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mensile di informazione e cultura musicale 01|12 ANNO XXVIII, n. 288 / GENNAIO 2012 € 2,50

Battiato danza l’opera

Sony Classical pubblica in cd e dvd Telesio di Franco Battiato, andata in scena al Rendano di Cosenza nel maggio scorso. Il compositore ci parla dell’opera, del ruolo fondamentale della coreografa e danzatrice coreana Sen Hea Ha, della collaborazione con e con Carlo Boccadoro; e del suo nuovo film in preparazione, dedicato a Haendel DANIELE MARTINO A PAGINA 23

PROFESSIONI formazione lavoro strumenti ATTUALITÁ CULTURE concerti opere festival temi libri dischi Nel nome di Enescu 15 Nati liberi Non è un teatro CLASSICA 3 Viaggio a Bucarest per il Peter Brötzmann e l’attualità 26 per vecchi CLASSICA festival e il concorso dedicati dell’energy music, figlia del free Strategie dei teatri d’opera al compositore di Giuseppe Vigna per rinnovare il pubblico di Anna Barina di Carlo Lanfossi La voce nuova 30 Una fi sarmonica 22 della rivoluzione Il fado nel mondo WORLD 11 a Harvard Ritorno in piazza Tahrir, con La cultura musicale portoghese Intervista a Corrado Rojac, CLASSICA Ramy Essam: fra violenza è ora Patrimonio Immateriale WORLD che ha suonato e insegnato e repressione, le speranze sono dell’Umanità per l’Unesco nell’università americana diverse da quelle dello scorso gennaio di Paolo Scarnecchia di Letizia Michielon di Mark LeVine

Poste Italiane s.p.a. - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB MILANO - n. 1 GENNAIO 2012 - IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CMP DI MILANO ROSERIO PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE, PREVIO PAGAMENTO RESI 2 | sommario 01|12

ATTUALITÀ 8 PROFESSIONI concerti opere festival formazione lavoro strumenti

3-4 CLASSICA 15 CLASSICA L’INCHIESTA: Non è un teatro per vecchi di Carlo Lanfossi Nel nome di Enescu di Anna Barina Come si rinnova il pubblico dell’opera? Un’indagine A Bucarest per il Festival e il Concorso dedicati al dell’Accademia della Scala analizza i progetti Educational e compositore. Intervista ai giovani Alexandra Cocunova le produzioni per un pubblico giovane. (secondo premio ex equo della sezione violino, il primo non è stato assegnato) e Bonian Tian (vincitore della sezione 5 violoncello). Vi piace Schoenberg? di Andrea Ravagnan Intervista a Nuria Schoenberg Nono: a Bologna prende il 18-19 audizioni concorsi corsi via “The Schoenberg Experience”, progetto di due anni per esplorare tutti gli aspetti della vita del compositore 8 Egisto a Parigi di Alessandro Di Profi o Dal 1° febbraio va in scena all’Opéra-Comique di Parigi l’opera di Cavalli ricostruita e diretta da Vincent Dumestre: CULTURE temi libri dischi «Ho seguito le fonti della Calisto e le informazioni di cui disponiamo sull’orchestra secentesca. Ai cantanti chiediamo di superare il loro ego smisurato, di aver voglia di restare 23 CLASSICA aperti». L’emozione attuale dell’ascolto di Daniele Martino Sony Classical pubblica in cd e dvd Telesio, opera di Franco 9 JAZZ Battiato andata in scena nel maggio 2011 al Teatro Rendano di Cosenza. Cos’è oggi la musica per il compositore che Giammarco americano di Nicolò Pozzi cantava “la musica contemporanea mi butta giù”? A che Sassofonista, compositore e direttore della Parco della punto è il suo fi lm su Haendel, cui lavora ormai da tre anni?. Musica Jazz Orchestra, Maurizio Giammarco sarà in tour da gennaio con un quartetto tutto statunitense. 26 JAZZ 10 POP Dillo forte, sono libero! di Giuseppe Vigna Sturm und neon di Alessandro Besselva Averame Attualità e storia della energy music, il fi lone più radicale del I tedeschi Notwist, attivi da più di vent’anni sono stati free: Peter Brötzmann è stato protagonista del festival di 9 Wels, in Austria, intitolato “Unlimited” e a lui dedicato. all’inizio del decennio scorso fra i più fortunati inventori di un indie rock venato di elettronica. In attesa del nuovo , tornano in Italia per una data, a Milano. 28 POP Damon Albarn l’onnivoro di Andrea Pomini 11 WORLD Prima i Blur, poi i Gorillaz, poi i progetti africani con Fado del mondo di Paolo Scarnecchia musicisti del Mali e del Congo per il genio irrequieto del pop L’UNESCO ha rese note le nuove espressioni culturali iscritte inglese; e poi le “opere” (Monkey: Journey to the West e Dr. Dee: nell’elenco dei Patrimoni Immateriali dell’Umanità. C’è An English Opera). La sfi da fra divi del britpop con gli Oasis anche il fado portoghese, che da musica dei bassifondi è, ora sembra ora lontanissima. anche uffi cialmente, cultura del mondo. Una notizia accolta con emozione e orgoglio dai portoghesi. 32 CLASSICA L’oro musicale di Napoli di Giulia Veneziano 12-14 38 Un patrimonio inestimabile (Cantate napoletane, cartellone composizioni di Caresana e Veneziano) riportato alla luce, e in cd, da Antonio Florio alla guida de I Turchini

in questa pagina, dall’alto: 38 WORLD Vincent Dumestre (foto Per Buhre) La curenta è grande di Jacopo Tomatis Maurizio Giammarco (foto Paolo Soriani) I Lou Dalfi n sono un’istituzione dell’Occitania italiana da Sergio Berardo dei Lou Dalfi n ormai un trentennio: il nuovo disco, Cavalier faidit, continua a tenere insieme strumenti tradizionali e chitarre “ignoranti”, in copertina: la danzatrice e coreografa coreana Sen Hea Ha il tutto a ritmo di danza, perché - spiega Sergio Berardo, nel Telesio di Franco Battiato leader e fondatore - «cosa sarebbero le nostre valli senza la danza, senza le curente?». “il giornale della musica” torna in edicola il 1° febbraio

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Pinocchio (libretto di Palo Madron, musica di Pierangelo Valtinon) prodotto dal Teatro Regio di Torino per “La Scuola all’Opera” (foto Ramella & Giannese)

CARLO LANFOSSI

Don Giovanni under trenta al Per venire incontro al nuovo pubblico, nel frattempo, molti teatri d’opera europei si sono dotati di uffi ci “Edu- Teatro alla Scala. Sono seduto cational” e iniziative didattiche di assoluto interesse. È da qui che prende le basi il volume I giovani e l’opera in platea, circondato da coe- lirica [vedi box a pagina 4] ed è di questi progetti che si interessa dal 1996 il Reseo, ossia lo European Network tanei nati negli anni Ottanta for Opera and Dance Education. Che cosa sia ce lo spiega (giornalisti esclusi): è un bel col- Isabel Joly, network manager presso la sede di Bruxelles: «Fu principalmente il direttore del Teatro La Mon- po d’occhio, non c’è che dire. naie a fondarlo; aveva creato un dipartimento dedicato alle iniziative educative, ma voleva anche capire cosa si Soprattutto, è un bel colpo d’orecchio: l’attenzione con stesse facendo nel resto d’Europa in questo senso. Ini- cui il pubblico “nuovo” segue le vicende del controverso zialmente il Reseo era composto solo da tre istituzioni, spettacolo a fi rma Carsen-Barenboim non ha paragoni con ora ne conta 80 sparse tra 21 Paesi differenti, contando quella che di solito caratterizza le recite riservate ai turni sia grandi teatri che realtà più piccole (oltre a membri d’abbonamento. Non è solo una questione d’età, ben- individuali). Ci incontriamo due volte all’anno per forum sì di approccio: la favola secondo la quale i giovani non e conferenze molto specifi che ospitate da uno dei nostri sarebbero interessati al teatro d’opera svanisce quando ti membri: per esempio, a fi ne novembre ci siamo trova- rendi conto che i più affamati di biglietti per la “primina” ti ad Utrecht per una conferenza dedicata all’utilizzo scaligera sono persone che non sono mai state prima in delle tecnologie digitali, in concomitanza col Yo! Opera teatro, curiose e desiderose di capire. Pochi di loro sen- Festival, che sta chiudendo per mancanza di fondi. Ab- tono realmente la mancanza di qualcuno che gli insegni biamo un sito online (reseo.org) dove si possono inserire a scuola quello cui stanno per assistere: semplicemente, tutte le ultime notizie riguardo alle attività dei diversi hanno voglia di fare un’esperienza diversa, più stimolante teatri, oltre ad alcuni gruppi di lavoro virtuali che pos- che starsene a casa a guardare qualche video su YouTu- sono utilizzare una chat room riservata. Una cosa molto be. Non so quanti di loro avrebbero voglia di farlo anco- importante delle conferenze è che solitamente, oltre a ra, magari durante il resto dell’anno, ma di una cosa sono prevedere la presenza di professori di diverse discipline, certo: pochissimi potranno, perché la politica dei prezzi e ci sono anche delle sessioni pratiche dove i partecipanti le modalità di vendita dei biglietti sono un ostacolo insor- imparano nuove tecniche: ad Utrecht, per esempio, ab- montabile per tutti, soprattutto per chi non può permet- SEGUE A PAGINA 4 tersi cifre astronomiche o estenuanti code al botteghino. » 4 ATTUALITÁ | CLASSICA n.288, gennaio 2012

GIOVANI

SEGUE DA PAGINA 3 biamo avuto una sessione chiamata “mettere insieme pubblico di domani è stato il Teatro Regio di Torino, che ra in teatro possa stimolare i più giovani ad apprezzare » movimenti di danza e iPhones”; a Oslo, invece, abbiamo nel 2011 ha compiuto vent’anni di “La Scuola all’Opera”: il teatro da spettatori: se essi stessi hanno affrontato la lavorato su una tecnica giapponese chiamata Kamishi- «Tutto erano nato semplicemente come attività pro- diffi coltà di stare sul palco e cantare e recitare allo stesso bai, per raccontare storie attraverso immagini scorrevo- mozionale – ci racconta Elisabetta Lipeti, responsabile tempo, saranno in grado di comprendere meglio tutti gli li e con l’ausilio della musica. Il prossimo incontro sarà delle Attività Scuola -: le teste ingrigivano e, sul tutto, aspetti dell’opera che poi va in scena. Più in generale, dall’1 al 3 marzo presso lo Staatstheater di Stoccarda sul bisogna ricordare che Torino è stata una città che non però, siamo convinti che l’educazione musicale e i pro- tema “Social Inclusion and Opera Education”». ha avuto un palcoscenico d’opera per 40 anni; per cui, getti che portiamo avanti siano rivolti allo sviluppo di E l’Italia? Noto che solo AsLiCo, Associazione Mu- inizialmente abbiamo organizzato visite guidate, poi ogni singolo come essere umano: la passione per la musi- sicale Tito Gobbi e Scuola di Musica di Fiesole fanno pezzettino per pezzettino abbiamo organizzato una ca ed il teatro aiuta a comportarsi meglio nella vita reale, parte del network... serie di attività e percorsi didattici. La colonna portante a confrontarsi con un lavoro di squadra». «In Italia c’è una forte tradizione operistica: a noi sem- è “All’opera, ragazzi!”: i ragazzi delle scuole medie e li- Vi rivolgete anche a scuole in situazioni diffi cili? bra che le persone pensino che ci sia sempre stata e che cei possono assistere agli spettacoli nelle stesse sere del «Certo: con loro il lavoro sarà più fl essibile e adattato ci sarà per sempre: in altri Paesi europei si sente di più la normale pubblico adulto (non ci piacciono gli spettacoli alle singole necessità, ma in generale siamo convinti che necessità di lottare perché rimanga viva. Quando ci in- riservati a folle oceaniche urlanti), preparato però attra- confrontarsi con l’arte teatrale sia un modo per espri- contriamo con alcuni direttori dei teatri italiani, sembra verso un percorso in due fasi con la collaborazione degli mere la propria identità, sia come individuo che come che non siano molto interessati a quello che gli diciamo; insegnanti e la contestualizzazione delle opere tra storia, comunità di persone. Generalmente, le scuole dei quar- c’è poi una sorta di diffi denza legata all’idea di far parte letteratura, arte e quotidiano. Lavoriamo molto con gli tieri diffi cili mostrano particolare interesse nella costru- di un network europeo, per non parlare del problema dei insegnanti delle scuole, anche loro passano attraverso un zione, nell’arte del modellare costumi e scene, e quando budget ristretti (far parte di Reseo richiede una sottoscri- percorso formativo e poi, a loro volta, compilano schede vogliono mettere in scena qualcosa preferiscono che sia zione annuale)». di valutazione e diventano i nostri “consiglieri” principa- qualcosa che parli di loro, della loro storia. È parte della A ben guardare, comunque, in Italia la situazione non li. Più in generale, tutte le attività che vanno sotto il titolo costruzione della propria identità che li aiuterà a vivere è affatto male. Negli ultimi quindici anni, alcune realtà di “La Scuola all’Opera” si differenziano per fasce d’età: una vita migliore». si sono messe in mostra per la creazione di specifi ci di- per la scuola primaria organizziamo percorsi ad hoc e Che tipo di feedback ricevete? partimenti educativi all’interno dei teatri e delle sale da laboratori come “Opera...ndo” dove i bambini si avvici- «Riceviamo e-mail di insegnanti che festeggiano il de- concerto, attivissimi sul territorio e – in qualche modo nano alla musica di uno spettacolo (quest’anno Pinocchio) cimo anno di attività di teatro musicale nelle loro scuole – supplenti di una cronica mancanza di educazione mu- attraverso la pratica (cantando, danzando, etc.)». dopo aver seguito un nostro corso, oppure di studenti sicale nelle scuole. È il caso dell’Accademia Nazionale di Come è organizzato l’uffi cio? che grazie al lavoro in teatro hanno potuto esprimere un S. Cecilia, che con “Tutti a Santa Cecilia” organizza un «Da due anni il nostro dipartimento dipende dalla talento represso e ora sono completamente cambiati e ampio numero di iniziative rivolte a studenti, ma non Divisione Artistica, perché nel frattempo gli obiettivi realizzati, come se la musica avesse sbloccato qualcosa solo. Ne parliamo col responsabile del settore Education, sono cambiati per rivolgersi più a questioni didattiche. in loro. È fantastico sapere che i progetti a cui lavoriamo Gregorio Mazzarese: Siamo due persone, ma abbiamo circa 20 collaboratori vengono portati avanti autonomamente per molti anni: «Nel 1997 nacque “Santa Cecilia per bambini” per vo- con diversa preparazione: da musicologi a esperti di di- in fondo, è la parte più bella del lavoro che faccio». lere di Bruno Cagli: era appena stato a Londra per sen- dattica della musica, da scenografi a ballerini. Vogliamo tire la London Symphony, avrebbe voluto assistere a un che i meccanismi interni del teatro siano aperti a tutti, e concerto ma era disponibile solo un evento per famiglie ribadire che l’arte è un forte strumento educativo: i ra- e ragazzi: ne rimase talmente entusiasta da voler impor- gazzi danno il meglio di sé in queste occasioni, perché tare una cosa simile a Roma. Da allora abbiamo allarga- accettano una forma di disciplina e regole che consente to la proposta anche ad altro pubblico “nuovo”, per cui loro di lavorare in gruppo e crescere in un ambiente da Indagine sull’Europa abbiamo optato per il nome “Tutti a Santa Cecilia”: da rispettare come il teatro. Inoltre, siamo molto attenti al 6 spettacoli per tutto l’anno, siamo arrivati ad oltre 500 contatto con tutto il territorio: abbiamo stretto conven- on I giovani e l’opera lirica Carlo Delfrati cura attività; siamo partiti dalla creazione di cori appositi, per zioni con musei, palazzi, istituzioni». C174 pagine di indagine sui teatri europei passare alle lezioni-concerto con gli ottoni dell’orchestra Siete anche molto attivi su internet... (esclusi quelli italiani, per ora) in merito alle (i più smaliziati e “friendly”, ma certamente più inclini «Da quest’anno abbiamo un nuovo sistema informa- iniziative educative per avvicinare i giovani all’opera, a suonare con Giulini e Maazel che di fronte ad orde di tizzato di programmazione e prenotazione: abbiamo un pubblicazione promossa dall’Accademia del Teatro bambini), fi no ad organizzare laboratori esterni e percorsi po’ rischiato, perché alcuni insegnanti sono ancora un alla Scala e fi nanziata dalla Regione Lombardia. Ne didattici, cori di voci bianche a cui partecipano oltre 400 po’ restii al mondo delle nuove tecnologie, ma il risultato abbiamo parlato con lui: ragazzi, e infi ne nel 2006 si è creata la JuniOrchestra». ci sembra eccellente e l’uffi cio è sempre aperto per as- «Un gruppo di ricercatori ha seguito le attività di Di cosa si tratta? sistenza; sul sito (teatroregio.torino.it/attivita/scuola) si cinque realtà europee diverse (Londra, Vienna, Oslo, «È un progetto che raccoglie circa 260 ragazzi dai 4 ai possono trovare materiali e moduli». Parigi, Germania, ma anche Giappone e Stati Uniti) 23 anni, divisi in quattro livelli per fasce d’età (Extra Vyp Last but not least, abbiamo provato a dare uno sguar- su iniziativa dell’Accademia della Scala che ha creato “Very Young Players”, dai 4 ai 6; Vyp dai 6 ai 12; Young do ad almeno una realtà extra-italiana. Tra le più inte- un ambiente di ricerca dedito all’educazione musicale dai 12 ai 18 e Advanced dai 18 ai 23): al primo livello ressanti e ricche di progetti, la Royal Opera House di e al pubblico giovane. Abbiamo cercato di distinguere ci si trova ogni sabato, iniziando a conoscere gli stru- Londra annovera un Education Program particolarmente le pratiche “vincenti’ da quelle “perdenti’ (cioè quelle menti dell’orchestra, le percussioni Orff, in un percorso effi ciente: con alle spalle trent’anni di attività, oggi l’uf- più tradizionali e meno capaci di incidere a lungo sui ludico-didattico; al secondo partecipano già i professori fi cio è guidato da Paul Reeve e comprende alcune ini- ragazzi) per poi mettere a disposizione i risultati alla dell’Orchestra di Santa Cecilia e i ragazzi possono parte- ziative di richiamo come “Write an Opera” e il concorso comunità di educatori e spettatori. Questo costituisce cipare a qualche produzione del cartellone; il terzo livello “Fanfare”, di cui ci parla lo stesso Reeve: il grosso della seconda parte del libro, mentre nella è quello da cui è nato tutto il progetto, esegue repertorio «Diamo molta importanza alle iniziative che com- prima cerco di fare una rifl essione più generale. classico ed ha già ricevuto premi importanti; infi ne, il li- prendano una formazione per gli insegnanti, in modo Abbiamo evitato il più possibile numeri, quantità e vello Advanced si trova solo tre volte all’anno per stage tale che il loro lavoro possa proseguire negli anni nelle costi (esiste già una discreta letteratura, vedi Reseo) musicali che culminano in concerti in giro per l’Italia». scuole dove operano. Con “Write an Opera” (creato nel per focalizzarci sulla qualità dei progetti». Ci sono anche progetti per i diversamente abili? 1985), ogni agosto essi seguono un corso settimanale Quali sono secondo voi i progetti “vincenti’? «Sì, è una delle nostre follie positive! Più che di “musi- per acquisire conoscenze e tecniche necessarie affi nché «Quelli che riescono a coinvolgere attivamente coterapia”, preferiamo parlare di “benessere”, lavorando i ragazzi creino una loro opera di 20-25 minuti, scriven- i ragazzi, senza dar loro soltanto informazioni: si su percorsi mirati che confl uiscono in spettacoli veri e do tutto (dalla storia al libretto, dalla musica alle scene può arrivare a casi limite di gruppi di giovani che propri con risultati concreti: quest’anno abbiamo pensa- e costumi); “Fanfare”, invece, è un’iniziativa recente e inventano i loro spettacoli». to ad uno spettacolo dedicato alla Divina commedia, sul si rivolge a giovani di età fra 11 e 16 anni: chiediamo E l’Italia? palco ci saranno 70 persone e tutto funziona a partire da loro di comporre una fanfara di circa 30 secondi, e i dieci «L’Accademia ha intenzione di dedicare un’altra un canovaccio». vincitori hanno la possibilità di orchestrare il brano col pubblicazione solamente ai casi italiani, con alcuni Altri progetti non convenzionali? compositore Duncan Chapman, vedere il loro pezzo re- esempi di dipartimenti che funzionano bene (Torino, «“Che orecchie grandi che ho!” è un spettacolo in cui gistrato ed eseguito dall’orchestra (con Antonio Pappa- Cagliari, Roma, Bolzano, per citarne alcuni): però genitori e fi gli (da 0 a 2 anni) stanno sdraiati su un gros- no) come richiamo durante le sere di spettacolo. Il nostro quasi mai ci si imbatte in operazioni di punta come so tappeto rosso, mentre i musicisti stanno in mezzo: i sito (roh.org.uk/education/index.aspx) dà tutte le infor- quelle che avvengono all’estero. La mancanza di bambini sviluppano attitudine alla musica già in questa mazioni per partecipare e conoscere le varie attività». educazione musicale si sente dappertutto, anche fase. Andiamo anche negli ospedali grazie all’iniziativa Si dà quindi molta importanza all’aspetto pratico. in Europa, ma da noi i buchi sono pesanti, totali se “Do, Re, Mi Fa... bene!”». «Sì, anche se non trascuriamo metodi più tradiziona- pensiamo alla scuola secondaria superiore». Per tornare al mondo dell’opera, uno dei teatri che per li di avviamento storico alla musica. Crediamo che solo c.l. primo ha colto l’importanza di rivolgersi e preparare il attraverso l’esperienza diretta e il contatto con chi lavo- ATTUALITÁ | CLASSICA 5

PROGETTI OPERA Vi piace Schoenberg? Il bunga bunga di Erode Bologna: un omaggio lungo due anni per il compositore Bolzano: Salome in una versione attualizzata dal regista Schweigkofler ENRICO BETTINELLO MONIQUE CIOLA “Experience” perché è molto di più di una serie di concer- unga bunga in una mac- Bozzetto di Walter Schütze per Salome ti, è una cosa da vivere anche chia di terra non del tut- in modo pratico, come farà «Bto irrilevante dal punto un gruppo di studenti che di vista politico, da qualche parte nel andrà a Vienna a studiare caldo Sud. Il potente oltre ogni mi- e a trascrivere dei lavori di sura, ricco, isterico, lussurioso sovra- mio padre come lui faceva no ha nuovamente organizzato uno con quelli di Bach. Mi piace dei suoi festini piccanti nella piscina molto l’idea che tutti contri- della sua villa e tutti sono arrivati: buiscano alla realizzazione, uomini d’affari da tutto il mondo, che si possano vedere fi lm e politici, religiosi. Si inebriano oltre quadri, che ci siano incontri ogni misura, si intontiscono con un e tanta musica. Tengo molto miscuglio di sciocchezze, discutono anche alla grafi ca: mi piace animatamente, litigano per il nulla. moltissimo che sia rivolta Di tanto in tanto afferrano ragazze a chi abitualmente non ha pagate e le fanno sedere sulle loro familiarità con la musica di gambe, mentre le guardie del cor- mio padre». po tengono lontani i guastafeste. Il Quali pensa siano gli sovrano perde di nuovo la ragione, aspetti della musica di Suo questa volta con una minorenne...»: due orchestre, la Haydn di Bolza- Chiuri (Herodias) di cui si ricorda padre che vengono rara- è il lato inquietante del nostro recen- no e Trento e l’Orchestra Regionale l’inensa Clitemnestra nel 2009, Cas- Carta da gioco per bridge mente in luce e che in que- tissimo passato quello che circonda dell’Emilia Romagna. La direzione sandra McConnell oltre alla già cita- disegnate da Schoenberg sta occasione potremo ap- la Salome di Strauss nel nuovo alle- musicale è affi data a Niksa Bareza. ta Cristina Baggio (Salome), Samuel prezzare? stimento bolzanino del 25 e 26 gen- L’opera verrà replicata in febbraio a Youn e Joachim Seipp (Jochanaan), Unesco ne ha incluso qual- «Nel progetto si potranno ascol- naio presso il Teatro Comunale, così Piacenza (4 e 5) e a Modena (11 e Harrie van der Plas (Narraboth) e Je- che mese fa il patrimonio tare le prime cose che mio padre come presentato nelle note di regia 12). Nel cast Scott MacAllister e Pe- lena Bodrazic (Paggio). L’ tra le cose più importanti ha scritto e che sono più “facili” di Manfred Schweigkofl er. Dopo l’af- ter Svensson (Herodes), Anna Maria del Novecento. Ma non è diffi ci- all’ascolto: penso sorprenderanno fascinante esperienza di Elektra del le che la sua fi gura venga spesso molto chi è abituato a pensare che 2009 il regista conferma il suo amore banalizzata, come quando viene la sua musica debba essere per forza per il compositore tedesco e la sua ridicolmente accusata – magari da diffi cile. Non mi stanco di ripetere predilezione per l’attualizzazione parte di riccioluti e pessimi pianisti che per “sentire” la musica di Schoe- della morale del teatro lirico: «Ho di successo – di avere allontana- nberg non c’è bisogno di conoscerne pensato di creare un nuovo spazio to il grande pubblico dalla musica. il metodo di composizione e d’al- che ci racconta una lettura moderna Indovinato di chi parliamo? Di Ar- tronde mio padre stesso diceva che – spiega Schweigkofl er -. L’opera ver- nold Schoenberg. L’opportunità di non fosse necessario fare qualcosa rà letta in una forma un po’ simile entrare nel mondo del compositore di nuovo, ma che importasse solo a quella di Elektra, con l’orchestra in evitando i luoghi comuni sta ora quello che uno aveva da esprimere. scena. Sarà una bellissima antitesi nel progetto interdisciplinare The Il mito della diffi coltà non è diffi cile tra il fuori ed il dentro, sopra e sotto. Schoenberg Experience, promosso da sfatare, basti pensare al successo Sul palco ci sarà una concentrazione da Comune di Bologna e dalla Fon- ottenuto da Barenboim presentando sugli ornamenti, dal momento che dazione Teatro Comunale della cit- alla Scala l’op. 31 di mio padre, spie- viene rappresentata una corte ricca, tà felsinea con l’apporto dell’Arnold gandola al pubblico». che non sa più cosa comprarsi, come Schoenberg Center di Vienna e di Di tante pagine poco conosciu- la casa di un riccone di oggi. Spero in numerose istituzioni culturali cit- te, quale vuole segnalare ai nostri un allestimento moderno – prosegue tadine. I numeri sono notevoli: una lettori? il regista nonché direttore della Fon- cinquantina di appuntamenti lungo «La scelta è davvero ardua, ma dazione Teatro Comunale - anche se tutto il 2012 e il 2013, dedicati alla mi piace ricordare un’opera ricca di solo un mese fa era arrivata notizia fi gura di Schoenberg in tutti i suoi toni umoristici come Von heute auf di ulteriori tagli sui preventivi. Seb- aspetti artistici e umani. morgen, che è stata ripresa pochi anni bene i tagli tocchino a tutti, lo sap- L’idea è di Roberto Tarenzi, che ha fa a Venezia con un grandissimo piamo, la politica di Bolzano non ha potuto fare affi damento sulla prezio- successo e che sarà in programma mai messo in dubbio la bontà del no- sa collaborazione dei fi gli del com- anche all’interno della Schoenberg stro lavoro, mantenendo la volontà positore, Lawrence, Ronald e Nuria Experience » di investire in questa direzione». Schoenberg Nono ed è proprio Nuria In una delle conferenze iniziali La nuova produzione della Fonda- che con un pizzico di emozione ci a Bologna ha parlato degli anni in zione Teatro Comunale di Bolzano, racconta come è nato il progetto. cui eravate a Los Angeles: qual è in collaborazione con la Fondazione «L’idea risale a ormai tre anni fa, il ricordo di quegli anni che più ha Teatri di Piacenza e la Fondazione quando ho incontrato Tarenzi in portato con sè? Teatro Comunale di Modena, punta occasione del dottorato onorario «Sono tanti e mi è sempre diffi cile sul debutto del soprano Cristina Bag- che ho ricevuto dall’Università Ca’ rispondere a domande come questa, gio. «In un cast che si presenta come Foscari. Parlando abbiamo pensato ma se dovessi scegliere così, gioco- nostra consuetudine locale e inter- a un festival che facesse conosce- samente, direi forse le storie che si nazionale, proponiamo il debutto di re l’altro Schoenberg, quello meno inventava per noi e che ci raccontava Cristina Baggio in Salome. Puntiamo conosciuto. Come potete vedere la quando eravamo a cena. Erano mol- tutto su di lei – sottolinea Schwei- cosa è cresciuta e da un festival di to buffe...». gkofl er. Tutti sono molto sorpresi, pochi giorni si è arrivati a un evento Impossibile dare conto del ric- ma ho fatto una lunga audizione con che dura tanti mesi e che coinvolge chissimo programma se non riman- lei e mi ha convinto». moltissime istituzioni. È signifi cati- dando al sito theschoenbergexpe- Come avvenne per la stessa Elek- vo che il progetto sia stato chiamato rience.com tra, anche per Salome sono coinvolte 6 ATTUALITÁ | CLASSICA n.288, gennaio 2012

CONTEMPORANEA IN BREVE

Le nozze di Figaro alle Muse di Ancona Sinopoli torna nella sua Venezia La stagione lirica 2011/12 della Fondazione Teatro delle Muse, diretta da Alessio Vlad, si apre il 27 gennaio Alla Fenice la sua opera Lou Salomé, a trent’anni dalla prima a Monaco di Baviera. Parla Ortombina (replica il 29) con Le nozze di Figaro di Mozart, direzione d’orchestra di Guillaume Tourniaire e regia, scene e ENRICO BETTINELLO costumi di Pier Luigi Pizzi. Gli interpreti principali sono Carmela Remigio, Alessandro Luongo, Riccardo chitettura di Venezia, sotto il prezio- una effi cace raffi gurazione del suo Novaro, Adriana Kučerova, Giacinta Nicotra. L’opera è so tutoraggio di Luca Ronconi, Franco labirinto di uomo». un nuovo allestimento del Teatro delle Muse e chiude la Ripa di Meana, Margherita Palli, Ga- Un’opera, Lou Salomé, scompar- trilogia mozartiana dopo Così fan tutte e Don Giovanni, briele Mayer e Claudio Coloretti. sa dopo la prima; che accadde? realizzate nelle scorse stagioni in coproduzione con lo Molta curiosità dicevamo: non po- «L’opera fu una commissione della Sferisterio Opera Festival. Seguono Hubert Soudant che trebbe essere diversamente, non solo Bayerische Staatsoper di Monaco di dirige la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana e per il vuoto che la prematura scom- Baviera e il fatto che il più importan- il Coro Lirico “Bellini” nella Sinfonia n.9 di Beethoven parsa di Sinopoli ha lasciato nel mon- te teatro tedesco di allora commis- (23 marzo), il recital per l’ottava edizione del Premio do della musica, ma anche perché il sionasse a un trentatreenne un’opera Internazionale “Franco Corelli” attribuito al tenore Paolo compositore aveva ritirato la partitura così ambiziosa è signifi cativo di per Fanale (18 febbraio), e il concerto con Luigi Piovano dopo la prima, con l’intento di rimet- sé della statura di Sinopoli. Nel 1981 al violoncello e Antonio Pappano al pianoforte, in tervi mano, proposito mai attuato per teatro gli mise a disposizione mez- collaborazione con gli “Amici della Musica” di Ancona l’esclusiva dedizione alla direzione zi davvero notevoli per dimensione (25 febbraio). Il cartellone si chiude con Il Balletto Giuseppe Sinopoli è molta curiosità – ed è d’orchestra nel successivo ventennio. dell’orchestra, del coro, del cast, e Accademico di Stato di San Pietroburgo per con l’Orchestra Il Lago dei dell’Accademia assolutamente legittima «Questo allestimento rientra nel questo ha permesso a Sinopoli di la- Cigni, musica di Čajkovskij e coreografi e Marius Petipa e Nazionale di Santa C’– sullo spettacolo che il progetto sulla civiltà musicale vene- vorare a una rifl essione su quell’arte Lev Ivanov (21 e il 22 aprile), con la partecipazione della Cecilia 21 gennaio aprirà la stagione lirica ziana che stiamo portando avanti da cui da sempre il musicista era vicino, FORM diretta da Mikhail Gertz. 2012 del Teatro La Fenice di Vene- qualche anno, a partire dal Requiem quella tra la fi n de siècle e il Nove- zia. Ad inaugurare il nuovo anno del di Maderna, passando per l’opera di cento, usando tra l’altro personaggi Al Regio di Torino Tosca diretta da Noseda teatro veneziano sarà infatti la prima Claudio Ambrosini dello scorso di- realmente esistiti come la protago- Il 10 gennaio debutta al Teatro Regio di Torino un rappresentazione italiana (a distanza cembre e la ripresa di Intolleranza di nista o Nietzsche o Rilke. Dopo la nuovo allestimento di Tosca coprodotto dal teatro di trent’anni dalla prima e unica di Luigi Nono» ci racconta il direttore prima, che aveva suscitato qualche torinese con Valencia, l’Opéra de Monte-Carlo e il Monaco di Baviera) dell’opera Lou artistico del Teatro, Fortunato Or- polemica, Sinopoli decise di ritirare Festival Pucciniano di Torre del Lago: regia di Jean- Salomé di Giuseppe Sinopoli. tombina, «e credo che Sinopoli abbia l’opera con l’intenzione di rimetterci Louis Grinda, scene di Isabelle Partiot-Pieri e costumi Sul podio l’esperto Lothar Zagro- con Venezia un legame indissolubile, mano, ma non lo fece mai». di Christian Gasc. Sul podio c’è Gianandrea Noseda, sek, mentre l’allestimento sarà in col- non solo per gli studi compiuti qui, La sua volontà era dunque quel- direttore musicale del Regio, cantano Svetla Vassileva, laborazione con la Facoltà di Design ma per come complessivamente il la... Marcelo Alvarez, Lado Atanaeli, repliche fi no al 22 e Arti dell’Istituto Universitario di Ar- labirinto Venezia sia stato per lui «Sì, era quella ed è anche com- gennaio. Il 24 gennaio l’opera verrà eseguita in forma prensibile che dato l’enorme sforzo di concerto al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi. e l’ambizione del progetto Sinopoli IN BREVE si fosse preso del tempo per capire Milano: Temirkanov per Itaca cosa farne. Ora sono passati trent’an- Il 29 gennaio al Teatro alla Scala Yuri Temirkanov ni: si poteva decidere di rispettare la e l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo sono Firenze apre con il Viaggio a Reims volontà, ma ci è sembrato – in pie- protagonisti di un concerto benefi co a favore del Brillante apertura di stagione il 18 gennaio con il Viaggio a Reims (una no accordo con la vedova – che una Club Itaca (tel .0262695235), un progetto per la stagione con una nuova calendarizzazione annuale gennaio - dicembre) fi gura del suo livello meritasse che riabilitazione e l’inserimento lavorativo di persone per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Siamo ancora nella vecchia l’opera fosse riproposta, anche per- che soff rono di disturbi mentali. Il concerto è sede, il Teatro Comunale di corso Italia, in attesa che la sala principale del ché Sinopoli era insoddisfatto solo di organizzato in collaborazione con la Fondazione teatro nuovo alla Leopolda venga dotato delle attrezzature e macchine alcune cose, del libretto ad esempio, Umberto Veronesi e Serate Musicali. In programma la sceniche. Sono diversi gli elementi di interesse per questa nuova produzione ma non dell’opera in toto». sinfonia del Barbiere di Siviglia di Rossini, il Concerto del capolavoro rossiniano, in particolare la presenza sul podio del giovane La sentiremo dunque nella stes- per pianoforte e orchestra in la minore di Schumann, e lanciatissimo Daniele Rustioni. Regia di Marco Gandini, scene di Italo sa versione di Monaco? solista Elisso Virsaladze, e la Suite n.3 di Čajkovskij. Grassi, costumi di Maurizio Millenotti per una messinscena che promette di «Abbiamo effettuato solo qual- trasportare la trama rossiniana in una Spa termale con tanto di vasche, bagni che piccolo taglio, che alleggerisce il Genova: i concerti del Carlo Felice e accappatoi. Come sempre nel Viaggio a Reims lo spettacolo punta molto lavoro senza snaturarlo e che è cer- Sarà Fabio Luisi ad inaugurare con il Concerto di sul foltissimo doppio cast che propone nei ruoli chiave specialisti rossiniani e tamente più in linea con le abitudini Capodanno (in programma i Carmina Burana di Orff il belcantisti di lungo corso come Ruth Rosique, Marianna Pizzolato, Eva Mei, del pubblico italiano, ben differenti 1° gennaio alle 16) la stagione sinfonica del Teatro Carlo Michele Pertusi, Bruni de Simone, Bruno Praticò. Repliche fi no al 24 gennaio da quelle del pubblico tedesco di al- Felice di Genova. Tredici gli appuntamenti fi no a giugno, lora. L’estremo realismo scenico del- con programmi incentrati sul grande repertorio e alcune L’Offerta della Sinfonietta la prima, inoltre, non poteva essere serate monografi che: si segnalano i due Requiem, di Come nel Settecento, quando gli impresari teatrali vivevano del favore del ricreato e quindi, data la mancanza Mozart (4 gennaio con la bacchetta di Marco Guidarini) pubblico, la nuova stagione della Roma Sinfonietta coraggiosamente annuncia nell’opera di una azione in senso tra- e di Brahms (4 aprile, direttore Filippo Bressan) e poi le un programma di otto concerti in assenza di sovvenzioni pubbliche, Off erta dizionale, anche l’allestimento sarà serate dedicate a Dvorak (13 gennaio con Aldo Ceccato), Musicale, la domenica alla Sala Sinopoli al Parco della Musica di Roma. Si ben diverso, più installativo e in gra- Berlioz (31 marzo con Tingaud e Sonia Ganassi) e apre il 15 gennaio con Ennio Morricone, che dirige sue musiche. E il fi lone do di coinvolgere tutto lo spazio del Mendelssohn (29 giugno con Hogwood). delle colonne sonore vede altri appuntamenti: , Louis Bacalov, teatro, non solo il palco o la buca». Paolo Silvestri, ma c’è anche Monteverdi. Chiude in prima assoluta nella State iniziando a abituare fi nal- Faust secondo Terry Gilliam versione orchestrale Moroloja kai Erotika di Ivan Fedele, in tandem con la mente il pubblico veneziano alla Approda in Italia il visionario allestimento della rielaborazione per sola orchestra di Marcello Panni di Tosca di Puccini, e sarà contemporanea... Damnation de Faust di Berlioz fi rmato da Terry Gilliam. la prima italiana. «Invece che insistere su inutili “pri- La monumentale opera-oratorio di Berlioz aprirà il me e uniche”, teniamo molto alla ri- 22 gennaio la nuova stagione del Teatro Massimo di I sabati dell’Osn Rai proposizione di produzioni contem- Palermo, in coproduzione con la Vlaamse Opera di Dal 14 gennaio prende il via all’Auditorium Rai Toscanini di Torino il ciclo poranee – e non solo – che possano Anversa e l’English National Opera di Londra, dove “I sabati dell’Auditorium”, video e musica dal , alle 17, organizzato circuitare, per ottimizzare gli sforzi con la regia di Gilliam ha debuttato nello scorso dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Inaugura Silvia Massarelli sul economici, ma anche perché queste maggio. Sul podio Roberto Abbado, scene di Hildegard podio, in programma pagine di Rossini con la proiezione dei cartoni animati produzioni consentono l’acquisizio- Bechtler. Nei ruoli principali Gianluca Terranova e rossiniani di Emanuele Luzzati. Il 10 marzo Bahrami suona Bach preceduto ne di un pubblico nuovo. Sta succe- Shalva Mukeria (Faust), Lucio Gallo e Carlo Cigni dal video della lezione di Bernstein sul compositore. dendo con Intolleranza e con Il Killer di (Méphistophélès) e Anke Vondung (Marguerite). parole di Ambrosini, potrebbe accade- re anche con Lou Salomé». ATTUALITÁ | CLASSICA 7

