GEAM La "Pietra da Cantoni" del Monferrato Casalese (AL): ipotesi di ripresa produttiva per la conservazione della tradizione edilizia locale

Paolo Sassone Geologo - Studio di Geoingegneria Ambientale Mineraria – Casalborgone (TO) - www.studiosassone.it

L'Ecomuseo delle Pietra da Cantoni, istituito con Institutional initiatives include the launch of studies deliberazione del Consiglio Regionale n. 284/10922 del involving Cantoni Stone such as the interesting initiative 1 aprile 2003, ha attivato una serie di iniziative volte alla embracing geological and geo-minimg surveys in order to valorizzazione del patrimonio paesaggistico, architettonico re-open historic quarries, the re-utilisation of abandoned e culturale del territorio del Monferrato Casalese entro il quarries for leisure purposes and the study of cultural and quale si situa. tourist routes and itineraries focusing on Cantoni Stone. Il Monferrato Casalese si compone di un territorio collinare This research aims to ensure procurement of material to be ancora preservato con centri abitati medioevali edificati nei used in the renovation of stone buildings exclusively in the secoli passati sulla sommità dei colli, con l'ampio utilizzo local area. della Pietra da Cantoni quale materiale da costruzione e peculiare elemento architettonico, che conferisce notevole La Pietra da Cantoni du Monferrato Casalese: ipothesys valore al paesaggio. Oggi non esistono più cave che de preservation du patrimoine architectural traditionale forniscano materiale a fronte di una discreta domanda per avec la réutilisation d’anciennes caves attività di costruzione e di ristrutturazione. Avec l’approbation officielle de la Région , le 1er La ricerca qui sintetizzata è finalizzata al reperimento di avril 2003 l’Ecomusée de la Pietra da Cantoni (Pierre de materiale lapideo, previa ripresa produttiva di un sito Cantoni) a proposé une série d’initiatives de promotion du idoneo, da utilizzarsi per le ristrutturazioni degli edifici in patrimoine architectural et cultural du terroir du pietra afferenti il territorio dell'Ecomuseo. Monferrato Casalese. Le Monferrato Casalese est un territoire de douces collines avec nombreux petit villages du The Monferrato Casalese “Pietra da Cantoni”: Moyen Age, bâtis en faisant une large utilisation de pierres hypothesys of preservation of the traditional architectural de taille, qui donnent un très important valeur ajouté au heritage with the re-hutilisation of historic quarries paysage. The Pietra da Cantoni (Cantoni Stone) Eco-Museum, which Les initiatives des Institution ont pour objet la réalisation has born the 1st april 2003, has organized a series of d’études et recherches géologiques et géominière finalisés à initiatives to promote the architectural and cultural heritage la réutilisation d’anciennes caves, afin de développer une of Monferrato Casalese and surrounding areas. Monferrato utilisation touristique et culturelle des plusieurs sites Casalese is an intact hillside area with Mediaeval villages d’extraction à ce jour négligés, à travers la création standing on hilltops where extensive use was made of stone d’itinéraires ayant pour thème la Pierre de Cantoni. as a construction material and identifying architectural Cette étude est finalisé à évaluer la possibilité d’exploiter element ensuring a very special landscape. Today, where are quelque ancienne cave délaissée pour déployer la no longer any quarries supplying material despite certain production de blocs pour la restructuration et le demand arising from construction and renovation projects. réaménagement des bâtiments locales

PREMESSA d'anni fa circa. in altri monumenti ed abitazioni medioe- La Pietra da Cantoni é stata e rimane il vali (es. a Ozzano M.to) la Pietra è stata La Pietra da Cantoni del Monferrato materiale lapideo "ornamentale" (forse protagonista, in un periodo compreso Casalese (AL) ha rivestito in passato una l’unico in tutta la provincia di verosimilmente tra il Sei-Settecento ed grande importanza dal punto di vista Alessandria e di Asti?) e da costruzione gli Anni ‘50, di un’attività estrattiva costruttivo per la compattezza delle are- che ha peculiarmente caratterizzato l'ar- molto intensa e diffusa per la produzione narie marnoso-calcaree o siliceo-calcaree chitettura degli edifici nei paesi del di pezzature varie destinate all’edilizia che la costituiscono. La sua origine è da Monferrato Casalese. (soprattutto in lastre o in blocchi da ricondurre a depositi sedimentari marini Dopo essere già stata impiegata prima muro). risalenti al Miocene, tra 15 e 20 milioni dell’anno 1000 nel Duomo di Casale ed Ancora oggi é infatti oggetto, ove recupe-

