La Società Umanitaria di Alghero presenta Cinema delle terre del mare. Festival itinerante per cinefili in movimento” Dal 30 lug.al 9 ago.

Tutto pronto per la nuova edizione di “Cinema delle terre del mare – Festival itinerante per cinefili in movimento”, l’evento realizzato dalla Società Umanitaria di Alghero in collaborazione con l’assessorato regionale alla Cultura, il Comune di Alghero e la Fondazione Alghero, e con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.

Primo appuntamento sabato 27 luglio ad Alghero con l’anteprima dell’edizione 2019 del festival. A partire dalle 21.30, la piazza della Juharia si trasforma in una scatola magica capace di riportare il pubblico indietro nel tempo. Grazie all’installazione ideata e curata dal giovane scenografo, regista, costumista e performer Marco Velli, sarà possibile entrare nel mondo in bianco e nero di Charlie Chaplin, in particolare dentro il più lucido, profetico, tenero e amaro dei suoi film, Tempi Moderni.

Velli – laureato all’Accademia di Belle Arti di Brera, collabora agli allestimenti di importanti spettacoli teatrali rappresentati in tutta Italia, e con artisti del calibro di Antonio Marras, Lella Costa e Marco Baliani – ha immaginato una scenografia ispirata a quella originale del film, essenziale per esprimere il messaggio d’amore di Chaplin nei confronti dell’uomo, contro la società e le sue macchine: l’eterna lotta tra gli uomini e gli oggetti è esasperata dalla presenza ingombrante degli ingranaggi, che nel film sono sia il punto di partenza per gli slanci comici di Charlot, sia il simbolo del pericolo che incombe.

Dentro questo microcosmo in bianco e nero, proprio come si faceva all’epoca di Chaplin, la proiezione delle immagini del film sarà accompagnata dal vivo dalle improvvisazioni sonore di Raimondo Dore, polistrumentista e compositore che ha collaborato con molti grandi della musica classica e del jazz. Rispettando la bellezza delle musiche volute dall’autore e accettando un rapporto fisico di musica e immagini di grande complessità, Dore – che ha composto ed eseguito colonne sonore per documentari RAI e per il corto “I Sentieri della foresta” – troverà al pianoforte temi nuovi per rispecchiarsi dentro il delicato intrigo del film, che più di tutti ha saputo anticipare la spietatezza dell’epoca moderna.

Una grande sarabanda dello spirito umano fatta di gioie, di cadute e dell’intensità della bellezza del vivere.

DA MARTEDI’ 30 LUGLIO A GIOVEDI’ 9 AGOSTO AL VIA LA NUOVA EDIZIONE DEL FESTIVAL

Archiviata l’anteprima di sabato, l’appuntamento con Cinema delle terre del mare è per martedì 30 luglio, giorno del taglio del nastro per questa nuova edizione, che andrà in scena tutte le sere sino a venerdì 9 agosto.

Ben 12 giorni di festival su spiagge mozzafiato e altri luoghi incantevoli, con pellicole indipendenti, grandi classici, b- movies e proiezioni per ragazzi, per un totale di 26 film da tutto il mondo, con anteprime regionali e nazionali, circa 40 ospiti italiani e internazionali. E ancora tavole rotonde, il grande fumetto contemporaneo, concerti e dj set d’autore negli scenari più suggestivi della Riviera del Corallo.

Programma completo disponibile sul sito: www.umanitaria.it/cinema-delle-terre-del-mare/

LA STORIA: ALGHERO CITTÀ DEL CINEMA

Cinema delle terre del mareè un progetto firmato dalla Società Umanitaria di Alghero che riannoda i fili della memoria guardando agli anni ’60 e ’70, al periodo del Meeting internazionale del Cinema quando la città catalana era una delle capitali europee del cinema internazionale. Un’epoca d’oro in cui in Riviera non ci si stupiva di incontrare Liz Taylor o Roger Moore, di imbattersi nell’ultima produzione di Carlo Lizzani o di Francis Ford Coppola. Ma Cinema delle terre del mare non è un festival che vive di vecchi ricordi, è anzi fortemente proiettato nel futuro con l’obiettivo di rilanciare Alghero come città del Cinema in Sardegna.

