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Comunicato Stampa DOLCENERA IL NUOVO ALBUM E' "LE STELLE NON TREMANO ", IN USCITA VENERDI 11 SETTEMBRE ANCHE PASOLINI, KANT, MONICELLI, PLATONE, HESSE, GANDHI, NEL "CONCEPT" DELLE 11 NUOVE CANZONI DI DOLCENERA UN LAVORO DI RICERCA SONORA E MUSICALE LUNGO E METICOLOSO “La tematica fondamentale dell’album ruota intorno alla paura del futuro e si focalizza sui sentimenti che possono combatterla: il coraggio, l’amore sincero, la lealtà, la caparbietà e la resistenza, in una visione sempre positiva. Da uno sguardo sulla realtà governata dall’incertezza nasce così il bisogno di cercare sentimenti, valori e strade per poter esprimere la propria personalità…” (Dolcenera) A tre anni dall'ultimo disco ("Evoluzione della Specie 2") Dolcenera presenta il nuovo progetto discografico , il sesto album di inediti dal titolo emblematico: “LE STELLE NON TREMANO ” (Universal Music), disponibile nei negozi e nei digital store da venerdì 11 settembre . “Pochi sanno che questa data, che tutti associano all’attacco alle Torri Gemelle, fu scelta da Gandhi nel 1906 per “Satyagraha”, il manifesto della lotta non violenta… La storia di questo album inizia proprio dall’11 settembre. Le stelle non tremano significa proprio questo… non avere paura! ” #Dolcenera Da Monicelli a Pasolini, da Kant a Platone, da Hesse a Gandhi. C'è anche il tema del coraggio e della lealtà, dell’amore e della caparbietà, della positività e della resistenza negli undici brani inediti del nuovo disco della cantautrice salentina: "NIENTE AL MONDO"; "IMMENSO"; "UN PECCATO"; "FIGLI DEL CAOS"; "ACCENDI LO SPIRITO"; "CREDO"; "IL VIAGGIO"; "2VITE"; "FANTASTICA"; "L’ANIMA IN UNA LACRIMA"; "UNIVERSALE". “La ricetta del successo? E' un equilibrio tra sognare e agire, non tra sognare e sperare ” #Monicelli L’ album , interamente scritto , arrangiato e prodotto dalla stessa artista per K6DN Records , ha un sound “ synth dance oriented ” spesso contaminato con suoni primitivi , primordiali, che richiamano antiche culture orientali e africane. Artista di punta della scena musicale italiana, Dolcenera è un personaggio “sui generis ”: grande capacità di evolversi, di reinventare se stessa e la sua musica, professionista meticolosa, curiosa e passionale. “Le stelle non tremano” parla di tutto questo e di molto altro ancora. Il concept della cover e del booklet dell’album sono una vera e propria “opera d'arte”, nata dalla collaborazione con l'artista internazionale Guido Daniele , pittore, artista multimediale e body painter, e il fotografo Paolo Cecchin . Hanno suonato nel disco con Dolcenera (pianoforte e synth): Paolo Valli (batteria e percussioni); Antonio Petruzzelli (basso); Mattia Tedesco (chitarre); Michele Papadia (hammond e piano elettrico); Michele Monestiroli & orchestra (archi); Daniele Moretto (tromba e trombino barocco); Alessio Nava (trombone); Francesco Sighieri (cori). Comunicazione DOLCENERA: Daniele Mignardi Promopressagency [email protected] – www.danielemignardi.it DOLCENERA TRACK BY TRACK NIENTE AL MONDO Hit dell’estate 2014 per 15 settimane in vetta alle classifiche, è caratterizzato dal ritmo primordiale di tamburi e rullanti della marching band associato alla modernità dei campioni di batteria elettronica e synth . La melodia, che unisce sfumature bluesy e mediterranee , è sostenuta da un arrangiamento importante di archi e fiati . Da questo brano nasce tutto il progetto discografico realizzato tra il 2014 e il 2015. “Avrei voluto scrivere una canzone sulla speranza contro il senso di precarietà e di disgregazione. Ho iniziato a documentarmi, e chiunque mi ritrovassi a leggere, da Pasolini a Monicelli, considerava con disprezzo la “passività” della speranza, quell’aspettarsi qualcosa che non arriverà mai se non viene cercato e conquistato, ed esaltava, invece, il senso “dinamico” del sogno che stimola a provare a cambiare la propria vita. Il sogno lo ritenevo troppo fanciullesco! Ma poi, come una bambina, istintivamente, è venuta fuori una canzone sul sogno”. – Chi sogna non ha regole e non si arrende mai la vita che s’immagina diventerà realtà – IMMENSO E’ stata scelta da Manu Dolcenera come IG track del preorder dell'album "Le Stelle Non Tremano" perché rappresenta, ancor di più, la modernità delle sonorità di questo nuovo album. E’ un brano in cui una grande melodia tipica della tradizione musicale italiana con vicinanze alla musica napoletana può essere trattata in una chiave d’arrangiamento mai usata prima e sorprendentemente moderna pur mantenendone intatta l’emotività . “Da anni ronzava quella sensazione d’inutilità nel cercare conforto altrui quando a mancare è una persona, solo quella persona , e finalmente è venuta fuori con questa canzone che gioca sui punti di vista del cielo immenso , come uno spazio che riempie l’anima o, capovolto, come un vuoto che crea un abisso . Non ci si può sbarazzare di un sentimento, solo il tempo ci riesce! ”. – Quando si dice la vita è un'altalena e puoi pensare di volare o di cadere