STAGIONI CONTEMPORANEA Bologna made in Usa Se Paganini ripete... Il cartellone sinfonico del Comunale parte da : lo racconta il consulente artistico Nicola Sani Nicola Campogrande ha composto un “bis paganiniano” per Massimo Quarta

ANDREA RAVAGNAN DANIELA GANGALE

America come paradigma Nicola Sani aganini non ripete”: è la la Campogrande che, istigato da un fatti la relativa brevità e un estremo della modernità. Il Nuovo frase, diventata ormai violinista come Massimo Quarta, ha virtuosismo, un vero e proprio fuoco L’ Mondo come nuovo modo “Pproverbiale, che conclude accettato la sfi da di comporre Paga- d’artifi cio in cui Quarta si troverà a di interpretare la programmazione il noto aneddoto secondo cui Nicco- nini, Paganini!, un brano per violino suonare e dirigere. Proprio questo du- di una fondazione lirica che «per lò Paganini così avrebbe risposto, nel e orchestra che di certo non avrebbe plice ruolo del solista mi ha spinto ad la prima volta sviluppa una linea febbraio del 1818, al futuro re d’Italia potuto esistere nel primo Ottocento alcune scelte compositive, studiando americana così forte e sistematica», Carlo Felice che gli aveva chiesto un ma che prende l’avvio sonoro proprio soluzioni orchestrali che siano realiz- rimarca con giustifi cato orgoglio il bis delle variazioni eseguite in con- da quel mondo. «Ho lavorato altre zabili anche avendo un direttore che nuovo consulente artistico del Tea- certo. Pare che le tre paroline suo- volte avendo come punto di parten- dà le spalle all’orchestra». Il connubio tro Comunale di Bologna Nicola narono talmente altezzose alle orec- za frammenti di musica del passato Campogrande/Quarta, la cui recente Sani, alludendo così a quel paralle- chie reali da costare al musicista la - ci spiega Campogrande - ma è la amicizia si è già rivelata così stimo- lismo tra la «disinvoltura con cui i sospensione del successivo concerto prima volta che lavoro su Paganini, lante, ha permesso al compositore di compositori statunitensi sapevano in programma a Torino; in realtà grazie al suggerimento di Massimo avere un riferimento reale durante la guardare ai nuovi territori musicali» erano dettate semplicemente dalla Quarta, che sarà l’interprete della composizione. «Amo particolarmen- e una stagione concertistica che, con volontà di nascondere un piccolo mia composizione. Questo lavoro te scrivere per musicisti che conosco altrettanta disinvoltura, si dimostra stalozza, con Aldo Orvieto solista, segreto: l’impossibilità di riprodur- mi ha dato l’opportunità di ripensare perché comporre è un’esperienza di capace di vincere quei cliché che il 20 aprile) sotto gli aspetti della re ciò che il violinista improvvisava Paganini al di là dei luoghi comuni e volta in volta diversa anche in rela- spesso imbrigliano i cartelloni delle sperimentazione e della contamina- volta per volta. Paganini se la prese di riscoprirlo nella sua estrema gene- zione a chi suonerà quel brano. Mi fondazioni lirico-sinfoniche. zione». a male e scrisse qualche giorno più rosità espressiva, nella raffi natezza trovo spesso a pensare alla fi sicità Così Sani ha colto al balzo un Inaugurazione della stagione tardi «in questo regno, il mio violino dei particolari compositivi. Anche che richiede produrre i suoni che sto anniversario importante – quello d’opera (19 gennaio) affi data invece spero di non farlo più sentire», ma questo musicista, come Liszt in pas- scrivendo e nell’elaborazione della dei cento anni dalla nascita, e i venti a una Turandot pucciniana che cam- noi posteri, grazie a questo aneddo- sato, ha sofferto infatti di un penoso partitura cerco di “cucire” la musica dalla scomparsa, di John Cage – per bierà volto rispetto alle previsioni, to, abbiamo un prezioso indizio su misconoscimento ed è stato conse- addosso a chi la proporrà in concerto, mettere subito il proprio sigillo sul dovendo rinunciare – «per problemi quanto di magico ed estemporaneo gnato alla storia della musica come il provando ad immaginare anche il suo nuovo corso del Teatro Comunale tecnici insormontabili» – all’allesti- avessero le performance del diabo- virtuoso diabolico le cui composizio- stato psicologico. È evidente quindi di Bologna, costruendo un mosai- mento del polacco Mariusz Trelin- lico violinista, in cui il virtuosismo ni sconcertano ma non hanno grandi che scrivere un brano per fl auto, per co, quasi una scacchiera, che alter- ski, e optando quindi per una più estremo in concerto corrispondeva contenuti: è un giudizio da rivedere. pianoforte o per violino si rivela ogni ni l’universo cageano (statunitense classica ripresa dal Teatro Petruz- forse davvero ad una sorta di trance Lavorando su minuscoli frammenti volta estremamente diverso: com- in senso lato) e il grande repertorio zeli di Bari, fi rmata da Roberto De diffi cilmente replicabile. dei Capricci, ho composto un brano porre è un’esperienza antropologica romantico europeo, versante altro, Simone. E se il cartellone scorre tra E se quella sera, invece, Paganini di circa dieci minuti che potrebbe es- oltre che musicale» tanto da un punto di vista spaziale, titoli del grande repertorio, da Verdi un bis l’avesse concesso al suo pub- sere il futuribile bis mai concesso dal La prima di Paganini, Paganini! sarà quanto temporale, con il quale Sani (La traviata e Trovatore) a Rossini (Ita- blico, che brano ne sarebbe nato? È violinista genovese, quella famosa eseguita il 20 gennaio a Lecce dall’Or- cerca il segreto di una relazione. liana in Algeri), desta molta curiosità la domanda che, un po’ per gioco e sera al Teatro Carignano; i tratti pe- chestra sinfonica “Tito Schipa”, che «John Cage è forse il composi- l’ardita scelta di inserire in stagione un po’ seriamente, si è posta Nico- culiari di Paganini, Paganini! sono in- ha commissionato il lavoro. tore che più di ogni altro ha modi- Jakob Lenz di Wolfgang Rihm (dal fi cato il Novecento. In particolare, 12 al 15 aprile), «tra i massimi autori l’aspetto che più mi affascina del dopo la lezione di Stockhausen - ri- CONTEMPORANEA suo percorso creativo è la relazione corda Nicola Sani - che sarà al centro che ha costruito tra la musica e gli di un omaggio particolare in città, altri mezzi espressivi, il suo utilizzo grazie anche all’impegno di Bologna di qualsiasi linguaggio per l’happe- Festival che, parallelamente, inse- Un Mantra fra l’India e l’Italia ning musicale. Ecco, questa stessa rirà nel suo cartellone i lavori del relazione d’intermedialità è il tratto compositore tedesco in occasione tteso appuntamento della poter avere un rapporto più conti- a un lungo lavoro di ricerca di prepa- distintivo di una stagione che met- del suo sessantesimo compleanno». VI stagione di “Contempo- nuativo con il gruppo di musicisti razione e di programmazione. È un terà in contatto i due repertori di cui Tornando a Jakob Lenz, che a Bolo- Aranea”, organizzata dalla con cui collaboro abitualmente ho universo sonoro molto vasto, devo abbiamo parlato – quello america- gna si vedrà nella messa in scena di Fondazione Musica per Roma, Ni- deciso di trasferirmi». dire che compositivamente per me no novecentesco e quello romanti- Henning Brockhaus, Sani ne parla neteen Mantras proporrà il confronto Come si integrano le intonazioni è stato molto emozionante. Il lavo- co europeo – nella concretezza di come di «una delle opere più belle tra due culture, due visioni della vita: naturali dei suoni, previste in Nine- ro sarà eseguito da quattro musicisti ogni concerto, ciascuno costruito del secondo Novecento, che si inse- quella europea e quella indiana. In teen Mantras, col lavoro lasciato al indiani (insieme a tre musicisti occi- con i singoli direttori, cercando, da risce sul solco del Wozzeck di Alban scena il 10 e 11 gennaio e coprodotto compositore? dentali), sicché ho deciso di utilizza- un lato, accostamenti i più adatti Berg, del suo sfondo allucinatorio, con la Fondazione MAXXI e l’Acca- «Tutta la musica indiana è mu- re un linguaggio comprensibile per e, dall’altro lato, recuperando brani paranoico, nel suo andare verso le demia Teatro alla Scala, l’opera si av- sica melodica/modale, non esiste il loro senza però rinunciare alla pre- di rara esecuzione, come Psalmes di solitudini e la follia». varrà della regia di Giorgio Barberio concetto di modulazione, la tonica cisione della scrittura. Certo lavora- Charles Ives, abbinati da Lorenzo Una stagione che – nel momen- Corsetti, della coreografi a di Shan- (detta L’Uno) permane fi ssa. Questa re con musicisti tanto lontani dalla Fratini alla Petite Messe Solennelle di to forse più diffi cile – punta a un tala Shivalingappa e delle musiche prassi musicale ben si presta ai sitse- nostra tradizione mi ha obbligato ad Rossini (3, 4 marzo). Così Michele incremento del numero di spetta- scritte da Riccardo Nova. Con que- mi di intonazione naturale, da que- assumere un altro punto di vista». Mariotti unirà il Concerto per violino e coli: «Dobbiamo sfruttare al mas- st’ultimo, che attualmente vive in sta tonica derivano tutte le altre fre- Come si è rapportato all’idea di orchestra di Philip Glass alla Sinfonia simo tutte le possibilità. Io credo India, abbiamo approfondito alcuni quenze. Nelle sezioni strumentali ed dramma universale che l’opera vor- n.1 in sol minore di Čajkovskij (3 feb- sia importante rilanciare il teatro di degli aspetti di questo lavoro. elettroniche ho utilizzato un sistema rebbe proporre? braio), o Roberto Abbado Intégrales repertorio, nel suo senso più nobi- Come mai ha scelto di trasferirsi di intonazione naturale che proietta «Ho cercato di rispettare il più di Edgar Varèse a Les Nuits d’été di le. È importante saper scegliere gli in India? L’Uno in dimensioni apparentemente possibile i testi in sanscrito. Sono te- Berlioz e Daphnis et Cloé di Ravel allestimenti migliori e offrire così la «Dai primi anni Novanta, fi niti gli molto lontane. Il tradizionale allon- sti antichissimi che evocano immagi- (25 maggio); Lothar Zagrosek Coptic possibilità di scoprirli anche a molti studi in conservatorio, ho comincia- tanarsi e ritornare a un centro, nella ni potenti/archetipiche che possono Light di Morton Feldman alla Sinfo- giovani che certamente non li hanno to a soggiornare periodicamente nel musica indiana, viene attuato non senza alcun dubbio parlare con forza nia n.6 in do maggiore di Schubert (16 potuti conoscere, come – nel nostro sud, presso una famiglia di musicisti solo nella dimensione melodica ma anche all’uomo moderno. Penso in- novembre). E così via, una sorta di caso – il Trovatore di Paul Curran o con cui studiavo la musica di quel- anche in quella armonica e timbrica. fatti che il mito sia uno strumento viaggio coast to coast, ispirato alla Le nozze di Figaro di . l’aerea. Successivamente ho comin- L’utilizzo di un sistema di intonazio- molto importante per comprendere spinta innovativa di John Cage (il Non vedo nulla di male nel recupe- ciato a inserire musicisti indiani in ne naturale molto complesso (basti la vita». Giorgio Cerasoli cui Concerto per pianoforte preparato e rare allestimenti precedenti: bisogna ensemble occidentali, cosa che ho pensare che l’ottava vieni divisa in orchestra verrà diretto da Andrea Pe- abbandonare questi snobismi». intensifi cato negli ultimi anni. Per novantanove parti) mi ha obbligato 8 ATTUALITÁ | CLASSICA n.288, gennaio 2012

REGIA ANTICA Peter Sellars accoppia le russe Egisto a Parigi In una stessa serata la Perséphone di Stravinskij e la Iolanta di Cˇajkovskij, a L’opera di Cavalli diretta da Dumestre all’Opéra-Comique

FABIO ZANNONI ALESSANDRO DI PROFIO

on poteva mancare, nella a produzione di un’opera di del secondo. Ha riassettato la sua prima stagione del Teatro Cavalli a teatro, ieri illusione orchestra, il fedele Poème Harmoni- NReal di Madrid interamente Lchimerica dei musicologi, è que, basandosi sulle fonti seicente- fi rmata da Gérard Mortier, la presen- diventata oggi tanto normale da non sche, adattate per le proporzioni allo za del regista statunitense Peter Sel- fare più notizia. Ma quella dell’Egi- spazio di un teatro moderno (la sala lars. Il sodalizio e una certa comune sto, annunciata all’Opéra-Comique dell’Opéra-Comique è oggi quasi il visione di intenti tra i due infatti ri- dal 1° al 9 febbraio, non ha proprio doppio di quella del San Cassiano sale agli anni Novanta, all’epoca del- nulla della routine. È il punto di ar- nel 1643): arriva a diciotto musicisti, l’allestimento del Saint François d’As- rivo di una complicità artistica che tutti archi, con l’eccezione di due sise di Olivier Messiaen a Salisburgo; dura da anni, quella tra il regista fl auti, aggiunti per rendere il caratte- un sodalizio che poi si rinnovò quan- Benjamin Lazar e il direttore d’or- re pastorale dell’opera. do nel 2005 Mortier, alla guida del- chestra Vincent Dumestre. Insieme, «Ho seguito le fonti della Calisto l’Opéra Bastille, chiamò Sellars a di- hanno fi rmato concerti e spettacoli e le informazioni di cui disponiamo rigere un Tristan und Isolde che fece di diverso formato. In particolare, sull’orchestra secentesca». A dispet- scalpore con le proiezioni video di Egisto completa un trittico: dopo to dei suoi colleghi, Dumestre non Bill Viola. Ed è con la proposta di un la “comédie-ballet” (Le bourgeois si lascia mai avviluppare dalla tenta- dittico, che al Teatro Real di Madrid Bozzetto dello scultore George Tsypin per la produzione madrilena di Sellars gentilhomme di Molière-Lully) e la zione di fare il falsario: aggiungendo dal 14 al 29 gennaio accosterà in una “tragédie en musique” (Cadmus et strumenti qui, inserendo recitativi stessa serata, Iolanta di Čajkovskij e Hermione di Quinault-Lully), arriva accompagnati là, alterando la linea Perséphone di Stravinskij, che si attua mente inconciliabili». Un’idea che il il tandem Sellars/Mortier; il progetto l’opera veneziana. A parte le candele di canto ancora là. Come per Lully, un’operazione che vuole dare con un regista statunitense aveva coltivato scenico, a vedere i bozzetti, ci pare che illuminano la scena, il lavoro di c’è da attendersi una rilettura tanto taglio interpretativo forte una visione da tempo e di cui aveva parlato a tenda a virare maggiormente nella ricostruzione sulla gestualità dei can- rispettosa quanto intelligente. E un che accosta in un sottile gioco di affi - Mortier all’epoca del Tristan parigi- direzione di un clima ieratico, quin- tanti e la ricerca minuziosa fondata autentico lavoro di squadra: «Fun- nità e contrasti i lavori dei due com- no: ed ecco che, arrivato a Madrid, il tessenziale e simbolista: in defi nitiva sulle fonti tanto musicali quanto sce- zioniamo come una troupe. Quan- positori russi. Non vuole quindi es- direttore belga convoca tosto Sellars, più alla Perséphone. La conduzione niche, il lavoro di Lazar e Dumestre do ci presentiamo da un direttore sere semplicemente un abbinamento per realizzarla! Un’idea che, come è musicale sarà affi data al direttore si appoggia su un postulato, sintetiz- di teatro, proponiamo un prodotto dettato dalla necessità di mettere stato detto, tenderà a persefonizzare greco ma attivo principalmente in zato dal direttore d’orchestra: «Il no- compiuto. Capisco che per alcuni insieme due lavori di breve durata, Čajkovskij e iolantizzare Stravinskij Russia, Teodor Currentzis, specializ- stro non è un lavoro di archeologia, sovrintendenti sia questo una fru- bensì il tentativo di dare una parti- con un gioco di rimandi e di simme- zato quindi in repertori russi, ospite ma cerchiamo le scelte possibili e re- strazione. Ma, noi funzioniamo così. colare lettura del legame esistente trie che cercherà di individuare un frequente delle stagioni del Real; e spingiamo quelle che all’epoca non La rivoluzione che c’è stata per la tra il mondo fi abesco di Čajkovskij fi lo conduttore tra questi due mon- tra le voci, proveniente dal Bol’soj, lo sarebbero state». musica bisogna farla pure per il tea- e le incursioni mitografi che di Stra- di. Il compito di creare questa unità spicca quella di uno dei soprani più Vincent Dumestre sguazza in tro, che è rimasto spesso fermo al- vinskij: sì, perché l’intenzione di Sel- scenica è stato affi dato allo scultore di talento delle scena musicale russa, questo repertorio: l’estetica degli anni Settanta». Certo lars è quella di costruire uno stesso George Tsypin, che tra l’altro aveva e non solo: quella di Ekaterina Scher- «Il Seicento non è solo il mio re- non è sempre facile. Neppure per i progetto scenico che colga il legame realizzato le scene per il St. Françoise bachenko. pertorio, ma è anche un progetto di cantanti: «Devono abbandonare un tra due compositori, che ci appaio- d’Assise di Salisburgo e per l’Opéra vita» confi da, spiegando con passio- ego smisurato, aver voglia di restare no, come egli sostiene, «apparente- Bastille, tornando a collaborare con ne il suo lavoro. Ha coscienza di ap- aperti». Diffi cile non aver voglia di partenere alla terza generazione dei andarlo a vedere, questo Egisto di- musicisti che abbordano il Barocco. retto da Dumestre! Che confessa di OPERA Arriva dopo i pionieri (Leonhardt avere sempre, come guida, il «plai- e Harnoncourt) e quelli degli anni sir». 1980 (Jacobs). A 43 anni, Dumestre fa parte dei giovani. Di quelli che af- Valencia taglia i costi e forma giovani frontano la musica antica senza toni militanti e con una forte coscienza Parla la sovrintendente del Palau de les Arts, Helga Schmidt musicologica. Dumestre è andato a cercare alla Marciana il manoscritto FRANCO SODA di Cavalli, che ha confrontato con la copia oggi conservata a Vienna: è il n tempi di crisi il Palau de les Altro grande successo, il Festival «Chiesi a Calatrava uno spazio primo che ha essenzialmente segui- Arts di Valencia programma ben estivo… per i giovani che sono da aiutare to, pur con l’integrazione del fi nale I10 titoli in stagione, inoltre an- «Il trovatore diretto da Zubin all’inizio. Mi regalò il teatro Martín nuncia tre opere – due in forma sce- Mehta è un titolo che attirerà pubbli- i Soler. Dall’esperienza pluriennale nica – al quinto Festival del Mediter- co, mentre Medea di Cherubini (Ot- nel concorso Operalia e dall’amicizia IN BREVE rani (giugno), poi Ruggero Raimondi tavio Dantone) vedrà Violeta Urma- con Placido Domingo è nata l’idea di approda al Centre de Perfecciona- na debuttare nel ruolo. Ho convinto un centro di perfezionamento: gli ho ment Plácido Domingo per un corso il regista a usare la stessa scenografi a chiesto se non lo potessi intestare a Natalie Dessay è Manon alla Bastille di perfezionamento d’interpretazio- per le due produzioni. Nell’edifi cio lui. Per me è un piacere ed un dove- La sua prima Manon è stata a Ginevra nel 2004, poi Natalie Dessay l’ha ne della parola nel canto. Chiedo al di Calatrava regnano spazio, luce, re fare qualcosa per i giovani con il interpretata a Barcellona nel 2007 (in un fortunatissimo allestimento sovrintendente Helga Schmidt come colori mediterranei, solari, ci cir- denaro pubblico. Quest’anno c’è una fi rmato David Mc Vicar accanto a Rolando Villazon) e nel 2008 a Chicago ci è riuscita: «Cerco di ridurre i costi conda l’acqua… cerco di portare in novità: il corso di interpretazione (sempre con la regia di Mc Vicar ma con Jonas Kaufmann), adesso di produzione e cachet mantenendo scena gli stessi elementi, quindi il della parola di Ruggero Raimondi; interpreterà Manon all’Opéra Bastille. Il 10 gennaio Manon di Massenet alto il livello artistico. L’alta qualità minimo possibile d’elementi scenici, benché la base siano la voce, la musi- debutta a Parigi sotto la direzione di Evelino Pidò in un nuovo allestimento attira il pubblico valenciano e inter- ma creare atmosfera con effetti ottici calità, l’entrare nel personaggio, l’ar- fi rmato dalla regista cinematografi ca francese Coline Serreau (Romuald nazionale nonostante la poca pub- , luci, proiezioni… Tristan und Isol- te viene dalla capacità del cantante e Juliette, Tre uomini e una culla) che ha già curato, sempre a Bastille, blicità che possiamo permetterci. Gli de farlo in forma sceni- d’interpretare il testo, ogni sillaba, e le regie di Pipistrello e Barbiere di Siviglia. Accanto a Natalie Dessay introiti di botteghino sono buoni. ca. Non è stato possibile! Anche in preparare musicalmente una frase». canteranno Giuseppe Filianoti, Franck Ferrari, Paul Gay; scene di Jean- Ancora, meno nuove produzioni da concerto rende… l’Auditori si presta Marc Stehlé e Antoine Fontane, costumi di Elsa Pavanel. Repliche fi no al soli e più coproduzioni o noleggi. La bene all’opera in concerto». 13 febbraio. Comunitat Valenciana ci dà 15 mi- Come va la scuola di perfeziona- lioni d’euro». mento Placido Domingo? ATTUALITÁ | JAZZ 9

TOUR Giammarco americano

Il sassofonista e direttore della Parco della Musica Jazz Orchestra in tour con il nuovo quartetto

NICOLÒ POZZI

sploratore instancabile, sassofonista eclettico, spi- disco di musica per big band che ha interamente scritto rito apolide. Alle soglie dei sessant’anni Maurizio e arrangiato. Come ha aff rontato questa nuova espe- EGiammarco dimostra l’energia di un ventenne e rienza? la profondità di un vecchio leone. Un percorso impre- «Per me è stata una sfi da: scrivere musica per big band vedibile e variegato lo ha visto cimentarsi in ogni tipo che somigliasse il meno possibile alla musica per big di organico: dai classici quartetti jazz, alle sonorità più band. Provare ad affrancare la scrittura da quelli che sono elettriche con gli storici Lingomania, passando per la di- gli stilemi classici del genere. L’idea era quella di compor- rezione della Parco della Musica Jazz Orchestra sino alle re una suite sulla Sicilia, una sorta di itinerario dell’isola. più singolari intersezioni con la danza e le arti plastiche. Un itinerario intimo, psicologico. Ho cercato di tramuta- Nell’ultimo cd lo troviamo a dirigere l’Orchestra del Me- re in musica quelle che sono delle mie sensazioni. Alcune diterraneo in uno suggestivo viaggio tra i paesaggi e le località mi suggeriscono determinate cose e cerco di scri- atmosfere siciliane (Cieli di Sicilia, Anagliphos Records, vere qualcosa che mi ricordi quella sensazione. Quan- disponibile su iTunes o su anaglyphosrecords.it) mentre do parlo di località intendo una metafora, perché parlo il nuovo anno si apre con una fi tta tournée in compagnia anche della gente, dei siciliani, non solo dei luoghi. In di Vic Juris alla chitarra, Jay Anderson al basso e Adam realtà è stato anche un pretesto per scrivere una musica Nussbaum alla batteria (le date sono disponibili su mau- di contrasti, perché la Sicilia è una terra di contrasti. Per riziogiammarco.com). esempio di fi anco ad un pezzo molto descrittivo come Ha spesso lavorato con musicisti italiani. Come mai quello di apertura dedicato a Segesta, poco dopo c’è un la scelta di musicisti americani? pezzo su Capaci, che non è assolutamente un posto sug- «In realtà con Nussbaum e Anderson ho già lavora- gestivo, ma semplicemente una località resa famosa da to, mentre non ho mai suonato con Juris. Ho deciso di un attentato terroristico». invitarli perché suonano una musica alla quale mi sento Nella sua esperienza come si diff erenzia la scrittura molto vicino, per motivi generazionali ed estetici. Co- per piccolo gruppo da quella orchestrale? noscono molto bene la tradizione, ma sono proiettati «In linea di massima non vedo una grande differen- sempre verso la ricerca di quello che può essere un jazz za se non dal punto di vista di densità e tessitura. Un contemporaneo intelligente. Essendo musicisti della mia buon pezzo è un buon pezzo, a prescindere dal fatto generazione sono anche musicisti che hanno vissuto da che sia scritto per un piccolo gruppo o per orchestra. giovani il fenomeno del rock, nella sua inclinazione più Chiaramente più strumenti hai a disposizione più puoi nobile. Sono sicuro che con loro scatterà un’assonanza perfezionare un certo pensiero musicale, dando sfogo a di vedute». una serie di possibilità contrappuntistiche e armoniche Maurizio Giammarco Osservando la sua discografi a, sembra prediligere superiori a seconda della quantità di strumenti a dispo- (foto Daniele Vita) il quartetto con il pianoforte. Per questo tour però ha sizione. In realtà il mio modo di affrontare una compo- scelto un chitarrista... sizione ha relativamente a che vedere con l’organico. Ha «È vero, molti dei miei dischi sono stati registrati in più a che vedere con i singoli musicisti. In questo sono che lo faccia in futuro. La situazione è completamente quartetto con il pianoforte. Questo ha contribuito a dare perfettamente d’accordo con la lezione che ci ha lasciato cambiata rispetto ad alcuni decenni fa. Ormai il jazz è di me un’immagine forse un po’ troppo classica. In realtà , che scriveva per i musicisti che aveva a una realtà stabile nei conservatori e si sta assistendo ad è solo una coincidenza. Ho sempre portato avanti pro- disposizione». una piccola rivoluzione: oggi gran parte degli iscritti dei getti differenti. Inoltre la scelta di fare questo prossimo Negli anni Settanta ha frequentato i primi corsi di conservatori sono indirizzati al jazz e non più alla mu- tour con Juris non è legata a ragioni di organico, quanto jazz in conservatorio sotto la guida di maestri come sica classica. Ovviamente con lo sviluppo della didattica a ragioni umane». Giorgio Gaslini. Com’è cambiato oggi l’insegnamento nel jazz assistiamo ad un proliferare di giovani musicisti Pur avendo già pubblicato due lavori come direttore del jazz nei conservatori? molto dotati, almeno dal punto di vista strumentale. An- della Parco della Musica Jazz Orchestra, Cieli di Sicilia, «In questo momento, a differenza di molti miei coe- che se non manca il pericolo di omologazione». registrato con l’Orchestra del Mediterraneo, è il primo tanei, non insegno in conservatorio, ma non è escluso

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L’Italia come centro di diffusione e sviluppo della storia mondiale della danza. Sei secoli Novità di danza teatrale italiana per riaffermare il ruolo che il nostro paese ha svolto nel contesto del balletto europeo. 10 ATTUALITÁ | POP n.288, gennaio 2012

TOUR

da un’attitudine sperimentale che in genere veicola- te attraverso i vostri innumerevoli progetti paralleli. L’avete mai eseguita dal vivo o lo farete in futuro? «Al momento non abbiamo in programma sonorizza- Sturm und neon zioni o esibizioni incentrate su quelle musiche. Non ci siamo neppure posti il problema di realizzarlo con un’al- tra sigla, o inaugurarne una nuova, comunque. Il regista, I Notwist - pionieri dell’incontro fra l’indie rock e l’elettronica dai tempi di Neon Golden - con cui avevamo già lavorato in passato, ci aveva chiesto tornano in Italia per una data: è l’occasione per fare il punto della loro lunga carriera un commento sonoro, e noi non abbiamo preso in consi- e dei molti progetti paralleli, in attesa del nuovo disco derazione l’idea di coinvolgere altri musicisti. È vero che i Notwist, fra tutti i progetti in cui siamo coinvolti, sono quello più pop, ma anche all’interno di questa dimen- sione ci sono sempre stati dei momenti musicali adatti a commentare immagini. È uno dei tanti volti della band». Che tipo di concerto sarà quello milanese? Mi chie- do se stiate lavorando a nuovi brani e se il pubblico ita- liano potrà contare su qualche anticipazione... «Sì, c’incontreremo poco prima dei concerti d’inizio anno e ci metteremo al lavoro. Siamo molto curiosi di capire che cosa potrà venire fuori durante le prove...». Lavorerete ancora con la Andromeda Mega Express Orchestra, che ha debuttato qualche anno fa sulla vo- stra etichetta, Alien Transistor, e che è presente sia in The Devil, You + Me sia in Sturm? «Sì, senza dubbio, anche perché li consideriamo una grandissima fonte d’ispirazione. In realtà abbiamo cerca- to di portarli con noi in tour, ma l’idea si è rivelata impra- ticabile per via dei costi. Stanno completando comunque un album nuovo, che presumibilmente uscirà anch’esso per Alien Transistor». Che mi dici invece del progetto 13th And God? Una specie di supergruppo, un progetto ambizioso e corag- gioso a cavallo fra hip hop e rock che nel 2011 ha dato alle stampe Own Your Ghost, una sorta di concept al- bum sulla morte... «Il disco tratta quel tema, ma in realtà è anche molto legato alla vita, che d’altra parte non è possibile concepi- re senza la morte. 13th & God è qualcosa di assai diverso ALESSANDRO BESSELVA AVERAME da ogni altra nostra cosa, è decisamente un’altra tazza di té. Poiché la band è composta dai Notwist e dai Them- TEATRO selves (un’ atipica formazione hip hop californiana di FABRIZIO DE ANDRÈ ttivi dal 1989, nel corso della loro storia pluride- cui fa parte Doseone, già fondatore dei cLOUDDEAD), cennale i bavaresi Notwist hanno attraversato e non da qualcuno che appartiene al nostro solito giro Casalgrande (RE) A varie fasi. Dopo aver lambito inizialmente spon- di Weilheim, è naturale che la musica prodotta parta da de grunge e metal, all’alba dello scorso decennio hanno presupposti molto diversi. Allo stesso tempo siamo con- CONCORSO distillato la formula vincente - indie rock ed elettronica vinti che il connubio funzioni piuttosto bene, perché tut- INTERNAZIONALE DI CANTO in parti uguali - che li ha trasformati in una delle realtà te le persone coinvolte nel progetto condividono l’amore più interessanti e infl uenti nell’intero panorama europeo. per la musica e gli esperimenti». “Tenore Claudio Barbieri” 3^ edizione I fratelli Micha e Marcus Acher, Andi Haberl (subentra- Abbiamo accennato prima agli innumerevoli proget- to nel 2007 a Martin Messerschmidt) e Martin - ti in cui siete coinvolti: Tied And Tickled Trio, Mrs. John (24 e 25 gennaio 2012) mann si esibiscono il 18 gennaio ai Magazzini Generali Soda... Che cosa bolle in pentola attualmente? per la copertura dei ruoli nell’opera di Milano. In attesa del concerto, abbiamo intervistato «Micha sta lavorando a un nuovo album dei Mrs. John Il Barbiere di Siviglia Gretschmann, addetto alle parti elettroniche e autore di Soda. Intanto abbiamo appena terminato una nuova di G. Rossini numerosi album con lo pseudonimo Console, per fare il colonna sonora, commissionata anche questa da Hans- che andrà in scena al teatro F. De Andrè punto della situazione sull’attività della band. Christian Schmid, e come ti dicevo stiamo per metterci sabato 21 aprile 2012 Sono passati dieci anni dall’uscita di Neon Golden, al lavoro sul nuovo album dei Notwist. Il Tied And Tick- Ruoli a concorso un disco importante non solo per i Notwist – che per la led Trio tornerà anch’esso in sala di registrazione entro ROSINA prima volta si sono fatti conoscere al di fuori dell’Euro- l’anno, credo, e io sto preparando una mia uscita a nome (mezzosoprano) pa - ma anche per l’evoluzione musicale del decennio ALMAVIVA Acid Pauli, il mio alter ego come dj». (tenore) scorso. E quelle canzoni sono ancora parte fondamen- Avete sempre avuto un rapporto privilegiato con FIGARO (baritono) tale del vostro concerto, mentre alcuni mesi fa è uscita l’Italia: quali credi siano le ragioni di questo aff etto, BARTOLO (basso comico) una riedizione ampliata dell’album. Che cosa rappre- senza dubbio corrisposto? BASILIO (basso) senta per voi oggi? «Non saprei dirti da che cosa dipenda, ma è un’impres- «Non abbiamo mai smesso di amare quelle canzoni, sione che abbiamo anche noi, ed è piacevolissima. Siamo COMMISSIONE Paolo Barbacini (tenore, presidente della commissione) tant’è vero che tuttora ne suoniamo parecchie dal vivo. sempre felici di visitare l’Italia, proprio come quando da Ugo Bedeschi (presidente del teatro De Andrè, regista) Crediamo però che sia stato il lavoro precedente, Shrink, piccoli i nostri genitori ci dicevano che saremmo venuti lì Matteo Carminati (pianista, musicologo) nel 1998, a rappresentare la vera e propria svolta, il salto da voi in vacanza. Immagino che non esista un pubblico Mauro del Bue (già presidente dei teatri di Reggio Emilia) verso quell’elemento di novità di cui parli. Senza dubbio paragonabile a quello italiano, in grado di cantare “Con- Federica Fontanesi Barbieri (concertista, docente) in Neon Golden la commistione fra indie rock ed elettro- sequence” con tale trasporto e a un volume così alto». Maurizio Maglietta (agente teatrale) nica è evidente in maniera più immediata, ma credo che Luca Verdone (regista di cinema e teatro) sia più che altro uno di quei casi in cui ci si ritrova a fare Giovanna Vighi (mezzosoprano, docente) la cosa giusta nel momento giusto. Insomma, è stato per- fetto dal punto di vista della tempistica, su questo non ci Per informazioni sono dubbi». [email protected] | www.teatrodeandre.it Due anni fa avete realizzato Sturm, colonna sonora tel. 0522.1880040 - cell. 334.2555352 strumentale per l’omonimo documentario di Hans-Chri- fax 0522.996572 stian Schmid sui crimini di guerra nella ex Jugoslavia. Un disco inusuale per i vostri standard, caratterizzato ATTUALITÁ | WORLD 11

TRADIZIONI

Gli altri nuovi patrimoni

on solo il fado: la sesta sessione dell’Intergovernmental Committee Fado del mondo Nfor the Safeguarding of Intangible Heritage, tenutasi a Bali, ha aggiunto diciannove nuove espressioni culturali alla lista dei patrimoni La cultura musicale portoghese è ora Patrimonio Immateriale dell’Umanità immateriali da salvaguardare, e altre undici nella lista di quelli a rischio sparizione. Fra questi ultimi, la danza saman (dall’Indonesia), la tradizione di racconti cantati yimakan dell’etnia Hezhen (Cina), quella del naqqāli iraniano e quella epica del t’heydinn della Mauritania, la pratica del fl auto limbe (dalla Mongolia), le preghiere cantate del popolo Huachipaire del Perù e il canto xoan del Vietnam. Insieme al fado, invece, compaiono fra le molte la tradizione di canto umoristico bećarac croato, la danza dalmata muta nijemo kolo e quella rituale giapponese sada shin noh, la sfi da di poesia improvvisata cipriota tsiattista, la musica mariachi messicana e la pratica strumentale del balafon delle comunità Senufo maliane e del Burkina Faso.

