Documento Unico di Programmazione Semplificato 2019/2021

COMUNE DI BOLZANO NOVARESE

PROVINCIA DI

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO 2019 - 2021 (Enti con Popolazione fino a 2.000 Abitanti)

NOTA DI AGGIORNAMENTO

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SOMMARIO

Premessa

Parte Prima – Analisi della situazione interna ed esterna dell’Ente

1. Risultanze dei dati relativi alla popolazione, al territorio ed alla situazione socio economica dell’Ente 2. Modalità di gestione dei servizi pubblici locali 3. Sosteniblità economico finanziaria 4. Gestione delle risorse umane 5. Vincoli di finanza pubblica

Parte Seconda – Indirizzi generali relativi alla programmazione per il periodo di bilancio

A - Entrate: Tributi e tariffe dei servizi pubblici Reperimento e impiego risorse straordinarie e in conto capitale Ricorso all’indebitamento e analisi della relativa sostenibilità

B - Spese: Spesa corrente, con specifico rilievo alla gestione delle funzioni fondamentali; Programmazione triennale del fabbisogno di personale Programmazione biennale degli acquisti di beni e servizi Programmazione investimenti e Piano triennale delle opere pubbliche Programmi e progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi Piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa Piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni patrimoniali Considerazioni finali

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PREMESSA

La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente il quadro normativo con le politiche e i piani dell’Amministrazione Comunale, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione e la promozione dello sviluppo economico, civile e sociale delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione, che si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie, tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, e che richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni ente, si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente. Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità.

IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP)

Il Decreto Legislativo 10 agosto 2014 n. 126 introduce disposizioni integrative e correttive al Decreto Legislativo 23 giugno 2011 n. 118, in termini di armonizzazione dei sistemi contabili degli Enti Locali. La nuova formulazione dell’art. 170 del TUEL, introdotta dal D.Lgs. 126/2014 prevede che entro il 31 luglio di ogni anno la Giunta presenti al Consiglio il Documento Unico di Programmazione (DUP) costituito da due parti la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). Tale documento è predisposto nel rispetto di quanto previsto dal principio contabile applicato della programmazione di cui all’allegato n.4/1 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni.

La norma prevede inoltre che nel regolamento di contabilità vengano disciplinati tempi e modalità di approvazione del DUP da parte dell’Ente.

L’art. 6 del Regolamento di contabilità del Comune di Bolzano Novarese, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 29/10/2015 successivamente modificato con delibera del Consiglio Comunale n. 19 del 20/12/2016, prevede al comma 3 che entro il termine stabilito da specifica norma di legge la Giunta presenta al Consiglio, mediante deposito della deliberazione e relativa comunicazione ai consiglieri comunali, la Sezione Strategica del DUP (SeS) per la conseguente deliberazione consigliare da adottarsi entro i successivi 30 giorni.

Il comma 4 del medesimo art. 6 del Regolamento prevede che nella stessa seduta in cui si approva lo schema di delibera del bilancio di previsione, la Giunta presenta al Consiglio, mediante deposito della delibera e relativa comunicazione ai Consiglieri Comunali, la Sezione Operativa del DUP (SeO) e l’eventuale nota di aggiornamento della Sezione Strategica per la conseguente deliberazione consiliare da adottarsi entro i termini di approvazione del Bilancio di previsione. Sulla delibera dovrà esprimersi l’organo di Revisione dell’Ente che darà atto dell’attendibilità e veridicità della quantificazione delle risorse a disposizione e della coerenza interna ed esterna del DUP nel parere del bilancio di previsione.

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Il nuovo documento, che sostituisce il Piano Generale di Sviluppo e la Relazione Previsionale e Programmatica, si inserisce all’interno di un processo di pianificazione, programmazione e controllo che vede il suo incipit nel Documento di Indirizzi di cui all’art. 46 del TUEL e nella Relazione di Inizio Mandato prevista dall’art. 4 bis del D. Lgs. n. 149/2011, e che si conclude con un altro documento obbligatorio quale la Relazione di Fine Mandato, ai sensi del DM 26 aprile 2013.

Gli enti locali con popolazione fino a 5.000 abitanti, come previsto dal punto 8.4 del principio contabile inerente la programmazione del bilancio, come introdotto dal D.M. 20/05/2015, hanno la possibilità di adottare un DUP semplificato.

La legge di Bilancio 2018 al comma 887 dell’art. 1, prevedeva che entro il 30 aprile 2018, il Ministero dell’Economia e delle Finanze deve provvedere all’aggiornamento del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, allegato 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011, al fine di semplificare ulteriormente la disciplina del DUP semplificato per gli enti con popolazione fino a 5000 abitanti. Il Decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 132 dello scorso 9 giugno, il decreto propone una appendice tecnica all’allegato 4/1 una struttura tipo di DUP semplificato, si tratta comunque di un modello facoltativo Occorre precisare che già con Decreto Ministeriale del 18 maggio 2018 è stata prevista una ulteriore semplificazione per i Comuni con popolazione fino a 2000 abitanti. Nell’ambito dei nuovi strumenti di programmazione degli Enti locali il DUP è quello che permette l’attività di guida strategica ed operativa. Dati i bisogni della collettività amministrativa (famiglie, imprese, associazioni ed organismi non profit) e date le capacita disponibili in termini di risorse umane, strumentali e finanziarie, l’Amministrazione espone, in relazione ad un dato arco di tempo futuro, cosa intende conseguire (obiettivi) in che modo (azioni) e con quali risorse (mezzi). Il DUP si qualifica come un “momento di scelta” in quanto, di fronte alla molteplicità delle classi di bisogno da soddisfare e data, contemporaneamente e per definizione, la scarsità delle risorse, spetta all’organo politico operare le necessarie selezioni e stabilire i correlativi vincoli affinché, negli anni a venire, si possano conseguire le finalità poste, impiegando in modo efficiente ed efficace i mezzi disponibili. Il nuovo principio contabile della programmazione ne disciplina i contenuti e le finalità, non definendo a priori uno schema, valido per tutti gli Enti, contenente le indicazioni minime necessarie ai fini del consolidamento dei conti pubblici. Il DUP è quindi lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative. Il DUP costituisce, inoltre, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Il DUP per il periodo 2019-2021 che si sta approvando è il frutto di un lavoro che sconta, inevitabilmente, l’incertezza normativa e di contesto che attualmente investe l’attività degli enti locali. Per questo si rinvia il completamento e l’integrazione della sezione operativa al documento di aggiornamento da effettuare entro i termini di approvazione del bilancio 2019/2021.

