Il Mito Della Giovinezza Nei Regimi Totalitari Il Mito Della Giovinezza Nei Regimi Totalitari

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Il Mito Della Giovinezza Nei Regimi Totalitari Il Mito Della Giovinezza Nei Regimi Totalitari Il mito della giovinezza nei regimi totalitari Il mito della giovinezza nei regimi totalitari Anno Scolastico 2009-2010 2 INDICE Introduzione pag. !arte !rima "e Storie !resentazione pag. # Interviste pag. $ Conversazione con Annette %&nast pag. 22 'iogra(a di )iordano Cavestro pag. ** Die +eiße Rose pag. *$ I ragazzi di !iazza -a.a/ovs/i. pag. 41 !arte Seconda Documentazione !resentazione pag. * Documentazione pag. !arte 0erza Conclusioni 1Alcuni pensieri” da 3anna4 Arendt pag. 59 'ibliogra(a pag. 7 3 Introduzione “Il -ito della giovinezza nei regimi totalitari2. 8vvero come la gioventù venne mitizzata e utilizzata dai totalitarismi del :: secolo; c4e importanza e c4e spazio avevano i giovani nei loro paesi durante i regimi e <uale vita veniva imposta ad essi per essere manipolati e omologati al potere regnante. Il giorno c4e a66iamo deciso di partecipare a questo importante concorso la nostra lente d=ingrandimento> c4e comprendeva tutti gli aspetti c4e caratterizzavano i totalitarismi del :: secolo> si ? @ocalizzata sulla condizione dei giovani della nostra età nei periodi di regime in tutta Europa. Il nostro lavoro vuole partire e dare un=importanza c4iave alle storie personali> al racconto della vita di tutti i giorni in un processo induttivo c4e ci porta ad analizzare gli aspetti morali, 6urocratici e culturali della “politica giovanile2. "a convinzione manzoniana c4e sia @ondamentale cucire un rapporto tra la Storia> composta dagli eventi 6ellici e politici, e <uella @ormata dalle storie di ogni individuo> ci 4a spinto a comporre una sezione legata alle vicende personali di persone vissute sotto i regimi @ascisti e comunisti. "e storie personali confermavano le politic4e universali attuate da tutti i regimi del :: secolo sui giovani: essi erano la c4iave per il dominio sul @uturo. !arlare dei giovani, delle loro vite e dei loro aCetti ? un tri6uto alla memoria di intere generazioni c4e 4anno su6ito soprusi, politic4e restrittive e dure repressioni ma non per questo 4anno smesso di sognare un @uturo di democrazia e di pace. "a memoria ? la coscienza e la dignità di un uomoB siamo (eri di raccontarvi i giovani durante i totalitarismi, giovani diventati martiri, diventati -iti. 4 Il mito della giovinezza I totalitarismi 4anno cavalcato l=8ggetto c4iamato 1)iovinezza2> @acendo di tutto per coglierne l’essenza. Un’essenza c4e 4a tanti e indiferenti divenire> ed essi 4anno provato a realizzare la sistematizzazione di essere e divenire. -a con annullamento dell=accadere. Dna 6anda di )iovani con un CapoB ? sempre stato il cuore del pensiero di massa. I giovani come discendenti di una promessa c4e resta per sempre tale> e così la sola promessa non ? altro c4e una simulazione ne@asta. Non ? sempre stata una 6uona notizia c4e la gioventù @osse Idealista. 