periodico di cultura e informazione

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portare a cono- scenza di un pub- STORIA DI blico sempre più vasto gli elementi essenziali che Presto in libreria un volume con la trascrizione e il hanno caratteriz- zato la storia di commento della Cronaca dell’800 questo centro. Già di Mario Atzori sono noti i risultati delle indagini uante volte ci si è interrogati dare risposte a questi quesiti? svolte a proposito della testimonian- sulla storia di Berchidda? La difficoltà di soddisfare questo de- za storica più importante che il terri- Quante volte si è sentito il siderio di conoscenza sulla realtà torio conservi: i ruderi di quello che Q desiderio di conoscere pas- della nostra isola stava nell’assoluta un tempo fu il glorioso castello di sato delle nostre comunità, carenza di documentazione che fino Monte Acuto, che da il nome a tutta l’evoluzione sociale della popolazio- a qualche decennio fa si supponeva la vasta zona circostante. Ultima- ne attraverso i secoli, lo sviluppo del fosse pressoché irrimediabile. mente sono stati intensificati lavori territorio e delle attività che vi si so- Da qualche tempo, le ultime ricerche di ricerca, ordinamento e, in qualche no svolte, le tradizioni, la lingua? svolte sul territorio di vari paesi, tra i lodevole caso, restauro di documen- Quante volte non abbiamo saputo quali Berchidda, hanno consentito di ti che i due archivi presenti nel pae- se (parrocchiale e comunale) con- servano. Proprio in questi giorni viene avviato L’OLEIFICIO SI RINNOVA alle stampe un volume sulla storia di di Giuseppe Sini Berchidda che permetterà di offrire molte risposte al desiderio di infor- assemblea dei soci del loca- Il nuovo consiglio ha programmato mazione che da più parti viene ma- le oleificio ha provveduto a una serie di riunioni per mettere a nifestato. L’ designare il consiglio di am- punto le strategie necessarie a rilan- Si tratta della pubblicazione di quella ministrazione chiamato a ciare la redditività dell’associazione che possiamo definire la “Cronaca di reggere le responsabilità della coo- attraverso la razionalizzazione delle Berchidda”: una serie di considera- perativa per il prossimo futuro. spese e la qualità del prodotto. I zioni, ricordi, annotazioni, Il presidente Orazio Porcu si avvarrà massicci interventi finanziari degli riflessioni, che un nostro continua della collaborazione del vice presi- anni scorsi, mirati all’ammoder- concittadino vissuto tra a p. 12 dente Andrea Mu e dei consiglieri namento dei macchinari, hanno de- Giovannino Mu, Gesuino Orgolesu, terminato delle passività che dovran- Prima Stefano Dau, Giancarlo Zeddita e no essere superate con l’intervento pagina Paolino Piga. degli iscritti. In previsione una modifi- La raccolta delle olive chiusa di re- ca dello statuto che preveda la pos- della cente ha registrato un calo conside- sibilità per i soci di contare di più in revole: dai circa 2200 quintali dello relazione all’impegno finanziario as- Cronaca scorso anno si è passati a circa 700 sicurato. quintali dell’annata corrente. Gelo, La cooperativa, nata circa trent’anni di siccità, piogge durante l’invaiatura, fa, si è recentemente do- Berchidda hanno determinato la rilevante perdi- tata di macchinari moder- continua ta di prodotto. nissimi tra i quali una li- a p. 10

Un berchiddese al Parlamento Sardo p. 2 Emigranti di Berchidda p. 8 interno... Assoc. Ambulanza / Visita pastorale p. 3 Tiu Giommaria Sanciu p. 9 Tra Monti e Berchidda, 2 p. 4 Sa serenada ‘e Tamara p. 9 Una storia esemplare / Ex libris p. 5 Situazione scolastica p. 10 Un po’ di luce sul nostro passato p. 6 Su tilibilche p. 11 Antiche testimonianze / Pensamentu p. 7 Anagrammi p. 12 Pagina 2 a. VIII, n. 2 [40] - aprile 2002

stessi. Inoltre, per le motivazioni storiche Giovanni Diego Achenza già ricordate, scon- tentare i “potenti” un berchiddese al Parlamento sardo poteva dar luogo a di Pietro Meloni crisi sociali rilevanti. Questo è quanto successe nel Regno La notizia è datata , 2 settembre 1697. Si tratta di un atto di delega di Napoli ed in Cata- per presenziare al Parlamento sardo che riguarda Don Giovanni Diego logna, per fare solo Aquenza, donzel di Berchidda. due esempi. In Sardegna, la crisi ramite la consultazione del conseguente centralizzazione del parlamentare più grave non ebbe il documento emerge che, non potere nella persona del re, erano sostegno del popolo e si risolse in T potendo personalmente as- stati privati del dominio sui loro pos- uno scontro fra le famiglie nobili più sistere alle sedute del Parla- sedimenti personali. Ecco dunque rappresentative e la Corona, imper- mento, presieduto dal viceré Conte che l’istituto parlamentare diventò il sonata dal viceré Camarassa. La vi- di Montellano, lo stesso Aquenza sistema più efficace, al fine di non cenda si concluse ben presto, con la (que in spagnolo si legge che) nomi- estromettere del tutto dalla gestione morte dello stesso Camarassa e di na suo procuratore Salvatore Rodri- del potere chi fino a poco tempo pri- numerosi esponenti della nobiltà guez, donzel, domiciliato a . ma ne era stato investito. sarda, verso i quali il re di Spagna La delega riguarda la partecipazione In che modo i Parlamenti potevano Carlo II non mostrò alcuna pietà. alla formazione di tutti gli atti parla- influenzare la politica dei sovrani? Tornando al berchiddese Giovanni mentari, tra i quali l’elezione dei sin- Essenzialmente, per quanto riguar- Diego Aquenza, appare dunque evi- daci per la Reale corte di sua Mae- da l’istituzione sarda, possono esse- dente che le voci, i volti e le menti stà e l’offerta e la donazione del Re- re individuate le seguenti funzioni: che, nel loro piccolo, hanno fatto la ale Servizio. Come è facile desu- storia erano quelle di uomini in mere, anche un piccolo centro co- carne ed ossa, che è difficile im- me Berchidda poteva far sentire maginare tra le pagine di un ma- la sua voce nel corso delle sedute nuale classico: essi nacquero, vis- parlamentari che si tenevano sero e morirono non solo nelle nell’attuale capoluogo dell’isola. grandi città dell’Europa, ma anche Ma che cos’erano i Parlamenti in in piccoli centri spesso dimenticati. età moderna? Certamente, il ter- Chi volesse avere un quadro suffi- mine che oggi adottiamo per defi- cientemente completo della storia nire l’organo più conosciuto della della Sardegna in età moderna, democrazia non è del tutto corri- con specifico interesse per il Sei- spondente all’idea storica cento, è caldamente invitato dal dell’istituto parlamentare. Infatti, sottoscritto affinché lo si contatti nel contesto delle monarchie as- per indicazioni bibliografiche o, solute dell’Europa, dal loro sorge- ancora meglio, per discussioni re fino alla Rivoluzione francese, i non necessariamente dotte o Parlamenti erano unicamente 1) concessione di donativi, decisione scientifiche. l’espressione delle porzioni domi- di negozi finanziari e ripartizione dei Come era solito ripetere Indro Mon- nanti della società: essi prendevano tributi; tanelli, del quale chiunque scriva a- forma dalla convergenza dei tre sta- 2) partecipazione all’esercizio del vrebbe voluto essere allievo, non menti o bracci, tipicamente suddivisi potere normativo attraverso la sotto- possiamo capire il presente e pro- in nobiliare, ecclesiastico e cittadino. missione di proposte legislative gettare il futuro se non conosciamo il L’unico esempio rappresentativo di all’approvazione del sovrano; nostro passato. Non c’è bisogno del- Parlamento vicino al concetto adot- 3) ingerenza nella pubblica ammini- la laurea, per questo, basta la pas- tato attualmente è costituito da quel- strazione mediante la decisione dei sione. lo inglese, frutto di una Rivoluzione gravami o greuges; meno conosciuta, ma altrettanto 4) concessioni di cittadinanza, deli- E.MAIL sconvolgente, che anticipò di più di berazione della risposta al discorso un secolo quella della Francia. della Corona, verifiche relative alla Caro amico: I Parlamenti delle monarchie assolu- rituale formalità della convocazione E’ stato un grande piacere essere te nacquero dalla necessità di co- ed ai poteri degli intervenuti. venuto a conoscenza del rientro municazione e di reciproco bilancia- Naturalmente, era il re ad avere dell’altare nella sua sede naturale. E’ mento degli interessi delle casate l’ultima parola, anche se è opportu- un forte ricordo della mia infanzia. reali e dei “potenti” del regno. Questi no ricordare che, soprattutto in alcu- Un grazie per l’invio del giornale, ultimi, che in età medioevale aveva- ni regni, come quello d’Aragona, esi- spero che continui. no dato vita al feudalesimo, con la stevano delle norme costituzionali Un saluto a tutti gli amici nascita dello Stato moderno e la difficilmente derogabili per i sovrani Gian Paolo Sannitu a. VIII, n. 2 [40] - aprile 2002 Pagina 3

