Gressoney Saint Jean & Gaby
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Comuni di GRESSONEY SAINT JEAN & GABY Committenti: Sig. VUILLERMOZ Edi VERIFICA PREVENTIVA DI RISCHIO ARCHEOLOGICO Aosta, agg. maggio 2016 Ing. Dott.Archeologa Alberto GRIMOD Cinzia JORIS Passage di Verger, n. 5 - 11100 AOSTA ord.ing.Aosta n.A-664 Tel./Fax : 0165 40322 Passage du Verger, 3 e-mail: [email protected] 11100 AOSTA Tel.: 0165 40322 Arch.: Edi VUILLERMOZ Geom.: Lino GRIMOD Impianto idroelettrico sul torrente Lys– Relazione verifica preliminare rischio archeologico Sommario DESCRIZIONE DEL PROGETTO ............................................................................................................................ 2 INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO DELLA ZONA ...................................................................................... 3 METODOLOGIA DI INDAGINE ............................................................................................................................ 4 INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO ........................................................................................................... 4 INQUADRAMENTO STORICO ED ARCHEOLOGICO ............................................................................................. 6 ANALISI DELLA TOPONOMASTICA ..................................................................................................................... 9 VALUTAZIONE DEL RISCHIO ............................................................................................................................... 9 ANALISI DEI SITI ............................................................................................................................................... 15 GABY ............................................................................................................................................................ 16 GRESSONEY-SAINT-JEAN ............................................................................................................................. 20 GRESSONEY-LA-TRINITE ............................................................................................................................... 22 ISSIME .......................................................................................................................................................... 23 FONTAINEMORE .......................................................................................................................................... 23 LILLIANES ..................................................................................................................................................... 28 Bibliografia generale ........................................................................................................................................ 30 Dottoressa Cinzia Joris Impianto idroelettrico sul torrente Lys– Relazione verifica preliminare rischio archeologico DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il presente elaborato di valutazione del rischio archeologico, redatto in ottemperanza alla normativa sulla verifica preventiva del rischio archeologico (D.L. 109\2005 artt.2ter quinquies, poi recepito dal D.L. 163\2006 artt. 94-95) è parte integrante del progetto di costruzione di un impianto idroelettrico sul torrente Lys nei comuni di Gaby e di Gressoney-Saint-Jean (Ao), il cui intestatario, a seguito della richiesta di voltura, risulta essere il sig. Edi Vuillermoz, fraz. Ladret, 20 11010 Roisan (Ao). Il progetto riguarda la realizzazione di un impianto idroelettrico, composto da opere di derivazione di acqua, da condotta forzata e da centralina di produzione, localizzato lungo il torrente Lys tra le località Possag del comune di Gressoney Saint-Jean a quota 1263.20 m. slm e la località Pont Trenta del comune di Gaby a quota 1158 m. slm. Dottoressa Cinzia Joris Impianto idroelettrico sul torrente Lys– Relazione verifica preliminare rischio archeologico INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO DELLA ZONA L’intero intervento si colloca quasi tutto nella fascia di terreno che sta tra la Strada Regionale n. 44 e la sponda destra del torrente Lys. A partire dal tratto che precede il ponte sul Lys nell’abitato di Eschlejo la condotta raggiunge la centrale interrata, in un tratto di lunghezza poco superiore ai duecento metri, lungo un tracciato sempre parallelo alla sponda destra ma non più compreso tra corso d’acqua e Strada Regionale. Opera di presa Eischtersch Hus Trino Blatto Torrente Lys SR n. 44 Centrale interrata Eschlejo Pont Trenta Dottoressa Cinzia Joris Impianto idroelettrico sul torrente Lys– Relazione verifica preliminare rischio archeologico METODOLOGIA DI INDAGINE Punto di partenza della relazione è stata la disamina dei dati editi e inediti pertinenti il territorio