Nenni Uomo Di Governo

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Nenni Uomo Di Governo UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA DI VITERBO Dipartimento di Storia e Cultura del Testo e del Documento Corso di Dottorato di Ricerca in Storia d’Europa: società, politica, istituzioni (XIX-XX secolo) XXIII ciclo M-STO 04 NENNI UOMO DI GOVERNO Coordinatore: Prof.ssa Gabriella Ciampi Tutor: Prof. Marco Paolino Dottorando: Paolo Mancini INDICE Introduzione p. 3 Capitolo I 1962 – 1963: Il PSI di Nenni dall’opposizione alla “stanza dei bottoni”. p. 5 L‟appoggio esterno del PSI al IV governo Fanfani p. 5 L‟elezione del Presidente della Repubblica p. 11 La nazionalizzazione dell‟energia elettrica p. 14 L‟ordinamento regionale e la nuova proposta di Nenni p. 15 Le elezioni politiche dell‟aprile 1963 p. 20 Dopo le elezioni: il dibattito sulle nuove prospettive p. 26 Crisi nella maggioranza autonomista: la notte di S. Gregorio p. 29 L‟incontro al Quirinale tra Nenni e John Kennedy p. 37 Il XXXV Congresso nazionale del PSI p. 39 Gli incontri e le trattative per la formazione del nuovo governo p. 48 Il contrasto tra gli autonomisti e la minoranza: si avvicina la scissione p. 50 Il PSI al governo: Nenni vicepresidente del Consiglio nel I governo Moro p. 53 La scissione della sinistra interna p. 57 Capitolo II 1964 – 1965: Un biennio difficile. p. 63 Le prime difficoltà e la politica dei due tempi p. 63 Il finanziamento alla scuola pubblica e la caduta del primo governo Moro p. 65 Le lunghissime trattative per la formazione del nuovo governo p. 70 Il Piano Solo p. 85 Le nuove elezioni presidenziali: la candidatura “forzata” di Nenni e l‟elezione di Saragat p. 101 L‟incontro tra Nenni e Paolo VI p. 109 L‟equivoco Scalfari e la “Lettera ai compagni” p. 110 Il dibattito precongressuale p. 117 Il XXXVI Congresso nazionale del PSI p. 119 Capitolo III 1966 – 1967: L’unificazione socialista. p. 128 Il dibattito intellettuale e gli ostacoli sulla via dell‟unificazione p. 128 La “Carta dell‟unificazione socialista”, lo “Statuto” ed il “Progetto di risoluzione politico-programmatica” p. 140 Le diverse valutazioni e le prime critiche ai documenti sull‟unificazione p. 143 1 Il Congresso straordinario del PSI e la Costituente socialista p. 147 L‟esordio del nuovo partito p. 158 Il disegno di legge sul divorzio presentato da Loris Fortuna p. 163 Capitolo IV 1968 – 1969: Il fallimento del progetto riformista del PSI. p. 167 Nenni accusato di “rapporti particolari” col SIFAR p. 167 La condanna di Scalfari e Jannuzzi p. 177 Contrasti nel PSU in vista delle elezioni politiche: una campagna elettorale difficile p. 179 Le elezioni politiche del 1968: pesante sconfitta del PSU p. 187 Il governo Leone e il confronto tra le correnti interne al PSU p. 192 Il primo Congresso del PSU ed il governo Rumor: Nenni Ministro degli Esteri p. 199 La rottura con De Martino e la scissione: si chiude una fase politica p. 204 Conclusioni p. 223 Bibliografia p. 225 2 INTRODUZIONE Questo lavoro si propone di studiare l‟azione politica di Pietro Nenni nel periodo storico che abbraccia quasi tutti gli anni ‟60 e che coincide con la partecipazione diretta del PSI ai governi di centrosinistra guidati da Moro prima e da Rumor poi. Tenendo in considerazione la situazione socio economica del Paese e quindi le condizioni generali oggettive del momento, si è cercato di ricostruire l‟operato di Nenni e quella che è stata la sua condotta politica, in rapporto agli altri esponenti del PSI e agli altri protagonisti dei principali partiti. La scelta è caduta su questo particolare periodo storico (1962/1969) perché meno studiato rispetto ad altri della lunga carriera politica di Nenni, in relazione alla vasta documentazione inedita disponibile. La fonte primaria è costituita dall‟archivio della Fondazione Nenni parzialmente depositato presso l‟ACS: soprattutto per il triennio 1962/1964, infatti, è consultabile una notevole mole di appunti, originali