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Pictorial Imagery, Camerawork and Soundtrack in Dario Argento's Deep
ACTA UNIV. SAPIENTIAE, FILM AND MEDIA STUDIES, 11 (2015) 159–179 DOI: 10.1515/ausfm-2015-0021 Pictorial Imagery, Camerawork and Soundtrack in Dario Argento’s Deep Red Giulio L. Giusti 3HEFlELD(ALLAM5NIVERSITY5+ E-mail: [email protected] Abstract. This article re-engages with existing scholarship identifying Deep Red (Profondo rosso, 1975) as a typical example within Dario Argento’s body of work, in which the Italian horror-meister fully explores a distinguishing pairing of the acoustic and the iconic through an effective combination of ELABORATECAMERAWORKANDDISJUNCTIVEMUSICANDSOUND3PECIlCALLY THIS article seeks to complement these studies by arguing that such a stylistic and technical achievementINTHElLMISALSORENDEREDBY!RGENTOSUSEOFASPECIlC art-historical repertoire, which not only reiterates the Gesamtkunstwerk- like complexity of the director’s audiovisual spectacle, but also serves to TRANSPOSETHElLMSNARRATIVEOVERAMETANARRATIVEPLANETHROUGHPICTORIAL techniques and their possible interpretations. The purpose of this article is, thus, twofold. Firstly, I shall discuss how Argento’s references to American hyperrealism in painting are integrated into Deep Red’s spectacles of death through colour, framing, and lighting, as well as the extent to which such references allow us to undertake a more in-depth analysis of the director’s style in terms of referentiality and cinematic intermediality. Secondly, I WILLDEMONSTRATEHOWANDTOWHATEXTENTINTHElLM!RGENTOMANAGESTO break down the epistemological system of knowledge and to disrupt the reasonable -
1 ANDREA TOFANELLI Resumè/Biography (UPDATED TO
ANDREA TOFANELLI http://www.andreatofanelli.it https://en.wikipedia.org/wiki/Andrea_Tofanelli https://es.wikipedia.org/wiki/Andrea_Tofanelli https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Tofanelli https://no.wikipedia.org/wiki/Andrea_Tofanelli https://ja.wikipedia.org/wiki/アンドレア・トファネッリ http://www.vecchi-tonelli.it/studiare-in-istituto/docenti/andrea-tofanelli.html https://scuolamusicafiesole.it/it/didattica/corsi-di-perfezionamento/214-didattica/corsi-di- base/it/didattica/docenti/809-andrea-tofanelli https://www.facebook.com/AndreaTofanelliTrumpet Resumè/Biography (UPDATED TO January, 2018) Andrea was born in Viareggio (Lucca, Italy) on July 26, 1965. Mentioned on Wikipe- dia in 5 languages and in many other music books and encyclopedias, he began to study music and trumpet in 1975 in the wind ensemble of his village Torre del Lago Puccini with some musicians close to Dean Benedetti, the famous italo-american jazz saxophonist mentioned in all official Charlie Parker biographies. In 1979, at the age of 14, Andrea started working locally with some professional big bands and commercial music groups, and in 1981 he began performing professionally in the classical music field too, while simultaneously attending the Conservatory at the "Istituto Musicale Pareggiato L. Boccherini" in Lucca (Italy). In 1987 Andrea finished his Conservatory studies with highest full marks, graduating cum laude. That same year he studied with Armando Ghitalla (soloist trumpet with the Boston Symphony Orchestra and teacher at the University of Michigan) and consolidated -
Hermann NAEHRING: Wlodzimierz NAHORNY: NAIMA: Mari