GIUGNO-SETTEMBRE 2005 67 GEAM rabile da demolizioni, di particolare inte- la la recente pubblicazione dei volumi del contenuto paleontologico: le condi- resse commerciale come materiale archi- “Graffiti” di ALETTO C. (2004) che com- zioni di mare caldo e poco profondo tettonico per ristrutturazioni di case e pendia una raccolta di graffiti tracciati favorivano le sviluppo di numerose cascinali, pur essendo completamente sulla Pietra da Cantoni e il raffinato testo forme di vita vegetali ed animali (pesci, dismessa ogni attività estrattiva. di CELORIA & CERESA (2005) che hanno lamellibranchi, gasteropodi, brachiopodi, Moltissimi edifici in Monferrato sono censito una parte dei bellissimi “infernot” cirripedi, echinidi, vermidi, alghe ed una stati realizzati interamente in Cantoni, e del Casalese. grandissima varietà di microfauna). anche a Torino si possono ricordare mo- Analisi micropaleotologiche hanno forni- numenti di pregio, come la Galleria Na- to età comprese tra l’Aquitaniano supe- zionale, la Chiesa di San Gaetano, ecc., INQUADRAMENTO GEOLOGICO riore ed il Serravalliano basale. rivestiti o edificati con la Pietra da Can- BONSIGNORE et al. (1969) nelle note illu- toni (PICCINI, 1999; TIMPANELLI, 2003). Il primo lavoro di un certo rilievo nel strative della C.G.I., fogli 56-57 Torino- Le arenarie estratte hanno talora eviden- quale la Pietra da Cantoni viene presa in Vercelli, recepiscono un’ interessante ziato ottime qualità refrattarie, tali da esame è il fondamentale studio di Sacco segnalazione di Elter e Sturani, i quali essere lavorate in larghe lastre usate per (1889) sulla geologia del Bacino limitano l’estensione della Pietra da rivestire i forni, da cui la denominazione Terziario e Quaternario del Piemonte. Cantoni ai primi tre membri basali citati di "Pietra da Forno" che veniva loro attri- L’autore ascrive questi sedimenti marno- da MONTRASIO et al. (1968) e cioé: buita. Da alcuni decenni – segnatamente so-arenaceo-calcarei al piano “Elve- - Calcari organogeni bioclastici di colore dalla fine degli Anni ’50 - la produzione ziano”, che dichiara essere molto esteso giallastro, ricchi inferiormente rodoliti dei Cantoni del Monferrato è stata com- nell’area piemontese e, nella zona orien- (o algal balls), passanti a calcari arena- pletamente interrotta in quanto la tipolo- tale delle colline Torino-Valenza, caratte- cei con potenza di 70-80 m gia costruttiva è stata sostituita da nuovi rizzato da facies di basso fondo marino e - Marne arenacee poco coerenti, potenti materiali “moderni” (non a caso siamo di litorale, con caratteri paleontologici 15-30 m nella patria del cemento). Oggi il mate- ben marcati. - Marne calcareo arenacee passanti ad riale con elevate percentuali di carbonato DE ALESSANDRI (1897) é probabilmente il arenarie calcaree dapprima a grana di calcio viene ancora utilizzato in limita- primo autore ad utilizzare il termine grossolana e giallastre, poi a granulo- te quantità come materia prima per l'in- “Pietra da Cantoni” per designare i sedi- metria minore, con spessore relativo da dustria cementiera del Casalese. menti elveziani calcareo arenacei del luogo a luogo da 30 a 100-150 m. L’importanza dell’impiego della Pietra da Monferrato orientale e ne fornisce una In base a questa revisione, l’estensione Cantoni quale materiale da costruzione descrizione geologica regionale estrema- della formazione verrebbe quindi limitata appare immediatamente evidente percor- mente precisa (soprattutto per quel che alla base del Langhiano. rendo i nuclei abitati dei paesi della Valle riguarda gli aspetti paleontologici), non- SCHUTTENHELM (1972) ritiene che la Pie- Ghenza (Camagna, , ché interessanti osservazioni economiche tra da Cantoni si estenda dall’Aquita- Frassinello, , , Rosignano, riguardanti l’estrazione e l’utilizzo dei niano almeno fino al Serravalliano, con Sala, Vignale), in cui negli ultimi anni si materiali. Negli anni a seguire altri autori base diacrona dall’Aquitaniano fino al è assistito a numerosi esempi di recupero propendono per riferire tali sedimenti al Burdigaliano e con notevoli differenze edilizio e di ristrutturazione di edifici in Langhiano, ma SACCO (1935) nelle note litologiche sia verticali che laterali; man- cui si è riportata a vista la Pietra da illustrative della Carta Geologica d’Italia, tenendo l’eterogenità della formazione Cantoni, spesso intonacata a calce, abbi- ne ribadisce l’età Elveziana, così come proposta da MONTRASIO et al. (1968) ne nata all’uso dei mattoni. confermato da VAN DER HEIDE (1943). introduce però un membro che definisce L’ attività di recupero edilizio in corso, Risalgono al secondo dopoguerra alcune “della Colma” (di Rosignano, n.d.a.). che comporta una discreta e crescente analisi micropaleontologiche sulla Pietra Con gli studi di CLARI et al. (1995), richiesta di blocchi di Pietra arenaria, si è da Cantoni (SOCIN, 1954; ASCOLI, 1958) BICCHI et al. (2002) e VIOLANTI et al. progressivamente dovuta confrontare con ed in particolare quella di DROOGER e (2003) si perviene alla definizione di l’assenza di fonti di approvigionamento SOCIN (1959), uno studio su Mio- Gruppo della Pietra da Cantoni. Secondo ed è stata talora avventatamente sostituita gypsinidi ed associazioni planctoniche e questi Autori, a partire dal Burdigaliano, i con lapidei simili o affini, ma con risulta- bentoniche di età Burdigaliana, prove- caratteri di sedimentazione del bacino del ti modesti sotto il profilo dell’inserimento nienti da vari affioramenti della zona di Casalese variano a seguito di un evento estetico. Rosignano. tettonico alla scala regionale connesso Per la salvaguardia e la valorizzazione Nel 1968, MONTRASIO et al. svolgono una alla fase di strutturazione dell’Ap- del territorio di origine della Pietra, delle revisione globale della geologia del pennino. Tale evento, in Monferrato evi- attività economiche, delle risorse paesag- Monferrato orientale, utilizzando il nome denziato da una discontinuità stratigrafi- gistiche, storiche ed architettoniche e “Pietra da Cantoni” per identificare litoti- ca, è conseguente ad una fase di solleva- delle tradizioni ad essa legate, è stato pi con caratteri di sedimentazione clastica mento associata ad una brusca variazione costituito con deliberazione del Consiglio tipica di ambiente di deposizione marina composizionale dei sedimenti, che si Regionale della Regione Piemonte n. relativamente poco profondo ed influen- depositano tuttavia in un bacino caratte- 284/10922 del 1 aprile 2003, l’Ecomuseo zato dal moto ondoso. Gli autori segnala- rizzato da differenti mobilità. della Pietra da Cantoni con sede a Cella no analogie molto strette con le Arenarie Nel Monferrato centro-orientale si depo- Monte (AL). di Bismantova, dell’Appennino reggiano, sita la Pietra da Cantoni (Burdigaliano- Tra i contributi culturali più rilevanti nelle quali una delle caratteristiche prin- langhiano p.p., biozone N7b e N8), di emersi dal progetto ecomuseale si segna- cipali é rappresentata dall’abbondanza piattaforma carbonatica tipo “foramol”

