COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PARERE n. 31 del 15 luglio 2010 (o.d.g. 7 del 15 luglio 2010)

OGGETTO: Comuni di (capofila), Roncà, , (VR). Rapporto Ambientale al Piano di Assetto del Territorio Intercomunale.

PREMESSO CHE

– ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull’ambiente al fine di “promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente”; – La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 15 luglio 2010, come da nota n. 369452 del 06.07.10 del Dirigente della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, segretario della commissione; – Il Comune di Montecchia di Crosara , quale capofila del PATI denominato dell’Alpone con i Comuni di Roncà, San Giovanni Ilarione, Vestenanova (VR con note n. n.5427 del 24.07.09, n.1780 del 12.03.2010, n. 1769 del12.03.10 , ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS; − ITER PROCEDURALE PER LA VAS Il Comune di Montecchia di con DGC n. 69 del 09.03.05, il Comune di Roncà con DGC n. 32 del 11.03.05, il Comune di San Giovanni Ilarione con DGC n. 36 del 08.03.05, il Comune di Vestenanova con DGC n. 48 del 15.03.05 hanno approvato il “Documento Preliminare alla redazione del piano di assetto del territorio intercomunale – PATI” e lo “Schema di Accordo di copianificazione” ai sensi dell’art. 15 della legge urbanistica regionale, per la formazione del piano di assetto del territorio intercomunale, al fine di attivare la procedura concertata tra Comune e Regione per la redazione del nuovo strumento urbanistico generale così come definito dalle stesse delibere di giunta; Con nota prot. n. 211957 del 22.03.05 il dirigente della direzione urbanistica della Regione del ha espresso parere favorevole alla sottoscrizione dell’accordo di pianificazione per la redazione del PATI in esame. In applicazione dell’art. 5 della legge urbanistica regionale 11/2004 è stata avviata la fase di concertazione e partecipazione con gli enti territoriali e le Amministrazioni interessate alla tutela degli interessi pubblici coinvolti nella redazione del P.A.T.I., oltre che con le associazioni economiche, sociali e politiche portatrici di interessi diffusi nel territorio comunale, mediante incontri di lavoro e pubbliche assemblee. Il Comune di Montecchia di Crosara con DGC n. 101 del 26.04.2006, il Comune di Roncà con DGC n. 60 del 11.05.2006, il Comune di San Giovanni Ilarione con DGC n. 82 del 23.05.2006, il Comune di Vestenanova con DGC n. 55 del 20.04.2006, hanno espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Intercomunale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione; Il Comune di Montecchia di Crosara con DCC n. 13 del 15.04.2009, il Comune di Roncà con DCC n. 18 del 21.04.2009, il Comune di San Giovanni Ilarione con DCC n. 11 del 21.04.2009 , il Comune di Vestenanova con DCC n. 19 del 15.04.2009, hanno adottato il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale secondo quanto previsto dall’art. 15 della LR n. 11 del 23.04.04 Come da documentazione presentata, l’avviso dell’avvenuta adozione del Piano in parola è stato affisso all’albo pretorio dei Comuni e della Provincia di , sui quotidiani “Il Giornale di Vicenza” e “L’Arena” del 02.08.09. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 1

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Trascorso il periodo di avvenuto avviso e deposito, sono pervenute 102 osservazioni, 57 delle quali inerenti il Rapporto Ambientale..

− PARERE DELLA COMMISSIONE VAS SULLA RELAZIONE AMBIENTALE La Commissione Regionale VAS, con parere n. 99 del 18 dicembre 2007, aveva espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sul Rapporto Ambientale Preliminare allegato al documento preliminare per la redazione del Piano di Assetto del Territorio Intercomunale “Val d’Alpone”, a condizione che nel Rapporto Ambientale venissero ottemperate alcune prescrizioni.

− INTEGRAZIONI AL RAPPORTO AMBIENTALE FORNITE IN SEDE ISTRUTTORIA In sede istruttoria è emersa la necessità di acquisire la documentazione in ordine alle procedure seguite nonché maggiori elementi di conoscenza ed integrazioni al Rapporto Ambientale presentato. Il Comune di Montecchia di Crosara, anche a seguito dei diversi incontri tenutisi presso la Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, ha trasmesso con nota prot. n. 1769 del12.03.10, le integrazioni richieste.

− INQUADRAMENTO TERRITORIALE I Comuni di Montecchia di Crosara, Roncà, S. Giovanni Ilarione e Vestenanova ricadono su una fascia di territorio di ca. 88,55 Kmq, collocata nell’ambito orientale dei monti Lessini Veronesi, nella media e alta Valle del torrente Alpone, racchiusa tra la Valle d’ e la Val Tramigna ad ovest e la Valle del ad est, con conformazione prevalentemente collinare, pedecollinare e montuosa. La vallata gravita sugli assi infrastrutturali di collegamento a scala territoriale costituiti dalla SS11 e dall’Autostrada A4 (Mi-Ve) che marcano la fascia centrale della Provincia di Verona. Gli insediamenti urbani principali sono sviluppati attorno ai nuclei storici di Terrossa, Roncà, Montecchia, Pergola, San Giovanni Ilarione, Vestenanova, Vestenavecchia, e Castelvero. Le attività produttive si sono sviluppate perlopiù lungo la SP17 nei comuni di San Giovanni Ilarione e Montecchia di Crosara e in prossimità della frazione di Terrossa e nel capoluogo di Roncà.

− INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO Nel ventennio 1980-2009, la situazione demografica comunale è stata caratterizzata da un incremento seppur modesto di entrambi i Comuni fino ai giorni nostri in cui gli abitanti complessivi risultano essere 15.947 (4.390 per Montecchia di Crosara, 3.678 per Roncà, 5.199 per San Giovanni Ilarione, 2.680 per Vestenanova) per una densità abitativa sul territorio attorno alle 180 unità per Kmq. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di due centri produttivi lungo l’asse stradale della SP17 a Montechia e San Giovanni Ilarione e di altri due centri produttivi nella frazione di Terrossa e nel capoluogo di Roncà. La componente attiva della popolazione è strettamente legata alle dinamiche del sistema produttivo caratterizzate dall’evoluzione delle attività economiche tradizionali nell’agricoltura (coltivazione della vite e del ciliegio), dell’artigianato, industria, commercio. Dominante comunque è il territorio agricolo in grande dimensione con vigneti e ciliegi in prevalenza e con la presenza di numerose attività di allevamento intensive. Nel 2000, all’ultimo censimento agricolo, si contavano 1951 aziende agricole, per una superficie di circa 5.000 ettari. Numerose sono le aziende impegnate nel settore dell’allevamento.

− I TEMATISMI DEL PATI Le tematiche affrontate dal PATI sono le seguenti: • sistema geologico, idrogeologico e idraulico; • sistema ambientale e paesaggistico; • sistema insediativo; • sistema relazionale. Per ciascun sistema il PATI individua i principali elementi costitutivi e ne specifica ed articola le scelte progettuali definendo:

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 2

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • vincoli, biodiversità, elementi della pianificazione territoriale di livello superiore, elementi generatori di vincolo e fasce di rispetto; • invarianti; • fragilità; • valori e tutele; • azioni strategiche. Il territorio intercomunale è stato suddiviso in trentatre Ambiti Territoriali Omogenei – ATO – così denominati: per Montecchia di Crosara ATO 1A – COLLINARE OVEST . Appartiene all'insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall'ampia fascia del territorio comunale che si estende da nord a sud lungo il versante occidentale che comprende il Monte Mirabello ed il Monte Bastia e fa parte, in prevalenza, di un ambito naturalistico di livello regionale (ex art. 19 PTRC). ATO 2A – PEDEOLLINARE CENTRO . Appartiene all'insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito da una modesta porzione di territorio comunale confinante a nord con il Comune di San Giovanni Ilarione ed interessa la piana dell'alveo del torrente Alpone. L'area presenta chiaramente i caratteri tipici del territorio lasciato libero dal torrente Alpone lambito comunque dalle prime pendici collinari, dove è presente l'altura “Motto della Cagna”. L'ambiente è caratterizzato da coltivazioni intensive intervallate da elementi boschivi. Sotto il profilo insediativo, nell'ATO 2A sono presenti alcuni Centri Storici minori. Ovviamente sono presenti alcuni elementi di fragilità geomorfologica, costituiti da tracciati di vallecole. ATO 3A – PEDECOLLINARE SUD . Appartiene all'insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall'ampia fascia del territorio comunale che si estende a sud-ovest nella zona pianeggiante che confina con l'alveo dell'Alpone. Il territorio dell'ATO 3A presenta i caratteri tipici del territorio prevalentemente pianeggiante interessato da coltivazioni intensive. Sotto il profilo insediativo, nell'ATO sono presenti alcuni elementi di Centro Storico tra cui Colombara, Miotti e S. Antonio. E' presente, nella parte più ad ovest, l'importante cantina vitivinicola “Casarotto” è più a sud, quasi a confine con Monteforte d'Alpone, uno dei pochi allevamenti intensivi. Lungo Via Pasquaro sono collocati due importanti servizi pubblici, l'ecocentro già realizzato e la previsione del nuovo impianto cimiteriale. Nel territorio sono tuttavia presenti anche elementi di fragilità geomorfologica, costituiti da coni alluvionali. ATO 4A – PEDECOLLINARE EST . Appartiene all'insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall'ampia fascia del territorio comunale che si estende ad est e fa parte, in prevalenza, di un ambito naturalistico di livello regionale (ex art. 19 PTRC). Il territorio dell'ATO 4A presenta i caratteri tipici del territorio collinare ed è caratterizzato da aree boschive intervallate da coltivazioni agricole, mentre morfologicamente denota un susseguirsi di modesti movimenti collinari. Sotto il profilo insediativo, nell'ATO sono presenti molti elementi di Centro Storico tra cui Danesi, Motto, Buricci, Duighi. L'ATO è caratterizzato dalla presenza della “cava basalti”, zona estrattiva regolarmente autorizzata attualmente attiva. Sul versante est, a confine con l'ATO 1B del Comune di Roncà è collocata un'area di demanio militare, al cui interno ci sono alcuni manufatti inutilizzati. Nel territorio sono tuttavia presenti anche elementi di fragilità geomorfologica, costituiti da orli di scarpata e tracciati a vallecole nonchè alcuni corsi d'acqua minori. ATO 5A – TRANSIZIONE . Appartiene all'insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall'ampia fascia del territorio comunale che si estende ad est dell'asta del torrente Alpone a cui si affianca la SP17. Il territorio dell'ATO 5A presenta i caratteri tipici del territorio pianeggiante ed è caratterizzato da ampie coltivazioni agricole (ciliegio e vite).

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 3

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Sotto il profilo insediativo, nell'ATO sono presenti alcuni elementi di Centro Storico tra cui Albare e Canove. Oltre ai modesti nuclei storici, è presente una realtà produttiva agroalimentare importante, collocata proprio sulla Provinciale ed inoltre si evidenzia una attività di ristoro ricettivo proprio dell'intersezione delle due SSPP17 e 17d, nonché una grande realtà vitivinicola “Cà Rugate”. Infine, il territorio è interessato da alcuni tracciati di corsi d'acqua minori. ATO 6A – CONSOLIDATO MONTECCHIA DI CROSARA . Appartiene all'insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale”, è costituito dall'area dell'impianto urbano a struttura nucleare di Montecchia, ma che comprende anche parte di territorio in sinistra Alpone. E' presente il Municipio con la biblioteca ed alcuni elementi limitati di Centro Storico, nonché lungo il tracciato per tratti pensile della Roggia Vienega un mulino, ultimo elemento di archeologia industriale ormai smesso. Nel territorio trovano localizzazione il complesso dei servizi a base comunale ed intercomunale come il polo scolastico, gli impianti sportivi con campi e palestra. ATO 7A – CONSOLIDATO PERGOLA . Appartiene all'insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale”, è costituito dall'area dell'impianto urbano a struttura nucleare della località Pergola, tagliata dalla SP17c per Terrossa. Non sono presenti elementi storici nonché servizi a carattere comunale, mentre si rileva una attività di ristoro e ricettiva confermata dallo strumento vigente. ATO 8A – PRODUTTIVO MIRA . Appartiene all'insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “dominante produttivo”, è costituito dall'area in sinistra Alpone, con una modesta porzione oltre l'Alpone, caratterizzata da un'azienda produttiva del Comune di Montecchia. All'interno della struttura produttiva si evidenzia l'impianto della Cantina Sociale e le aree dedicate al mercato di ciliegie. Sono presenti varie attività in edifici produttivi con alcuni elementi residenziali di modesta consistenza. Rispetto all'intero territorio comunale, il polo produttivo rappresenta il sostegno economico trainante. ATO 9A – CONSOLIDATO CASTELLO . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale – interesse culturale”, in considerazione delle sue peculiarità e delle valenze ambientali è costituito dall’area dell’impianto urbano a struttura isolata di Castello, che “guarda” dall’alto il nucleo insediativo di Montecchia e che ne è parte integrante, al cui interno ricadono centri storici tra i più importanti (individuati dalla Pianificazione vigente come “Zona A – centri storici e nuclei di antica origine”), il complesso di valore storico monumentale della chiesa di S. Salvatore del X secolo costruita forse sulle macerie di un castello, beni storico culturali (edicole devozionali) e il complesso cimiteriale. L’area dell’ATO 9A è caratterizzata inoltre da rilevanti connotazioni di pregio naturalistico ambientali, quali aree di interesse paesistico del territorio (visuali panoramiche, boschetti) e da un tessuto residenziale moderno. Nel territorio trovano localizzazione anche servizi di base a scala comunale (strutture scolastiche di base). per Roncà ATO 1B – PEDECOLLINARE OVEST . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall’ampia fascia del territorio comunale che si estende ad ovest e che fa parte, in prevalenza, di un ambito naturalistico – ambientale di livello regionale (ex art 19 PTRC). L’area dell’ATO 1B presenta i caratteri tipici del territorio pedecollinare lessinico ed è caratterizzata da vaste zone boschive e da rilevanti connotazioni di pregio naturalistico-ambientali, quali l’ambito del Parco Regionale della Lessinia (Area di interesse regionale – Strati di Roncà), l’area di interesse locale (Parco rurale ex art. 36 PTRC), elementi geologici significativi (atollo, ostriche, zona delle cascate, giacimenti, mulino) e percorsi attrezzati rurali e montani che si diramano lungo l’ATO (via dei fossili, via delle cascate, vecchia via lastricata – Rabota e via dei Pellegrini). ATO 2B – PEDECOLLINARE EST . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall’ampia fascia del territorio comunale che si estende ad est e a sud est. L’area dell’ATO 2B presenta i caratteri tipici del territorio pedecollinare lessinico ed è caratterizzata da vaste zone boschive, da percorsi attrezzati rurali e montani che si diramano lungo l’ATO (in DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 4

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA particolare la via dei pellegrini). Trattasi di ambito territoriale caratterizzato da un paesaggio di rilevante pregio ambientale complessivamente integro. ATO 3B - PIANURA . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall’ampia fascia del territorio comunale che si estende longitudinalmente a sud dei nuclei insediativi di Roncà (ATO 5B) e di Terrossa (ATO 6B). L’area dell’ATO 3B presenta prevalentemente i caratteri tipici di un territorio di pianura di pregio agricolo prevalentemente coltivato a vigneto. All’estremità ovest dell’ATO insistono piccole porzioni di aree boschive in prossimità del Monte Duello. ATO 4B - TRANSIZIONE . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “agricolo residenziale”, è costituito dalla fascia di territorio comunale che fa da “filtro” tra il nucleo insediativo di Roncà ad ovest (ATO 5B) e il nucleo insediativo di Terrossa ad est (ATO 6B). L’area dell’ATO 4B presenta i caratteri tipici di un territorio in parte pedecollinare a nord e in parte di pianura a sud, prevalentemente coltivato a vigneto. ATO 5B – CONSOLIDATO RONCA’ . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale”, è costituito dall’area dell’impianto urbano a struttura nucleare di Roncà, al cui interno ricadono numerosi centri storici tra cui “Zamboni, La corte, Pegoraro, Roncà e Ghiacciaia – Olivieri – Ficarolo”, la villa veneta Villardi (ex L. 1089/39) denominata “la Pastoria” (individuata dalla Pianificazione vigente come “zona A1 – edificio di pregio con indicazione dei gradi di protezione”) e relativo contesto figurativo (individuato dal PRG vigente come “verde privato vincolato”), un altro edificio (individuato dalla Pianificazione vigente come “zona A1 – edificio di pregio con indicazione dei gradi di protezione), il complesso di valore storico-monumentale della chiesa, il complesso cimiteriale di Roncà, ed allevamenti individuati nella tav 4 come elementi di degrado da dismettere, con recupero volumetrico a funzioni residenziali. All’interno dell’ATO insiste un’area militare con decreto di vincolo, oggi di proprietà del Demanio civile, ed un allevamento zootecnico intensivo. ATO 6B – CONSOLIDATO TERROSSA – . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale”, è costituito dall’area dell’impianto urbano a struttura nucleare di Terrossa, al cui interno ricadono i centri storici di “Piazza Valle – Angiolini e Binello”, il nucleo insediativo di S. Filippo, aree individuate dal PRG vigente come “zona A1” residenziale con degradato tessuto edilizio – urbanistico” (es. loc. Grigio ecc), due edifici storico monumentali (individuati dalla Pianificazione vigente come “zona A1 edifici di pregio con indicazione dei gradi di protezione”), Villa Meneguzzi (ex L. 1089/39) (individuata anch’essa dalla Pianificazione vigente come “ zona A1 edificio di pregio con indicazione dei gradi di protezione”) e relativo contesto figurativo (individuato dal P.R.G. vigente come “verde privato vincolato e vincolo monumentale ex L. 1497/39”) e il complesso di valore storico-monumentale della chiesa. ATO 7B – CONSOLIDATO S. MARGHERITA . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale”, è costituito dall’area dell’impianto urbano isolato di S. Margherita, al cui interno ricadono i due nuclei distinti dei centri storici, il complesso di valore storico monumentale della chiesa e un contesto figurativo (individuato dal P.R.G. vigente come “verde privato vincolato”). ATO 8B – CONSOLIDATO BRENTON RONCOLATI . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale”, è costituito dall’area dell’impianto urbano isolato di Brenton Roncolati, al cui interno ricade il centro storico di “Brenton Roncolati”, un edificio storico monumentale (individuato dalla Pianificazione vigente come “zona A1 edificio di pregio con indicazione dei gradi di protezione” – Loc.S. Pietro), il complesso storico monumentale della chiesa, il complesso cimiteriale di Brenton Roncolati ed un allevamento individuato come elemento di degrado da dismettere e demolire, con recupero volumetrico a funzioni residenziali. ATO 9B – PRODUTTIVO CAPOLUOGO . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema Produttivo” e al sottoinsieme “Produttivo”, è costituito dall’ ambito territoriale,

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 5

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA caratterizzato da attività produttive di carattere industriale ed artigianale, ubicato ad est del nucleo insediativo di Roncà ATO 10B – PRODUTTIVO TERROSSA . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema Produttivo” e al sottoinsieme “Produttivo”, è costituito dall’ ambito territoriale, caratterizzato da attività produttive di carattere industriale ed artigianale, ubicato all’estremità sud- est dell’ATO, a confine con i Comuni di Montecchia di Crosara, e in Provincia di Vicenza. All’interno dell’ATO è presente una struttura vitivinicola per la produzione e vendita di prodotti tipici locali. per San Giovanni Ilarione ATO 1C – PEDECOLLINARE OVEST . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall’ampia fascia del territorio comunale che si estende da nord a sud lungo il versante occidentale che comprende il Monte Bellocca (830 m slmm) e il Monte Mirabello (532 m slmm), sistemi montani che a nord si fondano e si integrano con i rilievi dell’Alto-piano della Lessinia, e che fa parte, in prevalenza, di un ambito naturalistico-ambientale di livello regionale (ex art 19 PTRC). ATO 2C – PEDECOLLINARE CENTRO . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall’ampia fascia centrale del territorio comunale che si estende da nord a sud. L’area dell’ATO 2C, in considerazione delle sue peculiarità e valenze ambientali e in riferimento all’apposito Piano “per la valorizzazione e tutela delle risorse storico-ambientali” a corredo della Pianificazione vigente, presenta i caratteri tipici del territorio pedecollinare ed è caratterizzata da vaste zone boschive (latifoglie-castagneti), da rilevanti connotazioni di pregio naturalistico- ambientali, quali aree di rilevante interesse paesistico, costituenti quadri d’insieme di valore paesaggistico del territorio (visuali panoramiche, contesti rurali di valore testimoniale, boschetti, corsi d’acqua, anse fluviali dell’Alpone), da beni storico culturali (edicole devozionali), da un sito di interesse archeologico e da percorsi rurali tematici testimoniali per la visitazione, ospitalità, fruibilità e godibilità del territorio aperto (antica via del commercio verso , il percorso archeologico/naturalistico e il percorso della marcia tra i ciliegi). ATO 3C – PEDECOLLINARE EST . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall’ampia fascia a nord-est del territorio comunale che fa parte, in prevalenza, di un ambito naturalistico- ambientale di livello regionale (ex art 19 PTRC). L’area dell’ATO 3C, in considerazione delle sue peculiarità e valenze ambientali e in riferimento all’apposito Piano “per la valorizzazione e tutela delle risorse storico-ambientali” a corredo della Pianificazione vigente, presenta i caratteri tipici del territorio pedecollinare ed è caratterizzata da vaste zone boschive (latifoglie–castagneti), da rilevanti connotazioni di pregio naturalistico- ambientali, quali aree di rilevante interesse paesistico, costituenti quadri d’insieme di valore paesaggistico del territorio (visuali panoramiche, contesti rurali di valore testimoniale, boschetti, corsi d’acqua, anse fluviali), da monumenti geologici significativi (Monte del Diavolo), da beni storico culturali (edicole devozionali), da un sito di interesse archeologico e da percorsi rurali tematici testimoniali per la visitazione, ospitalità, fruibilità e godibilità del territorio aperto (percorso archeologico naturalistico, sentiero delle transumanze). ATO 4C – PEDECOLLINARE SUD . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall’ampia fascia del territorio comunale che si estende a sud est. L’area dell’ATO 4C, in considerazione delle sue peculiarità e valenze ambientali e in riferimento all’apposito Piano “per la valorizzazione e tutela delle risorse storico-ambientali” a corredo della Pianificazione vigente, presenta i caratteri tipici del territorio pedecollinare ed è caratterizzata da vaste zone boschive (latifoglie-castagneti), da rilevanti connotazioni di pregio naturalistico- ambientali, quali aree di rilevante interesse paesistico, costituenti quadri d’insieme di valore paesaggistico del territorio (visuali panoramiche, contesti rurali di valore testimoniale e corsi d’acqua), da zone di elevato valore paesaggistico o storico testimoniale (iconema di paesaggio – Passo Roccolo), da beni storico culturali (edicole devozionali) e da percorsi rurali tematici testimoniali per la visitazione, ospitalità, fruibilità e godibilità del territorio aperto (percorso della marcia tra i ciliegi). DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 6

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA ATO 5C – CONSOLIDATO S. GIOVANNI . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale”, in considerazione delle sue peculiarità e delle valenze ambientali e in riferimento all’apposito Piano “per la valorizzazione e tutela delle risorse storico-ambientali” a corredo della Pianificazione vigente, è costituito dall’area dell’impianto urbano a struttura compatta di S. Giovanni Ilarione, al cui interno ricadono numerosi centri storici tra cui S. Giovanni Ilarione, Bertini di sotto e Cambioli (individuati dalla Pianificazione vigente come “Zona A – centri storici e nuclei di antica origine”) , il complesso di valore storico monumentale della chiesa, beni storico culturali (edicole devozionali, piazza mercato delle ciliegie), una struttura vitivinicola per la produzione e vendita di prodotti tipici locali ubicata a sud del centro storico “Cambioli”, ed un elemento botanico di interesse naturalistico (grande albero). ATO 6C – AMBITO CASTELLO . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale – interesse culturale”, in considerazione delle sue peculiarità e delle valenze ambientali e in riferimento all’apposito Piano “per la valorizzazione e tutela delle risorse storico-ambientali” a corredo della Pianificazione vigente, è costituito dall’area dell’impianto urbano a struttura isolata di Castello, che “guarda” dall’alto il nucleo insediativo di S. Giovanni Ilarione e che ne è parte integrante, al cui interno ricadono centri storici tra cui Castello, Scandolara e Lotti-S.Zeno (individuati dalla Pianificazione vigente come “Zona A – centri storici e nuclei di antica origine”), il complesso di valore storico monumentale della chiesa di S. Zeno e della chiesa di S. Giovanni Battista costruita sulle macerie di un castello, beni storico culturali (edicole devozionali) e il complesso cimiteriale. ATO 7C – PRODUTTIVO CAPOLUOGO . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema Produttivo” e al sottoinsieme “Produttivo”,è caratterizzato da attività produttive di carattere industriale ed artigianale, ubicato all’estremità sud del nucleo insediativo di S. Giovanni Ilarione (ATO 5C) in Loc. Boarie. per Vestenanova ATO 1D – MONTANO NORD . Appartiene all'insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall'ampia fascia del territorio comunale che si estende a nord oltre il consolidato di Bolca h. 850 m slmm e che fa parte, in prevalenza, di un ambito naturalistico-ambientale di livello regionale (ex art. 19 PTRC). L’area dell’ATO 1D presenta i caratteri tipici del territorio collinare lessinico ed è caratterizzata da vaste zone boschive e da rilevanti connotazioni di pregio naturalistico-ambientali, quali l’ambito del Parco Regionale della Lessinia (Area di interesse regionale – La Pesciara di Bolca), l’area di interesse locale (Parco rurale ex art. 36 PTRC), elementi morfologici significativi e percorsi attrezzati rurali e montani che si diramano lungo tutto l’ATO. ATO 2D – COLLINARE OVEST . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall’ampia fascia del territorio comunale che si estende da nord a sud lungo il versante occidentale che comprende il Monte Pergo (946 m slmm), sistemi montani che a nord si fondano e si integrano con i rilievi dell’Alto-piano della Lessinia, e che fa parte, in prevalenza, di un ambito naturalistico-ambientale di livello regionale (ex art 19 PTRC). L’area dell’ATO 2D, in considerazione delle sue peculiarità e valenze ambientali, presenta i caratteri tipici del territorio collinare lessinico ed è caratterizzata da vaste zone boschive (latifoglie- castagneti), da rilevanti connotazioni di pregio naturalistico-ambientali, quali ambiti di rilevante interesse paesistico, costituenti quadri d’insieme di valore paesaggistico del territorio (visuali panoramiche, contesti rurali di valore testimoniale, boschetti e corsi d’acqua), da zone di elevato valore paesaggistico o storico testimoniale, da beni storico culturali e da percorsi rurali tematici testimoniali per la visitazione, ospitalità, fruibilità e godibilità del territorio aperto. ATO 3D – PEDECOLLINARE EST . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall’ampia fascia a nord-est del territorio comunale che fa parte, in prevalenza, di un ambito naturalistico– ambientale di livello regionale (ex art 19 PTRC). L’area dell’ATO 3D, in considerazione delle sue peculiarità e valenze ambientali, presenta i caratteri tipici del territorio pedecollinare ed è caratterizzata da vaste zone boschive (latifoglie-castagneti), da rilevanti connotazioni di pregio naturalistico-ambientali, quali aree di rilevante interesse paesistico, costituenti quadri d’insieme di valore paesaggistico del territorio (visuali panoramiche, contesti rurali DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 7

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA di valore testimoniale, boschetti, corsi d’acqua, anse fluviali), da monumenti morfologici significativi (Monte Guarda), da beni storico culturali (edicole devozionali) e da percorsi rurali tematici testimoniali per la visitazione, ospitalità, fruibilità e godibilità del territorio aperto. ATO 4D – PEDECOLLINARE CENTRO . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico” e al sottoinsieme “territorio aperto”, è costituito dall’ampia fascia centrale del territorio comunale che si estende da nord a sud, tra il Capoluogo e l'abitato di Bolca. L’area dell’ATO 4D, in considerazione delle sue peculiarità e valenze ambientali è caratterizzata da vaste zone boschive (latifoglie-castagneti), da rilevanti connotazioni di pregio naturalistico- ambientali, quali aree di rilevante interesse paesistico, costituenti quadri d’insieme di valore paesaggistico del territorio (visuali panoramiche, contesti rurali di valore testimoniale, boschetti, corsi d’acqua), da beni storico culturali e da percorsi rurali tematici testimoniali per la visitazione, ospitalità, fruibilità e godibilità del territorio aperto. ATO 5D – CONSOLIDATO VESTENANOVA . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale”, è costituito dall’area dell’impianto urbano a struttura nucleare di Vestenanova, al cui interno ricadono numerosi centri storici tra cui “Stanghellini e Casoni”, il complesso di valore storico della chiesa Parrocchiale e la struttura cimiteriale. ATO 6D – CONSOLIDATO VESTENAVECCHIA . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale”, è costituito dall’area dell’impianto urbano a struttura nucleare di Vestenavecchia, al cui interno ricadono alcuni centri storici e il complesso di valore storico-monumentale della chiesa. ATO 7D – CONSOLIDATO CASTELVERO . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale”, è costituito dall’area dell’impianto urbano isolato di Castelvero, al cui interno ricadono alcuni nuclei distinti di centro storico ed il complesso di valore storico della chiesa. La località è composta da un modesto nucleo edificato arroccato lungo la tortuosa strada provinciale. ATO 8D – CONSOLIDATO BOLCA . Appartiene all’insieme “con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo” e al sottoinsieme “misto a dominante residenziale-interesse culturale”, in considerazione delle sue peculiarità e delle valenze ambientali è costituito dall’area dell’impianto urbano a struttura isolata di Bolca, ultimo nucleo insediativo importante dell'intero PATI, al cui interno ricadono alcuni centri storici. Il nucleo urbano posto a 850 mt di altezza domina l'intera Valle dell'Alpone. E' presente la struttura museale dedicata ai fossili recuperati nella famosa “Pesciara”. Nella località, nonostante il parziale isolamento, sono presenti attività commerciali, di ristoro, ricettive all'interno del tessuto storico.

1.1. STATO DELL’AMBIENTE - CRITICITA’ Per quanto concerne lo stato dell'ambiente, il Rapporto Ambientale approfondisce le differenti matrici ambientali indicate nella Relazione Ambientale, allegata al Documento Preliminare del PATI, concludendo con una più dettagliata analisi delle criticità come di seguito illustrate. Aggiornamento/integrazioni del quadro ambientale Infatti così come previsto dallo stesso valutatore nella Relazione Ambientale, in sede di stesura della proposta di Rapporto Ambientale è stato fornito un quadro ambientale aggiornato/implementato mediante l’impiego di indicatori quantitativi. Gli approfondimenti effettuati per singolo sistema sono i seguenti: • Matrice aria : si sono applicati modelli di simulazione per similitudine per la diffusione degli inquinanti da traffico veicolare; invece per la diffusione di inquinanti da riscaldamento sono stati analizzati i dati forniti dalla Provincia e sono stati modellati sulla base della popolazione residente attuale e futura, simulandone le emissioni in atmosfera. La simulazione dell’impatto atmosferico da traffico veicolare è stata riportata graficamente sulla base delle previsioni di espansione insediativa dettate dal PATI. • Matrice clima : gli approfondimenti sul clima sono stati condotti sulla base dei dati pluviometrici e climatologici forniti dal Centro Meteorologico di Teolo (stazioni Illasi e San Bortolo): i risultati (che tengono conto dei dati pluviometrici degli ultimi 10-15 anni) sono stati valutati con il metodo di OverLay Cartografico. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 8

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • Matrice acqua : i dati relativi alle caratteristiche quali-quantitative della risorsa idrica sotterranea e superficiale sono stati ricavati dall’analisi geologica e dalla valutazione di compatibilità idraulica contenute nel PATI; sono state inoltre utilizzate le banche dati fornite dalla Regione Veneto, Genio Civile di Verona, Protezione Civile di Verona; dati relativi ai sistemi acquedottistici e fognari (consumi personali, percentuale di allacciamento, efficienza delle reti, programmi d’intervento, …) sono stati ricavati direttamente dagli enti gestori; la modellazione è stata effettuata utilizzando il metodo di Overlay cartografico; sono stati creati uno o più indicatori quali-quantitativi nelle matrici di calcolo. • Matrice suolo e sottosuolo : i dati relativi alle caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche e litologiche del sottosuolo sono stati ricavati dall’analisi geologica contenuta nel PATI; sono state inoltre utilizzate le banche dati fornite dalla Regione Veneto, Genio Civile di Verona, Direzione Cave e Miniere, Protezione Civile di Verona per la valutazione di episodi di calamità; l’analisi della vulnerabilità è stata allineata alla verifica effettuata in sede di predisposizione della matrice geologica del PATI; l’analisi dell’uso del suolo è stata condotta sulla Carta della copertura del suolo, la mappatura degli insediamenti zootecnici esistenti e dei siti di escavazione: la modellazione ha verificato la congruenza delle linee di espansione in relazione a tali criticità territoriali; • Matrice biodiversità : l’analisi si basa su dati provenienti dalle banche dati regionali, indagini sul posto, bibliografia del Museo Naturale; la modellazione si basa sul sistema a rete delle formazioni boscose e sul gradi copertura del suolo; • Matrice beni storico-culturali e paesaggistici : l’analisi è stata effettuata sulla base delle banche dati fornite dalla Regione Veneto (PTRC), Soprintendenza BB.AA. ed archeologica, documentazione bibliografica varia; • Matrice Agenti fisici : gli approfondimenti “stazioni radiobase”, linee ad alta tensione e “rumorosità” sono stati condotti in sede di Rapporto Ambientale mediante simulazione per similitudine per la diffusione del rumore da traffico veicolare e la localizzazione GIS per le stazioni ed impianti radiobase e la vicinanza delle linee elettriche alle zone abitate o agli ambiti di sviluppo insediativo previsti nel Piano; • Matrice socio economica : i dati sulla popolazione aggiornata sono stati ricavati dalla banche dati del servizio comunale dell’anagrafe, integrati con i dati ISTAT e storici; sono stati inseriti in un modello di calcolo statistico, che è stato quindi impiegato per il dimensionamento del Piano: tale approfondimento è dunque quello relativo al dimensionamento del Piano, il quale è stato poi sottoposto ad una valutazione di natura strategica per verificarne l’impatto dimensionale sulla consistenza insediativa attuale. In merito alle attività economiche, è stata condotta una specifica analisi presso la Camera di Commercio di Verona: in particolare sono state differenziate le analisi per i comparti primari, secondari e terziari, per le attività produttive, per il sistema della mobilità ed il sistema turistico-ricettivo. Sono stati infine individuati specifici indicatori ambientali al fine di mantenere un corretto monitoraggio di tali realtà. • Matrice Beni materiali : i consumi elettrici suddivisi per categorie di utenza (privati, imprese…) sono stati richiesti all’ENEL e successivamente suddivisi per consumi pro-capite e conteggiati complessivamente sulla base della popolazione residente attuale e futura. Sono stati creati uno o più indicatori quantitativi nelle matrici di calcolo. I quantitativi di rifiuti, la percentuale di raccolta differenziata sono stati richiesti all’ente gestore. Sono stati creato uno o più indicatori quantitativi nelle matrici di calcolo. Analisi dettagliata delle criticità Aria e Clima L'analisi della componente climatica non porta all'individuazione di criticità locali passibili di correlazione con le eventuali azioni di Piano, ma ha funzione di inquadramento e contestualizzazione di altri indicatori. Peraltro è accettabile l’ipotesi che le nuove edificazioni comportino un minor impatto in termini di surriscaldamento (effetto isola di calore), rispetto ai fabbricati esistenti. Non sono state rilevate particolari criticità relative ad inquinanti dovuti a traffico veicolare (Benzene, IPA, SO x, IPA, PM 10 ): Per quanto riguarda gli impianti industriali, si segnala un livello alto di emissioni di CO per il Comune di Roncà e la presenza di composti organici volatili non metanici (COVNM) dovuti all’attività conciaria nella valle. Per quanto riguarda le PM 10 , si segnala un livello di emissione significativo per il Comune di San Giovanni Ilarione, in relazione agli impianti di

