MISSIONE BENGALA STORIA E VITA MISSIONARIA Collana Diretta Da P
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MISSIONE BENGALA STORIA E VITA MISSIONARIA Collana diretta da p. Piero Gheddo Ufficio Storico del Pime - Via F.D. Guerrazzi, 11 00152 Roma - Tel. 06.58.39.151 1 - Piero Gheddo, Missione Brasile. I 50 anni del Pime nella Terra di Santa Croce (1946- 1996), 1996, pagg. 384 + 32 fotografiche 2 - Paolo Manna, Virtù apostoliche, 1997, pagg. 460 3 - Piero Gheddo, Dai nostri inviati speciali. 125 anni di giornalismo missionario da “Le Mis- sioni Cattoliche” a “Mondo e Missione” (1872-1997), 1997, pagg. 124 4 - Piero Gheddo, Missione Amazzonia. I 50 anni del Pime nel Nord Brasile (1948-1998), 1998, pagg. 484 + 32 fotografiche 5 - Giuseppe Butturini, Le missioni cattoliche in Cina tra le due guerre mondiali, 1998, 334 6 - Piero Gheddo, Missione America. I 50 anni del Pime negli Stati Uniti, Canada e Messico (1947-1997), 1998, pagg. 176 + 16 fotografiche 7 - Piero Gheddo, Missione Bissau. I 50 anni del Pime in Guinea-Bissau (1947-1997), 1999, pagg. 464 + 32 fotografiche 8 - Amelio Crotti, Noè Tacconi (1873-1942), il primo Vescovo di Kaifeng (Cina), 1999, 368 9 - Mauro Colombo, Aristide Pirovano (1915-1997), il Vescovo dei due mondi, 1999, pagg. 384 + 32 fotografiche 10 - Piero Gheddo, Pime, 150 anni di missione (1850-2000), 2000, pagg. 1230 11 - Domenico Colombo (a cura), Pime (1850-2000). Documenti di fondazione, 2000, 462 12 - Piero Gheddo, Il santo col martello: Felice Tantardini, 70 anni di Birmania, 2000, pagg. 240 + 16 fotografiche 13 - Angelo Montonati, Angelo Ramazzotti Fondatore del Pime (1800-1861), 2002, pagg. 224 + 8 fotografiche 14 - Piero Gheddo, Paolo Manna (1872-1952), Fondatore della Pontificia Unione Missionaria, 2001, pagg. 400 + 4 fotografiche 15 - Pino Cazzaniga, Giappone missione difficile. I 50 anni del Pime nel Paese del Sol Levante, 2001, pagg. 304 + 16 fotografiche 16 - Amelio Crotti, Gaetano Pollio (1911-1991), Arcivescovo di Kaifeng (Cina), 2002, pagg. 186 + 32 fotografiche 17 - Piero Gheddo, Carlo Salerio, Missionario in Oceania e Fondatore delle Suore della Ripa- razione (1827-1870), 2002, pagg. 288 18 - AA.VV., Le missioni estere di Angelo Ramazzotti. Radici storiche e spirituali, 2002, 192 19 - Domenico Colombo (a cura), Un pastore secondo il cuore di Dio. Lettere del Servo di Dio mons. Angelo Ramazzotti (1850-1861), 2003, pagg. 592 20 - Piero Gheddo (a cura), Alfredo Cremonesi (1902-1953). Un martire per il nostro tempo, 2003, pagg. 240 + 8 fotografiche 21 - Domenico Colombo (a cura), Un pastore secondo il cuore di Dio. Testimonianze sul Servo di Dio mons. Angelo Ramazzotti, 2004, pagg. 416 22 - Piero Gheddo, Cesare Pesce. Una vita in Bengala (1919-2002), 2004, pagg. 208 23 - Piero Gheddo (a cura), Clemente Vismara. Il santo dei bambini, 2004, pagg. 160 24 - Domenico Colombo (a cura), Padre e guida di missionari. Lettere di Mons. Giuseppe Mari- noni Primo Direttore del Pontificio Istituto Missioni Estere 1850-1891, 2005, pagg. 560 25 - Angelo S. Lazzarotto - Gianni Criveller, Alberico Crescitelli 1863-1900. Martire in Cina, 2005, pagg. 160 26 - Piero Gheddo, Leopoldo Pastori. Il missionario monaco della Guinea-Bissau (1939-1996), 2006, pagg. 192 27 - Lorenzo M. Balconi, Missionari uomini di sacrificio. Lettere del 7° Superiore Generale del Pime ai confratelli (1934-1947), a cura di Domenico Colombo e Paolo