e spesso redatti in carta semplice, che Nenni era solito prendere in occasione di quasi tutte le riunioni, ufficiali o informali, che si svolgevano in sede di partito (Comitato Centrale, Direzione, Comitati interpartitici, ecc.) o di governo (Consiglio dei Ministri, Comitati interministeriali) in cui annotava i vari interventi e le varie posizioni assunte. La consultazione dell‟archivio della Fondazione è stato inoltre utile anche per quanto riguarda la raccolta di quotidiani e riviste di vario genere, non soltanto specificamente politiche, che Nenni raccoglieva metodicamente soprattutto in occasione di eventi rilevanti (Congressi del partito, elezioni politiche, ecc.) e la corrispondenza che lo stesso Nenni teneva con diversi esponenti politici e con le Federazioni territoriali (telegrammi, lettere). Complementare alla consultazione dell‟archivio e quindi degli appunti è stata la lettura dei Diari, editi, in cui Nenni riassumeva, a fine giornata, le sue sensazioni, le sue impressioni, le sue valutazioni su fatti e protagonisti del panorama politico italiano ed internazionale; nei Diari, al di là dell‟aspetto meramente politico, Nenni di sovente faceva riferimento a situazioni anche di carattere personale e di amicizia che lo legavano a molti dei protagonisti, e sono essi pertanto utili a ricostruire quella che è la sfera dei rapporti umani, che spesso vanno ad intrecciarsi con quelli politici, divenendo in alcuni casi inscindibili. Per quanto attiene gli altri due partiti principali, la DC ed il PCI, sono stati consultati gli archivi dell‟Istituto Sturzo e dell‟Istituto Gramsci con particolare attenzione ad alcune riunioni degli organi direttivi in cui si dibattevano temi ed argomenti relativi alle scelte politiche del PSI e di Nenni nello specifico; da esse emergono, a tal proposito, le opinioni e le valutazioni dei principali protagonisti democristiani e comunisti. Il lavoro è stato poi 3 completato dalla rassegna stampa arricchita dalla consultazione di altre pubblicazioni (Mondo Operaio, Vie Nuove, La Civiltà Cattolica, ecc.), e dalla bibliografia esistente. 4 NENNI UOMO DI GOVERNO Capitolo 1. 1962 – 1963: Il PSI di Nenni dall’opposizione alla stanza dei bottoni. 1. L’appoggio esterno del PSI al IV governo Fanfani. Il 21 febbraio 1962 venne costituito il governo di centrosinistra guidato da Fanfani sulla base di un programma1 concordato tra democristiani e socialisti2, dopo che nel gennaio dello stesso anno il congresso della DC di Napoli aveva dato il via libera all‟operazione3: nei Diari Nenni commentò che la vittoria di Fanfani, ma soprattutto di Moro, era stata completa e che più dell‟80% dei voti congressuali impegnava la DC ad esperire fino in fondo il tentativo di un governo con socialdemocratici e repubblicani e con l‟appoggio diretto o indiretto del PSI4. Per i socialisti si trattava di entrare nella fase di “assunzione attiva di responsabilità”5. Lombardi e De Martino avevano esposto il programma nel corso dei lavori del Comitato Centrale6 e la novità, secondo Nenni, era che la DC aveva lasciato cadere, nei confronti del PSI, l‟insidioso discorso delle garanzie, come se i rapporti tra i partiti fossero regolabili in termini di contratto notarile; le difficoltà però iniziavano in quel momento: “Abbiamo finalmente un interlocutore. E‟ un interlocutore valido? Siamo a nostra volta un interlocutore valido?”7. 1 Il programma era articolato in 14 punti e prevedeva espressamente (punto n. 9) “l‟impegno a promulgare entro il limite temporale della legislatura la legge di nazionalizzazione dell‟industria elettrica che affidi la gestione degli impianti a una azienda nazionale autonoma e decentrata e provveda al riscatto mediante sostituzione degli attuali titoli azionari con altrettanti titoli obbligazionari, di rendimento pari alla media dei dividendi negli ultimi anni”, ACS – Fondazione Nenni, serie governo, busta 110, fascicolo 2361. 