il Museo del Fado è stato il principa- ne nella lista non parte da criteri mu- le punto di riferimento: «Si tratta di sicali, ma dalle espressioni identitarie una istituzione con forti radici nella di una comunità. Questa si è assunta Foto Turismo de Portugal comunità cittadina e in costante dia- l’impegno a custodire e valorizzare il logo con il mondo del fado e delle patrimonio fadista e ciò contribuirà sue associazioni. Il suo archivio è a diffondere la cultura portoghese in PAOLO SCARNECCHIA cresciuto anche grazie alle donazio- senso più ampio». ni di appassionati, fadisti, famiglie, Amalia, dall’Olimpo fadista, starà ai bassifondi di Lisbona alla lare urbana del Portogallo”, è stata ha dato il benvenuto al pubblico e ai che hanno affi dato al Museo gli al- benevolmente sorridendo, non solo lista Unesco del Patrimonio rapidamente ratifi cata all’unanimità telespettatori ricordando che tutto bum dei ricordi, fotografi e, ritagli di per aver appassionatamente e tena- DIntangibile dell’Umanità. durante la Sesta Sessione del Comi- si deve alla felice combinazione fra giornale, dischi e una parte impor- cemente difeso le ragioni di questa Quanto più locale tanto più uni- tato Intergovernativo che si è svolta talento, ispirazione, tenacia, conti- tante dei materiali che fanno parte canzone – “il sesto senso che distin- versale: all’epoca della globalizzazio- a Bali dal 22 al 29 novembre 2001. nuità, grazie all’impegno di artisti e delle sue collezioni. Superando riva- gue i portoghesi”, come cantava nel ne, questo potrebbe essere il motto L’annuncio uffi ciale è stato dato il 27 operatori culturali, e si è poi seduto lità e attriti, la comunità del fado ha “Fado da Adiça” – ma per l’applau- che vede premiate le forme di mu- novembre 2011 – d’ora in poi questa a fi anco del Presidente delle Repub- partecipato attivamente al progetto, so della composita platea balinese sica di tradizione che resistono, no- data verrà riportata sui libri di storia blica, Cavaco Silva, ad ascoltare i che ha dato un forte impulso allo dei delegati Unesco, partito quando nostante lo schiacciante predominio del fado – ed è stato accolto con en- dodici fadisti che si sono alternati studio del fado, attraverso il censi- al termine del suo breve discorso il della popular music angloamericana tusiasmo dai cittadini di Lisbona, e intonando i versi della saudade. Tra mento e la catalogazione delle fonti. sindaco di Lisbona ha accostato al che domina l’universo mediatico. non soltanto, che sono affl uiti nume- questi hanno brillato Mariza, Mafal- La candidatura ha richiesto un piano microfono del podio il telefonino Il fado, in origine canzone dei rosi alla casa-madre della candidatu- da Arnauth accompagnata solo da di salvaguardia e a breve verranno per far ascoltare “Estranha forma bassifondi di Lisbona, è ora all’atten- ra, il Museo del Fado, che ha aper- uno straordinario Custodio Castelo, pubblicati testi del passato fuori ca- de vida”. Questa confessione inti- zione della comunità mondiale. Era to le sue porte durante tutto il fi ne João Braga con una incisiva poesia di talogo, provvisti di nuove prefazio- mamente autobiografi ca è un vero già parte del patrimonio collettivo settimana accogliendo performance Manuel Alegre, Carlos do Carmo e ni, e nuovi studi, oltre che quattro e proprio manifesto della poetica nazionale e internazionale, come spontanee di professionisti e ama- Maria da Fé. Che il fado sia in otti- diverse antologie poetiche dedicate a fadista. Il tempo ha dato ragione ad ha detto la cantante Ana Moura, tori. Sulla facciata del palazzo della ma forma lo ha dimostrato anche il differenti aspetti del fado, da quello Amalia. Ma il tempo resta, siamo noi ma oggi l’orgoglio fadista è al set- Camera Municipale di Lisbona due giovanissimo suonatore di guitarra popolare a quello colto. Il completa- che passiamo, come canta Argentina timo cielo. La sua inclusione nella grandi stendardi mettono in risalto portuguesa Angelo Freire, che ha ac- mento dell’inventario delle registra- Santos (1926) in “Vida vivida”. Tutto lista rappresentativa del Patrimonio l’avvenimento e sul suo sito si legge compagnato buona parte dei fadisti zioni storiche prevede che siano resi questo è fado. Culturale Immateriale dell’Umanità «Il Fado è del Mondo! Il Fado è patri- chiamati a festeggiare l’evento. accessibili, online, i fonogrammi fi no dell’Unesco, come “canzone popo- monio immateriale dell’Umanità!». Il Va ricordato che il processo della al 1950. Il punto nodale dell’inclusio- sindaco, Antonio Costa, ringrazian- candidatura è iniziato nel 2005 ed è do tutti coloro i quali hanno lavorato stato un lungo e paziente lavoro gui- a lungo per ottenere questo risultato, dato da una commissione scientifi ca ha dichiarato: «Questo è un momen- presieduta dal musicologo Rui Vieira Per saperne di più to di allegria e di grande onore per la Nery (fi glio di uno dei più importan- gente di Lisbona, condiviso, ne sono ti suonatori di guitarra portuguesa autorevole studio di certo, da tutti i portoghesi. Come ha del passato) di cui hanno fatto parte L’ Rui Vieira Nery, Il fado. affermato Fernando Pessoa, il gran- Salwa el-Shawan Castelo Branco, la Storia e cultura della canzone de tratto della cultura portoghese è decana tra gli etnomusicologi porto- portoghese (Donzelli 2006) l’universalismo. Quanto più univer- ghesi e docente presso la Universi- e la lunga conversazione- sale sarà il fado, tanto più sarà par- dade Nova, e Sara Pereira, direttrice intervista con la voce storica te della nostra identità. Con questo del Museo del Fado. Al loro fi anco della canzone di Lisbona riconoscimento, il fado è una delle hanno lavorato altre due commissio- realizzata da Vítor Pavão dos voci del mondo del XXI secolo». ni, una consultiva, composta da fa- Santos, Amália Rodrigues. Non sappiamo se tutti i portoghesi disti e associazioni culturali, ed una Una biografi a (Cavallo di Ferro condividano l’enfasi del primo citta- esecutiva formata da antropologi e 2006). Il fi lm di Carlos Saura, dino della capitale, ma certamente ricercatori. A completare il quadro Fados (2007) girato in studio si tratta di un risultato ampiamente delle persone impegnate nell’im- e concepito come una sorta partecipato, ed è bello che questa ti- presa, due artisti ambasciatori della di musical documentario che foseria si manifesti per la musica e candidatura, Carlos do Carmo (nato lascia parlare la musica senza la cultura. La prima rete della televi- nel 1939) e Mariza (del 1973): ossia commenti o voci narranti. Il sione pubblica, la RTP1, la sera del la solidità del passato e l’originalità sito museodofado.pt con il 2 dicembre ha mandato in onda in del presente. suo interessante apparato di diretta il gala di festeggiamento che Rispondendo ad alcune nostre documentazione. si è svolto al Coliseu dos Recreios, domande, Ruy Vieira Nery ha sot- la storica sala di spettacolo nel cuo- tolineato la partecipazione collettiva re di Lisbona. Il sindaco, raggiante, del lungo lavoro preparatorio, di cui 12 ATTUALITÁ | n.288, gennaio 2012 cartellone ogni giorno leggi on line su

CARTELLONE e RECENSIONI LEGENDA A = contralto; all. = allestimento; B = basso; bat = batteria; Br = baritono; c = coro; cdb = corpo di ballo; cfag = controfagotto; chit = chitarra; cl = clarinetto; clav = clavicembalo; cl b = clarinetto basso; comp = compagnia; cor = coreografia; cost = costumi; cT = controtenore; ctb = contrabbasso; def. = definire; dir = direttore; fag = fagotto; fisar = fisarmonica; fl = flauto; int = interpreti; m = matiné; mand = mandolino; mc = maestro del coro; Ms = mezzosoprano; mus = musica; ob = oboe; orch = orchestra; org = organo; ott = ottavino; perc = percussioni; pf = pianoforte; prog. = programma; r = regia; rec = recitante; S = soprano; s = soirée; sax = sassofono;sc = scene; T = tenore; tim = timpani; tr = tromba; trbn = trombone; v = voce; vl = violino; vla = viola; vlc = violoncello; xil = xilofono. classica Italia

CAMPANIA Parma Ms Pizzolato, T Poli, B Priante (Rossini, LIGURIA 14m: Solisti dell’Accademia di Perfezio- Haydn, Mozart). Sala Santa Cecilia, 18: namento per Cantanti Lirici, pf Scalera (I Nuove Atmosfere - Filarmonica “A. Orchestra dell’Accademia Nazionale di Concerti dell’Accademia). 15, 17, 19, 21, 24, Toscanini” (0521391320, filarmonica Napoli Santa Cecilia, dir Pappano, pf Pollini Genova 27, 1 febbraio, 3, 5: Les contes d’Hoffmann, toscanini.it), Auditorium Paganini, 16 (Rossini, Haydn, Mozart). Sala Santa Offenbach; int Vargas/Chacón-Cruz, Teatro di San Carlo (0817972331, gennaio: Filarmonica A. Toscanini, dir GOG Giovine Orchestra Genovese Cecilia, 20: pf Schiff (Il clavicembalo ben Gubanova/Sindram, Gilmore, Kühmeier/ teatrosancarlo.it), Teatro di San Carlo, Ono (Hosokawa, Mozart, Bruckner). 30: (0108698216, gog.it), Teatro Carlo Felice, temperato - I° libro, Bach). Sala Santa Ceci- Dehn, Surguladze, Brunet, Shimell, Ab- 10 gennaio, 11, 12, 13, 14, 15: Porgy and Filarmonica A. Toscanini, vl Borissova 9 gennaio: La Risonanza, clav Bonizzoni lia, 21, 23, 24: Orchestra dell’Accademia drazakov/Naouri, Briand, Dubois, Testé, Bess, Gershwin; int Short, Fadayomi, (Dvořák, Bruch, Bartók). (Corelli). 16: vl Chang, pf Von Oeyen Bosi, r Carsen, sc e cost Levine, luci Kal- Compagnia New York Harlem Theatre, Nazionale di Santa Cecilia, dir Pappano, (Brahms, Franck, Bernstein). 23: I Soli- man, cor Giraudeau, Orchestra e Coro r Lee, Marshall, sc Scott, cost , vlc Brunello (Dvořák, Elgar). Sala Santa sti della Giovine Orchestra Genovese, Ravenna del Teatro alla Scala, dir Letonja. 16 gen- luci Traub, cor Lee, dir Barkhymer. 17, Cecilia, 25: Orchestra Filarmonica di San dir Borgonovo, pf Canino, vl Pieranun- naio: Ms Barcellona, pf Vitiello (Recital 18, 19, 20, 21 m e s: L’opera da tre , Ravenna Musica 2012 - Associazio- Pietroburgo, dir Temirkanov, vl Accardo zi (Berg, Mozart). 30: Belcea Quartet 054439837 di canto). 23m: I Virtuosi del Teatro alla Weill; int Ranieri, Aprea, Sastri, r De Fu- ne Musicale Angelo Mariani ( , (Čajkovskij). Sala Sinopoli, 27: vl Ber- (Beethoven). Scala (Rossini, Mozart, Bottesini, Rota). sco, sc Plessi, cost Crisolini Malatesta, angelomariani.org), Teatro Alighieri, 22 man, vlc Dindo, pf Romanovsky (Rach- Teatro Carlo Felice (010589329, carlo 28m: Ensemble da camera dell’Accade- dir Lanzillotta. gennaio: Orchestra Sinfonica Nazio- maninov). Sala Santa Cecilia, 28, 30, 31: felice.it), 1m gennaio: Orchestra, Coro e nale della Rai, dir Axelrod, vla Ranieri Orchestra dell’Accademia Nazionale di Coro di voci bianche del Teatro Carlo Fe- mia del Teatro alla Scala, dir Angius (I (Beethoven, Hindemith, Schubert). 1 Santa Cecilia, dir Jordan, perc Grubinger Concerti dell’Accademia). 30: T Bostridge, EMILIA ROMAGNA lice, dir Luisi, mc Balderi, Tanasini (Car- febbraio: I Solisti Veneti, dir Scimone (Corigliano, Šostakovič). mina Burana, Orff). 4: Orchestra e Coro pf Drake (Recital di canto). (Albinoni, Vivaldi, Rossini, Pasculli, Bot- Contemporanea - Art, Visual, Music, del Teatro Carlo Felice, dir Guidarini, mc tesini, Chopin, Sarasate). Performance (Fondazione Musica per Monza Bologna Balderi (Requiem K. 626, Mozart; concer- Teatro Alighieri (0544249244, tea- Roma 0680241281, auditorium.com), to di beneficenza per gli alluvionati della Lampi 2012 (3314519922, musica- Teatro Comunale di Bologna (Call troalighieri.org), 28 gennaio, 29m: La Auditorium Parco della Musica, Sala Liguria). 13: Orchestra del Teatro Carlo morfosi.it), Teatro Villoresi, 14 gennaio: Center 199107070, tcbo.it), Teatro Co- Bohème, mus Puccini; int Nuccio/Tirotta, Petrassi, 10 gennaio, 11: Nineteen Man- Felice, dir Ceccato, pf Lupo (Dvořák). vl e v Bittovà (La voce del violino). munale, 19 gennaio, 21m, 22m, 24, Sicilia/Majcherczyk, Flemotomos, Vita- tras, Nova; r sc e video Barberio Corsetti, 27: Orchestra del Teatro Carlo Felice, dir 28m, 29m, 31: Turandot, Puccini; int le/Moya, Nani/Arduini, Dall’Amico, r cor Shivalingappa, vl Manjunath, v Ki- Battistoni (Mozart, Čajkovskij). Wapinsky, Lee, Hyun Kyung, Wagner, r Gandini, sc Grassi, cost Biagiotti, luci ran, perc Manjunath, Prasanna, PMCE MARCHE De Simone, Orchestra e Coro del Teatro Minghetti, Orchestra e Coro della Tosca- Parco della Musica Contemporanea Comunale di Bologna, dir Mastrangelo. na, dir Boncompagni, mc Bargagna. Ensemble, ob Bagnoli, cl Ravaglia, vlc LOMBARDIA Ancona Teatro Manzoni, 27: Orchestra e Coro Dillon, danzatori della Scuola di Ballo del Teatro Comunale di Bologna, dir Reggio Emilia dell’Accademia Teatro alla Scala (prima Como Teatro delle Muse (071207841, tea- Sheriff, mc Fratini, v rec Fink (Sheriff, assoluta; produzione Fondazione Mu- trodellemuse.org), 27 gennaio, 29m: Le I Teatri di Reggio Emilia (0522458811, 031270170 Schoenberg, Mahler; in occasione del sica per Roma e Fondazione MAXXI in Teatro Sociale ( , teatroso- nozze di Figaro, Mozart; int Luongo, Re- iteatri.re.it), Teatro Cavallerizza, 14 Giorno della Memoria). coproduzione con Accademia Teatro al- cialecomo.it), 13 gennaio, 15: Roméo et Ju- migio, Kučerova, Novaro, Nicotra, r sc e gennaio: cl Carbonare, pf M. Braconi The Schoenberg Experience (051 la Scala). Teatro Studio, 28: An Index of liette, Gounod; int Gamberoni, Regazzo, cost Pizzi, FORM-Orchestra Filarmonica (lezione-concerto). Teatro Valli, 24: Am- 529984, theschoenbergexperience.com), Metal, Romitelli; S Dansac, PMCE Parco Petrenko, Borras, Natale, Voleri, Dogo- Marchigiana, dir Tourniaire, Coro Liri- sterdam Baroque Orchestra, dir e clav Teatro Comunale, 25 gennaio: pf Moret- della Musica Contemporanea Ensemble, tari, Musinu, Taihwan, Spina/Pecchioli, co Marchigiano V. Bellini, mc Baiocchi Koopman (Haydn). ti, Ravelli, v rec Donadoni (Schoenberg, dir Deroyer, elettronica Gmem-Centre Di Cristoforo, r e sc Cigni, cost Poli, luci (nuovo all.). Galante; testi da Plinio il Giovane, Wel- National de Création Musicale. Baldiserri, Orchestra I Pomeriggi Musi- 27 FRIULI VENEZIA GIULIA cali, dir Balke, Coro del Circuito Lirico ls, James, Doyle). Teatro Manzoni, : Orchestra Roma Sinfonietta - “Of- PIEMONTE Orchestra e Coro del Teatro Comunale ferta Musicale” (Associazione Roma Lombardo, mc Greco. di Bologna, dir Sheriff, mc Fratini, v rec Sinfonietta 063236104, romasinfonietta. Sacile (PN) Fink (Sheriff, Schoenberg, Mahler; in oc- com), Auditorium Parco della Musica, Milano Pinerolo (TO) casione del Giorno della Memoria). Fazioli Concert Hall (043472576, fa- Sala Sinopoli (ore 18), 15 gennaio: Or- 0272023671 Filarmonica della Scala ( , Accademia di Musica (0121321040, zioliconcerthall.com), 25 gennaio: vl A. chestra Roma Sinfonietta, dir Morrico- filarmonica.it), Teatro alla Scala, 9 accademiadimusica.it), Accademia di Ferrara Margulis, pf J. Margulis (Liszt). ne, v rec Rigillo, S Vulpi, vl Bologne- gennaio: Filarmonica della Scala, dir Musica, Sala Patrizia Cerutti Bresso, 10 se, armonica Littera, tr Tomasoni, tim Ferrara Musica (0532202675, ferrara Harding, vl Zimmermann (Beethoven, gennaio: vl Nordio, pf Bacchetti (Cho- Pippa, pf Buttà, vlc Pincini, ob Romano musica.it), Teatro Comunale, 23 gen- Trieste Dvořák). 23: Filarmonica della Scala, pin, Chopin/Milstein, Copland, Tartini/ (Musica d’Oggi e... per il Cinema, Morri- dir Gergiev, vl Repin (Rimskij-Korsakov, naio: Belcea Quartet (Beethoven). 31: La Teatro Lirico Giuseppe Verdi (040 Kreisler, Mendelssohn/Heifetz, Ysaÿe, cone). 29: Orchestra Roma Sinfonietta, Prokof’ev, Berlioz). 26: Filarmonica della Risonanza, clav Bonizzoni (Corelli). 6722111, Numero Verde 800090373, Schnittke, Szymanowski). Accademia di dir e clav Cera, Ensemble Arte Musica Scala, dir Barenboim (Falla, Ravel). Teatro Comunale (0532202675, tea- teatroverdi-trieste.com), 17 gennaio, Musica, Sala Patrizia Cerutti Bresso, 24: (Il combattimento di Tancredi e Clorinda, ISU Bocconi - Furcht Pianoforti Mila- trocomunaleferrara.it), 20 gennaio, 18, 20, 22m, 24, 27, 28m: Anna Bolena, pf Lupo (Brahms, Čajkovskij). Teatro So- Monteverdi). no (0258362147, unibocconi.it, furcht.it), 22m: Don Pasquale, Donizetti; int Con- Donizetti; int Ottavio Faria, Devia/Forte, ciale, 31: Après une lecture de Dante, spetta- Orchestra Sinfonica di Roma (0644 Aula Magna dell’Università Bocconi, 12 cetti, Zanfardino, De Candia, Tumino, r Carraro/Rinaldi, Albelo/Leone, Traversi, colo multimediale dalla Dante-Symphonie 252303, orchestrasinfonicadiroma.it), gennaio: pf Colli (Mozart, Brahms, Ra- Nunziata, sc e cost Grossi, luci Latroni- r Vick, sc e cost Brown, Orchestra e Co- di Liszt (vers. per due pianoforti); v rec Auditorium Conciliazione, 8 gennaio, vel). 26: pf Mantani (Liszt, Busoni). ca, Orchestra di Padova e del Veneto, dir ro del Teatro Lirico G. Verdi di Trieste, Brusa, pf Génot, Viazzo, video Cembalo 9: Orchestra Sinfonica di Roma, dir Progetto Itaca - Associazione Vo- Alapont, Voxsonus Choir, mc Toffolo. dir Campanella, mc Vero. (nell’ambito del progetto “Franz Liszt: Rinkevicius (Corelli, Haydn, Beetho- lontari per la Salute Mentale Onlus un musicista per l’Europa”). ven). 15, 16: Orchestra Sinfonica di (0262695235, progettoitaca.org), Teatro Modena LAZIO Roma, dir Galindo, pf Kim (Šostakovič, alla Scala, 29 gennaio: Orchestra Filar- Torino Teatro Comunale Luciano Pavarotti Franck, Čajkovskij). 29, 30: Orchestra monica di San Pietroburgo, dir Temirka- (0592033010, teatrocomunalemodena.it), Sinfonica di Roma, dir Choen (Schubert, nov, pf Virsaladze (Rossini, Schumann, I Concerti Aperitivo del Teatro Re- Roma 14 gennaio: I Virtuosi Italiani, dir e vl Bruckner). Čajkovskij; concerto straordinario riser- gio (011881 5241, teatroregio.torino.it), Martini, vl Vernikov, T Turi (Bruch, Hof- Accademia Nazionale di Santa Ce- Teatro dell’Opera (0648160255, 06 vato a Progetto Itaca a favore di Club Piccolo Regio Puccini (ore 11), 15 gen- fmann, Šostakovič). 18: AdM Ensemble cilia (c/o Parco della Musica 068082058, 4817003, operaroma.it), 18 gennaio, Itaca). naio: Ottetto di Fiati Regio Concentus (Concerto della Memoria, Satie, Dukas, santacecilia.it), Auditorium Parco della 20, 21, 22m, 24: Candide, Bernstein; Teatro alla Scala (0272003744, 02860 (Mozart, Beethoven). Debussy, Solbiati, Ravel, Ligeti, Bartók, Musica, Sala Santa Cecilia, 8 gennaio, int Spyres/Capalbo, Bonsignore, Pratt, 775, teatroallascala.org), 4 gennaio, 8, I Concerti del Lingotto (Associazione Mahler). 27, 29m: La Bohème, Puccini; 9, 10: Orchestra dell’Accademia Nazio- Welton, Henschel, Graham-Hall, Rossi, 12, 14: Don Giovanni, Mozart; int Mat- Lingotto Musica 0116677415, lingot- int Agresta, Radoeva, Frusoni, Stefano, nale di Santa Cecilia, dir e pf Lonquich Bonfatti, Gabba, Taddia, Morris, Barba- tei, Tsymbalyuk, Iveri, Osborn, Agresta, tomusica.it), Lingotto, Auditorium G. Ferrara, Nossikoff, Boyanov, Georgiev, r (Mozart). Sala Sinopoli, 13: Quartetto gallo, Bettoschi, r Mariani, sc Rubertel- D’Arcangelo, Sadovnikova, Smoriginas, Agnelli, 22 gennaio: Orchestra dell’Ac- Bogdanov ripresa da Petrova, sc Koka- Ebène (Mozart, Schubert, Čajkovskij). li, cost Giustino, cor Curran, ideazione r Carsen, sc Levine, cost Reiffenstuel, cademia Nazionale di Santa Cecilia, dir lov, cost Stoykova, Orchestra e Coro del Sala Santa Cecilia, 14, 16, 17: Orche- immagini Iaquone, Attili, dir Marshall. luci Carsen, Van Praet, cor Giraudeau, Pappano, vlc Brunello (Dvořák, Elgar). Teatro Nazionale d’Opera e Balletto di stra e Coro dell’Accademia Nazionale 26: Orchestra del Teatro dell’Opera di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, I Concerti del Teatro Regio (011881 Sofia, dir Sisillo, mc Dimitrova. di Santa Cecilia, dir Pappano, S Perez, Roma, dir Marshall (Gershwin, Ravel). dir Steffens (nuova produzione). 12m, 5241, teatroregio.torino.it), Teatro Regio, ATTUALITÁ | 13

16 gennaio: Filarmonica ’900 del Teatro (Haydn, Ghedini, Schubert). Conserva- Teatro Massimo, mc Punturo (nuovo Mazzoni, Bolognesi, Bellavia, Bambi, r Comunale, 25 gennaio, 26: Salome, R. Regio, dir Penderecki, fl Mercelli (Pende- torio G. Verdi, 25: Solisti della Giovine all.). 27: Orchestra Filarmonica di San Gandini, sc Grassi, cost Millenotti, luci Strauss; int Chiuri/Bodrazic, MacAl- recki, Dvořák). Orchestra Genovese, dir Borgonovo, vl Pietroburgo, dir Temirkanov (Prokof’ev, Filibeck, dir Rustioni (nuova produzio- lister/Svensson, Baggio/McConnell, Orchestra Filarmonica di Torino (011 Pieranunzi, pf Canino (Mozart, Berg). Rachmaninov). ne). Teatro Comunale, 28, 29m: Orche- Chiuri, Youn/Seipp, Van der Plas/Nardi, 533387, oft.it), Conservatorio G. Verdi, 15 stra e Coro del Maggio Musicale Fioren- r Schweigkofler, sc Schütze, cost Dorigo, gennaio (ore 17), 17 (ore 21): Gli Archi PUGLIA TOSCANA tino, dir Matheuz, pf Trifonov (Borodin, luci Schmid, Orchestra Haydn di Bolzano dell’Orchestra Filarmonica di Torino, dir Čajkovskij, Beethoven). e Trento, Orchestra Regionale dell’Emilia Lamberto, arpa Sacchi, fl Tuninetti, cl Maz- Romagna, dir Bareza (nuovo all.). zone (Françaix, Debussy, Hahn, Ravel). Bari Empoli (FI) Livorno Orchestra Sinfonica Nazionale della Teatro Goldoni (0586204290, goldo- VENETO Rai (0118104653, orchestrasinfonica.rai. Fondazione Lirico Sinfonica Pe- Centro Studi Musicali Ferruccio 0809752810 0571711122 niteatro.it), 25 gennaio, 26: L’opera da tre it), Auditorium Rai A. Toscanini, 12 gen- truzzelli e Teatri di Bari ( , Busoni ( , centrobusoni.org), soldi, Weill; int del Progetto LTL Opera naio: Orchestra Sinfonica Nazionale del- fondazionepetruzzelli.it), Teatro Petruz- Teatro Excelsior, 10 gennaio: Orchestra Studio 2011, r Haughton, cost Poli, vi- Cavarzere (VE) la Rai, dir R. Abbado, cl Baroni (Brahms, zelli, 20 gennaio, 22, 25, 28, 30: Carmen, della Toscana, dir Kawka, vl Kopatchin- deo Verde, Orchestra della Toscana, dir Brahms/Berio, Šostakovič). 14 (ore 17): Bizet; int Metlova, Troxell, Djihaninan, skaja (Beethoven, Čajkovskij, Brahms). Associazione Musicale Concetto Ar- Marin (nuovo all.). 3496209712 Orchestra Sinfonica Nazionale della Crider, Breda, r Kerley, sc e cost Rogers, Teatro Shalom, 31: pf Bacalov, v Castelli monico ( , concettoarmoni- Rai, dir Massarelli (Rossini; proiezione Orchestra e Coro della Fondazione Pe- (La meravigliosa avventura del tango). co.it), Teatro Tullio Serafin, 14 gennaio: Lucca del video Omaggio a Rossini con disegni truzzelli, dir Maazel, mc Sebastiani. concerto inaugurale con artisti del mondo Firenze e animazioni di Luzzati e Gianini). 19, Associazione Musicale Lucchese della lirica e della danza, ospite d’onore 20: Orchestra Sinfonica Nazionale della Lecce Amici della Musica (055607440, ami- (0583469960, associazionemusicaleluc- D. Dessì. Rai, dir e vl Kavakos (Mozart, Prokof’ev, cimusica.fi.it), Teatro della Pergola, 14m chese.it), Auditorium San Micheletto Fondazione ICO Tito Schipa (Teatro Venezia Musorgskij). 26, 27: Orchestra Sinfoni- Politeama Greco 0832241468, provincia. gennaio: pf Hewitt (Bach). 15: King’s (ore 17), 15 gennaio: Quartetto Terp- ca Nazionale della Rai, dir Valčuha, S le.it/web/icolecce), Teatro Politeama Singers (Royal Rhymes and Rounds). 16: sycordes (Haydn, Ligeti, Brahms). Au- Fondazione Teatro La Fenice (Call Pavlovskaja, Ms Schuster, T Varano, B Greco, 5 gennaio: Orchestra Sinfonica pf Arciuli, Br Genz (Ives). 21m: Accade- ditorium San Micheletto (ore 17), 22: I Center Hellovenezia 0412424, teatrolafe- Cigni, Coro Filarmonico Ceco di Brno, Tito Schipa, dir e pf Campanella, pf Leo- mia degli Astrusi, dir Ferri, A Mingardo Solisti di Perugia (Boccherini, Mozart, nice.it), Teatro La Fenice, 1 gennaio (ore mc Fiala (Stabat Mater, Dvořák). ne (Beethoven). 13: Orchestra Sinfoni- (Martini, Haendel, Galuppi, Vivaldi). 22, Geminiani). Auditorium del Suffragio, 11.15): Orchestra e Coro del Teatro La Fe- 0118815241 Teatro Regio ( , teatrore- ca Tito Schipa, dir Diemecke, marimba 23: vlc Perényi (Bach, Reger, Dallapic- (ore 17), 29: pf Bacalov, v Castelli (La nice, dir Matheuz, mc Moretti (Concerto di gio.torino.it), 10 gennaio, 11, 12, 14, Medina (Chávez/Buxtehude, Diemecke, cola, Perényi, Ligeti; Bach, Britten, Kur- meravigliosa avventura del tango). Capodanno; in diretta su Rai Uno). 21, 24, 15m, 17m, 18, 19, 20, 21, 22m: Tosca, Sibelius). 20: Orchestra Sinfonica Tito tág, Kodály). 28m: pf Ciccolini (Mozart, 26, 28m: Lou Salomé, Sinopoli; int Gulin, Puccini; int Vassileva/Siri, M. Álvarez/ Schipa, dir e vl Quarta (Paganini, Cam- Liszt). 29: pf De Leeuw, S Hannigan Pisa r sc cost e luci Facoltà di Design e Arti Massi/De Caro, Ataneli/Zanon, Palmie- (Chausson, Duparc, Hahn). pogrande, Berlioz). 27: Orchestra Sinfo- Teatro Verdi (050941111, 050941188, IUAV di Venezia, Orchestra e Coro del ri, Peirone, Longhi, Sportelli/Mattiotto, Orchestra della Toscana (0552342722, nica Tito Schipa, dir Panni, S Felle, vl Biro teatrodipisa.pi.it), 14 gennaio, 15m: Teatro La Fenice, dir Zagrosek, mc Mo- r Grinda, sc Partiot-Pieri, cost Gasc, luci Teatro Verdi 055212320, orchestradella- (Vacchi, Mahler, Willliams, Piovani). La Bohème, mus Puccini; int Flemoto- retti (nuovo all.). 27, 29m: Orchestra del Venturi, Orchestra e Coro del Teatro toscana.it), Teatro Verdi, 11 gennaio: Or- mos/Frusoni, Arduini/Nani, Pannun- Teatro La Fenice, dir Zagrosek (Webern, Regio, dir Noseda, Coro di voci bianche chestra della Toscana, dir Kawka, vl Kopa- zio, Yamazaki/Nuccio, Vitale/Moya, Maderna, Perocco, Beethoven, Wagner). del Teatro Regio e del Conservatorio G. SICILIA tchinskaja (Beethoven, Čajkovskij, Brahms). Dall’Amico/Milanese, Calamai, Limal/ Verdi, mc Fenoglio (nuovo all.). 25: Orchestra della Toscana, dir Giorgi, vl Majcherczyk, Pannunzio, r Gandini, Verona Unione Musicale (0115669811, unio- Chen (Wagner, Bruch, Schubert). Palermo sc Grassi, cost Biagiotti, luci Minghet- nemusicale.it), Conservatorio G. Ver- Teatro del Maggio Musicale Fiorenti- Fondazione Arena di Verona - Tea- ti, Orchestra e Coro della Toscana, dir di, 11 gennaio: pf Lucchesini (Brahms, Teatro Massimo (0916053580, Nu- no (055287222, Call Center 0552779350, tro Filarmonico (0458005151, arena.it), Boncompagni, mc Bargagna. Schumann, Ligeti, Liszt, Bartók). Teatro mero Verde 800907080, teatromassimo. maggiofiorentino.com), Teatro Comuna- 7 gennaio, 8: Orchestra dell’Arena di Vittoria, 14, 17: Festival Mozart. Teatro it), 22 gennaio, 24, 25, 26, 28, 29: La le, 18 gennaio, 20, 21, 22m, 24: Il viaggio Verona, dir Yang, fl Mercelli, arpa Loro Vittoria, 16: “L’Altro Suono”: Gruppo da damnation de Faust, Berlioz; int Terrano- a Reims, Rossini; int Toledano/Rosique, TRENTINO ALTO ADIGE (Mozart, Sollima, Schubert). 27, 29m, camera dell’Academia Montis Regalis, va/Mukeria, Gallo/Cigni, Vondung, r Pizzolato/Andra, Partridge/Ignacio, 31, 2 febbraio, 5m: Pagliacci, Leoncaval- vl D’Orazio, vlc Ceccato, clav Tabac- Gilliam, sc Bechtler, cost Lindsay, luci Mei/D’Annunzio Lombardi, Shi/Scala, lo; int Nizza, Pelizzari, Mastromarino, Bolzano co (Vivaldi. Le Stagioni e dintorni). Teatro Mumford, video Ross, Orchestra e Co- Brownlee/Angelini, Pertusi/Palazzi, De Antognetti, Cecconi, r e sc Zeffirelli, cost Vittoria, 21: David Trio (Haydn, Casella, ro del Teatro Massimo, dir R. Abbado, Simone/Camastra, Praticò/Porta, Taor- Fondazione Teatro Comunale e Au- Gaetani, Orchestra e Coro dell’Arena di Schubert). Teatro Vittoria, 22: David Trio mc Faidutti, Coro di voci bianche del mina/Balzani, Ribis, Cossutta, Vestri, ditorium (0471053800, ntbz.net), Teatro Verona, dir Kovatchev. classica estero

