Maciste All'inferno
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mento, colore, tono, profondità, atmosfera, MACISTE ALL’INFERNO versione drammatica e il giovane Sordi in caturali che ruotano intorno a una cameriera AGENZIA MATRIMONIALE NOI CHE ABBIAMO FATTO LA TOBY DAMMIT plin prese in prestito la sua faccia. Per metà tore di corte. E la corte trovava stupenda la LA TIVÙ DI FELLINI Le pubblicità di Fellini DOLCE VITA (2009) SABATO 10 20.00 Cinema Lumière 22.30 IL BIDONE (1955) Copia proveniente da Fellini sceneggiatore racconto. La luce è ciò che aggiunge, (Italia/1926, 95’) di Guido Brignone un ruolo perfido. “Con Fellini ci siamo amati (Marisa Merlini) e alle sue disavventure con (Italia/1953, 16’) episodio di L’amore in città DOLCE VITA (Italia-Francia/1968, 45’) episodio di angelo, per metà demonio, il vagabondo pos- sua opera, mentre era puramente tragica. (Italia/1985-1992, 27’) a cura di Tatti Sanguineti Oh, che bel paesaggio! (Italia/1984, 30’’), Alta Marzo di Gianfranco Mingozzi, 16.00 MAMbo di Federico Fellini CSC - Cineteca Nazionale IN NOME DELLA che cancella, che riduce, che esalta, che “L’ho visto in braccio a mio padre, al cinema moltissimo: una cotta immediata, almeno da i vizi della borghesia italiana. C’è già l’anda- “Fu Cesare Zavattini a offrirmi di partecipare (Italia/2009, 80’) di Gianfranco Mingozzi Tre passi nel delirio siede la saggezza del filosofo, la vitalità del Anche lei ha rappresentato la corte. Venezia, I falsi spot pubblicitari, programmi televisivi, società (Italia/1986, 30’’), Sogno del “déjeuner scritto da Tullio Kezich Giulietta Masina da Introduce Riccardo LEGGE* Ogni film verrà preceduto arricchisce, sfuma, sottolinea, allude, Fulgor (…) sullo schermo virato di giallo c’era parte mia. (…) Non ho fatto la Roma solare, ho mento della commedia all’italiana e le incisive con un episodio al film che doveva avere il scritto e ideato da Tullio Kezich “Le lunghe scene senza parole in Toby gatto, l’inopportuna grazia del sonnambulo”. le feste, i banchetti, i balli. E tuttavia, in lei talk show, telefilm e videoclip che sono stati sur l’herbe”, (Italia/1992), Sogno della galleria MERCOLEDÌ 24 Gelsomina a Ginger Garrone Incontro con Jurai (1949) di Pietro Germi da rare interviste filmate a che fa diventare credibile e accettabile il questo gigante, questo omaccione con una cercato di tirare fuori l’animaccia un po’ scura caratterizzazioni di uno splendido cast: De carattere di un reportage, nello stile del cinema Documentario scritto da un testimone della Dammit rappresentano ciò che sono riuscito Federico Fellini come in Goya, dietro le risate c’è sempre la tagliati o che compaiono fuggevolmente nei (Italia/1992, 30’’), Sogno del leone in cantina, 16.00 MAMbo LUNEDÌ 29 e Introduce Mario Sesti Federico Fellini fantastico, il sogno, o, al contrario, rende pelle d’orso attorno alle reni un pochino inti- di questa città, l’anima umbertina, i portici”. Sica, Sordi, Fabrizi, Eduardo, Peppino e Titina americano. (…) Accettai di partecipare a quel lavorazione e diretto dal suo antico assistente. a esprimere della mia esperienza con l’LSD. morte. Il suo affresco è anche un tuffo. Un tuffo teleschermi di Ginger e Fred. (Italia/1992, 30’’) Preview ad inviti della 20.30 Biblioteca Renzo Renzi Jakubisko Gianfranco VENERDÌ 23 A tavola con Angelucci A seguire AGENZIA fantastico il