REGIONE LOMBARDIA X LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 12788

PROGETTO DI LEGGE N. 0299

di iniziativa del Presidente della Giunta regionale

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“Fusione dei Comuni di , Lanzo d'Intelvi e , in provincia di ”.

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PRESENTATO IL 10/05/2016

ASSEGNATO IN DATA 12/05/2016

ALLE COMMISSIONI REFERENTI II

CONSULTIVA I

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

FUSIONE DEI COMUNI DI RAMPONIO VERNA, LANZO D’INTELVI E PELLIO INTELVI, IN PROVINCIA DI COMO

Predisposta sulla base degli elementi forniti dai tre Comuni.

Contesto storico e ambientale

La storia recente e remota di Lanzo, Pellio, e Ramponio emerge da dinamiche che nel tempo hanno radicalmente modificato le aggregazioni sociali e l’aspetto del territorio. Risalendo ad un passato remoto, in prossimità del sono state trovate tracce dell’uomo di Neanderthal risalenti a 120.000/35.000 anni a.C., a Erbonne a 8.000/4.000 anni a.C., per arrivare a 2.000/1.000 anni a.C. nell’insediamento del Castelliere del Monte Caslè. Si tratta con buona probabilità del primo vero e stabile insediamento umano della Valle Intelvi, testimoniato da strutture difensive e abitative. Un borgo o, per la precisione, un castello primordiale, in grado di ospitare e difendere una Comunità umana.

Altre tracce ancora oggi evidenti confermano una presenza diffusa degli insediamenti umani in tutta l'area dei tre Comuni. I massi erratici cuppelliformi (o coppelliformi), di epoca ancor più remota (4.000 a.C.), seppure caratterizzanti l'intero arco alpino, sono presenti in numero elevato nel territorio dei Comuni coinvolti dalla proposta di fusione. In fase successiva, nell'area del Caslè, le popolazioni, in precedenza disperse per motivi strategici e di dominio territoriale, hanno trovato lo spazio più confacente per un loro insediamento. Non a caso il Castelliere del Caslè è indicato come uno dei più grandi dell'intero arco alpino, circa 7.000 mq. In considerazione del suo valore storico e antropologico, oltre quarant’anni fa venne individuato dalla Regione come Parco archeologico e recentemente, di accordo, Lanzo e Ramponio hanno chiesto alla Sopraintendenza il riconoscimento dell’intera area come area d’interesse archeologico, con le misure di tutela e protezione che ne conseguono. Nelle fasi storiche successive, anche a seguito di eventi climatici rilevanti, le popolazioni si dispersero, costituendo micro-nuclei abitativi, fra i quali quelli dei tre Comuni con le relative frazioni, ed altri di cui è scomparsa traccia. Peculiare è il caso di Vestobia, una località intermedia fra Ramponio e , ripetutamente menzionata in atti notarili e scritture storiche, che all'improvviso, dal 1.300 d.C., è scomparsa dai documenti storici e materialmente, pur essendosene conservata memoria per la sua originale vicinanza all’ancora esistente Santuario di San Pancrazio.

Dopo l'età romana, con le caratteristiche del territorio anzidette e dopo il periodo feudale, fu l’epoca comunale a dare impulso agli attuali centri abitativi di Lanzo, Pellio e Ramponio, anche se in tale epoca vi era maggiore frammentarietà in Pellio alta e bassa, Lanzo e Scaria e infine Ramponio e Verna. Successivamente quelle Comunità hanno trovato forma amministrativa (pur ancor oggi controversa) nei tre Comuni. Permangono la storia e le tradizioni delle frazioni, pur ponendosi l’esigenza di un accorpamento amministrativo. Tra queste tradizioni, merita di essere menzionato il ruolo di aggregazione Comunitaria svolto dalla Società di Mutuo Soccorso di Ramponio, fondata nel 1875 e che, oggi, promuove incontri culturali ed iniziative conviviali. Queste associazioni sono presenti in molte località del nostro Paese, ma sono particolarmente numerose nella provincia di Como.

A indirizzare verso un’unica entità amministrativa contribuisce la stessa situazione orografica dei tre Comuni, che ha determinato la medesima identità ambientale del territorio. Due altopiani, siti fra Ramponio e Lanzo (Pietra Fessa, Bartoletto e Gregoriana), un altro a Pellio (Pian delle Noci e area retrostante, in direzione del rifugio di Orimento), collocati ad altitudini pressoché identiche, caratterizzati da ampi pascoli e superlativi panorami, rivestono altresì un notevole valore ambientale e paesaggistico. Contornati da rilievi ad andamento collinare, con “bolle” di acqua piovana che consentono il riprodursi di anfibi anche di pregio come i tritoni, grazie ad una gestione unificata potranno acquisire rilievo, per le peculiarità del loro ambiente naturale, che ne consentirà una adeguata tutela, valorizzandone altresì la biodiversità e, nel contempo, facendone un’area attrattiva per un turismo di appassionati di naturalismo.