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Si precisa inoltre che essendo l’attuale amministrazione in scadenza nell’anno 2019, non vengono previsti particolari interventi ma solo il completamento di ciò che già è in essere.

NOVITA’ RIGUARDANTI LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIE E IL BILANCIO A partire dal 2015 sono entrati in vigore in modo quasi completo i principi contabili contenuti nel D.Lgs. 118/2011 e, in particolare il principio contabile inerente la programmazione di Bilancio – Allegato 4/1 al richiamato D.lgs. 118/2011. Si ricorda, infatti, che dopo un periodo di sperimentazione, dal 2016 tutti gli enti sono obbligati ad abbandonare il precedente sistema contabile introdotto dal D.Lgs. n. 77/95 e successivamente riconfermato dal D.Lgs. n. 267/2000 e ad applicare i nuovi principi contabili previsti dal D.Lgs. n. 118/2011, così come successivamente modificato e integrato dal D.Lgs. n. 126/2014 il quale ha aggiornato, nel contempo, anche la parte seconda del TUEL, il D.Lgs. n. 267/2000 adeguandola alla nuova disciplina contabile. In particolare il nuovo sistema dei documenti di bilancio si compone come segue:

• Documento Unico di Programmazione (DUP); • Schema di bilancio che, riferendosi ad un arco della programmazione almeno triennale, comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi ed è redatto secondo gli schemi previsti dall’allegato 9 al D.Lgs. 118/2011, comprensivo dei relativi riepiloghi ed allegati indicati dall’art. 11 del medesimo decreto legislativo. • nota integrativa al bilancio finanziario di previsione .

Altra rilevante novità è costituita dallo “sfasamento” dei termini di approvazione dei documenti: nelle vigenti previsioni di legge, infatti, il DUP deve essere presentato al Consiglio Comunale entro il 31 luglio dell’anno precedente a quello a cui la programmazione si riferisce, mentre lo schema di bilancio finanziario annuale deve essere approvato dalla Giunta e sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale nel corso della cosiddetta “sessione di bilancio“ entro il 15 novembre. In quella sede potrà essere proposta una modifica del DUP al fine di adeguarne i contenuti ad eventuali modifiche di contesto che nel corso dei mesi potrebbero essersi verificati.

Si ritiene opportuno effettuare alcune premesse ai principi contabili che stanno alla base dei nuovi bilanci secondo quanto previsto dal D.Lgs. 118/2011 al fine di introdurre e fare comprendere l’impostazione del Documento Unico di Programmazione e dei suoi contenuti essenziali.

La spesa è articolata in missioni, programmi e titoli, sostituendo la precedente struttura per titoli, funzioni, servizi e interventi. L’elencazione di missioni e programmi non è a discrezione dell’Ente, bensì è tassativamente definita dalla normativa, diversamente dai programmi contenuti nel bilancio ex DPR 194/1996, che potevano essere scelti dal Comune, in funzione delle priorità delineate nelle linee programmatiche di mandato. Quanto alle entrate, la tradizionale classificazione per titoli, categorie e risorse è stata sostituita nel bilancio armonizzato dall’elencazione di titoli e tipologie.

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Nel principio contabile inerente la Programmazione di Bilancio, sono elencati i documenti che vanno allegati al Bilancio armonizzato, sotto forma di riepiloghi, quadri riassuntivi, allegati e sono i seguenti: -prospetto esplicativo del risultato presunto di amministrazione; -prospetto concernente la composizione per missioni e programmi del Fondo Pluriennale Vincolato; -prospetto concernente la composizione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità; -riepilogo delle entrate per titoli e tipologie; -riepilogo delle spese per titoli, -bilancio entrate per titolo e tipologia e spese per missioni, programmi e titoli;

Si precisa, che i livelli di ulteriore dettaglio rientrano nella sfera di competenza della Giunta (quanto ai macroaggregati) o dei Responsabili (quanto alle articolazione di entrate e spese al livello IV del piano dei conti finanziario) e, pertanto, ai sensi degli articoli 13 e 15 del decreto legislativo 23/6/2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, l’unità di voto elementare da parte del Consiglio è rappresentata dalla tipologia in entrata e dal programma in spesa. Va, altresì, aggiunto, che il bilancio armonizzato, che copre un triennio (2019-2021) affianca, per quanto attiene il primo anno di esercizio (2019), ai dati di competenza anche le previsioni di cassa, a differenza dello schema previgente, in cui i dati di cassa erano riportati solo a consuntivo, senza alcun riferimento alle previsioni. Anche nel D.U.P. i dati finanziari inerenti la prima annualità riportano, oltre la competenza, anche la cassa. Altra novità da sottolineare per quanto attiene il Bilancio armonizzato è la presenza di due nuove importanti voci: una è rappresentata dal Fondo Pluriennale Vincolato che troviamo esposto in due punti del bilancio: il Fondo Pluriennale Vincolato presente nelle entrate relativamente alla quota di parte corrente e a quella di parte capitale che rappresenta le quote di somme provenienti dal bilancio dell’esercizio precedente, con esigibilità nel 2019 a cui corrispondono gli importi nella parte spesa rilevati nelle voci “di cui già impegnato”; e il Fondo Pluriennale Vincolato presente e indicato nelle voci di spesa che rappresenta la parte di spesa del 2019/2021 che avrà esigibilità negli anni successivi. L’altra novità del bilancio armonizzato è la voce, in spesa, del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità. Il FCDE rappresenta un vero e proprio capitolo di spesa che va a coprire, prudenzialmente, la potenziale non esigibilità sugli stanziamenti di entrata del Titolo I e del Titolo III, calcolata sulla media degli ultimi 5 anni del rapporto tra incassi e accertamenti di ciascuna risorsa di entrata. Secondo quanto disposto dal D.lgs. 118/2011 l’entità del FCDE è stata modificata dalla Legge di Bilancio 2019 (Legge 145/2018) prevedendo che per l’anno 2019 il Fondo Crediti di Dubbia esigibilità potrà essere conteggiato nella percentuale dell’85% calcolata sull’importo determinato secondo l’applicazione del calcolo della media dei cinque anni, o dell’80% se si verificano le nuove regole previste dal comma 1015 art. 1. Nel 2020 una percentuale del 95% mentre dall’anno 2021 la percentuale sarà pari al 100%.