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(FALLETTI, 1994; CLARI et al., 1995). nire livelli di rodoliti sferoidali fossili, da Cantoni risulta in contatto tettonico Nei settori orientali sono presenti facies del diametro medio i 8-10 cm, più o con le propaggini meridionali della prossimali di piattaforma interna (biocal- meno cementate tra loro. Noduli algali “Formazione di ”; l’in- ciruditi ad alghe e molluschi) passanti simili si trovano attualmente in crescita tero ed esteso areale di affioramento della verso Ovest a facies di piattaforma ester- sui fondali di varie località del- Formazione di Casale, avrebbe giocato na, con calcareniti a foraminiferi plancto- l’Arcipelago delle Bermude (PICCINI, 1999). un ruolo di “cuscinetto” nei confronti nici e glauconia e marne calcaree a inter- Le rocce affioranti a Rosignano presenta- delle spinte tangenziali nord-vergenti, calazioni silicee. Nel Monferrato no un colore d’alterazione variabile dal contribuendo alla definizione dell’assetto Occidentale si deposita invece una poten- grigio scuro al giallastro, localmente strutturale attuale. te successione di scarpata (“Arenarie di rosa-rossastro; il colore del materiale fre- La situazione geologica attuale dell’area Moransengo”, CLARI et al., 1995). sco è tipicamente beige-giallognolo, a in esame si è pertanto andata strutturando Da segnalare infine che il Foglio 57 seconda del grado di alterazione e della nel corso di un lunghissimo arco di Vercelli della Carta Geologica d’Italia composizione. La stratificazione è gene- tempo, compreso tra il Terziario e l’attua- ricomprendeva gli areali di affioramento ralmente piano-parallela, con superfici di le. I complicati rapporti stratigrafici e tet- delle Areniti di Tonengo (Langhiano, stratificazione spesso indistinte. I locali tonici, indicano che già durante la sedi- Biozone N9a e N9b) nell’ambito della livelli più marnosi sono invece sottili (3 - mentazione dei depositi di origine mari- Formazione della Pietra da Cantoni. Il 30 cm). na, che formano l’ossatura collinare, si recente Foglio 157 Trino riporta invece La laminazione, quando presente, è gene- fecero sentire gli effetti di movimenti tet- tale distinzione, permettendo di conclu- ralmente discontinua e può essere sia tonici causati da forze endogene associate dere pertanto che in alcuni casi le cave parallela che incrociata. Tessituralmente alla strutturazione della catena appennini- aperte in passato non tenevano conto di le facies calcaree e calcarenitiche della ca. In seguito, dopo l’emersione di que- tale differenziazione litostratigrafica, evi- Pietra da Cantoni locale sono classifica- st’area e la conseguente regressione mari- dentemente non molto apprezzabile sotto bili come packstones e rudstones biocla- na, tali movimenti continuarono, ringio- il profilo litologico ed estetico della pie- stici massivi. Sono ricche in fossili di vanendo ancora le forme e le strutture tra estratta. Il quesito che pertanto ne mare basso, come rodoliti (Litho- precedenti. deriva è: le Areniti di Tonengo possono thamnium sp.), microforaminiferi e Dal punto di vista deformativo fragile e costituire (sotto il profilo litologico, lito- macroforaminiferi (Lepidocyclina sp. e neotettonico si registrano dati significati- tecnico ed estetico) un materiale lapideo Miogypsina sp.), molluschi (Aturia aturi, vi, nonostante la limitata diffusione di tale da differenziarsi dalla Pietra da Pecten revolutus, Flabellipecten burdiga- affioramenti o di tagli recenti. Come Cantoni s.s.? lensis, Chlamys holgeri), echinidi e bala- dimostrato da dati di letteratura in nidi (CLARI et al., 1995). Tali dati per- Monferrato centro-occidentale (GIRAUDI, mettono di aggiornare le interpretazioni 1980), cui si aggiungono evidenze recenti CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E GEO- paleoambientali precedenti evidenziando di faglie che dislocano coperture eluvio- MORFOLOGICHE DEL MONFERRATO che, in molti livelli, sono presenti colluviali di affioramenti emersi in can- CASALESE microforaminiferi planctonici pelagici, tieri di scavo nella zona di Cereseto e tipici di mare aperto. Serralunga di Crea, alcune strutture fragi- L’areale di affioramento della Pietra da Da un punto di vista tettonico il settore di li siano presenti anche qui con livelli di Cantoni è riportato nella Fig. 1, ove sono affioramento della Formazione della intensità tali da apparire significative dal cartografati i limiti geologici tratti dal F° Pietra da Cantoni si pone in corrispon- punto di vista geologico-geotecnico, geo- 57 Vercelli della Carta Geologica d’Italia denza della struttura anticlinale nota strutturale e, forse, neotettonico. Ad ulte- 1/100.000 in raffronto con i limiti reinter- come “Ruga di Salabue” che costituisce riore titolo esemplificativo si può fare pretati nel nuovo F° 157 Trino della l’ossatura della dorsale collinare tra la riferimento alla tettonica fragile recente C.G.I. alla scala 1/50.000. Valcerrina ad ovest e i paesi di Olivola, che interessa, localmente anche in modo Le caratteristiche geologiche fondamen- Vignale, Camagna e ad est. accentuato, i litotipi dalla Pietra da tali del bacino estrattivo analizzato, entro Nella porzione meridionale del territorio Cantoni, riscontrata negli affioramenti il quale affiora la la Pietra da Cantoni, in esame affiorano i terreni Plio-pleisto- esposti nei vuoti sotterranei delle cave di possono essere sintetizzate come segue. cenici, che seguono l’andamento delle Rosignano M.to. Si tratta di prevalenti calcari bioclastici e adiacenti strutture sinclinali marcanti i Il Monferrato Casalese è caratterizzato da calcari marnosi, a componente arenacea, fondovalle (T. Rotaldo, T. Colobrio, T. rilievi collinari di media altitudine che si del Miocene inferiore che giacciono in del Monferrato, …), costituendo addolciscono procedendo dalla Val Cerrina discordanza angolare sulle Marne di nell’insieme una morfologia dolce e verso oriente, delineando impluvi più Antognola. Questi sedimenti nel Casalese ondulata. ampi; i vigneti si alternano ai boschi anco- raggiungono uno spessore massimo di Nella zona settentrionale, caratterizzata ra estesi sui versanti esposti a Nord e che circa 300/400 m e si sarebbero deposti, da rilievi più accentuati, affiorano invece spesso incorniciano la cima delle colline. secondo le conclusioni di CHIESA (1990), le formazioni oligo-mioceniche del mon- È un paesaggio fortemente condizionato in un ambiente di mare basso. ferrato orientale con alla base le e connotato rispetto al resto del Una particolarità della Pietra da Cantoni “Arenarie di Ranzano” in contatto strati- Monferrato dalla sua storia geologica: la è costituita dai livelli a rodoliti (ABATE, grafico con le “Marne di Antognola” e situazione attuale della zona è quindi il 1991), termine utilizzato per indicare ricoperte dalla discordante formazione risultato di un’evoluzione geologica-geo- noduli di alghe Corallinacee. All’interno della “Pietra da Cantoni”. All’estremità morfologica durata decine di milioni di della formazione si possono infatti rinve- nord della zona di affioramento, la Pietra anni e non ancora terminata.