MADRID dir Pidò, mc Aubert (nuovo all.). Opéra VALENCIA r Mielitz, sc e cost Floeren, dir Ettinger. Saal, 30: Mozarteumorchester Salzburg, Bastille, 19 gennaio, 23, 26, 29m, 3 feb- 21, 25: Il barbiere di Siviglia, Rossini; int dir Afkham, S Erdmann (Schoenberg, Teatro Real (0034915160660, teatro- Palau de les Arts Reina Sofía (003496 braio, 6: La dama di picche, Čajkovskij; Gatell, Woldt, Leonard, Eröd, Pertusi, Holzbauer, Mozart, Salieri); Oesterrei- real.com), 14 gennaio, 16, 18, 20, 21, 1975800, lesarts.com), Sala Principal, int Galouzine, Nikitin, Tézier, Mühle, Kammerer, Wenborne, Krzyszkowski, chisches Ensemble für Neue Musik, dir 23, 24, 26, 28, 29: Iolanta, Čajkovskij; 4 gennaio: La Cenerentola, Rossini; int Szabo, Diadkova, Guryakova, Abraham- r Rennert da Bletschacher, sc Siercke, Rundel (Ni, Andre). 31m: Solitär: Oester- int Scherbachenko/Dzhioeva, Ulyanov, Korchak, Cassi, Lanchas, Moreno, Faus, yan, Javakhidze, r Dodin, sc Borovsky, 24, 27, 30, 2 febbraio, 5 reichisches Ensemble für Neue Musik, Markov/Aniskin, Cernnoch/Popov, Whi- Malfi, Lim, r Ronconi, Orquestra de la dir Chichon. : cost Obolensky, luci Kalman, cor Vasi- dir Rundel, Experimentalstudio des Swr te, Efimov, Kudinov, Semenchuk, Churi- Comunitat Valenciana, dir Mariotti, Cor Ascesa e caduta della città di Mahagonny, lkov, Orchestre et Choeurs de l’Opéra lova, Singleton, r Sellars, sc Tsypin, cost de la Generalitat Valenciana. Sala Princi- Weill; int Kulman, Konieczny, Kirchsch- (Porträtkonzert Mark Andre); Mozarteum, National de Paris, dir D. Jurowski, mc Pakledinaz, luci Ingalls, Coro y Orquesta pal, 27, 29, 1 febbraio, 4, 7: Don Giovanni, lager, Ventris, r Deschamps, sc Fercioni, Grosser Saal: Sinfonieorchester der Uni- Di Stefano, Maîtrise des Hauts-de-Sei- Titular del Teatro Real, dir Currentzis; Mozart; int Ulivieri, Samuil, Korchak, cost Sannino, dir Metzmacher. 28 gen- versität Mozarteum, dir Boyd (Webern, ne/Choeur d’Enfants de l’Opéra Natio- Perséphone, Stravinskij; int Blanc, Grove, Tsymbalyuk, Ganassi/Hulcup, Esposi- naio, 31, 3 febbraio, 6: Andrea Chénier, Mozart, Haydn); Mozarteum, Grosser nal de Paris. Palais Garnier, 27 gennaio, r Sellars, sc Tsypin, cost Pakledinaz, luci to/Bizic, Lim, Feola, r sc e luci Miller, Giordano; int Botha, Murzaev, Fantini, r Saal, 31: pf Uchida, Biss (Mozart, Schoe- 30, 2 febbraio, 5, 7, 10, 13: La Cerisaie, Ingalls, Coro y Orquesta Titular del Tea- Orquestra de la Comunitat Valenciana, Schenk, sc Glittenberg, cost Canonero, nberg, Chopin, Schumann); Oesterrei- Fénelon; int Kelessidi, Gali, Kadurina, tro Real, dir Currentzis (nuovo all.). dir Mehta, Cor de la Generalitat Valen- dir Steinberg. chisches Ensemble für Neue Musik, dir Aleksyuk, Krainikova, Golovatenko, ciana (nuovo all.). Auditori, 31 gennaio: Rundel (Iv 4’, Andre). Schelomianski, Lifar, Tatarintsev, Vyaz- PARIGI Iolanta, Čajkovskij; int Scherbachenko/ festival nikova, r e luci Lavaudant, sc e cost Ver- Dzhioeva, Ulyanov, Markov/Aniskin, VIENNA Opéra Comique (003313342444540, gier, Orchestre et Choeurs de l’Opéra Cernnoch/Popov, White, Efimov, Kudi- opera-comique.com), 2 gennaio, 4, 6, National de Paris, dir Ceccherini, mc Au- Resonanzen 2012 (Wiener Konzer- nov, Semenchuk, Churilova, Singleton, SALISBURGO 8m: Amadis de Gaule, J.Ch. Bach; int Do, bert (prima assoluta in forma scenica). thaus 00431242002, konzerthaus.at), Tra r Sellars, sc Tsypin, cost Pakledinaz, luci Guilmette, McHardy, Pomponi, Fuchs, Opéra Bastille, 27 gennaio, 30, 1 feb- Mozartwoche 2011 (0043662873154, i concerti: Wiener Konzerthaus, Grosser Ingalls, Coro y Orquesta Titular del Tea- Le Saux, Martinčič, Dežman, Sušnik, r braio, 7, 11: Rigoletto, Verdi; int Beczala, mozarteum.at), Tra i concerti: Salzburger Saal, 14 gennaio: L’Oracolo in Messenia tro Real, dir Currentzis. Bozonnet, cor Van Parys, sc Fontaine, Lucic, Machaidze, Ivashchenko, Brunet, Landestheater, 27 gennaio, 29m: dan- ovvero La Merope, Vivaldi; int Staveland, cost Bianchi, luci Bruguière, Compagnie Oncioiu, Del Savio, Sempey, Delhou- za Waltz & Guest, vl C. Widmann, vla Hallenberg, Genaux, Basso, Lezhneva, VIENNA de danse Les Cavatines, Les Chantres du me, Duhamel, Krzywicka, Crebassa, r Ben-Ziony, vlc Altstaedt, pf Lonquich, r Gottwald, Sabata, Europa Galante, dir Centre de Musique Baroque de Versail- Savary, sc Lebois, cost Schmidt, Peduz- Wiener Staatsoper (004315131513, e cor Waltz, sc Schenk, cost Borrmann Biondi (vers. concerto;). Grosser Saal, les, Le Cercle de l’Harmonie, dir Rhorer. zi, luci Posson, Orchestre et Choeurs de wiener-staatsoper.at), 1 gennaio, 4, 6: (Gefaltet, Mozart, Andre). Mozarteum, 16: Concerto Italiano, dir Alessandri- 1 febbraio, 3, 5m, 6, 8, 9: Egisto, Cavalli; l’Opéra National de Paris, dir Callegari, Die Fledermaus, Strauss; int Streit, Kau- Grosser Saal, 28m: Br Gerhaher, pf Hu- ni, S Frigato, Milanesi, A Mingardo, T int Mauillon, Dahlin, Lefilliâtre, Druet, mc Di Stefano. ne, Kushpler, Trost, Eiche, Fally, Simoni- ber, cl Kam, Minguet Quartett (Schoeck, Contaldo, B Vitale (Bononcini). Mozart- Auvity, Quintans, Mancini, Goubioud, r Théâtre des Champs-Elysées (00331 schek, r Schenk, sc Schneider Siemssen, Schumann, Mozart). Mozarteum, Gros- Saal, 18: I Turchini di Antonio Florio, dir Lazar, sc Caron, cost Blanchot, luci Nail- 49525050, theatrechampselysees.fr), 10 cost Canonero, dir Welser-Möst. 2, 5: Le ser Saal, 28m, 29m: Cappella Andrea Florio, A Boscolo, Br Naviglio (Matteis, let, Orchestre Le Poème Harmonique, gennaio: Farnace, Vivaldi; int Cencic, nozze di Figaro, Mozart; int Eröd, Carvin, Barca, dir e pf Schiff (Mozart, Schubert, Caldara, Conti, Porsile). Mozart-Saal, dir Dumestre. Donose, Tamiri, Staskiewicz, Behle, Hartig, Plachetka, Frenkel, r Martinoty, Beethoven); Br Gerhaher, pf Huber, cl 19: Mala Punica, dir e fl Memelsdorff Opéra National de Paris (00331722 Nesi, Gonzalez-Toro, I Barocchisti, dir sc Schavernoch, cost De Segonzac, luci Kam, Minguet Quartett (Schoeck, Schu- (Ciconia, Paumann). Mozart-Saal, 19: S 93535, 0033892899090, operadeparis. Fasolis (vers. concerto). 21: Die Jahres- Kebour, dir Fischer. 8, 11, 14, 17: La for- mann, Mozart). Grosses Festspielhaus, Invernizzi, liuto Marchitelli, vlc Testori, fr), Opéra Bastille, 10 gennaio, 14, 18, zeiten, Haydn; int Karg, Clayton, Purves, za del destino, Verdi; int Urmana, Gazale, 28: Wiener Philharmoniker, dir Boulez, clav Moi (Cesti, Conti, Caldara). Mozart- 22m, 25, 28, 2 febbraio, 5m, 10, 13: The Gabrieli Consort and Players, dir Armiliato, Anger, Krasteva, r Pountney, pf Uchida (Schoenberg, Stravinskij). Saal, 21: vl Kurosaki, org e clav Glüxam Manon, Massenet; int Dessay/Fiset, McCreesh. 24: Tosca, mus Puccini; int sc Hudson, cor Vollack, video fettFilm, Grosses Festspielhaus, 29: Sympho- (Bertali, Viviani, Froberger, Schmelzer). Filianoti/Borras, Ferrari, Gay, Lombar- Vassileva, Massi, Ataneli, Palmieri, Pei- dir López-Cobos. 12, 16, 20: Un ballo in nieorchester des Bayerischen Rundfunks, Mozart-Saal, 22m: Capilla Flamenca, dir do, Heyboer, Doray, Garcia, Kolosova, rone, Casalin, Longhi, Sportelli, Orche- maschera, Verdi; int Shicoff, Keenlyside, dir Gardiner, pf Ax (Mozart, Schumann). e B Snellings (Missa “Dicit Dominus”, Pi- Tréguier, Duhamel, Rabec, r Serreau, sc stra e Coro del Teatro Regio di Torino, Westbroek, r De Bosio, sc Luzzati, cost Mozarteum, Grosser Saal, 30m: Camera- pelare). Grosser Saal, 22: Le Concert des Stehlé, Fontaine, cost Pavanel, Orchestre dir Noseda, mc Fenoglio, Maîtrise de Calì, dir Auguin. 13, 18, 22, 26: Otello, ta Salzburg, dir Langrée, vl C. Widmann Nations, dir Savall (Lully, Biber, Corelli, et Choeurs de l’Opéra National de Paris, Radio France (vers. concerto). Verdi; int Seiffert, Vassallo, Stoyanova, (Mozart, Martin). Mozarteum, Grosser Muffat, Avison, Boccherini). 14 ATTUALITÁ | n.288, gennaio 2012 jazz_pop_world Maranola (LT) 14-15 jazz UMBRIA JAZZ WINTER Dente: 6 gennaio Igea Marina (RN), dé, Shallo, EKhass, Tinariwen, Barou Teatro Astra; 14 Perugia, Urban Live Mu- Diallo, Toumani Diabaté, Afel Bocoum, gennaio Orvieto (TR), umbriajazz.com, 1 sic Club; 21 Senigallia (AN), Mamamia; Bassekou Kouyaté, Vieux Farka Touré, gennaio: Danilo Rea, Juan Pablo Jofre 27 Modugno (BA), Demodé Club; 28 Samba Touré “Tribute to Ali Faka Touré”, APERITIVO IN CONCERTO Romarion con I Solisti di Perugia; Ezra LA ZAMPOGNA Lecce, Officine della Musica. Salif Keita, Habib Koité, Tartit, Khaira Milano, aperitivoinconcerto.com, Charles & Texas Blues Band; Stan Tracey I Cani: 20 gennaio Arezzo, Karemaski Arby, Amanar, Thialé Arby, Koudedé, Appuntamento classico di gennaio è il Teatro Manzoni (ore 11), 15 gennaio: São Trio, Lydian Sound Orchestra “Tributo A Multi Art Lab; 21 Torino, Hiroshima Mon Baba Maal, Noura Mint Seymali, Sed- festival dedicato al “principe” italiano Paulo & Chicago Underground featuring Thelonious Monk”; Renato Sellani Trio; Amour; 27 Genova, La Claque - Il Teatro doum Ehl Eida & Garmi Mint Abba, degli aerofoni a sacco. Numerosi Pharoah Sanders. 22: Michael Blake & Gonzalo Rubalcaba Trio; The Harlem della Tosse; 28 Castelletto Cervo (BI), Imodda, Dinamitri Jazz Folklore, Badara gli ospiti: dalle voci delle Donne di Kingdom of Champa. 29: James Blood Jubilee Singers; Franco Cerri Quartet; Koko Club. Seck, Tartit, Koudede, Mathias Kaden Giulianello ai cantori in Ottava Rima, Ulmer, David Murray & The Blues Or- Stefano & Giuseppe Mincone Duo; Ivano Fossati: 8 gennaio, Cagliari, Tea- , Watchaclan, Yurodny, Ettore Castagna e le sue Antiche Ferrovie chestra “Blood Singin’ and Stompin’ The Gianluca Petrella 7 con Giovanni Guidi, tro Lirico; 16 e 31 Perugia, Teatro Morlac- Amira Kheir. Calabro Lucane e i giovani musicisti Blues”. 5 febbraio: William Parker Orche- John De Leo, Beppe Scardino, Andrea chi; 21 Cremona, Teatro Ponchielli; 24 Ber- Sartori, Joe Rehmer, Cristiano Calcagni- del progetto europeo Folk Music in stra with special guest “The gamo, Teatro Creberg; 26 Firenze, Obihall LA ZAMPOGNA MusEUm, di cui il festival è partner. Il le “Il Bidone - Omaggio a Nino Rota”; Essence of Ellington”. ex Saschall; 28 Genova, Teatro Carlo Feli- premio speciale è dedicato alla memoria Paolo Fresu Quintet & Alborada String Maranola (LT), lazampogna.it, 14- ce; 30 La Spezia, Teatro Civico; 2 febbraio 15 gennaio di Raffaele Marchetti, custode della ARTUSI JAZZ INVERNO Quartet con Roberto Cipelli, Tino Tra- : XIX edizione del Festival di Bari, Teatro Petruzzelli; 3 e 4 Roma, Audi- Musica e Cultura Tradizionale, seminari, memoria contadina dei monti Lepini. canna, Attilio Zanchi, Ettore Fioravanti, torium Conciliazione; 6 Napoli, Teatro di Forlimpopoli (FC), artusijazzfestival. Anton Berovski, Sonia Peana, Nico Ciri- concerti, mostre, mercato. com, “3...2...1...Rea!! - Carta bianca a San Carlo; 8 Ascoli Piceno, Teatro Ventidio cugno, Piero Salvatori “Critograph”. Basso; 10 Vercelli, Teatro Civico. Danilo Rea”: Teatro Verdi, 27 gennaio: Balkatalan Experience: 26 gennaio del Re Sole messa in musica da Ravel”. Danilo Rea, Ares Tavolazzi, Ellade Ban- Le Luci della Centrale Elettrica: 6 Senigallia (AN), Le Boudoir; 27 Firenze, YOUNG JAZZ COUNTDOWN gennaio Senigallia (AN), Mamamia; 18 e 7: Roberto Fabbri “No words”. 8: Teresa dini “Beatles in jazz”. Chiesa dei Servi, Auditorium Flog; 28 Bologna, Estragon. 10, 11 III edizione - Foligno (PG), youn- 19 Milano, Circolo Magnolia; 20 Lugano, De Sio “Tutto cambia”. : “Nine- 28: Danilo Rea & Flavio Boltro “Opera”. Lou Dalfin: 13 gennaio Torino, Hiro- teen Mantras” musiche Riccardo Nova, Chiesa dei Servi, 29: Danilo Rea “Solo”. gjazz.it, 6 gennaio: Dan Kinzelman’s Teatro Nuovo Studio; 21 Perugia, Urban shima Mon Amour. Ghost; Les Chiens Huiles; Young Jazz Live Music Club; 26 e 27 Bologna, Loco- regia Giorgio Barberio Corsetti, coreo- Feeling: aperitivo + Dj set; Dj set con motiv Club; 28 Firenze, Auditorium Flog; grafia Shantala Shivalingappa, danzatori BLUE NOTE 31 Bolzano, Teatro Cristallo. dell’Accademia Teatro alla Scala, PMCE Minidischi&Gweedy. 7: Ramberto oltre Milano, bluenotemilano.it, 12, 13, 14 Ciammarughi. Mauro Ermanno Giovanardi: 6 gen- Parco della Musica Contemporanea En- gennaio: Matt Bianco. 15: Copa Room. naio, Firenze, Viper Theatre; 13 Modugno semble. 13: Nu Indaco “Hibiscus”. 15: (BA), Demodé Club; 14 Lecce, Officine Orchestra Roma Sinfonietta, direttore 17: John Abercrombie & Marc Copland. Maurizio Giammarco: 20 gennaio Ri- MUSICA90 18, 19, 20, 21: Incognito. 26, 28: Ni- gnano sull’Arno (FI), Club Blackmail; 21 della Musica; 21 Bologna, Estragon. Ennio Morricone, armonica Gianluca ck the Nighfly & Monte Carlo Nights Ferrara, Ferrara Club Il Torrione; 22 An- Nada: 5 gennaio Bologna, Locomo- Dalle Nuove Musiche al Suono Mon- Littera, voce recitante Mariano Rigillo Orchestra. 31: Martha Reeves and the cona, Le Strade del Jazz; 23 Modica, Tea- tiv Club; 7 Madonna dell’Albero (RA), diale XXII edizione - Torino, musica90.net, “Musica d’Oggi e... per il Cinema, Mor- Vandellas. tro Garibaldi (RG); 24 Palermo, Teatro Bronson; 20 Barberino di Mugello (FI), Teatro Colosseo, 28 gennaio: MoZuluArt ricone”. 22: pianoforti Alexander Lon- Metropolitan; 27 San Severo (FG), Caffè Teatro Corsini; 21 Milano, Leoncavallo; feat. Ambassade String Quartet. Teatro quich “Idealismo e disincanto: Schubert LINGUAGGI JAZZ Tra Le righe; 28 Fisciano (SA), Round 26 Palermo, Agricantus. Astra, 31: ICONE - LETTERATURA E ROCK: versus Beethoven”. 23: pianoforti Dani- “Lou Reed & Velvet Underground - Il Midnight; 29 Campobasso, Grandi Ma- The Black Keys: 30 gennaio Milano, lo Rea e Piero Angela “Quadrivio”. 24: Torino, centrojazztorino.it, Conserva- lato oscuro della metropoli” con Mas- gazzini Teatrali; 30 Villa San Giovanni Alcatraz. John Abercrombie e Marc Copland. 25: torio G. Verdi, 4 febbraio: Romano Scla- simo Giovara e Giorgio Li Calzi, video (RC), La Sosta; 1 febbraio Roma, Audi- : 18 gennaio Milano, Ma- Unavantaluna. 26: Joey De Francesco. vis Texier Trio “African Flashback!”. Damiano Monaco. torim Parco della Musica. gazzini Generali. 27: Baptiste Trotignon. 28: Hiromi. 29: Claudio Fabi “Hermetico”; Orchestra NOVARA JAZZ WINTER PARCO DELLA MUSICA Roma Sinfonietta, direttore e clavicem- Novara, novarajazz.org, Auditorium pop world Roma, auditorium.com, 1 gennaio, balo Francesco Cera, Ensemble Arte Cantelli, 21 novembre: Daniele Caval- 2: Orchestra Roma Sinfonietta, direttore Musica “Madrigali guerrieri e amorosi lanti, Achille Succi, Emanuele Parrini, Karl Martin “Gala di Capodanno”. 5, 6: - Il combattimento di Tancredi e Clorin- FESTIVAL AU DESERT Silvia Bolognesi, Tiziano Tononi “Nexus Cristina Donà: 14 gennaio Ciampino Orchestra Popolare Italiana dell’Audito- da”, musica di Claudio Monteverdi. 30: workshop”. Auditorium Cantelli, 4 feb- (RM), Orion; 17 Milano, Teatro Martinitt; Timbuctu, festival-au-desert.org, 12, rium Parco della Musica diretta da Am- Terez Montcalm “Here’s To You - Songs braio: The Thing feat. Peter Evans & 20 Torino, Hiroshima Mon Amour; 4 feb- 13, 14 gennaio: con la partecipazione brogio Sparagna “La Chiara ”. 6m: For Shirley Horn”; William Parker, Rob Agusti Fernandez. braio Bologna, Estragon. di Tamnana, Igbayen, Tachidialt, Tin- Open Trios “Ma Mère l’Oye, La favola Brown. 31: Uri Caine.

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A Bucarest per il Festival e il Concorso dedicati al compositore romeno. Intervista ai giovani vincitori Alexandra Cocunova (violino) e Bonian Tian (violoncello)

ANNA BARINA Alexandra ha ventitré anni, lun- ghi capelli biondi su un volto delicato e il piglio di chi, sul palcoscenico, ha la sicurezza del solista navigato e la sfronta- Il concerto della London Symphony Orchestra alla Sala Palatului di Bucarest per il Festival Enescu tezza regalata dalla giovinezza. Quando appoggia i crini sulle corde del violinolo sguar- grande musicista a cui la Romania abbia dato i natali. do e l’attenzione del pubblico sono catalizzati dalla sua Il concorso ha visto, negli anni, partecipare musicisti fi gura esile che, con la complicità del direttore, trasci- provenienti da tutto il mondo: per l’edizione del 2011, na l’orchestra in una incalzante e appassionata esecu- la ventesima, sono arrivati 60 pianisti, 53 violinisti e 52 zione del Concerto in re minore op. 47 di Jean Sibelius. violoncellisti, questi ultimi per la nuova sezione inaugu- Bonian ha 25 anni, tratti orientali, e con un’espressione rata quest’anno come ulteriore tributo alla poliedricità apparentemente imperturbabile fa cantare dal profondo del violinista, pianista, compositore e direttore d’orche- dell’anima il suo violoncello, detta tempi e respiri all’or- stra Enescu. La rappresentanza italiana non ha superato chestra e commuove con dei pianissimi quasi sussurrati le prove eliminatorie: il trentunenne pianista bresciano nel secondo movimento del Concerto in si minore op. 104 Alessandro Trebeschi, la ventiquattrenne violinista ita- di Antonin Dvořák. L’intensità dell’applauso del pubbli- lo-svizzera Maristella Patuzzi, i violoncellisti Miche- co, appena sfumato il riverbero dell’accordo fi nale, lo langiolo Maffucci, 25 anni, e Miriam Prandi, 21 anni, richiama sul palcoscenico quattro volte e suggerisce che rispettivamente di Torino e di Mantova, si sono fermati la vittoria è sua, lontano anni luce dalle esecuzioni più alla prima tornata, l’unico ad arrivare alla seconda serie modeste degli altri fi nalisti. Si era capito subito: la sicu- di prove eliminatorie è il ventiduenne violoncellista to- rezza con cui aveva impugnato lo strumento e attaccato rinese Luca Magariello. Abbiamo incontrato Alexandra la prima nota dell’Allegro iniziale dopo la lunga introdu- e Bonian all’indomani della vittoria cercando di scoprire zione dell’orchestra non lasciava dubbi. Alexandra Co- qualche curiosità su di loro. cunova, moldava, e Bonian Tian, di origine cinese ma A che età avete iniziato a suonare? residente in Germania, hanno portato a casa la vittoria COCUNOVA: «Avevo sei anni quando ho preso in del Concorso Enescu. Lui il primo premio della sezione mano il violino per la prima volta». violoncello e 15.000 euro lasciandosi nettamente alle BONIAN: «A cinque anni». spalle il coetaneo Valentin Radiutiu, che gioca in casa e Quante ore al giorno dedicate allo studio dello stru- si aggiudica il secondo posto e due premi speciali. Lei, mento? il primo non assegnato, ha condiviso il secondo premio COCUNOVA: «Dipende dal repertorio che sto prepa- e i 10.000 euro in palio con il ventinovenne russo-ar- rando. Potrebbe essere un’ora come nove... Studio per il meno Haik Kazazyan, forse più pulito nell’esecuzione tempo che mi è necessario». ma meno incisivo. Il concorso internazionale “George BONIAN: «Il numero di ore che dedico allo studio Enescu” si è svolto dal 3 all’11 settembre a Bucarest, non è mai costante. Quando ero uno studente suonavo all’interno di quell’enorme contenitore di eventi che è SEGUE A PAGINA 16 il Festival Enescu, creato nel 1958 in memoria del più » 16 PROFESSIONI | CLASSICA n.288, gennaio 2012

CONCORSO ENESCU

SEGUE DA PAGINA 15 » Venticinque giorni di festival quattro ore al giorno, ma se dovevo preparare un con- certo o un concorso anche sei. Adesso che sono il pri- enticinque giorni di musica che per le prime mo violoncello dell’Orchestra di Colonia molto del mio Vtre settimane di settembre, dall’alba a notte tempo è impegnato dalle prove con l’orchestra, da solo inoltrata, ha letteralmente invaso la capitale della studio circa due, tre ore al giorno». Romania, Bucarest, una città che durante la sua Cosa rappresenta per voi il vostro strumento? vetrina internazionale più prestigiosa, il Festival COCUNOVA: «Il violino è il mio miglior amico, la Internazionale “George Enescu”, off re una vasta cosa a cui sono più devota e fedele nella mia vita. È il mio scelta di concerti di alto livello. A dodici anni di rifugio, il modo più spontaneo che conosco per esprime- distanza dalla caduta del regime di Ceaucescu, quella re quello che provo e, nel mio piccolo, fare qualcosa per che negli anni ’30 del secolo scorso era defi nita la cambiare in meglio il mondo». “piccola Parigi” mostra ancora evidenti i segni della BONIAN: «Il violoncello è il mio cuore, una dimensio- violenza, del controllo di stampo stalinista, del culto ne totalmente libera attraverso cui esprimere emozioni e della personalità e dell’autoritarismo imposti dal pensieri senza i fi ltri e i condizionamenti imposti dalla dittatore. Impressionano gli enormi viali, costruiti vita reale». distruggendo palazzi antichi, che conducono Partecipare ai concorsi è importante per la carriera all’imponente Palazzo del Parlamento, il secondo di un giovane solista? edifi cio più grande al mondo dopo il Pentagono COCUNOVA: «I concorsi possono essere importanti con i suoi 12 piani e le 3.100 stanze. Nonostante le in alcuni momenti della propria crescita artistica. All’ini- ferite del passato, Bucarest rivela una grande sete zio della carriera è un buon modo per mantenere al mas- di cultura: lo dimostrano gli auditorium e le sale simo livello la padronanza tecnica dello strumento, per da concerto aff ollati per gli eventi del festival da un ampliare il repertorio, per far circolare il proprio nome. pubblico che, abituati alle tante teste canute delle Tutto questo sicuramente aiuta ad iniziare una carriera platee italiane, ci sorprende per la freschezza dei suoi da solista, ma non la garantisce. Solo alcune delle grandi volti: star del violino, infatti, hanno vinto importanti concorsi «Nel cartellone del Festival sono presenti internazionali. Per quanto mi riguarda, partecipare ad un Bonian Tian artisti provenienti da ogni parte del mondo, concorso è solo un altro modo di salire sul palcoscenico a testimonianza che attraverso la musica i e divertirmi». confi ni sociali e le barriere sociali, il razzismo, il BONIAN: «Partecipare ai concorsi è importante per un COCUNOVA: «L’esperienza insegna che è meglio non nazionalismo possono essere abbattuti. L’armonia giovane strumentista che ha la possibilità di incontrare e crearsi troppe aspettative, ma spero di tornare in Roma- musicale può dare l’idea dell’armonia umana», confrontarsi con tanti altri talenti provenienti da tutto il nia per fare dei concerti da solista». dichiara Ioan Holender, direttore artistico di Festival mondo e da scuole diverse. Non direi però che i concorsi BONIAN: «Sono già stato invitato a suonare da solista e Concorso, espulso nel 1956 per ragioni politiche da sono indispensabili per fare una carriera da solista». nella prossima stagione delle orchestre che mi hanno ac- tutte le Università romene, già general manager della Come descrivereste la vostra esperienza al Concor- compagnato nella prova fi nale del concorso e al concerto Staatsoper di Vienna dopo una carriera da cantante so Enescu? di Gala. Inoltre, non devo dividere il primo premio con d’opera. Parole che testimoniano il desiderio di COCUNOVA: «Sono stata molto felice di tornare nessuno, credo perciò sia certo che suonerò da solista apertura cosmopolita del Paese racchiuso tra i in Romania, dove ho partecipato alla maggior parte di nella prossima edizione del Festival Enescu». Carpazi e il Danubio e la volontà di dimostrare, concorsi mentre stavo ancora studiando. Ho incontrato Avete mai suonato in Italia? anche attraverso la musica, un ritrovato equilibrio molte persone disponibili e ho avuto la possibilità di suo- COCUNOVA: «È uno dei miei sogni. Amo l’Italia, la sociale e politico. a.b. nare ancora con il pianista accompagnatore che avevo mentalità aperta delle persone che ci vivono, i paesaggi, conosciuto due anni fa a Iaşi. È stato emozionante suo- il vino, la cultura... anche se conosco tutte queste cose nare nella stessa sala dove mi ero esibita quando avevo solo dai libri e dalla televisione, perchè non ho ancora appena 11 anni, arrivare in fi nale e suonare ancora con avuto la possibilità di visitarla. Spero di venirci presto, la Moldova State Philharmonic Orchestra di Iaşi con cui magari per fare un concerto». sik Fond di Amburgo. L’altro è un Vincenzo Ruggieri del avevo già collaborato due volte da solista. Mi sentivo cir- BONIAN: «Ho partecipato ad alcuni concerti degli 1720, prestatomi dalla Sinfonia Foundation di Mannheim condata da amici (in sala poi c’erano anche i miei genitori studenti durante una masterclass di David Geringas a e che suono soprattutto quando lavoro come solista con e il mio fi danzato) che tifavano per me. Un’esperienza Siena, ma non ho mai suonato in una stagione musicale l’Orchestra Filarmonica Nazionale Moldava». indimenticabile». uffi ciale. Lancio un appello ai direttori artistici: invitate- BONIAN: «Il mio violoncello è del liutaio francese BONIAN: «È stata una bellissima esperienza, ho in- mi!» Patrick Robin, costruito nel 2004. Naturalmente mi pia- contrato molti vecchi amici e ne ho conosciuti altrettanti Avete un repertorio o un compositore preferito? cerebbe suonare uno strumento italiano antico, ma non di nuovi». COCUNOVA: «Adoro i classici, Mozart, Beethoven me lo posso permettere, è troppo costoso e non è facile Che opportunità vi aspettate dopo aver partecipato e Schubert ma anche il repertorio virtuosistico romanti- da trovare». al Concorso Enescu? co, e la musica a programma. Mi piace anche la musica Avete un mito, un solista che prendete a modello e contemporanea, può sembrare diffi cile di cui vorreste seguire le orme? all’inizio, ma quando riesci veramente a COCUNOVA: «Janine Jansen, Julian Rachlin, Ivry comprendere fi no in fondo la partitura, Gittlis, Maxim Vengerov sono i miei miti... ma non chie- ti entra nel cuore». detemi di sceglierne uno solo, sono tutti perfetti!» BONIAN: «Posso rispondere alla do- BONIAN: «Ci sono tantissimi grandi violoncellisti, manda con quello che non mi piace? tutti con caratteristiche diverse, e da ognuno di loro vor- Non amo ascoltare e suonare la musica rei poter ‘rubare’ qualcosa». “molto” contemporanea». Quali sono i vostri prossimi impegni concertistici? Cosa sognate per il futuro? COCUNOVA: «Nei prossimi mesi suonerò a Ginevra, COCUNOVA: «Spero di trovare il ad Amburgo e a Chisinau, la capitale della mia terra na- giusto equilibrio tra carriera e famiglia». tale, la Moldavia». BONIAN: «Vorrei diventare un gran- BONIAN: «Ho molti concerti nei prossimi mesi, non de violoncellista e suonare in tutto il tutti da solista perchè suono anche molta musica da ca- mondo. E naturalmente avere una vita mera». meravigliosa». Che strumenti suonate? COCUNOVA: «Ho la possibilità di utilizzare due fantastici violini italiani del Settecento. Il primo è un Santo Se- rafi no del 1735, che ho in prestito per un anno grazie alla vittoria del concorso Alexandra Cocunova indetto dal Deutsche Instrumenten-Mu- PROFESSIONI | CLASSICA 17

ORGANO CHITARRA

L’intimismo di Mosso Tutti i volti di Villa-Lobos

Carlo Mosso Heitor Villa-Lobos Opere per organo Douze Études a cura di Letizia Romiti edizione critica di Frédéric Zigante e Marco Santi PARIGI, MAX ESCHIG/DURAND ANCONA, BÈRBEN 2010, S. I. P. 2011, 52 PP,€ 30,90

Tra le opere più signifi cative dell’intero versioni e delle ambiguità che di questa Novecento chitarristico, i Douze Etudes opera abbiamo ereditato, dovute ora a di Heitor Villa-Lobos rappresentano ripensamenti dello stesso Villa-Lobos, forse il testo più innovativo, vero spar- ora alla presenza di manoscritti diversi tiacque tra una concezione intimista e talvolta divergenti, e infi ne alla pre- Nato a La Seyne-sur-mer, e formatosi oggi integralmente conservata presso della chitarra e la nascita di una visione senza di fonti secondarie e testimonian- a Torino, Carlo Mosso (1931-1995) fu la Biblioteca del Conservatorio di Tori- moderna dello strumento. Villa-Lobos ze che fi no a oggi hanno rappresentato una fi gura di intellettuale a tutto tondo, no (“Fondo Carlo Mosso”), comprende arriva alla composizione di questa ope- uno strumento di orientamento per gli prima che di compositore: non a caso un gran numero di lavori cameristici e ra, in concomitanza con il suo soggior- interpreti. Ambiguità rafforzate dalla all’inizio della carriera attirò l’attenzio- sinfonici (meritevoli, oggi, di una più no a Parigi, attraverso l’assimilazione di sui rapporti tra Villa-Lobos e Segovia preesistente edizione, piena di incon- ne di Massimo Mila, e grazie a una pro- attenta valorizzazione) e riserva un’at- un’estetica del suono che rappresenta il (che non furono certo del tutto idillia- gruenze e di errori, che fi no a oggi ha fonda sintonia di intenti godette della tenzione non secondaria all’organo, presupposto necessario per l’invenzio- ci), sulla visione dello strumento del dato vita a diverse, e talvolta fantasiose, stima e dell’amicizia di Gian Francesco come strumento solista e in combina- ne di una nuova scrittura strumentale. genio brasiliano sono ora chiarite gra- interpretazioni. Per questo, in un’ampia Malipiero. Mosso – anche grazie alla zione con voci e strumenti. Una sillo- Forte della conoscenza diretta della chi- zie a questa edizione critica, da molto appendice puntualmente si dà conto sua attività musicologica (fu tra l’altro ge di brani organistici – la Suite (1971) tarra maturata attraverso la frequenta- tempo attesa dal mondo della chitarra, - dopo aver eletto la seconda versione direttore della Biblioteca del Conserva- il Liber Organi (1975) e i Tre pezzi per zione dei gruppi di musicisti di strada, pubblicata dalla Max Eschig/Durand del 1947/8 a riferimento principale di torio di Torino) - fu profondo conosci- harmonium su melodie hindemithiane Villa-Lobos mostra un atteggiamento a opera di Frédéric Zigante. Il curato- questa nuova edizione - di tutte le diffe- tore della produzione contemporanea; (risalenti al periodo della formazione del tutto nuovo nell’affrontare le que- re – già noto come interprete di punta renze che di volta in volta si presentano la sua curiosità per tutte le sfaccettature del compositore) è ora pubblicata da stioni tradizionali legate alla tecnica dell’opera chitarristica di Villa-Lobos nelle varie fonti, mentre nella prefazio- della composizione del Novecento non Bèrben. Il volume si è valso della cura dello strumento, tanto da spiazzare - attraverso uno studio pluridecennale, ne (in tre lingue) il curatore traccia un gli impedì tuttavia di restare fedele ad competente e affettuosa di Marco Santi anche il geniale Andrés Segovia, che in ricostruisce le traversie occorse a que- esauriente resoconto sulla genesi del- una personale dimensione stilistica, le- (che di Mosso è stato discepolo) e di Le- quel momento rappresentava il punto st’opera tra la prima stesura (databile l’opera, specifi cando dettagliatamente i gata in particolare a suggestioni della tizia Romiti, docente di organo al Con- di riferimento imprescindibile per un tra il 1924 e il 1928) e la prima pubbli- criteri editoriali adottati. Si tratta in fi n musica francese di inizio secolo, e a una servatorio di Alessandria dagli anni in compositore che intendesse scrivere cazione (1953), lungo un lasso di tempo dei conti di un pubblicazione che rap- cifra comunicativa intimista, coltivata cui fu diretto da Mosso, e appassionata per chitarra (infatti l’opera fu dedica- di venticinque anni. Impervio dunque presenta un punto fermo nella storia di con adamantina serenità a costo di defi - divulgatrice della produzione organisti- ta al chitarrista spagnolo e l’edizione è stato il lavoro di Zigante, che però è quest’autore, e della quale ogni chitarri- larsi dal mainstream negli anni ruggenti ca del maestro. corredata da una sua prefazione). Le riuscito nella nuova edizione a dar con- sta dovrà essere grato e avido lettore. delle avanguardie. La sua produzione, Enrico Maria Ferrando informazioni sulla genesi degli Studi, to della stratifi cazione delle molteplici Luigi Attademo

VIOLONCELLO

La riduzione del cigno

Camille Saint-Saëns Der Schwan riduzione per violoncello e pianoforte MÜNCHEN, G. HENLE VERLAG 2009, 6 PP.

Camille Saint-Saëns Allegro appassionato per violoncello con accompagnamento di pianoforte, op. 43 a cura di Christine Baur KASSEL, BÄRENREITER 2010, 12 PP.

Il nobile concetto editoriale di Urtext sottintende la fedele pubblicazione di un testo nella sua veste originale (soli- tamente come apparve in una stampa d’epoca vicina all’autore): qualcosa dunque di meno pretenzioso rispetto a un’edizione critica, ma tuttavia con to, a dispetto del desiderio dell’autore certi crismi di autenticità. Tutto dipen- di lasciare inedito l’intero Carnevale de naturalmente da quale fonte intendo fi no alla morte. Fra i tanti adattamenti riprodurre sic et simpliciter: se già di di consumo del celebre hit, questo ha suo costituiva un allontanamento dalla perlomeno una parvenza di storicità. I volontà dell’autore, non faccio che pub- cellisti che volessero invece rivolgersi blicare con criteri scientifi ci una stesura al Saint-Saëns D.O.C. troveranno nel testuale che per sua natura tradiva il catalogo Bärenreiter un’edizione critica testo edito. L’editore Henle di Monaco fresca di stampa dell’Allegro appassiona- è specializzato in Urtext, come ben sa to op. 43 (1873), ben noto nelle classi di ogni strumentista. Vedere apparire ora conservatorio. Considerato l’interesse con la classica copertina cerulea la ridu- didattico del brano, l’edizione fornisce zione commerciale di un estratto fa un parallelamente diverse soluzioni di fra- effetto spiazzante. Si tratta del celeber- seggio per il solista, tratte dalle diffe- rimo Cigno dal Carnevale degli animali renti edizioni ottocentesche del brano nell’adattamento per violoncello e pia- (compresa la versione d’autore con ac- noforte (l’originale era per violoncello e compagnamento orchestrale), nonché due pianoforti) confezionato dal cellista una particella separata con suggerimen- Charles-Joseph Lebouc, primo interpre- ti di diteggiatura e arcate, ad uso degli te del brano: una riduzione apparsa a studenti. stampa nel 1887, a un anno dal debut- Marco Beghelli 18 PROFESSIONI n.288, gennaio 2012 concorsi audizioni

ARCHI ciazione Musicale “Giuseppe Verdi” di e Rassegna giovani esecutori “Angelo Ta- BALLETTO OTTONI Sinnai (CA), bandagverdisinnai.it vella” ad Acqui Terme (AL), 18-19 e 25- 1°/3/2012. “Premio Fedora: teatro e 27/5/2012. Info: Comune di Acqui Terme gennaio 2012. Audizioni dello Zür- 15/1/2012. Audizioni dell’Orchestre 1°/3/2012. 19° Concorso interna- danza nel XXI secolo”, Concorso di com- e Comune di Terzo, terzomusica.it zionale per giovani violinisti di Bucarest cher Ballett (7/1) e dello Junior Ballett National du Capitole di Tolosa per un posizione per teatro musicale da camera e 6/8/2012. 28° Concorso internazio- (8/1) in vista della stagione 2012/2013. posto da trombone secondo con obbligo (Romania), 12-19/3/2012. Info: jmEvents, per danza a Baveno (VB). Info: Atelier - La nale “Valsesia Musica”, sezione piano- 0040722383542, jmEvents.ro Info: Zürcher Ballett, 0041442686463, del terzo. Info: Orchestre National du voce dell’Arte, 0323572090, vocedellarte. forte, a Varallo (VC), 3-9/9/2012. Info: [email protected], opern Capitole, 0033562274940, onct.mairie- 31/3/2012. 19° Concorso violinisti- it, premiofedora.it Associazione Culturale Valsesia Musica, haus.ch toulouse.fr co internazionale “Andrea Postacchini” a 31/3/2012. 10° Concorso internazio- 0163560020, valsesiamusica.com Fermo, 19-26/5/2012. Info: Antiqua Mar- nale di composizione per chitarra classi- ca Firmana, concorsopostacchini.it ca “ Michele Pittaluga” ad Alessandria, LEGNI VARI VARI 3/5/2012. 28° Concorso internazio- 12/6/2012. Info: pittaluga.org nale “Valsesia Musica”, sezione violino e 23-24/1/2012. Audizioni della Royal gennaio 2011. Concorso della Haute orchestra, a Varallo (VC), 26-29/5/2012. CORO 7/1/2012. Torneo Internazionale di Swedish Opera Orchestra per il ruolo di école de Musique de Genève per posti Info: Associazione Culturale Valsesia Musica a Roma. Aperto a pianoforte, flauto con l’obbligo dell’ottavino. Info: da insegnante di viola, canto, lettura del- Musica, 0163560020, valsesiamusica. duo pianistico, canto, chitarra, mando- The Royal Swedish Opera Orchestra, la partitura, orchestrazione, pianoforte. com 15/3/2012. 46° Concorso nazionale lino, arpa, musica da camera, jazz, fiati, 004687914413, [email protected] Iscrizioni entro 15/1. Info: hesge.ch corale “Città di Vittorio Veneto” e 18° clavicembalo, fisarmonica, archi, musica CANTO Gran Premio “Efrem Casagrande”, 25- leggera, composizione, critica musicale, 27/5/2012. Info: Segreteria del Concor- poesia. Info: TIM, 066621973, timcom so, 0438569310, vittorioveneto.gov.it petition.org 24-25/1/2012. 3° Concorso interna- 20/2/2012. 2° Concorso internazio- zionale di canto “Tenore Claudio Barbie- MUSICA DA CAMERA nale “Città di Ostuni”, 11-18/3/2012. ri” a Casalgrande (RE). Opera a concorso: Info: Accademia “Don Matteo Colucci”, corsi Il barbiere di Siviglia di G. Rossini. Info: 0804898587, accademiaint-mc.com Teatro Fabrizio De André, 05221880040, 30/4/2012. Concorso internazio- 3/3/2012. Gran Premio europeo della teatrodeandre.it nale per ensemble di musica da camera Musica a Taurisano (LE), 21-25/3/2012. 15/2/2012. 66° Concorso “Comuni- “Gianni Gambi” a Lugano (Svizzera), 5- Info: Istituto Mendelssohn, 0833625033, ARCHI re tratte dai drammi teatrali di William tà Europea” per giovani cantanti lirici a 9/9/2012. Info: Conservatorio della Sviz- istitutomendelssohn.com Shakespeare”. Docenti: Mazzaria, Pier- Spoleto (PG), 3/3/2012. Info: Teatro Li- zera Italiana, info@giannibergamoaward. 20/3/2012. 13° Concorso nazionale federici. Info: musicaemozioni.it rico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”, ch, giannibergamoaward.ch di esecuzione musicale “Riviera Etrusca” Fondi (LT), 11-13/5/2012. Infondimu- Firenze, marzo-aprile 2012. Amici 0743221645, tls-belli.it/concorso.html a Piombino (LI), 18/4-6/5/2012. Aperto sica, Masterclass di viola. Docente: Rossi. della Musica Firenze, Masterclass. Canto 13/3/2012. 18° Concorso interna- Info: infondimusica.it barocco: Feldman (25-27/3); canto: Cor- ORGANO a pianoforte, pianoforte a quattro mani, zionale di canto lirico “Ferruccio Taglia- archi, canto lirico, chitarra, cori, fiati, Giardini Naxos (ME), 2-8/1/2012. belli (12-16/4). Info: amicimusica.fi.it vini” a Deutschlandsberg (Austria), 10- musica da camera, orchestre. Info: As- Istituto Tchaikovsky e Accademia Pia- Fondi (LT), 29/2-4/3/2012. Infondi- 17/4/2012. Info: ISO Deutschlandsberg, 31/7/2012. 9° Concorso nazionale sociazione Etruria Classica, 0565224084, nistica Italiana, “International Music Ma- musica, Masterclass di canto lirico. Do- 004366473142202, iso.or.at di organo “San Guido D’Aquesana” ad etruriaclassica.it sterclass”. Violino: Barrale. Info: 339577 centi: Coladonato, Naglia. Info: infondi 16/4/2012. 7° Concorso internazio- Acqui Terme (AL), 5-7/9/2012. Info: 22-25/3/2011. 1° Concorso naziona- 9654, [email protected] musica.it nale di canto “Leyla Gencer” a Istanbul Comune di Acqui Terme e Comune di le “Premio Salvatore Gioia” a Villarosa Roma, A.A. 2011-2012. Accademia Giardini Naxos (ME), 2-8/1/2012. (Turchia), 15-20/9/2012. Audizioni pre- Terzo, terzomusica.it (EN). Aperto a pianoforte, pianoforte a Musicale Sherazade, Masterclass annua- Istituto Tchaikovsky e Accademia Piani- liminari a Berlino (26/4), Londra (4/5), quattro mani, canto, archi, fiati, chitar- li. Violino di spalla e repertorio solistico: stica Italiana, “International Music Ma- Vienna (7/5), Madrid (10/5), Milano ra, musica da camera. Info: 3294092278, Parazzoli; violino, repertorio solistico: sterclass”. Canto: Cardace, Vandi. Info: PIANOFORTE (14/5), Istanbul (16-17/5). Info: leylagen [email protected] Vernikov, Volochine, Makarova; semina- 3395779654, [email protected] cer.org 27/3/2012. 13° Premio Monterosa- rio di viola da gamba e musica barocca: Lugnano in Teverina (TR), gennaio- Vazquez. Info: 0670613372, amsheraza- 28/2-4/3/2012. 14° Concorso inter- Kawai per pianoforte e archi a Varallo giugno 2012 (audiz. 21/1). Accademia de.it Internazionale dello Spettacolo, Corso CHITARRA nazionale di pianoforte “Città di Pinero- (VC), 30/4-1°/5/2012. Info: Associazione lo”. Info: Accademia di Musica di Pine- Culturale Valsesia Musica, 0163560020, accademico su Don Giovanni di W.A. Mo- rolo, 0121321040, accademiadimusica. valsesiamusica.com ARPA zart. Docenti: Ricciarelli, Zingariello. Info: 31/8/2012. 45° Concorso internazio- it/concorso 31/3/2012. Premio Abbiati “Per la accademiainternazionaledellospettacolo. nale di chitarra classica “Michele Pitta- 31/3/2012. 8° Concorso internazio- scuola” a Fiesole (FI). Aperto alle scuole Firenze, 23-27/2/2012. Amici della org, fondazionekatiaricciarelli.org luga - Premio Città di Alessandria”, 24- nale di pianoforte di Hamamatsu (Giap- primarie e secondarie di ogni ordine, Musica Firenze, Masterclass. Arpa: Liber. Osimo (AN), aprile 2012 (iscr. entro 29/9/2012. Info: Segreteria del Concorso, pone), 10-24/11/2012. Info: Segreteria grado e profilo giuridico, escluse i con- Info: amicimusica.fi.it 10/3). Teatro Lirico Europeo, Stage voca- pittaluga.org del Concorso, 0081534511148, hipic.jp servatori, le accademie e le istituzioni le su La Bohéme di G. Puccini (10-16/4) e 31/3/2012. 8° Concorso interna- musicali (teatri, società di concerti, CANTO Un ballo in maschera di G. Verdi (22-28/4). zionale di pianoforte “Adilia Alieva” concorsi, corsi di perfezionamento) Docente: Margarit. Info: 0717206815, COMPOSIZIONE a Gaillard (Francia), 1°-4/6/2012. In- pubblici o privati. Info: Comitato Mu- musicaldorica.it/silvano.frontalini fo: 0033450396713, concoursdepiano. sica e Cultura del Comune di Fiesole, Casier (TV), 4-11/2/2012 (iscr. entro Padova, 24/2-1°/4/2012. Corso uffi- 20/2/2012. 4° Concorso internazio- [email protected] [email protected]; 25/1). Associazione Musicaemozioni, ciale Estill per insegnanti Estill VoiceCraft. nale di composizioni originali per banda 7/5/2012. 24° Concorso per giovani Associazione Nazionale Critici Musi- Master di approfondimento vocale e Docenti: Turlà, Saorin Martinez. Info: giovanile “Città di Sinnai”. Info: Asso- pianisti “Terzo Musica - Valle Bormida” cali, 0805610992, criticimusicali.org interpretativo per cantanti lirici “Le ope- alejandrosaorinmartinez.it