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D.U.P. SEMPLIFICATO

PARTE PRIMA

ANALISI DELLA SITUAZIONE INTERNA ED ESTERNA DELL’ENTE

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1 - Risultanze dei dati relativi alla popolazione, al territorio ed alla situazione socio economica dell’Ente

Risultanze della popolazione

Il comune è l'ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Abitanti e territorio, pertanto, sono gli elementi essenziali che caratterizzano il comune. La composizione demografica locale mostra tendenze, come l’invecchiamento, che un'Amministrazione deve saper interpretare prima di pianificare gli interventi. L’andamento demografico nel complesso, ma soprattutto il saldo naturale e il riparto per sesso ed età, sono fattori importanti che incidono sulle decisioni del comune. E questo riguarda sia l'erogazione dei servizi che la politica degli investimenti.

Situazione demografica anno 2017

POPOLAZIONE

Popolazione legale al Censimento 2011 1176 Anno 2017 %

1.190 Totale popolazione residente Maschi 605 50,84 Femmine 585 49,16 Nuclei familiari 513 Popolazione in età prescolare (0/6 anni) 52 4,37 Popolazione in età scuola obbligo (7/14) 85 7,14 Popolazione forza lavoro (15/29 anni) 162 13,61 Popolazione in età adulta (30/65 anni) 601 50,50 Popolazione in età senile (oltre i 65 anni) 290 24,38 %

1193 Totale popolazione residente al 31/12/2016 Nati nell’anno 7 Deceduti nell’anno 8 Saldo naturale -1 Immigrati nell’anno 31 Emigrati nell’anno 33 Saldo migratorio -2 Totale popolazione residente al 31/12/2017 1190

Analisi demografica tendenziale

POPOLAZIONE NELL’ULTIMO QUINQUENNIO: incremento/decremento % % % % % 2012 2013 Incremento / 2014 Incremento / 2015 Incremento / 2016 Incremento / 2017 Incremento / decremento decremento decremento decremento decremento Totale 1.195 1.190 -0,42 1.179 -0,92 1.180 0,08 1.193 +1,10 1.190 -0,25 popolazione Maschi 604 604 0 592 -1,98 595 0,50 602 +1,18 605 +0,50 Femmine 591 586 -0,85 587 0,17 585 -0,34 591 +1,02 585 -1,01 Nuclei familiari 504 509 +0,99 611 0,39 510 -0,19 513 +0,59 513 0

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Nella figura è riportata la piramide demografica della popolazione, da essa si evince come la generazione dei nati tra il 1965 e il 1975 ha lasciato posto a generazioni meno numerose e come negli ultimi anni il numero dei nati sia ulteriormente calato rispetto a 5 anni fa. Da tempo coloro che si occupano di demografia stanno evidenziando come questa dinamica demografica sia non sostenibile nel medio periodo: traslando in avanti di 20 anni la piramide di figura risulta chiaro come generazioni poco numerose in età lavorativa dovranno sostenere una popolazione anziana molto numerosa.

La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati.

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Tale situazione si evidenzia maggiormente analizzando la popolazione per fasce di età: prescolare (0/6 anni), scuola dell’obbligo (7/14 anni) in forza lavoro 1ma occupazione (15/29 anni) in età adulta (30/65) anni ed in età senile (oltre 65 anni).

POPOLAZIONE DELL’ULTIMO QUINQUENNIO SUDDIVISA PER FASCE DI ETA’ % % % % % Popolazione / 2012 2013 Incremento / 2014 Incremento / 2015 Incremento / 2016 Incremento / 2017 Incremento / fasce decremento decremento decremento decremento decremento 0/6 anni 68 57 -16,18 59 +3,51 57 -3,39 57 0 52 -8,77

7/14 anni 89 92 +3,37 81 -11,96 91 90 +1,10 85 -5,56 +12,35 15/29 anni 167 166 -0,60 159 -4,22 151 -5,03 155 +2,65 162 +4,52 30/65 anni 620 614 -0,97 607 -1,14 605 -0,33 612 +1,16 601 -1,80 oltre i 65 anni 250 261 +4,40 273 4,60 276 +1,10 277 +1,09 290 +4,69

Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per l' anno scolastico 2017/2018 le scuole di Bolzano Novarese, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado).

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POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE

Gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2018 sono 5.144.440 e rappresentano l'8,5% della popolazione residente. Sul territorio comunale si ha una presenza di cittadini stranieri inseriti nel contesto sociale. Si tratta di persone che svolgono attività lavorativa come badanti e nuclei famigliari in Italia da diversi anni.

Popolazione straniera residente a Bolzano Novarese al 1° gennaio 2017. Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

Distribuzione per area geografica di cittadinanza Gli stranieri residenti a Bolzano Novarese al 1° gennaio 2017 sono 40 e rappresentano il 3,4% della popolazione residente.

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Paesi di provenienza Segue il dettaglio dei paesi di provenienza dei cittadini stranieri residenti divisi per continente di appartenenza ed ordinato per numero di residenti.

EUROPA Area Maschi Femmine Totale %

Ucraina Europa centro orientale 2 13 15 37,50%

Albania Europa centro orientale 4 2 6 15,00%

Romania Unione Europea 2 2 4 10,00%

Federazione Russa Europa centro orientale 1 2 3 7,50%

Lituania Unione Europea 0 2 2 5,00%

Ungheria Unione Europea 1 1 2 5,00%

Francia Unione Europea 2 0 2 5,00%

Spagna Unione Europea 0 1 1 2,50%

Germani a Unione Europea 1 0 1 2,50%

Repubblica Ceca Unione Europea 0 1 1 2,50%

Totale Europa 13 24 37 92,50%

AMERICA Area Maschi Femmine Totale %

Cuba America centro meridionale 1 0 1 2,50%

Brasile America centro meridionale 1 0 1 2,50%

Totale America 2 0 2 5,00%

AFRICA Area Maschi Femmine Totale %

Marocco Afr ica settentrionale 1 0 1 2,50%

Totale Africa 1 0 1

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Distribuzione della popolazione straniera per età e sesso

In basso è riportata la piramide delle età con la distribuzione della popolazione straniera residente a Bolzano Novarese per età e sesso al 1° gennaio 2017 su dati ISTAT.

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Risultanze del Territorio

Bolzano Novarese, precisamente Piazza Cesare Battisti, sorge a 420 metri sul livello del mare. Il territorio occupa un’area a forma di quadrangolo irregolare i cui lati misurano circa 2 chilometri, per una superficie complessiva di 3,27 Kmq. Pari a 327 ettari.

Il Comune di Bolzano Novarese confina a sud e ad ovest con Gozzano, a nord con ed Ameno, a est, lungo il corso dell’Agogna, con . Il paese costituisce così una sorta di cerniera, tra la pianura novarese e le pendici del Mottarone, tra comuni a forte sviluppo industriale come Gozzano e San Maurizio, e comuni a vocazione turistica quali Orta San Giulio, Ameno e .

