [sic] 1805 pei rogiti di Aurelio Canestrelli di Città della Pieve” Fascicolo di cc. 3 Si tratta di un’altra copia semplice del contratto già inserito nel “Repertorio” di Angelo degli Oddi al n. 56.

647 s.d. [anni sessanta-settanta del XIX sec.] ”N. 69. Ricordo d’istromento” Fascicolo di c. 1 Non si tratta di un contratto ma di un semplice foglio su cui Angelo degli Oddi annota il seguente appunto: “Ricordo d’Istromento. Nell’Istromento in data 21 febbraio 1799 pei rogiti del notaio Giuseppe Antonini apparisce l’acquisto fatto dai fratelli degli Oddi di una casa dal Signore Giuseppe Natali, la quale poi fu cambiata col Signore Orsini con alcune cammere che esso cedette alla Famiglia dei Conti degli Oddi, e precisamente quelle ove è ora la cammera da pranzo”. Sia il contratto di compravendita con Natali del 21 febbraio 1799 sia la permuta con Orsini (che avvenne il 21 maggio 1802) sono conservate in archivio, fra gli “Istromenti diversi nº XXXVIII”, nel gruppo “Carte consegnate dal Signor Conte Longaro Degli Oddi per essere conservate nell’Archivio di Famiglia questo dì 16 Aprile 1826” (nn. 19 e 21).

648 s.d. [anni sessanta-settanta del XIX sec.] ”N. 70 del Repertorio. Ricordo d’Istromento” Fascicolo di c. 1 Non si tratta di un contratto ma di un semplice foglio su cui Angelo degli Oddi annota il seguente appunto: “Ricordo d’Istromento. Il censo Modesti fu estinto in comune ed ogniuno per la sua rata dai Signori Mariano Bianchini e Tommaso Tocchi pei rogiti del notaio capitolino di Roma Signore *** in data 22 settembre 1847, e fu radiata l’iscrizione nell’Officio del Conservatore di Spoleto”.

649 07 marzo 1846 ”N. 71 del Repertorio. Istromento di compra fatta dal Conte Angiolo degli Oddi di un terreno da Tommasso del fu Antonio Brillo detto Bertoldo in vocabolo Molinella in data 7 marzo 1846 pei rogiti del notaio di Città della Pieve Gio. Paolo Quindici, non volturato” Fascicolo di cc. 5 Il prezzo di vendita è di scudi 24 e baiocchi 75.

650 08 febbraio 1865 ”N. 72 del Repertorio. Istromento di quietanza fatto dai germani fratelli D. Luigi e D. Giovanni Graziani di un credito, che loro avevano verso il Nobil’Uomo Conte Angiolo degli Oddi in data 8 febbraio 1865 pei rogiti del notaio di Roma Luigi Hilbrat” Fascicolo di cc. 5

651 16 maggio 1856 - 14 ottobre 1861 ”N. 73 del Repertorio”. “Copia autentica d’istromento di credito fruttifero per scudi 4560 creato dal Signor Conte Angelo degli Oddi a favore dei Reverendi Signori Don Luigi e Giovanni Graziani adì 14 ottobre 1861” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 9 Contiene anche l’obbligazione contratta da Angelo degli Oddi verso Antonio Graziani Amori, agente della tenuta delle Case Lunghe, per la somma di scudi 4546, datata 16 maggio 1856.

652 29 novembre 1845 ”N. 74 del Repertorio. Istromento di compra fatta dal Conte Angiolo degli Oddi di un terreno in vocabolo Ravigliano da Angiolo [sic] Comitolo” Fascicolo di cc. 3 Copia autentica; il terreno, nel territorio di Città della Pieve, è venduto per scudi 22 e baiocchi 50; il nome del venditore è Carlo (non Angiolo) del Comitolo.

653 25 agosto 1863 ”N. 76. Istromento di compra fatta dal Conte Angiolo degli Oddi da Scattino in del Gallo Rosa di un tenimento di terra in vocabolo Bardate e comunanze per la somma di lire 202,16 in data 25 agosto 1863 per rogiti del notaio di Città della Pieve Innocenzo Scaccia” Fascicolo di cc. 6

654 17 luglio 1852 ”N. 77. Istromento di quietanza del cambio a sorte scudi 4000 che i coniugi Donati Paolo e Zenobia Baldeschi fanno al Conte Angiolo degli Oddi in data 17 luglio 1852 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 15 Copia semplice.

655 31 gennaio 1861 ”N. 78. Istromento di ricompra fatta dal Conte Angiolo degli Oddi da suo fratello Conte Oddo dei beni rimasti indivisi durante la vita della loro comune genitrice Contessa Vittoria in data 31 gennaio 1861 pei rogiti del Dottore Geremia Innamorati” Fascicolo di cc. 11

656 10 febbraio 1850 - 19 luglio 1850 ”N. 79. Istromento di costituzione di dote di scudi 12000 fatta dal Nobil’Uomo Conte Carlo Cardelli, e sopradote di scudi 2500 fatta dalla Nobil Donna Signora Marchesa Edvige del Bufalo Cardelli a favore della nobil donzella Signora Contessa Maria Cardelli e di lei futuro sposo Signore Conte Angiolo degli Oddi in data 7 maggio 1850 per rogiti del notaio di Roma Camillo Dianella” Fascicolo di cc. 15

657 s.d. [anni sessanta-settanta del XIX sec.] ”N. 80 del Repertorio. Appunto dell’istromento in data 30 giugno 1860 pei rogiti di Domenico Rotondi dell’istromento [sic] fatto dagli eredi del fu avvocato Sereni ed i Signori Corsi Baldoni e Francesco Oddi per i 2 cambi in scudi 1000 ciascuno nel quale apparisce la esonerazione fatta al Conte Angiolo degli Oddi da ogni e qualunque garanzia che si era assunta nei due istromenti sopracitati di cambio” Fascicolo di cc. 2

658 17 luglio 1855 ”N. 81 del Repertorio. Istromento di quietanza fatta dai coniugi Mangelli ai fratelli Conti Angiolo ed Oddo degli Oddi pel cambio in sorte scudi 1500 in data 17 luglio 1855 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 11 Copia semplice.

659 17 luglio 1855 ”N. 82 del Repertorio. Istromento di quietanza del cambio che i coniugi Marchesi Mangelli avevano contro il Conte Angiolo degli Oddi nella somma di scudi 1500 in data 17 luglio 1855 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 5 Copia autentica.

660 23 giugno 1862 ”N. 83 del Repertorio”. “Copia semplice d’istromento di consegna di libri di amministrazione fatta dai Reverendi Signori D. Luigi e D. Giovanni Graziani al Nobil’Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi” Fascicolo di cc. 7

661 s.d. [anni sessanta-settanta del XIX sec.] ”N. 84 del Repertorio. Ricordo dell’istromento stipulato dal Dottore Giuseppe Innamorati in data 28 giugno 1850 di creazione di cambio di scudi 1000 a favore della Signora Marianna Corsi Baldoni” Fascicolo di cc. 2

662 03 giugno 1850 ”N. 85 del Repertorio. Istromento di cambio che il Conte Angiolo degli Oddi fa a favore della Nobil Donna Marianna Bufalini vedova Balioddi in data 3 giugno 1850 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 13

663 s.d. [anni sessanta-settanta del XIX sec.] ”N. 86. Indicazione dell’istromento di cambio che il Conte Angiolo degli Oddi creò con Luciano Sereni il 30 gennaio 1849 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 4

664 18 febbraio 1834 ”N. 87 del Repertorio. Istromento di compra fatta dal Conte Francesco degli Oddi in vocabolo le Balze o sia le Ripe dalla cura di S. Biagio in data 18 febbraio 1834 pei rogiti di Gio. Paolo Quindici” Fascicolo di cc. 3 Copia autentica. Acquisto di vari terreni nel territorio di Città della Pieve per il prezzo di scudi 161 (saldato il 31 agosto 1839: cfr. c. 3v e fasc. n. 665).

665 s.d. [anni sessanta-settanta del XIX sec.] ”N. 88 del Repertorio. Indicazione dell’istromento di saldo per la compra fatta dei terreni della Parocchia di S. Biagio in data 31 agosto 1839, stipolato dal cancelliere vescovile di Città della Pieve” Fascicolo di cc. 2

666 02 gennaio 1830 ”N. 89 del Repertorio. Istromento di vendita fatta dalla famiglia Bertoldo e Brillo al Conte Francesco degli Oddi di alcuni pezzi di terra in data 9 marzo 1832 [sic] per gli atti di Gio. Paolo Quindici notaio alla Pieve” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 3 Copia autentica del 9 marzo 1832 del contratto datato 2 gennaio 1830.

667 28 novembre 1840 ”N. 90 del Repertorio. Istromento di vendita fatta dai fratelli Vetralla ai germani fratelli Conti Angiolo ed Oddo degli Oddi di un terreno in vocabolo Po Macinile in data 28 novembre 1840 per foglio privato registrato e volturato” Fascicolo di cc. 3 Acquisto di terreni nel territorio di Città della Pieve per il prezzo di scudi 8 e baiocchi 50.

668 10 dicembre 1823 ”N. 91 del Repertorio. Istromento di compra fatta dal Conte Francesco degli Oddi di un terreno vocabolo Case Lunghe dal Signore Francesco Manetti in data 10 decembre 1823 pei rogiti di Gio. Paolo Quindici notaio alla Pieve” Fascicolo di cc. 3

669 24 settembre 1857 - 18 aprile 1859 ”N. 92. Istromento di compra fatta dal Conte Angiolo degli Oddi di alcuni terreni in vocabolo Poggio del Vento dalla Signora Clementina Angioli vedova Giommoni in data 24 settembre 1857 pei rogiti del notaio del Piegaro Gordiano Gregori” Fascicolo di cc. 7

670 23 aprile 1823 ”N. 93 del Repertorio”. “Compra fatta dal Conte Francesco Maria degli Oddi da Giuseppe Paoncelli di un terreno in vocabolo Briganzone con istromento in data 23 aprile 1823 pei rogiti del notaio di Città della Pieve Gio. Paolo Quindici” Fascicolo di cc. 3

671 22 novembre 1823 ”N. 94. Istromento di compra fatta dal Conte Francesco Maria degli Oddi di una casetta con orto con usi ecc. da Marco della Lontana e dai suoi nepoti in data 23 novembre 1823 pei rogiti del notaio di Città della Pieve Luigi Orlandi” Fascicolo di cc. 3

672 01 marzo 1834 ”N. 95. Compra fatta dal Conte Francesco Maria degli Oddi da Giuseppe Binaglia di un terreno in vocabolo Po Macinile con istromento in data 1º marzo 1834 pei rogiti del notaio Dottore Luigi Orlandi” Fascicolo di cc. 3

673 11 marzo 1834 ”N. 96. Compra fatta dal Conte Francesco Maria degli Oddi da Francesco Po’ del Vento [di] un terreno [in vocabolo] Po Macinile in data 11 del mese di marzo 1834 pei rogiti di Luigi Orlandi” Fascicolo di cc. 3

674 17 dicembre 1840 - 09 gennaio 1841 ”N. 97. Istromento di permuta di alcuni terreni fatta tra il Conte Francesco Maria [sic] degli Oddi e Domenico del Gallo in data 9 gennaio 1841 pei rogiti di Gio. Paolo Quindici” Fascicolo di cc. 7 La permuta avviene in realtà tra Domenico del fu Agostino del Gallo e il conte Angelo degli https://inventari.san.beniculturali.it/

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Oddi, non Francesco Maria (morto il 17 maggio 1840). Il fascicolo contiene anche la perizia con le stime dei terreni permutati datata 17 dicembre 1840.

675 01 giugno 1833 ”N. 98. Vendita fatta da Caterina Pinzarello vedova del Buono e da suo figlio [sic] Sante e da altro suo figlio [sic] Luigi di un terreno in vocabolo Po Carnevale al Conte Francesco Maria degli Oddi con istromento del primo giugno 1834 [sic] pei rogiti del notaio Gio. Paolo Quindici” Fascicolo di cc. 5 Sante e Luigi del fu Domenico del Buono sono i nipoti di Caterina Pinzarello vedova di Giuseppe del Buono, non i figli.

676 11 marzo 1823 - 19 aprile 1823 ”N. 99. Compra fatta dal Conte Francesco Maria degli Oddi dalla Mostiola vedova [sic] del fu Giuseppe del Mercante [di] due terreni uno in vocabolo Po Carnevale e l’altro in vocabolo Trevinano con istromento in data 11 marzo 1823 pei rogiti di Gio. Paolo Quindici” Fascicolo di cc. 7 Mostiola, figlia (non vedova) del fu Giuseppe del Mercante e moglie di Sebastiano Spaccapelo, vende al conte Francesco Maria degli Oddi due terreni nel territorio di Città della Pieve per il prezzo di scudi 45; il fascicolo contiene anche la quietanza del pagamento datata 19 aprile 1823.

677 21 aprile 1855 ”N. 100. Istromento di compra fatta dal Conte Angiolo degli Oddi di un terreno in vocabolo Vie Bianche e Po Macinile dal Signore Angelo Pansanelli per scudi 80 pei rogiti di Innocenzo Scaccia in data 21 aprile 1855” Fascicolo di cc. 2

678 12 luglio 1856 ”N. 101”. “Copia pubblica d’istrumento di vendita di un terreno per scudi 18,57 fatta da Liscio ne’ Ferro Rosa a favore di degli Oddi Signor Conte Angelo di Perugia” Fascicolo di cc. 4

679 20 settembre 1823 ”N. 102. Istromento di compra fatta dal Conte Francesco Maria degli Oddi da Carlo [sic] del Convitolo di un terreno in vocabolo le Case Lunghe confinante coi beni delle monache di S. Lucia di Città della Pieve per scudi 16 in data 20 settembre 1823 pei rogiti di Gio. Paolo Quindici” Fascicolo di cc. 3 Il venditore è in realtà Sante del fu Carlo del Convitolo.

680 29 maggio 1847 ”N. 103. Vendita fatta di un terreno parte sodivo e parte arativo per scudi 36 e 98 da Bertoldo Elisabetta vedova Codini e dai suoi figli del primo letto al Conte Angiolo degli Oddi con istromento in data 29 maggio 1847 pei rogiti del notaio Dottore Innocenzo Scaccia” Fascicolo di cc. 6

681 17 gennaio 1842 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”N. 104. Istromento di compra fatta dal Conte Angiolo degli Oddi da Domenico e Bartolomeo Rinalducci di un terreno in vocabolo Po’ Bardeta contrasegnato in mappa coi numeri 708 e 710 per il prezzo di scudi 31,75 in data 17 gennaio 1842 per gli atti di Gio. Paolo Quindici” Fascicolo di cc. 3

682 05 gennaio 1853 ”N. 105. Vendita fatta dai fratelli Sante e Luigi del Bono al Conte Angiolo degli Oddi di Perugia [di] un terreno con casa ed orto segnati nella mappa di Caticciano coi numeri 139:747 in vocabolo Case Lunghe per il prezzo di scudi 59 e 50, e questa risulta da foglio privato registrato, volturato e trascritto in data 5 gennaio 1853” Fascicolo di cc. 2

683 29 marzo 1845 ”N. 106. Istromento di compra fatta dal Conte Angiolo degli Oddi da Silvestro, Ponziano e Francesco, i primi due figli del fu Francesco della Modesta, e l’ultimo figlio del fu Gio. Maria Scattone, di un terreno in vocabolo Val di Peglia per scudi 24 in data 29 marzo 1845 pei rogiti di Gio. Paolo Quindici” Fascicolo di cc. 4

684 17 maggio 1842 ”N. 107. Compra fatta dal Conte Angiolo degli Oddi da Cesare Serafini detto il Sagrestano di un terreno in vocabolo Poggio Carnevale della capacità di circa staia tre per il prezzo di scudi 16 per atto pubblico in data 17 di maggio 1842 per gli atti di Gio. Paolo Quindici” Fascicolo di cc. 5

685 07 marzo 1857 ”N. 108. Istromento di compra fatta dal Conte Angiolo degli Oddi di un terreno vocabolo Vie Bianche da Gasparo Scattino per scudi 20 in data 7 marzo 1857 pei rogiti d’Innocenzo Scaccia” Fascicolo di cc. 2

686 01 dicembre 1842 ”N. 109. Compra fatta dal Conte Angiolo degli Oddi da Domenico Binaglia detto del Po del Vento di un terreno in vocabolo Po Macinile villa di Celle marcato coi numeri catastali 387:451:452 di misura stari 10 coppa una e centesimi 8 per il prezzo di scudi 40 con istromento del 1º decembre 1842 per gli atti di Gio. Paolo Quindici” Fascicolo di cc. 3

687 17 gennaio 1832 ”N. 110. Istromento di compra fatta dal Conte Francesco Maria degli Oddi da Luigi Lotti di un terreno in vocabolo le Case contrasegnato colli numeri 626, 825, 624 della capacità di staia 2, e coppe 5 e tavola 1 in data 17 gennaio 1832 pei rogiti di Gio. Paolo Quindici” Fascicolo di cc. 3

688 20 aprile 1850 ”N. 111. Istromento di compra fatta dal Conte Angiolo degli Oddi da suo fratello Conte Oddo della rata del Palazzo in città toccata ad esso nella divisione, più delle tre quinte parti del quartiere denominato del Conte Cesare, e i fondi rimasti indivisi nella villa di Monte Freddo per la quinta parte spettante a Monsignore D. Carlo degli Oddi, cedendo https://inventari.san.beniculturali.it/

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per titolo di prezzo il Conte Angiolo a suo fratello Conte Oddo il credito che esso avea con il suo cugino Conte Lodovico degli Oddi. Il detto istromento fu stipolato il 20 aprile 1850 per gli atti Innamorati Dottore Giuseppe, due copie autentiche, tre copie una privata e due autentiche” Fascicolo di cc. 11 Due copie autentiche.

689 31 gennaio 1861 ”N. 112. Copia autentica d’istromento di vendita fatta dal Conte Oddo degli Oddi a favore di suo fratello Conte Angiolo dei fondi rimasti indivisi sino alla morte della loro genitrice Contessa Vittoria Sacripante in data 31 gennaio 1861” Fascicolo di cc. 11

690 10 novembre 1838 ”N. 113. Istromento di compra di una casa nella villa di Ravigliano fatta dal Conte Francesco Maria degli Oddi da Luigi Lotti in data 10 novembre 1838 pei rogiti di Gio. Paolo Quindici” Fascicolo di cc. 3

691 10 febbraio 1862 ”N. 114. Istromento di accettazzione [sic] fatta dai due germani fratelli degli Oddi Conte Angiolo ed Oddo del progetto di transazione tra i due sopranominati fratelli sulle vertenze tra loro insorse [sic] e presentato tal progetto dai due arbitri scelti concordemente dalle parti Monsignore D. Carlo Laurenzi ed Avvocato Raffaele Giamboni in data 10 febbraio 1862 pei rogiti del Dottore Geremia Innamorati, due copie, una semplice una autentica” Fascicolo di cc. 23 Contiene una copia autentica e una copia semplice.

692 22 febbraio 1845 ”N. 115. Istromento di vendita fatta da Cesaretti Annunziata in Brusconi a favore del Conte Angiolo degli Oddi di un terreno distinto nella mappa di Caliniano coi numeri 444 e 445 per scudi 21,81 [e] 20 centesimi in data 22 febbraio 1845 pei rogiti d’Innocenzo Scaccia” Fascicolo di cc. 7

693 16 maggio 1855 ”N. 117. Istromento di censo creato dal Conte Angiolo degli Oddi a favore del convento ospedale dei Fatebenefratelli di S. Giovan[ni] di Dio di Perugia in data 16 maggio 1855 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 11

694 18 giugno 1762 ”N. 118 del Repertorio”. “Copia d’istromento d’enfiteusi di sterzi cammerali posti nel Marchesato di Castiglion del Lago a favore dei Conti degli Oddi e loro discendenti all’infinito” Fascicolo di cc. 6 Copia semplice.

695 29 marzo 1829 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”N. 119. Istromento col quale il Conte Francesco degli Oddi assoggetta al vincolo primogeniale tanto in linea mascolina e feminina della famiglia degli Oddi tanto le rate ad esso appartenenti del Palazzo e case di Perugia come di quelle della villa ed accessori di Monte Freddo nonché delle parti ricomprate dalla Contessa Angiola Cospani degli Oddi dai suoi figli, le quali essa lasciò a suo figlio Conte Francesco coll’obbligo vincolarle alla primogenitura degli Oddi. Tale atto è in data 29 marzo 1826 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 12 Copia autentica della consegna che il conte Francesco degli Oddi fa al notaio Giuseppe Innamorati degli originali con cui nel 1809 sua madre, la contessa Angela Cospani degli Oddi, riacquistò dai figli Longaro e Carlo le loro quote del palazzo di famiglia in Perugia e della villa di Monte Freddo per cederle poi alla primogenitura degli Oddi. La consegna avviene affinché gli atti siano inserti in istrumento pubblico e per assicurarne la migliore conservazione.

696 02 giugno 1830 ”N. 120. Capitoli matrimoniali tra la nobil donzella Contessa Margherita degli Oddi ed il Nobil’Uomo Signore Carlo Evangelisti di Pesaro” Fascicolo di cc. 23 Copia autentica.

697 31 marzo 1863 ”N. 121. Istromento di creazione di due cambi, uno a favore della Signora Francesca Marcarelli maritata ad Ettore Brozzetti, e l’altro a favore della Signora Luisa Laurenzi maritata a Filippo Mattioli, creati dal Conte Angiolo degli Oddi il dì 31 marzo 1863 pei rogiti di Geremia Innamorati coll’obbligo della disdetta di 4 mesi innanzi la scadenza” Fascicolo di cc. 31

698 16 maggio 1855 ”N. 122. Istromento di prestazione di consenso dato dai fratelli Conti Angiolo ed Oddo degli Oddi per togliere l’iscrizione [ipotecaria] a profitto della loro genitrice Contessa Vittoria degli Oddi da un podere in Monte Freddo vocabolo Vanese in data 16 maggio 1855 pei rogiti Innamorati Giuseppe” Fascicolo di cc. 2

699 02 aprile 1846 ”N. 123. Istromento di quietanza che [fanno] i coniugi Evangelisti per scudi 4000 ai respettivi fratelli e cognati in data 2 aprile 1846 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 7 Copia semplice.

700 02 aprile 1846 ”N. 124 del Repertorio”. “Copia semplice dell’Istromento di divisione del dì due aprile 18quarantasei dei germani fratelli Conti Angiolo ed Oddo degli Oddi stipolato dal notaio di Colleggio Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 29

701 14 ottobre 1861 ”N. 125 del Repertorio”. “Copia semplice d’Istromento di credito fruttifero per scudi 4500 creato dal Signore Conte Angiolo degli Oddi a favore dei Reverendi Signori Don Luigi e https://inventari.san.beniculturali.it/

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Don Giovanni Graziani a dì quattordici ottobre 1861” Fascicolo di cc. 5 Angelo degli Oddi si impegna a restituire entro sei anni la somma di 4500 scudi, di cui era debitore verso il suo agente e amministratore Antonio Graziani, ai fratelli d. Luigi e d. Giovanni, suoi figli ed eredi, versando inoltre fino alla totale restituzione della somma un interesse annuo del 6%.

702 22 agosto 1835 ”N. 126 del Repertorio”. “Istromento di prestazione d’ipoteca per scudi 2000, residua dote della Signora Contessa Margherita degli Oddi, prestata dal Signor Cavaliere Luzio Evangelisti di Pesaro” Fascicolo di cc. 5

703 17 giugno 1867 - 26 novembre 1867 ”N. 127. Istromento di cessione di un credito per lire italiane 2758,80 fatta da Delicati Giuseppe che ha contro Tommassi Sarti del vivente Paolo domiciliato in Perugia a favore del Nobil’Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi con l’attestato della cessione dell’ipoteca contro Sarti a favore del Delicati ed ora a profitto del Conte Angiolo degli Oddi. Tale istromento è in data 17 giugno 1867 pei rogiti di Geremia Innamorati” Fascicolo di cc. 13

704 s.d. [1868 ca.] ”N. 129. Istromento appunto stipolato per l’affrancazione del canone dell’enfiteusi di Laviano fatto dai fratelli Conte Angiolo ed Oddo e dal loro cugino Ludovico tutti degli Oddi col demanio in data 28 settembre 1867 pei rogiti del Dottore Giuseppe Innamorati” Fascicolo di cc. 2 Si tratta di un appunto con gli estremi dell’istrumento ricordato nel titolo.

705 08 aprile 1869 ”N. 130. Istromento in data 8 aprile 1869 di pagamento di cambio in lire 3724 a favore dei coniugi Luisa Laurenzi e Filippo Mattioli pei rogiti del Dottore Giuseppe [sic, ma Geremia] Innamorati, copia semplice” Fascicolo di cc. 13 Contiene due copie semplici dello stesso atto, la quietanza rilasciata dai coniugi Mattioli al conte Angelo degli Oddi del saldo di un mutuo acceso il 31 marzo 1863 (cfr. fasc. n. 697).

706 28 dicembre 1871 - 17 maggio 1872 ”N. 131. Copia di quietanza fatta dai coniugi Marcarelli Brozzetti a favore di degli Oddi Conte Angiolo in data 28 dicembre 1871 pei rogiti del Dottore Geremia Innamorati” Fascicolo di cc. 8

707 11 novembre 1874 - 13 novembre 1874 ”N. 134. Copia semplice d’istromento di quietanza fatta dai coniugi Ranieri per la somma di lire 10.000, rogito Dottor Geremia Innamorati 11 novembre 1874” Fascicolo di cc. 10

708 22 novembre 1873 ”135. Copia semplice d’istromento per acquisto di un terreno vocabolo di Tresa o Caticciano venduto dai Signori fratelli Orlandi di Città della Pieve, pel prezzo di lire 2248 e 85, 22 novembre 1873 rogito Sulpizi Città della Pieve” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 10

709 23 dicembre 1874 - 25 gennaio 1875 ”136. Copia semplice d’istromento per acquisto di un terreno vocabolo le Bardette venduto da Gioacchino del Gallo Scattino di Città della Pieve pel prezzo di lire 200, 16 gennaio 1875 rogito Sulpizi Città della Pieve” Fascicolo di cc. 8

710 14 luglio 1856 ”N. 137. Appunto di ratifica fatta dal Conte Angiolo degli Oddi per un’iscrizione ipotecaria a favore della propria consorte Contessa Maria Cardelli per sicurezza di scudi 6000 romani rata di dote conseguita al 14 aprile 1856, e quietanza di detta somma fatta nel detto anno a rogito Innamorati” Fascicolo di cc. 8

711 03 dicembre 1869 - 22 dicembre 1869 ”N. 138. Rettifica catastale a favore del Conte Angelo degli Oddi di un terreno in vocabolo Tresa pel valore di lire 337 e 45, per equivoco intestato ad Oreste Macchioni. Rogito del notaio di Città della Pieve Alessandro Sulpizi 22 dicembre 1869” Fascicolo di cc. 5

712 29 luglio 1876 ”N. 140. Copia semplice d’istromento per creazione di mutuo di lire 100000 a nome della Contessa Vittoria degli Oddi, a favore della Cassa di Risparmio in Roma, 29 luglio 1876 notaio Scipione Vici” Fascicolo di cc. 42

713 21 ottobre 1876 ”N. 141. Copia semplice d’istromento fatto per acquisto di un terreno appartenente al Pio Monte Spinelli in vocabolo Bagnara pel prezzo di lire 2050, rogito notarile Filippo Oddi 6 novembre 1874” Fascicolo di cc. 14

714 29 marzo 1874 ”N. 142. Stima dell’ingegnere della ferrovia per espropriazione di terreno nella tenuta delle Case Lunghe fatta il dì 29 marzo 1874” Fascicolo di cc. 6 Stima dell’indennizzo da corrispondersi alla contessa Maria Cardelli vedova degli Oddi per l’espropriazione di parte di un fondo in Città della Pieve e l’occupazione temporanea di un’altra parte per la costruzione della ferrovia Tuoro-Chiusi.

715 s.d. [1879 ca.] Appunto di Maria Cardelli degli Oddi Fascicolo di c. 1 ”N.B. Il N. 133 [dal Repertorio si tratterebbe di “Copia semplice d’istromento di quietanza fatta dagli eredi Pedini per la somma di lire 10.000 a rogito notarile Tei, settembre 1873”] fu consegnato all’Ufficio del Registro e da questo ritenuto nel maggio 1874 per la seconda denunzia di successione richiesta da quell’ufficio [infatti il n. 133 non è presente in archivio]. Il N. 137 fu consegnato all’Ufficio del Registro nel dicembre 1872 per essere inserito nell’assegna del patrimonio degli Oddi e non venne restituito [il n. 137 presente in archivio è https://inventari.san.beniculturali.it/

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infatti un appunto]. [...] Il N. 139 [dal Repertorio si tratterebbe di “Copia semplice d’istromento di vendita fatta dai Conti Angelo, Oddo e Lodovico degli Oddi di alcuni beni presso Laviano pel prezzo di lire 13.000 al Conte Antonio Valentini, rogito Innamorati 26 novembre 1870”] fu consegnato al perito Tocchi 27 agosto 1879 per verificare l’affare dei dazi di Castiglione del Lago pagati dalla famiglia degli Oddi benché quei fondi fossero venduti al conte Valentini [infatti il n. 139 non è presente in archivio]”.

716 29 dicembre 1463 ”Contracto del podere del Lago” Fascicolo di cc. 8 Contratto di divisione di alcuni terreni con due case e di un vigneto nelle pertinenze di Monte Ruffiano posseduti pro indiviso da Sforza di Guido degli Oddi, strenuus vir et armorum conductor, come dote della moglie Luchina di Costantino Ranieri, per un quarto, e dai fratelli Pierfilippo, Venciolo, Teseo e Ludovico della Corgna per i restanti tre quarti. La divisione è regolata nel modo seguente: il tenimento è diviso in quattro parti con l’apposizione di confini, una parte (che comprende anche una delle due case) in prossimità di Torricella, una seconda parte contigua alla prima, una terza (con l’altra casa) contigua alla precedente, una quarta parte in prossimità del castrum di Passignano. Analogamente anche la vigna è divisa in quattro parti, una verso Torricella e verso il lago, la seconda verso monte Ruffiano e verso Torricella, la terza verso Monte Ruffiano e verso Passignano, la quarta verso il lago e Passignano. Dopo aver riportato su otto biglietti (brigiolos) ciascuna delle parti, si procederà a due estrazioni: la prima per determinare quale parte del tenimento spetterà a Sforza e alla moglie, la seconda per determinare quale parte della vigna spetterà ai due coniugi; nel caso che, nella prima estrazione, fosse estratta una delle due parti che comprende anche una casa, di valore maggiore, Sforza dovrà compensare in denaro i fratelli della Corgna. Sforza estrae due biglietti, la parte di terreno situata verso Passignano, e la parte di vigna verso Monte Ruffiano e Passignano. Questo documento perviene all’archivio degli Oddi tramite donazione di Giovanni Battista Rossi Scotti, fatta in occasione delle nozze di M. Vittoria degli Oddi con Luigi Marini: il fascicolo è infatti accompagnato da una lettera (cc. 7-8) di Rossi Scotti a Maria Cardelli datata 28 gennaio 1881 in cui descrive il contenuto del documento e riferisce di averlo acquistato “molti anni fa”.

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5. Scritture private

Questa serie riunisce documenti scritti in carta semplice o, per le epoche più recenti, bollata, in genere senza l’intervento di un notaio (anche se talvolta è presente l’autenticazione notarile per dare maggiore validità) e sottoscritte dalle parti, e aventi comunque valore legale. Gli argomenti trattati sono i più vari, ma l’uso più comune per tale documentazione erano obbligazioni o costituzioni di debito con o senza interesse, e locazioni in affitto di case e terreni. Le obbligazioni saldate sono annullate con uno strappo verticale. Le indicazioni sui documenti stessi e nelle camicie, prevalentemente di mano di Angelo degli Oddi (1814-1871), fanno pensare che questi fossero conservati insieme (”Fogli privati, ed apoche”, “Fogli privati e obbligazioni”), per cui si è scelto di non separarli e di disporli semplicemente in ordine cronologico.

5.1. Obbligazioni o costituzioni di debito

717 17 marzo 1746 Obbligazione di Felice Marini, affittuario del predio in vocabolo li Cannettacci nella Fratta di Todi, verso la contessa Faustina Amadei Fascicolo di cc. 2 Si obbliga a lasciare nel predio affittato uno o due lavoratori provvisti dei semi.

718 18 gennaio 1776 Obbligazione di Luigi degli Oddi verso Baldassarre Paolotti della somma di 100 scudi Fascicolo di cc. 2

719 02 dicembre 1778 Obbligazione di Luigi degli Oddi verso Gasparo Bartolelli della somma di 5 scudi Fascicolo di c. 1

720 20 gennaio 1780 Obbligazione di Sebastiano Bellucci verso Ludovico degli Oddi della somma di scudi 79 e baiocchi 70 e mezzo Fascicolo di cc. 2

721 02 giugno 1783 Obbligazione dei conti Antonio e Ottaviana Boncambi verso Angelo degli Oddi della somma di scudi 1000 Fascicolo di cc. 4

722 18 gennaio 1796 - 04 gennaio 1798 Obbligazione dei fratelli Francesco Maria, Carlo, Longaro e Fabrizio degli Oddi verso gli eredi Sorbellesi della somma di 100 scudi all’interesse annuo del 5% Fascicolo di cc. 2

723 18 gennaio 1796 - 18 gennaio 1798 Obbligazione dei fratelli Francesco Maria, Carlo, Longaro e Fabrizio degli Oddi verso Giovanni Battista Baldelli della somma di 250 scudi all’interesse annuo del 5% https://inventari.san.beniculturali.it/

240

Fascicolo di cc. 2

724 23 gennaio 1796 Obbligazione dei fratelli Francesco Maria, Carlo, Longaro e Fabrizio degli Oddi verso Ercolano Ferrini della somma di 400 scudi all’interesse annuo del 5% Fascicolo di cc. 2

725 04 maggio 1796 - 04 gennaio 1798 Obbligazione dei fratelli Francesco Maria, Carlo, Longaro e Fabrizio degli Oddi verso Giuseppe Canali della somma di 300 scudi all’interesse annuo del 5% Fascicolo di cc. 2

726 01 dicembre 1796 - 04 gennaio 1798 Obbligazione dei fratelli Francesco Maria, Carlo, Longaro e Fabrizio degli Oddi verso Angela Serafini, moglie di Carlo Rancini, della somma di 1000 scudi all’interesse annuo del 5% Fascicolo di cc. 2

727 02 dicembre 1796 - 20 novembre 1801 ”Ricordi di obbligazioni” Registro di cc. 14 Registro di piccole dimensioni compilato da Longaro degli Oddi: sulla facciata A, nella sezione intitolata “Ricordi di obbligazioni”, sono annotate in ordine cronologico le obbligazioni sottoscritte, a fronte, sulla facciata B, nella sezione intitolata “Ricordi di obbligazioni ritirate”, sono annotati l’eventuale pagamento del debito e il ritiro della corrispondente obbligazione.

728 06 agosto 1798 - 25 giugno 1807 Obbligazione dei fratelli Francesco Maria, Carlo, Longaro, Fabrizio e Gio. Battista degli Oddi verso Vincenzo Sereni della somma di 1750 scudi Fascicolo di cc. 4

729 04 luglio 1799 - 23 settembre 1802 Obbligazione di Fabrizio degli Oddi verso Ludovico Claudi della somma di 345 scudi Fascicolo di cc. 4

730 11 gennaio 1809 Obbligazione di Angela Cospani degli Oddi verso Giovanni Emidio Cappelli della somma di 200 scudi Fascicolo di cc. 2

731 22 settembre 1814 Obbligazione di Angela Cospani degli Oddi verso Giovanni Emidio Cappelli della somma di 1300 scudi Fascicolo di cc. 2

732 31 agosto 1816 Obbligazione di Francesco Maria degli Oddi verso Antonio Rossini della somma di 460 scudi Fascicolo di cc. 2

733 13 dicembre 1816 - 27 febbraio 1821 https://inventari.san.beniculturali.it/

241

Obbligazione di Vittoria Sacripante degli Oddi verso Angela Pisella della somma di 33 scudi Fascicolo di cc. 2

734 14 marzo 1818 Obbligazione di Angela Cospani degli Oddi verso Fabio Lippi della somma di 727 scudi Fascicolo di cc. 3

735 11 maggio 1818 Obbligazione di Carlo Vitiani verso Francesco Maria degli Oddi della somma di 218 scudi e 40 baiocchi Fascicolo di cc. 2

736 24 maggio 1819 Obbligazione di Francesco Maria degli Oddi verso Leonardo Penna della somma di 820 scudi Fascicolo di c. 1

737 10 maggio 1845 Minuta di obbligazione di Angelo degli Oddi verso Giuseppe Borgia Mandolini della somma di 700 scudi, all’interesse annuo del 5% Fascicolo di cc. 2 Bozza con correzioni, non firmata.

738 14 novembre 1846 Obbligazione di Giuseppe Belli verso Angelo e Oddo degli Oddi della somma di 18 scudi Fascicolo di cc. 2

739 17 giugno 1852 - 16 giugno 1860 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso Muzio Cartoni della somma di 1700 scudi Fascicolo di cc. 4

740 28 giugno 1852 Obbligazione di Angelo degli Oddi e Paolo Donati verso Francesco Pedini della somma di 1000 scudi Fascicolo di cc. 2

741 10 maggio 1853 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso la Pia Unione di Maria Santissima della Rosa della somma di 50 scudi Fascicolo di cc. 2 La somma è un legato testamentario lasciato alla Pia Unione di Maria Santissima della Rosa da Carlo degli Oddi (1769-1840).

742 11 luglio 1856 - 23 giugno 1857 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso Giovanni Battista Ceccotti della somma di 1000 scudi all’interesse annuo del 6% Fascicolo di cc. 10

743 12 luglio 1856 - 12 luglio 1858 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso Angelo Zamperini della somma di 2000 scudi https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 6

744 20 maggio 1860 Obbligazione di Pietro Vanini verso Angelo degli Oddi della somma di 6 scudi Fascicolo di c. 1 Angelo degli Oddi dà in prestito al fabbro ferraio Pietro Vanini la somma di scudi 6, ritenendo come garanzia un letto di ferro non finito.

745 10 febbraio 1862 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso Giuseppe Borgia Mandolini della somma di 300 scudi Fascicolo di cc. 2

746 15 agosto 1862 - 01 ottobre 1871 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso Raffaele Giamboni della somma di 10640 lire (2000 scudi), all’interesse annuo del 6,5% Fascicolo di cc. 4

747 10 novembre 1862 - 06 novembre 1863 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso Geltrude Orlandi ved. Montesperelli della somma di 600 scudi romani, all’interesse annuo del 6,5% Fascicolo di cc. 4 Contiene anche la quietanza rilasciata alla restituzione della somma con gli interessi.

748 01 dicembre 1862 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso i coniugi Lorenzo Laurenzi e Anna Marcarelli della somma di 1000 scudi romani, all’interesse annuo del 6% Fascicolo di cc. 5

749 21 gennaio 1863 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso don Luigi Gasperini della somma di 600 scudi romani, all’interesse annuo del 6% Fascicolo di cc. 2

750 15 luglio 1863 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso Maria Cardelli degli Oddi della somma di 300 scudi romani Fascicolo di cc. 2

751 14 gennaio 1864 - 05 novembre 1864 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso Vincenzo Crispolti della somma di 140 scudi romani, all’interesse annuo del 6% Fascicolo di cc. 6

752 04 agosto 1866 - 20 ottobre 1878 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso Maria Domenica Zingarini della somma di 3192 lire italiane (600 scudi romani), all’interesse annuo del 6% Fascicolo di cc. 2

753 25 agosto 1866 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso Eugenia Tozzi della somma di 1128 lire italiane, https://inventari.san.beniculturali.it/

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all’interesse annuo del 6% Fascicolo di cc. 2

754 01 luglio 1870 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso i coniugi Alessio Moriconi e Assunta Mugnai della somma di 1000 lire pontificie, all’interesse annuo del 6% Fascicolo di cc. 4

755 10 aprile 1871 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso Virginia Mezzanotte della somma di 6500 lire, all’interesse annuo del 6% Fascicolo di cc. 2

756 10 aprile 1871 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso Alessio Moriconi della somma di 450 lire, all’interesse annuo del 6% Fascicolo di cc. 4

757 21 settembre 1871 Obbligazione di Angelo degli Oddi verso il card. Gioacchino Pecci vescovo di Perugia della somma di 20000 lire, all’interesse annuo del 5% Fascicolo di cc. 4

758 01 gennaio 1872 Obbligazione di Maria Cardelli ved. degli Oddi verso Guglielmo Calabri della somma di 11121,54 lire, all’interesse annuo del 6,5% Fascicolo di cc. 6

759 21 aprile 1872 Obbligazione di Maria Cardelli ved. degli Oddi verso Carlotta Inglesi ved. Bianchi della somma di 5000 lire, all’interesse annuo del 6% Fascicolo di cc. 2

760 02 dicembre 1872 Obbligazione di Maria Cardelli ved. degli Oddi verso Virginia Mezzanotte della somma di 11500 lire, all’interesse annuo del 6% Fascicolo di cc. 4

761 12 agosto 1873 Obbligazione di Maria Cardelli ved. degli Oddi verso suor Maria Candida e suor Maria Fortunata Guazzaroni della somma di 8500 lire, all’interesse annuo del 5,5% Fascicolo di cc. 4

762 15 giugno 1875 Obbligazione di Maria Cardelli ved. degli Oddi verso il card. Gioacchino Pecci vescovo di Perugia della somma di 30000 lire, all’interesse annuo del 6% Fascicolo di cc. 4 L’obbligazione annulla e sostituisce quella stipulata dal defunto Angelo degli Oddi col card. Pecci il 21 settembre 1871.

763 01 febbraio 1878 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Obbligazione di Maria Cardelli ved. degli Oddi verso Ettore Brozzetti della somma di 532 lire, all’interesse annuo del 6% Fascicolo di c. 1 Annotazione di Maria Cardelli degli Oddi: “Il presente foglio è stato fatto per ridurre ad obbligazione privata il censo detto della Madonna della Rosa che la famiglia degli Oddi aveva con la Compagnia così nominata, la quale essendo disciolta fu con l’assenso della Curia vescovile pagato dal Brozzetti unico rappresentante rimasto di quella Compagnia pagato [sic] il detto censo, insieme ad altra somma da lui ritenuta in deposito, al Parroco di S. Andrea che ne ha rilasciato a me ricevuta”.

764 06 maggio 1772 - 20 settembre 1804 Registro dei creditori compilato da Longaro degli Oddi Registro di cc. 12

5.2. Affitti

765 06 maggio 1716 Locazione in affitto per tre mesi di una bottega in Perugia (?) da Francesco Marsili a Francesco degli Oddi Fascicolo di cc. 2 Francesco Marsili dà in affitto per tre mesi a partire dal 1 luglio p.v. una “bottegha ad uso di banco” a Francesco degli Oddi, al canone mensile di uno scudo e con il rinnovo tacito per altri tre mesi alla scadenza in mancanza di formale disdetta.

