La _pubblicazione raccoglie gli atti del convegno che l'Amministrazione Provinciale di \..Zi I , in collaborazione con l'Associazione , il Protocollo di i Collaborazione Patto Transfrontaliero e l'Istituto Gramsci del Friuli-Venezia Giulia, ha - voluto dedicare il 27 settembre 2002 alla personalità di Darko Bratina (Gorizia 1942- i uomo politico. Obernai 1997), grande intellettuale "di frontiera", sociologo, critico cinematografico e - i Nei contributi di Giorgio Brandolin (Presidente della Provincia di Gorizia), Giuseppe Petronio (Presidente dell'Istituto Gramsci del Friuli-Venezia Giulia fino alla sua • ► scomparsa, il 13 gennaio 2003), Vittorio Brancali (Presidente del Protocollo di collaborazione I patto transfrontaliero), Livio Semolic (Presidente dell'Associazione Darko Bratina), {europarlamentare), Ruggero Dipiazza {Parroco di San Rocco, Gorizia), Romano Vecchie! {Direttore della Biblioteca Civica di Udine), Giacomo Gambetti {critico cinematografico), Franco )uri {giornalista) e dell'on. Piero Fassino {segretario nazionale dei DS), emerge una personalità di grande spessore sia per il mondo culturale sloveno che per quello italiano, di cui ancora oggi sentiamo la grande e perdurante assenza. Dalla formazione culturale cattolica alla sua ricerca universitaria in campo sociologico, dal suo impegno politico alla passione per il cinema, tutte le componenti della complessa figura di Darko Bratina vengono toccate in un'agile serie di interventi che ricostruiscono una figura determinante per il dialogo tra le culture italiana e slovena, che già fecero apprezzare quel convegno realizzato a cinque anni dalla sua improvvisa � scomparsa. Un convegno, vale la pena ricordarlo, felicemente ideato e fortemente voluto ,.. ► dal compianto prof. Petronio che in Bratina - chiamato in ripetute occasioni di dibattito i promosse dall'Istituto Gramsci in questi ultimi anni - aveva riconosciuto un intellettuale di limpida intelligenza e assoluto rilievo, che aveva anticipato con grande lungimiranza - l'approfondimento di una questione difficile e complessa {qui chiamata "progetto i estrema urgenza. dialogo"), che l'imminente apertura dei confini italo-sloveni pone ormai a tutti con i Arricchisce questa pubblicazione una traduzione in sloveno di tutti gli interventi pubblicati (curata da Anuska Stoka) e una breve bio-bibliografiaGor realizzata ica dalla figlia di Darko, Majda Bratina. 929 BRATINA D. Darko

·1111111111111 200024746m�1ì@i11 �1 �m CQBI.SS "' @ Quaderni dell'Istituto Gramsci Friuli-Venezia Giulia 6 Istituto Gramsci del Friuli-Venezia Giulia

La presente pubblicazione è stata resa possibile dal determinante contributo economico dell'Amministrazione Provinciale di Gorizia

DARKO BRATINA: PROGETTO DIALOGO/ PROJEKT ZA DIALOG e

a cura di Giuliana laschi Romano Vecchie/

Atti del Convegno "Darko Bratina: progetto dialogo/ projekt za dialog", organizzato dalla Provincia di Gorizia in collaborazione con l'Associazione Darko Bratina, il Protocollo di Collaborazione I Patto Transfrontaliero e l'Istituto Gramsci del Friuli -Venezia Giulia. Gorizia, Auditorium della Cultura friulana, 27 settembre 2002

© 2004 Istituto Gramsci del Friuli-Venezia Giulia via San Francesco 14/1 - 34133 Presidente: Marina Paladini Tel. 040-773292 Fax 040-3722631 [email protected]

Copertina e impianto grafico: Leonardo Sonnol1 Fotocomposizione e stampa: Graphis - Fagagna (Ud) 2004 Si ringrazia Stefania Lenarduzzi per la collaborazione prestata Trieste, 2004 Indice

Giorgio Brandolin pag. 7

Giuseppe Petronio pag. 9 Piero F assino pag. 12

Vittorio Brancali pag. 18

Livio Semolic pag. 20

Demetrio Volcic pag. 22

Ruggero Dipiazza pag. 26 Romano Vecchie\ pag. 29

Giacomo Gambetti pag. 33

Franco Juri pag. 36

Nota biografica di Majda Bratina pag. 41

Bibliografia e attività politica di Majda Bratina pag. 45

Traduzioni in sloveno degli interventi a cura di Anuska Stoka pag. 59 Presidente dellaProvincia di Gorizia

Giorgio Brandolin

• Apriamo questo incontro un pc' in ritardo prossimi anni: l'allargamento ad Est della nostra • • perché era doveroso attendere l'onorevole e comunità, e quindi, finalmente, l'eliminazione del : amico Piero Fassino che starà con noi un po' di confine che è stato da sempre un problema per • tempo e poi ci lascerà per gli impegni che, questo territorio. Territorio la cui peculiarità consiste • come potete immaginare, sono davvero nell'integrazione delle sue varie compcnenticulturali, • numerosi nella sua veste di segretario etniche e linguisticheche per noi sono un grande nazionale dei DS. Innanzitutto lo ringrazio per la motivo di soddisfazione e una grande oppcrtunità, e sua presenza, come ringrazio i relatori, che che invece per altri sono state e rimangono tuttora un presenteremo più tardi, le autorità e tutti voi che problema. avete voluto essere presenti oggi a questo Questo incontro non vuole essere una convegno. commemorazione di Darko Bratina, ma un momento Una brevissima introduzione sul perchésiamo qui dove, attraverso un percorso che faremo grazie ai questa sera. Alcuni mesifa il vulcanico professor vari interventi programmati di questo convegno, Petronio, presidente dell'Istituto Gramsci del Friuli­ andremo a conoscere quelle che sono state le sue Venezia Giulia, mi ha proposto un momento di matrici dapprima diuomo di cultura, pci di riflessionesul periodo che stiamo vivendo in questa professore universitario e di uomo inserito città; un momento di riflessione attorno ad una figura, dinamicamente nel sociale, e infine di pclitico il senatore Darko Bratina, che ha lavorato per questo impegnato a livello nazionale e internazionale, per territorio, ma non solo, che è stato uomo di frontiera e capire l'attualità delle sue idee e delle sue intuizioni e che ha anticipato con le sue idee quello che noi - questo è il proponimento che perseguiamo a cinque stiamo vivendo e che speriamo di pcter vedere nei anni dalla sua prematura scomparsa - per impegnarci a pcrtare avanti le sue idee che - dovevano fondersi in un unico insieme, un cerchio Presidente dell'Istituto Gramsci del speriamo di averlo già iniziato a fare in questi cinque più grande, per far tornare Gorizia, insieme a Nova Giuseppe Petronio Friuli-VeneziaGiulia (1984 -2003) anni - per giungere al completamento di quel Gorica, il centro di quel territorio e di quell'ambiente percorso che lui aveva immaginato e trascrittoin un culturale che è stato nei secoli passati e che tornerà foglietto che ho sempre in mente (lo aveva con sé la ad essere non appena questo confine verrà prima volta che l'ho incontrato, nel 1997) ed era un eliminato. insieme di tre cerchi: il territorio della provincia di Con questo spirito apro questo momento di Gorizia, la baia dell'Isonzo e la valle del Vipacco: tutti riflessione per dare la parola al professor Giuseppe e tre degli insiemidisgiunti che, secondo Bralina, Petronio.

o • Come ha detto giustamente l'amico Brandolin, Darko Bratina per questo suo essere figura • • l'idea di questo Convegno è nata dall'Istituto poliedrica, non solo uomo di cultura, ma nello : Gramsci del Friuli-Venezia Giulia, e dai soci stesso tempo uomo fortemente impegnato (nel senso • dell'Istituto che io ho l'onore di presiedere. più nobile e più alto) nella politica intesa come • Darko Bratina era stato dei nostri e in un primo impegno civile, come pieno impegno umano, tant'è • momento la commemorazione voleva inserirsi vero che oggi ci vorrà una tavola rotonda per in una serie di medaglioni che avevamo cominciato esaminare tutti i diversi aspetti della sua a progettare e che in parte abbiamo cominciato ad personalità e della sua attività. attuare: cioè una serie di ritratti su uomini di questa E nella preparazione del convegno, durante i regione, il Friuli-Venezia Giulia, territorio in cui noi colloqui che abbiamo avuto con gli amici goriziani, operiamo, i quali si siano distinti nello stesso tempo la figura di Darko Bratina si è venuta arricchendo e per la loro intensa attività intellettuale ma anche precisando - e il titolo con cui è stato presentato civile e politica. Abbiamo già tenuto un primo questo Convegno, Progetto Dialogo, ne è la incontro su un grande storico - Fabio Cusin - e ne dimostrazione. Bratina ci è diventato tra le mani, abbiamo tenuto poi un secondo su un'altra lavorando· alle sue opere e intorno alle sue attività, personalità poliedrica - Bruno Pincherle - medico, una figura non solo di intellettuale e di uomo scienziato, umanista, studioso di Stendhal, uomo impegnato civilmente, ma direi di uomo proiettato politico, partigiano: una vera grande figura che verso il futuro, di un uomo che anticipa un poco onora Trieste e la regione. E pensavamo allora ad quello che noi pensiamo, che vorremmo fossimo un goriziano - come pensiamo per il futuro ad un tutti e fossero i giovani di domani: una figura udinese - e c'era venuto in mente immediatamente estremamente sfaccettata e complessa, una figura multi-anime, che è poi chiarita ancora meglio da stessi, e allora questo vedersi riflessi in uomini allora essere il carattere fondamentale dell'incontro Da questa convinzione è nato il convegno, che è una sua frase in un memorabile studio pubblicato diversi da noi, ma fondamentalmente come noi, è di oggi, così come lo abbiamo pensato e anch'esso multi-anime: un convegno in cui siamo nel 1986 in una rivista allora redatta da Romano proprio ciò che ci arricchisce. Io credo che Bratina organizzato: non una commemorazione, non la insieme italiani e sloveni, cattolici, non cattolici e Vecchie! - "Il Territorio" - in cui Bralina delineava la questo lo sapesse bene, con la sua cultura vasta, commemorazione di un morto, ma il ricordo di un atei, in cui ci sono cineasti, ci sono uomini di sua personalità e, delineandola, delineava anche enorme e variegata, e sapesse di riprendere uno vivo; e senza essere rivolti al passato e verso quello cultura, ci sono uomini di tutte le specie, riuniti tutti la figura ideale dell'uomo che lui diceva "uomo di dei grandi concetti della cultura moderna. Era stato che Bratina ha fatto, ma volti verso il futuro, verso insieme, e tutti insieme a riconoscere in lui l'uomo frontiera". La frase era questa: "io mi trovo Goethe a dire per primo che un uomo ha tante quello che Bralina ha seminato e che noi dobbiamo del futuro, cioè l'uomo che sa essere nello stesso perfettamente a casa sia a Milano che a , anime quante sono le lingue che parla. Parlare raccogliere e possiamo portare avanti, e vogliamo tempo goriziano, sloveno, italiano e poi europeo. E nel senso che la gente ed il contesto un'altra lingua significa avere un'altra anima, portare avanti. domani soltanto Uomo, cittadino del mondo. complessivamente non mi sono né lontani né essere più ricchi, e lui ne parlava non so quante, stranieri ed interagisco con entrambi, senza scriveva in italiano, in francese, parlava in tedesco, handicap di sorta, poiché i dettagli linguistico­ sapeva lo sloveno. .. E questo essere multi-anime culturali nonché le specificità sociali ed significa arricchire la propria personalità, è il antropologiche, che lì la storia ha prodotto, li vivo e grande concetto che percorre tutto 1'800 romantico e li uso come propri dal momento che ormai mi risorgimentale. Gli Stati Uniti d'Europa di cui parla appartengono come io appartengo ad entrambi." E Mazzini, la Weltliteratur - la letteratura mondiale - ci sono allora i suoi studi, i suoi saggi: questo citato, su cui riflette Goethe e ancora Mazzini: un concetto e un altro molto bello in francese sui triestini - e i fondamentale della nostra civiltà. triestini non ne escono molto ben rappresentati. Poi ci siamo imbarbariti, e oggi siamo dei Nello stesso numero de "Il Territorio" c'era stato, ed barbari. Non tutti noi, spero, almeno non noi che era un incontro fortuito, anche un mio saggio in cui siamo qui e sappiamo e diciamo queste cose. Ma mi trovavo, senza saperlo, perfettamente d'accordo sappiamo che ci sono dei barbari tra noi, i quali su alcuni giudizi di Bralina, tra cui quello che a me pensano che chiunque non sia come loro sia pare racchiuda la personalità di Darko Bratina, il l'estraneo, sia il diverso, sia il nemico, sia l'inferiore, capovolgere il senso con cui viene generalmente sia quello da dominare o eventualmente da usato un concetto oggi abusato, quello di "uomo di proteggere. Noi, e insieme a noi Darko Bratina, frontiera", usato in tutti i modi, buoni e cattivi. invece pensiamo il contrario. I..:altro è come noi, e Bratina invece lo usa con un senso forte e chi ci sta di fronte arricchisce noi come noi pregnante ricorrendo all'etimologia della parola, arricchiamo lui. È questa l'idea dominante che ci ha una specie di gioco con la parola stessa. La portali a questo convegno, e gli amici che frontiera è il luogo matematico, è un insieme di parleranno dopo illustreranno la figura di Bralina posti che non risultano essere né interni né esterni in tu lii i suoi vari aspetti. all'insieme altro. È poi quello in cui, Io vorrei fermarmi qui, sottolineando e mettendo geograficamente, un uomo si trova "di fronte ad in luce quello che mi pare essere il carattere altri": e questi altri non sono estranei, ma siamo noi fondamentale della sua persona e che ci pare DS testimoniare il rimpianto che ancora una volta contraddizioni ma anche le opport4nità che la On. Piero F assino veniva manifestato da chi aveva potuto interetnicità, la multiculturalità, la convivenza Segretario nazionale apprezzarne le doti, l'intelligenza, la capacità di determina quotidianamente. Bratina era un uomo lavoro e di pensiero che aveva profuso come che viveva il suo impegno culturale, politico, senatore. professionale muovendosi sempre in questa Ricordo che nel corso del 1990 venivo spesso in direzione, operando perché il mondo non avesse quest'area e in questa zona che era investita in quel confini. Ricordo il contributo che Darko ci ha dato momento dall'avvio di quella crisi che per dieci nel leggere la crisi della Jugoslavia, di una crisi che anni ha insanguinato i Balcani con la dissoluzione ci piombò sulla testa senza che noi avessimo gli della Jugoslavia prima e poi le guerre che quella strumenti di analisi per capire quello che accadeva. dissoluzione ha determinato. E ricordo che una sera Ci diede modo di capire, di leggere quella crisi, di a Trieste, dopo una riunione piuttosto intensa e vederne le ragioni storiche, culturali, politiche, appassionata di analisi di quello che stava economiche, di guardare a quella crisi leggendone accadendo nei Balcani e in Jugoslavia, andammo, tutte le sfaccettature, di uscire da quello che fu Ringrazio molto per questo invito perché Darko qualche riflessione su Darko, voglio ringraziare come capita spesso in queste occasioni, a mangiare allora il rischio, e qualcosa di più di un rischio, la 48 f>• Bratina non era soltanto un parlamentare del Carmen, il fratello e tutti i familiari per come un boccone insieme, e ragionammo della necessità, tendenza cioè a risolvere la lettura della crisi in : partito di cui io oggi sono segretario, ma perché tengono vivo il suo ricordo e assicurargli che è vivo proprio sulla base di come si era sviluppata la modo manicheo, come se il problema fosse • Darko ed io eravamo legati da un'amicizia anche nella nostra memoria e nel nostro cuore. discussione, di non esaurire la nostra riflessione in semplicemente ricercare un capro espiatorio, un • molto forte che risaliva ai tempi della gioventù, Darko, si è detto, era un uomo poliedrico, un termini strettamente politici o finalizzati alla politica, responsabile di una crisi e di un processo di - quando Darko studiava a Torino e io, studente uomo di straordinaria curiosità intellettuale, e ma di svilupparla in modi più generali, di ordine dissoluzione della Jugoslavia, che in realtà era una nato in quella città, ebbi modo di conoscerlo e di questa straordinaria curiosità lo aveva portato a culturale, riflettendo su come quello che stava delle manifestazioni più evidenti di un mondo che condividere con lui straordinari momenti di moltissimi impegni nei campi più diversi. Era un accadendo stesse cambiando il mondo. E stava cambiando nei suoi equilibri su scala passioni in comune, a partire dalla passione per il uomo di cultura, come testimonia il suo percorso cominciammo a ragionare e a discutere della continentale e planetaria. Ci diede gli strumenti cinema, di cui Darko Bratina era uno straordinario universitario e l'intensità della sua produzione necessità di avere degli strumenti per riflettere, e culturali e politici per leggere un mondo che aveva conoscitore. Il ringraziamento è tanto più sincero intellettuale e culturale, la passione e la ricordo che Darko disse: "Potremmo lavorare ad vissuto fino ad allora intorno a quel grande confine perché mi date l'occasione, ancora una volta, di competenza, la professionalità e l'azione che una rivista", e poi, con quel sorriso che gli che dal Baltico a Trieste aveva diviso e segnato la ricordare non solo un compagno di partito, ma un profuse nel settore del cinema; era un credente illuminava il volto e che era straordinario: "La storia dell'Europa, dividendola in due campi carissimo amico, un uomo che, come avete potuto laico, un uomo che era capace di vivere la propria chiameremo "Senza confine". contrapposti in competizione politica, economica, constatare tutti, aveva una straordinaria umanità e fede in un continuo confronto e rispetto degli altri, E senza confini era la sua cultura, era il suo militare, ideologica; ci diede gli strumenti per una straordinaria capacità di comunicare e una capacità di far vivere l'incontro di valori e di modo di guardare al mondo, era il filo che guardare oltre il confine, quel confine storico e interloquire con gli altri, una persona che mi era culture in modo proficuo e fecondo; era un uomo percorreva la sua riflessione culturale: un modo di politico intorno a cui si era costruita nei decenni molto cara e la cui scomparsa ha colpito tutti per la politico di grande spessore. Qualche giorno fa mi è guardare al mondo che gli derivava dalla sua l'esperienza e la cultura di ciascuno di noi. ferocia di una prematura morte che ci ha privato capitato di ricordare Darko al Senato della professione di sociologo, dalla sua storia personale Darko fu immediatamente capace di cogliere la della sua intelligenza, della sua passione, della sua Repubblica insieme ad alcuni senatori che lo che lo aveva fatto vivere, appunto, in una zona di chiave per il superamento della dissoluzione che si straordinaria umanità. E per questo, prima di fare hanno conosciuto nella Commissione Esteri e posso confine vivendo tutte le sofferenze, le difficoltà, le andava determinando nel processo di integrazione europea molto prima che se ne avesse strumento per il miglior riconoscimento e la migliore siamo di fronte ai passaggi essenziali della nuova che dopo l'Unione Europea il secondo mercato di consapevolezza in Europa. Darko - ci sono molti valorizzazione di una comunità, ma come strumento Europa che si sta per costruire: quell'Europa che proiezione del sistema produttivo italiano è l'Europa suoi discorsi,'molti suoi scritti, molte sue riflessioni di che favorisse l'integrazione di quella comunità dentro Darko immaginava e che in fondo è l'Europa che sta centro-orientale; basti pensare all'intensità delle quegli anni - pose le fondamenta per una ricerca e una dimensione territoriale e nazionale più ampia. arrivando. Manca ormai poco più di un anno al 2004, relazioni di carattere culturale che nel corso dei una riflessione politica che consentisse di guardare Darko aveva chiarissimo il rapporto assolutamente l'anno in cui si awierà quell'allargamento secoli, e soprattutto nel corso degli ultimi decenni, si con speranza, e non soltanto con disperazione, ai inscindibile tra l'italianità di Gorizia e il suo carattere dell'Unione Europea che segna il più grande evento sono venute costruendo tra l'Italia e l'Europa centrale drammi che viveva quest'area, guardando cosmopolita, come Semolic ha ricordato: il fatto di storico-politico da molti decenni a questa parte della e orientale; basti pensare al fenomeno all'Unione Europea, riflettendo sulla necessità di essere Gorizia una città italiana che però ha sempre storia di questo continente. Nel corso dei secoli dell'immigrazione che determina sempre maggiori pensare il futuro dell'Europa come il futuro di avuto a fondamento della sua identità la capacità di l'Europa si è unificata molte volte, anzi, quasi ad ogni relazioni e ancora più maggiore mobilità: che è un un'Europa unificata e integrata. Fu un tessitore far convivere, in una logica e in una cultura secolo c'è stato qualcuno che l'ha unificata, ma qualcosa di più ampio dell'immigrazione perché crea paziente di relazioni politiche e culturali, funzionali cosmopolite, storie, culture, comunità, lingue e sempre attraverso la guerra e la dominazione di un vincoli e legami sempre più stretti; basti pensare a e coerenti con un processo di integrazione che percorsi diversi. E Darko pensò all'integrazione non popolo, di una nazione sugli altri popoli. Questa è la come gli equilibri politici, sia quando si è in pace e in aiutasse e facesse maturare nella coscienza della solo come fatto politico o istituzionale, ma come un prima volta, nella storia di questo continente, che un quadro di stabilità e tanto più quando si gente, oltre che nella consapevolezza dei fatto sociale e culturale. Ricordo, per esempio, lo l'unità dell'Europa viene perseguita non con la producono conflitti - come si è visto negli anni governanti, la necessità di pensare l'allargamento straordinario impegno che mise per far diventare guerra e non con la dominazione dell'uno sull'altro, Novanta - immediatamente si ribaltino sull'Italia e e dell'Unione e l'integrazione europea in una nuova l'Università di Gorizia un'università che fosse centro ma nella democrazia, nella pace e con un processo ne influenzino direttamente le dinamiche. dimensione per il futuro del continente. di un cosmopolitismo culturale, un'università pensata fandato sul consenso e sullepari dignità delle nazioni Per noi quello che accade al di là di questa Darko fu capace di vedere bene e di rendere in chiave europea, che fosse al servizio di un dei popoli: una sfida gigantesca. Non è soltanto barriera, di questo confine, è qualcosa che investe il chiaro proprio qui, in un'area di confine processo di integrazione più ampio; o penso a come un'Europa dei 15 che diventa di 24 o di 27: è una futuro dell'Italia, e l'Italia deve essere capace di caratterizzata dalla multiculturalità, la differenza Darko fu promotore, insieme ad altri, di iniziative nuova dimensione che si costruisce, è un nuovo guardare sempre di più all'Europa centro-orientale profonda che c'è tra integrazione e assimilazione. culturali, a partire dal festival del cinema: anche lì orizzonte culturale, politico, istituzionale, sociale, come a un pezzo fondamentale di quell'Europa L:assimilazioneè l'annullamento delle identità mosso dalla finalità di fare del cinema uno strumento economico che nasce, è l'Europa che ricostruisce la dentro cui l'Italia si colloca; sempre di più il futuro specifiche e il prevalere di un'identità a danno degli di dialogo, di confronto, di incontro, di conoscenza, di sua unità e che non solo la costruisce sul terreno dell'Italia sarà determinato dal sistema di relazioni altri, è l'omologazione ad una sola cultura, una sola scambio di culture e di integrazione. culturale e politico, ma anche sul terreno istituzionale, che saremo capaci di costruire con questo pezzo lingua, una sola ragione con la negazione delle altre; Il contributo che ci ha dato è stato dandosi gli strumenti per essere un'unica grande dell'Europa dove, dunque, l'Italia ha una funzione l'integrazione è la capacità di determinare straordinariamente prezioso in una terra in cui, nuova entità, un unico nuovo grande soggetto che particolare nel costruire le condizioni convivenza nel rispetto delle specifiche identità, sappiamo bene, tutti sono consapevoli della necessità d'ora in avanti pensa al proprio futuro sempre di più dell'integrazione e dell'allargamento. facendole incontrare e costruendo, nell'incontro delle dell'integrazione, della convivenza e della come un futuro comune a tutti i popoli e nazioni che Non so se il Governo che attualmente guida il identità, una integrazione di cui tutti possono multiculturalità ma, lo sappiamo altrettanto bene, in di questo continente fanno parte. Quindi è una Paese ha questa consapevolezza: mi pare di no; e awantaggiarsi. questa terra convivenza, integrazione, grande sfida, e lo è per l'Italia, in particolare per naturalmente come italiano e come europeo me ne Ricordo l'impegno straordinario che Darko multiculturalità non sono state mai, e non sono quanto riguarda l'Europa centrale e orientale, rammarico, perché non avere consapevolezza di profuse perché si arrivasse a quel prowedimento neanche oggi, un dato scontato, ma vanno costruite un'area di assoluto rilievo, di carattere strategico quanto sia importante l'Europa centro-orientale per legislativo, a cui poi siamo finalmente giunti, che è la consapevolmente e fatte vivere giorno dopo giorno. decisivo sul terreno economico: basti pensare che tra l'Unione Europea e il suo futuro, e in particolare per legge di tutela della minoranza slovena, pensata da Penso che ricordare tutto questo di Darko Bratina Trieste e Mosca sono 60.000 le imprese italiane che l'Italia, significa non cogliere opportunità, non giocare Darko, e da tanti insieme a lui, non soltanto come sia tanto più importante oggi nel momento in cui oggi operano su questa grande area di mercato, e un ruolo, non svolgere una missione, non assolvere una funzione che invece l'Italia dovrebbe essere che ha segnato, appunto, sofferenza, difficoltà, e questa Provincia nei prossimi anni. E penso che prima di tutti la sua compagna, che Darko non sia capace di svolgere e di assolvere. incomprensione. Questo stesso confine è diventato Gorizia oggi ha tulle le possibilità di realizzare in qui a vedere e a discutere con noi di tutto questo. E Tanto più questo vale per quei territori che sono invece negli ultimi quindici anni una grande modo particolarmente utile e proficuo queste tuttavia una cosa Darko non avrebbe sopportato: più direttamente prospicienti a quest'Europa che si opportunità: da un confine che comprimeva questa prospettive nuove, che a breve termine cambieranno che lo si commemorasse. Giustamente questa sera allarga: il Friuli-Venezia Giulia da questo punto di città, comprimeva questa Regione, chiudeva le porte la dimensione della città e di chi ci vive. non commemoriamo Darko, ma continuiamo a vista è di fronte a un cambiamento di scenario che in dell'Italia e dell'Europa verso Est, siamo passati in Ecco, tutto questo era quello in cui Darko credeva, ragionare delle cose in cui lui ha creduto come se qualche modo ne cambia l'identità, ne cambia la una fase in cui questo confine è la porta che apre un e mi rammarico, naturalmente come tutti voi e lui fosse qui. vocazione. Il prossimo anno questa Regione sarà enorme spazio di fronte a noi, dentro cui dobbiamo chiamata a eleggere i suoi governanti: il grande ricollocareil nostro futuro e le scelte per il nostro tema della campagna elettorale che si farà tra Paese e soprattutto per questi territori. E questa è una qualche mese è centrato su quale sarà il futuro della grande opportunità. Regione di fronte a questi nuovi scenari, su quale Da questo punto di vista credo che le esperienze sarà il suo destino, la sua futura vocazione. Su questo che sono state fatte qui - la cooperazione tra Nova si giocherà la sfida,o almeno dovremmo sollecitare Gorica e Gorizia che è stata costruita negli anni, la tutti che su questo si misuri la capacità di ogni forza capacità di far vivere a Gorizi? la multiculturalità e la politica di prospettare agli elettori le proposte per il convivenza tra le diverse Comunità in modo sempre futuro del Friuli- Venezia Giulia. Non si tratta più fecondo, lo sforzo che hanno fatto i poteri locali semplicemente di fare scelte di ordinaria perché Gorizia vivesse sempre più questo suo amministrazione, ma di pensare il futuro di questa carattere di città italiana ma con una dimensione Regione e dei suoi abitanti all'interno di una cosmopolita e già collocata culturalmente e spazialità e una dimensione molto più ampie, che politicamente in una nuova dimensione europea vanno molto al di là delle sia pur positive esperienze integrata -tutto questo ci consente di guardare al di cooperazione transfrontaliera. Perché il problema futuro con fiducia e con speranza. E io credo che non è che tra pochi anni non ci sarà più la frontiera, non sia davvero pocacosa che nel 2004 si vada ci sarà più il confine, saremo appunto in quell'Europa all'allargamento dell'Unione Europea e al definitivo senza confini- per usare un'espressione che era abbattimento di quel confineche già in questi anni si molto cara a Darko - che obbliga ciascuno di noi a è sempre più allentato, con le amministrazioni di pensare il futuro e le scelte di organizzazione centro- sinistra nella città di Gorizia e nella Provincia economica, sociale, produttiva, politica entro una di Gorizia. Non è poca cosa, perché avere for ze che dimensione e una spazialità più ampie. abbiano la capacità di guardare ai processi di Noi siamo qui, in una sala che è a pochi integrazione in un certo modo, o al contrario avere chilometri da un confine che è stato a lungo l'ultimo forze che sono prigioniere di nostalgie nazionalistiche, confinedella sofferenza, quello che è stato a lungo un è cosa molto diversa nel momento in cui si tratta di confine che ha diviso l'Europa, che ha diviso l'Italia misurarsi con sfide così grandi come quelle che avrà dal resto del continente, ha diviso Gorizia; un confine di fronte l'Italia, l'Europa, questa città, questa Regione Sindaco della città di Gorizia e che ci ha spesso indicato. realtà amministrative, sociali, economiche al di qua Vittorio Brancati Ciò non vuol dire dimenticare il passato e i e al di là del confine. Ciò rappresenta un'inversione Presidente 'del Protocollo di drammi che questa città ha vissuto: solo ricordando di tendenza sia rispetto al passato, sia a un certo Collaborazione I Patto Tr ansfrontaliero quei drammi e quel passato si può evitare che essi clima che ancora si respira in una parte della città. si ripetano. Ma dobbiamo avere il coraggio di fare È questo l'insegnamento che abbiamo raccolto da un passo avanti, superare odi e rancori per poter Darko Bratina, e mi auguro che da questo incontro creare una prospettiva nuova. Abbiamo già ci vengano nuove sollecitazioni, nuove indicazioni: cominciato a farlo con le iniziative che ho appena un ulteriore passo avanti per la collaborazione tra elencate, con il Patto Transfrontaliero già avviato, le comunità italiana e slovena, al di qua e al di là con la volontà di mettere attorno a un tavolo le del confine.

