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POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. - 70 - DCB - n. 1, gennaio 2011, ANNO XXV (n. 135) - PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA BANCA DI PIACENZA PER LE POPOLARI LA CRISI È ALLE SPALLE di Giuseppe De Lucia Lumeno* a crisi finanziaria ha la- Bp Lsciato profonde cicatrici. BANCA DI PIACENZA Diverse voci invocano il ritor- LA NOSTRA BANCA no delle banche ad un’operati- vità più tradizionale e inter- connessa all’economia reale. Il recupero della tradizione RICORDO DI deve tenere conto delle diffe- renze fra i vari intermediari FRANCESCO SAVERIO BIANCHI bancari e finanziari. Ma so- prattutto deve riconoscere GIURISTA che proprio l’esistenza di que- ste diversità ha rappresentato Intervento del Giudice costituzionale una ricchezza e una forza. I prof. PAOLO GROSSI due ingredienti che hanno permesso a gran parte del no- stro tessuto produttivo di so- pravvivere. La crisi ha colpito, in modo SALA PANINI DELLA BANCA DI PIACENZA particolare, le grandi banche 5 febbraio - h. 11 commerciali, che si erano esposte con operazioni straor- dinariamente redditizie ma Al termine, scoprimento di una targa ricordo altamente rischiose e audaci. in Piazza Cavalli Al contrario, il mondo della cooperazione bancaria e le Popolari in particolare, re- La partecipazione è libera. stando fedeli al proprio “pas- Per accedere alla Sala è però necessario – per motivi di sicurezza – so” e alla loro storia di banche avere preannunciato la propria partecipazione (tf. 0523.542356-542357) dei territori, hanno limitato i danni. Sono andate avanti nel- l’opera di sostegno delle eco- nomie locali e, in particolare, delle famiglie e delle piccole e PROGETTO “GUARDA AVANTI” DELLA BANCA DI PIACENZA medie imprese. Se da un lato la diversità può essere consi- PLAFOND DI 70 MILIONI PER FINANZIAMENTI ALLE PICCOLE IMPRESE derata da alcuni come un re- a Banca di Piacenza conferma anche per il 2011 il suo costante e fattivo impegno a favore delle im- taggio del passato, nella realtà prese. Con il Progetto “GUARDA AVANTI”, la Banca locale mette un plafond di 70 milioni di euro a rappresenta una risorsa pre- L disposizione delle aziende del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura e della piccola industria, ziosa in un orizzonte di medio- per la concessione di finanziamenti presenti nel catalogo prodotti. lungo periodo. Nel corso degli L’iniziativa rappresenta un contributo concreto per tutte le aziende impegnate in nuovi investimen- ultimi decenni ha prevalso ti produttivi, di risparmio energetico e per fonti rinnovabili, o che intendono mettere in atto interven- una tendenza all’omologazio- ti finalizzati a dare continuità e capitalizzazione aziendale nonché a potenziare l’attività sui mercati ne verso una modalità di con- nazionali ed esteri. cepire l’attività bancaria e la La Banca locale si conferma concreta e attenta, sempre impegnata al fianco delle aziende in ogni sua operatività a favore del settore produttivo, al fine di aiutarle ad adottare le strategie migliori per poter vincere le sfide del modello della SpA, fondato prossimo futuro. sull’impiego di strumenti sofi- Gli sportelli della Banca di Piacenza sono a disposizione delle imprese interessate per fornire ogni sticatissimi con l’obiettivo informazione in merito, oltre che sui servizi offerti. principale di raggiungere nel più breve tempo possibile il massimo valore per gli azioni- sti anche a fronte di rischi ele- vati. In Europa, per fortuna, il si- TRA BANCA DI PIACENZA E COMUNE DI BORGONOVO stema bancario ha resistito al IL PRIMO ACCORDO, IN EMILIA ROMAGNA, PER LO SMOBILIZZO DEI CREDITI canto delle sirene. Numerose realtà bancarie in diversi Pae- VANTATI DA FORNITORI NEI CONFRONTI DI COMUNI si hanno continuato ad opera- razie ad una convenzione recentemente siglata, la nostra Banca provvederà all’anticipo dei cre- re per portare valore alla co- diti vantati dai fornitori nei confronti del Comune di Borgonovo che, per effetto del cd. patto di munità. È avvenuto in Olanda, G stabilità, è impossibilitato a pagare nell’immediato nonostante abbia le risorse per farlo. Francia, Germania, Austria e Il patto di stabilità, attivato per limitare la spesa pubblica, vincola tutti i Comuni al di sopra dei 5 mi- Italia dove la diversità espres- la abitanti, causando ritardi nei pagamenti e, spesso, conseguenti sfasature negli equilibri economi- sa dalla cooperazione banca- ci e nella liquidità delle imprese. ria ha permesso a tali istituti Proprio per questo la nostra Banca, attenta all’economia della provincia, ha prontamente raccolto di resistere meglio alla crisi e l’esigenza manifestata dal Comune di Borgonovo siglando un apposito accordo che è in corso di operare in modo più efficiente estensione agli altri Comuni interessati. SEGUE IN ULTIMA flash Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 2

2 BANCA flash ENIO CONCAROTTI CI HA LASCIATO RICORDO DI FLAVIANO LABÒ SPERZAGNI, l giorno di Natale, Enio Con- A 20 ANNI DALLA SCOMPARSA 10 ANNI Icarotti ci ha lasciato. 20 anni dalla scomparsa (in un tragico incidente stradale, nei DALLA MORTE Giornalista e scrittore, ave- Apressi di Melegnano), Flaviano Labò sarà ricordato l’11 feb- va curato su questo notiziario, braio alle 18 nella Sala Panini di Palazzo Galli dalla Banca di Pia- caduto (il 31 dicembre) il per lungo ordine di anni, una cenza (che all’artista ha già dedicato, nel 1994, una pubblicazio- Stermine per la consegna nutrita serie di profili di pia- ne dal titolo “Flaviano Labò fior di tenore”). degli elaborati, la cerimonia centini noti, profili tutti carat- Parleranno del famoso tenore Alessandro Bertolotti, Carla di premiazione dei vincitori terizzati dalla sua peculiare Fontanelli, Giorgio Gualerzi e Pier Luigi Peccorini Maggi. del Premio di poesia dialet- capacità di cogliere i tratti sa- La partecipazione all’incontro è libera. Si invita peraltro a tale Valente Faustini –giun- lienti di una persona, di tra- preannunciare la propria presenza (tf. 0523.542356-542357). to alla 32ª edizione e da sem- smetterne – magari con un so- pre sostenuto dalla nostra lo aggettivo – carattere e sen- Banca – si terrà sabato 26 timenti. marzo, alle 15,30, nella Sala Nel 2007, aveva voluto che COLLEGHI CONFERMATI IN SERVIZIO Panini di Palazzo Galli. fosse la nostra (e sua) Banca a Nell’occasione - ha annun- pubblicargli un’opera che nes- ciato il presidente del Premio suno aveva prima saputo fare, prof. Fausto Fiorentini - sarà la Storia della poesia dialetta- ricordata, a 10 anni dalla le piacentina, dal Settecento morte, la figura di Enrico ai giorni nostri. Sperzagni (1909-2001), fon- Ai primi dello scorso mese datore del Premio. di ottobre, Enio aveva invece voluto presentare a Palazzo Galli l’ultima sua pubblicazio- ne, la Storia del giornalismo piacentino, dall’Ottocento ai SU INTERNET I NOMI primi anni Duemila. Gli amici gli si erano stretti attorno, DEI CADUTI affollando la Sala Panini. Fu il DELLA GRANDE GUERRA suo addio alla nostra comu- l Consiglio di Amministrazione della Banca ha confermato in ser- nità. Ivizio i colleghi (da sinistra, nella foto, con il Direttore Generale): nomi di tutti i caduti italiani Lo ricordiamo come un uo- dott. Luigi Montescani, dott. Mattia Manini, rag. Alberto Granata, Idella Prima guerra mondiale mo (e un giornalista) che ave- rag. Maria Daniela Sidoli, dott.ssa Paola Casaroli, dott. Andrea Lan- approderanno su Internet, a di- va il culto della libertà, lonta- za, rag. Andrea Fantini. sposizione di coloro che vorran- no da ogni conformismo. Un Non figura nella foto (assente per motivi personali) la dott.ssa Va- no studiarne le vicende, consul- giornalista dalla schiena drit- nessa Molinelli, pure confermata. tarne i dati anagrafici, realizza- ta, un esempio per tanti. re statistiche o, più semplice- mente, onorarne la memoria. Attualmente, il sito dedicato RICONOSCIMENTO FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO allo scopo (www.cadutigrande- guerra.it) reca solo i nomi dei ALL’IDEATORE caduti delle province di Piacen- za, , Reggio Emilia e Mo- DEL PREMIO BONTÀ dena. Com’è noto, i nomi di tut- mbito riconoscimento per ti i caduti sono contenuti nei AArmando Mazza, ideatore - ventotto volumi costituenti e primo promotore - del Pre- l’«Albo d’oro della Guerra Na- mio Bontà di Rustigazzo (giun- zionale 1915-1918», pubblicato to quest’anno alla 26° edizio- dal Ministero della Guerra nel ne, sempre sostenuto fin dal- 1930 e contenente le schede di l’origine dalla nostra Banca e 529mila 25 morti in divisa ita- nell’ultima Epifania andato - liana. per mano del dinamico Sinda- co Jonathan Papamarenghi - a Guido Bertolaso). Mazza con- duce nel borgo antico di cui s’è detto – che il capitano napoleo- VENT’ANNI nico Antonio Boccia rilevò nel 1805 abitato da 920 persone – DALLA MORTE un locale che vanta una tradi- zione di 135 anni e appunto al DI DON FRANCO ristorante-osteria La Stella on Franco Molinari (Don (questo il nome del prestigioso Franco, com’era abitual- locale) è andata, da parte del D mente chiamato) mancò il 27 Dipartimento turismo della aprile 1991, vent’anni fa. Presidenza del Consiglio dei ministri italiana, la menzione Il suo profilo è tracciato – con speciale per l’ “Originalità ita- preziosa accuratezza – da padre liana”. Luigi Mezzadri nel volume “In Armando Mazza è l’attuale ricordo di Vittorio Agosti e Fran- rappresentante di una famiglia co Molinari” che – pubblicato che costituisce di per sè - da ge- dalla nostra Banca, su iniziativa nerazioni e generazioni - una l CalenDiario della Fondazione di Piacenza e Vigevano dedicato all’I- del Comitato di Piacenza dell’I- straordinaria espressione di Italia che compie 150 anni. Riuscita iniziativa destinata ai bambini del- stituto per la storia del Risorgi- quel saper “accogliere” che la le ultime tre classi delle elementari, è stata curata – con grande rigore e mento – raccoglie preziosi studi caratterizza. collaudata competenza – dal prof. Ersilio Fausto Fiorentini, designato in onore dei due citati studiosi. dal Comitato di Piacenza dell’Istituto per la storia del Risorgimento. flash Flash135_Flash135 17/01/11 11:03 Pagina 3