GLI OSPITI E LE CONTAMINAZIONI: IL FESTIVAL IN PILLOLE

Cinema delle terre del mare è da sempre un festival aperto e inclusivo, che ama spaziare tra i generi e le arti. Ogni giorno, a partire dalle 18, si potrà assistere a opere indipendenti su temi sociali nella categoriaIndie ; agli storici film che hanno visto l’isola come set naturale nella categoria Sardinia B movie; agli incontri sulle più celebri colonne sonore con Soundtracks; e poi il cinema rivolto ai ragazzi e alle ragazze nella sezione Young Adult; e infine le proiezioni in spiaggia, dopo il tramonto, per la categoria Night on earth. Spazio anche alle tavole rotonde con Stories: approfondimenti e focus con ospiti e addetti ai lavori. Tra gli appuntamenti di un cartellone ogni giorno ricco di spunti, si distingue la proiezione di“Formentera Lady”, per la prima volta in Italia grazie agli schermi di Cinema delle terre del mare. Il film diretto dal regista valenciano Pau Durà racconta la storia di Samuel, vecchio hippie che dagli anni ’70 porta a casa la giornata come menestrello nelle bettole di Formentera. La visita di sua figlia Anna lo costringerà a fare i conti con il tempo che passa in una storia sempre sul crinale tra dramma e commedia. Ospite della serata, in programma venerdì 2 agosto a partire dalle 22 alla spiaggia Maria Pia, il produttoreDavid Ciurana. Un incontro tutto al femminile, invece, quello in programma sabato 3 agosto sempre alla spiaggia Maria Pia: Ragazze la vita trema è il titolo del forum con alcune tra le più importanti fumettiste italiane affermate ed emergenti. Saranno protagoniste Cristina Portolano, napoletana classe ’86 pluripremiata per i suoi lavori di graphic journalism e di racconto a fumetti;Silvia Rocchi, 33enne pisana che ha esordito con le biografie a fumetti di Alda Merini e Tiziano Terzani per approdare poi a Rizzoli, con cui ha pubblicato “Brucia”, la sua prima graphic novel; e Josephine Yole Signorelli, in arte “Fumettibrutti”, il nuovo grande fenomeno del fumetto italiano nato sul web: catanese classe ’91, ha recentemente esordito per Feltrinelli Comics con “Romanzo esplicito”. Un’altra importante tavola rotonda è quella fissata per venerdì 2 agosto come unico appuntamento mattutino del festival: alle 11,30 a Lo Quarter si parlerà di “Lavori in corso. Forum sul nuovo cinema indipendente sardo”, con la regista Stefania Muresu e i registi Daniele Atzeni, Stefano Deffenu, Antonio Maciocco e Marco Antonio Pani. Un’occasione per scoprire in anteprima i film che verranno, i progetti cinematografici ancora da realizzare. Ma Cinema delle terre del mare è anche un festival di contaminazione tra le arti, come testimonia lo spettacolo “Andante sul mare” di Moreno Solinas e Igor Urzelai, una performance di danza contemporanea in anteprima nazionale, in scena al Centro di Accoglienza Vel Marì giovedì 8 agosto, a partire dalle 20. Uno spettacolo che è un invito a fermarci, a rallentare, a notare il tempo che passa e l’attenzione che fluttua. Una chiamata dal mare, un lento abbandono della terraferma, un immaginare cosa significhi sparire in quel profondo, un andare incontro a chi sta sull’altra sponda. Ampio e di qualità anche lo spazio riservato alla musica: tra dj-set d’autore e concerti ecco in evidenza il Tormentone live di Scarda, in programma mercoledì 7 agosto dalle 20 al parco diPorto Conte. Cantautore calabrese trapiantato a Roma, Scarda deve proprio al cinema il suo esordio discografico, grazie alla colonna sonora della fortunata trilogia di “Smetto quando voglio”, che gli è valsa una candidatura ai David di Donatello per la miglior canzone originale. Reduce dalla recente pubblicazione del sue terzo disco, il musicista ha da poco tagliato il traguardo dei 100 mila ascoltatori mensili su Spotify. LUOGHI E TERRITORIO: UN FESTIVAL ITINERANTE

Il rapporto con il mare e il legame con il territorio sono due dei temi centrali di Cinema delle terre del mare. Da qui la necessità di essere un festival itinerante che ogni giorno esplora e racconta i suoi luoghi d’elezione. Nascono così gli itinerari cine-turistici, nati lo scorso anno da un’idea della Società Umanitaria in collaborazione conA S’Andira (Agenzia di servizi per il turismo culturale in Sardegna).

Il progetto farà scoprire ai visitatori le tracce di un passato illustre con una visita guidata che lega la storia del territorio a quella del cinema. Due i movietour in programma, durante i quali i partecipanti saranno accompagnati nei luoghi che hanno fatto da sfondo ai grandi film, o che hanno ospitato manifestazioni cinematografiche e televisive importanti come il Meeting Internazionale del Cinema.

Martedì 30 luglio sarà la volta dell’itinerario urbano, con partenza dallo Scalo Tarantiello per una passeggiata cinematografica in città sulle tracce Richard Burton e della leggendaria e controversa figura del bandito sardo Graziano Mesina, raccontata nei film “Barbagia. La società del malessere” e “I protagonisti”.

Mercoledì 7 agosto il viaggio toccherà invece alcune tra le più belle località del litorale: da Porto Conte a Capo Caccia sulle orme di James Bond, che interpretato da Roger Moore con Barbara Bach nel ruolo della spia sovietica Anya Amasova, ha dato vita sulla litoranea a uno degli inseguimenti più spettacolari della storia del cinema. Un itinerario che evoca anche la straordinaria Liz Taylor de “La scogliera dei desideri”.

Agli itinerari turistici si aggiungono le tappe delle proiezioni, ogni giorno diverse. E allora diventeranno cinema le splendide spiagge Rafael, Hermeu, Rosanna, Lazzaretto e Vel Marì; diventerà cinema il Mirador Giuni Russo, con la sua vista mozzafiato su tutta la Rada di Alghero, passando dal centro storico e guardando sino a Capo Caccia, dove tutto è cominciato cinquant’anni fa.

Capo Caccia, Ph. massimilianocaria.com

Porticciolo, Ph. massimilianocaria.com

CULTURA E IMPRESA: DAL TURISMO ALL’INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA

Cinema delle terre del mare è una manifestazione che crede nella cultura anche come motore economico per il territorio, grazie all’indotto turistico che è in grado di generare ma anche, e soprattutto, grazie alla possibilità che il festival offre a registi, autori e produttori di riscoprire la Sardegna come un grande set cinematografico a cielo aperto. Fondamentale in questo senso è la collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, ente di governance regionale per il potenziamento della filiera audiovisiva in Sardegna, che interviene nel festival organizzando per gli ospiti degli speciali location scouting alle scoperte di luoghi, comunità e beni artistici materiali e immateriali. Attività consueta per la Fondazione, che opera su tutto il territorio regionale per far conoscere l’isola nei suoi aspetti più inconsueti e originali alle produzioni nazionali e internazionali interessate a girare in Sardegna, attraendo talenti e capitali di investimento. La missione della Sardegna Film Commission incontra quindi l’impegno della Società Umanitaria di Alghero, che beneficia anche del sostegno dell’assessorato regionale alla Cultura, del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero.

Enrico Liotti

Tamburi di Pace 3.0: Canto per Europa ESYO e Paolo Rumiz Trieste,24 lug.