GIUGNO-SETTEMBRE 2005 69 GEAM “Pietra da Cantoni” Geological map Carta geologica della Pietra da Cantoni . 1- IG F

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GLI “INFERNOT”, PECULIARITÀ TIPICA DEL MONFERRATO

Con il termine “infernot” (CELORIA & GANORA, 2005) si intende identificare più o meno piccoli vuoti sotterranei, posti al di sotto di edifici antichi, destinati alla conservazione dei vini più pregiati, che spesso preservano un’atmosfera da luogo di culto… enologico (Fig. 2). Chiunque conosca il Monferrato, specie quello Casalese, prima o poi ha sentito nominare il termine “infernot”, vocabolo che porta con sé un velo di mistero e di fascino per via di quel suo richiamo a qualcosa di profondo, che ricorda gli inferi (in sé il termine derivato dal latino vuole solo indicare ciò che “sta sotto”). Ogni volta che si ha l’occasione di visi- tarne qualcuno, con la curiosità e un ' di esitazione che accompagna ogni nuova FIG. 2 - Tipico “Infernot” , piccola cantina sotterranea per la conservazione vini esperienza sotterranea, si scopre un pic- Typical “Infernot”, a small underground wine cellar colo mondo di atmosfera, di cui non si ha sentore all’aperto. Si tratta di un mondo “creato” ad arte dai nostri avi, fatto di giano sulla Formazione della Pietra da quella di costituire un patrimonio archi- piccoli meandri e budelli che si spingono Cantoni (ad esempio Cella Monte, tettonico e tradizionale unico, ove l’at- al di sotto delle loro antiche e semplici Rosignano M.to, Sala, Cereseto, Ottiglio, mosfera quasi “sacrale” si incontra con la dimore, dimostrando in piccolo la loro Moleto, Vignale). Tale litotipo, partico- tradizione locale, ancora non sufficiente- abilità e vocazione “mineraria”. larmente omogeneo e compatto per spes- mente conosciuta ai più: quella dei grandi Il paziente lavoro di scavo e di configura- sori anche notevoli, ha consentito un’age- vini monferrini. zione risultante di tali cavità sotterranee vole escavazione in condizioni di sicurez- Ma vi é un’altro aspetto non meno signi- indica un’innata istintiva conoscenza dei za, oltre a garantire condizioni climatiche ficativo: nei contesti urbanizzati dei cen- limiti geomeccanici del mezzo roccioso ideali per la particolare attitudine a tratte- tri storici dei comuni collinari del che si accingevano a escavare. nere una certa umidità naturale. Monferrato, una visita agli “infernot” é Il lavoro faticoso, svolto essenzialmente Tuttavia, la Pietra da Cantoni non é stato l’unico modo che oggi i geologi hanno di nei periodi invernali, quando il lavoro nei il solo litotipo suscettibile di essere studiare la conformazione geologica del campi veniva sospeso, era speso per rica- “sfruttato” per ricavarne spazi sotterranei. sottosuolo, in un territorio spesso privo di vare spazi ipogei da destinare alla conser- La formazione delle Arenarie di affioramenti superficiali rappresentativi. vazione dei prodotti della terra. Ranzano, che spesso caratterizza il sotto- La caratteristica comune degli “infernot” suolo di numerosi altri comuni monferri- é proprio quella di sfruttare la naturale ni (oltre a Camagna, vi sono alcuni infer- IL BACINO ESTRATTIVO DI ROSIGNANO umidità e temperatura delle cavità scava- not visitabili anche a Conzano, M.TO te in roccia, detta impropriamente e gene- Frassinello, Mombello), ben si é prestata ricamente “tufo” (PICCINI, 1999), forse allo scopo nell’ambito degli orizzonti Come emerge dagli studi geologici recen- dal tipico rumore emesso a seguito di superiori della serie, costituiti da arenarie ti, svolti su incarico professionale per percussione, la quale non é sempre litolo- siltose compatte e stratificate. conto di diversi Comuni che hanno ospi- gicamente omogenea. Analizzando la A Camagna i bellissimi “infernot” sono tato i vari ambiti estrattivi della Pietra conformazione geologica dei vari nuclei stati realizzati in materiali arenaceo-silto- (SASSONE, 1997-2005), quello della zona storici dei paesi del Monferrato Casalese, si molto compatti, anche se con una stra- della Colma di Rosignano rappresenta emerge infatti che l’esigenza di creare tificazione decimetrica che, localmente, uno dei più importanti bacini di cava del vuoti sotterranei per la conservazione dei poneva difficoltà di realizzazione di Monferrato Casalese che, a seguito del- prodotti si é dovuta confrontare con le forme regolari e, nel tempo, determinava l’abbandono, presenta alcune situazioni proprietà litotecniche delle varie forma- qualche piccola instabilità. di degrado, condizionanti la possibilità di zioni geologiche che caratterizzano il sot- La giacitura degli strati immerge general- eventuale riutilizzo a fini di recupero pro- tosuolo monferrino, non necessariamente mente a Nord, con inclinazioni di circa duttivo e/o fruizione turistico-culturale. afferenti alla sola Pietra da Cantoni. 45°, sottolineando che la struttura geolo- L’analisi bibliografica condotta ha con- Si nota così che la maggiore diffusione gica in cui ci si ritrova é quella del fianco sentito, in merito, di desumere interessan- ed entità dimensionale degli infernot si settentrionale della grande piega antifor- ti informazioni da uno degli studi più sia facilmente sviluppata nei paesi il cui me che sottolinea la dorsale collinare tra antichi sulla Pietra da Cantoni, ovvero sottosuolo era costituito da materiali litoi- Camagna e Conzano. quello realizzato dal Dott. G. De di più competenti, quali i paesi che pog- La peculiarità degli “infernot” é oggi Alessandri nel lontano 1897.