766 23 giugno 1718 Locazione in affitto per tre anni di una fornace a Fonte Nuova da Ludovico degli Oddi ad Andrea del quondam Giovanni di Giorgio Fascicolo di cc. 2 Ludovico degli Oddi dà in affitto ad Andrea del quondam Giovanni di Giorgio una fornace a Fonte Nuova facente parte della sua prebenda ecclesiastica al canone annuo di scudi 30.

767 01 gennaio 1723 Locazione in affitto per un anno di una bottega in Perugia da Ludovico degli Oddi a Gio. Battista Fabrizi Fascicolo di cc. 2 Ludovico degli Oddi dà in affitto una bottega con stanzino annesso a Perugia, Porta San Pietro, al sarto Gio. Battista Fabrizi, al canone annuo di uno scudo e 8 paoli.

768 28 aprile 1724 Locazione in affitto per tre anni di un podere a Monte Petriolo da Ludovico degli Oddi a Paolo del quondam Domenico Fascicolo di cc. 2 Ludovico degli Oddi dà in affitto un podere situato a Monte Petriolo al canone annuo di 70 scudi.

769 26 luglio 1726 Locazione di una stanza in Perugia, Porta S. Susanna e parrocchia S. Stefano, da Adriano Battisti a Carlo degli Oddi Fascicolo di cc. 2

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245

770 28 aprile 1753 Locazione in affitto per nove anni dei beni dotali di Faustina Amadei posti nel territorio di Todi a Francesco Vincenti e Vincenzo Narducci Fascicolo di cc. 2

771 14 maggio 1756 ”Scrittura di affitto del molino di Cecco Stefano con Bernardino del Poggio del Vento soccio alla Casaccia” Fascicolo di cc. 2 Giuseppe Celestini, ministro della casa Amadei, dà in affitto a Bernardino di Domenico detto dal Poggio del Vento e a suo figlio un mulino da grano (detto “di Cecco Stefano”) a Città della Pieve, a Mojano, per tre anni, al canone annuo di 25 scudi romani.

772 01 luglio 1756 Locazione in affitto per due anni di una bottega in Perugia da Giovanni Battista degli Oddi a Gaetano Vitalini Fascicolo di cc. 3 Giovanni Battista degli Oddi dà in subaffitto una bottega di proprietà della Venerabile Compagnia del SS. Crocifisso in S. Maria Nuova, al canone di scudi 8.

773 03 gennaio 1760 Locazione in affitto per tre anni di una bottega in Perugia dal Monastero della Beata Colomba di Perugia a Domenico Cerboni Fascicolo di cc. 2 Negli anni settanta del XVIII secolo Domenico Cerboni era cameriere personale di Luigi degli Oddi (cfr. fascicolo n. 81, “Documentazione archiviata da Luigi degli Oddi sulle sue controversie con i fratelli Angelo, Ludovico e Cesare”): è forse questo il motivo per cui in archivio si trova questa scrittura di affitto, che non riguarda alcun membro della famiglia. Giuseppe Gagliardi, sindaco e procuratore del monastero, dà in affitto per tre anni a Domenico Cerboni una bottega situata a Perugia, Porta Eburnea, Parrocchia di S. Maria del Popolo, nella contrada detta dei Corsi sotto il palazzo dei signori Graziani, al canone annuo di dodici scudi.

774 09 febbraio 1760 ”Poliza d’affitto del Podere del Vanesi fatta in favore di Sebastiano del quondam Pietro Baldelli da Castiglion della Valle per 4 anni a tutto il 9 Febbraio 1764” Fascicolo di cc. 2

775 01 ottobre 1763 ”Affitto del Benefizio di S. Caterina incominciato il dì primo ottobre 1763 per anni cinque” Fascicolo di cc. 2 Don Francesco Matteucci, rettore del beneficio di S. Giacomo e affittuario dei beni del beneficio di S. Caterina, siti presso le Case Lunghe, a Città della Pieve, concede in affitto per cinque anni tali benefici ad Angelo degli Oddi, al canone annuo di 22 scudi romani.

776 27 febbraio 1765 - febbraio 1782 ”Apoca d’Affitto, e riceute spettanti alla casa posta in Piazza de’ Corsi comprata dalli Signori Francesco Baglioni, Lodovico Oddi, Ignazio Alfani e Angelo degli Oddi il dì 18 settembre 1764 per rogito del notaro Francesco Maria Mattei” Fascicolo di cc. 15 https://inventari.san.beniculturali.it/

246

La casa, sita in Perugia, in Piazza de’ Corsi, adiacente la Nobile Accademia del Casino e il Teatro del Pavone, viene acquistata dalla signora Rosa Ricci da Francesco Baglioni, Ludovico Oddi (da non confondere con Ludovico degli Oddi), Angelo degli Oddi, Francesco Baglioni e Ignazio Alfani il 18 settembre 1764 per 1131 scudi, 38 baiocchi e 3 quattrini. Per pagare tale somma i cinque consociati creano alcuni cambi fruttiferi con alcune persone. Il fascicolo contiene le ricevute dei pagamenti degli interessi dei cambi (cc. 1-10), un contratto di affitto della casa per un anno al Comune di Perugia (rappresentata dal marchese Francesco Monaldi) per acquartierarvi dei soldati, al canone annuo di scudi 20 (30 aprile 1766, cc. 11-12), rendiconti dell’attivo e passivo dell’impresa.

777 20 febbraio 1777 Locazione in affitto per un anno di un appartamento a Roma a Faustina Amadei degli Oddi Fascicolo di cc. 2 Faustina Amadei prende in affitto per un anno un appartamento a Roma, in strada Felice, per l’annua pigione di 50 scudi.

778 01 febbraio 1779 - 03 gennaio 1789 Affitto dei beni della comunità di Fontignano Fascicolo di cc. 17 Concessione in affitto per dieci anni dei beni della comunità di Fontignano a Carlo Tiberi Giuliani, il quale li subaffitta per l’ultimo biennio ad Angelo degli Oddi.

779 29 gennaio 1796 - 17 giugno 1796 Locazione in subaffitto dei beni del patrimonio Baglioni Fascicolo di cc. 2 Ludovico Oddi (da non confondersi con Ludovico degli Oddi [1731-1800]), amministratore generale del Patrimonio Baglioni, e per esso l’ab. Giuseppe Mezzanotte, promette di dare in subaffitto i beni del patrimonio al canone annuo di scudi 13 e baiocchi 27 a Francesco Maria degli Oddi e fratelli, a partire dal giorno 15 novembre 1795, con il termine fissato a 99 anni dopo la morte di Francesco Baglioni, enfiteuta del marchesato di Castiglione del Lago. L’istrumento di subaffitto viene effettivamente stipulato il 17 giugno 1796.

780 01 febbraio 1804 Locazione in affitto per tre anni di un predio in vocabolo Capriano, presso Monte Freddo, tra i fratelli Longaro e Francesco degli Oddi Fascicolo di cc. 2 Longaro degli Oddi dà in affitto per tre anni al fratello Francesco un predio in vocabolo Capriano nelle pertinenze di Monte Freddo, al canone annuo di 200 scudi.

781 01 luglio 1806 - 25 luglio 1810 ”Apoca della pesca” Contratto di affitto per un quadriennio delle Chiarine di Laviano Fascicolo di cc. 2 Concessione in affitto per quattro anni della pesca delle Chiarine a Montepulciano, località Fornacelle, spettante ai degli Oddi da parte di Lorenzo Pecutti per il canone annuale di 9 monete. Il contratto viene rinnovato per altri quattro anni nel luglio 1810.

782 10 gennaio 1823 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Contratto di affitto del mulino a Città della Pieve in vocabolo la Molinella Fascicolo di cc. 2 Antonio Graziani Amori, agente del conte Francesco degli Oddi, concede in affitto per tre anni ad Andrea Ricci il mulino a Città della Pieve, vocabolo la Molinella, per l’annuo canone di scudi 40.

783 05 luglio 1825 Locazione in affitto per un anno di un orto con locali, cortile e pozzo annessi a Corciano ad Antonio Brugi Fascicolo di c. 1 Angela Cospani degli Oddi dà in affitto per un anno ad Antonio Brugi, segretario comunale di Corciano, un orto con due camere, un cortile e un pozzo “presso il Palazzo del Signor Conte Longaro degli Oddi” a Corciano, al canone annuo di 5 scudi.

784 30 settembre 1844 Locazione in affitto per tre anni di un appartamento spettante all’eredità del fu Carlo degli Oddi a Vincenzo Covarelli Fascicolo di cc. 2 Carmelo Pascucci, esecutore testamentario del fu arciprete Carlo degli Oddi, dà in affitto per tre anni a Vincenzo Covarelli, di professione fabbro ferraio, un appartamento spettante alla detta eredità sito a Perugia, in via Benincasa 28, al canone annuo di 7 scudi.

785 17 febbraio 1862 - 02 novembre 1865 ”Apoche in carta semplice di affitti in vigore dei quartieri in Perugia” Fascicolo di cc. 46 Il titolo del fascicolo è di Angelo degli Oddi (1814-1871). Si tratta di contratti di affitto di breve durata (da un mese a un anno) di appartamenti situati a Perugia, rione di Porta Santa Susanna, in via dei Priori, via del Morone, via Benincasa, di proprietà dei degli Oddi.

786 24 marzo 1862 Locazione in affitto per un anno di un appartamento a Chiusi a Giuseppe Ciofini Fascicolo di cc. 2 Angelo degli Oddi concede in affitto per un anno a Giuseppe Ciofini un appartamento di sua proprietà a Chiusi, in via del lago, al canone annuo di scudi 10 (lire italiane 53 e 20 centesimi).

787 14 maggio 1872 Locazione in affitto per tre anni di un appartamento in Perugia a Carlo Monaldi Fascicolo di cc. 2 Maria Cardelli ved. degli Oddi dà in affitto per tre anni a Carlo Monaldi un appartamento confinante col Palazzo degli Oddi, a Perugia, al canone annuo di 600 lire.

788 20 ottobre 1874 Locazione in affitto per un anno di un appartamento in Perugia a Pietro Costantini Fascicolo di cc. 2 Maria Cardelli ved. degli Oddi dà in affitto per un anno a Pietro Costantini un appartamento confinante col Palazzo degli Oddi, a Perugia, al canone annuo di 300 lire.

789 23 gennaio 1875 Locazione in affitto per tre mesi di un appartamento in Roma a Ottavio Serena Fascicolo di cc. 2 https://inventari.san.beniculturali.it/

248

Maria Cardelli ved. degli Oddi dà in affitto per tre mesi all’onorevole Ottavio Serena un appartamento a Roma in via di Bocca di Leone 25 al canone mensile di 350 lire.

790 20 aprile 1879 Locazione in affitto per diciassette mesi del mulino a grano in vocabolo Molinella a Vincenza Baldetti Panzanelli Fascicolo di cc. 4 Maria Cardelli ved. degli Oddi, tramite il suo agente Domenico Graziani, come da accordo verbale già in vigore dà in affitto a Vincenza Baldetti Panzanelli il mulino a grano in voc. Molinella per diciassette mesi (dal primo giugno 1878 al 31 ottobre 1879) per il canone di lire italiane 566,70 (lire 400 annue).

791 03 ottobre 1895 - 18 settembre 1896 Denuncia di contratto verbale di affitto di un quartiere in via dei Priori a Francesco Moretti Fascicolo di cc. 4

792 30 novembre 1898 - 21 novembre 1902 Denuncia di contratto verbale di affitto di un quartiere in via dei Priori n. 24 a Michele Granella Fascicolo di cc. 4

793 25 maggio 1899 - 15 giugno 1899 Denuncia di contratto verbale di affitto di un quartiere in via dei Priori a Giovanni Mencarelli Fascicolo di cc. 2

794 28 luglio 1655 Accordi tra i fratelli Francesco e Antonio degli Oddi Fascicolo di cc. 2

795 21 marzo 1721 - 27 giugno 1737 Capitoli matrimoniali tra Artemisia degli Oddi e Gio. Battista Veglia Fascicolo di cc. 10 Contiene i capitoli matrimoniali stipulati tra Bartolomeo degli Oddi, padre di Artemisia, e Gio. Battista Veglia, futuro sposo, e suo padre Anselmo, la minuta dell’obbligazione fatta da Anselmo Veglia per l’assegnamento di 150 scudi annui alla nuora, la ricevuta di un pagamento per l’acquisto di alcuni gioielli da regalare alla sposa, e inoltre la “Copia semplice del testamento fatto da me Anselmo Veglia e consegnato al Signore [...] Cesare Bisdomini Notaro [di] Perugia questo dì 9 Aprile 1721 [...]” (nomina erede usufruttuaria la moglie, lascia legati ai figli maschi religiosi e alle femmine, e nomina erede universale il primogenito Gio. Battista).

796 19 febbraio 1732 Scrittura privata fra Alessandro Pesci e Cintia Catenucci per alcune soccide detenute in comune nel distretto di Radicofani Fascicolo di cc. 4

797 31 marzo 1744 Patti e condizioni stipulati tra Francesco degli Oddi e il falegname Carlo Berretti per l’esecuzione di alcuni lavori in una casa di proprietà del conte per una spesa di 40 scudi Fascicolo di cc. 2 https://inventari.san.beniculturali.it/

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798 30 agosto 1746 Transazione tra Faustina Amadei e Felice di Tommaso da Migliaiolo, ex agente dei degli Oddi nella contea di Laviano Fascicolo di cc. 4

799 29 agosto 1748 Patti e condizioni stipulati tra Angelo e fratelli degli Oddi e lo scalpellino Giovanni Lana per la costruzione di una macina per il mulino a olio della contea di Laviano Fascicolo di cc. 2

800 16 febbraio 1766 Accordo tra i fratelli Angelo, Ludovico e Luigi degli Oddi sul personale adibito al servizio dei cadetti Fascicolo di cc. 4 I fratelli cadetti si dichiarano d’accordo a continuare a convivere col maggiore e a usufruire della servitù di casa, in luogo dell’assegnamento mensile in contanti loro dovuto, così come stabilito nella convenzione tra loro sottoscritta nel 1764.

801 29 marzo 1770 Vendita di cinquecento sacchi di grano a Giovanni Gualberto Cappuccini Fascicolo di cc. 2 Lodovico Tommasini, agente del conte Angelo degli Oddi, vende a Giovanni Gualberto Cappuccini cinquecento sacchi di grano raccolto a Laviano e a Città della Pieve; le spese del trasporto del grano a Firenze, sede del magazzino del compratore, e i dazi doganali sono a carico del venditore.

802 29 giugno 1802 Accordi tra la casa degli Oddi e Francesco di Pietro di Poggio del Vento (Città della Pieve) per i lavori di riparazione di una stalla Fascicolo di cc. 2 La casa degli Oddi si impegna a riparare a proprie spese una stalla di proprietà di Francesco di Pietro situata accanto alla sua abitazione nel podere di Poggio del Vento, a condizione di averne l’usufrutto gratuito fino al risarcimento delle spese sostenute. Inoltre, se il proprietario decidesse di vendere la stalla, la casa degli Oddi avrà diritto di prelazione, e dal prezzo di vendita andranno sottratte le spese dei lavori.

803 04 giugno 1803 Accordo tra Longaro e Fabrizio degli Oddi e Sante Gregori per la proroga della scandenza per la restituzione di un cambio in sorte di scudi 700 Fascicolo di cc. 2

804 08 febbraio 1810 Cessione da parte di Angela Cospani degli Oddi al figlio Francesco della rata di proprietà del palazzo di Perugia da lei acquistata dall’altro figlio Longaro Fascicolo di cc. 5

805 21 aprile 1818 Foglio privato con cui Francesco Maria degli Oddi affida l’amministrazione del patrimonio familiare alla moglie Vittoria Sacripante Fascicolo di cc. 2 https://inventari.san.beniculturali.it/

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806 15 giugno 1819 - 01 maggio 1820 Rendimento di conti e saldo finale tra Francesco Maria degli Oddi e Pietro Santi, ex amministratore del patrimonio degli Oddi Fascicolo di c. 1

807 28 aprile 1820 Patti e condizioni stipulati tra Francesco Maria degli Oddi e la moglie Vittoria Sacripante per l’amministrazione del patrimonio familiare a lei affidata Fascicolo di cc. 4 Francesco Maria degli Oddi, pienamente soddisfatto dell’amministrazione del patrimonio familiare tenuta da sua moglie Vittoria in virtù del precedente foglio privato del 21 aprile 1818, conferma e amplia le facoltà a lei concesse, fissando alcune condizioni che entrambi i coniugi si impegnano a rispettare. La scrittura è presente in doppio originale.

808 09 ottobre 1822 Accordo tra la contessa Angela Cospani degli Oddi e la V. Compagnia di S. Martino per la ripartizione delle spese per lavori di riparazione a un acquedotto che serviva il Monastero di S. Teresa degli Scalzi di Perugia Fascicolo di c. 1

809 08 ottobre 1823 Revoca del sequestro fatto su istanza delle sorelle Angela e Chiara Milleri alla contessa Vittoria Sacripante degli Oddi Fascicolo di c. 1

810 28 maggio 1831 - 05 settembre 1831 Patti e condizioni stipulati tra Francesco Maria degli Oddi e Germano Bartoccini per la costruzione di una galleria nella Villa di Montefreddo per una spesa di 535 scudi Fascicolo di cc. 9

811 07 gennaio 1833 - 11 gennaio 1833 Patti e condizioni stipulati tra Francesco Maria degli Oddi e Giuseppe Carattoli per l’esecuzione di una tela raffigurante l’Aurora, copia da Guido Reni Fascicolo di cc. 3 Il pittore Giuseppe Carattoli si impegna ad eseguire con la maggiore esattezza possibile una copia su tela della figura dell’Aurora dall’affresco di Guido Reni così intitolato in Palazzo Rospigliosi a Roma, dietro compenso di venti zecchini.

812 20 gennaio 1840 - febbraio 1840 Patti e condizioni stipulati tra Francesco Maria degli Oddi e Valeriano Vignaroli per l’esecuzione di lavori murari nella Villa di Montefreddo Fascicolo di cc. 4

813 25 settembre 1840 Accordo tra i conti Angelo e Oddo degli Oddi e Francesco Gregori per la restituzione di un cambio in sorte di scudi 700 Fascicolo di c. 1 Viene prorogato il prestito a Francesco Gregori per altri nove anni, salvo che il debito non venga saldato prima, e gli interessi saranno pagati da Antonio Cenci, affittuario del Gregori. https://inventari.san.beniculturali.it/

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814 19 novembre 1842 Procura di Oddo degli Oddi al fratello Angelo per gli interessi in corso con gli zii paterni Longaro e Fabrizio degli Oddi e per la successione degli zii premorti Carlo e Gio. Battista Fascicolo di c. 1

815 16 dicembre 1853 Procura di Angelo degli Oddi al fratello Oddo per la riscossione di due crediti Fascicolo di cc. 2

816 14 gennaio 1855 - 15 giugno 1855 Accordi tra i fratelli Angelo e Oddo degli Oddi per la divisione dei beni mobili appartenuti alla madre Vittoria Sacripanti degli Oddi e delle spese per cure mediche, funerale e legati testamentari Fascicolo di cc. 6

817 25 luglio 1855 Acquisto di un carato nell’Accademia del Casino e di un palco al Teatro Pavone Fascicolo di c. 1 Nicola Danzetta, economo della Nobile Accademia del Casino di Perugia, vende ad Angelo degli Oddi un carato accademico (quota societaria) e un palco al Nobile Teatro del Pavone di Perugia, al prezzo di 100 scudi.

818 22 gennaio 1856 Transazione tra Angelo degli Oddi e Angiolo Panzanelli Fascicolo di cc. 2

819 25 aprile 1862 Procura di Angelo degli Oddi a Giuseppe Borgia Mandolini per la stipulazione di due cambi con fogli privati Fascicolo di c. 1

820 26 settembre 1869 Patti e condizioni stipulati tra Angelo degli Oddi e il muratore Angelo Marchini per lavori alla casa colonica in vocabolo Scomerlo per una spesa di 270 lire Fascicolo di cc. 4

821 03 dicembre 1869 Patti e condizioni stipulati tra Angelo degli Oddi e il fornaio Teodoro Taramella di Bagnaia per la costruzione di una fornace di mattoni nella tenuta di Montefreddo Fascicolo di cc. 2

822 15 novembre 1870 Patti e condizioni stipulati tra Angelo degli Oddi e il muratore Angelo Marchini per lavori di restauro alla casa colonica nel predio Gomitolo per una spesa di 410 lire Fascicolo di cc. 2

823 23 settembre 1871 Patti e condizioni stipulati tra i fratelli Angelo e Oddo degli Oddi e lo scultore Giuseppe Luchetti per l’esecuzione di un monumento marmoreo nel cimitero di Perugia Fascicolo di cc. 2 https://inventari.san.beniculturali.it/

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824 16 novembre 1871 Patti e condizioni stipulati tra Angelo degli Oddi e il muratore Angelo Marchini per lavori di ampliamento al casino e alla cappella della tenuta delle Case Lunghe per una spesa di 500 lire Fascicolo di cc. 3 Contiene anche una pianta della cappella e della sacrestia.

825 29 marzo 1872 ”Avallo Cardelli”. Garanzia di Maria Cardelli ved. degli Oddi per un debito del patrimonio degli Oddi Fascicolo di cc. 2

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6. Amministrazione generale

6.1. Libri mastri

826 1604 - 1608 ”Libro Bianco Cro✝ce” Registro di cc. 300 A c. 1: “Iesus Maria. Al nome dell’Onnipotente Iddio, et della Gloriosissima sempre Vergine Maria, et di tutta la Celestiale Corte del Paradiso. Questo Libro di carte 300 chiamato Libro Bianco Cro✝ce è delli Heredi della buona memoria del signor Conte Francesco figliuolo già del signor Angelo del signor Sforza degli Oddi Nobile Perugino, tenuto et scritto per me Francesco della Torre Fiorentino, attore del signor Scipione della Staffa, et signor Troiano et signor Aniballe suoi figliuoli, tutori testamentarii et pro tempore Curatori di detti heredi, della quale attoria appare per mano di messer Agnolo Grosso Notaio Perugino sotto li 3 di Gennaro 1605. Qual libro contiene Entrata et Uscita, Debitori et Creditori, di detti Heredi, cominciato et da finirsi, come segue, a Laude di Sua Divina Maestà. Francesco della Torre sopradetto manu propria”. La rubricella in ordine alfabetico per nome è rilegata insieme al mastro ed è stata numerata a matita in cifre romane: cc. I-XIX.

827 1608 - 1614 ”Libro Bianco A” Registro di cc. 300 A c. 1: “Iesus Maria. Al nome dell’Onnipotente Iddio et della Gloriosissima sempre Vergine Maria et di tutta la Celestiale Corte del Paradiso. Questo Libro di carte 300 chiamato Libro Bianco A è delli Heredi della buona memoria del signor Conte Francesco figliuolo già del Signor Agnolo del Signor Sforza degl’Oddi Nobile Perugino tenuto et scritto per me Francesco della Torre Fiorentino, Attore delli molto Illustrissimi Signori Scipione della Staffa, et del Signor Troiano et Signor Aniballe suoi figliuoli Tutori Testamentarii et pro tempore Curatori di detti Heredi, nominati et eletti dal detto Signor Conte Francesco nel suo Testamento per mano di messer Agabito Nerucci del mese d’ottobre 1604, della quale Attoria in persona mia appare per mano di messer Agnolo Grosso Notaro Perugino sotto li 3 di Gennaro 1605, quale Libro contiene Entrata et Uscita, Debitori et Creditori di detti Heredi, cominciato et da finirsi come segue; a Laude di Sua Divina Maestà. Francesco della Torre sopradetto manu propria”. La rubricella in ordine alfabetico per nome è rilegata insieme al mastro ed è stata numerata a matita in cifre romane: cc. I-XVIII.

828 01 ottobre 1614 - 21 settembre 1619 ”Libro Bianco B” Registro di cc. 300 A c. XIX: “Iesus Maria. Al nome dell’Onnipotente Iddio et della Gloriosissima Vergine Maria et di tutta la Celestial Corte del Paradiso. Questo libro di carte 300 chiamato Libro bianco B è delli Heredi del signor Conte Francesco degl’Oddi, figliuolo già del signor Angelo del signor Sforza degl’Oddi, nobile Perugino, tenuto e scritto da me Francesco della Torre fiorentino, attore del molto Illustrissimo Signor Aniballe della Corgna Tutore Testamentario e pro tempore Curatore di detti Heredi, nominato et eletto detto Signor Aniballe dal detto signor Conte Francesco nel suo Testamento per mano di messer Agabito Nerucci Notaro Perugino del mese di ottobre 1604, https://inventari.san.beniculturali.it/

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della quale Attoria in persona mia appare per mano di messer Angelo Grossi, sotto li 3 Gennaro 1605. Quale presente libro contiene Entrata et Uscita, debitori e creditori di detti Heredi, cominciato et da finirsi come segue a laude di S. D. Maiestà et però ho scritto e sottoscritto di mia propria mano. In Perugia a dì primo d’ottobre 1614. Francesco della Torre manu propria”. La rubricella in ordine alfabetico per nome è rilegata insieme al mastro ed è stata numerata a matita in cifre romane: cc. I-XVIII. A cc. 298-299 rendiconto e saldo finale dell’amministrazione della tenuta di Laviano, firmata da Francesco della Torre, attore per Angelo degli Oddi, e Orazio Marani da Panicale, fattore. In fondo al registro 4 carte sciolte numerate a matita in cifre romane: conto con relativa ricevuta di Giulio Batisti e Francesco Fabri per la fornitura al Conte Angelo di alcune penne, 14 luglio 1618, cc. XX-XXI; fede di Lorenzo di Belardino da Laviano e Rocco di Margarito, lavoratori alle Caselle, scritta dal sacerdote Bernardino Brancaleone, 30 luglio 1619, cc. XXII-XXIII.

829 marzo 1746 - 31 luglio 1752 ”Libro Mastro ✝ MDCCXLVI” Registro di cc. 202 A p. 1: “Nel presente Libro Mastro ✝ si farà la descrizione di tutt’i Mobili, Stabili, azzioni e ragioni spettanti agl’Illustrissimi Signori Conti Angiolo ed altri Fratelli Degli Oddi, qual descrizione si fa d’ordine della Nobil Donna Signora Contessa Faustina Amadei Degli Oddi vedova rimasta del fu Signor Conte Francesco Degli Oddi, la di cui morte seguì il dì 4 del prossimo passato Febbraio del corrente anno 1746, come Madre Tutrice e per i tempi Curatrice delli Signori Conti Angiolo, Ludovico, Cesare, Luigi, Margherita, Terresa, Francesca ed Artemisia fratelli e sorelle rispettivamente, e di detto fu Signor Conte Francesco e Signora Contessa Faustina figli, della di cui tutela e deputazione appare l’accettazione sotto il dì 28 Marzo 1746 avanti il Signor Dottor Bielli Giudice del Comune di questa città di Perugia per gli Atti del Signor Luigi Tantini Notaio Collegiato Perugino, a quali et cetera. Il Signor Conte Angiolo in età d’anni 16 compiti. Il Signor Conte Ludovico d’anni 14 compiti. La Signora Contessa Margherita d’anni 13 compiti. La Signora Terresa d’anni 12 compiti. La Signora Francesca d’anni 11 compiti. La Signora Artemisia d’anni 8 in circa. Il Signor Cesare d’anni 6 compiti. Il Signor Luigi d’anni 2 e mezo in circa”.

Alle pp. 3-13: “Stato Attivo, overo Beni Stabili della Casa di ragioni de’ Signori Pupilli” (elenco e stima dei beni immobili a Laviano e nel territorio di Perugia, beni dotali di Faustina Amadei o acquistati dal conte Francesco, “Case, ed altri effetti e ragioni appartenenti alli Signori Pupilli”; a pp. 15-19 “Stato Passivo, overo Debiti e Pesi della Casa, o de’ Signori Pupilli”.

In fondo al registro una lettera datata 6 maggio 1752 di Francesco Tassi a D. Pietro Sirchi, mastro di casa della famiglia degli Oddi, relativa alla stima dell’orto (cc. I-II).

830 01 novembre 1752 - 31 maggio 1760 ”Libro Mastro A” Registro di cc. 300 A c. I: “I.M.I. Nel presente Libro Mastro A si farà la descrizione di tutti i Mobili, Stabili, Azzioni, Ragioni e Pesi spettanti agl’Illustrissimi Signori Conti Angelo, Ludovico ed altri fratelli Degl’Oddi, qual descrizione si fa d’ordine delli Nobili Signori Conti Angelo e Ludovico Fratelli Tutori e https://inventari.san.beniculturali.it/

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Curatori delli Signori Cesare, Luigi, Margarita, Francesca e Artimisia Fratelli e Sorelle respettivamente, deputati il dì Primo Novembre 1752 dal Signor Dottor Canonico Perotti Giudice del Commune di questa Città di Perugia per gl’Atti del Signor Ludovico Lazi Notaro Collegiato Perugino, e detto libro, cominciato il dì primo Novembre 1752, durò a tutto il giorno 31 Maggio 1760”. A cc. 1-5 “Stato Attivo ovvero Beni stabili della Casa di ragione delli Signori Conti Angelo, e Ludovico, ed altri Signori Pupilli Degl’Oddi”, a cc. 6-7 “Case ed altri effetti e ragioni appartenenti ai Signori Tutori e Pupilli rispettivamente”; a cc. 8-10 “Stato Passivo ovvero Debiti e Pesi spettanti alli Signori Conti Angelo, e Ludovico, ed altri Signori Pupilli”. Seguono le indicazioni del dare e avere dei vari conti.

831 01 giugno 1760 - 31 maggio 1770 ”Libro Mastro B” Registro di cc. 299 A c. II: “Questo Libro Lettera B, in cui si notano gl’interessi delli Signori Conti Angelo, Ludovico, Cesare, e Luigi Degli Oddi cominciò il dì primo Giugno 1760, e terminò il giorno *** 176***”.

832 01 giugno 1770 - maggio 1801 ”Libro Mastro C” Registro di cc. 312

6.2. Rubricelle dei mastri

833 1619 ca. Rubricella di un libro mastro Registro Non Rilegato di cc. 17 Rubricella di un libro mastro non conservato: la scrittura è di Francesco della Torre e l’anno 1619 ripetuto in più carte suggeriscono che si trattasse di un registro successivo al “Libro Bianco B”, che copre il periodo 1614-1619. Contiene, in ordine alfabetico, l’elenco dei vari conti e il numero della carta del registro corrispondente.

834 1752 Rubricella del Libro Mastro ✝ MDCCXLVI Registro di cc. 22

835 1760 ”Rubricella del Libro Maestro A” Registro di cc. 20 A c. 1: “Rubricella del Libro Maestro A fatto al tempo delli Signori Conti Angelo e Ludovico degli Oddi come Tutori e Curatori degli altri suoi Signori Fratelli e Sorelle parimenti degli Oddi”.

836 1770 Rubricella del Libro Mastro B Registro di cc. 20

837 1801 ca. Rubricella del Libro Mastro C Registro di cc. 22

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6.3. Piante delle proprietà

La serie comprende un unico registro, realizzato nel 1752, quando i due fratelli Angelo e Ludovico degli Oddi escono dalla tutela della madre Faustina Amadei e assumono la gestione del patrimonio familiare, anche a nome dei fratelli minorenni.

838 1752 ”Libro delle Piante distinte di tutti li Poderi, e Terre che si possiedono dalla Casa degl’Oddi, nella Contea di Laviano, e sue Pertinenze, e del Podere di Laviano, e delli due Poderi di Montefreddo, e delli Beni delli Canettacci fatti dall’Agrimensore Pietro Ducci nell’Anno MDCCLXXII anzi nel Anno 1752” Registro di cc. 79 Nel registro si alternano carte bianche a piante a inchiostro acquerellate e firmate da Pietro Ducci, numerate da 1 a 17 e incollate alle carte bianche; a c. 71 pianta non numerata né firmata relativa al Podere di Montefreddo; a c. 74 Pianta di Montefreddo non numerata e firmata “Franciscus Vitarini sacerdos Perusinus” e datata 1741; a c. 77 pianta con perizia scritta fatta dal “Geometra et Ingegnere e Perito” Giuseppe Rubiati in data 1739 relativa ai danni provocati dalle esondazioni del Tevere tra Piedicolle e Panicale: una striscia di carta incollata reca la scritta “corso del Tevere al presente, cioè del 1753”.

6.4. Giornali di entrata e uscita

839 28 marzo 1746 - 31 luglio 1752 ”Giornale 1746” Registro di pp. 473 Giornale di entrata e uscita a contanti: per ciascuna voce è indicato anche il conto corrispondente nel libro mastro. Fino al gennaio 1748 compreso entrate e uscite sono annotate su pagine distinte, dal febbraio 1748 (da p. 115) sono annotate di seguito, le entrate precedute dalla dicitura “A Cassa”, le spese precedute dalla dicitura “Per Cassa”. A p. I: “Giornale fatto da me Contessa Faustina Amadei Degli Oddi Madre, Tutrice, e Curatrice delli Signori Conti Angiolo, Ludovico, Cesare, e Luigi, Margherita, Teresa, Francesca, ed Artemisia figli del fu Signor Conte Francesco Degli Oddi, e di me suddetta deputata dal Signor Dottore Bielli Giudice del Comune sotto il dì 28 Marzo 1746 per gli atti del Signor Tantini Notaio Collegiato Perugino colla sigurtà del Signor Conte Carlo Degli Oddi”.

840 01 novembre 1752 - 31 maggio 1759 ”I. Squarcio in cui si segna l’entrata, e l’escita à Contanti da incominciare il dì primo Novembre dell’1752 a tutto il dì 31 Maggio del 1759” Registro di pp. 191 Il registro è di mano di Angelo degli Oddi. Le entrate e le uscite sono annotate su pagine distinte, rispettivamente a sinistra l’entrata e a destra l’uscita. Alle pp. 175-178 e 187-188 i bilanci dei singoli anni e il bilancio complessivo; alle pp. 179-187 note degli incassi e pagamenti periodici per ciascun mese.

841 01 novembre 1752 - 31 maggio 1760 ”Giornale 1752” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Registro di cc. 178 A c. 1: “Giornale fatto da noi Conti Angelo e Ludovico fratelli degl’Oddi tanto per noi medesimi quanto come Tutori e Curatori delli Signori Conti Cesare, Luigi, Margarita, Francesca e Artimisia fratelli e sorelle respettivamente deputati del fu Signor Conte Francesco Degli Oddi, e di me suddetta deputata dal Signore Dottor Canonico Perotti Giudice del Comune sotto il dì primo Novembre 1752 per gl’atti del Signor Lazi Notaio Collegiato Perugino colla sigurtà del Signor Conte Carlo degl’Oddi”. Giornale di entrata e uscita a contanti: per ciascuna voce è indicato anche il conto corrispondente nel libro mastro. Entrate e uscite sono annotate di seguito, le entrate precedute dalla dicitura “A Cassa”, le spese precedute dalla dicitura “Per Cassa”.

842 15 settembre 1762 - 06 marzo 1763 Vacchetta con annotazioni di spese diverse Registro Non Rilegato di cc. 12 Vacchetta con annotazioni di spese diverse, forse di mano del computista Francesco Battistini. Contiene anche annotazioni e istruzioni di Angelo degli Oddi (1730-1794).

843 01 giugno 1770 - 31 maggio 1785 Giornale di entrata e uscita a contanti dal giugno 1770 al maggio 1785 Registro di cc. 192

844 01 giugno 1785 - 28 giugno 1797 ”Giornale dal primo Giugno 1785 a tutto Gennaro 1797” Registro di cc. 200 Le entrate e le uscite sono annotate su pagine distinte, rispettivamente a sinistra l’entrata e a destra l’uscita. A c. 125v: “Ristretto dell’Entrata ed Uscita dal primo settembre 1794 tempo in cui morì il fu Signor Conte Angelo Degli Oddi a tutto dicembre del detto anno 1794 come qui addietro”; a c. 126r: “Siegue avanti l’Entrata ed Uscita della Amministrazione della Signora Contessa Angela Cospani Degli Oddi deputata”; a c. 142v: “Essendomi stato esibito dalla Signora Contessa Angiola Ortenza Cospani Degli Oddi mia cognata il presente Giornale a contanti dell’esatto e speso da essa nel decorso intero Anno 1795, ho riconosciuto corrispondente il tutto con esattezza, e buona condotta; sicché approvo pienamente quanto in questo Giornale per detto Anno si contiene, facendone ancora il Saldo sino a detto tempo, avendo rilevata assai lodevole la di lei tenuta Amministrazione di Cassa, quale si prega voler continuare a vantaggio della Casa comune. In fede, Perugia questo dì 13 Gennaro 1796. Lodovico Degli Oddi manu propria” (seguono le sottoscrizioni dei figli di Angela Francesco Maria, Carlo, Longaro e Fabrizio); a c. 170v: “Essendoci stato esibito dalla Signora Contessa Angela Ortenza Cospani Degli Oddi nostra comune Madre, il presente Giornale a Contanti dell’esatto e speso da Essa nel corso di mesi tredici dal primo Gennaio 1796 a tutto Gennaio 1797, abbiamo riconosciuto corrispondere il tutto con esattezza, e buona condotta, sicché approviamo pienamente quanto in questo giornale per detto tempo si contiene, facendone ancora il saldo e quietanza alla suddetta per il sopravanzo delli scudi 43,01,1 rimasta debitrice qual somma consegnò al Signor Longaro per non potere la medesima continuare e non volere stante l’essere tutti noi fuori di minore età. In fede Perugia questo dì 28 giugno 1797” (seguono le sottoscrizioni dei figli di Angela Francesco Maria, Carlo, Longaro, Fabrizio e Gio. Battista).

845 ottobre 1793 - novembre 1793 ”Libretto dell’entrata e uscita dell’ottobre e novembre 1793” Registro Non Rilegato di cc. 8 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Libretto di mano di Angelo degli Oddi (con alcune annotazioni del figlio Longaro) con appunti delle spese fatte nel periodo ottobre-novembre 1793, riportate poi più ordinatamente nel giornale corrispondente.

846 03 gennaio 1795 - 23 dicembre 1795 ”Libretto dell’entrata ed uscita a contanti della Casa degli Oddi, 1795” Registro Non Rilegato di cc. 24

847 1730-1731, aprile 1796 - ottobre 1797 ”Conteggi diversi 1796” Registro Non Rilegato di cc. 16 Contiene la “Nota di tutte le spese occorse per rifinire l’Appartamento che guarda la Strada, incominciate nel mese di Aprile 1796” (c. 2rv), “Spese occorse per la Cappella nuova fatta per l’Immagine della Madonna esistente nel muro del Orto, che nel dì 13 di Luglio del 1796 aprì tanto la Madonna quanto il Bambino gli occhi, e seguitò il prodigio per molti giorni” (c. 4rv), “Spese occorse per formare il processo per ottenere la Croce di Malta” (c. 5v; cfr. anche la serie “Prove di Nobiltà nº XLVII”). I fogli erano già stati usati in precedenza dal conte Carlo degli Oddi (1682-1762) per la registrazione di alcune spese del 1730-1731 (c. 16r).

848 23 ottobre 1817 - 15 novembre 1818 ”Vacchetta per le spese di Vitto, e Diverse. Ed in fine della medesima vi è l’introito dei Denari” Registro di pp. 78 Alle pp. 1-15 le registrazioni in ordine cronologico delle spese per il vitto, con ricapitolazione a p. 16; alle pp. 29-58 le spese diverse (ricapitolazione a p. 59); rendiconto dell’intero anno dell’amministrazione di Vittoria Sacripante degli Oddi, approvata dal marito Francesco degli Oddi, alle pp. 60-61; le entrate sono a p. 71. Contiene anche un foglio sciolto (c. III: conto di Lodovico Cerroni alla Contessa degli Oddi datato 23 ottobre 1817).

849 15 novembre 1818 - 15 novembre 1819 ”Vacchetta per le spese d’ogni sorte fatte dall’Illustrissima Signora Contessa Vittoria nell’anno dal 15 Novembre 1818, al 15 Novembre 1819” Registro di pp. 66 Le spese per il vitto sono segnate a parte da p. 1 a p. 16, con ricapitolazione a p. 17; le spese diverse sono segnate alle pp. 19-42, con ricapitolazione a p. 43; alle pp. 44-45 bilancio dell’intero anno e alle pp. 58-59 “Denari incassati per diversi titoli”.

850 15 novembre 1819 - 30 aprile 1820 ”Vacchetta per le spese d’ogni sorte fatte dall’Illustrissima Signora Contessa Vittoria nell’anno dal 15 Novembre 1819, al 15 Novembre 1820 [sic]. Ed in fine della medesima vi è l’introito dei Denari” Registro di pp. 70 Le spese per il vitto sono segnate a parte da p. 1 a p. 6, con ricapitolazione a p. 7; le spese diverse sono segnate alle pp. 23-29, con ricapitolazione a p. 30; alle pp. 32-33 bilancio del periodo e a p. 60 “Denari incassati per diversi titoli”.

851 01 maggio 1820 - 30 aprile 1822 ”Vacchetta per le spese d’ogni sorte fatte dall’Illustrissima Signora Contessa Vittoria Degli Oddi negl’anni dal 1º Maggio 1820 al 1º detto 1821; e dal 1º Maggio 1821 al 1º detto 1822, con le respettive recapitolazioni parziali, e generali, ed introito dei Denari, Generi https://inventari.san.beniculturali.it/

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come osservasi nell’Indice seguente” Registro di cc. 50 Le spese per il vitto sono segnate a parte da c. 2r a c. 8v (maggio 1820-maggio 1821) e da c. 24r a c. 29r (maggio 1821-maggio 1822), con ricapitolazione alle cc. 9r e 29v; le spese diverse sono segnate alle cc. 10r-18v (maggio 1820-maggio 1821) e 35r-42v, con ricapitolazione rispettivamente alle cc. 19r e 43r; bilanci alle cc. 20v-21r (periodo maggio 1820-maggio 1821) e 43v-44r (periodo maggio 1821-maggio 1822), alle cc. 19v-20r incassi del periodo maggio 1820- maggio 1821, a c. 49r incassi del periodo maggio 1821-maggio 1822.

852 01 maggio 1822 - 15 maggio 1824 ”Vacchetta per le spese di ogni sorte fatte da Vittoria Sacripante Degli Oddi, con le respettive recapitolazioni parziali, e generali, ed introito di danaro negli anni dal primo Maggio 1822 al 15 Maggio 1823 e dal 15 Maggio 1823 al 15 Maggio 1824” Registro di pp. 94 Le spese per il vitto sono segnate a parte da p. 1 a p. 13 (1 maggio 1822-15 maggio 1823) e da p. 45 a p. 57 (16 maggio 1823-15 maggio 1824), con ricapitolazione rispettivamente alle pp. 14 e 58; le spese diverse sono segnate alle pp. 17-36 (1 maggio 1822-15 maggio 1823) e 61-79 (16 maggio 1823-15 maggio 1824), con ricapitolazione rispettivamente alle pp. 37 e 80; bilanci alle pp. 38-39 (1 maggio 1822-15 maggio 1823) e 82-83 (16 maggio 1823-15 maggio 1824), alle pp. 40-41 incassi del periodo 1 maggio 1822-15 maggio 1823, alle pp. 89-90 incassi del periodo 16 maggio 1823-15 maggio 1824.

