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Emma Marrone Tiziano Ferro Umbria Jazz 2012

Emma Marrone Tiziano Ferro Umbria Jazz 2012

Poste Italiane spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 N.46) art.1 comma 1 Dr. Commerciale Business Pesaro In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa di restituzione - Spedizione in a.p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 filiale di Pesaro. Contiene I.P www.soundlite.it UMBRIA JAZZ BIMESTRALE DELL'INTRATTENIMENTOPROFESSIONALE 2012 L’AMORE ÈUNACOSASEMPLICE SARÒ LIBERA SETTEMBRE/ OTTOBRE 2012-N.97 SOUND&LITE EDITORIALE> settembre/ottobre 2012_n.97

Direttore responsabile Alfio Morelli: [email protected]

Caporedattore Cari lettori, Giancarlo Messina: [email protected] “free-lance”. Bella parola, eh? Oddio... trattasi in effetti di quello che tec- Consulenza tecnica nicamente viene definito un forestierismo, cioè una parola, o locuzione, Michele Viola: presa in prestito da un’altra lingua. Il fatto è che la lingua, le parole, sono [email protected] la cosa più importante che esista (“In Principio era il Verbo”, cioè la pa- Redazione rola: lo dice anche il Vangelo di Giovanni, no?) perché sono espressione, Douglas B. Cole: [email protected] specchio ed immagine di una cultura, dei suoi valori, della sua idea di di Giancarlo Messina vita. Free-lance, non a caso, è parola inglese. E non a caso la cultura in- Grafica ed impaginazione glese, ed ancor più quella americana, ha una concezione del lavoro molto Liana Fabbri: [email protected] diversa dalla nostra, fondamentalmente basata sui princìpi del liberismo economico in cui le tutele del lavoratore sono decisamente minori. In copertina: Tiziano Ferro E se proprio volessimo tradurre in maniera etimologica questa paro- foto: © 2012 Sound&Lite la tanto nobile, dovremmo usare in italiano il termine “mercenario”, sì: proprio il soldato che combatteva a pagamento per l’uno o per l’altro Hanno collaborato: Stefano Cantadori, Lorenzo Cazzaniga, contendente. Mike Clark, Francesco Galarà, Questo pistolotto pseudofilologico è d’uopo per chiarire alcuni punti Giorgio Gianotto, Stefano Lentini, Marco Martellini, Louise Stickland, che paiono a volte oscuri. Certamente l’idea di essere un free-lance è Aldo Visentin. meravigliosa: lavoro quando e come dico io, non ho padroni, lavoro solo

Amministrazione per mi sta simpatico, magari lavoro per sei mesi e poi me ne sto in Patrizia Verbeni: giro per il mondo a cercare me stesso. Fantastico. Ma c’è un “però”. E [email protected] si riferisce a quanto detto prima. Questa parola presuppone un’accet- Stampa tazione delle regole del mercato del lavoro di una società di impronta Pazzini Editore capitalistica quale la nostra – perché ovviamente nell’URSS di turno, Direzione, Redazione e Pubblicità: o in equivalente organizzazione statale, il free-lance non esiste lonta- Strada della Romagna, 371 namente nemmeno come idea –. E se il free-lance vuole lavorare ha 61121 Colombarone – PU Telefono 0721/209079 due possibilità: essere più bravo (preparato, creativo, serio) degli altri fax 0721/209081 o costare meno degli altri. O al massimo una conveniente media fra www.soundlite.it le due. Non c’è niente di cui scandalizzarsi, viviamo in questo mondo. BP4071L BP4027 AT8022 BP4001 BPHS-1 AEW5200 Aut. Trib. di Pesaro n. 402 del 20/07/95 Detto ciò, è evidente come sia un ossimoro parossistico la concezione Iscrizione nel ROC n.5450 del 01/07/98 8.000 copie in spedizione a: della propria professione di free-lance e la richiesta di diritti garantiti: agenzie di spettacolo, service audio - “Sono fiero di essere un free-lance, ma voglio un sindacato che garan- luci - video, produzioni cinematografiche, produzioni video, artisti, gruppi musicali, tisca la mia retribuzione ed un’adeguata quantità di lavoro”. Spiacente: studi di registrazione sonora, discoteche, non funziona così. Da Atlanta in poi abbiamo locali notturni, negozi di strumenti musicali, teatri, costruttori, fiere, Il settore del live, fisiologicamente, necessita di lavoratori free-lance, o palasport... a chiamata, e non di dipendenti, perché non è, salvo rare eccezioni, un percorso tutte le piste La rivista Sound&Lite e il relativo lavoro continuativo. D’altra parte nessun medico ha mai ordinato ad un supplemento, Show Book, contengono free-lance di lavorare in questo campo: il mondo è pieno di impieghi materiale protetto da copyright e/o Nell’anniversario dei 50 anni dalla nascita, Audio-technica festeggia questo soggetto a proprietà riservata. continuativi ed ottimi sindacati (sempre meno, a dire il vero). speciale anno con la presenza dei propri prodotti alle Olimpiadi di Londra 2012 È fatto espresso divieto all’utente di pubblicare o trasmettere tale materiale e E allora, se si fa una seria battaglia politica sulla sicurezza, su una nor- dopo tutte le precedenti edizioni da Atlanta 1996 in poi. di sfruttare i relativi contenuti, per intero mativa mirata a questa particolarissima nicchia, si è sulla strada giusta; Oltre 2.000 microfoni ed il supporto tecnico in loco saranno infatti forniti alle varie o parzialmente, senza il relativo consenso di Sound&Co. ma se si imposta sulla lagna di rivendicazioni ideologicamente stantie emittenti di tutto il mondo presenti all’evento ! Il mancato rispetto di questo avviso quanto populiste ed improbabili, per di più fatte senza una strategia da comporterà, da parte della suddetta, since 1962 Let the show begin ! l’applicazione di tutti i provvedimenti chi, non si sa a che titolo, si erge a rappresentante di tutta la categoria, previsti dalla normativa vigente. non solo si perdono tempo ed energie, ma si rischia perfino di peggio- rare le cose. Ma siamo ottimisti, su: pensate che nel Rinascimento i mi- Prase Engineering S.p.A. Questo periodico è associato alla gliori “free-lance” (Sforza, Montefeltro, Malatesta, Colonna...) divennero Via Nobel, 10 • 30020 Noventa di Piave (Ve) • Unione Stampa Periodica Italiana. Tel. +39 0421 571411 • Fax +39 0421 571480 i signori di mezza Italia e gli uomini più importanti del loro secolo! www.prase.it • [email protected]

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audio-technica-olimpiadi-2012.indd 1 19/07/12 16:24 >SOMMARIO SOUND&LITE SETTEMBRE/OTTOBRE 2012 n.97 48 32 60

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Gli articoli in pdf su www.soundlite.it

INSERZIONISTI ON STAGE Arri Italia pag. 91 NEWS 54 Cenerentola Audio Link pag. 87 Una produzione visionaria 04 News Audio Network Technology pag. 43 Novità dal mondo dell’intrattenimento professionale 60 Carmen a Masada 66 Chi c’è in tour AudioFactory pag. 83 B&C Speakers pag. 37 SPECIALE SICUREZZA 12 Nota Ministeriale sui Carichi Sospesi PRODUZIONE & STUDI Clay Paky pag. 35, IV Intervista a Giorgio Molinari 68 Chi c’è in studio ETC pag. 93 a 16 Da Springsteen col notaio 70 Hardware vs. Software - 1 parte Event Management pag. 25 di Lorenzo Cazzaniga Una nuova frontiera per le produzioni? Exhibo pag. 69 FBT Elettronica pag. 21, 63 PRODOTTI RUBRICHE Kennel pag. 17 18 Indipendenti dentro 72 Arri L Series di Stefano Lentini 74 Clay Paky GlowUp Martin Professional pag. 6, 7 76 Yamaha CL Series Molpass pag. 41, 59 UOMINI & AZIENDE Outline pag. 29 22 TNT Group INSTALLAZIONI Powersoft pag. 79 L’altra faccia dell’entertainment 80 Museo della Storia di Prase pag. II di Mike Clark 26 Il personaggio RCF pag. 11 Davide Lombardi ABBONAMENTO Reference Laboratory pag. 5 30 L’azienda TECNOLOGIA La distribuzione della rivista Sound&Lite Robe Multimedia pag. 65 Goboservice 84 Amplificatori in Classe D - a2 parte è riservata ai professionisti dell’industria di Michele Viola Roland Systems Group EMEA pag. 19 dello spettacolo. È possibile abbonarsi 88 La musica mai ascoltata Sisme pag. III compilando il modulo sul nostro sito e LIVE CONCERT di Stefano Cantadori fornendo informazioni dettagliate sulla 32 Tiziano Ferro Sunland Optics pag. 39 90 Noi e gli Stranieri propria attività. L’amore è una cosa semplice - Tour 2012 Texim pag. 15 44 Emma di Aldo Visentin Vitale Audio Solution pag. 57 www.soundlite.it/abbonamenti Sarò libera - Tour 2012 94 Mezzogiorno di Suono - Suono Sacro - 2a parte 48 Umbria Jazz 2012 di Giorgio Gianotto Yamaha Music Europe pag. 89

2 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 3 NEWS>

Novità dal mondo dell’intrattenimento professionale

Midas PRO1 Midas ha presentato la sua prima console digitale stand-alone, la piccola PRO1. PRO1 incorpora direttamente 24 ingressi analogici con Se vuoi maggiori informazioni preamplificatori Midas e 24 uscite analogiche. Inoltre, dispone di tre ingressi e due uscite AES3 su XLR. Con e più dettagli sui prodotti il collegamento di una o più unità I/O della serie PRO in AES50 tramite CAT5e, PRO1 arriva a mixare fino a 48 di queste news, apri il canali verso i 27 mix bus, e può offrire l’indirizzamento da punto a punto in rete di 100 ingressi e 102 uscite. file “news” in pdf sul sito I 27 mix bus comprendono 16 bus ausiliari personalizzabili – che possono essere mix, sottogruppi o gruppi mix- www.soundlite.it e clicca minus (n-1) – ed otto bus di matrice più, ovviamente, L, R e mono. Tutti i bus (a parte il bus mono) si possono sull’immagine che ti interessa. collegare in coppie stereo, tutti coerenti in fase e sincronizzati al campione. Ti collegherai direttamente Per l’utente, la console dispone di otto gruppi VCA e sei gruppi POPulation, fino a 28 EQ grafici a 31 bande al sito del produttore sulla KT DN370 e fino a 12 motori d’effetto multicanale. La superficie di controllo ha otto fader dedicati ai canali in scheda tecnica del prodotto. ingresso ed otto dedicati ai VCA o ai POP group. Questi ultimi si possono utilizzare anche per i canali al tocco di un singolo tasto. Altri due fader sono dedicati ai master e ai monitor. Insomma la topografia della superficie L-Acoustics 5XT e SB15m Roland M‑480 iPad App di controllo sarà molto familiare agli utenti delle altre console della serie. PRO1 incorpora un touchscreen da 15” e dispone di un’uscita DVI per l’aggiunta di ulteriori schermi. La francese L‑Acoustics ha presentato un paio di nuove Roland Systems Group annuncia la Come in tutti i mixer della serie PRO, l’elaborazione viene effettuata a 96 kHz e 40 bit a virgola mobile. casse acustiche: una new entry nella serie XT di diffusori con nuova applicazione per il controllo trasduttori coassiali e un nuovo subwoofer compatto. del V‑Mixer M‑480 da iPad info Texim: tel. 0362 923811; www.texim.it 5XT incorpora un trasduttore per medio-bassi da 5” ed un L’applicazione permette il controllo driver a compressione con diaframma da 1” in configurazione remoto della console, consentendo coassiale. È un sistema passivo con impedenza di 16 Ω e una di gestirne la maggior parte dei banda passante da 90 Hz a 20 kHz. 5XT offre una dispersione parametri, come le impostazioni conica con apertura di 100°. Si consiglia per l’utilizzo per la dei canali di ingresso, uscite, diffusione principale o per i fill in installazioni permanenti di effetti, equalizzatori grafici, sistemi distribuiti o per frontfill o fill sotto i balconi in teatro. mandate e molto altro. SENZA COMPROMESSI. SENZA PRECEDENTI. Preset per 5XT sono già disponibili per gli amplificatori con Collegandosi via wireless LAN, è processori LA4 ed LA8. possibile controllare i parametri Il nuovo subwoofer, invece, è SB15m, che incorpora un singolo di mixaggio da un punto qualsiasi trasduttore da 15” in configurazione bass-reflex. SB15m è della venue. Collegando alla progettato per l’utilizzo insieme ai diffusori coassiali 5XT, porta USB dell’M‑480 il nuovo 8XT e 12XT oppure con i diffusori line array modulari KIVA. Il adattatore, M‑480 apparirà subwoofer incorpora una flangia per il montaggio di un palo all’interno di una rete wireless www.adamsonsystems.com atto a sostenere un singolo diffusore serie XT o di due KIVA. Ci e sarà possibile la gestione del sarà, inoltre, anche un bumper per il montaggio in array sospeso mixer da iPad. KIVA. Il sistema originale KIVA/KILO è stato progettato per il La parte hardware del Roland rinforzo del parlato, ma con l’estensione fino a 40 Hz ed SPL Wireless Connect è un compatto massimo di 135 dB offerti da SB15m, il sistema KIVA diventa adattatore wireless USB utilizzabile in ulteriori applicazioni. WNA1100‑RL da collegare alla info Sisme: tel. 071 7819666; www.sisme.com porta USB di qualsiasi dispositivo o strumento Roland. Affinché sia possibile la comunicazione tra il dispositivo mobile e l’unità Distributore esclusivo Roland Pro Audio è necessario un ® access point wireless via LAN con connessione Internet.

info Roland Systems Group: tel. 011 19710332; REFERENCE Laboratory s.r.l. www.rolandsystemsgroup.eu S.S.16 Adriatica Km 309,530 - 60027 OSIMO (AN) - ITALY Tel +39 071 7202120 - Fax +39 071 7108041 www.facebook.com/ADAMSONSYSTEMS info.referencelaboratory.com 4 SOUND&LITE n. 97_2012 Copyright © 2012 Adamson Systems Engineering Inc.

Half Page Horizontal_SoundandLite_Ref Lab.indd 1 7/19/2012 10:21:16 AM NEWS>

Tre Nuovi Vari*Lite Martin VC‑Grid e VC‑Dots Ci sono tre nuovi modelli spot di Vari*Lite, tutti basati sulla stessa Martin Professional presenta la serie di LED creativi “VC”. È costituita da lampada da 1500 W del VL3500 Wash. Tutti tre i modelli offrono VC‑Grid 25, un modulo video a LED piccolo, 200 x 200 mm con passo pixel da miscelazione colori CMY, CTO variabile, ruote gobo, ruote effetti e uno 25 mm, la cui dimensione compatta lo rende adatto all’integrazione in palchi, strobo molto veloce. VL3015 e VL3515 dispongono entrambi di uno set, soffitti creativi e molto altro. Utilizzabile con o senza un diffusore frontale, zoom 6:1 e una ruota con sei colori. Questi due modelli hanno riflettori è possibile combinare vari VC‑Grid in modi infiniti per il massimo di libertà facilmente intercambiabili per un fascio uniforme con un flusso luminoso di design. Il sistema di cablaggio dati/alimentazione ibrido consente il fino a 22.000 lumen o un fascio con picco centrale con un flusso fino a collegamento dei moduli VC‑Grid in daisy-chain. 24.900 lumen. Oltre alle caratteristiche comuni, VL3515 aggiunge un VC‑Grid 25 incorpora 64 pixel controllati e calibrati singolarmente, con meccanismo di shutter con quattro lame controllabili indipendentemente. colori generati ed elaborati a 16 bit. In modalità calibrata, il sistema può Il modello VL3515LT, invece, aggiunge altre caratteristiche a quelle del generare una luminosità di 4000 nit (cd/m2). VL3515. Questo modello incorpora uno zoom 10:1 ed un’armatura rotante A parte la versione RGB, sono disponibili anche versioni a bianco inseribile. La rotazione di questa è indicizzabile, e il modulo si può freddo, medio e caldo. usare per l’aggiunta di un prisma a cinque facce o l’incluso vetro frost. Completano la serie i VC‑Dots, strisce leggere di brillanti punti luminosi controllabili VL3515LT, inoltre, incorpora un riflettore in vetro placcato da specchio singolarmente, utili nella creazione di soluzioni video a LED personalizzate, per il massimo della freddo dicroico che permette al proiettore di raggiungere un flusso flessibilità artistica. VC‑Dots sono disponibili con 1, 4 o 9 LED per pixel (VC‑Dot 1, VC‑Dot 4 e VC‑Dot 9), luminoso fino a 40.000 lumen. in versioni con varie spaziature tra punti e in versione RGB o single color bianco freddo, medio o caldo. Sono Tutti questi modelli includono una palette di colori e di gobo standard, progettati per integrare video a LED su facciate, palchi, soffitti o altre strutture (interne o esterne). anche se sono disponibili gobo, effetti e colori personalizzati. VC‑Grid e VC‑Dot sono supportati e pilotati da P3 PowerPort 1500, un processore integrato per alimentazione e info Lite Link: tel. 0521 648723; www.litelink.it dati. Un singolo P3 PowerPort 1500 può pilotare tutti i dispositivi tramite un semplice cavo ibrido in daisy-chain. info Martin Professional: tel. 02 99349530; www.martin.it

Coldplay, “Mylo Xyloto” European Tour Photo by Andy Rhymes

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viper_Sound&lite.indd 1 13/07/12 12.16 isto che molti di coloro che fanno par‑ Isaac Carpenter (Loaded) hanno animato la se‑ te del mondo dello showbiz sono anche rata con un concerto unico. V amanti delle due ruote, in questo nu‑ Sono stati quattro giorni intensi e bellissimi: la mero siamo andati per voi a dare un’occhiata Riviera ha registrato il tutto esaurito, e migliaia al WDW (World Ducati Week), appuntamento di moto hanno circolato, più o meno impune‑ 21-24 giugno 2012 imperdibile per gli amanti della Ducati e non mente, davanti agli occhi vigili ma indulgenti solo. La manifestazione si è sviluppata in quat‑ delle polizie municipali. Oltre ad essere stato di Alfio Morelli tro giorni intensi di appuntamenti motoristici, un bello spot promozionale per il marchio di prove su pista, mini gare e show a tema. Per Borgo Panigale, sicuramente è stato anche un In oltre 65.000 per il più grande la prima volta, la manifestazione è continuata ottimo affare per la Riviera, perché 65.000 per‑ raduno del mitico marchio emiliano anche alla sera, fuori dal circuito di Misano. A sone che mangiano e dormono per quattro gior‑ Cattolica, il giovedì, è arrivato un serpentone ni muovono un bel po’ di soldini. Valentino Rossi - “È stato il mio di oltre 2000 moto Ducati partite da Riccione: Per tornare al nostro DNA, aggiungiamo che primo WDW, un’esperienza bella, ad attenderle sulla spiaggia una “rustida”, cioè la produzione dell’evento è stata curata dalla emozionante: tantissime Ducati, una grigliata, lunga 300 metri. La sera succes‑ HB Comm di Bologna, in collaborazione con la tantissimi tifosi. È chiaramente un siva la festa è proseguita nell’ovale in terra bat‑ Ducati Holding, mentre la parte tecnica è stata evento speciale, quattro giorni in cui tuta ricavato a Misano Adriatico, in cui si sono gestita da Giochi di Luce di Cremona che si è oc‑ esibiti le moto da speedway, le Ducati Monster cupata di tutti gli impianti audio luci e video; l’a‑ un Ducatista non può che divertirsi, e Diavel, con le ruote chiodate, per finire, cilie‑ zienda Icet ha invece curato tutte le strutture. perché avere una Ducati non è solo gina sulla torta, con gli Ape 50. “50” per modo una scelta tecnica ma un vero e di dire, visto che questi mostri montavano mo‑ proprio ‘credo’”. tori da 1200 cm3. Una cosa incredibile! Infine il sabato, giornata clou al circuito, con la partecipazione di tutti i personaggi dei vari team della Ducati, vecchi e nuovi, a sfidarsi e divertirsi in pista. Poi, alla sera, tutti al palco di Piazzale Roma a Riccione (dove qualche fi‑ schio si è sentito alla presentazione di Rossi), in cui l’evento si è concluso con il gran concer‑ to della “Ducati All Stars” band. Si tratta di un vero e proprio gruppo rock, formato da rockstar di fama internazionale, accomunate dalla pas‑ sione Ducati. Nomi del calibro di Steve Jones (Sex Pistols), Duff Mckagan (Guns N’ Roses), (Pusher Jones), Steve Stevens ( band), Billy Morrison () e

8 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 9 Pubbliredazionale

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www.kaiti.it extraordinary experience

Clay Paky domina il Festival Europeo della Canzone 2012

i è svolta a Baku, capitale dell’Azerbai‑ tutto. Il fatto che la gran parte degli apparecchi jan, la 57ma edizione del “Eurovision sul palco fossero della Clay Paky, ha reso tutto S Song Contest”. Lo spettacolo televi‑ più facile: i colori dei fasci di luce si abbinavano sivo è stato realizzato nella Crystal Hall, un fra loro perfettamente ed io potevo stare tran‑ nuovissimo e grande teatro coperto, con posti quillo, sapevo esattamente cosa aspettarmi dai per 23.000 spettatori. Questa impressionante proiettori”. struttura, commissionata dalla municipalità di La società Cape Cross di Colonia, Germa‑ Baku appositamente per questo evento, è stata nia, è stata il fornitore di tutto l’impianto luci. costruita in soli otto mesi. Thomas Brügge, Direttore Generale di Cape Il 26 Maggio si è svolta la finalissima di fron‑ Cross, si è così espresso: “Clay Paky è un mar‑ te a un pubblico pagante di 23.000 spettatori. chio con cui lavoriamo molto volentieri. I loro Lo spettacolo, durato 3 ore, è stato trasmesso proiettori sono molto affidabili e la loro qualità in diretta TV in tutto il mondo, con un’audien‑ davvero costante”. ce stimata di 125 milioni di telespettatori. Per Ola Melzig, Direttore di Produzione e di Scena, questo si ritiene che il festival di quest’anno è la persona che ha coordinato i vari team tecni‑ sia il più importante evento musicale del 2012. ci, ognuno responsabile di una tecnologia diver‑ Il progetto luci dello spettacolo è del lighting sa dello show; oltre alle luci c’erano infatti l’au‑ designer tedesco Jerry Appelt, che ha voluto dio, il video, i fuochi artificiali e gli operatori di un impressionante arsenale di luci, con più di camera. Ola ci ha dichiarato: “Capisco perché 1400 apparecchi motorizzati, dei quali ben 667 Jerry Appelt preferisce lavorare con i fari della sound culture erano della Clay Paky. Clay Paky. Ho diretto lo spettacolo stando nella Appelt ha dichiarato “il progetto della scena sala di regia dove ho potuto verificare di perso‑ www.rcf.it era molto angolato rispetto ad altre edizioni e io na, attraverso i monitor, come queste luci ren‑ volevo che le luci emergessero chiaramente”. dano bene in video. I loro colori sono armonici, Dagli eventi live ai grandi concerti fino alle opere teatrali, i sistemi

Sulla struttura americana erano montati 78 Clay omogenei, la luce è vivida e molto efficace”. Photo: [email protected] di diffusione del suono devono oggi soddisfare le aspettative di Crediti: Paky Alpha Wash 1500, un pubblico sempre più esigente, alla ricerca di un livello di Lighting Design Jerry Appelt 157 Alpha Beam 1500, 249 fedeltà e nitidezza del suono inimmaginabile per le generazioni Stage Design Florian Wieder Alpha Spot HPE 1500, 47 precedenti. Technical Coordinator and Gaffer Matthias Rau Alpha Profile 1500 e 114 La serie TT+ di RCF offre soluzioni e strumenti pronti all’uso Head of Lighting Thorsten Berger Sharpy. In più c’erano 22 grazie a diffusori attivi ad alta definizione in grado di offrire Show Lighting Operator Sascha Matthes prestazioni acustiche e una tecnologia di controllo superiori. Video Sever Operator Stephan Flören Shotlight Wash 1500 in‑ Key- and TV Lighting Operator Markus Ruhnke stallati a soffitto, usati in * 3500 Watt, amplificazione 4 vie Greenroom and Audience Operator “Matze” Meyert particolare per gli “effetti * 6 altoparlanti in neodimio ad alta potenza Host broadcaster Ictimai TV * Processore di Segnale Digitale, monitoraggio e controllo remoti Creative Production Brainpool TV GmbH speciali”.“Gli Sharpy erano Executive Supervisor of EBU Jon-Ola Sand distribuiti un po’ dapper‑ TTL55-A LINE ARRAY ATTIVO A TRE VIE

10 SOUND&LITE n. 97_2012 di Alfio Morelli

blematica dei sistemi complessi appesi ad un soffitto o appoggiati sul pavimento. Nota Ministeriale Come reagì il Prefetto Tronca? Al Ministero dell’Interno mi dissero di rite- nere la mia segnalazione molto interessante 1/4/2011 n° 1689 sui e che avrebbero creato un Gruppo di Lavoro per analizzare la problematica. Quindici giorni dopo venivo nominato, insieme ad altri funzio- Carichi Sospesi nari, membro ufficiale del Gruppo di Lavoro sui Carichi Sospesi. Abbiamo lavorato un paio Intervista a Giorgio Molinari d’anni per portare a compimento la stesura di un documento che indicasse una proce- dura operativa e l’elenco dei certificati che le Commissioni di Vigilanza di tutta l’Italia devo- no chiedere per valutare l’agibilità dei locali di pubblico spettacolo, in presenza di carichi so- spesi. Nella Nota Ministeriale ci sono addirittu- Come nasce una Normativa ra dei disegni, cosa davvero inusuale per una Come molti sanno, il 1° aprile del 2011 è stata Ho avuto il piacere di conoscere il sen. circolare; e che ci sia la mano di professionisti diramata dal Ministero dell’Interno la Nota Mi- Michelino Davico, Sottosegretario di Stato al qualificati, addetti ai lavori, è molto chiaro, per- nisteriale 1689 sulla verifica e certificazione dei Ministero dell’Interno con delega agli Affari ché la narrativa della Circolare usa un linguag- carichi sospesi nei locali di pubblico spettacolo. Territoriali, quindi alle Prefetture dove vi sono gio tecnico tipico del mondo dello spettacolo, Argomento delicato e quanto mai attuale, visti i le sedi delle CPV, (Commissioni Provinciali di da “ring di americane” a “line array” e “teste recenti incidenti capitati sia Italia che all’estero. Vigilanza). Durante un incontro ho avuto modo mobili”. Anche il concetto di “carichi sospesi” Ma come nasce una normativa? Chi illustra con di esporgli questi argomenti e lui ha deciso deriva dal nostro mondo (da non confondere Giorgio Molinari. competenza i problemi tecnici di un mondo così di approfondire la cosa accompagnandomi con i “carichi pendenti” giudiziari!). Il Gruppo settoriale e complesso? È così impossibile con- dal Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, il di Lavoro ha infine elaborato un documento no gsm, la pesatura degli allestimenti che si al- frontarsi in maniera costruttiva con i Ministeri Prefetto F. P. Tronca, proprio per illustrare i pro- conclusivo. ternano e susseguono in un determinato luogo romani, luoghi che nell’immaginario collettivo blemi che le Commissioni di Vigilanza affronta- Qual è stato, da lì, il percorso? senza essere sul posto. sembrano inaccessibili muri di gomma? no nell’omologare i luoghi dove si svolgono gli La Nota ministeriale, prima di divenire Pensi davvero che sia la soluzione definitiva? Abbiamo intervistato Giorgio Molinari, inge- spettacoli. Per chi non lo sapesse, i Vigili del Pubblicazione Ufficiale, in Gazzetta, deve esse- Sì. Bisogna capire che la somma dei carichi gnere che può definirsi uno dei principali fau- Fuoco rappresentano il fulcro tecnico intorno al re inoltrata all’Ufficio Legislativo del Viminale non può essere aritmetica, cioè non si posso- tori di tale Nota. Ci siamo fatti raccontare come quale ruota il lavoro dell’intera Commissione. dove viene studiata e verificata sotto tutti i pro- no addizionare semplicemente i pesi tra loro, sia entrato in contatto col Ministero dell’Inter- Il problema principale è che nei collaudi delle fili giuridici; infatti sono state apportate alcune perché ci sono valutazioni che hanno a che no e quali siano state le sue impressioni duran- strutture vengono indicati dei carichi sospesi modifiche rispetto a quanto il GdL aveva scrit- fare con il calcolo e l’analisi vettoriale dovuti te questo confronto fra tecnica e politica. derivati da calcoli approssimativi e spesso ri- to. Ciò nonostante le cose più importanti sono a strutture che insistono su più nodi, elemen- Giorgio, qual è il tuo rapporto professionale cevuti tramite un “passa parola” tra i tecnici e rimaste: l’obbligatorietà della dichiarazione ti a sbalzo, strutture appese ad altre strutture col mondo della certificazione dei carichi so- questa situazione non può e non deve essere di valutazione analitica dei carichi sospesi sia dove le componenti reattive sui nodi variano di spesi? più tollerata. statici che dinamici, nonché la presentazione molto anche se l’angolo della struttura si spo- Per diversi anni sono stato prima collau- Se il teatro o la struttura che deve essere agi- del collaudo periodico, in corso di validità, dei sta di un solo grado. Bisogna poi valutare se vi datore, poi commissario in Commissione di bilitata riceve un documento non veritiero, il paranchi utilizzati per il sollevamento. sono persone od oggetti in movimento per cui Vigilanza. Voglio subito sottolineare che i com- Commissario che arriva per verificare un alle- La Nota consiglia l’uso di dinamometri o cel- si deve sommare l’effetto dinamico prodotto e missari di vigilanza esterni, esperti di impianti, stimento si trova di fronte ad una situazione le di carico, come mai? altri fattori che hanno a che fare con i limiti non percepiscono alcun onorario per il loro la- in cui c’è poco da fare. La verità, infatti, è che Le celle di carico rappresentano, a mio av- di rottura dei materiali impiegati come funi, ca- voro, anzi, si devono pagare anche il viaggio e spesso i progetti vengono realizzati in studio, viso, l’unico dispositivo certo e veritiero per tene e ganci. A questi livelli fare un collaudo l’assicurazione. Come commissario mi sono tro- sulla carta. Fatta la prima verifica durante la controllare l’esatta situazione a cominciare dal vero ed esaustivo, visti i tempi a disposizio- vato spesso di fronte a collaudi di colleghi che prova generale, il progetto verrà poi adattato montaggio delle strutture e delle attrezzature, ne, utilizzando la calcolatrice e la scienza delle erano quanto meno dubbi, non corrisponden- alle varie venue, e solitamente la struttura vie- perché sono in grado di determinare, con preci- costruzioni è difficilissimo se non impossibile. ti alla realtà, per non dire falsi o tendenziosi; ne montata in altri modi, al punto che quel pro- sione e in tempo reale, il peso che sta gravando La cosa migliore per tutti, artista, produttore, atti meritevoli di essere trasmessi alla Procura getto non è più valido. In pratica non è la stessa su un preciso punto e sull’intera struttura an- organizzatore, noleggiatore, tecnico e pubbli- della Repubblica. Ma quando c’è di fronte un struttura e i carichi ivi installati non è detto che che se complessa, al di là dei calcoli teorici di co è quella di pesare davvero ciò che grava sui concerto a volte si chiude un occhio, e questo è siano tollerati e sopportati in sicurezza. Questo progetto. Fra l’altro esistono prodotti digitali in punti in cui sono posti gli elementi in gioco, sin molto rischioso. ragionamento vale per il punto di ancoraggio grado di abbinare la misurazione con allarmi di da quando si comincia ad installare la struttu- Com’è nato il contatto con il Ministero? fino all’ultimo gancio e racchiude tutta la pro- sovraccarico e trasferire a distanza, via telefo- ra, prima ancora che sia sollevata.

