Studio Tecnico e Geologico

PROVINCIA DI DI

Verifica di Assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica

Intervento edilizio PUA - ARI6 per la realizzazione di un comparto residenziale in località Pilastro nel Comune di Langhirano (PR)

Committenti: Sig. Delsante Mauro Sig.ra Delsante Monica

Progetto: MaC Studio Tecnico e Geologico Via Cotti, 13 – 43030 San Michele Tiorre – P.IVA 02787240346 Tel. 0521-336.192 Fax 0521-336.193 E-mail [email protected]

Luglio, 2020 Dott. Geol. Geom. Luca Calzolari

Studio Tecnico e Geologico Dott. Geol. Geom. Luca Calzolari

Premessa Oggetto della presente è la Verifica di Assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica del nuovo complesso residenziale di progetto nell’area perimetrata dagli strumenti di pianificazione comunali PUA - ARI 6, introdotta in seguito alla Terza Variante del Piano Strutturale Comunale adottato con Delibera di Consiglio Comunale n. 29 del 30/07/2018 approvata con Delibera di Consiglio Comunale n. 21 del 10 aprile 2019.

Scopo Il presente Rapporto Ambientale Preliminare ha lo scopo di fornire all’Autorità che deve esprimere il provvedimento di verifica, le informazioni necessarie per valutare se la variante in oggetto necessita di valutazione ambientale strategica. Tali informazioni riguardano le caratteristiche della variante, dell’area direttamente e potenzialmente coinvolta dall’attuazione, le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull’ambiente e le caratteristiche degli effetti attesi. Il presente Rapporto Ambientale Preliminare è redatto in riferimento a quanto richiesto all’art. 12 del D.Lgs 4/2008 e comprende una descrizione della variante e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull’ambiente attesi dall’attuazione delle previsioni di piano. I contenuti sono sviluppati in riferimento ai criteri per la verifica di assoggettabilità dell’Allegato I al decreto (che ricalca l’Allegato II alla direttiva 2001/42/CE).

Riferimenti normativi - D. Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, recante “Ulteriori disposizioni correttive e integrative del decreto 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale", entrato in vigore il 13 febbraio 2008, ha introdotto rilevanti e numerose innovazioni rispetto al testo della Parte Seconda del Decreto n. 152/06. - ID. Lgs 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal D. Lgs 16 gennaio 2008, n. 4, costituisce recepimento della Direttiva 2001/42/CE in materia di “Valutazione Ambientale di determinati piani e programmi”, nonché completo recepimento della Direttiva 85/337/CEE, come modificata dalle Direttive 97/11/CE e 2003/35/CE in materia di “Valutazione di impatto ambientale di determinati progetti”. In particolare l’art. 6, commi 2, 3 e 3bis, del D.lgs. 152/06, come sostituito dal suddetto decreto 4/2008, individua i piani e programmi sottoposti a procedimento di valutazione ambientale strategica (VAS), distinguendo da un lato quelli sempre sottoposti a VAS da quelli invece sottoposti a VAS solo ad esito di una valutazione preventiva, sulla circostanza se lo specifico piano o programma oggetto di approvazione possa avere effetti significativi sull’ambiente. - L’entrata in vigore di tali disposizioni ha avuto alcune conseguenze molto rilevanti sull’azione amministrativa soprattutto, in materia di VAS e VIA, della Regione e degli Enti Locali dell’Emilia– Romagna. Per definire l’ambito di applicazione delle modifiche apportate dal D. Lgs n. 4/2008 va