853 15 maggio 1824 - 15 maggio 1826 ”Vacchetta per le spese di ogni sorte fatte da Vittoria Sacripante Degli Oddi, con le respettive recapitolazioni parziali, e generali, ed introito di Danaro negli Anni dal 15 Maggio 1824 al 15 Maggio 1825 e dal 15 Maggio 1825 al 15 Maggio 1826” Registro di pp. 112 Le spese per il vitto sono segnate a parte da p. 1 a p. 13 (15 maggio 1824-15 maggio 1825) e da p. 57 a p. 69 (16 maggio 1825-15 maggio 1826), con ricapitolazione rispettivamente alle pp. 14 e 70; le spese diverse sono segnate alle pp. 19-40 (15 maggio 1824-15 maggio 1825) e 75- 96 (16 maggio 1825-15 maggio 1826), con ricapitolazione rispettivamente alle pp. 41 e 97; bilanci alle pp. 42-43 (15 maggio 1824-16 maggio 1825) e 98-99 (16 maggio 1825-15 maggio 1826), alle pp. 50-52 incassi del periodo 15 maggio 1824-15 maggio 1825, alle pp. 104-106 incassi del periodo 16 maggio 1825-15 maggio 1826.

854 16 maggio 1826 - 15 maggio 1831 ”Vacchetta per le spese di vitto, e diverse fatte dalla Contessa Vittoria Degli Oddi negli anni dal 16 Maggio 1826 al 15 Maggio 1831. Con le respettive recapitolazioni parziali, e generali ed introito dei danari” Registro di pp. 316 Le spese per il vitto sono segnate a parte alle pp. 1-9 (16 maggio 1826-15 maggio 1827), 63-73 (16 maggio 1827-15 maggio 1828), 122-133 (16 maggio 1828-15 maggio 1829), 176-186 (16 maggio 1829-15 maggio 1830), 228-239 (16 maggio 1830-15 maggio 1831), con ricapitolazione rispettivamente alle pp. 10, 75, 135, 187 e 241; le spese diverse sono segnate alle pp. 21-40 (16 maggio 1826-15 maggio 1827), 81-104 (16 maggio 1827-15 maggio 1828), 138-163 (16 maggio 1828-15 maggio 1829), 192-213 (16 maggio 1829-15 maggio 1830), 244-271 (16 maggio 1830-15 maggio 1831), con ricapitolazione rispettivamente alle pp. 41, 105, 164, 215 e 272; bilanci alle pp. 44-45 (15 maggio 1826-16 maggio 1827), 108-109 (16 maggio 1827-15 maggio 1828), 166-167 (16 maggio 1828-15 maggio 1829), 218-219 (16 maggio 1829-15

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maggio 1830), 278-279 (16 maggio 1830-15 maggio 1831), alle pp. 52-54 incassi del periodo 16 maggio 1826-15 maggio 1827, alle pp. 114-116 incassi del periodo 16 maggio 1827-15 maggio 1828, alle pp. 168-170 incassi del periodo 16 maggio 1828-15 maggio 1829, alle pp. 222-223 incassi del periodo 16 maggio 1829-15 maggio 1830, alle pp. 274-275 incassi del periodo 16 maggio 1830-15 maggio 1831.

855 16 maggio 1831 - 15 maggio 1837 ”Vacchetta per le spese di ogni sorte fatte da Vittoria Sacripante Degli Oddi con le respettive recapitolazioni parziali, e generali, ed introito di danaro negli anni dal 15 Maggio 1831 [...] al 15 Maggio 1837” Registro di pp. 297 Le spese per il vitto sono segnate a parte alle pp. 1-10 (16 maggio 1831-15 maggio 1832), 58- 66 (16 maggio 1832-15 maggio 1833), 106-112 (16 maggio 1833-15 maggio 1834), 154-160 (16 maggio 1834-15 maggio 1835), 201-208 (16 maggio 1835-15 maggio 1836), 249-257 (16 maggio 1836-15 maggio 1837), con ricapitolazione rispettivamente alle pp. 11, 67, 113, 161, 210 e 260; le spese diverse sono segnate alle pp. 18-35 (16 maggio 1831-15 maggio 1832), 72- 91 (16 maggio 1832-15 maggio 1833), 120-137 (16 maggio 1833-15 maggio 1834), 168-189 (16 maggio 1834-15 maggio 1835), 215-236 (16 maggio 1835-15 maggio 1836), 263-283 (16 maggio 1836-15 maggio 1837), con ricapitolazione rispettivamente alle pp. 37, 93, 139, 191, 238 e 286; bilanci alle pp. 54-55 (15 maggio 1831-16 maggio 1832), 102-103 (16 maggio 1832- 15 maggio 1833), 150-151 (16 maggio 1833-15 maggio 1834), 198-199 (16 maggio 1834-15 maggio 1835), 245-246 (16 maggio 1835-15 maggio 1836), 293-294 (16 maggio 1836-15 maggio 1837), alle pp. 50-51 incassi del periodo 16 maggio 1831-15 maggio 1832, alle pp. 98- 99 incassi del periodo 16 maggio 1832-15 maggio 1833, alle pp. 146-147 incassi del periodo 16 maggio 1833-15 maggio 1834, alle pp. 194-195 incassi del periodo 16 maggio 1834-15 maggio 1835, alle pp. 241-242 incassi del periodo 16 maggio 1835-15 maggio 1836, alle pp. 289-290 incassi del periodo 16 maggio 1836-15 maggio 1837.

856 16 maggio 1835 - 15 maggio 1842 ”Vacchetta per le spese di ogni sorte sorte fatte da Vittoria Sacripante Degli Oddi, con le respettive recapitolazioni parziali, e generali ed introito di danari negli anni dal 15 Maggio 1837 [...] al 15 Maggio 1842” Registro di pp. 264 Le spese per il vitto sono segnate a parte alle pp. II-8 (16 maggio 1837-15 maggio 1838), 48-58 (16 maggio 1838-15 maggio 1839), 97-99, 141-147 (16 maggio 1839-15 maggio 1840), 157- 165 (16 maggio 1840-15 maggio 1841), 214-219 (16 maggio 1841-15 maggio 1842), con ricapitolazione rispettivamente alle pp. 11, 61, 148, 166 e 221; le spese diverse sono segnate alle pp. 14-34 (16 maggio 1837-15 maggio 1838), 62-80 (16 maggio 1838-15 maggio 1839), 111-126 (16 maggio 1839-15 maggio 1840), 171-187 (16 maggio 1840-15 maggio 1841), 228- 244 (16 maggio 1841-15 maggio 1842), con ricapitolazione rispettivamente alle pp. 37, 81, 128, 188 e 245; bilanci alle pp. 44-45 (15 maggio 1837-16 maggio 1838), 93-94 (16 maggio 1838-15 maggio 1839), 151-152 (16 maggio 1839-15 maggio 1840), alle pp. 40-41 incassi del periodo 16 maggio 1837-15 maggio 1838, alle pp. 89-90 incassi del periodo 16 maggio 1838-15 maggio 1839, alle pp. 137-138 incassi del periodo 16 maggio 1839-15 maggio 1840, alle pp. 206-207 incassi del periodo 16 maggio 1840-15 maggio 1841, alle pp. 256-257 incassi del periodo 16 maggio 1841-15 maggio 1842.

857 16 maggio 1842 - 31 dicembre 1846 Vacchetta per spese di vitto e diverse e introiti per gli anni dal 16 maggio 1842 al 31

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dicembre 1846 Registro di pp. 228 Le spese per il vitto sono segnate a parte alle pp. 1-8 (16 maggio 1842-15 maggio 1843), 58-64 (16 maggio 1843-15 maggio 1844), 130-135 (16 maggio 1844-15 maggio 1845), 135-139 (16 maggio 1845-15 maggio 1846), 139-140 (16 maggio 1846-15 maggio 1847), con ricapitolazione rispettivamente alle pp. 9 e 65; le spese diverse sono segnate alle pp. 15-30 (16 maggio 1842- 15 maggio 1843, con ricapitolazione a p. 31), 68-89 (16 maggio 1843-15 maggio 1844, con ricapitolazione rispettivamente a p. 90), 104-129 (16 maggio 1844-15 maggio 1845), 143-160 (16 maggio 1845-31 dicembre 1846); bilanci alle pp. 54-55 (15 maggio 1842-16 maggio 1843), 98-99 (16 maggio 1843-15 maggio 1844), alle pp. 10-13, 48-50 incassi del periodo 16 maggio 1842-15 maggio 1843, alle pp. 92-95 incassi del periodo 16 maggio 1843-15 maggio 1844.

858 18 maggio 1840 - 15 maggio 1847 ”Libro di Cassa Contante dall’anno 1840 fino all’anno 1847” Registro di pp. 236 Angelo degli Oddi (1814-1871) ricopia il contenuto dei precedenti registri dell’amministrazione tenuta dalla madre Vittoria: le registrazioni delle entrate e delle spese del 1840-1846 sono le stesse, ma sono affrontate; le spese di vitto non sono più registrate separataente dalle altre.

859 16 maggio 1847 - 15 maggio 1862 ”Libro di Cassa Contante dal 16 Maggio 1847 fino al ***” Registro di pp. 417

860 24 gennaio 1854 - 22 luglio 1854 ”Spese che si fanno per il Quartiere nuovo nei mezzanini” Registro di cc. 12 Vacchetta con annotazioni di spese diverse per lavori di artigiani (muratore, fabbro, falegname), di mano di Vittoria Sacripante degli Oddi e del figlio Angelo.

861 10 ottobre 1854 - 30 giugno 1855 Vacchetta con annotazioni di spese diverse Registro Non Rilegato di cc. 20 Vacchetta con annotazioni di spese diverse, di mano di Vittoria Sacripante degli Oddi e quindi del figlio Angelo.

862 16 maggio 1860 - 15 maggio 1861 Appunti di incassi e pagamenti dal 16 maggio 1860 al 15 maggio 1861 Registro Non Rilegato di cc. 14 Si tratta di una scrittura provvisoria tenuta da Angelo degli Oddi per registrare cronologicamente spese (per il periodo 16 maggio 1860-31 gennaio 1861, cc. 1r-8r) e incassi (17 maggio 1860-15 maggio 1861, cc. 8v-10v), riportati poi nel libro di cassa contante del periodo corrispondente.

863 24 maggio 1861 - 22 maggio 1862 ”Incassi incontrati entro l’anno amministrativo incominciato col 16 Maggio 1861 fino a tutto il 15 Maggio 1862” Registro Non Rilegato di cc. 6

864 01 giugno 1861 - 30 settembre 1861 ”Spese incontrate nell’anno amministrativo incominciato col primo Giugno 1861 epoca dell’affitto della tenuta delle Case Lunghe presa dal Simoncini fino a tutto Maggio 1862 https://inventari.san.beniculturali.it/

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ragguagliando i pagamenti a moneta Italiana” Registro Non Rilegato di cc. 16 Si tratta di una scrittura provvisoria tenuta da Angelo degli Oddi per registrare cronologicamente spese riportate poi nel libro di cassa contante del periodo corrispondente. Alcune registrazioni riportano anche il riferimento al numero della ricevuta contenuta nel fascicolo corrispondente.

865 giugno 1861 ”Appunti degli incassi e pagamenti eseguiti dal patrimonio del Conte Angiolo degli Oddi incominciando col primo Giugno 1861 a tutto Maggio 1862” Registro Non Rilegato di cc. 30 Non compilato: presenti solo il titolo e l’intestazione delle colonne sulle varie pagine.

866 giugno 1862 ”Appunti degli incassi e pagamenti eseguiti dal patrimonio del Conte Angiolo degli Oddi incominciando col primo Giugno 1862 a tutto Maggio 1863” Registro Non Rilegato di cc. 30 Non compilato: presenti solo il titolo e l’intestazione delle colonne sulle varie pagine.

867 01 giugno 1862 - 31 maggio 1863 Appunti dei pagamenti effettuati dal giugno 1862 al maggio 1863 in scudi romani Registro Non Rilegato di cc. 24

868 01 giugno 1862 - 31 maggio 1863 ”Spese incontrate nell’anno amministrativo incominciato col 1º Giugno 1862 fino a tutto Maggio 1863” Registro Non Rilegato di cc. 18 Riporta in parte le stesse spese del quaderno precedente, ma con valuta in lire italiane e con riferimento al numero della ricevuta nel fascicolo corrispondente.

869 20 giugno 1863 - marzo 1864 ”Appunti degli incassi eseguiti nell’anno di amministrazione incominciato col primo Giugno 1863 sino a tutto Maggio 1864 col ragguaglio della moneta romana colla italiana” Registro Non Rilegato di cc. 18

870 01 giugno 1863 - 31 maggio 1864 ”Partite di esito incontrate dal Conte Angiolo degli Oddi nell’anno amministrativo incominciato col primo Giugno 1863 fino a tutto Maggio 1864 ragguagliato il denaro a moneta italiana” Registro Non Rilegato di cc. 18

871 giugno 1863 ”Appunti degli incassi e pagamenti eseguiti dal patrimonio del Conte Angiolo degli Oddi incominciando col primo Giugno 1863 a tutto Maggio 1864” Registro Non Rilegato di cc. 32 Non compilato: presenti solo il titolo e l’intestazione delle colonne sulle varie pagine.

872 01 giugno 1864 - 31 maggio 1865 ”Appunti degli introiti ed esiti incontrati nell’anno amministrativo del patrimonio del Conte Angiolo degli Oddi incominciato col 1º Giugno 1864 a tutto Maggio 1865” Registro Non Rilegato di cc. 40

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873 giugno 1864 ”Appunti degli incassi e pagamenti eseguiti dal patrimonio del Conte Angiolo degli Oddi incominciando col primo Giugno 1864 a tutto Maggio 1865” Registro Non Rilegato di cc. 32 Non compilato: presenti solo il titolo e l’intestazione delle colonne sulle varie pagine.

874 01 giugno 1864 - 31 maggio 1865 ”Partite di esito incontrate dal Conte Angiolo degli Oddi nell’anno amministrativo incominciato col primo Giugno 1864 fino a tutto Maggio 1865 ragguagliato il denaro a moneta italiana” Registro Non Rilegato di cc. 22

875 15 febbraio 1865 - maggio 1865 ”Appunti delle spese giornaliere col 15 Febbraio 1865 incominciate” Registro Non Rilegato di cc. 13

876 01 giugno 1865 - febbraio 1867 ”Appunti delle spese mensili che vado a fare dal 1º Giugno 1865 a tutto Decembre di detto anno” Appunti di spese diverse dal giugno 1865 al febbraio 1867 Registro Non Rilegato di cc. 18

877 01 giugno 1865 - 31 maggio 1866 ”Spese incontrate nell’anno amministrativo dal patrimonio del Conte Angiolo Degli Oddi incominciato col 1º Giugno 1865 fino a tutto Maggio 1866” Registro Non Rilegato di cc. 20

878 01 giugno 1865 - febbraio 1868 ”Appunti degli introiti mensili incominciando dal 1º Giugno 1865” Registro Non Rilegato di cc. 14

879 01 giugno 1865 - 31 maggio 1866 ”Appunti degli introiti e degli esiti incontrati nell’anno amministrativo del patrimonio del Conte Angiolo degli Oddi incominciato col 1º Giugno 1865 a tutto Maggio 1866” Registro Non Rilegato di cc. 28

880 01 giugno 1866 - 31 maggio 1867 ”Appunti degli introiti e degli esiti incontrati nell’anno amministrativo del patrimonio del Conte Angiolo degli Oddi incominciato col 1º Giugno 1866 a tutto Maggio 1867” Registro Non Rilegato di cc. 27

881 giugno 1866 ”Appunti degli incassi e pagamenti eseguiti dal patrimonio del Conte Angiolo degli Oddi incominciando col primo Giugno 1866 a tutto Maggio 1867” Registro Non Rilegato di cc. 32 Non compilato: presenti solo il titolo e l’intestazione delle colonne sulle varie pagine.

882 01 gennaio 1866 - agosto 1868 Appunti di spese mensili dal 1º gennaio 1866 al 1868 Registro Non Rilegato di cc. 18 https://inventari.san.beniculturali.it/

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883 01 giugno 1867 - 31 maggio 1868 ”Appunti degli incassi e pagamenti eseguiti dal patrimonio del Conte Angiolo degli Oddi incominciando col primo Giugno 1867 a tutto Maggio 1868” Registro Non Rilegato di cc. 32

884 01 giugno 1868 - 31 maggio 1869 ”Appunti degli incassi e pagamenti eseguiti dal patrimonio del Conte Angiolo degli Oddi incominciando col primo Giugno 1868 a tutto Maggio 1869” Registro Non Rilegato di cc. 44

885 01 giugno 1868 - 31 maggio 1869 Appunti di spese e incassi giornalieri dal 1º giugno 1868 al 31 maggio 1869 Registro Non Rilegato di cc. 21

886 01 giugno 1869 - 31 maggio 1870 ”Appunti dei pagamenti ed incassi che fa il patrimonio del Conte Angiolo Degli Oddi dal 1º Giugno 1869 a tutto Maggio 1870” Registro Non Rilegato di cc. 24

887 01 giugno 1869 - 31 maggio 1870 ”Appunti degli incassi e pagamenti eseguiti dal patrimonio del Conte Angiolo degli Oddi incominciando col primo Giugno 1869 a tutto Maggio 1870” Registro Non Rilegato di cc. 44

888 01 giugno 1870 - 31 agosto 1871 ”Appunti degli incassi e pagamenti eseguiti dal patrimonio del Conte Angiolo degli Oddi incominciando col primo Giugno 1870 fino a tutto Maggio 1871” Registro Non Rilegato di cc. 44

889 01 giugno 1870 - 28 dicembre 1871 ”Appunti dei pagamenti e degli incassi che si fanno dal patrimonio Degli Oddi nell’anno amministrativo incominciato col primo Giugno 1870 a tutto Maggio 1871” Registro Non Rilegato di cc. 38

890 01 gennaio 1872 - 14 maggio 1878 ”Conto di Entrata ed Esito del Patrimonio Degli Oddi” Registro di cc. 85 Giornale di cassa tenuto da Maria Cardelli vedova degli Oddi, mutilo, probabilmente bozza del successivo registro, che riporta le stesse registrazioni di entrata e uscita.

891 01 gennaio 1872 - 31 gennaio 1881 Conto di entrata ed esito del patrimonio degli Oddi dal gennaio 1872 al gennaio 1881 Registro di cc. 94 Le annotazioni sono copiate dal registro precedente, che è evidentemente una copia di lavoro.

892 01 febbraio 1881 - dicembre 1884 Conto di entrata ed esito del patrimonio degli Oddi dal febbraio 1881 al dicembre 1884 Registro di cc. 118

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6.5. ”Squarci” delle spese suddivise per partite

Gli “squarci” (nel senso di quaderni, registri) presentavano le spese effettuate ordinate per categoria (per cibarie. per bonifiche nella contea di Laviano, per i vari membri della famiglia, per la stalla, diverse, ecc.).

893 01 agosto 1715 - 28 agosto 1722 ”Libbro dell’Amministrazione di Casa tenuta dal Signor Conte Carlo nel 1722 con diverse lettere di Lorenzo Moretti di poco ò niun conto” Registro di cc. 76 Contiene registrazioni, non sempre datate, per spese varie, suddivise per categoria (per la paglia, per la legna, salari dei servitori, ecc.). Il titolo del registro è del nipote di Carlo, Angelo degli Oddi (1730-1794): le lettere di Lorenzo Moretti (fattore della tenuta di Laviano) di cui si parla sono state spostate e descritte nella sottoserie corrispondente.

894 01 novembre 1752 - 31 maggio 1760 ”Squarcio A 1752” Registro di cc. 120

895 01 giugno 1760 - 31 maggio 1770 ”Squarcio B 1760” Registro di cc. 140

896 01 giugno 1770 - 31 maggio 1793 ”Squarcio C 1770 al 1793” Registro di cc. 180

897 01 giugno 1793 - gennaio 1801 ”Squarcio D 1793” Registro di cc. 99

898 gennaio 1813 - 24 novembre 1814 Registro delle spese per categoria Registro di cc. 70 Il registro è di mano di Francesco Maria degli Oddi (1766-1840); vi sono annotate, in ordine alfabetico per voci di spesa (ad es. “Artigiani”, “Figli”, “Olio”, “Spese diverse”, “Vino”), le uscite a contanti del periodo gennaio 1813-novembre 1814.

899 07 ottobre 1817 - 07 gennaio 1898 ”Casa Degli Oddi. Conti di pane, semole, elemosine ed altro dal 1817. Perugia” Registro di cc. 90 Registro compilato da mani diverse (Pietro Santi, Antonio Graziani Amori, Luigi Graziani, Angelo degli Oddi, Maria Cardelli, Luigi Marini Clarelli) contenente i conti di dare e avere col fornaio.

900 16 maggio 1840 - 15 maggio 1847 ”Libro di Amministrazione degl’Introiti e degli Esiti dall’anno 1840 fino all’anno 1847” Registro di pp. 236 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Il registro, compilato da Angelo degli Oddi, riporta le stesse entrate ed uscite del libro di cassa contante del periodo corrispondente, ma ordinate per causale dell’incasso o della spesa.

901 16 maggio 1847 - 15 maggio 1853 ”Libro di Amministrazione degl’Introiti e degli Esiti dal 16 Maggio 1847 fino al ***” Registro di pp. 501 Il registro, compilato da Angelo degli Oddi, riporta le stesse entrate ed uscite del libro di cassa contante del periodo corrispondente, ma ordinate per causale dell’incasso o della spesa.

902 16 maggio 1847 - gennaio 1881 ”Vacchetta delle spese che si fanno per Biancheria ed altri Canestri [?] per Casa” Registro di cc. 54 Registro di spese per tessuti e per lavori di spillatura e tessitura, compilato da Vittoria Sacripante e Maria Cardelli.

6.6. ”Squarci” dei magazzini, dei lavoratori e di ricordi diversi

903 giugno 1764 - maggio 1765 ”Squarcetto de’ Ricordi Diversi del 1764” Registro di cc. 27

904 giugno 1765 - maggio 1766 ”Squarcio de’ Ricordi Diversi del 1765” Registro di cc. 25

905 giugno 1766 - ottobre 1770 ”Squarcio de’ Magazzini e Ricordi diversi del 1766 e 1767” Registro di cc. 21

906 giugno 1768 - 03 febbraio 1772 ”Squarcio de’ Magazzini e Ricordi diversi del 1768 e 69” Registro di cc. 39

907 giugno 1770 - agosto 1773 ”Squarcio de’ Magazzini del 1770” Registro di cc. 35

908 01 maggio 1773 - 31 maggio 1778 ”Squarcio de’ Magazzini, Lavoratori, ed altro dal Primo Maggio 1773 a tutto Maggio 1778” Registro di cc. 46 Contiene anche 2 carte sciolte (stima di periti dei danni apportati da Pietro di Paolo Belli, lavoratore del vocabolo Podere piccolo di Montefreddo di proprietà del conte Angelo degli Oddi, 2 maggio 1777, cc. I-II).

909 01 giugno 1778 - 31 maggio 1782 ”C. Squarcio di Magazzini, Lavoratori, ed altro dal Primo Giugno 1778 a tutto Maggio 1782” Registro di cc. 45 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Contiene carte sciolte: “Raccolta del 1780 di Monte Freddo”, appunto di mano di Angelo degli Oddi (cc. III-IV) e lettera di Giovanni Battista Bartolini a Domenico Corbelli, fattore di Laviano (14 maggio 1783, cc. V-VI).

910 01 giugno 1782 - marzo 1793 ”D. Squarcio de’ Magazzini, Lavoratori ed altro dal Primo Giugno 1782 a tutto Maggio 1791” Registro di cc. 102

911 01 giugno 1791 - 1804 ”E. Libro de Magazzini et altro dal primo Giugno 1791 a tutto Maggio 179***” Registro di cc. 69

6.7. Libri del debito e credito dei lavoratori

912 08 settembre 1724 - 27 settembre 1727 Libro del debito e credito di lavoratori Registro di cc. 48

913 01 dicembre 1749 - 23 giugno 1752 ”II. Libro del Credito e Debito de’ Lavoratori” Registro di cc. 64 A c. I: “I.M.I. In questo libro si noterà il debito, e credito de’ Lavoratori della Contea a Grano e Mistumi per li Semi, Imprestanze, e Collaja, la quale deve pagarsi in Grano nell’aja con la parte del Lavoratore a ragione di stajuoli quattro per ciascun Bue da Lavoro, incominciando con l’amministrazione intrapresa da Pietro Rossi il dì 5 Dicembre 1749 compresovi il debito de’ medesimi Lavoratori fatto in tempo dell’amministrazione di Mastro Giovanni Battista Marcelli, e non estinto come da altro precedente libro”. Il registro precedente non è presente.

914 ottobre 1752 - 31 maggio 1757 ”I. Libro del Debito e Credito de’ Lavoratori” Registro di cc. 65 A c. 1r: “I.M.I. In questo libro si noterà il Debito e Credito de’ Lavoratori della Contea e Monte Freddo a Grano e Mistumi per li Semi ed imprestanze e collaja la quale deve pagarsi in Grano nell’Aja colla parte del Lavoratore a ragione di stajoli quattro per ciascun Bue da Lavoro”.

915 31 maggio 1757 - 31 maggio 1760 ”II. Libro del Debito e Credito de’ Lavoratori” Registro di cc. 56 A c. I indice e intestazione: “I.M.I. In questo libro si noterà il Debito e Credito de Lavoratori della Contea e di Montefreddo a Grano, Biade e Mistumi per li Semi ed imprestanze e Collaja la quale deve pagarsi in Grano nell’Aja colla parte del Lavoratore a ragione di stajoli quattro per ciascun Bue da Lavoro”.

916 31 maggio 1760 - 31 maggio 1770 ”Libro del Debito e Credito de’ Lavoratori III” Registro di cc. 164 A c. I: “I.M.I. In questo libro si noterà il Debito, e Credito de Lavoratori della Contea e di Montefreddo a Grano, Biade, e Mistumi per li Semi, ed imprestanze, e Collaja, la quale deve pagarsi in Grano nell’Aja colla parte del Lavoratore in ragione di Stajoli quattro per ciascun Bue https://inventari.san.beniculturali.it/

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da lavoro”.

917 31 maggio 1770 - 31 maggio 1782 ”Libro del Debito, e Credito de’ Lavoratori IV. Libro Mastro C” Registro di cc. 178

918 31 maggio 1782 - 31 maggio 1791 ”Libro del Debito, e Credito de’ Lavoratori V. Libro Mastro C” Registro di cc. 162

919 31 maggio 1791 - agosto 1799 ”Libro del Debito e Credito de’ Lavoratori di Semi, e Vitto VI. Libro Maestro C” Registro di cc. 111

6.8. Libri dei bestiami

920 01 giugno 1749 - 31 maggio 1752 ”II. Libro de’ Bestiami incominciato il dì primo Giugno 1749” Registro di cc. 48 Contiene una carta sciolta (c. II): “Inventario di quanto si consegna a Carlo Baratta nel suo ingresso al servizio dell’Illustrissima Signora Contessa Faustina Amadei degli Oddi in qualità di cocchiere nel mese di maggio 1751”.

921 01 novembre 1752 - 31 maggio 1753 ”I. Libro de’ Bestiami dal primo di Novembre 1752 a tutto Maggio 1753” Registro di cc. 14

922 01 giugno 1753 - 31 maggio 1758 ”II. Libro de’ Bestiami dal dì primo Giugno 1753 fino al dì 31 Maggio 1758” Registro di cc. 88

923 01 giugno 1758 - 31 maggio 1760 ”III. Libro de’ Bestiami dal dì primo Giugno 1758 a tutto il dì 31 Maggio 1760” Registro di cc. 89

924 01 giugno 1760 - 31 maggio 1770 ”Libro de’ Bestiami IIII” Registro di cc. 179

925 01 giugno 1770 - 31 maggio 1782 ”Libro de’ Bestiami IV. Libro Mastro C. Dal dì primo Giugno 1770 a tutto il dì 31 Maggio 1782” Registro di cc. 215

926 01 giugno 1782 - 31 maggio 1791 ”Libro de’ Bestiami V. Libro Mastro C. Dal dì primo Giugno 1782 a tutto il dì 31 Maggio 1791” Registro di cc. 170

927 01 giugno 1791 - 31 maggio 1795 ”Libro de’ Bestiami VI. Libro Maestro C. Debiti, e Crediti de’ Lavoratori, e Socci dal primo https://inventari.san.beniculturali.it/

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Giugno 1791 a tutto Maggio 1795” Registro di cc. 98

928 01 giugno 1795 - 31 ottobre 1808 ”Libro de’ Bestiami VII. Maestro C e Debiti e Crediti de’ Lavoratori e Socci dal primo Giugno 1795 a tutto Maggio 1799” Registro di cc. 128

929 maggio 1786 - 31 luglio 1788 ”Libretto dove sono segnati tutti li bestiami comprati alli Socci ed il Dare ed Avere de medesimi e di Antonio ortolano in Montefreddo, e residuo del grano lasciato in Montefreddo doppo la Villeggiatura” Registro Non Rilegato di cc. 10

6.9. Ricevute

Questa sottoserie comprende le ricevute e le quietanze di pagamenti effettuati da membri della famiglia. Le ricevute più antiche (XV-XVII secolo), e anche alcune di XVIII-XIX secolo, erano riunite insieme per causale (es. “Ricevute di salari arretrati pagati dopo la morte del Conte Angelo nel 1647, e di diversi legati ordinati dal suddetto Conte Angelo”, “Ricevute nº 16 delli pagamenti fatti doppo la morte del Arciprete degli Oddi che morì a dì 5 luglio 1726”) o per autore del pagamento (ad es. sono riunite insieme varie ricevute di pagamenti effettuati da Ludovico degli Oddi durante i suoi anni di residenza a Roma) o si trovavano sciolte nelle varie buste. A partire dall’anno 1712, invece, le ricevute si presentano riunite in fascicoli annuali realizzati da Angelo degli Oddi (1814-1871), e quindi si trovano insieme pagamenti per le ragioni più diverse. Nel XVIII secolo le ricevute erano conservate in filze ordinate per anno.

930 27 giugno 1470 Ricevuta del pagamento di 14 fiorini effettuato da Leonello degli Oddi a messer Gaspare di Grase da Bologna Ricevuta di cc. 2 ”† 1470 die 27 de iunii. Io Cazavilla ho rezeputo dal Lionelo de Odde da Perusia presente capitanio del contate fiorini 14 a bolognini trentasey per fiorino queste dì supra dicto, sonne per una locagione che magnificho cavalero ser misser Gaspar di Grase da Bolognia dà la comunità di Vernazza e cossì per lo dicto miser Gaspar da Bolognia [o]zia capitanio di Perusia ho rezeputo io Cazavilla da Lionelo fiorini 14. E mi Cazavilla o scrite questa scrite de mia mano, presente Domenicho de Morelo ca[l]zolare e Antonio de Rizerelo”. Questa ricevuta venne utilizzata come camicia del testamento di Paola quondam Nicolai domini Dionisii de Barigianis, seconda moglie di Leonello degli Oddi: a c. 2v infatti si legge “Testamento de Madonna Pavola donna de Lionell[o] de li Odde”, e di seguito, di altra mano, “insieme con la retrocessione e donatione che detta Madonna Paula fà a Vincentio e Sforza degli Oddi suoi figlioli”: purtroppo il testamento della donna è andato perduto.

931 05 settembre 1506 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Copia semplice della quietanza rilasciata da Vincenzo e Sforza di Leonello degli Oddi a Battista di Francesco di Meo “Baldutis” e Mariotto di Pietro di Ercolano di Lisciano della somma di 250 fiorini Fascicolo di cc. 2 I fratelli Vincenzo e Sforza di Leonello degli Oddi fanno quietanza a Battista di Francesco di Meo Balduti e a Mariotto di Pietro di Ercolano di Lisciano della somma di 250 fiorini in ragione di 40 soldi per fiorino di moneta vecchia perugina, la differenza di prezzo tra le due metà di un podere con case nelle pertinenze di Lisciano che i quattro hanno acquistato pro indiviso. Il notaio dell’atto originale è Camillo di Mariotto di ser Nicolò di Perugia, Porta S. Susanna, notaio e giudice ordinario. A c. 2v annotazione di mano di Angelo degli Oddi, figlio di Sforza: “Refidanza fatta a messer Sforza degl’Oddi da Batista di Francesco di Pietro da Lisciano” [sic].

932 03 febbraio 1572 Quietanza rilasciata da “Pascucco de Domenicho”, fattore del convento di S. Tommaso di Perugia, per un pagamento di scudi 15 effettuato da Angelo degli Oddi Ricevuta di cc. 2 ”Adì 3 de febraio 1572. Io Pascucco de Domenecho de Perosia al pesette [presente] fattore de le sore de Sa[n] Tomasso ho auto dal si[g]nore Anilo [Angelo] de li Ode scudi quindice a contto dei lavore che anno fatto fare per madonna Oreli [Aurelia?] sua sorella. Io Pascucco sopra ditto” Anche questa ricevuta, così come quella del 1470 fatta a Leonello degli Oddi, si è conservata perché fungeva da camicia per altri documenti, in questo caso le lettere di marzo-aprile 1608 indirizzate a Scipione della Staffa “per conto delle cose di Lisciano” (come si legge a c. 2v).

”Ricevute diverse di censi estinti”

Questo gruppo di ricevute era conservato riunito insieme da una fascetta cartacea e accompagnato da un foglio, di data evidentemente posteriore ma di mano ignota, con un elenco esplicativo che qui si trascrive:

”Conti diversi antichi Scritture indifferenti antiche Ricevute diverse di censi estinti, cioè: della Compagnia della Morte della monache di S. Francesco delle donne di S. M. Maddalena del Signor Pietro Baglioni de’ frati degl’Incurabili del Signor Lorenzo Barigiani de’ frati di S. Francesco della Compagnia della Morte [sic] del Collegio Oradino delle madri cappuccine

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Altri conti, note di raccolte di [...] et altre cose vecchie Ricevute di collette vecchie Altre memorie di poca [tenuta?]”

Di questa lista, sono rimaste appunto solo le “ricevute diverse di censi estinti”, anche se alcuni dei nomi elencati non sono presenti, e ve ne sono altri. Si tratta di pagamenti effettuati da Angelo degli Oddi (1602-1647) e suo figlio Francesco (1623-1699), spesso per tramite dei loro agenti e procuratori (Flaminio Rancanelli e Crispolto Cecchetti per Angelo, Nicolò Sambuci per Francesco). Sambuci, che è anche autore del registro di “Ricordi” di pagamenti dal 1657 al 1675, annota sul retro delle ricevute l’anno, il beneficiario e a quanto ammonta il pagamento. Presenti anche altre annotazioni di altre mani.

933 19 novembre 1629 - 24 agosto 1639 Ricevute di Pierleone Miraldi, usufruttuario del censo di 1000 scudi con la Venerabile Compagnia della Morte Fascicolo di cc. 10

934 24 agosto 1644 - 04 marzo 1654 Ricevute del depositario della Venerabile Compagnia della Morte dei frutti di un censo di scudi 600 Fascicolo di cc. 16

935 06 ottobre 1667 - 20 dicembre 1673 Ricevute del priore del convento e ospedale di S. Nicolò degli Incurabili Fascicolo di cc. 7

936 23 novembre 1637 - 12 settembre 1654 Ricevute dei confessori delle madri cappuccine di Perugia dei frutti di un censo di scudi 200 Fascicolo di cc. 37

937 26 settembre 1636 - 02 maggio 1655 Ricevute di Francesco di Nicolò detto Zaccagna ed eredi dei frutti di un censo di scudi 200 Fascicolo di cc. 60

938 02 settembre 1662 - 23 luglio 1663 Ricevute di Napoleone della Luna dei frutti di un censo di scudi 500 Fascicolo di cc. 2

939 15 maggio 1670 - 05 settembre 1672 Ricevute di Gabriella della Corgna dei frutti di un censo di scudi 70 Fascicolo di cc. 3

940 14 aprile 1644 Ricevuta di Giovanni Antonio Monaldi dei frutti di un censo di scudi 500 Fascicolo di cc. 2

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941 22 febbraio 1659 Ricevuta di *** e *** Morandi di scudi 25 pagati da Francesco degli Oddi per conto di Gabriella Cantagallina Fascicolo di cc. 2

942 25 novembre 1662 Ricevuta di Carlo Camilli dei frutti di un censo di scudi 200 Fascicolo di c. 1

943 10 novembre 1673 Ricevuta di Pietro Baglioni (?) dei frutti di un censo di scudi 250 Fascicolo di cc. 2

944 s.d. [1656?] Appunti di Nicolò Sambuci, agente di Francesco degli Oddi, sulle rate dei censi da pagarsi Fascicolo di cc. 2

945 26 marzo 1647 - 20 marzo 1655 ”Ricevute di salari arretrati pagati dopo la morte del Conte Angelo nel 1647, e di diversi legati ordinati dal suddetto Conte Angelo” Fascicolo di cc. 16 Il titolo del fascicolo, posto su una fascetta cartacea, è di Angelo degli Oddi (1730-1794). Contiene ricevute dei salari arretrati pagati ai servitori di casa dopo la morte di Angelo degli Oddi, avvenuta in data 26 marzo 1647 (cc. 1-12, marzo-agosto 1647), e due ricevute per legati pii disposti nel suo testamento, del procuratore delle monache cappuccine di Porta S. Susanna (cc. 13-14, 1649) e di Vincenza e Maria, figlie di Mario di Giovanni da S. Biagio (cc. 15-16, 1655).

946 10 febbraio 1703 Ricevuta del pagamento di 50 scudi effettuato da Angelo degli Oddi a Giuseppe Ansidei Signorelli per frutti di due cambi Ricevuta di c. 1

947 01 luglio 1704 - 05 marzo 1726 ”Ricevute d’instrumenti (?) e ricevute originali dà conservarsi” Registro di cc. 109 Francesco degli Oddi rilega insieme ricevute originali, come da titolo, e conti vari di artigiani, ma anche sue note e appunti con ricordi di spese relativi ai periodi 1704-1710, 1714-1720, 1720- 1726. A c. I il seguente titolo: “Iesus Maria. Essendo passato da questa all’altra vita il Signor Conte Angelo Degli Oddi (di felice memoria) il dì 30 Giugno 1704, ed essendosi assunto il maneggio della Casa dal Signor Conte Francesco suo figglio [sic] per lo spazio di 6 anni, ne’ quali havendo supplito a molte spese straordinarie, ha stimato necessario darne nota autentica per giustificare sé stesso e per render capaci li Signori suoi fratelli absenti, a quali dev’essere ben nota la spesa quotidiana della loro comune casa, e le sue annue entrate”; a c. II: “Il Presente Libro che contiene ricevute Originali deve considerarsi fatto nelli tre seguenti diversi tempi. Il Primo dall’anno 1704 che morì il Signor Conte Angelo Padre come lo giustifica la seguente fede di Sua morte, fin all’anno 1710, che amministrò tutte l’entrate di Sua Casa il Signor Conte https://inventari.san.beniculturali.it/

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Francesco. L’altro tempo, dall’inizio 1714 che le fu data in amministrazione (ò fitto) la Contea, facendo egli vedere li pagamenti fatti e dove sono stati erogati fin all’anno 1720, che terminò l’affitto. Il quarto [sic] ed ultimo tempo dall’anno 1720 in qua per rendere buon conto di tutto il conseguito dalle comuni entrate e particolarmente del grano già mandato dal Signor Conte Francesco a Fiorenza riconosciuta nella sua qualità e quantità da Don Pietro Bianchi colà mandato a posta. Si dà nota autentica della vestizione d’ognuna delle Sorelle Monache, e della Cappuccina”; all’inizio del “Foglio A” allegato, di mano di Ludovico degli Oddi (1683-1726): “Morì a di 30 Giugno 1704 la Buona Memoria del Signor Conte Angelo e dopo la di lui morte fu assunto il governo della Casa dalli Signori Conte Francesco e Canonico Lodovico Degli Oddi, i quali ne continuarono il maneggio con perfetta unione, e scambievole dipendenza per qualche tempo, notando e riportando a Libbro con ogni esattezza tutto quello che andavano spendendo e ritraendo dell’entrate, e facendo bene spesso delle Conferenze e Consulte sopra lo stato economico della Casa, il che durò per lo spazio d’un anno intiero a tutto Giugno 1705; fin che per colpa d’ambedue loro, e per danno comune, fu cominciato a trascurare questo buon metodo e tralasciata del tutto questa lodevole e utile fatiga, di maniera tale che d’allora in poi né pure si è mai potuto o voluto venire alla revisione del presente conto, in cui sono notate molte spese ordinarie e trasordinarie [sic] fatte in più volte per benefizio della casa come segue”. A c. IV la fede del sacrestano della chiesa di S. Francesco di Perugia datata 5 marzo 1726 comprovante la sepoltura del conte Angelo degli Oddi (1654-1704). A c. V attestazioni di Clotilde, Angela, Maria Ermenegilda, Maria Ildegarda e Giacinta degli Oddi delle loro vestizioni monacali (avvenute tra il 1705 e il 1710). Alle cc. VII-VIII indice del registro redatto da Francesco degli Oddi Alle cc. IX-XIII, sempre di mano di Francesco degli Oddi, “Riflessioni diverse per la Casa delli Signori Conti degl’Oddi e Memoria di varie spese haute dalla Casa nelli retroscritti sei anni, cominciando dal 1704”, in cui vi è un riepilogo di vari eventi e spese straordinarie sostenute.

948 16 febbraio 1709 - 29 marzo 1709 Ricevute di spese sostenute da Carlo degli Oddi (1682-1762) per equipaggiamento e salari della compagnia militare ai suoi comandi Fascicolo di cc. 4 Il fascicolo contiene due ricevute di Giacomo Teribilini per la consegna di complessivi 138 cavalli a uso della compagnia (21 febbraio e 21 marzo 1709), e tre ricevute dei forieri della compagnia Alessandro Rossi e Giovanni Francesco Zappatta per i soldi dei salari dei soldati (15 e 16 febbraio, 29 marzo 1709).

949 02 gennaio 1723 - 13 luglio 1735 Ricevute dei pagamenti dei frutti del censo dell’arciprete Ludovico degli Oddi con gli eredi Righetti Fascicolo di cc. 7

950 11 luglio 1723 - 01 giugno 1726 ”Ricevute nº 22”. Ricevute dei pagamenti effettuati da Carlo degli Oddi alla madre Cintia Catenucci per il canone di affitto della contea di Laviano Quaderno di cc. 14

951 13 settembre 1726 - 26 agosto 1729 ”Ricevute nº 16 delli pagamenti fatti doppo la morte del Arciprete degli Oddi che morì a dì 5 luglio 1726” Fascicolo di cc. 21 Il titolo del fascicolo è di Carlo degli Oddi, fratello del defunto, l’arciprete Ludovico degli Oddi https://inventari.san.beniculturali.it/

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(1683-1726), che si occupa di pagare debiti e conti arretrati e le messe fatte celebrare.

