TESI Per Alessio Riccio Copia.Compressed
CAPITOLO 1 Introduzione L’idea che la batteria, il mio strumento, potesse non essere semplicemente concepita come scatola ritmica e dunque non inglobata in un contesto melodico, è da sempre stata per me fonte d’ispirazione, continue ricerche e lavoro da che ho memoria. Attraverso uno studio ben preciso e mirato sui personaggi che hanno aperto la strada in tal senso, ponendo in evidenza le peculiarità e le potenzialità che questo strumento può offrire, ho potuto svolgere la mia tesi su due livelli: in ambito teorico, ho parlato di “Batteria melodica” attraverso ricerche e informazioni di tutti coloro che in qualche modo hanno concepito sia il fraseggio che l’accompagnamento, riferendosi all’aspetto melodico; in ambito pratico, con l’aiuto di un artigiano, ho costruito un set originale e ben preciso, con delle caratteristiche molto particolari, le cui peculiarità sono: la nota caratteristica per ogni tamburo, riduzione di armonici non desiderati e l’esaltazione dell’aspetto melodico. La batteria costruita in tal senso permette all'occorrenza di unirsi ai fraseggi degli altri strumenti solistici e non, entrando inoltre armonicamente nelle strutture dell’accompagnamento. Nei suoi spazi solistici, quando chiamata ad esprimersi singolarmente, può offrire l’apertura verso una gamma ampissima di colori e sfumature più o meno dettagliate. Forte di questi principi e certo delle potenzialità nascoste di questo progetto, basato su ricerca e sperimentazione, nasce “La batteria melodica”, che consiste, in definitiva, nella costruzione di un particolare drumset che prevede l’ampliamento di un set tradizionale Jazz, costituito generalmente da tre pezzi (cassa, timpano, tom) attraverso la progettazione di ulteriori 12 tamburi appositamente studiati con diametri e profondità variabili in base alla nota scelta ed accordati cromaticamente seguendo il range di un’ottava del pianoforte (12 semitoni).
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