2 Alla vigilia del Congresso DC di Napoli, Nenni, dopo un incontro con Moro appuntò sui Diari: “L‟uomo è onesto. Tiene e terrà il suo impegno di farsi autorizzare a una soluzione di centrosinistra. Non accetterà in nessun caso l‟alternativa di centrodestra. E tuttavia non mi è sembrato sicuro di poter creare le condizioni dell‟incontro con noi. Con pari lealtà gli ho detto che non si può contare sul PSI che per una svolta che sia effettivamente a sinistra. Se no meglio andare alle elezioni”, “Gli anni del centrosinistra. Diari 1957-1966”, Sugarco, Milano 1982, pag. 204. 3 Sul Congresso della Democrazia Cristiana: “Atti del VIII Congresso della DC (Napoli 27-31 gennaio 1962)”, Spes, Roma 1963; F. Malgeri (a cura di), “Storia della DC, III - Verso il centrosinistra”, Roma 1988; A. Moro, “La DC per il governo del Paese e lo sviluppo democratico nella società italiana” – Relazione all‟VIII Congresso DC, Spes, Roma 1962; G. Baget- Bozzo, “Il partito cristiano e l’apertura a sinistra”, Vallecchi, Firenze 1977; Y. Voulgaris, “L’Italia del centrosinistra 1960- 1968”, Carocci, Roma 1998, pag. 101; “La DC si prepara al Congresso di Napoli”, La Civiltà Cattolica 6-23 dicembre 1961, anno 113, vol. I; A. D‟Angelo: “Il Papa richiese un parere ad alcuni esperti individuati dalla Segreteria di Stato; ne emerse una sorta di rapporto analitico sugli esiti del Congresso di Napoli. Alla luce di un esame dei discorsi di Moro e Fanfani, gli esperti affermarono che non c‟era «neppure l‟ombra di un cedimento da parte della Democrazia Cristiana» nei confronti del PSI. Inoltre si sottolineava che i contenuti degli interventi di Moro e Fanfani si muovevano nel quadro tracciato dall‟enciclica Mater et Magistra”, “Moro, i vescovi e l’apertura a sinistra”, Studium, Roma 2005, pag. 30. 4 P. Nenni: “L‟ala destra è molto forte soprattutto nel Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana. Chi però ha assistito al Congresso della DC a Napoli è stato fortemente impressionato dal deciso comportamento della nuova generazione cattolica”, “Hartnäckig sein wie Adenauer” (Essere ostinato come Adenauer), Intervista a Der Spiegel, 12, 21 marzo 1962, pag. 72. 5 P.
Recommended publications
  • Castelporziano
    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RICEVE IN UDIENZA ^^^^^^^^ - domenica 1° marzo 1970 - CASTELPORZIANO - On. Dott. Antonio CARIGLIA ( - On. Avv. Mauro FERRI ( Consorti ( ( - On. Dott. Flavio ORLANDI ( (colazione privata) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RICEVE IN UDIENZA - lunedì 2 marzo 1970 - CASTELPORZIANO - On. Dott. Antonio CARIGLIA - On. Avv. Mauro FERRI - On. Dott. Mario TANASSI (pranzo privato) PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA - Cerimoniale - CRISI DEL GOVERNO RUMOR ^^^^^^^^^^^^^^ 2° ciclo di consultazioni (2 marzo 1970) Per la prima volta in un secondo ciclo di consultazioni, sono intervenuti, insieme ai Presidenti dei Gruppi Parlamenta= ri, anche i Presidenti o Vice Presidenti ed i Segretari dei Par titi Politici. (+) L'ordine delle consultazioni - inoltre - è stato modifi= cato, a richiesta di alcuni Gruppi, per i seguenti motivi: - nozze del figlio del Segretario del P.S.I., Onorevole DE MAR= TINO, nel pomeriggio del 2 marzo a Napoli; - riunione della Direzione D.C., al mattino del 2 marzo 1970. (+) - In precedenza i Presidenti o Vice Presidenti ed i Segre= tari dei Partiti erano stati consultati durante le crisi. - del Governo Moro, nel giugno 1968 (limitatamente però ai Partiti del centro-sinistra: D.C. - P.S.D. - P.R.I.) - del Governo Leone, nel novembre 1968 (durante il primo ciclo di consultazioni). Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RICEVE IN UDIENZA - lunedì 2 marzo 1970 - CONSULTAZIONI ^^^^^^^^^^^^^ (Studio alla Vetrata) 10,00 - On. Dott. Antonio GIOLITTI, Presidente del Gruppo Parlamentare del P.S.I. della Came- ra dei Deputati. Sen. Dott. Giovanni PIERACCINI, Presidente del Gruppo Parlamentare del P.S.I. del Senato della Repubblica On. Dott. Francesco DE MARTINO, Segretario del P.S.I.