Io ritengo che questo Convegno non sia G) • insegnamenti siano tuttora validi e credo che importante solo perché ricorda l'opera di una abbiano prodotto importanti risultati, come la : persona che ha dato tanto a questa città - e valorizzazione della comunità slovena nella città di • non solo a questa città - ma perché si colloca in Gorizia e, in prospettiva, la collaborazione con la • un momento particolare: un momento in cui si comunità slovena d'oltre confine. • possono creare nuove prospettive non solo di Non c'è dubbio che la città, o comunque la parte dibattito, ma di dialogo e di sviluppo economico e più avveduta della città, abbia saputo cogliere le sociale della comunità isontina. indicazioni di Darko Bratina, anticipando i tempi Non c'è dubbio che in questa fase assisteremo della caduta del confine che ormai - è un dato certo ancora a odi e rancori, a passioni legate purtroppo almeno per quanto riguarda l'ingresso nell'Unione alle vicende dolorose dell'ultimo conflitto mondiale, Europea della - avverrà nel 2004. E quello ma ci sono persone che, proprio partendo da queste che abbiamo fatto proprio l'altra settimana, cioè situazioni tragiche che la città ha vissuto, hanno una riunione delle tre Giunte comunali di Gorizia, cercato e cercano di creare nuove condizioni di e Sempeter, credo che sia in linea con dialogo e, come dicevo, di sviluppo economico per quanto Darko Bratina ci ha indicato. Collaborare e le Comunità al di qua e al di là del confine. progettare assieme, dunque; Gorizia e la comunità Darko Bratina è stata una di queste persone. d'oltre confine. Uno dei progetti che Darko Bratina Anticipando i tempi, ha avuto il coraggio di guardare aveva più a cuore riguardava la sanità, e l'ipotesi avanti e di cercare il dialogo e il confronto già negli di acquisto di una macchina per la risonanza anni Sessanta, quando lo scontro tra Est e Ovest, tra magnetica da mettere in comune tra Gorizia e Noca Occidente e Oriente era più acceso. Credo che i suoi Gorica, anche questo credo sia in linea con quello Presidente dell'Associazione Livio Semolic perseguivano il progetto di annientare la ricchezza deficit di conoscenza della realtà contermine: deficit Darko Bratina plurilinguistica di Gorizia. culturale, linguistico e in generale informativo, che Nel momento in cui viviamo la grande avventura potrebbe continuare a generare pregiudizi. dell'allargamento dell'Unione Europea, assumono Come possiamo quindi prefigurare un'area quindi ancora maggior significato il lavoro e transfrontaliera goriziana con le due città capoluogo l'impegno di personaggi come Darko Bratina, che sempre più funzionalmente integrate, se non sì investe hanno saputo, con largo anticipo, sviluppare progetti nell'humus intellettuale in particolare delle giovani ed idee, superando qualsiasi barriera statale, generazioni, con l'aiuto fondamentale del percorso culturale e linguistica. Sarebbe quindi paradossale formativo ed informativo scolastico? non cogliere tali opportunità proprio oggi, attingendo Prescindendo da questo fondamentale da quella preziosa fonte di riflessione ed analisi presupposto, non è realisticamente ipotizzabile la rappresentata dal lavoro svolto da Darko e crescita di una comunità italiana e slovena rielaborando tali progetti, attualizzandoli o ancor transfrontaliera, l'una consapevole dell'altra, meglio proiettandoli negli scenari del prossimo futuro. ambedue pronte ed attrezzate per dare il proprio Questo Convegno dedicato a Darko Bratina ha tutte le tragedie, tutti i conflitti in particolare del f.D e • Infinevorrei ricordare che l'allargamento dell'UE contributo alla crescita ed allo sviluppo di quest'area un sottotitolo: "Progetto Dialogo". Quando si secolo scorso - l'epicentro della prima guerra porterà potenzialità straordinarie di sviluppo e sfruttando tutte le potenzialità garantite : parla di progetti si parla di futuro, e quanto mondiale era proprio qui e le nefaste conseguenze crescita economica solo se si riuscirà a colmare il dall'integrazione europea. • serva ancora oggi il dialogo a Gorizia è della seconda guerra sono ancor oggi presenti in • dimostrato dalle continue polemiche legate alla quest'area transfrontaliera - a parte tutto questo, le • comunità slovena, polemiche che si trascinano molteplici tragedie nel corso di mille anni non da decenni e che ancor oggi riempiono le cronache hanno spostato di mezzo metro il confine etnico. La locali dei quotidiani. Gorizia è stata finora città di nostra città era mille anni fa italiana, slovena, frontiera: il che viene vissuto da taluni come friulana, giuliana, tedesca e ancor oggi nel terzo barriera, mentre altri cercano di trasformare la millennio Gorizia è italiana, slovena, friulana, frontiera in cerniera. Per noi, per Darko Bratina, per giuliana: purtroppo non più anche tedesca. tutti coloro che sono qui stasera, ritengo e sono È completamente inutile e dannoso quindi convinto che Gorizia può essere solo cerniera. discutere a chi appartenga la città di Gorizia oggi. Cerniera non solo di due popoli, non solo di due Non ci sono dubbi, non ci possono essere dubbi e comunità goriziane, non solo di Gorizia e Nova nessuno ha dubbi sul fatto che Gorizia appartenga Gorica, ma addirittura cerniera di due mondi: il allo Stato italiano. Come non ci sono dubbi che mondo slavo e il mondo latino. È questo il fascino oggi a Gorizia ci sia una prevalenza della comunità unico di Gorizia, se sappiamo e sapremmo cogliere italiana; ma nessuno deve e può mettere in dubbio il pieno significato positivo di tale termine. che Gorizia sia anche slovena, come anche friulana Se andiamo a ritroso nei mille anni di storia in una logica continuità storica millenaria che per della nostra città, ci renderemo conto che malgrado fortuna ha resistito a molteplici violenze che Europarlamentare questa Regione si è parlato e si parla ancora percentuale slovena numericamente indefinita e on. Demetrio Volcic moltissimo. Un diritto contestato, invece, da chi si comunque largamente minoritaria che non gli trova meglio in una falange etnocentrista, di quelli, consentirebbe certo di essere eletto. E tuttavia questa tra noi, "che stanno da una parte", posizione talvolta minoranza, memore forse di altri tempi, lo considera indispensabile quando altri ci attaccano. Il gruppo come se fosse soltanto il rappresentante di questa sloveno, come del resto tutti i gruppi minoritari, ha minoranza. E c'è da aggiungere che una buona sempre, anche in modo inconscio, coltivato una parte dell'elettqrato sloveno guarda perlomeno con cultura dell'opposizione, avvertendo nell'altro da sé sospetto il deputato eletto dalle sinistre, e questo lo un potenziale nemico, uno che impediva la rende spesso bersaglio di attacchi e di poca realizzazione di sé più che un possibile interlocutore. considerazione politica. Una condizione poco Ciò può avere anche i suoi lati positivi, talvolta piacevole, e Darko - che in fondo era un mediatore, addirittura indispensabili: ma solo se il nemico esiste che cercava la pace, che tentava di avvicinare le veramente. Il problema è che non si sa sempre con popolazioni - ne soffriva, e aveva la triste esattezza quando il nemico non è più nemico, consapevolezza che era una situazione difficile da I relatori che mi hanno preceduto e il filmato del diventassi il suo successore, per poi passare il quando cessa il momento della chiusura e bisogna risolvere. G fl>• • Kino Atelier hanno già dato un profilo preciso di testimone a Milos Budin. darsi a quello dell'apertura. Aver intuito questo I suoi successori, Milos Budin ed io, non abbiamo : questo nostro amico che oggi ricordiamo ma che La politica non è una scienza esatta, e in politica momento è uno dei meriti che Darko ha dimostrato, strumenti finanziari, e il riconoscimento da parte dei • non vogliamo celebrare. contano più le idee generali che i piccoli risvolti che sia nel suo lavoro culturale che in quello politico. partiti deve essere negoziato di volta in volta. • Dell'Europa, di questa chance unica che possono cambiare velocemente. Talvolta le idee Parliamo dunque di come si vive da deputato Un'altra difficoltà è che la democrazia di oggi è più • occorre sfruttare in termini adeguati, ha già generali nascono da utopie come quelle di Darko giuliano di ascendenza slovena, perché mi sembra articolata, sono aumentati i soggetti democratici e parlato in modo autorevole Piero Fassino: saremo tra Bratina, e possono generare progetti, e talvolta che in fondo sia poi questo il motivo del contrasto. questi, per cercare di dimostrare la loro efficienza, pochi mesi venticinque Stati, tra non molti anni succede pure che questi progetti si realizzino, anche Diciamo intanto che dalle nostre parti si può essere grazie anche alle comunicazioni più facili cercano trenta, in un continente che per secoli si è dilaniato se in ritardo. Darko sapeva accettare e cogliere i eletti soltanto coi partiti di centro-sinistra: sarebbe collegamenti autonomi e diretti e non più mediati dal con le guerre. Il prof. Giuseppe Petronio ha tempi, sapeva affrontare gli eventi e i problemi che assurdo pensare, viste le passate vicende, che da partito col proprio parlamentare a Roma, il che può raccontato la figura intellettuale di Darko, i goriziani la vita gli ha imposto e ne ha fatto il miglior uso uno schieramento di destra possa uscire un politico creare una discordanza di lavoro e parecchie hanno sottolineato il suo impegno nella possibile. Gorizia, la sociologia di Trento, il legame che abbia a che fare con l'etnia e la nazionalità sovrapposizioni. collaborazione transfrontaliera: mi sembra che molte familiare multiculturale, il forte imprinting di Torino, il slovena. In Austria, immediatamente dopo la prima Tu tti questi problemi mostrano come un deputato importanti idee siano già state espresse. Scenderò rientro a casa: un mix che può scardinare o guerra mondiale, le condizioni geopolitiche furono goriziano non abbia trovato ancora la sua posizione sul terreno che mi è stato assegnato: il ruolo del rafforzare una personalità, aggiungendo tensioni e tali da permettere le elezioni dirette dei deputati su e il suo ruolo, tra un passato in cui faceva il piccolo deputato di questo territorio. Forse sarà interessante dimensioni nuove. In lui ha prodotto un forte senso di basi etniche slovene. padre di una nazione e un presente così complesso e uno sguardo dietro le quinte, parlando delle difficoltà responsabilità personale tra un dovere collettivo e ur. Questi uomini politici furono inseriti articolato quale è quello di oggi. Se un tempo un e dei problemi che un senatore come Darko Bratina diritto soggettivo: il diritto di pensare con la propria magnificamente nel contesto in cui operavano, deputato sloveno andava da Francesco Giuseppe, poteva incontrare. Darko aveva svolto questo testa. Sappiamo che tutti i documenti sui diritti umani avevano alle spalle una forte società civile e veniva tranquillamente ricevuto, in quanto compito con molto talento, con molta professionalità. sono basati su questo diritto personale e soggettivo strumenti finanziari. Oggi il deputato del nostro espressione del proprio gruppo etnico e delle sue Poi, per circostanze tragiche, è capitato che io che Darko ha tanto difeso, un concetto su cui in collegio, tra le varie componenti, può contare su una istanze: che poi è la stessa situazione in cui si sono trovali, ad esempio, i deputati tedeschi dell'Alto sono sempre opposte. questo ruolo è stato assunto dal Consiglio d'Europa, Ha presentato una sua proposta di legge di tutela Adige. Ma l'idea di ottenere il deputato garantito, Per tutti questi motivi, per la molteplicità di dove anche Darko ha partecipato a gettare le basi, e della minoranza slovena nel momento in cui come questi d@lle minoranze italiane, al momento interlocutori indefiniti sul territorio per cui il deputato dove oggi Milos· Budin lavora con successo. l'Europa sembrava destinata a ricongiungersi più non è immaginabile. Questa stessa realtà fu preferisce avere come referente il proprio gruppo Nella sua triplice veste - di rappresentante velocemente anche nelle procedure amministrative. introdotta ai tempi di Tito nelle repubbliche ora ex parlamentare a Roma, e in più anche per il fatto che goriziano, di raccoglitore di istanze slovene, di Ha sognato un progetto trans-frontaliero che aveva il socialiste, ma solo perché c'era la certezza della la gente di frontiera appare più cosmopolita e con membro di consessi internazionali - il deputato suo emblema in un ospedale. Sono idee che hanno piena fedeltà degli eletti all'ideologia del sistema, maggiori conoscenze linguistiche, Darko, Milos e Bralina raggiunse risultati che non sono solo la tuttora una loro validità, idee che vivono ancora. Ha altrimenti il regime non avrebbe concesso la anch'io siamo stati quasi automaticamente inseriti somma matematica delle ore trascorse al lavoro, ma dissodato molti campi all'insegna dell'apertura. rappresentanza agli esponenti delle minoranze nella Commissione Esteri del Senato, e di una sintesi che moltiplica le sue varie esperienze e le Oggi SE?mbranocose quasi scontate, ma ricordo linguistiche e nazionali; ed è merito degli attuali conseguenza inviati come rappresentanti italiani, arricchisce una con l'altra. Rovesciava spesso la che quando si veniva all'Università, dieci anni fa, governi democratici di aver mantenuto questa parte nominali dai partiti di centro-sinistra, in molti massima "pensare globalmente e agire localmente" Gorizia era più chiusa che aperta, e oggi c'è ancora dell'assetto costituzionale. organismi internazionali. Ne esce in questo modo trasformandola in "pensare localmente e agire chi è fautore della chiusura sebbene tutti giurino In Italia, come ho detto, ottenere i deputali una dimensione dal profilo particolare e con una globalmente". E ritengo che questa frase sia un po' sull'apertura. Ma spesso è un'apertura di principio, garantiti non è ancora possibile. Intanto ci vorrebbe visibilità e un prestigio che vanno al di là delle anche il suo credo personale. Sul territorio ha spesso soltanto formale e non sostanziale. In questo f! una modifica costituzionale che richiede tre letture, e frontiere: una dimensione internazionale gratificante promosso istituzioni che ancora lo ricordano, come Darko è staio un pioniere: adesso spetta a Gorizia se il gruppo etnico sloveno ha atteso tre decenni per che permette un'attività europea al di sopra della nel campo della cinematografia, come ha già trasformare se stessa e realizzarsi. Per farlo bisogna arrivare ad una legge di tutela - una legge carica di lesa dialettica locale. Perciò non è un caso se ricordato Piero Fassino. Ha promosso iniziative per lavorare seriamente e saper cogliere le occasioni compromessi e non del tutto accettabile, ma che spendiamo, se abbiamo speso tanto in questa allargare l'allora unica sede universitaria di Gorizia, che ci si offrono, bisogna darci tutti una mano. tuttavia potrebbe essere una base da cui partire - attività. guardando a Gorizia come a un centro universitario. Peccato che non ci sia più tempo. immaginiamo la f alica di una triplice lettura, i Anche Darko ha speso parecchio. Darko Bratina problemi e i tempi che ciò comporterebbe: se per - e qui mi riferisco al documentario che abbiamo quella legge abbiamo speso quarant'anni, per appena visto - sperava che l'iniziativa centro­ questa ce ne vorrebbero almeno sessanta. Inoltre c'è europea potesse definire e ricostituire in modo il problema, e secondo me è il principale problema, inedito l'Europa centrale: un bellissimo piano, una del doppio voto. In democrazia un singolo cittadino speranza che in parte si sta realizzando, ma con non può avere che un voto, e invece in questo modalità diverse. La concorrenza tra organismi sistema ne avrebbe due: il primo per eleggere il multinazionali -INCE, Consiglio d'Europa, deputato territoriale, il secondo il rappresentante del Parlamento Europeo, OSC, Patto di stabilità, gruppo nazionale. Ciò, non dimentichiamolo, Comitati bilaterali - ognuno di questi è presente in sarebbe mal visto dalla stessa minoranza, perché molte realtà, in molte situazioni di crisi, ma non formare le liste degli aventi diritto al doppio voto sempre si riesce ad arrivare a un coordinamento. significherebbe fare un censimento, non diretto, Bratina pensava ad esempio alla potenzialità politica certo, ma comunque sempre un censimento, che è dei paesi trans-caucasici, dove l'Europa c'è e non c'è, un'operazione a cui le minoranze, tutte le minoranze per cui l'INCE sarebbe stato, secondo lui, un attore che si trovano in una situazione non molto felice, si giusto sui confini incerti del nostro continente. Poi anni della contestazione intraecclesiale si diceva Questo era Darko in famiglia e nelle attività che la chiesa slovena era la più integralista del culturali, e a questo punto mi si potrebbe domandare: Parroco di San Rocco - Gorizia mondo. Una famiglia dove la stessa appartenenza "e allora il religioso dove sta?" Ne faccio solo un Don Ruggero Dipiazza alla minoranza slovena era vissuta come un dato e accenno. Quando lo vedevo in chiesa, nelle nostre una realtà positiva, senza vittimismi. "La lingua si feste, attento, con quel suo sorriso buono e partecipe, indossa", dice il sociologo, e lo Stato è un collante quando lo vedevo alle nostre celebrazioni mi che può trasformarsi in collage, e il collage è domandavo sempre che cosa ci trovasse. Una frase ricchezza nella diversità. di Jung dice che "la Chiesa ha potenti immagini a Un ambiente quindi con un rigore morale e una significare la dimensione della questione spirituale" visione ecclesiale molto incentrata sulla figura del e io mi dicevo che lui sapeva cogliere queste prete, in una ricchezza culturale di gesti, di riti, e di immagini meglio di tanti altri che stavano là col festività che certamente Darko ha vissuto e messale o col rosario in mano. Questo riuscire a praticato; una realtà familiare in cui era possibile cogliere nelle immagini il tentativo di significare una avvicinare la cultura italiana, senza perdere le realtà, di capire che c'è qualcosa di importante in • f.i Neanche a me piace la parola alcuni amici dell'Università di Trento tempo prima gli questo celebrare assieme che accomuna il e • proprie radici e la propria identità. "commemorazione": nel nostro linguaggio un avevano proposto di entrare in quel movimento di In seguito ci furono gli anni dell'incontro e della celebrante e il partecipante, tutti e due intenti a : po' chiesastico preferiamo dire "fare memoria", "liberazione", ma che aveva risposto "no" a formazione nell'ambito dei cattolici democratici ricercare di fronte a Dio la propria realtà: tutto questo • che in qualche modo è far rivivere quell'invito. E aggiunse una cosa che mi ha fatto (Darko ne ha colto la novità e la vivacità di pensiero e era la religiosità di Darko. • un'emozione, una vicenda umana che non sia meditare: "in quel momento mi ricordai della mia di azione, che poi è stato l'elemento portante dei Quando si parlava dell'ambiente familiare, il • vista soltanto attraverso i fatti - che qui peraltro storia familiare, di tutto quello che avevo imparato in momenti migliori del dopoguerra) le prime fratello a un certo punto mi disse qualcosa che io già sono stati giustamente ricordati - ma anche famiglia, del buon senso che è moderazione e esperienze politiche, come scuola di dialogo nel conoscevo per esperienza diretta, perché era quello attraverso un percorso emotivo che non si può pazienza". rispetto delle diversità. Tutto questo è stato un po' che ci dicevano i nostri genitori: che dovremmo avere dimenticare. Noi a San Rocco questo lo abbiamo Qualcosa di questa storia familiare la domandai l'ambiente in cui Darko si è formato, e lo ha saputo sempre il senso vero di noi stessi, ma con modestia. vissuto in maniera diretta, partecipando in prima al fratello Ivan, ed è una storia simile a quella di esprimere in maniera brillante nel periodo in cui La modestia che è capace di dare spazio a valori persona - posso dirlo con un'intensa commozione - molti di noi: un papà che quando Darko nasce è dirigeva i Cineforum e faceva critica altri, a valori più importanti di noi stessi. alla sofferenza di Carmen e dei figlioli, che è staia militare da alcuni mesi e che tornerà a casa cinematografica. Rileggere le sue critiche fa un E questo era lui. Quando pensavo a come la nostra stessa sofferenza per la perdita di una quando lui avrà già tre anni, un ambiente dove piacere enorme, perché si capisce che quei film non lavorava e li diceva sorridendo della gioia di essere persona così significativa e importante per la nostra l'essenzialità della vita era un po' la realtà di ogni erano visti solo come tecnica, ma anche come azione a servizio, senza mai dirsi stanco, senza mai piccola comunità. giorno: una vita fatta di semplicità, senza orpelli o e linguaggio, come percorso umano, ricerca compiacersi di quello che faceva, un uomo che ti C'è un aneddoto che voglio ricordare, che mi sovrastrutture, dove l'invito era a studiare e dove il dell'etico, del religioso, del culturale, del sacrale; dava sempre l'idea che lui era lì con la gioia di sembra illustri bene la personalità di Darko Bratina. senso religioso era testimoniato dalla persona del tanto che si può ben affermare che a quel tempo un servire, per me era una boccata d'aria pura. Ed Una volta gli raccontai che due uomini, spacciatisi nonno. In particolare questo nonno, mi è parso di film poteva davvero rappresentare il luogo delle idee. ecco allora il cristiano appassionato della giustizia per agenti della Digos, erano venuti a domandarmi capire, era una figura mitica, un personaggio Per contrapposizione penso ai film di oggi, allo senza fanatismi, con l'attenzione a non far risorgere se avesse fatto parte delle Brigate Rosse, e lui, col straordinario, interiormente ricco ma nello stesso spettacolarismo fine a se stesso e a quando vai a da noi i nazionalismi; un uomo che cercava sempre suo sorriso buono, mi confidò che effettivamente tempo quadrato: un tipico cattolico sloveno, e negli cercare le tracce dell'uomo e le trovi in Harry Potter. .. il dialogo ma mai come ricerca del consenso. Un uomo che sognava una democrazia nuova, dove il E allora dico: se la passione per la giustizia, per Direttore della Biblioteca Civica consenso è mettersi assieme per cercare ciò che è l'identità che è rispetto di tutti, la capacità di Romano Vecchiet meglio, ciò che è giusto, non somma di voti, coniugare, di mettere assieme culture, lo sforzo 'V ]oppi" di Udine consenso contabilizzato. Darko questo lo capiva, e il quindi di costruire il futuro guardando avanti; se filmalo che abbiamo visto lo mette in luce: vivere la tutto questo viene vissuto secondo il suo spirito, diversità ma insieme, e insieme essere italiano, questo è anche essere cristiani, essere un sloveno, friulano senza porsi in un atteggiamento frammento del regno di Dio. Grazie Darko! contabile e senza cercare rimborsi paranoici.