Labate, 2006, 416 28 - Piero Gheddo, Missione Birmania. I 140 anni del Pime in Myanmar (1867-2007), 2007, pagg. 438 29 - Piero Gheddo, Il vescovo partigiano. Aristide Pirovano (1915-1997), 2007, pagg. 456 + 32 fotografiche 30 - Angelo S. Lazzarotto, La Cina di Mao processa la Chiesa. I missionari del Pime nel Henan 1938-1954, 2008, pagg. 528 31 - Daniele Mazza, Le radici romane del Pime. Il Pontificio Seminario Romano per le Mis- sioni 1871-1926, 2008, pagg. 272 32 - Piero Gheddo, Missione Bengala. I 155 anni del Pime in India e Bangladesh, pagg. 512 PIERO GHEDDO MISSIONE BENGALA I 155 anni del Pime in India e Bangladesh Prefazione di p. Gian Battista Zanchi Superiore generale del PIME EDITRICE MISSIONARIA ITALIANA Copertina e inserti fotografi ci di Bruno Maggi Foto di copertina di Fabrizio Calegari © 2010 EMI della Coop. SERMIS Via di Corticella 179/4 – 40128 Bologna Tel. 051/32.60.27 – Fax 051/32.75.52 [email protected] www. emi.it N.A. 2645 ISBN 978-88-307-1884-5 Finito di stampare nel mese di gennaio 2010 dalla Gesp – Città di Castello (PG) PREFAZIONE “Andate”. Per l’evangelista Matteo è l’ultima parola di Gesù ai suoi discepoli. Marco subito scrive: “Ed essi partirono e pre- dicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che l’accompagnavano”. In queste parole del Vangelo c’è la storia della Chiesa di Cristo, la storia della mia piccola Famiglia Missionaria, il Pon- tificio Istituto delle Missioni Estere (Pime). “La mia casa è la strada” amava dire padre Francesco Roc- ca, confratello poliglotta del secolo scorso, fondatore della Chiesa nel Bengala. Padre Gheddo, giornalista e responsabile dell’Ufficio Storico dell’Istituto, da globetrotter, ne è testimone appassionato. Cono- sce tutte le strade del mondo, dove i missionari del Pime hanno lavorato e lavorano. Successi e fallimenti, eroismo e debolezze. Con l’immediatezza che gli è riconosciuta, ha scritto volumi su questo andare dei suoi confratelli, continuazione certamente pallida, ma autentica degli Atti degli Apostoli. Tempi diversi, modi diversi, mi è però spontaneo pensare a quanto scrive Luca al termine del primo viaggio di Barnaba e Paolo: “Riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come aveva aperto ai pagani la porta della fede”. Missione Bengala: è la mia missione. In Bangladesh, nelle diocesi di Dinajpur e di Rajshahi, ho passato anni bellissimi. Sono da poco tornato, dopo una visita, come dire ufficiale, che il servizio attuale di superiore generale mi chiede. Faccio fatica ad andarci in questa veste. Rientro a Roma homesickness, con la nostalgia di casa. 5 Quando mons. Giuseppe Marinoni, primo superiore dell’al- lora Seminario Lombardo per le Missioni Estere, nel 1855, l’ac- cettava dalla Santa Sede, la missione di Krishnagar, rifiutata da diverse e antiche congregazioni, era “un cantuccio nella vigna del Signore tra i più abbandonati”, dove occorrevano “missio- nari pronti ai lavori forzati e contenti della pur minima messe”. Il Bengala, colonia del British Empire, era conosciuto come “la tomba dell’uomo bianco”. “Qui di conversioni quasi non se ne parla”, si legge nel- la corrispondenza dei primi missionari: “Patire molto, frutto scarso”. Con ottimismo cristiano padre Marietti scriverà alla mam- ma: “Non si creda che abbiamo fatto poco: ci facciamo amare e difatti tutti ci vogliono bene, ci rispettano e ci stimano assai”. In pagine che leggi e rileggi, quasi