2021 Autunn 08 Regione o Comune di , WPD Mezzana srl

RELAZIONE PRELIMINARE PER LA VERIFICA PREVENTIVA DELL’INTERESSE ARCHEOLOGICO PER LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO EOLICO NEI COMUNI DI ARIANO IRPINO E SAVIGNANO IRPINO [AV]

Febbraio 2021

Consulente scientifico Giampiero Galasso INDICE

1 Premessa…………………………………………………………………………………………………………………………..pag.02 2 Caratteristiche del progetto………………………………………………………………………………………………pag.03 2.1 Descrizione delle attività 3 Metodologia operativa…………………………………………………………………………………….……………….pag.04 3.1 Premessa metodologica 3.2 Ricerca bibliografica e schedatura dei siti noti 3.3 Ricognizione archeologica di superficie 4 Inquadramento storico, topografico e geomorfologico…………………………………………..……….pag.05 4.1 Caratteristiche del territorio e inquadramento geomorfologico 4.2 Inquadramento storico archeologico 4.3 Viabilità antica 4.4 Toponimi 5 Indagine foto-interpretativa…………………………………………………………………………………………….pag.16 5.1 Indagine aerofotografica sul territorio comunale 5.2 Fotointerpretazione 6 Ricognizione archeologica………………………………………………………………………………………………..pag.25 6.1 Premessa metodologica 6.2 Esito della ricognizione archeologica di superficie 6.3 Visibilità del terreno sottoposto a survey 6.4 Schede UR 7 Schede sintetiche dei siti archeologici noti……………………………………………………………………….pag.34 8 Conclusioni…………………………………………………………………………………………………………………….....pag.46 8.1 Rapporto di sintesi 8.2 Definizione dei criteri di valutazione del rischio 8.3 Individuazione del rischio archeologico 9 Bibliografia……………………………………………………………………………...... pag.49

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Regione Campania Provincia di Comune di Ariano Irpino WPD Mezzana srl

RELAZIONE PRELIMINARE PER LA VERIFICA PREVENTIVA DELL’INTERESSE ARCHEOLOGICO PER LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO EOLICO NEI COMUNI DI ARIANO IRPINO E SAVIGNANO IRPINO [AV]

1. PREMESSA

La società WPD Mezzana srl di Roma intende realizzare nel comune di Ariano Irpino un impianto di produzione energia rinnovabile da fonte eolica, composto da n.13 aerogeneratori da 6,2MW, per una potenza complessiva di 80,60 MW, del relativo cavidotto MT di collegamento alla Stazione Elettrica di Utenza, connessa in A.T. 150 kV in antenna su una futura Stazione Elettrica di Trasformazione (Fig.01). Il presente elaborato – commissionato allo scrivente archeologo iscritto al n.1596 dell’Elenco Nazionale Archeologi I Fascia tenuto dal MiBACT– è stato realizzato allo scopo di verificare preventivamente l’interesse archeologico dell’area di progetto tramite la redazione di un documento di valutazione preliminare di archeologia preventiva. Lo studio contenuto nel presente documento deriva dall’esame dei dati bibliografici e d’archivio, dalla lettura geomorfologica del territorio, dall’esito delle ricognizioni sul terreno, dagli allegati progettuali messi a disposizione dal Committente.

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Fig.01 Ariano Irpino. Corografia con layout impianto su IGM 1:25.000

2. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

2.1 Descrizione delle attività Il Parco eolico, che prevede l’installazione di 13 aerogeneratori, verrà ubicato nel comune di Ariano Irpino (AV) nelle località "Costa Vaccaro” (WTG01, WTG02, WTG03, WTG04, WTG05), “Difesa Grande” (WTG06, WTG07, WTG08, WTG09), “Miglio d’Ardito” (WTG11) e “La Sprinia” (WTG12, WTG13), situate rispettivamente ad est e a nord dell’odierno nucleo urbano, in località Morcinone (WTG10) a sud-ovest del comune di Savignano Irpino. Le macchine saranno installate con annesse opere accessorie che comporteranno le seguenti lavorazioni: – n. 13 fondazioni dei plinti per gli aerogeneratori; – n. 13 piazzole di costruzione;

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– opere civili riguardanti infrastrutture (viabilità di accesso); – cavidotto interrato interno fra gli aerogeneratori e la stazione utenza; – stazione elettrica utenza. Pertanto i lavori previsti per la realizzazione dell’impianto sono lo scavo per le fondazioni degli aerogeneratori, la realizzazione di piazzole con brevi tratti stradali che solcano i terreni dove saranno installate le macchine, lo scavo a sezione obbligata per la posa dei cavidotti, le fondazioni per la realizzazione di una stazione elettrica. Le aree interessate dalle opere, che si estendono in zona di alta collina, con una quota variabile tra i 600 m e i 700 m s.l.m., presentano già diversi impianti eolici con relative infrastrutture.

3. METODOLOGIA OPERATIVA

3.1 Premessa metodologica Il presente elaborato riguarda la valutazione del rischio archeologico concentrando l’attenzione superficie interessata dal progetto per definire la vocazione al popolamento dell’areale in cui dovranno essere realizzate le attività con l’obiettivo di evidenziare se trattasi di aree a rischio che possono, anche solo in via indiretta, interferire con la realizzazione delle operazioni da realizzare attraverso l’analisi dell’ambiente antropico, della ricerca storico-bibliografica e archivistica per giungere ad una individuazione del rischio e all’eventuale risoluzione delle interferenze. Pertanto l’articolazione dello studio, che rispecchia la sequenza delle attività operative svolte, può essere così schematizzata: 1. Ricerca bibliografica, schedatura dei siti noti, analisi delle foto aeree. 2. Survey non sistematico nelle aree interessate dal progetto al fine di individuare e collocare puntualmente eventuali presenze archeologiche.

3.2 Ricerca bibliografica e schedatura dei siti noti Per la ricostruzione dell’evoluzione antropica dell’area interessata dal progetto e la localizzazione dei siti archeologici noti segnalati nella zona sono state utilizzate fonti bibliografiche relative, carte archeologiche e dei vincoli, dati d’archivio, conoscenze dirette del territorio.

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Gli esiti della ricerca sono confluiti all’interno di schede bibliografiche sintetiche dei siti noti. Ogni scheda contiene i seguenti campi: – numero progressivo assegnato all’evidenza archeologica e relativo posizionamento sulla carta archeologica; – tipologia sito (abitato, necropoli, strada, area di frammenti fittili ecc.); – fonti bibliografiche. Allo scopo di verificare la presenza di eventuali evidenze archeologiche ricadenti nelle aree relative alle lavorazioni in progetto sono state realizzate anche delle indagini aerofotointerpretative.

3.3 Ricognizione archeologica di superficie Nell'ambito di un’indagine archeologica preliminare uno degli strumenti fondamentali è rappresentato dal survey, eseguito dove possibile con lo scopo di verificare eventuali presenze archeologiche visibili nel territorio oggetto di studio. La ricognizione di tutto il territorio comunale arianese, comprese le ree interessate dal progetto oggetto di studio sono state già eseguite in passato in modo sistematico ed estensivo: in occasione di questo studio sono state eseguite ricognizioni non sistematiche di verifica nelle rispettive aree progettuali accessibili.