952 17 febbraio 1736 - 18 febbraio 1741 ”Scritture, e riceute della Cappella Montesperelli inventariate” Fascicolo di cc. 8 Pagamenti dei frutti di un censo con la cappella Montesperelli nella chiesa di S. Filippo a Perugia dovuti da Carlo degli Oddi a suor Caterina Cacciavillani e alla sua erede Santa Cacciavillani. Il titolo ottocentesco di Angelo degli Oddi è “Posizione della Cappella Montesperelli eretta nella chiesa dei Filippini”.

953 20 dicembre 1744 - 15 gennaio 1766 ”Libro de’ pagamenti annuali che deve fare il Signor Conte Francesco degl’Oddi per conto della di lui entrata al Signor Conte Giovanni Battista suo fratello” Quaderno di cc. 18 Ricevute dei pagamenti periodici effettuati a G. Battista degli Oddi (1686-1766) per il suo assegnamento dal fratello Francesco (1680-1746) e, dopo la morte di questi, dalla vedova Faustina Amadei (1706-1779) e dal figlio Angelo degli Oddi (1730-1794). In ciascun quadrimestre G. Battista riceve 116 scudi e circa 60 baiocchi.

954 25 settembre 1765 - 24 settembre 1792 ”Pagamenti fatti dal Conte Lodovico degli Oddi, con ricevute”. Conti e fatture per spese e lavori e servizi Fascicolo di cc. 268 Contiene saldi di conti di vari artigiani o servitori per spese (di vestiario, di viaggi, di vitto o altro) effettuate da Ludovico degli Oddi. Il titolo del fascicolo è posto su una fascetta cartacea ed è di Angelo degli Oddi (1814-1871). stato di conservazione: mediocre, Le carte necessitano di restauro.

955 aprile 1800 ”Funere del fu Signor Conte Lodovico Degli Oddi” Fascicolo di cc. 6 Di mano di Pietro Santi, contiene la nota delle “Spese per il Funere fatto nella Chiesa dei P.P. Conventuali di S. Francesco della B.M. [del] Signor Conte Lodovico degli Oddi sotto il dì 19 Aprile 1800. Morto il dì 17 due ore e mezzo dopo la mezzanotte”. Alcune delle ricevute dei pagamenti qui annotati si trovano nel fascicolo delle ricevute del 1º gennaio-15 novembre 1800.

956 25 dicembre 1804 - 14 aprile 1807 ”Posizione riguardante gl’interessi colla famiglia Montesperelli” Fascicolo di cc. 9 Ricevute dei pagamenti dei frutti di un cambio a favore di Margherita Montesperelli.

957 23 maggio 1807 - 20 marzo 1818 ”Battaglini”. “Interesse Alfani saldato” Fascicolo di cc. 21 Il titolo completo, di Vittoria Sacripante degli Oddi, è: “Interesse Alfani saldato, ma non si è fatto l’istrumento e le carte che lo riguardano le ha in mano il notaio Cesare Augusto Torelli”. Contiene ricevute dei pagamenti di Francesco degli Oddi a Giustina Battaglini e a suo marito Francesco Alfani per i frutti di un cambio di scudi 400 con interesse annuo all’8% contratto nel 1807 e saldato nel 1817. Contiene anche la copia pubblica della sentenza del Tribunale civile di https://inventari.san.beniculturali.it/

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Perugia che condanna Longaro degli Oddi, che si era accollato il debito nel 1814, a risarcire il fratello.

958 09 dicembre 1815 - 31 agosto 1816 ”Carte riguardanti alcuni interessi del Signor Conte Cesare degli Oddi, e suo funere” Fascicolo di cc. 17 Fascicolo organizzato da Pietro Santi, ministro della casa degli Oddi: contiene note e ricevute dei pagamenti per le spese effettuate per il funerale del conte Cesare degli Oddi (1739- 8/12/1815), note delle messe celebrate in suffragio dell’anima del defunto, ricevute dei legati lasciati ai nipoti e del perito venuto a stimare l’appartamento del defunto, promemoria dei debiti del conte Cesare verso Santi.

959 05 settembre 1884 - 29 gennaio 1893 Ricevute delle elemosine elargite per le Messe fatte celebrare nella chiesa di S. Agostino di Città della Pieve da Maria Cardelli degli Oddi Fascicolo di cc. 17 Contiene anche corrispondenza per Maria Cardelli degli Oddi.

Annate delle ricevute ordinate da Angelo degli Oddi e dai suoi successori

Le ricevute dei pagamenti degli anni 1712-1871 furono raggruppate da Angelo degli Oddi (1814-1871) per anno, proseguendo un metodo di ordinamento precedente, sicuramente risalente almeno al periodo di gestione di sua madre Vittoria (dal 1820 al 1844), della quale sono rimaste alcune camicie originali dei fascicoli. L’anno amministrativo va da gennaio a dicembre dal 1712 fino al 1799 compreso, quindi dal 15 novembre al 14 novembre dell’anno successivo per il periodo 1800-1819, dal 16 maggio al 15 maggio dell’anno successivo dal 1820 al 1861, e infine dal 1º giugno al 31 maggio dell’anno successivo dal 1861 al 1871 (tali estremi cronologici comunque sono raramente rispettati con assoluto rigore). Le ricevute furono da lui in gran parte numerate (in ogni fascicolo la numerazione ricomincia da 1) e in un elenco a parte vengono riportati per ciascuna il numero d’ordine, la causale e la somma del pagamento; possono trovarsi però anche ricevute non numerate o con numerazioni diverse e più antiche (si riconoscono ad esempio le calligrafie di suo nonno Angelo senior, di Pietro Santi, di Vittoria Sacripante degli Oddi), poste in fondo. La numerazione non segue l’ordine cronologico, se non, ma in modo comunque approssimativo, per gli anni più recenti. A partire dal 1822-1823 e fino al 1860-1861 Angelo, proseguendo nel sistema adottato già da sua madre Vittoria, separa dalle altre (ma mantenendo la numerazione consecutiva) le ricevute dei pagamenti effettuati dall’agente della tenuta delle Case Lunghe, Antonio Graziani Amori.

Alla morte di Angelo (30 dicembre 1871), lo stesso sistema di ordinamento delle ricevute viene proseguito dalla vedova Maria Cardelli (che già in precedenza aveva aiutato il marito nel lavoro di riordinamento delle ricevute antiche: gli elenchi sono redatti anche dalla sua mano), ma con minore rigore e precisione (e tornando alla suddivisione gennaio-dicembre). Anche per gli ultimi anni di vita di Angelo si notano https://inventari.san.beniculturali.it/

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alcune anomalie (per i fascicoli relativi ai periodi 1º giugno 1864-31 maggio 1865 e 1º giugno 1866-dicembre 1871 manca il consueto “Elenco delle ricevute che si contengono in questo mazzo”), il che fa pensare a un’operazione svolta anche a distanza di tempo e non immediatamente posteriore alla chiusura dell’anno di gestione, e che Angelo non ebbe tempo di portare a termine per i fascicoli più recenti a causa dell’improvvisa morte (a conferma di ciò anche il fatto che sul retro delle ricevute si trovano, sempre con la sua scrittura, varie numerazioni, alcune provvisorie e poi cancellate per lasciar spazio a quella definitiva).

Da notare che, accanto alle ricevute propriamente dette, si trovano qui anche lettere indirizzate a vari membri della famiglia che fanno menzione di somme pagate e incassate: sono ad esempio qui (e non nella corrispondenza) alcune lettere di G. Battista degli Oddi (1686-1766) al fratello Carlo (1682-1762) degli anni 1730-1732, numerose lettere di Faustina Amadei al figlio Angelo degli Oddi (1730-1794) in cui, fra le altre cose, accusa ricevuta della somma di denaro a lei dovuta come assegnamento annuale, varie lettere del padre gesuita Longaro degli Oddi allo stesso Angelo, suo nipote, lettere a Vittoria Sacripante degli Oddi dalla figlia Margherita degli Oddi Evangelisti e dal genero Carlo Evangelisti, lettere di mittenti vari ad Angelo degli Oddi (1814-1871). La presenza di corrispondenza è segnalata nelle note sul contenuto dei singoli fascicoli.

960 09 luglio 1712 - 16 agosto 1712 ”Ricevute che incominciano col 1º Gennaio 1712, e terminano col 31 Decembre 1712” Fascicolo di cc. 5

961 01 luglio 1713 - 20 agosto 1713 ”Ricevute, che incominciano col 1º di Gennaio 1713, e terminano col 31 Decembre 1713” Fascicolo di cc. 6

962 30 gennaio 1714 - 04 settembre 1714 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1714, e terminano coll’ultimo di Gennaio [sic] 1714” Fascicolo di cc. 6

963 21 gennaio 1715 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1715, e terminano col 31 Decembre 1715” Fascicolo di cc. 4

964 10 febbraio 1716 ”Ricevute che incominciano col 1º Gennaio 1716, e terminano col 31 Decembre 1716” Fascicolo di cc. 4

965 19 maggio 1717 - 02 giugno 1717 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1717, e terminano coll’ultimo di Decembre 1717” Fascicolo di cc. 8

966 02 aprile 1718 - 18 giugno 1718 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1718, e terminano coll’ultimo di Decembre 1718” Fascicolo di cc. 6

967 agosto 1719 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1719, e terminano col 31 Decembre 1719” Fascicolo di cc. 4

968 25 aprile 1720 - 05 ottobre 1720 ”Ricevute che incominciano col 1º Gennaio 1720, e terminano col 31 Decembre 1720” Fascicolo di cc. 7 La ricevuta n. 2 (cc. 3-4) è rilasciata a Pier Francesco Cospani.

969 08 giugno 1721 - 26 febbraio 1722 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1721, e terminano coll’ultimo di Decembre 1721” Fascicolo di cc. 6

970 24 marzo 1722 - 16 luglio 1722 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1722, e terminano coll’ultimo di Decembre 1722” Fascicolo di cc. 5

971 23 gennaio 1723 - 15 settembre 1725 ”Ricevute che incominciano col 1º Gennaio 1723, e terminano coll’ultimo di Decembre 1723” Fascicolo di cc. 10 Per un errore di lettura Angelo degli Oddi ha inserito la ricevuta n. 5 (cc. 6-7) fra quelle dell’anno 1723, ma la data corretta è 15 settembre 1725.

972 18 aprile 1724 - 23 settembre 1725 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1724, e terminano col 31 Decembre 1724” Fascicolo di cc. 12

973 05 giugno 1725 - 08 gennaio 1728 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1725, e terminano col 31 Decembre 1725” Fascicolo di cc. 9

974 18 settembre 1726 - 03 ottobre 1726 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1726, e terminano col 31 Decembre 1726” Fascicolo di cc. 6

975 11 gennaio 1727 - 01 novembre 1727 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1727, e terminano col 31 Decembre 1727” Fascicolo di cc. 9

976 04 gennaio 1728 - 14 agosto 1728 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1728, e terminano col 31 Decembre 1728” Fascicolo di cc. 7

977 25 giugno 1728 - 18 agosto 1729 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1729, e terminano coll’ultimo di Decembre 1729” Fascicolo di cc. 13

978 17 gennaio 1730 - 07 agosto 1730 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1730, e terminano col 31 Decembre 1730” Fascicolo di cc. 11 Alle cc. 8-9 lettera di G. Battista degli Oddi al fratello Carlo datata Venezia, 8 luglio 1730 (accusa ricevuta della somma di 150 scudi).

979 04 gennaio 1731 - 01 ottobre 1731 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1731, e terminano coll’ultimo di Decembre 1731” Fascicolo di cc. 18 Alle cc. 10-11 e 15 due lettere di G. Battista degli Oddi al fratello Carlo datate Venezia, 12 maggio 1731 e Venezia, 14 agosto (?) 1731.

980 04 gennaio 1732 - 31 dicembre 1732 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1732, e terminano coll’ultimo di Decembre 1732” Fascicolo di cc. 15 Alle cc. 12-13 lettera di G. Battista degli Oddi al fratello Carlo datata dal lazzaretto di Venezia, 5 aprile 1732.

981 23 giugno 1728 - 20 marzo 1734 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1733, e terminano coll’ultimo di Decembre 1733” Fascicolo di cc. 10

982 04 giugno 1734 - 24 agosto 1734 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1734, e terminano coll’ultimo di Decembre 1734” Fascicolo di cc. 4

983 04 aprile 1735 - 05 novembre 1735 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1735, e terminano coll’ultimo di Decembre 1735” Fascicolo di cc. 11

984 30 aprile 1736 - 24 dicembre 1736 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1736 e terminano coll’ultimo di Decembre 1736” Fascicolo di cc. 12

985 07 maggio 1737 - 03 agosto 1737 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1737, e terminano coll’ultimo di Decembre 1737” Fascicolo di cc. 6

986 12 aprile 1738 - 16 agosto 1738 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1738, e terminano coll’ultimo di Decembre https://inventari.san.beniculturali.it/

279

1738” Fascicolo di cc. 6

987 13 luglio 1738 - 14 agosto 1739 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1739, e terminano coll’ultimo di Decembre 1739” Fascicolo di cc. 9 Per un errore di lettura Angelo degli Oddi inserisce la ricevuta n. 3 (c. 4) in quelle dell’anno 1739, ma la data corretta è 13 luglio 1738.

988 02 maggio 1740 - 06 ottobre 1740 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1740, e terminano coll’ultimo di Decembre 1740” Fascicolo di cc. 9

989 17 febbraio 1741 - 21 novembre 1741 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1741, e terminano coll’ultimo di Decembre 1741” Fascicolo di cc. 21

990 11 maggio 1741 - 27 novembre 1742 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1742, e terminano coll’ultimo di Decembre 1742” Fascicolo di cc. 16

991 08 aprile 1743 - 28 novembre 1743 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1743, e terminano coll’ultimo di Decembre 1743” Fascicolo di cc. 18

992 12 febbraio 1744 - 26 dicembre 1744 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1744, e terminano coll’ultimo di Decembre 1744” Fascicolo di cc. 22

993 30 marzo 1745 - 13 dicembre 1745, 19 febbraio 1785 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1745, e terminano coll’ultimo di Decembre 1745” Fascicolo di cc. 23 Per un errore di lettura Angelo degli Oddi inserisce la ricevuta n. 1 (cc. 2-3) fra quelle dell’anno 1745, ma la data corretta è 19 febbraio 1785.

994 05 febbraio 1746 - 02 gennaio 1747 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1746, e terminano coll’ultimo di Decembre 1746” Fascicolo di cc. 60 Contiene anche corrispondenza, indirizzata a Faustina Amadei (cc. 24-25).

995 03 febbraio 1747 - 23 dicembre 1747 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1747, e terminano coll’ultimo di Decembre https://inventari.san.beniculturali.it/

280

1747” Fascicolo di cc. 31

996 07 gennaio 1748 - 29 gennaio 1749 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1748, e terminano coll’ultimo di Decembre 1748” Fascicolo di cc. 29

997 26 dicembre 1748 - 27 dicembre 1749 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1749, e terminano col 31 Decembre 1749” Fascicolo di cc. 44

998 12 gennaio 1750 - 02 gennaio 1751 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1750, e terminano coll’ultimo di Decembre 1750” Fascicolo di cc. 31

999 01 gennaio 1751 - 23 dicembre 1751 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1751, e terminano coll’ultimo di Decembre 1751” Fascicolo di cc. 34

1000 15 aprile 1752 - 12 settembre 1753 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1752, e terminano coll’ultimo di Decembre 1752” Fascicolo di cc. 30

1001 07 gennaio 1753 - 31 dicembre 1753 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1753, e terminano coll’ultimo di Decembre 1753” Fascicolo di cc. 71

1002 04 gennaio 1754 - 31 dicembre 1754, 7 giugno 1758 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1754, e terminano coll’ultimo di Decembre 1754” Fascicolo di cc. 60 Per un errore di lettura Angelo degli Oddi inserisce la ricevuta n. 10 (cc. 16-17) fra quelle dell’anno 1754, ma la data corretta è 7 giugno 1758.

1003 01 gennaio 1755 - 29 dicembre 1755 ”Ricevute che incominciano col primo Gennaio 1755, e terminano coll’ultimo di Decembre 1755” Fascicolo di cc. 67

1004 06 gennaio 1756 - 21 dicembre 1756 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1756, e terminano coll’ultimo di Decembre 1756” Fascicolo di cc. 62

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281

1005 04 gennaio 1757 - 09 aprile 1758 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1757, e terminano coll’ultimo di Decembre 1757” Fascicolo di cc. 71 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 23-24, 29-30, 41-42).

1006 17 marzo 1758 - 25 gennaio 1759 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1758, e terminano coll’ultimo di Decembre 1758” Fascicolo di cc. 36 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 9-10, 14-15, 17-18).

1007 12 gennaio 1758 - 22 marzo 1760 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1759, e terminano coll’ultimo di Decembre 1759” Fascicolo di cc. 46 Le ricevute nn. 1, 2, 16 e 23 sono datate 1758 ma sono state inserite da Angelo degli Oddi (1814-1871) fra quelle del 1759, forse per errore. Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 10-11, 18-19, 32, 34).

1008 04 gennaio 1760 - 23 dicembre 1760 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1760, e terminano coll’ultimo di Decembre 1760” Fascicolo di cc. 74 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 5-6, 11, 28, 35, 40, 48).

1009 07 gennaio 1761 - 31 dicembre 1761 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1761, e terminano coll’ultimo di Decembre 1761” Fascicolo di cc. 67 Le ricevute nn. 31 (c. 13), 44 (c. 30), 54 (c. 44) e 59 (c. 52) della vecchia numerazione settecentesca sono lettere di Faustina Amadei al figlio Angelo degli Oddi, datate rispettivamente Roma 7 marzo 1761, Campo Marzo 17 giugno 1761, Campo Marzo 3 settembre 1761 e Campo Marzo 23 novembre 1761; la ricevuta n. 55 (cc. 45-46) della vecchia numerazione settecentesca è una lettera del padre Longaro degli Oddi al nipote Angelo, non datata (ma 1761).

1010 07 gennaio 1762 - 29 dicembre 1762 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1762, e terminano coll’ultimo di Decembre 1762” Fascicolo di cc. 75 Le ricevute nn. 76 (c. 21), 87 (c. 39) della numerazione settecentesca sono lettere di Faustina Amadei al figlio Angelo degli Oddi, datate rispettivamente Campo Marzo 17 marzo 1762 e Campo Marzo 19 giugno 1762; le ricevute nn. 93 (cc. 49-50) e 98 (cc. 56-57) della numerazione settecentesca sono lettere del padre Longaro degli Oddi allo stesso Angelo, datate rispettivamente Roma 31 luglio 1762 e Roma 21 agosto 1762. La ricevuta n. 91 (cc. 46-47) della numerazione settecentesca è una lettera di Antonio Nicodemi a Ludovico degli Oddi, datata Roma 21 luglio 1762.

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282

1011 01 gennaio 1763 - 30 giugno 1764 ”Ricevute che incominciano col primo Gennaio 1763, e terminano coll’ultimo di Decembre 1763” Fascicolo di cc. 113 Le ricevute nn. 115 (c. 29), 128 (c. 48), 140 (c. 62) e 149 (c. 73) della numerazione settecentesca sono lettere di Faustina Amadei al figlio Angelo degli Oddi, datate rispettivamente Roma 30 marzo 1763, Roma 18 giugno 1763, Roma 20 agosto 1763 e Roma 3 dicembre 1763. La ricevuta n. 141 (cc. 63-64) della numerazione settecentesca è una lettera del padre Longaro degli Oddi al nipote Angelo datata Roma 27 agosto 1763.

1012 12 gennaio 1764 - 21 dicembre 1764 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1764 fino a tutto Decembre 1764” Fascicolo di cc. 136 Contiene anche corrispondenza per Angelo e Ludovico degli Oddi (cc. 21, 36-37, 39-40, 54, 56, 58-59, 61-62, 69, 77, 78-79, 95-96, 97-98, 99-100).

1013 20 dicembre 1764 - 23 dicembre 1765 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1765, e terminano coll’ultimo di Decembre 1765” Fascicolo di cc. 110 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 8-9, 14, 19, 27-28, 78).

1014 05 gennaio 1766 - 07 marzo 1767 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1766, e terminano coll’ultimo di Decembre 1766” Fascicolo di cc. 82 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 18, 45-46).

1015 20 gennaio 1767 - 26 dicembre 1767 ”Ricevute, che incominciano col primo Gennaio 1767, e terminano coll’ultimo di Decembre 1767” Fascicolo di cc. 60 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 5-6, 10-11, 16-17, 25-26, 31-32). Per un errore di lettura Angelo degli Oddi (1814-1871) aveva inserito qui, numerandola col n. 16, anche una ricevuta datata 6 ottobre 1667: questa è stata spostata fra le ricevute del priore del convento e ospedale di S. Nicolò degli Incurabili (cfr. la sottoserie “Ricevute diverse di censi estinti”), per cui in questo fascicolo il n. 16 riportato nell’elenco sulla camicia originale è mancante.

1016 03 gennaio 1768 - 27 dicembre 1768 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1768, e terminano coll’ultimo di Decembre 1768” Fascicolo di cc. 103 Contiene anche corrispondenza per Agostino Cospani (cc. 7-8), Angelo degli Oddi (cc. 35-36) e Ludovico degli Oddi (c. 99).

1017 04 gennaio 1769 - 05 dicembre 1769 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1769, e terminano coll’ultimo di Decembre 1769” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 77 Contiene anche corrispondenza per Ludovico degli Oddi (cc. 11-12) e Angelo degli Oddi (c. 17).

1018 04 gennaio 1770 - 20 dicembre 1770 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1770, e terminano coll’ultimo di Decembre 1770” Fascicolo di cc. 75

1019 07 gennaio 1771 - 31 dicembre 1771 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1771, e terminano coll’ultimo di Decembre 1771” Fascicolo di cc. 56

1020 09 gennaio 1772 - 18 dicembre 1772 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1772, e terminano coll’ultimo di Decembre 1772” Fascicolo di cc. 71

1021 23 gennaio 1773 - 18 dicembre 1773 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1773, e terminano coll’ultimo di Decembre 1773” Fascicolo di cc. 98 Per un errore di lettura Angelo degli Oddi (1814-1871) aveva inserito qui, numerandole coi nn. 27, 34, 43, anche tre ricevute dell’anno 1673: queste sono state spostate in “Ricevute diverse di censi estinti”, per cui in questo fascicolo tali numeri riportati nell’elenco sulla camicia originale risultano mancanti.

1022 24 gennaio 1774 - 09 dicembre 1774 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1774, e terminano coll’ultimo di Decembre 1774” Fascicolo di cc. 77

1023 04 gennaio 1775 - 18 dicembre 1775 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1775, e terminano coll’ultimo di Decembre 1775” Fascicolo di cc. 97

1024 08 gennaio 1776 - 26 dicembre 1776 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1776, e terminano coll’ultimo di Decembre 1776” Fascicolo di cc. 85

1025 09 gennaio 1777 - 22 settembre 1778 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1777, e terminano col 31 Decembre 1777” Fascicolo di cc. 68

1026 05 gennaio 1778 - 09 dicembre 1778 ”Ricevute, che si contengono in questo mazzo incominciando col 1º Gennaio 1778 fino a tutto Decembre 1778” Fascicolo di cc. 66

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1027 11 gennaio 1779 - 30 dicembre 1779, 19 aprile 1783 ”Ricevute che incominciano col 1º Gennaio 1779 e terminano col 31 Decembre 1779” Fascicolo di cc. 96

1028 01 gennaio 1780 - 23 dicembre 1780, 25 marzo 1782 ”Ricevute che incominciano col 1º Gennaio 1780 e terminano col 31 Decembre 1780” Fascicolo di cc. 63

1029 13 febbraio 1781 - 31 dicembre 1781, 1 ottobre 1782 ”Ricevute che incominciano col 1º Gennaio 1781 e terminano col 31 di Decembre 1781” Fascicolo di cc. 50

1030 17 gennaio 1782 - 13 dicembre 1782 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1782, e terminano col 31 Decembre 1782” Fascicolo di cc. 36 Il documento n. 3 dell’elenco (cc. 6-7) contiene 14 ricevute dei frutti di un censo pagati da Agostino Cospani a Giovanni Angelo Melleri a partire dall’11 agosto 1765 fino al 10 agosto 1782.

1031 20 gennaio 1783 - 27 dicembre 1783 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1783, e terminano col 31 Decembre 1783” Fascicolo di cc. 49

1032 01 gennaio 1784 - 20 dicembre 1784, 18 gennaio 1787 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1784, e terminano col 31 Decembre 1784” Fascicolo di cc. 53

1033 07 gennaio 1785 - 27 dicembre 1785, 13 dicembre 1786 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1785, e terminano col 31 Decembre 1785” Fascicolo di cc. 68 Contiene anche corrispondenza per Ludovico degli Oddi (cc. 64-65).

1034 07 gennaio 1786 - 30 dicembre 1786, 21 marzo 1787 ”Ricevute che incominciano col 1º Gennaio 1786, e terminano col 31 Decembre 1786” Fascicolo di cc. 67 Contiene anche corrispondenza per Ludovico degli Oddi (c. 12-13).

1035 03 gennaio 1787 - 29 dicembre 1787, 9 maggio 1797 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1787, e terminano col 31 Decembre 1787” Fascicolo di cc. 87 Per un errore di lettura Angelo degli Oddi ha inserito la ricevuta n. 4 (c. 6) fra quelle dell’anno 1787, ma la data corretta è 9 maggio 1797.

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1036 14 settembre 1787, 03 gennaio 1788 - 30 dicembre 1788 ”Ricevute che incominciano col 1º Gennaio 1788 e terminano col 31 Decembre 1788” Fascicolo di cc. 61

1037 10 gennaio 1789 - 17 gennaio 1790 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1789, e terminano col 31 Decembre 1789” Fascicolo di cc. 68 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 32-33, 41-42).

1038 22 dicembre 1787 - 11 dicembre 1788, 11 gennaio 1790 - 23 gennaio 1791 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1790, e terminano col 31 Decembre 1790” Fascicolo di cc. 83 Contiene anche corrispondenza per Agostino Cospani, suocero di Angelo degli Oddi (cc. 49- 50).

1039 5 febbraio 1781 - 13 agosto 1781, 05 gennaio 1791 - 20 dicembre 1791, 14 settembre 1797 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1791, e terminano col 31 Decembre 1791” Fascicolo di cc. 62 Per un errore di lettura Angelo degli Oddi inserisce le ricevute nn. 1 (c. 2), 2 (c. 3) e 3 (c. 4) fra quelle dell’anno 1791, ma le date corrette sono, rispettivamente, 14 settembre 1797, 13 agosto 1781, 5 febbraio 1781.

1040 26 dicembre 1791 - 16 gennaio 1793 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1792, e terminano col 31 Decembre 1792” Fascicolo di cc. 64

1041 03 gennaio 1793 - 31 dicembre 1793, 11 gennaio 1797 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1793, e terminano col 31 Decembre 1793” Fascicolo di cc. 55 Per un errore di lettura Angelo degli Oddi inserisce la ricevuta n. 1 (c. 2) fra quelle dell’anno 1793, ma la data corretta è 11 gennaio 1797.

1042 01 gennaio 1794 - 31 gennaio 1795 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1794, e terminano col 31 Decembre 1794” Fascicolo di cc. 137 Contiene anche corrispondenza, probabilmente per Ludovico degli Oddi, ma il nome del destinatario non è presente (c. 7).

1043 27 gennaio 1795 - 31 gennaio 1796 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1795, e terminano col 31 Decembre 1795” Fascicolo di cc. 73 Contiene anche corrispondenza per Angela Cospani degli Oddi (cc. 39-46, 69-70).

1044 02 gennaio 1796 - 31 dicembre 1796 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1796, e terminano col 31 Decembre 1796” Fascicolo di cc. 73 https://inventari.san.beniculturali.it/

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1045 02 gennaio 1797 - 28 dicembre 1797 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1797, e terminano col 31 Decembre 1797” Fascicolo di cc. 49

1046 31 maggio 1770 - 30 settembre 1797, 29 marzo 1798 - 23 novembre 1798 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1798, e terminano col 31 Decembre 1798” Fascicolo di cc. 45 Il doc. n. 1 dell’elenco (cc. 2-13) è un “libretto di ricevute [di Francesco Cozzi, ministro di casa Strozzi] per pigioni pagate dal conte Ludovico degli Oddi quando era in Roma che abitava in detto Palazzo”: le ricevute vanno dal 31 maggio 1770 al 30 settembre 1797. Varie ricevute del periodo gennaio-febbraio 1798 si trovano, forse per errore, all’interno del fascicolo delle ricevute del 1799.

1047 4 gennaio 1798 - 20 marzo 1798, 01 gennaio 1799 - 28 dicembre 1799, 11 dicembre 1800 ”Ricevute che incominciano col 1º Gennaio 1799, e terminano col 31 Decembre 1799” Fascicolo di cc. 67

1048 04 gennaio 1800 - 22 ottobre 1800 ”Ricevute, che incominciano col 1º Gennaio 1800, e terminano col 14 Novembre 1800” Fascicolo di cc. 62 Contiene anche corrispondenza per Longaro degli Oddi (cc. 23-24).

1049 04 novembre 1800 - 24 dicembre 1801 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1800, e terminano col 14 Novembre 1801” Fascicolo di cc. 74 Contiene anche corrispondenza per Longaro degli Oddi (cc. 4-5, 55-56, 59-60, 61, 69-70)

1050 04 gennaio 1802 - 06 novembre 1802, 9 agosto 1803 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1801, e terminano col 14 Novembre 1802” Fascicolo di cc. 36 Contiene anche corrispondenza per Longaro degli Oddi (cc. 27-28, 29-30)

1051 14 giugno 1801 - 20 giugno 1801, 08 dicembre 1802 - 08 ottobre 1803 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1802, e terminano col 14 Novembre 1803” Fascicolo di cc. 36 Contiene anche corrispondenza per Longaro degli Oddi (cc. 7-8).

1052 07 dicembre 1803 - 06 novembre 1804 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1803, e terminano col 14 Novembre 1804” Fascicolo di cc. 38 Contiene anche corrispondenza per Angela Cospani degli Oddi (cc. 13-14) e Longaro degli Oddi (cc. 29-30, 31-32).

1053 15 novembre 1804 - 24 novembre 1805 ”Ricevute che incominciano col 15 Novembre 1804, e terminano col 14 Novembre 1805” Fascicolo di cc. 51 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Contiene anche corrispondenza per Angela Cospani degli Oddi (cc. 11-12).

1054 08 dicembre 1805 - 14 ottobre 1806, 9 gennaio 1807 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1805, e terminano col 14 Novembre 1806” Fascicolo di cc. 68

1055 17 novembre 1806 - 26 marzo 1808 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1806, e terminano col 14 Novembre 1807” Fascicolo di cc. 75 Contiene anche corrispondenza per Pietro Santi (cc. 34-35).

1056 14 novembre 1807 - 12 ottobre 1808 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1807, e terminano col 14 Novembre 1808” Fascicolo di cc. 58 Contiene anche corrispondenza per Francesco degli Oddi (cc. 36-38).

1057 18 novembre 1808 - 20 dicembre 1809 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1808, e terminano col 14 Novembre 1809” Fascicolo di cc. 64 Contiene anche corrispondenza per Pietro Santi (cc. 26-27).

1058 20 novembre 1809 - 22 gennaio 1811 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1809, e terminano col 14 Novembre 1810” Fascicolo di cc. 44

1059 30 luglio 1810 - 05 febbraio 1812 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1810, e terminano col 14 Novembre 1811” Fascicolo di cc. 29 Contiene anche corrispondenza per Pietro Santi (cc. 9, 14).

1060 01 dicembre 1811 - 13 gennaio 1813 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1811, e terminano col 14 Novembre 1812” Fascicolo di cc. 20 Contiene anche corrispondenza per Pietro Santi (c. 13).

1061 04 gennaio 1813 - 04 gennaio 1814 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1812, e terminano col 14 Novembre 1813” Fascicolo di cc. 29 Contiene anche corrispondenza per Longaro degli Oddi (cc. 22-25).

1062 24 dicembre 1813 - 07 novembre 1814 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1813, e terminano col 14 Novembre 1814” Fascicolo di cc. 35

1063 25 novembre 1814 - 28 ottobre 1815 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1814, e terminano col 14 Novembre 1815” Fascicolo di cc. 21

1064 30 novembre 1815 - 17 novembre 1816 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1815, e terminano col 14 Novembre 1816” https://inventari.san.beniculturali.it/

288

Fascicolo di cc. 23

1065 20 gennaio 1817 - 03 gennaio 1818 ”Elengo [sic] delle Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1816, e terminano col 14 Novembre 1817” Fascicolo di cc. 34

1066 18 dicembre 1817 - 23 dicembre 1818 ”Ricevute che incominciano col 15 Novembre 1817, e terminano al 14 Novembre 1818” Fascicolo di cc. 63

1067 07 dicembre 1818 - 09 febbraio 1820 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1818, e terminano col 14 Novembre 1819” Fascicolo di cc. 49 Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 31-32).

1068 09 gennaio 1819 - 09 settembre 1820 ”Ricevute, che incominciano col 15 Novembre 1819, e terminano col 30 Aprile 1820” Fascicolo di cc. 51

1069 7 dicembre 1818 - 10 febbraio 1819, 13 aprile 1820 - 26 marzo 1821 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1820, e terminano col 15 Maggio 1821” Fascicolo di cc. 47

1070 12 maggio 1821 - 31 maggio 1822 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1821, e terminano col 15 Maggio 1822” Fascicolo di cc. 37

1071 13 maggio 1822 - 13 maggio 1823 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1822, e terminano col 15 Maggio 1823” Fascicolo di cc. 53

1072 24 marzo 1823 - 10 maggio 1824 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1823, e terminano col 15 Maggio 1824” Fascicolo di cc. 55

1073 09 giugno 1824 - 05 gennaio 1826, 6 agosto 1836 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1824, e terminano col 15 Maggio 1825” Fascicolo di cc. 71 La ricevuta n. 29 (c. 40) è datata 6 agosto 1836, ma, forse per un errore di Angelo degli Oddi, è elencata fra le ricevute del 1824-1825.

1074 16 maggio 1825 - 26 giugno 1826 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1825, e terminano col 15 Maggio 1826” Fascicolo di cc. 64

1075 21 maggio 1826 - 05 maggio 1827 ”Ricevute che incominciano col 16 Maggio 1826, e terminano col 15 Maggio 1827” Fascicolo di cc. 75 https://inventari.san.beniculturali.it/

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1076 16 maggio 1827 - 15 giugno 1828, 8 gennaio 1829 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1827, e terminano col 15 Maggio 1828” Fascicolo di cc. 63

1077 27 giugno 1828 - 14 maggio 1829 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1828, e terminano col 15 Maggio 1829” Fascicolo di cc. 61

1078 04 maggio 1829 - 05 agosto 1830 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1829, e terminano col 16 Maggio 1830” Fascicolo di cc. 77

1079 16 maggio 1830 - 22 dicembre 1831 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1830, e terminano col 15 Maggio 1831” Fascicolo di cc. 75

1080 13 gennaio 1831 - 19 settembre 1832 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1831, e terminano col 15 Maggio 1832” Fascicolo di cc. 88 Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 10-11, 15-16) e per Antonio Graziani Amori (cc. 37-38).

1081 25 maggio 1832 - 22 aprile 1833 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1832, e terminano col 15 Maggio 1833” Fascicolo di cc. 97 Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 17-18, 46).

1082 08 giugno 1833 - 14 luglio 1834 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1833, e terminano col 15 Maggio 1834” Fascicolo di cc. 95

1083 23 maggio 1834 - 08 dicembre 1835 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1834 e terminano col 15 Maggio 1835” Fascicolo di cc. 93

1084 01 giugno 1835 - 21 novembre 1836 ”Ricevute, che incominciano dal 16 Maggio 1835, e terminano col 15 Maggio 1836” Fascicolo di cc. 69 Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 21-22, 31-32).

1085 10 giugno 1836 - 27 febbraio 1838 ”Ricevute, che incominciano dal 16 Maggio 1836, e terminano col 15 Maggio 1837” Fascicolo di cc. 72 Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 12-14, 16-19, 36-37, 39- 44).

1086 02 gennaio 1837 - 14 maggio 1838 ”Ricevute che incominciano col 16 Maggio 1837, e terminano col 16 Maggio 1838” Fascicolo di cc. 66 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 18-19).

1087 17 dicembre 1831, 30 maggio 1838 - 14 novembre 1839 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1838, e terminano col 15 Maggio 1839” Fascicolo di cc. 67 Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 7-8, 24-25). La ricevuta n. 1 (cc. 3-4) è stata inserita fra quelle del 1838-1839, ma la data corretta è 17 dicembre 1831.

1088 20 giugno 1839 - 10 maggio 1840 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1839, e terminano col 15 Maggio 1840” Fascicolo di cc. 60 Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 10-12, 22-23) e per Francesco degli Oddi (c. 40).

1089 19 maggio 1840 - 07 maggio 1841 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1840 fino a tutto il 15 Maggio 1841” Fascicolo di cc. 121 Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 41-42, 70-71).

1090 22 maggio 1841 - 01 maggio 1842 ”Ricevute, che incominciano dal 16 Maggio 1841 fino a tutto il 15 Maggio 1842” Fascicolo di cc. 96 Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 12-13, 32-33).

1091 20 dicembre 1841, 12 marzo 1842 - 08 maggio 1843 ”Ricevute, che incominciano dal 16 Maggio 1842 fino a tutto il 15 Maggio 1843” Fascicolo di cc. 119 Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 19-20, 42-43).

1092 30 aprile 1843 - 28 maggio 1844 ”Ricevute, che incominciano dal 16 Maggio 1843 fino a tutto il 15 Maggio 1844” Fascicolo di cc. 92 Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 15-16, 37-38).

1093 01 maggio 1844 - 10 giugno 1845 ”Ricevute che incominciano dal 16 Maggio 1844 fino a tutto il 15 Maggio 1845” Fascicolo di cc. 176 Contiene anche corrispondenza per Oddo degli Oddi (cc. 23-24) e per Angelo degli Oddi (cc. 46-47).

1094 17 gennaio 1845 - 28 novembre 1846 ”Ricevute, che incominciano dal 16 Maggio 1845 fino a tutto il 15 Maggio 1846” Fascicolo di cc. 138

1095 20 maggio 1846 - 13 maggio 1847, 19 gennaio 1848 ”Ricevute, che incominciano dal 16 Maggio 1846 fino a tutto il 15 Maggio 1847” Fascicolo di cc. 148

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1096 4 ottobre 1846, 01 maggio 1847 - 08 luglio 1848 ”Ricevute, che incominciano dal 16 Maggio 1847 fino al 15 Maggio 1848” Fascicolo di cc. 137

1097 01 gennaio 1848 - 19 maggio 1849 ”Ricevute che incominciano dal 16 Maggio 1848, ed hanno termine il 15 Maggio 1849” Fascicolo di cc. 164 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 70-71).

1098 20 maggio 1849 - 15 maggio 1850 ”Ricevute che cominciano dal 16 Maggio 1849, ed ànno termine il 15 Maggio 1850” Fascicolo di cc. 209 Contiene anche corrispondenza per Vittoria Sacripante degli Oddi (cc. 133-134)

1099 15 maggio 1850 - 22 maggio 1851 ”Ricevute dell’anno che incomincia col 16 Maggio 1850, e termina il 15 Maggio 1851” Fascicolo di cc. 303 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 45-46, 160, 233-234).

1100 01 maggio 1851 - 10 maggio 1852 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1851 fino a tutto il 15 Maggio 1852” Fascicolo di cc. 228 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (c. 113).

1101 01 maggio 1852 - 11 maggio 1853 ”Ricevute, che incominciano col 16 Maggio 1852, e terminano col 15 Maggio 1853” Fascicolo di cc. 216 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 65-67).

1102 01 maggio 1853 - 16 maggio 1854 ”Ricevute dal 16 Maggio 1853 a tutto il 15 Maggio 1854” Fascicolo di cc. 221 Contiene anche corrispondenza per Maria Cardelli degli Oddi (c. 36) e per Angelo degli Oddi (cc. 98-99).

1103 05 maggio 1854 - 20 dicembre 1855 Ricevute dal 16 maggio 1854 al 15 maggio 1855 Fascicolo di cc. 286 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 74-75, 195-196).

1104 05 maggio 1855 - 14 giugno 1856 Ricevute dal 16 maggio 1855 al 15 maggio 1856 Fascicolo di cc. 201 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 80-81, 92-94).

1105 26 aprile 1856 - 12 maggio 1857 ”Ricevute dal 16 Maggio 1856 a tutto il 15 Maggio 1857” Fascicolo di cc. 268 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 213-215). https://inventari.san.beniculturali.it/

292

1106 09 febbraio 1857 - 12 maggio 1858 Ricevute dal 16 maggio 1857 al 15 maggio 1858 Fascicolo di cc. 238

1107 01 maggio 1858 - 10 maggio 1859 Ricevute dal 16 maggio 1858 al 15 maggio 1859 Fascicolo di cc. 199

1108 31 dicembre 1858, 23 aprile 1859 - 11 maggio 1860 Ricevute dal 16 maggio 1859 al 15 maggio 1860 Fascicolo di cc. 246

1109 28 dicembre 1859, 01 maggio 1860 - 31 ottobre 1861 ”Ricevute dei pagamenti fatti dal Conte Angiolo Degli Oddi nell’anno di amministrazione da esso tenuta incominciando col 16 Maggio 18sessanta fino a tutto Maggio 18sessantuno dell’intiero suo Patrimonio” Fascicolo di cc. 268 Contiene anche “Libretto dei trasporti, che fanno i contadini per Monte Freddo” (ricevuta n. 112, cc. 175-188) e “Libbretto del scalzature, e potature del piantate, e impalature, e zappature del vivaio e legne per casa a Monte Freddo” (ricevuta n. 113, cc. 189-200), redatti dal giardiniere di Monte Freddo Antonio Sistoni e relativi all’anno 1858.

1110 01 maggio 1861 - 23 maggio 1862 ”Ricevute dei pagamenti fatti dal Conte Angiolo Degli Oddi nell’anno di amministrazione da Esso tenuta incominciando col primo Giugno 1861 fino a tutto Maggio 1862 dell’intiero suo Patrimonio” Fascicolo di cc. 449 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 76-77, 275-278).

1111 04 giugno 1862 - 29 novembre 1863 Ricevute dal 1º giugno 1862 al 31 maggio 1863 Fascicolo di cc. 306 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 57-60).

1112 02 giugno 1863 - 31 agosto 1864 Ricevute dal 1º giugno 1863 al 31 maggio 1864 Fascicolo di cc. 346

1113 11 aprile 1864 - 29 maggio 1865 ”Mazzo delle Ricevute dal 1º Giugno 1864 fino a tutto Maggio 1865” Fascicolo di cc. 274 Manca l’elenco delle ricevute contenute nel fascicolo.

1114 08 maggio 1865 - 13 giugno 1866 ”Mazzo delle Ricevute dal primo Giugno 1865 a tutto Maggio 1866” Fascicolo di cc. 419 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 37-40, 171-175).

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1115 02 giugno 1866 - 25 maggio 1867 ”Ricevute dal primo Giugno 1866 fino a tutto Maggio 1867” Fascicolo di cc. 282 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 274-277). Manca l’elenco delle ricevute contenute nel fascicolo.

1116 01 giugno 1867 - 04 luglio 1868 ”Ricevute dal dal 1º Giugno 1867 a tutto Maggio 1868” Fascicolo di cc. 332 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 212-213). Manca l’elenco delle ricevute contenute nel fascicolo.