e l'autolavaggio Casu, i quali rendono il loro Nuova Associazione servizio gratuitamente. Un ringraziamento va a tutti i volontari, che con il loro altruismo si mettono a disposizione di tutta la comunità. Si ringrazia, anche l'amministrazione comu- AMBULANZA nale che si adopera nel dare una mano di Salvatore Chirigoni, a nome del gruppo all’associazione. Alcune novità di quest'anno. Sono state sti- 19 dicembre 2001 è stata costituita la nuova as- pulate delle polizze assicurative per la tutela dei volonta- sociazione dell'ambulanza. ri, su responsabilità civile, penale, tutela giudiziaria ed Il La suddetta è formata, per motivi logistici, da eventuali contagi dai pazienti. Gli interventi nel 2001 so- cinque persone, a differenza degli 11 preceden- no stati tanti e di varia natura; i volontari si sono dovuti ti. Fanno parte del direttivo Don Gianfranco Pala, presi- prodigare con la loro buona volontà in diversi interventi, dente onorario, Salvatore Chirigoni, presidente, Giusep- oltre 130, tra ricoveri, dimissioni, incidenti e visite medi- pe Barrottu, vice presidente, Maria Pina Demuru, segre- che). In particolare, per quanto riguarda le visite medi- taria, Anna Pina casu, tesoriere. che, l’utilizzo dell'ambulanza è previsto solo su prescri- Come è noto, l'associazione non è a scopo di lucro; per zione del medico; questo per evitare usi impropri, sia del affrontare le spese di gestione (benzina, assicurazioni, mezzo sia del personale volontario. bollo e guasti meccanici) si basa sulle offerte dei cittadi- A questo, riguardo, chi volesse far parte dei volontari, le ni. iscrizioni sono sempre aperte. I numeri sono: Vorremmo ringraziare tutte le persone che copiose si 3397211550 - 079705092, ricordandoci che l’ambulanza prodigano nel dare offerte, non solo in denaro ma anche è un bene di tutta la comunità, perciò maggiore è il nu- in materiali, (coperte, lenzuola ecc...). mero dei volontari e minore è il tempo che ciascuno di Inoltre si ringrazia, i modo particolare, la lavanderia Sini noi deve dedicare al servizio.

Tra breve l’attesa Salvatore Apeddu ORGANICO Antonio Pinna VISITA PASTORALE Giuseppe Barrottu AMBULANZA Mario Puggioni di don Gianfranco Pala Giuseppe Brianda Costantino Sannitu Giovanni Caria Luca Demartis Domenico Sannitu distanza di cinque anni Luciano Carta Maria Pina Demuru Giuseppe Sannitu A dal suo ingresso in Di- Rita Casu Antonella Dente Piero Sannitu ocesi, come lo stesso Roberto Casu Marco Dente Marcello Serra Vescovo scrive nella Salvatore Chrigoni Gianpaolo Doneddu Mirko Serra Lettera di accompagnamento, Antonello Craba Monica Fresu Tomaso Sini è iniziata la Visita Pastorale al- le parrocchie. Gian Franco Craba Alessandra Grixoni Mario Uleri Pur conservando la tradizione della Giovanni Craba Claudia Manchinu Gian Carlo Zeddita visita alle singole parrocchie, il Ve- Berto Dau Francesco Marongiu scovo ha voluto dare ampio significa- e Pierangela Dau Cristina Nieddu to anche alle "zone pastorali". La no- stra zona pastorale comprende i pa- Antonio Demartis Graziano Pianezzi D. Gianfranco Pala esi vicini, , Monti, Tula, Su Canale e Berchidda. ne concelebrazione si darà La visita pastorale che ogni Vescovo inizio alla Visita; converge- fa ogni cinque anni, vuole essere il ranno nel nostro paese tutte segno tangibile della comunione ec- le Comunità, con i loro Par- clesiale che unisce una porzione del roci, le Autorità locali e quel- Popolo di Dio al suo Pastore. In tale le del territorio. In particola- occasione il Vescovo incontrerà le re, i giorni che il Vescovo diverse realtà delle parrocchie, i ma- dedicherà alla nostra Comu- lati, le autorità, le scuole, le catechi- nità sono stati fissati per il ste, i consigli pastorali. Vivrà un po' di tempo con noi: è questo il titolo e il significato profondo che il Vescovo 26 -27- 28 ha voluto dare alla visita che ha ini- ziato in queste settimane, nella zona settembre Ci prepareremo con la preghiera a pastorale di Ardara. questo momento ecclesiale, chie- Il nostro turno è stato fissato per la il programma dettagliato, in fase di dendo al Signore la grazia di aiutarci seconda quindicina di settembre. Già definizione sarà poi distribuito a tut- a "costruirci sempre più come fami- il 14, qui a Berchidda, con una solen- te le famiglie. glia e comunità di fede". Pagina 4 a. VIII, n. 2 [40] - aprile 2002