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LETTERE ACCORDO CONFINDUSTRIA - BANCA DI PIACENZA A FAVORE DELLE IMPRESE IN REDAZIONE onfindustria e Banca di Piacenza confermano il concorde impegno a favore delle piccole e medie Cimprese locali e siglano la convenzione Fin-ripresa, allo scopo di sostenere e rafforzare i segnali Celebrazioni di ripresa che si stanno manifestando. da Pecorara Per perseguire positivamente questo obiettivo, si è concordato di incentivare gli investimenti dedi- n veste di partecipante al con- cati all’innovazione, al rafforzamento patrimoniale, all’acquisto di scorte e materie prime, all’antici- Ivegno dello scorso giugno sul po di crediti sull’estero. cardinale Giacomo da Pecorara, Fin-ripresa, dotata di un importante plafond – 30 milioni di euro –, è una risposta efficace alle esi- mi sento in dovere di esprimere genze delle imprese, raccolta ed evidenziata da Confindustria, che ha trovato in Banca di Piacenza un la mia gratitudine alla Banca di interlocutore attento e disponibile. Piacenza, nonché la mia perso- “E’ la conferma che dalla collaborazione tra mondo del credito e sistema delle imprese, come per nale soddisfazione per l’opera questo rinnovato accordo tra Confindustria e Banca di Piacenza – si legge in una nota degli industriali meritoria compiuta con l’orga- – possono derivare condizioni più favorevoli perchè le imprese possano adottare sin d’ora le migliori nizzazione di quella giornata di strategie per raccogliere e rilanciare le sfide del futuro”. studi e la sollecita stampa dei re- lativi atti. In questi tempi trava- gliati, in cui lo Stato non investe (o non riesce ad investire) nella ricerca, è spesso grazie all’im- BANCA, RACCOLTA STABILE E IMPIEGHI AUMENTATI pegno di realtà importanti sul piano locale che si riesce a fare ’andamento della Banca nel corso del 2010 si è mantenuto su livelli positivi, pur in presenza de- della scienza, come penso si Lgli effetti della crisi economica e della sostanziale stagnazione dei tassi di interesse. possa dire – anche se forse co- La rinnovata fiducia accordata dai Soci e dai Clienti ha consentito di confermare i dati della rac- me parte in causa non dovrei es- colta e di incrementare i finanziamenti concessi alle famiglie e alle piccole medie imprese del terri- sere io a parlare – in questo ca- torio di insediamento, sia in forma diretta sia in collaborazione con le cooperative di garanzia; in en- so. Ad un convegno intenso e in- trambi i casi le percentuali di crescita sono superiori ai dati medi rilevati a livello di sistema. teressante, ha fatto seguito un L’Amministrazione della Banca, nonostante le incertezze dell’andamento generale dell’economia, volume completo, sobrio ed ele- ha confermato la scelta strategica di proseguire nel cammino di un graduale sviluppo, testimoniata gante nella veste editoriale, ac- dall’apertura a inizio settembre del secondo sportello di Milano in Corso Sempione. curato nei contenuti, che offre Dall’inizio del 2010, inoltre, la Banca ha provveduto all’assunzione di n. 5 dipendenti e alla stabi- una visione piena ed aggiornata lizzazione di n. 8 contratti a tempo determinato. su questo importante protago- nista del Duecento e, al tempo stesso, porta in luce nuovi docu- menti o nuove interpretazioni su di esso. È per me un piacere INIZIO D’ANNO, TRADIZIONALE FESTA DELL’ISTITUTO aver concorso alla sua realizza- zione! A seconda delle mode del mo- mento, la c.d. “storia locale” viene spesso o esaltata critica- mente o liquidata con sufficien- za. Percorsi come quello com- piuto in questi mesi sul cardi- nale da Pecorara - anche se si tratta di una storia di ben più ampio respiro che quello solo piacentino – credo mostrino la sua vera funzione: intuire, nello studio approfondito degli even- ti specifici, le correnti profonde che percorrono la Storia, e po- terle così leggere, in filigrana, su una scala più vasta. E, come studioso, non posso che essere grato a chi ha permesso che questo percorso si svolgesse. Ugo Bruschi Pier Luigi e Versailles inizio d’anno, tradizionale riunione – nella Sede centrale – degli amministratori col personale, a ricor- Adare l’anniversario dell’avvio dell’operatività dell’Istituto. icordo ancora, dopo diversi Nella foto Del Papa, il personale premiato col Presidente, il Vicepresidente e il Direttore generale della Ranni, il bel convegno della Banca. Banca su Pier Luigi Farnese. Nello scorso anno, hanno raggiunto il periodo di quiescenza: dott. Roberto Bailo, geom. Roberto Berni- Appresi nell’occasione che il ni, Giuseppe Corbellini, dott. Luigi De Benedictis e rag. Sergio Seravalle. Duca obbligò i nobili a risiede- Hanno raggiunto i 35 anni di servizio: rag. Danilo Anelli, Mario Braghieri, rag. Filippo Cavanna, rag. Lui- re in città, invece che nei loro gi Compiani, rag. Marco Fantini, rag. Mauro Franzosi, Lucia Galli, rag. Angelo Gardella, Graziana Gazzo- castelli, per meglio controllar- la, rag. Daniele Losi, rag. Fausto Tonini e rag. Mino Zilocchi. li. Di recente, visitando Versail- Hanno raggiunto i 25 anni di servizio: rag. Michelangelo Maragliano, rag. Ester Petyx e Giorgio Vignola. les, ho appreso che Luigi XIV costruì, addirittura, quella reg- gia per obbligare a risiedervi i nobili (tassati da Mazzarino) e, così, controllarli meglio. Sem- pre la stessa tecnica… Banca di territorio,conosco tutti Armando Casali flash Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 4

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LE VISITE DEL GENIO PONTIERI CONFERENZE A PALAZZO GALLI E DI SQUADRE SPORTIVE DEI DISCENDENTI DI DUE EROI Genio Pontieri

Piacenza Calcio

umerose le manifestazioni collaterali organizzate dalla Banca a lato della Mo- Nstra. Oltre a una conferenza della prof. Valeria Poli e ad una visita guidata ai luoghi risorgimentali (la Prima guerra mondiale è considerata la quarta guerra risorgimentale) condotta da Robert Gionelli, abbiamo avuto la presenza a Piacen- za dei discendenti di due eroi della Grande Guerra: Maurizio Gonzaga del Vodice (foto sopra), nipote del generale Ferrante (che conquistò il Monte Vodice) e Mo- roello Diaz della Vittoria Pallavicini (nella foto sotto, con Robert Gionelli), pronipo- te del maresciallo Armando (che condusse l’Esercito italiano alla vittoria)

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da La Cronaca, 12.1.’11 PRESENTATE LE CARICATURE BELLICHE DI PEPPINO SIDOLI

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l prof. Ferdinando Arisi (foto sopra) ha presentato le caricature belliche di Pep- Ipino Sidoli (finora inedite) nel corso di un’affollata conferenza, intercalando la presentazione con poesie di Valente Faustini (che fu un deciso interventista) sul- la “nossa guerra” lette da Giuseppe Spiaggi. I dipinti sono stati messi a disposi- zione per una mostra in Sala Fioruzzi dai coniugi Vincenzo e Maria Adele Maffi, Fotocronaca Del Papa primi a sinistra nella foto sotto flash Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 5

5 BANCA flash SUCCESSO DELLA MOSTRA SULLA GRANDE GUERRA INAUGURATA A DICEMBRE DAL MINISTRO FITTO IL PRESIDENTE TRESPIDI IN VISITA l Presidente dell’Amministrazione Iprovinciale prof. Trespidi (che a di- cembre non aveva potuto partecipa- re – per un impegno istituzionale fuori città – all’inaugurazione avvenuta alla presenza del ministro Fitto, ritratto nelle diverse foto a sinistra - fotocro- naca Del Papa) ha visitato successiva- mente la mostra, sotto la guida dell’ar- ch. Carlo Ponzini, che ha concepito e diretto l’allestimento dell’esposizione. Numerose anche le associazioni (fra cui l’Associazione nazionale Cara- binieri e l’Associazione Piacenza Mu- sei) che hanno dedicato visite dei pro- pri associati alla mostra della Banca (organizzata nell’ambito delle manife- stazioni programmate dal Comitato della Prefettura per le Celebrazioni dell’Unità d’Italia). ENTUSIASTE SCOLARESCHE HANNO VISITATO LA MOSTRA

i sono incessantemente susseguite le visite guidate di scolaresche alla mo- Sstra sulla Grande Guerra allestita dalla Banca di Piacenza a Palazzo Galli. Nella fotocronaca Del Papa, alcuni momenti delle visite compiute da classi del Liceo S. Benedetto e della Scuola di Formazione professionale dell’ ENAIP. Le visite guidate sono state condotte dalla dott. Emanuela Coperchini, che ha illustrato sia la parte nazionale che la parte locale della mostra, in particolare richiamando l’attenzione degli studenti (rimasti entusiasti) sul- l’interessante filmato riguardante le scuole ed i vari edifici adibiti nella no- Da La Cronaca, 7.12.’10 stra città ad ospedali militari flash Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 6