L'intero paesaggio di Lanzo, Pellio e Ramponio, costituito da ripidi canyon, da un ampio fondovalle che si snoda sotto Lanzo, da altopiani e ondulanti colline che li contornano, ha due cuspidi, che rappresentano le parti più alte della Valle Intelvi, la e, in parte, su Pellio il monte Generoso. Un'orografia che rappresenta le tipicità della fascia prealpina, ma anche l'avvio di quella propriamente alpina. Fra i molteplici insediamenti floristici, poco noti ai più, si trovano quelli di particolare pregio, anche estetico, costituiti dalle fioriture invernali di una popolazione di Helleborus niger e della ancor più rara Peonia officinalis, nella zona dell’Alpe di Gotta, lungo il sentiero della Camoscia. Area appunto denominata “Giardino della Regina”, con riferimento a questo popolamento di Peonie. Da menzionare inoltre intere distese di migliaia di metri quadrati di narcisi, che costituiscono un prezioso patrimonio botanico, pur di estensione contenuta, presente in tutti e tre i Comuni. Tra le peculiarità di valore ambientale che, a tutt’oggi, occorre valorizzare e tutelare maggiormente, si trova, addentrandosi in profondità nella valle che corre lungo i confini tra Ramponio e Pellio, la forra che divide un Comune dall’altro. Qui scorre il torrente Telo, tra ambienti di notevole bellezza, selvatici e dalle caratteristiche morfologiche e di isolamento che possono perfino presentare elementi di pericolosità. Più in alto, verso Lanzo, il confine con Pellio è caratterizzato da un andamento orografico più morbido e da un progressivo allargamento della valle. Nelle spaccature delle rocce si riesce a leggere la storia di milioni di anni della Valle Intelvi. La presenza di faggete, laricete e abetaie di alto pregio genetico, la biodiversità di animali quali camosci, caprioli, cervi, cinghiali, volpi, tassi, per arrivare a piccoli organismi quali gli insetti, contribuiscono inoltre ad arricchire il valore ambientale dell’intera zona. Anche l’ambiente antropizzato merita menzione: risalendo dal fondo della Valle verso i crinali di appartenenza dei tre Comuni, si trovano alcune trincee di notevole pregio storico e culturale, rivolte sulla prospettiva del lago Ceresio ed estese, quelle di Lanzo e di Ramponio lungo un arco di 270°, da a , a Mendrisio, estendendosi fino alla Pianura Padana e nell'entroterra svizzero ed includendo l'Ossolano e l'intera Area insubrica. Questa zona di trincee include quella del già citato Castelliere. Si tratta, nel loro complesso, di posizioni dominanti, di valore strategico nei momenti di belligeranza e di interesse storico, culturale e turistico nei periodi di pace. Anche Pellio ha una estesa rete di trincee, già oggetto di ripristino. La parte più suggestiva è quella presente nella Foresta del Monte Generoso. Anche quella delle trincee è una peculiarità condivisa fra i tre Comuni proponenti. Quest’area è denominata comunemente (Lanzo, Pellio, Ramponio), anche con riferimento alle sue caratteristiche altimetriche rispetto al resto della Valle d’Intelvi; sono diversi i punti panoramici, primo tra tutti, nel “Balcone d’Italia”, la Sighignola, di rara bellezza, che domina da Campione d'Italia a Lugano, da a Bellinzona, da Varese a Milano, dal lago Maggiore all'Oltrepò pavese.

Sempre a Lanzo, dove ancor oggi si trova, pur non in attività, la funicolare che portava da Lanzo stessa a Santa Margherita, sul lago Ceresio, di fronte a Lugano, è presente un sito panoramico, attrezzato con alberghi e ristoranti, che spazia direttamente sul Canton , da Lugano in direzione di Monte Ceneri e di Bellinzona nel centro, sulla destra e a sinistra, verso il Mendrisiotto, Chiasso e la Lombardia. Così pure Pellio, direttamente dal paese, offre una veduta verso Porlezza e la Valle , per arrivare fino alle montagne del Lecchese.

Parimenti suggestiva, ma da posizione leggermente più sopraelevata, la Cappellina di Verna, nel paese di Ramponio, che spazia da Gandria sulla , Porlezza e i monti Lecchesi.