4. INQUADRAMENTO STORICO, TOPOGRAFICO E GEOMORFOLOGICO

4.1 Caratteristiche del territorio e inquadramento geomorfologico dell’area Le aree oggetto di indagine sono collocate rispettivamente a ovest e a nord dell’abitato di Ariano Irpino (Fig.2), in provincia di Avellino, a confine con i territori comunali di Greci, Zungoli, e Savignano Irpino, interessato quest’ultimo dall’impianto di un solo aerogeneratore, e si collocano nell’ambito geologico-strutturale dell’Appenino Campano definito da una successione di unità stratigrafico-strutturali a falde, conseguenza dello scollamento ed accavallamento delle rocce sedimentarie modellate durante le ultime “crisi fredde” (glaciazioni e interglaciazioni) del Pleistocene (1,8 – 0.010 ma). Il territorio di Ariano Irpino presenta in generale una morfologia prevalentemente collinare con rilievi in media non molto elevati e con pendii relativamente poco acclivi

5 ______vista la presenza di terreni prevalentemente limoso-argillosi, significativamente erodibili: fa eccezione il settore nord occidentale dove troviamo un paesaggio a sviluppo pianeggiante. L’area strettamente interessata dalla realizzazione degli aerogeneratori, come si evince dallo stralcio del Foglio 433 “Ariano Irpino” della Carta Geologica d’Italia, è caratterizzata dalla presenza di successioni sedimentarie di età compresa tra il Pliocene e l’Olocene, riferibili alle unità stratigrafiche-strutturali di Lagonegro, rappresentata nell’area di studio dalle “argille varicolori”, di età oligocenica-aquitaniana. L’impianto in progetto nella sua interezza risulta interessare un territorio molto esteso, ma le aree non risultano molto diversificate dal punto di vista morfologico, geologico e idrogeologico. Sul territorio si sviluppa un reticolo idrografico costituito da torrenti, valloni, canali che confluiscono nel corso d’acqua principale, il torrente Cervaro. L’analisi geomorfologica preliminare ha evidenziato l’esistenza di forme dovute ad azioni erosive superficiali sia di tipo lineare sia di tipo areale dovute essenzialmente alle precipitazioni meteoriche. Ciò si può osservare principalmente nelle zone prive di copertura vegetale, caratteristica di un’ampia parte dei settori interessati dal parco eolico. Per quanto riguarda le quote altimetriche si va dai 572 ai 747 m s.l.m. nell’area ove sono previsti gli aerogeneratori WTG01-13, così come per il cavidotto le quote variano da un minimo di 542 m nell’attraversamento dell’alveo del torrente Cervaro ad un massimo di 760 m s.l.m. nel settore sud dell’impianto eolico.

Fig.02 L’abitato di Ariano Irpino e l’immediato territorio

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Tutta la zona può considerarsi un’area poco popolata sia per la posizione marginale nell’ambito della stessa regione sia per l’alto contributo fornito all’emigrazione nel secolo scorso che ha lasciato un segno profondo nel tessuto demografico e sociale con l’invecchiamento della popolazione e l’elevato numero di unità abitative abbandonate. Le aree interessate dall’impianto delle 13 pale eoliche si inseriscono in un contesto ben più vasto, costituito dall’ampia fascia di terreni argilloso-marnosi posta a cavallo dello spartiacque appenninico meridionale. Ne deriva un ambiente piuttosto uniforme sia per gli aspetti morfologici sia per le condizioni antropiche. Si tratta di un’area di media e alta collina le cui quote massime non superano i 700 m s.l.m. Tutto questo contesto appare dominato dagli elementi di un paesaggio agrario dove prevalgono vaste estensioni di colture erbacee (grano e altri cereali, leguminose e foraggere), mentre di minore estensione sono le aree destinate a pascolo (Fig.3).

Fig.03 Ariano Irpino. Il paesaggio comunale nel settore nord

La presenza umana è segnata da unità abitative isolate: l'agricoltura è a carattere sia familiare sia produttivo e gli appezzamenti, data anche la morfologia del territorio, non sono mai particolarmente estesi. Le colture arboree specializzate sono limitate a cereali concentrati soprattutto in prossimità dei complessi rurali (masserie), molti dei quali storicizzati.

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4.2 INQUADRAMENTO STORICO ARCHEOLOGICO E ANALISI DELL’AMBIENTE ANTROPICO Situata nel Bacino dell’, non lontana dallo spartiacque appenninico principale, la città di Ariano si sviluppa su tre colli (Castello, Calvario, San Bartolomeo) in epoca altomedievale, durante la dominazione longobarda dell’, fra la metà del VI e gli inizi del VII secolo d.C. Tutta la zona fin dalla preistoria ha rappresentato un punto di transito obbligato per le strade che provenendo dall’area tirrenica raggiungevano la Daunia e il litorale adriatico nei pressi dell’odierna .

4.2.1 Preistoria e protostoria Le prime testimonianze di una presenza umana nel suo territorio risalgono al Paleolitico Medio e Superiore grazie al ritrovamento sporadico in località La Sprinia (Sito 9), tra le masserie Melito e Montefalco, di frammenti di industria litica (lame, raschiatoi)1. Ma la presenza stabile di gruppi umani nella zona parte dal Neolitico inferiore (seconda metà del VI millennio a.C.) e si riferisce alla scoperta di un villaggio capannicolo trincerato sulla collina de La Starza (Sito 16), che domina una delle principali arterie trasversali di transito est-ovest alla confluenza dei torrenti Miscano, Cupido e Starza.

Fig.04

Ariano Irpino. Sito archeologico La Starza. Resti di una capanna

L’insediamento (FIg. 04) ha restituito un complesso di materiali che documentano la frequentazione del sito nel Neolitico inferiore (Cultura della Ceramica Impressa facies

1 FERRARI 2015, p.3

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Masseria La Quercia), medio (Cultura di Serra d’Alto) e superiore, con ceramiche della Cultura della Lagozza in associazione con elementi tipo Diana (fine IV-inizi III millennio a.C.). La vita nel villaggio, continuò anche in età eneolitica, durante la seconda metà del III millennio a.C. (Cultura di Piano Conte, Cultura di Rinaldone) e nel corso dell’età del Bronzo iniziale (Cultura Conelle-Ortucchio, II millennio a.C.), e medio (Civiltà Appenninica). Abbandonata per un certo periodo la collina fu ripopolata nella prima età del Ferro (IX secolo a.C.)2. Altre giacimenti archeologici di epoca preistorica sono stati individuati nelle località Difesa Grande (Masseria Intonti, Sito 22), Masseria Gambacorta (Sito 39), Masseria Sicuranza (Sito 51), Acquazzuolo, Santa Maria a Tuoro3.