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 9

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA riscaldamento a combustione. Acqua Relativamente allo stato di salute dei corsi d’acqua, lo stato ecologico (SACA) e ambientale delle acque indica una qualità sufficiente e/o buona, soprattutto per la parte montana del territorio (Vestenanova): i valori però indicano un trend leggermente negativo, a testimonianza di un graduale peggioramento del livello di qualità. Relativamente alle condizioni delle acque sotterranee (SCAS) si rileva una buona qualità delle acque, con concentrazioni trascurabili di ferro, ammoniaca e nitrati. Si registrano solo alcuni sporadici casi di inquinamento della falda superficiale per attività antropica di sicura origine zootecnica. Dal punto di vista del rischio idrogeologico, si evidenzia una condizione generalizzata di pensilità degli alvei nella zona di pianura. In merito alle reti in gestione a “AATO VERONESE - Autorità Ambito Territoriale Veronese, si evidenzia come i comuni siano dotati di vasche imhoff pubbliche e private (ad uso domestico), come collettori finali delle reti fognarie presenti. E’ in corso l’iter tecnico-amministrativo per il collegamento tramite posa di un collettore al depuratore centralizzato presente a e gestito dal Consorzio Le Valli. Si evidenzia una bassa percentuale di popolazione servita (circa 50-60% per Montecchia di Crosara e San Giovanni Ilarione, addirittura 15% per Roncà) da fognatura; si rileva l’assenza di rete fognaria per Vestenanova. La quasi totalità della popolazione del PATI (in media il 95%) è servita dalla rete acquedottistica; rimangono non servite solo alcune case sparse che tuttavia sono dotate di pozzi privati. Si segnala pertanto la criticità derivante dalla vulnerabilità degli impianti puntuali di scarico e dei pozzi privati. Suolo e sottosuolo (rischi idraulico, idrogeologico e attività estrattive) Fattori di rischio idrogeologico : L’analisi evidenzia le fragilità che insistono nel territorio dei Comuni del PATI: stabilità dei versanti, erosione, caratteristiche geotecniche non ottimali per la parte di territorio settentrionale; ristagno idrico, esondazione e vulnerabilità della falda per la parte meridionale. L’analisi dell’uso del suolo , derivante dalla zonizzazione Corine Land Cover ed integrata con la lettura da foto aree, ctr, e rilievi sul posto, ha evidenziato: • la prevalenza di SAU investita a seminativi in aree irrigui per la parte meridionale del territorio del PATI; • la prevalenza di area boscata mesofila e mesotermo fila e aree a vegetazione arborea e arbustiva per la parte settentrionale; • una limitata superficie occupata da vigneti; • Le aree rimanenti sono occupate dal tessuto urbano, gli edifici e i nuclei sparsi e dalla viabilità occupando superfici relativamente trascurabili L’edificato in generale è concentrato nei capoluoghi ed in qualche centro minore (Bolca ad esempio). Il territorio, soprattutto nella parte settentrionale per la parte non boscata, è adibito prevalentemente ad uso agricolo, vigneti e ciliegeti; gli insediamenti produttivi presenti sono per la maggior parte costituiti da aziende agricole di piccole e medie dimensioni. L'economia del paese negli ultimi anni, ha comunque riscontrato un sempre maggior inserimento e sviluppo di attività artigianali quali: lavorazione pelli, tomaifici, alcune trancerie, imprese edili, un'azienda dedita all'estrazione di materiale inerte (cava). Non sono da rilevare altri insediamenti produttivi se non quelli strettamente collegati al settore agricolo, come caseifici artigiani, che si occupano della trasformazione del latte provenienti dalle aziende agricole locali. Nella parte medio bassa, l'economia è basata principalmente sull'agricoltura ed, in particolar modo, sulla vite. Di recente, si sta aumentando la coltivazione anche dell'olivo. Si evidenzia la presenza di tante piccole aziende, molte delle quali produttrici di ceramiche, nonché di ditte a conduzione familiare, per le quali non si registrano situazioni importanti di compromissione del comparto podologico. Cave attive e dismesse : Sono presenti alcuni siti adibiti ad escavazione. Discariche : Sull’intero territorio non sono presenti discariche: sono invece presenti alcune isole ecologiche per lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti. Allevamenti intensivi : si evidenzia che gli insediamenti sono perlopiù localizzati nel parte nord del territorio di Vestenanova e al confine di questo con il Comune di S. Giovanni Ilarione; nella maggior DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 10

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA parte dei casi, le aree interessate dall’impatto ambientale dovuto all’attività zootecnica, sono caratterizzate da bassa densità insediativa oppure di natura non residenziale. Si evidenzia invece il caso della località di Bolca, dove vi è una forte incidenza su zone di urbanizzazione consolidata di tipo residenziale. Biodiversità (V.Inc.A.), flora e fauna All’interno del territorio interessato dal PATI n si individuano zone ZPS e SIC. Il sito più vicino a nord è il sito IT3210040 denominato Monti Lessini-Pasubio-Piccole Dolomiti Vicentine, che dista circa 10 km dal territorio più settentrionale del Comune di Vestenanova. A sud invece i siti più vicini sono i SIC IT3210042 “Fiume Adige tra Verona Est e Badia Polesine” e IT3220037 “Colli Berici” che distano qualche decina di km dal Comune di Roncà. Nel territorio del PATI sono comunque presenti alcuni ambiti naturalistici di livello regionale (art.19 NT del PTRC), parchi rurali ex art. 36 PTRC aree di tutela paesaggistica di interesse regionale ai sensi dell’art. 33 NT del PTRC aree di interesse geologico ai sensi dell’art.36 NT del PTRC Sono altresì individuati anche alcuni ambiti per l’istituzione di parchi e riserve naturali regionali, in ragione dell’elevata sensibilità ambientale rilevata. Appare pertanto evidente come l’intera zona in esame possegga rilevanti potenzialità di interconnessione ecologica, interessando quella fascia pedemontana di intrusione delle propaggini del sistema boschivo lessino, ad alta valenza ecosistemica, nel contesto della sistema pianura, penalizzato poi dall’aumento dell’impatto antropico e dagli effetti negativi della monocoltura. I corsi d’acqua che scendono a valle sono indicati quali potenziali corridoi ecologici orientati in direzione N-S: tale funzione deve essere mantenuta e potenziata, garantendo costantemente il deflusso minimo vitale e un appropriato grado di naturalità agli alvei e alle sponde. A tale proposito va evidenziato il buon livello di conservazione della matrice agraria in prossimità del torrente Alpone. Per tali motivazioni non si rilevano particolari criticità, quanto piuttosto elementi di valore ambientale da tutelare e valorizzare. Paesaggio il territorio oggetto d’indagine appartiene al sistema prealpino-collinare dei “Lessini” con ambito geografico che varia da “alta pianura con presenza di vigneti”, a “fascia collinare sub-alpina caratterizzata dalla frammistione di seminativi e vigneti”, a “rilievi e altopiani prealpini caratterizzati dalla presenza di aree boscate frammiste a colture arboree”. Nella parte centro-meridionale, prevalentemente collinare e pianeggiante, il paesaggio è costituito da numerose dorsali separate da valli più o meno lunghe ed articolate e dominato dalla geometria delle colture agricole: viti, olivi e ciliegi che conferiscono al paesaggio una certa variabilità. Risalendo la vallata comincia invece a prevalere la presenza del ciliegio, e, nelle pendenze più accentuate, boschetti di essenze spontanee. La vegetazione naturale, limitata ai margini dei campi e, come accennato, alle pendici più scoscese, si compone principalmente di robinie (Robinia pseudoacacia), roverelle, ornielli, carpini neri, biancospini, rose canine (Rosa canina), peri corvini, sanguinelle, caprifogli, ligustri, pungitopi, e fra le erbacee Festuca rubra, Festuca duriuscola, Trifolium pratense, Trifolium repens, Lolium perenne. La parte più settentrionale della Val d’Alpone, ricadente nel territorio comunale di Vestenanova presenta aspetti paesaggistici più montani caratterizzati da canali profondi scavati dal torrente Alpone e dal torrente Chiampo, da una serie di monti di altezza compresa tra i 60 ed i 950 m e da limitate zone pianeggianti. I versanti sono caratterizzati da una vegetazione rigogliosa costituita in gran parte dalle cenosi Ostrio Querceto e Orno Ostrieto. Patrimonio culturale, architettonico e archeologico Per quanto riguarda il patrimonio storico nei comuni si rileva la presenza di una villa veneta e numerosi edifici/complessi a valore monumentale-testimoniale e centri storici; non si rilevano criticità sebbene vi siano in ambito agricolo edifici/annessi rustici ormai in stato di abbandono e degrado avanzato. Si rileva la presenza di un’area a rischio archeologico che impone una particolare attenzione nelle operazioni di trasformazione d'uso del suolo. Ambiti paesaggistici Le fasce di rispetto vincolano (D.Lgs. 42/2004) il corso d’acqua principale, il torrente Alpone, e i suoi affluenti che formano il reticolo idrografico principale dell’area. Agenti fisici Inquinamento luminoso DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 11

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Si evidenzia che il territorio del PATI è interessato da un inquinamento luminoso in parte limitato, in parte significativo, dovuto alla vicinanza con l’asse intermodale e urbanizzato, a livello regionale, est-ovest. Attualmente i comuni non hanno adottato piani di illuminazione pubblica o messo in atto azioni contro l’inquinamento luminoso Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti Si evidenzia che il territorio del PATI non risulta interessato da fonti di emissione naturali o artificiali di radiazioni ionizzanti mentre alcuni ambiti territoriali sono interessati da inquinamento elettromagnetico derivante dalla presenza di elettrodotti e di impianti di trasmissione per la telefonia mobile. Per la salute umana, considerato l’attuale grado antropizzazione del territorio, non si sono riscontrate rilevanti criticità in relazione all’impatto ambientale dovuto alla presenza degli elettrodotti, in quanto le linee presentano tracciati sufficientemente distanti dai centri abitati. Inquinamento derivante da presenza di radon I comuni interessati dal PATI non risultano nella lista di quelli a rischio radon di cui alla DGRV n. 79 del 18.01.2002.- Rumore I Comuni di Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione e Vestenanova sono dotati di un piano di classificazione acustica, mentre ne è sprovvisto il Comune di Roncà, per il quale è stata comunque condotta un’analisi dell’impatto acustico. In particolare i territori di Vestenanova e Montecchia di Crosara ricadono principalmente in classi acustiche caratterizzate da una buona tutela dal punto di vista dell’impatto sonoro, salvo qualche piccolo ambito a destinazione industriale-artigianale. Per i comuni di San Giovanni Ilarione e di Roncà non si hanno dati dettagliati, però è presumibile una classificazione acustica analoga. Le criticità riguardanti la zonizzazione acustica sono ovviamente connesse con la necessità di operare una revisione e aggiornamento dei Piani acustici, a seguito alla realizzazione di ambiti dell'urbanizzazione programmata. La fonte di impatto acustico principale è sicuramente la viabilità, per lo più quella provinciale, soprattutto quando a ridosso dei centri abitati. Aziende RIR Non sono presenti aziende a rischio di incidente rilevante. Popolazione Economia Si evidenzia una distribuzione delle fasce d’età della popolazione simile per tutti i comuni, eccezione fatta per Vestenanova dove non si nota quel fenomeno di diminuzione del numero dei residenti nelle fasce giovanili (15-30 anni) rispetto alle fasce infantili (fenomeno spesso dovuto alla presenza di popolazione immigrata). Negli anni, dal 2002 al 2006, la popolazione residente è aumentata del 3,7%, nello stesso periodo l’immigrazione ha registrato un aumento del 27,4% (la presenza di stranieri è una realtà consistente). Per quanto riguarda invece la composizione rispetto alle famiglie, si notano valori comuni del numero dei componenti, che si attesta intorno a 2,8 persone per famiglia. Attualmente non ci sono percorsi ciclopedonali strutturati: l’offerta del territorio si basa su percorsi abituali, salvo qualche breve tratto, che si sono via via definiti nel tempo. La dotazione corrente di standard a verde pubblico è di 7,57 mq/pro capite, sottodimensionata rispetto a quanto indicato in normativa (15 mq/pro capite). La particolare realtà territoriale in esame però, vede una netta predominanza di aree a superficie boscata, le quali possono rientrare idealmente all’interno del bilancio del fabbisogno reale di aree adibite a verde, compensando in qualche modo quel valore parametrico che introduce la normativa. Il tasso di occupazione è del 54% circa, il tasso di disoccupazione è del 3,5% e le persone in cerca di occupazione sono circa 300. La parte centro meridionale della valle è interessata da una fiorente economia agricola legata per lo più alla coltivazione della vite ed alla trasformazione delle uve. Ugualmente importante è la zona di produzione del “Lessini Durello". Rilevante è anche la coltivazione di alberi da frutta, in primis ciliegi, in tutta la vallata. Alla Camera di Commercio di Verona risultano 37 allevamenti di diverse tipologie (per lo più bovini da latte, da carne, animali da cortile) e nell’intera zona ci sono circa 340 attività industriali- artigianali, molte di piccole dimensioni, spesso a conduzione famigliare che impiegano circa 2.400 persone. L’attività di promozione turistica possiede un buon grado di efficienza, anche tramite il Parco Regionale della Lessinia, la rete delle Pro Loco comunali e gli enti turistici preposti. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 12

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Mobilità – Viabilità Le maggiori criticità riguardano da un lato la situazione esistente, che presenta i seguenti problemi: • Il fondovalle è percorso interamente dalla SP17 che, salendo da San Bonifacio, prosegue fino a Vestenanova, generando incroci lungo i centri abitati e le zone produttive con conseguente passaggio di traffico pesante ; • di incrocio fra strade comunali nell’intero territorio; Interventi di riqualificazione a scala urbana sono previsti nei tratti di strada che interessano i centri abitati. Pianificazione sovraordinata e coordinamento intercomunale Non si rilevano criticità dovute a previsioni di strumenti urbanistici o della pianificazione territoriale.

OBIETTIVI E AZIONI DEL PATI Il documento preliminare adottato dalle Amministrazioni Comunali ha individuato un primo elenco di obiettivi da considerare prioritari nell’ottica di perseguire uno sviluppo sostenibile del territorio: • tutela delle risorse naturalistiche e ambientali e integrità del paesaggio naturale quali componenti fondamentali della “Risorsa Territorio”; • difesa del suolo attraverso la prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali; • la salvaguardia, conservazione, promozione, ricostituzione del paesaggio agrario e del paesaggio di interesse storico; • promuove il miglioramento delle funzionalità degli insediamenti esistenti e della qualità della vita all’interno delle aree urbane; • individua opportunità di sviluppo residenziale e produttivo in coerenza con il principio di sviluppo sostenibile; • promozione dell'evoluzione delle attività turistiche nell'ambito di uno sviluppo sostenibile e durevole che concili le esigenze di crescita con la qualità ambientale, socio-culturale e del settore agro-produttivo; • definizione degli standard urbanistici, delle infrastrutture e dei servizi necessari agli insediamenti esistenti e di nuova previsione al fine di elevare le qualità di vita; • suddivisione del sistema delle infrastrutture per la mobilità in infrastrutture di livello territoriale e infrastrutture di livello urbano/locale. Il PATI ha sviluppato e approfondito gli obiettivi del documento preliminare articolandoli secondo lo schema obiettivi-azioni come segue. Obiettivo 1: Difesa del suolo attraverso la prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali accertando la consistenza, la localizzazione e la vulnerabilità delle risorse naturali. • Individuazione e adeguata disciplina delle aree a maggiore rischio di dissesto idrogeologico in ambito montano-pedecollinare-collinare, delle aree esondabili o a ristagno idrico e quelle a rischio sismico (zone 2-3). • Individuazione e adeguata disciplina delle aree caratterizzate da una maggiore difficoltà di deflusso delle acque e dal relativo rischio di esondazione. • Classificazione del territorio intercomunale in aree contraddistinte da differente grado di rischio geologico-idraulico e differente idoneità ad essere urbanizzato, per le caratteristiche geologico- tecniche, idrogeologiche-idrauliche: area idonea, area idonea a condizione, area non idonea. • Individuazione degli interventi rivolti alle situazioni critiche puntuali ( aree per interventi di recupero e riqualificazione ambientale - cave abbandonate/dismesse). • Definizione di interventi di miglioramento e riequilibrio ambientale da realizzare. • Predisposizione di adeguate normative nel quadro di una regolamentazione dell’assetto idraulico nelle zone già insediate e in quelle di nuova urbanizzazione. • Promozione di interventi sperimentali pilota sul tema della permeabilità e degli equilibri idraulici del suolo. • Definizione di indirizzi e prescrizioni per gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia nelle zone sottoposte a vincolo idrogeologico-forestale, nelle aree urbanizzate o da urbanizzare. • Definizione delle condizioni per la compatibilità delle trasformazioni con la sicurezza idraulica del territorio, subordinando, ove necessario, l’attuazione di talune previsioni alla realizzazione di infrastrutture, opere o servizi per il deflusso delle acque meteoriche. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 13

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Obiettivo 2: Tutela delle Risorse Naturalistiche e Ambientali e del Paesaggio, rispetto alle quali va valutata la “sostenibilità ambientale” delle principali trasformazioni. • Predisposizione di un attento studio relativo alla disciplina degli spazi aperti in rapporto alle valenze naturalistico-ambientali e paesaggistiche, oltre che agricolo-produttive • Individuazione di ambiti preferenziali (montano, pedecollinare, collinare, pianura) per iniziative di promozione e valorizzazione delle risorse paesistiche ambientali e culturali, nell’ottica di una valorizzazione complessiva del territorio intercomunale. • Tutela e mantenimento delle visuali panoramiche significative (coni visuali), nell’ottica di un apprezzamento complessivo del paesaggio. • Predisposizione di norme ed indirizzi volti ad individuare e potenziare la rete ecologica (aree di connessione naturalistica – aree nucleo – corridoio ecologico secondario) e delle aree protette del Parco Regionale della Lessinia. • Tutela, conservazione e valorizzazione degli ambiti di pregio territoriale quali, il Parco Regionale della Lessinia, siti di monumenti geologici, aree boscate, iconemi di paesaggio, elementi botanici (grande albero), sistemazioni del suolo legate ai metodi di conduzione agricola tradizionali (vigneto e ciliegio) ed emergenze vegetali. • Formulazione di disposizioni ed indirizzi per la riprogettazione del territorio intercomunale coinvolto dalla nuova viabilità, ridefinendone usi e sistemazioni, prevedendo gli interventi necessari alla mitigazione dell’impatto visivo/acustico e all’abbattimento delle polveri ed al contrasto degli inquinanti aerei. • Individuazione delle principali strutture/attrezzature che necessitano dell’adozione di opportune azioni di mitigazione, finalizzate a ridurre gli effetti di disturbo (in termini acustici, visivi, olfattivi, o di altra natura) da esse prodotte rispetto al contesto ambientale e paesaggistico. • Tutela, nel territorio montano-pedecollinare-collinare e di pianura, della sistemazione agraria del suolo composta da una complessa rete di sentieri poderali e di montagna, piccoli manufatti di presidio o celebrativi, edicole devozionali aree boschive etc. • Individuazione delle principali strutture/attrezzature che, costituendo opere incongrue rispetto al territorio aperto, comportano effetti di disturbo (in termini acustici, visivi, olfattivi, o di altra natura) rispetto al contesto ambientale e paesaggistico. • Promozione, nelle zone agricole, dello sviluppo di attività economiche che si svolgano in modo compatibile con la conservazione della natura e possano risultare integrative del reddito agricolo, quali la silvicoltura, la coltivazione delle ciliegie, la viticoltura, l’offerta di servizi ambientali, ricreativi, didattico-culturali per il tempo libero e per l’agriturismo. • Sui sistemi di aree protette (zone agricole, zone boscate, verde privato e verde pubblico) promozione di programmi di gestione che garantiscano la conservazione della biodiversità, e di iniziative didattiche/ludiche di conoscenza/fruizione dell’ambiente (anche attraverso l’utilizzo di fondi CEE, ecc.). • Interventi di difesa e prevenzione del territorio interessato da fenomeni di frana, erosione e caduta massi. • Promozione della fruizione turistica e godibilità del territorio aperto, mediante predisposizione di una rete di attrezzature e sistemazioni (percorsi di immersione rurale ciclopedonale-equestre, aree di sosta per la visitazione e l’ospitalità). • Tutela e ripristino di percorsi campestri e collinari/pedecollinari e sistemi continui di aree non antropizzate per favorire gli spostamenti delle popolazioni biologiche, fungendo da luoghi di rifugio/riproduzione e via di migrazione per la fauna selvatica. Obiettivo 3: Verifica dell’assetto fisico funzionale degli insediamenti e miglioramento della funzionalità degli insediamenti esistenti e della qualità della vita all’interno delle aree urbane. • Riorganizzazione e riqualificazione a scala urbana del tratto viario della SP17 dell’Alpone che attraversa e lambisce i nuclei insediativi di Vestenanova, San Giovanni Ilarione e Montecchia, con interventi di moderazione del traffico, di mitigazione dell’impatto visivo, acustico e della diffusione di polveri inquinanti, nel rispetto degli insediamenti esistenti (fasce tampone boscate di adeguata lunghezza e profondità) e con la predisposizione di elementi di arredo, marciapiedi ecc.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 14

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • Definizione per le aree degradate, degli interventi di riqualificazione, e di possibile riconversione e per le parti o elementi in conflitto funzionale le eventuali fasce o elementi di mitigazione funzionale. • In corrispondenza degli ambiti dell’edificazione diffusa miglioramento della qualità della struttura insediativa e miglioramento del patrimonio edilizio esistente, soprattutto abitativo, favorendo gli interventi di recupero, riuso, ristrutturazione sia edilizia che urbanistica con previsione di modesti ampliamenti di superfici e di volume per rispondere alle esigenze abitative e sempre finalizzati al riordino edilizio ed ambientale del patrimonio edilizio esistente. • Eliminazione delle situazioni di criticità determinate dalla presenza delle strutture individuate come elementi di degrado ambientale (es allevamenti), anche attraverso meccanismi di credito edilizio. • Definizione del dimensionamento delle nuove previsioni per ATO e per ciascuna realtà specifica, con riferimento ai fabbisogni locali. • Definizione degli standards urbanistici, delle infrastrutture e dei servizi necessari agli insediamenti esistenti e di nuova previsione. • Promozione di iniziative pilota per la realizzazione di singoli edifici, piani attuativi o altri interventi informati ai principi della sostenibilità, nei quali sperimentare tecniche costruttive ecocompatibili, modalità di raccolta dei rifiuti differenziata, sistemi di approvvigionamento e di acqua ed energia alternativi ai tradizionali e con minore potere inquinante, organizzati per il contenimento dei consumi e delle emissioni inquinanti. • Promozione di progetti volti ad elevare la qualità dell’abitare mediante iniziative di innovazione tecnologica promosse e coordinate dalle pubbliche Amministrazioni. • Mitigazione dell’impatto visivo/acustico e della capacità di diffusione di polveri inquinanti lungo la SP17 dell’Alpone Obiettivo 4: Sviluppo, delle attività produttive e sviluppo delle attività commerciali e direzionali, in coerenza con il principio dello “sviluppo sostenibile” e miglioramento della funzionalità complessiva degli ambiti specializzati. • Definizione dell’assetto fisico funzionale degli ambiti specializzati per attività produttive di rilievo comunale/sovracomunale quantificando il fabbisogno di aree e dei relativi servizi, con riguardo alle diverse destinazioni in essere. • Dimensionamento e localizzazione delle nuove previsioni produttive, commerciali artigianali e direzionali, con riferimento alle caratteristiche locali ed alle previsioni infrastrutturali a scala territoriale. • Definizione dei criteri e limiti per il riconoscimento delle attività produttive in zona impropria, precisando la disciplina per le attività da delocalizzare e conseguentemente i criteri per il recupero degli edifici industriali non compatibili con la zona, inutilizzati a seguito trasferimento o cessazione dell’attività. • Precisazione degli standards di qualità dei servizi, che si intendono perseguire per ottimizzare il rapporto tra attività di produzione, qualità dell’ambiente e del luogo di lavoro. • Riordino morfologico e funzionale dei complessi produttivi. • Ammissibilità di espansione degli impianti produttivi, secondo programmazione e pianificazione urbanistica vigente e previsione di un loro ulteriore ampliamento. • Riorganizzazione della viabilità interna di servizio, con risagomatura delle sedi stradali, percorsi ciclo-pedonali, elementi di arredo, mascherature arboree con vegetazione autoctona al fine di una riqualificazione complessiva degli insediamenti produttivi. • Interventi di mitigazione dell’impatto visivo, acustico e della diffusione di polveri inquinanti (mascherature e quinte arboree) degli impianti produttivi prospettanti verso la SP17 dell’Alpone e/o in corrispondenza di aggregati residenziali. Obiettivo 5: Valutazione dell’assetto delle attività esistenti e promozione dell’evoluzione delle attività turistiche nell’ambito di uno sviluppo sostenibile e durevole che concili le esigenze di crescita con la qualità ambientale, socio-culturale, agro-produttivo, ecc. • Promozione della qualificazione delle emergenze. • Definizione di aree e strutture idonee vocate al turismo di visitazione, all’escursionismo, all’agriturismo, all’attività sportiva, all’attività didattico culturale ottimizzando e riqualificando le DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 15

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA strutture ricettivo-turistiche esistenti, nel quadro di una maggior godibilità e fruibilità del territorio aperto • Individuazione di una rete di attrezzature e sistemazioni (percorsi escursionistici, di immersione ciclo-pedonale equestre, aree di sosta per la visitazione e l’ospitalità), per la godibilità e fruibilità del territorio aperto. • Dotazione di servizi ed rafforzamento delle attrezzature esistenti, in funzione sia della popolazione locale, che di quella legata alla fruizione turistica, secondo modelli culturalmente avanzati. • Valorizzazione e promozione delle attività vitivinicole e predisposizione di luoghi attrezzati per la sosta, visitazione e ospitalità in campagna e per attività ludico-ricreative (geositi – siti di importanza geologica, grande albero, edicole devozionali, etc), per la godibilità e fruibilità del territorio aperto. • Previsione di sistemi di fruizione integrati, di percorsi ciclo-pedonali, equestri a cavallo con adeguata segnaletica turistica, per la valorizzazione, godibilità e fruibilità del territorio aperto. Obiettivo 6: Tutela dei beni di interesse naturalistico-ambientale e storico-culturale e attribuzione di un ruolo ordinatore e di riqualificazione dei sistemi esistenti e da progettare. • Individuazione e disciplina degli elementi significativi del paesaggio di interesse storico: - ambiti dei centri storici; - edifici con valore storico-ambientale e i relativi spazi inedificati di carattere pertinenziale; - parchi e giardini di interesse storico architettonico; - viabilità storica e itinerari di interesse storico ambientale; - sistema storico delle acque derivate e delle opere idrauliche; - sistemazioni agrarie tradizionali; - siti di interesse archeologico; - siti di monumenti geologici (pesciara di Bolca, Colonnati Basaltici e Monte del Diavolo a S. Giovanni Ilarione, strati di Roncà); - sistema insediativo rurale e relative pertinenze piantumate; - edifici storico/monumentali (Ville Venete-La Pastoria); - fortificazioni storiche - castelli; - elementi geomorfologici (traccia di corso fluviale estinto, vallecole, orli di scarpata di erosione fluviale e influenzata dalla struttura, coni alluvionali); - attività boschive e didattico culturali; - altre categorie di beni storico-culturali. • Definizione dei criteri per il recupero fisico e funzionale delle strutture fortificate storiche entro un sistema di relazioni da ristabilire. • Salvaguardia e valorizzazione dei nuclei rurali di importanza toponomastica e documentaria, anche se privi di pregio architettonico, tramite interventi necessari al loro mantenimento e/o recupero mediante predisposizione di un apposito “prontuario per gli interventi edilizi nel territorio agricolo”. • Riorganizzazione e riqualificazione mediante assegnazione di una nuova centralità simbolica e funzionale, della SP17 (dell’Alpone) che taglia trasversalmente il territorio intercomunale. Obiettivo 7: Adeguata organizzazione dei servizi. • Individuazione dei principali servizi a scala territoriale, ovvero delle parti di territorio ad elevata specializzazione funzionale nelle quali sono concentrate una o più funzioni strategiche, o servizi ad alta specificazione economica, scientifica, culturale, sportiva, ricreativa e della mobilità. • Definizione degli interventi di trasformazione e qualificazione funzionale, urbanistica ed edilizia per gli ambiti esistenti e definizione delle caratteristiche morfologiche, dell’organizzazione funzionale, del sistema delle infrastrutture e delle dotazioni territoriali necessarie per quelli di nuova previsione. Obiettivo 8: Suddivisione del sistema delle infrastrutture per la mobilità in infrastrutture di livello territoriale e infrastrutture di livello urbano/locale. Potenziamento e razionalizzazione generale della rete viaria • Indicazioni per il PI circa la risistemazione dei sistemi della viabilità locale, della sosta, dei percorsi pedonali e ciclabili, rispetto ai temi della risagomatura delle sedi, ripavimentazione, alberature stradali, attrezzatura degli incroci, riordino degli accessi, ecc.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 16

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • Riorganizzazione dei nodi di intersezione infrastrutturali a risoluzione delle problematiche viabilistiche dovute all’ingente carico di traffico gravante in certe zone produttive di particolare rilievo. • Riorganizzazione e riqualificazione a scala urbana dei tratti viari della SP17 dell’Alpone, che attraversano e lambiscono i nuclei insediativi di Vestenanova, San Giovanni Ilarione e Montecchia, con interventi di moderazione del traffico, di mitigazione dell’impatto visivo, acustico e della diffusione di polveri inquinanti, nel rispetto degli insediamenti esistenti (fasce tampone boscate di adeguata lunghezza e profondità) e con la predisposizione di elementi di arredo, marciapiedi, ecc.

− PROCESSO DI CONCERTAZIONE/CONSULTAZIONE Il processo di concertazione e consultazione si è articolato come di seguito esposto: Avvio alla fase di concertazione e partecipazione: Con deliberazioni di Giunta Comunale dei Comuni di: • Montecchia di Crosara, n 69 del 09-03-2005; • Roncà, n 32 del 11-03-2005; • San Giovanni Ilarione, n 36 del 08-03-2005; • Vestenanova, n 48 del 15-03-2005; le relative Amministrazioni hanno richiesto l’attivazione di una procedura concertata con la Regione per la formazione del Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (PATI) ai sensi degli art. 15 e 16 della LR 11/2004, adottando un comune Documento Preliminare e la relativa bozza di Accordo di Pianificazione. Con presa d'atto del Dirigente Regionale del 22.03.2005 prot. 211957/47.01 è stato dato parere favorevole alla sottoscrizione dell’accordo da parte della Regione; In data 24.03.2005 la Regione del Veneto ha sottoscritto con i Comuni summenzionati l’Accordo di Pianificazione in questione; Le Amministrazioni comunali di Montecchia di Crosara, Roncà, S. Giovanni Ilarione e Vestenanova hanno concordemente attivato una procedura di concertazione e partecipazione, sviluppatasi in particolare con una serie di incontri di Presentazione del Documento Preliminare svolti a partire dal 02.02.2006, con una procedura attivata sulla base di specifiche deliberazioni di pre-concertazione di Giunta comunale dei Comuni di: • Montecchia di Crosara, n. 13 del 25/01/2006; • Roncà, n.8 del 30/01/2006; • San Giovanni Ilarione, n.14 del 24/01/2006; • Vestenanova, n. 210 del 22/12/05. Dalla concertazione non sono emerse osservazioni che comportino modifiche o integrazioni ai contenuti del documento preliminare approvato. Incontri: In attuazione delle finalità di concertazione e partecipazione promosse dalla LR 11/2004 (art. 2 comma 1 e art. 5) i comuni di Montecchia di Crosara, Roncà, San Giovanni Ilarione e Vestenanova hanno promosso le seguenti riunioni di presentazione del Documento Preliminare al PATI e della Relazione Ambientale della VAS: • Il 10/02/2006, alle ore 17:00, incontro con Enti ed Associazioni del comune di Montecchia di Crosara; • Il 02/02/2006, alle ore 20:00, incontro con la cittadinanza del comune di Roncà; • Il 03/02/2006, alle ore 20:00, incontro con la cittadinanza del comune di San Giovanni Ilarione; • Il 07/02/2006, alle ore 20:00, incontro con la cittadinanza del comune di Vestenanova; • Il 08/02/2006, incontro con la cittadinanza del comune di Montecchia di Crosara. Il Documento Preliminare e gli approfondimenti analitici dello stato di fatto del territorio (sintetizzati nei sistemi: relazionale, insediativo, ambientale ed idrogeologico) sono stati presentati, mediante ausilio informatico (power-point) ad Enti, Associazioni (come previsto dalla LR 11/2004) ed alla cittadinanza per approfondire gli obiettivi e le scelte strategiche del PATI attraverso i contributi degli invitati.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 17

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Nel corso delle riunioni sono stati relazionati i contenuti del Documento Preliminare, che definisce gli obbiettivi e le condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni ammissibili previsti dal PATI, e i contenuti della relazione Ambientale che descrive lo stato di fatto del territorio comunale nelle sue varie componenti sulla base di dati esistenti. Nel corso della giornata sono stati enunciati i principi ed i contenuti della nuova Legge Urbanistica Regionale nonché l’inquadramento del territorio in riferimento alla programmazione provinciale e regionale e ai nuovi interventi infrastrutturali che si realizzeranno. È stato inoltre presentato l’assetto strategico complessivo che le Amministrazioni Comunali intendono dare al Piano di Assetto del Territorio; le finalità ed i contenuti precedentemente descritti sono stati esposti dai relatori con linguaggio ed approfondimento adeguato al tipo di uditori presenti in sala consiliare, anche tramite l’uso di presentazioni multimediali. In occasione si sono chiesti espressamente contributi e proposte per l’elaborazione del documento definitivo. Pubblicità – informazione: Nelle settimane precedenti gli incontri è stata data ampia pubblicità alle riunioni tramite inviti diretti, mezzi di stampa locale e nazionale, informativa diretta dislocata sull’intero territorio comunale. Nei siti internet comunali sono stati resi disponibili per la consultazione il Documento Preliminare al PATI ed è stato reso noto della Relazione Ambientale della VAS (inoltre disponibili in copia cartacea presso gli uffici comunali). I professionisti inoltre si sono resi disponibili nelle sedute di febbraio 2006 per recepire i contributi al Documento Preliminare. Chiusura della fase di concertazione del documento preliminare: I risultati della fase di concertazione sono contenuti nella “Relazione conclusiva della fase di concertazione sul documento preliminare” in cui le Amministrazioni prendono atto della fase di concertazione sulla base di specifiche deliberazioni (presa d’atto conclusione fase di concertazione) di Giunta Comunale: • Montecchia di Crosara,DGC n. 101 del 26/04/2006; • Roncà, DGC n. 60 del 11/05/2006; • S. Giovanni Ilarione, DGC n. 82 del 23/05/2006; • Vestenanova,DGC n. 55 del 20.04.2006 Discussione del progetto di piano: Precedentemente alla fase di adozione del Piano l’Amministrazione ha presentato lo stesso ad associazioni e cittadini (come sopra esposto) ed in tali sedi non sono pervenuti contributi valutabili come alternative.

AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI E DESCRIZIONE CRITICITÀ – OBIETTIVI LOCALI Il territorio del PATI è stato diviso in 34 ambiti territoriali omogenei (ATO) in funzione dei loro specifici contesti territoriali, sulla base di valutazione di carattere geografico, storico, paesaggistico/naturalistico ed insediativo. Il PATI attribuisce all’interno degli ATO specifici obiettivi di tutela, riqualificazione e valorizzazione, nonché stabilisce le aree idonee per interventi diretti al miglioramento della qualità urbana e territoriale, i parametri di dimensionamento, i limiti fisici di sviluppo residenziale, produttivo, commerciale, direzionale, turistico. Gli ATO sono i seguenti: ATO con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico • ATO 1.A Collinare ovest di mq 4.631.423 • ATO 2.A Pedecollinare centro di mq 1.340.989 • ATO 3.A Pedecollinare sud di mq 2.282.995 • ATO 4.A Pedecollinare est di mq 5.048.696 • ATO 5.A Transizione di mq 5.073.562 • ATO 1.B Pedecollinare ovest di mq 7.227.050 • ATO 2.B Pedecollinare est di mq 5.220.909 • ATO 3.B Pianura di mq 2.923.373

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 18

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • ATO 4.B Transizione di mq 988.077 • ATO 1.C Pedecollinare ovest di mq 4.898.310 • ATO 2.C Pedecollinare centro di mq 7.400.846 • ATO 3.C Pedecollinare est di mq 6.021.129 • ATO 4.C Pedecollinare sud di mq 5.345.067 • ATO 1.D Montano nord di mq 4.977.596 • ATO 2.D Collinare ovest di mq 8.566.091 • ATO 3.D Pedecollinare est di mq 6.303.456 • ATO 4.D Pedecollinare centro di mq 1.895.171 Per questi ATO sono stati indicati i seguenti obiettivi: per l’ambiente • Rispetto dei caratteri specifici di pregio naturalistico-ambientale dell'ATO in particolare negli ambiti naturalistici di livello regionale (ex art. 19 PTRC) e nel Parco Regionale della Lessinia; • interventi di difesa e prevenzione del territorio interessato da fenomeni di frana e caduta massi e del territorio interessato dall’alveo del torrente Alpone • mantenimento, conservazione e valorizzazione delle connotazioni boschive del territorio; • rispetto dei caratteri specifici dell'ambiente, caratterizzati dalla rete della viabilità poderale, dai corsi d'acqua, da i sentieri rurali e dalla tipologia e disposizione delle varie piantumazioni; • tutela, ripristino e valorizzazione finalizzati all'ottimizzazione paesaggistico-ambientale dell'ATO, con esaltazione del sistema strutturale delle connotazioni di interesse naturalistico- ambientale, mediante predisposizione di una rete di attrezzature e sistemazioni (percorsi escursionistici, di immersione ciclo-pedonale-equestre, aree di sosta per la visitazione e l'ospitalità), da definirsi in scala di PI, per la godibilità e la fruibilità del territorio aperto. • La valorizzazione paesaggistico-ambientale degli ATO dovrà integrarsi e accordarsi con gli adiacenti nel quadro di una complessiva valorizzazione del territorio; • mantenimento, conservazione e valorizzazione delle principali connotazioni agricole ambientali delle ATO; • interventi di riordino e riqualificazione per la mitigazione degli elementi detrattivi mediante elementi di mascheratura con vegetazione arborea autoctona. • mantenimento delle specie arboree lungo i sentieri originari, da integrare con nuovi raggruppamenti di specie tradizionali, da disporsi in rapporto agli insediamenti presenti nel territorio, alla morfologia dei fondi ed alle visuali panoramiche. per gli insediamenti • tutela, riqualificazione e valorizzazione dei nuclei dei Centri Storici presenti all'interno degli ATO, mediante la conservazione dei caratteri storico-culturali e dei manufatti del patrimonio edilizio esistente; • riordino morfologico degli edifici rurali esistenti mediante processi di tutela e riqualificazione; • riqualificazione e contenimento degli insediamento sparsi con ammissibilità di moderati ampliamenti edilizi funzionali agli edifici esistenti e quelli pertinenti alle esigenze delle attività di conduzione del fondo agricolo, oltre che di nuovi ed equilibrati interventi sempre connessi all'attività agricola. In particolare, per gli ambiti dell'edificazione diffusa individuati nella tav. 4, gli interventi dovranno essere volti ad una riqualificazione degli aggregati insediativi e ad un miglioramento dell'edificato esistente, favorendo un intervento di recupero, riuso, ristrutturazione edilizia ed urbanistica, consentendo altresì modesti ampliamenti volumetrici; • riqualificazione, conservazione e valorizzazione dei complessi di beni storico culturali e dei siti dell’ospitalità in campagna, quali elementi afferenti al turismo e alla visitazione del territorio aperto; • ammissibilità di interventi edilizi per la realizzazione di siti per l’ospitalità secondo programmazione e pianificazione urbanistica vigente; • eliminazione delle situazioni di criticità determinate dalla presenza delle strutture individuate come elementi di degrado ambientale, anche attraverso meccanismi di credito edilizio ed altri meccanismi di legge; • valorizzazione e promozione delle strutture vitivinicole per la produzione e vendita dei vini tipici locali (cantine), mediante la predisposizione di una rete dell'ospitalità e visitazione percorsi di

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 19

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA immersione rurale, ciclopedonali - equestri, aree di sosta attrezzata, a raccordo con le altre cantine presenti lungo l'intero territorio comunale ed intercomunale, nell'ottica di un intervento di esaltazione e marketing dei valori territoriali; • contenuti interventi edilizi di espansione residenziale, a continuità e compattamento del disegno urbano precostituito, secondo programmazione e pianificazione urbanistica vigente, oltre ad equilibrati nuovi ampliamenti sempre a continuità e compattamento del disegno urbano preesistente da comprendersi all’interno del limite fisico alla nuova edificazione: • per le aree militari esistenti, ancora di proprietà del demanio militare, valutazione di una riconversione delle volumetrie esistenti nel rispetto dei meccanismi di legge. per l’accessibilità/mobilità • predisposizione di percorsi escursionistici e di immersione ciclopedonale-equestre, connessi con aree attrezzate per la sosta, visitazione e ospitalità nel territorio aperto per la valorizzazione, godibilità e fruibilità del territorio aperto; • riorganizzazione e riqualificazione con equipaggiamenti arborei e piste ciclopedonali dei tracciati di viabilità locale e rurale. ATO con prevalenza dei caratteri del sistema insediativo - Insediativo misto a dominanza residenziale • ATO 6.A Consolidato Montecchia di Crosara di mq 893.305 • ATO 7.A Consolidato Pergola di mq 517.811 • ATO 9.A Consolidato Castello di mq (interesse culturale) di mq 596.701 • ATO 5.B Consolidato Roncà di mq 776.531 • ATO 6.B Consolidato Terrossa di mq 789.524 • ATO 7. B Consolidato S. Margherita di mq 267.104 • ATO 8.B Consolidato Brenton Roncolati di mq 142.830 • ATO 5.C Consolidato S. Giovanni di mq 964.173 • ATO 6.C Ambito Castello (interesse culturale) di mq 351.153 • ATO 5.D Consolidato Vestenanova di mq 947.786 • ATO 6.D Consolidato Vestenavecchia di mq 349.140 • ATO 7.D Consolidato Castelvero di mq 497.094 • ATO 6.D Consolidato Bolca (interesse culturale) di mq 460.980 Per questi A.T.O. sono stati indicati i seguenti obiettivi: per l’ambiente • tutela delle specificità e delle caratterizzazioni morfologico ambientali del territorio; • potenziamento e riqualificazione delle aree a servizi urbani a raccordo con la predisposizione della rete delle attrezzature e sistemazioni per la godibilità e fruibilità del territorio aperto. • rispetto dei caratteri specifici di pregio naturalistico-ambientale degli ATO, in particolare delle aree di rilevante interesse paesistico (visuali panoramiche, boschetti), dei beni storico culturali; • potenziamento e riqualificazione delle aree a servizi urbani a raccordo con la predisposizione della rete delle attrezzature e sistemazioni per la godibilità e fruibilità del territorio aperto. per gli insediamenti • tutela, riqualificazione e valorizzazione dei nuclei dei centri storici mediante una conservazione dei caratteri storico-culturali del patrimonio edilizio esistente in riferimento ad un’attenta rilettura puntuale della trattazione normativa del centro storico; • riqualificazione, conservazione e valorizzazione dei complessi di valore monumentale e testimoniale delle chiese e dei beni storico culturali; • rispetto dei caratteri specifici di pregio naturalistico-ambientale degli ATO, in particolare delle aree di rilevante interesse paesistico (visuali panoramiche, boschetti) e dei beni storico culturali; • ammissibilità di interventi edilizi per la realizzazione di siti dell’ospitalità e di espansione residenziale, a continuità e compattamento del disegno urbano precostituito, secondo programmazione e pianificazione urbanistica vigente, oltre a contenute previsioni aggiuntive di sviluppo insediativo sempre a continuità e compattamento del disegno urbano preesistente; • individuazione all’interno dei nuclei insediativi storici e del loro intorno di un luogo centrale di riferimento e aggregazione per un rafforzamento dell’immagine urbana;

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 20

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • completamento, all'interno del tessuto urbano, della riqualificazione e sistemazione del sistema delle piazze a spazi coperti, per un rafforzamento dell'immagine urbana; • riordino e riqualificazione degli edifici a destinazione d’uso e riconversione della relativa area di pertinenza a funzioni urbane anche attraverso meccanismi di credito edilizio; • eliminazione delle situazioni di criticità anche attraverso meccanismi di credito edilizio. per l’accessibilità/mobilità • riorganizzazione e riqualificazione dei tratti viari che attraversano i nuclei insediativi, con interventi di moderazione del traffico, di mitigazione dell’impatto visivo, acustico e della diffusione di polveri inquinanti, nel rispetto degli insediamenti esistenti e con la predisposizione di elementi di arredo, marciapiedi, ecc. Insediativo a dominanza Produttivo • ATO 8.A Produttivo Mira di mq 724.272 • ATO 9.B Produttivo Capoluogo di mq 136.268 • ATO 10.B Produttivo Terrossa di mq 186.561 • ATO 7.C Produttivo Capoluogo di mq 380.914 Per questi ATO sono stati indicati i seguenti obiettivi: per l’ambiente • riordino e riqualificazione degli insediamenti produttivi con un organizzazione di aree a verde, per il gioco e per lo sport, parcheggi e piste ciclabili, elementi di arredo, mascherature arboree, a raccordo e continuità con la rete dei servizi e sistemazioni (percorsi di immersione rurale ciclopedonali, aree di sosta) a valorizzazione del territorio aperto degli ATO contermini. per gli insediamenti • ammissibilità di interventi edilizi di espansione degli insediamenti produttivi, secondo programmazione e pianificazione urbanistica vigente, a naturale chiusura fisica dell’impianto produttivo, mediante interventi volti ad un loro complessivo riordino urbanistico ed ambientale; • riorganizzazione della viabilità interna di servizio, con risagomatura delle sedi stradali, percorsi ciclo-pedonali, elementi di arredo, mascherature arboree con vegetazione autoctona al fine di una riqualificazione complessiva degli insediamenti produttivi; • ammissibilità di un aumento del rapporto di copertura degli edifici a destinazione produttiva, dall’attuale 50% al 60-65%. per l’accessibilità/mobilità • riorganizzazione e riqualificazione a scala urbana dei tratti viari che lambiscono le zone produttive, con interventi di moderazione del traffico, di mitigazione dell’impatto visivo, acustico e della diffusione di polveri inquinanti, nel rispetto degli insediamenti esistenti (fasce tampone boscate di adeguata lunghezza e profondità) e con la predisposizione di elementi di arredo, percorsi ciclopedonali, marciapiedi, ecc., nell’ottica di una riconnotazione generale.

DIMENSIONAMENTO DEL PIANO Il dimensionamento del PATI, proiettato nel prossimo decennio, è stato valutato analizzando i movimenti anagrafici della popolazione locale sulla scorta di un trend rapportato agli ultimi 25 anni, e le volumetrie concessionate negli ultimi anni dai Comuni; il saldo naturale ha mantenuto quasi sempre un saldo positivo, mentre il saldo complessivo dei residenti comunali ha avuto trend omogeneo. Tali fattori hanno generato un incremento di abitanti e la volumetria procapite tale da definire il fabbisogno volumetrico necessario per i Comuni in esame. La volumetria complessiva è stata integrata con una percentuale riferita alle attività di servizio compatibili con la residenza. Il PATI è stato dimensionato: 1. considerando le esigenze abitative ipotizzate per il decennio 2009 – 2019; 2. facendo riferimento ai dati demografici forniti dai quattro Comuni; 3. fissando in 600 mc il dimensionamento dell'alloggio medio; 4. tenendo conto della capacità insediativa residua dei PRG vigenti. MONTECCHIA DI CROSARA - nuovi nuclei familiari n. 360 - per la residenza una volumetria di mc. 216.000 DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 21

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - per le attività commerciali / direzionali una volumetria di mc. 17.100 pari a mq 5.700 di sup. lorda di pavimento; - per le attività produttive una superficie di zona di mq. 103.000 - per le attività turistico-ricettive una volumetria di mc. 4.500 RONCA’ - nuovi nuclei familiari n. 355 - per la residenza una volumetria di mc. 213.328 - per le attività commerciali / direzionali una volumetria di mc. 20.533 pari a mq. 6.844 di sup. lorda di pavimento; - per le attività produttive una superficie di zona di mq. 80.367 - per le attività turistico-ricettive una volumetria di mc. 800 SAN GIOVANNI ILARIONE - nuovi nuclei familiari n. 398 - per la residenza una volumetria di mc. 238.830 - per le attività commerciali / direzionali una volumetria di mc. 15.883 pari a mq. 5.294 di sup. lorda di pavimento; - per le attività produttive una superficie di zona di mq. 56.569 - per le attività turistico-ricettive una volumetria di mc. 8.000 VESTENANOVA - nuovi nuclei familiari n. 290 - per la residenza una volumetria di mc. 174.000 - per le attività commerciali / direzionali una volumetria di mc. 11.400 pari a mq. 3.800 di sup. lorda di pavimento; - per le attività produttive una superficie di zona di mq. 25.000 - per le attività turistico-ricettive una volumetria di mc. 6.000 Il carico insediativo aggiuntivo relativo ai singoli Comuni è comprensivo dell’edificabilità residua prevista dal PRG vigente: MONTECCHIA DI CROSARA mc. 106.500 RONCA’ mc. 24.300 S. GIOVANNI ILARIONE mc. 71.301 VESTENANOVA mc. 64.500 Per le attività produttive la superficie residua prevista dai P.R.G. vigenti risulta: MONTECCHIA DI CROSARA mq. 103.000 RONCA’ mq. 70.267 S. GIOVANNI ILARIONE mq. 56.569 VESTENANOVA mq. 25.000 Carico insediativo aggiuntivo PATI 237.600 + 234.661 + 262.713 + 191.400 = mc 926.374 Il PATI è pertanto dimensionato: • considerando le esigenze abitative ipotizzate su base decennale, in riferimento ai dati demografici forniti dai Comuni; • tenendo conto della capacità insediativa residua dei PRG vigenti e di possibili cambi d'uso di immobili esistenti. Il carico insediativo aggiuntivo è pari a: • per la residenza una volumetria di 842.158 mc.; • per le attività produttive una superficie di zona di 264.936 mq. Il carico insediativo è comprensivo dell’edificabilità residua prevista dai PRG vigenti e di possibili incrementi volumetrici connessi con il cambio d'uso verso destinazione residenziale di attività incompatibili, collocate all’interno delle aree di urbanizzazione consolidata. Si evidenzia inoltre che le strutture produttive sono collocate lungo la SP17; altre realtà sono poste ai bordi dei nuclei urbani Data la particolare struttura insediativa dei Comuni del PATI, costituita da frazioni e centri storici sparsi in tutta la vallata e sui fianchi, è ipotizzabile che parte delle nuove famiglie desiderino ricavare nuove unità abitative indipendenti, poste in prossimità degli aggregati esistenti, tramite interventi di

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 22

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA ampliamento e ristrutturazione di edifici esistenti, al fine di rimanere residenti presso il nucleo familiare originario. Una parte del volume stimato è quindi necessaria a consentire il recupero dell'attuale patrimonio edilizio, senza necessità di attuare ulteriori interventi di nuova edificazione e una conseguente compromissione di altro territorio. ll PATI prevede, ai sensi dell'art. 31, comma 3, della LR 11/2004, la seguente dotazione minima di aree per servizi: • per la residenza 30 mq per abitante teorico (considerato pari a 150 mc/ab), ovvero 118.110 mq; • per le attività commerciali/direzionali 100 mq ogni 100 mq. di superficie lorda di pavimento, ovvero 24.533 mq • per le attività produttive 10 mq ogni 100 mq di superficie di zona, ovvero 16.810 mq. Complessivamente sono previsti 159.453 mq come dotazione minima di aree per servizi.

− VERIFICA DI COERENZA INTERNA DEL PIANO. OBIETTIVI DI PROTEZIONE AMBIENTALE A LIVELLO INTERNAZIONALE Al fine di garantire che gli obiettivi del PATI siano ambientalmente sostenibili, nel Rapporto Ambientale è stato preliminarmente individuato il sistema degli obiettivi di sostenibilità (verifica della coerenza) relativi alle diverse componenti ambientali. Tali obiettivi sono individuati sia per le componenti ambientali primarie (acqua, suolo, flora, fauna e biodiversità, paesaggio, beni ambientali e culturali), sia per i fattori di interrelazione (rischio idrogeologico, assetto morfologico) che sono direttamente interessati dalle azioni del piano. Sulla base delle Linee Guida regionali, è stato riportato l’elenco degli obiettivi di sostenibilità ambientale, commisurati alla natura del Piano, relazionandoli con gli obiettivi del Piano stesso suddivisi per sistemi: la tabella pone in netta evidenza gli ambiti settoriali dove si esplicano i rispettivi obiettivi di Piano (contraddistinti dal simbolo “X”), verificandone in tal modo l’effettiva congruenza.

Fattori Obiettivi di Piano - Sistemi Obiettivi di sostenibilità ambientale ambientali A B C D E Ridurre i gas ad effetto serra, ridurre i consumi Cambiamenti energetici attraverso un aumento dell’efficienza X X X climatici energetica, soddisfare il fabbisogno energetico mediante l’utilizzo delle energie rinnovabili Tutelare e migliorare le condizioni qualitative Aria X X X dell’atmosfera Promuovere l’uso razionale e sostenibile delle X X X risorse idriche Migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici e di Acqua quelli terrestri ad essi collegati e la capacità di auto X depurazione dei corsi d’acqua Aumentare la capacità di ricarica della falda X Proteggere il suolo e conservare la sua capacità di Suolo X X X svolgere funzioni ambientali e socioeconomiche Incrementare e salvaguardare la biodiversità e potenziare le funzionalità della rete ecologica ed il X Flora, fauna e grado di connettività naturale biodiversità Impedire la diffusione delle specie esotiche invasive e salvaguardare le specie autoctone che non X X rientrano nelle forme di tutela vigenti Promuovere la salvaguardia e il restauro dei Paesaggio, beni paesaggi montani e collinari, fluviali e lacuali, e di X X X ambientali e transizione culturali Promuovere il ripristino della qualità paesaggistica X X X X delle aree degradate Ridurre le conseguenze negative per la salute Rischio umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le X X idrogeologico attività economiche connesse con i fenomeni di

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 23

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA erosione dei versanti, alluvioni e rischio idraulico Assetto Riduzione degli effetti negativi indotti dalle X X X X X morfologico alterazioni morfologiche in atto Si è preso inoltre in esame nel sistema degli obiettivi di sostenibilità anche la dimensione socio- economica, valutando anche in questo caso l’interrelazionalità delle specifiche componenti della matrice con gli obiettivi di Piano.

Fattori Obiettivi di Piano - Sistemi Obiettivi di sostenibilità socio-economica ambientali A B C D E Tutelare la salute pubblica e migliorare la protezione X X X X Popolazione e rispetto ai fattori di minaccia salute Assicurare e migliorare la qualità della vita come X X X X precondizione per un benessere individuale durevole Migliorare l’integrazione tra i sistemi dell’istruzione, formazione e lavoro e il rapporto con X X X X il territorio Occupazione, Sensibilizzare maggiormente alle problematiche formazione, ambientali e promuovere l’istruzione e la X X X X partecipazione formazione in campo ambientale Promuovere la partecipazione pubblica alle scelte X X X X territoriali Promuovere la ricerca di metodi, strumenti per una Ricerca e progettualità innovativa, finalizzata all’impiego X X innovazione sostenibile delle risorse ambientali Valorizzare i beni e le attività culturali quale vantaggio comparato per aumentare l’attrattività X X territoriale, la coesione sociale, la qualità della vita Turismo e dei residenti fruizione Aumentare in maniera sostenibile la competitività delle destinazioni turistiche, migliorando la qualità X X dell’offerta Miglioramento degli ambiti agroforestali X X Favorire il mantenimento delle condizioni ambientali per garantire la stabilità dell’attività X X Agricoltura agricola locale Promuovere concetti di sviluppo sostenibile X all’interno delle pratica agraria Produzione di energia rinnovabile e miglioramento Energia X X X dell’efficienza energetica Riduzione degli impatti dovuti ai trasporti X X X Trasporti Aumento dell’efficienza delle infrastrutture e X modalità di trasporto A conclusione dell’analisi degli obiettivi di Piano, sopra schematizzata dalle tabelle, si può concludere che è verificata la coerenza interna del Piano, ovvero che gli obiettivi che con esso si perseguono, rispettano correttamente i principi della Sostenibilità. Inoltre si è proceduto a verificare la coerenza interna delle azioni di piano rispetto agli obiettivi e alle criticità ambientali per accertare che tutte le azioni/strategie siano coerenti con gli obiettivi e allo stesso tempo ogni obiettivo trovasse risposta nelle azioni del piano. Tale valutazione, per singolo sistema, può essere brevemente così sintetizzata: Aria Il PATI definisce le opere necessarie per assicurare la sostenibilità ambientale e paesaggistica e la funzionalità rispetto al sistema insediativo ed al sistema produttivo. Individua ove necessario, fasce di ambientazione al fine di mitigare o compensare gli impatti sul territorio circostante e sull’ambiente. Clima

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 24

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Il PATI incentiva l’utilizzo delle migliori tecnologie nell’ambito del risparmio energetico e della bioedilizia, nell’ottica di un progressivo miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificato, con conseguente riduzione della dispersione termica (isola di calore). Acqua Il PATI prevede la definizione dei criteri per il recupero dell’equilibrio del sistema idrografico e, in particolare, per la soluzione delle problematiche legate al regime pensile di alcuni corsi d’acqua, al ristagno delle acque in zone di pianura, la regolamentazione dell’assetto idraulico nelle zone già insediate e in quelle di nuova urbanizzazione; la verifica della compatibilità degli interventi con la sicurezza idraulica del territorio attraverso la definizione dei valori di portata di deflusso e la subordinazione, per talune previsioni di piano, alla realizzazione di infrastrutture, opere o servizi per il recapito delle acque meteoriche. Il PATI prevede, in collaborazione con altri enti preposti, un'efficace gestione e regimazione idraulica del territorio (anche in relazione al potenziamento delle reti acquedottistiche e fognarie), nel rispetto delle condizioni di deflussi minimi vitali che sono alla base dello sfruttamento sostenibile di corsi d'acqua e acque sotterranee, in armonia con le indicazione tecniche regionali, nazionali e internazionali. Il PATI dispone azioni di tutela e salvaguardia della qualità delle acque superficiali e sotterranee. Suolo e sottosuolo Il PATI prevede interventi di difesa e prevenzione del territorio interessato da fenomeni di frana erosione e caduta massi. Il PATI accerta la compatibilità degli interventi con la sicurezza idraulica del territorio, subordinando, ove necessario, l'attuazione di talune previsioni alla realizzazione di infrastrutture, opere o servizi per il deflusso delle acque meteoriche. Biodiversità Il PATI garantisce il mantenimento, la conservazione e la valorizzazione (ambiti di pregio delle aree boschive) delle connotazioni boschive del territorio intercomunale, attraverso interventi di salvaguardia e tutela dei “corridoi ecologici”, delle “Aree di connessione naturalistica” e delle aree di elevato pregio ambientale – “Aree Nucleo”, quali componenti strutturanti della rete ecologica territoriale. Il PATI prevede altresì la ricomposizione paesaggistico/ambientale con rinaturalizzazione e ripristino della vegetazione e dei caratteri dell’ambiente originario degli ambiti di degrado nel paesaggio individuati. Assicura poi la salvaguardia o ricostituzione dei processi naturali, degli equilibri idraulici e idrogeologici e degli equilibri ecologici, la conservazione o la ricostituzione del paesaggio agrario e del relativo patrimonio di biodiversità, delle singole specie animali o vegetali, dei relativi habitat, e delle associazioni vegetali e forestali. Agenti fisici e risorse energetiche Il PATI garantisce la tutela della salute umana in ordine alle fonti di pressione individuate: inquinamento luminoso, pressione acustica, inquinamento elettromagnetico; prevedendo interventi volti alla soluzione di eventuali criticità presenti e alla salvaguardia degli attuali e futuri insediamenti residenziali. Il PATI promuove lo sviluppo di un'agricoltura sostenibile, cioè improntata sull’impiego di tecnologia eco-compatibili e finalizzata al risparmio di energia e di risorse non riproducibili. Salute umana Il PATI predispone l’individuazione delle principali strutture/attrezzature che necessitano dell’adozione di opportune azioni di mitigazione, finalizzate a ridurre gli effetti di disturbo (in termini acustici, visivi, olfattivi, o di altra natura) da esse prodotte rispetto al contesto ambientale e paesaggistico. Sono previsti interventi di mitigazione dell’impatto visivo, acustico e della diffusione di polveri inquinanti, degli impianti produttivi prospettanti verso le principali arterie stradali e/o in corrispondenza di aggregati residenziali. Popolazione residente e ambiente edificato Il PATI individua le aree di urbanizzazione consolidata a riconferma dello stato di fatto dei PRG vigenti, prevedendone il mantenimento, la manutenzione e la riqualificazione della struttura insediativa, individuando le aree della programmazione e pianificazione urbanistica corrispondenti ad aree di espansione residenziali previste dai PRG vigenti non ancora convenzionate e attuate, e i principali interventi di riqualificazione e riconversione per la rigenerazione di parti dell’insediamento DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 25

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA o ambiti di territorio aperto che necessitano o sono di fatto interessate da processi di dismissione, trasformazione o evoluzione dell’assetto fisico e funzionale attuale – ad esempio ex-base di Roncà. Il PATI prevede il contenimento dell’edificazione presente all’interno degli ambiti di edificazione diffusa oltre alla riqualificazione degli stessi o all’individuazione delle principali strutture/attrezzature (es allevamenti intensivi) che necessitano dell’adozione di opportune azioni di mitigazione, finalizzate a ridurre gli effetti di disturbo (in termini acustici, visivi,olfattivi o di altra natura) da esse prodotte, rispetto ad insediamenti contigui o in generale rispetto al contesto ambientale e paesaggistico. Infrastrutture Il PATI individua nuovi tracciati di viabilità comunale, al fine di decongestionare ed alleggerire il traffico all’interno dei principali nuclei insediativi, sempre fatto salvo l’equilibrio ambientale e le condizioni di sostenibilità, prevedendo, tra l’altro, un miglioramento dell’accessibilità ai centri urbani e in particolare ai principali generatori di traffico (ad esempio aree produttive). Il PATI prevede la riorganizzazione e la riqualificazione a scala urbana dei tratti viari contrassegnati dalla simbologia “Interventi di riqualificazione viaria a scala urbana”, con interventi di moderazione del traffico, di mitigazione dell’impatto visivo, acustico e della diffusione di polveri inquinanti, nel rispetto degli insediamenti esistenti (fasce tampone boscate di adeguata lunghezza e profondità) e con la predisposizione, da definirsi in sede di PI, di elementi di arredo, marciapiedi. Il PATI definisce inoltre il sistema della viabilità locale e della mobilità ciclabile e pedonale (ed i collegamenti con la viabilità sovracomunale). Individua ove necessario, fasce di ambientazione al fine di mitigare o compensare gli impatti sul territorio circostante e sull’ambiente Attività produttive Il PATI prevede la salvaguardia delle attività agricole ambientalmente sostenibili e promuove lo sviluppo di un'agricoltura sostenibile, improntata sull’impiego di tecnologia eco-compatibili e finalizzata al risparmio di energia e di risorse non riproducibili. Il PATI individua gli ambiti strategici per il riassetto e la riqualificazione del territorio intercomunale, con la previsione di espansione di specifiche destinazioni di tipo direzionale/commerciale ed il miglioramento della funzionalità complessiva degli ambiti produttivi, commerciali e direzionali esistenti, garantendo una corretta dotazione di aree per servizi, opere ed infrastrutture. Il PATI definisce i criteri e i limiti per il riconoscimento delle attività produttive in zona impropria, precisando la disciplina per le attività da delocalizzare e conseguentemente i criteri per il recupero degli edifici industriali non compatibili con la zona, inutilizzati a seguito trasferimento o cessazione dell’attività, individuando altresì i principali e più significativi manufatti che documentano la storia della civiltà industriale (fabbriche, mulini magli etc..). Spazi aperti Il PATI prevede il rispetto dei caratteri specifici di pregio naturalistico-ambientale degli ATO (con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico), in particolare delle aree boschive, del Parco Regionale della Lessinia, delle aree di valore agricolo, dei siti di importanza geologica, dei corsi d’acqua, degli ambiti naturalistici di livello regionale (art. 19 PTRC), dei contesti rurali di valore testimoniale, degli iconemi di paesaggio. Il PATI pone maggior attenzione alla gestione degli spazi aperti in rapporto alle valenze naturalistico-ambientali e paesaggistiche, oltre che agricolo-produttive, attraverso la promozione di attività agricole che siano compatibili con le qualità dei luoghi, sviluppandone gli elementi di tipicità e di eccellenza e coniugando l'evoluzione degli insediamenti rurali e dello sviluppo agricolo con il mantenimento di equilibrio ambientale. Caratteri storico-culturali Il PATI prevede la tutela, riqualificazione e valorizzazione dei nuclei dei centri storici e dei complessi di valore monumentale e testimoniale, sparsi lungo il territorio intercomunale, e dei loro contesti figurativi mediante la conservazione dei caratteri storico-culturali del patrimonio edilizio esistente, da definirsi in sede di PI. Il PATI, relativamente agli elementi significativi del paesaggio di interesse storico, potrà recepire ed integrare nel proprio quadro conoscitivo i sistemi e gli immobili da tutelare, quali: • ambiti dei centri storici;

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 26

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • edifici con valore storico/ambientale/monumentale e i relativi spazi inedificati di carattere pertinenziale; • parchi e giardini di interesse storico architettonico; • viabilità storica e itinerari di interesse storico ambientale; • sistemazioni agrarie tradizionali; • siti di interesse archeologico; • sistema insediativo rurale e relative pertinenze piantumate; • altre categorie di beni storico-culturali. Servizi comuni Il PATI pone in essere una programmazione, ai fini della fruizione turistica del territorio e della riqualificazione e potenziamento della rete ecologica, lungo direttrici strategiche preferenziali estese al territorio aperto intercomunale, della messa a sistema di una rete di servizi, attrezzature e sistemazioni per l’ospitalità e visitazione del territorio aperto (percorsi tematici di visitazione escursionistici, di immersione rurale, ciclopedonale-equestri, aree di sosta, strutture per attività turistico-ricettive, cantine-strutture di promozione e vendita dei prodotti agricoli tipici locali, siti dell’ospitalità in campagna, edicole devozionali, museo di Bolca etc) per la godibilità e fruibilità del territorio aperto, a raccordo e potenziamento con le aree a verde e servizi della Pianificazione vigente, al fine di una valorizzazione complessiva del quadro territoriale intercomunale.

VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI I capitoli relativi alle varie componenti ambientali, sono stati sviluppati nel Rapporto Ambientale assumendo i dati e gli esisti delle analisi più recenti forniti dalla Regione Veneto all'interno del Quadro Conoscitivo, resi disponibili da Enti e Autorità competenti per le singole tematiche o prodotti nell'ambito delle analisi specialistiche svolte per la redazione del PATI. La disciplina del PATI è stata impostata secondo criteri di sostenibilità e in funzione della criticità evidenziate è stato previsto, ove possibile di: • evitare l'aggravio di situazioni di conflitto; rimuovere o attenuare la cause preesistenti; • introdurre misure mitigative degli eventuali impatti dovuti alle nuove previsioni urbanistiche. Le azioni previste dal PATI sono state verificate attraverso il modello di simulazione (per similitudine, attraverso overlay map, modellazione statistica) che ha utilizzato i medesimi indicatori adottati per valutare lo”stato attuale” dell’ambiente. I risultati di tale simulazione dimostrano che la programmazione impostata è in grado di determinare un generalizzato miglioramento delle condizioni complessive nel territorio comunale. Si vuole dunque sottolineare che le iniziative di piano proposte risultano funzionali ad intervenire nei confronti delle principali criticità emerse in ambito comunale. Metodologia di analisi La metodologia utilizzata per l’analisi della sostenibilità ambientale del PATI è stata strutturata sulla base dei seguenti aspetti: • disponibilità di dati puntuali e specifici del territorio in esame inerenti l’analisi delle matrici del Quadro Conoscitivo, quali aria, clima, acqua, suolo e sottosuolo, agenti fisici, biodiversità, patrimonio culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico, popolazione, sistema socio- economico • disponibilità in termini di risorse umane, temporali ed economiche da parte degli enti locali interessati di poter produrre la documentazione necessaria e mancante • effettivo livello di criticità della situazione attuale e della probabile evoluzione dello stato dell’ambiente, in relazione anche alle azioni di piano previste • effettiva incidenza ambientale e territoriale delle azioni strategiche previste nel piano, in relazione anche alle norme di tutela già previste da strumenti pianificatori superiori. Per tali considerazioni, non è stato adottato un metodo di disaggregazione analitica degli effetti delle azioni di piano nelle singole componenti ambientali, o un metodo di analisi territoriale settoriale, in quanto né la documentazione disponibile, né tanto meno l’effettiva portata degli effetti delle azioni di piano, avrebbero giustificato una metodologia di tale sofisticato livello. E’ stato adottato invece un metodo di scomposizione analitica della matrice ambientale nelle sue singole componenti, esaminando caso per caso la completezza dei dati in possesso ed andando ad DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 27

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA integrarli, con diverso grado di approssimazione e comparazione dell’informazione, quando risultavano deficitari. La valutazione della sostenibilità delle singole azioni di piano ha pertanto esaminato le macro- componenti ambientali, sulla base di dati e rilievi preesistenti (bollettini meteorologici, campagne di studio sulla qualità dell’aria, campionature sulla qualità delle acque superficiali e sotterranee, ecc.) forniti da enti e aziende, e condotto specifiche analisi territoriali dei tematismi del Quadro Conoscitivo (zonizzazione del territorio, uso del suolo, vincoli ambientali, ecc. ) su supporti cartografici (foto satellitari, ortofoto, Carta Tecnica Regionale, …). La valutazione globale della sostenibilità delle azioni di piano nasce dalla sommatoria dei singoli giudizi relativi ad ogni componente ambientale esaminata, mediante la predisposizione di una tabella di valutazione di riferimento attraverso la quale si attribuisce un giudizio finale di coerenza con i principi di sostenibilità. L’analisi della sostenibilità ambientale comporta l’individuazione dei cosiddetti “scenari possibili”, i quali possono essere suddivisi in: 1) scenario “opzione zero” : è lo scenario che verrebbe a realizzarsi qualora il territorio venisse lasciato evolvere senza l’attuazione di alcuna azione di piano; 2) scenario “di piano” : è, al contrario, lo scenario che si ipotizza possa realizzarsi qualora venisse realizzata l’azione di piano prevista; 3) scenari “alternativi” : sono gli scenari che potrebbero essere alternativi allo scenario possibile, ovvero che si realizzano qualora si attuassero altre azioni strategiche diverse da quella in esame ma che la stessa valutazione strategica dimostra non essere sostenibili rispetto allo scenario “possibile” e pertanto da scartarsi ai fini della scelta della migliore azione per il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità del piano. Al termine della valutazione della sostenibilità dell’azione di piano in esame e, pertanto, della sostenibilità dello scenario che verrebbe a realizzarsi, l’analisi condotta potrebbe comunque dimostrare la necessità dell’attivazione di opere di mitigazione dell’azione stessa, in quanto il giudizio finale dimostra un grado di sostenibilità non sufficiente a giustificarne la congruenza con gli obiettivi di Piano. Le misure di mitigazione individuate nel seguente Rapporto sono state così inserite nelle Norme Tecniche del PATI (vedasi tabella finale di valutazione delle azioni di Piano e indicazione delle misure di mitigazione). Per una maggiore chiarezza ed esplicitazione delle misure adottate, è stato predisposto un “Prontuario delle mitigazioni ambientali” , che riassume in un unico fascicolo quanto singole Norme Tecniche prescrivono per talune tipologie d’intervento o per determinati ambiti territoriali. Scelta degli indicatori ambientali E’ stato utilizzato il metodo PSR nella versione originaria non integrata (non DPSIR) per le stesse motivazioni addotte per la scelta della metodologia di valutazione (effettiva disponibilità dei dati e dotazione infrastrutturale degli uffici tecnici coinvolti), le quali inducono a non strutturare un metodo di assegnazione dei punteggi di livello sofisticato, la significatività del quale sarebbe condizionata dallo stesso livello di accuratezza dei dati disponibili. In tal senso si è scelto un metodo di quantificazione degli impatti sull’ambiente basato su tre livelli di trend (evidenziati anche dall’uso di diversi colori): • negativo - rosso • neutro con prescrizioni - giallo • positivo - verde attraverso il quale, a conclusione della parta analitica del Rapporto, si è data una valutazione globale alle azioni di Piano, riassunta in una tabella finale si punteggio. Valutazione quantitativa dello stato di progetto Il PATI prevede la realizzazione di nuove aree edificate (peraltro aree già previste/programmate dai vigenti PRG), che porteranno ad un peggioramento seppure lieve del rapporto superficie urbanizzata/superficie ATO e al consumo di SAU. Naturalmente, i carichi insediativi hanno come diretta conseguenza l’aumento dei consumi energetici e il peggioramento, anche se lieve, delle condizioni di inquinamento atmosferico. Rimangono evidenti i principali impatti sull’ambiente a carico della componente “Biodiversità e Aree protette” che tuttavia, con le azioni di tutela e potenziamento delle aree di connessione

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 28

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA naturalistica, apporterà un leggero miglioramento di tale situazione, in particolare negli ATO a specifica valenza ambientale-naturalistica. La valutazione evidenzia che gli ATO del contesto agricolo, rappresentano l’ambito con un relativo minor impatto antropico, mentre le aree residenziali e industriali manifestano alcuni elementi di criticità, che possono essere collegati alla nuova previsione antropica: • Negli ATO dove risulta piuttosto elevata la densità abitativa le più importanti fonti di pressione sul territorio per le emissioni di sostanze inquinanti sono legate agli usi domestici e alle attività extra agricole. • Negli ATO dove invece sono maggiormente rappresentativi i caratteri agricoli-ambientali e dove, dunque, si possono incontrare ambienti ancora integri e con una migliore diffusione di elementi naturali o naturaliformi, gli impatti sono minori e le criticità attenuate. Le più importanti fonti di pressione sul territorio, per le emissioni di sostanze inquinanti (fertilizzanti, concimanti, diserbanti, …), sono le attività agricole. • Sono presenti inoltre alcuni elementi detrattori del paesaggio locale, numerosi allevamenti, i quali, uniti al fatto che mancano attualmente iniziative volte alla mitigazione ambientale e alla miglioramento della fruibilità del territorio (piste ciclopedonali, percorsi turistici, ecc) in funzione dello sviluppo qualitativo del territorio, connotano negativamente il contesto territoriale. La scelta urbanistica si è orientata verso la conferma della programmazione urbanistica dettata dai vigenti Piani Regolatori, limitando il livello di espansione, sia per il settore produttivo, sia per le zone residenziali: tale scelta di indirizzo consente di mantenere facilmente l’equilibrio tra l’auspicata crescita economica e sociale ed il miglioramento della qualità ambientale, senza un aggravio, ma bensì con un generale miglioramento, delle criticità individuate. Gli interventi del PATI prevedono di migliorare quegli aspetti fondamentali che caratterizzano negativamente il territorio in esame, come esplicitato nei paragrafi precedenti. Le analisi condotte sugli indicatori ambientali ne mostrano dettagliatamente la variazione degli specifici valori, in relazione alla applicazione del progetto del piano. Particolare attenzione è stata rivolta a quegli indicatori afferenti le criticità individuate nell’analisi dello stato attuale e agli altri indicatori che sono direttamente interessati dalle azioni di piano (ad esempio, emissione di sostanze inquinanti, superficie urbanizzata, estensione delle aree di ricostruzione ambientale). Modalità di effettuazione della valutazione A conclusione delle analisi e delle valutazioni effettuate per ogni singola matrice ambientale, che ha reso possibile tracciare un bilancio generale sulla situazione attuale del territorio, sulla sua probabile evoluzione ad “opzione zero” e sulla previsione di Piano, il Rapporto ambientale perviene alla valutazione finale di sostenibilità delle singole azioni di Piano individuate nel PATI. Viene mantenuta, per omogeneità di metodo, la suddivisione in sistemi adottata. Il giudizio di sostenibilità globale delle azioni di Piano è stato strutturato su una scala numerica in cinque livelli così definita: livello 1 azione non sostenibile livello 2 azione poco sostenibile (necessità di ingenti interventi di mitigazione) livello 3 azione sostenibile a condizione (necessità di modesti interventi di mitigazione) livello 4 azione sostenibile (non sono necessarie opere di mitigazione) livello 5 azione sostenibile a plusvalenza (effetti collaterali ambientali positivi) Il PATI in esame, come si è potuto osservare, non prevede azioni disallineate rispetto ad un trend di crescita ed evoluzione naturale del territorio, basandosi su un dimensionamento che tiene in considerazione le realtà insediative attuali, la potenzialità in essere (ovvero la programmazione urbanistica definita dai PRG vigenti), senza dimenticare, ma invece valorizzando, quelle caratteristiche di pregio storico-culturale, paesaggistico e naturalistico che possiede, nell’ottica del principio della sostenibilità delle azioni poste in essere.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 29

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA .1 CALCOLO DEI PUNTEGGI DELLO “S TATO ATTUALE ” E DELLO “S TATO DI PROGETTO ” Una volta determinati effettuata l’analisi degli indicatori per ciascuna componente ambientale, si è reso possibile trovare il “punteggio pesato” (valutazione) per ciascuna matrice ambientale. L’esame di dettaglio circa il comportamento dei singoli indicatori può essere effettuato mediante la consultazione di alcune tabelle di riepilogo suddivise per singola matrice. Il punteggio finale, dato dalla somma dei punteggi di tutte le componenti ambientali, dà un chiaro giudizio sintetico delle criticità principali emerse per ogni singolo sistema nell’ambito del PATI. AZIONI DI PIANO A. SISTEMA C. SISTEMA DEI BENI B. SISTEMA E. SISTEMA INSEDIATIVO, D. SISTEMA STORICO- IDROGEOLO INFRASTRUTT ECONOMICO E PRODUTTIVO CULTURALI ED GICO URALE DEI SERVIZI AMBIENTALI

PATI PATI PATI PATI PATI scenario scenario scenario scenario scenario scenario mitigato scenario mitigato scenario mitigato scenario mitigato scenario mitigato scenario mitigato inserite nelleinserite NT del nelleinserite NT del nelleinserite NT del nelleinserite NT del nelleinserite NT del azioni mitigazionedi azioni mitigazionedi azioni mitigazionedi azioni mitigazionedi azioni mitigazionedi 4,4 2,9 3,8 2,9 MEDIA 3,17 2,96 3,61 2,92 3,42 4,13 4 2 5 3 GIUDIZI

O

L’esame di dettaglio circa il comportamento dei singoli indicatori nell’ipotesi di progetto può essere effettuato mediante la consultazione della tabella di riepilogo, sopra riportata. Il punteggio finale, dato dalla somma dei punteggi per ogni singola componente ambientale, dà un giudizio sintetico delle criticità principali emerse per ciascun sistema: a) SISTEMA DEI BENI STORICO-CULTURALI ED AMBIENTALI b) SISTEMA IDROGEOLOGICO c) SISTEMA INSEDIATIVO, ECONOMICO E DEI SERVIZI d) SISTEMA PRODUTTIVO e) SISTEMA INFRASTRUTTURALE Particolare attenzione viene rivolta alla sostenibilità socio economica per la quale sono stati individuati specifici indicatori illustrati nel successivo capitolo. Dal confronto tra il riepilogo dei punteggi pesati , ottenuti dalle elaborazioni precedenti, viene evidenziato un miglioramento generale dell’ambiente conseguentemente alla realizzazione del Piano per il territorio intercomunale: in media si ha un miglioramento del punteggio di 0,91, ovvero un aumento del valore di sostenibilità generale pari al 30%. Nello specifico dei singoli sistemi: a) SISTEMA DEI BENI STORICO-CULTURALI ED AMBIENTALI: da 3,17 a 4,44, aumento del livello di sostenibilità del 40% b) SISTEMA IDROGEOLOGICO: da 2,92 a 3,85, aumento del livello di sostenibilità del 32% c) SISTEMA INSEDIATIVO, ECONOMICO E DEI SERVIZI: da 2,96 a 3,61, aumento del livello di sostenibilità del 22% d) SISTEMA PRODUTTIVO: da 2,92 a 3,42, aumento del livello di sostenibilità del 17% e) SISTEMA INFRASTRUTTURALE: da 2,93 a 4,13, aumento del livello di sostenibilità del 41%. Tali valori dimostrano inequivocabilmente la convenienza del progetto rispetto allo stato attuale e l’ipotesi zero.

− MISURE DI MITIGAZIONE. PRONTUARIO DELLE MITIGAZIONI Il valutatore sulla base di quanto emerso dalle valutazione degli impatti, in particolare la realizzazione delle aree di trasformazione e l’appesantimento del traffico sulla viabilità, che comportano un’inevitabile diminuzione del territorio agricolo e un aumento del fenomeno di frammentazione, ovvero l’aumento di superfici impermeabilizzate e la diminuzione di naturalità

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 30

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (anche in termini di frammentazione dei sistemi agricoli esistenti) ha definito una serie di mitigazione recepite dalle norme di piano e relativi elaborati grafici. Il PATI prevede sia opere di mitigazione per gli effetti diretti che le azioni del Piano provocano sull’ambiente sia opere di compensazione per gli effetti indiretti causati da interventi non direttamente connessi alle azioni del Piano. Alcune azioni del Piano possono già considerarsi compensative, come ad esempio gli interventi destinati alla conservazione ed alla valorizzazione delle risorse presenti e al potenziamento della rete ecologica. Laddove invece persistono alcune criticità e le azioni di Piano ne causano un incremento (effetti negativi, dovuti alla antropizzazione), si rende necessario l’intervento di opere di mitigazione, che sono state recepite dalle NTA del PATI, sia in fase di elaborazione del piano, sia successivamente a conclusione del procedimento di Consultazione degli enti e delle autorità ambientali, nell’ottica di una completa e continua integrazione della VAS nel processo di pianificazione. E’ stato pertanto definito un testo normativo, costituito da articoli “mitigati” , per i quali la misura mitigativa è integrata intrinsecamente nella stessa norma. Il Rapporto Ambientale riporta tutti i brani delle Norme Tecniche contenenti le misure mitigative, così costituendo uno specifico “Prontuario delle misure di mitigazione”. In particolare, per le elevate emissioni di polveri sottili dovute al riscaldamento domestico, viene favorito l’utilizzo di tecnologie volte al risparmio energetico. Per l’inquinamento dell’aria e acustico causato dalle infrastrutture viarie sono previste barriere verdi con specie arboree tipiche della zona e differenziate a seconda del tipo di inquinante e dell’area interessata, dune alberate, terrapieni con vegetazione arborea e barriere in legno integrate da elementi di verde. Inoltre è previsto il recupero ambientale di quelle aree residue che si trovano tra il ciglio stradale e l’edificato, con siepi e filari alberati. Per la tutela del paesaggio sono previste mascherature arboree di diversa altezza e la possibilità di introdurre elementi di copertura che si integrano con l’edificazione esistente. Il PATI individua i criteri e gli ambiti di mitigazione in corrispondenza di elementi detrattori e in particolare: • fasce di mitigazione con filari arborei lungo la viabilità esistente che provoca inquinamento atmosferico e acustico; • areali a dune erborate e arbustate da realizzarsi contestualmente ai nuovi insediamenti residenziali e produttivi; • fasce di mitigazione lungo la viabilità di progetto di livello sovracomunale ancora da definirsi nel tracciato (indicate nella carta della trasformabilità); • realizzazione di bypass faunistici per ridurre l’effetto barriera degli elementi lineari dove la rete ecologica incrocia la viabilità esistente e/o di progetto; • fasce di riqualificazione dei coni visuali per la tutela del paesaggio negli ambiti degli allevamenti zootecnici; • rinaturalizzazione delle sponde dei corsi d’acqua e incentivazione di attività agricole bio- sostenibili. Sono previste anche opere di mitigazione idraulica, secondo le indicazioni della Valutazione della Compatibilità idraulica redatta per il PATI

− IMPRONTA ECOLOGICA Uno dei problemi che ci si trova ad affrontare nell’applicazione dei principi dello sviluppo sostenibile riguarda la misurazione, cioè la ricerca di procedure per valutare progressivamente il livello di sfruttamento delle risorse ambientali ed identificare gli aspetti sui quali è necessario intervenire. Assumono pertanto particolare rilevanza i sistemi di indicatori per valutare lo stato dell’ambiente, definire gli obbiettivi da perseguire e monitorare il progresso verso il raggiungimento di tali soglie. Un adeguato sistema di indicatori, infatti, può essere l’unico strumento concreto disponibile per rappresentare globalmente i sistemi complessi quali sono quelli umani. A ciò va aggiunta la relativa facilità d’uso di tali sistemi, aspetto, questo, non secondario considerato che il sistema per la conoscenza e la valutazione deve poter essere accessibile agli attori che hanno il ruolo di gestione. L’Impronta Ecologica è un indicatore aggregato che consente di associare le diverse forme di impatto umano sull’ecosfera riconducendole ad un denominatore comune, cioè alla superficie

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 31

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA direttamente o indirettamente impiegata per le attività antropiche. L’Impronta Ecologica esprime la superficie in ettari necessaria alla produzione delle risorse utilizzate per il sostentamento di una determinata comunità e all’assorbimento dei rifiuti da essa prodotti. Una condizione essenziale per garantire la sostenibilità ecologica consiste nel verificare che le risorse della natura non siano utilizzate più rapidamente del tempo che serve alla natura per rigenerarle e che i rifiuti non siano prodotti più velocemente del tempo che è loro necessario per essere assorbiti. Si comprende facilmente, quindi, l’importanza di sapere quanta natura abbiamo a disposizione rispetto alla quantità di natura che usiamo (Wackernagel & Rees, 2000). Metodologia Per il calcolo dell’Impronta Ecologica a livello locale non esiste una metodologia standard. Il calcolo delle impronte di regioni (IE Regione Liguria, WWF Italia, 2000), province (IE Provincia di Catanzaro, WWF Italia, 2001; IE Provincia di Bologna, Cras s.r.l., 2002) e comuni (IE Comune di Torino, Ambiente Italia, 2001; IE Comune di Sarmato, Rigoli, 2001) è stato condotto mediante tecniche diverse tra loro. Confrontando le possibili procedure, spesso è stato adottato lo schema del Foglio di calcolo dell’Impronta Ecologica dell’Italia preferendolo a quello del Foglio di calcolo per le famiglie. Quest’ultimo, infatti, include nel calcolo fattori di conversione basati sullo stile di vita Canadese e quindi non esattamente riconducibili alle diverse realtà locali italiane. Inoltre, la procedura di calcolo considera solo i consumi di risorse e servizi da parte dei cittadini, escludendo quindi il contributo all’impronta del settore produttivo. Il risultato che si ottiene in questo modo definisce più l’Impronta Ecologica dei soli cittadini che quella di tutta la città e sarà quindi probabilmente inferiore al valore che si ottiene considerando anche i consumi energetici delle industrie, la loro occupazione di suolo e la produzione di rifiuti speciali. In ragione delle finalità gestionali di un ambito territoriale quale quello governato da un PATI, sembra essere più adatta la procedura di calcolo basata sul foglio delle nazioni, dato che tutti gli impatti dovuti ai settori non considerati nel foglio di calcolo del cittadino costituiscono aspetti su cui l’amministrazione è chiamata in ogni caso a pronunciarsi, definendo strategie e politiche di intervento. Per procedere con tale metodologia di calcolo, però, è necessario un dataset molto approfondito e soprattutto “disaggregato” in ogni singola componente a base delle matrici di analisi (ad esempio consumi procapite, spese medie procapite, consumi energetici suddivisi per categorie, ecc…): per questo motivo, valutando l’effettiva disponibilità di dati ed il concreto livello di disaggregazione degli stessi, si è optato per una procedura di stima, piuttosto che di calcolo, dell’impronta ecologica, considerando inutile e privo di validità procedere con una metodologa sofisticata ma basata su un dataset incompleto ed approssimativo. In mancanza di indicatori e dati disaggregati a scala comunale, appare significativo evidenziare alcune correlazioni esistenti tra le singole impronte medie provinciali (per le quali sono disponibili i dati medi disaggregati) ed alcuni dati relativi a determinate specificità morfologiche, relazionali, socio-economiche, produttive, ambientali caratterizzanti i rispettivi ambiti territoriali. Sono stati pertanto messi in relazione i dati derivanti dal calcolo dell’impronta ecologica delle province del Veneto contenuto all’interno del Rapporto Ambientale del redigendo PTRC, con i dati inerenti le seguenti tematiche: • densità abitativa • superficie artificiale (ovvero non agricola o allo stato naturale) • numero e classe di età degli edifici esistenti • produzione di rifiuti solidi urbani • dotazione veicolare • valore aggiunto procapite Attraverso valutazioni di proporzionalità e operazioni di confronto dei trend di crescita/diminuzione del valore delle impronte media provinciali, è possibile ottenere parametri di stima dell’impronta ecologica locale per il territorio in esame che non consentiranno di ottenere un valore numerico dettagliato, ma che delineeranno un ordine di grandezza sicuramente più significativo di elaborazioni matematiche maggiormente sofisticate ma basate su dataset incompleti ed approssimativi. Calcolo dell’Impronta Ecologica del PATI

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 32

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA E’ stata considerata innanzitutto l’impronta ecologica a livello regionale e provinciale, così come calcolata all’interno del redigendo PTRC, confrontata con i dati inerenti le tematiche sopra elencate:

Superficie Densità Superficie Edifici Produzione Dotazione Valore Provincia territoriale abitativa artificiale ante 1991 R.S.U. veicolare Aggiunto pro (kmq) (ab/kmq) (kmq) (n°/kmq) (ton/kmq) (n°/kmq) capite (€/kmq)

Provincia di 3097,50 265 264,4037 46,42 137,93 223,67 7,47 Verona Provincia di 2723,01 292 254,3523 59,41 126,22 242,36 8,70 Vicenza Provincia di 3676,16 57 70,99857 17,64 26,40 43,52 6,43 Belluno Provincia di 2479,92 321 261,8353 64,06 128,38 267,09 9,11 Treviso Provincia di 2471,33 329 236,2054 53,48 212,51 223,28 9,43 Venezia Provincia di 2143,74 397 224,869 73,35 201,82 327,13 10,96 Padova Provincia di 1824,07 136 99,57769 31,43 72,94 102,12 11,01 Rovigo

Veneto 18415,73 246 1469,915 47,57 123,66 196,27 1,25 Osservando l’andamento dei valori dell’Impronta Ecologica per le diverse province, è evidente come il sommarsi di tutte le incidenze valutate con i parametri individuati (densità abitativa, superficie artificiale, numero e classe di età degli edifici esistenti, produzione di rifiuti solidi urbani, dotazione veicolare e valore aggiunto procapite) rispecchi poi il reale deficit ecologico. Ad esempio, per alti valori di impatto antropico (abitazioni, incidenza veicolare, produzione di rifiuti solidi urbani, ecc.), caratteristici di province a rilevante densità urbanizzata, corrispondano alti valori dell’impronta ecologica (Verona, Padova, Treviso, Venezia), mentre al contrario, per la provincia di Belluno i rispettivi valori siano molto più bassi. In particolare poi i parametri “produzione rifiuti” e “superficie artificiale” sembrano essere quelli più coerenti con l’andamento del valore impronta ecologica: osservando singolarmente tutte le province, infatti, si evidenzia come in ogni caso le linee di tendenza siano congruenti, mentre ad esempio in taluni casi l’andamento di altri valori, abitato, veicoli, …, presentano alcune discordanze rispetto poi al valore atteso dell’impronta ecologica globale risultante. Per tale motivo, al fine di operare l’operazione finale di proporzione tra il valore provinciale e i singoli valori comunali, con l’obiettivo di estrarre un valore di stima globale (ordine di grandezza) dell’impronta ecologica che caratterizza il territorio intercomunale dl PATI (vedasi tabella seguente), sono stati adottati i parametri “produzione rifiuti” e “superficie artificiale”, quali parametri numerici a base del calcolo proporzionale. Edifici Valore Superficie Densità Superficie Produzione Dotazione ante Aggiunto Comune territoriale abitativa artificiale R.S.U. veicolare 1991 pro capite (kmq) (ab/kmq) (kmq) (kg/kmq) (n°/kmq) (n°/kmq) (€/kmq) Montecchia di 21,037 199 1,713 45,49 66,20 160,76 7,47 Crosara Roncà 18,252 186 1,571 45,47 47,17 149,41 7,47 San Giovanni 25,453 193 1,862 44,63 83,03 143,48 7,47 Ilarione Vestenanova 24,026 109 1,068 38,62 38,90 83,16 7,47

Provincia di 3097,50 265 264,4037 46,42 137,93 223,67 7,47 Verona Sulla base delle considerazioni sopra esposte, sono state fatte le seguenti valutazioni: • Comune di Montecchia di Crosara: la superficie territoriale artificializzata, valori leggermente inferiori, e la classe di età dell’edificato esistente sono in linea con i dati medi provinciali, mentre per gli altri fattori, con particolare attenzione alla produzione di RSU, i valori risultano molto inferiori

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 33

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • Comune di Roncà: la superficie territoriale artificializzata e la classe di età dell’edificato esistente sono in linea con i dati medi provinciali, mentre per gli altri fattori, con particolare attenzione alla produzione di RSU, i valori risultano molto inferiori • Comune di San Giovanni Ilarione: la classe di età dell’edificato esistente è in linea con i dati medi provinciali, mentre per gli altri fattori, con particolare attenzione alla la superficie territoriale artificializzata, i valori risultano molto inferiori; per quanto riguarda la produzione di RSU, pur se inferiore alla media provinciale, si notano valori maggiori rispetto a tutti gli altri comuni del PATI, a fronte di un’occupazione antropica del territorio inferiore; • Comune di Vestenanova: tutti i fattori analizzati presentano valori molto inferiori alla media provinciale E’ possibile pertanto stimare i seguenti valori dell’impronta ecologica dei singoli comuni: Comune Stima impronta ecologica Montecchia di Crosara 2,97 Roncà 2,23 San Giovanni Ilarione 3,34 Vestenanova 0,95 Provincia di Verona 6,48 valori numerici che confermano le considerazioni e le valutazioni sopra esposte e che trovano fondamento anche all’interno delle matrici di analisi ambientali del Rapporto. Si notano il valore molto positivo per il Comune di Vestenanova, territorio caratterizzato da valori di superficie allo stato naturale molto elevati a fronte di densità antropica molto ridotta, ed il valore medio alto, all’interno del contesto intercomunale, per il Comune di San Giovanni Ilarione (probabilmente tale metodologia assegna particolare rilevanza nello specifico all’incidenza della quantità dei rifiuti solidi urbani prodotti). In ogni caso si può concludere che l’impronta ecologica media per i comuni del PATI dell’Alpone, calcolata allo stato attuale è pari a 2,37 , valore molto al di sotto della media provinciale, a testimonianza di un ambito territoriale caratterizzato da una più che buona biocapacità. Per quanto riguarda la stima del valore dell’impronta ecologica nell’ipotesi di attuazione delle azioni strategiche del PATI, non potendo a maggior ragione in questo caso usufruire di dati ed informazioni che ci consentano di adottare una metodologia di calcolo specifica, possiamo solamente valutare il probabile trend, sulla base della valutazione ambientale finale delle azioni di Piano. Come già analizzato nei precedenti capitoli, il PATI in esame non prevede ingenti nuovi interventi insediativi né di carattere residenziale, né di carattere produttivo, andando invece a confermare e a riqualificare programmazioni urbanistiche già presenti nei PRG vigenti. Peraltro il necessario consumo di suolo per le future trasformazioni urbane, si concretizzerà a fronte di una maggiore estensione di aree verdi e di spazi aperti oggetto di specifiche misure di mitigazione: in sostanza si è dimostrato che il Piano migliora la disponibilità di aree a verde per i cittadini, le quali, pur essendo computate come sottrazione di SAU, in effetti concorrono ad una maggiore sostenibilità ambientale. Non sono inoltre previste particolari azioni di insediamento di nuove infrastrutture tali da compromettere l’equilibrio ecologico territoriale. Per tali motivazioni si può con assoluta certezza affermare che i valori dell’impronta ecologica non subiranno a seguito dell’attuazione di queste azioni strategiche incrementi rilevanti. Si pone invece l’attenzione su tutto quel sistema di indirizzi strategici ed azioni di Piano volte alla riqualificazione urbanistico-territoriale, al riassetto del territorio agricolo, al potenziamento della rete ecosistemica, alla salvaguardia dell’assetto idrogeologico generale, che consentiranno al sistema intercomunale di raggiungere livelli di sostenibilità maggiori e, pertanto, conseguentemente valori di impronta ecologica inferiori rispetto allo stato attuale. Per le motivazioni sopra addotte, si conclude affermando che l’elevato livello di impronta ecologica calcolato allo stato attuale, non verrà compromesso dall’attuazione delle scelte strategiche del PATI dell’Alpone, ma verrà molto presumibilmente migliorato con la concretizzazione degli interventi previsti per i sistemi ambientale-paesaggistico, idrogeologico e storico-culturale.

COERENZA ESTERNA

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 34

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA In sede di istruttoria è stata fornita integrazione e chiarimenti sugli strumenti di pianificazione e gestione sovraordinata presi in considerazione in fase di progetto ed è stata evidenziata la coerenza del progetto di Piano con tali strumenti. L’ambito territoriale del PATI dell’Alpone è interessato dalla seguente pianificazione sovra comunale: • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, adottato con deliberazione di Giunta Regionale n. 372 del 17 febbraio 2009; • Parco naturale Regionale della Lessinia, istituito con Legge Regionale 30 gennaio 1990 n. 12 (BUR n. 8/1990), “Norme per l’istituzione del parco naturale regionale della Lessinia”. • Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, attualmente in fase di redazione ma ugualmente analizzato e valutato all’interno del presente rapporto, in analogia al principio di precauzione Per verificare l’effettiva coerenza delle azioni strategiche del PATI con la pianificazione sovraordinata, sono stati analizzati gli elaborati cartografici (Tavole Progettuali, Tavole di Analisi, Tavole Semantiche), le Norme Tecniche e le relazioni tecnico-descrittive costituenti i suddetti Piani: per quanto riguarda il PTCP della Provincia di Verona, pur non essendo ancora ufficializzato da una formale adozione, sono state comunque valutate le previsioni progettuali e le prescrizioni per taluni ambiti territoriali contenute, confrontandole con quanto previsto dal PATI. L’analisi delle azioni strategiche ha concluso che non vi sono incongruenze tra quanto previsto all’interno del PATI e la suddetta pianificazione sovra comunale: occorre infatti precisare, come ben si evince dall’elenco delle azioni previste, che questo è soprattutto un piano di salvaguardia e “contenimento del consumo” del territorio, di tutela e valorizzazione del patrimonio storico- culturale-ambientale, di recupero e riqualificazione degli ambiti di degrado in funzione della ricomposizione ambientale, di sviluppo della matrice socio-economica attraverso mirati e misurati interventi strutturali ed infrastrutturali, di risoluzione di problematiche derivanti dal particolare assetto geomorfologico ed idrogeologico di talune aree. In tale senso non sono riscontrabili all’interno del PATI indirizzi programmatici e/o azioni strategiche che rappresentino situazioni di contrasto con la pianificazione gerarchicamente sovraordinata, mentre invece le stesse prescrizioni di Piano o gli stessi interventi previsti danno attuazione a specifiche linee di indirizzo e obiettivi di natura sovra comunale.

− VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ SOCIO-ECONOMICA Il PATI dell’Alpone è un piano principalmente di conservazione e salvaguardia del territorio: dal punto di vista insediativo, i carichi introdotti nei singoli ATO sono molto limitati, in quanto è stata principalmente riconfermata la programmazione urbanistica già definita dai PRG vigenti e non ancora realizzata. Le nuove linee di sviluppo vanno più che altro a completare ambiti di urbanizzazione consolidata, anche al fine di predisporre opere per il miglioramento e la riqualificazione urbanistica di insediamenti esistenti. Per quanto attiene alla matrice prettamente economico-occupazionale, la scelta di “investire” più nella valorizzazione dei settori primari di eccellenza e nel turismo visitazionale per le parti di territorio più montane, mentre nello sviluppo di ambiti produttivi e per il terziario, commisurato alla dimensione territoriale delle aree già presenti e dell’effettiva competitività sul mercato, per le parti vallive, conferma il giudizio positivo circa il grado di sostenibilità del PATI sul territorio. Ciò premesso, deve essere considerato che in generale, sotto il profilo sociale, la sostenibilità del piano è verificata quando l’ipotesi di progetto risulta nel complesso migliorativa nei confronti dell’ambiente. Il termine “ambiente” viene inteso, infatti, nella sua accezione più ampia, e comprende non solo gli elementi di naturalità e di salubrità del territorio, ma anche gli aspetti che riguardano le condizioni di benessere della popolazione in relazione alla salute, alla disponibilità di servizi ed alla crescita economica. A tale riguardo si può osservare che le analisi condotte mostrano come l’ipotesi di progetto rappresenti un miglioramento delle caratteristiche dell’ambiente socio- economico rispetto alla situazione attuale e quindi risulti confermato l’obiettivo primario di creare condizioni adeguate alla vita dei cittadini anche in considerazione dell’aumento demografico. Logicamente alcune azioni di Piano, quali ad esempio la maggiore pressione antropica o l’estensione di aree destinate alle attività produttive ed ai servizi, determinano maggiori consumi di territorio e di risorse, ma tali effetti negativi risultano nel complesso più che compensati dagli interventi volti dal più elevato livello di benessere economico raggiungibile. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 35

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Per le motivazioni di cui sopra, che derivano, come già espresso in precedenza, dalla valutazione dei risultati finali dell’analisi condotta per ogni singola matrice ambientale, si può concludere che il PATI dell’Alpone è caratterizzato da una elevata sostenibilità socio-economica, la quale pertanto garantisce, a fronte di un naturale sviluppo antropico ed insediativo del territorio, un’adeguata tutela e salvaguardia della sua morfologia, naturalità, caratterizzazione storico, culturale ed ambientale, in sintesi della sua specifica identità. La sostenibilità sociale ed economica è garantita anche, come si evince dalla lettura delle NT e degli elaborati grafici, dal fatto che il PATI, si occupa anche della riqualificazione e valorizzazione degli insediamenti esistenti (sia storici che contemporanei), definisce criteri di progettazione di qualità per le aree di possibile nuova urbanizzazione, individua possibili localizzazioni strategiche per nuovi servizi alla collettività. Il PATI promuove inoltre attività economiche compatibili con l'ambiente, quali il turismo visitazionale e le produzioni agricole di qualità. Il PATI dimensiona i nuovi insediamenti (residenziali, produttivi, direzionali) in funzione delle necessità economiche e sociali emerse dall'analisi e studio delle dinamiche territoriali e socio-demografiche, e li attribuisce ai diversi ATO in funzione delle specificità territoriali, al fine di garantire la possibilità di sviluppo della comunità locale nel rispetto dei valori naturali ed ambientali rilevati. Si riportano le principali indicazioni per il PATI estrapolate dalle schede operative che hanno particolare attinenza con gli aspetti di sostenibilità sociale ed economica.