    [Show full text]
  • "Sulla Scissione Socialdemocratica Del 1947"
    "SULLA SCISSIONE SOCIALDEMOCRATICA DEL 1947" 26-04-2018 - STORIE & STORIE La storiografia politica é ormai compattamente schierata nel giudicare validi, anche perché - cosí si dice - confermati dalla storia, i motivi che, nel gennaio 1947, portarono alla scissione detta „di Palazzo Barberini", che l´11 gennaio di quell´anno diede vita alla socialdemocrazia italiana. Il PSIUP (1), che era riuscito a riunire nello stesso partito tutte le "anime" del socialismo italiano, si spacco´ allora in due tronconi: il PSI di Nenni e il PSDI (2) di Saragat. I due leader, nel corso del precedente congresso di Firenze dell´ 11-17 aprile1946, avevano pronunciato due discorsi che, per elevatezza ideologica e per tensione ideale, sono degni di figurare nella storia del socialismo, e non solo di quello italiano. Il primo, Nenni, aveva marcato l´accento sulla necessitá di salvaguardare l´unitá della classe lavoratrice, in un momento storico in cui i tentativi di restaurazione capitalista erano ormai evidenti; il secondo aveva messo l´accento sulla necessitá di tutelare l´autonomia socialista, l´unica capace di costruire il socialismo nella democrazia, in un momento in cui l´ombra dello stalinismo si stendeva su tutta l´Europa centrale e orientale. Pochi mesi dopo, si diceva, la drammatica scissione tra „massimalisti" e „riformisti" (3), che la storia, o meglio, gli storici, avrebbero poi giudicato necessaria e lungimirante, persino provvidenziale. Essi, infatti, hanno dovuto registrare il trionfo del riformismo, ormai predicato anche dai nipotini di Togliatti e dagli italoforzuti. „Il termine riformista é oggi talmente logorato dall´uso, dall´abuso e dal cattivo uso, che ha perso ogni significato" (4).
    [Show full text]
  • Defence Policy in the Italian Republic: Frames and Issues
    UNISCI Discussion Papers, Nº 25 (January / Enero 2011) ISSN 1696-2206 DEFENCE POLICY IN THE ITALIAN REPUBLIC: FRAMES AND ISSUES Nicola Labanca 1 University of Siena Abstract: The article focuses on the civil-military relations in Republican Italy. The new democratic model of relations between the political authorities and the military had a strong continuity in the past. Also, in the new Republic the Armed Forces enjoyed a large degree of autonomy. Different phases can be identified in the history of Italian defence policy. In the reconstruction phase (1945-48), the General Staff decided to have again a big Army, based more on quantity than quality. The membership of NATO and the hardest period of the Cold War (1949-53) greatly accelerated the transformation of Italian Armed Forces. Some scepticism against limitations that NATO posed to national autonomy were overcome by the consciousness that the Alliance provided conspicuous means and allowed to abolish the military limitations of the 1947 Peace Treaty. In the years 1954-62, the Armed Forces had to scale down previous expectations, but at the same time, modernized quickly thanks to US aid. The Army was the first beneficiary, then the Air Force and finally (in 1958) the Navy. This was for two reasons: the Navy was the service in best conditions at the end of the war, while Soviet threat in the Mediterranean was at a low level. However, the Army still relied mainly on numbers, with a low number of armoured and motorized units. In these years, Italy also inaugurated its nuclear military policy. From the mid 1960s to the mid 1970s, the Armed Forces started a “ristrutturazione” (“restructuration”) required by the new NATO strategy of flexible response, which accelerated in the years 1975-78.
