ARCHIVIO GISA GIANI INVENTARIO a Cura Di Aurelia Proietti Anno 2011
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ARCHIVIO GISA GIANI INVENTARIO a cura di Aurelia Proietti Anno 2011 SOMMARIO Introduzione all’inventario pagg. 1 - 3 Biografia p agg. 1 - 2 Storia archivistica del fondo e criteri di riordinamento pag. 3 Prospetto delle serie archivistiche e Archivi aggregati p agg. 4 Materiale di lavoro pagg. 5 - 101 Corrispondenza p agg. 101 - 10 2 Fotografie pagg. 103 - 106 Locandine e giornali pagg. 106 - 128 Opere quasi compiute pagg. 128- 136 Archivi aggregati pagg. 136 - 141 Archivio Felice Fatati p agg. 1 36 - 1 37 Archivio Giuseppe Giovannini pag. 138 Archivio Centro culturale ternano pagg. 138 - 141 (http://sias.archivi.beniculturali.it) 1 INTRODUZIONE ALL’INVENTARIO Biografia Adalgisa Giani, nata Cervelli, nasce a Collestatte, nel comune di Terni, l’8 agosto 1924, da una famiglia di modeste condizioni. Il padre Innocenzo, era impiegato nella locale delegazione comunale e la madre Domenica Pontani si occupava della conduzione di una piccola proprietà terriera, data a mezzadria. Terminati gli studi elementari, inizia il pendolarismo con Terni per seguire i corsi d'istruzione media fino al conseguimento del diploma magistrale, ottenuto presso l’Istituto Angeloni di Terni, nell’anno scolastico 1942-1943. Il 13 febbraio 1940 viene assunta presso gli uffici della delegazione comunale di Collestatte e riconfermata fino al 31 luglio 1944. Il 27 gennaio 1945 viene riassunta in servizio, in qualità di applicata avventizia, per il riordinamento di tutto il patrimonio librario della Biblioteca comunale di Terni, situata nel Palazzo Carrara, danneggiato e sconvolto dai bombardamenti. Nel 1947 frequenta il Corso di preparazione agli uffici e ai servizi delle Biblioteche popolari e scolastiche, tenutosi presso la Biblioteca comunale di Orvieto. Si iscrive alla Facoltà di Magistero a Roma, conciliando lo studio con il lavoro di bibliotecaria presso la Biblioteca comunale di Terni, dove incontra uno studente universitario di Architettura, Sandro Giani, assiduo frequentatore delle sale di lettura che poi sposerà il 3 giugno 1953; dal matrimonio nasceranno cinque figli, due femmine e tre maschi. Il 28 febbraio 1953, e precisamente tre mesi prima del suo matrimonio, lascia l’impiego di bibliotecaria. Dal primo luglio 1956 al 31 luglio 1956, viene assunta presso le delegazioni comunali di Collestatte e Torreorsina, per sostituire il padre, “applicato addetto”, collocato in congedo ordinario. Le cure della numerosa famiglia interrompono per lungo tempo le sue attività lavorative ma non la distolgono dai suoi interessi per la storia e la cultura locale, al cui studio s’impegna con straordinaria passione, mettendo a frutto la sua esperienza di bibliotecaria. Il suo profondo desiderio infatti era quello di realizzare uno strumento che permettesse ai ricercatori e studiosi di storia locale, di ricercare ed individuare testi ed informazioni che riguardassero a qualsiasi titolo il territorio ternano, una sorta di vademecum che fosse insieme una bibliografia generale ed una ricerca sugli autori locali. Così, dopo un lungo e paziente lavoro, nel 1977 viene (http://sias.archivi.beniculturali.it) 2 pubblicata, dalla Deputazione di storia patria per l’Umbria, la sua ricerca dal titolo “Raccolta di voci bibliografiche su Terni e il territorio”, riferimento indispensabile per ricostruire la vita della città e del suo territorio: vicende storiche, costumi, fatti, problemi, natura, paesaggi, strutture economiche, enti, personaggi, partiti. Nel 1982 subisce un complicato intervento a cuore aperto nel St. Luke’s Hospital in Houston. Qualche anno dopo viene colpita da una grave forma di artrite reumatoide che compromette la funzionalità degli arti. Nonostante ciò, con coraggio e ferrea volontà, sa imporsi un programma di lavoro, destando l’ammirazione degli amici e degli estimatori, che in ogni occasione seppero dimostrarle affetto e rispetto. Nel 1984, dopo due anni dall’intervento, esce la prima edizione di “Terni cento anni d’acciaio. Bibliografia dell’industrializzazione”, un rilevante panorama bibliografico, frutto di una ricerca lunga e difficile, condotta su testi, giornali e fotografie dell’epoca, che tratta il problema dell’industrializzazione a Terni, sottolineando gli aspetti positivi e negativi di un processo che ha portato ad una trasformazione radicale della città. Un anno dopo, Gisa Giani, è antesignana della storia di genere con il suo libro “Donne e vita di fabbrica a Terni”, in cui descrive la condizione femminile operaia a Terni, agli albori dell’industrializzazione, quando non esisteva che un’embrionale coscienza delle donne lavoratrici. Le donne, e soprattutto le operaie di Centurini, diventano un soggetto diverso e autonomo nel movimento operaio ternano. Per