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EDITORE AMERICANO SCAMPATO E NODO NEL FAZZOLETTO Notizie su (e abitudini del) cardinale Agostino Casaroli alla presentazione romana BANKITALIA, degli Atti del Convegno di Castelsangiovanni del 2008 - Denaro in biglietti di vario taglio per i ragazzi dell’istituto penitenziario minorile che il porporato seguiva nella capitale PICCOLE BANCHE oveva essere americano, l’e- Pier Luigi Celata, anch’egli PIÙ VICINE Dditore delle memorie diplo- stretto collaboratore di Casaro- matiche del cardinale Agostino li – di cui fu pure segretario par- ALLE IMPRESE Casaroli. Poi, però, sorsero delle ticolare – alla Segreteria di Stato difficoltà, perchè si chiedeva un vaticana. E’ noto, dunque, lo ze- e piccole banche co- libro più “popolare”. E allora l’o- lo (quasi ne fosse il cappellano) “Lstruiscono un rappor- dierno cardinale Achille Silve- con il quale il nostro concittadi- to più solido con le aziende strini (certo il maggior collabo- no si dedicò – su invito di un al- perché la loro capillarità sul ratore del porporato piacentino) tro piacentino, mons. Mario Na- territorio consente controlli prese il manoscritto e lo portò a salli Rocca, allora Maestro di Ca- più facili e diretti sulle basi Giulio Einaudi. Il libro venne co- mera del Papa, poi cardinale an- concrete che un’impresa of- sì (e fortunatamente, perchè ch’egli – al Carcere minorile di fre a garanzia dei finanzia- senza “rimaneggiamenti”) pub- Porta Portese, istituto peniten- menti. Impianti, capannoni, blicato – col titolo “Il martirio ziario romano nel quale erano manodopera, tutti i fattori so- della pazienza” – nella collana allora ristretti ragazzi e giovani no praticamente sotto l’oc- “Gli struzzi” dell’editrice torine- con debiti verso la Giustizia. chio degli operatori”. se, dieci anni fa (ne parlammo, “Per quanto poteva – sono paro- Lo ha dichiarato a Ita- nell’occasione, su queste stesse le di mons. Celata – Casaroli si liaOggi (24.11.’10) il Diretto- colonne, anche perchè – fresco presentava agli incontri previsti, re centrale della Banca d’Ita- di stampa – venne presentato a o ritenuti possibili, con un’op- lia Salvatore Rossi. Piacenza alla Sala Convegni del- portuna preparazione, che si la nostra Banca). concretizzava nell’acquisto tem- Lo ha rivelato lo stesso card. mania di conservare memoria pestivo di quel che intendeva do- Silvestrini (così confermando minuziosa delle cose fatte e dei nare, a seconda dell’età dei suoi una criptica indicazione che era luoghi visitati” (vi si rinvengono, ragazzi e giovani, nel preparare già uscita fuori a Castelsangio- così, gagliardetti, cartellini iden- il denaro in biglietti di vario ta- “MULTE” STRADALI, vanni nella relazione del prof. tificativi, inviti, menù, planime- glio e nel disporli nelle tasche Carlo Felice Casula, che aveva trie delle disposizioni dei tavoli e con particolari accorgimenti in AUMENTO DEL 2,4 PER CENTO peraltro solo parlato di “una pri- dei posti a sedere, ed anche rita- modo da poter riconoscerne e sanzioni amministrati- ma opzione” di una casa editrice gli di giornale, fra cui uno ri- l’ammontare e dare ad ognuno Lve per violazioni di norme americana) nel corso della pre- guardante il colesterolo, che – si l’aiuto ch’egli riteneva adegua- del Codice della strada (in sentazione – avvenuta in Vatica- annota – “testimonia probabil- to” (e di darlo, evidentemente, gergo, le “multe”) sono au- no sotto la direzione della prof. mente una preoccupazione del in modo discreto). Un particola- mentate del 2,4 per cento Maria Dallagiovanna, alla pre- cardinale”). re, anche questo, che rivela dall’1 gennaio. L’adegua- senza del Sindaco di Castelsan- Un’altra usanza del porporato un’altra caratteristica del No- mento (biennale) degli im- giovanni e del presidente del – pure confermata a Roma – era stro: l’aiuto nella riservatezza. porti è stabilito dallo stesso Credito cooperativo di Creta ol- stata descritta, a Castelsangio- Un aiuto cristiano, cioè. Codice. tre che di diversi altri piacenti- vanni, dall’arcivescovo mons. c.s.f. ni – della pubblicazione “Agosti- no Casaroli. Il diplomatico e il sacerdote”, edita dall’Università della terza età della città valtido- UNA PRESENZA COSTANTE nese e che raccoglie gli Atti del Convegno tenuto nello stesso ca- poluogo il 31 maggio 2008. Ma numerose altre notizie so- no uscite fuori nell’occasione (e tutte illuminanti, per tanti versi, della personalità del cardinale piacentino). Il vaticanista Luigi Accattoli, ad esempio, ha confermato un’a- bitudine del porporato che al Convegno valtidonese era già stata ricordata da Paola Agosti- nelli ed Elena Nironi: l’abitudi- ne, “tipica d’altri tempi”, di farsi un nodo nel fazzoletto per ricor- dare un impegno, non disgiunta dall’avvertimento sottilmente ironico, rivolto all’interlocutore, perchè non si meravigliasse “dei Lo striscione del “club biancorosso” della nostra Banca. Una presenza costante allo Stadio Garilli, metodi artigianali della diplo- grazie all’attaccamento di alcuni colleghi alla squadra, e all’Istituto mazia vaticana”. L’Agostinelli e la Nironi sono le archiviste che si sono occupate del riordino (sempre in corso) dell’archivio del cardinale piacentino, archi- vio affidato (in comodato) all’Ar- chivio di Stato di Parma dalla ni- pote dott. Orietta Casaroli. Un archivio, quello del porporato, che rivela – hanno scritto le due archiviste nella loro relazione al Convegno – “una vera e propria da La Cronaca, 28.11.’10 flash Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 7

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QUELLA LAPIDE CELEBRAZIONI PER IL 150º MUSICISTI “EPURATA”, PIACENZA RUPPE CON L’UNITÀ E MUSICA COM’ERA LA CAMICIA DI FORZA DEL DUCATO A PIACENZA

La prefazione musicisti nati nel piacen- Itino (e non più tra noi), ma non solo. Gaspare Nello Vetro – se- gnalato studioso del ramo – l Presidente della Banca (nella foto, con il Presidente Lyons Gio- ha infatti voluto (e gliene sia- Ivanni Bellinzoni e il Governatore Francesco Rasi) ha tenuto, a una mo grati) che questa pubbli- serata interclub del Lyons Castelsangiovanni, una conferenza – nel- cazione riguardasse anche la ella lapide che domina il l’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità – sul tema “Unità musica in sé, sempre peral- DSalone dei depositanti di d’Italia, fine del Ducato”. tro del piacentino, e nelle sue Palazzo Galli abbiamo già Rifacendosi alla congiura piacentina che portò all’uccisione di varie sfaccettature. parlato (BANCAflash n° 118), Pier Luigi Farnese (sulla quale la Banca ha pubblicato due volumi: Ne è risultata una grade- ricostruendone l’originario uno, relativo al Convegno che si tenne sul tema nel 2007 a Palazzo volissima raccolta di figure, testo sulla base di quello ri- Galli e l’altro con gli atti – prima inediti – del procedimento penale in di luoghi, di complessi e così portato dal quotidiano citta- morte del Duca avviato da Paolo III) e richiamando gli studi pro- via, a vario titolo alla musica dino “La scure” il 18 settem- mossi al proposito, Sforza Fogliani ha con decisione contestato la legati. Ma una raccolta pre- bre 1942 (il giorno preceden- vulgata che vede nella congiura in parola una sciagura per Piacenza ziosa, che perpetua il ricordo te lo scoprimento della lapi- (in quanto, la capitale venne poi dai Farnese trasferita a Parma). “La di fatti, momenti ed elementi de stessa). Grazie alla foto- sciagura – ha detto l’avv. Sforza, che è anche Presidente del Comita- di conoscenza musicale del- grafia della lapide che ci ha to di Piacenza dell’Istituto per la storia del Risorgimento – fu che la la nostra terra che in difetto fornito la nostra Laura Ber- congiura fallì, sul piano politico: il Ducato, infatti, continuò e – con avrebbero rischiato di anda- tocchi – che sentitamente esso – la camicia di forza che sempre l’unione (innaturale) a Parma re perduti. E’ un’opera che, ringraziamo, anche per la costituì per noi, soffocando il nostro sviluppo, legato storicamente ai anche con questa specifica sensibilità dimostrata – sia- riferimenti di Milano e di Genova. Il corpo estraneo (alla nostra sto- funzione, si affianca agli scrit- mo peraltro ora in grado di ria e alla nostra tradizione) costituito dal Ducato in sè, fu la nostra ti più noti in materia (a co- ricostruire con certezza l’o- vera rovina. Tant’è che dopo l’Unità – nonostante il legame all’Emi- minciare da quelli di France- riginario testo, che differisce lia invece che alla Lombardia, derivato dal periodo ducale e confer- sco Bussi) così come – per i da quello de “La scure” (e da mato nel secolo scorso anche dalla Costituente – Piacenza conobbe singoli musicisti – al Dizio- noi a suo tempo ripreso) solo uno dei suoi più floridi periodi di espansione economica e di pro- nario biografico piacentino, perché, sulla lapide, venne gresso sociale, paragonabile solo a quello caratterizzato dai ban- pubblicato dalla Banca di omesso il riferimento ai tem- chieri piacentini trecenteschi”. Piacenza nelle due diverse pi in cui sorse la Federcon- edizioni del 1987 e del 2000. sorzi come tempi “dimenti- Un’opera utile come quella chi delle virtù rurali” (e giu- CELEBRAZIONI DA PECORARA di Gaspare Nello Vetro, man- stamente venne omesso, per- cava alla nostra cultura ed al- ché quel periodo liberale non la nostra comunità. La Banca aveva certo, in materia, nulla locale, anche in questa occa- da imparare dal fascismo, pur sione, non ha esitato a svol- per quanta enfasi questo esi- gere – ancora una volta – il gesse anche nei testi delle la- proprio tradizionale ruolo. pidi). Che è un ruolo di promozio- La foto documenta, anche, da il nuovo giornale settimanale della Diocesi Piacenza-Bobbio, 5.11.’10 ne dei nostri valori e della che la lapide era sormontata nostra economia, preservan- – dati i tempi – da un “fascio do la nostra terra da appro- littorio”: dopo l’«epurazione» priazioni o da spoliazioni che rimangono intatte le verghe ci impoveriscono. lignee, ma non la scure (che Corrado Sforza Fogliani fu mozzata). presidente Banca di Piacenza da La Cronaca, 28.11.’10

