Domenico Morelli E L'arte Sacra Dell'ottocento
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2 A me 3 “I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati, testardi e resistenti”. Luis Sepúlveda 4 Uno speciale grazie a Giovanna Capitelli, per l’intensità con cui si dona e la preziosa guida. Si ringraziano Gianfranca Florio, Musei Ascoli; Anna Goddi, Biblioteca ISRE; Alesssandro Bertinotti, Biblioteca Negroni Novara; Federica Centulani, Biblioteca di Palazzo Mocenigo, Venezia; Gabriella Benaglio, Biblioteca Lecco; Marcello Graziosi, Biblioteca di Vignola; Eleonora Pomes, Biblioteca Provinciale S. Teresa dei Maschi - De Gemmis, Bari; Marco Notarfonso, Dirigente Servizio Biblioteche, Latina; Morena Medri, Biblioteca Comunale Fabrizio Trisi, Lugo; Antonella Torazzi, Biblioteca Provinciale L’Aquila; Flora Dibenedetto, Biblioteca Comunale “S. Loffredo”, di Castello; Lucio De Matteis, Biblioteca "B. Molajoli" della Sopr. Spec. per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, Napoli; Maddalena Piras, biblioteca Decastro; Palmira Panedigrano, Ufficio Manoscritti e Rari, Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze; Liliana Bilello, Roma Capitale – Istituzione Biblioteche, Biblioteca Olgiate Olona; Biblioteca Rispoli, Roma; Giuseppe D'Errico, Ufficio Riproduzioni, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma; F. Fraschini, Biblioteca Comunale Centrale "Palazzo Sormani" Milano; Davide Ravaioli, Fondazione Federico Zeri Biblioteca, Convento di Santa Cristina, Bologna; Massimo Caporalini, Biblioteca comunale Planettiana – Jesi; Laura Colombi, Biblioteca Labronica "F.D. Guerrazzi" Centro di Documentazione e Ricerca Visiva, Livorno; Stefano Musso, Biblioteca d'Arte - Fondazione Torino Musei, Torino; Edi Perino, Biblioteca Museo Risorgimento Torino; Mariateresa Perugini, Servizio prestito interbibliotecario, Biblioteca Provinciale "G. D'Annunzio", Pescara; Silvia Bozzacchi- Anna Maria Gallo, Biblioteca di archeologia e storia dell'arte, Roma; Clelia Arnaldi di Balme, Conservatore arte antica, Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica, Piazza Castello, Torino; Sandro Barbagallo, Curatore del Reparto Collezioni Storiche dei Musei Vaticani, Città del Vaticano; Lucio Fiorile, Vice Direttore dell'Archivio Fotografico della Soprintendenza Speciale per il PSAE e per il Polo Museale della Città di Napoli; Museu Nacional d'Art de Catalunya, Barcelona; Richard Dulie, Archiviste, Salon D’Automne, Grand Palais des Champs Elysées Porte C, Paris; Stefania Navarra, Responsabile del servizio al pubblico, Archivio Bioiconografico e Fondi Storici GNAM; Clementina Conte, Responsabile per la prenotazione e consultazione dei Fondi storici della GNAM, Roma; Margherita Martino, Archivio di Stato Cosenza; Giuseppe Ciliberti, Pinacoteca Provinciale di Bari “C. Giaquinto”; Erminia Acquafredda, Pinacoteca Provinciale di Bari; Raffaella Calamini, Pandolfini casa d'aste, Dipartimento Dipinti e Sculture del XIX secolo Firenze, Palazzo Ramirez Montalvo,Borgo degli Albizi; Antonella Alletto, Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti; Giulia Biagioli, Istituto Culturale e di Documentazione Lazzerini, Prato; Yvonne Besser, Account Manager International Sales and Partner, Bridgeman Images, London Luisa Martorelli; Laura Giusti; Angela Cerasuolo; Vincenzo Caputo; Giovanna Silvestri, Alba Irollo 5 6 7 8 I PARTE I.I La formazione. Napoli e la questione del pensionato romano. 14 I.II Dalla committenza borbonica a quella sabauda. Le prime commissioni religiose: i bozzetti per il Tempio di San Francesco d’Assisi a Gaeta, la cappella di Palazzo Nunziante e l’Assunta di Palazzo Reale a Napoli. 33 I.2.1 I bozzetti per il Tempio di San Francesco d’Assisi a Gaeta. 34 I.2.2 La Cappella di Palazzo Nunziante. 47 I.2.3 L’Assunta di Palazzo Reale a Napoli. 56 I. III I “bozzetti” a tema cristologico e le Madonne. Alcuni casi di intervento nelle collezioni partenopee. 60 I.3.1 I “grandi bozzi” del Cristo. 63 I.3.2 Le Madonne di Morelli: «Un'arte che eleva il misticismo traverso il sentimento moderno». 73 I.3.3 Le opere di Morelli nelle collezioni napoletane tra settimo e ottavo decennio del secolo. 81 I.3.4 «Morelli è Morelli, si può discutere, ma non si può imitare». L’artista tra consenti e critiche. 85 I.IV Amalfi e gli affreschi della Cattedrale di Santa Maria Assunta a Cosenza. 90 I.4.1 L’intervento nella Cattedrale di Sant’Andrea Apostolo ad Amalfi. 91 I.4.2 L’intervento nella Cattedrale di Santa Maria Assunta a Cosenza. 97 I.V L’ultima attività 102 I.5.1 Le suggestioni pittoriche della ‘Settimana Santa’. 