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SETTENTRIONE NUOVA SERIE Rivista di studi italo-finlandesi n. 32 anno 2020 SETTENTRIONE NUOVA SERIE Rivista di studi italo-finlandesi n. 32 anno 2020 SETTENTRIONE NUOVA SERIE. Rivista di studi italo-finlandesi ISSN 1237 - 9964 Pubblicata a cura della Società finlandese di lingua e cultura italiana con contributo finanziario dell’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki. Fondatori • Lauri Lindgren – Luigi G. de Anna Direzione culturale • Antonio D. Sciacovelli Redazione • Cecilia Cimmino Settentrione, Lingua e cultura italiana, Università di Turku, FI-20014 Turku, Finlandia [email protected], [email protected] ISSN 1237 - 9964 Painosalama Oy, Turku Italian kielen ja kulttuurin seura ry Turku 2020 INDICE pagina Un anno particolare 3 Alessandro Colombo, de signo disegno design: un viaggio italiano 5 Luigi G. de Anna, Il Caravaggio da Roma alla Sicilia, passando per Malta 15 Andrea Rizzi, Sulle tracce di Lenin: le Lettere scandinave e il mito nordico 21 interpretato da Luigi Barzini (1920-1921) Tauno Nurmela, Verso l’Italia di Mussolini 41 Federico Prizzi, Yrjö von Grönhagen, un antropologo finlandese al servizio del 43 III Reich nella Carelia Orientale Nicola Guerra, The Italian SS-fascist Ideology. An ideological Portrait of the 51 Italian Volunteers in the Waffen-SS. A Summary Essay Claudio Mutti, L’Iran e l’Europa 61 Silvio Melani, Tales from ancient bog bodies: witchcraft, physical abnormity and 75 homosexuality during the Northern Iron Age Giovanni Carmine Costabile, ‘Dove sono ora Bucefalo e il prode Alessandro?’ 119 Tolkien e la leggenda di Alessandro Magno Cinzia Franchi, La traduzione della letteratura antica ungherese 155 Paula Loikala, Aspetti e problemi della traduzione della letteratura finlandese in 165 italiano Antonio Sciacovelli, Dal mal comune al gregge immune: lessico pandemico e 171 musica leggera Marina Tosi, Insegnare l’italiano al Circolo Polare Artico 179 Il primo volume del commento ungherese alla Divina Commedia di Dante 183 (recensione) Riassunti tematici in lingua inglese degli articoli di questo numero 187 1 2 Un anno particolare Il 2020 resterà nella memoria di molti come l’„anno della pandemia”: intere popolazioni recluse in casa per giorni, settimane, mesi, bollettini giornalieri sull’andamento dei contagi, nuove abitudini, vecchi timori, le speranzose attese di un vaccino che riuscisse ad esser sperimentato e autorizzato entro l’anno, l’impazzare delle varie modalità di didattica a distanza, la soluzione di compromesso dei convegni in videoconferenza, le applicazioni informatiche per tracciare le linee di avanzamento del contagio, un nuovo capo di abbigliamento ormai sulla bocca di tutti, la mascherina! Siamo riusciti a far tesoro del tempo che abbiamo risparmiato evitando gli spostamenti abituali, non partecipando a qualche convegno all’estero, limitando le nostre visite in biblioteca? Forse abbiamo letto più del solito, riuscendo finalmente ad affrontare letture accantonate da tempo, oppure ci siamo lanciati nella riscoperta di opere cinematografiche che non avremmo mai immaginato esistessero? Se la dimensione sempre più virtuale della nostra quotidianità – in particolar modo questo è vero per chi oggi insegna e apprende nelle scuole e nelle università – appare conferma dell’avanzare continuo del “nuovo”, dell’innovazione tecnologica, della dipendenza dall’elettronica e dalla presenza di ogni genere di mezzo di comunicazione di massa, resta forte la speranza di riuscire a riabituarci a un modo di vivere che oggi tutti definiamo, nostalgicamente, la “normalità”. Anche quest’anno il nostro annuario propone una serie di saggi, ai nostri affezionati lettori, che toccano vari campi del sapere umano: apre il volume un articolo sulla storia del design, a firma dell’architetto Alessandro Colombo, seguito dalle riflessioni di Luigi de Anna sui veri mandanti della morte violenta di Caravaggio. Dopo la rassegna in cui Andrea Rizzi ci illustra i reportage del grande giornalista Barzini nella Scandinavia dell’immediato primo dopoguerra, pubblichiamo, in traduzione italiana dal francese, una pagina biografica di Tauno Nurmela, che fu rettore dell’ateneo di Turku, finissimo filologo e grande amante della lingua italiana: in questo breve scritto egli parla con accenti commossi del suo professore di italiano nella Helsinki degli anni ’30 del Novecento, Luigi Salvini, ma anche del suo incontro con una personalità assai controversa del nostro secolo breve. Federico Prizzi traccia un sintetico quadro biobibliografico, illustrandone le opere di analisi antropologica, del finlandese Yrjö von Grönhagen, poi possiamo leggere il saggio riassuntivo della dissertazione dottorale di Nicola Guerra, sui volontari italiani delle SS. I tre saggi che seguono sono dedicati al passato e alla sua rilettura, sia dal punto di vista storico, che antropologico e letterario: Claudio Mutti ripercorre i rapporti storici tra l’Iran e l’Europa, descrivendo le popolazioni più importanti della regione, nelle loro relazioni con il nostro continente, Silvio Melani affronta con abbondanza di dettagli l’analisi delle caratteristiche latamente culturali che emergono dalla lettura delle documentazioni relative alle mummie di palude, infine Giovanni Costabile ripercorre la tradizione letteraria relativa alle storie di Alessandro Magno, nello specchio della eco che ebbe nell’opera di Tolkien. Due articoli si concentrano sulla traduzione: Cinzia Franchi ci propone una riflessione sui metodi e sulle questioni, teoriche e pratiche, relative alla traduzione della letteratura ungherese antica in Italia, mentre nello scritto di Paula Loikala si traccia un quadro delle esperienze personali di traduzione della letteratura finlandese, con alcune riflessioni sul 3 “mestiere del traduttore”. Quest’anno, purtroppo, la professoressa Paula Loikala, docente di Lingua finlandese presso il Dipartimento di Traduzione e Interpretazione dell'Università di Bologna, è venuta a mancare. Chiudono il volume uno scritto di riflessione sul “lessico della pandemia”, la recensione dell’edizione commentata dell’Inferno di Dante in lingua ungherese (a cura della Società Dantesca Ungherese) e le commosse pagine in cui Marina Tosi ci racconta le sue esperienze di insegnamento nel “nord del Nord”. Nel corso dell’anno sono continuate le nostre collaborazioni con l’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki, nella persona della direttrice Patrizia Gambarotta, che ci ha permesso di condividere non pochi eventi organizzati con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, seppur virtualmente abbiamo tenuto vivi i contatti con vari atenei che sono lieti di collaborare con il nostro piccolo dipartimento e con le sedi della Società Dante Alighieri in Finlandia, in primis quella di Turku. Ricordiamo che nella nostra città è stato nominato un nuovo Console onorario della Repubblica Italiana, Francesco Sturiale, e che a Helsinki si è insediato, sempre durante quest’anno, l’Ambasciatore della Repubblica Italiana Sergio Pagano, che succede all’Ambasciatore Gabriele Altana, che salutiamo con affetto, augurando nel contempo buon lavoro e proficue relazioni con la nostra piccola comunità ai due diplomatici prima citati. Il 2021, che tutti speriamo sarà l’anno del “ritorno alla normalità”, verrà indiscutibilmente dedicato – virtualmente, fisicamente ma soprattutto spiritualmente – alle celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, per questo concludiamo questa breve esortazione alla lettura del nostro annuario avvicinando la nostra attuale esperienza a quella del transito per le profondità infernali, sperando vivamente che anche a noi riesca di uscire a riveder le stelle! 4 DE SIGNO DISEGNO DESIGN: UN VIAGGIO ITALIANO1 Alessandro Colombo Politecnico di Milano [email protected] design (v.) dal latino designare " delimitare, tracciare, accennare, indicare, da de- "attorno a + signare "segnare," da signum "segno" design (n.) dall’italiano disegno, da disegnare, dal latino designare Per disegnare il futuro in termini di sviluppo, innovazione, sostenibilità e bellezza è necessario compiere un viaggio nella storia per capire dove affondino le radici della moderna cultura del design e quali siano le ragioni del successo della visione italiana nel mondo, quali le prospettive di sviluppo. de signo Nel San Girolamo2 di Antonello da Messina (figura 1), il Santo si trova seduto ad uno scrittoio che è parte integrante di uno studiolo/abitacolo che, leggermente rialzato, campeggia all’interno di un’architettura caratterizzata da ampi spazi e da alte volte. Abbiamo di fronte un “interno” perfettamente compiuto ove la postazione accoglie l’intellettuale al lavoro in perfetta ergonomia, il piano inclinato per leggere, gli scaffali che ospitano i libri: potremmo tranquillamente sostituire il 1 Il testo riporta l’intervento effettuato on line dall’autore presso l’Istituto italiano di Cultura di Helsinki il 5 novembre 2020 nell’ambito delle celebrazioni della quarta edizione dell’Italian Design Day 2020 (indetto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e il supporto del tavolo permanente per l’internazionalizzazione del design, con la Segreteria Organizzativa di ADI - Associazione per il Disegno Industriale), per il quale l’autore è stato nominato Ambasciatore del Design italiano in Finlandia. Il tema dell’Italian Design Day 2020 è “Disegnare il futuro. Sviluppo, innovazione, sostenibilità, bellezza”. 2 San Girolamo nello studio è un dipinto a olio su tavola di tiglio (45,7x36,2 cm)