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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 LUGLIO 199 1

RESOCONTO STENOGRAFIC O

652.

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 3 LUGLIO 199 1

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE INDI

DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTTI

INDICE

PAG. PAG. Missioni 85053 PRESIDENTE . . .85053, 85068, 85071, 8507 3 Missioni valevoli nella seduta del 3 lu - 85076, 85077, 85079, 85080, 85082, 85083 , 85085, 85086, 85087, 85089, 85090, 85091 , glio 1991 85100 85092, 85093, 85094, 85095, 8509 7 AGRUSTI MICHELANGELO (gruppo DC) 85089 Disegno di legge: ALTISSIMO RENATO (gruppo liberale) 85080 (Approvazione in Commissione) . . . 85100 ANDÒ SALVATORE (gruppo PSI) 85082 ANDREIS SERGIO (gruppo verde) 85085 Proposte di legge : BAGHINO FRANCESCO GIULIO (gruppo MSI- (Annunzio) 85100 destra nazionale) 85090 Risoluzione, interpellanza e interroga- CARTA FILIPPO (gruppo PSDI) 85086 zioni: CAVERI LUCIANO (gruppo misto) 85093 (Annunzio) 8510 1 CICCIOMESSERE ROBERTO (gruppo federa - lista europeo) 85079 Interrogazioni sulla situazione in Iugo- DE MICHELIS GIANNI, Ministro degli af- slavia: fari esteri 85059 (Svolgimento) EBNER MICHL (gruppo misto) 85094

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PAG PAG . FRANCHI FRANCO (gruppo MSI-destra na- TREMAGLIA MIRKO (gruppo MSI-destra zionale) 85092 nazionale) 85073 GARAVINI ANDREA SERGIO (gruppo misto) 85083 GASPAROTTO IsAIA (gruppo comunista- Consiglio regionale : PDS) 85095 (Trasmissione di documento) 85100 GUNNELLA ARISTIDE (gruppo repubblica- no) 85091 Deputati subentranti : L MALFA GIORGIO (gruppo repubblica- (Proclamazione) 85097 no) 85077 MASINA ETTORE (gruppo sinistra indi- pendente) 85087 Ufficio centrale per il referendum pres- Plccou FLAMINIO (gruppo DC) . .85068 so la Corte suprema di cassazione : ROGNONI VIRGINIO, Ministro della difesa 8507 6 (Trasmissione di documento) 85097 RUSSI ANTONIO (gruppo comunista-PDS) 8507 1 SERVELLO FRANCESCO (gruppo MSI-de - Ordine del giorno della seduta di doma- stra nazionale) 85068 ni 85097

SEDUTA PRECEDENTE N . 651 DI MARTEDÌ 2 LUGLIO 1991

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La seduta comincia alle 18,30 . SERE, SEGNI, SARETTA, NAPOLI , SBARDELLA, LUSETTI, ANDREOLI, AN- MARIO DAL CASTELLO, Segretario f. f. , SELMI, ARMELLIN, GELPI, BORTOLANI , legge il processo verbale della seduta del 1 0 PISICCHIO, BATTAGLIA PIETRO, AUGEL- luglio 1991 . LO, PICCIRILLO, D'ACQUISTO, CARDI- (È approvato). NALE, ZANIBONI, PERANI, CASTAGNET- TI PIERLUIGI, ZARRO, ZAMBERLETTI , TASSONE, ANTONUCCI, DAL CASTELLO , Missioni. BORTOLAMI, BRUNETTO, CILIBERTI , COLONI, FIORI, USELLINI, PERRONE, PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi FERRARI BRUNO, BERTOLI, ZUECH, RA - dell'articolo 46, secondo comma del regola- DI, SANTUZ, FARAGUTI, RAVASIO, NUC- mento, i deputati Babbini, Brocca, Grippo , CI MAURO, FERRARI WILMO, TARABINI , Madaudo, Rossi, Raffaele Russo, Sacconi e CORSI, VECCHIARELLI e RIVERA. — Al Tempestivi sono in missione a decorrer e Presidente del Consiglio dei ministri e al dalla seduta odierna . Ministro degli affari esteri. — Per sapere se Pertanto, i deputati complessivamente in il Governo intenda: missione sono ventinove come risulta dall'e- procedere al riconoscimento della Re- lenco allegato ai resoconti della seduta o- pubblica di Slovenia e della Repubblica d i dierna. Croazia, presupposto per una soluzione con - federale; Ulteriori comunicazioni all'Assemblea sa - ranno pubblicate in allegato ai resocont i adoperarsi per l'invio in Slovenia e Croa- della seduta odierna . zia di osservatori della CEE ; adoperarsi per l'attivazione dei meccani- smi della CSCE; Svolgimento di interrogazion i sulla situazione in Iugoslavia . richiedere garanzie per la tutela della minoranza italiana così come per tutte le PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca : altre minoranze. Interrogazioni. (3-03136) . Le seguenti interrogazioni, che trattano lo stesso argomento, saranno svolte congiunta- (2 luglio 1991). mente :

AGRUSTI, FRACANZANI, CICCIOMES- NAPOLITANO, MARRI, RUBBI ANTO-

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NIO, TADDEI, GABBUGGIANI, CRIPPA, federale di Iugoslavia, sulla dichiarazione di SERAFINI ANNA MARIA e MAMMONE . — indipendenza della Croazia e della Slovenia , Al Presidente del Consiglio dei ministri e al nonché sulla azione che l'Italia ha intrapres o Ministro degli affari esteri. — Per sapere — sia bilateralmente sia in sede CEE per un considerata la drammatica situazione della contributo determinante alla soluzione del Iugoslavia, con i nuovi gravissimi fatti ch e problema. sembrano configurare un colpo di Stat o militare — quali siano le iniziative già intra- (3-03140). prese o che il Governo intende prendere direttamente e a livello europeo . (3-03137). CICCIOMESSERE, CALDERISI, BOVI- NO, NEGRI, ZEVI e TESSARI . Al Mini- (2 luglio 1991). stro degli affari esteri. — Per sapere: se non ritenga urgente e indispensabile , SERVELLO, TREMAGLIA, VALENSISE, al fine di creare i presupposti per un inter - PARIGI, FRANCHI e BAGHINO . — vento internazionale capace di fermare l'ag- gressione dell'esercito federale iugoslavo nei Al Presidente del Consiglio dei ministri . confronti della Slovenia e della Croazia , — Per conoscere le valutazioni del Governo annunciare il riconoscimento, da parte del - in ordine alla situazione determinatasi nella l'Italia, della Repubblica di Slovenia e della vicina Iugoslavia e le iniziative che il Gover - Repubblica di Croazia; no intende assumere di fronte alla dramma- ticità degli eventi in corso a tutela dei prin- se non ritenga urgente richiedere analo- cipi di libertà e degli interessi della Nazion e ga decisione da parte della Comunità euro- italiana. pea; (3-03138). se non ritenga di dover trarre le obbligat e conseguenze dal fallimento della politica e- (2 luglio 1991). stera italiana in quella regione . (3-03141). BAGHINO e VALENSISE . Al Presiden- te del Consiglio dei ministri. — Per sapere quali direttive intende dare ai nostri rappre- sentanti di Ambasciata e consolari in merito PARIGI, VALENSISE e FRANCHI . — Al Presidente del Consiglio dei ministri e a l al colpo di Stato in atto in Iugoslavia . Per sapere — pre- Inoltre, se non intenda compiere un atto Ministro della difesa. — urgente tramite le forze armate — in messo che : difesa ed a garanzia della sicurezza degli nelle notte tra il 2 e 3 luglio la milizi a italiani residenti in Slovenia . slovena e le truppe federali iugoslave si sono (3-03139) violentemente scontrate in una zona imme- diatamente a ridosso del valico di Fernetti , (2 luglio 1991). provocando estesi incendi e ripetutamente sconfinando in territorio italiano;

Saranno svolte altresì le seguenti interro- si è potuto constatare che in questa gazioni, non iscritte all'ordine del giorno , drammatica circostanza, come in prece- denti, mai si è vista una sia pur simbolic a che vertono sullo stesso argomento : presenza di militari italiani, presenza che GUNNELLA. — Al Presidente del Consi- peraltro i cittadini italiani che ivi vivon o glio dei ministri ed al Ministro degli affari e risiedono reclamano insistentemente , esteri. Per conoscere l'esatta valutazione in quanto si intendono direttamente mi- del Governo sui gravi fatti della Repubblica nacciati —;

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a chi deve essere addebitata questa ottu- forze armate di non rispettare gli accordi sa mancanza d'ogni iniziativa militare volta, stipulati in seno alla Federazione con la non solo a tutelare la sicurezza dei cittadini garanzia della Cee; italiani di confine, ma anche la dignità del - l'Esercito Italiano, il cui forzato, omissivo l'intervento armato dell'esercito iugosla- vo sta reprimendo nel sangue le legittim e comportamento è ben diverso da quello de l richieste di autodeterminazione espresse da neutrale esercito austriaco, presente in forze ai suoi confini sin dall'inizio della guerr a Slovenia e Croazia, attraverso democratici . referendum e l'espressione dei propri Parla- civile serbo-slovena menti; (303142). l'impressione è che la comunità interna- zionale, compreso il Governo italiano, abbi a sottovalutato la gravità della situazione e ALTISSIMO, BATTISTUZZI e SERREN - non abbia fatto pesare sufficientemente, spe - TINO. — Al Presidente del Consiglio de i cie rispetto alla Serbia, le sanzioni possibili ministri e al Ministro degli affari esteri. — nel caso dell'utilizzo della forza e della vio- Per sapere, in relazione alle ultime dramma- lenza —: tiche notizie provenienti dalla Iugoslavia , ove, dopo una giornata di feroci combatti - se non intendano riconoscere ufficial- menti tra le varie parti, sembra in atto un mente le Repubbliche di Slovenia e di Croa- colpo di Stato dei militari, quali siano l e zia quali Stati autonomi rispetto alla Fede- iniziative del Governo già assunte e quelle razione iugoslava; nuove da intraprendere anche in sintonia se non ritenga opportuno far sì che l'Ita- con gli altri membri della Comunità Euro- lia, in tutti gli organismi internazionali di cui pea. fa parte, si adoperi affinché questo ricono- (3-03143). scimento si estenda; ANDÒ, CARDETTI, BREDA, GANGI , quali iniziative verranno intraprese per INTINI e RENZULLI. — Al Presidente del un immediato «cessate il fuoco», perché si Consiglio dei ministri e al Ministro degl i proseguano i contatti diplomatici e quali affari esteri. Per sapere — premesso che : misure di sostegno verranno disposte in favore delle popolazioni colpite dalla guerra è gravissima la situazione determinatasi civile. nella vicina Iugoslavia, dove sembra essere (3-03145 ) in atto un colpo di Stato militare e dove son o in corso veri e propri episodi di guerra interetnica — : d'AMATO LUIGI. — Al Ministro degl i affari esteri. — Per sapere — in relazione ai quali siano le valutazioni del Governo ed preoccupanti sviluppi della situazione inter- in particolare quali iniziative si stiano con- na iugoslava — se e quali iniziative abbi a cordando a livello europeo al fine di tutelare assunto il Governo italiano; le autorità democratiche ed i popoli dell a Slovenia e della Croazia . e per conoscere quale sia la posizione (3-03144) ufficiale del ministro degli affari esteri, che fa parte della «troika» della CEE, di fronte al golpe militare a Belgrado. CAVERI, COLUMBU, LOI e WILLEIT . — (3-03146 ) Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri . — Per sapere — premesso che : LA MALFA, DEL PENNINO, GORGONI , DE CAROLIS, DUTTO e PELLICANÒ . - Al la situazione in Iugoslavia sta precipitan- Presidente del Consiglio dei ministri ed al do in queste ultime ore con la decisione delle Ministro degli affari esteri . — Per conoscere

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— di fronte ai drammatici sviluppi della programma di aiuti umanitari per le vitti - situazione iugoslava quali siano le iniziative me degli scontri degli ultimi giorni . del Governo italiano, nell'ambito della Co- (3-03148) munità europea, per impedire la sopraffa- zione militare nei confronti delle popolazion i civili e per conseguire una soluzione politic a DEL DONNO. — Al Presidente del Con- dei problemi interni della Iugoslavia che , siglio dei ministri. — Per conoscere: sulla base del principio della tutela delle minoranze, più volte sancita negli accord i quali iniziative intenda assumere il Go- internazionali, eviti ogni disegno egemonico verno per garantire la stabilità politica nell e da parte dei Serbi . zone di confine italo-iugoslavo ; (3-03147) se, attraverso il dialogo e l'intervento della CSCE e delle Nazioni unite, ritenga possibile raggiungere un nuovo equilibrio ANDREIS, DONATI, BASSI MONTANA- capace di garantire la stabilità politica del - RI, ANDREANI, CECCHETTO COCO, CE- l'area balcanica . RUTI, CIMA, CAPANNA, LANZINGER, (3-03149) RUSSO FRANCO, SCALIA, MATTIOLI, SALVOLDI, RONCHI, TAMINO E PRO- CACCI. — Al Presidente del Consiglio dei CARIA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri. — ministri. Per sapere — premesso : Per sapere — alla luce della gravissima situazione creatasi in Iugoslavia i sottoscritti che in Iugoslavia si è ormai in uno stato interpellano il Governo : di guerra civile e l'esercito federale ha di- chiarato, per bocca del suo capo di Stat o 1) quali iniziative intenda assumere al- maggiore, di considerare aperte le ostilità; l'interno della Comunità e della CSCE per - ché il conflitto scoppiato tra le Repubbliche che l'esercito ha unilateralmente, sot- di Slovenia e di Croazia e le autorità di traendosi al controllo del Parlamento, re- Belgrado possa trovare una soluzione nego- spinto la proposta di tregua e rivendicato la ziata che escluda l'uso della forza ; propria autonomia ; 2) se il Governo intenda impegnarsi per che a Belgrado la folla ha assalito il l'invio di osservatori internazionali che ga- parlamento serbo chiedendo la fine degli rantiscano il rispetto degli accordi raggiunti scontri; con l'ultima missione della troika comunita- ria in Iugoslavia; che quanto accade in Iugoslavia coinvol- ge tutta l'Europa, e la CEE in particolare, 3) quali iniziative intenda assumere per nella prospettiva di un nuovo assetto euro- garantire che la centrale nucleare di Krsko peo e di un rapporto nuovo da instaurare e gli altri impianti nucleari non possan o con tutti i Paesi ex-comunisti — : diventare obiettivi militari causando dann i imprevedibili e comunque di natura tale da se intenda assumere tutte le iniziative mettere in pericolo le popolazioni dei paesi possibili affinché la CEE invii in Iugoslavia confinanti con la Iugoslavia e le Repubbliche suoi osservatori e operi celermente per la sloveno-croate; riappacificazione di quel Paese salvaguar- dando il diritto all'autonomia della Croazi a 4) quale atteggiamento il Governo inten- e della Slovenia in un'auspicata nuova Con - da assumere rispetto alla reiterata richiesta federazione Iugoslava che superi modelli d i del riconoscimento delle dichiarazioni di Stato ormai superati ; indipendenza proveniente dai governi di Lu- biana e Zagabria; se intenda far propria la proposta del Presidente Delors e si adoperi perché al più 5) se il Governo non intenda varare un preso i «Dodici» si dotino di un esercito

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europeo in grado di intervenire a salvaguar- do di superare il grave scoglio dell'elezione dia della pace e del diritto internazionale ; del presidente Mesic, che era stato per mes i bloccato, venendo meno al dettato costitu- se intenda assumere tutte le iniziative zionale; necessarie affinché il cammino verso la u- nione economica monetaria e l'unione poli- in relazione al discorso del Capo di stato tica sia ripreso con sollecitudine e poss a maggiore, generale Adzic che, assumend o concludersi positivamente. tutti i poteri, certamente con l'appoggio (3-03150) dell'apparato marxista-leninista guidato da Milosevic, ha dichiarato guerra aperta con- tro «i nemici» sloveni, cioè contro una delle EBNER, WILLEIT e BENEDIKTER . — Al parti di cui il Governo iugoslavo ha lamen- Presidente del Consiglio dei ministri e al tato la «secessione» con la dichiarazione ch e Ministero degli affari esteri. — Per sapere: veniva con ciò colpita l'unità della «patria comune»; perchè il Governo finora non abbia an- cora provveduto al riconoscimento delle Re- si deve considerare l'estrema gravità d i pubbliche della Slovenia e della Croazia, i una situazione che segna, con questa inver- cui Parlamenti, eletti liberamente dalle ri- sione, il pericoloso ritorno ad un passato che spettive popolazioni, hanno solennement e doveva finire con la caduta del muro di dichiarato, nell'ambito dell'autodecision e Berlino; dei popoli, la loro sovranità nel rispetto del si deve rilevare, nel caso dello Stato diritto internazionale; tedesco dell'Est, una decisione popolare è perché tardi a condannare l'aggressione stata accettata da tutti i Paesi, con un pro- delle Forze Armate Iugoslave/Serbe alla Slo - cesso rapidissimo che ha riunificato le Ger- venia e alla Croazia; manie annullando tutti i trattati che avevano proceduto alla costituzione di quella Repub- in che modo intenda adoperarsi perché blica; si acceleri l'applicazione dei meccanismi CSCE; è da richiamare la grande tradizione di fede, di cultura, di partecipazione popolar e quali passi siano stati fatti per l'invio i n alla storia dell'Europa dei popoli che hanno Slovenia e Croazia di osservatori CEE e scelto l'indipendenza ma che non si sono UNO per tutelare l'incolumità della popola- pronunciati per la secessione; zione di quegli Stati che i panzer di uno degli ultimi relitti comunisti stanno affogando i n si riconosce che i popoli iugoslavi debba- un bagno di sangue . no darsi liberamente un proprio nuovo as- (3-03151 ) setto costituzionale in un quadro confedera- le che riconosca la sovranità e l'indipendenza delle Repubbliche — : GAVA, PICCOLI, GITTI, AGRUSTI, CO- quali iniziative il Governo intenda assu- LONI, FRACANZANI e NENNA D'ANTO - mere per fermare l'aggressione e favorire i NIO. — Al Presidente del Consiglio de i processi democratici sopra richiamati. ministri ed ai Ministri degli affari esteri . — (3-03152) Per sapere — premesso che : (3 luglio 1991) l'assunzione di tutto il potere da parte dell'esercito federale ha annullato gli impe- GASPAROTTO, BORDON, PASCOLAT gni verso la CEE che il Governo iugoslavo e FACHIN SCHIAVI . — Al Presidente del aveva solennemente assunti, accettando la Consiglio dei ministri e al Ministro degl i mediazione dei tre ministri degli esteri, De affari esteri. — Per sapere — premesso che: Michelis, Poos e Van Der Broek e dopo il secondo incontro con la «troika», consenten - le forze armate della Iugoslavia, sono

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pesantemente intervenute nelle repubblich e minoranze presenti nelle diverse repubbli- di Slovenia e Croazia; che; il pronunciamento militare avvenuto sta debba essere predisposto un piano di relegando ad un ruolo limitato le autorità protezione civile e di assistenza da attivar e politiche federali; nel caso sopraggiungano profughi dalla vici- na Repubblica Iugoslava; numerosissimi sono i morti tra i militari e i civili e diffuse le distruzioni, sembra che debba essere espressa la solidarietà alle i combattimenti si stiano allargando ed in- popolazioni colpite assicurando fin d'ora tensificando in tutta la Slovenia ed in molte ogni aiuto di carattere umanitario che veng a parti della Croazia; richiesto. (3-03153) il pronunciamento militare, l'ampiezz a (3 luglio 1991) . crescente dell'intervento armato, il non ri- spetto del cessate il fuoco, stanno tracciand o un solco profondo che può rendere diffici- MAGRI, GARAVINI, RUSSO SPENA, FA- lissima qualsiasi trattativa, anche quella pe r GNI, FERRANDI, ARNABOLDI, CAPRILI, una confederazione di stati sovrani; CALAMIDA, BARZANTI, TAGLIABUE, CI- PRIANI e NAPPI. — Al Presidente del Con- è inammissibile che venga soffocata dalla siglio dei ministri e al Ministro degli affar i forza l'aspirazione all'indipendenza dell a esteri. — Per sapere — premessa la dram- Slovenia e della Croazia —: matica situazione della Iugoslavia — : se non intendano esprimere la più netta quali siano le iniziative già intraprese e condanna per l'intervento militare e operar e quelle che il Governo intende prendere per in sede CEE ed in sede CSCE ed eventual- adeguare l'impegno italiano ai nuovi eventi , mente in sede ONU, con una forte e risoluta per giungere al più presto ad un cessate i l pressione politica, diplomatica ed economi- fuoco e ad una soluzione politica stabile ; ca, affinché venga imposto il cessate il fuoc o ed avviata la trattativa; quali azioni intendano perseguire nella CSCE e nella CEE per favorire il dialogo tra se non ritenga inoltre che : le repubbliche iugoslave . debbano essere inviati il Slovenia ed in (3-03154) Croazia a garanzia di ogni tregua oltre ad (3 luglio 1991) . osservatori politici della CEE anche osserva- tori militari; COSTA RAFFAELE e CACCIA . — Al Mi- l'armata federale ed ogni organizzazio- nistro della difesa. — Per sapere — in ne armata debbano rientrare nelle proprie relazione alla crisi iugoslava — quali inizia - caserme; tive siano state assunte dal Ministero dell a difesa. debbano essere attivati i meccanismi (3-03155) della CSCE per le soluzioni delle crisi ; (3 luglio 1991). i governi della CEE debbano esplicare il riconoscimento politico dell'indipendenz a della Repubblica slovena e della Repubblic a MASINA e BECCHI. — Al Presidente del croata, contestualmente all'apertura di un Consiglio e al Ministro degli affari esteri. — negoziato per costruire una confederazione Per sapere quali iniziative, dopo l'intervento iugoslava di stati sovrani; dell'esercito iugoslavo contro il popolo slo- veno e le minacce dei capi militari al popolo debbono essere altresì assicurate le più croato, il Governo italiano abbia assunto o ampie garanzie di tutela per la minoranza intenda assumere sia autonomamente che i n italiana in Slovenia e Croazia e per tutte le stretta collaborazione con la CEE, la CSCE

