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DOLENTIUM HOMINUM N. 45 – anno XV – N. 3, 2000 RIVISTA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PASTORALE DELLA SALUTE

DIREZIONE CORRISPONDENTI

S.E. MONS. JAVIER LOZANO BARRAGÁN, Direttore BAUTISTA P. M ATEO, Argentina S.E. MONS. JOSÉ L. REDRADO, O.H., Redattore Capo CASSIDY MONS.J.JAMES, U.S.A. P. F ELICE RUFFINI, M.I., Segretario DELGADO DON RUDE, Spagna FERRERO P. R AMON, Mozambico GOUDOTE P. B ENOIT, Costa d’Avorio LEONE PROF. SALVINO, Italia PALENCIA P. J ORGE, Messico COMITATO DI REDAZIONE PEREIRA DON GEORGE, India VERLINDE SIG.A AN, Belgio BENEDETTINI P. C IRO WALLEY PROF.ROBERT, Canada BOLIS DR.A LILIANA CUADRON SR.AURELIA D’ERCOLE DON GIOVANNI EL-HACHEM DR.A MAYA GRIECO P. G IANFRANCO HONINGS P. B ONIFACIO IRIGOYEN MONS.JESÚS TRADUTTORI JOBLIN P. J OSEPH MAGNO DON VITO CHALON DR.A COLETTE NEROZZI-FRAJESE DR.A DINA FARINA SIG.A ANTONELLA PLACIDI ING.FRANCO FFORDE PROF.MATTHEW SANDRIN P. L UCIANO GRASSER P. B ERNARD, M.I. TADDEI MONS.ITALO QWISTGAARD SIG.GUILLERMO

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Stampato a cura della Editrice VELAR S.p.A., Gorle (BG)

In copertina: Vetrata di P. Costantino Ruggeri

Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/96 - Roma - Spedito il 15 gennaio 2001 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 2

Sommario

4 Messaggio del Santo Padre 78 Lebbra: passato, presente e futuro per la IX Giornata Mondiale del Malato Prof. Cairn Smith Sydney, 11 febbraio 2001 82 La creazione dell’ILEP GIUBILEO DEGLI AMMALATI Sig. André Recipon E DEGLI OPERATORI DELLA SANITË VIII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO, 84 Raoul Follereau, 9-11 FEBBRAIO 2000 un testimone straordinario del XX secolo, uno sguardo d’amore sugli altri 10 Quella preghiera sofferta e gioiosa Sig. Jos Hilger di tanti infermi in carrozzella P. Gianfranco Grieco 88 La figura di Padre Damien Sig. André de Schutter 12 Indirizzo d’omaggio S.E. Mons. Javier Lozano Barragán 90 Una testimonianza P. Carlo Torriani 13 Giovanni Paolo II stringe al suo cuore i testimoni del Vangelo della sofferenza 91 Un’esperienza dall’Africa Giovanni Paolo II Dott. Leonida Compostella 15 Con migliaia di ammalati 94 La necessità di una riabilitazione attraverso la Porta Santa a San Paolo per i malati di lebbra Dott. Alessandro Iapino Dott. Enrico Pupulin Dott. Sunil Deepak 17 Omelia nella Basilica di San Paolo fuori le mura 2 S.E. Mons. Javier Lozano Barragán 97 Il cronista e i malati di lebbra Prof. Igor Man “L’OPERATORE SANITARIO ELESFIDE DEL TERZO MILLENNIO”, 101 La lebbra, parola come sinonimo di emarginazione 9 FEBBRAIO 2000 Dott. Claudio Ragaini

20 Saluto al Congresso congiunto SEMINARIO DI STUDIO dei professionisti della salute “I SACRAMENTI NELLA PASTORALE DELLA SALUTE” S.E. Mons. Javier Lozano Barragán 2-3 GIUGNO 2000 21 Organismi episcopali nazionali, diocesani 104 Introduzione ai lavori e parrocchiali per la pastorale della salute S.E. Mons. Javier Lozano Barragán S.E. Mons. Javier Lozano Barragán 105 I Sacramenti nella Pastorale della Salute 24 Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute Prof. Sergio Belardinelli 1985-2000 S.E. Mons. José Luis Redrado 108 I Sacramenti: approcci antropologici Prof. Denis Biju-Duval 26 Le sfide dei medici cattolici per il nuovo Millennio 112 Un sacramento per la sofferenza: Prof. Gian Luigi Gigli la fede in Dio e la speranza di vita Prof. Sergio Ubbiali 31 Identità del medico cattolico S.E. Mons. Javier Lozano Barragán 116 Segni di salvezza I Sacramenti nella Pastorale della Salute 38 Identità dell’infermiere cattolico Prof. Mons. Sergio Lanza P. Joseph Joblin 129 Conclusioni 44 Infermieri Cattolici: le sfide per il Terzo Millennio Sig.ra An Verlinde “MEDICINA E DIRITTI UMANI” ROMA, 3-7 LUGLIO 2000 52 L’identità del farmacista cattolico alle soglie del Terzo Millennio 132 Preghiera del Santo Padre in occasione P. Felice Ruffini del Congresso dei Medici Cattolici Giovanni Paolo II 59 Le sfide del farmacista per il Terzo Millennio Prof. Alain Lejeune 133 Di fronte alla legislazione favorevole ai crimini dell’aborto e dell’eutanasia 63 La celebrazione della VIII Giornata Mondiale il medico si avvalga dell’obiezione di coscienza del Malato nel mondo Giovanni Paolo II Dott.ssa Alessandra Ciattini 135 Saluto “GIORNATA SEMINARIALE SUL MORBO DI HANSEN S.E. Mons. Javier Lozano Barragán REALTË E PROSPETTIVE” 15 GENNAIO 2000 136 Saluto del Presidente della FIAMC Prof. Gian Luigi Gigli 70 Saluto d’apertura del Presidente dell’AIFO Dott. Enzo Zecchini 137 Il saluto dell’AMCI Prof. Domenico Di Virgilio 71 Saluto di Mons. Lozano S.E. Mons. Javier Lozano Barragán 138 Anno 2000 - Attività del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute 72 Saluto del Ministro della Sanità Don Krzysztof Nykiel On. Rosy Bindi

74 L’Associazione Raoul Follereau del Benin Le illustrazioni di questo numero sono tratte dal libro: Prof. Henry Valere T. Kiniffo “La Biblioteca Privata di Pio IX al Laterano” 76 Povertà e salute di Colapinto, Grimaldi, Bettini Dott.ssa Maria Neira Edizioni P.U.L. - Mursia, 1997 “Vi affido a Maria, Madre della Chiesa...” 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 4

Messaggio del Santo Padre per la “Giornata Mondiale del Malato” Sydney, 11 febbraio 2001

1. Arricchita dalla grazia del Grande Giubileo e dalla contemplazione del mistero del Verbo incarnato, nel quale il dolore umano trova “il suo supremo e più sicuro punto di riferimento” (, 31), la Comunità cristiana si appresta a vive- re, l’11 febbraio 2001, la IX Giornata Mondiale del Malato. é la Cattedrale di Syd- ney, in Australia, il luogo designato per celebrare una così significativa ricorrenza. La 4 scelta del continente australiano con la sua ricchezza culturale ed etnica pone in luce lo stretto vincolo della comunione ecclesiale: essa supera le distanze, favorendo l’in- contro tra identità culturali diverse, fecondate dall’unico annuncio liberante della sal- vezza. La Cattedrale di Sydney è dedicata alla Vergine Maria, Madre della Chiesa. Questo sottolinea la dimensione mariana della Giornata Mondiale del Malato, che da nove anni ormai si rinnova nel giorno della memoria della Madonna di Lourdes. Maria, come Madre amorosa, farà sentire, ancora una volta, la sua protezione non soltanto verso i malati del continente australiano, ma anche verso quelli di tutto il mondo, co- me pure verso quanti mettono al loro servizio la propria competenza professionale e spesso l’intera esistenza. La Giornata sarà inoltre, come in passato, un’occasione di preghiera e di sostegno per le innumerevoli Istituzioni dedite alla cura dei sofferenti. Sarà motivo d’incorag- giamento per tanti sacerdoti, religiosi, religiose e laici credenti, che a nome della Chiesa cercano di rispondere alle attese delle persone ammalate, privilegiando i più deboli e lottando perché venga sconfitta la cultura della morte e trionfi ovunque la cultura della vita (cfr , 100). Avendo condiviso anch’io, in questi anni, a più riprese l’esperienza della malattia, ho compreso sempre più chiaramente il suo valore per il mio ministero petrino e per la vita stessa della Chiesa. Nell’esprime- re affettuosa solidarietà a coloro che soffrono, li invito a contemplare con fede il mi- stero di Cristo, crocifisso e risorto, per arrivare a scoprire nelle proprie vicende dolo- rose l’amorevole disegno di Dio. Solo guardando a Gesù “Uomo dei dolori, che ben conosce il patire” (Is 53,3), è possibile trovare serenità e fiducia. 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 5

2. In questa Giornata Mondiale del Malato, che ha per tema La nuova evangelizza- zione e la dignità dell’uomo sofferente, la Chiesa intende porre l’accento sulla neces- sità di evangelizzare in modo rinnovato questa sfera dell’esperienza umana, per favo- rirne l’orientamento al benessere integrale della persona e al progresso di tutte le per- sone in ogni parte del mondo. L’efficace trattamento delle varie patologie, l’impegno per l’ulteriore ricerca e l’in- vestimento di risorse adeguate costituiscono obiettivi lusinghieri perseguiti con suc- cesso in vaste aree del Pianeta. Pur plaudendo agli sforzi compiuti, non si può tutta- via ignorare che non tutti gli uomini godono delle stesse opportunità. Rivolgo, per- tanto, un pressante appello perché ci si adoperi per favorire il necessario sviluppo dei servizi sanitari nei Paesi, ancora numerosi, che si trovano nell’impossibilità di offrire ai loro abitanti decorose condizioni di vita e un’idonea tutela della salute. Auspico, 5 inoltre, che le innumerevoli potenzialità della moderna medicina vengano poste al servizio effettivo dell’uomo ed applicate nel pieno rispetto della sua dignità. Nel corso di questi duemila anni di storia, la Chiesa ha sempre cercato di sostene- re il progresso terapeutico in vista di un sempre più qualificato aiuto ai malati. Nelle diverse situazioni essa è intervenuta con ogni mezzo a sua disposizione perché fos- sero rispettati i diritti della persona e fosse perseguito sempre l’autentico benessere dell’uomo (cfr Populorum progressio, 34). Anche oggi, il Magistero, fedele ai prin- cipi del Vangelo, non cessa di proporre i criteri morali che possono orientare gli uo- mini della medicina nell’approfondimento degli aspetti della ricerca non ancora suf- ficientemente chiariti, senza violare le esigenze che scaturiscono da un autentico umanesimo.

3. Ogni giorno mi reco idealmente in pellegrinaggio negli ospedali e nei luoghi di cura, dove vivono persone di ogni età e di ogni ceto sociale. Vorrei soprattutto sosta- re al fianco dei degenti, dei familiari e del personale sanitario. Sono luoghi che costi- tuiscono come dei santuari, nei quali le persone partecipano al mistero pasquale di Cristo. Anche il più distratto è lì portato a porsi domande sulla propria esistenza e sul suo significato, sul perché del male, della sofferenza e della morte (cfr Gaudium et spes, 10). Ecco perché è importante che mai manchi in tali strutture una presenza qualificata e significativa dei credenti. Come non rivolgere allora un pressante appello ai professionisti della medicina e dell’assistenza, affinché imparino da Cristo, medico delle anime e dei corpi, ad esse- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 6

re per i fratelli autentici “buoni Samaritani”? In particolare, come non auspicare che quanti si dedicano alla ricerca operino senza sosta per individuare i mezzi idonei a promuovere la salute integrale dell’essere umano ed a combattere le conseguenze dei mali? Come non augurare, inoltre, a coloro che si dedicano direttamente alla cura dei malati di essere sempre attenti alle necessità di chi soffre, coniugando nell’esercizio della loro professione competenza e umanità? Gli ospedali, i centri per ammalati o per anziani, ed ogni casa dove sono accolte persone sofferenti, costituiscono ambiti privilegiati della nuova evangelizzazione, che deve impegnarsi per far sì che proprio lì risuoni il messaggio del Vangelo, appor- tatore di speranza. Solo Gesù, il divino Samaritano, è per ogni essere umano in cerca di pace e di salvezza la risposta pienamente appagante alle attese più profonde. È 6 Cristo il Salvatore di ogni uomo e di tutto l’uomo. Per questo la Chiesa non si stanca di annunciarLo, perché il mondo della malattia e la ricerca della salute siano vivifica- ti dalla sua luce. È dunque importante che all’inizio del terzo millennio cristiano sia dato rinnovato impulso all’evangelizzazione del mondo della sanità come luogo particolarmente in- dicato per diventare un prezioso laboratorio della civiltà dell’amore.

4. In questi anni, è andato crescendo l’interesse per la ricerca scientifica in campo medico e per la modernizzazione delle strutture sanitarie. Non si può che guardare con favore a tale tendenza, ma va ribadita al tempo stesso la necessità che essa sia sempre guidata dalla preoccupazione di recare un effettivo servizio al malato, soste- nendolo efficacemente nella lotta contro la malattia. In questa prospettiva, si parla sempre più di assistenza “olistica”, cioè attenta alle necessità biologiche, psicologi- che, sociali e spirituali del malato e di quanti lo circondano. Segnatamente, in mate- ria di farmaci, terapie e interventi chirurgici, è necessario che la sperimentazione cli- nica avvenga nell’assoluto rispetto della persona e nella chiara consapevolezza dei ri- schi, e conseguentemente dei limiti, che essa comporta. In questo campo i professio- nisti cristiani sono chiamati a testimoniare le loro convinzioni etiche, lasciandosi co- stantemente illuminare dalla fede. La Chiesa apprezza lo sforzo di chi, impegnandosi con dedizione e professionalità nella ricerca e nell’assistenza, contribuisce ad elevare la qualità del servizio stesso che viene offerto agli ammalati. 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 7

5. L’equa distribuzione dei beni, voluta dal Creatore, costituisce un imperativo ur- gente anche nel settore della salute: deve finalmente cessare la perdurante ingiusti- zia che, soprattutto nei Paesi poveri, priva gran parte della popolazione delle cure in- dispensabili alla salute. é questo un grave scandalo, di fronte al quale i Responsabi- li delle Nazioni non possono non sentirsi impegnati a porre in essere ogni sforzo, perché a quanti hanno penuria di mezzi materiali sia data la possibilità di accedere almeno alle cure sanitarie di base. Promuovere la “salute per tutti” è un dovere pri- mario per ogni membro della Comunità internazionale; per i cristiani, poi, è un im- pegno intimamente connesso con la testimonianza della loro fede. Essi sanno di do- ver proclamare in maniera concreta il Vangelo della Vita, promuovendone il rispetto e rifiutando ogni forma di attentato contro di essa, dall’aborto all’eutanasia. In que- sto contesto, si situa pure la riflessione sull’uso delle risorse disponibili: la loro limi- 7 tatezza esige la fissazione di chiari criteri morali atti ad illuminare le decisioni dei pazienti o dei loro tutori dinanzi a trattamenti straordinari, costosi e rischiosi. In ogni caso si dovrà evitare di indulgere a forme di accanimento terapeutico (cfr Evangelium vitae, 65). Vorrei qui rendere merito a quanti, individui e strutture e, specialmente, Istituzioni religiose, svolgono un generoso servizio in questo settore, rispondendo con coraggio alle necessità urgenti di persone e popolazioni in Regioni o Paesi di grande povertà. La Chiesa esprime loro un rinnovato apprezzamento per l’apporto che continuano ad offrire in questo vasto e delicato campo apostolico. Vorrei esortare, in particolare, i membri delle Famiglie religiose impegnate nella pastorale della salute, affinché sap- piano rispondere con audacia alle sfide del terzo millennio, seguendo le orme dei lo- ro Fondatori. Di fronte ai nuovi drammi ed alle malattie che hanno sostituito le pesti- lenze del passato, è urgente l’opera di “buoni Samaritani” capaci di prestare ai mala- ti le cure necessarie, non facendo mancare loro, al tempo stesso, il sostegno spiritua- le per vivere nella fede la loro difficile situazione.

6. Un particolare affettuoso pensiero va alla grande schiera di Religiosi e Religio- se, che in ospedali ed in centri sanitari “di frontiera”, insieme ad un numero sempre crescente di laici e di laiche, stanno scrivendo pagine stupende di carità evangelica. Spesso lavorano fra impressionanti conflitti bellici e rischiano ogni giorno la vita per salvare quella dei fratelli. Non pochi sono purtroppo coloro che muoiono a causa del loro servizio al Vangelo della Vita. 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 8

Desidero altresì ricordare le numerose Organizzazioni non Governative, sorte in questi ultimi tempi per venire in soccorso dei meno favoriti nel campo della salute. Esse possono contare sull’apporto di volontari “sul campo”, come pure sulla genero- sità di una larga fascia di persone che sostengono economicamente la loro azione. Tutti incoraggio a proseguire in questa benemerita opera, che in molte nazioni sta producendo una significativa sensibilizzazione delle coscienze. Mi rivolgo infine a voi, cari malati e generosi professionisti della salute. Questa Giornata Mondiale del Malato si svolge a pochi giorni dalla conclusione dell’Anno Giubilare. Essa costituisce, pertanto, un rinnovato invito a contemplare il volto di Cristo, fattosi Uomo duemila anni or sono per redimere l’uomo. Cari Fratelli e Sorel- le, proclamate e testimoniate con generosa disponibilità il Vangelo della vita e della 8 speranza. Annunciate che Cristo è conforto di quanti vivono nelle angustie e nelle difficoltà; è forza per chi attraversa momenti di stanchezza e di vulnerabilità; è soste- gno per chi opera appassionatamente al fine di assicurare a tutti migliori condizioni di vita e di salute. Vi affido a Maria, Madre della Chiesa, a cui, come all’inizio ricordavo, è dedicata la Cattedrale di Sydney, centro ideale della IX Giornata Mondiale del Malato. La Vergine della Consolazione faccia sentire la sua materna protezione a tutti i suoi figli nella prova; aiuti voi a testimoniare al mondo la tenerezza di Dio e vi renda icone vi- venti del Figlio suo. Con questi auspici, imparto a voi ed a quanti vi stanno a cuore una speciale Bene- dizione Apostolica.

Da Castel Gandolfo, 22 Agosto 2000 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 9

Giubileo degli Ammalati e degli Operatori della Sanità

VIII Giornata Mondiale del Malato Roma, 9-11 Febbraio 2000 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 10

Quella preghiera sofferta e gioiosa di tanti infermi in carrozzella*

11 febbraio 2000 in Piazza San Pietro: un cerdoti impegnati in tutto il mondo nella pa- abbraccio cosmico del mondo della sofferen- storale sanitaria. za nel giorno del Giubileo dei malati e degli Erano i cantori della Cappella Sistina, di- operatori sanitari. Festa liturgica di Maria retta dal maestro Giuseppe Liberto, a cantare Vergine di Lourdes. Tra la grotta di Massa- le invocazioni, dopo una breve pausa di si- bielle con la Signora bianco vestita, con le lenzio: ÇSignore, luce splendente nelle tene- carrozzelle, le barelle, le lettighe e con i tanti bre, che illumini ogni uomo, abbi pietà di malati stesi sul letto del dolore, mai come og- noi». «Kyrie, eleison» – rispondeva l’assem- gi rinnovavano un incontro di comunione. blea in gregoriano. ÇCristo, Figlio primoge- Anime e cuore, vicini e lontani legati a quel nito del Padre, nato da donna, nato sotto la filo di amore e di speranza che è la fede nella legge per riscattare l’uomo da ogni schia- 10 croce di Cristo che ha redento il mondo. vitù». «Christie, eleison» – rispondeva anco- Piazza San Pietro era come una grande ed ra l’assemblea. «Signore, irradiazione della immensa corsia all’aperto. 2.400 malati in gloria divina, che purifichi l’uomo dal pecca- carrozzella e 1.700 deambulanti ai piedi del to, abbi pietà di noi». «Kyrie, eleison» – con- sagrato nei reparti dei santi Pietro e Paolo. cludeva l’assemblea. Familiari, medici, paramedici, infermieri, ac- Giovanni Paolo II intonava poi il ÇGloriaÈ compagnatori e volontari. Corpi feriti; corpi e subito dopo recitava l’orazione colletta: carichi di dolore. Ma, sui loro volti, era tanta ÇConcedi ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro, la gioia e la cristiana speranza. di godere sempre la salute del corpo e dello Dall’altare, il Papa salutava così l’assem- spirito e per la gloriosa intercessione di Ma- blea: «Il Signore Gesù ha rivelato la presenza ria Santissima, sempre vergine, salvaci dai del regno di Dio in mezzo agli uomini con i mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia segni prodigiosi che accompagnavano la sua senza fineÈ. parola. Maria, sua madre, canta ancora con In lingua spagnola Renzo Paccini procla- noi le meraviglie del Padre perché ha guarda- ma un passo tratto dal profeta Isaia: «Io farò to l’umiltà della sua ancella. La Chiesa intera scorrere verso di lei, come un fiume, la pro- esulta Ð continuava il Santo Padre Ð per il do- sperità». Dopo il salmo responsoriale cantato no dello spirito effuso su ciascuno dei suoi fi- da Michel Galeotti, An Verlinde, in lingua in- gli attraverso i sacramenti. Anche noi, raccol- glese, leggeva un brano tratto dalla lettera di ti per rendere grazie al Signore insieme con i san Giacomo apostolo: «Chi tra voi è nel do- nostri fratelli e sorelle ammalati, sperimen- lore, preghi; chi è nella gioia salmeggi. Chi è tiamo la bellezza della grazia che rifulge nel- malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e la nostra debolezza. Per celebrare degnamen- preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, te questa solenne azione di grazie, chiediamo nel nome del Signore. E la preghiera fatta perdono dei nostri peccatiÈ. con fede salverà il malato». Sotto gli occhi di tutti si compiva il precetto e si realizzava il prodigio. La statua della bianca Signora di Lourdes Il diacono Dino Mulassano cantava il Van- gelo mariano di Luca: la visita di Maria a Accanto all’altare la bianca statua della santa Elisabetta ed il ÇMagnificatÈ della Ver- Madonna di Lourdes. Cinquanta i concele- gine di Nazareth: ÇGrandi cose ha fatto in me branti con la casula bianca, tra i quali il Card. l’Onnipotente e Santo è il suo nome». Etchegaray, Presidente del Comitato del Seguiva la liturgia dell’unzione con la pre- Grande Giubileo dell’anno 2000 con il segre- ghiera litanica e l’imposizione delle mani. tario Arcivescovo Sepe; il Presidente del ÇFratelli Ð diceva il Papa Ð rivolgiamo al Si- Pontificio Consiglio per la pastorale della sa- gnore la preghiera della fede per i nostri fra- lute Arcivescovo Lozano Barragán e quaran- telli infermi e per tutti coloro che li curano e tasette arcivescovi e vescovi incaricati delle li assistonoÈ. Era il diacono ministrante don conferenze episcopali per la pastorale sanita- Stefano Maffei ad invitare l’assemblea ad in- ria. Concelebravano anche trecentoventi sa- vocare: ÇAscoltaci o SignoreÈ. Il diacono poi 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 11

segretario generale del Comitato del Grande Giubileo dell’anno 2000; Mons. Alessandro Plotti, Arcivescovo di Pisa, Presidente del- l’Unitalsi; Mons. José Luis Redrado Marchi- te, O.H. segretario del Pontificio Consiglio per la pastorale della salute; Fr. Pascual Piles Ferrando, Superiore generale dell’ordine ospedaliero di S. Giovanni di Dio (Fatebene- fratelli); P. Angelo Brusco, Superiore genera- le dei Chierici Regolari ministri degli infermi (Camilliani); P. Felice Ruffini, M.I. sottose- gretario del Pontificio Consiglio per la pasto- rale della salute.

La preghiera al Padre per intercessione di Maria

Alla preghiera dei fedeli, in lingua porto- ghese, suor Laurinda Faria, Consigliera ge- nerale delle suore ospedaliere del Sacro Cuo- 11 re così pregava: «O Padre, il cui unico Figlio ha preso su di sé la povertà e la debolezza di tutti gli uomini, fa’ che la tua Chiesa sappia chinarsi su ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versarvi l’olio della consola- zione e il vino della speranzaÈ. In arabo, la dottoressa Maya El-Hachen, responsabile del modulo di dermatologia pe- diatrica dell’ospedale Bambino Gesù, prega- elevava al cielo le intenzioni: «Perché il Si- va: ÇTu che in ogni tempo susciti uomini e gnore benedica gli infermi; doni loro forza e donne che per vocazione e professione dedi- salute; lenisca le loro sofferenze; li liberi dal cano la vita al servizio dei malati nelle case e peccato e da ogni tentazioneÈ. Si allargavano negli ospedali, fa’ che nel loro quotidiano im- le intenzioni: «Perché tutti i malati sentano il pegno si ispirino all’esempio di Cristo, Mae- conforto della sua grazia; perché la sua bene- stro e SignoreÈ. dizione accompagni quanti assistono gli in- In polacco, il prof. Henryk Chmielewski, fermi; perché questi infermi mediante la sa- direttore della clinica neurologica all’accade- cra unzione con l’imposizione delle mani ot- mia militare di medicina di Lódz, elevava tengano vita e salvezzaÈ. questa invocazione: ÇTu che nella passione del tuo Figlio ci hai rivelato il valore cristia- no del patire, fa’ che non manchi ad ogni in- Liturgia dell’unzione fermo il conforto della parola e dei sacramen- e imposizione delle mani ti della fedeÈ. Muhindo Mughanda in lingua swahili pre- Il Santo Padre imponeva le mani sul capo gava con questa intenzione: ÇTu che conosci di dieci infermi, mentre altri otto concele- i tempi e i momenti della nostra vita, fa’ che, branti su altri centonovanta infermi disposti quando saremo visitati dalla prova e dal do- ai lati del sagrato. Seguiva la preghiera del lore, possiamo sperimentare la solidarietà di «Rendimento di grazie sull’olio», la «Sacra chi, per tua grazia, gode buona saluteÈ. unzioneÈ sulla fronte e sulle mani dei malati: In francese, il prof. Alain Lejeune, presi- ÇPer questa santa unzione e per la sua piissi- dente della Federazione Internazionale dei ma misericordia, ti aiuti il Signore con la gra- farmacisti cattolici, così pregava: «Tu che in zia dello Spirito Santo. E, liberandoti dai pec- quest’anno giubilare ci inviti a riscoprire il cati, ti salvi e nella sua bontà ti sollevi». Du- nostro volto di fratelli e sorelle intorno all’u- rante la Çliturgia dell’unzione» il Santo Padre nica mensa del Corpo e Sangue del tuo Fi- era coadiuvato, tra gli altri, dall’Arcivescovo glio, affretta il giorno in cui sarà asciugata Mons. Javier Lozano Barragán, Presidente ogni lacrima e potremo finalmente sederci a del Pontificio Consiglio per la pastorale della tavola con te nella pace ritrovataÈ. salute; Mons. Crescenzio Sepe, Arcivescovo, Il Santo Padre così concludeva: «Dio no- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 12

stro Padre, che alla scuola del Cristo tuo Fi- pontificia e Stanislaw Dziwisz, prefetto ag- glio ci hai rivelato la speranza che germoglia giunto; l’Arcivescovo Remigio Ragonesi; dalla croce, ascolta le nostre suppliche e do- Mons. Umberto Tramma, Vescovo emerito di naci di accogliere con gioia la parola di vita e Nola; il Vescovo maronita El-Hachem; i di metterla in pratica con impegno sull’esem- membri, gli officiali ed i consultori del Ponti- pio di Maria, la madre del tuo FiglioÈ. ficio Consiglio per gli operatori sanitari. Sedici le persone Ð ammalati e personale In posti riservati erano il ministro della sa- sanitario Ð che si presentavano davanti al Pa- nità del Governo italiano, on.le Rosy Bindi e pa per l’offerta dei doni. Tra gli altri, sono altre autorità. Sul sagrato in mezzo ai fratelli stati presentati tre progetti di strutture sanita- ammalati, era anche presente Kirk Kilgour, rie per alcuni Paesi del Terzo Mondo, un cero campione di pallavolo, da 24 anni su una se- e un cesto di fiori. dia a rotelle. Servivano all’altare i Chierici Regolari ministri degli infermi (Camilliani), dell’ordine ospedaliero di San Giovanni di Da Czestochowa a Fatima Dio (Fatebenefratelli) del Pontificio Collegio Urbano. Lourdes, Czestochowa, Yamoussoukro, Accompagnava il canto liturgico anche la Guadalupe, Fatima, Harissa in Libano: questi Corale san Vito dei Normanni (Brindisi). i santuari mariani dove si è celebrata negli Sulla Loggia del Maggiordomato erano anni scorsi la Giornata mondiale del malato. millecinquecento i fedeli giunti in pellegri- 12 Piazza San Pietro oggi, nell’anno del Grande naggio giubilare da Massa Carrara. Giubileo del 2000. Continua la storia della Terminata la celebrazione il Santo Padre sofferenza. Continua l’eroismo dei figli e del- saliva sulla jeep e scendeva in Piazza per sa- le figlie della Chiesa che si immolano sull’al- lutare, confortare e benedire i malati. tare della sofferenza con eroismo e con una Sui loro sguardi pieni di luce brillava la dedizione senza limiti. gioia ed il sole di primavera. Attorno all’altare erano presenti i Cardinali Schwery, Vescovo emerito di Sion, Vincenzo P. GIANFRANCO GRIECO Fagiolo e Dino Monduzzi; l’Arcivescovo Rizzato, elemosiniere di Sua Santità; i Vesco- vi James Michael Harvey, prefetto della Casa * cfr. L’Osservatore Romano del 12 febbraio 2000.

Indirizzo d’omaggio

Beatissimo Padre, mediante l’indulgenza, incrementare la loro si trovano oggi in Piazza San Pietro amma- comunione ed essere testimoni di Cristo, uni- lati ed operatori della sanità che provengono ca Via, Verità e Vita, come risposta ai tanti in- dai cinque continenti, per celebrare con Vo- terrogativi che suscita lo stato di infermità, stra Santità la Giornata giubilare dell’infermo tanto ad essi quanto a tutto il mondo. e degli operatori sanitari. La presenza di Vostra Santità è il massimo Si sono preparati compiendo lunghi pelle- rafforzamento di questa comunione, attraver- grinaggi: sono partiti dai loro luoghi di origi- so la nostra unione col successore di Pietro, ne, con tutte le sofferenze che derivano dal- fonte di unità e di fermezza in tutta la Chiesa. l’affrontare lunghi trasferimenti. Ieri hanno Desideriamo vivamente che Vostra Santità ci celebrato l’Eucaristia in San Paolo fuori le conduca, con tutta la forza dell’Anno Giubi- mura ed oggi i malati e gli operatori della sa- lare, in questa Eucaristia, all’unica risposta nità si trovano in questa piazza, affinché Vo- che il mondo può incontrare di fronte ai pro- stra Santità li conduca verso la pienissima in- blemi della cultura della morte, in una piena dulgenza, facendo trovare loro Cristo, centro apertura alla cultura della vita. della storia, nella sofferenza e nel dolore, ma anche nella salute della resurrezione. S.E. Mons. JAVIER LOZANO BARRAGÁN La presenza di questi malati e di questi Arcivescovo-Vescovo di Zacatecas Presidente del Pontificio Consiglio professionisti della salute vuole essere un per la Pastorale della Salute cantico di solidarietà e di speranza nella sal- Santa Sede vezza della resurrezione. Vogliono inoltre, 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 13

Giovanni Paolo II stringe al suo cuore i testimoni del Vangelo della sofferenza L’OMELIA DEL SANTO PADRE DURANTE LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA IN PIAZZA SAN PIETRO, 11 FEBBRAIO 2000

1. ÇVerrà a visitarci dall’alto un sole che Piazza San Pietro da Roma, dall’Italia e dal sorgeÈ (Lc 1, 78). Con queste parole Zacca- mondo intero. Siete invitati anche voi che, ria preannunciava l’ormai prossima venuta collegati attraverso uno speciale ponte tele- del Messia nel mondo. visivo, vi unite a noi nella preghiera dal san- Nella pagina evangelica poc’anzi procla- tuario di Czestochowa in Polonia: a voi mata abbiamo rivissuto l’episodio della visi- giunga il mio saluto cordiale, che estendo tazione: la visitazione di Maria alla cugina volentieri a quanti mediante la televisione e Elisabetta, la visitazione di Gesù a Giovan- la radio seguono la nostra celebrazione in ni, la visitazione di Dio all’uomo. Italia e all’estero. Carissimi fratelli e sorelle infermi, che Carissimi fratelli e sorelle, alcuni di voi siete oggi convenuti in questa piazza per ce- sono da anni inchiodati in un letto di dolore: 13 lebrare il vostro Giubileo, anche l’evento prego Dio perché l’odierno incontro sia per che stiamo vivendo è espressione di una pe- loro di straordinario sollievo fisico e spiri- culiare visitazione di Dio. Con questa con- tuale! Desidero che questa toccante celebra- sapevolezza vi accolgo e vi saluto cordial- zione offra a tutti, sani e malati, l’opportu- mente. Voi siete nel cuore del successore di nità di meditare sul valore salvifico della Pietro, che condivide ogni vostra preoccupa- sofferenza. zione ed ansia: siate i benvenuti! Con intima partecipazione celebro oggi il Grande Giu- 3. Il dolore e la malattia fanno parte del bileo dell’anno duemila insieme con voi e mistero dell’uomo sulla terra. Certo, è giusto con gli operatori sanitari, i familiari, i volon- lottare contro la malattia, perché la salute è tari che vi stanno accanto con premurosa de- un dono di Dio. Ma è importante anche sa- dizione. per leggere il disegno di Dio quando la sof- Saluto l’Arcivescovo Mons. Javier Lozano ferenza bussa alla nostra porta. La ÇchiaveÈ Barrágan, Presidente del Pontificio Consiglio di tale lettura è costituita dalla croce di Cri- per gli operatori sanitari, con i suoi collabora- tori, che hanno curato l’organizzazione di questo incontro giubilare. Saluto i signori Cardinali ed i Vescovi presenti, come pure i presuli ed i sacerdoti che hanno accompagna- to gruppi di malati all’odierna celebrazione. Saluto il signor ministro della sanità del Go- verno italiano e le altre autorità intervenute. Un saluto riconoscente va, infine, ai numero- sissimi professionisti e volontari, che si sono resi disponibili per essere al servizio degli ammalati durante questi giorni.