12 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 sentirmi in difficoltà, nemmeno con i massimi dirigenti; ho trovato un ambiente coeso e consa- pevole dell’importanza di conoscere quello che succede fuori dal “palazzo”. In ogni caso posso dire che non si tratta di un muro di gomma. Dopo l’incidente di Reggio Calabria si è mosso qualcosa? Sì, dopo quella disgrazia, la seconda in pochi mesi dopo Trieste, i dati emersi dicono che du- rante gli allestimenti c’è troppa fretta e molta approssimazione che, se messi in relazione alla mole delle strutture e delle attrezzature che devono essere montate, producono risultati al- quanto allarmanti con l’assunzione di rischi che non possono più essere tollerati. Basti pensare che l’ordine di grandezza dei carichi installati raggiunge tranquillamente le 50 tonnellate e al Ministero questi numeri fanno molta paura. Io credo sia assolutamente necessaria la figura di un direttore dei lavori. Deve essere un inge- gnere strutturista che segua tutto, passo pas- L’uso delle celle di carico serve per avere una so, a partire dallo scarico dei mezzi, cosa am- precisa corrispondenza fra quello che è possibi- pliare o ridurre della struttura progettata, e che le applicare in quel punto e quello che ci si sta facendo anche le notti alla fine avvalori le “va- realmente appendendo. Basta infatti pochissi- rianti in corso d’opera” e certifichi che tutto sia mo perché i carichi, progettati in un certo equi- montato perfettamente. Lui sarà il collaudatore librio, si trovino, per motivi di necessità derivati reale della struttura con un incarico che termi- dal montaggio, in posizioni diverse o spostati, na con il controllo dello smontaggio. Insomma diminuendo in alcuni punti ed aumentando su quello che in edilizia è definito “collaudatore in altri, e questo può anche comportare una dif- corso d’opera”, figura tecnica che renderebbe ficoltà nello sforzo o nella velocità di esercizio tutti più sereni e sicuri, dalle produzioni agli or- dei motori, aumentando ulteriormente i rischi gani di vigilanza. a cui si sottopongono gli addetti ai lavori o il Qual è la cosa che ti ha colpito maggiormen- pubblico sottostante. Senza celle di carico, in- te in questa esperienza? somma, è impossibile controllare quello che sta Alla fine di questo lavoro che, voglio sottoline- succedendo durante il montaggio e certificare are, ho fatto totalmente gratis, pagandomi an- come stanno le cose. Pesando gli elementi, ba- che i biglietti del treno, sono accaduti un paio date bene che le sorprese non mancheranno… di episodi che mi hanno emozionato. Pubblicata Infine, il 1° marzo 2011 la Nota è stata dira- la circolare, pensavo di aver esaurito il mio im- mata... pegno, invece no… infatti, volendo ringrazia- Sì, la Circolare dopo la firma è stata invia- re il Capo Dipartimento dei VV.FF, il Prefetto ta dal Comando Generale dei VV.FF. a tutte Tronca, mi sono sentito rispondere “dove pensi le Prefetture e a tutti i Comandi provincia- di andare? tu sei uno di noi” al che ho aggiunto li VVFF di Italia. Le Prefetture, a loro volta, “va bene, ci vediamo presto…”. l’hanno inviata a tutti i Comuni e a tutti gli Quindici giorni dopo sono stato riconvocato al Ordini Professionali interessati, oltre che alla Ministero sempre dal Prefetto che, davanti al Protezione Civile. Insomma una distribuzione Sottosegretario di Stato, mi ha consegnato l’el- estremamente capillare. mo dei VV.FF con il mio nome stampato sopra, A tuo parere, il Ministero è ricettivo verso dicendomi una frase che mi ha fatto venire le problematiche molto tecniche che non cono- lacrime agli occhi: “Questo perché tu non possa sce appieno? dire di non sentirti uno di noi”. L’elmo dei VV.FF Direi di sì. Sono entrato in contatto per caso ha per loro un grande valore simbolico e devo e sono stato capace di trasferire delle informa- dire che a 50 anni non mi aspettavo un così zioni tecniche dello show business senza mai grande onore. Mi sono realmente commosso!

14 SOUND&LITE n. 97_2012 di Giancarlo Messina

ricano non vuole mettersi il caschetto, ad esempio, ho il notaio, pubblico ufficiale al di Da Springsteen sopra delle parti, il quale cer- tifica che questi non ha volu- to metterlo. “Insomma oggi occorre dimo- col notaio strare di star agendo secondo le regole – ci dice – ma voglio Una nuova frontiera per le produzioni? rimarcare l’ottimo rapporto Lo sappiamo. Molti di voi si staranno chiedendo cosa abbia a che fare fra noi e tutti gli organi di Springsteen con i notai. Trattasi di domanda lecita. Ora vi spieghiamo. controllo competenti che io vedo come delle persone che ci aiutano a non sbagliare. Anche la temuta Commissio- ne di Vigilanza è per me una fortuna, perché nel momento utti hanno seguito in giugno, dal nizzazione fosse in cui sottoscrive che tutto è o meno, le date italiane del Boss con la perfettamente in a posto, si ha una certifica- T sua E Street Band; concerti memorabili, regola e volevamo zione ufficiale della bontà del a Milano, Firenze e Trieste, che lo hanno con- proprio un pub- lavoro, che tutto è stato fatto fermato ancora una volta come uno dei migliori blico ufficiale che come si doveva, secondo le interpreti live esistenti al mondo. testimoniasse ed norme. La stessa cosa per la Promoter italiano degli eventi, come da tempo, accertasse il no- struttura delle AUSL e per la la Barley Arts di Claudio Trotta, di recente as- stro modo di agire Polizia sui controlli al perso- solto da qualsiasi accusa di disturbo alla quiete in caso di conte- nale: ti tutelano, perché cer- pubblica per non aver stoppato, nel giugno del stazioni. tificano che il personale è a 2008, le corde alla chitarra di Bruce che regala- “Il notaio ha se- posto ed in regola, ed in caso va un bis extra ai milanesi, sforando di ben 22 guito e supervi- di problemi il loro parere è il minuti l’orario previsto. sionato tutto quel- primo a contare”. Perdonateci una digressione fantastica. Imma- lo che riguardava ginate San Siro stracolmo, il Boss entusiasta non solo la parte Che dire? Certamente l’idea della serata sta regalando ancora qualche pezzo contrattuale ma anche gli aspetti riguardanti di un pubblico ufficiale come al pubblico. Improvvisamente un uomo coi baffi, la responsabilità oggettiva per ciascuna della garante del buon operato può cioè Trotta, irrompe sul palco, toglie la chitar- forniture. È chiaramente un’azione preventi- tornare molto utile davanti a ra di collo a Springsteen e lo manda a fare la va, perché in un contesto così atipico non sai certe situazioni, è una misura doccia. Poi saluta cordialmente il pubblico: tutti mai chi hai di fronte. Ci troviamo a lavorare con preventiva ed una importan- a casa e poche storie! Vabbe’... In Inghilterra è una struttura multietnica, con una normativa te testimonianza in caso di andata davvero così! Meglio riderci sopra. in continua evoluzione e non sempre univoca- beghe legali o contestazioni. Ma torniamo a noi. mente interpretabile, con modalità di compor- Quello che ci lascia invece Direttore di produzione per il promoter italiano, tamenti diversi da paese a paese non sempre perplessi è constatare quanto Jimmy Pallas della 9:PM. Fin qui niente da me- facili da gestire. Ad esempio la visita medica questo lavoro stia diventando ravigliarsi, perché Jimmy è un professionista dei rigger in America è molto diversa da quella complicato e quale ansia oggi che conosciamo benissimo, grande esperto an- italiana, che però ha molta più carta. accompagni gli organizzatori che nell’affiancare queste importantissime pro- “Negli ultimi quattro mesi, per preparare que- ed i produttori nel loro lavoro. duzioni mondiali di passaggio nel nostro paese. sti concerti – continua Jimmy – ho lavorato Una vera legge, ad hoc, mi- La cosa che ci ha meravigliato è stata la pre- fianco a fianco con una ventina di personaggi rata, chiara, creata da gente senza, al suo fianco, di un notaio. Sì, avete ca- illustri nel campo della sicurezza e delle certifi- competente diventa sempre pito bene: uno di quelli veri che fanno i rogiti e cazioni. Anche quando siamo stati convocati in più indispensabile. quelle cose lì. Comune mi sono portato dietro un consulente. E poi lasciatecelo dire, fanta- Piuttosto incuriositi abbiamo cercato di capire Ed il notaio è un consulente aggiunto che certi- sia per fantasia: il notaio che meglio e chiesto lumi proprio a Jimmy. fica la nostra condotta. Infatti quando si lavora fa i back-to-back nello sleeper “Il notaio è pagato da noi ed è chiamato in ve- in una struttura piena di aziende e professioni- mentre redige un passaggio ste di pubblico ufficiale – ci spiega –. Ci sia- sti stranieri, occorre assolutamente convincere di proprietà... proprio non ce mo impegnati al massimo perché tutta l’orga- tutti ad utilizzare i nostri standard: se un ame lo vediamo!

16 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 >RUBRICHE> di Stefano Lentini

infinitamente diverse, opposte talvolta. un po’ goffamente. Cosa unisce la ricerca di Igor Stravinskij alla Ma quanti sorrisi, quanta gioia, Indipendenti fisarmonica di un musicista da balera? La mu- quanta spensieratezza! sica del fisarmonicista seduto di fronte al palco dove si balla il liscio fa arricciare il naso a tanti. Nei nostri libri di storia, nella Provocherà scherno, imbarazzo, dileggio. Da nostra cultura, nelle nostre ac- questa parte di mondo un gruppo di appassio- cademie, non si affrontano que- dentro nati di musica contemporanea sta ascoltando sti temi. Il sorriso, la gioia e la No. 9 – Guardare un quartetto dissonante nell’auditorium di un spensieratezza non apparten- celebre teatro. Qui si sta facendo la musica con gono alla conoscenza. Nessuno studia mai la La telecamera di un la “m” maiuscola, dietro la quale c’è una ricer- felicità, e non si pratica come sapere, nessuno telegiornale posizionata male. Una metafora della ca culturale, artistica, sociale. Dietro questo si esercita a perseguirla. conoscenza. Non tutto si compra quartetto d’archi c’è una propulsione di saperi, Le nostre istituzioni culturali sono fondate su Il matematico francese Henri Poincaré propo- mo ad un impianto stereo un equalizzatore che di conoscenze, di studi musicali enormi. Una altre questioni. La musica con la “M” maiusco- se nel 1904 quello che venne considerata per elimina le frequenze alte e basse e fa passare musica che scrive la storia, che va sui libri di la è dura, pesante, dolorosa. Perché la nostra più di cento anni uno dei maggiori problemi solo le frequenze che vanno dai 250 Hz a 1 kHz storia, una musica che frequenta gli ambienti cultura ci ha trasferito l’idea che solo ciò che è irrisolti della matematica. Dopo diversi tenta- sentiremo la nostra musica molto mediosa, più chic di ogni paese. doloroso è culturalmente importante. Il resto è tivi di soluzione, a partire da quelli degli anni stridente, forse ci causerà un mal di testa. Vai Nella balera invece si sta consumando il rituale una bazzecola, non degno di attenzione. Leg- ’30 di Whitehead e Thurston fino al tentativo ad affermare che quello che stiamo ascoltando profano dell’ignoranza in cui nessuno sa nulla, gero, superfluo. del 2002 di M.J.Dunwoody, la cosiddetta Con- non è davvero reale. tutti danzano, e i ragazzini ai bordi della festa Per fortuna che i campetti di calcio e i giardini gettura di Poincaré rimase insoluta. Nel 2000 il Quelle frequenze sono vere, concrete, tangibi- ridacchiano nel vedere i nonni che si muovono pubblici esistono ancora! Perché fosse per come Clay Mathematics Institute inserì il problema li. Eppure se prendiamo in considerazione solo tra i sette Millennium Problems, destinando quelle avremo una rappresentazione deforma- un milione di dollari al matematico in grado di ta e parziale della realtà. risolverlo. E infine dopo quattro anni di verifi- Il filtro è importante quanto l’informazione che che, numerosi congressi e più di mille pagine di veicola e l’omissione o l’aggiunta di dettagli calcoli, il 18 marzo 2010, viene dato l’annuncio può falsarne la percezione, inventare cioè un dell’imminente premiazione del matematico nuovo oggetto. russo Grigorij Perelman. Vincitore nel 1982, a Il tema dell’informazione è quanto di più attua- 2012 sedici anni, delle Olimpiadi Internazionali di le si possa ricondurre a questo discorso proprio matematica, Perelman studiò e lavorò in Russia perché il sapere passa sempre per una sottile e al MIT, l’autorevole Massachusetts Institute linea che può essere facilmente manipolata. of Technology. Ora Perelman si trova ad un bi- Così è anche il pessimismo, quella visione oscu- vio e decide per la strada che verosimilmente ra che passa per realismo e dietro la quale resta nessuno vede. Perelman rifiuta il premio. Non solo terra bruciata. Quel sentimento che non sa condivide le scelte della comunità matematica trovare altro che conferme e riscontri e mai si internazionale, dichiara che i in Russia occupa di mettersi in discussione. Quell’occhio Brescia 6/11 Forlì 8/11 portano solo violenza e infine afferma: “Se la sulla realtà fatto di cinismo e crudezza dove C Pescara 13/11 Roma 15/11 soluzione è quella giusta, non c’è bisogno di al- non c’è altro posto al mondo che quello occu- M Per ulteriori informazioni e per iscriversi visitate la pagina: cun altro riconoscimento”. pato dal potere e dai potenti e, nello scalino più Y È stato detto di lui: barbone, anarchico, corag- basso, dai raccomandati. www.rolandsystemsgroup.eu/it/training2012 CM gioso, dissociato. E su internet hanno iniziato Così nella musica, nella discografia, nel cine- MY Il seminario è gratuito ed a numero limitato, ed è destinato a tutti coloro che desiderano approfondire o conoscere a circolare immagini rubate di Perelman in me- ma, nella vita. l’M-480 e altri V-Mixer, M-48, Digital Snake e il protocollo REAC ed eseguire esercitazioni pratiche sulle consolle. tropolitana, Perelman a fare la spesa, Perelman CY

capellone. Scale di valori CMY v-mixers - Digital Snakes - M-48 - R-1000 - s-madi Non basta suonare una chitarra per essere degli K Tutto si compra artisti. Non conta tanto quello che fai ma come Cosa significa essere pessimisti? lo fai. Si può suonare la chitarra come se si stes- Il pessimismo non è un’ideologia, è piuttosto se facendo il lavoro più noioso del mondo, sotto un setaccio. Come un equalizzatore che fa pas- tortura, obbligati da scale di valori altrui, si può sare solo alcune frequenze, il pessimismo fa suonarla male ma con grande trasporto, bene passare solo alcune informazioni. Non sono le ma senza anima. Il virtuosismo conquista certe informazioni in sé ad essere sbagliate, ma la platee. La densità di un tocco lento ne conqui- M-480 logica che ne guida la selezione. Se colleghia- sta altre. E la musica la si può fare per ragioni V-Mixer Training Tour 2011 USA [email protected] - www.rolandsystemsgroup.eu 18 SOUND&LITE n. 97_2012 RUBRICHE> THE Sky IS NO LIMIT Un active line array modulare, potente e versatile è organizzato il nostro sapere dovremmo avere Anche i giovani cantautori sono costretti a con- solo dei grossi e cupi santuari dell’erudizione. frontarsi con questa tendenza che vuole la hit al centro dell’universo. Una visione che brucia I ciclopi tutto intorno a sé, che non lascia la possibilità Non esistono in natura animali con un occhio di un percorso, che trasforma la musica in una solo. A parte un tipo di crostaceo non più gran- palestra dove solo l’atleta che salta più in alto Molteplici configurazioni de di 2 millimetri che sguazza negli oceani e viene visto. E solo dopo, se vorrà, potrà dedicar- nei laghi di tutto il mondo, pesci, anfibi, uccel- si a fare il suo secondo album più interessante. possibili, ideali per esibizioni li, mammiferi, insetti, tutti insomma, abbiamo Il leitmotiv ricorrente è “non sono famoso ab- live e installazioni fisse due occhi. È normale quanto pazzesco, pensan- bastanza per fare ciò che voglio”. Qui non solo doci bene, che in natura questa straordinaria casca l’asino, ma sprofonda l’intero regno ani- dotazione sia uguale per tutti. Qual è la diffe- male, Noè, l’Arca e tutta l’acqua che piovuta renza tra avere due occhi e un occhio solo in dal cielo. Resta una voragine con niente attor- • Tecnologia line array professionale in una colonna questo mondo? no. La sensazione di non poter fare nulla, di do- estremamente compatta ed elegante in alluminio estruso Se proviamo a chiudere un occhio, vediamo la ver attendere, di vendere l’anima per poi poter • Grande potenza e dinamica grazie alla realtà identica a quella della visione binoculare, recuperare il tempo perduto. Ma vendere l’ani- tri-amplificazione classe D con DSP e alimentatore ma c’è un dettaglio che fa la differenza. Vedere ma è, come direbbe un matematico, una funzio- switching con due occhi consente di mettere in relazione ne unidirezionale. Come mescolare l’acqua con • Lunga gittata del suono e migliore distribuzione le dimensioni tra gli oggetti, cosa che una visio- la vernice: una volta fatto non puoi più tornare di SPL nell’area di ascolto ne monoculare non può fare. indietro. Non puoi separare di nuovo i due ele- • Subwoofer bass-reflex dedicato in multistrato di betulla Se disegniamo su un foglio di carta una figura menti. Hai creato una vernice più annacquata • Connettori professionali neutrik XLR e POWERCONN umana e accanto una piccola automobile ab- e ora con quella devi dipingere la tua parete. biamo due possibilità: o si tratta dell’auto di La via d’uscita da questo uragano distruttivo • Un sistema rapido di aggancio per raddoppiare o triplicare la colonna permette di aumentare l’SPL uno gnomo oppure l’auto è parcheggiata un po’ è che il successo non si pianifica. Non ci sono e la direttività verticale più lontano rispetto alla distanza che ci separa strategie per ottenerlo. Il successo, se lo vuoi, è dall’individuo. Questa percezione delle distanze parte dei misteri della vita. Forse arriverà, for- ce la dà l’esperienza e, a monte, la nostra visio- se no. L’unica cosa che puoi fare per cercare di ne – chiamiamola – stereo. Gli occhi raccolgono ottenerlo è non cercarlo. L’unica cosa che puoi le informazioni visive di un oggetto da due pun- fare è lavorare sodo nella tua personale, unica, ti leggermente distanti l’uno dall’altro, questo forse sbagliata, direzione. L’unica cosa che devi scarto di distanza, e le differenze di forma che fare è onorare ogni giorno la fortuna di poter producono permettono al cervello di stabilire le anche solo tentare di perseguire un sogno. In relazioni tra l’oggetto e il mondo circostante. questo mondo se hai dei vestiti addosso, se il Così in natura non solo vediamo ma, anche, tuo frigo contiene dei cibi, se hai dell’acqua sappiamo mettere in relazione gli oggetti tra che esce dal rubinetto della cucina, sei più for- loro. Questo è il senso del guardare. Ma anche tunato del 75% delle persone che camminano metafora del capire, esplorare, comprendere. su questa terra. Allora occorre avere almeno La capacità di cogliere il rapporto tra gli og- la saggezza e il coraggio di sapere quello che getti, il rapporto tra le idee, i fatti, le azioni, gli stiamo facendo. Non è un virtuosismo della eventi. Una visione ciclopica della realtà, una coscienza: si tratta di iniziare a guardare con

visione che non coglie i legami tra le cose, è occhi nuovi chi siamo, scoprire quali rapporti studioconti.biz 2012 una visione ferma, statica, pigra. Una visione silenziosi intratteniamo con gli altri, trasforma- che non permette la variazione, dove tutto si re il pensiero in azione. E se una consuetudine ripete secondo il filtro di uno sguardo rigido. è sbagliata: cambiarla.

il successo Nella musica italiana domina la consuetudine secondo cui il leggero vende. E non è difficile trovare radio intasate da canzoni che ripetono Configurazioni possibili una sull’altra frasi banali che fanno rima con CLA 604A (400+100W) Active Line Array Speaker mi manchi, ti voglio, ho bisogno di te, voliamo CLA 208SA (600W) Active Subwoofer via, e altre numerose immagini depauperate dall’eccessivo uso. Insomma il sentimentalismo Stefano Lentini è un compositore di musica da film. funziona sempre, vende. Per scrivergli: [email protected] Progettate in italia e costruite 20 SOUND&LITE n. 97_2012 www.fbt.it [email protected]

FB_TAB_210x275_0512_Vertus I.indd 1 24/05/12 09.24 >UOMINI&AZIENDE di Alfio Morelli

L’altra faccia dell’entertainment Cosa ricordi di quei tempi? scaletta 30/40 pezzi poteva girare il mondo, Il mio primo gruppo si chiamava “Emozioni perché allora ogni gruppo aveva una propria a buon mercato”, idea presa da un disco di caratteristica e veniva ingaggiato proprio per TNT Group Janis Joplin (dei Big Brother and the Holding quello. Oggi nel computer, che ha fatto irruzio- Company – ndr), Cheap Thrills. Da lì a poco ne prepotentemente, devi avere 300/400 pezzi Dai Beatles alle balere Franco dei V10, mitico gruppo bolognese, mi da suonare secondo le richieste del locale, devi propose di entrare nel suo gruppo come can- insomma adattare la compilation a quello che ti tante e bassista. Dobbiamo pensare che ai tem- dice il DJ! Non è richiesto neanche più il buon pi un gruppo come quello faceva oltre duecento suono dal vivo, perché ormai anche i balleri- serate all’anno, e per un ragazzo con la passio- ni sono abituati alle sonorità del disco, quindi ne della musica significava unire una passione devi eseguire quel brano il più simile possibile col lavoro, perché si poteva guadagnare anche all’originale, e alla fine diventa obbligatorio av- piuttosto bene. E non bisogna sottovalutare valerti dei computer. Poi ogni piazza ha le sue l’appeal che aveva chi suonava e cantava sul musiche. Alcuni vogliono i balli di gruppo, altri palco! Per me era la realizzazione di un so- la musica anni ‘80, i latini... quindi sei costret- gno. Visto che ero anche un appassionato di to ad avere a disposizione una libreria infinita. Hi-Fi, Franco mi diede subito anche il compi- Un’altra cosa che faccio fatica ad accettare è to di responsabile tecnico del gruppo, quindi che quasi sempre ci viene richiesto di attaccar- cominciai ad avere a che fare con mixer, mi- ci all’impianto della discoteca, con una perdita crofoni, casse e a risolvere tutti i problemi che di qualità incredibile. Purtroppo sembra che man mano si palesavano. Alla fine degli anni ormai per le discoteche l’impianto audio sia Ottanta, Franco decise di ritirarsi da quella pro- un optional: spesso e volentieri troviamo degli fessione, chiedendomi di portare avanti il grup- impianti di 10/15 anni fa, tarati per la musica po. Accettai ben volentieri, anche perché ormai disco. È una continua violenza alla mia pas- era diventata la mia vita e la mia professione. sione per il suono ed alla mia dignità tecnico/ a prima tappa la facciamo da un mio vec- Cambiai subito il nome in TNT Group: il lavo- artistica. Quelle poche volte in cui ci lasciano chio amico di Bologna, conosciuto più di ro andava a gonfie vele! Il mio primo impianto usare il nostro amato RCF TT25 sono una gran L trent’anni fa, quando la professione di fu un Tekson, all’epoca famoso marchio bolo- soddisfazione. musicista era ancora una professione, e anche gnese, poi passai a Cerwin Vega e dopo altri Cosa ti piacerebbe che cambiasse nel tuo lavoro? Inizia con questo articolo ben pagata. dieci anni a Nexo. Attualmente ho un RCF di Tutto e niente: finché abbiamo la possibilità un percorso nel mondo Incontriamo Claudio Ferrari, per tutti “Gerry”, cui sono contentissimo. Come vedi tutto torna: di salire su un palco per fare ballare e divertire dell’entertainment “alternativo” al Mon Amour di Rimini, storico locale in cui sono partito con un impianto bolognese e mi ai concerti, uno sguardo che si appresta, con il suo gruppo, ad iniziare un ritrovo con un impianto reggiano! week-end pieno di musica, per fare ballare e C’è qualcosa che rimpiangi di quei tempi? parte dai gruppi e le orchestre divertire il numeroso pubblico della riviera. Innanzitutto i trent’anni in meno! Ricordo che di musica da ballo per arrivare Claudio, quando e come hai iniziato questo a quei tempi, quando arrivava la band nel loca- ai locali notturni, passando per mestiere? le, arrivava l’artista, con tutto il suo alone intor- gli eventi e le manifestazioni più Siamo nel lontano ’64 e avevo appena dodici no. Negli anni Ottanta essere un musicista ave- particolari ed interessanti. anni; un mio amico, Tobia Righi, stretto colla- va il suo perché, si viveva in un mondo a parte, boratore di Lucio Dalla, mi portò da Londra due quasi sempre di notte. Specialmente in estate, L’intento è insomma quello dischi dei Beatles: Twist and Shout e Please in Riviera, ci si svegliava nel primo pomeriggio, Please Me. Solo maneggiare quei due oggetti la spiaggia era off-limits, per via dell’orario, di curiosare ed analizzare le ed osservarne le copertine mi diede una gran- tanto che d’estate, se eri bianco come un morto variegate facce del mondo dello dissima emozione, che divenne travolgente o eri appena arrivato in Riviera o eri un musici- spettacolo, capirne il business quando li misi sul piatto e li ascoltai. Da lì capii sta. Nel nostro mondo si era addirittura creato nonché l’uso della tecnologia e le quello che avrei fatto da grande: il musicista. un mercato degli artisti: ci si rubava i musicisti possibilità di lavoro per il mondo Cominciai così con i miei amici a prender in da un gruppo all’altro! Se pensavi che gli altri mano degli strumenti e a strimpellare qualco- avessero un batterista o un cantante più bra- tecnico ed i suoi protagonisti. sa nelle cantine, fino a mettere su una cover vo, cercavi di convincerlo a cambiare bandiera band con cui cercavamo di imitare i nostri miti: promettendogli più serate o più cachet. Quasi Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix e cosi via. come nel calcio, naturalmente con meno soldi. Alla fine del 1970, qualcuno ci diede anche dei Da allora sono cambiate tante cose. Quali soldi per suonare: da quella sera sono ancora sono le più importanti? qua a fare questo mestiere. A quei tempi, quando un gruppo aveva in Claudio Ferrari, “Gerry”.

22 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 23 >UOMINI&AZIENDE

le persone ci riteniamo delle persone molto for- più il program musicale è diffuso dall’impianto tunate. Quando finirà questa possibilità vorrà della discoteca, non certo equalizzato per valo- dire che qualcosa sarà davvero cambiato in noi rizzarne i suoni. o intorno a noi. Ma perché noi italiani riusciamo a snaturare ed avvilire ogni cosa? La ratio legis, cioè lo scopo Riflessioni ad alta voce della legge sulla musica dal vivo, offrirebbe una L’intervista a Claudio, e la relativa permanenza bellissima opportunità per dare spazio ai mu- nel locale per qualche ora, ci ha lasciato un alo- sicisti, per farli suonare davvero, per dar voce ne di tristezza per le mutate condizioni di lavoro e possibilità di esperienza ai giovani, quindi di questi artisti. per far crescere tutta la musica nel nostro Pa- Iniziamo col dire che la loro presenza è forse ese. Così gestita diventa invece avvilente per esclusivamente dovuta alla legge che prevede i gruppi, che devono comunque adattarsi con sgravi fiscali per il locale in caso di prevalenza professionalità alla situazione – se vogliono la- di esecuzione di musica dal vivo; in assenza di vorare – e probabilmente anche per il pubblico, tale legge, infatti, crediamo che l’interesse del che magari non disdegnerebbe affatto di ascol- gestore verso il gruppo sarebbe estremamente tare una band con un bel repertorio di cover o più limitato. Il TNT Group, composto da quat- di brani originali. tro persone (batteria, tastiere e due cantanti), Il locale è uno dei più conosciuti della Riviera comincia a suonare mentre la gente inizia ad romagnola, dal 1985 sulla cresta dell’onda. No- arrivare per poi iniziare con la musica da ballo nostante questo la dotazione tecnica c’è parsa che introduce la parte “suonata” da DJ. Ed è piuttosto trascurata: impianto audio JBL piutto- in pratica il DJ stesso che impone la scaletta al sto datato e luci scanner SGM di almeno una de- gruppo, almeno come tipologia di musica: tanto cina di anni fa. Evidentemente audio e luci sono è sufficiente mettere in ordine i brani già pronti ritenuti ancora idonei alle esigenze del locale: sul computer, che lasciano ai musicisti giusto la tecnica allo stato dell’arte, a quanto pare, non lo spazio per suonare qualche ricamino. Per di fa fatturato!