Pur non disponendo di un accesso al lago, né di molti terreni con vista lago, ha indubbi pregi paesaggistici. Gode della vista delle colline e montagne ad ovest e a nord, dalla sponda occidentale del lago d’Orta al monte Avigno, dalla più vicina torre di Buccione, al monte Mesma, al monte Barro, ai più distanti ed elevati monte Massone e Mottarone, fino alla sagoma del monte Rosa.

Il territorio è attraversato per oltre due chilometri dal corso del fiume Agogna, la cui mezzeria identifica il confine con Invorio. Numerose ed ampie sono le aree verdi, dal Montebello al Fungera, dal Monticello a Piola e all’Artogno: da sottolineare il confine con l’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore al quale sono state trasferite le competenze per la gestione dell’area del Monte Mesma e della Torre di Buccione già facenti parte della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte d’Orta, della Torre di Buccione e del Monte Mesma.

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strumenti urbanistici vigenti: Piano regolatore – PRGC - adottato SI X NO Piano regolatore – PRGC - approvato SI X NO Piano edilizia economica popolare - PEEP SI NO X Piano Insediamenti Produttivi - PIP SI NO X

Risultanze della situazione socio economica dell’Ente

Asili nido: Non presente Scuola dell’infanzia: presente, scuola statale facente capo all’Istituto Comprensivo di Gozzano Scuola primaria: presente, scuola statale facente capo all’Istituto Comprensivo di Gozzano Scuola secondaria: non presente Strutture residenziali per anziani non presente Farmacie Comunali: non presenti, sul territorio è attivo un dispensario farmaceutico Depuratori acque reflue n. … Rete acquedotto Km. 8,00 Aree verdi, parchi e giardini n. 3 hq. 3 Punti luce Pubblica Illuminazione n. 240 Rete gas Discariche rifiuti n. non presente Mezzi operativi per gestione territorio n. 1 Porter Piaggio in noleggio… Veicoli a disposizione n. 1 Fiat Punto Documento Unico di Programmazione Semplificato 2019/2021

Economia insediata

Attività all’ultimo Censimento anno 2011:

Totale attività in Bolzano Novarese 65

Attività manifatturiere 20 di cui Fabbricazione di articoli in pelle e simili 1 Industria del legno e dei prodotti in legno 3 Stampa e riproduzione di supporti registrati 1 Fabbricazione di prodotti in metallo 2 Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica 1 Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso 1 domestico non elettriche Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca 8 Fabbricazione di mobili 2

Altre industrie manifatturiere 1 Costruzioni 14 di cui Costruzioni di edifici 3 Lavori di costruzione spec ializzati 11 Commercio all’ingrosso e al dettaglio 8 di cui Commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e motocicli) 6 Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e motocicli) 2 Attività di servizi di alloggio e 2 ristorazione di cui Attività di servizi di ristorazione 2 Attività immobiliari 1 di cui Attività immobiliari 1 Attività di raccolta, trattamento e 1 smaltimento dei rifiuti recupero dei materiali

di cui Raccolta dei rifiuti 1 Attività professionali scientifiche e 10 tecniche di cui Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale 3 Attività di studi di architettura e ingegneria 5 Attività professionali, scientifiche e tecniche 2 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di 1 supporto alle imprese di cui Attività di supporto per funzioni d’ufficio e servizi alle imprese 1 Istruzione 1 di cui Altri servizi di istruzione 1 Sanità e assistenza sociale 3 di cui Assistenza sanitaria 3 Attività artistiche, sportive, di 2 intratteni mento e divertimento di cui Attività creative, artistiche e di intrattenimento 1 Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento 1 Altre attività di servizi 2 di cui Riparazione di beni per uso personale e per la casa 1 Altre attiv ità di servizi per la persona 1

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2 - Modalità di gestione dei servizi pubblici locali

Servizi gestiti in forma diretta e/o associata Sono svolti in forma diretta tutti i servizi fondamentali ad eccezione di quelli successivamente indicati, con altre forma di gestione. In particolare le seguenti funzioni sono gestite in forma associata dall’Unione dei Comuni Valle dell’Agogna: - Organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo - Pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale – Partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale - Organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale - Progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall’articolo 118, quarto comma, della Costituzione - Polizia municipale e Polizia amministrativa locale - Attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi

Servizi affidati ad altri soggetti Il Comune di Bolzano Novarese, con deliberazione della Giunta Comunale n. 80 in data 29 dicembre 2017, ha provveduto all’individuazione degli enti, aziende e società componenti il “Gruppo Amministrazione Pubblica” e degli enti, aziende e società da ricomprendere nell’area del consolidamento, ai sensi dell’art. 11 bis del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i..

Considerato che la situazione degli enti partecipati, ai fini della rilevanza e della determinazione del perimetro di consolidamento è così riassumibile:

Affidataria Totale Attivo Patrimonio Perimetro di % Partecipata diretta di % partec. 2016 netto consolidamento Partecipazione servizi pubblici inferiore 2016 1%

SI SI CONSORZIO GESTIONE Affidataria 0,98 Servizio RIFIUTI MEDIO NOVARESE diretta di servizi gestione rifiuti pubblici

CONSORZIO INTERCOMUNALE SI PER LA GESTIONE DEI SERVIZI SI Affidataria 1,80 SOCIO Servizi socio diretta di servizi assistenziali ASSISTENZIALI pubblici

ESCLUSA: partecipazione CONSORZIO CASE VACANZE DEI 0,23 NO SI inferiore 1% COMUNI NOVARESI e non affidataria diretta di servizi pubblici ISTITUTO STORICO DELLA ESCLUSA: RESISTENZA E DELLA SOCIETA' partecipazione CONTEMPORANEA NEL inferiore 1% NOVARESE E NEL VERBANO 0,12 NO SI e non affidataria diretta di servizi CUSIO OSSOLA PIERO FORNARA pubblici

SI SI Affidataria ACQUA NOVARA VCO SPA 0,2127 Servizio idrico diretta di servizi integrato pubblici

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ESCLUSA: MEDIO NOVARESE AMBIENTE SPA partecipazione partecipata tramite il CONSORZIO GESTIONE 0,98 NO SI inferiore 1% e non RIFIUTI MEDIO NOVARESE affidataria diretta di servizi pubblici

