/

/ [p. 66] / secolo [p. 91] [p. 55] xx / Alessandro [p. 80] / Rara et curiosa Laura Pubblicazioni entrate in in entrate Pubblicazioni

[p. 43] Relazione del ComitatoRelazione del

[p. 98] “Nel Canton Ticino” Canton Ticino” “Nel / Marco Sampietro, / Vito Calabretta, / Vito Alcune considerazioni Giancarlo Reggi, La “Summanaturalium” Nuove accessioni / Nuove [p. 1]

[p. 27] L’attività espositiva nel porticato nel espositiva della biblioteca L’attività

[p. 95] / Cronaca sociale Varie fortune fortune Varie Giovanni Pozzi, Giovanni Pozzi / Per librodel italiano in Svizzera Soldini, Due dubbie edizioni Agnelli di : di Agnelli Luraschi edizioni Barro, Due dubbie e gli della pronunzia e dell’ortografia” gli “Elementi Soave di dellaFrancesco “Elementi calligrafia” 2017 nel biblioteca Conti di Ermanno Monteferri. Un raro taccuino Ermannodi viaggio di Monteferri. raro Un del 1878 [p. 85] di Paolo Veneto in della un codice cantonale Biblioteca Veneto Paolo di di Lugano [p. 37] Contributi Lepori,Fernando Bibbia e letteratura compilative sul lavoro di Giulia Napoleone nel compilative nel lavoro Giulia di sul Napoleone In biblioteca Luciana Pedroia, in 2017 biblioteca Il Fogli3 9 / 2018 Rivista dell’Associazione Biblioteca Salita dei Frati di Lugano 2 (1998), , Balerna 2 2 ccrz Impaginazione Stampaconfezione e Carte Tiratura In copertina Progetto grafico www.ccrz.ch Andrea Novali Chiasso Progetto Stampa, Wasserblau Kaskad 160 g/m 1’000 copie Elaborazione grafica da Giulia Napoleone, 1 Limite d’ombra puntasecca su rame. Marco Zürcher studio Munken Lynx, 80 g/m -6900 Lugano telefono telefax e-mail sito web conto corrente postale Amministrazione 2235-4697 2235-5189 Redazione ISSN Fogli +41(0) 91 923 91 88 89 87 923 +41(0)91 [email protected] www.bibliotecafratilugano.ch 69-68-1 Associazione Biblioteca Salita dei Frati Salita dei Frati 4A ch Edizione online: Mila Contestabile Claudio Giambonini Fernando Lepori Giancarlo Reggi (caporedattore) Fabio Soldini Edizione stampata: Edizione Rivista dell’Associazione Biblioteca Salita dei Frati di Lugano. Esce di regola una volta all’anno; ogni fascicolo costa 7 franchi; ai membri dell’Associazione è inviato gratuitamente. È consultabile sul sito della biblioteca Fra i beni culturali meno noti del Canton Ticino ci sono tre Fogli 39/2018 codici del xv secolo appartenenti alla Biblioteca cantonale di Lugano. Giancarlo Reggi descrive il manoscritto contenente la Summa naturalium di Paolo Veneto, un importante filo- Presentazione sofo aristotelico del primo Quattrocento, che fece conoscere in Italia i fermenti filosofici maturati all’Università di -Ox ford, alla scuola dei seguaci di Giovanni Duns Scoto e John Wyclif. Il secondo contributo è di Marco Sampietro, che illustra un curioso resoconto ottocentesco di un viaggio nel Canton Ticino, e in particolare nella Lugano della Belle époque, pub- blicato dal giornalista italiano Ermanno Monteferri prima su un giornale genovese, poi in un volumetto oggi rarissimo. Chiude la sezione Contributi un saggio sull’opera grafica di Giulia Napoleone: in occasione degli ottant’anni dell’artista la nostra biblioteca ha ospitato una retrospettiva della «Grande Dame de la gravure italienne» e Vito Calabretta ne ripercorre l’itinerario creativo in un confronto con i principali innovatori dell’arte novecentesca europea che ne evidenzia l’originalità e le qualità. Nella sezione Per Giovanni Pozzi si ripubblica un articolo del grande italianista, per lungo tempo anima della nostra biblioteca, uscito nel 1971 nel settimanale Cooperazione con il titolo Varie fortune del libro italiano in Svizzera. L’articolo è diviso in due parti incentrate rispettivamente sul libro uma- nistico-rinascimentale e sul libro moderno. Nella prima parte, Pozzi delinea due figure di umanisti che operarono fra Svizzera e Italia nel Cinquecento: il friburghese Peter Falck (ca. 1468- 1519) e il luganese Francesco Ciceri (1527-1596); ambedue testimoniano bene la diffusione della cultura umanistica al di fuori dei grandi centri italiani e di Basilea. Nella seconda parte, Pozzi si sofferma dapprima sulla fortuna in Svizzera di Scipione Maffei (1675-1755), uno dei protagonisti dell’eru- dizione nell’Italia del Settecento, quindi traccia un panorama dell’editoria italiana in Svizzera fra il Settecento e il Nove- cento. Lo fa guardando sia agli autori che, in epoche varie, per sfuggire alla censura in Italia stamparono in Svizzera le prime edizioni delle loro opere, sia agli editori, dagli Agnelli a Giovanni Mardersteig, che impiantarono stamperie nel Canton Ticino. In Rara et curiosa Laura Luraschi Barro presenta due rari testi scolastici di Francesco Soave, posseduti dalla Biblioteca del Convento della Madonna del Sasso a Orselina, sopra Lo- carno. L’autrice mostra per quali ragioni bibliologiche si po- trebbe pensare che i due libri, datati Milano 1786, siano in ef- fetti edizioni Agnelli stampate a Lugano, per quali invece sia ragionevole dubitarne. Da quest’anno la sezione In biblioteca è aperta dalla rela- zione della bibliotecaria responsabile di sede, Luciana Pedroia, che mette in luce aspetti tecnici e culturali del lavoro bibliote- conomico sia della Biblioteca Salita dei Frati in quanto tale, sia del Centro di competenza per il libro antico. Seguono i rendi- conti di Fernando Lepori sul ciclo di conferenze “Bibbia e lette- ratura” e di Alessandro Soldini sulle esposizioni nel porticato. Completano il fascicolo la Cronaca sociale e il corposo elen- co delle Nuove accessioni, curato da Claudio Giambonini. 1

secolo. secolo. . Esso, infatti, 2 : 3 è, per un latinista, il più 1 ** compilati quarto secondo nel xv del * , «Fogli», 38 (2017), pp. 19-49., «Fogli», pp. (2017), 38 Rinvio al futuro prossimo il cit., 82. p. , di formato grande, colonne, a due di scrittura italiana tutta , «Bollettino Storico della Svizzera Italiana», 30 (1908), 79-82. pp. Manoscritti, emigio Sabbadini, Manoscritti di Cicerone, San Zenone e Paolo Veneto nella Biblioteca

di una mano. ha Non numerazione di fogli, ma dei fascicoli, eseguita dal copista stesso con lettere le dell’alfabeto; i fascicoli sono 22, di fogli 10 ciascuno, perciò 220 fogli in tutto. Cod.cart. del sec. xv Ringrazio quanti mi hanno aiutato nella ricerca. Innanzitutto devo molto, per la parte Giancarlo Reggi, già docente di latino e greco al Liceo cantonale di Lugano (1977-2013), è Giancarlo Reggi, già docente di latino e greco Sabbadini, R G

*

3 2 1

** importante dei tre manoscritti quattrocenteschi posseduti dalla Biblioteca cantonale di Lugano e descritti da Remigio Sabbadini 1908 nel è l’unico propriamente umanistico ed è strettamente apparentato altri con codici milanesi delle Ad familiares è naturalePerciò il che Sabbadini dedicato abbia ad esso la maggiore attenzione. Tuttavia, per chi voglia conoscere l’aristotelismo fra tardo medioevo e primo rinascimento, cioè di un cultura mondo collaterale rispetto agli umanisti, il codice cartaceo intitolato Summa Veneto, di naturalium Aristotelis Paolo nei cataloghistorici della Biblioteca cantonale, presenta un interesse non cosa che scrisse ne Ecco ilinferiore. grandeitaliano filologo

paleografica e codicologica, all’attenta lettura, ai generosi consigli e alla puntuale consulenza della paleografica e codicologica, all’attenta lettura, ai generosi consigli e alla puntuale consulenza della professoressa Mirella Ferrari, dell’Università Cattolica di Milano. Sui concetti ontologici dr. al filosofia scolastica sono stato aiutato dal collega prof. Brenno Bernardi. Sono grato, inoltre, Luca Saltini, collaboratore scientifico della Biblioteca cantonale di Lugano, per la disponibilità, l’impegno e la cordialità con cui mi ha agevolato il lavoro.

studioso di filologia classica. I suoi interessi per il fondo antico della Biblioteca cantonale di studioso di filologia classica. I suoi interessi Istruzione classica e istruzione filosofica Lugano risalgono a una ricerca sfociata nell’articolo fra Collegio S. Antonio e Liceo cantonale, in Letteratura e riflessione filosofica nel nel Ticino, per docenti di latino e greco del Canton mondo greco-romano. Atti del corso d’aggiornamento (Lugano, 21-22-23 ottobre 1999), Lugano-Milano, Sapiens, 2005, pp. 9-40. Ticino

rendiconto di una nuova collazione, necessaria per stabilire la posizione nello stemma della seconda parte del codice (cfr. ivi, 49). p. Lugano di Cantonale Biblioteca cantonale di Lugano iancarlo Reggi, familiares” Le “Ad di Cicerone in un codice umanistico milanese della Il codice ciceroniano studiato ho che l’anno scorso cantonale Lugano di in un codice della Biblioteca dellain codice un Biblioteca di Paolo Veneto Veneto Paolo di La “Summa naturalium” Giancarlo ReggiGiancarlo Contributi 2

, - a l. vi -

v

, f. [f7], f. iii

b r. 13 Gen.): 13 b r. r ę Naturalium ’ maiuscola nera x 58), osservandone , die xvii mensis Iulii.’ , più la, più segnatura: L. II, 7. l. 8 (= c. 66 v , f. m2, f. v

? In tal caso il titolo Veneti Pauli del codice del quelli con dell’incunabolo di Paolo Veneto ‘Mediolani di Veneto Paolo per Cristoforum della terza, quarta, quinta e sesta parte: si tratta . In effetti«brevi lacune» le di cui parla il 4 . Peraltro, se si approfondisce l’indagine. Peraltro, se si approfondisce testuale, 5 e gli explicit , Lugano, Banca del Sempione, 176; p. si 1975, tratta di un errore di a r. 14 Gen.): 14 a r. «[Necesse est hunc mundum inferiorem esse continuum (forse Anonymi, philosophi r b r. 26 Gen.):b r. «[Naturalium ultima pars difficultates metaphysicas] v «identico» usato dal Sabbadini trarre deve non in inganno, perché eo gratias. Amen. a r. 6 nell’edizionea r. curata da da Paolo Genazzano, Venezia, Eredi Scoto, 1503): D v al punto di vista materiale vanno riviste notizie le sulla copertura dor- uest’ultimo titolo è confermato nell’Inventario del Convento de’ Minori Riformati a l. 34 (= c. 50 utto ciò giustificadescrizione, unanuova saràche organica per quanto e indico (fra parentesi quadre le parti omesse nel codice di Lugano). Pars r . 1 (anepigrafo) Plurimorum astrictus precibus 220 laborum — f. donare . D fu scritto posteriormente alla segnatura). f Anonim. Phil. Il codice ha la legatura in assi, contemporanea alla scrittura,e sul dosso, di mano recente, il titolo: Pauli Veneti Sumulae Naturalium M.S. Il testo, eccetto brevi è identico lacune162, all’edizione 112, 80v., ai 57v, f. della Summa philosophiae naturalis Valdarfer Ratisponensem Anno Domini mcccclxxvi digneturper infinita secula seculorum Amen. Yhesus. T D Q L b l. 24 (= c. 92 6

r » 4 6 5 , f. i1 , f. sale codice, del di cartone leggero, è seriore. che Infine, la scrizione«Anonim. phil.» sul è riferita dorso a una segnatura antecedente (una ‘ parzialmente abrasa), rispetto alla di l ii S. convento 7 del Maria degli Angeli, alla | Sumul inveceche s’accompagna recente più Veneti «Pauli ms la sostanzialecorrispondenza, senza sbilanciarsi in giudizi troppo impegnati vi dal punto divista filologico Sabbadini si trovano agli incipit degli spazi riservati per i capilettera prime e le parole, dovuto avrebbero che essere in scrittura maiuscola

ci si accorge il che manoscritto e l’incunabolo talora talaltra convergono, invece divergono, apparentandosi tradizioni con differenti. el resto –mi ha fatto notare Mirella Ferrari –‘identico’ èvocabolo non tecnico, diversa milanese, dal di proveniente anch’esso Convento SantaMaria degli Angeli L’a g ge t t ivo lo usòlo in senso rinunciato lato, avendo una a proporre collazione nostro del codice, sia altri con sia Valdarfer, l’edizione con testimoni. abbia che È probabile confrontato gli incipit e posseduto dalla Biblioteca cantonale (oggi segnato inc. riguarda gli aspetti codicologici, sarà invece limitata a un sondaggio (vorrei

«[Tractaturi de generatione et corruptione elementorum] per actionem et passionem [...]»; pars mente da ‘antigrafo’, ‘apografo’ termini o ‘gemello’, che il Sabbadini non usa. (= c. 36 19 iv superioribus] lationibus omnis ut uirtus eius [...]»; pars di Lugano, 22, f. num. 396, allestito per ordine nel 1841 dello Stato in vista della soppressione del Convento e dell’incameramento della biblioteca; oggi lo conserva l’Archivio Storico della Città di Lugano. Invece è andato perduto, purtroppo, l’inventario precedente, datato per errore dall’ultimo 1722 testimone oculare: Isidoro Marcionetti, Chiesa e convento di S. Maria degli Angeli in Lugano stampa – perché – per il 1822? locale della biblioteca fu fatto edificare p. da Giuseppe da Malva- glia, guardiano dal e fu e 262) 1770 dotata al (ivi, 1772 del classico fondo 175-176 pp. da Gian p. Alfonso Oldelli da Mendrisio, guardiano dal (ivi, al 1791 1787 e 262); 176 pp. su questo fondo classico, sulla scorta di quell’inventario, l’autore si sofferma brevemente. «[Quoniam scientia de anima est de numero bonorum] honorabilium excedens [...]»; pars r2f. sumatim colligens [...]». Fogli 39/2018 Contributi / Giancarlo Reggi, La “Summa naturalium” di Paolo Veneto 3 - - - ,

7 , in A editio . Sull’orienta. , a cura di Fabrizio , dal numero delle 8 secolo) , «Traditio», 28 (1972), pp. pp. (1972), 28 , «Traditio», nel suo nel contesto biografico, , 81 (2014), leggibile, 81 all’indirizzo , fino onorifico al titolo di Monarcha intorno al 1401 e successivamente (1405) intorno e successivamente al 1401 (1405)

, «Quaderni per la storia dell’Università di Padova», , come è menzionato in, come poi. Esule dal 1416 dalla

, cit. : 1 codice; edizione critica a cura di Francesco Del Punta et al., : 75 manoscritti: 75 censitida Bottin; edizioni 25 antiche ( Dizionario biografico degli Italiani degli biografico , in Dizionario , Roma, Istituto storico italiano per il Medioevo, 1996 (Nuovi studi storici, 33), : Venezia, Cristoforo Arnoldo, 1476); edizione critica a cura di Alan aolo Veneto. Vita, e orientamento opere Veneto. aolo filosofico P ella vita politica fu capo di alcune missioni veneziane, diplomatiche presso cco ora, presumibile, nell’ordine cronologico un elenco di opere, seguito ogica magna ogica ogica parva Esistenza e verità: forme e strutture del reale in Paolo Veneto e nel pensiero filosofico del aso l’elenco, non completo ma sufficientemente indicativo, su Charles H. Lohr, Medieval , «Manuscripta», (pubblicato anche 35-36 pp. (1973), in 17 «Bulletin de philosophie L Oxford, Oxford University Press, (7 volumi 1978- usciti ad oggi).  E N

B M L princeps R. Perreiah, Leiden, Brill, 2002. Brill, Leiden, Perreiah, R. codicum recensio.



– – 8 7

dal numero di codici tramandano le che (tutti xv del

Repubblica di Venezia fra ilRepubblica di e il 1420 Venezia 1428, insegnò fra il e il 1420 1424all’Uni la corte d’Ungheria 1409, nel chiare a Ulm sono Non e Cracovia le 1412. nel ragioni contrasto del per cui il Consiglio- a Raven dei Dieci relegò lo 1420 nel na, un confino cui il Nicoletti sottrassesi a con Siena.l’esilio nacque a Udine nel 1369. All’etànacque a Udine di 1369. nel quattordici anni entrò monastero nel degli Eremitani fu assegnato di S. Agostino al 1389 Nel monastero a Venezia. di per completare gliPadova nel rientrò studi. Padova a A Oxford al dal 1393, 1390 conseguì dove la licentia1395, docendi il grado di Magister artium et theologiae artium et philosophorum versità di Siena, a poi (autunno 1424), indi a Perugia. Morì a Padova giugno 1429, l’anno successivoil 15 al suo ritorno, concesso, resto, del dalla Serenissima della a motivo salute ormai compromessa. 281-396, alle281-396, ma 314-320, pp. integrandolo con Id., A Note on the Manuscripts of Paulus Venetus Logica e conmédiévale», Francesco 145-146) pp. 1973, 15, Bottin, Alcune correzioni aggiunte ed al censimento dei codici di Paolo Veneto 57-60. pp. (1981), 14 Latin Aristotle Commentaries. Authors: Narcissus - Richardus che ci sono noti e per il suo pensiero filosofico fondamentale è la monografia di Alessandro D. Conti, eno spesso come da Paolo Venezia ocome da Paolo Udine. gli Per scarni dati biografici Fra il 1396 e ilFra il 1399 1396 Medioevo tardo di altissimo livello specialistico e particolarmente ricca di bibliografia, in parte indicatadiscussa, come rinvio. in parte Sintesi e aggiornamento bibliografico essenziale Id.,in Paolo Veneto (Paolo Nicoletti) www.treccani.it/enciclopedia/paolo-veneto_%28Dizionario-Biografico%29/ Fra il 1390 e ilFra il 1395? 1390 mento filosofico, vedere anche Id., Paul of Venice’s Commentary on the Metaphysics Companion to the Latin Medieval Commentaries on Aristotle’s Metaphysics Amerini e Gabriele Galluzzo, Leiden, Brill, che è una sintesi 2014, 551-574, pp. d’alta divulgazio ne di Esistenza e verità

Innanzitutto occorre situare la Summa naturalium storico e culturale.Nicoletti, Paolo menzionato Veneto di Paolo solito come dire a un carotaggio)dal punto di vista della collazione, non solo non poiché esiste critica ancora un’edizione dell’opera,ma mai è non stata fatta neppure una edizioni a stampa quattro e cinquecentesche, dall’indicazione delle edizioni esistenti. critiche 4

-

-

,

: editio : 8 manoscritti; . Questa ratio

secolo, come testimo secolo, come , fa capire, fa la che fortuna 9 : 4 manoscritti; 1 edizione Conclusiones Posteriorum e Conclusiones , a cura del Centro studi Agostino : 3 manoscritti. ; inoltre bisogna tener conto del 1290, rimaste valide fino1551. al 10 : 7 manoscritti; 2 edizioni antiche : 52 manoscritti;: 52 7 edizioni antiche : Venezia, Ottaviano Scoto, 1494); edizione : 14 manoscritti;: 14 5 edizioni antiche ( : 4 manoscritti; edizione critica parziale a cura Conclusiones Politicorum Conclusiones , erano pensate innanzitutto per l’uso nelle scuole agostiniane di : 50 manoscritti: 50 censiti da Lohr e Bottin; edizioni 10 antiche libros Physicorum necnon super commento Averrois editio princeps . Inoltre alcune datazioni sono controverse. : Milano, Valdarfer, o Venezia, 1476, Giovanni e da Colonia viii : Venezia, Theodorus Reinsburch de e Renaldus Novimagio, de : Venezia, Ottaviano Scoto, 1494). , Firenze, Olschki, 1990. v : Venezia, Filippo di Pietro, 1481). , a sua fortuna incontrò volta notevole xv nel era prescritta dalle Constitutiones Ratisbonenses uaestio de universalibus de uaestio onclusiones Ethicorum onclusiones ppendice ectura super librum Metaphysicorum Aristotelis ectura super librum De anima xpositio super libros De generatione et corruptione xpositio super xpositio Posteriorum libros in Aristotelis xpositio super praedicabilia et praedicamenta et praedicabilia super xpositio xpositio super Universalia Porphyrii et Artem Veterem Aristotelis umma naturalium l successo di questeopere dipende dalla loro utilità scolastica. In particolare la Logica editio princeps editio princeps editio princeps e la Summa naturalium 3 manoscritti, 1 edizione antica (Venezia, Gregorio Gregori, de 1499). di Alessandro Conti, D. in Johannes Sharpe, Quaestio super Universalia A versalia.htm antica(Venezia, Ottaviano Scoto, 1498). L Q L E princeps E P S C E 1 manoscritto. ( Giovanni Manthen, 1476); funge da textus receptus l’edizione curata dada Paolo Genazzano e stampata a Venezia, Eredi ristampata Scoto, 1503, 1477). ( in facsimile a Hildesheim Olms, - New York, 1974. E ( I E critica a cura di Alessandro Conti, s.d., D. in [L’Aquila], linea all’indirizzo www-static.cc.univaq.it/diri/lettere/docenti/conti/Pagine/paolo_veneto_uni 2 edizioni antiche ( Summa naturalium          

– – – – – – – – – – 9 10 ra il 1415 e il 1420?ra il 1415 F 1409 Fra il 1420 e il 1424?

di Paolo Veneto nel Quattrocento nel Veneto di fu Paolo in notevole, particolare per quanto riguarda la logica; ed è quest’ultima a conservare, oggi, il maggiore interesse, tanto delle logiche che esistono opere edizioni critiche. Quanto alla Summa naturalium nia il cospicuo numero di codici, inferiore a quello della solo Logica Parva e a quello della Expositio in libros Posteriorum della er esempio, aLohr eBottin sfugge il codice Parigino che contiene lat. 3411, la prima pars Questo quadro, tutto del né completo pur non esatto 1406 1408

Fra il 1400 e il 1405

parva logica e filosofia naturale, propedeutiche alla scuola di teologia in uno Studio Generale dell’Ordine. In seguito solo alcuni proseguivano gli studi a Parigi o in un altro grande StudioGenerale per conseguire i gradi accademici superiori, fino a quello di magister studiorum maggioriPer particolari Marziano Rondina, spiritualità , in e Arte agostiniana Scuola nell’Ordine agostiniano e il Convento di S. Nicola a Tolentino 1428

Fogli 39/2018 Contributi / Giancarlo Reggi, La “Summa naturalium” di Paolo Veneto 5 -

, a cura di : , 2. primo Dal , cap. 3 (cit. in Conti, 15 iii , . Per la. Per storia quattro e , tr. i , tr. xii , cit., 607-647. pp. , . La fortuna proseguì dell’opera 11 b). Qui e in seguito per le citazioni da , 81 (2015), in linea (2015), , 81 all’indirizzo www. r Storia della cultura veneta

, in , in Storia della cultura veneta , a cura di Girolamo Arnaldi e Manlio Pastore Stocchi, , cit.,che è il lavoro principale cui riferirsi. secolo, come attestano secolo, come sette le edizioni stampate fra , cit. p. 557 n. 16, che si, cit. basa 557 p. sul testo del manoscritto di Pavia, , poi si affievolì., poi . Sul suo orientamento filosofico nell’ultimo cinquantennio c’è 12 13 Dizionario biografico degli Italiani degli biografico , in Dizionario , in Angeliche visioni. Veronica da Binasco nella Milano del Rinascimento unque, già la storia esterna degli scritti Nicoletti del capire fa ci che ilano, Valdarfer, 1476;Venezia, Giovanni da Colonia e Giovanni Manthen, 1476; enezia, Eredi Scoto, Parigi, 1503; Jean PetitThomas - ivi, Kees, Jean 1513; ivi, Petit, 1514; u allievo del Nicoletti, fra gli altri, della Paolo Pergola, che a Venezia resse la Scuola di Lectura super libros Metaphysicorum Aristotelis Metaphysicorum libros super aolo Veneto, Lectura n gnoseologia e psicologia il Nicoletti appare piuttosto come un aristotelico moderato ed . In questo i realisti, Giovanni e d’Aquino Duns Tommaso compresi D Et ita,Et si Aristoteles superuixisset, docuisset inceptionem mundi, ad modum fidei Christianae,quidem non per motumuel mutationem, sed per simplicem emanationem, quam uocamus creationem, quae est quaedam productio non P I F M V

14

15 11 13 12 14 Paolo e daVeneto altri autori latini rispetterò la grafia antica, usando il segno ‘V’ maiuscolo minuscolo e ‘u’ segno il sia per sia la ‘u’ per la ‘v’. il 1503 e il 1525 il 1503 nel primonel quarto xvi del Scoto, erano mossi dalla preoccupazione di inglobare pensiero il loro nel dogma della Creazione, incompatibile la con aristotelica concezione dell’eternità propria fece questa preoccupazione Veneto Paolo mondo. del Alessandra Bartolomei Romagnoli, Emore Paoli e Pierantonio Piatti, Firenze, Edizioni del Galluzzo, 149.a p. 2016, 141-172, pp.

eclettico, avicennizzante, lontano dalle posizioni di Averroè e dall’aristotelismo radicale;peraltro, anche fra un pensatore realista e l’altro vi sono sottili differenze. approfondimenti Per rinvio a Conti, Esistenza e verità Rialto una dal scuola, al 1421 1455; quella rialtina, che nell’intento del fondatore Talenti Tomà doveva impartire l’insegnamento della logica e della filosofia naturale, ma che Pergolese il allargòalla teologia, all’astronomia e alla matematica. Sulla storia e sull’orientamento filosofico Scuoladella di Rialto si veda soprattutto l’eccellente articolo di Fernando Lepori, La Scuola di Rialtodalla fondazione alla metà del Cinquecento Olivier Senant, ivi, ca. 1514; Jean de Gourmont, ivi, 1520; Lione, Josse Bade, Simon 1521; Vincent, 1525. [Perugia], Pietro da Colonia et al., 1477. Paul of Venice’s Commentary Trapè, Tolentino, Biblioteca Egidiana – Roma, Argos, 1994, ripreso 23-30, pp. recentemente da Federico Gallo, L’Osservanza agostiniana a Milano nel secolo xv: il convento di S. Maria Incoronata Biblioteca Universitaria, Fondo Aldini 324,c. 423 Quattrocento al Concilio di Trento Vicenza, Neri Pozza, 1980, 539-605; pp. su della Paolo Pergola, da ultimo, Dino Buzzetti, Paolo, Pergola della treccani.it/enciclopedia/della-pergola-paolo_(Dizionario-Biografico) cinquecentesca dello Studio patavino, François Dupuigrenet Desroussilles, di L’Università Padova dal 1405 al Concilio di Trento delle treedizioni stampate e il fra 1477 il 1476 troviamo di fronte a una personalità eminente dello Studio nel di Padova Quattrocento stata una correzione di Fino alla vedute. finedegli anni Sessanta- Novecen del si consideravato averroista lo e ockhamista, cioè seguace nominalismo del trecentesco. Invece, in seguito agli studi di William France A. Wallace (1972), e Alessandro in e 1984) sco poi), Conti Bottin (dal D. si è capito 1982 (1976 occorreche situarlo, per quanto riguarda la metafisica, del realismonel filone di matrice scotista, derivato dall’insegnamento di e dei suoi John Wyclif gli concepiva non seguaci universali a dire, Veneto oxoniensi. Vale Paolo come puri nomi, cioè astrazioni come mentali desunte dagli enti materiali e sensibili; al contrario, tutti come i realisti, li pensava reali, presenti ab aeterno in mente Dei 6

-

:

r -220 r – Edizioni del . . 19 . (ff. 220 [1 21 del Sistema bibliotecario ; rr.49/ll. 48. . 20 explicit 16 opac , cap. 1); spazi riservati e letterine . ) di almeno una mano; rare note ii , Turnhout, Brepols, e fig. 1984, 53-56 pp.

i . , 18 iii-vi

, cit., p. 115 e fig. 50. e fig. , cit., 115 p. , 220. littera currens proemio; cap. 2; pars i,

. 17 rs pa secolo, seconda metà; Lombardia]. d.2.e.1 xv del rubricatore su alcuni margini e dopo l’ Codicologie des manuscrits del foglio centrale del secondo fascicolo. I guida per i capilettera delle partes naïf marginali coeve. di bianco ( «Plurimorum ascriptus precibus, donare [...] dignetur per infinita secula seculorum Amen»]). umeri indicano, in millimetri, nell’ordine: altezza della pagina, larghezza; dopo il ioè al centro del margine inferiore. Il riferimento è ad Albert Derolez, Codicologie des egnatura dello schedario cartaceo; non si trova nell’ ono usate le lettere a, b, c, d, e, f, g, h, i, k, l, m, n, o, s, p, q, r, z, t, y nell’angolo v, in basso hiamiamo creazione; vale a dire, una produzione presuppone che non moto né Aggiunte: monogrammi di Cristo, giaculatorie, formule di preghiera e disegni Segnatura dei fascicoli: numerazione dei fascicoli in lettere Data: s.d. [ né mutazione né materia’). Città: Lugano. Sede di conservazione: Biblioteca cantonale, antico. fondo Segnatura: o a una mutazione di sostanza, ma per semplice emanazione, che cristiani noi c presupponens motum neque mutationem neque materiam. (‘E così Aristotele, se avesse continuato a vivere, avrebbe insegnato cheil mondo ha un inizio, al modo della cristiana, fede in e non seguito a un moto locale Scrittura: gotica semicorsiva ( Decorazione: iniziali e segni di paragrafo rubricati; tre iniziali intarsiate Derolez, S I n Tecnica di rigatura: a colore; rigatura del tipo Derolez 41 C S A Formato: in-folio. Dimensioni: x 226 = 36[223]80 x 34[61(25)63]43 339 Contenuto: Summa Aristotelis naturalium Veneto, Paolo Fascicolazione: (10). 1-22 Fascicolo prevalente: quinterno. Richiami: orizzontali del tipo Derolez 1 Descrizione esterna Descrizione Supporto: cart. Numero complessivo dei fogli: i

18 16 19 21 17 20 tercolumnio, larghezza della seconda colonna, larghezza del margine esterno. Le misure sonoprese sul recto

a destra; la rifilatura delle pagine ne ha tagliate molte, in tutto o in parte. segno ‘=’ altezza del margine superiore, altezza dello specchio di scrittura, altezza del margineinferiore, larghezza del margine interno, larghezza della prima colonna, larghezza dell’in ticinese.

datato solo congetturalmente per le sue caratteristiche codicologiche, paleografiche e testuali, dotto, con qualcheadeguamento alle caratteristiche del codice luganese, che può essere manuscrits en écriture humanistique sur parchemin i criteri stabiliti per la collana “Manoscritti datati d’Italia” (Firenze, sismel Galluzzo, dal 1996 in volumi poi, 25 usciti). xv, anche al di fuori del campione scelto; l’autore,16, fig. 54 a p. situa il picco per questo tipo richiamodi appena dopo la metà del secolo, con i minimi alla fine delprimo e all’inizio dell’ultimo decennio). 52 (indagine52 di tipo quantitativo, utile per descrivere le tipologie di impaginazione nel secolo Ecco ora una scheda descrittiva codice del luganese l codice di Lugano Il codice luganese di Paolo Veneto, piatto anteriore. Le immagini del manoscritto sono state autorizzate dalla Biblioteca cantonale di Lugano. Codice luganese di Paolo Veneto, controguardia cartacea da reimpiego. Fogli 39/2018 Contributi / Giancarlo Reggi, La “Summa naturalium” di Paolo Veneto 9 - ę , .

24 ­ von

secolo, , rif. num. | Sumul . . 25 , cit., num. 371 p. 6540, , relativa al titolo Anonim. , «Bollettino Storico della ). . 22 ); immagine in linea: www.ksbm.oeaw. www.wasserzeichen-online. . Nel foglio di guardia anteriore: fiore a 23 o ur ; anche www.wasserzeichen-online.de ) è propria dei codici poveri, destinati a uso , Leiden, Brill, 1990, 121. p. v secolo; la controguardia anteriore contiene ); precedentemente Charles Briquet, Les filigranes. , ); vedi anche Briquet, Les filigranes , «Traditio», 28 (1972), pp. 281-396, a p. 317; Paul Oskar 317; a p. 281-396, pp. (1972), 28 , «Traditio», e il xix . , Würzburg, Augustinus-Verlag, num. 739; 1966, 345-346, pp. littera currens Iter Italicum , pp. 20-22., pp. ; segnatura della biblioteca del Convento di S. Maria degli Angeli in 8100-CodTheol266_999 intervallo della portata principale: ca. 44; il filone portante è tangente il pistillo verso l’esterno della pagina sei petali lobati (ca. con 34x32) venature lanceolate; filoni non ben visibili cantonali, della placca centrale lobata,dei fermagli; dorsetto di cartone rifatto fra il xviii un frammento d’un manoscritto gemello Phil. Lugano, soppresso relativa l ii nel 1848: 7, al titolo Veneti Pauli MS Naturalium Svizzera Italiana», (1908), 30 79-82; pp. AdolarZumkeller, Manuskripte Werken derAutoren des Augustiner-Eremitenordens in mitteleuropäischen Bibliotheken Charles H. Lohr, Medieval Latin Aristotle Commentaries. Authors: Narcissus - Richardus Kristeller, Veneto nellaVeneto Biblioteca Cantonale di Lugano de na filigrana di quelle dimensioni e con quelle caratteristiche si trova in un documento a stessa filigrana si trova in un manoscritto di Stoccarda,Württenbergische Landes ulla presenza di cartolerie laiche a Milano e in Lombardia, Mirella Ferrari, Un bibliote S Elementi per una datazione: filigrana:fiore con pistillo a 8 petali 43x43), (ca. Legatura: coeva, con piattilignei rivestiti di cuoio; rimangonotracce dei Storia del codice: segnatura antica più sul dorsetto: x S Bibliografia:Remigio Sabbadini, Manoscritti di Cicerone, San Zenone e Paolo L U

25 23 22 24 , pp. 374 num. 6600, 374 , pp. ne ravvisò una identica, cioè sovrapponibile, in un documento di Milano ibliothek, Cod. theol. 66, 2° degli anni 1422-1424 ( ac.at/_scripts/php/loadRepWmark.php?rep=briquet&refnr=6540&lang=fr che si basa su un documento di ma Zurigo ne indica (1391), di simili ancora a Zurigo (1391), Francoforte Milano e 1393), Belgioioso con l’indicazione Bürglen s. M.(1391), (1394), (1391 (1395, «Suisse», ma senza precisare se Bürglen ow, tg

u cui vedi infra anzi, addirittura ai suoi anni Ottanta. Il foglio di guardia però è di carta vecchia rispetto ai in tempi cui il codice fu compilato ci sono e legato. Non elementi per stabilire se ciò valga anche per la controguardia, il cui testo, è l’antigrafo vedremo,come non codice; del facesse che è probabile parte di un fascicolo scartato contente un o perché errore grave o per strappo foglio del coniugato, o per altre ragioni. In assenza di scrizioni, dire si può non se ci troviamo di fronte a un manufatto conventuale, compilato da un frate o da un amanuense salariato, al oppure prodotto di una cartoleria laica Il codice è di fattura sobria. La decorazione è ridotta al minimo; mancano la firmadel copista, l’indicazione luogo del di compilazione, la data. La scrittura gotica semicorsiva ( personale di studio. La legatura in assi di legno rivestite di cuoio, pur frequen- te a Milano nella seconda metà Quattrocento, del è determinante. non La filigrana, invece,fa pensare alla Lombardiadella secondametà xv del it5235-po-126716 e it5235-po-126717 e it5235-po-126716 Dictionnaire historique des marques du papier dès leur apparition vers 1282 jusqu’en 1600 Leipzig, Hiersemann, (ristampa 19232 anastatica Hildesheim, Olms - Vaduz, Gantner, 1991), ii del 1480 e in uno di Pavia (immagine del 1487 in linea: www.ksbm.oeaw.ac.at/_scripts/php/ loadRepWmark.php?rep=briquet&refnr=6600&lang=fr dell’Archivio di Stato di Mantova, Gonzaga 804, datato Cremona (Piccard 1484 12, Abtlg. 2, visto 824;Nr. 825, in www.ksbm.oeaw.ac.at de/?ref= b 10 - - -

-

o nella o , 2003,, ); sul problema , a cura di Edoardo b), che aggiunge: r , Bologna, esd , cit. pp. 251-255; Federico , cit. 251-255; pp. , «Ricerche storiche sulla Chiesa , in Claustrum et Armarium. Studi sidice fu che esemplata su un autografo di teologia e studenti (David Gutiérrez, Gli , in Maria Pia Alberzoni (et al.), Francesco d’Assisi e il dell’edizione del 1503 (c. 126 dell’edizione 1503 del , Roma, Institutum historicum Ordinis fratrum Sancti , Vicenza, Neri xxv-xxvi pp. Pozza, 1975, i , ». , Torino, Einaudi, 283-305. pp. 1997, b): nei conventi francescani Attilio Bartoli Langeli, I libri dei frati. v , cioè nell’albero genealogico dei testimoni. Allo scopo servi- religiosi. Nel caso degli Agostiniani, sappiamo che dovevano tenere lo m.cccc.lxxvi l codice di Lugano rispetto ad alcuni testimoni importanti presso la portineria, affinché gli amanuensi laici, esclusi dalla clausura, potessero P i ctauiani Scoti ciuis Modoetiensis per presbyterum Bonetum Locatellis de La biblioteca di S. Maria Incoronata in Milano ratrum heremitarum sancti Augustini transumpta ex proprio originali manu

«Explicit septima et ultima pars Summe naturalium acta et compilata per reueren propria prefati magistri. Confecto Venetiis, impressionem habuit impensis Johannis Colonia de sociiqueeius Johannis Manthen Gerretzem. de Anno a natali christiano dum artium et theologie doctorem magistrum Paulum Venetiis de ordinis f Bergomatem quam accuratissime impressa. Anno a salutifera incarnatione tertio et quingentesimo supra millesimum Idibus Martiis. [...], emendata autem per uenerabilem sacre thologie bachalarium fratrem paulum Geneçano de omni studio ac diligentia et sue pristine integritati restitu ta, Venetiis uero sumptu ac expensis heredum quondam nobilis uiri domini O della presenza di scriptoria La cultura scritta dell’Ordine dei Minori primo secolo di storia francescana pp. 103-106).pp. Qualche cosa del genere valeva anche per i Francescani, più tradizionalistituttavia, perciòpiù dediti al lavoro manuale della scrittura. Quella di trascrivere codici, infatti,una era delle attività raccomandate dalle Costituzioni Narbonensi del 1260, sotto il governo di Bonaventura da Bagnoregio (sintesi in Giuseppe Abate - Giovanni Luisetto, Codici e mano scritti della Biblioteca Antoniana Barbieri e Federico Gallo, Milano, Biblioteca Ambrosiana alle - Bulzoni, 2010, 61-133, pp. pp. 80-85). I Domenicani tendevano piuttosto ad acquistare i libri, o a comporli, che a copiarli, ma è documentato anche per quell’Ordine il lavoro degli amanuensi, nello scriptorium propria cella (Pietro Lippini, La vita quotidiana di un convento medioevale. Gli ambienti,regole, le l’orario e le mansioni dei frati Domenicani del tredicesimo secolo su alcune biblioteche ecclesiastiche italiane Medioevo tra e Età moderna Gallo, cario milanese del Quattrocento: Francesco Della Croce stri», si legge anche colophon nel Ambrosiana», alle e, soprattutto, 232 175-270, pp. pp. (1981), 10 Ciò 234. non esclude l’attività di piccoli scriptoria scriptorium Agostiniani nel Medioevo (1256-1356) Augustini, 1986, 286-287); pp. così avveniva, a Milano, al convento degli Agostiniani Osservanti di S. Maria Incoronata (Ferrari, bibliotecario milanese Un pernottarvi; questi copisti laici, che affiancavano i frati, servivano il convento per le necessità,sue ma anche, privatamente, magistri Il testo, da «Explicit septima et ultima pars [...]» a «manu propria prefati magi Ai fini stessidella datazione sarebbeutile una collazione del codice Luganodi l’insiemecon della tradizione manoscritta, situarne onde laposizione nello stemma codicum critica, un’edizione rebbe che, purtroppo, manca ancora. gli Per studiosi funge da textus receptus cinquecentina l’edizione curata da Genezano, da Paolo dagliedita a Venezia eredi di Ottaviano Scoto e uscita dai torchi di Bonetto Essa riprende, correzioni con Locatelli marzo minime, 1503. il 15 il testo della prima edizione veneziana, a spese uscita di Giovanni 1476 nel da Colonia e Giovanni Manthen, cui nel colophon (c. y7 Veneto di Paolo di collazione:rove Fogli 39/2018 Contributi / Giancarlo Reggi, La “Summa naturalium” di Paolo Veneto 11 - ę - f

; www. i

, p. 15 e n. 35. 15 , p. nel 1417 (scrizione nel 1417 alla , 316 (2611), del 1417. 1417. del (2611), , 316 i cap. 25b);

, in cui il codice lugane , 316 (2611), membranaceo, (2611), , 316 pars , «del principio, «del secolo del www.internetculturale.sbn.it%2 a cap. 1. Per gli Per altri 1. cap. passi i

, non datato., non l’incunabolo Valdarfer concorda ). , essa è stata limitata ristretto, a un novero 26 pars . , cit., p. 318. Vedi quanto Vedi , cit., 318. dicop. infra

vi

0213_ms.287 apg della pars Codici e manoscritti 0000%3 explicit ). . ), e proveniente in origine numero «de bonorum uenerabilis memori ant e l’ r ugano, Biblioteca cantonale, d.2.e.1 enezia, Biblioteca Nazionale Marciana, Lat. vi adova, Biblioteca Universitaria, datato (scrizione Ms. 1430 931, alla c. c. 208v appartenuto al baccelliere fra Salomon Tommaso op V 295 Reuerendi Magistri Johannis ordinis Venzono de heremitarum sancti Augustini», da lui lasciato al convento di dopo la morte, Padova avvenuta il P L 20%3 a uanto alla scelta dei testimoni

ovendo limitareovendo al massimo i passi in da prendere esame, fatto ho incipit

’inizio dell’opera, il con proemio e il primo della capitolo pars l passo si legge anche che sulla controguardia ( , che forse avrebbe potuto avrebbe forse essere, che di grande aiuto nell’indagine. Q l i l’ D Abate-Luisetto, C C P L M

%3

27 . . . » 1 3 2 27 26

esaminati, invece, in preso ho considerazione i testimoni solo antichi più e le edizioni, generalmente rispetto mendose meno ai codici tuttavia seriori. Va precisato che, purtroppo, a causa di in lavori corso è inaccessibile il codice di BibliotecaPadova, Antoniana, Scaff. Ms. xvii 374 xv ma sufficientemente indicativo. Ai fini delladatazione topica e cronologica codicedel di Lugano collazionato ho un numero un maggiore po’ di mano scritti, ma limitatamente al proemio e a pars

biblioteca e l’altra. Fra i manoscritti, solo il codice di Assisi è consultabile in linea ( ondizionata, fraTeca le altre cose, dal costo delle riproduzioni, che varia molto fra una internetculturale.it/jmms/iccuviewer/iccu.jsp?id=oai%3 odici oggetto di collazione per tutti ipassi citati

la seguente scelta: Ancora, primo nel della capitolo vi significativamente, sia in unacorrettalezione particolare, sia in errore, con un codice Basiliense contro ilMarciano, 1412, del il Luganese edizioni e le veneziane. Pertanto, ritengo che, se facessimo probabile una collazione- com pleta, troveremmo uno stemma ricco di contaminazioni fra un ramo e l’altro della tradizione e una certa discontinuità stemmatica fra una parte e testol’altra del se e l’incunabolo Valdarfer sembrano entro una convergere tradizione- lom barda; primo nel al capitolo, contrario, divergenze: prevalgono le il manoscritto tende ad avvicinarsi maggiormente alle edizioni veneziane, l’incunabolo, invece, al codice di BibliotecaMarciana, Venezia, Lat. vi In realtà, vedremo, edizioni come nelle due veneziane infiltrate si sono alcune corruttele evidenti, essere possono ascritte non che contro, Per all’autore. il testo dell’edizione uscita a Milano dai torchidi Christoph Valdarfer il 17 è spesso differenterispetto luglio 1437 a quello delle edizioni veneziane, ma, almeno in certe parti dell’opera, s’avvicina maggiormente a quello di alcuni codici antichissimi. Mi esprimo, naturalmente, inlinea generale, perché proemionel sembra delinearsi un certo stemma codicum Ecco dunque l’elenco dei testimoniEcco l’elenco dunque esaminati, sigle le con usate in apparato. 12 - - . . 29 28 . i

b, parte di un codice i

v i.

cap. 1 ; la sezione della Summa a-134 i,

). Assai simile ma a M con errori r vi

cap. 25 i .