4.2.2 Età sannitica La presenza di gruppi umani nel territorio arianese in età sannitica ed ellenistica (V-III sec. a.C.) è attestata nelle località Camporeale (Sito 17, Sito 18), Taverna Vitoli (Sito 19), Masseria San Giovanni (Sito 28), Pagliarone (Sito 25), Difesa Grande (Pezza La Croce), Consiglio (Sito 37), Masseria Gambacorta (Sito 38), Fiego (Sito 48), Mancone (Sito 50), ma anche, in aree che non interessano il parco eolico, nelle località Scamecchia, San Nicola a Trignano, Acquazzuolo e Casavetere4.

4.2.3 Età romana Decisamente più consistenti le testimonianze di età romana restituite da prospezioni e rinvenimenti derivanti da lavori agricoli e di trasformazione fondiaria ma anche da qualche scavo archeologico. Ciò ad attestare di come il territorio di Ariano Irpino viene organizzato in funzione della produzione agraria, il che ha significato soprattutto in età imperiale una decisa razionalizzazione dello spazio senza escludere la presenza di una vera e propria centuriazione, anche se allo stato attuale non si hanno conferme sul terreno. La razionalizzazione dello spazio si esplicita attraverso lo sfruttamento integrale di gran parte del territorio5.

2 LIVADIE 1996, p.17-32 3 SABAP 1995 4 Dati GiS ASA 5 GALASSO 2005

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Diversi i siti distribuiti lungo tutto il territorio comunale che hanno restituito evidenze di età imperiale romana e tardo antica localizzati attraverso la presenza in superficie di frammenti di ceramica e laterizi, che nei casi di accertata presenza di sepolture rappresentano un fondamentale parametro, attraverso l’analisi della distribuzione territoriale, per la comprensione dell’organizzazione produttiva e insediativa6. In contrada Sant’Eleuterio è ubicato su un ampio pianoro il vicus di : l’insediamento (Sito 6) era collocato su di un rilievo delimitato a ovest dalle pendici del Monte Pagliaro e ad est dal Vallone Sant’Eleuterio mentre a nord e a sud dalla strada interpoderale che incrocia la SP54, ad una quota di circa 570 m s.l.m. Scavi archeologici qui compiuti in modo sistematico dal 1990 vi hanno evidenziato numerose strutture murarie, tuttora visibili, mentre si sono recuperate numerose testimonianze di epoca romana (ceramiche, utensili, iscrizioni, frammenti scultorei, monete). La presenza strutturale più antica risale al I secolo d.C. ed è riferibile ad un edificio termale di cui si sono messi in luce sei ambienti orientati sud-ovest/nord-est con murature in opera reticolata e laterizia (Fig. 05)7.

Fig.05

Ariano Irpino. Sant’Eleuterio Strutture in vista del vicus di Aequum Tuticum

Nel settore nord-ovest del sito si è rinvenuta una villa rustica con pavimentazione in cocciopesto e dolia defossum. Alla seconda metà del II fino alla metà del IV secolo d.C. sono da attribuire gran parte delle altre strutture messe in luce, tra cui quelle più antiche appartengono ad otto ambienti del II secolo d.C., allineati “a schiera”, con murature in

6 SABAP 1995 7 PESCATORI 2005

10 ______opera incerta con ricorsi in laterizi e pavimenti in cocciopesto probabilmente da interpretare come horrea (magazzini) o tabernae (locali commerciali)8. Sempre alla seconda metà del II sec. d.C. si datano due tombe, che rilevano la presenza di una vasta necropoli verso il lato sud della via Traiana, come testimoniano anche la presenza in zona di epigrafi funerarie (Fig.6). Ad una rioccupazione dell’abitato in epoca medievale si riferiscono alcuni ambienti che inglobano muri d’epoca romana ruotandone l’orientamento di 45°, alcuni dei quali comunicanti, disposti intorno ad un cortile centrale pavimentato e dotato di un pozzo per la captazione delle acque.9

Fig.08 Ariano Irpino. Sant’Eleuterio. Iscrizioni da Aequum Tuticum

Ricognizioni di superficie hanno permesso di definire l’estensione dell’area urbana ampia di circa 14 ettari “grazie ai ritrovamenti di frammenti fittili misti a materiale edilizio (tegole, coppi, blocchetti di pietra di diverse dimensioni che in alcuni casi presentano tracce di malta) che presentano ovunque una fitta concentrazione (Fig.07) e testimoniano una occupazione stabile tra l’età tardo-repubblicana e tardo-antica (ceramica a vernice nera, sigillata italica, sigillata africana D, ceramica ingobbiata)”10. Ma è tutto l’antico suburbio di questa città che, dalla metà del XIX secolo, ha restituito una grande quantità di informazioni dovute alla scoperta casuale o per indagini archeologiche preventive di giacimenti archeologici per lo più relativi ad aree di frammenti fittili, necropoli, tratti

8 GALASSO 2005 9 GALASSO 2005 10 FERRARI 2015, p.6-12

11 ______stradali, strutture murarie e ville rustiche di produzione che costellavano da est a ovest e da sud a nord, tutto il territorio comunale di Ariano Irpino.

Fig.06

Ariano Irpino. Aree di frammenti fittili in C.da Sant’Eleuterio

Il vicus godette forse dell’autonomia municipale, ma decaduto progressivamente, già negli itinerari antichi del III secolo d.C. viene citato quale semplice mansio posta all’incrocio della via Minucia-Traiana (Beneventum-Canusium) con la via Herculia (Aequum Tuticum-Beleianum-via Appia). Il passaggio delle strade romane è testimoniato anche dal ritrovamento di necropoli tutte in corrispondenza dei due assi viari, la via Traiana e la via Herculia (Fig.08).