tutto un ventennio prima della sua scomparsa, avvenuta l’8 novembre 1986, casa Giani diventa un luogo in cui s’incontrano studiosi ed intellettuali e si dispensano consigli e suggerimenti a tanti ragazzi e non impegnati in ricerche o tesi di laurea. Nel 1987 le viene conferito dal Presidente della Repubblica Pertini, il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Gisa Giani rappresenta per la storia di Terni un personaggio imprescindibile, che attraverso le sue opere e la sua vita ha realizzato il suo ideale di cultura inteso come “servizio e non privilegio”. (http://sias.archivi.beniculturali.it) 3 Storia archivistica del fondo e criteri di riordinamento L’archivio “Gisa Giani” è pervenuto all’Archivio di Stato di Terni nel 2006, grazie alla sensibilità degli eredi che, legati allo spirito con cui Gisa Giani ha formato l’intero fondo, ne hanno permesso la libera fruizione. Il fondo è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria nel 1999, con questa motivazione: “perché costituisce un importante complesso documentario, raccolto e custodito dalla ricercatrice e storica Gisa Giani nel corso della sua fervente attività di studio, di grande interesse per la storia sociale e culturale della città di Terni e del suo territorio”. L’archivio ha le caratteristiche proprie dell’archivio di persona, con una netta prevalenza, su quelle personali e di famiglia, delle carte legate alla professione di bibliotecaria, svolta da Gisa e ai suoi molteplici interessi culturali, testimoniati dai numerosi volumi, saggi e articoli pubblicati, ma anche dai materiali preparatori di lavori che, purtroppo, non hanno visto le stampe. Si tratta di un complesso documentario molto ricco e vario, che abbraccia un periodo di tempo che va dal XVIII al XX secolo e che è costituito per lo più di materiale di lavoro che Gisa Giani raccolse nel corso degli anni e che custodì con cura e passione. Dell’archivio fanno parte anche alcuni Archivi aggregati relativi a Felice Fatati, Giuseppe Giovannini e al Centro culturale ternano. Di notevole interesse è inoltre la serie fotografica costituita anche da numerosissimi positivi, negativi e lastre di vetro, che testimonia la vita a Terni e nel suo territorio nel corso di quasi un secolo. Tutta la documentazione, costituita prevalentemente di materiale in fotocopia, è raccolta in 170 buste. Non mancano però pubblicazioni e documenti originali, puntualmente indicati nell’inventario. Il materiale contenuto nelle prime 67 è stato fascicolato prima di essere depositato in archivio, con un numero di corda (2-540) e su ogni cartella è stato apposto un titolo riferito alla natura dell’argomento trattato. La numerazione originaria dei fascicoli comincia dal numero “2”. Il restante materiale, costituito di 103 pezzi (opuscoli, giornali, riviste, registri, quaderni, fotocopie di materiale bibliografico e documentario), è stato schedato e riordinato in archivio; solo alcuni di essi presentavano il numero del fascicolo, che è stato riportato fedelmente in fase di riordinamento. La descrizione dei fascicoli e sottofascicoli, compresa la numerazione, quando è tra virgolette, corrisponde all’intitolazione originale delle carte. (http://sias.archivi.beniculturali.it) 4 Le serie archivistiche individuate sono: Materiale di lavoro bb. 1 - 99 Corrispondenza bb. 100 - 102 Fotografie bb. 103 - 120 Locandine e giornali bb. 121 - 155 Opere quasi compiute bb. 156 - 166 Archivi aggregati: Felice Fatati b. 167 Giuseppe Giovannini b. 168 Centro culturale ternano bb. 169 - 170 (http://sias.archivi.beniculturali.it) 5 MATERIALE DI LAVORO (bb. 1-99) Questa serie si compone di 99 cartelle, di cui le prime 67, formate e ordinate dalla stessa Gisa Giani, presentano sul dorso l’oggetto del contenuto e la quantità dei fascicoli; le altre 32 buste sono state riordinate in Archivio di Stato. La serie è costituita di materiale documentario e bibliografico originale e in copia, appunti manoscritti e dattiloscritti, opuscoli e libri, giornali, fotografie di personaggi, di luoghi e di opere d’arte di Terni e del suo territorio, lettere manoscritte (secc. XVIII-XIX) e bozze di lavori pubblicati e da pubblicare. B. 1 “STORIA: STORIA DELL’UMBRIA DI OGNI EPOCA, RISORGIMENTO E VARIE 2-34”1 Fotocopie di materiale documentario e bibliografico con ritagli di giornali e appunti manoscritti: - “fasc. 2: Oscar Scalvanti, Spigolature di storia del Risorgimento nell’Archivio domestico dei conti Baldeschi di Perugia, 1908, pp.246- 255”; - “fasc. 3: Pietro Sella (a cura di), Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV Umbria, Città del Vaticano, 1952, pp. 197; 481”; - “fasc. 4: Ritaglio dell’articolo tratto da “Il Messaggero” Nel 1913 si pubblicò un periodico mazziniano di educazione nazionale “La questione morale, di Daniela Margheriti, Roma, 25 agosto 1983”; - “fasc. 5: