La Commedia in palcoscenico. Appunti su una ricerca da fare Dante e l’arte 1, 2014 67-84 La Commedia in palcoscenico. Appunti su una ricerca da fare Marzia Pieri Università di Siena
[email protected] Riassunto Da circa due secoli la Divina Commedia è fatta oggetto, in Italia, di letture teatralizzate e di vere e proprie riduzioni drammaturgiche, che hanno raggiunto vaste masse di spet- tatori, e la cui popolarità non accenna ancora oggi ad esaurirsi. Il fenomeno delle “dan- tate” – che non conosce equivalenti in altre culture europee – accompagna l’avventura risorgimentale per la conquista dell’indipendenza, ed è legato alla tradizione italiana del grande mattatore romantico: a partire da Gustavo Modena (l’attore mazziniano che intende portare Dante al popolo come veicolo di emancipazione politica), i grandi guitti italiani romantici, naturalistici e poi novecenteschi (di avanguardia o di “tradizione”) hanno continuato a recitare il poema, costruendo, per via performativa, una peculiare ecdotica, ancora tutta da studiare. Le celebrazioni dantesche del centenario del 1865, in una Firenze appena consacrata capitale del Regno d’Italia, segnano un acme di questa fortuna festiva e teatrale. Parole chiave: Divina Commedia, Risorgimento, Recital, Gustavo Modena, Roberto Benigni, Firenze capitale, cinema muto. Abstract For the last two centuries in Italy, the Divine Comedy has been made subject of dramati- zed readings and proper dramatic reductions that have reached the bulk of the audience, and whose popularity doesn’t yet show any sign of exhaustion. The phenomenon of the ‘dantate’ – with no equivalent in other European cultures – accompanies the risorgimen- tale adventure for the sake of gaining independence.