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Villa nistica Italiana, “International Music scenografi realizzatori; corsi di forma- Medici Giulini, Masterclass. Chitarra: Roma, gennaio 2012. Accademia Masterclass”. Tromba: Fiorillo; corno: zione per lighting designer, sarte/i dello Barrueco. Info: 335295939, villamedici- Sherazade, Masterclass di fisarmonica. Progresso. Info: 3395779654 Avigliana (TO), 25-26/2 e 24- spettacolo, attrezzisti di scena, trucca- giulini.it Docente: Fuccelli. Info: 0670613372, 25/3/2012. Centro Studi di Didattica tori e parrucchieri teatrali, fotografi di Giardini Naxos (ME), 2-8/1/2012. amsherazade.it Musicale Roberto Goitre, “ 1-2-3 Fante, scena, regia video (videomaker) per lo Istituto Tchaikovsky e Accademia Pia- PIANOFORTE cavallo e re”, proposte didattiche per la spettacolo dal vivo; corso di tecnologia nistica Italiana, “International Music JAZZ scuola primaria attraverso la rielabora- audio. Dipartimento Management: MA- Masterclass”. Chitarra: Sciotto, Tam- Bologna, gennaio-giugno 2012. 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Cen- Milano, febbraio 2012 (iscr. entro Firenze, 22-24/3/2012. Amici della composizione e musica da film, corsi Pianoforte: Badura-Skoda (17-21/12), tro Studi Musica & Arte, Seminari di 20/1). Biennio 2011-2013 dell’Orchestra Musica Firenze, Masterclass. Clavicem- professionali di musical, corsi estivi. Zilberstein (3-4/12), Gelber (19- aggiornamento aperti a insegnanti di dell’Accademia Teatro alla Scala. Do- balo: Rousset. Info: amicimusica.fi.it Info: slmc.it 21/4/2012). Info: villamedici-giulini.it discipline musicali, studenti e operatori centi: prime parti dell’Orchestra; diret- Roma, A.A. 2011-2012. Accademia , 23-29/1/2012. Accademica socio-culturali. Musicoterapia e disturbi tori ospiti: Angius, Axelrod, Coleman, Musicale Sherazade, Masterclass an- Mazzola, Mianiti, Rousset, Rustioni, CORO Musicale “Note... che si notano”, Master pervasivi dello sviluppo (autismo): Su- nuali. Fisarmonica, musica jazz: Fuccel- di pianoforte. Docente: Margarius. Info: vini (4/3); la musicoterapia dinamica e Tatarnikov, Temirkanov. Info: accademia li. Info: 0670613372, amsherazade.it notechesinotano.eu le sue applicazioni cliniche, l’improv- lascala.it Avigliana (TO), 28-29/1/2012. Cen- Firenze, febbraio-aprile 2012. Ami- visazione con lo strumentario classico Roma, gennaio-aprile 2012. Scuola tro Studi di Didattica Musicale Roberto LEGNI ci della Musica Firenze, Masterclass. e moderno nell’infanzia e nell’adole- Popolare di Musica Donna Olimpia, Goitre, Corso di vocalità e coralità nel- Pianoforte: Canino (3-5/2); pianoforte e scenza: Primadei (15/4); formazione 20° Corso nazionale sulla metodologia l’educazione musicale di base. Docente: fortepiano Fiuzzi (19-22/4). Info: amici musicale e tecnologie informatiche: Di e la pratica dell’Orff-Schulwerk tenuto Tosto. Info: centrogoitre.com Firenze, 2-4/4/2012. Amici della musica.fi.it Blasio (25/3); l’apprendimento musicale dal professor Giovanni Piazza. Date dei Lamezia Terme (CZ), gennaio-aprile Musica Firenze, Masterclass. Clarinetto: Fondi (LT), 20-22/4/2012. Infondi- tra natura e cultura: Tafuri (6/5). Info: corsi di terzo grado 15-16/1/2012; corsi 2012 (iscr. entro 15/1). A.M.A. Calabria, Carbonare. Info: amicimusica.fi.it musica, Masterclass di pianoforte. Do- musicarte.it di secondo grado gennaio-aprile 2012. Corso nazionale annuale di formazione Fondi (LT), 28-29/4/2012. Infondi- cente: Prosseda. Info: infondimusica.it Lugnano in Teverina (TR), gennaio- Seminari straordinari, dal Pof all’Irpef: e perfezionamento in vocalità corale. musica, Masterclass di oboe. Docente: Di Giardini Naxos (ME), 2-8/1/2012. giugno 2012 (audiz. 21/1). Accademia Galtieri, Ribeca (21-22/1/2012); tuboing Date dei corsi: 28/1, 18/2, 10/3, 28- Rosa. Info: infondimusica.it Istituto Tchaikovsky e Accademia Pia- Internazionale dello Spettacolo, Corsi e sound-shapes: Conrado (3-4/3); musi- 29/4/2012. Info: 096824580, amacala Giardini Naxos (ME), 2-8/1/2012. nistica Italiana, “International Music accademici di canto moderno, jazz, fonia- ca dal corpo: Paduano (24-25/3); classico bria.org Istituto Tchaikovsky e Accademia Pia- Masterclass”. Pianoforte: Balzani, Me- tria artistica, accompagnatore al pianofor- senza punte: Lanza, Sanna (21-22/4). In- nistica Italiana, “International Music dori, Ponzetta, Currenti, Arlia. Info: te, trucco teatrale, giornalismo. Docenti: fo: 0658202369, donnaolimpia.it/orff DIREZIONE D’ORCHESTRA Masterclass”. Flauto: Vella; clarinetto: 3395779654, [email protected] Zappa, Jurman, Rea, Fussi, Dalla Palma, Roma-Torino, gennaio-maggio 2012. Mariozzi. Info: 3395779654, segreteria@ Milano, gennaio-febbraio 2012. Bartoletti, Dessì Info: accademiainter- Associazione Italiana Gordon per l’ap- tchaikovsky.it Associazione Musicale Kreisleriana, Ma- nazionaledellospettacolo.org, fondazio- prendimento musicale, 11° Corso na- Amsterdam (Olanda), 2-4/5/2012. Roma, A.A. 2011-2012. Accademia sterclass di pianoforte. Docenti: Perrotta, nekatiaricciarelli.org zionale di formazione per musicisti e Masterclass di direzione d’orchestra Musicale Sherazade, Masterclass annuali. Pastorelli. Date dei corsi: 15/1, 22/1, 29/1, Milano, febbraio-luglio 2012. Ac- insegnati di musica dedicato a “L’edu- con Mariss Jansons e la Koninklijk Con- Clarinetto: Mariozzi. Info: 0670613372, 5/2/2012. Info: kreisleriana.eu cademia Teatro alla Scala e Università cazione musicale del bambino da 0 a 6 certgebouworkest. Info: concertgebouw amsherazade.it Montecatini Terme (PT), gennaio- di Pavia, Corso di perfezionamento in anni secondo la Music Learning Theory orkest.nl/masterclass Seveso (MB), A.A. 2011-2012. Ac- giugno 2012. Accademia Musicale Rug- teoria e pratica della cognizione musicale di Edwin E. Gordon”. Docenti: Apostoli, Lucerna (Svizzera), agosto-settem- cademia Musicale “G. Marziali”, Corsi giero Leoncavallo, Masterclass di piano- (didattica, psicologia, neuroscienze). In- Biferale, Ricciotti, Toti, Borsacchi, Bra- bre 2012 (iscr. entro 20/1). Accademia del Centro di formazione. Il flauto dolce forte. Docente: Tavanti. Info: leoncavallo. fo: 3898726406, psicologia.unipv.it ga, Fabarro. Calendario degli incontri: del Festival di Lucerna, Masterclass in nella scuola dell’obbligo: Citterio. Info: altervista.org Milano, A.A. 2011-2012. Conserva- livello base 14-15/1, 28-29/1/2012; livel- direzione d’orchestra. Docenti: Eötvös 0362505119, accademiamarziali.it Piacenza, 23-25/3/2012 (iscr. entro torio Giuseppe Verdi, Master di primo lo avanzato 3-4/3, 17-18/3, 31/3-1°/4, (20-26/8), Boulez (1-7/9). Info: lucerne 15/3). Gruppo Strumentale Ciampi, Ma- livello “Musica e dislessia”. Docenti: 14-15/4, 5-6/5, 19-20/5/2012. 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IMS Roma capitale Il Parco del della musicologia

Intervista a Dinko Fabris, primo italiano ad essere eletto come presidente dell’International Musicological Society. Dal 1° al 7 luglio a Roma, al Parco della Musica, si svolgerà il convegno quinquennale dell’Ims

ISABELLA MARIA

ei quasi cent’anni di storia fi nora unico convegno dell’IMS nel sto punto che il convegno di luglio della Società Internazionale nostro Paese, che si tenne a Bologna (con Annalisa Bini a capo di un co- N di Musicologia (ims-online. nel 1987. Era un momento di grande mitato organizzatore che compren- ch) non c’era mai stato un presidente fi ducia ed entusiasmo, attorno alla de l’Accademia Nazionale di Santa italiano: questa volta però la scelta Società Italiana di Musicologia e a Cecilia, le tre università di Roma e del Directorium è caduta sul musi- un nucleo di professori stimati nel un altro prestigioso italiano, Fabri- cologo barese Dinko Fabris, che en- mondo si era creato un movimento zio Della Seta, presidente del comi- trerà in carica in concomitanza con che coinvolgeva tutte le università e tato scientifi co internazionale), pos- l’apertura dei lavori del grande con- gran parte dei conservatori italiani. sa essere l’inizio di un ritorno allo vegno quinquennale (al Parco della Ma a questo seguì presto una pro- spirito di Bologna 1987, non in vi- Musica di Roma dal 1° al 7 luglio di fonda delusione, quando ci rendem- sione nazionalista, anzi al contrario: quest’anno) e guiderà l’organizza- mo conto che tante belle intelligenze che segni l’apertura al mondo della zione che ha sede a Basilea fi no al non riuscivano più a trovare posti di musicologia italiana, la possibilità 2017. «In una situazione di penuria lavoro adeguati. Dagli anni Novanta di instaurare un dialogo tra tutte le e progressiva contrazione di risorse è iniziata una vera e propria fuga di diramazioni della disciplina. L’ele- - spiega Fabris - come quella che da cervelli: oggi penso siano almeno un zione ancora di un italiano, Federico decenni affl igge in Italia la nostra centinaio i musicologi italiani che Celestini, alla direzione della rivista disciplina, questa mi sembra un’ot- si sono messi in luce nel mondo, dell’IMS Acta Musicologica è un altro tima notizia. Mi piace ricordare, a anche se la musicologia italiana nel segno positivo». questo proposito, quel che signifi cò frattempo è diventata molto meno A che punto è la defi nizione del «Le risposte scientifi che sono già per noi giovani ricercatori il primo e internazionale. Ci aspettiamo a que- programma? enormi: aspettiamo mille parteci- panti tra cui circa seicento relatori, divisi in dieci round table, diciassette su www.edt.it CONSEGNAAcquista GRATUITA study sessions e quasi quattrocento free papers. Il mio predecessore alla gui- da della Società, Tilman Seebass, ha aperto una nuova via coinvolgendo Charles Rosen prima i Paesi dell’est e poi l’Indocina e l’Estremo Oriente. E stiamo guar- della Società Dorothea Baumann, tare la Le forme-sonata dando alla Cina, dove in centinaia di musicologa e professore universi- fondire università si studia musicologia. Vor- tario, che ricopre questa carica da studios rei continuare su questa strada am- vent’anni. Il Directorium è formato di capir pliando i contatti con l’America Lati- da venti musicologi rappresentativi Al c na e con l’Africa, per rendere davvero di tutto il mondo che lavorano non “Music “internazionale” l’IMS. Ho la fortuna certo per gloria o per denaro: l’IMS re sul s di poter lavorare con persone di gran- non ha niente a che fare con i posti scontat de esperienza, come la segretaria di potere, il suo scopo è rappresen- marzo.

IN BREVE 00 25,00 25 25, € € Gli Ascolti alla Biblioteca di Locarno I bandi del Premio 72 72,

4 La Biblioteca cantonale di Locarno ospita, fi no al 20 gennaio, C’è tempo fi no al pr . 4

pp gli ascolti di musica classica promossi dall’Accademia danza e di teatro m i ti, Internazionale di Eufonia, in collaborazione con l’etichetta La giuria per il teatr un Edelweiss Emission (academyofeuphony.com, sbt.ti.ch/bclo). Gli Giovanni Bietti, Lye pp

ra incontri aperti a tutti e gratuiti si terranno ogni martedì (16.00 da Ismael Ivo, Davi

ont - 19.45), mercoledì e venerdì (14.30 - 18.00), sabato (9.30 - 12.15) A luglio verrà mess C

a C a Palazzo Morettini. Ogni martedì inoltre L’arte dell’ascolto danza nell’ambito d

l lan introduce «a una modalità di ascolto sensibile e profondo, ottobre verrà annun ol

Collana Contrappunti, pp. 472, Col scoprendo il valore dell’ascolto e di come questo interviene musicale che verrà nella nostra vita personale e professionale. L’Eufonia è la riscoperta della nostra realtà sonora, audibile e inaudibile». Il 20 Un pianoforte in G Un grande classico dedicato a una delle strutture fformaliorm gennaio infi ne il pianista Daniel Levy, fondatore dell’Accademia Dal 10 al 24 novem fondamentaliali della musica classica, in edizione completamentecomp Internazionale di Eufonia, terrà una lezione su “L’Arte dell’Ascolto Giappone, l’ottava e riveduta nelel testo e nenellalla tratraduzione.duzione. e I Sette Toni di Equilibrio” che prevede una «introduzione a una Competition (hipic. modalità di ascolto e la presentazione dell’opera musicale in cd I primo gennaio 1982 sette Toni di Equilibrio». PROFESSIONI | CLASSICA 21

MUSICA SACRA la Musica a Roma (foto Musacchio e Ianniello) Sacro da cantare e da comporre

Il Pontificio Istituto ha appena festeggiato i primi cento anni di attività. Parla il preside Valentino Miserachs

FRANCO SODA

l Pontifi cio Istituto di Musica Sa- La musica elettronica è entrata «Gli studenti partecipano so- internazionale di musica sacra con cra a Roma, all’inizio Scuola di in qualche corso? prattutto al coro polifonico. Sono, più di centodieci relatori, costellato IMusica Sacra, fu creato da Pio X «Solamente come nozione». soprattutto, i professori con i loro di concerti, messe... Abbiamo confe- nel 1911 per attuare, secondo il motu Come si orienta un giovane alla gruppi ad esibirsi, e altri. La stagione rito la laurea honoris causa al diret- proprio Inter sollecitudines (1903), il pro- composizione della musica sacra? del centenario è la più ricca e varie- tore d’orchestra Diego Fasolis all’or- gramma di riforma della musica sacra, «La composizione si specifi ca in gata: abbiamo presentato circa trenta ganista Tagliavini e ad Arvo Pärt. che nell’Ottocento era stata contami- sacra nel corso superiore. Prima si concerti e poi c’è stato un congresso nata soprattutto dallo stile teatrale. studia a regola d’arte armonia, con- Un ritorno alle sorgenti pure del canto trappunto e fuga su basi tradizionali, gregoriano, della polifonia, della mu- poi le forme musicali comuni alla sica d’organo. Tale programma non musica tout court: aggregazione, si poteva attuare senza una scuola: forma sonata. Quindi, le forme spe- Un archivio da riascoltare occorreva la formazione di maestri cifi che: mottetto polifonico e con preparati nelle discipline della musica organo, messa, cantata, oratorio. ecentemente sono stati ritrovati nell’archivio del Pontifi cio Istituto sacra per prepararne altri in modo da L’allievo che voglia specializzarsi, RAmbrosiano di musica sacra rarissimi dischi per lo studio del approntare una catena che, da Roma deve studiare bene composizione, canto ambrosiano, di cui si era persa memoria: una serie sei 78 giri, centro della cattolicità, si diffondesse indispensabile per comporre un ora- etichetta Odeon (fi liale della Carl Lindström AG) che contengono Canti in tutto l’orbe cattolico. Ne parliamo torio sacro». popolari delle messe e delle benedizioni - cioè messa festiva e benedizione con Monsignore Valentino Miserachs, Qual è il rapporto fra pianoforte eucaristica - e Missa pro defunctis secondo il rito ambrosiano, incisi nel attuale preside dell’Istituto. e musica sacra? 1936/37 dal Coro ambrosiano della Scuola superiore di canto ambrosiano In questi cento anni, che cosa è «La musica sacra è musica! Uno diretti dal Marziano Perosi, fratello del più noto Lorenzo. Le incisioni cambiato? studente di composizione non può riportano al tempo quando il monaco benedettino di Monserrat Gregari «La sostanza è rimasta ma l’isti- fare a meno del pianoforte, deve stu- M. Sunyol, incaricato dal cardinale Schuster fondatore della scuola, tuto si è arricchito d’altre discipline: diarlo in modo approfondito. Gli or- compilava i libri di canto criticamente riveduti della liturgia ambrosiana. l’ultima, il master in pianoforte, che ganisti, poi, devono avere una base Le incisioni sono state restaurate e riversate in cd. è diventato un corso principale per pianistica forte». f.s. mio interessamento: prima era pre- La stagione concertistica com’è sente comunque in tutti i program- strutturata? mi complementari. L’istituto è parte degli atenei pontifi ci romani, ha corsi di musica sacra, organo, composizio- ne con indirizzo nella musica sacra, direzione corale, canto gregoriano – che è sempre stato il perno specifi - co – e musicologia. Negli anni, l’ordo disciplina nel mondo, appro- studiorum è stato modifi cato almeno e la conoscenza reciproca tra tre volte. I programmi antichi sono si di nazioni lontane. Cercare rimasti in vigore fi no agli anni Ot- re dove si sta andando». tanta, quando si cercò di adeguarli ai congresso, dedicato al tema programmi dei conservatori, magari ca e identità”, ci si può iscrive- superandoli. L’ultimo ordinamento è sito della IMS, con una tariffa in vigore da tre anni: adegua tutti i ta se si aderisce prima del 31 corsi universitari a cinque anni, se- . condo la Convenzione di Bologna. È riconosciuto, il titolo? «In tutto il mondo tranne che... in Italia! Varie equipollenze, rico- nosciute in passato, sono decadute. Non si è riusciti a trovare un’intesa se non per i crediti». o Fedora L’iscrizione è a numero chiuso? rimo marzo per iscriversi ai concorsi di «È limitata dalle strutture e dal nu- usicale del Premio Fedora (premiofedora.it). mero di professori: aumentarli com- ro musicale è formata da Louis Andriessen, porterebbe un incremento di budget. ll Cresswell e Enzo Restagno, quella di danza Potremmo arrivare a centocinquanta d Lang, Giovanni Bietti e Alessandro Cipriani. studenti ma ci vorrebbero altri pro- a in scena l’opera vincitrice per la sezione fessori... Gli studenti laici sono molto del festival Tones on the Stones, mentre ad cresciuti: religiosi, sacerdoti e semina- nciata l’opera vincitrice della sezione teatro risti sono un terzo. Gli italiani, il 40% allestita nel marzo 2013. nonostante le diffi coltà dell’equipol- lenza dei titoli, vengono per serietà e Giappone regolarità dell’insegnamento». bre si svolgerà ad Hamamatsu City, in Per iscriversi è richiesta una pro- edizione dell’Hamamatsu International Piano va d’ammissione? .ip). Possono iscriversi pianisti nati dopo il «Sì, è una prova dura. Visto che i 2, le iscrizioni scadono il 31 marzo. corsi di otto anni sono stati ridotti a cinque, il livello richiesto è più alto. Si è dovuto istituire un corso prope- deutico di preparazione». 22 PROFESSIONI | CLASSICA n.288, gennaio 2012

STRUMENTI Fisarmonica contemporanea Variazioni di ieri e di oggi l genere della variazione rappresenta il trait d’union di questo Intervista a Corrado Rojac, che ha insegnato e suonato alla Harvard University Icd (Variazioni, Corrado Rojac alla fi sarmonica, Limen Classic & contemporary)che si apre con un’inedita trascrizione per fi sarmonica delle LETIZIA MICHIELON Partite per organo sopra “O Gott, du frommer Gott”, composte da Bach nel 1708. La versione per fi sarmonica appare convincente non solo a causa rima università degli Stati mentali sono diventate dei topoi che dell’affi nità tra i due strumenti, che affi dano a un mantice la produzione Uniti, l’Harvard University, assumono valenze diverse a seconda d’, ma anche grazie alla possibilità di agire manualmente sul mantice Pfondata nel 1637, rappresen- delle poetiche all’interno delle quali stesso, creando particolari fraseggi e intarsi espressivi, posti in rilievo ta attualmente il centro formativo e sono inserite. È arrivato forse il mo- dalla concertazione timbricamente e polifonicamente raffi nata di Rojac. produttivo musicale più all’avanguar- mento di rifl ettere storicamente at- Smagliante appare anche il Tema e Variazioni (1953) di Pozzoli, tra i primi dia del nuovo continente, grazie alla torno a queste sperimentazioni». autori a dedicarsi alla fi sarmonica da concerto. Il processo trasformativo sinergia sviluppatasi tra i dipartimen- Quali sono le caratteristiche si concentra soprattutto sulle fi gurazioni, essendo la funzione armonica ti di composizione, teoria, musico- emerse nelle prime americane? del tema già satura di progressioni e cromatismi. Vena improvvisativa e logia ed etnomusicologia. La punta «L’esito è stato molto interessante piglio teatrale caratterizzano questo brano che avvia un fecondo percorso di diamante di questa struttura, che perché si sono rivelate con sorpresa di ricerca sulle potenzialità espressive dello strumento. Un contributo in ospita all’interno dei propri progetti i tendenze stilistiche molto eterogene tal senso si coglie anche in Paganiniana (1952) di Hans Brehme, in cui si migliori artisti, docenti e interpreti in- ed effetti strumentali innovativi. In applicano alla fi sarmonica tecniche virtuosistiche simili a quelle utilizzate ternazionali, è costituita dal’HGNM Corde di recita del milanese Gabriele dalle celebri variazioni brahmsiane. Particolarmente interessanti, infi ne, (Harvard Group for New Music), le Vanoni si può notare un’infl uenza le due opere più recenti: la Sonata n.1 (1977) di Kusjakov, ove vengono cui produzioni e seminari consentono sciarriniana e un recupero delle fun- utilizzati artifi ci per quei tempi innovativi come il vibrato con il piede di cogliere non solo l’evoluzione del zioni armoniche ricollegabile a Julian sinistro e l’oscillazione ritmica del mantice, in uno stile ove la lezione di linguaggio compositivo negli States Anderson; più strutturato appare Šostakovič si coniuga all’interesse per il linguaggio popolare, e Shift (2008) ma anche le linee guida della creativi- invece il linguaggio de L’imaginaire, di Gianluca Verlingieri, brano ispirato al De Profundis di Sofi ja Gubajdulina Corrado Rojac tà musicale del futuro, data l’intensa composto dall’americano Trevor e imperniato su una complessa ricerca armonica che riserva alla fi ne una collaborazione creata con l’Europa e Bača, linguisticamente il più vicino effi cace sorpresa dal sapore clownesco. l.m. l’Estremo Oriente. Particolarmente fasi: lo scorso ottobre, alla Harvard, alla lezione di Carter. Il messicano signifi cativo appare allora, in questo dopo avere illustrato le principali ca- Edgar Barroso in Metric Expansion of contesto, l’invito rivolto dalla Har- ratteristiche della fi sarmonica e l’ap- Space lavora invece su un approccio vard a Corrado Rojac, fi sarmonicista posito manuale che ho scritto alcuni materico, infl uenzato dalla propria strade, anche grazie alla straordinaria (cito, a titolo d’esempio, gruppi e compositore formatosi con Ales- anni fa, ho incontrato personalmen- esperienza nel campo dell’elettronica capacità del sistema americano di im- importanti come l’ICE e il Dioti- sandro Solbiati (che l’ha voluto come te i giovani compositori cui sono sta- accanto a un maestro di questo setto- porsi mediaticamente». ma). Questi ragazzi hanno già avuto interprete all’interno della sua ultima te commissionate le prime assolute; re, Hans Tutschku. Tra le innovazioni Quali sono gli aspetti più inte- molte esecuzioni nei più importanti opera, Leggenda) e Azio Corghi, in- nella seconda parte del progetto ho strumentali sono da segnalare in par- ressanti che ha colto all’interno del festival del vecchio continente. Ber- terprete tra i più ricercati per l’esecu- eseguito i brani nel frattempo realiz- ticolare la strutturazione di diversi vi- sistema formativo americano? lino è sicuramente additata come la zione del repertorio contemporaneo zati e perfezionato con gli autori le brato ideata da Vanoni, che combina «È un ambiente molto compe- città più interessante e all’avanguar- dedicato alla fi sarmonica, di cui è diverse soluzioni strumentali». il vibrato con tallone in sospensione a titivo e stimolante, le strutture e dia. A Boston, rispetto a New York, docente presso il Conservatorio “G. A cosa si deve secondo lei l’au- quello ottenuto dalla mano destra, e i mezzi anche tecnologici messi si respira un’atmosfera decisamente Tartini” di Trieste. mentato interesse per le possibilità gli sbalzi di pressione nel mantice se- a disposizione agli studenti sono europea, che alimenta lo spirito spe- Come è nato e si è poi articolato espressive della fi sarmonica di que- gnalati da Bača tramite un pentagram- impressionanti; l’attività composi- rimentatore». il progetto alla Harvard? sti ultimi anni? ma innovativo. La scuola americana si tiva che vi si svolge è frenetica e ai Vi saranno sviluppi ? «Il dipartimento americano ha «Nell’ultimo ventennio si è as- rivela complessivamente un crocevia giovani viene offerta la possibilità «Ci sono ancora tre autori che consultato il mio sito e dato il co- sistito a un autentico exploit, in di suggestioni diverse. Ci sono autori di avvicinare il meglio di ciò che stanno completando le loro ope- stante impegno che ho prodigato questo senso, simile a quello che che, pur nella giovane età, manifesta- il mondo da Occidente a Oriente re, Sivan Cohen, Ulrich Kreppein e verso la musica contemporanea per nell’Ottocento è fi orito attorno al no la coscienza di appartenere a una produce. Vengono coinvolti non Peter Mc Murray. Questo potreb- fi sarmonica e le numerose prime as- pianoforte. Il boom è iniziato già ne- importante scuola di riferimento; al- solo artisti di respiro internazionale be comportare una terza fase del- solute realizzate in questi anni sia gli anni Ottanta (a questo periodo ri- tri che invece (e sono i più originali) (Lachenmann ha da poco concluso, l’iniziativa che è stata accolta con come solista e sia con gruppi quali il sale il De profundis della Gubajdulina) si aprono alla mediazione e cercano per esempio, il suo semestre come molto entusiasmo. I brani che sono Divertimento Ensemble e il Fontana- ed è proseguito negli anni Novanta, di coniugare e metabolizzare atteg- visiting professor) ma anche comples- stati eseguiti possono essere intanto Mix, ha deciso di affi darmi una ma- con prime di Donatoni, Sciarrino, giamenti eterogenei. Da loro è forse si che fanno circuitare nei festival ascoltati sul sito limenmusic.com». ster-concerto che si è svolta in due Berio. Oggi certe peculiarità stru- da aspettarsi la rivelazione di nuove le opere dei giovani compositori 03|10 CULTURE temi libri dischi L’emozione attuale dell’ascolto

Sony Classical pubblica in cd e dvd Telesio, opera di Franco Battiato andata in scena nel maggio 2011 al Teatro Rendano di Cosenza. Cos’è oggi la musica per il compositore che cantava “la musica contemporanea mi butta giù”? A che punto è il suo film su Haendel, cui lavora ormai da tre anni?

Franco Battiato (foto Giovanni Canitano)

DANIELE MARTINO

Alla radio in queste settimane si Carlo Boccadoro dirige la Royal Philharmonic Orche- Cos’è cambiato in questi anni tra Genesi (1987), Gil- stra, cantano il sopranista Paolo Lopez (la sua interpre- gamesh (1992), Il cavaliere dell’intelletto (1994) e questo ascolta la cover di “Up patriots tazione nel Teuzzone di Vivaldi diretto da Jordi Savall Telesio? è disponibile da poco in un disco Naïve) e la soprano «Ogni lavoro corrisponde allo stato d’animo che vivi in to arms” dei Subsonica: Franco Divna Ljubojevic Stankovic, Giulio Brogi interpreta Tele- quel momento. Come nel mio cinema… passato il perio- Battiato è andato in studio con la sio, mentre Battiato appare nel Prologo. Con il cantante, do dell’incomprensione di quell’ambiente (però i fanatici cantautore e compositore abbiamo avuto una lunga con- che seguivano il mio cinema ci sono sempre stati!), anche band pop, che ha inserito la can- versazione telefonica. chi mi criticava ha accettato di vedere, e criticare even- Cos’è l’opera, oggi, per Franco Battiato? tualmente i miei lavori. Io appartengo alla musica: quando zone nel repack dell’album Eden. «Diciamo che, come succede anche per la musica pop, ti metti a scrivere qualcosa è perché qualcos’altro ti sta Ma la grande notizia è che Sony Classical ha pubblicato ci sono svariati generi… non è facile sintetizzare. Per me suggerendo le linee della tua creazione. Gli input arrivano a fi ne anno la quarta opera composta da Franco Battiato, ci sono opere insopportabili e altre magnifi che. L’opera in da zone metafi siche, e poi occorre lavorare all’orchestra- Telesio, andata in scena al Teatro Rendano di Cosenza il sé non è un dogma, l’opera è di volta in volta chi la scrive zione». 6 maggio 2011: nel cofanetto “de-luxe” oltre al cd sono e chi la fa. Tra il Seicento e il Novecento non posso di- Cosa ci può interessare del fi losofo e naturalista co- disponibili anche una registrazione in dvd dell’allesti- menticarmi Haendel, Richard Strauss… in particolare le sentino Bernardino Telesio (1509 – 1588)? Era un anti- mento e la riproduzione di un ritratto del fi losofo cin- sue opere di soggetto mitico greco, ma anche il Cavaliere » quecentesco dipinto da Battiato stesso. della rosa e La donna senz’ombra». SEGUE A PAGINA 24 24 CULTURE | CLASSICA n.288, gennaio 2012

COMPOSITORI » SEGUE DA PAGINA 23 «Cambia un bel po’. Anzitutto nella canzone c’è una «“Mi butta giù!” [ride]. In dogmatico, per lui gli animali erano esseri senzienti, mediazione alla fonte: deve arrivare a un certo pubblico, fondo non ho cambiato idea. vero? Perché ha accettato la commissione? deve avere una durata limitata, ma io credo di avere im- Ho fatto sempre una grande «Be’, certo che se mi chiedevano un’opera su Bush messo nella musica pop argomenti di natura elevata; le differenza tra Stockhausen non la scrivevo! [ride] Mi ricordo buonanima Francesco mie non sono canzoni da fi schiettare mentre ti radi o fai e Berio, Ligeti e Boulez, fac- Siciliani, quando mi chiese una Messa, che poi diventò il bagno. Un Lied di Mahler al tempo stesso non è molto cio differenza tra chi lo fa la mia Messa arcaica: gli chiesi qualche mese per pensarci, lontano da un’aria d’opera. Nell’opera posso sperimentare per uffi cio e invece chi è un per vedere se me la sentivo, poi accettai. Anche qui prima durate e forme più ampie, ma un’aria d’amore può sempre compositore vero». di accettare mi sono documentato, perché per me Telesio sembrare una canzone d’amore. Non potevo cantarla io, ci Ci sono due compositori erano due-tre righe nel manuale di fi losofi a del liceo. Ho voleva un sopranista come Lopez». contemporanei eccentrici visto che infl uenzò Campanella, Bacone, Bruno. Manlio “Scampanio” è un’aria che mi ricorda un po’ le arie e spirituali, Giacinto Scel- Sgalambro ha scritto un libretto che non si è preoccupato minimaliste di Philip Glass: al Metropolitan di New York si e John Cage, che a volte di esporre il pensiero fi losofi co di Telesio. Abbiamo la- a fi ne novembre hanno ripreso Satyagraha. Philip Glass mi fanno pensare a Lei: li sciato un distillato letterale del suo pensiero, ma l’opera si è sceso tra i manifestanti di Occupy e ha inneggiato con conosce? Nello splendido muove più liberamente». loro i versi fi nali dell’opera, tratti dalle Baghavad Gita: libro di scritti di Scelsi, Il so- Questa volta come ha lavorato con il Suo fi losofo- «Quando la Rettitudine sfi orisce e il Male governa sulla gno 101, curato de Luciano librettista, Sgalambro? «Sono un essere dormiente, Terra noi veniamo a esistere, epoca dopo epoca, e as- Martinis e Alessandra Car- incerto e oscillante tra realtà e sogno… Svestirsi alzar- sumiamo una forma visibile e ci muoviamo, uomo tra lotta Pellegrini (pubblicato si coricarsi e continuare a vivere... come niente, come gli uomini, per la tutela del Bene ricacciando indietro il da quodlibet), si legge che Berio derideva e emarginava niente…»: sono versi che ricordano le vostre canzoni Male e rimettendo la Virtù sul suo trono». Che ne pensa Scelsi… fi losofi che. del gesto di Glass? «Sì, come no! Berio umanamente era molto simpatico, «Vero, perché no! [ride]. Non è facile far rientrare mo- «Ne sono lontano. Posso avere rispetto e ammirazione schietto e umorale, l’ho conosciuto quando avevo 25 anni delli di pensiero in una forma d’arte. Ma ho sentito una per chi va in strada, ma sono cose che non mi apparten- e a Milano frequentavo Bruno Canino, ma come compo- consonanza tra me e certi dubbi e certi pensieri di Telesio gono, io agisco con le canzoni, con le interviste; quando sitore era un inconcludente, non aveva talento. Il mio giu- riguardanti l’esistenza di Dio, e mi sono ricordato di un ho fatto il militare non sono riuscito a fare neanche una dizio nel tempo non è cambiato. Ad esempio, Giuseppe incontro che avevo avuto in un programma televisivo a marcia o un saluto! Mi pare che però queste proteste alla Verdi non mi piace, ma mica non lo stimo, come compo- Parigi, in cui c’era anche la danzatrice coreana (e buddista) fi ne non portino mai a niente…» sitore! Comunque, per difendere Berio, vale sempre quel Sen Hea Ha, una donna stupenda, dalla personalità straor- Non è singolare che il coraggio di commissionarLe detto: “Detrattori, alla larga da me!”». dinaria: ballò qualcosa su musiche di Ligeti, e io dissi che un’opera sia venuto al piccolo Rendano di Cosenza? Si Nel cofanetto del disco Sony c’è la riproduzione di un l’unico problema per me era la musica di Ligeti, che non può fare opera contemporanea senza grandi budget, no? Suo dipinto, che ritrae Telesio: come va la Sua pittura? c’entrava nulla con lei. Due anni dopo l’ho chiamata per «Sì, si può fare dell’arte anche senza grandi budget. Un «Ho iniziato a dipingere negli anni Novanta perché non collaborare al Telesio. Seguo la danza contemporanea da fi lm come quello che sto progettando su Haendel, in Ame- capivo perché avessi un handicap così rovinoso in quella tanto tempo, ho visto tutte le sue sperimentazioni; que- rica avrebbe 40 milioni di dollari di budget, io penso che lo espressione; adesso sto sfondando i limiti del mio piani- st’arte nel tempo ha sviluppato zone di ricerca interessan- farò con 3-4 milioni di euro». smo: se uno ha l’artrite, pazienza, ma se le mani si muo- ti, che io considero vicine all’evoluzione dell’uomo; e se Ci parla dell’allestimento del Telesio a Cosenza, della vono bene, devi capire qual è il problema mentale che ti l’arte non fa questo a che serve?». voce di Giulio Brogi e degli ologrammi? La regia era di blocca, così anche con il pianoforte ho fatto dei progressi Il secondo atto si apre con gente del popolo che da- Franco Battiato: non si fi da dei registi d’opera? spaventosi. La tecnica anche una scimmia la può appren- vanti alla casa di Telesio rumoreggia e ne chiede il rogo «La scelta dell’olografi a era un rischio estremo: mi sono dere: di lì a diventare concertista invece, ovviamente, ce come eretico: è fi nito, oggi, questo rischio, per chi pensa documentato, e ho voluto sperimentarla personalmente. ne passa». in modo eccentrico? O i roghi hanno cambiato forma? Si L’olografi a sarà una tecnologia irreversibile, appena sarà brucia sempre? messa a punto. Oggi i foil, ovvero gli schermi bidimen- Handel in 16mm «Mi piace questa domanda. Cambiano le forme ma sionali su cui si proietta il tridimensionale, sono ancora Dopo il Suo fi lm su Beethoven, è la volta di Haendel, non la sostanza: vedendo la conferenza stampa di presen- piccoli, sono di 3 metri di profondità e 5 di larghezza, e dunque. tazione delle misure “Salva Italia”, con Mario Monti, la non si riesce a riempire bene un palcoscenico. Ma in fondo «Io ascolto da sempre musica classica. Ascolto solo mu- professoressa Fornero che si è commossa dolorosamente l’olografi a è la rappresentazione spettacolare del concetto sica classica. Questo mi ha aiutato a alzare il tiro della mia comunicando i sacrifi ci che ci toccherà affrontare nel siste- metafi sico e fi sico del nostro corpo: che altro è, se non un musica leggera. Anche dal punto di vista solamente com- ma pensionistico, mi sono detto “guarda, ci sono ancora ologramma, la nostra immagine rifl essa allo specchio?» passionevole è bello occuparsi nelle canzoni pop dei senti- esseri umani che ci possono governare, dopo anni in cui Com’è stato lavorare con Carlo Boccadoro, sul po- menti umani più diffusi: amore, dolore, passioni… Ma se siamo stati assillati da cafoni vergognosi!” Neanche pote- dio della Royal Philharmonic Orchestra? Conosce il Suo io ho questo chip metafi sico nel cervello, devo fare quello. vamo pronunciare più il termine “Presidente del Consi- lavoro di compositore? Che musica contemporanea Le Quando ascolto certe arie di Haendel mi chiedo “ma come glio” per la vergogna che provavamo! E la Lega Nord cosa piace? può un uomo concepire cose così meravigliose? C’è qual- fa? Dopo le malefatte che ha combinato critica disumana- «Ho idiosincrasia per certa musica contemporanea, si cosa di non umano”. Quando ascolto Haendel, non ho più mente chi fa qualcosa per salvarci tutti. La mafi a non è più sa, ma Carlo è diverso, ha qualcosa in più, che ripara i bisogno di scrivere musica, mi nutro, non c’è più niente solo quella che ammazza, ormai è nell’alta fi nanza». danni della coazione a ripetere: ho conosciuto lui e Del da inventare: mi piacerebbe essere un ascoltatore e basta. Corno quando Sentieri Selvaggi anni fa hanno eseguito a Sono tre anni che lavoro sulla sceneggiatura, ora è fi nita. Lieder, arie, canzoni Milano i miei pezzi per pianoforte di metà anni Settanta, Vorrei girarlo in 16mm per recuperare i colori pastello di Quando Telesio ha un dolce ricordo sensuale, l’aria del pubblicati nel 1978 in L’Egitto prima delle sabbie». certa cinematografi a anni Quaranta e Cinquanta: non mi sopranista sembra una canzone: per Battiato in cosa si Com’è che cantava in “Up patriots to arms”? «La mu- piace per niente l’HD. Ho letto novanta libri su Haendel. distingue una canzone pop da un’aria d’opera? sica contemporanea»… E poi li ho messi da parte e ho fatto tutto da me, scriven- do la sceneggiatura con altri due collaboratori. Uno degli episodi più belli è quella gara di virtuosismo tra Domenico Scarlatti (sulla sua sonata K82, del 1708, per clavicembalo) e Haendel, patrocinata nel suo palazzo a Roma dal Cardi- nale Ottoboni. Molti musicologi hanno preso delle canto- nate incredibili!» Chi, ad esempio, Kirkpatrick? «Non può chiedermi queste cose, non esiste! [ride]» Come farà con le musiche? Le eseguirà in presa diret- ta? Con interpreti di antica? «Mah, gli strumenti d’epoca spesso sono così stitici, anche se li dirige Savall… Certe arie di Haendel accom- pagnate con un’orchestra moderna sono tutt’altra cosa, però… Però… Non è detto… A volte basta un piccolo cambio di metronomo e un pezzo si trasforma». Quel che conta è l’emozione attuale dell’ascolto? «Sì, è così».