2. ÇVerrà a visitarci dall’alto un sole che sorge». Sì! Dio oggi ci ha visitato. In ogni si- tuazione Egli è con noi. Ma il Giubileo è esperienza d’una visitazione quanto mai sin- golare. Facendosi uomo, il Figlio di Dio è venuto a visitare ogni persona e si è fatto per ciascuno Çla portaÈ: porta della vita, porta della salvezza. L’uomo deve entrare attraver- so questa porta se vuol trovare salvezza. Cia- scuno è invitato a varcare questa soglia. Oggi siete invitati a varcarla specialmente voi, cari infermi e sofferenti, convenuti in 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 14

nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rial- zerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonatiÈ (Gc 5, 14-15). Rivivremo in mo- do singolare quest’esortazione dell’apostolo quando, tra poco, alcuni di voi, cari malati, riceveranno il sacramento dell’unzione degli infermi. Esso, ridonando vigore spirituale e fisico, pone ben in evidenza che Cristo è per la persona sofferente la porta che conduce alla vita. Cari ammalati, è questo il momento cul- minante del vostro Giubileo! Varcando la soglia della Porta Santa, unitevi a tutti colo- ro che, in ogni parte del mondo, l’hanno già varcata ed a quanti la varcheranno durante l’anno giubilare. Passare attraverso la Porta Santa sia segno del vostro ingresso spirituale nel mistero di Cristo, il Redentore crocifisso e risorto, che per amore «si è caricato delle 14 nostre sofferenze e ha portato i nostri dolo- riÈ (Is 53, 4).

5. La Chiesa entra nel nuovo millennio stringendo al suo cuore il Vangelo della sof- ferenza, che è annuncio di redenzione e di sto. Il Verbo incarnato si è fatto incontro alla salvezza. Fratelli e sorelle ammalati, voi sie- nostra debolezza assumendola su di sé nel te testimoni singolari di questo Vangelo. Il mistero della croce. Da allora ogni sofferen- terzo millennio attende dai cristiani soffe- za ha acquistato una possibilità di senso, che renti questa testimonianza. La attende anche la rende singolarmente preziosa. Da duemila da voi, operatori della pastorale sanitaria, anni, dal giorno della passione, la croce bril- che con ruoli diversi svolgete accanto ai ma- la come somma manifestazione dell’amore lati una missione tanto significativa ed ap- che Dio ha per noi. Chi sa accoglierla nella prezzata, apprezzatissima. sua vita sperimenta come il dolore, illumina- Si chini su ciascuno di voi la Vergine Im- to dalla fede, diventi fonte di speranza e di macolata, che a Lourdes è venuta a visitarci, salvezza. come oggi ricordiamo con gioia e ricono- Cari ammalati, chiamati in questo mo- scenza. Nella grotta di Massabielle Ella af- mento a sostenere una croce più pesante, fidò a santa Bernardetta un messaggio che Cristo sia la porta per voi. Cristo sia anche la porta al cuore del Vangelo: alla conversione porta per voi, cari accompagnatori, che vi e alla penitenza, alla preghiera e al fiducioso prendete cura di loro. Come il buon Samari- abbandono nelle mani di Dio. tano, ogni credente deve offrire amore a chi Con Maria, la Vergine della visitazione, vive nella sofferenza. Non è consentito eleviamo anche noi al Signore il ÇMagnifi- «passare oltre» di fronte a chi è provato dal- catÈ, che è il canto della speranza di tutti i la malattia. Occorre piuttosto fermarsi, chi- poveri, i malati, i sofferenti del mondo, i narsi sulla sua infermità e condividerla ge- quali esultano di gioia perché sanno che Dio nerosamente, alleviandone i pesi e le diffi- è accanto a loro come Salvatore. coltà. Allora insieme alla Vergine Santissima vogliamo proclamare: ÇL’anima mia magni- 4. San Giacomo scrive: «Chi è malato, fica il SignoreÈ e volgere i nostri passi verso chiami a sé i presbiteri della Chiesa e pre- la vera porta giubilare: Gesù Cristo, che è lo ghino su di lui, dopo averlo unto con olio, stesso ieri, oggi e per sempre! 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 15

Con migliaia di ammalati attraverso la Porta Santa a san Paolo* 10 FEBBRAIO 2000: LA SANTA MESSA PRESIEDUTA DALL’ARCIVESCOVO LOZANO BARRAGÁN

Un lungo, profondo e interminabile fiume ri. La carità di chi li accompagna. «Accom- di pellegrini si è riversato, nel pomeriggio pagnare loro è come aiutare uno della fami- di giovedì, all’interno della Basilica di san glia. é una semplice e doverosa risposta a Paolo fuori le Mura. Ad attraversare la Porta qualcuno che ti chiama, che ti chiede una Santa non erano, però, pellegrini «comuni», manoÈ. Ci dice questo Giusi, 25 anni, venu- ma le «persone privilegiate» di quest’Anno ta da Salerno con l’Unitalsi. Santo: i sofferenti, gli ammalati, con i loro accompagnatori, familiari o volontari. Ecco i pellegrini privilegiati: così, infatti, Gente semplice, gente serena li ha chiamati nei giorni scorsi l’Arcivesco- vo Crescenzio Sepe, segretario generale del Col suo stesso treno sono venuti Eleonora 15 Comitato del Grande Giubileo dell’anno e Antonio, moglie e marito, con il figlio An- 2000, durante la conferenza stampa di pre- tonio, colpito da encefalite ad appena quin- sentazione del Giubileo dei malati e degli dici mesi. operatori sanitari, le cui celebrazioni sono Ora ha 32 anni. Siede in mezzo a loro su state inaugurate proprio giovedì pomeriggio una panca in fondo alla Basilica. da quel fiume di persone intervenute alla é gente semplice, provata dalla vita eppu- solenne Messa in Basilica. re serena: Çé la fede che ci ha portati quiÈ ci dice la signora Eleonora, con un’espressio- ne candida e sincera che vale fiumi di paro- Quel fiume di sofferenza e di amore le. La fede e la devozione di questa folla ve- Anche a celebrazione iniziata, il flusso di nuta da tutto il mondo è testimoniata, oltre pellegrini Ð in piedi, in carrozzina o sui letti- che dal loro contegno, dai loro sguardi, so- ni Ð non dava cenno di interrompersi, river- sando all’interno, nelle navate, quasi un oceano di sofferenza e di dolore, ma anche, e soprattutto, di amore e di fede. Di quest’amore e di questa fede ha parlato nell’omelia l’Arcivescovo Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consi- glio per gli operatori sanitari (per la pastora- le della salute), che ha presieduto la conce- lebrazione eucaristica. Con lui hanno con- celebrato il segretario del medesimo Ponti- ficio Consiglio, il Vescovo José Luis Redra- do Marchite e altri 23 arcivescovi e vescovi, oltre a più di cento sacerdoti provenienti da diverse parti dell’Italia e del mondo. «Cristo è il centro di convergenza di tutti e a lui dobbiamo venire tutti insieme Ð ha detto l’Arcivescovo Lozano Barragán – Lui è il centro che ci dà unità e comunione: il centro della storia di tutta l’umanità e della storia di ciascuno di noi. Per arrivare a Cri- sto abbiamo però bisogno di due atti: l’atto di fede e l’atto d’amore, che sono come i piedi con i quali camminiamo verso questa centralità del Signore Gesù». La fede degli ammalati e dei loro familia- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 16

La storia di Francesca

Abbiamo conosciuto Francesca, in piedi accanto ad un giovane in carrozzina: i gesti con cui lo accudiva erano così affettuosi che li abbiamo scambiati per mamma e figlio. Francesca è invece una «dama di carità», da 16 anni, e ha accompagnato a Roma Anto- nio, 18 anni, affetto da tetraparesi spastica dalla nascita. Vengono da Sibari, in Calabria: Çé da due anni che giriamo con l’Unitalsi – ci dice Francesca –. Per lui è importante, perché pri- ma non usciva mai di casa. Ora sta diventan- do più sicuro». ÇSono venuto per fede e anche per curio- sità – confida Antonio, che frequenta il liceo classico Ð. é importante confrontarsi con gli altri che hanno i tuoi stessi problemi, sia da un punto di vista umano che religioso. Sono 16 contento: ho passato la Porta Santa, ho trova- to perfino alcuni amiciÈ. Gli chiediamo se si sente un pellegrino ÇprivilegiatoÈ. ÇNo Ð risponde, quasi scher- nendosi Ð Mi sento come tutti gli altri! Certo, prattutto dal loro desiderio di riconciliarsi la sofferenza aumenta la tua sensibilità. So- col Signore. prattutto, è bello vedere tanta gente che si Per tutta la Santa Messa, lungo le navate adopera per gli altriÈ. laterali della Basilica, accanto ai confessio- nali ma anche negli angoli della chiesa, erano visibili gruppi cospicui di persone in attesa di Una lezione importante confessarsi. Perdono e indulgenza, non altro, sono ve- Ma chi fa veramente qualcosa per gli altri Ð nuti a supplicare questi pellegrini, come ha vorremmo dire ad Antonio Ð sono le persone sottolineato nell’omelia l’Arcivescovo Loza- come lui, che soffrono ma non disdegnano di no Barragán, il quale ha invece chiesto loro distribuire sorrisi. di unire la loro sofferenza a quella di Cristo e é una lezione importante, che hanno rece- di offrire con Lui, in comunione con Maria, pito anche Silvia e Francesco, rispettivamen- con i santi e con il Papa, il loro dolore e la lo- te 17 e 18 anni, che incontriamo in Basilica, ro preghiera per la salvezza dell’umanità: con gli sguardi apparentemente spensierati. «perché il Cristo brilli di nuova luce in que- Sono venuti anche loro ad accompagnare i sto nuovo millennio», «perché scompaia l’a- malati da Ancona. teismo pratico che invade con la secolarizza- ÇAbbiamo imparato tante cose Ð ci dicono zione i nostri paesiÈ. improvvisamente seri Ð. Innanzitutto a rispet- ÇIl passaggio della Porta Santa Ð ha detto tare gli altri; poi, che noi, con la nostra salute, ancora l’arcivescovo – sia per voi passaggio siamo davvero fortunatissimi. La loro soffe- dal buio alla luce, dall’odio all’amore, dal- renza ci insegna quali sono i valori veri della l’ingiustizia alla giustizia, dalla tristezza al- vita, insomma ci insegna a vivereÈ. l’allegria». Non c’era infatti tristezza nei volti di quel- Dott. ALESSANDRO IAPINO le migliaia di persone. Sofferenza sì ma non tristezza. Piuttosto tanta luce, tanta speranza, tanto amore, tanta dolcezza. * cfr. L’Osservatore Romano del 12 febbraio 2000. 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:29 Pagina 17

Omelia di S.E. Mons. Lozano nella Basilica di San Paolo fuori le mura

Rivolgo il mio saluto a tutti voi, eccellen- e apostolica e, fiduciosi in questa apostoli- tissimi vescovi, sacerdoti, professionisti del cità, veniamo alla Sede di Pietro perché sia il campo sanitario e malati, che siete giunti da Papa stesso a farci ottenere la grazia della mi- tanti paesi del mondo per incontrare Cristo, sericordia e del perdono totale. fonte di salute, in questo Anno Giubilare. é questo il significato del nostro pellegri- Molti sono gli elementi che ci accompa- naggio; siamo venuti appoggiandoci sui no- gnano e ci aiutano a incontrare Cristo durante stri due piedi speciali, quello della fede e l’Anno Giubilare; il più importante è che Cri- quello dell’amore, della carità, e dopo molta sto è il punto di convergenza di tutti gli uomi- fatica, data la nostra speciale condizione, sia- ni e che a Lui dobbiamo accorrere tutti assie- mo giunti alla Porta Santa; l’abbiamo attra- me. Come centro, egli è fonte di unità e co- versata per significare che siamo passati dalle 17 munione. La data che stiamo oggi celebran- tenebre alla luce, dall’odio all’amore, dall’in- do, i duemila anni della Nascita di Cristo, ci giustizia alla giustizia, dalla tristezza alla ricorda che Cristo è il Signore della storia di gioia, e siamo giunti alla tomba degli aposto- tutta l’umanità e di ognuno di noi. Tutta la vi- li in questa Basilica di San Paolo fuori le mu- ta che abbiamo trascorso trova il proprio ra per ottenere, per loro intercessione, l’in- orizzonte, il proprio centro, la propria ragion dulgenza plenaria; ripeteremo questo gesto d’essere in lui. domani nella Basilica di San Pietro alla pre- senza del Santo Padre Giovanni Paolo II. Per giungere a Cristo sono necessari due elementi: la fede e l’amore, che possiamo Siamo passati dalla tristezza alla gioia. Ci raffigurare come i due piedi con cui cammi- rendiamo conto che le nostre sofferenze, i niamo verso questa centralità del Signore nostri dolori, uniti a quelli di Cristo nella sua Gesù; così, pentiti per tutto ciò che ci ha al- passione e croce gloriosa, non sono qualcosa lontanati da Lui, gli chiediamo perdono e in- di negativo, ma Cristo stesso li ha assunti e li dulgenza. Abbiamo bisogno anche di umiltà ha trasformati in qualcosa di positivo, come per riconoscere i nostri errori e i nostri pecca- fonte di gioia, redenzione e resurrezione. I ti e chiedere al Signore che ci vengano rimes- nostri patimenti si sono trasformati, in questo si. Esercitiamo inoltre la virtù della speranza pellegrinaggio dell’Anno Giubilare, in fonte come una cosa specificatamente cristiana: ci rifugiamo nella misericordia di Dio fiduciosi nei meriti di Cristo, attraverso i quali acqui- stano valore i meriti della Santissima Vergine e dei Santi; chiediamo a Dio di applicare su di noi questi meriti per ottenere il nostro pie- no amore per il suo perdono.

Abbiamo una fede molto grande nella me- diazione della chiesa perché le nostre povere persone bisognose di perdono e di indulgen- za possano essere partecipi dei meriti di Cri- sto, della Santissima Vergine e dei Santi. Sappiamo che il Signore Gesù affidò ai suoi apostoli, guidati da Pietro, il potere di rimet- tere i peccati in suo nome, e che questo pote- re è stato esercitato in modo vivo nel corso di tutta la storia e lo sarà fino alla fine del mon- do attraverso i Vescovi, guidati dal Papa, co- me successori del Collegio apostolico. Cre- diamo nella Chiesa che è una, santa, cattolica 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 18

Questi doni sono il perdono delle pene dovu- te per i nostri peccati, e permettono di avvici- narci amorosamente di più a Cristo e ricevere così l’indulgenza plenaria.

Abbiamo detto che i passi fondamentali da compiere perché il nostro pellegrinaggio por- ti frutti sono la fede e l’amore, la carità; in ef- fetti, attraverso di loro possiamo affermare Cristo come fonte della nostra unione, comu- nione, orizzonte e centro. Per questo il Papa ci invita ora ad offrire le nostre sofferenze e la nostra preghiera giubilare per due intenzio- ni ben definite: perché Cristo sia predicato dove ancora non si conosce e perché ci sia li- bertà di praticare la religione cristiana in tutto il mondo. Offriamo in questo momento tutti i nostri patimenti, le nostre malattie, i nostri dolori perché Cristo risplenda con nuova luce in questo millennio che inizia, perché ovun- 18 que si realizzi una nuova Evangelizzazione, perché termini l’ateismo pratico che invade di vita. La meta del nostro pellegrinaggio ha con il secolarismo tanti nostri paesi, perché comportato il passaggio della Porta Santa, tutto il mondo riconosca che non c’è altro che ha significato il passaggio dalla morte al- salvatore che Gesù Cristo e perché tutti pos- la vita. Questa è l’indulgena plenaria cui sano esercitare il proprio diritto fondamenta- aspiriamo: vivere sempre in pienezza di salu- le a credere in Lui e a comportarsi di conse- te pur nel dolore e nella sofferenza. guenza in tutti gli ambiti della vita. Occorre portare Cristo in ambienti tanto diversi come Nella Chiesa esiste ciò che chiamiamo la quello dell’economia, la politica, la cultura, Comunione dei Santi. Ciò che ognuno fa di l’intera società. La nostra preghiera in questo buono nella vita, in virtù dei meriti di Cristo, Anno Giubilare è che le nostre malattie, le diventa fonte di salvezza per gli altri. Così nostre sofferenze e i nostri dolori diventino succede grazie ai meriti della Santissima Ver- sorgenti da cui scaturisce la vita vera per tutta gine Maria, di tutti i santi e anche di tutti noi, l’umanità. specialmente dei malati. Viviamo in stretta comunione e unità con la chiesa, questa è la La Vergine Santissima, la grande Porta Chiesa una e santa che, nella sua universalità Santa della storia della salvezza, ci aiuti ad e cattolicità, grazie alla forza apostolica si attraversare questa porta per incontrare suo trasforma per tutti in fonte di salvezza, natu- Figlio Gesù Cristo, medicina di tutte le nostre ralmente a partire da Cristo unico Salvatore. malattie e cura di tutti i nostri dolori. In que- st’Anno Giubilare troveremo così in Cristo il Oggi, in questa veglia di preghiera, esorto Medico Divino che ci dona la felicità. tuti voi, in particolare i malati, ad offrire le vostre sofferenze e i vostri dolori a Cristo S.E. Mons. JAVIER LOZANO BARRAGÁN perché Egli li prenda su di sé; anzi egli se ne Arcivescovo-Vescovo di Zacatecas è già fatto carico e, a partire da loro, elargisce Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute le sue grazie su tutti voi e su tutta la Chiesa. Santa Sede 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 19

Giubileo degli Ammalati e degli Operatori della Sanità

L’operatore sanitario e le sfide del Terzo Millennio

Convegno dei Vescovi incaricati di Pastorale della Salute delle Conferenze Episcopali e Convegni delle Associazioni Cattoliche dei Professionisti della Salute

9 febbraio 2000 Nuova Aula del Sinodo Città del Vaticano 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 20

Saluto al Congresso congiunto dei professionisti della salute

Nell’ambito dei festeggia- altri professionisti del ramo menti del Grande Giubileo sanitario di cui fate parte. é dell’Anno 2000, ho il piacere attraverso di voi e delle vostre di celebrare questo Congresso diverse organizzazioni che si che riveste grande importanza devono far giungere i risultati per tutti i professionisti nel di questo Congresso a tutti gli campo della salute. Esprimo il altri membri della vostra pro- mio più cordiale benvenuto a fessione. Voi portate così la tutti voi, eccellentissimi Ve- responsabilità di tanti altri che scovi, sacerdoti, medici, infer- non hanno potuto essere pre- mieri, farmacisti, volontari; senti, pur volendolo, poiché auspico che il nostro Incontro per motivi di spazio non è sta- porti a tutti voi uno dei frutti to possibile estendere l’invito 20 più importanti per la Pastorale a un numero maggiore di per- della Salute, come inizio di sone. La vostra presenza è questo terzo millennio. quindi molto qualificata, il In questo Congresso lavore- che vi colloca in una posizio- remo nello spirito stesso del ne di grande responsabilità Giubileo, la cui finalità è quel- per uno scambio delle diverse nell’evangelizzazione della la di porre Cristo al centro soluzioni apportate e per una medicina dal luogo peculiare della storia, dei tempi e del visione d’insieme. in cui vi trovate. cosmo. La forma che seguire- Vescovi, sacerdoti, medici, La Santissima Vergine, mo per una vera Pastorale del- infermieri e infermiere, far- grande Porta Santa attraverso la Salute sarà quella di porre macisti, ognuno avrà un luogo la quale Cristo venne al mon- Cristo al centro della medici- distinto per studiare la materia do e per la quale noi transitia- na in tutte le sue accezioni. Di che lo riguarda. Il metodo che mo per giungere a Lui nel- fronte alle problematiche che seguiremo sarà molto sempli- l’Anno Giubilare, ci accom- colpiscono oggi le diverse ca- ce: conferenze che esporranno pagni in questo primo atto tegorie dei professionisti della il problema e indicheranno le della nostra Giornata Giubila- salute e che spesso sono con- soluzioni pertinenti, e discus- re del malato, affinché ponia- seguenza della globalizzazio- sioni all’interno dello stesso mo Cristo al centro di tutte le ne dell’economia, proponia- gruppo in una sorta di forum. nostre vite, tanto a livello per- mo un nuovo modello di me- In ogni gruppo ci sarà un se- sonale come nella stessa pro- dicina, che abbia come meta, gretario che raccoglierà quan- fessione a cui apparteniamo, finalità e orizzonte soltanto to emerso dalla discussione per offrire alla società di oggi Cristo. per poi esporlo nella seconda una luce su come giungere al- é in questa linea che abbia- parte del nostro incontro; in la piena salute in un mondo in mo tracciato il tema di questo questo modo tutta l’assemblea cui viene spesso distrutta l’ar- Congresso, l’identità e le sfide potrà conoscere il risultato de- monia e ferita profondamente nel nuovo millennio cui si tro- gli studi di ogni ramo delle di- la solidarietà, in particolare vano di fronte i responsabili verse professioni nel campo emarginando i più poveri e i della pastorale della salute, i della salute e si otterrà l’auspi- malati. medici, i malati, i farmacisti, cata visione d’insieme. Ci au- quanti cioè, in un modo o nel- guriamo di poter fare in segui- S.E. Mons. JAVIER LOZANO l’altro, si occupano di questo to una pubblicazione adeguata BARRAGÁN settore tanto importante nella di tutto il materiale che racco- Arcivescovo-Vescovo di Zacatecas glieremo, affinché resti a me- Presidente del Pontificio Consiglio vita di oggi. per la Pastorale della Salute Data la complessità del te- moria di questo primo studio Santa Sede ma, i lavori verrano svolti, complessivo del millennio con l’aiuto di Dio, in due mo- sulla Pastorale della Salute, e i menti: uno analitico e l’altro risultati si possano utilizzare sintetico. Nel primo ci divide- nella Chiesa. remo in gruppi affinché ogni Come voi stessi potrete ren- ramo dei professionisti studi dervi conto, la presenza a que- in particolare i propri proble- sto Congresso è stata selettiva. mi e apporti le soluzioni che Tutti voi venite a vostro no- reputa più opportune; nel se- me, è vero, ma allo stesso condo momento, ci riuniremo tempo rappresentate anche gli 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 21

Organismi episcopali nazionali, diocesani e parrocchiali per la pastorale della salute*

Finalità e operatività persona umana può avere il ciò che comporta la globaliz- di un organismo benessere fisico, psichico, so- zazione e agli effetti che pre- per la pastorale della salute ciale e spirituale necessari per senta nella pastorale della sa- realizzare la missione affidata- lute. Esamineremo qui solo tre In primo luogo dobbiamo gli da Dio e che cambia secon- dei problemi attuali di impor- definire in modo chiaro la na- do le varie tappe della vita. tanza immediata per l’operato- tura di un Organismo episco- Il lavoro degli operatori sa- re pastorale della salute: la so- pale nazionale per la pastorale nitari deve quindi essere diretto cializzazione della salute, le della salute a partire dalla sua a far sì che ogni persona abbia questioni di bioetica e l’educa- finalità; diciamo che esso ma- la salute sufficiente per realiz- zione alla salute. nifesta la sollecitudine della zare la propria missione nella Chiesa per gli infermi in quan- tappa vitale in cui si trova. c.1. La socializzazione to si rivolge agli operatori sa- della salute nitari, si occupa della loro b. Senso del dolore L’azione dell’operatore pa- 21 azione pastorale, sa che questa storale della salute cambia se- è motivata dalla misericordia e Il dolore deve essere inteso e condo il quadro di attenzione desidera che questa misericor- vissuto a partire dal dolore di sociale al malato che gli si pre- dia risponda sempre meglio Cristo. Cristo redime con il do- senta; ci sono paesi in cui la alle nuove esigenze. lore e ci libera definitivamente sua azione più importante sarà L’Organismo per la pastora- da esso. Sappiamo che è que- quella di fornire le cure sanita- le della salute ha quindi come sto il senso della sua morte e rie primarie ai malati nelle lo- destinatari gli operatori sanita- resurrezione redentrici. ro case o in ospedali privati o ri e, volendo sintetizzare l’a- L’Organismo per la pastora- cattolici; in altri, sarà più op- zione che deve svolgere, dicia- le della salute illumina con il portuno organizzare nel mi- mo che la sua finalità è la se- dolore di Cristo il concetto gliore dei modi l’assistenza guente: manifestare la solleci- reale di salute e gli dà una dei malati nei centri sanitari tudine della Chiesa per gli in- prospettiva che non troviamo statali; in altri ancora, si privi- fermi aiutando coloro che nelle attuali concezioni seco- ligerà l’assistenza domiciliare svolgono il servizio verso i lariste. ai malati dopo la dimissione malati e sofferenti, affinché dai centri sanitari, ecc. l’apostolato della misericor- c. Adeguamento dia, a cui attendono, risponda ai nuovi tempi c.2. Questioni di bioetica sempre meglio alle nuove esi- Per quanto riguarda l’origi- genze. L’azione pastorale dell’ope- ne della vita, il principio basi- Si pone pertanto la doman- ratore sanitario deve adeguarsi lare continua ad essere quello da di come procedere in prati- ai nuovi tempi, in cui esistono che la vita umana è un dono di ca. Possiamo rispondere, a innumerevoli problemi che ri- Dio e come tale va trattato. Il partire da quattro capitoli d’a- chiedono una soluzione ade- modo con cui Dio vuole che zione che intitoleremo: Dottri- guata; pensiamo ad esempio a questo dono venga trasmesso, na, Collaborazione, Promo- è nella forma più alta d’amore, zione, Accompagnamento. cioè l’amore matrimoniale dei coniugi in seno ad una fami- glia. Tutto ciò che contraddice 1. Dottrina questo principio non è accetta- bile, dal punto di vista morale. L’Organismo per la pasto- Per l’eutanasia vale lo stes- rale della salute ha anzitutto so principio, la vita è un dono un compito dottrinale, deve di Dio, pertanto non spetta al- far conoscere cioè il senso l’uomo toglierla ad un altro cristiano della salute, della uomo innocente. malattia e del dolore umano, secondo i nuovi tempi che c.3. Educazione alla salute stiamo vivendo. Si deve educare all’umaniz- zazione e alla qualità di vita, a. La salute alla cosiddetta “QALYS” (quality adjusted life years sy- Fondamentale secondo il stem), la qualità di vita aggiu- concetto cristiano di salute la stata ai diversi anni che si vi- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 22

vono. Intendiamo la “QALYS” tre prima il cappellano si dedi- f. Infermieri ed infermiere in questo senso: nella soluzio- cava solo alla pastorale sacra- L’importanza degli infermie- ne al problema della qualità di mentale dei malati, ora dà an- ri nella pastorale della salute è vita si deve considerare non che il senso cristiano della sa- molto grande, in particolare soltanto la quantità di anni che lute e della malattia e si occupa oggi che assistiamo ad un ab- si vivono, bensì la loro qualità, di tutta la problematica che ne bandono degli ospedali da par- e questa qualità si misura non deriva, allo stesso livello e nel- te delle religiose, e sono quindi solo mediante le risorse econo- lo stesso campo degli altri ope- loro che devono farsi carico miche esistenti, ma anche me- ratori sanitari: medici, infer- dell’assistenza pastorale diretta diante quelle familiari, sociali, mieri, amministratori di ospe- del malato nel trattamento di ambientali, spirituali ecc., che dali, farmacisti, ecc. tutti i giorni. La formazione rendono la vita utile per se etica e professionale degli in- stessi e per gli altri, una vita fermieri cattolici è di grande che compia effettivamente la importanza e va promossa da missione assegnatale da Dio. parte dei diversi Organismi di pastorale della salute nelle Conferenze Episcopali. 2. Collaborazione g. Farmacisti L’Organismo nazionale di Il farmacista cattolico ha un pastorale della salute dovrà grande ruolo da svolgere nel collaborare con le Chiese par- fornire le medicine adeguate. ticolari, le diocesi, nell’assi- Si sottolinea il suo ruolo nel 22 stenza spirituale agli operatori controllo della droga, in parti- sanitari, offrendo loro i relativi colare per quanto riguarda le sussidi. sostanze psicotropiche, i pre- cursori chimici e le droghe Questi sono i principali sintetiche. operatori sanitari: h. Volontariato a. Parrocchie Sorgono molti altri operato- Perché sia effettivamente d. Religiose ri di pastorale della salute in concreta, la pastorale degli Il lavoro dei religiosi e delle numerose parti del mondo, operatori sanitari deve essere religiose diventa sempre più con l’appellativo di volonta- collocata all’interno della par- difficile in ambito ospedaliero riato sanitario cristiano. Si rocchia stessa. Ciò che abbia- e, in alcuni paesi, le vocazioni tratta di veri apostoli della pa- mo detto sulla dottrina, la col- per questa pastorale diminui- storale della misericordia con i laborazione, la promozione e scono. Tuttavia, ora c’è mag- malati. l’accompagnamento della pa- giormente bisogno che il reli- storale della salute, deve esse- gioso o la religiosa siano pre- i. Autorità sanitarie re realizzato nella dovuta pro- senti in questi luoghi, sia per- Per quanto riguarda le auto- porzione da ogni parroco. ché si va recuperando la visio- rità sanitarie, è necessario ri- ne spirituale nel campo della ferirsi in ogni paese al Mini- b. Ospedali cattolici salute, e sia perché si va ac- stero della Sanità; ove oppor- Il criterio per sapere se un centuando sempre più la seco- tuno, e possibile, la Chiesa de- ospedale può dirsi cattolico o larizzazione del mondo della ve avere un rappresentante no, è che vi si prolunghi o me- medicina. che coordini l’azione pastora- no il ministero sanante di Cri- le o almeno che i rapporti tra sto nel mondo di oggi, accet- e. Medici l’Organismo nazionale di pa- tando il Magistero della Chie- I medici cattolici si sono co- storale della salute e detto Mi- sa nella pastorale globale della stituiti in una organizzazione a nistero siano tali da fornire salute e che sia riconosciuto livello internazionale e nazio- l’inculturazione del messag- come tale da parte dell’auto- nale. Noi dobbiamo aiutarli a gio del Vangelo nelle gestioni rità ecclesiastica competente rafforzare la loro unione. Essi politiche sanitarie. (cfr. Can. 300). Esso deve cioè sono agenti determinanti del- accettare il Magistero della l’azione pastorale nel mondo Sussidiarietà Chiesa, tanto nelle questioni di della salute, devono ricono- salute propriamente dette, in scere ampiamente l’etica me- La funzione dell’Organismo particolare per quanto riguar- dica e il loro lavoro deve an- Episcopale nazionale per la da l’inizio e il termine della vi- dare al di là di una semplice pastorale della salute è quella ta, come pure nei problemi professione. La loro missione di servire ed aiutare le diverse economici. è quella di essere araldi della Diocesi, e quindi i diversi Ve- cultura della vita di fronte alle scovi. Non è pertanto sua fun- c. Cappellani di ospedali correnti devastatrici della cul- zione supplire i pastori nei lo- La figura del cappellano di tura della morte, in particolare ro obblighi nelle diverse dio- ospedale o di un qualsiasi cen- per ciò che riguarda i problemi cesi, bensì aiutarli. Possiamo tro sanitario, va acquisendo medici posti dall’ingegneria quindi dire che il suo lavoro è sempre più importanza; men- genetica e dall’eutanasia. sussidiario e i sussidi che for- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 23

nisce sono quelli di promuo- di pastorale della salute. Lo si di porre rimedio ai problemi vere, coordinare ed orientare il stesso dicasi per le altre orga- burocratici della socializzazio- lavoro pastorale della salute in nizzazioni che promuovono di- ne ed aprire la porta ad una ogni diocesi. rettamente o dirigono centri e maggiore efficienza che, per istituzioni sanitari, quali la Ca- quanto possibile, eviti la buro- ritas, o alcune Fondazioni spe- crazia. 3. Promozione ciali. d. Malattie emergenti È compito dell’Organismo Favorire: per la pastorale della salute fa- Favorire queste istituzioni In ogni paese bisognerà sta- vorire le organizzazioni catto- consisterà nel promuovere, re al corrente di quali sono le liche nazionale per la pastora- coordinare ove possibile, e emergenze propriamente det- le della salute nelle loro atti- orientare secondo il Magistero te. In alcune parti si tratterà vità tanto teoriche quanto pra- ecclesiale, non solo le Facoltà del paludismo, in altre del- tiche. di Medicina ma anche le altre l’AIDS, in altre ancora della istituzioni. Questo orientamen- droga, la lebbra, la tubercolo- a. Fondazioni e Santuari to potrà avvenire stimolando si, il cancro, il tabagismo, ecc. un dialogo tra loro e l’Organi- é molto importante favorire smo. il rapporto con quelle Fonda- Conclusione zioni che possono aiutare fi- nanziariamente o patrocinare 4. Accompagnamento Abbiamo cercato di presen- il lavoro da svolgere, e con i tare alcune idee per delineare Santuari, in special modo ma- È compito dell’Organismo le finalità e l’operatività del- 23 riani, che hanno un rapporto per la pastorale della salute l’Organismo per la pastorale speciale con i malati e che seguire le novità legislative e della salute di una Conferenza possono aiutare spiritualmente scientifiche, per illuminarle a Episcopale e, nelle dovute pro- ed economicamente. partire dall’azione pastorale porzioni, di una diocesi e delle della Chiesa nel campo sani- sue parrocchie. Come la fun- b. Facoltà di medicina tario. zione di questo Dicastero è realizzare la comunione eccle- È opportuno che l’Organi- a. Aspetti giuridici siale nel ramo della pastorale smo nazionale di pastorale del- della salute, così l’obiettivo di la salute abbia una funzione di L’azione dell’Organismo de- ogni Organismo episcopale orientamento delle Facoltà di ve rivolgersi alle Facoltà di Di- nazionale per la pastorale della medicina cattoliche del pro- ritto nelle Università, in parti- salute è quello di favorire que- prio paese. Questa stessa fun- colare in quelle cattoliche, per sta comunione in detto campo zione di orientamento è richie- formare la coscienza giuridica da parte delle Chiese particola- sta per i Comitati di bioetica dei futuri avvocati nel campo ri, come un servizio pastorale che attualmente si vanno mol- medico. sussidiario alle diocesi. tiplicando. Come abbiamo visto, abbia- b. Aspetti scientifici mo cercato di fare una sempli- c. Organizzazioni varie ce analogia del Pontificio Una particolare attenzione Consiglio per la Pastorale del- Organizzazioni come la Cro- richiedono i centri di bioetica la Salute con l’Organismo epi- ce Rossa, ad esempio, devono per quanto riguarda le loro ri- scopale nazionale per la pasto- sapere che godono dell’appog- cerche, i risultati offerti al rale della salute e gli altri li- gio dell’Organismo nazionale grande pubblico, la direzione o velli, con le applicazioni perti- l’orientamento secondo cui nenti. Sono suggerimenti o vengono offerti; di qui prende orientamenti per le Conferen- origine ciò che si dice riguardo ze Episcopali, ognuna delle all’aspetto giuridico delle varie quali dovrà trovare la maniera proposte di legge, ad es. sulla pratica per strutturare il pro- clonazione. Occupano un po- prio organismo, mentre ogni sto particolare gli esperimenti diocesi metterà in atto ciò che realizzati nei laboratori, i pro- riterrà più opportuno. blemi suscitati dai medicinali, in particolare da quelli nuovi . S.E. Mons. JAVIER LOZANO BARRAGÁN c. Socializzazione della salute Arcivescovo - Vescovo di Zacatecas Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute Un altro problema di cui ab- Santa Sede biamo già parlato riguarda la socializzazione dei servizi sa- nitari: l’Organismo dovrà stare attento all’attuazione concreta *Questo testo è un’estratto del testo integrale di S.E. Mons. Lozano, che è di questa socializzazione in stato già pubblicato su Dolentium Homi- ogni paese; dovrà preoccupar- num n¡ 41/II-1999. 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 24

Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute 1985-2000

1. Cosa è il Pontificio Curia Romana e delle istituzio- sonale della Segreteria, ai Consiglio? ni religiose sanitarie; 48 Con- membri, ai consultori, agli sultori e una Segreteria formata esperti e ai volontari. Tutti, con 1. Una data importante. da diversi Officiali e da un prestigio, efficacia ed intelli- L’11 febbraio 1985 rappresenta gruppo di volontari presenti genza hanno reso possibile una data importante per la durante l’orario di lavoro. l’immenso lavoro della prima Chiesa, per gli ammalati, per tappa del Pontificio Consiglio. gli istituti religiosi e per tutti gli operatori sanitari. Mediante 2. Attività del b. Seconda tappa, il Motu Proprio Dolentium Ho- Pontificio Consiglio gennaio 1997... minum, Sua Santità Giovanni Paolo II istituisce la Pontificia a. Prima tappa, 1985-1996: Questa seconda tappa coin- Commissione per la Pastorale dodici anni di attività cide con il cambiamento di degli Operatori Sanitari. Tre presidenza: il Cardinale Fio- 24 anni più tardi, con la riforma Si tratta della nascita del renzo Angelini viene sostituito della Curia Romana (C.A. Pa- Pontificio Consiglio, una tappa da S.E. Mons. Javier Lozano stor Bonus, 28 giugno 1988), di creatività e di prima organiz- Barragán. Il nuovo Presidente la Pontificia Commissione di- zazione. segue attentamente il lavoro venta Pontificio Consiglio per La creatività è stata immensa che si sta realizzando. la Pastorale degli Operatori Sa- con la presidenza del Cardinale Nei giorni dal 9 all’11 marzo nitari, ottenendo l’autonomia Fiorenzo Angelini. Il Pontificio 1998 si è tenuta l’Assemblea che la Costituzione Apostolica Consiglio era uno strumento Plenaria del Dicastero, a cui concede a tutti i Dicasteri. nuovo, si cominciava da zero hanno partecipato tutti i mem- per quanto riguardava l’organi- bri ed alcuni Consultori. Frutto 2. Le motivazioni che hanno smo e le sue funzioni. I punti di questa IV Assemblea Plena- spinto il Papa alla sua istitu- forti di questi primi anni sono ria è stata la nuova pianifica- zione. La Lettera Apostolica stati: la creazione della rivista zione del lavoro del Pontificio indica, tra l’altro, le seguenti Dolentium Hominum edita in Consiglio per la Pastorale della motivazioni: la sollecitudine quattro lingue; numerosi viag- Salute, uno strumento valido della Chiesa per l’uomo che gi per conoscere la realtà sani- per l’attività quotidiana del Di- soffre, i grandi progressi rag- taria e pastorale nei vari paesi; castero. Questo Piano di lavo- giunti dalla medicina e la ne- partecipazione a numerosi con- ro, approvato dal Santo Padre, cessità di coordinare tutti gli gressi; la Conferenza Interna- comprende 47 programmi or- organismi che si dedicano al zionale, piattaforma di cultura ganizzati attorno ai ministeri mondo della salute, poiché l’a- sanitaria e pastorale; la Giorna- della Parola, della Santificazio- zione individuale non è suffi- ta Mondiale del Malato; l’in- ne e della Comunione, affidati ciente; di qui la necessità di un tenso rapporto con le Chiese alle 18 persone che formano il lavoro congiunto, intelligente, locali, con l’animazione di Pontificio Consiglio: superiori, programmato, costante e gene- strutture di pastorale sanitaria officiali e collaboratori. Per roso. nelle stesse; le visite ad limina; farlo conoscere meglio, il Pia- i rapporti con l’OMS e con altri no di lavoro è stato pubblicato 3. I compiti. I principali Organismi; la pubblicazione di e distribuito ai Capi-Dicastero compiti assegnati al Pontificio libri ed opuscoli come stru- della Curia Romana e alle Consiglio sono i seguenti: sti- menti di lavoro e di animazio- Conferenze Episcopali, in par- molare, promuovere, coordina- ne; infine, l’intensa e crescente ticolare ai Vescovi incaricati re, collaborare con le Chiese attività di Segreteria. Sono stati della Pastorale della Salute. locali e seguire con attenzione i anni di fecondo lavoro, anni in Attraverso questa nuova pia- programmi sanitari e le loro ri- cui potremmo dire sono state nificazione del lavoro, il Ponti- percussioni nella Pastorale del- poste le fondamenta e aperte ficio Consiglio ha voluto ri- la Chiesa. strade, anni in cui sono state spondere in modo più efficace raggiunte mete importanti del- alla missione affidatagli dal 4. L’organigramma. Presi- la Pastorale della Salute nella Santo Padre: essere un aiuto al dente: S.E. Mons. Javier Loza- Chiesa universale. suo prezioso ministero petrino no Barragán; Segretario: S.E. Il lavoro è frutto di leaders nel campo specifico della salu- Mons. José L. Redrado, O.H.; ispirati che ne sono il motore, te e della sanità. Sotto Segretario: P. Felice Ruf- ma anche di quanti lavorano Nell’elaborazione del Piano fini, M.I. Fanno parte del Con- quotidianamente svolgendo di lavoro, si è avuto come pun- siglio 34 Membri, in rappre- con efficacia la propria missio- to di riferimento il Motu Pro- sentanza dei vari dicasteri della ne. Ci riferiamo a tutto il per- prio istitutivo Dolentium homi- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 25

num e la Costituzione Aposto- della Parola, che contiene 11 con grande attenzione da parte lica e, per ciò programmi, il Pontificio Consi- di tutti i componenti del Dica- che si riferisce al significato glio ha fissato il seguente obiet- stero. I risultati sono stati mol- cristiano della sofferenza e del- tivo: “Commemorare l’incar- to soddisfacenti e confermano la vita, la Lettera Apostolica nazione del Verbo per illumina- la sintonia della pianificazione Salvificis Doloris e l’Enciclica re con il Vangelo le culture sa- di lavoro con l’obiettivo fissato Evangelium Vitae. nitarie tramite i segni giubilari per l’anno 2000. Nel formulare le linee con- della Peregrinazione, della Por- Per concludere, vogliamo crete del Piano generale di la- ta Santa e dell’Indulgenza”. menzionare alcuni punti rile- voro, si è tenuto particolarmen- Nel ministero della Santifi- vanti dell’attività del Dicastero te conto dei suggerimenti e del- cazione, che comprende 7 pro- nell’anno 1999 e nella prima le indicazioni della Lettera grammi, l’obiettivo è stato il metà dell’anno 2000. Apostolica Tertio Millennio seguente: “La santificazione 1. Celebrazione della Gior- adveniente e della Carta degli del malato e del mondo della nata Mondiale del Malato in Operatori Sanitari. salute in generale attraverso i Libano, 11 febbraio. Partendo da queste promesse segni giubilari della Peregrina- 2. Numerosi incontri interdi- dottrinali, il Pontificio Consi- zione, della Porta Santa e del- casteriali a cui hanno parteci- glio ha elaborato il proprio Pia- l’Indulgenza”. pato i superiori o gli Officiali no di lavoro secondo quattro Nel ministero della Comu- del Dicastero. aspetti: finalità, politiche, for- nione, con 29 programmi da 3. Partecipazione a vari Con- me d’azione e programmi. sviluppare, l’obiettivo è stato: gressi e incontri: OMS, Unital- “Ottenere l’unificazione della si, Accademia per la Vita, pastorale della salute in tutto il AIDS (Argentina), Marocco, mondo attraverso i segni giubi- Polonia, ecc. 25 lari della Peregrinazione, della 4. Visita al Dicastero dei ve- Porta Santa e dell’Indulgenza”. scovi “ad limina”. Per raggiungere la finalità 5. Vari congressi, organizzati che il Dicastero ha fissato nel dal Dicastero: ministero della Parola, sono * 1-2 luglio 1999 sugli state messe in atto le seguenti Ospedali Cattolici; attività: si è cercato di dare il * 18-20 novembre 1999, senso della vita e della soffe- Conferenza Internazionale su renza, e il senso della natura e “Economia e Salute”; della sua manipolazione, spie- * 22-23 novembre 1999, gandoli, diffondendoli e divul- Simposio su “Il Cappellano gandoli a tutti, in particolare ai cattolico in Pastorale della Sa- vescovi durante le loro visite lute”; ad limina o di passaggio a Ro- * 9-11 dicembre 1999, Sim- ma. Al riguardo, grande è stato posio sull’AIDS; l’aiuto ottenuto con la celebra- * 15 gennaio 2000, Simpo- Finalità del Dicastero zione della XIV Conferenza sio sulla Lebbra; Internazionale, con la pubbli- * 7-12 febbraio 2000, Giubi- Sulla base di quanto detto cazione della rivista Dolentium leo dei malati e degli Operatori sopra, è stato fissato l’obietti- hominum, con la partecipazio- della Sanità; vo generale del Pontificio ne degli Officiali del Dicastero * 28 marzo 2000, Giubileo Consiglio, con particolare rife- a vari congressi e incontri, con degli Odontoiatri; rimento al tempo del Grande le visite ad limina, ecc. * 4 aprile 2000, Congresso Giubileo dell’Anno 2000; esso Per quanto riguarda l’evan- Internazionale, “Curare il cor- è: “Commemorare l’Incarna- gelizzazione delle facoltà di po e salvare l’anima”; zione del Verbo secondo la Medicina, il Pontificio Consi- * 6-7 aprile 2000, Secondo Bolla d’Indizione del Grande glio cerca sempre di stare in Dialogo Annuale Cattolico Giubileo dell’Anno 2000 ‘In- contatto con le più importanti Pan-Americano della Salute; carnationis Mysterium’, per il- facoltà cattoliche di Medicina, * 2-3 giugno 2000, Semina- luminare le culture sanitarie di Farmacia e di Diritto, al fine rio di Studio, Sacramenti nella con il Vangelo; per santificare di promuovere in futuro corsi Pastorale della Salute. il malato e l’ambiente sanitario specifici; gli altri programmi 6. Attività editoriale, centra- in generale, e per giungere alla promossi con grande cura nel ta nella pubblicazione della ri- comunione solidale della Pa- settore della Parola si riferisco- vista Dolentium hominum in storale della Salute in tutta la no a: pubblicazioni, Organiz- quattro lingue. Chiesa”. zazione Mondiale della Salute, Naturalmente, dietro tutta manuale pastorale per i tossi- questa attività c’è il lavoro codipendenti, guida pastorale quotidiano e sempre più inten- Operatività del Dicastero della salute, conferenze, Con- so della Segreteria. ferenza Internazionale, ricer- Per quanto attiene al piano che, centri di insegnamento, S.E. Mons. JOSÉ L. REDRADO, O.H. pratico, per raggiungere detto “dossiers”. Segretario del Pontificio Consiglio fine tenendo conto dei suoi I summenzionati 47 pro- per la Pastorale della Salute obiettivi specifici nel ministero grammi sono stati realizzati Santa Sede 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 26

Le sfide dei medici cattolici per il nuovo millennio

1. Cambiamenti nella ne, poiché riguarda anche le di- gli abitanti di diversi Paesi in professione medica scipline scientifiche, in cui il termini del loro diritto ad ave- successo accademico è spesso re accesso a standards di assi- La professione medica ha su- offerto dall’abilità del medico a stenza altamente qualitativi. bito enormi cambiamenti nella specializzarsi ulteriormente in Naturalmente, lo sviluppo tec- seconda metà del XX secolo. ambiti nuovi, cercando di di- nologico ha certamente creato Ciò è dovuto, in parte, alla ri- ventare il numero uno in un nuove e meravigliose possibi- voluzione imposta dall’aumen- piccolo campo. lità per diagnosi e trattamenti to della conoscenza delle scien- C’è un detto che definisce lo migliori. ze biomediche e, in parte, ai specialista come il medico che Tuttavia, a parte il dilemma grossi cambiamenti avvenuti conosce sempre di più su sem- etico posto dalla tecnologia, nella società, che non potevano pre meno cose, al punto di co- come ad esempio nel campo 26 non sortire effetto sui medici. noscere tutto su niente. Natu- della tecnologia riproduttiva ralmente, questo detto contie- artificiale, alcuni medici hanno a. L’aumento della ne un paradosso, ma anche inconsciamente recepito l’er- conoscenza scientifica una buona dose di verità. rato messaggio che fosse pos- nelle scienze biomediche Non sorprende che gli stu- sibile risolvere la maggior par- e il processo di denti di medicina non siano te dei problemi del paziente di- iperspecializzazione spesso in grado di considerare pendendo semplicemente dalle il paziente come un insieme di macchine. Così la comunica- Il progresso della conoscen- corpo, mente e anima, ma ab- zione con il paziente è stata za scientifica nelle scienze bio- biano invece una visione di- considerata sempre meno im- mediche continua a grandi pas- storta di un semplice assem- portante, anche per la raccolta si. Ne è risultato un aumento blaggio di organi e tessuti. Ta- storica dei suoi dati e per l’esa- nel numero delle riviste medi- le visione è rafforzata dall’in- me fisico, perdendo grandi op- che al punto che viene data per dubbio successo della medici- portunità di usare la comunica- scontata l’impossibilità di leg- na dei trapianti, che ci spinge a zione come una terapia in sé. gere l’intera produzione scien- chiederci dove si trovi il prin- L’estremo di questo approc- tifica, anche in settori specifici; cipio di unità che regola l’as- cio anonimo e impersonale del esiste quindi un proliferare di semblaggio organico. rapporto medico-paziente è di- giornali che offrono estratti o Il tasso di incremento della mostrato dal crescente numero versioni ridotte di interi artico- conoscenza scientifica è tal- di pagine web a cui i pazienti li, su carta oppure on line. Cer- mente rapido che non c’è tem- possono avere accesso per tamente, questa non è l’unica po per metabolizzarlo e nessu- presentare le loro lamentele e causa del processo di iperspe- no sembra in grado di tentare ricevere suggerimenti circa cializzazione che sta modifi- l’organizzazione di nuovi am- procedure diagnostiche e trat- cando la professione medica, biti di conoscenza in un qua- tamenti farmacologici. Inter- ma può essere una delle più im- dro armonico e coerente. net è un magnifico strumento portanti, insieme all’idea che, per facilitare la comunicazio- lavorando come specialista, è b. L’invasione tecnologica ne tra i medici che vivono in possibile guadagnare di più ri- della mediciina Paesi diversi del mondo. Inol- spetto al medico generico. tre è un magnifico strumento L’iperspecializzazione sta La seconda metà del XX se- per continuare l’educazione trasformando la professione colo è stata anche un’epoca di medica, con la possibilità di medica, sostituendo l’approc- invasione tecnologica della accedere alle biblioteche e ai cio olistico, cioè l’approccio medicina. Una sfera di eventi giornali più importanti; l’uni- che considera la persona intera- misurabili ha sostituito la vec- ca limitazione è il tempo (si mente, compresi i suoi bisogni chia arte medica, fatta di capa- dice che Internet sia uno stru- fisici, mentali e spirituali, con cità di osservazione, mani abi- mento per sonnanbuli e disoc- una pratica basata sulla patolo- li e saggezza. Ne è risultato cupati). D’altro lato, la comu- gia organica. Questa tendenza a che è l’accesso alla tecnologia nicazione attraverso i compu- lunga durata influenza anche le ciò che maggiormente condi- ters non si può certamente scuole mediche, dove la medi- ziona il successo. considerare un sostituto all’in- cina interna è stata frammenta- La tecnologia è un elemento contro a tu per tu tra paziente e ta in una serie di insegnamenti cruciale, che mina perfino i bi- medico, nonostante il business basati sulla patologia organica. lanci delle società economica- reale esistente dietro questo ti- Il processo sembra non aver fi- mente sviluppate e discrimina po di operazioni. 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 27

c. L’espansione delle stri pazienti. Ciò non riguarda forme per il consenso informa- medicine alternative solo il caso di procedure im- to da strumenti per l’informa- morali, quali l’aborto, o il caso zione corretta in burocrazia per Non sorprende, tuttavia, che di rifiuto delle pratiche comuni la protezione del medico. Nel un numero sempre maggiore di da parte di alcune minoranze, mio Paese, in ogni ospedale è persone stia voltando le spalle come l’emotrasfusione per i attivo un Tribunale per i Diritti alla medicina impersonale e testimoni di Geova, ma anche del Paziente. Il nome “Tribuna- cerchi una risposta alle proprie nel caso in cui il paziente scel- le” basta da solo a spiegare la lamentele nelle cosiddette me- ga modalità di trattamento non mentalità sottostante. dicine alternative. sufficientemente convalidate In una società che ha espul- dalla ricerca scientifica. Que- f. L’assegnazione delle risorse so la fede tradizionale, eredità sto può accadere in particolare di secoli e base della civiltà per le patologie croniche disa- Questi sono alcuni dei cam- moderna, osserviamo un’in- bilitanti, per le quali i tratta- biamenti verificatisi al livello vasione di sette, di maghi e un menti correnti non sono in gra- del rapporto medico-paziente. vago spiritualismo new age. do di arrestare il progresso del- La nostra professione, tutta- Lo stesso avviene nella medi- la malattia e sono causa di ef- via, si trova di fronte anche a cina. Sempre più persone la- fetti collaterali molto seri, co- fattori esterni, il più drammati- sciano la medicina fredda e me nel caso di molti tipi di co dei quali è probabilmente la impersonale, incapace di aver cancro e di sclerosi multipla. crescente enfasi sulla limita- cura del paziente in tutte le Lo scorso anno l’Italia è sta- zione delle risorse. sue dimensioni, e preferiscono ta scossa dalle dimostrazioni un tipo di intervento che, no- di pazienti oncologici e delle nostante ogni evidenza di rea- loro famiglie, che chiedevano 27 le efficacia, nondimeno mo- la possibilità di scegliere un stra un carisma quasi sacro. trattamento alternativo alla Pranoterapia, medicina tibeta- chemioterapia standardizzata. na, erbe e polveri delle culture Mi riferisco al caso della co- pre-colombiane, poteri curan- siddetta Terapia Di Bella, che ti: approcci molto diversi, ac- ebbe ampio risalto sui media. comunati dal fatto che la tera- Questa terapia alternativa fu pia specifica è meno impor- richiesta sulla base di casi ri- tante del contatto con il terapi- portati e sulla base del carisma sta, il quale si ritiene che sia del Dott. Di Bella, nonostante dotato di uno speciale fluido la mancanza di ogni solida curativo. evidenza scientifica di effica- L’invasione delle medicine cia. Sotto la pressione delle di- alternative dovrebbe porre im- mostrazioni, il Governo fu co- portanti interrogativi ai medi- stretto ad autorizzare il paga- f.1. I limiti delle risorse ci, che dovrebbero chiedersi mento della non ortodossa te- nelle società ricche perché hanno perso il carisma rapia da parte del Servizio Sa- Bisogni e risorse sono il e come hanno vissuto il loro nitario Nazionale. Il caso Di cuore del rapporto economico rapporto con i pazienti. Molto Bella ha mostrato, su base na- nella politica sanitaria, ma so- spesso, invece, c’è solo una zionale, che il rapporto asim- no caratterizzati da una tensio- manifestazione di disgusto ra- metrico del medico con il pro- ne interna che può portare ad zionalistico, tipico dell’uomo prio paziente era terminato e una difficoltà di scelta, ad di scienza chiuso nella sua tor- che il paternalismo era stato un’impasse. Da un lato, è re d’avorio. Lo stesso atteg- sostituito dell’autonomia del chiaro che la salute ha un co- giamento viene qualche volta malato. sto ma, dall’altro, essa è un be- manifestato verso professioni ne senza prezzo. Per questo nuove come, ad esempio, la e. Il conflitto tra medico motivo, la pressione sulla sa- chiroterapia, o l’agopuntura, e paziente lute può essere potenzialmente nonostante il fatto che le loro avversa per un sistema econo- modalità di intervento siano Questo ci porta al secondo mico, poiché tende a spendere molto più comprensibili per aspetto. Se il paternalismo era il massimo e a soddisfare il l’educazione medica tradizio- certamente sbagliato, l’autono- massimo dei bisogni. nale. mia rischia di degenerare in Per superare l’ostacolo, le conflitti frequenti. Infatti, la fi- autorità sanitarie sono andate d. L’autonomia e la libertà ducia reciproca viene sempre limitando il ruolo dei finanzia- di scelta del paziente più sostituita dal sospetto legit- menti pubblici nell’assistenza timo, in cui il paziente e il me- sanitaria: il welfare state ha Continuando la nostra rifles- dico si considerano come po- subito critiche ed è stato sotto- sione sui cambiamenti nel rap- tenziali nemici. Si vuole che posto a revisione in tutto il porto medico-paziente, altri l’intervento medico sia efficace mondo. Tuttavia, quando il bi- due aspetti richiedono la nostra in ogni circostanza. Le conse- lancio è la nostra preoccupa- attenzione. Innanzitutto c’è guenze sono l’enorme business zione maggiore, nuove que- una crescente domanda di li- delle assicurazioni, la trasfor- stioni morali si impongono al- bertà di scelta da parte dei no- mazione e la perversione delle la nostra attenzione. 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 28

Le società ricche permettono zio. Tuttavia, nella stessa città menticando le difficoltà speri- lo scandalo di avere una vasta è possibile cambiare il proprio mentate nell’assistenza di pa- parte della loro popolazione sesso a costo zero in un ospe- zienti cronici da parte delle senza copertura dei bisogni sa- dale pubblico. fragili famiglie di oggi, espo- nitari di base. Il valore della vi- ste alla rottura, con pochi o ta umana può arrivare a dipen- f.4. La “Evidence Based nessun figlio e con nessun dere dall’età, con l’accesso a Medicine” (EBM) adulto a casa. In futuro ci tro- procedure costose negato agli Il problema della distribu- veremo sempre più spesso di anziani. Il libero accesso ad al- zione delle risorse non esiste fronte a situazioni di persone cune procedure diagnostiche soltanto a livello macroecono- che vivono completamente so- estese può venire talmente ri- mico, ma coinvolge anche le, ma le nostre scuole medi- stretto in realtà che ogni qual- l’attività personale del medi- che continuano a prestare po- volta l’esame sia urgente, il pa- co. Per fare un esempio, è chissima attenzione a pro- ziente è de facto costretto a pa- sempre più comune sentir par- grammi educativi centrati su gare, e quindi è discriminato lare della cosiddetta Evidence malattie croniche disabilitanti secondo il census. Based Medicine. Essa è da un con un forte impatto sociale. lato il tentativo della comunità Una particolare attenzione f.2. La mancanza di risorse scientifica di fondare la pro- verrà richiesta dai centri per le nei Paesi in via di sviluppo fessione medica su solide basi, cure palliative, dove solo la Se questo è quanto accade spiegando il criterio di com- presenza di persone che ama- nei sistemi sanitari delle so- portamento. Pubblicazioni, ri- no la vita potrà offrire un si- cietà post-industriali, nei Paesi viste dalla categoria e opinioni gnificato alla morte di persone in via di sviluppo continuiamo di esperti, dopo conferenze di sole con la loro malattia. 28 ad assistere a calamità bibliche discussione e accordo, portano che colpiscono le società po- a protocolli o a linee guida in h. Vecchiaia e denatalità vere, devastate dalla mortalità materia di diagnosi e terapia, materna e infantile, dalla mal- create da medici per altri me- La combinazione esplosiva nutrizione, da vecchie e nuove dici. Tuttavia, le linee guida e i di vecchiaia e denatalità può infezioni, senza risorse locali protocolli vengono più spesso provocare il collasso finanzia- da usare per l’assistenza sani- prodotti dalle autorità sanita- rio dei sistemi sanitari e modi- taria e con gli aiuti esterni con- rie, ad esempio per dirigere la ficare il tipo dei pazienti e i dizionati dall’accettazione di professione medica sulla base problemi clinici che il medico programmi per il controllo del- della disponibilità delle risor- incontrerà nel prossimo futu- le nascite, mentre le compa- se. Questo porta ad una cre- ro. Nonostante il generale con- gnie farmaceutiche non hanno scente pressione sui medici, senso sul rischio, non solo me- interesse a produrre farmaci con possibili limitazioni alla dico, di una società vecchia e che possano curare le malattie loro libertà diagnostica o tera- senza bambini, continua l’ag- dei poveri. peutica. gressione alla vita al suo inizio e alla fine, seguendo la ten- f.3. La medicina dei desideri g. La fine della centralità denza iniziata nella seconda Al contrario, nelle società degli ospedali metà del XX secolo con la ricche, per coloro che possono contraccezione di massa, con permetterselo, si è verificata La limitazione delle risorse la legislazione sull’aborto in una vera e propria esplosione per i sistemi sanitari nelle so- molti Paesi e con le prime leg- di un tipo di medicina basata cietà ricche sta spingendo nel- gi sull’eutanasia. sui desideri personali. la direzione di un trend gigan- Le nostre società non sono La chirurgia estetica, il cam- tesco che cambierà l’idea stes- ancora del tutto consapevoli biamento di sesso, la dermato- sa di medicina occidentale, ba- del pericolo della mentalità logia cosmetica, strani regimi sata sulla centralità degli ospe- anti-natalistiche. Nel nome del dietetici sono solo alcuni esem- dali. L’ospedale non è più la progresso e dei suoi interessi pi di una medicina basata sui casa dell’ospitalità, ma sta di- superiori, le pressioni a favore desideri. I medici accettano di ventando soltanto il posto ove di un cambiamento con un’in- essere coinvolti in procedure effettuare la diagnosi e il trat- versione dell’attuale trend cul- che hanno poco a che vedere tamento delle malattie acute turale e sessuale, le politiche con il sollievo delle umane sof- che non possono essere af- familiari, e le leggi fiscali non ferenze. La contraddizione di- frontate nelle cliniche per pa- sono considerati “politically venta ancor più stridente quan- zienti esterni. correct” e le pratiche anti-na- do i sistemi costretti a limitare i Le case di cura, le “residen- talistiche continuano. servizi sanitari offerti alla po- tial homes”, i centri per la ria- polazione in generale continua- bilitazione sono considerati i. La manipolazione no a destinare parte dei loro bi- più convenienti degli ospedali della vita umana lanci a soddisfare i desideri per la cura della malattie croni- personali. A Roma, la qualità che e disabilitanti, che quindi Infine, al passaggio del nuo- dell’assistenza oncologica al di vengono separate dall’ospeda- vo Millennio, abbiamo avuto il fuori degli ospedali è inade- le. Vengono sottolineati i van- privilegio di assistere ad una guata e i pazienti si sentono di- taggi di portare l’assistenza magnifica espansione della co- re che le risorse sono insuffi- medica e infermieristica diret- noscenza sulla riproduzione cienti per migliorare il servi- tamente a casa del paziente, di- umana, che fa prevedere possi- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 29

bili applicazioni future nel trat- dizionata dalle decisioni del quale la morte sembra essere tamento delle malattie geneti- Ministero della Sanità e delle quasi evitabile e la salute e il che, che prima non avevano al- Politiche sociali. Il rapporto fitness moderni sembrano es- cuna possibilità di intervento. con il paziente è reso più diffi- sere dèi, non possiamo sempli- Come sempre succede con la cile, non solo dai problemi di cemente ritirarci sulla linea di scienza, le applicazioni delle comunicazione, ma anche da un ideale commerciale della meravigliose scoperte scienti- un latente confronto conflit- medicina in cui il profitto (per- fiche possono essere trasfor- tuale e da un minore carisma, sonale e istituzionale) sia il mate, senza forti questioni mo- mentre il paziente pretende metro di cosa è giusto. Inoltre, rali, in strumenti di oppressio- maggiore autonomia e la sod- dobbiamo porre il soggetto al ne contro gli esseri umani. La disfazione dei desideri perso- centro della nostra attenzione conoscenza sulla riproduzione nali, non strettamente collega- e promuovere una rete di rela- umana si trova ora di fronte ad ti alla conservazione e al recu- zioni umane basate sulla soli- un’espansione parallela della pero della salute. Occorre una darietà. minaccia di manipolazioni sul- profonda revisione dei pro- Dobbiamo manifestare il co- la vita umana. grammi educativi perché egli raggio di porre ancora le do- possa operare più facilmente mande fondamentali sulla vita, in una società con troppi an- sulla sofferenza e sulla morte. ziani e pochi bambini, per pre- La visione pagana che si situa pararlo a lavorare al di fuori dietro il culto della salute ha dell’ospedale e ad avere cura paura dalla sofferenza, della delle malattie croniche e disa- vecchiaia, della morte e perfi- bilitanti. I medici, all’inizio no della nascita. A questa vi- del nuovo Millennio, sembra- sione dobbiamo testimoniare 29 no non essere ben attrezzati a la prospettiva cristiana, guar- resistere alla pressione di me- dando la nascita, la malattia, la dicine alternative, alla pressio- sofferenza, la cura, la guarigio- ne culturale in favore di prati- ne e la morte come opportunità che contrarie alla vita, e ai si- di crescita. L’esperienza dei stemi politici che lo vorrebbe- nostri limiti (finitezza) ci aiuta ro neutrale di fronte alle ine- a scoprire l’infinito e la realtà guaglianze del nostro tempo. di noi stessi, infrangendo il so- gno di onnipotenza e invulne- rabilità. 2. La responsabilità Questi dovrebbero essere Si effettua già l’eliminazio- dei medici cattolici concetti elementari della no- ne di embrioni prodotti in ec- stra esperienza cristiana, ma il cesso allo scopo di incremen- Se è questo lo scenario, cosa nostro modo di agire è di solito tare la probabilità di riuscita possiamo fare come medici distante dall’ideale. Perfino della fecondazione in vitro. La cattolici del Terzo Millennio parlare della possibilità di tro- conoscenza genetica sta au- per fronteggiare queste sfide: vare redenzione spirituale at- mentando il numero delle con- essere profeti, resistere alla traverso la sofferenza suona dizioni per le quali è possibile tentazione del denaro e dalla strano alle orecchie moderne, una diagnosi pre-impianto, con mancanza di impegno, e preve- comprese quelle dei medici conseguente selezione geneti- nire la società e i nostri pazien- cattolici o dei cappellani di ca ed eliminazione degli em- ti da rischi pericolosi? ospedale. Un po’ di tempo fa, brioni con alterazioni geneti- dopo la morte in Tunisia di un che. Nel caso di gemelli inde- a. Il livello personale leader socialista italiano accu- siderati, viene proposta una ri- sato di corruzione, che per an- duzione del numero di em- Penso che la prima risposta ni era vissuto malato e in esi- brioni. é possibile che in futu- sia al livello di atteggiamenti lio, ho avuto la grazia di ascol- ro la cosiddetta fissione ge- personali. Non possiamo vive- tare sua figlia che in televisio- mellare diventerà una routine, re semplicemente in base alla ne leggeva un passaggio di una con lo scopo di ottenere un cultura e ai valori proposti dai lettera da lui scritta al Santo embrione gemellare da usare media. Non dobbiamo cercare Padre. per le indagini diagnostiche e il conflitto di per sé, ma essere Dobbiamo essere convinti per creare una banca di tessuti fieri della nostra diversità, con- che una genuina esperienza re- omologhi. vinti di essere il sale della terra ligiosa possa aiutare gli uomi- Riassumendo, il medico, al- e che la nostra proposta è più ni e le donne della nostra epo- l’inizio del nuovo Millennio, gioiosa e piena di vita. ca a mantenere insieme la sa- sembra correre il rischio di Pressati tra un’idea utilitari- lute fisica e la salute spirituale perdere un approccio olistico stica della sanità, che ricono- e a risolvere l’apparente con- e personale del paziente e di sce solo alcuni diritti sanitari flitto tra il bisogno di salute avere difficoltà a gestire il considerati socialmente utili, e personale e le risorse dei siste- flusso delle informazioni. Egli le ideologie sanitarie che pro- mi sanitari, poiché la salute è un medico la cui attività è pongono pratiche mediche co- (salus) e le cure sono parte del sempre più dipendente dalla me una forma di culto per una processo di salvezza (salus) e tecnologia e sempre più con- sorta di nuova religione, per la la salvezza non può esistere se 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 30