Un viaggio alla ricerca di Europa è il tema centrale della quinta edizione di Tamburi di pace, progetto nato dal sodalizio della European Spirit of Youth Orchestra – ESYO, ensemble sinfonico composto da settantacinque giovani musicisti provenienti da tredici paesi europei,con il giornalista e scrittore Paolo Rumiz, che raggiunge Trieste con un concerto parte del tour estivo Tamburi di pace 3.0 – Canto per Europa, domani mercoledì 24 luglio 2019 alle ore 21 nel Piazzale delle Milizie del Castello di San Giusto, alle 21, nell’ambito di Trieste Estate 2019, la rassegna di eventi e spettacoli di vario genere promossa e organizzata dal Comune di Trieste per animare le serate estive cittadine, giunta alla sua sedicesima edizione. Tamburi di pace 3.0 – Canto per Europaè dedicato a una rilettura della mitica traversata mediterranea della principessa fenicia Europa, rapita da Giove – trasformato in mansueto toro bianco – su una spiaggia dell’attuale Libano e da lui portata verso Occidente. Il racconto, in prosa e versi endecasillabi, propone una rivisitazione attuale e fortemente metaforica del mito fondativo del nostro continente. “La premessa è che Europa ha dimenticato il suo nome, la sua storia e il suo destino millenario di capolinea di popoli venuti da lontano – spiega Rumiz – Lo spettacolo è un viaggio sulla scia del mito, verso le terre del tramonto, sulla rotta della grande capostipite della nostra stirpe. Europa è la prima donna che attraversa con paura il Mare Nostro in tempesta, per approdare al vecchio continente. La prima di tante che verranno.”

Paolo Rumiz

I brani inediti che lo stesso Rumiz reciterà durante il concerto saranno tratti dal suo libro “Canto per Europa”, che uscirà contemporaneamente in più lingue europeenella primavera 2020, legando così “Tamburi di pace” ad un evento editoriale internazionale.

L’orchestra giovanile ESYO, fondata venticinque anni fa dal Maestro Igor Coretti Kuret, con il sostegno morale del grande violinista Lord Yehudi Menuhin, si ricostituisce ogni anno coinvolgendo talenti sempre nuovi selezionati nei più prestigiosi conservatori e nelle migliori scuole di musica europee. Formata esclusivamente da musicisti di età compresa tra 13 e 20 anni, l’orchestra ha visto crescere musicalmente ed umanamente oltre duemilacinquecento giovani, che grazie a questa esperienza si sono confrontati con i valori della cooperazione e dell’impegno civile. Il tour Tamburi di pace 2019 è idealmente dedicato a Lord Yehudi Menuhin (1900-1999), grandeviolinista e fermo sostenitore dei valori dei padri fondatori dell’Unione Europea, nel ventesimo anniversario della sua scomparsa. A Vietri in Scena 24 lug. TV PROJECT Sigle TV in chiave jazz

Mercoledì 24 luglio alle ore 21,00 a “Vietri in Scena”, rassegna estiva realizzata in collaborazione con il Conservatorio di musica “G. Martucci” di Salerno, nella suggestiva e panoramica Villa Comunale di Vietri sul Mare, il concerto singolare “TV PROJECT- Sigle TV in chiave jazz”, musiche che tutti conosciamo perché abbinate a programmi televisivi e spot pubblicitari indimenticabili. La televisione, prima degli odierni mass media, ha contribuito a creare un gusto musicale popolare, spesso standardizzato, eppure proteso a diffondere contenuti di livello medio- elevato. Nel corso degli anni ’70, telefilm stranieri come “Spazio 1999”, oltre a sorprenderci con le prime porte scorrevoli (si, proprio quelle che oggi troviamo nei supermercati…!), ci portavano le note avveniristiche di Barry Gray, insieme alla musica da Oscar del compositore inglese John Barry, autore di sigle indimenticabili come “Nata libera” e “Attenti a quei due” e il funky del James Taylor Quartet, interprete del famoso tema di “Starsky and Hutch”, scritto da Tom Scott. Nelle produzioni televisive italiane spiccavano i nomi dei grandi compositori nostrani di colonne sonore, come Riz Ortolani, Stelvio Cipriani, Berto Pisano e veri e propri “maestri” come Pippo Caruso, Pino Calvi e Tony De Vita. Le più belle sigle delle serie prodotte dalla Rai, da “”, a “Ho incontrato un’ombra”, “Ritratto di Donna Velata”, “Dov’è Anna?”, coinvolgeranno l’ascoltatore in un gioco di memoria e di ricordi, che restano labili fino all’arrivo del riconoscibilissimo ritornello.Non mancherà la mitica sigla della rubrica “90° minuto”, cara a tutti quelli che…. il pomeriggio della domenica aspettavano Paolo Valenti! Sul palco Sandro Deidda: sax e clarinetto; Gian Pio Vetromile: pianoforte e tastiere;Angelo Carpentieri: chitarra elettrica; Paolo Pelella: basso elettrico; Giampiero Virtuoso: batteria. Il programma prevede le seguenti esecuzioni: Gamma (Riz Ortolani); Dov’è Anna (Stelvio Cipriani); Jazz band (Henghel Gualdi); Starsky and Hutch (James Taylor Quartet); Attenti a quei due (John Barry); Arsenio Lupin (Jean Pierre Bourtayre); Nata libera (John Barry); Sazio 1999 (Barry Gray); Sonatina su tasti neri (Pippo Caruso); 90° Minuto (Jack Trombey); La Cittadella (Riz Ortolani); E le stelle stanno a guardare (Riz Ortolani); Ritratto di donna velata (Berto Pisano); The Groove (Rodney Franklin); Carosello medley 1: Martini/ Fernet Branca/Birra Peroni/ Vecchia Romagna.

Ingresso gratuito.

Le finaliste del Premio Bianca d’Aponte 2019 per cantautrici

Sono dieci, provenienti da tutta Italia, le finaliste del “Premio Bianca d’Aponte” 2019, il contest italiano riservato a cantautrici in programma al Teatro Cimarosa di Aversa il 25 e il 26 ottobre.

Le artiste selezionate quest’anno sono: Eleonora Betti da Arezzo con “Quaranta volte”, Chiara Bruno da Palermo con “Ammazziamo questi padri”, Chiarablue da Rimini con “DueAgostoMillenovecentottanta”, Rebecca Fornelli da Bari con “Quello che ci manca”, Jole da Manfredonia (Foggia) con “La turista e il gondoliere nelle sfere di vetro con neve”, Martina Jozwiak da Ancona con “Scrivimi”, Lamine da Trapani con “Penna bic”, La Tarma da Reggio Emilia con “Usignolo meccanico”, Giulia Ventisette da Firenze con “La bellezza”, Cristiana Verardo da Lecce con “Non potevo saperlo”.