La regione di S. Salvatore di Nulvara presenta condizioni TRA MONTI E BERCHIDDA fisico-ambientali tali non solo da favorire l'insediamento, ma anche da garantire una pre- o uomo e territorio di Piera Anna Mutzu senza permanente (o quasi) dell'uomo: il Rio Scorraboi as- sicurava un continuo apporto minore entità numerica so- indebolimento quantitativo abbia re- di acqua e la presenza delle due do- no invece le testimonianze so la popolazione sarda più esposta mus de janas e il dolmen sono una Di risalenti al periodo bizanti- all'incidenza di altre cause. Inoltre, chiara testimonianza che in età prei- no. Il motivo essenziale di sostiene sempre Tangheroni, la di- storica essa ha rappresentato una conoscenza limitata della Sarde- minuzione del numero dei villaggi l’elemento fondamentale nel proces- gna alto medioevale deriva da una che si ebbe in Sardegna a partire so di antropizzazione. Non meno im- preparazione culturale assai mode- dalla metà del XIII secolo, non signi- portante poi e la posizione privilegia- sta degli abitanti dell'isola, dalla po- ficò un calo globale di popolazione, ta che godeva l'area di S. Salvatore: ca familiarità con la scrittura e dallo quanto, piuttosto, abbandoni per tra- non solo sul territorio circostante co- stato di conservazione precario dei sferimento verso altri luoghi. me conseguenza naturale, visto che documenti, fatto, questo che contri- Nel 1633 si ha testimonianza di un le strutture innanzi citate si trovano buiva inevitabilmente alla loro scom- tentativo di ripopolamento dell'area su un pianoro roccioso a 400 m di parsa. Nella regione S. Salvatore di da parte di un certo Martino Lo Fras- quota, ma anche perché l'area che si Nulvara, allo stato attuale delle ricer- so, ma l'approvazione non deve a- trova non molto distante dalla costa che, l'unica testimonianza di età bi- ver avuto luogo poichè la richiesta e dal porto di , fungeva da sen- zantina è la chiesa di S. Salvatore di non ebbe seguito. tinella naturale vigilan- Nulvara presente, oggi in stato di ru- Dopo aver analizzato do, così, su quella che dere, nei pressi del dolmen rettango- i vari periodi possia- per la particolare con- lare. mo elaborare un qua- formazione fisica vie- La presenza di culti dedicati ai Santi dro più preciso per ne definita “sella di del martirologio bizantino è una chia- quanto concerne la Monti”, la quale costi- ra testimonianza dell'influsso che i frequentazione uma- tuiva un passaggio ob- Bizantini esercitarono in tutta la Sar- na nell'area di S. Sal- bligato tra la piana re- degna e del ruolo importante che es- vatore di Nulvara; ab- tro stante la città di si svolsero nell'educazione religiosa. biamo visto quanto la Olbia e la zona interna Una caratteristica della chiesa greca regione di S. Salvato- che si estende ad O- era quella di dedicare parrocchie e re sia ricca di testi- vest. chiese a santi guerrieri; uso tipica- monianze preistori- La presenza di acqua, mente greco era anche quello di che e storiche. la possibilità di con- prendere a proprio servizio le prefi- Il processo di antro- trollo sulle pianure sot- che, donne che durante la cerimonia pizzazione e legato tostanti, la fertilità dei funebre avrebbero dovuto tessere le di volta in volta a un luoghi, oggi e sicura- lodi del defunto con pianti e lamenti determinato rapporto mente anche in pas- isterici. con l'ambiente, rap- sato, penso siano stati L'area di S. Salvatore continua ad porto che può cam- e abbiano costituito essere abitata anche in età basso biare in base alle esi- validi presupposti per- medioevale: ne è una testimonianza genze dell'uomo: ci menhir e dolmen chè I'uomo vi ponesse il villaggio denominato S. Salvatore sono casi in cui egli fissa dimora. di Nulvara. Il primo a farne menzione ha privilegiato un luo- del Monte Acuto Ringrazio Piazza del fu il Fara chiamandolo Narvara. go per la presenza di Popolo per avermi o- Questo villaggio della curatoria del un corso d'acqua che favorendo lo spitata e termino questa mia Monte acuto risulta scomparso già sviluppo dell'agricoltura e dell'alleva- “incursione" con l'augurio che ognu- nel Trecento, che, insieme al secolo mento, avrebbe garantito il sostenta- no di noi acquisisca la consapevo- successivo, costituì per la Sardegna mento del gruppo umano; altre vol- lezza che siamo custodi di un patri- un periodo drammatico dal punto di te, invece, ha privilegiato l’area che, monio importante, le nostre radici e il vista demografico, anche se il feno- per la particolare conformazione fisi- nostro passato perche come disse meno non interessò alla stessa ma- ca, avrebbe garantito il controllo sul l'etnologo francese André Leroi- niera l'intera isola. Le cause dell'ab- territorio circostante ritenendo, in Gourhan "mentre con un manoscritto bandono di un villaggio possono es- quel momento, la sicurezza un'esi- si può tornare indietro e rileggere un sere diverse: epidemie, guerre, lotte genza primaria. Vi sono casi in cui passaggio già letto, la terra è come intestine, carestie, ma la causa della nuclei abitativi sorgano in maniera un libro di cui si distruggono le pagi- crisi demografica che attraversò la indipendente senza tenere in consi- ne via via che si girano: quando uno Sardegna alla metà del XIV secolo derazione quelle aree già abitate, strato di terra è stato tolto, tutto ciò non fu, secondo Tangheroni, la pe- occupando terre non ancora antro- che non si è trascritto con attenzione ste. E' invece più verosimile che un pizzate. è irrimediabilmente perduto". a. VIII, n. 2 [40] - aprile 2002 Pagina 5

Luigi e Maria Una coppia beatificata di re- UNA STORIA ESEMPLARE Beltrame cente viene considerata mo- Quattrocchi dello di vita in una società do- sono una cop- ve i legami matrimoniali spes- c di Paolo Apeddu pia di quasi cento anni fa, so incontrano momenti di crisi. ai come quando ci si prepa- ma il loro amore è talmente vitale L’autore dell’articolo ha incon- ra al matrimonio si è in cer- che ancora possiamo sentirlo bru- trato personalmente i loro figli M ca di sicurezze. La scelta è ciare. e ripropone il senso della loro definitiva, ma le certezze Luigi Beltrame Quattrocchi nasce testimonianza. sono poche. Chi ci dice che durerà nel 1880; Maria Corsini nel 1884. e, soprattutto, sapremo renderci feli- Entrambi iniziano a frequentarsi gra- cemente sulle loro successive scel- ci l'un l'altro? Si desidera qualcuno zie all'amicizia esistente tra le due te. Nel 1910. Luigi vince il concorso che sappia rassicurarci, che ci dica famiglie. Visti gli incarichi di entram- nell'Avvocatura erariale, col tempo che l'Amore sponsale può davvero bi i genitori, per questioni di lavoro si diventerà vice awocato generale del- fare di due una persona sola. ritrovano a Roma. Luigi studente in lo Stato. Nel 1914 nasce la quarta e E anche quando si è già avanti Legge e Maria, signorina molto intel- ultima figlia, Enrichetta, dopo una nell'avventura del matrimonio, spes- ligente dell'alta borghesia, si sposa- gravidanza difficilissima. Otto mesi so si avverte la necessità di rinverdi- no il 15 novembre del 1905 nella ba- prima, infatti, un esperto ginecologo re quel sentimento forte che sembra silica di Santa Maria Maggiore. Nel diagnostica una "placenta previa"; a affamarsi con il tempo. Certo, a se- 1906 nasce il primo figlio, Filippo, quei tempi era una duplice condan- guire gli stereotipi del mondo, meglio oggi don Tarcisio. Nel 1908 nasce na a morte. Il medico consigliò l'in- accontentarsi di una vita a due sen- Stefania, diventò suor Maria Cecilia, terruzione della gravidanza. Si sa- za troppe pretese, in cui si va piace- ancora nel 1909 nasce Cesare, oggi rebbe potuta salvare almeno la ma- volmente d'accordo... finché dura. padre Paolino. In questo periodo i dre. Anche contro il parere medico i Ma, per chi vuole qualcosa di più, due coniugi iniziano un cammino di due coniugi si affidano alle mani di per chi vuole credere che una storia ascesi spirituale, sotto la guida di Dio pur di non abortire! Nel 1916 si d'amore non debba finire, niente di quello che sarà il loro padre spiritua- diffonde anche in Italia I'ASCI meglio della testimonianza di due le, padre Pellegrino Paoli francesca- (Associazione scoutistica cattolica sposi che sono addirittura arrivati in- no. italiana), la famiglia ne prende parte. sieme alla santità. Questo loro cammino influirà effica- CONTINUA