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e l'ONU affinché la situazione di un Paese certo senso mandato al massacro e sottoli- amico e con noi confinante non degeneri neava che si trattava ormai di uno scontro ulteriormente e sia posta fine ai già sangui- aperto, con la dichiarata volontà delle parti nosi prodromi di una vera e propria guerra dello stato di belligeranza . Annunciava per- civile . tanto che, a questo punto, l'esercito di fatto (3-03156) acquisiva la sua liberta d'azione per regolare (3 luglio 1991) la questione, usando tutti i mezzi a sua disposizione, al di fuori degli ordini del L'onorevole ministro degli affari esteri ha governo federale e, ovviamente, al di fuori facolta di rispondere . degli accordi raggiunti con la Comunità europea e accettati, nelle ore precedenti , , Ministro degli af- dalle varie parti interessate, cioè anche dalle fari esteri. Signor Presidente, onorevoli col- autorità delle varie repubbliche interessate . leghi, per rispondere puntualmente ai que- Naturalmente questo fatto ha creato un a siti contenuti nelle numerose interrogazion i situazione di gravissimo allarme non sol o presentate, desidero partire da un brev e nelle capitali dei paesi europei, ma anch e riepilogo della situazione . Ritengo che gli nella stessa Iugoslavia. Le ragioni per le onorevoli parlamentari saranno d'accordo quali si è parlato in quelle ore, questa notte con me sull'opportunità di cominciare fa- e sui giornali di questa mattina di colpo di cendo il punto della situazione quale è oggi stato dipendono da tale dichiarazione . e quale si presenta in queste ore, nel mo- La situazione in realtà non è andata pre- mento in cui il nostro dibattito ha inizio. cipitando . Almeno fino a questo momento La situazione in cui ci troviamo in quest o non è precipitata nella direzione temuta, momento ha avuto origine — parlo della anche perché, per fortuna, ieri sera alle 2 1 fase recentissima ; dirò dopo qualcosa sui alla televisione slovena il presidente Mesic e precedenti che hanno portato alla situazione il presidente Kucan annunciavano che era attuale — ieri pomeriggio. Mentre il nuovo stato raggiunto l'accordo sulle modalità e Presidente federale eletto, Mesic, si recav a sulle procedure per il ritiro delle truppe . a Lubiana per tentare di discutere con l e Soprattutto si erano superate alcune difficol- autorità slovene, da un lato, e con le forze tà riguardanti le modalità di questo ritiro , militari federali presenti in Slovenia, dall'al- che, nelle forme in cui erano state annun- tro, le modalità e le procedure per l'esecu- ciate precedentemente dalle autorità slove- zione del punto dell'accordo raggiunto con ne, risultavano inaccettabili per l'esercito la Comunità europea relativo al passaggio federale. Si tratta di cinque punti che son o dal cessate il fuoco al ritiro delle truppe di stati resi noti alla stampa, all'opinione pub- tutte le parti nelle caserme — e quindi pe r blica e a tutte le autorità iugoslave. Inoltre creare le condizioni per l'implementazione il presidente Kucan annunciava in quell'oc- effettiva di questo punto che, naturalmente, casione alla televisione che le milizie territo- è il più delicato ed il più urgente di tutti — riali slovene avrebbero comunque unilate- a Belgrado il capo di stato maggiore federale ralmente osservato il cessate il fuoco — ch e Adzic per due volte faceva delle dichiarazio- era stato anche da parte slovena violato nei ni alla televisione . Egli affermava che di giorni e nelle ore precedenti — a partire, s e fronte ad una situazione che nelle ultime or e non sbaglio, dalle 21 di ieri sera . aveva visto numerose violazioni, da tutte le La situazione rimaneva a quel punto an- parti, del cessate il fuoco più volte dichiarato cora molto confusa . Mentre era chiaro l'ap- nel corso dei giorni precedenti, e di fronte poggio del governo federale a questa intesa , soprattutto ad alcuni episodi — in particola- non era chiaro se le autorità militari, com- re uno — di scontro molto duro che si era preso il ministro federale della difesa, gene- avuto ai confini fra la Slovenia e la Croazia, rale Kadijevic, accettassero o riconoscessero l'armata federale riteneva di non poter pi ù tale accordo. rispondere agli ordini del governo federale . Abbiamo seguito nel corso della notte e Anzi accusava quest'ultimo di averlo in un della giornata odierna lo svilupparsi della

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situazione, nei modi che vi esporrò . Diretta- vare tutti i canali per capire che cosa si mente, come Italia, e indirettamente, nell a stesse effettivamente verificando . Nel corso misura in cui abbiamo potuto, come Comu- della notte sono riuscito ad avere un collo- nità europea, non abbiamo solo svolto ogn i quio ed una informazione confidenziale — azione per conoscere e capire esattamente di cui ho dato notizia questa mattina nel cosa stesse succedendo, ma ci siamo anch e corso di una conferenza stampa — che però adoperati per sviluppare immediatamente l a non mi ha dato, e neanche adesso mi dà, massima pressione possibile per evitare ch e alcuna garanzia circa quale sarebbe stato o i dirigenti dell'armata federale mettessero in potrà essere il comportamento dell'esercito . atto i propositi annunciati dal generale Adzic Mi sono sentito dire dal mio interlocutore : e accettassero invece l'accordo raggiunto a «Noi osserveremo l'accordo se esso verrà Lubiana, ponendosi nella condizione di os- rispettato. Naturalmente, non accetteremo servare e di contribuire a che tutti osservas- più alcuna violazione dell'accordo» . Questa sero il punto 1 del cosiddetto pacchett o era una notizia affidabile ed autorevole, m a CEE. non era naturalmente tale da consentire a Già nella notte (naturalmente senza una nessuno di noi di avere la certezza di quanto conferma ufficiale) abbiamo avuto la sensa- si sarebbe verificato, anche perché, nel frat- zione che il generale Kadijevic intendesse tempo, le voci e le informazioni si son o appoggiare all'interno del governo federale succedute in maniera molto drammatica . la posizione del presidente Mesic, del gover- Infatti, il presidente Mesic, che sarebbe do- no federale e del governo sloveno. Non era vuto tornare a Belgrado questa mattina, si è invece ancora chiaro se questa posizione de l fermato a Zagabria. Successivamente abbia- generale Kadijevic avrebbe avuto, di fatto , mo saputo che egli sarebbe dovuto tornare una influenza sul comando dell'esercito, fa- questo pomeriggio a Belgrado, mentre poi cendo così modificare la posizione del gene - ha annunciato che ritornerà soltanto doma- rale Adzic e dello stato maggiore . ni mattina per svolgere una riunione dell a Voglio precisare che non siamo stati i n presidenza federale. grado per tutta la notte e per tutta la mattin a di venire a conoscenza di alcuna posizion e GIUSEPPE RUBINACCI. Se tutto questo è ufficiale, confermata da parte dell'esercito . politica estera. . . ! Preciso inoltre che, nel corso del lavor o GIANNI DE MICHELIS, Ministro degli af- svolto durante la notte, siamo rimasti ovvia- o mente molto preoccupati — essendo stati i fari esteri. Questa è la situazione! Mi st primi a venire a conoscenza degli avveni- limitando a confermare quelle che sono le menti — del fatto che verso l'una e mezz a ultime notizie sugli avvenimenti iugoslavi . una colonna di carri armati molto consisten- GIUSEPPE RUBINACCI. Le abbiamo lette te — si parla di circa 200 carri armati — si sui giornali ! era allontanata da Belgrado, dirigendosi ver - so il nord del paese. Ora siamo in grado di PRESIDENTE . Onorevole Rubinacci, la dire che tale colonna si è spinta leggermente prego di non interrompere. oltre il confine con la Croazia, mentre un'al - tra parte di queste unità si è diretta in Bosni a GIANNI DE MICHELIS, Ministro degli af- ed in Vojvodina, cioè verso il confine nord fari esteri. Ho il dovere di ripetere tali dell'area abitata dai serbi, esercitando ovvia - notizie in questa sede perché ciascuno di no i mente una pressione militare e psicologica possa operare sulla base di un quadro che è soprattutto sulla Croazia. molto delicato e frammentato e che va quin - Ribadisco che questa notte non conosce- di reso il più leggibile possibile . vamo questi fatti, di cui siamo venuti a Le ultime notizie, che abbiamo avuto , conoscenza nella giornata di oggi . Tutto ciò poche decine di minuti fa, consistono in un a ha ovviamente aumentato ulteriormente l e dichiarazione ufficiale — per la prima volta nostre preoccupazioni . — del comandante delle truppe federali i n Successivamente abbiamo cercato di atti- Slovenia, il generale Raseta, il quale ha

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dichiarato che l'esercito ha ricevuto l'ordine losa. Le affermazioni che rendo note i n di applicare gli accordi stipulati l'altra ser a questa sede sono infatti basate sull'assunto e che, quindi, l'esercito sta rispettando e che non avvengano nelle prossime ore inci- rispetterà il cessate il fuoco, vale a dire l e denti o altri eventi che possano dare, ai molti indicazioni fornite ieri sera a Lubiana . che ormai nell'esercito federale credo siano Naturalmente anche tale dichiarazione la entrati nella logica di fuoriuscire da qualsias i forniamo così come l'abbiamo ricevuta . In quadro legale e costituzionale, l'opportunità ogni caso essa ha rappresentato la prima di compiere il passo definitivo dal quale no n dichiarazione ufficiale resa all'opinione pub - si torna più indietro. blica. Abbiamo immediatamente controllato Consci da ieri pomeriggio di questa situa- con le autorità slovene a Lubiana la reazione zione noi, in tutte le forme — vale a dire a tale dichiarazione. Anche da parte loro come membri della CEE e della CSCE — sarebbe stata riconosciuta (uso sempre il abbiamo sviluppato e stiamo sviluppando condizionale) una certa attendibilità a que- ogni iniziativa possibile da un lato per man - sta dichiarazione rilasciata dalla massima tenere una forte pressione politica su tutt e autorità militare dell'esercito federale in Slo- le parti in causa (e soprattutto ovviamente venia. sulle autorità e sull'esercito federali) e dal- l'altro per creare il più presto possibile con - PRESIDENZA DEL PRESIDENTE dizioni di controllo internazionale che con- LEONILDE IOTTI. sentano di adottare le modalità concordat e per ridurre il più possibile il rischio di com- GIANNI DE MICHELIS, Ministro degli af- portamenti che possano portare la situazio- fari esteri. Inoltre — questa è una notizia ne fuori controllo. che non potete aver avuto — dieci minuti fa Le iniziative che abbiamo assunto fino a ho parlato personalmente con il presidente questo momento sono le seguenti . Abbiamo della Repubblica serba Slobodan Milosevic . naturalmente continuato ad agire rigorosa - Tenete conto che la Repubblica serba già mente nel quadro delle possizioni concorda - nella serata di ieri aveva annunciato, attra- te dall'Italia a livello internazionale, vale a verso una dichiarazione resa alla television e dire nell'ambito della CEE e della CSCE . dal suo ministro degli esteri, generale Iovic , A livello di CSCE, come è noto, è riunit o che la Serbia appoggiava l'accordo raggiun- in questo momento a Praga il cosiddett o to a Lubiana. Anche in questo caso mi limito comitato degli alti funzionari, in base alla a riferire il colloquio avuto ufficialmente con procedura di emergenza concordata poch i tali autorità serbe nella mia qualità di mini- giorni fa a Berlino ed applicata per la prima stro degli affari esteri italiano. Il presidente volta. Esso sta esaminando la situazione i n Milosevic mi ha detto che la situazione allo Iugoslavia sulla base di proposte che, per stato è calma (ha usato proprio questa pa- convenzione, sono state avanzate dai rap- rola) e che l'intenzione della Serbia è d a presentanti della Comunità perché è stata rispettare le intese raggiunte con i rappre- quest'ultima a chiedere la riunione urgente . sentanti della Comunità europea. Se la situa- Le proposte che si intendono avanzare sono zione rimarrà nei binari stabiliti dal pacchet- sostanzialmente tre. to concordato domenica sera e dagli accord i La prima riguarda l'approvazione di u n di Lubiana stipulati ieri sera, non esiste all o documento — del quale abbiamo il testo, stato attuale, secondo il presidente serbo, il preparato dalla CEE — che contiene u n rischio del precipitare dell'azione militare, o fortissimo appello di tutti i 35 paesi (anzi 34, peggio della guerra civile, o addirittura della poiché la Iugoslavia lo accetta ma non è fuoriuscita dal controllo delle autorità legali compresa in tale numero) — fra i quali i e costituzionali della Iugoslavia. paesi europei, gli Stati Uniti e l ' Unione So- Questa è la situazione nel momento attua- vietica — alle autorità federali, a quelle le . Naturalmente essa, dopo tutto ciò che militari ed a quelle repubblicane affinché abbiamo sperimentato in questi giorni, rest a venga mantenuto l'impegno assunto nel pac- comunque estremamente delicata e perico- chetto CEE, con tutte le modalità conse-

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guenti, ed ogni parte si astenga dal ricorrer e nella sua azione . La seconda decisione della alla forza per evitare di far precipitare l a CEE è stata quella di annunciare che il situazione. Ci auguriamo che questo docu- Consiglio dei ministri della Comunità si riu - mento possa essere adottato in serata e ch e nirà venerdì mattina all'Aia . Abbiamo fatto quindi si attui — per quello che può valere sapere alle autorità federali, all'esercito fe- —anche la pressione di paesi come l'Unione derale e a tutte le parti interessate che i n Sovietica, il Canada ed altri stati che fino a quel contesto, ove la situazione di pression e questo momento hanno fatto sentire meno militare o, peggio, di azione militare ne i la propria voce . confronti della slovenia e della Croazia rima- La seconda iniziativa che si sta discuten- nesse inalterata, la CEE riterrebbe decaduto do, su proposta CEE, è quella di procedere il pacchetto presentato e si appresterebbe a — se possibile domani mattina — alla costi- dare tutto il suo supporto, compreso il rico- tuzione di un gruppo di osservatori della noscimento dell'indipendenza della Slovenia CSCE, che sarebbero stati individuati nei e della Croazia. La riunione di venerdì mat- rappresèntanti dei 35 paesi che siedono a tina dunque è già convocata con quest o Vienna per discutere le cosiddette misure di preciso messaggio, trasmesso nelle ultim e fiducia e di sicurezza . Si sa già esattamente ore dalla troika CEE alle autorità ed alle chi sono, e quindi essi partirebbero al più parti interessate a Belgrado . presto da Vienna per il nord della Iugoslavia, L'Italia ha ovviamente partecipato alle con il compito di formare una rete legalmen- suddette decisioni ed ha insistito per temp o te autorizzata a verificare la situazione ed a e, direi quasi, da tempo soprattutto sull a controllare — d'intesa con le parti — l'ese- questione degli osservatori, dichiarandola cuzione degli accordi raggiunti . come uno degli obiettivi più urgenti d a La terza iniziativa è quella relativa alla raggiungere. Ha poi concordato i contenuti disponibilità della CSCE — come struttura delle misure che vi ho annunciato e le politica di integrazione paneuropea — un a prospettive delle riunioni di cui vi ho parla- volta raggiunto (e se verrà raggiunto) lo to. Infine ho cercato di aggiungere una status quo dal punto di vista militare e da precisa azione a livello nazionale. Questa si quello del rischio di scontri, a collaborar e è esplicata, innanzitutto, attraverso lo sforzo con le parti per il negoziato politico, che straordinario, per abnegazione e per presen- dovrebbe aprirsi per un periodo di tre mesi . za, dei nostri diplomatici in loco, da Belgra- Quest'ultimo viene individuato, nel pacchet- do a Zagabria, a Lubiana e a Capodistria. to CEE, come il periodo entro il quale La principale azione, però, è stata quella cercare, attraverso il negoziato ed il dialogo di inviare immediatamente, nella nottata di politico, una soluzione ai problemi. ieri, un funzionario di alto grado della dire- Per quello che riguarda la CEE, oltre zione affari politici del Ministero degli esteri , ovviamente a quelle che ho già ricordato, il consigliere Surdo, a Lubiana . Egli si trova sono state assunte altre tre decisioni . La in quella città dall'una della scorsa notte e prima è stata quella di inviare la troika de i da questa mattina sta lavorando e discuten- direttori politici e degli alti funzionali a do con le parti interessate, al fine di cercare Belgrado — dove si trova in questo momen- di smussare ogni situazione che possa creare to — per discutere con le autorità federali e l'incidente di cui parlavo. militari tutte le modalità relative all'arrivo Questa mattina è partito per Belgrado il degli osservatori . La CEE è pronta, se neces - direttore degli affari politici, l'ambasciatore sario (e questa sarebbe un'intesa a livello d i Vanni d'Archirafi, latore di un mio messag- CSCE), ad anticipare una presenza di suoi gio personale a tutte le parti interessate, osservatori nel quadro CSCE. dalla presidenza federale alle diverse autori- La CEE, naturalmente tenta di rinnovare tà federali, al comandante dell'armata fede- in queste ore, attraverso la presidenza olan- rale, al presidente della repubblica serba, dese, un possibile intervento diretto, parlan- affinché ciascuno si comporti conforme - do con le varie parti in causa e, soprattutto , mente agli impegni assunti e, quindi, coope - appoggiando in pieno il presidente Mesic ri e collabori per il mantenimento del legit-

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timo quadro costituzionale, per l'esecuzion e un giorno la riunione dei due parlamenti , degli accordi e per la realizzazione delle sloveni e croati hanno deciso di proclamar e modalità concordate ieri a Lubiana. L'am- l'indipendenza delle rispettive repubbliche , basciatore d'Archirafi si trova dalle due di l'Italia e la Comunità sono state decisament e oggi a Belgrado e sta partecipando ad una presenti per cercare di evitare il verificarsi serie di incontri . Ovviamente si è raccordat o delle conseguenze che, come e facilment e ai rappresentanti della troika CEE li presenti comprensibile, sarebbero potute derivare ed insieme stanno approntando tutti gli stru- dalla dichiarazione, o di ridurne la portata . menti che possono essere preparati affinché Deve essere chiaro, ed è largamente con- questa situazione tanto precaria e difficile fermato e documentato dagli atti, che, com e sia mantenuta, se possibile e con il nostro avevamo fatto nelle settimane precedent i apporto, sotto controllo. parlando con tutti gli interlocutori, il nostr o Questa è la situazione che posso descrive- primo appello e il nostro fermo richiamo a re al momento, sulla base delle notizie di cui tutti è stato di evitare assolutamente e co- siamo in possesso . Naturlamente ci son o munque l'uso della forza. Ricordo che, co- giunte nella giornata di oggi, anche se i n me del resto ha riportato anche la stampa , misura molto minore, notizie non controlla- in occasione della visita a Roma del presi - te, non verificate e non confermate nemme- dente Von Weizsaecker, accompagnato da l no dalle autorità croate e slovene, con le ministro Genscher, quest'ultimo e io stesso quali siamo in continuo contatto. Si tratte- quel giorno parlammo, dandone notizia al- rebbe di scontri nella zona nord-est dell a l'opinione pubblica, con il ministro Loncar, Slovenia. Ma, lo ripeto, si tratta di notizie nostra controparte nella federazione iugo- provenienti da fonti prevalentemente di slava, per avvisarlo che la Comunità — e i stampa, sulle quali la nostra capacità di Governi italiano e tedesco ne facevano fede controllo è in questo momento praticament e — non avrebbe accettato o sopportato un'i- nulla. Lo ripeto: non abbiamo conferme niziativa federale volta a rispondere alla precise e sicure neppure da parte slovena e decisione delle due repubbliche con la forza . croata. Le cose sono poi andate come sappiamo . Abbiamo continuato nella giornata di oggi Vi sono stati una decisione riguardante l a a tenerci in contatto con tutta una serie di questione dei confini, i primi moviment i governi, oltre a quelli CEE, comprese l'Au- dell'armata in Slovenia e, nella giornata di stria e l'Ungheria, paesi che condividon o giovedì, i primi incidenti . Immediatamente con l'Italia la caratteristica di avere una tutti si sono adoperati, e noi con loro, anz i frontiera esterna in comune con le repubbli- forse anche prima, per chiarire al govern o che della Croazia e della Slovenia. Abbiamo federale che si trattava di una mossa inac- concordato un incontro per sabato fra i cettabile, che subito doveva essere riportata ministri degli esteri dei tre paesi, auspicando sotto controllo e superata. Poche ore dopo che la situazione rimanga in qualche mod o si è svolto il Consiglio europeo e, come voi sotto controllo fino ad allora, al fine di sapete, di fronte a una situazione di quest o coordinare ulteriormente i nostri comporta- tipo decidemmo il primo invio della missio- menti, che in tutto questo periodo sono stati ne della troika. coordinati mediante i gruppi di diplomatici Non farò la storia di quella missione, ma rimasti in continuo contatto . dico solo che nel giro effettuato nella notte La situazione, così come è stata da me di venerdì mettemmo a punto in loco il descritta, è ovviamente figlia dello stato di famoso pacchetto e ottenemmo risposte po- cose dei giorni precedenti e del quadro sitive, anche se le varie parti espressero «se» , risalente, più lontano nel tempo, alle setti- «ma» e diversi dubbi, che tuttavia facevan o mane ed ai mesi precedenti . intravedere la possibilità di un accordo s u Per quello che riguarda i giorni preceden- tre punti: cessate il fuoco, ritiro delle forze ti, dirò poco; da quando, peraltro, la situa- armate e sospensione per tre mesi non della zione è antrata nella fase calda, cioè dalla dichiarazione di indipendenza ma della sua sera del 25 giugno, allorché, anticipando di applicazione, della sua implementazione, e

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l'elezione del presidente Mesic per colmare La seconda missione è riuscita a consoli - il vuoto legale e costituzionale esistente in dare ulteriormente ciò che avevamo rag- Iugoslavia dal 16 maggio. giunto nella prima, ottenendo non solo ri- Ottenemmo risposte positive, ma era an- sposte esplicite, formali e scritte da tutte le che chiaro a noi che ci trovavamo in quei autorità — comprese quelle slovene che luoghi da percorrere — lo dicemmo all a incontrammo nella notte a Zagabria assieme stampa — che tali risposte erano ancor a alle autorità croate — ma anche l'elezione animate, per così dire, da una profond a del presidente Mesic. sfiducia reciproca e che grosso modo suona- Quando lasciammo per la seconda volta , vano nel modo seguente : «Sì, farò questo se all'alba di lunedì, Zagabria era chiaro a gli altri faranno quello» . Terminata la mis- ciascuno di noi che vi era una possibile via sione la mattina del sabato, tornammo a da percorrere, essendosi definito un pac- Lussemburgo a riferire, avendo nel frattem- chetto di misure per evitare il precipitar e po detto con chiarezza al governo federale verso la guerra civile, ma che il problem a che, ove la situazione non fosse tornata sott o consisteva nelle modalità di applicazione de l controllo secondo i punti della nostra propo- primo punto sulle quali persistevano — no- sta, la CEE avrebbe sospeso immediatamen- nostante ne avessimo discusso diversi aspetti te ogni aiuto nazionale e comunitario all a — divergenze interpretative «pericolose» (l o Iugoslavia. dico tra virgolette) tra le due parti in causa; Nella giornata di sabato, sabato notte e divergenze che hanno fatto sì che le decisio- nelle prime ore di domenica il controllo della ni invece di essere adottate nella giornat a situazione è sembrato sfuggire soprattutt o successiva, cioè lunedì, siano state assunte su due punti, che avrebbero dovuto esser e martedì sera con l'ulteriore tensione che ci ò affrontati immediatamente . Mi riferisco al- ha comportato. l'elezione di Mesic : i serbi, pur avendo dett o Tutto questo si colloca — va detto esplici- che in linea di principio lo avrebbero eletto, tamente — nella fase, che non è di giorni ma hanno cominciato a dire «se» e «ma» circa di settimane, che ha preceduto l'acutizzarsi ciò avrebbero dovuto fare gli altri . Sul cam- gravissimo della crisi. Mi riferisco alla fase po numerosi incidenti, provocati dall'una e che dura all'incirca da novembre che h a dall'altra parte, hanno fatto presagire il peg- dimostrato quanto la situazione emersa al- gio già nella notte di sabato e nelle prime ore l'interno delle Repubbliche iugoslave attra- di domenica . verso le elezioni democratiche sia variegata, Questa è stata la ragione per la quale nella ponendo in luce tutte le divergenze e l e giornata di domenica, di nuovo su iniziativ a diverse strade che ciascuna intendeva e in- italiana, è stata decisa una seconda mission e tende percorrere . della troika, per tentare immediatamente di La Croazia e la Slovenia si muovon o consolidare l'accordo che avevamo definit o verso la proclamazione dell'indipendenza o per lo meno delineato nella prima missione e della sovranità, ma soprattuto — in par- e per cercare di ottenere a quel punto un ticolare la Slovenia — nella direzione di impegno formale su un testo scritto, comu- una totale resezione dei legami con la Iu- nicato domenica mattina, e poter poi passa- goslavia, mentre la Croazia mostra una po- re alla fase di applicazione dei tre punti sizione più disponibile a discutere di un a ricordati, a partire dal primo, che, come la confederazione. vicenda di queste ore dimostra, era assolu- La Bosnia e la Macedonia sono anch'ess e tamente essenziale per avere un punto d i disponibili ad una confederazione con carat - riferimento legittimo per l'esercito : mi rife- teristiche diverse . La Serbia e il Montenegro risco alla nomina del presidente federale . E sono invece arroccate a difesa dello stat o il pallidissimo e tenue filo su cui la situazion e federale centralistico . si regge ancora oggi, perché è grazie ad esso Le vicende si sono svolte nel modo che che fino a questo momento si è riusciti ad sappiamo e nel corso di queste settimane è esercitare una pressione sull'esercito federa- andata definendosi la posizione della Comu - le . Anche al riguardo le cose sono note. nità europea e della comunità internazionale .

