INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, 38 (2) 457-463, 2006 457

Nuove entità per la flora del e della

L. ROSATI, E. LATTANZI, E. DEL VICO e A. DI BELLO

ABSTRACT – New additions to the flora of the Cilento and Campania region - Phytogeographic notes, which are the results of a research carried out from 2000 to 2004 in the area of Cilento and National Park, are discussed. 48 entities are recorded; among these 7 are new to the Campania region: Asperula aristata subsp. oreophila, Calicotome infes- ta, Carex pallescens, Deschampsia caespitosa, Orobanche teucrii, Rosa squarrosa, Veronica prostrata subsp. prostrata. The occur- rence of 5 taxa (Carduus micropterus subsp. perspinosus, Holcus mollis, Parapholis strigosa, Trifolium ligusticum, Vicia loise- leurii) is confirmed for the Campania region. 29 taxa are new to the Flora of Cilento (among these Arabis glabra, Malus florentina, Ophioglossum vulgatum, Pseudolysimachion barrelieri subsp. barrelieri, Rosa spinosisima, R. subcollina, Schoenus nigricans) and 7 entities are confirmed for this area.

Key words: biogeography, Cilento National Park, flora, Southern

Ricevuto il 1° Novembre 2005 Accettato il 9 Marzo 2006

INTRODUZIONE E AREA DI STUDIO Il Cilento, situato nell’Italia centro-meridionale avviate dal laboratorio di Ecologia Vegetale e Conser- (Campania), è compreso tra la Piana del Sele, il Vallo vazione della Natura dell’Università di Roma, riguar- di Diano e la Basilicata. Si tratta di un’area di grande danti gli aspetti bioclimatici, fitosociologici e paesag- interesse naturalistico per l’elevata diversità dell’am- gistici del territorio (BLASI et al., 2000; ROSATI, biente fisico, il valore biogeografico e lo stato di con- 2003; ROSATI et al., 2005). servazione delle comunità biotiche e del paesaggio (ABBATE et al., 1996; LA VALVA,MOGGI, 1996; BLASI MATERIALI E METODI et al., 2000). Su gran parte di questo territorio è stato Per la determinazione delle specie si è fatto riferi- istituito, nel 1991, il Parco Nazionale del Cilento e mento a Flora d’Italia (PIGNATTI, 1982), Flora Vallo di Diano, secondo parco italiano per estensio- Europaea (TUTIN et al., 1964-1980) e Nuova Flora ne (180.000 ha circa). Il valore scientifico e paesisti- Analitica d’Italia (FIORI, 1923-1929). La nomencla- co, oltre all’interesse culturale, hanno portato al rico- tura segue la recente Check-list della flora vascolare noscimento di quest’area come Riserva della Biosfera italiana (CONTI et al., 2005), di cui si è tenuto conto nell’ambito del programma MaB dell’UNESCO (LA anche per la distribuzione delle entità a livello regio- VALVA,CARABBA, 1999). Tuttavia sono da considera- nale. Per alcune entità si è fatto riferimento a studi re ancora incompleti gli studi e le conoscenze di base specifici che vengono citati e riportati in bibliografia. sulla flora e la vegetazione del territorio. Solo recen- Per la presenza delle specie nel Cilento è stata con- temente è stato pubblicato un “Catalogo della Flora sultata la lista pubblicata da MOGGI (l. c.) e le note del Cilento” (MOGGI, 2002) che riporta un quadro di DE NATALE (l. c.). di sintesi sulle conoscenze floristiche dell’area. Vi Gli exsiccata sono conservati presso l’erbario sono censite in totale 1942 entità, con esclusione Lattanzi. delle specie coltivate. Successivamente 7 entità nuove In ordine alfabetico è riportato l’elenco delle entità per la Campania sono state segnalate da DE NATALE ritenute meritevoli di segnalazione suddivise in: (2004). • nuove per la Campania; Scopo del lavoro è fornire un ampliamento delle • conferma della presenza in Campania (entità conoscenze floristiche del territorio del Cilento sulla indicate con dubbio o non segnalate di recente) base dei dati raccolti nell’ambito di alcune ricerche (CONTI et al., l. c.); 458 ROSATI et al.