l’uomo non viene curato nella munione è necessario all’in- testimonianza sociale e politi- sua interezza. terno delle nostre Associazioni ca. Un atteggiamento persona- Per questo motivo, presen- nazionali, tra le Associazioni le e comunitario, come quello tare ai nostri colleghi e studen- membri della FIAMC, e tra le che ho cercato di descrivere, ti il malato come vera immagi- nostre Associazioni e chiese può generare una nuova cultu- ne di Gesù (icona Christi) non locali, aumentando i legami ra, che richiede di entrare in può essere visto solo come un con i vescovi e con le confe- contatto con le posizioni del- atteggiamento devozionale di renze episcopali. l’altro, convinti delle nostre alcune semplici anime buone, posizioni, in un dialogo che ma come il contributo più im- b.3. Servizio deve essere competitivo per- portante, autenticamente rivo- Il servizio al malato e, più in ché, senza attaccare la cultura luzionario, al processo di mi- generale, ai bisognosi. Il servi- dell’altro, vuole promuovere il glioramento della professione zio all’immagine vera di Gesù, nostro modo di vivere. Penso medica e delle istituzioni sani- all’icona Christi, come dimo- in particolare alla nostra pre- tarie. strazione visibile del nostro senza nelle Università e alla servizio a Lui, manifestato da presenza istituzionale delle b. La responsabilità segni evangelici semplici ma Università cattoliche. Non ci delle Associazioni inequivocabili, come l’atten- viene chiesto di manifestare il zione e la disponibilità verso i nostro cattolicesimo servendo Un secondo livello di rispo- malati, l’attenzione diagnosti- all’altare, ma animando gli sta è quello delle nostre Asso- ca e terapeutica non solo per il ambiti temporali dei servizi ciazioni di Medici Cattolici. corpo, ma anche per l’anima, sanitari con valori cristiani. la predilezione per gli ultimi e C’è un’enorme attività da 30 b.1.Crescita spirituale per coloro per i quali la società compiere per permeare i siste- In un tempo di pluralismo e non sembra avere interesse, mi sanitari con gli ideali di so- secolarizzazione, le nostre As- l’attribuzione di un valore sol- lidarietà e di sussidiarietà pro- sociazioni non possono conti- tanto relativo al denaro e il mossi dalla dottrina sociale nuare ad essere dei clubs di al- tentativo di vivere la giustizia della Chiesa. cune persone di buona volontà sociale. A questo riguardo saranno che, di tanto in tanto, si incon- sufficienti quattro esempi. trano per discutere su alcuni b.4. La nuova evangelizzazione interessanti problemi etici o La comunione e il servizio c.1. Ospedali cattolici per una bella celebrazione. Es- sono i requisiti per diventare Anzitutto, possiamo lavorare se devono diventare un luogo agenti effettivi della nuova per trasformare alcuni ospedali di crescita spirituale dove è evangelizzazione. L’evangeliz- cattolici riservati ai ricchi in possibile ricevere un’ispirazio- zazione è guardata con sospet- ospedali aperti a tutti. Allo ne cristiana alla nostra vita to dalle società moderne ed è stesso tempo, dobbiamo opera- professionale, dal Vangelo vi- fuori moda perfino nella stessa re per il riconoscimento e il so- vente di Gesù Cristo. Il Vange- Chiesa. L’assioma sottostante stegno governativo delle istitu- lo, la Buona Novella di Gesù è che non dobbiamo imporre, zioni non-profit, cattoliche e Cristo, può essere trovato sem- niente a nessuno. Tuttavia, non, che servono i bisognosi. pre vivo nel corpo vivente del- questo tipo di approccio è la Sua Chiesa. Se le nostre As- fuorviante. Non dobbiamo im- c.2. Cooperazione sociazioni vogliono continuare porre ma abbiamo la missione internazionale ad essere fonte di ispirazione di presentare la nostra fede. Secondo, possiamo promuo- cristiana in seno ad una società Sorprende, ad esempio, che vere la cooperazione interna- contrassegnata da un ateismo nelle società europee in cui l’I- zionale, anzitutto come contri- pratico, è necessario che esse slam è la seconda confessione, buto alla giustizia e, poi, come diventino comunità di preghie- e a volte la prima in termini di espressione di carità, cioè di ra. Esse devono diventare sem- pratica, non venga compiuto autentico amore cristiano. é pre più un forte sostegno a vi- nessuno sforzo per presentare bello che anche le organizza- vere la nostra fede. I membri la Buona Novella cristiana. zioni non cristiane lavorino nel delle nostre Associazioni di Sembriamo essere indifferenti campo della cooperazione in- Medici Cattolici devono avere alla fede dei nostri fratelli. An- ternazionale, ma devo dire che la possibilità di sentire uno spi- cora una volta, non è un pro- i medici cattolici non sono in rito animato dalla comunione e blema di imposizione, ma si grado di esprimere lo stesso li- dal servizio. tratta di essere convinti della vello di attività, mentre le con- bellezza della vita cristiana da gregazioni religiose stanno ab- b.2. Comunione proporre agli altri Ð per noi nel bandonando il campo. Dietro La comunione è il fonda- campo medico, per altri in al- le buone intenzioni, infatti, al- mento della nostra credibilità. tre realtà temporali – con i cune organizzazioni lavorano Gesù predicò che diventassi- semplici strumenti della comu- con una visione riduttiva dei mo una cosa sola, perché il nione e del servizio. problemi sanitari. mondo credesse. La comunio- ne non è piattezza, si costrui- c. Testimonianza sociale c.3. Campagne educative sce sulla varietà, ed è per una e politica Terzo, possiamo prendere varietà intesa come comple- parte alle campagne di promo- mentarità. Uno spirito di co- Il terzo livello è quello della zione della salute, trasforman- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 31

dole in veri processi educativi. della vita umana. Giustamente aiutare a riscoprire il rispetto Le campagne per la preven- qualcuno pensa che l’Evange- della vita, il senso dell’umana zione delle tossicodipendenze, lium Vitae debba essere catalo- sofferenza, la solidarietà con delle malattie sessualmente gata come un’enciclica sociale coloro che sono vicini a Cristo trasmissibili e degli incidenti della Chiesa più che come un sulla croce, il significato della della strada sono tipici esempi documento con insegnamenti morte, che non è una finestra di una filosofia della salute morali. aperta sul nulla, ma la fine vera fondata sulla protezione ester- In verità, il rispetto e la pro- del pellegrinaggio umano sulla na, senza alcuna richiesta di mozione della vita sono la ba- terra che ci farà vedere il volto un cambiamento di stile di vi- se di ogni aggregazione socia- di Dio. ta. Per questo motivo esse so- le degna di essere considerata Il compito dei medici catto- no intrinsecamente amorali. umana. Da questo punto di vi- lici è quello di accompagnare Le stesse campagne, per di- sta, lavorare in favore della vi- gli uomini di oggi lungo le sta- ventare veramente educative, ta è per i medici cattolici il zioni più importanti del loro hanno bisogno di persone che contributo più importante alla pellegrinaggio terreno, così testimonino una condotta dif- civiltà umana. che questo non diventi mai un ferente e in grado di chiedere cammino senza senso. un cambiamento. Abbiamo esaminato alcune 3. Il Giubileo delle sfide che toccano il cuore c.4. Promozione di una della nostra testimonianza cri- cultura centrata sulla vita Vorrei terminare questo mio stiana. Come membri laici del- Infine, abbiamo un enorme intervento facendo riferimento la nostra Chiesa siamo chia- compito socio-politico nel al Giubileo che stiamo cele- mati ad essere presenti in seno promuovere una legislazione brando, occasione del nostro alla nostra professione, cercan- 31 in favore della vita. Oltre che incontro qui a Roma. Come do di cambiare le strutture e i cercare di cambiare la legisla- molti fratelli dei secoli passati, comportamenti, così che essi zione che permette l’aborto, la siamo giunti alle tombe degli possano diventare una chiara distruzione degli embrioni e Apostoli Pietro e Paolo alla ri- immagine dell’amore sanante l’eutanasia, oppure cercare di scoperta delle origini della no- di Cristo. é esattamente il combattere l’introduzione di stra fede, per seguire un cam- messaggio del Giubileo che ci questo tipo di leggi in altri mino di purificazione interiore, chiama ad un rinnovamento Paesi, dobbiamo impegnarci a per aprirci ad una solidarietà e della nostra vita, operando per promuovere le condizioni so- ad una fraternità più grandi. la crescita del regno di Dio tra ciali in cui la vita possa essere Forse più dei pellegrini del le realtà temporali, ad esempio accettata e a combattere con- medio evo, gli uomini e le don- nella nostra professione, nello tro quelle situazioni in cui la ne che vivono nel passaggio studio, nella ricerca scientifica, dignità e la santità della vita del Millennio hanno bisogno di nell’insegnamento. vengono umiliate. Lunedì 14 iniziare un viaggio alla ricerca Ciò sarà possibile soltanto febbraio verrà solennemente del Buono e del Vero, cercando se rinnoveremo la nostra fede celebrato qui a Roma il quinto di capire il significato più e parteciperemo più intensa- anniversario della grande En- profondo della nostra umanità, mente alla vita della Chiesa, ciclica Evangelium Vitae. qualcosa che soltanto Cristo altrimenti non avremo nulla di Questa enciclica dovrebbe es- può rivelare. speciale da dire ai nostri pa- sere continuamente ricordata Il pellegrinaggio alle tombe zienti e ai nostri colleghi. ai medici cattolici come il do- degli Apostoli diventa allora cumento più importante del immagine di un altro pellegri- Prof. GIAN LUIGI GIGLI, MD Presidente della FIAMC Magistero in questo campo, naggio, quello che dura l’intera Federazione Internazionale una specie di Magna Charta vita. Per questa ragione, il pel- delle Associazioni Medici Cattolici della nostra azione in favore legrinaggio del Giubileo ci può Italia

Identità del medico cattolico

Introduzione dagnano molto denaro e sono pazienti gli interessano solo in circondati da un alone di fama quanto clienti dai quali ricava- Molte volte, nella pratica at- e di prestigio, e molti giovani re il maggior vantaggio econo- tuale, riscontriamo delle moti- vorrebbero essere come loro. mico possibile. Sono interes- vazioni per essere medico mol- Non è raro incontrare qualche santi solo per il portafoglio, to diverse da quelle che signifi- medico che sia giunto al termi- piuttosto che come persone che cherebbero essere medico cat- ne della sua carriera dopo tanti hanno bisogno di un aiuto me- tolico. Sia il fattore economico sacrifici e privazioni, e che af- dico. che il prestigio contano molto. fermi di poter acquistare ades- Tuttavia, non tutti sono così. é noto che alcuni medici gua- so tutto quello che desidera. I Ci sono medici che onorano 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 32

profondamente la professione fiducia di un uomo segnato me dirà il Signore nel Giudi- medica e costituiscono un va- dalla sofferenza e dall’infer- zio finale (Mt 25, 31-40). lido esempio per generosità e mità che si affida a un altro Da qui risulta evidente che competenza. E più di uno si uomo che può farsi carico del- l’identità del medico è l’iden- sono interrogati circa la pro- la sua necessità e che lo in- tità ricevuta dal ministero tera- pria identità, non solo come contra per assisterlo, curarlo e peutico, dal suo ministero del- cattolici, ma come medici cat- sanarlo. la vita. é un collaboratore di tolici. La seguente riflessione Il paziente non è solo un ca- Dio nel recupero della salute vuole essere solo una bozza so clinico, ma un uomo mala- nel corpo di un infermo. La per rispondere a questa do- to verso il quale il medico do- Chiesa considera il lavoro del manda di identità. vrà adottare un atteggiamento medico come un momento del Si deve tenere conto che si di sincera simpatia, soffrendo suo ministero, e considera il scrive in un linguaggio incom- con lui attraverso una parteci- servizio agli infermi parte inte- prensibile per chi non possie- pazione personale nelle situa- grante della sua missione; sa de la fede. Per un medico che zioni concrete del singolo ma- bene che il male fisico impri- non ha fede in Cristo e nella lato. Infermità e sofferenza giona lo spirito, così come il Sua Chiesa, tutto quello che si sono fenomeni che, analizzati male dello spirito sottomette il afferma qui non ha senso, ma a fondo, vanno oltre la medi- corpo. In questo modo il medi- è qualcosa di assurdo che sem- cina e toccano l’essenza della co con il suo ministero tera- bra destinato a persone pazze condizione umana in questo peutico partecipa all’azione e sciocche. mondo. pastorale ed evangelizzatrice È così come appare la fede Il medico che si occupa di della Chiesa. I sentieri sui qua- in generale, giacchè San Paolo queste situazioni dovrà essere li deve camminare sono quelli 32 diceva che l’annuncio di un consapevole che è proprio qui indicati dalla dignità della per- Messia crocifisso risulta of- che viene coinvolta tutta l’u- sona umana e quindi dalla leg- fensivo per i Giudei, e per i manità e che a lui viene ri- ge morale. Soprattutto quando non Giudei sembra una paz- chiesta una dedizione assolu- si tratta di esercitare la sua atti- zia; tuttavia, è molto più sag- ta. Questa è la missione che lo vità nel campo della Biogene- gio di tutta la sapienza umana; caratterizza ed è il frutto di tica e della Biotecnologia, la e quello che in Dio può sem- una chiamata o vocazione che Bioetica gli fornirà i suoi cana- brare debolezza, è più forte il medico ascolta, personifica- li, delinenandogli i suoi prin- che tutta la forza umana (1Cor ta nel volto sofferente ed im- cipi di azione1. 1, 23-25). plorante del malato affidato Voglio pensare a tutto il si- alle sue cure. Qui si collega la gnificato dell’identità del cri- missione del medico di dare la L’identità del medico stiano che come tale la conse- vita, con quella dello stesso gue dal suo Battesimo, e desi- Cristo che è venuto a dare la In questa posizione del Pon- dero fissarmi solo sull’identità vita e a darla in abbondanza tificio Consiglio per la Pasto- del medico cattolico in quanto (Gv 10, 10). Questa vita tra- rale della Salute, e che per le medico. Prenderò come base scende la vita fisica sino a citazioni in calce è la stessa la Carta per gli Operatori Sani- giungere alle altezze della posizione del Santo Padre Gio- tari che è stata pubblicata dal Santissima Trinità; è la vita vanni Paolo II, si trova una Pontificio Consiglio per la Pa- nuova ed eterna che consiste sintesi dell’identità cristiana storale della Salute, che a sua nella comunione con il Padre, del medico; come ho già ricor- volta riferisce il pensiero del verso la quale ogni uomo è dato, mi sforzerò di riflettere Santo Padre Giovanni Paolo II, chiamato gratuitamente nel su questa identità, precisando e dall’identità tracciata dal Pa- Figlio, per opera dello Spirito soprattutto che si tratta di un’i- pa e dalla “Carta” cercherò di Santo. dentità ricevuta da una voca- tracciare alcune idee circa l’in- Il medico è come il Buon zione e da una missione che terpretazione e il commento di Samaritano che si mette a lato fonda un ministero del tutto questa identità. dell’infermo facendosi suo particolare, il ministero della prossimo per la sua compren- vita, il ministero della salute. sione e simpatia, in una parola La Carta degli per la sua carità. Così il medi- La Vocazione e la Chiesa Operatori Sanitari co partecipa dell’amore di Dio come suo strumento di Iniziamo facendo riferimen- Nella Carta per gli Operato- diffusione e, a volte, si conta- to al significato della vocazio- ri Sanitari si afferma quanto gia dell’amore di Dio verso ne nella Chiesa. Molte volte le segue sul medico cattolico. l’uomo. etimologie aiutano a risalire al La sua professione richiede Questa è la carità terapeuti- significato originale di parole di essere custode e servitore ca di Cristo, che passò facendo che usiamo con frequenza e della vita umana. Deve farlo del bene e risanando tutti (At che sembrano logorate dall’u- attraverso una presenza vigile 10, 38). E, nello stesso tempo, so. Una di queste è la parola e sollecita a fianco degli infer- è la carità verso Cristo rappre- Chiesa. Consideriamo le due mi. L’attività medico-sanitaria sentato in ogni malato. Lui è etimologie, la greca e la latina. si fonda su una relazione in- colui che è curato in ogni uo- L’etimologia greca ci conduce terpersonale, è l’incontro tra mo o donna, “quando ero in- al verbo EKKALEIN, chiama- una fiducia e una coscienza, la fermo, mi avete visitato”, co- re. La Chiesa “EKKLESIA” 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 33

sarebbe il participio plurale dell’esistenza totale. Dio parla rola ‘rispondere’ viene dal gre- del verbo “ekkalein”, cioè i e tutto comincia ad esistere. co “Spenden”, che in origine chiamati. Dice la Genesi: “Allora Dio significa “un sacrificio di liba- Quindi, situandoci nella pro- disse: che sia la luce. E la luce gione a Dio”. La responsabilità spettiva etimologica latina, la fu”... (Gn 1, 3). Quando Dio professionale medica significa chiesa è l’effetto della “Voca- pronuncia la sua Parola, que- un compromesso (dalla parola zione”; la “Vocazione”, parlan- sta diventa pratica: fa quello greca “syngrafein” che signifi- do etimologicamente, è l’acce- che dice, e tutto ha una sua ca “scrivere insieme”) che si zione latina sostantivata del consistenza, un suo inizio, un scrive come una partita doppia verbo latino VOCARE, chia- fine, una sua totalità. tra l’uomo e Dio. mare (lo stesso di “ekkalein”): Quando parliamo dell’au- Da questa sacralità della pro- significherebbe quindi la stessa tentico medico cattolico, que- fessione medica trae origine il chiamata che riunisce i chia- sti è tale per un’autentica Vo- Giuramento d’Ippocrate, il giu- mati, cioè che riunisce la Chie- cazione ricevuta da Dio stesso, ramento di non fare del male al sa. La vocazione quindi fa la dal Quale riceve tutta la sua paziente, di agire sempre per il Chiesa. esistenza, naturalmente senza suo bene ed essere interamente L’unica “Vocazione” o chia- escludere la collaborazione al- per la vita in tutte le sue tappe, mata fondamentale è quella la chiamata da parte del medi- un giuramento che non è una che fa Dio con la Parola, con co stesso. promessa che si fa al paziente, la quale chiama alla vita tutto Come e in cosa consiste la ma che si fa direttamente a ciò che esiste, e questa chia- vocazione medica, alla quale Dio. La vocazione del medico mata, questa “vocazione” pri- chiama Dio? Continuiamo a in questo contesto è una voca- miceria è Cristo; che è la Paro- zione che nasce dall’amore di la di Dio per la quale tutto ciò Dio, ed è Dio che il medico se- 33 esiste e ciascuno di noi è chia- gue in questa professione, co- mato alla vita (cfr. Ef 1, 3-10; me il Bene sommamente ama- Col 1, 15-20). In particolare, è bile2. interessante constatare che og- gi la massima forma di chia- 1.2. L’amore di Dio mata da parte di Dio verso tutto nel medico ciò che esiste, la massima pre- senza di Cristo nel mondo, ha Tuttavia, nonostante il subli- la sua realizzazione nell’Euca- me di questa posizione ippo- restia, cioè il memoriale, la cratica, questa risulta limitata e presenza di Cristo nell’oggi difettosa. Parlavamo dell’amo- della storia (cfr. Lc 22, 19). re di Dio, però quest’amore, In questa chiamata di Dio secondo la mentalità greca scopriamo tre momenti essen- classica, la mentalità di Socra- ziali che la costituiscono e che te e di Platone, della quale fa- possiamo sintetizzare con tre tracciare alcune linee dell’“es- ceva parte Ippocrate, è qualco- parole: “ESSERE”, “CON”, sere” di questa chiamata. sa di difettoso, perché presup- “PER”. pone la necessità, e non è mai Questo perché siamo chia- 1.1. La professione pienezza. Di fatto, per la filo- mati per essere (esistere), con sofia classica greca Dio non Dio, per gli altri. Prima di tutto affermiamo ama. é infinitamente amabile, Così, per esempio, lo possia- che Dio chiama il medico ad però non ama, perché amare mo provare nella chiamata che una professione che non è significa carenza e Dio non Cristo fa ai suoi apostoli (Mc eguale a quella di tante altre. può difettare di nulla. L’amore 3, 14-15), e soprattutto nella Nella storia si riconoscono pro- è solamente proprio dell’uomo chiamata che fa alla Vergine priamente tre professioni, quel- bisognoso e di colui che è inte- Maria perché sia la Madre di la del sacerdote, quella del me- ressato a soddisfarsi, non di Dio, il Messia (Lc 1, 26-38). Si dico e quella del governatore o Dio, l’Onniperfetto. Nella mi- tratta però di un paradigma che giudice. Bisogna dire che la tologia greca l’amore nasce da si estende a tutta la storia della professione è legata alla pro- Poros e Penia, nel matrimonio Salvezza. fessione di fede, è qualcosa di di Afrodite. Poros rappresenta Queste tre parole della Vo- religioso. La professione non è l’espediente, la necessità, e Pe- cazione ci serviranno come qualcosa di strettamente giuri- nia la povertà unendo la neces- modello per riflettere sulla dico, perché il giuridico in sen- sità con la povertà, nasce l’a- dottrina del Papa circa l’iden- so positivo può realizzarsi op- more come desiderio interes- tità del medico cattolico che pure no, oppure cambiare se- sato. abbiamo esposto nella Carta condo la volontà di coloro che Questa mentalità viene com- del Pontificio Consiglio. contraggono un obbligo, ma la pletamente corretta dalla Rive- professione è un obbligo e una lazione divina: Dio stesso è responsabilità, le quali si con- Amore. é questa la definizione 1. “Essere” traggono con Dio stesso. é una più profonda di Dio. Il Suo responsabilità, e “responsabi- amore non consiste nella caren- Quando parliamo di “Esse- lità” significa essenzialmente za di qualcosa, ma nella massi- re” nella Vocazione, parliamo la capacità di rispondere; la pa- ma diffusione della Sua propria 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 34

bontà, che si presenta in modo verso il suo paziente, il medi- sposizione delle materie si è tale che Dio Padre arriva ad co è totalmente obbligato a di- perso il suo valore antropo- amare il mondo che ha creato fendere la vita in qualsiasi tap- centrico e i valori etici, affetti- per l’amore diffusivo di sé tan- pa si trovi, ma soprattutto nel- vi ed esistenziali. Il medico si to da dare fino alla morte il suo le tappe più deboli, come sono comprende dai desideri del pa- Figlio Unigenito (Gv 3, 16). quelle iniziali e terminali. La ziente e dalle esigenze di un Per questo la professione sua personalità si delinea da sistema sanitario economista medica cristiana si incentra una chiara e decisa risposta con indifferenza piena per le nell’amore, ma non nell’amo- negativa all’aborto e all’euta- violazioni dei diritti umani, re interessato e povero, ippo- nasia. Nel quinto comanda- soprattutto della vita umana. cratico, ma in quello che imita mento si comprende tutto il Molte volte troviamo come l’amore perfetto di Dio e che significato della vita umana, paradigma delle applicazioni ha il suo paradigma nel Buon come un dono dato da Dio in cliniche attuali una frammen- Samaritano, che in questa ma- amministrazione unica all’uo- tazione e una riduzione del pa- niera soffre insieme al malato, mo e alla donna, e che solo do- ziente ad organi e funzioni bio- lo compatisce, e provvede a vrà avere la sua origine all’in- logiche o tecnologiche e a me- tutto ciò che è necessario per terno del matrimonio. dicine; si pretende di giungere la sua guarigione. Così il Buon ad un dominio delle conoscen- Samaritano viene a costituire 1.4. La formazione medica ze specializzate frammentate, l’esempio da imitare per il me- senza la prospettiva della tota- dico cristiano. Il Buon Samari- Sempre Sua Santità Papa lità mediante conoscenze e tano è la figura di Cristo che Pio XII, a proposito dell’otta- competenze relative ad altri ha avuto compassione di tutta vo comandamento ci parla del campi umani oltre la medicina. 34 l’umanità inferma e decaduta, compromesso chiaro del me- L’idea di salute si propone co- e l’ha innalzata fino alla sua dico verso la verità, tanto alla me adattamento passivo a sti- glorificazione; è l’amore infi- verità della malattia e della sa- moli patogeni e di natura bio- nito, ed è tanto in colui che lute, quanto alla verità della fisica; l’adattamento della cli- ama come in colui che è ama- scienza medica5. nica si effettua con riferimento to, è in entrambi come pienez- L’identità del medico deriva tante volte esclusivo ai requisi- za. E così il Buon Samaritano dalla formazione che riceve, ti, inclusi quelli economici, del è la figura che identifica il me- ma se ci atteniamo a quella che Sistema Sanitario Nazionale; dico che ha compassione del si riceve in molte facoltà di si constata la perdita dei valori paziente a tal punto che fa tut- Medicina, possiamo constatare etici nella medicina e l’anoni- to quello che è nelle sue possi- che è una formazione con mato dei pazienti; si nota inol- bilità per guarirlo, per amore molte carenze; in effetti, il cur- tre il poco valore assegnato di pienezza3. riculum scolastico della carrie- agli aspetti esistenziali della Parlando dell’amore che il ra medica consta di due parti professione medica, alla figura medico deve avere verso Dio, del paziente, del medico e del- e quindi verso i suoi pazienti, l’infermiera. il Santo Padre Pio XII ci parla Di fronte a questa proble- dei comandamenti della legge matica dell’“essere” medico di Dio nell’ambito della medi- fin dall’inizio della formazio- cina. Ci parla del primo co- ne che si riceve, si è formulata mandamento, che esorta ad una serie di metodi che sono amare Dio sopra tutte le cose e stati concepiti per rendere atti- del secondo che dice di amare vo l’insegnamento, special- il prossimo come se stessi, ed mente dal così detto PBL (Pro- in questo amore consiste l’i- blem Basic Learning) e il me- dentità del medico, quando le todo d’insegnamento orientato sue relazioni con il paziente verso la comunità che consi- sono permeate di umanità, di dera il medico come una per- comprensione, di delicatezza e sona necessariamente compe- di sollecitudine. tente a livello relazionale e Lo stesso Papa Pio XII scientifico, inserito in una completa le linee dell’essere realtà comunitaria, capace di del medico indicando altri due collaborare con altre figure sa- comandamenti, soprattutto il nitarie ed amministrare le ri- quinto: “Non uccidere” e l’ot- essenziali: la prima è quella di sorse a disposizione in un con- tavo: “Non dire falsa testimo- una conoscenza di base, e la tinuo tirocinio, come avvocato nianza”4. seconda si basa su conoscenze sempre della salute del pazien- che si ottengono dalle scienze te, capace di congiungere le 1.3. Rispetto e difesa della Vita cliniche divise in discipline op- conoscenze con la pratica me- pure dall’analisi dei diversi or- dica, e per questo in formazio- Il quinto comandamento ci gani del corpo umano. ne continua. ricorda come l’identità del é ovvio che questi insegna- Questa classe di formazione medico cristiano consista nel menti si debbano impartire; medica darebbe una nuova fatto che per l’amore che è ob- però, a volte si constata una ri- comprensione alla salute e alla bligato ad avere verso Dio e duzione bio-tecnica; nell’e- malattia, seguirebbe la preven- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 35

zione e la cura dell’infermità costatano in coscienza la capa- morti, non erano qualcosa di nel contesto dell’individualità cità di ciascun allievo di por- definitivo nella sua lotta con- del paziente che si completa tare a termine una missione tro il male che si trova nell’u- nella sua famiglia e nella so- così delicata. manità, contro la sua sofferen- cietà intera; svilupperebbe co- In virtù dello stesso ottavo za e morte, ma solamente un sì un apprendistato basato più comandamento si fa obbligo a segno della realtà profonda sulla curiosità e sull’investiga- tutti i medici del segreto pro- che contiene la sua propria zione continua che sulle ac- fessionale e, come è stato già morte e resurrezione. quisizioni passive, ridurrebbe detto, di possedere una solida il peso dell’informazione, fa- cultura medica che deve co- 2.2. Il Dolore vorirebbe il contatto diretto stantemente perfezionarsi con con i pazienti mediante l’ana- la formazione permanente7. Gesù ha preso su di sé tutte lisi personalizzata dei suoi le sofferenze, tutti i dolori, tut- problemi e di tutto il suo curri- te le infermità, senza eccezio- culum. 2. “Con” ne alcuna, e le ha comprese Si dovrebbe quindi elabora- nella sua propria morte come re un programma che si basa Dicevamo che il secondo la morte del Dio fatto uomo, in sui seguenti principi. 1. Esi- profilo della vocazione cristia- modo che niente del dolore ri- stenza di un significato com- na si esprime con la preposi- manesse escluso; e dalla sua prensivo ed ultimo del sapere zione “con”, con Dio. Ciò si- morte ha fatto esplodere la medico. 2. Definizione del suo gnifica che tutta la vocazione stessa morte, l’ha vinta con la orientamento epistemiologico. esiste per stare con Dio nostro pienezza della sua resurrezio- 3. Definizione dei valori, delle Signore, che è Colui che rende ne. Uno dei grandi interrogati- motivazioni, della maturità capace l’uomo di portare a ter- vi del medico è sempre il pro- 35 psicologica, della qualità delle mine una missione che senza blema del dolore, ma questa conoscenze obiettive e delle la sua forza sarebbe inutile in- domanda solo qui ha la sua ri- capacità metodologiche rela- traprendere. sposta, quando il dolore non zionali, tecniche, applicate al- Leggiamo nel libro dell’E- appare come qualcosa di nega- l’esercizio della professione. sodo quello che dice Mosè a tivo, ma solo come una positi- 4. Definizione dei valori, delle Dio sul Monte Horeb: “E chi vità che culmina, è vero, nella motivazioni e delle capacità e sono io per presentarmi da- morte, però in una morte fe- della qualità della formazione vanti al Faraone e liberare gli conda di resurrezione. dei docenti. 5. Definizione de- Israeliti dall’Egitto, e Dio gli Così il medico deve curare, gli obiettivi generali e parziali rispose: Io sarò con te...” (Es facendo trasparire la morte e della formazione. 6. Defini- 3, 12). la resurrezione di Cristo. Per zione dei metodi didattici. questa trasparenza è necessa- Questi principi accettano le 2.1. Trasparenza di Cristo ria un’identificazione del me- conoscenze epistemologiche medico dico come tale, come risanato- della medicina attuale, le quali re, con Cristo sanante. Questa considerano la salute come In questo contesto delineia- identificazione oggi si compie una costruzione psico-biologi- mo i valori più profondi che specialmente nell’Eucaristia e ca determinata dalla possibi- devono configurare l’identità negli altri sacramenti. I sacra- lità e dalla qualità delle risorse del medico cattolico. La per- menti sono la presenza storica della persona e finalizzata a sonalità del medico cristiano di Cristo nell’oggi, nel mo- dare una risposta unitaria alle si identifica così come traspa- mento concreto che attraver- domande fondamentali dell’e- renza di Cristo medico. Cristo siamo nella vita. sistenza umana6. ha inviato i suoi Apostoli a cu- rare ogni sofferenza e malat- 2.3. La Salute 1.5. La formazione tia, e ha detto loro: “Io starò permanente con Voi fino alla fine del mon- Di conseguenza il medico do” (Mc 16, 17; Mt 18, 20), il dovrà rendersi conto che la sa- L’identità del medico non si ministero terapeutico lo eser- lute è complessiva e non si de- modella una volta per tutte cita in questo modo il medico, ve parlare della salute corpo- nella sua formazione iniziale, a fianco degli Apostoli, come rale come di qualcosa vera- ma si deve completare nella una continuazione della mis- mente distinto dalla salute sua formazione permanente. sione di Cristo e come sua completa che chiamiamo salu- Esige la preparazione molto propria trasparenza. te eterna, ovvero salvezza. Per attenta degli studenti di medi- Bisogna intendere questa questo il ministero del medico cina, però a volte richiede la trasparenza in tutta la sua am- è un ministero ecclesiale che preparazione continua e pro- piezza, il medico deve traspa- si dirige alla stessa salvezza gressiva dei professori che im- rire tutta la vita di Cristo per- dell’uomo dal suo corpo, ma partiscono qualche materia ché questa è la presenza di che contiene anche gli altri d’insegnamento medica, pre- Cristo nel medico. Perché Cri- aspetti. parazione che mai deve man- sto cura ogni infermità e ma- Così abbiamo descritto la sa- care. Soprattutto i docenti han- lattia con tutta la sua azione, lute come una tensione dina- no la responsabilità della pro- presa integralmente. I miracoli mica verso l’armonia fisica, mozione dei nuovi medici, che di guarigione che ha operato, psichica, sociale e spirituale, e non faciliteranno mai se non compresa la resurrezione dei non solo l’assenza di malattia 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 36

che dà facoltà all’uomo di por- dell’identità medica, essere luoghi nei quali esercitano la tare a termine la missione che per gli altri, è il “PER” della professione, e a far sì che le Dio gli ha affidato, secondo la sua vocazione e della sua tecnologie più avanzate si usi- tappa della vita in cui si trova. identità professionale. no per la vita e non per la mor- La missione del medico te; avendo sempre come mo- consiste, dunque, nel lavorare dello supremo Cristo, medico affinché si raggiunga questa 3. “Per” delle anime e dei corpi8. tensione dinamica verso l’ar- Il medico cattolico, afferma monia integrale, così come si Quando Dio ha scelto Mosè, Papa Pio XII, deve mettere a richiede in ogni tappa della vi- è molto chiaro che lo ha fatto disposizione dei malati il suo ta di questo uomo concreto per liberare il suo popolo dal sapere, le sue forze, il suo cuo- che è suo paziente, in modo potere degli Egiziani; Dio af- re e la sua devozione. Deve che possa portare a termine la ferma: “Sono sceso per sal- comprendere che lui stesso e i missione che Dio gli ha affi- varli dal potere degli Egizia- suoi pazienti si incontrano sot- dato. ni” (Es 3, 8). tomessi alla volontà di Dio. La Da qui l’incongruenza di ri- Il medico non può rinchiu- medicina è un riflesso della durre la funzione medica al so- dersi in se stesso. Non può bontà di Dio. Deve aiutare af- lo aspetto fisico-chimico della semplicemente pensare che finché il malato accetti la sua malattia, la sua funzione è in- ormai possiede denaro a suffi- infermità, e lui stesso deve tegrale e, inoltre, non può esse- cienza, che non ha più bisogno proteggersi dall’abbagliamen- re statica, ma deve inserirsi nel di lavorare e che pertanto può to della tecnica e far fruttifica- dinamismo del paziente che ritirarsi dalla sua professione; re i doni che Dio gli ha dato, tende verso la sua propria ar- un vero medico è medico per senza cedere alle pressioni per 36 monia. tutta la vita, e se veramente ha realizzare attentati contro la In questo contesto la morte ricevuto questa vocazione, la vita. Deve rimanere forte di non appare come una frustra- conserverà sempre, e la dovrà fronte alle tentazioni del mate- zione per il medico, ma come esercitare per l’umanità come rialismo9. il suo trionfo, visto che ha se- una missione ricevuta per il Il buon medico deve posse- guito il suo paziente in modo bene di tutti, e della quale do- dere così le virtù dianoetiche e che questi abbia potuto rende- vrà rendere conto a Dio quan- quelle politiche, e deve fare di re i suoi talenti al massimo in do Lui gli chiede: “ero infer- esse una virtuosità, cioè un ciascuna tappa della vita, e mo e sei venuto a visitarmi” abito, in modo che sia le virtù quando questa arriva al termi- (Mt 25, 36-43). che sono proprie delle scienze ne, cessa la sua funzione me- teoriche come quelle della dica non in un grido di impo- 3.1. Apertura al paziente pratica si possano incontrare tenza, ma nella soddisfazione come se fossero la sua secon- di una missione compiuta, tan- Abbiamo affermato che l’a- da natura10. to da parte del paziente come more della professione medica dello stesso medico. ricalca l’amore di Dio che è 3.2. Qualità fondamentali Così il medico è veramente diffusivo di sé. Il medico non del medico con Cristo e la sua professione può imprigionare le sue cono- si identifica in questa comu- scenze in pure teorie di labo- Così siamo giunti a tipiciz- nione con Cristo stesso; e al- ratorio, ma deve diffonderle a zare le qualità fondamentali del lora il medico si unisce al no- favore della comunità. Ha ri- medico in 5 punti: consapevo- stro Padre Dio come un figlio cevuto il dono di seguire e far lezza della responsabilità, con suo padre, e il suo amore crescere la vita. La sua voca- umiltà, rispetto, amore e since- professionale si trasforma nel- zione è per la vita, mai per la rità. La consapevolezza di re- l’azione dell’Amore di Dio in morte: significherebbe offu- sponsabilità lo porta a lavorare se stesso, cioè lo Spirito San- scare la missione che Dio gli con il malato e ad essere co- to. Per questo il medico cri- ha affidato per ciascuna perso- sciente che è il medico colui stiano è colui che è sempre na. Al ministero religioso si che dà l’indicazione; l’umiltà guidato dallo Spirito Santo. unisce oggi, afferma Papa gli dice che il medico protegge Dallo Spirito Santo e con lo Giovanni Paolo II, il ministero i suoi malati e non il contrario, Spirito Santo si intuisce tutta terapeutico dei medici nell’af- l’umiltà lo fa riconoscere come l’intesa che deve esistere tra il fermazione della vita umana e debitore dell’infermo; il medi- medico e il paziente, tutta la di tutte quelle contingenze co non può parlare dei “suoi” dovuta umanizzazione della particolari nelle quali la stessa pazienti, ma saranno i malati a medicina e tutta l’esigenza vita può essere compromessa parlare del “loro” medico. Il verso l’attuazione e la forma- da un proposito della volontà medico deve ricevere i suoi zione permanente, cioè l’A- umana. malati come è scritto sull’ar- more dello Spirito Santo che Nella loro più profonda chitrave di un vecchio ospeda- rende il medico una persona identità i medici portano con le tedesco: “recipere quasi Ch- soprattutto aperta agli altri, sé il fatto di essere ministri ristum”, come se fossero lo che si è impegnato davanti a della vita e mai strumenti di stesso Cristo. Il rispetto e l’a- Dio con la sua professione di morte. Questa è la natura più more verso il malato, del quale Fede e cioè nella sua profes- intima della loro nobile pro- abbiamo già parlato, sono il sione medica. Così giungiamo fessione. Sono chiamati ad fondamento della sua umiltà, si a delineare ora il terzo profilo umanizzare la medicina e i considera custode di una mis- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 37

sione per la quale non possiede tichi l’onestà e il raccogli- nella propria individualità, ma le forze necessarie, ma che ri- mento; che lavori per la sua deve aprirsi in primo luogo ad ceve da coloro che lo indirizza- arte e che abbia in odio l’ozio. altri medici e avere l’umiltà no verso la stessa. La verità Che il medico abbia molto let- sufficiente per lavorare in col- contiene in sé l’essere consape- to e che sappia dare ragione laborazione e in équipe, sia vole della grande confidenza di tutto”12. nelle questioni strettamente fi- che gli dà il malato nel rivelar- Oggi parleremmo dell’ec- siologiche come specialmente gli i suoi problemi; si esige la cellenza medica, cioè di quello in quelle relazionali, le quali verità nella diagnostica e nella che Aristotele chiamava il investono campi in cui non ne- cura, non solo sul piano fisico, “Telèios iatrós” (perfetto me- cessariamente possiede il pre- ma anche in quello integrale, dico), o Galeno l’“Aristós ia- dominio perché sono in un cioè mentale, sociale, psichico, trós” (miglior medico). certo senso al di fuori della sua spirituale; mai si deve speri- competenza, come per esem- mentare sul malato se in lui si 3.4. Morale e Diritto pio gli aspetti sociologici, an- vede un pericolo sproporziona- tropologici, politici, i campi to al bene che si pretende di ot- Abbiamo affermato in un tecnici al di fuori della sua tenere, che questo sia assoluta- principio che la professione professione, per esempio tutto mente necessario e che il mala- medica è qualcosa che supera ciò che si riferisce strettamen- to sia d’accordo; si deve comu- il Diritto e si inserisce nelle di- te al campo dell’informatica. nicare al malato lo sviluppo mensioni della Morale, e que- Così, all’interno di questa della sua infermità, dirgli la ve- sto è sicuro, però non possia- apertura, nel campo spagnolo rità circa il proprio stato, quan- mo prescindere dal Diritto me- della medicina si delinea quel- do e come sia più opportuno. dico. Un Diritto medico senza lo che due Autori chiamano il Deve completare la sua azione una Morale adeguata sarebbe decalogo del nuovo medico, e 37 con l’azione del sacerdote per- un’arbitrarietà fondata su inte- che descrivono così. 1. Lavoro ché entrambe le missioni, quel- ressi inconfessabili; una Mo- in équipe multidisciplinare e la del sacerdote e quella del rale senza un Diritto medico con un responsabile finale uni- medico, sono strettamente col- rimarrebbe su principi genera- co. 2. Quanto più scientifico legate11. li senza applicazione diretta. sia il professionista, meglio è. Le norme del diritto medico 3. Si rinforzeranno gli aspetti devono essere sufficientemen- umani nell’esercizio profes- te chiare e brevi per facilitare sionale. 4. Si adatterà l’azione l’azione del medico. Il princi- a protocolli diagnostici e tera- pio conduttore è sempre lo peutici scientifici consentiti. stesso: lo scopo del medico è 5. Avranno coscienza della soccorrere e guarire, e non spesa. Oltre ai protocolli, si fare il male né uccidere. utilizzeranno le norme di buo- Una citazione speciale meri- na pratica. 6. Faciliterà la con- ta anche il campo dell’Etica, il vivenza e la solidarietà con i campo della Morale, nella qua- colleghi di lavoro e con i ma- le il medico deve essere com- lati. 7. Riterrà che tutta l’azio- petente, anche se tante volte ri- ne assistenziale possa compor- sulta non essere uno speciali- tare un’azione preventiva, e sta; per questo si esigono i Co- quindi di promozione della sa- mitati di Bioetica in ogni cen- lute. 8. Terrà presente in ogni tro di sanità, e anche la forma- momento la necessità di aver zione nei centri di docenti, per cura della soddisfazione del- 3.3. Ritratto del Medico un dialogo aperto con gli spe- l’utente del servizio. 9. Si cialisti nelle diverse discipline rinforzeranno le Unità di At- È certamente d’attualità il impegnate. tenzione al paziente, diffon- “Ritratto del perfetto medico” In questo modo il medico si dendo le lamentele e i suggeri- che nella Spagna del secolo rende conto di poter testimo- menti che si creano tra le per- XVI, con il linguaggio fiorito niare Dio in tutti gli ambienti sone malate. 10. Sarà fonda- di quell’epoca, descriveva En- medici, sindacali, politici, ecc., mentale applicare i principi eti- rique Jorge Enriquez e che e può essere un valido latore ci alle attività professionali.14 scriveva così: “Il medico deve del dialogo ecumenico con le aver timore del Signore ed es- altre religioni, giacché la ma- sere molto umile, non superbo lattia non conosce barriere reli- Conclusione e vanaglorioso, che sia carita- giose. Così il medico appar- tevole con i poveri, mansueto, terrà attivamente alla Chiesa Essere medico cattolico è benigno, affabile e non vendi- come persona individuale e un ministero che nasce da una cativo. Che conservi il segre- come gruppo13. vocazione nella Chiesa. é il to, che non sia chiacchierone, ministero terapeutico. é lega- né bisbigliatore, né lusinghie- 3.5. Lavoro in équipe to fortemente a Dio nostro Pa- ro e neppure invidioso. Che dre, trasparendo Cristo medi- sia prudente, moderato, che Per portare a termine questa co, pieno dell’Amore che è lo non sia troppo intraprenden- missione tanto esigente, il me- Spirito Santo. Essere medico è te…, che sia contenuto e pra- dico non può rimanere chiuso un cammino per arrivare alla 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 38

pienezza dell’essere umano. Note zione della scuola di Medicina. 7 Comporta una vicinanza e Cfr. PIO XII, Discorso ai medici… 1 Cfr. Pontificio Consiglio per la Pa- (oc). un’intimità speciale con Dio, storale della Salute, Carta degli Operato- 8 Cfr. GIOVANNI PAOLO II, al XV talvolta significa un’apertura ri Sanitari, Città del Vaticano, maggio Congresso dei Medici Cattolici, AMCI, e una donazione totale agli al- 1995, pp.1-7. Cinquant’anni di vita per la vita, in Oriz- 2 Cfr. GRACIA DIEGO, Il Giuramento zonti Medici (1994), pp. 105-114. tri. Questa è l’identità cattoli- d’Ippocrate nello sviluppo della medici- 9 Cfr. PIO XII, Radio Messaggio al ca del medico, essere la tra- na, in Dolentium Hominum (31) 1996, VII Congresso Internazionale dei Medi- sparenza del Cristo sanante. pp. 22-28. ci cattolici (11.9.56), Discorsi ai medici, 3 Cfr. CAPPELLETTI VINCENZO, Dove 503. c’è amore per l’arte medica, c’è amore 10 Cfr. GRACIA DIEGO, Il Giuramento S.E. Mons. JAVIER LOZANO per l’uomo, in Dolentium Hominum d’Ippocrate…, pp. 22-28. 11 BARRAGÁN (31) 1996, pp. 14-22. Cfr. MAZZINI P., Arzt un Seelsorge, 4 Cfr. PIO XII, Discorsi ai Medici, en LTK (1). Arcivescovo-Vescovo di Zacatecas 12 Citato da GRACIA DIEGO, Il Giura- Presidente del Pontificio Consiglio Orizzonte Medico, Roma 1959, pp. 46-54. 5 Cfr. PIO XII, Discorsi ai medici..., mento d’Ippocrate…, p. 27. per la Pastorale della Salute pp. 46-54. 13 Cfr. SALVINO LEONE, in Orizzonte Santa Sede 6 BRERA GIUSEPPE RODOLFO, La For- Medico 6 (Nov-Dic. 1996), pp. 10-11. mazione dei Medici del Terzo Millennio. 14 ANSENJO MIGUEL ANGEL-TRILLA La Scuola Medica come scuola di uomi- A., Necesidad de nuevos profesionales ni e di umanità, Conferenza Inaugurale para las nuevas situaciones sanitarias, dell’Anno Accademico 1998-1999. Uni- in Todo Hospital 149 (sett. 1988), pp. versità ambrosiana di Milano, inaugura- 497-499.

38 Identità dell’infermiere cattolico

Gli infermieri cattolici ama- fessionale. Il fatto che questa stere sulla responsabilità del no affermare che essi hanno specificità sia negata, ci obbli- CICIAMS, che può essere rap- un’identità propria; a motivo ga a riflettere non soltanto sul- presentativo dell’aspirazione di ciò si trovano spesso in op- le ragioni che ci spingono a religiosa dell’umanità. posizione con il loro ambiente, dirci cattolici ma, ancora e so- Il mio intervento sarà diviso che non apprezza che essi vo- prattutto, sulle conseguenze in tre parti. 1. La sfida dell’i- gliano affrontare il loro com- che la rivendicazione di un’i- dentità. 2. La legittimità della pito professionale con preoc- dentità propria può avere sulle rivendicazione di una specifi- cupazioni specifiche. Secondo nostre attività professionali. cità cattolica nella società. i più indulgenti, ciò vuol dire Delle società presenti, alcu- 3. Le conseguenze che ne deri- fare propria la mentalità di al- ne non fanno più del Cristiane- vano per i professionisti sanita- tri tempi. Ma spesso è la legit- simo la base dell’ordine pub- ri cattolici. Questo punto è il timità della loro stessa pretesa blico, altre sono estranee a più delicato poiché essi devono ad essere messa in causa. Al- questa visione dell’esistenza. tener chiuso il deposito ricevu- cuni contestano il loro diritto a Tutte contestano ai cristiani il to dal passato e, allo stesso pretendere un’originalità co- diritto di comportarsi in manie- tempo, adattarsi alle nuove pro- me cattolici poiché, dicono, le ra diversa dalla maggior parte spettive della società attuale. esigenze del servizio profes- di coloro che le compongono. sionale devono determinare il Che si tratti delle società nate comportamento di ogni perso- dalla civiltà occidentale o delle 1. La sfida na, a prescindere dal sesso, altre, i cattolici si sentono so- dalla razza o dalla fede; altri, ciologicamente in minoranza, La risposta dei credenti al- dal canto loro, vedono nella ri- addirittura sono trattati come l’opposizione che incontrano vendicazione di un’identità stranieri nel loro paese. Essi, nella società deve essere adat- propria un atteggiamento con- però, devono rendersi conto tata alle sfide proprie della loro trario all’evoluzione del mon- che, dal punto di vista umano e epoca, e che oggi riguardano la do, che chiede di celare le no- religioso, sono in maggioran- crisi dei valori nella società ci- stre differenze ed unirci per za; la loro difficoltà viene dal vile e i rapporti di nuovo tipo costruire una nuova società. fatto che la religiosità dei mo- che si instaurano tra le religio- La contestazione di cui è og- vimenti popolari non ha ancora ni. Non si tratta qui di analiz- getto il personale infermieri- trovato gli strumenti per espri- zare queste cause in profon- stico cattolico deve essere esa- mersi sul piano socio-politico dità, ma solamente di ricordare minata con lucidità e corag- poiché le popolazioni non han- le sfide che deve affrontare il gio; è possibile che si debbano no preso coscienza della forza personale infermieristico cat- cambiare certi modi di pensare che esse rappresentano e non tolico a causa del pluralismo e di esprimerci ma, in fondo, hanno ancora trovato le vie di delle società occidentali, della non possiamo rinunciare ad una cooperazione tra le religio- crisi dei valori nelle società affermare che il fatto d’essere ni. é questa la prospettiva nella non occidentali e delle pro- cattolici incide sul comporta- quale vorrei tentare di precisa- spettive create dall’avvicina- mento da noi adottato nella so- re l’identità del personale in- mento delle diverse famiglie cietà e nella nostra attività pro- fermieristico cattolico e insi- spirituali e religiose. 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 39

a. La contestazione derivante concedere diritti uguali per tut- naturale sono per esse incom- dal pluralismo della società ti, qualunque sia il loro credo. prensibili. L’Islam ha certo la civile occidentale Dal momento in cui i senti- nozione di persona, ma collo- menti collettivi non sono più ca la responsabilità dell’uomo Esiste una tensione nelle so- centrati su valori spirituali tra- non nelle iniziative che iscri- cietà che si rifanno al modello scendenti la cui l’accettazione vono il piano di Dio nella occidentale tra i cattolici attac- generale assicurava l’unità del- realtà, ma nell’osservanza del- cati a certi valori e i detentori le società, questa unità deve es- le regole contenute nel Cora- di una laicità militante/stretta sere cercata per altre vie: quel- no. Il fatto che il Cristianesi- che esercitano un’influenza de- la del “politically correct”, che mo si sia aperto al pluralismo terminante sulla pubblica opi- impone una maniera di pensare (il che non manca di porre in nione attraverso i media che ed emargina quelli che lo rifiu- Occidente anche problemi essi controllano. tano; quella del dialogo in vista d’adattamento) introduce nel- Le società occidentali non si di definire il contenuto del be- le sue civiltà un elemento fondano più sui valori del Cri- ne comune hic et nunc. Gli in- nuovo. Per secoli la presenza stianesimo; anche se l’una o fermieri cattolici parteggiano cristiana è stata considerata l’altra continuano a riferirvisi per quest’ultimo poiché per- un’aggressione straniera; essa nei loro testi costituzionali, es- mette di costruire l’unità delle allarga oggi le possibilità di se vivono tutte sotto quello che società sul rispetto delle opi- concertazione tra le forze spi- viene chiamato il regime del nioni di tutti. Questo approccio rituali nel momento in cui la pluralismo. In un tale sistema è quello adottato dal Concilio globalizzazione impone una lo Stato non è più garante di Vaticano II e dagli ultimi Pon- rivalutazione delle tradizioni e un’interpretazione della vita, tefici. Paolo VI e Giovanni dei modi di pensare ricevuti ancora meno di una religione, Paolo II hanno parlato della ne- dal passato; non si tratta di ab- 39 ma è arbitro tra le diverse cor- cessità di costruire una “civiltà bandonare le antiche tradizio- renti di pensiero che vengono dell’amore” da contrapporre a ni come se fossero un vestito espresse. Come fa notare il quella di un materialismo prati- vecchio, ma di arricchirle cardinale Pavan, così come lo co e disumano che sembra oggi aprendole a nuovi aspetti del- Stato non è competente per de- prevalere. Così, la rivendica- l’esperienza umana3. finire il Bello, non lo è nean- zione di una specificità cattoli- Così Cristiani d’Occidente e che per dire quali sono le ve- ca è una conseguenza della no- quelli che appartengono ad al- rità religiose a cui credere1. stra antropologia sociale; que- tre tradizioni culturali si trova- L’avvento del pluralismo in- sta, esaltando la libertà respon- no di fronte allo stesso proble- cide sulla maniera con cui il sabile, non può accontentarsi ma; la sfida che devono affron- personale sanitario cattolico vi- della normalizzazione tentata tare è fondamentalmente dello ve la sua identità. Quando il da alcune forze di pressione. stesso tipo. È questa l’angola- CICIAMS venne fondato, era zione sotto la quale deve esse- possibile limitare la riflessione b. La crisi dei valori nella re considerata l’identità del sull’identità cattolica alle que- società non occidentale personale infermieristico cat- stioni relative alla competenza tolico in un mondo in cui le professionale e alle buone di- Un gran numero di società varie culture sono fondate su sposizioni nei riguardi dei ma- non accetta la nozione di per- valori diversi dai propri. lati o dei colleghi quando la so- sona oppure, situandosi nella cietà accettava di vedere nel corrente islamica, contesta il c. La crisi derivante dalla Cristianesimo il fondamento ruolo innovatore che le è rico- diversità delle famiglie della sua unità. L’adesione del- nosciuto in Occidente. I paesi spirituali e religiose le popolazioni agli ideali che asiatici, per esempio, che si ri- proponeva il Cristianesimo fanno al confucianesimo, al- L’analisi appena compiuta giustificava la gerarchia di va- l’induismo o al buddismo2, ha portato a parlare spesso di lori che la legge stabiliva in tali fondano la loro unità su valori cristiani divenuti o che erano società; questo tipo di società senza legami con la cultura minoritari nella società. Que- stabile portava a insistere sul cristiana. Ne deriva che i cri- sta espressione può essere contenuto delle attività del per- stiani appaiono troppo spesso sonale infermieristico per ciò come stranieri nella loro co- che riguardava la competenza munità nazionale. Una situa- professionale, le cure ai malati, zione analoga esiste nei paesi l’attenzione alle famiglie e le islamici dove il Corano è visto relazioni nel servizio ospeda- come l’unico ispiratore dei liero. Oggi non è più così. comportamenti sociali, quando Nuove responsabilità sono ve- non è considerato legge fonda- nute ad aggiungersi all’attività mentale dello Stato. del personale infermieristico. I valori predominanti nelle Le società che per secoli han- società asiatiche sono quelli no vissuto sotto l’influenza che inseriscono l’uomo nel esclusiva o quasi del Cristiane- gruppo sociale e ne fanno un simo, hanno dovuto aprirsi al servitore della collettività; in- pluralismo; ciò vuol dire che i fatti la nozione di persona e governanti sono obbligati a quella del suo destino sopran- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 40

giustificata da un punto di vi- esclusiva degli altri e impone cammina sulla via dove lo sta quantitativo poiché essi un “politically correct” o un stesso Gesù ha camminato (1 non sono, o non sono più, pensiero unico all’interno del- Gv 2, 6): “Abbiate in voi, dice sempre la maggioranza e pos- l’area geografica in cui domi- San Paolo, i sentimenti di Ge- sono avere l’impressione di na, la controcultura sarà quella sù Cristo”. Egli si ispira dun- essere dominati, perfino di- che cercherà di realizzare una que al suo metodo per far sco- scriminati; ciò tuttavia non è nuova integrazione di valori prire agli altri ciò che possono esatto. Una delle caratteristi- attorno a quelli della persona. essere le relazioni professiona- che della modernità è di libe- Questa è la sfida di fronte li vissute dai credenti. rare le forze spirituali; queste alla quale si trova oggi il per- Mi torna in mente il ricordo non si identificano più con un sonale sanitario cattolico; co- della visita che facemmo du- regime politico, danno meno me coglierla? Il pensiero cor- rante il seminario africano nel importanza alla loro dimen- retto nel mondo infermieristi- dicembre del 1999 alla basili- sione sociologica e, in questo co impone spesso di vivere ca di Yamousoukro in Costa modo, acquisiscono una più nella contraddizione: da una d’Avorio, dove si trova la sta- viva consapevolezza della lo- parte, il discorso tenuto è uni- tua di una Vergine che è stata ro missione specifica nella so- versalista e generoso ma, dal- scolpita nel legno da un pri- cietà, quella cioè di essere gli l’altra parte, si tace sulla logi- gioniero. Costui, ci fu detto, avvocati di una visione dell’e- ca economica che regola la era un musulmano; egli però sistenza aperta su valori supe- professione e fa sì che i ricchi riuscì a impregnarsi talmente riori, per noi cristiani sulla tra- siano coloro che riservano a se del sentimento di Maria per scendenza divina. stessi la possibilità di cure so- eseguire il suo lavoro che, alla Ogni tradizione religiosa fisticate; d’altra parte, si cura fine, venne alla fede e si con- 40 trae dal suo senso dell’umano il malato ma si favorisce una vertì. Il processo attraverso il divenire delle conseguenze sul cultura di morte. quale è passato questo artista comportamento morale dei ci chiarisce la maniera con cui suoi membri nella società. Tut- il cristiano testimonia Cristo te hanno in comune di non 2. Legittimità della nella sua vita professionale. chiudere l’uomo in un spazio rivendicazione di Lasciandosi conoscere da co- soltanto politico o economico; un’identità cattolica loro che lo circondano come tutte hanno la vocazione a svi- un infermiere o un’infermiera luppare questa dimensione spi- é stato spesso denunciato il che sono entrati nella civiltà rituale presente in ogni uomo. pericolo di un’indifferenza cau- dell’amore, essi permettono Questa preoccupazione comu- sata dal fatto che le affermazio- loro di scoprire al suo contatto ne spiega perché si allaccino ni dottrinali presentano contor- che si può essere del mondo e, relazioni di buon vicinato e di ni sfocati. Il significato della nello stesso tempo, abitare in dialogo, il più delle volte alla parola verità ha dato luogo ad un altro luogo e vivere secon- base, cioè nelle équipes pro- un vero e proprio equivoco. La do una logica grazie alla quale fessionali, tra gli uomini spiri- filosofia classica, tomista e ari- le difficoltà e le pene della vita tuali delle diverse tradizioni stotelica, vede nella verità il corrente vengono superate; es- religiose4. Il senso della vita, il fatto che una tesi sia conforme sere cristiani non libera su senso di una responsabilità al Bello, al Bene, al Vero e al questa terra dai mali che ac- morale che porta a riconoscere Giusto. Tutti i giudizi riportano compagnano la vita di ognu- la dignità di ogni uomo, avvi- a queste nozioni trascendenti i no, ma rende possibile liberar- cinano gli uni agli altri, qua- casi particolari che si devono sene spiritualmente dominan- lunque sia la loro religione. esaminare. La verità non è sog- doli adottando una prospettiva Esiste, a partire dal Vaticano gettiva; ciò che ciascuno perce- nuova che viene dall’attacca- II, una dimensione ecumenica pisce è una comprensione par- mento a quel Signore della vi- dell’azione che deve essere or- ziale di una verità oggettiva. ta che è Cristo. mai inclusa dagli operatori sa- L’esistenza è un dato sul cui si- Può succedere che la seque- nitari cattolici nei loro com- gnificato si interrogano tutte le la di Cristo porti ad assumere portamenti: essi non sono i soli culture. decisioni difficili e penose; es- a preoccuparsi della vita o del- Il cattolico ha un’interpreta- se sono l’occasione per dimo- la dignità dei malati. Le asso- zione dell’esistenza che lo di- strare che la logica nuova nel- ciazioni che hanno costituito e stingue da tutti gli altri. Egli la quale entra il credente non che fanno di queste preoccupa- non la chiede a una teoria in- può essere ridotta a un discor- zioni il centro delle loro atti- tellettuale oppure a una dottri- so astratto, ma corrisponde al- vità attirano i non cattolici che na filosofica o a una religione la realtà e lui vi si incarna. chiedono di entrarvi a far par- che ha costruito nella sua sag- Questa è l’origine della con- te. L’infermiere cattolico e le gezza per tentare di compren- trocultura di cui il cristiano e il associazioni alle quali appar- dere l’incomprensibile. Il cri- personale infermieristico cat- tiene devono essere alla base stiano è colui che segue Cri- tolico sono gli agenti; essa ap- di una controcultura. Se la cul- sto; egli vede in lui un model- prende che la sequela di Cristo tura può essere definita come lo e lo imita, certo non copian- non è assicurata dall’osservan- un blocco integrato e gerar- done nella vita d’oggi le mo- za di prescrizioni come se egli chizzato di valori attorno ai dalità di quelle di 2000 anni avesse lasciato ai suoi disce- quali si ritrovano i membri di fa. Egli si conforma a Cristo, poli un codice o un rituale da una società, se questa sintesi è si imbeve dei suoi sentimenti; seguire. La liberazione appor- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 41

tata da Cristo è quella della co- vicini a lui, dei messaggi che no la stessa ambizione. La scienza; essa la invita a sentir- indirizza loro. struttura dei comportamenti si responsabile di rendere il é necessario esaminare le degli uni e degli altri è la stes- mondo più umano con le ini- condizioni in cui il cattolico sa; si tratta per entrambi di ziative assunte in completa decide di iscrivere la sua imi- iscrivere nella realtà la loro buona fede. La vita cristiana è tazione di Cristo nella realtà; rappresentazione dell’ordine spontaneità; è risposta libera egli non combatte per una so- ideale del mondo e del loro si- data, in piena responsabilità, cietà alternativa proposta da stema interpretativo dell’esi- all’appello di Cristo. Colui che un programma politico o da stenza. Così il cattolico incon- vive queste verità desta gli al- una ideologia ma, come ogni tra altre persone che, senza tri alla libertà; li sfida a porsi uomo, prigioniero di un insie- avere la sua fede e la sua vi- in rapporto al Vangelo di Cri- me di condizioni che pesano sione del mondo, condivido- sto nelle diverse situazioni in su di lui, il suo scopo è quello no la sua preoccupazione di cui si trovano, scoprendo quali di renderle “più umane”, se- dare priorità alla dimensione condo l’espressione della Po- religiosa dell’esistenza. Egli pulorum Progressio5. Il cristia- deve vivere da credente in un no afferma che i criteri da lui nuovo contesto; per secoli il proposti sono i più adatti a far suo incontro con le altre vi- progredire la società in cui vi- sioni del mondo è stato con- ve e ne dimostra la giustezza flittuale, spesso violento. Si non tanto con ragionamenti pensava che la verità fosse da che sono raramente accessibili un lato e l’errore dall’altro. a coloro che lavorano con lui, Ognuna delle parti era in buo- quanto con l’appello a quell’i- na fede condannando l’altra, 41 stinto di verità presente in ogni ma concepiva la soluzione del individuo e che lo spinge ver- conflitto soltanto immaginan- so il Bene, il Bello, il Vero, il do la vittoria dell’uno sull’al- Giusto. Il professionista catto- tro. “Verità al di qua dei Pire- lico realizza i suoi obblighi e, nei, errore al di là”, scriveva realizzandoli, si sforza di mi- Pascal. Una migliore cono- gliorare la società nella misura scenza della condizione uma- delle sue possibilità. na non permette più di soste- Il cristiano affronta il con- nere oggi questa dicotomia; fronto della propria fede con se ogni uomo, se ogni civiltà è le sue esperienze della vita in alla ricerca della verità, ciò sono i loro obblighi e giudi- condizioni difficili; queste so- vuol dire che non la possiede cando la maniera di risponder- no nuove per lui, immerso interamente, ma solo in parte vi, per il Cristiano secondo com’è nella società pluralisti- e non riesce a raggiungerla l’insegnamento della Chiesa, ca. Obbligato a riconoscere la nella sua totalità. Tutti hanno per il non cristiano accettando legittimità della posizione de- le stesse aspirazioni a questi di aprirsi alle esigenze di una gli altri e il valore che questa beni superiori trascendentali, civiltà dell’amore. Vedere, può avere, egli si chiede quale il Vero, il Bene, il Giusto, il giudicare, agire, per riprendere sia la giustificazione della sua Bello, ma li colgono soltanto le parole del cardinale Cardijn, fede. Gli può sembrare che in funzione della loro finezza sono le colonne sulle quali si questa non sia indispensabile spirituale, del loro coraggio a poggia ogni partecipazione al- per praticare il Bene poiché concretizzarli e della loro li- la vita della società. sembra che la sola ragione o la bertà d’azione. Tutti sono pri- La spiegazione della vita semplice ragione naturale pos- gionieri dell’eredità culturale cristiana che abbiamo presen- sano supplirvi. Non vantiamo che hanno ricevuto, dato che tato corrisponde alla realtà del- oggi il valore delle culture tra- non sono abituati a distin- la vita umana. La conoscenza dizionali? Non diamo l’im- guervi quella che è la sostan- non è soltanto intellettuale; es- pressione di metterle tutte su za essenziale dagli apporti sa si basa anche sull’esperien- uno stesso piano con i com- della storia e dato che sono za; esiste una comunicazione portamenti sociali ispirati dal tentati di conferire uno stesso mediante i gesti, e non solo i cristianesimo? Così, si inseri- assoluto agli uni e agli altri. discorsi. I nostri atti rivelano i sce insidiosamente nella men- sentimenti profondi che ci ani- te dei nostri contemporanei mano. Una reazione spontanea l’idea che di fronte a loro si 3. L’infermiere cattolico nel quotidiano della professio- apra un’epoca nuova in cui le alle prese con il quotidiano ne è spesso occasione per il religioni non dovranno più ri- dell’esistenza non credente di percepire la coprire il ruolo fondatore che profondità in cui si radica una hanno svolto nel passato. Quattro linee direttive sem- vita professionale. Colui che Il professionista cattolico brano dover influire sul com- vuole vivere nella sua vita pro- non è il solo a voler far evol- portamento del personale sa- fessionale da cristiano deve sa- vere la società o a volerla fer- nitario cattolico desideroso di pere che i suoi comportamenti mare sulla via su cui gli sem- praticare la propria attività quotidiani sono altrettanti se- bra trasportata. I rappresen- professionale in uno spirito di gni che egli invia a quanti sono tanti di altre forze sociali han- testimonianza cristiana; due 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 42

riguardano i valori, le altre ne dominanti della società essa si ripercuote sul lavoro due i mezzi. contemporanea. Gli infermie- quotidiano del personale sani- ri cattolici lo sanno: essi han- tario a cui chiede di militare I valori no sentito parlare diverse vol- perché sia tale per un numero te dell’opposizione assoluta sempre più grande di persone. * Il rispetto della vita. La della Chiesa a un certo nume- – Essa esige, tra l’altro, che vita è il bene più prezioso che ro di pratiche. essi la rispettino nella loro vita l’uomo possieda, ma non tutti professionale non rinunciando ne danno la stessa definizione. * Una prima questione è al proprio diritto di portare un Per il cristiano la vita è un do- quella di sapere se ogni perso- giudizio morale sulle loro con- no ricevuto da Dio, è il mo- na ha intrapreso delle inziative dizioni di lavoro e di vivere di per cambiare questa conoscen- conseguenza. La rivendicazio- za in convinzione. Dietro gli ne di uno status per il profes- affronti come quelli che hanno sionista obiettore di coscienza avuto luogo al Cairo o che si deriva da questo principio. verificano giorno in numerose Come recita la Dichiarazione cliniche o laboratori, viene sulla libertà religiosa, Dignita- messa in gioco la civiltà dell’a- tis humane, nessuno deve es- more del cristianesimo. Non sere costretto ad agire contra- basta dire che tutti gli uomini riamente alla propria coscien- sono fratelli, che devono aiu- za, ognuno ha il diritto di agire tarsi e amarsi; bisogna spinge- secondo le giuste prescrizioni re questa esigenza fino ai limi- della propria coscienza. Ritro- 42 ti più estremi vedendo in ogni viamo una posizione simile attentato alla vita, per tenue nella Dichiarazione universale che sia, una limitazione all’u- dei diritti dell’uomo del 1948. nione universale di tutti gli uo- Ð Il personale sanitario deve mini voluta da Cristo. rispettare nel suo lavoro il di- ritto degli altri a vivere secon- * Una seconda questione è do la dimensione religiosa del- mento in cui ognuno compie il quella di sapere cosa facciamo l’esistenza: si deve interrogare suo destino personale confe- per rendere il nostro ambiente sulla propria responsabilità rendole un senso; è sacra in più rispettoso della vita. Non per assicurare l’assistenza reli- quanto questa facoltà non può siamo gli unici a considerarla giosa ai malati, per mettere a essere tolta a nessuno poiché qualcosa di sacro, cioè che disposizione del numero più interferirebbe tra la sua co- non può essere manipolata a grande possibile di persone scienza e Dio. Di qui il rifiuto nostro piacimento per essere cure di qualità, per aiutare co- per i cristiani dell’aborto e del- ricostruita secondo la nostra loro con i quali è a contatto a l’eutanasia. idea. Molte altre correnti di sviluppare il senso della fami- La lotta per la vita ha as- pensiero ritengono che essa glia, cellula fondamentale del- sunto oggi una nuova am- abbia un valore in sé; è su que- la società; in poche parole, de- piezza. Lo sviluppo della tec- sto terreno che ci ritroviamo. ve impregnarsi dell’idea che la nologia permette di sognare Il nostro atteggiamento pro- sua missione è quella di con- una trasformazione profonda fessionale deve svelare loro durre quanti incontra a meglio delle condizione dell’esisten- che la loro stima della vita può comprendere la loro dignità e za umana; così un’abitudine diventare più profonda. Essi a crescere in umanità. Il perso- agli esperimenti sull’uomo, devono imparare al nostro nale sanitario vi contribuisce alla clonazione, all’accetta- contatto a discernere in cosa le attraverso la sua stessa attività zione delle madri in affitto, nuove scale di valori diffuse professionale in quanto questa alle inseminazioni post-mor- dalla civiltà moderna favori- è un’assistenza materiale, spi- tem... è già entrata nelle pro- scono o meno lo sviluppo del- rituale e psicologica degli in- fessioni sanitarie di alcuni la vita. Il valore dell’uomo dividui che è alla base della ci- Paesi. Tali “progressi”, come non viene da ciò che consuma; viltà. sostengono alcuni, sono stati altrimenti, avrebbe valore sol- facilitati dal fatto che il perso- tanto in base a ciò che possie- I mezzi nale infermieristico è oggi in- de o che può acquistare. Il po- serito in un’équipe che è essa vero, l’handicappato, il bam- * L’impegno nelle struttu- stessa strumento di una politi- bino che deve nascere, l’anzia- re... Il servizio della vita ri- ca definita al suo esterno; egli no... vedrebbero il loro diritto chiede che si assuma parte at- si sente sollevato dalla re- alla vita messo sempre più in tiva nello sviluppo di strutture sponsabilità nei confronti di questione quando il loro ri- sanitarie adeguate. Coloro che se stesso come pure della so- spetto diventasse un disturbo curano, che sia in ospedale o cietà; non inscrive più la ri- per coloro che detengono il in privato, possono meglio di cerca di un fine trascendente potere. chiunque altro accorgersi di nelle sue attività. ciò che non va nei Servizi Sa- é in atto una lotta sul signi- * La dignità della persona nitari. Essi devono segnalarlo ficato dell’esistenza tra la umana. L’esigenza del rispetto e nel contempo adoperarsi per Chiesa e le correnti d’opinio- della vita non è uno slogan; modificare le condizioni in cui 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 43