1117 08 giugno 1868 - 12 maggio 1869 ”Ricevute dal 1º Giugno 1868 a tutto Maggio 1869” Fascicolo di cc. 318 Manca l’elenco delle ricevute contenute nel fascicolo. Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 309-313).

1118 02 febbraio 1869 - 26 maggio 1870 ”Ricevute dal primo Giugno 1869 a tutto Maggio 1870” Fascicolo di cc. 350 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 205-253). Manca l’elenco delle ricevute contenute nel fascicolo.

1119 31 maggio 1870 - 30 dicembre 1871 Ricevute dal 1º giugno 1870 a tutto dicembre 1871 Fascicolo di cc. 415 Contiene anche corrispondenza per Angelo degli Oddi (cc. 12-13, 241-245, 279-280). Manca l’elenco delle ricevute contenute nel fascicolo. Angelo degli Oddi morì il 30 dicembre 1871, ed evidentemente non fece in tempo ad impostare il fascicolo delle ricevute del periodo giugno 1871-maggio 1872: nel presente fascicolo si trovano, infatti, oltre alle ricevute di giugno 1870-maggio 1871, anche altre ricevute appartenenti a una serie numerica diversa e incompleta, e ricevute del periodo giugno-dicembre 1871.

1120 31 dicembre 1871 - 10 gennaio 1873 Ricevute del 1872 (gennaio-dicembre) Fascicolo di cc. 383 Manca l’elenco delle ricevute contenute nel fascicolo. Contiene anche corrispondenza per Maria Cardelli degli Oddi (cc. 373-375).

1121 08 settembre 1872 - 29 dicembre 1873 ”Ricevute del 1873” Fascicolo di cc. 325 Manca l’elenco delle ricevute contenute nel fascicolo.

1122 9 febbraio 1873, 01 ottobre 1873 - 20 gennaio 1875 ”Ricevute dell’anno 1874” Fascicolo di cc. 348 Manca l’elenco delle ricevute contenute nel fascicolo. Contiene anche corrispondenza per Maria https://inventari.san.beniculturali.it/

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Cardelli degli Oddi (cc. 10, 248-249, 270-271).

1123 08 gennaio 1875 - 24 gennaio 1876 ”Ricevute dell’anno 1875” Fascicolo di cc. 387

1124 15 ottobre 1875 - 15 gennaio 1877 ”Ricevute dell’anno 1876” Fascicolo di cc. 365 Manca l’elenco delle ricevute contenute nel fascicolo. Contiene anche corrispondenza per Maria Cardelli degli Oddi (c. 124). Contiene anche il “Libretto del opere per Monte Freddo dal 1 Gennaio 1875 a tutto Decembre 1875” (ricevuta n. 198, cc. 258-273) e il “Giornaletto delle Opere di campagna e d’altre spese e vendite fatte in Monte Freddo l’anno 1876” (ricevuta n. 224, cc. 308-319).

1125 28 febbraio 1876, 05 ottobre 1876 - 25 gennaio 1878 Ricevute del 1877 (gennaio-dicembre) Fascicolo di cc. 268 Manca l’elenco delle ricevute contenute nel fascicolo. Contiene anche corrispondenza per Maria Cardelli degli Oddi (ricevuta n. 30, cc. 35-36) e un registro di “Incassi e spese” di Monte Freddo per l’anno 1877 (ricevuta n. 188, cc. 256-267).

1126 04 ottobre 1877 - 03 gennaio 1879 Ricevute del 1878 (gennaio-dicembre) Fascicolo di cc. 223 Manca l’elenco delle ricevute contenute nel fascicolo.

1127 15 novembre 1878 - 17 gennaio 1880 Ricevute del 1879 (gennaio-dicembre) Fascicolo di cc. 150

1128 01 novembre 1879 - 02 febbraio 1881 ”Ricevute 1880” Fascicolo di cc. 212

1129 13 gennaio 1881 - 31 gennaio 1883 Ricevute 1881-1882 Fascicolo di cc. 94

1130 31 gennaio 1883 - 21 ottobre 1884 Ricevute 1883-1884 Fascicolo di cc. 46

1131 02 maggio 1889 - 18 marzo 1904 Ricevute 1889-1904 Fascicolo di cc. 128 A differenza delle ricevute delle annate precedenti, queste ultime non erano state ordinate per anno e non sono numerate sul retro; nel corso del riordinamento sono state disposte in ordine cronologico, mettendo in fondo le ricevute senza data (ma fine XIX-inizio XX secolo). I pagamenti sono effettuati da Maria Cardelli o Luigi Marini. https://inventari.san.beniculturali.it/

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1132 s.d. [1847 circa?] Elenchi di ricevute conservate nei mazzi annuali Fascicolo di cc. 34 Si tratta delle minute degli elenchi numerati delle ricevute scritti da Angelo degli Oddi degli anni 1805-1809 e 1811-1844 (cc. 1-22) e, per le ricevute del fattore delle Case Lunghe Antonio Graziani Amori, degli anni 1819-1847 (cc. 23-34). Gli stessi elenchi sono poi inseriti in bella copia nei singoli fascicoli annuali delle ricevute.

6.10. Tenuta di Lisciano

Vincenzo e Sforza degli Oddi acquistano nel 1506, pro indiviso con Battista di Francesco di Meo Baldutis e Mariotto di Pietro di Ercolano, un podere con case nelle pertinenze del castrum di Lisciano (cfr. la copia semplice della quietanza, fasc. n. 931). Dell’amministrazione di questa tenuta rimangono alcuni documenti, organizzati in fascicoli da Angelo degli Oddi (1542-1594) o da Francesco della Torre e la serie delle stime dei bestiami per gli anni 1623, 1625 e 1626. Nel 1608 i degli Oddi e altri proprietari confinanti, la comunità di Lisciano e la città di Perugia ricorsero contro l’eventualità che Lisciano diventasse feudo di Giovanni Benedetto Montesperelli (cfr. fascicolo n. 546, “Lettere et informationi per conto della giurisditione di Lisciano”). Nel 1642 i terreni di Lisciano vengono assegnati in dote da Angelo degli Oddi alla figlia Lavinia, sposa di Angelo Goga (cfr. fasc. n. 345, “N. 63. Notizia della rinunzia fatta dalla Signora Lavinia degl’Oddi a favore del Signor Conte Francesco, e Conte Antonio degli Oddi”). Nel 1681 questi terreni torneranno di proprietà dei degli Oddi come pagamento per la vendita del censo con la casa Barberini fatta a Gio. Antonio Bigazzini, per poi andare a costituire nel 1712 la dote per la monacazione di Francesca e Margherita degli Oddi in S. Maria delle Povere di Perugia (cfr. fasc. n. 257, “N. 11. Ricordo di alcuni beni di Lisciano dati al Monastero delle Povere”).

Stime dei bestiami

1133 24 gennaio 1623 ”Stima delli Bestiami di Lisciano consignati al fittuario nuovo da meser Domenico” Fascicolo di cc. 2

1134 25 novembre 1625 ”Stima ultima de Bestiami di Lisciano”. “Scritto delle stime delli bestiami delli doi poderi dell’Illustrissimo Signore Conte Angelo di Lisciano” Fascicolo di cc. 2

1135 03 dicembre 1626 Stima del bestiame nel podere vocabolo “la Spogna” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 2

1136 01 dicembre 1545 - 18 marzo 1582 ”Informatione delle valute delle terre di Lisciano compre dai Malletti [?] per la casa” Fascicolo di cc. 15 Stime e confinazioni dei terreni effettuate in vari anni.

1137 24 agosto 1612 ”Nota delli 2 poderi di Lisciano distinti in più pezzi di terreni” Fascicolo di cc. 3 Elenco dei terreni compresi nei poderi La Spogna e Rondinella, con confini e stime.

1138 03 dicembre 1612 ”Scritto del fitto di Lisciano a Rocco delli 3 di decembre 1612” Fascicolo di cc. 3 Francesco della Torre, attore per il signor Annibale della Corgna, tutore del conte Angelo degli Oddi, dà in affitto per quattro anni a Rocco di Pavolo da Lisciano i terreni che Angelo possiede a Lisciano, al canone annuo di scudi 142 e mezzo e alcuni corrispettivi in natura.

1139 01 giugno 1624 ”Fede delli stimatori de Lisciano del danno fatto dalla grandine” Fascicolo di cc. 4

6.11. Tenuta di Laviano

Libri mastri

1140 10 settembre 1711 - 10 marzo 1714 ”Entrata e uscita. Mastro B” Registro di cc. 44 Contiene un fascicolo di carte sciolte (cc. I-VIII) con la “Nota de la raccolta che si fa l’anno 1712 a la Contea di Laviano per li Illustrissimi Signori Conti Degli Oddi nobili perugini”. Questo registro è uno di quelli esaminati e citati da Ludovico degli Oddi (1683-1726) per la sua disamina dell’amministrazione tenuta dal fratello Francesco contenuta nel suo “Memoriale A”.

Giornali di entrata e uscita

1141 27 giugno 1706 - 31 ottobre 1707 ”Giornale 1706, 1707 B” Registro di cc. 36 Registro compilato dal fattore Carlo Bigi, contiene le entrate e le uscite, disposte di seguito in ordine cronologico, della tenuta della contea di Laviano. In allegato una lettera di Gabriello Alfieri, fattore della fattoria granducale di Bastardo, presso Arezzo, datata 27 ottobre 1706 e indirizzata probabilmente allo stesso Bigi (cc. III-IV). https://inventari.san.beniculturali.it/

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Questo registro è uno di quelli esaminati e citati da Ludovico degli Oddi (1683-1726) per la sua disamina dell’amministrazione tenuta dal fratello Francesco contenuta nel suo “Memoriale A”.

1142 gennaio 1744 - dicembre 1746 ”A. Libro dell’entrata, e uscita della Contea secondo le liste solite mandarsi dal Fattore incominciando dal Gennaio del 1744” Registro Non Rilegato di pp. 90

1143 gennaio 1747 - ottobre 1748 ”B. Libro dell’entrata e uscita della Contea secondo le liste solite mandarsi ogni mese dal Fattore incominciando dal Gennaio del 1747” Registro Non Rilegato di pp. 47

1144 novembre 1748 - 27 settembre 1750 ”C. Libro dell’entrata e uscita della Contea secondo le liste solite mandarsi ogni mese dal Fattore incominciando dal Novembre 1748” Registro Non Rilegato di cc. 24

1145 04 ottobre 1750 - 31 maggio 1752 ”D. Libro dell’entrata e uscita della Contea secondo le liste solite mandarsi ogni mese dal Fattore incominciando dall’Ottobre 1750” Registro Non Rilegato di cc. 22

1146 01 giugno 1756 - 31 maggio 1758 ”Libro dell’entrata e uscita a contanti della Contea secondo le liste solite da mandarsi dal Fattore, cominciando dal dì Primo Giugno 1756 a tutto il dì 31 Maggio 1758” Registro Non Rilegato di cc. 30

Libri delle stime dei bestiami

1147 21 settembre 1704 - 25 agosto 1710 ”1707. Libro nuovo delle stime de bestiami” Registro di pp. 170 Legato all’interno della copertina vi è un mazzo di ricevute di pagamenti effettuati dal fattore Carlo Bigi (cc. IV-X).

1148 1722 Stime dei bestiami nei poderi di Laviano Registro Non Rilegato di cc. 14 A c. 1v: “Si fà memoria come quest’anno 1722 a dì 25 luglio portatomi io [Ludovico degli Oddi] alla Contea feci i conti con tutti i lavoratori presenti de nostri poderi prima della raccolta e fu a tutti rinovata la stima del bestiame nel modo che sta qui appresso descritto con aver fatto a ciascun di essi un libretto a parte da ritenere appresso di loro, corrispondente a ciascuna loro partita, a fine di toglier via in avvenire ogni confusione, come pur troppo è stata fin qui, per non esser stato da lungo tempo conteggiato con essi, la qual stima fu fatta d’accordo, loro presenti, avendo condotto tutto il bestiame in tal giorno lungo Chiane sotto gli Oppi del Signor D. Giustino per farne la nuova stima suddetta, nella quale non sono comprese né magesi né paglie né strami. Le pecore sono stimate mezza dobola il paio, gli agnelli tre per due”. Seguono, per ciascun podere, le indicazioni delle persone che lo lavorano, con la composizione familiare e la stima del bestiame posseduto. https://inventari.san.beniculturali.it/

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1149 17 giugno 1723 - 18 giugno 1723 ”Conti della Contea con stime de bestiami e nota di tutto quello che si trova di presente in detto loco fatto il dì 18 Giugno 1723” Registro Non Rilegato di pp. 41 Di mano di Carlo degli Oddi, contiene debiti e crediti dei lavoratori della contea e stima del bestiame in loro possesso.

1150 17 giugno 1723 - 18 giugno 1723 ”Stima de bestiami fatta in occasione di dar l’Affitto della Contea al Signore Conte Carlo seguito per pubblico istrumento rogato Leandro Nardi li 29 Giugno 1723 con la descrizione del Seme e Vitto e Prestanze de’ Contadini, debiti, crediti et altre notizie” Registro Non Rilegato di pp. 41 Copia di mano di Ludovico degli Oddi del registro precedente.

1151 s.d. [1632 circa] Minuta di memoriale delle monache di San Francesco delle donne di Perugia per dimostrare l’utilità di una vendita di un terreno nel Chiusi ad Angelo degli Oddi Fascicolo di c. 1 Giustiniana degli Oddi (una delle figlie di Tiberio degli Oddi), prima di entrare come professa nel monastero di San Francesco delle donne di Perugia, fa testamento e assegna allo stesso monastero alcuni beni stabili nella contea di Laviano, con facoltà però di venderli se le monache lo avessero ritenuto opportuno. Poiché i terreni si trovano a notevole distanza dal monastero, il 27 aprile 1632 le monache li vendono ad Angelo degli Oddi conte di Laviano, riservandosene però il possesso fino a che non si sarà ottenuta l’approvazione della Sacra Cogregazione dei Vescovi e Regolari.

1152 22 novembre 1704 - 20 luglio 1710 Ricevute di pagamenti fatti a Francesco degli Oddi dal fattore di Laviano Carlo Bigi Fascicolo di cc. 19

1153 28 giugno 1721 - 25 giugno 1722, 9 aprile 1728 Corrispondenza col fattore Lorenzo Moretti Fascicolo di cc. 50 Contiene lettere inviate dal fattore di Laviano Lorenzo Moretti a Carlo degli Oddi e a sua moglie Giustina Patrizi. A c. 50 una lettera a Moretti di Francesco degli Oddi del 9 aprile 1728.

1154 luglio 1723 - agosto 1723 Minuta della scrittura di subaffitto della tenuta di Laviano Fascicolo di cc. 6 Carlo degli Oddi, affittuario della Tenuta di Laviano per 6 anni a partire dal 1º luglio 1723, la cede in subaffitto per lo stesso periodo al fattore Lorenzo Moretti. Minuta con correzioni e senza sottoscrizioni.

1155 31 maggio 1770 - giugno 1785 Saldi dei conti coi fattori Fascicolo di cc. 34 Saldi annuali del conteggio del dare e dell’avere di Angelo degli Oddi coi fattori della tenuta di Laviano Pietro Rossi (dal 1769 al 1784) e Domenico Corbelli (1785). https://inventari.san.beniculturali.it/

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1156 marzo 1796 - 20 aprile 1797 Patti, obblighi e condizioni per l’affitto della tenuta di Laviano di proprietà dei conti degli Oddi, non compresa la giurisdizione feudale loro spettante Fascicolo di cc. 21 Contiene appunti, anche di mano di Ludovico degli Oddi, sui patti e le condizioni da proporre agli affittuari della tenuta di Laviano per sei anni a partire dal primo giugno 1796.

1157 13 novembre 1796 - 09 gennaio 1797 ”Affare dell’Enfiteusi delli Scopeti della Comunanza di Pozzuolo” Fascicolo di cc. 6 Contiene due perizie del geometra Domenico Batassi, eletto perito nella causa tra Luigi Dini, enfiteuta delle Macchie di Pozzuolo e Frattavecchia, territorio di Castiglione del Lago, e i possessori di Pozzuolo e Frattavecchia per stabilire la porzione di macchia necessaria a entrambe le parti. Il titolo del fascicolo è di Longaro degli Oddi.

1158 25 febbraio 1798 - 17 agosto 1804 ”Interessi della causa Petroni ed amministrazione di Romizi a tutto ottobre 1802” Fascicolo di cc. 194 Bernardino Petroni, in società con Fabrizio degli Oddi, prende in affitto la tenuta di Laviano per sette anni il 4 maggio 1799. Il fascicolo contiene corrispondenza per Longaro e Gio. Battista degli Oddi, procuratori di Fabrizio, con Bernardino e Stefano Petroni e altri relativamente alla causa che vede contrapposti locatori e affittuari e che porta alla rescissione anticipata del contratto di affitto nel 1802; contiene anche scritture contabili (debiti dei coloni, nota delle raccolte, ecc.) del ministro dei degli Oddi e fattore della tenuta Pier Gentile Romizi, appunti e conti di Longaro degli Oddi. Il titolo del fascicolo è di Longaro degli Oddi.

1159 1836 Reclamo contro l’eccessiva valutazione della capacità contributiva della Tenuta di Laviano nel nuovo Catasto Gregoriano Fascicolo di cc. 13

1160 14 marzo 1866 - 16 gennaio 1869 Richiesta di affrancazione dei canoni verso la Camera Apostolica gravanti sulla tenuta di Laviano Fascicolo di cc. 21 Angelo degli Oddi domanda al Governo pontificio l’autorizzazione a procedere all’affrancazione dei canoni dovuti per i terreni di proprietà della Camera Apostolica nelle poste di Pozzuolo, concessi in enfiteusi ai degli Oddi fin dal 1762, e che dall’annessione dell’Umbria al Regno d’Italia la famiglia è stata costretta a pagare all’Erario del Regno; il progetto è caldeggiato anche dal fratello Oddo (di cui nel fascicolo sono presenti alcune lettere scambiate con Angelo) e dal cugino Ludovico. La Sacra Penitenzieria Apostolica concede, a determinate condizioni, l’indulto qualora si procedesse in tal senso.

1161 s.d. [seconda metà del XVIII secolo] Appunti, conti e carte varie Fascicolo di cc. 12

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6.12. Tenuta di Città della Pieve (Case Lunghe)

Libri mastri

1162 21 giugno 1762 - 31 maggio 1766 ”Libro dell’Entrata e Uscita a Grasce e Contanti della Tenuta di Città della Pieve in consegna di Arcangelo Baldi Fattore dal dì 21 Giugno 1762” Registro di cc. 111

1163 20 giugno 1762 - 31 maggio 1770 ”Libro spettante agl’Interessi di Città della Pieve I” Registro di cc. 79 Contiene anche due carte sciolte (cc. I-II) relative all’affitto del mulino del Poggetto a Domenico da Panicale a partire dal 10 settembre 1766.

1164 01 giugno 1770 - 31 maggio 1793 ”Libro spettante agli interessi di Città della Pieve II” Registro di cc. 150

1165 01 giugno 1793 - 1814 ”Libro spettante agli interessi di Città della Pieve III” Registro di cc. 105

1166 01 maggio 1815 - 10 marzo 1819 ”Tenuta sotto la denominazione di Città della Pieve spettante al Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia”. Libro mastro, libro di magazzino e giornale di cassa Registro di cc. 128 Sono riunite insieme le tre diverse tipologie di scritture contabili, a cura degli agenti Antonio Manetti (1815-1817) e Fabio Lippi (1817-1818).

1167 15 maggio 1826 - 15 maggio 1859 ”Rendi Conto della Fattoria delle Case Lunghe di proprietà del Nobil Uomo Signor Conte Francesco degli Oddi di Perugia.15 Maggio 1826 Antonio Graziani Amori Agente” Registro di pp. 108

Giornali di entrata e uscita

1168 01 aprile 1712 - 30 luglio 1715 ”Entrata et Uscita A” Registro di cc. 92 Redatto dal fattore di Città della Pieve Antonio Dionigi, le entrate sono registrate da c. 1 a c. 39, le uscite da c. 49 a c. 81; alle cc. 39 e 81 rendiconto e saldo dell’amministrazione sottoscritto da Ludovico degli Oddi.

1169 17 agosto 1715 - febbraio 1721 ”Entrata et Uscita B” Registro di cc. 83 Redatto dal fattore di Città della Pieve Antonio Dionigi, le entrate sono registrate da c. 1 a c. 33,

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le uscite da c. 34 a c. 83; a c. 33 rendiconto e saldo dell’amministrazione sottoscritto da Ludovico degli Oddi. In allegato un biglietto di Lorenzo Moretti ad Antonio Dionigi (c. I).

Libretti dei semi

1170 agosto 1766 - 31 maggio 1768 ”Libretto de semi dati dal dì primo Giugno 1766 a tutto li 31 Maggio 1768, con la nota de’ Polli rimasti in mano delli Lavoratori” Registro di cc. 24

1171 maggio 1768 - agosto 1770 ”Spoglio de semi lasciati in mano de Lavoratori a tutto maggio 1769 e 70” Registro di cc. 44

1172 31 maggio 1771 - maggio 1773 ”Libretto de semi dati e resi del 1771, 1772” Registro di cc. 12

1173 maggio 1773 - agosto 1775 ”Libretto de semi dati, e resi del 1772 e 73” Registro di cc. 24

1174 31 maggio 1777 - ottobre 1778 ”Libretto de’ semi dati, 31 maggio 1777 e 31 maggio 1778” Registro di cc. 24

1175 maggio 1779 - dicembre 1782 ”Libretto de’ semi dati, 31 maggio 1778 e 31 maggio 1779, 1780 e 1781, 1782” Registro di cc. 28

1176 maggio 1795 - 31 maggio 1802 ”Libretto de’ semi dati alli lavoratori delle Case Lunghe il dì 31 maggio 1798. Nota de’ semi della tenuta delle Case Lunghe dell’anno 1800 31 maggio” Registro di cc. 48 Contiene annotazioni dal maggio 1795 al 31 maggio 1798 (cc. 1-15) e, da c. 16 (”Nota de’ semi della tenuta delle Case Lunghe dell’anno 1800 31 maggio”), dal 31 maggio 1800 al 31 maggio 1802.

1177 1804 ”Libretto dei semi prestati a’ lavoratori per l’anno 1804” Registro di cc. 10

Libri dei lavoratori

Registri, tenuti dall’agente Antonio Graziani Amori, in cui, per ciascun podere, sono elencati i lavoratori presenti, con le rispettive partite del dare e dell’avere, sia per quanto riguarda i capi di bestiame, sia in denaro. https://inventari.san.beniculturali.it/

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1178 01 giugno 1795 - 31 maggio 1798 ”Libro delle stime de’ Bestiami in mano delli lavoratori e soccj dal dì primo Giugno 1795 a tutto Maggio 1*** con le Partite delli loro rispettivi Debiti, e Crediti della Tenuta delle Case Lunghe” Registro di cc. 69

1179 31 maggio 1801 - 23 agosto 1802 ”1801” Libro del debito e credito dei lavoratori 1801-1802 Registro di cc. 30

1180 31 maggio 1802 - 19 febbraio 1804 ”1802” Libro del debito e credito dei lavoratori 1802-1803 Registro di cc. 28

1181 31 maggio 1803 - 31 maggio 1804 ”Dal 1803 al 1804” Libro del debito e credito dei lavoratori 1803-1804 Registro di cc. 26

1182 31 maggio 1804 - 31 maggio 1805 ”Dal 31 maggio 1804 a tutto 1805” Libro del debito e credito dei lavoratori 1804-1805 Registro di cc. 26

1183 31 ottobre 1808 - 06 maggio 1812 Debiti e crediti dei lavoratori Registro Non Rilegato di cc. 17

1184 01 maggio 1808 - 24 agosto 1811 ”Conteggio dei contadini della Tenuta delle Case Lunghe. Capitale a bestiami e ristretto del loro debito” Registro di cc. 22

1185 01 maggio 1811 - 30 novembre 1812 ”Conteggio dei contadini della Tenuta delle Case Lunghe. Capitale a bestiami e ristretto del loro debito” Registro di cc. 14

1186 01 maggio 1815 - 10 settembre 1817 ”Ristretto de’ conti a bestiami e correnti de’ coloni della tenuta di Città della Pieve dal dì primo maggio 1815 a tutto li 10 settembre 1817” Registro di cc. 48

1187 18 aprile 1820 Stima del bestiame e debiti e crediti dei lavoratori al 18 aprile 1820 Registro di cc. 12

1188 15 maggio 1820 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Bestiame in essere doppo fatti li conti il dì 15 Maggio 1820” Registro di cc. 12

1189 10 settembre 1819 - 15 maggio 1820 ”Libro dei lavoratori della fattoria denominata le Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve di proprietà del Nobil Uomo Signor Conte Francesco degli Oddi di Peruggia dal 13 settembre 1819 al 13 maggio 1820” Registro di pp. 49

1190 15 maggio 1820 - 15 maggio 1821 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve di proprietà del Nobil Uomo Sig[n]or Conte Francesco degli Oddi di Perugia dal 15 maggio 1820 al 15 maggio 1821 sotto la condotta di Antonio Amori agente” Registro di pp. 49

1191 15 maggio 1821 - 15 maggio 1822 ”Libro dei lavoratori della fattoria denominata le Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve e di proprietà del Nobil Uomo Signor Conte Francesco degli Oddi di Perugia dal 15 maggio 1821 al 15 maggio 1822” Registro di pp. 49

1192 15 maggio 1822 - 15 maggio 1823 ”Libro dei lavoratori della fattoria denominata le Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve di proprietà del Nobil Uomo Signor Conte Francesco degli Oddi di Perugia dal 15 maggio 1822 al 15 suddetto 1823” Registro di pp. 49

1193 15 maggio 1823 - 15 maggio 1824 ”Libro dei lavoratori della fattoria denominata le Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve di pr[opr]ietà del Nobil Uomo Signor Conte Francesco degli Oddi di Perugia dal dì 15 maggio 1823 al 15 suddetto 1824” Registro di pp. 45

1194 15 maggio 1824 - 15 maggio 1825 ”Libro dei lavoratori della tenuta delle Case Lunghe spettanti al Nobil Uomo Signor Conte Francesco degli Oddi sotto la direzione dell’agente Antonio Graziani Amori nel anno dal 15 maggio 1824 al 15 maggio 1825” Registro di pp. 45

1195 15 maggio 1825 - 08 giugno 1826 ”Libro dei lavoratori della fattoria denominata le Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Francesco degli Oddi sotto la direzione dell’agente Antonio Graziani dal 15 maggio 1825 al 15 maggio 1826” Registro di pp. 45

1196 15 maggio 1826 - 15 maggio 1827 ”Libro dei lavoratori della fattoria denominata le Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve di proprietà del Nobil Uomo Signor Conte Francesco degli Oddi di Perugia dal 15 maggio 1826 al 15 maggio 1827” Registro di pp. 43

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1197 15 maggio 1827 - 15 maggio 1828 ”Libro dei lavoratori della fattoria denominata le Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve di proprietà del Nobil Uomo il Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia sotto la direzione del agente Antonio Graziani Amori dal 15 maggio 1827 al 15 maggio 1828” Registro di pp. 49

1198 15 maggio 1828 - 15 maggio 1829 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe territorio di Città della Pieve spettante al Nobil Uomo Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia sotto la condotta del agente Antonio Graziani per il 1829 15 maggio” Registro di pp. 45

1199 15 maggio 1829 - 15 maggio 1830 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Francesco degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve sotto la condotta del agente Antonio Graziani dal 1829 al 15 maggio 1830” Registro di pp. 45

1200 15 maggio 1830 - 15 maggio 1831 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo il Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia posta nel territorio di Città della Pieve sotto la direzione del agente Antonio Graziani dal giorno 15 maggio 1830 al 15 maggio 1831” Registro di pp. 53

1201 15 maggio 1831 - 15 maggio 1832 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo il Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve sotto la direzione del agente Antonio Graziani dal giorno 15 maggio 1831 al 15 maggio 1832” Registro di pp. 45

1202 15 maggio 1832 - 15 maggio 1833 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe di spettanza del Nobil Uomo Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia territorio di Città della Pieve sotto la direzione del agente Antonio Graziani dal giorno 15 maggio 1832 al 15 maggio 1833 giorno di conti” Registro di pp. 49

1203 15 maggio 1833 - 15 maggio 1834 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve sotto la direzione del agente Antonio Graziani dal 15 maggio 1833 al 15 maggio 1834” Registro di pp. 53

1204 15 maggio 1834 - 15 maggio 1835 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve sotto la direzione del agente Antonio Graziani dal 15 maggio 1834 al 15 maggio 1835” Registro di pp. 53

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1205 15 maggio 1835 - 15 maggio 1836 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve sotto la direzione del agente Antonio Graziani dal 15 maggio 1835 al 15 maggio 1836” Registro di pp. 54

1206 15 maggio 1836 - 15 maggio 1837 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal 15 maggio 1836 al 15 maggio 1837 sotto la direzione dell’agente Antonio Graziani Amori 1836” Registro di pp. 60

1207 15 maggio 1837 - 15 maggio 1838 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal 15 maggio 1837 al 15 maggio 1838 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 53

1208 15 maggio 1838 - 15 maggio 1839 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal giorno 15 maggio 1838 al dì 15 maggio 1839 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 54

1209 15 maggio 1839 - 26 maggio 1840 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal 15 maggio 1839 al 15 maggio 1840 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 46

1210 15 maggio 1840 - 15 maggio 1841 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Francesco Maria degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal 15 maggio 1840 al 15 maggio 1841 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 50

1211 15 maggio 1841 - 15 maggio 1842 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante alli Nobili Signori Conte Angiolo ed Oddo degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal 15 maggio 1841 al 15 maggio 1842 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 62

1212 15 maggio 1842 - 15 maggio 1843 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante alli Nobili Signori Conte Angiolo ed Oddo degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal 15 maggio 1842 al 15 maggio 1843 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 54

1213 15 maggio 1843 - 15 maggio 1844 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante alli Nobili Signori Conte Angiolo ed Oddo degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal 15 maggio 1843 al 15 maggio 1844 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 54

1214 15 maggio 1844 - 15 maggio 1845 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante alli Nobili Signori Conte Angiolo ed Oddo degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal 15 maggio 1844 al 15 maggio 1845 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 50

1215 15 maggio 1845 - 15 maggio 1846 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal 15 maggio 1845 al 15 detto 1846 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 50

1216 15 maggio 1846 - 15 maggio 1847 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal 15 maggio 1846 al 15 detto 1847 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 50

1217 15 maggio 1847 - 20 febbraio 1850 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal 15 maggio 1847 al 15 detto 1848 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 54

1218 15 maggio 1848 - 15 maggio 1849 ”Libro dei lavoratori della tenuta delle Case Lunghe spettante al Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi di Perugia nel territorio di Città della Pieve dal 15 maggio 1848 al 15 maggio 1849 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 54

1219 15 maggio 1849 - 15 maggio 1850 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve spettante al Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi di Perugia dal 15 maggio 1849 al 15 maggio 1850 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 54

1220 15 maggio 1850 - 15 maggio 1851 ”Libro dei lavoratori della fattoria delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve spettante al Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi di Perugia dal 15 maggio 1850 al 15 maggio 1851 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 53

1221 15 maggio 1851 - 15 maggio 1852 ”Libro dei lavoratori della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve spettante al Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi dal 15 maggio 1851 al 15 maggio del 1852 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Registro di pp. 50

1222 15 maggio 1852 - 15 maggio 1853 ”Libro dei lavoratori della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve spettante al Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi dal 15 maggio 1852 al 15 maggio 1853 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 50

1223 15 maggio 1853 - 15 maggio 1854 ”Libro dei lavoratori della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve del Nobil Uomo il Signor Conte Angiolo degli Oddi dal 15 maggio 1853 al 15 maggio 1854 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 50

1224 15 maggio 1854 - 09 giugno 1855 ”Libro dei lavoratori della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve del Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi dal 15 maggio 1854 al 15 maggio del 1855 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 54

1225 15 maggio 1855 - 15 maggio 1856 ”Libro dei lavoratori della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve del Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi dal 15 maggio 1855 al 15 maggio del 1856 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 58

1226 15 maggio 1856 - 15 maggio 1857 ”Libro dei lavoratori della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve del Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi dal 15 maggio 1856 al 15 maggio del anno 1857 sotto la direzione del agente Antonio Graziani. Anno 40mo” Registro di pp. 50

1227 15 maggio 1857 - 15 maggio 1858 ”Libro dei lavoratori della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve del Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi dal 15 maggio 1857 al 15 maggio 1858 sotto la direzione del agente Antonio Graziani. Anno 41mo” Registro di pp. 50

1228 15 maggio 1858 - 01 novembre 1860 ”Libro dei lavoratori della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve del Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi dal 15 maggio 1858 al 15 maggio 1859 sotto la direzione del agente Antonio Graziani. Anni 42mi” Registro di pp. 54

1229 15 maggio 1859 - 15 maggio 1860 ”Libro dei lavoratori della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve del Nobil Uomo Signor Conte Angelo degli Oddi dal 15 maggio 1859 al 15 maggio del 1860 sotto la direzione del agente Antonio Graziani. Anni 43” Registro di pp. 58

1230 15 maggio 1860 https://inventari.san.beniculturali.it/

308

”Libro dei lavoratori della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve di proprietà del Nobil Uomo Signor Conte Angiolo degli Oddi dal 15 maggio 1860 al 15 maggio del 1861 diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 58 Il registro presenta la situazione al 15 maggio 1860, ma non è stato completato data la sopraggiunta morte dell’agente Antonio Graziani (settembre 1860).

1231 15 maggio 1860 - 24 maggio 1861 ”Conti colonici dal 15 Maggio 1860 al 24 Maggio 1861, giorno della consegna del bestiame all’affittuario” Registro di cc. 14

Libri dei magazzini

Registri cartacei, tenuti dall’agente delle Case Lunghe Antonio Graziani Amori, che contengono, per ciascuna derrata (grano, fave, fagioli, granturco, ceci e cicerche, canapa, vino...), i movimenti di magazzino tra dare e avere.

1232 06 settembre 1819 - 15 maggio 1820 ”Magazzino a Grasce per le raccolte del anno 1819 della fattoria denominata le Case Lunghe” Registro di pp. 49

1233 23 maggio 1820 - 15 maggio 1821 ”Magazzino a Grasce per le raccolte del anno 1820 della fattoria denominata le Case Lunghe e 1821” Registro di pp. 45

1234 15 maggio 1821 - 15 maggio 1822 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dell’anno 1821 della fattoria denominata le Case Lunghe” Registro di pp. 27

1235 15 maggio 1822 - 15 maggio 1823 ”Magazzino a Grasce per le raccolte del anno 1822 della fattoria denominata le Case Lunghe” Registro di cc. 15

1236 15 maggio 1823 - 15 maggio 1824 ”Magazzino a Grascie per le raccolte dell’anno 1823 per la parte padronale della fattoria denominata le Case Lunghe” Registro di cc. 13

1237 15 maggio 1824 - 15 maggio 1825 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dell’anno dal 15 maggio 1824 al 15 maggio 1825 della fattoria denominata le Case Lunghe” Registro di pp. 23

1238 15 maggio 1825 - 15 maggio 1826 ”Magazino a Grasce per le raccolte del anno 1825 e per li conti del 1826” https://inventari.san.beniculturali.it/

309

Registro di cc. 12

1239 15 maggio 1826 - 15 maggio 1827 ”Ma[ga]zzino a Grasce per le raccolte del anno 1826 aute di parte domenicale [sic] alla fattoria delle Case Lunghe per li conti del 15 maggio 1827” Registro di pp. 22

1240 15 maggio 1827 - 17 maggio 1828 ”Magazzino a Grasce per le raccolte del anno 1827 e per li conti del 15 maggio 1828 nella fattoria delle Case Lunghe” Registro di pp. 22

1241 15 maggio 1828 - 15 maggio 1829 ”Magazzino a Grasce per le raccolte del anno 1828 e per li conti del 15 maggio 1829 nella tenuta delle Case Lunghe 1829” Registro di cc. 16

1242 15 maggio 1829 - 15 maggio 1830 ”Magazzino a Grasce per le raccolte del anno 1829 e per li conti del 15 maggio 1830 nella fattoria delle Case Lunghe” Registro di pp. 38

1243 15 maggio 1830 - 15 maggio 1831 ”Magazzino a Grasce per le raccolte del anno dal 15 maggio 1830 e per li conti del 15 maggio 1831 nella fattoria delle Case Lunghe 1830” Registro di pp. 25

1244 15 maggio 1831 - 15 maggio 1832 ”Magazzino a Grasce per le raccolte del anno [dal] 15 maggio 1831 e per i conti del 15 maggio 1832 nella fattoria delle Case Lunghe e per i resteggi di Magazzini del anno antecedente come da dichiarazione in Giornale” Registro di pp. 23

1245 15 maggio 1832 - 15 maggio 1833 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1832 al 15 maggio 1833 sotto la condotta del agente Antonio Graziani Amori, e nella fattoria delle Case Lunghe 1833” Registro di pp. 30

1246 15 maggio 1833 - 15 maggio 1834 ”Magazino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1833 al 15 maggio 1834 sotto la condotta del agente Antonio Graziani Amori, nella fattoria delle Case Lunghe” Registro di pp. 21

1247 15 maggio 1834 - 15 maggio 1835 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dell’anno 1834 e per il 15 maggio 1835 nella fattoria delle Case Lunghe sotto l’agente Antonio Graziani” Registro di pp. 37

1248 15 maggio 1835 - 15 maggio 1836 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1835 al 15 maggio 1836 nella fattoria delle Case Lunghe sotto la condotta del agente Antonio Graziani” https://inventari.san.beniculturali.it/

310

Registro di pp. 29

1249 15 maggio 1836 - 15 maggio 1837 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1836 al 15 maggio 1837 nella fattoria delle Case Lunghe sotto la condotta del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 17

1250 15 maggio 1837 - 15 maggio 1838 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1837 al 15 maggio 1838 nella fattoria delle Case Lunghe sotto la condotta del agente Antonio Graziani” Registro di cc. 12

1251 15 maggio 1838 - 15 maggio 1839 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1838 al 15 maggio 1839 nella fattoria delle Case Lunghe sotto la condotta del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1252 15 maggio 1839 - 15 maggio 1840 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1839 al 15 maggio 1840 nella fattoria delle Case Lunghe sotto la condotta del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1253 15 maggio 1840 - 15 maggio 1841 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1840 al 15 maggio del 1841 nella fattoria delle Case Lunghe sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 23

1254 15 maggio 1841 - 15 maggio 1842 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1841 al 15 maggio corrente 1842 nella fattoria delle Case Lunghe sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1255 15 maggio 1842 - 15 maggio 1843 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1842 al 15 maggio 1843 nella [fattoria] delle Case Lunghe territorio di Città della Pieve sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1256 15 maggio 1843 - 15 maggio 1844 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1843 al 15 maggio 1844 nella tenuta delle Case Lunghe territorio di Città della Pieve sotto la direzione del agente Antonio Graziani Amori” Registro di pp. 22

1257 15 maggio 1844 - 15 maggio 1845 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1844 al 15 maggio 1845 nella tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve sotto la direzione del attuale agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1258 15 maggio 1845 - 15 maggio 1846 https://inventari.san.beniculturali.it/

311

”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1845 al 15 maggio 1846 nella tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve sotto la direzione del attuale agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1259 15 maggio 1846 - 15 maggio 1847 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1846 al 15 maggio 1847 nella tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve sotto la direzione del attuale agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1260 15 maggio 1847 - 15 maggio 1848 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1847 al 15 maggio 1848 [nella] tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve sotto [la] direzione del attuale agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1261 15 maggio 1848 - 15 maggio 1849 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1848 al 15 detto 1849 tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve diretta dal attuale agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1262 15 maggio 1849 - 15 maggio 1850 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1849 al 15 maggio 1850, tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve in mano di Antonio Graziani presente agente” Registro di pp. 18

1263 15 maggio 1850 - 15 maggio 1851 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1850 al 15 maggio 1851, tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve diretta dal attuale agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1264 15 maggio 1851 - 15 maggio 1852 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1851 al 15 maggio 1852 della tenuta delle Case Lunghe, territorio di Città della Pieve, diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1265 15 maggio 1852 - 15 maggio 1853 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1852 al 15 maggio 1853 della tenuta delle Case Lunghe, territorio di Città della Pieve, diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1266 15 maggio 1853 - 15 maggio 1854 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1853 al 15 detto 1854 della tenuta delle Case Lunghe territorio di Città della Pieve, diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1267 15 maggio 1854 - 15 maggio 1855 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1854 al 15 detto 1855 della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve e diretta dal agente Antonio Graziani” https://inventari.san.beniculturali.it/

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Registro di pp. 18

1268 15 maggio 1855 - 15 maggio 1856 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1855 al 15 detto 1856 della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1269 15 maggio 1856 - 15 maggio 1857 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1856 al 15 detto 1857 della tenuta delle Case Lunghe nel territorio di Città della Pieve diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 14

1270 15 maggio 1857 - 15 maggio 1858 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1857 al 15 detto 1858 nella tenuta delle Case Lunghe, territorio di Città della Pieve, diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 20

1271 15 maggio 1858 - 15 maggio 1859 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1858 al 15 detto 1859 nella tenuta delle Case Lunghe territorio di Città della Pieve e diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1272 15 maggio 1859 - 15 maggio 1860 ”Magazzino a Grasce per le raccolte dal 15 maggio 1859 al 15 detto 1860 nella tenuta delle Case Lunghe territorio di Città della Pieve diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1273 15 maggio 1860 - 15 maggio 1861 ”Magazzini a Grasce dal 15 maggio 1860 al 15 maggio 1861 della tenuta delle Case Lunghe” Registro di cc. 8

Giornali di cassa

Registri, tenuti dall’agente Antonio Graziani Amori, in cui sono annotate in ordine cronologico le entrate ed uscite a contanti della fattoria e il saldo finale. Alla fine di ciascun anno contabile (dal 15 maggio di ciascun anno a quello successivo), il giornale viene esaminato e approvato da Vittoria Sacripante degli Oddi, amministratrice del patrimonio, fino al 1842, dai suoi figli Angelo e Oddo dal 1843 al 1845, e dal 1846 dal solo Angelo.

1274 22 settembre 1817 - 20 ottobre 1819 ”Cassa ossia scartafaccio di giornale d’entrata e uscita a denaro contante” Registro di pp. 58 Il giornale di cassa per il periodo 1 maggio 1815-10 settembre 1817 si trova alle cc. 31-41 del registro “Ristretto de’ generi provenienti dalla tenuta di Città della Pieve, Cassa a contanti e Partita generale del fattore Antonio Manetti dal dì primo maggio 1815 a tutto li 10 settembre 1817”.