compreso tra Lilianes e Gressoney St. Jean, alfine di ottenere un contesto territoriale coerente. Si aggiunge l’analisi della toponomastica pertinente l’area di intervento e la lettura della morfologia del sito attraverso un sopralluogo. Nella bibliografia generale allegata alla presente relazione si riportano le pubblicazioni utilizzate, comprendenti sia resoconti puntuali di indagini e ritrovamenti occasionali, sia testi generali su storia e geografia della Valle d’Aosta. INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO L’intervento in oggetto comprende una fascia di territorio estesa tra l’opera di presa, collocata a monte del ponte di Onder Possag, e la centrale interrata, posta a valle, a sud ovest dell’abitato di Pont Trenta. Questa porzione di territorio si colloca nella fascia fluviale di fondovalle della media vallata del Lys posta tra strettoie caratterizzanti (Pont Trenta) e con una piana attraversata da divagazioni torrentizie, versanti scoscesi ed in parte boscati in condizioni di buona naturalità. Il modellamento della vallata è legato in primo luogo all’azione glaciale, che ne ha determinato la morfologia nelle sue linee principali, generando terrazzamenti lungo i versanti, speso scolpiti in roccia, con presenza di dossi e rocce montonate. Queste forme hanno subito il rimodellamento da parte degli altri agenti morfogenetici quali la gravità, cui si deve la formazione di estesi accumuli detritici e di frana che caratterizzano il piede del versante destro, e le acque superficiali, in grado di modificare periodicamente l’andamento dell’alveo del Lys nel tratto a monte di Trino, e alle quali si deve la formazione della gola rocciosa che caratterizza il tratto a valle di questo punto. Più nel dettaglio, è possibile suddividere il tracciato in tre tratti morfologicamente omogenei. Tratto Opera di presa-Trino: le opere interessano un tratto di fondovalle a modellamento torrentizio piuttosto ampio, fortemente modificato e seguito degli eventi alluvionali del 1993 e, soprattutto, del 2000, nel corso del quale il Lys à divagato su gran parte del Dottoressa Cinzia Joris Impianto idroelettrico sul torrente Lys– Relazione verifica preliminare rischio archeologico fondovalle, interessando in più punti la strada regionale che corre sul fianco destro (vedi paragrafo dissesti). A seguito di tali eventi sono stati eseguiti importanti interventi idraulici di regimazione, in parte ancora da completare (nuovo ponte in loc. Onder-Possag al posto degli attuali attraversamenti provvisori di Possag e Trino-depuratore) con formazione di un alveo di piena ordinaria e di un alveo “golenale” prevalentemente prativo, occupato dal Lys soltanto durante gli eventi di piena più gravosi. Il dissabbiatore in progetto viene realizzato nell’area “golenale” sulla destra del corso d’acqua e la condotta che da esso prende origine corre al margine dell’alveo di piena fino a Schuel HusTrino, dove si porta nel ristretto lembo di piana lungo la strada regionale risparmiato dall’evento del 2000, lungo il quale raggiunge la chiusura di questo settore di piana alluvionale, presso il ponte provvisorio per l’area del depuratore. Tratto Trino-Eschlejo: a valle di Trino il fondovalle si restringe, compreso tra le ampie conoidi detritiche di Soago e l’accumulo di paleofrana a grandi blocchi di Blatto. La condotta corre in questo tratto lungo la sponda destra seguendo il corso del vecchio canale della segheria, a valle del muro di sostegno della strada regionale, aggirando i grandi massi della paleofrana. L’alveo si approfondisce progressivamente: poco a valle della vecchia segheria esso presenta un tratto interessato sulla destra da erosione spondale, che ha parzialmente scalzato la fondazione del muro di sostegno della strada regionale e scoperto le tubazioni che correvano al suo piede. In questo tratto si rende necessario appoggiare la condotta sopra una muratura di rincalzo da realizzare a partire dell’alveo torrentizio, che potrà in tal modo anche proteggere le strutture esistenti, attualmente fortemente vulnerabili. A valle la sponda diventa rocciosa e la condotta può validamente appoggiarsi sullo stretto ripiano lapideo sotto le case di Blatto, oltre le quali la valle si allarga leggermente e consente di passare subito a valle della strada in terreni prativi poco acclivi fino a Tanno, dove inizia la gola rocciosa, sempre più profonda e ripida proseguendo verso valle. In questo tratto la condotta, per non impegnare la strada, deve correre subito a valle della stessa, ancorata al ripido fianco roccioso della gola. Due piccoli impluvi che solcano il versante presso Tanno e circa 200 metri più a valle, hanno richiesto per la realizzazione della strada di intervenire con ponti dalla volta in pietra, in corrispondenza ai quali anche la tubazione dell’acquedotto di Gaby, normalmente interrata sotto la sede viabile, passa a valle, “staffata” alle spalle