Via Cotti, 13 - 43035 - San Michele Tiorre - Felino - (PR) Tel. 0521-336.192- Fax 0521-336.193 E-mail: [email protected] 2 Studio Tecnico e Geologico Dott. Geol. Geom. Luca Calzolari esaminato il comma 1 dell’art. 35 del Decreto, nel quale si stabilisce innanzitutto che dal 13 febbraio 2008 decorre un periodo di 12 mesi, entro il quale le Regioni provvedono ad adeguare la propria normativa alle disposizioni del Decreto. In caso di mancata approvazione delle Leggi regionali di adeguamento al Decreto trovano “diretta applicazione le disposizioni” del Decreto, “ovvero le disposizioni regionali vigenti in quanto compatibili”. Nel corso di tale periodo, sempre secondo il comma 1 dell’art. 35 del Decreto, le Regioni continuano a dare applicazione alle vigenti disposizioni regionali in materia di VAS e di VIA. In particolare per quanto riguarda la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di Piani e programmi la regione Emilia-Romagna non è dotata di una normativa organica, bensì di un sistema di disposizioni della Lr n. 20/2000, che attengono alla valutazione degli effetti ambientali dei piani territoriali ed urbanistici, ed in particolare le norme relative alla predisposizione del documento di ValSAT, alla consultazione del pubblico e dei soggetti che svolgono funzioni di governo del territorio, tra cui sono annoverati anche i soggetti competenti in materia ambientale (articoli 5, 14, 27, 32 e 40 della L.R. 20 del 2000, come specificati dalla delibera del Consiglio regionale n. 173 del 2001 “Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento tecnico sui contenuti conoscitivi e valutativi dei piani e sulla conferenza di pianificazione”) e le successive modifiche introdotte dalla legge reginale 6/2009 all’art. 5 della LR 20/2000). Pertanto, fino all’approvazione della normativa regionale di recepimento del Decreto, si dovrà procedere, in attuazione del comma 1 dell’art. 35 del decreto stesso, all’integrazione delle disposizioni della Lr n. 20/2000 (come modificata dalla Lr 6/2009) con gli ulteriori adempimenti e fasi procedurali previsti dal Decreto. A tale proposito la Regione Emilia Romagna ha emanato la Circolare esplicativa del 12 novembre 2008 in merito a “Prime indicazioni all’entrata in vigore del D.Lgs 16 gennaio 2008, n.4, correttivo della Parte Seconda del D.Lgs 3 aprile 2006 n.152, relativa a VAS, VIA e IPPC e del Titolo I della L.R. 13 giugno 2008, n.9 “Disposizioni transitorie in materia di Valutazione Ambientale Strategica e norme urgenti per l’applicazione del D.Lgs 3 aprile 2006 n.152” in cui ha provveduto a fornire chiarimenti in merito alle procedure di VAS e VALSAT correlate agli strumenti di pianificazione urbanistica redatti adottati e approvati ai sensi della LR n. 20/2000. In tale documento è specificato che quanto alla VAS si ribadisce la necessità di continuare a dare applicazione alle procedure di valutazione avviate in precedenza, integrandole, per renderle compatibili con il medesimo decreto legislativo, con gli adempimenti e con le fasi procedurali stabiliti dallo stesso. Inoltre la Regione ER al fine di supportare questa prima fase di applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei piani e programmi, ha emanato la Lr 13 giugno 2008, n. 9 "Disposizioni transitorie in materia di Valutazione ambientale strategica e norme urgenti per l’applicazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152", il cui Titolo I provvede all’individuazione dell’autorità competente per i piani regionali e degli enti locali e contiene indicazioni in merito all’integrazione della disciplina regionale previgente con le previsioni del Decreto, con particolare riguardo ai procedimenti in corso.

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Fonti utilizzate - Relazione illustrativa della variante al P.S.C.; - N.T.A. Vigenti; - L.R. 20/2000 e s.m.i.; - L.R. 19/2012 e s.m.i. in particolare riferimento all’Art. 39.

Strumenti Urbanistici di riferimento Piano Strutturale Comunale di Langhirano Da un punto di vista urbanistico il P.S.C. del Comune di Langhirano individua il lotto in “Ambiti residenziali di integrazione dei margini urbanizzati soggetti a convenzione attuativa” – art. 23 (variante 3 tavola P1a) in adiacenza senza soluzione di continuità con “Ambiti radi a prevalente uso residenziale” – art. 21, definiti in coerenza con i contenuti delle Linee guida del Piano paesistico del Castello di Torrechiara. L’area è inoltre normata dalla scheda norma di nuovo insediamento denominato ambito ARI6.

Regolamento Urbanistico Edilizio Il R.U.E. del Comune di Langhirano individua il lotto in “Ambiti residenziali di integrazione dei margini urbanizzati soggetti a convenzione attuativa” – art. 103.1 (variante 5 tavola P4a) in adiacenza senza soluzione di continuità con “Sub ambiti residenziali radi” – art. 101.5.

