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funghi e natura

www.ambpadova.it Anno XL ~ 2° semestre 2013

Associazione Micologica Bresadola Gruppo di Padova www.ambpadova.it In copertina : Clitocybe gibba Notizie utili foto di Giuseppe e-mail: [email protected] Costiniti Sede a Padova Via Pinelli 4 C/C/ Postale 14153357 C.F. 00738410281 Quota associativa anno 2013: € 25,00 inclusa ricezione della “ Rivista di Micologia ” edita da AMB Nazionale e “ Funghi e Natura ” del Gruppo di Padova. Incontri e serate ad Albignasego (PD) nella Casa delle Associazioni, in via Damiano SOMMARIO Chiesa, angolo Via Fabio Filzi Presidente Giuseppe Costiniti (tel. 049 5741350), Funghi e Natura 30 giugno 2013 Renato Zangrandi (Presidente Onorario). Vice Pres. Mario Giliberto (tel. 348 8949007). Segretario e tesoriere Paolo Bordin (tel. 049 8725104). Resp. Gruppo di Studio Rossano Giolo La cronaca delle attività pag. 3 (tel. 049 9714147). di P. Bordin Supervisore attività tecnico-scientifiche: Paolo Di Piazza. Resp. attività ricreative: Ennio Albertin (tel. 049 Come vivere a spese di una pag. 5 811681). parasitica Resp. organizzazione mostre ed erbario: Andrea Caval- di F. Galvanin letto con la collaborazione di Donatello Caccin. Resp. pubbliche relazioni: Gino Segato (tel. 049 613881) e Ida Varotto. Il fungo della copertina pag. 9 Gestione materiale e allestimento mostre: Ennio Alber- Clitocybe gibba tin, Gaetano Friso e A. Perco-Nanti. di M. Giliberto Responsabile Funghi e Natura: Giovanni Di Stasio. Consiglio Direttivo : Il fascino della micologia alpina pag. 10 G. Costiniti, E. Albertin, P. Bordin, D. Caccin, A. Caval- quieta letto, M. Giliberto, R. Giolo, R. Menegazzo, A. Perco-Nanti, G. Segato e I. Varotto. di Enrico Bizio Revisori dei Conti : Buson Mario, Checchetto Alfredo e Novella Riccardo . Grazioso fuori e seducente dentro pag. 15 Inocybe asterospora di G. Costiniti funghi Il cortinario villoso pag. 18 e Cortinarius canabarba natura di G. Di Stasio Articolisti di questo numero: Un fungo dal cappello venato pag. 21 Enrico Bizio, Paolo Bordin, Giuseppe Costiniti, Gio- Pluteus thomsonii vanni Di Stasio, Federico Galvanin, Mario Giliberto e di R. Giolo Rossano Giolo. Direzione e grafica: Giovanni Di Stasio Un incontro inaspettato pag. 24 Vice Direzione e traduzioni: Federico Galvanin Limacela glioderma Comitato di lettura: Gianantonio Fongher, di G. Costiniti F. Galvanin e G. Di Stasio Realizzazione e stampa: A.M.B. Gruppo di Padova I prossimi appuntamenti pag. 27 La versione stampata di Funghi e Natura è inviata gra- tuitamente a tutti agli associati in regola con la quota sociale. TERMINATO IL 30 GIUGNO 2013

2 luoghi di crescita e dei periodi della rac- periodi della dei di e crescita luoghi dei che erbe, avevano delle essi scenza cono- stato è la apprezzato grande ste intervi- esprimevano dialetto. in si Dalle che nei ColliEuganei, residenti anziani alcuni intervistati qualevenivano nel Sig.ra Zuin dalla matorealizzato ilfil- apprezzare potuto hanno che persone cento quasi presenti no Legnaro. Era-di CNR del nologa Zuin, tec-Clara dott. Maria la relatrice tazione) l'alimen- per fre natura of- la che spontanee erbe leindicare ad che sta difficile (parola fitoalimurgiche sulle erbe serata stata è lainteressante Particolarmente soddisfacente. che più Gruppo stata Studio, è dal di te G G funghi e natura zione alle serate, ben alle organizza- zione partecipa- quest'anno la anche soci, entili La cronaca delle attività attività delle cronaca La Un momento della cena sociale di primavera diprimavera sociale cena della momentoUn dalla Segreteriadalla della dottoressa stessa. Zuin della con la data, partecipazione gui- visita miuna 2014 del program-ha nei sociazione nostra suscitato, As-la resse del inte-grande Aseguito Legnaro. da realizzatoa lei spontanee di erbe maginidell'orto im- anche alcune mostrato ha ci Zuin dottoressa La figlio. in padre da tramandata colta, di PaoloBordin di

(foto: A. (foto: Perco-Nanti) 3 3

ESCURSIONI SUI COLLI EUGANEI. RIPRESA DELLE ATTI- Le due escursioni si sono regolarmente VITA' effettuate, con l’adesione anche degli Ricordiamo ai soci che le amici del Gruppo AMB di Chioggia attività riprenderanno do- Sottomarina, nonostante le pessime menica 1° settembre con la condizioni atmosferiche durante la se- mostra micologica di Tre- conda uscita, che contemplava la salita baseleghe. a Rocca Pendice. Comunque, vista la La sera di lunedì 2 settem- presenza di un discreto numero di soci, bre, come di consueto nella l'escursione è stata effettuata ugualmen- Casa delle Associazioni di te, modificando però il percorso in al- Albignasego (PD) verranno cuni tratti, a causa del terreno partico- ripresi con videocamera e larmente scivoloso. Arrivati in cima, commentati i funghi più in- pur faticosamente, dove si trovavano i teressanti esposti all'esposi- resti di un antico castello dal quale a- zione micologica di Treba- vremmo potuto osservare addirittura il seleghe. lontano mare Adriatico, abbiamo dovu- Vi auguriamo buone ferie to, invece, accontentarci di un esteso con raccolte interessanti e vi "mare" di nuvole! aspettiamo numerosi in set- Soltanto verso la fine un tiepido sole ha tembre alla ripresa delle atti- potuto allietare il nostro ritorno. vità.