• nuove per il Cilento; Orobanche teucrii Holandre • conferma della presenza in Cilento (entità indica- O. teucrii ha fusto pubescente-ghiandoloso, corolla te come dubbie o non segnalate da lungo tempo) profumata, grande, più o meno anactolema, calice (MOGGI, 2002). di 11-12 mm e infiorescenza rada (CORAZZI, 2003). Specie orofila sud-europea, è distribuita nelle regio- RISULTATI ni settentrionali italiane, escluso il Friuli-Venezia Giulia e l’Emilia-Romagna. È citata per Toscana, Entità nuove per la Campania Marche, Lazio e Puglia, dove è rara. Nel Cilento è Asperula aristata L. f. subsp. oreophila (Briq.) Hayek stata raccolta alle pendici del M. Cervati (Vallivona) Entità mediterraneo-montana, era citata da su Teucrium chamaedrys L., in un pascolo arido a 1150 m. PIGNATTI (1982) per Alpi occidentali, Insubria e, con riserva, per l’Appennino. Secondo la recente Rosa squarrosa (A. Rau) Boreau Check-list della Flora Italiana (CONTI et al., l. c.) Simile a R. canina L. s.s. è considerata da molti risulta presente in tutte le regioni dell’Italia setten- Autori varietà di questa. KLÁSˇTERSKY´ (1968) ritiene trionale, in Toscana, Lazio, Abruzzo e Molise. che sia specie autonoma e distinguibile soprattutto Carattere discriminante rispetto alla sottospecie lon- per i seguenti caratteri: margine delle foglioline a giflora è la forma dell’infiorescenza, corimbiforme e denti composti, ghiandolosi; rachide e picciolo con non spiciforme. Diversa è anche la lunghezza degli ghiandole rade o fitte. È segnalata in Toscana, internodi medi (2-3 volte la lunghezza delle foglie e Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia e Basilicata. E’ stata non 3-4 volte) (PIGNATTI, l. c.). È stata raccolta e raccolta alle pendici del M. Cervati, in località osservata, localmente abbondante, su rocce calcaree Vallivona a quota 1100 m. Nelle aree da noi indaga- della cresta del M. Alburno a circa 1700 m. te, a quote elevate, sembra più rara di Rosa canina L. Calicotome infesta (C. Presl) Guss. Veronica prostrata L. subsp. prostrata Specie considerata da P. GARCÌA MURILLO (1999) Entità eurasiatica, presente in molte regioni probabile ibrido fissato tra C. spinosa (L.) Link e C. dell’Italia settentrionale e centrale fino al Molise, è villosa (Poir.) Link, è frequente e quasi esclusiva in assente nell’area meridionale e insulare ed è citata Calabria, Salento e nel settore settentrionale della con dubbio per la Basilicata. Caratteri discriminanti Sicilia. In Abruzzo è stata raccolta in due sole locali- per distinguerla da V. orsiniana Ten. sono le minori tà [CONTI, 1990, sub C. villosa (Poir.) Link]. È dimensioni della corolla e la glabrescenza di calice e segnalata anche in Liguria e Basilicata. Carattere dis- capsula. In Cilento è stata raccolta in una prateria di criminante rispetto ai due ipotetici parenti è l’indu- dolina presso Pescina del Brigante (complesso del mento del calice e del legume. In C. spinosa il legu- Cervati) a 1160 m. Per la determinazione si è tenuto me è completamente glabro e il calice è glabro o ha conto anche di quanto riportato in HEGI (1918). brevi peli appressati; in C. villosa calice e legume hanno lunghi peli patenti; in C. infesta, i peli su cali- ce e legume sono brevi e appressati. Nel Cilento C. Conferma della presenza delle entità in Campania infesta è stata raccolta al valico tra e a 650 m. Nell’area cilentana, a quote Carduus micropterus (Borbás) Teyber subsp. perspi- inferiori, in zone più vicine alla costa, è frequente C. nosus (Fiori) Kazmi villosa.Non è stata da noi mai trovata C. spinosa; per Entità mediterranea, tipica di pascoli aridi, è citata questa specie rimangono dunque da confermare le per Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, numerose segnalazioni, antiche e recenti, riportate da Basilicata e indicata con dubbio per la Calabria, MOGGI (l. c.). mentre è del tutto assente nella catena alpina e nelle grandi isole. In Cilento è stata raccolta in pascoli Carex pallescens L. aridi a Bromus erectus Huds., su versanti carbonatici Specie boreale, tipica di pascoli magri, è presente in tra 1000 e 1400 m, sui M.ti di Vallivona (Cervati), e tutta Italia, esclusa la Puglia. È caratterizzata da foglie osservata al Monte della Forcella (tra Caselle in strette, lunghe 1\2 del fusto, glume giallastre, otricelli Pittari e ) e presso Monte S. Giacomo chiari privi di becco (PIGNATTI, 1982). È