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A nome del Governo italiano devo ribadir e sime ore in Iugoslavia i problemi anche nell e che riteniamo che la posizione assunta sia ipotesi migliori rimangono tutti aperti . stata giusta e corretta, poiché si trattava di Abbiamo detto con chiarezza, fin dall'ini- affrontare un problema delicatissimo la cui zio e per mesi in tutti i modi possibili, ch e realtà non sfuggiva e non sfugge ad alcuno , la formula adottata come Comunità europea e nessuno ha mai pensato di cancellare co n l'avremmo mantenuta fino a quando la si- una posizione diplomatica una situazione tuazione non fosse precipitata. In questo che proprio noi, che ce ne siamo occupat i caso, avrebbe avuto valore ciò che abbiamo in questi mesi, abbiamo conosciuto megli o affermato in questi giorni : se la scelta sarà di chiunque altro . tra i carri armati, la repressione militare e i Ci siamo mossi perseguendo l'unico scopo popoli, noi staremo con i popoli . questo deve essere detto con molta chia- La formula che abbiamo adottato è l'uni- rezza — (Interruzione del deputato Staiti di ca attorno alla quale si può esercitare un Cuddia delle Chiuse) di tentare, finché è peso europeo, per cercare una via d'uscita possibile e tenteremo ancora lungo que- pacifica, la via d'uscita politica e negoziale . sta strada finché sarà possibile —, di trovare La formula «Iugoslavia unita e democratica » una via non di forza ma di negoziato e d i mai e in nessun momento ha voluto signifi- dialogo per affrontare un problema difficil- care appoggio alla Iugoslavia così com 'è, mente risolvibile. appoggio alle soluzioni federali tradizionali , Se è vero in astratto che per quant o ai centralismi o agli egemonismi serbi . Ab- riguarda la Slovenia si potrebbe riconoscere biamo sempre detto che «unita e democra- una separazione semplicemente sulla base di tica» significava Iugoslavia diversa, nella un ragionamento politico di diritto interna- quale il patto che teneva assieme le repub- zionale o di interpretazione dei principi d i bliche sulla base dell'attuale costituzione Helsinki in un modo anziché in un altro, non le repubbliche stanno assieme perché lo appena si passa alle altre Repubbliche, a vogliono e allo stesso modo possono staccar- partire dalla Croazia, questo tipo di soluzio- si dovrà diventare nuovo, modificare ne semplice non esiste . Se venisse avanzat a profondamente la situazione e basarsi sul porterebbe irreversibilmente ad una situa- legittimo diritto alla sovranità delle diverse zione di guerra civile . Infatti, come è noto, repubbliche. la Croazia, a differenza della Slovenia, non Non voglio tediare alcuno, ma una setti- è etnicamente omogenea, ha una forte mi- mana prima della dichiarazione di indipen- noranza serba per la quale i serbi a torto o denza, proprio per render chiaro quest o a ragione — qui non c'entra alcun atteggia- fatto non a noi, non all'opinione pubblica mento politico, ma solo il forte nazionalismo italiana, ma all'opinione pubblica iugoslava che è caratteristica comune a tutte le parti oltre che al governo federale delle repubbli- ritengono che, se vi è un diritto all'auto- che, ho rilasciato, nel corso di una conferen- determinazione della Croazia, vi debba esse- za stampa, una dichiarazione (ho qui con re anche per la minoranza serba . me le copie per chi volesse leggerla) a tutti Se poi passiamo alla Bosnia il problema è i giornali delle repubbliche federali, a quelli totalmente irrisolvibile giacché vi sono tre sloveni, a quelli croati, a quelli bosniaci, a comunità di peso quasi uguale . Se scendia- quelli montenegrini e a quelli serbi . Ho detto mo ad esaminare la situazione della Vojvo- chiaramente che questo era il senso della dina o del Kossovo, ci si rende conto di com e posizione europea. la soluzione semplice, l'applicazione sempli- Il giornale croato Vjesnik ha scritto con cistica dei princìpi, la soluzione dunque del nettezza che noi affermavamo che la propo- cosiddetto non realismo politico, si riveli sta serba sulla federazione centralizzata no n invece, ahimé, un vero e proprio realismo è in linea con le aspettative della CEE; che politico miope e senza sbocco . i dodici non appoggiano una soluzione del Ciò era molto chiaro non solo a noi ma a genere; che noi, senza voler interferire nei tutti e deve continuare ad esserlo, poiché — negoziati delle repubbliche, non esiteremo ripeto — qualsiasi cosa succeda nelle pros- ad esprimere i nostri giudizi; che crediamo

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sia possibile una Iugoslavia in cui le repub- Deve essere anche chiaro che in tutti bliche realizzino la propria fisionomia di questi mesi la nostra azione è stata volta a unità sovrana e di indipendenza e ciò si può dialogare e a cercare di convincere alla linea raggiungere in modo democratico su un a della ragione tutte le parti . Non dimentichia- comunità o su una confederazione di questo mo che il primo ministro degli esteri della tipo . CEE che si è recato a Lubiana e a Zagabria Tali dichiarazioni sono riportate in tutti i è stato nello scorso dicembre chi vi parla; e giornali iugoslavi del 18 giugno di quest 'an- a Roma abbiamo incontrato le autorità di no. Questa era, è e deve rimanere — a meno quasi tutte le repubbliche, ogni volta che si che la situazione non evolva in modo divers o sono presentate. E mai abbiamo avuto u n — la nostra posizione, perché è l'unica atteggiamento di chiusura, di incomprensio- possibile : è necessario arrivare ad una solu- ne o — peggio ancora — di parte ; anzi, se zione accettabile senza lo scontro, senza il dovevamo dare un giudizio di valore, quest o conflitto, senza la guerra civile, ma in mod o è sempre stato espresso dall'Italia e dalla democratico. CEE in modo chiaro e unitario. Questa posizione, naturalmente, è alla Questa deve rimanere la nostra linea, se base del punto 2 del pacchetto della CEE . le condizioni ce lo consentono . Perché — lo Noi abbiamo ottenuto dalle autorità fede- ripeto ancora una volta — la riunione con- rali che la tregua — se ci sarà, e dobbiamo vocata per venerdì ha un chiaro significato . sperare con tutte le nostre forze che vi Siccome l'evolversi della situazione non di- sia — non sarà basata sul ritiro della di- pende solo da noi, se altri, sfuggendo agli chiarazione di indipendenza. Le dichiara- impegni presi con noi, sceglieranno la strad a zioni di indipendenza restano; si è chiesta che abbiamo fino ad oggi disperatament e solo una moratoria, una sospensione — cercato di evitare (e che cercheremo ancor a si è parlato di tre mesi per poter met- disperatamente di evitare), è chiara quale tere le parti attorno a un tavolo e far e sarà la reazione politica ed anche giuridica ogni sforzo (noi saremo li con loro) per della Comunità europea. trovare la via d'uscita attraverso il nego- Ma a quel punto ancora non siamo . E non ziato. essendo ancora a quel punto, è dovere della E stato detto e ripetuto, con tutta la Comunità, che si è presa in questi giorni la chiarezza e la cautela possibili, che qualun- responsabilità di indicare la strada giusta e que sarà lo sbocco della situazione dopo i tre di farsene garante, mantenere ferma la pro- mesi, saremo pronti ad accettarlo, se si pria scelta; anche se, naturalmente, il Go- tratterà di un negoziato, se sarà un fatto d i verno italiano ed io personalmente capiamo cui ci si renderà reciprocamente conto . bene le emozioni delle nostre opinioni pub- Nulla è stato inutile in questi giorni, come bliche, capiamo bene le emozioni delle opi- la possibilità che ci è stata data di svolgere nioni pubbliche europee, capiamo bene (e io un'azione . Se la situazione non è ancora le percepisco come qualsiasi altra persona ) precipitata, infatti, è in buona parte dovut o le reazioni suscitate dalla situazione esisten- all'azione della Comunità europea e al fatto te e l'evidente asimmetria che vi è fra l'azio- che sia riuscita a farsi sentire, anche solo ne degli sloveni e dei croati (che lottano pe r parlando e proponendo. Tutto ciò ha conta- una libertà e per una indipendenza che è pe r to molto più che la minaccia di sanzioni loro in qualche modo il riscatto di decenni economiche per cercare di trovare la solu- in cui tali aspirazioni sono state soffocate) e zione giusta. l'azione di chi usa invece l'esercito e gli Voglio sia chiaro che questa non è solo la strumenti che sono sempre quelli ( o tali posizione italiana o una posizione da noi appaiono di fatto alle coscienze) della re- imposta agli altri; è la posizione convinta pressione militare. non solo dei dodici, ma dei trentacinque , Ciò nonostante, abbiamo sentito, sentia- sulla quale non da oggi, ma da mesi, dichia- mo e continuiamo a sentire il dovere di randolo all'opinione pubblica, abbiamo por- mantenere una linea finché essa risulterà tato avanti la nostra azione . praticabile. Naturalmente questo non vuoi

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dire che non abbiamo intensificato i rapporti rato che la Serbia è ormai pronta ad accet- con le autorità croate e slovene per dare lor o tare la soluzione confederale e che non pone tutto l'appoggio possibile ed allo stesso tem- neppure un ostacolo di principio all'indipen- po tutti i consigli perché non commettano denza della Slovenia, ove questo avvenga i n errori, non facciamo passi che possano far un quadro concordato, in cui la Serbia sia evolvere la situazione in direzioni sbagliate messa in condizione di tutelare i diritti de i (come abbiamo fatto del resto nell'ultimo serbi, sono passi in avanti enormi che sono periodo, prima delle dichiarazioni di indi- figli, ovviamente, del rischio terribile che pendenza). stiamo correndo, ma sono anche frutto del- E non dimentichiamo che siamo, per for- l'azione e della pressione della comunit à tuna, ancora in una situazione sotto control- internazionale, in modo particolare della lo. Non a caso, infatti, la repubblica più Comunità auropea . importante delle due, quella dove il rischio Il primo risultato che abbiamo ottenuto di guerra civile è maggiore (e tra l'altro molt i l'altra sera, cioè l'elezione di Mesic (che i n episodi di vera e propria guerra civile sul sé è ancora nulla ma, come si è visto in campo si sono già verificati in questi giorni) , queste ore, era quel «nulla» che ci è servit o cioè la Croazia, che non è meno desiderosa per evitare che la situazione sfuggisse subito di indipendenza e meno democratica d i di mano), si è conseguito sulla base dell'e- quella slovena, non ha seguito la Slovenia spressione da tutte le parti di una sfiducia dal punto di vista dei passi pratici. Ed è la reciproca totale ma di piena fiducia rispett o ragione per cui fino ad oggi lo scontro con alla comunità internazionale, rappresentata l'esercito federale si è verificato in Slovenia agli occhi di tutte le parti in causa dalla e non in Croazia. Comunità europea . Questo è il quadro della situazione . Quella che grava sulle nostre spalle è Io credo che dobbiamo sospendere ogni una responsabilità tremenda, perché dob- giudizio finale fin quando non avremo rag- biamo far valere la logica del diritto, della giunto (come io continuo a sperare e ad ragione , delle proposte in una situazion e auspicare) uno sbocco positivo rispetto all a deterioratissima . E, per favore, non veniteci situazione odierna, finché non avremo cio è a dire che il Governo, e ciascuno di noi, raggiunto l'obiettivo primario ed essenzial e per così dire, in nome della Realpolitik di evitare che la situazione sfugga di man o non vuol capire quello che è evidente a e degeneri nel colpo di stato, nell'assunzione tutti: lo capiamo benissimo . L'abbiamo per- del potere o di parte di esso ad opera dei cepito ora per ora, parlando e vedendo militari e poi naturalmente nello scontro la gente. Ma il problema — e questo è armato che diventerebbe in poco tempo il vero modo di non fare Realpolitik — guerra civile. è di trovare la strada che, partendo dai Qualche speranza, a parte le cose che ho dati di fatto, che sono di sfiducia, facci a detto all'inizio, che nella realtà iugoslava, prevalere il dialogo ed il confronto . nella gente delle diverse repubbliche iugosla- In questa direzione continueremo a muo- ve, di fronte al rischio spaventoso del disa- verci nelle prossime ore non solo nell'inte- stro che si aprirebbe con lo scontro maturi resse della Iugoslavia e di paesi come i l un atteggimento più concreto, ha avuto nostro e l'Austria che sono ad essa vicini, ma conferma nelle ultime ore . Le manifestazio- nell'interesse di tutti e con l'auspicio che si ni svoltesi ieri in Serbia per la pace sono fatti riesca a trovare la via d'uscita politica, de- nuovi che introducono elementi dialettici mocratica, negoziata alla situazione . all'interno della stessa Serbia. Il fatto che E un test gigantesco per l'Europa: noi alla fine di un negoziato durissimo la repub- dobbiamo veramente sperare, sapendo che blica serba abbia accettato di eleggere a possiamo fare qualcosa se ci muoviamo i n capo della federazione Mesic, la cui candi- maniera coerente e corretta, che si poss a datura era stata fino ad allora respinta ; il raggiungere questo risultato (Applausi dei fatto che il presidente Milosevic nell'ultimo deputati dei gruppi della DC, del PSI, de l incontro con la troika europea abbia dichia - PSDI e liberale) .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 LUGLIO 199 1

PRESIDENTE. Passiamo ora alle repliche tesia di valutare se in una prossima occasio- degli interroganti . ne — ove la situazione dovesse ulteriormen- Avverto che, considerata la grande rile- te aggravarsi, ma mi auguro ovviamente che vanza dell'argomento, consentirò che un si risolva — non sia preferibile una discus- interrogante per ciascun gruppo possa repli- sione su mozioni o chiedere al Governo che care per dieci minuti, anziché per cinque, e venga a rendere comunicazioni sulle quali i con precedenza sugli altri interroganti del gruppi possano poi pronunciarsi e la Came- medesimo gruppo . ra nella sua completezza eventualmente e- sprimere un parere ed un indirizzo (Applau- FRANCESCO SERVELLO. Chiedo di parlare si dei deputati del gruppo del MSI-destr a sull'ordine dei lavori . nazionale). PRESIDENTE. Ne ha facoltà . PRESIDENTE. Onorevole Servello, natu- ralmente mi auguro che non se ne presenti FRANCESCO SERVELLO. Signor Presiden- la necessità, ma qualora la situazione lo te, ho ascoltato con qualche interesse la sua richieda mi riservo di prospettare la questio - comunicazione che, per altro, anch'io avevo ne da lei sollevata in sede di Conferenza de i sollecitato, quanto meno in relazione alla presidenti di gruppo . durata della replica di un rappresentante pe r L'onorevole Piccoli ha facoltà di dichiara- ciascun gruppo. re se sia soddisfatto per l'interrogazione Non intendo far riferimento al «minutag- Gava n. 3-03152, di cui è cofirmatario . gio» della risposta alle interrogazioni fornit a dal ministro degli affari esteri . Dico soltanto FLAMINIO PICCOLI. Signor Presidente, o- che è ricorrente il metodo con il quale norevoli colleghi, signor ministro, abbiam o conduciamo determinati dibattiti. ascoltato con profondo interesse le sue in - Dare qualche notizia su fatti emergenti, su formazioni e confidiamo anche noi che la calamità improvvise attraverso lo strument o pressione possa diminuire . delle interrogazioni è certamente un fatto Tuttavia gli eventi che si svolgono a due rilevante . Tuttavia quando si tratta di avve- passi dai nostri confini, le notizie che rice- nimenti di questa natura, di rilievo nazional e viamo direttamente da alcuni dei protagoni- ed internazionale, eventi che non sono pe- sti più esposti e più colpiti, le informazioni raltro dell'ultima ora e in relazione ai quali che i mass media ci forniscono in continua- sono state presentate anche altre iniziative zione testimoniano di una realtà gravissima , parlamentari (ad esempio il gruppo del MSI- che del resto lei ha sottolineato più volte nel destra nazionale ha presentate due interpel- suo intervento. Realtà che può di nuovo lanze), penso sia giusto che il ministro degli precipitare da un momento all'altro e che si affari esteri abbia a disposizione 45 minuti riassume nella definizione del nemico da per la sua risposta, mentre mi sembra grave abbattere con qualsiasi mezzo e con la mas- che, dopo che avremo dichiarato se siam o sima celerità. Definizione che ci è stata soddisfatti o meno dell'intervento del Gover - offerta non solo dal generale Adzic, ma no, la Camera non sia in grado di esprimer e anche dal ministro della difesa del Govern o un voto, un indirizzo, una scelta su una federale, che ancora oggi — a mezzogiorn o parte della politica estera con riferiment o — ha dichiarato la sua volontà di distrugger e alla quale il ministro degli esteri ed il Presi- il popolo sloveno e di farla finita con questa dente del Consiglio hanno operato scelte secessione, con un linguaggio che non ripro- contraddittorie nelle settimane scorse . duco tanto esso è stato triviale e con una Potremo forse dire tutto ciò, ma non cattiveria ed una protervia che hanno del - potremo votare un documento di indirizzo . l'incredibile. Ad esempio, l'interrogazione presentata da l Desidero fare nel brevissimo tempo ch e gruppo della democrazia cristiana si confi- ho a disposizione (la ringrazio signor Presi- gura quasi come una mozione. Ecco perché, dente, per i dieci minuti che ci ha volut o signor Presidente, raccomando alla sua cor- concedere) quattro considerazioni .

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Innanzitutto è impossibile, impensabile ed ma anche noi — con i personaggi più signi- insopportabile che ai confini del nostro pae- ficativi del mondo religioso, culturale e po- se si svolga, alla fine di questo secolo, una litico della Slovenia e della Croazia, con i brutale aggressione che ricorda i peggiori nostri connazionali che vivono in queste momenti dei conflitti che anche noi abbiamo Repubbliche, connazionali — glielo voglio conosciuto e delle persecuzioni che le popo- ricordare — che debbono poter mantener e lazioni del mondo balcanico hanno soppor- in qualsiasi nuova situazione la loro unità. tato con un ritmo incalzante che ha colpito Non certo per noi che abbiamo avuto colle- diverse generazioni. Ora — caduto il muro gamenti con l'opposizione serba, che a Bel- di Berlino e crollato il marxismo-leninismo , grado non ha alcuna intenzione di soppor- in tutti i paesi d'Europa — mai avremmo tare l'attuale politica, e che riceviamo i n immaginato che si sarebbe potuto infierire queste giornate, negli istanti più significativi , sulla nuova generazione che stava crescend o le parole di angoscia dei nostri amici del finalmente in uno spirito di libertà, con una Friuli-Venezia Giulia e, in particolare, delle comunicazione di straordinario valore su l città di Trieste e Gorizia, che hanno avuto piano dei rapporti connessi con gli altri paesi l'impressione — in alcuni momenti dell a d'Europa. notte scorsa — che il conflitto avesse passato Dico, signor ministro, che non accettere- il confine. Popolazioni che hanno tutte le mo mai che questo conflitto, che colpisce ragioni di trepidare per la sorte di altr e paesi di una grande civiltà e di una meravi- popolazioni, sorte che per tanti contatti e gliosa cultura, possa cronicizzarsi ; non con- scambi incide anche su quella delle nostr e sentiremo, insieme ai popoli europei, ch e stesse regioni. nel cuore d'Europa si ristabilisca un regime Ella, se non erro, ha detto che la crisi in di oppressione che cancelli le aspirazioni di Iugoslavia (non l'ha detto qui ma nella con- libertà e di indipendenza di popoli civili con ferenza stampa) non è più politica ma sol - i quali siamo in un rapporto di solidarietà , tanto dominata da una confusa iniziativa dei con i quali le nostre regioni limitrofe hanno militari. realizzato una serie di scambi di grande Signor ministro, la crisi iugoslava è stata valore, in una comunicazione che ha res o sempre di natura politica e lo è ancora . E inutili i vincoli dei confini per il senso d i una crisi che non si cancella chiudendo gli civiltà che ha improntato i diversi rapporti . occhi ma prendendo coscienza che il gruppo del presidente serbo Milosevic ha sempre PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE operato e continuerà ad operare per recupe- Amo ANIASI rare il dominio di una Iugoslavia agli ordini della grande Serbia. I militari non si muovo- FLAMINIO PICCOLI. La seconda osserva- no mai — ella me lo ha insegnato tante volt e zioni è che noi faremo tutto quello che ci — neppure quando una Costituzione, come compete affiché lo spirito di unità del popolo quella iugoslava, dà loro il diritto di ristabi- sloveno e del popolo croato intorno ai loro lire l'ordine nel paese . Senza il potere poli- dirigenti e alle loro forze politiche sia salva - tico essi sono solo gli operatori di una finalit à guardato, non possa venire violato da quat- di violenze, per conto di un potere animato tro nuovi stalinisti da strapazzo . da velleità dittatoriali . Lei, signor ministro degli affari esteri ha Tutto quello che accade ancora oggi rec a fatto delle dichiarazioni che ci hanno rassi- il segno della nascosta manovra di un oscuro curato . Sono rimasto sorpreso soltanto, si- potere politico che opera in maniera terro- gnor ministro, della sua conferenza stampa ristica nei confronti della popolazione slove - (almeno come è stata registrata) nel cors o na, per creare un precedente di paura e d i della quale ella ha espresso una posizione di terrore che valga per altre Repubbliche; che tranquillità, come se tutto fosse cessato . si diffonda all'interno della stessa Serbi a Non c'è molto spazio per la serenità! No n dove gli oppositori del vecchio gruppo mar- certo per noi che siamo stati in contatt o xista-leninista sono sempre più forti e deb- continuo, in questi giorni — lei più di noi, bono quindi essere intimiditi da un'opera-

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zione militare, immaginata contro le popo- momento di verità e noi la vogliamo dir e lazioni e mirata a ristabilire un ordine co- tutta e con intensità perché quei popoli struito sulle armi e sulla violenza. sappiano che li ammiriamo per aver recupe- La terza considerazione: le scelte degli rato la loro libertà, la loro indipendenza e la sloveni e dei croati non sono per il secessio- loro sovranità. nismo. Essi sanno benissimo che settant'an- Per questo ci auguriamo che il nostr o ni di convivenza hanno creato una somm a Governo trovi al più presto, con i paesi dell a di rapporti essenziali alla vita dei loro popoli; CEE, il modo di riconoscere l'indipendenz a hanno creato scambi di popolazioni che e la sovranità votate dai due popoli . D'altra diventano definitivi; hanno aperto molti o- parte, signor ministro, questa è la ragion e rizzonti che sarebbe un errore storico can- più forte, più convincente per far osservare cellare. Il popolo ha dichiarato, in forma l'accordo — se lo si vuole rispettare — plebiscitaria, il proprio diritto alla sovranit à fissando entro pochi giorni i termini massimi e all'indipendenza, ma non ha parlato di per il rispetto dei patti, termini al di là dei secessione. E chiaro anche per un cieco ch e quali l'Europa riconoscerebbe i due nuovi la Iugoslavia non può tornare alla situazion e Stati. di ieri. I fatti di questi giorni, d'altra parte, nell a La CEE, ella, signor ministro, il nostro crudeltà dell'evento militare, ci rendono an- Governo debbono darsi l'obiettivo di come cora più consapevoli — tutti, perché ho aiutare i popoli a noi vicini ad uscire dal sentito tutti qui in Parlamento dire queste terribile tunnel della crisi attuale . E l'obiet- cose — della ragione per cui le due repub- tivo va apertamente dichiarato, anche se bliche hanno avvertito l'esigenza di creare i l appartiene ai popoli delle sei repubbliche d i fatto compiuto . Noi chiediamo a lei ed al realizzarlo, di vivificarlo con la loro espe- Governo di operare come per una causa rienza e con le loro intuizioni. L'obiettivo è nostra, esercitando tutte le pressioni neces- l'indipendenza delle sei repubbliche con i sarie ed operando con la forza della ragione confini esterni che devono rimanere intatti ; su chi ancora si esalta nella forza dell a con quelli interni che non si debbono altera- violenza. re, nel quadro di una confederazione ch e Signor ministro, lei è corso a Belgrado due tenga insieme quei popoli nelle scelte dell a volte, con un grande sforzo fisico e psichico difesa, della politica estera e delle grandi e con l'intelligenza di una proposta positiva . linee economiche e per tutto il resto lasc i Per questo le diciamo una grande parola d i ogni popolazione sovrana . gratitudine . Ma ella si è certo chiesto, a Al di fuori di questo non ci sarà pace in compimento del tradimento dei politici d i Iugoslavia. Non si esce, signor ministro , Belgrado dopo il primo viaggio, la ragione dalla situazione rallegrandosi perché si sa- del mancato rispetto delle promesse e delle rebbe raggiunto l'accordo, per tre mesi, di garanzie che le erano state fatte e date. Ed non applicazione del principio di indipen- ancora più si sarà posto tale quesito — e d denza e di sovranità votati dai due popoli . io penso se lo ponga ancora oggi — a l Bisogna che quei popoli sentano che l'Euro - termine del secondo viaggio, in cui lei e i pa e gli Stati Uniti appoggiano questa solu- suoi colleghi avevano ottenuto garanzie cir- zione e non un'altra, sapendo che qualsias i ca l'elezione del Presidente della Repubbli- tentativo di unificare i diversi paesi in form e ca, sanando una situazione degna di un a superate ed impossibili porterebbe, passata mentalità tirannica e totalitaristica. Eppure, questa bufera, un'altra grave crisi che ren- dopo tutto questo, vi è stato il più grav e derebbe poi inutile ogni intervento pacifico . tradimento : quello di un capo militare che La quarta osservazione : noi dobbiamo dichiara guerra ai «nemici» sloveni. La rispo- ritrovare la stima di quelle popolazioni; una sta gliela do io, signor ministro, per quel ch e stima che qualche volta — lo dobbiamo dire posso dire: perché al fondo della politica di — è andata perduta proprio perché siamo Belgrado in questi anni si sono preparate l e stati incerti nel guardare a fondo le ragioni condizioni di queste giornate . della crisi che oggi è scoppiata . Questo è un Saggezza avrebbe richiesto che in una