This discography is automatically generated by The JazzOmat Database System written by Thomas Wagner For private use only! ------------------------------------------ Hermann NAEHRING: "Großstadtkinder" Hermann Naehring -perc,marimba,vib; Dietrich Petzold -v; Jens Naumilkat -c; Wolfgang Musick -b; Jannis Sotos -g,bouzouki; Stefan Dohanetz -d; Henry Osterloh -tymp; recorded 1985 in Berlin 24817 SCHLAGZEILEN 6.37 Amiga 856138 Hermann Naehring -perc,marimba,vib; Dietrich Petzold -v; Jens Naumilkat -c; Wolfgang Musick -b; Jannis Sotos -g,bouzouki; Stefan Dohanetz -d; recorded 1985 in Berlin 24818 SOUJA 7.02 --- Hermann Naehring -perc,marimba,vib; Dietrich Petzold -v; Jens Naumilkat -c; Wolfgang Musick -b; Jannis Sotos -g,bouzouki; Volker Schlott -fl; recorded 1985 in Berlin A) Orangenflip B) Pink-Punk Frosch ist krank C) Crash 24819 GROSSSTADTKINDER ((Orangenflip / Pink-Punk, Frosch ist krank / Crash)) 11.34 --- Hermann Naehring -perc,marimba,vib; Dietrich Petzold -v; Jens Naumilkat -c; Wolfgang Musick -b; Jannis Sotos -g,bouzouki; recorded 1985 in Berlin 24820 PHRYGIA 7.35 --- 24821 RIMBANA 4.05 --- 24822 CLIFFORD 2.53 --- ------------------------------------------ Wlodzimierz NAHORNY: "Heart" Wlodzimierz Nahorny -as,p; Jacek Ostaszewski -b; Sergiusz Perkowski -d; recorded November 1967 in Warsaw 34847 BALLAD OF TWO HEARTS 2.45 Muza XL-0452 34848 A MONTH OF GOODWILL 7.03 --- 34849 MUNIAK'S HEART 5.48 --- 34850 LEAKS 4.30 --- 34851 AT THE CASHIER 4.55 --- 34852 IT DEPENDS FOR WHOM 4.57 --- 34853 A PEDANT'S LETTER 5.00 --- 34854 ON A HIGH PEAK -
Quaderno 2010
Catalogo_jazz_2010-def 16-12-2010 10:12 Pagina 1 Allonsanfàn il jazz di là dalle alpi 2010 QUINDICESIMA EDIZIONE Catalogo_jazz_2010-def 16-12-2010 10:12 Pagina 2 Quindici anni di Nuove Conversazioni Dopo quindici anni, “Vicenza Jazz” è più che una realtà consolidata: è un patrimonio della città e di tutto il territorio vicentino e veneto, oltre che un punto fermo nella geografia nazionale ed europea dei festi- val di primavera. Quando siamo partiti, nel ’96, pensavamo semplicemente di fare qualcosa di diverso, se possibile di significativo, qualcosa che in città non c’era e che, secondo noi, la città avrebbe apprezzato. 2 Certamente non pensavamo a quanta strada avremmo potuto fare ma non vi è dubbio che quindici anni di festival sembrano ora aver dato ragione alle intuizioni di allora. La nostra idea si chiamò “New Conversations”, nuove conversa- zioni, nuovi modi di parlarsi, di incontrarsi, di confrontarsi: nel jazz, nella musica, nella società e con tutti quelli che avevano voglia di mettersi in gioco per ritrovarsi in una Vicenza nuova, se possibile più europea. Così, ancora una volta, anche quest’anno Vicenza uscirà di casa, per le strade e nelle piazze, per entrare nei teatri e nei locali, nelle chiese e nei musei, nei cinema e ancora all’aperto. Il tutto, con uno scopo sostanzialmente semplice: guardarsi intorno, e dentro di sé, grazie all’unico linguaggio che non ha bisogno di traduzioni, quello della musica. E di tutte le musiche, il jazz è quella che da sempre più di tutte ha cercato nuovi incontri, senza il bisogno di traduttori, né di media- tori. -
Jovanotti È Un Personaggio Colorato, Vitale, Prezioso Di Spunti E Sollecitazioni Anche Per Chi Non Dovesse Immedesimarsi Del Tutto Nel Suo Linguaggio