5 Parte Prima Le storie 6 Presentazione Per iniziare la nostra ricerca sul mito della gioventù nei regimi totalitari ci è sembrato fondamentale ascoltare le testimonianze dirette di persone che hanno vissuto nel periodo storico del fascismo e del comunismo. Abbiamo voluto ricercare nelle loro esperienze di giovani uomini e donne i tratti che caratterizzano la manipolazione della gioventù nei regimi totalitari. Cecilia, Andrea e Riccardo hanno chiesto ai loro parenti di tornare con la memoria agli anni della loro giovinezza per spiegarci come il regime fascista ha influito sulle loro vite di giovani. Ad Annette Kynast abbiamo chiesto di intervenire presso la nostra scuola per tenere una conversazione sulla sua esperienza di giovane tedesca nella ex Germania dell’Est. Rivolgiamo un sentito ringraziamento ai signori ERMANNO DELSOLDATO, MARIA DELSOLDATO, WALTER DEPEDRI, IOLANDA MIODINI, IOLE VEZZANI. 7 I totalitarismi hanno cavalcato l’Oggetto chiamato “Giovinezza”, facendo di tutto per coglierne l’essenza. Un’essenza che ha tanti e indiferenti divenire, ed essi hanno provato a realizzare la sistematizzazione di essere e divenire… 1° Cecilia> Andrea e Riccardo 4anno invitato i loro parenti ad aprire i ricordi della loro vita vissuta durante il regime @ascista e a lasciarci una testimonianza preziosa sull=educazione ricevuta e sul contesto di vita di quegli anni nella provincia parmense. 1) Potete fare l’identikit della vostra famiglia? Ermanno Delsoldato 1Sono nato a !arma il 1 maggio 1922. "a mia @amiglia era composta da due @ratelli, io e Sergio> e due sorelle> -aria e Al6a. A66iamo a6itato al !oggio di Sant=Ilario e poi ci siamo tras@eriti a ,avarano> dove mio padre Ennio> reduce e mutilato di guerra> 4a ricevuto l=incarico di direttore dell=uGcio postale. -ia madre !ierina aveva un negozio <uando a6itavamo a Sant=Ilario> c4e 4a poi dovuto cedere quando ci siamo tras@eriti a ,avarano.2 Maria Delsoldato 1Io sono nata a !arma il 1* agosto 1923 e sono la sorella di Ermanno.2 Iole "ezzani 1-i c4iamo Iole 1"ucia2 Hezzani e sono nata il 23 )ennaio 1923. 3o vissuto la mia infanzia e giovinezza a Castelnuovo Sotto I,EJ insieme alle mie tre sorelle e due @ratelli. Studiai (no alla terza media poi mi dedicai al negozio dei miei genitori.2 #alter De$edri “Eravamo * @ratelli e una sorella> mia madre c4iaramente non lavorava e mio padre era responsa6ile presso la centrale elettrica nel paese appenninico di 'osco di Corniglio> posizione c4e 4a dato non poc4i vantaggi alla mia @amiglia come agevolazioni economic4e> attività ricreative riservate ai parenti dei lavoratori e in un paesino di montagna non era pocoK2 Iolanda Miodini 1-io padre possedeva un’impresa di trasporti a -ilano su piccola scala> aveva * o 4 motocarri e mia madre 6adava alla casa. Noi siamo in > 3 sorelle e un @ratello minore e la maggiore delle mie sorelle ? stata un aiuto indispensa6ile per i miei 8 genitori nel 6adare a noi in una situazione @renetica com=era <uella di -ilano durante la guerra.2 %) Come eravate consa$evoli del periodo fascista? Ermanno Delsoldato “Eravamo coinvolti direttamente perc4L la scuola e i posti di lavoro dove lavorava mio padre erano tutti infuenzati dal @ascismoB ad esempio non c=era insegna pu66licitaria c4e non contenesse la parola [email protected] Maria Delsoldato 1Si parlava sempre del @ascismo a scuola> nei locali pu66lici, alla radio e c=erano gli inni nazionali. Io ero un po= @ascista perc4L ci sono nataB colla6oravo e partecipavo alle manifestazioni sportive. -io padre non era d=accordo con le mie idee ma le accettava> anc4e perc4L ero giovaneK2 Iole "ezzani 1"a vita quotidiana era molto infuenzata dal @ascismo soprattutto per noi giovani. Dalla scuola al mattino alla sera nella Sala del Dopolavoro per arrivare al Sa6ato Nascista a cui tutti erano c4iamati a partecipare alla parata.2 #alter Depedri “Non era troppo invadente come situazione sull=Appennino. Certo c=era il sistema annonario c4e era presente anc4e nelle città ma per il resto niente di c4e. Si sentivano molto di più i tedesc4i da quelle parti.2 Iolanda Miodini 1A -ilano ci si accorgeva del @ascismo ad ogni angoloB le ronde degli avanguardisti, le esercitazioni... 