ceramente quello che pensate. Se il popolo sa che sarete fucilato... EX LIBRIS che cosa farà? Il sinda- a cura di Mario Pianezzi co guardò con aria smarrita... In questo brano è possibile individu- Orden... disse: “Non are situazioni e personaggi simili ai sono un uomo molto protagonisti di recenti terribili episodi coraggioso, signore. A che stanno rendendo sempre più dif- ogni modo, credo che ficile e drammatica la convivenza di faranno saltare il fuso due popoli nel vicino oriente; una ri- lo stesso.” Parlava a prova di corsi e ricorsi della storia. stento. “Spero che lo facciano. …Nella piccola città la notizia circolò “Ma voi credete che lo rapidamente. La voce passava tra accenderanno?” insi- Haifa - Ramalla. Due città, una devastazione sussurri sulle porte, con rapide oc- stette Lanser. Il sindaco chiate significative: “Il sindaco è sta- parlò con fierezza: “Si, lo accende- to arrestato!” ranno. Io non ho scelta, capite, si- ni liberi non possono scatenare una …“Gli uomini hanno della dinamite, gnore, fra la vita e la morte, ma... ma guerra, ma una volta che questa sia signor colonnello.” “Li hai arrestati? ” posso scegliere come morire. S'io cominciata possono continuare a “Signorsì”. dico loro di non battersi, essi se ne combattere nella sconfitta. Gli uomini Il colonnello Lanser disse brutalmen- dispiaceranno, ma si batteranno lo -gregge, seguaci di un capo, non te: “Vi ho preso come ostaggio per- stesso. Se dico loro di battersi, ne possono farlo, ed ecco perché sono ché la popolazione si conducesse saranno contenti, e io, che non sono sempre gli uomini-gregge che vinco- bene. Questi sono i miei ordini.” “Ma un uomo molto coraggioso, li avrò no le battaglie e gli uomini liberi che non fermeranno nulla” rispose Orden resi un po' più coraggiosi.” vincono le guerre”. semplicemente. “Voi non capite. Orden... disse quietamente... “I po- Quand'io fossi divenuto un ostacolo poli non amano essere conquistati e per il mio popolo, esso farebbe sen- John Steinbeck, La luna è per questo non lo saranno. Gli uomi- za di me. ” Lanser disse: “Ditemi sin- tramontata Pagina 6 a. VIII, n. 2 [40] - aprile 2002

Quelle ancora esistenti sono: 1) Iscias che corrisponde alla UN PO’ DI LUCE forma Iscla del condaghe; 2) Saltuerennu che corrisponde alla forma Saltu de Rennu del SUL NOSTRO PASSATO condaghe; di Mauro Maxia 3) Cannarédu che corrisponde alla forma Cannabretu del con- Risalgono a circa 900 anni fa i più antichi documenti che ricordano il daghe; 4) Tuccòne che corrisponde alla nome di diverse località del territorio di Berchidda. Tra questi: forma Thuccone del condaghe; Iscias, Saltuerennu, Cannaredu, Tuccone, 5) Pedras Majores che corri- sponde alla forma Petra Maiore Pedras Majores, Conca de su Attu. del condaghe; 6) Conca de s’Attu che probabil- oco più di un secolo fa, pre- grazie a un documento ottocentesco mente corrisponde alla forma Agitu cisamente nell’anno 1900, che si conserva nell’Archivio Parroc- de Gattu del condaghe. P Giuliano Bonazzi curava chiale di Berchidda, arriva un po’ di Il toponimo caduto in disuso, ma an- l’edizione del condaghe di S. luce che finalmente consente di fare cora attestato intorno al 1870 nel ci- Pietro di Silki, un vero monumento chiarezza. Al foglio 27 del documen- tato documento parrocchiale, è Pe- del nostro medioevo che, grazie a to in questione, attualmente in fase dra Peltusa, il quale è da confrontare questo studioso, è diventato un pun- edizione a cura di Giuseppe Meloni, con la forma Pedra Pertusita del to fermo per la conoscenza del no- è citato il toponimo Sultallo che cor- condaghe. Inoltre, non di può esclu- stro passato. A Bonazzi diede una risponde alla denominazione Surtal- dere che l’odierno toponimo Lughé- mano Vincenzo Dessì, valente culto- lo riportata nel condaghe. Nella va- ria rappresenti una derivazione della re di storia sarda che corredò il volu- rietà dialettale di Berchidda, infatti, il forma Laccorria del condaghe. Attra- me con l’indice topografico e una nesso –rt– diventa regolarmente –lt– verso la fonetica storica della lingua “Carta medioevale del ”. . sarda sappiamo, infatti, che anche le Occorre dire che, in relazione al pe- Se, dunque, il toponimo berchiddese vocali toniche in certi contesti posso- riodo in cui essi operarono, Bonazzi Sultallo è il medesimo Surtallo citato no subire delle modificazioni. e Dessì fecero un ottimo lavoro. Al- nel condaghe di Silki, bisogna verifi- Dalla semplice enunciazione dei to- cuni dati e interpretazioni, tuttavia, care quali degli altri diciotto toponimi ponimi odierni, il lettore può capire vanno incontro inevitabilmente a re- documentati nella medesima scheda che la zona sulla quale insistevano visioni determinate dal ritrovamento si siano conservati nell’odierno terri- gli antichi salti di Ostitthe e di Sultal- di nuove fonti e da riflessioni che lo corrisponde a una vasta area consentono agli studi storici di interposta fra Berchidda e Monti. A progredire verso una conoscenza sud essa probabilmente era circon- sempre più profonda della realtà data dal Riu Badu Alzolas mentre del periodo giudicale (XI-XIII seco- a nord seguiva, grossomodo, il lo). tracciato della strada Berchidda- L’interpretazione della scheda 257 . Nelle vicinanze di del condaghe finora era stata ac- Berchidda il latifondo si sovrappo- cettata dagli studiosi che, insieme neva in parte al Saltu ’e Rennu al Dessì, ritenevano che il toponi- mentre in direzione di Monti arriva- mo Villa nova fosse relativo a un va fino a Carraredu. Si trattava di villaggio che un tempo sorgeva ai un’area piuttosto vasta, la quale piedi della maestosa altura di era appartenuta al cavaliere Maria- Monte Santu, nell’odierno territorio ne de Thori, esponente di uno dei di . Probabilmente essi rite- più prestigiosi e ricchi casati di nevano che, nel frattempo, gli altri maiorales del regno di Logudoro. toponimi citati nella scheda (ben Lavori di aratura in un antico codice Tornando alla Villa nova citata nel diciotto) fossero caduti in disuso. condaghe di Silki, i dati emersi Fra tali denominazioni spiccavano dall’esame del documento consen- due saltos che, dalle rispettive loca- torio comunale di Berchidda ovvero tono di affermare che essa non pote- lità, prendevano i nomi di Ostitthe e nei territori vicini. Ebbene, dal con- va essere situata nei pressi del Mon- Surtallo. Il fatto che nella zona del fronto fra i toponimi attestati nel con- te Santu di Siligo ma che si trattava Monte Santu non si sia conservato daghe e quelli esistenti o documen- di uno stanziamento omonimo. Si neanche uno dei toponimi documen- tati nel territorio di Berchidda risulta trattava, cioè, di due villaggi che a- tati nella scheda del condaghe rap- la corrispondenza di ben sette deno- vevano la stessa denominazione, presenta una circostanza insolita e minazioni. Di queste ultime, sei sono così come succede ancora al giorno avrebbe dovuto fare sospettare che tuttora vigenti mentre una è attesta- d’oggi con Nughedu S. Nicolò e Nu- la localizzazione proposta dal Dessì ta indirettamente nel suddetto docu- ghedu S. Vittoria oppure con e poteva essere incongrua. Ora però, mento ottocentesco. . Per quanto riguarda a. VIII, n. 2 [40] - aprile 2002 Pagina 7