] anno domini m°cccc°xii°». . . Canon. Misc. scritto 145, intorno al 1460- sic . i

; solo dove lo ritengo lo utile, dove ; solo invece, gli altri. , cit., 245-246. pp. ma del 1430, onde render conto di questa valutazione. 31 è sottoscritta dal copista fra Giovanni da Basilea in data martedì , probabile descriptus . ] post pulsum campanille [ P 30 sic ma, Biblioteca Casanatense, sottoscritto Ms. dal 5353, copista «Paulus Un bibliotecario milanese Un ilano, Biblioteca Ambrosiana, inf., C 205 compilato in Italia in una bella ilano, Biblioteca Ambrosiana, sup.; C 48 limitato alla pars xford, Bodleian Library, ms ssisi, Biblioteca comunale proveniente dalla ms. 287, Biblioteca del Sacro asilea, Universitätsbibliothek, f ii 9, cc. 98r enezia, Giovanni da Colonia e Giovanni Manthen, 1476. esto sulla controguardia di L arigi, Bibliothèque Nationale France,de scritto Lat. in 3411, Italia, dappri Milano, Christoph luglio Valdarfer, 17 1476. , del resto, è un probabile descriptus Bonetto Locatelli, 1503. Bonetto V to degli Agostiniani dell’Osservanza diSanta Maria Incoronata scrittura umanistica rotonda; a Milano fu dapprima di proprietà del vescovo ausiliare e in da seguitoSan Paolo Genesio del conven (m. nel 1501) M 25 giugno25 1469 (scrizione alla c. 251 ma della dipoi proprietàregina del cardinale Niccolò Ridolfi(1501-1550), di Francia Caterina de’ Medici; limitatoalla pars 1461 a Pavia e sottoscritto1461 dal copista «Bartholomaeus Gassino de professor ofm» T O M Ro P Zigalinus» con data di marzo Como 17 1444. aggiuntivi, forse descriptus è ne B A Convento; limitato alla pars miscellaneo intitolato Sammelband Theologie naturalium maggio17 senza 1412, precisazione dell’Ordine di appartenenza Testo a curaTesto di da Genazzano, Paolo Venezia, eredi di Ottaviano Scoto -

, cioè quello dell’edizione veneziana del 1503, staccandomene , cioè quello dell’edizione solo veneziana 1503, del

on ho tenuto conto dell’edizione edita a Perugia, Pietro da Colonia et al., (non 1477 odici oggetto di collazione per il proemio e pars odici oggetto di collazione per pars odici oggetto di collazione per lapars odicioggetto di collazione per il proemio e tutta la pars

dizioni

[...] scripta[...] per me fratrem Iohannem de Basilea lectorem et finitaferia tertiaprofesti Gen. O Col. Vald. E Ferrari, N Compreso « C A Ge C C C L* B Pa As C

31 29 28 30

Penthecostes [ Penthecostes digitalizzata).

Lo stesso L dove essa presenta guastidove incontrovertibili o assai probabili, e posso motivare il giudizio. Dal textus receptus mutuo la numerazione delle carte e dei righi. parentesi Fra uncinate indico >) i casi (< d’aggiunta rispetto ad esso; fra parentesi quadre ([ ]) indico i casi di espunzione; in i casi corsivo di correzione. In apparato indico sistematicamente i testimoni collazionati per tutti i passi ad presi esempio Non avendo fatto una avendo Non collazione completa dei codici, fornisco il textus receptus

Fogli 39/2018 Contributi / Giancarlo Reggi, La “Summa naturalium” di Paolo Veneto 13 - -

|

modo loyce : commertium M P Vald. | ) O Vald. : | logice Vald. Col. : proportionis : mei : imbecillitatis A : tollerat C L M O P asser’ro As) Vald. Gen. Vald. : mee O tulerat : (con)(te)xero O | Iesu A O M : mei imbecillitate mei (per influsso umanisticosui copisti?) : (altri lasciando compendiano dubbio) il : quoque etprofundius Col. Gen. | Aristote

(anche il codice di Padova, Biblioteca (cfr. : uelud quadam A L M O | ex communibusC

Col. Gen. harum : de rerum L : | tolerat Gen. P Ge O

: mee pridem L Vald. P) ) : modo propor(t)io(n)ib(us) L : contexero L Vald. | propositionibus modo M : modo propositionibus xvii | [2] cum | [2] multos C L M O P Vald. Col. Gen. : tam asseõ O)

(ma Ge Vald. Col. Gen. omette ( ] secondo Abate-Luisetto, il p. 312, codice Antoniano) : omette A) : ex communioribus L O Vald. | summamC M O P ( sic

: contrahsero Ge A As C Ge L M O P Vald. Proemio a rr. 4-33 Gen. (numerazione 4-33 a rr. dei paragrafi mia). P) i.

r L O Vald. | pertingerent A C L M O Vald. Col. Gen. : pertingeret P | | de earumA | de rerum A C O rs . 1 A C Col. Gen. logicae [ A C Col. Gen. : propo(s)icionis nu(mer)o P | physicisque doctrinis L Col. P (As C M abbreviano) | obtineat animos C Col. Gen. : optineat animos A a : modo p(ro)põib(us) O ( : phisicisque doctrinis A C O Vald. : physicisque doctrinamM P | quoque

P C C P V V n meam tantum, sed maiorum predecessorumque patrum explicabo doctrinam. ol. Gen. : oblata fuissent L O Vald. | [3] asseruero L M ( ollecta n hoc opere incautus forsan contraxero, piissimi Iesu commercium abolere id M P : obtineam animos L O Vald. | mei imbecillitasA M Col. Gen. : mei imbecili Vald. Col. | mihi A michi assero ex communibus ad propria naturalium summam sub breuitate conscribam, in qua no tas tas A C L : comercium O P Col. ald.: mei imbecilitate L P Vald. Col. Gen. : y(es)u (christ)i L | commercium M sub labore A M P Col. Gen. : sine labore C L O Vald. | fuissent oblata A C M P C uelut quadam C P Vald. Col. Gen. sed potius sub uno collecta A C M Col. Gen. (ma sed potiusetc. ut P)sed sub : uno c Antoniana, Ms. Scaff. 374 ald. Col. Gen. : AristotilisL M P Col. Gen. Vald. Col. Gen. : sumam A L | sed maiorum predecessorumque patrum A C M P Col. Gen. : sed maiorum predecessorum patrumque L Vald. : sed aliorum predecessorum patrum O multos [1] pridem mee A C M P Col.[1] Gen. iubeat meorum numero delictorum. Amen. corrigendo elucidet atque ceteris pre a domino recipiat precum obtentu ut, quicquid i lis Vald. [2] Opus[2] autem istud ad non hoc solum formare proposui, – quasi ut incognita legentibus studuerim demonstrare (cum multos unusquisque dubitet non de earum rerum scientia multiplicium librorum uolumina edidisse) sed potius sub uno collecta uolumine – mentes scholarium eo uehementius tangerem sub quo laborehic posita perlegissent, et eo ardentius ad altiora pertingerent dulcius quo hec illis fuissent oblata.[3] Denique et ipse si qua forte dicenda non assero aliteraut quam formanda proponamin scriptis, caritas, quae omnia sufferendo tolerat, mihi penitenti ignoscat, idque apud legentium obtineat animos, quod ut mei imbecillitas sensus minus docte firmauerit eorumprudentie argumentum Gen. A As C L Ge P M

[1] Plurimorum[1] astrictus precibus quorum pridem mee introductionis eloquium in facultate logice mentes demulserat, suout in naturalibus propositionibus physicisque doctrinis formarem compendium, facilius quo quoque [et] profun- dius Aristotelis totiusque nature secreta gustarent, quadam uelut essentiali serie M | elucidet A C Col. Gen. : ellucidet M P : illucidet L O Vald. ceteris | pre A C M P Col. Gen. : p(enite)ntis L O Vald. | contraxero A C M Col. Gen. (ma (con) (trac)sero profundius Gen. modo

14 - - b , Formen- , non , non , iv negli , va inteso va , compilato ), ma con il , München, incipit ). da Dipende una , l’ . Invece «proportionis sono più numerose: più sono al par. 33 , la testimonia C , «Studies in the Renaissance», 16, e, pur anastrofe con ‘lom- 32 Vald. per eius / eorum / earum e O

O e Vald. . , 34 , München, Beck, 1998, 292, p. che cita, fra altri esempi Chart. Fuld. ), sia in in propositionibus» (come «modo Vald. . M in questo caso conferma delle la edizioni che lezione veneziane è rispetto a «sub labore»; a L oltre on va dimenticato che il Galileo del primo periodo pisano era interessato soprattutto nelle dottrine naturali[...]»; e fisiche al caso, non mi convince la e quello precedente è un caso di parziale divergenza fra L e Vald. n questo punto il codice di Lugano presenta un guasto indice di conta ul possessivo di terza persona non riflessivo (suus S I N S C

33 32 34 (del 1430): «proposicionis numero», che comunque nella collocazione delle 1 «ex communioribus» per «ex communibus»; al 2 «sed sub uno par. collecta parole confermaparole la tradizione veneta. contaminazione, e dalla lettura errata di un’abbreviatura, anche il guasto in P

mancano i casi di cognazione. Alcune concordanze in comuni errore sono con codici lombardi. importante La più al si 2, trova è lectio «sine par. che labore», facilior quella genuina). Le concordanze dei soli L a Como ( a Como tautologia «in naturalibus doctrinis» ] physicisque [... un con iperbato che rimane sospeso a lungo. Invece «in naturalibusphysicisque propositionibus [...] doctrinis», errato, vado che, se non distingue gli enunciati immediatamente evidenti dai teoremi complessi, bisognosi più di dimostrazione, ha un senso plausibile, precorre,ben più poiché in qualche modo, il galileiano «sensate esperienze necessarie e dimostrazioni» modo» dà luogo a una dàmodo» luogo finale proposizione da intendere così: affinché«[...] componessiun compendio sul della modello proprio di Logica proporzione parva così: «Moltissimi, il cui animo era stato sedotto dal dettato mio del manuale introduttivo della nell’ambito logica, mi hanno messo alle strette affinché componessi un compendio sul della modello proprio Logica parva enunciati sulla natura e nelle dottrine[...]» fisiche minazione: dà proportionibus», senso; non «modo che dipendere ciò può dall’antigrafo, fraintesa, da oppure un’abbreviazione giacché nell’Oxonien- se si legge p(ro)põib(us)», «modo scioglibile sia in proportionibus» «modo (come in L barda’ dell’avverbio, dell’edizione Valdarfer. Se si segue dell’edizionebarda’ Valdarfer. dell’avverbio, M significato ‘proprio di di’‘appartenente o a’, d’uso generale nella tarda antichità e nel medioevo, vedi Johann Baptist Hofmann - Anton Szantyr, Lateinische Syntax und Stilistik Beck, e Peter Stotz, 175 1965, p. Handbuch zur lateinische Sprache des Mittelalters 1969, alle Dal e 138). 80 pp. 106-123 pp. -138, punto di vista filologico, la diversità dei lessemi è dovuta al fatto che la locuzione galileiana presuppone una cultura umanistica, oltre che epistemologica, molto più matura; per uno schizzo storico dei suoi precedenti greci, latini, medioevali e umanistici vedi Giancarlo Reggi, La galileiana Lettera a Cristina di Lorena nellalatina versione di Elia Diodati. Osservazioni sul lessico, tradizione fra dei classici e prima modernità«Italia medioevale e umanistica», alle 229-245, pp. i due membri dove (2014), 225-287, del pp. 55 binomio sono studiati separatamente, perché si unificano solo in Galileo. alla ricerca sulle leggi matematiche della meccanica, ispirandosi ad Archimede; solo dopotrasferimento il a Padova, per influenza di Giacomo Zabarella, acquisì piena consapevolezza dell’importanza delle ‘sensate esperienze’ (Charles Experiment: B. Schmitt, and Experience A Comparison of Zabarella’s View with Galileo’s in De motu

naturalium odice veneziano esistente soli nove già anni nel 1417, dopo la composizione della Summa lehre, Syntax und Stylistik servum49 («dono meum cum [...] uxore sua»). Nel par. 1, alla 1, par. «proportionisNel lezione textus del modo» receptus e di numerosi codici preferisco «propositionibus di modo» M Fogli 39/2018 Contributi / Giancarlo Reggi, La “Summa naturalium” di Paolo Veneto 15

, ivi L | - incipit incipit e Vald. , 1: «nam i contingentia, A C M P Vald. b r. 63). La prima 63). b r. col. 1266d e 1267a) r ), «p(enite)ntis» o cvi pl e P : sciuntur L | uera A C L Col. Gen. Linconensis : , cap. 1, in corpo maggiore («Se ), «assero»; donde il processo incipit | Linconiensis scientiam ) sono forme d’età carolingia (cfr. Christianus (genitivo singolare di logica) come le . Per ora, in sono grado non . Per di stimare 35 36 1, 1), 1, oppure parlava di «ratio diligens disserendi» b r. 38; «Ad primum» 38; c. «Ad 1 b r. , 14 rr. 15 e 16 (corrispondenti e 16 rr. 15 , 14 e 23 rr. 21 105b a p. , cit., p. 318, che, cit., addirittura 318, p. scrivono «logicae» i r

o loyca , 7, 22)., 7, Il latinizzato logica si trova per la prima volta i : uere Gen. ., contro tutti gli altri codici visto, ho che che Vald. Col. Gen. : sic siciuntur P 1 , 7, 22;, 7, De fato i a (ovvero loyce A C M P Col. Gen. : firmiter credere L O Vald. Codici e manoscritti o loic 1, 1; 1, anche De fin. (De fin. Col. e Gen , i cap. 1 a r. 34;a r. «Contra», c. 1 a rr. 48-54 Gen. 48-54 a rr. primo Posteriorum, cum dicit quod scire est credere firmiter sine

r r s Vald. Col. : uera etP 1 Expositio in Evangelium secundum Matthaeum ar », presenta «logice» la», lezione Vald. P C xv iverso è iliverso caso di «asseruero» 3, corretta par. lezione nel di L inuncio a commentare tutto, ma voglio attirare l’attenzione ancora su 2, 6; De fato l lessema grecanico logica è sconosciuto allatino classico e postclassico: Cicerone usava il ) spiegherebbe la) spiegherebbe genesi di «asseõ» in (come P R

D M O P ut quodut tu es et homo quod Antichristus erit;isto modo sumit Linconiensis scientiam hesitatione cum hoc, quod ita sit ex parte rei. sic sciuntur A C M O P 2° notandum2° quod scientia simpliciter partialis quadrupliciter sumitur: primo communissime cuiuscumque pro ueri notitia et sic sciuntur uera . 1 credere firmiter : Lincoli(ensis) scientiam O : scientiam Linconiensis Abate-Luisetto, I

M 35 36 Topica Il cap. 1 è molto lungo, perciò l’edizione di Venezia del 1503 lo suddivide lo in tre 1503 del lungo,Il di molto 1 è cap. perciòl’edizione Venezia sezioni, ciascuna qualche con parola dell’ ma anche di ilperché M (datato futuro 1417), quadra l’andamento con bene periodo.del Dal punto di vista paleografico (come «asser’ro» l’abbreviazione in contrario mi pare naturale. meno

un punto. Il codice della Biblioteca Antoniana principio di «del del Padova, secolo edizioni generalmente usate nel medioevo. La preferenza umanistica per logica è dichiarata, in difesa dellapoesia e in polemica contro i filosofi, daColuccio Salutati, De laboribus Herculis cum per logices, imo corrupto (ut uocabulo dicunt) loyce et philosophie cacumina uolitare se iactent [...]». ruando», c. 1 contiene varianti non sezione diparticolare interesse per il nostro assunto, ma occorre badare a un passo in cita cui Roberto Grossatesta. l’autore

quale sia vergata delle la due lezione dalla mano Veneto. di Paolo (grafia su cui nutroforti dubbi, a meno che il codice non sia, in realtà, posteriore).L’

uolumine» invece «sed che potius sub uno collecta uolumine», «oblata nonché fuissent» per «fuissent oblata»; al 3 «obtineam par. animos» per «obtineat animos», «illucidet»per «elucidet» (ma «ellucidet» M «p(enite)nt(is) ceteris», » per «pre per «contraxero». «contexero» leggono «loyce» o «loice», secondo un secondo uso generale medioevo, o «loice», nel ma caduto «loyce» leggono in disuso dell’umanesimo l’avvento con in Boezio traduttore di Aristotele, Topica termine greco λογική Bekker). Invece loice citato permette di ovviare, su questo punto, alla temporanea inaccessibilità del manoscritto,dovuta alla chiusura della Biblioteca Antoniana per lavori in corso. ( Stabulensis, 16 - -

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L : igitur Vald. Col. | ens naturale c , concorda con , una è il volta codice : eo quod L e Vald. | igitur. maior L A L Vald. | minor uero est nota : et maxime L O Col. Gen. : et , come pure A , come Pa : et minor L O | quod omne M P Col. ), leggere «Linconiensis nel scientiam» concordano anche leggere «firmiter nel e P , O e Vald. ), contro «scientiam Linconiensis» delle edizioni concorda nell’ordine delle altri con parole testimoni : igitur etc. maior : ergo M P etc. maior A C O | patet per | non habeatur | non A M P Col. Gen. habetur : non C L O Vald. | igitur sic A L O Vald. Col. Gen. C : 2° o C M O P Col. Gen. Aristotelis est : va inteso va sostantivo: come «uera contingentia» ‘i sono veri’ b rr. 38-46 Gen. 38-46 b rr. Vald. r Col. Gen. : ergo maior L Vald. : igitur etc maior M P : ergo etc maior , anche se, al caso, mi corretta sembra lezione maxime», pro «et di O | 2 c L : ergo maior L : eo quod omne A C Vald. : u(er)o quod omne O C G al punto di vista della tradizione testo, del la seconda presenta sezione e singularibus habetur non scientia, sed solum uniuersalibus; de sed omnia entia e et diuisum a quolibet alio. D A C et cetera et | primoe Pa Celi A C M P Vald. Col. Gen. : primo De generatione et maxime pro A As C Ge M : sic et maxime pro P naturalia sunt singularia; igitur.Maior patet per Aristotelem primo Posterio primarie maior . 1 rum et omne compositum ex materia et forma est corruptibile primo Celi. sic. 2° D rum, minor uero est nota, quod omne ens naturale est ens signatum indiuisum a s Gen. Aristotelem A C M P Col. Gen. : minor est nota Vald. Gen. est ens signatum A C M O P Vald. Col. Gen. : ens signatum naturale est ens L Contra predicta arguitur, et maxime contra quartam conclusionem, probando quod entibus de naturalibus habeatur non scientia propriissime dicta. Primo sic. Solum necessariis de et impossibilibus aliter se habere habetur scientia propriissime dicta, sed entia naturalia sunt contingentia et corruptibilia ac possibilia aliter se habere. Igitur maior est Aristotelis primo Posteriorum, minorautem patet eo quod talia componuntur ex materia et forma primo Physico ). Altrove la divergenza essere soltanto può apparente, avviene come con

L e con le edizioni le P e con , con veneziane. , dell’Ambrosiano C 48 sup. e del Casanatense e del , dell’Ambrosiano sup. C 48 codici, (due questi ultimi, M un maggior numero di spunti interessanti; concentrati sono i più nella parte iniziale. credere» invece che«credere firmiter»; invece C a concordare edizioni le con veneziane: maxime» «et di L contro prima «et rie» di Vald. M inferiori al Marciano, ma di qualità buona testuale). a concorda volta Un’altra è l’incunabolo re («primo Celi» contro l’aberrante «primo De generatione» di la facile intercambiabilità fra «igitur» dalle favorita ed «ergo», abbreviature, Anche qui, se osserviamo lezioni le divergenti fra L (ma il «Linconensis» solo L veneziane.I tre testimoni L particolari in ‘i a opposizione veri’ universali. quello dell’e che È probabile sia un refusodizione tipografico. venezianaPer restoil 1503 del appena è il caso di notare Vald. che In questo paragrafo l’edizione del 1503 presenta unaIn corruttela questo paragrafo 1503 del assente l’edizione sia nell’altra edizione veneziana, edita da Giovanni sia da Colonia 1476, nel sia codice nel nell’edizione Valdarfer, di Lugano, sia negli altri manoscritti che visto.ho Verum lombardi, cioè il con Casanatense e,sostanzialmente, l’Oxoniense con (ma anche gli con antichi codici veneti M Codice luganese di Paolo Veneto, f. a1r. 18 -

-

usus M P . Ciò . Ciò . ~ ma anche dal | de nullis | de A C , e C 205 inf.,, e C 205 d’origine Vald. ), l’Assisiate e il Casanatense. Ge M P . può essere abbreviato può g | tamen hec est propositio L O Vald. incipit igitur concordano, è ben attestata fin da M , o , questa in volta errore, è su nullo» «de (ma : de nullo: de ente O | aliter se habere A C L O M P Col. | sed solum per propositiones necessarias et per et perpetue ueritatis. a r. 4 Gen.a r. v si trova già si trova nell’ Col. Gen. : dicitur A As C L O Col. Gen. : et perpetue ueritatis P

2 b r. 62 - 1 62 b r. r , con l’alternarsi, con di ripetizioni formulari e di variationes P può essere abbreviato può g legge «dicitur» insieme una con parte cospicua della tradizione, fra : se aliter habere Vald. C di Paolo Veneto, poiché è pur vero che la lezione «dicitur» la che lezione è pur vero poiché risale Veneto, di Paolo ad ergo Vald. ella terzaparte primo del la prima capitolo, discordanza di uncerto C L M Vald. : necessaria et perpetue ueritates O : necessarie et perpetue ltra concordanza fra L e O fra concordanza ltra ia sia, come è il ragionamento stesso a essere caratterizzato da una certa t sua significata suntueritates eterne. unde ignem esse calidum et aquam esse Col. Gen. : tamen hec propositio estA C M P | necessaria et perpetue ueritatis significata impossibilia aliter se habere; modo licet A C M P Vald. Col. Gen. : modo licet L As : propriissime dicta licet O ueritatis A N A S Vald. Col. Gen. nullo : de L Gen. respondetur frigidam sunt necessaria . 1 tibilis, tamen hec est propositio necessaria: ignis est calidus et aqua est frigida, e Ad primum respondetur quod Aristoteles per illam maiorem intelligit quod de nullis habetur scientia propriissime dicta per propositiones contingentes nec per significata possibilia aliter se habere, sed solum perpropositiones necessarias et per significata impossibilia aliter se habere; modo licet ignisuel aqua sit corrup

interessefra L e Vald.

anni vicini molto alla data di composizione dell’opera.

«de nullo«de ente» nell’Oxoniense) nullis». per «de Quanto alla «necessaria lezione et perpetue ueritatis», su cui L e Vald. caldo,(l’esser detto fuoco, del fredda, e l’esser detto dell’acqua, predicati sono ‘di perpetua verità’ ‘necessari’, sono perché cioè proprio ‘cogenti’). Per contro, il genitivo singolare di qualità delle edizioni veneziane, «necessarie et perpetue ueritatis» (‘di verità cogente e incrollabile’), mi non persuade, redundantia sicuramente lombarda, non abbiamo che siglato Ge «respondetur»,Tuttavia introduce che la replica alla prima degli obiezione avver sari, è termine specifico, più banale, meno perciò rispetto«dicitur». a Questo essere statopuò trascinato da «ad secundum dicitur» introduce che la replica alla Tuttavia,seconda per potere esprimere obiezione. un giudizio sicuro, dovremmo appoggiarci a una collazione completa e a uno più studio dell’ approfondito scribendi La lezione «respondetur»La lezione di edizioni L e O è comune le con veneziane. Per contro cui l’antichissimo Marciano, il Patavino della Biblioteca Universitaria, i due codici Ambrosiani abbiamo che siglato sup., (C 48 A facilita gli errori per confusionefra righe le omissioni e le di intere frasi per aplografia, accadecome pernecessarias «sed propositiones solum per et per significata impossibilia aliterda L omessasolo se non habere», codice Assisiate e dall’Oxoniense, omette che anche di e, «modo» a mo’ compenso, integra testo nel la glossa «propriissime dicta». giacché Fogli 39/2018 Contributi / Giancarlo Reggi, La “Summa naturalium” di Paolo Veneto 19 , |

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2 riflette equa[lem] Vald. , 32. i

P Vald. Col. Gen. :

M | iste triangulus A C L

coniuncta L O | duobus C

, poiché la definizione O) : basti pensare se gli che 37 Vald. Col. Gen. : habens tres ang(u)- 1 lineis rectis (Pa omette tutto) | igitur P Vald. Col. C Pa Vald. Col. Gen. : duobus intrinsecis ex | omnis figura A 2 , invece, presenta convergenze importanti habens extrinsecum P | equiualentem extrinsecum ) habens ( L Col. Gen. . Vald. Col. Gen. singularibus : de id est L O | sed per : tre angoli, si badi, già non Ci troviamo due. di Col. Gen. : iste triangulus P Vald. 38 M O L O Col. Gen. : sed bene perpropositiones A C M P Vald. | ille | omnis triangulus A C L O P Col. Gen. : quilibet triangulus Vald. A C L a rr. 5-15 Gen. 5-15 a rr. P v , ripreso anche da P : equiualentem duobus oppositis intrinsecis A As O : equiualentem duobus : igitur etc As L M O : ergo etc A (rasura sovrascritta con m C metto la dimostrazione geometrica, che si legge in Euclide, Elementa ntrinsecis oppositis habet tres angulos equales duobus rectis. Sed omnis habens angulum extrinsecum A C L M O P extrinsecum angulum habens opposito opposito Vald. rectis intrinsecis oppositis L Gen. Sic arguendo, omnis figura habens angulum extrinsecum equiualentemduobus i de singularibus A C M P triangulus est figura habens angulum extrinsecum equiualentemduobus [rectis] intrinsecis oppositis, igitur. propositiones triangulus . 1 M P Col. Gen. : ille triangulus O Vald. intrinsecis habet A C L O P oppositis omnis figuraplana tribusrectis lineis ( P con desinenza cancellata dalla duobus intrinsecis rasura) oppositis C M P l[os] O T Ad secundum dicitur similiter quod singularibus de per propositiones singulares habeturnon scientia propriissime dicta, sed per propositiones uniuersales. Vnde sciendo quod omnis triangulus habet tres angulos equales duobus rectis scio quod ille triangulus est huiusmodi. quidem Non per aliquam talem propositionem iste triangulus habet tresangulos, sed solum per propositiones uniuersales.

37 38 angoli opposti all’angolo esterno alla base rettangoli fossero il triangolo non stesso afferma:sarebbe Veneto possibile. Del resto Paolo «omnis triangulus habet tres angulos equales rectis» duobus (‘ogni triangolo ha tre angoli equiva- angolilenti a due retti’)

avente l’angolo esterno equivalente a due angoli retti, interni esterno e opposti». alla L’angolo base è ‘supplementare’ a quello interno, cioè a dire, forma con esso un angolo piatto. ale risulta essere, con ogni evidenza, anche la traduzione: «ogni triangolo èuna figura In questo paragrafo ci troviamo di fronte a un’interpolazione evidente nel testo delle edizioni veneziane, confluita anche in L «omnis triangulus est figura habens angulum extrinsecum equiualentem rectisduobus intrinsecis oppositis» è assurda strazione, permettono che di appurarla. perché a essereperché è la cogente verità non appurata, bensì l’evidenza o la dimo fronte, in una parte dei testimoni, interpolazione, a un’evidente facilitata dall’apparente somiglianza fra una frase e l’altra. Anche qui, sarebbe interes- santeosservare anche si trova nell’Antoniano. l’errore se In genere, il testo di M con le edizioni le con veneziane, ma sistematicamente, non e spesso O con converge ora nella corretta, lezione ora in errore. agli Veniamo ultimi paragrafi del primo capitolo. 20 - | : et Vald. Col. Gen. : : diuersam » (che si legge » (che r O P

. Vale a dire,. Vale che con Vald. con che M : nulla sit proportio

: non enim : non semper O

r *) divergono. Prima, divergono. *) con quelle con di M | primo quod Vald. Col. Gen. : primo piuttosto O con | non tamen | non superius L e altri codici importanti) invece che Vald. P

e delle edizioni veneziane; enim «non | intelligibile utiliter uerificetur M O Col. uerificetur utiliter intelligibile | C L M O P : inferioris et superioris Vald. Col. .

Non mancano. Non neppure, tuttavia, segni di . M P Vald. Col. Gen. enim : non se c L M P Vald. Col. Gen. : sit proportio C : nella prima frase proportio» sit (corretto) «non di L c : primo cum O L O | scilicet sensus A C M P Vald. Col. Gen. : sensus scilicetL O | L O Vald. Col. Gen. : et intellectus etc C M P : tamen est superius C

| ergo albedo est caliditas A C O Vald. Col. Gen. : ergo caliditas est | diuersitatem connotationum A C M P Vald. Col. Gen. : quia L ut ‘album ut est coloratum, igitur albedo enim non est color’, sequitur P C L M Vald. Col. Gen. : essentialiter predicatur essentialiter : non A O a rr. 14-28 Gen 14-28 a rr. i cap. 25a

, derivato dall’abbreviatura fraintesa enim «non se M v

: igitur albedo est caliditas M rs L C

: utiliter intelligibile uerificetur C uerificetur intelligibile utiliter L : predicetur utiliter intelligibile : | igitur albedo est L M P Vald. color Col. Gen. : ergo albedo est A C O | color Pa C A nche qui,nche per stabilire il testo qualche con sicurezza sarebbe necessario | inferiorum et superiorum A : non enim : non A ), contro il corretto enim «non sequitur»; tamen «non superius» contro non enimnon sequitur C L Gen. O

A non sit proportionon A C . 1 L albedo non superiusnon A Ad tertiumnegatur antecedens, et ad probationem negoquod inter ens naturale et intellectum sit proportio, non et ad probationem negatur consequentia; licet enim sit proportio non existentie uel magnitudinis, tamen est proportio uitalis immutationis quia quantum ens naturale potest immutare tantum intellectus potest immutari. Ad quartum negatur antecedens, et ad probationem nego illam ‘nullum sensibile est intelligibile’ et adprobationem nego consequentiam, et ad regulam allegatam dicitur quod tenet non nisi in comparatione inferiorum ‘album est calidum, ergo albedo est caliditas’. Nunc autem licet intelligibile sit communius quam sensibile, tamen non superius, primo quod sunt non in predicamento, cum intelligibile utiliter uerificeturde transcendente, secundo quod intelligibile essentialiternon predicatur sensibili de propter diuersitatem connotationum ad potentias uitales diuersorum generum, scilicet sensus et intellectus. superiorum quia Gen. secundo quod Col. Gen. : secundo quia A C L M O P Vald. essentialiter | non predicatur connotationem et intellectus A uerificatur

O «inferiorum et superiorum» M (come «inferioris et superioris» di Vald. semper» di L Anche qui apparentamenti appaiono di L

Vengo ora ad alcuniVengo in cui passi 25 cap. del L e il frammento leggibile sulla sua controguardia anteriore (contrassegnato dalla sigla L collazionare il codice Antoniano, ma pur va osservata una coincidenza frequen lo scorrettolo «tamen est superius»; «diuersam connotationem» contro il corretto «diuersitatem connotationum» in indipendenza di L da O contro «nulla proportio» sit di O te, anche assoluta, se non delle lezioni di Vald. milanesel’edizione riflette, almeno parte,in un’antichissima tradizioneveneta, essere deve sottovalutata. non che Fogli 39/2018 Contributi / Giancarlo Reggi, La “Summa naturalium” di Paolo Veneto 21

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, di l , . Dalla ue : impossibile : impossibile ) Col. Gen. |

1 P , invece, presenta perché uguale perché a M * dipendano dal medesimo t si impossibile est numerantem uel ed L : et si est (ma omette est : e ld. appare fortemente apparentato M con Va

(probabile descriptus Pa

: et si est impossibile esse numerantem esse impossibi *, tuttavia,*, un si trova errore meccanico pesante, . . Pa

Col. Gen. | et si impossibile est numerum esse impossibile Col. Gen. | et si impossibile est numeratum uel numerabile esse

P Vald. Col. Gen. : allegationes L L* | dependet Col. formaliter M P Pa Gen. L L* : formaliter depen M *. Essoè utile aspetti: per due *. da un cantomostra il che testo : et si impossibile est numerantem esse impossibile est numeratum dipendono anche P b rr. 26-27 Gen 26-27 b rr. b rr. 18-24 Gen 18-24 b rr. a rr. 19-28 Gen. 19-28 a rr. , oltre che concordante, che , oltre analitico è più di quello di L e delle r v v Vald. C C C M A conclusio. Licet tempus dependeat ab anima ad quo suum formale, tamen non a sse t per consequens tempusdependet formaliter ab anima. esse numeratum siue numerabile esse impossibile est numerum esse P est numerum esse L est tempus esse Vald. L M P Pa Col. Gen. : et si impossibile est numerum esse tempus esse As quo adquo suum materiale. Primum patet quia, si impossibile est animam esse, impossibile est numerantem uel numerabile esse; et si impossibile est numeratum Istas conclusiones cum suis probationibus ponit philosophus allegatum ubi est supra. esse uel numerabile esse P 4 M e diVald. sivo «ubi allegatumsivo est». In L per reduplicazione, in che L non c’è. In questo caso «allegationes» è errore già dell’antigrafo, trascinato dal succes antigrafo da si una vede concordanza in errore un paio di linee in più basso. Specialmente in questa Vald. sezione cui il riprende testo lungo. Si tratta, probabilmente, testo del corretto, il perché ragionamento si presta a omissioni per aplografia,vede bene si in As come tradizione di M tranne allontana se ne dove in errore) e il L Parigino Lat. 3411. il testo delle edizioni breve veneziane. Che L di tuttavia, presenterò un brano fino che allabarra verticale precede quanto si leggere inpuò L edizioni veneziane; dall’altro fornisce i termini di ragionamento necessari per capire l’ultimo passo di presenterò nell’ambito che questo capitolo. 22 - - - - -

[72a

P Vald. Col.

