D5.4Bis PRG PARTE STRUTTURALE RELAZIONE ARCHEOLOGICA VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA AI SENSI DELL’ ART
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COMUNE DI MASSA MARTANA Regione Umbria - Provincia di Perugia Via Mazzini, 3 ‐ Massa Martana (Pg) CAP 06056 ‐ cod. ISTAT: 054028;‐ Tel. 075 895171 ‐ Fax 075 889109 PEC: [email protected]; Cod. Fisc. 00429530546 ‐ Partita IVA: 00429530546 --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- PIANO REGOLATORE GENERALE --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- NUOVO PRG PARTE STRUTTURALE ai sensi dell'art. 32 della L.R. 28 gennaio 2015 n. 1 --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- DOCUMENTI DI PIANO --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Ufficio Edilizia Urbanistica dott. Marianna Grigioni ingegnere (Responsabile del Procedimento) Progettisti dott. Miro Virili architetto dott. Sergio Simonelli geologo dott. Maurizio Borseti agronomo dott. Carlo Virili archeologo Strada di valle Prata 5 ‐ 05100 Terni 0744 368125– 339 8808213 – email: [email protected] D5.4bis PRG PARTE STRUTTURALE RELAZIONE ARCHEOLOGICA VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA AI SENSI DELL’ ART. 95 DEL D.LGS. N. 163/06 SS.MM. E ALLEGATI XXI E XXII APPROVAZIONE PRG PARTE STRUTTURALE: DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 19 DEL 11/04/2019 dott. MIRO VIRILI architetto dott. Sergio Simonelli geologo – dott. Maurizio Borseti agronomo – dott. Carlo Virili archeologo Strada di Valle Spoletina 44; email: [email protected]; pec [email protected]; tel. n. 0744 283384 – cell. Virili M. 335 541586; P.Iva n. 00680130556 COMUNE DI MASSA MARTANA PROVINCIA DI PERUGIA VARIANTE GENERALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE PARTE STRUTTURALE E OPERATIVA Valutazione archeologica preventiva AI SENSI DELL’ ART. 95 DEL D.LGS. N. 163/06 SS.MM. E ALLEGATI XXI E XXII RELAZIONE ARCHEOLOGICA Sommario RELAZIONE ARCHEOLOGICA .......................................................................................................... 5 Introduzione .............................................................................................................................. 5 Il quadro archeologico dell’Umbria meridionale dalla preistoria all’alto medioevo ................ 6 Il territorio di Massa Martana nella preistoria e nella protostoria e il quadro storico- archeologico dell’Umbria .......................................................................................................... 8 Il territorio di Massa Martana dal VII al V sec. a. C. e il quadro storico-archeologico dell’Umbria ............................................................................................................................. 10 i luoghi di culto .................................................................................................................... 12 Ellenismo e romanizzazione: quadro storico-archeologico dell’Umbria ................................ 14 I confini del distretto di Tuder ............................................................................................. 16 La Via Flaminia ..................................................................................................................... 16 La tarda antichità e l’alto medioevo: il culto dei santi e gli spazi del sacro nel territorio di Massa Martana, diocesi di Todi ............................................................................................. 18 L’origine di Massa .................................................................................................................. 22 CATALOGO DEI SITI ARCHEOLOGICI ............................................................................................ 25 Età preistorica ..................................................................................................................... 27 Età protostorica ................................................................................................................... 33 Dal VII, al VI fino al V sec. a. C. ............................................................................................ 