sono chiamati ad occuparsi dei loro che uniscono i loro sforzi società del XX secolo che non malati. per ottenere il cambiamento fanno della fede in Dio il fon- L’identità si manifesta nel delle istituzioni o delle prati- damento delle loro istituzioni concreto delle occupazioni. che. Non si insisterà mai abba- sociali. Nella risposta che Occorre saper discorrere sul stanza sull’importanza delle verrà loro fornita, occorrerà rispetto della vita, sulle buone associazioni strettamente pro- che venga definita una nuova relazioni di lavoro, sull’atten- fessionali in materia di sanità e cultura cristiana quella che zione ai più poveri... ma il per- sul dovere di prendervi parte. trenta anni fa il Concilio Vati- sonale cristiano è quello che si Sono queste ad interpretare i cano II definiva attraverso la preoccupa di verità nel suo desideri e le rivendicazioni dei sua Costituzione sulla Chiesa comportamento; egli quindi si lavoratori della base; è al loro nel mondo contemporaneo. chiederà: in questa situazione, interno che possono essere stu- Prendendo atto delle nuove cosa posso fare e cosa faccio diate le lamentele sul cattivo condizioni in cui i cristiani si per promuovere la vita, per funzionamento ed elaborate trovavano (o si sarebbero tro- creare le condizioni per acco- proposte. Esse devono ricorda- vati) per essere testimoni di gliere la vita? Le istituzioni in re che le politiche sanitarie Cristo, il Concilio faceva ap- cui lavoro sono sensibili a hanno come fine lo sviluppo di pello a una più profonda vita queste preoccupazioni? Cosa ogni uomo e di tutto l’uomo; interiore al fine di poter far posso fare da solo o in gruppo ma la filosofia della vita che percepire attraverso le azioni per mantenere, difendere o esse diffondono non è – e non quotidiane il senso della di- cambiare le condizioni esi- può essere – in un mondo plu- gnità dell’uomo che ci dà il stenti? Il personale sanitario è ralistico quella che anima gli Vangelo. Questa missione sarà cattolico nella misura in cui si uomini e le donne di religione. quella del Terzo Millennio; es- impegna personalmente e nel- Isolati, essi non possono nulla; sa presuppone, per essere rea- 43 la misura in cui può inscrivere per questo si devono raggrup- lizzata, che le associazioni cat- maggiore benevolenza nella pare in associazioni capaci di toliche siano delle forti mino- propria vita professionale at- dare loro voce. ranze che agiscono in seno alle traverso le istituzioni. La questione della collabo- società per aiutare i loro mem- razione del personale sanitario bri ad affermare la loro fede in * ...in particolare attraverso cattolico con i non cristiani Gesù Cristo e a comunicarla le associazioni professionali. che condividono una visione agli altri. La partecipazione attiva alla vicina alla loro non può essere trasformazione delle cure sa- elusa. Da diversi Paesi pro- P. JOSEPH JOBLIN, SJ nitarie può apparire un po’ vengono notizie che infermieri Consigliere ecclesiastico del CICIAMS utopistica a numerosi membri appartenenti a religioni diver- (Comitato Internazionale del personale sanitario. Questo se dal cristianesimo prendono degli Infermieri ed Assistenti Medico-Sociali) obiettivo è al di sopra delle parte alle attività delle nostre Francia forze di un individuo isolato associazioni. Quando si pro- soprattutto quando egli non ducono tali contatti, questi de- occupa una posizione di co- vono essere guardati come mando ed è integrato in una un’occasione in quanto accre- équipe di cure o di ricerca in scono le possibilità di realizza- cui i compiti di ognuno sono re i nostri obiettivi nei con- fissati senza che ci sia la possi- fronti dei malati e poiché fan- bilità di prendere parte alla de- no delle associazioni membri finizione della politica genera- del CICIAMS, in questo cam- le di servizio. po, i pionieri di una controcul- Ciò che non è possibile per tura della vita. In questo modo un individuo, lo diventa per co- può essere soddisfatto il biso- gno di rappresentare le aspira- zioni religiose. I contatti con i non cattolici ampliano la rap- presentatività del CICIAMS sul piano professionale. Ben- ché le sue associazioni mem- bri non siano organizzazioni di Note tipo sindacale, esse devono 1 CARDINAL PAVAN, Attualità della tendere ad avere ascolto negli Pacem in terris, in F. BIFFI, I diritti fon- ambienti professionali sanita- damentali della persona umana e la li- ri, in cui rappresentano la vo- bertà religiosa, ed. Vaticano/Lateranen- se 1985, pp. 149-154. lontà della maggior parte degli 2 Il caso delle religioni tradizionali è uomini di veder riconoscere la differente in quanto ognuna di loro non dimensione religiosa della lo- costituisce la ragion d’essere degli Stati moderni. ro esistenza. 3 PIO XII, Radio-Messaggio, Natale 1956. La questione dell’identità 4 DUPRE-LATOUR A., Théologie des re- ligions non-chrétiennes et l’Islam, in Stu- del personale sanitario cattoli- dia Missionalia 48 (1999), pp. 215-230. co si pone in particolare nelle 5 Populorum Progressio ¤¤ 19-21. 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 44

Infermieri cattolici: le sfide per il Terzo Millennio

1. Introduzione Questo è nuovo per il XXI se- Come ha detto il Rev. P. Jo- colo? In tutto il mondo, i di- blin, Consigliere Ecclesiastico Come Segretaria Generale spensatori di cure sanitarie fan- del CICIAMS, a Taipei nel del CICIAMS è per me un no fronte a sfide monumentali, 1998, noi siamo invitati ad ef- grande piacere intervenire a ma l’hanno sempre fatto come fettuare il passaggio dal se- questo Incontro e darvi il ben- ha affermato il Dott. Shirley condo al terzo millennio come venuto. Dooling a Taipei nel 1998. un segno delle sfide del tempo é la prima volta che il per- La salute di una nazione è presente. sonale sanitario, e in particola- fortemente legata al suo stato Noi membri del CICIAMS re noi infermiere, ostetriche e economico, alla sua influenza siamo invitati a riflettere sui assistenti medico-sociali, pos- politica, alle condizioni di pa- nostri doveri e ad assicurare siamo riunirci in questa ma- ce e alla qualità della vita. Il che ognuno di noi passi da 44 gnifica sala del Nuovo Sinodo sistema delle cure sanitarie di condizioni di vita meno buone in Vaticano. una cultura, società o nazione verso condizioni migliori. Sia- Do il benvenuto a Roma, in è strettamente legato ai suoi mo interpellati dal Papa ad af- questa città magnifica, storica valori e alla sua religione e, di frontare la crisi nel settore del- e cuore del cattolicesimo, a conseguenza, a ogni cambia- le cure sanitarie dovuta al pro- coloro che vengono da lontano mento che potrebbe sopravve- gresso nel campo medico. Sia- per partecipare a questo im- nire. mo chiamati a riesaminare i portante e storico congresso. Quali sono i cambiamenti concetti tradizionali di cura e In tutto il mondo ormai si per il XXI secolo? ad adottare nuovi valori nelle guarda al terzo millennio e, co- 1. Esplosione della cono- rispettive culture e società. me numerose altre associazio- scenza e dell’informazione Dobbiamo affrontare le pres- ni internazionali cattoliche, an- 2. Sviluppo della tecnolo- sioni dell’opinione pubblica e che i membri e i responsabili gia, della comunicazione e dei non accettare le innovazioni del CICIAMS hanno effettua- viaggi tecniche senza interrogarsi sul to diverse letture dei compiti e 3. Impatto dell’ambiente su- loro impatto sulla vita umana. delle sfide del nursing nel Ter- gli individui e sulle società Dobbiamo affrontare la diffu- zo Millennio. Le associazioni 4. Cambiamento del ruolo sione dei valori che compro- membri del CICIAMS cono- della donna e della famiglia mettono la dignità dell’uomo. scono i loro compiti e in gene- 5. Nuove malattie e infezio- Il CICIAMS deve avere il co- rale le sfide che hanno di fron- ni (Megatrends 2000: J.Nai- raggio di proclamare la propria te e, come ha ben detto Mons. sbitt e P. Aherdene, 1970). visione cristiana dell’uomo. Lozano Barragán nel corso del Come possono i membri del Mettere tutto ciò in pratica 16¡ Congresso Mondiale del CICIAMS far fronte a questi nel nursing è una sfida impor- CICIAMS a Taipei nel 1998, cambiamenti? tante. conoscono la missione e la re- sponsabilità delle infermiere, delle ostetriche e delle assi- stenti medico-sociali cattoli- che. Al termine del suo mes- saggio, Mons. Lozano ha esor- tato il CICIAMS a diffondersi in particolare in quei paesi in cui non è ancora presente, af- finché vi aderisca il maggior numero possibile di infermie- re, ostetriche e assistenti medi- co-sociali cattoliche e la cultu- ra della vita brilli nel campo del nursing in tutto il mondo. L’interrogativo è il seguente: come applicare questa magni- fica idea in una strategia effet- tiva ed efficace, come motivare i colleghi ad unirsi e a diventa- re membri del CICIAMS? 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 45

La professione infermieri- rio ha dovuto affrontare gran- b. Posizione degli operatori stica e delle ostetriche ha as- di difficoltà, e ciò avverrà an- sanitari/ostetriche in sunto maggiore importanza e i che in futuro, in relazione al- un’équipe multidisciplinare progressi tecnologici e scienti- l’ambiente di lavoro, a regole fici l’hanno trasformata molto sociali, leggi e interferenze da I membri dell’équipe devo- rapidamente (25 anni). parte delle autorità, in tutti i no essere capaci di lavorare Tradizionalmente, le infer- continenti. L’autenticità del insieme a pari titolo nell’inte- miere erano le primarie assi- nursing richiede anche uno resse del paziente, di definire stenti del medico, ma la loro sviluppo della visione del gli aspetti specifici della loro immagine e quella delle oste- management: diventare mag- professione all’incontro di tre triche è totalmente cambiata. giormente coinvolti nei pro- mondi: colleghi, medici e per- Esse non si considerano più cessi al livello diretto delle sonale ausiliare medico, e pa- gli assistenti dei medici ma lo- cure ai pazienti e dell’orga- zienti. Le differenze tra questi ro collaboratrici. nizzazione. mondi sono numerose per La tendenza attuale non può quanto riguarda il potere, gli più essere arrestata. Il mondo interessi, la conoscenza, l’abi- del nursing/ostetriche si trova 2. Sfide del nursing in lità e le opinioni. di fronte ad una enorme sfida: relazione al modo di vita unire e integrare le conoscenze del XXI secolo b.1. Problemi di rapporti tecniche e le attitudini al fatto con i medici “di essere vicini”, alle cure ai a. Specializzazione e a. Il personale infermieristi- pazienti, all’impegno (per al- frammentazione del servizio co è subordinato al medico nei cuni la vocazione), e il tutto delle cure sanitarie campi organizzativo e profes- basato sui principi cristiani. sionale. Può agire a volte in 45 In questi ultimi anni, le que- In numerose società e cul- modo autonomo per quanto ri- stioni economiche sono diven- ture essere in buona salute è guarda le cure da sommini- tate sempre più importanti in considerato da molti come la strare al paziente. Europa, come pure in Africa, benedizione più grande. La b. I medici controllano le in Asia, in Sudamerica e in diminuzione delle risorse fi- informazioni relative alle cure Oceania. é evidente che gli nanziarie e la crescente do- al paziente e al personale infer- ospedali non possono soprav- manda nei riguardi delle im- mieristico. Questo deve atten- vivere se non viene preso in plicazioni etiche richiede una dere le informazioni o insistere considerazione l’aspetto eco- maggiore riflessione. Come fortemente per averle. Ciò sot- nomico. Tuttavia la realtà eco- risposta a questo, constatiamo tolinea l’importanza della po- nomica è applicabile solo in un un sistema sanitario ancor più sizione del medico. certo modo; le considerazioni efficiente e la creazione di c. Il personale infermieristi- etiche e umane limitano l’ap- ogni tipo di specializzazione co è sempre “vicino al pazien- proccio economico. Gli opera- medica e di nursing. Specia- te”. Questo approccio non si tori sanitari si sono sempre tro- lizzazione però implica indi- limita a certi riti e il loro cam- vati di fronte ad un compito pendenza. Ogni specializza- po d’azione è più facilmente enorme, che tale dovrà restare zione funziona con proprie accessibile. nel prossimo secolo. strutture, un proprio modo di Quanti fanno parte del per- pensare, dei propri metodi e b.2. Problemi di rapporti sonale sanitario sono dei privi- una propria tecnologia. Non è con i pazienti legiati nel senso che possono il più il paziente ad essere il Il paziente deve essere con- mettere in pratica valori quali personaggio centrale ma lo siderato come un “cliente re- la solidarietà, la generosità e la specialista. gale” ed essere oggetto di cure. spiritualità. In un mondo seco- Lo specialista diventa il fat- Esiste una certa discordanza larizzato, essi devono compor- tore centrale delle cure al pa- per quanto riguarda la posizio- tarsi come dei cristiani, ora e ziente, egli determina il modo ne nei confronti del paziente. Il nel futuro, attraverso un atteg- di pensare, i metodi e la tec- personale infermieristico deve giamento professionale e reli- nologia relativi alle cure sani- essere coinvolto emotivamente gioso. tarie. (Esempio: Pattern of e socialmente con i pazienti e L’autenticità del nursing sarà Self Care of OREM, Integra- assisterli nelle loro cure ad l’imperativo maggiore del per- ting Nursing). Le cure presta- ogni momento. sonale sanitario in quanto essa te devono essere integrate, Il personale non può mante- si basa sull’autonomia del nur- non soltanto nel personale sa- nere le distanze necessarie pro- sing e sulla gentilezza etica. Il nitario, ma nella persona del prie di un atteggiamento pro- personale sanitario non può re- paziente. fessionale. Esso corre però il stare indifferente nei confronti Una collaborazione inter- rischio di lasciarsi coinvolgere dei suoi simili e certamente professionale è da sempre la troppo, soffrendo di stress e non verso coloro che soffrono. caratteristica più importante col pericolo reale di un ecces- I loro simili fanno appello alla del lavoro d’équipe. Il pazien- sivo logoramento. loro vera bontà. te è il personaggio centrale e Questa ha un prezzo ma in effetti la ragion d’essere b.3. Problemi di rapporti l’uomo diventa migliore mo- dell’équipe. con i colleghi strando la bontà. In questi ul- Un terzo concetto molto im- Qui deve essere sottolineato timi anni, il personale sanita- portante è l’interdipendenza. il metodo del nursing e il mo- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 46

do con cui esso funziona. Esi- una carità ben organizzata ed medico-sociali è applicabile il stono due tipi di nursing diffe- ora una cura professionale, leit-motif del NVKVV (mem- renti l’uno dall’altro: il nursing questo genere di cure ha un bro del CICIAMS), ad esem- dei compiti e il nursing inte- aspetto fondamentalmente ne- pio la differenza tra vocazione grato. Nel nursing dei compiti gativo nel senso che il pazien- e professione. ognuno conosce il proprio te è in una posizione di minor compito e cerca di eseguirlo al rispetto di sé e della sua di- La professione esige che si meglio delle sue capacità. Nel gnità. Come vincere questa faccia un lavoro pagato al me- nursing integrato ognuno agi- ambiguità? glio possibile, la vocazione è sce come un esperto autonomo di fare il proprio lavoro basato e, dopo consultazione, coordi- c.2. Anzitutto i cambiamenti sull’amore-carità e la fede nel- na le cure necessarie da presta- senza le cure la Santa Bibbia. re al paziente. sanitarie umane Si può dire che il leit-motif Avviene a volta che il perso- a. In numerosi paesi europei del NVKVV sia basato sulla nale infermieristico non sia (ad esempio il Belgio e l’O- visione del Premio Nobel Ma- abbastanza coinvolto nei ri- landa), il paziente decide egli dre Teresa, con questa diffe- guardi degli altri, o che la coe- stesso il tipo di cure e ad un renza: tutti i membri del CI- sione del gruppo sia troppo prezzo convenuto. I pazienti e CIAMS sono dei professioni- forte. Qui il ruolo del capo- la loro famiglia, specialmente sti. é evidente che la nozione gruppo è d’importanza prima- nel campo geriatrico, acquista- d’amore-carità-fede non è in ria. Il metodo della leadership, no le cure in istituti e cliniche contraddizione con le cure imperniato sul gruppo, è un di loro scelta. professionali ma forma la base fattore favorevole all’impegno La specializzazione e la pro- dei valori fondamentali e degli 46 del personale sanitario. fessionalizzazione di ogni tipo atteggiamenti del personale di prestatori di cure fanno sì sanitario cattolico. c. Cambiamento del concetto che un gran numero di questi Prima di chiudere questo ca- di “cure umane” possano collaborare alla piani- pitolo con delle possibilità e ficazione e alla valutazione del proposte di sfida per la dispen- Cosa è la cura? Nei nostri tipo di cure prestato. Il passo sazione umana delle cure, vor- tempi, la cura è un concetto verso questo tipo di contratto rei tornare sull’ambiguità cita- ma anche una pratica. La cura di cure è presto fatto. ta sopra: cure e diminuzione qualifica il rapporto tra pa- b. Cambiare l’impresa delle del rispetto di sé e della di- ziente e donatore. é un mezzo cure in Europa gnità del paziente. Per chiarire per entrare in relazione tra di In Europa gli ospedali, le questa ambiguità dobbiamo noi in determinate circostanze. istituzioni, i centri sanitari, distinguere tra due dimensioni Di conseguenza, l’approc- ecc., funzionano secondo mec- di cura: le cure in quanto atti- cio della “cura” in termini di canismi di mercato. Il prestato- vità e le cure in quanto ascolto un prodotto di mercato e del re di cure risponde alla doman- del senso dell’essere umano. Il “paziente” in termini di clien- da e ai bisogni del paziente, personale sanitario presta cure te o consumatore rientra nella benché questi sia al centro di questione. La cura è una prati- tale approccio. ca differente se paragonata al c. Cambiare le nozioni di commercio. Ricevere delle cura cure è diverso dall’acquistare Il vocabolario morale del una macchina. La cura è un personale sanitario è cambia- processo complicato. I biso- to. Le nozioni religiose, come gni del paziente sono centrali ad esempio amore-carità-rico- in questo processo e il pazien- noscenza, non ne fanno più te vi partecipa attivamente. parte. Tali nozioni sono indivi- Lo scopo non è il profitto o un dualizzate e fanno parte della prodotto ma la diminuzione motivazione professionale del della sofferenza e, se possibi- personale infermieristico. Le le, il recupero della salute. nozioni politiche sono cam- Ciò significa che nel prestare biate: cosa ne è della qualità e delle cure oggi ci sono carat- della solidarietà? Questo vo- teristiche nuove e cambia- cabolario morale e queste no- menti. zioni non sono più applicabili in politica. Ciò colpisce l’at- c.1. L’ambivalenza teggiamento del personale in- fondamentale fermieristico nei riguardi dei umane, come dice il titolo di Da un lato possiamo consi- pazienti. La sottomissione del questo intervento. Le cure in derare le cure ai bisognosi co- paziente e la sua gratitudine quanto attività sono comparse me un valore essenziale, vita- sono scomparse. Le norme e i negli ultimi secoli in Europa. le e morale, indispensabile in valori di oggi sono una que- In molte culture le cure sono una società umana. Dall’altro, stione complicata, la risoluzio- una parte olistica e integrata dal XVIII secolo, in cui in Eu- ne sta nel “fare dell’etica”. In della vita, spesso collegata ad ropa le cure furono anzitutto questo modo, per molte infer- attività sacre. La cura è una una pratica benevola e poi miere, ostetriche e assistenti questione di famiglia, quindi 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 47

di tutti i membri della famiglia se permanente verso l’altro. tolo sulle cure umane: tutto il e delle persone sacre. Mi rife- Come possiamo noi, profes- personale infermieristico de- risco qui a quasi tutte le so- sionisti delle cure sanitarie di ve trovare la propria identità cietà africane, e ai precedenti tutto il mondo, interpretare la professionale, e il suo profilo sistemi di cure nel mondo oc- dimensione delle cure in quan- deve essere l’idea cattolica. cidentale, in America Latina e to ascolto nel concetto di cure Mi riferisco a ciò che ha detto anche in Asia. Dallo scorso se- in quanto attività? S.S. Paolo VI e più tardi Gio- colo, i sistemi sanitari nel vanni Paolo II: una civiltà mondo occidentale definisco- 1. Scopi dell’attività sanitaria dell’amore. no le cure come un’attività, e Spesso il personale infer- Facendo riferimento alle or- la dispensazione delle cure è mieristico orienta le proprie ganizzazioni sanitarie cattoli- un’attività pagata. attività verso la dipendenza, la che, quali il CICIAMS, una Il settore sociale, in cui rien- vulnerabilità, la malattia o la missione straordinaria è la for- trano le cure, occupa il terzo povertà. Gli operatori sanitari za del professionalità basata posto nel mondo occidentale. cattolici associano le cure alle sui principi cristiani. Le orga- Cifre e tendenze indicano che attività delle persone per dare nizzazioni professionali catto- esso salirà al secondo all’ini- un senso alla loro esistenza, liche offrono alla dimensione zio del prossimo millennio. alla loro malattia e alla loro religiosa la possibilità d’avere Studi effettuati in Olanda povertà. Con Madre Teresa mi un posto valido e di essere in- mostrano che l’11% della po- riferisco alla lettera pastorale tegrate nell’insieme delle cure polazione di quel paese lavora Salvificis Doloris di S.S. Gio- sanitarie. nel settore sanitario, il quale vanni Paolo II. rappresenta il 10% del prodot- to nazionale. In Olanda e in 2. La responsabilità 3. Emancipazione 47 Belgio, Paesi vicini con una dei pazienti della professione cultura simile, il 60% delle Nel ricevere le cure, i pa- cure viene dispensato dalle zienti possono esprimere il a. Il personale sanitario donne. Di tutte le donne tra i senso dell’indipendenza e del deve sviluppare la propria 30 e i 60 anni, una su tre di- non governo degli altri e pos- identità professionale. spensa cure. Queste cifre in- sono interpretare la malattia, cludono il personale sanitario l’handicap, l’età e perfino la Un modello di cure sanita- professionale e volontario: il morte come facenti parte della rie, quale il nursing integrato, 20% di loro riceve una specie vita. La dignità e la responsa- offre possibilità che conduco- di salario che dipende dalle bilità dei pazienti dovrebbero no all’emancipazione della condizioni di lavoro, dalla re- essere incorporate nella di- professione come pure alla de- golamentazione del sistema spensazione delle cure. marcazione del proprio territo- sociale, ecc. rio in relazione agli altri ope- Possiamo concludere che in 3. Opzione possibile ratori sanitari. occidente le cure in quanto at- Cure etiche elaborate dal fi- a) il modello che difende il tività sono accettate come losofo Friedrich Nietsche. paziente in relazione alle cure quadro di riferimento. offerte è una risposta alla Che ne è delle cure come 4. Piccola salute frammentazione del sistema ascolto del significato della vi- Un essere umano resiste alla sanitario; ta umana? Esse affondano le malattia, all’handicap, alla sof- b) nel suo ruolo di mediato- proprie radici nella tradizione. ferenza e alla morte. Tutta l’e- re, il personale infermieristico In effetti si tratta dell’elabora- nergia è diretta ad evitare que- è il braccio destro dei medici e zione della dimensione ontolo- sti attacchi alla vita. l’avvocato del paziente; gia delle cure, il che significa: c) è necessario che il perso- a) l’esistenza umana è un’e- 5. Grande salute nale sanitario compia negozia- sistenza incarnata; Questo atteggiamento non zioni, cioè valuti il proprio la- b) l’esistenza incarnata si valorizza la sofferenza ma voro e quello degli altri; manifesta attorno ai due poli di permette di esserne controlla- d) i leader del personale in- vitalità-passione, forza, energia to. Dominare la paura della fermieristico devono combi- di fronte alla fragilità-dipen- sofferenza stabilisce la condi- nare due stili di leadership: denza-vulnerabilità. Tutto ciò zione di verificare il valore uno stile orientato verso il la- caratterizza l’esistenza umana; della vita in tutte le sue voro che tende al rendimento c) le cure in quanto ascolto espressioni. Ciò che, parlando dei membri dell’équipe, e alla sono il modo reciproco di ri- da un punto di vista medico, è loro efficacia e limiti d’auto- spondere, dialogare e comuni- un handicap può, in questa nomia; uno stile orientato ver- care. Esse sono fondamental- prospettiva, portare ad una so la persona che sottolinea mente un processo sociale in grande salute. una relazione reciproca. Il per- quanto è basato sull’interesse Quando questa concezione sonale infermieristico e le superiore dell’altro. della salute sarà accettata nella ostetriche devono aiutare il Possiamo affermare che Ma- pratica medica e del nursing, paziente a restare il più possi- dre Teresa, la più povera dei allora ci sarà posto per un ap- bile indipendente. Le cure sa- poveri, aveva ben compreso proccio che leghi il senso delle nitarie richiedono che il per- questa base fondamentale del- cure al senso della vita. sonale si identifichi con la le cure, nel senso di un interes- Per concludere questo capi- prospettiva del paziente. Ciò 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 48

re un’apertura attraverso la strategia composta di quattro quale esprimere le questioni punti: religiose. La formazione del 1. Come personale infer- nursing e delle ostetriche deve mieristico del mondo, noi dob- offrire riferimenti olistici in biamo anzitutto invocare ciò cui tutti i pazienti di ogni di- che Thaillard de Chardin chia- mensione, compresa quella re- mava il “Vangelo dello sforzo ligiosa, possano essere aiutati. umano”. Dobbiamo sviluppa- Il personale sanitario sente re in coloro che credono in a volte che questo non è il suo Cristo, e in quanti non vi cre- ruolo e mostra poco entusia- dono, una piena consapevo- smo ad esprimere pienamente lezza dell’universo che ci cir- la propria vocazione. Cristo conda e, più in particolare, del ha detto “la messe è molta ma nostro potere di influenzare il gli operai sono pochi”; la sua loro sviluppo mediante la no- risposta è sempre valida oggi: stra azione. La nostra passione “Preghiamo il Signore perché spirituale collettiva secondo la mandi operai alla sua messe”. quale deve prevalere un mon- do in buona salute, deve essere implica l’identificarsi con ciò nutrita e resa sistematica. che aiuta il paziente nella vita Suggerimenti per 2. Il personale infermieristi- che avrà scelto. l’educazione e la formazione co di tutto il mondo ha la re- delle infermiere, sponsabilità di cercare con for- 48 b. Formazione del personale delle ostetriche e degli za uno status professionale e sanitario, delle ostetriche assistenti medico-sociali posti di indipendenza, di auto- e degli assistenti rità e di responsabilità che l’ac- medico-sociali Come ha detto Martin Luther compagnino. Posti di manage- King, il difensore dei diritti ci- ment superiore, di funzionari La formazione deve pro- vili: “Il progresso sociale non esecutivi, e di governo faranno durre personale esperto e pie- arriva mai sulla strada dell’ine- progredire i paradigmi e i mo- namente qualificato. vitabile”. delli del nursing. Non bisognerà soltanto ac- Come stabilire un piano che È altresì raccomandato che quisire la conoscenza, l’abi- metterà in atto cure sanitarie ogni nazione intraprenda una lità e le attitudini nella propria adattate al Terzo Millennio? rivalutazione delle risorse inve- professione, ma anche i prin- Il settore delle cure sanitarie stite nel personale infermieri- cipi di base del contenuto pro- deve assicurare una leadership stico. Gli Stati devono investire fessionale degli altri operatori che ci permetterà di modellare risorse nell’educazione e nel sanitari. Una consapevolezza la nostra visione di un miglior rafforzamento della leadership della propria identità profes- sistema di cure. Come ha detto del nursing e delle ostetriche. I sionale, degli strumenti di la- il Prof. P. Maraldo (USA), ciò leader devono avere una cono- voro adeguati, contribuirà al- di cui abbiamo bisogno, e di scenza dell’economia della sa- l’autonomia e all’emancipa- cui hanno bisogno anche le na- lute e dello sviluppo delle poli- zione della professione. zioni, è una rivoluzione tran- tiche sanitarie per poter contri- Gli operatori sanitari devo- quilla delle cure sanitarie in buire alla soluzione del proble- no imparare ad essere flessibi- tutto il mondo, concepita ed at- ma delle risorse umane nel loro li allo scopo di gestire le offer- tuata dal personale infermieri- paese, e assumere un ruolo di te di impiego sempre diverse, stico. Noi abbiamo molto da consultazione e di management ed essere il più possibile effi- offrire ai sistemi sanitari. In- al più alto livello del governo e caci in tutte le circostanze. Nel fermiere, ostetriche e assistenti del settore privato. Una colla- corso della loro formazione e medico-sociali devono parteci- borazione regionale in seno ai delle loro attività giornaliere, pare a tutti i livelli del settore leader del nursing (in particola- essi si trovano a dover affron- delle cure sanitarie. re nei paesi in via di sviluppo in tare problemi di bioetica a tutti La rivoluzione deve essere cui i gruppi di leader sono pic- i livelli: morte del cervello, tranquilla, poiché esistono già coli e relativamente isolati) è trapianto di organi, AIDS, ecc. numerose teorie e modelli che una strategia efficace ed effetti- é tempo che essi sviluppino i possono rivoluzionare questo va allo sviluppo dei leader del propri standard etici confor- settore. Da tempo si dispensa- nursing in questi paesi. memente alla propria cultura. no cure sanitarie ai poveri, Un miglioramento delle op- Le infermiere, le ostetriche e prima da parte di religiosi e portunità d’educazione come gli assistenti medico-sociali poi del personale infermieri- pure una compensazione, un devono imparare ad ascoltare stico. riconoscimento delle condizio- la persona umana. Ciò è possi- Noi dobbiamo offrire una ni di lavoro del personale in- bile soltanto se faranno tutti at- strategia politicamente solida fermieristico e delle ostetriche tenzione, in modo sistematico, e attuabile per mettere in atto è importante per mantenere alle questioni religiose. Non ci una rivoluzione tranquilla; il un’équipe di infermieri in tutto si può aspettare che tutti siano Prof. Maraldo suggerisce che, il mondo. in grado di tenere una conver- per raggiungere questo scopo, Programmi di educazione in sazione religiosa, ma di trova- si debba seguire la seguente tutti i paesi devono preparare 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 49

gli studenti a lavorare e a su- fare una riforma sistematica le e solo, di vedere nei loro pervisionare gli “aiutanti del da soli. Possiamo educare gli volti il volto di Cristo. nursing” che si occupano di altri, in particolare i nostri col- Come ha detto S.E. Mons. cure formali, tradizionali e leghi e mostrare loro la via per Lozano Barragán, le infermie- informali quali assistenti, gua- l’umanizzazione delle cure co- re cattoliche, le ostetriche e le ritori, erboristi, famiglie e me un processo e un cambia- assistenti medico-sociali de- amici. mento attraverso il quale una vono essere formate perché L’educazione di base del forma nuova e radicale di cure possano sviluppare la loro fe- nursing deve preparare dei ge- sanitarie possa essere apprez- de nel loro ambiente e in parti- nerici. Un’educazione avanzata zata da tutti. colare nell’etica del nursing. sotto forma di specializzazione Nell’educare gli altri all’u- Le infermiere cattoliche de- clinica a livello post-basic data manizzazione delle cure sani- vono comprendere che la loro dai programmi tradizionali e da tarie, è importante comprende- fede le porta a proteggere i un’educazione “a distanza” è re cosa sono le cure sanitarie. principi di base della loro pro- fondamentale per gli educatori Nel contesto di un nuovo para- fessione, cominciando con: e i professionisti. digma, le cure sanitarie sono Ð il principio della benefi- 3. Deve esserci una conti- un supporto emotivo positivo, cenza: aiutare sempre il pa- nua educazione superiore per e una risposta alle condizioni e ziente; il personale infermieristico. Si alle situazioni di un’altra per- Ð il principio del non fare il tratta di un strumento di pro- sona, una risposta che deve af- male: non nuocere mai al pa- gresso per i gruppi minoritari, fermare il nostro impegno al ziente; l’educazione è vitale per l’a- loro benessere, la nostra in- Ð il principio di autonomia: vanzamento del nursing. quietudine, la nostra sensibi- lasciare che il paziente decida Le nostre nazioni ci chiedo- lità, devozione e pazienza. Al il più possibile; 49 no sempre più personale infer- centro delle cure, come affer- – il principio di sincerità: il mieristico capace di fornire un ma Callahan (1990), deve es- paziente deve essere informa- servizio di cure complesse. Ne serci l’impegno di non girare to onestamente; risulta che l’educazione del mai lo sguardo, di abbandona- Ð il principio sacro della vi- nursing ha raggiunto un punto re o di disinteressarci di coloro ta: la vita umana deve essere critico. L’educazione deve es- che soffrono, degli handicap- sempre difesa; sere indirizzata verso gli stu- pati o dei ritardati mentali, de- Ð il principio della giustizia: denti, più che verso un piano gli alienati o dei malati di tutte le persone devono essere sanitario internazionale; il per- AIDS. trattate in modo uguale e rice- sonale infermieristico di ogni La nostra missione, come vere ciò a cui hanno diritto. nazione deve aprire la strada personale infermieristico, edu- Le infermiere, ostetriche e perché la prevenzione delle catori, ricercatori e ammini- assistenti medico-sociali fan- malattie sia una priorità. stratori, è l’umanizzazione del no fronte al compito sublime Essenziale è una politica in- sistema delle cure sanitarie at- di proclamare la cultura della ternazionale di prevenzione traverso l’umanizzazione dei vita. Esse devono mostrare della malattia diretta a combat- nostri valori giudeo-cristiani di che la vita e le cure sono un tere l’abuso di droghe, di alcol, giustizia, compassione, qua- dono di Dio, che noi dobbia- la gravidanza nelle adolescen- lità, gestione e collaborazione mo prestre in quanto tale. ti, la mortalità infantile, ecc. con coloro che curiamo, i no- Una tale politica nazionale di stri pazienti, le nostre famiglie prevenzione avrebbe un impat- e comunità. In questo proces- 4. CICIAMS: to sui programmi di tasse e di so, diventeremo una nazione di Organizzazione cattolica benefici per i cittadini oltre che personale curante dedito ad al- delle infermiere, ostetriche sulla struttura finanziaria del leviare le sofferenze di tutti i e assistenti medico-sociali sistema delle cure sanitarie. nostri fratelli e sorelle ovunque Non soltanto una politica essi siano. Ciò non fa parte Origine e storia nazionale di prevenzione rea- della nostra vocazione di cri- 1928 lizzerebbe ciò che è evidente, stiani? Per applicare le riforme Nel 1928, in occasione di ma migliorerebbe le cure e il necessarie e svolgere la nostra una riunione internazionale a benessere della nazione e missione dobbiamo aiutarci, in Bali, i Presidenti delle Associa- avrebbe come beneficio la ri- particolare aiutare i nostri col- zioni Cattoliche di diversi pae- duzione dei costi delle cure sa- leghi, i membri delle altre pro- si decisero di creare un’orga- nitarie. fessioni sanitarie, avere il co- nizzazione professionale catto- 4. Come ha detto Br. I. raggio di vedere nel volto di lica internazionale. Perkins (Kentucky, USA), per un bambino congenitalmente 1933 secoli noi, come personale in- deforme la cui madre fa uso di Nel 1933 ebbe luogo a Lour- fermieristico, abbiamo prova- crack, nel volto di un giovane des il primo Congresso che to la nostra competenza e il nero alcolizzato e che non tro- raggruppava infermiere di die- nostro impegno a prestare cure va lavoro, di un omosessuale ci paesi. In quell’occasione, fu ovunque ci fossero malati, in malato di AIDS, di un donna fondato il “Comitato di studio ospedale, a casa, nelle scuole, senza casa e mentalmente han- delle associazioni di infermiere nelle strade, sui campi di bat- dicappata che dorme nei tun- cattoliche”, di cui furono ap- taglia, nei metro, e nei nostri nel del metro, di un agricoltore provati gli statuti ed eletto un centri. Non possiamo tuttavia stagionale, di un anziano fragi- Comitato. 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 50