Anche Pellio, al pari degli altri Comuni, ha peculiarità originali, quali l'area archeologica attorno alla chiesa di San Giorgio, con reperti archeologici, monili, monete, vasi e frammenti ossei risalenti attorno al X d.C. secolo. Quest’area è stata oggetto di diverse campagne di scavo che hanno portato al ritrovamento di numerosi reperti, catalogati e ospitati nel Museo archeologico di Como. Si tratta di un sito fortificato dalle dimensioni di circa 500 mq, suddiviso in diversi ambienti, la cui esistenza, pur breve, ha avuto profondi riflessi sull’intero territorio circostante. Si presume che lo stesso ponte romano di collegamento fra Pellio e Ramponio, ormai inagibile e diroccato, risalisse alla medesima epoca. Oggi è stato realizzato un ponte in legno, che s’inserisce nel contesto, realizzato d’intesa fra Pellio e Ramponio una decina di anni fa. Infine per Ramponio occorre menzionare, tra le otto chiese presenti sul suo territorio (per un Comune così piccolo, quasi un primato), il Santuario di San Pancrazio, risalente al XIII secolo, di unica bellezza e di elevato pregio architettonico, sia per il tipo di struttura che per il contesto nel quale è collocato.

In conclusione, a testimonianza della connessione fra i tre paesi e di una ricchezza da valorizzare quale risorsa turistica, occorre fare menzione dei musei, a partire dal Museo Diocesano della Valle d’Intelvi sito in Scaria (Lanzo), dove sono conservate opere di notevole pregio e di grande rarità per un borgo montano. A Verna (Ramponio), dove si trova il museo Pietro Gauli, ultimo fra i pittori di corrente, autore di un quadro presente al Museo del Novecento, di Milano. Insignito del titolo di “ultimo dei Magistri Comacini”. A Pellio si trovano infine la casa natale di Maria Corti e l'importante biblioteca a lei dedicata, oggi gestita dall’Università di Pavia. Per quanto concerne le strutture bibliotecarie, Lanzo e Ramponio, pur essendo dotati di propria struttura, fanno riferimento a quella di Pellio, sia per la maggiore ricchezza di volumi sia per la gestione, confacente alle necessità della popolazione, che l’hanno da sempre inserita nel circuito bibliotecario provinciale. A Lanzo si trova Villa Turconi, costruita nei primi decenni del '900 e costituita da una struttura in pietra attorniata da un piccolo ma curato parco, che ospita manifestazioni ed esposizioni di varia natura.

Ampia parte di queste strutture storiche hanno trovato spazio nell’ambito dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale - Progetto AQST “Magistri Comacini”, patrocinato e finanziato da Regione Lombardia, Cariplo, enti territoriali, all'interno del quale tutti e tre i Comuni rientrano quali sedi di strutture di interesse artistico e culturale. Si è trattato, nel suo complesso, di una serie ampia ed articolata di interventi di restauro e riuso funzionale di chiese, complessi monumentali, ville ed edifici civili, ma anche di promozione di attività e servizi culturali, con l'obiettivo di valorizzare l'intero territorio che dalla sponda Sud-Occidentale del Centrolago di Como sale verso la Valle d'Intelvi sino alla frontiera con la Confederazione Elvetica. Un esempio di come la cultura possa costituire un imprescindibile fattore di sviluppo sociale ed economico- produttivo per le Comunità, la loro storia ed i loro valori. Si ritiene che l’unione territoriale derivante dalla fusione delle tre Amministrazioni operanti sul territorio non possa che contribuire allo sviluppo del turismo, oltre che alla tutela dell’ambiente.

Alta Valle quale tesoro culturale, dagli Antelami ai Magistri Comacini: genialità, manualità e arte irradiata in tutta Europa ma che potrebbe essere meglio valorizzata proprio nel suo nucleo di origine, la Valle Intelvi, grazie a questa sinergia tra i tre Comuni.

Elementi caratterizzanti l’unione ed aspetti di concreta collaborazione fra i Comuni

I Comuni proponenti, già nel periodo 2004/2009, ebbero modo di avviare la sperimentazione della gestione condivisa di alcuni servizi e funzioni tra fra Lanzo, Pellio, Ramponio e Claino con Osteno. La percezione che una gestione associata o il coordinamento per gare d’appalto unificate o, ancora, l’attività

amministrativa armonizzata, fossero essenziali per dare valore territoriale e produrre economia, fece in modo che si considerasse la Valle d'Intelvi, nel versante del Ceresio, come entità unica, testimoniata anche dalla diffusione di un periodico d’informazione sul territorio e le sue comunità, condiviso tra i quattro Comuni.