Nel numero di gennaio ab- Antiche testimonianze biamo pubblicato notizia dei documenti più antichi dove I CONDAGHES compare il nome Berchidda. di Giuseppe Meloni Risalgono al XIV secolo. ualche tempo fa mi giunse da possediamo circa l’assetto sociale e Le pagine centrali di questo parte di Toto Casu la segna- l’economia della Sardegna setten- numero sono dedicate Q lazione che il condaghe di S. trionale quasi mille anni fa derivano Pietro di Silki conteneva di- dallo studio di questo insostituibile all’illustrazione di carte an- verse notizie che facevano riferi- documento. In questo registro si può cora più antiche dove sono mento a toponimi del territorio di vedere anche una delle testimonian- Berchidda. ze più antiche ed importanti citate alcune località situate Oggi, anche grazie ad alcune cita- dell’intera letteratura in lingua ro- nei dintorni di Berchidda, zioni contenute nella cronaca logu- manza (e quindi a dimensione euro- anche se il nome del villag- dorese di Berchidda del XIX secolo pea). In alcune schede del registro che sta per essere pubblicata, è sta- alcuni studiosi vedono un intento de- gio non viene citato. to possibile studiare a fondo il terri- scrittivo da parte dello scrivano che, Si tratta di antiche registra- torio del nostro paese in un periodo se accettato, fa di questa testimo- così lontano come nianza documenta- zioni dove le monache di S. quello tra 1100 e ria la più antica fon- Pietro di Silki annotavano le 1200. te narrativa di tutta loro attività economiche. Dallo studio di Mau- la letteratura in lin- ro Maxia (che ha gua neolatina. Risalgono ad un periodo im- curato interamente Il registro del mona- precisato, tra XI e XII seco- anche l’analisi lin- stero di S. Pietro di guistica del docu- Silki viene definito, mento parrocchia- come molti altri do- le), emerge una re- cumenti amministra- Pensamentu pro Lucio altà caratterizzata tivi e non, prodotti in dall’esistenza di u- Sardegna durante il Sas campanas de sa cheja na toponomastica medioevo, con il ter- sonan tristes, che sostanzialmen- mine di condaghe. toccos serios, te è giunta intatta Con questa parola toccos de moltu, ite frittu! fino a noi. Altri nomi proveniente dal gre- di località sono stati invece abban- co contakion, si indicava anticamen- Un’amigu caru e sinzeru, donati nell’uso comune per cui oggi te il bastoncino sul quale si arrotola- ancora giovanu, pienu ‘e vida e allegria, sono totalmente sconosciuti. vano le lunghe pergamene. Col pas- una moto malaitta l’hada ischelveddadu Le notizie qui offerte provengono da sar del tempo è stato definito conda- e sa molte pronta sa vida l’hat furadu. quello che si può definire il più im- ghe un antico documento nella sua Bola in chelu, amigu, portante registro amministrativo pro- interezza. bola in chelu, dotto in Sardegna durante tutto il Oggi esistono diverse edizioni del bola in chelu, Lucio. Medioevo: il condaghe di S. Pietro di condaghe in questione ed è disponi- Silki. bile anche una traduzione in lingua Dai sa ‘idda bene idu e istimadu, Pressochè tutte le nozioni che oggi italiana. in bidda anzena rispettadu e ammiradu, inue si siat chi s’acciappaiada cumponiada bonumore cun allegria. l’insediamento citato nel condaghe la tradizione riteneva benedettino) e di Silki, ora sappiamo che esso non di un centro abitato. Poiché tali rovi- Bola in chelu amigu, sorgeva nella curatoria del Meilogu ne si trovavano al margine setten- bola in chelu, ma in quella di Ogianu. Quest’ultima trionale del latifondo, è possibile che bola in chelu, Lucio. abbracciava, all’incirca, gli odierni il presunto monastero rappresentas- Arrivini dai tottue lagrimende territori comunali di Monti, Berchid- se una dipendenza di quello di Silki, pro li dare s’ultimu saludu da, Oschiri e, forse, quelli di Tula e un villaggio un tempo situato alla pe- e l’accumpanzana in sa falada . riferia dell’odierna . Quanto de sa via chena torrada. Secondo l’anonimo autore del citato alle rovine di un insediamento pres- documento parrocchiale, poco dopo so Santu Bainzu de sas Iscalas, i Bola in chelu amigu, la metà dell’Ottocento nei pressi del- nuovi elementi consentono di avan- bola in chelu, le chiese campestri di Sant’Andrea zare l’ipotesi che esse fossero relati- bola in chelu, Lucio. e Santu Bainzu de sas Iscalas pote- ve proprio a quella Villa nova su cui, vano osservarsi, rispettivamente, gli dopo circa settecento anni di oblio, Anselmo Pudda avanzi di un antico monastero (che sembra ritornare un po’ di luce. Pagina 8 a. VIII, n. 2 [40] - aprile 2002 50 ANNI FA Emigranti di Berchidda di Giuseppe Vargiu I flussi di immigrazione che oggi caratterizzano la nostra società Una famiglia esemplare - Tornano nell’isola dopo costituiscono una inversione di quarant’anni di assenza - Durante l’ultimo conflitto tendenza rispetto alla direzione due giovani scelsero il fronte del Pacifico per non che nel passato gli stessi presen- tavano. dover combattere i propri fratelli in Italia Anche Berchidda ha offerto molti esempi di singoli o di inte- stampa quotidiana segna- emigrati in America circa 40 anni fa, re famiglie che tanti decenni fa la con frequenza molti ca- sono riusciti a costruirsi, con tenace La si di nostri emigrati nelle e intelligente attività, una solida posi- hanno cercato in terre lontane lontane Americhe i quali, zione economico-finanziaria. prospettive di sviluppo e benes- spinti da un irresistibile impulso no- Questa famiglia veramente esempla- sere che né la Sardegna né un stalgico che sembra stia per assu- re, pur lontano, pur nell’assillo del piccolo paese come il nostro mere carattere quasi epidemico, quotidiano lavoro, pur tra gente nuo- sembrava poter offrire loro. sentono il bisogno di rivedere il pae- va in un mondo nuovo, ai cui costu- se natio e le persone care che la- mi andava lentamente abituandosi, L’articolo che riproponiamo è sciarono diversi decenni fa, col mi- ha sempre conservato il culto della comparso poco meno di mezzo raggio di conquistare, nel nuovo patria d’origine. secolo fa sulla stampa locale. Il- moldo – per loro quasi una terra Un membro di questa famiglia, nella lustra il caso della famiglia Ta- promessa – migliori condizioni di la- prima guerra mondiale tornò in Italia ras, di Berchidda, che cercò di voro e di vita. e cadde valorosamente al fronte. Questi emigrati erano modesti lavo- Nell’ultima guerra mondiale altri tre costruirsi un futuro migliore e- ratori ed artigiani, i più in disagiate dei Taras, anziché venire a combat- migrando in America. condizioni economiche. Pieni di vo- tere in Europa, e quindi in Italia, con- lontà e di speranze s’avventurarono tro i propri fratelli, chiesero volonta- tro figli, distinti professionisti, ha vo- verso gli imprevisti dell’ignoto incon- riamente di essere destinati al fronte luto però ritornare al suo paesello trandovi inizialmente umiliazioni e del Pacifico, ove si distinsero per il (che l’ha accolta al suo arrivo con durezze che misero a du- calde manifestazioni di sim- rissima prova i loro pro- patia e festosi applausi da positi di superare le diffi- tutta la popolazione) per un coltà a ogni costo con il soggiorno di tranquillità e di lavoro e la tenacia. riposo, circondata L’avventura della loro e- dall’affetto dei suoi famiglia- migrazione era un intimo, ri. un solenne impegno Da noi avvicinata, ha mani- d’onore, non solo verso festato il suo entusiasmo di se stessi ma anche verso trovarsi a Berchidda, che le la famiglia, i parenti, gli è apparsa rinnovata e molto amici, il paese natio dove progredita. Ha soggiunto, la sarebbero stati invidiati in signora Marcolini-Taras, caso di trionfo, ma ineso- che altri suoi consanguinei rabilmente scherniti in ca- e molti emigrati sardi segui- so d’insuccesso. ranno il suo esempio. Purtroppo a non pochi dei nostri e- loro valore. Abbiamo voluto inquadrare nella cro- migrati è toccato questo ultimo de- Nell’ambito famigliare, le tradizioni naca le vicende esemplari e fortuno- stino. I più, però, hanno vittoriosa- della patria dalla quale erano venuti se della famiglia Taras per esaltare mente superato la prova, alcuni riu- hanno sempre esercitato un potente in essa le migliori qualità della nostra scendo a conquistare anche posi- influsso