1933-39 RETE DEL CICIAMS Dal 1933 al 1939, il Comi- tato internazionale estese il NAZIONI UNITE/DIP CONFERENZA proprio lavoro in diversi conti- INTERNAZIONALE DELLE OIC nenti e riunì un numero consi- Agenzie: derevole di Associazioni cat- UNICEF toliche di nursing. OMS VECCHIO MEMBRO DEL 1946 DIP ECOSOC COMITATO DI CONTINUITÀ Nel 1946, il Comitato ripre- OIL se le sue attività e si diffuse ra- pidamente nella maggior parte CONSIGLIO PER L’EUROPA PONTIFICIO CONSIGLIO dei paesi. Di fronte allo svilup- PER LA PASTORALE DELLA SALUTE po complesso della medicina preventiva e sociale e alla PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI comparsa in ogni paese di per- PONTIFICIO CONSIGLIO sone qualificate nel settore me- PER LA FAMIGLIA dico-sociale, a fianco di quelli impegnati nel nursing, il comi- COR UNUM tato assunse il nome di “Comi- tato Internazionale Cattolico delle Infermiere e Assistenti STRUTTURE DEL CICIAMS Medico-Sociali – CICIAMS”. CONSIGLIO GENERALE STATUTARIO 50 Obiettivi del CICIAMS CONSIGLIO ESECUTIVO 1. Incoraggiare, in tutti i paesi, l’organizzazione e lo ESECUTIVI sviluppo di Associazioni pro- PRESIDENTE INTERNAZIONALE fessionali cattoliche capaci di PRIMO VICE-PRESIDENTE INTERNAZIONALE dare un sostegno morale e spi- SEGRETARIO GENERALE rituale alle infermiere cattoli- TESORIERE che (e infermiere della pubbli- PRESIDENTI REGIONALI ca sanità) ed aiutarle a perfe- zionare la loro tecnica. CONSIGLIO ESECUTIVO GIORNALIERO 2. Coordinare gli sforzi del- SEGRETARIATO GENERALE le Associazioni professionali cattoliche nel rispetto della lo- SEGRETARIATI REGIONALI ro autonomia al fine di studia- ELEZIONE DEI DELEGATI PRESSO: re e di rappresentare il pensie- OMS ro cristiano nella professione NAZIONI UNITE/DIP in generale. UNICEF 3. Partecipare allo sviluppo ECOSOC generale della professione del OIL nursing e promuovere le misu- CONFERENZA INTERNAZIONALE DELLE OIC re sanitarie e di benessere so- ciale secondo le linee del pro- COMITATI DEL CICIAMS gresso scientifico seguendo i COMITATO TECNICO principi cristiani, assicurando COMITATO DELLE FINANZE in questo modo la salute e il COMITATO DEGLI STATUTI benessere al quale ogni essere COMITATO DELLE OSTETRICHE umano ha diritto, rispettando COMITATO EDITORIALE allo stesso tempo le convinzio- ni religiose di ogni individuo. Attività del CICIAMS Pubblicazione Il CICIAMS pubblica la Il CICIAMS è diretto da: Congressi Rivista “CICIAMS NOU- Consiglio Generale Congressi Internazionali ven- VELLES-NEW-NOTICIAS- Il Consiglio Generale è gono organizzati ogni quattro NACHRICHTEN” e altre let- composto dei Presidenti o De- anni. Congressi regionali sono tere circolari. legati ufficiali delle Associa- organizzati per studiare più spe- zioni membri. cificamente i problemi sanitari Partecipazione Consiglio relativi ad ogni regione. I delegati del CICIAMS par- d’Amministrazione tecipano a numerose riunioni e Il Consiglio d’Amministra- Studio lavori di diverse organizzazio- zione è eletto dal Consiglio Viene effettuato da parte del ni internazionali alle quali è Generale. Comitato tecnico e di diverse associato. Segretariato Internazionale Commissioni al fine di redige- Gli affari correnti sono assi- re rapporti e documenti per i Fondo di solidarietà curati da un Segretariato Inter- membri e organizzazioni in- Aiuta a costituire e a parteci- nazionale. ternazionali. pare alle attività delle Associa- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 51

zioni di Infermiere cattoliche co deve reagire ed è importan- conto del fatto che l’organiz- nei paesi in via di sviluppo. te che comprenda la propria zazione fa parte della Chiesa. identità professionale e che l’i- Il forte legame tradizionale Guide in materia d’etica dea cattolica sia evidenziata esistente tra il CICIAMS, la Vengono pubblicati testi stu- per le infermiere, le ostetriche Chiesa e il Vaticano deve esse- diati e preparati dal Comitato e le assistenti medico-sociali. re mantenuto e perfino raffor- tecnico con l’assistenza di Per cominciare possiamo fare zato. La sfida del CICIAMS è esperti. riferimento alle parole di S.S. quella di differenziarsi dalle Paolo VI e poi Giovanni Paolo altre organizzazioni professio- Segretariato regionali II: “la civiltà dell’amore”. nali non-confessionali sulla sono costituiti in b) La reazione collettiva può base dei principi cattolici. essere assicurata dalle organiz- La nostra vocazione come AFRICA zazioni professionali cattoliche, organizzazione professionale Regione francofona in questo caso dal CICIAMS. cattolica è basata sull’eviden- Regione anglofona Più che mai, le organizzazio- za della fede e sull’attacca- ASIA ni professionali cattoliche han- mento alla Chiesa. é questo EUROPA no una missione straordinaria che afferma il significato del AMERICA DEL NORD come forza motrice e/o pilota CICIAMS nel mondo, ora e in della professionalità dei mem- futuro. Relazioni ufficiali bri di questa professione, tutto Le organizzazioni del perso- del CICIAMS ciò basato sui principi cristiani. nale infermieristico raggrup- Durante il XV Congresso pate in seno al CICIAMS sono Il CICIAMS intrattiene rela- Mondiale del CICIAMS, nel un catalizzatore d’energia a li- zioni ufficiali con le seguenti settembre 1994, tutti gli orato- vello locale, regionale e mon- 51 Organizzazioni Intergoverna- ri misero fortemente l’accento diale. Essi sono: tive: sul fatto che, mediante una Ð luoghi d’incontro: aperti a coesione dei gruppi e l’azione quanti si preoccupano dell’u- OMS collettiva, le idee dovevano manizzazione delle professio- Statuto consultativo con essere maggiormente afferma- ni delle cure sanitarie. é ne- l’Organizzazione Mondiale te attraverso le attività profes- cessario condividere con altri della Sanità dal 1954; sionali del personale infermie- le preoccupazioni e le reazioni ristico, delle ostetriche e degli al fine di creare una coscienza ECOSOC assistenti medico-sociali. comune in relazione ai proble- Registro del Consiglio Eco- Il personale infermieristico mi della vita professionale e di nomico e Sociale dal 1954; cattolico, le ostetriche e le as- contribuire iniziando e pro- sistenti medico-sociali non so- muovendo movimenti d’opi- OIL no differenti dagli altri colle- nione che possono cambiare il Sulla lista dell’Organizza- ghi per quanto riguarda la pro- nostro mondo professionale. zione Mondiale del Lavoro dal fessionalità. La qualità delle Ð Luoghi di riflessione: l’a- 1956; cure e il nursing differiscono micizia è importante, è la base secondo la società e la cultura; di ogni gruppo solido, ma non UNICEF nei paesi industrializzati il è sufficiente. Il personale in- Registro del Fondo delle nursing e la professione delle fermieristico cattolico ha biso- Nazioni Unite per l’Infanzia ostetriche sono di altissima gno di riflettere insieme sui dal 1956; qualità. Le organizzazioni pro- problemi che si incontrano fessionali cattoliche offrono nell’esercizio della loro pro- CONSIGLIO PER alla dimensione religiosa la fessione, poiché non basta lo L’EUROPA possibilità di avere un posto scambio di commenti superfi- Statuto consultativo Cat. II valido e di integrarsi nell’in- ciali. Facendo fronte ai cam- per le questioni sociali e sani- sieme delle cure sanitarie. biamenti proposti o imposti, tarie dal 1956. Benché sembri difficile mo- dobbiamo ricordarci che un tivare i colleghi a divenire servizio di cure veramente Il CICIAMS è membro del- membri di un’organizzazione umano deve includere i poveri la Conferenza Internazionale professionale cattolica, la ne- e il reinserimento sociale delle delle Organizzazioni Cattoli- cessità di unirsi è più grande vittime di malattia legate ai che (CIOC) e intrattiene con- che mai a causa dell’aumento problemi di droga, alle rotture tatti regolari con numerose del laicismo e della perdita dei familiari, ecc. e che sono rifiu- Organizzazioni Internazionali. valori di base. tati dalla società. Le Associa- I membri di un’organizza- zioni del CICIAMS devono zione professionale cattolica sapere come e quando parlare Attività future trovano la forza di continuare di questi problemi. A questo nell’organizzazione, ma anche scopo esse troveranno nella Per far fronte alle sfide del- la forza di aiutare gli altri. dottrina sociale della Chiesa l’anno 2000, è necessario rea- Questa è l’essenza del nurs- gli insegnamenti sui quali ba- gire fin d’ora ai problemi in- ing e della professione delle sare il loro impegno e le ragio- contrati dal personale infer- ostetriche. ni alle spalle dell’atteggia- mieristico. é evidente che tutti i mem- mento che ci si aspetta da loro; a) Il personale infermieristi- bri del CICIAMS si rendono Ð luoghi di preghiera: ogni 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 52

associazione ha a questo ri- dentità. La nostra solidarietà si ma presentano un catalogo di guardo la propria tradizione esprime facendo attenzione al- valori verso i quali dovrebbe che corrisponde all’ambiente le vittime della vita, ai tossico- tendere ogni società: la dignità in cui si è sviluppata. Ciò deve dipendenti, o alle vittime del- umana, il rispetto della libertà essere mantenuto in quanto è l’AIDS. Noi ci preoccupiamo di coscienza, cure per tutti, so- essenziale che i membri del di quanti non hanno accesso lidarietà, una solidarietà che CICIAMS acquisiscano con alle cure. unisca il tessuto umano che Dio la familiarità che convie- La nostra solidarietà va ver- molto spesso è distrutto dalle ne loro. Si tratta di un punto so le famiglie per renderle più politiche sanitarie, tutti sono essenziale. Per questo noi ab- forti o ricostituirle, in quanto segni dell’integrazione della biamo un senso di Dio per cui la nostra esperienza religiosa massa umana nella vita econo- numerosi malati con i quali ci dice che esse sono la struttu- mica e sociale. siamo in contatto scopriranno ra di base della società; le as- Gli occhi centrati su Dio, il senso trascendente del senso sociamo dunque il più possibi- fonte di pietà e di salvezza per della loro vita, confrontando la le alle terapie che siamo qui tutti, il personale infermieristi- loro malattia e un giorno la lo- per prestare. co cattolico si avvicinerà al ro morte mobilitando tutte le Al momento di superare la Terzo Millennio consapevole loro energie spirituali e accet- soglia del Terzo Millennio, le della sua missione. tando la verità della loro con- associazioni membri del CI- Il vangelo dice che l’amore, dizione umana, sentendosi og- CIAMS devono misurare la l’affetto e le cure hanno un ef- getto di un amore infinito e sfida che le attende. Come fetto di guarigione. Forse que- per questo ricchi di un valore membri della società civile, sto è sentito dalle infermiere, infinito. esse condividono le sue spe- ostetriche e assistenti medico- 52 Ð Luogo di solidarietà: noi ranze ma sanno che il cammi- sociali alle quali dà il coraggio diciamo che i cristiani sono no scelto non è sempre ade- di continuare. uniti con quanti sono material- guato. La loro fede in Cristo mente, psicologicamente e dà loro la misura delle trasfor- Signora AN VERLINDE spiritualmente più poveri. La mazioni che avvengono nella Segretaria Generale CICIAMS Comitato Internazionale solidarietà è il segno della no- società; esse non propongono degli Infermieri stra fede che noi diamo al di imporre un modello da tra- ed Assistenti Medico-Sociali, mondo; è la nostra carta d’i- sporre come tale nella realtà, Belgio

L’identità del farmacista cattolico alle soglie del Terzo Millennio

Il tema che dovremo insieme vere. Le iniziative esteriori malati e con quanti si dedica- vedere e approfondire non hanno senso nella misura in no al mondo della salute e chiede discussione o ricerca in- cui sono espressione di un im- della sanità, trovano nel mes- torno ad un particolare proble- pegno più profondo, che toc- saggio del Santo Padre ben ma insorto in recenti tempi nel- ca il cuore delle persone”1. tracciato il sentiero sul quale l’ambito dell’attività svolta, Giovanni Paolo II insistente- muoversi, ben convinti della ma attinge profondamente al- mente ed in modo inequivoca- provvidenziale occasione che l’esistenza di ciascuno come bile ha indicato la meta di que- “…vedrà la comunità cristia- Uomo Professionista in qualifi- sto straordinario evento storico na impegnata a rivisitare la cato e delicato settore della so- e spirituale che stiamo vi- realtà della malattia e della cietà umana, con la libera scel- vendo: “Tutto dovrà mirare al- sofferenza nella prospettiva ta di vivere innestato nel Cristo l’obiettivo prioritario del Giu- del mistero dell’Incarnazione (cfr. Gal 3, 27) in progressione bileo che è il rinvigorimento del Figlio di Dio, per trarne quotidiana nel conformarsi a della fede e della testimonian- da tale evento straordinario Lui sempre e dovunque (cfr. za dei cristiani... suscitare un nuova luce su queste fonda- Rm 8, 29). desiderio forte di conversione mentali esperienze umane”3. Credo che quanti siamo e di rinnovamento persona- Il nostro Incontro, quindi, qui, lo siamo perché convinti le...”2. non sarà esplorazione dei che “il Grande Giubileo non I farmacisti cattolici, cele- “non si può... è vietato...”, consiste in una serie di adem- brando il “Grande Giubileo” e ecc..., ma una ricerca e un pimenti da espletare, ma in l’“VIII Giornata Mondiale del confronto con la Storia della una grande esperienza da vi- Malato” in comunione con i Salvezza, irruzione di Dio che 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 53

“ha mandato il suo Unigenito pera così spesso penosa dei l’opinione di quanti la voglio- Figlio nel mondo perché noi medici e degli infermieri no legata alle sole proprie leggi avessimo la vita per Lui” (1 quando vedono sollevati i lo- immanenti, faceva osservare Gv 4, 9). ro pazienti ed infermi”4. E do- che i destinatari e gli oggetti di Seguiremo questi passaggi: po aver detto del Cristo Re- qualunque scienza non sono Ð significato di essere Cat- dentore essere “medico di tut- nel vuoto, “ma fanno parte del tolico; ta l’umanità”, affermò “a voi mondo universale degli esseri; Ð promozione e difesa della farmacisti ha commesso in sono in permanente contatto vita; particolare lo studio teorico e con gli oggetti delle altre scien- Ð Buon Samaritano. pratico della cura dei corpi”. ze, e in particolar modo stanno Stima riconfermata dai sotto la legge dell’immanente e Prima di procedere mi pre- Pontefici fino ai giorni nostri, trascendente finalità, che li le- me evidenziare la “presenza” in particolare è bello ricorda- ga in un tutto ordinato”8. del farmacista nella Sacra re che Giovanni Paolo II ritie- Ecco, questo è il crocevia Scrittura e la “stima” che la ne i farmacisti “evangelizza- angosciante di questo tempo Chiesa ha della sua Professio- tori, proprio perché la vostra che ci traghetta da un fine ne. professione presuppone fidu- Millennio all’inizio del nuo- cia nella vostra arte e nella vo: il dramma della separa- Nella Sacra Scrittura vostra umanità”5. zione tra fede e ragione, che Nel libro del Siracide si Giovanni Paolo II affronta legge che “Il Signore ha crea- nella , denun- to medicamenti dalla terra, Essere Cattolico ciandone il baratro nefasto l’uomo assennato non li di- che si prospetta per l’uma- sprezza... Dio ha dato agli uo- Nella ricerca delle Parole nità9. 53 mini la scienza perché potes- rivolte dai Papi ai Farmacisti é opportuno rileggere qui sero gloriarsi delle sue mera- in questi ultimi cinquanta an- un passo che ci tocca nell’atti- viglie. Con esse il medico cu- ni, frequentemente ci siamo vità professionale: “Nell’am- ra ed elimina il dolore e il far- imbattuti nel richiamo di “es- bito della ricerca scientifica si macista prepara le miscele... sere Cattolico” nell’espleta- è venuta imponendo una men- Ci sono casi in cui il successo mento del servizio professio- talità positivistica che non sol- è nelle loro mani. Anch’essi nale. tanto si è allontanata da ogni Ð (medici e farmacisti) Ð pre- Particolarmente incalzante riferimento alla visione cri- gano il Signore perché li guidi Giovanni Paolo II: stiana del mondo, ma ha an- felicemente ad alleviare la “Le forme di aggressione che, e soprattutto, lasciato ca- malattia e a risanarla, perché nei confronti della vita umana dere ogni richiamo alla visio- il malato torni alla vita” (Sir e della sua dignità divengono ne metafisica e morale. La 8, 4.6-7.13-14). sempre più numerose, in par- conseguenza di ciò è che certi ticolare attraverso l’uso di scienziati, privi di ogni riferi- Stima della Chiesa medicine, mentre queste non mento etico, rischiano di non In merito alla “stima della devono essere mai adoperate avere più al centro del loro in- Chiesa”, particolarmente im- contro la vita, direttamente o teresse la persona e la globa- portante, mi piace riportare surrettiziamente. é per questo lità della sua vita. Di più: al- un pensiero di Pio XII, di ve- che il farmacista cattolico ha cuni di essi, consapevoli delle nerata memoria, che disse, il dovere – in accordo, d’al- potenzialità insite nel progres- dopo aver citato alcuni versi tronde, con i principi immuta- so tecnologico, sembrano ce- di Virgilio: “Voi appartenete a bili dell’etica naturale propria dere, oltre alla logica del mer- quella davvero benemerita alla coscienza dell’uomo – di cato, alla tentazione di un po- categoria di cittadini che, essere un consigliere attento tere demiurgico sulla natura e consacrando il tempo, l’intel- per coloro che acquistano i ri- sullo stesso essere umano”10. ligenza, le forze e tutti se medi... Per il farmacista cat- Il farmacista cattolico è nel stessi a sollevare le miserie tolico l’insegnamento della pieno della sfida, e si troverà umane, guariscono con la te- Chiesa sul rispetto della vita e coinvolto ancora in più dram- rapia le malattie in atto ed al- della dignità della persona matiche situazioni per la sua lontanano, con saggia e meto- umana, sin dal suo concepi- coscienza nel nuovo Millen- dica profilassi, quelle che mi- mento fino ai suoi ultimi mo- nio. nacciano la salute. Compito menti, è di natura etica e mo- Innestati nel Cristo, si può oneroso il vostro, per le atten- rale. Non può essere sottopo- con San Paolo affermare: zioni che esige e la responsa- sto alle variazioni di opinioni “Tutto spero in Colui che mi bilità che impone. E tuttavia o applicato secondo opzioni dà la forza” (Fil 4, 13). La for- la vostra solerte attività, re- fluttuanti”6. za in base alla quale si può mota com’è dagli occhi e dal Ma ci può essere una “scien- affrontare e vivere coerente- plauso del pubblico, confina- za medica cristiana?”, si do- mente tali situazioni non è in- ta nei recessi di un laborato- mandava Pio XII. E rispondeva sita in noi stessi, ma si trova al rio, muto e fedele testimone di “sì” in senso lato, in quanto di sopra di noi. L’uomo tecno- della vostra improba fatica, è “non tanto la scienza in se stes- logico non sa e non riesce ad come velata dal silenzio. A sa, quanto i suoi rappresentanti accettare una simile visione, voi mancano quelle consola- e cultori in cui vive, si svolge e perché tutto vuole esaminare e zioni che raddolciscono l’o- manifesta”7. E contrastando dimostrare scientificamente, 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 54

ed incorre nella tentazione di ma un rinvigorimento di fede, comportamento, che non so- sentirsi il vero signore di que- un rinnovamento personale no lasciate all’interpretazione sto mondo. Ð anche una conversione, se dell’arbitrio soggettivo né al- San Paolo, invece, franca- necessaria Ð per testimoniare le variazioni della mentalità mente riconosce la sua radi- al mondo di credere in Gesù il corrente”12. cale dipendenza da Dio e fa Salvatore che ha assicurato: Nove anni prima della riferimento a Lui in modo as- “Se rimanete fedeli alla mia Evangelium Vitae, Giovanni soluto. Questo sprigiona una parola, sarete davvero miei Paolo II così esponeva il pen- nuova forza derivante dalla discepoli; conoscerete la ve- siero e la posizione della Chie- forza primigenia divina dalla rità, e la verità vi farà liberi” sa in merito all’assunto di que- creazione presente nell’uni- (Gv 8, 31-32). sta nostra parte. Dalle sue Pa- verso. Anche ai suoi giorni role ne traiamo le seguenti li- c’era una sfida del modo di nee: concepire la vita se scrive: Difesa e promozione – il mondo della sanità è un “Non conformatevi alla men- della vita luogo di lotta per l’uomo; talità di questo secolo, ma tra- Ð i diritti della persona e la sformatevi rinnovando la vo- Sul fronte della difesa e de- sua dignità vengono attentati stra mente, per discernere la gli attentati alla vita, il ruolo dalla tecnologia; volontà di Dio, ciò che è buo- del farmacista non è margina- – l’Uomo creato a immagi- no, a Lui gradito e perfetto” le, ma co-primario con altri ne di Dio trascende tutte le (Rm 12, 2) ugualmente dedicati a questo realtà materiali; Il farmacista cattolico che, bene esistenziale dell’Uomo, Ð Dio ha scritto nella natura imitando San Paolo, pone la dove il confronto non è tran- umana i principi di comporta- 54 sua forza in quella del Cristo, quillo perché “il mondo della mento che non sono soggetti affronterà coraggiosamente e sanità è un luogo di lotta per ad arbitrarie interpretazioni con coerenza, senza ap- l’uomo, dove la tecnologia sotto la spinta della fluttuante prensione, le sfide del Terzo tende a prendere sempre più mentalità corrente, e nel se- Millennio. Nell’era della tec- spazio e non sempre a salva- greto della natura ha anche nica, e della paura ancestrale guardia dei diritti della perso- iscritto i rimedi per la sua sa- di chissà quali disastrose inco- na. La sofferenza, la malattia, lute (cfr. Sir 38, 4). gnite ci riservi il prossimo fu- la morte sono eventi ‘umani’ Questa è la realtà delle sfi- turo, il cristiano, aperto nei fondamentali, e la preoccupa- de che si pongono al farmaci- confronti del mondo, e traen- zione primaria di tutti deve sta cattolico. L’invito a risco- do forza da Dio, adempie fe- essere quella di collaborare a prire nuova luce su queste delmente la missione creatrice vicenda per risolverne i pro- fondamentali esperienze uma- avuta in affidamento da Dio. blemi in modo umano. ne nell’anno del Grande Giu- Il farmacista cattolico può a Aiutare l’ammalato a supe- bileo nella prospettiva del Mi- ben ragione ritenersi “aiutante rare con dignità la propria stero dell’Incarnazione del Fi- di Dio” nell’opera di sollievo prova è certamente il servizio glio di Dio13, esige un coeren- e di ricostruzione dell’Uomo che l’umanità aspetta dalla te comportamento. malato11. scienza, dalla tecnologia e Nuova luce che la Evange- Incorporati nella Chiesa me- dalla farmacologia. Ma ciò lium Vitae con argomentazio- diante il Battesimo, i farmaci- non sarà possibile senza una ni di fede e di ragione diffon- sti cattolici, come tutti i cri- visione chiara del rispetto as- de ampiamente. é un docu- stiani, “sono tenuti a professa- soluto verso l’essere umano, mento che ogni Cattolico re pubblicamente la fede rice- che trascende da solo il valore operante nell’ambito della Sa- vuta da Dio mediante la Chie- di tutte le realtà materiali. È lute e della Sanità dovrebbe sa” (LG, n. 11), e fortificati questo il punto costante di ri- possedere e studiarne i conte- dal Sacramento della Confer- ferimento, da non perdere mai nuti. Ne tracciamo alcuni rife- mazione con una forte presen- di vista, se si vogliono evitare rimenti. za dello Spirito Santo, “sono conseguenze che degenerano più strettamente obbligati a nella tragedia dei grandi mali La vita è sacra e inviolabile diffondere e a difendere con la sociali, oggetto del vostro im- parola e con l’opera la fede pegno di studio. Qualsiasi uomo aperto alla come veri testimoni di Cristo” Nella concezione cristiana verità e al bene, se sincera- (ibidem). l’uomo, creato a immagine di mente si pone in ascolto di es- Sotto la guida del Magistero Dio, è l’espressione più alta se, può con la luce della ra- della Chiesa i farmacisti catto- della vita dell’universo. Egli gione giungere ai principi ina- lici devono accogliere “non la è finalizzato a Dio, e l’univer- lienabili iscritti nella natura parola degli uomini ma, qual è so finalizzato all’uomo. Co- dell’Uomo. San Paolo ci dice in realtà, la Parola di Dio (cfr. me il Creatore di tutte le cose che “Quando i pagani, che 1 Ts 2, 13)” (LG, n. 12), rima- ha immesso nei segreti della non hanno la legge, per natura nendo incorporati in Essa non natura forze nascoste da sco- agiscono secondo la legge, es- solo con il corpo ma con il prire per trarne i mezzi di si, pur non avendo la legge, cuore (cfr. ibidem, n. 14). protezione e di sviluppo della sono legge a se stessi; essi di- Essere farmacista cattolico vita, così ha scritto anche nel- mostrano che quanto la legge non esige un percorso irto di la stessa natura umana i prin- esige è scritto nei loro cuori paletti e di cartelli negativi, cipi delle norme universali di come risulta dalla testimo- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 55

nianza della loro coscienza e to il sangue di tuo fratello…” ta di aver proclamato solenne- dai loro stessi ragionamenti, (Gn 4, 10-11). mente i diritti inviolabili della che ora li accusano ora li di- E dopo il diluvio a Noè Dio Persona, e pubblicamente il fendono” (Rm 2, 14-15). conferma la sua signorìa as- valore della vita, attiva inizia- Ora, uno dei valori intocca- soluta: “Domanderò conto tive e promulga legislazioni a bili che l’Uomo da sempre ha della vita dell’uomo all’uo- livello mondiale di promozio- sentito, è quello che la vita è mo, a ognuno di suo fratello” ne della salute e difesa della sacra, e che il diritto a questo (Gn 9, 5), e il fondamento è vita, codifica l’eliminazione bene primario è il fondamen- in Dio “Perché ad immagine della persona umana agli inizi to di ogni convivenza e della di Dio Egli ha fatto l’uomo” della sua esistenza, e giusti- stessa comunità politica. (Gn 9, 6). Dio è il Signore as- fica e protegge chi aiuta a rea- Per il credente in Cristo soluto: “Sono io che do la lizzare l’eutanasia? questo fondamentale pilastro morte e faccio vivere” (Dt 32, Come si può illudere chi dell’umana società viene ele- 39)14. vuol affidarsi alla sola ragio- vato a verità sacra nel Mistero ne, imbevuta di atteggiamento dell’Incarnazione del Verbo di Nel mistero dell’Incarnazione prometeico, di impadronirsi Dio, che inonda Ð come affer- l’inviolabilità fin dall’inizio della vita e della morte deci- ma il Concilio Vaticano II Ð di dendo di esse, quando quoti- “vera luce il mistero dell’Uo- Nell’irripetibile occasione dianamente accumula sconfit- mo... svela anche pienamente storica di celebrare i 2000 an- te e sente il peso di una morte l’uomo all’uomo e gli fa nota ni dell’Incarnazione del Ver- priva di alcuna prospettiva di la sua altissima vocazione... bo di Dio, l’esaltazione della senso e di speranza? con l’Incarnazione il Figlio di sacralità della vita ancora non Anche con la sola ragione Dio si è unito in certo modo nata avviene nell’incontro tra si può riconoscere che nel- 55 ad ogni uomo” (GS, n. 22). Elisabetta e Maria di Naza- l’uomo c’è una legge naturale L’evento storico della no- reth: “...Ecco appena la voce (cfr. Rm 2, 14-15) che convin- stra salvezza ha rivelato l’a- del tuo saluto è giunta ai miei ce la comunità politica degli more infinito di Dio che “ha orecchi, il bambino ha esulta- uomini che il fondamento del tanto amato il mondo da dare to di gioia nel mio grembo...” vivere in pace, senza ingiusti- il suo Figlio unigenito” (Gv 3, (Lc 1, 44). zie e sperequazioni, trova il 16). In Lui la vita di ogni Per- Sono argomenti di Fede, di suo fondamento inattaccabile sona umana è elevata ad un accettazione della Parola rive- solo nel riconoscere ed affer- valore incomparabile e intoc- lata da Dio, che possono ren- mare il diritto all’inviolabilità cabile (cfr. EV, n. 2). dere il dialogo ancora più in- della vita di ogni suo singolo La vita dell’uomo scaturita comunicabile con chi è sul- membro15. dall’Onnipotenza di Dio l’altra sponda. Ci si scontra “Circondati dalle voci più – “Facciamo l’Uomo a nostra con chi proclama una “libertà contrastanti, mentre molti ri- immagine, a nostra somi- individuale” da riconoscere e gettano la sana dottrina intor- glianza” (Gn 1, 26) Ð trova la proteggere come vero e pro- no alla vita dell’uomo, sentia- sacralità e l’inviolabilità in prio diritto, signore assoluto mo rivolta anche a noi la sup- Lui. Quando la vita di Abele della propria vita e dell’altro plica rivolta da Paolo a Timo- fu violata da Caino, Dio ne nascente, considerato come teo: ‘Annunzia la parola, insi- chiese conto e condannò: ingiusto aggressore. sti in ogni occasione opportu- “Che hai fatto? La voce del Ma la “ragione” non si in- na e non opportuna, ammoni- sangue di tuo fratello grida a terroga sull’assurda contrad- sci, rimprovera, esorta con me dal suolo! Ora sii maledet- dizione della società umana ogni magnanimità e dottrina’ to lungi da quel suolo che per che alla fine del Millennio ap- (2 Tm 4, 2)... non dobbiamo opera della tua mano ha bevu- pena concluso, mentre si van- temere l’ostilità e l’impopola- rità, rifiutando ogni compro- messo ed ambiguità, che ci conformerebbero alla menta- lità di questo mondo (cfr. Rm 12, 2). Dobbiamo essere nel mondo ma non del mondo (cfr. Gv 15, 19; 17, 16), con la forza che ci viene da Cristo, che con la sua morte e risurre- zione ha vinto il mondo (cfr. Gv 16, 33)16”.