stata raccol- (Vallo di Diano). ta in un piccolo avvallamento su suolo argilloso, all’in- terno di una cerreta, alle falde del M. Centaurino, Holcus mollis L. presso la Croce di , a circa 900 m. Specie circumboreale, tipica di praterie umide e boschi caducifogli su suoli subacidi, presente in tutto Deschampsia caespitosa (L.) P. Beauv. subsp. caespi- il territorio, escluse Val d’Aosta, Sicilia, Sardegna, tosa Puglia, è citata con dubbio per la Campania. Nel Elemento subcosmopolita, tipico di prati umidi e Cilento è stata raccolta in località Sorgente Samicosa paludi, è presente in Piemonte, Lombardia, Friuli- () in boschi di Alnus cordata (Loisel.) Loisel. e Venezia Giulia, diviene raro nei settori appenninici osservata anche in altre ontanete del M. Sacro, tra centrali e meridionali e manca in Puglia, Basilicata, 700 e 1100 m (M. Scuro, Tempa della Castagna). Calabria, Sicilia e Sardegna. Ne sono stati osservati diversi esemplari in un pascolo pingue a 1200 m Parapholis strigosa (Dumort.) C.E. Hubb. presso il Casone dell’Aresta (M.ti ). Specie annuale, mediterraneo-atlantica, è caratteristi- Nuove entità per la flora del Cilento e della Campania 459

ca dei pratelli subsalsi costieri. In Italia è segnalata zione di PIZZOLONGO (1961). A. arvensis si distingue con certezza per gran parte del territorio, escluse le da A. inexspectata Lippert, per le maggiori dimensio- regioni alpine centro-occidentali, Umbria, Toscana, ni del frutto (2-2,3 mm) e la forma triangolare Campania, Basilicata. In Cilento è stata raccolta (lineare in A. inexspectata) dei lobi delle stipole presso Punta Caleo (Acciaroli) ed è stata osservata (PIGNATTI, 1982). È stata rinvenuta nei pascoli a sugli scogli della Baia di Trentova (). Per la Lolium perenne L. e Cynosurus cristatus L., presenti determinazione si è fatto riferimento a CUCCUINI sul fondo di pianori carsici e doline dei M.ti Alburni (2002). (Rif. Panormo) e del M. Cervati (Campolongo, Vallivona) tra 900 e 1200 m e sul versante Nord del Trifolium ligusticum Loisel. M. Sottano a 400 m. Entità stenomediterranea presente nell’Italia penin- sulare, ma in Abruzzo non più ritrovata in tempi Arabis glabra (L.) Bernh. recenti, sembra piuttosto rara in tutto il territorio Specie artico-alpina è presente in tutto il territorio (PIGNATTI, 1982). È stata osservata nel settore costie- italiano esclusa la Sardegna. È ovunque rara e loca- ro del Cilento nelle seguenti località: M. della Stella lizzata in stazioni ombrose, su suolo profondo, ai (località Fonte della Sepa e M. Corvaro) a circa 700 margini di boschi e cespuglieti. Alcuni esemplari m in ampelodesmeti su substrati arenacei, presso sono stati raccolti sul M. Sacro tra 900 e 1100 m e a 200 m in un pratello terofitico e raccolta su sul M. Fautunno al margine di una cerreta. depositi sabbioso-ghiaiosi del F. Lambro in località Galeopsis angustifolia Hoffm. subsp. angustifolia Ferraro (). Specie mediterraneo-settentrionale è presente in Vicia loiseleurii (M. Bieb.) Litw. tutta Italia; è rara in Campania e assente in Puglia, Specie spesso confusa con Vicia hirsuta (L.) Gray, si Calabria e grandi Isole. Nel Cilento è stata raccolta distingue da questa per avere il legume glabro e le sti- nel greto del torrente Trenico (Campora), presso pole lineari (ROTI-MICHELOZZI et al., 1989). In Italia Ponte del Bosco. ha distribuzione discontinua: Lombardia, Friuli- Humulus lupulus L. Venezia Giulia, Liguria, Marche, Lazio, Molise, Specie europeo-caucasica, presente in tutto il territo- Basilicata, Sardegna. È dubbia la sua presenza in rio italiano, non è citata da MOGGI (l. c.) per il Umbria e Sicilia. MOGGI (2002) riporta, per il Cilento Cilento. Alcuni esemplari sono stati osservati in un (San Severino), una prima indicazione di M. Tenore bosco di Alnus glutinosa (L.) Gaertn., lungo le rive sub Ervum terronii Ten. e una successiva sub Ervum del F. Mingardo (Laurito). pubescens DC. var. leiocarpum Ten., sinonimi di V. loi- seleurii.È stata raccolta in località Bosco Cerreta tra Lathraea squamaria L. e Casalbuono, a circa 550 m. Specie eurasiatica, parassita di varie latifoglie arboree e arbustive, è segnalata per tutta l’Italia ad esclusione della Puglia, ma non è citata da MOGGI (l. c.) per il Entità nuove per il Cilento Cilento.