L'archivio Comunale Dall'unità Al 1897
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PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO SAGGI SAGGI 112 112 ISBN 978-88-7125-337-4 DIMITRI BRUNETTI DIMITRI BRUNETTI L’archivio comunale dall’Unità al 1897 L’archivio comunale dall’Unità I manuali per i segretari comunali, i modelli al 1897 di classificazione e la Circolare 17100-1 del 1885 ROMA MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO 2016 DIREZIONE GENERALE ARCHIVI 2016 copertina archivi.indd Tutte le pagine 10/05/16 12:52 imp Arch com Unit 1897.indd 1 17/05/16 16:04 imp Arch com Unit 1897.indd 2 17/05/16 16:04 PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO SAGGI 112 DIMITRI BRUNETTI L’archivio comunale dall’Unità al 1897 I manuali per i segretari comunali, i modelli di classificazione e la Circolare 17100-1 del 1885 MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO DIREZIONE GENERALE ARCHIVI 2016 imp Arch com Unit 1897.indd 3 17/05/16 16:04 DIREZIONE GENERALE ARCHIVI Servizio II Patrimonio archivistico Direttore generale Archivi: Mario Guarany Direttore del Servizio II Patrimonio archivistico: Micaela Procaccia Cura redazionale: Valentina Malvicino, Antonella Mulè ©2016 Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Direzione generale Archivi ISBN 978-88-7125-337-4 Finito di stampare nel mese di maggio 2016 ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO imp Arch com Unit 1897.indd 4 17/05/16 16:04 «L’archivio ha una grande importanza, eppure è cosa che si piglia per lo più alla leggera». Giovanni Paviolo, Torino 1887 «La conservazione degli Archivi, non che il loro riordinamento, quando si trovano in uno Stato di confusione è l’opera la più lodevole, tanto pel vantaggio del Governo, quanto della Società, giacché dalla noncuranza di essi si riscontrano danni incalcolabili». Vincenzo Tettoni, Torino 1855 «Cortese lettore: Il tema è facile ed il compito difficile, quindi se del tutto non ci siamo riusciti ‘abbiamo fatto quanto abbiamo potuto: facciano cose migliori quelli che di noi più valgano’». Natale Marconcini, Verona 1892 A Isabella imp Arch com Unit 1897.indd 5 17/05/16 16:04 imp Arch com Unit 1897.indd 6 17/05/16 16:04 SOMMARIO Presentazione 11 PRIMA PARTE 17 Il contesto normativo 19 Le norme sabaude estese al nuovo Regno e il decreto del 1859 21 La legge comunale e provinciale del 1865 24 Il Ministero dell’interno e i decreti del 1874, 1875 e 1891 29 La legge comunale e provinciale del 1889 30 La disposizione nazionale che non c’è 33 La manualistica e i sistemi di classificazione 45 La ricerca 48 Premesse 49 I manuali identificati 51 Uno sguardo d’insieme e qualche analisi statistica 54 Sintesi dei contenuti 58 I sistemi di classificazione e ordinamento 63 Tavola delle voci di primo livello dei titolari 72 Tavola di confronto dei titolari con quello della Circolare Astengo 76 La Circolare 26 aprile 1882 81 La Circolare Lovito del 1882 e la Circolare Serena del 1897 89 La Circolare Lovito n. 8700 89 La Circolare Serena n. 8900 95 imp Arch com Unit 1897.indd 7 17/05/16 16:04 8 Sommario Il manuale di Orsini e la Circolare Morana del 1885 99 Il manuale di Orsini del 1885 103 La Circolare Morana n. 17100-1 111 La terza edizione del manuale di Orsini del 1897 117 Orsini. Chi era costui? 123 Verso un modello unitario 127 La Circolare Astengo e la Circolare Bertarelli del 1897 135 Carlo Astengo: nota biografica 138 La Circolare Astengo n. 17100-2 143 Le Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell’archivio 147 Il Titolario per la classificazione 148 La Circolare Bertarelli n. 17100-2 150 I manuali dopo la Circolare Astengo 153 SECONDA PARTE 157 I manuali per gli archivi dei comuni: schede e schemi di classificazione 159 Il manuale di Vincenzo Tettoni del 1855 160 1a. Carlo Beltrami, L’ordinamento…, Saluzzo, 1868 164 1b. Carlo Beltrami, La nuova guida…, Torino, 1871 164 2. Settimo Canti, Carbonera, 1876 183 3. Lorenzo Bellini, Verona, 1878 187 4. Enrico Gaspardis, Udine, 1878 209 5. L. P., Foggia, 1880 212 6. Ferdinando Prosdocimi, Rovigo, 1882 217 7. Giuseppe Cavani, Firenze, 1883 222 8a. Orsino Orsini, La tenuta..., Città di Castello, 1885 226 8b. Orsino Orsini, Rubrica..., Città di Castello, 1885 226 9. Giuseppe Colaci Di Alfio, Lecce, 1886 232 imp Arch com Unit 1897.indd 8 17/05/16 16:04 Sommario 9 10. Annibale Marini, Foligno, 1886 236 11. Pompeo Filippo, Foligno, 1886 245 12. Michelangelo Benedetti, Frosinone, 1887 256 13. Giovanni Paviolo, Torino, 1887 264 14. Carlo Salvia, Potenza, 1888 277 15. Natale Marconcini, Verona, 1892 283 16a. Giuseppe Vicini, Casatenovo, 1892 292 16b. Giuseppe Vicini, Como, 1895 292 17. Domenico Leopizzi, Maglie, 1893 310 18. Giustiniano Bonfiglioli,Milano, 1893 315 19. Giuseppe De Biasi, Potenza, 1894 320 20a. Giuseppe Mola, Sistema unico…,Vercelli, 1894 326 20b. Giuseppe Mola, Repertorio…,Vercelli, 1894 326 21. Luigi Arietta, Lecce, 1896 331 22. Luigi Mulinaris, Udine, 1896 344 23. Amilcare Mazza, Napoli, 1897 349 Indici