James Guillaume L'internazionale

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James Guillaume L'internazionale James Guillaume vai all’indice L’INTERNAZIONALE documenti e ricordi (1864 -1878) TERZO TOMO edizioni del Centro Studi Libertari Camillo Di Sciullo Chieti 2004 Titolo originale: L’Internationale. Documents et souvenirs (1864-1878) Traduzione di Andrea Chersi La riproduzione totale o parziale è permessa a tutti sotto la condizione della fedeltà al testo e della indicazione della fonte C.S.L. Di Sciullo casella postale 86 66100 Chieti James Guillaume L’INTERNAZIONALE documenti e ricordi (1864-1878) TERZO TOMO Centro Studi Libertari Camillo Di Sciullo Carlo Cafiero PREFAZIONE Avevo creduto di riuscire a contenere in un solo volume quanto avevo da dire sugli avvenimenti del periodo che ini- zia all’indomani del Congresso dell’Aia (settembre 1872) per concludersi nella primavera del 1878 con la scomparsa del «Bulletin» della Federazione giurassiana: ma ho dovuto costatare che la cosa mi riesce impossibile, a meno di accor- ciare in maniera deplorevole una narrazione che trova valo- re nel dettaglio e nel quale mi sono deliberatamente proibi- to le generalizzazioni. Occorreva, tra l’altro, riportare com- pletamente e senza reticenze quanto so degli atti e dei pen- sieri di Bakunin negli ultimi suoi quattro anni. Occorreva far penetrare il lettore nella vita intima dei militanti della Federazione giurassiana, citando in abbondanza la loro cor- rispondenza. Occorreva infine fare conoscere al pubblico di lingua francese le illuminanti rivelazioni contenute nella cor- rispondenza di Sorge apparsa nel 1906 (Briefe und Auszüge aus Briefen von Joh. Phil. Becker, Jos. Dietzgen, Friedrich Engels, Karl Marx u. A. an F. A. Sorge und Andere), che svela, attraver- so le più ciniche e inaspettate testimonianze, tutto il com- plotto della cricca marxista; ed utilizzare le informazioni for- nite da alcune altre pubblicazioni recenti, come ciò che rife- risce A. Bauler su Bakunin («Byloe», luglio 1907), le lettere di Marx a un amico russo, Nikolaj …on, relative al documento segreto sul quale venne montata l’accusa di frode lanciata contro Bakunin all’Aia («Minuvsie gody», gennaio 1908), ecc. All’ultimo momento, sono ancora riuscito a riportare, in un’Appendice, la lettera di Ljubavin a Marx dell’8/20 ago- sto 1872, pubblicata da E. Bernstein nel numero di novem- bre 1908 di «Minuvsie gody». Di conseguenza, anziché un terzo e ultimo volume per concludere l’opera, che contenesse le ultime due parti del mio lavoro, ho dovuto decidermi a fare due volumi: un tomo III, ossia questo, comprendente la Quinta parte: La Federa- zione giurassiana, Secondo periodo, settembre 1872-marzo 1876; e un tomo IV, che includerà la Sesta e ultima parte: La Federa- zione giurassiana, Terzo periodo, marzo 1876-maggio 1878. 7 Questo mi permette di offrire ai lettori un altro ritratto. Ho scelto quello del nostro caro e compianto Carlo Cafiero, e l’ho messo all’inizio del presente volume: è la riproduzio- ne di una fotografia fatta nel 1878, dopo il rilascio degli im- putati del processo di Benevento, fotografia che devo all’ami- cizia di Olympia Cafiero Kutuzof. Il ritratto di Adhémar Schwitzguébel verrà posto all’inizio del tomo IV e ultimo. Il tomo IV è completato e la sua pubblicazione non tarderà. James GUILLAUME 8 INDICE DEL TERZO TOMO QUINTA PARTE La Federazione giurassiana: secondo periodo (Settembre 1872-Marzo 1876) I. – Il Congresso di Saint-Imier (15 e 16 settembre 1872). – Orga- nizzazione segreta internazionale; il Congresso giurassiano a Saint-Imier (15 settembre 1872): esso dichiara di non riconoscere le risoluzioni del Congresso dell’Aia; il Con- gresso internazionale a Saint-Imier (stesso giorno 15 set- tembre), patto di solidarietà tra le Federazioni che non riconoscono i poteri del nuovo Consiglio generale. – Dopo