È stata raccolta al margine della faggeta presso il passo della Beta (Monte Sacro) a 1100 m. Acer platanoides L. La specie è presente in tutte le regioni italiane con Loncomelos pyrenaicus (L.) Hrouda ex J. Holub s.l. esclusione di Puglia e Sardegna. Diversi esemplari (=Ornithogalum pyrenaicum L.) sono stati osservati e raccolti sul versante settentrio- Elemento euri-mediterraneo, presente in tutta Italia, nale dei Monti Alburni: a Costa Palomba (tra Petina esclusa la Sicilia, non è citato da MOGGI (l. c.) per il e Polla) e sopra Scorzo () Cilento. È stato osservato in diverse località: M. presso Grotta dei Bovi, all’interno di boschi misti Sacro (Bosco di Vesalo) in faggete tra 950 e 1100 m, mesofili tra 800 e 950 m. M. Centaurino, Monte del Marchese e Monte Fautunno, in cerrete e boschi misti tra 850 e 1050 m, Anthriscus nemorosa (M. Bieb.) Spreng. e raccolto in un castagneto ceduo a circa 600 m tra Elemento sudeuropeo-pontico, tipico di forre e e Gorga. boschi mesofili, è diffuso nella penisola dalla Liguria alla Calabria e in Sicilia. Si distingue da A. sylvestris Malus florentina (Zuccagni) C.K. Schneid. (L.) Hoffm. subsp. sylvestris per le maggiori dimen- Elemento transadriatico, è presente esclusivamente sioni degli acheni, il colore verdastro e non bruno- nell’area peninsulare dall’Emilia-Romagna alla scuro degli stessi, e la presenza su questi di tubercoli Calabria esclusa la Puglia. È stato rinvenuto in un bosco di cerro e farnetto a M. Farneta (), a e setole (PIGNATTI, 1982). Nel Cilento è stato rinve- nuto in numerose località del M. Sacro e del M. circa 600 m. Centaurino, tra 1000 e 1100 m, prevalentemente in Melilotus albus Medik. cerrete mesofile, ma anche in boschi di Alnus cordata Specie annuale subcosmopolita, è in tutta la (Loisel.) Loisel. penisola, esclusa la Puglia. Alcuni esemplari sono stati raccolti in un pascolo mesofilo in località Aphanes arvensis L. Copponero (tra Rofrano e ), a 350 m. Nel lavoro di MOGGI (l. c.) è riportata soltanto A. inexspectata Lippert(=A. microcarpa (Boiss. & Reut.) Mespilus germanica L. Rothm.) per il settore costiero del Cilento, su indica- Arbusto di origine orientale, è presente in tutto il ter- 460 ROSATI et al. ritorio italiano, esclusa la Calabria. Secondo BALL stata mai rinvenuta nel Cilento. È facilmente ricono- (1968) sarebbe specie indigena nell’Europa sud- scibile per i seguenti caratteri: foglioline strette, orientale fino a Sicilia e Sardegna, mentre per cuneate alla base e fornite nella pagina inferiore di BURNAT (1899) è coltivata e spontaneizzata. Nel ghiandole con odore di mela; peduncolo glabro, Cilento un solo esemplare è stato rinvenuto in un piuttosto lungo; sepali riflessi e caduchi; orifizio castagneto ceduo in località Providera (M. Centau- stretto (LATTANZI,TILIA, 2002). Pochi arbusti sono rino) a circa 600 m. stati osservati nella Valle Soprana (900 m) e su un pendio arido al Cocuzzo delle Puglie (1100 m). Ophioglossum vulgatum L. Specie circumboreale, presente in quasi tutto il terri- Rosa andegavensis Bastard [=R. canina L. var. ande- torio italiano, eccetto Val d’Aosta, Puglia, Basilicata e gavensis (Bast.) Desportes] Calabria, ha lamina sterile oblunga, generalmente Simile a R. canina L. s.s., se ne distingue per avere unica, sessile e lamina fertile lineare lunga 1-6 cm peduncolo e ipanzio muniti di ghiandole stipitate (FIORI, 1923). È stata rinvenuta in un’unica stazione (LATTANZI,TILIA, 2002). Predilige ambienti freschi e presso Serra della Forcella, tra e relativamente umidi. Risulta presente in Val d’Aosta, Casalbuono, in una cerreta al bordo di un campo Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Lazio, carsico a circa 1100 m. Abruzzo, Campania, Basilicata, Sardegna. In Cilento è stata raccolta nei pressi di un piccolo corso d’acqua Orobanche reticulata Wallr. non lontano dalla Sella del Corticato in località La Specie centro-europea, parassita di Compositae e Cemmola. Dipsacaceae, ha in Italia distribuzione discontinua: Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli- Rosa spinosissima L. (=Rosa pimpinellifolia L.) Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Elemento eurasiatico, tipico di creste e rupi assolate, Basilicata. Gli esemplari raccolti in località è indicato per tutto il territorio italiano esclusi il Acquafredda (M.ti Alburni, Petina) presentano la Veneto, la Puglia. E’ dubbia la presenza in Calabria. corolla giallo-chiara, carattere considerato da alcuni Nel Cilento sono stati raccolti alcuni esemplari in autori (PIGNATTI, 1982; CORAZZI, 2003) distintivo località Campolongo () a 1150 m e nei pres- della sottospecie pallidiflora (Wimm. & Grab.) si del valico di Croce di Rofrano (900 m). Hayek. Questa entità in CONTI et al. (2005) è inclu- sa in O. reticulata. Rosa subcanina (Christ) Vuk. Simile a R. canina L. si distingue da questa per avere Paspalum dilatatum Poir. l’orifizio di 1 mm, il margine delle foglioline (glabre) Specie avventizia di origine sud-americana, coltivata a denti semplici o composti (LATTANZI,TILIA, 2004). come foraggio e inselvatichita, è presente in quasi È stata raccolta sulle pendici del M. Cervati in loca- tutto il territorio italiano, esclusi il settore alpino e la lità Vallivona a 1100 m e tra il Rifugio Panormo e le Sardegna. È stata raccolta ai margini di una strada tra pendici del M. Alburno. La specie, presente in Agropoli e S. Maria di . Piemonte, Lombardia, Trentino, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata e Calabria, è Pseudolysimachion barrelieri (Schott ex Roem. & certamente più diffusa di quanto risulti attualmente. Schult.) Holub subsp. barrelieri Elemento alpino-dinarico, è presente al Nord in Rosa subcollina (Christ) Vuk. Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia- Simile a R. corymbifera Borkh. e a R. balsamica Besser Romagna. Al Centro-Sud il suo areale, piuttosto (=R. obtusifolia Desv.), si distingue da queste per la continuo, comprende Toscana, Lazio, Umbria, maggiore ampiezza dell’orifizio (1 mm) (LATTANZI, Abruzzo, Molise, Campania. Più rara sembra la TILIA, 2004). È stata rinvenuta in una sola località subsp. nitens (Host) M.A. Fisch., indicata soltanto sul M. Cervati (Vallivona) a circa 1150 m. La specie, per Trentino, Veneto, Friuli, Emilia-Romagna, presente in poche regioni (Val d’Aosta, Piemonte, Toscana e Lazio (SCOPPOLA,LATTANZI, 1997). Nel Trentino, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania) è cer- Cilento sono stati osservati pochi individui in pasco- tamente più diffusa di quanto risulti attualmente. li aridi su substrati calcarei a circa 950 m presso Serra della Forcella (Caselle in Pittari). Schoenus nigricans L. Elemento subcosmopolita è comune nella fascia lito- Quercus petraea (Matt.) Liebl. subsp. petraea ranea ai bordi di pozze temporanee. È stato raccolto Specie europeo-subatlantica, presente in tutta la presso un pozzo per l’irrigazione all’interno di un penisola, è assente dalla Sardegna. Alcuni esemplari coltivo abbandonato, nel settore costiero del Cilento sono stati rinvenuti in una cerreta, su un ripido affio- in località Ieschi, presso Pioppi. ramento arenaceo, sul versante settentrionale del M. Centaurino a circa 1100 m. Per la caratterizzazione Sedum ochroleucum Chaix (=Sedum anopetalum DC.) fitosociologica di questi boschi si veda ROSATI et al. (2005). Specie mediterraneo-montana, è presente al Nord soltanto in Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia- Rosa agrestis Savi Romagna. Più a sud è distribuita dal Lazio alla Specie mediterranea, tipica di ambienti aridi e asso- Sicilia. Simile a S. sediforme (Jacq.) Pau, se ne distin- lati, è presente in tutte le regioni italiane, ma non è gue per avere tutti i fiori provvisti di brattee, sepali Nuove entità per la flora del Cilento e della Campania 461

ghiandolosi e non glabri, lunghi 4-7 mm e non 2,2 è citata unicamente V. arvensis Murray s.l., osservata mm (PIGNATTI, 1982). Molti esemplari sono stati tra Sicignano degli Alburni e Petina (CAPUTO et al., raccolti e osservati in numerose località dei M.ti 1977). V. tricolor è elemento eurasiatico, simile a V. Alburni e del M. Cervati, prevalentemente a quote arvensis da cui si distingue per avere petali superiori comprese tra 900 e 1300 m, su versanti assolati di più lunghi dei sepali, corolla di 1-2,5 cm, sperone natura calcarea all’interno di pascoli aridi. lungo 3-6 mm (PIGNATTI, l. c.). È stata raccolta a Sella del Corticato e a Tempa della Castagna (M. Seseli peucedanoides (M. Bieb.) Koso-Pol. Sacro) in un bosco rado di Alnus cordata (Loisel.) Specie mediterraneo-montana, ha in Italia distribu- Loisel. a 1180 m. zione limitata ad Abruzzo, Campania, Basilicata e Calabria. Tipica di pendii aridi e rupi, è ovunque rara, dubbia in Molise e a rischio in Calabria (CONTI Conferma della presenza delle entità in Cilento et al., 1997). Si distingue dalle altre specie dello stes- so genere per avere petali