Saranno loro il cuore della 15a edizione, una nuova tappa del percorso di valorizzazione della creatività femminile in canzone in cui il Premio d’Aponte è stato apripista, una spinta rosa che ha visto recentemente molti momenti significativi con protagoniste spesso artiste legate al premio di Aversa. Da uno Speciale Tg1 di Cinzia Fiorato al Premio del Mei a Cristina Donà e Ginevra di Marco, dal Festivalino di Anatomia femminile di Michele Monina al Lilith Festival di Genova, dall’Onda Rosa Indipendente del Mei al primo maggio all’Angelo Mai di Roma con “May così tante”, sino all’evento di “Femminile plurale. Stati generali del cantautorato femminile” all’Officina Pasolini di Roma, guidata fra l’altro da Tosca, madrina del d’Aponte 2019.

Due saranno i premi principali del contest. Uno è il premio assoluto, il Premio Bianca d’Aponte; l’altro è il premio della critica, dedicato a Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione, a cui è succeduto Ferruccio Spinetti. Anche quest’anno poi il contest darà diritto a un tour di otto concerti realizzato grazie al NuovoImaie (progetto realizzato con i fondi dell’art.7 L. 93/92) e riservato alla vincitrice o, in mancanza dei requisiti richiesti dal NuovoImaie, a una delle altre finaliste.

Con le concorrenti si alterneranno sul palco nomi affermati della musica italiana di qualità, che saranno comunicati prossimamente. Le dieci cantautrici in gara sono state selezionate in un mese di lavoro dal nutrito e variegato Comitato di Garanzia del Premio, formato da 75 giornalisti, addetti ai lavori, produttori, autori e musicisti tra i più importanti nel mondo musicale italiano. Ne hanno fatto parte: Giuseppe Anastasi (cantautore), Roberta Balzotti (Tgr RAI), Giuseppe Barbera (musicista e compositore), Fabrizio Basso (SkyTg24), Tony Bungaro (cantautore), Lino Cannavacciuolo (musicista), Rossana Casale (cantautrice), Valentina Casalena Parodi (Premio Andrea Parodi), Marco Cavalieri (Romasuona.it), Mimì Ciaramella (musicista e compositore), Angiola Codacci Pisanelli (L’Espresso), Enrica Corsi (Premio Bindi), Giorgiana Cristalli (Ansa), Paola Cuniberti (manager), Alfredo D’Agnese (D La Repubblica delle donne), Enrico de Angelis (giornalista e storico della canzone), Mauro De Cillis (Rai Isoradio), Sergio Delle Cese (booking Antenna Music Factory), Giuliano Delli Paoli (Ondarock.it), Luca Del Muratore (Locusta booking), Ginevra di Marco (cantautrice), Cristina Donà (cantautrice), Cecilia Donadio (Tgr Campania), Salvatore Esposito (Blogfoolk), Isabella Fava (Donna Moderna), Cinzia Fiorato (Tg1), Angelo Franchi (discografico), Enrico Gabrielli (compositore e arrangiatore), Marco Gallorini (Woodworm management), Angela Garofalo (Cronache di Caserta e Napoli), Massimo Germini (musicista e compositore), Mauro Ermanno Giovanardi (cantautore), Nicola Iuppariello (DiscoDays), Kaballà (cantautore), Saverio Lanza (musicista e produttore), Elena Ledda (cantautrice), Petra Magoni (cantautrice), Elisabetta Malantrucco (RadioRai), Nino Marchesano (La Repubblica Napoli), Carlo Marrale (cantautore), Bruno Marro (cantautore), Alberto Menenti (autore), Andrea Mirò (cantautrice), Michele Monina (critico musicale), Mariella Nava (cantautrice), Martina Neri (Leavemusic), Michele Neri (Vinile), Luca Nottola (Arealive booking), Francesco Paracchini (lisolachenoncera.it), Paolo Pasi (Tg3), Duccio Pasqua (RaiRadio1), Diego Paura (Il Roma), Fausto Pellegrini (Rainews24), Timisoara Pinto (RaiRadio1), Alessia Pistolini (giornalista), Francesco Raiola (Fanpage), Antonio Ranalli (Musicalnews), Alfredo Rapetti Mogol (paroliere), Gianfranco Reverberi (musicista e compositore), Paolo Romani (responsabile promozione), Ivan Rufo (Festival Botteghe d’Autore), Giordano Sangiorgi (patron del MEI), Brunella Selo (cantautrice), Corrado Sfogli (musicista e compositore), Riccardo Sinigallia (cantautore e produttore), Marcella Sullo (Gr1 Rai), Paolo Talanca (critico musicale), Tiziana Tosca Donati (cantautrice), Roberto Trinci (Sony Publishing), Fausta Vetere (cantautrice), John Vignola (RaiRadio1), Franco Zanetti (direttore rockol.it), Matteo Zanobini (Picicca management), Dario Zigiotto (operatore culturale), Maria Cristina Zoppa (RadioRai).

Una serata tributo ai mitici Queen al Castello di Udine con i 6 PENCE

IL PRIMO AGOSTO SUL PALCO DEL CASTELLO SALIRANNO I 6 PENCE, APPREZZATO TRIBUTO A FREDDIE MERCURY E COMPAGNI

UNA SCALETTA CHE SPAZIA LUNGO TUTTO IL REPERTORIO DELLA BAND, CON BRANI STORICI, QUELLI MAI PROPOSTI LIVE DAL GRUPPO E ALCUNE CHICCHE PER I FAN

6 PENCE

“QUEEN TRIBUTE “A night in the castle””

1 agosto – UDINE, Castello_ Ore 21.30

INGRESSO LIBERO

Una serata evento totalmente dedicata al mito di Freddie Mercury e dei suoi Queen, quella in programma il prossimo giovedì 1° agosto al Castello di Udine (inizio alle 21.30). Protagonista sul palco sarà l’apprezzato tributo dei 6 Pence, che proporrà una scaletta con il repertorio dei Queen a 360 gradi, spaziando dai brani storici della band britannica a quei pezzi che purtroppo Freddie Mercury non ha mai potuto riproporre live, senza tralasciare le “chicche” per i fan più accaniti. Lo spettacolo sarà arricchito dalla presenza di alcuni ospiti tra cui il coroThe NuVoices Project che contribuirà a rendere emozionante la serata. Lo spettacolo, a ingresso libero, è inserito nella rassegna “Udine Vola 2019”, organizzata da Zenit srl, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine e PromoTurismoFVG e inclusa nel calendario eventi di UdinEstate. Tutte le info su www.azalea.it .