• Darko Bratina non dà piena soddisfazione a un vari e autori enti, nello sforzo di descrivere edizioni • fi bibliotecario. L:elenco della sua bibliografia dattiloscritte e provvisorie, nella difficoltà di : non appare vertiginosamente smisurato, gli riordinare le serie di giornali a periodicità • articoli, le presentazioni e gli interventi ai irregolare ... O per la dispersione dei suoi scritti, • convegni registrati nel catalogo di una conservati in decine di biblioteche diverse, che solo • biblioteca sono di gran lunga superiori alle potenti motori di ricerca, annidali in meta-cataloghi poche monografie, più semplici e più lineari da - o meta OPAC come oggi si dice - interrogano descrivere in un catalogo. Comporre una contemporaneamente superando quella bibliografia completa dei suoi scritti, tra sociologia, frammentazione così evidente e riproponendoceli 1 cinematografia e antropologia, è impresa ardua e finalmente ordinati in un'unica sequenza • complessa, sconfina nei territori della cosiddetta Ma se ci è consentito iniziare un ritratto di Darko "letteratura grigia", quella dei rapporti di ricerca Bratina partendo da un catalogo delle sue opere, stampali in poche copie dagli istituti scientifici e piuttosto che da un ricordo, da un incontro, una introvabili il giorno dopo la loro pubblicazione, sollecitazione critica o l'esperienza di una comune opuscoli su pagine non numerate, con ambiguità avventura, è perché anche da ciò che il catalogo da sciogliere tra editore e stampatore, tra autori dice nell'insieme dei suoi record, nella descrizione

1 L:interrogazione globale di MAJ, MetaOPAC Azalai Italiano (indirizzo: http://www.aib.it/aib/oJXIc/mai2.htm) ha prodotto, interrogando 139 diversi cataloghi di altrettante biblioteche italiane (sia pubbliche che universitarie) 67 risultati, tra monografie, curatele e interventi a vari convegni presenti

in 29 distinti OPAC (cataloghi di biblioteche o di sistemi bibliotecari di più biblioteche). 167 documenti non corrispondono a 67 documenti diversi, ma sono la somma di tutti i titoli rintracciati nelle diverse biblioteche. Interrogazione del 5.10.2002. L:acronimo OPAC sta per On line Public Access Catalog, owero catalogo elettronico con interfaccia amichevole per la ricerca bibliografica dell'utente. pedante di tutti gli scritti registrati, può prendere quanto quel tema potesse essere coinvolgente e il nostro caso -ignorando l'uno o l'altro insieme che paragrafo centrale, proprio perché mi era subito forma la personalità di un intellettuale come Darko affascinante, tale da scardinare come immagini non possono che essere, come l'insiemistica parsa una intuizione felice. Bratina. Alla•fine, infatti, il catalogo è lo specchio invecchiate e ormai logore non solo quelle più definisce, l'uno all'altro complementari proprio in Certo, questo "sentirsi a casa" sia a Lubiana che fedele non solo dei suoi interessi scientifici e di legate a stereotipi e pregiudizi che ognuno porta da virtù della frontiera stessa"7 riappropriandoci "di ciò a Milano presuppone, come dicevo, uno sforzo ricerca, ma anche delle relazioni intessute con le sempre con sé, ma anche a quelle più che il territorio in cui ci è dato vivere di fatto offre." soggettivo, che va bene al di là di un atteggiamento molteplici istituzioni, le molteplici riviste, i molteplici elegantemente letterarie, divenute difficili da vago di tolleranza, ma richiede un plus di centri culturali. E Bratina dimostra una curiosità, leggere e sopportare e per le quali si vorrebbe conoscenza CQncreta e approfondimento dell'altro e una disponibilità a tutto campo, la capacità di prendere un po' le distanze (penso al contadino Da questo punto di vista dovrebbe essere interesse di delle sue specificità. E diceva Darko Bratina in collaborare con un'infinità di soggetti diversi. sloveno tremendamente naif e primitivo della tutti saperne di più ed in profondità sulla presenza un'altra pubblicazione "minore" di quegli anni Appunto: soggetti diversi, non solo le Cripta dei cappuccini di Joseph Roth, per esempic4). slovena, così come è interesse di tutti esplorare più a Ottanta, un convegno gradiscano dell'83 su accademie. Forse perché capisce, da buon politico, Quel breve saggio che apriva, insieme a tanti fondo il patrimonio ecologico di cui il nostro territorio Regione e cultura voluto e curato da Stelio che spesso le intuizioni più felici, i progetti più altri importanti articoli, lo splendido numero del è particolarmente ricco. Avere a disposizione nel Spadara, che tutto ciò voleva dire "socializzare le concreti, possono nascere anche al di fuori delle "Territorio" del 19865, uscì con un titolo che mi parve raggio di pochi chilometri il mare, il Carso, il Collio e proprie 'storie' nella 'storia complessiva', onde aule universitarie. naturale coniare: Essere insieme italiani e sloveni. la montagna e non usarli simultaneamente è a dir evitare la riproduzione e la persistenza di divisioni ED poco da sciocchi. Per analogia disporre di 9 L'esperienza che voglio qui riferire è proprio Lo traevo dal suo stesso testo, un testo che poneva e separazioni" • Ancora una volta, uno sforzo quella di un operatore culturale, quale ero quindici la necessità di assolvere a un compito non poi così compresenze linguistiche ed etniche diverse come soggettivo non indifferente, che consenta di anni fa, che operando in un centro culturale - un semplice anche per noi "italiani di confine". Come parti organiche del territorio medesimo e non convertire il proprio registro linguistico di partenza, consorzio di comuni da sempre in cronica carenza tutti i progetti credibili che non si limitano a frequentare la loro produzione culturale ed i loro traducendosi in un arricchimento culturale che di finanziamenti, ma anche alla disperata ricerca di proclamare semplici principi, Bratina si sforzava di autori è un'autolimitazione che nel mondo moderno costituisce la nostra vera ricchezza. non comprendo.8 una propria identità2 - si accosta dapprima a un farci capire come per essere a pieno titolo cittadini È da questo passaggio logico che Bratina poi L'eccezionalità e insieme la forza di questa tema che continuava a non essere completamente di questa terra di confine, occorreva conoscere svilupperà la frase che è diventata l'incipit di questo affermazione è costituita dal fatto che è un conosciuto e assimilato (la presenza e la cultura anche l'altro, "interiorizzare dentro se stessi ciò che convegno (Sentirsi perfettamente a casa sia a intellettuale sloveno a riflettere sul fascino di quel 6 slovena nella società regionale), per poi scoprire, le due culture offrono delle due lingue" • E ancora: Milano che a Ljubljana) e che su quel numero del doppio binario, sulla ricchezza che quel doppio da italiano, attraverso soprattutto un lucidissimo "Spesso mi domando come è possibile vivere sulla "Territorio" avevo trasformato nel titolo di un flusso comporta, e lo dice nella nostra lingua, per saggio3, qui già ricordato da Giuseppe Petronio, frontiera o meglio nella fascia di frontiera - come è ; La rivista era diretta da Rinaldo Rizzi, vice presidente del Centro Culturale Pubblico Polivalente, figura dinamica di pedagogista e operatore 'Si tratta del "Centro Culturale Pubblico Polivalente - Consorzio del Monfalconese", che abbracciava nove comuni della Bisiacaria e aveva sede a culturale. particolare questo numero, il primo a contenuto monografico, era nato con l'apporto fondamentale di Stelio Spadaro e Giorgio

Ronchi dei Legionari. I comuni aderenti al consorzio erano: Monfalcone, Ronchi dei Legionari, Staranzano, Sagrado, San Pier d'Isonzo, San Canzian · Depangher che, qualche anno dopo, reali=rono sempre con il CCPP un secondo numero monografico del "Territorio"dedicato agli Istriani di qua d'Isonzo, Doberdò del Lago, Turriaco e Fogliano Redipuglia. Ora il CCPP ha mutato denominazione in Consorzio Culturale del Monfalconse (CCiv!) e di là dal confine:In Territorio" 12 ( 1989) n.25/26. numero dedicato alla presenza e cultura slovena nella società regionale comprendeva fra gli altri e ha attualmente sede a Begliano, frazione di San Canzian d'Isonzo. Una prima indagine storico-amministrativa del centro culturale è in ROMANO articoli e interventi di Cecilia Assanti, Alfredo Battisti, Lorenzo Bellomi, Antonio Vitale Bommarco, Andrei Bratuz, Gino Brazzoduro, Arnaldo Bressan, ·VECCHIET, legislazione e caso del Sergio Conetti, Silvio"Il Cumpeta, Elvio Guagnini,Il Rave! Kodric, Miroslav Kosuta, Mario Lizzero, Mario Maver, Paolo Merkù, Luciano Morandini, in "Quaderni Utinensi" 8 (l 990) n. l 5/!6 [stampa 1996], p.65-7 4.i Claudio Paléiè, Paolo Petricig, Giuseppe Petronio, Marija Pirjevec, Marco Puppini, Alojz Rebula, Tullio Reggente, Silvana Schiavi Fachin, Giacomo 3 DARKO BRATINTra A, insieregionaleme provvedime italianienti. "La amministrat cosa non è vi. li semmaiCentro è so/o Culturale Pubblicoin "Il Poli Tervalenteritorio", del9 (!9 Monfalconese86) n.16/17, p.9-12 (parie. Scotti, Danilo Sedmak, [osip Tavéar, Fulvio Tomizza, Carlo Tullio Altan, Ivan Vere. prima),' Come si ricorderà, il protagonista della è un giovane e ricco rampollo del ramo cadetto di una famiglia di recente nobiltà ' DARKO BRATINA, Essere insieme sloveni e cii., p.12. slovena, Franz FerdiEsserenand Trotta, nativosloveni di Sipolje . La sua origine consentedifficile, a Roth di accostareaffasci ben prestonante", il protagonista ad altri personaggi sloveni 'Op. cii., p.9. tra cui il cugino Joseph Branco che, lontanCriptao dal contatto dei cappuccini con la raffinata cultura asburgica, dimostra in pieno la colorita rozzezzadel suo connaturato 'Op. cii., p.lO. italiani, comportamento contadino, in innumerevoli e buffi passaggi. E ancora: "Straordinari (. .. ) questisloveni! Gli ungheresi li privano dei diritti nazionali ' DARKO BRATINA, La i separatismi per in La e la ed più elementari e loro si difendono, di tanto in tanto perfino si ribellano, però festeggiano il compleanno del re" (cap. V). organizzazione, marzo [ai cura del) Comitato Regionale P.C.l.ra Friuli-Venezia Giulia. Dipartimento culturale, [Trieste].ra 1983, p. 67-68. Oltre integ re le diverse realtà, Regione cultu : intervento ra scelta del plural smo. G disca, 19 1983, lui nella lingua dell'altro, con una lucidità forte e Darko Bratina sul "Territorio", Essere insieme sloveni e Giacomo Gambetti solenne, ma al tempo stesso garbata e serena, italiani, sollecitava a tutti un atteggiamento e una com'era cert6lil suo animo. cultura di cui sentiamo ancora tutta la persistente Critico cinematografico Tutto quello che è successo dopo è un insieme di mancanza, ma che non può non essere percepita già risultati indubbiamente importanti, in primo luogo la come autenticamente e anticipatamente europea. legge di tutela delle minoranze linguistiche (la 482J99) Mi pare bello, conclusivamente, pensare che e in seguito quella sulla minoranza slovena (la Darko abbia scelto una rivista senza dubbio minore 38/2001) ma in quei primi anni Ottanta qualcosa, nel per affermareq uesti principi, intuendo però che dietro 0 Monfalconese,1 , in quel modesto Centro Culturale la modestia di quella rivista, di quel consorzio di PubblicoPolivalente con il quale Darko Bratina non comuni della Bisiacaria e del Basso lsontino, ci fosse rinunciava a collaborare con entusiasmo, veniva l'intuizione di un "progetto di dialogo" che in altri, più tracciato e andava ben al di là di una semplice tutela blasonati contesti, ancora non veniva per nulla condita da un po' di generosa tolleranza ... Oltre alla considerato. E proprio la sua curiosità intellettuale, prima traduzione slovena della nostra Costituzione, certo una sua dote tra le più spiccate e più • avvenuta paradossalmente solo nel 1983 un'azione riconosciute da tutti, gli ha permesso di assecondare il In un contesto così ampio e articolato sulle tante l'Italia ha un rapporto con la cinematografia degli • doverosa e realmente e profondamente democratica11, nostro progetto, che certo era anche il suo. : esperienze di Darko - Darko sociologo, Darko altri Paesi che è pressappoco lo stesso di sessanta dopo trentacinque anni di oblio, quell'articolodi • politico, Darko cittadino della sua Gorizia, anni fa, un rapporto di inferiorità culturale • Darko impegnato nei rapporti di chiarezza e pressoché completo. Al di fuori di due o tre Paesi, • conoscenza con gli sloveni - credo che tutto non conosciamo il cinema europeo e con eccezione • sommato possa sembrare secondario parlare di degli Stati Uniti non conosciamo i film degli altri cinema, possa apparire un aspetto non di continenti. Soltanto ogni tanto capita un film che prim'ordine. Invece sono convinto del contrario, e circola per qualche particolare motivo, pubblicitario credo che anche Darko lo pensasse, e non soltanto o scandalistico, e allora quel film ci sembra chissà per la sua formazione iniziale di giovane critico. Un cosa ed esclamiamo: "Ho visto un film indiano, ho po' tutti siamo passati da quella fase: da giovani visto un film cinese!" non ricordando che l'India ne abbiamo amalo il cinema e considerato il cinema produce 700 all'anno e la Cina alcune centinaia. come un cosa a metà strada tra l'evasione e lo In questo stato di miopia, di cecità e di