24 SOUND&LITE n. 97_2012 >PERSONAGGIO di Alfio Morelli Davide Lombardi Da grande voglio fare il fonico

Da diverso tempo abbiamo il piacere di frequentare spesso questo personaggio, un po’ timido e schivo, a cui non piace troppo stare sotto le luci della ribalta. Un percorso professionale molto particolare che lo porta a ricoprire diversi ruoli, ma sempre ad altissimi livelli internazionali: fonico, sound designer, system engineer e... distributore.

iamo riusciti a fermarlo per farci rac- vatissimo da quelle parole e seguii il suo con- contare la sua storia professionale che siglio, continuando a studiare ed impegnando S inizia da piccolo, con la passione per lo il mio tempo libero presso la Spray Record di spettacolo. Il padre infatti, per hobby e volon- Pescara, altra pietra miliare per la mia crescita. tariato, lavorava nel teatro dell’oratorio dei sa- “Finita la maturità – prosegue il racconto – mi lesiani, quindi a casa spesso si mangiava pane presentai da mia mamma manifestandole la e spettacolo, e non a caso entrambi i fratelli mia intenzione di partire per imparare l’ingle- maggiori oggi lavorano nel mondo tecnico dello se e lavorare nell’ambiente della musica. Mia showbiz. madre aveva riposto su di me la speranza di un “La mia prima vera esperienza – ci racconta figlio che, dopo gli studi, facesse una vita ‘nor- Davide – risale ad un’estate, avevo circa quin- male’, perché i miei fratelli maggiori avevano dici anni, con un service locale; le solite cose scelto la vita di nostro padre, così ci fu in lei una di una festa di paese: carica, scarica, tira i certa delusione; ma dovette rassegnarsi ed ac- cavi, ecc. Ma già quello per me era una gioia cettare anche la scelta del terzo figlio. Partii per enorme, nonostante fosse piuttosto faticoso. Dublino, dove mi trattenni per otto mesi, facen- In seguito, durante le scuole superiori, quando do i lavori più improbabili ma imparando la lin- già i miei fratelli lavoravano a degli spettacoli gua, o per lo meno il necessario a comunicare. importanti, un’estate mi aggregai a mio fratello “Tornato in Italia continuai a lavorare nell’am- Luigi, responsabile delle luci al festival Fiesta a biente, poi decisi di iscrivermi a Roma all’Uni- Roma, famoso evento estivo, dove lavorai due o versità della musica, ad un corso di fonia, con- tre settimane, vedendo tantissimi concerti. tinuando a lavorare con Fini alla Limelite. Dopo “In quell’occasione – continua Davide – conob- qualche mese mi resi conto che stavo perdendo bi Fabrizio Fini, che divenne il mio mentore e tempo, così chiesi a Fabrizio Fini il numero di da cui imparai tante nozioni che mi sarebbero telefono di Gennari e ripartii per l’Inghilterra. servite in futuro. Un giorno lo passò a trovare Arrivato a Londra telefonai a Maurizio Gennari, Maurizio Gennari, che per me era “Colui che presentandomi a casa sua dicendogli: “Io sono c’è l’aveva fatta”. Infatti Maurizio si era trasfe- qua, l’inglese lo parlo, adesso cosa devo fare?”. rito a Londra, viveva là, lavorava con dei nomi Risposta: “Fabrizio di solito non dà il mio nu- internazionali e girava il mondo: il sogno della mero a nessuno, se lo ha dato vuol dire che ti mia vita. Con un po’ di sfacciataggine mi avvi- ritiene una persona valida. Comunque da me cinai e gli dissi: “Io voglio fare il fonico, cosa non ti aspettare nessun aiuto: se vali sicura- devo fare?”. Maurizio mi guardò un po’ sbigot- mente arriverai alla tua meta”. Così ricominciai tito e poi mi disse semplicemente: “Lavorare a fare qualsiasi lavoro, dal lavapiatti al guardia- tanto e imparare l’inglese”. A ripensarci era un no notturno, continuando nel frattempo a man- consiglio piuttosto ovvio, ma io mi sentii moti- dare curriculum e telefonare ai vari service lon-

26 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 27 >PERSONAGGIO www.morepixels.org

dinesi. Dopo un annetto, avendo rotto le scatole con Biffi, il commerciale di Outline, quando mi a tutti senza aver concluso niente, decisi di fare racconta di aver creduto che io fossi il ragaz- ritorno in Italia, ormai convinto che Londra non zino mandato come traduttore, mentre il mio fosse adatta a me. Ma aspettai prima di partire, amico Adam fosse la persona di riferimento di perché con gli ultimi risparmi avevo acquistato Britannia, quindi colui da convincere sulla qua- il biglietto per l’ultima data del tour mondiale lità del prodotto. di Peter Gabriel a Londra. Proprio la mattina Comunque tornammo a Londra con un giudi- del concerto squillò il telefono: era la segretaria zio positivo, così Britannia decise di iniziare di Britannia Row a cui avevo chiesto più volte con l’acquisto del primo impianto Butterfly, a lavoro. Mi davano una possibilità: un tour sta- cui ne seguirono diversi altri. Anche se io ed va rientrando e serviva manodopera. Mi trovai Adam eravamo diventati i referenti dei rapporti cosi il giorno dopo a scaricare il materiale del con Outline, io continuavo a fare il mio lavoro concerto che avevo visto il giorno prima. Da lì tradizionale, andando in giro per il mondo con iniziai a lavorare nel magazzino di Britannia. diversi tour. Nel 2010 e nel 2011 collezionai una Anche negli altri paesi i lavoratori stranieri non media di 110 voli all’anno! Cominciavano ad es- sono sempre bene accetti, dipende in che am- sere troppi. Così, quando fu presentato il GTO, biente si capita, ed il mio non era dei migliori. proposi ai miei fratelli di prendere in mano la Così dopo un anno mi presentai in ufficio da distribuzione in Italia di Outline. Non fu diffi- Bryan, il capo, esprimendo il desiderio di poter cile convincerli, anche perché qualche tempo fare delle esperienze fuori dal magazzino, cosa prima avevano già comprato un impianto But- che avvenne. Da qui la storia è in crescendo, terfly per il loro service con grande soddisfazio- perché cominciai con dei piccoli spettacoli per ne. Proposi ad entrambi i fratelli di diventare arrivare col tempo ai tour mondiali degli Oasis distributori, Luigi mi seguì, mentre Gaetano e dei Foo Fighters. preferì portare avanti il service Blackout. Era- Come nasce il tuo rapporto vamo tutti consapevoli che “nessuno è profeta con l’italiana Outline? in patria” ma vogliamo smentire questo motto Un giorno entrando, nel suo e dimostrare anche nel nostro paese la grande ufficio, Bryan mi mostrò un convenienza e qualità del marchio bresciano. catalogo Outline e mi chiese Così sei diventato anche un distributore! se conoscessi il marchio che Come viene recepito il marchio Outline sul gli sembrava molto interes- nostro mercato? sante. Io sinceramente risposi A parte il momento storico del mercato, ab- di no, ma il suo socio, Mike, biamo due tipi di reazione: il service medio era già a Torino per ascoltarlo piccolo, poco informato su quello che succede in occasione delle Olimpiadi all’estero, è un po’ restio e rimane maggior- invernali. Al suo ritorno i mente aggrappato ai marchi storici internazio- due soci convocarono me nali, mentre il grande service è incuriosito dal ed il mio amico Adam, chie- prodotto ed accetta il confronto, ben consape- dendoci di andare a Brescia vole della fama di qualità che i sistemi Outline allo stabilimento Outline per hanno all’estero. Lo dimostrano gli ultimi lavori dare un’occhiata al prodotto fatti con lo show di Panariello e al 1° Maggio. e all’azienda. In quel periodo, Anche in queste grandi occasioni penso che ci infatti, Britannia Row doveva siamo presentati bene e di aver fatto una otti- rimpiazzare il sistema inter- ma figura. Anche i riscontri avuti dai professio- medio e sembrava che il siste- nisti italiani cha hanno lavorato con noi sono ma Butterfly potesse essere stati molto positivi. Siamo molto ottimisti per il l’impianto giusto, visto che futuro, confidando anche su una rapida ripresa loro sono sempre alla ricerca di tutto il nostro mercato. di materiale all’avanguardia, Invece per Davide Lombardi, qual è il sogno come dimostra la scelta, ai nel cassetto? tempi, di Turbosound. Ti suonerà strano, ma è proprio il tipico sogno Così andammo a Brescia nel cassetto da tanto tempo: vorrei fare un con- in missione per ascoltare certo a modo mio, mixando Edoardo Bennato, il Outline nOrth AmericA, llc mOds Art sAs Outline hQ itAly 70 sea lane, Farmingdale - NY 11735 UsA luigi lombardi outline s.r.l., via leonardo da Vinci 56, quest’impianto. Ancora rido mio idolo da sempre! phone: +1 516 249 0013 | fax: +1 516 249 8870 mobile: +39 333 495 8127 25020 Flero Bs - italy mobile: +1 917 873 3602 email: [email protected] phone: +39 030 358 1341 | fax: +39 030 358 0431 skype: tombensen | email: [email protected] www.modsart.it www.outlinearray.com | www.outline.it 28 SOUND&LITE n. 97_2012 AZIENDA> di Alfio Morelli 2 3 Goboservice Quando la serietà e la professionalità pagano

Non sempre le aziende di successo occupano centinaia di persone e sono sulla bocca di tutti. A volte succede che, producendo con serietà e professionalità, anche piccole aziende possono raggiungere ottimi risultati, riuscendo ad operare in moltissimi paesi del Globo.

arliamo della Goboservice, azienda di a Brugherio, in provincia di Monza-Brianza, uf- “Siamo in grado di consegnare in 24 ore il situazioni meno impegnative in cui l’esigenza 1_ Workshop HO.RE.CA. Reggio Calabria che, non con pochi osta- ficio gestito dalla Dottoressa Ernesta Vita, no- prodotto su tutto il territorio europeo ed in è di proiettare informazioni a scopi promozio- organizzato da Poli Design P coli, è riuscita ad imporre il proprio pro- stra figura commerciale di riferimento. gran parte del territorio americano – ci spiega nali, e per cui il budget è fondamentale: nego- in lingua russa. dotto a livello mondiale. “Nel corso degli anni – ci spiega – abbiamo au- fiero –. Siamo anche orgogliosi che tra i tanti zi, mostre, esposizioni, ecc. 2_ Ekospot 35W Rotator. Per farci raccontare il percorso di questo mar- mentato la produzione e il range di prodotti, e nostri lavori, uno sia stato richiesto e realizza- “In questo ultimo periodo siamo sviluppan- chio abbiamo incontrato l’Ingegnere Luca attualmente, nella nuova sede di oltre 200 me- to in occasione della campagna elettorale di do un nuovo prodotto pensato per l’uso con 3_ Gobos personalizzati. De Franco, fondatore dell’azienda. tri, in cui ci siamo spostati da oltre un anno, Obama, divenuto poi presidente degli USA. lampade a LED – conclude De Franco – . Con 4_ Il gruppo di lavoro. “Dopo aver fatto molta esperienza in un’azien- contiamo quindici dipendenti (un team giovane Nel corso degli anni abbiamo anche aperto questa tecnologia si possono infatti usare dei da del Nord Italia che produceva materiale di- ma altamente qualificato e motivato): tre ope- una seconda sede in Francia, la ‘Goboservice supporti meno pregiati dei dicroici, perché il 5_ Luca De Franco. croico – ci racconta De Franco – un bel giorno, ratori grafici per la creazione, sistemazione ed France’, un mercato molto attivo per i nostri calore da dissipare è ovviamente minore. Ad preso coraggio a due mani, assieme ai miei ottimizzazione delle immagini digitali, quattro prodotti, in cui abbiamo anche una piccola esempio con i proiettori a LED si possono usa- soci, Mario Suraci e Orsola Delmare, abbiamo per la lavorazione, taglio e molatura del vetro, area di produzione dedicata prevalentemente re anche le pellicole stampate con la stampan- deciso di ritornare in Calabria, per aprire un’a- cinque dedicati alle unità di incisione laser ed ai gobos in metallo. te laser, materiale che dopo poco perde le pre- zienda di gobos dicroici. Siamo partiti con mo- il rimanente negli uffici amministrativi e com- “Oltre naturalmente ad essere sempre atten- stazioni iniziali. Così stiamo lavorando ad un desti finanziamenti pubblici, per la precisione merciali. ti al miglioramento del prodotto, siamo allo sistema che faccia uso di un materiale povero 120 milioni di vecchie Lire, che ci hanno dato “La nostra produzione è prevalentemente di stesso modo impegnati nello sviluppo di al- e molto duttile, ma che abbia una risoluzione la possibilità di acquistare le prime macchine gobos dicroici – continua De Franco – di cui cuni prodotti finiti. Da una collaborazione con di proiezione simile al dicroico e non perda le ed iniziare la produzione. In seguito l’azienda una buona parte viene costruita per aziende la TLS di Lecce, infatti, è nata una serie di proprie prestazioni nel tempo”. ha fatto invece leva solo sulle proprie forze, produttrici di proiettori per lo spettacolo: Clay prodotti che comprende proiettori per grandi Se dovesse sottolineare una soddisfazione finanziandosi tramite leasing e finanziamenti Paky, Martin Professional ed SGM sono solo immagini, con lampade a scarica, e proiettori che la accompagna in questo suo percorso, bancari, anche perché la burocrazia necessaria alcuni dei marchi che ci pregiamo di servire pubblicitari. In catalogo abbiamo anche una cosa mi direbbe? ai finanziamenti spesso non era equiparata ai nel ventaglio del mercato professionale dello serie di prodotti, da noi accuratamente sele- Grande soddisfazione sicuramente di vede- risultati finali. L’idea ed il prodotto furono su- spettacolo. Un’altra parte della produzione zionati, che vengono dall’Oriente e che riuscia- re come anche nel Meridione si possono aprire bito vincenti, per paradosso molto più all’este- viene invece venduta a professionisti sparsi in mo a commercializzare a prezzi davvero molto aziende in grado di produrre tecnologia venduta ro che in Italia. Infatti per un imprenditore del tutto il mondo. concorrenziali, molto apprezzati in tutte quelle con successo in tutto il Mondo, grazie ad un origi- Nord l’acquisto di tecnologia nale e molto mediterraneo mix e prodotti da un produttore di 1 4 di tecnologia ed artigianalità. Reggio Calabria crea sempre un minimo di apprensione, cosa che invece non succede 5 all’estero: per uno straniero acquistare prodotti a Reggio Calabria o a Mlano è la stessa cosa, la sola cosa importante è la qualità del prodotto. Per migliorare i tempi di traspor- to, soprattutto verso gli Stati Uniti, siamo arrivati all’aper- tura nel 2007 di un ufficio con una piccola produzione anche

30 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 31 >LIVE CONCERT

Tiziano Ferro L’Amore è una cosa semplice - Tour 2012 Una grande produzione ed un grande calendario. Trentamila spettatori a Torino e Verona, quarantamila a Milano. Il produttore Roberto De Luca ci spiega come nasce un grande tour. Le nostre interviste agli addetti ai lavori.

e luci si spengono, l’artista arriva sul palco dentro un cubo luminoso calato L dall’alto; schermi LED movimentati, videoproiezioni, laser e luci, tutti in sync, amplificano le emozioni. E un grande audio. Tiziano Ferro sta vivendo un periodo di cre- scita importante per la sua carriera. Spinto da un bel disco e da uno stile preciso, con un pop di qualità in grado di rivolgersi al gran- de pubblico, sta senza dubbio aumentando il proprio spazio fra i big della musica italiana. Non a caso arriva questo tour importan- te, prodotto da Roberto De Luca di Live Nation Italia, che sta riscuotendo ovunque un grandissimo successo di pubblico. Per scoprire i dettagli della produzione ab- biamo visto il concerto in due situazioni di- verse, cioè al palasport di Pesaro ed all’Are- na di Verona. È ovviamente un tour di “Serie A”, che vede quindi impiegati alcuni fra i migliori profes- sionisti italiani ed aziende fornitrici di sicura garanzia. Il set è stato costruito dalla milanese Giò Forma, in stretta collaborazione con il produttore e con l’artista, mentre De Luca ha affidato la produzione esecutiva a Luigi Vallario, anche direttore di produ- zione in tour. Ne è nato un palco caratterizzato dalle au- tomazioni dei due grandi video LED che si muovono orizzontalmente, a sipario, com- pletate da altri video LED ad alta risoluzio- ne e da potenti proiezioni. Del momento iniziale, il box calato dall’alto che fa arri- di Giancarlo Messina vare Tiziano sul palco, abbiamo già detto.

32 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 33 >LIVE CONCERT SHARPY

2010 HONORABLE MENTION as Best Debuting Lighting Product 5 AWARDS IN Lighting 2011 UN ANNO www.claypaky.it

Dobbiamo aggiungere che ovviamente Ferro tente, di E Raffaella è mia. non è dentro il cubo, ma l’effetto è realizzato Se Tiziano segue questo snodarsi della sca- alla perfezione, mentre una botola permet- letta con numerosi cambi d’abito ed appositi te all’artista di entrare realmente nel box una passi di danza, ovviamente anche le luci ed i volta che questo è arrivato sul palco. Un gran video riprendono le atmosfere musicali. A co- bel colpo scenico, soprattutto magistralmente mandarli è il lighting designer ed operatore progettato e costruito, grazie all’utilizzo di ben video Francesco De Cave, in grado di centra- sei videoproiettori e superfici in switch-glass, lizzare nella sua Whole Hog sia la gestione materiale composto da due strati esterni di po- delle luci sia quella dei video. Il disegno luci è liestere rivestiti da uno strato conduttivo tra- proprio quello che deve essere in questo con- sparente sulla superficie interna: tra i due stra- certo: energicamente pop. Il perfetto sincrono ti di poliestere vi è uno sui brani si sposa con strato di cristalli liquidi Una grande band, un audio la riscoperta dei laser, dispersi in una matrice impressionante, fra i migliori mai usati su diversi brani solida polimerica; nello ascoltati: 20 V‑DOSC, 28 K1 e ben in maniera creativa con stato di “off” i cristalli 35 subwoofer in configurazione un effetto a tratti volu- liquidi non sono alli- combinata GASS ed arco. Un tamente vintage, tanto neati e si crea l’effetto Midas XL8 usato per la prima che abbiamo scherzo- di “opaco”, sebbene volta in Italia anche sul palco. samente denominato la luce sia in grado di De Cave “Darth Vader” passare, mentre nello stato di “on” i cristalli (o Dart Fener in versione italiana), il celebre si allineano, rendendo trasparente la pellicola. personaggio di Guerre Stellari, specialista in Effetti del genere sono bellissimi solo ad una spade laser! condizione: che vengano realizzati con materia- Anche i video usano registri diversi, passando CLAY PAKY S.p.A ha depositato domande di brevetto finalizzate li allo stato dell’arte ed alla perfezione, proprio dal didascalico all’astratto, stili entrambi molto alla protezione della tecnologia utilizzata nel proiettore SHARPY NON ACCETTATE COPIE! - come in questo caso. Un trucco degno di David apprezzati dal pubblico. Agli addetti del settore in Italia, Regno Unito, Germania, U.S.A. e Cina. Copperfield! È inoltre presente un’ampia passe- L’audio ascoltato a Pesaro ci ha realmente im- Vi ricordiamo che, per legge, sono perseguibili non solo colo- CLAY PAKY è venuta a conoscenza di alcuni tentativi di in- ro che fabbricano copie di prodotti coperti da diritti esclusivi rella frontale, duplicata verticalmente da un’a- pressionati per potenza e pulizia. I complimenti troduzione sul mercato di prodotti, per lo più fabbricati in ma anche coloro che importano e distribuiscono, a fini com Cina, che sembrano essere copie del proiettore SHARPY di mericana che ne segue il percorso, creando in vanno in cascata: dalla band al sound engine- merciali, copie di prodotti coperti da diritti esclusivi. alcune scene un ottimo effetto visivo. In cima a er Andrea Corsellini, che ha ricevuto anche i CLAY PAKY S.p.A. È intenzione di CLAY PAKY S.p.A procedere, con azioni mi- questa non manca un piccolo palco, praticamen- complimenti a scena aperta del produttore, per CLAY PAKY impegna molte risorse in una permanente attività di rate presso le autorità competenti in tutti i paesi ove la sua Ricerca e Sviluppo e realizza nuovi prodotti, come ad esempio il te in mezzo al pubblico, su cui Tiziano e la sua passare al PA engineer Davide Grilli, con una proprietà intellettuale è registrata, al fine di difendere i propri proiettore SHARPY che, oltre ad essere originali, portano innova- band, anzi superband, eseguono alcuni brani in configurazione di bassi davvero efficace, ed ov- diritti di esclusiva e ostacolare coloro che producendo e com- zioni apprezzate da tutti gli operatori del settore. arrangiamento “jazzy” davvero molto gustosi. viamente alla ditta fornitrice di audio e luci, cioè mercializzando prodotti contraffatti arrecano danno non solo a CLAY PAKY S.p.A., ma al progresso dell’intero settore. NT Al fine di proteggere le proprie innovazioni CLAY PAKY investe RA EE Questo fa capire anche quanto sia vario lo spet- il service Agorà, che non ha certo lesinato per A D sistematicamente nella proprietà industriale. U tacolo, che prevede numerose atmosfere: dal qualità e quantità sul materiale messo a dispo- G SINCE 1976 pop al R&B, passando per l’hip-hop ed il jazz, sizione, per finire con la produzione che ha sa- Vi informiamo in particolare che: CLAY PAKY fino alla disco, più volutamente tamarra e diver- puto mettere insieme questa grande squadra. CLAY PAKY S.p.A è proprietaria del modello comunitario No. Y 1234009-00, che protegge il design di SHARPY in tutti i paesi M L della comunità europea. Lo stesso modello è stato protetto in A TA DE N I Cina (201130039967.8) e negli U.S.A. (US 29/387.114). I 34 SOUND&LITE n. 97_2012 >LIVE CONCERT

1 Stiamo insomma parlando di una produzione pensato fosse il momento di impostare una professionale, abbiamo al seguito ingegneri e Una delle idee proposte è quella di ridimen- allo stato dell’arte, che non solo ha il merito di produzione che colpisse gli spettatori, facen- rigger molto qualificati, ed abbiamo molta at- sionare le produzioni, cosa ne pensi? aver creato un vero grande spettacolo, utiliz- doli uscire dal concerto impressionati non solo tenzione per la sicurezza. La società di cui fac- Ridimensionare le produzioni? Io cercherò di zando le migliori tecnologie disponibili, ma an- dalla musica ma anche dallo spettacolo, per- cio parte, Live Nation, è una società quotata farle ancora più grosse! Questo è un populi- che quello di avere trovato le dimensioni adat- ché noi lavoriamo nell’entertainment, faccia- in borsa, in America, e conseguentemente non smo stolto e stupido, perché la soluzione non te e il giusto equilibrio per portare lo stesso mo spettacoli che devono creare grandi emo- ci è concesso nemmeno immaginare di usare è nella dimensione delle produzioni, che è in- spettacolo nelle tante città italiane, dove certo zioni e sensazioni. lavoro nero, e credo che anche per i miei col- vece fondamentale, perché il prezzo del bigliet- occorre sempre fare i conti con le possibilità of- Come si decide “il taglio” di una produzione? leghi sia la stessa cosa. Ad esempio ieri sera, to comprende non solo la musica, ma l’intero ferte dalle nostre venue. Si parte dal valutare “il patrimonio” di spetta- ad un concerto dei a Modena, un spettacolo: gli artisti e tutto il settore possono tori che si immagina possano venire a seguire ingegnere mi ha mosso l’obiezione della sua crescere solo se il pubblico apprezza i nostri 1_ Roberto De Luca. Roberto De Luca - Amministra‑ il concerto; ma non è solo questo, perché mol- impossibilità di verificare i carichi sospesi da spettacoli e continua a ritenerli qualcosa a cui tore Delegato Live Nation Italia to spesso avviene un investimento per il futu- noi dichiarati, ma io gli ho fatto presente che vale la pena andare. Roberto, una produzione importante questa ro, e certamente una situazione come quella di quei carichi erano certificati da un altro in- Puoi dirci, a tuo avviso, una caratteristica di Tiziano... Tiziano è ideale in questo senso, perché il pub- gegnere come lui. Non è stato sufficiente: la peculiare di questa tournée? Una produzione importante per un artista blico è in grande crescita. Poi ovviamente il no- commissione non ha firmato il permesso per È il suono, la voce, il lavoro fatto sull’audio: importante, che sta crescendo, dai palazzi del- stro lavoro è fatto di marketing e calcolatrice: in il concerto dei Negramaro ed è dovuto inter- non ho mai, mai sentito nella mia carriera un lo sport verso gli stadi. I numeri ci confortano questo caso siamo pienamente ripagati dai nu- venire il sindaco, altrimenti sarebbe saltato audio così chiaro e bello! Questo è dovuto a tut- in questa affermazione: trentamila spettatori meri e dal grande successo ottenuto fin adesso. lo spettacolo. Questo per spiegare il clima di ti i tecnici, a cominciare da Corsellini che è or- a Torino ed altrettanti a Verona, quarantamila Quanto è importante il marketing per il suc- isterismo che si è creato. Un concerto ha una mai un sound engineer di livello mondiale, ma a Milano, e doppi concerti esauriti a Caserta e cesso del tour? grande ricaduta su una città e sull’intero pae- ovviamente anche merito del grande lavoro di Firenze. È insomma l’artista che sta vivendo Il marketing è fondamentale, devi compren- se, dovremmo remare tutti a favore di questo , poi dell’impianto ed anche dei il momento di maggior crescita. Così abbiamo dere cosa bisogna fare, dove promuovere, dove senza mettere i bastoni fra le ruote. ritmi di produzione che danno il tempo di fare spendere in promozione e dove non spendere; ma è fondamentale anche l’organizzazione del- SOUND&LITE_210x137_12FHX76_fl.pdf 1 04/07/12 14.37 la tournée e come viene presentata. Ad esem- pio, in questo caso, abbiamo deciso di met- tere in vendita molto in anticipo rispetto alle altre date i biglietti per il concerto allo Stadio Olimpico di Roma, una data davvero speciale per Tiziano, comunicando quindi al pubblico che sarebbe stata una data particolare. Poi ov- viamente occorre lavorare bene sulle grandi città del nord, perché la gente che esce entu- siasta dal concerto fa proseliti, quindi, alla fine, la qualità è il miglior momento di marketing. Come state vivendo le recenti disgrazie ac- cadute nel nostro settore? C Sono disgrazie che ci toccano molto da vici- no, anche perché a me piace conoscere le per- M

sone che lavorano in tour e ben conoscevo uno Y

dei due ragazzi; ma, aspetto emotivo a parte, CM da un punto di vista lavorativo queste disgra- MY zie hanno risvegliato qualcuno che forse prima non era così presente; nessuna commissione CY

di vigilanza, ad esempio, mi ha mai chiesto CMY

di mettere le transenne antipanico, cosa che K invece noi facciamo da anni, perché sono ne- cessarie anche al di là della normativa. Così adesso è diventato molto complicato, perché c’è un incattivimento che non è utile a nes- suno, che si concentrata su aspetti che poco hanno a che fare col nostro lavoro. La stampa ci fa apparire quello che non siamo: noi non siamo dei giostrai, il nostro è un mondo molto

36 SOUND&LITE n. 97_2012 >LIVE CONCERT 2 3 4

2_ Il System engineer Davide Grilli (sx) ed il fonico FoH Andrea Corsellini.

3_ Massimo Manunza, fonico di Palco.

4_ Francesco De Cave, lighting designer. tutto allo stato dell’arte. Ovviamente mi piace utilizzo in insert il multibanda dinamico della sfida che mi è servita per crescere professionalmente, anche grazie a molto anche la costruzione scenografica ed il Midas per togliere l’effetto prossimità. Tiziano Nando e Corsellini che sono stati i miei maestri di XL8. Operativamente lavoro dei creativi di Giò Forma. Dimenticavo: canta con un Sennheiser 935 che sulla sua voce lo trovo abbastanza pratico: come altre console ha i suoi punti di forza, questo che ho detto a Corsellini non lo dite, al- sembra un condensatore! La compressione val- a cominciare dal suono, per contro ha dimensioni piuttosto ingombranti trimenti mi tocca aumentargli lo stipendio! volare schiaccia anche 7-8 dB, non si avverte che non lo rendono comodissimo. Trovo molto ingegnoso l’uso dei Popu- quasi, ma dà una grana particolare alla voce; il lation Group, che raggruppano in un solo pulsante la possibilità di esplo- Andrea Corsellini – Fonico FoH Waves invece avvicina la voce nel mix, mentre dere su un fader i canali scelti, ma anche le macro o l’opzione di mettere “Memore della scorsa esperienza con Canova, col de-esser ed il multibanda tolgo le frequenze dei parametri sui tasti o sugli encoder rendono il lavoro molto immediato. produttore artistico ma anche fonico, sapevo di fastidiose e l’effetto prossimità. Grazie a ciò l’e- “Sul palco sono tutti in cuffia, cosa molto comoda, e non solo perché non partire con una preproduzione molto precisa e qualizzatore della voce rimane sempre lo stes- devo montare le casse! Ci si trovano tutti molto bene, l’unica cosa impe- di alto livello. È vero che il nuovo disco si disco- so, sia quando Tiziano canta piano sia quando gnativa è fare il piano frequenze, che da quando c’è il digitale terrestre sta dai precedenti perché è meno elettronico e spinge. Devo anche aggiungere che Tiziano è diventato sempre più complicato, e con il 4G sarà ancora peggio sugli più suonato, ma non mancano mai incastri piut- usa molto bene il microfono e questo aiuta mol- 800 MHz. La band usa per lo più Ultimate Ears, ma qualcuno usa anche tosto complicati. to il mio lavoro. Ovviamente io poi lo seguo du- Phonaton e Shure. Adopero, con gli effetti, 32 mandate e 16 matrici, pra- “Il grande Gary Novak utilizza due set di bat- rante tutto il concerto, ma davvero poca cosa.” ticamente quasi tutto. La mia postazione è dietro il palco, così abbiamo teria, uno più classico ed uno minimalista, con dei microfoni con l’optogate per comunicare in itercom con i musicisti. due rullanti, uno piccolo ed uno reverse, cioè Davide Grilli – PA Engineer La squadra dei backliner, composta da Antonello Di Battista, Maurizietto con la retina girata, per differenziare le sono- “Il PA è un K1, davvero strepitoso. Con i sub, Magliocchi e Gerry Tassi, è davvero valida, sono molto bravi ed affidabili rità dei pezzi vecchi. Così, partendo da questo in particolare, abbiamo accoppiato due meto- (e la cena è guadagnata anche stasera!). set-up, abbiamo fatto ben 15 giorni di prove, dologie, la tecnologia che ho denominato GASS “Esternamente alla console ho tre PCM 91 e due SPX 2000, poi qualche durante le quali ho chiesto al PA engineer, Da- (Grilli Audio Sub System) e la disposizione cen- plug-in digitale, ma uso moltissimo effetti e dinamiche interne del Midas vide Grilli, di montare le KARA, molto vicine al trale ad arco che abbiamo usato questa estate che trovo ottimi. Tiziano non ha richieste particolari, vuole ascoltare pra- PA K1 che avremmo usato. Abbiamo affrontato con Vasco. Quindi gran lavoro di delay per ren- ticamente tutto, un ‘totalone’ ben mixato.” tutte le caratteristiche timbriche e le difficoltà dere le basse frequenze quanto mai omogenee, della scaletta nelle prove musicali, così durante potenti ma frenate. Francesco De Cave – Lighting Designer l’allestimento al palazzetto di Mantova – che è “Dopo diverse prove di ottimizzazione abbiamo e Operatore Video trattato molto bene acusticamente ed è fanta- trovato quello che più si addice al nostro sound, “Il disegno nasce intorno al progetto del palco di Giò Forma, nella perso- stico, senza riverberi e rimbombi – quando ab- e certo le prove fatte con le KARA, che hanno la na di Claudio Santucci, ed io ho avuto il compito di posizionare i proiet- biamo aperto il PA di K1 ci siamo ritrovati tutto stessa tromba del K1, quindi con una timbrica tori, cercando di valorizzare molto il pubblico, che diventa scenografia; subito, ed abbiamo potuto lavorare davvero sui molto simile, hanno aiutato molto. viene infatti strisciato di colore, illuminato, invaso da gobos, da spot, tut- dettagli, perché il concerto era praticamente “In tour abbiamo 14 K1 e 10 V‑DOSC per lato, to il palasport diventa un grande palco. già a posto. Morale: alla prima data di Torino con diverse dV‑DOSC da posizionare come in- “Abbiamo poi degli special, il più importante all’inizio del concerto, un’i- eravamo già al 99%, quindi un grande risultato, fill o extra-side secondo la location. dea di Giò Forma che abbiamo cercato insieme di realizzare nella ma- dovuto proprio a queste prove e a questi prepa- “Abbiamo poi tanti sub: 15 nel pit – cinque pac- niera più realistica. Si tratta di un cubo di tre metri per tre, al cui interno rativi. Sui tour italiani, che non hanno mai 200 chetti da tre in configurazione cardioide – e poi sono posizionati sei video proiettori. Il materiale switchglass in cui è re- date, gli allestimenti sono importantissimi an- 10 + 10 laterali, e questo rende possibile model- alizzato diventa opaco quando alimentato, mentre senza alimentazione che per il sonoro, perché bisogna avere subito lare con molta cura anche le basse frequenze.” si trasforma in un plexiglass trasparente. Gestito da quattro motori a risultati ottimi. velocità variabile, mentre viene giù mostra al suo interno Tiziano, che ov- “Uso il Midas XL8 ed un outboard minimale: Massimo Manunza – Monitor viamente è solo un’immagine proiettata sulle pareti; poi, quando arriva a tre Waves Maxx BCL per cassa, basso e voce Engineer terra, l’artista, tramite una botola, entra davvero nel cubo, ed in perfetto di Tiziano. Ecco il percorso della voce: com- “Eccolo qui: per la prima volta si vede un XL8 sincrono appare in trasparenza. pressione valvolare a monte, con Manley Elop, in regia di palco. Mi sono preso un po’ di tem- “Abbiamo usato molto i laser, nei pezzi più da disco ma anche in mo- poi, dopo il de-esser in cascata, il segnale entra po per capire questo banco, che davvero ha un menti molto soft: sono quattro macchine in RGB, gestite dai tecnici nel Waves Maxx BCL, rientra nel banco in cui suono straordinario: per me è stata una nuova dell’inglese ER Production, che hanno anche curato la programmazio-

38 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 39 >LIVE CONCERT PESARE PER NON PENSARE Una nuova era sulla sicurezza degli spettacoli e degli allestimenti

Sistema di rilevazione in tempo reale del peso ne, poi rivista insieme a me. grammati, ma anche alcune cue list con stacchi co e sul pubblico, poi Clay Paky Alpha Beam 700 “I contributi video, controllati dalla mia console particolari, quindi tutto perfettamente sul beat. posti dietro i due schermi laterali, gli ottimi Robin dei carichi sospesi* che gestisce in DMX quattro mediaserver, sono “Come operatore faccio tutto io, non perché sia LED 1200 – che sono fantastici e sono anche il pri- *risponde alla richiesta al “punto G” della Nota Ministeriale 1689 del 1 Aprile 2011 stati preparati da Mauro Lovisetto, storico col- megalomane, ma perché mi fido di me stesso; mo a provarli – e poi dei Robin 300. Inoltre Coemar laboratore di Tiziano. Abbiamo lavorato insie- chiamo anche i follow spot, anche se quest’an- ci ha fornito uno spettacolare Infinity Spot XL da me alle sue idee, anche in base alle caratteri- no c’è una show-caller, Cristina Baù, che chia- 1500, per il quale ho fatto personalizzare il set di stiche tecniche degli schermi. La mia console, ma i movimenti di scena creati in allestimento. gobos: mentre ero in azienda abbiamo ottimizzato 5_ Gennaro Cirillo, automazioni; Gianluca Contaldo, operatore tramite un segnale Time Code che arriva dalle “Ovviamente il taglio del concerto è molto pop, qualche piccolo dettaglio ed adesso abbiamo un Cyberhoist e Cynesys. sequenze audio, fa quindi partire i video pro- fino ad arrivare volutamente al tamarro in alcu- proiettore che è una bomba. Anche il service for- ni pezzi molto particolari, come E Raffella è mia. nitore, Agorà, mi ha seguito in questa scelta e ne 5 “Le console sono WholeHog, e grazie all’ulti- sono molto felice. mo aggiornamento possiamo metterle in rete “Qual è il pezzo più bello? Per me Il regalo mio Caratteristiche: tramite ArtnNet e cavo CAT5; con quattro più grande, in cui tutti gli spot ed i beam sono col - grado di protezione IP65 DP 8000, convertitori ArtNet-DMX, le due con- fascio stretto e si accendono a tempo su ogni bat- sole si vedono, e se una dovesse mollare l’altra tuta della canzone. - sistema di allertamento tramite SMS in caso aggancerebbe immediatamente prendendo il di sovraccarico controllo dello spettacolo. Altra sicurezza: due Gennaro Cirillo – Automazioni; - generazione di report di pesatura con grafi co DP 8000 lavorano ed altri due sono spare; ho Gianluca Contaldo – Operatore - sistema di trasmissione diversity uno switch A/B, fornitomi dalla inglese Rock Cyberhoist e Cynesys Solid, che mi permette, in caso di problemi, di “Lavoriamo per Italstage, azienda che ha anche re- switchare immediatamente sulle altre due. alizzato la struttura del tour.” “Ho diverse tipologie di videoproiettori. I “Sempre più produzioni guardano alle movimen- MAC 2000 wash per avere tanta luce sul pal- tazioni come elemento scenografico, così questo Via Newton 1/e - San Giovanni in Persiceto (BO) - Italy - tel +39 051.6874711 [email protected] - www.molpass.it 40 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 41 >LIVE CONCERT

regia per gestire accensione, spegnimento e movimenti dei videoproiettori (focus, zoom, pan, tilt, size) controllati da Pandora tramite SMPTE con un widget che controlla nei particolari i comandi dei video proiettori, entrambi con relativi spare. Siamo piuttosto veloci e riusciamo a cablare la regia in 12 minuti.”