Fig.08

Ricostruzione dei percorsi stradali che attraversano il vicus di Aequum Tuticum

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In particolare una è collocabile in base alle evidenze riscontrate sul terreno, frammenti di lastre e in alcuni casi, resti ossei, a NO dell’abitato, a ridosso del tracciato della via Traiana. In questo settore, a S della rotabile che dalla SP54 conduce alle case coloniche di Sant’Eleuterio, nel 1992 scavate 3 tombe che hanno restituito corredi della metà del II d.C.11 “Altra necropoli, posta sempre lungo il tracciato della via Traiana è localizzata ad E dell’abitato nell’area di Monte Pagliaro (Sito 7): ossa umane, frammenti fittili e di pasta vitrea, iscrizioni, cisterna interrata”.12 “Sepolture alla cappuccina, canalizzazioni costituite da tegole funzionali ad un acquedotto funzionale all’approvvigionamento idrico del vicus” scoperte sempre durante survey condotti dall’Università del Salento a nord della Masseria di Melito (Sito 8) e a sud-ovest della Masseria La Sprinia13. Una vasta area di necropoli è stata poi intercettata a sud dell’abitato, lungo la via Herculia, dove il terreno inizia a digradare verso il vallone Sant’Eleuterio. All’interno dell’area urbana intercettato un altro asse viario, quello della via Traiana, che qui doveva attraversare il foro del vicus. Immagini aeree e prospezioni magnometriche hanno permesso di ricostruire vasti settori di abitato con impianto non ortogonale. Blocchi di edifici lungo la quella che doveva essere la via Herculia altri su viabilità secondaria non ortogonale a quella principale. Nel settore occidentale dell’abitato, infine, intercettato forse un forum pecuariam14. Fattorie, fornaci e necropoli di età romana e tardo-antica sono segnalate, attraverso l’individuazione di aree di frammenti fittili, insieme a resti di strutture murarie, da altre ricognizioni di superficie nelle località Difesa Grande (Masseria Capoiazzo, Sito 23; Masseria Intonti, Sito 21; Forte, Sito 32), Consiglio (Sito 40), Capitolo (Sito 34), Pezza La Croce (Sito 30, 31), Camporeale (Masseria delle Monache, Sito 29; Masseria San Giovanni, Sito 28; Masseria Santa Lucia, Sito 27), La Starza (Sito 13), mentre tracce di insediamenti di età medievale sono segnalate a Torre delle Ciavole (Sito 45, 46)15.

4.3 Viabilità antica La viabilità antica del territorio oggetto d’indagine è di non facile interpretazione e, allo stato attuale della ricerca, è possibile solo teoricamente ricostruirla con assoluta certezza.

11 FERRARI 2015, p.6-12; SABAP 1995 p.9 12 PETROCCIA 1962, p.150; FERRARI 2015, p.6-12 13 FERRARI 2015, p.23 14 FERRARI 2015, p.16 15 Dati GIS ASA

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A questo proposito emergono le problematiche della fluidità delle vie e della dimensione tempo nella variabilità delle direttrici. Infatti, i dati tratti dalle fonti letterarie, dagli Itinerari e dal materiale archeologico rinvenuto, non sempre si intrecciano in maniera coerente, tuttavia attestano un territorio interessato da percorrenze e allo stato attuale delle ricerche si hanno notizie della presenza di importanti tracciati stradali in antico. Grazie a recenti indagini aerotopografiche si è potuto ricostruire con una certa attendibilità l’esistenza del passaggio degli assi viari che si incrociavano proprio ad Aequum Tuticum e attraversavano parte del territorio comunale dell’odierna Ariano Irpino: la via Aemilia, la via Traiana, la via Herculia (Fig.9)16.

Fig.09

Ipotetica ricostruzione dei percorsi stradali che attraversano il territorio arianese

La via Aemilia partiva dalla località Fioccaglia di , raggiungeva Aequum Tuticum per poi dirigersi in Puglia. La via Herculia partiva da Aufidena arrivava ad Aequum Tuticum e da qui proseguiva verso la passando per Venusia. Le indagini ne hanno rilevato la presenza nel primo tratto di uscita dal vicus mettendone in evidenza come la strada corresse parallela all’attuale SP54, come attestano anche dalla presenza di fattorie di epoca romana disseminate lungo il suo probabile passaggio17. Testimonianza storica ne è il cippo miliario rinvenuto in località La Starza presso Casa Cuoco, proseguendo per Aequum Tuticum e da qui verso Masseria Intonti da dove proviene un secondo miliario.

16 FERRARI 2015 17 FERRARI 2015

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Indagine geofisiche18 hanno ricostruito tratto urbano ed extraurbano della via Herculia che mostrano la traccia della via lunga 200 m e larga 9 m, orientata NO/SE fiancheggiata da edifici funerari a pianta quadrata (Fig.10).

Fig.10

Tracciato della via Herculia intercettato in Contrada Sant’Eleuterio di Ariano Irpino

4.4 Toponimi e notizie storiche nelle aree del Parco Eolico Non si sono rilevate informazioni di carattere storico-archivistico con particolare riguardo alla località oggetto di studio in relazione ai luoghi interessati dal parco eolico. I toponimi sono di riferibili all’orografia o a loro caratteristiche d’uso antropiche. Il toponimo Difesa Grande, ad esempio, deriva dalla diffusa pratica feudale di recintare dei terreni per tutto l’anno agrario, riservandoli all’uso del pascolo, ma sospendendo per essi i diritti di uso civico. Sempre all’utilizzo antropico dei luoghi è riferito il toponimo Costa Vaccaro: con il termine Vaccaro si fa chiaro riferimento alle attività di allevamento o guardania di bovini che qui doveva essere praticato. La località Camporeale deriverebbe il suo toponimo da Campo Regale con chiaro riferimento alla proprietà dei terreni al fisco reale. Il toponimo Morcinone, località del comune di Savignano Irpino, è riferibile con molta probabilità all’orografia del luogo in quanto il termine indicherebbe un terreno di natura rocciosa e collinare.

18 FERRARI 2015, p.14

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5. INDAGINE FOTOINTERPRETATIVA

5.1 Indagine aerofotografica sul territorio di Ariano Irpino È stata effettuata una ricerca d’archivio delle foto aeree che ricoprono l’area interessata dai lavori in oggetto (località Difesa Grande, Miglio d’Ardito, Costa Vaccaro, La Sprinia, e Morcinone)(Fig. 11) per effettuare una fotointerpretazione delle immagini. Durante la ricerca sono stati presi in considerazione i voli disponibili presso il Geoportale Nazionale che coprono un arco temporale di circa 25 anni (voli GN Ortofoto b/n 1988-89, Ortofoto b/n 1994-98, Ortofoto colore 2000, Ortofoto colore 2006, Ortofoto colore 2012): i fotogrammi dell’area oggetto di studio si sono rilevati piccoli e non hanno permesso un’osservazione stereoscopica della zona idonea ad un’indagine fotointerpretativa di tipo archeologico. Nonostante ciò con opportuni ingrandimenti digitali dei fotogrammi selezionati delle rispettive aree è stato possibile avere una visione generale delle aree interessate dal progetto del parco eolico.

5.2 Fotointerpretazione aree progetto Dall’analisi dei voli IGM dal 1988 al 2012 (Fig.12-26) e dalla lettura interpretativa di tutti i fotogrammi analizzati si rileva una morfologia abbastanza acclive dei terreni e le colture praticate e la frammentazione dei fondi non hanno consentito l'emersione di quei mediatori di riconoscibilità di eventuali depositi interrati di interesse archeologico. Pertanto non si rilevano interruzioni nella continuità nell’uso delle località interessate dalle eventuali lavorazioni in progetto (aerogeneratori e cavidotti) e anche a forte ingrandimento non si notano eventuali morfologie che possano denotare la presenza di indicatori superficiali di eventuali strutture sepolte: non si sono rilevate anomalie degne di rilievo (umidità e differente crescita vegetativa, avvallamenti, fosse e/o scavi regolari).