GIUGNO-SETTEMBRE 2005 71 GEAM Si tratta di un lavoro che, grazie allo stu- nei fianchi della collina, servono ad le eleganti e svelte colonnine che ne dio di diverse collezioni paleontologiche, estrarre l’arenaria. Queste gallerie, ornano le balaustre, le quali provengono tra cui quella di Monsig. Bonelli, e ad un senza rivestimento di sorta, sono scavate appunto da Rosignano. [..] Presso lavoro di terreno, traccia i lineamenti completamente in un materiale poco Rosignano (Paese) le cave sono due, a principali della Pietra da Cantoni. compatto e pochissimo resistente, e costi- cui lavorano da 8 a 10 operai; presso la Nel territorio del Comune di Rosignano tuiscono colle loro frane, un grave peri- Colma, le cave di pietra da Forno sono viene segnalato che “....l’arenaria forma colo per chi incoscientemente in esse attualmente in numero di 5, in esse trova- la sinclinale fra la Torre di Veglio e La lavora. no lavoro circa 30 operai. Colma, e sotto la strada provinciale è Ed è appunto in queste località e presso il [..] I banchi a Litotamni in alcuni punti, assai evidente la sua sovrapposizione Castello di S. Bartolomeo, che si estrae il come presso alla Mandoletta ed alla alle marne concrezionate della zona materiale più apprezzato negli usi indu- Colma, sono talmente sviluppati, e queste aquitaniana. Presso quest’ultima loca- striali. L’arenaria fina, omogenea, che alghe così abbondanti, che, scavate, ser- lità, sulla parte più elevata della collina, presenta ottime qualità refrattarie viene vono come pietrisco per l’inghiaiamento esistono le antiche e rinomate cave di lavorata sul posto in larghe tavole, colle delle strade.” Cantoni, che con quelle poste nel versan- quali, si rivestono i forni e, conosciuta te Sud, pressi il Castello di San generalmente col nome di Pietra da Bartolomeo, forniscono la maggior parte Forno serve ad alimentare un attivissimo GLI ANTICHI VUOTI DI CAVA DELLA COLMA del materiale conosciuto sotto il nome di commercio colle più lontane regioni. DI Tufo della Colma. Gli altri banchi arenacei, che affiorano La zona elveziana presso il Castello ha in tutta la zona elveziana, sono scavati e A seguito di una specifica analisi geomi- una potenza dai 50 ai 60 metri; essa é lavorati come Pietra da Cantone, quello neraria preliminare – svolta in ottica di riccamente fossilifera con resti di Mam- però che si trova nella parte Nord-Ovest eventuale recupero turistico - si riassu- miferi, Pesci, Brachiopodi, Molluschi, del paese di Rosignano, più consistente e mono le risultanze ottenute sulla base di Echini, Briozoi e Foramminiferi. più compatto, è suscettibile di buona appositi rilievi eseguiti alla Colma di La parte superficiale di essa consta di lavorazione e serve come pietra d’orna- Rosignano per chiarire i rapporti esistenti un’arenaria grossolana (“Tufo refratta- mentazione. Nella chiesa di San Gaetano tra l’assetto geologico e geomorfologico rio”), ricoperta da una parte alterata di presso il R. Parco di Torino, nella catte- e la presenza di antichi vuoti sotterranei, colorazione bianchiccia, assai sterile; drale di Casale, nella Galleria Nazionale derivanti dall’intensa attività estrattiva segue ad essa una zona assai decomposta e nel Camposanto di Torino, si ammirano della Pietra da Cantoni (Figg. 3 e 4). e poco consistente (“Marcione”), ed un banco a Litotamni, poi l’arenaria tipica, fine, assai fossilifera (“Pietra da Forno”), indi una zona di arenaria gri- gia, assai eterogenea ed in ultimo un altro banco a Litotamni; tutti questi strati hanno una direzione costante verso Sud- Est con una inclinazione di 15° oppure di 20°. Nello studio del De Alessandri viene for- nito un quadro dell’attività estrattiva della Pietra da Cantoni, in cui si citano anche le cave esistenti nella zona della Colma. Vengono riportati qui di seguito i passi salienti e curiosi rilevati nel testo origina- rio: “Povera d’acqua e conseguentemente scarsa di vegetazione arborea, la forma- zione elveziana offre tuttavia colle sue cave di Cantoni , risorse non indifferenti al paese…. L’estrazione dei Cantoni, ove si eccettui- no pochissime cave, è generalmente fatta con poca intelligenza e talora con nessu- na sicurezza per gli operai. Nelle cave della Colma il materiale si estrae sca- FIG. 3 - In- vando inferiormente in breccia il banco, gresso di cava senza sostenere convenientemente la in sotterraneo di Pietra da parte superiore sporgente…nei Pressi il Cantoni Castello di Uviglie, tre larghe gallerie, “Pietra da Can- toni” underground che penetrano per un centinaio di metri quarry

