Peter Gabriel Non Scherzate Con Le Scimmie... Anselmo Patacchini
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Peter Gabriel Non scherzate con le scimmie... Anselmo Patacchini Peter preferisce plasmare lentamente le proprie creazioni, magari coinvolgendo alcuni amici di vecchia data (Collins, Rutherford e il redivivo Phillips) per ricreare un ambiente familiare nel quale provare la bontà del nuovo materiale e registrare demo casalinghi. Ospite fisso di queste prove è anche il poeta inglese Martin Hall. Ora, Gabriel tenta di mettere in piedi una coppia creativa, alla maniera di Elton John e Bernie Taupin, con una rigida suddivisione dei ruoli fra gli autori della musica e delle parole. All’inizio la joint-venture sembra funzionare, con più di venti canzoni composte dal duo. Una di queste, You Never Know, interpretata da Charlie Drake e pubblicata su singolo nel 1975, appartiene alla stessa vena ludica di Willow Farm, tanto più che la stridula voce dell’anziano comico inglese è sorprendentemente simile a quella del Gabriel più caricato e teatrale. Il disco passa inosservato nonostante la presenza di un certo Robert Fripp alla chitarra e di Keith “... Inganna la volpe, tradisci il topo, puoi Il celebre New Musical Express nel Tippet alle tastiere. luglio 1975 cominciò a diffondere Passa un anno, e mentre i Genesis scimmiottare la scimmia...” sospetti sul distacco del frontman spopolano con il rassicurante dei Genesis, prontamente rintuzzati progressive di A Trick Of The Tail, Peter Gabriel dalla casa discografica Charisma fino l’unico segnale di vita proveniente all’agosto dello stesso anno, quando dal pianeta-Gabriel è la tremolante Shock The Monkey i componenti del gruppo rivelarono rivisitazione di un classico, l’avvenuta fuoriuscita. Decisione Strawberry Fields Forever dei confermata dallo stesso Gabriel in Beatles, gonfiata di archi fino una lunga lettera inviata alla stampa, all’inverosimile ed edita dove il cantante descrive le ragioni sull’antologia All This And World dell’abbandono, con l’ormai War II nel 1976. E sempre nel 1976, consueta ironia e il solito gusto per in autunno, cominciano le il nonsense. registrazioni dell’atteso ellepi solista L’inattività del primo periodo è solo presso i Soundstage Studios di apparente. Toronto in Canada. 42 Le monografie di Musikbox: Peter Gabriel Sotto l’egida del roccioso Bob Ezrin, mondiale. Passaic (New Jersey) è Peter dà corpo alle sue prime una località priva di fascino per un composizioni bilanciandosi tra un evento storico (5 maggio 1977): il sound tipicamente di matrice a concerto d’esordio dell’ex-Genesis stelle e strisce e partiture più senza il gruppo con cui era meditate. Il trentatregiri (senza titolo, cresciuto, che va sul palco senza verrà subito denominato Peter maschere né costumi, sostituiti da Gabriel I) esce nel febbraio 1977. una semplice tuta da jogging. La copertina si presenta minimale e Con una buona quantità di nuovo inquietante, col volto di Gabriel che materiale già rodato e consolidato si riesce appena a vedere dietro il nelle esibizioni live, durante la parabrezza bagnato di un’auto. primavera del 1978 Peter affronta la Solsbury Hill, scelto come singolo, è registrazione del secondo progetto edificata, infatti, sul medesimo pubblicato senza titolo (conosciuto il brano trainante, basato su un in maniera radicalmente diversa schema, costituito da un veloce come Peter Gabriel III) e ripetitivo arpeggio di chitarra rispetto al primo, scegliendo l’amico arpeggio di tastiera iniziale seguito dall’enigmatica copertina. Un lotto acustica con una ritmica semplice e Robert Fripp come produttore oltre da un riff molto tosto, con una di squisite composizioni che si monocorde, ma decisamente che come musicista. pausa di riflessione a tre quarti del presentano senza difetti, compatte e accattivante. Al resto pensa la bella Registrato ai Relight Studios di pezzo, e un conclusivo riff a ispirate. I suoni si trasformano voce di Peter. Ma la perla è l’ultima Hilvarenbeek in Olanda e negli studi sfumare. Scarna e potente risulta passando in mezzo a diavolerie traccia in scaletta Here Comes The Hit Factory di New York, Peter D.I.Y., mentre Mother Of Violence è tecnologiche, sintetizzatori Fairlight e Flood, che parte con un riflessivo e Gabriel II risente pesantemente dei una delle ballate più attraenti batterie elettroniche. Spariscono i soave riff acustico su cui poggia voleri di Fripp, lanciatosi dell’intera carriera gabrieliana, piatti della batteria, e l’eco dei l’ugola sognante dell’autore. nell’impresa quasi disperata di eseguita con un canto appena tamburi non è più tenuta a freno, L’album incontra da subito un velocizzare il metodo compositivo e sussurrato su di un delicato e ma lasciata libera di esplodere in incoraggiante successo di critica e di creativo di Gabriel. complesso intreccio di chitarra e tutta la sua forza. Bastano le prime pubblico sia in Europa sia negli Il pezzo introduttivo On The Air, piano. Il delizioso Indigo descrive battute della canzone iniziale, States, confortando l’insicuro Gabriel musicalmente si