giallastri e involucro ben Asterolinon linum-stellatum (L.) Duby sviluppato (PIGNATTI, 1982). Un esemplare con 3-4 Terofita steno-mediterranea, segnalata da V. La Valva ombrelle è stato raccolto al bordo di una dolina, a e G. Moggi per il M. Bulgheria negli elenchi forniti 1000 m, in località Serre di Nicola Bedda (comples- durante la 35a Escursione della S.B.I (1993), è ripor- so montuoso del Cervati). tata nel Catalogo della Flora del Cilento come da confermare (MOGGI, 2002). Pochi esemplari sono Setaria viridis (L.) P. Beauv. subsp. viridis stati raccolti in una prateria arida sul versante meri- Entità subcosmopolita, tipica di incolti, è presente dionale del M. Bulgheria a circa 950 m. nelle regioni settentrionali escluse Val d’Aosta e Liguria e nella Penisola in Umbria, Lazio, Abruzzo e Cerastium sylvaticum Waldst. & Kit. Campania, oltre che in Sicilia. In Cilento è stata rac- Specie centroeuropea, tipica di ambienti umidi e di colta sul greto del torrente Trenico (Campora) presso margini di boschi mesofili, è indicata per tutte le Ponte del Bosco. regioni italiane, escluse Val d’Aosta, Sicilia e Sardegna, mentre è dubbia la sua presenza in Sporobolus indicus (L.) R. Br. Piemonte e Calabria. Alcuni esemplari sono stati rin- Avventizia di origine nordamericana, è diffusa nel venuti presso l’Inghiottitoio del (Caselle in settore occidentale della penisola dalla Liguria alla Pittari) e a Valle Soprana (Piaggine) a 1000 m. Calabria oltre che in Lombardia, Veneto, Friuli- Venezia Giulia, Abruzzo e Molise. La specie non Galium palustre L. subsp. elongatum (C. Presl) sembra particolarmente invasiva. Alcuni esemplari Lange (=Galium elongatum Presl) sono stati raccolti nei pressi dell’area archeologica di Entità euri-mediterranea è presente in tutto il terri- Velia. torio italiano, esclusa la Val d’Aosta. Per il Cilento era indicata senza precisazioni di entità di rango sub- Trifolium glomeratum L. specifico. Il ritrovamento di una cospicua popolazio- Terofita mediterranea, acidofila, a portamento pro- ne, in una depressione su argilla sui M.ti Alburni, strato, tipica di incolti e prati aridi, è presente in presso il Casone dell’Aresta (Petina) a 1150 m, ha tutte le regioni, escluse Val d’Aosta e Trentino-Alto permesso di attribuire gli esemplari alla sottospecie Adige. È stata raccolta in un pratello a dominanza di elongatum. terofite sul M. Bulgheria a 220 m, tra Tozzo del Finocchio e il F. Mingardo. Moenchia erecta (L.) P. Gaertn., B. Mey. & Scherb. subsp. erecta Trifolium obscurum Savi subsp. obscurum Terofita submediterraneo-subatlantica, tipica di sab- Elemento mediterraneo occidentale è presente nelle bie umide, è presente in molte regioni dell’Italia Marche, in Campania, Puglia e Basilicata. È dubbia peninsulare e nelle grandi Isole. LACAITA (1921) la la sua presenza nel Lazio e in Toscana dove non è indica per il M. Stella, ma mancano citazioni recenti stata confermata l’indicazione di PIGNATTI (l. c.) per sia per questa che per altre località del Cilento. Il S. Casciano dei Bagni (CONTI et al., 2005). Entità ritrovamento sul M. Sacro (loc. Sarienelle, Laurito), annuale, simile a T. leucanthum M. Bieb., se ne in un pascolo mesofilo a 900 m, permette di confer- distingue per avere capolini di dimensioni maggiori marne la presenza nell’area. (fino a 20 mm) e corolla superata dai denti del cali- ce. L’esemplare raccolto, in un pascolo su substrato Prenanthes purpurea L. argilloso, presso la Sella del Corticato, ha capolini di Elemento europeo-caucasico, tipico di faggete e circa 20 mm, carattere utile per distinguere la subsp. boschi montani, è indicato per tutte le regioni italia- obscurum dalla subsp. aequidentatum (Pérez Lara) C. ne escluse Calabria, Sicilia e Sardegna. Era stato cita- Vicioso (capolini fino a 35 mm), presente solo nel to per il M. Sacro da C. Lacaita nel 1904 e da M. Guadagno nel 1908 (MOGGI, 2002). Il rinvenimen- Sud della Spagna (COOMBE, 1968). Secondo questo Autore la sottospecie obscurum è un endemismo to nelle faggete del M. Sacro, al di sopra dei 1500 m, dell’Italia Centro-meridionale. conferma la presenza di questa specie non più ritro- vata dopo i primi anni del 1900. Le nostre indagini, Viola tricolor L. subsp. tricolor estese a tutte le faggete del Cilento, non hanno por- Per il Cilento, fra le specie annuali del genere Viola, tato al rinvenimento in altre località. 462 ROSATI et al.

