Momenti Di Vita Ad Airolo Nel Decennio 1872-1882

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Momenti Di Vita Ad Airolo Nel Decennio 1872-1882 dell'amministrazione cantonale prima, fe­ Momenti di vita ad Airolo derale poi, occupandosi del trasporto di persone e merci da Faido sino all'Ospizio. nel decennio 1872-1882 Per questa attività i Motta disponevano di oltre 100 cavalli. 4) Inoltre avevano il compito di sorveglianti della strada e custodi del vali­ di Ugo Maffioletti co, incarico affidato loro dal governo canto­ nale. 5) Il colle era transitabile tutto l'anno, eccetto i periodi di forti nevicate o di intenso pericolo di valanghe. Durante l'inverno 1859/1860 la Airolo prima del 1872 - Airolo aveva la funzione di centro rispet­ strada rimase chiusa per 27 giorni, cosI sud­ Secondo il censimento federale del 1870, to agli altri nuclei abitati, prova ne è la pre­ divisi: 24, 25 ottobre; 1, 6 novembre; 2, 19, 25,26,27, 28,31 dicembre; 2,4, 5,6,7,8 Airolo, C(,lme comune, contava 1760 abitan­ senza di quei servizi (medico, negozi, uffi­ ti. Essi erano distribuiti in otto centri abitati: cio postale, alberghi) mancanti altrove. Dei gennaio; 27,28,29 febbraio; 6,7, 8,22,27, 30 marzo; 25 aprile.S) Airolo, Madrano, Valle, Brugnasco, Nante, 66 contribuenti non rientranti nel settore Fontana, Bedrina e Albinasca. Grazie al primario e domiciliati nel comune di Airolo, Per riaprire la strada dopo una nevicata é per mantenerla agibile occorreva no delle prospetto d'imposta cantonale per l'anno 54 risiedevano ad Airolo-paese, ciò che persone: queste erano i cosiddetti «cuscia­ 1873, compilato dall'apposita delegazione equivale all'82% . doo», ossia conciatori, i quali «conciava­ comunale, è possibile avere preziose infor­ Bisogna altresì notare, per una corretta in­ no» la strada in modo da permettere il ripri­ mazioni sulla situazione socio-economica. terpretazione della tabella precedente, che stino dei collegamenti. Il personale neces­ Nel documento citato i contribuenti sono sotto il nome di un contribuente, di solito il sario veniva reclutato, per il versante sud, iscritti secondo il villaggio in cui avevano il capofamiglia, erano pure compresi quei figli ad Airolo. Si trattava di contadini, sottoc­ domicilio e in base alla rendita avuta, o alla adulti che vivevano ancora in famiglia, for­ cupati nella cattiva stagione e indotti ad ac­ sostanza posseduta, nel corso dell'anno mando un unico fuoco, per cui la loro pro­ cettare il lavoro, non privo di rischi e perico­ precedente. Nel mio lavoro ho considerato fessione non è indicata.2) solamente le persone fisiche e non gli enti o L'agricoltura era quindi l'attività principale, i li, per arrotondare le magre entrate. Il Ber­ toliatti cosI li descrive: «Ma troppo spesso le società. 1) contadini airolesi, per motivi climatici e nevicava copiosamente; allora venivano ar­ ruolati i 'cosciador', i fanti del badile.; veni­ o ... vano scaglionati a centurie ai punti strategi­ ti ti 'tl Il Il'" ci delle valanghe o nelle cantoniere sino o g I:'" I:'" IV o .... III CD I: IV '"c: ... 1:.-1 all'Ospizio. Vita di stenti e d'indicibili soffe­ o ... .-I ~'" DI'" ... ... ~ o ... 'tl .-I I: ~ ~ ,Q 'tl E ... renze quella dei 'galeotti' della montagna, .... IO IO o ... .-I IV o .... .c :I: > r.. III z'" < III u< retribuiti un franco e settanta centesimi Contadino 127 62 33 29 25 19 5 l 301 giornalieri, al massimo tre franchi, per tener Vetturale 4 4 libera la via alle diligenze. Era dai loro ranghi Carrettiere 2 2 che si reclutavano i futuri postiglioni».7) Conduttore 7 7 Erano ancora i Motta ad avere in appalto la Postia: ione l l l 3 Soeditore 3 3 manutenzione della strada durante il perio­ Facchino l ,- do invernale. I costi per questo servizio va­ Oste 5 l 6 riavano molto, in dipendenza delle condi­ A' re 2 2 zioni meteorologiche: nel 1879 si spesero Neaoziante 7 i franchi 47'989, nel 1880 24'332. 8) Togliendo Botteaaio 2 2 il guadagno degli appaltatori, restava ,pur Fa: eaname '7 4 2 l sempre una discreta cifra che veniva data ai Seaatore l l l l 4 Fabbro 3 ':\- «cusciadoo», e si trattava di un cespite Calzolaio 2 2 d'entrata del quale non potevano fruire le Oroloaia10 , altre vallate alpine ticinesi. Il Bertoliatti parla Maestro l di centurie di uomini, il che o è un'esagera­ Consialiere di Stato l l zione o si riferisce a casi eccezionali. Secon­ Imnieaato nost:a1e 1 , do il mio informatore, il cui padre aveva Cantoniere l l C"' ......"'" . ... 2 --, svolto quell'attività, c'era una squadra for­ Sacerdote 3 3 mata solitamente da 15-20 uomini che parti­ S.aarestano l va al mattino e rientrava alla sera.9) Medico l Precise norme, emanate dal Cçmsiglio di 1 Possidente l Stato, regolavano il transito d~lIe merci, Non indicata Il 2 2 l 16 Non comnrensibi1e 1 specialmente in inverno: era stabilito un orario per la partenza da AirolQ, il numero di Totale cont:ribuenti 1193 67 39 3.3 26 19 5 l 384 conducenti per slitta, il carico mas­ simo, .. 