72 GIUGNO-SETTEMBRE 2005 GEAM L'area in esame é localizzata su una zona circa meridiana. Risulta indicativamente to un limitato stato di dissesto geostatico, di dorsale collinare, prospiciente a ver- interessata dai vuoti, ad una prima anali- verosimilmente correlabile con i recenti santi piuttosto acclivi verso nord e verso si, una superficie minima di circa 30.000 eventi sismici dell’Astigiano, che riguar- est, caratterizzati da una diffusa copertura m2. da soprattutto le solette e alcuni pilastri. boschiva e eluvio-colluviale. Il settore Tramite una ricognizione dello stato di Infatti il giorno 21/2/2001, poche ore sommitale del rilievo collinare è in parte alcune delle suggestive cave sotterranee dopo l’evento registrato alle 7,40 a.m. coltivato a vigneto mentre risulta recente- ed alle testimonianze del Sig. Remo con epicentro a Nizza Monferrato, nel mente edificato (ed in espansione urbani- Angelino, ultimo cavatore locale, é stato corso di rilievi da tempo programmati, lo stica) lungo il versante meridionale. possibile ricostruire parzialmente la geo- scrivente osservava in porzioni di tali Sono state censite quattro cavità sotterra- metria degli antichi siti di estrazione; si cave la presenza di fresche fessurazioni e nee di origine antropica, anche se risulta tratta di uno dei più importanti bacini del assestamenti alla base di alcuni pilastri. che le cave attive presso la Colma fossero Monferrato Casalese, per qualità e quan- In tale ottica, l’analisi della situazione ben sette (il numero attualmente rinvenu- tità di pietra estratta, stimata in almeno geomorfologica e della stabilità dei vuoti, to potrebbe pertanto essere il risultato di decine di migliaia di metri cubi, che dovrà essere svolta mediante attenti accorpamento di più vuoti sotterranei). attualmente presenta alcune situazioni di approfondimenti geologici di terreno, che Gli accessi dei vuoti sono prevalentemen- degrado ambientale di instabilità. conducano ad una ponderata e precisa te localizzati lungo il versante settentrio- L’interazione tra l’utilizzo del suolo in verifica della stabilità. Ciò allo scopo di nale della dorsale collinare della Colma e superficie e la presenza di vuoti sotterra- evidenziare potenziali criticità sotto il sono abbastanza facilmente individuabili nei dovuti alla passata attività di cava profilo geostatico e fornire primi orienta- in quanto di dimensioni piuttosto ampie. risulta essere uno degli aspetti centrali da menti sulla eventuale utilizzazione in Tali accessi non risultano protetti, così tenere in considerazione nella pianifica- sicurezza delle camere ipogee per i fini come non risultano protetti ma solo mal zione urbanistica e nelle ipotesi di riuti- ecomuseali. segnalati i camini verticali, posti circa in lizzo di tali cavità. Le cave sotterranee della Colma, alla luce cresta, che erano utilizzati sia per la ven- A seguito di un rilievo topografico spedi- dei rilievi effettuati, appaiono possedere tilazione che per il sollevamento all’e- tivo dei vuoti, si é delineato un quadro di potenzialità significative per quanto attie- sterno del materiale estratto. Alcuni di elevato pregio architettonico e minerario ne una riqualificazione, anche parziale, a essi appaiono in stato di degrado e pro- delle gallerie, costituite da una regolare fini geoturistici, permettendo di prevede- gressivo allargamento per successivi crol- maglia di camere e pilastri realizzati a re itinerari anche in sotterraneo in porzio- li, forse dovuti all’alterazione progressiva gradinata, secondo un modulo dimensio- ni da sottoporre in modo opportuno a pre- della superficie della roccia. La direttrice nale di 5 metri. In alcune specifiche por- ventivo monitoraggio e successiva messa principale di sviluppo delle gallerie é zioni di galleria è stato localmente rileva- in sicurezza.