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Fig.11 Ariano Irpino. In evidenza le aree dello studio aerofotografico

Fig.12 Volo IGM 1988 Aree WTG01-11 (Costa Vaccaro, Difesa Grande, Miglio d’Ardito)

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Fig.13 Volo IGM 1988 Aree WTG01-11 (Costa Vaccaro, Difesa Grande, Miglio d’Ardito)

Fig.14 Volo IGM 1994 Aree WTG01-11 (Costa Vaccaro, Difesa Grande, Miglio d’Ardito

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Fig.15 Volo IGM 1994 Aree WTG01-11 (Costa Vaccaro, Difesa Grande, Miglio d’Ardito)

Fig.16 Volo IGM 2000 Aree WTG01-11 (Costa Vaccaro, Difesa Grande, Miglio d’Ardito)

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Fig.17 Volo IGM 2000 Aree WTG01-11 (Costa Vaccaro, Difesa Grande, Miglio d’Ardito)

Fig.18 Volo IGM 2006 Aree WTG01-11 (Costa Vaccaro, Difesa Grande, Miglio d’Ardito)

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Fig.19 Volo IGM 2006 Aree WTG01-11 (Costa Vaccaro, Difesa Grande, Miglio d’Ardito)

Fig.20 Volo IGM 2012 Aree WTG01-11 (Costa Vaccaro, Difesa Grande, Miglio d’Ardito)

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Fig.21 Volo IGM 2012 Aree WTG01-11 (Costa Vaccaro, Difesa Grande, Miglio d’Ardito)

Fig.22 Volo IGM 1988 Area WTG12-13 (La Sprinia)

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Fig.23 Volo IGM 1994 Area WTG12-13 (La Sprinia)

Fig.24 Volo IGM 2000 Area WTG12-13 (La Sprinia)

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Fig.25 Volo IGM 2006 Area WTG12-13 (La Sprinia)

Fig.26 Volo IGM 2012 Area WTG12-13 (La Sprinia)

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6. RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA

6.1 Premessa metodologica Nell'ambito di un’indagine archeologica preliminare uno degli strumenti fondamentali di indagine è rappresentato dal survey, effettuato con lo scopo di verificare eventuali presenze archeologiche affioranti visibili nei territori interessati dal progetto. In questo paragrafo sono esposti i dati della ricognizione archeologica di superficie effettuata in modo non sistematico nelle località di Ariano Irpino interessate dal progetto in esame attraverso le relative schede UR (unità di ricognizione).

6.2 Esito della ricognizione archeologica di superficie Le aree oggetto di questa indagine, individuabile nel Foglio IGM F.174 III NE (Ariano Irpino) della Carta Topografica d’Italia Serie 25, sono state già sottoposte ad una sistematica ricognizione archeologica preventiva, estensiva e sistematica, sia in occasione della realizzazione della discarica in località Difesa Grande sia per la redazione della Carta Archeologica del comune di Ariano Irpino allegata al PUC, come da prescrizioni della competente Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, che ne conserva i dati, consultati per questo studio, in ambiente GIS. Pertanto i luoghi interessati dalle lavorazioni in oggetto sono stati solo ispezionati attraverso una lettura visiva generale, non sistematica, al fine di confermare e/o integrare eventualmente i dati già raccolti nelle precedenti campagne estensive di survey magari con la probabilità di riscontrare rinvenimenti archeologici non intercettati. La zona interessata dalla realizzazione degli impianti eolici è inoltre caratterizzata da aree subpianeggianti sommitali o disposte lungo pendii con declivi tali da escludere in linea di massima la formazione in antico di importanti insediamenti umani relegando queste zone ad attività agricolo-pastorali fin dall’antichità.

6.3 Visibilità del terreno sottoposto a ricognizione La verifica è stata possibile solo in quei luoghi accessibili al momento dell’ispezione del suolo, anche se la presenza – al momento dell’indagine (gennaio 2021) – di una coltre variabile di seminativo in alcuni settori dell’indagine non ha sempre permesso una visibilità affidabile del terreno.

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6.4. SCHEDE DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR)

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SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 01 [WTG01]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino Costa Vaccaro Dati cartografici: F.53 p.lla 24 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.554.850N | 517.741E Definizione dell’area di ricognizione campo arato

Formazione geologica terreni colluviali con detriti calcareo-marnosi

Morfologia della superficie pendio sommitale

CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo coltivato Vegetazione seminativo

Visibilità della superficie mediocre

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 02/2021

Foto Area Plinto e Piazzola WTG01

27 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 02 [WTG02]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino Costa Vaccaro Dati cartografici: F.53 p.lla 24 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.555.316 N | 517.454 E Definizione dell’area di ricognizione campo arato Formazione geologica terreni colluviali con detriti calcareo-marnosi

Morfologia della superficie Lieve pendio collinare

CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo coltivato Vegetazione seminativo

Visibilità della superficie discreta

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 02/2021

Foto Area Plinto e Piazzola WTG02

28 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 03 [WTG03]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino Costa Vaccaro Dati cartografici: F.53 p.lla 24 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.555.805 N | 517.309 E Definizione dell’area di ricognizione campo incolto

Formazione geologica terreno colluviale con detriti calcareo-marnosi Morfologia della superficie collinare CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo abbandonato Vegetazione spontanea, arbustiva

Visibilità della superficie mediocre

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 02/2021

Foto Area Plinto e Piazzola WTG03

29 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 04 [WTG04]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino Costa Vaccaro Dati cartografici: F.52 p.lla 121 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.556.395 N | 517.224 E Definizione dell’area di ricognizione campo arato

Formazione geologica terreni colluviali con detriti calcareo-marnosi

Morfologia della superficie pendio collinare CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo coltivato Vegetazione seminativo

Visibilità della superficie discreta

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 02/2021

Foto Area Plinto e Piazzola WTG04

30 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 05 [WTG05]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino Costa Vaccaro Dati cartografici: F.52 p.lla 370 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.557.059 N | 517.505 E Definizione dell’area di ricognizione campo arato

Formazione geologica terreni colluviali con detriti calcareo-marnosi

Morfologia della superficie pendio collinare CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo coltivato

Vegetazione seminativo

Visibilità della superficie mediocre

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 02/2021

Foto Area Plinto e Piazzola WTG05

31 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 06 [WTG06]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino Difesa Grande Dati cartografici: F.1 p.lla 438 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.556.391 N | 515.237 E Definizione dell’area di ricognizione campo arato

Formazione geologica terreni colluviali con detriti calcareo-marnosi

Morfologia della superficie area subpianeggiante sommitale CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo coltivato

Vegetazione seminativo Visibilità della superficie mediocre

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 02/2021

Foto Area Plinto e Piazzola WTG06

32 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 07 [WTG07]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino Difesa Grande Dati cartografici: F.33 p.lla 105 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.558.236 N | 515.662 E Definizione dell’area di ricognizione campo arato

Formazione geologica terreni colluviali

Morfologia della superficie pendio collinare lievemente scosceso CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo coltivato

Vegetazione seminativo

Visibilità della superficie discreta

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 02/2021

Foto Area Plinto e Piazzola WTG07

33 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 08 [WTG08]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino Difesa Grande Dati cartografici: F.32 p.lla 24 7 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.559.041 N | 513.629 E Definizione dell’area di ricognizione campo arato