− VALUTAZIONE DELL’OPZIONE ZERO E DELLE ALTERNATIVE La Direttiva 2001/42/CE ha rappresentato un importante passo avanti nel contesto del diritto ambientale europeo. Sebbene già precedentemente i progetti di rilevante entità dovessero essere sottoposti a valutazione nell'ambito della Direttiva 85/337/CE, ciò avveniva, tuttavia, in una fase in cui le possibilità di apportare cambiamenti sensibili erano spesso limitate: le decisioni riguardo all'ubicazione del progetto o alla scelte di alternative risultavano spesso essere già state prese nell'ambito di piani riguardanti un intero settore o un'area geografica. La direttiva sulla VAS colma questa lacuna e stabilisce che vengano valutati gli effetti ambientali di un ampio ventaglio di piani e programmi, in modo che se ne tenga conto durante l'effettiva elaborazione dei piani stessi, e che questi vengano adottati a tempo debito. La VAS ha la capacità di sostenere lo sviluppo di politiche e pratiche di pianificazione caratterizzate da una maggior presenza della componente ambientale e, soprattutto, può svolgere un ruolo fondamentale nella promozione di principi e pratiche sostenibili e nella presa in considerazione degli effetti cumulativi. Stabilisce inoltre che il pubblico debba essere consultato sui progetti e sulla valutazione ambientale e occorra tenere in considerazione le opinioni che esprime. La procedura di VAS richiede pertanto esplicitamente che la proposta di piano sia messa a confronto con le possibili e ragionevoli alternative, valutando gli effetti ed i differenti scenari derivanti dalla pianificazione del territorio, al fine di promuoverne uno sviluppo equilibrato e sostenibile. L’Ipotesi Zero La probabile evoluzione dell’ambiente senza l’attuazione del PATI , cioè l’ipotesi del “non piano”, che prevede di valutare lo stato dei sistemi ambientali con il proseguo della attuale programmazione vigente nei due comuni. Tale scenario di fatto consiste nel considerare lo stato dei sistemi ambientali in seguito alla completa attuazione del PRG vigente (viene dunque considerata la parte residua di PRG non ancora attuata). Per testare questa evenienza, come sopra descritto, si è fatto riferimento alle principali fonti di pressione ambientale riscontrabili nel comune, in particolare la densità abitativa, la presenza di insediamenti produttivi ed artigianali e lo stato dei servizi. Dall’esame della valutazione emerge come una crescita sostenuta senza programmazione è incompatibile con le risorse disponibili. La positività del progetto di PATI rispetto il PRG vigente, del quale comunque ne conserva le potenzialità insediative, è dimostrata in quanto l’incremento di popolazione deve necessariamente andare di pari passo con la crescita delle aree residenziali e produttive, peraltro secondo misure di mitigazione prima non previste, e delle aree di riconnessione naturalistica e con il generale potenziamento del sistema ambientale: i risultati mostrano che, in assenza di nuovi interventi di governo del territorio sul sistema ambientale, lo stesso tende a rimanere confinato dal fenomeno di DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 36

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA antropizzazione, mancando della capacità autonoma di rigenerare le risorse utilizzate. Infatti, l’effetto dello sviluppo demografico ha una connotazione di tipo negativo che consiste nella diminuzione del rapporto tra le risorse disponibili e la popolazione con conseguente impoverimento delle prime. La crescita demografica ha anche una connotazione positiva intrinseca in quanto stimola l’innovazione e le scoperte (organizzazione e specializzazione), ma questo fenomeno, per generare sviluppo economico in linea con i principi dello sviluppo sostenibile, deve fondarsi necessariamente sul sostegno e la programmazione da parte della pianificazione. L’analisi delle singole matrici ambientali viene sempre condotta inizialmente in “Ipotesi Zero” (opzione zero): viene quindi evidenziato che non attuando il PATI il sistema ambientale tende a evolvere lentamente verso condizioni peggiori, fornendo una condizione di risorse disponibili inferiore, a fronte di un aumento della pressione demografica. Si può notare, in particolare, che nel caso dell’applicazione dell’Ipotesi Zero, il sistema dei beni storico-culturale ed ambientali ed il sistema infrastrutturale, manterrebbero una condizione pressoché mediocre allo Stato attuale: l’applicazione del progetto rileva invece un rilevante aumento del punteggio, fino ad una condizione buona. Alternative All’interno dell’analisi delle Azioni di Piano, valutate per ogni singola componente ambientale, sono state altresì considerate ulteriori scelte strategiche alternative, al fine di dimostrare e documentare, ai sensi della Direttiva 2001/42/CE, l’effettiva convenienza in termini di sostenibilità nell’approvare quella particolare azione rispetto ad altre. Le scelte strategiche alternative di maggior importanza (all’interno di ogni singola matrice ambientale analizzata è presente uno specifico paragrafo intitolato “Analisi dello scenario “di piano” ed eventuali scenari alternativi” dove si analizzano eventuali altri scenari di piano) valutate e confrontate con le azioni di Piano hanno riguardato le seguenti tematiche: • opportunità di integrare le reti acquedottistiche e fognarie con adeguati dispositivi e/o elementi strutturali in sede di approvazione di interventi insediativi, in accordo con gli enti gestori, limitando l’utilizzo di impianti localizzati; • potenziamento della rete pedo-ciclabile e riqualificazione dei tratti stradali urbani, al fine di disincentivare l’utilizzo dell’auto per spostamenti locali • linee di indirizzo verso il turismo visitazionale invece di quello di massa, incentivando strutture ricettive di dimensione adeguata a tale movimentazione • valorizzazione storico-culturale degli aggregati rurali di antica origine, al fine di una loro riconversione e/o recupero • potenziamento ed integrazione dell’attuale dotazione ecosistemica del territorio, al fine di realizzare una rete ecologica intercomunale. L’identificazione degli ambiti di trasformazione definiti all’interno del PATI costituisce un’indicazione per una politica di sviluppo emersa dal processo di analisi, confronto e partecipazione: in sede di concertazione/consultazione non sono emerse particolari osservazioni Tuttavia il gruppo di lavoro costituito dal progettista del Piano, l’amministrazione comunale e il valutatore, ha rilevato in sede di stesura definitiva del Piano una soluzione alternativa per il progetto di PATI che prevede una diversa dislocazione delle previsioni di piano che interessano il territorio comunale di Roncà. In particolare è stata apportata una rettifica del perimetro dell'ATO 5B/Consolidato Roncà consistente in un ampliamento dello stesso verso sud e di una conseguente integrazione della simbologia "linee preferenziali di sviluppo insediativo", con l'inserimento di una freccia che indichi lo sviluppo insediativo verso sud: inoltre è stato inserito, a sud dell'ATO 5B (Consolidato Roncà), un nuovo tracciato di viabilità comunale, in parte a ripresa della viabilità già esistente, in modo da deviare il traffico veicolare dal centro del Capoluogo. Il valutatore evidenzia per tale alternativa che, nel rispetto dei vincoli paesaggistici e delle fasce di tutela presenti, della salvaguardia del limitrofo complesso monumentale, considerato il livello di compatibilità geologica ed evidenziata la possibilità di preferire tale linea di sviluppo insediativo rispetto ad altre caratterizzate da maggiori prescrizioni funzionali alla tutela ecosistemica, la nuova azione di Piano risulta sostenibile: fa inoltre presente la possibilità di compensare questo sviluppo insediativo con la realizzazione ed il completamento della nuova viabilità a sud, con conseguente sgravio del fenomeno

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 37

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA di attraversamento del centro abitato, purché siano opportunamente realizzate tutte le mitigazioni necessarie in ordine al rispetto dell'impatto atmosferico e acustico generato dal traffico veicolare. La valutazione dello scenario alternativo è avvenuta nelle medesime modalità della Valutazione dello stato di progetto ed ipotesi zero.

− IL MONITORAGGIO Il percorso della VAS prevede il monitoraggio permanente, cioè la costante e puntuale verifica dei processi di trasformazione territoriale previsti dal piano, nel corso della loro realizzazione. La valutazione ambientale, infatti, per il suo carattere previsionale, necessita di una verifica nel tempo dell’esattezza delle previsioni effettuate nel momento storico della redazione della VAS, ovvero della verifica della sostenibilità delle trasformazioni che il piano produce realizzando gli obiettivi che si è dato. Essa può, quindi, essere effettuata in tre momenti diversi: • contestualmente alla redazione del piano, attraverso la verifica della coerenze tra le azioni contenute nel piano e le azioni scaturite dalla valutazione ambientale dei trend; • dopo alcuni anni di vita del piano, attraverso la valutazione dei dati del monitoraggio permanente, in relazione al quadro di riferimento ambientale preesistente; • dopo circa un decennio (periodo nel quale si presume che il piano abbia realizzato la maggior parte delle scelte previste), attraverso un bilancio di dati ambientali, sempre in relazione al quadro di riferimento ambientale preesistente. In considerazione dell’effettiva disponibilità di risorse umane ed economico-finanziarie a disposizione degli enti locali coinvolti, la matrice di indicatori per il monitoraggio è stata strutturata sulla base del sistema di indicatori utilizzato per l’analisi delle singole matrici ambientali, operando un’opportuna selezione degli stessi, al fine di semplificare le operazioni di verifica e controllo, senza per questo precludere l’efficacia del procedimento di controllo, ed ottenendo in questo modo un valido strumento di monitoraggio da mettere a disposizione degli enti coinvolti dall’attuazione delle azioni di Piano e delle misure di mitigazione previste. La matrice di indicatori riportata nel Rapporto Ambientale, costituirà una guida per la futura strutturazione di un efficace piano di monitoraggio: in tal senso, qualora specifiche condizioni o particolare situazioni di criticità rendessero opportuna l’introduzione di nuovi indicatori, oppure di diverse modalità di analisi, tali variazioni, purché nel rispetto dei limiti e degli obiettivi di sostenibilità definiti in questo rapporto, sono ovviamente possibili, essendo appunto il seguente elenco di carattere indicativo. La selezione degli indicatori e la determinazione delle relative tempistiche di verifica e controllo sono state opportunamente coordinate con gli enti ed i consorzi preposti alla gestione e controllo delle rispettive matrici ambientali: Arpav, per il controllo della qualità di aria, clima, acqua e degli inquinanti fisici, Genio Civile per il controllo del rischio idrogeologico, bilancio idrico, compatibilità geologica, Soprintendenze per i beni storico-culturali, archeologici ed ambientali, Consorzi di Bacino per la rete idrica, così come riportato nella tabella di monitoraggio. AUTORITA’ MATRICE INDICATORE MODALITA’ DI ATTUAZIONE TEMPISTICA PREPOSTA Posizionamento di opportune stazioni di rilevamento Secondo incidenza degli inquinanti vicino alle fonti di pressioni più ARPAV Emissioni di CO, PM10, fattore significative ARIA ARIA NOx, CO 2 Verifica periodica dei bollettini di Arpav e della classificazione dei comuni Annuale ARPAV

Precipitazioni Redazione di una relazione tecnica sulla base dei dati Comune Biennale climatici forniti da Arpav (fonti ARPAV) CLIMA CLIMA Temperature medie annuali

Indice di Thom ARPAV, Stato ambientale dei corsi Analisi chimiche e biologiche dei corsi d’acqua Annuale CONSORZIO d’acqua superficiali e sotterranei. DI BACINO Qualità delle acque Redazione di una relazione tecnica di analisi della Comune sotterranee Biennale

ACQUA ACQUA qualità complessiva della risorsa acqua (fonti ARPAV) Percentuale di copertura della GESTORE Bilancio programmatico dell’efficienza della rete Annuale rete acquedottistica RETE

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 38

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Perdita della rete Monitoraggio dei pozzi privati e delle vasche imhoff Annuale Comune acquedottistica Allacciamento alla fognatura Redazione di un bilancio e di una relazione tecnica GESTORE Annuale Potenzialità depuratore periodica da parte della società gestore RETE

Incremento della Analisi territoriali di valutazione della componente permeabilità del suolo permeabile del suolo (e della componente Biennale Comune (superficie impermeabile) impermeabilizzata)

Numero di allevamenti Analisi territoriali di valutazione della percentuale di Comune intensivi gravanti sulle zone popolazione interessata dagli impatti derivanti Biennale (fonti USSL) residenziali dall’attività zootecnica intensiva Superficie cave/ superficie Analisi territoriali di controllo dell’attività di cava e Biennale Regione Veneto comunale dell’incidenza percentuale sul territorio comunale SUOLO SUOLO Analisi territoriali di controllo della trasformabilità del Variazione di Superficie territorio e aggiornamento in continuo del valore di Annuale Comune Agricola Utilizzata (SAU SAU Grado di efficienza dei siti Studi territoriali di verifica delle superfici naturalistici effettivamente costituenti la rete ecologica e relazione Biennale Comune SITA’ SITA’ Superficie destinata a tecnica di analisi dell’efficienza naturalistica in BIODIVER corridoio ecologico relazione a presenze floro/faunistiche individuate Monitorare il numero di interventi di recupero di edifici caratterizzati da condizioni di obsolescenza fisica e/o funzionale nei centri storici Redazione di una relazione tecnica di analisi degli Conservazione dei beni Comune eventuali interventi realizzati, con particolare culturali, archeologici e Biennale (dati attenzione agli aspetti figurativi ante e post intervento paesaggistici Soprintendenza) Redazione di una relazione tecnica di analisi del grado CULTURALE, CULTURALE, PATRIMONIO PATRIMONIO di manutenzione e protezione raggiunto da eventuali PAESAGGISTICO PAESAGGISTICO

ARCHEOLOGICO E ARCHEOLOGICO siti di interesse archeologico, dello stato di conservazione raggiunto dagli edifici del centro storico

Monitoraggio punti emissione luce e controllo rispetto limiti. Comune Luminanza totale Continuo Aggiornamento classificazione del territorio per tutela (fonti ARPAV)

LUMINOSO LUMINOSO luminanza INQUINAMENTO INQUINAMENTO

Popolazione esposta Comune Analisi territoriale del numero di abitanti residenti in all’inquinamento Biennale (dati ENTE fascia di rispetto degli elettrodotti elettromagnetico GESTORE) INQUINAMENTO INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO ELETTROMAGNETICO

Analisi territoriale del numero di abitanti residenti in Distanza da sorgenti di prossimità di sorgenti rumorose (verifica con strumenti Biennale Comune rumore di misura)

Classe di zonizzazione Verifica dell’adeguamento della zonizzazione acustica Quinquennale Comune acustica RUMORE RUMORE Popolazione – Tasso Monitorare le dinamiche demografiche per individuare incremento demografico soluzione abitative adeguate nei P.I. comunitario ed Monitorare il dimensionamento previsto dal PATI Comune extracomunitario Analisi territoriale e relazione tecnica di verifica (dati ISTAT, Popolazione – Indice di Biennale dell’andamento socio-demografico in relazione ai dati CAMERA occupazione delle abitazioni previsionali contenuti nel dimensionamento del PAT COMMERCIO)

ECONOMICO ECONOMICO Produzione – Tasso di Analisi dati occupazionali e relazione tecnica per

QUADRO SOCIO – SOCIO QUADRO occupazione complessivo e individuazione fabbisogni lavorativi diviso per macro settori

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 39

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Standard - Estensione percorsi ciclopedonali Analisi territoriale di verifica dotazione standard nei Predisposizione Comune Standard – Disponibilità di P.I. P.I. verde pubblico Turismo – Ricettività turistica Analisi territoriale e verifica dotazione strutture Comune Biennale Turismo – Arrivi/partenze turistiche (dati APT) Analisi livello efficienza stradale attraverso Mobilità – Efficienza della Comune (dati monitoraggio problematiche emerse ed interventi Annuale rete stradale PROVINCIA) eseguiti Energia – Distribuzione Verifica adeguamento rete distribuzione in relazione ENTE Biennale territoriale rete gas alla dimensione territoriale dei centri abitati GESTORE Produzione rifiuti totali Comune (dati ENERGIA ENERGIA Verifica quantitativi e tipologia di rifiuti prodotti Annuale Raccolta differenziata CONSORZIO MATERIALI ED MATERIALI DI BACINO)

− VALUTAZIONE D’INCIDENZA AMBIENTALE Per il PATI dell’Alpone in sede istruttoria sono pervenuti chiarimenti in ordine all’assunzione nel Rapporto Ambientale degli esiti della valutazione di incidenza delle azioni di Piano sui SIC presi in esame, ovvero: • IT3210040: Monti Lessini – Pasubio – Piccole Dolomiti Vicentine • IT3220008: Buso della rana • IT3220039: Biotopo “Le Poscole” • IT3220037: Colli Berici • IT3210042: Fiume Adige tra Verona Est e Badia Polesine • IT3210042 “Fiume Adige tra Verona Est e Badia Polesine”. Il valutatore chiarisce che tale valutazione è stata considerata nel Rapporto Ambientale e che, pur non rientrando tali SIC all’interno del territorio di competenza del PATI ed essendo anche posizionati ad una distanza considerevole da questo, sono stati comunque individuati specifici indicatori che «pesano» l’eventuale incidenza sia nella stato attuale che di progetto, come ad esempio: • superficie boscata • indice di qualità delle acque superficiali e sotterranee • inquinamento atmosferico • inquinamento luminoso • indice di pressione acustica Nel Documento della Valutazione d’Incidenza Ambientale (VIncA), viene ritenuto non probabile che le azioni di piano relative allo scenario scelto possano verificare effetti negativi sui SIC presi in esame. Tale documento è stato oggetto di valutazione e pertanto si assumono le prescrizioni della Direzione pianificazione Territoriale e Parchi espresse con parere URB/2010/54 del 12 luglio 2010, che prescrive: • La progettazione successiva come il Piano degli Interventi o la progettazione definitiva di ogni singolo intervento, comunque dove previsto dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE, contenga lo studio sulla valutazione di incidenza ambientale; • Nelle previsioni di mitigazioni degli impatti, per recuperare e/o incrementare il verde, al fine di impedire possibili colonizzazioni di specie esotiche e quindi di un possibile inquinamento genetico siano utilizzate specie autoctone e non siano utilizzate specie alloctone invasive.

− PARERI DELLE AUTORITA' AMBIENTALI Trasmissione del PATI adottato al Ministero per i beni e le attività culturali – area beni culturali e paesaggistici e all’ULSS N. 20 • Trasmissione del PATI adottato per l’espressione del parere di competenza alla Commissione Regionale VAS, all’Ufficio Regionale del Genio Civile di Verona, al Consorzio di Bonifica Zerpano e Adige Guà, DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 40

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • Hanno rilasciato parere sullo Studio di Compatibilità Idraulica i seguenti Enti:  Parere Genio Civile di Verona del 03.04.2009 con Prot. n. 184962;  Parere Consorzio di Bonifica Zerpano Adige Guà del 18.03.2009 con prot. 1815 • Ha rilasciato parere sullo Studio di Compatibilità Sismica relativo al Comune di Vestenanova: • Parere Genio Civile di Verona del 10.04.2009 con Prot. n. 201816; Il Comune capofila del PATI ha provveduto, successivamente all'adozione del Piano e del Rapporto Ambientale, alla trasmissione dello strumento urbanistico e il rapporto ambientale a tutti gli Enti portatori di interessi ai sensi della DGRV n. 791/2009 con note prot. n. 5033 del 08.07.2009. Hanno risposto: • con nota n. 1353 del 14.08.2009 il Ministero per i beni e le attività culturali – area beni culturali e paesaggistici; • con nota n. 102763 del 13.08.2009 l’ARPAV. Dall’esame della documentazione fornita dal valutatore in sede istruttoria si evidenzia come le risultanze delle elaborazioni condotte nell’ambito della procedura VAS rimangono inalterate e non vi sono variazioni in merito alle valutazioni del Piano.

− AGGIORNAMENTO DEGLI ELABORATI CARTOGRAFICI CON IL REALE UTILIZZO DEL TERRITORIO E COERENZA DEI LIMITI FISICI DELLA NUOVA EDIFICAZIONE CON LE PREVISIONI DI PIANI REGIONALI/PROVINCIALI APPROVATI In sede istruttoria è stato chiarito che in allegato alla Relazione Ambientale era già pervenuto uno specifico elaborato indicante la coerenza degli indirizzi strategici rispetto alla zonizzazione urbanistica dei Comuni limitrofi. Non avvengono pertanto, in generale, variazioni di destinazione rispetto al vigente strumento urbanistico comunale e quindi delle aree su cui siano in corso autorizzazioni regionali e/o provinciali, così come da dichiarazioni presentate dai progettisti Con dichiarazione dei progettisti si attesta la conformità degli elaborati rispetto alle destinazioni d’uso del territorio, ai vigenti strumenti urbanistici comunali nonché delle aree su cui siano in corso autorizzazioni regionali e/o provinciali.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 41

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

OSSERVAZIONI Durante il periodo di deposito e consultazione degli elaborati costituenti il PATI sono pervenute complessivamente 102 osservazioni, delle quali 57 risultano attinenti con questioni ambientali. Nella tabella che segue il dettaglio delle osservazioni pervenute. N° osservazioni attinenti con Comune N° osservazioni questioni ambientali Comune di Montecchia di Corsara 53 37 Comune di Roncà 29 17 Comune di San Giovanni Ilarione 5 2 Comune di Vestenanova 10 1 Sono inoltre pervenuti i pareri dei seguenti enti: • Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto/Nucleo operativo di Verona • Dipartimento Provinciale ARPAV di Verona per i quali si riporta in ogni prospetto l’osservazione presentata, dal momento che interessa tutto il territorio intercomunale del PATI. Nella seguente tabella sono riportati il numero progressivo, il nominativo del richiedente, i dati di protocollo ed una breve sintesi dell’osservazione presentata. A fianco sono poi riportate le analisi dell’istruttoria progettuale e della procedura VAS. Per le osservazioni attinenti questioni ambientali si riporta una colonna dedicata per il parere della Commissione VAS. Il valutatore fa presente che per quanto attiene alla valutazione ambientale, l’analisi è stata condotta su tutte le osservazioni pervenute, indipendentemente dall’esito del giudizio del progettista, in ragione di un criterio di completezza dell’indagine ambientale e stante il fatto che molte richieste risultano materia di Piano degli Interventi e, pertanto, è apparso opportuno verificarne in questa fase l’eventuale sostenibilità. COMUNE DI MONTECCHIA DI CROSARA (Comune A) SINTESI OSSERVAZIONE OSS. RICHIEDEN PROT. – Parere della localizzazione ATO – contenuto CONTRDEDUZIONE Parere del valutatore N° TE DATA COMMISSIONE VAS localizzazione ATO 1 – Il PATI per sua natura è un piano strategico Per quanto riguarda i punti 1, 2 e 5, si Contenuto : e non modifica le Norme di Attuazione delle fa presente che il PATI evidenzia le 1 – La zona Schioppo dovrà essere zone territoriali del PRG, ma evidenzia le criticità idrogeologiche individuabili riconsiderata per effetto della criticità, fragilità e penalità che dovranno sul territorio (si veda ad esempio per Dal Cero diminuzione della profondità di essere rispettate nel successivo Piano degli il caso citato della località Buricci la Patrizio – n. 6111 del falde e sempre nella stessa zona Interventi; presenza di zone di frana e caduta Si prende atto del parere del 1/A gruppo 31/08/2009 dovrebbero esserci delle risorgive 2 – l'analisi delle aree sensibili dal punto di massi, oltre alla classificazione di valutatore. “Civica per naturali; vista idrogeologico e le norme inserite dal compatibilità geologica Montecchia” 2 – la zona “Buricci” non è stata PATI sono state valutate dagli Enti Provinciali condizionata): il piano è stato correttamente compresa come zona e Regionali preposti al controllo. Sarà correttamente sottoposto alla verifica sensibile dal punto di vista comunque nostra cura controllare eventuali degli enti competenti in materia idrogeologico; inesattezze anche se la cartografia del PATI è (Genio Civile, Autorità di Bacino, ...) DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 42

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

3 – la zona industriale Mira è in scala 1:10.000; e pertanto in questa fase non si rimasta uguale al PRG vigente; 3 – le aree di urbanizzazione programmata riscontrano incongruenze. Per tali 4 – nella zona “Maestrae” è stata previste dal PATI rispecchiano integralmente le motivazioni le osservazioni riportate approvata una variante che consente previsioni del PRG vigente,come indicato dalla non risultano pertinenti ad una un innalzamento della quota di normativa e indirizzi della legge 11/04. valutazione di natura ambientale. I campagna mentre ciò non è previsto – il PATI non modifica le NTA del PRG punti 3, 4, 6 e 7 non hanno alcuna nelle altre zone a ridosso vigente, ma pone attenzione alle fragilità del attinenza in materia di valutazione dell'Alpone; territorio che saranno considerate dal ambientale e pertanto gli stessi 5 – il PATI non è aggiornato alle successivo Piano degli Interventi; risultano come i precedenti non problematiche di dissesto 5 – le norme del PAT. affrontano pertinenti alla procedura VAS. Per idrogeologico, di risorgive d'acqua, compiutamente le fragilità del territorio ed ha quanto attiene ai punti 11, 12, 13 e di sensibilità erosiva e franosa; ottenuto i pareri e nulla osta degli Enti preposti 14, le osservazioni riportate non 6 – il PATI manca di una rigorosa al controllo; hanno alcuna rilevanza ai fini della requisitoria sulle potenzialità del 6 – il PATI affronta le potenzialità dei vari sostenibilità ambientale e per tale nostro territorio; territori ponendo in essere i presupposti di una motivo non risultano pertinenti alla 7 – alcuni A.T.O. Non risultano loro valorizzazione secondo le specifiche procedura VAS. delimitate con criteri rigorosamente vocazioni; Non pertinenti. omogenei; 7 – il PATI divide il territorio in A.T.O. Per quanto riguarda i punti 8 e 9, il 8 – non sono chiaramente descritti secondo uno schema ben preciso e piano è stato verificato dal punto di nel PATI i principi ispiratori; documentato tenendo conto delle aree libere, di vista della chiarezza e congruenza 9 – non sono chiari gli obiettivi e le quelle urbanizzate nonché dei valori ambientali nella definizione degli obiettivi condizioni di sostenibilità degli e paesaggistici e dell'andamento morfologico programmatici ed in ordine alla loro interventi e delle trasformazioni del territorio e delle potenziali vocazioni; sostenibilità: la valutazione che ne è ammissibili; 8 – i principi ispiratori del PATI possono conseguita è riportata nella parte 10 – non si è messo il debito essere sinteticamente riassunti nella ricerca conclusiva del Rapporto Ambientale, accento alle prescrizioni necessarie della valorizzazione del territorio mantenendo dove si riporta anche un giudizio per l'edificabilità in fregio ai corsi inalterata la percentuale antropica rispetto a finale e globale del PATI. Lo stesso è d'acqua; quella naturale incentivando la propensione ad riportato anche nell'allegata Relazione 11 – manca un quadro complessivo un turismo di visitazione ricercando nuove Non Tecnica. Per tali motivazioni la delle potenziali aree di servizio e di forme di incentivazione del reddito ora richiesta non risulta sostenibile. Per quelle desinate a parcheggio; proveniente dalla sola conduzione agricola quanto attiene infine ai punti 10, 15 e 12 – non si è provveduto alla delle aree aperte. 16 le osservazioni riportate non stesura di una cartografia PATI 9 – il PATI è un piano strutturale che valuta in risultano verificate in ordine al fatto sovrapponibile con quella generale la sostenibilità degli interventi sul che il piano presenta specifiche attualmente in vigore come P.R.G.; territorio e sarà poi il Piano degli Interventi che norme di tutela idrogeologica del 13 – non è esplicitato nel PATI la entrerà nel particolare dettaglio; territorio (e dei corsi d'acqua in sua non efficacia in merito alla 10 – il PATI detta norme specifiche e puntuali particolare), mentre l'individuazione conformazione dei terreni; in ordine all'edificabilità in fregio ai corsi di specificità paesaggistiche (grandi 14 – alcuni pozzi e sorgenti non d'acqua, vincoli e rispetti saranno alberi in questo caso) è stata condotta sono precisamente localizzati; dettagliatamente precisati nel successivo Piano sulla documentazione esistente e in 15 – il PATI dovrà necessariamente degli Interventi. seguito all'analisi del territorio. Per affrontare i requisiti per il rilascio 11 – il PATI non è un P.R.G. che individua le tali motivazioni le osservazioni del permesso di costruire in ordine nuove aree a standard ed i parcheggi, ma fissa presentate non risultano sostenibili. alle condizioni idrauliche ed la quantità di aree a servizi che dovranno essere Non sostenibile. idrogeologiche del territorio; previste dal successivo Piano degli Interventi, 16 – non c'è un elaborato con i per le trasformazioni urbanistiche ammesse. grandi alberi da salvaguardare. 12 – il PATI contiene tutte le tavole previste e DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 43

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

necessarie per legge, la legge 11/04 non prevede la realizzazione di una tavola di sovrapposizione che potrà essere successivamente realizzata per utilizzo interno all'ufficio tecnico. 13 – il PATI per legge non è un piano conformativo ma piano strutturale e non modifica la natura urbanistica dei suoli come ribadito anche nella normativa generale; 14 – il PATI usa una cartografia in scala 1:10.000 e qualche simbolo può non essere precisamente posizionato sul luogo indicato, ma tale simbolo è informaticamente georeferenziato. Nel caso si trattasse di evidente errore sarebbe il caso di segnalarlo; 15 – il PATI norma gli interventi alla luce delle fragilità e penalità e sarà il successivo Piano degli Interventi che localizzerà la pianificazione e detterà norme puntuali; 16 – la banca dati acquisita e l'analisi della documentazione inerente al territorio non ha fatto emergere grandi alberi,e non sono stati segnalati dallo stesso osservante. Le aree di proprietà fanno parte di una zona D produttiva in località Mira di oltre 150.000 mq mai attuata che si estende per una profondità di oltre 400m oltre la provinciale Premesso che a questo livello di fino a raggiungere i piedi della collina. I dettaglio dei dati non è possibile proprietari si sono sempre opposti alla stabilire un diverso grado di localizzazione ATO 8A trasformazione dei terreni anche con atti sostenibilità tra la scelta di piano, la Produttivo Mira ufficiali depositati in Comune chiedendo di quale potrebbe offrire una maggiore Contenuto : chiede che il terreno di poter mantenere l'area agricola evidenziando le capacità del sistema di rispondere al Roncolato n. 6474 del sua proprietà previsto dal PATI Si condivide il parere del 2/A importanti coltivazioni vitivinicole presenti. Il fabbisogno occupazionale, e la Giancarlo 17/09/2009 nelle aree della programmazione e valutatore. PATI doverosamente ha inserito le aree in richiesta presentata, la quale invece pianificazione urbanistica e quelle della programmazione, ora per intesa tra consente un risparmio di territorio collocato in zona D3 produttiva dal tutti i proprietari di cui alle osservazioni 3, 4, 8, agricolo, l'osservazione presentata PRG vigente, venga reso agricolo. 10, 13, 16, 17, 18 e 50 si intendono tolte e non presenta incidenze negative di ritornano agricole. Viene mantenuta una sola natura ambientale. linea preferenziale di sviluppo in prosecuzione Sostenibile. della zona produttiva esistente lungo la provinciale. Accolta. localizzazione ATO 8A Le aree di proprietà fanno parte di una zona Premesso che a questo livello di Tadiello Produttivo Mira D produttiva in località Mira di oltre 150.000 dettaglio dei dati non è possibile n. 6509 del Si condivide il parere del 3/A Maria Contenuto : chiede che il terreno di mq mai attuata che si estende per una stabilire un diverso grado di 18/09/2009 valutatore. Albertina sua proprietà, inserito dal PATI profondità di oltre 400m oltre la provinciale sostenibilità tra la scelta di piano, la nelle aree della programmazione e fino a raggiungere i piedi della collina. I quale potrebbe offrire una maggiore DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 44

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

pianificazione urbanistica e proprietari si sono sempre opposti alla capacità del sistema di rispondere al collocato in zona D3 produttiva dal trasformazione dei terreni anche con atti fabbisogno occupazionale, e la P.R.G. vigente, venga reso agricolo. ufficiali depositati in Comune chiedendo di richiesta presentata, la quale invece poter mantenere l'area agricola evidenziando le consente un risparmio di territorio importanti coltivazioni vitivinicole presenti. Il agricolo, l'osservazione presentata PATI doverosamente ha inserito le aree in non presenta incidenze negative di quelle della programmazione, ora per intesa tra natura ambientale. tutti i proprietari di cui alle osservazioni 2, 4, 8, Sostenibile. 10, 13, 16, 17, 18 e 50 si intendono tolte e ritornano agricole. Viene mantenuta una sola linea preferenziale di sviluppo in prosecuzione della zona produttiva esistente lungo la provinciale. Accolta. Le aree di proprietà fanno parte di una zona D produttiva in località Mira di oltre 150.000 mq mai attuata che si estende per una profondità di oltre 400m oltre la provinciale Premesso che a questo livello di fino a raggiungere i piedi della collina. I dettaglio dei dati non è possibile proprietari si sono sempre opposti alla stabilire un diverso grado di localizzazione ATO 8A trasformazione dei terreni anche con atti sostenibilità tra la scelta di piano, la Produttivo Mira ufficiali depositati in Comune chiedendo di quale potrebbe offrire una maggiore Magnabosco Contenuto : chiede che il terreno di poter mantenere l'area agricola evidenziando le capacità del sistema di rispondere al Marcello, n. 6599 del sua proprietà, inserito dal P.A.T.I. Si condivide il parere del 4/A importanti coltivazioni vitivinicole presenti. Il fabbisogno occupazionale, e la Campi 23/09/2009 nelle aree della programmazione e valutatore. PAT doverosamente ha inserito le aree in richiesta presentata, la quale invece Rosetta pianificazione urbanistica e quelle della programmazione, ora per intesa tra consente un risparmio di territorio collocato in zona D3 produttiva dal tutti i proprietari di cui alle osservazioni 2, 3, 8, agricolo, l'osservazione presentata P.R.G. vigente, venga reso agricolo. 10, 13, 16, 17, 18 e 50 si intendono tolte e non presenta incidenze negative di ritornano agricole. Viene mantenuta una sola natura ambientale. linea preferenziale di sviluppo in prosecuzione Sostenibile. della zona produttiva esistente lungo la provinciale. Accolta. Premesso che a questo livello di dettaglio dei dati non è possibile Il PATI è un piano strategico e non stabilire un diverso grado di localizzazione ATO 6A Magnabosco conformativo e non può intervenire sulla sostenibilità tra la scelta di piano, la Consolidato Montecchia Marcello, zonizzazione del P.R.G. vigente, modificando quale offre una maggiore di aree a Contenuto : chiedono che i terreni Si condivide il parere Magnabosco n. 6598 del la destinazione di aree a servizi ora presenti. Il servizi del sistema, e la richiesta 5/A di loro proprietà inseriti dal PATI espresso nella Giuseppe, 23/09/2009 successivo Piano degli Interventi valuterà la presentata, la quale invece consente nelle aree consolidate e previsti a controdeduzione. Dal Cero consistenza e la necessità delle aree a servizi a un risparmio di territorio agricolo, servizi “F” dal P.R.G. vigente siano Adriano soddisfacimento dei parametri di legge. l'osservazione presentata non presenta resi agricoli. Respinta. incidenze negative di natura ambientale. Sostenibile. Dal Cortivo n. 6808 del localizzazione ATO 4A Il PATI è un piano strategico e non Un nuovo insediamento antropico in Si condivide il parere del 6/A Paolo 30/09/2009 Pedecollinare Est conformativo e non prevede nuove aree ambito di rete ecosistemica potrebbe valutatore. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 45

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Contenuto : chiede che venga edificabili ma ha la possibilità di inserire delle essere assentibile solamente a seguito assegnata una destinazione d'uso linee preferenziali di sviluppo. In accoglimento della predisposizione di adeguate edificabile al terreno di sua delle osservazioni n. 7, 8, 11, 35, 39 e 51 sono misure mitigative. proprietà attualmente inserito in stati modificati i perimetri degli ATO 4 e 9 e Sostenibile con mitigazioni Z.T.O. E2 Rurale. ricollocata la linea preferenziale di sviluppo. Tale risposta affermativa permette al Piano degli Interventi se riterrà opportuno modificare la destinazione dell'area. Parzialmente accolta. Il PATI è un piano strategico e per legge può localizzazione ATO 9A collocare delle linee preferenziali di sviluppo Nel rispetto del corretto Consolidato Castello che comunque non cambiano la natura dimensionamento del piano ed in Contenuto : chiede che i terreni di urbanistica dei suoli. Viste comunque le reali relazione alle effettive necessità sua proprietà, su cui è stata preoccupazioni si condivide la cancellazione aziendali, nell'ottica dell'obiettivo di n. 6826 del identificata una linea preferenziale Si condivide il parere del 7/A Burati Renato della linea preferenziale demandando al Piano piano di tutelare e valorizzare 1/10/2009 di sviluppo, non vengano valutatore. degli Interventi lo studio per l'individuazione di l'attività agricola tipica del territorio, classificati come edificabili poiché eventuali completamenti. Tale modifica rientra la richiesta presentata viene valutata possiede un'azienda vitivinicola e nell'accoglimento delle osservazioni 6, 8, 11, positivamente. non è interessato al cambio di 35, 39 e 51. Sostenibile. destinazione d'uso. Accolta. Il PATI è un piano strategico e non L'inserimento di nuove aree conformativo, e non può modificare la produttive in un ambito già adibito a zonizzazione del P.R.G. vigente inserendo tale destinazione d'uso, ambito localizzazione ATO 8A nuove zone che è materia del successivo Piano peraltro privo di specifiche criticità, Produttivo Mira degli Interventi .Si concorda invece sullo non comporta un decremento Contenuto : chiede una rettifica spostamento verso sud del limite dell'ATO Valdegamberi n. 6868 del sostanziale del livello di sostenibilità. Si condivide il parere del 8/A dell'A.T.O. 8A “Produttivo Mira” e seguendo segni e confini fisici sul territorio in Francesco 2/10/2009 Peraltro si fa presente la vicinanza del valutatore. l'inserimento dei terreni di sua modo che il P.I. possa convenientemente corridoio ecologico del torrente proprietà in zona a destinazione pianificare gli ambiti della futura zona Alpone per il quale dovranno essere d'uso produttiva – commerciale. produttiva anche alla luce delle risposte alle predisposte tutte le misure di osservazioni 2, 3, 4, 10, 13, 16, 17, 18 e 50 mitigazione previste. sull'area produttiva Mira. Sostenibile con mitigazioni. Parzialmente accolta. La perimetrazione all'interno del centro storico confermata all'interno localizzazione ATO1A Collinare del PATI nasce dall'analisi e dal Ovest riconoscimento di specifiche Il PATI conferma i Centri Storici così come Igino Contenuto : chiede che l'area dove caratteristiche storico-culturali definiti dal PRG e non può modificarne il Si condivide il parere Aldighieri – n. 6877 del si trova l'edificio di abitazione con dell'edificio-ambito insediativo. Per 9/A perimetro, che è materia del successivo Piano espresso nella Azienda 3/10/2009 annessi rustici sia tolto dalla zona A tale motivo, salvo approfondimenti degli Interventi. controdeduzione. Agricola – centro storico e sia concesso il maggiori inerenti la predisposizione Respinta. recupero ed eventuale ampliamento del PI, tale richiesta non risulta dello stesso. sostenibile a livello di valutazione strategica. Non sostenibile. Magnabosco n. 6906 del localizzazione ATO 8A Le aree di proprietà fanno parte di una zona Premesso che a questo livello di Si condivide il parere del 10/A Luigi 5/10/2009 Produttivo Mira “D” produttiva in località Mira di oltre 150.000 dettaglio dei dati non è possibile valutatore. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 46