"L 15.12.1999 n.482 Norme in minoranze e L. 23.2.2001 n.38 Norme spettacolo; poi, chi ha voluto, è arrivato ad una subordinazione culturale rispetto anche ad altri regione conoscenza più precisa. Darko ha cominciato come paesi europei, Darko si è dedicato con profonda materia di tutela delle linguistichetraduzione storiche in sloveno di Marijan Bajc, aRonchi tuteladei della Legionari, minoranza Centro critico in alcune riviste, quali "Cineforum", poi attenzione alla conoscenza in particolare del linguistica slovena della Friuli-Venezia Giulia. Culturale Pubblico Polivalente, 1983. Si legge nell'introduzione: "Ed è in questo senso che va intesa questa pubblicazione, che per quanto ci cinema che a lui stava a cuore, quello della sua risulta" Costitu è zlaion prima:e della uno Repu strumentobblica Italiana. di lettura U setava di meditazione, ltalijanske Repu nellab like,sua lingua, al cittadino della Repubblica Italiana di lingua e cultura successivamente ha adoperalo il cinema come slovena. Riteniamo questo un atto culturale doveroso, ed un contributo, forse non piccolo come sembra, alla migliore soluzione di questo strumento di conoscenza, e qui siamo a un nocciolo nazionalità: il cinema sloveno. In questo senso ha annoso problema." (p.5). Un'altra interessante pubblicazione su questi temi edita in quegli anni dal CCPP è stata di fondamentale: il cinema come strumento di dialogo fatto un'opera di apertura, di scavo, di conoscenza Fotografiedi Sergio Ferrari, Maurizio Frulloni, Arnaldo Grundner, Branko Lenart, Mario Magajna, Milenko Pegan, Josko Princiè', Viljem e di conoscenza. Siamo in un Paese in cui non che è esemplare perché è un modo di vedere le Zavadlav, Ronchi dei L egionari, Centro Culturale Pubblico Polivalente, 1988. Il volume era preceduto da due saggiSloveni di Rinaldo confine. Rizzi e Fabio Amodeo. conosciamo quasi nulla del cinema mondiale, cose che, se fosse seguito su scala nazionale e anche dalle istituzioni preposte a far questo ma che spettacoli, sono valide solo le grandi manifestazioni certo punto, e Darko questo lo sapeva bene. tutto quanto sia ampio questo rapporto, ma è un non fanno questo, potrebbe aver permesso pubblicitarie. La pubblicità ha un'importanza Attraverso il cinema si ha un termometro e un modo rapporto che è destinato a diventare profondo e a quell'apertura, quell'allargamento di conoscenza enorme, esorbitante, che però condiziona tutti noi, e di conoscenza, di divulgazione e di circolazione lasciare dei segni sempre più permanenti e indispensabile per un Paese civile, per un Paese condiziona il pubblico e lo spettacolo. Bratina dalla delle idee straordinario. Non sempre si valuta del duraturi nel tempo. che vuol dirsi moderno come il nostro. pubblicità si era svincolato completamente, aveva Darko dapprima trovò con l'Assessorato alla capito e colto anche questo, e quando assunse cultura di una città di provincia molto diversa da /}'incarico di senatore della Repubblica non cambiò Gorizia, Modena, la possibilità di mostrare i film di un filo il proprio atteggiamento, non cambiò di della Slovenia, registi nuovi e film nuovi; poi questa una virgola la propria posizione e il proprio esperienza divenne giustamente esperienza di rapporto con la gente, il proprio rapporto col Gorizia, e il film Videomonitor è stato in quegli anni cinema, anche se in fin dei conti riusciva ad andare una delle cose più serie e importanti, non soltanto a al cinema meno di prima. Lo conoscevo da Gorizia ma in Italia, perché non c'è stata trent'anni e ci vedevamo più spesso quando non f»nessun'altra iniziativa, rivolta �d altri Paesi, che aveva l'incarico di senatore, quando ci si potesse paragonarsi a questa. -incontrava a Gorizia o a Roma o a qualche Quando studiava a Trento e quando lavorava a - convegno, di quanto non fosse poi possibile vederlo Torino, si legò di amicizia in modo particolare ad un a Roma mentre lavorava dall'inizio alla fine della altro caro amico, anch'egli scomparso, Paolo settimana al Senato. Però non cambiò di una Gobetti. Ed è curioso come questi due personaggi in virgola il proprio atteggiamento e la propria fondo si somigliassero, nella cultura da una parte e dimensione umana e culturale, anzi, accettò di far nell'umiltà profonda dall'altra, nella semplicità dei parte del nostro gruppo, della nostra rivista: una modi come nella capacità di lavoro e nella volontà rivista estremamente povera, estremamente di approfondire le cose. Quando poi ritornò a modesta, ma assolutamente libera, e questo gli Gorizia e quando a Gorizia dette vita a quelle piacque perché coincideva perfettamente con iniziative, che da locali avrebbero potuto e dovuto quello che lui era. -.._e; diventare nazionali se il nostro fosse stato un Paese Mi piacerebbe che il Kino Atelier che lui ha più maturo, l'esperienza di Bratina in certo senso fondato a Gorizia riuscisse ad approfondire il lavoro scosse gli ambienti del cinema anche in campo sulla figura di Darko, come abbiamo fatto oggi, e nazionale. che deve essere un inizio, non una fine. Non è Purtroppo il cinema è condizionato ancora da un'opera facile, anche se non è particolarmente quell'aspetto di secondaria importanza che è la originale raccogliere gli articoli scritti e i suoi carovana pubblicitaria. Il cinema, malgrado tutto, interventi in campo cinematografico. So benissimo malgrado i cent'anni che sono trascorsi, è sempre che Darko ne ha fatti tanti in campo politico e un fenomeno da baraccone e tale viene ancora in sociale, ma mi riferisco ora solo a questo piccolo e qualche modo considerato: sono validi solo i grandi secondario settore del cinema: secondario fino a un Giornalista, rappresentante della Franco Juri slovena che a quella italiana l'importanza notare come fosse apprezzato da esponenti di Comunità italiana in Slovenia dell'avvicinamento tra Italia e Slovenia, e non del rilievo della classe politica italiana. Fu una scuola loro allontanamento, come i molti, pessimi per noi che stavamo entrando nella cultura consiglieri dell'una e dell'altra parte ancora oggi si parlamentare, che eravamo agli esordi della ostinano a perseguire. cultura democratica, e potemmo notare come Darko Questa era la specificità di Bralina sloveno in Bratina - uomo di sinistra, cattolico laico - fosse Italia con cui mi identificavo in quanto italiano in rispettato da tutti i partili, da tutti gli interlocutori Slovenia; ma di italiano in Slovenia che non ha mai che lavoravano con lui. E ci dicevano che con creduto nella ghettizzazione delle minoranze, come Darko Bratina era difficile polemizzare, non perché non lo credeva certamente lui. La minoranza deve non ci fossero punti di disaccordo, ma perché era uscire dal ghetto ed entrare nel tessuto sociale e intellettualmente onesto, e questa onestà disarmava politico della maggioranza, deve operare in l'avversario. Quando Darko cercava di spiegare, di sintonia con l'ambiente circostante: ma allora era dare delle ragioni ai propri argomenti, lo faceva un principio che non veniva né inteso né accettato usando la logica, con il linguaggio culturale che R'mgra z10' ch' 1 m1'h a m' v1tato,' dan dom1 ' gli era solito. Perciò il passaggio dalla cultura alla G •- delle barriere etniche e anche di quelle minoritarie, da chi proponeva la separazione etnica come G l'opportunità di testimoniare della sensibilità proponendosi come punto di riferimento di mutua e chiave di confronto politico. politica per Darko non fu drammatico, anzi, fu un : che Darko ha avuto sempre nei confronti di reciproca conoscenza tra i due mondi culturali. Queste separazioni non sono tipiche solo delle esempio di inserimento intellettuale nell'azione • queste terre a cavallo del confine. Ricordo che Penso che il grande merito dell'attività nostre regioni, ma purtroppo dilagano anche al di politica, importantissimo proprio ai fini del dialogo • sin dagli anni Ottanta, quando appartenevo a cinematografica e di critico cinematografico di là di questi confini, dilagano nella stessa Europa: il tra Italia e Slovenia. Purtroppo Darko Bratina non • quella generazione che potrei chiamare di Bratina sia stato quello di aver infranto delle linguaggio della destra le sta in qualche modo venne capito molto bene dalla politica ufficiale giovani intellettuali della minoranza italiana al di là barriere psicologiche proprio sul piano culturale. materializzando in molte regioni europee, e questo slovena, che vedeva con sospetto un avvicinamento del confine, guardavamo con estremo interesse a Ci avvicinammo anche personalmente negli è fonte di grande preoccupazione; ed era fonte di tra Italia e Slovenia, e nel migliore dei casi quello che accadeva al di qua, nel goriziano e a anni 1992-'93, quando entrambi eravamo deputati, preoccupazione anche per Darko Bratina. preferiva la cosiddetta "equidistanza". Trieste, e vedevamo proprio nelle iniziative di Darko io al Parlamento sloveno come rappresentante, non Ho due ricordi su Bratina politico che vorrei Il secondo episodio che vorrei raccontare si Bratina un esempio molto chiaro di come doveva della minoranza italiana, ma di un partito, lui proporvi. Il primo è legato all'idea comune subito riferisce a un incontro che si svolse a Madrid, dove muoversi una minoranza, al di fuori di quella esponente dell'allora Ulivo a Roma, e mi accorsi dopo l'indipendenza della Slovenia e del io vivevo e lavoravo per il mio incarico diplomatico, sindrome minoritaria di cui spesso siamo ostaggio che quanto gli aveva suggerito la cultura adesso lo riconoscimento del nuovo Paese da parte e fu quando Darko, assieme ad un altro compagno quando ci confrontiamo con la realtà politica e applicava anche nella politica. Credo che questo dell'Unione Europea, della Comunità internazionale parlamentare, l'onorevole Leoni, partecipò a una culturale dell'ambiente della maggioranza. fosse forse il vantaggio più grande di vivere una e dell'Italia, di portare quanto prima una riunione parlamentare europea in quella città. Darko Bratina era forse l'esempio realtà multiculturale in termini coscienti, e lui era delegazione nella Commissione Esteri del Erano tempi difficili e di rapporti abbastanza tesi tra dell'intellettuale integrale, nel senso che concepiva cosciente di questa realtà e dei vantaggi che Parlamento sloveno a Roma. Me ne incaricai io, e a Slovenia e Italia, i tempi in cui il primo governo la sua realtà multiculturale come un bene, non poteva offrire. In quell'interessantissimo spezzone Roma, naturalmente, la cosa venne gestita da Berlusconi stava bloccando l'avvicinamento della come un limite, e in questo senso divenne un punto dell'intervista nel documentario che abbiamo Darko: lui era a Roma soltanto da qualche Slovenia all'Unione Europea per la famosa di riferimento attraverso proprio il Kino Atelier e poi potuto vedere, Bratina parla proprio di questo, settimana, quindi non conosceva ancora bene questione dei beni abbandonali, delegando un po' Videomonitor: un esperimento che andava al di là quando, senatore, ricorda sia alla classe politica l'ambiente, ma nonostante questo ebbi modo di tutto il dialogo diplomatico ad un personaggio come LivioCopulo. Andammo a cena insieme, e forte, allora è facile accettare anche l'identità di chi Darko, che era assieme a questo compagno ti vive accanto, e credo che proprio questo discorso romano, quindi un po' distante anche di convivenza attiva fosse il perno costante del geograficamente da questa realtà, volle che a dialogo che Bratina proponeva. Lo proponeva in parlare della dimensione minoritaria, della realtà in termini sempre estremamente sereni e pacati, senza Istria e in Friuli-Venezia Giulia fossi io, italiano ombra di massimalismi, di estremismi e di forzature, d'Istria, italiano sloveno. Mi colpì la coincidenza ma puntando sul ragionamento e sulla riflessione quasi totale delle nostre valutazioni, nonostante che per riuscire in qualche modo a convincere anche i con Darko non ci fossimo né visti né sentiti dal più ferrei avversari dell'idea stessa di nostro ultimo incontro di diversi anni prima, e nel multiculturalilà. frattempo fossero successe parecchie cose. Però le Passare dalla multiculturalità all'interculturalità, nostre valutazioni coincidevano, e si parlò a lungo alla presa di coscienza di questo vivere insieme. della questione del bilinguismo, qual era il nocciolo Questo principio andrà poi anche istituzionalizzato, 19 e il senso di esso in una realtà multiculturale, e e con strumenti molto chiari di cui l'elemento convenimmo tutti e due che il bilinguismo deve bilingue è soltanto una delle fasi, ma una fase servire a far sentire meno minoritario l'individuo importantissima dal punto di vista psicologico, e lo della minoranza, e quindi se l'ambiente è bilingue - dico anche da esponente minoritario italiano al di come nel caso di Capodistria, Isola e Pirano - là del confine. anche una minoranza che conta il 2% della Per finire, vorrei ricordare che negli ultimi anni popolazione totale si sente meno minoranza, e non sono scomparsi personaggi che hanno lasciato il è ghettizzata, non è segnata col marchio di segno in queste terre, che hanno portato avanti un specificità. Darko volle che io spiegassi molto discorso culturale importantissimo ed estremamente dettagliatamente queste cose a Leoni, perché non simile e affine a quello di Darko Bratina, e che sempre era facile spiegare queste cose a Roma, e associo volentieri a quel gruppo di intellettuali che sappiamo che non è facile spiegarle nemmeno a andava da Alex Langer a Fulvio Tomizza in Istria, a Trieste e a Gorizia. Giorgio Depangher istriano a Trieste. E quando Leggo a volte che si ha paura del bilinguismo, penso a Darko Bratina, penso anche a questi altri che il bilinguismo può rappresentare una minaccia; amici, quando penso a Tomizza mi ricordo di ma di che minaccia si tratti non si capisce, perché Bratina; e poco tempo la, in un convegno a Umago l'unica minaccia potrebbe essere la perdita della su Tomizza, non a caso Bratina è stato ricordato propria identità. Ma quando la propria identità è numerose volte. di Majda Bratina Cenni biografici su Darko (Diodato) Bratina

• Nasce a Gorizia il 30 marzo 1942. Dopo aver tutela delle minoranze linguistiche. • frequentato le scuole elementari e medie Già prima della laurea e fino al 1973 svolge : slovene, si iscrive al liceo scientifico Duca degli attività di ricerca presso il Centro di Ricerche • Abruzzi a Gorizia. Consegue la maturità nel sull'Impresa e lo Sviluppo (CeRIS) di Torino e • 1961 e si iscrive alla Facoltà di Ingegneria a collabora a vari progetti di ricerca del CNR. Nel • Trieste, dove frequenta il collegio diretto da 1967/68 è assistente del corso di Psicologia monsignor Edoardo Marzari, grazie al quale inizia industriale presso la Scuola di Amministrazione ad interessarsi di sociologia. Venuto a conoscenza Industriale dell'Università di Torino, dove dall'anno dell'istituzione di una Facoltà di Sociologia a Trento seguente è docente di Sociologia del lavoro e in nel 1962, abbandona gli studi di ingegneria e si seguito anche di Sociologia generale. iscrive a questa nuova facoltà, quando ancora non Tra il 1970 e il 1975 collabora con la Fondazione era riconosciuta. Agnelli al progetto Valletta per la formazione di Si laurea nel 1968 con una tesi dal titolo imprenditori e di manager. Nel 1972 inizia come Minoranze etniche. Un caso di analisi strutturale. docente di Sociologia economica la sua Già da questi anni è dunque evidente l'interesse di collaborazione all'Università di Scienze Politiche di Bratina per le questioni relative alle minoranze Trieste; nel 1976 si stabilisce definitivamente a etniche e linguistiche e a tutto ciò che riguarda Gorizia, insegnando dal 1978 a Trieste Sociologia l'identità etnica; infatti non abbandonerà mai questi generale. Continuerà la carriera universitaria fino temi, tanto che il suo ultimo intervento politico, al 1992, tenendo dal 1990 anche un corso di tenuto a Strasburgo presso il Consiglio d'Europa Sociologia delle relazioni etniche presso la Facoltà poche ore prima di morire, riguarda proprio la di Scienze Internazionali e Diplomatiche a Gorizia, aperta quello'stesso anno. 1977 il circolo cinematografico Kinoatelje. Promuove Bratina è stato molto attivo anche nelle la conoscenza della cinematografia slovena, organizzazioni della comunità slovena in Italia: dal organizzando la prima retrospettiva in assoluto del 1976 come collaboratore dell'Istituto di Ricerche cinema sloveno, dalla quale nasce il Film Video sloveno (Slori), diventandone direttore dal 1982 al Monitor, rassegna annuale di cinema, televisione e 1992; inoltre come membro, in tutti questi anni, del video sloveni. A Gorizia fonda anche l'Associazione direttivo dell'Unione culturale ed economica Sergio Amidei, che organizza annualmente una slovena (SKGZ). rassegna cinematografica estiva e che offre il Una delle sue passioni più grandi, coltivata da Premio Sergio Amidei per la migliore ragazzo e poi mai più abbandonala, è stata il sceneggiatura. cinema. Fin dal periodo universitario collabora a Nel 1992 viene eletto senatore della repubblica vari cineforum; per molti anni è corrispondente del con il PDS per il collegio di Gorizia, diventando così quotidiano ''1.:Adige" al festival del cinema di il primo senatore goriziano sloveno. È nuovamente , Cl} Venezia, dal 1964 sullo stesso giornale tiene una eletto nel 1994 nella lista dei Progressisti e nel 1996 rubrica giornaliera riguardante la critica delle nell'Ulivo. Tra i vari incarichi pariamentari svolti, si trasmissioni televisive. Dal 1965 al 1972 è membro ricordano quelli ricoperti in qualità di membro della del direttivo della Federazione italiana Cineforum e Commissione Esteri del Senato, di membro della collaboratore della rivista cinematografica Delegazione italiana presso il Consiglio d'Europa, "Cineforum". Nel periodo universitario dà vita ad di membro della Delegazione italiana presso un cineforum cittadino a Trento, mentre a Torino l'Assemblea dell'UEO e dal 28 novembre 1996 di fonda il cineforum Madonna delle Rose. Su sua Presidente della Delegazione italiana presso la iniziativa è tradotto dall'inglese in italiano il libro di Conferenza dell'INCE. !.C. Jarvie, Una sociologia del cinema, per il quale Muore a Obernai, vicino a Strasburgo, il 23 scrive la prefazione. Trasferitosi a Gorizia, fonda nel settembre 1997. Bibliografia A curad i Majda Bratina