reale, dà miraggio alla quo- midito davanti allo sguardo imperioso di una Alberto Lattuada De Filippo, Gino Cervi, Giulietta Masina, Paolo film di gruppo con lo spirito polemico dello È l’ultimo film di Gianfranco Mingozzi. Gli oggetti e le loro funzioni non avevano più ROMA (Italia-Francia/1972, 118’) vertiginoso nelle profondità umane”. “Tentare di raccontare una storia, suggerire mostra Fellini. Dall’ Italia 19.45 Cinema Lumière l’Emilia Romagna MATRIMONIALE* Fellini e la ricerca del Per maggiori informazioni tidianità più grigia, aggiunge traspa- popputa Proserpina che, con gli occhioni Stoppa, Aroldo Tieri, Isa Miranda e altri. studentello che vuol prendersi sornionamente significato. Tutto quello che percepivo era la “È la città fantastica che ho immaginato da bam- Georges Simenon dei personaggi, un’atmosfera, indipendente- alla luna FRAU HOLLE – LA SIGNORA VITO e la mostra Fellini di Federico Fellini, episodio sublime dal basso sul calendario dei mesi futuri: renze, suggerisce tensioni, vibrazioni. bistrati, con un segno della mano faceva SENZA PIETÀ beffe del suo professore”. Federico Fellini LOLA, DONNA DI VITA percezione stessa, l’inferno di forme e figure bino, che ho scoperto diversa da ragazzo, nella DELLA NEVE mente dal messaggio più o meno subliminale 17.30 DOMENICA 11 16.00 Cinema Lumière di L’AMORE IN CITTÀ LE NOTTI DI www.cinetecadibologna.it La luce scava un volto, o lo leviga, crea nascere un cerchio di fiammelle attorno ai (Italia/1948, 91’) di Alberto Lattuada LUCI DEL VARIETÀ (Francia/1960) di Jacques Demy prive dell’emozione umana e staccato dalla quale ho vissuto e lavorato in familiarità armata PROVA D’ORCHESTRA (RFT-Cecoslovacchia-Italia/1985, 90’) di Juraj e più o meno dichiarato del committente, da Incontro con Sergio MARTEDÌ 30 Schermi & Lavagne (1953) CABIRIA* www.mambo-bologna.org espressione dove non c’è, dona intelli- piedi di Maciste”. Federico Fellini “Fellini, chiamato da Lattuada, mi associò (Italia/1950, 102’) di Alberto Lattuada e LA STRADA “Ho spesso descritto Anouk Aimée come una realtà del mio contesto irreale”. Federico Fellini per trentadue anni, e che oggi mi sembra di non (Italia-Germania/1978, 72’) Jakubisko un punto di vista dell’espressione cinemato- Zavoli, amico e complice di Federico Fellini 20.15 Cinema Lumière Cineclub per ragazzi. I mille (1957) di Federico Fellini. genza all’opacità, seduzione all’insipienza. nella preparazione del soggetto di Senza Federico Fellini (Italia/1954, 108’) di Federico Fellini ragazzina con una sensualità metafisica: ora conoscere più... Me la immaginavo così, Roma: “Si andava diffondendo nel Paese un alie- “Quello che oggi si fa con la tecnologia digi- grafica è un’esperienza utile”. Federico Fellini Fellini sceneggiatore volti di Giulietta Masina VENERDÌ 16 Introduce Padre Virgilio LUOGHI VOCABOLARIO FELLINI La luce disegna l’eleganza di una figura, LO VEDI COME SEI… pietà. L’esplorazione che dovemmo fare nella “Luci del varietà l’ho ideato e sentito come un “All’inizio della Strada c’era solo un sentimento incredibilmente timida e un attimo dopo uno FELLINI IN CITTÀ imperiale, fascista, papale. Ma quando ci arrivai nato rassegnarsi all’abnorme, al delirante, al tale, noi l’abbiamo fatto utilizzando i mezzi 19.00 Apertura straordinaria al ROMA CITTÀ FRAU HOLLE - LA 20.00 Cinema Lumière Fantuzzi glorifica un paesaggio, lo