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Contenuto : chiede che il terreno di mq mai attuata che si estende per una stabilire un diverso grado di sua proprietà attualmente rientrante profondità di oltre 400m oltre la provinciale sostenibilità tra la scelta di piano, la in Z.T.O. D3 Produttiva di fino a raggiungere i piedi della collina. I quale potrebbe offrire una maggiore espansione sia inserito in Z.T.O. E proprietari si sono sempre opposti alla capacità del sistema di rispondere al Agricola. trasformazione dei terreni anche con atti fabbisogno occupazionale, e la ufficiali depositati in Comune chiedendo di richiesta presentata, la quale invece poter mantenere l'area agricola evidenziando le consente un risparmio di territorio importanti coltivazioni vitivinicole presenti. Il agricolo, l'osservazione presentata PATI doverosamente ha inserito le aree in non presenta incidenze negative di quelle della programmazione, ora per intesa tra natura ambientale. tutti i proprietari di cui alle osservazioni 2, 3, 4, Sostenibile. 8, 13, 16, 17, 18 e 50 si intendono tolte e ritornano agricole. Viene mantenuta una sola linea preferenziale di sviluppo in prosecuzione della zona produttiva esistente lungo la provinciale. Accolta. Il PATI ha inteso ricomprendere negli ambiti dell'edificazione diffusa dei nuclei abitati dal tessuto urbanistico consolidato e concentrato, localizzazione ATO 4A L'ampliamento dell'ambito di caratteristiche che sembra avere il nucleo rurale Pedecollinare Est edificazione diffusa appare in via Motta dove sono presenti cinque, sei Contenuto : chiede l'inserimento giustificato, in ragione dei criteri Burato n. 6916 del edifici, senza contare il nucleo storico Si condivide il parere del 11/A del terreno di sua proprietà, utilizzati in fase di progettazione del Adelino 5/10/2009 direttamente collegato. L'intero aggregato valutatore. attualmente rientrante in Zona piano, e, pertanto, la richiesta risulta partendo dall'urbanizzazione consolidata viene Agricola, nella Z.T.O. ”Ambito di sostenibile. ricompreso nell'edificazione diffusa. La edificazione diffusa”. Sostenibile. modifica fa parte integrante alle risposte positive per le osservazioni n. 6, 7, 8, 39 e 51. Accolta. La richiesta non risulta accettabile anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, in quanto ne localizzazione ATO 4A conseguirebbe un ulteriore consumo Pedecollinare Est L'area di cui si chiede l'inserimento negli di territorio agricolo, peraltro Contenuto : chiede l'inserimento ambiti dell'edificazione diffusa è priva di caratterizzato da una coltivazione a Burato n. 6917 del Si condivide il parere del 12/A del terreno di sua proprietà, qualsiasi edificazione per cui non ha le vigneto che risponde agli obiettivi di Pierluigi 5/10/2009 valutatore. attualmente coltivato a vigneto, caratteristiche necessarie. piano di valorizzazione del paesaggio nella Z.T.O. ”Ambito di Respinta. agrario tipico, a fronte di una edificazione diffusa”. espansione insediativa non giustificabile dal dimensionamento del piano stesso. Non sostenibile. localizzazione ATO 8A Le aree di proprietà fanno parte di una zona Premesso che a questo livello di Produttiva Mira “D” produttiva in località Mira di oltre 150.000 dettaglio dei dati non è possibile Ginestri n. 6919 del Si condivide il parere del 13/A Contenuto : chiede che l'area di mq mai attuata che si estende per una stabilire un diverso grado di Renzo 5/10/2009 valutatore. sua proprietà sia esclusa dalle “Aree profondità di oltre 400m oltre la provinciale sostenibilità tra la scelta di piano, la della programmazione e fino a raggiungere i piedi della collina. I quale potrebbe offrire una maggiore DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 47

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

pianificazione urbanistica”. proprietari si sono sempre opposti alla capacità del sistema di rispondere al trasformazione dei terreni anche con atti fabbisogno occupazionale, e la ufficiali depositati in Comune chiedendo di richiesta presentata, la quale invece poter mantenere l'area agricola evidenziando le consente un risparmio di territorio importanti coltivazioni vitivinicole presenti. Il agricolo, l'osservazione presentata PATI doverosamente ha inserito le aree in non presenta incidenze negative di quelle della programmazione, ora per intesa tra natura ambientale. tutti i proprietari di cui alle osservazioni 2, 3, 4, Sostenibile. 8, 10, 16, 17, 18 e 50 si intendono tolte e ritornano agricole. Viene mantenuta una sola linea preferenziale di sviluppo in prosecuzione della zona produttiva esistente lungo la provinciale. Accolta. La perimetrazione all'interno del centro storico confermata all'interno del PATI nasce dall'analisi e dal localizzazione ATO 9A riconoscimento di specifiche Il PATI. conferma i Centri Storici così come Facchini Consolidato Castello caratteristiche storico-culturali definiti dal PRG e non può modificarne il Gino, n. 6925 del Contenuto : chiedono l'esclusione dell'edificio-ambito insediativo. Per Si condivide il parere del 14/A perimetro, che è materia del successivo Piano Gambaretto 6/10/2009 degli edifici di loro proprietà tale motivo, salvo approfondimenti valutatore. degli Interventi. Luigina dall'ambito del centro storico maggiori inerenti la predisposizione Respinta. previsto dal PRG. del PI, tale richiesta non risulta sostenibile a livello di valutazione strategica. Non sostenibile. La perimetrazione all'interno del centro storico confermata all'interno del PATI nasce dall'analisi e dal localizzazione ATO 9A riconoscimento di specifiche Il PATI conferma i Centri Storici così come Consolidato Castello caratteristiche storico-culturali definiti dal PRG e non può modificarne il Singh Ajit n. 6926 del Contenuto : chiede l'esclusione dell'edificio-ambito insediativo. Per Si condivide il parere del 15/A perimetro che è materia del successivo Piano Paul 6/10/2009 dell'edificio di sua proprietà dal tale motivo, salvo approfondimenti valutatore. degli Interventi. perimetro del centro storico maggiori inerenti la predisposizione Respinta. previsto dal PRG. del PI, tale richiesta non risulta sostenibile a livello di valutazione strategica. Non sostenibile. Le aree di proprietà fanno parte di una zona Premesso che a questo livello di localizzazione ATO 8A “D” produttiva in località Mira di oltre 150.000 dettaglio dei dati non è possibile Produttivo Mira mq mai attuata che si estende per una stabilire un diverso grado di Contenuto : chiede l'esclusione profondità di oltre 400m oltre la provinciale sostenibilità tra la scelta di piano, la n. 6928 del dell'edificio e dell'area di sua Si condivide il parere del 16/A Cavazza Olga fino a raggiungere i piedi della collina. I quale potrebbe offrire una maggiore 6/10/2009 proprietà dalla Z.T.O. D3 valutatore. proprietari si sono sempre opposti alla capacità del sistema di rispondere al Produttiva di espansione e trasformazione dei terreni anche con atti fabbisogno occupazionale, e la l'inserimento degli stessi in zona E ufficiali depositati in Comune chiedendo di richiesta presentata, la quale invece agricola. poter mantenere l'area agricola evidenziando le consente un risparmio di territorio DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 48

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

importanti coltivazioni vitivinicole presenti. Il agricolo, l'osservazione presentata PATI doverosamente ha inserito le aree in non presenta incidenze negative di quelle della programmazione, ora per intesa tra natura ambientale. tutti i proprietari di cui alle osservazioni 2, 3, 4, Sostenibile. 8, 10, 13, 17, 18 e 50 si intendono tolte e ritornano agricole. Viene mantenuta una sola linea preferenziale di sviluppo in prosecuzione della zona produttiva esistente lungo la provinciale. Accolta. Le aree di proprietà fanno parte di una zona “D” produttiva in località Mira di oltre 150.000 mq mai attuata che si estende per una profondità di oltre 400m oltre la provinciale Premesso che a questo livello di fino a raggiungere i piedi della collina. I dettaglio dei dati non è possibile proprietari si sono sempre opposti alla stabilire un diverso grado di localizzazione ATO 8A trasformazione dei terreni anche con atti sostenibilità tra la scelta di piano, la Produttivo Mira ufficiali depositati in Comune chiedendo di quale potrebbe offrire una maggiore Contenuto : chiede l'esclusione poter mantenere l'area agricola evidenziando le capacità del sistema di rispondere al n. 6929 del Si condivide il parere del 17/A Cavazza Nella dell'edificio di sua proprietà dalla importanti coltivazioni vitivinicole presenti. Il fabbisogno occupazionale, e la 6/10/2009 valutatore. Z.T.O. D3 Produttiva di espansione PAT doverosamente ha inserito le aree in richiesta presentata, la quale invece e l'inserimento dello stesso in zona quelle della programmazione, ora per intesa tra consente un risparmio di territorio E agricola. tutti i proprietari di cui alle osservazioni 2, 3, 4, agricolo, l'osservazione presentata 8, 10, 13, 16, 18 e 50 si intendono tolte e non presenta incidenze negative di ritornano agricole. Viene mantenuta una sola natura ambientale. linea preferenziale di sviluppo in prosecuzione Sostenibile. della zona produttiva esistente lungo la provinciale. Accolta. Le aree di proprietà fanno parte di una zona “D” produttiva in località Mira di oltre 150.000 mq mai attuata che si estende per una Premesso che a questo livello di profondità di oltre 400m oltre la provinciale dettaglio dei dati non è possibile fino a raggiungere i piedi della collina. I stabilire un diverso grado di proprietari si sono sempre opposti alla localizzazione ATO 8A sostenibilità tra la scelta di piano, la trasformazione dei terreni anche con atti Produttivo Mira quale potrebbe offrire una maggiore ufficiali depositati in Comune chiedendo di Contenuto : chiede l'esclusione del capacità del sistema di rispondere al Danese n. 6938 del poter mantenere l'area agricola evidenziando le Si condivide il parere del 18/A terreno di sua proprietà dalla Z.T.O. fabbisogno occupazionale, e la Marino 6/10/2009 importanti coltivazioni vitivinicole presenti. Il valutatore. D3 Produttiva di espansione e richiesta presentata, la quale invece PATI doverosamente ha inserito le aree in l'inserimento dello stesso in zona E consente un risparmio di territorio quelle della programmazione, ora per intesa tra agricola. agricolo, l'osservazione presentata tutti i proprietari di cui alle osservazioni 2, 3, 4, non presenta incidenze negative di 8, 10, 13, 16 e 50 si intendono tolte e ritornano natura ambientale. agricole. Viene mantenuta una sola linea Sostenibile. preferenziale di sviluppo in prosecuzione della zona produttiva esistente lungo la provinciale. Accolta. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 49

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

localizzazione ATO 1A Collinare Ovest Il P.A.T.I. è un piano strategico e non Non pertinente con la procedura Cisamolo n. 6939 del Contenuto : chiede la possibilità di conformativo e perciò non può modificare la Non pertinente con la 19/A VAS. Rosetta 6/10/2009 trasformare il piano terra destinazione d'uso di edifici esistenti. valutazione del Piano. Non pertinente. dell'immobile di sua proprietà da Respinta. ricovero attrezzi ad uso abitativo. Il PATI è un piano strategico e non conformativo e non può intervenire La richiesta non presenta alcuna localizzazione ATO 9A puntualmente su una porzione di terreno incidenza negativa sulla sostenibilità Consolidato Castello modificandone la zonizzazione del PRG ambientale, consentendo Si condivide il parere Filippi n. 6940 del Contenuto : chiede l'inserimento 20/A vigente. L'area inoltre si trova in un contesto di eventualmente un limitato recupero di espresso nella Silvestro 6/10/2009 del terreno di sua proprietà, urbanizzazione consolidata dove sono presenti territorio agricolo. Per tale motivo controdeduzione. attualmente in Z.T.O. C1c/14, in edifici residenziali ed è di modestissima risulta sostenibile. Z.T.O. E Agricola. consistenza. Sostenibile. Respinta. Il PATI per sua natura è un piano strategico e non conformativo per cui non può modificare la natura urbanistica dei suoli. L'area, localizzazione ATO 6A comunque, collocata in diretto completamento Le linee di sviluppo previste dal PATI Consolidato Montecchia del consolidato esistente è interessata, come sono già state valutate in sede di VAS n. 6942 del Contenuto : chiede l'inserimento Si condivide il parere espresso 21/A Muraro Cleto altre, da linee preferenziali di sviluppo ed il e pertanto la richiesta risulta 6/10/2009 dei terreni di sua proprietà, ora in nella controdeduzione. successivo Piano degli Interventi potrà sostenibile. zto agricola, in zona a destinazione prevedere eventuali ampliamenti delle aree Sostenibile. edificabile ad uso residenziale. residenziali che potrebbero coinvolgere anche i terreni oggetto della domanda. Respinta. Il PATI per sua natura è un piano strategico e non conformativo per cui non può modificare la natura urbanistica dei suoli. L'area, localizzazione ATO 6A comunque, collocata nell'ATO 6A – Le linee di sviluppo previste dal PATI Consolidato Montecchia Consolidato Montecchia è interessata come Ottorini sono già state valutate in sede di VAS n. 6945 del Contenuto : chiedono l'inserimento altre da linee preferenziali di sviluppo e il Si condivide il parere espresso 22/A Eliana, Burato e pertanto la richiesta risulta 6/10/2009 dei terreni di loro proprietà,ora in successivo Piano degli Interventi potrà nella controdeduzione. Roberto sostenibile. zto agricola, in zona a destinazione prevedere eventuali espansioni o Sostenibile. edificabile ad uso residenziale. completamenti residenziali, che potrebbero coinvolgere anche i terreni oggetto della domanda. Respinta. Il PATI per sua natura è un piano strategico e non conformativo per cui non può modificare localizzazione ATO 6A la natura urbanistica dei suoli. L'area Le linee di sviluppo previste dal PATI Consolidato Montecchia. comunque, collocata nell'ATO 6A Consolidato sono già state valutate in sede di VAS Si condivide il parere n. 6947 del Contenuto : chiede l'inserimento 23/A Burato Attilio Montecchia è interessata come altre da linee e pertanto la richiesta risulta espresso nella 6/10/2009 dei terreni di sua proprietà, ora in preferenziali di sviluppo, il successivo Piano sostenibile. controdeduzione. zto agricola, in zona a destinazione degli Interventi potrà prevedere eventuali Sostenibile. edificabile ad uso residenziale. espansioni o completamenti residenziali, che potrebbero coinvolgere anche i terreni oggetto DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 50

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

della domanda. Respinta. Il PATI per sua natura è un piano strategico Un nuovo insediamento antropico in localizzazione ATO 1A Collinare e non conformativo per cui non può modificare ambito di rete ecosistemica ad alta Ovest la natura urbanistica dei suoli che è materia del valenza naturalistica (collinare) non Danese n. 6948 del Contenuto : chiede l'inserimento Piano degli Interventi. L'area interessata Si condivide il parere del 24/A può essere assentito in quanto Giovanni 6/10/2009 dei terreni d sua proprietà in zona a comunque sembra staccata da aggregati valutatore. comprometterebbe la funzionalità destinazione edificabile ad uso abitativi, siano essi diffusi o consolidati e della rete stessa. residenziale. collocata in piena campagna aperta. Non sostenibile. Respinta. Il PATI per sua natura è un piano strategico localizzazione ATO 9A e non conformativo per cui non può modificare Consolidato Castello la natura urbanistica dei suoli che è materia del Contenuto : chiede l'inserimento Marchi Mario, Piano degli Interventi. L'area nonostante sia Non si ravvisano fattori di criticità a n. 6949 del dei terreni di sua proprietà ora Si condivide il parere espresso 25/A Ferraro collocata a ridosso del centro storico di livello ambientale. 6/10/2009 previsti come verde privato e parte nella controdeduzione. Albina Castello ricade in parte in vincolo cimiteriale, Sostenibile. in vincolo cimiteriale in zona a talchè al fine di qualsiasi intervento edificatorio destinazione edificabile ad uso è necessaria anche una riduzione dello stesso. residenziale. Respinta. Il PATI per sua natura è un piano strategico e non conformativo per cui non può modificare La richiesta non presenta alcuna localizzazione ATO 9A la natura urbanistica dei suoli che è materia del incidenza negativa sulla sostenibilità Consolidato Castello successivo Piano degli Interventi. Tale piano ambientale, consentendo Si condivide il parere Buratti n. 6950 del Contenuto : chiede che i terreni di valuterà l'opportunità di eliminare del caso tutta 26/A eventualmente un limitato recupero di espresso nella Gaetano 6/10/2009 sua proprietà attualmente in Z.T.O. l'area prevista di espansione dal PRG vigente territorio agricolo. Per tale motivo controdeduzione. C1c/4 e C2/a sul P.R.G. vigente, in collocata in posizione centrale nel capoluogo di risulta sostenibile. Z.T.O. E Agricola. Montecchia e attorniata da edificazione Sostenibile. residenziale consolidata. Respinta. localizzazione ATO 9A Consolidato Castello Il PATI per sua natura è un piano strategico Contenuto : chiede la possibilità di e non conformativo e non può prevedere Non pertinente con la procedura Simoncello n. 6951 del demolire il rustico sito sul terreno volumetrie specifiche su particolari proprietà o Non pertinente con la 27/A VAS. Angelo 6/10/2009 di sua proprietà e recuperare il spostamenti di volume. Tale possibilità è valutazione del Piano. Non pertinente. corrispondente volume di mc 1.000 demandata al successivo Piano degli Interventi. per la costruzione di un edificio ad Respinta. uso residenziale. localizzazione ATO 6A Dalla Fina Il PATI per sua natura è un piano strategico Consolidato Montecchia Giustina – e non conformativo. La possibilità richiesta è Contenuto : chiede la possibilità di Non pertinente con la procedura Cooperativa n. 6970 del materia del successivo Piano degli Interventi, Non pertinente con la 28/A riorganizzare VAS. Sociale 7/10/2009 in quanto richiede delle specifiche modifiche ai valutazione del Piano. planivolumetricamente l'edificio di Non pertinente. Monscleda gradi di protezione del Centro Storico. sua proprietà mediante demolizione Onlus Respinta. e ricostruzione dello stesso. localizzazione ATO 3A Il PATI Per sua natura è un piano strategico La perimetrazione all'interno del Burato n. 6971 del Non pertinente con la 29/A Pedecollinare Sud e non conformativo per cui non può modificare centro storico confermata all'interno Palmarino 7/10/2009 valutazione del Piano. Contenuto : chiede la i perimetri dei centri storici. Tale possibilità è del PATI nasce dall'analisi e dal DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 51

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

riperimetrazione della zona A materia del successivo Piano degli Interventi. riconoscimento di specifiche centro storico con l'esclusione del Respinta. caratteristiche storico-culturali terreno di sua proprietà da dell'edificio-ambito insediativo. Per quest'ultima e inoltre la possibilità tale motivo, salvo approfondimenti di costruirvi un annesso rustico. maggiori inerenti la predisposizione del PI, tale richiesta non risulta sostenibile a livello di valutazione strategica. Non pertinente. Le prescrizioni normative del piano in Il PATI per sua natura è un piano strategico ordine al recupero e alla e non conformativo per cui non può modificare riqualificazione ambientale delle cave localizzazione ATO 4A la natura urbanistica dei suoli che è materia del dismesse non prevedono Pedecollinare Est successivo Piano degli Interventi che tra l'altro correttamente future destinazioni Simonetto Contenuto : chiede lo spostamento prevede la possibilità di utilizzare le nuove urbanistiche di natura residenziale: Francesco – n. 6972 del dell'area e delle volumetrie dei Si condivide il parere del 30/A forme di intervento urbanistico come la peraltro le stesse non consentirebbero Basalti 7/10/2009 fabbricati di sua proprietà valutatore. perequazione, la compensazione ed i crediti una corretta funzionalità ecosistemica Verona S.R.L. attualmente ricadenti nell'area di edilizi nonché gli accordi pubblico – privati ai del sito, caratterizzato da valenze cava denominata Bosco Lauri, in sensi dell'art.6 che potranno essere utilizzati per naturalistiche da salvaguardare e zona edificabile ad uso residenziale. esaudire la richiesta. valorizzare. Per tali motivazioni la Respinta. richiesta non è sostenibile. Non sostenibile. Il PATI per sua natura è un piano strategico e non conformativo per cui non può modificare La richiesta non presenta alcuna localizzazione ATO 4A la natura urbanistica dei suoli che è materia del incidenza negativa sulla sostenibilità Pedecollinare Est successivo Piano degli Interventi. La ambientale, in ragione dell'ambito Cavazza n. 6973 del Contenuto : chiede l'inserimento Si condivide il parere espresso 31/A conformazione dell'area, la sua collocazione urbanizzato all'interno del quale si Giuseppina 7/10/2009 del terreno di sua proprietà sito in nella controdeduzione. avulsa da aggregati abitativi nonché la natura inserisce. Per tale motivo risulta via Trestini in area edificabile ad del suolo sembra precludere future vocazioni sostenibile. uso residenziale. edificabili. Sostenibile. Respinta. localizzazione ATO 3A Il PATI è un piano strategico e non Pedecollinare Sud conformativo e non interviene su questioni Contenuto : chiede la possibilità di puntuali, che sono materia del successivo Piano Non pertinente con la procedura n. 6974 del recuperare ed ampliare la Non pertinente con la 32/A Cortese Marta degli Interventi. Il richiedente valuti di agire ai VAS. 7/10/2009 volumetria dell'edificio di sua valutazione del Piano. sensi degli strumenti già vigenti, PRG o Piano Non pertinente. proprietà mediante la demolizione e Casa. la ricostruzione dello stesso in un Respinta. sito più lontano dalla strada. Il PATI è un piano strategico e non localizzazione ATO 3A conformativo, l'intervento puntuale richiesto è Pedecollinare Sud. materia del successivo Piano degli Interventi, Contenuto : chiede di poter Roncari n. 6975 del che potrà prevedere per le aree già inserite nel Non pertinente con la procedura Non pertinente con la 33/A destinare l'immobile di sua Giovanni 7/10/2009 consolidato, come quelle oggetto della VAS. Non pertinente. valutazione del Piano. proprietà ad attività commerciale richiesta, la modifica delle funzioni ammesse connessa all'attività sportiva già con inserimento di nuove. presente. Respinta. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 52

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Il PATI per sua natura è un piano strategico localizzazione ATO 6A e non conformativo e non può modificare la Consolidato Montecchia di P.R.G. zonizzazione di un lotto. Attualmente il Non pertinente con la procedura Dalla Fina n. 6977 del vigente P.A.T.I. inserisce il terreno nelle aree Non pertinente con la 34/A VAS. Giampietro 7/10/2009 Contenuto : chiede lo stralcio dalla consolidate e successivamente il Piano degli valutazione del Piano. Non pertinente. zona B1/2 del lotto di sua proprietà, Interventi potrà valutare la modifica delle precedentemente in zona B. norme che regolano le trasformazioni sul lotto. Respinta. Il PATI per sua natura è un piano strategico localizzazione ATO 9A e non conformativo, l'intervento richiesto è Consolidato Castello materia del successivo Piano degli Interventi. Contenuto : chiede di poter Comunque la risposta positiva alle osservazioni Non pertinente con la procedura Crotone n. 6978 del Non pertinente con la 35/A edificare un immobile ad uso 6, 7, 11, 39 e 51 prevede per l'aggregato VAS. Sergio 7/10/2009 valutazione del Piano. residenziale sull'area di sua l'inserimento nelle aree diffuse e il successivo Non pertinente. proprietà ora in zona agricola ed in P.I. valuterà l'opportunità di prevedere nuove e fregio ad una strada comunale. puntuali volumetrie. Respinta. Il PATI per sua natura è un piano strategico La richiesta non presenta alcuna localizzazione ATO 4A e non conformativo e non modifica la incidenza negativa sulla sostenibilità Pedecollinare Est zonizzazione di un singolo lotto. L'esclusione ambientale, consentendo Strapparava n. 6979 del Contenuto : chiede che l'area di sua Si condivide il parere del 36/A di una porzione modesta di area ora edificabile eventualmente un limitato recupero di Enzo 7/10/2009 proprietà in capoluogo sia tolta valutatore. compresa in un tessuto urbanizzato è materia territorio agricolo. Per tale motivo dalla Z.T.O. B3/2 di del successivo Piano degli Interventi. risulta sostenibile. completamento. Respinta. Sostenibile. localizzazione ATO 6A Consolidato Montecchia Il PATI per sua natura è un piano strategico Non pertinente con la procedura Dal Cero n. 6981 del Contenuto : chiede la possibilità di e non conformativo, l'intervento richiesto è Non pertinente con la 37/A VAS. Nicola 7/10/2009 demolire e ricostruire in Piazza materia del successivo Piano degli Interventi. valutazione del Piano. Non pertinente. Umberto I l'edificio “Cattazzo” di Respinta. sua proprietà. localizzazione ATO 4° Fatta salva la tutela storico-culturale Pedecollinare Est Il PATI è un piano strategico e non dell'ambito in questione, dettata Contenuto : chiede di poter conformativo e non interviene su questioni Dal Cortivo n. 6982 del peraltro da specifica normativa, la Non pertinente con la 38/A edificare in località Cortivo un puntuali, che sono materia del successivo Luigino 7/10/2009 richiesta non è pertinente con la valutazione del Piano. annesso rustico sul terreno di sua Piano degli Interventi. procedura VAS. proprietà attualmente inserito in Respinta. Non pertinente. zona A centro storico. Il PATI ha cercato di comprendere all'interno dei perimetri dell'edificazione L'individuazione dell'aggregato di localizzazione ATO 2A diffusa tutti i nuclei abitativi importanti. San Giovanni quale ambito di Pedecollinare Centro. L'aggregato di via San Giovanni ha le edificazione diffusa appare Contenuto : chiede n. 6983 del caratteristiche edilizie, abitative ed urbanistiche giustificato, in ragione dei criteri Si condivide il parere del 39/A Pra' Livio l'individuazione dell'aggregato 7/10/2009 per essere ricompreso negli ambiti utilizzati in fase di progettazione del valutatore. insediativo sito in via San Giovanni dell'edificazione diffusa. La nuova piano, e, pertanto, la richiesta risulta come Ambito dell'edificazione conformazione proposta ricomprende quanto sostenibile. diffusa. indicato per le osservazioni n. 6, 7, 8, 11, 35 e Sostenibile. 51 con risposta positiva. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 53

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Accolta. localizzazione ATO 4A Il PATI è un piano strategico e non Pedecollinare Est conformativo e non interviene su questioni Non pertinente con la procedura Dal Cortivo n. 6984 del Contenuto : chiede la possibilità di Non pertinente con la 40/A puntuali, che sono materia del successivo Piano VAS. Fabio 7/10/2009 ristrutturare ed ampliare di almeno valutazione del Piano. degli Interventi. Non pertinente. 100 mc l'edificio di sua proprietà in Respinta. località Cortivo. Il PATI è un piano strategico e non localizzazione ATO 4A conformativo e non interviene su questioni Pedecollinare Est Non pertinente con la procedura Dal Cortivo n. 6985 del puntuali, come ampliare un solo edificio, che Non pertinente con la 41/A Contenuto : chiede la possibilità di VAS. Federico 7/10/2009 sono materia del successivo Piano degli valutazione del Piano. ristrutturare ed ampliare l'edificio di Non pertinente. Interventi. sua proprietà in località Cortivo. Respinta. Il PATI per sua natura è un piano strategico localizzazione ATO 4A e non conformativo, l'intervento richiesto è Pedecollinare Est materia del successivo Piano degli Interventi. Non pertinente con la procedura Dal Cortivo n. 6986 del Contenuto : chiede la possibilità di Non pertinente con la 42/A Sembra comunque che l'interessato possa VAS. Luigino 7/10/2009 costruire un annesso rustico valutazione del Piano. intervenire con gli strumenti urbanistici già Non pertinente. sull'area di sua proprietà in località vigenti (P.R.G. o Piano Casa). Calvarina. Respinta. Il PATI per sua natura è un piano strategico localizzazione ATO 6A e non può intervenire nel modificare norme di Consolidato Montecchia PRG vigente che è materia del Piano degli Non pertinente con la procedura Muraro n. 6987 del Contenuto : chiede di modificare le Non pertinente con la 43/A Interventi. La richiesta mette in evidenza un VAS. Alberto 7/10/2009 norme di P.R.G. in ordine alle valutazione del Piano. problema reale che sarà adeguatamente Non pertinente. altezze nelle zone depresse affrontato dai successivi piani urbanistici. prossime alla viabilità. Respinta. Il PATI per sua natura è un piano strategico localizzazione ATO 4° e non conformativo e non può intervenire in Pedecollinare Est casi specifici e puntuali che è materia del Non pertinente con la procedura n. 6988 del Contenuto : chiede la possibilità Non pertinente con la 44/A Niero Sante successivo Piano degli Interventi. La richiesta VAS. 7/10/2009 edificare un deposito adiacente al valutazione del Piano. forse può avvalersi delle possibilità concesse Non pertinente. già esistente fabbricato di sua dall'attuazione del Piano Casa. proprietà in via Dal Cero. Respinta. L'individuazione dell'aggregato in esame quale ambito di edificazione localizzazione ATO 1A Collinare Il PATI ha ricompreso negli ambiti diffusa non appare giustificato, in Repele Ovest dell'edificazione diffusa gli episodi edificati ragione dei criteri utilizzati in fase di Giambattista, n. 6989 del Contenuto : chiedono che gli edifici Si condivide il parere espresso 45/A complessi e numerosi, in questo caso progettazione del piano, e, pertanto, la Masiero 7/10/2009 siti in località Valcrivellara siano nella controdeduzione. l'edificazione presente sembra isolata e rada. richiesta, considerando anche la Imelda inseriti nell'ambito dell'edificazione Respinta. conseguente riduzione di territorio diffusa. agricolo non risulta sostenibile. Non sostenibile. localizzazione ATO 5° Il PATI Per sua natura è un piano strategico La richiesta non presenta rilevanti Muraro n. 6990 del Si condivide il parere espresso 46/A Transizione. e non conformativo e non modifica la natura incidenze sulla sostenibilità Vittorio 7/10/2009 nella controdeduzione. Contenuto : chiede l'estensione urbanistica dei suoli che è materia del ambientale, definendo un limitato

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 54

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

della zona edificabile ai terreni di successivo Piano degli Interventi. L'area, anche aumento insediativo in ATO di sua proprietà in località Campitelli. con affaccio diretto sulla provinciale, è carattere transizionale con collocata in piena campagna aperta e non in compatibilità geologica idonea. continuità di tessuti edificati diffusi o Sostenibile. consolidati. Respinta. Il PATI per sua natura è un piano strategico La richiesta non presenta rilevanti localizzazione ATO 5A e non conformativo e non modifica la natura incidenze sulla sostenibilità Transizione urbanistica dei suoli che è materia del ambientale, definendo un limitato Si condivide il parere Tregango n. 6991 del 47/A Contenuto : chiede l'estensione successivo Piano degli Interventi. L'area aumento insediativo in ATO di espresso nella Aldo 7/10/2009 della zona edificabile ai terreni di comunque appare in piena campagna aperta e carattere transizionale con controdeduzione. sua proprietà in via Moschina. non in contiguità di tessuti edificati consolidati. compatibilità geologica idonea. Respinta. Sostenibile. localizzazione ATO 4° Il PATI per sua natura è un piano strategico Pedecollinare Est e non conformativo e non modifica la natura La destinazione produttiva e Contenuto : chiede l'estensione urbanistica dei suoli che è materia del commerciale potrebbe presentare della zona C1s sulla sua intera successivo Piano degli Interventi. Questi impatti sul livello di sostenibilità: per Vicentini n. 6992 del Si condivide il parere espresso 48/A proprietà per poter realizzare edifici valuterà secondo la collocazione, il tessuto tale motivo la richiesta può essere Bruno 7/10/2009 nella controdeduzione. ad uso commerciale o produttivo urbanistico, la consistenza dell'edificazione la assentibile solo attraverso l'attuazione oppure di poter ampliare il possibilità di ampliare la zona oppure di specifiche misure di mitigazione. fabbricato adibito ad annesso l'eventuale modifica delle norme. Sostenibile con mitigazioni rustico già presente sull'area. Respinta. Il PATI Per sua natura è un piano strategico localizzazione ATO 4° e non conformativo e non modifica la natura La destinazione produttiva e Pedecollinare Est urbanistica dei suoli che è materia del commerciale potrebbe presentare Contenuto : chiede l'estensione successivo Piano degli Interventi. Questi impatti sul livello di sostenibilità: per Vicentini n. 6993 del Si condivide il parere espresso 49/A della zona C1s all'area di sua valuterà secondo la collocazione, il tessuto tale motivo la richiesta può essere Giuseppe 7/10/2009 nella controdeduzione. proprietà in via Lauri per poter urbanistico, la consistenza dell'edificazione la assentibile solo attraverso l'attuazione realizzare edifici ad uso possibilità di ampliare la zona oppure di specifiche misure di mitigazione. commerciale o produttivo. l'eventuale modifica delle norme. Sostenibile con mitigazioni Respinta. Le aree di proprietà fanno parte di una zona “D” produttiva in località Mira di oltre 150.000 Premesso che a questo livello di mq mai attuata che si estende per una dettaglio dei dati non è possibile profondità di oltre 400m oltre la provinciale stabilire un diverso grado di localizzazione ATO 8A fino a raggiungere i piedi della collina. I sostenibilità tra la scelta di piano, la Produttivo Mira proprietari si sono sempre opposti alla quale potrebbe offrire una maggiore Dal Cero Contenuto : chiedono l'inserimento trasformazione dei terreni anche con atti capacità del sistema di rispondere al Giuseppe, n. 7009 del dei terreni di loro proprietà in ufficiali depositati in Comune chiedendo di Si condivide il parere del 50/A fabbisogno occupazionale, e la Rossetto 7/10/2009 Z.T.O. E Agricola e l'esclusione poter mantenere l'area agricola evidenziando le valutatore. richiesta presentata, la quale invece Alessandra degli stessi dalla Z.T.O. D3 importanti coltivazioni vitivinicole presenti. Il consente un risparmio di territorio Produttiva di espansione prevista PATI doverosamente ha inserito le aree in agricolo, l'osservazione presentata dal P.R.G.. quelle della programmazione, ora per intesa tra non presenta incidenze negative di tutti i proprietari di cui alle osservazioni 3, 4, 8, natura ambientale. 10, 13, 16, 17, 18 e 50 si intendono tolte e Sostenibile. ritornano agricole. Viene mantenuta una sola linea preferenziale di sviluppo in prosecuzione DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 55