Chris – ER Productions “ER Productions è un’azienda inglese che fornisce laser per eventi e con- certi in tutto il mondo. Abbiamo quattro sistemi light line tedeschi, dei sistemi tri-pan abbastanza nuovi sul mercato. Sono laser da 6 W bianchi: settore si sta ampliando. Qui usiamo due siste- to, finito e pronto all’uso; FL12 ha invece una usiamo effetti scanning, come si vede solitamente con i laser, ma abbia- mi differenti a controllo numerico, l’olandese tempistica un po’ più lunga. La nostra squadra mo anche vetri per la diffrazione incorporati nei proiettori per un effetto Cyberhoist e il londinese Kynesis K2, il primo è composta da otto tecnici: Daniele Palazzoli, “burst” su tutta l’arena, e questa è una cosa abbastanza nuova. per i carichi in verticale, il secondo per il si- responsabile video di Event Management, Fa- Abbiamo anche circa 45 specchi sul set, così ci sono tanti raggi che rimbal- pario di LED, quindi in orizzontale. Il sistema bio Longhi per la gestione dei segnali, Marco zano dappertutto... tanti diversi effetti per accompagnare i diversi brani. di controllo riguarda non solo la posizione ed Astolfi operatore mixer video live, poi abbiamo Tutto è controllato dal sistema Pangolin LD2000, con il sistema di rete dedicato. il peso ma anche la temperatura stessa del- i cameraman per le riprese live, effettuate con “Lo spettacolo è completamente in TC, che per noi è una cosa eccezionale, le macchine, quindi e estremamente sicuro. tre camere, una con ottica 87X e due 33X, ed un perché possiamo fare delle cue molto intricate e sincronizzarle, sapendo Cyber ha un programma dedicato che gira su addetto alle proiezioni, realizzate con quattro che saranno belle ogni volta. Mac, con un suo network ed apposite schede proiettori da 20.000 ANSI lumen che proiettano “In UK e US ci sono delle regolazioni abbastanza stringenti per quanto ri- di rete, mentre K2 ha una console dedicata che sulle vele, oltre ai sei videoproiettori da 12.000 guarda la possibilità di far arrivare i laser sul pubblico, ma qui è un po’ gira su Windows ed usa un sistema basato su dentro il cubo. diverso... ‘rilassato’ forse non è proprio la parola giusta, ma sono molto più protocollo RS485.” “Usiamo i Catalyst, con due macchine di spa- indulgenti su quello che possiamo fare. Ovviamente nella programmazione re, ed uno Spider per gestire le immagini da teniamo conto della sicurezza delle proiezioni sul pubblico, senza mai usare Salvatore Ieraci – Responsabile rimandare ai video; abbiamo anche un encore una potenza troppo elevata. e Tecnico Video; Fabio Longhi – per inviare una preview a De Cave in regia ed “In questo spettacolo ci sono cinque diversi brani con i laser, dosati in diverse Tecnico Catalyst e Whole Hog una qui nel back per noi. In FoH c’è anche una misure, da qualche tocco a totale predominio. Abbiamo lavorato moltissimo “Usiamo due tipologie di schermi a LED: FL12, con Francesco per far funzionare lo show. Al- con passo da 12 mm, di costruzione olandese, 6 7 cuni laser nascosti nelle luci ed i laser a piena ed F37 della belga PixLed. Il secondo è costi- potenza servono veramente a dare un aspetto tuito da due schermi che si muovono a sipa- tridimensionale allo spettacolo e siamo piutto- rio, gestiti tramite due centraline video in re- sto contenti e soddisfatti di questo show.” gia collegate a Catalyst e Spider. FL12 misura 12 m x 8 m, mentre F37 misura 12 m x 12 m, ed ovviamente aprendosi in due parti diventa due 6_ Salvatore Ieraci, 6 m x 6 m. responsabile e tecnico video, e Fabio Longhi, tecnico “F37 si monta in pochissimo tempo, viene ag- Catalyst e WholeHog. ganciato sui binari ed in circa un’ora è cabla- 7_ Chris, operatore laser per ER Productions.

42 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 43 >LIVE CONCERT di Giancarlo Messina

uando ci chiediamo se oltre ai soliti noti plimenti a lui ed PA Engineer Gianluca Turrin Che dire? Personalmente più che il concerto in esistano davvero nuovi artisti capaci di che ha messo molto bene a posto il sempre va- sé per sé ci siamo gustati il pubblico, perché Q riempire le piazze ed entusiasmare il lido PA J della d&b. Volendo proprio trovare il è sempre un grande piacere vedere giovanis- pubblico, la risposta è spesso “no”. È quindi pelo nell’uovo (altrimenti che ci stiamo a fare?) simi ragazzi felici esaltarsi per la musica, che con grande piacere che dobbiamo accogliere ci sarebbe piaciuta una maggiore generosità rimane uno dei divertimenti più sani che anco- quei nomi nuovi della musica italiana che pos- sulle basse frequenze, ma siamo nel campo ra esistono. sono apportare linfa vitale al nostro mondo. È il della lana caprina. Certo permane il rischio dei così detti “prodot- caso di Emma che, dopo la vittoria ad Amici ed Buono anche lo spettacolo visivo, con due strut- ti televisivi” che arrivano al successo veloce- all’ultimo Festival di Sanremo, sta riscuotendo ture asimmetriche semicircolari, a cui sono so- mente non tramite la musica ma tramite il tubo un grande consenso da parte di un pubblico spesi dei proiettori, completati sullo sfondo da catodico. Ad Emma ed al suo management il giovane ed entusiasta. pannelli video LED G-LEC della Event Manage- compito di consolidare e magari accrescere Non a caso, il nuovo tour, prodotto da Live ment spaziati fra loro ma abbastanza vicini da il successo di oggi. Il nostro augurio è senza Nation, è uno dei più lunghi e densi di questa richiamare all’occorrenza un’unica immagine. meno che ci riescano pienamente: abbiamo bi- estate, con una produzione agile e calibrata con Una soluzione che ci ricorda vagamente il tour sogno di nuove sicurezze. grande sapienza. Si presume che il calendario, di qualche anno fa di , comunque alla fine, avrà al suo attivo quasi una cinquan- molto valida. Ben architettato il disegno luci Sound Engineer tina di date: basti pensare che nel solo mese di del veterano di tante battaglie Adriano Sanson Riccardo Dondi luglio sono previsti 17 concerti con ben sette – 39 anni on the road: complimenti! – che sa “Il concerto è pop, ma Emma vuole un’impronta back to back. come esaltare le emozioni del concerto, cioè live più rock. Le sonorità sono molto varie: reg- Una produzione ben calibrata, dicevamo: nien- la cosa più importante di tutte. Qualche pic- gae, pop, rock, con phaser pesanti sulle chitar- te ground support, solo due strutture autopor- colo dettaglio da sistemare c’è, ma la cosa è re. Lavoro molto live, anche se ho delle memo- tanti facili da montare un po’ ovunque, ma non praticamente normale in una data zero in cui rie, ma tutto è trattato alla vecchia. La batteria mancano i contributi video ed un audio di quali- si vede il proprio disegno in funzione per la è completa, con due rulli e 4 tom; di particolare tà. Insomma la tipica produzione estiva capace primissima volta. Con tutte le date che ha da- c’è una pedal steel guitar, ma soprattutto nes- di unire qualità ed agilità senza megalomanie. vanti, Adriano senza dubbio porterà il concerto suna sequenza, è tutto assolutamente suonato. Anche perché, riflettevamo guardando il pub- presto alla perfezione. “Uso un Digico SD9, con un Manley esterno sul- blico, per gran parte dei presenti si tratta proba- bilmente del primo concerto, quindi non serve poi molto per affascinarli e stupirli. L’età media è infatti davvero bassa, alzata semmai dai tanti genitori in veste di accompagnatori, condizione ideale per duplicare il numero dei biglietti. Abbiamo visto la primissima data, o data zero che dir si voglia, nell’Arena della Regina a Cattolica, in provincia di Rimini; e se la stessa location aveva visto Emma esibirsi l’anno pre- cedente davanti ad uno sparuto pubblico, que- sta volta la piazza si è riempita come raramente ci è capitato di vedere, con ben 3500 persone, Emma col sommo gaudio della nostra amica Marilena, Sarò Libera Tour 2012 promoter per la ottima E‑Events. Il concerto è molto vario: si toccano più atmo- sfere musicali, in un range di evocazioni che va Esplode il live di Emma. dalla Vanoni a Patti Smith (sic). Molto buona la Un calendario denso ed impegnativo. band, a cui va fra l’altro il merito di non utilizza- re per nulla sequenze preregistrate, ma di suo- nare completamente dal vivo, cosa che lascia sempre di buon umore quelli della mia età. Anche Emma sul palco è molto brava, e certo il linguaggio giovanilistico ben si addice al per- sonaggio ed al suo pubblico: avrà tempo per raffinarsi. L’audio, mixato dal giovane Riccardo Dondi, è veramente buono. Dobbiamo quindi fare i com-

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1 2 3 La parola al service qualche lavoro in più, in 4 Paolo Boscolo questo momento stori- Il suo service è Imput Studio, una realtà che co non è proprio così: le potremmo collocare nella fascia medio-alta del economie sono diventa- mercato. Certamente si tratta di un’azienda in te quasi la prima cosa, grado di fornire materiale di prima scelta ed un quindi chi riesce a pro- servizio altrettanto valido. porsi con materiale de- Abbiamo approfittato della presenza di Paolo cente ma già ammortiz- alla data zero del tour di Emma a Cattolica per zato ha la possibilità di fargli qualche domanda sul mondo dei service, lavorare a costi più con- visto dal suo particolare osservatorio. tenuti, ed alla fine è in Il disco va giù ed il live cresce: per voi è vantaggio su chi ha in- quindi aumentato il lavoro! vestito sull’ultima tec- Dal punto di visto della quantità in effetti sì, nologia. È anche vero però che lavorando con 4_ Paolo Boscolo 1_ Il direttore della produzione la sua voce e due TC sui riverberi della batteria “Altro requisito importante della struttura era con Emma ad esempio dovremmo arrivare en- tour stranieri, cosa che a me capita spesso gra- di Imput Studio. per Live Nation, Carlo Bottos. ed il D2 per i delay sulla cantante. On board uso la sua agilità: doveva essere leggera, maneg- tro autunno alle 45-50 date, non sempre però la zie ai miei buoni rapporti con Live Nation, non 2_ Il fonico FoH Riccardo diversi riverberi, chorus e pitch shifter sulle chi- giabile e costruibile in breve tempo. Così ab- quantità va di pari passo con il compenso ideale. puoi proporre materiali strani, perché i rider Dondi. tarre, anche qualche delay sulla voice, oltre ad biamo evitato il ground support e optato per Qual è il limite oltre il quale un service hanno richieste molto precise. Quindi si deve un multibanda sul master. È una console picco- una struttura autoportante. come il tuo non può accettare una proposta? mediare fra quello che è fuori mercato, perché 3_ Il lighting e set designer, nonché datore luci, Adriano la, leggera ma ha tutto quello che mi serve. “Con i Martin Mac 700 Spot faccio i disegni ed i La mia azienda ha una regola molto semplice: ti accorgi che non è più richiesto, e l’investi- Sanson. “Senza contare i ritorni effetti ho una quaranti- controluce, distribuiti nei semicerchi, poi i nuo- prima si calcolano le spese del personale, poi mento nuovo che è a volte necessario. Prendo na di canali, ma in effetti il banco è tutto pieno. vi Wash Aura per i frontali e ed i personali. quella dei trasporti, degli alberghi e delle dia- ad esempio gli Aura della Martin che ho acqui- “Il percorso della voce parte con un SM58 e il “La console è la classica Avolites Pearl Titan rie, collaudi, insomma le spese pure, e da qui si stato quest’anno: praticamente su cinque rider segnale mi arriva sia in analogico sia in digita- del mio amico Cantadori, che io apprezzo ed capisce il margine di guadagno da poter appli- almeno quattro vogliono gli Aura! Ovviamente le; il primo va diritto al Manley e poi al banco, uso sempre, qui nell’ultima versione con l’HD care, e molto spesso non c’è margine, perché un prodotto vincente anche per i pesi limitati il secondo arriva dallo splitter e lo uso come solid state; in più abbiamo un wing touch ed l’agenzia ha già calcolato un budget per quel e l’assorbimento: ce ne stanno sei in un baule spare se dovessi avere qualche problema. La io e il mio amico Roxy abbiamo fatto una mo- lavoro che il più delle volte è un po’ inferiore a e consumano 300 watt l’uno. Purtroppo però i voce, a parte un de-esser, non richiede altri in- difica per cui lui dal monitor è linkato e lancia quello che speravi di poter prendere. miei bei Coemar Infinity XL, che pesano 53 kg terventi di rilievo, giusto un filo di scavo sulle tutti i preset di ogni canzone in ordine di sca- Quali sono le qualità che ti fanno scegliere e consumano 1,5 kW ciascuno, mi restano in medie e una leggera compressione, ma Emma letta; in questo modo lui pensa al settaggio di un tuo tecnico piuttosto che un altro? magazzino. ha un’ottima emissione. base – colori gobo posizioni dell’inizio – e io In assoluto la prima è la tranquillità di avere Un auspicio per il futuro di chi fa questo “Col PA J ho lavorato un paio di volte e devo devo preoccuparmi solo dello svolgimento del- una persona seria che non mi faccia mai rice- lavoro... dire che mi piace tantissimo, anche i sub, che lo spettacolo. vere telefonate di protesta da promoter o diret- È la speranza che un bel giorno qualcuno ri- lei usa come passerella, sono cardioidi e con- “Lo spettacolo è molto vario , così abbiamo cer- tori di produzione. Non voglio mai urla o frasi esca ad avere la forza ed il potere di far capire tengono molto il suono sul palco. cato di coordinare a questo l’illuminotecnica, sconvenienti, e poi, ovviamente, è importante ai legislatori il nostro mondo. Oggi siamo sot- “Abbiamo una recording station su cui regi- con stacchi e colorimetrie diverse per ogni si- che sappiano far bene il loro lavoro. In questo toposti a controlli pazzeschi quanto poco utili, striamo direttamente dal MADI tutte le serate tuazione. caso ho Roxy che lavora da anni ad alti livelli soprattutto carte su carte che appesantiscono il in multitraccia. “L’unica richiesta che mi è arrivata dall’artista ed è per me una sicurezza, insieme a Riccardo lavoro di chi sta in ufficio, “Il palco, gestito da Vincenzo Patella, suona riguarda le tre posizioni principali da cui canta: Dondi, un giovane che lo scorso anno si è reso anche quello un costo da molto: niente IEM, tutti monitor d&b Max, tran- l’asta centrale, davanti all’asta e sopra i sub. disponibile a partire con Emma sebbene ci fos- sostenere per il service e PERSONALE ne degli M2 per Emma, e side C4 d&b. Solo il “La squadra è ottima, come il materiale: avre- sero molte meno certezze di adesso: ha lavora- mai riconosciuto. Il sogno Una Produzione di Live Nation Italia batterista ha un mixerino su cui si fa dei premix mo circa 50 date, quindi speriamo di arrivare to molto bene, l’artista è stata contenta ed ha è una legge che stabilisca Lighting and set design Adriano Sanson in cuffia, ma anche lui ha un Max. in fondo bene. L’ingegnere della commissione voluto riconfermarlo, così lui continua a fare il regole precise, da rispet- Service audio e luci Imput Studio “Ho lavorato alla tournée precedente e sono oggi ci ha fatto i complimenti per la struttura e suo lavoro. Quindi c’è anche un riconoscimento tare assolutamente, ed in Resp. service Paolo Boscolo davvero felice che sia piaciuto all’artista il mio per la scelta dei punti di ancoraggio, e questo alla disponibililtà, senza dubbio dovuto anche grado di mettere alla pari LED Wall/contributi video Event Management Resp service video Luca Brozzi modo di mixare e di essere presente anche in mi ha fatto davvero piacere. È un montaggio al valore di Riccardo il cui mix ha soddisfatto i service di tutta Italia, Personale in tour questo nuovo tour”. che andrà su in circa quattro ore e mezza e si l’artista e la casa discografica. per avere una concorren- Direttore della Produzione Carlo Bottos può smontare in circa due ore, molto comodo Quando un service sente che è arrivato il za leale: perché spesso Fonico FoH Riccardo Dondi Adriano Sanson anche per i back to back che non mancheranno. momento di rinnovare il proprio materiale? E c’è un sottobosco senza Fonico di Palco Vincenzo “Puch” Patella System engineer Gianluca Turrin “Quest’anno festeggio i miei 39 anni on the quanto il nuovo acquisto è una paranoia del regole che lavora a costi Lighting e Set Designer Tecnico audio Nicola Frasson “L’idea era di giocare su un ideale abbraccio al road e sono ancora in tour. Sì, la voglia c’è service o una vera esigenza commerciale? improponibili, e a volte i Capo squadra luci Rossano “Roxy” Zambardino pubblico, così abbiamo pensato a questa strut- ancora, spero di andare in pensione presto ai Cioè: il materiale nuovo fa lavorare di più? lavoretti locali danno più Tecnici luci Giorgio Marincov tura con due semicurve che creano questo ‘ab- Caraibi, ma intanto si sta in pista: cosa che Fino a qualche anno fa investire in materiale margine e respiro delle Andrea Vendreame Tecnico Video Teodoro Mancari braccio asimmetrico’. mantiene giovani!”. innovativo dava una marcia in più per prendere grandi produzioni. Autisti Francesco Cibin Domenico Leopardi

46 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 47 >LIVE CONCERT di Douglas Cole

particolare sistema audio. La cosa che ritenevo palchetto esterno e diverse forniture nelle aule. più utile era vedere quale fosse l’applicazione “Certamente la missione di Reference, come sul campo. Quando incontrai Carlo Pagnotta, azienda, riguarda i cavi: siamo qui anche per Umbria Jazz si teneva in diversi paesi, perché dimostrare che un cablaggio può fare la diffe- a Perugia avevano sospeso per qualche anno. renza. Tutta la catena del segnale su ogni palco Fu in quell’epoca che iniziai a collaborare con il è studiata da noi e realizzata con cavi di no- festival, con un impianto, poi con un altro e poi stra costruzione. Noi siamo qui h.24, un gran con un altro ancora. sacrificio ed un grande impegno, tanto che in “Alcune aziende, come Meyer Sound a Mon- pratica l’azienda quasi si svuota in questo pe- treaux, da anni sponsorizzano tecnicamente le riodo. Devo certamente ringraziare il ‘patron’ di performance: è quello che fa anche Reference Umbria Jazz, Carlo Pagnotta, e il responsabile Laboratory a Umbria Jazz, sin da quando l’a- della produzione Stefano Lazzari, per la dispo- zienda è nata nel 1998 e, oltre a produrre cavi, nibilità e la fiducia nei nostri confronti”. ha cominciato a distribuire Audix ed Adamson. “A monte c’è un lavoro progettuale di cui Um- Piazza IV Novembre bria Jazz si avvale. Prima del festival, infatti, Prima di scendere all’arena Santa Giuliana e noi riceviamo i rider e corrispondiamo con le al main stage, diamo un’occhiata ai due palchi agenzie. Per un festival di queste dimensioni si pubblici sistemati in Piazza IV Novembre e nei tratta di un impegno immenso, particolarmente Giardini Carducci. per le risorse della mia piccola azienda. Nono- Il palco in Piazza IV Novembre è già un palco Dopo tanti anni siamo tornati a questa nell’Arena Santa Giuliana sono state le sera- stante l’enorme impegno, Reference Labora- di dimensioni medie, per le esibizioni di nu- manifestazione, la madre dei festival italiani. te con Al Jarreau, Erika Badou, Macy Gray e tory investe in questo, perché abbiamo capito merose bigband. Piazza IV Novembre è una un gruppo che si chiama Spectrum Road che, l’importanza di mettere anche noi la faccia, in- piazza leggermente inclinata, larga, ma con- Le motivazioni del nostro ritorno sono diverse, per gli intenditori che hanno preso la briga di sieme ai nostri clienti, per dimostrare la fiducia finata lo stesso su ogni lato a parte l’apertura la prima è che cominciano a diventare rare le leggere i caratteri piccoli sul manifesto, risul- nei prodotti che commercializziamo. sul Corso Vannucci, l’arteria principale dove si opportunità di vedere un concerto di Sonny Rollins. ta essere composto da Cindy Blackman, Jack “Quindi siamo ad Umbria Jazz per la speri- concentrano molte delle attività del festival. A Inoltre era arrivata notizia che ci sarebbe stato un Bruce, John Medeski e Vernon Reid. Ovvia- mentazione, l’applicazione e, ovviamente, la saltare subito all’occhio all’arrivo in piazza è nuovo impianto grande, ancora in versione “beta”, mente non mancavano gli italiani, rappresen- promozione dei nostri prodotti, pur non facen- la mancanza di uno snake che collega la regia tati sul grande palco da Enrico Rava, Stefano do concorrenza ai service. Infatti paghiamo con il palco. Avvicinandosi, si scopre che, an- da sentire. Così, la curiosità tecnica e la possibilità Bollani ed altri artisti, così come una serata il service audio come tutti i ragazzi che sono ziché un cable-cross rivestito da un mantello di godere un weekend estivo di musica come alternativa dedicata al reggae. Ha chiuso il fe- qui a lavorare per noi. I fornitori sono Lombar- dell’invisibilità alla Harry Potter, lo snake entra si deve ci hanno trascinato attraverso qualche stival il re del triple-crossover: Sting. Durante di Service, per l’audio, e Audiolux, di Milano, nel tombino della fognatura direttamente sot- centinaio di chilometri di tornanti a Perugia, e tutta la manifestazione si poteva godere di una per le luci, affiancata dalla umbra ‘Gambolini e to il palco ed esce, convenientemente, sotto la senza dubbio ne è valsa la pena. varietà di musica suonata sui palchi in centro, Cerquiglini’. Le strutture non fanno capo a noi, regia... configurazione meno magica ma altret- direttamente in strada da ogni tipo di busker o sono della ditta Atmo di Bastia Umbra, mentre tanto interessante. nel Teatro Morlacchi, dalla salsa al in stile un’altra azienda cura il service video. Tutto in A darci un po’ d’informazioni sulle attività in mbria Jazz è una manifestazione di banda marciante fino al Wayne Shorter Quar- mano ad una valida squadra di tecnici che da questa venue è Saverio De Bellis, stage mana- fama mondiale, ma tanti italiani non tet. Insomma: qualcuno con la fortuna di due anni ci fa l’onore di collaborare con noi. ger e fonico di palco. U ne conoscono o apprezzano il valore. settimane a disposizione e la voglia di diver- “Per il Festival è meglio avere un unico rife- “La particolarità di questo palco è che qui si Il sottoscritto, infatti, come studente universi- tirsi accompagnato da una colonna sonora di rimento, anziché due o tre responsabili, per esibiscono bigband – ci dice – alternate da di- tario nella facoltà di musica dell’Università di classe, poteva certamente trovare a luglio, a i numerosi palchi outdoor, così come per l’at- versi gruppi reggae, perciò abbiamo sempre Tennessee a Knoxville (un’università con un Perugia, un vero paradiso (sebbene di tempe- tività della Berklee School che comprende un minimo 35 canali. Usiamo due PM5D con uno rinomato programma di jazz) già oltre venti ratura piuttosto elevata!). anni fa conosceva questo festival dal lontano Purtroppo questo non era il caso del vostro 1 2 Tennessee ben prima della prima visita al Bel redattore che è riuscito a staccare solo per un Paese. Umbria Jazz infatti ha sempre attirato paio di giorni. ogni anno un’importante lista di nomi del jazz Da anni, Reference Laboratory partecipa al “vero” – al pari dei Jazz Festival di Newport e festival in veste di sponsor tecnico e azienda 1_ Lo staff di Piazza IV Novembre (da sx): Tommaso di New Orleans – che l’ha reso celebre quasi coordinatrice della produzione tecnica. Per Di Gioia, Aldo Pagano, Alfredo quanto Montreux. Quest’edizione non ha fatto avere qualche dettaglio sull’organizzazione e Morana, Saverio De Bellis, eccezione: sul palco principale sono saliti Pat sul ruolo dell’azienda, parliamo con il direttore Lorenzo Sementilli. Metheny, John Scofield, Chick Corea, Herbie Angelo Tordini. 2_ Il fonico di Sonny Rollins, Hancock e, la prima sera, quella a cui siamo “È una storia che nasce oltre 25 anni fa – ci spie- Richard Corsello (sx), con stati presenti, Sonny Rollins. Altre chicche ga – quando tentavo di mettere in evidenza un Angelo Tordini, direttore di Reference Laboratory.

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5/6/7_ Piazza IV Novembre si trovava con il passacavo incorporato.

8_ Lo stage manager del palco principale all’Arena Santa Giuliana, Renato D’Angelo.

split analogico classico, uno per me sul palco diurni, si trova un’atmosfera meno formale, con 5 e l’altro gestito da Alfredo Morara per la sala. i gruppi che suonano in una scaletta massa- “L’aspetto più arduo è dato dalla microfonatura crante per i tecnici, ma con un pubblico costan- massiccia per le bigband. Ci sono 15 o 20 fiati te, attirato non solo dalla musica ma dall’ombra alla volta, pianoforte acustico e spesso contrab- degli alberi e dal ristorante-birreria all’aperto basso. Facciamo tutto più o meno in modo tra- strategicamente posizionato. Il palco, posto in dizionale – i fiati ripresi in sezioni, ecc – ma la fondo ai giardini, è di dimensioni relativamen- disposizione delle bigband su un palco richiede te piccole, ma organizzato con tanto di zona monitoraggio a go-go e tanti canali. Niente fuo- backstage e rampe per facilitare gli in e out dei ri dell’ordinario per una situazione simile, ma numerosi gruppi. 7 rimane comunque un lavoro delicato. Parliamo con Adriano Conte, stage manager e “Per quanto riguarda l’impianto, abbiamo fonico FoH. otto sistemi Spektrix per lato con sub Spektrix “Io sono qui come freelance – ci spiega – lavo- 1 x 18” e frontfill Metrix, tutto comandato da un rando direttamente per Reference, il riferimen- XTA remotato in regia. È un setup abbastanza to tecnico per i tre palchi esterni. classico. Abbiamo una microfonatura varia e “L’impianto FoH qui è composto da due sistemi cavi Reference, ovviamente.” sospesi per lato di Reference Alpha, un impian- 3_ Lo staff dei Giardini to tradizionale. Mentre gli altri palchi utilizzano Carducci (da sx): “Bit”, I Giardini Carducci i line array, qui abbiamo una gittata abbastanza Oscar Fabozzi, Emauele Carlucci, Antonio Piazza, Proseguendo verso Sud attraverso una folla corta. In più, sarebbe molto problematico uti- Adriano Conte, Fabio Di fitta, anche durante le ore pomeridiane, grazie lizzare un line array qui, perché sul lato destro Fusco, Manuel e Ramon. ai numerosi gruppetti e busker che si esibisco- c’è un colonnato, mentre il lato sinistro è com- L’Arena Santa Giuliana 4_ Il palco nei Giardini no per strada, arrivo all’angolo retto verso Est pletamente aperto. Già adesso abbiamo molti Scendendo al palco principale, nell’Arena San- “Confronto ad un festival rock con dieci gruppi 8 Carducci. che porta nei Giardini Carducci. Qui, negli orari problemi per le fasi e annullamenti vari. Questo ta Giuliana, vediamo una situazione di ben ogni giorno, abbiamo una situazione più tran- impianto è montato in modo da puntare verso altre dimensioni. La zona d’ascolto nell’arena quilla, ma molto curata. All’artista viene dato 3 il basso e verso il centro della zona d’ascolto. è larghissima, con una lunghezza totale di cir- un soundcheck di tre ore, viene curato nei par- Inoltre la gittata lunga sarebbe un problema ca 75 metri, con il parterre coperto di legno. ticolari e viene rispettato tutto ciò che chiede, a perché c’è l’Albergo Brufani, dove dormono L’ampia zona backstage è costituita da tendo- differenza di un festival rock dove spesso nean- tutti gli artisti e i VIP, e noi suoniamo qui fino ni e comprende magazzini, uffici (alcuni anche che l’headliner riceve questo trattamento. alle 2.00 di notte. Anche il monitoraggio è tutto con l’aria condizionata!), camerini ed un’ampia “Il dimensionamento dell’impianto e la qualità Reference, con i classici monitor da 12” e da zona “relax”. Affianco al palco principale, nella dell’audio sono fondamentali. Qui dobbiamo 15”. I microfoni sono tutti Audix e ovviamente zona restauro, si trova un tendone che ospita poter soddisfare tutti non solo con il volume ma i cavi sono tutti Referece Laboratory, come su un secondo palchetto. anche con la qualità dell’audio, da Sonny Rollins tutti palchi del festival. Il palco principale – dal progetto della struttura a Sting e da Chick Corea alla famiglia Marley. “Su questo palco passa un po’ di tutto: reggae, in Layher alla sottodivisione delle zone, alle zone “Quest’anno è stato molto faticoso per il gran salsa, New Orleans jazz, poi vengono anche tecniche e regia, fino al cablaggio – è veramente caldo ed il sole. Tutti i sound check pomeridia- nei pomeriggi i gruppi formati degli allievi del- esemplare nella sua organizzazione e pulizia. ni, quando il sole batte direttamente dentro il le sessioni Berklee. Qui ai giardini c’è ancora Incontriamo Renato D’Angelo, lo stage manager. palco, sono stati particolarmente pesanti. Non l’atmosfera ‘romantica’ del festival e ancora si “Qui in media ci sono due concerti a sera sul ci sono stati problemi, però: tutti gli artisti sono 4 vede qualcuno con il sacco a pelo sotto gli albe- palco principale ed uno sul palchetto al ristoran- rimasti molto soddisfatti ed abbiamo ricevuto ri per vedere tutti i concerti. te, in cui gli artisti che suonano sul palco nei moltissimi complimenti e ringraziamenti da “La scaletta prevede un’ora di show e mezz’o- giardini Carducci si esibiscono a rotazione du- parte di tutti. Questo fa molto piacere nel no- ra per il cambio palco, dall’una del pomeriggio ranti i cambi palco e dopo l’apertura delle porte. stro lavoro”. fino alle due di mattina, ogni giorno del festival. “Abbiamo tre backliner più i fonici di palco e Non esiste soundcheck, ovviamente. I primi di sala. I due fonici diventano poi assistenti A proposito dell’audio, parliamo con il responsa- giorni cerchiamo di impostare un po’ il lavoro alle rispettive regie quando arrivano i fonici bile FoH e fonico residente, Cristiano Grassini. per tutto il festival e anticipare le impostazioni delle produzioni. Uno dei backliner è il respon- “La regia è molto semplice; non c’è niente di del sistema e dei banchi. sabile per quanto riguarda i microfoni, aste, trascendentale. Inizialmente mi avevano pro- “Avevamo i rider dei gruppi prima del festival e DI box ecc, mentre gli altri due sono espressa- posto la CL5, una console che mi piace, e se siamo riusciti a fare un minimo di programma- mente backliner. fossi stato io il fonico di sala fisso per tutto zione dei banchi con le varie channel list. Cal- Qui s’inizia alle 7.00 di mattina con la pulizia l’evento magari l’avrei accettata. Ma arrivano cola che molti dei gruppi arrivano nello stesso del palco ed alle 9.00 siamo ad apparecchiare tanti esterni, e l’85% - 90% dei rider tecnici ac- giorno in cui suonano, e spesso solo dopo qual- le pedane, cercando di fare convivere gli stage cettano una PM5D, bene o male uno standard che ora il loro arrivo”. plot dei due o dei tre artisti. internazionale. Perciò, qui e sul palco, c’è il