Ricordiamo ai nostri lettori che dal nostro sito: www.ambpadova.it si possono scaricare tutti i numeri di Funghi e Natura degli ultimi 7 anni.

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e Come vivere a spese di una russula

di Federico Galvanin funghi funghi

ABSTRACT The bizarre parasitical nature of Asterophora carne dura e gessosa virante al parasitica , a growing on rotten russula nero (della sezione fanno parte fruiting bodies, is described in the article. The article is completed by photos of the species in ad esempio e its habitat and microscopic analysis . ). Quello che ha catturato la mia attenzione è il o studio della micologia ci insegna l'im- fatto che tali russule erano attac- L portanza del mondo vegetale per la cre- cate da un fungo parassita dal scita dei funghi, indispensabile sia per i cappello sericeo biancastro e dai saprotrofi (o saprofiti), cioè funghi che si nutro- riflessi grigiastri. Piccoli basidio- no di materia orga- nica morta o in decomposizione, sia per i sim- bionti, funghi che realizzano un'interazione intima con le specie vegetali che porta giova- mento ad en- trambi gli orga- nismi viventi coinvolti. Meno frequentemente si trovano funghi Asterophora parasitica (foto: R. Menegazzo) parassiti, cioè funghi che vivono e si riproducono a spese di un altro organismo mi bianchi spuntavano anche dai vivente, spesso provocandone la morte. carpofori di Russula non ancora Durante un'escursione nei boschi di Valle di putrescenti, mentre alcuni esem- Cadore (BL) passeggiavo in un ombroso e umi- plari più maturi crescevano addi- do bosco misto con netta prevalenza di faggio e rittura fascicolati su carcasse di abete bianco quando mi sono imbattuto in un russule in decomposizione. L'a- gruppo di esemplari del genere Russula , alcuni spetto del fungo e la curiosa mo- in avanzata fase di decomposizione. Erano Rus- dalità di crescita non lasciavano sule della sezione Compactae , caratterizzate da adito a dubbi: si trattava di esem-

5 plari di Asterophora parasitica , fungo parassita stelle” (riferendosi alle particola- dal portamento esile crescente su vecchi basidio- re forma delle clamidospore di mi di Russula o . Tale fungo è in grado questo fungo) mentre il nome di riprodursi assessuatamente mediante clamido- della specie deriva dal latino spore (spore assessuate, prodotte direttamente parasiticus = da parassita. dalla carne del carpoforo) oppure, occasional- DESCRIZIONE mente, in maniera sessuata (mediante spore ge- Cappello : 0.5-2.5 cm, da conico- nerate dai basidi, come avviene comunemente campanulato a convesso appiana- nei basidiomiceti). L'osservazione al microsco- to, sovente con umbone centrale pio di questo fungo rivela la massiccia presenza accentuato; margine vistosamen- di clamidospore, mentre rare sono le spore pro- te striato; superficie del cappello dotte dai basidi, localizzate per lo più sul filo liscia e sericea di color grigio- lamellare. biancastro con riflessi lillacei. Nel seguito si riporta una breve descrizione si- Imenoforo : lamelle spaziate e stematica, macroscopica e microscopica. relativamente spesse di color Asterophora parasitica (Pers.) Singer grigio-biancastro. Gambo : 2-5 x 0.2-0.4 cm, cilin-

Sinonimi: Nyctalis parasitica, Gymnopus parasiticus Posizione sistematica Classe: , Ordi- ne: , Famiglia: , Genere: Asterophora, Specie: parasitica. Note sulla posizione siste- matica : descritto da Elias Magnus Fries nel 1852, come Agaricus parasiticus, fu tra- sferito nel genere Asteropho- ra nel 1951 da Rolf Singer. Due immagini di Asterophora parasitica su Russula nigri- Questo genere annovera fun- cans. (foto: R. Menegazzo) ghi parassiti di Russula o Lac- tarius caratterizzati dalla pre- senza di clamidospore e la- melle non pienamente svilup- pate. La collocazione del Ge- nere Asterophora nella Fami- glia Lyophyllaceae è tuttora oggetto di discussione nella comunità scientifica interna- zionale. Etimologia : asterophora de- riva da astér = stella e phéro = io porto, quindi “che porta