Questa gestione condivisa dei Comuni durò un triennio, ovvero fino alla scadenza del mandato degli amministratori. Oggi la scelta di operare congiuntamente fra Lanzo, Pellio e Ramponio deriva da fattori diversi. Non solo l’aspetto altitudinale, che già, per le sue proprie caratteristiche tende ad uniformare e ad aggregare le tre amministrazioni, ma la stessa situazione generale, il probabile, diverso assetto amministrativo degli Enti sovraordinati, la riduzione delle erogazioni pubbliche e la necessità di contrarre le spese conducono verso la fusione. L’esperienza aggregativa citata ha dimostrato come l'interazione gestionale e nei servizi fra piccoli Comuni sortisca effetti significativi. Storicamente i tre paesi, che insistono totalmente nel medesimo bacino imbrifero che corre da Lanzo – Sighignola verso Pellio e Ramponio, fin verso Claino con Osteno e sino al lago Ceresio, hanno avuto occasioni di collaborazione e di interazione rilevanti. Fino a poco meno di un secolo fa, la parte estrema dei confini di Lanzo, nella località dove si trovava la Funicolare di Santa Margherita, non era quella attuale. Quella fascia, di particolare pregio turistico e paesaggistico, era infatti in appannaggio di Ramponio. Con il problema che essendo esattamente agli antipodi del crinale montano, alle spalle del paese di Ramponio stesso, risultava poco fruibile al paese. L’area di maggiore valore strategico-turistico venne successivamente accorpata a Lanzo. Successivamente, però, sempre nella continuità di questa fascia di Ramponio, ma al di qua del crinale, venne eretta oltre 50 anni fa, su territorio ramponiese, la importante Clinica Ortopedica e Fisiatrica-COF, ancora oggi uno dei motivi di lustro dell'intera Valle. In questo caso Lanzo ha saputo e voluto ricambiare questo storico legame con Ramponio, garantendo la fornitura di acqua e il relativo smaltimento fognario, sia all'intera clinica, sia nel vicino neonato borgo. Se si pensa che il nucleo abitativo di Ramponio è localizzato a una quota di 500 metri inferiore, si può immaginare a quali costi per l’approvvigionamento idrico e di gestione si sarebbe andati incontro, se Ramponio avesse dovuto farsi carico di portare l’acqua e smaltire le acque nere ad un tale dislivello e ad una lontananza notevole dagli impianti che erogano questo servizio.

A proposito di acqua, altrettanto storico è il legame fra Ramponio e Pellio, in quanto l'approvvigionamento idrico di Ramponio deriva dalle fonti di Pellio, che semplicemente “a caduta” raggiungono Ramponio stessa. Di epoca romana è poi, come detto, il ponte che unisce Ramponio a Pellio superando un profondo canyon. Dal punto di vista istituzionale, fra i tre Comuni sussiste inoltre una gestione associata per l'ufficio tecnico, che nei Comuni rappresenta un settore portante. La Segreteria è peraltro oggi associata fra Lanzo e Ramponio. Così, per altri servizi, in particolare la Ragioneria, vi sono collaborazioni da tempo. Dal punto di vista scolastico, Ramponio, mancando di scuole di qualsiasi ordine e grado, si appoggia, sia per il trasferimento degli studenti, sia per l’utilizzo degli asili e delle scuole primarie, a Lanzo e Pellio. Nel territorio di Lanzo, Pellio e Ramponio si trova l’unico campo da golf della Valle Intelvi, meta costante e quotidiana di molti golfisti e centro di riferimento non solo per la Valle. Si trova inoltre l’unica clinica ospedaliera –COF-, della Valle, come si è già sottolineato, con circa 200/250 posti letto e altrettanti dipendenti; una vera risorsa per la Valle e in particolare per Ramponio, sul cui territorio insiste, unitamente a quello dei vicini Lanzo e Pellio. Localmente, è considerata a tutti gli effetti la prima attività economica della valle. Dal punto di vista numerico, la somma degli abitanti residenti dei tre Comuni è di circa 2.900 unità, ma se si sommano i frequentatori della Clinica si arriva a 3.400. Nel periodo estivo si stima che la popolazione di Lanzo, Pellio, Ramponio assommi a circa 8/9.000 persone: motivo in più per unire tutte queste risorse e valorizzarle ai fini turistici ed economici. Lanzo, tramite i valico della Val , è l’unico sbocco verso la Svizzera per l’intera Valle Intelvi: questo significa che il turismo elvetico trova come primo paese Lanzo e poi Pellio e Ramponio. Nella direzione opposta, il flusso italo-elvetico, dei frontalieri, ha come percorso obbligato, per raggiungere il Ticino, quindi