5 Prefazione L’idea della Zanichelli di affidare un robusto Dizionario del Pop-Rock a due dei no- stri più appassionati e colti critici musicali, Enzo Gentile e Alberto Tonti, ripercor- rendo decenni e decenni di storia della musica leggera nelle sue varie forme ed evo- luzioni, è un segnale importante per diversi motivi. Primo fra tutti quello di ferma- re una memoria storica che ci aiuta a comprendere l’evoluzione della società dal do- poguerra ad oggi. Sì, perché la Musica è la colonna sonora del tempo, degli umori degli anni, degli ideali di un periodo, della malinconia, degli entusiasmi o della rab- bia della società nel suo procedere. Voglio dire che si può perfettamente compren- dere lo stato d’animo di un popolo attraverso la colonna sonora che lo sta accom- pagnando in quel preciso momento storico. La Musica, dalla metà degli anni ’50 in poi, attraverso straordinari artisti ha suggerito mode, ha capovolto comportamen- ti. È stata la bandiera, grazie a molti brani, di lotte politiche, di battaglie civili, di poesie di protesta, di confessioni dolenti ma anche di esaltazione collettiva. Blues, Soul, Pop, Rock, Techno e tanti altri stili, fino ad arrivare alle più interessanti ricer- che sonore che partono da Brian Eno fino a Sylvian, Fripp e Scott Walker, sono le spericolate mutazioni di un’arte in perenne trasformazione che ascolta le pulsazio- ni della vita che corre. Per questo credo che un dizionario serio del Pop-Rock sia stato non solo un atto culturale indispensabile, ma un risarcimento, grazie alla cul- tura dei due autori e dei loro sensibili collaboratori, per tanti artisti a torto consi- derati minori e qui finalmente rivalutati e segnalati per il loro talento non ricono- sciuto tempestivamente. -
Popmusik Aus Italien
Popmusik aus Italien bis von Alice Zucchero S A M P L E R Bella Italia Best of Italo Pop Classics Buon Giorno Italia! Ciao Italia Corsica/Sardinia - the mystery of polyphony (mit Canta u Populu Corsu Luigi u.a.) Emozioni – die schönsten Italo-Kuschelsongs Festival Della Canzone Italiana D'Autore Hit- Giganten: Italo Hits Hits Made In Italy Italian Café (Putumayo) Italian Hits - la più bella musica Italo Love Classics Italo Pop Hymns Mandolini Napolitani - Antologia del mandolino napolitano Rough Trade to Italia Nova Siciliae - Antologia Della Musica Siciliana Ti Amo (die schönsten Love-Songs Italiens) Viva Italia 1 mit Alice, Pino D´Angelo, Annabella, Banda Ionica, Al Bano, Nicola Di Bari, Edoardo Bennato, Bino, Brunella, Fred Buscaglione, Camilla, Pepino Di Capri, Cara, Adriano Celentano, Gigliola Cinquetti, Pina Coluccia, Fabrizio Consoli, Paolo Conte, Toto Cutugno, Lucio Dalla, , Maria Dangell, Drupi, Riccardo Fogli, Jimmy Fontana, Jovanotti, Julie, Gianna Nannini, Francesco Napoli, Nek, Ricchie Poveri, Romina Power, Rafaella, Eros Ramazzotti, Gianmaria Testa, Tonero, Umberto Tozzi, Andrea Vantini, Zucchero und vielen anderen. A - Z D'Agostino, Gigi Underconstruction 1 D'Alessio, Gigi Quanti amori Alice Il sole nella pioggia André, Fabrizio De In direzione ostinata e contraria Antonacci, Biagio Convivendo Vicky love Avitabile, Enzo Sacro Sud Save the world - salvamm'o munno Battiato, Franco Il vuoto Battisti, Lucio Ancora Tu - Greatest Hits Bennato, Eugenio Grande sud Bocelli, Andrea Amore (mit Christina -
Secondo Ero Righi