6 drico e spesso contorto, concolore al cappello. za nei funghi ospiti di mannitolo, Anello : assente uno zucchero semplice che è pre- Carne : esigua, bianco-brunastra dal forte odore sente fino al 24.5% in peso secco farinoso, sapore simile. in Russula nigricans e Russula densifolia . Studi approfonditi sul- Macroreazioni : non distintive. la crescita in vitro di questo fungo Habitat : cresce in estate-autunno, nei boschi (Homma et al., 2006) dimostrano sia di latifoglia che di aghifoglia, su carpofori la sua capacità di crescita anche su vivi o marcescenti del genere Russula (Sezione substrati contenenti Ganoderma Compactae ) o Lactarius . lucidum , Macrolepiota procera , Commestibilità: non commestibile. Agrocybe cylindraceaea e Suillus Ecologia: la crescita del fungo parassita è asso- bovinus (specie fungine che con- ciata non tanto alla particolare affinità verso il tengono mannitolo in proporzioni genere Russula o Lactarius , quanto alla presen- elevate). Specie confondibili : è possibile confonderla con Asterophora lycoperdoides (Bull) Ditmar, ca- ratterizzata però da colori bruna- stri e dal cappello coperto da una pruina inizialmente biancastra e poi camoscio costituita da clami- dospore a forma di stella (vedi foto). MICROSCOPIA Materiali e metodi : osservazioni effettuate su exsiccata con l'ausi- lio di rosso congo ammoniacale. Clamidospore : 12-15 x 8-9 µm Particolare della crescita su Russula densifolia color crema, tubercolare, a parete (sopra) spessa, lisce. Esemplari maturi di Asterophora parasitica in Spore : 4.5-6 x 3.5-4.5 µm da el- habitat (sotto) (foto F. Galvanin) lissoidali a subglobose, poco nu- merose. Basidi : poco numerosi. Cheilocistidi : non osservati. Ife : gambo e cappello costituiti da ife cilindriche parallele. Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti osservati.

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A. parasitica: a sinistra clamidospora

a destra clamidospore originatesi dalla carne del fungo.

(foto F. Galva- nin)

A. lycoperdoides (foto: R. Menegazzo) Clamidospore di A. ycoperdoides (foto: F. Galvanin)

BIBLIOGRAFIA BREITENBACH J. & K RÄNZLIN F. - 1995: Champignons de Suisse. Tome 4. Ed. Mykologia - Lucerna. HOMMA H., H. S HINOYAMA , M. T ANIBE , S. A MACHI , T. F UKIHARU & T. F UJII - 2006: Fruiting-body formation, cultivation properties, and host specificity of a fungicolous , Asterophora lycoperdoides . Mycoscience 47:269–276. Moser M. - 2000: Guida alla determinazione dei funghi . Vol. 1. Saturnia.Trento WEB Index Fungorum: http://www.indexfungorum.org

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natura IL FUNGO DELLA COPERTINA e di Mario Giliberto funghi funghi ABSTRACT Clitocybe gibba is the mushroom of the cover photo. A brief description is given in the following lines.

Clitocybe gibba (Pers. : Fr.) (= Clitocybe infundibuliformis (Schaeffer) Quélet. Etimologia : dal latino gibbus , che significa protuberanza o gobba, per la presenza di un umbone nei carpofori giovani. Nome volgare : imbutino Posizione sistematica : Classe Basidiomycetes , Ordine Tricholomatales Kühner, Fam. Tricholomataceae Heim ex Pouzar, Tribù C litocybeae Fayod. E’ un fungo di dimensioni medio-piccole, che cresce in gruppo di numerosi esemplari, sia in boschi di aghifoglie che di latifoglie, in estate ed in autunno dopo abbondanti piogge. Cappello da 30 ad 80 mm, ocraceo-carnicino di aspetto vellutato, inizialmente conves- so ed umbonato, poi depresso imbutiforme. Lamelle fitte e decorrenti, di colore bianco o crema pallido. Gambo da 30 a 50 mm, con spessore da 4 a 10 mm, concolore alle lamelle ed ingros- sato alla base dove è presente un feltro miceliare bianco. Carne tenace ed elastica nel cappello, fibrosa nel gambo. Odore lieve di mandorle amare (cianico), sapore mite. Commestibilità: è un buon commestibile.

Clitocybe gibba (foto: G. Costiniti) 9 and a microscopic analysisandchart. amicroscopic withhabitatinspecies its photos completedtheof description is follows colouredthat The species. C C thefindingt of tells thealpine longingto flora, be-mushrooms of whichauthor,an is expert The ABSTRACT quale una certa specie appare sul terreno. Vi Vi terreno. sul appare specie certa una quale la con anno, in anno di variabile estremamente frequenza, alla riferisco mi inspiegabile: versi funghi e natura ouo oae n eoeo e certi per fenomeno un notare potuto avrà rapito, rimanendone funghi, dei do mon-al tempo poco avvicinatoda è si hi Hygrocybe quietaHygrocybe Hygrocybe quieta Hygrocybe Il fascino della micologia alpina micologia della fascino Il

- Monte Viezzena, 16.08.2012Viezzena, Monte -

his

etri l fno intermittenza, a fanno lo festarsi, mani- a restii più sembrano vece, in-Altri, annate. le tutte in mente costante- loro meno o la più apparizione facendo ”problemi”, sti que-di hanno non che funghi sono di Enrico di Bizio (foto: E. Bizio) 10 10 saltuariamente: alcune specie sono note per farsi d’interesse del neofita, prima che vedere un anno, e poi, per molti altri, si diverto- si spenga il “sacro fuoco”. Se poi no a giocare a nascondino con noi, prendendo in l’autore di queste modeste note è giro chi pensa di aspettarle al varco per fare anche appassionato di montagna quella fatidica foto che la volta precedente non e di funghi che crescono era riuscita bene. Un gioco delle parti nel quale all’ombra delle cime dolomiti- il fungo interpreta il ruolo dell’attore protagoni- che, allora è facile che, incro- sta, e il micologo, spesso, quello di spalla, se ciando i pochi dati messi a dispo- non di vittima designata dei suoi capricci. Noi, sizione, si possa arrivare ad una “vecchi arnesi del mestiere” ne sappiamo qual- Hygrocybe ! cosa … Ed infatti, di una Hygrocybe vor- Il lettore, ormai allo stremo delle forze, si chie- rei parlarvi, perché questa ( H. derà: ma dove mai vuol andare a parare, ’sto quieta ) non è che la si trovi ad qua? ogni due passi.