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situazione come quella iugoslava vi foss e rali e repubblicane consenta alle stesse d i stato il coraggio di guardare fino in fondo e riprendere in mano la situazione e di recu- sempre nell'azione e negli obiettivi del go- perare il controllo delle forze militari (tutte verno federale, assumendo tutte le informa- le forze militari, quelle federali, nonché le zioni che avrebbero consentito a noi, agli polizie e le milizie repubblicane). In partico- europei ed agli americani di non doversi lare è necessario che si ripristini l'autorit à trovare di fronte ad eventi così tragici . politica e militare del presidente della repub - Chiediamo a lei, signor ministro degli blica Mesic e della presidenza collegiale . esteri ed al Governo, di farsi interpreti della In secondo luogo, occorre che in queste grande comprensione che vi è nel nostro ore si faccia più intesa e determinata l'ini- Parlamento per i diritti di quelle popolazio- ziativa della Comunità economica europea . ni: in tal modo quei popoli potranno sentir e Abbiamo sentito in merito le parole del che l'Italia non vive la propria libertà egoi- ministro e le iniziative che qui ha proposto : sticamente, per se stessa, ma valuta co n ne prendiamo atto con soddisfazione. Riten- profondo sentimento l'esigenza di tempi go sia necessario accrescere in queste ore la nuovi in cui la gente delle sei repubbliche pressione su tutte le parti in causa . possa finalmente crescere i propri giovani E importante la pressione che le diverse con il cuore aperto al futuro, con la coscien- forze in campo avvertono ed è importante za di avere dirigenti capaci, con la convin- la percezione della funzione di garanzia della zione di essere parte determinante dell'Eu- Comunità economica europea, che può es- ropa (Applausi dei deputati del gruppo della sere lo strumento attraverso il quale blocca- DC e dei deputati delle componenti della re subito l'azione militare, fissare una tregua Sudtiroler Volkspartei, dell'Union Valdo- generalizzata ed il ritiro delle unità militar i taine e della Lega lombarda del gruppo federali e repubblicane . misto). Signor ministro, se a questo fine, oltr e all'invio di osservatori politici, si rendess e PRESIDENTE. L'onorevole Antonio Rub - necessario, per un'azione di controllo e di bi ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto interposizione, l'invio di osservatori militari , per l'interrogazione Napolitano n. 3-03137, penso che dovremmo dichiarare la nostr a di cui è cofirmatario . disponibilità, fin dal Consiglio dei ministri di venerdì all'Aja . ANTONIO RUBBI. Signor Presidente, si- La funzione di garanzia della CEE dev e gnor ministro, onorevoli colleghi, l'evoluzio- poter permettere la ripresa ed il rilancio de l ne della situazione è incerta ed in bilico tra dialogo tra le parti. opposti esiti: ciò consiglia di attribuire al Questa volta — me lo permetterà, signo r nostro dibattito un compito limitato . ministro — occorre assumere un atteggia - Convengo pertanto anch'io con il ministr o mento più chiaro e più lineare . Lei, signor degli esteri circa l'opportunità di sospendere ministro, non ammette repliche all'operato valutazioni più generali e di concentrarsi del Governo ed all'operato della troika: ep- sulle urgenze : di concentrarsi sulla necessità pure ritengo vi siano stati errori di imposta- di uno sforzo, in queste ore, in questi minuti , zione ed oscillazioni anche serie nelle setti - per fermare le azioni di guerra . mane e nei giorni passati . Essi si sono Se si mancasse questo risultato, verrebbe manifestati nell'atteggiamento degli Stati U - meno quel filo di speranza ancora possibile niti, nell'atteggiamento, seppure più reticen- e saremmo assai probabilmente alla guerra te e più distante, dell'Unione Sovietica, nel- civile aperta, con le conseguenze sciagurate l'impostazione della Comunità economica e terribili che ognuno di noi avverte. europea ed anche — mi permetta di rilevar - La speranza che questo sbocco possa an- lo, signor ministro — in alcune sue dichia- cora essere scongiurato è strettamente lega- razioni, che personalmente giudico abba- ta all'azione che si riuscirà a produrre in stanza incaute. queste ore. In primo luogo è necessario che E bene che non abbiano più a ripetersi l'azione delle forze politiche iugoslave fede- simili oscillazioni e incertezze anche perché,

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come si è visto, esse sono state abilmente sarebbe ormai consumata e non esisterebbe sfruttate dalle parti in causa secondo il lor o più; in Iugoslavia, quindi, non sarebbe più interesse ed hanno finito oggettivamente pe r possibile far coesistere queste due esigenze . alimentare illuzioni separatiste, da un lato, Certo, mi rendo conto che è difficile, anzi e vocazioni tardocentralistiche, dall'altro . difficilissimo. E lo è — come diceva giusta- Un atteggiamento lineare e chiaro signifi- mente il ministro — perché è assai compless a ca assumere una posizione netta nei con - la vicenda delle rivalità in Iugoslavia. La fronti dell'indipendenza delle repubbliche situazione è resa ancora più difficile dai slovena e croata. Questo dato non può pi ù sanguinosi avvenimenti di queste settiman e essere messo in discussione né può essere — che hanno ulteriormente scavato il fossato come sembrava di capire — materia d a della discordia, dell'inimicizia e dell'odio tr a giocare all'interno di un pacchetto da offrir e le varie comunità nazionali, spesso purtroppo o da ritirare a piacimento . sobillata dagli irresponsabili estremismi pre- Questo dato non può essere messo in senti nelle diverse fazioni politiche . Eppure io discussione per due motivi : il primo è perché mi sento dire che, per quanto difficile, per esso discende direttamente da princìpi ch e quanto impervia, non c'è un'altra strada . sono alla base della nuova costruzione euro- Se veramente fosse impossibile far coesi- pea fissata dalla Carta di Helsinki e dall a stere — sto pensando non solo alla Iugosla- Carta di Parigi del novembre scorso; il secon- via, ma all'Unione Sovietica e ad altri paes i do, ancor più sostanziale, perché esso è stat o del centro Europa; e non mi riferisco solo suffragato dalla volontà popolare espressa nei all'Europa, ma anche ad altri continenti — referendum della Slovenia e della Croazia . queste due esigenze, per l'Europa e per i l Dichiarare l'indipendenza non è stato mondo intero si preparerebbero ben fosche quindi un atto arbitrario da respingere, ma , prospettive . semmai, la certificazione di una realtà dall a Se i vecchi Stati plurinazionali, unitari e quale né in Iugoslavia, né fuori dalla Iugo- centralistici, dopo la fine della divisione bi- slavia si potrà più prescindere . Vorremmo polare, dopo lo scioglimento e la trasforma- che il Governo italiano e la Comunità eco- zione di alleanze coatte rigide, dopo l'avvio nomica europea prendessero atto di questo di una ricerca per nuovi assetti ed equilibr i nuovo elemento . basati sul riconoscimento dei princìpi di Altrettanto chiaramente va detto che que- autodeterminazione e di libertà dei popoli e sta nuova realtà non significa separazione dei diritti dell'uomo, pensassero di mante- dalla Iugoslavia e dissoluzione di un pi ù nere ancora le precedenti forme istituziona- ampio quadro di riferimento statuale . Se li, l'egemonia e la superiorità delle nazioni non sbaglio, nella lettera che i due Presidenti più forti, i rapporti di dipendenza e di subor- sloveno e croato hanno fatto avere alla dinazione, si scontrerebbero, come purtrop- troika era scritto — mi sembra di poter po già sta accadendo da più parti, co n riferire testualmente — che la dichiarazione insopprimibili e sacrosante aspirazioni d i di indipendenza non vuoi essere un netto indipendenza e di uguaglianza di nazioni e distacco da Belgrado, ma uno stimolo per la di popoli che sono la naturale espressione ricerca di una nuova forma di stare insieme dei nuovi spazi di libertà e di democrazia che che sia compatibile con le rispettive sovra- i cambiamenti profondi e tumultuosi di que- nità nazionali. E una posizione che a me sti anni hanno recato con sé . sembra corretta, dalla quale ripartire per Non è possibile pensare di comprimer e negoziare su basi nuove il quadro istituzio- queste aspirazioni ricorrendo alla forza e nale entro il quale organizzare una futura all'impiego della violenza. Pagheremmo tut- convivenza delle diverse repubbliche sovra- ti solo un prezzo molto più caro . Tutto ciò ne e dei diversi popoli della Iugoslavia. va detto con molta forza al governo federale Da diverse parti in questi giorni si è detto e alla parte serba. D'altra parte, non è e si è scritto che ormai, e soprattutto dopo nemmeno pensabile che nella nuova Europ a la sconsiderata e sciagurata iniziativa golpi- e nel nuovo mondo, che si vanno con fatica sta del generale Adzic, questa possibilità si costruendo, nell'Europa e nel mondo dei

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processi dell'interdipendenza, della sempre portuno a tale riguardo dare direttive preci- più elevata integrazione, della crescent e se anche al console italiano per andare a cooperazione in ogni campo, dei processi contattare le autorità delle due repubbliche . economici e dei diritti umani, possano pre- Ricordo che sussistono delle preoccupa- valere le spinte cieche alla disgregazione e zioni particolari da parte delle genti dell e allo sfaldamento e la rinascita di un nazio- regioni confinanti con il nostro paese verso nalismo di caratteri ottocenteschi, estrane i le quali occorre una grande sensibilità e cura alle relazioni ed ai bisogni dell'uomo di oggi e che vi sono accordi bilaterali tra l'Italia e e della società odierna. la Iugoslavia da salvaguardare ; e chiedo che Non credo che il presidente cecoslovacco venga pronunciata una parola chiara su Havel avesse in mente soltanto gli slovacchi quelle che devono essere le prospettive de l e i boemi quando, alcuni giorni fa, ha affer- trattato di Osimo, che ritengo debba esser e mato che «non si scioglie uno Stato in mod o confermato con estrema nettezza . barbaro». L'alternativa quindi non può esse- Vogliamo credere che il Governo italian o re tra la dissoluzione e il caos o l'impieg o assolverà pienamente a questi suoi compiti della forza; essa deve essere trovata invece e preannuncio che noi non mancheremo di nella democratizzazione e nel rinnovamento seguirlo con la nostra vigile attenzione criti- della costruzione di nuovi processi politici ca e costruttiva. In ogni caso vi è anche un dove i rapporti nazionali siano reimpostati compito per tutti noi: un compito per il all'interno di forme istituzionali riviste, in u n Parlamento e le forze politiche . In Iugoslavia modo di convivenza nuovo. Forse, nell'am- non vi sono soltanto divisioni interetniche, bito della CSCE, si potrà giungere ad un ma anche divisioni ideologiche ed interpar- approfondimento di questa materia per por - titiche tra le diverse forze in campo, che oggi tare a compimento il disegno della nuova sono una miriade e che cercano dei referent i costruzione europea, si impone . in Italia. Ebbene, quanto più noi saremo in Intanto, con questo orientamento credo grado di dare delle risposte che convergano che la CEE debba portare avanti la su a verso una sostanza unitaria, tanto maggiore iniziativa verso le parti in causa in Iugoslavi a potrà essere il contributo. chiedendo ad ognuno di assolvere fino in Un altro contributo che possiamo dare è fondo la propria parte e non lasciando ad un quello di sensibilizzazione, di forte richiam o orientamento così netto e preciso nessu n per la gravità ed i rischi in questo momento margine di ambiguità, né possibilità di inter - tanto difficile, ma anche così decisivo per le pretazioni distorte . sorti della Iugoslavia, della sicurezza e della Ho avuto modo di leggere, signor mini- pace del nostro paese e dell'Europa. A tal stro, quanto lei ha affermato — a mio avvis o fine ognuno di noi è chiamato a dare il correttamente — che verso la Iugoslavia non proprio contributo al di sopra della propria c'è un'azione italiana, ma un'azione comu- parte . Noi faremo fino in fondo la parte che nitaria. Credo che tale affermazione sia giu- ci compete (Applausi dei deputati del grup- sta nella misura in cui e se noi la integrere- po comunista-PDS e della sinistra indipen- mo immediatamente con un'altra che dice dente - Congratulazioni). che «c'è tuttavia uno specifico italiano ch e merita la nostra attenzione più scrupolosa» . PRESIDENTE. L'onorevole Tremaglia ha Voglio riassumere quest'ultima affermazio- facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per ne nel fatto che, prima di tutto, vi è un l'interrogazione Servello n. 3-03138, di cui confine nazionale da proteggere . Io credo — è cofirmatario. mi rivolgo anche al ministro della difesa ch e è qui presente — che vi siano studiate al PIERANTONIO MIRKO TREMAGLIA . Signor riguardo adeguate misure di sicurezza . Presidente, onorevoli colleghi, signor mini- Vi sono inoltre delle minoranze da assiste- stro, debbo dirle che, forse per la prima re : mi riferisco alle minoranze slovene i n volta in questa occasione, da quando lei è Italia e italiane in Slovenia e in Croazia. ministro degli affari esteri — avendo i n Signor ministro, sarebbe a mio avviso op- genere molto apprezzato non soltanto la sua

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sensibilità, ma anche la sua intelligenza —, eletto presidente — lo ha detto lei, signor sono rimasto veramente sconcertato . ministro — egli veniva scavalcato e travolto Lei ha ricordato che dal 25 giugno si è dall'armata comunista, che è tornata alle messa in moto una vicenda internazional e nostre frontiere. legata alla indipendenza e alla sovranità i n Del pericolo per le nostre frontiere lei non Slovenia e in Croazia, sorvolando su u n ha parlato; è vero che non è il ministro della piccolo particolare, che per anni abbiamo difesa! Si tratta di aspetti fondamentali e appreso essere canone fondamentale dei di- quando il ministro della difesa ci dirà qual- ritti di libertà e dei sacrosanti diritti dei cosa, non potremo rispondere, poiché l'or- popoli; e vi siete incamminati sulla strada di ganizzazione dei lavori dell'Assemblea ce l o un'iniziativa politica che rappresenta esatta- impedirà. Non so se questo sia un settore di mente il contrario di ciò che doveva costi- sua competenza, ma è davvero sconvolgente tuire un fondamento imprescindibile in ter- che da lei non sia venuta una parola sugli mini morali e di relazioni internazionali . italiani che vivono in Istria e nelle zone a Ha quindi ragione l'onorevole Servello rischio. Non esistono forse problemi di sicu- a formulare un appunto che va certament e rezza per i nostri connazionali, per la gente al di là dell'evento contingente : vi siete che guarda all'Italia con speranza? Sono i completamente dimenticati del Parlamento , «residui» di quei 350 mila esuli che se ne nel momento stesso in cui per la prima sono andati in tutte le parti del mondo volta dal 1945 è scoppiata una guerra ai quando arrivarono i «nonni» — visto che confini del nostro paese ; di ciò infatti si oggi siamo di fronte ai nipoti — vale a dir e tratta. Lei ha compiuto un grande esercizio Tito e Stalin. dialettico, del quale occorre darle atto ; tut- L'onoirevole Piccoli ha detto che quest e tavia, come molte volte accade per gli e- popolazioni tanti anni fa hanno tremato e sercizi esclusivamente dialettici, sono stat i sono state terrorizzate . evidenziati un pesante vuoto ed una serie Certo, lo ricordiamo anche noi e dob- di contraddizioni che politicamente son o biamo tutti ricordare cosa successe allora , state sottolineate nel momento in cui l'o- con le foibe, con l'inciviltà e la barbari e norevole Piccoli, presidente democristiano comunista, che oggi si affacciano nuova - della Commissione esteri, si è soffermat o mente, apportando terrore, ai nostri confini . sul problema in esame manifestando un'im- In sostanza, dunque, vi è un problema d i postazione che è esattamente contraria a sicurezza dei nostri confini e di tutela della quella che lei ha enunciato . nostra gente . Vi e quindi un problema politico di grand e Dal punto di vista politico, quali sono rilevanza anche per il Governo, che dovreb- le questioni sul tappeto? Lei ha parlato be imparare ad ascoltare di più le indicazioni della Comunità europea, della CSCE, della del Parlamento in situazioni difficili, dram- riunione di Praga, di quello che potremmo matiche e tragiche . L'onorevole Piccoli ha fare, degli osservatori che potremmo inviare detto che occorre arrivare al riconoscimento in loco e delle altre possibili indicazioni: di Slovenia e Croazia: son i punti dai quali ma si rende conto di quello che è avvenut o si deve partire e non ai quali si deve giunge - effettivamente? Non si può fare la stori a re, dopo la carneficina ed il massacro cui di questi giorni con i «se» o con i «ma» ; abbiamo assistito . in realtà si tratta di una situazione vera- Che cosa significano tutte queste ipotesi mente spaventosa. Si parla di dichiarare basate sui «se» e sui «ma»? Si è addirittur a guerra alla Slovenia, di distruggerla; vi sono gridato al miracolo per il fatto che la troika stati bombardamenti ed i carri armati hanno aveva ottenuto l'elezione del presidente Me - sparato sulla folla. Il golpe ha investito sic. Quest'ultimo, allargando le braccia e in una situazione che non riguarda soltanto una situazione che qualche giornale ha de - la Iugoslavia, ma interessa direttamente l'I- finito di «vegetazione umana», ha affermato : talia e l'Europa . qui comando io. Una presunzione ben stra- La risposta europea ed italiana è stata na poiché, nel momento stesso in cui veniva di incoraggiamento a Belgrado, con la fan-

Atti Parlamentari — 85075 — Camera dei Deputati

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tasia di un'unità che si sa benissimo fittizia La Iugoslavia è finita, non esiste più e dal punto di vista della storia, delle tradizion i non può esistere già per il modo in cui è stat a e del popolo ; e quest'ultimo ora si ribella. costruita nei tempi e nella storia. Siccome è Ma l'unità vuoi dire anche un'altra co- finita — attenzione! — guardate pure al sa, cioè quello che ha denunciato recente- trattato di Osimo: esso decade, poiché non mente Sergio Romano su La Stampa, in un vi è più l'interlocutore. Quando non vi è lo articolo di fondo che lei, signor ministro , Stato che può garantire, i rapporti di diritto avrà sicuramente letto . Il giornalista ha acu- internazionale decadono . tamente notato che i serbi sono voluti arri- Allora, soltanto se si riconoscono le due vare alle frontiere e che la battaglia per le repubbliche si può portare la questione s u frontiere è un conflitto contro l'occidente , un piano internazionale. Non trattandosi , contro l'Italia e l'Austria ; esso serve ad infatti, di guerra civile e di rapporti interni, impedirci di esercitare qualsiasi influenza su si può intervenire sul piano della CEE ed a una zona che, fra l'altro, è abitata da decine livello di CSCE e di ONU, con quelle con- di migliaia di italiani e nella quale la storia , danne e quelle risoluzioni che sono stat e la tradizione e grandi drammi invocano l a emanate in tante altre occasioni, anche re- nostra presenza. L'unità della Iugoslavia centi. Solo così bisogna agire, signor mini- viene contro di noi e, dopo tante predicazio- stro degli esteri, non proclamando od esal- ni, rischiamo di avere una Iugoslavia milita- tando l'unità, che lei sa benissimo non rizzata e, con il ritorno comunista, certa - esistere e che va contro l'indipendenza e , mente non democratica. soprattutto, contro i nuovi equilibri . Non Volevamo una frontiera aperta nello dobbiamo svolgere un nuovo ruolo negli spirito del 1989, come quella della Germa- equilibri balcanici ed europei. L'Italia in nia, e rischiamo di avere una nuova cortin a Europa deve essere protagonista, senza al - di ferro alle porte di casa. La guerra è totale: cuna dipendenza da chicchessia . Ecco la anche contro la larva del potere civile ch e condanna! vegetava a Belgrado e che era stato conside - Onorevole ministro degli esteri, chiedia - rato come il miracolo della troika . mo in primo luogo il riconoscimento delle Perché, allora, chiediamo il riconosci- due repubbliche, e successivamente il ricor - mento della Slovenia e della Croazia come so all'ONU affinché con le risoluzioni di tale dato di partenza, come altri hanno fatto? organismo si sancisca il blocco economico Non soltanto per una questione di rispetto nei confronti della Serbia, se continuerà a dei princìpi democratici . Voi che siete «su- far ricorso alle armi, alla violenza. In tal perdemocratici», che tutti i giorni parlate , modo si potrà seriamente parlare di pace , acclamate ed esaltate la democrazia dei una pace che non sia fittizia, ipocrita, i n popoli, la libertà, l'indipendenza e la sovra- pratica una furba manovra. E necessario un nità, poi schiacciate oppure ignorate costan- atto non solo di dignità, ma anche di difesa temente questi princìpi, quando essi non dei diritti degli italiani, della nostra gente fanno comodo alle vostre manovre o ai che si trova all'estero . vostri interessi, come è avvenuto per il Bal- tico, che è ancora sotto il tallone di Mosca , PRESIDENTE. Onorevole Tremaglia, i l e come capita per tutte le repubbliche che, tempo a sua disposizione è scaduto . sentendo profondamente l'appartenenza a d una nazionalità, vogliono avere libertà, indi- PIERANTONIO MIRKO TRAMAGLIA. Ho pendenza e sovranità. concluso, signor Presidente . In realtà, vogliamo il riconosciment o Lei sa benissimo, onorevole De Michelis, delle repubbliche perché esso rappresent a che Istria, Fiume, Zara sono italianissime . un punto di partenza dal punto di vista dell a Non solo in base alla revisione del trattato politica estera e delle relazioni internaziona- di Osimo, ma anche alla stregua del trattato li. Soltanto in questo modo, signor ministro , di pace, così come è avvenuto per la Germa- la nostra azione può fermare la guerra e l a nia, esse possono tornare all'Italia . Secondo forza armata comunista della Iugoslava . noi in questo modo si lavora per i diritti dei

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popoli, per l'Europa e per la nuova situazio- e del controllo di una crisi di questo genere , ne che dobbiamo creare nei Balcani (Ap- compresa la disponibilità di risorse nel cam - plausi dei deputati del gruppo del MSI- po della logistica. Per quest'ultimo aspetto destra nazionale - Congratulazioni). veniva effettuato un completo censiment o delle aree, delle strutture e del material e di prima necessità idonei alla specifica e- PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per sigenza e si definivano anche concorsi per rispondere per la parte di sua competenza il trasporto eventuale dei profughi dai centr i alle interrogazioni Parigi ed altri n . 3-03142 di confluenza alle previste aree di acco- e Costa Raffaele n . 3-03155, l'onorevole glienza. ministro della difesa . Ne ha facoltà . Preciso a questo riguardo che sono dispo- nibili tre caserme per un totale di 800 posti , Ministro della dife- letto, e 10 aree capaci di essere sistemate pe r sa. Prendo la parola per rispondere dovero- una complessiva ricettività di 11 .500 unità. samente alle due interrogazioni rivolte al La settimana scorsa, in relazione al peg- ministro della difesa, tra le tante rivolte a l gioramento della situazione, da parte del ministro degli esteri e con le quali, in sostan- dicastero della difesa e di quello dell'interno za si chiede al Governo quali misure sul venivano emanate disposizioni integrative piano militare abbia adottato a fronte dell a delle misure da tempo già in atto . Venivano crisi iugoslava. così definite in modo particolareggiato le Già nel dicembre dello scorso anno, d i norme di comportamento delle unità dell'e- fronte ad un possibile processo di destabiliz- sercito nel caso di situazioni che potessero zazione in Iugoslavia, veniva incrementato , determinarsi al confine per effetto del con- d'accordo con il Ministero degli esteri e co n trasto fra l'esercito federale iugoslavo e l e quello dell'interno, un servizio di vigilanza e milizie slovene . controllo lungo il confine da parte di unit à Successivamente, di fronte all'aggravarsi dell'esercito con il concorso dell'Arma dei sempre più inquetante della situazione, l a carabinieri e della Guardia di finanza. Difesa riarticolava e rafforzava tutto intero Tale misura era essenzialmente finalizzata il dispositivo, incrementando la visibilità del - ad assicurare la tempestiva segnalazione cir- le misure in atto allo scopo di dissuader e ca un possibile esodo in Italia di profughi ogni attività pericolosa per la sicurezza dei dalla vicina federazione iugoslava. In termi- nostri confini e delle nostre popolazioni sot- ni quantitativi questa attività di ricognizio- toposte a crescente tensione . ne, di informazione e allarme veniva concre- Tra i provvedimenti di maggior rilievo tata in 29 posti di osservazione, 2 1 menziono l'intensificazione del servizio di pattugliamenti mensili lungo la linea di fron- osservazione e di pattugliamento lungo tutto tiera, con l'impiego di un numero congruo il confine; l'impiego degli elicotteri dell'avia- di unità e di automezzi . zione leggera dell'esercito, nonché lo schie- Ai primi di maggio, con l'aggravament o ramento delle forze di pronto impiego . della situazione, si disponeva un'immediat a Nel settore del quarto corpo d'armata intensificazione di tutte queste misure, così alpino, da Monteforno a Monte Jovanaz, l a da essere pronti per ogni evenienza . brigata alpina Julia ha schierato tre batta- Voglio anche ricordare come ai primi di glioni alpini e tre compagnie di pronto inter- maggio, per l'esame di uno scenario che vento che hanno realizzato posti di sbarra- prevedesse un esodo massiccio di profughi mento nei punti più critici. verso il nostro paese, si teneva una riunione Nel settore di pianura del quinto corpo interministeriale presso la Presidenza del d'armata, da Monte Jovanaz fino a Trieste , Consiglio . A seguito di questa riunione la sono disponibili tre brigate meccanizzate (la Difesa emanava 1'11 maggio una direttiva «Mantova», la «Gorizia» e la «Pozzuolo de l intesa a predisporre tutti i possibili con- Friuli») e cinque reparti di pronto interven- corsiche avrebbero potuto essere richiest i to, anche questi destinati a presidiare post i alle forze armate nell'ambito della gestione di sbarramento nei punti sensibili .

