Colli Pesaresi DOP

Consorzio di tutela Istituto Marchigiano di tutela vini

Viale dell'Industria, 5 - 60035 - JESI

"Colli Pesaresi" è una Denominazione di Origine Protetta. Vi rientrano: bianco, rosso, rosato, spumante, , e Sangiovese. Quest'ultimo è prodotto anche nelle tipologie riserva e novello. Inoltre, sono previste anche possibili indicazioni di sottozona in etichetta, come specificate nel disciplinare.

Uvaggio

Il bianco e lo spumante si ottengono da uve provenienti da vitigni Trebbiano toscano (localmente chiamato Albanella), , Biancame, Pinot grigio, Pinot nero, Riesling italico, , Sauvignon, Pinot bianco. Possono essere utilizzati da soli o congiuntamente e comunque per una quota non inferiore al 75%. Rosso e rosato, invece, hanno un minimo del 70% di Sangiovese. Nel caso di Biancame, Trebbiano e Sangiovese il vitigno di riferimento deve rappresentare l'85% del totale, mentre più variabili sono le quote previste per i vini con sottozone, per le quali si rimanda al disciplinare. Infine, è bene sottolineare che, in tutte le tipologie, a concorrenza della quota restante, possono essere utilizzati altri vitigni a bacca analoga, non aromatici, coltivabili nelle Marche.

Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche

Il Colli Pesaresi bianco è un vino leggero e fresco, con gusto gradevole che non stanca al palato. Il colore è giallo paglierino e i profumi richiamano la ginestra e i fiori bianchi. Se la coltivazione delle uve avviene lungo la costa, la sapidità del vino aumenta. Ciò che fa emergere il rosso, invece, è la sfumatura violacea che impreziosisce la tonalità rubino e che con l'invecchiamento vira sul granato. L'odore è vinoso e morbido, al sapore risulta secco e asciutto. Infine, nei vini con indicazione di vitigno o di sottozona, le caratteristiche organolettiche, ben delineate dal disciplinare, sono adatte a questo tipo di test.

Zona di produzione delle uve

La zona di produzione interessa il territorio dei comuni collocati nella provincia di Pesaro e Urbino.

Pagina 1 di 2 Specificità e note storiche

Fu Plinio uno dei primi a parlare della viticoltura nella zona del pesarese, facendo addirittura riferimento a ben 100 viti che vi venivano coltivate.

Area di produzione

Pagina 2 di 2