PresentazionePresentazione didi GiordanoGiordano GaspariniGasparini Ero Righi (1945-2018) è stato un protagonista della IlIl vita politica, sociale e culturale della nostra città. Ha ricoperto importanti incarichi nel sindacato, nella sanità e nell’amministrazione pubblica. È stato Presidente della Fondazione ITeatri dove ha potuto esprimere la sua passione per la musica e la cultura, promuovendo importanti manifestazioni, tra le quali anche il restauro dei sipari storici del teatro Valli invitando l’artista Omar Galliani a realizzare “Siderea”, il nuovo sipario del teatro; il 30° anniversario del debutto di Luciano Pavarotti al Teatro Municipale; il ritorno di Claudio Abbado alla direzione della Chamber Orchestra of Europe. Nel 1996 ha ideato la rassegna musicale MUNDUS, già dalla prima edizione ospitata a Reggio Emilia e provincia, inizialmente dedicata alla musica popolare internazionale, poi ampliatasi ad altri generi musicali, in particolare al jazz. È stato amico e collaboratore dei più importanti musicisti italiani che hanno voluto dedicargli un concerto nel corso delle manifestazioni reggiane dell’estate 2018. Tra le decine di progetti amati dal pubblico e concerti con i maggiori artisti italiani di jazz (e non solo) possiamo ricordare: “Litania” secondosecondo con Giovanni Lindo Ferretti e Ambrogio Sparagna, l’omaggio a Modugno “Uomini in frac” e quello ad Amy Winehouse con Nina Zilli, fino ai più recenti “Amore che vieni, amore che vai”, dedicato a EroEro RighiRighi Fabrizio De André con Cristina Donà, Rita Marcotulli e Fabrizio Bosso, e “Pensieri e parole”, dedicato alla musica di Lucio Battisti con Peppe Servillo. Tutti concerti che da Reggio IntroduzioneIntroduzione didi MatteoMatteo RanellucciRanellucci Emilia hanno girato l’Italia. -
Concerti Di Domenica 16 Maggio 2010, Ore 12
Domenica 16 maggio 2010, ore 12 MARIA PIA DE VITO, voce HUW WARREN, pianoforte PROGRAMMA “Dialektos” MARIA PIA DE VITO antante, compositrice, arrangiatrice, Maria Pia De Vito proviene da una forma C zione classica ma si è dedicata molto presto al jazz, segnalandosi fin da giovanis sima per la versatilità di una voce perfettamente controllata dal punto di vista tecnico. Ha collaborato con molti fra i musicisti più importanti della scena italiana e interna zionale. A partire dal 1994, con Nauplia, Maria Pia De Vito firma la maggior parte dei progetti ai quali partecipa e fonda gruppi, dal duo alla piccola orchestra, con i quali ha compiuto tratti importanti del suo cammino artistico. L’esperienza del trio con il bassista John Taylor e il chitarrista Ralph Towner l’ha portata alla consacrazione internazionale nel 49° Down Beat Critics Poll 2001, quando è stata inserita dalla stampa americana nella categoria “Beyond Artists”. Questo riconoscimento ha spinto Maria Pia De Vito a esplorare nuove strade: per esempio l’interazione fra improvvisa zione ed elaborazione elettronica, come testimoniato dal progetto Tumulti a cui han no partecipato, oltre al percussionista Patrice Heral, il violoncellista olandese Ernst Reijseger e il pianista austriaco Paul Urbanek. L’attitudine sperimentale non è venuta meno né nel lavoro con il gruppo Songs from the Underground, che ha permesso a Maria Pia De Vito anche di riprendere la scrittura di canzoni, né nella collaborazione con Huw Warren, con il quale suona dal 2007 e ha inci so due CD: Dialektos (con la partecipazione di Gabriele Mirabassi) e Mind the Gap. -
Ottobre / Novembre 2017 BJF 2017
