La Riapertura E La Valorizzazione Dei Navigli Come Progetto Di Paesaggio

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La Riapertura E La Valorizzazione Dei Navigli Come Progetto Di Paesaggio La riapertura e la valorizzazione dei navigli come progetto di paesaggio e nuovo modello di vivibilità urbana per Milano ri-vista Antonello Boatti Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano [email protected] 01 2017 Abstract La riapertura dei navigli di Milano è una sfida ambiziosa per una città che vuole cambiare nel se- gno della vivibilità e della sostenibilità, e in particolare per Milano, che ha basato la sua storia e il suo sviluppo nel corso dei secoli come città d’acqua. La ricerca esplora tutto ciò che può essere coinvolto dalla riapertura del sistema dei navigli a Milano, dal nord-est della città dove il Marte- sana è ancora aperto, verso il centro della città, dove il canale ritrova il percorso circolare storico (la Cerchia dei Navigli) sul suo lato orientale, fino a raggiungere la Darsena recentemente riatti- vata per ricongiungersi alla fine con i navigli Pavese e Grande. Un progetto ambientale capace di garantire la navigabilità a piccole imbarcazioni, per un nuovo paesaggio e per il recupero dell’i- dentità storica di Milano, tutto proteso al futuro, ma anche pieno di poesia come raccontano le splendide immagini realizzate dall’Associazione Multiverso. Parole chiave Riapertura dei navigli a Milano, città d’acqua, un progetto ambientale, nuovo paesaggio, navi- gabilità. Abstract The reopening of the canals in Milan is an ambitious challenge for a city that wants to change the sign of liveability and sustainability, and in particular for Milan which has based its story and its development over the centuries on being a city of water. The research explores everything that can be involved with the reopening of the canal system in Milan from the North-East of the city, where the Martesana is still open, toward the centre of the city where the canal finds the histor- ic circular path on his eastern side, until reaching the recently reopened dock for ships known as the ‘Darsena’ to finally rejoin the canals ‘Pavese’ and ‘Grande’, today still in function. An environ- mental project, able to ensure navigability for small boats, for a new landscape and for recovering identity, all looking to the future, but also full of poetry as narrated by the beautiful images of the Multiverso association. Keywords Reopening of the canals in Milan, city of water, a draft environmental, new landscape, navigabil- ity. Received: February 2017 / Accepted: April 2017 © The Author(s) 2017. This is an open access article distributed under the terms of the Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License (CC BY-SA 4.0). If you remix, transform, or build upon the material, you must distribute your contributions under the same license as the original. 104 DOI: 10.13128/RV-20712 - www.fupress.net/index.php/ri-vista/ Boatti La riapertura dei Navigli milanesi è una sfida ambi- trimonio culturale da fattori di rischio quali il de- ziosa per una città che vuol cambiare nel segno della grado, la scarsa tutela e l’uso improprio del terri- vivibilità e della sostenibilità e in particolare per Mi- torio circostante; lano che ha fondato la sua storia, nei secoli, sull’es- • assicurare il coordinamento degli interventi e degli sere città d’acqua e si inquadra con coerenza negli strumenti di pianificazione intercomunali e inter- obiettivi indicati nei più recenti strumenti di piani- provinciali, in modo da creare opportunità di svi- ficazione a scala regionale, a loro volta sovra-ordi- luppo sostenibile e di migliorare la qualità di vita. nati rispetto alle scelte di pianificazione a scala co- Per poter tradurre tali linee di indirizzo in obiettivi munale e provinciale. Tra questi il Piano territoria- specifici ed in azioni, valutabili attraverso la VAS, so- le d’ambito (PTRA1 Navigli Lombardi), strumento di no state combinate insieme due esigenze: programmazione ed attuativo del Piano Territoriale • la tutela, ovvero la salvaguardia dei Navigli come Regionale, ha il compito di orientare correttamente sistema territoriale rappresentativo dell’identi- ed in modo coordinato le trasformazioni territoria- tà lombarda; anzitutto salvaguardandone i valo- li, promuovendo la tutela e la crescita socio-econo- ri paesaggistici espressi dalla stretta relazione fra mica del territorio dei comuni rivieraschi del Sistema le testimonianze storico/culturali e la struttura dei Navigli. Il PTRA Navigli Lombardi rappresenta di naturalistico/ ambientale; fatto il primo Piano d’Area elaborato in Lombardia ai • lo sviluppo sostenibile, in grado di valorizzare i va- sensi della LR n. 12 del 2005, i cui obiettivi principali lori territoriali e le risorse ambientali presenti, in sono rivolti a valorizzare e preservare i Navigli come modo che benefici di tipo economico (turismo, identità della Lombardia, ed in particolare: energia rinnovabile, agricoltura sostenibile) si • potenziare la fruizione del patrimonio storico/ar- combinino con il mantenimento e l’accrescimen- chitettonico e naturalistico/ambientale che ca- to nel tempo dei beni stessi. ratterizza