, importante alla tradizione [cioè l’essenza]». incipit libro De anima [413b 28-29], * | in casu isto M nulla anima existente in actu , che raccoglie in compendio le libro posteriores degli Analytici ed essenza. Terzo: si concepisce in e con le edizioni le e con veneziane il codice * M Vald. Col. Gen. : ergo ad quo suum ), posteriore di quattro soli anni alla libro De anima [429b 10; 20] dice dove che altro , nonché la frequente cognazione, nonché di L con sse uisum esse P) e P

di Aristotele. Milimito all’ , con Vald., con Vald. Col. Gen. autem : quo ad suum formale bene 39 1 difficultates metaphysicas | summatim colligens ab ) P vi

| quia lapis posset esse sine anima L M P Vald. Col. Gen. , con P , con | formale est mensurabilitas Col. Gen.L L* : formale mensura , con M , con pars ultima ald. | licet ergo P Vald. Col. Gen. : licet igiturL L*M dalla pars | quo ad | quo suum materiale L L , reg. 1], dice dove “l’essere è diverso da ciò che è”; in tal modo per ‘essere’ si b rr. 27-44 Gen.b rr. | quo autem | quo ad suum formale bene dependeret ab anima, quia impossi v P cipit M P V riguarda la Metafisica : in casu illo L L* In C ateriale temporis est duratio successiua et formale est mensurabilitas in actu. M (che omette in actu Gen. (omette L*) materiale

bilitas bilitas dependeret ab anima quia lapis posset esse sine anima, autem quo ad suum formale bene dependeret ab anima quia impossibileesset lapidem uisum esse nulla anima existente in actu L* bile esset lapidem uisum esse (ma Naturalium esse et essentia initium sumit, inter distinctionem que . 92 nullam antiquorum quidam ponebant. Alii autem realem omninoasserentes in essentia esse recipi forma.uelut ideo Et hec ut ambiguitas terminetur est notandum primo dato quod M P Vald. Col. Gen. : dato enim quod L L bile esset lapidem uisumesse nulla anima existente in actu. Ita in proposito m Licet ergo tempus posset esse sine anima ad quo suum materiale, tamen non quo ad suum formale, quia statim deficiente animadeficeret mensurabilitas in actu[...]. casu isto haberetmateriale, quod esset ‘lapis’, et formale, quodesset ‘uisibilitas in Quoactu’. ad suum materiale dependeret non ab anima, quia lapis posset esse sine anima; autem quo ad suum formale bene dependeret ab anima, quia impossi T L

e del suo probabile descriptus suoM e del probabile 39 Basiliense (contrassegnato la con sigla B composizione dell’originale. perVeneto. capire questo l’orientamentoIn metafisico casometto Paolo di a confronto con L La pars vi raduzione: parte «L’ultima della Summa naturalium

Anche qui, conferma trova la sostanziale conformità di Vald. di le edizionile veneziane. Di più, allo stato attuale, mi non sento di affermare. nere alla grandezza e al dritto sono sussunti come quidditas quanto essere temporale, e così lo concepisce Aristotele nel i 23-24], dice dove che la monade non è il medesimo che l’essere monade, poiché l’essere monade è significante complesso, la monade è significante non complesso. Quarto: si concepisce in quanto essere suppositale o individuale, e così lo presume Boezio nel libro De dogmatibus [in realtà De hebdomadibus intende l’individuo [cioè il particolare], per che ‘ciò è’ si intende la quidditas dove dicedove che la sensazione è un essere, l’opinazione un altro. Secondo: in quanto essere essenziale, nel modo in cui lo concepisce il filosofo nel iii è la grandezza, altro l’appartenere alla grandezza, altro è il dritto, altro è l’essere dritto, e il commentatore osserva [Averroè] che la grandezza e il dritto sono presi come individui, l’apparte difficoltà della metafisica, prende inizio dall’essere e dall’essenza, fra i quali certuninon ponevano tra alcuna gli antichi differenza. Altriinvece, asserendo che essa è assolutamente reale, affermava no che nell’essenza l’essere è recepito quale forma. Pertanto, per definire i termini di questa ambiguità, bisogna notare, innanzitutto, che l’essere è concepito da quattro punti di vista. Primo:in quanto essere reale, nel modo in cui lo concepisce Aristotele nel ii Fogli 39/2018 Contributi / Giancarlo Reggi, La “Summa naturalium” di Paolo Veneto 23 , : - | et : quo ) P ō , pp. , pp. at | unitas et | et rectum opī | dicens B L P ary, cit., p. 559 ary, cit., 559 p. Col. Gen. : 3° : quo quo P quo : quo e da un corret | unitas incomplexe : unitas et unitatem Col. Gen. : in itium B | accipitur ibi B M P : ibi : uelut forma : uelut L M (ma M P Vald.

| opinatio L M ( Vald. Col. Gen. : diuersum 2 M P : ita per Col. Gen. : per

: distinctionem realem omnino P (manca | summatim in L) B Col. , cit.,cap. Essence, Being and Existence cas Vald. Col. Gen. idem : non P

, limitandomi ai testuali. problemi 2 | 3° sumitur | 3° L 40 magnitudo et rectum indiuiduo pro et esse P | initium L M P Vald. | ita quod per B P

| diuersum est L P : uelut formam : uelut Vald. M : metha as , cit.,cap. La composizione di essenza essere ed | alterum L M P Vald. Col. Gen. : est alterum B . Conti, se capisco bene, si basa sul confronto con : meth 41 (manca : ultima in L) parsCol. Gen. | metaphysicas B Col. : suãtim M

, cit., n. 62; 172 p. Id., Paul of Venice’s Comment una, cit., lunga 173-174, pp. citazione di cui qui riportosolo gli in margine, poi raschiato ebdomadibus : de B

2 : | non est | non idem B L P , cap. 2 (codice, cap. di Pavia, Biblioteca Universitaria, Fondo Vald. 42 P Vald. (omette : et unitas L) incomplexe accipitur | 4° B M P L Vald. Col.

| uelud formam B b) r , tr. i , tr. M

: quidditas P Vald. Col. B M L Gen. quidditas : quiditas | : diuersum esse est M Vald. , anche se Conti ha ragione di ravvisarvi una probabile corruttela; «ita quod Vald. Col. Gen. sumitur : ibi L Esistenza e verità Esistenza e verità , lib. iv L Vald. ) P Col. Gen. | eo B L Vald. quo Col. Gen. : eo modo M quo : 4° sumitur : 4° dogmatibus B M P | de L M P Col. Gen. docmatibus : de Vald : sumatim L : metaphisicas Vald. , dal punto di vista filologico pertinente,più è e Alessandro Conti | quia unitatem esse B L P Vald. Col. Gen. : quia unitatem M | Aristoteles B M P Col. Gen. : philosophusL Vald. 1 (de) hebdomadibus P accipitur Col. Gen. : operatio B Vald. B L M P Col.magnitudinis esse Gen. : et aliud magnitudinis esseVald. alterum est B L M P Col. Gen. : ac rectum aliud est Vald. sumitur sumitur B Vald. Col. Gen. : dicens quod M quod esse quadrupliciter sumitur. Primo esse pro reali eo modo sumit quo Aristoteles De anima 2° dicens quod sensatio est unum esse et opinatio alterum. esse pro essentiali2° eo modo sumit quo philosophus De anima 3° dicens quod aliud est magnitudo et magnitudinis esse, et rectum alterum est a recto esse, ubi dicit commentator quod accipitur ibi magnitudinis et recti quidditate pro et essentia. sumitur 3° esse pro temporali et sic sumit Aristoteles primo Posteriorum dicens quod est non idem unitas et unitatem esse quia unitatem esse significat complexe, unitas 4° incomplexe.accipi- tur esse pro suppositali uel indiuiduali et sic sumit Boetius in libro De dogmatibus dicens “diuersum est esse et illud quod est”; ita per intelligitur ‘esse’ indiuiduum et per ‘illud quod est’ intelligitur quiditas. pars ultima B Vald. Col. Gen. Gen. unitatem esse L P Vald. Col. Gen. : et unitas et unitatem esse B M scilicet est B Gen. | inter que L M P Vald. Gen. : interque B Col. | realem omnino asserentesB L P Col. Gen. : omnino realem sentientes asserentes M asserentes P uelud Conti, Conti, R Gen. quod

41 40 42 Aldini 324, c. 127 Parto hebdomadibus», attestata «De La dal lezione fondo. da B ditore P corregge il testo in tal senso un passo dello stesso Paolo Veneto, Lectura superun librum passo Veneto, dello stesso Metaphysicorum Paolo Aristotelis ultimi righi. ultimi

invio aConti, Esistenza e verità 153-178; più succinto153-178; Id., Paul of Venice’s Commentary pp. 559-562. mi Non n.23. convince, tenuto conto dei pochi codiciche ho visto, l’emendamento «ubi» per «ita per» di Gen. per» (‘[è] così perché mediante’) dei codici più antichi risolve il problema. Dal punto di vista concettuale il passo è difficile presuppone distinzioni perché sottili,molto di cui qui mi non occuperò 24 . - - 43 - , ὄν

, dove , dove , ma si » (‘l’esse , Bern, Lang, sia da preferi ἕτερον

Aristoteles e Vald. reg. 1): con pronunciata δοξαστικῷ

» vale opi(n)at(i)o id est (in quod grecoτὸ καὶ ō

at ī «asserentes in essentia esse εἶναι

γὰρ

. secolo) traduce secolo) «sensitivo enim esse et non è tramandato non fra di opere le Boezio De hebdomadibus De . L’origine dell’errore è paleografica, dell’errore per . L’origine 44 xiii , che passa, che anche all’edizione Valdarfer, αἰσθητικῷ confermano la pertinenza dell’emendamento, 2 e delle edizioni veneziane. Infatti, in Aristotele, , infatti, il tratto verticale tonda risale della ‘a’ fino a e P sottostante a una linea facilmente si confonde con , di P ), mi conferma che la concettualizzazione può essere solo questa. , di ente, per sé non è forma dell’ , di L b rr. 6-16 Gen. 6-16 b rr. r esse il titolo uscito dalla penna di Certo Veneto. Paolo è che ambedue le lezioni xplicit della Summa naturalium E C

Guglielmo di Moerbecke ( on ciò, non bisogna ciò, non on pensare la che concordanza di B renno Bernardi, autore della monografia Studio sul significato di ‘esse’, forma’,‘ ‘essentia’ M e delle edizioni veneziane, è ‘l’essere’ ‘forma poiché dell’essenza’, C . 126 «Diuersum est esse et id quod est; ipsum enim esse nondumest, at uero quod est accepta essendi forma est atque consistit». è diverso da ciò che è, poiché l’essere(‘L’essere preso per è ancora, non sé solo invece ciò ricevuto che è dopo aver la forma dell’essere è e sussiste’). Et siEt allegetur Boethiusin libro De hebdomadibus, dicens quod in entibus creatis diuersum est et ‘esse’ ‘id intendens quod est’, per ‘id quod est’ essentiam et per existentiam, ‘esse’ dicitur concedendo quod est diuersitas interesse et essentiam, quidem non realis, sed formalis uel rationis. B P Hec sunt in que hac parte determinare decreui. si que in aliquo ab aliis prioribus libris uariare uidentur, contradictio uel repugnantia inferri debet, non quia

43 , di 44 eraltro il passo boeziano dice altro (

effetto di una scrittura corsiva o di una littera currens tendenza al corsivo: in B congiungersi il con soprastante segno abbreviativo della nasale finale. re anchere in altri testimoni casi. i due dove Lo si vede in leggono, errore, «sensatio est unum esse et operatio alterum» contro il corretto «[...] et opina tio alterum» di M Qualunque sia la sua impronta filosofica,d.C.) il525 testo di Boezio (ca. 480 - chiarisce l’ che 1984 (Tesi Friburgo1984 ch nel primo libro dello Scriptum in libros sententiarum di San Tommaso d’Aquino hebdomadibus poggiano su una tradizione molto antica. ertinenza dal punto di vista filologico non significaautomaticamente che sia De Ebbene, in questo caso B tanto dogmatibus un che De titolo più P

re del sensitivo e l’essere dell’opinativo sono differenti’), sono dell’opinativo sensitivo del re e l’essere e nell’ latinus 413b 28-29, si legge: 28-29, « De anima 413b di B opinativo alterum». L’errore deriva dal fraintendimento di un’abbreviatura, anche si vede in come M la ‘i’ della littera currens corsiva;una ‘r’ concretamente la scrittura «op presta ad essere letta op(e)rat(i)o come in italiano ‘l’ente’). all’inizio Perciò, di cui passo Veneto del ci stiamo di Paolo occupando, è corretta di la lezione B e di Vald. formam» invece uelut «asserentesrecipi che in forma» essentia uelut di [...] L non giànon ‘l’essenza’ ‘forma dell’essere’ Fogli 39/2018 Contributi / Giancarlo Reggi, La “Summa naturalium” di Paolo Veneto 25 - - . 45

, , . La collazione 46 ) : piissimi Iesu : amen laus deo M (cioè del ‘albero loro Gen. , «Materiali e discussioni per in punti due i due legge come t colligitur ex doctrina Aristotelis , u www.ksbm.oeaw.ac.at/_scripts/php/ : amen amen amen B. : scribendi et loquendi Col. Gen. | mihi Vald. , in tali casi, è sulla stessa linea. a bandiera) (ortografia del pronomeforse per influenza umanistica; L M P ) Gen. | ignoscat omette | mihi L L Vald. Col. Gen. (abbre | piissimi Iesu B L M P Vald. (ma Ihesu , cit., p. 374 num., cit., ( 6599 374 p. ichi M (forse ragione) a | amen L P : m Vald. Col. Gen. Les filigranes Col. (ma Ihesu onclusione C ossiamo invece trarre certa più qualche conclusione sul manoscritto ). P

(anche Vald., ma laus deo de eodemde in modo loquendi et scribendi primo Posteriorum et secundo Physicorum. tamen ubi incautus aliqua non dicenda scripsissem, in ut initio mei operis postulaui, mihi supplico uniuersa turba legentium penitenti ignoscat exemplo piissimi Iesu [Christi], qui se hostiam immaculatamobtulit deo patri in remissionem peccatorum. hic per gratiam et in futuro per gloriam quam mihi in premium tantorum laborum donare dignetur per infinita secula seculorum. amen. diuersarum scientiarum diuerse sunt considerationes facientes distinctionem loquendi et scribendi B viano gli altri)viano gli Briquet, P supplico abbreviano gli altri) gli abbreviano Christi

.php 45 46 luganese, posteriore forse agli Dal punto di incunaboli vista e 1477. 1476 del codicologico, soprattutto la filigranafascicoli,dei documenti comune a di Milano e Cremona, rispettivamente pensare fa 1484, e del 1480 del a una sua composizione in Lombardia fra la finedegli anni Settanta e l’iniziodegli anni Ottanta. datata confronto, presen luglio Valdarfer, l’edizione Per 1476, 17 ta una filigrana di uguale disegno ma mm),di dimensioni maggiori(55x54 attestata ad Alessandria 1481 a Pavia nel e Milano 1475, nel

filologica conferma la datazione topica in Lombardianella e cronologica seconda significativa, metà Appare molto secolo. del in tal senso, la stretta affinità testuale codice del di Lugano, almeno primo nel della capitolo prima pars ilcon manoscritto Oxoniense, compilato a Pavia negli anni Se si 1460-1461. vuole tentare una cronologia relativa, l’insieme degli indizi induce a pensare, contraria, finoprova ma a solo a una compilazioneappena posteriore all’edizione da cui, Valdarfer, tuttavia, il nostro codice dipende. non l’analisi dei testi classici», 101-118. pp. (2017), 79 br usum? di un editore Travagli critico nell’epoca della post-verità ropugno la linea di metodo classica, d’accordo con Michela Rosellini, Paucorum in In generale, l’autorità delle edizioni veneziane del 1476 e del 1503 deve essere deve In generale, delle edizioni l’autorità 1503 e del veneziane 1476 del rimessa in discussione; il nostro ‘carotaggio’ mostra il testo che loro talora è corrotto, talaltra dell’edizione la Valdarfer concorda lezione è eccepibile. Talvolta quellacon dei codici datati antichi più preferire e si fa anche per il senso testo. del Insomma, bisogna superare il textus receptus la collazione, ma solo dei codici e, qualora sia possibile, una ricostruzione dello stemma

Anche in quest’ultimo passo Vald. che si vede testimoni datati antichi; più L genealogico’), potrà condurre a stabilire untesto approssimativamente sicuro L’opuscolo di Ermanno Monteferri, copertina. L’immagine è stata fornita dal bibliofilo milanese Giancarlo Valera. 27 , 1 p. . 3 a» in l , uscì in otto , Milano, Angeli, 2004, , p. 1667. , p. 3 , Genova, Prima cooperativa , 1986 , raccoglie in un unico le volume ** * , a cura di Alda Gigli Marchetti et al., i . 2 P , a cura di Bianca Maria Vigliero, Genova, ecig v , ra la prima e la seconda edizione siregistrano non varianti e proprie vere a Tipografia sociale Gerolamo Beretta fu Benedetto aprì i suoi battenti a Genova18 il

copo del presente contributocopo del è da una parte descrivere da un punto di vista quà» è stato corretto in «qua»; «galate o» in «galateo»; «vi fosse» in «ci fosse»; «

S T « U M L R

n grazie di cuore, per le occasioni di scambio earricchimento, aCarlo Agliati, Emanuele arco Sampietro èprofessore di latino egreco al Liceo “Alessandro Manzoni” di Lecco ed

*

3 2 1

**

Banfi, Antonio Gili,Fabrizio Mena, Michele Moretti, Giancarlo Reggi e in particolare a Brooke Guthrie, della Guido «The Mazzoni Pamphlet Collection» della Duke University Library, e al bibliofilo GiancarloValera. è cultore della materia in Letteratura latina e Storia della lingua latina presso l’UniversitàCattolica di Milano, si dove è laureato in lettere classiche. I suoi interessi di ricerca prevalenti vertono sulla storia locale della Valsassina, dell’Alto Lario e della Valtellina, incluso lo studio del libro antico in quell’area geografica. testuali, ma si riscontrano cinque insignificanti solo correzioni refusidi

137). Un’immagine137). con l’insegna della tipografia è riportata nel Dizionario delle strade di Genova

grafica«Il Gazzettino» genovese,1994, 251-252. pp. uscì dal19 14 al giugno1875 dicembre Dal1878. num. fu febbraio 1 del 16 stampato 1878 dalla Tipografia Beretta e Molinari. oberto Beccaria,I periodici genovesi dal 1473 al 1899 e si associòluglio 1854 poi a Stefano Molinari. Pubblicò più di 100 titoli, per lo più opere religiose e di argomento locale. Stampò numerosi periodici (notizie in italiani Editori dell’Ottocento. Repertorio

puntate dal 4 maggio sul al «Gazzettino giugno 22 1878 Circolo del Filologico e Stenografico del e Comitatodi Genova Liguredel popolo» per l’educazione panoramaNel della letteratura odeporica e turistica ticinese dell’Ottocento è stato finora ignorato uno spassoso taccuino di viaggio,dovuto alla penna del quasi sconosciuto Ermanno in ben Monteferri e stampato 1878 nel a Genova remessa edizioni.due La prima, pubblicata il con Marine titolo e Paesi al quale collaborava stesso lo Monteferri. La seconda edizione, pubblicata con il titolo Canton Nel Ticino. Gite e Bozzetti ottopuntate della cronaca di viaggio e venne stampata a Genova, nel sempre dalla1878, medesima stamperia «Gazzettino», del la Tipografia Beretta e Molinari «la»; «esaurito. se queste» in «esaurito. Se queste». di viaggiodi 1878 del Un raro taccuino raro Un di Ermannodi Monteferri. “Nel Canton Ticino” Canton “Nel Marco Sampietro Contributi 28

- ii -

», ; (capito , Roma, v Da Locarno Osteno (pp. e.14.xv lxxii (pp. [10]-19); [ , esistono, allo , 4 Da Lugano a Chiasso Lugano i , acquistata dalla nel 1948 Duke 5 ellinzona (pp. [63]-66).ellinzona (pp. , Bern, Wyss, 1898, 294. p. B (pp. 26-32); (pp. (capitolo) iii | Tipografia di Beretta e Molinari || Via | 50» ; Proprietà letteraria [*1] dell’Autore r ] Locarno [53]-59); (pp. (capitolo) vi Lugano] iii sic ii [ Dizionario Biografico degli Italiani degli Biografico , in Dizionario . Sulla copertina vi sono in alto a sinistra una «D» 6 Caprino [39]-43); (pp. (capitolo) v di copertina campeggia al centro la vignetta di una a || 1878 || cent. || 1878 (pp. [20]-26); (pp. [ e.14.xv ii D i escrizione bibliografica ella collezione «Mazzoni Collection / Duke University Library». D tipografica] || nel canton ticino || Gite e Bozzetti || [tra linee due tipografi carrozza trainata rispettivamente da 2 e da 4 cavalli, con cocchiere che tiene in mano un frustino. Le pagine dispari sono numerate con cifre arabe all’angolo superiore destro e quelle pari a quello sinistro, fatta eccezione 10, 1, per pp. le 20, 39, 44, 33, 60, 53, sono numerate. che non 63, All’angolo inferiore destro è apposta e 49 delle la segnatura pagine 33 17, 1, della fascicolatura 2, 3, (1, 4). University Library e confluita nella poi prestigiosa «The Guido Mazzoni Pamphlet Collection» [33]-38); (capitolo) iv Lugano] [44]-52);(pp. (capitolo) v a Bellinzona [60]-62); (pp. (capitolo) vii a Menaggio aLugano [1]-9); (pp. (capitolo) ii S. 8 N. Bernardo, lo) il tutto scritto in lapis blu. Sulla quarta di copertina in alto a destra timbro d sottolineata e a destra la vecchia segnatura cancellata « e la nuova editoriale a stampa di giallo, colore inquadrata entro cornicetta tipografica; sulla 66 p. e sulla 4 che] seconda edizione || genova italiano Guido Mazzoni (Firenze 1852-1943) Library d’umidità iuseppe Izzi, Mazzoni, Guido a collezione comprende oltre 49’000 volumi. https://library.duke.edu/rubenstein/ Vedi Il frontespizio recita: «[entro cornicetta tipografica] ErmannoMonteferri [linea Note all’edizione:frontespizio [*1]

Il volume è in ottavo piccolo di (mm 66 175x120), pagine ed è rilegato in brossura B G L E Collocazione: Note storiche: l’esemplare proviene dalla biblioteca personale del noto letterato Misure: mm 175x120 Legatura: in brossura editoriale originale Stato di conservazione: sia buono, pure con qualche sporadica macchietta Ubicazione: Guido Mazzoni «The Pamphlet Collection» della Duke University

4 5 6 findingdb/mazzoni Landeskunde Schweizerischen der ibliographie semplare 1 Di questa seconda edizione, citata in un repertorio1898 con bibliograficodel l’indicazione errata numero al del delle pagine posto di 66) (16 Istituto della Enciclopedia Italiana, 2009, 706-709. pp.

Eccone ora la descrizione bibliografica. prettamente bibliografico la seconda edizione questadi rarità tipografica (di cui esemplari) esistono due solo e dall’altra illustrarne,sia pure persommi capi, il auspicandone contenuto una ristampa anastatica o una digitalizzazione. stato attuale delle ricerche, soli esemplari. due Fogli 39/2018 Contributi / Marco Sampietro, “Nel Canton Ticino” di Ermanno Monteferri 29 - - - - , cit., , cit.

e un 7 , Monteferri . 9 10 , «zeppo di 11 . Le altre indicazioni 8 , Leipzig, Baumgärtner, 1820. , pp. 1-9 , pp. , nuova edizione, Milano, Pagnoni, (ristampe 1877 anastatiche, : il viaggio descritto tanta con dovizia di particolari e cit., 69; p. cfr. inoltre Adolfo Bächtold - Gino Macconi, Monte Il Genero

, fra mani le si di rivelava primo acchito per un botanico, 12 Como a Menaggio a Lugano el Cantonel Ticino Il Gazzettino», 91-93; num. pp. 4 maggio 12, 1878, [sic] D « N C d’umidità «dai sofficiletti e quell’epoca a daiche ospitava 1) sontuosi saloni» (p. umeri di pagina tra parentesi tonde rinviano a Monteferri, Nel Canton Ticino edi l’inserzione pubblicitaria in calce ad Antonio Balbiani, Como, il suo lago, le sue valli Al domani del mio arrivo in Lugano era domenica. allegro Un sbatacchiar di campane l cognome dell’illustre botanico, che nel testo del Monteferri indica l’opera, non è

Balbiani, Balbiani, V I n N « E Note storiche: nessuna nota di possesso o postilla Ubicazione: collezione privatamilanese Misure: mm 175x120 Legatura: in brossura editoriale originale Stato di conservazione: sia buono, pure con qualche sporadica macchietta I

7 9 8 11 10 , Mendrisio, Tipo Print, 219. p. 1959, 12 Catechismus der Botanik, als Anleitung zum Selbststudium dieser Wissenschaft und als Il viaggio inizia da Menaggio,per la dal precisione rinomato Grand Hôtel Victoria ricchi villeggianti, soprattutto stranieri. Seguendo un itinerario, peraltro suggerito da una nota guida lariana però esplicitamente non citata cenno, sia pure fugace, alla festa patronale di S. Lorenzo

raggiunge una con Porlezza, vettura trainata da quattro cavalli «scalpita che impazienti»no 1). Qui (p. si imbarca sul piroscafo Generoso e le sue ville descritte e illustrate p. 26).p. La puntata con il cenno alla festa di S. Lorenzo apparve sul «Gazzettino» di sabato 18 maggio e quindi 1878 non certo a ridosso agosto, del 10 festa liturgica del santo martire, patrono, tra l’altro, non solo di Lugano ma anche di Genova, l’autore risiedeva. dove Como, La Provincia, Sala 1971; Bolognese, Forni, e 1996). 1977

mi fece capire che nella chiesa maggiore si celebrava una festa; informatomi che festa vi fosse, e parlerò fra breve,seppi 30 en. p. 13. ch’era quella di S. Lorenzo il patrono deiLuganesi» (Monteferri, Nel Canton Ticino Monteferri, del pur essendo stato a puntate pubblicato 1878, nel L’opuscolo è unnon instant-book di curiosità si infatti svolse non in quell’anno bensì, ogni con probabilità, ontenuto dell’opera l’anno prima. Gli elementi datanti, ma dirimenti, non a favore depongono che sarebbero la notizia viaggio 1877 del del in Svizzera generale del Grant semplare 2 forastieri» (p. 5) e ne descrive e ne forastieri» alcuni 5) (p. passeggeri, tra cui «un giovane tedesco» «facevache gli occhi di pesce alla sua recente sposina» 6) (p. e «un altro tedesco per l’astuccio che tenuto fieramente ad armacollo avere e un Reiper chembach cronologiche sono assai sono cronologiche generiche, tanto difficoltosa da oltremodo rendere la datazione solo non ma anche la scansione temporale viaggio del monteferria Canton nel no Ticino. Pertanto la sintesi qui che contenuto si presenta del seguirànon una scansione cronologica ma procederà per capitoli so il botanisches Wörterbuch gebrauchen zu “Reichembach”, bensì “Reichenbach”. Si tratta di Heinrich Gottlieb Ludwig Reichenbach (Lipsia, - Dresda, 1793 1879), autore di numerosi trattati e manuali di botanica, come

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Hôtel

Hôtel . Descrive 13 » (pp. 6-7).» (pp. Lugano, luoghi e nomi. , vale a dire sull’ampia , a cura di Antonio Gili e Stefano Hôtel du Panorama (pp.Hôtel 22-23). , 1963, 634-636. pp. Il suo viaggioin Euro , vol. x, usa , pp. 10-32 , pp. al caffè Terreni» (p. 25) e ammira al caffè 25) (p. il teatro, Terreni» sta che 14 nell’agostointorno 1877, alla festa di S. Lorenzo, durante il viaggio in , dove pranza,, dove esce e poi «sul quai Enciclopedia Britannica , cfr. Enciclopedia el Cantonel Ticino Lugano Il Gazzettino», num. 13, 11 maggio 1878, pp. 102-104; Il pp. Gazzettino», maggio 1878, 11 num. 13, 114-117; pp. maggio 18 1878, Il Gazzettino», num. 14-15, « N A « usa dubitanter , «vastissimo edificio d’una certasontuosità, sarebbeche più ancor . Ne scese una turba di persone. Seppi di poi che erano il generale Grant ed il suo seguito, l Monteferri ignorava che non si trattava, in questo caso, della Riforma protestante, bensì , cit., 20-21). pp. Sul generale Grant, vincitore della Guerra di secessione americana, poi

« I

Hôtel Lugano 13 14 strada costeggia che il lago, i parapetti della quale servivano di sedile ad una quantità di Luganesi intenti al divertente esercizio ma noioso della pesca a visitare poi la Va chiesa diall’amo» 13). (p. Santa Maria degli Angeli, «un santuariovero dell’arte», immortalata da «Bernardino Luino, il massimo la scuola lombarda,ch’ebbe pittore pingendo gran nel muro separa che l’altare dalla quella nave splendida epopea di sangue e di rassegnazione è la che passione di Cristo» 16). (p. Contiguo a Santa Maria degli Angeli l’ sorge du Parc bello se certe cariatidi goffe fiancheggiassero ne non 20): (p. l’entrata» qui assiste – a suo dire – all’arrivo Presidente degli dell’ex Stati Uniti d’America, il generale Grant, «scortato da quattordici vetture» 20-21) (pp. Giunto a destinazione, ilnostro «scribacchino stanco dal viaggio» si reca all’ quindi altre strutture ricettive della città, l’ come torna in 18 le albergo e pranza.Verso Dopodiché «in va piazza della Riforma protestante(questo nome è una stonatura vera quasi per Lugano tutta dove la popolazione è cattolica) di tutto, e che a Lugano si fabbricano in quantità, con molto gusto ed a buon mercato, sentii lo strepito d’una caterva di vetture; ne numerai quattordici,Mentre osservavo una e si fermarono collezione tutte d’oggetti di dinanzi legno intagliato, all’ che rappresentavano un po’ du Parc giunti allora a Lugano sopra un vapore espressamente noleggiato» (Monteferri, Canton Nel Ticino presidente

qualità resto del che,senza gli altri amminicoli, la si sarebbe tosto indovinata per l’ingenua viso del espressione e per un certo cappello di paglia nella che adforma un s’assomigliava pentagonalis di campanula fiore della riforma in senso liberale della Costituzione ticinese ( del 1830

Toponimi e stradario nella cartografia e nelle immagini d’epoca Svizzera, o nel maggio nei giorni 1878, precedenti la festa della Madonna delle Grazie, quando presidentel’ex americano passò dall’Italia alla Germania. pa, compiuto dopo l’uscita di carica, durò quasi due anni e toccò molte capitali europee, fu dove ricevuto da famiglie reali, capi di Stato, primi ministri. Ecco le citazioni in «Gazzetta (sbarcogiugno 520 p. a Liverpool, 1877, Ticinese»: maggio); 27 2 (Londra, 20 giugno 587 p. giugno); 1877, 15 (Londra, giugno28 612 p. 1877, 24 giugno); (Londra, 2 luglio 625 p. giugno, 1877, 27 ricevimento da parte della Regina); luglio 680 p. 12 (Bruxelles, 1877, 7 luglio); luglio 686 (partenza p. 19 1877, da Francoforte per Lucerna, luglio); 15 24 luglio (soggiorno 703 p. 1877, a Berna, 24-26 luglio, per partire per Ginevra); giugno 707 p. (ricevimento 25 1877, da parte del Presidente della Confe derazione, il giorno stesso); (partenza 1027 p. ottobre 25 1877, per Parigi, il giorno stesso); 7 (soggiorno 1059 p. novembre a Parigi, 1877, 4 novembre); 1064 p. (il novembre generale 12 1877, è Madridatteso a per fine mese);14 marzo1878, p. (soggiorno 203 in Grecia,10 marzo, con previsione di partire per Napoli due giorni dopo); marzo 18 264 (Atene, p. 1878, ricevimento da parte del Re); marzo 18 266 p. (partenza 1878, per Napoli, marzo); 16 2 luglio 627 p. 1878, (Berlino, giugno); 28 (Copenhagen, luglio 655 p. 11 1878, 8 luglio); ottobre 979 e 982 pp. 18 1878, ottobre); (Madrid,19 ottobree (Lisbona, 1022 14 p. 31 1878, ottobre); 27 p. 7 novembre 1878, (partenza1037 per Cadice, 3 novembre); 4 gennaio (arrivo 10 p. 1879, in Irlanda previsto per il 1 una tappaDunque, luganesegennaio). del viaggio di Grant, se mai ci fu, potrebbe essere collocata Fogli 39/2018 Contributi / Marco Sampietro, “Nel Canton Ticino” di Ermanno Monteferri 31

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possibile , va a Caprino,, va piccola , a cura di Raffaello Ceschi, , «un sontuoso edificio , Lugano, (ristampa Veladini, 1859-1863 dove granito dove e marmo vera son (p. 35). Il suo Caronte è un tantino 35). (p. Hôtel Lugano 15 con destinazione Osteno. Giunto del Vela» (pp. 30-32). (pp. Vela» del , in Storia del Ticino o ferrovia del Gottardo 16 , pp. 44-52 , pp. , pp. 39-43 , pp. , pp. 33-38 , pp. è il nome originale della linea ferroviaria del Gottardo (all’epoca non a Lugano a Chiasso el Cantonel Ticino el Cantonel Ticino el Cantonel Ticino Caprino Osteno Il Gazzettino», 142-144; pp. 8 giugno num. 18, 1878, Il 132-133; Gazzettino», pp. 1 giugno 1878, num. 17, Il Gazzettino», 124-125; pp. maggio num. 1878, 25 16, D « N « N A A « N del Vela» (pp. 30-31), Villa 30-31), Grecchi-Luvini (pp. Vela» del «una con splendida raccol L’età dell’emigrazioneL’età delle e ferrovie otthardbahn uigi Lavizzari, Escursioni nel Cantone Ticino

L G

15 16 «Un bel giorno quanto – splendido «Un mai 44) – [...]» (p. Monteferri visita la stazione della Gotthardbahn frazione situata di fronte a Lugano, sulla sponda opposta lago, del per visitare rinomatele cantine, quelle grotte meritano «che davvero consacrate d’esser al Dio dei beoni, là perché dentro il vino vi si conserva d’un’ammirabile freschezza, v’è e non 41). (p. pericolo pigli che l’acido»

Una domenica,Una invitato dal padrone dell’ ai viaggianti in ferrovia, mentre invece in Italia si trattano uomini, come non a cura di Adriano Soldini e Carlo Agliati, Locarno, Dadò, 1988, 127-128). pp.

scorbutico: ha fretta di riportarlo sul piroscafo spettacolo e lo dura poco. Vassere, Lugano, Edizioni Città di Lugano, 2000, 131-132). pp. ancora ultimata) e della società per azioni che ne è stata promotrice e proprietaria fino 1909,al quando venne nazionalizzata entrando a far parte delle Ferrovie Federali Svizzere (RaffaelloCeschi, Bellinzona, Casagrande, 1998, in particolare con relativa 322-332, le pp. bibliografia ragionata alle 778-780). pp. a terra, noleggia un «navalestro» per andare ad ammirare l’Orrido, presso che i locali è denominato «Gola dei peccatori» Una mattina,Una durante sempre il suo soggiorno luganese, Monteferri si reca allo scalo e si imbarca vapore del sul Generoso «chiuso Il pressoché tutto giorno è domenica dopo ed 25). l’anno» è la (p. festa di S. Lorenzo, il dei Luganesi: patrono in va chiesa e partecipaalla Messa solenne. Descrive altre ville di Lugano: Derwis, Villa Von «una scena delle mille ed una notti» sue d’arte, le opere con tra è lo che cui capolavoro «quel Spartaco mente profusi» (p. 45) e ne elogia e ne «un superbo caffè, 45) (p. profusi» mente una sontuosa saladi prima e seconda classe un con gabinetto signore per le munito di lavabo, spazzole, specchi, pettini ed asciugamani, una bella sala di terza classe, e dovunque pavimenti di legno colori, a più mobili eleganti, gusto, buon e quello che importapiù una pulizia invidiabile ed inappuntabile» Aggiunge 45). (p. che «in Isvizzera si presentano tutte comodità le e tutto il confortable di stile mezzo italiano e mezzo renaissance ta di tutte immaginabili le varietà di camelie» e Villa 32) (p. Ciani, in «dove un tempietto s’ammira la Desolazione

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per elisione di ], esisteva dove sic , a cura di Andres Kristol dts . Il Monteferri visita la e Leocarnum 19 / Lexikon der schweizerischen Gemein dts , ebbe cura, ebbe d’insegnarmi fin che dal » (p. 54) » (p. , ed il dottor G. Stefani suo col Dizio Lucarnum , L’editoria italiana nell’era digitale. Tradizione e e Tradizione digitale. italiana nell’era , in L’editoria , pp. 53-59 o Luggarus ; Mendrisio, «una cittadina assai colta», Balerna 18 ; Bissone, patria di artisti; Maroggia, famoso patate per le 17 , Bellinzona, Casagrande, Lorenzo 361; 2003, 262-287, Tomasin, pp. , essendo fin da quei tempi l’emporio degli, essendo fin quei da tempi animalil’emporio da macello / Dizionario toponomastico dei comuni svizzeri, el Cantonel Ticino Locarno Il Gazzettino», num. 19, 15 giugno 1878, pp. 147-149; Il pp. Gazzettino», giugno 1878, num. 15 19, N A «

lsg , a cura di Claudio Marazzini, Firenze, - Accademia GoWare della Crusca, 2014, , «Scuola Ticinese», num. (novembre 86 1980), 66-70. pp. ’etimologia di Locarno qui riportata è conosciuta ma sicuramente fantasiosa (cfr. Dopo Maroggia vien Capolago, o, lombardamente, Còdilago [

L « I

17 19 18 789 Locarno789 chiamavasi Logavum Locus carnium trattoper buon di Lombardia. Che tale etimologia sia quanto plausibile, meno credere fece la lo circostanzame Locarno che commerciò e tuttavia sempre commercia in bestiame, a tal e che di genere negozii dedicò un piazzale che romanamente fu chiamato Foro boario nario corografico della italiana Svizzera Un’altra tappa suo del viaggioCanton nel Un’altra Ticino è Locarno, cui del nome fornisce una interpretazione filologico-storico-archeologica piuttosto fantasiosa: «Mi vaghezza prese di conoscere l’etimologia di Locarno, in che tedesco si chiama Luggaris denamen, denamen, e per essere patria dei Rodari; Capolago la con sua storica tipografiaattiva dal 49-50) (pp. al 1853 1830

«dove si fabbricano sigari,«dove cementi idraulici» e Chiasso la con sua stazione, «uno sconcio baraccone» 51). (p.

