Gli Archivi Del IV Corpo D'esercito E Di Roma Capitale. Inventario
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MINISTERO DELL' INTERNO PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO LXXI ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO Gli archivi del IV corpo d'esercito e di Roma capitale Inventario a cura di RAOUL GU�ZE e ANTONIO PAPA ROMA 1970 SOMMARIO Prefazione IX Opere citate XXIII I L IV C o R P o D ' E S E R C I T o Introduzione 3 Inventario Informazioni sull' esercito pontificio 21 Sorveglianza della frontiera pontificia 24 Costituzione del corpo d'esercito d'osservazione nell'Italia centrale 27 Il corpo d'esercito d'osservazione nell'Italia centrale (17 agosto-IO set- tembre 1870) 29 Il IV corpo d'esercito 32 Rapporti di grandi unità 41 Relazioni dei reggimenti di fanteria e cavalleria 42 Tribunali militari presso il corpo d'osservazione e, poi, presso il IV corpo d'esercito 43 Telegrammi 45 ROMA CAPITALE Introduzione La legge per il trasferimento 49 Gli uffici preposti al trasferimento 61 Il fondo archivistico Roma capitale 65 Inventario Senato del regno 71 Camera dei deputati 74 Ministero dell'interno 80 Conventi e monasteri 88 VI Sommario Personale 93 Ministero dei lavori pubblici 97 Ministero di grazia e giustizia e dei culti 110 Ministero della guerra 114 Ministero della marina 127 Ministero dell'istruzione pubblica 129 Ministero delle finanze 136 Ministero dell'agricoltura, industria e commercio 157 MinistelO degli affari esteri 159 Ufficio tecnico amministrativo pel trasferimento della capitale 161 Regia corte dei conti 163 Commissione Barilari, Comotto, Armellini 165 Commissione governativa pel trasferimento 166 Real Casa 171 Ragioneria 174 Planimetrie 176 PREFA IONE Miscellanea 179 Z Documenti conservati nel fondo ministero dei lavori pubblici, direzione generale dell'edilizia, divisione V 184 ApPENDICE I Inventario di documenti dell'archivio storico dello stato maggiore dell'esercito 187 ApPENDICE II Documenti del fondo Roma capitale 215 ApPENDICE III Elenco delle leggi e decreti 249 Indice dei nomi di persona 263 Indice dei nomi di luogo 271 In occasione del centenario dell'unità fu iniziata la pubblicazione degli inventari degli archivi degli organi straordinari e provvisori di governo che ressero le varie parti d'Italia nella fase di passaggio dai vecchi regimi al nuovo stato. Si intese in tal modo corrispondere, con una serie di strumenti di ricerca organicamente concepiti, ai rinnovati interessi sui problemi della unificazione italiana. Le attente analisi, premesse alle singole sezioni, delle spesso complicate vicende istitu zionali delle fasi di transizione hanno mirato, in particolare, a dare un contributo alla storia della unificazione antministrativa, impostasi in questi ultimi anni alla attenzione degli studiosi. Nel 1961 comparvero tre volumi relativi alla Lombardia, alle province parmensi e modenesi, alle Romagne, alla Toscana, alle Marche e all'Umbria 1 (non fu allora possibile pubblicare i volumi su Napoli e la Sicilia: la lacuna verrà colmata in un fu turo che si confida non sia troppo remoto); seguirono due volumi - uno di inventari, l'altro di documenti - sui regi commissari inviati nel 1866 a reggere le province del Veneto e di Mantova Il ciclo si con 2. clude ora con questi due volumi sul 1870, l'uno dedicato agli archivi conservati presso l'archivio centrale dello stato, l'altro a quelli con servati presso l'archivio di stato di Roma. La distinzione è chiara mente di comodo, dato che da un punto di vista cronologico gli archivi descritti nel secondo volume dovrebbero inserirsi fr a la prima e la seconda parte del primo; tuttavia essa si può prestare a qualche ri flessione sui legami particolarmente stretti che uniscono, nella città capitale - e in modo particolare all' atto dell'inserimento suo e del suo territorio nello stato unitario - la storia locale con la storia nazionale, con conseguente intreccio di competenze e infine di docu- l Cfr. Governi straordinari. curatori delle parti dedicate alla Lom bardia e alle Romagne hanno poi Iripreso e sviluppato in lavori di più ampio respiro l'argomento rispettivamente trattato (cfr. RAPONI e ZANNI ROSIELI:.O) 2 Cfr. Regi Commissari. x Prefazione Prefazione XI menti d'archivio. Cadono comunque fu ori degli archivi inventariati finora confusi con quelli della luogotenenza, sono stati collocati a in questi due volumi, come già era avvenuto per quelli precedenti, i ' pa1'te e, conservati come sono presso l'archivio di stato di Roma, aprono, documenti della grande politica, e in particolare, nel nostro caso, i insieme a quelli delle giunte provvisorie di governo, il secondo volume 1. documenti della questione romana intesa nei suoi termini generali 1. Una giunta provvisoria di governo sorse non solo a Roma, ma Apre il volume l'inventario, curato da Raoul Gueze, degli atti del anche nei capoluoghi delle delegazioni pontificie che avevano costituito corpo di spedizione che occupò Roma, conservati nell'archivio centrale. l'ultimo lembo degli stati della Chiesa: Civitavecchia, Frosinone, Vel Essi non costituiscono che una piccola parte deU' archivio