    [Show full text]
  • Partito Socialista Italiano Di Fiesole È Composto Da 69 Fra Buste E Cartelle
    Quaderni d’Archivio n° 2 Quaderni d’Archivio n° 2 L’Archivio del PSI di Fiesole A cura di Massimiliano Giorgi Presentazione di Fabio Incatasciato Con un saggio introduttivo di Emilio Capannelli Edizioni Polistampa © 2009 EDIZIONI POLISTAMPA Via Livorno, 8/32 - 50142 Firenze Tel. 055 737871 (15 linee) [email protected] - www.polistampa.com ISBN 978-88-596-0000-0 INDICE Presentazione di Fabio Incatasciato 9 I socialisti a Fiesole di Emilio Capannelli 11 INVENTARIO Il fondo archivistico del PSI di Fiesole 55 CARTEGGIO E ATTI 1890-1943 . 57 1944-1946 . 59 1947-1951 . 61 1952-1953 . 66 1954-1956 . 68 1957-1963 . 70 1964-1966 . 73 1967-1969 . 76 1970 . 80 1971 . 82 1972 . 84 1973 . 87 1973 . 90 1974 . 91 1974 . 93 1975 . 94 1975 . 97 1976 . 98 1976 . 102 6 INDICE 1977 . 104 1977 . 105 1978 . 107 1978 . 107 1979 . 108 1979 . 110 1980 . 111 1980 . 112 1981 . 114 1981 . 117 1982 . 119 1982 . 122 1983 . 122 1983 . 125 1984 . 125 1984 . 127 1985 . 129 1985 . 130 1986 . 131 1986 . 132 1986-1989 . 132 1986-1989 . 133 1991-1992 . 134 1991-1992 . 136 ATTIVITÀ ELETTORALE E FESTIVAL DE «L’AVANTI!» Referendum e feste ‘Avanti’, 1974-1985 . 137 Elezioni amministrative, 15 giugno 1975 . 138 Elezioni politiche, 20 giugno 1976 . 139 Elezioni politiche, 3 giugno 1979 . 140 Elezioni amministrative, 8 giugno 1980 . 141 Elezioni politiche, 26 giugno 1983 . 142 Elezioni amministrative, 12 maggio 1985 . 143 MATERIALE DI DOCUMENTAZIONE Decentramento. Autogestione . 145 Progetto Socialista e Comm. Tributaria . 146 Piano Pluriennale di Attuazione . 146 INDICE 7 Regione Toscana, Conferenza Regionale per l’occupazione.
    [Show full text]
  • I GOVERNI ITALIANI ( 25 Luglio 1943 - 6 Agosto 1970)
    Settembre- Ottobre 1970 756. Governi 1943-1970 I GOVERNI ITALIANI ( 25 luglio 1943 - 6 agosto 1970) DALLA CADUTA DEL FASCISMO ALLA ASSEMBLEA COSTITUENTE 0 I• MINISTERO BADOGLIO (25 Luglio 1943 - 17 aprile 1944) ( ) Pr esid. Consiglio: PIETRO BADOGLIO - Affari Ester i: RAFFAELE GUA­ RIGLIA - PIETRO BADOGLIO - Interno: UMBERTO RICCI - VITO R.EALE - Africa italiana: MELCHIADE GABBA - PIETRO BADOGLIO - Giustizia: GAETANO AZZARITI - ETTORE CASATI - F inanze: DOMENI­ CO BARTOLINI - GUIDO JUNG - Guerra: ANTONIO SORICE - TADDEO ORLANDO -Marina: RAFFAELE DE COURTEN -Aeronautica: RENATO SANDALLI - Educazione Nazionale: LEONARDO SEVERI - GIOVANNI CUOMO - Lavori Pubblici: ANTONIO ROMANO- RAFFAELE DE CARO - Agricoltura e Foreste: ALESSANDRO BRIZI - FALCONE LUCIFERO - Co­ mtmicazioni: FEDERICO AMOROSO - TOMMASO SICILIANI - I ndustr ia, Commercio e Lavoro: LEOPOLDO PICCARDI - EPICARMO CORBINO - Cultura popolare: CARLO GALLI - GIOVANNI CUOMO - Scambi e Valute: GIOVANNI ACANFORA- GUIDO JUNG - Produzione bellica: CARLO FA­ V AGROSSA - Alto commissario per la Sardegna: PINNA - Alto commissa­ rio per la Sicilia: FRANCESCO MUSOTTO - Alto commissario per l'epum­ zlone nazionale: TITO ZANffiONI - Commissario generale per l'alimenta­ zione: CAMll;RA. n• MINISTERO BADOGLIO (22 aprile 1944 - 18 giugno 1944) P·resid. Consiglio: PIETRO BADOGLIO - Ministri senza portafoglio: BE­ NEDETTO CROCE, CARLO SFORZA, GIULIO RODINO, PIETRO MANCI­ NI, PALMIRO TOGLIATTI - Esteri: PIETRO BADOGLIO - Interno: SAL­ VATORE ALDISIO • Africa italiana: PIETRO BADOGLIO - Giustizia : VINCENZO ARAN·GIO-RUIZ - Finanze: QUINTO QUINTIERI - Guer ra : TADDEO ORLANDO - Marina: RAFFAELE DE COURTEN - Aeronautica: RENATO SANDALLI - Pubblica Istruzione: ADOLFO OMODEO - Lavori Pubblici: ALBERTO TARCHIANI - Agricoltura e Foreste: FAUSTO GUL­ LO - Comunicazioni: FRANCESCO CERABONA - I ndustria e Commercio: ATTILIO DI NAPOLI - ALto commissario per le sanzioni contro iL fasci­ smo: CARLO SFORZA - Alto commissario per l'assistenza morale e mate­ riale dei profughi di guerra: TITO ZANIBONI.