Definizione dello stato di fatto Il lotto di terreno in oggetto consta di una superficie territoriale (ST) di 2.283 mq con accesso dalla S.P. Massese e si inserisce in un ambito rurale caratterizzato da terreni inedificati a morfologia pianeggiante, da trasformare ad uso residenziale a completamento del tessuto abitativo, in prossimità dell’importante asse viario costituito da strada Langhirano e nello specifico all’imbocco della tangenziale. Attualmente coltivato a conduzione intensiva, confina a sud con esistenti insediamenti residenziali. L’intervento relativo all’ambito territoriale denominato “ARI6” in località Mazzacucco – Pilastro di Langhirano (PR)

Caratteristiche di progetto: L’intervento in oggetto di studio riguarda la progettazione di tre villette monofamiliari da destinarsi ad uso residenziale (per una SU complessiva di 240 mq) e contestuale realizzazione di parcheggio e sistema viabilistico di pertinenza. Gli impatti indotti al contesto, già trattati in sede di Variante al P.S.C. sono già stati analizzati e contestualmente sono state prescritte opere di mitigazione che verranno interamente attuate senza previsioni di modificazione. Per tale motivo ed in riferimento agli adempimenti previsti al D.Lgs 4/2008 così come indicato dalla circolare esplicativa della Regione Emilia Romagna del 12 novembre 2008, per il principio di non duplicazione di cui agli artt. 11 comma 4 e 13 comma 4, la ValSAT si ritiene esaustiva per le previsioni del PSC approvato.

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Figura 1 – Stralcio del P.S.C. del Comune di Langhirano.

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Verifica degli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’intervento [si riporta quanto indicato nella Variante al P.S.C. per il principio di non duplicazione anzi citato]

Componente Ambientale: Aria Descrizione dell’impatto: Si può ragionevolmente prevedere che le emissioni generate dall’attuazione della previsione e, nello specifico, dal traffico veicolare, non subiranno rilevanti modifiche. Azioni di mitigazione e compensazione: Nessuna

Componente Ambientale: Rumore Descrizione dell’impatto: La realizzazione di un nuovo ambito a destinazione residenziale potrebbe determinare l’esposizione delle persone che vi si insedieranno a livelli di rumore elevati (o comunque indebiti). La porzione est dell’area ricade nella fascia A di pertinenza acustica (D.P.R. 142/2004) relativa alla SP665, mentre la porzione ovest ricade nella fascia B, così come individuate dalla Classificazione acustica del territorio comunale. Azioni di mitigazione e compensazione: Per i ricettori presenti in prossimità delle aree interessate dall’intervento dovrà essere garantito il rispetto dei limiti di classe acustica II. In fase di progettazione degli interventi dovrà essere effettuata una valutazione previsionale di clima acustico, ai sensi dell’art. 10, comma 2 della L.R. 15/2001, che dovrà dimostrare il rispetto dei limiti di legge per le funzioni prevalentemente residenziali, oppure, in caso contrario, dovrà prevedere idonee misure di mitigazione in grado di garantire il rispetto dei limiti.

Componente Ambientale: Risorse Idriche: Descrizione dell’impatto: L’area è situata nella zona di alta pianura, il cui assetto idrogeologico risulta strettamente legato ai meccanismi deposizionali torrentizi e alle vicende tettoniche che hanno portato alla formazione delle conoidi alluvionali. L’alimentazione dell’acquifero dipende principalmente dal Torrente Parma e dalle precipitazioni meteoriche: il primo apporta contributi per dispersione delle acque di subalveo, mentre le seconde attraverso l’infiltrazione efficace delle piogge nei sedimenti superficiali. L’area in oggetto, ricadente all’interno dell’area di ricarica diretta dei gruppi acquiferi C e A-B, può essere considerata di classe a vulnerabilità estremamente elevata nei confronti dell’acquifero principale anche in considerazione della presenza di depositi granulari presenti a modesta profondità. La realizzazione di un nuovo ambito a destinazione residenziale comporta inevitabilmente la produzione di reflui civili, che, se non adeguatamente raccolti e trattati, potrebbero causare l’inquinamento delle acque superficiali e del suolo e, per infiltrazione, delle acque sotterranee. Dal punto di vista idraulico, inoltre, la presenza di aree impermeabilizzate (parcheggi, strade, edifici, ecc.) comporta lo scarico nel reticolo idrografico superficiale di quantitativi di acqua anche ingenti in un tempo relativamente breve (soprattutto in occasione di precipitazioni di forte intensità), determinando, potenzialmente, problematiche di natura