Nel 2010 il batterista Alessandro Colombo, spinto dalla forte passione per il gruppo britannico, entra in contatto con Salvatore Spatafora, musicista profondamente ispirato dalle chitarre di Brian May ed insieme decidono di addentrarsi in quella che diventerà un’avventura musicale molto significativa. L’inizio è stato caratterizzato da vari cambi di formazione alla ricerca dell’amalgama giusta e del sound che si voleva raggiungere, e, dopo i primi live nelle piccole realtà di Trieste, nell’estate 2014 è arrivato l’evento che ha definitivamente lanciato i 6 Pence: il live nel cartellone Triestestate in Piazza Verdi a Trieste davanti a più di 3.000 persone. Il concerto ha permesso alla band di farsi conoscere da tantissime persone ed è stata anche l’occasione del debutto alla voce di Walter Bosello (Soundrise) che stupì l’intera piazza con le sue doti canore. Dopo questa prima grande soddisfazione seguono due ulteriori cambi di formazione che portano i 6 Pence all’ attuale line up definitiva con Francesco Colucci al basso e Daniele Girardelli (già visto coi Sinheresy) alle tastiere, provenienti da due situazioni musicali differenti ma con in comune la passione per i Queen. Si aggiungono poi le 2 coriste: Elena Vinci (Respect, Mike Sponza) e Eleonora Lana (Les Babettes). Il gruppo così definito inizia ad elevare il livello dei loro spettacoli creando una vera e propria produzione teatrale assieme alla Good Vibrations Entertainment, portando così in giro nei teatri italiani uno show dedicato al Live at Wembley.

Il calendario di Udine Vola 2019 vede ancora in programma il concerto tributo a Battisti e Mogol conCanto Libero (31 luglio) e lo spettacolo teatrale del comico romanoEnrico Brignano (3 agosto). Biglietti in vendita, info su www.azalea.it .

NO BORDERS MUSIC FESTIVAL 2019 annuncia il programma completo dei concerti naturalistici senza confini tra Italia, Austria e Slovenia

DAL 27 LUGLIO AL 14 AGOSTO 2019

COMPRENSORIO DEL TARVISIANO (UD)

LAGHI DI FUSINE, ALTOPIANO DEL MONTASIO, RIFUGIO GILBERTI

TUTTE LE INFO SU www.nobordesmusicfestival.com

Nato 24 anni fa, da un’idea del Consorzio di Promozione TuristicaTarvisiano,del l’obiettivocon valorizzare di la musica come forma culturale e mezzo di comunicazione in grado di essere compreso da tutti oltre i confini linguistici, etnici, sociali e geografici in un comprensorio davvero unico posto tra Italia, Austria e Slovenia, nel corso degli anni ilNo Borders Music Festival è riuscito ad andare ben oltre facendo scoprire a migliaia di persone, attraverso la musica, alcuni dei luoghi naturalistici più incontaminati e suggestivi del suo comprensorio e affermandosi come una tra le principali rassegne artistiche del panorama nazionale e internazionale per la qualità dei concerti, la sensibilità e sostenibilità dal punto di vista ambientale e la bellezza dei luoghi, raggiungibili a piedi e in bicicletta.

Giunto alla 24esima edizione, il No Borders 2019 annuncia il programma completo con un cast stellare che conferma la qualità della proposta musicale del festival, che prenderà il via nel weekend con un doppio appuntamento ai Laghi di Fusine, i laghi di origine glaciale posti alla base della catena montuosa del Gruppo del monte Mangart, che saranno raggiungibili a piedi e in bicicletta per una immersione totale nella natura, in grado di mostrare le sue infinite gamme di colore dipingendo il bosco e i laghi con sfumature uniche, rendendo ancora più magico questo sito.

Daniele Silvestri

Il primo concerto è fissato per sabato 27 luglio (inizio ore 14:00, ingresso gratuito) con Daniele Silvestri, che all’ultimo Festival di Sanremo ha conquistato ben 3 premi (Premio della Critica, Premio della Sala Stampa e Premio per il Miglior Testo) con il brano “Argentovivo” e a inizio maggio ha pubblicato il nuovo album “La Terra Sotto i Piedi”, un disco terreno, umano, pieno di passioni e di vita. Il secondo concerto è fissato per domenica 28 luglio (inizio ore 14:00, ingresso a pagamento, ultimi biglietti in vendita online su Ticketone.it e Ticketmaster.it)

Marco Mengoni con Marco Mengoni, ambasciatore italiano della campagna “Planet or Plastic?” di National Geographic che quest’estate guida il suo pubblico alla scoperta di nuovi luoghi della penisola, testimoniando ancora una volta la sua attenzione per l’ambiente, la cultura e la bellezza. “Non capita tutti i giorni di poter ascoltare la grande musica nei luoghi più incantati della nostra montagna, afferma l’Assessore Regionale alle Attività Produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini. L’idea del No Borders Music Festival è infatti quella di realizzare la musica dal vivo in contesti naturalistici di grande fascino, come i laghi di Fusine, l’altopiano del Montasio e il Canin. Un’offerta musicale che spazia da un genere all’altro, senza confini proprio come il suo significato letterale, che fonde il linguaggio internazionale della musica con l’identità e la specificità di questi luoghi che sono al confine con altri due stati, l’Austria e la Slovenia. Il No Borders – conclude Bini – non è soltanto un evento musicale ma un prezioso elemento di attrattività turistica, che porta in Friuli Venezia Giulia turisti nazionali e stranieri, amanti della musica e della natura, che magari arrivano qui per la prima volta per scoprire poi quelle che saranno le mete dei loro prossimi viaggi”. Il secondo weekend del No Borders 2019 prenderà il via già venerdì 2 agosto (inizio ore 14:00, ingresso gratuito) sull’Altopiano del Montasio a Sella Nevea con “Al Pascolo. Concerto per Bestie e Uomini”, un concerto speciale diVinicio Capossela ideato appositamente per il festival.