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Il comando della regione militare nord-es t d'ora dichiariamo di essere disponibili pe r dispone inoltre di una brigata corazzata, di un preciso dovere internazionale che sentia- una compagnia di paracadutisti alpini e di mo indeclinabile, ed anche per i legam i una aliquota di raggruppamento elicotteri : storici e culturali che abbiamo da sempr e uno schieramento arretrato ma di pronta con le terre di Slovenia e di Croazia. mobilitazione e sicura garanzia. In conclusione, le disposizioni che son o state emanate in conformità del sistema di PRESIDENTE. L'onorevole La Malfa ha allarme internazionale sono rivolti a svariat i facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la obiettivi: svolgere una funzione di dissuasio- sua interrogazione n. 3-03147. ne con una contenuta presenza di forze in corrispondenza della frontiera ; avviare nelle . Signor Presidente , sedi stanziali, cioè nelle caserme, le misur e singori ministri, i repubblicani comprendo - necessarie per rafforzare il dispositivo di no i motivi di prudenza che hanno spinto controllo già in atto; tenere preparato lo finora il Governo italiano, di concerto con i schieramento delle unità destinate al soste- partners della CEE e degli USA, ad adope- gno logistico; garantire la presenza di nuclei rarsi in favore del mantenimento dell'unità di pronto intervento; incrementare l'attività nazionale della Iugoslavia, pur rispettando e ricognitiva con impiego di elicotteri dell'a- condividendo le legittime aspirazioni degli viazione leggera dell'esercito; attivare anche sloveni e dei croati alla libertà e all'autode- in forma palese movimenti di unità, ove terminazione . necessario, per il perfezionamento del dispo- L'unico obiettivo unitario che l'Europ a sitivo terrestre, prevedendo anche trasferi- democratica può accettare è quello di una menti in strutture più vicine al confine ; confederazione iugoslava fondata sulla liber- limitare, se e per quanto necessario, la con - tà e sulla democrazia, rispettosa dei diritti e cessione delle licenze e della libera uscita a l dell'autonomia delle nazioni e dei popoli che fine di garantire la capacità operativa delle la compongono. unità impegnate ; intensificare la raccolta e In questo dobbiamo dire che noi difendia- l'analisi delle notizie, nonché lo scambio mo la posizione che il Governo ha illustrato, delle informazioni a vari livelli e attivare, in più di quanto non abbiano fatto dai banchi fase continuativa, i centri operativi degli dell'opposizione l'onorevole Rubbi e l'ono- stati maggiori, di quelli delle grandi unit à revole Tremaglia, e più di quanto non abbi a fino a livello di corpo d'armata. fatto dai banchi della cosiddetta maggioran- In questo contesto aggiungo che l'aero - za — se essa esiste ancora su qualche pro- nautica militare impiega, per assicurare una blema! — l'onorevole Piccoli, a nome della completa sorveglianza dello spazio aereo, un democrazia cristiana. Awacs della quinta forza aerea tattica di Le riserve dei repubblicani, dunque, non Vicenza. riguardano tanto l'impostazione politica di Onorevoli colleghi, il Governo, in un qua - questo drammatico problema, richiamata dro di così estrema mobilità, ritiene di aver dal ministro degli esteri e poc'anzi dal mini- adottato sul piano militare tutte le misure stro della difesa, semmai, il modo in cu i necessarie alla sicurezza dei nostri confini e questa linea, che essenzialmente condividia - della nostra popolazione . I dispositivi predi- mo, è stata illustrata nel corso delle ultim e sposti con grande sobrietà e discrezione di settimane. gesti hanno risposto e rispondono ai compiti In sostanza, il rilievo che noi facciamo, per i quali sono stati decisi . Ma la crisi onorevole ministro De Michelis, è di ave r iugoslava è una crisi politica e alla politica e dato l'impressione — non solo da parte de l al negoziato, nel doveroso silenzio delle ar- Governo italiano ma anche della Comunità mi, essa deve ritornare . europea — di avere comunque l'intenzione Naturalmente se, quando e come dovess e di appoggiare il governo di Belgrado . essere richiesto il contributo delle nostr e Anche se il processo di democratizzazione forze per missioni di pace e di garanzia, fin e di decentramento si fosse arrestato, questo

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atteggiamento, o questa possibilità di inter- richieste: innanzitutto di provvedere, senza pretare così l'atteggiamento nostro e della ulteriori indugi (come già ha opportunamen - Comunità europea, ha potuto forse incorag- te disposto da parte sua il governo austriaco ) giare i generali serbi a sperare di emulare l e al rafforzamento del dispositivo militare na- forze armate di altri paesi, che hanno schiac- zionale sulla frontiera con la Iugoslavia, a ciato le rivolte democratiche ispirate dai garanzia della sicurezza delle popolazioni principi di libertà che si sono determinati nel del Friuli Venezia Giulia attualmente sotto- mondo nel corso di questi anni . poste ad una grave tensione . Abbiamo ascol- A noi sembra, in verità, che negli ultimi tato le dichiarazioni del ministro della difes a giorni, e nelle dichiarazioni oggi rese dal e ci riserviamo di valutare, dall'esame de l ministro degli esteri, vi sia il tentativo di testo scritto, se le misure che egli ha indicato correggere ciò che a noi è apparso franca- come ormai predisposte e operative siano mente un errore di tono e di sostanza ne l sufficienti a concretare questo punto. comportamento, e di cominciare a utilizzare In secondo luogo, chiediamo di predispor- integralmente quella forza di influenza che re a tal proposito non abbiamo sentito l'Europa e l'Italia hanno sul corso degli alcunché nelle comunicazioni del Govern o eventi della Iugoslavia; quella forza e quella — le misure necessarie a far fronte ad un influenza che l'Europa e l'Italia hanno a eventuale e massiccio esodo di profughi Belgrado, a Lubiana e a Zagabria, (nessun a civili sloveni e forse croati nel caso che l a delle quali, senza la prospettiva della coope- situazione politica e militare dovesse preci- razione economica e finanziaria dell'Europ a pitare. Non vorremmo infatti trovarci doma- e dell'Italia, ha un futuro). Non vi è futuro ni di fronte alla stessa dimostrazione d i né per una Iugoslavia unita con la forza, n é incapacità fornita dalle strutture della prote- per le repubbliche secessionistiche che deci- zione civile italiana e dall'azione del Gover- dano di separarsi senza tenere conto della no nei confronti del fenomeno che ha visto complessità del problema. rifugiarsi in Italia alcune decine di migliaia Sulla base di tali considerazioni che mi di cittadini albanesi . sono permesso di evidenziare, vorrei sinte- E necessario inoltre (e questa è la terza tizzare in sette punti quella che deve essere , richiesta) dichiarare la disponibilità italiana a nostro avviso, la posizione dell'Europa e (e ho sentito in tal senso le parole del dell'Italia in questa drammatica crisi. ministro Rognoni) a partecipare con proprie In primo luogo, dobbiamo continuare a forze militari a missioni di interposizione tr a riconoscere la legittimità del governo fede- le parti in conflitto, qualora questa richiesta rale iugoslavo solo fintantoché esso sia gui- venga avanzata dalle autorità federali iugo- dato dalla autorità civili legittimamente elet- slave alla CEE o alla CSCE o a qualunque te e nella pienezza dei loro poteri . sede internazionale competente in tal senso. In secondo luogo, se un colpo militare Infine (e lo diciamo con molta forza) , teso a imporre con le armi il controllo serb o occorre compiere presso le autorità iugosla- sulle repubbliche secessioniste dovesse ave- ve i passi necessari affinché la comunità re successo, l'Italia e la CEE dovranno im- italiana dell'Istria, di Fiume e della Dalma- mediatamente riconoscere la sovranità de i zia, che per ragioni storiche e culturali fa governi democratici della Slovenia e dell a riferimento al nostro paese, non sia abban- Croazia. donata a se stessa in una situazione di grave In terzo luogo, se non saranno rispettati i crisi che sta assumendo i connotati di un termini dell'accordo raggiunto a Belgrad o conflitto fra nazionalità diverse . per iniziativa della troika CEE il 10 luglio, gli Queste sono le linee lungo le quali noi aiuti economici e finanziari, nonché le faci- pensiamo che la Comunità europea e il litazioni commerciali alla Iugoslavia, dov- Governo italiano debbano muoversi. E vor- ranno essere immediatamente ed integral- remmo avere assicurazioni dal Governo che mente sospesi . appunto lungo queste linee esso si muover à Per quanto riguarda il Governo italiano, (Applausi dei deputati del gruppo repubbli- noi avanziamo specificamente le seguenti cano).

Atti Parlamentari — 85079 — Camera dei Deputati

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PRESIDENTE. L'onorevole Cicciomesse - no sarà disponibile, post mortem, a ricono- re ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatt o scere — ormai inutilmente l'indipenden- per la sua interrogazione n. 3-03141 . za di quelle repubbliche . Tutti coloro che ho ascoltato finora, a ROBERTO CICCIOMESSERE . Signor Presi- parte il segretario La Malfa, hanno detto ed dente, ieri sera avevo chiesto che fosse il affermato che il riconoscimento dell'indi- Presidente del Consiglio a rispondere in que - pendenza è la premessa attraverso la quale st'aula ai diversi strumenti ispettivi che son o è possibile concepire un diverso assetto dell e stati presentati. Oggi infatti si pone un pro- repubbliche iugoslave, un assetto democra- blema che è strettamente connesso alla crisi tico, un assetto che restituisca stabilità in iugoslava e a quello che è possibile fare per quella regione. E ciò è esattamente il con- impedire una tragedia non solo per il popol o trario di quanto ha affermato il ministro De sloveno e croato, ma per tutte le altre popo- Michelis in quest'aula, all'indomani della lazioni (serbe, macedoni, albanesi e cos ì dichiarazione di indipendenza della Slovenia via). Mi riferisco al problema della politica e della Croazia. In quella occasione sostenne estera del nostro paese. che mai l'Italia, mai la Comunità europea Io credo, signor Presidente, che mai no i avrebbero riconosciuto l'indipendenza, av- abbiamo avuto un Governo e un ministr o rebbero riconosciuto atti unilaterali . Il mini- degli esteri che abbiano raccolto tanti falli- stro deve spiegarci quando, nella storia de l menti. Io credo che non abbiamo mai avut o mondo, le dichiarazioni di indipendenza no n una politica estera così screditata . Io credo, sono state unilaterali. . . signor Presidente, che non sia mai accaduto Signor Presidente, dicevo che il problema (e le legislature sono state molte) che un è la politica estera italiana . Non è bastata la ministro degli esteri, su un problema di tal e caduta di Siad Barre, per anni sostenuto , gravità, fosse completamente isolato dalla finanziato ed arricchito (lo abbiamo scoper - quasi totalità delle forze politiche, di mag- to dalle dichiarazioni dell'ambasciatore ita- gioranza e di opposizione, presenti in que- liano, e non dai giornali) ; non è bastata la st'aula. caduta di Menghistu, l'uscita di scena dell'I- Forse il ministro degli esteri non ha ben talia da quella regione, per stimolare nel compreso, non ha ben ascoltato, ma l a nostro ministro qualche dubbio sulla sua democrazia cristiana, il partito democratic o politica estera. della sinistra, il Movimento sociale, da quan- E adesso ci troviamo di fronte non all'er- to mi risulta anche il partito liberale, i verdi, rore di questi giorni e di queste settimane , l'onorevole Ebner e la Siidtiroler Volkspar- ma all'errore di mesi . Questo errore ha un tei, tutti questi partiti — al di là, evidente- nome, che il ministro degli esteri non ha mente, delle frasi di convenienza — hanno pronunciato in aula: si chiama Markovic; il affermato e affermeranno che il ministr o tecnocrate, lo «iugotecnocrate» sostenuto da degli esteri De Michelis ha sbagliato tutto, sempre dal Governo italiano e dalla Comu- che la linea qui esposta dal ministro De nità europea. Quando si è presentato alle Michelis è folle e suicida . elezioni ha raccolto non più del 10 per cent o Il ministro De Michelis ci ha detto, signor dei voti, nonostante il battage televisivo di Presidente (e bisogna sottolinearlo, bisogna cui godeva, con un parlamento, quello fede- che si sappia, bisogna che la gente sia infor- rale, inattivo da oltre due anni. Markovic, mata) che l'Italia sarebbe disposta a ricono- un capo di governo che, prevaricando i scere l'autonomia della repubblica slovena e poteri del presidente federale, ha affermat o della repubblica croata, la loro indipenden- che in ogni modo l'esercito era invitato a d za, votata liberamente e democraticament e impedire qualsiasi secessione. dalla popolazione attraverso i referendum, Ebbene, questo è stato il referente politico solo nel caso in cui quelle popolazioni fosse- — come Siad Barre, come Menghistu — de l ro definitivamente schiacciate, cioè solo nel nostro ministro degli esteri! Un governo momento in cui vi fosse stata la tragedia . centrale non più democratico, forse neppur e Solo in quel momento — ripeto il Gover- legale : questo è stato il riferimento del no-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 LUGLIO 199 1

stro Governo, e non le centinaia di intellet- un assegno in bianco a favore del potere di tuali che affermavano che le indipendenze Belgrado. erano strumentali, indispensabili per supe- Come hanno detto il segretario repubbli- rare la situazione di caos della Iugoslavia e cano La Malfa e il rappresentante comuni - per costruire un nuovo assetto istituzional e sta, l'atteggiamento italiano ha rappresenta- di tipo confederativo . to una obiettiva istigazione a delinquere . Dov'era il nostro ministro degli esteri D e Signor Presidente, di questi fatti concreti Michelis quando da queste repubbliche , e di altri potremmo raccontarne a decine . In quando dalla Slovenia, quando dalla Croa- qualsiasi altro parlamento democratico tali zia, si proponeva, molti mesi fa, la federa- fatti comporterebbero le dimissioni del mi- zione a geometria variabile (così la defini- nistro degli esteri . Ma noi conosciamo l'ar- vano loro)? Su questo il referente, il roganza con la quale il nostro ministro di- governo di Belgrado, sostenuto dal Gover- fende qualsiasi posizione, ciò che ha detto no italiano diceva «no»! Dov'era De Miche - cinque minuti prima e ciò che ha negato lis quando le repubbliche slovena e croata cinque minuti dopo ! proponevano la confederazione e riceveva - Signor Presidente, credo di aver parlat o no, ancora una volta, un «no» netto e del futuro della Slovenia e della Croazia, u n chiaro? Quando si parla di confederazione , futuro che dipende dalle scelte che saranno bisognerebbe sapere, signor Presidente , capaci di compiere questo Parlamento e le che «strano» tipo di confederazione propo- forze che ne fanno parte (Applausi dei de- nevano : da noi si chiamerebbe federazione , putati del gruppo federalista europeo) . e cioè l'indipendenza degli stati, ma con un'unica moneta, un unico esercito, un'u- nica politica estera . Queste erano le propo- PRESIDENTE. L'onorevole Altissimo ha ste della Slovenia e della Croazia, le cose facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per l a che il ministro degli esteri definisce utopi- sua interrogazione n. 3-03143 . stiche per l'unione europea ! Ebbene, di fronte al «niet», al «no» della RENATO ALTISSIMO . Signor Presidente, controparte, sostenuta dal Governo italiano , voglio subito dire di aver apprezzato il tono la scelta è stata obbligata, anche se pruden- di grande passione preoccupata con il qual e te, con tutti gli atti che ad essa hanno fatto il ministro degli esteri ha esposto alla Came - seguito: quella dell'indipendenza . ra le sue riflessioni rispondendo alle interro - Il nostro Governo affermò nella sua prim a gazioni presentate . dichiarazione: «Mai e poi mai riconoscere- Credo che il ministro abbia fatto bene a mo l'indipendenza della Slovenia e della sottolineare in modo particolare come l e Croazia!» Si sapeva quali fossero le intenzio- ore, se non i minuti, segnino il cambiament o ni dell'esercito federale. Il ministro De Mi- di una situazione che trova il suo riferiment o chelis conosceva il manifesto dei duecento primo proprio nella complessità della vicen - ufficiali, in cui si ribadiva la volontà di essere da balcanico-iugoslava. i tutori dell'unità iugoslava e del socialismo . Signor ministro, la prima considerazion e E sappiamo cosa vuol dire unità del sociali- che viene spontaneo fare è di carattere smo in quei paesi! generale. Ciò che pare sia avvenuto in Iugo- Probabilmente, il ministro De Michelis slavia è un processo di congelamento, di non ha ben compreso cosa volessero dire freezing, di quanto avvenne nella Iugoslavi a quei militari; ma oggi forse è possibile capir - alla fine della guerra del 1915-18 . Le realtà lo esattamente . etniche, razziali, geografiche, con la cadut a Signor Presidente, con gli atteggiament i del muro di Berlino, dell'oppressione e de l del passato e con quelli dell'oggi, con il suo terrore, hanno rimesso in circolazione, ri- «mai», il ministro De Michelis — il ministr o partendo da quel punto, vecchi nazionali- degli esteri italiano anche a nome dell a smi, vecchi dissensi sulle grandi question i Comunità ha firmato un assegno in bianco dei princìpi religiosi e della convivenza dell e per mesi e, nel massimo momento di crisi, varie etnie che esistono in quel paese .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 LUGLIO 199 1

Ci troviamo dunque dinanzi ad un proble- nazionale — ai fini dei passi successivi che ma assai complesso, che non è possibil e potranno essere compiuti, è stato accettato affrontare in termini di semplificazione . Se sia dalla Croazia che dalla Slovenia. mi consente, signor ministro, penso ch e E certo dunque che occorre immaginare qualche semplificazione sia stata tuttavia una nuova architettura costituzionale, che fatta nel recente passato, proprio sulla que- non può in nessun modo rispecchiare l'an- stione iugoslava. tico perché è cambiato tutto : è cambiato il Chi forse porta la maggiore responsabilità mondo; è cambiato anche il concetto di di tutto ciò è proprio il ministro degli esteri democrazia interna della Iugoslavia. A par- degli Stati Uniti d'America quando, parten- tire da una tale nuova architettura costitu- do dal presupposto che in ogni caso la zionale, che è importante e necessaria e ch e Iugoslavia sarebbe dovuta rimanere unita, si basa sul principio della sovranità di quelle ha — certamente in modo involontario — repubbliche che intenderanno farlo proprio , dato quella indicazione sulla quale si è mos- si apre una possibile strada per trovare, i n sa poi la Comunità europea e che ha portat o questi tre mesi, una soluzione di convivenza, al risultato di creare — certamente, in modo per riportare la pace, la democrazia e la inconscio — l'alibi all'intervento militare libertà in quei paesi. nazionalista serbo . La Slovenia ha già dichiarato la propri a Credo che quando esistono situazioni di disponibilità come ricordava poc'anzi il questa complessità, quando esistono situa- collega Cicciomessere a discutere sulle zioni che storicamente non riescono a tro- questioni della moneta comune, di una po- vare risposte chiare, quello che deve valere litica estera comune, di un comando unifi- nella politica estera del nostro paese — ci ò cato degli eserciti, che è cosa diversa — per lo meno vale per noi liberali, in manier a occorre dirlo per non creare ulteriori equi - profonda è il riconoscimento del principi o voci dell'esercito unico . dell'autodeterminazione dei popoli. Per que- Ebbene, muoviamoci in questa direzio- sto motivo ho apprezzato che lei nei giorni ne . Quando dico che occorre parlare con scorsi abbia finalmente sciolto il nodo fon- un linguaggio «diritto» al governo di Belgra - damentale: da che parte sarebbe stato il do, intendo che bisogna far capire che non Governo italiano nel caso di un conflitto vi sarà, da parte italiana, alcun margine che delle due repubbliche con il governo federa- possa consentire la violazione delle regole le, o meglio — oggi possiamo dirlo — co n e dei principi di convivenza e di autodeter- la Serbia nazionalista . Lei ha detto : staremo minazione dei popoli . Ed ancora, se si parla con i paesi che saranno attaccati, con quei con un linguaggio «diritto», se si esprim e paesi nei quali la volontà di autodetermina- con chiarezza un messaggio, bisogna ch e zione venisse condizionata dalla forza e dall a Belgrado sappia che, nel momento stesso violenza. in cui decidesse di andare avanti in un a Se questo riconoscimento è dato, dobbia- politica di oppressione della Croazia e della mo metterlo in evidenza con un linguaggio Slovenia, noi avremmo il diritto di ricono- chiaro e «diritto» senza creare altri margini scere la sovranità di quei due paesi . Utiliz- di ambiguità che consentano il sopravvivere zando tutte le armi della diplomazia e della non della repubblica confederale iugoslava , politica — che lei, signor ministro, per altro ma della voglia di potenza nazionalista de l conosce benissimo — occorre proprio in mondo serbo. Di questo oggi si tratta. Ed io queste ore far capire con estrema chiarezz a credo, come lei d'altronde ha avuto modo che né l'Italia né la Comunità europea son o di constatare nel corso dei colloqui che ha disposte a veder violati i grandi princìpi s u avuto, che non esistano oggi le condizioni cui si regolano i rapporti fra i popoli e le per una rinuncia ai principi di sovranità . nazioni. Non bisogna dimenticare, però, che nelle Mi sembra di poter dire — me lo consent a trattative intavolate e nelle riunioni con la — che c'è stata, in questi giorni, quando gli troika europea il principio di un «congela- eventi precipitavano, una svolta nell'atteg- mento» — e non della rinuncia alla sovranità giamento della diplomazia italiana sulla