nostalgico. Così Giovanni gente che, attraverso il mondo, tiene zioni di primo piano nel campo indu- Antonio, dopo circa 40 anni di as- alto il prestigio del laborioso popolo striale, commerciale, professionale senza, ha sentito il bisogno di torna- sardo e, nel nostro caso, il nome del- ed economico; altri, e non sono mol- re nella sua tranquillissima Berchid- la nostra diletta Berchidda. ti, creandosi decorose ed onorate da. Una sua sorella, la gentile signo- condizioni di vita ed una certa agia- ra Gerolama Taras, vedova Marcoli- tezza. ni, che aveva varcato l’oceano gio- La Banda E’ questo il caso della numerosa fa- vanissima, 39 anni fa, non potendo miglia Taras, di origine modesta, di stabilirsi definitivamente a Berchid- riprende prossimamente Berchidda. Alcuni membri di essa, da, avendo lasciato in America quat- con articoli e interviste a. VIII, n. 2 [40] - aprile 2002 Pagina 9 i cent’anni di Sa serenada ‘e Tamara Tiu Giommaria Sanciu di Giuseppe Sini Bonasera, zente amada, rezzi su saludu meu, Affascina e incuriosisce, mentre racconta innumerevoli ti sia gioia e recreu custa mia serenada episodi che hanno contrassegnato la sua esistenza Tamara, isconsolada, iamo andati a trovarlo in occa- una giornata di duro lavoro si riper- pensad’in terra anzena sione del compimento dei suoi correva a piedi la strada del rientro a a sa Sardigna sua. S cento anni e abbiamo scoper- casa con un pesante fardello di le- Tamara isconsolada to una persona disponibile, gna sulle spalle. Alla semplicità di Pianghed’a sa cua dotata di grande serenità e di straor- vita si accompagnavano rigore e re- cua tristur’e pena su esser emigrada. dinaria lucidità. golarità. Niente fumo, niente alcool, Nel nostro paese questo traguardo mai un ricovero ospedaliero. In coro sa fiama, è stato superato da Giovanni Maria Secondo zio Sanciu una volta si era in pettus unu lizu Zeddita, da zia Antonia Sini decedu- più sereni e soprattutto si fronteggia- dan’a mie recreu. ta nel 1879 a 106 anni e da zia Pep- vano terribili disastri con una straor- In coro sa fiama pina Spolitu morta nel 1993 a 110 dinaria forza d’animo: s’abbadura del Lestr’a maridu meu anni di età. 1911 che decimò le greggi spingen- cherzo dar unu fizu Tiu Giommaria Sanciu, nato a Ber- do molti a emigrare negli Stati Uniti, pro mi giamare mama. chidda il 22 marzo 1902, ha conse- una terribile siccità nel 1913, un in- guito l’invidiabile traguardo delle cendio devastante nel 1918, alluvioni Cun su coro e “GIUALES” cento candeline nel migliore dei mo- nel 1911 e nel 1929. unu saludu mando di. Autosufficiente, dopo una vita Colpisce nel discutere con zio Giom- a sos ascultadores. dedicata al lavoro e alla famiglia, ci maria la sua straordinaria memoria. Cun su coro e “GIUALES” accoglie con un sorriso e ripercorre Ricorda senza incertezze il bollettino M’ischidan sos amores con brio i momenti della vittoria dirama- cando cantamus cando motivos geniales. salienti della propria to dal comandante esistenza. supremo Armando Musicologo s’astru Figlio di Tomaso Diaz. cumponed’e remoni Sanciu e Sebastiana Ricoprì la carica di su c’hat intesu e bidu. Sini a poco meno di amministratore dal Musicologo s’astru. due mesi rimane or- 1946 al 1952 con i Su chi nos hat unidu fano della madre. sindaci Sisinnio es Giovanni Puggioni Sembrava condan- Mazza e Peu Giua. de su coro su mastru. nato ad una morte La pineta comunale prematura; invece la e il Parco delle Ri- Proite no torrades sua forte fibra e la membranze, con la in su palcu a cantare disponibilità di diver- messa a dimora di comente una ia. se nutrici gli consentono di superare una pianta per ogni caduto in guerra, Proite no torrades. questo periodo critico. Tiu Giomma- sono le realizzazioni più significative. Giovanni, Anna Maria, ria aveva una predilezione particola- Tra i suoi maggiori rammarichi solu a bos ammentare cuntentos nos lassades. re per la scuola, che frequentò con l’abbandono e la distruzione di tante profitto fino alla quarta elementare. importanti opere del passato del no- Cantende leve leve su lentore Gli piaceva impegnarsi nello studio stro paese per l’indifferenza o lo chi falaiat in nottes serenas e prediligeva la lettura; oggi il suo scarsa sensibilità dei berchiddesi. Anna Maria allevia sas penas assillo maggiore è l’attenuazione Oggi zio Giommaria non è molto de sas feridas placa su dolore; della vista che non gli consente di soddisfatto del suo stato di salute e impremis a sa zente tantu amore leggere con la regolarità di un tem- rimpiange l’energia che fino a poco cun ninna nanna, e cantas cantilenas; po. più di due anni fa gli consentiva di iscurtende sa tua melodia Ma le sue braccia erano necessarie arrampicarsi sugli alberi del giardino su sofferente sanu torraiat per l’attività agropastorale della fa- per potare i rami non necessari. Ma miglia. Sveglia alle prime luci non è la volontà che gli manca. Ci ha Raimondo Dente dell’alba per accudire al bestiame e detto: poi a nei fondi a dissodare la terra “Si fidi istadu a cherrer mi fio per le coltivazioni del grano, della pesadu a bolare, ma no si riassunta la filosofia di un’esistenza vigna dell’orto. “Fio unu zappadore” podede pretendere tantu”. vissuta all’insegna dell’aspirazione di ci dice “che non si lasciava intimori- migliorare se stessi, per contribuire a Ecco, in questa frase può essere re dalle asprezze dei tempi.” Dopo cambiare in meglio la società. Pagina 10 a. VIII, n. 2 [40] - aprile 2002 La scuola attraversa un mo- SITUAZIONE SCOLASTICA mento di sviluppo che coin- E MONDO GIOVANILE volge tutte le componenti so- di Citu Fresu ciali che le ruotano intorno. Anche nel passato il rappor- situazione scolastica non insufficiente per la popolazione sco- to tra scuola e società ha ali- è male, a parte alcune ca- lastica. Alcune classi svolgono le le- mentato un intenso dibattito. La renze dal punto di vista zioni in aule di fortuna presso il Mu- strutturale che, per un pa- nicipio. E’ urgente ed auspicabile la L’analisi di un esperto cono- ese come Berchidda, sono vera- costruzione di un nuovo edificio. scitore del settore, purtroppo mente inconcepibili. Oltre la fascia Per quanto concerne i giovani, mi prematuramente scomparso, dell’obbligo non esiste alcuna scuo- pare di cogliere che la maggior parte è apparsa sulla stampa locale la. Almeno una di indirizzo profes- è occupata nelle aziende cittadine; sionale, viste le tante aziende che molti, anche studenti, non disdegna- 23 anni fa. operano, sarebbe necessaria. no di occuparsi per brevi periodi sta- Molti giovani, oltre un centinaio, fre- gionali (lavorazione del formaggio, se per la cultura e le attività ricreati- quentano gli istituti superiori di Ozie- raccolta del sughero, vendemmie), ve. La percentuale di laureati e diplo- ri, Sassari ed Olbia. da sottolineare arrotondando così il loro guadagno. mati è in diminuzione, forse perché i che dieci allievi frequentano il Con- Mi pare anche di non sbagliare se giovani preferiscono un’occupazione servatorio di Musica di Sassari. dico che non esiste disoccupazione immediata, piuttosto che Abbiamo due scuole materne: una ed emigrazione. un’avventura nel mondo degli studi finanziata dall’ESMAS e gestita dal Il tempo libero viene occupato per il conseguimento della laurea e parrocco nei locali della parrocchia, nell’attività sportiva (calcio, atletica, del diploma, che non garantiscono l’altra statale. Entrambi gli istituti (il judò), ma le attrezzature sono pres- un posto di lavoro. primo di recente costruzione) sono soché inesistenti, se si eccettua il molto accoglienti e soddisfano le e- campo comunale di calcio, ove gio- sigenze della popolazione. ca la locale squadra, che milita nel La scuola elementare, che fa capo campionato regionale di prima cate- al circolo di Oschiri, ha aule suffi- goria. Mancano anche dei centri cul- cienti, però le strutture avrebbero turali; esistono due biblioteche: una, bisogno di manutenzione ed urgente ben fornita, nella sala comunale, restauro. L’ideale sarebbe un nuovo l’altra inspiegabilmente chiusa. caseggiato. Questa situazione mette in evidenza La scuola media è ospitata in una una chiara contraddizione tra il be- casa privata, malsana e fatiscente, nessere locale e il saltuario interes-