il Congresso: lettera dei delegati spagnoli (18 settembre): protesta firmata da otto profughi russi (4 ottobre). – La corrispondenza tra Marx e un pubblicista russo (Nikolaj …on) a proposito del “documento” inviato alla Commis- sione d’inchiesta all’Aia. II. – Da ottobre 1872 a gennaio 1873. – Il Consiglio generale di New York. Lettera di Engels (5 ottobre); condotta dei bel- gi; dimissioni di David e di Ward; Sorge entra nel Consi- glio come segretario generale; circolare del 20 ottobre; Engels ne corregge e ne fa correggere gli errori di gram- matica. – Biasimo contro Karl Marx votato dal Consiglio federale inglese; lettera di Hales al Consiglio federale bel- ga (21 ottobre). – Opuscolo dei blanquisti, Internazionale e Rivoluzione, redatto da Vaillant (novembre); articolo del «Bulletin», “I Giacobini se ne vanno” (15 dicembre); com- mento di Engels. – I rappresentanti del Consiglio genera- le in Europa: Marx per la Germania, Engels per l’Italia, Serraillier per la Francia; estratti delle lettere di Engels a Sorge (Bignami e «La Plebe», Mesa e «La Emancipación», la situazione in Francia). – In Inghilterra: lettera del Con- siglio federale inglese al Comitato federale giurassiano (6 novembre); risposta del Comitato federale giurassiano (17 novembre). Marx riesce a infilare alcuni dei suoi agenti nel Consiglio federale inglese e ad impadronirsi del- l’«International Herald»; Congresso (10 dicembre) con- vocato con una decisione della maggioranza del Consiglio 9 federale (Hales, Jung, Mottershead, Roach, ecc.); la mi- noranza (Dupont, Lessner, ecc.) esce dal Consiglio e si attribuisce il titolo di Consiglio federale (19 dicembre); la maggioranza (23 dicembre) fissa per il 26 gennaio la riu- nione del Congresso inglese, a Londra; articolo del «Bulletin», “L’Internazionale in Inghilterra”; lettere di Marx e di Engels a Sorge (21 dicembre e 4 gennaio). – In Francia: nascita di nuove sezioni: le Sezioni di Francia ade- riscono alla Federazione giurassiana; protesta della fede- razione di Rouen contro la posizione del suo delegato al- l’Aia (ottobre); il caso di Abel Bousquet, di Béziers; i proconsoli marxisti Van Heddeghem, a Parigi, e Dentraygues, a Toulouse; espulsione di Brousse per opera di Dentraygues, e lettera di Jules Guesde alla «Liberté» di Bruxelles (10 ottobre); circolare del Comitato federale giurassiano riguardante le iniziative di Dentraygues (otto- bre); arresti nel Midi (dicembre). – In Svizzera: elezioni al Consiglio nazionale svizzero; la Sezione di Moutier pren- de parte alla campagna elettorale e si pronuncia a favore delle risoluzioni dell’Aia in materia politica; tutte le altre sezioni della federazione giurassiana aderiscono alle riso- luzioni del Congresso internazionale di Saint-Imier; l’«Almanach du Peuple pour 1873», con un articolo di Jules Guesde sul suffragio universale. – Il Consiglio generale di New York intima alla Federazione giurassiana di ritrattare le risoluzioni del suo Congresso del 15 settembre entro 40 giorni (8 novembre); circolare del Comitato federale giurassiano a tutte le Federazioni dell’Internazionale, per fare appello alla loro solidarietà (8 dicembre). – In Ameri- ca: il Consiglio federale di Spring Street dichiara di volere ignorare gli eletti del Congresso dell’Aia (ottobre) e dà la sua adesione al patto di solidarietà di Saint-Imier (19 gen- naio 1873). – In Italia: la «Rivoluzione sociale» (stampata a Neuchâtel, ottobre); le Sezioni italiane si rifiutano di par- tecipare a una manifestazione a favore del suffragio uni- versale; la Commissione italiana di corrispondenza invia al Comitato federale giurassiano l’assicurazione della soli- darietà dell’Internazionale italiana (dicembre). – In Bel- gio: Congresso regionale belga a Bruxelles (25 e 26 di- cembre); il Congresso respinge le risoluzioni dell’Aia e aderisce al patto federativo autonomo tra le federazioni