Organo Ufficiale Della Federazione Italiana Attività Subacquee Nuova Edizione Digitale - Gennaio 2017 - N°1 Photo by Michelle Mccarron Michelle by Photo INDICE
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Ciao Enzo Organo Ufficiale della Federazione Italiana Attività Subacquee nuova edizione digitale - gennaio 2017 - n°1 Photo by Michelle McCarron Michelle by Photo INDICE 3 L’EDITORIALE DEL PRESIDENTE di Bruno Galli 4 CONTINENTE BLU, UNA BELLA REALTA’ di Emanuele Esentato 5 ENZO MAIORCA: CAMPIONE, PADRE, UOMO di Patrizia Maiorca 8 LA SORGENTE DI VRELO UNE, RECORD A -244 di Gigi Casati 10 MASSIMO SCARPATI intervista a Massimo Scarpati di Emanuele Esentato 13 DEEP STOP: LA SOSTA PROFONDA E’ DEFUNTA? di Pasquale Longobardi 15 DIVE DOCTOR a cura del SIMSI 17 REB OR NOT REB: QUESTO E’ IL DILEMMA di D’aquino, Lucarini, Perozzi 19 LE MALDIVE A PORTATA DI MANO 20 PARCO ARCHEOLOGICO SOMMERSO DI BAIA di Vincenzo Maione 21 LE GITE FUORI PORTA ORGANIZZATE PER I SOCI NON SONO ATTIVITA’ COMMERCIALE di Giovanni Damiano Dalerba 22 SEA SHEPHERD: OPERAZIONE SIRACUSA a cura di Sea Shepherd Italia 23 EMERGENZA SISMA CENTRO ITALIA di Angelo Amato 24 NUOVO PROGRAMMA GESTIONALE FIAS 25 LA PAGINA DELL’ISTRUTTORE 26 LA DELIBERA DEL CONSIGLIO NAZIONALE FIAS FIAS ALESSANDRIA 29 FIAS AREZZO 30 FIAS BARI 31 FIAS BERGAMO 32 FIAS BIELLA 33 FIAS BOLOGNA 33 FIAS BOLZANO 34 FIAS CASERTA 35 FIAS CESENA 37 FIAS EMPOLI 38 FIAS GENOVA 39 FIAS TORINO ASFI 40 FIAS LECCE 41 FIAS LIVORNO 41 FIAS NAPOLI 42 FIAS NOVARA 43 FIAS PARMA 45 FIAS PIACENZA 46 FIAS LUGO – RAVENNA 47 FIAS ROMA 48 Direttore editoriale FIAS SIENA 49 il presidente nazionale FIAS FIAS TORINO 50 Bruno Galli FIAS TRENTO 51 FIAS TREVISO 52 Coordinatore editoriale FIAS UDINE E GRADO 53 Direttore del centro tecnico territoriale della FIAS di Caserta FIAS VERONA 54 Emanuele Esentato Grafica Antonio Leggiero [email protected] Hanno partecipato al 1° numero: Patrizia Maiorca, Gigi Casati, Pasquale Longobardi, Vincenzo Maione, Giovanni Damiano Dalerba, Angelo Amato, Alberto Santini, Cinzia Macchi, Gianni Escuriale, Monica Pignanelli, Marco Papperini. Tutte le sezioni FIAS. EDITORIALE DEL PRESIDENTE di Bruno Galli Eccoci di nuovo, la storia di Continente Blu senza questa iniziativa, sarebbero rimaste nascoste continua. Il numero zero risale all’Aprile del ognuna nel proprio ambito, nel proprio giardino, 1991, nasce come quadrimestrale della Sezione da Ivrea a Napoli da Bolzano a Lecce si scopre che Provinciale Fias di Varese, dal gennaio 1994 ognuno ha qualcosa da raccontare, qualcosa che diventa l’organo ufficiale della Fias Nazionale, prima teneva per sé o si limitava a divulgare nel poi continua con fasi alterne fino al numero 55. proprio territorio. Il formato cartaceo ha un costo che diventa via E questa è la Fias che mi rende orgoglioso, la Fias via insostenibile anche perché ormai pochissimi che rappresenta lo spirito per cui è nata, con la investono nella pubblicità sulle riviste e i costi di voglia di trasmettere esperienze, di insegnare la su- spedizioni triplicano e non possiamo più per- bacquea, di accompagnare i propri allievi per mano metterci di distribuirlo gratuitamente. fino alla completa autonomia, di fare gruppo. La Fias L’ultimo numero viene distribuito all’Eudi lo che risponde alle chiamate del proprio Paese quan- scorso anno, poi