rifà a The Lamb un triste racconto di un anziano Intruder, per capire tutto questo. In in vista del suo primo tour Lies Down On Broadway. Viene patriarca in fin di vita, ispirato al mezzo, storie di alienazione, paura, classico blues Old Man River e smarrimento, ossessioni, guerra interpretato con accorata dedizione. (Games Whitout Frontiers), follia White Shadow è un gran pezzo (Lead A Normal Life) e dalle atmosfere metalliche e marziali segregazione (Biko). E poi sonorità con Fripp che nel finale ci dà un algide e marziali (I Dont’ saggio della sua immensa classe. Remember) al servizio di una voce Troppo ruvido e forse troppo fragile sardonica e beffarda, a volte calda e al tempo stesso, l’ellepi ottiene passionale, mai avara di sincere e meno consensi del precedente, vive emozioni. In barba ai pareri nonostante alcuni pezzi siano negativi di certa critica con la puzza davvero splendidi. La successiva sotto il naso, l’album trionfa, tournée si svolge ancora in teatri di arrivando al primo posto delle chart media grandezza, in Europa, negli inglesi, vendendo ottimamente negli Stati Uniti e poi di nuovo nel Stati Uniti e lasciando così con un vecchio continente. La lenta, ma palmo di naso gli assai poco inesorabile riscossa del Nostro eroe lungimiranti funzionari dell’Atlantic comincia nel 1980, con la che l’avevano scaricato dopo i realizzazione del terzo ellepi, ancora commenti del loro boss. 43 Le monografie di Musikbox: Peter Gabriel suo il riff di I Know What I Like e continui e folgoranti mutamenti menare le mani sul favoloso finale scenici. Chiude l’energica Kiss Of di The Knife. Appianati i debiti con i Life basata su un fitto gioco di creditori e con il proprio passato, percussioni. Nella natia Inghilterra l’Arcangelo si concentra prevale un forte scetticismo fra i vari attentamente sulla promozione del giornalisti di settore, incapaci di suo quarto progetto (Peter Gabriel cogliere l’equilibrata fusione tra IV) uscito nel frattempo e accolto sperimentalismo e orecchiabilità. dalla solita messe di pareri Intanto dal Nord America parte il discordanti. Nell’opener The nuovo tour, dove il cantante sfoggia Anche la conseguente tournée spaventose perdite, Peter diventa il Rhythm Of The Heat viene un elaborato trucco facciale che ottiene consensi unanimi, con le bersaglio principale dei creditori, direttamente stabilito il mood trasforma il volto di Gabriel nel eccezionali esecuzioni dei nuovi arrivando a ricevere numerose dell’album, con un pulsare muso della scimmia impazzita di brani e la ripresa di classici del intimidazioni telefoniche. Per ossessivo di tamburi che Shock The Monkey. passato in chiave decisamente risollevare il vecchio amico da accompagna le disavventure di Carl A suggello di sei intensi anni di ritmica e battagliera. questa situazione davvero difficile, i Gustav Jung in Africa, seguendo attività concertistica, sempre nel Il 1981 vede l’uscita di pochi motivi Genesis si offrirono di estendere il l’evoluzione delle sue sensazioni 1983 viene pubblicato dalla sparsi su dischi estemporanei, come loro tour britannico aggiungendo un riportate in un suo scritto risalente Charisma Plays-Live, doppio long- il vinile allegato alla rivista The concerto di beneficenza. E così, a al 1925. Shock The Monkey, già playing dal vivo registrato nel corso Bristol Recorder, pubblicato a sette anni di distanza dal doloroso uscita come singolo, è stravolta e del tour nordamericano effettuato gennaio, al quale Peter contribuisce distacco, Gabriel si ritrovò riarrangiata diventando un sincero nel 1982. Le tracce sono estrapolate con tre brani prelevati dai tour nuovamente fianco a fianco con la omaggio alla musica soul e funk da diversi concerti non specificati, precedenti. Nel mese di giugno due sua band, anche se per una sola futurista. La traccia Lay Your Hands ma tale è la mole di ritocchi e curiosi quarantacinque giri serata. Il 2 ottobre al Milton Keynes On Me si ciba di una magnifica sovraincisioni che da un lato mostrano variegate testimonianze Bowl, flagellato dalla pioggia e alternanza tra parti parlate e l’insieme risulta coerente e della creatività dell’artista: Animals trasformato in una pozza di fango, melodie avvolgenti, un’oasi di calma assemblato in modo perfetto, Have More Fun /S.U.S. raccoglie oltre 45 mila persone si riscaldarono e derive ritmiche. San Jacinto è un dall’altro rende difficile considerare due tracce composte da Gabriel su al fuoco della nostalgia e dei ricordi. altro momento stupendo tra quest’opera come un vero disco testi dell’idolo punk Jimmy Pursey, Gabriel, Collins, Banks, Rutherford sonorità tradizionali di marimba e live. Risulta piuttosto un buon mentre Screaming Jets/American assieme a Chester Thompson alla flottanti sintetizzatori. La voce filtrata greatest hits, che consente Machines di Johnny Warman si batteria e Daryl Stuermer al basso, di Gabriel si insinua nei meandri parallelamente al musicista di offrire giova di bizzarri coretti del Nostro presentarono una straordinaria della strabiliante The Family And altro materiale in pasto al pubblico sul lato A.