Rapporto Sulla Verifica Della Definizione E Delle Prestazioni Del Servizio Pubblico Della SSR in Considerazione Dei Media Privat
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Il Consiglio federale 17 giugno 2016 Rapporto sulla verifica della definizione e delle prestazioni del servizio pubblico della SSR in considerazione dei media privati elet- tronici Rapporto del Consiglio federale del 17 giugno 2016 in risposta al postulato 14.3298 della Com- missione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S) Riassunto Mandato Con il postulato 14.3298 («Rapporto relativo alle prestazioni del servizio pubblico della SSR») la Com- missione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S) ha incaricato il Consi- glio federale di presentare e analizzare le prestazioni del servizio pubblico della SSR finanziate dai proventi del canone di ricezione, tenendo conto dell'importanza e del ruolo delle emittenti radiofoniche private. In risposta a questo postulato il Consiglio federale ha steso il presente rapporto. La prima parte offre una panoramica completa sul servizio pubblico fornito dalla SSR e dalle emittenti radiotele- visive private con e senza partecipazione al canone. Nella seconda parte il Consiglio federale pre- senta vari orientamenti per il futuro allestimento del servizio pubblico. Il servizio pubblico in Svizzera Nella prima parte del rapporto (capitolo 1 – 11) il Consiglio federale presenta l'evoluzione del servizio pubblico in Svizzera, le basi legali nonché le condizioni quadro tecnologiche ed economiche in cui evolvono le emittenti radiotelevisive. Analizza l'offerta e la fruizione dei media elettronici e riassume le offerte e la situazione finanziaria delle emittenti radiotelevisive private che non sono vincolate da un mandato di servizio pubblico. Il Consiglio federale riassume inoltre la posizione della Commissione fe- derale dei media (COFEM) in merito al servizio pubblico mediatico. Infine, in base alla prima parte del rapporto, trae le sue conclusioni sulla situazione attuale del servizio pubblico. I lavori preliminari mostrano l'evoluzione continua del servizio pubblico finanziato dal canone. Oggi è nuovamente confrontato a grandi sfide dovute alla digitalizzazione e al mutamento strutturale in atto nel settore dei media. La digitalizzazione ha comportato un aumento delle offerte disponibili e, di con- seguenza, della pluralità dei media. Le offerte radiotelevisive private senza mandato di prestazione e partecipazione al canone sono però principalmente orientate all'intrattenimento. Contrariamente a quelle del servizio pubblico, queste ultime dedicano molto meno spazio ai retroscena politici e alle tra- smissioni culturali e a carattere formativo. Il Consiglio federale ritiene tuttavia che, ai sensi del man- dato costituzionale, il fatto che queste prestazioni siano fornite alla popolazione da emittenti di servizio pubblico, in tutte le regioni linguistiche e in buona qualità, continua a ricoprire un ruolo essenziale. Si tratta di un vero e proprio servizio alla società e non di una semplice offerta sussidiaria qualora il mer- cato fallisse. La prima parte del rapporto mette anche in evidenza le strutture di costo della SSR e delle emittenti radiotelevisive private. I dati finanziari concreti sui vari generi di trasmissione – informa- zione, formazione, cultura, intrattenimento – e sui formati, mostrano che neppure le trasmissioni televi- sive che nella Svizzera tedesca godono di un ampio riscontro sono in grado di finanziarsi unicamente tramite la pubblicità. Questo vale soprattutto per le trasmissioni informative che richiedono molte ri- sorse, ma anche per le offerte d'intrattenimento che attirano un vasto pubblico. Il mercato svizzero della televisione regionale è un altro esempio che dimostra quanto sia difficile finanziare commercial- mente questo vettore: nonostante i proventi del canone, la maggior parte delle emittenti non sono in grado di sopravvivere a lungo termine, poiché non raggiungono abbastanza pubblico per coprire i loro costi fissi tramite gli introiti pubblicitari. Molte radio con o senza partecipazione al canone raggiungono invece una buona posizione sui propri mercati. Il presente rapporto mostra che, sul piano tematico, la SSR fornisce una vasta offerta molto apprez- zata dal pubblico nei campi informazione, formazione, intrattenimento e cultura. L'offerta si distingue per la diversità delle forme giornalistiche e dei formati delle trasmissioni. Le informazioni regionali sono principalmente appannaggio delle radio con partecipazione al canone delle regioni di montagna e periferiche e delle emittenti regionali con partecipazione al canone. Le prestazioni informative delle radio urbane e dell'Altopiano, titolari di una concessione ma puramente commerciali, sono general- mente meno complete. A differenza delle prestazioni informative delle radio SSR, le emittenti