ESCLUSA: Società non a DISTRETTO TURISTICO DEI LAGHI 0,16 NO SI totale S.C.R.L partecipazione pubblica

il Comune di Bolzano Novarese con la delibera di Giunta soprarichiamata, in applicazione del principio contabile sono stati individuati quali componenti del “ Gruppo Amministrazione Pubblica del Comune di Bolzano Novarese ”, identificati sulla base dei criteri stabiliti dalla Legge e dal principio 4/4, i seguenti organismi partecipati:

% Tipologia Denominazione Attività partecipazione Consorzio Gestione Rifiuti Medio Novarese Gestione del servizio raccolta rifiuti Enti strumentali 0,98% partecipati Consorzio Intercomunale per la Gestione dei Gestione delle funzioni socio- assistenziali Servizi Socio Assistenziali 1,80%

Consorzio Case di Vacanza dei Comuni Organizzare soggiorni-vacanza in particolare Novaresi per minori ed anziani. 0,23%

Istitut o Storico della Resistenza e della Societ à L'istituto, sorto nel 1965 e retto dal 1968 Contemporanea nel Novarese e nel Verbano da un Consorzio di enti pubblici locali è un 0,12% Cusio Ossola Piero Fornara centro studi specializzato in storia contemporanea Società Gestione del servizio idrico in tutte le partecipate Acqua Novara VCO S.p.A. 0,2127% direttamente sue fasi nell’ATO n. 1

Promozione dell’interesse Distretto Turistico dei Laghi S.c.r.l. economico-commerciale collettivo 0,16% nell’ambito turistico di riferimento

La società svolge la propria attività nel settore della raccolta e trasporto dei Società Medio Novarese Ambiente S.p.A. rifiuti dove opera in qualità di ditta “in partecipate partecipata tramite il house” del Consorzio Gestione Rifiuti 0,98% indirettamente Consorzio Gestione Rifiuti Medio Novarese Medio Novarese ed è controllata dallo stesso che detiene l’intero capitale sociale

mentre ai fini della redazione del bilancio consolidato quali componenti del “Perimetro di consolidamento del Comune di Bolzano Novarese” sono stati individuati i seguenti organismi partecipati facenti parte del “G.A.P.”:

% Affidataria diretta di servizi Tipologia Partecipata Partecipazione Pubblici SI Enti Consorzio Gestione Rifiuti Medio Novarese 0,98 Servizio strumentali gestione rifiuti partecipati Consorzio Intercomunale per la Gestione dei Servizi SI 1,80 Socio Assistenziali Servizi socio assistenziali Società SI partecipate Acqua Novara VCO S.p.A. 0,2127 Servizio idrico direttamente integrato

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3 - Sostenibilità economico finanziaria

Situazione di cassa dell’Ente

Fondo cassa al 31/12/2017 € 154.766,54

Andamento del Fondo cassa nel triennio precedente

Fondo cassa al 31/12/2017 € 154.766,54

Fondo cassa al 31/12/2016 € 189.644,28

Fondo cassa al 31/12/2015 € 304.157,19

Utilizzo Anticipazione di cassa nel triennio precedente

Anno di riferimento gg di utilizzo Costo interessi passivi 2017 n. NON RICHIESTA €. NON RICHIESTA 2016 n. NON RICHIESTA €. NON RICHIESTA 2015 n. NON RICHIESTA €. NON RICHIESTA

Livello di indebitamento

Incidenza interessi passivi impegnati/entrate accertate primi 3 titoli Anno di riferimento Interessi passivi Entrate accertate tit.1-2-3- Incidenza impegnati(a) (b) (a/b)% 2017 5.767,10 589.515,81 0,98 % 2016 6.384,28 620.540,91 1,03 % 2015 8.174,95 614.447,11 1,33 %

Debiti fuori bilancio riconosciuti

Anno di riferimento Importo debiti fuori bilancio riconosciuti (a) 2017 NEGATIVO 2016 NEGATIVO 2015 NEGATIVO

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4 - Gestione delle risorse umane

Personale

Ogni Comune fornisce alla propria collettività un ventaglio di prestazioni che sono, nella quasi totalità, erogazioni di servizi. La fornitura di servizi si caratterizza, nel pubblico come nel privato, per l’elevata incidenza dell’onere del personale sui costi totali d’impresa. I più grossi fattori di rigidità del bilancio sono proprio il costo del personale e l’indebitamento. Nell’organizzazione di un moderno ente locale, la definizione degli obiettivi generali è affidata agli organi di derivazione politica mentre ai dirigenti tecnici e ai responsabili dei servizi spettano gli atti di gestione. Gli organi politici esercitano sulla parte tecnica un potere di controllo seguito dalla valutazione sui risultati conseguiti. Le tabelle mostrano il fabbisogno di personale accostato alla dotazione effettiva, suddivisa nelle aree di intervento. Il personale costituisce la principale risorsa dell’Ente sia per quanto riguarda lo svolgimento delle attività routinarie, sia per la realizzazione di qualunque strategia. Ai sensi dell’art. 91 del Tuel, gli organi di vertice delle amministrazioni locali sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, obbligo non modificato dalla riforma contabile dell’armonizzazione. L’art. 3, comma 5-bis, D.L. n.90/2014, convertito dalla L. n. 114/2014, ha introdotto il comma 557-quater alla L. n. 296/2006 che dispone che: “A decorrere dall’anno 2014 gli enti assicurano, nell’ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del trienni precedente alla data di entrata in vigore della presente disposizione”. Il programma di fabbisogno del personale riguardante il triennio 2018/2020 è stato approvato con delibera della Giunta Comunale n. 47 del 11/07/2017 unitamente alla conferma della dotazione organica che prevede un complesso di risorse umane di n. 6 dipendenti come dal seguente prospetto: - Categoria D Previsti in Pianta Organica n. 2 In Servizio al 01/01/2018 n. 1 Posizione economica D2 Percentuale di copertura 50% - Categoria C Previsti in Pianta Organica n. 2 In Servizio al 01/01/2018 n. 1 Posizione economica C5 Percentuale di copertura 50% - Categoria B Previsti in Pianta Organica n. 2 In Servizio al 01/01/2018 n. 2 Posizione economica B3 e B6 Percentuale di copertura 100% - Servizio di Segreteria Consorziato con i Comuni di e Castello. - Servizio Tecnico, di Polizia Municipale e i Servizi Finanziari sono garantiti dall’Unione dei Comuni “Valle dell’Agogna”.