    [Show full text]
  • The Original Documents Are Located in Box 16, Folder “6/3/75 - Rome” of the Sheila Weidenfeld Files at the Gerald R
    The original documents are located in Box 16, folder “6/3/75 - Rome” of the Sheila Weidenfeld Files at the Gerald R. Ford Presidential Library. Copyright Notice The copyright law of the United States (Title 17, United States Code) governs the making of photocopies or other reproductions of copyrighted material. Gerald R. Ford donated to the United States of America his copyrights in all of his unpublished writings in National Archives collections. Works prepared by U.S. Government employees as part of their official duties are in the public domain. The copyrights to materials written by other individuals or organizations are presumed to remain with them. If you think any of the information displayed in the PDF is subject to a valid copyright claim, please contact the Gerald R. Ford Presidential Library. Digitized from Box 16 of the Sheila Weidenfeld Files at the Gerald R. Ford Presidential Library 792 F TO C TATE WA HOC 1233 1 °"'I:::: N ,, I 0 II N ' I . ... ROME 7 480 PA S Ml TE HOUSE l'O, MS • · !? ENFELD E. • lt6~2: AO • E ~4SSIFY 11111~ TA, : ~ IP CFO D, GERALD R~) SJ 1 C I P E 10 NTIA~ VISIT REF& BRU SE 4532 UI INAl.E PAL.ACE U I A PA' ACE, TME FFtCIA~ RESIDENCE OF THE PR!S%D~NT !TA y, T ND 0 1 TH HIGHEST OF THE SEVEN HtL.~S OF ~OME, A CTENT OMA TtM , TH TEMPLES OF QUIRl US AND TME s E E ~oc T 0 ON THIS SITE. I THE CE TER OF THE PR!SENT QU?RINA~ IAZZA OR QUARE A~E ROMAN STATUES OF C~STOR ....
    [Show full text]
  • Segretari E Leader Del Socialismo Italiano
    * SEGRETARI E LEADER DEL SOCIALISMO ITALIANO INTRODUZIONE Il socialismo è istinto, che diviene coscienza e si tramuta in volontà. Claudio Treves Mi sono chiesto più volte perché, qualche anno fa, decisi di intraprendere questo lavoro; la risposta che mi sono dato è stata sempre la stessa: <<Per soddisfare una mia curiosità>>; ed ora posso aggiungere, dal momento che ho deciso di pubblicarne i risultati, <<e quella di qualche altro>>. Questa curiosità era principalmente diretta a conoscere i nomi e alcune informazioni sui segretari nazionali, o meglio su coloro in genere che, nel corso di un secolo, avevano diretto e rappresentato al massimo livello il partito socialista italiano, in cui avevo militato dal 1957 al suo scioglimento nel 1994. Nel corso del lavoro sono “incappato” in alcuni fatti poco noti o dimenticati ed ho deciso di inserirli nel testo, così come ho deciso di estendere la ricerca ai partiti e movimenti socialisti derivati dal ramo principale, intendendo per ramo principale il PSI e per socialisti quei raggruppamenti che si sono proclamati tali, prescindendo dal fatto se l’aggettivo sia stato da loro appropriatamente utilizzato o inopinatamente usurpato. Mi preme anzitutto precisare che inizialmente il ruolo di un segretario di partito era appunto quello di fare il… segretario; egli aveva cioè il compito, di natura prevalentemente burocratica, di mantenere i contatti con e fra gli associati. Come appunto avveniva nella Prima Internazionale, dove c’era un segretario per l’Italia, un altro per la Germania, e così via. A livello internazionale il “salto di qualità” si ebbe nell’Unione sovietica nel 1922, quando nel Partito bolscevico (comunista), il cui leader indiscusso era Lenin, allora capo del governo (più precisamente: Presidente del Consiglio dei Commissari del Popolo), senza darvi troppa importanza, fu eletto segretario Giuseppe Stalin.