Hygrocybe quieta - Forcella Giau, 23.08.2012 (foto: E. Bizio)

Beh, ovviamente, su di una specie non frequen- Mi sono appassionato, già dalla tissima, anzi, “ritrosa”, che sia anche carina, che fine degli anni ’80 del secolo sia colorata, che abbia una valenza ecologica di scorso, allo studio dei funghi che un certo tipo, insomma che abbia tutte quelle crescono nella cosiddetta zona caratteristiche sufficienti per poter “imbastire” alpina delle Dolomiti (che poi è un discorso capace di “mantenere alto” il livello una fascia vegetazionale che si

11 trova in alta montagna, oltre i pascoli, rappre- le località si trovano tra 2300 e sentata, per dirla in breve, dalla presenza di 2400 metri di altitudine. salici nani) quando, durante un’escursione Come potete vedere dalle due sull’Altopiano delle Pale, verso Rifugio Roset- immagini, si tratta di una specie ta, vidi un oggetto rosso brillante staccarsi cro- robusta, piuttosto carnosa, ma di maticamente dal verde della prateria e dal bian- dimensioni piccole o medie. In core delle rocce sedimentarie. Si trattava del questo non fa eccezione rispetto a più clamoroso fungo di quell’ambiente, un e- molti altri funghi soliti a crescere semplare della specie simbolo tra tutti i funghi in questi ambienti estremi; ma ne di alta montagna, la celeberrima e frequentissi- parleremo in un’altra occasione. ma Russula nana Killerm. Da allora ho imparato a far la conoscenza di DESCRIZIONE qualche altra specie … ho capito alcune cose, Hygrocybe quieta (Kühner) altre, no! Per esempio non ho capito perché ci sono delle annate in cui Hebeloma alpinum (J. Singer 1951 Favre) Bruchet , Cortinarius alpinus Boud. (più Sin.: Hygrophorus quietus Kühner noto forse come Cortinarius favrei D.M. 1947 Hend.) ed Entoloma sericeum Quél. contendo- (Nota: la descrizione deriva esclu- no a Russula nana la palma della presenza sul sivamente dallo studio delle due terreno, e altri anni in cui una o più d’una di raccolte qui rappresentate). queste specie si fa fatica a vederle! Ho cercato Cappello : Il colore va dal giallo dei criteri, ho valutato il clima, il periodo sta- al giallo-arancio; il suo profilo è gionale, la tipologia del terreno e quello delle grossolanamente campanulato, piante, senza trovare una spiegazione convin- sempre irregolare, lobato; la cuti- cente: la logica non è dei funghi, e di questo bisogna farsene una ragione!Ma torniamo alla cola è lucente e untuosa, ceracea nostra Hygrocybe quieta (Kühner) Singer , que- più che viscida; una striatura si sta bella specie che, con un po’ di fortuna, riu- può osservare per un brevissimo sciamo a determinare anche “a naso”. Come tratto all’estremo margine, ma dicevo, è uno di quei funghi che non sono soliti solo in condizioni di forte umidi- fare apparizioni massicce: anzi. Non che sia tà. una specie rara, ma ci sono degli anni in cui ci Lamelle : poco fitte, piuttosto lar- si dimentica della sua esistenza, altri invece in cui ci s’imbatte più volte in un tempo relativa- ghe e adnate (cioè incontrano il mente assai ristretto. Ed è esattamente quello gambo con la loro porzione più che è successo nell’agosto dell’anno scorso larga), in genere hanno lo stesso quando, durante la seconda metà del mese, l’ho colore del cappello (concolori) o incontrata più volte. Vi propongo tendono ad una colorazione più l’osservazione di questa specie attraverso le sostenuta, sul giallastro mescolato foto scattate rispettivamente in località Le Cu- ne, Monte Viezzena (vicino a Passo Lusia, nella al rosa-arancio (salmone). catena montuosa che separa Valle di Fiemme e Gambo : è in assoluto l’elemento Valle di S. Pellegrino) e a Forcella Giau più curioso di questa specie, pre- (località che non ha bisogno di presentazione, a sentandosi irregolarmente cilindri- perpendicolo dei Lastoi de Formin); ambedue co, più spesso contorto, compres-

12 funghi so, longitudinalmente solcato, fistoloso (cioè a scoli, raggiunge occasional- forma di tubo cavo), con la superficie ceracea mente la cosiddetta zona