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ANALISI SPESE PER IL PERSONALE

Il decreto legge 90/2014 (convertito in legge 114/2014) ha introdotto all’art. 1, legge 296/2006, il comma 557-quater che prevede: “Ai fini dell’applicazione del comma 557, a decorrere dall’anno 2014 gli enti assicurano, nell’ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente alla data di entrata in vigore della presente disposizione.” Alla luce di quanto sopra esposto sono stati predisposti i seguenti prospetti sintetici dimostrativi:

VOCE 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Spesa Intervento 01 172622,11 173902,65 173849,34 166797,9 177798,65 187560,39 184065,41

Altre spese (Int. 03 e altri) 7293,6 5798,31 4855,49 7551,67 2981,49 1332,24 280,32

Irpa 07 12189,84 11859,35 11667,34 10739,72 9634,43 9652,45 9424,76

Totale 192105,55 191560,31 190372,17 185089,29 190414,57 198545,08 193770,49

Rimbors o personale in convenzione 13734,75 5764,98

Altre spese escluse 1163,81 1618,86 1455,97 753,28 8653,34 4108,18 2373,88

Totale componenti escluse 1163,81 1618,86 1455,97 753,28 8653,34 17842,93 8138,86

Totale 190941,74 189941,45 188916,2 184336,01 181761,23 180702,15 185631,63 Totale spesa media personale certificata nel triennio 189933,13 2011/2013

Entrate correnti consuntivo 2014 651178,72 Media entrate correnti Rapporto % spesa di consuntivi triennio personale su media Entrate correnti consuntivo 2015 614447,11 precedente entrate correnti

Entrate correnti consuntivo 2016 620540,91 628722,25 29,53

Va tenuto conto che nel 2016 è stato reimputato sul 2017 l’accantonamento al FPV di parte corrente per le risorse decentrate pari ad €. 10.599,75 Va tenuto conto che nel 2017 è stato reimputato sul 2018 l’accantonamento al FPV di parte corrente per le risorse decentrate pari ad €. 6.565,78

Rapporto spesa personale / spese correnti: 2015 2016 2017 Spese personale 181.761.23 180.702.15 185.6 31.63 Spese correnti 533.434,76 546.723,80 553.078,85 Rapporto % 34,07 33,05 33,56

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Spesa del personale pro-capite: 2013 2014 2015 2016 2017 Spesa personale 188.916,20 184.336,01 181.761,23 180.702,15 185.631,63 Numero abitanti 1189 1179 1180 1193 11 90 Rapporto 158,89 156,35 154,03 151,47 156,00

Rapporto abitanti/dipendenti: 2013 2014 2015 2016 2017 Numero dipendenti* 5 5 5 5 5 Numero abitanti 1189 1179 1180 1193 1190 Rapporto 232 236 236 239 238 * compreso il Segretario Comunale

Analisi andamento della contrattazione integrativa

Il fondo per la contrattazione integrativa ha registrato il seguente andamento:

Anno 2010 €. 10.930,42 approvato con delibera G.C. n. 78 del 15/12/2010

Anno 2011 €. 10.909,09 approvato con delibera G.C. n. 12 del 29/02/2012

Anno 2012 €. 10.022,62 approvato con delibera G.C. n. 14 del 20/02/2013

Anno 2013 €. 10.498,61 approvato con delibera G.C. n. 16 del 09/04/2014

Anno 2014 €. 10.493,42 approvato con delibera G.C. n. 24 del 06/05/2015

Anno 2015 €. 11.983,42 approvato con delibera G.C. n. 75 del 24/12/2015

Anno 2016 €. 11.983,42 approvato con delibera G.C. n. 65 del 15/11/2016

Anno 2017 €. 11.983,42 approvato con Delibera G.C. n. 78 del 19/12/2017

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5 -Vincoli di finanza pubblica

Rispetto dei vincoli di finanza pubblica

L’Ente nel quinquennio precedente ha rispettato i vincoli di finanza pubblica

L’Ente negli esercizi precedente non ha acquisito né ceduto spazi nell’ambito dei patti regionali o nazionali, i cui effetti influiranno sull’andamento degli esercizi ricompresi nel presente D.U.P.S.

Ai sensi dell’art. 1 comma 823 della legge di bilancio 2019, a decorrere dall’anno 2019 cessano di avere applicazione le disposizioni inerenti il pareggio di bilancio. Restano comunque confermati gli adempimenti relativi al monitoraggio, alle certificazioni e alle sanzioni riferite al pareggio 2018. Analogamente restano confermate le sanzioni in caso di mancato conseguimento del saldo 2017.

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D.U.P. SEMPLIFICATO

PARTE SECONDA

INDIRIZZI GENERALI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE PER IL PERIODO DI BILANCIO

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A) ENTRATE

Tributi e tariffe dei servizi pubblici

Le politiche tributarie dovranno essere improntate ad un’equità fiscale e ad una copertura integrale dei costi dei servizi.

Il continuo intervento legislativo e spesso poco organico portato avanti dai governi in questi ultimi anni, non ha agevolato la costruzione del bilancio né tantomeno ha definito delle basi consolidate su cui poter costruire le politiche di bilancio future.

Il sistema di finanziamento del bilancio risente molto sia dell'intervento legislativo in materia di trasferimenti dello stato a favore degli enti locali che, in misura sempre più grande, del carico tributario applicato sui beni immobili presenti nel territorio. Il federalismo fiscale riduce infatti il trasferimento di risorse centrali ed accentua la presenza di una politica tributaria decentrata. Il non indifferente impatto sociale e politico del regime di tassazione della proprietà immobiliare ha fatto sì che il quadro normativo di rifermento abbia subito nel corso degli anni profonde revisioni.

L'ultima modifica a questo sistema si è avuta con l'introduzione dell'imposta unica comunale (IUC), i cui presupposti impositivi sono: il possesso di immobili; l’erogazione e fruizione di servizi comunali.

La IUC si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia di chi possiede che di chi utilizza il bene, e della tassa sui rifiuti (TARI), destinata a sostituire la TARES e a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore. Il presupposto oggettivo della TARI è il possesso di locali o aree scoperte, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Il presupposto della TASI è il possesso di fabbricati, compresa l’abitazione principale come definita ai fini dell'imposta IMU, di aree scoperte nonché di quelle edificabili, a qualsiasi uso adibiti.

La legge 30/12/2018 n. 145 (legge di bilancio 2019) non ha confermato il blocco dei tributi comunali, di cui all’art. 1, comma 26 della legge n. 208/2015.

Fuori blocco erano già la Tari e l’imposta di soggiorno (da Dl 50/2017), oltre alla Cosap, non avendo questa natura tributaria.