    [Show full text]
  • Changing Jewish Communities
    Changing Jewish Communities Number 66 February 24, 2011 http://jcpa.org/article/the-paradox-of-the-italian-jewish-experience-in-1990-2010/ The Paradox of the Italian Jewish Experience in 1990- 2010 Dr. Ephraim Nissan There is a paradox to the Italian Jewish experience in the 2000s. Jews are more integrated than ever since 1945, and Israel has been relegitimized in important quarters after being in practice delegitimized by the Communists, Socialists, and those media close to the Christian Democrats in the late 1970s and 1980s, reaching the lowest point in the second half of 1982. Yet, because of various factors including the web as well as unwillingness to take things in stride any longer, the organized and individual voices of Italy’s Jews are now often blunt, harsh, and resentful in a way that would have been unthinkable previously. While the Jews are indeed more accepted than ever, sporadic expressions of direct, incontrovertible anti-Semitism have occurred even in the circles of power, and even at the highest levels. The past twenty years have seen a confluence between Italy’s far Left and far Right in adopting anti-Israeli and sometimes anti-Semitic positions. In some cases this has involved tolerance of right-wing Holocaust denial by elements on the Left. Italy’s severely anti-Israeli and anti-Semitic responses to the 1982 Lebanon war involved both global and local aspects. It both reflected Italy’s past and has partly shaped patterns of response to Middle Eastern and Jewish affairs by a sizable part of Italy’s media and public opinion.
    [Show full text]
  • Do Development Minister Characteristics Affect Aid Giving?
    A Service of Leibniz-Informationszentrum econstor Wirtschaft Leibniz Information Centre Make Your Publications Visible. zbw for Economics Fuchs, Andreas; Richert, Katharina Working Paper Do Development Minister Characteristics Affect Aid Giving? Discussion Paper Series, No. 604 Provided in Cooperation with: Alfred Weber Institute, Department of Economics, University of Heidelberg Suggested Citation: Fuchs, Andreas; Richert, Katharina (2015) : Do Development Minister Characteristics Affect Aid Giving?, Discussion Paper Series, No. 604, University of Heidelberg, Department of Economics, Heidelberg, http://dx.doi.org/10.11588/heidok.00019769 This Version is available at: http://hdl.handle.net/10419/127421 Standard-Nutzungsbedingungen: Terms of use: Die Dokumente auf EconStor dürfen zu eigenen wissenschaftlichen Documents in EconStor may be saved and copied for your Zwecken und zum Privatgebrauch gespeichert und kopiert werden. personal and scholarly purposes. Sie dürfen die Dokumente nicht für öffentliche oder kommerzielle You are not to copy documents for public or commercial Zwecke vervielfältigen, öffentlich ausstellen, öffentlich zugänglich purposes, to exhibit the documents publicly, to make them machen, vertreiben oder anderweitig nutzen. publicly available on the internet, or to distribute or otherwise use the documents in public. Sofern die Verfasser die Dokumente unter Open-Content-Lizenzen (insbesondere CC-Lizenzen) zur Verfügung gestellt haben sollten, If the documents have been made available under an Open gelten abweichend von
    [Show full text]
  • Legislature V of Italy and Andreotti I Cabinet
    Department of Political Science Chair of History of Political Institutions Legislature V of Italy and Andreotti I Cabinet Roberta Cristin Prof. Domenico Maria Bruni Matr. 081392 SUPERVISOR CANDIDATE Academic Year 2018/2019 2 Index Index....................................................................................................... 3 1. Introduction; ..................................................................................... 6 2. The Fifth Parliamentary Term; ..................................................... 14 2.1. The elections and the composition of Parliament; ................................ 14 2.2. Andreotti in the V Legislature ................................................................ 15 2.3. Leone II Cabinet ..................................................................................... 17 2.3.1. The composition .......................................................................... 17 2.3.2. The main measures ...................................................................... 18 2.3.3. The reasons for the end of government ....................................... 20 2.4. Rumor I Cabinet...................................................................................... 20 2.4.1. The composition .......................................................................... 20 2.4.2. The main measures ...................................................................... 21 2.4.3. The reasons for the end of government ....................................... 23 2.5. Rumor II Cabinet ...................................................................................