Bernardino Telesio dipinto da Franco Battiato e la cover del disco Sony Classical CULTURE | CLASSICA 25

SPETTACOLO INTERPRETI

Come far funzionare i teatri Menuhin apollineo e zen Chi era Mahler

Il 31 gennaio, nel Ridotto dei Alessandro Acquarone Yehudi Menuhin palchi del Teatro alla Scala alle Pratica ed etica del management Musica e vita interiore 18, Henry-Louis de La Grange teatrale. Per una ridefi nizione prefazione di Moni Ovadia presenterà l’edizione italiana dell’organizzazione ed economia PALERMO, RUEBALLU EDIZIONI 2010, del suo Gustav Mahler. La vita, dello spettacolo. PP. 141, € 16,00 le opere (Torino, EDT, 496 p., MILANO, FRANCO ANGELI 2009, 192 € 29,00) conversando con PP., € 22.00 Gastón Fournier-Facio, Stefano Negli anni ’70 venne girato nello stile Jacini e Sergio Bestente. Dal Qual è il futuro dei teatri in Italia? L’at- dell’epoca un documentario su Arthur 1952 de La Grange colleziona Rubinstein: il pianista accoglieva il gior- tuale situazione non induce a partico- testimonianze e fonti su lare ottimismo. È opinione pressoché nalista nel salotto di casa sua conver- unanime che onde evitare il tracollo sando amabilmente sulla propria vita. Mahler: questo volume è una del sistema sia più che mai urgente una Allo stesso modo Yehudi Menuhin si sintesi avvincente del suo profonda e radicale riforma dell’intero comporta in questo libro, formato da decennale lavoro. sistema, analizzato in un’ottica di mag- testi di diversa natura: discorsi pro- giore rigore economico e manageriale. nunciati in varie occasioni, interviste, Su questa linea si colloca un nuovo prefazioni a libri altrui. Dell’interprete libro scritto da Alessandro Acquaro- apollineo dal profi lo statuario si sco- ne. Operatore del settore, Acquarone pre il lato nascosto: il violinista dalla insegna “Tecnica ed organizzazione vita avventurosa che ebbe per maestro dello spettacolo” all’Università di Udi- dendo in esame anche i diversi sogget- Enescu, per il quale hanno scritto Frank ne. Nel suo studio Pratica ed etica del ti coinvolti, dallo Stato agli Enti Locali, Martin, Bartók e Bloch, che ha avuto management teatrale. Per una ridefi nizio- senza dimenticare, da persona da anni per numi tutelari Constantin Brunner e ne dell’organizzazione ed economia dello attiva nel mondo del teatro, che un tea- Pierre Bertaux. L’uomo di cultura che sa spettacolo (Franco Angeli editore), dopo tro non può comunque essere trattato parlare della musica e del silenzio, della un’approfondita e interessante analisi come un’azienda e che l’utile è spesso meditazione e della didattica musicale, te dotati hanno anche il dono di una storica del teatro nella nostra società impalpabile, rappresentato da un profi t- dell’om e dell’Ecclesiaste, dei viaggi in scrittura così lieve. Come in passato la (dal Seicento ad oggi), Acquarone si to culturale e, pertanto, non monetizza- India (celebre la sua amicizia con lo scelta di rueBallu di pubblicare questo sofferma sugli strumenti necessari per bile. Un libro utile che aiuta a capire il yogi B. K. S. Iyengar), del libro Lo zen e titolo, che fa parte della collana “hom- un’evoluzione della gestione teatrale, complesso mondo delle Fondazioni e a il tiro con l’arco, citando Hölderlin, Yea- mes extraordinaires”, appare davvero dal management al marketing, pren- rifl ettere sul loro futuro. ts, Shakespeare. È un piacere ascoltarlo. azzeccata. Roberto Iovino Non molti musicisti eccezionalmen- Benedetta Saglietti

FUMETTI COMPOSITORI

L’opera a strisce Palestrina, un mito

Cesare Buff agni - Stefano Ascari Marco Della Sciucca Lirica a strisce Giovanni Pierluigi da Palestrina FONDAZIONE TEATRO COMUNALE PALERMO, L’EPOS 2009, 414 PP., DI MODENA € 43,80

La Fondazione Teatro Comunale di Tra le tante mitologie che costellano la Modena ha presentato Lirica a strisce, storia della musica occidentale, da San ovvero l’opera a fumetti: una collana Gregorio Magno a Pergolesi, la fama ad hoc ideata per la promozione di conquistata “dal” Palestrina come sal- produzioni e allestimenti nelle quali la vatore della musica della Chiesa Cat- Fondazione è direttamente coinvolta. tolica è una delle più persistenti, come Il tipo di lavoro, concepito in divenire, dimostra lo spazio che gli è riservato in si prospetta ricco di stimoli, destinato quasi tutti i manuali scolastici ancora a numerose evoluzioni e ad ulteriori oggi. Eppure la personalità di questo sperimentazioni nel campo del me- compositore e il vero peso del reperto- talinguaggio, considerando i successi rio imponente da lui creato e imposto degli esempi internazionali di P. Craig e dai toni quasi fi abeschi, nella quale a contemporanei e successori non sono Russell (Il fl auto magico, Cavalleria l’attinenza al testo di Shakespeare era valutati quanto meritano, anche per la rusticana, Pélléas et Mélisande, Salome, quasi totale: abbiamo potuto giocare, dispersione di una letteratura musicolo- Pagliacci, L’anello dei Nibelunghi e così quindi, sugli aspetti magici e gotici della gica specialistica e la scarsità di testi di- via). La prima uscita ha conciso con la vicenda attingendo a piene mani anche vulgativi di buon livello, specie in italia- messa in scena a carnevale di Macbeth dalle versioni cinematografi che esisten- no. La lacuna è colmata fi nalmente dal di Giuseppe Verdi per la regia di Gian- ti (Wells e Polanski). Per Romeo e Giu- bel volume dedicato a Palestrina per la “reinvenzione narrativa” dei dati fi nora tra la sua Palestrina e Roma, si trattava carlo Cobelli, la seconda, a poco meno lietta ci siamo invece dovuti confrontare benemerita collana “Constellatio Musi- noti ma spesso diffi cilmente reperibili di un ambiente di eccezionale vitalità di otto mesi di distanza, in occasione con un testo che si discostava in modo ca” dell’Epos da Marco Della Sciucca, per i non specialisti. In altre parole, uti- per l’arte e la musica, che lo vide prota- di Roméo et Juliette di Charles Gounod sostanziale dall’originale shakespearia- studioso poliedrico (oltre che musicolo- lizzando tutta la sterminata bibliografi a gonista assoluto. Anche una produzio- per la regia di Manfred Schweigkofl er. no e abbiamo quindi dovuto in qualche go è anche compositore e insegnante di palestriniana, verifi cando ed accostando ne fi nora sottostimata ingiustamente di I protagonisti di questo progetto appar- modo ‘dimenticare’ tutto quello che conservatorio) che da anni dedica le sue le fonti archivistiche e quelle musicali, questo autore, i madrigali (che pure a tengono a una tradizione contempo- sapevamo sulla vicenda dei due sfor- energie al personaggio: oltre a questa studiando i contesti e le committenze, fi ne Cinquecento erano considerati tra ranea molto radicata a Modena (basti tunati amanti veronesi per immergerci monografi a sta preparando l’edizione le motivazioni religiose, linguistiche e i modelli insuperati del genere), trova- citare Silver, Bonvi, Bonfatti). L’équipe, completamente nell’opera. Sul piano critica del Quarto libro delle Messe per la culturali, Della Sciucca restituisce un no nella analisi di Della Sciucca la più composta dal disegnatore Cesare Buffa- narrativo del fumetto questo per noi nuova Edizione Nazionale delle Opere ritratto di Palestrina straordinariamen- compiuta esegesi fi nora disponibile e gni (in arte Buffo, noto soprattutto per si è tradotto in un focus quasi esclusi- di Palestrina. Il volume di cui parliamo è te moderno e piuttosto differente dallo non solo in lingua italiana. È così raro essere l’ultimo disegnatore di Cattivik), vo sugli spazi dedicati al rapporto tra i pregevole sia per il contenuto informa- stereotipo del “princeps musicorum” trovare una narrazione piacevole e lo sceneggiatore Stefano Ascari e il co- due giovani, sintetizzando e in alcuni tivo (si pensi alle 80 pagine di appen- salvatore della musica sacra, riforma- comprensibile anche per i non speciali- lorista Luca Raimondi, è sostenuta da casi omettendo parte dell’intreccio fa- dice con elenco completo e dettagliato tore e costruttore del modello supremo sti negli approfondimenti analitici sulle Labirinto, l’agenzia di comunicazione migliare che caratterizza l’originale. Le delle opere, edizioni antiche e moder- della polifonia “osservata”. I tasselli ac- composizioni di un compositore, che e grafi ca che ha creduto e investito, in- scelte visive operate da Cesare Buffa- ne e bibliografi a-discografi a) che per costati sapientemente da Della Sciucca possiamo indicare questo libro come sieme al Comunale, nel progetto, così gni (sia in termini di caratterizzazione l’approfondimento analitico, una delle creano il più convincente nesso, fi nora un modello che speriamo possa essere raccontato da Ascari stesso: dei personaggi che di regia del colore) maggiori competenze di Della Sciucca. mai offerto dai tanti contributi alla seguito da numerosi autori della giova- «L’approccio è cambiato inevitabilmen- si sono mosse nella stessa direzione, Con la modestia che lo caratterizza, lo biografi a palestriniana, tra la strabilian- ne musicologia italiana. te anche in funzione di alcune differen- ponendo un’attenzione particolare alla studioso dichiara nell’introduzione «di te massa di opere creata da Giovanni ze sostanziali rispetto al Macbeth. In gestualità delle fi gure in scena affi nché certo, questo libro non offrirà al letto- Pierluigi e il contesto in cui si trovò ad Dinko Fabris quel caso ci trovavamo di fronte ad una i sentimenti potessero essere trasmessi re nuove notizie biografi che di rilievo» operare. E anche se praticamente non vicenda fortemente caratterizzata sul in modo realistico». (p.16) ma rivendica come maggiore uti- lavorò mai oltre i confi ni del territorio piano etico (quasi un racconto morale) Roberta De Piccoli lità della sua fatica quella di offrire una 26 CULTURE | JAZZ n.288, gennaio 2012

TENDENZE

Peter Brötzmann con il suo tentet

Dillo forte, sono libero! Attualità dell’energy music, il filone più radicale del free: la figura di Peter Brötzmann

GIUSEPPE VIGNA apita di rado che un festival completamente in gioco, con tutta la Marsalis, rivela un approccio fi sico e abbandoni le connotazioni sua esperienza. una ricerca timbrica sullo strumen- Cspettacolari per trasformarsi Un altro esempio di autentica to che pare discendere dalla lezione in luogo di analisi e sintesi della mu- combustione jazz è legato al percus- di un Barry Guy. Nell’energy music sica che va a appresentare. È accadu- sionista giapponese , Revis ha trovato la sua dimensione, to a Wels, in Austria, dove la venti- che in trio con Brötzmann e il vibra- fatta di conoscenza del jazz e ricerca cinquesima edizione di Unlimited fonista Jason Adasiewicz ha sprona- di nuove forme. era dedicata al sassofonista tedesco to il sassofonista in un’inaspettata Wels è stata prodiga di contributi Peter Brötzmann, con concerti che incursione in una forma sonora affi - densi di molteplicità culturali. Come lo vedevano protagonista con altri ne a quella della ballad, evocando in nel concerto incentrato sul canto e artisti ospiti, da lui stesso indicati. modo quasi palpabile due suoi eroi, il guembri del marocchino Maâlem La presenza di Brötzmann e di un Coleman Hawkins e Ben Webster. Mokhtar Gania, dove Brötzmann folto gruppo di musicisti provenienti Sabu Toyozumi è stato l’unico mem- era affi ancato da due esperti dei rit- da Europa, Usa, Giappone e Africa, bro giapponese dell’AACM di Chica- mi d’Africa, il bassista hanno illuminato aspetti dello stato go; un suo disco inciso in Giappone e il batterista . O nei dell’arte dell’energy music, la cor- degli anni Settanta si chiama Messa- set degli ospiti giapponesi, tra cui il rente legata alle pagine più icono- ge To Chicago e contiene riletture di pianista Masahiko Sato e il batterista claste del , che oggi vibra di brani dell’Art Ensemble Of Chicago. Takeo Moriyama, che rappresentano bruciante attualità, fi no ad apparire Toyozumi era amico fraterno del la continuità del free jazz in Giappo- quella in cui riverbera maggiormen- batterista Steve McCall, con cui ha ne, e la più giovane e virtuosistica te lo spirito più genuino del jazz. ancore molte affi nità espressive, nel- Michiyo Yagi, che affronta il Basti pensare al senso continuo di la sospensione del tempo, nel ruolo con una fi sicità a metà tra la danza sorpresa che genera questa musica, centrale che affi da alla cassa della e le arti marziali. Un concerto di intimamente connesso alla sua es- batteria. benefi cenza per le vittime di Fuku- senza basata sull’improvvisazione, È chicagoano il vibrafonista Jason shima ha congiunto altri musicisti sul cogliere l’energia del momento, Adasiewicz, esponente della scena giapponesi - il chitarrista Otomo che accomuna gli artisti e il pubblico contemporanea in cui riecheggia la Yoshihide, il chitarrista , nell’attimo della creazione, in tempo tradizione AACM. Tra lui e Toyozu- il sassofonista Akira Sakata, il trom- reale. Un processo che il jazz pos- mi si è stabilita un’immediata com- bettista Toshinori Kondo (che ha siede nel suo dna, nell’unicità della plementarità e le due anime, diversa- anche suonato con il gruppo Hairy performance, nell’irripetibilità del- mente radicate nella vicenda sonora Bones dove fi gurava l’unico italiano l’improvvisazione. A Wels, ad esem- di Chicago, hanno spinto Brötzmann a Wels, il bassista Massimo Pupillo) pio, il trio DKV, che prende nome dal verso modi espressivi propri della - al consolidato Chicago Tentet di batterista Hamid Drake, dal bassista tradizione del jazz, un tratto distinti- Brötzmann. Qui l’energy music ri- Kessler e dal sassofonista Ken vo della musica chicagoana. Questa vela tutta la sua carica umana, il suo Vandermark, ha attualizzato straor- relazione “americana” di Brötzmann valore sociale nel sensibilizzare e dinaria potenza l’irruenza e la libertà assume un segno opposto quando rifl ettere su una tragedia, intrisa del con cui si esprimeva Sonny Rollins è lui ad attrarre nella sua orbita il pathos che discende dalla musica di in trio a metà degli anni Sessanta. batterista Nasheet Waits e il bassi- Coltrane, Ayler, Cecil Taylor. Così Ancorata a caratteristiche tra le più sta Eric Revis, trasformando il loro l’urgenza espressiva della musica distintive del jazz, l’energy music si swing in una pulsazione nervosa, diventa il motore di un’intera ma- rivela un sistema di comunicazione, di scuola europea. In particolare per nifestazione, il suo cuore pulsante. di relazioni umane profonde, dove Revis che, a dispetto della lunga mi- Unlimited di Wels offre un modello ogni musicista partecipa mettendosi litanza con il sassofonista Brandford culturale da seguire. CULTURE | JAZZ 27

STORIE Com’era bella l’Italia in bianco e nero

Due libri di immagini ripercorrono le generazioni di musicisti e di locali che hanno fatto la storia del nostro jazz

LUIGI ONORI

l centocinquantenario dell’Uni- minuziosa cura informativa delle di- tà d’Italia è stato celebrato in dascalie. I nove capitoli (da “Le origi- Imille modi; ricostruire la storia ni” a “Gli ultimi quarant’anni”) sono fotografi ca dei jazzisti italiani, anche ritmati da brevi quanto esaustive in- gli emigrati di prima e seconda ge- troduzioni, a creare un percorso che nerazione, è uno dei più inconsueti. dà corpo a luoghi, musicisti, volti, Si può seguire questa vivida macro- strumenti, manifesti, epoche. storia in L’Italia del Jazz di Adriano La struttura di Music Inn. 1971- Mazzoletti (Stefano Mastruzzi Edi- 2011 rifl ette invece un altro tipo di tore, 282 pp., € 60,00): trecento foto- rapporto con la memoria: si apre grafi e e didascalie che partono dalla con la prefazione “militante” di fi ne dell’Ottocento e arrivano alla Giovanni Tommaso, si struttura in contemporaneità. La storia del Bel settori dedicati agli effervescenti Paese vi scorre in un’inedita sequen- anni Settanta, alla dedizione di Pe- za. Si parte dal ritratto di Girolamo pito e Picchi Pignatelli, alla vita e ai La Rocca e famiglia (New Orleans, concerti straordinari nel leggendario 1891) con il piccolo Nick che sarà locale di largo dei Fiorentini. Scop- cornettista della Original Dixieland pio cuce con abilità (e con qualche Jass Band, protagonista nel 1917 di inesattezza e refuso) le testimonian- quello che uffi cialmente è conside- ze. E inserisce come “Frammenti di rato il primo disco di jazz. L’ultimo Jazz” tredici interventi di musicisti, scatto, dopo quelli recentissimi di da Marcello Rosa a Maurizio Giam- Cafi so e Bearzatti, immortala cento- marco, dai quali, in forma di raccon- cinquanta jazzisti italiani di genera- to polifonico, emergono l’unicità di zioni diverse, colti nel 1992 nella sala quell’esperienza e dei suoi animatori A di via Asiago in Roma, quando la utopisti, il costituirsi di una famiglia Rai produceva ancora cultura, e la internazionale raccolta attorno ai va- capitale era uno dei riferimenti del lori “umani” del jazz. La rinascita nel jazz europeo. 2011 del club, ad opera di un gruppo Proprio Roma è l’epicentro di di professionisti ed appassionati, lega un’altra vicenda, questa volta una un passato irripetibile ad un presen- “microstoria” che nasce dalla pas- te possibile. Ancora una scommessa sione viscerale di quella singolare sulla musica e sul senso della memo- Roma, Four Roses Festival 1984: fi gura che fu Pepito Pignatelli, che ria e della cultura del nostro Paese. Chet Baker tra Nicola Stilo e Rita e Carla Marcotulli da batterista dilettante si trasformò in impresario fi no a creare una cave, quasi un archetipo del locale jazzisti- zatori, in sintonia con quanto di più co: il Music Inn. Da esso si dipanò avanzato avveniva nell’arte musicale. – dai primi anni Settanta sino al 1993 Si colgono profonde assonanze con – una ragnatela di rapporti umani ed quanto oggi si intende da più parti artistici che si estese ad Italia, Euro- per valorizzazione di un Bel Paese pa e Stati Uniti, abbracciò Johnny in crisi economica e di soprattutto Griffi n e Giovanni Tommaso, Franco di identità. In questo senso i volumi D’Andrea e Chet Baker, Dexter Gor- di Mazzoletti e Scoppio raccontano don ed Enrico Rava. La storia, appas- una vicenda collettiva che sfugge ai sionante, si legge in un volumetto di luoghi comuni e taglia prospettica- Federico Scoppio, Music Inn. 1971- mente vicende della nostra nazione 2011. Personaggi, racconti, emozioni gravide di profonde trasformazioni. di ieri e di oggi (Ass. Cult. Music Inn, L’Italia del Jazz è infatti un album Zone di Musica), che accompagna la fotografi co che per l’autore «raccon- riapertura del club romano, avvenuta ta per immagini ciò che ho tentato la primavera scorsa. Ricostruendo le di descrivere nei libri»: non un libro vicende del locale e dei suoi protago- con immagini ma un libro di imma- nisti (Pepito e Picchi Pignatelli in pri- gini «in cui il testo – precisa Mazzo- mis, con tanti jazzmen italiani e stra- letti – si incarica di accompagnare e nieri e le loro testimonianze dirette) “spiegare” le fotografi e, cercando di si attraversano gli anni Settanta ed chiarire il contesto storico nel quale Ottanta sino al 1993, anno tragico le- sono state prodotte e le fi nalità verso gato alla morte di Massimo Urbani, cui si indirizzava la loro funzione». alla scomparsa di Picchi e alla chiu- Il volume è una sorta di gigantesco sura del locale. Un’ultima parte do- dizionario visuale del lavoro operato cumenta l’attuale riapertura. nei decenni da Mazzoletti, poi con- Centodieci anni di macrostoria fl uito nei monumentali libri sul jazz fotografi ca e quarant’anni di misco- in Italia (pubblicati dall’EDT). Una storia di un locale dimostrano la non galleria, che non ha precedenti nella perifericità di una parte d’Italia, lo pubblicistica italiana, davvero magni- svincolarsi dal provincialismo di jaz- fi ca per la nitidezza e la qualità delle zisti, studiosi, appassionati, organiz- immagini, la loro impaginazione, la 28 CULTURE | POP n.288, gennaio 2012

PERSONAGGI

nest Jon’s Records, etichetta della quale Albarn stesso è tra Damon Albarn i fondatori, divenuta nel giro di un decennio uno dei mar- chi più meritevoli ed eclettici nel panorama internazionale, destreggiandosi con personalità fra dubstep e folk, ristam- pe di dischi arabi o africani e avanguardia elettronica. E ancora The Good, The Bad And The Queen, supergruppo formato nel 2006 con l’ex bassista dei Clash Paul Simo- non, l’ex chitarrista dei Verve Simon Tong e una leggenda della musica africana come Tony Allen, già batterista negli Africa ’70 di Fela Kuti. Un unico album omonimo in curri- culum: affascinante ipotesi di concept su Londra e i suoi luo- ghi oscuri. E poi: Monkey: Journey to the West, opera teatrale scritta con l’artista Jamie Hewlett (anch’egli nei Gorillaz) e il regista e attore cinese Chen Shi-Zeng; la rimpatriata dei Blur, arrivata dopo anni di amara separazione dal chitarri- sta Graham Coxon, ecelebrata con una trionfale apparizio- ne al festival di Glastonbury nel 2009; le colonne sonore fi rmate con Michael Nyman (Ravenous di Antonia Bird) o da solo (Ordinary Decent Criminal di Thaddeus O’Sullivan e 101 Reykjavík di Baltasar Kormákur). Siamo al 2011. Mentre i fratelli Gallagher chiudono una volta per tutte l’esperienza degli Oasis, debuttando indivi- dualmente con dischi più (High Flying Birds di Noel) o meno (Different Gear, Still Speeding dei Beady Eye di Liam) riusciti, L’onnivoro Albarn ma sempre incollati inesorabilmente alla casella di partenza, Albarn usa il suo tempo nei seguenti modi. Anzitutto lavo- ra alacremente alla seconda produzione teatrale, un musical I Blur, i Gorillaz, i progetti africani in Mali e in Congo, intitolato Dr. Dee: An English Opera e dedicato alla fi gura del le “opere” (Monkey: Journey to the West e Dr.Dee: An English Opera)... consigliere medico e scientifi co della Regina Elisabetta I, il matematico e alchimista (e mago, si dice) John Dee, a fi ne Cinquecento. Diretto da Rufus Norris, lo spettacolo va in scena il 1° luglio («con canzoni che tracciano collegamenti ANDREA POMINI fra il tempo di Dee e il nostro, centrate su relazioni, religio- pesso, anzi quasi sempre, è solo questione di tem- ne, edonismo, rituali e un po’ di politica»), al Manchester po. Se si ha la pazienza di aspettare, vengono a galla International Festival; si tratta - nelle intenzioni dell’autore Sverità, falsità ed esatte proporzioni delle cose. Pren- - di una creatura in continua evoluzione: «Non è come fare diamo il Britpop, ad esempio: sono passati sedici anni e un disco, cambia. E dopo la prima è rimasto in stato di fl us- qualche mese dalla celebre copertina del “New Musical so» per tutte le repliche sino al 9 luglio. Express” che ne uffi cializzava la madre di tutte le sue bat- Albarn progetta e coordina quindi la trasferta nella Re- taglie, come in un match pugilistico di cartello: Blur contro pubblica Democratica del Congo di una dozzina di produt- Trimestrale di cultura Oasis. Due pretendenti per l’unica corona dei pesi massimi tori di estrazione elettronica (lui compreso), con cui registra e tifoserie contrapposte. Due cose diverse, ma in fondo an- musica a Kinshasa insieme a una cinquantina di artisti del e pedagogia musicale a cura della SIEM che simili in qualche modo, visto che concorrevano nella posto: tutto riassunto nell’album Kinshasa One Two, edito (Società Italianaa per l’Educazione l Educazione Musicale) stessa categoria. Da lì in avanti, però, le cose hanno comin- in autunno da Warp e accreditato al collettivo DRC Music ciato a cambiare e questi sedici anni hanno svelato quanto [ce ne siamo occupati sul “giornale della musica” 287]. Poi l’equivoco non stesse tanto nel parteggiare per l’una o l’al- va in tour con Rocketjuice And The Moon, trio in cui fi gu- tra band, ma proprio nell’associarle alla medesima catego- ravano oltre a lui Flea dei Red Hot Chili Peppers e ancora ria. Il gruppo dei Gallagher ha continuato a replicare da al- Tony Allen, di cui è in preparazione un disco quasi inte- lora, con ispirazione decrescente (tranne qualche sporadica ramente strumentale «sintonizzato su frequenze afro pop eccezione), la formula testata nei primi due album, i pre- evolute e jazz». Non contento, riunisce The Good, The Bad gevoli Defi nitely Maybe e (What’s the Story) Morning Glory?. And The Queen per la prima volta dal 2008, in occasione I Blur, invece, hanno fatto di tutto per evitarle, le formule, di un concerto di benefi cenza per festeggiare i quarant’an- è uscito il n. 1611 un numero: € 5,000 rinunciando magari ad accumulare una quantità di singo- ni di Greenpeace e il varo della nave Rainbow Warrior III abbonamento:o: li da primo posto in classifi ca pari a quella dei colleghi di (ricorrenza particolarmente sentita da Paul Simonon, che Italia € 18,000 Manchester, e avvitandosi talvolta in esperimenti a presa aveva partecipato in incognito a una recente missione del- € estero 22,000 non proprio rapida, ma alzando il proprio profi lo autoriale l’organizzazione ecologista, abbordando una piattaforma e la relativa credibilità in maniera inequivocabile. Ma non è petrolifera nell’Artico e guadagnandosi così due settimane tutto: mentre di Liam e Noel Gallagher si è parlato soprat- di carcere in Groenlandia). Consegna inoltre alle stampe tutto per via delle liti e degli eccessi, questo lasso di tempo un’antologia dei Gorillaz, The Singles Collection 2001-2011, è servito anche ad affermare la fi gura di Damon Albarn, e annuncia per febbraio un brano nuovo della band, par- forza motrice del quartetto londinese, come prototipo del te della serie “Three Artists, One Song” sponsorizzata da musicista pop contemporaneo. Non più solo cantante di Converse, in coincidenza col lancio di un nuovo modello in questo numero: bell’aspetto, o fi ne osservatore della società britannica in di scarpa disegnato dall’ala grafi ca del gruppo, Jamie Hew- Musica-teatro per la scuola forma di canzonetta, ma uomo curioso e aperto verso il lett. Infi ne, prova regolarmente e registra pure una canzone Postura ed espressione mondo, disposto a osare, ansioso di reinventarsi con ritmi coi Blur, su testo istantaneo del poeta Michael Horovitz de- Canto e rieducazione vocale frenetici, attento a ciò che si muove nel sottobosco e abile dicato ai disordini di Londra e alle temute ripercussioni sul Musica per l’inclusione nel riadattarlo per platee più vaste. Carnival caribico di Notting Hill Gate (canzone che proba- La sequenza delle sue attività parla da sola. I Gorillaz, bilmente non sarà mai pubblicata, visto che il Carnival si è Scuola e cultura digitale per cominciare: band nata virtuale (membri dalle identità svolto poi regolarmente: «Il pezzo è stato signifi cativo per fi ttizie e immagine pubblica affi data a personaggi da car- circa dodici ore», chiosa Albarn, aggiungendo che si diverte toon) ma diventata via via sempre più reale; quanto di più tantissimo a suonare coi suoi vecchi compagni e vorrebbe per contatti con la redazione: vicino ci sia in giro a un progetto da solista del Nostro, farlo anche dal vivo, cercando di trovare un posticino ai [email protected] crocevia di linguaggi in cui convergono hip hop e reggae, Blur fra tutti i suoi altri progetti). per abbonamenti, pubblicità, diffusione: elettronica e rock alternativo. Oppure Mali Music, album «E pensare - ha scritto nel 2007 il critico musicale del edt.it/musica/musicadomani pubblicato nel 2002 e realizzato nel Paese africano insieme “Guardian” Alexis Petridis - che un tempo veniva confron- a protagonisti della musica locale come Afel Bocoum, Lobi tato sfavorevolmente a Liam Gallagher, cosa che oggi suo- www.edt.it Traoré e Toumani Diabaté: prima manifestazione delle na come se si paragonasse David Bowie a Les Gray dei pulsioni “periferiche”di Albarn e titolo d’esordio per Ho- Mud...». CULTURE | POP 29

POSTUMI “Tesori” di leonessa, lacrime di coccodrillo

Morta tragicamente il 23 luglio scorso a soli ventisette anni, Amy Winehouse è riapparsa sotto l’albero di Natale con un disco postumo un po’ artificiale: Lioness: Hidden Treasures

ALBERTO CAMPO

scritta dal 23 luglio scorso al ma- cabro “club dei 27”, lo stesso di Icui sono entrati a far parte via via i vari Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain, dece- duti tutti a quell’età, anche ad Amy Winehouse è toccata in sorte la re- surrezione per via mercantile. Rito celebrato con solerzia e tempismo più che sospetti nello scorso Natale. Si sa: una parte consistente dei pochi dischi che ancora si vendono viene smerciata appunto sotto l’albero. E la sventurata cantante londinese ne vendeva eccome, essendo stella di prima grandezza nel fi rmamento del- la contemporanea. Anche da morta: tra gli effetti tangibili della sua precoce scomparsa, l’immediato ritorno ai vertici delle hit parade di mezzo mondo – Italia inclusa – degli unici due album editi in vita, Frank e Back to Black. E fi gurarsi gli sfracelli che avrà fatto a fi ne anno il postumo Lioness: Hidden Treasures (sull’esito commerciale del prodotto non v’è dubbio alcuno). Diciamo la verità: non è un bello spettacolo. Né lo è mai, quello della cannibalizzazione di una salma. Però così va il mondo esercizio di maniera sui canoni della (della pop music e non solo): ma- canzone pop anni Sessanta (una sua gari non ti fa bella, però la morte è ossessione erano in particolare i co- senz’altro redditizia per chi rimane. siddetti girls groups, come dimostra Tuttora le classifi che di vendita sono qui la cover di “Will You Still Love zeppe di cadaveri illustri: da Elvis a Me Tomorrow” delle Shirelles). Michael Jackson, oltre ai sopra citati. All’opposto, provengono addirit- Come la dobbiamo chiamare: necro- tura dagli esordi episodi quali “Our mania? Day Will Come”, classico minore del E tuttavia andrebbe giudicato il doo wop messo a ritmo di rockstea- disco in sé, che i produttori Mark dy, e “Halftime”, elegante performan- Ronson e Salaam Remi hanno con- ce di crooning modello fezionato facendo jazz da night club in acrobazie d’arran- cui si rende omaggio giamento, per con- a Sinatra. Comple- ferire tono in qual- tano l’offerta alcune che modo uniforme alternative takes di a materiali sonori di canzoni già edite (un estrazione diversa in paio da Back to Black termini cronologici e “Valerie”, da Ver- (dal 2002 al marzo sion di Ronson) e 2011) e qualitativi (si altre cover ancora va da semplici provini (“Girl from Ipane- a registrazioni compiu- ma” di Jobim e il te). Suona così come un al- sempreverde “Body & Soul”, insieme bum “vero”, o quasi, anche se non è al veterano Tony Bennett, entrambe il “terzo album di Amy Winehouse” mediocri, mentre ha fascino ombro- di cui si favoleggiava da almeno tre so – all’epilogo – “A Song for You” di anni (e di cui pare esistano abbozzi Leon Russell, resa celebre da Donny assai grezzi, una dozzina in tutto, Hathaway, anch’egli beniamino di che però familiari e discografi ci si Amy, che ne tesse infatti le lodi in sono impegnati a non far uscire da- coda al brano). Tirando le somme, i gli archivi: vedremo se sarà così...). “tesori nascosti” dichiarati nel titolo Avrebbero potuto prendere quella alla fi ne sono in minoranza. E dun- via, verosimilmente, gli episodi di que della “leonessa”, fragile com’era conio recente, come ad esempio in vita e ancora più adesso che non “Like Smoke” (in cui duetta con lei a può esprimere opinioni sul da farsi, distanza il rapper newyorkese Nas) preferiamo conservare altri ricordi. o “Between the Cheats”, elegante 30 CULTURE | WORLD n.288, gennaio 2012

RIVOLUZIONI La voce libera di piazza Tahrir

Nell’aprile dello scorso anno “il giornale della musica” ha pubblicato un reportage di Mark LeVine sul ruolo della musica nella prima fase della rivolta egiziana. Docente di Storia mediorientale alla University of California e chitarrista, LeVine è uno specialista delle scene musicali alternative nei Paesi arabo-islamici e del rapporto fra i giovani musulmani e la cultura pop occidentale: pubblicato nel 2008, un suo libro su questi temi è stato reso disponibile nel 2010 per il lettore italiano da Isbn Edizioni col titolo di Rock the Casbah!, mentre è in attesa di traduzione un nuovo lavoro in cui LeVine propone il suo punto di vista sulla “primavera araba”. È anche autore di La pace impossibile. Israele/Palestina dal 1989 (EDT). Nel reportage per il nostro giornale LeVine lucidamente già vedeva la strada dell’Egitto in cammino verso la democrazia ancora molto accidentata: a conferma dei suoi timori, pochi giorni dopo che ci aveva inviato il suo articolo, in cui raccontava la figura di Ramy Essam, uno degli emblemi della rivoluzione del Cairo, il giovane musicista egiziano veniva sequestrato e torturato. Ramy è il protagonista anche di questo nuovo reportage di LeVine, che, in coincidenza con le prime elezioni del dopo-Mubarak, è tornato in piazza Tahrir e ha anche collaborato alla realizzazione del disco di Ramy