ottobre / novembre 2017 BJF 2017 Il Bologna Jazz Festival giunge alla dodicesima edizione, proseguendo la strada intrapresa negli ultimi anni: una kermesse lunga quasi un mese che rappresenta la sintesi delle migliori proposte dell’attualità jazzistica internazionale con uno sguardo attento alla tradizione e uno proiettato verso i nuovi linguaggi. La manifestazione inizia strizzando l’occhio alla musica contem- poranea, facendo incontrare il jazz con l’elettronica (Enrico Rava - Matthew Herbert - Giovanni Guidi) e il rap (Steve Lehman & Sélébéyone). Prosegue poi con un omaggio alla carriera di Lee Konitz, tocca un apice con il concerto clou della manifestazione (Chick Corea & Steve Gadd Band) e si conclude celebrando i cento anni dalla nascita di Thelonious Monk (4 by Monk by 4). Il Festival non si limita ai concerti in teatro ma coinvolge anche numerosi altri luoghi delle città e provincie di Bologna, Ferrara e Modena. Arricchiscono l'architettura di questa edizione diverse iniziative multidisciplinari e didattiche, tra cui, per la prima volta, un articolato progetto europeo dedicato all’inte- grazione sociale e professionale dei musicisti migranti e rifugiati. Le illustrazioni del Bologna Jazz Festival 2017 sono opere originali realizzate da Lorenzo Mattotti in collaborazione con BilBOlbul Festival internazionale di fumetto e sono esposte sull'Autobus del Jazz e sulle bacheche di Cheap on Board. G0005_HERA_CULTURA_10,5x14,8.indd 1 12/09/16 14:38 8 Bravo Caffè 14 Teatro Duse Ottobre Novembre BINKER & MOSES 4 BY MONK BY 4 Centro Pandurera Bravo Caffè Cantina Bentivoglio 26 1 9 Bravo Caffè PAOLO FRESU BRIAN AUGER'S SMALLS LIVE 15 YELLOWJACKETS DEVIL QUARTET OBLIVION EXPRESS ON TOUR FEAT. -
The Bad Ass Pulse by Martin Longley
December 2010 | No. 104 Your FREE Monthly Guide to the New York Jazz Scene aaj-ny.com The THE Bad Ass bad Pulse PLUS Mulgrew Miller • Microscopic Septet • Origin • Event Calendar Many people have spoken to us over the years about the methodology we use in putting someone on our cover. We at AllAboutJazz-New York consider that to be New York@Night prime real estate, if you excuse the expression, and use it for celebrating those 4 musicians who have that elusive combination of significance and longevity (our Interview: Mulgrew Miller Hall of Fame, if you will). We are proud of those who have graced our front page, lamented those legends who have since passed and occasionally even fêted 6 by Laurel Gross someone long deceased who deserved another moment in the spotlight. Artist Feature: Microscopic Septet But as our issue count grows and seminal players are fewer and fewer, we must expand our notion of significance. Part of that, not only in the jazz world, has by Ken Dryden 7 been controversy, those players or groups that make people question their strict On The Cover: The Bad Plus rules about what is or what is not whatever. Who better to foment that kind of 9 by Martin Longley discussion than this month’s On The Cover, The Bad Plus, only the third time in our history that we have featured a group. This tradition-upending trio is at Encore: Lest We Forget: Village Vanguard from the end of December into the first days of January. 10 Bill Smith Johnny Griffin Another band that has pushed the boundaries of jazz, first during the ‘80s but now with an acclaimed reunion, is the Microscopic Septet (Artist Feature). -
Massimo Morganti, Nato a Fossombrone (PU) Il 02.09.1972, Residente a Corinaldo(AN) in Viarossini N