LA MIA BANCA LA CONOSCO. CONOSCO TUTTI. SO DI POTERCI CONTARE. Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 8

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PIO XI NEL 1930 VOLEVA L’AFFETTUOSO INTERVENTO DEL CHE UNA BANCA PIACENTINA ALLA “FESTA” PER I 90 ANNI SALVASSE UN ISTITUTO AOSTANO i siamo conosciuti all’Univer- Csità Cattolica nel 1942. Tutti e el pieno della grande depressione, quando la crisi investiva due alla Facoltà di lettere e filoso- Nil sistema creditizio italiano, a interessarsi della piacentina fia. Tutti e due per la laurea in let- Banca di S. Antonino fu lo stesso pontefice, Pio XI. Il fatto emer- tere italiane. Lui per quello dell’in- ge da una recente pubblicazione dell’Archivio Segreto Vaticano, dirizzo classico, io per quella mo- che s’intitola I “fogli di udienza” del Cardinale Eugenio Pacelli Se- derna. gretario di Stato. Si tratta del primo volume, dedicato al 1930, cu- Arisi aveva lasciato il Collegio Al- rato da Sergio Pagano, Marcel Chappin e Giovanni Coco (pp. XX- beroni per ragioni di salute ed ave- VI + 592, 12 tavv. f. t., € 45). Con “fogli di udienza” s’intendono gli va conseguito la maturità classica appunti che Pacelli, divenuto segretario di Stato di Pio XI nel al “Gioia”, praticamente nel 1941 1930, prendeva con regolarità nel corso delle udienze col ponte- come privatista. fice, al fine di affidare non solo alla memoria, bensì pure allo Ci trovavamo spesso all’Univer- scritto, le disposizioni impartite dal papa. Pacelli serbò questa sità, dove al secondo anno potevo abitudine fino alla morte di Pio XI, di cui rimase sempre segreta- dedicarmi agli studi a tempo pieno. rio di Stato finché non gli successe sul trono pontificio, assu- Con noi c’era un altro amico, Italo mendo il nome di Pio XII. Pinoia, che purtroppo da diversi L’Archivio Segreto Vaticano ha – meritoriamente – avviato la anni ci ha lasciati. Il prof. Pinoia è pubblicazione di questi fogli, arricchendola sia di ampi studi intro- stato Direttore del Morigi, Assesso- duttivi, sia di utili strumenti eruditi, quali indici, biografie contenu- re del Comune di Piacenza, Presi- te nella prosopografia finale, fittissime note. Sono soprattutto que- de di Scuola Media. Un personag- ste ultime ad aiutare il lettore, spiegandogli minutamente chi siano gio di rilievo. i personaggi citati, quali siano i riferimenti altrimenti di difficile Nel ’42 eravamo nel secondo an- comprensione, quale seguito abbiano avuto le disposizioni del pa- no di guerra e cominciavano a pe- pa. Va ricordato che Pio XI era personaggio imperativo, capace di sare sensibilmente le restrizioni, i sfuriate verso i collaboratori, attentissimo a che gli ordini impartiti sacrifici e i disagi da sopportare in avessero immediata e puntuale obbedienza. questa situazione. Però ancora sop- Pacelli nel corso dell’udienza papale del 28 ottobre 1930 così portabili. Le ferrovie funzionava- fra l’altro appuntò: “A Mons. Vescovo di Aosta (lettera del no; Milano non era stata ancora 24.10.30). Mons. Borgongini legga bene la lettera; gli si potranno massacrata dai bombardamenti dare spiegazioni e domandi un’udienza a Mussolini, dicendo se aerei. Il prof. Ferdinando Arisi il Banco di S. Antonino di Piacenza potesse ancora intervenire, All’inizio del 1943 la decisione di come era disposto a fare. Basterebbe che egli desse gli estremi Mussolini di togliere agli universi- roni sul Guercino. Divenne titolare alla Banca d’Italia”. tari il diritto di non essere chiama- di una cattedra di italiano e storia Le note chiariscono la vicenda. Mons. Claudio Calabrese, ve- ti alle armi prima del 27° anno di negli Istituti Tecnici. scovo di Aosta, fin dall’ottobre dell’anno prima aveva chiesto al età (dichiarando che eravamo tutti Ma prima ancora, e contempo- papa di intervenire perché il ventilato fallimento del Credito Val- volontari) ci ha separati. raneamente all’insegnamento nel- dostano (appartenente al cosiddetto mondo delle banche cattoli- Nel febbraio del 1943 io sono sta- la scuola statale, svolse l’insegna- che) avrebbe recato un duro colpo al risparmio nella Valle. Pio XI to chiamato sotto le armi (abile ar- mento di storia dell’Arte presso l’I- “fece compiere passi presso la Banca d’Italia perché acconsen- ruolato); lui è stato dichiarato rive- stituto Gazzola, fece parte della tisse alla banca cattolica S. Antonino di Piacenza di soccorrere il dibile. Però nel 1944 al tempo della Commissione di Vigilanza del Mu- Credito Valdostano, ma non si poté evitare il fallimento” (inizi Repubblica sociale di Mussolini è seo civico, e successivamente di- del ’30). Successivamente, per giungere a un concordato inter- stato richiamato sotto le armi e de- ventò conservatore dello stesso venne il nunzio papale in Italia, mons. Francesco Borgongini stinato, dopo un periodo di servizio museo negli anni ’50. Assunto que- Duca, il quale riuscì a provocare un intervento della Banca S. An- sedentario, ad un reparto di genio sto incarico, scrive un’ottima mo- tonino, di Piacenza, che “si fece carico di una parte dei debiti del- guastatori in Germania. Per una nografia sull’importante patrimo- la banca valdostana”. Il 24 ottobre ’30 il vescovo aostano tornò a serie di fortunate circostanze in nio artistico, storico e archeologico sollecitare Pio XI, il quale, come si vede dagli appunti, dispose un Germania non è andato; è rimasto affidato alle sue cure, che possia- nuovo intervento del nunzio, stavolta sollecitato addirittura ad al Farnese, svolgendo anche le fun- mo considerare il primo importan- agire su Mussolini. zioni di furiere della compagnia re- te, ragionato catalogo delle nostre L’udienza papale, come si è visto, era del 28 ottobre. Pacelli agì cupero e poi di quella deposito ed raccolte museali. Ragionato per- con immediatezza, com’era suo costume. Il nunzio Borgongini il infine nel luglio dello stesso anno ché vengono date notizie degli au- 30 ottobre segnalava essere impossibile un intervento, perché ha lasciato l’esercito repubblicano tori delle varie opere d’arte ed in era “in corso un procedimento penale”. Ma già il 29 ottobre Bor- con un coraggioso atto di diserzio- merito al contenuto, al valore, al gongini ne aveva parlato direttamente a Pio XI, rilevando che si ne. profilo storico di ciascuna di esse. riteneva perfettamente inutile qualsiasi passo della nunziatura La sua permanenza al Farnese Vengono inoltre tradotte in italiano sulla Banca d’Italia affinché fosse permesso all’istituto piacenti- nelle condizioni di grave decaden- le epigrafi romane e le più interes- no d’intervenire. Non fu quindi possibile muoversi affinché la za in cui il Palazzo si trovava, sulle santi di quelle medioevali. Banca di S. Antonino agisse. Fra l’altro, la crisi nel 1933 investì cui colonne sparse nel cortile spes- Il Museo civico di Piacenza a cir- proprio la banca piacentina, travolgendola. so andava a consumare il rancio, ca settanta anni dalla sua istituzio- Marco Bertoncini ha sicuramente influito per farlo ne (1882) non aveva ancora trova- diventare, finita la guerra, uno dei to una sede adeguata. principali propugnatori del suo ri- Perciò, nella prefazione dell’o- scatto. pera che prima ho ricordato, Arisi Pr quanto riguarda la sua scelta ha affermato di averla scritta per di carattere professionale, la sua accelerare i lavori di restauro di Pa- vocazione è stata senza incertezza: lazzo Farnese ( non ancora iniziati) doveva fare l’insegnante, con un al fine di sistemare in esso “mate- particolare impegno per lo studio riale abbastanza ricco per esigere della storia dell’arte. E l’attitudine la sua esposizione in questa splen- per questo particolare impegno si dida dimora di principi”. Natural- manifestò anche al momento del mente lo splendore si riferisce al conseguimento della laurea: infatti periodo del ducato farnesiano. la tesi venne svolta su un argomen- Considerate le decise prese di to di storia dell’arte con il prof. Ba- posizione di Arisi circa l’esigenza Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 9