(il suo aspetto ricorda curiosamente certi asco- alpina; si ritrova spesso gre- e natura miceti stipitati, in particolare alcune Helvella !); garia (cioè in parecchi esem- il colore del gambo è assai più variabile rispetto plari ravvicinati), talvolta a quello del cappello, manifestando una gamma addirittura in gruppetti costi- cromatica stupefacente, come si può vedere dal tuiti da esemplari concresciuti, colore arancio-salmone della seconda raccolta. separabili fra loro solo con un po’ Carne : è giallina, fragile, esile. Il suo odore è di fortuna (come nella foto della molto particolare, ricordando quello del Lacta- prima raccolta). Secondo Bon, rius quietus Fr. (un misto di cimice, farina ran- questa specie è ubiquitaria ma, cida, terriccio umido e crostacei), come risalta rimanendo alla mia esperienza di bene dal nome stesso che il grande Kühner ha micologo di alta montagna, finora voluto conferire a questa Hygrocybe (tuttavia l’ho rinvenuta sempre associata a questo carattere è molto incostante: nella prima terreni calcareo-sedimentari, mai delle due raccolte era quasi inavvertibile). vulcanici. Ambiente di crescita : le due raccolte sono MICROSCOPIA state fatte in alta montagna, come ho anticipato Per chi vuole avvicinarsi alla mi- nell’introduzione. Questa specie viene di solito croscopia, ho ricavato, sempre nei prati, non raramente in montagna, nei pa- dallo studio congiunto delle due raccolte, i seguenti elementi, che

13 ho condensato nella tavola al tratto qui riprodot- degli appunti (o su supporto infor- ta. matico) per passare, solo in un Nella pellicola pileica sono osservabili due stra- secondo tempo, al confronto con ti di elementi: uno più superficiale ( epicute ) la letteratura: non il contrario! costituito da ife intrecciate, sottili, spesse 3-5 Solo poche parole dal punto di µm, e uno sottostante ( subcute ) composto da ife vista tassonomico- più larghe, a salsiccia, 60-80 x 20-30 µm; i basi- nomenclatoriale: c’è chi sostiene di hanno la forma di lunga clava e sono tetra- che H. quieta dovrebbe essere sporici, 40-50 x 6-8 µm; le spore sono per la chiamata col primissimo epiteto maggior parte caratteristicamente strangolate friesiano di H. obrussea (Fr.: Fr.) (con strozzatura mediana), in misura inferiore Wünshe 1877, ovviamente priori- ovoidali, le loro dimensioni sono 7-9 x 4-4.5 tario, ma la descrizione di Fries µm; non ho osservato cistidi sul taglio - non comprende l’odore di Lacta- re, mentre giunti a fibbia (GAF) sono presenti rius quietus e ciò supporta e frequenti dappertutto. Il quadro microscopico l’opinione di chi opta per la sepa- si è dimostrato coerente con i dati di letteratura. razione tra due specie. La descrizione degli esemplari raccolti è Spero, in tal modo, di aver contri- un’attività fondamentale del micologo; spesso buito alla conoscenza di una bella potrà sembrare poco utile (e così è in effetti per specie e di aver stimolato il lettore le specie più banali) ma in altri casi è necessario alla ricerca di funghi di alta mon- che sia svolta con grande rigore. La circostanza tagna: un aspetto tra i più gratifi- mi offre l’occasione, e mi si perdoni la libertà canti che la micologia possa offri- nell’affrontare quest’argomento, per ribadire che re! il metodo più corretto (e onesto) per studiare le proprie raccolte, è quello di annotare le caratteri- stiche (morfocromatiche, organolettiche, micro- scopiche, ecologiche) fissandole sul quaderno

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE ARNOLDS E., 1990: Tribus Hygrocybae (Kühner) Bas & Arnolds. In: Flora Agari- cina Neerlandica 2: 95 BOERTMANN D., 2008: Hygrocybe . In: Funga Nordica: 203 BON M., 1990: Flore Mycologique d’Europe 1. Les Hygrophoeres. Doc. Myc. Mém. Hors Série n. 1: 47 CANDUSSO M., 1997: Hygrophorus s.l. Fungi Europaei 6. Libreria Basso, Alas- sio: 529

14 natura Grazioso fuori e seducente dentro e

Inocybe asterospora di Giuseppe Costiniti funghi funghi

ABSTRACT The inconspicuous habit of this little mushroom is com- pensated by the very fascinating microscopy. The author describes the macroscopic and microscopic characters of the species.

on mi è capitato spesso di incontrare re tra le foglie cadute dalle tipiche N questo bel funghetto di latifoglia! Se ci tonalità autunnali. si limitasse alle sole apparenze qualcu- Non è così per coloro che, come no potrebbe nutrire qualche perplessità a questa me, si nutrono anche mia affermazione. dell’apprendimento della micologi- In effetti da una rapida occhiata si può notare a ed in particolare di questo parti- un funghetto poco appariscente, che difficil- colare e difficile genere e che ri- mente l’occhio poco allenato di chi cerca fun- mangono sempre affascinati da ghi solo commestibili riuscirebbe ad individua- questi ritrovamenti.