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9_ Il fonico residente e PM5D. Lo split è tutto analogico – KT. responsabile audio FoH all’arena Santa Giuliana, “Qui abbiamo un DSP 5D, di cui uso solo le Cristiano Grassini. quattro matrici per il routing dell’impianto, perché mi permette di uscire sia analogico che 10_ Uno degli array main dell’Arena Santa Giulliana, AES/EBU. Per il resto ci sono solo due Avalon composto di 12 sistemi del d’ufficio, un po’ d’effettistica, un 480 e basta. nuovo line array Adamson “Quest’anno ho avuto l’opportunità di provare Energia E15, con due Spektrix WAVE come downfill. per primo in Italia il nuovo sistema Adamson parte che si aggancia alla cassa ed una barra tamente. Se cammini verso l’impianto non senti Ma scherzi? Questo qui è un sogno confronto Energia 15, che ci sta dando notevole soddisfa- sopra che interfaccia tra i motori e il frame. C’è salire o scendere gli acuti rispetto ai medi. Ov- ad altri posti. Immagina di dover fare uno spet- zione. Sono dodici sistemi per lato per i main la possibilità di montare questa al contrario, per viamente questo dipende anche dal fatto che è tacolo in Polonia in un teatro, e il service arriva con due Spektrix Wave attaccati sotto i cluster. aver un punto d’aggancio molto avanti. Questo stato montato e impostato molto bene qui, con con le casse tutte bruciate e ancora coperte di I sub sono 16 T21 in due gruppi di tre su ogni lato torna molto utile in situazioni in cui devi tiltare l’aiuto anche della casa madre. Comunque ho fango dopo un festival metal, con metà degli in- in configurazione cardioide doppio, e poi i cen- molto, perché hai il punto d’aggancio frontale visto il progetto insieme a Jochen, ed è tutto gressi strappati dietro la console! Poi ti lamenti trali sono due di due in configurazione cardioide. molto avanti sulla cassa. molto semplice, non occorre alcuna magia. e ti spiegano che questo è tutto quello che c’è! “Ci sono gruppi di due Spektrix frontfill per Per questo sistema qui stiamo usando una con- Qui è proprio un paradiso. Tutti i ragazzi sanno ogni gruppo di sub centrale, poi due gruppi da figurazione nuova d’amplificazione. Sono tutti Gli spettacoli a cui abbiamo assistito all’arena il loro mestiere e tutto è fatto in modo esperto quattro Wave, uno appoggiato su ogni latto, Lab.gruppen PLM20000Q con i Lake integrati, coprivano due generi molto diversi. Erano il se- e correttamente. I ragazzi qui sono proprio di che fungono da outfill per le zone laterali. Devo perciò c’è una possibilità di correzione molto stetto di Sonny Rollins, la sera del 13 luglio, e prim’ordine. ammettere che questo nuovo sistema è vera- puntuale. Sono comunque rimasto stupito dalle la serata Reggae il 14. Cosa possiamo dire di L’impianto che hai usato nell’arena è un mente un passo avanti”. poche correzioni che sono state fatte. questo nuovo Adamson? A dire la verità, la nuovo impianto ancora in versione “beta”. So In che senso? L’arena è un posto facile fino alla regia. Poi c’è sera che ha suonato Sonny Rollins il sottoscrit- che hai escluso anche i sub... che impressione Innanzitutto il rigging è di una semplicità questa gradinata che meriterebbe di essere ab- to era così incantato dall’esecuzione sul palco hai avuto? estrema. Non avendolo mai montato prima, battuta con il tritolo! Poi dietro c’è la chiesa, di che l’audio sembrava non esistere... e questo è La gamma media del sassofono tenore è im- ho montato il primo cluster insieme a Jochen cui non voglio dire lo stesso, che però crea delle forse come dovrebbe essere. La sera successi- portantissima e il sound di Sonny è potentis- (Sommer, tecnico arrivato dalla casa madre – fastidiose riflessioni. Quindi spesso ci sono al- va, il reggae ha dato risultati più “misurabili”. simo e può risultare soverchiante anche senza ndr), facendogli assistenza e osservando. Ho cune zone in cui, anche misurando, non hai la A parte alcune difficoltà che ha avuto il foni- un impianto. Ho trovato il sistema molto lim- montato da solo il secondo cluster e alla fine vera sensazione di quello che sta succedendo. co di Stephen Marley, forse dovuto all’effetto pido, molto potente e molto naturale. Aveva i dodici sistemi sono andati su in otto minuti. Diversi fonici che avevano già esperienza con il “ultima-data-tour-lungo-spettacolo-presto”, tutta la presenza necessaria senza mordere. A Sono quattro teste per ogni dolly. Si impostano posto mi hanno detto durante i soundcheck che l’audio è stato veramente immenso. Infatti, in volte noi suoniamo nelle venue in cui il suono gli angoli sul camion o direttamente in magaz- il risultato, già senza pubblico, era migliore di altre situazioni simili, alcuni dei problemini che di Sonny sul palco è fantastico e poi mi metto zino. Arrivi, scarichi i dolly, mandi giù il moto- quello che si ricordavano. ha avuto questo fonico con la voce forse non li davanti l’impianto e comincia a fare qua-qua, e re, tiri fuori i pin di bloccaggio e tiri su i primi Questo impianto ha due 15” per i bassi, anzi- avrei mai notati se l’impianto stesso non fosse devo ricorrere a qualche equalizzazione. Invece quattro. Mentre vanno su, gli angoli si bloccano ché i 18” dell’Y‑Axis 18, perciò io credevo che stato così cristallino. ieri sera il canale era lineare e ho dovuto solo nella giusta posizione. Poi metti sotto la secon- forse sarebbe stato un po’ più magro, invece i A testimoniare la performance di questo nuovo alzare il volume sul sax. da, agganci e vanno su i successivi quattro. Si bassi ci sono e sono molto controllabili. Svilup- impianto e della crew di Umbria Jazz è stato il Vorrei poter dire di più, ma veramente non so ripete finché non finiscono le casse. Finalmente pa molta pressione e tutto quello che deve arri- fonico Richard Corsello, il responsabile audio quello che succedeva dietro le quinte o dopo è il motore che fa tutto il lavoro. Ogni dolly con vare qui a 63 metri arriva. in tournée con Sonny Rollins. il banco. Sono riuscito a lavorare molto bene quattro teste pesa sui 400 chili, perciò si posso- Una delle cose impressionanti dell’impianto qui Questa è la tua seconda volta a Umbria Jazz. nella massima semplicità, usando solo il gua- no anche far scendere con la rampa. nell’arena è l’omogeneità su tutto il parterre. I Cosa pensi dell’organizzazione: i tecnici ita- dagno ed il volume, e tutto suonava in modo Un’altra bella novità è il flybar, composto di una tutti i posti numerati l’audio non cambia assolu- liani sono all’altezza dei colleghi di altri paesi? pulitissimo. Sono rimasto molto contento.

52 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 53 ON STAGE> di Francesco Galarà

collettivo. Se è la seconda volta che allestisco 1 la regia di un’opera di Rossini (la prima fu nel 1992 con Il Barbiere di Siviglia), si deve al fatto che il grande compositore di Pesaro rappresen- ta un’attrazione irresistibile per chi si dedica alla commedia. Nel caso di questa Cenerentola, che ho il privilegio di allestire in diretta e in mondovisione, ho lavorato di sottrazione, per- ché il cantante deve prima di tutto cantare, poi recitare, e i movimenti si riducono. Ho cercato di evitare che il risultato fosse statico, giocando sui primi piani, sulle espressioni dei volti, so- prattutto di Don Magnifico e delle due sorella- stre che sono magnifici personaggi comici. Ho avuto scenografie di eccezione, le grandi dimo- re sabaude, spazi geometrici meravigliosi che sono una grande opportunità per un regista. Una sfida folle, piena di incognite ma terribil- mente affascinante nei suoi rischi. 2 3 Passando all’aspetto tecnico, iniziamo ad appro- Cenerentola fondire il progetto video con Franco Adinolfi, Direttore di Produzione Rai1. Una produzione visionaria “La particolarità di questo progetto sta nel fatto che le tre location in cui si sviluppa l’o- pera – ci spiega – distano circa 20 chilometri Nella sontuosa cornice della rispetto all’Auditorium, dove si trova l’Orche- Andrea Andermann, può spiegarci in breve stra sinfonica nazionale Rai. Il collegamento “Corona di delizie Sabaude” come nasce l’idea di questa realizzazione? tra le diverse location avviene attraverso una rivivono le fiabesche atmosfere della Questa è la quarta tappa di un percorso che rete di ponti radio analogici. Per questo abbia- Cenerentola di Rossini, un progetto sto portando avanti da vent’anni, un progetto mo dovuto prevedere più regie sia audio sia vi- nato nel 1992, ideato e prodotto che ho voluto chiamare “La via della musica”. deo. L’azione si svolge in tre tempi: domenica da Andrea Andermann che, con la Io amo da sempre Rossini e siccome mi occupo 3 giugno dalle 20,30 alle 21,30 presso la Villa Valley LKD8000. Attrezzature: Supporti Osprey 1_ Il Palazzo Reale Torino. di televisione, sono convinto che essa possa, dei Laghi che si trova nel parco de La Mandria; a testata idraulica, Supporti Steadycam radio, 2_ Carlo Verdone. Rai, ha portato in mondovisione, purché in diretta, come avviene per lo sport e poi tutta la troupe si sposta alla Palazzina di Magnum Dolly su carrello, Jimmyjib con esten- attraverso il format del “Film in per l’informazione, raccontare emozioni ad un Stupinigi, dove dalle 23,30 alle 24 ha luogo la sione 5,5 m dal fulcro. Recording: XD-Cam 3_ Andrea Andermann. diretta”, i grandi capolavori del genio pubblico immenso come quello cui io mi rivol- seconda parte che include il ballo e dove in con- Sony PDW‑1500, HD‑Cam Sony HDW‑2000, musicale italiano. Con Cenerentola, go. I luoghi straordinari del repertorio del me- clusione Cenerentola smarrisce la scarpina di IMX Sony MSW‑2000. Monitor: Sony BVM‑A cristallo. Lunedì 4 giugno dalle 20,30 alle 21 la 14” e 20”, Evertz HD‑SD 9x1, Evertz HD‑SD una favola in diretta si rinnova, la lodramma, e la capacità piuttosto innovativa di elaborare il tutto in forma televisiva possono scena è dentro il Palazzo Reale di Torino. Per le 4x1, Panasonic LCD 100/120 Hz. BT LH1760 collaborazione tra Rai e Rada Film. emozionare attraverso la musica, superando riprese video abbiamo una regia fly installata in 17”. Controllo camere: PG Tektronics TG700, Uno spettacolo-evento omaggio al la barriera linguistica. Cenerentola è da sem- un container a Villa dei Laghi e la regia mobile For.A FA‑910,0 Matrici: Grass Valley video celebre compositore pesarese e alla pre un mio progetto cui tengo particolarmente. Esterna Roma 4 HD che copre le altre due loca- Trinix HD‑SD-SDI 256x256, Grass Valley audio sua Cenerentola, riproposta al grande Credo che questa volta si sia fatto un grosso tion. Vengono usate quattro telecamere, di cui Trinix 64x64, Grass Valley Data Venus 64x64”. pubblico in tutta la sua suggestiva passo avanti, poiché oltre alle varie difficoltà, due Steadycam radio per ogni set, per un totale date dalla combinazione di più forme di spetta- di 20 telecamere. La scelta delle steady radio Per i contributi animati, chiediamo lumi ad magia di “favola”, con la direzione colo, ho aggiunto l’animazione al film in diretta. è la soluzione per il movimento in campi molto Corsi. di Carlo Verdone. Firma la fotografia A tuo parere, perché Carlo Verdone ha deci- stretti ed affollati e, benché questo introduca “Andrea Andermann mi chiese di raccontare Ennio Guarnieri. Le musiche di so di accettare questa inusuale sfida? un ritardo di circa un frame nelle immagini, ci è con immagini il prologo di questa favola – ci Rossini prendono vita grazie ai 64 Nel mondo della lirica, a differenza che nel parsa la soluzione più pratica ed accettabile”. spiega –; la sua esigenza era di riuscire ad inte- elementi dell’Orchestra Sinfonica cinema, il regista non è il padrone. Sul set io L’OB Van Esterna 4 HD e la regia fly sono do- grare la pittura, l’animazione ed il racconto con sono abituato ad avere tutto in mano, tutto tate delle seguenti attrezzature: Mixer Video i luoghi reali: in sostanza la complessità è stata Nazionale Rai diretta dal maestro sotto controllo e questo paradossalmente mi fa Sony MVS‑8000G, Mixer audio Stagetech Au- quella di integrare l’animazione con gli ambien- Gianluigi Gelmetti. sentire sereno. La lirica è un lavoro molto più rus (Studer Vista5 per la fly) Telecamere Grass ti delle residenze sabaude dove svolge l’azione.

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4_ Il Direttore Franco Adinolfi, Per la realizzazione pratica abbiamo usato la radiomicrofoni, alcuni dei quali posizionati op- sono Wisicom MTP30 ed i microfoni DPA 4061T l’Organizzatore Sabatino tradizionale tecnica ‘passo due’, e avendo digi- portunamente sulla schiena delle comparse che omnidirezionali. Giaquinto e il Coordinatore Sergio Garofali. talizzato tutto la produzione si è rivelata molto si muovono assieme al coro in modo di dare un “Per quanto riguarda invece il set della seconda più snella e creativa. Poi lavorando molto con giusta amalgama al suono dell’ensemble. Per parte del primo atto – continua – che si trova alla 5_ La squadra audio del set superfici che io chiamo ‘texture’, fondamental- la prima volta ho deciso di affidare il monito- Palazzina di Caccia di Stupinigi, presso la Gran Sala (da sx): Fiervisaggio Giorgetti, Emilio Deliso, Maurizio mente parti di miei dipinti, ho cercato di man- raggio del set alla squadra tecnici di Radio RAI, da Ballo, per questioni legate ad esigenze della So- Trevisan, Roberto Cotto, Luca tenere un impasto pittorico. Carlo Alfano, con il questo per ovviare a piccoli problemi di coor- vrintendenza ai Monumenti, non è stato possibile De Ionis, Domenico Narducci, quale ho lavorato presso la GRAFILM Roma, mi dinamento riscontrati in precedenza: in questo adottare alcun accorgimento acustico atto a ridur- Toni Ciano; in basso Marco . ha aiutato nel grosso lavoro di compositing ed modo sono riuscito ad ottenere un gruppo di re l’eccessiva riverberazione dell’enorme sala di alla realizzazione del tutto”. lavoro omogeneo e molto affiatato. Tra l’altro pianta circolare e dotata di due immense vetrate. 6_ La squadra audio sui set, per evitare distrazioni agli artisti, volu- La soluzione adottata in questo caso è stata quella dell’auditorium (da sx): Dario Palazzo, Alberto Nonis, Analizziamo il progetto audio aiutati dal pre- tamente non è stato posizionato alcun monitor di utilizzare, oltre agli artisti, al coro ed al balletto, Fabrizia Francone, Andrea zioso Toni Ciano, Capo progetto Audio, Radio video, e ciò ha richiesto una maggiore attenzio- un gran numero di figuranti per riempire gli spazi. Canino, Dario Chiapino. RAI Roma. ne nella diffusione, in quanto si trattava dell’u- Tra l’altro questa soluzione ci ha consentito di dis- “La lunga esperienza acquisita con Tosca, nico riferimento per gli artisti. Per la diffusione simulare efficacemente il gran numero di diffusori La Traviata e Rigoletto – ci dice – fa sì che la audio abbiamo usato in totale circa 50 casse utilizzati per l’ascolto dell’orchestra sul set, quin- squadra sia oramai piuttosto collaudata; tra le Meyer MM4 posizionate, d’accordo con le esi- di abbiamo “indurito” parecchio i radiomicrofoni, altre cose, un paio dei colleghi che attualmente genze di ripresa video e con la scenografia, in sia per far spingere un po’ di più i cantanti sia per operano al mixer hanno anch’essi preso parte punti strategici; il risultato, devo dire, è stato ridurre l’effetto riverbero non voluto. Quindi con alle precedenti produzioni. La Cenerentola di ottimo: non abbiamo avuto alcun problema né l’aiuto della regia e con alcuni accorgimenti tecnici Rossini si avvale sostanzialmente di tre loca- con l’orchestra ed i musicisti, né con i cantanti abbiamo infine ottenuto un ottimo risultato. Il set tion principali, più l’Auditorium RAI di Torino, ed il coro. I set del primo atto si trovano presso di Palazzo Reale è quello che ci ha dato meno pro- dove si trova l’orchestra sinfonica che esegue Villa dei Laghi, all’interno del parco della Man- blemi, in quanto consiste in un’unica scena, quella dal vivo tutta l’opera. Le varie location sono in- dria, dove vive Cenerentola con il patrigno e le della stanza del trono. Questo set è utilizzato per terconnesse tramite ponti radio o fibra ottica: sorelle. Questa location ha richiesto un tratta- il secondo atto dell’opera. Le regie audio delle tre le voci dei protagonisti sono riprese tramite un mento scenografico e ciò ci ha consentito di location sono praticamente identiche e strutturate paio di radiomicrofoni DPA, uno principale ed inserire con una certa facilità all’interno delle nel seguente modo: un mixer principale Studer Vi- una riserva, posizionati tra i capelli a circa un strutture create dal reparto scenografia, alcu- sta 9, un mixer Soundcraft VI1 per gli effetti ed un centimetro dalla fronte, in modo che siano in- ni microfoni mezzo fucile Sennheiser MKH416 mixer Yamaha 02R96 per la diffusione sul set, per visibili alle telecamere, ma allo stesso tempo di e Shoeps CCM4 in punti strategici, ovviamen- l’ascolto in regia utilizziamo principalmente cuffie notevole efficacia. Inoltre, dove consentito dalle te non visibili; inoltre abbiamo praticato dei AKG 701 e casse Genelec 8020A/8040A. Tutta l’o- scenografie, abbiamo sistemato alcuni microfo- tagli, nel pavimento sovrapposto all’originale, pera viene anche registrata in multi traccia median- ni a filo che danno più corpo a tutta la ripresa. nei quali abbiamo posizionato dei microfoni una DAW Logic PRO9 installata su MacBook Pro Per quanto riguarda il coro, ci avvaliamo di un piastra Shoeps BLM03 per riprendere, oltre al tramite scheda RME HDSPe, mentre come backup sistema misto, composto di microfoni a filo e di coro, eventuali rumori ambientali. I radio pack utilizziamo rispettivamente tre Alesis HD24 ed un

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7_ I mixer personali Roland registratore digitale stand alone JoeCo-64. In Sul set della Villa dei Laghi sono utilizzati due M‑48 nell’auditorium. seguito queste registrazioni multi traccia, uni- Arri a scarica da 4000 W e quattro Quasar 1200 8_ La regia audio tamente alla ripresa dell’orchestra effettuata per gli esterni, due Jumbo, vari Par da 1000 W dell’auditorium. all’Auditorium, saranno utilizzate per la realiz- e diversi proiettori da 1000, 650 e 300 W per zazione del DVD in HD con audio 5.1. Tutte le gli interni. A Palazzo Reale invece sette Jumbo connessioni audio locali utilizzano il protocollo per i percorsi del corridoio, sette Ianiro Quartz MADI. La regia audio riceve dall’Auditorium Color da 2000 W e due lampade a scarica Qua- il mix dell’orchestra; dal set le voci ed il coro, sar da 1200 per la sala del trono; infine, per ali- quindi effettua il mixaggio finale che invia alla mentare il tutto, la produzione si è avvalsa di regia TV HD la quale provvede ad assemblare due gruppi elettrogeni 2 x 300 kW che hanno e ad inviare il segnale via satellite Eutelsat alla 8 consentito di coprire tutte e tre le location”. sede di Saxa Rubra per la messa in onda. Mi sia concesso di concludere affermando che in Analizziamo infine lo schema dei collegamen- questo genere di produzioni, molto lunghe, la ti con Tommaso Crupi, Responsabile progetto cosa più importante è riuscire a creare sintonia collegamenti Rai Torino. ed affiatamento nel gruppo, ed in questo caso, “Per collegare tutte le location senza introdu- Get your wings! pur trattandosi di elementi provenienti da due zione di ritardi audio, si è scelto di utilizzare MA onPC Command Wing è la grandMA2 che tutti aspettavano! diverse sedi, mi ritengo fortunato per essere ri- una rete di ponti TX/RX analogici, mentre per Una perfetta soluzione pratica e conveniente per il grandMA2 onPC. uscito a creare, per questa specifica occasione, la location di Palazzo Reale, data la vicinanza una squadra veramente ottima, affiatata, preci- con l’Auditorium, è stato approntato un colle- sa ed efficiente a cui va dato merito del succes- gamento bidirezionale in fibra ottica, mante- • E’ ideale per chi viaggia in tour o chi necessita di fl essibilità so di questo lavoro”. nendo un collegamento tramite ponte radio per e semplicità; la ridondanza. In tutto vengono utilizzati sette • Perfettamente compatibile con le console grandMA2; Chiediamo ad Andrea Canino, coordinato- ponti TX/RX Thompson, tre su mezzi mobili e • 2,048 parametri: espandibile tramite MA Port Node onPC/onPC Pro • Leggera, resistente e maneggevole: piccolissima! Pesa solo 6 Kg; re Radio RAI Auditorium Torino, di spiegarci quattro in flight case. I ripetitori sono nella sta- • Plug and play via USB: è suffi ciente connettersi al proprio noteboook; zione RAI dell’Eremo. Per la messa in onda in come avviene la ripresa dell’orchestra tech M930. Poiché la regia dell’Auditorium è in • Integrazione senza limiti ai sistemi grandMA2. “Il problema principale in questa sede è stato il manutenzione, ci avvaliamo di una regia mobile HD utilizziamo ponti satellitari. La stazione tipo sistema di monitoraggio audio per l’orchestra, equipaggiata con Mixer Studer Vista 5, un Le- comprende un trasmettitore per l’Eurovisione, risolto con una soluzione mista. Sono impiega- xicon PCM91 e ascolti Genelec 8040A, mentre uno per la rete Rai 1 ed uno di riserva; alla Vil- La nuovissima estensione MA onPC Command Wing è perfetta per chi ti 10 personal monitor Roland M‑48, assegnati per la registrazione in multitraccia utilizziamo la dei Laghi usiamo due trasmettitori in flight lavora in tour in tutto il mondo, per chi gestisce una piccola attività alle prime parti in cui viene inviato un segnale due Alesis HD24 e come backup un JoeCo‑64”. case ed uno su mezzo mobile; a Stupinigi tre o un teatro, per chi desidera da tempo unirsi alla grande famiglia MA, oppure per chi semplicemente stia cercando un sistema di backup stereo dell’ensemble d’orchestra ed un altro se- mezzi mobili, di cui uno di backup, ed a Palaz- grandMA2 facile ed intuitivo. gnale stereo delle parti cantate provenienti dai Il progetto luci è stato realizzato, su richiesta zo Reale due TX su mezzi mobili, mentre per vari set; ogni personal monitor è condiviso da del direttore della fotografia e con la supervi- il backup utilizziamo la fibra ottica, sulla quale una coppia di musicisti i quali decidono auto- sione di Pino Quini, da Corrado Belli e Fausto transitano anche i segnali audio analogici che nomamente il mix di ascolto. Inoltre una cop- Bombardieri, capi squadra elettricisti RAI. collegano l’Auditorium”. pia di casse Genelec 8080A è posta ai due lati “L’esigenza di Ennio Guarnieri era di avere una del palco per consentire al resto dell’orchestra buona regolazione della diffusione per giocare Concludo questo reportage ringraziando Rai l’ascolto delle voci dei cantanti e del coro pro- sulle tarature delle camere, comunque con dia- e RADA Film per l’ospitalità e la cortesia, ri- venienti dai vari set. L’ascolto per il direttore frammi abbastanza aperti, e creare gli effetti cordando che la produzione dell’evento ha d’orchestra viene invece gestito direttamen- richiesti dalle varie scene – ci spiegano –. richiesto l’impiego di circa 200 addetti tra at- te dal fonico di diffusione il quale, oltre a ciò, “Le tre regie luci sono dotate ognuna di un con- tori, comparse, tecnici, costumisti, sarti, par- utilizzando un Mixer Yamaha 01V96, gestisce troller Compulite Photon abbinato a dimmer rucchieri ecc. oltre ad un notevole dispiego di le mandate ai musicisti. Il sistema utilizzato Arri da 10 kW e da 2,5 kW. Per quanto riguarda mezzi mobili ed attrezzature tecniche, per un per la ripresa dell’orchestra è quello residente i corpi illuminanti sono usati sostanzialmente impegno della durata di circa 60 giorni, inclusi La nuova MA onPC Command Wing – basta connettere via USB il tuo notebook nell’Auditorium RAI che, tranne alcune picco- lampade ad incandescenza per gli interni ed al- sopralluoghi, allestimenti, prove e riprese in con installato il grandMA onPC. lissime variazioni richiesteci dal direttore M° cuni proiettori a scarica per gli esterni. In par- diretta. Gelmetti, soddisfa pienamente le esigenze ticolare a Stupinigi sono impiegate sei Arri a di ripresa; in sostanza esso si basa su di una scarica da 4000 W e quattro Strand 6000 W; per configurazione Decca Tree, realizzata con tre gli esterni, invece, sei Quasar 1200, sei Jumbo DPA omnidirezionali 4006 più una serie di mi- Ruby Seven e sei Jumbo 1000 a nove lampa- crofoni appesi, tra cui cinque Shoeps cardioidi de, oltre a vari proiettori Arri da 650 e 300 W. Siamo anche su facebook CMC‑MK5 e CCM21, dieci Neumann cardioidi Non mancano due Ianiro Quartz Color da 2000, cerca malightingitalia! KM140, U89 e TLM170R ed infine alcuni Micro- il tutto corredato da altri diffusori di vario tipo. Aperti i corsi di formazione 2012 Distributore unico per l’Italia vai al sito molpass Molpass srl · www.molpass.it oppure scrivi a [email protected] 58 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 59 ON STAGE> di Louise Stickland

un’altra mentalità visiva” spiega Elad Mainz. La squadra della Nudo com’era, il set doveva comunque incor- Design Group ha Carmen a Masada porare e nascondere parecchia tecnologia, dai iniziato il lavoro monitor wedge alle luci a chilometri di cavi. sul sito all’inizio Anche la buca dell’orchestra, per mantenere di aprile ed entro sempre le migliori linee visive, è stata scava- il primo di maggio ta nel deserto. Tutto il paesaggio della sceno- le operazioni sono grafia, dalle montagne in fondo al palco fino ai state accelerate sentieri ed alle collinette, è stato progettato at- molto, per com- tentamente per nascondere le installazioni tec- pletarsi in tempo niche. La scena, larghissima e quasi vuota, ha per le prime prove insomma assunto un aspetto cinematografico, generali e la data in cui è la fantasia dello spettatore a riempire per la stampa nella di significati i luoghi e gli oggetti. prima settimane di Diversi grandi elementi scenografici sono stati giugno. costruiti da Irgunit, compreso un treno lungo Novità di quest’an- 15 metri, con tanto di locomotiva e tre carrozze, no il paio di scher- per il quale sono stati distesi 50 metri di binari mi LED per la in fondo alla scena. mandate dell’I- Il palco per i balli, composto da 20 moduli ed MAG, ripreso da ampio 120 m2 è stato assemblato in scena a poi una singola telecamera al FoH. Altri tre scher- smontato durante lo stesso spettacolo in soli mi, posizionati ai piedi del palco, mandavano tre minuti e mezzo, grazie ad una squadra di sottotitoli bilingui (ebreo ed inglese). L’azienda di produzione tecnica The Design Group Irgunit, in particolare, ha costruito il palco ed carpentieri. Carmen ha funzionato in modo bellissimo ed è tornata al sito creato nel 2010, ai piedi della ha fornito tutta la scenografia per lo spettacolo In fondo alla scena Irgunit ha costruito una organico: l’azione si sposava in modo sinergi- montagna Masada e vicino la riva del Mar Morto, per e per le zone FoH, compresi l’audio e le luci. serie di piloni elettrici e pali del telegrafo, co con l’ambiente speciale di Masada, mentre l’ardente produzione della dell’Israeli Opera Questo pacchetto comprendeva anche la for- fortemente giustapposti al desolato deserto. il tempo mite è servito a rafforzare la mystique. Carmen nitura delle tribune per ospitare 7500 persone Festival 2012. Questo spettacolo si è rivelato caldo a sera, e tutta l’infrastruttura necessaria per come le temperature cocenti del deserto. il sito e per la produzione. Il lavoro prevedeva una stretta collaborazione con la squadra di produzione dell’Opera, diretto da Uri Hartman, a produzione “a palco nudo” ha sfruttato l’events and operations manager, con cui la De- le vaste distese di terra deserta e roccio- sign Group ha un rapporto molto armonioso. L sa per creare una scenografia completa- Anche quest’anno, la Desgin Group si è avval- mente nuova, tanto che è stato appositamente sa delle aziende inglesi Britannia Row, per l’au- sbancato un ampio terreno. dio, ed HSL per le luci, scelte non solo per la Caratterizzata dalla scenografia di William Or- loro precedente esperienza con il luogo, ma an- landi e la regia di Giancarlo Del Monaco, que- che per garantire il massimo livello di qualità. sta produzione di Carmen vantava anche la Il deserto aveva dato una dura lezione negli direzione orchestrale di Daniel Oren e lighting anni precedenti, e tutti sapevano cosa li aspet- design di Avi “Bambi” Yona Bueno. tava: l’imprevedibilità assoluta e la difficoltà di La squadra della Design Group è stata capita- impiegare le tecnologie in una natura estrema. nata dal direttore di produzione Eyal Lavee ed il site production manager Elad Mainz che si La scena sono certo avvalsi delle dure esperienze delle A colpo d’occhio, il lavoro sul set poteva anche edizioni precedenti. non dare una grande impressione ma, guardan- dolo meglio, si capiva che scolpire le rocce e la Carmen ha fatto uso delle capacità e delle ri- sabbia di un fondo marino preistorico, diventa- sorse di due delle tre aziende che formano la to deserto, e trasformarle nelle ambientazioni Design Group, Stage Design e Irgunit (la terza di Siviglia ha riciesto un impegno enorme ed azienda essendo LEDIM); Lavee e Mainz han- una pianificazione meticolosa. no lavorato con circa 150 lavoratori e tecnici sul Per lavorare con il palco vuoto erano necessari posto per oltre due mesi. “un approccio completamente diverso e tutta

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4_ Elad Mainz (sx), Technical Production Director, e Eyal Lavee, Site & Production Manager per The Design Group.

5_ La buca dell’orchestra, scavata nella terra nel deserto. Si vedono anche le tribune e il parco luci in FoH, sopra la regia.