arriva la proposta di Emanuele do le viene chiesto e tutto lo fa sempre nel rispetto, che ci crede e vuole far rivivere Continente Blu in sicurezza e con tanto tanto Amore. in una forma nuova, un formato digitale. Coin- Un grazie a Emanuele Esentato per l’impegno e la volge tutte le strutture Fias affinché trasmettano caparbietà con cui ha portato avanti questo progetto le loro esperienze e le mettano a disposizione e a tutti i collaboratori che hanno voluto contribuire di tutto il mondo Fias e dopo un anno di duro alla riuscita di questa “impresa”. lavoro ecco il risultato. Dopo 16 anni torna un Bruno Galli nuovo numero 0, ricco di articoli, interviste, una copertina stupenda dedicata ad un grande della subacquea italiana, racconti, e partecipazione. Questo è il risultato sperato, la partecipazione di tantissime realtà Fias che, forse per la prima volta, hanno voluto farsi vedere e far sapere come vivono, come operano, cosa fanno. E salta fuori un mondo stupendo, realtà che, 3 CONTINENTE BLU, una bella realtà di Emanuele Esentato Quando nella scorsa assemblea nazionale FIAS, du- rante l’ Eudi 2016, proposi di riprendere l’edizione di Continente Blu conoscevo bene le difficoltà a cui sarei andato incontro, oggi è realtà, una bella realtà. Continente Blu si propone con una veste grafica diver- sa ed una struttura editoriale che divide in due parti il giornale. La prima mette in evidenza come la FIAS briele per essere un fratello maggiore che a mare sia una delle più autorevoli organizzazioni subacquee mi ha insegnato tanto e ancora grazie ad Antonio sportive del Paese grazie alla presenza di firme im- Leggiero, non solo perché grafico che ha curato portanti del panorama subacqueo italiano e la se- l’impaginazione ma un compagno attento e fidato conda parte, invece, che da visibilità a tutte le sezioni di tante avventure. FIAS d’Italia non solo dando ad ognuna una voce Un ultimo grazie, infine, va a mio padre che da diretta, ogni sezione è responsabile della propria quando sono nato mi ha attaccato questa malattia pagina, ma al tempo stesso da una visione d’insieme per il Mare e per la FIAS. della complessa organizzazione che dopo 45 anni Chiedo scusa invece alle tante Sezioni FIAS, in dalla Nostra nascita siamo diventati. Una Federazio- giro per l’Italia, che ho stressato in questi mesi ne attaccata alle proprie origini, attaccata ai territori per avere gli articoli, notizie, foto ma ne valeva la che se pur diversi mostrano tutti un denominatore pena! comune, la Passione. Continente Blu è ripartito e come ogni progetto In questo primo numero non posso non ringraziare che nasce può migliorare, cambiare, ritornare sui l’Assemblea, il Consiglio Nazionale, la Presiden- suoi passi. L’importante è che lo faremo insieme. za FIAS per avermi consentito di portare a termine Chiudo ricordando Enzo Maiorca, questo nume- questo progetto sicuramente impegnativo. Un grazie ro doveva essere dedicato ad Enzo non solo per personale a Pasquale Longobardi per l’affetto che quello che ha rappresentato agonisticamente. sempre mi mostra e che sempre mostra per la Fede- Mai ho ascoltato così tanta poesia, una passione razione, a Massimo Scarpati per gli insegnamenti e la vibrante, potente, un rispetto per il Mare di cui disponibilità, a Gigi Casati per la grande competenza, conosceva bene i virtuosismi e la