L’oleificio si rinnova Oggi l'oleificio produce olio con un vicini quali Olbia, , Loiri, coefficiente bassissimo di acidità Padru, Monti, Oschiri, Buddusò, continua da p. 1 (0,2%) in quanto la gramola con- Ozieri e Calangianus. Nonostante sente la produzione dell'olio a fred- tutto, il comparto assumerà una do (32 gradi contro i 50-60 gradi de- rilevanza crescente nell’economia nea completa di frangitura, un fran- gli altri impianti). locale in seguito all'impianto di toio in granito, una gramolatrice e Anche il numero dei soci è diminui- nuovi uliveti che prevedono mode- unL’ decanter in grado di lavorare 20 to da 250 a 209 dei quali metà circa sti costi di raccolta attraverso la quintali di olive l'ora 24 ore su 24. berchiddesi e i rimanenti di paesi raccolta meccanizzata.

Per chi se li fosse persi ecco gli anagrammi del 2001

DARE NOTA LANE Sacerdote dal nome... imperfetto

RISCHIO soluzioni a p. 12 Località

E RUSSA E CANTA Località... nobile g.m. a. VIII, n. 2 [40] - aprile 2002 Pagina 11

Uno dei ricorrenti flagelli al quale le popolazioni delle a- SU TILIBILCHE ree agricole sono state espo- di Mario Santu ste da tempi immemorabili ultimera ‘e sos annos trinta, meda e-i su mezus fit su le sa Tanca ‘e rivive in un racconto che ri- cumprida s’iscola elementare, S’ena. A li narrer bellu fit pagu, ca fit flette un’esperienza indivi- In sos piseddhos chi no aimus s’ispantu ‘e chie lu idiat. Cos’e ilfolla- duale. sas possibilidades pro sighire dos olbiesos falaian da iddha, passizza a istudiare andhaimus (sa mazzore pal- passizza, a sa Tanca ‘e S’ena, apposta In essa si rispecchiano i ri- te) a tribagliare in campagna, comente pro ier su trigu ed eo, chi cun suore e cordi non solo di quanti so- pastores (sos ch’aian robbitta), massajos amore l’aio contivizzadu totu s’annu, o zorronateris. ndhe fio caleschidu. Sas ispigas mannas, no stati provati da situazioni Babbu, chi faghiat su carrulante, no mi peldendhe sa corra, de cantu analoghe, ma di intere co- chelfeit mandhare a sa zorronada, siat ca fin’ingranendhe parian budrones de ua munità la cui economia è le- daian un’ignagnaria, e siat pro no m’iere in color’e oro e candho moviat sa frini- a s’ilbattullil’ilbattula dai unu padronu a gheddha folmaian undhas chi, che in gata alla lavorazione della s’ateru; e mancari no possedendhe terri- lacu fadadu, parian ninnendhesi tra terra terra: ricordi di nos, dezzideit de mi fagher massaju. Le- e chelu. aimus tancas a s’allogu e bettaimus su Una sera passesi in sa Tanca ‘e S’ena laore umpare, posca, siat zappittonzu, pro ier si su trigu fit de messare e restesi cavanos sulciados dai messonzu e totu s’ateru, mo lu faghio a istremuttidu, che candho m’aeret faladu cecculones de lagrimas sa sola. unu raju, a sa vista de su paghennenud- tundhas che boccias.

e mai calculadu ne in bonu ne in malu ca (forsi essendhe pius pagu) fin’a tandho no aiat fattu mai dannu, custa ‘olta in una notte had iseniadu cantu babbu ed eo, tribagliendhe che burricos, aimus fattu in fragu ‘e un’annu; e massimu ‘e totu nos briveit de aer su inari nezessariu pro cumprire sa tantu disizzada domo. Cun su passar’e sos annos creschio in dha ‘e su tilibilche chi si fit pasadu su- Cun babbu restemus in sa Tanca ‘e folzas e capazzidade, e bettaimus laores bra sas ispigas rosighendhesilas. S’ena ora chena fine, frimmos che mal- sempre pius mannos; tantu chi, a furia E-i su meda fid ancora enzendhe dai sa murados e abbaidendhennos appare, cun ‘e battaza e de privasciones, resessemus ia 'e Ponente, a nues mannas. Una infat- sa cara chei sa tela e sighendhe a ilmari- a ponner a palte cos’e inareddhu, e in su tu a s'atera sighein arrivire fin'a s'intri- ghinire, e-i sos cavanos sulciados dai barantatrese comporemus unu zuru co- nada. Tandho bi fid a terrinu carralzadu cecculones de lagrimas, tundhas che munale chi b’aiat sutta su muraglione ‘e e unu a caddhu ‘e s’ateru; trigu, tuppas e boccias. piatta. chijuras aian mudadu entinu, a cantu