Collegiata dipinti di i «bei con Sant’Antonio dell’Orelli, locarnese, pittore […] la statua Marcacci, del svizzero console a Milano, il quale, in morendo splendidamentequesta beneficò Locarno» città56), 1856, nel (p. chiesala di S. Francesco, il Santuario della Madonna Sasso del e «i resti castello del e del porto Visconteo» 58). (p. et al., Frauenfeld, Huber - Lausanne, Payot, 2005, Il Foro Boario 538-539). pp. era effettivamente la piazza (antistante il castello) sulla quale si teneva il mercato del bestiame, come ci ricorda ancora oggi l’odonomastica con Via del Foro Boario. ma merci come peggio o Acquista ancora» 45). (p. quindiun biglietto di andata e ritorno per Chiasso. Segue la descrizione viaggio: del Melide, patria di Fontana «quei architetti tante che lasciarono opere a Romaa Napoli» e il con 48) (p. traversa «ponte che l’intero progettato lago», da Giuseppe e da Fè Pasquale Lucchini Dictionnaire toponymique des communes suisses,

Melide di cui scrive: lungo «È metri ottocento, costò seicento più e mila lire, venne cominciato e terminatonel 1844 lo architettò nel 1847, Giuseppe Fè condusse e lo a fine Giuseppen realtàLucchi sono piuttosto imprecise le notizie riportate dal Monteferrri in merito al ponte di pp. 133-135. ni» (p. 48). Errato è il nome di battesimo del Lucchini, che fa Pasquale e non Giuseppe; al Fè si deve unicamente la prima, ipotetica idea dell’opera, dal momento che non ebbe poi parte alcuna nella realizzazione effettiva. Sul ponte di Melide vedi Mario Agliati, Il ponte-digaMelide di un tempo quella famosa tipografia Elveticafondata 1830,fin le dal cui edizioni, specie quelle d’opere storiche, son tanto ricercate dagli studiosi e dai bibliomani». Sulla tipografia di Capolago cfr. Fabrizio Mena, Stamperie ai margini d’Italia. Editori e librai nella Svizzera italiana 1746-1848 L’editoria svizzera in lingua italiana attualità Fogli 39/2018 Contributi / Marco Sampietro, “Nel Canton Ticino” di Ermanno Monteferri 33 -

- - , in cui . 23 )» 14) (p. (è questo (è l’appellati , «Folclore svizzero», num. 63, dell’industria alberghiera cere , terza edizione, Genova, Beretta e orecchione , Lugano, Società dei Commercianti di e l’ akmè , Lugano, Edizioni Città di Lugano,1998. , Lugano, Veladini, [s.d.] (ristampa con introduzione ; da lì si reca a Cadenazzo, «villaggio del a piè , pp. 60-66, pp. 20 . , «Traverse», 10 (2003), 10 115-129. pp. , «Traverse», 21 el Cantonel Ticino uriosità Il Gazzettino», num. 156-157; 20, pp. giugno 22 1878, D « N C Lugano e il suo lago nell’iconografia delpassato . All’autore non sfuggono non . All’autore questioni neppure le politiche in a quei voga ttavio Lurati, Oregiatt ‘conservatori’ e altri termini politici rmanno Monferri, alpine Gite Valsesia. Nell’Alta ito Zanardelli - Lodovico Nabruzzi, Guida storico-descrittiva-commerciale delle città empre molto elogiative descrizioni le molto sono empre delle efficienti e confortevoli nteressanti infine sono le considerazioni Monteferridel sui giornali 22 I

S

E A O T

23 20 21 22 Da Locarnogiunge ricordando a Gordola, straripamento dove lo fiume del Verzasca allude alla disastrosa alluvione tutto colpì che il Ticino, e in partico lare il Sopraceneri, 1868 nel

luganesi. «Sapevo Lugano che posseditrice di tipografie molte vanta anche numero dibuon giornali, tutti che a servir la pretendono di faro all’opinione pubblica. l’ultimo Mi vaghezza prese numero di d’avere ciascun ond’è d’essi, tempi, quella partiti, come dei «due il liberale Canton nel che Ticinovo graziosamente si appiccica al codino

la catastrofe del 1868 ndrea aMarca, Alluvione reazione: e il Ticino e le svolte nella gestione del territorio dopo

a Locarno aBellinzona

gramma per ammirarla» 30). (p. strutture ricettive di Lugano e dintorni nell’ siana

Non mancanoNon all’interno taccuino del numerose curiosità, talvolta peregrine, quellacome a Lugano che in base a certi dati statistici 6024 gendarmi c’erano cani e 12048 quindi e che «ogni Luganese ha a sua disposizione un gendarme e cani»due 14). (p. Questo è il giudizio espresso sui Luganesi e sulle Luganesi: dei Luganesi è quella d’altrettanti gaudenti pacifici«L’apparenza cuipiaccia mangiar bene, bere meglio e fumare ottimi sigari» 29); (p. Luganesi «Le poi generalmentesono belle; una fra altre le attirò specialmente la mia attenzione, ed è la telegrafista, bella signora dal portamentofiero e biondi dai capegli. Vi assicuro, o lettori, v’è che da cercare proprio il pretesto di spedire un tele- monte Ceneri»monte poco salutare acque Ticino del e di «le perché alcuni torrentelli vi ristagnano, e quindi viziano tappa del l’aria» e Giubiasco. L’ultima 62), (p. viaggio ticinese è Bellinzona i suoi «tre con castelli, ora mezzo il rovinati […] la Caserma,Teatro, il Palazzo e la Collegiata» delle Poste Il 64-65). (pp. taccuino una con si conclude promessa: quella di «narrarvi ben presto, e su queste colonne, mie le gite da alpinista sul versante italiano di gigante quel fra è il Rosa»i monti che 66). Monte (p. Ebbene, fu la promessa mantenuta: nel il Monteferri darà alle1879 alpine Gite stampe Valsesia. il suo Nell’Alta racconta sue le escursioni sui monti di quella valle, giugno tra compiute il 23 e l’8 agosto 1873

Molinari, il («Era giorno 110 e p. giugno 8 agosto 2 («era pp. il 1879, 23 1873»). 1873») Lugano-Bellinzona-Locarno.di 1875 Anno di Raffaello Ceschi, Lugano, Unione di Banche Svizzere, 1994); Oscar Camponovo - Angelo Brocca, Lugano, Antonio 1983; Gili, Lugano Hôtels. Alberghi, storia, architettura. Lugano, Museo storico Villa Saroli (Mostra 3.12.1998 - 2.4.1999) 2 (1973), pp. 27-30. pp. 2 (1973), 34

- - -

- - ,

, Il , cit. sono testate sono politi 24 durò solo due anni, due durò solo dal 1877 , Bellinzona, Casagrande, 1995, La Gazzetta Ticinese, , . (1865-1900) e «Il Credente(1865-1900) Cattolico» 27 I cognomi d’Italia. Dizionario storico etimologico ed , , Basilea Cfr. inoltre Mena, 1956-1958. Stamperie ed altri di di cui rammento non n’erano i titoli. Ve è sottotitolato «Giornale radicale, satirico, umoristico. . Il settimanale Verità» «La 26 Bibliografica ticinese dell’Ottocento Bibliografica , ma mi non venne dato di poterne 23). trovare (p. un solo» Mefistofele , , Bellinzona, Salvioni, 1990. inee bio-bibliografiche di ErmannoMonteferri L et similia , sembrerebbe postulare, sembrerebbe romana altri un’origine trova però non che llisto Caldelari, . «Il Mefistofele» era Mefistofele» . «Il una Rivista umoristicaquindicinale edita da 28 ntonio Gili, «arrabbiato Un radicale» ticinese: Natale Imperatori (1830-1909). Un ndrea Ghiringhelli - Roberto Bianchi, 1890 respiro Il della rivoluzione. bivio Il della nzo Caffarelli - Carla Marcato 25

Ca A A A E

25 27 28 24 26 Organo della Società cantonale Giovine Ticino liberale», stampato dalla Tipografia1881 Cortesi al Luganodi 1875 dal tori. Il «Giovine Ticino» al 1878, stampatoal dalla 1878, tipografialuganese Ajanidi e Berra, vicina ai conserva riscontri. Dalle poche notizie biografiche si che ricavano esclusivamente dai suoi scritti nella visse che a Genova seconda si apprende e lavorò metà dell’Ot tocento: nella città ligure edizioni due le pubblicò suo viaggio del Canton nel Ticino e la terza edizione delle sue gite alpine nell’Alta Valsesia; a Genova sempre collaborò il con locale «Gazzettino» il con che oltre «Corriere dell’Arno» di Pisa. suoi scritti Nei altri espliciti riferimenti ad ambienti che genovesi unapresuppongono diretta frequentazione della città marinara la sono fisionomiadelle case e l’onomastica. La VillaNathan Luganodi le ricorda Natale Imperatori, tipografo-libraio ticinese, anarchico, reduce dalle prigio ni francesi per un suo coinvolgimento in un tentativo fallito di attentato contro Napoleone iii

Quasi nulla si sa di questo scrittore tardottocentesco. Ignoti i luoghi sono e datele di nascita e di morte. Il cognome Monteferri, concentrato e a a Velletri Roma che, fortemente polarizzate sulla contrapposizione tra destra cattolico- conservatrice e sinistra liberale e laica, corrispondenti ai partiti due (divisi al internoloro in correnti) si contesero elezioni che le dagli anni dell’Otto Trenta cento politica ticinese politica (1856-1901). socialista-anarchicopensiero del ideali internazionale frontiere alle luganese garibaldino «Pagine Storiche Luganesi», 6, 1994, 55-109. pp. Repubblicano della Svizzera Italiana», storica testata liberale-radicale e chiusa fondata nel 1835 definitivamente1880, nel più i conservatori«La Libertà» ltri giornali, non citati dal Monteferri, erano stampati in quegli anni aLugano: «Il che miche posi alla caccia. loro Baje! un bel Ebbi visitare librerie, cartolerie, tabaccai E ancora: «Esaminai i titoli,vi e trovai La Verità Giovane TicinoGiovane tutti i colori, e tutti una con concordia degna di miglior causa polemicavano un coll’altro in certi termini, che, dir per non altro, chiameròenergici. sì E son tutti giornalini piccini, piccini; ma accade dei giornali accade che quel dei cani: ringhiosi. piccoli i più i più sono Domandai per qual i sullodati motivo giornali vie per le usasi come si vendono non dovunque, e mifu risposto inche Lugano si usa stamparne di più bastano quelleche poche copie per gli abbonati, bisogna e che per trovarsi averne in stamperia al della momento I giornalidistribuzione» 24-25). citati (pp. dal Monteferri

pp. 782-788.pp. Schede più puntuali, compilate da Giuseppe Martinola, si trovano in Fritz Blaser, Bibliographie der schweizer Presse Milano, Garzanti, 2008, 1155. p. Fogli 39/2018 Contributi / Marco Sampietro, “Nel Canton Ticino” di Ermanno Monteferri 35 - . 30 -

. 31 , a cura di e tra le 33 , cit., 20,pp. 76. 1848-1870 . , p. 104)., p. . La montagna fu il suo . Numerosi sono inoltre i. Numerosi sono 34 37 , 1980; ii . Nullaci è dato di suo sapere del 1791-1847 . di Locarno ha «unbasamento messo a , cioè la villa Nathan, quella stessa Mazzini ove . E da ultimo, il Monteferri fu anche un grande 35 , Firenze, Tipografia della Gazzetta d’Italia, pp. 1877, , cit., 29;p. Monteferri, Nell’Alta Valsesia , cit., 18. p. , cit., 94.p. . , «Archivi di Lecco e della Provincia», 28, num. 4 (2005), pp. 32 , Monteferri racconta di un’escursione all’antica morena von , «Memorie del Reale Istituto di Veneto scienze lettere ed arti», 25, vi è il Beau séjour , ai quali dedicò sue le gite alpine , cosicchè pensai che queste famiglie pullulano a Chiasso, rifugio solito Grande Albergo ; il Grande 36 29 Saccardo . di Petrella cfr. Gianfranco Scotti, La laboriosa vicenda dell’opera “I , cit., 1-16). pp. Nell’Alta Valsesia Nell’Alta Valsesia Nel Canton Ticino , Lugano, Comitato italiano nel Ticino per la celebrazione centenaria a . p . e . m od un Chiesa re furonore sue le grandi passioni. Fu un musicista e un provetto esperto u un uomo comunque colto, sensibileu un colto, comunque e romantico, uomo imbevuto di «Goëthe, erquanto riguarda la sua vita privata, si sa soltanto si sposò che una con a Sinfonia del Maestro Aldermann. Storia d’un maestro di musica in Ermanno Montefer ier Andrea Saccardo, La botanica in Italia. Materiali per la storia di questa scienza articolarmente pungente è la recensione apparsa sulle pagine di «Rivista Europea - Rivista Constatai pure che il novanta per cento di quelle botteghe ha per proprietario o un Agli Amici Antonio / Ab. Cav. Carestia Pietro / Ab. Cav. Calderini / Uomini di T F « P Monteferri, Monteferri, P Monteferri, L P « «

Promessi Sposi Iridi e nembi. Racconti e leggende 33 31 35 37 32 36 34 29 30

di liriche:opere musicisti i protagonisti sono di alcuni suoi racconti grottericorda che un troppo i presepiipo’ di S. Barnaba dei e Cappuccini di 59);Genova» (p. i cognomi Bernasconi e Chiesa, diffusi a Chiasso, vengono accostati peroccorrenze agli altrettanto diffusi Parodi e Calcagno di Genova num. 4 (1895), pp. 42, pp. num. 45. 4 (1895),

specchiata virtù / di cui la Valsesia va degnamente orgogliosa / con / l’Autore affetto consacra schizzi». questi poveri liriche I Promessi cita sovente Sposi di Errico Petrella

Schiller, Florian, Gessner, Heyse, Manzoni, Auerbach, Keller, Shakespeare, Calisada» Virgilio, Dante, Carlo Agliati, 1994 conferma ripetutamente che , quando soggiornava a Lugano, era ospite di Sara Nathan nella villa di nome Tanzina, situata a lago di fronte a Villa Malpensata e demolita nel 1908; ne sono uniche vestigia il tempietto con il busto di Giorgio Washingtone la wellingtonia sul lungolago (notizie topografiche ivi, i ri, Sui Promessi Sposi” di Errico Petrella 61-87. dal raccolti

119-135. Nel suo Alta Valsesia 119-135. Decco con un amico musicista e con la guida Antonio Bruno di Riva Valdobbia (Monteferri, Nell’Alta Valsesia Internazionale», 405, p. all’uscita (1879), 16 della terza edizione delle sue gite alpine in Alta Valsesia. Bernasconi dei duellanti italiani, come pullulano a Genova quelle dei Parodi o dei Calcagno» (p. 52).

soggiornò tanto tempo. È una bella villeggiatura, ma a mio modo di vedere sarebbe ancor più bella se la casa avesse un piano o due di meno, perché così alta come è mi ricorda un po’ troppo le case ad uso torre che tanto simpatizzano ai genovesi» (p. 22). Giuseppe Martinola, Gli esuli italiani in Ticino Poco lungi dal Parc dell’Unità d’Italia - Fondazione Ticino Nostro, i case torri genovesi secondo grandesecondo amore: «amantissimo delle montagne» si autodefiniscenelle sue gite alpine nell’Alta Valsesia appassionato di scienze naturali, amico di illustri botanici Antonio come e Pietro CalderiniCarestia (Borgosesia, – (Riva 1825-1908) 1824 Valdobbia, Sesia,Varallo 1906) passi dei suoi scritti attestano che questa sua sviscerata passione per la botani

percorso di studi e della sua attività lavorativa, di cui è nota finorasolo quella di narratore-giornalista, peraltro poco apprezzato dalla critica donna di nome Teresa alladonna quale di Teresa dedicò nome una raccolta di racconti e leggende il con stampata Iridi titolo e Nembi 1877 nel 36 - - - -

, cit., . ; 40 La ; , cit., 65. p. Da Scilla in La Fontana ; , cit., 503). p. ; , in linea linea in , . 42 ) Una storia non che è di tutti i ; , dove si, dove legge: (Gioachimo «* 20.3.1817 Gli Sbarzori. Scene del villaggio ; , seconda edizione, Genova, Beretta e Il mioIl Sogno , Firenze, Tipografiadella Gazzetta ; , terza edizione, Genova, Beretta e Molina Dizionario Storico della Svizzera della Storico , in Dizionario , cit., 32; 6-7, pp. 18-19, Monteferri, Nell’Alta Valsesia Agostino , .21.10.367). : non può trattarsi può : non di che padreAgostino Daldini (1858-85) e al Commentario(1858-85) della Soc. Crittogamologica it.

39 Il romanzoIl d’una moneta d’oro. del Bozzetti giorno , «Corriere dell’Arno. Giornale politico amministrativo», 10, ; Nel Canton Ticino www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I45095.php , Via Castellaccio, del (comprendente: A Teresa 6, 1877 . 41 776), Biblioteca del Circolo Filologico Milanese (collocazione: X.943), Biblioteca 43 el Cantonel Ticino. Gite e bozzetti ell’Alta Valsesia. Gite alpine l termine di queste scarne biografiche, note si opportuno ritiene ripor iuseppe fu De Notaris professore di botanica (1805-1877) e prefetto dell’orto botanico n esemplare presso di me. Altro esemplare presso la Biblioteca Nazionale Centrale di n esemplaren presso di me. Altri esemplari presso la Biblioteca Città di Arezzo (collocazio a Tipografia della Gazzetta d’Italia,fondata da CarloPancrazi, fondò che e diresse abrizio Panzera, Daldini l mio sogno ridi nembi. e Racconti e leggende I N N A I Monteferri, G F U L U

. Ma c’è di Durante più. il suo soggiorno a Lugano di modo ebbe incontra conv – – – – Erbario Crittogamico It. 38 39 38 43 40 42 41 tare in dei suoi scritti ordine l’elenco cronologico finora rintracciati.

d’Italia di gioventù. Leggenda di Normandia Cariddi. Storia d’un maestro comunale d’Edvina.L’Arpa Racconto della Nera Selva giorni. Bozzetto Sinfonia del Maestro Aldermann. Storia d’un maestro di musica

Molinari, 1878. Molinari, ri, 1879 re «un distinto dei botanico» cappuccini convento del 58) (p. di Locarno, stimatodal Denotaris

ca

num. 43 (3 ottobre 1882), [s.n.p.]; num. 55 (15 ottobre 1882), [s.n.p.]; num. 60 ottobre 1882), (15 [s.n.p.]; num. (3 55 ottobre 1882), num. 43 [s.n.p.]. ottobre(20 1882), pp. 3-4,pp. 14, 20, 30-31.

di Genova, poi di Roma. Fu anche senatore. Cfr. Saccardo, La botanica in Italia (1861-67); in suo(1861-67); onore è stato dato il nome di “Daldinia” a un genere di funghi». l’omonimo quotidiano politico, fu attiva a Firenze dal al 1881 1870 in via del Castellaccio 8 e dal al a Roma (Marchetti, in 1889 1882 via Torino 133 Editori italiani dell’Ottocento

all’indirizzo all’indirizzo Orselina.Paolo) † Vezia, 9.5.1895 Dopo [...] gli studi presso i padri somaschi di Lugano, nel entrò nell’ordine1838 dei cappuccini. Ammesso alla professione solenne nel 1840, compì in seguito gli studi sacri alla a Lugano. Dal morte 1853 visse al convento della Madonna del Sasso di Orselina, affidato ai cappuccini1848, portandonel quasi da solo il peso della cura del santuario. Grande appassionato di botanica, si distinse per gli studi di crittogamologiasoprattutto, e, di micologia. In contatto con i principali studiosi europei dell’epoca, collaborò all’ Firenze (collocazione: magl ne: Comunale Passerini-Landi di Piacenza (collocazione: fang A 00727). 37 - . di Giulia 1 in Giulia Napoleone, Tempi , , qui, 84-90, pp. alle 86-88, pp. con l’imma * ** secolo Tesserete, Pagine d’Arte, 2014, senza indicazione di pagine. Il mitoIl di Sisifo Albert Camus affronta alcune questioni relative al , xx ale calma, troviamo noi che in un testo affiancato ad alcuni disegni

Ne T Q V Y

uesto testo sviluppa in modo ancora ipotetico, interlocutorio eprovvisorio le ito Calabretta, pubblicista, lavora alla lettura della produzione artistica intesa come

*

1

** ves Peyré, ne La Peyré, ne ves montée du visible innocenti sta che in Tempi

gine 87). a p. riflessioniproposte in occasione dellapresentazione dei lavori di Giulia Napoleonepresso la Biblioteca Salita dei Frati di Lugano, il ottobre 14 (vedi Alessandro 2017 Soldini, L’attività espositiva nel porticato della biblioteca sistema, prodotto, espressione e lavoro. Ha una formazione classica, musicale, poi nelle scienze sociali e in alcuni settori artistici. Ha svolto attività di ricerca anche in ambitida quello diversi artistico (storiografia, ricerca sociale, consulenza motivazionale, etnografia). ves Peyré, del visibile L’ascesa / La montée du visible innocenti Y Napoleone, pubblicato da pubblicato Napoleone, Pagine d’Arte 2014, nel scrive «il che paesaggio è mentale e sottilmente il materiale cammino Per […] di spazio si marcia sull’altro versante è palpabile cessa e non della di certezza palpitare Tutto […] Il[…]. reale s’innamora dei suoi turbamenti e della sua calma» senso della vita, all’ambizione dell’indagine, alla velleità della comprensione e alla relazione tra assurdo e anelito al vuoto. Si tratta di considerazioni generali, di dice una come l’autore, proposta di ambisce metodo non che alla comprensione ma alla descrizione, nelle quali troviamo una proto-definizione dell’ideologia e la consapevolezza della libertà fatto del rispetto al fare:

dell’artista, segna di pure il Giulia lavoro essere può Come Napoleone? eventualmente calma una marcia sull’altro versante della certezza, si che turbamenti? dei propri apprende assurdo è forse Non camminare sull’altro versante della certezza? Se si tratta realmente dell’altro versante, è quello della certezza, non camminare. si può non forse dove dunque, Si può, godere della calma marciando camminare? si può non forse laddove Forse, in effetti, la calma è data dalla consapevolezza o dalla intuizione o dalla necessità gestuale e fisiologica muoversi in di una dimensione assurda,nella quale la realtà risponde ostile all’aspettativa di chi la vive e, nello specifico, deve vivere il proprio destino.

nel sul lavoro di Giulia Napoleone Giulia di lavoro Napoleone sul Alcune considerazioni compilative Alcune considerazioni Vito CalabrettaVito Contributi 38 . - 7 - -

3 : i Camus con l’obbiettivo 4 . Il testo d 2 ; per essere «l’intelli 5 , Milano, All’insegna del pesce Paris, Gallimard, 1942, 98. p. , , Firenze, Gli Ori, 22. p. 2017, , in Giulia Napoleone, Dialoghi. Catalogo della quasi ostacoli a una spazialità si ripropo che nuova , «dove il concreto significa non , «dove se che stesso» nient’altro 6 controsegni, Le mythe de Sisyphe, cit., 143. p. Le mythe de Sisyphe, cit., 129. p. Le mythe de Sisyphe, cit., 132. p. Le mythe de Sisyphe, cit., 132. p. Le mythe de Sisyphe, cit., 140. p. . . Si sottolinea l’attribuzione di onestà, di liceità e di libertà lavoro del del Quattrocento,del il suo uso colpito punzone, del e ci inventivo aveva 8 per non disperdereper non energie le concentrate e nell’esperimento, volute le 9 a riflessione di Camus cerca definiredi l’area diriconoscibilità della verità ntonella Renzitti, Dialoghi senza tempo arlo Bertelli, Giulia Napoleone. Opera grafica1962-1983 ono i termini,ono insieme agli altri iterativamente che troviamo nella Don GiovanniDon spera. sa e non pensare Fa a quegli artisti conoscono che n questo senso di possiamo Antonella leggere l’espressione Renzitti « L I S Riprendo dal testo Carlo che Bertelli ha dedicato a Giulia nel Napoleone Camus, Camus, Camus, Camus, C A A Camus,

7 8 9 2 3 4 5 6 genza che ordina» non «dinon spiegare e risolvere ma di e descrivere» provare zione e sullazione base di contributo, questa come in si propone termini artistici e sociali. della artista chiama non che il commento ma la condivisione, la compartecipa d’oro, 1983, p. 8. p. 1983, d’oro, mostra presso l’Istituto centrale per la grafica di Roma

lbert Camus, Le mythe de Sisyphe. Essai sur l’absurde

limiti,i propri li non eccedono mai e nell’intervallo precario il loro dove spirito si insedia hanno tutto il meraviglioso agio dei maestri» rispetto alla morale, per delle esempio, religioni e di descrivere l’essere come umano, egli che chiama assurdo», possa essere in «l’uomo grado di apprezzare la propria condizione nella realtà, di consapevole quanto essa sia ostile e di quanto il controllo destino del emanciparsi debba dalla velleità di volerlo modificare.

«Come le grandi«Come le opere, i sentimenti significano profondi più di quanto sempre non abbiano consapevolezza di dire». «Dei lavori di lavori «Dei Giulia parlare, dovrebbe se ne non andrebbero sfogliati, sfiorati, goduti»

letteratura dedicata all’artista, evocano che il quadro concettuale mito Il de Sisifo. di a «fare ogni mattina la ginnastica per mantenersi in forma» 1983: «Colpo dopo colpo il colpo martello dopo «Colpo 1983: batteva sulla lastra di rame, scelta piccola i gorghi conoscevo, quasi che nascondendo, ripetersi nel di una trama nota, la dura ricerca sotterranea. allora, trovato Avevamo nell’immenso patrimonio della Calcografia, una lastra incisa in interassile da un ignoto maestro tedesco il suo di modo scavare dentro il rame in poco rilievo». a poco «A certi segni diventavano neva dentro questa tecnica apparentemente ostile, risuscitata da secoli d’oblio» ha, certo, sterminate; complessità e profondità ci indica nondimeno anche una fondante della componente condizione contemporaneaun e metodo per l’esigenzaconvivere con di riconoscere la verità, descriverne o descriverla, risponderne onestà, con consapevoli essa ha che «non bisogno di e «non regole» ha niente da giustificare» deve ma riuscire «senza timore di essere ridicoli» Fogli 39/2018 Contributi / Vito Calabretta, Alcune considerazioni compilative sul lavoro di Giulia Napoleone 39

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za». fron . 10 , in Giulia Napoleone, Opere su carta . 12 in Id., secolo Mezzo di arte intera. Scritti , secolo. Tale storicità Tale secolo. viene ricondotta . La relazione tra gesto ed esitazione 11 ). La contraddizione si lega pertanto alla questione della «marcia sull’altro versante della certez 13 . Vale però la pena di precisare. Vale ancora il compito 14 , pp. 63-72. , pp. , da intendere manifestazione metodologia come che più Sul filo della memoria, cit., 19. p. a cura di Luca Cerizza, Milano, Johan & Levi, Nello stesso 2016, 273-281. pp. volume

, Roma, Edizioni della Cometa, 19. p. 1997, , i interessa indugiare sulla ripresa di Fontana, Lucio così è propo come el 1997 Marinael 1997 Miraglia mette in relazione la meditazione e l’affabula ello stesso volume del 1997 Carloello Bertelli stesso 1997 del volume mette in relazione la «analisi bbiamo finora incontrato una«calma» e una «inquietudine»,- l’appren arlo Bertelli, Per Giulia Napoleone, in Giulia Napoleone, Opere su carta, cit., 21. p. referisco questo termine al sinonimo ‘ossimoro’ perché è il modo in cui Franco Intervista con Lucio Fontana ommaso Lucio con Trini, Intervista M A N E N Marina Miraglia cita, nello stesso testo, Fontana Lucio fermo prima Miraglia, M T C P

11 13 10 12 14 sta da Marina Miraglia, alcune riprendendo considerazioni dettate da Fontana Trini 1968 a Tommaso nel zione e scrivezione di quelle meticolose operazioni «come rientrassero nei tempi necessari alla meditazione e alla pre-visualizzazione dello sguardo, si come giustificassero infinepienamente nell’iter dell’affabulazione espressiva, pieni,momenti riflesso insieme di metodoun del e suo rigore»

È la cornice in cui vediamo agire l’artista, mentre espleta il gesto. proprio l’analisidersi torbido, del dettaglio del di fronte a un geologo del paesaggio, (ricordo astrazione descrizione, affabulazione, meditazione, fra dialettica la «l’intelligenza ordina» che «il concreto significa dove non se che altrostesso» di Albert Camus); la sineciosi 1963 -1997 arina Miraglia, Sul filo della memoria e dei ricordi

dalla letteratura esistente ai piani due interrelati di incisione suo lavoro del e della sua personalità artistica,area nella quale la questione si pone dell’astrazio ne. Giulia dichiara: Napoleone viene «a me astratto, mi io esprimo in astratto, posso anche fare un disegno figurativo ma poi mi Possiamosi astrae». con la quale esso ed ella appartengono al xx merge qui la storicità di Giulia lavoro del la e modalitàNapoleone con tarci tale con asserzione da procedendo alcune suo componenti del lavoro: l’illustrazione e l’affabulazione, rintracciamo che sia nell’immagine a cui lavora, sia testo nel ella che seleziona il e con quale si confronta. di lavoro delladi Calcografia lavoro Nazionale Roma,di egli la riconoscessenell’atteg giamento di fronte a un geologo del paesaggio nel dettaglio»nel e il fatto che, condividendo Giulia con gli Napoleone ambienti

(meglio: esitazione) e non si affiancaquindi allaprecedente notazione che mette in relazione meditazione e affabulazione Marina e che Miraglia poi riconduce da una parte alle scelte tecniche e in particolare al punzone e all’umiltà dall’altra caratteriale. di operare il taglio e dice «anche che Giulia una iniziato Napoleone volta un pur neilunghi tempi lavoro necessari alla sua realizzazione procede poi speditamente quasi senza esitazioni»

Fortini definisce un elemento della retorica poetica pasoliniana, una modalitànella più costruttiva quale la contraddizione tra i due termini genera qualcosa di e melanconico nuovo (l’autunnale maggio delle Ceneri di Gramsci dell’assurdo come cerco di svilupparla e come si legge nel testo di Peyré, che ci fa compiere qualcosa laddove non vi è luogo (marciare sull’altro versante rispetto a quello della certezza). 1964-2014 vedi anche Fontana Lucio 40 ------, a che , cit., e in , ci consegna una , capiamo quanto 16 Assisi-Roma, Carucci, 2-57. pp. 1971, , ). 17 , tutto dalla ciò è autonomo gestualità. Cosa 19 , si compilano alcune situazioni concettuali che 15 Omaggio a Lucio Fontana, Forse non è peregrino e poi cit., 47. 21-22 pp. cit., 51. p. uesto riguardo di il Giulia lavoro contribuisce Napoleone alla rifles , . Da Carlo Bertelli abbiamo però letta l’indicazione di controsegni ianni Contessi, Ragionamentoianni Contessi, intorno all’arte di Giulia Napoleone,in Napoleone, cco il primo appunto sul quale fermo l’ipotesi diragionamento riguar osa Pierno, Estremo mutare, in Giulia Napoleone, Incisioni e carte a Villa dei Cedri Omaggio a Lucio Fontana Lucio a Omaggio Crispolti, nrico Il segno è altra non cosa limite», del scrive Rosa Pierno su Giulia Napo 18 E Quando consiste il lavoro nella preparazione di una stampa il momento Fontana insiste ancora, dialogo nel Trini, con concetti: su due il taglio « A q R E Crispolti, I G

15 18 19 17 16 succede quando Giulia disegna? Napoleone do al lavoro di aldo Giulia lavoro Che relazione c’è tra Napoleone. di il disegno lavoro diretto dell’immagine e la preparazione di una matrice generativa? In partico lare: agisce, come quale ruolo ha e cosa significa gestoil rispetto all’opera? di Fontana, Lucio ripresa da MarinaL’esperienza Miraglia, ci consegna una ambiscono a vederlo vivereambiscono nella a vederlo propria temperie storica. la gestualità dell’artista argentino sia ultra e meta-corporea ed eminentemente mentale e quanto il controllo della spazialità implichi e generi il concetto di dimensione, in che quella fase è talvolta la peculiare dimensione cromatica, talaltra il di modo orchestrare i pianifigurali le e lineenello spazio(è interes sante a questo riguardo il rifiuto Giulioche Carlo Argan esprimenei confron- ti di alcuni aspetti di questo modo

periodizzazione di riferimento del suo lavoro artistico. È in Napoleone, Opere su carta pp. 29-30. menzionare anche l’aneddotica della scaramuccia continua intrattenuta tra Fontana e gli americani, ai quali egli rimprovera di avere come riferimento lo spazio inteso come estensione in un territorio che può essere l’Arizona o una Pampa, mentre egli rivendica il lavoro sulla dimensione (Trini, Intervista con Lucio Fontana, cit., 274). p. l saggio di Lorenza Trucchi, Vitalità e dinamismo di Giulia Napoleone

che questoche testo si assegnato: è essendoci non condizioni le risorse e le per procedere un’analisi a oculata di Giulia lavoro del lungo Napoleone, il corso della biografia specifica gestuale, quello della supporto del lavorazione e della matrice, è separato dal risultato vediamo noi che nell’immagine e il segno risultante è separato dal segno agito e gestuale; il limite di espressivo Rosa Pierno, la «sottigliezza concettuale ed espressiva o allusiva al limite comunicativo segno del iconico», per riprendere Gianni Contessi non è unnon gesto e il è uno non buco spazio ma una dimensione. Se leggiamo le pagine pubblicate da Enrico Fontana Lucio a Crispolti in Omaggio particolare la parte dedicata ai degli lavori anni 1929-1934 traduco sovvertimento, nel nella negazione segno: del è il «marciare sull’altro versante» ci ai che conduce concetti sia di «inquietudine», sia di «calma». leone

sione generalesione per il fatto ella, che i modi con abbiamo che letti da Marina Miraglia e da Carlo Bertelli,riconduce la questione dello spazio e delle dimensioni all’ambito dell’immagine. Si tratta di un ambito topografico e di un ambito concettuale gesto e segno dove agiscono e interagiscono e palpita no, per Peyré. riprendere Yves cura di Matteo Bianchi e Maria Will, Tesserete, Pagine d’Arte, 2001, 20. p. Dialoghi Fogli 39/2018 Contributi / Vito Calabretta, Alcune considerazioni compilative sul lavoro di Giulia Napoleone 41 - - - -

, Dorazio . 22 , il rosadi o la polvere delle Nature o la polvere . 20 , l’oro della Signorina, l’oro seduta Uomo cit., 51. p. , la luce degli Ambienti del 1933 Morandi procede, la con regolarità e la semplici 1933 del . 21 ), viene trasferito in ambito pittorico e sarebbe interessante Ragionamento, Dialoghi senza tempo, cit., 19. p. o Fini di Dio Per Giulia Napoleone, cit., 21. p. Reticolo Attese Nell’opera graficaNell’opera Morandidi Giorgio reticoloil è atteggiamentoun Giorgio Morandi Dorazio e Piero artisti sono distanti ma hanno in Antonella Renzitti cita la relazione tra Giulia Dorazio Piero Napoleone, Bertelli scrive: «un teso a spogliare lavoro completamente il segno da Provo ora a passareProvo alla seconda considerazione e utilizzo un altro Si tratta di unriferimento interessantedi Giulia per l’opera e Napoleone Contessi, Contessi, Bertelli, Renzitti,

La Strada biancaLa Strada

21 22 20

gestualità si estende che dalla dell’artista mente alla patina rintracciamo che sul sia essa lavoro, il dell’ nero metodico e una gestualità inerente alla preparazione della lastra dell’incisione. Ne

e Giorgio Morandi e cita un testo il con quale Dorazio Piero Giulia presentava allaNapoleone galleria Il Segno di Roma dicendo «riesce che dal limite zero, a dare corpo e senso a quantità infinitesimali pigmentodi e luce»di comune il In reticolo. Dorazio il reticolo, il ed è proprio di titolo una sua modalità Fontana (come di metteva lavoro spaziale il Concetto titolo mo. Minimomo. il dispiegamento linguistico o meglio lessicale; massimo il risultato e di espressivo comunicazione» riferimenti esterni» metteva riflettere sullapittura di Giulia Napoleone, anche allaluce questodi genere di contestualizzazione storica e linguistica. Diventando pittura, il reticolo di Dorazio ci consegna meraviglie le di cromatismi e vibrazioni conosciamo che e ci allontana dall’austerità procedimento del minimale attribuito a Giulia nei riferimentiNapoleone letterari di Contessi, Bertelli, Renzitti e di Dorazio stesso. Può essere interessante guardare aspetti della pittura di Dorazio a partire dal procedimento di Giulia ancora che Napoleone, una ci è utile volta aspettiper comprendere della artistica produzione contemporanea. Di fronte a un bel Dorazio azzurro esposto in una fiera, pittore un mi detto:ha «è un reticolo senza anima, sterile», indicando una bene connotazione analitica di quella fattura a mio che avviso contribuisce ne a costituire il valore. stralcio di Gianni Contessi: «questa ampiezza di risultati sul fronte della semantica viene ottenuta mediante un ricorso costante al principio mini del di un ambito storico per leggere il quale della il nostralavoro artista essere può utile. dimodo A appunto iniziale, possiamo ipotizzare che, rispetto all’anelito infinito quelladi rappresentazione trascendente,qui siamo in una configura zione che delinea che zione illimite della rappresentazione: «il limite comunicativo del segno scrive iconico», Contessi.

certe (penso in particolare a quella giacente cortile nel di casa di Antoni Tapiès). Quell’esperienza ci in conduce una ricerca dimensionale vuole che individua unare realtà rappresentata, ancor astratta, che più trascendente. tà contraddistinguono che la sua incisione, a costruire delle trame di reti che servono a catturare l’inchiostro. Anche in questo caso di il Giulia lavoro per leggere un è fecondo certoNapoleone tipo di semplicità, di elementarità 42 - , sia che . 24 ). 23 cit., 51. p. Ragionamento, ). Tutto ciò ci risulta). Tutto evidente vediamo sia noi che misure le di un resenza di Giulia Napoleone: incontro con Rosanna Carloni, «Libretto», (2014- 21-22 Spero queste con riflessioni di essere riuscito a porre alcune condizioni Contessi, Contessi, P

23 24 2015), Tesserete, Pagine2015), d’Arte, 2016, 21. p.

noi vediamo, dinoi Giulia lavoro nel (Contessi serene’ ‘sofferte onde Napoleone, cita un di titolo Luigi Nono dell’operazione artisticadell’operazione e perleggere il in modo cui laconcretezza lavoro, del inteso impegno come (quindi anche gesto) risultato e come (quindiimmagine, segno, energia, dimensione) nucleo, sia riconoscibile e apprezzabile per ciò essache ciò di con è (credo poter il riprendere quadro concettuale tratto da Il mito di Sisifo immobile di campagna o la silhouette delle su fronde La strada bianca possibili per l’analisi di quale del un peraltro dobbiamo lavoro dimentica non re che, Giuliare come ha detto Napoleone a Rosanna Carloni, «ti scambiare fa l’infinito» per l’intimità e l’eternità per l’istante 43 -

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, apparso, Mostra bibliografica:Milano, . , Lugano, Natale Mazzuconi, 1967. ), intitolata ai tipografibasilesi e all’umane 1 * ui c’è il libro moderno prodotto in Italia ed offerto in rassegna all’atten-

ra questi si poli possa credo che io allacciare due un discorso, il quale,

F Q P G

er gentile concessione di fra Agostino Del-Pietro, Ministro provinciale dei Cappuccini

* 1

simo italiano, curata da studiosi di Basilea (Cristoforo Vischer e Manfredo materiale con daWelti) questa proveniente stessa biblioteca. il quadro già largamente Si tratta noto. di episodi minori dunque e staccati l’uno dall’altro, appartengono che ad un contesto comune ricevono e che luce dai fatti già accertati, e insieme li illuminano o ne spiegano in nuovo modo certi aspetti misteriosi. più zione elvetica. Là c’era il venerando libro basilese elvetica. inzione e propagò tutta Là propose c’era che la vecchia cultura, Europa letteratura, pedagogia e scienza naturale italiana. toccando episodi noti, meno m’illudo, dovrebbe, se non servire a completare

sui num. 51 e 52-53 del settimanalesui num. e 52-53 51 dicembre e 23 Si 1971). tratta (16 della conferenza pronunciata a Basilea in occasione della mostra sul libro italiano moderno, promossa da Mirio Romano e dal Centro di studi italiani in Svizzera, per interesse della sezione locale della Società Dante Alighieri. svizzeri, e del Jörg dr. Ledermann, editore di «Cooperazione», si ripubblica, a cura di Mila Contestabile, il contributo di Giovanni Pozzi, Varie fortune del libro italiano in Svizzera

eorges Bonnant,I tipografibasilesi e l’umanesimo italiano Il mio discorso parte dall’occasione cui è legato: la mostra libro italiano del moderno, dalle promossa librerie Bibliographica di Mirio Romano e Wepf di Basilea, in collaborazione il con Centro di studi italiani in Svizzera e il consola to generale d’Italia a Basilea, nella sede della biblioteca dell’università. E sottolinearne,vorrebbe al di là dei pure importanti aspetti economici e commer- ciali, i valori spirituali, appariscenti meno ma sicuri. pare A me questa che mostra sia un il di po’ rovescio quella bellissima si tenne che a Milano nell’au tunno nella Centro sede del 1967 svizzero del di via Palestro (della quale abbiamo il catalogo Bonnant del Centro svizzero di Milano, ottobre 25 - 5 novembre 1967

Nulla lontano è più dalle mie intenzioni offrire che un panorama degli scambi culturali italo-svizzeri attraverso il mie libro; le perché non forze solo non arrivano a tanto, ma anche il perché tracciare ampi panorami e bilanci consun- tivi di tale portata mi pare ancora, allo stato attuale delle ricerche, prematuro. in Svizzera Varie fortune del libro italiano del fortune Varie Giovanni Pozzi Giovanni Per Giovanni Pozzi Giovanni Per 44 - - -

, dapprima, titoa ch , a cura di Yann Dahhaoui, , che fece fortuna fece , che politica durante guerre le 2 . Da esse sottoscrizioni e dalle di note possesso L ’altro elemento distintivo elemento ’altro della sua raccolta è la varia provenienza del l tratto straordinario più di questa biblioteca suo è nel rapidissimo costitu L I D

2 sta al1982 nella Bibliothèque cantonale et universitaire di Friburgo Il primo caso mi che piace richiamare è un caso quasi a me domestico in quanto il materiale documentario è conservato per massima parte dove convento nel vivo, quello dei cappuccini di Friburgo: alludo alla biblioteca di un umanista a biblioteca d’un umanista svizzero, PietroFalck, di Friburgo irsi. Essa è dovuta non al cumulo di depositi successivi, formatisi lentamente scorrere lo con di generazioni; più di l’ha un che è l’opera uomo messa insieme in pochi giro decenni. breve nel Anzi in al pochi 1518, anni, dal poiché 1512 di un sessennio, della più comperò Falck metà dei suoi quasi trecento volumi. mortoSe fosse in non ancor giovane età, e crescendo la sua floridezza finan- ziaria, ci chiediamo sarebbe arrivato. dove Il fatto è di grande portata storico- culturale: permette perché di sorprendere i gusti e gli orientamenti di un dotto Cinquecento del uomo e insieme di capire la fortuna immediata di certi filoniletterari: infatti Falck comperava non vecchi, libri mancomperava mano uscivaquello che sul mercato, seguiva il richiamo il gusto libro nuovo, del e l’attrattiva momento. del libro: Italia, Francia, Germania, e naturalmente Polonia Svizzera Basilea (e in testa) presenti: sono una con distribuzione pressoché uguale fra i tre maggiori

d’Italiaal seguito di Schiner, gli ciò che permise di raggiungere alte responsa possiamo ricostruire la rapida crescita della sua biblioteca. Fino ad oggi sono stati identificati269 pezzi(di cuisono 14 manoscritti), sono deiquali235 nella biblioteca dei cappuccini di Friburgo. bilità il presso diplomatiche duca di Milano, il presso il e presso papa dire Francia. Era un grande viaggiatore; ed in viaggio dal morì. suoTornando secondo pellegrinaggio a Gerusalemme, fu sorpreso dalla peste portò lo che all’altro dal francescano ancoramondo non convento cinquantenne. di Rodi, 1519, nel Era anche (ed è l’aspetto qui che interessa) un e appassionato compratore raccoglitore di libri. Egli studiò diritto a Colmar; e già qui, giovane studente, iniziodava alla sua biblioteca, testimoniano come di note le possesso sparse su quasi tutti è il i suoi libri. a partire mercato italiano Poi, dal attira, lo che 1512, il grande quelli poi e mercato di minori Venezia importanti ma sempre di Roma e di Milano, gli che forniscono desiderate; opere le o anche posti minori come : costretto laggiù da una sosta forzata per causa mare del in tempesta, pochi non comperò libri sul mercato locale per leggerli durante l’indesiderato e previstonon il fu soggiorno. non Falck un Perché bibliofilo, un collezionista di libri da ammirare ed esporre all’ammirazione altrui: fu unlettore, lasciò che i segni delle sue letture in numerose postille costellano che i margini dei suoi sottoscrisse lettorevolumi. sempre che generoso, Un per sé e per gli amici: «Petri Falck et amicorum» lo di deposito da parte del Convento dei Cappuccini, poi, dal 2004, per cessione definitiva. Sull’umanista friburghese ultimamente è stata allestita una mostra al Museo Gutenbergmedesima della città ottobre gennaio - 14 (12 2017 2018), di cui esiste il catalogo: Peter Falck. L’humaniste et sa bibliothèque = Der Humanist und seine Bibliothek «Pro Fribourg», num. 196 (octobre 2017). Fogli 39/2018 Per Giovanni Pozzi / Giovanni Pozzi, Varie fortune del libro italiano in Svizzera 45 - -

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di Agostino era non ’Opera omnia del Maffei del e alcuni dialoghi Il certo Pontano. Pontano del e Biondo Flavio, educatori e Biondo e memorialisti; e anche i filosofi uesti vanno aggiunti i commentatori dei classici: il perché si Falck ombinando insieme questi diversi elementi, possiamo tracciare un iene subito naturale subito iene una domanda:punto fino che a era aggiornato Falck? il ra i classici latini, relativamente pochi i poeti, fittissimo il gruppodegli l soggiorno romano del 1512-13 ha lasciato nella sua biblioteca tracce l soggiorno romano 1512-13 del l Falck compera in Italia tra il 1512 e il 1519. Non possiamo Non ragionevol e il compera 1519. l Falck in Italia tra il 1512 l latino predomina nella raccolta di in Falck assoluto: modo tre soli sono l terzo è la varietà elemento dei suoi interessi, vanno che dal versante della T I V I A q I C I

i libri tedeschi (un itinerario a Gerusalemme, mistico del opere le Susone e gli statuti di Norimberga), quattro francesi(tre cronache, un volgariz Cicerone zato) in e uno solo italiano: il il Petrarca. resto, greco fuorché il Tutto Teocrito dei Giunta, è latino. storici e dei tecnici Vitruvio (come e Plinio); i padri, molti ma quasi assente Agostino fatto col (il l si spiega che forse che

evidentissime, dicono come di opere storia romana e di antiquaria (epigrafi, ecc.) uscite di fresco a Roma.

i due poli dii due Erasmo da Rotterdam sul fronte nordico Poliziano e del sul fronte meridionale. Ma gli umanisti prevalentemente sono italiani: presenti e sono tutti i bei nomi di quella letteratura: poeti Battista come Mantovano, storici ii Pio come fiorentini in bella lista,Ficino col e dellaPico Mirandola. aspettarcimente da lui l’acquisto della in in produzione che volgare quegli anni incominciava la sua fortuna sovvertitrice nei confronti della maggiore e più latina: produzione autorevole Ariosto, Bembo. In egli volgare libro, un aveva solo il Petrarca sonetti e canzoni, e questo basta; comperato a Milano 1514, e nel basta magnificamente; sarebbe statoveramente sorprendente trovarvi altro, trovarvi stesso lo a quell’età Dante. Delle latine opere recenti più abbiamo i Commentarii urbani incomperò classici genere forniti di commento: ed i commentatori sono Beroaldo. al Calderini dal italiani: rappresenta una punta avanzata della letteratura militante di allora; ma è isolato. Piuttosto insistere che sulla presenza non Cortese del Bembo o del (intendo Bembo del latino), è da sottolineare, indicativa, come l’assenza Manuzio.completa del Le strade quali per le giungono al i libri Falck sono è qui e non possibilecomplesse discutere di tutti gli elementi di cui si dovrebbe tener per conto costruire delle ipotesi appena plausibili: dalle comodità e occasioni offertesi durante i suoi viaggi alla posizione politica egli, che come ambasciatore degli svizzeri, rivestiva, dalle preferenze per certi tipografi ai canali, oscuri, per noi mercato. del ancora stampata). Bellissimo schieramento lo della letteratura moderna, con quadro della cultura Falck, del risulta che veramente esemplare per un umani

sta nordico primo del Cinquecentosorprendente e per unumanista dislocato in una sede minore quale Friburgo. paesi, ma anche un con sensibile vantaggio per l’Italia. al versante della letteratura devota o anche strettamente teologico-filosofica. letteratura classica antica a quelloper la letteratura moderna, dal versante della geografiadella e storia(normale in un viaggiatore politicouomo qual e era) 46

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di Cicerone, le opere filosofiche dello , il Mantovano, il Filelfo, il Leto, il e così Tortelli via. Le della opere l 1512 è l’anno della ripresa editoriale di Aldo unal 1512 (dopo lunga interruzio I A V ii

ne dine ben tre anni è un anno in cui stampò non nemmeno un e il libro) 1513 fecondissimo: egli impresse, possiamo dire sotto gli occhi di Falck, Cesare, epistole,Cicerone tutto Platone,commenti ad Aristotele, Pindaro, Aristotele in latino, ad di oltre opere moderni il come Perotti, Strozzi lo e il Pontano. Quanto ilManuzio aperto fosse sultedesco mondo è qui non il caso di egli a parlare riprende dellasua ripetere: accademia, in 1513 proprio quel che metteredesiderava sotto dell’impero, l’egida lontana quindi da Venezia e dall’Italia, in terra tedesca, vicino forse al suo Erasmo. Ma gli uomini cui Aldo miravasi chiamavano appunto Erasmo e si chiamavano Reuchlin, ma certonon Pietro Falck. restava Falck Un un Pietro Falck; e un degli oratore svizzeri restava un degli oratore svizzeri. Ma ciò nulla spiega dell’atteggia il verso se il Falck del mento famoso ben Aldo. Falck, più Perciò appare, come restònon minimamente attratto dall’impresa editoriale Manuzio, del ciò essere spiegato,può per via di pura ipotesi, fatto col di una certa arretratezza suodel gusto e della sua informazione in letteratura umanistica. La produzione umanistica italiana presente nella sua biblioteca è tipicamente quattrocentesca: Pio filologiaitaliana moderna, più Poliziano di e di Beroaldo, eglile possiede nell’edi dizione Parigi dell’Ascensio: e ciò vuol dire parte che della produzione italiana gli arriva sull’onda successo del editoriale degli italiani in terra francese, successo eccezionale in quegli anni. Anche nell’aspetto esterno libro del sembra prevalga in lui un gusto ancora quattrocentesco: il libro di grande formato, eventualmente commento col in giro: il stupisce che un in po’ un acquirente itinerante lui. come Ma il in piccolo ottavo di Aldo rappresentava una gusto del rivoluzione della come cultura: era il tascabile, il primo tascabile, il ciascuno libro che poteva portarsi dietro ovunque, ciascuno che leggeva senza l’impaccio delle e dei note commenti: il libro di una cultura laica, di una cultura scolastica, non lontana dai pedantiprofessionali, erano come e spessosono i professori, anche se i testi venivano offerti in una redazione filologicamente inappuntabile.solo tascabileUn nella è suabiblioteca: un Virgilio, ma è stampa tedesca. Gli interessi intimi e pieni dovevano Falck del essere nella che altrove filologia.quindi E in campo filologico eglinon afferrò a tempo un rivolgimento così importante. egli compera Epistole A Venezia le di Plinio; compera le nell’edizione dei Lissona contiene nove di che Vercelli libri quella in e non di dieci Aldo, libri, uscita 1508 nel nuovi testi molti con scoperti in Francia Anche da Giocondo. qui bisogna astenersi da ogni fretta giudizio,nel circostanze poiché ed imponderabili ignoti a noi aver possono determinato il nella Falck sua scelta. Ma mi nell’assieme pare una che ricostru gusto del zione di senso nel Falck ora indicato pecchi non di impru troppa denza. ha La una conclusione portata generale disprezzabile. non Insomma il fatto sotto è che la rigida etichetta di umanesimo mettiamo noi cose e fatti stesso, Lattanzio: anche lettere le e forse di Plinio il (per quali Giovane le è se- gnato l’anno ma il non luogo); e si tratta per quattro casi su cinque di stampe veneziane. quattro libri: il Maffei, la Retorica almeno comperò enezia aVenezia e egli fu negli stessi anni 1512-13; Fogli 39/2018 Per Giovanni Pozzi / Giovanni Pozzi, Varie fortune del libro italiano in Svizzera 47 ------

na rivista svizzera per l’Italia cambio di libri a Lugano Cinquecento nel U S e proposte del Cicerie proposte del all’Oporino circoscritte sono alla cerchia lombar

L

ne europea.ne Ancora una un centro piccolo volta della Svizzera, Neuchâtel, è legato ad uno scambio ad alto livello di cultura italiana. Alludo alla «Bibliothèque italique» ed al suo animatore Louis Bourguet. Dico Neuchâtel Ginevra, e non

Passiamo lungo all’inizio un con volo ’700, fiorire del pieno dell’erudizio nel

anniPochi tardi più il che radunava Falck Friburgo, a un centro, ripeto, di secondaria importanza, il suo tesoro librario, vediamo un altro minore umanista, in un centro allora ancor secondario, più la Lugano appena divenu non è meraviglianon minore sorprendere nel ma solerte una Falck linea di gusto ha sueche le impennate sue e le incertezze. Allora oggi come comperare libri era cosìnon facile: di gusto, e questo prova dava svizzerodi tempesti ’500 del vità, di apertura e di coerenza. ta dominio dei signori svizzeri, trattare di scambio di libri: questa fra volta Basilea e Milano: in andata ed in ritorno. Si tratta di Francesco Ciceri, un maestro insegnava a Luganodi per passare scuola intornoche cinque poi al anni 1545 tardipiù definitivamente a Milano. Il Ciceri mantiene i contatti esclusivamen- te un con tipografo basilese: l’Oporino, dal quale richiede libri ed al quale consiglia lastampa di autori lombardi a lui vicini. La corrispondenza fra i due (tuttora inedita quellaCiceri del in è fittissima volgare) di titoli librari; ed è interessante cosa che il vedere Ciceri consigliava a Lugano a quell’età: classi ci, Plinio, come Aristotele, Quintiliano, ma anche pedagogiche, opere trattati di medicina e di diritto (fra cui il e l’Alciato, modernissimi) Vesalio e perfino una Bibbia. da in cui viveva: e nessuno emerge dalla mediocrità eccetto il Maioragio, il giovane maestro milanese, nemico dei ciceroniani, aspro contestatore e proter polemista:vo tanto il che tipografo basilese lapubblicato di sembra aver lui opera tacendo Milano e scrivendo luogo il come nome proprio invece di Basilea. per evitareTanto delle inutili grane. esce volta un Una gran della nome corrispondenza Ciceri: del medico quello del Fracastoro, veronese dicui offre all’Oporino nientemeno alcuni che inediti, meglio non specificati; ma la cosa seguito. ebbe non Questo quadro, è stato che recentemente tracciato in una memoria di licenza all’Università di Friburgo da Giovanna Roncoroni, è un quadro minore; un quadro si spiega piuttosto che giro col delle clientele a cui il maestro luganese obbedire esigenze vere con doveva che culturali. Ma è significativosempre fattoil che un filo, un filo,tenue tenesse legata laminuscola Lugano di allora alla magnifica capitaledella cultura umanistica Svizzera.in seguitoNel della dominazione svizzera nelle valli ticinesi si troveranno non facilmente episodi E anche genere. del ciò è importante per la storia paese del saràche un giorno il Ticino: purtroppo in senso dice negativo, poiché un che certo discorso è stato interrotto, il che fumigava che lucignolo fu spento. totalmente diversi. Lestrade della storia intricate più sono numerose e più di quelle della storiografia. Ed mezzoin alle complesse vie noi quelloche di chiamiamo umanesimo, tagliavano che e congiungevano l’Europa di allora, 48 ------

- otto stimolo lo dell’erudizione monastica francese e fiamminga, l’erudi ulla corrispondenza mancano non ottimi contributi, ma il docu nodo l risveglio dell’erudizione italiana sull’inizio e la sua ’700 del immediata S S I

mentario rimane, inesplorato, là nella biblioteca di giacciono, Neuchâtel, dove ben catalogate, ma raramente lette, parecchie migliaia di missive giunte da

sa risiedeva a Neuchâtel. ascesa a quota europea uno è sorprendenti dei capitoli più della nostra storia culturale, si merita. come anche noto se non italianazione rifiuta nel di colpo, giro di pochi anni, i temiormai consunti dell’antiquaria e dell’annalistica ecclesiastica legataa metodi storico-teologici e si avvia alla scoperta di un’Italia medievale, nuova, regionale e antiumanistica sarà(che ancora poi quella di Adelchi e di Renzo e Lucia). l’erudizione È del Muratori Maffei, e del originalissima un’erudizione anche nella sua fisionomia generale, era che laica ed individuale, al di rovescio quella francese e fiammin- ga, erache clericale e collettivistica, o di quella olandese, era che prevalente universitaria.mente Ma sforzo degli lo eruditi italiani per uscire dall’isolamen to e per colloquiare a livello europeo fu durissimo: in ogni la impresa nuova prima difficile e più quella cosa è sempre farsidi ascoltare, farsima per ascol tare bisogna farsi intendere: e qui erano di ostacolo, i pregiudizi, oltre anche la lingua, differenze le politiche e religiose, la contrazione la che cultura italiana l’ultima con subìto aveva barocca involuzione la e con recessione di uneconomica. gruppo di L’idea dotti svizzeri, Seigneux Correvon, de Bochat,Vernet, di iniziare un giornale il fosse notiziario che di tutte novità le italiane era cosa nuovissima ed avventurosa. il rischio C’era dell’indifferenza sul il versante rischio europeo, dei rancori c’era dettati da e delle gelosia infram mettenze indebite da parte italiana; la difficoltàdell’informazione e c’era e della disponibilità materiale del sul quale una fondare critica di prima mano. Difficoltà tutte non mancaronoche veniredi a galladurante breve la vitadella rivista, durata sei anni, A superarle al dal contribuirono 1734. 1728 la buona degli e la comprensione uomini,volontà pur in mezzo ad asprezze, così acute talora da lasciare sconcertati i sentimenti di moderni, noi pur abituati alla polemi ca ed allacontestazione. Purtroppo allo stato attuale della ricerca si non darepossono delle che risposte parziali: e questo a causa di non una difficol tà trovarenel la documentazione, ma per una vasta lacuna nell’esplorazione di documenti della a portata sono rivista che di mano. in (come L’attività genere ogni attività erudita Settecento) nel poggiava pilastri, su due il commercio librario e la corrispondenza, la lettera. Sulla «libreria» ginevrina abbiamo gli ottimi studi Bonnant. del Comunque, la presenza libro in italiano del luogo fu determinante per il successo culturale italique»: della «Bibliothèque vedremo uno grandi come subito dei più eruditi italiani, il Maffei, si facesse interme- diario per far pervenire i libri estratti livello dei loro agli svizzeri. è dovuto L’alto ad unaproprio lettura diretta dei testi. Anche una rivista svizzero tedesca di quegli anni, Zeitungen «Neue le tentò di aus gelehrten der dare Welt», informazioni sulla italiana. produzione Nonostante presenza l’alta del Bodmer Breitinger, essa e del minore ebbe efficacia perché costretta a lavorare su materiale di seconda mano. anche se la sede ufficialedella rivista fu Ginevra, perché dell’imprel’animatore Fogli 39/2018 Per Giovanni Pozzi / Giovanni Pozzi, Varie fortune del libro italiano in Svizzera 49

- - e di «abbrugiarle» una odestia a parte, è qui l’intuizione dell’occasione piena europea l’im che - é le promesse di promesse é le collaborazione erano formule di cortesia: nella lettera a quanto mi risulta attraverso una mia preliminare esplorazione al lavoro erto suo nel carattere il Maffei, difficile com’era autoritario,ed fece utto cambia nel 1728 con l’uscita con utto cambia italique»; della «Bibliothèque 1728 nel undici dopo Ho granHo desiderio – scrive Maffei – di i tomi vedere di questa «Biblioteca l Maffei e il Bourguet già si conoscevano. Lo svizzero soggiornato aveva C N M « T I D

pesare poco non il suo consenso: largo esigendo sempre spazio e privilegiato per la propria produzione; ed inviando perfinorecensionile alle proprie perentorioopere, di l’ordine con tradurle ad litteram successiva, ricevuta la rivista, egli conferma: voglio altrimenti non «Io ch’ella mi doni il giornale, all’incontro mi io di obbligo comperarne regolar presa svizzera e la rappresentava coscienza esatta rango del gli che studi italiani meritavano di occupare contesto nel delle altre nazioni.

to: scambio di libri. Libri il che Maffei in trova non Italia cerca e che con urgenza, libri il che Bourguet offre alla curiosità attenta marchese. del Siamo sulla linea Ciceri del e un poco su quella Falck; svizzero del lo poiché offre anche una grossa partita di codici, incunaboli e cinquecentine ebraiche e il Maffei interessa se ne per farla acquistare dal grande bibliofilo Saibante. anni di silenzio fra i due, comunicato il aver Bourquet deve al Maffei la notizia neonatodel giornale; immediata è la risposta Maffei del e lucidissima, di come chi ha già intuito il propagandistico valore la che rivista elvetica potrà avere qualora salvaguardate fossero alta qualità e tempismo nelle informazioni. italica» mi ch’ella nomina e della notizia quale ho non io minima. S’ella s’impiega in tal’opera, io le anderò suggerendo notizie e scriverò regolarmente. Al presente in Italia dee invidiare non forse quello che si fa neuna altra parte, ed contribuito qualche credo d’averci cosa,io delle perché cose principali poche siano non che statesono da me». promosse seimente copie, mi purché sia spedito prontezza e pagherò con il denaro ella midove scriverà… e pagherò Sei per donarle adunque io prenderò ne copie agli amici e per contribuire qualche cosa alla bella lor fatica».

a Verona e lì si probabilmente erano i due incontrati. svizzeroa Verona lo Tornato in patria, una tenue corrispondenza si allacciò fra i due, su tema un solo obbliga

della Cavadini, la credo che corrispondenza Maffei col rappresenti il settore più interessante e vivo di tutto il deposito: ma c’è non da fidarsi d’impressioni in un conta il solo campo documento dove e la sua totale esplorazione, la quale veramente urge si se vuol fare luce su piena uno degli episodi significativi più della funzione mediatrice della cultura elvetica. Alcuni dei nomi belli più dell’erudizione italiana là attendono: che sono c’è né da presumere lascino che deluso il lettere ricercatore Vallisnieri del 180 le altre numerose e le o meno più dello Zeno, Magliabechi, del Fontanini, del Gori, del dell’Olivieri e di altri molti. ci resta ora non esemplificarePer che sul Maffei.

ogni parte d’Europa alBourguet. Quali sorprese possa riservare questo fondo eccezionale dimostra abbondantemente la pubblicazione delle lettere del Maffei, fatta da Tiziana Cavadini-Canonica e (quasicontemporaneamente, senzanon però notevoli inesattezze) da Bianca Ullrich Crucitti: un doppione tanto inutile più quanto vasto è il materiale resta che ancora trascurato. 50 - - -

- , Milano, ). Miglior riconosci 3 , 1062 ii ( , 4234 (nell’edizione, 4234 a cura di Francesco Flora, ii . ell’impresa degli elvetici il sembra che a me senso politico prevalga sul ’avventura breve della breve rivista’avventura elvetica è in realtà splendida per ragione sia N L G

3 di intromissione nelle libere scelte dei responsabili. La risposta di costoro, livello puramente scientifico: senso politiconella sceltadegli argomenti, senso politico toccare non nel il tasto scottante religiose, delle controversie senso politico fiutare nel deivalore il libri recensire,da acquistandoautorità e creden- za sia i fornitori presso di parte italiana i consumatori presso che di parte francese, fiamminga o tedesca; senso politico, infine, nel destreggiarsi fra gli umori difficilisospettosi e degli autori recensiti; e tuttoquesto sotto il segno dell’opportunismo,non ma dell’impegno morale rigido più e della vasta più libertà è testimonio Ne d’opinione. un eloquente episodio increscioso che nei primiscoppiò della tempi rivista. certo Un Ortensio Belli (su cui la signora Cavadini ha fatto luce, piena dietro scoprendo quinte le lo stesso finto del nome Maffei) scrisse ai giornalisti lamentando il che posto fatto signor appunto a quel marchese impari fosse al merito: era una specie di intimidazione e di tentativo

mento postumomento si potrebbe desiderare di non questi per l’opera eruditi elvetici, cui Leopardiassegna il merito mantenuto di aver in l’interesse Europa verso la letteratura italiana, scaduta, lui vivo, a rango provinciale. Resta un punto che vorrei chiarire. iacomo Leopardi, Zibaldone Mondadori, 1062) p. 1937, rava inrava altra i giornali molti sede: verità sono non «Per estratti che così eruditi Bastacontengono». sfogliare paginette le dei diciotto piccoli volumi per rendersene la con conto: recensione Muratori del si aprono che e si chiudono lacon notizia della scoperta di un manoscritto da parte Maffei, del toccando man mano tra queste vette due quasi che simbolicamente stanno in cima e in tuttifondo i bei nomi Settecento del erudito. La sua importanza sfuggì non all’occhio acuto Leopardi, del tanto esercitato sulle prece lo cose che secolo del dette: la ricordò che nello lode con Zibaldone di scelta di che qualità dei contributi. per nulla Non stesso lo Maffei dichia

tale per la storia delle nostre lettere Settecento: nel tutti quelli s’interessano che della situazione storico-politica veneta di periodo potranno quel non fare a dimeno leggerla. Nessuno capì poi l’importanza strategica della sua opera stesso:quanto l’autore è la storia d’Italia vista dal balcone di un municipio: Che è appunto il giudizioVerona. unanime della critica avvertita più sulla illustrata». «Verona volta stampatevolta restasse non (perché traccia poco del elegante gesto); cose che gli svizzeri fecero, lasciandoci non così il sottile piaceredi leggere un autore si autorecensisce.che La cosa, è risaputo, siprodotta è anchee tuttavia altrove si riproduce: la con salvazione di apposita firma altrui, è cosìche raro poter disporre dell’adeguata documentazione nella quale possiamo intrappolare oggi il Maffei. Le lodi il che marchese si attribuisce, franchissima con spudoratezza, passano largamente i limiti delle convenienze oggi correnti, anche più le largamente intese. Ma ciò è secondario. Importa invece la lucidità eccezionale cuicon egli sa mettere in evidenza quegli sottintesi e quei scopi culturali e politici guidavanoche la sua ricerca. Questa recensione è una pagina fondamen Fogli 39/2018 Per Giovanni Pozzi / Giovanni Pozzi, Varie fortune del libro italiano in Svizzera 51 -

------’editoria italiana’editoria in Svizzera L el secondo caso,el secondo di autori italiani stampati per la prima in volta Svizzera, alla parte dell’offerta bisogna distinguere fra autori italiani vengono che N D

si tratta quasi di sempre episodi legati a particolari situazioni politiche e religiose. È questa una costante della libro italiano del produzione in Svizzera, legata alla circolazione libero del pensiero da una parte e alla costrizione della censura dall’altra: la Svizzera libri produce mai che sarebbero stati tollerati in Italia, o dall’autorità religiosa o dall’autorità politica: è la storia della produ- riformatazione (intesa in senso lato, nell’àmbito di una permissività ignota

ristampati in Svizzera in ragione della fama loro internazionale e autori italiani lanciati vengono che dal mercato librario svizzero. il primo Per caso, evidente

mente, vicende le varie sono il secondo tipo di testo la e secondo varia fortuna della cultura italiana in Europa. Ridurre a pochi punti il discorso è impossibi le: resta in si produce il proporzioni però che vistose fenomeno una volta soltanto, per la cultura umanistica intesa in senso lato, nella tipografiabasilese Cinquecento:del il catalogo della a Milano, mostra 1967 del cui accennavo, dàne un’immagine concentrata e impressionante, ritroviamoche approfondi ta e dilatata negli studi di Kaegi, di Kisch e della scuola. loro E qui il pubblico è specificamentenon quello elveticola zona poiché del smercio di libro umani vasta.stico molto è sempre

Dopo questo italique» della conosco «Bibliothèque unnon io altro episodio nelle relazioni italo-svizzere in cui il libro italiano sia al centro di un avveni La facciam da filosofi,non da semplici estrattori Testimoni dilibri. nostra la e i nostriprefazione estratti. siam Né tanto privi gusto di buon in materie letterarie, possiam non che far la scelta degne, delle più opere se nelle nostre mani potessero venire. E fra tutti i letterati d’Italia, andiam col d’accordo gusto generale dar nel la preferenza al marchese sig. Maffei. perciò stimia Non ch’egli siamo infallibile, lodare dobbiam lui che né solo e sprezzar gli altri.» culturalemento fu lo come in caso. quel Esse relazioni si faranno certo (nel corso dell’800, in non ’700) quello del via via fitte più più e rilevanti per concor diso circostanze culturali e politiche e saranno condotte da uomini di mag gior rilievo sia da parte svizzera da che parte italiana; ma il libro italiano non sarà al più centro delle vicende. di A meno passare non campo nel dell’edito ria, cioè della libro italiano del produzione in Svizzera; è tema che certo interes sante, ma al di fuori filo del di discorsoqui sviluppato questain mia comuni cazione. è pensabile Né ora ripercorrerlo anche ogni Ad velocemente. i modo termini della qui questione sono rovesciati. libro Produttore in del quanto testo scrittore, è lo dell’oggetto produttore a stampa è il tipografo o l’editore, diffusore è il libraio, destinatario è il lettore ideale, il a cui pubblico mirano i vari produttori. fermissimasuo nel decoro formale, suona soprattutto rivendicazionedella libertà esemplata sulla d’espressione, libertà politica di cui il gode paese: un argomento già prettamente elvetico: «Qui si vivein un paese, per lagrazia, Dio tuttacon libertà di corpo e di spirito, si comandano né si mendicano, né ma si meritano lodi. le Siamo pure della membra Repubblica letteraria, altro che dittatore riconosce, non la che libertà e altre leggi gode, la non verità. si non 52 - .

agliAgnelli a Giovanni Mardersteig D ’altra parte’altra bisogna notare tutta che l’editoria ticinese esce dagli angusti a sorpresa fra ci che capitò scoprendo vecchi libri tre numeri di un giorna l catalogo dei cappuccini ricco più è molto di edizioni degli Agnelli che n questo caso secondo è quello svizzero, il non pubblico bensì quello ita- L I D

I

le mazzinianole dal stampato significativo titolo a Lugano 1848, nel «L’esule», il quale risultò ignoto poi a tutte bibliografie le ed agli storicidel Risorgimen - to, potrebbe anche ripetersi. Ma ciononostante il quadro risorgimentale è, dicevo,come ben tracciato. a quella degli Agnelli per l’incidenza politica e per la posta morale in gioco. Essa è pienamente delineata dagli storici Risorgimento del e costituisce la pagi- na migliore di tutta la storia ticinese dell’Ottocento. Ma anche altre tipografie minori Ticino del corona all’Elvetica. fecero E qui tutto non è ancora noto; né glisembra che storici abbiano concesso si l’attenzione merita che ad una che, purproduzione rimanendo secondaria e marginale, fu priva di però non efficacia e di rispondenze. dell’Elvetica:non il si spiega sia che livello l’abbassamento con del culturale francese, la rivoluzione dopo clero del sia la con situazione politica interna, simpatie le clericalidove erano all’illuminismo ’700 nel rivolte e giansenismo antigesuitico,nell’800 al conservatorismo e all’Austria (pur dovute le con ma alfinedell’ElveticaL’attivitàsoccombenti eccezioni). è sicuramente superiore confinilocali particolarisolo in situazioni politico-religiosedella penisola: e cioè quando degli italiani si trovano ad essere dai capi circuito, del due come produttori consumatori. e come Così è per la tipografia Agnelli, così è per la gloriosa Elvetica, così ancora per la vivace degliproduzione anni dell’ultima guerra, il cui frutto alto delle più è l’edizione poesie montaliane di Finisterre Un assaggioUn di questo essere tipo fatto può sul catalogo delle edizioni ticinesi esistente nella biblioteca dei cappuccini Questa di Lugano, 1961. nel pubblicato biblioteca è il della rovescio biblioteca di Falck; è un deposito formatosi lentamen - te, corso nel di quattro secoli; e a parte qualche lascito, è l’immagine abbastanza esatta di un e di pubblico un mercato: riflette quelloche cioè una categoria di utenti ben definita, una comunitàreligiosa, ibi comperava et tunc fra lamerce che forniva il mercato locale. e consumo Produzione quindi si riflettono perfettamen- te l’uno nell’altro, beninteso nei limiti degli interessi della categoria.

liano: evidentementeuna contagia genere del produzione anche il paese produttore, ma mi sembra difficile pensare similiche interessi abbiano maioltre- passato cerchie le ristrette e privilegiate. oggi Valutare queste influenze, sia in territorio svizzero in che territorio italiano, è impossibile, manca poiché qualunque controllo e verificamercatodel librario di allora.presenza La di tali libri privati e presso sia pubbliche nelle in biblioteche Svizzera in che Italia è un criterio di valutazione; ma esercitare esso si può non successo con in se non casi particolari, di rimaste biblioteche intatte da allora ai giorni nostri. agli ambienti cattolici) a Basilea ed a Ginevra, daitrattati strettamente teologici alle giuridiche opere anticuriali alle storie polemiche ed ai libri di controversia; die poi quella illuministica e antigesuita Settecento del ancora e poi di quella risorgimentale e infinedella stampa antifascista. Fogli 39/2018 Per Giovanni Pozzi / Giovanni Pozzi, Varie fortune del libro italiano in Svizzera 53 - -

- di Montale, cui già ho accennato. , della prima opera poeta del ticinese Giorgio Orelli, maestro a il tranello avveniva sul filodella verisimiglianza. E la scelta Luganodi l di là delle contingenze si è disegnato belliche, nuovo un in fenomeno a parallela e diversa funzione di radio Ceneri Monte e l’uscita, a fianco n questa direzione il Ticino verrà ancora tempo alla per breve ribalta A L I M N

Finisterre

questo Ticino: nel secolo quello dell’immigrazione di un’élite nordica, spesso culturalmentepolitico, elevata e vivace. molto legato fenomeno a fattori Un turistici ed economici, ma ha che dei risvolti culturali. Si assiste così al fatto, pressoché inedito, della di produzione libri di altra lingua l’italiano che nel Ticino: specialmente in tedesco. l’analisi che Credo di questa e lo produzione studio attento dei produttori e dei destinatari suoi sarebbe d’importanza ed urgenza estrema per capire fasti e nefasti di questo insediamento compor e del di

dell’editoria italiana durante nazista, l’occupazione una con funzione che supera i limitidella politica in senso stretto, testimonia come in mirabi modo lale stampa luganese di Finisterre e donno nientemeno Gianfranco che Contini, confermano la bene costante delineata:sopra il livello interno della cultura ticinese sale o scende secondo la che vicinala pressione penisola esercitare; può o vi vuole o vi è costretta (il quale ultimo, ahimè, è il caso frequente). più Ma c’è un altro aspetto sul quale per vorrei ultimo fermarmi. tamento della cultura locale nei suoi confronti: e mi auguro sia che un ticinese Ma è questa una a compierlo. linea esula che dai confininostrodel prestigio del è una la prova che cittadina dei baliaggi svizzeri si era guadagnata nella circolazione delle libere in idee Europa. Il è degno che di elogio in un clima di occupazione (per quanto blanda qual era quella svizzera) e di interessi divergenti, tragicamente che scoppieranno sotto della l’albero cosiddetta libertà, Vanelli, factotum l’abate dove degli Agnelli, sarà ucciso. gnerebbe dedurre degli la che produzione Agnelli un avesse certo successo anche luganese; pubblico nel ilche e allora,regolare clero fosse diversamente da quanto capiterà poi, progressista ed illuminato. Le stampe dell’Agnelli- presen tano singolari enigmi tipografici perché la data Luganodi è spessofalsa, si mettevanocome, a rovescio, date false sui libri stampati a Lugano dagli Agnelli: la cosa il veneto, Favoriva Genova, governo Livorno, Avignone. uncon trucco è perfettamente che si merita, come noto, ma esplorato non quando sarebbe pur facilissimo esplorarlo percorrendo all’Archivio di Stato a Venezia i permessi di stampa emessi dai Riformatori Curiosamente di Padova. costoro davano licenza di stampare certe opere, ma imponevano un di luogo stampa falso: e qui spesseggia il di nome Lugano. Così diverse stampe figurano che come uscite dagli Agnelli state sono in realtà eseguite fra più sono E le a Venezia. belle per la nettezza dei caratteri e la qualità dell’impaginazione, indici di un mestiere e di una tradizione ma ovvie impensabili a Venezia a Lugano. quella degli Agnelli: il perché tema dominante nella sua produzione, la polemica antigesuitica, sembra oggi di privo interesse. Ma dietro paravento altrettanto quel on il quadro settecentesco della prima tipografia ticinese, si dibattevaqualche cosa di grosso: concetto un neinuovo rapporti tra Stato e Chiesae una prospettiva nuova nella formazione civile e religiosa dell’uomo. E, a giudicare dalla presenza di tali opuscoli nella biblioteca di Lugano, biso 54 -

- del Colonna, del editoriale è il che capolavoro del di Alberto Due Dürer. culture, l’italiana e la tedesca, di Dante, nientemeno che Benedetto Croce accettò di i piace esso con chiudere questo discorso, sia perché, pur essendo ardersteig è presente nella mostra basilese un con libro italiano e con a a Lugano egli stampò, nella sua inimitabile maniera, soprattutto libri Vita Nova M M M

re la italiani caratteri con italiani: quelli famosissimi Bodoni. del Basti qui ricorda discorso. è estraneo le Non invece un episodio si iscrive che nello stesso processo storico, ma produsse esiti che totalmente diversi. notissimo nella cerchia degli specialisti,sfugge spesso agli storici, siaè perché uno deipoli di attrazione di questa mostra di Basilea. Alludo all’attività editoriale di Giovanni Mardersteig. Sceso dalla sua Germania, egli iniziò la sua eccezionale carriera di tipografo sulla collina di Lugano, Montagnola, a prima per di diventare passare il a Verona tipografo di Gabriele d’Annunzio. Manuzio, e la Passione una volta, a diversi intervalli, dominanti in ed Europa oggi, invece, vitali certo ancora, ma contratte e incerte domani, loro del sembrano qui simbolicamen- te incontrarsi di nome un di nel uomo cultura tedesca fattosi italiano di elezio un libro tedesco: il Polifilo dine, nome chi e nel ospita le in questo momento: Basilea. presentare ai lettori delle edizioni di Montagnola.

55 - - - . 1 , Pavia, Fusi, , «Archivio storico aveva inoltre un . 3 , Bellinzona, Casagrande, * . Non è da tale escludere che . Non dato 2 edito da Stefano Barelli 2006 nel . , a cura di Stefano Barelli, Bellinzona, Edizioni dello Stato Epistolario , Lugano, Edizioni Città di Lugano, 2008 (Pagine storiche on sono invece sono collaborazioni note on di stampa gli con editori Agnelli aldo Peroni, Le prime scuole elementari governative a Milano. 1773-1796

ulla prima stamperia attiva a Lugano si vedano: Fabrizio Mena, La libreria Agnelli di

N L F B S

aura Luraschi Barro ècollaboratrice scientifica della Biblioteca Salita deiFrati e dell’Ar

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1

3 2 di fatto sia in relazione la con diversa scelta di campo politicofatta dall’uno e dagli altri: la posizione degli Agnelli nella seconda metà Settecentodel divenne infatti marcatamente più sempre filofranceseprocurò(cosa che loro diverse e difficoltà noie nella distribuzionevolumidei stampati in alcuni Stati italiani); fu chiamato 1786 nel Soave mentre il professor a essere uno dei tre membri dell’austriaca Delegazione normali scuole per le in Lombardia, l’incaricocon di riformare l’insegnamento elementare chivio di Stato del Cantone Ticino. rancesco Soave, Epistolario

Della editoriale produzione di Francesco Soave, chierico regolare somasco la cui attivitànato a Lugano 1743, nel di insegnante fu quasi interamente grandee con successo esercitata in Italia, si ha una ragguardevole bibliografia, nell’ illustrata diffusamente no con altrettanta con no produttività a Lugano di Lugano, negli che, proprio stessi anni in cui operava fecondo, era Soave più Tra gliTra editori stamparono che i testi di Soave, lui vivente, si contano a Venezia Storti,lo il Curti, Zatta lo i Graziosi, e a Milano il Marelli, il Motta e il Galeaz zi, per citarne solo alcuni tra i maggiori.