• Bibliografia

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La a cura di chance europea, 1997 (sostituito dal 17 ottobre 1996 al 23 settembre 1997). in Atti del Convegno organizzato dal Comitato Vittodeglir ioSloveni Pieri, Gonellarizia, politica !CM, 1991urbanistica del Friuli-Venezia Pensare Gorizia e Membro della Delegazione italiana presso l'Assemblea Universitario per la Pace, Trieste, Università degli Studi di Giulia, in Igor Jogan, e questione aspettiamoin "Nuova l'alba? iniz iativaZakai isonbiti npocakalia", (1997), jutra? n. 16 dell'UEO dal 17 ottobre 1996 al 23 settembre 1997. TrIl ieste, 30 novembre 1988 negazione: simboli identità Membro della Delegazione italiana presso la Conferenza etnica, contributo della cultura slovena a Trieste Mi1941-19lano, 47:Fran soggettico Angeli, nazionali 1991 soggetti sociali Perché non ne dell'INCE dal 22 ottobre 1996 al 28 novembre 1996. Trisegnoeste, [a c ome affermazione e e progetti politici vincoli storici, Trieste 1941-1947, LaGo culturarizia, Kinoatelje, la lingua 19 delle97 minoranze componente Presidente della Delegazione italiana presso la in Presenza e e fra del patrimonio culturale del La lingua bene Conferenza dell'INCE dal 28 novembre 1996 al 23 cura di] IRRSAE Friuli-Venezia Giulia e e in culturale. Ile patrimonio demoetnoantropocologico.me Atti Iniziativesettembre 19 97. Associazione culturale regionale "Gruppo 85" -Trieste, Lapre domenicamessa di Clau delled io Tonel, Trieste, Dedolibri, 1991 di studi linguapaese, come in culturalecom e Supplemento al "Bollettino" 2/1988, Trieste, IRRSAE Friuli­ primario" tenuto a Roma il 23 febbraio 1996 [. ..], Ha presentato come cofirmatario i DDL VeneL'effezttoia Slovenia,Giulia, [1988] scope, "Isonzo-Soca. Giornale di Convegno "La Bene Localismofrontiera", ed6 (19 etnicità94), n . 13La società di Roma, in "Alpe Adria Cinema", Trieste, Alpe sociali territorio competizione, Asstradizioniociazione popolari, Bianchi Banpatrimdinelli,onio 1998 da IdentitàAdria Ci etnicanema, 1989società post/industriale, Etnicità in mezzo. Le tutelare S. 350, S. 889, S. 1134, S. 1170, S. 1171, S. 1203, S.1634, S. 1907, Locale mondiale: patrimoniun da difendereconservare attività eda Stato, rappresentanze fra e Le AttivitàS. 2370, S. 24di5 3Relatore. su DDL e in e "Documeiln trattatoti CNEL" n. 38, Romavanti,a 1994 promuovere.(estratto da una diregistra studi zinione memoria del 30 diagosto 1997), in SlovènesFiume, a E Tridit,este: 1989 historique a TS, Bratina,e Gorizia, agosto 1998, e È stato Relatore DDL: La voix slovene. Slovenski glas. La voce slovena, SColloquioalvare doti.per Darkoandare Bratina, senatore"Nord est", della I (19 94), n.2 Seminario Darko Les un sujet "cacher"?, in Repubblica Italiana, 29 [sintesi dei lavori a cura di sui Trieste, con il Ario Rupenil,kultura, S.l .,istovetnost: s.n., 1998 zbornik, Biblioteca Nazionale e degli Studi, 1989 [testo tradotto anche L'insufficienza delle categorie"Off, Krea's interpretative newsletter", (setdel. conflitto1995), n. l S. 671 Ratifica ed esecuzione dell' Accordo di collaborazione Znanje, uredniski odbor: Dualismoin sloveno linguistico e in italian o] ambientale il Balcani in fiamme, Attività politica culturale tra italiana e la Repubblica bilinguismo, Problematiche educative ambiente E. Susic - Sussi, M. Bulfon, A. Rupe!, Gorica, Slori, 1998 d'Albania, fatto a Tirana il 12 settembre 1994. plurilingue I Vzgoja coizobraievanjeme arredo v vecjezicnemper okolju jugoslavoTa vola rotonda: in nuova classe politicaFirenze, italiana. ECP, 199 Alle5 Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione in in domande di Futuribili (Legge 2 marzo 1998, n.49; G.U. n. 64 del 18 marzo 1998) in Fisichella, LaMiglio, A. Panebianco, Pasquino, a cura di Sonja Sirk e Stanislava Sosic, Trieste, IRRSAE rispondono B. Andrea/la,lllegalità­ D. Bratina, Mandati S. 672 Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea EthnosFriuli-Vene identità.zia Giu Ethnoslia, 1990 in istovetnost, legalitàD. nuoviG. patti sociali. Dalla RussiaG. all'Italia sulla coproduzione cinematografica, con due annessi, l'Europa."Futuribi li", 2 (1995), n. 3, poi pubblicato in XILegis latura Senato fatta a Strasburgo il 2 ottobre 1992. e di D. Bratina [et aliil, {Intervento]e Evoluzione Prospettive dellaper XII Legislatura Senato Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione. TrIdentitàieste, Istit etnicauto sloveno società di rpostindustriale,icerche (Slori), 199 0Ethnos Slavistica Milano, FuturoFranco della Angeli, Convivenza 1995 a Trieste, XIIILegis latura Senato (al 23 settembre 1997) (Legge 5 novembre 1996, n.596; G.U. n. 275 del 23 identità, in Storia, e novembre 1996) e in e per un a cura Trieste, Istituto sloveno di ricerche (Slori), 1990 di Nina Nodramija, [Trieste], Istituto di Filologia Slava - S. 820 Ratifica ed esecuzione dello Scambio clilet tere tra il S. 1270 Concessione cliun contributo all'Accademia di membri, da una parte, e la Repubblica del Kazakistan, S. 1592 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro Governo della Repubblica italiana e l'Organizzazione delle diritto internazionale de l'.Aja. dall'altra, con tre allegati, protocollo relativo all'assistenza interregionale di cooperazione tra la Comunità europea ed Nazioni Unite relativo al trasferimento della sede da Roma Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione reciproca tra le autorità amministrative in materia i suoi Stati membri, da una parte, e il Mercato comune del a To rino del Centro interregionale delle Nazioni Unite per la (Legge 31 marzo 1998, n.71; G.U. n. 80 del 6 aprile 1998) doganale, atto finale, fatto a Bruxelles il 23 gennaio 1995. Sud ed i suoi Stati Parti, dall'altra, con dichiarazione ricerca in materia di criminalità e giustizia (UNICRI ), firmate Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione congiunta, fatto a Madrid il 15 dicembre 1995. rispettivante a Roma e a il 16 maggio 1995. S. 1283 Ratifica ed esecuzione del Memorandum d'intesa (Legge 4 marzo 1997, n.63; G.U. n. 69 del 24 marzo 1997) Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione. sulla cooperazione nel campo dei materiali per la difesa (Legge 10 novembre 1997, n.407; G.U. n. 279 del 29 (Legge 20 gennaio 1997, n.17; G.U. n. 35 del 12 febbraio 1997 tra il Ministero della difesa della Repubblica italiana e il S. 1339 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di partenariato e novembre 1997) Ministero della difesa della Repubblica ungherese, fatto a di cooperazione tra le Comunità europee ed i loro Stati ap S. 828 Ratifica ed esecuzione dello Scambio di lettere Bud est il 7 aprile 1993. membri, da una parte, e la Repubblica di Bielorussia, S. 1951 Ratifica ed esecuzione dello Scambio di note aggiuntivo all'accordo italo - tedesco del 27 gennaio 1976, Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione dall'altra, con otto allegati, protocollo relativo all'assistenza costituenie un Accordo tra il Governo della Repubblica relativo alle posizioni previdenziali degli altoatesini ex Legge 23 marzo 1998, n.106; G.U. n. 89 del 17 aprile 1998) reciproca tra le autorità amministrative in materia italiana e l'Istituto Internazionale per l'Unificazione del optanti per la cittadinanza tedesca, con dichiarazione doganale, atto finale e scambio di lettere tra la Comunità e Diritto Privato ( UNIDROIT ) per l'aggiornamento congiunta, effettuato a il 22 ottobre 1993. S. 1284 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il la Repubblica di Bielorussia relativo allo stabilimento di dell'Accordo di sede del 20 luglio 1967, fatto a Roma il 5-9 Il e;) Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione Ministero della difesa della Repubblica italiana e il società, fatto a Bruxelles il 6 marzo 1995. giugno 1995. Ministero della difesa della Repubblica di Bulgaria per la Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione (Legge I luglio 1997, n.227; G.U. n. 167 del 19 luglio 1997) eg Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione collaborazione bilaterale nel settore della difesa, fatto a (L ge 4 marzo 1997, n.64; G.U. n. 69 del 24 marzo 1997) (Legge 16 giugno 1997, n.193; G.U. n. 152 del 2 luglio 1997) S. 890 Ratifica ed esecuzione dell' Accordo cli Roma l' 11 luglio 1995. collaborazione culturale tra la Repubblica italiana e la Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione S. 1555 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di partenariato e S. 1952 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di sicurezza Relatore all'Assemblea di cooperazione tra le Comunità europee ed i loro Stati Repubblica d'Albania, fatto a Tirana il 12 settembre 1994. eg dell'Unione Europea Occidentale (UEO), fatto a Bruxelles Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione membri, da una parte, e l'Ucraina, dall' altra, con all ati, il 28 marzo 1995. S. 1336 Ratificaed esecuzione dell' Accordo che istituisce un protocollo, dichiarazioni, fatto a Lussemburgo il 14 giugno Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione S. 893 Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea partenariato ed una cooperazione tra le Comunità europee 1994, ed uno scambio di lettere effettuato a Lisbona il 17 (Legge 16 giugno 1997, n.190; G.U. n. 152 del 2 luglio 1997) sulla coproduzione cinematografica, con due annessi, fatta ed i loro Stati membri, da un lato, e la Repubblica del dicembre 1994. a Strasburgo il 2 ottobre 1992. Kirghizistan, dall'altro, con due allegati, protocollo relativo Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione S. 1958 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo relativo alla Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione all'assistenza reciproca in materia doganale, atto finale e (Legge 4 marzo 1997, n.65; G.U. n. 70 del 25 marzo 1997) sede tra la Fondazione europea per la formazione scambio clilet tere, fatto a Bruxelles il 9 febbraio 1995. professionale e il Governo della Repubblica italiana, fatto a S. I IDO Conversione in legge, con modificazioni, del Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione S. 1556 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo europee che Bruxelles il 19 dicembre 1994, con due Scambi di Note. decreto-legge I luglio 1996, n. 347, recante differimento di (Legge 4 marzo 1997, n.84; G.U. n. 76 del 2 aprile 1997) istituisce un'Associazione tra le Comunità europee ed i loro Relatore alla Commissione Affariesteri, emigrazione termini previsti da disposizioni legislative concernenti il Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Estonia, (Legge 7 aprile 1997, n.111; G.U. n. 100 del 2 maggio 1997) Ministero degli affariesteri e norme relative ad impegni S. 1337 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di partenariato e dall'altra, con atto finale, cinque protocolli e allegati, fatto a internazionali ed alla cooperazione allo sviluppo. di cooperazione tra le Comunità europee ed i loro Stati Lussemburgo il 12 giugno 1995. S. 2131 Ratifica ed esecuzione dell' Accordo europeo che Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione membri, da una parte, e la Repubblica di Moldavia, Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione istituisce un'Associazione tra le Comunità europee ed i loro dall'altra, con cinque allegati, protocollo relativo (Legge 4 marzo 1997, n.71; G.U. n. 73 del 28 marzo 1997) Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Lituania, (Legge 8 agosto 1996, n.426; G.U. n. 192 del 17 agosto 1996) eg all'assistenza tra le autorità amministrative in materia dall'altra, con cinque protocolli, venti all ati e atto finale, S. 1123 Ratifica ed esecuzione del Memorandum d'intesa doganale, atto finale e dicharazioni, con scambio di lettere, S. 1558 Ratificaed esecuzione dell'Accordo europee che fatto a Lussemburgo il 12 giugno 1995. tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo fatto a Bruxelles il 28 novembre 1994. istituisce un'Associazione tra le Comunità europee ed i loro Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Lettonia, della Malaysia sulla cooperazione nel settore della eg (Legge 4 marzo 1997, n.66; G.U. n. 70 del 25 marzo 1997) difesa, fatto a Kuala Lumpur il 28 settembre 1993. (Legge 4 marzo 1997, n.83; G.U. n. 76 del 2 aprile 1997) dall'altra, con cinque protocolli, diciotto all ati, atto finale e Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione dichiarazioni, fatto a Lussemburgo il 12 giugno 1995. S. 2258 Ratificaed esecuzione dell'Accordo tra il Governo (Legge 23 marzo 1998, n.101; G.U. n. 89 del 17 aprile 1998) S. 1338 Ratifica ed esecuzione dell' Accordo di partenariato Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione della Repubblica italiana e la Presidenza dell'Iniziativa e di cooperazione tra le Comunità europee ed i loro Stati (Legge 4 marzo 1997, n.80; G.U. n. 75 dell' l aprile 1997) Centro-europea (INCE) per la sede del Centro cli Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede informazione e documentazione dell'INCE in Trieste, fatto referente il 20 giugno 1996. S. 1284 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il referente il 31 luglio 1996. a Vienna il 24 luglio 1996. In Assemblea per dichiarazione di voto il 26 giugno 1996 Ministero della difesa della Repubblica italiana e il In Assemblea su questioni procedurali l'! agosto 1996 (ant.), Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione (pom.). Ministero della difesa della Repubblica di Bulgaria per la in discussione generale l' 1 agosto 1996 (ant.), in discussione (Legge 28 agosto 1997, n.286; G.U. n. 207 del 5 settembre collaborazione bilaterale nel settore della difesa, fatto a articoli l' l agosto 1996 (ani.) 1997) S. 672 Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea Roma 1'11 luglio 1995. sulla coproduzione cinematografica, con due annessi, Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede S. 1106 Adesione della Repubblica italiana alla S. 2390 Ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia e fatta a Strasburgo il 2 ottobre 1992. referente il 6 novembre 1996. onvenzione per la regolamentazione della caccia alle collaborazione tra la Repubblica italiana e l'Ucraina, fatto a Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede C alene, con annesso, fatta a Washington il 2 dicembre 1946, Roma il 3 maggio 1995. referente l'! I luglio 1996. b S. 1326 Ratific� ed esecuzione della Convenzione tra gli al Protocollo relativo, fatto a Washington il 19 novembre Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione ed Stati parte del Trattato Nord Atlantico e gli altri Stati (Legge 16 giugno 1997, n.192; G.U. n. 152 del 2 luglio 1997) S. 820 Ratifica ed esecuzione dello Scambio di lettere tra 1956, e loro esecuzione. partecipanti al partenariato per la pace sullo Statuto il Governo della Repubblica italiana e l'Organizzazione Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede delle loro forze, con Protocollo addizionale, fatto a referente il 16 ottobre 1996. S. 2424 Ratifica ed esecuzione della Carta sociale europea, delle Nazioni Unite relativo al trasferimento della sede da Bruxelles il 19 giugno 1995. riveduta, con annesso, latta a Strasburgo il 3 maggio 1996. Roma a Torino del Centro interregionale delle Nazioni In Assemblea in discussione generale il 25 febbraio 1997 S. 1123 Ratificae d esecuzione del Memorandum d'intesa tra Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione Unite per la ricerca in materia di criminalità e giustizia (pom.) l Governo della Repubblica italiana e il Governo della (Legge 9 febbraio 1999, n.30; G.U. n. 44 del 23 febbraio 1999) (UNICRI), firmate rispettivamente a Roma e a Vienna il 16 i Malaysia sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Relatore all'Assemblea maggio 1995. S. 1336 Ratifica ed esecuzione del!' Accordo che Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede Kuala Lumpur il 28 settembre 1993. istituisce un partenariato ed una cooperazione tra le Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede S. 2481 Ratifica ed esecuzione della Convenzione quadro referente il 24 luglio 1996. Comunità europee ed i loro Stati membri, da un lato, e la referente il 6 novembre 1996. per la protezione delle minoranze nazionali, fatta a Repubblica del Kirghizistan, dall'altro, con due allegati, Strasburgo il 1 febbraio 1995. S. 827 Ratifica ed esecuzione del!' Accordo tra il Governo protocollo relativo ali' assistenza reciproca in materia S. 1214 Ratifica ed esecuzione del Memorandum d'intesa Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione della Repubblica italiana e la Lega degli Stati arabi, fatto a doganale, atto finale e scambio di lettere, fatto a sulla cooperazione nel campo dei materiali per la difesa tra (Legge 28 agosto 1997, n.302; G.U. n. 215 del 15 settembre Roma il 9 agosto 1995, con scambio di note interpretative, Bruxelles il 9 febbraio 1995. il Ministero della difesa della Repubblica italiana e il 1997) effettuato il 21 dicembre 1995 ed il 10 gennaio 1996. Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede Ministero della difesa della Repubblica indiana, fatto a referente il 22 gennaio Relatore all'Assemblea Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede 1997. Roma il 4 novembre 1994. S. 1837 Ratificae d esecuzione dell'Accordo di partenariato e referente il 24 luglio 1996. In Assemblea in discussione generale il 25 febbraio 1997 Nella ommissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede cooperazione Ira le Comunità europee ed i loro Stati In Assemblea in discussione generale il 24 settembre C (pom.). referente il 9 ottobre 1996. membri, da un lato, e la Georgia, dall'altro, con cinque 1996 (pom.). allegati, un Protocollo e atto finale, fatto a Lussemburgo il 22 S. 1337 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di S. 1270 Concessione di un contributo all'Accademia di aprile 1996. S. 828 Ratifica ed esecuzione dello Scambio di lettere partenariato e di cooperazione tra le Comunità europee diritto internazionale de L' jA a. (discusso congiuntamente con S. 1838, S. 1839) aggiuntivo all'accordo italo- tedesco del 27 gennaio 1976, ed i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede Relatore alla Commissione Affari esteri, emigrazione relativo alle posizioni previdenziali degli altoatesini ex Moldavia, dall'altra, con cinque allegati, protocollo eg deliberante il 16 luglio 1997 (L ge ! luglio 1997, n.232; G.U. n. 171 del 24 luglio 1997) optanti ep r la cittadinanza tedesca, con dichiarazione relativo all'assistenza tra le autorità amministrative in Interventisu DDL congiunta, effettuato a Bonn il 22 ottobre 1993. materia doganale, atto finale e dichiarazioni, con Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede S. 1283 Ratifica ed esecuzione del Memorandum d'intesa scambio di lettere, fatto a Bruxelles il 28 novembre 1994. È intervenuto Disegni di legge referente il 2 ottobre 1996. sulla cooperazione nel campo dei materiali per la difesa tra Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede il Ministero della difesa della Repubblica italiana e il sui referente il 22 gennaio 1997. S. 1 100 Conversione in legge, con modificazioni, del Ministero della difesa della Repubblica ungherese, fatto a In Assemblea in discussione generale il 25 febbraio 1997 Budapest il 7 aprile 1993. S. 469 Conversione in legge del decreto-legge 17 maggio decreto-legge ! luglio 1996, n. 347, recante differimento di (pom.). Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede 1996, n. 278, concernente contributi dell'Italia a banche, termini previsti da disposizioni legislative concernenti il referente il 6 novembre 1996. fondi ed organismi internazionali. Ministero degli affari esteri e norme relative ad impegni S. 1338 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di partenariato e Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede internazionali ed alla cooperazione allo sviluppo. di cooperazione Ira le Comunità europee ed i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Kazakistan, 1994, ed uno scambio di lettere effettuato a Lisbona il 17 S. 1926 Conversione in legge, con modificazioni, del Vienna il 24 luglio 1996. dall'altra, con tre allegati, protocollo relativo all'assistenza dicembre 1994. decreto-legge 31 dicembre 1996, n. 670, recante proroga Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede reciproca rt a le autorità amministrative in materia Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede di termini. referente il 30 aprile 1997. doganale, atto finale, fatto a Bruxelles il 23 gennaio 1995. referente il 22 gennaio 1997. In Assemblea in discussione articoli il 13 febbraio 1997 Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede In Assemblea in discussione generale il 25 febbraio 1997 (ant.). S. 2390 Ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia e referente il 22 gennaio 1997. (pom.). collaborazione tra la Repubblica italiana e l'Ucraina, fatto ci In Assemblea in discussione generale il 25 febbraio I 997 S. 1951 Ratifica ed esecuzione dello Scambio di note Roma il 3 maggio 1995. (pom.). S. 1556 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo europeo che costituente un Accordo tra il Governo della Repubblica Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede istituisce un'Associazione tra le Comunità europee ed i italiana e l'Istituto Internazionale per l'Unificazione del referente il 20 maggio 1997. S. 1339 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Diritto Privato (UNIDROIT) per l'aggiornamento dell'Accordo partenariato e di cooperazione tra le Comunità europee Estonia, dall'altra, con atto finale, cinque protocolli e di sede del 20 luglio 1967, fatto a Roma il 5-9 giugno 1995. S. 2424 Ratifica ed esecuzione della Carta sociale europea, ed i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di allegati, fatto a Lussemburgo il 12 giugno 1995. Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede riveduta, con annesso, fatta a Strasburgo il 3 maggio 1996. Bielorussia, dall'altra, con otto allegati, protocollo relativo Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede referente il 6ma rzo 1997. Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede all'assistenza reciproca tra le autorità amministrative in referente il 22 gennaio 1997. referente il 29 luglio 1997. materia doganale, atto finale e scambio di lettere tra la In Assemblea in discussione generale il 25 febbraio 1997 S. 1952 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di sicurezza dell' $ Comunità e la Repubblica di Bielorussia relativo allo (pom.). Unione Europea Occidentale (UEO), fatto a Bruxelles il 28 S. 2443 Ratificae d esecuzione dell'Accordo tra il Ministero stabilimento di società, fatto a Bruxelles il 6 marzo 1995. marzo 1995. della difesa della Repubblica italiana ed il Mini stero della Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede S. 1558 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo europeo che Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede difesa della Repubblica di Slovenia in materia di referente il 22 gennaio 1997. istituisce un'Associazione tra le Comunità europee e i referente il 9 aprile 1997. collaborazione militare, fatto a Bologna il 9 settembre 1996. In Assemblea in discussione generale il 25 febbraio 1997 loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede (pom.). Lettonia, dall'altra, con cinque protocolli, diciotto allegati, S. 1958 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo relativo alla referente il 17 luglio 1997. atto finale e dichiarazioni, fatto a Lussemburgo il l2 sede tra la Fondazione europea per la formazione S. 1340 Norme per il sostegno dell'attività della Delegazione giugno 1995. professionale e il Governo della Repubblica italiana, fatto a S. 2481 Ratifica ed esecuzione della Convenzione quadro generale palestinese in Italia e per l'autorizzazione ad Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede Bruxelles il 19 dicembre 1994, con due Scambi di Note. per la protezione delle minoranze nazionali, fatta a amministrazioni pubbliche e ad entidi promozione referente il 22 gennaio 1997. Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede Strasburgo il I febbraio 1995. commerciale e di protezione assicurativa ad operare nei In Assemblea in discussione generale il 25 febbraio 1997 referente il 6 marzo 1997. Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede territori palestinesi della Cisgiordania e di Gaza. (pom.). In Assemblea in discussione generale il 2 aprile 1997 (ani.). referente il 16 luglio 1997. Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede AttivitàIn Assemb nonlea in legislat discussionivae g enerale il 29 luglio 1997 (ant.). deliberante il 9 ottobre 1996. S. 1592 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro S. 2131 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo europeo che interregionale di cooperazione tra la Comunità europea istituisce un'Associazione tra le Comunità europee ed i S. 1468 Norme di attuazione e modifiche della legge 18 e i suoi Stati membri, da una parte, e il Mercato comune loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di novembre 1995, n. 496, concernente la Convenzione sulla del Sud e i suoi Stati Parti, dall'altra, con dichiarazione Lituania, dall'altra, con cinque protocolli, venti allegati e Presentazione di documenti proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio congiunta, fatto a Madrid il 15 dicembre 1995. atto finale, fatto a Lussemburgo il 12 giugno 1995. Inchieste parlamentari ed uso di armi chimiche e sulla loro distruzione, con Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede annessi, adottata a Parigi il 13 gennaio 1993. referente il 25 febbraio 1997. referente il 25 febbraio 1997. Ha presentato come cofirmatario: Nella Commissione 3" Affari esteri, emigrazione in sede In Assemblea in discussione generale il 2 aprile 1997 In Assemblea in discussione generale il 25 febbraio 1997 Doc. XXIIn.7 Istituzioneil di una Commissione parlamentare referente il 23 gennaio 1997. (ani.). (pom.). d'inchiesta sul sistema sanitario il 5 giugno 1996 Documenti attinenti funzionamento del Senato S. 1555 Ratifica ed esecuzione del!' Accordo di partenariato e S. 1831 Modifica degli articoli 4, 5, 13 e 60 dello Statuto S. 2258 Ratificae d esecuzione dell'Accordo tra il Governo Ha presentato come cofirmatario: di cooperazione tra le Comunità europee ed i loro Stati speciale della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia della Repubblica italiana e la Presidenza dell'Iniziativa Doc. Il n.3 Modifica degli articoli 22, 23, 40, 47, 100, 142, 144 membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra, con allegati, Nella Commissione I" Affari Costituzionali in sede Centro-europea ONCE) per la sede del Centro di del Regolamento del Senato il 14 maggio 1996. protocollo, dichiarazioni, fatto a Lussemburgo il 14 giugno referente il 22 maggio 1997. informazione e documentazione dell'INCE in Tr ieste, fatto a Interventi in Assemblea organizzazioni internazionali con particolare riferimento al ruolo alla dell'Italia (Indagini Conoscitive) Fiducia al Governo l'8 Governo Prodi-1 e presenza a luglio 1997 (pom.)Schema di dello InterventiÈ intervenuto insu commissione il 23 maggio 1996 (pom.) stanziamentoÈ intervenuto previstosu Atti del a favoreGoverno degli sottoposti Enti, Istituti, parere parlamentare n.Fondazioni 73 di cuiripartizione alla Tabella A allegata Interventi nella 3A Affari esteri, alla legge del 28 dicembre 1995, 549 emigrazione (Senato) Associazioni e commissione È Autorizzazione deln. Presidenteil 25 marzo del 1997Senato ° del governo (ant.).la missione di una delegazione della e della 4 intervenuto su la Segreteria generale° della Nato, a Comunicazioni Comunicazioni del Presidente del perBruxelles, dal 12 al 14 novembre3 Consiglio dei Ministri sul semestre di presidenza italiana Commissione(Comunicazioni presso del Presidente) nei giorni Èdell'Unione intervenuto su con particolare riferimento al A Consiglio di nonché sul vertice del G7 Interventi in 3 e GAEil 23 riuniteottobre (Senato).1996 (pom.). svoltosi a Europea,4 Comunicazioni del governo Europeo Firenze, del Sottosegretario di Commissioni del degli affari Stato gliLione affari il esteriluglio Rino 1996 (pom.).sulla politica esteri sul Consiglio di Amsterdam intervenuto su Comunicazioni Ministro È intervenutosu allo Comunicazioni sviluppo È per ComunicazioniSerri del deglidi affari europeo il 10 luglio ° ° esteri�oopera sulzione futuro assetto dellail NATO23 luglio e sulla 1996 situazione(pom.). Interventi1997 (pom.). 3 4 (Senato) Edell'Europa intervenuto centro su -orientale con specificoMinistro riferimento alla Indagine conoscitiva sull'identità Russia J' diin difesa Commissioni di e riunitenuovi assetti dell'AlleanzaÈ intervenuto atlanticasu che inizialmente stata Interventi1 agosto vari 1996 (pom.). europeadeliberata dalla 3°e sicurezza e/Indagini sui Conoscitive) era Situazione in Albania (Affari Assegnati! Audizione,Commissione dell'articolo 47 del il Regolamento,16 aprile 1997 (pom.).del straordinario del intervenuto su ai sensi È intervenuto su n. Documento di ÈGoverno per il coordinamento delle iniziative italiane Commissario programmazioneil 5 marzo 1997 (pom.). finanziaria relativo alla Albania relazione al seguente affare: "Imminenti Èmanovra intervenuto di finanza su Doc. pubblica LV II 1 gli anni 1997-1999 iniziative del Governo italiano far fronte in economico- recenti sviluppiin della situazione albanese" (Udienze Indagine conoscitivaper sull'identità il 16 Informative) per ai più luglio 1996di (pom).difesa di nuovi assetti Èdell'Alleanza intervenuto atlanticasu (Indagini Conoscitive) il 2 luglio 1997 (pom.). europea e sicurezza e sui È Indagine conoscitiva sugli strumentiil 6 marzo della1997 (pom.). politica estera italiana (Indagini Conoscitive) l'l 1 intervenuto su luglio 1996 (pom.),Indagine il 25 settembre conoscitiva 1996 sulle(pom.), il 29 ottobre \996 (pom.), il 7 novembre 1996 (pom.). E intervenuto su Predsednik Goriske pokrajine Giorgio Brandolin

• Nase srecanje zacenjamo malce v zamudi, ker smo morali To srecanje noce biti komemoracija Darka Bratine. • pocakati se poslanca in prijatelja Piera Fassina, ki bo z temvec trenutek, kjer bomo skozi pot. ki jo bomo prehodili s • nami kratek cas in nas bo kasneje zapustil zaradi stevilnih pomocjo razlicnih predvidenih posegov tega simpozija, obveznosti, ki jih, kot si lahko zamislite, ima, kot drzavni spoznali katere so bile njegove korenìne, najprej kot clovek • tajnik Levih demokratov'. Predvsem se mu zelim zahvaliti kulture. potem kot univerzitetni profesor in clovek, ki je bil • za njegovo prisotnost danes tu. kot se zelim zahvaliti vsem dinamicno vkljucen v druzbo in, koncno. kot angaziran politik govornikom, ki se bodo kasneje predstavili. vsem na drzavni in mednarodni ravni, zato, da bi lahko razumeli predstavnikom oblasti in vsem vam. ki ste zeleli biti danes aktualnost njegovih idej in njegovih intuicij - prav to je namen, prisotni na tem simpoziju. ki ga zelimo doseci pet let od njegove prezgodne smrti - Kratek uvod, zakaj smo danes tukaj. Pred par meseci mi je obvezujoc se, da boma peljali naprej njegove ideje - upamo, ognjevit profesor Petronio, predsednik instituta Gramsci iz da smo to ze zaceli delati v teh petih letih - zato, da bomo pokrajine Furlanija - Julijska krajina, predlagal trenutek za prisli do zakljucka tiste poti, ki si jo je on zamislil in jo je razmislek o dolocenem liku. o senatorju Darku Bratini. ki je prepisal na koscek papirja, ki ga imam vedno v mislih (s seboj deloval za to obmocje in ne samo to, o liku, ki je bi! obmejni ga je imel prvic, ko sem ga srecal, v letu 1997). bil je skupek clovek in ki je s svojimi idejami napovedoval to. kar mi danes treh krogov: obmocje pokrajine Gorice, Posocje in vipavska zivimo in kar upamo, da boma uspeli videti v letih. ki bodo se dolina, vsi trije loceni. ki pa bi se morali po Bratini, zliti v eno prisla: siritev nase skupnosti na vzhod in torej koncno odprava samo celato. en vecji krog, zato, da bi Gorica. skupaj z Novo meje, ki je bila za to obmocje vedno problem. Obmocje. cigar Gorico, spet postala center tega obmocja in tistega kulturnega posebnost temelji v integraciji njenih razlicnih kulturnih, okolja. kot je bil v preteklih stoletjih in ki bo to spet postai, etnicnìh in jezikovnih komponent, ki so za nas velik razlog za takoj, ko bomo odpravili mejo. zadovoljstvo in velika priloznost, ki pa so bile, po drugi strani, V tem duhu odpiram lrenutek za razmislek in dajem za nekatere. in zanje se vedno ostajajo, velik problem. besedo profesorju Giuseppeju Petroniu.