Naturalmente, per Imu e Tasi, vale la regola generale che la sommatoria delle due aliquote non può essere superiore all’aliquota massima prevista per l’Imu. Al fine di rendere più agevole al contribuente la determinazione di quanto dovuto si è ritenuto di azzerare le aliquote TASI e contestualmente rideterminare le aliquote IMU come di seguito indicato: • Generale 9,60 per mille • Abitazione principale e relative pertinenze (se dovuta) 5,50 per mille • Uso gratuito 9,60 per mille • Rurali strumentali esenti dall’anno 2014 • Aree edificabili 10,60 per mille • Fabbricati tipo “D” 10,60 per mille

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Le aliquote come sopra determinate derivano dalla somma delle aliquote IMU e TASI applicate nell’anno 2018

Il sistema tariffario, diversamente dal tributario, è rimasto generalmente stabile nel tempo, garantendo così sia all’ente che al cittadino un quadro di riferimento duraturo, coerente e di facile comprensione. La disciplina di queste entrate è semplice ed attribuisce alla P.A. la possibilità o l’obbligo di richiedere al beneficiario il pagamento di una controprestazione. Le regole variano a seconda che si tratti di un servizio istituzionale piuttosto che a domanda individuale. L'ente disciplina con proprio regolamento la materia attribuendo a ciascun tipo di servizio una diversa articolazione della tariffa unita, dove ritenuto meritevole di intervento sociale, ad un sistema di abbattimento selettivo del costo per il cittadino.

Le politiche tariffarie interessano pochi servizi:

- Servizio di refezione scolastica per il quale si prevede copertura dei costi del servizio, senza agevolazioni per particolari categorie.

- Servizio di pre/post scuola per la quale la copertura è garantita in modo minimo dalle corrispettive entrate in quanto si tende a dare un sostegno alle famiglie.

- Servizio lampade votive per il quale si prevede copertura dei costi del servizio, senza agevolazioni per particolari categorie.

Reperimento e impiego risorse straordinarie e in conto capitale

Non si prevede il ricorso al reperimento di risorse straordinarie e in conto capitale, oltre alle entrate derivanti dalla disciplina urbanistica che si prevedono costanti in ragione dell’esame dei dati storici ed in coerenza con gli strumenti della programmazione ed urbanistici vigenti. Per eventuali altre spese si potrà fare ricorso all’impiego di avanzo di amministrazione disponibile accertato nei limiti consentiti dalle norme, anche in materia di rispetto delle regole di finanza pubblica.

La Legge di Bilancio 2019 ha previsto l’erogazione a favore dei Comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti l’erogazione di un “Contributo piccoli investimenti” destinato alla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. Per il Comune di Bolzano Novarese il contributo è pari ad € 40.000,00 e verrà utilizzato per la messa in sicurezza di un immobile di proprietà comunale.

Ricorso all’indebitamento e analisi della relativa sostenibilità

Pur avendo capacità debitoria, non si prevede ricorso all’indebitamento per il prossimo triennio in quanto non vengono previste maggiori entrate che permettano l’incremento della spesa corrente per restituzione di interessi e quota capitale. Nel corso del 2018 è stato attivato un nuovo mutuo che andrà ad incidere sulle spese correnti nel prossimo triennio. Qualora si avesse la disponibilità di maggiori entrate si valuterà l’eventuale assunzione di nuovi mutui per la realizzazione di opere pubbliche.

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B) SPESE

Spesa corrente, con specifico riferimento alle funzioni fondamentali

Relativamente alla gestione corrente l’Ente dovrà definire la stessa in funzione dell’obiettivo di risparmio così come definito dal decreto sulla “spending review” n. 66/2014 e s.m.i. e i successivi comunicati ministeriali.

In particolare, per la gestione delle funzioni fondamentali l’Ente dovrà continuare nell’attuale politica di trasferimento all’Unione dei Comuni della Valle dell’Agogna.

Programmazione triennale del fabbisogno di personale

In merito alla programmazione del personale, la stessa risulta negativa, in quanto le attuali norme prevedono nuove assunzioni solo per turn over e non è programmato che il personale dipendente in servizio debba lasciare l’ente per quiescenza o mobilità; nel caso si verificasse l’Ente dovrà, nei limiti e con le modalità di legge, provvedere alla repentina sostituzione.

Pertanto ad oggi il “Piano dei fabbisogni” di cui al D.L. 78/2010 e s.m.i. per il triennio 2019/2021 ed il “Piano occupazione del triennio 2019/2021” sono negativi.

Con il presente documento si dà e si prende atto della conferma della Pianta Organica approvata con delibera della Giunta Comunale n. 15 del 09/03/2015, che prevede n. 2 dipendenti in Categoria “B”, n. 2 dipendenti in Categoria “C” e n. 2 dipendenti in Categoria “D”. Attualmente i posti vacanti in organico sono n. 2 dei quali n. 1 in Categoria “C” e n. 1 in Categoria “D”.

Nel corso del triennio 2019/2021 si prevede che, con la scadenza del termine di tre anni di assegnazione in comando all’Unione dei Comuni Valle dell’Agogna del personale, lo stesso venga progressivamente trasferito all’Unione stessa.

Programmazione biennale degli acquisti di beni e servizi

L’art. 21 , comma 6, del D.Lgs. n. 50/2016 dispone che gli acquisti di beni e servizi di importo stimato uguale o superiore a 40.000,00 Euro vengano effettuati sulla base di una programmazione biennale e dei suoi aggiornamenti annuali. L’art. 21 stabilisce, altresì, che le amministrazioni predispongano ed approvino tali documenti nel rispetto degli altri strumenti programmatori dell’Ente e in coerenza con i propri bilanci. Non rilevando acquisti di beni e servizi di importo stimato uguale o superiore a 40.000,00 Euro, il Il “Programma biennale degli acquisti di beni e servizi” per il periodo 2019-2020 risulta negativo

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Programmazione investimenti e Piano triennale delle opere pubbliche

L’art. 21 del D.Lgs. n. 50 del 18 aprile /2016 “Codice dei Contratti” dispone che l'attività di realizzazione dei lavori, rientranti nell'ambito di applicazione e aventi singolo importo superiore a 100.000 euro, si svolga sulla base di un Programma Triennale dei Lavori Pubblici e di suoi aggiornamenti annuali. Tale programma, che identifica in ordine di priorità, e quantifica, i bisogni dell’amministrazione aggiudicatrice in conformità agli obiettivi assunti, viene predisposto ed approvato unitamente all'elenco dei lavori da realizzare nell'anno stesso (Elenco annuale). La normativa stabilisce che l’Elenco annuale venga approvato unitamente al bilancio di previsione, di cui costituisce parte integrante. Non essendo previsti per il periodo di valenza del presente D.U.P. interventi di singolo importo superiore a 100.000 euro, il “Programma Triennale dei Lavori Pubblici per il triennio 2019-2021” è negativo, e giocoforza risulta negativo anche l’ ”Elenco annuale 2019”.