Indice dei nomi di persona 361 Indice dei luoghi 365 Ringraziamenti 370 imp Arch com Unit 1897.indd 9 17/05/16 16:04 imp Arch com Unit 1897.indd 10 17/05/16 16:04 PRESENTAZIONE I comuni italiani conservano un patrimonio documentario di straordinaria importanza che testimonia la vita delle comunità fin dai secoli più lontani. La loro attività, fatta di relazioni e interscambi, contribuisce al sedimentarsi quo- tidiano di fonti documentarie. L’archivio si pone, quindi, come raccolta viva e dinamica che, nonostante le cesure e le partizioni cronologiche, diventa testimo- nianza del fluire del tempo e della continua azione dell’uomo. Augusto Antoniella, nel suo celebre manuale sull’archivio comunale po- stunitario, invita il lettore ad «aprire un discorso che riguarda il passato e in particolare la maniera di garantire una continuità archivistica fra i carteggi po- steriori al 1897, archiviati per categorie e costituiti unitariamente in serie, e quelli di data precedente ordinati secondo i criteri più disparati»1. Nel 1980 rileva poi un’attenzione «tutto sommato marginale dedicata dalla letteratura specialistica agli archivi comunali, specie a quelli prodottisi successivamente all’unificazione amministrativa del 1865»2 e, ancora nel 2006, Arioti rileva che «la parte più re- cente degli archivi storici comunali, e in particolare quella postunitaria» è «assai meno conosciuta e studiata»3. Pur tenendo conto dei censimenti realizzati, degli interventi di inventaria- zione e delle recenti campagne di digitalizzazione, bisogna rilevare che la comu- nità archivistica solo occasionalmente ha dedicato le sue attenzioni agli archivi comunali, soffermandosi a riflettere su di essi in modo svincolato dal caso spe- cifico. Proprio il manuale di Antoniella rimane ancora oggi, a distanza di quasi quarant’anni, il più completo strumento di analisi dell’archivio municipale po- stunitario, che però riserva le maggiori attenzioni al Novecento. Anche gli atti 1 AUGUSTO ANTONIELLA, L’archivio comunale postunitario, Firenze, Giunta regionale toscana, La nuova Italia editrice, 1979, p. 41. 2 AUGUSTO ANTONIELLA, A proposito di archivi comunali e di istruzioni sulla loro tenuta, in «Rassegna degli Archivi di Stato», XL (1980), p. 46. 3 ELISABETTA ARIOTI - ANNA LIA BONELLA, Gli archivi degli enti locali, in Storia d’Italia nel secolo vente- simo. Strumenti e fonti, a cura di CLAUDIO PAVONE, Roma 2006, III, p. 283 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Saggi, 88). imp Arch com Unit 1897.indd 11 17/05/16 16:04 12 L’archivio comunale dall’Unità al 1897 del convegno nazionale di Modena del gennaio 1998 intitolato Labirinti di carta4, dedicato alla discussione sull’organizzazione e la gestione dei documenti dei co- muni a cento anni dalla Circolare Astengo, rimanda ad una riflessione matura che però non sembra sentire il bisogno di approfondire lo studio, se non in modo sporadico, del lungo periodo di tempo fra l’unificazione del Regno e il 1897. Chi riordina archivi comunali, tuttavia, ha la necessità di comprendere quali sono stati i sistemi applicati nel corso del tempo per la formazione dell’archivio mu- nicipale. Quindi, proprio con lo spirito di rispondere ad una comune esigenza è stato condotto questo studio su come i comuni del Regno hanno affrontato il problema dell’archiviazione degli atti in epoca precedente all’emanazione della Circolare Asten- go, concentrando l’attenzione sui modelli proposti dalla manualistica tecnica indiriz- zata ai segretari comunali e agli archivisti edita fino al 1897. La ricerca si propone di definire una bibliografia ragionata dei manuali per la gestione dell’archivio corrente coevi al primo periodo postunitario, solitamen- te corredati da quadri di ordinamento e classificazione5. L’obiettivo non risulta semplice, in quanto la manualistica amministrativa non è comunemente trattata con particolare attenzione, e, una volta invecchiata, viene scartata senza entrare a far parte delle collezioni delle biblioteche o degli archivi. Inoltre questo genere di opere non è mai stato al centro di specifiche indagini in ambito archivistico, determinando di fatto l’esclusione di queste fonti dai percorsi consolidati della ricerca disciplinare. Grazie all’utilizzo di una pluralità di repertori e di strumen- ti, è stato possibile identificare l’edizione di ben venticinque manuali, dei quali se ne sono potuti consultare ventitré a fronte dei pochi autori di cui prima si aveva notizia. La lettura dei manuali ha permesso di costruire un quadro generale del contesto di fine Ottocento entro il quale i comuni determinavano le proprie strategie documentarie, offrendo anche lo spunto per ulteriori approfondimenti. Accanto all’analisi della manualistica, la ricerca è stata estesa anche all’impianto normativo, alle disposizioni ministeriali e infine alla costruzione di un percorso in cui la voce degli stessi autori è diventata protagonista nel farci immedesimare in una quotidianità che tutto sommato non è così lontana dalla nostra.