Il sottoscritto Massimo Morganti, nato a Fossombrone (PU) il 02.09.1972, residente a Corinaldo(AN) in ViaRossini n. 2/i,consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 28/12/00 n. 445 in caso di dichiarazioni mendaci e della decadenza dei benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base di dichiarazioni non veritiere, di cui all’art. 75 del D.P.R. del 28/12/00 n. 445; ai sensi e per gli effetti dell’art. 46 del citato D.P.R. 445/2000; sotto la propria responsabilità DICHIARA: che le notizie riportate nel seguente curriculum sono vere Curriculum Vitae Massimo Morganti DATI ANAGRAFICI: Massimo Morganti Nato a Fossobrone (PU) il 02.09.1972 Residente in viale G. Rossini 2/i 60013 Corinaldo (AN) Tel. 07167045 Cell. 3396496079 e-mail: [email protected] TITOLI di STUDIO 1990 Diploma di Maturità Tecnica Commerciale presso l’Istituto “Corinaldesi” di Senigallia. 1995 Diploma di Trombone presso il Conservatorio di Musica “G. Rossini” di Pesaro 2011 Diploma di Composizione presso il Conservatorio di Musica “G. Rossini” di Pesaro. 2007 Diploma di Strumentazione per Banda presso il Conservatorio di Musica “G. Rossini” di Pesaro. PERCORSO FORMATIVO (formazione classica) 1993/1994 studia trombone con il M° Maurizio Mineo presso la Scuola Civica di Milano 1995 si diploma in Trombone al Conservatorio G. Rossini di Pesaro 1999/2002 studia tecnica degli ottoni con il M° Giancarlo Parodi 2002/2005 frequenta vari seminari sulla tecnica degli ottoni tenuti dal M° Rex Martin della Northwestern University di Chicago 2007 si diploma in Strumentazione per Banda 2011 si diploma in Composizione PERCORSO FORMATIVO (formazione jazzistica) 1993/1994 in qualità di primo trombone frequenta il Corso di Formazione Professionale per Orchestra Jazz tenuto presso l’Associazione “Paese degli Specchi” di Bologna con docenti quali Bruno Tommaso, Kenny Wheeler, George Russel e Mike Gibbs. -
Paolo Fresu & Uri Caine
PAOLO FRESU & URI CAINE Paolo Fresu: tpt, flh & effects – Uri Caine: p "Think." è la naturale prosecuzione del fortunato "Things" del 2006. Ancora un discorso a due ma questa volta arricchito dal suono del Quartetto d'archi Alborada. I 15 brani del cd appena pubblicato dalla Blue Note italiana toccano la storia del jazz con incursioni nella musica colta, classica e contemporanea fanno da corollario a questa nuova avventura discografica non dimenticando la canzone italiana e la musica per il cinema con "Centochiodi" scritto per l'omonimo film di Ermanno Olmi. Il duo costituito da PAOLO FRESU E URI CAINE, è la storia del fortunatissimo incontro tra due grandi personalità del jazz moderno. Una sorta di “altra versione” del celeberrimo trio di di Keith Jarrett alle prese con gli standard più tradizionali della storia del jazz ma, con in più, il rischioso “senza rete” di avere in realtà scelto materiale davvero “pericoloso” per la sua enorme popolarità. Non è affatto semplice, come invece potrebbe sembrare, scegliere di suonare ad arte, brani che sono il magma ed il segno della storia jazzistica. Il duo affronta il gioco con sorprendente semplicità, riuscendo perfettamente a trasmettere il sentimento che guida questa straordinaria musica. Ora, dopo il successo di "Things", album del 2006, Paolo Fresu reincontra Uri Caine, il grande pianista americano per un nuovo progetto ironicamente chiamato "Think." L'assonanza tra i due titoli (Things/Think) sta a significare l'assonanza tra i due progetti ma anche la differenza tra "le cose" e il "pensare