Nenni Uomo Di Governo
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA DI VITERBO Dipartimento di Storia e Cultura del Testo e del Documento Corso di Dottorato di Ricerca in Storia d’Europa: società, politica, istituzioni (XIX-XX secolo) XXIII ciclo M-STO 04 NENNI UOMO DI GOVERNO Coordinatore: Prof.ssa Gabriella Ciampi Tutor: Prof. Marco Paolino Dottorando: Paolo Mancini INDICE Introduzione p. 3 Capitolo I 1962 – 1963: Il PSI di Nenni dall’opposizione alla “stanza dei bottoni”. p. 5 L‟appoggio esterno del PSI al IV governo Fanfani p. 5 L‟elezione del Presidente della Repubblica p. 11 La nazionalizzazione dell‟energia elettrica p. 14 L‟ordinamento regionale e la nuova proposta di Nenni p. 15 Le elezioni politiche dell‟aprile 1963 p. 20 Dopo le elezioni: il dibattito sulle nuove prospettive p. 26 Crisi nella maggioranza autonomista: la notte di S. Gregorio p. 29 L‟incontro al Quirinale tra Nenni e John Kennedy p. 37 Il XXXV Congresso nazionale del PSI p. 39 Gli incontri e le trattative per la formazione del nuovo governo p. 48 Il contrasto tra gli autonomisti e la minoranza: si avvicina la scissione p. 50 Il PSI al governo: Nenni vicepresidente del Consiglio nel I governo Moro p. 53 La scissione della sinistra interna p. 57 Capitolo II 1964 – 1965: Un biennio difficile. p. 63 Le prime difficoltà e la politica dei due tempi p. 63 Il finanziamento alla scuola pubblica e la caduta del primo governo Moro p. 65 Le lunghissime trattative per la formazione del nuovo governo p. 70 Il Piano Solo p. 85 Le nuove elezioni presidenziali: la candidatura “forzata” di Nenni e l‟elezione di Saragat p. 101 L‟incontro tra Nenni e Paolo VI p. 109 L‟equivoco Scalfari e la “Lettera ai compagni” p. 110 Il dibattito precongressuale p. 117 Il XXXVI Congresso nazionale del PSI p. 119 Capitolo III 1966 – 1967: L’unificazione socialista. p. 128 Il dibattito intellettuale e gli ostacoli sulla via dell‟unificazione p. 128 La “Carta dell‟unificazione socialista”, lo “Statuto” ed il “Progetto di risoluzione politico-programmatica” p. 140 Le diverse valutazioni e le prime critiche ai documenti sull‟unificazione p. 143 1 Il Congresso straordinario del PSI e la Costituente socialista p. 147 L‟esordio del nuovo partito p. 158 Il disegno di legge sul divorzio presentato da Loris Fortuna p. 163 Capitolo IV 1968 – 1969: Il fallimento del progetto riformista del PSI. p. 167 Nenni accusato di “rapporti particolari” col SIFAR p. 167 La condanna di Scalfari e Jannuzzi p. 177 Contrasti nel PSU in vista delle elezioni politiche: una campagna elettorale difficile p. 179 Le elezioni politiche del 1968: pesante sconfitta del PSU p. 187 Il governo Leone e il confronto tra le correnti interne al PSU p. 192 Il primo Congresso del PSU ed il governo Rumor: Nenni Ministro degli Esteri p. 199 La rottura con De Martino e la scissione: si chiude una fase politica p. 204 Conclusioni p. 223 Bibliografia p. 225 2 INTRODUZIONE Questo lavoro si propone di studiare l‟azione politica di Pietro Nenni nel periodo storico che abbraccia quasi tutti gli anni ‟60 e che coincide con la partecipazione diretta del PSI ai governi di centrosinistra guidati da Moro prima e da Rumor poi. Tenendo in considerazione la situazione socio economica del Paese e quindi le condizioni generali oggettive del momento, si è cercato di ricostruire l‟operato di Nenni e quella che è stata la sua condotta politica, in rapporto agli altri esponenti del PSI e agli altri protagonisti dei principali partiti. La scelta è caduta su questo particolare periodo storico (1962/1969) perché meno studiato rispetto ad altri della lunga carriera politica di Nenni, in relazione alla vasta documentazione inedita disponibile. La fonte primaria è costituita dall‟archivio della Fondazione Nenni parzialmente depositato presso l‟ACS: soprattutto per il triennio 1962/1964, infatti, è consultabile una notevole mole di appunti, originali e spesso redatti in carta semplice, che Nenni era solito prendere in occasione di quasi tutte le riunioni, ufficiali o informali, che si svolgevano in sede di partito (Comitato Centrale, Direzione, Comitati interpartitici, ecc.) o di governo (Consiglio dei Ministri, Comitati interministeriali) in cui annotava i vari interventi e le varie posizioni assunte. La consultazione dell‟archivio della Fondazione è stato inoltre utile anche per quanto riguarda la raccolta di quotidiani e riviste di vario genere, non soltanto specificamente politiche, che Nenni raccoglieva metodicamente soprattutto in occasione di eventi rilevanti (Congressi del partito, elezioni politiche, ecc.) e la corrispondenza che lo stesso Nenni teneva con diversi esponenti politici e con le Federazioni territoriali (telegrammi, lettere). Complementare alla consultazione dell‟archivio e quindi degli appunti è stata la lettura dei Diari, editi, in cui Nenni riassumeva, a fine giornata, le sue sensazioni, le sue impressioni, le sue valutazioni su fatti e protagonisti del panorama politico italiano ed internazionale; nei