3 Le luci e 32 ColorSpot 1200E AT erano adatti per coprire L’impianto L‑Acoustics KUDO, che è stato un Il boccascena da 55 metri di larghezza, il buco È stato il terzo turno di servizio a Masada per gli 80 metri di gettata dai portali. successo l’anno scorso, è tornato quest’anno, d’orchestra aperto e il volume elevato dei can- il caposquadra di HSL Ian Stevens e, anche se Trenta REDWash 3•192 erano collocati in fon- progettato e raffinato da Jonathon Dunlop, tanti sul palco hanno reso abbastanza proble- c’erano le stesse durissime condizioni degli ul- do palco per colorare le “montagne” scenogra- Bryan Grant – direttore di Brit Row – e Josh matico anche l’audio. Per compensare, è stato timi anni, l’esperienza e l’acclimazione hanno fiche e per buttare schizzi di luce sulla lunghez- Lloyd, che è stato il system engineer e il crew molto importante l’uso degli in-fill, composti da reso più facile il lavoro. za del palco. Questi proiettori sono tra i preferiti chief a Masada nel 2010 e 2011. quattro gruppi di tre dV‑DOSC e tre dV‑SUB. Quest’anno, Stevens è stato affiancato da Matt di Bambi ed hanno fornito un effetto eccellente. C’erano 14 KUDO per lato negli array main e La linea di ritardo era formato da una fila di otto Brown e i due hanno lavorato insieme a due dei Altri proiettori forniti da HSL comprendeva- sette per lato nei side, con sei sub SB218 per L‑Acoustics 108 dietro il primo anello del pub- migliori operatori luce israeliani, Tsafrir “Saffi” no circa 200 ETC Source Four, degli Strand terra su ogni lato. blico ed un’altra fila da otto posizionata a metà Dagan e Ran Hafner, entrambi impiegati da 5K Bambino fresnel attrezzati con adattatori Stage Design. per i CromaQ M5 Mk II scroller, una grande Il regista Giancarlo del Monaco aveva una visio- varietà di diversi PAR e Raylite, oltre a diverse ne molto chiara di quello che voleva sul palco barre di ACL da 250 e 600 Watt. in termini di luce: tutto doveva rimanere il più Inoltre anche la “vera” montagna, Masada, vi- 1_ La squadra luci (da sx): Ran naturale possibile. Facile a dirsi, meno da realiz- sibile dietro la scena ad una distanza di un chi- Hafner (seduto), Itay Hafner, zare. Il lighting design Avi “Bambi” Yona Bueno lometro e mezzo, è stata illuminata in momenti Ian Stevens di HSL, Tsafrir “Saffi” Dagan e Matt Brown ha infatti dovuto affrontare una grande sfida per strategici dell’opera utilizzando 60 Panther 5K di HSL. trovare la giusta misura di stratificazione, di pro- searchlight forniti da Stage Design. Questi era- fondità e qualità specifica di luce necessaria per no rafforzati da 20 barre ACL da 600 W da HSL. 2_ La squadra audio Britannia Row: (dietro, da sx) Dee Miller, dipingere il grande quadro che aveva in mente il Le luci per la montagna sono state controllate Jono Dunlop, Stefan Krista, duo italiano (del Monaco ed Orlandi). tramite un sistema wireless DMX City Theatri- Cesar Lopez, Tristan Farrow, Bambi ha basato le scene diurne sulle fitte dif- cal fornito da HSL. Barry McLeod, (davanti da sx) Juliet Ogden, Luke Cohen, Dan ferenze di temperatura colore nei bianchi e nel- Alon Cohen ha programmato lo spettacolo e ha Lavi e Barry Bartlett. le ambre, mentre le scene notturne sono state diretto le luci per le performance utilizzando costruite su tinte di blu: semplice, tradizionale una console Compulite Vector Red con una se- 3_ Avi “Bambi” Yona Bueno, Lighting Designer. ed efficace. Inoltre la sfida di lavorare con una conda come backup in full tracking. tavolozza di colori ristretta lo ha spinto a svi- Oltre nell’illuminazione, la squadra luci si è luppare più sulla qualità e la profondità. superata quest’anno nella creazione di una Su entrambi i lati del palco, come negli anni piacevole atmosfera al backstage: frigoriferi precedenti, Stage Design ha costruito due por- e congelatori sempre pieni, zone di relax che tali di truss in acciaio per ospitare l’imponente approfittavano dei migliori hotspot WiFi e il parco luci. Sono stati le strutture più notevoli (adesso leggendario) Stevens Café&Grill, dove in tutta la venue, in grande contrasto con il i sandwich tostati di Ian sono entrati nel mito resto dell’ambientazione del deserto. Una tor- moderno di Masada. re Layher è stata anche costruita in fondo alla zona delle tribune per ospitare la regia FoH. L’audio Tutti i 150 testemobili utilizzati quest’anno sono Quest’anno la squadra di Britannia Row ha vi- stati della Robe, scelti perché negli anni preceden- sto diverse facce nuove. Una di queste è stata ti si erano dimostrati molto resistenti all’ambien- quella del crew chief Tristan Farrow, che non te super-ostile fatto di polvere, vento e tempera- si è fatto spaventare dal deserto e, anzi, ha ab- ture venusiane. Inoltre gli 82 ColorSpot 2500E AT bracciato la sfida.

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altezza delle tribune, per “rinfrescare” gli acuti. 54 microfoni Schoeps. Per i microfoni headset Il fonico FoH Barry Bartlett ha usato un Midas sono invece stati usati radiomicrofoni Sennhei- XL8 per mixare lo spettacolo, facendo quasi ser. Il sistema portato da Britannia Row era tutto il processing all’interno del banco con composto di 48 canali, con ricevitori 3782 mk II l’eccezione di un singolo outboard: un riverbe- ed i trasmettitori tascabili 5212. Per garantire ro Lexicon 960 per gli archi alti, gli archi bassi, una copertura su tutta la zona della scena, sono il coro ed i solisti. state utilizzate otto antenne posizionate in va- Il monitoraggio è stato mixato da Dee Miller che rie zone del palco, combinate in un sistema di ha avuto il privilegio di lavorare all’interno di un distribuzione Sennheiser. Il responsabile per container con aria condizionata dietro il palco. l’RF è stato Barry McLeod, che ha avuto parec- I cantanti d’opera generalmente non utiliz- chie sorprese su quante fonti di interferenza ci zano nessun monitoraggio, così la principale possano essere anche in mezzo a un deserto! funzione del monitoring è stata quella di emu- Brit Row ha fornito anche un sistema di comu- lare i riflessi dei muri, decisamente assenti in nicazione basato su uno Yamaha DME e una mezzo al deserto. rete Dante. Confluente in una console LS9‑16, A bordo palco era posto un anello di monitor questo sistema forniva comunicazioni di servi- Turbosound TFM420, diffusori completamente zio tramite 48 altoparlanti Turbo Impact in tutte sepolti nella terra di cui era fatto il palco e ritar- le zone backstage, i camerini e le zone tecniche. dati per coincidere con la posizione del diret- tore d’orchestra. Un array di quattro dV‑DOSC Andando Avanti ed un dV‑SUB era appeso come side-fill su ogni Carmen è stato un altro successo creativo e tec- lato del palco, mentre posizionati nelle “mon- nico per l’Israeli Opera e Design Group, che ha tagne” si trovavano cluster di due dV‑DOSC unito tante diverse discipline, capacità e talenti appoggiati per fornire l’effetto delle riflessioni grazie ad un gran lavoro di squadra. provenienti da un ipotetico muro. Il concetto ha Questo massiccio entusiasmo per le produzioni funzionato molto bene e ha dato ai performer a Masada ha prodotto tre grandissimi spetta- una sensazione più familiare, risolvendo l’im- coli in tre diverse stagioni: Nabucco nel 2010, barazzo di dover cantare all’aria aperta nel de- Aida nel 2011 e Carmen nel 2012. serto sconfinato. Avendo creato una fama internazionale ed un Il microfonaggio degli interpreti consisteva in vero fenomeno – con spettacoli letteralmente 40 headset DPA 4061 su i dieci principali e 30 scavati nelle sabbie del deserto – la Compagnia del coro, con vari microfoni a fucile posizionati d’Opera Israeliana ha appena annunciato che in punti strategici intorno al palco ed alle sce- l’evento si estenderà anche al 2013, con una nografie. L’orchestra, invece, è stata ripresa da produzione di Turandot di Puccini.

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Renzo Arbore e Pasquale “Paco” High End The Boss Top Service Fabio Citterio Carmelo Carlaccini Meyer Sound M’elodie RCF TT25 Yamaha PM1D Yamaha PM1D Top Service Vari*Lite Top Service l’Orchestra Italiana Toscano Road Hog Full Boar & International Pino “Pinaxa” IEM Sennheiser MAC700 Spot; Aura / ETC Imput Studio Turi Torrisi d&b J / D12 Venue Profile Yamaha PM5D-RH Imput Studio Luca Casadei Avolites Expert Titan Orchestra A. Toscanini Music & Arts Pischetola ew300 G3 / d&b E3 PixeLine / Arri Fresnel 2K Idea Musica Alessandro Martin Audio W8LM / Idea Musica Paolo Idea Musica Maurizio Battisti AB Management Andrea Bordignon Proel Edge 25cx Yamaha LS9 Sagitter Compulite Spark 4D Service Castrucci Powersoft Service De Asmundis Service International Sennheiser ew300 G2 Martin MAC700; MAC Avolites Samuele Bersani Imput Studio Italo Lombardo Sebastiano Borsetto d&b audiotechnik Q1 / D12 DigiCo SD9 Yamaha PM5D-RH Imput Studio Luca Casadei Music and Arts / d&b Max Aura / PixeLine 110 Expert Titan Touch Pierfrancesco “Hugo” L-Acoustics dV-DOSC / Mario Biondi F&P Group Agorà Luca Morson Meyer Sound DiGiCo SD8 Digico D1 Agorà Loris Bartolini Avolites Tempesta LA8 Proel Axiom 3210 / Proel Edge 15a / Massimiliano Caparezza Colorsound GM Music Antonio Porcelli Fabio Favia Yamaha CL5 Yamaha CL5 GM Music Sagitter / Martin Avolites Pearl 2004 GM Music Powersoft Shure IEM Agostini "Bull" Sennheiser ew300 G2 Francesco Vari*Lite VL500A / Martin Vinicio Capossela La Cupa Imput Studio Taketo Gohara Roberto Mandia d&b audiotechnik Q1 / D12 DiGiCo SD7 DiGiCo SD10 Imput Studio grandMA 2 Light / d&b Max e T10 Trambaioli MAC700 / PixeLine / ETC Francesco Compulite AC Production Dee Jay Service Mario Bernardi Outline Butterfly / T7 Outline H.A.R.D Yamaha CL5 Yamaha M7CL Dee Jay Service Antonio Molinaro Clay Paky Spadaccino Vector Violet Martin W8LC + WSX / Carroponte 2012 Arci Milano Mister X Service Vito Martin Filippo Biondi Martin LE12J Midas Heritage 2000 Yamaha PM5D Mister X Service Marco Elia Coemar Infinity; iWash575 Avolites Pearl 2004 Mister X Service Lab.gruppen FP3400 Adamson Energia 15 + T21 Massimo CLay Paky Alpha 700 Spot, Gigi D’Alessio GGD srl Lombardi srl Roberto Rosu Marco Dellatorre IEM Shure PSM900 Venue Profile Venue Profile Audiolux grandMA Lombardi srl / Lab.gruppen PLM20000Q Tomasino Beam e Wash Francesco Martin / Clay Paky / High End Event Tiziano Ferro Live Nation Agorà Andrea Corsellini Massimo Manunza L-Acoustics K1 / LA8 IEM Shure Midas XL8 Midas XL8 Agorà De Cave Robe / Coemar Whole Hog Management Alessandro d&b audiotechnik d&b audiotechnik Music Service Irene Fornaciari Progetto Musica Music Service Alibi Davide Bonotto Yamaha PM5D Yamaha PM5D Diego Cifarelli Martin MAC 700 Martin Maxxyz Angeletti T10 + JSub / D12 Max Alibi Idea Musica Domenico Gianluca Grignani Color Sound Idea Musica Service Rosario Perrotta Marco Bianchi Axiom / Powersoft Martin LE1200 DiGiCo SD8 DiGiCo SD8 Sagitter Compulite Spark 4D Service Ragosta Martin MAC700 Profile e d&b J8 + J12 + JSub + V8 Independent Days Vivo srl Mister X Service Davide Linzi Nicolò Antonietti Martin LE2100 Venue D-Show Profile Venue D-Show Profile Mister X Service Davide Pedrotti Wash; MAC Aura, grandMA Full Size Mister X Service / D12 Atomic 3000 Martin MAC 700 Profile e Sennheiser IEM J-AX Barley Arts Mister X Service Alessandro Arturi d&b Q1 + Q7 + JSub / D12 Venue SC48 Mister X Service Andrea Arlotti Wash; MAC Aura; Avolites Expert ew300 G2 Atomic 3000 Leader Sound Nexo Geos S8 + S12 / Yamaha LS9 32ch Leader Sound Clay Paky Alpha 700 I Legnanesi Chi Te Ma S.r.l. Tommaso Macchi Nexo PS10 / 15R2 Stefano Laterza Compulite Spark 4D Light Service NXAMP 4x4 ES DM1000VCM ES Light Service Wash e Spot Vincenzo “Puch” Martin MAC700; MAC Aura Event Emma Marrone Live Nation Imput Studio Riccardo Dondi d&b Q / D12 d&b M2 e Max DiGiCo SD9 Midas Heritage 3000 Imput Studio Adriano Sanson Avolites Titan Expert Patella / Idea PARLED Management d&b J8 + J12 + JSub + Martin MAC700; MAC Negrita Live Nation Mister X Service Andrea Corsellini Roberto Pagnoni Martin LE1200 Midas Pro6 Midas Heritage 3000 Mister X Service Jò Campana grandMA Full Size Mister X Service JInfra / d&b D12 Aura; Atomic 3000 Adamson Spektrix / Massimo Clay Paky Alpha Spot- Noemi F&P Group Lombardi Service Emanuele Canu Enrico Romanelli d&b Audiotechnik Venue D-Show Profile Yamaha PM5D-RH Lombardi Service grandMA 2 Light Lab.gruppen Tomasino Wash 700 /Coemar EB Spot Massimo Adamson Axis Y10 / Midas Heritage Robe Robin 600 Led; Raf Girotondo srl Lombardi srl Francesco Luzzi IEM Shure PSM 900 Yamaha PM5D-RH Lombardi srl Giuliano De Lauro Jands Vista Lombardi srl Casagrande Lab.gruppen H3000 Spot 700 Movement Art – Movement Art – Rock Story Agency Marcello Grella Roberto Martino Electro-Voice Xle-181 Meyer Sound Allen&Heath ML4000 Marcello Grella Cosimo D’Avico Robe/Coemar/ETC/DTS SGM 2048 Regia Live S&L S&L Prolights Beam 300 / Allen&Heath Allen&Heath UT-New Trolls D&D Spettacoli Magic Service Sesto Luciani Lucio Capotosto RCF TT33-A RCF NX15 Magic Service Carmine Pirozzi Martin MAC 600 / SGM Pilot 3000 Magic Service iLive t112 iLive t112 Vision 200 LED New Sound Martin W8LC + W8LM / New Sound Giancarlo Davide Van de Sfroos Groove Company Federico Bianchi Francesco Previdi Martin DiGiCo SD8 DiGiCo SD9 Robe 700 e Robin LED Jands Vista T2 Service Lab.gruppem PLM10000 Service Vannetti Movement Art - Movement Art – Maurizio Vandelli Rock Story Agency Marcello Grella Roberto Martino Electro-Voice Xle-181 Meyer Sound Marcello Grella Cosimo D’Avico Robe / Coemar / ETC / DTS SGM 2048 Regia Live S&L S&L Clay Paky Alpha Spot; Adamson Y18 + Y10 / Adamson M212 -M15 Massimo Antonello Venditti F&P Group Lombardi Service Pier Carlo Penta Mauro La Ficara DiGiCo SD8 DiGiCo SD8 Audiolux Alpha Wash / Cromlech grandMA Full Size Lombardi Service Lab.gruppen -Spektrix / IEM Shure Tomasino Jarag IEM Sennheiser Live Nation DG Systems Daniele “Jack” Rossi Stefano Luciani EV XLc 127 + XSub / P3000 Yamaha CL5 Yamaha PM5D DG Systems Fabio Quarchioni SGM / DTS Avolites ew300 Inviateci le schede dei vostri tour per vederle pubblicate in questa pagina 66 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 67 >CHI C’È IN STUDIO Serie 2000 STUDIO ARTISTA ETICHETTA PRODUTTORE FONICO Punto Rec Studios Miguel Acosta F.Argiolas/C. Demaestri NO-LIMITS Artesuono Recording Battaglia, Aarset Indie Battaglia S. Amerio e Rabbia Imputlevel Studio con Michele Minniti e l’Orchestra D. Basso Claudio Zambenedetti Artesuono Recording Lena Battista & artists Tucker Archibugi Stefano Amerio Artesuono Recording Francesco Bearzatti Indie Francesco Bearzatti Stefano Amerio Artesuono Recording Iva Bittova ECM Manfred Eicher Stefano Amerio Artesuono Recording Szòfia Boros ECM Manfred Eicher Stefano Amerio Noise Factory Dario Buccino TBA Taketo Gohara Alessio Camagni Imputlevel Studio Bruno Cesselli Quintet B. Cesselli Claudio Zambenedetti Artesuono Recording Coro Polifonico di Ruda Indie Gratton Stefano Amerio Artesuono Recording D’Agaro, Ottolini Indie Daniele D’Agaro Stefano Amerio e Zanchini Imputlevel Studio Massimo De Mattia, Claudio Zambenedetti A. Turchet e B. Cesselli Punto Rec Studios Max Dmitrieff F.Argiolas / C. Demaestri Imputlevel Studio Nicola Fazzini Quartet Claudio Zambenedetti Artesuono Recording Paolo Fresu & Orchestra Tuk Records Paolo Fresu Stefano Amerio Artesuono Recording U.T. Gandhi & Roberto Daris Indie Roberto Daris Stefano Amerio Artesuono Recording Letizia Magnani 4tet. Indie Letizia Magnani Stefano Amerio Officine Meccaniche Negramaro Sugar Negramaro David Frazer Noise Factory Marco Parente Woland Taketo Gohara Alessio Camagni Artesuono Recording Helga Plankensteiner 5tet. Indie Miki Loesh Stefano Amerio Officine Meccaniche Polarbeer Polarbeer Giuseppe Salvadori Officine Meccaniche Luca Chiaravalli Marco Trentacoste Officine Meccaniche Rama Mauro Pagani Jacopo Dorici Imputlevel Studio F. Sartori e F. Grollo con Michele Minniti e l’Orchestra D. Basso Claudio Zambenedetti Imputlevel Studio Larry Schneider Quartet G. Pasini Minniti / Zambenedetti LA TUA SCELTA PER LE SFIDE PIÙ DIFFICILI Punto Rec Studios Syndone BTF Nik Comoglio e F.Argiolas / C. Demaestri MICROFONI WIRELESS PER IMPIEGHI PROFESSIONALI Ass. Camera D’Arte - Larghezza di banda: fi no a 75 Mhz Perpetuum Mobile Alessandro Stefana TBA Taketo Gohara / Asso Stefania Bonomini - Fino a 64 frequenze compatibili per banco: 20 banchi - Adatto per confi gurazioni multicanale Imputlevel Studio Ares Tavolazzi G. Pasini Claudio Zambenedetti PROBLEMI CON LE FREQUENZE? - Nuove capsule professionali intercambiabili Artesuono Recording Ralph Towner ECM Manfred Eicher Stefano Amerio SEMPLIFICA IL TUO LAVORO - Nuovo sistema Adaptive Diversity per i ricevitori IEM e per ricevitori portatili Artesuono Recording Glauco Venier, Indie Glauco Venier Stefano Amerio CON IL NUOVO WSM: WIRELESS SYSTEM MANAGER. Norma Winstone, Orch. FVG & Big Band

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Serie2000_210x275.indd 1 10-03-2011 19:04:08 >PRODUZIONE & STUDI di Lorenzo Cazzaniga

1° PARTE

una riduzione degli spazi di lavoro necessari, In questo caso, la possibilità di accedere a tut- ad una lenta ma inesorabile frammentazione to il catalogo musicale mondiale in qualsiasi del lavoro dei musicisti (sempre meno contem- momento ed in quasi qualsiasi luogo, con un poraneo e sempre più sviluppato individual- prezzo assolutamente alla portata delle tasche mente) e ad una conseguente sempre maggio- di molti (addirittura gratis se si considera il re necessità di tempo per il raggiungimento del fenomeno della pirateria... sic!) ha come con- medesimo risultato finale in termini qualitativi. seguenza diretta un abbassamento sia dell’at- L’uso ormai insostituibile dei sistemi “software tenzione dell’utenza finale, sia una naturale based”, che dagli anni ’90 ad oggi è aumenta- repulsione all’eccesso di proposta (dando vita Hardware vs. to in modo esponenziale, ha enfatizzato questa all’effetto “grande supermarket” in cui i pro- tendenza verso il ridimensionamento dei bud- dotti sembrano sempre più assomigliarsi anzi- get, degli spazi e delle persone coinvolte nelle ché differenziarsi). produzioni musicali. Il processo mentale per il quale ognuno di noi Software La trasformazione dello scenario complessi- possiede la naturale tendenza ad attribuire un vo ha avuto come prima diretta conseguenza valore maggiore ad oggetti “reali” (ciò che nel positiva il fatto di rendere il meccanismo della nostro settore è hardware) rispetto ad oggetti musica più accessibile ed economico, special- “virtuali” (quello che invece è software, files, mente per ciò che riguarda la fase di produzio- ecc.) ha una radice arcaica profonda, legata ne; infatti il numero di persone che nell’ultimo alla nostra stessa essenza, ed è facilmente ventennio è riuscita ad comprensibile. introdursi in modo più Per quello che riguarda Passa di certo più inos- o meno stabile nel cir- la fase di produzione, si è servato il fatto che men- cuito della produzione transitati in un’epoca in cui lo tre lo sviluppo dell’ap- o sviluppo moderno dei metodi di pro- sé, grazie alle sue potenti doti di calcolo e alla discografica è aumen- parecchio “hardware” duzione e riproduzione della musica, ai sua capacità di simulazione, la quasi totalità tato in modo considere- “spazio” e la specificità delle nasce quasi sempre attrezzature hanno lasciato il L quali l’industria discografica ci ha abitua- delle operazioni di recording, processing, play- vole rispetto al passato, dall’esigenza di proporre ti nell’ultimo decennio, vede una sempre cre- back, mixing e mastering, ma anche di storag- quando costi, strutture, campo al “tempo”... una soluzione unica ad un scente presenza di computer come elemento gio, catalogazione e riproduzione. necessità di coinvolgi- problema reale esistente, cardine delle fasi di realizzazione e fruizione Per quello che riguarda la fase di produzione, mento di musicisti e operatori specializzati rap- il “software” spesso è sviluppato per replicare, dei prodotti musicali stessi. si è transitati in un’epoca in cui lo “spazio” e presentavano per molti una barriera naturale migliorare o velocizzare il funzionamento di si- Questa continua, naturale e inarrestabile ten- la specificità delle attrezzature (ma anche dei alla possibilità di ingresso nel circuito stesso. stemi già esistenti oppure per mettere sistemi denza, porta con sé una conseguente “softwa- compiti delle persone coinvolte) hanno lasciato Di contro, però, l’estensione della possibilità di reali in relazione tra loro. Questo fatto, se posto reizzazione” del settore audio, cioè la sempre più il campo al “tempo”, nonché alla prerogativa di entrare a far parte dell’industria discografica, in relazione con la propensione dei produttori spiccata presenza di elementi software in tutte poche macchine (ormai quasi solo computer) di in modo semi-professionale o professionale, ad di software ad avere una rete molto complessa le fasi di genesi ed utilizzo dell’opera musicale. concentrare in loro molti dei compiti una volta un numero sempre maggiore di operatori, ha di “obblighi” tecnici, commerciali e strutturali L’origine di tutto ciò deriva certamente dal svolti da più apparecchiature. E questo è valido portato con sé una vera e propria rivoluzione legati all’utilizzo del computer come elemento processo di digitalizzazione della musica che anche per le mansioni delle persone coinvolte dal punto di vista della qualità media espres- centrale, spiega chiaramente quanto sia natu- ha visto accrescersi nel tempo la possibilità di nella produzione! sa nei prodotti, specialmente se si considera la ralmente limitato il loro potere creativo, in “storaggio”, processo, editing e riproduzione Dagli anni ’30 fino agli anni ’70, infatti, la lo- naturale propensione dell’industria stessa al ri- particolar modo a danno dei dati relativi agli elementi musicali all’inter- gica standard di produzione della musica pop sparmio, in relazione alla complessa situazione dello sviluppo della no di supporti riscrivibili (hard disk) e non (CD, prevedeva grandi studi capaci di contenere un odierna. Così se una volta la tecnologia aveva specificità dei prodotti. DVD), trasformando così il computer nell’ele- numero elevato di musicisti che erano spesso come riflesso la selezione naturale della com- Un’altra conseguenza mento insostituibile sia per i produttori sia per in grado, sotto la guida di arrangiatori e pro- ponente umana e professionale, oggi ha come evidente, provocata dal- gli utenti finali delle opere musicali. duttori ed il supporto di tutto lo staff tecnico, logica conseguenza l’allargamento della base la “softwareizzazione” Tutto lo sviluppo tecnologico del settore audio di realizzare in sessioni molto veloci (addirittu- di accesso a più persone e quindi in un certo del processo di lavorazio- conseguente, forte dei vantaggi che una scelta ra spesso in presa diretta) il prodotto musicale senso la propensione all’omologazione. ne nella fase di produzio- come questa porta con sé, ha quindi subìto una completo, utilizzando attrezzature tecnologi- La trasformazione riguarda anche il processo ne, è quella di accentrare decisa sterzata nella sua evoluzione, adattan- che create e sviluppate sulla base delle fattive di fruizione della musica, che viene concepito sulle spalle di una sola dosi il più velocemente possibile all’idea che esigenze che via via si presentavano nella fase oggi in modo sempre più strettamente legato persona molti ruoli diffe- al centro del processo creativo e di utilizzo non di lavorazione. alla possibilità di mettere la musica stessa in renti, ad esempio quelli di fossero più impiegate soltanto differenti attrez- L’introduzione negli anni ’60 della tecnica di re- relazione con i software che ne regolano la ge- musicista, fonico, arrangia- zature dedicate a compiti specifici, ma che la gistrazione multipista ed il successivo avvento stione, la vendita e l’archiviazione, nonché la tore e produttore... ma que- gran parte delle funzioni venissero concentrate negli anni ’80 dell’uso dei computer nella fase possibilità di renderla disponibile in mobilità sto lo vedremo sul prossimo [email protected] in un’unica “macchina” in grado di affidare a di produzione hanno poi portato sempre più ad (Mp3 player e telefoni) e sulla rete. numero.

70 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 71 PRODOTTO> di Douglas Cole

venga riflessa direttamente verso il filamento eventuale necessità di filtri correttivi o creativi. della lampada sullo stesso raggio, raddoppian- Dove il modello L7‑T dispone di due modalità do la luce che arriva alla lente dal filamento, ma operative (controllo d’intensità ad 8 e a 16 bit), Arri trasformando l’emissione della sorgente om- L7‑C ne offre 15, per adattarsi ad una varietà nidirezionale in un’emissione emisferica. Così di applicazioni. Queste comprendono cinque solo una porzione arriva al posteriore della len- modalità ad 8 bit – Bianco+RGBW, Bianco, te fresnel, mentre il resto viene assorbito dallo Bianco+HSI, RGBW ed HSI – e dieci modalità L Series chassis del proiettore e dissipato come calore. a 16 bit – le cinque precedenti con ogni canale Proiettore Fresnel a LED Questa situazione è ancora meno efficiente diviso su due canali DMX e le stesse con con- in posizioni di zoom stretto, dove la sorgente trolli Coarse/Fine –. e il riflettore sono più lontani dalla lente e la Le modalità con controllo dei bianchi compren- maggior parte della luce arriva solo a scaldare dono tutti i parametri di controllo per la tem- il cilindro. Insomma, l’utilizzo di sorgenti LED, peratura colore (che può variare da 2800 K a con la loro efficienza in termini di calore resi- 10.400 K) e per la correzione verde/magenta. A duo ridotto e anche la loro direzionalità innata, proposito della temperatura colore: questo pro- Il costruttore di apparecchiature cinematografiche introduce la tecnologia LED dovrebbe offrire diversi vantaggi in un proiet- iettore vanta sempre una resa cromatica oltre in un altro settore del mercato dell’illuminazione. E sembra che i nuovi fresnel tore fresnel. il 95 (CRI) per luce bianca tra 3200 K e 5600 K. Incorporare le sorgenti LED in uno chassis tipi- LED Arri L7 rappresentino veramente un lancio nella direzione giusta. Non co del fresnel ha posto qualche sfida all’Arri e Una questione di controllo contenti di offrire solo un modello che emula una sorgente al tungsteno, la casa ha dato origine a qualche soluzione originale. I parametri sono tutti accessibili ed impostabi- tedesca è andata oltre, con uno strumento fresnel completo di controllo colori. Tra le più notevoli è che l’utilizzo di sorgenti li dal pannello di controllo incorporato, oppure che sono già direttive elimina la necessità del possono essere controllati in modo costante riflettore, cosa controbilanciata dal fatto che tramite DMX. L7‑T richiede uno o due canali in ad ora abbiamo scritto di tecnologia zoom percorribile con sole tre rotazioni com- questo tipo di sorgente necessita di uno stretto DMX, in base alla modalità 8 o 16 bit, mentre LED impiegata in washlight (motoriz- plete. Tutti gli aspetti relativi al funzionamento contatto con elementi che permettono la mas- L7‑C può richiedere un massimo di 16 canali (le F zati e non), PAR, alcuni cyc e striplight, classico sono tipici della qualità di costruzione sima dissipazione del calore. Perciò – se il cane modalità Bianco+RGBW) o un minimo di tre ca- cambiacolori architetturali ma anche uno spot che si riconosce a questo marchio, come la for- non agita la coda, si deve agitare il cane – L7 nali (Bianco ad 8 bit). Il proiettore è compatibile motorizzato ed un sagomatore a riflettore ellis- cella bloccabile in alluminio estruso e con mon- è costruito con la sorgente fissa nel retro del RDM e può mandare ad una console che sup- soidale. Tutte categorie dominate per anni da taggio scorrevole per l’aggiustamento del ba- proiettore, dove rimane in contatto con gli ap- porta questo protocollo informazioni sullo sta- modelli con lampade a scarica, con le notevoli ricentro (particolarmente importante in questo positi sistemi di dissipazione, mentre la lente è to, il rendimento e le ore d’utilizzo accumulate, eccezioni dei PAR e degli ERS, tipologie in cui proiettore, per motivi citati sotto). L7 è anche montata in un cilindro separato che si estende tramite il connettore XLR5 del segnale DMX. È ancora regna l’incandescenza. compatibile con gli accessori (barndoor ecc.) esternamente alla bocca del proiettore per lo inoltre possibile accedere a questi dati da un Troviamo quindi un’altra incursione dei LED del fresnel convenzionale T1, ed è disponibile zoom (rendendo quindi importantissima la pos- PC, collegato in USB, grazie ad un’apposita nel territorio del tungsteno: il proiettore fre- attrezzatura l’opzionale che lo rende aggiusta- sibilità di cambiare il baricentro del faro duran- applicazione che, come una console con RDM, snel, proposto da un’azienda che detiene gran- bile con il palo comando. te il montaggio). permette anche l’impostazione delle modalità e de esperienza in questa tipologia di proiettore. Il costruttore è stato molto attento nel mante- A proposito di raffreddamento, L7 incorpora un l’indirizzamento DMX in remoto. Arri ha presentato la serie L l’anno scorso, nere la qualità della luce e del fascio conformi a ventilatore ed un ampio dissipatore posterio- proponendo L7 per sostituire direttamente un quelle degli strumenti fresnel. A questo scopo, re. È da ricordare inoltre che il fresnel a LED Entrambi i modelli L7 offrono un assorbimento fresnel al tungsteno, senza che l’utente doves- durante lo sviluppo, Arri ha messo molta en- produce comunque intorno ad esso sempre nominale di 160 W, massimo 240 W, e incorpora- se ri-imparare completamente l’utilizzo. Infat- fasi sul caratteristico rendimento d’ombre che molto meno calore rispetto ad un proiettore ad no un alimentatore auto-impostante che può ope- ti, dall’esterno e con lo zoom posizionato alla l’utente si aspetta da questo tipo di proiettore. incandescenza o a scarica, e che anche il calore rare a 100~264 V AC. Questo livello di consumo massimo dell’apertura, il modello L7 (indicando indotto dalla radiazione luminosa sul soggetto permette l’utilizzo di parecchi proiettori su pochi il diametro della lente frontale, 7”) assomiglia Una questione di calore da illuminare sul palco è drasticamente ridotto, circuiti e, ovviamente, il driver LED a bordo per- molto ad un proiettore fresnel convenzionale Le somiglianze, però, tra L7 ed un fresnel al per la mancanza di componenti infrarossi nella mette l’eliminazione dei dimmer per i fresnel. dello stesso costruttore. tungsteno finiscono qui. Un aspetto molto im- luce generata dalle sorgenti LED. Un possibile svantaggio sta nel peso del proiet- La versione che risulterà immediatamente portante in cui le caratteristiche divergono è tore: 10,9 kg, da confrontare con i 4,5 kg dello familiare all’utente è L7‑T (dove “T” indica quello della temperatura operativa del proiet- Una questione di colore Studio Fresnel T1, sempre dello stesso costrut- “tungsteno”). Questa versione produce una tore. I fari fresnel sono famigerati per la loro Avendo, allora, stabilito che un proiettore fre- tore. Ma, particolarmente in allestimenti in stu- luce bianca di temperatura colore 3200 K, con inefficienza e per la produzione di calore resi- snel a LED sembra essere una buona idea, di permanenti, il risparmio in consumo elettrico una resa cromatica >95, notevole per una sor- duo. Il classico proiettore fresnel utilizza infatti possiamo anche parlare di ulteriori vantaggi (direttamente per la luce ed indirettamente per Distribuito in Italia da: ARRI Italia S.r.l. gente a LED. Questo proiettore offre un angolo un riflettore a calotta sferica con posizione fissa offerti da questo tipo di sorgente. Per illustra- l’aria condizionata), la versatilità di questo pro- Viale Edison, 318 di proiezione variabile da 15° a 50° (1/2 picco), relativa alla sorgente, che rimane nel suo fuoco. re questi, parliamo anche dell’altro modello di iettore e la vita operativa delle sorgenti LED da 20099 Sesto San Giovanni (MI) utilizzando le manopole focus (su entrambi i Questa configurazione fa in modo che la luce questa serie, L7‑C. Questo modello monta un 50.000 ore (nominali) compensano largamente tel. 02 26227175 www.arri.com - [email protected] lati in questo caso), con l’intera gamma dello emessa dalla parte posteriore della sorgente array di LED RGBW che lo liberano da qualsiasi la differenza di peso.