Inocybe asterospora (foto: G. Costiniti) 15 E’ la quarta volta che incontro questa specie nei grigio-beige, a brunastro chiaro, pochi anni, da quando ho intrapreso lo studio del col filo diritto, cigliato. Genere Inocybe . Gambo: 50-70 × 5-10 mm, cilin- Il primo incontro è avvenuto in Calabria al drico, talvolta compresso o con- C.S.N. dell’AMB di Amantea, il secondo in Pu- torto, con bulbo biancastro, mar- glia a Lecce, il terzo a Lavarone in una bellissi- ginato alla base, subconcolore al ma faggetta, infine recentemente nei Colli Euga- cappello, completamente pruino- nei, in località Laghetti del Venda. so. Il genere Inocybe è caratterizzato da funghi dalla Carne: fibrosa, biancastra nel colorazione piuttosto monotona ed uguale tra le cappello e nel bulbo, rosso- diverse specie, le dimensioni medio-piccole e brunastro più o meno carico nel l’odore comune fanno di questo genere quasi gambo, con odore spermatico o di sempre un rebus determinativo dal punto di vista terriccio. macroscopico. Però, come già asserito su un MICROSCOPIA: articolo precedente a proposito di Inocybe tene- Spore : gibbose, con aspetto brosa , alcune specie (poche) sono determinabili “stellato”, (9) 9,6-12,4 (13,5) × con una ragionevole facilità. Inocybe asterospo- 8,2-10,0 µm; ra , cioè il soggetto di quest’articolo, è una di Basidi: clavati, tetrasporici; queste. Il colore del cappello “marrone casta- Cistidi : pleuro-, cheilo- e cauloci- gna”, con le fibrille longitudinali regolari che stidi metuloidi. evidenziano la carne bianca sottostante, il gam- HABITAT: nell’erba dei boschi bo, sub-concolore al cappello, che termina con di querce e faggi, su terreno cal- un bulbetto marginato biancastro (a volte anche careo, da luglio ad ottobre. rotondeggiante) ne permettono l’identificazione con un buon margine di sicurezza. Ovviamente quando si parla di Inocybe l’ultima parola spetta al microscopio e con questa specie è già sufficiente il primo “vetrino” per pervenire alla sicura determinazione. L’appellativo “asterospora” indica che le spore hanno forma di stella, come, d’altronde, è possibile accertarle dalle immagini che seguono. Inocybe asterospora Quélet

Cappello: 30-60 (70) mm, da conico-convesso a piano-convesso, con umbone al centro general- mente circondato da una caratteristica depressio- ne, il margine generalmente rivolto verso il bas- so, bruno-ocra, bruno carico, più chiaro verso la periferia, bruno-rossastro nell’umbone, il rivesti- mento leggermente feltrato, radialmente fibroso- lacerato verso il margine, così da lasciar traspari- re il colore biancastro della sottostante carne. Lamelle: sinuato-smarginate, poco spaziate, intercalate da brevi lamellule, da grigio chiaro,

16 Foto di microscopia di Inocybe asterospora

Spore

Cistidi

BIBLIOGRAFIA PAPETTI C., G. C ONSIGLIO & G. SIMONINI - 1999: Atlante foto- grafico dei Funghi d’Italia . vol. 1. A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici. Trento

Testo e foto di G. Costiniti Caulocistidi

17 natura

e Il cortinario villoso

funghi funghi di Giovanni Di Stasio Cortinarius canabarba

ABSTRACT A rare cortinarius species, belonging to the Seri- ceocybe Section and recently found in a spruce- fir forest of Trentino, is described in the article. cybe , ritrovato in Trentino in un bosco di abeti rossi. Cortinarius canabarba

RIASSUNTO M. M. Moser iene descritto un cortinario alquanto Posizione sistematica : Sottogene- raro, appartenente alla Sezione Sericeo- re Telamonia , Sezione Sericeo- V cybe .

Cortinarius canabarba 18 Etimologia velo lanoso-fioccoso biancastro, Dal Latino canus = bianco, canuto, argenteo; anche sotto il bulbo. barba = barba, lanugine. Carne : viola, con effetto marmo- MATERIALI E METODI rizzato e macule giallastre; odore Le osservazioni sono state effettuate su reperti sgradevole, ma leggero, di radice freschi. Il rosso congo è stato utilizzato quale e una componente che ricorda colorante per le indagini al microscopio. Le im- vagamente il C. traganus . magini microscopiche sono effettuate con obiet- Habitat : il ritrovamento è avve- tivi 40x e 100x ad immersione. nuto in bosco di abeti rossi, rari DESCRIZIONE abeti bianchi, più in là faggi, a Cappello : 2-5 cm, da emisferico a campanulato- mt. 1080 di altezza, dopo un pe- convesso, poi piano-convesso, irregolare, carno- riodo di prolungata siccità. Rac- so, feltrato-lanoso, sericeo in particolare nei gio- colta: località Lago di Piazze - vani esemplari. Cuticola asciutta di colore argen- Baselga di Piné (TN) il teo-lillaceo, su fondo violetto chiaro; 19/08/2012, legit. et det. G. Di l’abbondante velo decora il cappello fino Stasio. all’attaccatura del gambo, creando singolari fioc- MICROSCOPIA cature su quasi tutto il basidioma. Spore: misura 6,5-9,2 x 4,9-5,9 Lamelle : adnate, poco fitte, frapposte a lamellu- µm Q = 1,49-1,53, ellissoidali le, seghettate, colore lillacino e il filo un po’ più con appendice ilare piuttosto chiaro, poi a maturità ocracee a causa della spo- pronunciata e finemente verruco- rata. se. Gambo : piuttosto lungo in rapporto al cappello, Basidi: tetrasporici, di forma circa 12 cm, slanciato con ingrossamento verso clavata, misura 28-30 µm; il basso, bulboso alla base, ricoperto da un ricco Cellule marginali: da cilindriche a clavate, misura 20-29 x 3,5-5,7 µm; Cutis: ife cilindriche, da parallele e stese a irregolarmente aggrovi- gliate con apice arrotondato, lar- Microscopia ghe 4-6,7 µm e giunti a fibbia numerosi. OSSERVAZIONI Si tratta di un cortinario raro per l’Italia con ritrovamenti circo- scritti in Trentino. Mentre sem- brerebbe più diffuso nel nord Europa. In vari anni di frequentazione dei boschi nella zona di Baselga di Piné (TN) non avevo mai incon- trato questa specie e non mi sono mai pervenute segnalazioni di