Via Cotti, 13 - 43035 - San Michele Tiorre - Felino - (PR) Tel. 0521-336.192- Fax 0521-336.193 E-mail: [email protected] 6 Studio Tecnico e Geologico Dott. Geol. Geom. Luca Calzolari idraulica correlate alla possibilità di drenaggio delle acque stesse. La realizzazione di nuovi insediamenti produttivi determina, inoltre, un incremento del consumo di acqua potabile. Azioni di mitigazione e compensazione: Per quanto riguarda i reflui civili prodotti dovrà essere garantito l’allacciamento dei nuovi insediamenti alla rete fognaria esistente, con recapito ai sistemi di depurazione, previa verifica della capacità dei depuratori medesimi che, in caso non risulti sufficiente, dovrà essere opportunamente adeguata. L’attuazione della previsione è pertanto vincolata all’adeguamento del sistema di depurazione. Dal punto di vista idraulico, invece, dovranno essere minimizzate le superfici impermeabilizzate, incentivando l’impiego di pavimentazioni permeabili o semipermeabili, con particolare riferimento alle aree di parcheggio. Per quanto riguarda l’utilizzo di acqua potabile, in fase progettuale dovrà essere verificata la capacità della rete di distribuzione, in modo da non arrecare disturbo agli insediamenti esistenti. Le nuove edificazioni dovranno essere allacciate al pubblico acquedotto. L’eventuale apertura di nuovi pozzi dovrà essere verificata attraverso uno specifico studio volto a verificare la sostenibilità idrogeologica dei prelievi.

Componente Ambientale: Suolo e Sottosuolo Descrizione dell’impatto: L’area si caratterizza per la presenza di depositi alluvionali, riferibili alla deposizione operata nel tempo dal Torrente Parma, che ha dato origine ad una ampia conoide che si apre a ventaglio verso la bassa pianura, con ghiaie prevalenti in corrispondenza degli apparati fluviali principali e limi prevalenti o comunque abbondanti nelle aree di interconoide. Dal punto di vista morfologico l’area è caratterizzata dalla presenza di un terrazzo alluvionale würmiano con giacitura digradante verso NE (pendenza 1.1%) che termina verso est, tramite salto morfologico, con la presenza di un terrazzo alluvionale rissiano. In particolare l’ambito è posto ad una quota media di 196 m s.l.m., si colloca il prossimità della parte basale della scarpata che raccorda i due terrazzi alluvionali, il cui andamento è all’incirca parallelo alla strada provinciale Massese. Azioni di mitigazione e compensazione: non sussistono problematiche relativamente alla fattibilità geologica dell’ambito in ottemperanza alle seguenti prescrizioni: - la definizione delle caratteristiche geotecniche per il volume significativo di terreni interessati da eventuali future edificazioni dovrà essere realizzata in fase progettuale esecutiva delle medesime. - Rispetto, data la vulnerabilità molto elevata dell’ambito, di quanto previsto dalle N.T.A. del P.T.C:P. a tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei.

Componente Ambientale: Biodiversità e Paesaggio Descrizione dell’impatto: La realizzazione di un nuovo ambito a destinazione residenziale comporta l’inserimento nel paesaggio di elementi estranei, che possono determinare anche rilevanti effetti sia di ostruzione visuale che di intrusione, alterando i caratteri del paesaggio appartenente alle aree contermini al Castello di Torrechiara ed eliminando eventuali formazioni vegetali esistenti, oltre a rappresentare una potenziale nuova sorgente di inquinamento luminoso. Azioni di mitigazione e compensazione: Si dovrà prevedere la realizzazione di piantumazioni perimetrali ai nuovi interventi edilizi ed alla viabilità di ingresso, al fine di limitare la visibilità delle nuove edificazioni e il contrasto da esse generato sul contesto circostante. Dovranno essere limitati i

Via Cotti, 13 - 43035 - San Michele Tiorre - Felino - (PR) Tel. 0521-336.192- Fax 0521-336.193 E-mail: [email protected] 7 Studio Tecnico e Geologico Dott. Geol. Geom. Luca Calzolari fenomeni di inquinamento luminoso, vietando l’emissione di luce verso l’alto e ottimizzando il numero e la distribuzione dei sistemi di illuminazione. Dovrà essere prevista la riduzione dell’intensità luminosa durante le ore notturne e i sistemi radianti impiegati dovranno limitare il consumo energetico.