Formazione geologica terreni colluviali con detriti calcareo-marnosi

Morfologia della superficie pendio collinare CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo coltivato Vegetazione seminativo

Visibilità della superficie mediocre

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 02/2021

Foto Area Plinto e Piazzola WTG08

34 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 09 [WTG09]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino Difesa Grande Dati cartografici: F.32 p.lla 16 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.559.610 N | 513.179 E Definizione dell’area di ricognizione campo arato

Formazione geologica terreni colluviali con detriti calcareo-marnosi

Morfologia della superficie pendio collinare

CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo coltivato

Vegetazione seminativo

Visibilità della superficie mediocre

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 02/2021

Foto Area Plinto e Pizzola WTG09

35 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 10 [WTG10]

Provincia: Comune: Località: Avellino Savignano Irpino Morcinone Dati cartografici: F.27 p.lla 78 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4544772 N | 532587 E Definizione dell’area di ricognizione campo arato

Formazione geologica terreni colluviali con detriti calcareo-marnosi Morfologia della superficie Pendio collinare CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo coltivato

Vegetazione seminativo

Visibilità della superficie discreto

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 01/2021

Foto Area Plinto e Piazzola WTG10

36 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 11 [WTG11]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino Miglio d’Ardito Dati cartografici: F.14 p.lla 582 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.561.684 N | 513.316 E Definizione dell’area di ricognizione campo arato

Formazione geologica terreni colluviali con detriti calcareo-marnosi

Morfologia della superficie subpianeggiante collinare CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo coltivato Vegetazione seminativo

Visibilità della superficie mediocre

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 02/2021

Foto Area Plinto e Piazzola WTG11

37 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 12 [WTG12]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino La Sprinia Dati cartografici: F.4 p.lla 127 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.565.914 N | 510.817 E Definizione dell’area di ricognizione campo arato

Formazione geologica terreni colluviali con detriti calcareo-marnosi

Morfologia della superficie Subpianeggiante collinare CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo coltivato

Vegetazione seminativo

Visibilità della superficie discreto

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 01/2021

Foto Area Plinto e Piazzola WTG12

38 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 13 [WTG13]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino La Sprinia Dati cartografici: F.3 p.lla 66 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.566.579 N | 510.519 E Definizione dell’area di ricognizione campo arato

Formazione geologica terreni colluviali con detriti calcareo-marnosi

Morfologia della superficie lieve pendio collinare CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo coltivato Vegetazione seminativo

Visibilità della superficie discreta

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 02/2021

Foto Area Plinto e Piazzola WTG13

39 ______

SCHEDA DI UNITÀ DI RICOGNIZIONE (UR) SCHEDA UR N. 14 [Stazione Elettrica Utenza]

Provincia: Comune: Località: Avellino Ariano Irpino La Sprinia Dati cartografici: F.2 p.lla 833-4 Coordinate piane WGS-84 Fuse 33 4.565.196 N | 509.730 E Definizione dell’area di ricognizione campo arato

Formazione geologica terreni colluviali con detriti calcareo-marnosi

Morfologia della superficie lieve pendio collinare CONDIZIONI DEL TERRENO

Uso del suolo campo arato Vegetazione seminativo

Visibilità della superficie mediocre

Osservazioni Non si è riscontrata alcuna presenza archeologica.

CONDIZIONI GENERALI E METODOLOGIA DI RICOGNIZIONE

Metodo non sistematico N. ricognitori 01 Dist.ricognitori:-

Condizioni meteorologiche: discrete Condizioni di luce: buone Data: 01/2021

Foto Area STAZIONE UTENZA

40 ______

7. SCHEDE SINTETICHE DEI SITI ARCHEOLOGICI NOTI [TAVOLA 01-02]

La fase in oggetto ha riguardato la sintesi dei dati raccolti nelle fasi precedenti e la loro elaborazione. Si è proceduto alla stesura di una Carta Archeologica del comune di Ariano Irpino interessata dal progetto con layout del parco eolico (aree plinti, percorso cavidotto), su base IGM 1:25.000-Serie 25 su Foglio IGM F.174 III NE (Ariano Irpino), organizzata secondo gli indicatori della Forma Italiae.

SCHEDE DEI SITI NELL’AREA INTERESSATA DAL PROGETTO (TAV.01-02)

PROVINCIA: AVELLINO COMUNE: ARIANO IRPINO

1 Località: Macchialupo di Sotto Descrizione: Area di frammenti fittili pertinente una necropoli di età romana Bibliografia: FERRARI 2015,p.22

2 Località: Macchialupo di Sotto Descrizione: Area di frammenti fittili pertinente una villa rustica di età romana Bibliografia: FERRARI 2015,p.22

3 Località: Contrada Sant’Eleuterio Descrizione: Area d necropoli di età romana Bibliografia: FERRARI 2015,p.12

4 Località: Contrada Sant’Eleuterio Descrizione: Area di frammenti fittili Bibliografia: FERRARI 2015,p.17

5 Località: Macchiacupa Descrizione: Area di frammenti fittili Bibliografia: FERRARI 2015,p.17

6 Località: Contrada Sant’Eleuterio Descrizione: Sito archeologico. Area di frammenti fittili della città di Aequum Tuticum tra età tardo-repubbcliana e tardo-antica Bibliografia: FERRARI 2015,p.12; SABAP 1995

7 Località: Monte Pagliaro Descrizione: Area d necropoli di età romana con ossa umane e di animali, frammenti fittili epigrafi funerarie, sepolture alla cappuccina Bibliografia: FERRARI 2015,p.12

41 ______

8 Località: Masseria di Melito Descrizione: Area di frammenti fittili Bibliografia: FERRARI 2015,p.12

9 Località: La Sprinia Descrizione: Area di frammenti fittili e resti di industrie litiche del Paleolitico-Neolitico Bibliografia: FERRARI 2015,p.3

10 Località: Contrada Sant’Eleuterio Descrizione: Necropoli romana, epigrafe funeraria Bibliografia: Dati GIS ASA

11 Località: Vallone Sant’Eleuterio. Descrizione: Ponte romano Bibliografia: Dati GIS ASA

12 Località: Masseria La Starza Descrizione: Cippo miliario della via Herculia Bibliografia: Dati GIS ASA

13 Località: Masseria La Starza Descrizione: Area di frammenti fittili pertinente una villa rustica di età romana Bibliografia: Dati GIS ASA

14 Località: Contrada La Starza Descrizione: Cippo miliario via Herculia Bibliografia: Dati GIS ASA

15 Località: Contrada Sant’Eleuterio e La Sprinia Descrizione: Tracciato della via Traiana Bibliografia: Dati GIS ASA

16 Località: La Starza Descrizione: Insediamento pluristratificato (Neolitico/Età del Ferro) Bibliografia: LIVADIE 1996, p.17-32

