Giulio Cesare
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Teatro Dante Alighieri Stagione d’Opera 2010-2011 Giulio Cesare GEORG FRIEDRICH HÄNDEL Fondazione Ravenna Manifestazioni Teatro di Tradizione Dante Alighieri Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura Ministero per i Beni e le Attività Culturali Stagione d’Opera e Danza Regione Emilia Romagna 2010-2011 Giulio Cesare DRAMMA IN TRE ATTI LIBRETTO DI NICOLA FRANCESCO HAYM DA “GIULIO CESARE IN EGITTO” DI GIACOMO FRANCESCO BUSSANI MUSICA DI Georg Friedrich Händel con il contributo di partner Teatro Alighieri marzo | venerdì 18, domenica 20 Sommario La locandina ................................................................ pag. 5 Il libretto ....................................................................... pag. 7 Il soggetto .................................................................... pag. 29 Le metamorfosi di Giulio Cesare di Tarcisio Balbo ....................................................... pag. 31 A proposito del Giulio Cesare in Egitto di Händel di Alessio Pizzech ................................................... pag. 37 I protagonisti ............................................................. pag. 39 Testi a cura di Federica Tassinari, Maria Grazia Soavi Coordinamento editoriale Cristina Ghirardini GraficaUfficio Edizioni Fondazione Ravenna Manifestazioni Bozzetti di scena Michele Ricciarini. In copertina Gaius Julius Caesar (Kunsthistorisches Museum, Vienna). Si ringrazia il Teatro Comunale di Ferrara per la concessione del materiale editoriale. L’editore si rende disponibile per gli eventuali aventi diritto sul materiale utilizzato. Stampa Tipografia Moderna, Ravenna Giulio Cesare dramma in tre atti, libretto di Nicola Francesco Haym da Giulio Cesare in Egitto di Giacomo Francesco Bussani musica di Georg Friedrich Händel personaggi e interpreti Giulio Cesare Sonia Prina Cleopatra Maria Grazia Schiavo Achilla Riccardo Novaro Cornelia José Maria Lo Monaco Tolomeo Filippo Mineccia Sesto Paolo Lopez Nireno Floriano D’Auria Curio Andrea Mastroni direttore Ottavio Dantone regia Alessio Pizzech scene Michele Ricciarini costumi Cristina Aceti luci Marco Cazzola Accademia Bizantina Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara in coproduzione con Teatro Alighieri di Ravenna, Fondazione Teatro Comunale di Modena 5 Giulio Cesare Dramma per musica in tre atti Libretto di Nicola Francesco Haym da Giulio Cesare in Egitto di Giacomo Francesco Bussani Prima rappresentazione: 20 febbraio 1724 King’s Theatre di Haymarket, Londra Musica di Georg Friedrich Händel PERSONAGGI Romani Giulio Cesare, primo imperatore de’ Romani contralto Curio, tribuno di Roma basso Cornelia, moglie di Pompeo contralto Sesto, figlio di Pompeo e Cornelia soprano Egizii Cleopatra, regina d’Egitto soprano Tolomeo, re d’Egitto, fratello di Cleopatra contralto Achilla, duce generale dell’armi e consigliere di Tolomeo basso Nireno, confidente di Cleopatra contralto Seguito di Romani, seguito di Egizii, damigelle egizie, guardie, le nove Muse, favorite di Tolomeo, soldati egiziani, soldati romani, un paggio. La scena si svolge in Egitto (Alessandria e dintorni) nell’anno 48 a.C. Le parti di testo in grigio sono state omesse nel presente allestimento. 