le aree dei Navigli, governando le tra- Ma nonostante tali obiettivi, il PTRA (fig. 1), come sformazioni del territorio attraverso modalità cor- d’altra parte il PTR e anche il PTCP2, registrano una rette di utilizzo delle risorse e limitando i danni brusca frattura del Reticolo idrografico superficiale causati dalla forte urbanizzazione e congestione nella città di Milano, con l’interramento dei suoi cor- delle aree presenti in alcuni tratti; si d’acqua (Seveso, Olona e Navigli). Analoga inter- • salvaguardare il complesso delle risorse e del pa- ruzione si nota per i corridoi e la rete ecologica co- 105 ri-vista 01 2017 me di seguito meglio descritti. Al contrario una ria- na per collegarsi poi ai Navigli Pavese e Grande, co- pertura dei navigli potrebbe portare alla cura di que- stituisce un grande progetto di paesaggio urba- ste brusche interruzioni, estendendo la possibilità di no suggerendo di cambiare la città attraverso risor- valorizzazione del paesaggio all’interno del sistema se naturali quali l’acqua e gli spazi verdi e alberati. costruito, rilanciando i valori territoriali e generando Il progetto risolve positivamente la questione della importanti benefici di tipo economico e turistico così fornitura della ‘materia prima’, l’acqua, e del conse- come richiesto dal PTRA. guente modello idraulico di funzionamento per ga- La valorizzazione turistica che può nascere da un si- rantire la navigabilità con imbarcazioni turistiche stema continuo di canali e piste ciclabili dall’Adda (con una capacità di trasporto sino a 36 persone) an- al Ticino attraversando Milano e la possibilità con- che nel centro di Milano e rinnova lo schema del traf- creta di poter navigare dal Lago Maggiore passando fico nella città, favorendo la mobilità dolce. per Milano sino a Pavia, e di qui attraverso il Po sino Numerose sono le sinergie positive che possono na- all’Adriatico, simboleggiano bene il senso profondo scere: dall’estensione e dalla diffusione del sistema del progetto. La riapertura del sistema dei canali mi- delle pompe di calore, offrendo una nuova possibi- lanesi dal Nord-Est della città, dove il Naviglio Mar- lità di recapito delle acque, alla produzione di ener- tesana corre ancora all’aperto verso il centro, con la gia con micro-turbine, a un maggior approvvigiona- riproposizione del tracciato della storica cerchia nel mento idrico a favore dell’agricoltura, all’utilizzo de- 106 suo versante orientale, sino a giungere alla Darse- gli scavi per migliorare complessivamente il sistema Fig. 2 — L’idea di progetto alla Boatti grande scala: un sistema continuo di canali dal lago Maggiore e dal lago di Como sino all’Adriatico passando per il centro di Milano. pagina a fronte Fig. 1 — Le fasce di tutela del sistema dei Navigli e la brusca interruzione nella città capoluogo da PTRA Navigli Lombardi. dei sottoservizi, per concludere con il rilancio turisti- Quei marmi giungevano per nave fino al termine del co della città. Naviglio Grande […] Da quel luogo invece di trascina- re i marmi per terra, si pensò d’introdurli in qualche Il progetto parte da alcune impostazioni generali modo entro la Fossa, e girando per essa giungere al che è bene riassumere. punto più prossimo al Duomo. […] Riaprire i Navigli con il recupero dello storico traccia- Le aque della Fossa si sfogavano verso il termìne del to di fine ‘800 che oggi è occupato in modo esclusi- Naviglio Grande, ma con più di due metri di diffe- renza nel livello. Si pensò dunque d’ostruire con una vo dalla rete viaria cioè dalla periferia nord-est, at- chiusa l’uscita di quella dàrsena esterna, e così rista- traverso il centro, alla periferia sud-ovest della città gnarne e rigonfiarne le aque; e in un con esse alzare le significa innanzitutto collocare elementi importanti barche dal livello del Naviglio a quello della Fossa, co- sicché potessero introdurvisi, scaricare marmi, e poi’ e significativi della storia di Milano nel contesto vivo ritornare indietro, e quindi aperta la chiusa, e abbas- e attuale della città contemporanea (Boatti, 2009). sate le aque, ritrovarsi ancora al livello del Naviglio. Testimone attento del valore storico dei navigli per Dunque l’acqua è il filo conduttore della storia del- la città di Milano è Carlo Cattaneo (Cattaneo, 1891, la città, dai Romani fino all’industrializzazione (Bo- pp. 405-440), che ne disegna i tratti essenziali in un atti, 2010) suo scritto de «Il Politecnico» quando tratta ‘Dei ca- Sul ruolo che i corsi d’acqua hanno nel vissuto degli nali navigabili’. abitanti delle città, dice molto bene Marco Comol- Il Naviglio Interno fu in origine la fossa murale sca- li (1994, pp. 46-47) nel suo libro ‘La cancellazione dei vata al di fuori dell’antica città romana, e a qualche distanza dal suo ricinto […]. Col processo del tempo Navigli’: si edificarono fuori di quella cerchia altri borghi; e nel Così una via cittadina ha una sua doppia dimensione secolo XVI vennero involti entro il vasto giro dei mo- e funzione: non può essere solo un luogo di raziona- derni bastioni, mentre la Fossa del secolo XII […] di- li spostamenti, ma va considerata anche come luo- venne il Naviglio Interno.
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