Navigli Lombardi

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Navigli Lombardi CAP 02| Riattivazione del sistema complessivo dei Navigli 02 RIATTIVAZIONE DEL SISTEMA COMPLESSIVO DEI NAVIGLI. Valutazione della riapertura funzionale dei Navigli nel contesto del Sistema idraulico-territoriale generale e nelle sue possibili prospettive future 2.1 Aspetti storici, strutturali e pianificatori del Sistema 2.2 Approfondimenti e proposte Coordinamento: G. Rosti, M. Proverbio Contributo tecnico-scientifico: M. Brown, L. Burzilleri, G. Franchina, M. Fossati, P. Lubrano, R. Rosso, S. Sibilla. Collaborazione e contributi: F. Bianchi, B. Colombo, L. Lossi, F. C. Nagari, C. Sciandra, M. Stancati, R. Palermo, B. Ripamonti, A. Verzeletti. Contributo per progetti europei: V. Bombelli | 58 CAP 02| Riattivazione del sistema complessivo dei Navigli PREMESSA validissimo contributo alla costruzione di una vera e propria “Smart City 1”. I cinque referendum ambientali del giugno 2011, che hanno visto la partecipazione di una enorme volontà popolare che si è espressa chiaramente per rendere migliore la città di Milano sia sotto il profilo della qualità della vita, che sotto quello di un vero sviluppo sostenibile, hanno decretato un profondo segnale di svolta a tutte le amministrazioni istituzionali ed una volontà di sostanziale cambiamento drastico rispetto ad un drammatico passato che ha fatto scempio del nostro territorio in tutte le sue componenti: acque, aria, suolo. Uno dei filoni secondo i quali tale volontà si è espressa riguarda in particolare il recupero di un pezzo importante della storia e della capacità progettuale dei nostri predecessori e concerne la rimessa in funzione di quello spettacolare e, primo in Europa, sistema di trasporto fluviale, i Navigli, il cui percorso progettuale e realizzativo è iniziato addirittura nel 1200, per perfezionarsi tra il 1400/1500 anche con il contributo del genio leonardesco e per concludersi FIG. 2 compiutamente nel 1800 e venire poi parzialmente distrutto ai Sviluppo e decadenza della navigabilità dei Navigli primi del ‘900 ed infine lasciato lentamente degradare. Dal grafico che si allega si può infatti sintetizzare la storia del “Sistema” la cui navigabilità è andata sempre più estendendosi nel corso di quasi 800 anni per venire sensibilmente ridotta nel giro di pochi decenni. La volontà di riportare in vita tale antico Sistema non nasce da una rivisitazione nostalgica ed oleografica di un passato che ormai non può certo essere riportato in vita tout court, ma al contrario si vorrebbe rileggere tale approccio in una chiave sicuramente differente, rivolta soprattutto ad un rilancio turistico ed ad una sana 1 fruizione mirata allo sport ed alla bellezza e quindi un rilancio in Una città può essere definita intelligente, o smart city, quando gli investimenti effettuati in infrastrutture di comunicazione, tradizionali chiave di sviluppo sostenibile migliorando quindi profondamente la (trasporti) e moderne (TIC), riferite al capitale umano e sociale, assicurano qualità della vita e rendendo più godibile questa nostra città, uno sviluppo economico sostenibile e un'alta qualità della vita, una secondo l’orientamento che vorrebbe la metropoli milanese gestione sapiente delle risorse naturali, attraverso l'impegno e l'azione allineata, a tutti gli effetti, agli standard Europei. Di qui un partecipativa. 59 | Dalla votazione sui referendum ambientali citati, con i quali i rappresentato dal concetto di “Smart City”. Un tale tipo di milanesi hanno espresso la loro volontà inequivocabile di approccio potrebbe prefigurarsi quale base di partenza per la recuperare l’antico sistema dei Navigli Milanesi, molti sforzi sono realizzazione di una progettualità all’interno dei filoni stati fatti per portare i decisori pubblici ai vari livelli istituzionali, a d’investimento europei ora disponibili, integrando e spaziando sulla dare seguito a tale mandato elettorale, sempre accettato e condiviso totalità delle ipotesi percorribili che sono fondamentalmente due: la entusiasticamente a parole, ma non altrettanto concretamente prima, riguardante la pianificazione integrata e la realizzazione di sviluppato nei fatti. opere relative ai fondi strutturali in capo alla Regione Lombardia, la seconda riguardante modalità di approccio e soluzioni innovative di In tale contesto, da circa due anni, si è sviluppato presso il trasporto e navigazione che coinvolge più direttamente progetti ed Politecnico di Milano, su incarico del Comune di Milano uno iniziative Europee al 2020 e oltre. Studio di fattibilità tendente a valutare la percorribilità di una possibile ipotesi di riapertura del Sistema dei Navigli, così come L’obiettivo finale di tale lavoro complessivo è così quello di una ancora funzionante ai primi del ‘900. Il progetto che si sviluppa con proposta concreta di sviluppo di