2003, 19-108; pp. Callisto Caldelari, della L’arte stampa da Milano a Lugano. La tipografia Agnelli specchio di un’epoca luganesi, 16); come pure le opere bibliografiche di Callisto Caldelari e collaboratori citate in seguito. Lugano (1746-1799), un’azienda di frontiera “in un paese troppo povero” ticinese», (1998), 33-46; pp. id., 123 Stamperie ai margini d’Italia del Cantone Ticino, 2006, il-lxx pp. 1906, «[Il 34-35: pp. ministro plenipotenziario, conte Johann Joseph] Wilzeck il 15 […] maggio ’86 creò una Delegazione delle scuole Normali un organo nuovo […] che, non distratto da altre cure, potesse più sollecitamente disegnare il piano della riforma scolastica La [… Delegazione] era composta del conte Pier Francesco Secchi, del regio bibliotecario marchese abate Longhi, e del padre professore Francesco Soave». La Delegazione segretario nella persona dell’abate Giacomo Pio De Filippi. della calligrafia” di Francesco Soave di Francesco della calligrafia” e dell’ortografia” e gli “Elementi gli e e dell’ortografia” Lugano: gli “Elementi della pronunzia della pronunzia “Elementi gli Lugano: Due dubbie edizioni Agnelli di di Agnelli edizioni Due dubbie Laura Luraschi Barro Rara curiosa et 56 - ­

ri, , , a cura , a cura di (1801.2), elencando (1801.2), (1786.2). , Bellinzona, Casagrande, , Milano [i.e. Lugano?], , cit., lvi p. Tra Lombardia, in Tra e Ticino e neppure in Bibliografia luganese. . È pertanto lecito ipotizzare che 4 8 e in Bibliografia luganese. Conti- , cit., lxv a p. dove ] e della OrtografiaItaliana». sic , elenco manoscritto conservato presso il Provinz c. di tav. ill., c. cm (8°). di tav. 19 , «Bollettino storico della Svizzera italiana», 6, 1884, 229). p. ; elencato in Soave, Epistolario 5 . 6 ; e neppure in Soave, Epistolario uesti i estremi loro bibliografici: sservazione possibile grazie all’identificazione della legatura tipica di quelfondo librario affaello Ceschi, La scuola per formare il cittadino rancesco Soave, Elementi della pronunzia e dell’ortografia italiana ad uso . Un fatto determinante. Un e correlato i francescani è che locarnesi, nel l quale Motta, registrando l’edizione dei Remondini di Bassano del 1808, si interrogava: stituto bibliografico ticinese, Bibliografia luganese del Settecento. Continuazione 7 F Q R F Impronta: cio. e.la i-G, dine(R) 1786 (3) Segnatura: a-c8 Legatura in carta, sulla cop. ant. il numero ms 3, in raccoltaartificiale con gli calligrafia della Elementi Libri luganese. presenteNon in Bibliografia Impronta: o.a. i.n- tet- mico (R) 1786 (3) Segnatura: A8, b8 Legatura in carta, sulla cop. ant. il numero ms 3, in raccolta artificiale con gli pronunzia della Elementi della del fondo Madonna del SassoL’edizione contiene non con tavole righe. le le Libri luganese. presenteNon in Bibliografia nuazione Continuazione R O I C I l’edizione stampata daGaetano a Venezia Martini Barelli nel 1801, segnala una «Prima edizione reperita non con rinvio [1785?]» al saggio bibliografico di Emilio Motta

. 7 8 4 5 6 1 2 rchiv Schweizer Kapuziner Luzern (Fondo Archivio dei Cappuccini della Svizzera italiana), La prima edizione quando? o probabilmente ... nel 1785, già prima?» (Emilio Motta, Saggio di 1784, avevano messo a disposizione1784, confratello un loro per la scuola elementa cittadina,re in seguito alla richiesta di una commissione istituita dai Cantoni di Lucerna, Uri, Svitto, Untervaldo e Soletta

delle scuole della Lombardia austriaca. senza la Prezzo Soldi legatura: 4.6. di testi due scolastici editi Soave del probabilmente a Lugano dagli Agnelli. isulta quindi sorprendenteper e alcuni versi eccezionale il ritrovamento Milano [i.e. Lugano?], [Agnelli?], cm (8°). 19 p., 48 1786, di Callisto Caldelari e Letizia Fontana, «Bollettino storico della Svizzera italiana», (2012), fasc. 2, 115 291-358. pp. e alla menzione del volumetto d’apertura della raccolta artificiale del Catalogoal 547 n. dei libri della Biblioteca di S. Francesco in Locarno così catalogato: «Elementi della prononcia [ a

allisto Caldelari, Bibliografia luganese del Settecento. Libri « una bibliografia di Francesco Soave Questi opuscoli, due conservati librario fondo nel Santuario del della Madon- na Sasso del di Orselina, erano precedentemente appartenuti alla biblioteca locarnese Convento soppresso del di San Francesco dei frati minori conven- tuali e quattro per Righe formar facilmente i Caratteri di diversa colle grandezza debite proporzioni.Ad uso delle scuole della Lombardia austriaca. Costano sciolti e colle Righe: Senza Soldi le 13. Righe: Soldi 9.6. 1999. . rancesco Soave, Elementidella calligrafia.Tavole di Esempla Conotto viii p., [Agnelli?], [1] 31, 1786, Fogli 39/2018 Rara et curiosa / Laura Luraschi Barro, Due dubbie edizioni Agnelli di Lugano 57 - - -

- , , , Milano, e che e che 11 , cit., pp. , «Archivio . 10 , del metodo, del detto ‘norma , Milano, Marelli, 4 voll. 1791-1792, , cit., pp. 95-185; Mario, cit., Gecchele 95-185; pp. . 13 si prefiggeva di insegnareleggere, a a scrivere 14 , a cura di Nelly Valsangiacomo e Marco Marcacci, , in Per tutti e per ciascuno. La scuola pubblica nel Cantone , cit., 300p. n. 2, forniscono una bibliografia minima sulle , Verona, Mazziana, 2000; Barelli in Soave, Epistolario Due lettere , «Fogli», 35 (2014), 4-23. pp. , «Fogli», 35 esti insegnamento di per il Soave nuovo elementare . I due opuscolistati . I due sono inoltre inseriti progetto nel di digitaliz 9 , in Problemi scolastici educativi ed nella Lombardia del primo Ottocento I t ue volumetti,ue rilegati fine a Settecento in una raccolta artificiale, molto aniela Corzuol - Stefano Barelli, Due lettere inedite di Francesco Soave ostanza Rossi Ichino, Francesco Soave e le prime scuole elementari il tra Settecento e rancesco Soave, Istituzioni di logica, metafisicaed etica ttp://dx.doi.org/10.3931/e-rara-62853 l nuovo metodo educativo l nuovo l progetto è stato descritto nell’articolo di Marina Bernasconi Reusser, Laura Luraschi

I I d Corzuol-Barelli, F C h D I

. Si tratta intenso più «momento del della partecipazione al Soave del 9 12 13 11 12 10 14 le’ nellele’ lombarde: scuole occupò lo un’attività che al dal 1789» 1786

La stampa di questi opuscoli due avviene «periodo nel incui il a operò Soave dell’introduzione,favore da Giuseppe promossa ii zazione diedizioni ticinesi antiche Centro del di competenza la da e fine 2017 digitale versione loro è consultabile sulla piattaforma e-rara.ch

e a fare di ad conto un maggiore numero sempre di fanciulli, nella convinzione un’alfabetizzazioneche di base necessaria fosse a tutti. A Francesco Soave, suo del impegnonell’ambito per la Delegazione normali scuole per le in Lom- bardia, venne richiesto quindi di elaborare solo non basi le teoriche su cui unafondare riforma scolastica in tal senso, ma anche di fornire i materiali didattici necessari all’insegnamento pratico. Gli educatori abbisognavano di nuovi strumenti, in lingua italiana moderni, e più agile rendessero più che delle nozioni dil’apprendimento base. La ridotta dimensione delle e la opere presenza illustrate di tavole rappresentano almeno elementi di due novità che contraddistinguono metodo. i testi nuovo del SugarCo, 107. p. 1977,

l’Ottocento scuole normali; vedere inoltre Rossi Soave Ichino, Francesco

Barro e Luciana Pedroia, La biblioteca della Madonna del Sasso di Locarno-Orselina.un progetto Note su in corso Raffaello Ceschi e Giovanni Vigo, Bellinzona, Casagrande, Sulla 141. p. 1995, realtà dell’inse gnamento e dell’alfabetizzazione nei territori del Canton Ticino nel periodo precedente la sua fondazione si veda, (1803), oltre al testo anche ora Marco citato Marcacci, alle 135-145, pp. Alle origini della scuola pubblica ticinese Ticino dall’Ottocento ai giorni nostri Locarno, 23-46. pp. Dadò, 2015, storico ticinese», 300. (2012), p. Si 152 fa riferimento a questo periodo della vita del Soave anche in Daniela Corzuol, Francesco Soave e il trattato pedagogico della Methodus studiorum Bellinzona, Casagrande, 135-138. pp. 2013, Fedeli sudditi e buoni cristiani. La «rivoluzione» scolastica di fine Settecento tra la Lombardiaaustriaca e la Serenissima xxii-xxiv. probabilmente proprio daiprobabilmente proprio francescani di Locarno, stati sono recuperati di catalogazionerecentemente lavoro del nell’ambito e valorizzazione fondo del librario Santuario del della Madonna Sasso del in corso da alcuni anni da par- te Centro del di competenza per il libro antico della Biblioteca Salita deiFrati di Lugano

in arricchire quello stesso periodo voluto potrebbero aver il settore dei manuali scolastici, di cui testi i due qui in esame fanno parte. movimento illuministico e riformatore» accettò di malgrado svolgere impegnato fosse nella stesura delle sue Istituzio ni 58 ------

- , il , , le , . Fogli Epistola 18 . , gli Elementi , gli Elementi di e i due sonetti e i due 20 ] , il Catechismo mag , 1767.1). … , «Archivio storico , cit., Barellin. 55; in Soave, , cit., l p. , gli Elementi della lingua . Dei diciassette volumi il Piccolo , cit., 72). p. si Non può dimenticare, Piccolo catechismo il , di Soave, la cui prima edizione uscì a Elementi della calligrafia della , gli Elementi , il cui primo di ciclo preso corsi aveva 16 Elementi d’aritmetica superiore , gli d’aritmetica Elementi , cit., 43-44. pp. , cit., 37. p. Abbecedario , le Lezioni, Epistole sono non scolastiche e leLeggi e Vangeli , cit., 171. p. . Dopo soli due mesi, il 15 settembre France 1786, mesi,. Dopo soli due il 15 . 15 21 ] , la maggior parte dei quali una ebbe larga diffusione, 17 … , le Lezioni, Epistole delle e Vangeli domeniche e dell’altre feste dell’anno ,1776.3). e la traduzione del Regolamento generale delle Scuole normali scritto in tedesco Le prime scuole elementari Le prime scuole elementari Elementi della lingua latina , cit., li p. , il Catechismo maggiore , gli Elementi di meccanica e gli Elementi di geografia gli , se si escludono le presenze le , se si escludono di alcuni testi poetici all’interno di miscel ue volumiue recuperati, celati dal falso di probabile luogo stampa, rappre ei rapporti editoriali di Francesco Soave con la Svizzera ha scritto Stefano Barelli in ntro il 1789 furonontro il ben diciassette 1789 i volumetti dedicatidal all’in Soave - ossi Soave Ichino, Francesco ugano, Agnelli, (Callisto 1767 Caldelari, Bibliografia luganese del Settecento ugano, Agnelli 1776 (Caldelari, Bibliografia luganese. Fogli 19 i veda la lettera febbraio dell’11 inviata 1789 dal Soave al Consiglio di Governo ( n particolare, opuscoli dei due qui in esame, Costanza Rossi Ichino dice: S Peroni, I d E I I R Peroni, L D L , gli Elementi della pronunzia e dell’ortografia

, lettera Si 156). tratta di tre testi normativi (il Compendio del metodo delle scuole normali 15 18 21 17 16 19 20 rio inferiore d’aritmetica

nel 1774 pernel le scuole 1774 degli Stati austriaci, unico tra questi testi a non essere stato stampato); e di quattordici testi per i giovani studenti: l’ Leggi scolastiche Leggi Trattato elementare dei doveri dell’uomo e delle regole di civiltà italiana, giore lanee, in particolare la canzone contenuta negli Applausi poeticial merito esimio del reverendissimo don abbate p. Maurizio Salabue [

senterebbero le uniche le senterebbero edizioni Agnelli, ad oggi note, di scritti di Francesco Soave

avvio il 2 gennaio 1787. segnamento elementare geometria che traduzioni di testi tedeschi; gli altri sono tutti opere originali del Soave, che soltanto per gliElementi di geometria e per gli Elementi di meccanica è ricorso all’aiuto di uno specialista,maestro il Gaetano Allodi (Peroni, Le prime scuole elementari in coda a questo elenco, di nominare le Novelle morali Milano per Gaetano Motta tra e il il 1784, 1782 e che, pur se non scritte espressamente nell’ambito del materiale didattico per la scuola, furono a lungo ristampate e lette da generazioni di studenti.

l primo frutto tangibile dei della lavori Delegazione norma scuole per le li in Lombardia fu il Piano per le Scuole Normali di Milano e Sobborghi presentato luglio il 1786 19 «Pura e semplice enumerazione di precetti, essi si direbbero scritti ad uso più dei maestri ad che istruzione degli scolari, dei quali certo appaiono non capaci di stimolare l’interesse; e tuttavia, primi genere, prime loro nel semplici grammatiche per la scuola elementare, questi testi incontrarono un notevole e vennero lungo a adottatifavore nelle Lombardo-Veneto» del scuole

attestata anche dalle numerose riedizioni contare si possono che i finoltre primi decenni dell’Ottocento. compresi nell’operettacompresi dal d’occasione Professando titolo l’instituto di S. Agostino suor Francesca Luigia nell’insigne Maghetti monastero di S. Marghe rita in Lugano. Poesie [ sco Soave aveva dato allesco aveva Soave stampe il Compendio del metodo delle scuole normali quasi pubblicato ed aveva tutti entro il settembre 1787 del i testi didattici riser vati ai giovani delle elementari scuole catechismo Bellinzona, Casagrande, 2002, n. 34; Barelli in Soave, Epistolario

Francesco Soave Italia tra e Svizzera. incontro Un editoriale mancato ticinese», (2008), 143 che non cita 23-30, pp. questi due opuscoli, ma ricorda la forte diffusione dei testi scolastici di Soave nel corso dell’Ottocento. Epistolario

Fogli 39/2018 Rara et curiosa / Laura Luraschi Barro, Due dubbie edizioni Agnelli di Lugano 59

- - - 23 - - , men sono sono . sono v degli . Della da lui ). che degli Ele all’indirizzo https:// all’indirizzo 572). Epistolario dell’edizione Marelli e la e che ritroviamo e che almeno in r ), in Caldelari, Bibliografia luganese. (in seguito: Fleuron Elementi della calligrafia siadella gli Elementi edito dagli stampatori Marelli e Motta . 25 , cit., che attribuisce n. 377, il testo a Giuseppe Vanelli, . Questi esemplari due riemersi all’interno del 22 . si conoscono due altri due si conoscono esemplari, conservati la presso 24 I maggiori cataloghi e repertori riconoscono invece in Diunilgo Valdecio il . l tentativo di attribuzione editoriale I n confronto è anche interessante tra la c. a4 ome si può notare si volumetti può ome i due impaginati sono in maniera legger li ornamenti tipografici della stamperia Agnelli Luganodi sono in parte schedati nel er sottolineare somiglianze e differenze è utile un raffronto tra il fronte e immagini di questa edizione provengono dall’esemplare conservato presso la Libreria i veda Bibliografia luganese. Libri del nostror del esemplare, il con bel paesaggio presente pure a c. b4

U S C P G L S D , cit., pp. 519-532, e,, cit., in 519-532, linea,pp. nella banca dati della Bibliothèque cantonale et universitaire

23 25 24 22 editi nello stesso anno, il anche da 1786, Giuseppe Marelli in associazione con Gaetano Motta a Milano, ed entrambi gli opuscoli conservati sono Milano a lapresso Biblioteca Ambrosiana; dell’edizione Marelli, la Libreria Patria della Biblioteca cantonale di Lugano calligrafia della possiede gli Elementi edizioneprobabile Agnelli, pronunzia sia della degli Elementi mente diversa.mente Le corredano che otto tavole calligrafia della gli Elementi invece edizioni nelle identiche due 1786: si tratta del di un riutilizzo delle matrici piuttosto elaborate, di cui purtroppo si conosce l’incisore. non curato, l’ascrizione esemplari dei due locarnesi alla tipografia Agnelli, seppur in via dubitativa, ricondotta va invece al riconoscimento degliornamenti tipografici che corredano il testo

Se l’attribuzione certa al testi dei due Soave scolastici è assicurata dalla sezione Cronologia delle opere allestita da Stefano Barellinell’

c. A4 italiana dell’ortografia e pronunzia della Elementi stampata 1790 nel un’altra edizioneun’altra Agnelli, ovvero Lo scoglio dell’umanità, ossia avvertimento salutare alla gioventù per cautelarsi contro le male qualità delle donne cattive. Operetta lepido-critico poetico-morale di Diunilgo Valdecio pastor arcade e quello del volumettoe quello del emerso librario dal fondo Santuario del della Madonna Sassodel vedano ne (se immagini le qui alle appresso, 60-61). pp. la (Valdecio Diunilgo è l’anagramma di Giulindo Leucadio, nome arcadico di Chiaraviglio). l’abate di Grancia, già attivo nella stamperia Agnelli sotto la guida dell’abate Giambattista,nel 1788, alla e che, morte dell’Agnelli, e in accordo con l’erede, il nipote omonimo, assume le redini della stamperia incaricandosi in particolare della redazione del settimanale di «Nuove diverseCorti e Paesi» piemontese Carlo Maria Chiaraviglio, chierico minore riformato e letterato nativo di Carmagno

Campionario di casa Agnelli (in seguito: Campionario Libri di Losanna d’imprimerie denominata d’ornements banque Fleuron, db-prod-bcul.unil.ch/ornements/scripts/index.html

Patria della Biblioteca cantonale di Lugano (segn. di collocazione lps ati estrapolati dal catalogo del Servizio bibliotecario nazionale italiano sbn opac ti della calligrafia della ti Biblioteca Nazionale Braidense a Milano lae presso Biblioteca Comunale a Mantova;Teresiana inoltre il volumetto inerente la calligrafia è segnalato anche la presso Raccolta Ascoli di storia della scrittura della per Fondazione di Abbiategrasso Leggere pronunzia della iagli Elementi

fondo librariofondo della Madonna Sasso del rappresentano, per ora, gli unici conser vati Canton nel Ticino. calligrafia spizio della degli Elementi La probabile edizione Agnelli degli Elementi della calligrafia, frontespizio e incipit.

Pagina accanto: l’edizione Marelli e Motta della medesima opera, frontespizio e incipit. Le immagini di questa edizione sono state fornite dalla Biblioteca cantonale di Lugano.

62 - - . 27 , Ferney-Voltaire, Centre international , cit. ; dall’altro mancano ancora ad oggi banche dati , di cui è uscito il primo volume (Milano, nel 2016 Editrice ) xix - xv e siècle, 1999. siècle, e . Permane un sempre margine di incertezza, a causa della difficoltà 26 . È necessario anche sottolineare il che, dopo ma 1790, solo è possibile 28 a veniamo ai fregi e ai motivi hanno che spinto chi scrive ad attribuire all’esame degli opuscoli locarnesi emerge una presenza significativa di n ulteriore particolare mette l’attribuzione: in dubbio il indicato luogo ome ultimoome è importante elemento sottolineare il che rilievo delle iversi furono i testi dell’Oldelli stampati dagli Agnelli di Lugano: si vedano le schede er quanto possibile, stati sono effettuati controlli su diversi volumi coevi egnalo l’impresa editoriale avviata da Giuseppina Zappella, Le marche dei tipografie C U I P D M D S U Orazione in lode del Gandolfo beato da Binasco ticinese del Gian Alfonso

26 28 27

Bibliografica) e il cui impianto alquanto ambiziosoprevede la pubblicazione di parecchi volumi. 273-279 in Caldelari,273-279 Bibliografia luganese. Libri nell’effettuare raffronti puntuali tra gli ornamenti coevi: da un sono lato non sufficientemente diffusi gli studi respiroad ampio sugliornamenti tipografi ci degli editori, storia, la loro il utilizzo loro circolazione,e la loro in particolare per i secoli successivi al xvi digitali internazionali raccolgano che e organizzino questi materiali

sul frontespizio, Milano, stando ai repertori sarebbe non mai stato usato dagli Agnelli falso come di luogo stampa (al contrario di altre molte città italiane quali Bologna, Firenze, Parma, Genova, Livorno, Napoli Lucca, e Venezia). Trento, individuare alcuni fregi erano che stati precedentemente utilizzati dagli Agnelli di Lugano, in alcune edizionidi Francesco Veladini a Milano (in particolare il fregio n. 5). degli editori europei (sec. comparata di ornamenti: La preuve par les fleurons? d’étude du xviii na riflessione in tal senso è sviluppata da Silvio Corsini nell’introduzione alla sua analisi editore, ha che deciso volutamente di rimanere nascosto, è un processo l processo di riconoscimento attraverso gli ornamenti di e spessocomplesso, questo un’attribuzione tipo rimanere deve tipografici nell’ordine di un delle ipotesi Oldelli della stamperia Agnelli di Milano e dialtri editori milanesi contemporanei. Lo parziale, spoglio, molto che oltre ha fornito dati contrastanti permet non che ditono confermare smentire né l’ipotesi di attribuzione all’editore luganese. In effetti, di alcuni fregi state sono trovate presenze milanese nell’editore coevo Giuseppe Galeazzi: in particolare i fregi presenti n. sulla 1 e 2 sono sua edizione Dizionario del delle per uso delle favole scuole di Giuseppe Pasini edito inoltre, 1784; nel l’iniziale è attestata O (fregio all’interno n. 1779 13) nel dell’

dubitativamente agli Agnelli di Lugano queste edizioni. due Già i frontespizi mostrano un indiziario elemento importante: filetto il doppio tra il fregiole e tipografiche,note una linea spessapiù sovrastane sottile. unapiù Questo dettaglio, pur generico univocamente e non riconducibile agli Agnelli, desta l’attenzionecomunque per la sua ricorrenza sui frontespizi delle a opere stampa degli stampatori luganesi false con tipografiche, note e solo, spingenon e adapprofondimenti successivi. fregi rinviano che alla tipografialuganese: un non ci si datoche aspetterebbe, trattandosi di volumetti due economici destinati ad essere stampati in grandi quantità deperibilità, un’alta e con dovuta all’utilizzo di mani giovanili e all’uso quotidiano nell’aula scolastica. Fogli 39/2018 Rara et curiosa / Laura Luraschi Barro, Due dubbie edizioni Agnelli di Lugano 63 .

- , , - . . Or . Fleuron ;

, Ag_b_014. , ma nella e di ec v di ec e a c.r di b8 ec r di ec . e A4 e a c. A3 . Elementi della della e gli Elementi i Ludovico Ariosto (ivi, v di ec , n. 17; Fleuron d r di ep v di ep v e c8v di ep r di ep . . . a p. 331 di Bibliografia 331 a p. luganese. , Ag_f_097. di Francesco Petrarca (riprodotto , appare sul frontespizio dell’ xvii Bibliografia luganese. Continuazione luganese. Bibliografia euron regio a c. b4 regio a c. a3 scheda e sul n. 13), frontespizio delle Rime in 20), p. 2016, volumi e in 37, «Fogli», 337, p. entrambi editi, rispettivamente nel 1788 daglie nel 1791, Agnelli di Lugano; Fl Fregio a c. A4 lando furioso lando Fregio sul frontespizio di ep e in Fleuron F 20 x 60 mm Campionario e in Fleuron F 15 x 47 mm x 47 15 censitoNon in Campionario x 26 mm12 censitoNon inCampionario Libri Fregio a c. b4 mm x 68 27 censitoNon in Campionario tav. mm4 x 17 censitoNon in Campionario e in Fleuron Ag_b_040. Fregio a c. a2 5 x 22 mm censitoNon in Campionario vengono abbreviati vengono in ep . in ec i elencano qui diseguito i fregi, i filetti e i capiletteraoperettedelle due S

Elementi della pronunzia della Elementi 6. 5. 4. 3. 2. 1. calligrafia rilegate in un unico quanto riguarda Per volume. i filetti è da dire che la sempli aspettocità loro del li naturalmente rende repertoriabili, non non che a meno presentino motivi caratterizzanti, casonel come n. del 9, in cui ai limiti del filettoPer apposte due doppio stelle. sono agevolare letturala delle didascalie, gli filigraneavrebbe permesso di aggiungere un tassello,forse importante, alla scientificitàdell’attribuzione alla tipografia luganese: purtroppo non però visibilisono su alcuna delle carte utilizzate per fabbricare questi opuscoli. due 64 . - , , r

v e ; c. r di ec , c2 , a5 r v v , c1 di ep r v

. e a c. A2 , b8 e a c. A4 , b4 . v r . - r ,b2 v di ep r di ep di ep v , b7 v v di ep v r di ep , b1 , b5 ). v , a8r ...... r . , b3 v r di ec , v - , b2 . . r v di ep v - - r e b3 ec ec r r oppio filettooppio sul frontespizio di ep oppio filettooppio a c. a4 oppio filettooppio con stelle alle c. a4 filettooppio a3 a c. apolettera a c. b4 apolettera a c. a3 riplo filettob4 a c. 3 x 81 mm 3 x 81 censitoNon in Campionario c4 mm 4 x 82 censitoNon in Campionario di e in Fleuron D 18 x 8 mm 18 censitoNon in Campionario e in Fleuron 3 x 31 mm 3 x 31 censitoNon in Campionario e in Fleuron T mm 2 x 53 censitoNon in Campionario e in Fleuron C mm x 21 18 censitoNon in Campionario e in Fleuron C mm1 x 79 a5 censitoNon in Campionario e in Fleuron D a8 2 x 44 mm censitoNon in Campionario e in Fleuron D e in Fleuron D ne trane il corpo del testo notele e (front., Filetto semplice che funge da separazio c. a4 A6 di 14. 13. 12. 11. 10. 9. 8. 7. Fogli 39/2018 Rara et curiosa / Laura Luraschi Barro, Due dubbie edizioni Agnelli di Lugano 65 - - - - - fanno per organizzare quanto siè dimostrato utile ma insufficiente e il riscontro , in futuro sarà possibile oggi che sciogliere perman i dubbi - C o strumento Fleuron L

mente daglimente Agnelli che, scritto, come di Lugano (volume era appartenuto al librariofondo antico più di Locarno, quello dei francescani conventuali del diConvento San Francesco) ha lasciato presto il posto all’incertezza e alla difficoltàfarenel ricerca in quellodegliun come ambito ornamenti tipografi i fattorici. sono Molti spingono che all’attribuzione entusiasticamente convinta, altri beffardamente insinuano il dubbio. lasciafondito, un pur sempre margine di insicurezza. dell’uti La comprensione lizzo e della circolazione dei caratteri tipografici,delle serie di capilettera, dei fregi e degli ornamenti da parte degli editori è, caso nel specificodegli Agnelli di Lugano, opera ardua. ma solo, non rimane che Ciò al ricercatoreè il para tragone volumi e la speranza che, grazie all’interessediffuso più sempre per la digitalizzazione, ma soprattutto grazie allo di i promotori sforzo che banche dati in linea campo nel delle digital humanities è disperso web nel gono. L’iniziale euforia per il ritrovamento nella della biblioteca Convento del Madonna Sasso del Orselina a di testi due di Francesco editi Soave probabil onclusione con volumicon coevi di editori ‘vicini’ agli Agnelli di Lugano, per quanto appro 66 - - 597 700 1’369 1’040 3’706 Notizie bibliografiche ) conta 74’576 notizie ) conta 74’576 bsf 706 notizie rispetto all’anno preceden- ’ *

abbiamo dato la nostra sia adesione alla fase di test sia ),fatto costituisce che aiuto la un ricer fa per che l’utente notevole atalogo e nuove acquisizioniatalogo e nuove ervizio al pubblico S Biblioteca C , localizzati nelle rispettive sedi. pdf/a

1.

bsf 1.1. 1.2. L

uciana Pedroia èla bibliotecaria responsabile di sede. *

offrire tale servizio, visto investimento il notevole di tempo comporta. che Madonna del Sasso Bigorio Biblioteca Abate Fontana di Sagno Totale Biblioteca Salita dei Frati Catalogazione di fondi librari te. Le nuove acquisizionite. i nuovi acquisti Le nuove per il 2017 comprendono librari, i anticolibri fondo ripresi del retrospettivamente e i doni. Sono inoltre inclusi i libri della Madonna Sasso, del i libri Bigorio e i libri del di Sagno figurano che catalogonel Sistema del bibliotecario ticinese (Sbt) tre speciali come fondi della

re allere notizie bibliografiche la scansionedell’indice del catalogatolibro (nel formato ca catalogo. nel bsf Come alla fase definitivaprogetto,del e, dal abbiamomese iniziatodi maggio 2017, a inserire scansioni le degli indici di atti volumi contengono che di congressi o miscellanee. il futuro Per valutare dovremo se siamo in grado di continuare a La biblioteca è stata aperta mezze giornate, al per 188 pubblico abbiamo lettori durante glicontato 1’041 orari di apertura (dal mercoledì al giovedì, ore Il Sistema bibliotecario ticinese ha introdotto la possibilità dal 2017 di aggiunge

bibliografiche con un incremento di 3

In data la Biblioteca 8 gennaio Salita 2018 dei Frati (

Luciana Pedroia in biblioteca 2017 Il In biblioteca Nota manoscritta collocata all’interno della raccolta che contiene l’opuscolo di Giuseppe Rondelli, Il rispetto ai maestri elementari […], Padova, Crescini, 1847, con dedica all’abate Fontana. 68 - - 133

340 2017 1’535 Milano, Milano, , 82 secolo, Paolo 490 2016 1’629 1’057 1’062 e il xix 815 103 589 2015 nella e collezione “Poesia 134 489 948 2014 1’571 1’507 di Verbier di Roberta di Cozzi Verbier un testo 547 769 116 2013 1’432 secolo”, ma il cui pessimo secolo”, stato di conservazione impedi 062, insala di libri magazzino del stati sono 340, prestiti i ’ oni di pubblicazioni onservazione e restauro D C

iverse richiesteiverse di consulenza dalla arrivate sono corso nel 2017, del 4. .3. 1 1. D

Prestiti 2013-2017 Interbibliotecari Totale prestiti Aleph In sala interbibliotecari di I prestiti libri degli nostri ultimi ad altre 133. biblioteche anni riassunti sono 2017 e del nella tabella segue. che Svizzera e dall’estero: dalla Russia (Biblioteca di Stato Mosca), dalla Francia (Namur), dall’Italia (Udine, Roma, Perugia), dalla Gran Bretagna (Reading), dalla Germania (Essen, Mainz). Questerichieste hanno riguardato libri sia della nostra biblioteca, sia della Madonna Sasso, del Bigorio e di del Sagno. ilIn totale personale diore consulenza. 2017 nel della biblioteca ha offerto 137 se di Cerano Intelvi dalla nostra socia Floriana Spalla, state sono date in prestito alcune immaginette sacre rappresentanti San Martino. Riguardo a materiale librario non della nostra biblioteca, segnaliamo per che l’annuale mostra organizzata al Museo dello Stucco e della Scagliola Intelve 14.00-18.00; sabato mattina, 9.00-12.00, ore trannemesi i di luglio agosto e in cui chiudiamo il sabato mattina). I prestiti a domicilio registrati dal sistema Aleph stati sono 1

Nel corso del 2017 abbiamo come sempre ricevuto abbiamo sempre come corso 2017 Nel del parecchi doni: in particolare la signora Romana Bottarini volumi, ci tutti ha 74 donato di argomento teologico, defuntodel fratello Tino don Bottarini previa di verifica Lonate Pozzolo, dei è avvenuta che grazie doppioni allacollaborazione sul Franco posto prof. del Bertoli. Renata Raggi-Scala ha 90 donato libri editi tra il xvii Binda alcuni manuali di pietà e immaginette e l’Archivio di Stato di Nidwaldo la collezione della rivista «Stultifera Altri doni sono Navis» (annate 1947-1954). pervenuti da istituzioni (la Barbier l’Associazione Fondation Archivi Müller, Riuniti delle Donne, la Biblioteca Negroni di Novara, la Biblioteca Universitaria di di Lugano, Lugano, la di Facoltà la Stiftsbibliothek Teologia di San Gallo) e da privati (Maria Marina Belponer, Bernasconi Reusser, Danilo Bianchi, Aurelio Buletti, Carlo Cattaneo, don Matteo Ceppi, Andrea Cipolli, Giuseppe Costa, Fabrizia Finzi Pasca, Joachim Kühn, Loredana Manfrina Lepori, Adrian MarianneSchnyder, Flavio Zappa). Tsioli, Ringraziamo tutti i donatori. Abbiamo fatto restaurare dall’atelier rc che si vorrebbe inserire si vorrebbe che sulla piattaforma di e-rara prosa italianaprosa xvii del va lava manipolazione: Marco Aurelio Grattarola, Successi maravigliosi della veneratione di s. Carlo cardinale di s. & arcivescovo Prassede di Milano e Piccaglia,Pontio Sono inoltre stati 1614. restaurati: Marino Becichemo, Fogli 39/2018 In biblioteca / Luciana Pedroia, Il 2017 in biblioteca Frontespizio di una settecentina della Biblioteca Abate Fontana, con nota manoscritta «Ex libris Josephi Porri Comensis 1752». 70 - - - - ), - -

- mlol secolo” e Amministra Gli ebook Nuovo Soggetta Nuovo ), luglio ( 12 è iniziata primi (i 2010 nel di formazione per la piattaforma di Le risorse Open , Lugano, Agnelli, 1763. secolo”. In totale, nella secolo”. piattaforma ora sono , tenutosi nel mese di agosto 2017. , tenutosi mese nel di agosto 2017. e xix , corrispondente a un quinto della totale produzione ), 7 luglio ( mlol . L’edicola ibri antichi digitalizzati ormazione, gruppi di lavoro Sbt iti web e mediaiti web sociali F S L

el corso dell’anno abbiamo ottenuto dalla direzione della piattaforma la aura Luraschi Barro gestisce la pagina della Facebook biblioteca, dove er quanto riguarda delle la tipografie produzione locali, piace ci notare );Luciana ha Pedroia frequentato il corso approfondito 1.7. 1.5. 1.6. L N P

nei giorni 27-28 marzo, 3-4 aprile 2017. Roberto Garavaglia marzo, nei giorni aprile 27-28 2017. 3-4 è stato relatore lavori dilavori catalogazione e valorizzazione dei vari librari. ha fondi 2017 Nel 23 giugno ( 23 zione rio Soggettario corsonel Nuovo i collaborato anche a questo Roberto compito Garavaglia. Abbiamo ora 990 ‘amici’ su seguono che Facebook la pagina (quasi 500 in rispetto più a fine 2016). to Garavaglia ha partecipato ai webinar prestito digitale MediaLibraryOnLine, giugno nelle date 16 ( I dipendenti dell’Associazione hanno frequentato i seguenti corsi Sbt: Rober sono pubblicate notiziesono riguardantimanifestazioni le dell’Associazione e

dell’AssociazioneIl web sito è curato e aggiornato da Katia Bianchi provve che “Edizioni ticinesi xviii del inseriti titoli 326 della Biblioteca Salita dei Frati. bibliografiale padredi Callisto Caldelari. possibilità di digitalizzare e rendere liberamente disponibili anche libri prove nienti dalle collezioni di cui ci occupiamo Centro come di competenza per il libro antico, cioè dalle della biblioteche Madonna Sasso, del Bigorio e di del fascicoli due Sagno. ora solo ticinesi Per appartenenti al di Orselina convento entratisono in linea qui, di (vedi conto 2), cap. ma contiamo di poter estendere la collezione, compatibilmente gli con apporti finanziari che riusciremoa trovare. Si tratta permette che di di un’operazione far conoscere libri sono che difficilmente accessibili, conservatiaperte non biblioteche in normalmente al pubblico. anchede a pubblicare un bollettino accessioni nuove le con mensili derivando dall’analogolo bollettino il che personale bibliotecario compila per la pagina dellaSbt bsf siamoche arrivati titoli a 107 della tipografia Agnellileggibili liberamente e-rara di piattaforma sulla di libri della prima tipografialuganese, decimi nove e a del dellaposseduto nostra biblioteca, se ci basiamo sul numero di titolielencati nella fondamenta La nostra partecipazione alla piattaforma e-rara.ch libri abbiamo nostri incrementato usciti il sono 2017 Nel in linea 2011). nel nostro apporto collezioni nelle due italiana e prosa “Poesia xvii del Historia naturalis, Lutetiae (Parigi),In officina Petriimpressoria[...] Vidoue Juan e y Mendoza, Palafox de impendio et aere Conradi Resch [...], 1519 Risposta della in favore sua giurisdizione episcopale, fatta al Memoriale de’ religiosi della Compagnia del Gesù Fogli 39/2018 In biblioteca / Luciana Pedroia, Il 2017 in biblioteca La nota manoscritta di applicazione alla biblioteca del convento del Bigorio sul frontespizio delle prediche di Antonio Vieria, edite nel 1715.

Un’opera pedagogica dell’abate Fontana, pagina verso dell’antiporta e frontespizio. 74

- to

256

’ secolo 979 ’ : sono stati: sono digitalizzati i dall’Associazione Restauro Pro Sacro Monte 301 titoli della301 biblioteca Bigorio inseriti del ’ ) hanno interessato collezioni librarie conservate in luoghi 792 edizioni792 dell’Ottocento. 794 volumi. ’ ’ ccla 411 titoli), seguono la lingua411 e letteratura italiana titoli), (729 ’ iblioteca del convento diiblioteca Santa convento del Maria, Bigorio iblioteca della Madonna Sasso, del Orselina B B Centro di competenza per il libro antico

. tato a fine annoavviato progettoil di inserimento di alcunivolumi ltre a 36 incunaboli,ltre a 36 si contano attualmente 290 edizioni xvi del 2 er la maggior parte si tratta di libri ascrivibili per argomento al settore ono stationo effettuati trasporti due di libri in data aprile 12 e 5 ottobre con 2.1. 2.2. P È s S O P

14 aprile 2017 il locale aprile14 della 2017 bibliotecaè stato sottoposto ad un trattamento hanno permesso di far emergere un patrimonio librario importante. Con il religioso (3

nella piattaforma nazionale di digitalizzazioni e-rara Il progetto affidatoci dalla Associazione AmiciBigoriodel è iniziatonel 2015. In data 2 ci 8 gennaio sono 2017 la collaborazione preziosa della Civile Protezione Lugano Città. e il 12 Tra il antiparassitario (fumigazione idroreattiva da parte – Dobol) Laboratorio del di conservazione e restauro di Daniele Tattarletti. opuscolidue di Francesco oggetto Soave contributo del di Laura Luraschi Barro, nella pubblicato rubrica “Rara et curiosa” di questo numero di «Fogli» (pp. 55-65).

le scienze (339 titoli), la scienze letteraturale (339 titoli), titoli),(212 latina la filosofia (234 la letteratura titoli), francese la letteratura titoli), (179 la storia tedesca (118 (168 titoli), l’architettura(168 e l’ingegneria titoli). (71 alcuni(compresi rari postincunaboli), edizioni edizioni seicentine, 874 553 Settecentodel e 1 nel catalogonel in linea Sistema del bibliotecario ticinese, per un totale di 3 Orselina il progetto di catalogazione e valorizzazione librario fondo del antico della biblioteca della Madonna Sasso. del i titoli A fine 2017 dicembre della Madonna Sasso del catalogati all’interno catalogo del 6 sono Sbt

rimasti chiusi per normalmente secoli sono non e che accessibili agli utenti, e ricupero e la valorizzazione di tali collezioni librarie abbiamo posto basi le per una migliore conoscenza di quanto è effettivamente presente sul nostro territorio e pensiamo questo con di poter offrire il nostro contributo, concre è stato affidatoDal 2013 al ccla Negli ultimi anni i progetti di catalogazione Centro del di competenza per il libro antico ( Gruppodel Soggetti Sbt, Luciana Gruppo del Pedroia Coordinamento della erquanto Catalogazione. riguarda igruppi Sbt, di Roberto lavoro Garavaglia èmembro e non solo simbolico, solo e non alla partecipazione della Svizzera all’Anno europeo del 2018. culturale patrimonio volumi. La catalogazione della prima sala della biblioteca è stata ultimata l’inserimentocon in catalogo di tuttala parte antica, più gli compresi incuna boli. già Come quelli della Madonna Sasso del e una parte di quelli della per un totale di 8 Fogli 39/2018 In biblioteca / Luciana Pedroia, Il 2017 in biblioteca La nota manoscritta sul frontespizio dell’edizione dell’opera del 1546 domenicanodel Antonino da Firenze segnala la proprietà del convento del Bigorio. 76 - - - - - te nea. ) progettato specificamen 841 titoli),841 in misura minore molto sono ’ , recitata dal padre lettore Gian Alfonso da Material Evidence in Incunabula 279 volumi. Il testo più antico è datato 1531, il recente più volumi. Il testo279 antico più è datato 1531, ’ ( mei

appatura librari dei fondi Canton del Ticino blioteca Abate Fontana, Sagno alle di Blenio Bi M V

bbiamo iniziato catalogare a 2017 nel anche la seconda sala della biblio ’attuale suddivisione delle materie della biblioteca è la seguente: preval l trasporto dei libri è stato eseguito la con preziosa il 3 maggio 2017, 2.3. 2.4. .4.1. L A I

Repertorio dei Fondi antichi a stampa della (Bd. Svizzera 2, Hildesheim, database 2 gono i titoligono di argomento religioso (1

ca, accanto dove libri a antichi conservati sono materiali in parte moderni, e abbiamo escluso dalla catalogazionei libri spaiati, riviste. e le i doppioni Il resto materiale del librario invece va catalogato rientra perché nello studio del e quindi progetto nel da Olms t. – Zürich, 401-405) 2, pp. Weidmann, 2011, presentatonoi alla Associazione Amici Abbiamo Bigorio. del deciso di inserire in catalogo fascicoli, molti erano che collocati sugli scaffali legati insieme cordicellecon in tutto del modo inadeguato. Abbiamo ricollocato e numerato i fascicoli e li abbiamo sistemati in scatole di conservazione. i fascicoli Tra abbiamo ricuperato anche alcune rarità, tra quali le citiamo almeno la Orazio ne in lode del Gandolfo beato Mendrisio, edita a Milano da Galeazzi 1779. nel fia (33 titoli) di medico argomento fia(16 (33 titoli),(43 o titoli).scientifico storico I trasporti stati sono eseguiti nelle date: aprile, gennaio, 17 4 ottobre 2017, 13 la con collaborazione preziosa sempre della Civile Protezione Lugano Città.

La catalogazione e valorizzazione della Biblioteca Abate Fontana di Sagno è sostenuta dal Consiglio parrocchiale state sono inserite 2017 Nel luogo. del catalogonel in linea notizie Sbt bibliografiche riguardantiopere a stampa,597 per un totale di 1 presenti libri di letteratura e lingua italiana (97 titoli), titoli), latina filoso (55 nostra biblioteca, anche incunaboli i 28 inoltre stati Bigorio sono del inseriti nel te per registrare e ricercare i dati materiali dei libristampati xv nel secolo. la mappatura corso 2017 Nel del si è arricchita della biblioteca della fondo del parrocchia di San Martino di e della Olivone, biblioteca parrocchiale di Castro, a quelli oltre già identificati passato,in a Corzoneso,Prugiasco e Ponto senzaValentino, dimenticare la nota Biblioteca Dalberti di Olivone.

1884. Rispetto1884. allo scorso anno, in cui erano state catalogate principalmente diopere carattere religioso, fra i libri inseriti prevalgono i temi 2017 nel linguistici e letterari: al primo posto troviamo infatti lingua e letteratura italiana 106(con testi), seguita dalla latina (97 testi), dalla greca (96 testi) e da altre letterature testi). è piuttosto moderne La eteroge (18 provenienza fondo del Molti dei volumi ottocenteschiMolti risultano acquistati novità come sulmercato librario o ricevuti in dono; questi ultimi riconoscibili sono per la presenza di una al dedica Fontana. i testi dell’autore Per antichi più da segnalare sono 18 di opere appartenuteopere provenienza con- di a Giuseppe e 11 Como Porro ventuale. collaborazione della Civile Protezione Lugano Città. Fogli 39/2018 In biblioteca / Luciana Pedroia, Il 2017 in biblioteca La nota manoscritta sul frontespizio rinvia al convento dei Cappuccini di Locarno, soppresso nel 1848. La cinquecentina si trova ora nella biblioteca della Madonna del Sasso. 78

- - - -

- - all’interno del nel 2001 nel e il rifacimento pavi del ” ha organizzato l’annuale gita di studio nsernone ruppo di lavoro “Alte Drucke ruppo “Alte di lavoro avergno C G O Per gliPer ultimi trent’anni in biblioteca

. è stato interpellato librario di a proposito un fondo antico piccolo iscontri dei partecipanti stati sono positivi, molto tutti dichia si sono 3 4.2. .4.3. .4.5. I I r tari hanno deciso poi di donarla al Museo Onsernonese si è impegna che

2

2.