9 NCA flash TO DEL SEN. ALBERTO SPIGAROLI CONCERTO DEGLI AUGURI, ANNI DI FERDINANDO ARISI TRADIZIONALE SUCCESSO

da La Cronaca, quotidiano di Piacenza, 18.11.’10

restaurate con una triplice finalità: 1) far conoscere i progressi realiz- zati con i lavori di restauro eseguiti nel Palazzo; 2) consentire ai pia- centini di ammirare una parte (an- che se modesta) del patrimonio storico artistico del loro museo; 3) dimostrare che il Farnese era la se- de più adatta per i musei civici. La prima mostra riguardava gli affreschi del ‘300 (di ignoto autore, staccati dalla chiesa di San Loren- zo); la seconda, le opere d’arte do- nate dal n.h. Carlo Anguissola di Travo; la terza, i dipinti di France- sco Monti, detto il Brescianino del- le Battaglie, di proprietà del Museo civico e del Principe Meli Lupi di Soragna, gentilmente concessi in Pubblicazione curata dalla Banca prestito. La mostra dei dipinti del ‘300 fu di recuperare il Farnese per farne inaugurata dall’on. Scalfaro, allora il contenitore dei musei civici, Ministro della P.I., e quella del Bre- quando venne fondato l’Ente per il scianino fu visitata dal Ministro per restauro e l’utilizzazione del Palaz- i Beni Culturali Giovanni Spadoli- zo, non vi fu nessun dubbio che ci ni. I visitatori di questa mostra so- si dovesse avvalere della sua pre- no stati migliaia, in un mese. ziosa collaborazione. Ed il prof. Ari- Quella del Brescianino, che si si molto volentieri accettò l’invito può considerare infatti la meglio di far parte della prima Giunta Ese- riuscita di tutte, ebbe anche una va- da La Cronaca, quotidiano di Piacenza, 22.12.’10 cutiva. Soltanto io e lui da quaran- sta risonanza su periodici e quoti- tacinque anni facciamo parte di diani nazionali che ne hanno par- questo organo (è ora che ci mandi- lato in termini molto positivi, pre- no in pensione…). sentandola come un valido contri- In questo lungo periodo, il prof. buto per la riscoperta di un auten- Arisi diede un prezioso contributo tico maestro. di consigli, di proposte e di concre- Queste mostre hanno rivelato in ti impegni operativi, davvero di modo particolare le elevate capa- grande rilievo. E ciò sempre con cità di Arisi di allestire esposizioni una pronta disponibilità. di opere d’arte, capacità che in mo- Tra i meriti più importanti desi- do splendido si è manifestata con dero ricordare anzitutto quello di l’allestimento della mostra del Pa- aver elaborato (insieme con il prof. nini e successivamente di quella Armando Siboni) il primo progetto del Landi a Palazzo Galli, che han- per la sistemazione delle raccolte no avuto una grande risonanza na- dei musei civici e dell’archivio di zionale. Stato, progetto che comprendeva, In virtù della sua elevata prepa- oltre i piani del Palazzo, anche gli razione sul piano scientifico testi- edifici della Cittadella. Il progetto moniata dalle sue opere, frutto dei elaborato si è rivelato una proposta suoi approfonditi studi su perso- molto valida sotto il profilo tecnico- naggi, eventi, ambienti di diverse funzionale. Infatti fu approvato an- epoche particolarmente interes- che dalle competenti Soprinten- santi sotto il profilo culturale, stori- denze e dal Consiglio Superiore co e artistico, Arisi non solo ha ac- delle Antichità e Belle Arti. quisito il titolo di libero docente, Ma i meriti di maggior rilievo ma ha ottenuto anche l’incarico per Arisi li ha acquisiti con l’appassio- l’insegnamento della storia dell’ar- nato impegno e la grande compe- te nella facoltà di Magistero dell’U- tenza con cui ha dato il principale niversità Cattolica del “Sacro Cuo- contributo progettuale ed operati- re” con sede a Brescia, pur conti- vo nell’allestimento di tre delle nuando il suo insegnamento di ma- quattro mostre che negli anni set- terie letterarie presso l’Istituto Tec- tanta l’Ente Farnese ha organizza- to nelle sale del piano rialzato, già SEGUE IN ULTIMA Foto Del Papa flash Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 10

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CARDINALI PIACENTINI, DUE SU VENTI e recenti celebrazioni del- Ll’anniversario della nascita del card. Giacomo da Pecorara (promosse dalla Diocesi di Pia- cenza-Bobbio in collaborazio- ne col Comune di Pecorara ol- tre che con la nostra Banca) hanno evidenziato l’importan- za avuta dal porporato piacen- tino nell’ambito del collegio cardinalizio del tempo. Ma ap- pare ora giusto sottolineare che il card. da Pecorara (chia- mato nel Sacro Collegio nel 1231) era stato immediata- mente preceduto, nel cardina- lato, da un altro porporato, Pie- tro Diani, eletto preposito dei canonici di Sant’Antonino nel 1177 ed elevato a principe del- la Chiesa nel 1185, la cui figu- ra - ricordata nella Storia della Diocesi di Piacenza (vol. II, to- mo II) - è stata ampiamente studiata da Anna Riva, nell’am- bito della valorizzazione che la studiosa ha fatto della Scuola capitolare della citata basilica (“di modello francese, a livello europeo”). Qua interessa allora eviden- ziare che – essendo il Diani morto nel 1208 – il collegio car- dinalizio di quel tempo (quan- do i cardinali erano, più o me- no, una ventina in tutto) rima- se priva di una rappresentanza piacentina per soli 23 anni. Un primato non da poco, che di- mostra l’importanza, in quel tempo, della nostra terra (che, del resto, aveva dato alla Chie- sa anche il Papa del Mille, Sil- vestro II, stato Abate di Bob- bio). Com’è noto, bisognerà arri- vare al ‘900 (ed all’influenza in Vaticano dei Superiori del Col- legio Alberoni) per poter regi- strare una maggiore presenza di piacentini nel collegio car- dinalizio (per un certo perio- do, addirittura 5, fino ad indur- re lo stesso Giovanni Paolo II a da il nuovo giornale, settimanale della Diocesi Piacenza-Bobbio, 12.11.’10 definire Piacenza “la Diocesi dei cardinali”). s.f.

BANCA DI PIACENZA da La Cronaca, 14.11.’10 il territorio cresce BANCA DI PIACENZA con la sua Banca l’unica banca locale, popolare, indipendente flash Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 11

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UN PIACENTINO FA I CONTI A OBAMA tefano Bertuzzi, 44 anni, Spiacentino, è uno dei per- sonaggi chiave che decido- no, negli Stati Uniti, il desti- no degli oltre 40 miliardi di dollari spesi ogni anno nella ricerca biomedica pubblica. Ogni settimana va alla Casa Bianca, a decidere di politica della salute. Laureato in Agraria alla Facoltà di San Lazzaro, ha nella nostra città conseguito il dottorato in Biotecnologie molecolari. Dal 1992 è negli LA BANCA DI PIACENZA PER I BAMBINI: RISPARMIO E SICUREZZA Usa (con un intermezzo, dal 2000 al 2004, al Dulbecco Te- lethon Institute di Milano). Sposato con Elena Bisagni, ha due figli (di sei e un anno e mezzo).

SICUREZZA ON-LINE Cercare di proteggere il proprio PC da accessi indesiderati e dal- l’attacco di virus è ormai diven- tata un’esigenza di tutti coloro che quotidianamente navigano in Internet ed eseguono opera- zioni on-line. SUL NOSTRO SITO www.bancadipiacenza.it n questi momenti di difficoltà, diventa essenziale trasmettere alle nuove generazioni il concetto e alla voce Il’importanza del risparmio. Per questo è utile far entrare in banca anche i più piccoli, facendo fare “Sicurezza on-line” loro “esperienza bancaria” e stimolandoli nella gestione del loro gruzzoletto. Ecco quindi la proposta della Banca di Piacenza: il Conto 44 Gatti per i bambini di età compresa fra potete trovare informazioni per gli 0 e gli 11 anni. un PC sicuro, nonché semplici Il Conto 44 Gatti è ricco di iniziative che coniugano i vantaggi di un risparmio ben amministrato con la grande voglia di gioco che tutti i bambini hanno. indicazioni su come utilizzare al Ai giovani titolari del libretto viene inviato bimestralmente un divertente giornalino, intitolato “44 meglio lo strumento Internet e Gatti”. tutelarsi dai pirati informatici. Inoltre, “Conto 44 Gatti” dà la possibilità di partecipare a numerose iniziative, realizzate in colla- borazione con l’Antoniano di . “Conto 44 Gatti” è anche risparmio. Infatti, con la speciale tessera dei “Gattimatti”, è possibile ac- cedere gratuitamente, o a condizioni privilegiate, a numerosi parchi, musei ed acquari, il cui elenco è dettagliatamente riportato sul giornalino “44 Gatti”. PAROLE Ma la novità più importante è il giubbotto catarifrangente, consegnato gratuitamente a tutti colo- ro che apriranno un nuovo libretto. Le ultime modifiche apportate al Codice della strada hanno in- trodotto fondamentali norme per la sicurezza dei ciclisti. Un messaggio importante che ricorda ai FIDEIUSSORE genitori di far indossare il giubbotto catarifrangente ai propri piccoli durante le gite in bicicletta e non solo: il giubbotto è infatti utilissimo per essere ben visibili anche per andare a scuola a piedi in E FIDEIUBENTE totale sicurezza. i può dire fideiussore, cer- La Banca di Piacenza si conferma la Banca che cresce con il territorio, anche al fianco delle nuo- Sto. Ma, al femminile, bi- ve generazioni. sogna allora dire fideiussora. Che non è bellissimo. Ecco perché, da molti, si usa il termine fideiubente, che va bene sia al maschile che al femminile. Si usa fi- BANCA DI PIACENZA deiubente, cioè, per sempli- cità di linguaggio, e non per restituisce le risorse essere ricercati (come molti credono). al territorio che le ha prodotte flash Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 12