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grande, drammatica e preoccupante que- corso di questo dibattito — e cioè che per i l stione iugoslava. Questo non può che essere Governo italiano non si è mai posto i n apprezzato dai liberali. termini alternativi il problema di difendere Quel che possiamo suggerire oggi è di lo status quo o di riconoscere l'indipendenz a continuare su questa strada con maggior e della Slovenia e della Croazia. incisività, dimostrando ancora una volta che Non si trattava di scegliere nell'ambito di l'Europa esiste e che l'Italia crede così con- questa alternativa, bensì di uscire da una vintamente nell'Europa politica da elimina- morsa davvero drammatica : rinegoziare il re ogni tentennamento ed ogni ombra dell a patto costituzionale o vedere esplodere un a linearità delle proprie decisioni . guerra civile nel caso in cui questo tentativo Questo è il contributo che i liberali inten- fosse risultato vano . dono fornire, ringraziandola, signor mini- Credo che in tale vicenda gli sforzi fin qui stro, delle espressioni e della passione con le profusi vadano reiterati con la stessa deter- quali si è rivolto alla Camera (Applausi dei minazione, e forti delle stesse solidariet à deputati del gruppo liberale) . delle quali ci si è avvalsi al livello internazio- nale. Va naturalmente evitato — attravers o PRESIDENTE. L'onorevole Andò ha fa- quel controllo internazionale, da garantir e coltà di dichiarare se sia soddisfatto per la con tutti i mezzi, di cui parlava il ministro sua interrogazione n . 3-03144. degli esteri (la forte iniziativa comune cui egli ha fatto riferimento) — un ulteriore passo in avanti sulla strada del ricorso alle SALVATORE ANDÒ. Signor Presidente, si- - gnor ministro , armi, che determinerebbe situazioni irrever sibili, di cui si potrebbe poi solo prendere i deputati socialisti condividono, apprez- atto. zano gli orientamenti espressi dal Governo Riteniamo che gli sforzi compiuti nelle in riferimento alla più recente evoluzione settimane trascorse siano stati rivolti non a della crisi iugoslava. Condividono l'impegno sostenere unilateralmente le ragioni del go- ed il convincimento ribaditi in questa sed e verno federale, ma a garantire che un cert o dal Governo circa la necessità che la cris i tipo di ordine interno si potesse organizzare iugoslava sia ricondotta al negoziato ed ap- in Iugoslavia, al fine di rendere possibile l a prezzano gli sforzi compiuti dal Governo e definizione del nuovo assetto federale . dalla Comunità europea perchè non si vani- Certo, le notizie talvolta contraddittorie fichino i risultati sin qui prodotti dal nego- che ci giungono dalla Iugoslavia indicano ziato. che la piega presa dagli avvenimenti proba- Prendiamo atto che il ministro degli esteri bilmente entro breve tempo richiederà d a non ha potuto manifestare granitiche certez- parte del nostro Governo scelte di campo ze in riferimento agli sviluppi possibili della definitive. crisi. Le stesse notizie in base alle quali il Non c'è dubbio che l'iniziativa assunt a Governo è stato interrogato sono incomplet e dall'esercito, forse senza consultare il gover- e tali da non consentirci di valutare in tutti no federale, abbia creato una situazione di i suoi aspetti la possibile evoluzione della ulteriore difficoltà ai soggetti impegnati nel- vicenda della quale ci si occupa. la trattativa, pregiudicando le intese rag- Ci pare tuttavia che il Governo non abbia giunte, vanificando le assicurazioni date ai inteso minimizzare i rischi, i problemi che rappresentanti della CEE dal Governo fede - la situazione pone, così come non ha soprav- rale stesso. valutato il ruolo che può essere svolto dai Tuttavia crediamo che sia questa la strad a soggetti che a tutt'oggi sono impegnati ne l sulla quale bisogna muoversi finchè possibi - negoziato. le. Vi è un obbiettivo immediato da raggiun- Un dato sembra certo — emerge da quan- gere il rientro dell'esercito e la ripresa de l to è stato detto in questa sede dal ministro dialogo tra i soggetti negoziali che in ess o degli esteri, ma anche dagli apprezzamenti erano stati impegnati. Pur di fronte ad una che sono stati espressi, verso il Governo, nel evoluzione dei fatti che può segnare una

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battuta d'arresto ed un parziale insuccesso cazione, onorevole ministro degli esteri, ho degli sforzi compiuti su questo terreno, ci avvertito una semplificazione dei problemi sembra che l'Europa in tutta questa vicend a esistenti che non mi pare corretta. abbia impiegato i suoi poteri fino in fondo, Anch'io esprimo un giudizio critico sul - anche se si sono verificate — come si è l'atteggiamento tenuto dal Governo, ma pi ù riconosciuto in questo dibattito — alcune e in relazione alle oscillazioni della sua line a non sottili distinzioni da parte di qualch e politica che sul modo in cui questa posizion e capitale europea. E invece importante man- è stata esposta nel dibattito odierno dal tenere una posizione univoca, proseguire ministro De Michelis . Sono oscillazioni che insieme lungo la strada scelta e che è stat a non riguardano sóltanto il Governo italiano , indicata in questa sede ancora una volta ma anche altri governi ed altri esponenti di come l'unica via possibile da parte del mini- grande rilievo internazionale (a tale riguard o stro degli affari esteri. è sufficiente pensare alle posizioni assunt e Come ha riconosciuto lo stesso ministro dallo stesso governo statunitense) . De Michelis stamani, in un articolo che E un fatto che si è seguita una linea che abbiamo letto e apprezzato, per i -socialisti fino ad un certo -punto è sembrata prevalen - non si pone un problema di scelta tra l'eser- temente orientata a sostenere le ragioni del- cito, probabilmente, golpista e i popoli in l'unità dello stato federale iugoslavo rispetto lotta per l'indipendenza. Nel momento in alle rivendicazioni di indipendenza della cui apparissero come alternative la difes a Croazia e della Slovenia (basti pensare ad della federazione, da un lato, e dall'altro i esempio alle dichiarazioni rese non più tardi diritti di popoli che lottano per vedere rico- di dieci giorni fa dal dipartimento di stato nosciuta la propria identità etnica, non si americano in proposito) ; mentre successiva- pone un problema di scelta per noi, perchè mente si è affermata una posizione che, al la scelta a favore degli sloveni, dei croati, c i contrario, privilegiava le dichiarazioni d i verrebbe imposta dalle nostre convinzioni e indipendenza delle due repubbliche, anche tradizioni in materia. in piena e autonoma contrapposizione co n Incoraggiamo pertanto il Governo a far si le ragioni dell'unità di uno stato comunque che gli sforzi di cui ha par lato il ministro D e organizzato, come la Iugoslavia. Michelis continuino e siano sostenuti no n Vi sono situazioni che si accompagnan o soltanto dal Governo italiano . Nel caso in cui ad un indubbio ritardo dell'intervento inter- questi fallissero, si porrebbe l'esigenza di nazionale, nel maturare di eventi che pur e tutelare comunque in forme diverse e defi- già dalla seconda metà dell'anno passato si nitive il diritto dei popoli sloveno e croato sono venuti configurando sempre più come alla sovranità (Applausi dei deputati del rischi tragici di rottura, che avrebbero potu- gruppo del PSI). to portare fino a quel rischio di conflitt o armato e di guerra civile di fronte al quale PRESIDENTE. L'onorevole Garavini ha oggi ci troviamo concretamente . facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per Ciò su cui a questo punto mi pare oppor- l'interrogazione Magri n. 3-03154, di cui è tuno concentrare l'attenzione è il rischio cofirmatario. estremo che corriamo. Se l'intervento arma- to dovesse svilupparsi, esso sarebbe innanzi - ANDREA SERGIO GARAVINI . Signor Presi- tutto inammissibile per il tragico esito di dente, onorevole ministro degli esteri, du e vittime e di tragedie che comporterebbe , aspetti di questo dibattito francamente non mentre si acuirebbero i problemi aperti, le mi convincono: avrei preferito, in primo tensioni tra le nazionalità . Il rischio di rot- luogo, data la gravità estrema degli event i tura dell'unità della Iugoslavia diverrebb e ed i rischi in essi contenuti, che fossero un evento inevitabile, proprio per gli abissi presenti anche il Presidente del Consiglio e d che l'intervento armato produrrebbe rispet- i massimi responsabili dei più grandi partiti to alle differenze e alle distanze che oggi già qui rappresentati ; in secondo luogo, in parte contraddistinguono le varie nazionalità pre- degli interventi in risposta alla sua comuni - senti nello stato federale. Risulta quindi del

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tutto urgente un'azione per impedire lo svi- Attenzione quindi alle ripercussioni di tut - luppo dell'intervento armato e trovare un a to ciò ed al fatto che si parla di autodeter- soluzione. minazione e di indipendenza, quando non è Ritengo che sul piano internazionale l a vero che gli stati che nascessero in seguito forma più efficace e il dato più important e a tale processo sarebbero completamente cui fare riferimento sia la CSCE; occorre indipendenti e non subirebbero attrazioni . dunque che si concretizzi una pressione con- Ho sentito parlare della rivendicazione di temporanea da tutti le parti del mondo — indipendenza nazionale della Slovenia come dall'ovest all'est — per impedire la tragedia, se essa non fosse profondamente influenzata per costruire le condizioni che non consenta- da un'attrattiva che si dirige non verso l'Ita- no lo sviluppo dell'intervento armato e ch e lia ma verso il mondo tedesco, che ha radici favoriscano la tregua e l'apertura di una profonde nella storia e che a sua volta c i trattativa per cercare uno sbocco alla crisi . propone questioni la cui mancata soluzion e A tal fine, riterrei opportuno invitare tutt i in Europa ha comportato effetti straordina- i colleghi a prestare attenzione all'estrema riamente sconvolgenti . complessità dei problemi . Alcuni hanno det- Occorre avere di fronte questo quadro nel to : garantiamo l'autodeterminazione dei po- momento in cui si affrontano problemi co- poli in termini di piena indipendenza nazio- me quello che stiamo discutendo! Non si nale; io rispondo che bisogna prestare può sostenere semplicisticamente la rivendi- attenzione perché l'applicazione di tale prin- cazione nazionalistica, come non si può e cipio ci pone subito davanti ad enormi con- non si deve sostenere lo status quo di regimi traddizioni. Se infatti l'autodeterminazion e o stati interetnici o anche di organizzazioni dei popoli è un principio universale — se è federali che non abbiano retto alla prova dei universale, attenzione! — occorre attenta - fatti e che debbano essere profondament e mente valutare la notizia, che risale propri o ricostruiti, anche alla luce delle rivendicazio - alla giornata di ieri, secondo cui i campi ni di sovranità nazionale con le quali bisogn a profughi dei palestinesi nel Libano sono stat i misurarsi. invasi dall'esercito libanese ! L'orientamento verso cui occorre muover - Non ci si sogna neppure di porre il pro- si deve tener conto della necessità di associa- blema dei palestinesi, o altri problemi di re il momento dell'indipendenza a quello che questo tipo, in Medio Oriente in termini d i caratterizza organizzazioni statuali interetni - autodeterminazione e di indipendenza na- che che siano rispettose della libertà, della zionale! Mi sbaglio ? democrazia e della autonomia nazionale ma Il giorno in cui venisse riconosciuta in che non per questo sciolgano ogni legame . termini di indipendenza statale piena l'auto - Ho ascoltato dieci giorni fa una dichiarazio- determinazione in determinate aree d'Euro- ne del segretario di stato americano che dava pa, perché non riconoscerla anche in altre ? molto peso all'importanza dello stato federa - Perché, ad esempio, non avrebbero il di- le iugoslavo; ciò veniva detto dal segretario ritto i baschi o gli irlandesi, o le stess e di uno stato che ha reagito ad un tentativo di popolazioni di lingua tedesca che abitano secessione dalla federazione con una guerra nelle valli dell 'Alto Adige, di porre la stess a che, se non erro, più di cento anni fa ha questione e di affermare il loro potere di causato sette milioni di morti . autodeterminazione? Attenzione dunque a Attenzione, quindi! Sono in gioco valor i ciò che può comportare la fine degli stati che provengono dalla storia e che sono di interetnici che caratterizzano la situazion e grande portata. Ha importanza decisiva un europea ed alle conseguenze dirompenti di intervento che, sul piano internazionale e tale fatto anche quando si tratti di stati che facendo leva sulla CSCE, ci veda protagoni- nascono da grandi eventi storici: la Repub- sti più attivi ed in modo più coerente e blica federativa iugoslava è sorta da una limpido nella ricerca di una soluzione capa- lotta eroica straordinaria contro il nazifasci- ce di comprendere le aspirazioni più ch e smo e l'Unione Sovietica è nata con la legittime all'indipendenza ed alla sovranità rivoluzione d'ottobre . nazionale entro il quadro di una risposta che

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conservi l'esistenza dello stato iugoslavo , La seconda comunicazione alla quale m i sotto l'aspetto confederale . riferisco è addirittura una sorta di SOS Tale risposta deve essere esemplare per all'opinione pubblica internazionale; con es- una soluzione delle problematiche relativ e sa si fa presente che le strutture adibite alla all'indipendenza nazionale, deve risultar e protezione della centrale da eventuali inci- corretta e non deve aprire domani problemi denti o atti terroristici non forniscono i n ancora più grandi su scala europea e mon- realtà questa sicurezza . Ripeto che, appena diale di quelli che si è tentato di risolver e terminato il mio intervento, le farò avere la (Applausi dei deputati della componente di documentazione alla quale mi riferisco, af- rifondazione comunista del gruppo misto) . finché le autorità italiane e la Comunità europea possano farsi carico anche di que- PRESIDENTE. L'onorevole Andreis ha fa- sto problema, che è una delle questioni- coltà di dichiarare se sia soddisfatto per l a chiave attualmente di fronte a noi. Ci ha sua interrogazione n . 3-03148 . molto colpito, onorevole ministro, che il SERGIO ANDREIS. Signor Presidente, si- sottosegretario Eagleburger abbia convoca- gnor ministro, la relazione che lei ha svolto to ieri sera a Washington l'ambasciatore ci sembra caratterizzata da una sottovaluta- iugoslavo, per mettere in guardia le autorità zione della situazione in Iugoslavia. di Belgrado dall'usare una centrale nucleare Le nostre fonti di informazione sono i come possibile obiettivo o dal non control- verdi che fanno parte del governo di Slove- lare eventuali atti terroristici contro un im- nia, fra i quali rientra un esponente politic o pianto nucleare . che ricopre la carica di vicepresidente del Ho parlato, dunque, di sottovalutazione e consiglio. di un tono vagamente tranquillizzante della Le notizie che abbiamo avuto nella gior- prima parte del suo intervento, onorevole nata di oggi con due messaggi successivi d a ministro. In proposito, ci è sembrato d i Lubiana non permettono di avere una visio- cogliere nelle sue parole quasi l'inevitabilità ne tranquillizzante, come quella che ci è degli sviluppi iugoslavi, con riferimento a parso lasciasse intendere almeno la prim a quella che lei ha definito la posizione giust a parte dell'intervento del ministro . e corretta del Governo italiano, della Comu- Nel pomeriggio di oggi sono stati segnalati nità europea e della CSCE . In realtà, quanto movimenti di circa duecento carri armati , sta avvenendo ed è accaduto in Iugoslavia c i 140 dei quali in direzione della Slovenia . Ci sembra rendere obsoleti meccanismi non ha stupito, inoltre, ministro De Michelis, ch e ancora usati, come quello della CSCE, d i lei non abbia voluto accennare ad un punto previsione delle crisi . In qualche modo sono specifico sottolineato dalla nostra interroga- la realtà ed i fatti a non permettere u n zione, vale a dire il problema della sicurezza atteggiamento tranquillizzante . La situazio- della centrale nucleare di Kresko . In propo- ne coinvolge non soltanto il Governo, ma un sito, le farò avere copia di un documento po' tutti in queste ore . pervenutoci dai verdi sloveni, che — ripeto La nostra insoddisfazione per la risposta — fanno parte del governo di quella repub- del ministro, signor Presidente, deriva pro- blica. Ci si comunica che per la cosiddett a prio da questo: ci pare che di fronte ad una seconda fase delle operazioni militari ordi- serie di fatti la Farnesina e la Comunit à nate da Belgrado la centrale nucleare sareb- stiano ancora troppo legate alle parole . be obiettivo militare . Signor ministro, lei ha parlato di un even- Non vogliamo credere a questa eventuali- to fuori controllo perché la situazione preci- tà, tuttavia siamo obbligati a far presente al piti nella direzione di una non gestibilità . Ci Governo italiano che tale rischio esiste . Già sembra che l'atteggiamento della Comunità il 1° luglio, intorno alle ore 18, la centrale è permetta, sulla base delle informazioni d i stata sorvolata da bombardieri dell'aeronau- cui disponiamo, il precipitare della situazio- tica militare di Belgrado ; il che rappresenta ne. Ci sembra in qualche modo irresponsa- in sé una violazione delle convenzioni inter- bile il linkage, che lei ha voluto inserire nella nazionali . discussione, fra il riconoscimento dell'indi-

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pendenza slovena e croata ed il marcato pure i cittadini iugoslavi, i serbi, i croati. È senso di responsabilità di Belgrado. chiaro, infatti, che la situazione è sfuggita d i Pensiamo che il nostro paese e la Co- mano anche a loro . munità debbano rispondere a quanto è av- Ci auguriamo che il Governo, nell'ambito venuto — e non a quanto dovrebbe o po- delle prossime riunioni della Comunità e trebbe avvenire — con il riconosciment o delle CSCE, voglia compiere questa riflessio- di ciò che le popolazioni slovene e croate ne . Esiste il problema di evitare che in futuro hanno deciso. si verifichino altre situazioni del genere in Qualcuno in precedenza, mi sembra l'o- altre parti del nostro continente e non solo norevole Altissimo, ha ricordato che né Slo - in esso. venia né Croazia hanno chiesto la secessio- Presidente, concludo sollecitando ancor a ne. Entrambe hanno sollecitato un assetto una volta i ministri degli esteri e della difesa confederale della repubblica iugoslava del a non sottovalutare o ignorare il rischio della futuro . Crediamo che sia questo l'obiettivo centrale nucleare di Kresko . Non vorremmo al quale si deve tendere, ma evidentement e discutere in quest'aula quando sarebbe dav- non bastano le dichiarazioni di principio, s e vero troppo tardi per tutti (Applausi dei è vero, come sembra, che esistono schegge deputati del gruppo verde) . incontrollate su tutti i fronti del conflitto . A nostro giudizio è prioritario riportare il PRESIDENTE . L'onorevole Caria ha fa- conflitto nell'ambito politico ; togliere di ma- coltà di dichiarare se sia soddisfatto per l a no ai militari il «gioco» delle armi, non pe r sua interrogazione n. 3-03150 . spirito antimilitarista, onorevole Rognoni , ma perché anche in questa situazione le FILIPPO CARIA . Signor Presidente, onore- armi sono il nemico e le uniche a vincere in voli colleghi, a nome dei deputati del gruppo un eventuale conflitto. socialdemocratico manifesto approvazione Successivamente è opportuno adottare u- nei confronti della relazione molto attenta e n 'iniziativa per mettere gli interessati intor- precisa, come sempre, del ministro De Mi- no al tavolo della trattativa; questo ci aspet- chelis, che ci lascia pienamente soddisfatti . tiamo. Approfitto dell'occasione per ribadire Onorevole ministro degli esteri, lei h a l'apprezzamento, già altre volte espresso , citato la sua conferenza stampa tenuta in nei confronti dell'azione svolta dal ministr o Iugoslavia. Ma questi problemi non si risol- degli esteri, che trova generale consenso e vono con le conferenze stampa! E non l o profonda considerazione non solo nel nostro diciamo noi, ma lo dimostra quanto sta paese ma anche e soprattutto all'estero . avvenendo. Il ministro De Michelis a proposito dei Vogliamo sperare che la crisi non precipi- Balcani ha denunciato una situazione allo ti. Ognuno di noi — e al riguardo concor- stato molto incerta, grave, per fortuna non diamo con l'osservazione conclusiva dell'in- ancora precipitata, pur se potrebbe evolvere tervento del collega Antonio Rubbi — h a in senso decisamente negativo . Questo ci responsabilità per le forze politiche che rap- consente di fare alcune considerazioni sui presenta; di tali responsabilità dobbiamo fenomeni che potrebbero verificarsi ne i farci carico. prossimi giorni. Onorevole De Michelis, una volta tanto Caduto il muro di Berlino e finito il comu- non condivido i toni duri usati poco fa dal nismo, il fenomeno che più sta coinvolgend o collega Cicciomessere ; ma non è permesso l'Europa è quello di una generale disgrega- ad alcuno non fare autocritica. Occorre zione che coinvolge non solamente la Iugo- riconoscere dove si è sbagliato e che non slavia oggi, ma anche e soprattutto un gran - esistono oggi — e forse è la lezione più de paese come la Russia. drammatica — in Europa gli strumenti per La Iugoslavia, un paese unito da 70 anni , prevenire e addirittura prevedere crisi de l forse in maniera artificiosa ma comunque genere. Non li abbiamo a nostra disposizio- tenuto profondamente legato da Tito che gli ne e non li hanno avuti a disposizione nep- aveva dato un tipo di politica per la quale ha

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svolto un ruolo di guida dei paesi non alli- Dico «malamente» perché nel momento in neati, sembra aver ritrovato all'improvvis o cui si è realizzata l'unità tedesca lo ricor- divisioni nazionalistiche, etniche ed anche do a me stesso — si è dichiarato con molt a religiose. fermezza che la Germania unita non inten- Troviamo la Iugoslavia profondamente deva porre in discussione i confini con i spaccata tra la parte di questo paese che paesi vicini e soprattutto con la Polonia . gravitava nell'area dell'impero austro-unga- Oggi la confusione che sembra governare rico e la parte che era occupata dall'imper o le nostre opinioni, se non controllata, po- ottomano. trebbe spingerci a polemiche e idee estrema - Credo non sia opportuno esprimere giudi- mente confuse soprattutto quando nella ge- zi di grande superificialità o manifestar e nerale disgregazione, invece di dare u n opinioni che potrebbero non trovare rispon- contributo per raggiungere obiettivi precisi , denza nella realtà pratica, come quando s i si parla con molta superficialità di revisione omette di osservare che ad esempio la Slo- del trattato di Osimo. venia ha una sua unità interna, ma la stess a Mi auguro che ciò non avvenga . Debbo cosa non vale per la Croazia, la quale si trova manifestare l'approvazione e l'apprezza - ad avere sul suo territorio quasi un milion e mento del mio gruppo al ministro degli affari di serbi . Mentre la Slovenia porta avanti la esteri del Governo italiano, la nostra serenità battaglia per la sua decisa autonomia, la e l'augurio che possa continuare sulla strada Croazia è molto più lenta e perplessa, perché intrapresa a nome dell'Italia e della CEE, è vero che la Croazia rappresenta una mino- auspicando che il problema possa trovar e ranza nell'ambito della Iugoslavia ma è al- una soluzione ragionevole che consenta di trettanto vero che all'interno della Croazi a dire che in fondo la strada della democrazi a vi è una minoranza di 900 mila serbi che e della libertà in Europa non è una vana creerebbe grossissimi problemi alla repub- speranza, ma può rappresentare un obietti- blica croata. vo concreto e una realtà da raggiungere . Teniamo inoltre conto che esiste anche il Montenegro, il Kossovo albanese, la Bosnia PRESIDENTE. L'onorevole Masina ha fa- rigorosamente divisa in tre etnie differenti, coltà di dichiarare se sia soddisfatto per la anche per religione, e la Macedonia, senz a sua interrogazione n. 3-03156 . tralasciare la consistente presenza di un a minoranza ungherese . ETTORE MASINA. Signor Presidente, sia- Quindi è difficile esprimere un giudizi o mo così convinti della gravità di ciò che sereno, obiettivo e politicamente valido di sta accadendo in Iugoslavia che nella nostr a fronte alla situazione di una zona come interrogazione ci siamo rivolti non solo al quella dei Balcani variegata e profondamen- ministro degli affari esteri, ma anche al te divisa. Presidente del Consiglio. Evidentemente il Credo che dovremmo tenere conto della nostro Governo è abbastanza tranquillo pe r volontà dei popoli, del loro diritto all'indi- ciò che accade ai nostri confini, in quell o pendenza e del rispetto dei confini interni e d che è stato spesso definito un mosaico in- esterni della Iugoslavia, tutto ciò dovrebbe certo sotto il quale si nasconde una grande spingere il Governo italiano e la CEE a violenza. dispiegare un'azione volta a fare in modo Forse questa tranquillità ci ha plagiati u n che i popoli della Iugoslavia possano svolge- po' tutti, per colpa del ministro De Michelis , re una azione politica concreta realizzando che nei giorni scorsi avrebbe fatto meglio a la confederazione dei popoli iugoslavi . frenare quell'ondata di ottimismo che è u- Debbo però manifestare la mia preoccu- scita dalla Farnesina e si è trasferita sull e pazione per le incertezze e la diversità di colonne dei giornali : si è parlato di un linguaggio che hanno caratterizzato il dibat- miracolo per l'elezione del presidente fede- tito di questa sera. Si è addirittura parlato rale Mesic . E sembrato che il ministro De della revisione del trattato di Osimo ed è Michelis e i suoi colleghi europei avessero stata malamente tirata in ballo la Germania. compiuto un miracolo, portando una luce