Rosa heckeliana Tratt. BURNAT E., 1899 – Flore des Alpes Maritimes. 3 (1) : 158. Specie ad areale meridionale ristretto (Campania, Genève et Bâle. Basilicata, Calabria, Sicilia), era stata citata da CAPUTO G., RICCIARDI M., MOGGI G., 1977 – Nuovi LONGO (1907) per il M. Cervati, presso il Santuario. reperti floristici per il Monte Alburno (Appennino Campano-Lucano). Webbia, 31 (2): 295-311. Le successive indagini da parte di SANTANGELO et al. CONTI F., 1990 – Segnalazioni Floristiche Italiane: 605. (1994) nello stesso territorio, non avevano permesso Inform. Bot. Ital., 22: 65. OGGI di confermarne la presenza e, secondo M (l. c.), CONTI F., MANZI A., PEDROTTI F., 1997 – Liste Rosse se ne poteva ipotizzare l’estinzione a livello locale. Regionali delle Piante d’Italia. WWF, SBI. Durante le nostre ricerche è stata rinvenuta in due CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005 – località diverse da quella citata: a Campolongo (com- An annotated checklist of the italian vascular flora. plesso del Cervati) e sulle pendici meridionali del M. Palombi Editori, Roma. 420 pp. Alburno. COOMBE D. E., 1968 – Genere Trifolium L. In: TUTIN T. G. et al. (Eds.), Flora Europaea 2: 157-172. Cambridge Silene viridiflora L. University Press. Entità sud-europea, tipica di boschi mesofili, assente CORAZZI G., 2003 – Taxonomic notes and distribution of in gran parte dell’Italia settentrionale ad esclusione Orobanche L. (Orobanchaceae) in Latium (Central del Veneto, diviene più frequente nell’Italia peninsu- Italy). Webbia, 58 (2): 411-438. lare e nelle grandi isole. Per il Cilento è citata per il CUCCUINI P., 2002 – Il genere Parapholis C. E. Hubbard M. Stella in LACAITA (1921), ma non era stata ritro- (Poaceae) in Italia. Note tassonomiche e palinologiche. vata da MOGGI (l. c.) né da altri ricercatori in tempi Webbia, 57 (1): 7-64. successivi. Diversi esemplari sono stati raccolti in una DE NATALE A., 2004 – Note di floristica per il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (, radura di faggeta sulle pendici del M. Alburno e in Campania).Inform. Bot. Ital., 36 (1): 29-33. una cerreta in località Campiglio (M.ti Alburni). La FIORI A., 1923-1929 – Nuova Flora Analitica d’Italia. 1-2, specie è stata osservata anche nelle cerrete su substra- Tip. M. Ricci, Firenze. to argilloso e arenaceo del Flysch del Cilento. GARCÌA MURILLO P., 1999 – Genere Calicotome Link. In: CASTROVIEJO S., Flora Iberica. VII (I): 182- 188. Real CONCLUSIONI Jardín Botánico, CSIC Madrid. In questo contributo vengono elencati 48 taxa rite- HEGI G., 1918 – Illustrierte Flora von Mittel-Europa. VI nuti di interesse floristico e fitogeografico per il terri- (1): 56-57. KLÁSˇTERSKY´ I., 1968 – Genere Rosa L. In: TUTIN T.G. et torio del Cilento o per la regione Campania. Di que- al. (Eds.), Flora Europaea, 2: 25-32. Cambridge sti, 7 sono risultati nuovi per la flora della Regione, University Press. 29 nuovi per il Cilento, 5 costituiscono delle confer- LACAITA C., 1921 – Catalogo delle piante vascolari dell’ex- me della presenza in Campania e 7 della presenza in Principato Citra.Bull. Orto Bot. R. Univ. Napoli, 6: Cilento. 101-256. L’accertata presenza nell’area di studio di Calicotome LATTANZI E., TILIA A., 2002 – Il genere Rosa nel Lazio: stu- infesta, Carex pallescens, Deschampsia caespitosa, dio preliminare.Inform. Bot. Ital., 33 (2) (2001): 524- Orobanche teucrii e Veronica prostrata consente di 528. ampliare l’areale di queste specie. —, 2004 – Tre entità del genere Rosa nuove per il Lazio: note e chiave analitica. Inform. Bot. Ital., 36 (1): 165- Fra le entità da noi ritrovate risulta esiguo il contin- 167. gente delle esotiche (Paspalum dilatatum e Sporobolus LA VALVA V., MOGGI G., 1996 – La conoscenza della flora indicus). del Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano come strumento di base per la salvaguardia dell’ambiente vege- Ringraziamenti –Gli Autori ringraziano