Spore 19 ritrovamento: mi risulta, dunque il primo ritro- bo e sul cappello, che caratterizza- vamento in quest’area. no l’aspetto di questa singolare Telamonia dai colori violacei si distingue per specie. il considerevole velo fioccoso-lanoso sul gam-

Pileipellis Basidi

Pileipellis e giunti a fibbia Cellule marginali

BIBLIOGRAFIA Cetto B. - 1989: I funghi dal vero. Vol. 6 . Ed. Grafiche Saturnia Trento. CONSIGLIO G. & C. P APETTI - 2009: Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - Vol. 3 . - A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici. Vicenza. COURTEQUISSE R. & B. D UHEM - 1994: Guides des champignons de France et d’Europe. Dela- chaux et Niestlé. Lausanne. Papetti C. & E. Danzi – 2007: Alcuni Cortinarius rari o interessanti della Val di Fiemme. I con- tributo . Rivista di Micologia 3: 243-253. Testo e foto di G. Di Stasio

20 natura

e Un fungo dal cappello venato

di Rossano Giolo funghi funghi Pluteus thomsonii

erano i Pluteus : una in particolare ABSTRACT A poorly known species belonging to the Pluteus ha attirato la mia attenzione. Si , characterised by unusual macroscopic trattava di piccoli esemplari di and microscopic attributes, is presented in the Pluteus crescenti al suolo tra resti article. legnosi di frassino; il carattere che ha attirato maggiormente la mia attenzione è stato la cuticola del cappello che presentava venature in rilievo, molto fitte al centro, che si dirada- vano verso il bordo, come ramificate, dando un aspetto particolarmente curioso. Tornato a casa, effettuata la microscopia e consultata la bibliografia in mio possesso, sono arrivato alla determina- zione: si trattava di Pluteus thomsonii (Berk & Br.) Dennis Di seguito vengono descritti i caratteri morfologici , mi- croscopici e la posizione Pluteus thomsonii sistematica.

iene presentata una specie appartenente Pluteus thomsonii V al Genere Pluteus poco conosciuta e con dei caratteri macro e microscopici (Berk &Br.) Dennis molto particolari. DESCRIZIONE Nei giorni tra la fine aprile e inizio di maggio, Cappello : 25-40 mm di diametro, terminata oramai la fioritura degli ascomiceti da convesso a piano-umbonato, primaverili ( Morchelle , Helvelle , ecc.), mi sono superficie rugosa, a causa delle dedicato alla ricerca, nei dintorni di casa, di venature in rilievo molto fitte al tutte le specie che nei parchi e nei boschetti disco, che si espandono verso il circostanti cominciavano ad apparire e, dopo le bordo ramificandosi, colore bruno Psathyrelle (abbondanti), le specie più presenti 21 molto scuro da giovane che a maturità schiari- OSSERVAZIONI sce verso il bruno chiaro, orlo striato per pochi Specie di non facile determinazio- millimetri ne, oltre che abbastanza rara. Però Lamelle : mediamente fitte, ventricoso- se si osservano le venature in ri- panciute, libere al gambo, all'inizio biancastre lievo, molto evidenti, ed estese e, poi rosate, filo intero più chiaro. microscopicamente, i cheilocisti- Gambo : 25-40 x 2-4 mm., cilindraceo, allarga- di, alcuni con prolungamento to alla base, finemente striato longitudinalmen- apicale lungo e sottile, questi due te, colore da giovane grigio scuro, poi schiarente, con pruina bianca, pieno. Carne : esigua, grigiastra, senza odore particolare, sapore non accertato. Habitat : su ceppi o al suolo su resti legnosi di latifoglia. Raccolta: loc. Bosco di Pia- nura (Comune: Piove di sacco -PD-) una decina di esmplari al suolo su resti legnosi di frassino.

MICROSCOPIA Spore : 6-8,5 x 5-6,5 µm, lisce, da subglobose ad ellis- soidali. Basidi : tetrasporici, clavati. Cheilocistidi : clavati, fusi- formi, alcuni con lunga ap- pendice sottile. Cuticola: imeniforme. Pluteus thomsonii in habitat

caratteri sommati dovrebbero facilitarne la determinazione .

Particolari del cappello

22 Pluteus thomsonii : foto di microscopia

Spore e basidi Cheilocistidi

Pileipellis

BIBLIOGRAFIA:

Moser M. - 2000: Guida alla determinazione dei funghi . Vol. 1. Saturnia. Trento ZUCCHERELLI A. - 2006: I funghi delle pinete . Vol. 2. Longo Editore. Ravenna. Eyssartier G.& P. Roux– 2011: Le Guide des Champignons France et Europe . Éditions Belin. Paris Cetto B. – 1987 : I funghi dal vero. Vol. V . Ed. Saturnia. Trento. Testo e foto di R. Giolo

23 natura e Un incontro inaspettato funghi funghi di Giuseppe Costiniti Limacella glioderma

ABSTRACT The author describes the first collection of this species in a well known place frequented for many years.