Il giorno seguente, sabato 3 agosto, i Laghi di Fusine ospiteranno un’intera giornata, a ingresso gratuito, dedicata alla musica di qualità nazionale e internazionale: alle ore 8:30 del mattino la piattaforma posizionata in mezzo al Lago Superiore ospiterà l’inedito ed esclusivo progetto “Lake Sound”, con Trilok Gurtu, Roy Paci, Jacques Morelenbaum e Carlo Cantini, quattro autentiche star ed icone della scena strumentale mondiale. Alle ore 14:00 il palco posizionato nel prato dei laghi ospiterà il concerto di Levante e alle ore 16:00 il concerto della Plaza Francia Orchestra, la super band di tango elettronico fondata da Müller & Makaroff, “costola” dei Gotan Project.

Alle ore 9:30 del mattino di domenica 4 agosto la Terrazza del Rifugio Gilberti a Sella Nevea ospiterà l’eleganza e la raffinatezza delle note del violoncellista brasiliano Morelenbaum, antipasto del consueto e attesissimo “concerto in alta quota” in programma mercoledì 14 agosto (inizio ore 14:00, ingresso gratuito) conMax Gazzè, uno dei più amati e apprezzati cantautori della scena nazionale che chiuderà la ventiquattresima edizione del festival. Nel mezzo di questi ultimi appuntamenti, lunedì 5 agosto, nel Centro Culturale di Tarvisio è fissato anche un doppio workshop (ore 10:00 e ore 14:00) con il percussionista indiano Trilok Gurtu, autentica icona della World Music. “La musica – afferma l’Assessore Regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli – può essere una importante forma culturale e al tempo stesso un importante mezzo di comunicazione, come nel caso del No Borders Music Festival che da anni è riuscito a valorizzarla oltre i confini geografici, etnici, sociali e soprattutto linguistici. Il No Borders si è confermato inoltre come un festival sensibile e sostenibile dal punto di vista ambientale, promuovendo attraverso la musica alcuni dei siti naturalistici più importanti della regione come i laghi di Fusine, l’altopiano del Montasio e la conca del Canin. Il No Borders Music Festival è organizzato dal Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, Sella Nevea e Passo Pramollo, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Fondazione Friuli, Crédit Agricole Friuladria, BIM, Allianz Assicurazioni, il Comune di Chiusaforte, Grolsch, Gore-Tex, Comune di Tarvisio e ProntoAuto. Tutte le info sul sito www.nobordersmusicfestival.com

“24 anni di grande musica nel Tarvisiano – conclude il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Stefano Mazzolini – grazie al No Borders che valorizza anche gli aspetti naturalistici del territorio del territorio, realizzando i concerti nella natura con il massimo rispetto per i luoghi promuovendo gli accessi a piedi e in bicicletta”.

PROGRAMMA COMPLETO NO BORDERS MUSIC FESTIVAL 2019:

Sabato 27 luglio 2019, ore 14:00 – DANIELE SILVESTRI @ Laghi di Fusine, Tarvisio (UD). Ingresso libero.

Domenica 28 luglio 2019, ore 14:00 – MARCO MENGONI @ Laghi di Fusine, Tarvisio (UD). Ultimi biglietti in vendita su Ticketone.it e Ticketmaster.it

Venerdì 2 agosto 2019, ore 14:00– VINICIO CAPOSSELA @ Altopiano del Montasio, Sella Nevea (UD). Ingresso libero.

Sabato 3 agosto 2019, ore 8:30 – “LAKE SOUND” con TRILOK GURTU, ROY PACI, JACQUES MORELENBAUM e CARLO CANTINI @ Laghi di Fusine, Tarvisio (UD). Ingresso libero.

Sabato 3 agosto 2019, ore 14:00 – LEVANTE @ Laghi di Fusine, Tarvisio (UD). Ingresso libero.

Sabato 3 agosto 2019, ore 16:00 – MÜLLER & MAKAROFF (GOTAN PROJECT) presentano PLAZA FRANCIA ORCHESTRA @ Laghi di Fusine, Tarvisio (UD). Ingresso libero.

Domenica 4 agosto 2019, ore 9:30 – JACQUES MORELENBAUM @ Terrazza Rifugio Gilberti, Sella Nevea (UD). Ingresso libero.

Lunedì 5 agosto 2019, ore 10:00 e ore 14:00 – WORKSHOP con TRILOK GURTU @ Centro Culturale, Tarvisio (UD).Ingresso prenotazione

Mercoledì 14 agosto 2019, ore 14:00 – MAX GAZZÈ @ Rifugio Gilberti, Sella Nevea (UD). Ingresso libero.