giù, giù nel cielo immenso – UN PECCATO Nasce da un immaginario sonoro che vuole richiamare il primordiale , la giungla, con la sua ritmicità scandita da loop di suoni che richiamano la natura , con un sound di chitarra preso in prestito dall’ heavy metal per essere portato idealmente in India ad emulare il barrito di un elefante , con il gong della Cina, il koto della musica tradizionale giapponese che è strumento portante del brano e l’ arpa dell’estremo oriente. Il tutto è visto e trattato in una prospettiva di modernità che ha portato ad inserire synth ed una particolare cassa intonata caratterizzata da frequenze di sub bassi. In questo mondo sonoro c’è la presenza dell’uomo e della donna che, con lo schiocco della dita non perfettamente a tempo, contribuiscono alla “parte naturale” della ritmica del pezzo quasi a scandire le stagioni della vita, con l’innata capacità di amare e distruggere. “Puoi ricordare tutto di un’estate: i paesaggi, gli odori, i profumi, i colori, le facce, le immagini; ma se hai permesso ad una stagione della vita di volare via e, non hai potuto esprimere il tuo amore in qualsiasi forma o bisogno, per colpa tua o di un altro, allora quello, per me, è un vero peccato , un peccato vero. Vale per tutte le stagioni, non solo per l’estate. Vale per ogni singola persona, ma anche per i mancati atti d’amore di un popolo, di una nazione”. – Poter dare una sola occasione all’amore prima che ognuno sia preso dalla sua stessa vita, prima che la poesia ci sembri follia, prima che diventi un ricordo – FIGLI DEL CAOS Sonorità orientali , giapponesi e cinesi, per una canzone scritta e arrangiata ad Hong Kong in occasione del tour teatrale in Cina nell’ ottobre del 2013 . Caratterizzata dai suoni del Ruan , del Yueqin e del Sanxian , tipiche chitarre cinesi che eseguono, assieme al cantato, tutta la melodia vocale del pezzo , e che si mescolano con suoni di chitarra elettrica , bassi synth distorti per ricordare la tradizione e la modernità della grande metropoli cinese. La melodia rock della strofa apre ad un ritornello ipnotico con l‘armonia sulla scala pentatonica che rievoca la musicalità di Sakamoto . “Hong Kong , la metropoli infinita, il nuovo mondo, incrocio di culture , la New York orientale, il disordine organizzato , l’umanità affollata che vive, lavora, ama sotto il caldo umido ed opprimente dello smog e dell’odore di aglio in pieno stile blade runner, mi ha portato a questa canzone, mi ha portato al Caos , che ha creato l’Universo in modo casuale, ma che poi ha governato con leggi fisiche puntuali che portano inesorabilmente ad un equilibrio in continua evoluzione. Mi ha fatto pensare che dietro alla casualità della vita c’è il sogno della notte che ha bisogno della luce, della morte che bisogno della vita. Mi ha portato alla Legge che regola le galassie e l’infinitesima umanità che, per questo, ha un valore inestimabile. Fino ad arrivare a pensare alla mia umanità , alla mia felicità, al mio ideale , al mio equilibrio senza, però, sapere che fare per raggiungerlo ”. – Siamo nati dal caos per cercare pace agli occhi dell’Eterno, per la felicità. Cosa fare non lo so per trovare quello che è l’ideale per me – ACCENDI LO SPIRITO Canzone caratterizzata dalla contaminazione di melodie bluesy e melodie della tradizione musicale italiana , ma si differenzia totalmente dagli altri brani per l’arrangiamento dei synth che, in stile clubbing , è sempre uguale dall’inizio alla fine a rappresentare l’inquietudine del nostro tempo con l’apertura del ritornello che sembra vincere qualsiasi tormento . “Accendi lo Spirito è la canzone dell’ incedere inesorabile del tempo ; la canzone del “ cogli l’attimo ”; la canzone contro le ansie di un futuro indecifrabile; la canzone della disperata ricerca della felicità nell’ indeterminatezza della vita ; è la canzone della strada che si crede di percorrere; la canzone del dare il meglio e del prendere quello che viene. È un invito alla spensieratezza, un messaggio con richiami rinascimentali , rivolto prima di tutto a me stessa; la spensieratezza come elemento di sopravvivenza in una realtà rappresentata sempre più con maggiore gravità, e al piacere come elemento intrinseco nella natura umana e fonte di energia per affrontare la propria vita. – Un attimo nell’eternità –. Per questo Accendi lo Spirito è la canzone del fischio ”. CREDO Caratterizzato dall’utilizzo di campionatori e arpeggiatori , ha un sound totalmente electro-pop a rappresentare musicalmente il “Credo” nell’ epoca moderna , e che evoca la solennità di un atto di fede miscelando i suoni dei synth a quello di una tromba solista . “E’ una canzone cinica che gioca su alcuni atti di fede per poi smontarli subito dopo – credo nell’amore che ci lega ancora tutti insieme, forse per paura di sentirsi soli al mondo –, solo per riconoscere che, in un’epoca di ipocrisia e falsità in cui ci risulta ormai difficile credere in qualcosa, l’unico vero atto di fede al quale possiamo appellarci è quello nei confronti della persona amata .