regionali; riorganizzato il Consiglio federale belga. – In Spagna: Congresso regionale spagnolo a Cordova (25-30 dicembre); approvazione del patto di solidarietà di Saint- Imier; il Consiglio federale spagnolo viene trasformato in 10 una Commissione di corrispondenza, con sede ad Alcoy; creazione del «Boletín de la Federación española». – In Inghilterra: Congresso della Federazione inglese a Lon- dra (26 gennaio 1873): rivelazioni di Jung e di Eccarius; il Congresso respinge le risoluzioni dell’Aia e il suo rappre- sentante, il cosiddetto Consiglio generale di New York; let- tera di Marx a Bolte (12 febbraio). – Bakunin rientra a Locarno (22 ottobre); manoscritto non terminato come continuazione dell’Impero knut-germanico (4 novembre-11 dicembre). Estradizione di Necaev (26 ottobre), le carte sottratte da Necaev recuperate da Ross (novembre); rot- tura con Pëtr Lavrov (dicembre); lettera di Nikolaj Sokolov a Ogarëv (2 gennaio 1873). Cafiero, Fanelli, Palladino a Locarno (novembre e dicembre); morte di Vincenzo Pez- za a Napoli (8 gennaio 1873), suoi funerali. III. – Da gennaio a giugno 1873. – Il Consiglio generale di New York sospende la Federazione giurassiana (5 gennaio 1873); risposta del «Bulletin» (9 febbraio); la Federazione olandese, la sola che non s’era ancora pronunciata, dichia- ra di non accettare la sospensione della Federazione giurassiana (14 febbraio); lettera della Commissione fe- derale spagnola al Consiglio generale (22 febbraio); lette- re di Engels e di Marx di rimprovero al Consiglio generale per non avere intimato che la sospensione, mentre avrebbe dovuto intimare la espulsione della Federazione giurassiana e di tutte le federazioni ribelli. – In Spagna: tentativo dei marxisti di creare a Valencia un Consiglio federale dissi- dente (gennaio 1873); questo Consiglio si scioglie due mesi dopo e la «Emancipación» cessa le pubblicazioni; procla- mazione della Repubblica (11 febbraio) e articolo del «Bulletin» sulla situazione
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    Il Garibaldi “socialista” (nel 150° dei Mille) Scritto da Avanti! mercoledì 05 maggio 2010 La storiografia risorgimentale ha prestato scarsa attenzione al socialismo di Giuseppe Garibaldi. La sua azione politica, pervasa da sincera umanità, s’inserisce invece in quelle tendenze ideali che hanno caratterizzato il socialismo nel suo sviluppo originario. Come egli stesso ricordò più volte, fu nel 1833, durante un viaggio per l’Oriente, che conobbe le idee umanitarie e sociali di Saint-Simon. Il contatto con un gruppo di sansimoniani, guidati da Emile Barrault, e l’influenza di Saint-Simon lasciarono nel giovane Garibaldi (allora venticinquenne) un’impronta indelebile. Quel socialista francese, che predicava il libero sviluppo delle facoltà umane attraverso il ritorno all’interezza armonica della natura, orientò Garibaldi nella sua successiva evoluzione politica. I primi passi di Garibaldi risalivano agli anni Trenta del secolo XIX. Dall’adesione alla Giovane Italia - la cui affiliazione avvenne senza bruschi passaggi per l’influenza che Saint-Simon esercitò su Mazzini - e poi alla Massoneria (1844), Garibaldi corroborò gli influssi socialisti provenienti dalla Francia. L’assidua frequenza delle logge Asile de la Veru e Amis de la patrie gli permise a Montevideo di partecipare al dibattito, che si sviluppò con la pubblicazione nel 1839 de L’organisation du travail di Louis Blanc e de De lesclavage moderne di Félicité R. de Lamennais; o due anni dopo con quella di Voyage en Icarie di Etienne Cabet. Attraverso la conoscenza di queste opere, l’anticlericalismo di Garibaldi, influenzato dalle idee di Proudhon e dalle battaglie anticuriali di Lamennais, si accentuò e la sua religione naturale assomigliò sempre di più al mondo ideale dei socialisti francesi.
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