Diari, al di là dell‟aspetto meramente politico, Nenni di sovente faceva riferimento a situazioni anche di carattere personale e di amicizia che lo legavano a molti dei protagonisti, e sono essi pertanto utili a ricostruire quella che è la sfera dei rapporti umani, che spesso vanno ad intrecciarsi con quelli politici, divenendo in alcuni casi inscindibili. Per quanto attiene gli altri due partiti principali, la DC ed il PCI, sono stati consultati gli archivi dell‟Istituto Sturzo e dell‟Istituto Gramsci con particolare attenzione ad alcune riunioni degli organi direttivi in cui si dibattevano temi ed argomenti relativi alle scelte politiche del PSI e di Nenni nello specifico; da esse emergono, a tal proposito, le opinioni e le valutazioni dei principali protagonisti democristiani e comunisti. Il lavoro è stato poi 3 completato dalla rassegna stampa arricchita dalla consultazione di altre pubblicazioni (Mondo Operaio, Vie Nuove, La Civiltà Cattolica, ecc.), e dalla bibliografia esistente. 4 NENNI UOMO DI GOVERNO Capitolo 1. 1962 – 1963: Il PSI di Nenni dall’opposizione alla stanza dei bottoni. 1. L’appoggio esterno del PSI al IV governo Fanfani. Il 21 febbraio 1962 venne costituito il governo di centrosinistra guidato da Fanfani sulla base di un programma1 concordato tra democristiani e socialisti2, dopo che nel gennaio dello stesso anno il congresso della DC di Napoli aveva dato il via libera all‟operazione3: nei Diari Nenni commentò che la vittoria di Fanfani, ma soprattutto di Moro, era stata completa e che più dell‟80% dei voti congressuali impegnava la DC ad esperire fino in fondo il tentativo di un governo con socialdemocratici e repubblicani e con l‟appoggio diretto o indiretto del PSI4. Per i socialisti si trattava di entrare nella fase di “assunzione attiva di responsabilità”5. Lombardi e De Martino avevano esposto il programma nel corso dei lavori del Comitato Centrale6 e la novità, secondo Nenni, era che la DC aveva lasciato cadere, nei confronti del PSI, l‟insidioso discorso delle garanzie, come se i rapporti tra i partiti fossero regolabili in termini di contratto notarile; le difficoltà però iniziavano in quel momento: “Abbiamo finalmente un interlocutore. E‟ un interlocutore valido? Siamo a nostra volta un interlocutore valido?”7. 1 Il programma era articolato in 14 punti e prevedeva espressamente (punto n. 9) “l‟impegno a promulgare entro il limite temporale della legislatura la legge di nazionalizzazione dell‟industria elettrica che affidi la gestione degli impianti a una azienda nazionale autonoma e decentrata e provveda al riscatto mediante sostituzione degli attuali titoli azionari con altrettanti titoli obbligazionari, di rendimento pari alla media dei dividendi negli ultimi anni”, ACS – Fondazione Nenni, serie governo, busta 110, fascicolo 2361. 2 Alla vigilia del Congresso DC di Napoli, Nenni, dopo un incontro con Moro appuntò sui Diari: “L‟uomo è onesto. Tiene e terrà il suo impegno di farsi autorizzare a una soluzione di centrosinistra. Non accetterà in nessun caso l‟alternativa di centrodestra. E tuttavia non mi è sembrato sicuro di poter creare le condizioni dell‟incontro con noi. Con pari lealtà gli ho detto che non si può contare sul PSI che per una svolta che sia effettivamente a sinistra. Se no meglio andare alle elezioni”, “Gli anni del centrosinistra. Diari 1957-1966”, Sugarco, Milano 1982, pag. 204. 3 Sul Congresso della Democrazia Cristiana: “Atti del VIII Congresso della DC (Napoli 27-31 gennaio 1962)”, Spes, Roma 1963; F. Malgeri (a cura di), “Storia della DC, III - Verso il centrosinistra”, Roma 1988; A. Moro, “La DC per il governo del Paese e lo sviluppo democratico nella società italiana” – Relazione all‟VIII Congresso DC, Spes, Roma 1962; G. Baget- Bozzo, “Il partito cristiano e l’apertura a sinistra”, Vallecchi, Firenze 1977; Y. Voulgaris, “L’Italia del centrosinistra 1960- 1968”, Carocci, Roma 1998, pag. 101; “La DC si prepara al Congresso di Napoli”, La Civiltà Cattolica 6-23 dicembre 1961, anno 113, vol. I; A. D‟Angelo: “Il Papa richiese un parere ad alcuni esperti individuati dalla Segreteria di Stato; ne emerse una sorta di rapporto analitico sugli esiti del Congresso di Napoli. Alla luce di un esame dei discorsi di Moro e Fanfani, gli esperti affermarono che non c‟era «neppure l‟ombra di un cedimento da parte della Democrazia Cristiana» nei confronti del PSI. Inoltre si sottolineava che i contenuti degli interventi di Moro e Fanfani si muovevano nel quadro tracciato dall‟enciclica Mater et Magistra”, “Moro, i vescovi e l’apertura a sinistra”, Studium, Roma 2005, pag. 30. 4 P. Nenni: “L‟ala destra è molto forte soprattutto nel Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana. Chi però ha assistito al Congresso della DC a Napoli è stato fortemente impressionato dal deciso comportamento della nuova generazione cattolica”, “Hartnäckig sein wie Adenauer” (Essere ostinato come Adenauer), Intervista a Der Spiegel, 12, 21 marzo 1962, pag. 72. 5 P.