inventa dal nulla, LO VEDI COME SEI!? zona di Tombolo, allora regno incontrastato film mio, c’erano dentro ricordi, alcuni veri, confuso del film, una nota sospesa che mi pro- squalo mangia-uomini. Non è un’immagine (Italia/1968, 20’) di Maurizio Ponzi. nel 1939, con un treno a vapore, mi accorsi che mostruoso. L’aspetto più inquietante della classici. In più, grazie all’intervento del mio BACKSTAGE DEGLI SPOT MAMbo pubblico APERTA* SIGNORA DELLA Sguardi obliqui L’ARTISTA dà magia a uno sfondo. La luce è il primo (Italia/1939, 76’) di Mario Mattòli dei negri, delle segnorine e dei banditi, contri- altri inventati: certe atmosfere di provincia curava soltanto un’indefinita malinconia, un sgarbata, ma una conferma del suo talento per Rara intervista filmata. non era vero niente. Nella realtà Roma era una situazione è la sconfinata possibilità che amico Federico Fellini, Giulietta Masina ha DI FELLINI PER LA BANCA (1945) di Roberto Rossellini NEVE I VITELLONI* (1953) 22.15 Cinema Lumière via Don Minzoni, 14 “Un artista è fondamentalmente un tra- effetto speciale, inteso come trucco, come Come altri umoristi del “Marc’Aurelio”, il buì certamente a rinsaldare la nostra amicizia. che conoscevo bene. Però a spalleggiarmi senso di colpa diffuso come un’ombra; vago e illudere, una qualità necessaria alla mia Mad- città africana”. Federico Fellini abbiamo di rimuovere tutto. Abbiamo sfon- accettato il ruolo della Signora della neve, DI ROMA (Italia/1992, 20’) di Roberto Di Vito (1985) di Jurai Jakubisko. 22.15 Cinema Arlecchino Introduce Stefano Benni LO SCEICCO Cineteca di Bologna sgressore. Può anche essere un rivoluzio- inganno, come malìa, bottega alchemica, diciannovenne Fellini fu coinvolto nell’ide- L’esplorazione del Tombolo che percorremmo c’era Lattuada con la sua capacità di decidere, struggente, fatto di ricordi e di presagi. Questo dalena ne La dolce vita”. Federico Fellini FELLINI - BLOCK-NOTES dato il fondo. Siamo diventati dei tubi. Forse attribuendo al film leggerezza, luce e sorriso”. Al termine incontro con Fellini oggi 22.15 BIANCO* Cinema Lumière nario, ma psicologicamente un artista ha macchina del meraviglioso. La luce è il azione di gag da inserire nel film, come la travestiti da vagabondi e vivendo per parec- con la forza dell’esperienza, col fischietto. Il sentimento suggeriva con insistenza il viaggio DI UN REGISTA IO E... FELLINI E L’EUR abbiamo evitato di morire di una terrificante Juraj Jakubisko IN MORTE DI FEDERICO FELLINI via Azzo Gardino, 65 AMARCORD* PAISÀ (1946) Jurai Jakubisko SABATO 17 (1952) di Federico Fellini. la bambinesca necessità di trasgredire. sale allucinatorio che bruciando sprigiona magnifica trovata iniziale di un ‘testamento fil- chi giorni a contatto con quei suoi frequen- regista era lui, lui diceva motore, azione, stop, di due creature che stanno insieme fatalmente, LE TENTAZIONI (USA/1969, 51’) (Italia/1972, 12’) di Luciano Emmer indigestione, ma ora ci troviamo in una situa- (Italia/1994, 40’) di Sergio Zavoli (1973) di Federico Fellini di Roberto Rossellini 15.30 Cinema Lumière Introduce Cineteca di Bologna Perché i suoi genitori, il prete, la polizia, le visioni; e ciò che vive sulla pellicola vive mato’ dove vengono interpellati gli spettatori. tatori, fu la prima e la più avventurosa delle via tutti, silenzio: io stavo al suo fianco in una senza sapere perché”.