Componente Ambientale: Radiazioni Descrizione dell’impatto: La realizzazione di edifici a destinazione residenziale potrebbe comportare la necessità di nuovi elettrodotti a servizio dell’area, oltre alla realizzazione di nuove cabine di trasformazione elettrica MT/BT. Azioni di mitigazione e compensazione: Qualora si renda necessaria la realizzazione di cabine di trasformazione MT/BT, esse dovranno essere localizzate lontano da aree che richiedano la permanenza di persone per quattro o più ore giornaliere. Eventuali nuove linee MT dovranno essere realizzate preferenzialmente in modo interrato o comunque dovranno prevedere tracciati che garantiscano la non esposizione di persone per quattro o più ore giornaliere a campi elettromagnetici superiori all’obiettivo di qualità stabilito dalla normativa vigente.

Tabella 1 – Sintesi degli impatti considerati e interventi di mitigazione e compensazione previsti Componente Potenziali impatti Mitigazione e compensazione Ambientale Aria Aumento delle emissioni legate all’aumento del Non si prevede nessuna mitigazione – traffico indotto traffico. trascurabile Rumore Elevata esposizione al rumore indotto dal Valutazione previsionale di clima acustico per garantire traffico veicolare su Strada Massese SP 665 i limiti di Classe II Risorse idriche Sversamenti civili superficiali e interazione Corretta gestione dei reflui domestici e verifica del negativa con gli acquiferi C e A-B. corretto dimensionamento delle linee di adduzione e smaltimento esistenti. Suolo e Formazione di dissesti, asportazione di terreno In fase progettuale si provvederà alla definizione dei sottosuolo e inquinamento della falda freatica. volumi significativi interferenti con le costruzioni di progetto. Biodiversità e Ostruzione visiva, rimozione di essenze Siepi perimetrali, piantumazione con alberi ad alto paesaggio vegetali nelle aree, inquinamento luminoso. fusto, illuminazione ottimizzata e con emissioni verso il basso Radiazioni Realizzazione di nuovi elettrodotti e/o cabine Localizzazione degli interventi in lontananza da luoghi di trasformazione elettrica MT/BT di possibile permanenza prolungata delle persone – linee interrate Legenda: Impatto basso o nullo Impatto potenzialmente significativo Impatto elevato

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Conclusioni:

Questa relazione costituisce il rapporto preliminare previsto dall’art. 12 del D. Lgs. 4/2008 ed è sviluppata in modo tale da fornire all’autorità competente gli elementi di valutazione necessari per esprimere il giudizio: impatti previsti dall’attuazione del piano, coerenza con le normative ambientali, alterazione dei valori di qualità ambientale. Il risultato della valutazione degli effetti indotti dall’attuazione del progetto in essere è quello di una influenza molto bassa o nulla sul sistema territoriale, trattandosi di un piccolo intervento di ampliamento residenziale inserito in un contesto residenziale esistente, limitato sul sistema insediativo in relazione alla nulla modifica del carico urbanistico, influenza nulla sugli aspetti storico - culturali ed archeologici. Si ritiene che complessivamente le trasformazioni previste dal presente progetto determinano impatti modesti o nulli sul territorio del tutto in linea con quanto già valutato dal P.S.C. vigente, e non siano pertanto da assoggettarsi a V.A.S.. Si dovranno prevedere le necessarie misure di mitigazione già previste e riportate nel presente documento. Inoltre non essendo presenti criticità non sono stati individuati parametri da monitorare o indicatori sintetici per verificare nel tempo gli effetti ambientali derivanti dalla realizzazione del presente comparto residenziale.

San Michele Tiorre, 24 luglio 2020 Il Tecnico Dott. Geol. Geom. Luca Calzolari

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