2

ccla mento dellamento sala di lettura della Provincia L’impegno svizzera 2010. nel ha permesso a tutti di noi in lavorare questi anni in un magnifico luogo nelle e migliori condizioni. La sorte della biblioteca di Alessandro don Zanino a Cavergno cioccupa ormai da anni.È rimasto finora senza successo il tentativo, portatoavanti a nostronome da Flavio Zappa, di mediare per la creazione di una biblioteca unica nella per laquale Valle integrare tutti librari i fondi antichi, compresa l’importante biblioteca Berna già di Prato Sornico. Il Consiglio Parrocchiale di Cavergno ha ora deciso di procedere dando da solo, una sede ai libri nei locali comunali e mettendo in atto una campagna di raccolta per darci fondi in seguito mandato per la catalogazione della biblioteca di Zanino. don l municipio di Acquarossa èintenzionatoa creare, dell’amplia nell’ambito mento dellamento locale Scuola Media, un deposito per la conservazione dei libri della donazione Bolla e dei libri antichi reperiti sul suo territorio, ha e chiesto la nostra consulenza per valutare necessità le di spazio da mettere a disposizione. Dal 2016 MarinaDal 2016 Bernasconi Reusser rappresenta il ccla segna per i fratiIl 2018 Cappuccini della Svizzera italiana il passaggio dalla Provincia svizzera alla Provincia esprimere lombarda. il Vorrei ringraziamen- to mio e dei colleghi presenti e passati per il sostegno ricevuto in questi anni. per i contributi solo finanziariNon concessidecenni permolti dallaProvincia svizzera all’Associazione Biblioteca Salita dei Frati, ma anche per gli importanti dilavori manutenzione e miglioramento della biblioteca, e cito in particolare la sistemazione magazzino del i compactus con

zione dalzione punto di vista culturale abbiamo che dato alla collezione, i pro prie to a conservarla e valorizzarla. Drucke” dell’Associazione dei bibliotecariGruppo “Alte di svizzeri lavoro bis (Biblioteca informazione svizzera). a partecipare Oltre alle annuali assemblee gruppo,del in collaborazione il con ccla I partecipanti maggio stati 2017. sono Gruppodel nei giorni di lavoro 25-27 accompagnatia visitare della biblioteche e conoscere le Madonna Sasso, del del Bigorio e della Salita dei Frati, ed è stata anche organizzata in un’escursione collaborazione Trivulziana biblioteche le con e Ambrosiana di Milano. Il (ca. volumi) appartenuto 54 a un sacerdote delle Centovalli, Carl’Antonio don Trombetta, parroco di Loco e Berzona La famiglia intorno al 1829. ha che recentemente acquisito la casa in cui erano conservati i libri era indecisa sulla destinazione:loro ci siamo quindi recati sul posto e abbiamo redatto un documento di descrizione della collezione. Visto il nostro rapporto e la valuta rati favorevolmente impressionatirati soprattutto favorevolmente facciamo dal che lavoro sui librari conventuali. fondi Fogli 39/2018 In biblioteca / Luciana Pedroia, Il 2017 in biblioteca

Theologia mystica di Hendrik Herp. La cinquecentina fa parte del originario fondo del convento della Madonna del Sasso. Frontespizio di un classico del francescanesimo: la 80 - - - - -

mer . ; il 28 novembre ; il novembre 28 1 volume nel 2017 ed il 2017 nel volume ; il 5 dicembre Adalberto ed il ii di Manzoni

, con il, con di proposito illustrare letterarie opere ispirate alla ; il analizza secondo decennio del opere le 1978-1988 (manifestazioni, archivio). a Bibbia dia Bibbia Dylan Bob L

; il terzo si riferisce agli ed è intitolato anni nuovo Un inizio 1988-2012

L

1 famiglia ebraica, si convertì al 1979 cristianesimo nel evangelico e si fece

nel 2018 (Milano, 2018 nel Àncora). Lo studio si articola una secondo scansione, per così dire, insieme cronologica e ideologica: il primo riguarda volume gli anni e reca specifico titolo come Dalle canzoni di protesta1961-1978 alla vigilia della conversione iii e si intitola “periodo la Il conversione) dopo (dunque cristiano” e la crisi spiri tuale Bob Dylan,Bob il cantautore statunitense di nato nome Robert col Allen Zim man, si è affermato fin dagli anni Sessanta scorsodel secolo espressione come innovativa della cultura e della religiosità americana. gli è stato 2016 Nel assegna- to il per la premio letteratura. Nobel capire costituisca la perché Bibbia Per una fondamentale di fonte dell’opera Dylan, val la pena ricordare egli, che di battezzare. di nell’opera Dylan Bob bibliche Le state fonti sono studiate e commentate in maniera esemplare per la ricchezza di dati raccolti e per la pertinenza delle interpretazioni La nell’opera Bibbia di Bob Dylan di Renato Giovannoli, della quale stati sono pubblicati il i

e tre lezioni sono state registrate epossono essere ascoltate nel nostro sito www.bibliote cafratilugano.ch Nell’autunno del 2017, seguendo un’impostazioneNell’autunno 2017, del ha che suscitato un vivo interesse fra quanti partecipano agli incontri dalla biblici promossi nostra Associazione, è stato un corso proposto di breve di tre lezioni nuovo sul tema Bibbia e letteratura Scrittura. Il ha ciclo avvio preso di la con lezione il Renato 9 novembre, Giovan teneronoli su tocco «Il dellaBestia». Bob Dylan e l’Anticristo Maria ha Belponer parlatosul della tema paradosso Il felicità. Echi del Discor so della montagna neiPromessi sposi Mainardi ha concluso il corso una con miracolo relazione su della Il Parola. Bibbia, poesia e rivoluzione nel Dottor di Pasternak Živago Bibbia e letteratura Fernando Lepori Fernando In biblioteca Fogli 39/2018 In biblioteca / Fernando Lepori, Bibbia e letteratura 81 - - , - , cit., - Apoca è il Joker , in La . Ma questo ( 7 Dall’Illumini . i , . Nell’altra canzone, si vedano 230-254. le pp. 4 6 . 2 . 5 La Bibbia nelle operedi Bob classico alla Buona novella Il “periodoIl cristiano” e la crisi spirituale Dalle canzoni di protesta alla vigilia della . . i ii , , , pp. 258-267. , pp. , p. 254. , p. fanno parte Beatitudini le (Mt 5, 3-12), , cit., 177-179;pp. paradosso Il della felicità , che ha, che una connotazione polisemica, : una di una raccolta è l’espressione che , cit.,ii , cit.,ii , a cura di Raffaella Bertazzoli e Silvia Longhi, Brescia, , in La Bibbia nella letteratura italiana . Si può dire. Si può l’Anticristo che di Buffone 3 iv ), il tema dell’Anticristo in si ripropone ancora modo , Milano, Àncora, 12. p. 2017, , a cura di Pietro Gibellini e Nicola Di Nino, Brescia, Morcelliana, 2009, La Bibbia di Bob Dylan La Bibbia di Bob Dylan Man of PeaceMan of . Mette segnalare conto Giovannoli che ha non scelto per il suo Il «DiscorsoIl delle Beatitudini» La Bibbia di Bob Dylan Discorso della montagna e i Promessi sposi , Milano, Àncora, 226; p. 2017, per l’analisi di Buffone l I ella sua Giovannoli, lezione per il quale per decifrare il mistero delle uesto tema è stato studiato dalla Belponer in due contributi: «Discorso Il delle Beatitudi , come sarebbe, come pur stato pertinente.Ha unpreferito diverso, titolo più enato Giovannoli, La Bibbia di Bob Dylan ), è centrale il tema dell’Anticristo, dell’ la «Bestia» 13 capitolo del N

Belponer, Q R Giovannoli, R Giovannoli, , di ed esalta cui dice «oppone che Paolo sé stesso tutto sopra è ciò che

6 7 2 5 3 4 Discorso della montagna, di Matteo leggiamo che Vangelo del nei capitoli 5-7

canzoni di Dylan Bob è fondamentale riferirsi Grande a quel Codice della cultura occidentale e americana è la che Bibbia, ha l’analisi proposto di due canzoni Infidels dell’album 1983 del crisiprofonda spirituale di Dylan, per il quale il cristiano’ ‘periodo o ‘gospel’, iniziatoquantoPer è finito. non 1978, manchino nel spunti polemicinei confronti delle chiese cristiane, la principale d’ispirazione fonte rimane la Bibbia, e soprattutto Nella prima Testamento. il canzone, Nuovo Buffone man lisse chiamato così da sedersi di tempio Dio [...] Dio nel Dio, come indicando sé 2, 4) stesso Ts quale (2 Dio» «persecutore interiore» della seconda strofa della canzone, «nemico» quel o interiore»«demone cui con Dylan combatte da tempo studio il La titolo Bibbia Bob e Dylan oppure Dylan suggestivo, e la maturità perché quel genitivo quel ‘diperché Dylan’ Bob indica da un cui lato la Bibbia si è ispirato Dylan sue per opere, le dall’altro chiavedi la Bibbia lettura delle di opere Dylan. È illuminante che, in un’intervista rilasciata 1980, nel Dylan dichiari di essersi iscritto adun corso trimestrale di lettura biblica affermando: lettosempre la Bibbia, ma per era me letteratura.«Avevo ero mai Non stato istruito in maniera tale divenisse che significativa»

enato Giovannoli, La Bibbia di Bob Dylan ni» nei «Promessi sposi» di Manzoni Il di Luca), è il Vangelo 6 del (e, in primo capitolo nel breve, forma più dei cinque grandi discorsi Gesù, che annunciando il Regno di alle Dio,rivolge che folle hanno cominciato a seguirlo. Del Discorso che ne sono certamente sono ne che la parte nota: più esse costituiscono un makarismós appartengono cioè al letterario genere delle riflessioni sul temadella felicità. Alla domanda in cosa che consista la felicità state sono dell’uomo date molte risposte, spesso paradossali, dalla cultura greca classica ed ellenistica Decadentismo al smo paradosso e Il della 177-186 pp. felicità dalmakarismós Morcelliana, 2016, 211-228. pp. Bibbia nella letteratura italiana

Uomo di pace ( polemicopiù nei confronti delle chiese cristiane pp. 211-214.

conversione (1961-1978), (1978-1998)

82

- - - -

); del , , dei quali : e val la 8 , quello [εὐδαίμων] . 9 ] o eudaímon ὄλβιος [ , cit., 217. p. ). ] (mai ólbios μακάριος [ ). È la misericordia determina (Mt che 5, 7) la conversione (1890-1960), fra i maggiori scrittori russi ed europei del

Il paradossoIl della felicità nel latino nel della Vulgata. Ora il Discorso della montagna propone ). Ricordiamo infine un altro tema dalripreso Discorso makários l dottor di Živago Boris Pasternak I Discorso della montagna ispira diversi passi dei Promessi sposi xxiii

Il Belponer, V beatus

9 8 pena segnalarenella che traduzionegreca dei Settanta viene usato stesso lo aggettivo un modello di felicità palesemente paradossale madiverso da quello del classico.mondo scrive Come Maria felicità «la risulta Belponer, dall’accetta zione dizione una serie di sofferenze (‘Beati gli afflitti…, beatiquelli che hanno fame e sete di giustizia…, beati i perseguitati per causa della giustizia…, beati quando vivoi insulteranno,vi perseguiteranno, e, diranno mentendo, ogni sorta di male contro per di causa voi mia’), cui si affiancano affermazioni, per così dire, positive, assolutamente a doti non ascrivibili a valori riconosciuti dellanell’ambito felicità: ‘beati i poveri in beati spirito…, i miti…, beati i miseri beaticordiosi…, i puri beati di cuore…, gli operatori di pace’»

Boris Pasternak Novecento, dopo aver condiviso aver dopo Novecento, dapprima l’esperienza simbolista quella e poi cubofuturista (fu grande ammiratore di Majakovskij), distacca se ne per scrivere poetiche opere vicine più alla realtà nuova politica suo del popolo. PasternakTuttavia capisce adatta è più la che prosa ad interpretare la realtà storica. parte situazione D’altra la nuova politica, soprattutto la rivoluzione reso improponibili aveva i temi della grande 1917, del tradizione narrativa

ci limitiamo ad indicarne alcuni, particolarmente significativi.preghiera La per il nemico proprio (Mt 5, 44)è esplicita discorso nel padre che Cristoforo a Renzorivolge e Lucia al congedo, del quando momento li esorta a pregare Rodrigo:per don «Prima partiate, che – disse il padre, – preghiamo tutti insieme pregato, alcuniil Dopo ch’ebbero Signore, […]. sia perché voi con momenti, in silenzio, il padre, sommessa, voce con ma distinta, articolò queste parole: vi– noi preghiamo ancora poveretto ci per che quel ha condotti a questo passo» viii (cap. dell’Innominato, si legge come nella supplica di Lucia: Signore! «Oh Pretendere! Cosa meschina, posso io pretendere mi lei che se non usi miseri cordia? tante Dio perdona di misericordia!» cose, per un’opera xxi (cap. e, ancora, vien come detto dal cardinal Federigo all’Innominato: «Lasciamo le in sono sicuronovantanove pecorelle sul […] monte: voglio ora stare io con quella era che smarrita. Quell’anime contente, ora ben più di che forse son vedere ha Dio, che operato Forse il in prodigio vescovo. voi questo povero della misericordia, diffonde in esse una gioia di cui ancora sentono non la cagione» (cap. della giustizia (Mt 5, 6 e 10), per il quale basterà citare la domanda il che cardi il che nale sapete Abbondio: soffrire non a don voi rivolge «E per la giustizia è il nostro vincere?» xxv (cap.

edi in particolare Carlo Maria Martini, Discorso Il della montagna. Meditazioni Milano, Mondadori, 53. p. tema ricorre anche in nell’Antico Testamento, particolare nei Salmi greco classico) ritroviamo che nelle Beatitudini evangeliche, tradottopoi con Fogli 39/2018 In biblioteca / Fernando Lepori, Bibbia e letteratura 83 - -

- sta, Il giardino e Il del Getsema : « […] la morte sarà non più,: « […] . È utile ricordare, infine, che 10 (dove ricorrono (dove frequenti . Alla fineromanzodel le leggono si 11 , in Marco Bersanelli et alii, e la L’uomo Živago Apocalisse

era ci Non la sarà morte e l’epigrafe , trad. it. di Giovanni Crino, Firenze, Passigli, 1990, , trad. it. di Serena Prina, Milano, Feltrinelli, 81. p. 2017, . 12 , venticinque liriche scritte da Pasternak e pubblicate , opera autobiografica scritta nel 1931: «Ho capito che la Bibbia Bibbia che la «Ho capito , opera autobiografica scritta1931: nel , Roma, Armando, 2010, 38. p. arco Bersanelli, La speranza e la scienza oris Pasternak, dottor Il Živago l dottor esce Živago in prima mondiale in 1957, italiano novembre il 15 I B B M

, il cui tema ricondotto va alla preghiera diGesù nell’orto degli ulivi (Mt 26, 11 12 10 quarant’anni Feltrinelli, l’editore presso la d’ottobre, Rivoluzione dopo che resistitoaveva alle pressioni dell’Unione degli scrittori sovietici voleva ne che impedire la pubblicazione. Il romanzo ottiene un subito grande successo e vienel’anno dopo conferito a Pasternak il premio egli Nobel, che ritira non per il delle veto autorità sovietiche. Lo scrittore infatti, s’è come detto, interpreta nella sua dimensione sovieticala rivoluzione tragica, 1917 del in tutto del modo opposto alla eroica concezione e materialista della critica regime. del Egli viene espulso dall’Unione degli scrittori sovietici. Questa condanna era previ Poesie di Jurij Živago ato l’importanza commentandole anche per la scoperta consonanza la con parola evangelica. Ricordiamo soprattutto Amleto ni 39; Lc 22, 42). sta da Pasternak, in che una lettera ad un cosa per amico cui scrive: «L’unica da ho pentirminon nella vita è il romanzo. Che la verità conosciuto va ho che espiata la con ad sofferenza è una pronto sapevo, non sono lo Io cosa nuova. accettare qualsiasi cosa» solo dopo la sua dopo morte.solo Mainardi, la sua concludendo ha lezione, ne sottoline speranza oris Pasternak, salvacondotto Il p. 127. riferimenti e anche a Gogol’), impliciti a Tolstòj rappresentano non la realtà. più scrittore lo inizia 1946 Nel un’interpretazione il proponendo suo capolavoro, della storia russo-sovietica dei primi trent’anni scorso secolo del una secondo prospettiva spiritualistica, contraria allaL’ispirazione retorica ufficiale. evangelica è evidente: per Pasternak coincide la Bibbia la con comprensione della vita (idea già espressa in termini simili Così si esprime da Tolstòj). nel Salvacondotto è unnon libro un con testo rigido, quanto piuttosto il diario dell’umanità e così è tutto è eterno. ciò è eterno che ciò che capito che Ho quando è vivo non è fissato pervolta una tutte, quandoma si arricchisce di tuttele rassomiglianze scoprire possono che in esso i secoli successivi» russa precedente: secolo del i grandi affreschi ai quali di Tolstòj, pur si ispirò Pasternak nei primi capitoli Dottor del né lutto né grido né dolore saranno luttoné grido né dolore né più; cose le di ché prima passarono» 4). A questo si riferisce(21, esplicitamente Živago quando alla si rivolge moglie ammalata queste con ci parole: sarà «Non la morte, dice Giovanni Evangeli uno dei primi titoli Dottor del Živago dovutoavrebbe essere questo passo dell’ ascoltatee voi la semplicità delle sue argomentazioni: ci sarà Non la morte ilperché passato è già trascorso. È quasi dire: come la morte ci sarà non perché ciò già è stato visto, è una cosa vecchia ed a noia, è venuta mentre adesso ci è la vita e ilvuole il eterna» nuovo nuovo, Nico Stringa, Parole e Nuvole, introduzione di Andrea Zanzotto, un’acquaforte e una xilografia di Giovanni Turrìa, Vicenza, L’Officina arte contemporanea, 2009, tiratura 75 esemplari. 85

- - - ) nel 1970, si è diplomato all’Accademia si è diplomato 1970, ) nel di negli anni precedenti: la scarsa attenzione me iovanni Edizioni e le Turrìa Print & Poetry l filo sottile di un bianco difficile 22 aprile-27 maggio aprile-27 22 2017) I ( Le mostre organizzate dalla nostra Associazione I G

1. urrìa, nato a Francavilla (

arà quindi inevitabile interrogarsi se, in quale forma, quali con mezzi S T

una tendenza già emersain nuce

continuare un’esperienza altrimenti destinata a terminare quando e forze le l’entusiasmo di chi l’ha animata verranno meno.

to e dei media pubblico del locali – eccezion fatta per Rete2 e il Giornale del Popolo – a fronte dei riscontri positivi la che nostra attività espositiva riscuote all’e stero e degli incoraggiamenti a continuare in un’attività che un quarto di secolo ha offrire saputo un quadro abbastanza esauriente della galassia ‘libro d’artista’ e dei fermenti la che percorrono, uno spaccato internazionale, transnazionale di un universo creativo sfaccettato, in cui predominano la lentezza fare,del la dellaprofondità ricerca, l’artigianalità della realizzazione, tutto della l’opposto frenesia e della superficialità che contrassegnano presente.il

appena trascorso, ha che tre proposto mostre di qualità,L’anno ha conferma ntroduzione della biblioteca della L’attività espositiva nel porticato nel espositiva L’attività Alessandro Soldini In biblioteca Belle Arti 1994, nel specializzandosi di Venezia in seguito la presso Scuola Internazionale di Grafica Firenze.“Il a Bisonte” d’Arte È statodocente di dell’IncisioneTecniche in diverse Accademie di Belle Arti. Attualmente è titolare della cattedra dell’Incisione di Tecniche e Grafica dell’Accade d’Arte mia di Belle Arti di e insegna Urbino dei procedimenti Tecniche di stampa all’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Il aprile, 22 vigilia della Giornata mondiale diritto libro e del del è d’autore, stata inaugurata la mostra filo Il sottile di un bianco difficile in cui state sono esposte Edizioni le Print la collana & Poetry, di libri d’arte edita e curata da Turrìa. Giovanni

86 - - - na - zio , valea dire attraverso la stampa i con al nero, la luce (libri e incisioni 1967-2017) iulia Napoleone 14 ottobre-25 novembre 2017) novembre ottobre-25 14 D G ( olte diolte queste edizioni state sono composte nell’atelier di Turrìa, l’Offici elle Edizioni dialogare Print fa Turrìa & Poetry, artisti poeti: e in due a mostra allestita Porticato nel della Biblioteca ha offerto spunti. molti n mostra state sono proposte anche edizioni le curate per la manifesta

L M I N O

grazie all’impiego di carte preziose, a mano, a un’accurata lavorazione a stata festeggiata per i suoi ottant’anni dalla CalcografiaNazionale Romadi Giulia dell’Accademia membro Napoleone, Nazionale di San Luca dal 2007, è zione annualezione di Rimini “Parco Poesia” “La notte stampa” tenu e per l’evento tosi l’Accademia presso di in Venezia, occasione dei quali è nata una proficua collaborazione Isabella con Leardini, festival del che riminese è l’ideatrice e hache redatto per questa occasione un testo critico. Sono state inoltre esposte contenenti Monodose, preziose «alcunile grammi di poesia», e l’Omaggio a Manuzio, eseguito in occasione 2016 quinto nel del centenariodella morte dell’editore rinascimentale AldoManuzio. Innanzitutto il percorso creativo dell’artista che, inizialmente procedendo da un’immagine iconica, in a un’astrazione cui più tende sempre si scorgono ancora in filigrana rimandi alla natura. Vi è poi la dimensione editoriale si che caricofa dialogo del tra scrittori e incisori, che, grazie alla sensibilità di Turrìa, il quale riassume su di conoscenze sé le qualità e le tipografo, del dell’incisore e dell’artista, si attesta su un sempre equilibrio sottile mai prevaricante tra testo e immagine. Infine è statamessa in evidenza la dimensione didattica, esemplarmente documentata dai ha Turrìa realizzato che lavori i suoi con assieme Murasecchi. e a Urbino studenti al professor a Venezia

ne dine tutto il procedimento. Queste operazioni consentono così di creare legami duraturi e rapporti di amicizia ricchi di scambi e bellezza. Arte Contemporanea di Vicenza, un magico creativo che, a essere luogo oltre spazio espositivostudio e d’artista, raccoglie torchi antichi, macchinari da tipoimpressione e pedaline Boston, museo un e proprio della come vero stampa. caratteri mobili: poesie, testi, piccoli brani accompagnano che incisioni le in specialissimilibri d’autore, e preziosi, stampati in tirature. piccole distinte collane sia letterati coinvolge già affermati emergenti, che così come invita sia noti esponenti della grafica che d’arte giovani talenti, talora ancora studenti delle Accademie, a creared’arte. opere La finalità è sempre l’incontro tra arti: le l’evidenza dell’incisione e la chiarezza della parola trovano libro nel realizzazione,compiuta spazio armonioso in cui dialogare. Entrambe, impres realizzate la con tecnica letterpress del rmai da una decina d’anni sidedica allacreazione di pubblicazioni sione tipograficasione e calcografica,impressione sono realizzate con strumenti tradizionali, creatività con e passione, pazienza con e dedizione. «Questo insieme di libri – testimonia – spiega Turrìa il e liturgico complesso processo della stampa, capace di dare tridimensionalità alla parola, in coinvolgendo una esperienza sensoriale la vista solo non ma anche il tatto», si raggiun che - ge una cura certosina comporre nel e rilegare, progetta precedute da un’attenta Fogli 39/2018 In biblioteca / Alessandro Soldini, L’attività espositiva nel porticato della biblioteca (1967), acquaforte su zinco, lastra mm 320 x 320, foglio mm 700 x 500, tiratura esemplari. 30 Giulia Napoleone, Germina 88 - - - re , con ), un breve . L’apoteosi dell’artista ( . Nodi quasiNodi di stelle ; dall’altro, 2008, del Aleppo: secondo sole di terra fatto e pietra mpossibile ricordare in spazio questo libri breve i molti arricchiti da iulia nelle sue incisioni Napoleone predilige quelle tecniche calcografi utto farmi poteva ciò non non affiorare allamente dettoil tedesco arallelamente alla retrospettiva romana (inaugurata settembre 2017), il 15 T È i G P

dramma a carattere pedagogico in cui un Maestro invita il suo discepolo ad ammirare il risultato realizzata dell’opera intense, nelle più sue ore sentendola nascere dentro di lievitare sé e facendola passo passo dopo misurata con sapienza, dedizione con e pazienza. si attagliano che Parole perfettamente al e all’opera dilavoro Giulia Napoleone. Genie ist Fleiss tradotto, che significa «ilgenio applicazione» è più corret o, che che favoriscono il favoriscono che segnoche diretto metallo nel della lastra, un segno non mediato dalla morsura. Bulino, punzone, maniera modalità le nera sono predilette dall’artista, per tradurre che l’ispirazione in opera d’arte richiedono spiccata manualità, grande padronanza mestiere, del accortezza, e precisione ma soprattutto calma, dedizione e diligenza protratte tempo nel lungo e lento dell’incisore si esprime che il con linguaggio di tecniche antiche. È mirabile Giuliacome confrontata Napoleone, la con parola, trovare la sempre sappia giusta misura, come, quando sceglie la maniera nera, scaturire fa la luce dal della lastra profondo nero di rame preparata il con berceau poesie di Adonis, in cui l’artista si cimenta nella titanica impresa di colloquia ilcon poeta arabo attraverso una serie di segni e disegni originali a china (la copertina pagina), e tre a doppia opere per ognuna delle tredici finora copie realizzate dell’edizione dichiarata di trentacinque. Quest’opera, di grande intensità, è emblematica tempo del lungo e della pazienza sottendono che tutto di il Giulia lavoro Napoleone. tamente, «genio e applicazione indissolubilmente». che convivono Come mostra Goethe nella Künstlers Apotheose

graficheoriginali dell’artista. versiNe due, permolti ricorderò agli antipodi. Da un lato, 1996, del Les fleurs du mal di Beaudelaire nella traduzione di Dario Durbé, l’incisione dove originale dell’edizione di testa convive numerose con riproduzioni da disegni a china, ora a Firenze al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, che dialogano armoniosamenteversidel poète i con maudit

il Porticato della nostra Biblioteca Salita dei Frati di Luganoha ospitato dal 14 ottobre una retrospettiva grafica dell’opera realizzata nel corso di un cinquan- tennio dalla «Grande Dame la de gravure italienne», l’ha come amabilmente definita un raffinato editore parigino. Si tratta di cartelled’artista elibri nati dall’amore per la parola di poeti e prosatori, hanno che dato vita a un confronto tanto intenso quanto costante tra testo e immagine. Grazie ad essopossibile è ripercorrere l’intero itinerario creativo dell’artista, contrassegnato da coerenza e rigore che, anziché ostacolarla, l’hanno spronataa sperimentare infinite variazioni rivelatrici lungo il tracciato solco sin dall’inizio: un percorso analiti con un’ampia retrospettiva un’ampia con dei trentacinque manoscritti già acquisiti dalla Calcografia, che l’artista realizzatoha qualiai si è e aggiunto1963 il 2015, tra il l’ultimo, un emisfero dal diametro di un metro, accompagnatoda un foglio intitolato co che attraversoco che i suoi segni essenziali trascende il dato reale. Fogli 39/2018 In biblioteca / Alessandro Soldini, L’attività espositiva nel porticato della biblioteca 89

- - - ten urines, g fi Biennale dell’Incisione di appositamente realizzato per ) aaac aaac ura rappresentativa più dell’arte dell’incisione romantica g fi , che seppe affascinare, che i lettori, calandoli immediatamente nell’at ne chimère romantique mici Calcografico dell’Atelier ( élestin Nanteuil 1813-1873 ea Gyarmati Biennale di al Venezia, Premio Internazionale Biellaper l’Incisione 3 giugno-1 luglio 2017) 15 luglio-30 settembre 2017) 15 Le mostre dell’Associazione A L ( C ( U

secolo. Giovanissimo, secolo. Nanteuil, negli fu unanimemente anni 1830 2 ianstefano Galli, Quaderno nel dell’ l declino romanticismo del risparmiò non Nanteuil. Alla spontaneità, I

G

xxxiii

xix animaux chimériques symboliques, ou saints et saintes qu’il sur d’or fond inventait la de pointe, bout au car il une avait fantaisie inépuisable». impossibilediventa più trovare sempre qualcosa ricordi che il Nanteuil della gioventù». all’ingenuità iniziale si sostituirono la ricerca tecnica e l’accuratezza della realizzazione. Afferma ancora Galli: «Se nelle acqueforti degli i segni anni 1830 erano fatti in spontaneo modo dalla punta, senza regolarità metodo né o trucchi espressivi, l’uso ora con dell’acquatinta, della vernice o delle molle rotelle la mostra, afferma: successo «Il delle sue acqueforti, strettamente legate a letterarie,opere era dovuto ad una scrittura tutto del e a una nuova totale libertà creativa, lontana dalla bellezza scialba e dall’idealismo accademico- e conven zionale delle immagini della Restaurazione. Il suo ingenuo realismo era erede dell’arte medioevale dalla quale spunti prese per la sua ornamentazione romantica»

deimosfera testi. Significativoquanto scriveva Théophile suo Gautier, contemporaneo: excellait «Il à encadrer des personnages poème, de drame de et roman de dans des ornements à des châsses semblables gothiques avec triples colonnettes, ogives, niches, dais, statuettes, piédouches, . ha insegnato dove Lea Gyarmati per quasi 1938, nasce nel un tren Torino a nio Discipline Pittoriche nei Licei artistici. Inizia partecipa a esporre 1959, nel alla

considerato la rappresenta un caso unico dell’arte mondo nel Célestin Nanteuil (1813-1873) nel francese, ma il successo e la notorietà gli arrisero per di meno dieci anni. Entrato a far parte Cenacolo del romantico, realizzò in periodo quel innume revoli incisioni per testi di Théophile Alexandre Gautier, Dumas, Gérard de Nerval, Petrus e, Borel in particolar modo, di Victor Hugo. nel 1967 e di nuovo nel 1979, 1987 e 1996, alla 1987 1979, ii nel e di nuovo 1967 nel Cracovia La 1968. sua nel opera incisa è stata presentata in numerosemostre personali in diverse città italiane. Lea Gyarmati Per la tecnica dell’acquaforte necessita di una rigorosa progettazione sia dei dell’incisore di tempi lavoro sia mordente, esigedel chiarezza di intendimenti e rigore nelle verifiche, una tecnica offre che infinite possibili combinazioni. «Ogni incisione – afferma – soggiace all’intendimento poeticol’ha che generata declinando peculiarità le dell’acquaforte dell’artista». la secondo volontà 90 - - ra - - mati un giovanedomina ma dalla miriade di , invece, stesso lo giovane , illustrano meglio come non e Souvenir 21 gennaio21 2018) 7- ean-Michel Mathieux-Marie 3 dicembre 201 J ( a scelta delle esposte opere ha documentato grandi le solo non qualità di destinée». L N

Jean-Michel Mathieux-Marie, ha studiatonato a Parigi architettu1947, nel all’Ecole des Beaux-Arts di Parigi e all’età di ventisette anni si è dedicato all’apprendimento dell’incisione di l’atelier presso di Delpech. È autore oltre duecento lastre, privilegiano che la puntasecca su acciaio una secondo tecnica personale schiacciamento lo prevede che parziale delle o completo barbe prodotte dalla puntasecca un con brunitoio, avvicinandola così per certi versi alla maniera nera, la con differenza il scaturisce che non nero dalle migliaia di piccoli buchi prodotti dall’uso berceau del schiarite.mente tecnica, Una quella di Mathieux-Marie, è anche che metafora esistenziale: «Ainsi, dans cette démarche, clair le et l’obscure, inextricable et se poursuivent, s’affrontent liés,ment seul au s’engendrent, gré l’artiste, de à l’instar cette de immémoriale joute entre la lumière et les ténèbres qui est pas la finalité si ce n’est sansnotrede singulière propre le doute bien et hasar deuse tratti scavati dalla puntasecca. tecnica, Una quella dell’artista francese, che consente, a suo dire, una maggiore elasticità parti le riprendere nel eccessiva Nanteuil illustratore ma anche il vissuto di questo artista quasi dimenticato.

Arti; realizzò innumerevoli litografie, tra cui riproduzioni pittoricheopere di sue e di altri artisti, illustrazioni nonché ell’ultimo per partiture periodo dellasua di vita romanze Nanteuil o ballate diresse la Scuola di Belle gliche permisero di far fronte alle necessità della vita. Due litografie emble che tratteche suoi dipinti, da due Avenir si potrebbe la parabola della sua vicenda artistica. In Avenir suocol sguardo Parigi; vi che regnal’atmosfera è quella di un sogno che Nanteuil visse per una decina di anni. In Souvenir appare invecchiato; fumo nel camino del immagini appaiono di rimorsi, disillusioniun e senso di solitudine. 91 - di Gabriela Hess, con ; , Milano, Jaca con Book, 2017, ; ; l 9 maggio, nell’ambito dello stesso l 21 novembre, presentazionel 21 del l 9 novembre, nell’ambito del ciclo l 16 maggio,l 16 nell’ambito dello stesso settembre,l 28 presentazione del l 2 maggio, nell’ambito del ciclo di i i i i i i

...... 1 3 5 4 6 2 cristo saggio di Elena Bonoldi Gattermayer, Tre donne della Riforma. Margherita Giovanna d’Este, Renata d’Angoulême, d’Albret una relazione di Costante Marabelli e un intervento dell’autrice;

seguenti conferenze:

incontri sul radici tema “Alle della cultura euro-mediterranea: in la sapienza”, collaborazione con l’Associazione Biblica della Svizzera italiana e l’Associazione Italiana di Cultura Classica, conferenza di Ernesto Borghi su Le sapienze antiche ebraica e cristiana: cenni generali e lettura testi di ciclo, conferenza di Giancarlo Reggi su Sapienza e sapienti nel mondo greco classico, ellenistico e romano ciclo, dibattito con interventi di Renzo Petraglio e Massimo Lolli su Le sapienze antiche (ebraica e cristiana; greca, ellenistica e romana) che rilevanza hanno per l’umanità di oggi? libro d’arte segno Nel su “Bibbia e letteratura”, conferenza di Renato Giovannoli sul tema «Il tenero tocco della Bestia». Bob Dylan e l’Anti interventi di Vito Calabretta, Andrea e MarinaVentola Turco; - - lioteca onferenze entro di competenza ttività culturale ttività

er il libro antico

A C Bib A p C

. .

1. 3. 2 a 3.1. tudenti per lavori di riordino e per la ede Luciana Pedroia, pubblicato su questo buto della bibliotecaria responsabile di s Nel corso dell’anno il sociale 2017-2018 Comitato ha promosso e organizzato le numero di «Fogli» alle che il 74-78, pp. Comitato ha discusso ed approvato nella riunione gennaio del 31 2018.

Su questo punto si rinvia al contributo della bibliotecaria responsabile di sede Luciana Pedroia, pubblicato su questo numero di «Fogli» alle 66-74, pp. che il Comitato ha discusso ed approvato nella riunione gennaio del 31 2018. sorveglianzadurante conferenze. le Hanno infine lavorato in qualità volontari,di a vario titolo ed in varia misura, i membri del Comitato ed i membri della redazione di «Fogli». hannoNel 2017 lavorato per l’Associazione cinque dipendenti: quattro bibliotecari e ttività svolta una segretaria, complessivamente per un tempo lavorativo pari da gennaio al 234% a settembre, da al ottobre 194% a dicembre. ha inoltre alleL’Associazione sue dipen denze un’ausiliaria per la pulizia e alcuni s Anche su questo punto si rinvia al contri

2017-2018 e programma futuro sull’attività svolta nell’anno sociale nell’anno svolta sull’attività Relazione del Comitato Cronaca sociale Cronaca 92 - - - - -

, ). a.i.l. ), ha apporti con i Cappuccini w R

5. ll’Associazione è sensibilmente appuccini, il Cantone Ticino, la Città ) promuovere la valorizzazione) promuovere della bi-

L’incontro annualeL’incontro del Comitato con il Gruppo di consulenza dei Cappuccini della Svizzera italiana, previsto dalla Convenzione con la Provincia svizzera dei Cappuccini con scopo lo di «discutere ed approvare il rapporto del Comitato stesso sull’attività svolta» (art. vi è uscito all’inizio di giugno del 2017. 4. Amministrazione e finanze Delle svariate attività amministrative e della contabilità si è occupata la segretaria Katia Bianchi. Il Comitato è molto grato a tutti i privatie agli enti che, con i loro contributi, ci hanno consentito di offrire il servizio culturale pubblico che ci pro- poniamo. Ricordiamo che, secondo l’art. 2 dello Statuto, i compiti dell’Associazione sono i seguenti: mettere a) a disposizione del pubblico la biblioteca chela Provincia svizzera dei Cappuccini ha concesso all’Associazione con particolare convenzio (Aziende Industriali di Lugano sa maggio con la avuto luogo 2017, l’11 partecipazione del Ministro provinciale fra Agostino Del-Pietro. Il presidente Fernando Lepori ha informato i Cappuc ne; conservare b) ed arricchire il patrimo nio librario della biblioteca; c di Lugano, Fondazioni le Fidinam, Torti-Bernasconi, Winterhalter, De Micheli, Pica-Alfieri, Araldi Guinetti e l’ rizzo blioteca la favorendo ricerca sui suoi fondi; ed organizzare promuovere d) atti- vità culturali (conferenze, convegni, seminari, esposizioni), anche in rapporto al patrimonio librario della biblioteca; e sosteneree) promuovere il Centro di com- petenza per il libro antico, che si occupi della conservazione, dello studio e della valorizzazione dei fondi librari antichi, in particolare di quelli presenti nella italiana.Svizzera Ringraziamo in partico lare i soci, la Provincia svizzera dei C esemplari e consultabile in linea all’indi ww.bibliotecafratilugano.ch peggiorata a causa della diminuzione dei sussidi del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport a (da 110’000 cini la situazione che nel 2017 finanziaria de - - ; ; ; . , nostro ente aaac ; ; ; a parte sua l’ sposizioni ubblicazioni al 15 luglioal al 15 settembre, 30 Une al 22 aprile al maggio, 27 filo Il al marzo 14 al 7 aprile mostra su don al ottobre 14 novembre, al Giulia 18 al 2 dicembre al gennaio 21 2017 al 3 giugno luglio, al 1° Incisioni . l 14 marzo,l 14 nell’ambito delle l 17 aprilel 17 nell’ambito delle attività l 5 dicembre, nell’ambito del ciclo su l 29 novembre,l 29 in collaborazione con Incisioni di Jean-Michel Mathieux- Jean-Michel Incisioni di E i d i i i i D d d d P d d

...... 1 1. 7 1 8 3 3 2 9 0. 2 1 ugano nell’ottantesimo anniversariodella 1 3.3. 3.2. ne Federica Spitzer e dallaCittà di L

Nel corso dell’anno il sociale 2017-2018 Comitato ha promosso ed organizzato le seguenti esposizioni:

del Centro di competenza per il libro antico, conferenza di Jean-Claude Lechner sul tema maurina L’edizione delle opere di Sant’Agostino (Parigi 1679-1700) manifestazioni promosse dalla Fondazio promulgazione delle leggi razziali in Italia, incontro su Francesco don Alberti, uno dei Giusti ricordati per il loro impegno contro il nazifascismo, con inter- venti di Davide Adamoli, Guido Formigo ni e Alberto Lepori; . novembre,l 28 nell’ambito del ciclo

sottile di un bianco difficile: Giovanni Turrìa e le Edizioni di Print & Poetry

“Bibbia e letteratura”, conferenza di Adalberto Mainardi sul tema Il miracolo della Parola. Bibbia, poesiarivoluzione e nel Dottor Živago di Boris Pasternak le Edizionile Pagine d’Arte, conversazione parole&figure e lettura di poesie legate all’immagine, con interventi di Gilberto Isella, Merlini, Fabio Pusterla Fabio e Anna Ruchat;

su“Bibbia e letteratura”, conferenza di Maria Belponer sul Discorso tema del Echi della montagna nei Promessi sposi di A. Manzoni

Francesco Alberti. ospite, ha curato seguenti le esposizioni: Napoleone. Dal nero, la luce, libri e incisioni 1967-2017 Il numero di stampato 38 «Fogli», in 1000 2018, Marie

di Lea Gyarmati chimère romantique: Célestin Nanteuil peintre, aquafortiste et lithographe Fogli 39/2018 Cronaca sociale / Relazione del Comitato 93 - - - -

ni dell’Associazione ssemblea omitato C Orga A

6. a relazione delComitato, come i conti iritto; Boris Muther Orelli, e Ugo delegati ostra Associazionee la Custodia. ome di consueto, un bilancio sullavoro 6.1. 6.2. L’Assemblea annuale ordinariaL’Assemblea del 2017 si è tenuta il 22 giugno per l’esame l’appro- e della relazionevazione del Comitato sull’attività dell’anno sociale 2016-2017, del programma futuro, dei conti consun ria responsabile di sede e membro di d del Gruppo di consulenza dei Cappuccini della Svizzera italiana. Nella seduta costitutiva ottobre il Comitato del 2017 18 ha riconfermato presidente Fernando Lepori e nominato segretaria Tiziana Zani- nelli. Esso si è poi riunito gennaio il 31 e aprile 2018. l’11 consuntivi e preventivi sono 2016 2017, stati approvati all’unanimità. I membri dell’Associazione sono attualmente 284, di cui persone 278 fisiche e 6 persone giuridiche. vengono costantemente Tutti tenuti informati sulle attività iniziative e le dell’Associazione. Il Comitato è stato del biennio 2017-2019 designato dall’Assemblea del 22 giugno fanno Ne parte2017. sette membri di no- mina assembleare: Matteo Ceppi, Mila Contestabile, Fernando Lepori, Laura Lu- raschi Barro, Giancarlo Reggi, Alessandro Soldini e Tiziana Zaninelli (uscenti che si sono dichiarati disponibili ad una riconferma); Luciana Pedroia, biblioteca svolto per la gestione della biblioteca e per la promozione e l’organizzazione delle attività culturali pubbliche. Luciana Pe- droia, bibliotecaria responsabile di sede, ha fornito informazioni le importanti più relative alla biblioteca, illustrando in particolare i progetti di catalogazione in corso, della Biblioteca Abate Fontana di Sagno, di quella del Bigorio e di quella della Madonna del Sasso di Locarno; Fernando Lepori ha illustrato l’attività culturale; Giancarlo Reggi ha brevemente presentato l’ultimo numero di che si «Fogli», caratte rizza per i testi di argomentofrancescano. L Il Comitato dovrà ora prenderecontatto con per loro discutere la Conven nuova zione che dovrà essere sottoscritta tra la n tivi È stato e preventivi 2016 fatto, 2017. c - - - - , d’altro canto, ha na decisione in tal senso, ha specificato appuccini e l’Associazione Biblioteca na breve relazione su quanto è stato fatto ema “Bibbia e letteratura”); ha pure Salita dei In Frati». effetti l’8 marzo fra Mauro Jöhri ha eretto la Custodia, nuova designando come custode fra Edy Rossi-Pedruzzi, come primo consigliere fra Michele Ravetta e come secondo consigliere fra Gianbattista Rosa. fraAgostino, dovrebbe essere presa in un incontro con il Ministro generale dell’Ordine fra Mauro Jöhri che si terrà Ora giugno sappiamoil 13 2017. che quella decisione è stata presa, perché il 6 gennaio fra Agostino 2018 ha comunicato al presidente che «l’8 marzo sarebbe stata eretta la Custodia provinciale della Svizzera italiana, dipendente dalla Provincia di San Carlo in Lombardia»; ciò comporta la disdetta della «Conven U zione tra la Provincia svizzera dei C sabile di sede Luciana Pedroia ha svolto u in biblioteca e sull’attività del Centro di competenza per il libro antico: i prestiti di libri rimangono costanti, a differenza di quanto avviene nelle altre biblioteche, e ciò è dovuto alla specificità dei nostri fondi librari; il ccla continuato la valorizzazione e la catalo- gazione delle collezioni librarie esterne iniziate negli scorsi anni. Giancarlo Reggi ha riferito sul contenuto del numero di Nella seconda«Fogli» del 2017. parte dell’incontro fra Agostino Del-Pietro, rispondendo ad una precisa domanda del presidente, ha dato informazioni sul futuro dei Cappuccini della Svizzera italiana: la prospettiva è che i conventi della Svizzera italiana facciano non parte più della Provincia svizzera dei Cappuccini ma vengano annessi alla Provincia lombarda, nel cui ambito verrebbe eretta Custodia. una ricordato tre le esposizionicurate da Ales- sandro Soldini. La bibliotecaria respon 100’000 franchi), della Divisione della cultura e degli studi universitari (da 30’000 franchi)a 25’000 e della Città di Lugano (da 18’000 a 17’000 franchi). Egli ha quindi brevemente illustrato l’attività culturale svolta nel con 2016, l’organizzazione di nove conferenze (in particolare sul moderni smo, sulla Vita di san Francesco recente mente trovata da Jacques Dalarun e sul t 94 ------, secondo , con Gino curerà tre esposizio Torino, Einaudi, 2015.

