La Marina Ligure Napoleone Napoleone

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La Marina Ligure Napoleone Napoleone 1 La Marina ligure di Napoleone 1797-1814 Virgilio Ilari e Piero Crociani LA MARINA LIGURE DI NAPOLEONE (1797-1814) LE MARINE ITALIANE DEL 1792-1815 3 2 La Marina ligure di Napoleone 1797-1814 INDICE IL 7e ARRONDISSEMENT MARITIME A. La Marina della Repubblica Ligure (1797-1 05) p. 3 B. L’organizzazione della Marina francese a Genova p. 1 IL GENIO MARITTIMO C. Le costruzioni navali p. 2 D. I porti di Genova e La .pezia p. 35 I MARINAI E. L’iscrizione marittima e i Battaglioni e0uipaggi p. 15 1. L’Iscrizione marittima2 15. 2. I battaglioni e0uipaggi2 1 . 3. Abusi e diserzione2 52. 1. E0uipaggi2 guarnigioni2 scuola pratica2 forzati2 53. 4. Gli e0uipaggi liguri in azione p. 35 I CORSARI G. La Difesa costiera p. 79 5. I corsari liguri p. 90 I. Capitan Bavastro (1730-1 33) p. 99 Tabelle p. 105 Bibliografia p. 117 3 La Marina ligure di Napoleone 1797-1814 IL 7e ARRONDISSEMENT MARITIME A. La Marina della Repubblica Ligure (1797-1 05) La squadra delle galere nel giugno 1797 Tradizionalmente la marina della Repubblica di Genova era formata da due ali0uote2 una permanente e pubblica costituita dalla s0uadra delle galee2 amministrata da una specifica magistratura collegiale2 e una eventuale e privata2 composta dall’armamento di velieri per la difesa contro i pirati2 decretato di volta in volta dalla giunta di marina dei serenissimi collegi. Alla fine del secolo la s0uadra era comandata dal capitano Patrizio Galleano e composta da 1 galee (Capitana2 Raggia2 Santa Maria e San Giorgio) le cui dotazioni organiche prevedevano 1.2 1 uomini8 12 ufficiali (1 capitani e gentiluomini di poppa)9 12 assimilati (1 cappellani2 1 chirurghi2 1 scrivani)9 9 bombardieri (incluso 1 tenente)9 102 marinai (23 piloti e comiti2 1 timonieri2 15 marinai di vela e 13 proeri)9 21 maestranze (13 capi e aiutanti e garzoni)9 39 addetti alla sorveglianza dei rematori (5 agozili e 31 marinai di guardia)9 1.0 3 rematori (31 per la Capitana e 255 per le tre sensiglie). A distaccare i bombardieri e le :guarnigioni; di fucilieri imbarcate sulle galee provvedevano il :corpo vecchio; dell’artiglieria e2 a rotazione2 tutti e 5 i reggimenti di fanteria (i 200 fanti di marina istituiti a 0uesto scopo il 1 maggio 1790 non avevano dato buona prova e il 22 giugno 1793 le compagnie dei capitani Leonardo Partenopeo e 4rancesco Doria erano state trasformate in :decime; compagnie dei 2 reggimenti :paeselli;2 .avona e .arzana). Nel 1795 la darsena aveva solo 7 0 rematori (270 :buonavoglia;2 100 forzati e 110 schiavi) e2 dedotti gli inabili2 i rimanenti bastavano per 2 sole galee. Malgrado ci< nel 1793 era stato impostato nell’arsenale lo scafo di una nuova galera destinata a sostituire la Raggia2 non pi= atta alla navigazione e tenuta di scarto in darsena. Durante la guerra delle Alpi (1792-93) tra la 4rancia rivoluzionaria e il Regno di .ardegna alleato dell'Austria2 la s0uadra delle galee e i velieri privati noleggiati per i periodici armamenti pubblici avevano continuato ad assicurare la difesa del commercio contro la pirateria delle Reggenze barbaresche2 le uniche potenze con le 0uali la .uperba fosse ufficialmente in guerra. Ancora nel febbraio 1797 erano cominciati i preparativi per la 4 La Marina ligure di Napoleone 1797-1814 spedizione in corso della