La Voce Del Popolo
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TRIVELLE la Vocedel popolo CROATE E DUBBI dalmazia www.edit.hr/lavoce ITALIANI Anno 10 • n. 90 Sabato, 14 giugno 2014 SPORT STORIA TURISMO LA DECISIONE DI ZAGABRIA DI DARE IL VIA ALLE PROSPEZIONI PETROLIFERE Ai Mondiali i dalmati Bocche di Cattaro: Linee da Pescara NELL’ADRIATICO È STATA ACCOLTA CON si sono fatti valere la rivolta dei marinai alla Dalmazia Sono stati moltissimi i calciatori Nella Prima guerra mondiale Tre volte alla settimana la INTERESSE, MA HA ANCHE SUSCITATO della regione che hanno montò sulle navi militari la città abruzzese sarà collegata partecipato alle varie edizioni rabbia contro l’Austria-Ungheria d’estate con Spalato e Lesina PERPLESSITÀ NEL BELPAESE E FORTI TIMORI FRA GLI AMBIENTALISTI, ANCHE 4|5 6|7 8 FRA QUELLI DI CASA NOSTRA del popolo 2 sabato, 14 giugno 2014 dalmazia la Voce AMBIENTE di Dino Saffi TRIVELLAZIONI CROATE E DUBBI ITALIANI “blocco 19”, 1.448 chilometri quadrati di dall’ex premier Romano Prodi, da sempre italiane, invece, rischia di essere bloccata L’ORO NERO AL LARGO Adriatico indicati su una mappa preparata attento osservatore delle questioni a tempo indeterminato. In Senato è stato dal governo di Zagabria. Uno spicchio energetiche e geopolitiche. “La gran approvato a larga maggioranza un ordine DELLE COSTE DALMATE d’acqua che insieme ad altri 28 spicchi che parte delle trivellazioni - ha spiegato del giorno che blocca le trivellazioni coprono l’intero Adriatico sono stati messi Prodi - si trova lungo la linea di confine entro le 12 miglia. E mentre Roma frena, FA GOLA A TUTTI a gara dal governo croato per la ricerca e lo delle acque territoriali italiane, al di qua Zagabria si muove con agilità. sviluppo di idrocarburi. delle quali ogni attività di perforazione è bloccata. Si tratta di giacimenti che Smanie trivellatrici l sogno della Croazia di diventare Una beffa per i «No Triv» si estendono nelle acque territoriali di Gli esperti croati sono generalmente una sorta di Qatar europeo grazie ai Una beffa per gli ambientalisti italiani entrambi i Paesi ma che, se non cambierà concordi nel dire che non vi è nessun Igiacimenti di petrolio e di metono che del movimento “No Triv”: negli anni la strategia italiana, verranno sfruttati rischio ma, in ogni caso, le conseguenze si celerebbero nei fondali dell’Adriatico passati le loro continue manifestazioni di dalla sola Croazia”. Secondo Gianni dell’estrazione del metano non possono ha suscitato insieme interesse e protesta, sostenute anche dal compianto Bessi, vicepresidente della Provincia di essere diverse se essa viene fatta dagli apprensione in Italia. In fin dei conti i Lucio Dalla, e successivamente una Ravenna che da tempo si occupa delle italiani o dai croati. Sulla questione è due Paesi condividono il Mare Adriatico: sentenza del Tar avevano costretto il potenzialità di sfruttamento nell’Alto intervenuto con una nota di recente se nel versante orientale, croato, c’è ministero dell`Ambiente a fare retromarcia Adriatico, la posta in gioco è molto Aldo Di Biagio, vicepresidente della l’oro nero può esserci benissimo in sull`autorizzazione inizialmente concessa alta. “Oltre le 12 miglia al largo di Commissione Ambiente del Senato, quello occidentale, italiano. Ma in alla compagnia Petroceltic per la ricerca di Chioggia - spiega - sono noti da tempo eletto nella ripartizione Europa della caso di incidente o di rischio tellurico, petrolio tra il Gargano e le Isole Tremiti. 16 giacimenti per un totale di circa 30 Circoscrizione estero quale cittadino anche i pericoli e i danni sono comuni. In altre parole, mentre i No Triv italiani miliardi di metri cubi di riserve certe, alle residente in Croazia. Di Biagio, al In fin dei conti alle forze della natura hanno bloccato le ricerche e i progetti alle quali vanno aggiunte quelle che debbono contario di altri, invita l’Italia alla cautela interessa poco, anzi niente, quali siano Tremiti, a poche miglia la Croazia appare essere ancora individuate”. I conti non contro quelle che definisce le “smanie le delimitazioni tracciate dagli umani. In pronta a estrarre quello stesso petrolio e sono difficili. Si tratta di un patrimonio trivellatrici”. Italia procedono con i piedi di piombo, gas al quale l’Italia, timorosa dell’impatto potenziale di ricchezza di 10,5 miliardi “Quando si parla di petrolio ‘facile’ si almeno finora. In Croazia c’è molto più ambientale, sembra rinunciare. di euro. tendono a mettere da parte le valutazioni entusiasmo, soprattutto nelle alte sfere Il ministro dell’Economia, Ivan Vrdoljak, Come ha ricordato Prodi, se solo l’Italia razionali e i veri rischi in un’area delicata di Zagabria. Ma in Dalmazia c’è chi è stato chiaro che più chiaro non si può. accelerasse sui progetti già individuati, come l’Adriatico – spiega – trascurando teme per le ripercussioni sul turismo di Sotto i 12mila chilometri quadrati di mare potrebbe raddoppiare entro il 2020 anche il fatto che in questa zona vi è cotanto... slancio petrolifero. Basterebbe nel versante orientaoe dell’Adriatico divisi la sua