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313

1275 17 settembre 1819 - 15 maggio 1820 ”Cassa ossia scartafaccio di giornale d’entrata e uscita a denaro contante 1819” Registro di pp. 22

1276 20 maggio 1820 - 15 maggio 1821 ”Cassa ossia scartafaccio di giornale d’entrata e uscita a denaro contante dal 15 maggio 1820 al 15 maggio 1821” Registro di pp. 20

1277 17 maggio 1821 - 16 maggio 1822 ”Cassa ossia scartafaccio di giornale d’entrata e uscita a denaro contante 1821” Registro di pp. 20

1278 03 giugno 1822 - 15 maggio 1823 ”Cassa ossia scartafaccio di giornale d’entrata e uscita a denaro contante” Registro di pp. 18

1279 14 giugno 1823 - 15 maggio 1824 ”Cassa ossia scartafaccio di giornale d’entrata e uscita a denaro contante dal 15 maggio 1823 al 15 maggio 1824” Registro di pp. 22

1280 17 maggio 1824 - 15 maggio 1825 ”Cassa ossia scartafaccio di giornale d’entrata e uscita a denaro contante” Registro di pp. 22

1281 11 giugno 1825 - 17 ottobre 1826 ”Cassa ossia scartafaccio di denaro contante dal 15 maggio 1825 al 15 suddetto 1826 della fattoria delle Case Lunghe” Registro di pp. 18

1282 10 luglio 1826 - 16 maggio 1827 ”Cassa generale di entrata ed uscita a denaro contante della fattoria delle Case Lunghe dal 15 maggio 1826 al 15 maggio 1827 sotto la condotta di Antonio Graziani Amori agente” Registro di pp. 26

1283 18 maggio 1827 - 16 maggio 1828 ”Cassa generale di entrata ed uscita a denaro contante della fattoria delle Case Lunghe dal 15 maggio 1827 al 15 maggio 1828 sotto la condotta di Antonio Graziani Amori agente” Registro di pp. 18

1284 27 maggio 1828 - 15 maggio 1829 ”Cassa ossia scartafaccio giornale di entrata ed uscita di denaro contante nella fattoria delle Case Lunghe dal anno 1828 per il 15 maggio 1829 sotto la condotta del agente Antonio Graziani Amori” Registro di pp. 18

1285 25 maggio 1829 - 15 maggio 1830 https://inventari.san.beniculturali.it/

314

”Cassa generale o sia scartafaccio di giornale a contanti di entrata ed uscita della fattoria delle Case Lunghe dal 15 maggio 1829 al 15 maggio 1830” Registro di pp. 26

1286 02 giugno 1830 - 16 maggio 1831 ”Cassa contanti ossia scartafaccio di giornale per la fattoria delle Case Lunghe di entrata ed uscita a denaro contante dal 15 maggio 1830 al 15 maggio 1831 sotto la condotta del agente Antonio Graziani Amori” Registro di pp. 38

1287 15 maggio 1831 - 16 maggio 1832 ”Cassa generale ossia scartafaccio di giornale per la fattoria delle Case Lunghe di entrata ed uscita a denaro contante dal 15 maggio 1831 al 15 maggio 1832 sotto la condotta del amministratore Antonio Graziani Amori” Registro di pp. 46

1288 15 maggio 1832 - 16 maggio 1833 ”Cassa contanti ossia scartafaccio di giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1832 al 15 maggio 1833 sotto la condotta del attuale amministratore Antonio Graziani Amori” Registro di pp. 42

1289 15 maggio 1833 - 16 maggio 1834 ”Cassa a contanti ossia scartafaccio di giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1833 al 15 maggio 1834 sotto la condotta del attuale agente Antonio Graziani Amori” Registro di pp. 46

1290 15 maggio 1834 - 15 maggio 1835 ”Cassa a contanti ossia scartafaccio di giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1834 al 15 maggio 1835 sotto la condotta del attuale Antonio Graziani Amori agente [sic]” Registro di pp. 38

1291 15 maggio 1835 - 15 maggio 1836 ”Cassa a contanti ossia scartafaccio di giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1835 al 15 maggio 1836 sotto la condotta del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 38

1292 15 maggio 1836 - 15 maggio 1837 ”Cassa a contanti ossia scartafaccio di giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1836 al 15 maggio 1837 sotto la condotta del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 38

1293 17 maggio 1837 - 15 maggio 1838 ”Cassa a contanti ossia scartafaccio di giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1837 al 15 maggio 1838 sotto la condotta del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 34 https://inventari.san.beniculturali.it/

315

1294 30 maggio 1838 - 15 maggio 1839 ”Cassa a contanti ossia giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1838 al 15 maggio 1839 sotto la condotta del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 38

1295 15 maggio 1839 - 15 maggio 1840 ”Cassa a contanti ossia giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1839 al 15 maggio 1840 sotto la condotta del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 26

1296 15 maggio 1840 - 15 maggio 1841 ”Cassa a contanti ossia giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1840 al 15 maggio 1841 sotto la condotta del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1297 15 maggio 1841 - 15 maggio 1842 ”Cassa a contanti ossia giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1841 al 15 maggio 1842 sotto la condotta del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 30

1298 15 maggio 1842 - 03 luglio 1843 ”Cassa a contanti ossia giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1842 al 15 maggio 1843 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1299 15 maggio 1843 - 28 giugno 1844 ”Cassa a contanti giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1843 al 15 detto 1844 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 26

1300 15 maggio 1844 - 02 novembre 1845 ”Cassa a contanti ossia giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1844 al 15 detto 1845 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1301 15 maggio 1845 - 15 maggio 1846 ”Cassa a contanti ossia giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1845 al 15 detto 1846 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1302 15 maggio 1846 - 15 maggio 1847 ”Cassa a contanti ossia giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1846 al 15 detto 1847 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1303 15 maggio 1847 - 15 maggio 1848 ”Cassa a contanti ossia giornale per la fattoria delle Case Lunghe ad entrata ed uscita dal 15 maggio 1847 al 15 detto 1848 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

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1304 15 maggio 1848 - 15 maggio 1849 ”Cassa a contanti ossia giornale per la fattoria delle Case Lunghe che contiene l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1848 al 15 detto 1849 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1305 15 maggio 1849 - 15 maggio 1850 ”Cassa a contanti ossia giornale per la tenuta delle Case Lunghe contenente l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1849 al 15 detto 1850 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1306 15 maggio 1850 - 11 giugno 1851 ”Cassa a contanti ossia giornale per la tenuta delle Case Lunghe che contiene tutta l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1850 al 15 maggio 1851 sotto la direzione del agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1307 15 maggio 1851 - 15 maggio 1852 ”Cassa a contanti ossia giornale per la tenuta delle Case Lunghe che contiene l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1851 al 15 maggio 1852 diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1308 15 maggio 1852 - 15 maggio 1853 ”Cassa a contanti ossia giornale per la tenuta delle Case Lunghe contenente in esso tutta l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1852 al 15 maggio 1853 diretto dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 14

1309 15 maggio 1853 - 16 maggio 1854 ”Cassa a contanti ossia giornale per la tenuta delle Case Lunghe che si contiene tutta l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1853 al 15 maggio 1854 diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1310 15 maggio 1854 - 09 giugno 1855 ”Cassa a contanti ossia giornale per la tenuta delle Case Lunghe contenente esso tutta l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1854 al 15 maggio 1855 diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 18

1311 15 maggio 1855 - 16 maggio 1856 ”Cassa a contanti ossia giornale per la tenuta delle Case Lunghe dove si contiene tutta l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1855 al 15 maggio 1856 diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1312 02 giugno 1856 - 16 maggio 1857 ”Cassa a contanti ossia giornale per la tenuta delle Case Lunghe che si contiene tutta l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1856 al 15 maggio 1857 diretta dal agente Antonio https://inventari.san.beniculturali.it/

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Graziani” Registro di pp. 18

1313 01 giugno 1857 - 01 giugno 1858 ”Cassa a contanti ossia giornale per la tenuta delle Case Lunghe che contiene tutta l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1857 al 15 maggio 1858 diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 14

1314 27 maggio 1858 - 10 giugno 1859 ”Cassa a contanti ossia giornale per la tenuta delle Case Lunghe che contiene tutta l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1858 al 15 maggio 1859 diretta dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1315 17 maggio 1859 - 30 maggio 1860 ”Cassa a contanti ossia giornale per la tenuta delle Case Lunghe che contiene in esso tutta l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1859 al 15 maggio 1860 diretta da anni 43 dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22

1316 15 maggio 1860 - 18 settembre 1861 ”Cassa a contanti ossia giornale per la tenuta delle Case Lunghe quale si contiene tutta l’entrata ed uscita dal 15 maggio 1860 al 15 maggio 1861 diretta anni 44 dal agente Antonio Graziani” Registro di pp. 22 Le annotazioni, iniziate dall’agente Antonio Graziani, sono proseguite, dopo la morte di questi nel settembre 1860, da suo figlio, don Luigi Graziani, che gli succede nell’amministrazione della tenuta (cfr. p. 8).

Rendiconti generali del fattore

Comprende registrazioni contabili di diversa natura (stime dei bestiami, conti colonici, cassa contanti) riassuntivi dell’intera annata agricola, forse anche materiale preparatorio per i registri più completi delle serie precedenti.

1317 01 maggio 1815 - 10 settembre 1817 ”Ristretto de’ generi provenienti dalla tenuta di Città della Pieve, Cassa a contanti e Partita generale del fattore Antonio Manetti dal dì primo maggio 1815 a tutto li 10 settembre 1817” Registro di cc. 52 Alle cc. 31-41 si trovano le annotazioni dell’entrata e uscita a contanti.

1318 24 marzo 1819 Stima del bestiame dei poderi della tenuta delle Case Lunghe effettuata dall’agente Fabio Lippi Fascicolo di c. 1

1319 15 maggio 1820

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”Rendiconto della fattoria delle Case Lunghe nel 1820” Fascicolo di cc. 2

1320 01 ottobre 1821 ”Ristretto di magazzino e Cassa a contanti 1820” Registro di cc. 6

1321 15 maggio 1822 Rendiconto generale (magazzino, cassa e bestiami) dal maggio 1821 al maggio 1822 Fascicolo di cc. 2

1322 07 settembre 1824 ”Rendimento di conti nella fattoria delle Case Lunghe”. Anni 1823 e 1824 Registro di cc. 8

1323 15 maggio 1825 ”Rendimento di conti della fattoria delle Case Lunghe dall’anno 1824 al 1825” Registro di cc. 6

1324 maggio 1826 ”Tenuta delle Case Lunghe. Fruttato reale dal 15 maggio 1825 al 15 maggio 1826” Fascicolo di cc. 2

1325 15 maggio 1826 - 15 maggio 1827 ”Conti dal 15 maggio 1826 al 15 maggio 1827” Fascicolo di cc. 17

1326 15 maggio 1827 - 15 maggio 1828 ”Stati dal 15 maggio 1827 al 15 maggio 1828” Fascicolo di cc. 20

1327 15 maggio 1828 - 15 maggio 1829 ”Conti dal 15 maggio 1828 al 15 maggio 1829” Fascicolo di cc. 5

1328 15 maggio 1829 - 15 maggio 1830 Rendiconto generale (magazzino, cassa e bestiami) dal maggio 1829 al maggio 1830 Fascicolo di cc. 9

1329 15 maggio 1830 - 15 maggio 1831 Rendiconto generale (magazzino, cassa e bestiami) dal maggio 1830 al maggio 1831 Fascicolo di cc. 6

1330 15 maggio 1831 - 15 maggio 1832 Rendiconto generale (magazzino, cassa e bestiami) dal maggio 1831 al maggio 1832 Fascicolo di cc. 2

1331 15 maggio 1833 Stime dei bestiami e debiti e crediti dei coloni Fascicolo di cc. 2

1332 20 ottobre 1834 - 02 febbraio 1835 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Rendiconto generale (cassa e raccolto) dal maggio 1834 al febbraio 1835 Fascicolo di cc. 2

1333 s.d. Stime dei bestiami e debiti e crediti dei coloni Fascicolo di cc. 2

Note delle raccolte

1334 [1764] ”Nota delle raccolte della tenuta di Città della Pieve del 1764” Registro di cc. 13

1335 [1765] ”Raccolta del anno 1765” Registro di cc. 8

1336 [1765] ”Raccolta dei [mistumi?] del 1765” Registro di cc. 8

1337 agosto 1766 - 09 dicembre 1766 ”Nota della raccolta di mistumi dell’Agosto 1766” Registro di cc. 12

1338 agosto 1766 ”Nota del[la] raccolta del il [sic] grano e fave al 15 agosto 1766” Registro di cc. 10

1339 1767 ”Raccolta de soliti poderi di Città della Pieve del corente anno 1767. Grano e mestumi” Registro di cc. 8

1340 1777 ”Raccolta di Città della Pieve del 1777” Registro di cc. 10

1341 1783 ”Nota della Raccolta delle Case Lunghe 1783” Registro di cc. 8

1342 1783 ”Nota dei Mistumi delle Case Lunghe 1783” Registro di cc. 12

1343 1820 - 1862 ”Note delle raccolte annuali di grano, fave e lana della Tenuta delle Case Lunghe” Fascicolo di cc. 69

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Ricevute

1344 29 novembre 1808 - 17 agosto 1817 ”Ricevute diverse riguardanti specialmente le Case Lunghe” Fascicolo di cc. 23 Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante degli Oddi.

1345 14 agosto 1877 - 07 ottobre 1879 Ricevute di spese per la tenuta delle Case Lunghe dal 24 maggio 1878 al 23 maggio 1879 Fascicolo di cc. 110

”Ricevute di artisti e di oggetti comprati per la tenuta delle Case Lunghe” luglio 1878 - 25 aprile 1879 Sottofascicolo , cc. 15

”Ricevute per spese di campagna” 01 aprile 1878 - 29 maggio 1879 Sottofascicolo , cc. 9

”Ricevute per rate di terreni pagate al Demanio” 17 giugno 1878 - 02 maggio 1879 Sottofascicolo , cc. 7 Il titolo del fascicolo si trovava sul retro di una lettera indirizzata a Maria Cardelli degli Oddi, ora spostata nella corrispondenza.

”Ricevute di frutti del benefizio di Santa Caterina” 23 luglio 1878, 22 marzo 1879 Sottofascicolo , cc. 2 Il titolo del fascicolo si trovava sul retro di una lettera indirizzata a Maria Cardelli degli Oddi, ora spostata nella corrispondenza.

”Ricevute degli eredi Bufalari per avere del defunto Perito Giuseppe Bufalari” 31 agosto 1878 Sottofascicolo , cc. 2 Il titolo del fascicolo si trovava sul retro di una lettera indirizzata a Maria Cardelli degli Oddi, ora spostata nella corrispondenza.

”Dazii e Tasse” 04 febbraio 1878 - 17 maggio 1879 Sottofascicolo , cc. 22

”Ricevute di provviste fatte alla Pieve pel consumo di casa nel nostro soggiorno alle Case Lunghe” 20 maggio 1878 - 28 settembre 1878, 27 maggio 1879 Sottofascicolo , cc. 15

”Spedizioni di denari, bollette di dazio per generi spediti” 14 agosto 1877, 25 agosto 1878 - 07 ottobre 1879 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Sottofascicolo , cc. 28

1346 27 maggio 1879 - 18 maggio 1880 ”Dal 24 Maggio 1879 al 24 Maggio 80. Documenti pel libro di cassa e Dazii e Tasse pagate” Fascicolo di cc. 156

1347 20 giugno 1880 - 24 maggio 1881 ”1880 al 1881 maggio 24. Cassa. Ricevute e pezze d’appoggio” Ricevute da maggio 1880 a maggio 1881 Fascicolo di cc. 133

1348 04 luglio 1881 - 16 aprile 1882 ”Dal Maggio 1881 al Maggio 1882” Fascicolo di cc. 77

1349 05 giugno 1882 - 11 maggio 1883 ”Dal 24 Maggio 1882 al 23 Maggio 1883” Fascicolo di cc. 47

Corrispondenza con i fattori e agenti delle Case Lunghe

I fattori e amministratori che si avvicendarono nella tenuta delle Case Lunghe a partire dalla metà del XVIII secolo furono Arcangelo Baldi († 1804 ca.), Antonio Manetti (fino al 1815), Fabio Lippi (dal 1817 al 1819), Antonio Graziani Amori (dal 1819 al 12 settembre 1860), don Luigi Graziani Amori (dal 13 settembre 1860 al 4 agosto 1861), Angiolo della Ciana, Domenico Graziani.

1350 16 luglio 1798 - 26 luglio 1804 Corrispondenza con Arcangelo Baldi e figli Fascicolo di cc. 16 Il titolo del fascicolo (c. 16v) è di Angelo degli Oddi (1814-1871). Arcangelo Baldi e Antonio Manetti erano fattori della tenuta delle Case Lunghe di Città della Pieve. Nel fascicolo vi sono anche lettere dei figli di Baldi, Giovanni Battista e Giuseppe.

1351 28 maggio 1804 - 25 ottobre 1815 Corrispondenza con Antonio Manetti Fascicolo di cc. 36

1352 05 gennaio 1823 - 13 agosto 1860 Corrispondenza con Antonio Graziani Amori Fascicolo di cc. 569 Antonio Graziani Amori fu agente della tenuta delle Case Lunghe per conto dei degli Oddi dal 5 novembre 1819 al 12 settembre 1860, data della morte. La tenuta delle scritture in questo periodo (le tre serie di registri dei “Giornali di cassa”, “Magazzini a grasce” e “Libri dei lavoratori”) si distingue per maggiore chiarezza e precisione rispetto al passato. Assieme ai registri, di lui rimane la nutrita corrispondenza tenuta con i proprietari, in particolare Vittoria Sacripante degli Oddi prima e Angelo degli Oddi poi. Alcune delle lettere erano conservate in mazzetti divisi per anno (ad es. “Lettere del fattore delle https://inventari.san.beniculturali.it/

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C. Lunghe Antonio Amori Graziani dell’anno 1823”), altre si trovavano sparse.

1353 19 settembre 1860 - 10 marzo 1884 ”Posizione riguardante Don Luigi Graziani dell’amministrazione delle Case Lunghe” Fascicolo di cc. 339 Contiene corrispondenza con Angelo degli Oddi e Maria Cardelli. Alle cc. 241-339 anche conti, inventari e carte varie relative al fratello Domenico Graziani, nuovo fattore e amministratore della tenuta.

1354 01 settembre 1861 - 26 febbraio 1878 Corrispondenza con Angiolo della Ciana Fascicolo di cc. 401 Contiene corrispondenza con Angelo degli Oddi e Maria Cardelli (cc. 1-290), note di spese, incassi, generi raccolti e altri appunti di della Ciana (cc. 291-401).

Posizioni degli affittuari della tenuta delle Case Lunghe

1355 01 dicembre 1860 - 11 marzo 1864 ”Posizione riguardante gli interessi con Vincenzo Simoncini, e rendiconti del fruttato della Tenuta delle Case Lunghe nei tre anni di affitto” Fascicolo di cc. 243 Vincenzo Simoncini prese in affitto la tenuta per un triennio, dal 16 maggio 1861 al 15 maggio 1864. Il fascicolo contiene varie copie del contratto di affitto, perizia del bestiame esistente nella tenuta, “Inventario degli oggetti nella rata affittata del Casino della tenuta delle Case Lunghe”, lettere di V. Simoncini e minute delle risposte di Angelo degli Oddi.

1356 06 ottobre 1863 - 16 dicembre 1868 ”Posizione Giuseppe Pieroni affittuario della Tenuta delle Case Lunghe, ed Angiolo degli Oddi, ed altri” Fascicolo di cc. 185 Giuseppe Pieroni prese in affitto la tenuta per sei anni, dal 24 maggio 1864 al 23 maggio 1870, ma il contratto terminò anticipatamente per il decesso di Pieroni nel 1868. Il fascicolo contiene tre copie della “Gazzetta dell’Umbria” del 9 ottobre 1863 con l’avviso dell’offerta di affitto della tenuta, il contratto di affitto, corrispondenza tra Angelo degli Oddi e Giuseppe Pieroni, la sua famiglia e altri (Raffaele Giamboni, Innocenzo Sgariglia, Geremia Innamorati), note dei pagamenti fatti da Pieroni, ricevute, appunti vari.

1357 15 dicembre 1868 - 29 maggio 1872 Posizione dell’affittuario Ettore Cesarini (1868-1872) Fascicolo di cc. 66 Contiene corrispondenza con Angelo degli Oddi e ricevute dei pagamenti dell’affittuario.

1358 19 aprile 1872 - 17 agosto 1878 ”Posizione Case Lunghe dal Maggio 1872 a tutto il 23 Maggio 1878” Posizione dell’affittuario Luciano Guidarelli Fascicolo di cc. 422 Contiene corrispondenza con Maria Cardelli (cc. 1-50), note spese e ricevute di pagamenti fatti da Guidarelli in conto affitto, contratto di affitto (cc. 411-416). https://inventari.san.beniculturali.it/

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Apoche coloniche

Secondo la classificazione ideata da Angelo degli Oddi (1814-1871), i poderi compresi nella tenuta delle Case Lunghe erano suddivisi in prima, seconda, terza e quarta categoria: non è stata trovata una legenda o una spiegazione del criterio adottato, ma dalle tabelle riassuntive degli obblighi dei coloni si nota come complessivamente questi siano più gravosi nei poderi di prima categoria, per poi diminuire progressivamente, per cui è possibile che le categorie indicassero la maggiore o minore produttività, o la maggiore o minore superficie, del podere. Nel riordinamento è stata mantenuta questa suddivisione, creando all’interno di ciascuna sottoserie i fascicoli relativi ai singoli poderi. La divisione in categorie non era rigida e alcuni poderi, nel corso degli anni, passano da una categoria all’altra: nel riordinamento si è seguita la classificazione dell’unica tabella riassuntiva datata (1865).

L’annotazione “1ª, 2ª, 3ª o 4ª categoria” (o semplicemente “1ª”, “2ª”, “3ª”, “4ª”), a penna, di mano di Angelo degli Oddi, si trova nell’angolo superiore sinistro delle apoche. Non è sempre presente, e ad esempio manca nelle apoche stipulate, dopo la morte di Angelo (30 dicembre 1871), dalla vedova Maria Cardelli degli Oddi, o meglio dall’affittuario della tenuta Luciano Guidarelli in suo nome, nel 1872.

Le apoche sono in forma di scrittura privata, interamente manoscritte oppure su moduli prestampati: in esse sono indicati i nomi delle parti (proprietario e colono), il podere dato in concessione, la durata, che è sempre di un anno, gli obblighi e i patti da rispettare.

Prima categoria

Nella prima categoria sono compresi i poderi situati nei vocaboli Comitolo (o Gomitolo), Casina, Beato Giacomo, Paradiso Sotto, Paradiso Sopra (tutti nel circondario di Città della Pieve, parrocchia di San Biagio), Scomerlo (circondario di Città della Pieve, parrocchia di San Litardo). Nel 1861 circa i poderi nei vocaboli Paradiso Sopra e Casina erano compresi nella seconda categoria, il podere in vocabolo Beato Giacomo in quarta.

1359 1861 - 18 maggio 1872 Podere voc. Comitolo Fascicolo di cc. 21

1360 1861 - 18 maggio 1872 Podere voc. Casina Fascicolo di cc. 12

1361 09 gennaio 1864 - 18 maggio 1872 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Podere voc. Beato Giacomo Fascicolo di cc. 12

1362 1861 - 18 maggio 1872 Podere voc. Paradiso Sotto Fascicolo di cc. 16

1363 1861 - 18 maggio 1872 Podere voc. Paradiso Sopra Fascicolo di cc. 12

1364 1861 - 18 maggio 1872 Podere voc. Scomerlo Fascicolo di cc. 12

Seconda categoria

Nella seconda categoria sono compresi i poderi situati nei vocaboli Case Lunghe Sotto, Case Lunghe Sopra, Po’ del Vento (tutti nel circondario di Città della Pieve, parrocchia di San Biagio) e Porcile (circondario di Città della Pieve, parrocchia di San Litardo). Nel 1861 circa i poderi nei vocaboli Case Lunghe Sopra e Po’ del Vento erano compresi nella terza categoria.

1365 1861 - 18 maggio 1872 Podere voc. Case Lunghe Sotto Fascicolo di cc. 16

1366 1861 - 18 maggio 1872 Podere voc. Case Lunghe Sopra Fascicolo di cc. 12

1367 1861 - 18 maggio 1872 Podere voc. Porcile Fascicolo di cc. 15

1368 1861 - 18 maggio 1872 Podere voc. Po’ del Vento Fascicolo di cc. 16

Terza categoria

Nella terza categoria sono compresi i poderi situati nei vocaboli la Molinella (circondario di Città della Pieve, parrocchia di San Donato) e Case Lunghe Vecchie (circondario di Città della Pieve, parrocchia di San Biagio).

1369 1861 - 16 marzo 1874 Podere voc. la Molinella

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Fascicolo di cc. 12

1370 1861 - 18 maggio 1872 Podere voc. Case Lunghe Vecchie Fascicolo di cc. 12

Quarta categoria

Nella quarta categoria sono compresi i poderi situati nei vocaboli Case Vecchie e Trevinano (circondario di Città della Pieve, parrocchia di San Biagio) e Vie Bianche (circondario di Città della Pieve, parrocchia di San Donato).

1371 1861 - 18 maggio 1872 Podere voc. Case Vecchie Fascicolo di cc. 20

1372 1861 - 18 maggio 1872 Podere voc. Vie Bianche Fascicolo di cc. 18

1373 14 settembre 1870 - 16 marzo 1874 Podere voc. Trevinano Fascicolo di cc. 6

1374 1865 Note dei coloni e degli obblighi colonici verso il padrone Fascicolo di cc. 4 Si tratta di tre tabelle compilate da Angelo degli Oddi (1814-1871) con l’elenco, ordinato per categoria, dei poderi della tenuta delle Case Lunghe e dei coloni che li lavorano, e per ciascuno l’annotazione dei corrispettivi in natura e in denaro da versare annualmente al proprietario, con alcune osservazioni. Una delle tabelle è datata 1865, le altre sono senza data.

1375 1759 - 01 luglio 1762 ”Interessi di Città della Pieve” Fascicolo di cc. 13 Si tratta di carte rilegate insieme posteriormente; il titolo “Interessi di Città della Pieve” (a c. 13v) è di Angelo degli Oddi (1730-1794). Contiene “Ricordi diversi fatti per memoria della tenuta di Città della Pieve” (1760), conti con l’affittuario Ferdinando Moretti, scrittura privata con cui Carlo degli Oddi dà in affitto ai nipoti Angelo e Ludovico degli Oddi la tenuta di Città della Pieve (1 luglio 1762).

1376 25 settembre 1763 - 09 gennaio 1764 ”Memorie relative all’Enfiteusi delle Communanze di Città della Pieve” Fascicolo di cc. 10 Il titolo del fascicolo è di Longaro degli Oddi. Contiene copie autentiche del verbale dell’asta pubblica per la concessione in enfiteusi a terza generazione maschile delle comunanze di Città della Pieve e del relativo contratto stipulato tra la suddetta comunità e Giuliano Padovani e fratelli, con appunti (non datati) di Longaro degli Oddi (relativi alla prossima estinzione del contratto, poiché la successione in linea maschile di G. Padovani è esaurita).

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1377 16 aprile 1769 Supplica di Angelo degli Oddi al vescovo di Città della Pieve per la costruzione di una chiesina alla Case Lunghe Fascicolo di cc. 2

1378 giugno 1772 ”Inventario della biancheria lasciata in Città della Pieve il primo giugno 1772” Fascicolo di cc. 2

1379 29 aprile 1777 - 07 marzo 1778 ”Libretto in cui si nota tutto il Grano delle Case Lunghe, e di Laviano spedito in Firenze al Signore Bernardino Nelli a conto della Casa, con la vendita del medesimo spese in Aprile e Maggio 1777” Registro Non Rilegato di cc. 19

1380 1778 - 04 aprile 1792 ”Posizione riguardante i scoli della tenuta delle Case Lunghe, e concordato tra i Governi toscano e pontificio” Fascicolo di cc. 75 Il titolo del fascicolo è di Angelo degli Oddi (1814-1871). Contiene due copie (cc. 1-43) dell’Istromento stipolato nell’anno MDCCLXXVIII tra la Santità di Nostro Signore Papa Pio VI e Sua Altezza Reale Pietro Leopoldo [...] per la confinazione de’ due Stati pontificio, e toscano dalla parte delle Chiane, e sue adiacenze (in Perugia, nella stamperia del Costantini, 1778), la copia semplice (cc. 44-55) del concordato tra i due Stati per concertare il regolamento delle acque del fiume Tresa e del torrente Maranzano e la bonificazione delle paludi (26 agosto 1780), due copie (cc. 56-68) del Regolamento stabilito dalla Sagra Congregazione delle Acque ed approvato dalla Santità di Nostro Signore Papa Pio Sesto per la Prefettura in materia di Acque eretta in Città della Pieve (in Roma, nella stamperia della Reverenda Camera Apostolica, 1786), editto del card. Carlo Livizzani, prefetto della Sagra Congregazione delle Acque, del 15 settembre 1787 (c. 69), suppliche al Granduca di Toscana da parte di Angelo degli Oddi (1730- 1794) e altri possidenti dei terreni nelle Comunità di Chiusi e Montepulciano (cc. 70-74).

1381 12 gennaio 1792, 01 marzo 1806 - 11 ottobre 1817 ”Carte riguardanti la Colmata delle Case Lunghe” Fascicolo di cc. 103 Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante degli Oddi. Contiene soprattutto corrispondenza per Francesco M. degli Oddi relativa al progetto di deviare le acque della Tresa per inondare un terreno di proprietà dei degli Oddi, altrimenti periodicamente danneggiato dalle piene del lago.

1382 19 novembre 1859 - 29 marzo 1871 Affitto del mulino a grano in vocabolo la Molinella, contrada del Mojano Fascicolo di cc. 81 Contiene corrispondenza con i mugnai affittuari del mulino (Luigi di Nardo dal 1860 al 30 settembre 1866, Giacomo e Cristoforo Peppicelli dal 1º ottobre 1866 al 30 settembre 1868, Giacomo Pieroni dal 1º ottobre 1868 al 30 dicembre 1871) e relativi contratti di affitto, nonché corrispondenza con Angelo della Ciana, Giuseppe Bufalari e altri relativa a lavori e danni al mulino.

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1383 10 novembre 1865 - 30 agosto 1870 ”Pendenza Graziani Francesco e degli Oddi, Manetti, ed altri riguardanti la mola a grano al Mojano” Fascicolo di cc. 53 Contiene corrispondenza relativa a controversie con altri proprietari (Francesco e Alessandro Graziani, cc. 2-38; Francesco Manetti, cc. 39-52) di Città della Pieve per danni a terreni confinanti causati da innovazioni non autorizzate apportate dal mugnaio al mulino.

1384 02 marzo 1868 - 23 novembre 1871 Acquisto di un podere pervenuto al demanio già di proprietà del Seminario vescovile di Città della Pieve Fascicolo di cc. 191 Fascicolo relativo all’acquisto di un podere in voc. Fondo Liccia-Trevinano confinante con la tenuta delle Case Lunghe, già di proprietà del Seminario vescovile di Città della Pieve, espropriato dallo Stato italiano dopo l’Unità e messo all’asta. Contiene corrispondenza con l’agente delle Case Lunghe Angelo della Ciana, con il geometra di Città della Pieve Giuseppe Bufalari, incaricato dell’acquisto per procura, con la curia vescovile di Città della Pieve allo scopo di ottenere l’autorizzazione canonica a partecipare all’asta pubblica, e con altri sul medesimo affare, nonché ricevute delle rate dei pagamenti all’Ufficio del Demanio, note delle spese e delle migliorie eseguite sul fondo, appunti vari di Angelo degli Oddi e Angelo della Ciana.

1385 1800 - 15 settembre 1870 Appunti e carte varie Fascicolo di cc. 87 Conti, abbozzi, elenchi e perizie di terreni acquistati, note di spese e documenti vari.

6.13.Tenuta e giardino di Monte Freddo

”Apoche e disdette coloniche della Tenuta di Monte Freddo, dei Giardini ed Orti, dell’Orto di Perugia”

1386 20 gennaio 1809 - 29 maggio 1849 Concessione a lavoreccio del podere in voc. il Piano dell’Abbate alla famiglia Ribeca e successiva disdetta Fascicolo di cc. 3 Il podere, posto nella cura di S. Martino dei Colli e in voc. il Piano dell’Abbate, viene concesso ai fratelli Tommaso, Natale, Piero e Vincenzo del quondam Antonio Ribeca da Francesco M. degli Oddi nel 1809 (cc. 1-2). La disdetta della colonia da parte dei loro discendenti è del 1849.

1387 1809 Minuta di apoca di concessione a lavoreccio del podere in voc. Poderetto alla famiglia Barchieri Fascicolo di cc. 3

1388 25 maggio 1835 - 30 maggio 1835 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Concessione a lavoreccio del podere in voc. la Macchia a Giuseppe Boccio Fascicolo di cc. 4 Contiene anche la disdetta dell’apoca col precedente colono Tommaso di Pietro Giulio.

1389 30 maggio 1835 - 03 maggio 1838 Concessione a lavoreccio del podere in voc. il Vanese a Domenico Caviglioni Fascicolo di cc. 3

1390 09 gennaio 1838 Concessione a lavoreccio per un anno di un podere a Pilonico Materno, vocabolo il Vanese, ai fratelli Morelli Fascicolo di cc. 2 La concessione dura un anno; il raccolto va diviso a metà tra il padrone e i lavoratori.

1391 05 maggio 1843 - 15 novembre 1853 Concessione a lavoreccio dell’orto a Perugia a Natale Faina Fascicolo di cc. 9 Angelo e Oddo degli Oddi concedono a lavorare e coltivare l’orto posto in prossimità del loro Palazzo, a Perugia, parrocchia di S. Antonino e S. Croce, a Natale Faina, per un anno: il raccolto o i proventi delle vendite dei prodotti andranno divisi a metà tra i padroni e il conduttore. Contiene la disdetta del contratto del 10 maggio 1853 (cc. 4-5).

1392 07 febbraio 1846 - 15 gennaio 1857 Concessione a lavoreccio per un anno di un predio in voc. Vanese, a Pilonico Materno, a Luigi e Paolo Gentili e famiglia Fascicolo di cc. 3

1393 29 ottobre 1847 - 29 maggio 1849 Concessione a lavoreccio per un anno di un podere in voc. il Piano dell’Abbate alla famiglia Papa Fascicolo di cc. 3

1394 29 ottobre 1847 - 27 maggio 1850 Concessione a lavoreccio per un anno di alcuni pezzi di terra a Pilonico Materno a Giuseppe Bonelli Fascicolo di cc. 3

1395 24 ottobre 1848 Concessione a lavoreccio per un anno di un podere in voc. il Piano dell’Abbate a Carlo Sottili e figli Fascicolo di cc. 2

1396 23 aprile 1853 Concessione a lavoreccio dell’orto a Perugia a Battista Antonelli Fascicolo di cc. 2 Angelo degli Oddi concede a lavorare e coltivare l’orto posto in prossimità del suo Palazzo, a Perugia, parrocchia di S. Antonino e S. Croce, a Battista Antonelli e alla sua famiglia, per un anno: il raccolto o i proventi delle vendite dei prodotti andranno divisi a metà tra il padrone e il conduttore.

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1397 12 gennaio 1856 - 12 marzo 1866 Concessione a lavoreccio per un anno di un podere in voc. il Piano dell’Abbate a Natale Brizio e figli Fascicolo di cc. 3

1398 13 gennaio 1856 - 10 maggio 1859 Concessione a lavoreccio per un anno di un podere da formarsi in voc. il Podere Nuovo al Piano dell’Abbate a Ferdinando Briziarello e famiglia Fascicolo di cc. 3

1399 15 febbraio 1859 Concessione a lavoreccio per un anno di un predio in voc. il Podere Nuovo del Piano dell’Abbate a Giuseppe e Domenico Boccio Fascicolo di cc. 2

1400 31 dicembre 1862 Concessione a lavoreccio di un podere in vocabolo lo Stradone, a Pilonico Materno, a Domenico Mommi e figli Fascicolo di cc. 2 La concessione dura un anno; il raccolto va diviso a metà tra il padrone e il lavoratore.

1401 30 novembre 1863 Concessione a lavoreccio di un podere in vocabolo il Vanese, a Pilonico Materno, a Francesco e Giuseppe Coli Fascicolo di cc. 3 La concessione dura un anno; il raccolto va diviso a metà tra il padrone e i lavoratori.

1402 30 novembre 1863 Concessione a lavoreccio di un podere in vocabolo la Macchia, a Bagnaia, alla famiglia Baldelli Fascicolo di cc. 4 La concessione dura un anno; il raccolto va diviso a metà tra il padrone e i lavoratori.

1403 30 novembre 1863 Concessione a lavoreccio di un podere in vocabolo il Piano dell’Abate di Mezzo, a Poggio delle Corti, alla famiglia Freschini Fascicolo di cc. 3 La concessione dura un anno; il raccolto va diviso a metà tra il padrone e i lavoratori.

1404 31 dicembre 1865 Concessione a lavoreccio per un anno di un podere in vocabolo il Piano dell’Abate, a S. Martino in Colle, a Pietro Cosuccio Fascicolo di cc. 4

1405 05 dicembre 1871 Concessione a lavoreccio per un anno di un podere in vocabolo la Costa, a Poggio delle Corti, a Giovanni Sgarrini Fascicolo di cc. 4

1406 1848 - 1851 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Minute di apoche non firmate o non compilate Fascicolo di cc. 6

Posizioni degli affittuari della tenuta di Monte Freddo

1407 01 settembre 1820 - 08 giugno 1847 Contratti di affitto e corrispondenza con l’affittuario Leonardo Penna e famiglia Fascicolo di cc. 16

1408 23 ottobre 1847 - 07 luglio 1855 Contratti di affitto con l’affittuario Pietro Andreoli e famiglia Fascicolo di cc. 14

1409 18 agosto 1859 - 18 marzo 1880 Contratti di affitto, corrispondenza e conti con l’affittuario Giuseppe Bartoccioni Fascicolo di cc. 197 Contiene contratti con Bartoccioni (cc. 1-29), corrispondenza con Angelo degli Oddi (cc. 30- 105) e Maria Cardelli degli Oddi (cc. 106-126), conti correnti con Bartoccioni (cc. 127-190).

Posizioni degli affittuari e giardinieri del giardino della villa di Monte Freddo

1410 1806 - 31 ottobre 1850 Posizione del giardiniere Luigi Bonelli e famiglia Fascicolo di cc. 14 Contiene contratti di affitto, conteggi di dare e avere.

1411 04 novembre 1850 - 04 novembre 1878 Posizione del giardiniere Silvestro Pieroni Fascicolo di cc. 27 Contiene “Apoca col Giardiniere di Monte Freddo e consegna delle piante” (con inventario delle piante e degli oggetti dati in consegna al nuovo giardiniere S. Pieroni), conti di dare e avere con Pieroni, note di spese varie.

Libri dei magazzini

1412 24 luglio 1747 - 30 luglio 1752 Libretto di magazzino per la tenuta di Monte Freddo Registro di cc. 12 Per ciascuna derrata (grano, legumi, olio, vino...) sono annotati i movimenti di magazzino tra dare e avere.

Libretti dei lavoratori

1413 novembre 1776 - ottobre 1790 ”Pietro detto Sciurpa, lavoratore del Podere Grande [di] Monte Freddo” Registro di cc. 25

1414 31 maggio 1800 - 05 agosto 1829 Libretto dei conti di Agostino Stufarola, colono nel Podere Grande di Monte Freddo https://inventari.san.beniculturali.it/

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Registro Non Rilegato di cc. 24

1415 31 ottobre 1801 - 14 marzo 1829 Libretto dei conti di Giovanni Angelo Tenerino, colono nel Podere del Vanese di Monte Freddo Registro Non Rilegato di cc. 18

Giornali di cassa

La serie consiste di un unico registro, compilato solo per poche carte di mano dell’agente della tenuta Antonio Sistoni.

1416 01 marzo 1846 - ottobre 1847 ”Libbro dove si nuota [sic] tutte le Spese per le piantate, e manutenzione ed altro nella Tenuta di Monte Freddo, cominciando il dì primo marzo 1846” Registro di cc. 106

Libretti degli acconti

1417 01 gennaio 1862 - 15 giugno 1864 ”Libretto degli acconti che passo ad Antonio Sistoni per bonifici che vado facendo nei terreni di Monte Freddo per compra di concio, piantine, trasporti, opere ed altro incominciando col 1º Gennaio 1862 fino a tutto Ottobbre 18***” Registro di pp. 158

1418 01 novembre 1855 - 24 luglio 1861 ”Libretto degli acconti che passo al Giardiniere di Monte Freddo Silvestro Pieroni, ad Antonio Sistoni, ed acconti che ricevo da Angiolo Andreoli” Registro di cc. 14

1419 1856 - 18 dicembre 1860 ”Libretto degli acconti tanto in generi che in denaro [che] passo ai coloni di Monte Freddo, al fabbro delle Cappanne Giovanni Panfoli, al falegname Benigno Gigli, al falegname di Bagnaja Monte Nero, al muratore di Bagnaja Vincenzo Morozzi, al segantino di Castiglione della Valle Michele Tenerino, al cocciaro Carlo Ottaviani, al fornaciajo di Castel del Piano Bacci, ed al fornaciajo Stefanino di Bagnaja” Registro di pp. 68

Libretti dei trasporti

Si tratta di quaderni in cui l’agente della tenuta Antonio Sistoni annota, per ciascun colono, i servizi di trasporto di derrate e materiali vari effettuati, con l’indicazione della data e del compenso dovuto. A chiusura delle registrazioni vi è l’annotazione del saldo del conto da parte del padrone Angelo degli Oddi. I libretti dei trasporti per gli anni 1859 e 1860 sono stati archiviati da Angelo degli Oddi come ricevute nn. 57 e 65 del mazzo “Ricevute dei pagamenti fatti dal Conte Angiolo Degli Oddi nell’anno di amministrazione da Esso tenuta incominciando col primo https://inventari.san.beniculturali.it/

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Giugno 1861 fino a tutto Maggio 1862 dell’intiero suo Patrimonio”.

1420 ”Trasporti coi buovi fatti dai contadini 1865” Registro di cc. 8

1421 ”Trasporti dei contadini coi buovi 1866” Registro di cc. 8

Libretti delle opere

Si tratta di quaderni in cui l’agente della tenuta Antonio Sistoni annota, ordinati per data, i nomi dei coloni che hanno effettuato lavori di vario genere nella tenuta, le giornate impiegate e il compenso dovuto. I libretti delle opere per gli anni 1859 e 1860 sono stati archiviati da Angelo degli Oddi come ricevute nn. 58 e 74 del mazzo “Ricevute dei pagamenti fatti dal Conte Angiolo Degli Oddi nell’anno di amministrazione da Esso tenuta incominciando col primo Giugno 1861 fino a tutto Maggio 1862 dell’intiero suo Patrimonio”, i libretti delle opere per gli anni 1873 e 1874 sono stati archiviati da Maria Cardelli come ricevute nn. 12 e 227 nel fascicolo delle Ricevute dell’anno 1875.

