I Palazzi Della Repubblica

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I Palazzi Della Repubblica I ALAZZI DELLA Palazzo delP Quirinale Palazzo Madama Palazzo Montecitorio EPUBBLICA Palazzo della Consulta Palazzo Chigi R AZIENDA DI PROMOZIONE TURISTICA DI ROMA Il Quirinale è la sede della Presidenza della Repubblica, la massima istituzione dello Stato italiano ed è quindi la “Casa di tutti gli italiani”, il luogo al quale fare riferimento per sviluppare in tutti i cittadini il senso delle Istituzioni. Sono fermamente convinto dell’importanza che ha per la storia della società e per la storia di un popolo l’avvicinamento alle Istituzioni. I valori della società civile, che sono affidati alle nostre coscienze, hanno bisogno, per vivere, di un vero rapporto di relazioni umane e di sentire le Istituzioni e la loro importanza. D’altra parte le Istituzioni le creiamo noi proprio per organizzare la nostra vita civile e per far sì che ai principi fondamentali che albergano la coscienza di ciascuno si unisca anche la consapevolezza dell’importanza delle regole del vivere in comune e dunque delle Istituzioni che disciplinano la vita di una collettività. Carlo Azeglio Ciampi I PALAZZI DELLA REPUBBLICA SOMMARIO Palazzo del Quirinale pag. 3 Presidenza della Repubblica Palazzo Madama ” 9 Senato della Repubblica Palazzo Montecitorio ” 15 Camera dei Deputati Palazzo della Consulta ” 21 Corte Costituzionale Palazzo Chigi ” 27 Presidenza del Consiglio dei Ministri PALAZZO DEL QUIRINALE Presidenza della Repubblica IL SITO NELL’ANTICHITÀ di Costantino, erette intorno al 315 Il Palazzo del Quirinale sorge su alle pendici meridionali del una delle quattro alture dell’omoni- Quirinale, nell’area oggi in mo colle, il più alto e ampio dei parte occupata da sette colli di Roma, e, probabilmen- Palazzo Rospigliosi te, deve il suo nome al culto del dio Pallavicini. Oltre ai Quirino, venerato nella città di numerosi e importanti Cures in Sabina. Da questo territo- edifici di culto, la zona rio, all’inizio dell’età del ferro, giun- era caratterizzata da abita- sero i primi abitanti del colle, i zioni popolari e residenziali; fra le Sabini, che, secondo la tradizione, molteplici residenze signorili, si si unirono poi, all’epoca di ricordano quelle della gens Flavia, Romolo, ai Latini del Palatino. Al di Pomponio Attico e di Fulvio dio Quirino era dedicato un tempio Plauziano. del IV secolo a.C., localizzato di Gli imponenti resti di queste strut- In alto: fronte la secentesca chiesa di ture, in gran parte distrutte dalle l’orologio del torrino conserva l’antica Sant’Andrea al Quirinale. Nell’area invasioni barbariche del V secolo, impostazione “alla romana” corrispondente all’attuale piazza hanno caratterizzato per secoli il In basso: del Quirinale, e agli edifici che la suggestivo paesaggio del colle che, uno dei Dioscuri circondano, sorgevano anticamen- dal Medioevo, assunse il toponimo di epoca romana te il Tempio di Semo Sancus, dedi- di “Montecavallo” per la presenza In basso a sinistra: cato nel V secolo a.C. all’antica delle statue dei Dioscuri, Castore e veduta della Piazza del Quirinale nel ‘600 divinità sabina, il Tempio della dea Polluce, raffigurati mentre tratten- gono per le briglie i caval- li scalpitanti. Attribuiti tra- dizionalmente agli sculto- ri greci Fidia e Prassitele, come si può ancora legge- re sul basamento, i Dioscuri furono invece realizzati a Roma nel III secolo d.C. per ornare il Tempio di Serapide. Più Salus, del IV secolo a.C., il Tempio volte restaurate nel corso dei seco- di Serapide, costruito nel III secolo li, le due sculture furono poste da dall’imperatore Caracalla alle pen- papa Pio VI Braschi a coronamento dici orientali del colle e ricordato della fontana della piazza dove, come il più grande complesso tem- sulla vasca di granito, qui trasferita I ALAZZI DELLA P EPUBBLICA plare della città e, infine, le Terme dal foro romano nel 1818, si erge 3 R PALAZZO DEL QUIRINALE Presidenza della Repubblica l’obelisco proveniente dal Mauso- clima ma, soprattutto, per la ric- leo di Augusto. chezza delle suggestioni antiquarie. Durante il Medioevo si verificò un Nel vivace cenacolo letterario for- graduale spopolamento del colle: matosi presso l’abitazione dell’u- mentre gli edifici antichi, ormai in manista Pomponio Leto, ad esem- rovina, venivano utilizzati solo pio, prese corpo nel 1494 la prima come cave di materiali, la posizione Accademia Archeologica Romana, elevata, ma strategicamente vicina successivamente sostituita dal al centro della città, favorì l’insedia- Ginnasio Greco. mento di chiese e monasteri, distrutti nel tempo, e l’innalzamen- LA STORIA DEL PALAZZO to di torri gentilizie delle quali Architettura e decorazione rimangono la Torre delle Milizie in Il nucleo originario del Palazzo del Largo Magnanapoli e la Torre Co- Quirinale è da individuare in una lonna in via IV Novembre. “vigna” che, alla fine del Quat- A partire dalla fine del Quat- trocento, risultava essere di pro- trocento, sulla sommità del colle prietà della nobile famiglia Carafa. furono costruite ville suburbane, Il cardinale Oliviero Carafa che chiamate “vigne”, sino all’Otto- aveva raccolto una preziosa colle- cento. Queste