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

della zona produttiva esistente lungo la provinciale. Accolta. Il PATI ha purtroppo limitato enormemente localizzazione ATO 9A l'ambito dell'ATO 9A escludendo diversi nuclei La richiesta, in ordine alla Consolidato Castello abitati e aggregati urbani. Si ritiene di ampliare cancellazione della linea preferenziale Contenuto : chiede l'ampliamento il perimetro includendo tutti gli episodi anche in località Buratti, risulta sostenibile, del perimetro dell'ATO 9A per importanti edificati prevedendo in prossimità data anche la minor influenza Biondaro n. 7010 del comprendere aree urbanizzate, dell'area consolidata una linea preferenziale di esercitata sulla rete ecosistemica. Si condivide il parere del 51/A Vittorio 7/10/2009 aggregati urbani e nuclei abitativi al sviluppo che sostituisce quella cancellata in Peraltro si fanno comunque presenti valutatore. momento esclusi dallo stesso e di località Buratti ai sensi dell'osservazione n. 7. le prescrizioni in merito alla tutela e prevedere una linea preferenziale di La nuova conformazione proposta ricomprende salvaguardia delle emergenze storico- sviluppo in proiezione del quanto accolto per le osservazioni n. 6, 7, 8, 1, culturali ed ambientali presenti. consolidato esistente. 35 e 39. Sostenibile con mitigazioni. Accolta. localizzazione ATO 9A Consolidato Castello La richiesta, a fronte di un aumento Contenuto : chiedono la possibilità volumetrico trascurabile rispetto ai Il PRG vigente prevede già l'area C2s1 Dal Cero di realizzare mc 3.500 su una carichi dimensionali dell'ATO e, soggetta a strumento attuativo. Le richieste Franco, Burati superficie coperta di 1.200 mq a pertanto, di irrilevante incidenza sono condivisibili e possono essere contenute Ginella, fronte dei 3.000 mc già previsti dal ambientale, viene valutata n. 7011 del in accordi pubblico-privati ai sensi dell'art. 6 Si condivide il parere espresso 52/A Bacco PRG vigente attraverso un accordo positivamente in relazione 7/10/2009 delle L.R. 11/04 che però saranno attuati dal nella controdeduzione. Gigliola, ai sensi dell'art. 6 della 11/04 all'aumento della dotazione di servizi successivo Piano degli Interventi. Meneghin cedendo in cambio un'area di e delle strutture turistiche, finalità in

Roberto 900mq per realizzare un parcheggio linea con gli indirizzi dettati dal Respinta. per la scuola e d uno stradello Documento Preliminare. panoramico tutti servizi con alta Sostenibile. finalità pubblica. RELAZIONE ISTRUTTORIA DI INTERESSE INTERCOMUNALE localizzazione ATO Contenuto : suggerisce di inserire L'integrazione della Normativa del PATI nelle NTA del PATI due articoli per Fatta salva la migliore proposta chiarisce meglio la natura non Geom. chiarire la natura non conformativa comprensibilità della normativa n. 7012 del conformativa dello strumento e la validità dei Non pertinente con la 53/A Vicentini del PATI e sulla relazione del associata al piano, la richiesta non è 7/10/2009 vincoli e delle tutele legate alla presenza ed valutazione del Piano. Bruno vincolo con l'elemento generatore pertinente con la procedura VAS. esistenza dell'elemento generatore. indipendentemente dalla presenza Non pertinente. Accolta. sulle tavole, ma legato alla sua esistenza Richiesta accoglibile in quanto la Soprintendenz Soprintendenza per i Beni Archeologici del localizzazione intero territorio A seguito della segnalazione della a per i Beni Veneto, a seguito della consultazione degli comunale Soprintendenza per i Beni Archeologici elaborati del PATI, ha segnalato che non sono n. 1548 del Contenuto: segnalazione per non Archeologici è stato correttamente Si condivide il parere del 54/A del Veneto / state correttamente individuate nella “Tav. 3 – 24/09/2009 corretta ricezione zone modificato l'elaborato riportante le valutatore. Nucleo Carta delle Fragilità” del PATI adottato delle archeologiche presenti nel territorio aree di interesse archeologico. operativo di rilevanti aree di interesse archeologico. intercomunale. Sostenibile. Verona Accolta come da elaborati cartografici/Allegato “A”. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 56

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

localizzazione intero territorio comunale Contenuto: parere di competenza Parere Ambientale espresso limitatamente ai A seguito della segnalazione del quale Autorità Ambientale, con il soli elaborati VAS ed in particolar modo al Dipartimento Dipartimento Provinciale ARPAV di quale viene chiesto di integrare il Rapporto Ambientale stesso, non interessando Provinciale n. 5901 del Verona è stato correttamente integrato Si prende atto del parere del 55/A Rapporto Ambientale della VAS in nessun modo elaborati urbanistici del PAT. ARPAV di 18/08/2009 il Rapporto Ambientale per gli valutatore. del PATI con i seguenti aspetti: Si rimanda pertanto alla procedura di vaglio Verona argomenti indicati. - smaltimento dei nitrati da origine interna alla VAS e risulta pertanto non di Sostenibile. zootecnica; competenza alla presente Relazione Istruttoria. - utilizzo di fitofarmaci e fertilizzanti nel territorio. COMUNE DI RONCA' (Comune B) local izzazione ATO4B/Transizione Premesso che il PATI non è uno Strumento contenuto : richiesta di ampliare conformativo e la richiesta d'intervento ricade MariaPatrizia un portico dell'azienda, in modo da all'interno di un ambito di centro storico , Non pertinente con la procedura Niero - titolare n. 3262del poter coprire i serbatoi e una pressa, individuato come "aree di urbanizzazione Non pertinente con la 1/B VAS. Azienda Corte 01.09.2009 migliorare le operazioni di consolidata", la richiesta non è accoglibile in valutazione del Piano. Non pertinente. Moschina vinificazione e ridurre l'impatto quanto il suo contenuto sarà da valutarsi in sede visivo determinato dai serbatoi di successivo PI. esterni. RESPINTA Premesso che la realizzazione di un intervento puntuale non attiene propriamente ad una valutazione ambientale strategica, in tal caso si sconsiglia vivamente l'ente locale, in fase Piano degli Interventi, di localizzazione ATO2B/ procedere con la concretizzazione Pedecollinare est contenuto : della richiesta presentata, al fine della richiesta di poter realizzare tutela e salvaguardia dell'area nucleo, un'attività di lavaggio/pulisecco su fondamentale per la funzionalità porzione di fabbricato di proprietà; Premesso che il PATI non è Strumento ecosistemica della rete ecologica. Tale intervento ricade in area di conformativo la richiesta non è accoglibile in Così come previsto dalle Norme n. 3364del Non pertinente con la 2/B Rossetto Luigi elevato pregio ambientale/area quanto il suo contenuto sarà da valutarsi in sede Tecniche del Piano, qualora si 10.09.2009 valutazione del Piano. nucleo (Tav 4 delle di successivo PI. ravvisasse la comprovata necessità di Trasformabilità) e l'intervento in RESPINTA realizzare strutture di piccole questione non comporta carico dimensioni, queste dovranno essere urbanistico in quanto in nessun localizzate nelle aree marginali della modo vengono modificati volumi o rete, previa accurata analisi di sagome degli edifici. compatibilità ambientale che evidenzi impatti diretti e indiretti, anche dilazionati negli anni, e individui idonei interventi di mitigazione e compensazione, da realizzarsi contestualmente all’opera. Non pertinente.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 57

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

localizzazione ATO4B/ Transizione contenuto : richiesta di poter stralciare completamente la propria Non si riscontrano particolari Premesso che il PATI non è Strumento azienda agricola dall'area variazioni del livello di sostenibilità conformativo, la richiesta non è accoglibile in individuata con simbologia "servizi ambientale relativo alla scelta di n. 3400 del quanto il suo contenuto dovrà essere valutato in Si condivide il parere espresso 3/B Villardi Albino comunali di maggior rilevanza" (già piano o alla richiesta presentata in 14.09.2009 sede di successivo PI, con la motivata conferma nella controdeduzione. ZTO F nel vigente PRG da oltre 10 questa fase di valutazione e a questo o meno del vincolo sull'area oggetto di anni e mai attuata ) e di inserirla in livello di dettaglio dei dati. richiesta. RESPINTA zona agricola di pianura, per poter Sostenibile. realizzare annessi rustici necessari alla struttura aziendale. Premesso che non si riscontrano particolari variazioni del livello di Premesso che: il PATI non è Strumento sostenibilità ambientale relativo alla conformativo e quindi non definisce scelta di piano o alla richiesta localizzazione ATO5B/ l'edificabilità delle aree, che le aree della presentata, in quanto in entrambi i Consolidato Roncà contenuto : Programmazione e Pianificazione Urbanistica casi trattasi di territorio antropizzato richiesta di riclassificare un'area individuate nel PATI consistono in zone di o in progetto di antropizzazione, da "Aree della programmazione e espansione residenziale previste dal vigente Villardi Mario, n. 3454del ovvero di carattere insediativo in Si condivide il parere del 4/B Pianificazione urbanistica" ad PRG ma non ancora attuate e convenzionate (a Villardi Luigi 18.09.2009 un'ottica di valutazione ambientale valutatore. "Aree dell'urbanizzazione differenza invece delle aree di urbanizzazione strategica di valenza decennale, si consolidata"(Tav 4 consolidata che si riferiscono ad ambiti con conferma la correttezza della scelta Trasformabilità), vista l'esigua tessuto preesistente e/o ad interventi realizzati progettuale di inserire tale ambito consistenza della stessa. o in fase di realizzazione), la richiesta non è all'interno delle aree della accoglibile . Programmazione e Pianificazione RESPINTA Urbanistica. Non sostenibile. Premesso: che il PATI non è strumento conformativo e quindi non definisce Non si riscontrano variazioni del localizzazione ATO5B/ l'edificabilità delle aree, la quale viene livello di sostenibilità ambientale Consolidato Roncà contenuto : demandata alla fase del successivo PI; che il relativo alla scelta di piano o alla richiesta di inserimento del PATI individua le aree di sviluppo insediativo, Cavaggioni n. 3501del richiesta presentata in quanto, nel Si condivide il parere espresso 5/B simbolo "linee preferenziali di ossia le direttrici di crescita degli insediamenti Paolo 22.09.2009 rispetto del dimensionamento nella controdeduzione. sviluppo insediativo" (art. 15.4 NT) più opportune e da preferire rispetto ad altre dell'ATO, non si rilevano ulteriori in corrispondenza della zona rurale direzioni, la richiesta non risulta accoglibile in incidenze sugli indicatori ambientali (corte Cavaggioni). sede di PATI, ma potrà comunque essere di analisi. Sostenibile. valutata in sede di successivo PI nel rispetto dei limiti dimensionali dell'ATO. RESPINTA localizzazione ATO5B/ Premesso che la CTRN relativa alle Tav del Consolidato Roncà contenuto : PATI adottato risulta essere aggiornata, la segnalazione che nell'area dove è richiesta di correzione non è attualmente Non pertinente con la procedura Non pertinente con la ubicata corte Cavaggioni la CTRN accoglibile in quanto eventualmente il suo VAS. valutazione del Piano. evidenzia due edifici che nella contenuto sarà da valutarsi in sede di Non pertinente. realtà sono ubicati più a sud rispetto successivo PI. al posizionamento grafico attuale. RESPINTA

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 58

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Non si riscontrano variazioni del Premesso: che il PATI non è strumento livello di sostenibilità ambientale conformativo e quindi non definisce relativo alla scelta di piano o alla localizzazione ATO6B/ l'edificabilità delle aree, la quale viene richiesta presentata in quanto, nel Consolidato Terrossa contenuto : demandata alla fase del successivo PI; che il rispetto del dimensionamento Mettifogo richiesta di inserimento del simbolo PATI individua le aree di sviluppo insediativo, dell'ATO, non si rilevano ulteriori Maria, "linee preferenziali di sviluppo ossia le direttrici di crescita degli insediamenti incidenze sugli indicatori ambientali Negretto n. 3564del Si condivide il parere espresso 6/B insediativo" (art 15.4 NT) e dei più opportune e da preferire rispetto ad altre di analisi. Si pone l'attenzione Davis, 25.09.2009 nella controdeduzione. limiti fisici alla nuova edificazione direzioni; che in sede di PI verranno fissati i solamente, in questo caso particolare, Tirapelle (art. 15.6 NT) su terreni di limiti dell'impianto urbano, la richiesta non al rispetto delle misure di mitigazione Anacleto proprietà, nell'ottica di una risulta accoglibile in sede di PATI, ma potrà ambientale previste e sulla possibile futura edificazione. comunque essere valutata in sede di successivo salvaguardia di contesti storico- PI nel rispetto dei limiti dimensionali dell'ATO. culturali esistenti all'interno dell'ATO RESPINTA in questione. Sostenibile con mitigazioni. localizzazione ATO8B/ La richiesta non risulta accoglibile data la Consolidato Brenton Roncolati delicatezza del sito in cui ricade l'area di contenuto : richiesta che un terreno La richiesta non è sostenibile in proprietà, situato a ridosso di un complesso di di proprietà ubicato tra la contrada ragione dell'elevata vulnerabilità valore monumentale-testimoniale; per quanto Fracasso ed un capannone (ex storico-monumentale che caratterizza riguarda le due aree edificabili che, secondo allevamento), sia inserito come l'ambito in esame, per il quale è l'osservazione non saranno mai realizzate, si fa Posenato n. 3609del zona edificabile o di auspicabile una specifica tutela dalla Si condivide il parere del 7/B presente che quanto asserito non corrisponde al Agnese 29.09.2009 completamento, anche in realizzazione di nuovi insediamenti e valutatore. vero, in quanto una delle due aree è individuata considerazione, secondo la la mitigazione (anche solo visiva) di come "aree di urbanizzazione consolidata", scrivente, che due zone edificabili eventuali manufatti di degrado essendo già prevista nel PRG vigente, e l'altra previste nell'ATO non saranno mai esistenti. area ricade su simbologia "limite fisico realizzate (una ricadente in Non sostenibile. all'edificazione". prossimità del cimitero, l'altra RESPINTA lavorata a vigneto ). La richiesta risulta sostenibile in quanto l'individuazione dell'abitato localizzazione ATO3B/ Pianura Premesso che, l'aggregato insediativo oggetto come "ambito di edificazione contenuto : richiesta di perimetrare della richiesta è caratterizzato da un insieme di diffusa" risponde correttamente agli una contrada ubicata a nord del numerosi edifici che ne giustificano una stessi criteri utilizzati per gli altri centro storico di "Balze" come possibile perimetrazione come "ambito aggregati abitativi ed inoltre, nel "ambito dell'edificazione diffusa" dell'edificazione diffusa", la richiesta stessa Dal Ben n. 3676del rispetto delle Norme Tecniche e delle Si condivide il parere del 8/B (art 15.9), nell'ottica di una risulta accoglibile fermo restando il rispetto Giuseppe 02.10.2009 relative misure di mitigazione valutatore. sistemazione, insediamento e delle NT dell'ATO 3B/Pianura e dei suoi limiti contenute, tale modifica può adeguamento di alcuni fabbricati, dimensionali, sempre fatto salvo l'equilibrio incentivare la realizzazione di oltre alla possibilità di future ambientale e le condizioni di sostenibilità interventi volti ad una generale edificazioni destinate ai figli degli risultanti dalla VAS. - . ACCOLTA come da riqualificazione urbanistica dell'intero attuali residenti. elaborati cartografici Allegato/a. abitato. Sostenibile.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 59

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Premesso che: la richiesta di estromissione dal localizzazione ATO6B/ centro storico di un edificio non ritenuto più Consolidato Terrossa contenuto : consono al centro storico stesso comporta una richiesta di estromissione dal centro conseguente modifica e ridefinizione del storico di Terrossa, pur rimanendo perimetro della zona A (Zona A1 - Residenziale all'interno delle "aree di con degradato tessuto edilizio-urbanistico); Salvo il rispetto della normativa in urbanizzazione consolidata", di un L'osservazione non è accoglibile in quanto materia di tutela storico-culturale, la n. 3678del Non pertinente con la 9/B Tirapelle Zeb fabbricato che, a seguito di una sua l'individuazione dei centri storici nel P.R.G. richiesta non risulta pertinente con la 02.10.2009 valutazione del Piano. totale demolizione e ricostruzione vigente deriva da trattazione disciplinare ai procedura di VAS. (con regolare autorizzazione), ha sensi della L.R. 80/80. Non pertinente. perso le caratteristiche oggettive RESPINTA. Si sottolinea comunque che il storico-culturali. Analoga richiesta PATI consente che in sede di P.I. si possa viene fatta per i terreni confinanti pervenire ad una rilettura della trattazione della medesima proprietà. disciplinare dei centri storici e ad una ridefinizione del loro perimetro. . Premesso che: la richiesta di inserimento di un terreno di proprietà all'interno dell' "area di urbanizzazione consolidata" comporta una modifica ed ampliamento della stessa; che tale Come evidenziato anche nella ampliamento non è giustificato in quanto relazione istruttoria, le aree di localizzazione ATO6B/ l'individuazione dell'urbanizzazione consolidata connessione naturalistica svolgono Consolidato Terrossa contenuto : fa riferimento all'insieme delle aree urbane un ruolo di protezione ecologica, richiesta che un terreno di proprietà esistenti o in fase di realizzazione, fermo limitando gli effetti venga inserito e inglobato restando che in sede di PI dovrà essere dell'antropizzazione del territorio e Si condivide il parere del all'interno delle "aree di precisato il loro perimetro; che sotto il profilo funzionano quindi come aree filtro e valutatore. urbanizzazione consolidata" con ambientale le aree di connessione naturalistica derivano da specifiche analisi conseguente estromissione dello (componenti strutturanti la rete ecologica) agronomico-ambientali: nel caso stesso dalle "aree di connessione svolgono un ruolo di protezione ecologica particolare l'osservazione non risulta naturalistica". limitando gli effetti dell'antropizzazione del accoglibile. territorio e funzionano quindi come aree filtro e Non sostenibile. derivano da specifiche analisi agronomico- ambientali, l'osservazione non risulta accoglibile. RESPINTA

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 60

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Premesso: che il limite fisico alla nuova Dal punto di vista dell'impatto edificazione, così come individuato nella Tav 4 ambientale, la richiesta presentata (Trasformabilità) del PATI adottato, è stato non comporta un eccessivo aggravio localizzazione ATO5B/ inserito appositamente al fine di garantire del livello di sostenibilità: in ogni Consolidato Roncà contenuto : continuità e compattamento del disegno caso si avrebbe comunque un richiesta di eliminazione del limite urbano precostituito ;che il PATI non è maggior consumo di suolo ed una fisico alla nuova edificazione a nord strumento conformativo e quindi non definisce riduzione della superficie territoriale del centro storico di "Pegoraro", l'edificabilità delle aree, la quale viene funzionale alla rete ecosistemica Dalla Chiara n. 3683del Si condivide il parere espresso 10/B con inserimento ad ovest della SP demandata alla fase del successivo PI; che il (zona di connessione); inoltre data la Aldo 05.10.2009 nella controdeduzione. 27 di una linea preferenziale di PATI individua le aree di sviluppo insediativo, stretta vicinanza con complessi sviluppo insediativo. Il nuovo limite ossia le direttrici di crescita degli insediamenti monumentali sarebbe auspicabile una fisico all'edificazione diventerebbe più opportune e da preferire rispetto ad altre tutela dall'eccessiva urbanizzazione pertanto il perimetro dell'ATO 5B a direzioni. Il contenuto della richiesta comporta delle aree. Con la prescrizione della confine con l'ATO 1B. modifiche sostanziali agli obiettivi locali realizzazione di specifiche ed dell'ATO, ed alle scelte progettuali del PATI, la adeguate opere di mitigazione, richiesta non risulta accoglibile. l'osservazione risulta sostenibile. RESPINTA Sostenibile con mitigazioni. localizzazione ATO1B/ Pedecollinare ovest contenuto : richiesta che i fabbricati e l'area di proprietà (appezzamento di terreno Salvo il rispetto dell'obiettivo agricolo con sovrastante rustico) generale di piano, contenuto nel possa essere utilizzata per funzioni Premesso che il PATI non è Strumento Documento Preliminare, di diverse dalla sola residenza legata conformativo la richiesta non è accoglibile in incentivare il turismo visitazionale e n. 3699del Non pertinente con la 11/B Bacco Gigliola alla conduzione dei campi, per quanto il suo contenuto sarà da valutarsi in sede non quello di massa, dato il carattere 06.10.2009 valutazione del Piano. consentire in futuro un utilizzo per di successivo PI. prettamente localizzato e puntuale, funzioni residenziali, funzioni RESPINTA l'osservazione non risulta pertinente legate ad un turismo stagionale o con la procedura di VAS. punti di sosta per trekking, Non pertinente. nell'ottica di una valorizzazione complessiva dell'area e dell'immobile oggetto di richiesta. Ginestri localizzazione ATO3B/ Pianura la richiesta non è accoglibile in quanto Non pertinente con la procedura Renzo, n. 3715del contenuto : richiesta che un terreno Non pertinente con la 12/B all'interno dell'area di proprietà non ricade V.A.S. Magnaguagno 06.10.2009 di proprietà sia inserito come valutazione del Piano. nessun edificio. RESPINTA Non pertinente. Maria "ambito dell'edificazione diffusa".

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 61

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

L'elevata incidenza di territorio Premesso che: l'area oggetto di richiesta è ancora funzionale all'attività agricola caratterizzata da un limitato numero di edifici ricadente all'interno dell'ambito che non ne giustificano una possibile indicato nell'osservazione non perimetrazione come "ambito dell'edificazione consente di poterlo classificare come localizzazione ATO2B/ diffusa"; che tale area racchiude al suo interno "ambito di edificazione diffusa": Pedecollinare est contenuto : Cavaggioni n. 3717del una vasta porzione di territorio agricolo peraltro questo comporterebbe un Si condivide il parere del 13/B richiesta che un terreno sia inserito Paolo 06.10.2009 inedificato; che tale area racchiude al suo consumo di suolo agrario non valutatore. come "ambito dell'edificazione interno un ambito di centro storico; la richiesta giustificato e, pertanto, non diffusa". non risulta accoglibile in quanto in contrasto congruente con l'obbiettivo di piano con i principi informatori e gli obiettivi del di tutela e valorizzazione dell'attività PATI. agricola. Per tali motivazioni la RESPINTA richiesta non risulta sostenibile. Non sostenibile. localizzazione ATO8B/ Consolidato Brenton Roncolati contenuto : richiesta di La richiesta non è accoglibile in quanto consiste Non pertinente con la procedura Cavaggioni n. 3718del Non pertinente con la 14/B ampliamento dell'ATO 8B a nord in un ampliamento ingiustificato dell' l'ATO. VAS. Paolo 06.10.2009 valutazione del Piano. est, in modo tale da inglobare RESPINTA. Non pertinente. all'interno di esso un fabbricato adiacente al confine. localizzazione ATO7B/ L'individuazione di un'area a tutela Consolidato Santa Margherita del contesto figurativo di un contenuto : richiesta di riduzione complesso storico-monumentale area individuata nella Tav 4 delle risponde correttamente al principio di La richiesta non è accoglibile in quanto in Trasformabilità come "Contesti salvaguardia e valorizzazione del n. 3719del contrasto con gli obiettivi e i principi Si condivide il parere del 15/B Frizzo Luigi figurativi e pertinenze dei principali patrimonio storico-culturale. Peraltro 06.10.2009 informatori del PATI. valutatore. complessi storico-monumentali" l'ambito svolge anche un'importante RESPINTA. art. 14.1 NT per inserimento area funzione ecosistemica. Per tali edificabile delimitata da simbologia motivazioni la richiesta non risulta "limiti fisici alla nuova sostenibile. edificazione" Non sostenibile. Le "aree nucleo" svolgono una funzione fondamentale all'interno la richiesta non è accoglibile per la sua localizzazione ATO7B/ della rete ecosistemica e pertanto incidenza a livello ambientale, ricadendo il Zambon Consolidato Santa Margherita devono essere sottoposti ad una n. 3726del terreno di proprietà su "aree nucleo" e pertanto Si condivide il parere del 16/B Mafalda, contenuto :richiesta di inserimento elevata tutela e salvaguardia che ne 06.10.2009 in contrasto con gli obiettivi e i principi valutatore. Pivotto Sergio di un terreno di proprietà come area impedisca la riduzione dimensionale informatori del PATI. edificabile. e funzionale. Per tali motivazioni la RESPINTA richiesta non risulta sostenibile. Non sostenibile.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 62

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Salvo il rispetto delle specifiche norme di tutela della rete ecologica, la richiesta, che tratta di una Premesso che l'area oggetto di richiesta è già localizzazione ATO7B/ conformazione urbanistica del compresa all'interno delle previsioni del PATI Consolidato Santa Margherita territorio non impedita dal piano, Comin n. 3727del attraverso sua delimitazione con simbologia Non pertinente con la 17/B contenuto :richiesta che un'area di peraltro nemmeno inerente la natura Ottaviano 06.10.2009 "limiti fisici alla nuova edificazione" la valutazione del Piano. proprietà sia inserita all'interno del stessa di una pianificazione richiesta non è accoglibile. PATI come area di completamento. strategica, non risulta per tali RESPINTA motivazioni pertinente con la procedura VAS. Non pertinente. L'individuazione di un'area a tutela del contesto figurativo di un localizzazione ATO6B/ complesso storico-monumentale Consolidato Terrossa risponde correttamente al principio di contenuto :richiesta di riduzione La richiesta non è accoglibile in quanto in salvaguardia e valorizzazione del Cavaggioni n. 3728del area individuata nella Tav 4 del contrasto con gli obiettivi e i principi patrimonio storico-culturale ed il suo Si condivide il parere del 18/B Paolo 06.10.2009 PATI come "contesti figurativi e informatori del PATI. dimensionamento nasce da specifiche valutatore. pertinenze dei principali complessi RESPINTA. valutazioni in fase di analisi del storico-monumentali" per sua territorio e progettazione del piano. modifica come zona agricola. Per tali motivazioni la richiesta non risulta sostenibile. Non sostenibile. localizzazione ATO5B/ Come evidenziato anche nella Bastelli Consolidato Roncà Richiesta non accoglibile in quanto in contrasto relazione istruttoria, fermo restando il Marcello, contenuto :richiesta di ampliamento con gli obiettivi e i principi informatori del rispetto degli obiettivi di piano, il Magnaguagno del perimetro dell'ATO 5B al fine PATI., fermo restando che in sede di PI è dimensionamento dell'ATO, i vincoli Giovanni, di ricomprendere al suo interno un consentita, nel rispetto degli obiettivi, del e le tutele, ed, in particolare, senza Olivieri Ivano, n. 3741del aggregato insediativo esistente dimensionamento dell'ATO e dei vincoli e alcuna variazione in ordine Si condivide il parere del 19/B Olivieri 06.10.2009 ricadente su area di connessione tutele del PATI medesimo, il perfezionamento all'applicazione delle misure di valutatore. Tiziano, naturalistica, proponendo che lo del perimetro degli ATO, sempre fatto salvo salvaguardia previste per la rete Posenato stesso sia perimetrato come "area di l'equilibrio ambientale e le condizioni di ecosistemica, la richiesta non Giorgio, Viali urbanizzazione consolidata" o come sostenibilità risultanti dalla VAS. presenta significative incidenze sul Giovanni "ambito dell'edificazione diffusa", a RESPINTA. livello di sostenibilità. riconoscimento dello stato di fatto. Sostenibile. localizzazione ATO1B/ Pedecollinare ovest La richiesta è demandata alla fase del contenuto :richiesta di edificare successivo PI, secondo i disposti dell'art. 12.2 Non pertinente con la procedura Roncolato n. 3746del un'unità abitativa ed annesso rustico Non pertinente con la 20/B delle NT per gli interventi ammessi nel VAS. Tiziano 07.10.2009 al fine ricovero delle attrezzature valutazione del Piano. territorio agricolo. Non pertinente. necessarie su un terreno in RESPINTA comproprietà di c.a 40.000 mq. in loc Brenton.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 63

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

L'area appartiene ad un ATO con prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico, caratterizzato da interventi di localizzazione ATO3B/ Pianura La richiesta non è accoglibile in quanto in salvaguardia, valorizzazione, contenuto :richiesta di inserire contrasto con gli obiettivi e i principi riqualificazione e consolidamento un'area agricola, non più compresa informatori del PATI, fermo restando che l'area dell’esistente in ragione dei caratteri Cavazza n. 3747del Si condivide il parere del 21/B in fascia di rispetto del cimitero di oggetto della richiesta è individuata nel PATI propri delle singole località. Per tali Guerrino 07.10.2009 valutatore. Terrossa ( a seguito riduzione della come "ambito dell'edificazione diffusa" , con motivazioni la richiesta per una stessa secondo PRG vigente), come ammissibilità di interventi da disciplinarsi nel nuova espansione edilizia, con area di espansione residenziale. successivo PI. RESPINTA relativo consumo di suolo ed aumento del carico urbanistico, non risulta in questo particolare ambito sostenibile. Non sostenibile. localizzazione ATO.4B/ Transizione contenuto :richiesta che Premesso che il fabbricato e i terreni in oggetto il fabbricato e terreni di cui la ricadono all'interno dell'area delimitata da Salvo il rispetto delle specifiche richiedente è usufruttuaria generale, "limiti fisici alla nuova edificazione", ma che il norme di tutela della funzione non siano soggetti a particolari e PATI non è strumento conformativo e quindi Gambaretto n. 3751del transizionale all'interno della rete Non pertinente con la 22/B nuovi vincoli urbanistico-edilizi, non definisce l'edificabilità delle aree, la Carmela 07.10.2009 ecologica, la richiesta non risulta valutazione del Piano. tali da impedire la ristrutturazione richiesta non è accoglibile in quanto il suo pertinente con la procedura VAS. ed il recupero della volumetria contenuto sarà da valutarsi in sede di Non pertinente. esistente, al fine di poter adeguare successivo PI. la struttura edilizia ad uso turistico- RESPINTA residenziale. Premesso che i terreni in oggetto ricadono all'interno dell'area delimitata da "limiti fisici localizzazione ATO.4B/ alla nuova edificazione", ma che il PATI non è Transizione contenuto :richiesta di Non pertinente con la procedura Gambaretto n.1266del strumento conformativo e quindi non definisce Non pertinente con la 23B non variare l'attuale destinazione VAS. Carmela 30.03.2009 l'edificabilità delle aree la richiesta non è valutazione del Piano. agricola dei terreni di cui gode Non pertinente. accoglibile in quanto il suo contenuto sarà da l'usufrutto generale. valutarsi in sede di successivo PI. RESPINTA Data la predominante Premesso che l'ATO appartiene all'insieme localizzazione ATO.8B/ caratterizzazione insediativa "con prevalenza dei caratteri del sistema Consolidato Brenton Roncolati dell'ambito in questione, la richiesta insediativo" e al sottoinsieme "misto a Cavaggioni n. 3922del contenuto :richiesta che all'interno non risulta sostenibile in ragione Si condivide il parere del 24/B dominante residenziale", la richiesta non è Paolo 16.10.2009 dell'ATO 8B sia consentita la dell'impatto sociale e sulla salubrità e valutatore. accoglibile in quanto in contrasto con gli possibilità di realizzare delle stalle qualità di vita all'interno di aree ad obiettivi e le funzioni attribuiti all'ATO. ad uso familiare. urbanizzazione consolidata. RESPINTA Non sostenibile.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 64

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

L'ampliamento dell'ambito di edificazione diffusa non appare localizzazione ATO.4B/ La richiesta non è accoglibile in quanto giustificato, in ragione dei criteri Transizione contenuto :richiesta di l'ampliamento dell'ambito dell'edificazione Negretto n. 4223del utilizzati in fase di progettazione del Si condivide il parere del 25/B ampliamento dell'ambito di diffusa risulta del tutto ingiustificato essendo Giuseppe 10.11.2009 piano, e, pertanto, ne conseguirebbe valutatore. edificazione diffusa" in Loc "Motto relativo a un'ampia area agricola inedificata. un consumo di suolo agricolo non Bisogno". RESPINTA sostenibile. Non sostenibile. La richiesta, in ragione degli obiettivi di piano e del dimensionamento localizzazione ATO.5B/ dell'ATO, non risulta sostenibile, in Consolidato Roncà quanto prevede un ampliamento contenuto :richiesta di ampliare dell'ATO non giustificato, con l'ATO 5B in modo tale da inglobare conseguente consumo di suolo La richiesta non è accoglibile in quanto consiste Cavaggioni n. 4277del un fabbricato ricadente nell'ATO agricolo non sostenibile. Peraltro ne Si condivide il parere del 26B in un ampliamento ingiustificato dell' l'ATO. Paolo 13.11.2009 1B/Pedecollinare ovest, con conseguirebbe una inevitabile valutatore. RESPINTA. inserimento del simbolo "linee riduzione della funzionalità preferenziali di sviluppo ecosistemica delle aree interessate insediativo" e il simbolo "limiti dall'intervento, difficilmente fisici alla nuova edificazione". mitigabile con prescrizioni ed opere ambientali. Non sostenibile. Nel rispetto dei vincoli paesaggistici e delle fasce di tutela presenti, della salvaguardia del complesso monumentale individuato, Premesso che la richiesta esprime la volontà localizzazione ATO.5B/ considerato il livello di compatibilità della nuova Amministrazione Comunale di Consolidato Roncà geologica ed evidenziata la apportare una modifica al PATI adottato; la contenuto :richiesta di una rettifica possibilità di preferire tale linea di stessa è ritenuta fattibile sotto forma di Comune di del perimetro dell'ATO sviluppo insediativo rispetto ad altre semplice osservazione, fermo restando l'obbligo Roncà - 5B/Consolidato Roncà consistente caratterizzate da maggiori del rispetto dei limiti dimensionali dell'ATO Servizio n. 4182del in un ampliamento dello stesso prescrizioni funzionali alla tutela Si condivide il parere del 27B 5B/Consolidato Roncà, della compatibilità Edilizia 06.11.2009 verso sud e di una conseguente ecosistemica, la richiesta risulta valutatore. idraulica ed ambientale, sempre fatto salvo Privata ed integrazione della simbologia "linee sostenibile. Si fa presente la l'equilibrio ambientale e le condizioni di Urbanistica preferenziali di sviluppo possibilità di compensare questo sostenibilità risultanti dalla VAS, la richiesta insediativo", con l'inserimento di sviluppo insediativo con la risulta accoglibile come da elaborati una freccia che indichi lo sviluppo realizzazione ed il completamento cartografici "Allegato A". insediativo verso sud. della nuova viabilità a sud (vedi ACCOLTA seconda parte dell'osservazione), con conseguente sgravio del fenomeno di attraversamento del centro abitato. Sostenibile con mitigazioni.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 65

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Nel rispetto dei vincoli paesaggistici e delle fasce di tutela presenti, della Premesso che la richiesta esprime la volontà salvaguardia del complesso della nuova Amministrazione Comunale di monumentale individuato e preso atto localizzazione ATO.5B/ apportare una modifica al PATI adottato;la dell'individuazione all'interno del Consolidato Roncà stessa è ritenuta fattibile sotto forma di PATI di una sofferenza della rete contenuto :richiesta di inserimento semplice osservazione, fermo restando l'obbligo stradale, soprattutto in occasione nella Tav 4 (Trasformabilità) a sud del rispetto dei limiti dimensionali dell'ATO dell'attraversamento del centro dell'ATO 5B (Consolidato Roncà), Si condivide il parere del 5B/Consolidato Roncà, della compatibilità abitato, la richiesta risulta sostenibile. del nuovo tracciato di viabilità valutatore. idraulica ed ambientale, sempre fatto salvo Sarà opportuno prevedere la comunale, in parte a ripresa della l'equilibrio ambientale e le condizioni di realizzazione di tutte le mitigazioni viabilità già esistente, in modo da sostenibilità risultanti dalla VAS, la richiesta necessarie in ordine al rispetto deviare il traffico veicolare dal risulta accoglibile come da elaborati dell'impatto atmosferico e acustico, centro del Capoluogo. cartografici "Allegato A". soprattutto in relazione alla vicinanza ACCOLTA del complesso cimiteriale e del complesso monumentale. Sostenibile con mitigazioni. localizzazione ATO.2B/ Pedecollinare est contenuto :richiesta di riutilizzo di una pista da motocross in funzione per molti anni su terreno di proprietà, con trasformazione La richiesta di riutilizzo di una pista fabbricato esistente da da motocross dovrà essere sottoposta "Abitazione/annessi rustici", a alla verifica del rispetto delle "strutturacommerciale a servizio prescrizioni di tutela degli ambiti dell'attività sportiva di motocross", della rete ecologica, in relazione Zanconato con possibilità anche di realizzare La valutazione della richiesta è da valutarsi soprattutto all'impatto acustico ed PierFrancesco, n. 4413del un parcheggio per auto e camper .In nella fase del successivo PI all'interno degli atmosferico. Allo stesso tempo la Si condivide il parere del 28/B Zanconato 24.11.2009 alternativa viene chiesto di poter obiettivi e funzioni definite dell'ATO 2B . destinazione commerciale richiesta, valutatore. Emanuela almeno trasformare il fabbricato in RESPINTA per quanto puntuale e localizzata, attività commerciale per la deve essere opportunamente mitigata, realizzazione di un in funzione della salvaguardia delle ristorante/pizzeria/albergo, funzionalità ecosistemiche della zona prevedendo nel PATI una in questione. "Direttrice preferenziale per Sostenibile con mitigazioni. l'organizzazione della rete dei servizi-attrezzature-sistemazioni afferenti il turismo del territorio, la rete dell'ospitalità e la visitazione del teritorio aperto". (Art. 11.1 NT)

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 66

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

localizzazione intero territorio Trattasi di segno grafico di difficile leggibilità intercomunale Comune di riguardante le barriere infrastrutturali. Tale contenuto : segnalazione di Roncà - informazione comunque è presente in legenda Non pertinente con la procedura n……..del mancata individuazione grafica Non pertinente con la 29/B Servizio della Tav 4, nel supporto informatico e nel VAS. ……. nell'elaborato (Tav 4 valutazione del Piano. Edilizia privata quadro conoscitivo, a conferma dell'esistenza. Non pertinente. Trasformabilità) del PATI adottato ed urbanistica La grafia sarà convenientemente accentuata. delle "Barriere infrastrutturali" (art. ACCOLTA 9.4 NT) inerente i centri abitati. RELAZIONE ISTRUTTORIA DI INTERESSE INTERCOMUNALE localizzazione intero territorio intercomunale n. 7012del La richiesta consiste in un ulteriore contenuto : richiesta di integrare Fatta salva la migliore comprensibilità 07.10.2009 perfezionamento del Piano e risulta accoglibile le NT del PATI adottato (agli artt della normativa associata al piano, la Geom Bruno depositata in come da elaborati cartografici "Allegato a" Non pertinente con la 30/B 2 e 4.1) al fine di chiarire alcuni richiesta non è pertinente con la Vicentini Comune di relativamente alla modifica ed integrazione valutazione del Piano. aspetti di carattere generale in procedura VAS. Montecchia di delle NT (artt 2 - 4.1) del PATI adottato. ordine alla trasformabilità delle Non pertinente. Crosara ACCOLTA aree ed ai vincoli generali delle tavole del PATI. Richiesta accoglibile in quanto la Soprintendenz Soprintendenza per i Beni Archeologici del localizzazione intero territorio A seguito della segnalazione della a per i Beni Veneto, a seguito della consultazione degli intercomunale Soprintendenza per i Beni Archeologici elaborati del PATI, ha segnalato che non sono n.1548del contenuto : segnalazione per non Archeologici è stato correttamente Si condivide il parere del 31/B del Veneto / state correttamente individuate nella "Tav. 3 - 24.09.2009 corretta ricezione zone modificato l'elaborato riportante le valutatore. Nucleo Carta delle Fragilità" del PATI adottato delle archeologiche presenti nel aree di interesse archeologico. operativo di rilevanti aree di interesse archeologico . territorio intercomunale. Sostenibile. Verona ACCOLTA come da elaborati cartografici - Allegato "A".

localizzazione intero territorio intercomunale contenuto : parere di competenza Parere Ambientale espresso limitatamente ai A seguito della segnalazione del quale Autorità Ambientale, con il soli elaborati VAS ed in particolar modo al Dipartimento Dipartimento Provinciale ARPAV di quale viene chiesto di integrare il Rapporto Ambientale stesso, non interessando Provinciale n.5901 del Verona è stato correttamente integrato Si condivide il parere del 32B Rapporto Ambientale della VAS in nessun modo elaborati urbanistici del PATI. ARPAV di 18.08.2009 il Rapporto Ambientale per gli valutatore. del PATI con i seguenti aspetti: - Si rimanda pertanto alla procedura di vaglio Verona argomenti indicati. smaltimento dei nitrati da origine interna alla VAS e risulta pertanto non di Sostenibile. zootecnica; -utilizzo di competenza alla presente Relazione Istruttoria. fitofarmaci e fertilizzaznti nel territorio.