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definitiva nella notte buia dell'odio tra l e e croato devono sentirci accanto a loro nella fazioni. legittima difesa dei loro diritti, non soltanto La delusione dell'opinione pubblica oggi a parole ma anche con gesti significativi. sarebbe minore . E mi sembra evidente che, E questo non rende meno tragico il dissol- forse per reagire a questa delusione, il mini- versi in tanta parte dell'Europa orientale , stro De Michelis faccia fatica ad ammettere ma non solo di essa, di princìpi unitari che ciò che tutte le fonti di informazione ci avevano consentito di fondare più vasti Sta- dicono e che, ancora poco fa, il telegiornal e ti. Tutte le realtà, da quelle delle sicurezza ripeteva. Mi riferisco al fatto che feroci a quelle dei commerci, da quelle dell'ecolo- combattimenti sono in corso a poche decin e gia a quelle di una ridistribuzione dei redditi di chilometri dai nostri confini . Speriamo che liberi le popolazioni più povere dalla che, nel guardare con tanta diffidenza e con morsa della miseria, mostrano la necessit à tanta serenità a quelle confuse notizie, il di un governo mondiale, il quale non può ministro abbia ragione. non essere preceduto da una sempre più Tuttavia questa sera, stando ai telegiornali fitta tessitura di popoli, con il progressivo che abbiamo appena visto, l'esautorazion e abbattimento di frontiere e di confini . di fatto del presidente federale da parte d i Contro questo fatale rimodellamento dell a militari appare evidente ; essi dichiarano di comunità internazionale si ergono, oggi più essere fedeli al governo, ma di dover «finire che mai e con forza crescente, i diritti dei di riportare l'ordine» prima di rientrare nelle popoli alla propria cultura e alle proprie caserme. scelte di vita . E questi diritti appaiono tanto Ebbene, questa presa di potere da parte più irrinunciabili, quanto più per generazio- dei militari è gravissima di per sé; e, contra- ni sono stati calpestati o compressi da ideo- riamente a quanto il ministro ha detto oggi logie o da poteri monolitici e centralisti . nella sua conferenza stampa, la situazion e Armonizzare la tutela di questi diritti e iugoslava è eminentemente politica . I mili- intanto procedere sulla via di una umanit à tari fanno politica appena possono, anche se più unita e armoniosamente compaginata : non con le parole o con i comizi elettorali ; questa è la sfida più alta che la storia rivolge lo fanno con le armi, e la tragedia è che il alla nostra generazione politica, e in parti - militarismo strizza l'occhio al di là di qua- colare ad una Europa che sin'ora ha saputo lunque confine e trova sempre occhi interes- ben più spesso organizzare spedizioni mili- sati a vedere questi cenni . tari piuttosto che essere forza di pace . E Non solo; l'iniziativa dei generali iugoslavi questa sfida non può essere vinta se non con è gravissima anche per i ricordi che evoca , la forza della ragione, della capacità di di- ma soprattutto perché appare come una scutere serenamente e di trattare pacifica - prefigurazione di possibili iniziative similari mente . in paesi che sono più vasti della Iugoslavia . Mi rendo ben conto che enunciare questi Per rimuovere quell'incubo occorre mo- principi può sembrare un puro esercizio di strare a tutti che la via delle unità statali oratoria, ma d'altra parte mi pare che event i imposte con le armi è del tutto impercorri- recenti, recentissimi, ci ammoniscano sull a bile. La comunità internazionale non pu ò stolida ferocia di qualunque tipo di violenza, tollerare che cittadini che si credono di serie anche della violenza istituzionale e di quell a A, soltanto perché possiedono la forza dell e degli stadi. Invece, sia pure tra tensioni , armi, decidano sui diritti di cittadini ch e errori e sconfitte, la vicenda sovietica sta considerano di serie B. Bisogna che la co- dimostrando che la pazienza coraggiosa e l a munità internazionale ribadisca questi con- saggezza negoziale sono le armi che megli o cetti in maniera inequivoca. difendono la causa della libertà . Gli alti ufficiali iugoslavi non devono aver e Noi ci auguriamo dunque che ai militar i dubbi sul fatto che una repressione armat a iugoslavi, così come ai fautori di una grande provocherebbe all'estero orrore e decisioni Serbia intollerante e a certi terroristi ch e di isolare la «loro» Iugoslavia ; il che vuole sembrano usciti dalle tombe di un passat o anche dire, ovviamente, che i popoli sloveno sanguinoso, sia rinnovato l'ammonimento,

Atti Parlamentari — 85089 — Camera dei Deputati

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il più severo e pressante, dell'Italia, della disintegrarsi dei muri e delle idee che il Comunità europea, della CSCE, che essi non sorreggevano, la decolonizzazione dell'e x troveranno spazio né sostegno alcuno nel impero comunista ci propone i problemi consorzio internazionale . immensi, le difficoltà enormi che la cadut a Noi chiediamo che la presidenza collegiale di ogni impero comporta : non solo i grandi della federazione sia sostenuta dal nostr o problemi economici e sociali, non solo la Governo in tutti i tentativi legittimi e non difficoltà di reinventare i meccanismi della violenti di comporre la gravissima crisi . democrazia e delle garanzie di libertà, ma Chiediamo con forza che siano sostenute le anche, signor ministro, il proporsi di nuove giuste, reiterate e sempre deluse (anche per geografie. E avvenuto già che uno Stato colpa nostra certamente) richieste della Slo- sovrano riconosciuto, la Germania Demo- venia e della Croazia per una piena autono- cratica, dopo un plebiscito popolare ed un mia nell'ambito della federazione o anche di vasto consenso del Parlamento abbia decis o una nuova confederazione. Pensiamo che di non esistere più e di far parte della soltanto se, ancora una volta, queste auto- Germania Federale. Eppure di uno Stat o nomie non saranno riconosciute, l'Itali a sovrano si trattava, rappresentato alle Na- debba prendere in considerazione l'ipotes i zioni Unite, strategicamente ritenuto impor - di riconoscere essa stessa la piena indipen- tante per gli equilibri est-ovest, con quasi denza e sovranità delle due repubbliche . mezzo milione di soldati dell'Armata ross a Occorrerà poi riprendere una buona volta sovietica al suo interno . Ma la forza della (anche questa è una lezione che ci viene dal democrazia ha vinto sui timori, sulle reticen - dramma iugoslavo) il discorso di una nuova ze, sulle impossibilità. Carta delle Nazioni Unite, non più centrata Dunque, la geografia degli Stati è già sugli Stati ma sui popoli, quei popoli che cambiata e cambierà ancora . E non ci sa- degli Stati sono la carne e l'anima e che con ranno carri armati capaci di fermare la tanta frequenza pagano atroci sofferenze storia, non solo in Iugoslavia ma ovunque quelle che troppi di noi si ostinano a chia- sia venuta a mancare una prigione ideologi - mare Realpolitik (Applausi dei deputati de i ca che aveva tenuto insieme con la forza ci ò gruppi della sinistra indipendente e comu- che non sarebbe stato insieme in nessun nista-PDS). altro modo. La storia, quindi, ci presenta anche il costo delle scomodità, con le quali bisogna PRESIDENTE. Passiamo alle repliche dei fare realisticamente i conti . Era realistico presentatori delle restanti interrogazioni, immaginare che l'assioma dell'unità dell a per i quali, ricordo, il tempo a disposizione Iugoslavia ad ogni costo e sopra ogni altr a è quello regolamentare di cinque minuti . considerazione potesse reggere? L'onorevole Agrusti ha facoltà di dichia- No, non lo era, signor ministro . E non rare se sia soddisfatto per la sua interroga- solo. Non si è infatti nemmeno compres o zione n. 3-03136 . come proprio la scelta di Lubiana e di Zaga- bria indicasse con chiarezza quale foss e MICHELANGELO AGRUSTI. Signor mini- l'unità possibile, e cioè la soluzione confede- stro, prendo atto delle dichiarazioni che lei rale. Ma ha ragione da vendere chi pens a ha rilasciato a nome del Governo . Credeva- che ogni colpo di cannone, ogni colpo di mo di esserci lasciati alle spalle, nei repertor i fucile, ogni bomba lanciata da un aere o di cineteca, le immagini che scorrono i n faccia irrimediabilmente a pezzi ciò che ieri questi giorni dell'invasione militare dell a era e forse ancora oggi è possibile . E neces- Slovenia e della Croazia: come a Budapest, sario e vitale che i carri armati dei generali come a Praga, ancora i carri armati al di Milosevic vengano fermati prima che si a servizio di una ideologia ormai morta, m a tardi, non solo per la Iugoslavia, non solo che tenta di sopravvivere a se stessa in un per le repubbliche di Slovenia e di Croazia, ultimo sussulto di violenza e di sangue . ma per il futuro di tutta l'Europa . Ed il Smaltita l'euforia del magico 1989 per il riconoscimento della sovranità delle due re-

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pubbliche è un modo realistico di contribui- Slovenia e la Croazia; nonostante ciò non ho re a questo obiettivo . sentito una sola parola che riguardasse la Abbiamo incontrato con altri colleghi de- strategia dell'Italia in una situazione dram- putati, qualche mese fa, il Presidente ceco - matica che potrebbe precipitare da un mo- slovacco Havel, alle prese con le spinte mento all'altro . separatiste slovacche. In quella occasione Non ho sentito dire quale azione l'Italia egli ci disse che si sarebbe recato nei giorn i intenda intraprendere . Nella mia interroga- successivi a Bratislava per parlare con le zione chiedevo l'intervento dei consoli e forze politiche del luogo e con la gente per dell'ambasciatore a favore dei nostri conna- cercare di convincere tutti che era possibil e zionali. Infatti, attualmente, in base al Trat- e conveniente mantenere unito il paese per tato di pace del 1947, in Istria, tra Trieste e meglio entrare in Europa . Ma disse anche Fiume, si trova il confine tra Slovenia e che, se alla fine gli slovacchi avessero deciso Croazia: li sono tutti italiani. Non ho sentito diversamente, nessun atto di forza, nessun nessuna indicazione che possa tranquilliz- atto contrario alla democrazia ed alla libert à zarci: eppure vi sono migliaia e migliaia di sarebbe stato compiuto, ma la volontà po- istriani e dalmati, ora residenti in Italia, che polare slovacca sarebbe stata rispettata . li hanno parenti e famiglie! E noi non abbia- Questa è la risposta che va data oggi a mo avuto notizia di alcun intervento che si a sloveni e croati e a tutti gli iugoslavi demo- stato posto in essere ! cratici, signor ministro . Tra l'unità ad ogni Si afferma che la Iugoslavia deve essere costo e la libertà per alcuni non si può ch e difesa, magari congelando momentanea - scegliere la libertà di chi l'ha voluta e con- mente l'eventuale riconoscimento delle du e quistata (Applausi). repubbliche; ma non si dice quali conse- guenze potranno derivare da una situazione PRESIDENTE. L'onorevole Baghino ha che vede una Iugoslavia ormai inesistente . facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per l a Badate, la crisi non è di questi giorni : i sua interrogazione n. 3-03139 . giornali italiani già nel luglio 1990 — esatta- mente un anno fa — affermavano che l a FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Signor Pre- Iugoslavia non esisteva più . Vi sono trattati sidente, onorevoli colleghi, signor ministro — il Diktat che ci ha privato di quelle zone , e signor sottosegretario, il parere del nostr o il trattato di pace che lo ha confermato, il gruppo è già stato ottimamente espresso trattato di Osimo — direttamente interessati dall'onorevole Tremaglia ; personalmente mi alla situazione di quel territorio ; eppure non atterrò alla mia interrogazione . ci preoccupiamo di tener conto delle nuov e Ho ascoltato dal ministro degli affari este- esigenze, di rivedere tutta la situazione, i n ri una relazione di quanto è stato fatto dalla un quadro ormai trasformato e corretto . Comunità europea negli ultimi cinque gior- Non ce ne interessiamo né ce ne preoccu- ni. Forse, invece di una «relazione dei cinque piamo, ma aspettiamo che siano i militari a giorni» sarebbe stato interessante ascoltare rispettare i cinque punti dell'accordo oppure notizie su quanto è stato fatto da un anno a che si cada nel precipizio! questa parte . Il problema iugoslavo era in - L'Italia non ha sufficiente esperienza pe r fatti già così pressante, grave e drammatico capire che altri Stati, che manifestano or a dallo scorso anno. preoccupazione e solidarietà solo perché Nonostante sia stata fatta una relazione non avvenga il peggio in Iugoslavia, se un tanto dettagliata degli avvenimenti degli ul- domani la situazione dovesse precipitare s e timi cinque giorni; nonostante sia stata de - ne laverebbero le mani e lascerebbero all'I - finita la situazione come delicata e pericolo- talia, paese confinante, la preoccupazione d i sissima; nonostante si sia parlato risolvere da sola il problema . Perché non dell'incertezza che venga rispettato il «ces- preoccuparci di questo aspetto ? sate il fuoco»; nonostante siano giunte noti- Nella mia interrogazione avevo sottolinea- zie, che vengono trasmesse anche in queste to — seppure per inciso — un particolare ore . di marce di carri armati diretti verso la problema di competenza del Ministero della

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difesa: ma ad esso non si è voluto far riferi- Ritengo che il Governo non possa non mento. proseguire nella sua urgente azione tesa a Ha appreso con piacere tutto ciò che è raffreddare la situazione, al fine di evitare il stato fatto per predispone uno schieramen- ricorso all'uso delle armi. Il che non è facile to militare italiano per fronteggiare ogni perché la Presidenza federale, malgrado l a evenienza. Ma quale evenienza? Se vi doves- nomina di Mesic che (è stata una indubbi a se essere un'«invasione»? E se dovesse dif- vittoria della troika della CEE), non ha fondersi la guerra civile, mettendo a repen- sufficiente autorità per controllare i militari, taglio l'incolumità di tutta la popolazione tra i quali permane l'ombra del passato , italiana colà residente? Perché non interes- l'ombra di una unità comunista delle forz e sarsi degli scontri armati che sono in cors o armate, tendente al mantenimento di situa- nei pressi del valico di Fernetti? A due ore o zioni che oggi sono evolute (mi riferisco all a tre chilometri dal confine ci sono stati spari proclamazione di indipendenza della Slove- con morti e feriti. Tutto ciò non interessa ? nia e della Croazia) . Eppure vi sono nostri connazionali resident i Desidero perciò dire che non possiamo in quella zona. . . non tener conto del modo in cui si sono espresse la Slovenia e la Croazia; analoga- PRESIDENTE. La prego di concludere, mente non possiamo non tener conto che l a onorevole Baghino. stessa Serbia, come abbiamo appreso dalle parole del ministro, ha dato la sua disponi- FRANCESCO GIULIO BAGHINO. Da una par- bilità a rivedere il contesto federale per te mi auguro che le nostre truppe — qualora trovare la maniera di determinare, nell'indi- esse dovessero essere schierate — siano pendenza, una possibile unione, un possibile sempre all'altezza della situazione, dall'altra rapporto. che il Governo si attivi rapidamente per Se partissimo dal principio della necessità tutelare gli italiani che in questo moment o che l'Italia riconosca l'indipendenza della si trovano oltre confine e corrono seri peri- Slovenia e della Croazia, commetteremm o coli (Applausi dei deputati del gruppo del un errore, in primo luogo perché l'Italia non MSI-destra nazionale). può assumere da sola, fuori dall'ambit o CEE, un'iniziativa di questo genere; in se- PRESIDENTE. L'onorevole Gunnella h a condo luogo perché l'affermazione di u n facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per l a simile principio potrebbe addirittura accele- sua interrogazione n. 3-03140 . rare la crisi militare. Ed a fronte di ciò non vi sarebbe una forza militare europea di ARISTIDE GUNNELLA. Signor Presidente , contrapposizione e di pronto intervento i n signor ministro, signor sottosegretario, l'a- difesa dei due nuovi Stati . D'altra parte , zione del Governo non poteva essere divers a sarebbe pure un errore sostenere che non s i da quella che è stata . E difficile immaginare debbano riconoscere né Lubiana né Zaga- un altro scenario di intervento (ed era diffi- bria solo perché attualmente esiste l'unità cile immaginarlo al di fuori della CEE o dell a iugoslava, perché ciò rafforzerebbe i tenta- CSCE), rispetto a quello che poi si è verifi- tivi centralistici serbi. cato . Noi sosteniamo che il processo di indipen - Desidero fare due sottolienature . La pri- denza delle due Repubbliche non può esser e ma è che questa crisi iugoslava non è nata fermato. E stato però un bene «congelarlo» . l'altro ieri ma è andata profilandosi da alcun i E se l'intervento della CEE lo congelerà per anni. Essa ha aspetti istituzionali, nazionali- il tempo necessario a discutere di tutti gli stici ed economici di grande rilievo . Se tali aspetti di revisione istituzionale, economici aspetti non verranno affrontati contempora- e nazionali, probabilmente sarà possibile neamente, il problema concernente lo squi- uscire dalla crisi e ridisegnare una confede- librio tra le varie Repubbliche della federa- razione nella quale gli Stati indipendenti di zione iugoslava difficilmente potrà essere Slovenia e di Croazia potrebbero anche as- risolto. sumere personalità internazionale . Esiste

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già qualcosa del genere per l'Unione So- Bisogna dunque andare avanti preveden- vietica con la presenza all'ONU dell'Ucraina do quella possibilità di rappresentanza inter - e della Bielorussia . Sia la Slovenia sia la nazionale che, sia pur limitata, rappresente- Croazia dovrebbero essere rappresentate an- rebbe emblematicamente il modo in cui que i ch'esse all'ONU, con una proiezione inter= popoli hanno raggiunto la capacità di espri- nazionale della loro indipendenza che ne mersi, a livello europeo e a livello ONU, nella allargherebbe gli orizzonti . Analogamente maniera migliore possibile, così come impo- potrebbero essere rappresentate presso i l sto dalla loro storia e dalla loro tradizione . Consiglio d'Europa come nazioni europee, a prescindere dall'entità statuale iugoslava. PRESIDENTE. L'onorevole Franchi ha Esiste più d'una via di uscita dalla crisi . facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per l a La loro percorribilità non presuppone, però , interrogazione Parigi n . 3-03142, di cui è soltanto un'insistenza della CEE molto forte cofirmatario. e pressante anche sul piano economico , ma anche la ricettività dei tre principali FRANCO FRANCHI. Onorevole ministro , paesi protagonisti della crisi — la Croazia , lei ha risposto, forse in modo incompleto , la Slovenia e la Serbia — per pervenire all'interrrogazione Servello n . 3-03138, di ad un immediato accordo sulla riforma i- cui anch'io sono cofirmatario. stituzionale. Ci consenta tuttavia, signor ministro, di Se il «congelamento» di tre mesi non sar à richiamare la sua attenzione su un problem a sufficiente, potrà anche essere esteso a quat- che non deriva soltanto da un episodio ri- tro, a cinque o sei mesi, per consentire spetto al quale è mancata risposta. L'onore- soluzioni istituzionali di questo genere. Ove vole Baghino ha citato il valico di Fernetti . . . ciò non avvenisse, si potrebbero verificare turbamenti che devono trovarci preparati , VIRGINIO ROGNONI, Ministro della dife- soprattutto come italiani, poiché confiniamo sa. Vorrei dirle che non c'è stato nessun con la Slovenia ed abbiamo li interessi eco- sconfinamento di tipo militare ! nomici e personali di nostri connazionali. Mi auguro che l'azione che il ministro ed FRANCO FRANCHI. Ecco, la risposta è il Governo hanno impostato possa prosegui - giunta adesso! re con profitto attraverso il rafforzamento La ringrazio, perché questa era la nostr a del contributo italiano all'iniziativa CEE. preoccupazione . Tuttavia le popolazioni lo- Contemporaneamente occorre far sì che l a cali non dicono questo: non si tratta di uno CSCE attivi, anche attraverso il canale dei sconfinamento, ma di numerosi sconfina - paesi dell'est che hanno avuto il passato e d menti, anche se non profondi . Noi siamo hanno ancora profondi rapporti politici co n stati nella zona: la gente ha visto . Non si è la Iugoslavia, una pressione organica e co- trattato di sconfinamenti profondi, ma nell a stante. notte tra il 2 e 3 luglio, quella dello scontro La condizione principale resta comunqu e violentissimo, che tra l'altro ha provocat o che le truppe si ritirino . Si persisterà l'attua- grandi incendi, nella zona a ridosso del le tracotanza militare e l'incapacità del Go- valico di Fernetti gli sconfinamenti sono stati verno federale e del Presidente federale (che numerosi e la gente ha avuto paura . pure è un croato) di dominare le forz e Non possiamo permettere che il territori o militari, ci troveremo di fronte a situazioni dello Stato italiano venga considerato com e di emergenza, che dovremo affrontare pro- un territorio in cui un carro armato o u n babilmente in altro modo . Confido che l'a- reparto possano sconfinare anche per poch e zione del Governo italiano, la presenza ita- decine di metri. liana in quelle zone, l'attività della CEE, la presenza della CSCE, portino a contatti mi- VIRGINIO ROGNONI. Ministro della dife- ranti a istituzionalizzare una confederazio- sa. Né inseguiti, né inseguitori ! ne, nella quale ormai non si può più prescin - dere . FRANCO FRANCHI . Onorevole ministro .