proprietà, costituite zione antiquaria, formata da statue da un’abitazione signorile, il “casi- antiche, rilievi e iscrizioni, vi ospi- no” propriamente detto, giardini e tava i suoi amici letterati. Nel 1550 terreno agricolo, appartennero la villa venne data in affitto al car- principalmente a personaggi illustri dinale Ippolito d’Este, grazie al ed eruditi, che scelsero questo quale venne avviata una generale luogo non solo per la salubrità del trasformazione del complesso che A destra: uno scorcio dei giardini con la “Fontana di Caserta” 4 divenne uno dei più splendidi ritro- e di San Paolo. Altri lavori vennero vi suburbani di Roma. Il cardinale svolti durante il pontificato di curò, in particolar modo, la siste- Urbano VIII Barberini il quale si mazione dei giardini, celebri fra i preoccupò soprattutto di rinforzare contemporanei per i bellissimi viali l’assetto difensivo. Infatti, oltre ad alberati, le piante rare, le sfavillanti una imponente cinta muraria che fontane e le sculture antiche. Nel circondava l’area dei giardini, sulla 1572 papa Gregorio XIII Bon- piazza venne costruito il torrione compagni, che era stato più volte circolare a servizio delle artiglierie ospite del cardinale, ebbe la possi- che controllavano l’ingresso princi- bilità di trasferirvi la sua residenza pale. estiva, sebbene l’acquisto del terre- Gian Lorenzo Bernini, artista predi- no avverrà solo nel 1587. letto dalla famiglia Barberini, pro- Incaricato dal papa, l’architetto gettò, nel 1638, la Loggia delle Ottavio Nonni, detto il Mascherino, Benedizioni sopra il portale princi- realizzò un edificio che, ingloban- pale, con un rilievo raffigurante la do le strutture preesistenti, ripren- Madonna con Bambino. deva la tipologia della villa subur- Lungo la via del Quirinale, il palaz- bana rinascimentale, a due piani e zo fu ampliato con la realizzazione con un arioso loggiato. La palazzi- della cosiddetta “Manica Lunga”, il na è sovrastata dall’alto “torrino”, al prospetto di 360 metri ultimato da quale nel Seicento si è aggiunto l’e- Ferdinando Fuga nel 1732. Al ter- legante campanile a vela su cui mine della Manica Lunga il Fuga oggi svettano la bandiera nazionale edificò la Palazzina del Segretario e lo stendardo presidenziale. della Cifra, ovvero il prelato che si In alto: Dinanzi alla palazzina, l’architetto occupava della corrispondenza il torrino con il campanile a vela e l’orologio aveva previsto un lungo cortile ret- diplomatica del pontefice. Oggi la tangolare fiancheggiato da due fab- costruzione ospita l’abitazione e lo In basso: lo studio privato del Presidente bricati. Il progetto originario fu studio privato del Presidente della della Repubblica Italiana ripreso, con alcune modifiche, Repubblica Italiana. Nei giardini sotto il pontificato di Sisto V Peretti l’architetto realizzò invece il Coffee da Domenico Fontana che realizzò House, delizioso edificio per lo le ali verso la piazza e la via del svago e il riposo dei pontefici, Quirinale, allora chiamata strada decorato con pitture di Agostino Pia. Con Paolo V Borghese, agli Masucci, Giovanni Paolo Pannini e inizi del Seicento, venne infine edi- Pompeo Batoni. ficata da Flaminio Ponzio l’ala Il palazzo del Quirinale cessò di verso il giardino, parallela a quella essere la sede alternativa dei papi Sistina. Nel 1615 Carlo Maderno, nel 1811, anno in cui il governo che alla morte del Ponzio era su- napoleonico proclamò Roma se- bentrato nella direzione del cantie- conda capitale dell’impero e scelse re, disegnò il portale principale, il palazzo come residenza dell’im- I ALAZZI DELLA P EPUBBLICA decorato con le statue di San Pietro peratore. A tal fine l’architetto 5 R PALAZZO DEL QUIRINALE Presidenza della Repubblica Raffaele Stern fu incaricato di adat- Pio IX Mastai Ferretti, gran parte tare il Quirinale alle esigenze e al dell’edificio subì ulteriori rifaci- gusto del nuovo inquilino e della menti quando, nel 1871, divenne sua corte. Fu così realizzato l’ap- residenza del Re. Le modifiche partamento imperiale, sito al piano avviate dovevano nascondere il A centro pagina: un particolare del soffitto nobile della Palazzina Gregoriana, tono un po’ tetro e severo che in stucco dorato che costituisce una delle più caratterizzava il palazzo papale della Cappella Paolina riuscite manifestazioni del- per trasformarlo in una vera e In basso: lo stile neoclassico a Ro- propria reggia, sullo stile un particolare del fregio ed una veduta d’insieme del ma. Fra gli artisti che vi delle più importanti Salone dei Corazzieri operarono, coordi- corti europee. Fu nati dallo Stern, si soprattutto l’ala annoverano Jean- paolina, quella che Dominique Ingres, si affaccia sul giar- Bertel dino, a risentire Thorwaldsen e Felice maggiormente delle Giani. Per l’appartamento trasformazioni che con- dell’imperatrice Maria Luisa si ferirono ad alcuni ambienti, scelse invece di riadattare la quali la Sala dei Parati lunga Piemontesi, la Sala degli Arazzi, la Galleria di Alessandro VII, prospi- Sala degli Specchi e il Salone delle ciente la piazza, che era stata deco- Feste, uno sfarzoso tono neo-roco- rata a partire dal 1656 da un gruppo cò.
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