10!. Il viavai era assai intenso duran­ te tutto l'anno, naturalmente decresceva morfologici, orientavano in modo prepon­ Vale la pena di evidenziare come: durante i mesi freddi. Nel 1865 i viandanti - La. percentuale di contadini nei vari vil­ derante la loro produzione verso la pastori­ che valicarono il Gottardo furono 34'693, laggi era molto elevata: Madrano 92,5%, zia e l'allevamento del bestiame. Compa­ così di~tribuiti: Valle 84,6%, Fontana 87,8%, Brugnasco rando le percentuali della popolazione e del gennaio 1'688 luglio 3'601 96,1 %, Nante 100%. Airolo, invece, aveva patrimonio zootecnico airolesi3) rispetto a febbraio 1'648 agosto 4'036 una percentuale di contadini che raggiun­ quelle ticinesi si constata che la popolazio­ marzo 2'548 settembre 4'090 geva solamente il 65,8%, il che significa un ne airolese costituiva 1'1,4% di quella ticine­ aprile 2'596 ottobre 3'873 20%, al minimo, meno delle altre tèrre. Le se, ma possedeva il 6% degli equini, il 3,4% maggio 2'826 novembre 2'624 percentuali più alte di contadini si registra­ degli ovini, il 2,2% dei bovini, 1'1,9% dei giugno 2'884 dicembre 2'27911) vano a Brugnasco e Nante, che erano, con suini e 1'1,1% dei caprini. L'elevato numero Fontana, le frazioni più discoste dalla strada di equini presenti non rispondeva ai bisogni Le infrastrutture erano però insufficienti per del Gottardo. dell'agricoltura ma a quelli dei traffici: il garantire un trasbordo efficiente delle mer­ - Non vi era nessuna industria o fabbrica 52% di tutti gli equini della Leventina si tro­ canzie: quando i convogli giungevano artigianale di una certa importanza. vavano ad Airolo. all'ospizio, i somieri airolesi cedevano le - La strada del San Gottardo era una fonte Il passo del San Gottardo costituiva una merci dirette a nord agli urani, prendendo in importante di lavoro per la popolazione: fonte di lavoro di grande importanza: i fra­ consegna quelle destinate a sud. Significa­ vetturali, carrettieri, conduttori, postiglioni, telli Motta divennero mastri di posta, cioé tiva la descrizione fatta in proposito dal­ osti, .. appaltatori di trasporti sotto la sorveglianza l'in9. MOller: «Appena i carrettieri sono ar- 21 rivati all'ospizio con i loro convogli, perso­ trasporto delle mercanzie anche nei dl di fe­ co, arrischiando a volte la vita e sprecando ne e bestie già fortemente riscaldate dagli sta era « per istar meglio in concorrenza co­ una giornata di cammino? Chi avrebbe an­ straordinari sforzi necessari e dai numerosi gli altri passaggi delle Alpi»: in tal modo, es­ cora affidato loro le merci da trasportare? pericoli corsi per raggiungere quel luogo, sendo in quel tempo i dazi di spettanza can­ Nemmeno i contadini vedevano di buon oc­ devono sopportare delle difficoltà e delle tonale, anche gli introiti dell'erario ne pro­ chio questa novità: niente più neve da spa­ prove ancora più dure, poiché si tratta ora vavano un giovamento. 15) lare lungo la strada o slitte da condurre vo­ di trasbordare le merci, e ciò all'aria aperta, Malgrado i vasti pascoli alpestri e la presen­ leva dire meno entrate. Inoltre, i terreni vici­ ad una temperatura di meno venti gradi e za della strada del Gottardo le possibilità di ni al paese, i più comodi da lavorare, sareb­ con un vento che penetra ovunque e solleva impiego erano troppo poche in rapporto alla bero stati espropriati; migliaia di metri qua­ i cristalli di neve. Quasi 150 convogli occu­ popolazione, per cui anche gli airolesi scel­ drati di prati e campi sarebbero andati persi. pano immediatamente tutta la strada e ogni sero forzatamente la via dell'emigrazione. Qualcuno arrivò persino ad affermare che le piazzuola nei dintorni dell'ospizio. Subito si L'aumento dei traffici non servì a frenare il mucche si sarebbero spaventate al passag­ crea una grande confusione di veicoli, di flusso migratorio; anzi, proprio a partire gio dei treni, ed avrebbero diminuito la pro­ mercanzie buttate a terra in disordine, di dalla metà del XIX secolo àppare il movi­ duzione di lattel 22) uomini e di animali da tiro, dove non si pas­ mentò migratorio verso l'oltremare. Airolo Esiste quindi un clima di awersione alla fer­ sa che con fatica e, si può quasi dire, a ri­ ne rimane profondamente toccato. rovia e, quando ne/l'estate del 1871 alcuni schio della propria vita. Il carrettiere non Nel 1852 il comune di Airolo «consacra ingegneri devono procedere a delle rileva­ s'informa per niente se le merci sono nella 25'000 franchi all'emigrazione e li consegna zioni, il Consiglio di Stato invia una lettera neve o nel fango, se sono bagnate o dan­ a cinquanta cittadini estratti a sorte».
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