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prendiamo atto di quanto lei ci dice, ma può affacciarsi sulle colline di Muggia! No n le popolazioni locali ci dicono che gli scon- abbiamo più confini naturali ; bisogna allora finamenti ci sono stati . tranquillizzare il popolo italiano, che deve Tuttavia qual è il punto? Signor ministro , sapere che l'esercito è presente lungo quelle dov'è la soglia di Gorizia? L'abbiamo sman- frontiere per impedire persino i più piccoli tellata troppo presto, tanto che i militari oggi sconfinamenti. la chiamano la «sogliola di Gorizia» . L'ab- I pattugliamenti non bastano : occorre un biamo smantellata nel convincimento ch e forte schieramento e la ricostituzione della ormai al confine orientale tutto fosse tran- soglia di Gorizia. Non è vero che lassù non quillo, mentre tutto tranquillo non è! I co- c'è più pericolo, che vi è stata la distension e munisti serbi al nostro confine non ci stann o degli animi e che i pericoli possono venire bene! Purtroppo sono entrati in quella terra da sud. Sono tutte concezioni superate: in altri momenti e hanno lasciato il segno : quando il comunismo decide di colpire, i l'antico sogno dei serbi ! metodi sono gli stessi, non è cambiato nien- Preso atto di quanto lei ha detto, signor te, non è finito niente, il comunismo è ministro, riteniamo negativo un aspetto : si franato ideologicamente, ma finché ha i dice che è stata intensificata l'azione di carri armati (e non solo essi) li usa. pattugliamento e lei considera questa misu- Le chiediamo quindi di restituire serenità ra positiva, mentre noi riteniamo che debb a prima di tutto alle popolazioni locali e poi esservi un forte schieramento. Il confine dignità alle forze armate che sono preposte orientale è in pericolo e noi avremmo voluto a tutela di quel confine e non possono vedere l'Italia fare ciò che ha fatto la pi ù assistere senza reagire agli sconfinamenti, piccola Austria, che ha schierato l'esercito . perché il territorio italiano è sacro ed invio - Lo schieramento non c'è. Certo, ci sarà il labile, e così deve essere. pattugliamento, che lei avrà anche intensifi- Prendiamo atto di quanto è stato detto e cato . . . la ringraziamo, ma noi, che torneremo pre- sto in quelle zone, vogliamo vedere, anche per la tranquillità degli italiani oltre confine , VIRGINIO ROGNONI, Ministro della dife- ma prima ancora per quelli al di qua de l sa. E lo schieramento! confine, che non hanno frontiere e confin i sicuri, che le forze armate sono schierate e FRANCO FRANCHI. Ci fa piacere che lei ce testimoniano che siamo uno Stato e non uno lo dica. E se ancora non vi è stato, vuoi dir e straccio sul quale si può sconfinare senz a che c'è un impegno ad effettuarlo . che si reagisca! (Applausi dei deputati de l Signor ministro, benissimo l'azione di pat- gruppo del MSI-destra nazionale— Congra- tugliamento, intensifichiamola; ma noi le tulazioni). chiediamo un forte schieramento presso quel confine, perché al di là di esso c'è il PRESIDENTE. L'onorevole Caveri ha fa- vecchio e immutato comunismo, quel co- coltà di dichiarare se sia soddisfatto per l a munismo serbo (di cui ha ampiamente par- sua interrogazione n. 3-03145 . lato l'onorevole Tremaglia) che guarda con occhi avidi ai nostri confini . La tranquillità e la sicurezza delle popola- LUCIANO CAVERI. Signor Presidente, si- zioni della zona devono essere assicurate. gnori rappresentanti del Governo, onorevoli L'onorevole Baghino ha parlato degli italiani colleghi, anche dopo l'intervento del mini- che sono al di là del confine ed io in questo stro De Michelis restano delle gravi preoc- momento sto parlando degli italiani che ne cupazioni. Capisco che nell'immediato è dif- sono al di qua . ficile fotografare la vicenda storica che Si consideri il male che ci ha fatto non sol o stiamo vivendo dal momento che la situazio- il trattato di pace, ma Osimo, con quell e ne appare troppo in movimento, ma c'è un correzioni di confine : Gorizia è indifendibile dato politico: tutti gli accordi internazionali , e Trieste è esposta al primo aggressore che i trattati, le carte affermano ormai il diritto

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all' autodeterminazione dei popoli . Ebbene, sente, s'intende che abbia rinunciato all a Slovenia e Croazia hanno scelto la via del- replica per la sua interrogazione n. 3-03149 . l'autodeterminazione attraverso degli stru- L'onorevole Ebner ha facoltà di dichiara- menti democratici : il pronunciamento dei re se sia soddisfatto per la sua interrogazion e loro Parlamenti e i referendum popolari. Ed n. 3-03151 . è per questo che tali repubbliche vanno riconosciute, evitando le incertezze e cert i MICHL EBNER. Signor Presidente, onore- equivoci della prima ora. Bisogna dire che vole rappresentante del Governo, mi dispia- abbiamo seguito in questo la posizione degli ce, onorevole Vitalone, che lei debba ascol- Stati Uniti e poi della Comunità economic a tare un intervento che non riguarda un europea. Mi pare però che ancora quest a settore legato alla sua competenza, bensì a sera, nelle dichiarazioni del Governo vi sia , quella del ministro De Michelis . rispetto alla necessità di un vero e proprio Abbiamo preso atto delle dichiarazion i riconoscimento, qualche elemento di incer- rese dall'onorevole De Michelis e devo dire tezza. che la mia parte politica in gran parte non Ho ricevuto in queste ore delle sollecita- le condivide . Nelle comunicazioni del mini- zioni da un gruppo politico che mi è vicino , stro degli esteri è emerso sicuramente u n come rappresentante di una minoranza et- «abbellimento» della gravissima situazion e nico-linguistica, e dall'unione slovena in par- esistente in Slovenia ed in Croazia dove ticolare. L'unione slovena sottolinea il ri- invece vi è la guerra civile . Persino l'Itali a schio di corresponsabilità dell'Italia , oggi pomeriggio ha piazzato su tutto il con- dell'Europa e della Comunità economica fine iugoslavo mezzi blindati, a proposito dei europea, a meno che in queste ore si defini- quali il ministro De Michelis non ha speso sca con chiarezza la posizione da assumere nemmeno una parola . almeno su due punti: un riconoscimento In Iugoslavia, di fatto si è realizzato u n ufficiale delle nuove repubbliche ; l'invio di colpo di Stato. Quando i generali, e nel caso osservatori internazionali, se è il caso anche iugoslavo si tratta di serbi, in una situazione dei «caschi blu» dell'ONU, per creare un di crisi parlano in televisione, è giustificat o vero e proprio cuscinetto nelle zone fra il massimo allarme . questi Stati che compongono la federazione In Iugoslavia sono i generali in armi che e per ottenere un vero e proprio «cessate i l parlano, e dicono di voler «annientare» — fuoco» che non sia legato ai ricatti dell'eser- cito le parole del capo di stato maggior e cito federale . dell'esercito federale nella sua dichiarazione Per il resto mi pare che siamo di fronte televisiva di ieri — «il nemico sloveno» . solo a dei pericolosi equilibrismi . Mi auguro Dopo Berlino, dopo Budapest, dopo Pra- che da questo confronto possa sortire alme - ga, dopo i fatti della piazza Tien An Men , no una posizione chiara che onorerebbe adesso anche Lubiana e Zagabria sono inva- anche il Governo italiano . Infatti c'è molt a se dai Panzer comunisti. attesa da parte delle popolazioni di quell e E in atto, onorevole ministro, un'aggres- zone, che guardano all'Europa non sol o sione brutale . Una situazione di questo ge- come una grande opportunità economica, nere non si risolve inviando funzionari alta- ma anche come aiuto per uscire dal tunnel mente qualificati a Lubiana e a Belgrado . della mancanza di democrazia (Applausi dei L'onorevole ministro De Michelis ha di- deputati delle componenti dell'Union Vai- chiarato in quest'aula che la posizione del dótaine e del Stidtiroler Volkspartei de l Governo era giusta e corretta: mi chiedo gruppo misto e del gruppo della DC) . come possa essere ritenuta tale una posizio- ne così diversa da quella tenuta, ad esempio , PRESIDENTE . Poiché l'onorevole Luigi di fronte alla crisi del Kuwait. Se gli sloveni d'Amato non è presente, s'intende che abbia e i croati avessero avuto il petrolio, allora s ì rinunciato alla replica per la sua interroga- che si sarebbe mosso un apparato ben più zione n. 3-03146 . vasto a difesa della loro sovranità! Invece , Poiché l'onorevole Del Donno non é pre - non è stata richiesta neppure la convocazio-

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ne del Consiglio di sicurezza dell'ONU e non muro di Berlino, che ha portato all'unifica- è stato sancito alcun blocco economico ; zione delle due Germanie . figurarsi una condanna unanime ! Non è accettabile che una soluzione sba- Se il diritto internazionale è una realtà e gliata, adottata dopo la prima guerra mon- non un'opinione, la Slovenia e la Croazia diale, disattendendo il diritto all'autodeter- hanno tutti i presupposti per essere conside- minazione dei popoli sancito dal programm a rati stati sovrani. E incomprensibile, onore- del Presidente americano Wilson, debba es- vole ministro, che ella, che in svariate occa- sere ancora mantenuta in vita per ragioni di sioni ha dimostrato uno spiccato feeling e Stato, ad opera dei paesi della CEE! senso della realtà per situazioni politich e L'onorevole ministro ha dichiarato ogg i difficilissime (anche se non essendo ora pre - che il Governo ha fornito tutto l'appoggio e sente in aula, non palesa altrettanta sensibi- tutto il consiglio necessari . Se veramente lità verso la Camera dei deputati; e con tale volete dare un appoggio concreto, ricono- constatazione non intendo togliere nulla alla scete i due Stati sovrani : così sarà ufficializ- rispettabilissima presenza del sottosegreta- zata ed internazionalizzata l'aggressione iu- rio Vitalone), oggi, per non so quale ragione , goslavo-serba; sarà ancora più lampante non accetti la realtà attuale, vale a dire la l'aggressione di generali e colonnelli comu- sovranità delle due repubbliche, espress a nisti verso due popoli che sono stati oppressi liberamente da parlamenti eletti liberamente da più di quattro decenni . dal popolo. Concludendo il mio breve intervento, mi Il discorso dell'onorevole De Michelis sul- permetto di citare nuovamente il ministro De l'autodeterminazione era ed è molto preoc- Michelis, il quale ha detto che il Governo è cupante. E ovvio che bisogna salvaguardare consapevole della situazione . Se è così, mini- le minoranze — chi vi parla è un rappresen- stro De Michelis, comportatevi conseguente - tante di una minoranza —, ma è anche mente: riconoscete la Slovenia e la Croazia chiaro che non si può negare l'autodetermi- come stati indipendenti; ponete in essere nazione dei popoli, in particolar modo a d tutte le pressioni nazionali ed internazionali alcuni Stati che, pur facendo parte di una — compreso il ricorso all'ONU — affinché confederazione, sono sempre degli Stati! questo bagno di sangue cessi; chiedete ade- Questo sarebbe inaccettabile, sarebbe una guate garanzie per le zone mistilingue e situazione addirittura grottesca . soprattutto non continuate a sbagliare così L'onorevole ministro De Michelis non ha palesemente in questa tragica situazione ! più una maggioranza, nella sua politica di (Applausi dei deputati del gruppo della DC) . non riconoscimento delle due repubbliche, in quest'aula. Un fatto di questo genere non dà da pensare al Governo? Non induce a PRESIDENTE. L'onorevole Gasparotto modificare l'atteggiamento del ministro e ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per quello del Governo? la sua interrogazione n. 3-03153 . Il ministro legga attentamente i documen- ti presentati in quest'aula! Ha sentito l'inter- vento dell'onorevole Piccoli e di altri collegh i ISAIA GASPAROTTO. Signor Presidente , sia della maggioranza sia dell'opposizione signor sottosegretario, con l 'interrogazione come, per esempio, l'onorevole Cicciomes- che ho presentato unitamente ai colleghi sere? Il ministro legga i giornali italiani , Bordon, Pascolat e Fachin Schiavi ho intes o senta l'opinione della gente comune pe r sottolineare le gravissime preoccupazion i comprendere quanto, ancora una volta, si nostre e delle popolazioni confinanti del sia discostata l'opinione del Palazzo, co n Friuli Venezia Giulia per la tragedia che h a questa sbagliata Relapolitik, dalla necessità colpito le repubbliche della Slovenia e dell a della gente e dal diritto dei popoli e degli Croazia. uomini. I morti e i feriti tra i militari ed i civili, L'Italia governativa sbaglia oggi, come h a nonché le distribuzioni stanno tracciando un sbagliato quando è cominciato il crollo del profondo solco tra le diverse Repubbliche e

Atti Parlamentari — 85096 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 LUGLIO 199 1

le diverse nazionalità, allontanando in que- alle forze oltranziste dell'esercito o alla Slo- sta maniera la possibilità di una soluzione venia ed alla Croazia? pacifica e concordata della crisi . Il pronun- Certo, se dovessimo dare ascolto a quanto ciamento militare cui abbiamo assistito ieri ci è stato detto venerdì scorso, quando i n e che relega ad un ruolo marginale la classe Iugoslavia siamo andati ad incontrare il sin- politica federale iugoslava, nonché l'ampiez- daco di Capodistria e le diverse forze politi - za crescente dell'intervento armato, hann o che, dovrei dire che dal loro giudizio si come scopo principale quello di far fallire ricava l'impressione abbastanza netta che l e non solo qualsiasi ipotesi di indipendenza posizioni del Governo italiano e della Comu - della Slovenia e della Croazia, ma anche nità europea, forse per abilità, forse per quello di far fallire il vero obiettivo che debolezza dell'impostazione o forse anche si intende perseguire, ossia quello di dar per errore, sono servite, almeno implicita- vita ad una nuova confederazione di Stat i mente, alla Serbia ed all'intervento militare . sovrani . Allora va modificata l'impostazione di fon- Noi respingiamo fermamente e riteniamo do esposta in questa sede dal ministro degli inammissibile che ancora oggi — lo consi- esteri. Egli ha parlato della possibilità di non derano un salto all'indietro — venga soffo- procedere oltre, da parte della comunità cata con la forza l'aspirazione all'indipen- internazionale, in presenza dell'accettazion e denza della Slovenia e della Croazia. Forse , di una tregua ad opera delle forze armate , signor rappresentante del Governo, in questi mentre in alternativa ha prospettato il rico- ultimi anni siamo stati poco attenti ; forse noscimento dell'indipendenza delle due re - non abbiamo fatto scattare l'allarme ne l pubbliche qualora si fosse continuato a d momento in cui ciò doveva avvenire. usare i carri armati. Vorrei richiamare un solo fatto. All'inizio Ritengo che non vi debbano essere ulte- del 1988 si è modificata la costituzione riori attese: i carri armati si sono già mossi iugoslava in modo tale da rafforzare il poter e e continuano ad operare anche in quest o della Serbia nei confronti del Kossovo, la cui momento, mentre stiamo parlando . Credo autonomia è stata di fatto annullata nell'a- che sia necessaria l'esplicitazione del ricono - prile del 1990 con lo scioglimento del parla- scimento politico delle repubbliche della Slo- mento regionale . E da quel momento che venia e della Croazia da parte dei governi inizia quell'azione che ha portato infine al della CEE . Contestualmente si dovrà attiva- pronunciamento militare di questi giorni . re un tavolo di trattative per addivenire ad Sottoliniamo che il comportamento della una confederazione di stati sovrani . Ripeto: repubblica croata e di quella slovena deve occorre partire dal riconoscimento di quan- essere apprezzato. to è avvenuto, in modo da basarsi su un dat o Devo dire che il recente pronunciament o di fatto che può costituire da parte dell a militare si è opposto all'impostazione sanci- Comunità un elemento di forza e non di ta dal parlamento croato il 22 dicembre debolezza — per premere sui militari, per 1990 e dal parlamento sloveno il successivo isolarli e far rientrare l'iniziativa in atto . 26 dicembre. Quelle assemblee, proclaman- Crediamo che ci si debba muovere i n do la propria indipendenza, hanno adottato questa direzione, assumendo iniziative per i l due risoluzioni dal contenuto quasi identico , cessate il fuoco, inviando osservatori politic i in cui si prevedeva un distacco graduale, m a e militari e promuovendo il rientro dei mili- attraverso un negoziato, per giungere all a tari nelle caserme . fine ad un quadro di attività gestibili i n Vorrei infine fare un appello affinché vi comune fra stati sovrani . sia da parte del Governo un'azione più pe- Partendo da queste brevi considerazioni netrante a favore della comunità italiana in non posso che porre al rappresentante de l Slovenia ed in Croazia ed anche un impe- Governo un interrogativo : se guardiamo ai gno per la comunità slovena in Italia, che fatti ed agli accadimenti di questi giorni, le da decenni attende una legge di tutela (Ap- iniziative del Governo italiano e della Comu- plausi dei deputati del gruppo comunista - nità europea sono servite più alla Serbia ed PDS).

Atti Parlamentari — 85097 Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 LUGLIO 199 1

PRESIDENTE. Avverto che l'onorevol e dei deputati, approvato con decreto del Pre- Raffaele Costa ha comunicato alla Presiden- sidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. za di rinunciare alla replica per la sua inter- 361, indetto con decreto del Presidente della rogazione n. 3-03155. Repubblica in data 17 aprile 1991 . E così esaurito lo svolgimento di interro- A pagina 13 del verbale si dà atto che alla gazioni sulla situazione in Iugoslavia . votazione ha partecipato la maggioranz a degli aventi diritto, e cioe 29.609 .635 eletto- ri votanti su 47.377.843 elettori. A pagina Proclamazione di deputati subentranti. 14 del verbale risultano proclamati i seguen- ti risultati: voti attribuiti alla risposta affer- PRESIDENTE. Dovendosi procedere alla mativa (sì) : 26 .896 .979; voti attribuiti alla sostituzione dell'onorevole Giuseppe Azza- risposta negativa (no) : 1 .247 .908. ro, la Giunta delle elezioni, nella seduta del 3 luglio 1991 — ai termini degli articoli 81 , Questo documento è depositato negli uf- 86 e 89 del testo unico 30 marzo 1957, n . fici del Segretario generale a disposizion e 361, delle leggi per l'elezione della Camer a degli onorevoli deputati . dei deputati — ha accertato che il candidat o Giuseppe Russo segue immediatamente l'ul- timo degli eletti nella lista n . 12 (Democrazia Ordine del giorn o Cristiana) per il collegio XXVIII (Catania) . della seduta di domani . Dovendosi inoltre procedere alla sostitu- zione dell'onorevole Francesco Rais, l a PRESIDENTE. Comunico l'ordine del Giunta delle elezioni, nella medesima sedu- giorno della seduta di domani . ta, ha accertato che il candidato Raffael e Farigu segue immediatamente l'ultimo degli Giovedì 4 luglio 1991, alle 15: eletti nella lista n. 4 (Partito Socialista Italia- no) per il collegio XXX (Cagliari). Do atto alla Giunta di questa comunica- 1 . — Seguito della discussione delle pro - zione e proclamo quindi l'onorevole Giusep- poste di legge: pe Russo deputato per il collegio XXVIII (Catania - Messina - Siracusa - Ragusa - Enna) e l'onorevole Raffaele Farigu deputa- AMODEO ed altri: Istituzione, per i laureati to per il collegio XXX (Cagliari - Sassari - in medicina e chirurgia, di un servizio civile Nuoro - Oristano) . sostitutivo del servizio militare sulle nav i Si intende che da oggi decorre il termine mercantili (166) . di 20 giorni per la presentazione di eventuali reclami. CACCIA ed altri: Nuove norme sull'obiezio- ne di coscienza al servizio militare (436) .

Trasmissione dall'Ufficio centrale per i l FINCATO E CRISTONI: Regolamentazione del referendum presso la Corte suprema di servizio civile alternativo al servizio di leva cassazione. (567).

PRESIDENTE. Comunico che il Presiden- FERRARI MARTE ed altri : Integrazione alla te dell'Ufficio centrale per il referendum legge 15 dicembre 1972, n. 772, concernen- presso la Corte suprema di cassazione, con te l'assegnazione degli obiettori di coscienza lettera in data 2 luglio 1991, ha trasmess o agli uffici tecnici erariali per il riordino del un esemplare del verbale dell'Ufficio relativ o catasto (966) . alla proclamazione dei risultati del referen- dum popolare concernente l'abrogazione di RODOTÀ ed altri: Nuove norme per il rico - alcune norme del testo unico delle leggi noscimento dell'obiezione di coscienza recanti norme per la elezione della Camera (1203).

Atti Parlamentari — 85098 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 LUGLIO 199 1

CAPECCHI ed altri: Riconoscimento dell'o- 27 dicembre 1983, n. 730, ai titolari di biezione di coscienza al servizio militare pensioni integrative di -cui all'articolo 1 4 (1878) . della legge 20 marzo 1975, n. 70 (2192).

RONCHI E TAMINO: Norme sul diritto all'o- ROTIROTI: Interpretazione autentica del- biezione di coscienza e sul servizio di difes a l'articolo 21 della legge 27 dicembre 1983 , civile e popolare non violenta (1946). n. 730, concernente le modalità di applica- zione della perequazione automatica delle SALVOLDI ed altri: Regolamentazione del pensioni a carico dell'assicurazione generale servizio civile alternativo (2655). obbligatoria e dei regimi esclusivi, sostitutivi ed esonerativi (4073) . PIETRINI ed altri : Istituzione del Servizio civile nazionale (4671). REICHLIN ed altri: Applicazione delle di- sposizioni dell'articolo 21 della legge 27 RUSSO SPENA ed altri: Nuove norme in dicembre 1983, n. 730, nei confronti dei materia di riconoscimento dell'obiezione d i titolari di pensione a carico dei fondi inte- coscienza per i cittadini che abbiano effet- grativi di cui all'articolo 14 della legge 20 tuato o stiano effettuando il servizio militar e marzo 1975, n. 70 (4226). (5416) . — Relatore: Cavicchioli. - Relatore: Caccia. (Relazione orale).

2 . — Deliberazione ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 3, del regolamento sui dise- 4 . — Seguito della discussione del dise- gni di legge: gno di legge:

S. 2808. — Conversione in legge, con S. 1163 . Elezioni del Senato della Repub- modificazioni, del decreto-legge 13 maggio blica per l'attuazione della misura 111 a 1991, n. 152, recante provvedimenti urgenti favore della popolazione alto-atesina (appro- in tema di lotta alla criminalità organizzata vato dal Senato) (4633 ) e di trasparenza e buon andamento dell'at- — Relatore: Labriola. tività amministrativa (Approvato dal Sena- to) (5768). - Relatore: Labriola. La seduta termina alle 21,55 . S . 2818. — Conversione in legge del de- creto-legge 16 maggio 1991, n. 155, recante interventi urgenti per la sede dell'Istituto IL CONSIGLIERE CAPO DEL SERVIZIO tecnico commerciale «Gaetano Salvemini » STENOGRAFIA DELL'ASSEMBLEA di Casalecchio di Reno (Approvato dal Se - DOTT. VINCENZO ARISTA nato) (5769). IL VICESEGRETARIO GENERALE — Relatore: Ciaffi. ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE AD INTERIM Don'. GIANLUIGI MAROZZA 3 . — Discussione delle proposte di legge : Licenziato per la composizione e la stampa BIANCHI ed altri: Norme per l'applicazione dal Servizio Stenografia dell'Assemble a delle disposizioni dell'articolo 21 della legge alle 23.35

Atti Parlamentari — 85099 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 LUGLIO 199 1

COMUNICAZIONI

Atti Parlamentari — 85100 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 LUGLIO 199 1

Missioni valevoli ORCIARI : «Norme concernenti l'opzione nella seduta del 3 luglio 199 1 per il trattamento pensionistico di guerra d a parte degli invalidi per causa di servizio dell e tre armi delle Forze armate e dei Corp i Babbini, Borruso, Brocca, Campagnoli , militarizzati» (5799) ; Cresco, D'Aquino, de Luca, Duce, Felissari , Francese, Grippo, Grosso, Lega, Macaluso , Madaudo, Montecchi, Negri, Pellizzari, ANDREOLI ed altri: «Provvedimenti per la Rauti, Rossi, Rubbi Emilio, Russo Raffaele , celebrazione dell'ottavo centenario della na- Sacconi, Scovacricchi, Servello, Stegagnini, scita di Federico II di Svevia» (5800) . Tamino, Tempestini, Zolla . Saranno stampate e distribuite .

Annunzio di proposte di legge. Approvazione in Commissione. In data 2 luglio 1991 è stata presentata all a Presidenza la seguente proposta di legge dai Nella riunione di martedì 2 luglio 199 1 deputati: della III Commissione permanente (Esteri) , in sede legislativa, è stato approvato il se- CARIA ed altri: «Disciplina dei sondaggi guente progetto di legge : preelettorali» (5796). S. 2715. — «Revoca delle misure cautelari In data odierna sono state presentate all a a tutela dei beni e degli interessi del Kuwait » Presidenza le seguenti proposte di legge dai (approvato dalla III Commissione del Sena- deputati: to) (5664).

PELLICANO : «Modifica all'articolo 3 della legge 29 dicembre 1988, n. 555, per la destinazione di parte della quota del gettit o Trasmissione di un documento dei concorsi pronostici riservata al CONI ad da un Consiglio regionale . interventi a favore delle comunità terapeuti - che» (5797); Nel periodo compreso fra il 15 maggio e Loi ed altri: «Riduzione del limite di età il 30 giugno 1991 è pervenuto il seguent e pensionabile per i lavoratori delle aziende documento: industriali e delle imprese operanti nel nu- cleo industriale di Portovesme (Cagliari) compreso nel territorio del Sulcis — Igle- dal Consiglio regionale dell'Emilia-Ro- siente» (5798); magni:

Atti Parlamentari — 85101 — Camera dei Deputati

X LEGISLAT( - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 LUGLIO 199 1

Risoluzione in tema di ordine pubblico . Annunzio di una risoluzione , di una interpellanza e di interrogazioni . Sono state presentate alla Presidenza una Tale documento è stato trasmesso alle Commissioni competenti per materia ed è a risoluzione, una interpellanza e interroga- zioni. Sono pubblicate in allegato ai resocon- disposizione degli onorevoli deputati press o ti della seduta odierna. il Servizio Studi.

Atti Parlamentari — 85102 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 LUGLIO 199 1

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