' Op.pr. stranke Democratici di sinistra (DS). Predsednik Instituta Gramsci neke �rste igri s samo besedo. Meja je matematicni pojem,je Giuseppe Petronio . druge mislijo, da je kdorkoli je drugacen od njih tujec, drugi, Furlanije Julijske-krajine mno:1ca kraiev, k1 mso_ ne notranji ne zunanji element sovrazmk, podrejeni, tisti, ki ga je potrebno obvladati ali mnoz,ce. Zatem J_e kraJ, kJer se geografsko clovek znajde »pred zavarovati. Mi,_in z nami Darko Bratina, pa mislimo drugace. drugi�11«: t1 dru_g1 mso �eznanci, temvec mi sami, zato nas prav Drug1 Je kot 1111, kdor stoji pred nami, nas obooati kot mi ta nas odsev v IJudeh, k1 so drugacni od nas, vendar v osnovi obogatimo njega. To je prevladujoca mise!, ki �as je pripeljala taki kot mi, obogati. Verjamem, da je to Bratina zelo dobro na danasnje srecanje. Prijatelji govorniki bodo opisali lik vedei, s svojo siroko, neizmerno in barvito kulturo. Vede!je, da Bratine z vseh zornih kotov. gre za nadalievanie enega velikih konceptov moderne kulture. . _Jaz bi zakJjuciJ tu: poudaril bi in posebej izpostavil, kar naj Goet�e je prvi rekel, da ima clovek toliko dus kolikor jezikov bt b la negava p glav1tna znacajska lastnost in je posebna govon. Govont1 drug 1ez1k pomeni in1eti drugo duso biti � � znacilnost zam1sl! ter organizacije danasnjega srecanja: to ni bogatej_s} On je gov��il ne vem koliko jezikov, pisal ie v : �-omemorac_11a, ru komemoracija nu·tvega, temvec spomin na 1talipnsc1m, v francosc1111, govoni nemsko, znal slovensko... ZIVega. To ru pogled v preteklost, pogled na Bratinova dela Zamisel, da imeti vec dus pomeni obogatitev !asine osebnosti temvec v prihodnost, pogled v to, kar je Bratina zasejal in je vodilna v 19. stoletju romantike in risorgin1enta. Zdruzene moramo mi zeli in pe_Ijati aprej.'kar zelimo peljati naprej. . � drfave Evrope o katerih govori Mazzini, Weltliteratur - ega pre nc • Iz � p �nJa se Je rodilo danasnje srecanje, ki ima svetovna literatura - o kateri razmislja Goethe in tudi Mazzini: vec dus: srecanJe, kJer smo skupaj Italijaniin Slovenci, katoliki . • . . . . . to je osnovna zamisel nase civilizacije. 111' @ - Kot ie ze praviln o d epl pnpte1· J B ran d o1 ·m ,se Je zam1sel o Bratina se namizrisu je, preko svojih prispevkov in svojega ne-k�tol_iki � ateist_i, cineasti, kulturniki,ljudj e vseh vrst, 'QD Potem smo postajali barbarski in danes smo barbari. Ne mi zdruzem, vs1 mupnznavamo vlogo cloveka prihodnosti • tem srecanju rodila sstrani clanov lnstituta Gramsci dela, ne le kot intelektualec temvec tudi kot clovek civilne vsi, upam, da ne mi, ki smo danes tukaj in poznamo te zadeve cloveka_,ki zna _biti obenem gorican, Slovenec, Italijan i� zatem • Furlanije Julijske-krajine, kateremu imam jaz cast druzbe, ki zre v prihodnost, ki malce prehiteva to kar si mi in o njih govorin1o. Vernatudi, da so med nanù barbari, ki • predsedovati. Darko Bratina je bi! nas clan in na zacetku mislimo, kar bi radi bili vsi in prihodnje ml adegeneraci je: EvropeJec. Jutn samo Clovek, drzavljan sveta. • smo komemoracijo zeleli vkljuciti v serijo portretov, ki izjemno vecplastna in kompleksna osebnost, lik z vec dusami, • smo jih zarisovali in delno p1iceli prikazovati: serijo ki se jasneje izrise s stavkom v znameniti studiji, ki jo je 1986 • portretov osebnosti dezele kjer delamo, Furlanije Julijske­ izdala revija, katere takratni urednik je bil Romano Vecchiet - krajine; ljudi, ki so se izkazali bodisi z izjemnimi » - v kateri Bratina orise svojo osebnost inpreko intelektualnimi dejavnostmi bodisi v civilni druzbi in politiki. tega orise idealno podobocloveka, ki ga imenuje »clovek Organizirali smo ze prvo srecanje o velikem zgodovinarju meje«.Il Territorio« Stavek se je glasil: »jaz sem popolnoma doma tako v Fabiu Cusinu ter kasneje tudi drugo o vsestranskem cloveku Milanu kot v Ljubljani, v smislu, da mi ljudje in celoten Brunu Pincherleju, ki je bi! zdravnik, znanstvenik, humanist, kontekst niso dalec ne tuji ter z njimi vzpostavin1 stik, brez preucevalec Stendhala, politik, partizan: resnicno velika posebnih tefav, kajti jezikovno-kulturne podrobnosti in osebnost, ki je v cast Tr stu in defoli. Razmisljali smo o goricanu socialno ter antropolosko specifiko,ki jih jetam proizvedla (kot za prihodnost razmisljamo o videmcanu) in takoj nam je zgodovina, zivim in uporabljam kot svoje, saj so del mene kot prisel na mise! Darko Bratina s svojo vsestransko osebnostjo. sem jaz del obeh.« Potem so tu njegove studije, clanki: citirani Ni se omejil zgolj na kulturo, temvec je bi! zelo angaziran (v in se eden zelo lep V francoscini o Trfacanih, Trzacani je ne najbolj castivrednem in visokem smislu) v politiki, ki jo je odnesesejo prav poceni. V isti stevilki revije » Il Territorio« je smartral kot javno dolznost, kot povsem clovesko obveznost in prislo, sicer slucajno, do objave mojega clanka v katerem sem, danes bomo na okrogli mizi vzeli pod drobnogled vse poglede nevede, izrazil podobna mnenja kot Bratina. Strinjam se, med na njegovo osebnost in njegovo delo. drugimi, tudi s staliscem, ki - tako menin1 - orise osebnost Darka Bratine. Potrebno je obrniti na glavo splosno ustaljeni Pri pripravi srecanja, med pogovori z goriskimi prijatelji, je pomen koncepta »cloveka meje«, ki ga danes zlorabljajo; podoba Darka Bratine postajala vedno bogatejsa in jasnejsa, uporabljajo na vse nacine, dobre in sia be. Bratina ga uporablja tudi naslov tega srecanja - Projekt za dialog - p1ica o tem. v vsej njegovi moci in klenosti. Zatece se k etimologiji besede, na temeljih katere se je razvijala razprava, da ne smemo kot se je Evropa sploh tega zavedla. Darko - veliko njegovili Poslanec Piero Passino zakljuciti nasega razglabljanja le v strogo politicnih viclikih ali govorov je, veliko pisanih del, veliko razmisljanj iz tistih let -je vidikih, ki imajo svoj namen v poliliki, temvec jo moramo podal temelje za politicno raziskavo, ki bi dovoWa gledati z Driavni sekretar stranke Levih razsiJiti na bolj obca, kultuma gledanja, in razmisljali smo, da upanjem in ne le z obupom na drame, ki jili je zivelo to kako ta dogajanja spreminjajo svet. Zaceli smo razmisljati in se obmocje, s pogledom na Evropsko unijo, razmisljajoc o deniokratov* pogovarjali o potrebi po orodjih, ki bi vzpodbujala razmisljanje nujnosti razmisljanja o evropski prihodnosti, kot o pri11odnosti in spomnim se, eiaje Darko rekel: Lahko bi ustanovili revijo«, zclruzene in integrirane Evrope. Bil je potrpezljiv tkalec in nato, s tistin1 posebnim nasmehom, ki mu je razjasnil obraz: poLiticnih in kulturnih zvez, funkcionalnih in doslednih s »lmenovali jo bomo »Senza confine'«» procesom integracije, k.i naj bi pomagal in naj bi zacel kazati In brezmejna je bila njegova kultura, njegov nacin nujnost, v zavesti ljucli,ne le v zavesti voditeljev, razmisljanja na gleclanjana svet, nit, ki je tekla skozi njegovo razmisljanje o razsiritev Unije in na evropsko integracijo, v novo dirnenzijoza kulturi: nacin gledanja, ki je izhajal iz njegovega poklica priliodnost celine. sociologa, iz njegove osebne zgoclbe, ki ga je pripeljala ziveti v Darko je bil sposoben videti v globina in jasno pokazati obmejnem obmocju, tako, da je obcutil vse trpljenje, tefave, prav tukaj, v obmejnem obmocju, karakteriziranim z protislovja, venclartudi vse moznosti, ki jili interetnicnost, veckultumostjo, globoko razliko, ki je med integracijo in veckultumost in sozitje vsakodnevno odrejajo. Bratina je bil asimilacijo. Asimilacija pomeni razveljavitev specificne clovek, ki je zivel svojo obvezo do kulture. do politike, do dela identitete in prevlado ene identitete v skodo drugili,je zlitje v (i gibajoc se vedno v tej smeri, clelujoc tako, eiasvet ne bi irnel eno samo kulturo, en sam jezik, en sam argument, z • zahvalJUJem.. za to povabilo,. ker Darko najrazlicnejsi11 poclrocjih. Bi! je clovek kulture, kot prica 111 e lskreno se vam meja. Spomnim se prispevka, ki nam ga je Darko dal v branju zanikanjem clrugih; integracija je zmoznostodlociti se za sozitje • le poslanec stranke, cigar sekretar sem jaz njegova univerzitetna izobrazba in inlenzivnost njegovega Bratina ni bil jugoslovanske krize, ki nam je paellana glavo brez da bi bili mi s spostovanjem specificnih identitet, ki se srecajo in zgradijo, v • ludi zato, ker naju je z Darkom vezalo zelo intelektualnega in kulturnega delovanja, strast in pristojnost, clanes. temvec sposobni analizirati in razumeti to, kar se je dogajalo. Dal nam tem srecanju identitet, integracijo, ki se je lahko vsi okoristijo. jateljstvo. ki je segalo v cas najine mlaclosli.ko profesionalnost in delovanje, ki ga je razsirjal na obmocju • mocno pri je moznost razumeti, prebrati to krizo, videti njene Spomnim se izreclneDarkove angaziranosti zato, da bi • je Darko stucliral v Torinu in sem jaz, student rojen v kinematografije; bil je laicni vernik, clovekzmozen ziveti s zgoclovinske, kulturne, politicne in ekonomske vzroke, gleclati prislo do tiste zakonske odlocbe, do katere smo potem koncno tistem mestu, ime! moznost spoznati ga in deliti z njin1 svojo vero v nenehnem soocenju z clrugimi inspostovanju • na lo krizo tako, da smo znali prebrati vse vidike da smo se prisli, do zakona o varovanju slovenske manjsine, ki si jo je enkratne trenutke skupnih strasti, zacensi s strastjo do clrugih, z zmoznostjo eia je omogocil, da je zazivelo srecanje , • izognili tveganju ki je bilo mnogo vec kot tveganje nagnjenje zamislil Darko in veliko clrugih skupaj z njim ne le kot orodje filma, katerega je bil Darko izreclen poznavalec. Zahvala je vrednol in kultur na koristen in plodovit nacin; bi! je politik , , , , za boljse prepoznavanje in boljse ovrednotenje neke skupnosti, toliko bolj iskrena, ker m.icla jete moznost, se enkrat. da se velikega kova. Precipar dnevi se mi je pripetilo, da sem se, da bi razresili krizo na manihejski nacin, kot da bi bi! problem le najti gresnega kozla, nekega odgovornega za krizo in temvec kot oroclje, ki podpira integracijo tiste skupnosti znotraj spomnim ne le strankarskega tovarisa, temvec tudi dragega skupaj z drugimi senatorji. ki so ga poznali, v Komisiji za razkroj Jugoslavije, kar pa je bil v resnici eden od najbolj sirse teritorialne in drzavne dimenzije. Darko je ocllicno prijatelja, cloveka, kot sie lahko vsi ugotovili, zizredno zunanjo politiko, spominjal Darka v Senatu republike in prica , na razumel popolnoma nelocljiv odnos med italijanskostjo Gorice clovecnostjo in izreclno sposobnostjo vkljucevati se v pogovor, sem bil velikemu obzalovanju, ki so ga se enkrat izrekli listi, ki jasnih izrazov svela, ki se je spreminjal v svojih ravnotezjih kontinentalnih in svetovili razseznostili. Dal nam je kulturna in njenin1 svetovljanskim karakterjem kot nas je spomnil bi! je meni zelo draga oseba, cigar prezgoclnje izginotjenas je so lahko cenili odlike, inteligenco, zmoznost dela in , in politicna dejstva za branje sveta ki je do tedaj zivel okoli Semolic: Dejstvo, da je Gorica italijansko mesto, ki pa je vedno vse p1izadelo, zara di krutosti prezgodnje smrti, k.inas je razmisljanja, ki ga je Bratina razsirjal kot senator. , liste velike meje ki je od Baltika do Trsta razmejevala in imelo v koreninah svoje identitete zmoznost sozitja v oropala njegove inteligence, njegove strasti, njegove izreclne Spomnim se, da sem prihajal v letu 1990 veckrat na to , zaznamovala zgodovino Evrope, ki jo je locevala na dva svetovljanski logiki in kulturi razlicnih zgodbah clovecnosti. In zato se hocem, se preclen zacnem razmisljati o podrocje, na to obmocje, ki je bilo takrat v vrtincu krize, ki je , , kulturi, nasprotna, politicno, ekonomsko, vojasko in ideolosko skupnosti,jeziku in poti. In Darko je razmisljal o integraciji ne Darku. zahvaliti Carmen, bratu in vsem druzinskim clanom clesetletjedivjala po Balkanu in posleclica katere je bil najprej konkurencna tabora; dal nam je sredstva, da smo lahko le kot o politicnem ali institucionalnem dogodku, temvec kot o zato. kako clrzijoziv spomin nanj in jim zagotoviti, da je Darko razkol Jugoslavije in nato vojna, ki jo je povzrocil ta razkol. pogledali cez mejo, listo zgodovinsko in politicno mejo, okoli socialnem in kulturnemdejstvu. Spomnim se, na primer, na ziv tudi V nasi!, spom.inih in V nasih srcih Spomnim se, da smo se nekega vecera v Tr stu, po sestanku na . nas. izredno vnemo, ki jo je vlozil, eiabi Goriska uni verza postala Darko je bi!, kot smo ze povedali, poliedricen clovek katerem smo dokaj podrobno in doziveto analizirali dogajanje katere so se v desetletjih zgradile izkusnje in kultura vseh , Darko je bil takoj sposoben najti kljuc za premostitev univerza, ki bi bila center kultumega svetovljanstva, univerza clovek z izjemno intelektualno radovednostjo in la izjemna na Balkanu in v Jugoslaviji, sii, kot se veckrat zgodi ob takih razkroja, ki se je zacel v procesu evropske integracije, se prej, zamisljena v evropski luci, k.i bi sluzila sirsemu procesu radovednost ga je privedla do mnogoterih zadolzitev na priloznostih. nekaj prigrizniti in smo razmisljali o potrebi, prav

' op.pr. Prevod naslova revije v slovenscino bi bil »Brez 111eje«. op. pr.: Democratici cli Sinistra. integracije; ali pa se spominjam, kako je bil Darko, skupaj z odnosov kultumega znaèaja, ki so se preko stoletij, in se Evropi, ki sili vsakega med nami, da si zamisli prihodnost in novo evropsko integrirano dimenzijo -vse to nam dovoljuje, drugimi, pobudnik kulturnihpobud, zacensi s kino festivalom: posebej v zadnjih desetletjih, zgradile med Italijo in centra In o organizacijske, ekonomske, socialne, produkcijske in politicne da gledamo v prihodnost z zaupanjemv in upanjem. Mislim, da 1 tudi tam ga je gnal ciii, da bi iz filmanap ravil orodje dialoga, ter vzhodno Evropo, dovolj je, ce pomislimo na fenomen izbire v sirsem obsegu in obmocj u od danasnjega. m mala stvar, da se gre leta 2004 v sirilev Evropske unije in v sooéenja, srecanja, spoznavanja, izmenjavo kultur in orodje priseljevanja, ki pogojuje vedno vec odnosov in vedno veéjo Mi smo tukaj, v dvorani, ki je par kilometrov od meje, ki je . definitivnorusenje liste meje, ki je ze teh letih vedno bolj integracijer mobilnost: to pa je nekaj vec od priseljevanja, saj ustvarja bila dol_g_o casa zadnja meja trpljenja, tisto, kar je bila dolga leta popuscala, s centralno sredinsko administracijo v mestu Prispevek, ki nam ga je dal je bil izjemen in zelo vedno tesnejse zveze in vezi; dovolj bo, ce pomislimo kako so me1a, k1 Je razdruzevala Evropo, ki je razdruzevala Italijo od Gorica in njen! provinci. Ni mala stvar, kajti imeti sile, ki so pomemben, v dezeli, v kateri vsi vemo, se vsi zavedamo se politiéna ravnotezja, tako v miru, kot v obdobju stabilnosti, ostalega dela celine, ki je razdruzevala Gorico; meja, ki je zmozne gleda11 na procese integracije na nek nacin ali, na nujnosti integracije, sozitja in veékulturnosti, vendar, tudi prav kot se bolj v casu konfliktov - kot se je videlo v devetdesetih zaznamovala torej trpljenje, tefave, nerazumevanje. Ta ista drugi stran!.imeti sile, ki so jetnice nacionalisticnih nostalgij, tako dobro vemo, v tej defoli sozitje, integracija, letih -takoj preobmila na ltalijo in so le ta direktno vplival na meja pa je postala v zadnjih petnajstil1 letih velika priloznost: Je zelo razlicna- stvar v trenutku, v katerem se je potrebno multikultumost, niso bile nikoli in se danes niso, vnaprej dano njeno dinamiko. od meje, ki je omejevalo to mesto, to regijo,v ki je zapirala vrata pom_eriti s tako velikimi izzivi, kot je listi, katevseremu bo prica dejstvo, temveé jih rnoramo zavestno graditi in vzdrzevati pri Za nas je listo, kar se dogaja na oni strani te ovire, te ltalije in Evrope proti vzhodu, smo presli v fazo, v kateri ItahJa, Evropa, to mesto, ta dezela in ta pokrajina v zivljenju dan za dnem. meje, nekaj, kar trci v prihodnost Italije in ltalija mora biti pres(avlja la meja vrata, ki se odpirajo ogromen prostor pred naslednjih letih. Mislim, da ima Gorica danes moznosti Mislim da je, spomniti se vsega tega o Darku Bratini, toliko zmozna gledati vedno bolj na centralno - vzhodno Evropo narD!, prostor, v katerega moramo ponovno postaviti naso izvesti na se posebej uporaben in donosen nacin te nove bolj pomembno danes v trenutku, v katerem smo, pred kot na temeljni del liste Evrope, znotraj katere se Italija prihodnost in izbire za naso drzavo, se posebej pa izbire za nase perspektive, ki bodo kratkorocno spremenile dimenzije 1 • bistvenimi spremembami nove Evrope, ki se zdaj gradi: tisia postavlja; prihodnost Italije bo vedno bolj dolocena s obmocje. In to je velika priloznost. mesta in ljudi, ki tu zivijo. Evropa, ki si jo je Darko zamisljal in ki je v bistvu Evropa, ki sistemom odnosov, ki jih bomo znali zgraditi s tem delom Iz tega vidika mislim, da so izkusnje, ki smo jih dobili tukaj ! To je vse listo, v kar je Darko verjel, in fai mi je, seveda, prihaja. Zdaj manjka malo.��{;kot eno leto d�_leta_ 2004, !eta v Evrope, kjer, torej ima Italija posebno funkcijo, v gradnji - sodelovanje med Novo Gorico in Gorico, ki je bilo zgrajeno v kot vsem vam in njegovi druzici pred vsemi, da Darko ni tu, , katerem se bo zacela lista smtev Evropske UD!Je. k1 zaznamu1e pogojev za integracijo in siritev. letih, zmoznost, da je v Gorici zazivela veckulturnost in sozitje da bi to vide! in z nami razpravljal o vsem tem. KJj ub vsemu najveéji sociolosko -politicen dogodek iz par desetletij Ne vem, ce se vlada, ki trenutno vodi to dezelo, tega med razlicnimi skupnostmi, v vedno bolj rodovitnem odnosu, pa Darko ene stvari ne bi prenesel: svojev komemoracije. In zgodovine te celine. V toku stoletij se je Evropa velikokrat zaveda: zdi se mi, da ne; in seveda se, kot Italijan in Evropejec napor, ki so ga naredile lokalne oblasti, zato, da bi Gorica upraviceno danes zvecer Darka ne komemoriramo, temveé zdruzila, se vec, skoraj v vsakem stoletju je biJ nekdo, ki jo je tega falostim, kajti ne zavedati se, kako pomembna je vedno bolj zivela svoj karakter italijanskega mesta, vendar v nadaljujemo z razmisljanjem o stvareh, katere je on verjel, zdruzil, vendar vedno preko vojne in dominacije nekega centralno -vzhodna Evropa za Evropsko unijo, njeno svetovljanskem obsegu in ze kultumo in politicno umescena v tako, kot ce bi bil on tukaj. naroda, neke drfave nad drugimi narodi. To je prvic, v prihodnost in se posebej za prihodnost Italije, pomeni ne zgodovini te celine, da se zdruzitev Evrope skusa doseci ne z utrgati moznosti, ne igrati vloge, ne izvrsiti naloge, ne izvrsiti vojno in ne z dominacijo enega nad drugim, ampak z funkcije, ki bi jo sicer Italija bila sposobna izvrsiti. demokracijo, mirorn in procesom, ki temelji na privolitvi in Toliko bolj to velja za lista obmoéja, ki so bolj obrnjena enakih polofajih drfav in narodov: velikanski izziv. To ni le proti tej Evropi, ki se siri: Furlanija -Julijska krajina je s tega Evropa 15-ih, ki postaja Evropa 24-ih ali 27-ih: gradi se nova vidika pred spremembo scenarija, ki bo do neke mere dimenzija, rojeva se nov kultumi, politicni, institucionalen, spremenil njeno identiteto, njeno vokacijo. Naslednje leto bo socialen, ekonomski horizont, vendar tudi na institucionalnem ta dezela poklicana, da izvoli svoje vladne funkcionarje: podroéju, tako, da si bo dala instrumente, ki ji bodo omogocali velika tema predvolilne kampanje, ki se bo zaéela cez kak biti ena sarnanova entiteta, en sam novi velik subjekt, ki od mesec, je centri rana na tem kaksna bo prihodnost regije, zdaj naprej misli na svojo prihodnost, vedno bolj kot na pred tem novim scenarijem, kaksna bo njena usoda, njena prihodnost skupno vsem narodom in drzavam, ki so del te bodoca vokacija. Na temu se bo odigral izziv, ali pa bi vsaj celine. Torej je to velik izziv, za Italijo, se posebej glede morali spodbujati vse, da bi se na tem merila sposobnost vseh centralne in vzhodne Evrope, obmocja, ki je brez dvoma zelo politicnih moci, predstaviti volivcem predloge za prihodnost pomembno, in to stratesko pomembno na ekonomski terenu: Furlanije - Julijske krajine. To niso nepomembne zadeve, dovolj je, ce pomislimo, da je med Trstom in Moskvo 60.000 temvec je potrebno pornislili na prihodnost te regije in italijanskih podjetij, ki danes delajo na tem velikem njenih prebivalcev znotraj sirsega prostora, ki gre precej trgovinskem podrocju, in da je po Evropski uniji to trzisce preko, cetudi pozitivnih, izkusenj cezmejnega sodelovanja. centralno -vzhodne Evrope drugo trzisce, kamor je usmerjen Kajti cez par lei meje ne bo vec, temvec boma v Evropi brez italijanski proizvodni sistem. Dovolj je, ce pomislimo na moé meja -ce rabimo izraz, ki je bi! zelo drag Darku Bratini - iupan mesta Gorica in Predsednik Predsednik drustva Darko Bratina protokola sodelovanja I Cezmejne zaveze Vittorio Brancati Livio Semolic

. .. . • -Memm,. da la s11npoz1J 111 pomemb en l e zato, k er nas da je to. kar smo slorili prejsnji teden, lorej srecanje treh To srecanje posveceno Darku Bratini ima poclnaslov Povsem nepotrebno in skodljivo je debatirati komu • spominja na delo osebe, ki je toliko dala lemu meslu - obcinskih odborov, goriskega, novogoriskega in • "Projektca clialog". Ko govorimo o projektih, govorimo pripada mesto Gorica danes. Ni dvomov, ne more biti • in ne le tenrn mestu - lemvec tudi zalo, ker se umesca v sempetrskega, v liniji s lislim, kar nam je pokazal Darko • o prihodnosti in koliko je Gorici se danes potreben clvomov in nihce ne dvomi, eia Gorica pripada italijanski • poseben trenutek: v trenutek, v katerem lahko Bralina. Sodelovali in snovati skupaj, torej Gorica in m dialog clokazujejo polemike, ki se nanasajo na slovensko drzavi. Tudi o tem, da danes v Gorici prevladuje italijanska • nastanejo nove perspektive, ne le za pogovor, lemvec skupnosl onslran meje. Eden od projektov, ki je bil Darku • skupnost. Polemike se vlecejo ze clesetletja in polnijo skupnost, ni clvomov. Nihce pa ne sme in mora clvomili, da je • tudi za dialog in ekonomski ter socialni razvoj pososke Bratini najbolj pri srcu,je zadeval zdravstvo, mofoosl, da bi • lokalno kroniko v casopisih. Gorica je bila do sedaj Gorica ludi slovenska kot ludi furlanska, v logicni tisocletni • skupnosti. kupili aparat za magnetno resonanco, ki bi bil v skupni rabi • mesto ob meji: nekateri lo dozivljajo kot pregraclo, zgodovinski kontinuiteti, ki je k sreci zdrfala pred nasiljem, Brez dvoma boma v tej fazi se prica odam in zameram, Gorice in Nove Gorice, ludi to je, mislim v duhu s tem, kar medtem ko clrugi skusajo mejo spremeniti v sticisce. Menim, ki je zelelo izvesti projekt unicenja veéjezicnega bogastva strastem, na zalost vezanim na bolece dogodke zadnje nam je Bratina veckrat govoril. preprican sem, eiaje za nas, za Darka Bratino, za vse, ki so Gorice. svetovne vojne, vendar so osebe, ki so izhajale prav iz leh To ne pomeni pozabili preleklosli in drame, ki jih je tukaj danes zvecer, Gorica lahko le sticisce. Sticisce ne le 'V trenutku, ko dozivljamo veliko pustolovscino siritve tragicnih situacij, ki jih je mesto prezivelo, in so zelele prezivljalo to mesto: samo ce se boma spominjali tislih dram dveh narodov, dveh goriskih skupnosti. Gorice in Nove Evropske unije, cielo in trud osebnosti kot je Darko Bratina, ustvariti in ustvarjajo nove pogoje za dialog in, kot sem dejal, in tiste preteklosli, se bomo lahko izognili nevarnosti, da bi Gorice. ampak celo sticisce dveh svetov: slovanskega in ki je znal z veliko prednostjo razviti projekte in zamisli, ki so ekonomski razvoj. za skupnost tostran in onstran meje. se ponovile. Yendar moramo imeti pogum storiti korak latinskega. To je edinstven car Gorice, ce znamo in boma sie preko drfavnih meja, kulturnih in jezikovnih pregrad, Darko Bratina je bil ena izmed teh oseb. Bil je pred naprej, prekoraciti sovrastvo in zamere, ker boma le tako znali_ polno izkoristiti pozitivno plat tega izraza. dobivajo se vecji pomen. Nesmiselno bi bilo ne izkoristiti Ce se poclamo v tisocletno zgodovino nasega mesta. casom, imel je pogum gledati naprej in iskali dialog ter lahko ustvarili novo perspeklivo. To smo ze zaceli delati s take priloznosti ze clanes. Zai·eti bi bi lo treba iz draob ocenih ' soocenje ze v 60-ih letih, ko je bil spopad med vzhodom in pobudami, ki sem jih pravkar naslel, s Cezmejnim ugotovirno, da je kljub vsernt ragedijam, se posebej vsem virov in analiz, ki jih je v svojih delih opravil Darko ter te zahodom, med okcidentom in orientom bolj razvnet. Mislim, sporazumom, ki smo ga ze zaceli, z zeljo, da se konfliktom preteklega stoletja - epicenter prve svetovne projekte posodobiti oziroma jih prilagoditi scenariju za da so njegovi nauki se danes veljavni in da so ti nauki administrativne, socialne in ekonomske stvarnosti, na tej in vojne je bil prav tukaj in pogubne posleclice druge svetovne I bliznjo prihodnostJ ----- povzrocili zelo pomembne rezultate, kot na primer ani strani meje, usedejo za mizo. To pomeni preobrat vojne so se danes prisotne na tem cezmejnem prostoru - N a koncu bi rad poudaril, da bo siritev Evropske unije ovrednotenje slovenske skupnosti v mestu Gorica in abete za usmerjenosti, tako z vidika preteklosti, kot z vidika klime. ki poleg vsega tega, stevilne tragedije v tisoc lelih niso niti za prinesla neverjeten razvojni potencial in moznost za sodelovanje s slovensko skupnostjo onstran meje. je se vedno zaznavna v delu mesta. To je nauk, ki smo ga poi metra premaknile etnicne meje. Pred tisoc leti je bilo gospodarsko rasi le, ce bo zapolnila deficit poznavanja Brez dvoma je mesto, ali vsaj najbolj preudaren del sprejeli od Darka Bratine in zelim si, da bi iz tega srecanja nase mesto italijansko. slovensko. furlansko, nemsko in del bliznje stvarnosli: kulturni,jezik ovni in splosno-informacijski mesta, znalo zaznati znamenja Darka Bratine, in je prehitelo izsle nove pobude, novi predlogi: se en korak naprej za julijske krajine in se danes, v tretjem tisocletju je italijansko. deficit, ki bi lahko povzrocal nadaljnje preclsodke. cas padca meje, ki se bo - to je ze golovo dejstvo, vsaj glede sodelovanje med ltalijansko in Slovensko skupnostjo. na tej slovensko, furlansko in del julijske krajine, fai pa ni vec Kako pa lahko predviclimo gorisko cezmejno obmocje z vstopa Slovenije v Evropsko unijo - zgodil !eta 2004. Menim, in oni strani meje. nemsko. clvema glavnima mestoma, ki basta funkcionalno povezani. ce ne investimmo v intelektualno podrast in se posebej v mlade slovenske cezmejne skupnosti, ki se zavedata druga druge in E vro parlamentarec Demetrio Volcic generacije preko izobrazevanja in informiranja v solah? sta obe pripravljeni in opremljeni, da data svoj prispevek k rasti in razvoju tega obmocja ob potencialu. ki ga zagotavlp Ce pustimo ob strani to osnovno d_omnevo, real�o gledano ni mogoce predvidevatirazvoia 1tah1anske m evropska integracija.