In Bennalzu ‘e su barantabattoro comin- affiiad oju, s’idiat solu unu tappeu, bellu zemus a fraigare e in Beranu, tra su pa- russu e sighidu, in colore ‘e tilibilche. GLOSSARIO gu inari ch’aimus e-i sos meda marasos Daghi mi desi un’azzuventada, recuesi a (a battire carros de pedra dai su Ponte ndhomo, mi fattesi coraggiu e lu nesi a – su tilibilche = la cavalletta de su Fraile e tumbarellas de rena dai babbu chi, che a mie matessi, no tan- – un’ignagnaria = una miseria Undhighi Fogas andhaimus su notte), cheid oju in tota notte. – unu zuru = un’area fabbricabile mancari malebiendhe, resessemus a car- Su manzanu a chentales che fimus già in – ndhe fio caleschidu = ne andavo fiero ralzare. sa Tanca ‘e S’ena, iperanscios de poder – lacu = culla Abbelturas e finiduras, contaimus de las salvare calchi cosa; ma su dannu, a dolu – ninnendhesi tra terra e chelu = cullan- fagher in istadiale, daghi endhiamus su mannu nostru, fit pius de cantu creia- dosi e ondeggiando tra terra e cielo trigu, ca ndh’aimus bettadu medizzu e mus. Trigu no bindh’aiat piusu e si no – a s’intrinada = sul calar della sera promittiat bene. Chena nos ammentare istat pro sos runcos, chi bi fin restados, – chijuras = chiudende di frasche annuddha de su diciu antigu chi narat: no fit palfidu mancu de bindh’aer appi- – a cantu affiiad oju = più lontano che “su poveru si faghet contos mannos, ma du semenadu. Sas pagas ispigas chi su l’occhio possa spaziare e vedere 'onzi chentu ndhe li resessit deghe” e, tilibilche no s’aiat mandhigadu las aiad – mudadu entinu = cambiato, sia pro dilgrascia, amus proadu in peddhe isconcadas in punta ‘e su runcu, e fini nell’aspetto che nel colore nostra cantu sian’inzevinados e de os- frundhidas in terra, mesu ildattas. Tup- – mi desi un’azzuventada = mi ripresi selvare sos dicios. pas e chijuras parian pasadas a fogu; dallo sbigottimento Trigu s’annu ndh’aimus semenadu in b’aiat restadu solu calchi ramittu russu. – a chentales = sul far dell’alba Pirastros Muzzos, in sa Segada; ma su Su tilibilche, babbaudu sempre connotu – sos runcos = gli steli Pagina 12 a. VIII, n. 2 [40] - aprile 2002

siastici tra ‘700 e ‘800 Storia di Berchidda (rapporti con la popola- continua da p. 1 zione, aspetti economi- Soluzioni anagrammi 2001 ci, cultura). 800 e 900, ha voluto scrivere in lin- - Rapporti di Berchidda DON NATALE ERA gua logudorese, con l’intento di tra- con i paesi vicini, spes- Sacerdote dal nome... imperfetto mandare nel tempo ricordi che an- so conflittuali (Monti, O- che per lui si riferivano al passato o schiri, Tempio, Calan- OSCHIRI episodi a lui contemporanei. gianus, ). Località L’autore di questo importante docu- - Osservazioni su tradi- mento rimane anonimo, ma con tut- zioni popolari ed usan- ta probabilità si tratta di Santinu Fre- ze. SA TANCA ‘E SU RE su Casu, amministratore dei beni - Particolari sull’edilizia Località... nobile parrocchiali tra gli anni sessanta e religiosa e privata settanta dell’800. (restauri delle chiese, Il lungo documento (circa 170 pagi- rilievi architettonici, co- ne di grande formato) era da tempo sti). commento. Questa iniziativa può co- conservato nell’Archivio Parrocchia- - La vita delle famiglie del paese stituire un punto di partenza per ulte- le di Berchidda; qualche anno fa il (con una galleria di circa 600 perso- riori approfondimenti che portino alla parroco, Don Gianfranco Pala, ne naggi di cui si possono ricostruire conoscenza, alla tutela, all’eventuale ha intuito il rilievo culturale e ha particolari biografici, dati genealogi- restauro, allo studio e alla pubblica- pensato di consentirne lo studio in ci, attività). zione di altri documenti che riguarda- vista di una sua pubblicazione. - Conoscenza del territorio con il rile- no la storia locale. Grazie all’interessamento vamento di poco meno di cento lo- dell’Istituto Superiore Etnografico, calità nella campagna berchiddese). che ne ha finanziato la ricerca e la - Origine della poesia popolare e- Mario Atzori: Università di stampa, oggi è disponibile il mate- stemporanea che avrebbe avuto Sassari; docente di Storia delle riale che sta per confluire in un con- proprio a Berchidda un ambiente i- tradizioni popolari; direttore del sistente volume nel quale il lettore deale per il suo sviluppo con Dipartimento di studi filosofici, potrà trovare notizie su molteplici l’affermarsi della figura di Franzisc’ etnoantropologici, artistici e argomenti che riguardano la storia Alvaru Mannu e di altri poeti minori. filologici; componente Comitato del paese. - Analisi filologica e linguistica del L’arco cronologico di avvenimenti testo in una lingua sarda tipica del descritti nella cronaca abbraccia cir- paese, con la sua connotazione di Direttore: Composizione: ca i due secoli che precedono il mo- raccordo tra due mondi: logudorese Giuseppe Sini Giuseppe Meloni mento della stesura: per gran parte e gallurese. gli anni 1869-1873, ma sconfina In conclusione il lettore potrà, tra segreteria di redazione: spesso in periodi molto più antichi. breve, soddisfare le sue esigenze Maddalena Corrias Gli argomenti che possono essere culturali con la lettura del volume, approfonditi attraverso la lettura di tenendo presente che il documento Hanno collaborato: questo volume sono molteplici: in questione rappresenta un caso Paolo Apeddu, Mario Atzori, - Cenni sulle antichità del paese unico in tutta l’isola. A tutt’oggi non è Salvatore Chirigoni, Raimondo Dente, (villaggi, nuraghi, insediamenti, for- conosciuto un testo di tale portata e Citu Fresu <, Mauro Maxia, Pietro tezze). consistenza che, sebbene indirizza- Meloni, Piera Anna Mutzu, - Particolari sulla storia degli eccle- to soprattutto alla realtà di Berchidda Gianfranco Pala, Mario Pianezzi, e dei paesi vicini, Anselmo Pudda, Mario Santu, offre spunti irripe- Giuseppe Vargiu. tibili per la cono- ANAGRAMMA scenza sia della e-mail: Gian Paolo Sannitu lingua che ZIO POLDO dell’intera realtà Stampato in proprio sociale del mon- LE ZAPPA do agro-pastorale Berchidda, aprile 2002 Registrazione Tribunale di Tempio 6 - 3 - 6 isolano. La Parrocchia ed n. 85 del 7-6-96 40 ma non li dimostra il Comune hanno piazza del popolo non ha scopo di lucro (soluzione nel prossimo numero) già avviato una Si ringraziano i lettori per serie di contatti il consenso e l’appoggio offertici. per studiare il si- Anagrammi di febbraio: stema di divulgare il volume con la tra- lupo o sfera = Paolo Fresu scrizione della Cro- Indirizzo E.MAIL relata = altare naca e il relativo [email protected]