fregata Nostra Signora del Soccorso e di due polacche mercantili armate2 la N. S. delle Vigne e la Virgo Potens2 dei capitani Giacomo .ciaccaluga e Giambattista Marengo. La marina dopo la rivolu ione democratica del 1797 Dopo la rivoluzione democratica le competenze del soppresso magistrato alle galee furono trasferite al comitato militare della muova Repubblica Ligure2 alleata della 4rancia2 nel 0uale le 0uestioni relative alla s0uadra delle galee erano attribuite a una coppia permanente di due :cittadini aggionti; e 0uelle relative agli eventuali armamenti di velieri privati a uno o due deputati scelti dal governo2 di preferenza tra i membri del tribunale di commercio. Il governo istitu? inoltre un :bur< di marina; formato dai vecchi impiegati dell’amministrazione e un ispettore di marina preposto alla darsena e all’arsenale2 nonché alla direzione degli e0uipaggi e delle ciurme non imbarcati. Il 7 luglio il governo provvisorio decret< la liberazione dei 102 schiavi barbareschi in nome dell’eguaglianza e fraternitA di tutti gli uomini2 dando solenne esecuzione al provvedimento nel corso delle celebrazioni per l’anniversario della presa della Bastiglia. Ma il vero scopo politico era di ac0uisire la benevolenza delle Reggenze nordafricane per favorire il negoziato di pace. Il 27 luglio2 mentre 2 galere liguri accompagnavano in Corsica Giuseppina Beauharnais2 i 3 velieri di .ciaccaluga2 ribattezzati Liguria2 Libert" ed Eguaglian a2 salparono per Algeri e Tunisi2 dove sbarcarono gli eB-schiavi. Entrambi i bey risposero in modo generico ed evasivo2 senza ricambiare l’interessata generositA ligure liberando a loro volta gli schiavi genovesi. Tornata a Genova la s0uadra di pace2 il 2 agosto il governo fu costretto a rimetterla in mare per dare la caccia ai corsari2 rimpiazzando la polacca di Marengo con 1 felucone e 2 galere ed affiancando al comandante .ciaccaluga un commissario di governo2 4rancesco Boccardi2 per vegliare sulla disciplina dei forzati e dei buonavoglia2 che erano stati ribattezzati :volontari di marina; ed e0uiparati ai marinai. Per reperire i fondi2 il 31 agosto il governo sospese la costruzione della nuova galera impostata in arsenale. Tuttavia una grave rivolta scoppiata a bordo di una delle galee la costrinse a rientrare e il 1 settembre2 su rapporto del cittadino Liberti2 il governo ne decret< il disarmo2 saldando le paghe degli e0uipaggi. Inoltre il 27 decret< il ripristino delle punizioni corporali2 che erano state abolite a seguito della rivoluzione. Il 5 ottobre le forze in crociera furono ridotte alla polacca Libert"2 a 1 galea e a 0ualche bastimento minore. Il 13 ottobre fu emanato il regolamento per i bastimenti in corso e il 23 il comitato militare fu autorizzato ad accrescere l’armamento di altri 2 legni da guerra2 senza ritardare la partenza di 0uelli giA allestiti. 5 La Marina ligure di Napoleone 1797-1814 La costituzione del 179 attribu? l’amministrazione della 4orza Armata di mare2 delle infrastrutture (porti2 arsenali2 lazzaretto2 magazzino e ufficio di sanitA)2 dell’armamento e delle costruzioni ad un :bur< di marina; formato col personale del soppresso magistrato alle galere e posto alle dipendenze del ministro della guerra e marina. Le ristrettezze finanziarie impedirono di dar seguito alla proposta2 avanzata il 17 febbraio 179 al consiglio dei giuniori dal deputato Ansaldi2 di costruire 2 