• Govorniki pred mano in posnetek Kino Ateljeja so druzinske vezi, mocan imprinting Turina, vrnitev domov: G • podali jasno sliko o nasem prijatelju, ki se ga danes mesanica, ki lahko zamaje ali utrdi osebnost, lahko povzroci • spominjamo, aga ne zelimo slaviti. napetosti in nove razsefoosti. V njemu je, med kolektivno • O Evropi, o tej edinstveni priloznosti, ki jo je treba dolznostjo in subjektivno pravico, proizvedla mocan smise! • primerno izkoristiti,je ze verodostojno govoril Piero za osebno odgovornost: pravico misliti s svojo glavo. Ysi • Fassino: cez nekaj mesecev bo stela petindvajset drzav, v vemo, da vsi dokumenti o clovekovih pravicah temeljijo na nekaj letih trideset, na celini, kjer so v stoletjih divjale tej osebni in subjektivni pravici, ki jo je Darko tako vojne. Profesor Giuseppe Petronio je ze pripovedoval o zagovarjal, zamisel o kateri se je v tej dezeli govorilo in se se intelektualnem liku Darka, goricani so poudarili njegov trud vedno zelo velikogovori. To pravico pa zavraca kdor se bolje pri cezmejnem sodelovanju: zdi se mi, da je bilo veliko znajde v etnocentristicni falangi tistih med nami, »ki stojijo pomembnih misli ze izrazenih. Osredotocil se bom na temo, na eni strani«, kar je vcasih nujno potrebna pozicija, ko nas ki mi je bila dodeljena: o vlogi parlamentarca tega okraja. drugi napadejo. Slovenska skupnost, kot med drugimi vse Mogoce bo zanimiv pogled iz zakulisja, govoriti o tezavah in manjsinske skupnosti, je vedno, tudi nevede, gojila kulturo problemih, ki jihje senator kot Darko Bratina lahko ime!. opozicije. V drugemu je zaznavala potencialnega sovrafoika, Darko je to nalogo opravljal z velikim talentom, zelo nekoga, ki onemogoca izpolnitev samega sebe bolj kot profesionalno. Zatem, zaradi tragicnih okoliscin, se je nekoga, ki je morebitni sogovornik. zgodilo, da sem postai njegov naslednik ter sem potem To lahko ima tudi dobre plati, vcasih nujne posledice: stafetno palico predai Milosu Budinu. vendar le, ce sovrafoik res obstaja. Tezava je v tem, da se Politika ni eksaktna veda, stejejo bolj splosne ideje kot nikoli natancno ne ve kdaj sovrafoik ni vec sovraznik, kdaj majhne podrobnosti, ki se lahko hitro spremenijo. Ycasih se se konca cas zaprtosti in se je treba odpreti. Darkova zasluga splosne ideje rodijo iz utopije kot pri Darku Bratini. Lahko je, da je zaslutil tak trenutek, bodisi v njegovem kulturnem porajajo projekte, ki se vcasihizvedejo, cetudi z zamudo. kot politicnem delu. Darko je znal sprejemati in izkoristiti cas, znal se je spopasti Govorimo o tem kako je biti parlamentarec Julijske z dogodki in tezavami, ki jih je prineslo zivljenje ter jih znal krajine s slovenskimi predniki, ker menim, da je v tem cim bolje uporabiti. Gorica, sociologija v Trentu. veckulturne osnovni vzrok za nesoglasje. Povejmo vtem, da si v nasih socialisticne republike, ampak samo ker je bila zagotovljena krajih lahko izvoljen le s podporo levo-sredinskih strank: Evropo. To je bil lep nacrt. upanje, ki se del no uresnicuje, danes spominjajo, kot na primer v kinematografiji. kotje papaina zvestoba izvoljenih ideologiji sistema. V nasprotnem ze zaradi preteklih dogodkov bi bilo absurdno misliti, da bi iz cetucli na clrugacen nacin. Mednarodne organizacije dejal Piero Fassino. Zacel je s pobuclamiza siritev tedaj edine desnicarskega bloka lahko prisel politik, ki bi imel kaj primeru bi rezim ne dovolil predstavnistva jezikovnimin tekmujejo - SEP'. Svet Evrope, Evropski parlament, OVSE', fakultete v Gorici ter v mestu vide! univerzitetno sredisce. opraviti s slovensko narodnostjo. V Avstriji, takoj po prvi narodnostnim manjsinam. Sedanje demokraticne vlade imajo Pakt stabilnosti', dvosiranske komisije - vsaka izmed njih je Vlozil je svoj predlog za zakon o varstvu slovenske manjsine svetovni vojni, so bili geopoliticni pogoji taki, da so zaslugo za ohranjanje tega dela ustavne ureditve. prisotna v razlicnih stvarnostih,v veliko kriznih zariscih. v trenutku. ko je zdruzevanje Evrope izgledalo hitro. Slovencem omogocili neposredne volitve poslancev na V Italiji. kot sem rekel, priclobiti zagotovljene sedeze v cetucli veclnone pride do koorclinacije.Bratina je na primer predvsem v administrativnih postopkih. Sanjal je o parlamentu se ni mogoce. Potrebnobi bilo spreminjanje ustave, etnicni osnovi. razmisljal o politicnem potencialu trans-kavkaskih drfav, kjer cezmejnem projektu, kjer je bil njegov pecat sodelovanje v Ti politiki so bili cudovito vkljuceni v kontekst v katerem kar zahteva tri branja. Ce je slovenska manjsina potrebovala tri Evropa je in je ni. Zato je meni!, da bi bil SEP pravi igralec eni bolnisnici. To so se vedno veljavne zamisli, zamisli. ki se so delovali. za seboj so imeli mocno civilno druzbo in desetletja, da je prisla do zascitnega zakona - ki je poln na negotovib mejah nase celine. zivijo. Zoral je veliko polj v znamenju odprtosti. financna sredstva. Danes lahko poslanec nasega okraja, med kompromisov in ne povsem sprejemljiv, ampak kljub vsemu V njegovi tristranski vlogi - predstavnika Goriske, Danes izgleda vse dano, a spomnim se, da jebila ob drugimi komponentami, racuna na stevilcno nedefiniran lahko predstavlja izhodisce - si lahko zamislimo napor zbiralca slovenskih prosenj, ciana mednarodnih skupscin - je prihodu na Univerzo pred clesetimi leti. Gorica bolj zaprta slovenski odstotek, ki je vsekakor manjsinski in nezadosten trikratnega branja, tezave in cas, ki bi bil za to potreben. Ce poslanec Bratina dosegel rezultate, ki gredo preko kot odprta. Tudi danes je se kdo, ki je zagovornik zapiranja. za izvolitev. Kakorkoli ze, manjsina, mogoce v spomin na smo za zakon parabili stirideset let, bi jih za to potrebovali vsaj matematicnega sestevka ur prebitih na delu, sintezo, ki je ceprav vsi prisegajo na odpiranje. Velikokrat gre za sestdeset. Poleg tega je se ena, najpomembnejsa tezava: dvojno stare case, smartra njega samo za predstavnika manjsine. pomnozila njegove izkusnje ter jih medsebojno obogatila. principielno odprtost, veckrat le formalno in ne stvarno.V Dodati je treba, da velik del slovenskih volilcev nekoliko s glasovanje. V demokraciji ima posamezen clrfavljan lahko Velikokrat je izjavil geslo »misliti globalno in delovati tem je bil Darko pionir: zclaj je naloga Gorice, da se sumom gleda na parlamentarca, ki je bi! izvoljen s podporo samo en glas, s tem sistemom pa bi imel dva: prvega za volitve lokalno« ter ga spremenil v »misliti lokalno in delovati spremeni in se izpolni. Da bi do tega prislo,je treba resno Ievice, saj je ta delezen napadov in slabih politicnih ocen. To okrajnega predstavnika, drugega za volitve predstavnika globalno«. Menim, da je bil ta stavek tudi njegovo osebno delati ter znati izkorjstiti priloznosti, ki se nuclijo. Vsi si ni prijeten polozaj. Darko - ki je bi] v osnovi mirovni narodnostne skupnosti. Ne pozabimo, da bi to grdo gledala tudi prepricanje. V svojem kraju je zacel s pobudami, ki nanj se moramo pomagati. Zal ni vec casa. G, posrednik, ki je skusal prebivalce zblizati - je trpel, z zalostjo manjsina, ker bi izdelava volilnih imenikov za dvojno se je zavedal, da je bila to situacija, ki jo je bilo tezko resiti. glasovanje privedla do posrednega popisa, kljub vsemu pa le Njegova naslednika, Milos Budin in jaz, nimava popisa. To je zadeva kateri so manjsine, vse manjsine. ki so v ne financnih sredstev in priznanje s strani dela strank si je treba prav dobrem polofaju, vedno nasprotovale. vsakic znova izposlovati. Druga tezava je, da je danes Zaracli vseh teh vzrokov, zaradi stevilnih neclefiniranih demokracija bolj razclenjena, povecalo se je stevilo sogovornikovv okraju, ki poslanca privedejo, da izbere kot demokraticnih subjektov in ti, ker s pomocjo lazje referenta svojo poslansko skupino v Rimu ter zaracli vecjega komunikacije skusajo dokazati svojo ucinkovitost, poiscejo kozmopolitizma in boljsega poznavanja tujih jezikov ljudi ob samostojne in neposredne povezave, ne vec s posredovanjem meji, smo bili Darko, Milos in tudi jaz avtomaticno vkljuceni politicnih strank, s svojim parlamentarcem v Rimu. To lahko v Komisijo za zunanje zadeve pri Senatu'. Poslani smo bili, povzroci delovna neskladjain precejsnje prekrivanje zadev. kot italijanski predstavniki, imenovani s strani levo­ Vse omenjene tezave dokazujejo, dago riski poslanec ni se sredinskih strank, v stevilne mednarodne organizacije. Na ta nasel svojega polozaja in vloge med preteklostjo, ko je bil mali nacin se izrise dimenzija s posebnim profilom, kjer gresta ace neke narodnosti in sedanjostjo, ki je danes tako vidnost in prestiz preko meje: ta mednarodna dimenzija kompleksna in razclenjena. Ce je nekoc slovenski poslanec zadovoljuje in omogoca evropske dejavnosti, ki so nad odsel k Francu Jozefu, ga je ta mimo sprejel, saj je bil lokalno dialektiko. Zato ni nakljucje, da vlagamo in smo predstavnik svoje etnicne skupine in njenih interesov. To je ista toliko vlagali v to dejavnost. okoliscina v kateri so se znasli tudi nemski poslanci iz Juzne Tudi Darko je veliko vlozil. Da1-ko Bratina - in tu se 1irolske. Ideje o zagotovljenem sedezu v parlamentu za navezujem na dokumentarec, ki smo si ga ravnokar ogledali - italijanske manjsine si trenutno ni mogoce zamisliti. Taka je upal, da bo Srednje evropska pobuda (SEP) lahko stvarnostje bila vpeljana v 1itovih casih v nekdanje definirala in znova na nov nacin vzpostavila centralno ·op.pr.: V italijanscini: Iniziativa Centro-Europea (INCE). ' Op.pr.: V italijanscini: Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa (OSCE). ' Op.pr.: V izvirniku: Commissione Esteri del Senato. ' Op.pr.: V italijanscini: Patto di stabilità. gest ter obredov, praznikov, ki jih je Darko gotovo dozivljal realnosti, razumeti da je v tem skupnem slavljenju nekaj Zupnik cerkve Svetega Roka v Gorici in izvajal; druzinska resnicnost v kateri se je bilo mogoce pomembnega, kar zdruzuje masnika in udelezenca, oba priblizati italijanski kulturi, brez da bi zato izgubil svoje zavzeta v iskanju svoje resnice pred Bogom: vse to je bila korenine in svojo identiteto. Darkova poboznost. Gospod Ruggero Dipiazza Sledila so !eta sreèanj in izoblikovanja v krogu Ko se je govorilo o druzinskem okolju, mi je brat v danem krscanskih demokratov (Darko je doumel njihove novosti in trenutku povedal nekaj, kar sem jaz ze vedei iz !asine izkusnje, zivahnost misli ter ukrepanja, karje bil nosilni faktor saj je bilo to tisto, kar so nam govorili nasi starsi: da bi morali najboljsih povojnih trenutkov), prve politicne izkusnje, kot vedno imeti cut za resnicnost nas samih, vendar s skromnostjo. sola za medsebojno razumevanje, v duhu spostovanja Skromnostjo, ki je sposobna pustiti prostor drugim vrednotam, razlicnosti. Vse to je bilo nekako okolje, v katerem se je vrednotam, ki so bolj pomembne od nas samih. Darko izoblikoval in ga jeznal izraziti na briljanten nacin v To je bil on. Ko sem razmisljal, kako je delal in ti je smeje obdobju, ko je vodil Cineforum in se je ukvarjal s filmsko govoril o radosti, da lahko pomaga, brez da bi kadarkoli rekel, kritiko. Ponovno brati njegove kritike je neznansko da je utrujen, brez da bi se kadarkoli bahal s tistim, kar je storil, zadovoljstvo, ker je videti, da v filmih ni opazoval le tehnike, clovek, ki ti je vedno dajal idejo, da je on tam z zeljo, da ti temvec tudi dejanje injezik kot clovesko pot, raziskavo pomaga,je bilo to zame kot svezi vetric.In tukaj je strasten eticnega, religioznega, kulturnega in svetega; tako da res kristjan pravicnosti brez fanatizma, pozoren, da se pri nas ne bi lahko zatrdimo, da je v tistih casih film lahko izrazal prostor ponovno dvignili nacionalizmi; clovek, ki je vedno iskal dialog, .. .. • idej. V nasprotni smeri pa razmisljam o danasnjih filmih, o venclar nikoli kot iskanje privolitve. Moz, ki je sanjal novo e ·-N1t1. meni m. v,exx ...b ese d k a» omemorac1Ja«: v nasem, spomnil svoje druzinske zgodbe, vsega, kar sem sev druzini spektakularizmu, ki je namenjen samemu sebi in o dejstvu, • malce farnem jeziku, raje recemo »spomniti se nekoga«, naucil, zdrave pameti, kar je umirjenost in potrpljenje«. demokracijo, kjer je privolitevstopiti skupaj, iscoc nekaj da ko isces siedi cloveka,jih najdes v Harry Potte1j11 ... boljsega, nekaj pravicnega, ne pa skupek glasov, preracunana • v nekem smislu podoziveti nek obcutek, pripetljaj, ki ga Brata Ivana sem vprasal nekaj o tej druzinski zgodbi, ki To je bil Darko v druzini in v kulturnih aktivnostih, sedaj privolitev. Darko je to razumel, in film, ki smoga videli to lepo • ne gledamo le skozidejstva - le teh smo se tu, med je podobna zgodbam mnogih nas: oce, ki jeob Darkovem pa bi me lahko vprasali: »kje pa je vernik?«Samo omeni! ga pokaze: ziveti raznolikost, vendar skupaj, biti istocasno Italijan, drugim, tudi upraviceno spomnili - temvec tudi po rojstvu ze nekaj mesecev vojak in se vrne sele, ko ima on ze • bom. Ko sem ga videval v cerkvi, na nasih praznovanjih, Slovenec, Furlan, brez preracunljivosti in brez iskanja • custveni plati, ki je ni mogoce pozabiti. Mi,pri Svetem tri !eta; okolje, kjer je poglavitna pomembnost zivljenja pozornega, s tistim dobrim nasmehom, ko sem ga videval na paranoicnih povracil. • smo to doziveli na nasi kozi, v prvi osebi - lahko nekako vsakodnevna resnicnost: zivljenje ustvarjeno iz recem, da pretresljivo ganjenjeni - ob pogledu na Carmenino skromnosti, brez siepi! ali odvecnih dodatkov, kjer si bi! nasih slovesnostih, sem se vedno spraseval, kaj je tam vide!. Torej pravim: ce strast do pravicnosti; do identitete, torej bolecinoRoku, in bolecino otrok, ki je bila tudi nasa osebna povabljen k ucenju in je o verskem cutu pricala dedkova Jungov stavek pravi: »Cerkev ima mocne podobe, ki spostovanje vseh; sposobnost zdruzevanja, povezovanja bolecina zaradi izgube, za naso malo skupnost, tako figura. Posebej ta dedek, kot se mi jezdelo, da sem razumel, sporocajo razseznost duhovnega vprasanja« in jaz sem si kultur; trud, da bi se zgradila prihodnost gledajoc naprej; ce pomembne in vplivne osebe. je bi! legendarna, izredna osebnost, notranje bogata, vendar dejal, da je on znal doumeti te podobe bolje od mnogih vse to skupaj povezemo in zivimov skladu z njegovim Zelim navesti neko anekdoto, ki po moje dobro istocasno trezna: tipicen katoliski Slovenec, in to v casu drugih, ki so bili tam z masno knjigo ali roznim vencem v duhom, pomeni lo tudi biti kristjan, biti del bozjega ponazarja osebnost Darka Bratine. Nekoc sem mu povedal, medcerkvenih protestov, ko se je govorilo, da jeslovenska roki. Ta sposobnost uganiti v podobah poskus pomena neke kraljestva. Hvala, Darko! da sta prisla dva moska, pretvarjajoc se, da sta agenta Digos­ cerkev najbolj integralisticna cerkev na svetu. Druzina, kjer a', vprasati, ce je bil Darko clan gibanja Brigate Rosse' in on so samo pripadnost slovenski rnanjsini dozivljali kot dejstvo mi je, s svojim blagohotnim smehljajem priznal, da so ga in pozitivno stvarnost, brez sarnopomilovanja. »Jezik se dejansko nekateri prijatelji iz Univerze v Tr entu pred casom nasi«. pravi sociolog, in drzava je vezivo, ki se lahko res povabili, naj postane clan tistega gibanja za spremeni kolaz in kolaz je bogatost v raznolikosti. »osvoboditev«, vendar je bi! njegov odgovor »ne«. Dada! je Okolje torei, z moralno ostrino in cerkvena vizija, ki sta se nekaj, kar mi je dalo misliti: »v tistem trenutku sem se bila zelo centrirana na osebo duhovnika in z bogato kulturo