volte, seppur raramente, capita di in- insieme a Giovanni Di Stasio, A contrare dei funghi che, nei posti sempre quando molti funghetti di color frequentati, non abbiamo mai notato rosso mattone hanno attirato la prima. Questo mi è accaduto tre anni fa a Lava- nostra attenzione. Al momento, da rone (TN) in un bosco che frequento da almeno lontano, abbiamo pensato ad una dieci anni. Ero ormai alla fine dell'escursione, sorta di lattario ma, giunti vicini,

Limacella glioderma in habitat (foto: G. Costiniti) 24 abbiamo capito subito che si trattava di qual- Descrizione microscopica cos'altro, forse un tricoloma. Una volta raccolto un esemplare, fatte le prime osservazioni e av- Spore 5-6 x 5,5 (6) µm, media vertito un forte odore di farina ci siamo subito 5,35 x 5,10 sferiche, lìsce, con orientati verso il Genere Limacella; restava da apìcolo evidente, sino ad 1 µm di capire quale specie. lunghezza; non amiloidi. Basidi Tornati a casa, ci siamo avvalsi dei pochi testi 30 x 6 µm, tetrasporici, basidioli disponibili che hanno stabilito trattarsi della abbondanti. Limacella glioderma . NOTE Limacella glioderma E ' dato come un fungo non fre- quente ma diffuso in tutto il terri- (Fr.) Maire 1924 torio nazionale. Ci sono segnala- zioni anche dal Piemonte, dal DESCRIZIONE Friuli Venezia Giulia e dal Vene- Cappello 40-60 (75 ) mm, campanulato, presto to (Vallata dell'Agno, Vicenza e piano, spesso con largo umbone, dì colore da Agordina, Belluno). Non è in rosso-bruno a fulvo-carnicino. Margine lieve- ogni caso certa ed assodata la sua mente eccedente, a volte striato per trasparenza, preferenza in ambienti montuosi. cuticola irregolarmente screpolata con tempo Nei testi consultati è segnalata la secco, viscido-glutinosa negli esemplari giovani sua presenza in ambienti misti di e in condizioni atmosferiche piovose. latifoglia e aghifoglia. Per alcuni Lamelle mediamente fitte ed intervallate con autori il basidioma è dato per numerose lamellule, di colore biancastro, crema tipico del sottobosco dell'ippoca- pallido con l'invecchiamento, libere al gambo, stano. L'etimologia di Limacella alte sino a 11-12 mm. deriva da lumaca, mentre glioder- Gambo 75 x 10-12 mm, cilindrico, centrale, ma significa cuticola glutinosa. pieno, a volte contorto, clavato verso la base, ma Poco indicativi i dati microscopi- non bulboso. Colore bianco, sia all'interno che ci all'interno del genere, che an- all'esterno. Anello frammentato ed evanescente, novera una decina di specie a a volte appena percettibile; lacerato dalla metà livello europeo. verso il basso; bianco con sfumature carnicine. Carne bianca, compatta e soda; odore forte di farina.

25 Foto di microscopia

spore

BIBLIOGRAFIA BON M. - 1988: Champìgnons de France et d'Europe occidentale . Arthaud. Paris CETTO B.- 1978: I funghi dal vero , vol. 2, Arti grafiche Saturnia. Trento. PAPETTI C., G. C ONSIGLIO & G. S IMONINI - 2000: Atlante dei Fun- ghi d'Italia , vol.1 A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici. Trento TESTONI A. & E. B IZIO . 2005 : Società Veneziana di Micologia - Erbario Micologico del Museo Civico di Storia Naturale di Ve- nezia.

26 del 2013

Settembre Relatori Domenica 1 Esposizione micologica a Trebaseleghe (PD) lunedì 2 Funghi dal vero Gruppo di Studio Domenica 8 Esposizione micologica a Ponte San Nicolò (PD) Lunedì 9 Funghi dal vero Gruppo di Studio Lunedì 16 Funghi dal vero Gruppo di Studio Lunedì 23 Funghi dal vero Gruppo di Studio Sabato 28 e Domenica 29 Mostra micol. a San Michele delle Badesse (PD) Lunedì 30 Funghi dal vero Gruppo di Studio

Ottobre Domenica 6 Esposizione micologica ad Albignasego (PD) Lunedì 7 Funghi dal vero Gruppo di Studio Domenica 13 Esposizione micologica ad Abano Terme (PD) Lunedì 14 Funghi dal vero Gruppo di Studio Lunedì 21 Funghi dal vero Gruppo di Studio Lunedì 28 Funghi dal vero Gruppo di Studio

Novembre Lunedì 4 Funghi dal vero Gruppo di Studio Lunedì 11 Funghi dal vero Gruppo di Studio Lunedì 18 Funghi dal vero Gruppo di Studio Lunedì 25 Funghi dal vero Gruppo di Studio

Gli EVENTI Sabato 21 e domenica 22 Settembre Week end micologico Domenica 17 novembre Pranzo sociale Lunedì 9 dicembre Festa degli auguri

CINQUE PER MILLE IRPEF A.M.B. Gruppo di Padova Codice fiscale: 00738410281

27 funghi e natura

Tricholoma aurantium (Schaeff. : Fr.) Ricken (foto: Paolo Di Piazza)

(foto: G Atlante fotografico dei Funghi d’Italia vol. 1 – 2 – 3 G. C ONSIGLIO , C. P APETTI & G. S IMONINI . Descrizione e foto di 1.500 specie nei 3 volumi. Richiedeteli alla nostra segreteria!