produzione di idrocarburi a 22 così poco petrolio che la sua estrazione un incidente anche molto al largo dalle in 29 concessioni ci sono 3 miliardi di milioni di tonnellate, attivando anche a mala pena riuscirebbe a coprire i costi coste per porre a repentaglio quello barili, per i quali sono pronti a sfidarsi a investimenti per oltre 15 miliardi di euro. degli impianti. Pertanto, tra royalties che è il vero oro dalmata: l’industria suon di rilanci milionari tutte le grandi Questo permetterebbe in pratica anche di basse e costi ambientali particolarmente dell’ospitalità. Altro che oro nero su cui major mondiali, dalla Shell a Exxon, mettere in sicurezza il sistema energetico alti, si fa davvero fatica a comprendere certezze ancora non ve ne sono. compresa l’italiana ENI. Questo, ha detto nazionale ancora troppo dipendente da dove si collocano i vantaggi economici il ministro, può fare della Croazia “una Russia, Libia e Algeria. Ma c’è anche per l’Italia”. “In questi mesi sono state Pelagosa in prima linea piccola Norvegia di gas a Nord e di petrolio un’altra considerazione. I 15 miliardi di fatte audizioni ed approfondimenti di La Dalmazia è, dunque, in prima linea in a Sud”. Il Paese, insomma, vuole diventare investimenti che le compagnie sono pronte cui sembra non si voglia tenere conto questa “avventura” petrolifera adriatica. “un gigante energetico europeo”. ad avviare nei prossimi anni finirebbero –sottolinea – privilegiando sempre Pelagosa, la sua isola più lontana, per il 95 per cento ad imprese italiane, la componente sensazionalistica che sperduta nel mare aperto, quasi uno Alta la posta in gioco che nel settore dell’Oil&Gas sono tra le più politici ed ex premier sembrano voler scoglio dimenticato in mezzo al mare, E l’Italia, coinquilino del mare Adriatico? avanzate al mondo. privilegiare”. Di Biagio conclude: “I ora si ritrova improvvisamente al centro Secondo diversi analisti, ma anche Dalle piattaforme alle valvole, tutte signori che invocano la Dallas italiana dell’attenzione. È a poche miglia dalle secondo parecchi politici l’Italia rischia le classifiche indicano il made in Italy e aizzano l’Italia contro la Croazia si isole Tremiti, a trenta chilometri dalla di condividere tutti i rischi dell’impresa come un’eccellenza assoluta, anche in assumessero le proprie responsabilità e costa del Gargano, e ora sta per celebrare croata lasciando a Zagabria tutti gli utili. tema di sicurezza ambientale. La ricerca mettessero per iscritto quali sono i reali la sua nemesi. L’isola dimenticata è nel L’allarme è stato lanciato su Il Messaggero di idrocarburi nelle acque territoriali vantaggi delle trivelle nei nostri mari”. del popolo la Voce dalmazia sabato, 14 giugno 2014 3 Gli ambientalisti croati suonano il campanello d’allarme «A rischio i benefici derivanti dal turismo» Nel momento in cui il governo di molto in profondità, ma resta il rischio di La Croazia sfrutta già giacimenti di gas attività turistiche. Che turista vorrà mai centrosinistra si appresta a fare della non trovare proprio nulla mentre i costi di nel nord Adriatico, coprendo così gran fare della vela se, risvegliandosi la mattina Croazia “una piccola Norvegia”, i Verdi sfruttamento sono comunque rilevanti. parte del fabbisogno nazionale. Vi è e guardando il mare, scorgerà pozzi di suonano il campanello d’allarme. Per Davor differenza tra lo sfruttamento del gas e petrolio? Škrlec lo sfruttamento di nuovi giacimenti di Dite che la presenza di petrolio non sia quello del petrolio? petrolio nel mar Adriatico mette in pericolo dimostrata. Ciononostante l’appalto Il sistema è lo stesso: sia il gas che il petrolio Cosa proponete come alternativa? l’ecosistema marino e minaccia lo sviluppo per le licenze per ulteriori rilievi è vengono estratti sotto grande pressione Si può sempre trovare un compromesso tra del turismo, un settore dell’economia croata stato lanciato dopo uno studio a cura dai giacimenti sotterranei. Ma in caso di lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio – in piena crescita nonostante la recessione dell’azienda norvegese Spectrum che incidenti il gas può essere fatto bruciare o se è possibile – e il turismo che è in pieno attraversata dal paese. Professore presso avrebbe scoperto rilevanti giacimenti al può essere rilasciato nell’atmosfera mentre boom. Ma vi sono anche opportunità con la Facoltà di ingegneria e informatica largo della costa croata... il petrolio, se si riversa nel mare, è difficile le energie rinnovabili. Molti paesi come dell’Università di Zagabria e candidato È probabile che vi siano giacimenti dato che da controllare e rischia di ricoprire le coste e la Grecia, Malta, Cipro, la Spagna stanno sulla lista dell’ORaH alle recenti elezioni la struttura geologica croata è simile a quella i fondali. Basta ricordarsi dell’incidente nel sviluppando progetti di energia solare. europee), Škrlec fa il punto della situazione delle zone dell’Italia dove si sfrutta già il Golfo del Messico del 2010, al largo della Noi avremmo le capacità per investire nel in un’intervista pubblicata da Osservatorio petrolio.