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DAL FONDO DORIA LANDI DI ROMA Segnaliamo AGRICOLTURA E COMMERCIO DEL GRANO CUORE DELL’ECONOMIA PIACENTINA NEL ‘500 el XVI secolo l’economia del e per mezzo del suo attraversa- lenti a rendere scarsi i raccolti, Nterritorio piacentino è so- mento. era il clima a ridurre le risorse prattutto di tipo agrario. Il terri- Pena di “tre tratti di corda e alimentari della popolazione. torio presenta caratteristiche uno scudo d’oro da versare per Problema avvertito anche dalle morfologiche complesse, a zone ogni staio di grano” venduto dai famiglie nobili, come “racconta” pianeggianti si alternano colline fornai, senza averlo prima tra- Ottavio Landi in una lettera spe- e montagna, molti sono i corsi sformato in pane. Si prescrive dita il 28 febbraio 1551 al conte d’acqua che garantiscono un’ab- inoltre “ai fittavoli e ai massari Agostino (Fondo Doria Landi). bondante irrigazione per i cam- della pianura, della collina e del- Ottavio, qui, si definisce “lom- pi coltivati, l’Arda, l’Aveto, il la montagna di prendere nota bardo di nascita, dunque non un Chiavenna, la Luretta, il Nure, il per i loro padroni di tutto il gra- asino” eppure lamenta la diffi- Tidone e il Trebbia. Nelle zone no e la biada raccolti in estate”. coltà di far quadrare i conti, seb- più impervie si diffonde, invece, E che tali “quadernetti” con i pa- bene si impegni a non sperpera- la soccida. Il proprietario del gamenti siano portati all’Ufficio re il denaro che il conte Agostino fondo affida il bestiame ai suddi- del Magistrato e mostrati ai Can- gli invia. Carissimo è il cibo, a ti perchè lo allevi e lo custodisca. cellieri, a pena di uno scudo d’o- quanto pare, perchè, come Otta- Che si trattasse di un’econo- ro per ogni staio di grano vendu- vio scrive, “nè qui si può vivere mia basata sul lavoro agrario e to in modo illecito. di insalatuccia, sapori, intingoli, sul commercio dei prodotti della Il proclama invita poi a denun- manicaretti, et minestrine, co- terra si evince anche dai docu- ciare, senza ingiustificate remo- me si fa in Toscana, perchè non menti del fondo archivistico del- re, i comportamenti illeciti. vi sono herbucce, che la neve le la famiglia Landi (presso l’Archi- Promette, infatti, di tenere se- copre, et il freddo le ha arse et vio Doria a Roma), il patrimonio greta l’identità dei delatori, ai quando ve ne fosse non se ne dei quali era, come per gli altri quali verrà anzi consegnata la mangerebbe perché qui fa me- feudatari locali, basato princi- terza parte della pena pecunia- stieri mangiar cibi che, con la palmente sulla proprietà fondia- ria versata dai rei alla Camera caldezza sua, temprino la frigi- ria. La produzione di grano, bia- Ducale. In generale, chiunque dezza dell’aria et del Paese, al- de, vino, e il pascolo erano le at- venda il grano è invitato a tenere trimenti non si potrebbe vivere o tività principali della comunità una contabilità dei commerci, vivere sano”. che abitava al tempo la provin- onde si eviti la formazione di La terra, anche se non gene- cia piacentina. Quello della terra “monopoli o la vendita per in- rosa, è comunque ambita, per- è un lavoro duro, ‘”affidato” ai durre carestia”. ché è segno tangibile di potere. “brazanti”, ceto poverissimo, Se non erano i traffici fraudo- Sveva Pacifico soggetto al controllo dei “massa- ri” e dei “fittavoli” delle terre concesse in fitto dai nobili la- tifondisti, affitto spesso noven- nale – come nel caso di Roncaro- PRESENTE ANCHE NELLA PIACENZA MEDIOEVALE lo che Agostino Landi affitta nel 1540 per 9 anni ad Antonio Ma- LA FIGURA DELL’ALBERGATORE/SENSALE ria de Securis (“Locatio Roncha- a funzione economica del mediatore (chiamato anche “sen- roli de anno 1540”, Fondo Doria Lsale”, con termine peraltro oggi in disuso) è – ed è sempre Landi) –, altre volte perpetuo. stata – quella di mettere in Sebbene l’agricoltura sia l’oc- relazione due o più parti per cupazione principale degli abi- la conclusione di un affare. tanti, la popolazione è sempre Ma la Piacenza medioevale esposta al rischio della carestia, conobbe anche la figura del- anche favorita dal frequente l’albergatore/sensale (par- passaggio di soldati che devasta- ticolarmente regolamentata no i campi, e dalla attività illeci- a Lucca). Lo sottolinea Lui- ta di quanti vendono il grano al gi Busanel in un’aurea pub- di fuori del ducato. blicazione (“L’Arte del Sen- Un comportamento tanto dif- sale dall’Antica Roma all’U- fuso da richiedere l’intervento di nità d’Italia, ed. Minerva) Pier Luigi. Il Farnese, tra l’altro, nella quale sono riprodotti qui definito “duca di Piacenza e anche molti capitoli di sta- Parma”, emana il 5 giugno del tuti medioevali piacentini, 1546 un “Proclama” che proibi- sulla base del volume “Sta- sce “da suoi Stati I’estrattione di tuta varia civitatis Placen- grani, et altre biade” (Fondo Do- tiae” edito a Parma nel 1860. ria Landi). Vieta, infatti, di L’albergatore – spiega Bu- “estrarre e fraudare grano e bia- sanel – assumeva la funzio- da fuori del Stato”, stigmatizzan- ne di sensale nel momento do il comportamento di “quanti, in cui gli spettava – da parte con iniquità e avarizia stimano di suoi clienti che avessero più il guadagno che la vita delle contrattato con un mercante da lui presentato, sia negli acquisti povere persone”. che nelle vendite – un corrispettivo, che variava in base alla qua- Il bando prevede pene severe. lità delle merci trattate. Galera e confisca della barca a La figura dell’albergatore/sensale era particolarmente regola- coloro che, “di qualunque stato, mentata – come s’è già detto – a Lucca, ma (attesta l’Autore del grado e condizione”, porteranno pregevole volume indicato) “se ne trovano traccia altresì nello fuori dallo Stato grano e biada, Statuto dei Mercanti di Piacenza”. salpando dai porti sul fiume Po, flash Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 13

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Novità BANCHE ITALIANE, FISCO PIÙ PESANTE CHE ALL’ESTERO l trattamento fiscale delle banche italiane rispetto a quelle di altri paesi è contraddistinto da alcu- Ine peculiarità che, come ricordato anche in interventi del Governatore della Banca d’Italia, deter- minano svantaggi competitivi rispetto agli intermediari di altri paesi. In particolare, si tratta dell’in- deducibilità di una parte degli interessi passivi, del trattamento di dividendi, ammortamenti e spese amministrative e di quello delle svalutazioni e delle perdite su crediti. Per quanto riguarda i primi due ambiti, norme specifiche - penalizzanti - sono previste per il solo settore finanziario e non ri- guardano le altre imprese. L’indeducibilità di una parte degli interessi passivi. In Italia dal 2008 è prevista l’indeducibilità di una parte (attualmente il 4 per cento) degli interessi passivi a carico delle banche ai fini sia dell’I- res sia dell’IRAP. Questo limite vale anche per le transazioni sul mercato interbancario. Nelle valu- tazioni ufficiali il costo complessivo dell’indeducibilità degli interessi passivi era indicato pari a cir- ca 1,1 miliardi per il 2009 e 1,2 miliardi per il 2010. Queste stime, se riviste alla luce dell’andamento dei tassi d’interesse nel 2009, risulterebbero più contenute. Il trattamento di dividendi, ammortamenti e spese amministrative. Dal 2008 è previsto un trat- tamento peculiare per le spese amministrative, gli ammortamenti e i dividendi ai fini dell’IRAP: il 10 per cento delle spese amministrative e degli ammortamenti non è deducibile; i dividendi sono esen- ti solo per il 50 per cento dell’ammontare percepito. Fino al 2007, invece, gli ammortamenti e le spe- La pubblicazione riporta – se amministrative erano deducibili senza alcun limite, secondo le regole dettate ai fini dell’Ires, e i per uno studio di Lino Gallara- dividendi erano del tutto esenti da tassazione. ti – il dipinto del Carabain sul- Se si ipotizza che le spese amministrative, gli ammortamenti e i dividendi del 2010 siano pari a l’ottocentesco “mercato delle quelli del 2009, per l’anno in corso (2010, n.d.r.) il trattamento fiscale di queste poste comporta mi- erbe” di piazza Cavalli, appar- nori utili netti per il sistema bancario pari a circa 300 milioni, dei quali quasi due terzi dovuti alla tas- tenente alla collezione artisti- sazione dei dividendi, un terzo alla parziale indeducibilità delle spese amministrative e una parte ca della nostra Banca marginale a quella degli ammortamenti. Il trattamento delle svalutazioni e delle perdite su crediti. Le norme fiscali in materia di svalu- tazioni e perdite su crediti comportano un costo per il sistema bancario pari, nel solo anno 2010, a circa 750 milioni, 700 dei quali riconducibili all’indeducibilità di queste poste ai fini dell’IRAP. Le svalutazioni e le perdite su crediti hanno un trattamento fiscale diverso ai fini dell’Ires e a quel- lo dell’IRAP. Per quanto riguarda l’Ires le svalutazioni su crediti sono deducibili solo fino allo 0,3 per cento de- gli impieghi; le svalutazioni eccedenti questo limite sono rateizzate in diciotto anni. Con l’eccezione di quanto stabilito nell’estate del 2009, negli ultimi anni il trattamento delle svalutazioni è stato og- getto di diversi interventi che hanno ridotto le possibilità di deduzione. La disciplina determina una forma di tassazione implicita delle sofferenze, a carattere prociclico: se le sofferenze aumentano, gli oneri a carico del sistema si aggravano in quanto gli intermediari fi- niscono per finanziare lo Stato (per la deduzione procrastinata di alcuni oneri) attraverso un antici- po di imposte, la cui evidenza contabile si trova nelle attività per imposte anticipate. Sulla base del- le segnalazioni di vigilanza si può valutare che alla fine del 2009 le attività per imposte anticipate do- vute all’indeducibilità della svalutazione dei crediti erano pari a 7,2 miliardi. Per quanto riguarda le perdite su crediti, esse sono deducibili ai fini dell’Ires se risultano da “ele- menti certi e precisi”. Esiste una presunzione ex lege di realizzo della perdita fiscale (e quindi di de- ducibilità) solo nel caso di assoggettamento del debitore a procedure concorsuali; la disciplina fi- Preziosa pubblicazione sul- scale non è stata ancora adeguata alla riforma fallimentare nel frattempo intervenuta, facendo tut- l’Istituto tecnico commerciale tora rinvio alle procedure ante riforma. La mancanza di chiarezza nella definizione fiscale dei re- Romagnosi, che ha compiuto quisiti di certezza e precisione può determinare, in sede di accertamento, la contestazione della de- 150 anni. Contiene un ricordo duzione delle perdite da parte dell’Amministrazione finanziaria, aumentando il rischio di conten- della figura del preside prof. zioso in misura particolarmente significativa nelle fasi del ciclo in cui le perdite su crediti si attesta- Pietro Midili, per lungo ordine no su livelli elevati. di anni presidente del Collegio Ai fini dell’IRAP le svalutazioni e le perdite su crediti sono, in generale, del tutto indeducibili; fino sindacale della nostra Banca al 2004 esse si deducevano secondo le stesse regole previste ai fini dell’Ires. Dal 2008 le sole perdite realizzate in caso di cessione dei crediti sono deducibili; al momento del realizzo possono essere de- dotte anche le svalutazioni dei crediti ceduti, per la quota delle svalutazioni effettuate a partire dal 2008. Oltre ai costi legati alla mancata deducibilità dall’imponibile Ires e IRAP, l’attuale disciplina com- porta anche oneri non indifferenti in termini di compliance, connessi in particolare con la gestione del cumulo dei riporti agli anni successivi delle svalutazioni non deducibili. (da: Questioni di economia e finanza, n. 80, dicembre 2010, ed. Banca d’Italia)