il Prof. Carlo tale. Atti Congresso Nazionale S.It.E., Napoli, 17: Blasi per aver avviato e sostenuto le ricerche botaniche in 661-666. Cilento del laboratorio di Ecologia vegetale e LA VALVA V., CARRABBA M. C., 1999 – Aspetti floristici e Conservazione della Natura. Un ringraziamento particola- vegetazionali dei due Parchi Nazionali della Campania. re a Daniela Di Fazio, Eleonora Lattanzi, Francesca In: AA.VV., La “rete” MaB nel Mediterraneo: Parchi Surbera e Alessia De Lorenzis, che hanno svolto con entu- Nazionali del Cilento e Vallo di Diano e del Vesuvio: siasmo, in questo territorio, gli studi per le loro tesi di 297- 329. Ed. Studio Idea. Laurea in Scienze Naturali. LONGO B., 1907 – Contribuzione alla Flora dei monti del Cilento (Salernitano). Ann. Bot. (Roma), 5: 653-655. LETTERATURA CITATA MOGGI G., 2002 – Catologo della Flora del Cilento ABBATE G., CORBETTA F., FRATTAROLI A.R., PIRONE G., (Salerno). Inform. Bot. Ital., 33 (3) (2001): 1-116. 1996 – Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: PIGNATTI S., 1982 – Flora d’Italia. 1-3. Edagricole, Ambiente flora e vegetazione. Natura e Montagna, 1: Bologna. 34-46. PIZZOLONGO P., 1961 – La flora e la vegetazione di Marina BALL P.W., 1968 – Genere Mespilus L. In: TUTIN T.G. et di Ascea (Salerno). I. La Flora. Delpinoa, n.s. 2 (1960): al. (Eds.), Flora Europaea, 2: 73. Cambridge 33-78. University Press. ROSATI L., 2003 (ined.) – Il paesaggio vegetale del “Flysch BLASI C., MILONE M., GUIDA D., DE FILIPPO G., DI del Cilento” (Italia meridionale): classificazione gerarchi- GENNARO A., LA VALVA V., NICOLETTI D., 2000 - ca del territorio, analisi bioclimatica, sinfitosociologia. Ecologia del paesaggio e qualità ambientale del Parco Tesi dottorato in Scienze botaniche (XV ciclo). Univ. Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Documenti del Roma “La Sapienza”. territorio Anno XIV, 45: 20-30. ROSATI L., DI PIETRO R., BLASI C., 2005 – La vegetazione Nuove entità per la flora del Cilento e della Campania 463

forestale della Regione Temperata del “Flysch del Cilento” RIASSUNTO - In questo lavoro vengono riportati i risul- (Italia meridionale). Fitosociologia, 42 (2): 33-65. tati dell’indagine floristica svolta nel periodo 2000-2004 ROTI-MICHELOZZI G., CAFFARO L., BEVILACQUA L., 1989 nel territorio del Cilento. Vengono segnalate in totale 48 – New data about Vicia loiseleurii (M. Bieb.) Litw., cor- entità ritenute di rilevante interesse fitogeografico. In par- rect binomial for Vicia meyeri Boiss. Candollea, 44 (1): ticolare tra queste si evidenziano: Asperula aristata subsp. 103-117. oreophila, Calicotome infesta, Carex pallescens, Deschampsia SANTANGELO A., LA VALVA V., DI NOVELLA N., CAPUTO caespitosa, Orobanche teucrii, Rosa squarrosa, e Veronica G., 1994 – La flora cacuminale del Monte Cervati prostrata subsp. prostrata nuove per la Campania. Carduus (Appennino Campano). Delpinoa, n.s. 31-32 (1989- micropterus subsp. perspinosus, Holcus mollis, Parapholis 90): 99-139. strigosa, Trifolium ligusticum, Vicia loiseleurii rappresenta- SCOPPOLA A., LATTANZI E., 1997 – The distribution of the no una conferma della presenza delle entità in Campania. species of Pseudolysimachion (Scrophulariaceae) in 29 sono nuove segnalazioni per la Flora del Cilento (tra Italy. Bocconea, 5: 655-660. queste Acer platanoides, Arabis glabra, Malus florentina, TUTIN T. G., HEYWOOD V. H., BURGES N. A., VALENTINE Ophioglossum vulgatum, Pseudolysimachion barrelieri D.H., WALTERS S. M., WEBB D.A. (Eds.), 1964- subsp. barrelieri, Rosa spinosisima, R. subcollina, Schoenus 1980 – Flora Europaea., 1-5. Cambridge University nigricans) e per 7 se ne conferma la presenza nel territorio Press. cilentano.

AUTORI

Leonardo Rosati, Edda Lattanzi, Eva Del Vico, Anna Maria Di Bello, Dipartimento di Biologia Vegetale, Università di Roma “La Sapienza”, Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma, e-mail: [email protected]