COMUNE DI SAN GIOVANNI ILARIONE (Comune C)

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 67

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

localizzazione ATO6C/Ambito Castello Trattasi di richiesta tesa a capire perchè il contenuto : richiesta di terreno di proprietà è stato individuato con precisazione e motivazione sulle simbologia di "linee preferenziali di sviluppo scelte che hanno portato ad insediativo" mentre i terreni limitrofi sono individuare un terreno di proprietà individuati con simbologia "aree nella Tav4 (Trasformabilità) del dell'urbanizzazione consolidata". La diversità Silvano n. 6331del Non pertinente con la procedura VAS. Non pertinente con la 1/C PATI adottato, con la simbologia di individuazione si riconduce al fatto che Leorato 30.09.2009 Non pertinente. valutazione del Piano. "linee preferenziali di sviluppo l'urbanizzazione consolidata corrisponde allo insediativo" (art. 15.4 NT), a stato di fatto del PRG vigente, mentre il differenza invece di terreni terreno di proprietà si configura per l'appunto limitrofi che sono stati individuati come area di futuro sviluppo insediativo. La con la simbologia "Aree richiesta avanzata non si configura come dell'urbanizzazione consolidata" osservazione al PATI RESPINTA (art. 15.2NT). localizzazione ATO 5C/Consolidato San Giovanni L'avvicinamento di una sede stradale Premesso che il PATI demanda alla fase del PI contenuto : richiesta di ad un corridoio ecologico primario (il lo sviluppo e la precisazione delle azioni rivisitazione del tracciato stradale torrente Alpone in questo caso), se strategiche del sistema stradale, che la previsto dal P.R.G. vigente (Loc non per motivate esigenze segnalazione si concretizza in una Mangano) con suo spostamento viabilistiche, non risolvibili con ridefinizione di un tracciato stradale previsto Si condivide il parere del lungo la destra del torrente adeguate scelte progettuali alternative, dal PRG vigente, spostandolo lungo la destra valutatore. Alpone ove è prevista anche una non è sostenibile per le pressioni di del Torrente Alpone, creando problematiche pista ciclabile, in modo da evitare natura atmosferica ed acustica di accesso ad insediamenti limitrofi , tale che un terreno di proprietà generate su un elemento cardine della osservazione non può essere accolta. (vedere oss successiva 2C) sia rete ecologica. RESPINTA tagliato a metà dalla viabilità Non sostenibile. prevista. Premesso che: la richiesta relativa alla rivisitazione della destinazione d'uso del Marcazzan n. 6409del terreno di proprietà (attualmente ricadente 2/C Maria 02.102009 parte in zona A -Nuclei di antica origine -, localizzazione ATO parte in fascia di rispetto fluviale e parte in 5C/Consolidato San Gi ovanni zona C2/a - Zone di espansione residenziale - ) contenuto : richiesta di Premesso il rispetto della normativa a zona C2/a, comporta una conseguente rivisitazione della destinazione vigente in materia di fasce di rispetto modifica e ridefinizione del perimetro della d'uso di un terreno di proprietà fluviale e di tutela degli insediamenti zona A (Nuclei di antica origine in Loc (attualmente parte in fascia di storico-culturali, peraltro Si condivide il parere espresso Mangano); L'osservazione non è accoglibile in rispetto fluviale, parte in zona A - correttamente riportato nel PATI, la nella controdeduzione. quanto l'individuazione dei centri storici nel nuclei di antica origine, parte in richiesta non comporta variazioni del P.R.G. vigente deriva da trattazione zona C2/a Zone di espansione livello di sostenibilità. disciplinare ai sensi della L.R. 80/80. residenziale da P.R.G vigente) a Sostenibile. RESPINTA. Si sottolinea comunque che Il zona C2/a di espansione PATI consente che in sede di P.I. si possa residenziale. pervenire ad una rilettura della trattazione disciplinare dei centri storici e che pertanto in tale sede potrà essere valutato se recuperare o meno un'area edificabile, in ogni caso sempre DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 68

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

attraverso stipula di Accordo pubblico/privato - art 6 L.R. 11/2004.

localizzazione ATO 2C/Pedecollinare centro contenuto : richiesta di individuare un'attività Premesso che il PATI non è strumento commerciale e relativa area di conformativo, la richiesta non è accoglibile in pertinenza ubicata in Via Alcide quanto la sua valutazione è demandata alla Dal Zovo n. 6483 del De Gasperi come "intervento di successiva fase del P.I nel quadro della Non pertinente con la procedura VAS. Non pertinente con la 3/C Pierina 07.10.2009 riqualificazione" a riconoscimento riqualificazione dell'area interessata, in ogni Non pertinente. valutazione del Piano. dello stato di fatto esistente, caso sempre attraverso stipula nell'ottica anche di una accordo/pubblico privato art. 6 L.R. 11/2004. riorganizzazione complessiva, in RESPINTA sede di PI, dell'attuale area scoperta a servizio dell'attività commerciale esercitata. localizzazione ATO 5C/Consolidato San Giovanni contenuto : richiesta di stralcio/esclusione dei terreni di Non si riscontrano particolari proprietà individuati dal PATI variazioni del livello di sostenibilità come "aree della programmazione Premesso che il PATI non è strumento ambientale (salvo un limitato recupero e pianificazione urbanistica art. conformativo e quindi non definisce di suolo agricolo) relativo alla scelta n.6537 del 15.3 delle N.T.", e la loro l'edificabilità delle aree, la richiesta non è di piano o alla richiesta presentata in Si condivide il parere espresso 4/C Bonomo Maria 08.10.2009 riclassificazione come zona accoglibile in quanto il suo contenuto va quanto, nel rispetto del nella controdeduzione. agricola, dato che nell'ultima demandato alla successiva fase del PI. dimensionamento dell'ATO, non si Variante al P.R.G. approvata dalla RESPINTA rilevano ulteriori incidenze sugli R.V parte dell'area inserita dal indicatori ambientali di analisi. Comune come zona Residenziale Sostenibile. C2a è stata in sede di approvazione stralciata dalla Regione stessa. localizzazione intero territorio intercomunale Trattasi di segno grafico di difficile leggibilità Comune di contenuto : segnalazione di riguardante le barriere infrastrutturali. Tale San Giovanni mancata individuazione grafica informazione comunque è presente in legenda Ilarione Non pertinente con la procedura VAS. Non pertinente con la 5/C n……..del ……. nell'elaborato (Tav 4 della Tav 4, nel supporto informatico e nel Servizio Non pertinente. valutazione del Piano. Trasformabilità) del PATI quadro conoscitivo, a conferma dell'esistenza. Edilizia privata adottato delle "Barriere La grafia sarà convenientemente accentuata. ed urbanistica infrastrutturali" (art. 9.4 NT) ACCOLTA inerente i centri abitati. RELAZIONE ISTRUTTORIA DI INTERESSE INTERCOMUNALE

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 69

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

localizzazione intero territorio intercomunale n. 7012del La richiesta consiste in un ulteriore contenuto : richiesta di integrare Fatta salva la migliore 07.10.2009 perfezionamento del Piano e risulta accoglibile le NT del PATI adottato (agli artt comprensibilità della normativa Geom Bruno depositata in come da elaborati cartografici "Allegato a" Non pertinente con la 6/C 2 e 4.1) al fine di chiarire alcuni associata al piano, la richiesta non è Vicentini Comune di relativamente alla modifica ed integrazione valutazione del Piano. aspetti di carattere generale in pertinente con la procedura VAS. Montecchia di delle NT (artt 2 - 4.1) del PATI adottato. ordine alla trasformabilità delle Non pertinente. Crosara ACCOLTA aree ed ai vincoli generali delle tavole del PATI. Richiesta accoglibile in quanto la Soprintendenz Soprintendenza per i Beni Archeologici del localizzazione intero territorio A seguito della segnalazione della a per i Beni Veneto, a seguito della consultazione degli intercomunale Soprintendenza per i Beni Archeologici elaborati del PATI, ha segnalato che non sono n.1548del contenuto : segnalazione per non Archeologici è stato correttamente Si condivide il parere del 7/C del Veneto / state correttamente individuate nella "Tav. 3 - 24.09.2009 corretta ricezione zone modificato l'elaborato riportante le valutatore. Nucleo Carta delle Fragilità" del PATI adottato delle archeologiche presenti nel aree di interesse archeologico. operativo di rilevanti aree di interesse archeologico . territorio intercomunale Sostenibile. Verona ACCOLTA come da elaborati cartografici - Allegato "A". localizzazione intero territorio intercomunale contenuto : parere di competenza Parere Ambientale espresso limitatamente ai A seguito della segnalazione del quale Autorità Ambientale, con il soli elaborati VAS ed in particolar modo al Dipartimento Dipartimento Provinciale ARPAV di quale viene chiesto di integrare il Rapporto Ambientale stesso, non interessando Provinciale n.5901 del Verona è stato correttamente Si condivide il parere del 8/C Rapporto Ambientale della VAS in nessun modo elaborati urbanistici del PATI. ARPAV di 18.08.2009 integrato il Rapporto Ambientale per valutatore. del PATI con i seguenti aspetti: - Si rimanda pertanto alla procedura di vaglio Verona gli argomenti indicati. smaltimento dei nitrati da origine interna alla VAS e risulta pertanto non di Sostenibile. zootecnica; -utilizzo di competenza alla presente Relazione Istruttoria. fitofarmaci e fertilizzanti nel territorio. COMUNE DI VESTENANOVA (Comune D) localizzazione ATO 5D Consolidato Vestenanova Contenuto :si chiede la Il PATI è un piano strutturale e non possibilità di costruire un conformativo e non può assegnare ad una Non pertinente con la procedura Don Segio n. 3730 del oratorio interrato nel terreno specifica proprietà delle volumetrie. La Non pertinente con la 1/D VAS. Marcazzani 6/10/2009 retrostante il campanile della riqualificazione e potenziamento della struttura valutazione del Piano. Non pertinente. parrocchia di San Leonardo dove parrocchiale sarà valutata nell'ambito del attualmente si trova il campo da successivo Piano degli Interventi. calcetto che verrebbe realizzato Respinta. al di sopra della copertura.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 70

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

localizzazione ATO 4D Pedecollinare Centro Contenuto : il richiedente è La richiesta non comporta incidenze Il PATI ha evidenziato come aree proprietario del ristorante significative sul livello di dell'urbanizzazione consolidata tutte le “Zoccante” e chiede il sostenibilità: peraltro si fa presente superfici zonizzate dal P.R.G. vigente come Zoccante n. 3734 del mantenimento della ZTO D4 con la scelta di piano incentrata sul Non pertinente con la 2/D previsto dalla L.R. 11/04. La possibilità di Moreno 6/10/2009 destinazione Turistica- turismo visitazionale, caratterizzato valutazione del Piano. prevedere ampliamenti alla zona turistica è Alberghiera esclusivamente per pertanto da valori dimensionali materia del successivo Piano degli Interventi. la sua proprietà non ammettendo contenuti. Respinta. esternamente a tale zona nuovi Sostenibile. interventi con simile destinazione o con destinazione produttiva. localizzazione ATO3D Gli edifici oggetto della osservazione sono Pedecollinare Est inseriti nelle aree di urbanizzazione diffusa, il Non pertinente con la procedura Salata n. 3736 del Contenuto : chiede la possibilità Non pertinente con la 3/D loro possibile cambio di destinazione d'uso è VAS. Roberto 6/10/2009 di cambiare la destinazione d'uso valutazione del Piano. materia del Piano degli Interventi. Non pertinente. di alcuni edifici di proprietà da Respinta. annessi rustici a residenza. localizzazione ATO4D Gli edifici oggetto della osservazione sono Pedecollinare Centro inseriti nelle aree di urbanizzazione diffusa, il Non pertinente con la procedura Pernigotto n. 3737 del Contenuto : chiede la possibilità Non pertinente con la 4/D loro possibile cambio di destinazione d'uso è VAS. Pietro 6/10/2009 di cambiare la destinazione d'uso valutazione del Piano. materia del Piano degli Interventi. Non pertinente. di un edificio di proprietà da Respinta. annesso rustico a residenza. localizzazione ATO3D Pedecollinare Est Contenuto : Il PATI è un piano strutturale e non chiede la possibilità di cambiare conformativo e non entra in questioni così di Non pertinente con la procedura Gaiga n. 3738 del la destinazione d'uso di un Non pertinente con la 5/D dettaglio che sono materia del successivo Piano VAS. Gabriele 6/10/2009 edificio di mq 60 da laboratorio valutazione del Piano. degli Interventi. Non pertinente. artigianale a residenza con Respinta. eventuale aumento di superficie coperta. localizzazione ATO 3D Il PATI è un piano strutturale e non Pedecollinare Est Contenuto: conformativo e non entra in questioni così Non pertinente con la procedura Gecchele n. 3739 del chiede la possibilità di cambiare Non pertinente con la 6/D dettagliate che sono materia del successivo VAS. Maria 6/10/2009 la destinazione d'uso di un valutazione del Piano. Piano degli Interventi. Non pertinente. edificio da annesso rustico a Respinta. residenza. localizzazione ATO 7D Il PATI è un piano strutturale e non Consolidato Castelvero conformativo e non entra in questioni così Non pertinente con la procedura n. 3740 del Contenuto : chiede la possibilità Non pertinente con la 7/D Vanzo Dario dettagliate che sono materia del successivo VAS. 6/10/2009 di sopraelevare di un piano ad valutazione del Piano. Piano degli Interventi. Non pertinente. uso residenziale l'autorimessa Respinta. presente nella sua proprietà.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 71

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

localizzazione ATO 3D Il PATI è un piano strutturale e non Pedecollinare Est conformativo e non entra in questioni così Non pertinente con la procedura Tibaldi n. 3741 del Contenuto : chiede la possibilità Non pertinente con la 8/D dettagliate che sono materia del successivo VAS. Pierattilio 6/10/2009 di cambiare la destinazione d'uso valutazione del Piano. Piano degli Interventi. Non pertinente. di un edificio da annesso rustico Respinta. a residenza. localizzazione ATO 4D Pedecollinare Centro Il PATI è un piano strutturale e non Contenuto : chiede la possibilità conformativo e non entra in questioni così Non pertinente con la procedura Camponogara di cambiare la destinazione d'uso Non pertinente con la 9/D n. dettagliate che sono materia del successivo VAS. Franco di parte di un edificio al valutazione del Piano. Piano degli Interventi. Non pertinente. momento parzialmente destinato Respinta. ad annesso rustico e parzialmente residenza.

localizzazione ATO 4D Il PATI è un piano strutturale e non Pedecollinare Centro conformativo e non entra in questioni così Non pertinente con la procedura Fracasso Contenuto : chiede la possibilità Non pertinente con la 10/D n. dettagliate che sono materia del successivo VAS. Mariano di cambiare la destinazione di un valutazione del Piano. Piano degli Interventi. Non pertinente. edificio da annesso rustico a Respinta. residenza.

RELAZIONE ISTRUTTORIA DI INTERESSE INTERCOMUNALE localizzazione intero territorio intercomunale n. 7012del La richiesta consiste in un ulteriore contenuto : richiesta di integrare Fatta salva la migliore 07.10.2009 perfezionamento del Piano e risulta accoglibile le NT del PATI adottato (agli artt comprensibilità della normativa Geom Bruno depositata in come da elaborati cartografici "Allegato a" Non pertinente con la 11/D 2 e 4.1) al fine di chiarire alcuni associata al piano, la richiesta non è Vicentini Comune di relativamente alla modifica ed integrazione valutazione del Piano. aspetti di carattere generale in pertinente con la procedura VAS. Montecchia di delle NT (artt 2 - 4.1) del PATI adottato. ordine alla trasformabilità delle Non pertinente. Crosara ACCOLTA aree ed ai vincoli generali delle tavole del PATI.

Richiesta accoglibile in quanto la Soprintendenz Soprintendenza per i Beni Archeologici del localizzazione intero territorio A seguito della segnalazione della a per i Beni Veneto, a seguito della consultazione degli comunale Soprintendenza per i Beni Archeologici elaborati del PATI, ha segnalato che non sono n. 1548 del Contenuto: segnalazione per Archeologici è stato correttamente Non pertinente con la 12/D del Veneto / state correttamente individuate nella “Tav. 3 – 24/09/2009 non corretta ricezione zone modificato l'elaborato riportante le valutazione del Piano. Nucleo Carta delle Fragilità” del PATI adottato delle archeologiche presenti nel aree di interesse archeologico. operativo di rilevanti aree di interesse archeologico. territorio intercomunale. Sostenibile. Verona Accolta come da elaborati cartografici/Allegato “A”.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 72

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

localizzazione intero territorio comunale Contenuto: parere di Parere Ambientale espresso limitatamente ai competenza quale Autorità A seguito della segnalazione del soli elaborati VAS ed in particolar modo al Dipartimento Ambientale, con il quale viene Dipartimento Provinciale ARPAV di Rapporto Ambientale stesso, non interessando Provinciale n. 5901 del chiesto di integrare il Rapporto Verona è stato correttamente Non pertinente con la 13/D in nessun modo elaborati urbanistici del PAT. ARPAV di 18/08/2009 Ambientale della VAS del PATI integrato il Rapporto Ambientale per valutazione del Piano. Si rimanda pertanto alla procedura di vaglio Verona con i seguenti aspetti: gli argomenti indicati. interna alla VAS e risulta pertanto non di - smaltimento dei nitrati da Sostenibile. competenza alla presente Relazione Istruttoria. origine zootecnica; - utilizzo di fitofarmaci e fertilizzanti nel territorio.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 73

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

− La Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, esaminati i documenti trasmessi ha elaborato la propria istruttoria dalla quale emerge che: • Il Rapporto Ambientale ha opportunamente considerato le criticità presenti sul territorio nonché quelle derivanti dalle scelte di Piano. • La metodologia risulta correttamente impostata e rispetta tutti i passaggi necessari alla Valutazione. • Il Rapporto Ambientale conferma i criteri assunti dal PATI, che, con le azioni individuate e descritte nella presente relazione, conduce agli obiettivi di sostenibilità posti dalla LR 11/2004 e fatti propri dalla stesso PATI. • Le misure di mitigazione/compensazione individuate dal valutatore con le integrazioni fornite in sede istruttoria, sono assunte nelle NTA del Piano, come emerge dalla documentazione trasmessa dal Comune di Montecchia di Crosara con nota prot. n. 1769 del 12.03.2010. Per misurare gli effetti attesi dalle azioni sono stati individuati alcuni indicatori del Rapporto Ambientale integrato , da misurare nella fase di attuazione del Piano.

VISTE - la Direttiva 2001/42/CE ; - la LR 11/2004; - il D.Lgs. n.152/2006; - la LR 4/2008; - le DD.G.R. 791/2009 e 1587/2010

RITENUTO che dalle analisi e valutazioni effettuate, nel suo complesso, la proposta di Rapporto Ambientale sia correttamente impostata e contenga le informazioni di cui all’allegato I della Direttiva 2001/42/CE, nonché la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che l’attuazione del PAT potrebbe avere sull’ambiente come prescritto dall’art. 5 della medesima Direttiva.

TUTTO CIÒ CONSIDERATO LA COMMISSIONE REGIONALE VAS ESPRIME PARERE POSITIVO sulla proposta di Rapporto Ambientale del Piano di Assetto Territoriale Intercomunale dei Comuni di Montecchia di Crosara (capofila), Roncà, San Giovanni Ilarione, Vestenanova (VR) a condizione che siano ottemperate le seguenti PRESCRIZIONI 1. prima dell’approvazione del Piano : 1.1. le Norme Tecniche di Attuazione, dovranno essere integrate con tutte le prescrizioni poste dalle competenti Autorità Ambientali nonché con le seguenti ulteriori disposizioni: 1.1.1. dovrà essere aggiunto un articolo riportante le seguenti disposizioni: “C riteri di verifica e modalità di monitoraggio delle previsioni di sostenibilità del Piano in rapporto alla Valutazione Ambientale Strategica: Al fine di assicurare il controllo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e, quindi, adottare le opportune misure correttive, è redatto il Piano di Monitoraggio . Sulla base del Rapporto Ambientale elaborato per la VAS, le componenti ambientali (con relativi indicatori) da sottoporre a monitoraggio sono le seguenti: MATRIC TEMPISTIC AUTORITA’ INDICATORE MODALITA’ DI ATTUAZIONE E A PREPOSTA Posizionamento di opportune stazioni di Secondo rilevamento degli inquinanti vicino alle fonti di ARPAV Emissioni di CO, PM , incidenza fattore 10 pressioni più significative ARIA NOx, CO 2 Verifica periodica dei bollettini di Arpav e della Annuale ARPAV classificazione dei comuni

Redazione di una relazione tecnica sulla base dei Comune MA CLI Precipitazioni Biennale dati climatici forniti da Arpav (fonti ARPAV)

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 74

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Temperature medie annuali Indice di Thom ARPAV, Stato ambientale dei corsi Analisi chimiche e biologiche dei corsi d’acqua Annuale CONSORZIO d’acqua superficiali e sotterranei. DI BACINO Qualità delle acque Redazione di una relazione tecnica di analisi Comune sotterranee Biennale della qualità complessiva della risorsa acqua (fonti ARPAV) Percentuale di copertura GESTORE Bilancio programmatico dell’efficienza della rete Annuale della rete acquedottistica RETE Perdita della rete Monitoraggio dei pozzi privati e delle vasche Annuale Comune acquedottistica imhoff

ACQUA Allacciamento alla Redazione di un bilancio e di una relazione GESTORE fognatura Annuale tecnica periodica da parte della società gestore RETE Potenzialità depuratore

Incremento della Analisi territoriali di valutazione della permeabilità del suolo componente permeabile del suolo (e della Biennale Comune (superficie componente impermeabile) impermeabilizzata)

Numero di allevamenti Analisi territoriali di valutazione della Comune intensivi gravanti sulle percentuale di popolazione interessata dagli Biennale (fonti USSL) zone residenziali impatti derivanti dall’attività zootecnica intensiva Analisi territoriali di controllo dell’attività di Superficie cave/ superficie Regione cava e dell’incidenza percentuale sul territorio Biennale comunale Veneto SUOLO comunale Analisi territoriali di controllo della Variazione di Superficie trasformabilità del territorio e aggiornamento in Annuale Comune Agricola Utilizzata (SAU continuo del valore di SAU Grado di efficienza dei siti Studi territoriali di verifica delle superfici naturalistici effettivamente costituenti la rete ecologica e relazione tecnica di analisi dell’efficienza Biennale Comune SITA’ Superficie destinata a naturalistica in relazione a presenze BIODIVER corridoio ecologico floro/faunistiche individuate Monitorare il numero di interventi di recupero di edifici caratterizzati da condizioni di obsolescenza fisica e/o funzionale nei centri storici Redazione di una relazione tecnica di analisi Comune Conservazione dei beni degli eventuali interventi realizzati, con (dati culturali, archeologici e particolare attenzione agli aspetti figurativi ante e Biennale Soprintendenza paesaggistici post intervento ) Redazione di una relazione tecnica di analisi del

PAESAGGISTICO grado di manutenzione e protezione raggiunto da ARCHEOLOGICO ARCHEOLOGICO E eventuali siti di interesse archeologico, dello

PATRIMONIO CULTURALE,PATRIMONIO stato di conservazione raggiunto dagli edifici del centro storico

Monitoraggio punti emissione luce e controllo rispetto limiti. Comune Luminanza totale Continuo Aggiornamento classificazione del territorio per (fonti ARPAV)

UINAMENTO tutela luminanza LUMINOSO INQ

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 75

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Popolazione esposta Comune Analisi territoriale del numero di abitanti all’inquinamento Biennale (dati ENTE residenti in fascia di rispetto degli elettrodotti elettromagnetico GESTORE) INQUINAMENTO INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

Analisi territoriale del numero di abitanti Distanza da sorgenti di residenti in prossimità di sorgenti rumorose Biennale Comune rumore (verifica con strumenti di misura)

Classe di zonizzazione Verifica dell’adeguamento della zonizzazione Quinquennale Comune acustica acustica RUMORE Popolazione – Tasso Monitorare le dinamiche demografiche per incremento demografico individuare soluzione abitative adeguate nei P.I. comunitario ed Monitorare il dimensionamento previsto dal Comune extracomunitario PATI (dati ISTAT, Popolazione – Indice di Analisi territoriale e relazione tecnica di verifica Biennale CAMERA occupazione delle dell’andamento socio-demografico in relazione ai COMMERCIO abitazioni dati previsionali contenuti nel dimensionamento ) Produzione – Tasso di del PAT occupazione complessivo Analisi dati occupazionali e relazione tecnica per e diviso per macro settori individuazione fabbisogni lavorativi Standard - Estensione percorsi ciclopedonali Analisi territoriale di verifica dotazione standard Predisposizion Comune Standard – Disponibilità di nei P.I. e P.I. verde pubblico Turismo – Ricettività Analisi territoriale e verifica dotazione strutture Comune turistica Biennale QUADRO SOCIO –QUADRO ECONOMICO turistiche (dati APT) Turismo – Arrivi/partenze Analisi livello efficienza stradale attraverso Mobilità – Efficienza della Comune (dati monitoraggio problematiche emerse ed interventi Annuale rete stradale PROVINCIA) eseguiti Verifica adeguamento rete distribuzione in Energia – Distribuzione ENTE relazione alla dimensione territoriale dei centri Biennale territoriale rete gas GESTORE abitati Produzione rifiuti totali Comune (dati ENERGIA Verifica quantitativi e tipologia di rifiuti prodotti Annuale Raccolta differenziata CONSORZIO MATERIALI ED MATERIALI DI BACINO)

Il popolamento degli indicatori di monitoraggio dovrà essere effettuato, a cura di ciascun Comune proponente, che potrà avvalersi delle risorse informative messe a disposizione dal Sistema Informativo Territoriale della Regione Veneto. Nella fase di attuazione del PATI tuttavia si potranno ridefinire il numero e la tipologia degli indicatori ora individuati per il monitoraggio.”. 1.1.2. per quanto riguarda la valutazione dell’incidenza che l’attuazione del Piano potrebbe avere sul SIC/ZPS IT3210040: “Monti Lessini – Pasubio – Piccole Dolomiti Vicentine e sui SIC IT3220037 “Colli Berici” e IT3210042: “Fiume Adige tra Verona Est e Badia Polesine” dovrà essere inserito un articolo riportante le seguenti prescrizioni: • La progettazione successiva come il Piano degli Interventi o la progettazione definitiva di ogni singolo intervento, comunque dove previsto dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE, dovrà contenere lo studio sulla valutazione di incidenza ambientale; • Nelle previsioni di mitigazioni degli impatti, per recuperare e/o incrementare il verde, al fine di impedire possibili colonizzazioni di specie esotiche e quindi di un possibile

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 76

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

inquinamento genetico dovranno essere utilizzate specie autoctone e non siano utilizzate specie alloctone invasive. 1.1.3. Dovrà essere integrato con altro articolo riportante le misure di mitigazione e/o compensazione per effetto delle osservazioni nn. 6/A, 8/A, 51/A, 27/B e 28/B. 1.1.4.per quanto riguarda le misure di mitigazione/compensazione, occorre inserire uno specifico articolo riportante il “Prontuario delle misure di mitigazione” contenuto nel Rapporto Ambientale. 1.1.5. per quanto riguarda le mitigazioni relative all’inquinamento luminoso, occorre inserire un articolo riportante le seguenti disposizioni: • Per l'illuminazione di impianti sportivi e grandi aree di ogni tipo devono essere impiegati criteri e mezzi per evitare fenomeni di dispersione di luce verso l'alto e al di fuori dei suddetti impianti. • Fari, torri faro e riflettori illuminanti parcheggi, piazzali, cantieri, svincoli, complessi industriali, impianti sportivi e aree di ogni tipo devono avere, rispetto al terreno, un'inclinazione tale, in relazione alle caratteristiche dell'impianto, da non inviare oltre 0 cd per 1000 lumen a 90° ed oltre. • È fatto divieto di utilizzare per fini pubblicitari fasci di luce roteanti o fissi di qualsiasi tipo, anche in maniera provvisoria. • Per l'illuminazione di edifici e monumenti, gli apparecchi di illuminazione vengano spenti entro le ore ventiquattro. • L'illuminazione delle insegne non dotate di illuminazione propria deve essere realizzata dall'alto verso il basso. Per le insegne dotate di illuminazione propria, il flusso totale emesso non deve superare i 4500 lumen. In ogni caso, per tutte le insegne non preposte alla sicurezza, a servizi di pubblica utilità ed all'individuazione di impianti di distribuzione self service è prescritto lo spegnimento entro le ore 24 o, al più tardi, entro l'orario di chiusura dell'esercizio. • E' vietato installare all'aperto apparecchi illuminanti disperdano la luce al di fuori degli spazi funzionalmente dedicati e in particolare, verso la volta celeste. • Tutti gli impianti di illuminazione pubblica devono utilizzare lampade a ristretto spettro di emissione; allo stato attuale della tecnologia rispettano questi requisiti le lampade al sodio ad alta pressione, da preferire lungo le strade urbane ed extraurbane, nelle zone industriali,nei centri storici e per l'illuminazione dei giardini pubblici e dei passaggi pedonali. Nei luoghi in cui non é essenziale un’accurata percezione dei colori, possono essere utilizzate, in alternativa, lampade al sodio a bassa pressione (ad emissione pressoché monocromatica). • E’ vietata l’installazione all’aperto di apparecchi illuminanti che disperdono la loro luce verso l’alto. 1.1.6. nell’art. 10.1, secondo capoverso, sostituite la parola “potranno” con “dovranno”. 1.2. La Dichiarazione di Sintesi va redatta ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs 152/2006 come modificato con D.Lgs. 4/2008, tenendo conto di tutte le integrazioni/chiarimenti forniti in sede istruttoria. 1.3. La Sintesi non Tecnica dovrà essere integrata con quanto riportato nei documenti trasmessi dal Comune di Montecchia di Crosara con nota prot. n. 1769 del 12.03.2010.- 1.4. Il provvedimento di approvazione dovrà essere pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione con l’indicazione della sede ove si possa prendere visione del Piano approvato e di tutta la documentazione oggetto di istruttoria. 1.5. Ciascun Comune deve provvedere alla pubblicazione nel proprio sito web dell'atto di approvazione del Piano, del Piano, del Rapporto Ambientale così come integrato, del presente parere, della Sintesi Non Tecnica così come integrata, della Dichiarazione di Sintesi, delle misure adottate per il monitoraggio. 2. in sede di attuazione del Piano : 2.1. il Piano degli Interventi di ciascun Comune dovrà garantire la contestualità degli interventi previsti dal PATI nel territorio di pertinenza in ambito urbano con carattere di perequazione ambientale in ambito rurale.

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 77

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

2.2. i Piani comunali di zonizzazione acustica dovranno essere adeguati in relazione alle previsioni attuative dei Piani degli Interventi. 2.3. in sede di monitoraggio, dando applicazione alle modalità e criteri di cui al punto 1.1.1., dovranno essere misurati gli effetti cumulativi nonché quelli derivanti dalle scelte di Piano in relazione agli obiettivi descritti nel Rapporto Ambientale

FIRMATO FIRMATO Il Presidente Il Vice Presidente della Commissione Regionale VAS della Commissione Regionale VAS (Segretario Regionale alle Infrastrutture e Mobilità) (Dirigente della Direzione Urbanistica) Ing. Silvano Vernizzi Arch. Vincenzo Fabris

FIRMATO Il Segretario della Commissione Regionale VAS (Dirigente della Direzione Valutazione Progetti e Investimenti) Avv. Paola Noemi Furlanis

Il presente parere si compone di 78 pagine

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 78