39 COMUNE DI MASSA MARTANA PROVINCIA DI PERUGIA VARIANTE GENERALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE PARTE STRUTTURALE E OPERATIVA Valutazione archeologica preventiva AI SENSI DELL’ ART. 95 DEL D.LGS. N. 163/06 SS.MM. E ALLEGATI XXI E XXII RELAZIONE ARCHEOLOGICA Introduzione Il comune di Massa Martana, nasce con l’Unità d’Italia, quando con Regio decreto n. 1260 del 29 marzo 1863, fu istituito il comune a cui furono appodiati i vicini centri di Viepri, Castelvecchio, Rocchette, Castelrinaldi, Montignano, Villa san Faustino, Colpetrazzo, e Mezzanelli. Lo stesso toponimo Massa Martana è un acquisizione recente legata all’istituzione del comune, il nome con il quale è presente nella cartografia storica pre unitaria è semplicemente Massa, nei documenti compare con l’appellativo di castello di Massa e terra di Massa. Il toponimo “Massa” deriva dal latino, termine con cui nell’altomedioevo veniva indicato un grande possedimento terriero costituito da un insieme di fondi, poderi e/o masserie, che veniva dato in affitto per un certo tempo ad un massaro (conduttore) il quale lo amministrava e lo faceva coltivare da coloni e servi. Questa riunione di poderi e case rurali spesso costituiva una specie di comunità con propria amministrazione da cui poi si sono sviluppati i successivi centri abitati. La struttura storica descritta nel modello territoriale affonda le sue radici nell’alto medioevo, si forma nel periodo comunale e si consolida definitivamente nel corso del XVI-XVII secolo all’interno del processo di formazione dell’Umbria. Da qui quindi potrebbe partire una trattazione storica relativa al territorio del comune, ma le ragioni della nascita e del successivo sviluppo del sistema insediativo storico sono da ricercarsi nel periodo romano ed in particolare della costruzione dell’antica via Flaminia importante infrastruttura che è stata fondamentale non solo per Massa ma per l’intera Umbria. Con il presente quadro storico, si parte da uno dei principi base assunti dalla nostra ricerca ovvero quello che fa riferimento a quel concetto di città comprensiva del territorio circostante, suburbano, agricolo e montano, inserita in un contesto territoriale, quello dell’Umbria, caratterizzato da una struttura insediativa policentrica e da un pluralismo culturale, costruito sulle cento identità dei singoli centri. Questa relazione non è una semplice prassi, in quanto l’identità di un singolo centro urbano si costruisce sull’identità del territorio, sulle sue tradizioni, sulla sua storia. Analizzare il processo storico è indispensabile per capire le ragioni profonde dell’attuale situazione del territorio, aiutarci a vedere il modello culturale del territorio, e a definire le corrette strategie per costruire il nuovo PRG. Il quadro archeologico dell’Umbria meridionale dalla preistoria all’alto medioevo Le testimonianze più antiche del territorio, in massima parte sono relative a quel popolo umbro che la tradizione di età classica faceva originare dall’epoca del diluvio universale e cui assegnava amplissima diffusione geografica. Evidenze fondamentali sono offerte dalle necropoli di Terni e di Colfiorito, la cui lunga frequentazione consente di scandire le fasi di una trasformazione che progressivamente vede l’articolarsi delle diverse componenti sociali; dati di pari rilevanza si desumono dai luoghi di culto, nei quali una popolazione non urbanizzata identifica e riconosce i proprio poli aggreganti; preziose informazioni si evincono da insediamenti ed abitati, oggetto di più recente interesse. Se fonti epigrafiche e letterarie ricordano l’antichità delle fondazioni di Terni e di Amelia, l’indagine archeologica ha confermato in entrambi i casi la tradizione ed ha affiancato a questi altri centri (Spoleto). Il mondo arcaico degli Umbri si riflette inoltre nel documento più importante a noi giunto: le tavole di Gubbio. Sono queste stesse a rivelare in trasparenza i cambiamenti, le stratificazioni, il passaggio da situazioni preurbane al codificarsi della struttura cittadina, all’affermazione dell’egemonia romana. Il contatto con Roma riesce a promuovere l’ulteriore trasformazione delle comunità umbre con il loro inserimento in una dimensione peninsulare, prima e mediterranea, poi. Il sintomo del mutamento si legge palesemente nel fenomeno dell’urbanizzazione e della monumentalizzazione degli edifici, in particolare quelli di culto: civile e sacro si rivestono di nuove forme, adeguandosi ai prototipi romani. La colonizzazione favorisce la capillare penetrazione dei modelli e l’adesione ai programmi politici del potere centrale: sotto l’egida di Roma si attua dunque l’unificazione, anche linguistica, delle antiche etnie italiche. Ma la compattezza dell’impero è destinata a scomporsi e frantumarsi con l’affermarsi di tensioni che dalla periferia si spostano verso il centro: alla fine dell’evo antico anche nell’Umbria meridionale si assiste a nuove, profonde trasformazioni che conoscono l’alternarsi di domini diversi ed il frazionamento territoriale: Goti, Bizantini e Longobardi lasciano segni indelebili nella 1 storia della regione . 1 Stopponi 1995, pp. 17-18. Il territorio di Massa Martana nella preistoria e nella protostoria e il quadro storico-archeologico dell’Umbria Per l’età preistorica conosciamo dal territorio due sole testimonianze: loc. Acqua Rossa (Villa San Faustino, n. 1), materiale