violenza feroce. a Patrizia Maiorca per il bel ricordo di Enzo, agli amici Ogni tanto tratterremo il respiro vicino al Mare e Francesco Saverio d’Acquino e Vincenzo Maione per ti penseremo, ciao Enzo. i loro libri assolutamente da leggere, a Virgilio Ga- 4 PERSONAGGI di: Patrizia Maiorca Enzo Maiorca: campione, padre, uomo. Grosse nuvole bianche si alzavano dalla “pisci- settanta; cento metri e via dicendo. Orologio na delle rose”, così veniva chiamata la piscina alla mano, scandiva i tempi di ventilazione e comunale all’ aperto della mia città perché tutta di riposo tra una vasca e l’altra. Più frequente- circondata da un’ aiuola di rose in fiore quasi mente però, da vero sportivo qual era, non si tutto l’anno grazie alla mitezza del clima. Gros- sottraeva al freddo e alla fatica scendendo in se nuvole bianche che ci accoglievano simili a acqua e allenandosi con noi. Era la fine degli nebbia quando comincia- anni settanta ad allenar- vamo i nostri allenamenti si, oltre me e mia sorella ai primi di marzo. Grosse Rossana, altri ragazzi tra i nuvole bianche di vapo- quali: Enzo Liistro, Nuccio re che, formatesi per la e Mario Imbesi, anch’essi differenza di temperatura poi diventati i campioni del tra l’acqua appena riscal- mondo di immersione in data (la suddetta vasca apnea. Forti della nostra era usata soprattutto dai giovinezza, all’ inizio della nuotatori e l’acqua non nostra ora di allenamen- doveva superare deter- to avevamo il coraggio di minate temperature) e scambiare qualche battuta l’esterno , sottolineavano e ridacchiare durante il come il clima a marzo brevissimo minuto di riposo tanto mite non fosse e che ci toccava tra una vasca che avremmo termina- e l’altra, poi lazzi e risate to il nostro allenamento erano sostituiti da mugu- tremanti di freddo. In- gni di protesta per i tempi dossavamo le mute in di recupero troppo brevi. spogliatoi non riscaldati Mugugni che venivano e il gran freddo era utile puntualmente zittiti da un almeno a fugare il sonno mattutino essendo l’u- rincaro di metri affibbiatoci da un dolcissimo nica ora a disposizione degli apneisti quella tra genitore, che indossate le vesti di allenatore si le 7 e le 8. Papà, allora nelle vesti di allenatore, tramutava in vero e proprio aguzzino. “A mare dal bordo vasca ci dava i “compiti”: vasca con non ci sono taverne!!” risuona ancora la sua pinneggiata lenta; vasca velocissima; cinquanta; voce nelle mie orecchie “In risalita avrete una 5 montagna di mare da scalare, dovete farvi ora cole apnee preparatorie: di un minuto e mezzo le gambe!” Ci preparavamo allora per il record la prima, di due la seconda. Una sorta di riscal- in assetto costante. Che dire? Aveva ragione!! damento che mi faceva scendere in acqua più Forte della sua esperienza aveva elaborato un serena. Poi, a mare durante la ventilazione, a ottimo programma di allenamento condito an- differenza di papà rilassamento assoluto, un che da zavorre di piombo da indossare a mo’ di training autogeno naturale indottomi dal mare collana che ci costringevano a pinneggiare come stesso. L’abbraccio dell’acqua, il sentirmi avvolta, i forsennati per contrastare l’aumento del nostro lenti atti respiratori facevano sì che abbandonassi peso specifico ed emergere dalla vita in su come ogni pensiero molesto, ogni preoccupazione e … pretendeva il nostro istruttore.