Recupero E Valorizzazione Del Tratturo Pescasseroli-Candela

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Recupero E Valorizzazione Del Tratturo Pescasseroli-Candela Provincia di Foggia Recupero e valorizzazione del tratturo Pescasseroli-Candela Progetto Piillota dell Piiano Paesaggiistiico Terriitoriialle Regiionalle Schema dii Piiano Operatiivo IIntegrato n.. 10 dell PTCP dii Foggiia RELAZIONE GENERALE Gruppo di lavoro Consulenze: Coordinamento scientifico Arturo Cucciolla, Giorgio Muratore Coordinamento operativo Mauro Iacoviello, Documentazione storica e Beni Culturali* Roberta de Iulio Collaboratori Pierluigi Bovi, Saverio Buccino, Antonella Carella, Paolo D'Addato, Antonello D'Ardes, Felice Dattoli, Antonio De Maio, Matteo Vairo Ufficio di Piano Stefano Biscotti (dirigente) Giovanna Caratu', Cosmo D. Lovascio, Maria Vitale * le analisi di questa sezione sono tratte dalla tesi di dottorato Il paesaggio della transumanza: dalla memoria storica al riuso compatibile, Università di Foggia, Corso di Dottorato Storia e Archeologia Globale dei Paesaggi-XXV CICLO PREMESSE...............................................................................................................................3 1. la memoria letteraria e iconografica dei paesaggi della transumanza....6 1.1.I paesaggi della transumanza nella letteratura di viaggio...........................9 1.1.1 I viaggiatori francesi..............................................................................................9 1.1.2 I viaggiatori inglesi...............................................................................................20 1.1.3 I viaggiatori tedeschi ...........................................................................................24 1.2 La memorialistica e i diari dei pastori ...............................................................28 1.3 I paesaggi della transumanza attraverso la fotografia ...............................32 1.4 I paesaggi della transumanza nella pittura tra ‘800 e ‘900......................37 1.4 La documentazione cartografica ..........................................................................40 IL SISTEMA DEI TRATTURI............................................................................................43 2. Il Contesto territoriale e normativo-pianificatorio del POI ..........................43 2.1 Il quadro interregionale...........................................................................................43 2.1.1 Abruzzo......................................................................................................................43 2.1.2 Campania...................................................................................................................46 2.1.3 Molise.........................................................................................................................49 2.1.4 I progetti di sistema e gli accordi di partenariato...............................................50 2.2 Il quadro normativo di riferimento ....................................................................52 2.3 Il Parco Regionale dei Tratturi: La legge regionale pugliese ed il regolamento per l'elaborazione del PCT ...................................................................52 2.4 La rete tratturale della Regione Puglia e il sistema delle tutele.............57 IL QUADRO STRATEGICO................................................................................................63 3. “L'idea guida”.................................................................................................................63 3.1 Continuità – Fruibilità – Visibilità/leggibilità ..................................................65 3.2 Visioni contemporanee per il sistema regionale dei tratturi.................68 IL TRATTURO PESCASSEROLI CANDELA...................................................................70 4. I Sistemi territoriali per la fruizione dei beni patrimoniali ...........................70 4.1 Il Contesto storico e culturale direttamente ed indirettamente connesso al Regio Tratturo Pescasseroli/Candela................................................70 4.1.1 La ricognizione della cartografia storica ...........................................................70 4.1.2 la viabilità minore................................................................................................81 4.1.3 Analisi delle pertinenze storicamente segnalate lungo il tratturo ...............84 Il pozzo di San Mercurio ..................................................................................................84 Lo Scaricaturo di Candela ...............................................................................................91 La Taverna della Storta....................................................................................................98 Taverna e Fontana di Vena ............................................................................................104 Casaliandra ....................................................................................................................106 Sant’Antuono sul Calaggio.............................................................................................108 Il ponte sul Calaggio ......................................................................................................111 San Pietro d’Olivola.......................................................................................................112 Santa Maria d’Olivola....................................................................................................113 Pila romana ....................................................................................................................114 4.1.4 La sperimentazione per l’individuazione dei segni delimitanti il tracciato (Anzano) ........................................................................................................................114 5. Il Tratturo come corridoio ecologico ...................................................................118 5.1 Le azioni per la riqualificazione dei terreni a pascolo e per la marcatura vegetale dei tratturi........................................................................................................133 5.2 Principali essenze da impiegare .........................................................................137 6. Il Tratturo come direttrice per la mobilità lenta.............................................140 6.1 Percorsi e spazi attrezzati lungo il Tratturo...................................................145 6.2 Le aree attrezzate per la sosta e la segnaletica ..........................................151 7. Il Patto Città Campagna Le azioni sui transetti, Regio Tratturo/città.159 8. Azioni complementari di natura immateriale...................................................168 Concorsi di idee per opere di land art ...........................................................................168 Realizzazione applicazioni per visite virtuali e assistenza navigazione con tablet........169 QUADRO SINOTTICO INTERVENTI ...........................................................................171 SCHEDE OBIETTIVI DEL PPTR RICONDUCIBILI AL RECUPERO E ALLA VALORIZZAZIONE DEI TRATTURI .............................................................................175 2 PREMESSE L’esperienza specifica condotta sul Tratturo Regio Pescasseroli/Candela si colloca come contributo alla definizione di una metodologia di approccio generale al recupero e valorizzazione della rete tratturale provinciale in un’ottica multi scalare; nel senso di riconoscere in ogni scala un progetto: da quello locale del tratturo come parco urbano a quello di idea forza nei modello di sviluppo di aree interne. Il presente lavoro intende dimostrare come il sistema tratturale, alle diverse scale (locale, provinciale e inter-provinciale) può costituire un sistema a rete materiale ed immateriale nelle strategie di coesione e sviluppo territoriale nazionale dei fondi comunitari 2014/2020. Nel senso che la rete tratturale e con essa il Pescasseroli/Candela, costituiscono un elemento in grado di essere declinato rispetto alle strategie di coesione tra aree interne e costiere, passando attraverso le città1. Come di seguito descritto l’intero sistema tratturale interagisce ed è parte integrante dei sistemi di paesaggio unitamente ai valori ambientali provinciali. L’invariante spaziale della rete è declinata rispetto ai caratteri indentificativi delle figure paesaggistiche del Piano Paesaggistico territoriale regionale (Tavoliere, Appennino Dauno), assumendo nei diversi casi, differente importanza in proporzione alla presenza di altri “segni competitori” . In alcuni casi, come quello del Tavoliere, i tracciati dei Tratturi si confrontano e si omogenizzano all’interno di un palinsesto di segni ben più fitto, con un basso livello di riconoscibilità e di persistenza. Qui, in questo paesaggio del Tavoliere, le funzioni intrinseche del tratturo, soccombono rispetto ad un trama insediativa che veicola flussi di nuove economie e che per questo assumono un maggior carattere e valore da parte delle collettività. Così che nella ricerca di elementi identitari di valore nelle politiche di sviluppo nel settore turistico, ad esempio, nei paesaggi e nelle collettività del Tavoliere, sono ben altri gli elementi patrimoniali proposti nella programmazione negoziata. La riappropriazione agricola contemporanea del “nastro tratturale” e la cancellazione del pascolo, annulla di netto il segno, affidando la sua riconoscibilità solo a quella catastale; in altre sedi, ed in altre scale di rappresentazione. Attorno al sistema dei tratturi, nelle aree del Tavoliere, le forze e
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