72 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 73 di Alfio Morelli PRODOTTO> CARATTERISTICHE

Sorgente luminosa 4 LED RGBW (oppure Cool-white, Dynamic White) da 10 W ciascuno Potenza assorbita 50 W Flusso luminoso 1200 lumen Apertura fascio regolabile con zoom manuale da 15° a 30° Clay Paky Dimmer 0-100% perfettamente lineare Batteria in tampone al Litio-Ferro-Fosforo Durata della batteria 10 ore con funzionamento full-white 20 ore con cambi di colore Tempo di ricarica della batteria 4 ore nello speciale flight-case GlowUp 8 ore con collegamento diretto alla rete Cicli carica/scarica della batteria >2000 cicli, in qualsiasi modo di utilizzo GlowUp: un proiettore veramente portatile Alimentatore di rete 100~240 V 50-60 Hz, dotato di connettore PowerCon e facilmente trasportabile che non necessita specie per alcuni fin adesso quasi impossibili (ricarica contemporaneamente la batteria) Modi di funzionamento autonomo, master/slave, DMX512 (cavo/radio) né di alimentazione né di controllo. o antieconomici, lì dove risulta difficile, se non registratore DMX incorporato impossibile, portare delle alimentazioni elettri- Sequenze pre-impostate in memoria 80 colori fissi codificati; 80 sequenze cambiacolori che. Pensiamo ad illuminazioni in movimento Dispositivo Wireless ricevitore/ripetitore DMX integrato, con antenna interna (alla festa del paese, quando si porta in proces- possibilità di rilancio da wireless a DMX wired o wired a wireless Ripetitore radio incorporato consente di estendere la distanza di trasmissione sione il santo, o sul carro alla sfilata carneva- Ingresso DMX512 prese XLR 5 poli in-out. lesca...), illuminazioni sull’acqua, illuminazioni Interfaccia di controllo IP65 pulsantiera con 4 “touch-button” e display LCD in siti isolati o lungo strade cittadine molto Funzioni utente assegnazione indirizzo DMX, configurazione proiettore, lunghe... ma anche durante delle cerimonie, scelta sequenze, configurazione da PC del network wireless Messaggi display stato carica batteria, indirizzo, stato funzioni proiettore, delle sfilate o delle mostre, quando non c’è il stato segnale radio, errori ed allarmi tempo, o la voglia, di predisporre l’impianto di Grado di protezione integrale IP65 per utilizzo in esterno alimentazione. Costruzione corpo in ABS con protezione UV, altri particolari in acciaio Immagino che ben presto vedremmo anche sui Finitura disponibile nei colori cromato, bianco o nero Posizioni di funzionamento tutte, da up-lighter a down-lighter nostri palchi qualche lighting designer che li Orientamento libero per inserimento flight-case userà per scenografie originali illuminando dimensioni 327 mm x 226 mm x 226 mm magari parti in movimento o fin adesso irrag- Peso 7,5 kg giungibili. Potenza assorbita 50 W max – 170 VA Sorgente luminosa 4 LED MC-E Cree da 10 W In commercio esistevano già degli apparecchi Potenza pilotaggio LED 40 W simili, ma sicuramente questo modello è il pro- Temperatura colore LED GlowUP C: 5700 K getto realizzato meglio: pensiamo che ancora GlowUP W: 6000 K una volta questo marchio abbia fatto centro! GlowUp TW cool white: 6200 K GlowUp TW warm white: 2700 K GlowUp TW cool+warm white: 4200 K Ottica zoom manuale, supporto magnetico per diffusori aggiuntivi 1 Sistema Colori GlowUp C: Sistema RGBW Macro Color (80 fissi; 80 sequenze) Sezione Effetti Dimmer lowUp è un proiettore portatile a bat- (RGBW); GlowUp “TW” (Tuneable White); Stop/Strobo teria, da interno o da esterno, con pro- GlowUp “W” (White) – e in tre colorazioni mol- Macro Fading G tezione IP65. La sorgente luminosa è to eleganti – cromato, bianco o nero – il corpo Supporto magnetico per filtri diffusori opzionali costituita da quattro LED da 10 W ognuno e del GlowUp è in ABS (protetto UV) stampato Testa orientabile manualmente su ±105° Predisposto per cavo “antifurto” l’energia elettrica è fornita da una batteria al ad iniezione. Piastra per il fissaggio con due fori fast-lock per gancio omega litio di grande capacità, come quelle usate nei Per il trasporto è munito di una comoda mani- più moderni computer laptop, che rende il pro- glia che, una volta posizionato, si ripiega su se iettore veramente portatile e che è possibile stessa senza intralciare l’uso. La testa ha un 1_ Il display LCD con i pulsanti di controllo. ricaricare innumerevoli volte senza alcun “ef- movimento in tilt di ±105° e nella sua parte po- 2_ La manopola per la regolazione dello zoom. fetto memoria”. steriore è posizionata una manopola che ha la GlowUp può comunque essere cablato sia con funzione di zoom, per avvicinare o allontanare 3_ Il pannello di connessione, con il connettore PowerCon ed i connettori XLR5M ed XLR5F per il cavo elettrico di rete sia con cavo DMX512, di la fonte luminosa, cioè i LED, alla lente, modifi- collegamento dati DMX ed RDM in/out. cui utilizza nove canali, protocollo che può rice- cando di fatto il fascio luminoso. 2 3 vere anche tramite wireless. Viene fornito con il cavo di alimentazione Po- Il software esegue in modo totalmente auto- werCon che serve o per l’alimentazione o per matico la sequenza di cambi di colore o tona- ricaricare le batterie ed ha un assorbimento di Distribuito in Italia da: lità che l’utente può scegliere tra le moltissime 50 W. La durata dichiarata delle batterie è di Clay Paky combinazioni predisposte al suo interno, oppu- 10 ore di funzionamento full-white o 20 ore con Via Pastrengo, 3/B re creare una sua nuova sequenza. Il singolo cambi di colore. 24068 Seriate (BG) tel 035 654311 – fax 035 301876 proiettore può essere programmato come sin- [email protected] – www.claypaky.it golo, come master o come slave. Tutte queste caratteristiche lo rendono un Disponibile in tre versioni – GlowUp “C” prodotto molto interessante per molteplici usi,

74 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 75 PRODOTTO> di Michele Viola

Yamaha CL5 integra anche il meter bridge per gli indicatori di livello d’u‑ CL Series scita, mentre un me‑ ter bridge opzionale è disponibile per CL1 e CL3. A parte gli ingressi e le dimensioni della su‑ 1997 e da 01V nel 1998. perficie di controllo, tutti i modelli CL condivi‑ Nel 2001 è uscita PM1D, la prima console digi‑ dono le stesse caratteristiche, tra cui 24 mix e tale Yamaha di grande formato, dotata di box otto matrix, 16 DCA, delay sugli ingressi e sulle I/O con motore DSP e superficie di controllo se‑ uscite, 300 memorie di scena, 16 user defined parati. keys e 4 user defined knobs. Il pannello poste‑ M7CL, uscita nel 2005, ha introdotto l’interfac‑ riore di tutti e tre i modelli comprende otto in‑ cia Centralogic, ovvero una sezione composta gressi e otto uscite analogiche XLR, out digita‑ da otto fader assegnabili e da un touch screen le AES/EBU (due canali su XLR), MIDI in e out, che riproduce una qualunque sezione di otto wordclock in e out, due connessioni Dante e un ingressi o otto uscite del banco, selezionabile connettore RJ45 per la rete, oltre a tre slot Mi‑ molto rapidamente tramite la pressione di un ni‑YGDAI per le schede aggiuntive opzionali. solo tasto. Le console della serie CL hanno per compagni Un’altra caratteristica dell’interfaccia Yama‑ due modelli di box I/O in formato rack stan‑ ha, anche questa resa ormai standard dai dard: Rio3224‑D fornisce 32 ingressi, 16 uscite precedenti modelli di mixer digitali della casa analogiche e quattro moduli di uscita AES/EBU giapponese, riguarda il controllo e la visualiz‑ in 5U rack, mentre Rio 1608D offre 16 ingressi e zazione dei parametri del canale selezionato: otto uscite in 3U. premendo il tasto SEL su una channel strip, Entrambi i modelli Rio si connettono alle conso‑ tutti i parametri significativi del canale corri‑ le tramite il protocollo di rete Dante. spondente (filtri di EQ, controlli di dinamica, guadagno di ingresso, pan e quant’altro) ven‑ L’evoluzione gono visualizzati sul display centrale e possono Yamaha ha presentato a La gamma PM (Professional Mixer) ebbe inizio essere controllati tramite una serie di pulsanti Francoforte, in occasione di con PM200 nel 1972 e soprattutto con PM1000 e cursori rotativi dedicati. Prolight+Sound 2012, l’ultima nel 1975, con cui Yamaha ha cominciato a far La serie CL contiene, ovviamente, tutto il evoluzione dei suoi mixer digitali. sentire la sua presenza nel mercato dell’audio know-how e l’esperienza accumulati in questo professionale. Alcune console PM1000 furono pluri-decennale percorso, opportunamente rivi‑ utilizzate per la cerimonia di apertura dei gio‑ sti in alcuni particolari dal team che ha curato La differenza principale è nelle dimensioni fisi‑ chi olimpici di Montreal nel 1976. la progettazione di questa che rappresenta la che – e quindi nel numero di fader direttamen‑ Nel 1978 fu messo in commercio il modello nuova serie ammiraglia tra i sistemi di mixag‑ te disponibili sulla console – e nel numero di PM2000, 146 kg di peso per 24 canali con 8 bus, gio della rinomata casa giapponese. canali di ingresso gestibili. 8 aux e 8 matrix. CL1, il più piccolo della serie, permette di ge‑ Nel 1985 arrivò PM3000, con l’innovazione dei Ogni strip di canale comprende un piccolo di‑ stire fino a 48 ingressi mono più otto stereo e VCA nel mixaggio dal vivo. splay che visualizza il nome assegnato al cana‑ opo anni di solida permanenza sul mer‑ il pannello superiore comprende otto fader as‑ PM4000, lanciata nel 1992, disponeva di fino a le, ovviamente editabile, oltre al livello ed alla cato dei mixer digitali della serie PM segnabili ai canali più otto fader Centralogic e 48 canali di ingresso e PM5000, l’ultima conso‑ posizione del pan; immediatamente sotto c’è D (PM1D e PM5D), PM1D era uscito dalla due fader per il Master in circa 65 cm di lar‑ le analogica di grandi dimensioni, fu lanciata una striscia colorata che si illumina di uno tra produzione nel 2010, dopo 10 anni di onorato ghezza per 24 kg. nel 2003. otto colori selezionabili, gli stessi visualizzati e affidabile servizio. PM5D, lanciato nel 2004, CL3, 84 cm per 29 kg, permette 64 ingressi Nel frattempo, nel 1987, esce DMP7, la prima nello schermo centrale, per un colpo d’occhio è ancora presente sul sito della multinaziona‑ mono più otto stereo e la superficie di controllo console digitale Yamaha, con otto canali e due più efficace. La luminosità del display e della le giapponese, insieme, tra gli altri, ai modelli contiene 16 fader assegnabili più otto Centralo‑ pre microfonici, tre effetti interni e fader moto‑ striscia colorata possono essere regolate per M7CL e LS9. gic e due Master. rizzati. adattarsi alle diverse condizioni di luminosità La serie CL riempie, tra l’altro, il posto lasciato CL5 gestisce fino a 72 ingressi mono più otto ProMix01, dedicata al mixaggio live, con 16 in‑ ambientale. vacante da PM1D ed è composta attualmente stereo e la superficie di controllo presenta gressi mono più uno stereo, ha visto la luce nel da tre modelli: il piccolo CL1, il medio CL3 e il 24 fader assegnabili più otto Centralogic e due 1994, mentre il 1995 è stato l’anno del lancio Per l’occasione, gli ingegneri Yamaha hanno fratello maggiore CL5. Master in 105 cm per 36 kg. della fortunata 02R, seguita da 03D e 02RV2 nel collaborato con il progettista americano Ru‑

76 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 77 PRODOTTO>

so, per le altre console connesse il guadagno viene automaticamente compensato nel domi‑ nio digitale, in modo che il segnale disponibile all’ingresso del canale rimanga costante.

Le console della serie CL offrono due solu‑ zioni per la registrazione live: due tracce di‑ rettamente su USB e/o multitraccia su DAW tramite Dante. Un plug-in per Nuendo permette una aumen‑ tata integrazione con le console; in particolare, ad esempio, i nomi dei canali condivisi e i cam‑ pert Neve per cercare di portare qualcosa del‑ bi di scena registrati come marker. le leggendarie caratteristiche sonore dei suoi Il software Dante Virtual Soundcard di Audi‑ prodotti all’interno delle console Yamaha CL, nate permette di abilitare la registrazione mul‑ utilizzando una tecnologia denominata VCM, titraccia su un computer Windows o Mac uti‑ che sta per Virtual Circuitry Modeling, in grado lizzando come interfaccia audio direttamente di simulare il comportamento dei circuiti analo‑ la scheda di rete, che mette a disposizione di gici a livello dei singoli componenti elettronici, qualunque software di registrazione multitrac‑ condensatori e resistenze. Questa tecnologia, cia fino a 64 canali di audio digitale in ingresso applicata all’implementazione dell’equalizzato‑ o in uscita. re Neve Portico 5033 e del compressore Neve Portico 5043 all’interno delle console CL, ha ri‑ Tutti i modelli CL permettono un sample rate cevuto l’approvazione del signor Rupert Neve e di 44,1 kHz o 48 kHz, sincronizzato internamen‑ della sua azienda, Rupert Neve Designs. te o esternamente, con una latenza minore di Insieme a questi, il software delle console CL 2,5 ms tra OMNI IN e OMNI OUT (a 48 kHz). rende ovviamente disponibili molti altri di‑ I fader, motorizzati da 100 mm, permettono spositivi simulati tramite VCM e non solo, tra una regolazione da +10 dB a ‑138 dB e ‑∞ dB equalizzatori, controlli di dinamica ed effetti. in 1024 passi. La dinamica disponibile è di 112 dB per i con‑ Inferno o Paradiso vertitori DA e di 108 dB per il percorso tota‑ Il protocollo di rete Dante, sviluppato dall’a‑ le del segnale all’interno della console, da zienda australiana Audinate, è stato scelto, tra OMNI IN a OMNI OUT con guadagno di ingres‑ l’altro, per la sua compatibilità con TCP/IP, oltre so al minimo. a flessibilità e affidabilità. L’implementazione del protocollo sulle console Yamaha permette connessioni con topologia a stella o daisy-chain. Fino ad otto unità Rio possono esse‑ re connesse ad ogni singola conso‑ le CL, in modo da portare ingressi e uscite nella posizione più conve‑

niente per la specifica applicazio‑ ® ne. Nello stesso modo, fino a quat‑ tro console possono condividere una stessa unità di I/O avvantaggiandosi del‑ la funzione di compen‑ sazione automatica Distribuito in Italia da: Yamaha Music Europe GmbH - Branch Italy del guadagno. Se da V.le Italia, 88 una delle console si 20020 Lainate (MI) modifica il guada‑ tel. 02 93577234 – fax 02 9370956 www.yamahaproaudio.com/global/it gno di ingresso di un canale condivi‑

78 SOUND&LITE n. 97_2012

Powersoft_TU4DM_Sound-Lite_Apr2012_v01.indd 1 05/04/12 17.58 >INSTALLAZIONI di Mike Clark 2

Come proiettore principale, il teatro 3D circolare ospita un Barco Galaxy NW-12 12.000 ansi lu- Museo della Storia men, il primo proiettore stereo 3D attivo al mon- do con risoluzione WUXGA nativa (1920x1200). C’è anche una coppia di DL.3F, la versione da installazione del proiettore da 6500 lumen a di Bologna testa mobile DL.3 Digital Light della High End Systems. Durante il film proiettato inizialmente (un cartone animato 3D sulla storia di Bologna, specificamente prodotto per il museo, in cui il cui un immaginario etrusco di nome “Apa” – doppiato da Lucio Dalla – racconta la storia nei Inaugurato alla fine di gennaio 2012, il Museo della secoli), i due DL.3 proiettano immagini ai lati dello schermo principale, mentre, fra uno spet- 3 Storia di Bologna è un percorso museale e culturale tacolo e l’altro, si muovono, proiettando imma- dedicato alla storia, alla cultura e alle trasformazioni gini su tutta la parete del teatro. Il sistema di di Bologna, dalla Felsina etrusca fino ai nostri giorni. diffusione audio Tannoy comprende una coppia Comprende anche il progetto Genus Bononiae – Musei di i9 (Sx/Dx), un V 8 (centrale) ed un subwoofer nella Città, una rete articolata in edifici nel centro di VS 10. Un processore Crestron CP2E controlla le varie apparecchiature del teatro, mentre un Bologna, restaurati e recuperati all’uso pubblico dalla secondo gestisce lo spettacolo ed il pre-spetta- Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna. colo; il mixer DSP è un Nexia PM della Biamp. Il Museo occupa tre piani di Palazzo Pepoli Vecchio, un importante edificio del Quattordicesimo secolo. Adiacente al Teatro Virtuale si trova lo Spazio 1 Multimediale caratterizzato da un lungo tap- peto interattivo d’accesso, con una passeggia- ario Bellini – architetto e designer di sia della gestione dei loro contenuti e della forni- ta virtuale per le strade di Bologna su diverse fama internazionale – si è aggiudica- tura delle apparecchiature per la realizzazione. tipologie di pavimentazioni storiche, riprese in M to il concorso internazionale indetto La progettazione esecutiva e la realizzazione di molteplici condizioni atmosferiche, dove com- dalla Fondazione per l’intervento di restauro e tutti i componenti principali dei sistemi esposi- paiono a sorpresa delle notizie di cronaca locale di ampliamento di Palazzo Pepoli e la sua tra- tivi delle opere sono state invece di Meyvaert raccolte tramite feed RSS dai siti della stampa sformazione in museo. Oltre a recuperare le Italia, un lavoro che comprendeva i pannelli quotidiana bolognese. 4 sale e progettare il percorso museale, l’Archi- retroilluminati della grafica, i sostegni delle L’effetto si ottiene tramite dieci videocamere tetto Bellini ha collocato al centro della corte di opere ed il sistema di illuminazione ad essi in- digitali della Sanyo incassate nel controsoffit- Palazzo Pepoli La Torre del Tempo, una costru- tegrato (luci a LED nelle versioni strip e faretti), to e dotate di filtri ed illuminatori ad infrarossi, zione imponente in vetro e acciaio che aggiun- le vetrine con sistema integrato a micro LED, i collegate a software custom che abilita dieci ge scalinate ed ospita esposizioni temporanee. pannelli retroilluminati dei monitor multimedia proiettori Sanyo PLC‑WXU700A al passaggio e dei “teatrini” con pedane luminose. dei visitatori. L’audio è fornito da dieci diffuso- Le collezioni sono molto ricche e comprendono La Tecton di Reggio Emilia si è occupata dell’al- ri ad incasso CM5 della t&m Systems, pilota- 15.000 opere d’arte fra sculture, disegni e inci- lestimento e della scenografia realizzate in loco ti da due finali di potenza: un TM SA8200 da sioni, 60.000 unità per quanto concerne i fondi e di tutti gli interventi non realizzati dalle due otto canali ed un SA4200 da quattro canali. Il fotografici, 115.000 volumi antichi e moderni e precedenti società. “tappeto” conduce allo Spazio, che ospita una 563 strumenti musicali dal XVI secolo; ma uno colonna multi-touch con tre Samsung LED LCD degli aspetti salienti del museo è l’utilizzo di Per il lavoro del Museo, Pierluigi Fontanesi, da 55 pollici (trasformati in touch screen trami- tecnologie AV e multimediali all’avanguardia, uno dei tre soci fondatori dello studioBASE2, te l’applicazione di una cornici overlay Multi- tanto da essere anche l’unico museo italiano spiega: “La richiesta del cliente, Fondazione Touch della PQ Labs) che consentono al visi- con un Teatro Virtuale (di CINECA di Bologna) Carisbo - Museo della città di Bologna, è sta- tatore di consultare una dettagliata cronologia per la visione di film in 3D. ta di affiancare il comitato scientifico, lo studio della storia cittadina e un’ampia videoteca. Bellini, lo studio grafico Italo Lupi e gli alle- 1_ La mostra Bologna Città delle Acque. L’ideazione del progetto entro cui collocare gli stitori nella progettazione e realizzazione del Nella sala Parlano i Bolognesi sono raccolte effetti visivi è stata a cura della Mario Bellini Ar- percorso museale. Abbiamo inoltre identificato numerose interviste video con personaggi del- 2_La Sala Multimediale. chitects. StudioBASE2 di Bagnolo Cremasco si è seguito tutta la fase di fornitura degli apparati la vita culturale, sociopolitica, musicale, let- 3_ Facsimile della pianta prospettica della città di Bologna affrescata nella Sala Bologna del invece occupato di tutti gli impianti multimediali e l’installazione e produzione/adattamento dei teraria e artistica bolognese contemporanea, palazzo Apostolico Vaticano. sia in termini di progettazione degli effetti visivi, contenuti audio/video”. tra cui Francesco Guccini, Cesare Cremonini, 4_ La mostra Parlano i Bolognesi.

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Fontanesi sottolinea l’importanza della scelta dei diffusori SpotDAP in nove delle 34 sale del percorso; si tratta infatti di casse estremamen- te direzionali della RSF, in grado di mantenere l’equilibrio fra intelligibilità e comfort acustico senza disturbare i visitatori nelle zone adia- centi: “La filosofia di fondo nelle scelte delle soluzioni è stata quella di identificare alcune tecnologie innovative – alcune in versione spe- rimentale per poche stanze di maggior impatto – in modo da mantenere alto il livello tecnologi- co del museo anche in futuro, e contemporanea- mente utilizzare tecnologie di mercato standard Quattro proiettori Sanyo XGA da 6000 ANSI lumen proiettano l’acqua sul pa- al top di gamma (per esempio, la gran maggio- vimento mentre quattro videocamere JVC TK9300E con filtri ed illuminatori 6 ranza dei monitor è HD e Full-HD), in grado di ad infrarossi sono connesse ad un interfaccia software per il riconoscimento permettere l’inserimento di nuovi contenuti di dei movimenti, sviluppato da studioBASE2, che crea increspature nell’acqua alta qualità anche in un secondo momento”. quando i visitatori ci camminano sopra. L’audio è riprodotto da un paio di diffu- sori ad incasso Jamo 8.5CS-T e quattro diffusori direzionali RSF SpotDAP 450. Forse la sala più suggestiva è quella dedicata La storia del sistema idraulico della città è raccontata in quattro nicchie adia- al tema Bologna Città delle acque: qui l’inven- centi, ognuna con un proiettore Sanyo DWL2500 ed uno schermo olografico zione allestiva dell’architetto Mario Bellini in- per retroproiezione LitScreen 280 x 220 cm. globa un’installazione multimediale progettata Le installazioni multimediali sono distribuite lungo il percorso ed ogni posta- da StudioBASE2 nella ricostruzione di un cana- zione ha un PC che mostra l’installazione della sala in questione. le apparentemente interminabile che scorre al Nella sala dei bottoni, Claudio Fiorini, responsabile tecnico della gestione di buio, sotto le strade della città, realizzato con tutti i palazzi della rete museale, dispone di varie soluzione per il monitorag- l’utilizzo di ampie superfici specchianti sulle gio, il controllo e anche l’impostazione e la modifica di certi parametri. quali vengono proiettati un tappeto multime- Quattro grandi monitor riproducono le immagini dalle camere TVCC ed uno diale interattivo e una serie di clip videoin cui dei rack ospita i relativi server e l’archivio di backup delle immagini. i contenuti sulla storia del sistema idraulico Il sistema di controllo, gestione e diffusione degli annunci, anche di evacua- bolognese si intrecciano con elementi ludici in zione e di emergenza, è il DXT 5000 della RCF. Completamente digitale, è modo particolarmente efficace. diviso in quattro zone distinte, ognuna con una doppia linea (ridondante). Il 5_ ll teatro 3D. Umberto Eco, Loriano Macchiavelli, Romano sistema è composto da una doppia sorgente sonora: un sintonizzatore radio Prodi e altri, bolognesi nativi ed “adottivi”. 7 e un lettore CD dotato di meccanica ed elettronica “anti-shock”. Oltre alla 6_ La Sala della Musica. I contenuti sono consultabili mediante otto MU 5100, l’unità centrale del sistema DXT 5000, gli altri componenti sono 7_ La Torre del Tempo. touch screen LCD open frame Viper da 24 pol- una MT 5708 (unità in grado di gestire fino ad otto amplificatori di potenza), lici della Microdata. Inserito in un allestimento quattro UP 4121, unità di potenza da 120 W, cinque UP 4242 (amplificatore di 8_ Il responsabile tecnico, Claudio Fiorini, nella sala di trasparente ad alto impatto, ognuno dei display potenza da 240 W) e una base microfonica per chiamate in zone selezionate controllo. è collegato ad un mini PC Zotac e dotato di due tramite tastiera. 145 diffusori Elisa 50 da incasso e otto proiettori di suono paio di cuffie AKG. DP 4 sono dislocati nelle varie zone. 9_ Un armadio con una 9 serie di finali public address RCF UP4000, controllati da La Sala della Musica, caratterizzata da una Fontanesi conclude: “La sfida principale in l’unità di gestione amplificatori preziosa tappezzeria e da un elegante decoro questo lavoro è stata quella di fornire un MT 5708. del 18° secolo, è incentrata sulla presenza di progetto multimediale che assicurasse l’e- Wolfgang Amadeus Mozart come aggregato quilibrio tra installazioni interattive di gran- all’Accademia Filarmonica di Bologna. I visi- de impatto ed altre più convenzionali, in cui tatori possono vedere la prova d’esame del venissero privilegiati i contenuti. Pensiamo giovane Mozart, che non fu particolarmente di esserci riusciti grazie al lavoro di media- brillante ed in occasione della quale il suo inse- zione e progettazione tra tutte le parti coin- gnante Padre Martini dovette impegnarsi per volte, in particolar modo con gli architetti, il “favorire” la promozione del geniale musicista; comitato scientifico ed i referenti delle varie in questa sala troviamo due proiettori Sanyo aree del percorso”. PLC‑WXU700A WXGA ed una coppia di diffu- Ciò è confermato dal fatto che oltre (quando sori Jamo S606, pilotati da un finale di potenza siamo vicini alla pubblicazione, contatto il SA20 della t&m Systems abbinato ad un equa- museo per le cifre aggiornate) persone hanno lizzatore Omnitronic GEQ 215. visitato il museo dalla sua inaugurazione.

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2° PARTE

Per quanto riguarda la stabilità nei confronti figura 5 dell’alimentazione, il modo in cui un disturbo su V si propaga in uscita è abbastanza preve- VS Amplificatori S dibile, per cui si può cercare di “prevenire”. In Vx V1 RETE DI V2 FILTRO Vu PWM particolare, dalle espressioni utilizzate nel nu- COMMUTAZIONE P.B. mero scorso per ricavare la tensione in uscita

vu si ottiene: − RETE in Classe D CORRETTRICE vx vu(t)=ρ(t) VS = VS + · Vp · Va

Utilizzando un partitore sull’alimentazione VS

per controllare l’ampiezza Vp dell’onda triango- lare si può realizzare una regolazione efficace figura 6 (figura 6). VS RETE DI V2 FILTRO Vu ello scorso numero abbiamo iniziato a “ipotesi di quasi-stazionarietà”. Infatti se, ad esempio, V diminuisse, questo COMMUTAZIONE S P.B. descrivere il funzionamento di un am- L’approssimazione quasi stazionaria può es- farebbe diminuire in proporzione V e, di p V1 N plificatore in classe D, che ha la caratte- sere utile per l’analisi della stabilità o della ri- conseguenza, aumenterebbe il duty-cycle. p ristica di dissipare sui transistori finali una po- sposta in frequenza ma, naturalmente, non è Analiticamente: PWM tenza virtualmente nulla, con notevoli benefici utilizzabile se si vogliono ricavare informazio- vx vx vx dal punto di vista del consumo energetico ma ni sulla distorsione in uscita, proprio perché si Vp = αp VS vu = VS = VS = · ⇒ Vp · αp VS · αp Vp Vx anche, soprattutto, per quanto riguarda peso e trascurano a priori gran parte delle componenti ·

ingombro. distorsive. Al più può aiutare nella determina- In questo modo, quindi, vu virtualmente non

Il segnale in uscita dallo stadio finale contiene zione della distorsione in bassa frequenza. dipende da VS ma solo da vx e dal rapporto di

però una notevole quantità di energia spuria Per poter parlare di “modulazione PWM quasi- partitore αp. figura 7 in alta frequenza, al di fuori della banda audio. stazionaria” occorre fare tre ipotesi di base: La retroazione, come si è già osservato, mi- VS Per vari motivi (tra cui la protezione degli alto- 1. Un buon filtraggio: il filtro deve ridurre gliora anche altre caratteristiche, quindi può + +  vx+ v1 parlanti e la limitazione della distorsione), sarà significativamente le armoniche essere il caso di utilizzare, oltre al controllo in + bene filtrare adeguatamente tali componenti in spurie nell’intorno della frequenza di avanti, anche una certa quantità di feedback.  alta frequenza prima di inviare il segnale di po- commutazione e dei suoi multipli. Con il controllo in avanti si parte però da una 2 1 vx VB vtr tenza agli altoparlanti. 2. Variazione “lenta” di v (t): la massima situazione più favorevole, per cui si può più fa- x (bias) v+ Per agevolare il filtraggio, occorre in pratica frequenza significativa nello spettro del cilmente evitare un guadagno ad anello aperto  che la frequenza di commutazione sia molto segnale di ingresso vx deve essere molto troppo elevato. +  3 grande rispetto alla massima frequenza uti- minore della frequenza di commutazione f .  vx + v c  4 3 le contenuta nel segnale da riprodurre, ossia 3. Variazione lenta di VS(t): anche la massima La frequenza di commutazione rispetto al limite superiore della banda au- frequenza significativa nello spettro Per rendere agevole il filtraggio, è opportuno v dio. Questo, tra l’altro, permette di semplifi- della tensione di alimentazione VS deve che la frequenza di commutazione sia più ele- v2 care l’analisi dell’amplificatore retroazionato essere molto minore della frequenza di vata possibile.