Lugano, Bellinzona e le aree confinanti con Varese, questo valico. Insomma, la Val Mara porta sulla Svizzera: aspetto da non sottovalutare, ai fini della rilevanza di una fusione di un’ampia area e di un vasto territorio, per la facilità dei collegamenti tra i due Paesi che può agevolare anche un turismo “mordi e fuggi”, anziché quello stanziale. Si tratta, peraltro, di un valico che va considerato anche in una logica di continuità territoriale fra i tre Comuni e l’importante enclave di Campione d’Italia, distante una quindicina di chilometri da Lanzo. La gestione dei Servizi sociali, vede Lanzo, Pellio, e Ramponio uniti nell’Azienda Sociale Lago e Valli; peraltro, l’assemblea dei 33 Comuni ha come Presidente il Sindaco di Ramponio. Benché i tre Comuni siano dotati di sale riunioni, quali la sala Civica a Pellio, l’ex Oratorio della Parrocchia a Ramponio, tutti e tre, per eventi rilevanti, fanno riferimento a Lanzo, dove si trova una Sala polifunzionale di 400 posti, idonea ad accogliere le esigenze dei tre Comuni e già oggi riferimento dell’Alta Valle per occasioni culturali e ludiche importanti. Per concludere, si tratta di una proposta di fusione che deriva da una serie di situazioni pregresse, da motivazioni oggettive e da altrettante necessità, concepita per garantire maggiore tutela al territorio e per offrire più ampie possibilità di sviluppo sostenibile.

Contesto territoriale e sociale

Lanzo Intelvi - Altitudine media di 950 metri s.l.m.; costituito da due centri abitati: il principale, Lanzo e la frazione di Scaria; dista 36 Km da Como, 78 km da Milano, 24 Km da Lugano e 10 Km da Campione d’Italia. Il punto più alto del territorio comunale è la Vetta della Sighignola, che supera i 1300 metri s.l.m. Lanzo è, con San Fedele, uno dei due centri più importanti della Valle. Attraverso il valico della Val Mara offre l'unico sbocco con la Svizzera. Da qui transitano quotidianamente centinaia di frontalieri. Gli abitanti residenti sono 1447. I confini geografici sono con: Ramponio Verna, Pellio, Valsolda, Arogno (CH). Pellio Intelvi - E' collocato a 750 m s.l.m. Confina con Arogno e Rovio (CH), , Lanzo, Ramponio Verna, San Fedele. Il paese ha un aspetto morfologico alquanto accorpato, anche se generalmente viene distinto in Pellio Superiore e Inferiore. Dista 32 Km da Como, 74 km da Milano, 28 Km da Lugano e 14 Km da Campione d’Italia. Gli abitanti residenti al 2014 sono 1033. Ramponio Verna – L'altezza media è di circa 750 m s.l.m. Il Comune risulta dalla fusione, operata negli anni Venti, con Verna. Oggi il territorio è frammentato, oltre che nei due siti storici di Ramponio e di Verna, nelle località Caslè, Quadre, Calizzone. Confina con Lanzo, Pellio, Claino con Osteno, Valsolda. Gli abitanti residenti al 2014 sono 451. La distanza da Como è di 34 Km, 76 Km da Milano; da Lugano 32 Km e da Campione 18 Km.

2015 Paese n. Altezza Altezza Altezza Superficie Densità abitanti municipi min max Kmq Ab/Kmq o m s.l.m. m s.l.m. m s.l.m. Lanzo 1455 907 702 1.302 10,00 145,50 Pellio 1.013 750 545 1.600 9,99 101,36 Ramp.Verna 451 667 461 1.175 4,92 93,70

L'area dei tre Comuni è particolarmente omogenea, anche se i territori, come per molti Comuni della zona, sono perpendicolari alla linea di crinale delle montagne, per cui l'escursione altimetrica risulta rilevante.

Le strutture dei Comuni e i dati economici

I Comuni di Lanzo, Pellio e Ramponio sono costituiti da popolazioni numericamente molto differenti, pur essendo tutti e tre considerati piccoli Comuni. Occorre peraltro considerare che il mero dato degli abitanti residenti va ricalibrato in funzione delle strutture residenziali, dove le persone non figurano stabilmente presenti, ma che di fatto lo sono: in particolare ci si riferisce a Ramponio Verna, dove insiste una Clinica con circa 250 degenti e altrettanto personale medico, infermieristico amministrativo e tecnico. Questo comporta che, per Ramponio, ai 450 residenti sono da aggiungere circa altrettanti presenti in clinica, per un totale di 800/900 persone. Lo stesso vale per Pellio, dove insistono due case per anziani con presenze complessive pari a una sessantina di persone. Anche a Lanzo si trova una casa di cura, ma con circa trenta persone.