1422 21 gennaio 1863 - 10 dicembre 1863 ”Libretto del opere per l’anno 1863” Registro di cc. 22

1423 02 marzo 1864 - 27 dicembre 1864 ”Libretto del opere 1864” Registro di cc. 16

1424 15 febbraio 1865 - 13 dicembre 1865 ”Opere del 1865” Registro di cc. 19

1425 16 gennaio 1866 - ottobre 1866 ”Opere per Monte Freddo 1866” Registro di cc. 16

1426 gennaio 1867 - 13 dicembre 1867 ”Libretto del opere 1867” Registro di cc. 20

1427 27 gennaio 1868 - dicembre 1868 ”Libbretto delle opere per piantate Monte Freddo 1868” Registro di cc. 16

1428 07 gennaio 1869 - 20 dicembre 1869 ”Opere per Monte Freddo 1869” Registro di cc. 24 https://inventari.san.beniculturali.it/

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1429 07 gennaio 1870 - 05 dicembre 1870 ”Libbretto del opere per Monte Freddo 1870” Registro di cc. 24

1430 19 gennaio 1871 - 29 dicembre 1871 ”Opere per M. Freddo 1871” Registro di cc. 28

1431 03 gennaio 1872 - 06 dicembre 1873 ”Opere scalzature per M. Freddo 1872” Registro di cc. 4

Libretti delle opere per “lo stradone”

1432 26 ottobre 1857 - 28 dicembre 1858 ”Libretto delle Opere impiegate per fare un altro tratto di stradone che gira intorno a Monte Freddo, uno stradone nuovo che comincia col piazzone dei cipressi, per scalzare le piantate esistenti, per fare nuove buche, per delle nuove piantate” Registro Non Rilegato di cc. 28

1433 07 ottobre 1864 - 06 novembre 1865 ”Libretto del ostradone [sic] 1864 1865” Registro di cc. 14

1434 s.d. [prima metà del XVII secolo] Articoli presentati dal preposto del Seminario di Perugia e da Angelo degli Oddi per provare i vantaggi reciproci di una permuta di terreni a Bagnaia tra le parti Fascicolo di cc. 2

1435 29 giugno 1804 - 11 dicembre 1820 ”Fogli comprovanti il compenzo [sic] riceuto dall’Arcidiacono per la quinta parte sul podere Vanese” Fascicolo di cc. 15

1436 09 maggio 1838 - 19 settembre 1839 Apposizione di confini tra la tenuta dei degli Oddi e quella del conte Lodovico Ansidei Fascicolo di cc. 5

1437 08 marzo 1857 - 10 maggio 1871 Posizione dell’agente della tenuta Antonio Sistoni Fascicolo di cc. 147 Contiene corrispondenza con Angelo degli Oddi, note spese per lavori vari, ricevute rilasciate da Sistoni e appunti.

1438 17 marzo 1857 (molti s.d.) Elenchi di piante e fiori da acquistare per il giardino della villa di Monte Freddo, cataloghi di venditori, appunti di Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 20

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Contiene cataloghi commerciali di stabilimenti agrario-botanici e orticoltori, appunti di Angelo degli Oddi (”Note di fiori e piante che si acquisterebbero”, “Piante, radiche, arbusti acquistate pel Giardino di Monte Freddo in varie epoche”).

1439 1859 ”Libretto dei generi che si raccolgono nella Tenuta di Monte Freddo incominciando col 1º Novembre 1859 fino a tutto ***” Fascicolo di cc. 33 Contiene alcuni elenchi di capi di bestiame posseduti dai coloni e note di raccolti, ma per la maggior parte di tratta di carte bianche non compilate.

1440 04 dicembre 1863 Concessione di una fornace di mattoni di proprietà di Angelo degli Oddi al fornaio Teodoro Taramella Fascicolo di cc. 2

1441 15 febbraio 1873 ”Preventivo per la nuova Cappella, da eseguirsi annessa al Casino di villeggiatura in Monte Freddo” Fascicolo di cc. 12 ”Perizia della spesa che sono per importare tutti i diversi lavori occorrenti per la edificazione di una Cappella annessa al Palazzo di villeggiatura in Monte Freddo di spettanca della Nobil Donna Signora Contessa degli Oddi di Perugia, in base ad un disegno concepito dal Signor Lucchetti scultore in Roma”.

1442 03 novembre 1880 ”Permuta di terreni fatta dalle Signore Contesse Vittoria degli Oddi e Maria Cardelli da una parte e il Signor Giuseppe Taticchi dall’altra” Fascicolo di cc. 3

1443 18 aprile 1880 - 23 aprile 1880 Assegne del bestiame posseduto dai coloni per l’anno 1880 Fascicolo di cc. 11

1444 02 luglio 1795 - 04 dicembre 1880 Appunti, note spese e carte varie Fascicolo di cc. 73 Conti, note di spese, elenchi delle messe fatte celebrare nella cappella di Monte Freddo nell’autunno 1871, e documenti vari.

6.14. Tenuta di Montecastrilli ed eredità di Agostino e Angela Cospani

La tenuta di Monte Castrilli, presso Todi, entrò in possesso della famiglia degli Oddi a seguito del matrimonio tra Angelo degli Oddi e Angela di Agostino Cospani di Todi, nel 1765.

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Libri mastri

1445 maggio 1767 - 20 aprile 1774 ”Libro dell’Entrata e Uscita delli due Poderi di Monte Castrilli” Registro di cc. 95 Sulla coperta: “Libro dell’Entrata e Uscita delli due Poderi di Monte Castrilli assegnati in dote alla Signora Contessa Angela Cospani Degli Oddi il dì *** Maggio 1767 con altre notizie appartenenti alli Beni Suddetti, fatto dal Signor Conte Angelo Degli Oddi il dì suddetto a tutto il dì 21 Marzo 1785 nel qual tempo fu fatto l’affitto delli Suddetti Poderi con Feliziano Annibali come in questo a c. ***”. A c. 1ab descrizione dei due poderi, stima e considerazioni di mano di Angelo degli Oddi.

1446 01 settembre 1768 - 31 maggio 1770 ”Libbretto dell’Entrata e Uscita a Grascie e Contanti delli due Poderi di Monte Castrilli con li Conti delli Lavoratori dal Primo Settembre 1768 a tutto Maggio 1770” Registro Non Rilegato di cc. 16

1447 01 giugno 1770 - 10 giugno 1771 ”Libbretto dell’Entrata e Uscita a Grascie e Contanti delli due Poderi di Monte Castrilli con li Conti delli Lavoratori dal dì Primo Giugno 1770 a tutto il 10 Giugno 1771” Registro Non Rilegato di cc. 18

1448 20 aprile 1774 - 23 febbraio 1778 ”Libbretto in cui si segna lo stato delli due Poderi di Monte Castrilli con le Grascie residuate in mano di Vittorio Fattore fatto dopo li conti del dì 20 Aprile 1774” Registro Non Rilegato di cc. 17

1449 01 maggio 1774 - 30 giugno 1778 ”Conteggio del Dare ed Avere di Vittorio Fattore delli due Poderi di Monte Castrilli, col Dare ed Avere delli due Lavoratori delli suddetti Poderi dal Maggio 1774 a tutto Giugno 1778 colla dimostrazione di tutto il Bestiame esistente sotto il sudetto giorno” Registro Non Rilegato di cc. 8

1450 01 luglio 1778 - 30 giugno 1779 ”Conteggio del Dare ed Avere di Vittorio Fattore delli due Poderi di Monte Castrilli, con il Dare ed Avere di Gasparo Lavoratore delli detti due Poderi dal dì primo Luglio 1778 a tutto Giugno 1779 colla dimostrazione di tutto il Bestiame esistente in detti Poderi sotto il sudetto giorno” Registro Non Rilegato di cc. 8

Giornali di entrata e uscita

1451 20 febbraio 1832 - 18 marzo 1837 Giornale dell’introito della Tenuta di Monte Castrilli Registro Non Rilegato di cc. 12

1452 03 gennaio 1832 - 13 settembre 1837 Giornale dell’esito della Tenuta di Monte Castrilli Registro Non Rilegato di cc. 12 https://inventari.san.beniculturali.it/

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1453 05 luglio 1837 - 15 giugno 1839 ”Giornale dell’introito dal 5 luglio 1837 a tutto il dì 15 giugno 1839” Registro Non Rilegato di cc. 12

1454 05 luglio 1837 - 30 novembre 1839 ”Giornale dell’esito dal 5 luglio 1837 a tutto il dì 15 giugno 1839” Registro Non Rilegato di cc. 8

Stime del bestiame

1455 [1791?] ”Bestiame e valuta del medesimo di proprietà della Nobil Signora Contessa Angela degli Oddi esistente negli entroscritti poderi, in conformità della perizia del perito Mario Nucciarelli delli 16 maggio 1791, non avendo valutato le bestie pecorine e caprine” Fascicolo di cc. 6

1456 02 giugno 1841 ”Prospetto dimostrante il bestiame che si trova in essere nell’ultimo conteggio eseguito il due giugno 1841” Fascicolo di c. 1

1457 01 luglio 1842 ”Prospetto dimostrante il bestiame che rimane in essere a tutto il 1º luglio 1842 nella Tenuta di Monte Castrilli spettante alli Nobili Signori Conti Degl’Oddi” Fascicolo di c. 1

1458 20 giugno 1843 ”Prospetto addimostrante il bestiame che rimane in essere nella Tenuta di Monte Castrilli spettante alli Signori Conti Degl’Oddi di Perugia a tutto il 20 giugno 1843” Fascicolo di c. 1

Corrispondenza

1459 18 gennaio 1824 - 26 gennaio 1826 ”Fogli Mannaioli riguardanti Monte Castrilli” Corrispondenza con l’agente Francesco Antonio Mannaioli Fascicolo di cc. 56 Contiene lettere indirizzate ad Angela Cospani e a Vittoria Sacripante.

1460 08 maggio 1824 - 24 gennaio 1831 Corrispondenza con Lorenzo Mimmi Fascicolo di cc. 20 Lorenzo Mimmi prende in affitto la Tenuta di Monte Castrilli per sette anni a partire dal 1º dicembre 1824.

1461 15 settembre 1824 - 22 novembre 1831 Corrispondenza con Celestino Angelucci Fascicolo di cc. 27 Affittuario della tenuta di Monte Castrilli. https://inventari.san.beniculturali.it/

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1462 1828 - 06 novembre 1831 ”Lettere risguardanti offerte di vendita di Monte Castrilli” Fascicolo di cc. 16 Contiene trattative per la vendita della tenuta e lettere di potenziali acquirenti.

1463 15 dicembre 1829 - 04 febbraio 1830 Corrispondenza con Tommaso Trotti Fascicolo di cc. 5 Riguarda la vendita di una casetta ad uso di fienile in Monte Castrilli come da accordi non formalizzati con la defunta Angela Cospani fin dal 1825.

1464 10 novembre 1844 - 24 agosto 1845, 17 giugno 1870 - 7 agosto 1870 Corrispondenza con l’agente e fattore della Tenuta di Monte Castrilli Tommaso Tocchi Fascicolo di cc. 21 Le lettere dell’anno 1870 (cc. 15-21) riguardano il tentativo di recuperare la cappella della Concezione in Todi già giuspatronato della famiglia degli Oddi, e demaniata dallo Stato italiano e ora posta in vendita.

Ricevute dell’agente della tenuta T. Tocchi

1465 30 giugno 1839 - 04 giugno 1841 ”Ricevute che cominciano dal 30 Giugno 1839 sino al 4 Giugno 1841” Fascicolo di cc. 69 Ricevute dei pagamenti fatti dall’agente Tommaso Tocchi per conto dei degli Oddi. Le ricevute sono numerate da 1 a 42 e sono riportate nella “Nota delle ricevute contenute in questo mazzo incominciando dal 30 Giugno 1839 sino al 4 Giugno 1841” (cc. 2-3), di mano di Angelo degli Oddi.

1466 10 giugno 1841 - 28 luglio 1842 Ricevute dal 10 giugno 1841 al 28 luglio 1842 Fascicolo di cc. 34 Ricevute dei pagamenti fatti dall’agente Tommaso Tocchi per conto dei degli Oddi e dell’amministratore dell’eredità Cospani, mons. Averardo Giovio. Le ricevute sono numerate da 1 a 26 e sono riportate nella “Nota delle ricevute contenute in questo mazzo incominciando dal 10 Giugno 1841 sino al 8 [sic] Luglio 1842” (c. ), di mano di Angelo degli Oddi.

1467 16 giugno 1842 - 18 giugno 1843 ”Recapiti dal giorno 1º Luglio 1842 al 18 Giugno 1843” Fascicolo di cc. 42 Ricevute dei pagamenti fatti dall’agente Tommaso Tocchi per conto dei degli Oddi. Le ricevute sono numerate da 1 a 24 e sono riportate nella “Nota delle ricevute contenute in questo mazzo incominciando dal 1º Luglio 1842 [la ricevuta più antica è in realtà del 16 giugno 1842] sino al 18 Giugno 1843” (c. 41), di mano di Angelo degli Oddi.

1468 24 giugno 1843 - 30 aprile 1844 ”24 Giugno 1843 sino a tutto Aprile 1844” Ricevute https://inventari.san.beniculturali.it/

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Fascicolo di cc. 40 Ricevute dei pagamenti fatti dall’agente Tommaso Tocchi per conto dei degli Oddi. Le ricevute sono numerate da 1 a 24 e sono riportate nella “Nota delle ricevute contenute in questo mazzo incominciando dal 24 Giugno 1843 sino a tutto Aprile 1844” (cc. 2-3), di mano di Angelo degli Oddi.

1469 05 maggio 1844 - 30 ottobre 1844 ”Documenti relativi al rendiconto a tutto li 25 ottobre 1844” Fascicolo di cc. 8 Ricevute dei pagamenti fatti dall’agente Tommaso Tocchi per conto dei degli Oddi. Le ricevute sono numerate da 1 a 5.

Amministrazione dell’eredità Cospani tenuta da mons. Averardo Giovio

1470 12 dicembre 1840 - 04 maggio 1844 ”Amministrazione Giovio 1841. Documenti per l’Amministrazione Cospani oggi Degli Oddi dal 29 Marzo 1841 a tutto ***” Fascicolo di cc. 168 Ricevute di pagamenti effettuati dall’amministratore dell’eredità Cospani mons. Averardo Giovio dal 1841 al 30 aprile 1844, numerate da 1 a 38 (più il n. 29 bis). Contiene anche corrispondenza per Giovio da Tommaso Tocchi e altri (nn. 14, 19, 20, 24, 37).

1471 30 novembre 1843 - 26 ottobre 1844 ”Amministrazione Cospani dal 1º Maggio 1844 a tutto il ***” Fascicolo di cc. 30 Contiene ricevute, corrispondenza di Averardo Giovio con Tommaso Tocchi e altro.

1472 01 maggio 1844 - 25 ottobre 1844 ”Obbligazioni dei coloni Zara e Onofri” Obbligazioni dei coloni della tenuta di Monte Castrilli Fascicolo di cc. 20 Il titolo originale è di mons. Averardo Giovio, amministratore dell’eredità di Angela Cospani degli Oddi, ma è impreciso: nel fascicolo infatti si trovano le obbligazioni verso Angelo degli Oddi dei vari coloni della tenuta di Monte Castrilli, non solo dei coloni Zara e Onofri.

1473 19 maggio 1767 ”Transunto dell’Istromento matrimoniale della Contessa Angliola [sic]” Estratto dell’istrumento matrimoniale tra Angelo degli Oddi e Angela Cospani Fascicolo di cc. 7 Estratto in copia semplice dell’istrumento matrimoniale tra Angelo degli Oddi e Angela Cospani rogato dal notaio di Todi Giacinto Pieri in data 19 maggio 1767, con la descrizione dei terreni assegnati in dote ad Angela dai genitori Agostino Cospani e Ludovica Racani. La copia è di mano di Vittoria Sacripante degli Oddi (suo anche il titolo del fascicolo).

1474 gennaio 1795 Mandato di procura dei figli di Angelo degli Oddi alla madre Angela Cospani per l’amministrazione dell’eredità del nonno Agostino Cospani Fascicolo di cc. 11 Contiene minute preparatorie, alcune di mano di Ludovico degli Oddi, e l’originale (cc. 10-11) https://inventari.san.beniculturali.it/

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del mandato di procura che i fratelli Francesco Maria, Carlo, Longaro e Fabrizio, di consenso con lo zio Ludovico, nominato dal testamento del fratello Angelo co-tutore degli altri figli minori Margherita, Lavinia e Gio. Battista, fanno alla loro madre Angela Cospani per amministrare in loro nome i beni dell’eredità del nonno materno Agostino Cospani.

1475 1819 - 24 gennaio 1821 Rescissione del contratto di affitto della Tenuta col fu Vincenzo Valigia ed eredi Fascicolo di cc. 26 Vincenzo Valigia prende in affitto per 15 anni la Tenuta di Monte Castrilli da Angela Cospani in data 1º dicembre 1813; l’affitto termina anticipatamente per inadempienze dell’affittuario e per la morte di quest’ultimo nel 1820.

1476 08 maggio 1825 - 14 febbraio 1826 Vendita di una casa in Todi di proprietà di Angela Cospani al signor Serafini Fascicolo di cc. 7

1477 05 luglio 1837 - 15 giugno 1839 ”Discarico dei Magazzeni e degli Obblighi Colonici dal 5 Luglio 1837 al 15 Giugno 1839” Fascicolo di cc. 6

1478 01 luglio 1839 - 30 aprile 1844 ”Posizione riguardante la Eredità della Contessa Angiola Cospani Degli Oddi. Divisione della detta Eredità, Perizie, Rendiconti, e debiti dei Coloni della Tenuta di Monte Castrilli” Cartella di cc. 22 Contiene: “Rendiconto dell’Amministrazione dell’Agente Tocchi per la Tenuta di Monte Castrilli dal 1º Luglio 1839 al 30 Giugno dell’Anno 1842” (discarico generale delle entrate e delle uscite); “Conto generale di Amministrazione in riassunto di partite Attive e Passive per gestione dell’Agente della Tenuta di Monte Castrilli di spettanza dei Nobili Signori Conti Degli Oddi di Perugia Tommaso Tocchi, partendo dal 21 Giugno 1843 a tutto Aprile 1844 [...]”; “Stato generale dei Prodotti Prediali avuti per parte domenicale nell’Anno 1843 [...]”; “Stato generale dimostrante la qualità, quantità, e prezzo dei Bestiami esistenti in detta Tenuta al 30 Aprile 1844 [...]”; “Dimostrazione dei semi fermi e soprasemi esistenti nei beni componenti la suddetta Tenuta, alla chiusa dei conti a tutto il 30 Aprile 1844, per distinzione di qualità e quantità”; “Specchio dei Coloni Debitori e Creditori al 30 Aprile 1844 come dalle respettive partite di Conti Correnti e generale situazione dei Magazzeni di detta Tenuta [...]”.

1479 30 aprile 1844 - 1845 Divisione in parti uguali della tenuta fra i proprietari Angelo e Oddo degli Oddi, Longaro degli Oddi, Ludovico degli Oddi, Chiara Fiumi ved. degli Oddi Fascicolo di cc. 38 Contiene perizie e stime del bestiame esistente, foglio di divisione delle masserizie, mobilio e altri articoli fra i proprietari, accordo tra i fratelli Angelo e Oddo degli Oddi e lo zio Longaro degli Oddi, e altro.

1480 s.d. [prima metà del XIX secolo] Mappe catastali di Monte Castrilli e Castel Franco Fascicolo di cc. 14

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7. ”Perizie e certificati catastali”

L’esistenza e la denominazione di questa serie si rilevano da un’etichetta conservata nel fascicolo “Etichette di archivio realizzate da Angelo degli Oddi”: non è stato possibile ricostruire alcun criterio di ordinamento interno, per cui le poche unità presenti sono state disposte in ordine cronologico. Si tratta per lo più di copie di elenchi di beni registrati al catasto per alcuni membri della famiglia.

1481 25 ottobre 1602 Misurazione dei beni di Tiberio e Francesco degli Oddi per il nuovo catasto del comune di Perugia Fascicolo di cc. 18 Contiene misurazioni effettuate dagli ufficiali del comune per i distretti di Colomata, Bagnara, S. Biagio, S. Prospero, Pilonico Materno (vocabolo Monte Freddo), Migiana di Monte Malbe, Montalto, Migianella dei Marchesi, Pacciano, Lisciano.

1482 s.d. [inizio XVII secolo] Elenco delle terre inserite nel catasto di Francesco degli Oddi Fascicolo di cc. Copia semplice, di mano di Francesco della Torre.

1483 s.d. [inizio XVII secolo] ”Catasto della Signora Lavinia” Fascicolo di cc. 7

1484 1733 Copia dei terreni intestati a Cintia Catenucci nel catasto di Città della Pieve del 1733 Fascicolo di cc. 4 Copia semplice ottocentesca.

1485 1777 Copia dei terreni intestati ad Angelo degli Oddi nel Catasto Piano di Città della Pieve del 1777 Fascicolo di cc. 2 Copia semplice ottocentesca.

1486 s.d. [seconda metà del XVIII sec.] Estratto in copia semplice dell’assegna dei beni del territorio di Castiglione del Lago di proprietà di Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 2

1487 30 agosto 1798 Certificato del custode dei catasti di Perugia della stima delle proprietà di Laviano dei conti degli Oddi secondo l’assegna dell’anno 1778 Fascicolo di cc. 2

1488 04 settembre 1798 - 14 settembre 1798 ”Copia delle assegne date in fogli separati” Fascicolo di cc. 2 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Copia delle assegne dichiarate da Francesco M. degli Oddi dei suoi beni situati a Laviano, Case Lunghe e Monte Freddo.

1489 s.d. [1815 ca.] ”Terreni che si possiedono a Catastro dal Signor Antonio Manetti” Fascicolo di cc. 2

1490 18 novembre 1831 ”Confronto e perizia della Tenuta di Monte Freddo nelle pertinenze di Perugia spettante al Nobil Uomo Signor Conte Francesco degli Oddi in sequela del nuovo estimo censuario dato dal Governo, 1831” Fascicolo di cc. 6

1491 30 maggio 1840 Estratto catastale dei fondi rustici di proprietà di Francesco degli Oddi nel Catasto Gregoriano di Città della Pieve del 1835 Fascicolo di cc. 6

1492 31 maggio 1840 ”Possidenza della Nobil Famiglia Degl’Oddi su i Catasti Pascucci del 1733, Piano del 1777, Gregoriano per i soli ultimi acquisti de[l] 1835” Fascicolo di cc. 18 Terreni situati a Città della Pieve.

1493 15 maggio 1860 Estratto catastale dei beni di proprietà di Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 4

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8. ”Certificati ipotecari e cancellamento d’iscrizioni”

1494 30 dicembre 1816 - 09 luglio 1840 Rinnovi dell’iscrizione ipotecaria a profitto dei futuri chiamati alla primogenitura degli Oddi Fascicolo di cc. 5

1495 17 marzo 1819 - 31 marzo 1852 Rinnovi dell’iscrizione ipotecaria a profitto dei fratelli Carlo, Francesco e Fabrizio degli Oddi contro Longaro degli Oddi Fascicolo di cc. 9

1496 05 maggio 1820 - 31 marzo 1852 Rinnovi dell’iscrizione ipotecaria a profitto di Vittoria Sacripante contro Francesco degli Oddi per il pagamento della dote e dello spillatico Fascicolo di cc. 9

1497 15 marzo 1826 Iscrizione ipotecaria a profitto di Vittoria Sacripante degli Oddi contro l’eredità di Angela Cospani Fascicolo di c. 1

1498 31 marzo 1826 Iscrizione ipotecaria a profitto della primogenitura degli Oddi contro l’eredità di Angela Cospani Fascicolo di cc. 2

1499 09 gennaio 1827 Iscrizione ipotecaria a profitto di Francesco M. degli Oddi contro Carlo Vitiani Fascicolo di c. 1

1500 s.d. [1842 ca.] Iscrizione ipotecaria a profitto di Longaro e Ludovico degli Oddi e Chiara Fiumi contro l’eredità di Carlo degli Oddi Fascicolo di cc. 2

1501 05 agosto 1844 Iscrizione ipotecaria a profitto di Angelo e Oddo degli Oddi, cessionari di un credito di Vincenzo Crispolti di Todi Fascicolo di c. 1

1502 07 aprile 1845 Iscrizione ipotecaria a profitto degli eredi di Angela Cospani contro Ludovico degli Oddi Fascicolo di cc. 2

1503 08 aprile 1845 Certificato di cancellazione dell’ipoteca a profitto del monastero di S. Maria delle Povere contro Orazio Vagnucci Fascicolo di cc. 2 https://inventari.san.beniculturali.it/

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1504 07 maggio 1850 Certificato di cancellazione dell’ipoteca a profitto di Marianna Oddi contro il marito Oddo degli Oddi Fascicolo di cc. 2

1505 31 maggio 1852 Certificato di cancellazione dell’ipoteca a profitto dei monasteri di S. Lucia e S. Antonio di Perugia contro Francesco, Carlo, Longaro e Fabrizio degli Oddi Fascicolo di cc. 2

1506 04 agosto 1855 Certificato di cancellazione dell’ipoteca a profitto di Girolamo e Paolo Donati e loro cessionari contro Angelo e Oddo degli Oddi Fascicolo di cc. 2

1507 04 novembre 1862 Certificato di cancellazione di due ipoteche a profitto della primogenitura degli Oddi contro Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 2

1508 13 luglio 1863 Iscrizione ipotecaria a profitto dei coniugi Luisa Laurenzi e Filippo Mattioli contro Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 2

1509 19 agosto 1871 - 11 settembre 1878 Consenso per restrizione di ipoteca Fascicolo di cc. 6

1510 24 maggio 1820 - 06 novembre 1862 Estratti dai registri delle iscrizioni ipotecarie, certificati e circolari Fascicolo di cc. 30

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9. Imposte e tasse

La serie contiene avvisi di pagamento, cartelle esattoriali, comunicazioni e certificati rilasciati dalla cancelleria del censo o dall’agenzia delle imposte: prima del riordinamento attuale, la documentazione, di scarsa consistenza numerica e tutta risalente al secolo XIX, si trovava divisa in varie buste e senza alcun ordine: è stata divisa per nome dell’imposta.

1511 08 marzo 1849 - 16 aprile 1850 Tassa prediale e dazio comunitativo del Granducato di Toscana Fascicolo di cc. 4 Contiene avvisi di pagamento e ricevute dal camerlengo della comunità di Chiusi.

1512 1866 Tassa sulla ricchezza mobile e sull’entrata fondiaria Fascicolo di cc. 4 Contiene una scheda di dichiarazione dei redditi in bianco.

1513 1866 - 04 dicembre 1878 Imposta sui fabbricati Fascicolo di cc. 10

1514 13 maggio 1867 - 15 settembre 1880 Tassa sulle vetture e sui domestici Fascicolo di cc. 2

1515 15 agosto 1878 - 15 luglio 1880 Tassa di famiglia Fascicolo di cc. 2

1516 16 maggio 1880 Imposte delle prestazioni di opere per la costruzione delle strade obbligatorie Fascicolo di c. 1

1517 24 gennaio 1812 - 19 marzo 1882 Avvisi di contravvenzione, certificati e comunicazioni varie Fascicolo di cc. 23

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10. Manoscritti letterari, di studio e di consultazione

La serie contiene componimenti in prosa o in poesia, manoscritti, in qualche caso opera degli stessi membri della famiglia degli Oddi (ad es. componimenti poetici e abbozzi di Francesco M. degli Oddi, fra gli Arcadi Argilio Oroneo) o da loro semplicemente copiati.

1518 1724 - 1726 Sermoni scritti o copiati da Ludovico degli Oddi (1683-1726) Fascicolo di cc. 63 Contiene le bozze di due sermoni (”Selva di Sermone 1724”, sul versetto “Angariaverunt quemdam Simonem Cireneum”, cc. 1-43, e “Selva di Sermone 1726”, sul versetto “Unus militum lancea latus eius aperuit”, cc. 44-63).

1519 s.d. [prima metà del XVIII secolo] Preghiere, invocazioni e scritti edificanti Fascicolo di cc. 27 Contiene l’opuscolo manoscritto “Consolatione degl’Afflitti” (cc. 1-16) e altri scritti di argomento religioso.

1520 s.d. [prima metà del XVIII secolo - ante 1766] Poesie copiate o raccolte da Giovanni Battista degli Oddi Fascicolo di cc. 9 Queste carte facevano parte di un mazzo intitolato in epoca recente “Carte varie di G. Battista degli Oddi”: si tratta di alcuni sonetti manoscritti, copiati da lui stesso (quelli alle cc. 1-3) o da altre mani. Quattro sono di noti poeti sei-settecenteschi: “Per non veder del vincitor la sorte” (di Faustina Maratti Zappi), “In quella età, che io misurar solea” e “Presto è il dì, che cangiato in destin rio” (entrambi di Giambattista Felice Zappi), “Italia, Italia, o tu cui feo la sorte” (di Vincenzo da Filicaia). Gli altri, di autori ignoti, sono: “Parto signora mia, mia cara addio”, “Donna gravida liberata dalla morte”, “Parallelo tra le donne e le carte”, “Sonetto enigmatico: Io non son creato, né creatura”, “A te Verzine intata Adria reggina”, “Clori infedel, sdegnosa Clori, e finta”.

1521 s.d. [seconda metà del XVIII sec.] Poesie di Ludovico degli Oddi (1731-1800) Fascicolo di cc. 7 Si tratta di alcune poesie d’occasione (versi che accompagnano l’invio di alcuni prodotti alimentari in dono) scritte (o copiate?) da Ludovico degli Oddi, e dell’indice di un manoscritto di componimenti poetici, sempre di mano di Ludovico.

1522 s.d. [seconda metà del XVIII sec. - prima metà del XIX sec.] Poesie di Francesco M. degli Oddi Fascicolo di cc. 46 Il fascicolo contiene alcuni sonetti autografi di Francesco M. degli Oddi (Argilio Oroneo fra gli Arcadi), talvolta con varianti, correzioni e prove, e le bozze manoscritte degli “Applausi poetici che si offrono al Nobil Uomo Signore Conte Giulio Cesarei patrizio perugino in occasione delle faustissime nozze contratte con la Nobil Donna la Signora Maria contessa di Marsciano” (poi stampato nel 1791 in Perugia), con una lettera dedicatoria di Francesco M. degli Oddi allo https://inventari.san.beniculturali.it/

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sposo, suo cugino, e alcuni componimenti suoi e di altri. Altri abbozzi e versi di Francesco si possono trovare annotati su alcune delle lettere a lui indirizzate.

1523 seconda metà del XVIII secolo - 1839 circa Componimenti poetici di vari autori Fascicolo di cc. 194 Quasi tutte le carte non sono datate, ma sono collocabili alla fine del XVIII secolo o alla prima metà del XIX secolo. I soggetti sono vari (amoroso, mitologico, religioso, d’occasione, politico, in particolare contro la Rivoluzione francese), e spesso non è indicato l’autore dei versi. Data la passione di Francesco M. degli Oddi per la poesia, è presumibile che siano opere della cerchia dei suoi amici e conoscenti. Il fascicolo contiene i seguenti manoscritti: - “Perché, Morte, perché l’orrida gota”, sonetto (c. 2, la scrittura è di Ludovico degli Oddi, anche se non è possibile stabilire se ne sia anche l’autore); - “Per la cometa apparsa sul nostro orizzonte nel Natale dell’anno 1807” (stanze) e “I Monti di Quercino o sia La ricuperata salute” (ode), di Enrica Dionigi Orfei (cc. 3-6); - Senari sul tema de “La morte di Melchior Cesarotti” inviati da Giovanni Ottaviani a Francesco M. degli Oddi, 1809 (cc. 7-8); - “Esercizio accademico eseguito nel Pubblico Teatro di Volterra dai Signori del Collegio in occasione delle nozze di S.M.I.R. Napoleone Bonaparte a dì 13 Maggio l’anno 1810” (cc. 9-24); - “Inno alla Pace, in occasione della festa dell’Assunzione di Maria Vergine nell’anno 1814”, ode saffica (cc. 25-26); - “Sopra i diversi discorsi intorno alla cometa apparsa ai 30 Giugno 1819 mentre l’Imperadore Francesco Primo dimorava in Perugia”, sonetto, “Sulla stessa cometa rapporto all’Imperatore” (sonetto), “In laudem Petri Metastasii”, “La notte serena” (sonetto), “Il mattino” (sonetto), “Sull’Assunzione di Maria Vergine” (sonetto), “Sulla dignità ed eccellenza di Maria” (sonetto), e altri versi e abbozzi senza titolo (cc. 27-38); - “Odi cittadine. Il 9 Luglio 1820”, ode di Gabriele Rossetti (cc. 39-42); - “Ai musicomani. Per le tanto onorate cantanti Maray e Frezzolini che agirono nel Civico Teatro di Perugia l’anno 1839”, sonetto di Giovanni Giacomo Belli (c. 43); - “Agli occhi di Maria Santissima”, inno (cc. 44-45); - “L’innamoramento”, “La lontananza”, “Il sospetto”, “Il raffreddamento”, “La gelosia”, “Il tradimento”, “Lo scioglimento dell’amore”, endecasillabi (cc. 46-47); - “Ecco il Pastor, che non in tomba, o in fossa”, sonetto (cc. 48-49); - “Supplica che presenta Roma al Re Cattolico”, settenari (incompleto) (cc. 50-51); - stanze inviate da Giovanni Ottaviani a Francesco M. degli Oddi (cc. 52-53); - “Roma, o Signor, l’Augusta Roma è in pace” e “Tronco lo stame di Basville, a Pluto”, due sonetti copiati da Longaro degli Oddi (c. 54); - “Gïorno ahime d’ira, e di lutto” (sequenza), “Carattere di qualche sacerdote francese cattivo” (sonetto), “Bonus Pastor animam suam dat pro ovibus suis” (sonetto), “L’Istro, il Tago, il mio Tebro, il Tamigi” (sonetto), “Ritorna il Mondo all’innocenza antica” (sonetto) (cc. 55-56); - “Ai Francesi per la dispersa flotta nell’acque di Caglieri”, sonetto; “In risposta alla lettera scritta a N.S. con la direzione ‘Al Vescovo di Roma’”, sonetto (c. 57); - “Sulla passione”, ottonari del capitano Mancini (cc. 58-59); - “Per la Concezzione”, ottave (cc. 60-63); - “In occasione della partenza da Roma per Perugia degli illustri sposi Marianna Simonetti degli Oddi e Conte Longaro degli Oddi”, anacreontica (cc. 64-67); - “Scendi, o Musa, invocata ai prieghi miei”, sonetto del canonico Luigi Mattioli dedicato https://inventari.san.beniculturali.it/

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all’imperatore Francesco I (c. 68); - “Rime del Signor Annibale Mariotti in morte della Signora Aurelia Meniconi”, endecasillabi (cc. 69-72); - “Le nozze di Teti e di Peleo dell’abate Petrucci”, ottave (cc. 73-76); - “Idillio”, settenari (cc. 77-78); - “La battaglia di Celleno”, ottave di Baldassarre e Camillo Tarquini (cc. 79-84); - “I sospetti d’Erode”, quartine; “Sull’irto fieno il nudo corpo stende”, sonetto (cc. 85-88); - versi di Giuseppe Mattioli (Alfesindo Criuntino in Arcadia): “Le lacrime di Dorilla all’Aurora” (ottonari), “Per il S. Natale” (sonetto), “La caduta di Troja attribuita ad Amore” (sonetto), “Per l’acclamazione d’una illustre pastorella in Arcadia” (sonetto), “A Nobil Dama incinta per nome Laura” (sonetto), “Quantunque volte col pensier ritorno” (sonetto), “La liberazione di Roma” (sonetto), “Per i Santi Apostoli Pietro, e Paolo” (sonetto), “Nel mirare il Crocefisso” (sonetto), “Per S. Onofrio” (sonetto), “La creazione del mondo dipinta da Raffaele sulle Logge del Vaticano” (sonetto), “Per monaca” (senari), “Vergine, il giorno delle nozze è questo” (sonetto sul medesimo argomento), “Per professione” (sonetto), “Per monaca” (settenari), “Oh come in sua virtù ferma, e sicura” (sonetto sullo stesso argomento), “Nell’apertura della cassa contenente il sacro cenere dell’immortal Pio Sesto” (sonetto), “Per l’Accademia della Passione” (settenari), “A Nobil Dama per guarigione del Figlio” (ottonari), “L’Età dell’Oro” (sonetto), “I sogni” (settenari), “Per la Vergine addolorata” (sonetto), “Il Matino a Dorilla” (settenari), “Amore non è cieco” (sonetto per nozze) (cc. 89-106); - “La strada dei Capuccini”, ottonari (cc. 107-108); - “Mentre riscosso dal notturno obblio” e “Per far più glorioso il Colle Augusto” (sonetti catenati), “Genio, che due bell’anime” (anacreontica), “Nice qual avrai scampo” (cantata) (cc. 109-114); - “In occasione della partenza della Gran Duchessa da Firenze”, endecasillabi (c. 115); - “Inno al Sole”, del cav. Michele Leoni (cc. 116-119); - “La libertà rediviva in Etruria”, inno di Domenico Valeriani e “Risposta” di Ottaviano Ciccolini (cc. 120-121); - “La scoperta dell’America fu, o no, vantaggiosa?”, egloga drammatica (cc. 122-123); - “Accademia sopra gli odori”: discorso preliminare in prosa, “Gli odori della Madalena e delle tre Marie per imbalzamare il corpo del Redentore”, endecasillabi, “Gli odori degli spetacoli”, sonetto, “Odores Numinum”, elegia, “Gli odori simbolici”, capitolo, “Gli odori de Trionfi usati da Antonio in Egitto sul vinto Artabazzo Re d’Armenia”, anacreontica, “Gli odori del convito”, sonetto, “Gli odori de funerali”, stanze sdrucciole, “Sull’utilità degli odori”, dialogo in versi (cc. 124-136); - “Per aver prima negato e poi indugiato a pagar sette paoli il Signore Dottor Torelli perugino spesi da un padre domenicano per una risma di carta. Sonetti composti dal medesimo padre contro il suo debitore” (cc. 137-144); - “Poesie del fu proposto Ordedei di Gubbio” (cc. 145-162); - componimenti in italiano e latino prevalentemente su soggetti di storia romana: “Marco Antonio pone la recisa testa di Cicerone su i rostri” (sestine), “Virtutis et Gloriae Templum ab Historia reseratum” (somnium), “Iulii Caesaris mors” (carmen), “Palilia sive sacrificia pales” (elegia), “Curzio che si sacrifica per la Patria” (sonetto), “Tullia che sale al trono calpestando il cadavere del padre” (terzine), “Veturia a Coriolano” (endecasillabi), “Lucrezia violentata da Sesto” (canzonetta), “Orazio il Vecchio parla ai Romani per liberare Orazio il figlio dalla morte”, “Le bestialità di Caligola” (capitolo), “La vera felicità consiste nell’ignoranza e della storia, e di tutte le scienze” (scherzo poetico in prosa rimata), “L’isola degli eroi tudertini scoperta dalla Storia” (sogno poetico), “La morte d’Annibale” (sonetto), “Virginio uccide la sua figlia Virginia promessa in isposa ad Icilio, di cui si era perdutamente invaghito il decemviro Appio Claudio” (ottave), “Seneca svenato così parla a Nerone” (sonetto), “Sacrifizi fatti in onore della dea Tellure, https://inventari.san.beniculturali.it/

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chiamati Fordicidie”, “Nerone ordina l’incendio di Roma” (canzonetta), “Rigraziamento” (sonetto) (cc. 163-186); - “Il passaggio degl’Israeliti sull’Eritreo e il naufragio di Faraone”, ottave (cc. 187-188); - “Il cinto di Venere”, improvviso del signor Abate Berardi (cc. 189-192).

1524 s.d. [seconda metà del XIX sec.] Testi teatrali copiati da Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 47 Contiene i seguenti testi teatrali manoscritti, copiati da Angelo degli Oddi: - “Osti, e non osti”, commedia in tre atti di Filippo Casari (prima ed. 1828); - “Ridolfo e Bernardo, ossia Badate bene a quello che fate”, commedia in un atto di Giovanni Giraud (prima ed. 1841); - “La lettera perduta”, commedia in un atto di Luigi Ploner (prima ed. 1830); - “Presto, presto”, scherzo comico di Giuseppe Petrelli (prima ed. 1857).

1525 s.d. [prima metà del XVIII secolo - seconda metà del XIX sec.] Ricette culinarie o di medicinali, rimedi casalinghi e altri consigli pratici Fascicolo di cc. 269 Contiene manoscritti non datati (ma di alcuni si riconoscono gli autori: Giovanni Battista degli Oddi, Angelo degli Oddi [1730-1794], Longaro degli Oddi, Vittoria Sacripante degli Oddi, Angelo degli Oddi [1814-1871]) contenenti ricette e consigli per la preparazione o conservazione di alimenti, di medicinali o altro, e altri consigli pratici.

1526 s.d. [secoli XVIII-XIX] Testi di studio in prosa di varie materie Fascicolo di cc. 263

”Maria Maddalena Cardelli. Quaderni di studio”

1527 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] ”Fitologia o Botanica vale a dire Storia generale dei vegetabili” Volume di cc. 88

1528 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] ”Storia naturale” Volume di cc. 120

1529 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] Storia naturale (seconda parte) Volume di cc. 106

1530 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] ”Geologia” Volume di cc. 50

1531 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] ”Notizie astronomiche estratte dalle opere di Cagnoli, Poli, Bailly, Lalande ed altri da Rosa Taddei” Volume di cc. 101 https://inventari.san.beniculturali.it/

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1532 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] Geografia politica Volume di cc. 120

1533 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] ”Geografia storica” Volume di cc. 79

1534 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] Cartografia Volume di cc. 20

1535 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] ”Nozioni di letteratura” Volume di cc. 100

1536 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] ”Elementi di Rettorica” Volume di cc. 52

1537 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] Retorica (seconda parte) Quaderno di cc. 35

1538 1850 ”Lettere famigliari di Caio Plinio Cecilio Secondo tradotte da Pier Alessandro Paravia” Volume di cc. 20 Alle cc. I-II lettera di Rosa Taddei Mozzidolfi a Maria Cardelli per accompagnare l’invio delle lettere da lei copiate (11 marzo 1850).

1539 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] Arte poetica. Logica Volume di cc. 80

1540 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] ”Grammaire Française” Quaderno di cc. 59

1541 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] Quaderno di francese Volume di cc. 27

1542 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] Religione (in francese) Volume di pp. 648

1543 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] ”Cronologia della storia antica divisa in 9 Epoche” Quaderno di cc. 15

1544 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Storia di Grecia” Quaderno di cc. 43

1545 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] ”Storia romana” Quaderno di cc. 60

1546 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] ”Storie moderne” Volume di cc. 150

1547 s.d. [anni quaranta del XIX sec.] ”Histoire de France” Volume di cc. 96

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11. Diplomi, pagelle e certificati scolastici e universitari

1548 12 dicembre 1801 Diploma di dottorato in diritto civile e canonico dell’arcidiacono Carlo degli Oddi Fascicolo di perg. 1

1549 02 gennaio 1835 - 18 luglio 1837 Certificati e diplomi scolastici e universitari di Angelo degli Oddi (1814-1871) Fascicolo di cc. 15 Contiene certificati di frequenza, profitto e buona condotta di Angelo degli Oddi e diplomi di baccalaureato in filosofia e legge conseguiti presso l’Università di Perugia.