Enrico Liotti

Arezzo: la rassegna cinematografica “Viaggio in Italia” ospita Laura Luchetti

Sabato 27 luglio presso l’Arena Eden la regista presenterà il suo ultimo film “Fiore Gemello” (2018) e i cortometraggi “Sugarlove” (2018) e “Bagni” (2016)

Sabato 27 luglio alle ore 21.15 presso l’Arena Eden si rinnova l’appuntamento con “Viaggio in Italia” la rassegna dedicata al cinema italiano promossa dalla Fondazione Arezzo Intour, sezione Arezzo Cinema e curata dal critico cinematografico Marco Compiani (Spietati, Point Blank, Nocturno). Ad Arezzo, arriva la regista Laura Luchetti che presenterà il suo ultimo film “Fiore Gemello” (2018) e i cortometraggi “Sugarlove” (2018) e “Bagni” (2016), guidando il pubblico di alla

Fioregemello scoperta del suo linguaggio narrativo. “Fiore Gemello” racconta l’incontro di Basim, un immigrato clandestino proveniente dalla Costa d’Avorio con Anna la figlia di un trafficante di migranti. In fuga attraverso i paesaggi misteriosi e bellissimi della Sardegna, troveranno insieme, nell’amore l’uno per l’altra, la forza per camminare verso il futuro, senza più guardarsi alle spalle. Secondo lungometraggio di Laura Luchetti, “Fiore gemello” (il cui copione era stato selezionato nel 2015 all’Atelier della Cinéfondation del Festival di Cannes e al Sundance Screewriters Lab), il film è stato presentato in prima mondiale all’ultimo Festival di Toronto. Il pubblico avrà poi l’occasione di ammirare i due cortometraggi realizzati dalla stessa Luchetti in stop motion: “Bagni”, candidato al Nastro d’argento, e “Sugarlove”, presentato alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia e vincitore del Nastro d’Argento 2019. Laura Luchetti ha diretto cortometraggi, video musicali, spot pubblicitari, documentari, spettacoli teatrali. Il suo primo film, Febbre da fieno, ha partecipato a numerosi festival internazionali. “Viaggio in Italia” è il calendario che nasce per valorizzare e supportare le produzioni cinematografiche che scelgono la città come tappa dei loro percorsi artistici e creativi e per offrire momenti di incontro con autori, registi e attori del cinema italiano. L’evento promosso e sostenuto dalla Fondazione Arezzo Intour è realizzato da Associazione Doppio Sogno in collaborazione con Cinema Eden Arezzo, Officine della Cultura e con il supporto di B&B Antiche Mura. Media partner Point Blank.

NEI SUONI DEI LUOGHI – Il fenomenale chitarrista serbo Vuk Dragičević di scena domani a Villesse (Go)

Dopo qualche giorno di pausa tornano gli appuntamenti del festival internazionale di musica e territorio Nei Suoni dei Luoghi. Domani, mercoledì 24 luglio, al Palazzo Ghersiach di Via Roma 6 a Villesse (Go), andrà in scena il concerto del chitarrista serbo Vuk Dragičević, fra gli allievi più promettenti della Facoltà di Musica dell’Università delle Arti di Belgrado, istituto che è anche partner dell’evento. Il concerto, a ingresso libero, è inserito nel calendario della 21° edizione di Nei Suoni dei Luoghi, organizzato da Associazione Progetto Musica, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e con il sostegno di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli.

Vuk Dragičević_low

“La chitarra è una piccola orchestra. Ogni corda è un colore differente, una voce differente”, diceva Andrés Segovia. Voci e colori che tra le atmosfere notturne di Atanacković si aprono alla Spagna dei grandi Maestri. Come il Grand solo di Sor per proseguire con il valenziano Asencio con una composizione in sei tempi, a ritrarre diversi stati d’animo come la serenità, la gioia, la calma. È Rodrigo il protagonista della seconda parte di concerto, con un trittico di danze e una sublime Toccata. Prima dello spettacolo, alle 18.30, lo storico Stefano Perini guiderà i visitatori in una passeggiata alla scoperta della storia di Villesse. Iniziativa in collaborazione con l’Associazione culturale “I Blaudins”. Dopo il concerto seguirà una anche una degustazione di prodotti tipici del Friuli Venezia Giulia.

Adibito dal Comune a Biblioteca e spazio polifunzionale, Palazzo Ghersiach sorge nella cortina del centro storico e ne costituisce uno degli edifici più interessanti. Venne fatto costruire su una proprietà dei conti Coronini nella prima metà del Seicento, ma non fu mai utilizzato come residenza ufficiale dei conti, che vi risiedevano saltuariamente in periodo di caccia o di vendemmia. L’edificio nacque infatti per uso agricolo, come dimostrano la sobrietà e la semplicità architettonica della struttura. Per consultare il calendario completo di Nei Suoni dei Luoghi visitare il sito www.neisuonideiluoghi.it .

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

Associazione Progetto Musica: tel.+39 0432 532330 – [email protected]

OPERAESTATE FESTIVAL BASSANO, “ERANO COME FOGLIE”, SPOON RIVER NEI 75 ANNI DALL’ECCIDIO.

BASSANO – Un uomo, un albero. Un albero, un martire. Dai lecci, testimoni silenziosi della pagina più drammatica della storia di Bassano del Grappa, usciranno voci sommesse che racconteranno le speranze, le idee, la rabbia e la desolazione di nove dei trentuno partigiani impiccati dai nazifascisti il 26 settembre 1944. “Erano come foglie, nel vento” è il titolo dell’originale spettacolo che Guido Barbieri e Angela Chiofalo proporranno nello stesso luogo domenica 28 luglio in prima nazionale, produzione di Operaestate festival. A 75 anni dall’eccidio, una “Spoon river” per ricordare, uno ad uno, i 31 giovani uccisi in uno dei punti più suggestivi e panoramici della città, Viale XX settembre, poi ribattezzato Viale dei Martiri. Nell’edizione che il festival dedica al tema “della civiltà e della partecipazione”, saranno proprio i cittadini di Bassano, città medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza, a prestare la loro voce per dare vita a uno degli appuntamenti più commoventi in cartellone. Sui tronchi degli alberi sono appese da decenni targhe con i nomi e la data di morte delle vittime: ora dalle chiome echeggeranno le voci registrate di decine di volontari, che racconteranno, un frammento dopo l’altro, le storie dei martiri, ricostruite attraverso testimonianze, documenti e memorie. “Dalle targhe manca la data di nascita di quei ragazzi, cioè il percorso della loro breve esistenza. Ed è esattamente questo tragitto che vogliamo trarre dall’oblio – spiega Barbieri -.” Ogni anno si tiene una commemorazione ufficiale: mai prima d’ora, però, il ricordo della strage è stato tradotto nei linguaggi che per antica tradizione sono portatori di memoria: il teatro, la musica, le arti della parola. Lo “spettacolo” che abbiamo immaginato vuole dunque innanzitutto colmare questa assenza.” Un musicista per ogni albero alternerà ai brevi brani il suono del suo strumento: un flauto, un violoncello, un clarinetto. Viene in mente “Alle fronde dei salici” di Salvatore Quasimodo scritta per l’occupazione nazista di Milano. “Gli alberi sono rimasti intatti” – sottolinea Barbieri – nessuna revisione toponomastica gli ha potuti trasformare, sono rimasti immutabili e silenziosi testimoni di ciò che hanno visto. Forse per la semplice ragione che gli esseri vegetali invecchiano molto più lentamente degli esseri umani e a loro sopravvivono per decenni, per secoli, per millenni.”