ETA'/SESSO LANZO LANZO LANZO PELLIO PELLIO PELLIO RAMPONIO RAMPONIO RAMPONI maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine O totale <15 74 71 145 87 73 160 21 27 48 >15 - < 29 93 77 170 73 91 164 34 30 64 >30 - < 65 391 355 746 246 257 503 126 106 232 >65 169 225 394 83 103 186 59 58 107 Totale 727 728 1455 489 524 1013 240 221 451

I dati relativi alla popolazione, suddivisi per fasce d’età, non presentano elementi di particolare rilievo. Si sottolinea tuttavia un aspetto, che riguarda il Comune di Pellio: rispetto alla popolazione di età inferiore ai 15 anni e superiore ai 65, è l’unico paese dove il totale è prossimo nelle due fasce di età. A Ramponio questo dato mostra poco più del doppio del numero degli anziani rispetto ai giovani; a Lanzo, circa due volte e mezzo. In sostanza, a Pellio la popolazione giovane è nettamente prevalente su quella anziana. Se si va a verificare localmente questo medesimo dato, a Ramponio, in località le Quadre, su 44 residenti, solo uno supera i 65 anni. In generale, dunque, i nuovi insediamenti urbani ospitano una popolazione residente mediamente più giovane.

Istogramma con la suddivisione della popolazione di Lanzo, Pellio e Ramponio Verna ripartita per sesso e fasce di età.

ATTIVITA' Lanzo Pellio Ramponio Verna Agricoltura 3 5 14 Cave 1 0 0 Agriturismi, b&b 3 13 2 Hotel 6 1 0 Ristoranti 12 1 3 Sanità - Ricoveri 3 2 1 Trasporti 2 0 0 Terziario 6 0 0 Alimentari 5 4 2 Non alimentari 6 6 0 Artigianali 20 30 3 Totale 35 58 25

Dotazione Organica Lanzo N. Dipendenti Categoria Servizio Anzianità

1 D4 Ragioneria 39

1 D4 Tecnico manutentivo 33 1 D4 Amministrativo-Tributi 30 1 D1 Tecnico- gest territorio 17 1 C5 Amministrativo-vigilanza 20 1 C5 Amministrativo 24 1 C2 Amministrativo 16 1 B5 Tecnico manutentivo 26 1 B1 Tecnico manutentivo 6

Dotazione Organica Pellio N. Dipendenti Categoria Servizio Anzianità

1 C5 Stato civile, demografico, Leva 20 Protocollo, statistica 1 C5 Polizia locale, segreteria, Tributi 21

1 B6 Operatore ecologico 13 1 B6 Operatore ecologico 17 1 C5 Ragioneria Economato 16

Dotazione Organica Ramponio Verna N. Dipendenti Categoria Servizio Anzianità

1 C5 Istruttore Amministrativo 20 Contabile 1 C4 Istruttore Amministrativo 23 Contabile 1 B1 Operaio generico 7

Dall’osservazione dell’organico dei tre Comuni si evince che, per una popolazione complessiva residente di 3.000 persone, attualmente i dipendenti sono solo 16: il numero di abitanti rispetto ai dipendenti è di 200 per ogni impiegato, mentre sono numerosi i Comuni il cui rapporto è di 1 dipendente e meno di 50 abitanti. Certamente, la fusione dovrà portare a una maggiore razionalizzazione del lavoro e ad una integrazione con

strumenti operativi innovativi. Alcuni servizi potranno essere suddivisi in modo uniforme e continuativo nell’arco della settimana. Interventi, questi, che portano a migliorare i servizi e alla riduzione delle spese di gestione.

Anno 2014 Lanzo Pellio Ramponio Verna IRPEF 55.000 27.100 0 TASI I totale 377.599 158.167 67.673 IMU altri fabbricati 1.239.829 286.600 201.345 Trasferimenti Stato 2010 246.543 223,018 145.239

Rispetto alla tabella soprariportata: • per Pellio la TASI risulta aggregata: il raffronto con Lanzo e Ramponio dovrà scaturire dalla somma dei due valori di questi ultimi due paesi; • interessante è il dato riguardante i trasferimenti dello Stato: il 2010 ha un saldo positivo per tutti e tre i paesi, ma se si osserva la tabella successiva i medesimi dati, per l'anno 2014, hanno un saldo attivo solo per Ramponio (sono stati riportati i valori del 2010 in quanto ad essi occorre fare riferimento, nella misura del 40%, ai fini dei contributi statali).