(figura 5), cioè, in pratica, di renderne preve- commutazione. Per migliorare la situazione da questo punto FILTRO PASSA dibile il comportamento. di vista, un’alternativa allo schema di figura 1 BASSO Il controllo “in avanti” del numero scorso è quella presentata nella L’ipotesi di quasi stazionarietà Nello schema di figura 5, se l’amplificatore nel figura 7. vu CARICO La tensione in uscita dallo stadio finale, 2V nella ramo di retroazione avesse un guadagno ele- figura 5, è una tensione impulsiva, per cui il suo vato, una piccola variazione della tensione d’u- Dallo schema di figura 7 si può ricavare: spettro è estremamente esteso in frequenza. A scita (in particolare, ad esempio, una debole Figura 5_ Amplificatore in classe D con retroazione. valle di V c’è però un filtro, che dovrebbe esse- distorsione residua ad alta frequenza in uscita 1 se vx+ >vtr 2 v1 = re in grado di eliminare la maggior parte delle dal filtro) potrebbe produrre una forte variazio- 0 se vx+ vtr v3 = − Figura 7_ Amplificatore in commutazione con controllo PWM differenziale Si può semplificare notevolmente l’analisi con- tesi di quasi stazionarietà (in particolare con la 0 se vx

V2 che attraverseranno il filtro, cioè quelle in analisi e si potrebbero notare [leggi: sicura- In cui: bassa frequenza. Questa, in pratica, deriva mente si noteranno] effetti inaspettati. dall’approssimazione che è già stata utilizzata Occorre quindi fare attenzione a non esagerare vx+ = VB + vx nel numero scorso per ricavare l’espressione con la retroazione per non invalidare le ipotesi v = V v di Michele Viola x B x della tensione in uscita vu, che si può chiamare di partenza. − −

84 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 85 LSI PL3 full page June 2011 24/5/11 5:21 PM Page 1

>TECNOLOGIA man y

Figura 8_ Forme d’onda per Nella figura 8 sono riportate alcune forme d’on- l’amplificatore di figura 7. figura 8 da utili per descrivere il funzionamento dello Vtr  Vx+ Vx Figura 9_ Forme d’onda in DC schema di figura 7.

per l’amplificatore switching +Vp/2 Nationtheater Mannheim, Ge r I segnali vx+ e vx‑ si devono confrontare con l’on- a ponte intero. da triangolare v . Se v è costituita da un segna- Vx tr tr T le che varia tra 0 e V , mentre v ∈ [‑V /2; V /2] p x p p 1 (on) con valor medio nullo, per avere un’escursione V1 0 (off) simmetrica occorre scegliere VB = Vp/2. Quindi: 1 (on) V3 Vp 0 (off) vx+ = VB + vx = + vx 2 V2 Vp + vx = VB vx = vx VS − − 2 − Vu Per cui:

VS Vp Vp vx+ [0,Vp] vx ∈ − 2 ≤ ≤ 2 ⇒ vx [0,Vp] − ∈ figura 9 Per fissare le idee, conviene osservare le forme d’onda conseguenti ad un valore costante di v Vtr x Vx+ +Vp/2 (figura 9). Vx A riposo (cioè con v (t) = 0) i segnali v e v Vx >0 x x+ x‑ T

sono identici, così come sono identici v1 e v3 1 (on) (con duty-cycle al 50%), per cui la tensione tra i V1 0 (off) Passato, presente & futuro terminali di ingresso del filtro è identicamente 1 (on) nulla. Quando vx(t) > 0 il duty-cycle di v1 au- V3 Tecnologia d’avanguardia per l’illuminazione creativa 0 (off) menta mentre quello di v3 diminuisce in ma- niera simmetrica. Viceversa, quando v (t) < 0 il V2 x +VS duty-cycle di v1 diventa minore del 50% mentre Selective control è l’esigenza fondamentale dell’arte dell’illuminazione scenica. È anche la Vu quello di v3 aumenta della stessa quantità. Gli sorgente del nome aziendale, Selecon, oltre ad essere il principio fondante della nostra impulsi in ingresso al filtro d’uscita sono otte- T/2 gamma di illuminatori, in continua evoluzione. nuti per differenza. L’ultima innovazione nella famiglia Philips Selecon è il PL3, un illuminatore Wash regolabile da 18 a 55 gradi. Dalla simmetria delle forme d’onda della fi- lieve sfasamento tra le due sezioni del ponte Utilizzando la più recente tecnologia a LED, un ponte gettato verso il futuro delle luci per l’intrattenimento e il gura 9 si può dedurre che il periodo di v è la produrrebbe una serie di impulsi ampi quanto u teatro, il PL3 è capace di una ampia gamma di bianchi, dai caldi al daylight ai freddi glaciali, ideali per il palcoscenico, la metà del periodo di v1 o di quello di v2, cioè la lo sfasamento stesso, alternativamente positivi televisione e le produzioni cinematografiche. L’apertura del fascio è motorizzata e regolabile a distanza. frequenza della prima armonica spuria si spo- e negativi, che comunque sarebbero auspica- Il PL3, per la gioia dei lighting designer ed esaudire le più ampie necessità, non solo genera una gamma pressoché

sta a 2fc (mentre gli interruttori commutano a bilmente abbastanza stretti da non produrre infinita di rutilanti colori ma arriva a dipingere le più delicate tinte pastello. La lunga durata dei LED abbatte

frequenza fc). correnti di ripple significative su un carico in- radicalmente i costi di manutenzione mentre il risparmio di energia tocca il 60%. Queste caratteristiche Un altro vantaggio non trascurabile della con- duttivo. Nel caso di uscita single-ended, nelle permettono di ammortizzare velocemente il costo del bene. figurazione a ponte intero è che il segnale stesse condizioni, il segnale d’uscita sarebbe La nostra classica gamma di proiettori Fresnel e Piano Convessi, dagli Acclaim da 500 W/600 W ai Rama da 1000 e PWM in uscita è simmetrico rispetto a massa un’onda quadra con un duty-cycle del 50%, 1200 W fino agli Arena da 2000 W/2500 W si è costantemente migliorata nel tempo. Negli ultimi 15 anni ha anche in caso di singola alimentazione e ciò sempre a valor medio nullo ma responsabile di sfruttato le opportunità offerte dalla tecnologia e dai nuovi materiali, ottimizzando inoltre lo sfruttamento dei più elimina la necessità di disaccoppiare la com- un ripple di corrente eventualmente significa- efficienti sviluppi nelle lampade a filamento. ponente continua. Il disaccoppiamento della tivo su un carico non abbastanza induttivo. I proiettori Selecon con lenti regolabili sono in uso nei più importanti teatri e installazioni di tutto il mondo. I fasci componente continua richiederebbe infatti un luminosi vanno dagli spot per i più minuti accenti ai medium flood per ampie ed omogenee illuminazioni. Tra gli componente (un condensatore in serie al cari- accessori le bandiere da 4 e 8 flap aiutano a sagomare la luce. I proiettori Selecon sono caratterizzati da accuratezza co o un trasformatore) certamente critico; un e precisione nelle regolazioni su scala graduata, carrelli di messa a fuoco scorrevoli e precisi, eccellente dispersione eventuale condensatore di disaccoppiamento, Riferimenti del calore, elevata uscita luminosa. infatti, vedrebbe una resistenza equivalente ai [1] Bruno Putzeys: Digital Audio’s Final Frontier - Per sapere di più sulla completa gamma di illuminatori Philips Selecon e sulle elettroniche Philips Strand: suoi capi piuttosto bassa, pari alla somma della http://www.spectrum.ieee.org/WEBONLY/publicfeature/mar03/ www.seleconlight.com - www.strandlighting.com resistenza di carico con la resistenza d’uscita dig.html In Italia come sempre noi di Audio Link e Lite Link siamo a vostra disposizione coadiuvati da un selezionato [2] appunti dalle lezioni di Elettronica Industriale del prof. Fabio Filicori manipolo di aziende specializzate che saranno liete di fare luce sulle vostre applicazioni. dell’amplificatore. In assenza di segnale in in- - Bologna 2001 gresso, inoltre, l’onda PWM in uscita è identi- [3] Ronan Van Der Zee: High Efficiency Audio Power Amplifiers; design camente nulla. Almeno in teoria: in pratica un and practical use - ISBN 90-36512875

86 SOUND&LITE n. 97_2012 www.audiolink.it - www.litelink.it - tel 0521648723 >TECNOLOGIA La musica mai ascoltata La musica mai ascoltata è effimera come una nota che svanisce.

opo un’ora e mezza di navigazione notturna nell’ubertosa campagna reggiana, tra super- strade e stretti viottoli guidato da un pessimo software tedesco su mappe italiane non D aggiornate, arrivo in mostruoso ritardo al concerto di due miei amici pianisti. Ci tenevo non solo a vederli ma anche a sentirli suonare insieme. Come spesso capita in estate, avevo potuto lasciare l’ufficio solo ad ora tarda, niente cena. Antifurto, macchina in moto e via verso un territorio così vicino ma a me quasi altrettanto sconosciuto. Alle 23.30, dopo aver consultato i passanti di un paio di villaggi, trovo finalmente la spettacolare Villa con Parco, l’addetto mi fa passare e parcheggio. Sento levarsi un applauso scrosciante e riesco ad entrare nell’antica corte con letteralmente l’ultima nota che sta svanendo nell’aria. Il concerto è finito, non c’è più, provo una delusione da bambino. La musica non te la possono raccontare, devi esserci. Viverla intanto che si forma, si intreccia, si dipana, si arrovella, esplode di gioia o struggente tristezza. In quel momento di non partecipazione, inusuale per chi come noi vive lo spettacolo da dentro, con un occhio ai tecnici che già avevano la mano sui bauli, ho avuto un pensiero fugace: qual è il nostro ruolo? Sono tanti: c’è chi progetta i dispositivi e chi li produce, chi trasporta i materiali, chi installa e re- gola l’impianto, quelli che montano i fari e gli strumenti, chi “regola i bottoni”. Eppure c’è un solo scopo: far risplendere l’opera dei musicisti. La musica è effimera, esaurita nel rumore di fondo l’ultima vibrazione, non c’è più. Se non la hai ascoltata non potrai averne ricordo od emozione. La magia della musica dal vivo è lì, solo in quel mo- mento solo quella sera e un’altra sarà diversa. Anche registrata non è più la stessa cosa. È un’altra. Forse è per questo che vogliamo essere lì con loro quando la magia avviene.

Pensa che perdita se nessuno avesse registrato il concerto di Colonia. Da ragazzo ho lavorato (si dice così quando amplifichi un musicista che suona al festival jazz dove sei di servizio) diverse volte con Keith Jarrett. Posti splendidi o infami tribune da stadio, caldo insopportabile o serate dal clima ideale ma mai, nemmeno da lontano, presero forma quelle note, quel torrente di emozioni che corrono in equilibrio sul filo di una corda di pianoforte e sull’anima stessa della musica. Il concerto di Colonia rimane un’opera unica, irripetibile, con il suo coacervo di emozioni cascate di suoni rilucenti, esitazioni ed esondazioni, struggimento e gioia, un’opera che su alcune note sembra essere in procinto di spalancare le porte dell’universo mondo. Di quella volta, è valsa assai più la pena disporre delle registrazioni che esserci stati. La possiamo rivivere ogni volta, in modo diverso la mattina e la sera, con il caldo e con il freddo, rivista secondo il mood del momento. Certo che, se il mood del momento non ci consente di essere trascinati nel mondo magico di quella sera, astratto e universale, è meglio spegnere il dispositivo riproduttore e fare qualcos’altro. La mu- sica, l’arte, richiedono rispetto. Come l’artigiano falegname usa la pialla per il giusto verso del le- gno, anche noi dobbiamo imparare a rispettare la materia impalpabile di cui è composta la musica. Perché se il legno viene dall’albero, la musica scaturisce dall’anima. Filtra via lo sporco, lucida la superficie di quella gemma, fai in modo che la luce la colpisca dall’an- golo giusto e mostrala al mondo su un cuscino di velluto nella tua teca più bella. Se sarai capace di farlo, tutti quelli che assisteranno allo spettacolo ne godranno, anche se solo pochi te ne daranno merito. Come l’artista, spesso dovrai suonare per te stesso. Fai in modo che la tua anima vibri e gioisca per la tua opera.

di Stefano Cantadori Gli altri, saranno solo giorni di lavoro come tanti.

88 SOUND&LITE n. 97_2012 >TECNOLOGIA Noi e gli Stranieri Il Touring all’estero può essere più complicato e faticoso, ma è anche possibilità di crescere, incontrare persone, ed apprezzare luoghi e modi stranieri stente stesso. Il problema non fu la console, bensì fummo noi. Da un lato la mia non conoscenza di una terminologia non indigena (di origini Franco-Cana- Oggi proverò a mettere in fila ordinata alcuni pensieri ed esperienze desi, tengo a precisare) dall’altro la non flessibilità che ogni tanto la mia memoria tira fuori dal cassetto (in maniera del dell’assistente a utilizzare parole diverse, nelle sue tutto casuale), il cui denominatore comune è: lavorare con gli stranieri. richieste di programmazione. Mangiafuoco tira i fili Di fatto Mangiafuoco (la produzione itinerante all’e- acciamo ordine e cominciamo dal princi- noi sappiamo come si deve fare il lavoro”. stero) detta le leggi e, in virtù del fatto che solo pio: definiamo la parolastraniero . La cosa è apparentemente corretta, con l’uni- Mangiafuoco stesso conosce a menadito lo show, F Nel senso comune, straniero/a, può esse- ca controindicazione che questo presupposto i malcapitati operatori locali sembra debbano ine- re applicato/a a qualsiasi cosa che non provie- spesso diventa un postulato e da qui alle in- sorabilmente soccombere ad ogni errore, causa la STUDI TV ne dal proprio paese di appartenenza. Fin qui, comprensioni (giusto per essere diplomatico) il non conoscenza di tutto il processo produttivo in cui Progeeazione e realizzazione di studi TV di piccole, tutto apparentemente bene. passo è breve. vengono calati. medie e grandi dimensioni e web tv. Se poi giriamo il concetto al nostro ambito la- Svariati anni or sono fui coinvolto in una produ- Nulla di più sbagliato! vorativo, ho realizzato che spesso lo straniero zione straniera (Franco-Canadese) come pro- Chi detiene i fili ha la responsabilità di fornire TUTTE non è solo quello che arriva da lontano lontano, grammatore luci. La sera antecedente lo show, le indicazioni agli operatori locali nella maniera più FORNITURE PER LO SPETTACOLO bensì tutto ciò che arriva dal diverso, quindi l’assistente del disegnatore luci venne per dare opportuna, anche le più ovvie e insignificanti, senza Illuminatori tradizionali (HMI e tungsteno) anche se proviene da molto vicino. le indicazioni di programmazione, visto che dare per scontato nulla sia sui processi produttivi, sia Illuminatori a LED (fresnel, diffusori, sagomatori) A tutti noi è capitato di incontrare nelle proprie l’artista era impegnato in un altro show. sugli equipaggiamenti eventualmente necessari su Sistemi di sollevamento (pantografi, hoist, americane, paranchi) esperienze lavorative stranieri di ogni genere e Trovai questa cosa alquanto inconsueta, visto piazza. Non solo: chi porta una produzione all’este- Regolazione luci (dimmer, console, sistemi dmx) provenienza, e a tutti noi è sicuramente capita- che normalmente esiste un team di advance- ro ha il dovere di informarsi su tutto ciò che ciascun Accessori grip (staavi, ganci, morsee) to di affrontare la cosa in maniera diversa a se- tour ben definito nel caso di show back-to-back. “universo straniero” contempla al fine di avere il più Materiali di consumo (lampade e gelaane) conda dei casi: diffidenza, pregiudizio, timore, L’assistente, seppur non palesemente, apparve chiara possibile la visione d’insieme di dove si sta ammirazione, entusiasmo. contrariato dal fatto che non era presente la portando la produzione stessa. Incontrare per lavoro degli stranieri (di tutti i console che evidentemente era stata richiesta, Altro errore che io considero grave e che spesso i tipi) può avvenire per due motivi: una produ- bensì un’altra con programmatore a corredo (il circensi commettono è quello di intervenire sui me- ARRI ITALIA S.r.l. zione straniera (o considerata tale) approda a sottoscritto). Ci mettemmo all’opera cercando todi produttivi locali. Ovviamente tutto deve essere Viale Edison, - Sesto San Giovanni (MI) tel. casa nostra e deve essere supportata oppure, di realizzare ciò che le macchine noleggiate sul vigilato al fine di rispettare i tempi, ma molto spesso Via Placanica, - Roma - tel. viceversa, si appartiene ad una produzione che luogo potevano dare per lo show così com’era lasciare ai padroni di casa la libertà di organizzarsi e-mail: [email protected] - website: www.arri.com è in tour all’estero (o in terra straniera). stato pensato. Tutto filò liscio fino al punto in equivale a evitare una fatica nel cercare di imporre altri prodoo e novità per l’Italia: www.arri.it In entrambi i casi, per coloro i quali avviene l’in- cui l’assistente realizzò per suo conto la con- metodi diversi seppur collaudati. contro di certo non è mai amore a prima vista, vinzione che parte della programmazione non Ogni paese che si attraversa ha la propria storia, cul- il più delle volte sono colpi di fulmine di tipo potesse funzionare, causa la mancanza di alcu- tura e spessore. Molto spesso capita di incontrare inverso e di solito non ci si comprende comple- ne funzionalità della console. Non mancarono paesi ove la storia, la cultura e i mezzi a disposizio- tamente da subito. momenti di tensione tra la produzione locale e ne per lo spettacolo sono esigui rispetto ad altri. È l’assistente stesso. Era notte fonda (come sem- in questi luoghi dove le produzioni straniere devono Ai spic inglisch pre). Calmatesi le acque, il problema fu risolto avere più attenzioni e precauzioni. È in questi paesi Le produzioni itineranti straniere che portano (come per magia) dopo aver realizzato che si dove, invece, il più delle volte ho veduto l’arroganza lo show normalmente si pongono con il presup- era trattato di una mera incomprensione tra me (di stampo tipicamente razzista) di chi arriva e si fa di Aldo Visentin posto: “Siccome siamo noi il circo viaggiante, e lui causa la terminologia utilizzata dall’assi- sentire senza sentir ragioni.

90 SOUND&LITE n. 97_2012 SOUND&LITE n. 97_2012 91 PROIETTORIFRESNELALED luce bianca e rgb+w IT_S4LED_SoundLite_Layout 1 7/19/12 1:47 PM Page 1

LIGHTING PRODUCT OF THE YEAR ABTT 2012 >TECNOLOGIA Source Four LED VINCITORE DEL PREMIO Da ETC, ancora una nuova qualitá di luce. Il Sol Levante l’impianto è finito e funzionante. Fortunosa- A conferma dei miei pensieri a proposito di pro- mente nessun kamikaze si è dovuto immolare duzioni in terra straniera, quella in Giappone per la causa. Non nascondo che a quell’ora la è, tra le esperienze più rappresentative, quel- cosa non mi avrebbe sorpreso qualora si fosse la che ricordo sempre con molta ammirazione verificata. e stupore. Il tempo di setup del nostro show Fu una lezione per tutti. è di circa 12 ore. Normalmente, quindi, si ini- ziano i lavori alle sei del mattino per terminare Bastone o Carota? all’apertura delle porte al pubblico, alle diciotto Essere a capo di un dipartimento (nel mio caso della sera. Siamo a Budokan Arena, Tokyo. Alle Luci) nell’ambito di una produzione in terra otto del mattino l’arena è vuota. Tutto tace di straniera è una mansione che implica lo svi- un silenzio sordo. luppo di abilità di governance che si affinano Sulla campata centrale del tetto è appesa un’e- nel tempo attraverso i vari paesi. Già, perché norme bandiera del Sol Levante. Stupore, risa- i tecnici che si trovano su piazza non sono mai tine e commenti sarcastici di alcuni colleghi gli stessi, sono ogni volta diversi e sconosciuti. preannunciano la cronaca di quello che si profi- È necessario, perciò, ad ogni occasione, osser- la un montaggio delirante. varli nel campo mentre remano “da soli” nelle Un signore dall’aria indaffarata entra in sala prime fasi dell’allestimento, per capirne qualità (l’unico) alle otto appena trascorse. Ha un fo- e punti deboli. Una volta definito ciò, attraver- glio in mano. Ci caccia via in maniera non molto so un’attenta scansione del modus operandi, si ortodossa dalla nostra posizione ancora incre- deve intervenire in maniera chirurgica (qualora dula. Apre lo sportello di un invisibile quadro a sia necessario) senza comunque destabilizza- muro e, girando alcuni interruttori, sveglia una re l’equilibrio nel gruppo ed i rapporti tra LD e macchina infernale sottostante che fa solleva- gruppo stesso. re dal pavimento il palco a strutture modulari Al proprio gruppo di lavoro va sempre dimo- idrauliche della dimensione richiesta. Alla giu- strata autorevolezza e conoscenza di ciò che sta quota. si deve realizzare e non muta autorità. Se si Tempo di allestimento piattaforma palco: cin- spiegano le motivazioni valide per le quali sono que minuti. Stupore generale. tenuti a realizzare allestimenti a volte difficili, Da quel momento si scatena l’inferno. Si apro- sapranno di dover fare qualcosa di necessario no le porte di sicurezza ed entrano “plotoni” e non una fatica apparentemente inutile, per il di tecnici inquadrati, allineati e coperti, ognuno semplice volere frivolo o estetico da parte del incaricato ad una specifica mansione: facchini Designer di turno. di load-in, riggers, montatori, tecnici audio, tec- Dimostrare una certa flessibilità verso il loro la- nici luce, elettricisti. Il tutto sotto il comando voro (nel giusto compromesso) e fiducia nella del sergente di giornata. Tra i soldati anche un loro conoscenza tecnica rende il gruppo coeso gruppo di individui di sesso femminile difficil- verso la meta finale e quindi pronto a fare l’im- mente riconoscibili a vista d’occhio. La macchi- possibile in caso di problemi gravi o dell’ultimo na produttiva si mette in moto e raggiunge gli minuto. A mio modesto avviso, far condurre il obbiettivi con precisione scientifica e strategi- lavoro delle proprie squadre in modo univoco e camente perfetta. I colonnelli che detengono cieco può portare a controindicazioni costose. le cartografie del terreno di battaglia (i Plots) Mille precauzioni e preparativi non scongiura- si consultano periodicamente col Sergente di no mai del tutto i problemi. giornata per controllare le azioni in tempo reale Ogni qualvolta si mette in onda uno spettacolo e verificare gli obbiettivi presi. Apparentemen- all’estero, si rappresenta anche il proprio paese te i soldati si muovono secondo una dinamica in terra straniera, presso tutti coloro che lo han- relativa simile a quella delle formiche. In realtà no realizzato oltre che presso tutti quelli che lo non si intralciano mai, e ciascuno porta a com- hanno visto. pimento la propria missione senza esitazioni o Un sagomatore a LED degno di un vero palcoscenico. ritardi di sorta. Ovviamente gli squadroni via via non coinvolti restano immobili e allineati nel parterre in attesa del comando per portare il www.layersoflight.com proprio assalto. Alle sedici del pomeriggio l’ul- timo soldato lascia il terreno di battaglia. Tutto

London, UK Tel +44 (0)20 8896 1000 I Rome, IT Tel +39 (06) 32 111 683 I Holzkirchen, DE Tel +49 (80 24) 47 00-0 I www.etcconnect.com 92 SOUND&LITE n. 97_2012 >TECNOLOGIA

° come quelli descritti, tuttavia, qualora il tempo 2 PARTE 1 di riverberazione non ecceda i 3 s, dobbiamo considerare l’alternativa di un singolo diffusore caricato a tromba, collocato nella volta di legno. Mezzogiorno I cataloghi di molti fabbricanti offrono diffusori a guida d’onda di dimensioni ragionevoli e di- rettività costante (un parametro, quest’ultimo, indispensabile per garantire la coerenza della dispersione del suono a tutte le frequenze e di di Suono conseguenza una buona intelligibilità e l’assen- Suono Sacro za di fastidiosi rimbombi causati dall’eccesso di riverbero alle frequenze basse e medio-basse). Questi diffusori sono capaci di riprodurre le frequenze in basso sino a 150÷200 Hz e non richiedono unità aggiuntive per i bassi se si intende riprodurre la sola voce. Le ampie vol- te di legno offrono spazi adeguati per ospitare che la sorgente sonora sia là dove non è. 1_ Piccola cappella con volta il diffusore, mantenendolo lontano dalla vista. Per chi ama sperimentare e ha il tempo e la cu- in legno dotata di diffusori a linea di suono. I diffusori L’impatto estetico è quindi nullo, la stesura dei riosità per farlo, v’è un modo per “abbassare” sono ben visibili. Un singolo cavi è molto più agevole, i costi di installazione la provenienza apparente del suono. È noto che diffusore caricato a tromba, ridotti, pur dovendo mettere in conto l’affitto negli esseri umani l’ingombro del capo e le in- nascosto nella volta, consentirebbe di ottenere di un trabattello che consenta di arrivare alla tricate circonlocuzioni dei padiglioni auricolari risultati comparabili ma volta. Un sistema centraliz- producono alterazioni nella senza sacrifici estetici. zato di questo tipo, dotato Le ampie volte di legno timbrica del suono correla- Il mix perfetto di un diffusore con angolo offrono spazi adeguati te alla sua direzione di pro- di radiazione 90° x 70° o per ospitare il diffusore, venienza. In virtù di queste Chiese con unica navata, pianta 40° x 40°, secondo le ca- mantenendolo lontano alterazioni siamo in grado rettangolare e T60 sino a 2,5÷3 s ratteristiche dell’ambiente, dalla vista. L’impatto di capire se un suono pro- Le chiese con T60 contenuto sono eviden- può coprire una navata lun- estetico è quindi nullo, la viene da destra o sinistra, temente le “clienti” più facili. Rientrano in ga sino a 20÷25 metri ed è dall’alto o dal basso. Le quest’ambito gli edifici di impianto romanico, effettivo con tempi di river- stesura dei cavi è molto alterazioni timbriche pro- Nel numero scorso più agevole, i costi di abbiamo introdotto i anche di discrete dimensioni, e tutte le chiese berazione che non ecceda- dotte dalle correlazioni di e le cappelle, di medie dimensioni e qualunque no i 2,5 s, misurati a chiesa installazione ridotti... fase indotte dai padiglioni parametri significativi, stile, con tetto di legno, pareti di mattoni e non vuota, in chiese di piccole auricolari e dalla testa sono di cui tenere conto nella troppa pietra e cemento. Qualunque sistema di dimensioni, e i 3 s in chiese con navate lunghe denominate, nel loro complesso, Head Related sonorizzazione di spazi diffusori ottiene dei risultati sufficienti e il pro- sino a 25 m. Transfer Function (HRTF). Nel nostro caso, ope- adibiti a luogo di culto. gettista ha a sua disposizione un’ampia varietà La posizione elevata del diffusore non disturba rando con un equalizzatore parametrico si può di scelte. Proprio per questo motivo può valere più di tanto la localizzazione del suono (la sua alterare la timbrica del segnale in modo tale da Vediamo ora come la pena di prendere in considerazione sistemi direzione di provenienza, reale o apparente, riprodurre una HRTF generica riferita alla posi- mettere in pratica quanto alternativi a quello classico con linee di suono. che dovrebbe coincidere con la sede dell’even- zione frontale con elevazione nulla. L’orecchio, scritto in precedenza per Le linee di suono, che descriverò in dettaglio to, tipicamente l’altare o l’ambone). La localiz- ingannato, tenderà a localizzare davanti a sé la nei prossimi numero di S&L, costituiscono sin zazione del sistema centralizzato è piuttosto sorgente sonora posta, in realtà, in alto sopra individuare le soluzioni dagli anni trenta un must per i siti con acustica vaga ma accettabile. Senz’altro più accettabile la sua testa. migliori da proporre al difficile. Queste lunghe colonne di altoparlanti, di quella che si ascolta nella maggior parte del- L’operazione è relativamente complessa e ri- committente nelle varie d’altra parte, inclinate verso il basso e quindi le chiese, coincidente con il diffusore più vici- chiede un equalizzatore parametrico con nu- situazioni. aggettanti da pareti e pilastri, non sempre com- no, spesso alle spalle dell’ascoltatore. Ne è ra- merosi punti di intervento (può essere quello piacciono l’occhio, soprattutto se in bella vista gione il fatto che il nostro sistema uditivo non integrato nell’apparato DSP che assicura le fun- lungo le superfici di un ambiente con dimensio- è molto accurato nel valutare l’elevazione di zioni di mixer automatico, equalizzatore grafico ni relativamente ridotte. una sorgente sonora. Inoltre, il nostro appara- e quant’altro). Inoltre, l’intenso campo riverbe- Dobbiamo tenere ben presente che un siste- to sensoriale è conformato in modo tale che in rato dell’ambiente e le sensibili differenze tra ma distribuito con linee di suono, se proget- caso di discrepanza tra direzione di provenien- l’HRTF di un individuo e quella di un altro ren- tato come si deve, offre in ogni condizione la za di un suono e posizione visiva dell’evento dono improbabile un risultato stabile e valido massima qualità (intelligibilità) che oggi sia che lo genera, la posizione visiva ha sempre la per tutti gli ascoltatori. Tuttavia, nell’esperien- di Giorgio Gianotto tecnicamente possibile ottenere. In ambienti prevalenza. In altre parole, si ha l’impressione za di chi scrive, con un poco di pazienza, co-

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noscenza e dedizione si possono raggiungere comunque risultati sorprendenti. Digitando l’a- cronimo HRTF in un motore di ricerca sul WEB si ottiene una lista di riferimenti interessanti, come l’IRCAM di Parigi, mentre l’abbondante letteratura sull’argomento disponibile presso l’Audio Engineering Society (AES) fornisce un SECURITYCCURITYCURITCUURI RADIORAD INTERCOMINTEIN 5202 MHzH 54054404 MHz 560565 MHzHHzz 5858058800MHzM 6060060000MHzMHMHzz MHzMMHHzz 6400MHzz 660MHz approccio più tecnico. 6200 La figura 2 mostra la simulazione di un sistema AANTANNTNTHEMHEHEEMM centralizzato composto da diffusore a tromba 62629.6 22929.99.770700000 0 MHzM H z 90° x 70° in una cappella di 15 x 20 m, volta

in legno e T60 di 3 s (a chiesa vuota). Il diffu- 6344 .9755 MHzM z sore è nascosto fra le travi della volta. Lo STI UNKNOUNUNKNNKNOWKKNOWOWWNN ENGNGG WIRELWWIRWI RELREELLESSESESSSS BACKUPACKUPUP / RFR (Speech Transmission Index, un indice di qua-

lità per l’intelligibilità del parlato) presenta un 626262266 .5.52555252 MHzMHM BACKBACKUPBACBBA KUPUPP/P / RFR VOXVOX B/B U valore medio di 0,5 con i banchi occupati per tre 637.6373 7 . 375337757 MHzMHHzH z figura 2 quarti: un valore non esaltante ma accettabile in vista della quasi totale invisibilità della sor- gente acustica. SIDSISIDDELIEELLIL NENE MHzMHHHzz La figura 3 mostra la simulazione della stessa 62620.62000.121251 252 5 6396639 .80.800880080000 MMHzMHHz BACKUPBACKUPC / RFRF cappella con due classiche linee di suono lun- ghe un metro, collocate sulla parete del pre- sbiterio. Lo STI è decisamente più elevato, in 6262062200MHzM z 64640640MHzMHM z media oltre lo 0,6, ma i diffusori sono sgrade- volmente visibili in questo piccolo ambiente.

Chiese con più navate, pianta rettangolare e T60 sino a 2,5÷3 s Nelle chiese dotate delle caratteristiche appe- na esaminate ma con l’aggiunta di due strette navate laterali, è possibile impiegare una va- riante del sistema centralizzato con diffusore a guida d’onda. Le navate laterali vengono coperte da diffusori a radiazione diretta di pic- cole dimensioni – tipicamente da tre a quattro litri di volume esterno – collocati sui pilastri figura 3 che dividono le navate ad una altezza non superiore a 2,5 metri e ad una distanza l’uno dall’altro di circa 4 metri. Il primo diffusore sarà collocato a 2 m dal presbiterio, il secondo a 6 m, il terzo a 10 m e così via. L’insieme di diffusori costituisce un sistema decentralizza- Rete di Gestione dei Radiomicrofoni Axient to. Di norma non occorre imporre al segnale alcun ritardo temporale. Controllo dei Radiomicrofoni Defi nitivo Presentiamo la Rete di Gestione dei Radiomicrofoni Axient di Shure. Il sistema di controllo Figura 2_ Valori dello STI in una piccola In altre tipologie di ambienti è invece giocofor- cappella dotata di un sistema Centralizzato, za ricorrere a soluzioni imperniate sulla linee di completo per le sfi de RF più estreme. Da coloro che hanno defi nito le “Legendary Performance”. composto da un singolo diffusore a tromba suono. Ne vedremo alcune nella prossima pun- collocato nella volta (vedi testo). tata di Mezzogiorno di Suono. Figura 3_ Valori dello STI nello stesso ambiente della Figura 2, dotato di un sistema L’autore ringrazia Bose S.p.A. per aver corte- Decentralizzato senza cluster centrale composto da due linee di suono collocate semente messo a disposizione il CAD Acustico sulla parete del presbiterio (vedi testo). Bose® Modeler®.

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