7 ATTO PRIMO Barbaro traditor! Io manco, io moro… Scena quarta Cornelia (Sviene.) Curio, Sesto, Cornelia. Ouverture Dà pace all’armi! Campagna d’Egitto con antico ponte sopra un Cesare Curio ramo del Nilo. Sesto Curio, su, porgi aita Già torna in sé. Dona a Cornelia, che langue! Scena prima l’asta al tempio, ozio al fianco, ozio alla destra. (Piange.) Sesto Cesare, Curio, seguito. Madre! Cesare e Curio passano il ponte con il seguito. Cesare Curio Virtù de’ grandi è il perdonar le offese. Che scorgo? Oh stelle! Il mio bel sole esangue! Curio Seguito Venga Pompeo, Cesare abbracci, e resti Cornelia! Viva, viva il nostro Alcide! l’ardor di Marte estinto: Achilla Goda il Nilo in questo dì! sia vincitor del vincitore il vinto. (Da sé.) Cornelia Ogni spiaggia per lui ride, (Questa Cornelia? Oh, che beltà! Che volto!) (Che ritorna in sé.) ogni affanno già spari. Oh stelle! Scena terza Sesto Ed ancor vivo? Ah! Tolga Cesare I detti, Achilla con stuolo di Egizii. Padre, Pompeo! Mia genitrice! Oh dio! quest’omicida acciaro Presti ormai l’egizia terra Achilla entra con stuolo di Egizii che portano il cor, l’alma al sen. le sue palme al vincitor! aurei bacili. Cesare (Vuol rapire la spada dal fianco di Sesto per Per dar urna sublime isvenarsi, e Curio la frastorna.) Curio, Cesare venne, e vide e vinse; Achilla al suo cenere illustre, già sconfitto Pompeo invan ricorre La reggia Tolomeo t’offre in albergo, serbato sia il nobil teschio. Curio per rinforzar de’ suoi guerrier lo stuolo eccelso eroe, per tuo riposo, e in dono Ferma! Invan tenti d’Egitto al re. quanto può donare un tributario trono. Achilla tinger di sangue in quelle nevi il ferro. Oh dei! Curio, che ancor t’adora, Curio Cesare e sposa ti desia, se pur t’aggrada, Tu qui, signor, giungesti Ciò che di Tolomeo Cesare vendicarti saprà con la sua spada. a tempo appunto, a prevenir le trame. offre l’alma regal Cesare aggrada. (Ad Achilla.) Ma chi ver’ noi sen’ viene? E tu involati, parti! Al tuo signore Cornelia Achilla di che l’opre de’ regi, Sposa a te? Acciò l’Italia ad adorarti impari, sian di ben o di mal, son sempre esempio. Scena seconda in pegno d’amistade e di sua fede Curio I detti, Cornelia, Sesto. questa del gran Pompeo superba testa Sesto Sì. Cornelia e Sesto entrano. di base al regal trono offre al tuo piede. Che non è re, chi è re fellon, chi è un empio. Cornelia Cesare Uno degli Egizii svela un bacile, sopra il quale sta Achilla Ammutisci! Questa è Cornelia. il capo tronco di Pompeo. Cesare, frena l’ire… Sesto Curio Cesare Cesare Tu nemico a Pompeo, e tanto ardisci? Oh sorte, Giulio, che miri? Vanne! Verrò alla reggia, del nemico Pompeo l’alta consorte? pria ch’oggi il sole a tramontar si veggia. Curio Cesare, a questa un tempo Sesto Cornelia, se m’aborri, sacrai la libertade. Oh dio, che veggio? Empio, dirò, tu sei, m’involerò al tuo aspetto; togliti a gli occhi miei, sol per non molestarti, Cornelia Cornelia sei tutto crudeltà. giurerà questo cor di non amarti. Signor, Roma è già tua. Teco han gli dei Ahi lasso! Non è da re quel cuor, (Parte.) oggi diviso il regno, ed è lor legge Consorte! Mio tesoro! che donasi al rigor, che del grand’orbe al pondo che in sen non ha pietà. Sesto Giove regoli il ciel, Cesare il mondo. Curio Parte con seguito; parte Achilla con stuolo di