FIG. 4 - Planimetria schematica delle cave in sotterraneo della Colma di Rosignano Colma di Rosignano underground quarries skech map

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INIZIATIVE DI STUDIO E VALORIZZAZIONE Per ogni “ambito” è stata pertanto fornita zionale non può prescindere da una sua DELLA PIETRA DA CANTONI la seguente documentazione: conoscenza anche sotto il profilo delle • Scheda descrittiva proprietà costitutive e litotecniche. Fuori Attualmente il territorio dell’Ecomuseo • Caratteristiche geologico-stratigrafiche testo vengono indicate in specifica tabella non ospita siti di cava in attività; altre • Carta geologica (scala 1/5.000) di alcune delle principali proprietà fisiche, risorse naturali oggetto di potenziale inte- inquadramento chimiche e meccaniche che caratterizza- resse estrattivo appaiono esigue, fatti • Valutazione finale con graduatoria di no i litotipi assimilabili alla Pietra da salvi i depositi localmente ancora sfrutta- merito. Cantoni (Tab. 1). bili di argille per laterizi (afferenti alla Dai dati di letteratura, nonostante l’ampio formazione miocenica delle Marne di Fase 2 utilizzo fatto di tale materiale in passato S.Agata Fossili). A seguito dell’avvenuto completamento nel settore delle costruzioni, non si hanno Per quanto riguarda la Pietra da Cantoni, dello studio di prima fase, sono emersi dati diretti disponibili sulle caratteristiche oggetto di fiorente attività estrattiva sino alcuni ambiti preferenziali da sottoporre a geomeccaniche della Pietra da Cantoni. I al 1950 come materiale da costruzione, indagini geominerarie di dettaglio tramite parametri esposti, in linea con la classifi- ampiamente e tradizionalmente utilizzati carotaggi, prove litotecniche di laborato- cazione qualitativa suggerita dal IPPOLITO per l’edilizia locale, vi sono numerose rio, rilievo geologico di dettaglio scala et al. (1975), devono ritenersi puramente cave dismesse con riserve in vista e adia- 1/500÷1.000, finalizzato alla definitiva indicativi rispetto alle specifiche pro- centi siti con riserve potenziali stimabili individuazione – previa graduatoria fina- prietà degli ammassi rocciosi in calcare- per alcune decine di migliaia di m3. Le le di merito - del sito di cava che meglio nite, che devono essere di volta in volta opportunità di ripresa produttiva si pre- risponda alle esigenze dell’Ecomuseo oggetto di analisi litotecnica. sentano pertanto diversificate ma necessi- oltre che a quelle del mercato locale cui Tuttavia al fine di fornire una preliminare tano di un’attenta valutazione preventiva. la Pietra è destinata. caratterizzazione quali-quantitativa di Tra le iniziative che l’Ecomuseo della tale interessante litotipo, su un campione Pietra da Cantoni ha avviato si elencano: Fase 3 di Pietra da Cantoni prelevata presso le • lo studio geologico del territorio di La scelta del sito, che potrà avvenire con- cave della Colma sono state svolte alcune affioramento della Pietra da Cantoni sultando in parallelo le realtà territoriali specifiche prove caratterizzanti, secondo • l’analisi geomineraria dei siti dismessi coinvolte, porterà alla successiva esigen- le metodiche UNI, compendiate nella al fine di censire le realtà effettivamen- za di: citata scheda litotecnica. te ancora suscettibili di fornire materia - Individuare il sistema gestionale/opera- tivo/amministrativo definitivi della prima cava • la progettazione di un sito di cava per la VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO CON L’A- - Individuare le tecniche di coltivazione produzione, limitata, di blocchi di pie- più idonee sotto il profilo della econo- PERTURA DI CAVE: UNA CONTRADDIZIONE? tra da destinare all’edilizia locale micità e dell’impatto ambientale In particolare la ricerca di siti suscettibili (Progetto di coltivazione ed eventuale Il quesito riportato nel titolo meriterebbe a ospitare una cava attiva di Pietra da studio di impatto ambientale) di per sé ampia discussione. Cantoni prevede un programma di inda- - Ottenere le debite autorizzazioni ai Una cosa è certa: nessuno si irriterebbe gine in varie fasi di lavoro, che si stanno sensi di legge per la attività almeno sapendo che il Duomo di Milano è stato articolando sotto la supervisione decennale della cava (Istanza presso gli restaurato con un qualsiasi marmo rosa dell’Ecomuseo. Enti territoriali preposti e relativo iter). anziché con il Marmo di Candoglia? Il Colosseo potrebbe essere oggetto di Fase 1 Fase 4 manutenzione utilizzando un travertino E’ svolta attraverso la caratterizzazione Avvio della coltivazione con lavori pre- iraniano? Se la risposta appare palese- preliminare con censimento dei siti di par- paratori, installazione attrezzature, inizio mente negativa per tali simbolici monu- ticolare interesse per la ripresa (o in produzione e messa in vendita tramite menti allora perché non pensare allo stes- subordine per il nuovo avvio) di coltiva- opportuni canali, messa a regime dell’at- so modo per i restauri del centro storico zione di cava di Pietra da Cantoni; tale tività su base almeno stagionale con di Cella Monte, oppure delle numerose fase è attualmente conclusa. Lo studio si costituzione della struttura gestionale cascine e tenute che costellano le colline è sviluppato attraverso la raccolta dei dati (direzione lavori, addetti, cava-magazzi- monferrine? geologici e di letteratura, il rilievo delle no-vendita, ….). Il valore del paesaggio dell’Ecomuseo emergenze geologico-stratigrafiche di L’orientamento di base è quello che pre- della Pietra da Cantoni è inestimabile ogni bacino, il campionamento di quantità vede una produzione contingentata di proprio perché qualunque intervento con sufficienti di materiale per una prima conci da destinare, previo coordinamento l’uso di tecniche e materiali impropri caratterizzazione con prove di laboratorio, operativo dell’Ecomuseo, al mercato edi- costituirebbe un’evidente contrasto, o che risultano indispensabili per stabilire lizio interno al territorio di diffusione tra- meglio, violazione, della tradizione una prima valutazione finalizzata a dizionale della Pietra. costruttiva locale. meglio orientare le scelte finali. Inoltre il Gli esempi già occorsi in vari casi, con la rilievo in sito ha permesso di definire la corresponsabilità di “distratti” Progettisti logistica, la viabilità, la presenza di ele- PROPRIETÀ GEOMECCANICHE E LITOTECNI- locali, sono sufficienti per capire che, ad menti in contrasto o in favore della colti- CHE DELLA PIETRA DA CANTONI esempio, il tufo vulcanico laziale non ha vazione di cava, fornendo spunti per stila- nulla a che spartire con la Pietra da re graduatorie di merito sotto tali profili. Il rilancio della Pietra nell’edilizia tradi- Cantoni.