MARK LEVINE

er favore Mark, tu rima- tà agiscono per indebolirne l’unità va generazione” di egiziani le cui ni qui, ok?». «Tranquillo, e minare la sicurezza della piazza. richieste senza precedenti di libertà, «Pandrà tutto bene: vengo Dopo settimane di battaglia sulla dignità e di un futuro migliore han- con te». «Assolutamente no, adesso “linea del fronte” di via Mohamed no scosso le fondamenta del mondo è molto pericoloso. Per favore stai Mahmoud, dopo giorni passati a re- arabo, e non solo. qui». Ramy Essam ha pronunciato sistere ai lacrimogeni e ai proiettili di Ma esattamente nel momento in queste parole in inglese: non è il no- gomma e notti gelide a dormire nelle cui il 21 novembre a Stoccolma ac- stro modo abituale di comunicare. tende sempre più sudice del mini-vil- cettava il premio, piazza Tahrir era Normalmente ci parliamo in arabo, laggio dei manifestanti di Mansoura, avvolta in una nube di gas lacrimo- anche se da febbraio – quando ci sia- la sua città natale, Ramy ne ha avuto geni, proiettili e sangue. E il giorno mo incontrati la prima volta, negli abbastanza. seguente, appena atterrato al Cairo, inebrianti primi giorni della Rivolu- Ramy è corso nella piazza, dove è zione democratica egiziana, ormai Premio da Freemuse stato per le successive due settima- lontani dieci mesi – il suo inglese è Quando sono scoppiati gli ultimi ne, allontanandosi solo per le intervi- migliorato moltissimo. Abbiamo co- scontri in piazza Tahrir, Ramy era ste e per andare in studio a registrare minciato a usarlo sempre di più man in viaggio per intervenire, come se- il suo disco. mano che la sua sicurezza nel parlar- condo classifi cato, alla cerimonia Nella storia del rock’n’roll, a co- lo aumentava: anche per aiutarlo a del premio Freedom to Create 2011. minciare da artisti come Bob Dylan e migliorare, visti tutti i media interna- Riconoscimento ancora più impor- Bob Marley, fi no ad arrivare ai Rage zionali che costantemente chiedono tante, Ramy è stato insignito del pre- Against the Machine, molti musicisti di intervistarlo. Ma ora Essam non stigioso Freemuse Award, assegnato sono stati considerati socialmente e ha in mente le interviste, e neanche il ogni anno dalla ONG internazionale politicamente “rivoluzionari” perché crescente numero di riconoscimenti Freemuse, con base a Copenaghen, la loro musica è stata capace di cattu- che gli sono stati tributati negli ulti- all’artista la cui opera abbia meglio rare lo spirito, la rabbia e le speranze mi tempi. Ha parlato in inglese per rappresentato l’ideale di usare la mu- della ribellione giovanile della loro assicurarsi che avessi capito: non do- sica per far progredire i diritti umani, generazione. Ma anche gli artisti vevo seguire lui e il gruppo dei suoi sociali e politici in una società. più rivoluzionari raramente hanno compagni mentre si dirigevano ver- Di certo nel 2011 pochi artisti messo in gioco, oltre alla loro musi- so una delle entrate della piazza, con lo avrebbero potuto meritare più ca, anche il loro corpo e la loro vita. l’obiettivo di strapparne il controllo di Essam, dal momento che la sua Persino un Fela Kuti, grande creatore agli scherani del governo. Durante canzone “Irhal” (Vattene), scritta in nigeriano dell’afrobeat, non ha fatto i diciotto giorni che tra gennaio e febbraio nella sua tenda in piazza ogni giorno avanti e indietro – lette- febbraio 2011 hanno dato il via alla Tahrir, è diventata in poco tempo ralmente - dal cuore della battaglia rivoluzione, i nove accessi alla piaz- l’inno della Rivoluzione egiziana e, alla studio d’incisione, per registrare za erano fi ltrati da vari strati di con- nelle parole del comitato del premio, un album. trollo – dai tre ai cinque – assicurati «ha incarnato l’importanza del ruolo È diffi cile spiegare quale sia l’im- da un servizio d’ordine composto giocato dalla musica nella primavera patto di una carica del genere sulla da volontari fi dati, che garantivano araba». musica. Quando ho registrato per la la sicurezza delle migliaia e migliaia Nei mesi successivi alla prima on- prima volta con Essam, a febbraio, di manifestanti che ogni giorno data di proteste, che ha portato alla la violenza era stata sublimata dalla passavano per Tahrir. Ma a partire caduta del presidente Hosni Muba- massa di persone che ogni giorno si dal grande sit-in di luglio, e di nuo- rak, Ramy è stato sequestato e tor- riversava in piazza Tahrir, e la sua vo in novembre, la giunta militare turato dalle forze di sicurezza. Cio- canzone era diventata l’inno di una è riuscita ad infi ltrare tra i volontari nonostante ha continuato a suonare rivoluzione fi no a pochi giorni prima scagnozzi e provocatori prezzolati, in ogni occasione, scrivendo di getto ancora embrionale. Ramy era stato che apparentemente sembrano parte nuove canzoni che rifl ettono le fru- ferito in uno dei primi scontri, ma delle forze rivoluzionarie, e in real- strazioni e l’aspirazione della “nuo- quando andammo in studio » CULTURE | WORLD 31

A sinistra: Ramy Essam a piazza Tahrir, al Cairo, nel gennaio 2011; a destra: mentre ritira il premio Freemuse il 21 novembre scorso a Stoccolma

» l’energia, nonostante qualche timo- l’atto di resistenza più importante e no per le strade scandendo per tut- re, era in gran parte positiva, e nella catartico a cui Essam e il suo partner to il tragitto “hip hop, hip hop, hip sua voce si riconosceva la gioia nel Taher Saleh, con lui sin dall’inizio, hop!”. cantare che si avvertiva in molti de- possono affi darsi. Come dice Mc Flash, della band gli artisti-rivoluzionari tunisini dopo Black Bulletz, «la Rivoluzione è nel- il rovesciamento di Ben Ali. Suonare l’aria e l’arte se ne nutre. Un tempo, Ma ora, con la giunta militare che per le masse prima della Rivoluzione, avevamo si rifi uta di cedere il potere, con do- Il nostro ultimo giorno insieme, un solo regime corrotto, un solo ne- dicimila prigionieri politici arrestati quando ho chiesto a Saleh se pen- mico da combattere e un obiettivo da febbraio e lasciati a marcire nelle sava di restare in piazza indefi nita- – abbasso il regime! Ma ora l’intero prigioni militari (più di quelli incar- mente mi ha risposto: «E perché no? Paese sta attraversando una fase di cerati da Mubarak negli ultimi dieci Dove dovremmo andare? A Londra confusione. Ogni egiziano sta anco- anni del suo regime), con la classe e in altre città occidentali ci sono oc- ra cercando di trovare la sua colloca- politica emergente pronta a liquidare cupazioni permanenti, perché non zione nel nuovo Egitto». i rivoluzionari con le elezioni, e con dovremmo averne una qui?». Saleh Per aiutare a gestire la confusio- la stessa piazza Tahrir divenuta un aveva passato l’ora precedente a di- ne, Flash spiega che i rapper più po- luogo molto più pericoloso e molto stribuire pasti gratis alle dozzine di liticizzati «hanno ora un nuovo mes- meno unito di quando per la prima bambini e ragazzi poveri, e spesso saggio, ed è morale. A partire dalla volta Ramy ha incanalato lo spirito senza casa, che sono diventati i veri rivoluzione ci sono stati alcuni cam- della rivoluzione nella sua musica, il eroi di Tahrir, combattendo senza biamenti politici, ma nel processo di suono della voce di Essam è diven- sosta contro la polizia militare e gli cambiamento la gente sta ancora te- a vedere molta gente assolutamente to di restare alla tenda, Ramy se ne è tato stanco, cupo e lamentoso. Si scagnozzi del governo, mentre la nendo un ritmo lento: ora è l’etica la normale, una folla di ogni età e clas- andato, disarmato, per affrontare gli potrebbe dire un mix di Bob Dylan maggioranza dei rivoluzionari “libe- cosa di cui parlare. Una rivoluzione se sociale. L’epoca del pop di basso sgherri del regime che hanno preso e Rachid Taha, per dare l’idea, un ral” e della classe media si teneva a non dovrebbe riguardare solo i cam- livello è fi nita». il controllo della piazza. Ma non era paragone che comunque non ren- prudenziale distanza dagli scontri. biamenti politici: l’etica delle perso- Questa nuova attenzione, di cui solo: con lui c’erano molti della vera derebbe giustizia alla voce di Ramy, Se Essam è diventato l’artista più ne deve andare di pari passo con le benefi cia buona parte dei musicisti amn al-meidan, il servizio di sicurez- perché né l’uno né l’altro hanno mai importante fra i partecipanti alla riforme». Il suo compagno Mc Karim che conosco, è in assoluto contra- za di Tahrir, che hanno combattuto ingoiato gas lacrimogeni mentre can- rivolta egiziana, certo non è l’uni- aggiunge: «Come rapper non stiamo sto con il disprezzo con cui dalla due settimane per tenere la piazza. tavano, e al timbro della loro voce co. Anche la scena rap egiziana, in ad aspettare la libertà. L’hip hop ha stragrande maggioranza dei giovani Portano bastoni e sacchi di pietre e non hanno contribuito notti passate rapido sviluppo, è coinvolta nella avuto una strada simile a quella del attivisti sono trattatte popstar come indossano imbottiture protettive per a dormire al freddo. rivoluzione. Data la reputazione in- Movimento del 6 aprile [uno dei Tamer Hosni, che erano fra i favori- ripararsi dai colpi dei loro avversari. Anche il modo di suonare la chi- ternazionale dell’hip hop, il governo movimenti più importanti dietro le ti dell’ancien régime e che all’inizio Mentre si allontanano, è chiaro che tarra di Ramy si è fatto più incisivo egiziano ha tentato con tutte le sue sollevazioni]. Il governo non presta- hanno provato a fermare la rivolu- se l’Egitto vedrà mai la vittoria della e preciso, ha preso maggior forza ed forze di fermarne i concerti più im- va attenzione né all’uno, né all’altro, zione facendo appello ai loro fan per- sua rivoluzione, sarà per merito dei espressione di prima. Notte dopo portanti, soprattutto quando gli or- e entrambi sono cresciuti così velo- ché lasciassero piazza Tahrir. Mentre militanti che portano tanto chitarre notte, tra l’accumularsi dello stress ganizzatori hanno cercato di portare cemente che quando alla fi ne ci si è i divi mainstream supportavano il quanto bastoni. Ed è così che proba- e la mancanza di sonno, questo pro- dalla Libia o dalla Tunisia rapper già accorti di loro, entrambi erano ormai regime, i ragazzi dell’hip hop con i bilmente dev’essere. cesso si è accentuato, fi no a raggiun- famosi, come El General, che avreb- entità robuste». loro pantaloni larghi si accampavano gere, l’ultima volta che siamo andati be dovuto esibirsi al Cairo a novem- Se gli islamisti e i neoliberali in piazza insieme ai metallari con le traduzione di Jacopo Tomatis in studio, una specie di apogeo, con bre in un importante festival ma cui hanno dominato il voto per il par- code di cavallo. la stanchezza e l’ispirazione che è stato negato il visto. Ma anche in lamento, i musicisti stanno però congiuravano rasentando nello stes- circostanze del genere gli artisti non verifi cando che la gente comune Le armi del futuro so momento la sinergia più perfetta si arrendono, e quando l’apparato viene sempre di più ad ascoltare la In defi nitiva, la musica è davvero l’ar- e il collasso completo. Eppure, con la di sicurezza all’ultimo minuto vieta loro musica e, cosa ancora più im- ma del futuro, come aveva predetto rivoluzione in piazza Tahrir che di- di tenere un concerto nel luogo pre- portante, il loro messaggio. «Non ci Fela Kuti. Ma raramente è l’unica, e venta ogni giorno più disperata, scri- visto, organizzatori e fan scelgono sono più solo gli adolescenti» spiega raramente può vincere da sola. E così, vere e registrare è di nuovo diventato rapidamente un’altra sede e marcia- Karim, «ai nostri concerti comincio dopo avermi messo in guardia e det- ) le tue EDICOLA 2,50 € ABBONAMENTO 1414 € (CARTA+PDF)F) a pagina 14 musiche cedola ogni giorno compila la ( info > www.giornaledellamusica.it/abbonamentiwww.giornaledellamusica.it/abbonam.giogiornaledellamusica.it/abbonamornalddellaamumusi t//abbob menti [email protected]@[email protected] t 32 CULTURE | CLASSICA n.288, gennaio 2012

ANTICA LE

Canto

USICA Pianoforte L’oro musicale di Napoli I° Concorso Nazionale Archi

M Un patrimonio inestimabile riportato alla luce da Antonio Florio e I Turchini Premio Salvatore Gioia Fiati Chitarra 22/25 Marzo 2012 Musica da Camera Biblioteca Comunale di Villarosa (EN) Pianoforte a 4 mani Cristofaro Caresana Gaetano Veneziano ONCORSO info 329 4092278 e-mail:[email protected] ° C Tenebrae. Musiche per la I Settimana Santa a Napoli

S Variale, I Turchini, dir Florio Glossa

L’adoratione de’ Magi

Cantate Napoletane voce intensa di Valentina Varriale rie- I Turchini, dir Florio sce a disegnare questo calore, espres- Glossa sivo della tradizione napoletana delle Tenebrae, che così tanto aveva colpi- Il Canto della Sirena to il viaggiatore francese Jean-Jacques Bouchard quando nel 1632 scrisse di Cantate napoletane dell’età aver ascoltato «le plus belle musique barocca que se fasse à Naples». de Vittorio, I Turchini , dir Florio Quasi tutto con musiche di Ca- Glossa (3 cd) resana (ma con due composizioni di Pietro Antonio Ziani, la Sonata op VII n. 17 e la Sonata op VII n. 15, Freiberg mmergersi nel suono di Napoli po di Antonio Florio, come Roberta & Venezia 1667/68) è L’Adoratione de’ è quasi naturale, ascoltando le Invernizzi, Daniela del Monaco e Ro- Maggi, dal titolo di una cantata del Iinterpretazioni ipnotizzanti del- sario Totaro. Si cantano e si suonano compositore ‘napoletano’ di adozio- lo storico ensemble dei Turchini di i brani che hanno fatto storia nella ne, dove alle già citate voci “turchine” Antonio Florio. Da anni il loro lavoro carriera dei Turchini tra cui quelli si aggiungono quelle di Maria Grazia di ricerca e interpretazione del reper- degli autori napoletani, scoperti ne- Schiavo, Filippo Mineccia e Giuseppe torio barocco napoletano ci regala te- gli anni di ricerca, come Francesco Naviglio. Caresana è un compositore sori nascosti grazie alla ricostruzione Provenzale (presente nei tre dischi completamente ignorato dalla storia a tutto tondo della pratica musicale con le sue cantate, tra cui Care selve, della musica europea ma ora fortuna- partenopea, dalle rappresentazioni di amati orrori), Nicola Sabino (Non cchiù tamente riportato alla luce attraverso corte a quelle private, dalle funzioni Ciccillo mio), Gaetano Greco (le par- questo repertorio composto per la religiose alla musica parallela parali- tite sull’Aria di Mantova), Leonardo Capella del Tesoro di S. Gennaro e turgica, dalle esecuzioni didattiche a Vinci (Vide vi’ lo gielsomino) e Simone al santo patrono della città dedicato. quelle celebrative, fi no al teatro mu- Coya (L’Amante Impazzito); ma anche Ormai insieme a Francesco Provenza- sicale. La quotidianità e l’eccezionali- le musiche in lingua napoletana di le, Caresana viene considerato il più tà del far musica a Napoli trovano nei autori come Michelangelo Faggio- importante compositore a Napoli pri- progetti esecutivi di Florio l’interpre- li (Stò paglietta presentuoso), Giulio ma dell’arrivo di Alessandro Scarlatti. te ideale come musicista e ricercato- Cesare Rubino (Oh cielo oh ammore) La Veglia, cantata a 6 voci con violini re del patrimonio sommerso di una nonché la rara produzione in napole- per la Nascita di Nostro Signore, of- città, come Napoli, che a quei tempi tano di Alessandro Scarlatti (Ammore, fre una delle più belle pagine musicali stava costruendo la sua fama di capi- brutto fi glio de pottana). Dal suggestivo mai ascoltate: la ninna nanna Dormi tale europea indiscussa della musica. Lamento di Marinetta, moglie di Ma- o ninno che Giuseppe Naviglio intona I risultati di questo lungo lavoro di saniello di autore anonimo alla musi- con inaudita delicatezza. Alla “Na- ricerca, iniziato nel 1987, sono tan- ca strumentale di Nicola Fago, Piero scita del Verbo” è destinata anche la gibili nella produzione concertistica Marchitelli e Francesco Durante, fi no cantata Demonio, Angelo e Tre pastori, e discografi ca dei Turchini e nella fe- alle anonime Tarantelle Antonio Flo- a cinque voci, quasi una rappresen- conda attività didattica di Florio che rio si muove con competenza e sicu- tazione drammatica in cui angeli e coltiva alla sua scuola talenti e giovani rezza nella esplorazione delle voci di demoni e pastori, nell’eterna lotta musicisti che con il tempo diventano Napoli attraverso la identifi cazione tra il bene e il male, si confrontano i virtuosi più ricercati tra gli esecutori di un colore ormai ben riconoscibile animatamente, intorno al tema della di musica antica nel mondo. nel suono dell’orchestra dei Turchini, natività. “Per S. Gennaro” la cantata Gli ultimi tre prodotti discografi ci frutto di anni di studio e di conoscen- Sembri stella felice, Partenope leggiadra dei Turchini (Glossa) ci regalano un za della prassi esecutiva napoletana, vede protagonista la sicura personali- viaggio piacevole nel paesaggio so- di cui Florio si confermano interprete tà vocale e partenopea di Maria Gra- noro partenopeo. Il primo, Il Canto assoluto. zia Schiavo mentre tutto l’ensemble della Sirena, Cantate napoletane del- Perle di Napoli anche nel disco partecipa alla cantata del titolo, a sei l’età barocca, è un cofanetto con tre dedicato a Cristofaro Caresana (c. voci, dove due Angeli, Lucifero e i cd che recupera le edizioni di dischi 1640-1709) e a Gaetano Veneziano tre Magi concorrono alla rappresen- già incisi – ma di straordinaria attua- (1665-1716), Tenebre, con musiche tazione festosa dell’Epifania invitan- lità interpretativa- dai Turchini, con i destinate alla settimana santa (Lectio do nel fi nale, Fedeli su, su, a donare capolavori assoluti delle cantate “na- III del Giovedì Santo, Lectio III del Ve- “due lagrimette e qual cosetta più” a poletane” e in napoletano eseguite nerdì Santo di Caresana e Lectio III del Gesù. da Pino de Vittorio (ormai è un must Primo Notturno e Lectio I del Mercoledì Giulia Veneziano la sua versione di una Tarantella del Santo di Veneziano) ma soprendente- Gargano), - modello per tutti coloro mente soavi, con inedite “pastorali”, che si avvicinano al repertorio napo- quasi una carezza al dolore e ai senti- letano - e dalle voci storiche del grup- menti della settimana di Passione. La CULTURE | CLASSICA 33

DUO CONTEMPORANEA

Novecento per due Cantare in volo

Five Pieces Brian Current (Takemitsu, Hindemith, Airline Icarus Janáček, Silvestrov) PREMIO FEDORA (1 DVD) Duo Gazzana (vl Natascia Gazzana, pf Raffaella Gazzana) ECM

L’originale debutto discografi co del Duo Gazzana, registrato nel marzo scorso presso l’Auditorium della Radiotelevisione Sviz- zera a Lugano per l’etichetta di Manfred Eicher, ha restituito un lavoro fresco e intenso, costruito affi ancando pagine musicali di un Novecento vario, capace di mettere in luce le comuni Da Volo di notte di Dallapiccola, agli aviatori caduti nel Deserto attitudini interpretative delle due sorelle. Natascia al violino e tentato di Casella, da 60e Parallèle di Philippe Manoury (ope- Raffaella al pianoforte hanno così intrecciato le loro sensibilità ra ambientata in un aeroporto bloccato da una tempesta di musicali segnate da una affi nità che, lungi dall’appiattire il loro neve, con passeggeri, hostess e anche un criminale di guerra) approccio in una sorta di compromesso espressivo, fa emergere alla scena dell’incidente aereo nella quale muore il protago- segni strumentali ben connotati, a partire da Distance de fée di nista di Das Gesicht im Spiegel di Jörg Widmann, il tema del Tōru Takemitsu, brano “di ricerca” del 1951. Da questa pagina volo ha sedotto molti compositori. Interamente ambientata a che rappresenta una sorta di indagine stilistica del compositore bordo di un aereo è l’opera Airline Icarus di Brian Current, che giapponese, le due sorelle Gazzana passano ai panorami ben ha vinto il premio internazionale per il teatro musicale da ca- più densi e pregnanti della Sonata in E di Hindemith e della mera (la giuria era presieduta da Louis Andriessen), alla terza Sonata di Janáček, due brani assai differenti tra loro ma che rap- edizione del Premio Fedora. Composta su libretto di Anton presentano terreno fertile per una indagine relativa alla varietà Piatigorsky, messa in scena a Baveno sulle sponde del Lago di lettura delle due interpreti. Un banco di prova che ha fatto Maggiore, in una location particolarissima, il salone affresca- emergere da un lato l’effi cace sicurezza del pianismo di Raffael- to del Grand Hotel Dino, l’opera è una specie di racconto la, segnato da una persistente precisione ritmica miscelata ad claustrofobico, popolata di personaggi chiusi non solo in un una personale sensibilità dinamica, e dall’altro ha valorizzato il aereo (in volo per Cleveland) ma anche nella loro solitudine. suono denso e teso di Natascia, capace di fraseggi precisi, sciol- I rituali del volo (l’addetto che carica i bagagli, gli annunci, le ti con naturalezza nel dialogo con la sorella. Caratteri che sono cinture, il decollo, il carrello dei rinfreschi) si intrecciano con stati evidenziati in maniera ancora più compiuta nel lavoro che una trama di dialoghi e di corteggiamenti più o meno velati: titola l’album, Five pieces per violino e pianoforte di Valentin un uomo d’affari (il basso Luca Gallo) suscita l’interesse della Silvestrov, segnato da un raro e delicato equilibrio, evidenziato hostess (il mezzosoprano Giorgia Bertagni), ma è attratto da con effi cacia dalla lettura di questo duo, prima formazione da una pubblicitaria (il soprano Maddalena Calderoni) seduta camera italiana ad incidere per ECM New Series. al suo fi anco, la quale però rivolge le sue attenzioni verso Alessandro Rigolli un altro passeggero, più scorbutico (il tenore Mirko Gua- dagnini), uno studioso che sta preparando una conferenza su Icaro e Dedalo e sulle illusioni della tecnologia. In que- sto microcosmo Current condensa alcuni topoi tipicamente OPERA operistici: la passione, la gelosia, le geometrie amorose quasi metastasiane (A ama B che ama C che ama D ecc.), i concer- tati tra personaggi che espongono (tra sé) pensieri diversi, il coro degli altri passeggeri che commentano gli accadimenti, Il suicidio di Salome la turbolenza improvvisa (come un temporale operistico), una grande aria del pilota (il baritono Gabirele Ribis), quasi Richard Strauss un inno all’estasi dell’alta quota (“Nessuna pace così grande. Salome Nessuna aria così pulita. Nessuna gioia così pura”). Il compo- Kaiser, Schaufer, Uusitalo, sitore canadese, nato nel 1972, studi alla McGill University di Montreal e a Berkeley, ha creato una partitura corale (che Mattila, Begley, Komlósi, ha anche diretto), pensata come un’«opera-oratorio», con Metropolitan Opera cinque solisti un piccolo coro, una piccola orchestra e sobri Orchestra & Chorus, interventi dell’elettronica. Più interessante della scrittura vo- dir Summers cale declamata, appare quella strumentale, movimentata, ba- sata su armonie trasparenti e pattern reiterati, caratterizzata SONY (1 DVD) da un colore progressivamente più chiaro, da una tessitura più acuta, da una progressiva accelerazione ritmica, che ac- compagna questa strana “drammaturgia ascensionale”, carica di tensione. La regia di Santi Centineo presenta i personaggi La produzione di Salome andata in scena al Metropolitan nel negli atteggiamenti classici del passeggero in volo (che cerca 2008 per la direzione di Patrick Summers e la regia di Jürgen il suo posto, sfoglia una rivista, si appisola), e sfrutta bene la Flimm, con Karita Mattila nel ruolo eponimo, è stata salutata scenografi a realizzata dagli studenti del corso di design del dal “New York Times” come una pietra miliare nella storia Politecnico di Torino, e le proiezioni digitali (basati su riprese del teatro. Elogi giustifi cati dal cast eccellente, un po’meno dal vivo e su animazioni digitali) che creano l’illusione del dall’interpretazione di Summers, senz’altro elegante e di movimento, del decollo, della pista e del cielo che si muovo- Gianluigi Mattietti estrema professionalità, ma qua e là sottotono nello sbalzo no dietro ai fi nestrini. dei contrasti: e si sa quanto conti il direttore d’orchestra in un’opera come questa. Le scene e i costumi di Santo Loqua- sto trasportano la vicenda ai nostri giorni in modo talora ir- ritante, ma lo spettacolo fi la e rivela anche sottili fi nezze. Su tutti domina Karita Mattila, che possiede la voce “da Isolde” desiderata da Strauss, e conserva ancora un fi sico ammire- vole; ma non potendo ormai più materializzare in scena la perversa adolescente, il soprano fi nlandese fa di Salome un personaggio inedito, una matura divoratrice di uomini, con curiose movenze da alcolizzata nelle prime scene e impres- sionanti scoppi di furia psicopatica nel drammatico alterco con Erode. Quanto alla danza famigerata, Mattila e il regista ne fanno una rivisitazione in chiave aristocratica della ben nota lap dance: moderatamente volgare, ma effi cace. Per contro di insospettata signorilità l’Erode di Kim Begley; con- vincenti Juha Uusitalo nel ruolo di Jochanaan e Ildikó Komló- si (Erodiade). Emblematica della regia di Flimm, ora sensibile ora stravagante, è la chiusa: invece di essere massacrata dai soldati, l’eroina offre il collo al carnefi ce di Jochanaan che si avvicina con sguardo spiritato. Visivamente di grande sugge- stione, la trovata ha il solo difetto di fare a pugni con la mu- Una scena di sica. Comunque, dvd meritevole di essere rivisto più volte. Airline Icarus Maurizio Giani 34 CULTURE | JAZZ n.288, gennaio 2012

TALENTI I racconti del futuro

Darius Jones segna una via nuova e diversa al sax di oggi

Darius Jones Trio Big Gurl (Smell My Dream)

Aum Fidelity

cco un’opera notevole dell’anno appena trascorso. Darius Jones, già messosi in luce all’interno del Equartetto Little Women e con il suo primo disco da leader, Man’ish Boy, conferma una vena freschissima che lo candida a diventare fi gura di riferimento per il futu- ro. Dedito esclusivamente al sax alto, possiede una voce strumentale dai contorni netti, un’emissione carica di for- za lirica, assertiva. Ed è già padrone della diffi cile regìa richiesta dal trio con sezione ritmica, senza strumento armonico d’appoggio. D’altra parte, se due veterani au- torevoli come Cooper-Moore e Bob Moses lo avevano spalleggiato nella fatica d’esordio, le credenziali doveva- no essere alte. Big Gurl presenta invece il trio regolare di Jones, formato dal bassista Adam Lane e dal batterista Jason Nazary. Una coppia solida, che consente una trian- golazione in perfetto equilibrio. Darius Jones è un omone dalla stazza imponente e dal volto aperto, un aspetto dalla comunicativa immediata. È originario di Richmond, Virginia: un jazzista del sud, Darius Jones ora piazzato a Brooklyn, come una pletora di colleghi. La sua provenienza incide molto sul suo stile, che risente di una profonda conoscenza storica, rielaborata alla luce Nulla a che vedere con un certo neo-conservatorismo, delle conquiste lessicali più avanzate. In lui tradizione e tutt’altro. Nessuna sirena mainstream: basta ascoltare. radicalismo convivono senza confl itto. La sua ammira- Invece: un fi lo robusto legato al blues, una libera im- zione dichiarata per Johnny Hodges, ad esempio, emer- provvisazione lirica che, se serve, sa essere aggressiva e ge nella narrazione toccante di “Michele (Heart) Willie”, sfrontata, solisti intuitivi, reattivi, che conversano senza come anche in “I Wish I Had A Choice”, ballad ellittiche rete. Di fronte all’eloquio di Darius Jones si ripensa an- dense di glissando e vibrati carezzevoli, subito convertiti che a Julius Hemphill o ad Arthur Blythe, spiriti liberi in grappoli di frasi asimmetriche. E continua nel tour de della musica nera, e a quella “loft-generation” che negli force post-boppistico di “A Train”, riuscita parafrasi ellin- anni Settanta contribuì a rinnovare le coscienze di molti gtoniana che include anche una citazione fi nale di “Such artisti d’avanguardia. Sweet Thunder”. Si potrebbero defi nire autobiografi che le storie che Sono episodi particolari del disco, altrove basato su animano questa musica, che approfondisce la logica di rapidi spunti ritmici alternati a sequenze di totale libertà Man’ish Boy. Jones si racconta in una sorta di romanzo melodica, quasi a rifi utare la composizione stratifi cata. di formazione sonoro, come egli ha dichiarato: l’adole- Darius Jones è piuttosto lontano da quel jazz di sintesi scenza nel Sud degli States, l’apprendistato con la musica che caratterizza il nostro tempo, frutto di mescolanze dei cori gospel, e poi l’emancipazione urbana e l’incon- ibride. Non ama la giustapposizione: invece scava l’es- tro con le sperimentazioni newyorkesi. A contatto con senza di una frase, di un frammento. Così come si ritaglia l’ambiente sempre mutevole della metropoli, si matura e un posto laterale rispetto a una certa scuola di ottimi sas- si scoprono diverse possibilità. Infatti il lato più estremo sofonisti contemporanei, più propensi all’accumulo so- e visionario della sua musica sboccia nel quartetto Lit- vrabbondante di note (Steve Coleman, Rudresh Mahan- tle Women, in cui milita anche Nazary (ascoltare Throat, thappa, Steve Lehman, Jon Irabagon...). Guarda invece sempre edito da Aum Fidelity); quello meditativo, came- più ai racconti musicali del recente passato. Ad esempio, ristico, è sviscerato accanto al pianista Matthew Shipp l’attacco del disco, “E-Gaz”, si ricollega alla poetica del (Cosmic Lieder è il loro disco in duo). trio Air (chi li ricorda? Threadgill, Hopkins, McCall...): E però la maestria di Jones convince di più in questo una ritmica fl uttuante, un piccolo tema sincopato che si Big Gurl: i suoi racconti sono istantaneamente riconosci- gonfi a in volute sensuali, irrefrenabili, una voce increspa- bili e noi ascoltatori abbiamo subito voglia di seguirli. Si ta che scorre dal funky a curve melodiche ripetute, fi no arriva in fondo a “Ol’ Metal-Faced Bastard”, con i suoi a perdersi in una deriva informale, del tutto inattesa. sapori rock e dark, convinti di aver trovato delle belle Ascoltando Darius Jones, Adam Lane e Jason Nazary si storie. torna a rifl ettere sul futuro del jazz, una questione forse banale ma per certi versi necessaria, dopo la sbornia post- Stefano Merighi modern dell’ultimo ventennio. E si deduce che il jazz acu- stico per piccolo gruppo possiede ancora un’innocenza, un carisma, una potenza del tutto autosuffi cienti rispetto alle pur interessanti manipolazioni elettronico-digitali o, ancor più, rispetto alle fusioni con la world music. CULTURE | JAZZ 35

I VECCHI E I GIOVANI CANZONI

Carisma tribale Alto rigoglioso Stoffa e abiti vecchi Il crooner intellettuale Poeti che cantano

Enrico Rava Mattia Claudio Kurt Elling Tiziana Quintet Cigalini, Filippini Trio The Gate Ghiglioni Tribe Res Nova The Enchanted CONCORD JAZZ Figli ECM, DISTR. MY FAVORITE Garden parole e DUCALE RECORDS CAMJAZZ, musica di DISTR. IRD Federico Ceratti Titolo perfetto (al di là del brano omo- Mattia Cigalini suona il sax alto un po’ Quanto talento emerge dalla nostra Il cantante chicagoano Kurt Elling, clas- SPLASC(H) RECORDS nimo), visto che l’identità sonora del come fosse un tenore, alla maniera del penisola jazzistica! Talento strumen- se 1967, sa creare percorsi musicali ma- gruppo è forte ed intima, fatta di legami grande Cannonball Adderley. Come il tale in primo luogo, come nel caso del gnifi camente coerenti anche partendo La voce, i testi, il rapporto tra lingua ita- sonori e di empatia: tribale. Da decenni celebre sassofonista di Tampa, infatti, ventottenne Claudio Filippini, pianista da materiali molto eterogenei; è quanto liana e musicalità tout-court o jazzisti- Enrico Rava sa circondarsi di musicisti il fi atista piacentino ricava un suono pescarese qui in trio con Luca Bulgarelli accade in The Gate dove usa canzoni ca, la capacità della poesia di restituire, giovani e costruire insieme ad essi una molto tenorile dal proprio strumento, e Marcello Di Leonardo: padroneggia dei King Crimson e dei Beatles e bra- per squarci e metafore, gli ultimi decen- musica che – riconoscibile, identitaria e alla ricerca continua di una voce del splendidamente gli ottantotto tasti, con ni di Miles Davis e Marc Johnson, un ni della nostra vita. Tiziana Ghiglioni strutturata – si colloca nel jazz contem- tutto personale. Una voce che custo- gusto armonico e una narrazione cali- tema stra-funk di Herbie Hancock (in (con gli arrangiamenti accorti di Alberto poraneo senza manierismi. Nell’album disce svariate sfumature timbriche ed brata che divide tra i propri temi e le una versione migliore dell’originale) e Tacchini, il contributo di Binello, Caval- ECM accade grazie all’apporto di un espressive: dalla soulfullness adderleyia- riletture (Django e Michel Legrand, ma una pagina dall’autobiografi a di Duke lanti, Parrini, Massaron, Alberti, Tononi paio di generazioni, dall’esperto Fabri- na (appunto) ad una certa levigatezza anche Ivan Lins e Skrjabin). È però la Ellington. Il fatto è che la sua forte e la partecipazione di Sormani) mette zio Sferra al navigato Gianluca Petrella alla Coltrane, dalla forza perentoria di scelta di un linguaggio già consolidato, personalità gli permette di appropriar- a fuoco questi elementi e fa conoscere per giungere al già noto Giovanni Guidi Rollins fi no a coloriture più “fredde”. tanto fantasioso quanto prevedibile nei si immediatamente del materiale di ad un pubblico più vasto di quello avu- ed ai più giovani Gabriele Evangelista Insomma, nonostante la giovane età, suoi esiti, a lasciare perplessi, in Filip- partenza per trasformarlo in puro jazz to in vita il “poeta che canta” Federico e Giacomo Ancillotto (alla chitarra in Cigalini si segnala per la profonda ma- pini e in altri talentuosi suoi coetanei, contemporaneo, nel quale pop e soul Ceratti (1952-2008). Su undici titoli uno quattro titoli). Rava non vampirizza, ma turità di un suono, composito, ricercato dai quali magari ci si aspetterebbe una convivono amabilmente con un croon- solo è strumentale, in due i versi sono orienta il quintetto con un carisma che ed esplosivo. La sua musica - struttu- visione musicale più avventurosa, con ing intellettuale, un gusto quasi collo- della poetessa Evelina Schatz e la mu- l’accomuna a Miles Davis. Costruisce, rata, vibrante, appassionata - ne è una più domande scomode e meno risposte quiale per la deformazione timbrica, sica di Ceratti, autore dei restanti nove. così, una musica che presenta sviluppi diretta emanazione, come appare in azzeccate. Anche perché – e le note di un’enciclopedica conoscenza della mu- «Federico non scriveva partiture (…). I e sorprese, sa giocare con il tempo, ha questo suggestivo Res Nova. Opera ori- copertina di Enrico Pieranunzi lo sotto- sica afroamericana. In quest’album al suoi album fatti con cassette registrate, dinamica ed energia, è intensa ma mai ginale e ambiziosa che si presenta come lineano – qui non si inseguono mode fedele pianista e arrangiatore Laurence quasi per gioco li abbiamo fatti circola- compiaciuta, a volte con un sottile sen- una sorta di compatta suite, divisa in che fanno guadagnare popolarità e sol- Hobgood (un talento schivo ma sicu- re amico dopo amico, come succedeva so di distacco ed ironia. Nel repertorio quattro parti, che rifl ette su Destino di e quindi, pur nel rispetto delle scelte ro, che attende ancora i giusti ricono- nel samizdat in Russia», dice la Shatz. – tutte composizioni di Rava, tranne (I), Forza (II), Amore (III) e Sogni (IV): del pianista, perché non osare di più? La scimenti) si affi ancano fi gure di spicco Da questo materiale, intrinsecamente la collettiva “Improvisation” – si di- la vita, in sostanza. Lo accompagnano stoffa c’è, pronta per abiti nuovi. come John Patitucci (contrabbasso) e ed esplicitamente cantabile, la Ghiglio- Enrico Bettinello stinguono la fl uttuante melodicità di quattro valenti musicisti: l’ipertecni- Bob Mintzer (sax tenore) e l’intelligente ni ha ricavato un album che è denso di “Amnesia”, “Cornettology” giocata co Youri Goloubev al contrabbasso, il chitarra di John McLean; tutti al servi- intensa, non consolatoria poesia, che sull’intreccio tra tromba e trombone e sognante Mario Zara al pianoforte e il zio della voce baritonale e appassionata parli di ninne nanne o baby prostitute, illuminata da un riuscito assolo di Gui- puntuale Tony Arco alla batteria. Un del leader, che rivela nel suo sentimen- di sentire il silenzio o del cerbiatto ira- di, l’ispirata e dolente “Tears for Neda”, lavoro intenso, che raggiunge vertici di talismo trattenuto e in qualche misura cheno. Sullo sfondo la lezione di Steve che ricorda una delle vittime della rivol- intuizione melodica e lirismo negli oltre sublimato di essere della generazione di Lacy e le numerose e varie esperienze Luigi Onori Claudio Sessa ta dei giovani iraniani. otto minuti di “Love”. Rigoglioso. un Brad Mehldau. sonoro-poetiche della leader. l.o. Marco Maiocco

ACCADE A NEW YORK IMPROVVISAZIONE RISCOPERTE

Inaspettatamente fusion A casa di Kip Mediterraneo e avanguardia Giuffre e i suoi musicisti