Madre! Grand’ardir! Egizii. Cesare Cornelia Da Cesare che chiedi, Cornelia Viscere mie! gran germe de’ Scipioni, alta Cornelia? Tolomeo, 8 9 Sesto il capo… di scettro invece a trattar l’ago e il fuso! in premio a me il tuo voler concede. Or che farem tra le cesaree squadre, tu senza il caro sposo, io senza il padre? Cleopatra Cleopatra Tolomeo Ohimè! di chi? Anzi tu pur, effeminato amante, È costei tanto vaga? Cornelia va dell’età sui primi albori, Priva son d’ogni conforto, Nireno di regno invece a coltivar gli amori! Achilla e pur speme di morire … del gran Pompeo. Lega col crine. E col bel volto impiaga. Non disperar, chi sa? per me misera non v’è. se il regno non avrai, Il mio cor, da pene assorto, Cleopatra Tolomeo avrai sorte in amor. è già stanco di soffrire, Stelle! Costui che apporta? Amico, il tuo consiglio è la mia stella; Mirando una beltà e morir si niega a me. vanne, pensa e poi torna. in essa troverai (Parte.) Nireno (Parte Achilla.) a consolar un cor. Per stabilirsi al soglio Muora Cesare, muora, e il capo altero (Parte con Nireno.) Sesto a Cesare mandò fra’ doni involto… sia del mio piè sostegno. Vani sono i lamenti; Roma, oppressa da lui, libera vada, è tempo, o Sesto, ormai Cleopatra e fermezza al mio regno Scena sesta di vendicar il padre; Che gli mandò? sia la morte di lui più che la spada. Tolomeo con guardie, Achilla. si svegli alla vendetta L’empio, sleale, indegno l’anima neghittosa, Nireno Achilla vorria rapirmi il regno, che offesa da un tiranno invan riposa. … l’esanimato volto. (Entra.) e disturbar così Svegliatevi nel core, Sire, Signor! la pace mia. Cleopatra furie d’un alma offesa, Ma perda pur la vita, Su, partite, miei fidi, a far d’un traditor Tolomeo prima che in me tradita (Parte il seguito; a Nireno.) aspra vendetta! Achilla! dall’avido suo cor e tu qui resta; L’ombra del genitore Come fu il capo tronco la fede sia! alle cesaree tende accorre a mia difesa, da Cesare gradito? son risolta portarmi, e tu, Nireno e dice: a te il rigor, mi servirai da scorta. figlio si aspetta. Achilla Scena settima (Parte.) Sdegnò l’opra. Quartieri nel campo di Cesare con l’urna nel Nireno mezzo, ove sono le ceneri del capo di Pompeo, Cosa dirà Tolomeo? Tolomeo sopra eminente cumulo di trofei. Scena quinta Che sento? Cesare, poi Curio, Cleopatra nelle vesti di Lidia, Cleopatra Gabinetto di Cleopatra. Nireno. Non paventar; col guardo Cleopatra con seguito di damigelle egizie, poi Achilla meglio ch’egli non fece Nireno, dopo Tolomeo con guardie. T’accusò d’inesperto e troppo ardito. Cesare col capo di Pompeo, Alma del gran Pompeo, Cesare obbligherò; Cleopatra Tolomeo che al cener suo d’intorno invan aspira al trono, Regni Cleopatra; ed al mio seggio intorno Tant’osa un vil Romano? invisibil t’aggiri, egli è il germano, e la regina io sono. popolo adorator arabo e siro fur’ombre i tuoi trofei, su questo crin la sacra benda adori; Achilla ombra la tua grandezza, e un’ombra sei. Tolomeo su, che di voi, miei fidi, Il mio consiglio Così termina al fine il fasto umano. (Entra con guardie.) ha petto e cor di sollevarmi al trono, apprendi, oh Tolomeo! Ieri che vivo occupò un mondo in guerra, Tu di regnar pretendi, giuri su questa destra eterna fede. Verrà Cesare in corte; e in tua vendetta oggi risolto in polve un’urna serra.