BANCA DI PIACENZA SPORTELLI BANCOMAT PER PORTATORI DI HANDICAP VISIVI Primo numero della pubbli- cazione (diretta e curata da Sede Centrale, Via Mazzini, 20 - Piacenza - Milano, Viale Andrea Doria, 32 - Milano Ersilio Fausto Fiorentini) del- Parma Centro, Strada della Repubblica, 21/b - Parma - Lodi Stazione, Via Nino Dall’oro, 36 - Lodi l’Associazione Amici dell’Ho- spice di Borgonovo Val Tido- Centro Commerciale Gotico, (area self-service dello sportello), Via Emilia Parmense 153/a - Montale (PC) ne. Il periodico è sostenuto, ol- Ogni apparecchio è equipaggiato con apposite indicazioni in codice Braille per l'individuazione dei dispositivi di lettura tessera ed erogazione banconote; è, inol- tre che dalla nostra Banca, tre, dotato di apparati idonei ad emettere segnalazioni acustiche e messaggi vocali per guidare l'utilizzatore durante l'intera fase del processo di prelevamento. La dalla Fondazione di Piacenza guida vocale può essere attivata premendo, sulla tastiera, il tasto "5", identificato dal rilievo tattile. Il servizio non richiede tessere particolari: l'accesso alle ope- e Vigevano razioni di prelievo è consentito mediante l'utilizzo delle normali tessere Bancomat. flash Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 14

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IL PANINI DELLA BANCA DI PIACENZA VISITA IL SITO DELLA BANCA RICHIESTO PER UNA MOSTRA una finestra n’altra opera della collezione della Banca è stata richiesta per Uuna mostra all’estero. Questa volta si tratta del quadro “Rovi- aperta ne romane con il Marc’Aurelio”, che attualmente è esposto in una sala a Palazzo Galli (altri due dipinti del Panini di proprietà della sulla tua realtà Banca – con il castello di Rivalta e una veduta di fantasia – sono, com’è noto, esposti nel salone clienti della Sede centrale dell’Isti- www.bancadipiacenza.it tuto). A richiedere il prestito del Marc’Aurelio è stato il Museo Thyssen-Bornemisza, organizzatore della mostra “Arquitecturas pintadas” (Architetture dipinte) che si terrà dal 18 ottobre prossi- mo sino al 22 gennaio 2012 e che sarà ospitata in due prestigiose sedi site nel centro di Madrid, a poca distanza l’una dall’altra: le LA VISITA A PIACENZA sale dello stesso Museo che richiede il prestito e quelle della Ca- sa de las Alhajas. DEL FUTURO CARDINALE Il dipinto della collezione dell’Istituto è un olio su tela (cm. 90 x FEDERICO BORROMEO 89) che Ferdinando Arisi ha datato fra il 1745 e il 1750 in occasio- a figura del cardinal Federico Borromeo è un po’ in tutti noi le- ne della Mostra sul Panini organizzata dal marzo al maggio 1993 gata alle pagine manzoniane. Giunge ora una biografia che, a Palazzo Gotico e nella quale il quadro fu esposto. L pur firmata da un sacerdote e teologo (Paolo Pagliughi) e prefata Si tratta di un tipico “capriccio”, nel quale il celebre pittore pia- dall’attuale successore di Borromeo al vertice della chiesa am- centino ha scelto di rappresentare significativi avanzi della roma- brosiana (il cardinal Dionigi Tettamanzi), è tutt’altro che agiogra- nità come, a destra, il pronao del Pantheon visto di scorcio, a sini- fica e ci fornisce un ritratto che può apparirci perfino lontano dai stra il tempio di Saturno (di cui però nel dipinto si intravvede so- capitoli de I promessi sposi. Si tratta del volume Il cardinal Federi- lo parte della voluta di un capitello ionico) e al centro la celeber- co Borromeo, edito da Marietti (pp. XII + 276), nel quale l’autore rima statua del Marc’Aurelio. Ma in questo quadro (uno simile, non tace difetti, limiti, errori del grande presule, sia nella vita sempre del pittore piacentino, è conservato al Louvre, com’è no- pubblica, sia nella vita familiare, sempre documentando con let- to) Panini ha aggiunto varie architetture di fantasia quali resti di tere (moltissime) e testimonianze dirette. colonne monumentali, alcune delle quali architravate, sulla de- Un brano della biografia ha un risvolto piacentino. Si tratta del- stra un edificio “che arieggia al palazzo dei Musei” (come ha la descrizione della visita che Federico Borromeo e il fratello Re- scritto Arisi), nei pressi di uno slargo cinto da un’esedra porticata nato fecero ai Farnese a Piacenza. Federico, all’epoca studente a e a sinistra un obelisco. “La veduta ideale, apparentemente al- Pavia, non aveva ancora compiuto diciassette anni, mentre Rena- quanto disordinata, in realtà – ha scritto il compianto Stefano Fu- to, di nove anni più anziano (e successivamente fonte di numero- gazza allorché il quadro venne esposto insieme ad altre opere se e insistite preoccupazioni per il cardinale), aveva sposato Ersi- dello stesso pittore provenienti dall’Hermitage e dall’Accademia lia Farnese, figlia naturale di Ottavio, secondo duca di Parma e di San Luca a Palazzo Galli, in occasione dell’apertura al pubbli- Piacenza. Eccone alcuni estratti. co delle prime sale del palazzo stesso restaurate, nel 2001 – viene “Nel maggio del 1581 il card. [Alessandro] Farnese e il fratello strutturata in maniera tale da condurre l’occhio dell’osservatore duca Ottavio invitarono Renato e Federico a Piacenza per un fa- verso il fulcro rappresentato dal Marc’Aurelio con le quinte a de- stoso ricevimento a palazzo. Carlo [Borromeo, cardinale, poi ca- stra e (un po’ da immaginare) a sinistra che si aprono come a ven- nonizzato, cugino di Federico], assillato per la salvaguardia della taglio al di sopra di una gradinata”. integrità di Federico, raccomandò a Bonomi [Giulio Cesare, un diacono che nello studio di Pavia aveva cura del giovane Federi- co] di informarsi se tale uscita potesse recare danno alla pietà e allo studio del giovinetto. Bonomi tranquillizzò Carlo, l’assenza di soli due giorni non avrebbe recato alcun danno. L’assenso di Bo- nomi non valse a placare la paura di Carlo, che ordinò di porre al fianco di Federico due guardiani di assoluta fiducia: mons. Taru- gi e messer Petrucci. Il giovinetto Federico era un tipo attraente e qualche contessina o principessa avrebbe potuto produrre qual- che disturbo. Il 24 maggio 1581 Federico fu ricevuto con grandi onori dal card. Farnese e dal fratello suo, principe Ottavio. Nella fastosa cerimonia, tra il fruscio di cortigiane in seta e damaschi e il risuonare di spade e speroni dei cavalieri in pennacchio, Fede- rico si comportò con tale dignità e signoria da stupire gli stessi principi, i notabili e tutta l’intera corte. Carlo era ansioso di sape- re come se l’era cavata e Federico subito gli disse che i Farnese l’avevano accolto «con magnificenza e confidenza premurosissi- mi». Raccontò [Francesco, informatore del cardinal Carlo] Lino a Carlo: Federico «piacque a tutti» per il suo comportamento, «no- bilissima pianta che sotto la sua ombra e cura ha da produrre grandissimi frutti».“ Non mancano altri riferimenti, qua e là nell’opera, ai Farnese, essenzialmente per i legami familiari instaurati attraverso il ma- trimonio di Ersilia col fratello maggiore di Federico. In particola- re, si leggono alcune righe sugli sponsali, celebrati nella catte- drale di Piacenza “gremita da una folla di curiosi”. Il rito fu offi- ciato “da mons. Castello, vescovo di Rimini, con messa solenne, cantata e sermone”. Per rispettare un impegno assunto col cardi- nale Carlo, non vi furono “né balli né altre profanità”. Invece di giostre, si espose per due giorni il Ss. Sacramento, “dentro un ma- re di ceri”. Invece di “buffoni, giostrai e ballerini, solo brava gen- te compunta e pia”. Unica mondanità, il pranzo per duecento in- vitati, con un contegno modesto e composto, sia dello sposo, sia della sposa. Il cardinal Carlo fu lieto della celebrazione contenu- ta, cui non prese parte Federico, volutamente tenuto lontano dal- le (pur quasi azzerate, nell’occasione) pompe della mondanità. M. B. da Corriere Padano, 18.11.’10 flash Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 15

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Segnaliamo

Rivista dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Pubbli- ca un dettagliato resoconto della conferenza tenuta in Banca da padre Michele Cola- giovanni, con preziose notizie l titolo dell’articolo che Marina Puricelli ha dedicato al Gruppo Allied International sulla prestigiosa rivista inedite sulla presenza piacen- Idella Scuola di Direzione aziendale dell’Università Bocconi. Valter Alberici, imprenditore del Gruppo, ha vin- tina di San Gaspare del Bufalo to nel 2009 il premio all’imprenditorialità Ernst & Young nella sezione “Finance”