2014 Lanzo Pellio Ramponio Pubblicità 3846,64 4.000,00 ======Tari 333.122,00 180.000,00 113.689,00 Servizio idrico 181.300,00 74.495,12 19.717,49 Codice strada 1.687,40 1.857,26 28,70 Trasf. statali 2014 +/- -369.224,50 -123.820,47 + 67.411,04 Contributi BIM 40.000,00 20.000,00 20.000,00 Proventi da con. edilizie 100.891,77 23.203,62 3.802,16 Utilizzo anticipazione 292.654,54 ======Mutui assunti 2014 ======183.000,00 ======Ammort. Mutui 2014 Quota capitale 103925,79 36.274,44 26.839,18 Quota interessi 84920,39 27.016,82 16.530,88 Indebitamento 31/12/14 4,67 3,316 3,090

Servizio Lanzo Pellio Ramponio Verno Costo Segreteria 20.000 13071 19.200 Costo Amm. 2013 20.628 20.424 23.011 Fondi Frontalieri 130.000 93.429 44.883

Avanzo di Ammin. 466.367 180.213 461.041 Indebitamento 4,67% 3,316% 3,09% Entrate extratribut. 410.856 226.275 80.971 Entrate tributarie 2.036.013 680.325 431.947 Incidenza 0,20 0,33 0,19

In conclusione, tra le motivazioni prevalenti a favore della fusione i tre Comuni hanno segnalato le seguenti: • Maggiore peso nelle scelte locali e ruolo di riferimento per il territorio derivante dalla creazione di un Comune di quasi 3.000 abitanti - considerando che le popolazioni dei tre Comuni sono costituite, arrotondando i numeri, da 450 (Ramponio Verna), 1050 (Pellio Intelvi) e 1450 (Lanzo d’Intelvi) abitanti; • Semplificazione e razionalizzazione nella valorizzazione e conservazione dell’area occupata dai rispettivi ambiti amministrativi; • Smobilitazione di risorse economiche (fatto salvo quanto previsto dalla Legge di Stabilità) a vantaggio degli investimenti in maniera pianificata e sinergica ed efficientamento delle risorse, sia in termini di economia nelle gestioni, sia di migliore e razionale organizzazione dei servizi; • Organizzazione di una struttura di uffici e funzionari comunali in grado di fare fronte in modo più adeguato alle necessità dei cittadini e di sostenere le esigenze di miglioramento dei servizi pubblici con tempestività; • Omogeneizzazione delle tariffe e dei costi dei servizi, in linea con la maggiore, acquisita omogeneità territoriale, rispetto all’attuale odierno frazionamento, che in alcuni casi differiscono non solo tra Comuni, ma anche tra frazioni; • Raggiungimento di una dimensione che garantisca maggiore capacità di accesso ai pubblici finanziamenti e di elaborazione di progetti d’intervento comunali; • Conseguimento di una economia di scala grazie all’accorpamento del nucleo di gestione, evitando in tal modo aggravi di spesa derivanti dalla moltiplicazione delle sedi, pur mantenendo uno standard di servizi adeguato al numero degli abitanti. Si pensi per esempio alla riduzione dei costi derivanti dagli adeguamenti informatici, da una gestione unificata delle gare d’appalto, che attualmente riduce l’attrattività delle stesse per i potenziali competitori aumentandone i costi; per finire con le spese di riscaldamento e di manutenzione dei locali.

FUSIONE DEI COMUNI DI RAMPONIO VERNA, LANZO D’INTELVI E PELLIO INTELVI, IN PROVINCIA DI COMO

Il progetto di legge regionale – illustrazione degli articoli

La proposta di progetto di Legge Regionale per la fusione dei Comuni di Ramponio Verna, Lanzo d’Intelvi e Pellio Intelvi, in provincia di Como, si compone di 4 articoli.

La legge regionale di riferimento per l’istituzione del nuovo Comune, a seguito di fusione di Comuni contigui, è la n. 29/2006 “Testo Unico delle Leggi Regionali in materia di circoscrizioni provinciali e comunali”.

L’art. 1 della proposta indica le finalità della legge, la denominazione del nuovo Comune e la costituzione del suo territorio, che avverrà a seguito della consultazione referendaria prevista dall’art. 53 dello Statuto Regionale.