di quel corpo letri, Viterbo. Come è spiegato a suo luogo dalla curatrice del secondo militare. Dobbiamo alla cortesia del colonnello Vittorio De Castigliani, volume, Carla Lodolini Tupputi, l'archivio della gùmta di Civita capo dell'ufficio storico dello stato maggiore, la possibilità di pubbli vecchia non è stato trovato, mentre di quello della giunta di Roma la care in appendice l'i1wentario delle carte del IV corpo conservate parte maggiore è conservata presso l'archivio capitolino. Chi volesse presso l'archivio storico dell' esercito. Si tratta ovviamente, nell'un studiare da vicino le singole parti del territorio laziale nel periodo di caso come nell' altro, di documenti di prevalente interesse militare. Il transizione fr a vecchio e nuovo regime dovrebbe far ricorso anche alle significato tanto Più politico che bellico della breve e scontata campa prime buste degli archivi delle sottoprefetture di Civitavecchia, Frosi gna rende tuttavia quelle carte utili anche allo storico generale. Basti none e Velletri, conservati il primo e il terzo nello archivio di stato d·i qui ricordare la polemica che divampò fr a il Cadorna e il ministro Roma, il secondo nell'archivio di stato di Frosinone. della guerra, Ricotti, e l'intreccio di motivi tecnici e politici di cui essa Agli archivi delle giunte provvisorie di governo segue, sempre nel è intessuta secondo volume, di cui costituisce il corpo princiPale, preceduto da 2. Ma le carte del IV corpo d'esercito non si esauriscono nemmeno un' ampia e analitica introduzione, quello della luogotenenza del re per con l'apporto dell'ufficio storico militare. Esistono infatti nell' archivio Roma e le province romane (o, meglio, dell'amministrazione dell'in di stato di Roma alcuni documenti (importanti sopratutto i telegrammi) terno della luogotenenza: notizie sulle carte delle altre amministra relativi ai primi giorni dopo la liberazione, quando il governo della zioni in cui si articolò la luogotenenza sono date, nel secondo vohtme, città era ancora di fatto nelle mani del Cadorna. Il generale, rigido nell'�tltimo paragrafo della introduzione di Carla Lodolini Tupputi) . interprete delle istruzioni governative contrarie ad ogni insediamento La istituzione della luogotenenza, definibile da un punto di vista di poco controllabili organi di governo provvisorio pretendenti effet giuridico organo costituzionale e amministrativo al tempo stesso 2, tiva autonomia, aveva infatti subito tolto di mezzo una giunta nata da segnò un ritorno all'istituto che tante polemiche aveva suscitato nel un comizio al Colosseo su iniziativa di Mattia Montecchi, triumviro 1860 e nel 1861 quando era stato utilizzato a Napoli e· a Palermo come del '49, e aveva insediato in CamPidoglio un Più docile corpo colle ponte fra l'amministrazione garibaldina e quella prefettizia, ed era giale, anch'esso peraltro denominato giunta provvisoria di governo» sembrato evolvesse pericolosamente verso forme arieggianti quasi « per motivi di prudenza di fr onte al diritto internazionale, fino a che al vicereame. Nel 1866, quando lo stato era ormai consolidato nella non fo sse intervenuto il plebiscito a sistemare anche fo rmalmente le sua ossatura amministrativa e si trattava solo di inserire in esso nuovi cose. Gli atti di questo che possiamo chiamare « governo Cadorna territori, il ricordo della luogotenenza era stato ancora così sgrade )}, volmente vivo che il governo aveva preferito istituire tanti regi com missari quante erano le nuove province, evitando accurq.tamente di 1 Su questo punto ci limitiamo a rinviare alla vecchia opera del BAST GEN e ai DDI, in particolare al volume della serie curato da Chabod, con i documenti dal 21 settembreI al 31 dicembre 1870II, (Roma 1960). 2 Cfr. CADORNA e RICOTTI. E si veda la ripresa della polemica in oc l n ACS, Carte Crispi (Roma) è conservato (fasc. 394) il carteggio casione del 250 anniversario della liberazione di Roma (cfr. ARNALDI, che svolto siI nel 1888 fra Crispi e Cadorna per la ricerca dei documenti sulla utilizza le Carte CrisPi conservate presso l'archivio centrale dello stato). spedizione di Roma, dei quali il generale aveva bisogno per la stesura del Alcuni documenti dell'archivio storico militare sono stati pubblicati da suo libro. Chabod in DDI, volume citato. 2 Cfr. MARCHI. XII Prefazione Prefazione XIII dar corpo sia pur provvisorio a una entità amministrativa unica per luogotenenza offrono precisetestimonianze che si integrano con quelle l'intero Veneto 1. Se a Roma, dopo il plebiscito, si inviò un luogo fornite dalla stampa locale 1 - sPinse in genere i romani a premere tenente con poteri estesi a tutto il Lazio (ma Più limitati, a buon conto, per una pronta e completa estensione delle leggi e degli ordinamenti di quelli dei luogotenenti di Napoli e di Sicilia) lo si deve al fatto che italiani e per un sollecito trasporto della capitale non soltanto sulla sui ricordi del 1860-61 e sui timori di interpretazione regionalistica carta ma proprio nelle persone fisiche del re, dei deputati, dei ministri, prevalsero le preoccup azioni di politica generale nei confronti del degli impiegati.