za splosne preiskave in posebne ' op.pr.: Digos . Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali (della Polizia di Stato) Oddelek operacije (drfavne policije) ...... lev1ce v ltahp sedemdeset,h ' op. pr.: Brigare Rosse - dobeseden prevod Rdeée brigade; tajno. politièno - vojasko gibanje revoluc1onarne in osemdesetih !et. univerzitetne ucilnice. je izsla z naslovom, ki se nliga je zdelo logicno skovati: Essere Direktor mestne knjiinice Romano Vecchiet Izkusnja, ki jo zelim tu navesti je prav izkusnja kulturnega insieme italiani e sloveni'. Yzel sem ga iz njegovega teksta, lappi iz Vidma delavca, kot sem bil jaz sam pred petnajstimi teti, ki se je, teksta, ki postavlja nujnost izvrsiti svojo nalogo, niti ne tako delajoc v kulturnem centru- zdruzenje obcin, ki jim je od preprosto, tudi za nas, »obmejne ltalijane«. Kot vse, zaupanja vedno kronicno primanjkovalo denarja za financiranje, vendar vredne projekte, ki niso omejeni na razglasanje navadnih tudi v brezupnem iskanju neke svoje identitete' - pribliial principov, se je Bratina trudil razumeti kako moras npr. zato,d a najprej tell1Ì,ki ni bila povsem znana in usvojena (prisotnost si popomoma »drzavljan« tega ozemlja na meji, poznati tudi Slovencev in slovenska kullura v krajevni druzbi), zato, da bi drugega, kako moras ponolranjiti to, kar obe kulturi ponujata potem ugotovil, kot ltalijan, predvsem skozi jasen esej' - tu je od o beh jezikov'. ln se » Pogosto se sprasujem, kako je mogoce ze Giuseppe Petronio omeni], kako zelo je lahko zanill1Ìva in ziveti na meji, ali bolje v obmejnem obmocju - kot v nasem privlacna taka tema, taka, da lahko razdrobi kot stare in ze prin1eru - in ignorirati eno ali drugo celoto, ki ne moreta biti obrabljene podobe ne le liste, najbolj vezane stereotipe in drugega, kot nauk o mnozicah definira, ena drugi predsodke, ki jih vsak vedno nasi v sebi, temvec tudi tiste bolj komplementarni, prav zaradi meje same' in si prilascati tisto, elegantno !iterarne, ki so postaLi ze tezki za branje in kar nam ozemlje, na katerem zivimo, resnicno ponuja. prenasanje in od katerih bi se clovek zelel distancirati (mislim na primer na grozno naivnega in primitivnega slovenskega lz tega vidika bi mora] biti interes vseh vedeti vec in kmeta iz Joseph Rothovega romana Kapucinska grobnica-l globlje o slovenski navzocnosti , tako, kot je interes f'i kot se imenujejo danes - Ta kratka studij a, ki je !eta 1986 skupaj z drugimi vseh globlje raziskati ekolosko premozenje, katerega je Darko Bratma I1J1Zmcaqu ne aie popo nega meta-katalooiho ali melaCO BISS'-ih, .. prernostijo tako jasno fragmentac1Jo, pomembnimi clanki odprla krasno ste6 vilko revije » Territorio«, nase obmocje posebej bogato. Imeti na razpolago v • zadovoljstva. Seznarnnjego ve bibliografije se narnne kaze ki istocasno iscejo in 2 .. . . . ·-• kol pretirano· k d olg. •clanki. .• prezend tacije inI nastop, na koncno predstavijo v urejeni obliki. v enem samem nizu . Vendar. ce sem si dovolil zaceti portret Darka Bratme s • sirnpozijih. zabelezeni v knjifoicn_ernkatalogu so preceJ -'Govorimo o kulturnem centru »Centro Culturale Pubblico Polivalente - Consorzio del Monfalconese«, ki je zajemal devet obéin inje ime] sedez daljsi od rnalostevilnih monografIJ, bolJ preprost,h 111 katalogom njegovih del, raje kot s spominom, s srecanjem, s • .. v mestu Ronchi dei Legionari. Obcine, ki so pristopile k pobudi so bile: Trzié, Ronchi dei Legionari, Staranzano, Sagrado, San Pier d'Isonzo, San • linearnih za opis v katalogu. Sestaviti popolno b1bbografiJo kriticno spodbudo ali izkusnjo skupne prigode, je to_ zat_o. ker Canzian d'Isonzo, Doberd6 del Lago, Tu rriaco in Fogliano Redipuglia. Danes je CCPP spremenil poimenovanje v Consorzio Culturale del lahko tudi s tega, kar nam pove katalog, zvs enu svoi1m1 • njegovih pisanih del. med sociologijo, kinematografijo in Monfalconese (CCM) in ima trenutno sedez v Beglianu, zaselku San Canziana dlsonzo. Prva zgodovinsko administrativna raziskava kulturnega anlropologijo, je drzno in kompleksno depnJe, k1 pre1de v zaznamki, z dlakocepskim opisom vseh zabelezenih pisnih del. centra je v Romano Vecchiet, Tra leggislazione regionale e provvedimenti amministrativi. Il caso del Centro Culturale Pubblico Polivalente del dobimo sliko inlelektualca, kol je bil Darko Bratina. Konec obmoè'je tako imenovane »sive Literature«. t1ste, o raz1sk val111h Monfalconese (prvi del), 15/16, 1996'. pp. 65 - 74. � koncev je namrec katalog zvesto ogledalo ne le nj govil1 ' Darko Bratina, Essere insieme sloveni e italiani. » La cosa non è difficile, semmai è solo affascinante«, li Territorio, 16/17, 1986' ( od tod cit irano: porocilih, natisnjenih v majhnem s1ev1lu za z�anstvene ms!:tule <: . Quaderni Uti11e11si, in ki jil1 je ze dan po izidu prakticno nemogoced ob1t1. knJ1Z1ce z znanstvenih in raziskovalnih interesov, temvec 1ud1 odnosov, k1 Bratin a: Sloveni e italiani), pp. 9 - 12. _ ·' Glavna oseba je mlad in bogat potomec glavne veje druzine, novopecenih plemenitasev, Franz, Ferdinand Trotta, rojen v 11eo.ftevilce11imi stranmi. kjer ni cisto jasno, kdo Je zalozn1k m jih je spletel z nmogostevilnimi _institucija,;u. in kulturnim� . centri. Bratina pokaze zanimanJe, razpolozlJ1vost na vseJ erti, Sipolju. Nj egovo poreklo dovoli Rothu, da glavno osebo prav kmalu primakne ke drugim slovenkim osebnostim, med katerimi je tudi bratranec kdo tiskar, kjer se sreè'ujemoz vec avtorji ali je avtor zavod, Joseph Branco,Kapucinske ki, dalec od grobnice rafinirane habsburske kulture, v nestetih in zabavnih odlomkih, krasno pokaze barvito neuglajenost svojega zato, da bi opisali strojepisne in zacasne izdaje, s tezavo pn zmofoost sodelovanja z neskoncnimi razlicnimi subjekti. Natanko tako: razliéni subjekti, ne le akademski. Morda prirojenega kmeckega obnasanja. ln se » lzredni / .. ./tile Slovenci! Madzari jih oropajo najbolj osnovnih narodnostnih pravic in oni se borijo, vsako urejanju serije casopisov, ki niso izhajali periodicno ... Alt pa_ toliko se tudi uprejo, vendar vseeno praznujejo kraljev rojstni dan« (V poglavje). zaradi razkropljenosti njegovih pisnih del. hraniemh v dese\mah zato. ker, kot dober politik, razume, da se pogosto najboljse ' Revijo je vodil Rinaldo Rizzi, podpredsednik centra Centro Culturale Pubblico Polivalente, dinamicna osebnost pedagoga in kulturnegadelavca. razlicnih knjiznic. ki nam jih le mocni iskamiki, ki se skrivajo v intuicije, najbolj konkretni projekti, lahko rodijo tudi izven Se posebej ta stevilka, piva, z monografsko vsebino, se je rodila zahvaljujoc se temeljnemu prispevku Stelia Spadara in Giorgia Depangherja, ki sta, kaksno leto kasneje, uresniéila, spet s CCPP-jem se drugo monografsko stevilko » Territoria«, posveéeno lstranom na tej in oni strani meje: » li ne bibliogra[ski sistem in servisi). Territorio« 25/26, 1989". Stevilka, posvecena navzocnos ti slovenske kulture v regionalni druzbi je med drugimi zajemala tudi élanke in , v originalu OPAC. kar uslreza slovenskemu iskalniku COBISS (Kooperativni onH _ . . .ai 1l/aib/opac/mai2.htm), ie pokazal . pote1 1, ko ie pre,skal _139 posredovanja Cecilie Assanti, Alfreda Battistija, Lorenza Bellomija, Antonia Vitaleja Bonmarca, Andreja Bratufa, Gina Brazzodura, Arnalda , Skupno iskanje po MAl-u, MetaOPAC Azalai Italiano (naslov http://www h _ � _ : _ � t111h).67 rez_ Ir tov, med_ monog1, [1 n11. tekst,._za kate1e_ e sk1 bel Bressana, Sergia Conettija, Silvia Cumpeta, Elvia Guagninija, Ravela Kodrica. Miroslava Kosute, Maria Lizzera, Maria Maverja, Paola Mercùja, razliénih katalogov prav tolikih italijanskih knjiznic (tako javnih. kot umverz1te _ _ � n _: p _ '. katalog, ah knJ1z 11c111 s,s_ em, veé nJl c). 67 Luciana Morandinija. Claudia Palcica, Paola Petriciga, Giuseppeja Petronia, Marije Pirjevec, Marca Puppinija, Alojza Rebule, Tu llia Reggenteja, in razlicnimi posegi na razliénih simpozijih, prisotnih v 29 razlicmh OPAC-1h (knJ1z111c111 _ : � � rn'. razhcmh knJizmcah lska ie 12 dne Silvane Schiavi Fachin, Giacoma Scottij a, Danila Sedmaka, Josipa Ta vcarja. Fulvia Tomizze, Carla Tullia Altana, Ivana Verca. ustreza 67. razliénim dokumentom. temveé je to le sestevek vseh naslovov, naidemh v _ : n dokumentov ne st1a111 ' op. pr. Biti skupaj ltalijani in Slovenci _ _ Catalog. ali elektronski katalog s prijateljskim vmesmkom za b1bhogratsko 1skanie s 5 10_2002 Akronim On line Public Access ' Bratina: Sloveni e italiani, p. 12. uporabnika. obseoub parih kiJometrov morje. Kras. gricevnal in dvojnega tira, o bogastvu. ki ga tisti dvojni vpliv prinasa. in to hriboviti svet ter ne izkoriscali le tega socasno. Je pove v nasem jeziku, zanj jeziku dr11gega, s silno in slovesno Giacomo Gambetti kratkomalo nesmiselno. Po analogiji razpolagati z jasnostjo, ki pa je istocasno vljudna in vedra. kol je bil vsekakor razlicnimi jezikovnimi in etnicnimi zmoznostmi, kot njegov cluh. Films ki kritik organskimi deli obmocja samega in ne biti domac z Vse tislo. kar se je zgodilo potem,je skupek rezultatov, k1 njihovim kulturnim delom in njihovimi avtorji,je so nedvomno pomembni, kot prvi zakon o varovanju samoomejevanje, ki ga v modernemsvetu ne jezikovnih manjsin (482/99) in kasneje tisti o slovenski manjsini 0 dojamem' . (38/200l)P. vendar je bilo vse skupaj zacrtano v tistih prvil1 Iz tega logicnega odlomka, je potem Bratina razvil stavek, osemdesetil1 letih na obmocju Tr zica, v skromnem kulturnem ki je postai zacetek tega simpozija (Sentirsi pe1fetta111ente a casa cenlru - Centro Culturale Pubblico Polivalente - s katerim je sia a Milano che a Lj11blja11a") in ki sem ga v isti stevilki revije Darko Bratina navduseno sodeloval. in je slo precej naprej od » Territorio« spremenil v naslov nekega kljucnega odstavka navadnega varstva, zabeljenega z malo velikodusne tolerance ... prav zato, ker se mi je to fakoj zdela posrecena intuicija. Poleg prvega slovenskega prevoda nase Ustave, ki se je Seveda, tote »pocutiti se doma« tako v Ljubljani, kot v paradoksno zgodil sete teta 1983", dejanje, ki ga je bi.lo Milanu, predpostavlja. kol sem rekel, subjektivni napor, ki potrebno storiti in ki je bilo resnicno in globoko demokraticno. gre precej preko nedolocenega odnosa tolerance. ampak po pelintrideselih letih pozabe. je clanek Darka Bratine v terja vec poznavanja in poglabljanja v drugega 111 v niegove » Territoriju«, Essere insiemesloveni e italiani, spodbujal v vseh korenine. In Darko Bratina je v neki drugi »manjsi« stalisca in kulturo, cigar vztrajno pomanjkanje cutimo vsi, • V tako sirokem in razclenjenem kontekstu Darkovih podrejenosti, tudi glede na druge evropske drfave, se je Darko• publikaciji iz tistih 80-ih lei (iz simpozija v Gradiski teta vendar ju ne moremo se zaznati kot pristni in vnaprej evropski. • izkusenj - Darko sociolog. Darko politik, Darko mescan zelo pozornoposvecal poznavanju, nasplob poznavanju filma, J 983, o Regiji in k11lt11ri. simpozija. ki ga je zelel in za Za konec zelim misliti, da je Darko brez dvoma izbral • svoje Gorice, . Darko, angaziran v ustvarjanju jasnih stikov ki mu je bil se posebej pri srcu. filma njegovega naroda: katerega je skrbel Stelio Spadaro) rekel, da vse to pome111 manjso revijo zato, da je uveljavljal te principe, vendar z • in poznavanja Slovencev - misli.m, da bi, v celoti gledano. slovenskega filma. V tem smislu je sloril zgledno cielo »socializirati svoje ·zgodbe· v 'skupno zgodbo', zat,?, da b1 se intuicijo, da je bila za skromnostjo te revije zdruzenja obcin • lahko izgledalo sekundamo govoriti o fi1mu. da bi to odpiranja, iskanja, spoznavanja, kajti to je nacin videnja stvari, izoonilb vztrajnemu ponavljanju delitev in locitev". Se enkral tega obmocja, intuicija nekega »projekta o dialogu«, ki je v • lahko ne-izgledal p1imaren , . . vidik. Jaz pa sem preprican v ki ce bi mu sledili na drzavni ravni, tudi s strani za to bistveni s11bjektivni napor. ki dopusca pretvaqanie svoiega drugih, bolj zlahtnih kontekstih splob se niso upostevali. In nasprotno • in misli.m, daje tudi Dm'ko tako razmisljal, ne zadolzenil1 i.nstitucij ( ceprav tega ne opravljajo ), bi se lahko izhodiscnega jezikovnega registra, s pomocjo prevoda v prav ta njegova kulturna radovednost, gotovo ena izmed le zaradi njegove prvotne izobrazbe mladega k1itika. Skoraj vsi zacela listo odpiranje, listo razsi1janje znanja. potrebno kulturno obogatitev. ki sestavlja nase pravo bogast vo. njegovih najbolj izrazitih vrlin in ena od vrlin priznanih od smo sii skozi to fazo: v mJadosti smo ljubili film in ga smatrali, ' civilizirani drfavi, drzavi ki, tako kot nasa, zeli biti moderna. Jzjemnosl in hkrati moc te izjave, je sestavljena iz dejstva, vseh, mu je dovolila da je podprl nas projekt, ki je bil kot nekaj na poi poti med begom in zabavoJ

' op. pr. Ulivo - italijanska politièna slranka Darko (Diodato) Bratina desnice jih na nek nacin malerializirav mnogih evropskih Globok vtis je name naredila skoraj papaina skladnost nasih regijah. kar je predmel velikih skrbi: in je bil predmet skrbi tudi ocen, ceprav se z Darkomze nisva ne videla, ne slisala. od nasega za Oarka Bratino. zadnjega srecanja, ki se je zgodilo pred par leti, in se je Ova spomina o Bratini politiku bi vam zelel predloziti. Prvi rnedtemdogodilo precej stvari. Kljub temu, so se najine je povezan s skupno idejo. da bi takoj po samostojnosti ocene ujemale in dolgo casa sva govorila o dvojezicnosti, kaj je Slovenije, in priznanju nove drzave s strani Evropske unije. bistvo in smoter tega v veckulturni resnicnosti. in vsi smo se mednarodne skupnosti in Italije, cim prej pripeljali delegacijo strinjali, eia mora dvojezicnosl sluziti ternu, da se osebek iz slovenske komisije za zunanje zadeve v parlament v Rimu. Jaz rnanjsine pocuti manj manjsinski Torej. ce je okolje dvojezicno sem poskrbel za to. v Rimu pa je stvar seveda vodil Darko: on je - kot v nasem prirneruv Kopru, lzoli in Piranu -se lahko tudi bil tu sete kaksen teden. torej ni se dobro poznal ambienta, manjsina, ki steje 2% skupnega prebivalstva, cuti manj kljub temu pa sem lahko opazil, da so ga cenili pomembni manjsinska, ni getizirana, ni zaznamovana z znamenjern predstavniki italijanskega politicnega razreda.To je bila sola za specificnosti. Darko je zelel. da bi jaz zelo podrobno razlozil te nas. ki smo vstopali v parlamentarno kulturo, ki smo bili sele na stvari Leoniju, kajti ni bilo vedno lahko razloziti teh stvari v zacetkih demokraticne kulture in smo lahko opazili, kako so Rimu, in vemo, da jih ni lahko razloziti niti v Trstu ali v Gorici. (i Oarka Bratino - desnicarja. laicnega katolika - spostovale vse Vcasih berem, da se dvojezicnosti bojimo, da dvojezicnost stranke in vsi sogovorniki. k.i so delati z njim. Ln govorili so nam. lahko predstavlja grofojo: vendar ni razvidno za kaksne vrsto eia je z Darkom �ratino tezko_p?l�mizirati, ne zato, k�r n_e bi grofoje naj bi slo. kajti edina grofoja bi bila lahko izguba !asine identitete. Yendar, ko je lastna identiteta mocna, potem • . . . bilo tock. v katerih se ne b1 stnnJali, Lemvec zato. ker Je biJ - Zivljenjepis un1verz1,. k'Jer Je nasId e nJega. leta • postai profesor intelektualno posten in ta postenost je razorozila nasprotnika. je lahko sprejeti tudi identiteto tistega, ki zivi poleg tebe in sociologije dela. nato pa se splosne sociologije. Mcd leti 1970 in 1975 Ko je Darko skusal pojasniti, utemeljiti svoje argumente, je to mislirn,da je bila prav ta naravnanost k aktivnemu sozitju • Rodi! se je v Gorici 30. marca 1942. Obiskoval je je v okv1ru Sklada Agnelli sodeloval pri projektu Valletta za pocel z uporabo logike, z jezikom kulture, ki mu je bil obicajen. konstantni temelj dialoga, ki ga je Bratina ponujal. Predlagal • slovensko osnovno in srednjo solo, nato se je vpisal na ra usposabljenj in inforrniranje podjetnikov in ga je vedno izredno vedro in umirjeno, brez sence menazerjev. Leta Zato prehod iz kulture v politiko, za Darka ni bi! dramaticen, • znanstveni licej Duca degli Abruzzi v Gorici. Maturi l 1972 je postai profesor ekonomske sociologije nasprotno. bil je prirnerintelektualnega vkljucevanja v politicno maksirnalizma.ekstremizma in prisiljenosti, temvei'je stavi! na na fakulteti za • je leta 1961 in se nato vpisal na fakulteto za inzenirstvo poli tiene vede v Tr stu; v Gorico se je preseli! leta 1976 .. elejavnost, zelo pomemben, prav zaradi dialoga med Italijo in 1 razpravljanje in premislek zato, eia je na nek nacin uspel in dve • v Trstu. Kmalu pa se je zai'el zanirnati za sociologijo in leti kasneje je zacel poucevati v Trstu splofoo sociologijo. Slovenijo. Na zalost uradna slovenska politika Darka Bratine ni preprii'ati,tudi najbolj zagrizenega nasprott1ika o sami idel!._,,, ko je izvedel za novo fakulteto za sociologijo, ustanovljeno Univerzitelno kariero je nadaljeval do leta 1992 razumela zelo dobro, saj je s sumom gledala na zblizevanje med veckulturnosti., in sicer tako, leta 1962 v Trentu,je zapustil studij inzenirstva in se vpisal na da je od !eta 1990 pouceval se sociologijo etnicnih odnosov llalijo in Slovenijo. in je v najboljsih prirnerihimela raje politiko Preiti iz veckuln1rnosti v interkulturnost, zavedati se sociologijo, ko fakulteta se ni bila priznana. Minoranze e1niche. Un caso di analisi na fakulteti za meddrfavne in diplomatske vede v Gorici, ki »enake razdalje«. skupnega zivljenja. Ta princip bi se moral nato tudi s1n111ura/e.Diplomiral je !eta 1968 z diplomsko nalogo o naroclnih je bila ustanovljena isto leto. 1 Naslednji dogodek. ki bi ga zelel povedati se nanasa na institucionalizirati. z zelo jasnimi instrumenti, mcd katerimi je manjsinah z naslovom Bratina je bil zelo aktiven tudi med slovensko manjsino: srecanje, ki se je dogajalo v Madridu, kjer sem jaz zivel in delal element dvojezicnosti le ena izmed faz. ceprav iz psiholoskega Ze v teh letih je torej razviden interes. ki ga je od !eta 1976 je sodeloval na SLORlju (Slovenski raziskovalni kot diplomai, in se je zgodil, ko je Darko, skupaj s se enim vidika zelo pomembna faza, kar pravim tucli kot italijanski BraLina ime! za vprasanja o naroelnih in jezikovnih institut) in od 1982 do !eta 1992 je bil tudi ravnatelj te parlamentarnirn kolegorn,poslancem Leonijem. prisostvoval manjsinski predstavnik onstran meje. rnanjsinah in za vse lo, kar zadeva narodt10 identiteto· s temi ustanove.j Deloval je pri Slovenski kulturnogospodarski zvezi srecanju evropskega parlamenta v Madridu. To so bili tezki Koncno bi zelel omeniti tudi, da so v zadnjih letih izginile vprafanjise je ukvarjal celo zivljenje. saj je njegov zadnji (SKGZ) in bil clan njenega glavnega odbora. casi in odnosi rnedltalijo in Slovenijo so bili precej napeti. osebnosti, ki so pustile svoj pecat na tem ozemlju, k.iso vodile poli tieni poseg, ki ga je imel v Strasburgu na Svetu Evropa Med njegovimi najpomembnejsimi zanimanji je bil film. za casi, v katerih je prva Berlusconijeva vlada preprecevala dalje zelo pomemben kulturnidialog, dialog, ki je bi! izredno kako uro pred smrtjo, zadeval prav zascito jezikovnih katerega se je zacel ukvaijati ze kot mladenic in nadaljeval celo zblizevanje Slovenije z Evropsko unijo zaradi dobro znanega soroden tistemu, ki ga je vodil Darko Bratina, in ki ga z manisin. zivljenje. Meel univerzitetnimi leti je sodeloval pri pripravi vprasanja zapuscenih dobrin in je zaupala skoraj cel dialog veseljem pridruzim listi skupini intelektualcev, ki gre od Alexa Ze pred diplomo in do leta 1973 se je ukvarjal z raznih filmskih krozkov (»cineforumov« ); vec let je je bi! diplomatu kot je bil Livio Caputo. Sii smo skupaj na vecerjo in Langerja do Fulvia Tomizze v !stri, do Giorgia Depangherja, raziskovalnimi dejavnostmi v raziskovalnem Centru za clopisnik i'aspisa »L"Adige« na beneskem filmskem festivalu in Darko. ki je bil skupaj z rimskin1 kolegom (slednji je bil tudi Istrana v Trstu. Ko pomislim na Darka Bratino, pomislim tudi podjetja in razvoj (CeRJS) v Turinu. Hkrati je sodeloval pri od !eta 1964 je pri istem casopisu zacel dnevno kritiko ma Ice geografsko oddaljen od te resnicnosti), je zelel govoriti na te druge prijatelje. ko pomislim na Tomizzo, se spomnim raznih raziskovalnih projektih Drzavnega raziskovalnega televizijskih oddaj. Od !eta 1965 do 1972 je bil clan centralnega o manjsinski razseznosli, o realnosti v !stri in v Furlaniji - Bratine; pred kratkim smo se, na simpoziju o Tomizzi v sveta (CNR). Leta 1967/68 je bil asistent za industrijsko J odbora Federazione italiana Cineforum. Ko je studiral na ulijski krajini. ce bi bil jaz, istrski ltalijan, slovenski Italijan. Urnagu,ne nakljucno, pogosto spomnili Bratine. psihologijo pri Soli za industrijsko upravljanje na turinski univerzi je ustanovil mestni cineforum v Trentu, v Tu rinu pa cineforum Madonna delle rose. Na njegovo pobudo so prevedi i Leta 1992 je bil izvoljen za senatorja na listi PDS iz anglesèine v italijanscino knjigol .C. Jarvie, Sociologija filma, (Demokraticna stranka levice) v goriskem okrozju in postai za katero je napisal uvodno besedo. V Goricije !eta 1977 tako prvi slovenski goriski senator. Bil je ponovno izvoljen ustanovil filmski krozek Kinoatelje. Bil je pobudnik ]eta 1994 na listi Progresistov in !eta 1996 na listi Oljke. Med slovenskega filma v Italiji in organiziral prvo retrospektivo raznimi parlamentarnimi funkcijami, ki jih je vrsil, je bil clan slovenskega filma nasploh. Iz te pobude je nastal Film Video zunanje politicne komisije v senatu, clanitalijanske Monitor. letna revija slovenskega filma, televizije in videa. delegacije pri Svetu Evrope, clan italijanske delegacije pri Ustanovil je tudi drustvo Sergio Amidei, ki vsako leto prireja WEU in od 28. novembra 1996 predsednik italijanske poletno filmsko revijo in ki podeljuje nagrado Sergio Amidei delegacije pri CEI. Umrl je v vasi Obernaipri Strasburgu za najboljsi scenarij. dne 23. septembra 1997. Quaderni1. Prospettivedell'Istituto sullo Gramscisviluppo deleconomico Friuli-Venezia e istituzionale Giulia integrato della Regione Friuli-Ve nezia Giulia, a cura di Carlo Tullio Altan, p. 47. 2. Leggere cosa, leggere dove, a cura di Romano Vecchie!, p. 75 3. Un incontro su Giorgio Caproni, a cura di Giuseppe Petronio, p. 31 4. Gramsci e la società di massa, a cura di Marina Paladini Musitelli, p. 42 5. Il giallo in Italia, il giallo in Germania, a cura di Giuliana laschi, p. 57 6. Darko Bratina: progetto dialogo I projekt za dialog, a cura di Giuliana laschi e Romano Vecchie!, p. 84

Atti1. dell'IstitutoIl Friuli e la Gramsci Ve nezia del Giulia Friuli-Venezia nell'economia Giulia e società italiana, a cura di Roberto Grandinetti,p. 103 2. Interrogativi sui problemi dell'unità e dell'economia regionale, a cura di Carlo Tullio Altan, p. 72 3. Beni archeologici e istituzioni pubbliche. Bilanci, prospettive e progetti, a cura di Gino Bandelli, Gian Franco Gianotti, Moni.ka Verzar Bass, p. 96

4. Regioni, Editoria, Enti locali, a cura di Romano Vecchiet, p. 76 5. Cultura e minoranze, a cura di Giorgio Depangher, p. 199 6. Il museo civico, a cura di Romano Vecchie!, p. 64 7. L'ambiente: un problema interdisciplinare, a cura di Silvia Va lusso, p. 126