102 I.5.2 Verso un “simbolismo luminoso” 106 Conclusioni 115 9 II PARTE CATALOGO RAGIONATO DELLE OPERE 10 I PARTE 11 12 13 14 I.I La formazione. Napoli e la questione del pensionato romano. Negli ultimi decenni la definizione del contesto storico-culturale della formazione morelliana è stata oggetto di numerosi studi dedicati, in particolare, a Napoli e all’ambiente accademico 1. Un aspetto, tuttavia, è fin qui rimasto ineluso dalla storiografia: la cronologia dei soggiorni giovanili effettuati a Roma da Domenico Morelli nel più ampio contesto della prima formazione partenopea. Ciò posto, vale la pena ripercorrere e approfondire, aggiungendo qualche nuovo tassello, la formazione, le frequentazioni del tempo, la prima produzione tra ideali estetici e influenze del gusto proprio della cultura figurativa moderna della prima metà del secolo 2. La controversa questione di un precoce viaggio nella città eterna da parte del giovane Domenico Soldiero Morelli solleva, infatti, interrogativi e considerazioni che, sia pure nella brevità dell’arco cronologico di riferimento, si rivelano imprescindibili nell'identificazione dei riferimenti formativo-culturali all’origine del suo pensiero e di certe peculiarità stilistiche. A tale scopo vale la pena riprendere taluni e ben noti passaggi autobiografici o contenuti negli scritti coevi e puntualmente ripresi dalla 1 Su questo argomento s vedano i più recenti contributi di Casa di re. Un secolo di storia alla reggia di Caserta 1752-1860 , catalogo della mostra, Caserta, Reggia, 8 dicembre 2004-13 marzo 2005, a cura di R. Cioffi, Skira, Milano 2004, p. 231; L. MARTORELLI, «Io vorrei essere un grande artista…» , in Domenico Morelli e il suo tempo (1823-1901). Dal romanticismo al simbolismo , catalogo della mostra, Napoli, Castel Sant’Elmo, 20 ottobre 2005-29 gennaio 2006, a cura di L. Martorelli, Electa Napoli, Napoli 2005, pp. 15-19; A. VILLARI , La Formazione. Dall’accademia alla storia , in Domenico Morelli 2005, pp. 27- 31. 2 Una sintesi delle ricerche condotte sul tema Domenico Morelli a Roma è stata presentata oralmente al seminario Le Arti a Roma nell’Ottocento. Ricerche in corso , a cura di G. Capitelli, S. Cracolici ed è confluita in Domenico Morelli a Roma , in Le Arti a Roma nell’Ottocento. Ricerche in corso , seminario Internazionale di Studi Postgraduate a cura di G. Capitelli, S. Cracolici, Atti del convegno, Arcavacata di Rende, Università della Calabria, 25-26 marzo 2013, «Quaderni di storia dell’arte dell’Università della Calabria», 2, Campisano Editore, Roma, in corso di pubblicazione. 15 letteratura successiva che, insieme ad altri sinora inediti, verranno approfonditi più avanti. A differenza di quanto avviene per le fasi più mature i documenti di prima mano sulla formazione e l'attività giovanile dell’artista scarseggiano riducendosi essenzialmente agli sparsi, e talvolta non più controllabili, suoi ricordi personali e alla sparuta documentazione conservata presso l'archivio storico dell'Accademia di Belle Arti, peraltro di difficile accessibilità 3, l’Archivio di Stato napoletano e la Biblioteca Apostolica Vaticana di Roma. Fatta questa premessa e considerato il diverso carattere della documentazione rintracciata -dalla corrispondenza ufficiale a quella confidenziale comprese le memorie familiari e personali- è utile soffermarsi brevemente sulle peculiarità umane che caratterizzano il profilo del giovane Morelli. Nel difficile quadro iniziale della sua esistenza, connotata da ristrettezze economiche e pressioni per distoglierlo dalla scelta di un mestiere considerato troppo incerto, fanno da contraltare una spiccata vivacità mentale e un carattere aperto ed entusiasta. È in questo contesto e dopo alterne vicissitudini, inclusi gli studi per farlo diventare prete e la messa a bottega presso Innocenzo Bandiera «costruttore […] d’istrumenti di fisica» 4, che matura l’interesse per l’arte messo alla prova con la frequentazione di un «valente artista napoletano, il Rocco» 5 che può forse identificarsi con Luigi Rocco (Napoli 1806 – docum. fino al 1864) 6, modesto pittore locale molto apprezzato da Ferdinando II che acquistò diversi suoi dipinti presentati alle Promotrici. Di questi acerbi esercizi di pittura così come della dozzinale produzione iniziale «rappresentazioni di storie negli Asili infantili […], qualche litografia per la spalliera delle sedie» 7 non si conoscono, al momento, testimonianze. La primissima formazione umana e religiosa ricevuta a seguito dell’indotta frequentazione dell’ambiente ecclesiastico 8 si incrocia con un’altra felice circostanza ovvero l'incontro con l’avv. Francesco Paolo Ruggero (1798-1881) 9 presso 3 L’occasione mi è propizia per ringraziare Aurora Spinosa e Renato Ruotolo per la squisita disponibilità. 4 Come si dirà più approfonditamente in seguito la prima e più esaustiva fonte su Morelli è Michele Lessona che, anche in relazione allo scopo del suo scritto, dedica molto spazio ai primordi dell’artista cfr. M. LESSONA , Volere è potere , G. Barbera Editore, Firenze 1869, p. 106. 5 LESSONA 1869, p. 107. 6 Rocco Luigi , ad