incredulo, padre Ghed- do riporta una conversazione con padre Emilio Sozzi, 44 anni ininterrotti di Bengala. Riassumo: “Dopo la guerra del 1915- 1918 arrivano i soldati, uomini reduci dalla trincea, per il loro pellegrinare le distanze non contano. Ogni villaggio tribale è raggiunto. Nessuna difesa personale. Paludi e steppe stermina- te con la bicicletta sulle spalle. Notte insonni in capanne afose e umide, poi l’immancabile febbre malarica nelle vene. Benga- la: tomba dei bianchi, quanto sudore e sangue sei costato!”. Un filo rosso ti lega e ti fa risentire la voce dell’apostolo Paolo: “Spesso nei viaggi, pericoli nei fiumi, pericoli nella soli- tudine, fatica e avversità, fame e sete”. Poi un grido: “Ma in tutto questo siamo supervittoriosi, perché l’amore di Dio è sta- to diffuso nei nostri cuori”. “Non eravamo eroi, ma poco ci mancava”. Cronaca feriale di un’avventura temeraria vissuta per amo- re. Con intensità di presenza. Ogni pagina del libro lo prova. Resta momento significativo la guerra del 1971 per l’indipen- denza del paese. Tutti, proprio tutti, sono rimasti al loro posto, chi era in Italia vi è ritornato. Padre Angelo Maggioni sarà 6 ucciso in un attentato notturno. Lo si è trovato in ginocchio. Una pallottola gli aveva trapassato il cuore. Davanti a una folla enorme, pochi giorni dopo l’indipen- denza del paese, il primo presidente, musulmano, dirà: “Ho capito che voi missionari amate il mio Paese”. Continuo a sfogliare il volume. Mi ritrovo tra la gente, tra una popolazione densissima, giovanissima, continuamente disastrata da calamità naturali. Gente amante della vita. Mi stupisco dei miei confratelli, dei loro giorni, delle loro opere. Tante esperienze pilota, come il primo lebbrosario a condu- zione familiare; sforzi di inculturazione, quando non si usava ancora la parola; difesa delle diverse etnie, ricerche in etnolo- gia; banche rurali; la “Novara Technical School”, il seminario. In una parola l’attenzione e la preoccupazione per “lo sviluppo integrale dell’uomo”, di ogni uomo. “La società sempre più globalizzata ci rende vicini, ma non fratelli” è una delle citazioni dell’enciclica La carità nella verità di papa Benedetto XVI che i mass media asiatici hanno sotto- lineato. Ne sono stato impressionato. Mi sono trovato una volta ancora a cercare il perché, il che cosa ha mosso e sostenuto questi maratoneti di cui parli. Lo trovo, forse non razionalizza- to, ma che trasuda fede e ricchezza di umanità nella consapevo- lezza di aver ricevuto un Dono. Un’immagine originale e felice di padre David Maria Turoldo, li definisce. Si sono sentiti “un tino bollente bisognoso di travaso”. Quel Dono, ha un volto e un nome: Gesù. E allora auguriamoci, caro p. Gheddo, che questo tuo volu- me provochi altri, tanti altri, ad andare, ad essere maratoneti. Con il Dono. P. Gian Battista Zanchi Superiore generale del PIME 7 Capitolo I IL TEMPO DEI PIONIERI CON PARIETTI E LIMANA (1855-1870) Nel Bengala il Vangelo è stato portato dai portoghesi nel XVI secolo. Secondo le norme del “Padroado”, concesso dal- la Santa Sede al Portogallo sui territori d’oltremare che i por- toghesi scoprivano e nei quali si stabilivano, il patriarcato di Goa avrebbe dovuto evangelizzare tutta l’India, lo Sri Lanka, l’attuale Pakistan, il Bangladesh e la Birmania, mentre i pae- si verso Oriente (dalla Thailandia al Giappone) erano affi dati al patriarcato di Macao.