, , con interventi di Renzo aaac ; il 15 maggio; il 15 relazione di Elio ; il 22 maggio discussione sul tema d’arte in forma di libro onferenze ttività culturale ttività sposizioni

n data da definire(tra fineaprile e E I C A

. 2 al canto suo l’ i manoscritti o di documenti, verranno icembre. a definire, si terranno in ottobre-novem 2.2 2.1. uperiore ad Assisi Gini, Fernanda Fedi, Daniela Nenciule gio nascosto negli affreschi della Basilica s Per ilPer corso, tenuto da Marina Bernasconi Reusser e destinato ai bibliotecarie archivisti che si occupano della cataloga zione e conservazione di libri antichi, d utilizzati esempi tratti dai fondi librari delle biblioteche della Salita dei Frati, della Madonna del Sasso, del Bigorio e di Sagno. scu Fonticoli; e Paola altre mostre, ancora d bre. D In autunno, infine,previsto è un ciclo di quattro lezioni su “Bibbia e letteratura” su temi ancora da definire. ni: Tita Ratti in aprile, Thomas Pro Il programma dell’attività espositiva del prevede, maggio dal2018 giugno, 15 al 23 Opere schska in settembre, Diego Bianconi in d Marinoni sul tema Che cosa significa ‘giustizia’ nella grecità e nella latinità antiche? La ‘giustizia’ dell’antichità mediterranea e mediorientale può essere utile alla vita umana di oggi? Petraglio e Massimo Lolli. inizio giugno) Chiara Frugoni presenterà il suo studio Quale Francesco? messag Il questo programma: l’8 maggio relazione di Ernesto Borghi sul tema Che cosa signi- fica‘giustizia’ nelle Scrittureebraiche e cristiane? In maggio è previsto un ciclo di tre in- contri, organizzato in collaborazione con l’Associazione Biblica della Svizzera italiana e l’Associazione Italiana di Cultura Classica, sul tema Alle radici della cultura euro-mediterranea: la giustizia - - - . ) del ) del gfa sponsabiledelle esposizioni lioteca e Centro di competenza ruppo di lavoro o sviluppo delle collezioni seguirà nti ospiti rogramma futuro er il libro antico er gli acquisti librari e, come ci è stato annunciato, nel n collaborazione con il Gruppo I S L p P Bib E p G e re R

. 1. b rogetti in corso di catalogazione e anoscritti o documenti medievali nei alabretta. .3.2. 6.5. 6.3. 6.4. Formazione e Aggiornamento ( libri a stampa e nei materiali d’archivio

mento. Saranno comunque portati avanti i p valorizzazione delle biblioteche della Ma- donna del Sasso, del Bigorio e della biblioteca Abate Fontana di Sagno. Sistema bibliotecario ticinese, il Centro di competenza per il libro antico organiz za il 2 ottobre il corso: I frammenti di m i criteri definiti da tempo,privilegiando gli studi sul libro antico, la religiosità e il francescanesimo. il programma2018 a termine dal titolo Valorizzazione digitale di fondi librari antichi della Svizzera italiana non sarà sostenutopiù dalla Divisione cultura, bisognerà trovare altre fonti di finanzia

Per ilPer prossimo anno prevediamo in via generale di continuare nel nostro lavoro di valorizzazione, accrescimento, conser- vazione e messa a disposizione del patrimonio librario della Biblioteca Salita dei Frati.

È sempre nostro ente ospite, secondo l’art. 1 b dello Statuto,4 cpv. l’Associazione degli Amici dell’Atelier Calcografico, sulla cui attività espositiva si veda il punto a Il Gruppo di per lavoro gli acquisti librari è così costituito: Matteo Ceppi, Fernando Lepori, Laura Luraschi Barro, Boris Orelli Ugo Muther, e Luciana Pedroia.

edazione di «Fogli» Il Comitatoottobre del ha 18 designato membri del Gruppo di per lavoro la redazione di «Fogli» Mila Contestabile, Claudio Giambonini, Fernando Lepori, Giancarlo Reggi (caporedattore) Fabio e Soldini. Responsabile delleesposizioni nel porticato è stato confermato Alessan dro Soldini, che sarà coadiuvato da Vito C Fogli 39/2018 Cronaca sociale / Conti consuntivi 2017 e preventivi 2018 95 733.27 180.— 600.— 1’924.— 3’000.— 13’303.— 15’000.— 35’000.— 25’000.— 44’820.— 20’000.— 100’000.— Fr. 521’393.27 13’000.— 10’000.— 10’000.— 10’000.— 150’000.— 50’000.— 17’000.— 20’000.— 20’000.— Fondazione Fidinam Città di Lugano Fondazione Torti-Bernasconi AIL Fondazione Winterhalter Fondazione Araldi Guinetti Fondazione De Micheli Fondazione Pica-Alfieri Tasse dei soci b) Contributi di Enti diversi a) c) d) e) f) g) h) Sussidio della Divisione della cultura Affitto della sala Contributo dei Cappuccini Fotocopie Associazione Pro Restauro Madonna del Sasso Associazione Amici del Bigorio Vendita di pubblicazioni Diversi Sussidio del Canton Ticino Lavoro dei volontari Consiglio Parrocchiale di Sagno Comodato concesso dai Cappuccini per l’uso della biblioteca 111’833.— 1.5 1.7 1.3 1.1 1.9 1.2 1.8 1.6 1.4 1.13 1.11 1.10 1.12 1.14

Conto d’esercizio 2017 Entrate e preventivi 2018 e preventivi Conti consuntivi 2017 consuntivi Conti Cronaca sociale Cronaca 96 438.95 943.70 1’631.55 1’393.85 7’749.75 1’380.10 5’307.05 8’713.95 4’642.85 6’769.18 5’000.— -2’250.54 36’385.52 21’473.88 13’722.25 12’523.80 13’733.60 23’932.89 44’820.— 19’895.07 -8’800.96 -23’932.89 267’005.30 Fr. -2’250.54 Fr. 25’334.02 Fr. 25’334.02 Fr. 523’643.81 Fatture scoperte dicembre al 31 2017 Comodato concesso dai Cappuccini per l’uso della biblioteca 111’833.— Cassa Conto corrente postale L.C.R. ./. Riserva (Cantone) Debitore Totale Saldo dicembre al 31 2016 Maggior uscita 2017 Saldo dicembre al 31 2017 Lavoro dei volontari Spese di trasferta / rappresentanza Digitalizzazione di libri rari Acquisto di libri Stampa di pubblicazioni Conservazione, restauro, rilegatura di libri Quote sociali e spesediverse Manifestazioni culturali Spese di cancelleria di Spese Abbonamentiriviste a Riscaldamento ed elettricità Prodotti di pulizia Spese postali e telefoniche Manutenzione degli impianti Stipendi, assicurazione AVS, del personale 2.5 2.7 2.3 2.1 2.9 2.2 2.8 2.6 2.4 2.15 2.13 2.11 2.16 2.10 2.12 2.14 Maggior uscita Bilancio dicembre al 31 2017 Attivo Passivo Conto d’esercizio 2017 Uscite Fogli 39/2018 Cronaca sociale / Conti consuntivi 2017 e preventivi 2018 97 150.— 200.— 400.— 2’50 0.— 3’000.— 3’000.— 2’000.— 4’000.— 4’000.— 7’000.— 7’000.— 13’000.— 15’000.— 15’000.— 35’000.— 44’820.— 44’820.— 12’000.— 14’000.— 10’000.— 10’000.— 10’000.— 50’000.— 20’000.— 20’000.— 153’000.— 257’000.— 100’000.— r. -7’750.— F Fr.544’153.— Fr. 536’403.— Fr. 13’000.— 10’000.— 10’000.— 10’000.— 50’000.— 20’000.— 20’000.— 20’000.— Città di Lugano Fondazione Fidinam Fondazione Torti-Bernasconi AIL Fondazione Winterhalter Fondazione De Micheli Fondazione Pica-Alfieri Fondazione Araldi Guinetti Spese di cancelleria di Spese Manutenzione degli impianti / Assicurazioni e sicurezza Riscaldamento ed elettricità Comodato concesso dai Cappuccini per l’uso della biblioteca 111’833.— Acquisto di libri Digitalizzazione di libri rari Lavoro dei volontari Conservazione, restauro, rilegatura di libri Quote sociali e spesediverse trasferta/rappresentanza di Spese Manifestazioni culturali Acquisto di apparecchiature / mobilio Stampa di pubblicazioni Prodotti di pulizia Abbonamentiriviste a Spese postali e telefoniche Tasse dei soci Contributi di Enti diversi a) b) c) d) e) f) g) h) Stipendi, assicurazione AVS, del personale Affitto della sala Fotocopie Vendita di pubblicazioni Contributo dei Cappuccini Associazione Pro Restauro Madonna del Sasso Sussidio della Divisione della cultura Lavoro dei volontari Comodato concesso dai Cappuccini per l’uso della biblioteca 111’833.— Associazione Amici del Bigorio Sussidio del Canton Ticino Consiglio Parrocchiale di Sagno

1.5 1.7 1.3 1.1 2.5 2.7 1.9 2.3 1.2 2.1 1.8 1.6 2.9 1.4 2.2 2.8 2.6 2.4 1.13 1.11 2.15 2.13 2.11 1.10 1.12 2.17 2.16 2.10 2.12 2.14 Entrate Maggior uscita Preventivo 2018 Uscite 98 - Ma- ­ ­ Cen- v 2017, a c. di C. Dora, […] siècles), a c. di G. Bertrand et iaggio intorno al mondo deliaggio intorno al mondo e xviii - Carlo, Come imparare a riconoscere e La syntaxe du codex. Essai de codico- La syntaxe du codex. maniaci Paul – maniaci Patrick – canart xvii . Bibliographie annuelle du Moyen Âge. Bibliographie annuelle du Moyen Bibliografia e storia del libro Bibliografia e storia del

merausstellung tenario della morte di Aldo Manuzio, a c. di Plebani, Milano, Unicopli, 2016 T. blioteca Ambrosiana, a c. di M. Bonomelli, Milano, Biblioteca Ambrosiana, 2016 Marsilio, 2016 M. Infelise, Venezia, (Erice, 18-25 september 1992), Techniques del Munafò, Città F. a c. di M. Maniaci e P. Biblioteca Apostolica Vaticana, Vaticano, 2009 (anastatica dell’ed. 1993), 2 voll. am Klosterhof, 2017 St. Gallen, Verlag rilena, Brepols, 2013 logie structurale, Turhout, destin mouvementé d’un chef-d’oeuvre liturgique, a c. di M. Bernasconi Reusser et al., Gollion, Infolio, 2017 Som St. Gallen durch die Jahrhunderte. al., Genève, Droz, 2016 libro e della stampa in occasione del , a c. di J.-P. latins, a c. di J.-P. et textes Auteurs tardif. Sicard, t. 26, Paris-Turn Rothschild e P. hout, Brepols, 2016 il falso in rete, Milano, Bibliografica, 2017 Roma-Bari, La- 1934-1993, a c. di C. Violi, terza, 1995 (1616-2016), a c. di E. López Parada et al., Madrid, Biblioteca Nacional de España, 2016 ne ( 1. - Aldo Manuzio 1495-1515. Le aldine della Bi Aldo Manuzio. La costruzione del mito, a c. di and Book Materials Ancient and Medieval andrist Les antiphonaires de St-Vincent de Berne. Le Les antiphonaires de St-Vincent Arznei für die Seele - Mit der Stiftsbibliothek bamat Aldo al lettore. V bianchini Bibliografia degli scritti di Norberto Bobbio La biblioteca del Inca Garcilaso de la Vega Bibliothèques et lecteurs dans l’Europe moder

aria

14. V 5. San Francesco e francescanesimo 6. Agiografia e spiritualità 7. Filosofia 8. Storia delle religioni 9. Letteratura: testi 10. Letteratura: studi. Lingua 11. Storia 12. Storia svizzera e locale 13. Arti figurative e storia dell’arte La lista delle nuove accessioni, a cura di a cura di La lista delle nuove accessioni, comprende tutti i libri Claudio Giambonini, entrati in biblioteca nel 2017, per acquisto o per dono (con l’eccezione – per ragioni di spazio – di trentotto tesi donate dalla Facoltà Essa è basata sulle schede allestite di Teologia). dai bibliotecari e sulla verifica del registro d’ingresso. Si tratta di 703 titoli (per complessivi 787 volumi), due terzi dei quali (525 titoli per complessivi 583 volumi) all’interno del Sistema bibliotecario ticinese risultano essere posseduti unicamente dalla Biblioteca Salita dei Frati. 1. Bibliografia e storia del libro e biblica 2. Teologia 3. Patristica antica e medioevale 4. Storia della Chiesa in biblioteca nel 2017 nel in biblioteca Pubblicazioni entrate Nuove accessioniNuove Fogli 39/2018 Nuove accessioni / Pubblicazioni entrate in biblioteca nel 2017 99 - . Vendita all’asta . Vendita xix al . Books published in iv xvi & iii . Lo standard di metadatazione per l’era . Lo standard - Vati del 9, Città , vol. e inventari saggi testi, 2016 Archivio Vaticano, cano, - Iesu nella Bi Societatis Goritiense legium , Baden- Isontina di Gorizia blioteca Statale 5: vol. 4: L-N, 2017; vol. Baden, Koerner: O-R, 2017 the The Texts, Italy. Fifteenth-Century the Survival of a Long-LastingBooks, and 2016 Genre, Firenze, Olschki, des chartes, 2015 Paris, École nationale degli editori Dizionario bio-bibliografico e di testi dram- stampatori romani e laziali dal 1579 al 1800, matici e libretti per musica 1994- Roma, Ed. di Storia e Letteratura, 2002, 2 voll. (vol. 2: Integrazioni, aggiunte, tavole, indici) digitale, Milano, Bibliografica, 2016 to. Problemi tecnici e questioni metodologi- che, a c. di E. Gatti, Udine, Forum, 2015 Principles and Methods of Analysis, brary. Evaluation, Interpretation, a c. di M. Pérez Milano, Ledizioni, Pulido e M. Vivarelli, 2016 strati dal secolo France before 1601 in Latin and Languages before France M., a c. di A. Pettegree e other than French 2 voll. Leiden, Brill, 2012, Walsby, Tor Toscana, c. della Società Bibliografica rita di Siena, Associazione Culturale “Villa rita di Siena, Associazione Culturale “Villa Classica”, 2012-2016, 5 voll. sapere e di bellezza. Biblioteche e archivi storici di Lodi e del Lodigiano, [Azzano San Paolo], Bolis, 2015 entre princes et libraires, a c. di S. en France D’Amico e C. Magnien-Simonin, Genève, Droz, 2016 2015 im Mittelalter, Berlin, Reimer, dei libri di Celio Calcagnini, L’inventario Roma, Istituto storico italiano per il Medio Evo, 2016 tenuta in occasione della cerimonia di inau- gurazione della Biblioteca Florio dell’Uni- versità degli Studi di Udine, 2 luglio 2015, Udine, Forum, 2015 antichi della Biblioteca del Seminario pa- (1607-1800), Venezia, triarcale di Venezia Marcianum, 2017 rda La Biblioteca del Col- del La Biblioteca Giuliana, de simone of Hours fromPrinted Books dondi Cristina, , textes Les mots de l’édition de Frédéric, duval franchi Saverio, Le impressioni sceniche. Books French Fare un libro nel Quattrocen- Lotte, Fare hellinga The Identity of the Contemporary Public Li- Incunaboli, manoscritti, autografi, libri illu- Le fusa del gatto. Libri, librai e molto altro, a fusari Daniela – mazza Antonio, Scrigni di Gabriele Simeoni (1509-1570?). Un Florentin Prachteinbände David, Buch-Gewänder. ganz ghignoli Antonella, «Chartacea supellex». Louis, Il libro nella storia. Lectio godart gorian Rudj, Nascosti tra i libri. I periodici guerrini Mauro – bianchini Carlo, Manuale Wien NB Wien

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al 1520, vi sismel - Ed. del Galluzzo, vol. 2.1: Repertorio di Inventari e Cataloghi di . Firenze, M. Zerdoun Bat-Yehouda et al., Turnhout, Turnhout, et al., Bat-Yehouda Zerdoun M. 2010 Brepols, deB. J. van Ginneken-van e S. G. Simmons Publica- The Paper Kasteele, Amsterdam, 1973 tions Society, 1750-1970, Baden, Einsiedeln ziger Verlag 2017 Hier und Jetzt, Lateranensi , Pia ai Patti papa. Da Porta 2016 Roma, Viella, Atlas histórico del libro y lasFermín de los, Atlas histórico del libro 2016 bibliotecas, Madrid, Editorial Síntesis, = Le bibliote- zentinums und Johanneums , e dello Johanneum che del Vinzentinum 2015 Brixen, Provinz Verlag, = La bibliotecathek des Klosters Muri-Gries , Brixen, Provinzdel convento di Muri-Gries 2011 Verlag, ti, casi, interpretazioni. Convegno nazionale di studi, Pistoia 7-8 maggio 2015, Biblioteca Sala Gatteschi. Atti, a c. di Forteguerriana, 2016 Pistoia, Settegiorni, Traniello, P. Der Humanist und seine Bibliothek, a c. di Dahhaoui, «Pro Fribourg», n. 196, octo- Y. bre 2017 di Renzo Bonfiglioli e altriI libri ritrovati episodi di storia del collezionismo italiano , Firenze, Olschki, 2016 del Novecento entre Orient et Occident. Mélanges en hom- Barone et P. , a c. di F. J. Voicu mage à Sever Brepols, 2017 al., Turnhout, Introduction à la bibliographie historique Brepols; Genève, et matérielle, Turnhout, Bibliothèque de Genève, 2014 termarks. Essays from the International Function and Conference on the History, , a Roanoke, Virginia of Watermarks, Study Mosser et al., New Castle, Oak c. di D. W. 2000 Knoll; London, The British Library, Mazzoni della Stella Maestri, a c. ne Tiezzi di Siena, Asso- di M. De Gregorio, Torrita Classica”, 2010 ciazione culturale “Villa Georges d’Amboise bibliophile et mécène, a c. di Fl. Calame-Levert et al., [Montreuil], Gourcuff Gradenigo, 2017 del social reading, a c. di Ch. Faggiolani e Milano, Bibliografica, 2016 M. Vivarelli, Biblioteche Medievali dal secolo Biblioteche Medievali ricabim , a c. di J., a c. di Watermarks Anchor Vladimir, mošin Ben- Industrie. Der Heinz, Fromme nauer Maria Iolanda,Gli editori del palazzolo Manuel José – reyes gómez pedraza gracia - Die Bibliotheken des Vin Angelika, pedron Die Biblio- Angelika – tutzer Klara, pedron fon- biblioteche in Toscana: una storia delle Per et sa bibliothèque = L’humaniste Falck. Peter petrella Giancarlo, À la chasse au bonheur. Philologie, herméneutique et histoire des textes pittion Jean-Paul, Le livre à la Renaissance. - in Historical Wa Concepts Puzzles in Paper. - Quaranta cinquecentine romane dalla collezio Une Renaissance en Normandie. Le cardinal modelli, pratiche Le reti della lettura. Tracce, - ­ ­

in . Éditeur, . Éditeur, ii siècle. À l’échel- e xx mdccccxxxi , Madrid, Arco Libros, ) a ( , 7-8 novembre 2007, a c. di, 7-8 novembre isbd dicembre dicembre cnrs xv , a c. di F. Durán López et al., Ma- Durán , a c. di F. cnrs, 2017 , Turnhout, Bre- , Turnhout, traducteur et imprimeur pols, 2014 teca. Libri e lettori a Brescia tra Medioevo ed Età moderna, a c. di L. Rivali, Udine, Forum, 2017 della mostra per il centenario della nascita, Stagi, Firenze, Regione Toscana, a c. di T. 2016 Roma, Ed. cento, a c. di L. Braida e S. Tatti, di Storia e Letteratura, 2016 2008 […], Paris, pubblica pubblica cripción de impresos antiguos: análisis y apli cación de la Óscar, La des Óscar, franca Margarita – lilao le du monde, a c. di L. Hilaire-Pérez et al., Paris, diversorum colorum». La legatura preziosa del Duo- del Codice C nel Museo del Tesoro 2015 , Roma, Viella, mo di Vercelli , moderne merie et culture dans la France Rennes, Presses Universitaires de Rennes, 2016 (1594), päpstlichen Bibliothek von Avignon Roma, Ed. di Storia e Letteratura, 2013 guida per i lettori e il personale delle biblio- teche, a c. di A. Di Febo et al., Roma, Istitu- to Centrale per la Patologia del Libro, 2007 nel secolo dell’in- I cartolai padovani evale. venzione della stampa, Saonara, Il Prato, 2016, 2 voll. drid, Consejo Superior de Investigacionesdrid, Consejo 2016 Científicas, Genève, Droz;derot, a c. di H. Dieckmann, Lille, Giard, 1951 Cabizzosu a c. di T. Diocesano di Cagliari], voll. 2003, 3 Torre, et al., Cagliari, Ed. della del Rinascimento, a c. di S. nella Venezia Marsilio, 2016 Minuzzi, Venezia, (1430-80), Roma, Ed. Domenico di Perugia 1962 di Storia e Letteratura, tración , Milano, Hoepli, 1931 Hoepli, , Milano, Roma 2015 Liguori, Napoli, Lomonaco, di F. la ilus libros en la España de la censura de - La lettura e i libri tra chiostro, scuola e biblio I libri di Emanuele Casamassima. Catalogo - Il libro. Editoria e pratiche di lettura nel Sette Le livre technique avant le Matériaux du livre médiéval. Actes du colloquedu médiéval. Actes du livre Matériaux «Tabula ornata lapidibus lomartire Saverio, «Tabula - maes Bruno, Les livrets de pèlerinage. Impri maier Anneliese, Der letzte Katalog der La manipolazione dei materiali librari. Linee martellozzo forin Elda, Flessibilità medio- gonzáles becedas Julián – martín abad Inventaire du fonds Vandeul et inédits de Di- et inédits du fonds Vandeul Inventaire [Archivio StoricoInventario Quinque Libri dell’autore. Privilegi di stampa L’invenzione Inventari di libri di San kaeppeli Tommaso, kecskeméti Judit, Fédéric Morel di Jean Le Clerc, a c. Le di Jean delle Bibliothèques Indici acercamientos a censoras. Nuevos Instituciones Fogli 39/2018 Nuove accessioni / Pubblicazioni entrate in biblioteca nel 2017 101 : ­ -

e , Parte i xviii

) - e xix xv - xv , Milano, Hoepli, xviii . Terza parte della colle- . Terza e xvi xviii e xvi - libro, chierici e moderniz Cultura del zione De Marinis, Milano, Hoepli, [1926] Miniature. Incunabuli. Legature. Libri fi- gurati dei secoli [1927] gamasca, Bergamo, Archivio Bergamasco Centro studi e ricerche, 2016 2013 Vecchiarelli, e degli editori europei (sec. siècle). Archives nationales, Hôtel de Rohan, 6 avril - 7 mai 1979, Paris, Les Presses Ar tistiques, 1979 Martini. Pre- Lucerne. Bibliothèque Joseph mière partie: Livres rares et précieux d’au- , Milan, Hoepli, [1934] tres provenances Martini. Deu- Zurich. Bibliothèque Joseph xième partie: Livres rares et précieux d’au- , Milan, Hoepli, [1935] tres provenances and Giolito’s, An Enquiry into Granjon’s, Ornaments; 1542-86, New De Tournes’ Castle, Oak Knoll, 2016 per i suoi settant’anni, a c. di R. M. Avarucci Borraccini e G. 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Libri figurati dei secoli ente aux enchères, 27-28-29 Août 1934 à Vendita all’asta, 7-9 Aprile 1927. Manoscritti. Vendita Venise: une civilisation du livre ( Venise: , Manziana, zappella Giuseppina, L’iniziale zappella Giuseppina, Le marche dei tipografi V aux enchères, 21-22-23 Mai 1935 à Vente Flowers. Hendrik D. L., Granjon’s vervliet et Labore. Studi offerti a Giuseppe Virtute zani Giulia Francesca, La libreria Piatti. Storia zappella Giuseppina, Reimpieghi, copie, imi- - socie della prima Libro. Storia Culla del Trevi Borromaica , Monumenta turchini Angelo, P. si vaneggia. Per U’ ben s’impingua, se non Natale, Come le armadure e l’armi. vacalebre Ricca e 1923. all’asta, 19-24 Novembre Vendita all’asta, 17-19 Giugno 1926. Mano- Vendita - siècle, e xvii Workshop hosted Workshop cerl siècles (textes et images). siècles (textes e , Udine, Forum, 2016 xvi xvi et e e xv xv cnrs, 2016 La Biblioteca Vaticana e le arti nel secolo La Biblioteca Vaticana , a c. di E. 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Trésors ritz-guilbert Gaignières.La collection Anne, Fabriano: City of Me- Sylvia, Fabriano: albro rodgers edizioni Iconologia del libro nelle Ugo, rozzo La stampa romana nella città dei Papi e in Eu- La stampa romana nella città dei Papi , Storia dell’Ambrosiana, [vol. 4]: Il Novecento , vol. Storia della Biblioteca Apostolica Vaticana prin- Strasbourg, ville de l’imprimerie. L’édition Descrittione della lacri- Marco, sampietro Kostbar schmuki Karl, Cimelia Sangallensia. Schweizer Handschriften online: e-codices - Scriver veloce. Sistemi tachigrafici dall’antichi e libri nel Piemonte del Seicentina. Tipografi Le seicentine della Biblioteca del Centro Studi Prin- Signa vides. Researching and Recording 102

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­ pts , a c. di A. xii - Les noms divins Les noms divins xi - Sermoni, a c. di G. Ban Opere, a c. di G. Banterle , texte grec B. R. Suchla ) 36), a c. di Y. de Andia, 36), a c. di Y. Confutazione di tutte le , texte grec B. R. Suchla ( , Madrid, Editorial Ciudad ) pts xiii iv - Opere montaniste, t. 1: Esorta- - i v , a c. di I. Ricciardi, La Trinità secolo, Roma, Institutum Patristicum 33) – La théologie mystique, texte grec iii e pts eresie, a c. di A. Cosentino, Roma, Città Nuova, 2017 Paris, Les Belles Lettres, 2016 lombás e I. Aranguren, Madrid, Biblioteca de Autores Cristianos, 1993 Fribourg, Egloff luf, 1944 Zumthor, P. sur le Dialogue avec ste chrétien. Travaux Martyr, Paris, Gabalda, de Justin Tryphon 2000 Paris, Cerf, 2016 Gaastra, Turnhout, Brepols, 2016 (Corpus Gaastra, Turnhout, Latina, 156 C) Christianorum. Series et de 1870 à 1930: influence et en France échanges. Actes du colloque franco-alle- (25-27 octobre 1991), amand de Chantilly c. di J. 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Pubblicati Frati di Luciana Pedroia. su «Ricerche Storiche», 13 Descrizione dei 26 incuna­ (1983), pp. 559-695, tavole. boli dell’antica biblioteca Esaurito. dei Cappuccini di Lugano. Pubblicato su «Fogli», 11 La “Nuova Storia della Sviz- (1991), pp. 3-20. zera e degli Svizzeri”: In vendita a fr. 7.– storia nazionale e metodo- logia storica Catalogo dei periodici Atti del Convegno di studi correnti della Biblioteca del 14-15 ottobre 1983. Salita dei Frati di Luciana Contributi di Ulrich Im Pedroia. Censimento dei Hof, Ruggiero Romano, 148 periodici che entrano Guy Marchal, François regolarmente in bibliote­ De Capitani, Hans Ulrich ca. Pubblicato su «Fogli», Jost, Raffaello Ceschi, Paul 15 (1994), pp. 15-25. Huber, Markus Mattmüller. In vendita a fr. 7.– Pubblicati su «Archivio storico ticinese», 100 (1984), Ad uso di… applicato alla pp. 245-308. libraria de’ Cappuccini di In vendita a fr. 18.– Lugano di Giovanni Pozzi e Luciana Pedroia. Il mestiere dello storico Analisi delle firme di dell’Antichità Cappuccini del sec. xviii Atti del Convegno di studi apposte ai libri del fondo del 29-30 settembre 1988. antico della biblioteca. Contributi di Mario Vegetti, Catalogo di 1’086 opere Giuseppe Cambiano, con rinvio a repertori, Luciano Canfora. bibliografie e biblioteche Pubblicati su «Quaderni che possiedono esemplari di storia», 15 (1989), n. 30, della stessa edizione, pp. 37-66. corredato dell’elenco dei In vendita a fr. 18.– Il mestiere dello storico Roberto Sanesi (1930-001) Varia del Medioevo Atti dell’incontro del Quando sono in biblioteca Atti del Convegno di studi 24 aprile 2004, a cura (Una lezione del 1991) del 17-19 maggio 1990, di Raffaella Castagnola e di Giovanni Pozzi. a cura di Fernando Lepori Alessandro Soldini. Nota al testo di Fabio e Francesco Santi. Contributi di Gillo Soldini. Contributi di Claudio Dorfles, Gilberto Isella, Estratto da «Fogli» 33, Leonardi, Giuseppe Sergi, Tomaso Kemeny, (2012), 32 p. Daniela Romagnoli, Vincenzo Guarracino. In vendita a fr. 7.– Jean-Claude Schmitt, Cesare Lugano, Giampiero Segre, Adriano Peroni, Casagrande, 2004 La biblioteca della Madonna Claudio Leonardi. (Oltre le frontiere, 2), 86 p. del Sasso di Locarno- Spoleto, Centro italiano di In vendita a fr. 14.– Orselina. Note su un studi sull’alto Medioevo, progetto in corso 1994 (Quaderni di cultura Cataloghi di Marina Bernasconi mediolatina. Collana della di esposizioni Reusser, Laura Luraschi Fondazione Ezio Edizioni di Basilea del xvi Barro, Luciana Pedroia. Franceschini, 7), 124 p. secolo a sud delle Alpi. Estratto da «Fogli» 35, In vendita a fr. 38.– Catalogo dell’esposizione, (2014), 20 p. a cura del Centro di In vendita a fr. 7.– Il mestiere dello storico dell’Età competenza per il libro moderna. La vita economica antico, ideazione Giovanni Pozzi e Giorgio nei secoli XVI-XVIII e realizzazione di Marina Orelli lettori reciproci. Atti del Convegno di studi Bernasconi Reusser, Testimonianze epistolari del 14-16 aprile 1994. Jean-Claude Lechner, di Fabio Soldini. Contributi di Philippe Laura Luraschi Barro, Estratto da «Fogli» 35, Braunstein, Christian Luciana Pedroia, (2014), 20 p. Simon, Andrea Menzione, (Lugano, Biblioteca Salita In vendita a fr. 7.– Jon Mathieu, Pierre Jeannin, dei Frati, 12 maggio – 12 Massimo Livi Bacci, agosto 2016). Pubblicato Anne-Marie Piuz, Alfred su «Arte e storia», 68 Perrenoud, Jean-François (2016), 122 p. Bergier, Raffaello Ceschi, Raul Merzario. Bellinzona, Conferenze Casagrande, 1997 Il pensiero filosofico (Biblioteca dell’Archivio di Tommaso d’Aquino Storico Ticinese, 1), 213 p. Testi del ciclo di conferenze In vendita a fr. 32.– tenute nella primavera del 1999. Contributi Metodi e temi della ricerca di Alessandro Ghisalberti, filologica e letteraria Ruedi Imbach, Alain De di Giovanni Pozzi Libera. Pubblicati su «Studi Atti del Seminario di studi medievali», 43 (2002), n. 2, del 10-11 ottobre 2003, pp. 803-856. a cura di Fernando Lepori. Esaurito. Contributi di Ottavio Besomi, Franco Gavazzeni, Mirella Ferrari, Ezio Raimondi, Claudio Leonardi, Giovanni Romano. Appendice: Bibliografia degli scritti di Giovanni Pozzi (1950-2014), a cura di Luciana Pedroia. Firenze, Ed. del Galluzzo, 2014 (Carte e carteggi, 19). In vendita a fr. 30.– L’Associazione Inoltre l’Associazione La Biblioteca «Biblioteca pubblica dal 1981, di regola Salita dei Frati Salita dei Frati» una volta all’anno, il perio- Fa parte del Sistema biblio- Costituita nel 1976, si occupa dico «Fogli», dove tra tecario ticinese (www.sbt.ch) della Biblioteca Salita dei l’altro, nella rubrica Rara come biblioteca associata. Frati, aperta al pubblico et curiosa, si descrivono Le notizie bibliografiche delle dall’ottobre 1980 in un edifi- opere di particolare pregio nuove acquisizioni librarie cio di Mario Botta. e interesse bibliografico vengono inserite nel catalogo Dei 120’000 volumi e 400 conservate nei vari fondi del Sistema dal 2001; la periodici, la maggior parte della biblioteca. ricatalogazione informatizza- proviene dal Convento Dell’Associazione può ta del pregresso è in corso di dei Cappuccini di Lugano, la far parte chi approvi lo attuazione. cui biblioteca si è andata costi- statuto e versi la tassa sociale Dal 2010 partecipa al progetto tuendo nel XVI secolo e annua (almeno 40 franchi e-rara, il portale che riunisce ingrossando dal XVIII. Sono i soci individuali; 10 franchi libri antichi digitalizzati pro­- particolarmente rilevanti le studenti, apprendisti, venienti da diverse biblioteche edizioni ticinesi (ne è stato pensionati; 100 franchi le svizzere, accessibili per il pubblicato il catalogo), la sto- istituzioni). Chi è membro lettore gratuitamente online. ria e segnatamente quella loca- dell’Associazione è infor- le, l’ascetica e la predicazione mato regolarmente di ogni Centro di competenza (molti i testi utili allo studio attività che si tiene in biblio- per il libro antico della religiosità popolare), la teca, in particolare ricevendo Dal 2014 la Biblioteca Salita letteratura e la retorica.Negli gratuitamente «Fogli» dei Frati ha assunto il ruolo ultimi anni si sono aggiunti e gli inviti alle manifesta- di Centro di competenza per altri fondi, donati o acquista- zioni, partecipa alle scelte il libro antico. Fra i progetti ti, e in particolare il cospicuo dell’Associazione (nell’as- principali vi è la catalogazio- fondo di p. Giovanni Pozzi semblea e nei gruppi di ne di fondi librari antichi (10’000 libri e 4’400 estratti), lavoro) e contribuisce al (attualmente è in corso quella che comprende oltre a un finanziamento dell’attività, delle seguenti biblioteche: buon lotto di autori secente- con la tassa annua. Madonna del Sasso di schi alcuni rari, opere di Orselina, Santa Maria del metodologia letteraria, Iscrizioni Bigorio , Abate Fontana di semiotica, iconologia, teoria Per iscriversi all’Associazione Sagno) e il censimento dei del linguaggio mistico. Alla e richiedere «Fogli» fondi librari antichi di biblioteca è pure annesso o altre pubblicazioni, proprietà privata presenti un consistente fondo di im- ci si rivolga all’Associazione nella Svizzera italiana in vista maginette devozionali. «Biblioteca Salita dei Frati»: dell’inserimento dei dati nel L’Associazione cura l’arric- Salita dei Frati 4a catalogo online del Sistema chimento della biblioteca ch-6900 Lugano bibliotecario ticinese. acquisendo soprattutto stru- telefono Partecipa al progetto MEI menti per lo studio del fondo +41(0)91 923 91 88 (Material Evidence in antico (secoli XVI-XVIII), telefax Incunabula), banca dati che opere relative alla storia della +41(0)91 923 89 87 raccoglie tutte le informazio- religiosità e a san Francesco e-mail ni legate agli esemplari degli e al francescanesimo. [email protected] incunaboli conosciuti. Accanto alla conservazione e agli acquisti delle pubblica- Orari di apertura zioni, l’Associazione orga- al pubblico nizza in biblioteca un’attività Mercoledì, giovedì e venerdì culturale (conferenze, con- dalle 14 alle 18, vegni, seminari) su tematiche sabato di cultura bibliografica, dalle 9 alle 12 religiosa, francescana, storico- filosofica e letteraria (in determinate circostanze viene curata la pubblicazione degli atti) e un’attività espo- sitiva rivolta soprattutto al libro d’artista. ISSN 2235-4697 Fr. 7.—