private titolari di una concessione offrono meno contesti e retroscena. ii In Svizzera, tra tutti i tipi di media, Internet si posiziona al primo posto per durata giornaliera di frui- zione, seguito dalla radio, dalla televisione e dai giornali. Le persone più giovani ricorrono maggior- mente a Internet, quelle più anziane sono più fedeli ai media classici. Per quanto riguarda la radio, il pubblico svizzero ascolta quasi esclusivamente programmi svizzeri – un terzo di radio locali private e due terzi di radio SSR – per la televisione la situazione è inversa, sono i programmi esteri ad assu- mere la parte del leone. I telespettatori più anziani guardano prevalentemente i programmi della SSR, quelli più giovani, se ricorrono alla televisione lineare, preferiscono le emittenti private estere. Conclusioni sul futuro servizio pubblico Nella seconda parte del rapporto (capitoli 12-15) il Consiglio federale abbozza le sfide e le possibilità di sviluppo del servizio pubblico basandosi sui lavori preparatori. Giunge a conclusione che per ragioni legate alla democrazia e alla politica sociale, la Svizzera necessiterà anche in futuro di offerte di servi- zio pubblico autonome alla radio, alla televisione e in Internet. Le offerte del servizio pubblico devono tuttavia essere disponibili laddove si trova il pubblico. Dato che il pubblico giovane tende a rivolgersi maggiormente alle offerte in Internet a scapito dei media classici per il servizio pubblico, raggiungere tutta la popolazione può dunque rivelarsi un'ardua sfida. Per motivi di ordine politico e democratico, il servizio pubblico deve poter continuare ad assumere una funzione integrativa e coinvolgere le comunità linguistiche, le religioni, le generazioni, le persone con un retroterra migratorio o altri gruppi sociali. Ciò presuppone un servizio pubblico ampiamente accet- tato e profondamente radicato nella società. Soprattutto nel settore televisivo e di Internet, il servizio pubblico deve affermarsi a fronte delle offerte estere e saper essere o rimanere concorrenziale. A tale scopo deve presentare contenuti in grado di attirare il pubblico che oltre a formazione, informazione e cultura comprendano anche l'intratteni- mento. Il Consiglio federale è dell'avviso che il modello attuale, ossia un grande fornitore per tutte le regioni linguistiche e delle radio e televisioni locali nelle regioni, resta il più efficace per affrontare queste sfide. Occorre tuttavia adattare questo modello alle esigenze descritte. L'attuale mandato costituzio- nale vale in linea di massima anche per il settore digitale e non necessita di adeguamenti o completa- menti a livello di contenuto. L'offerta di servizio pubblico deve comunque essere adeguata al contesto digitale, in un sistema a finanziamento misto, con un volume di finanziamento che non oltrepassi quello attuale. Procedura in due tappe Per adeguare il servizio pubblico alle nuove condizioni quadro, il Consiglio federale prevede di proce- dere in due tappe: A medio termine intende adeguare la legge sulla radiotelevisione per trasformarla in una legge sui media elettronici. (capitolo 14.3). Al momento di riattribuire la concessione alla SSR e alle radio e televisioni locali e regionali private, intende porre l'accento sui contenuti, la qualità, il finanziamento, la collaborazione e la sorveglianza (capitolo 14.2). Per quanto riguarda i contenuti e la qualità, il Consiglio federale si aspetta che almeno la metà del prodotto del canone della SSR sia dedicato all'informa- zione. Desidera accordare un peso ancora maggiore al fatto che le offerte di servizio pubblico si differenzino chiaramente da quelle commerciali e che siano insostituibili; questo vale anche per lo scambio tra le regioni linguistiche la raggiungibilità dei giovani. La cultura resterà uno dei compiti centrali der servizio pubblico della SSR. Secondo il Consiglio federale, l'intratteni- mento e lo sport rimangono elementi indispensabili dell'offerta della SSR, ma occorre riesami- nare la quota delle produzioni di terzi e moltiplicare le cooperazioni. In quanto al futuro finan- ziamento, il Consiglio federale opta per un finanziamento misto del servizio pubblico (canone iii e pubblicità) conservando per ora i limiti attuali in materia di pubblicità per la SSR. Il finanzia- mento tramite il canone deve mantenere le stesse proporzioni di oggi. Dal punto di vista del diritto della sorveglianza, rimane di primaria importanza un dialogo regolare con il pubblico e gli ambienti interessati. iv Inhalt Parte 1: basi dell'attuale servizio pubblico nel settore dei media .................................................... 1 1 Situazione iniziale, mandato e struttura del rapporto ................................................................ 1 1.1 Situazione iniziale e mandato ...................................................................................................