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12. Patenti di accademie e associazioni

1550 07 dicembre 1772 ”Patente dell’Arcadia” Patente di ammissione all’Accademia dell’Arcadia di Ludovico degli Oddi Fascicolo di cc. 4 Ludovico degli Oddi viene ammesso fra gli Arcadi col nome di Macone Cefisio.

1551 06 dicembre 1788 Ammissione di Longaro degli Oddi all’Accademia dei Nascenti di Urbino Fascicolo di c. 1 L’Accademia dei Nascenti riuniva gli studenti del Collegio dei Nobili di Urbino, frequentato da Longaro degli Oddi.

1552 04 settembre 1790 - 17 agosto 1836 Diplomi di Francesco Maria degli Oddi Fascicolo di cc. 19 Contiene, tra l’altro, la patente di ammissione all’Accademia dell’Arcadia col nome di Argilio Oroneo (4 settembre 1790, cc. 1-4), la nomina ad accademico dell’Accademia di Belle Arti di Perugia (6 febbraio 1791, c. 5), dell’Accademia dei Liberi di Città di Castello (1806, c. 7), dell’Accademia de’ Catenati di Macerata (11 giugno 1808, c. 8), a socio corrispondente dell’Accademia Tiberina (30 maggio 1814, cc. 9-10), a collega emerito dell’Accademia dei Neghittosi di Città della Pieve (20 febbraio 1826, c. 14), a socio onorario dell’Accademia Cingolana degli Incolti (15 maggio 1833, cc. 16-18).

1553 23 marzo 1853 Nomina di Angelo degli Oddi a socio ordinario della Società economico-agraria di Perugia Fascicolo di c. 1

1554 31 dicembre 1856 Ammissione di Maria Cardelli degli Oddi all’Accademia Filarmonica Romana Fascicolo di c. 1

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13. Affiliazioni e aggregazioni a congregazioni e confraternite religiose e indulgenze

1555 s.d. [1750 - 1754] ”Indulgenza in articulo mortis per tre generazioni della Casa degl’Oddi cominciando dal Signor Conte Carlo degli Oddi” Fascicolo di c. 1 Senza data, posteriore all’Anno Santo 1750 e ante marzo 1754 (data della morte del card. Giuseppe Livizzani segretario dei memoriali).

1556 13 giugno 1762 - 09 luglio 1793 Patenti di aggregazione a congregazioni e confraternite religiose rilasciate ad Angelo degli Oddi (1730-1794) Fascicolo di cc. 5

1557 maggio 1764 Patente di associazione di Giovanni Battista degli Oddi (1686-1766) alla Pia Unione e Suffragio di San Vincenzo Ferrer eretta nella chiesa di San Domenico di Perugia Fascicolo di c. 1

1558 21 aprile 1777 ”Indulgenze della Confraternita della Santissima Annunziata per li Signori Fratelli” Fascicolo di c. 1 Delle indulgenze “per i Signori Fratelli” (di Angelo degli Oddi?) si è conservata solo quella per il conte Luigi degli Oddi (1743-1795).

1559 18 dicembre 1801 Sommario delle indulgenze concesse alla Confraternita della Madonna Santissima del Suffragio di Perugia, cui si associa Longaro degli Oddi Fascicolo di c. 1 ”Illustrissimo Signor Conte Longaro degli Oddi ottenuto per Fratello nell’Adunanza del dì 18 Dicembre 1801”.

1560 1813 - 14 maggio 1838 Patenti di aggregazione a congregazioni e confraternite religiose rilasciate a Francesco Maria degli Oddi (1766-1840) Fascicolo di cc. 3

1561 24 aprile 1833 - 03 aprile 1865 Patenti di aggregazione a congregazioni e confraternite religiose rilasciate ad Angelo degli Oddi (1814-1871) Fascicolo di cc. 18

1562 27 settembre 1849 - 09 giugno 1893 Patenti di aggregazione a congregazioni e confraternite religiose rilasciate a Maria Cardelli degli Oddi Fascicolo di cc. 70

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14. Reliquie e autentiche di reliquie

La serie raccoglie certificati per la dichiarazione di autenticità di reliquie acquisite dalla famiglia degli Oddi, rilasciati da varie autorità; alcune di esse sul retro presentano un numero e alcune annotazioni: la serie numerica (che non segue l’ordine cronologico) è lacunosa e non è stato rinvenuto alcun elenco o inventario con l’indicazione dei numeri mancanti. Le autentiche senza numero sono state invece ordinate per data. Vi sono anche alcune reliquie di diversa natura (brandelli di tessuto, foglie, ecc.), in uno o più esemplari, conservate in bustine o altri contenitori, riunite insieme in un’unica unità archivistica.

1563 01 febbraio 1755 ”N. 2. S. Mattia apostolo” Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di S. Mattia apostolo, rilasciata da Paolo Bonavisa, vescovo di Spoleto.

1564 20 settembre 1803 ”N. 15. S. Maria Maddalena de Pazzis. Beata Chiara di Montefalco” Fascicolo di cc. 2 Autentica delle reliquie di un pezzo d’osso di S. Maria Maddalena de’ Pazzo e di un brandello del velo della beata Chiara da Montefalco (poi canonizzata nel 1881), rilasciata da Marco Antonio Moscardini, vescovo di Foligno.

1565 11 agosto 1753 ”N. 22. Dell’osse di S. Urbano martire” Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di S. Urbano martire, rilasciata da Paolo Bonavisa, vescovo di Spoleto.

1566 11 agosto 1753 ”N. 25. Dell’ossa del corpo di S. Placido martire che si conserva nella chiesa di S. Chiara di Spello” Fascicolo di cc. Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di S. Placido martire, rilasciata da Paolo Bonavisa, vescovo di Spoleto.

1567 05 giugno 1750 ”N. 30. Della veste di S. Pio V papa” Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo della veste di S. Pio V, rilasciata da Bernardo Bernardi, frate minore conventuale e vescovo di Acquapendente.

1568 28 marzo 1751 ”N. 33. Dell’ossa di S. Esusperanzo martire” Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di S. Esuperanzio di Spoleto martire, rilasciata da Paolo Bonavisa, vescovo di Spoleto.

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1569 11 agosto 1753 ”N. 35. Dell’ossa di S. Ireneo martire” Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di S. Ireneo martire, rilasciata da Paolo Bonavisa, vescovo di Spoleto.

1570 10 gennaio 1800 ”N. 41. Beato Egidio confessore” Fascicolo di c. 1 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso del beato Egidio di Assisi confessore, rilasciata da Ottavio Angelelli, vescovo di Gubbio.

1571 10 aprile 1755 ”N. 49. S. Tommaso d’Aquino” Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di S. Tommaso d’Aquino, rilasciata da Paolo Bonavisa, vescovo di Spoleto.

1572 25 agosto 1783 ”N. 54. Autentica di una reliquia di S. Felice da Spello” Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di S. Felice da Spello vescovo e martire, rilasciata da Gaetano Giannini, vescovo di Foligno.

1573 26 aprile 1756 ”N. 65. Beato Roggiero confessore” Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso del beato Ruggero da Todi confessore, rilasciata da Gerolamo Formagliari, vescovo di Todi.

1574 26 maggio 1809 ”N. 70. S. Albertino” Fascicolo di c. 1 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di S. Albertino confessore, rilasciata da Domenico Buttaoni, vescovo di Fabriano e Matelica.

1575 07 luglio 1796 ”N. 73. B. Bernardo da Offida” Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso del beato Bernardo da Offida, rilasciata da Alessandro Maria Odoardi, vescovo di Perugia.

1576 17 novembre 1778 ”N. 79. S. Dulcissima vergine e martire. S. Romano vescovo e martire. S. Tolomeo vescovo” Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di pezzi delle ossa di santa Dolcissima vergine e martire, san Romano vescovo e martire, san Tolomeo vescovo, rilasciata da Gaetano Giannini, vescovo di Foligno.

1577 24 luglio 1758 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”N. 81. Reliquia di S. Ciriaco” Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo di tessuto rimasto per lungo tempo a contatto col corpo di san Ciriaco vescovo e martire, patrono di Ancona, rilasciata da Niccolò Mancinforte, vescovo di Ancona e Numana.

1578 01 agosto 1770 Autentica di reliquie di san Francesco di Sales vescovo e santa Maria Maddalena penitente Fascicolo di cc. 2 Autentica delle reliquie di un pezzo di pelle di san Francesco di Sales vescovo e di un pezzo d’osso di santa Maria Maddalena penitente, rilasciata da Marcantonio Colonna, cardinale vicario per la diocesi di Roma.

1579 06 maggio 1784 Autentica di reliquia di sant’Emidio d’Ascoli vescovo e martire Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di sant’Emidio vescovo e martire, rilasciata da Francesco Antonio Marcucci, vescovo di Montalto nelle Marche.

1580 09 dicembre 1789 Autentica di reliquia di san Francesco di Sales Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di san Francesco di Sales vescovo, rilasciata da Marcantonio Colonna, cardinale vicario per la diocesi di Roma.

1581 26 aprile 1790 Autentica di reliquia di sant’Emidio di Ascoli vescovo e martire Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di sant’Emidio vescovo e martire, rilasciata da Pietro Paolo Leonardi, vescovo di Ascoli Piceno.

1582 08 maggio 1790 Autentica di reliquia di sant’Andrea Avellino Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo della veste di sant’Andrea Avellino, rilasciata da Carlo Zangari, vescovo di Assisi.

1583 29 agosto 1791 Autentica di reliquia di san Luigi Gonzaga Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di san Luigi Gonzaga, rilasciata da Francesco Saverio Passari, arcivescovo vicegerente di Roma.

1584 10 giugno 1793 ”S. Francesco, e S. Chiara. Per il Signor Conte Longharo deglli Oddi” Autentica di reliquie di san Francesco e santa Chiara d’Assisi Fascicolo di cc. 2 Autentica delle reliquie di un pezzo della tunica in cui fu avvolto san Francesco poco prima di morire e di capelli di santa Chiara, rilasciata da Carlo Zangari, vescovo di Assisi. https://inventari.san.beniculturali.it/

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1585 06 settembre 1793 Autentica di varie reliquie Fascicolo di cc. 2 Autentica di varie reliquie, rilasciata da Alessandro Maria Odoardi, vescovo di Perugia. Si tratta di un pezzo di legno della Croce, della veste di Cristo, della canna usata per porgere la spugna durante la Crocifissione, del tavolo dell’Ultima Cena, del presepe, di un sasso del Monte Sion, della terra dell’orto del Getsemani, delle pietre delle tombe di Cristo, della Vergine, di san Giuseppe e dei santi Gioacchino e Anna, delle ossa di vari santi (i re magi, Giovanni Battista, Paolo, Simone, Marco evangelista, Stefano, Lorenzo, Costanzo, Ercolano, Emidio, Biagio, Zenone, Vincenzo Ferrer, Francesco Saverio, Antonio da Padova, Bernardino da Siena, Francesco di Paola, Luigi Gonzaga, Giuseppe da Copertino), dell’abito di san Francesco, della veste di sant’Andrea Avellino, e della spugna imbevuta del sangue di san Carlo Borromeo.

1586 23 febbraio 1795 ”Santa Vittoria martire” Autentica di reliquia di santa Vittoria martire Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di santa Vittoria martire, rilasciata da Francesco Saverio Cristiani, vescovo di Porfireone e Prefetto del Sacrario Apostolico.

1587 30 maggio 1800 Autentica di reliquia di san Luigi Gonzaga Fascicolo di c. 1 Autentica delle reliquie di un pezzo d’osso e di una pietra del sepolcro di san Luigi Gonzaga, rilasciata da Alessandro Alessandretti, vescovo di Macerata e Tolentino.

1588 27 settembre 1802 Autentica di reliquia di santa Margherita da Cortona Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo di cotone intinto nel grasso di santa Margherita da Cortona, rilasciata da Tommaso Cattani, arcidiacono della cattedrale di Cortona e vicario generale per la vacanza della sede episcopale.

1589 15 maggio 1805 Autentica di reliquie della Beata Vergine Maria, di santa Vittoria vergine e martire, di santa Francesca Romana, di santa Teresa di Gesù Fascicolo di cc. 2 Autentica delle reliquie di un pezzo del velo della Beata Vergine Maria, di un pezzo d’osso di santa Vittoria, della veste di santa Francesca Romana, del velo di santa Teresa di Gesù, rilasciata da Giulio Maria della Somaglia, cardinale vicario per la diocesi di Roma.

1590 19 ottobre 1807 Autentica delle reliquie di san Benedetto da San Fratello e di santa Giacinta Marescotti Fascicolo di cc. 2 Autentica delle reliquie di un pezzo d’osso di san Benedetto da San Fratello e di un pezzo d’osso di santa Giacinta Marescotti, rilasciata da Ottavio Angelelli, vescovo di Gubbio. Si tratta di due santi canonizzati in quello stesso anno 1807.

1591 21 dicembre 1809 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Autentica di reliquia della beata Veronica Giuliani Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso della beata Veronica Giuliana (poi canonizzata nel 1839), rilasciata da Paolo Bartoli, vescovo di Città di Castello.

1592 09 febbraio 1810 Autentica di reliquie di san Giuseppe e santa Anna Fascicolo di c. 1 Autentica delle reliquie di un pezzo del mantello di san Giuseppe e di un pezzo d’osso di santa Anna, rilasciata da Camillo Campanelli, arcivescovo di Perugia.

1593 09 agosto 1815 Autentica di reliquie di sant’Andrea Avellino, san Francesco d’Assisi, san Francesco di Paola e sant’Eurosia vergine e martire Fascicolo di c. 1 Autentica della reliquia di un pezzo di tunica di sant’Andrea Avellino, del sacco di san Francesco d’Assisi, di pezzi di ossa di san Francesco di Paola e di santa Eurosia vergine e martire, rilasciata da Giuseppe Ageluni, arcivescovo di Durazzo.

1594 17 luglio 1830 Autentica di reliquia della Beata Vergine Maria Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo della veste della Beata Vergine Maria, rilasciata da Placido Zurla, cardinale vicario per la diocesi di Roma.

1595 14 novembre 1846 Autentica di reliquia di sant’Anna Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di sant’Anna, rilasciata da Giuseppe Maria Castellani, vescovo di Porfireone e Prefetto del Sacrario Apostolico.

1596 15 agosto 1855 Autentica di reliquia del servo di Dio Gaspare del Bufalo Fascicolo di c. 1 Autentica della reliquia di un pezzo della veste del servo di Dio Gaspare del Bufalo (poi canonizzato nel XX secolo), rilasciata da don Francesco Virili della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue (fondata da Gaspare del Bufalo), postulatore della causa di beatificazione.

1597 25 giugno 1866 Autentica di reliquia di san Luigi Gonzaga Fascicolo di c. 1 Autentica della reliquia di un pezzo della tomba di san Luigi Gonzaga, rilasciata da Costantino Patrizi, cardinale vicario per la diocesi di Roma.

1598 28 ottobre 1877 Autentica di reliquia della beata Mattia Nazarei di Matelica Fascicolo di c. 1 Autentica della reliquia di un pezzo di lino intriso del sangue della beata Mattia Nazarei di Matelica, rilasciata dalla badessa del Venerabile Monastero di Santa Maria Maddalena di https://inventari.san.beniculturali.it/

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Matelica.

1599 03 marzo 1881 Autentica di varie reliquie Fascicolo di c. 1 Autentica delle reliquie di un pezzo della colonna della flagellazione di Cristo, di una pietra del sepolcro della Beata Vergine Maria, del mantello di san Giuseppe, della carne di sant’Anna, delle ceneri di san Luigi Gonzaga e delle ossa dei santi Benedetto, Mauro e Vittoria, rilasciata da Francesco Marinelli, vescovo di Porfirio e prefetto del Sacrario Apostolico.

1600 07 aprile 1895 Autentica di reliquia di santa Margherita da Cortona Fascicolo di c. 1 Autentica della reliquia di un pezzo del velo di santa Margherita da Cortona, rilasciata da Giovanni Battista Laparelli Pitti, vescovo di Cortona.

1601 20 ottobre 1897 Autentica di reliquia di sant’Antonio Maria Zaccaria Fascicolo di c. 1 Autentica della reliquia di un pezzo d’osso di sant’Antonio Maria Zaccaria, fondatore dei Barnabiti, rilasciata da Dario Mattei Gentili, arcivescovo di Perugia.

1602 05 agosto 1726 Frammento di autentica di reliquia Fascicolo di c. 1 Documento cartaceo ampiamente lacunoso e danneggiato, rilasciato probabilmente dal vescovo di Viterbo (Adriano Sermattei?): leggibile solo la data topica e cronica (Viterbo, dal Palazzo vescovile, 5 agosto 1726). La reliquia era forse della beata Rosa da Viterbo, clarissa (nel testo sono leggibili le lettere “[vir]ginis Viterb[ensis]” e “ordinis Sancte Clare”).

1603 28 luglio [s.a., 1788 - 1800] Frammento di autentica di reliquia di sant’Anna Fascicolo di cc. 2 Autentica della reliquia di una reliquia di sant’Anna, rilasciata da Vincenzo Ranuzzi, vescovo di Ancona e Numana. La lacuna di tutto il margine destro del documento rende impossibile stabilire la datazione, comunque da collocarsi tra il 1788 e il 1800, periodo in cui Ranuzzi fu contemporaneamente vescovo di Ancona e Numana e cardinale presbitero di S. Maria sopra Minerva.

1604 s.d. [XIX secolo] Collezione di reliquie Scatola di pz. 40 Tra le reliquie presenti in questa scatola, “Cintura di Sua Santità Papa Pio VII, 1815”, “Cordone del Beato Bernardo d’Offida”, “Ex velo nigro et ex pelle B. Marie Victorie De Fornari Vidue Strata” [Maria Vittoria Fornari vedova Strata], “Fiori del Beato Placido di Recanati”, “Fazoletto [?] della Beata Mattia”, “Foglie dello spineto ove il P.S. Francesco tentato rinvoltosi si convertì in mirabil roseto” (14 pezzi) e “Foglie del miracoloso roseto di s. Francesco in S. Maria degli Angioli presso Assisi”, “Polvere delle Sante Mura della Santa Casa di Loreto” (3 pezzi), e altro.

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15. Miscellanea

Sotto questo titolo sono stati riuniti fascicoli di pratiche diverse, non riconducibili a nessuna delle serie individuate, formati soprattutto negli ultimi anni del XVIII secolo e nel XIX secolo (Angelo degli Oddi [1814-1871] usa di preferenza il termine “Posizione”). La serie contiene anche frammenti, note e appunti vari, carte miscellanee ordinate per tipologia, nonché documenti che non hanno relazione con la famiglia degli Oddi, per i quali è difficile spiegare la presenza in archivio.

1605 27 gennaio 1654 - 14 giugno 1670 Patenti di sei luoghi del Monte del Sale seconda erezione Fascicolo di cc. 10 Angelo degli Oddi acquista nel 1643 sei luoghi del Monte del Sale seconda erezione anche a nome dei figli Francesco, Antonio, Lavinia e Anna Maria.

1606 18 gennaio 1719 - 14 novembre 1735 Obbligazioni di vari coloni verso don Michele Cioli, affittuario della tenuta di San Sigismondo, presso Marsciano Fascicolo di cc. 11 Contiene fogli di obbligazioni, ricevute di pagamenti e mandati esecutivi contro vari debitori, provenienti dall’archivio personale di don Michele Cioli, affittuario della tenuta di proprietà dell’Abbazia di San Sigismondo, presso Marsciano. Non è chiaro il motivo della presenza di questo fascicolo nell’archivio degli Oddi.

1607 27 gennaio 1776 - 13 aprile 1776 Bollette dei quantitativi di grano inviati al magazzino di Perugia da Pieve di San Giovanni Fascicolo di cc. 26 Tutte le bollette sono a firma del fattore Domenico Panicucci, forse si riferiscono alla tenuta delle Case Lunghe.

1608 11 dicembre 1782 - 10 novembre 1810 Beneficio di San Galgano Fascicolo di cc. 2 Contiene la “Pianta dell’Edifizio, Orto e siti annessi spettanti al Benefizio di S. Galgano” e la scrittura privata con cui Longaro degli Oddi, in data 10 novembre 1810, cede il beneficio a Ettore Florenzi.

1609 06 maggio 1787 - 02 agosto 1804 Enfiteusi dei beni della Fabbrica e Chiesa della Consolazione di Todi Fascicolo di cc. 24 Nicola Cucchiaroni prende in enfiteusi i beni della Fabbrica e Chiesa della Consolazione di Todi nel 1788, con sicurtà di Agostino Cospani e Luigi Bruschini, con la promessa di liberarli dalla sicurtà dopo cinque anni. Pur avendo Cucchiaroni trovato un’altra persona disposta a fare da garante di fronte ai rettori della Fabbrica della Consolazione per liberare dalla sicurtà Angela Cospani (erede di Agostino, morto nel 1795), i Rettori suddetti non approvano questa sostituzione perché il nuovo fideiussore non è residente a Todi.

1610 01 dicembre 1795 - 04 gennaio 1828 https://inventari.san.beniculturali.it/

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”Carte riguardanti la dote dovuta da Casa Degli Oddi alla Casa Boncambi [...]” Fascicolo di cc. 49 Il titolo completo è “Carte riguardanti la dote dovuta da Casa Degli Oddi alla Casa Boncambi, che essendo resteggiata [sic] in scudi 5000 accollati al conte Francesco, questi finalmente con foglio provato fatto in doppio originale sotto il dì 4 Gennaio 1828 pagò scudi 1000 di estradotali al conte Boncambi dietro la reciproca convenzione che li residuali scudi 4000, con li frutti semestrali convenuti al 4% nell’istrumento dotale a rogito Luigi Lazzi del 2 aprile 1796, si paghi detta sorte dentro il giro di anni otto a rate non minori però di scudi cinquecento all’anno”. Contiene le trattative per il pagamento a Bernardino Boncambi della dote assegnata dai fratelli alla contessa Lavinia degli Oddi sua moglie (il matrimonio fu celebrato nel 1797, Lavinia morì nel 1817). Il fascicolo contiene anche i capitoli matrimoniali tra Bernardino e Lavinia, “Nota del corredo della Signora Contessa Lavinia degli Oddi”, ricevute di pagamenti ai Boncambi. Vedi anche il fascicolo “Carte riguardanti i consensi delle Signore Boncambi, cioè lettere delle sopradette, di Vincenzo Marocchi, estimo catastale, estratti ipotecarj, e note di spese per l’Esterina e la Faustina”.

1611 04 febbraio 1787 - 19 gennaio 1812 ”Compra della casa Natali per scudi 415,25 dalli Signori Fratelli Conti degli Oddi ed in appresso permutata con il Dottor Niccola Orsini” Fascicolo di cc. 38 Cfr. anche i fascicoli nn. 430, 432, 622 e 647.

1612 19 maggio 1801 - 08 ottobre 1810 ”Interesse della Signora Giuseppa Pepi Sensi saldato” Fascicolo di cc. 116 Corrispondenza relativa a un debito di Longaro degli Oddi, poi accollato da Francesco M. degli Oddi, verso la signora Giuseppa Pepi Sensi di Firenze; contiene anche ricevute delle rate dei pagamenti. Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante.

1613 09 agosto 1820 - 28 marzo 1835 ”Carte riguardanti l’interesse del Conte Fabrizio degli Oddi con il Cavaliere Le Bon, ed il cambio Modesti” Fascicolo di cc. 102 Si tratta di un censo a favore di Raimondo Modesti creato nel 1796 da Longaro e Fabrizio degli Oddi, poi accollatosi dal solo Fabrizio a seguito della vendita a lui fatta dal fratello dei suoi beni in Toscana nel 1820, e infine dagli altri due fratelli Francesco e Carlo. Contiene anche corrispondenza tra Corrado Modesti (nipote ed erede di Raimondo) e Francesco degli Oddi e Vittoria Sacripante (cc. 80-99). Il titolo del fascicolo è di Vittoria Sacripante.

”Posizioni” e fascicoli vari formati da Angelo degli Oddi

1614 27 luglio 1796 - aprile 1870 ”Posizione riguardante la Cappellina di Casa nell’Orto sotto il patroci[ni]o della Beata Vergine della Rosa” Fascicolo di cc. 33 Questo fascicolo, formato da Angelo degli Oddi, contiene la richiesta di permesso per edificare una cappella per proteggere l’immagine della Madonna posta sul muro dell’orto del Palazzo https://inventari.san.beniculturali.it/

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degli Oddi (1796), privilegi e indulgenze ottenute dai degli Oddi per la cappella, iscrizione funeraria per Francesco M. degli Oddi, conti di spese per lavori alla cappella degli anni 1859- 1860, e altro.

1615 31 agosto 1796 - 19 marzo 1857 ”Posizione riguardante i Quadri di Raffaello di proprietà della Famiglia degli Oddi usurpati dal Governo pontificio e che si tro[va]no in Vaticano, con documenti” Fascicolo di cc. 126 Nei primi anni del XVI secolo la famiglia degli Oddi aveva commissionato a Raffaello l’esecuzione di una pala d’altare raffigurante l’Assunzione della Vergine Maria in cielo: conservata per secoli nella cappella di famiglia all’interno della chiesa di S. Francesco di Perugia, la Pala degli Oddi venne requisita dai Francesi nel 1797, e quindi riportata a Roma nel 1815: attualmente è conservata presso la Pinacoteca vaticana. Cfr. F. Santi, Una collezione seicentesca a Perugia, Perugia, 2014, pp. 36-37: “Tutti gli storici d’arte, riposando sulla notizia data dal Vasari, indicano in Maddalena degli Oddi la committente dell’opera. Ma delle due sole donne della famiglia con tale nome una era sposa di un Bontempi nel 1431; la seconda, sposa di Armanno degli Armanni nel 1474, è assai improbabile che, entrata in altra famiglia e ventotto anni più tardi, sia stata la committente di così importante e costosa opera. W. Bombe, seguito dallo Gnoli e dal Canuti, credette di poter individuare la committente in Alessandra di Simone degli Oddi [...]. La pala dell’Assunzione era sistemata nella cappella entro un armadio con gli sportelli chiusi; la famiglia ne aveva gelosa cura e nel 1782 affidò al romano Francesco Romero il restauro della tavola (non della predella, che era in ottime condizioni) e il Romero nello stesso anno riceveva circa metà del compenso, cioè scudi 58,33 [...]; il 21-9-1787 il lavoro era terminato e il restauratore rilasciava ricevuta finale per sc. 105,80 [si trova ora in questo fascicolo, c. 11]. Il restauro, anche se stimato da A. Mariotti (Lett. Pitt., 1788, p. 213), suscitò una polemica, in specie per le ridipinture e per l’uso delle vernici (documenti in Giornale di Erudizione Artistica, V, Perugia, 1876, pp. 235, 247-256). La spesa per il restauro ed il fatto che la pala, di proprietà privata, era conservata nella cappella gentilizia chiusa nell’armadio e non visibile al pubblico, furono gli argomenti usati dai degli Oddi per opporsi all’inclusione della pala stessa fra le opere che nel 1797 il Tinet stava scegliendo a Perugia a conto dei 100 dipinti, che per il trattato di Tolentino dovevano essere ceduti alla Francia; ma qualsiasi resistenza fu vana. Trasportato il dipinto a Roma dopo il 1815 i degli Oddi inoltrarono una prima istanza di restituzione al Card. Consalvi il 10-10-1817; questi rispose che le restituzioni erano fatte ai Sovrani (ma sulla infondatezza dell’assunto v. E. Francia, Pinacoteca Vaticana, Milano, 1960, p. 15 n. 1); un altro tentativo fu personalmente fatto presso il Consalvi in occasione del suo incontro a Perugia, nel giugno 1819, con l’Imperatore d’Austria e con il Metternich, ma il porporato trattò bruscamente i due membri della famiglia, Francesco e Filippo, che si erano a lui presentati e che furono ‘cacciati via come cani frustati’ [cfr. in questo fascicolo, c. 45]; esito negativo ebbero ulteriori richieste, nel 1840 (tramite il celebre Gaetanino Moroni) e nel 1852; il progetto di promuovere lite giudiziaria (1853 e 1857) fu dimesso ben presto”. Tutta la documentazione e gli allegati relativi a questi ripetuti e sfortunati tentativi dei degli Oddi di riavere l’opera o almeno un congruo indennizzo in denaro si trovano in questo fascicolo, così composto e intitolato da Angelo degli Oddi (la camicia di riuso è stata estratta e ricollocata al suo posto): dal primo fatto informativo datato 31 agosto 1796 di mano di Ludovico degli Oddi (cc. 2-5), alla minuta e all’originale della supplica indirizzata a papa Gregorio XVI (1840, cc. 14- 36), a corrispondenza, appunti e annotazioni di Longaro degli Oddi, che insieme al nipote Angelo si occupa di nuovo, negli anni cinquanta del XIX secolo, di portare avanti la pratica presso il governo pontificio. https://inventari.san.beniculturali.it/

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1616 30 dicembre 1801 - 09 marzo 1860 ”Posizione riguardante la Eredità della b.m. Tecla Brugattelli e della Famiglia Brugattelli” Fascicolo di cc. 138 Questo fascicolo, ordinato da Angelo degli Oddi, contiene:

1) “Interesse Brugattelli”: causa tra Francesco M. degli Oddi e Vincenzo Brugattelli e il suo genero Eustachio Guerra (cc. 1-12, 130-137, 1801 dic. 30 - 1810 mar. 15) 2) pratiche per la successione di Tecla Brugattelli, domestica dei degli Oddi, deceduta il 19 luglio 1858, sbrigate da Angelo degli Oddi, nominato esecutore testamentario dalla defunta con suo testamento (cc. 13-84, 1858 mag. 7 - 1860 mar. 9). 3) una busta di “Carte riguardanti di [sic] Tecla Brugattelli” con ricevute per spese varie fatte da Tecla Brugattelli e suoi parenti (cc. 85-129).

1617 07 marzo 1807 - 22 luglio 1823 ”Posizione riguardante gli interessi con Massarelli e Bottari di Cortona, cessione di Luigi Severi a Don Ercolano Ercolani il 21 luglio 1823” Fascicolo di cc. 8 Il titolo di questo fascicolo è di Angelo degli Oddi, ma la camicia, che era di riuso, è stata ricollocata nella sua posizione originaria. Contiene due quietanze del 1807 di Massarelli e di Bottari, una lettera di Antonio Manetti a Francesco M. degli Oddi (1810), contratto di cessione di un censo istituito dai degli Oddi tra L. Severi e don E. Ercolani (1823).

”Posizione Bianchi[ni] e Crispolti, ultimata con rivalsa contro il Conte Oddo degli Oddi”

1618 14 luglio 1822 - 02 gennaio 1846 ”Posizione riguardante il canonico Piccini, e Crispolti di Todi” Fascicolo di cc. 48 Contiene corrispondenza tra Vittoria Sacripante degli Oddi, Angelo e Oddo degli Oddi e il canonico Giuseppe Piccini, titolare di un’obbligazione fruttifera stipulata dai coniugi Francesco e Vittoria degli Oddi e da lui lasciata in eredità alla famiglia Crispolti.

1619 25 giugno 1844 - 05 novembre 1864 ”Posizione riguardante Bianchini” Corrispondenza con i coniugi Bianchini e altri per il recupero della somma di 1500 scudi Fascicolo di cc. 301 Contiene la corrispondenza di Angelo con i coniugi Mariano Bianchini e Maddalena Garavita Bianchini, debitori di 1500 scudi, capitale di un cambio scaduto a favore di Angelo, e di parte del cambio in favore di Vincenzo Crispolti. Due lettere dei Bianchini sono indirizzate a Oddo degli Oddi in assenza di Angelo da Perugia (cc. 89-92); altri corrispondenti sono il priore di Terni Roberto Cittadini, economo del Bianchini, il conte Antonio Mangelli, col quale Angelo degli Oddi è stato costretto ad accendere un altro cambio per la stessa somma, Vincenzo Crispolti e altri. Un’altra lettera di Maddalena Garavita Bianchini (s.d., ma novembre 1855) si trova fra le ricevute del 1855-1856 (ricevuta n. 49, cc. 80-81).

1620 1842 - 31 gennaio 1844 Affitto dell’appartamento lasciato in eredità da Carlo degli Oddi ai tre nipoti Angelo, Oddo e Ludovico

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Fascicolo di cc. 15

1621 22 novembre 1845 - 27 maggio 1853 ”Editti, contratti, ed altre carte riguardanti il Comune di Perugia” Fascicolo di cc. 54 Contiene editti, notificazioni, regolamenti comunali relativi a varie materie. Il titolo del fascicolo è di Angelo degli Oddi.

1622 19 gennaio 1848 - 13 gennaio 1866 ”Posizione riguardante gl’interessi del Dottore Giuseppe Innamorati, ed Angiolo degli Oddi” Fascicolo di cc. 96 Contiene documentazione relativa agli interessi correnti tra Angelo degli Oddi e il notaio Giuseppe Innamorati (parcelle e note spese per varie prestazioni professionali di quest’ultimo), nonché con i suoi eredi Geremia, Luigi e Annibale Innamorati, in particolar modo un’obbligazione sottoscritta da Angelo degli Oddi come prestanome per i fratelli Innamorati verso Enrico Gaspardi e gli eredi di Michele Berarducci nel 1858.

1623 01 agosto 1852 - 14 aprile 1853 ”Carte riguardanti la cosiddetta Cavalcata” Fascicolo di cc. 74 La cavalcata sotto l’invocazione di S. Antonio Abate era un’iniziativa di beneficenza a profitto dei Padri Cappuccini di Perugia che si svolgeva durante il carnevale. Nel 1852 Angelo degli Oddi viene eletto priore della cavalcata del carnevale 1853; il fascicolo contiene copie di avvisi fatti stampare a spese del priore, ricevute e note delle spese sostenute dal priore per l’organizzazione dell’evento, svoltosi il 4 febbraio 1853.

1624 25 dicembre 1852 - 02 settembre 1868 ”Ester Francesconi” Fascicolo di cc. 7 Contiene alcuni certificati di varie confraternite e compagnie caritative di Perugia (Venerabile Confraternita dei Nobili di S. Agostino, Venerabile Compagnia della Santissima Annunziata detta delle Vergini, Venerabile Confraternita dei Nobili di S. Francesco: di quest’ultima nel 1856 è economo Oddo degli Oddi) per la giovane Ester Francesconi per il conseguimento di una dote al momento del matrimonio o dell’ingresso in convento.

1625 01 giugno 1862 - 01 novembre 1871 Preventivi di spese e di incassi e progetti di risanamento dei debiti gravanti sul patrimonio degli Oddi Fascicolo di cc. 212

1626 28 dicembre 1864 - 03 febbraio 1880 Prestito a premi della Città di Milano Fascicolo di cc. 97 Debito contratto dalla città di Milano per la costruzione della nuova Piazza del Duomo, i sottoscrittori ricevevano delle cartelle che, tramite estrazioni periodiche, potevano dare diritto a premi in denaro. Il fascicolo contiene corrispondenza per Angelo degli Oddi e Maria Cardelli, le cartelle acquistate, bollettini delle estrazioni avvenute, materiale promozionale.

1627 23 agosto 1865 - 23 novembre 1865 https://inventari.san.beniculturali.it/

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Beneficio di Santa Caterina, pagamento dei frutti alla Cassa ecclesiastica dello Stato Fascicolo di cc. 9

1628 14 aprile 1866 - 08 settembre 1866 ”Posizione Sensi”. Acquisto di una tenuta di Giuseppe Sensi a Bagnaia Fascicolo di cc. 47 Contiene corrispondenza con il perito Giuseppe Bartoccioni e altri con trattative per l’acquisto da parte di Angelo degli Oddi di una tenuta di proprietà di Giuseppe Sensi a Bagnaia.

1629 30 dicembre 1868 - 24 febbraio 1869 Lavori nel salone d’ingresso del Palazzo degli Oddi di Perugia Fascicolo di cc. 23 Contiene corrispondenza con il muratore Germano Marroni e con altri relativi a un progetto per la costruzione di una volta al posto del soffitto del salone d’ingresso al pianterreno del Palazzo degli Oddi a Perugia e l’ingrandimento delle finestre verso la loggia e il giardino: i lavori vengono bloccati prima dell’inizio a seguito del parere negativo della Commissione artistica municipale, che esprime il voto che non vengano distrutti o danneggiati gli affreschi del salone.

1630 sec. XVI - 1865 ”Notizie di Famiglia” Fascicolo di cc. 354 Con questo titolo, dato da Angelo degli Oddi (1814-1871), sono riunite carte di varie epoche, di mano di alcuni membri della famiglia degli Oddi o da loro commissionate, contenenti appunti, ricerche genealogiche e storiche, informazioni sulla storia della famiglia o su alcuni membri, curiosità, ma anche copie di documenti ritenuti importanti per la famiglia. Fra le carte del fascicolo, si segnalano: “Concessioni diverse di quattro sommi pontefici (Leone X, Clemente VII, S. Pio V, Paolo III) in favore della Nobile Famiglia dei conti degli Oddi della città di Perugia” (cc. 14-23, copia semplice sette-ottocentesca), copie cinquecentesche dei privilegi per Gio. Bernardino e Grifone degli Oddi (cc. 30-42), un volume con la copia autentica del 1720 di alcuni atti della causa del 1576 tra i fratelli degli Oddi e il cardinale Fulvio della Corgna per la giurisdizione su Laviano (cc. 60-146), “Memoria analoga a servizi prestati alla Santa Sede dalla famiglia degli Oddi” (cc. 151-156, contiene il ruolo di servizio di Filippo degli Oddi, figlio di Ferdinando), due copie della lettera di felicitazioni inviata dai reggenti della città di Perugia a Pio VII per la sua elezione al pontificato, e la risposta del papa (27 marzo-16 aprile 1800, cc. 157-161), certificato di matrimonio di Francesco M. degli Oddi e Vittoria Sacripante (1808, cc. 166-168), materiale a stampa (1865) sulla storia delle famiglie degli Oddi e Cardelli (cc. 169-176), vari elenchi di membri illustri della famiglia a partire dal secolo XII, con alcune notizie biografiche, uno di questi redatto dall’erudito perugino G.B. Vermiglioli per conto di Longaro degli Oddi (cc. 177-265). Si servirono dell’archivio degli Oddi per le loro ricerche storiche anche i fratelli Angelo e Antonio Marini Clarelli (figli di Maria Vittoria degli Oddi), autori di un opuscolo (Alcune memorie artistiche riguardanti la famiglia degli Oddi, Perugia, 1906) sulla storia e sulla collezione artistica della famiglia di cui erano gli ultimi discendenti. In particolare Angelo Marini Clarelli, che nella prima metà del XX secolo intervenne in modo drastico sull’ordinamento delle carte dell’archivio, ridisponendole in un ordine cronologico molto grossolano, formò due buste ordinate “per materia” e intitolate “Notizie storiche riguardanti la famiglia degli Oddi” e “Quadri della famiglia e notizie artistiche varie”, estraendo dai fascicoli e dalle serie originali numerosi documenti dei secoli XVI-XVIII che contenevano le informazioni da lui reputate più significative. Nel corso del riordinamento, tali documenti sono stati riportati nelle collocazioni originarie, mentre gli appunti

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e la corrispondenza di Angelo Marini Clarelli relativi ai suoi studi sulla storia dei suoi antenati e alla stesura dei suoi lavori sono stati inseriti nell’archivio della famiglia Marini Clarelli.

1631 14 luglio 1871 - 11 settembre 1874 ”Carte relative alla successione del Conte Angelo degli Oddi” Fascicolo di cc. 156

1632 27 dicembre 1615 - 16 dicembre 1867 Fedi, attestati, deposizioni e dichiarazioni giurate Fascicolo di cc. 32

1633 20 marzo 1724 - 13 maggio 1879 Perizie di terreni, stime e preventivi vari Fascicolo di cc. 31

1634 17 dicembre 1779 - 05 gennaio 1881 Lettere di cambio e cambiali Fascicolo di cc. 21

1635 10 novembre 1689 - 06 dicembre 1844 Minute di atti vari Fascicolo di cc. 36

1636 17 aprile 1561 - 22 dicembre 1875 Atti notarili e altro di soggetti diversi Fascicolo di cc. 123 I documenti contenuti in questo fascicolo non riguardano la famiglia degli Oddi e non è stato chiarito il motivo della loro presenza nell’archivio. Fra questi, sono presenti: - copia di una donazione fatta dal monaco Pietro di Michele di Pierle nel contado di Firenze alla sorella Elisa (17 aprile 1561, cc. 1-2); - verbale di un’adunanza della Compagnia della Morte di Perugia (27 maggio 1615, cc. 3-4); - rendiconto delle entrate e delle uscite dell’Ospedale di S. Maria della Misericordia di Perugia per il periodo marzo 1762-febbraio 1763 (cc. 39-53) - “Dimostrazione di fatto, con cui si prova ad evidenza il debito del Signor Pandolfo Abate Ansidei con la Venerabile Confraternita de’ Nobili di S. Agostino di Perugia per l’Economia dal medesimo aministrata in anni 12 e mesi 6 dal 1755 a tutto Giugno 1767” (cc. 54-61).

1637 s.d. Mappe, piante e disegni Fascicolo di cc. 5

1638 sec. XVII - 1882 ca. Frammenti, appunti, conti Fascicolo di cc. 432

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16. Mezzi di corredo archivistici coevi

1639 s.d. [inizio XIX secolo] Elenco di alcune serie dell’archivio Fascicolo di cc. 2

1640 s.d. Etichette non utilizzate per i contratti ordinati da Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 43

1641 s.d. Elenchi e appunti di instrumenti conservati in archivio di mano di Angelo degli Oddi Fascicolo di cc. 30

1642 s.d. [seconda metà del XVIII sec. - prima metà del XIX sec.] Etichette per l’archivio (secc. XVIII - prima metà del XIX) Busta di cc. 78 La busta contiene 78 etichette per l’archivio, applicate sugli scaffali. I pezzi nn. 1-43 riportano i titoli delle serie settecentesche (cfr. “Serie e fascicoli ordinati nel XVIII secolo”). Si riconoscono le grafie di Francesco degli Oddi (1680-1746), Angelo degli Oddi (1730-1794), Longaro degli Oddi (1771-1860), Vittoria Sacripante. Cfr. anche fasc. n. 489 (”Copia dell’Inventario delli Beni e Mobili della Casa de Signori Conti Degli Oddi” del primo novembre 1752), a c. 10: nello “Scrittorio” si trova “n. 1 Scanzia con molti spartimenti per commodo di tenervi le scritture, ciascuno de quali spartimenti è numerato e segnato di fuori, e contiene rispettivamente le scritture, come qui appresso si nota [segue l’elenco]”.

1643 s.d. [anni sessanta del XIX sec.] Etichette di archivio realizzate da Angelo degli Oddi Busta di cc. 97 La busta contiene 97 etichette di archivio, di carta o cartone, applicate sugli scaffali o appese alle carte con dei nastri, e camicie per fascicoli, realizzate da Angelo degli Oddi. Riportano per lo più i titoli delle unità ricavati dalle fascette cartacee sui fascicoli o scritti sulle carte.

1644 s.d. [anni settanta del XIX sec.] Etichette di archivio realizzate da Maria Cardelli Busta di cc. 16 La busta contiene 16 etichette di archivio, di carta o cartone, o camicie per fascicoli, realizzate da Maria Cardelli.

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