17 Località: Camporeale Descrizione: Insediamento sannitico Bibliografia: Dati GIS ASA

18 Località: Camporeale Descrizione: Necropoli romana e tardo-antica Bibliografia: Dati GIS ASA

19 Località: Camporeale. Taverna Vitoli Descrizione: Necropoli sannitica

42 ______

Bibliografia: Dati GIS ASA

20 Località: Difesa Grande. Masseria Mazza Descrizione: Necropoli sannitica Bibliografia: Dati GIS ASA

21 Località: Difesa Grande. Masseria Intonti Descrizione: Fattoria romana, miliario della via Herculia Bibliografia: Dati GIS ASA

22 Località: Difesa Grande. Masseria Intonti Descrizione: Sito preistorico Bibliografia: Dati GIS ASA

23 Località: Difesa Grande. Masseria Capoiazzo Descrizione: Area di frammenti fittili riferibili ad una villa rustica di età romana Bibliografia: Dati GIS ASA

24 Località: Pagliarone Descrizione: Area sacra ellenistico-romana Bibliografia: Dati GIS ASA

25 Località: Pagliarone Descrizione: Sito sannitico, romano, tardo-antico Bibliografia: Dati GIS ASA

26 Località: San Giovanni Descrizione: Strada romana: miliario via Aemilia Bibliografia: Dati GIS ASA

27 Località: Camporeale. Masseria Santa Lucia Descrizione: Fattoria di epoca ellenistica Bibliografia: Dati GIS ASA

28 Località: Camporeale. Masseria San Giovanni Descrizione: Insediamento sannitico, romano, tardo-antico Bibliografia: Dati GIS ASA

29 Località: Camporeale. Masseria delle Monache Descrizione: Villa rustica romana di età tardo-repubblicana Bibliografia: Dati GIS ASA

30 Località: Difesa Grande. Località Pezza La Croce Descrizione: Fattoria ellenistico-romana Bibliografia: Dati GIS ASA

43 ______

31 Località: Difesa Grande. Località Pezza La Croce Descrizione: Ad W del ritrovamento precedente, area frammenti fittili di età ellenistico-romana Bibliografia: Dati GIS ASA

32 Località: Difesa Grande. Località Forte Descrizione: Area frammenti fittili di età romana Bibliografia: Dati GIS ASA

33 Località: Difesa Grande Descrizione: Insediamento di età romana Bibliografia: Dati GIS ASA

34 Località: Difesa Grande. Località Capitolo Descrizione: Fornace ellenistico-romana Bibliografia: Dati GIS ASA

35 Località: Difesa Grande. Capitolo Descrizione: Tracce di centuriazione romana (limite agrario) Bibliografia: Dati GIS ASA

36 Località: Difesa Grande Descrizione: Fornace ellenistico-romana Bibliografia: Dati GIS ASA

37 Località: Consiglio Descrizione: Necropoli sannitica Bibliografia: Dati GIS ASA

38 Località: Masseria Gambecorta Descrizione: Fattoria sannitico romana Bibliografia: Dati GIS ASA

39 Località: Masseria Gambecorta Descrizione: Sito preistorico Bibliografia: Dati GIS ASA

40 Località: Consiglio Descrizione: Fattoria ellenistico-romana, necropoli sannitica Bibliografia: Dati GIS ASA

41 Località: Masseria Gambecorta Descrizione: Fattoria ellenistico romana Bibliografia: Dati GIS ASA

42 Località: Masseria Gambecorta Descrizione: Insediamento e necropoli sannitica

44 ______

Bibliografia: Dati GIS ASA

43 Località: Consiglio Descrizione: Ponte romano Bibliografia: Dati GIS ASA

44 Località: Masseria Ospedale Descrizione: Fattoria ellenistico romana Bibliografia: Dati GIS ASA

45 Località: Torre delle Ciavole Descrizione: Insediamento medievale Bibliografia: Dati GIS ASA

46 Località: Torre delle Ciavole Descrizione: Insediamento medievale Bibliografia: Dati GIS ASA

47 Località: Masseria del Guardaporte Descrizione: Sito sannitico e romano Bibliografia: Dati GIS ASA

48 Località: Fiego Descrizione: Necropoli sannitica Bibliografia: Dati GIS ASA

49 Località: Masseria Imbimbo Descrizione: Sito preistorico, sannitico, villa rustica di età romana Bibliografia: Dati GIS ASA

50 Località: Mancone Descrizione: Insediamento sannitico Bibliografia: Dati GIS ASA

51 Località: Masseria Sicuranza Descrizione: Sito preistorico Bibliografia: Dati GIS ASA

52 Località: Camporeale Descrizione: Strada romana, miliario via Herculia Bibliografia: Dati GIS ASA

45 TAVOLA 01 Carta archeologica Comune di Ariano Irpino [AV] su base IGM 1:25000 con opere in progetto Impianto Eolico WPD Mezzana Srl [elab.2021 G.Galasso]

FUTURA S.E. ARIANO IRPINO WTG 13 5 15 7 WTG 12 3 4 6 9 2 8 1 STAZIONE ELETTRICA DI UTENZA 11 10

14 12 13

16 26 28 29

27 WTG 11

18 SAVIGNANO IRPINO

WTG 10 17 19

52 WTG 09 20 23 WTG 08 22 24 21 25 ARIANO IRPINO WTG 07 31 30 32 34 35 33 WTG 05 50 36 51 40 WTG 06 37 41 38 WTG 04 39 42 49 43 WTG 03 44 45 WTG 02 46

48 WTG 01 47 TAVOLA 02 Carta archeologica Comune di Ariano Irpino [AV] su ortofoto con opere in progetto Impianto Eolico WPD Mezzana Srl [elab. 2021 G.Galasso]

FUTURA S.E. ARIANO IRPINO WTG 13 5 15 7 WTG 12 3 4 6 9 2 8 1 STAZIONE ELETTRICA DI UTENZA 11 10

14 12 13

16 26 28 29

27 WTG 11

18 SAVIGNANO IRPINO

WTG 10 17 19

52 WTG 09 20 23 WTG 08 22 24 21 25 ARIANO IRPINO WTG 07 31 30 32 34 35 33 WTG 05 50 36 51 40 WTG 06 37 41 38 WTG 04 39 42 49 43 WTG 03 44 45 WTG 02 46

48 WTG 01 47 ______

8. CONCLUSIONI

8.1 Rapporto di sintesi La valutazione del rischio di probabile interferenza con presenze archeologiche è dipesa principalmente dallo studio del tessuto insediativo antico della zona rientrante nell’area di interesse del progetto in esame. La fase in oggetto ha riguardato quindi la sintesi dei dati raccolti nelle fasi precedenti e la loro elaborazione.