L’art. 2 stabilisce al comma 1 che i rapporti conseguenti alla fusione dei territori comunali, di cui all’art. 1, siano regolati dalla Comunità montana Lario Intelvese, ai sensi dell’art. 11 della L.R. n. 29/2006.

L’art. 3 prevede che si provveda alla liquidazione e al rimborso delle spese sostenute dalla Comunità montana Lario Intelvese, in attuazione delle funzioni di cui all’art. 2, con decreto del dirigente competente per materia, ai sensi dell’art. 13 della L.R. n. 29/2006 e della L.R. n. 20/2008.

L’art. 4 individua al comma 1 le modalità di copertura delle spese per la consultazione popolare, al comma 2 quelle relative alle spese per le relazioni con le altre autonomie territoriali e locali.

Relazione tecnico-finanziaria ex art. 28, l.r. 34/1978

L’articolo 4 del Pdl individua al comma 1 le modalità di copertura delle spese per la consultazione popolare di cui all’art. 53 dello Statuto, al comma 2 quelle relative alle spese per le relazioni con le altre autonomie territoriali e locali.

Non è stato possibile quantificare con precisione le spese in quanto le stesse sono soggette a rendicontazione e variano anche in relazione alla popolazione dei comuni fusi.

E’ tuttavia possibile formulare una stima di massima, basata sui pregressi iter di fusione; tale stima si attesta intorno ai 17.000 € complessivi per la copertura delle spese di consultazione popolare, ripartiti come segue:

• stampa dei materiali (schede elettorali, manifesti di convocazione comizi, verbali e registri, tabelle di scrutinio, materiali di cancelleria): 3.500 € - capitolo di bilancio 7778 “Beni di consumo occorrenti all’espletamento dei referendum popolari”; • rimborsi ai Comuni (per componenti di seggio, lavoro straordinario del personale, spese per propaganda istituzionale): 11.500 € - capitolo di bilancio 7779 “Trasferimenti alle amministrazioni locali per l'espletamento dei referendum popolari”; • rimborsi alla Prefettura di Como (per presidio ai seggi da parte delle Forze dell’ordine): 2.000 € - capitolo di bilancio 11162 “Trasferimenti alle prefetture e ad ogni altra amministrazione centrale per l'espletamento dei referendum popolari”.

La copertura delle spese riferibili alla relazione con le altre Autonomie locali si attesta invece su ulteriori 1.000 € (capitolo di bilancio 3870 “Esercizio delle funzioni delegate a Province e Comunità montane in materia di circoscrizioni comunali”).

Articolo 1 (Finalità)

1. I Comuni di Ramponio Verna, Lanzo d’Intelvi e Pellio Intelvi, in provincia di Como, sono fusi in unico Comune.

2. A seguito della consultazione popolare indetta ai sensi dell’articolo 53 dello Statuto d’Autonomia della Lombardia, il nuovo Comune è denominato ……….

3. Il territorio del nuovo Comune è costituito dai territori appartenenti ai Comuni di Ramponio Verna, Lanzo d’Intelvi e Pellio Intelvi alla data di entrata in vigore della presente legge.

Articolo 2 (Rapporti conseguenti alla fusione dei territori comunali)

1. I rapporti conseguenti alla fusione dei territori comunali di cui all’articolo 1 sono regolati dalla Comunità montana Lario Intelvese, ai sensi dell’articolo 11 della legge regionale 15 dicembre 2006 n. 29 “Testo unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali”.

Articolo 3 (Rimborso spese)

1. Alla liquidazione e al rimborso delle spese sostenute dalla Comunità montana Lario Intelvese in attuazione delle funzioni di cui all’articolo 2, si provvede con decreto del dirigente competente per materia, ai sensi dell’articolo 13 della legge regionale 29/2006 (Testo unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e della legge regionale 7 luglio 2008 n. 20 (Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale).

Articolo 4 (Norma finanziaria)

1. Alle spese per la consultazione popolare di cui all’articolo 53 dello Statuto, quantificabili in euro 3.500,00 nell’anno 2016 e in € 13.500,00 nell’anno 2017 si provvede nell’ambito delle risorse appositamente stanziate alla missione 01 “Servizi istituzionali, generali e di gestione” - programma 07 “Elezioni e consultazioni popolari - Anagrafe e stato civile” dello stato di previsione delle spese del bilancio 2016-2018.

2. Alle spese di cui all’articolo 3, previste nell’anno 2017 in euro 1.000,00, si provvede mediante impiego delle somme appositamente stanziate alla missione 18 “Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali” - programma 01 “Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali” dello stato di previsione delle spese del bilancio 2016-2018.