L’autore definisce “Erano come foglie, nel vento” una via Crucis laica, “un pellegrinaggio che vuole innanzitutto restituire ai ragazzi impiccati quel pezzo di vita che non hanno potuto vivere, che una ingiustizia palese, evidente, flagrante ha strappato loro.” La partenza sarà da Porta delle Grazie, antico accesso alla città, accanto al quale sorge l’omonima Torre ora sede museale. Dalle finestre, tre cittadini bassanesi leggeranno una sorta di lapide sonora dedicata alle vittime, dando il via al pellegrinaggio attraverso le nove stazioni che ripercorreranno il tragitto del camion della morte che trasportava i condannati. A ogni albero i soldati tedeschi, coadiuvati dalle milizie fasciste, legavano un cappio in cui infilavano la testa della vittima. Poi il camion dava una brusca accelerata per fare cadere nel vuoto i corpi dei condannati. Alcuni di loro non morirono subito e furono tirati violentemente per i piedi per accelerare la fine. I cadaveri furono lasciati appesi per 24 ore, esposti a un forte vento che li faceva oscillare in modo macabro.

La processione terminerà nella vicina piazza del Castello degli Ezzelini, dove i musicisti e gli spettatori si raduneranno per ascoltare tre cori cittadini che canteranno la commovente “Signore delle cime”, composta dal Maestro Bepi De Marzi nel 1958. Ma il ricordo dei martiri non si spegnerà in quelle note: i testi di Guido Barbieri continueranno a essere riprodotti dalle chiome, simultaneamente, per tutta la notte, fino all’alba del giorno seguente, sullo sfondo delle montagne che i martiri videro per l’ultima volta prima di dire addio all’esistenza.

Biglietteria aperta dal 3 giugno, tel. 0424 524214

Tutto il programma e biglietteria on line sul sito www.operaestate.it

GIOVEDI’ 25 LUGLIO GLI “INCONTRI CON L’AUTORE E CON IL VINO” SI SPOSTANO AL TENDA BAR IN COMPAGNIA DI MICHELA MARZANO E DEL SUO ULTIMO ROMANZO “IDDA”

LIGNANO PINETA – Giovedì 25 luglio gli “Incontri con l’autore e con il vino” si spostano al Tenda Bar in compagnia di Michela Marzanoe del suo “Idda” (Einaudi), un appassionato romanzo sull’identità, la memoria, la potenza carsica delle relazioni. L’autrice ci consegna il ritratto indimenticabile di due donne che, pur appartenendo a mondi diversi e lontani, trovano inaspettatamente l’una nell’altra ciò che avevano perduto. L’incontro sarà abbinato alla Ribolla Gialla Brut dell’Azienda Principi di Porcia e Brugnera. Alessandra è una biologa che insegna a Parigi, dove abita con Pierre. Da anni non va nel Salento, il luogo in cui è nata e che ha lasciato dopo un evento drammatico, perché non riesce a fare i conti con le ombre della sua famiglia. Quando Annie, l’anziana madre di Pierre, è ricoverata in una clinica perché sta progressivamente perdendo la memoria, Alessandra è costretta a rimettere tutto in discussione. Chi siamo quando pezzi interi della nostra vita scivolano via? Che cosa resta di noi? Svuotando la casa della suocera, che deve essere messa in vendita, Alessandra entra nell’universo di questa stenodattilografa degli anni Quaranta, e pian piano ne riscostruisce la quotidianità, come fosse l’unico modo per sapere chi era, adesso che smarrendosi Annie sembra essere diventata un’altra. Nel rapporto con lei, ogni giorno piú intimo, Alessandra si sente dopo tanto tempo di nuovo figlia, e d’improvviso riaffiorano le parole dell’infanzia e i ricordi che aveva soffocato. È grazie a idda, ad Annie, che ora può affrontarli, tornando là dove tutto è cominciato. Bisogna attraversare le macerie, recuperare la propria storia, per scoprire che l’amore sopravvive all’oblio. «La dottoressa ha detto che l’unica frase che non scompare mai è “ti amo”; è quella che scelgono i suoi pazienti quando chiede loro di scrivere su un foglio la frase che preferiscono, anche se della propria esistenza non ricordano piú nulla. È come se solo l’amore potesse ancora tenerli in vita».

In degustazione per tutto il pubblico alla fine della presentazione del libro, laRibolla Gialla Brut dell’Azienda Principi di Porcia e Brugnera. Un vino spumante sapido, asciutto, fresco, citrino, che all’olfatto risulta delicato, fruttato, floreale, con un leggero sentore di lievito.

Gli Incontri con l’autore e con il vino sono organizzati dall’Associazione Culturale Lignano nel Terzo Millennio e curati da Alberto Garlini e Giovanni Munisso. La segreteria organizzativa è affidata alla Fondazione Pordenonelegge. La manifestazione e le iniziative collegate (corso scrittura creativa, cene con l’autore, Enotour) hanno il sostegno di Città di Lignano Sabbiadoro – Assessorato alla Cultura, PromoTurismoFVG, Regione Friuli Venezia Giulia, Civibank, Società Lignano Pineta, Porto Turistico Marina Uno, Hotel Ristorante President Lignano, Ma.in.cart., Marina Punta Verde, MD Frigo Service, Nuova Saldotermica, V.D.E., Dersut Caffè, Nosella Dante, Toscano Forme, Panificio Pasticceria Gobatto, Koki, Lignano Banda Larga e Legnolandia.