PIACENZA SUPERÒ LA RIVALITÀ DI PARMA PER ACCOGLIERE LE SPOGLIE DI MANFREDI a storica rivalità tra Piacenza e Parma ebbe eco, oltre novanta anni fa, anche nell’Aula del Sena- Lto. A seguito della morte di Giuseppe Manfredi (, 1828 – Roma, 1918) la comunità parmen- se, per voce del senatore Giovanni Mariotti, presentò infatti all’Alta Camera la richiesta per poter accoglie- re, in un monumento funebre da realizzarsi nella Basilica Costantiniana della Steccata, le spoglie del no- stro illustre concittadino, già capo del Governo Provvisorio di Piacenza nel 1859 nonché Presidente del Se- nato dal 1908 al 6 novembre 1918, giorno della sua scomparsa. Mariotti formulò tale richiesta in occasione della solenne commemorazione di Giuseppe Manfredi fat- ta nell’Aula del Senato il 12 novembre 1918, sostenendo che la Basilica della Steccata rappresentava “la se- de degna del riposo di Chi era stato l’ultimo saggio e forte reggitore dello Stato Parmense, l’ultimo dei gran- di apostoli della Patria, l’ultimo e più fortunato dei profeti della grandezza d’Italia, perché prima di morire aveva potuto vedere realizzato il sogno di tutta la sua vita, il compimento dell’unità nazionale”. Una ri- chiesta che l’allora Ministro dell’Istruzione Pubblica, onorevole Agostino Berenini, fece propria traducen- Accurata pubblicazione edi- dola in un apposito Disegno di legge presentato nella seduta del 12 dicembre 1918. ta dal Comune di S. Giorgio, col Piacenza – ricordandosi di aver dato i natali a Manfredi, di averlo avuto suo primo rappresentante al Par- sostegno anche della nostra lamento nazionale e capo del proprio Governo Provvisorio nel giugno e nel luglio del 1859 – non restò cer- Banca to a guardare. Appoggiata dai familiari e dagli eredi dell’ex Presidente del Senato, la comunità piacentina si attivò, infatti, nelle sedi parlamentari per poter accogliere all’ombra del Gotico le spoglie del grande statista. La legittima e naturale pretesa piacentina venne presentata in Senato, in forma di Disegno di legge, nel- la seduta del 17 luglio 1920, da parte del (nuovo) Ministro dell’Istruzione Pubblica, Benedetto Croce (Dise- gno di legge formulato di concerto con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giovanni Giolitti, e con il Mi- nistro della Guerra, ). Della Commissione incaricata del suo esame venne (significativa- mente) nominato relatore il senatore piacentino Vittorio Cipelli (nativo anch’egli di Cortemaggiore, come il Manfredi – cfr Diz. biografico piacentino, ed. Banca di Piacenza), che presentò un’ampia e dotta relazio- ne nella seduta del 29 agosto dello stesso anno. Il Disegno di legge, approvato con voto quasi unanime, si componeva di due articoli: il primo stabiliva che “La salma di Giuseppe Manfredi sarà tumulata nella chie- sa di San Francesco in Piacenza”; il secondo affermava che “Per la fusione dell’urna che accoglierà la sal- ma di Giuseppe Manfredi, l’Amministrazione militare concederà gratuitamente il bronzo di cannoni con- quistati nella battaglia di Vittorio Veneto e l’opera del Regio Arsenale di Torino”. Disegno di legge divenu- to Legge dello Stato nel 1923. Un’importante vittoria piacentina nei confronti di Parma, quindi, nel segno di Giuseppe Manfredi, la cui salma venne tumulata in un monumento funebre che è collocato nella navata sinistra della Basilica di San Francesco e che venne scoperto il 10 giugno 1926, giorno del 67° anniversario della definitiva uscita degli austriaci da Piacenza. Il monumento funebre di Giuseppe Manfredi (cui rese ufficiale omaggio il Presidente Cossiga, in visita di Stato alla nostra città nell’ottobre 1991) è stato oggetto nelle scorse settimane della visita guidata – orga- nizzata dalla nostra Banca nell’ambito degli eventi collaterali alla Mostra sulla Grande Guerra – a lapidi e luoghi del Risorgimento a Piacenza città, visita che ha contemplato anche la presentazione delle lapidi de- Volume di grande interesse, dicate a Vittorio Emanuele II (via Mandelli), allo stesso Giuseppe Manfredi (via X Giugno), al plebiscito del che racconta la vita della co- 1848 (piazzetta San Francesco) nonchè al capitano Alessandro Casali (via Castello), e del busto di Pietro munità di S. Vittore alla Besu- Gioia (piazzetta San Pietro). rica di Piacenza r.g. flash Flash135_Flash135 17/01/11 10:26 Pagina 16

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Dalla prima pagina Da pagina 9 PER LE POPOLARI, L’AFFETTUOSO INTERVENTO DEL SEN. ALBERTO SPIGAROLI LA CRISI È ALLE SPALLE ALLA “FESTA” PER I 90 ANNI DI FERDINANDO ARISI a favore dell’economia e della società. La politica di attenzione per il territorio e di sostegno delle economie locali portata avanti dalle Banche Popolari italiane trova riscontro in diversi risul- tati. Gli impieghi negli ultimi due anni sono cresciuti con valori nettamente superiori alla media, i nuovi finanzia- menti alle piccole e medie im- prese erogati tra gennaio ed ottobre 2010 hanno raggiunto nico Industriale (con orario ridot- so la facoltà di Magistero dell’U- la cifra di 35 miliardi di euro, to). niversità Cattolica, come già ho un dato in linea con quanto Insegnamento che ha lasciato, ricordato. avveniva negli anni pre-crisi, quando dopo alcuni anni venne no- Facevo parte del Comitato mini- e il numero dei correntisti ha minato professore universitario as- steriale che si occupa dell’assegna- superato i dieci milioni, grazie sociato ed entrò nel rispettivo ruo- zione di questa ambita onorificen- da 24Ore, 29.12.’10 all’aggiunta di 600 mila nuovi lo, sempre nella stessa Facoltà e za in rappresentanza del Consiglio clienti che proprio negli ulti- per la stessa materia per cui aveva Nazionale per i beni culturali e vi mi 24 mesi hanno potuto ap- avuto l’incarico. posso assicurare che l’assegnazio- prezzare il valore che la diver- Indubbiamente questi impor- ne del diploma e della medaglia sità in ambito bancario può tanti riconoscimenti di carattere d’oro è avvenuta, come poche al- rappresentare per i risparmia- professionale che ha potuto otte- tre, senza incertezze: il suo curri- tori, gli imprenditori e per tut- nere (ben meritati) gli hanno reca- culum e la qualità delle sue nume- te le economie locali che con- to una viva legittima soddisfazione. rose pubblicazioni avevano tolto tribuiscono a formare il “Siste- Ma accanto agli eventi lieti ce n’è ogni dubbio circa l’opportunità di ma Paese”. stato qualcuno che è stato fonte di concedere questa onorificenza al notevole giustificato dispiacere, suo grado più alto. Cioè con la me- *Segretario generale non ancora dissipato. Non riguar- daglia d’oro. Assopopolari da la sfera familiare. Non avrei altro da aggiungere al Riguarda la distrazione com- mio intervento. Ma prima di con- la nostra messa nella compilazione del libro cludere lasciatemi dire che noi ci pubblicità “Il museo ritrovato”, nel quale han- consideriamo dei superstiti. E no trovato un posto tutti coloro che quando ci incontriamo ce lo dicia- sono i nostri in modo particolare si sono distinti mo con molto compiacimento. Dei VUOI AVERE per gli interventi effettuati per la superstiti privilegiati; infatti, è ben clienti salvaguardia e per la valorizzazio- noto che la vecchiaia (o la inoltrata LA TUA CARTA ne dei nostri beni culturali: tutti, anzianità, e noi siamo della stessa tranne il prof. Ferdinando Arisi, al categoria) colpisce o nelle gambe o BANCOMAT quale si sarebbe dovuto riservare nella testa. un posto primario. Per quanto ci riguarda, finora SOTTO CONTROLLO Accanto a questo fatto certamen- nessuna di questa parte del nostro te negativo ce ne sono stati però al- corpo è stata colpita. BANCA flash IN QUALSIASI MOMENTO? tri sicuramente molto positivi, che Però non ci illudiamo; rubando periodico d’informazione in qualche modo potrebbero esse- una immagine del romanzo di Su- della re considerati compensativi. sanna Tamaro “Va dove ti porta il BANCA DI PIACENZA La Banca di Piacenza Si tratta di riconoscimenti pub- cuore” (che è stato un best-seller), Sped. Abb. Post. 70% blici che senz’altro posso definire l’immagine del personaggio della Piacenza ti offre prestigiosi. nonna, siamo come due foglie sec- Direttore responsabile un servizio col quale Ricordo i due che ritengo più im- che (ancora ben attaccate) sul ra- Corrado Sforza Fogliani portanti. mo di un albero nella stagione au- sei immediatamente avvisato Anzitutto l’assegnazione tunnale (l’albero della nostra ge- Impaginazione, grafica dell’«Antonino d’oro», un ricono- nerazione) che ha perduto quasi e fotocomposizione sul tuo telefonino Publitep - Piacenza scimento particolarmente impor- tutte le altre foglie: gli amici della ad ogni tante perché esprime l’affettuoso nostra generazione che da poco o Stampa prelievo apprezzamento della Comunità da molto hanno concluso la loro TEP s.r.l. - Piacenza cui si appartiene. Data la venerabi- esistenza terrena. Autorizzazione Tribunale o pagamento POS le età, è il decano di questo “sodali- Verrà presto o tardi il colpo di di Piacenza zio”. vento che ci farà seguire la sorte n. 368 del 21/2/1987 Il secondo, anch’esso molto delle altre foglie. Licenziato per la stampa importante essendo un ricono- L’augurio fervido e affettuoso il 18 gennaio 2011 scimento ufficiale dello Stato, è che desidero esprimere al caro Il numero scorso costituito dall’assegnazione del amico Ferdinando è che il Signore è stato postalizzato diploma con medaglia d’oro di prima di mandare quel colpo di il 20 novembre 2010 RICHIEDI benemerito della Scuola, del- vento che lo strapperà dal ramo, gli Questo notiziario l’Arte e della Cultura per le sue conceda ancora molto tempo per viene inviato gratuitamente IL TUO TELEPASS insigni qualità di docente e di recare con il suo lavoro ulteriori, – oltre che a tutti gli azionisti ALLA NOSTRA studioso. A quel momento Arisi importanti contributi per una mi- della Banca ed agli Enti – era giunto all’apice della sua gliore conoscenza ed una maggio- anche ai clienti che ne facciano BANCA carriera di professore universi- re valorizzazione del nostro pre- richiesta allo sportello tario avendo conseguito la nomi- zioso e poco conosciuto patrimo- di riferimento na di professore associato pres- nio storico-artistico.