una nuova fruizione del “Sistema” la collaborazione di numerosi accademici di varie università, tecnici in termini di mobilità dolce e sostenibile anche dell’immediato esperti e laureandi/neolaureati, ha affrontato in prima battuta la intorno, che inneschi un volano di indotto virtuoso, sia per la delicata tematica della possibile riapertura della “Cerchia interna” riscoperta culturale, storica e ambientale dei territori attraversati e la che, se realizzata compiutamente, rappresenterebbe ovviamente una creazione di “green areas”, ma anche e soprattutto per lo sviluppo rivoluzione urbanistica profonda, facendo radicalmente mutare la economico sostenibile legato ad una nuova fruizione turistica, ad struttura del cuore della città e la sua fruibilità, sollevando tuttavia uno sviluppo commerciale ed agricolo ma anche della ristorazione e oltre a molti consensi anche alcune voci critiche. Tale primissima dell’artigianato. Un contributo forte e deciso per la costruzione di fase, conclusasi nel 2013, ha così concretizzato una prima, iniziale una vera “Città e Regione ideale” dunque, non solo finalizzata alla lettura del problema, ma ora se da un lato si vuole scendere bellezza, ma anche e soprattutto alle opportunità di crescita maggiormente nel dettaglio di approfondimento di tale approccio, sostenibile ed al benessere dei suoi abitanti. si vuole nel contempo allargare lo sguardo al sistema idraulico e di grande infrastruttura per la mobilità dolce nel suo complesso, anche In estrema sintesi si possono evidenziare come segue gli obiettivi al di fuori della città di Milano andando ad interessarsi dello stato finali di questo studio: dell’insieme dei canali storici in un territorio che ormai bisogna considerare parte fondamentale di quella “Città Metropolitana” che 1) Verificare la possibilità di concreta riattivazione della sta per nascere e che si spera, dovrà leggere e gestire l’interezza del navigabilità del "sistema" definendone una scala di priorità in proprio territorio. funzione della presenza dei nodi attualmente esistenti che ne impediscono il regolare svolgimento E’ infatti del tutto ovvio che una corretta e globale visione d’insieme è indispensabile per riportare il “Sistema” ad una reale 2) Accompagnare tale riapertura anche con un nuovo funzionalità ritrovata, adattandone le proposte di utilizzo alle nuove approccio territoriale che consideri il "sistema" strettamente legato esigenze di fruizione ambientale integrata e territorialmente al suo contesto paesaggistico/ambientale e parte integrante di esso, sostenibile, sicuramente anche secondo un approccio avanzato proponendone contestualmente una riqualificazione laddove necessario | 60 CAP 02| Riattivazione del sistema complessivo dei Navigli 3) Proporre un percorso di possibile finanziamento 2.1 ASPETTI STORICI, STRUTTURALI E identificando fra l'altro procedure di fondi europei per cofinanziamento ed una connessa più efficiente, organica e PIANIFICATORI DEL SISTEMA coordinata gestione strategica del "sistema" nel suo complesso Nel presente capitolo verranno sviluppate ed approfondite tutte le A tale proposito, all’interno del presente lavoro, corre l’obbligo di conoscenze di base che riguardano i Navigli milanesi, per sottolineare che avremmo voluto sviluppare uno studio cominciare dalle vicende storiche ad essi legate, alla struttura dei approfondito anche sulle enormi potenzialità di sviluppo turistico manufatti delle principali aste di navigazione ancora esistenti che la riattivazione del Sistema porterebbe con sé, anche in termini (Grande, Pavese, Martesana), all’analisi degli strumenti pianificatori di traino ad uno sviluppo territoriale importante, ma le forze predisposti dalla Regione Lombardia ed infine il tutto è corredato operative disponibili ed i tempi realizzativi non ci hanno permesso da una serie di tavole cartografiche illustrative della situazione in di svolgere tale importante approfondimento. Ci ripromettiamo essere descritta. così di riuscire a sviluppare compiutamente tale filone in un occasione di avanzamento futuro del progetto che speriamo possa essere reso possibile al più presto. 2.1.1 | SEICENTO ANNI DI SVILUPPO DEI CANALI STORICI Come già accennato in premessa l’idea di creare un tessuto idraulico nella pianura milanese complesso ed articolato parte da molto lontano, addirittura in Epoca Romana e poi si rafforza via via nei secoli successivi ed in particolare tra la fine del 1200 ed il 1500 per trovare nuovo vigore tra la seconda metà del ‘700 e l’800. Anche se realizzato in epoche differenti e con modalità progettuali e costruttive relative allo specifico periodo storico, ad un occhio attento sembra quasi che il disegno del sistema nel suo complesso fosse ben chiaro nella mente dei primi ingegneri e fosse poi stato realizzato “step by step”
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