    [Show full text]
  • FONDO GIANNINO PARRAVICINI 1943 – 1991 INVENTARIO a Cura Di
    FONDO GIANNINO PARRAVICINI 1943 – 1991 INVENTARIO a cura di Giovanna Robustelli 2020 https://inventari.san.beniculturali.it/ SOMMARIO p./pp. Nota biografica 1 - 2 Storia del Fondo, contenuti e scelte metodologiche 3 - 5 Struttura del Fondo 6 1. Attività politica 7 - 32 1.1. Consulenza a organi di Governo e raccolta documentazione politica 7 - 28 1.2. Rapporti con le Federazioni territoriali del Psdi 28 - 31 1.3. Candidature di Parravicini a elezioni politiche e amministrative 31 - 32 2. Contributi di politica economica e finanziaria 32 - 44 2.1 Articoli 33 - 36 2.2 Pubblicazioni 36 - 37 2.3. Interviste 37 - 40 2.4. Dichiarazioni e interventi 40 - 44 3. Corrispondenza 44 - 45 4. Raccolta articoli 45 - 54 5. “Spoglio stampa” 54 - 55 Altre carte e periodici 55 - 57 Indici dei nomi, degli enti e dei luoghi https://inventari.san.beniculturali.it/ 1 Nota biografica Giannino Parravicini nasce a Castellanza, in provincia di Varese il 3 luglio 1910. Studia presso il Collegio Ghislieri di Pavia per poi laurearsi in scienze politiche, nel 1932, nell’ateneo pavese, con una tesi sui cicli economici, discussa con Benvenuto Griziotti. Nello stesso anno vince una borsa di studio erogata dalla Banca d’Italia che gli permette di perfezionare la propria formazione all’estero. Si specializza quindi presso le università di Vienna, Parigi, Berlino e Londra. Rientrato in Italia, è assunto nel Servizio studi della Banca d’Italia. La sua ricerca negli studi economici si concentra sulla finanza pubblica e sulle tematiche del credito e della moneta. Dopo la guerra collabora con Luigi Einaudi e Donato Menichella; fa parte della Commissione economica presso il Ministero per la Costituente, di quella per l’applicazione delle clausole economiche del trattato di pace e del Comitato misto italo francese per l’unione doganale.
    [Show full text]
  • Archivio Mauro Ferri Inventario (1960-1998)
    FONDAZIONE PIETRO NENNI ARCHIVIO MAURO FERRI INVENTARIO (1960-1998) 1 INDICE Introduzione pag. 3 Serie Politica pag. 6 Serie Europa pag. 75 Serie CSM pag. 111 Serie Corte Costituzionale 1987-1996 pag 116 Serie Miscellanea pag. 135 2 INTRODUZIONE L'archivio di Mauro Ferri è stato donato dallo stesso alla Fondazione Pietro Nenni e dichiarato di “interesse storico particolarmente importante” dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio il 27 marzo 2009. Le carte sono giunte in Fondazione prive di strumento di consultazione ma già divise in scatole e fascicoli. Fin da subito è emerso come rappresentassero un'interessante testimonianza di una fase particolarmente intensa della vita politica, sociale, culturale e giuridica italiana della quale il donatore è stato un protagonista. Ferri ha svolto funzioni di alto livello nei partiti socialista e socialdemocratico, nel parlamento italiano, nel governo come ministro dell'Industria, del Commercio dell'Artigianato, nel parlamento europeo come presidente della Commissione giuridica e della Commissione Istituzionale creata per elaborare un progetto di Trattato di Unione europea e come rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri italiano nel Comitato del Consiglio europeo per le questioni istituzionali. Il 30 gennaio 1986 è eletto membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura dove ricopre la carica di presidente della Commissione Regolamento e direttore dell'Ufficio studi. Il 27 ottobre 1987 viene nominato giudice Costituzionale. E’ eletto Presidente il 23 ottobre 1995 e dura
    [Show full text]