fregate in arsenale. In compenso in marzo il corpo legislativo concesse ai capitani con bandiera ligure di armare in corso contro i pirati2 decretando inoltre l’armamento pubblico2 fino al mese di agosto2 di 2 galee e 3 velieri. Le galee sopravvivevano per< soltanto per forza di inerzia2 sia per mancanza di alternative sia per riguardo agli interessi sociali collegati a 0uesto tipo di unitA2 obsolete non soltanto dal punto di vista nautico2 operativo ed economico2 ma anche sotto il profilo della tenuta disciplinare. Giunse a confermarlo la nuova sommossa del 17 marzo2 con l’uccisione di un aguzzino2 punita con la fucilazione esemplare dei 2 forzati autori dell’omicidio. Aboliti i vecchi nomi2 in marzo le galee esistenti furono ridesignate con aggettivi numerali assegnati in base alle condizioni del bastimento (Prima2 Seconda e Ter a) e in aprile si dispose il disarmo della Ter a2 riducendo a 2 sole le galee atte alla navigazione. Per completare i rematori2 il corpo legislativo fece nuovamente ricorso ai barbareschi2 re0uisendo non pi= a titolo di schiavi2 bens? a titolo di :prigionieri di guerra; addetti ai pubblici lavori forzati2 0uelli catturati dai privati. La marineria ligure in Egitto (5 mar o-3 giugno 1798) Nel frattempo Genova era stata scelta come base di partenza di una delle 5 divisioni dell’,rm-e d.Orient destinata a impadronirsi del tesoro dell’Crdine di Malta e a sbarcare in Egitto (le altre 1 divisioni furono allestite a Tolone2 Marsiglia2 Aiaccio e Civitavecchia). Delegati del governo francese per la mobilitazione della marina ligure erano il tenente di vascello Dean-Doseph Durbec e il capitano di fregata .ibille (1730-1 10)2 comandante le forze navali dell’Armée d’Italie. Con decreto 15 marzo2 in ottemperanza all’embargo decretato dieci giorni prima dalla 4rancia per i porti di Genova2 Aiaccio e Civitavecchia2 il corpo legislativo mise a disposizione del direttorio ligure2 per eseguire i trasporti necessari alle spedizioni stabilite dagli agenti francesi2 tutti i bastimenti di 0ualsiasi bandiera2 coi relativi e0uipaggi2 giA presenti ovvero in arrivo nel porto di Genova2 nonché2 all’occorrenza2 negli altri porti della Repubblica. Naturalmente gli e0uipaggi opposero una forte renitenza2 costringendo il direttorio a decretare2 il 15 aprile2 la re0uisizione personale dei marinai. Il 12 maggio2 alla vigilia della partenza del convoglio2 i re0uisiti irreperibili furono dichiarati disertori2 passibili di arresto e reclusione. 6 La Marina ligure di Napoleone 1797-1814 In tutto salparono da Genova 72 bastimenti (50 liguri2 13 spagnoli2 1 francesi2 1 turco e 1 raguseo). Altri 2 bastimenti liguri salparono da Marsiglia e 3 da Civitavecchia. Assieme ai mercantili salparono anche le 2 galee liguri al comando di Galleano2 che per< il 3 giugno2 mentre navigava al largo della Corsica2 decise di propria iniziativa di rientrare2 allegando le avverse condizioni meteorologiche e un principio di ammutinamento degli e0uipaggi. 4u peraltro una decisione accorta2 se si considera che metA dei mercantili liguri di oltre 100 tonnellate e 0uasi tutti 0uelli a vela 0uadra andarono persi nella spedizione in Egitto2 segnando il tracollo definitivo della marineria genovese. Inoltre le 2 galee furono pi= utilmente impiegate per trasportare le artiglierie necessarie per la presa di Loano.
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