74 GIUGNO-SETTEMBRE 2005 GEAM Da qui emerge l’esigenza – comune Non risulta possibile pertanto prescindere potrà essere fornita dall’iniziativa pubbli- anche ad altri contesti, ad esempio le dalla riapertura di un sito di prelievo, tra- ca dell’Ecomuseo il quale, rivolgendosi Langhe - di correggere tale distorto con- mite attenta analisi dell’assetto attuale del alla popolazione residente ed al mondo cetto di impiego di lapidei non tipici e territorio, adottando le misure necessarie dell’edilizia (il cosiddetto “mercato”) fornire giusti indirizzi a favore della per un accettabile inserimento ambientale darà il via ad una sfida forse decisiva per riscoperta della pietra locale. Ciò dovrà finale, come peraltro reso agevole da spe- il futuro dei piccoli paesi del Monferrato pertanto passare attraverso iniziative cifiche misure normative individuate dal Casalese. estrattive tecnicamente corrette ed ammi- D.P.A.E. (Documento di Program- nistrativamente controllate, per fornire – mazione Attività Estrattive) - 2° Stralcio tramite opportuna promozione e incenti- Pietre ornamentali, recentemente messo a CONCLUSIONI vazione – la materia prima tradizionale a punto ed emanato dalla Regione chi desideri mantenere i caratteri estetici Piemonte, Direzione Industria. In conclusione, il progetto che ruota tipici del luogo. Risposta all’apparente contraddizione attorno alla riapertura di un sito di prelie- vo della Pietra non può prescindere dal concetto di “cava-laboratorio”, al fine di promuovere al contempo la conoscenza TAB.1 - Scheda litotecnica della Pietra da Cantoni della materia prima e dell’attività econo- Technical caracteristics of the Pietra da Cantoni mica che si muove attorno a lei, tramite il rispetto dell’ambiente e l’amore per le tradizioni che ogni progetto di valorizza- zione dovrebbe portare con sé. In tal senso se la “cava-laboratorio” disporrà anche di un piccolo centro visite si completerà appieno il senso dell’inizia- tiva. A tale attività di valorizzazione e promo- zione vengono chiamati a partecipare tutti i soggetti, pubblici o privati, che vogliono essere attori di questa nuova fase di riscoperta di un patrimonio cultu- rale e edilizio con forte connotazione paesaggistica ed architettonica messoci a disposizione dai nostri avi. Patrimonio che vale la pena mantenere, sia per il miglioramento della qualità della vita che per l’incremento della conoscenza turisti- ca del Monferrato Casalese, come già per le Langhe, in via di affermazione anche per non secondari motivi geoturistici e di ordine enogastronomico.

RINGRAZIAMENTI

L’Autore desidera ringraziare la Prof. Donata Violanti ed il Prof. Mauro Fornaro per la revisione critica del mano- scritto e per i preziosi suggerimenti; si ringrazia inoltre la Dr. Geol. Paola Marini del Laboratorio Marmi del Politecnico di Torino per l’aiuto fornito per la caratterizzazione litotecnica. Nel ricordare l’umanità delle figure di Remo Angelino (ultimo cavatore della Colma) e di Dino Cusanno (coordinatore Ecomuseo), recentemente scomparsi, si ringrazia l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni per il supporto fornito nella ricerca.

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