8.2 Definizione dei criteri di valutazione del rischio archeologico I fattori di valutazione per la definizione del rischio archeologico sono stati: – l’analisi dei siti noti e della loro distribuzione spazio-temporale attraverso la documentazione storico-bibliografica, archivistica e archeologica; – il riconoscimento di eventuali persistenze abitative; – l’analisi delle foto aeree e satellitari; – gli esiti della ricognizione archeologica di superficie e analisi dei dati GIS ASA; – la valutazione della tipologia di lavorazioni prevista dalle opere in progetto; – il grado di ricostruzione dell’ambiente antico; – la valutazione dell’ambito geomorfologico. Per l’area analizzata in questo studio il grado di rischio archeologico è stato definito tenendo conto di quattro livelli differenziati: NULLO – aree per le quali gli indicatori di potenziale archeologico utilizzati rendono trascurabile (o non rilevabile) la possibilità di rinvenimenti archeologici o di tracce antropiche. BASSO – aree per le quali gli indicatori di potenziale archeologico configurano siti con scarse presenze di rinvenimenti archeologici, assenza di toponimi significativi, con situazione paleo-ambientale difficile, aree ad alta densità abitativa moderna. MEDIO – aree per le quali gli indicatori di potenziale archeologico configurano siti con scarsità di rinvenimenti archeologici, ma con condizioni geomorfologiche favorevoli all’insediamento antico; aree contigue ad aree archeologiche; presenza di toponimi significativi, eventualmente in zone a bassa densità abitativa moderna. ALTO – aree per le quali gli indicatori di potenziale archeologico configurano siti con numerose presenze attestate di siti archeologici in forte prossimità o in interferenza alle opere in progetto, incluse in un contesto geomorfologico favorevole all’insediamento antico con significativa presenza di toponimi e testimonianze storico/bibliografiche.

46 ______

8.3 INDIVIDUAZIONE DEL RISCHIO ARCHEOLOGICO Sulla base degli elementi raccolti e del rischio associato a tutte le opere previste in progetto da realizzarsi da WPD Mezzana srl nel comune di Ariano Irpino [AV] si propone il seguente grado di rischio:

8.3.1 AEROGENERATORI E OPERE CONNESSE [TAV.01-02]

– RISCHIO ARCHEOLOGICO BASSO per la realizzazione degli aerogeneratori WTG01, WTG02 e WTG03 in località Costa Vaccaro, WTG11 in località Camporeale e WTG10 in località Morcinone (Savignano Irpino), e opere connesse, ritenendo, in base a quanto rilevato in questo studio, che non solo non si siano intercettate presenze di depositi di interesse archeologico durante i survey o preesistenze e tracce di antropizzazione nel corso dell’evoluzione storica di questi luoghi, ma che le stesse lavorazioni di movimento terra previste non presentano interferenze dirette o indirette con siti di interesse archeologico noti (cfr. Tav.01-02). – RISCHIO ARCHEOLOGICO MEDIO per la realizzazione degli aerogeneratori WTG08 e WTG09 in località Difesa Grande, e opere connesse, ritenendo che le lavorazioni di movimento terra previste in progetto, seppur non presentino interferenze dirette con i siti noti di interesse archeologico, possano comunque far rilevare interferenze indirette con gli stessi, come evidenziato dalla carta archeologica elaborata per questo studio (cfr. Tav.01-02). – RISCHIO ARCHEOLOGICO ALTO per la realizzazione degli aerogeneratori WTG04 e WTG05 in località Costa Vaccaro, WTG06 e WTG07 in località Difesa Grande, WTG12 e WTG13 in località La Sprinia e opere connesse, ritenendo che le lavorazioni di movimento terra previste in progetto sono da realizzarsi in aree che possono far rilevare interferenze dirette o indirette con i siti noti, come evidenziato dalla carta archeologica elaborata per questo studio (cfr. Tav.01-02).

8.3.2 CAVIDOTTO [TAV. 03] Il cavidotto per la posa di cavi in fibra ottica prevede modeste lavorazioni di scavo da eseguirsi prevalentemente su strade comunali e provinciali: lo scavo sarà a sezione obbligata (largh. di 0,50 m, prof. di 1,40 m). Con andamento da SE verso NW, il tracciato attraversa quasi tutto il territorio comunale posto a nord di Ariano Irpino. Sulla base degli

47 ______elementi bibliografici raccolti e associati alla realizzazione del cavidotto si ipotizzano i seguenti gradi di rischio: – RISCHIO ARCHEOLOGICO BASSO: Tratto in località Costa Vaccaro, Camporeale-Miglio d’Ardito e San Giovanni, dove la linea del cavidotto attraversa zone agricole che non hanno fatto rilevare interferenze dirette o indirette con emergenze archeologiche (cfr. Tav. 03). – RISCHIO ARCHEOLOGICO MEDIO-ALTO: Tratto in località Consiglio, Difesa Grande, Camporeale e La Sprinia, dove la linea del cavidotto attraversa aree che potrebbero far rilevare interferenze dirette o indirette con emergenze archeologiche note (cfr.Tav. 03).

8.3.3 STAZIONE ELETTRICA UTENZA – RISCHIO ARCHEOLOGICO BASSO: L’area interessata dallo sbancamento per la costruzione della Stazione Elettrica Utenza, prevista in progetto, è ubicata in zona agricola dove non si rilevano interferenze dirette o indirette con emergenze archeologiche note (cfr. Tav.01-02).

8.3.4 CONCLUSIONI Sulla base di quanto indicato in base agli elementi in possesso, visto il rischio archeologico significativo in diverse aree del territorio comunale e in virtù del fatto che non si può avere certezza di emergenze archeologiche sommerse, tutti i lavori che prevedono movimento terra nell’ambito del parco eolico in oggetto (plinti e piazzole aerogeneratori, adeguamento strade, cavidotti, stazione utente) dovrebbero essere svolti sotto la sorveglianza di un archeologo.

Avellino, 22/02/2021 (dr Giampiero Galasso)

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9 ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE

ASA Archivio deposito e corrente Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino

BUCK 1971 Buck R.J., The Via Herculia, in Papers of the British School at Rome 39, 1971

ASHBY 1916 Ashby Th., Gardner R., The Via Traiana, in Papers of the British Schollo at Rome 8, 1916

FERRARI 2015 Veronica Ferrari, Indagini aerotopografiche e geofisiche a Aequum Tuticum, in Fastionline, 2015, p.7

GALASSO 2004 G.Galasso, I comuni dell’Irpinia, 2004 s.v. Ariano Irpino

GALASSO 2005 G.Galasso, Storia dell’Irpinia antica, Avellino 2005

LIVADIE 1996 C.Albore Livadie, La Starza di Ariano Irpino, in “Storia illustrata di Avellino e dell’Irpinia”, vol. I, Avellino 1996, pp.17-32

PESCATORI COLUCCI 2005 PESCATORI COLUCCI G., Città e centri demici dell’Hirpinia: Abellinum, , Aequum Tuticum, , in G. Vitolo, Le città campane fra tarda antichità e alto medioevo, Napoli 2005

SABAP 1995 Soprintendenza Archeologia di AV-BN-SA, Insediamenti antichi nell’arianese, Catalogo della mostra, Ariano Irpino 1995

49