0utto era @ascistizzato> ma va detto c4e sono nata quando il @ascismo era giA consolidato quindi mi sono resa conto di certi aspetti solo dopo la guerra o comunque dopo il regime perc4L quella era la normalitàK2 &) Come avete vissuto il periodo fascista? Ermanno Delsoldato 1"a mia @amiglia non era molto interessata politicamente> quindi a66iamo vissuto una vita normale. Noi in particolare eravamo intocca6ili perc4L mio padre era un mutilato di guerra e non era o66ligato a prendere la tessera del partitoB anc4e io e i miei @ratelli eravamo esonerati. Se non si era esposti politicamente 6isognava solo stare al proprio posto e nessuno diceva niente.2 Maria Delsoldato 1Ero giovane> mi piaceva -ussolini e ne ero entusiasta> non ero né contraria né ri6elle. -io padre non era @ascista ma 4a dovuto prendere a malincuore la tessera del partito quando ? stato nominato direttore dell=uGcio postale di ,avarano.” Iole "ezzani 1"a mia @amiglia era un po= contraria al @ascismo ma i miei genitori mi insegnarono sempre a seguire e rispettare le regole imposte dal regime. Il periodo @ascista era un 6el periodo> caratterizzato da un 6enessere soprattutto nelle relazioni con la gente. Il Nascismo insegnava ad essere una grande @amiglia e questo produceva più confdenza e rispetto tra la gente.2 9 #alter Depedri 1Come 4o giA detto non ci pesava molto il periodo @ascista. Io sono nato a @ascismo più c4e avviato> e inoltre non era cosE rigido il regime nei piccoli centri sperduti come poteva essere il mio.2 Iolanda Miodini “Non 4o 6rutti ricordi del @ascismo. !er noi 6am6ini tutto era arc4itettato alla per@ezione al punto c4e non a66iamo potuto c4iaramente comprendere cosa si celasse dietro all=organizzazione scrupolosa c4e regolava la nostra vita. Ha specifcato c4e la mia @amiglia era simpatizzante del regime.2 ') C(e ti$o di scuola frequentavate durante il fascismo? Dove? C(e età avevate? Ermanno Delsoldato 13o cominciato le elementari nel 1928. Dtilizzavamo aule di @ortuna come dei solai e c=erano delle pluriclassi, ovvero due o tre classi: prima> seconda e terza con uno stesso maestro. Dalla quarta in poi si cam6iava sede e si andava o a San Vitale o a NelinoB io sono andato a Nelino> dove 4o @requentato anc4e la quinta.2 Maria Delsoldato 13o iniziato la scuola nel 1929 a 5 anni per volere della maestra c4e era ospitata in aGtto a casa nostra. Dopo le elementari 4o @requentato la “Sesta Classe2 nella scuola delle Suore C4ieppine; non era o66ligatoria ed era la ripetizione della <uinta con l=aggiunta di alcune ore per imparare a ricamare e cucireB io @acevo l=orlo a giorno. 3o poi @re<uentato le medie e in seguito 4o @atto tre anni di -agistrali dalle suore C4ieppine a !arma nella 1Casa@amiglia Cocconcelli.2. Iole Mezzani 13o studiato alle scuole elementari e medie di Castelnuovo (no all=etA di 14 anni quando mi sono dedicata al negozio di nostra proprietà seguendo il mio istinto di venditrice.2.
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