Programmi e progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi

Alla data di presentazione del presente documento, non sono previsti interventi in corso di esecuzione e in corso di affidamento la cui conclusione è programmata oltre il triennio 2019/2021

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Piano triennale di razionalizzazione riqualificazione della spesa

L’art. 2 commi da 594 a 599 della Legge 24.12.2007, n. 244 introduce alcune misure tendenti al contenimento della spesa di funzionamento delle strutture delle Pubbliche Amministrazioni fissando l’obbligo di adottare Piani triennali finalizzati a razionalizzare l’utilizzo delle dotazioni strumentali. L’art. 2 commi da 594 a 595 individua i beni che saranno oggetto di tale razionalizzazione e precisamente: • delle dotazioni strumentali, anche informatiche • autovetture di servizio • beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali • apparecchiature di telefonia mobile.

I successivi commi 596 e 597 stabiliscono rispettivamente: che a consuntivo le Amministrazioni devono trasmettere una relazione agli organi del controllo interno ed alla sezione regionale della Corte dei Conti e che i predetti piani siano resi pubblici sul sito internet degli enti. Infine il comma 599 stabilisce che le amministrazioni devono comunicare al Ministero dell’Economia e Finanze i dati relativi a: a. I beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, sui quali vantino a qualunque titolo diritti reali, distinguendoli in base al relativo titolo, determinandone la consistenza complessiva ed indicando gli eventuali proventi annualmente ritratti dalla cessione in locazione o in ogni caso dalla costituzione in relazione agli stessi di diritti a favore di terzi. b. I beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, dei quali abbiano a qualunque titolo la disponibilità, distinguendoli in base al relativo titolo, determinandone la consistenza complessiva, nonché quantificando gli oneri annui complessivamente sostenuti a qualunque titolo per assicurarne la disponibilità.

A tal fine è stato elaborato il seguente piano triennale.

DOTAZIONI STRUMENTALI – INFORMATICHE L’attuale dotazione prevede: n. 2 server; n. 2 gruppi di continuità in rete n. 6 personal computer completi di video e tastiera, collegati in rete e ad internet; n. 2 stampanti; n. 6 software operativi con antivirus; n. 2 programmi di gestione dei servizi (programma multitasking, programma ufficio tecnico); n. 2 apparecchi multifunzione (fotocopiatore, scanner, fax e stampante) in noleggio; n. 1 macchina da scrivere; n. 2 portatili completi di licenze office e antivirus n. 1 cassaforte.

OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2019-2021 Mantenere la dotazione numerica attuale degli hardware provvedendo alla manutenzione di eventuali guasti ai sistemi o alla loro sostituzione se danneggiati irreparabilmente. Aggiornamento dei sistemi di sicurezza e dei software in uso, in base alle nuove disposizioni di legge ed in base ai miglioramenti innovativi delle procedure gestionali. Sostituzione del materiale di consumo. Eguali e contingenti sostituzioni delle attrezzature in caso di guasti irreparabili.

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AUTOVEICOLI DI SERVIZIO

AUTOVETTURE Dotazione attuale: n.1 autovettura Fiat Punto;

ALTRI AUTOVEICOLI Dotazione attuale: n.1 Porter Piaggio in noleggio;

OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2019-2021 Limitare allo strettissimo necessario le spese di manutenzione ed esercizio relativamente alle autovetture; normali manutenzioni, revisioni e riparazioni, oltre al consumo necessario per carburante e lubrificanti. Eventuali sostituzioni dei mezzi che risultassero non conformi in sede di revisione di legge.

TELEFONIA MOBILE Dotazione attuale: n.1 telefono. n. 3 linee attive in uso al Sindaco, al Vice Sindaco ed all’operaio

OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2019-2021 Mantenimento della situazione attuale.

BENI IMMOBILI DI PROPRIETA’

Il Comune è proprietario dei seguenti beni immobili non infrastrutturali: - n. 2 appartamenti in Piazza del Volontariato locati - n. 1 Fabbricato ex-Circolo Unione e Fratellanza - n. 1 locale ambulatorio medico locato

OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2019-2021 Manutenzioni ordinarie di varia natura al presentarsi della necessità.

Piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni patrimoniali

L’art.58 del D.L. 112/2008 convertito dalla Legge 06.08.2008, n.133 dispone la predisposizione del piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni immobiliari, che sarà poi allegato al bilancio di previsione. Verificati i beni disponibili patrimoniali, si dà e prende atto che il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni immobiliari per il triennio 2019-2021” è negativo.

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Considerazioni finali

Il presente documento è redatto conformemente al D.Lgs. 23 giugno 2011, n.118 e s.m.i. e al Decreto interministeriale del 18 maggio 2018 emanato in attuazione all’art.1 comma 887 della Legge 27.12.2017, n.205 che prevede la redazione di un D.U.P. Semplificato per i comuni di popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, ulteriormente semplificato per il comuni di popolazione inferiore ai 2.000 abitanti, i quali possono utilizzare, pur parzialmente, la struttura di documento unico di programmazione semplificato di cui all’appendice tecnica n.1 del citato decreto.

La redazione del DUP da parte da parte della Giunta costituisce la base di partenza per la redazione del bilancio di previsione 2018/2020.

Il programma è il cardine della programmazione e, di conseguenza, il contenuto dei programmi deve esprimere il momento chiave della predisposizione del bilancio finalizzato alla gestione delle funzioni fondamentali dell’Ente, si tratto di un momento di valutazione per affrontare al meglio la realizzazione di servizi utili alla collettività ed alla gestione del territorio.

Il presente D.U.P. semplificato ha un periodo di valenza di tre anni decorrenti dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2021, superiore al periodo di vigenza dell’attuale amministrazione comunale, il cui mandato scadrà nel mese di giugno 2019.

Il documento, nei suoi aspetti programmatici e gestionali, è redatto conformemente agli indirizzi programmatici dell’attuale amministrazione, da considerarsi prettamente indicativi di un’attività che sarà attuata quasi completamente durante il prossimo mandato amministrativo.

Data 11/01/2019 Il SINDACO

Geom. Giulio Frattini

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IL RESPONSABILE IL SEGRETARIO

DEL SERVIZIO FINANZIARIO Dr. Alberto Fornara

Sig.ra Milena Giuditta Colle

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