Rudresh Kip Hanrahan Humair / “uomo di fi la” nelle orchestre, o al cu- Mahanthappa At Home Malaby / rioso periodo in cui dal meditabondo fi atista nato in Texas nel 1921 ci si at- Samdhi In Anger Chevillon tendevano pronunce sapide e robuste, e ACT, DISTR. AMERICAN Pas de dense forzature del suono da honker. Queste EGEA CLAVÉ / ENJA, ZIG ZAG due preziose riedizioni rimettono anco- ra una volta in chiaro che Giuffre, non DISTR. EGEA TERRITORIES appena ebbe la possibilità materiale di incidere con musicisti congeniali (che Giunto alle soglie dei quaranta (com- Il colpo di scena arriva alla quinta traccia. Il trio Daniel Humair, batteria, Bruno signifi ca: buoni lettori di partiture, pro- piuti lo scorso maggio), il sassofonista La voce di Brandon Ross, e poi il - Chevillon, contrabbasso, Tony Mala- fondi conoscitori della storia della mu- Rudresh Mahanthappa cambia pelle e to di Don Byron rileggono “No Baby”, by, sassofoni, esplora in questo cd le sica, tutta, persone con uguale sentire mostra un’inaspettata passione per la un classico di Steve Lacy che diviene un possibilità espressive, estemporanee, di nella ricerca inquieta di un “altro” jazz) fusion, licenziando per la Act un album nuovo e inaspettato tassello nel mosaico una session basata esclusivamente sul- creò piccoli capolavori. Con una matura fresco, dal sapore elettrico. L’originale di ispirazioni, ricordi e stati d’animo che l’improvvisazione. Ne dà ampia esem- sensibilità che era già attiva e vigile al sintesi tra jazz e musica carnatica, svi- costituiscono la musica di Hanrahan. Dai plifi cazione, ancor prima dell’ascolto, tempo di queste incisioni, situabili cro- luppata nei precedenti Kinsmen e Apex, primi anni Ottanta Hanrahan lavora ad la minuziosa presentazione a corredo, nologicamente tra il ’54 ed il ’55: ben viene ora interpretata da un organico una forma canzone aperta che non ha fi rmata dal sassofonista francese Michel Jimmy Giuff re prima, dunque, del sodalizio con Bley tipicamente rock, chitarra-basso-bat- uguali: vi fi gurano elementi di spicco del Portal. Dodici “sequenze”, così come e Swallow. Qui Giuffre sperimenta, con teria, che si confronta con le tessiture jazz e della new music, i migliori percus- vengono titolati gli altrettanti episo- Jimmy Giuff re grazia leggerissima, la liberazione da ritmiche di mridangam e kanjira (per- sionisti del latin jazz, cantanti di rango di presenti nel cd, nella maggior parte quelle che chiamava “prigioni verticali”, cussioni tradizionali indiane). Melodie e leggende del pop e del r’n’b, e tutti in- dei casi contraddistinti da un controllo Jimmy Giuff re le gabbie armoniche, cerca il gioco dei speziate, ritmi funky, chitarre distorte, sieme partecipano nel defi nire qualcosa temporale non sempre riscontrabile in Tangents In Jazz timbri puri, crea un interscambio pari- ma anche batterie elettroniche, loop che potrebbe accadere solo a New York, produzioni di questo tipo: infatti solo tetico con gli altri strumenti, ritmiche e processori digitali - tra gli strumen- canzoni che nascono in una città che in due casi la durata dei brani supera i comprese, di cui sopportava con fasti- ti compare un laptop “suonato” dallo raccoglie così tante sfaccettature e anime cinque minuti. I tre musicisti instaura- MEMBRAN MUSIC, DISTR. EGEA dio il peso tonante di puro marcatempo. stesso Mahanthappa - si intersecano diverse. È per questo che l’irresistibile no dall’inizio alla fi ne del cd una intensa Attitudini più visibili nella contrazione per creare un universo sonoro polie- dondolio ritmico di Hanrahan è vicino relazione interattiva che li porta ad una Per il clarinettista e sassofonista Jim- d’organico, evidenti anche quando le drico ma profondamente omogeneo. alle pulsazioni dell’ultima produzione di costante interdipendenza, attiva, l’uno my Giuffre, scomparso nel 2008 ul- voci strumentali crescono. Ed ancora: A colpire è ancora una volta l’inesausta Henry Threadgill, che ha mutato l’ince- dall’altro con una distribuzione dei traottantenne è in atto una piccola, costruisce i brani come intuizioni fol- esplorazione ritmica, il sovrapporsi di dere della sua musica da quando risiede tempi d’intervento ben equilibrata tra ragionata nemesi nella storia del jazz: goranti, veri “improvvisi” (Scintilla, in cicli di pulsazioni tipici della musica a New York e, come Hanrahan, distilla le parti. Il linguaggio include elementi quelli che, mezzo secolo fa, apparvero quattro parti), gioca con gli echi del folk indiana, che ricorda da vicino gli studi tempi insoliti e ritmi obliqui guardando ritmici e lirici riconducibili alla cultura come bizzarri episodi minori nella de- (“The Leprechaun”), distribuisce le parti sulla musica africana condotti da Steve all’America Latina. Il cd ha un tono not- mediterranea, impreziositi dalla vocali- clinazione incessante dell’estetica jaz- costruendo mirabili equilibri contrap- Coleman. Tralasciando alcuni momenti turno, introspettivo e nostalgico; le note tà sinuosa dei sax di Malaby, ma il trio zistica del secondo dopoguerra oggi, puntistici, o simulando la rincorsa paca- lirici tipicamente fusion - più celebra- di copertina narrano di vita diffi cile, di converge anche su territori astratti e riascoltati con il senno di poi, sempre ta del canone. Non mancano note ironi- zioni che rielaborazioni - il linguaggio fallimenti e solitudine ed un nuovo para- sonorità al limite dello stridore, eviden- più acquisiscono i tratti di un’urgenza che, per una musica spesso ascritta solo e la scrittura di Mahanthappa non si di- gone per tanto sangue e passione esposti ziando una tendenza alla ricerca attra- di ricerca quasi visionaria, considerato alla seriosità: e il gioco di squadra con i scostano dai precedenti lavori. Non un potrebbe evocare un illustre americano verso trame labirintiche che conferma- l’alveo storico in cui il geniale musici- compagni californiani decolla e vola. cambio di rotta, quindi, ma una nuova, visionario e maudit, l’Orson Welles re- no l’estro dei due musicisti europei e la sta operò. Si allude qui alla formazione Guido Festinese intrigante tappa nel percorso di un arti- gista, di cui tanta musica di Hanrahan duttilità del sassofonista americano. completa di musicista a proprio agio sta imprevedibile. Nicolò Pozzi sarebbe magnifi ca colonna sonora. Giuseppe Mavilla in ogni contesto, ma inizialmente solo Giuseppe Vigna 36 CULTURE | POP n.288, gennaio 2012

IL BILANCIO

Gli umori grigi del 2011

Un anno in musica, fra intimismo, minimalismo, antimilitarismo, pop ipnagogico, crisi e scoperte

he anno è stato quello appe- all’esordio su quel formato, e Bon precedente, fi glie – com’erano - di R.E.M.), è ai margini del reame della crepitii inclusi: ideale colonna sonora na trascorso, in senso musi- Iver, chiamato a ripetersi dopo l’ec- un’ambientazione rurale alla Tho- popular music che si osservano feno- per un party spettrale nel salone del- Ccale? Un po’ bigio, come del cellente For Emma, Forever Ago (non reau. Habitat, quest’ultimo, in cui meni insoliti, se non proprio avvin- l’Overlook Hotel. resto è l’umore ai tempi della crisi. a caso i due hanno registrato di re- per più di una ragione dimorano centi. Tra questi, l’addensarsi di una Visto che siamo in ambiente Il suono che ci è girato intorno non cente un brano insieme, “Fall Creek naturalmente i Fleet Foxes, che in piccola ma densa galassia neo-classi- (quasi) cinematografi co, uniamoci poteva non restituire l’eco di una Boys Choir”, edito poi a nome del Helplessness Blues hanno ricollocato ca nel bel mezzo della bohème ber- all’apologia corale innalzata verso il congiuntura infausta. E così è stato. primo). In libera uscita dalle cupez- la propria spontanea vocazione alla linese, di cui è centro gravitazionale nostro Teho Teardo, il cui valore è I dischi migliori, o quanto meno più ze metropolitane del dubstep, Blake polifonia Sixties in un contesto assai l’etichetta indipendente Erased Ta- testimoniato in via defi nitiva dall’an- signifi cativi, ascoltati negli ultimi do- ha cristallizzato in undici canzoni più complesso e visionario di quello pes, editrice dell’acclamato progetto tologico Music, Film. Music: biglietto dici mesi hanno alcuni denominatori spleen e vulnerabilità di chi oggi sperimentato al debutto. discografi co A Winged Victory For The da visita che – siamo certi – gli con- comuni: sobrietà formale, quasi con- ha vent’anni o poco più e non vede Nei momenti duri, quando la vita Sullen, fi rmato da Dustin O’Halloran sentirà di esportare presto la propria fi nante col minimalismo, e vocazio- orizzonte. L’“invernale” Justin Ver- è aspra, lo sguardo compassionevole e Adam Wiltzie, dei quali è stato attività oltre confi ne. Già, l’Italia... ne introspettiva, anzitutto. O forse non, da parte sua, ne ha realizzate delle donne è d’aiuto più di quanto complice Peter Broderick, che in pro- Sarà un caso, ma le sollecitazioni eravamo noi a cercare quel genere di una decina immerse in una sorta di sia già abitualmente. Forse per questa prio ha saputo confermarsi a livelli di più forti sono venute da personaggi suggestioni. Chissà... vacuum amniotico che inquieta tanto ragione vengono in mente molti titoli eccellenza con Music for Confl uence. per vari motivi annoverabili nella Un paio di esempi: gli album sen- quanto protegge: assai meno idil- scritti con grafi a femminile. Non tan- Se in quel caso affi orano memorie categoria outsider. Lo sono senz’altro za titolo pubblicati da James Blake, liache di quelle contenute nel disco to l’esortazione alla “biofi lia” di Björk del patrimonio classico contempo- i Verdena, intenzionalmente emar- (come i Radiohead preoccupata ulti- raneo, da Henryk Górecki ad Arvo ginati – quando non si tratti di fare mamente più delle piattaforme tec- Pärt, nell’area del cosiddetto hypna- concerti - nella campagna bergama- nologiche su cui collocare la propria gogic pop (copyright del solito “The sca, dove col tempo hanno perfezio- musica che della qualità intrinseca Wire”) vengono a galla – deformate nato un’idea tutta loro di rock, debi- della stessa), quanto il dolente uma- da un prolungato ammollo negli stra- trice verso i maestri angloamericani nesimo antimilitarista (e persino an- ti profondi del subconscio – schegge eppure profondamente italiana. Il timperialista) espresso da PJ Harvey del passato prossimo, sia esso riferi- monumentale Wow, uscito a inizio nell’intensissimo Let England Shake. to a quegli anni Ottanta che sembra 2011, ne è dimostrazione più che Alcuni volti giovani, se non del tutto non debbano passare mai (Balam eloquente. E in modo diverso lo è nuovi, quindi: la lunare St. Vincent, Acab, Wander/Wonder) o all’era dei Niccolò Contessa, colui che sta die- che in Strange Mercy (a proposito di “corrieri cosmici” tedeschi dei Set- tro I Cani: giovane romano confi nato compassione...) mostra tutta la grazia tanta (Oneohtrix Point Never, Repli- in cameretta in compagnia di un lap- bislacca del proprio estro, e l’imperti- ca). Fa in qualche modo storia a sé, top (tanto basta ai giorni nostri per nente tUnE-yArDs, dispettosamente benché insista a sua volta sul tema fare musica). Colpo d’occhio cinico e eclettica in whokill. O ancora EMA, dei ricordi che riemergono dai bauli a tratti feroce sul mondo circostante, principessina indie dal talento nitidis- impolverati della memoria, An Empty selezionatissime citazioni d’autore e simo (provare Past Life Martyred Sain- Bliss Beyond This World: nuova avven- irruenza electro punk da togliere il ts per credere), e Zola Jesus, reginetta tura psico/spazio-temporale di James fi ato: Il sorprendente album d’esordio dark prossima ventura a un passo Kirby, in arte The Caretaker. Che de I Cani è fatto di questa pasta e dall’incoronazione con Conatus. l’artista britannico si riferisca proprio – soprattutto – tiene fede al titolo. Mentre il rock convenzionalmente al “custode” Jack Torrance/Nicholson Alberto Campo inteso continua a dibattersi fra i gor- di The Shining è lampante nell’identi- ghi dei luoghi comuni (esemplare in tà sonora delle sue musiche, costruite Nelle foto, in senso orario: St. Vincent quel senso il passo d’addio compiuto riciclando in infi niti loops brandelli (foto Tina Tyrell), I Cani, James Blake, con coraggio e consapevolezza dai sottratti a 78 giri d’epoca, fruscii e Bon Iver (foto D.L. Anderson) CULTURE | POP 37

TEMPERAMENTI ROCK SUONI CINEMATOGRAFICI FUORI CATALOGO

Strade americane Gran Bretagna alternativa Noir berlinese Odissea nello spazio Oltre l’hip hop

Black Keys The Fall Peter Ben Frost The Roots El Camino Ersatz G.B. Broderick & Daniel Undun NONESUCH CHERRY Music for Bjarnason DEF JAM RED Confl uence Solaris ERASED BEDROOM TAPES COMMUNITY

Sarà colpa del titolo e della coperti- Per chi ancora non li conoscesse, di- Appena ventiquattrenne, Peter Broderi- Pietra miliare della fantascienza, tanto Al dodicesimo album, a stupire dei na (peraltro fuorviante: la foto è di un ciamolo senza timore: i Fall sono la ck ha già alle spalle una storia piuttosto il romanzo originale di Stanislaw Lem Roots non è più la qualità dal vivo: fra le Chrysler Town & Country e non di una maggiore istituzione del rock’n’roll bri- interessante: studi classici (violino e pia- quanto la prima trasposizione cinema- migliori band in circolazione, di casa nel Chevrolet El Camino), ma fra le varie si- tannico. Trentacinque anni di carriera e noforte), collaborazioni con l’ensemble tografi ca di Andrei Tarkovsky, Solaris è popolare show tv Late Night with Jimmy tuazioni in cui ci s’immagina ad ascolta- non sentirli, e pazienza se i vari Jagger e danese Efterklang, oltre che con Nils un’opera dal fascino eterno. E proprio la Fallon e reduci da un album con John Le- re questo settimo album dei Black Keys, McCartney sono di una generazione an- Frahm e Dustin O’Halloran, due lavori ricorrenza del cinquantenario del libro gend, i sette di Filadelfi a hanno valicato la più soddisfacente coinvolge anche un cora precedente: la credibilità del grup- commissionati per altrettanti balletti, è causa primigenia di questo lavoro, po- da tempo i confi ni angusti dell’hip hop volante, un pieno di benzina, una lun- po di Mark E. Smith è indubbiamente Music for Falling from Trees e Music for tenziale colonna sonora di un fi lm che puro e semplice. A sorprendere è piutto- ga strada dritta e un classico paesaggio superiore, forse perché il successo vero Congregation. Ora il polistrumentista tuttavia non c’è, se non nell’evocazione sto che un gruppo così maturo non abbia nordamericano fuori dai fi nestrini. Non per lui non è mai arrivato. Eterno out- statunitense pubblica la colonna so- di alcune di quelle affascinanti immagi- pensato prima al caro, vecchio concept suoni riduttivo, comunque, perché le sue sider, arrabbiato cronico, cocciuto anta- nora di Confl uence, documentario che ni del 1972 (a cura di Brian Eno e Nick album. Lo fa ora, costruendo un viaggio undici canzoni funzionano in qualunque gonista mal disposto al compromesso, tratta il caso di alcune ragazze uccise o Robertson). L’evento per celebrare tutto a ritroso nella breve e sfortunata vita di modo e la loro bellezza va al di là dei Smith ha continuato imperterrito per scomparse nell’Idaho a partire dal 1980, ciò è avvenuto lo scorso anno, quando Redford Stephens, immaginario ragaz- confi ni di genere e di immaginario molto la sua strada facendo diventare il pro- e le vicende processuali di un probabile l’orchestra Sinfonietta Cracovia (polac- zo afroamericano che le circostanze tra- precisi entro i quali Dan Auerbach e Pat prio stile musicale sghembo, abrasivo e colpevole mai consegnato alla giustizia. ca come Lem) ha eseguito per la prima sformano in criminale. Trovando però, Carney si muovono da sempre. Certo, la distorto (e il suo modo di cantare stra- I brani, strumentali, concepiti e registrati volta le partiture scritte per l’occasione caso raro in situazioni simili, concisione sostanza resta quella: rock blues e soul scicato e svogliato) un vero marchio di a Berlino (nuova residenza di Broderick) da Ben Frost e Daniel Bjarnason: il pri- e compattezza invidiabili, e a volte per- dal taglio antico, caldo e vibrante; ac- fabbrica. Qualità non sempre all’apice, tra l’appartamento e il sottostante ne- mo produttore elettronico australiano sino eccessive (il beat ipnotico di “Sleep” cenni funk e boogie alla Rolling Stones; beninteso (il prezzo da pagare per una gozio di strumenti musicali, hanno la residente da qualche anno in Islanda, potrebbe durare il doppio, ad esempio). America con la A maiuscola che trasuda coerenza quasi dolorosa), ma lavori capacità di evocare atmosfere sinistre e il secondo compositore del posto già Il modello è quello del rap nella strofa da ogni solco; qualche piccola diversione spesso memorabili, ed Ersatz G.B. po- allo stesso tempo illuminarne gli spazi noto per aver lavorato coi Sigur Rós. e del cantato soul nel ritornello, porta- nelle chitarre in stile Clash sparse qui e trebbe appartenere a questa categoria. polverosi e desolati con sottili fraseggi di Immortalate ora su disco, le musiche di to a livelli d’eccellenza in episodi che là o nelle cadenze quasi reggae di “Hell In una continuità stilistica ineccepibi- archi, note di pianoforte sparse, eteree Solaris sono apprezzabili per lo charme potrebbero sbancare le classifi che man- of a Season”. Ma col passare degli anni le, l’album affi anca a nuovi potenziali voci femminili, strutture più complesse glaciale che sprigionano in undici episo- tenendo intatta la propria integrità mu- i due hanno acquisito una grana pop classici come “Mask Search” (che riff (“The Person of Interest”) e altre voluta- di di ambient music di palpabile intensi- sicale e sociale: “One Time”, “Kool on”, straordinaria, che lungo tutto El Camino di chitarra!) o “Laptop Dog”, stomp ir- mente appena abbozzate, con un occhio tà. Frost dice di aver voluto privilegiare “The Lighthouse” e “The Other Side”. A brilla come mai prima, esaltata dalle for- resistibili (“Cosmos 7”), parodie metal rivolto alle immagini da commentare e gli aspetti interiori e psicologici del fi lm, chiudere, una cover del brano di Sufjan me compatte e veloci del materiale, dal- (“Greenway”) e interminabili e inesora- l’altro al puro e semplice potere evoca- e a sentire questi drones drammatici, Stevens intitolato appunto “Redford la sua moderna freschezza e dalla pro- bili ossessioni (“Monocard”). Avanti il tivo della musica, come nell’unico brano mentali e metafi sici c’è da credergli. b. Stephens”, suonata al piano dallo stesso duzione densa e dettagliata di Danger prossimo (disco s’intende, sicuramente cantato, la spettrale ballata folk “Old cantautore di Detroit e poi elaborata in Mouse. Se vi mancano i White Stripes, a breve...). Bizarre Time”. tre movimenti fra avanguardia, quartetti accomodatevi. Andrea Pomini Alessandro Besselva Averame d’archi e sfuriate free di batteria. a.p. FUORI CATALOGO MUSICHE DI STAGIONE

Uno scozzese a Tokyo Ambienti invernali Canzoni da neve

Bill Wells Bernocchi Kate Bush Lemondale / Budd / 50 Words for DOUBLE SIX Guthrie Snow Winter EMI Garden RARE NOISE

Bassista, pianista e compositore, Bill Curioso che Eraldo Bernocchi, uno de- Dopo aver segnato – appena dicianno- Wells è uno dei nomi di punta della gli artisti italiani di area elettronica più venne, nel 1978 - la storia della musi- scena jazz scozzese. Appassionato di quotati e conosciuti a livello interna- ca pop con “Wuthering Heights”, Kate Burt Bacharach, Brian Wilson e Carlos zionale (ha lavorato con Bill Laswell, Bush ha avuto una carriera notevole Jobim, si è trovato spesso a disagio coi Mick Harris degli Scorn e molti altri, quanto anomala. Niente esibizioni dal jazzisti ortodossi, di cui non apprezza frequentando - e spesso mescolando in vivo, a parte una sfortunata parentesi la scarsa apertura verso altri generi mu- parti uguali - musica industriale, dub, nel 1979, e lunghe assenze tra un al- sicali. Per questo collabora volentieri noise e ambient) non avesse ancora in- bum e l’altro: questa sua nona raccol- con artisti della scena indie: dai Pastels crociato i propri strumenti con Harold ta d’inediti esce a sei anni di distanza ai Belle & Sebastian (con Isobel Camp- Budd e Robin Guthrie, rispettivamente dalla precedente (Aerial), ma a pochi bell ha registrato Ghost of Yesterday nel precursore dell’ambient music (attivo mesi da Director’s Cut, contenente ver- 2002), dai Teenage Fanclub all’ex Arab fi n dagli anni Sessanta) e fondatore dei sioni nuove di vecchi brani. 50 Words Strap Aidan Moffat. Lemondale è frutto Cocteau Twins, da anni protagonisti di For Snow presenta sette episodi quieti di un’improbabile quanto straordinaria un collaudato e prolifi co sodalizio. Il ri- e ipnotici, tra il lungo e il lunghissimo, giornata in uno studio di Tokyo, dove sultato del meeting è esattamente come tutti dedicati alla neve (pupazzi e yeti Wells ha incontrato Jim O’Rourke (già lo si può immaginare facendo la somma inclusi). Un intransigente song cycle in- nei Sonic Youth e ora residente nella pressoché esatta delle singole persona- vernale da ascoltare con calma, senza capitale giapponese) e una nutrita rap- lità e sensibilità: il “giardino d’inverno” l’intenzione di trovarvi un hit single in presentanza del locale underground progettato dal trio è una costruzione stile “Babooshka”. Protagonista, musi- musicale: il pianista , la diafana e a tratti sfuggente, in bilico fra calmente parlando, è il pianoforte, a cui deliziosa pop band Tenniscoats, la stasi e movimento, col pianoforte di si uniscono sintetizzatori, archi e – qui cantante Kazumi Nikaido, Tori Kudo Budd che incrocia le proprie rifrazioni e là - le percussioni del jazzista Steve (Maher Shalal Bhash Baz, qui in veste con quelle prodotte dalla chitarra trat- Gadd. Accanto alla voce di Kate (meno di clarinettista e armonicista), il musi- tata di Guthrie, e Bernocchi che armo- eterea che in passato, ma non meno so- cista sperimentale Tetsuya Umeda (che nizza il tutto limitandosi ad aggiungere gnante e incantevole), quelle del fi glio usa un ventilatore modifi cato) e altri pochi colori elettronici. Un disco perfet- dodicenne (nell’iniziale “Snowfl akes”), ancora. Il risultato, sintesi di interazio- to per il pubblico di riferimento, a tratti di due giovani cantanti lirici davvero ni e improvvisazioni imprevedibili, si garbato e gentilmente suadente, a tratti bravi (Stefan Roberts e Michael Wood), muove fra jazz, pop, easy listening anni un po’ di maniera, comunque riuscito. di Elton John e dell’attore Stephen Fry, Sessanta e musica contemporanea. In- a.b.a. che nel brano che dà titolo all’album catalogabile, ma davvero intrigante. elenca appunto cinquanta modi - veri o Paolo Bogo immaginari - di dire “neve”. p.b. 38 CULTURE | WORLD n.288, gennaio 2012

OCCITANIA

Sergio Berardo cani, per farli divertire facevamo un rallentamento e sullo I Lou Dalfin celebrano i trent’anni “am am am” del morso dei cani ripartivamo veloci con con un nuovo cd: la musica tre colpi forti. Il mio allievo l’ha suonata così; gli si è av- occitana e l’occitanismo oggi, vicinato con sussiego un signore dicendogli che non era l’importanza della danza, le quello il modo tradizionale. Questa persona aveva bisogno ambizioni e i fallimenti della di credere di essere arrivato a conoscenza di chissà qua- grande “nazione proibita” che va li segreti ancestrali: la gente vede tradizioni dappertutto, dalle Alpi ai Pirenei nelle parole anche quando si tratta di cose inventate il giorno prima: (senza malinconia) del leader pensa a quei bagonghi che vanno in giro a mettersi le corna della band, Sergio Berardo ai raduni celtici». Ecco. Lo scetticismo verso l’identità occitana può essere legato al fatto che la sinistra ci vede una forma di leghismo? «Probabilmente sì, ma questo scetticismo c’era già quando non c’era la Lega. Perché se io dico “mi piace la mia terra” e sono del sud, sono fi go. Se sono del nord, pare che sia del Ku Klux Klan… La Lega non c’entra nien- te con la cultura occitana, basta vedere i soldi che negli anni hanno fatto mancare alla montagna, non difendono territori che non sono redditizi dal punto di vista eletto- rale. La Padania non esiste, i leghisti non hanno ragione di esistere, sono ripugnanti perché hanno giocato con il fatto identitario: li disprezzo con tutte le mie forze». La curenta è grande Nel disco, come in tutti gli ultimi lavori di Lou Dal- fi n, si sentono molti suoni diversi: oltre agli strumenti popolari (ghironda, organetto, cornamusa…) c’è una ritmica molto presente, ci sono chitarre elettriche, suo- che non c’è più, di emigranti che vogliono tornare, di ca- natori delle valli e ospiti come Moussu T di Massilia Lou Dalfin valieri senza terra… «Però l’unica canzone triste – spiega Sound System e Bunna degli Africa Unite, che canta un Cavalier Faidit Berardo – è quella senza parole: si chiama “Fila”, ed è reggae in occitano… dedicata al Filadelfi a, lo stadio del Toro ora distrutto. Noi «C’è più carne. Più sangue, più vita… È più pieno, più Musicalista, Distr. Self – tanto i piemontesi quanto gli occitani – siamo un po’ immediato, molto live: cercavamo un certo spirito no- selvaggi, e in piemontese l’espressione “ti amo” non esi- stro che molto raramente è riuscito ad andare su disco. ste. O se esiste, la diranno solo i linguisti: “t’amu” sembra Questa volta spicca come elemento nuovo il violino, che un verso dell’haka dei maori della Nuova Zelanda, non è uno strumento fondamentale delle nostre valli. Poi ci rende tanto l’idea. Noi preferiamo amare e dimostrarlo sono molte chitarre, alcune un po’ gipsy, altre “ignoran- o che non siamo malinconici!»: Sergio Be- con delle note». ti”, come le abbiamo chiamate: chitarre che non hanno rardo ci deve aver pensato a lungo perché Arrivato ad un trentennio di attività, Lou Dalfi n è una studiato alle scuole alte del plettro, sanguigne e popolari. «Nlo ribadisce ancora, alla fi ne. E subito ag- realtà complessa e viva: non è solo un gruppo, si occupa Anche il reggae, che usiamo per la prima volta, funzio- giunge: «Non ci siamo arresi!». Il fatto è che il nuovo di- di didattica, di cultura occitana, ha contatti crescenti con na bene: la cultura occitana si può armonizzare con ogni sco di Lou Dalfi n, Cavalier Faidit, sembra avere un mood il mondo – più ricco, sotto tutti gli aspetti – dell’Occitania forma di cultura al mondo, perché è una cultura aperta». più melanconico dei precedenti: a scorrerli, i testi parlano transalpina ma è amatissimo e radicatissimo sul proprio Qual è l’importanza della danza nel vostro modo di di montagne che si spopolano, del fl uire delle stagioni, di territorio. E nello stesso tempo si è fatto qualche nemico, fare musica? un labrit” - cane da pastore occitano - che cerca qualcuno per le sue prese di posizione intransigenti su molte que- «A parte un pezzo, tutti i brani del disco sono costruiti stioni relative all’occitanismo “istituzionale”. sugli schemi coreutici della danza tradizionale, per lo sti- Nel vivere l’identità occitana nelle valli del cuneese le, per la lunghezza delle diverse parti, per la velocità… e del torinese esiste un “prima” e un “dopo” Lou Dalfi n. Mi piace dire che abbiamo fatto un percorso, siamo par- Una generazione di musicisti si è formata su quel modo titi dall’essere gruppo di folk revival e siamo arrivati len- di fare musica: «Su questo non devo essere io a parlare tamente, spontaneamente, a defi nire un genere che non è – dice Berardo - ma vediamo crescere il numero dei suo- più quello della canzone a ballo, ma della danza-canzone. natori, di tutte le età, e il loro livello tecnico. È interes- Quando fai una danza non devi per forza inanellare dei sante vedere i ragazzini delle medie che vanno a suonare tropi senza tempo messi lì come giustifi cazione vocale, i balli, magari con il loro amico al cajón o al basso che li e non per forza quando canti una canzone devi annoiare accompagna». In trent’anni sono cambiate molte cose: facendo il malinconico. Puoi dire le cose che vuoi facen- «Quando ho cominciato – continua Berardo - avevo in- do ballare la gente. Non ho idea di cosa saremmo noi, o torno un occitanismo disinteressato, litigioso, ingenuo, le nostre valli, senza le curente: la gente che balla, i vecchi magari velleitario, ma vissuto da persone che credevano di ottant’anni che ballano come ne avessero ancora quin- in quello che facevano, perché erano più povere. Adesso dici, sono una delle cose più belle che abbia visto in vita vedo associazioni che mendicano i contributi, sempre mia. La curenta è grande». più scarni, dal politico di turno. Io, ad esempio, non ho Il dedicatario del disco è il “cavalier faidit”, il cava- aderito alle petizione contro la Regione perché ritengo liere proscritto. che i fi nanziamenti spesso siano andati a fi nire sicut in «Quando nel 1209 i francesi hanno invaso le terre oc- cloaca, per sovvenzionare le iniziative inutili di questo o citane – dove c’era un’ipotesi di società estremamente quell’occitanista. Per l’immagine dell’Occitania che spes- avanzata - ci sono stati dei cavalieri che si sono ribellati, PINO FORASTIERE “from 1 to 8” so danno queste persone, sembrano fi nanziate da Simon hanno perso e sono stati esiliati. L’immagine si può leg- de Montfort per fi nire il lavoro sporco che ha cominciato gere in tanti modi: i cavalieri che non sanno a quale terra lui… Per buttare via i soldi così, li adoperino per l’assi- appartengono sono una metafora della nazione occitana, stenza agli anziani nelle valli, che ce n’è bisogno». la più grande nazione proibita d’Europa. Però vuol anche Fra i tuoi bersagli classici, oltre agli “occitanisti di essere un omaggio a quelli che hanno il coraggio di alzarsi professione”, ci sono i profeti del “tradizionale”. e difendere la propria terra dalla prepotenza dei potenti. «“Tradizionale” vuol dire tutto e niente. Per noi la mu- Noi abbiamo scelto di presentare il disco a Giaglione, al sica deve essere popolare: tutto è stato inventato, qualco- presidio NO TAV della Val di Susa: queste persone sono sa è stato codifi cato. Ti faccio un esempio: un mio allievo l’essenza dello spirito occitano oggi. Le nostre valli sono organettista ad una festa ha suonato “L’ase d’alegre”, can- spopolate, due guerre stupide ci hanno preso la migliore zone della Valle Stura che elenca in successione le varie gioventù, la Fiat ci ha ciucciato tutto il resto. Vorremmo otto studi per chitarra acustica – cd e partiture parti del corpo dell’asino e dove vanno a fi nire, tipo Testa- ogni tanto essere qualcosa di più di un sorriso folkloristico in vendita online forastiere.it | candyrat.com mentum porcelli. Negli anni Ottanta, quando la insegnavo alla premiazione di una gara di sci». ai bambini e si arrivava alla strofa sulle ossa che vanno ai Jacopo Tomatis CULTURE | WORLD 39

RICORDI D’AFRICA

sono state più modeste di quelle delle sto- Kenia e Tanzania vintage riche orchestre congolesi e guineana, ma Sample di famiglia niente affatto trascurabili. Come niente D.O. Misiani affatto trascurabile è lo sforzo di defi nire Larry una propria distinta identità mostrato da and Shirati Achiampong queste formazioni dell’Africa orientale Jazz che la Sterns ci propone in incisioni degli Meh Mogya The King of anni Settanta. Sforzo ancora più apprez- (Sample of Me) History zabile se si considera che musicalmente LOOK MAMA Kenya e Tanganika (poi Tanzania), oltre RECORDS a infl uenzarsi reciprocamente, dovevano fare i conti con due ingombranti vicini, Western Jazz ai quali erano tutt’altro che insensibili In tiwi (o akan, lingua principale dei na- Band ma da cui rischiavano di essere estetica- tivi del Ghana), la prima parte del tito- Songs of mente schiacciati: la rumba congozairese lo signifi ca “il mio sangue”: esordio di (con la sua prepotente forza egemonica Larry Achiampong (1984), londinese di Happiness, che in OK Jazz ha avuto la sua massima origine ghanese, conosciuto anche come Poison & espressione) e il kwela sudafricano. Shira- Blackph03nix, l’album è una rifl essione Ululation ti Jazz - in Kenya uno dei gruppi leader dell’autore sulle proprie origini attraver- degli anni Sessanta-Settanta, e del genere so un lavoro minuzioso sui campiona- menti, operato su una vasta gamma di Vijana Jazz peculiarmente kenyota di musica mo- derna, il benga - nasce a Nairobi nel ‘67, brani highlife prodotti tra gli anni Ses- Band Western Jazz Band si costituisce a Dar Es santa e i primi Ottanta. Porzioni ritmi- The Koka Koka Salaam già nel ‘59, due anni prima del- che di musica ghanese in loop miste a Sex Battalion la fi ne dell’amministrazione britannica battiti urbani moderni e tipici dell’occi- del Tanganika, e Vijana Jazz Band pure dente per ventuno brani che diffi cilmen- a Dar Es Salaam nel ‘71. Tre formazioni te superano i due minuti. Il risultato? STERNS e tre modi diversissimi, per esempio, di Sintetizzando si può parlare di afro- utilizzare le chitarre elettriche: alternan- hip hop. Ma l’opera di Achiampong va Quel “Jazz” inserito nel nome delle for- dole coi loro interventi vivaci e pungenti al di là delle etichette, già per l’idea di mazioni non deve far pensare ad una alle eleganti parti vocali in Shirati Jazz; in una rivisitazione in chiave personale di vocazione specifi camente jazzistica: nel una sofi sticata articolazione di chitarre produzioni musicali per raccontare il continente nero una vera e propria decli- solista e ritmica nella Western Jazz Band; proprio background. Il brano d’apertura nazione – spesso molto originale, peral- con un’impronta più chiaramente con- s’intitola “Exodus”, quello di chiusura tro – delle forme del jazz d’oltre Atlanti- go-zairese nella Vijana Jazz Band. Nelle “Legacy” e in mezzo tra l’altro si parla co riguarda nel Novecento praticamente origini e nelle vicende dei tre complessi, (ma non ci sono testi originali) di lotta, il solo Sudafrica. Ma la fascinazione per ben delineate nelle note di copertina, c’è comunità, incomprensibilità e tradizioni il jazz, o anche solo la suggestione eserci- tutta un’epoca. E un’Africa giovane al accantonate. Una storia di formazione, tata dalla parola “jazz”, è assai più ampia: passo con le nuove generazioni di tutto il un’indagine sulla propria identità col compagini di importanza cruciale nella mondo: prima di dare vita a Shirati Jazz, sapore di una sceneggiatura cinemato- vicenda della modernizzazione della mu- nella sua regione di origine D.O. Misiani grafi ca, che crea una tanto drammatica sica africana hanno fatto furore chiaman- con le sue canzoni d’amore entusiasma quanto suggestiva connessione tra Afri- dosi African Jazz, Tout Puissant OK Jazz, i teenager, un po’ meno i loro genitori, ca e occidente. Notevole se si pensa che Bembeya Jazz. Le glorie di Shirati Jazz, che più volte gli sequestrano o sfasciano prima di tutto Achiampong è un artista Western Jazz Band e Vijana Jazz Band le chitarre. Marcello Lorrai plastico e grafi co. Luca Gricinella BLUES KHMER ROCK TANGO

Lo spirito e il bitume Surfin’ Cambogia Buenos Aires canaille

Louisiana Cambodian Melingo Red & Little Space Project Corazon & Victor’s Juke 2011: A Space Hueso Joint Odyssey WORLD VILLAGE Memphis Mojo METAL RUF RECORDS, POSTCARD DISTR. EGEA C'è qualcosa di antico e di estremamente Se le leggi del marketing impongono Lo scorso anno s’era aggiudicato il Blues moderno, di graffi ante e di sfacciatamen- ancora di parlare di Daniel Melingo Award come “miglior artista acustico”. te melenso, di monotono e di assoluta- nei termini di un Paolo Conte del tan- Questo “amuleto da Memphis” met- mente irresistibile. Ma c’è soprattutto il go (passi), di un Tow Waits (passi an- te una seria ipoteca anche sulle future fatto che in 2011: A Space Odyssey dei cora) o di un Nick Cave (?), è ora di premiazioni, anche se qui guizza una Cambodian Space Project, gli opposti si smettere di contestualizzare il cantante nervosa, serpentina elettricità, garantita attraggono. Sebbene infatti a un primo porteño per imitazione. Anche perché dalla chitarra elettrica di Little Victor, ascolto l’innesto di riff da garage e surf certi paragoni possono davvero essere e dall’armonica in piena saturazione rock sulle melodie di canzoni cambogia- fuorvianti: i dischi di Melingo suonano di Bob Corritore. A settantanove anni ne risulti bizzarro, dopo poco il tutto as- come splendidi dischi di tango canción Louisiana Red non deve inventare più sume un fascino squisitamente ipnotico. contemporaneo, e del tango mantengo- nulla: basta che metta in campo l’im- Merito soprattutto della cantante cam- no la ballabilità, rileggendone le forme menso giacimento di cultura musicale bogiana Srey Thy, dotata di una grinta senza stravolgerle. Anzi, il citatissimo black che gli scorre nelle vene, assieme a invidiabile, che stride in maniera diver- passato rock di Melingo, più che entra- parecchio sangue pellerossa, per garan- tente con il registro vocale acuto, ma è re come infl uenza, sembra aver donato tire esiti letteralmente entusiasmanti. in equilibrio perfetto con la sezione rit- alla sua personale riscoperta della musi- Il punto è sempre quello: Eric Clapton mica martellante sostenuta dalla ruvida ca di Buenos Aires (e di Gardel in parti- può anche inseguire il blues con posa- chitarra dell’australiano Julien Poulson colare, specifi ca lui) la freschezza della ta classe senile duettando con Wynton (anche produttore). È grazie a questi novità: è la tradizione porteña ad essere Marsalis o rileggendo Robert Johnson, ingredienti che questa sorta di “odissea forma di rottura artistica, e non gli echi ma il blues è un’altra cosa. È questo: il nello spazio” della multietnicità - omag- popular “occidentali”. Corazon & Hueso rotolante, slabbrato, ammaccato coz- gio ad alcuni eroi del pop cambogiano segue il fortunato Maldito Tango, che fu zare di fraseggi ispidi di Louisiana Red, pre-Khmer Rossi, da cui vengono ripresi lanciato dall’etichetta Mañana (quella che quando ripercorre per la milionesi- sette brani su nove - rotola piacevol- dei Gotan Project) e che creò, di fatto, ma volta “See That My Grave Is Kept mente. A iniziare dall’iniziale “Snaeha il personaggio-Melingo. Rispetto al pre- Clean”, il classico di Blind Lemon che Doc Toek Kmom (Love Like Honey)”, cedente, e coerentemente con il cam- anche Bob Dylan ha molto amato, fa uno dei brani più coinvolgenti insieme a bio di etichetta, gli arrangiamenti sono sembrare tutte le altre versioni un pal- “Chnam Oun Dop Pram Mouy (I’m Six- quasi completamente acustici, raffi nati lido rifl esso di questa immersione in un teen)”, e alla trascinante “Pros Kangaroo e rifi nitissimi ma meno originali che in pentagramma spiritato e bituminoso. (Kangaroo Boy)”. Chiusura dell'album passato, imperniati sul bandoneón e Un piccolo capolavoro. con “Kolos Srey Chaom (Love God)”, sugli inserti di chitarra e bouzouki. Me- Guido Festinese cover di “Venus” degli Shocking Blu, in lingo, comunque, sornione, sghembo e salsa rigorosamente khmer. nostalgico ben più che maledetto, ne Maurizio Busia esce con invariata classe. j.t.