Buon Samaritano

Uno degli obiettivi che il Santo Padre indica per questo Grande Giubileo è la risco- perta e la rinnovata testimo- nianza “di solidale accoglien- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 56

za del prossimo, specialmente ste farmacie la professionalità Per il farmacista cattolico quello più bisognoso”17. del farmacista sia competente Giovanni Paolo II indica un Nel Messaggio per questa e alta, è auspicabile che si de- orizzonte più largo e dalle di- Giornata ci ha scritto: “A dichi anche ad una “formazio- mensioni più elevate: quanti sono impegnati, pro- ne permanente”. “Il vostro lavoro, tuttavia, fessionalmente o per scelta “...il farmacista è e deve es- non si limita a dispensare pro- volontaria, nel mondo della sere il professionista della sa- dotti destinati al benessere salute, rivolgo un caldo invito lute. Essendo egli a contatto psico-fisico. Quali operatori a fissare lo sguardo sul Divino continuo con i cittadini, può e cattolici, che agiscono nel- Samaritano, perché il loro deve fungere da educatore, da l’ambito della sanità, voi siete servizio possa diventare prefi- informatore e da promotore di chiamati a svolgere un impor- gurazione della salvezza defi- una coscienza sanitaria con tante ruolo umano, sociale ed nitiva e annuncio dei nuovi l’opportuno consiglio profes- etico. Attraverso il contatto cieli e della nuova terra “nei sionale sul consumo dei pre- con quanti ricorrono alla vo- quali avrà stabile dimora la parati medicinali. E di qui voi stra competenza, voi avete giustizia” (2 Pt 3, 13)... L’e- capite quali formidabili re- modo di diventare anche con- sempio di Cristo, Buon Sama- sponsabilità e quali immensi siglieri e persino evangelizza- ritano, deve ispirare l’atteg- problemi morali comporta la tori, proprio perché la vostra giamento del credente indu- vostra opera, affinché la far- professione presuppone fidu- cendolo a farsi “prossimo” ai fratelli e alle sorelle che sof- frono mediante il rispetto, la comprensione, l’accettazione, 56 la tenerezza, la compassione, la gratuità...”18. L’arco di impegno profes- sionale del farmacista è am- pio, e passa per i vari stadi della ricerca, della messa a punto e della fabbricazione, per giungere tramite la distri- buzione sul territorio la far- macia dell’Ospedale e dell’e- sercizio privato. Quest’ultima reale e personale punto di contatto con il malato. Vorrei qui richiamare la no- stra riflessione alla farmacia che è nelle vie e nelle piazze delle nostre città, senza per questo voler sminuire l’im- portanza di quelle collocate macia assolva con lealtà e no- cia nella vostra arte e nella nelle strutture sanitarie pub- biltà di intenti la sua delicata vostra umanità. Il conforto bliche e del privato, perché ri- missione”19. morale e psicologico che po- tengo che qui soprattutto il Su queste qualità indicate tete offrire a chi soffre è gran- messaggio del Buon Samari- dal Santo Padre, le qualità di de, se esso è frutto di una ma- tano trovi la sua massima e Buon Samaritano non sono turità umana e di una ricchez- privilegiata applicazione. solo anch’esse auspicabili, ma za di valori derivanti dai prin- Non è una cosa nuova che sono “conditio sine qua non”. cipi immutabili dell’etica na- dico, ma mi preme evidenzia- E non solo per i credenti, ma turale ed evangelica. Alla vo- re che la vista di una farmacia anche per coloro che si dico- stra professione avete modo genera un moto di tranquillità no laici, per coloro che si affi- di aggiungere così una dimen- nell’animo, e assicura esserci dano alla “ragione pura”. sione di autentica solidarietà un qualcuno al quale potersi Il personaggio che viene cristiana, avendo presente affidare in caso di necessità. È coinvolto nella Parabola da l’immagine del Buon Samari- come un’àncora di salvezza Cristo Gesù è un eretico del tano, che non offre soltanto pronta per eventuali imprevi- suo tempo dal quale ci si po- un aiuto immediato, ma ac- ste necessità per la salute. Un teva attendere normalmente cetta la prospettiva di pren- sicuro punto di riferimento odio, e non certamente l’os- dersi cura anche in seguito del nel quartiere e per il forestiero sequio alla legge della carità. fratello (cfr. Lc 10, 29-37). che a qualsiasi titolo si trovi Qui il Maestro Divino ha vo- Carissimi farmacisti! La in terra non sua. luto esaltare la legge della professione da voi esercitata Nei piccoli centri, poi, dove compassione e della solida- esige profonde qualità umane, le strutture ospedaliere sono rietà iscritta nella natura del- etiche e spirituali; domanda lontane dall’abitato, le farma- l’uomo, e il suo atto lo ha ele- saggezza e prudenza unite a cie sono un Presidio Sanitario vato a parametro universale un vivo senso di onestà e di di Emergenza “salva vita”. dell’amore del prossimo (cfr. probità. Il vostro posto di la- Dato per scontato che in que- Lc 10, 29-37). voro non è il terminale di una 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 57

catena di produzione, dove re che dà se stesso, il suo pro- fira di trattenere parte della approda la competizione mer- prio “io”, aprendo questo “io” vendita di un podere, si con- cantile di complessi industria- all’altro. Tocchiamo qui uno cluse con la drammatica mor- li. Esso deve essere piuttosto dei punti-chiave di tutta l’an- te in successione dei due di- un luogo dove la sofferenza tropologia cristiana”21. nanzi alla comunità riunita, trova rimedio per il corpo e Qui la nostra riflessione de- generando un grande timore comprensione per le ferite ve abbracciare tutto il settore in tutti23. dell’anima”20. farmaceutico, dall’industria al La loro colpa fu quella di Avere presente “l’immagi- punto di consegna della medi- mentire allo Spirito Santo tra- ne del Buon Samaritano” è ri- cina al destinatario, cioè al mite gli Apostoli per amore ferirsi a Cristo che è l’Amore malato. del denaro. Non avevano ade- del Padre Incarnato nella no- Nello stesso giorno della di- rito pienamente alla comu- stra storia. L’Amore è la legge vulgazione del Messaggio del nione nello Spirito Santo o, fondamentale della Chiesa e Santo Padre per questa Gior- forse, volevano adottare un del Cristiano. Per questo esso nata del 2000, i mezzi di co- compromesso tra il cielo e il è nella Chiesa, e per la Chiesa municazione diedero risalto mondo. è sempre attuale, sempre ri- solo ad un aspetto, contenuto Con il diffondersi della chiesto, sempre incompiuto, nel paragrafo 4: “...Penso in Chiesa la Comunione dei beni sempre sottoposto all’incon- particolare alle gravi disugua- ha dovuto, per evidenti moti- tro-scontro con le nuove sfide glianze sociali nell’accesso al- vi, adeguarsi a sempre nuovi del mondo. Essere cristiano le risorse sanitarie, quali anco- modi di esercizio, ma sempre significa essere vivo nell’a- ra oggi si riscontrano in vaste fondata sulla fede che “Lo more di Cristo, e non ci può aree del Pianeta, soprattutto Spirito Santo, unificando Egli essere che una vita, quella nei Paesi del Sud del mondo. stesso il corpo con la sua virtù 57 d’Amore. Senza l’Amore non Tale ingiusta sperequazione e con l’interna connessione ci si può sviluppare in modo investe, con crescente dram- dei membri, produce e stimo- conforme al Cristo Gesù. maticità, il settore dei diritti la la carità tra i fedeli. E quin- In un “mondo che va sem- fondamentali della persona: di se un membro soffre, sof- pre più verso l’unificazione” intere popolazioni non hanno frono con esso tutte le altre (Gaudium et Spes, n. 24) l’a- la possibilità di usufruire nep- membra; se un membro è more per il prossimo è di pure dei medicinali di prima e onorato, ne gioiscono con es- grande importanza per lo svi- urgente necessità, mentre al- so tutte le altre membra (cfr. luppo della pace e della giu- trove ci si abbandona all’abu- 1 Cor 12, 26)... (e che) comu- stizia, e per la tutela dei diritti so e allo spreco di farmaci an- nichiamo nella stessa carità di della persona umana (cfr. ibi- che costosi”. Dio e del prossimo e cantia- dem, nn. 25-32), ed è via sicu- Una denuncia dei media fi- mo al nostro Dio lo stesso in- ra per “ritrovarsi pienamente ne a se stessa, perché a questa no di gloria. Tutti infatti quelli se non attraverso un dono sin- non seguì alcuna evidenzia- che sono di Cristo, avendo lo cero di sé” (ibidem, n. 24). zione dei rimedi che il Santo Spirito Santo, formano una “Buon Samaritano è ogni Padre pure indica fortemente sola Chiesa e sono tra loro uomo che si ferma accanto al- nel Messaggio per risolvere le uniti in Lui (cfr. Ef 4, 16)24”. la sofferenza di un altro uomo, gravi disuguaglianze. Ne pren- Il Farmacista Cattolico Ð da qualunque esso sia. Quel fer- diamo atto noi e la filtriamo chi produce a chi consegna il marsi non significa curiosità, attraverso la Comunione dei farmaco al malato Ð che vuole ma disponibilità. Questa è co- beni della prima comunità cri- veramente vivere il Grande me l’aprirsi di una certa inte- stiana. Giubileo, è invitato a “rivisita- riore disposizione del cuore, Narrano gli Atti degli Apo- re nella prospettiva del Miste- che ha anche la sua espressio- stoli che “Tutti coloro che ro dell’Incarnazione”25 questo ne emotiva. Buon Samaritano erano diventati credenti stava- mandato del Signore “di soli- è ogni uomo sensibile alla sof- no insieme e tenevano ogni dale accoglienza del prossi- ferenza altrui, l’uomo che cosa in comune; chi aveva mo, specialmente quello più “che si commuove” per la di- proprietà e sostanze le vende- bisognoso”26, e chieda allo sgrazia del prossimo... va e ne faceva parte a tutti se- Spirito Santo che gli faccia Il Buon Samaritano della condo il bisogno di ciascuno” comprendere che “Un segno parabola di Cristo non si fer- (At 2, 44-45)22. della misericordia di Dio, og- ma alla sola consolazione e Questo era frutto della con- gi particolarmente necessario, compassione. Queste diventa- divisione del Vangelo e di tut- è quello della carità che apre i no per lui uno stimolo alle ti i beni ricevuti da Dio me- nostri occhi ai bisogni di azioni che mirano a portare diante Gesù Cristo, come ben quanti vivono nella povertà e aiuto all’uomo ferito. Buon narra l’intero passo. Non era nell’emarginazione... situazio- Samaritano è, dunque, in defi- certamente un reciproco aiuto ni che si estendono oggi su nitiva, colui che porta aiuto limitato dall’aspetto sociale, e vaste aree sociali e coprono nella sofferenza, di qualunque tanto meno da un’ideologia con la loro ombra di morte in- natura essa sia. Aiuto, in comunitaria o da un senti- teri popoli”27. quanto possibile, efficace. mento di umana solidarietà. La Chiesa, sempre sensibile In esso egli mette il suo Era il vivere Dio in mezzo a per i poveri, non ha mancato cuore, ma non risparmia nean- loro. Tanto è vero che il tenta- nel tempo di richiamare l’at- che i mezzi naturali. Si può di- tivo dei coniugi Anania e Saf- tenzione anche su questo 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 58

aspetto. Per tutti riportiamo le immediata assistenza sanita- stica, ricordiamo semplice- parole di Pio XII: “Sappiamo ria. Ma nelle richieste “i far- mente che il “Dare a Cesare quanto acume di intelligenza macisti possono essere solle- quello che è di Cesare, e a si richieda dagli scienziati per citati verso fini non terapeuti- Dio quello che è di Dio” (Mt la confezione accurata delle ci, suscettibili di contravveni- 22, 21) è profondamente insi- medicine, quanto lunga fatica re alle leggi della natura, a to nella costruzione della città richiedono le vostre formule, danno della dignità della per- terrena, e che non lo si può quanto siano rari gli elementi sona. é, quindi, chiaro che la escludere, quasi non meritas- che impiegate. Tuttavia sulla distribuzione di medicinali se di entrare nell’ambito del bilancia con cui pesate le goc- – così come il loro concepi- disegno operativo ed associa- ce dei vostri medicamenti, mento e la loro utilizzazione Ð tivo dell’uomo. mettete anche le gocce di su- deve essere retta da un codice L’Uomo può sì tentare di dore della gente che nelle mi- morale rigoroso, osservato at- realizzare la pretesa blasfema niere, nelle cave, nelle offici- tentamente. Il rispetto di que- di costruirsi un mondo senza ne o in altro duro lavoro gua- sto codice di comportamento Dio, ma si ritorcerà contro lo dagnano il cibo per sé e per i presuppone la fedeltà ad al- stesso Uomo31. loro cari. Metteteci le lagrime cuni principi intangibili che dei genitori pronti a dare tutto la missione dei battezzati e il per strappare alla morte i loro dovere di testimonianza cri- Conclusione cari figlioli, e procurate che la stiana rendono particolar- vostra esigenza sulla merce mente attuali.29” Certamente quanto fin qui non sia più grave del giusto… Del comportamento che il esposto è un discorso incom- Ci perdonerete, nevvero, se ci farmacista cattolico deve te- prensibile per chi non ha Fe- 58 sia pertanto sfuggito di bocca nere in difesa della vita, si è de. Per il farmacista che non qualcosa di men delicato: ma già detto. Qui si vuol solo ri- ha fede in Cristo e nella sua è nostro dovere apostolico di cordare che essere Buon Sa- Chiesa, quanto detto non ha trattare e difendere indefessa- maritano implica anche l’ob- senso, anzi è assurdo e si po- mente la causa dei poveri”28. bligo di coscienza di salva- trebbe prestare anche a consi- Il nostro Pontificio Consi- guardare la salvezza Ð nel derazioni poco benevole. glio ha tenuto la sua XIV Con- senso pieno, del corpo e del- Ma noi lo abbiamo esposto ferenza Internazionale nel no- l’anima – propria e altrui, per- per chi crede Ð per il farmaci- vembre del 1999 sul tema ché “La vita che Dio dona al- sta cattolico Ð e sta nella vi- “Economia e Salute”. E il suo l’uomo è ben più di un esiste- sione di San Paolo che annun- Ecc.mo Presidente, Mons. Ja- re nel tempo. é tensione ver- ciava Cristo Crocifisso sfi- vier Lozano, ha edito proprio so una pienezza di vita; è ger- dando la mentalità del mondo, in questi giorni un libro titola- me di un’esistenza che va ol- sempre lo stesso nel tempo, to Teologia e Medicina, dedi- tre i limiti stessi del tempo: perché credeva fortemente cando il XIV capitolo al “Sì, Dio ha creato l’uomo per che la Croce “è potenza di medesimo argomento. Invito l’incorruttibilità; lo fece a im- Dio. Sta scritto infatti: ‘Di- a consultare le due poderose magine della propria natura” struggerò la sapienza dei sa- pubblicazioni per una cono- (Sap 2, 23)”30. pienti e annullerò l’intelligen- scenza più ampia e profonda Certamente la coerenza ad za degli intelligenti’” (1 Cor di quanto si possa essere fatto un simile stile di vita procura 1, 12-25). oggi in questo nostro incon- in alcuni ambiti e Paesi pro- E non abbiamo timore dei tro. blemi e complicanze non lie- confronti. Anche San Paolo Come già detto, la farma- vi. Non è nostra intenzione all’Areòpago di Atene si sentì cia è da sempre un centro di aprire un dibattito sulla casi- congedato con derisioni e con un bel “Ti sentiremo su que- sto un’altra volta” (At 17, 32). Sta a noi accogliere le pa- role del Santo Padre che ci dice “Non mi resta dunque che invitare caldamente tutta la comunità cristiana a met- tersi idealmente in cammino per il Pellegrinaggio Giubi- lare... Tutti dovremo comun- que compiere quel viaggio interiore che ha per scopo di staccarci da ciò che, in noi e intorno a noi, è contrario alla legge di Dio, per metterci in grado di incontrare piena- mente il Cristo, confessando la nostra fede in Lui, e rice- vendo l’abbondanza della sua misericordia...32 Invito pasto- ri, sacerdoti, religiosi e reli- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 59

giose, fedeli e uomini di buo- 4 Udienza ai partecipanti al Congres- 15 Cfr. ibidem, nn. 2, 15, 18-24, 45. so Internazionale di Storia della Medici- 16 Ibidem, n. 82. na volontà ad affrontare con na, Castel Gandolfo 11 settembre 1954, 17 TMA, n. 42. coraggio le sfide che si pre- in Pio XII - Discorsi ai Medici, a cura di 18 8GMM, n. 9. sentano nel mondo della sof- S.E.R. Mons. F. Angelini, Ediz. Oriz- 19 GIOVANNI PAOLO II, udienza ai 33 zonte Medico, 6» ediz., Roma 1960, pp. membri della Federazione dell’Ordine ferenza e della salute” . 342ss (OM). dei Farmacisti Italiani, Vaticano 2 mag- 5 Udienza per il Congresso Nazionale gio 1981, n. 4. P. FELICE RUFFINI, M.I. dell’Unione Cattolica Farmacisti Italia- 20 Udienza alla Unione Cattolica Far- ni, Vaticano 29 gennaio 1994, n. 3. macisti Italiani del 29 gennaio 1994, n. 3. Sottosegretario del 6 mo 21 Udienza alla F.I.P.C. per il 40 di GIOVANNI PAOLO II, Lettera Apo- Pontificio Consiglio per la Fondazione, Vaticano 3 novembre 1990, stolica Salvifici Doloris, Vaticano 11 Pastorale della Salute nn. 3-4. febbraio 1984, n. 28. Santa Sede 7 Udienza ai Membri dell’Unione Ita- 22 Cfr. anche ibidem 4, 32-37. liana Medico-Biologica di “San Luca”, 23 Cfr. ibidem 5, 1-11. Vaticano 12 novembre 1944, in OM I 24 Lumen Gentium, nn. 7, 49. (rifer. nota 4), p. 50. 25 8GMM, n. 1. 8 Ibidem. 26 TMA, n. 42. 9 Lettera Enciclica Fides et Ratio, Va- 27 GIOVANNI PAOLO II, Incarnationis Note ticano 14 settembre 1998, “cap. IV - Il Mysterium, Bolla di indizione del rapporto tra la Fede e la Ragione”, nn. “Grande Giubileo dell’Anno 2000”, Va- * Riflessione nella Celebrazione del 36-48 (FdR). ticano 29 dicembre 1998, n. 12. Giubileo dei malati e degli operatori sa- 10 Ibidem, n. 46. 28 Udienza ai partecipanti al Congres- nitari, Vaticano, 9 febbraio 2000. 11 Cfr. PIO XII ai Partecipanti al Sym- so Internazionale di Storia della Medici- 1 GIOVANNI PAOLO II, Lettera sul Pel- posium sulle malattie coronarie a S. na, Castel Gandolfo 11 settembre 1954, legrinaggio ai Luoghi legati alla storia Giovanni Rotondo, Vaticano 9 maggio in OM (rifer. nota 4), p. 346. della salvezza, Vaticano 29 giugno 1956, in OM (rifer. nota 4), p. 448. 29 GIOVANNI PAOLO II, Udienza alla 1999, n. 1 (PLS). 12 GIOVANNI PAOLO II, Udienza ai F.I.P.C. per il 40mo di Fondazione, n. 3 2 Lettera Apostolica Tertio Millennio Partecipanti del Congresso della Fede- (rifer. nota 6). Adveniente, Vaticano 10 novembre razione dell’Ordine dei Farmacisti Ita- 30 EV, n. 34. 1994, n. 42 (TMA). liani, Vaticano 26 aprile 1986, nn. 3-4. 31 Cfr. GIOVANNI PAOLO II, Reconci- 3 GIOVANNI PAOLO II, Messaggio per 13 Cfr 8GMM, n. 1. liatio et paenitentia, Vaticano 3 dicem- 59 l’VIII Giornata Mondiale del Malato, 14 Cfr. GIOVANNI PAOLO II, Lettera bre 1984, nn. 14, 18. Castel Gandolfo 6 agosto 1999, Trasfi- Enciclica Evangelium Vitae, Vaticano 32 PLS, n. 12. gurazione del Signore, n. 1 (8GMM). 25 marzo 1995, nn. 39-43 (EV). 33 8GMM, n. 15.

Le sfide del farmacista per il Terzo Millennio

Questo Terzo Millennio che Padre. È un percorso d’Amore Quest’anno di riflessione sta per iniziare comincia uffi- e di contemplazione trinitaria. ci deve ricordare cialmente il 1¡ gennaio 2001, L’Amore include il perdono alcuni punti essenziali approfittando in qualche mo- e la riconciliazione. La ricon- do di questo anno particolare ciliazione può avvenire solo Ð La nostra qualità di figli che è il 2000, Anno Giubilare, nella giustizia, nella solida- di Dio. di cui la porta Santa ci ha rietà, nella fraternità. Sta qui il – Gesù è venuto a darci la aperto il passaggio, in un Cri- messaggio d’amore di Gesù a possibilità di “ri-nascere” dal- sto nuovo... tutti gli uomini. l’acqua e dallo Spirito Santo Quest’Anno Santo del Gran- Noi siamo amati ed invitati attraverso il battesimo, e di de Giubileo deve essere per ad amare, ad amarci gli uni gli essere così generati alla natu- tutti i cristiani, e per i farmaci- altri perché la storia dell’uomo ra e alla vita divina; “Quale sti in particolare, un anno di diventi una sinfonia. grande amore ci ha dato il Pa- celebrazione, di riflessione e di Il Giubileo è una sfida, dre per essere chiamati figli riconciliazione. Alla gioia del- quella di riconciliarsi con se di Dio, e lo siamo realmen- l’anniversario si deve unire la stessi per andare meglio in- te!” (1 Gv 3, 1). speranza di penetrare Ð per contro al fratello, al prossimo Ð La nostra speranza. meglio viverlo Ð il mistero di e in particolare a colui che sof- Ð é la vita eterna, nella con- Dio. Gesù è il dono più grande fre nella malattia. templazione divina, in quanto di Dio al mondo. Condividia- L’Anno 2000 è un Anno par- figli di Dio. Il XX secolo è sta- mo insieme questo regalo in ticolare, un Anno per fare me- to un secolo di progresso scien- questo Anniversario, sotto il moria e per prepararsi a vivere tifico, ma anche un secolo di Grande Giubileo dell’Anno nella vita quotidiana con il drammi immondi, che hanno Santo 2000. Cristo di ieri, di oggi e di sem- generato uno scetticismo di pre. quasi tutti gli ambienti. Questo Nello spirito del Grande Giubileo sia occasione per so- Come abbiamo affrontato Giubileo e nella prospettiva stituire lo scetticismo con la il Grande Giubileo? del Terzo Millennio, quali so- speranza... no le sfide che devono cogliere Ð L’Anno 2000 deve fare il Abbiamo preparato questo i farmacisti, e i farmacisti cat- punto sul nostro percorso di Giubileo con la scoperta di Ge- tolici che ci sono particolar- farmacisti. sù, il Figlio, dello Spirito e del mente cari? Ð Come abbiamo preparato 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 60

il Giubileo? Quale lavoro ab- esigendo il diritto al ricorso no del rischio che le persone biamo compiuto per cammina- alla clausola di coscienza per colpite da malattie poco fre- re fino al Giubileo? tutti gli operatori sanitari, in- quenti si vedano respinte dai Ð Abbiamo cercato di essere clusi i farmacisti... Tutto ciò mezzi terapeutici. L’uguaglian- solidali, non soltanto procla- che diventa ora legale o tecni- za tra esseri umani deve rifiuta- mando la necessità del condo- camente fattibile (come l’a- re queste discriminazioni. no del debito dei Paesi del borto, l’eutanasia, le speri- I medicinali prodotti dalla Terzo Mondo, e destinando il mentazioni cliniche, il traffico genia genetica suscitano le più controvalore a programmi di di organi, ecc.) non è necessa- grandi speranze. Ma dietro salute e di educazione, ma an- riamente morale. Per questo queste promesse di successo, che con aiuti diretti in medici- l’Evangelium Vitae propone quale sarà il costo? E chi sarà nali e in assistenza a diversi l’obiezione di coscienza. in grado di sopportare i costi Paesi: Romania, Bosnia, Con- sempre più elevati, al punto go, Camerun, Burkina Faso, La sfida per il Terzo Millen- che i Paesi europei, che hanno Ruanda, Polonia... e molti altri nio sarà evidentemente con- un sistema di previdenza so- aiuti mirati... trassegnata dalle azioni e dalle ciale molto sviluppato, devono Ð é nello spirito di Santi riflessioni del passato, ma per ridurre i mezzi di finanzia- anàrgiri, i nostri Santi Patroni i farmacisti essa sarà molte- mento? Cosma e Damiano, che dob- plice e riguarderà: I medicinali destinati agli biamo vivere la nostra solida- Ð i medicinali; anziani, in seguito alla crescita rietà con i malati nella tradi- – l’orientamento della ricer- continua della speranza di vita zione del Giuramento dei Far- ca; alla nascita, richiederanno af- macisti. Ð la valorizzazione delle ri- fidabilità e sicurezza per ag- 60 Abbiamo preso coscienza sorse della flora e delle farma- giungere qualità di vita a del dramma provocato dall’as- copee locali; quantità di anni. I medicinali senza di medicinali di base e Ð le vie di approvvigiona- della terza età sono una sfida dagli effetti nocivi dei medici- mento dei medicinali; per mantenere la vivacità cere- nali contraffatti, falsificati, che Ð la formazione degli esperti brale, l’autonomia, e la struttu- uccidono tante persone nei Pae- in materia, cioè i farmacisti; ra muscolo-ossea... si poveri... e ci sforziamo di Ð la non discriminazione dei sviluppare un programma di malati secondo razza, religio- accessibilità ai medicinali es- ne, fortuna, età, sesso... La sfida dell’orientamento senziali vitali, per tutti e ovun- – la “commercializzazione” della ricerca que. Profonda sarà la nostra della persona umana (clona- gioia se potremo realizzarlo zione, trapianto, commercio Continua a svilupparsi la prima della fine dell’Anno Giu- d’organi, di innesti, sangue, tendenza di cercare portatori bilare. La speranza non è vana. midollo, ecc.); è la sfida del- di benefici in spazi ben deli- Ð Abbiamo anche constata- l’etica e della bioetica; mitati. I raggruppamenti dei to i rischi e le derive della spe- Ð la domanda di riconosci- giganti farmaceutici in società rimentazione umana là dove mento della FIPC da parte del- in cui le cifre d’affari superano non esiste etica. Abbiamo al- le grandi istanze internazionali. il bilancio di alcuni Stati pon- tresì sviluppato una serie di gono interrogativi. sensibilizzazioni allo sviluppo L’orientamento della ricerca della bioetica per preservare La sfida dei medicinali verso le malattie che colpisco- la dignità della persona mala- no la popolazione del mondo ta sottoposta a sperimentazio- é paradossalmente legata al- occidentale, ricco, capace di ne clinica. l’accessibilità per tutti ai medi- finanziare terapie costose, Ð Abbiamo sviluppato la co- cinali essenziali vitali. Con 25 continuerà rischiando di allar- noscenza della Carta degli medicinali possiamo risolvere i gare ancora di più il fossato Operatori Sanitari e dell’E- problemi sanitari dell’80% dei dell’accesso ai medicinali e di vangelium Vitae tanto tra i far- malati di tutto il mondo. Esiste accrescere le discriminazioni. macisti quanto nel pubblico in una grande disuguaglianza Il finanziamento sempre generale. che vede il 15% della popola- più costoso della Ricerca e Ð Vogliamo dare un’anima zione consumare l’83% dei Sviluppo diminuirà il ruolo agli operatori sanitari, una medicinali, e il resto del mon- delle Università e dei Centri speranza ai malati, vogliamo do, cioè l’85% della popola- di Ricerca Pubblici, a meno promuovere lo Spirito del zione (cinque miliardi d’indivi- che non siano (parzialmente) Buon Samaritano tra il perso- dui), dividersi il 17% dei mezzi finanziati dalle multinazionali nale curante. terapeutici in medicinali. Ati- dei medicinali, con il rischio Ð Infine, abbiamo sensibi- tolo d’esempio, l’Africa, che di vedere la ricerca fonda- lizzato non soltanto i nostri rappresenta l’11% della popo- mentale orientata e perdere la farmacisti, ma, attraverso i lazione mondiale, riceve meno propria libertà. L’indipenden- media, anche ogni persona in- dell’1% dei medicinali... za della Ricerca e Sviluppo è teressata al rispetto della vita, Il problema dei medicinali un’altra sfida. dal concepimento al termine orfani diventa sempre più in- é dunque di primaria im- naturale, dando un’informa- quietante. é auspicabile che le portanza che si alzi la voce zione chiara sull’aborto, sugli istanze di salute pubblica, le delle Istituzioni Internazionali, abortivi e sull’eutanasia, ed fondazioni, ecc., si preoccupi- OMS, UNESCO, e della Chie- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 61

sa affinché siano sempre più canus) e perfino contro il can- volte sostituite nuove reti, con sviluppate la ricerca sulle ma- cro (vincristina, vinblastina, impatti variabili sul paziente. lattie orfane, e la fabbricazio- platinum) provengono dai re- Obblighi socio-economici ne di medicinali di base vitali gni vegetali e minerali, altri, restringono a volte la libertà di di buona qualità. quali alcuni enzimi, proven- scelta del malato. Così negli La Dichiarazione Universa- gono dal regno animale. La USA sistemi integrati (labora- le dei Diritti dell’Uomo del natura è ancora ricca di possi- torio di Ricerca e Sviluppo, di 1948 proclama l’accesso alla bilità; l’OMS raccomanda, in produzione, distribuzione, di- salute per tutti, nonché l’ac- ogni caso, l’attuazione di pro- spensazione, inclusi gli ospe- cesso per tutti al progresso grammi di ricerca per meglio dali, assicurazioni sanitarie) scientifico. La sfida del Terzo esplorare le potenzialità delle obbligano i loro assistiti ad ap- Millennio sarà di mettere in risorse naturali. provvigionarsi soltanto all’in- atto questi proclami, tanto più Ci sono ancora specie da terno del sistema. La “pri- che fondazioni private (Bill scoprire e medicinali da estrar- vacy” (rispetto della vita pri- Gates, Rockefeller, ecc.) che re dalla natura. L’accesso alle vata, rispetto del segreto medi- dispongono di enormi risorse conoscenze della medicina tra- co) e la libertà di scelta non finanziarie, rischiano di inter- dizionale e lo studio dei suoi ri- esistono più. Se il paziente ferire nella strada della Ricer- medi può arricchire la terapia non trova la sua medicina nei ca e Sviluppo e nei programmi di domani. é anche una terapia pressi di questo sistema, la or- umanitari. più accessibile per la sua di- dina (per telefono, fax o via sponibilità ed economia. Internet) e la riceve per posta (mail order). La sfida della valorizzazione Il rischio sanitario aumenta delle risorse della flora La sfida alle vie e comincia a suscitare nume- 61 e delle farmacopee locali di approvvigionamento rose riflessioni internazionali. dei farmaci In Africa, circuiti di vendita Il secolo che termina ha vi- dei medicinali falsificati, sca- sto il trionfo della chimica or- Fino a poco tempo fa, in duti, contraffatti, mal conser- ganica di sintesi, e la fine di Occidente, il malato acquista- vati inondano i mercati pubbli- questo secolo che ci lascia ha va le proprie medicine in una ci. Sono le cosiddette farmacie lanciato le basi delle nuove farmacia, e un abitante del sotterranee, chiamate anche biotecnologie emesse dalla ge- Terzo Mondo Ð che non trova- farmacie da marciapiede... La nia genetica. L’apporto di que- va farmacie Ð si recava al di- stessa cosa avviene nei bazar sti due rami della ricerca è im- spensario più vicino. dell’Asia e del Medio Oriente. portante e notevole, numero- Il medicinale diventato spe- È il regno dell’anarchia, del- sissimi malati gli devono sol- cialità farmaceutica ha lasciato l’inganno, della frode e del- lievo e/o guarigione. i luoghi di preparazione offici- l’anti-sanità pubblica. La biomedicina fa progressi nale, e per alcuni “ciarlatani” é dunque urgente che il da gigante, che tuttavia devo- o “trafficanti” è diventato fon- mondo della salute reagisca e no essere valutati secondo la te di rapido e facile profitto che persone competenti Ð i far- moralità, i criteri bioetici e, basato sulla credibilità dei ma- macisti Ð siano suddivisi in un per noi farmacisti cattolici, at- lati e sulla speranza di guari- servizio medicinale di qualità, traverso l’insegnamento del gione di questi. Non potremo ed accessibile in tutto il mon- Magistero. condannare mai abbastanza do. Nell’attesa di poter dispor- Ma non dobbiamo comun- queste pratiche. re di un numero sufficiente di que dimenticare che da quan- Al consueto circuito farma- farmacisti in tutti i paesi ACP, do esiste il mondo, l’uomo ha ceutico officinale che garanti- c’è una concreta opportunità di trovato nella natura dei rimedi va nel contempo qualità del missioni farmaceutiche per i che ha adattato, preparato, ecc. farmaco e consiglio adeguato giovani confratelli interessati Il Codice di Hammurabi, la sul suo buon uso, si sono a dall’aiuto allo sviluppo. Bibbia, la voce di Ben Sirach L’approvvigionamento del il Saggio lo testimoniano. medicinale deve essere come Molte civiltà hanno cono- una catena, in cui ogni anello scenze ancora ignote alla deve essere sicuro, per garan- maggior parte della gente ri- tire a ciascun paziente sicurez- guardanti le proprietà farma- za, efficacia e qualità del me- co-terapeutiche delle piante, dicinale utilizzato. dei minerali, degli animali. Il regno vegetale, minerale e animale possono ancora ap- La sfida della formazione: portare molto a nuovi sviluppi farmaceutici. Oltre alle conoscenze di ba- Non sono solo l’acido ace- se in chimica, fisica, analitica, tilsalicilico, il chinino, il cura- galenica, farmacodinamica, ro, i digitali, a provenire dalla farmacologia, farmacoterapia, natura. Medicinali recenti con- ecc., il farmacista deve avere tro la malattia della prostata anche conoscenze legali ed (serenoa repens, prunus afri- etiche generali e locali. 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 62

Ð Ogni farmacista dovrebbe dente/resto del mondo: 1/6 sua inviolabilità e integrità, la idealmente avere conoscenze: della popolazione consuma non commercializzazione, il - nella comunicazione con i l’83%; 5/6 della popolazione rifiuto della clonazione, e an- malati per essere meglio all’a- consuma il 17% dei medicina- che illuminare il paziente sui scolto del paziente; li! La discriminazione colpi- rischi che fa correre a ognuno - in economia sanitaria o in sce anche i malati di AIDS, o di noi la “commercializzazio- farmacoeconomia per orienta- sieropositivi, per il costo della ne” dell’altro. re la terapeutica nel miglior terapia. rapporto costo/efficacia; Ð In occasione del Grande - in malattie locali (infezio- Giubileo dell’Anno Santo, i La sfida di consigliere ni, parassiti); farmacisti cattolici offriranno sanitario - in cure di base; al Santo Padre un regalo sim- - in bioetica (rispetto della di- bolico e portatore di speranza Il farmacista, questo dispen- gnità del malato qualunque sia per mille neonati. Ci sforzere- satore di medicinali, avrà sem- il suo stato fisico o psichico); mo di interrompere la catena pre più un ruolo di consigliere - sul lavoro in équipe sani- di trasmissione dell’AIDS ma- del paziente, non soltanto sul- taria (medico/infermiere) in dre-figlio donando al Papa un l’uso adeguato del farmaco, cui si adatta il farmaco alla nuovo medicinale, la nevirapi- ma anche sulla prevenzione diagnosi; na (viramune) che blocca que- sanitaria, l’igiene, i piccoli sin- Ð Per questo raccomandia- sto passaggio, al fine di salva- tomi, l’automedicazione, l’e- mo “scuole di formazione” o re bambini innocenti da questa quivalenza dei medicinali ... “scuole d’applicazione di pra- malattia mortale. – Una formazione in “scien- tica farmaceutica” per tutti i Ð L’ultima discriminazione ze umane” completerà la sua 62 farmacisti, non soltanto in vi- riguarda l’atteggiamento dei formazione di esperto del me- sta di una formazione continua servizi pubblici riguardanti lo dicinale. permanente, ma anche per es- stato fisico, psichico o mentale, Ð In questa sfida interviene sere in grado di servire sempre di alcune persone. Vediamo al- per il farmacista cattolico quel- meglio i suoi pazienti. cuni regimi politici, certi Stati la del suo ruolo pastorale. Ð Il farmacista, esperto in sterilizzare gli handicappati, Ð Tra le numerose persone medicinali, dovrebbe diventa- praticare l’eutanasia ai malati che visitano ogni giorno una re anche un esperto nel consi- pseudo-incurabili, far abortire farmacia (media nell’Unione gliare il paziente affinché egli le donne in “stato di necessità”, Europea: 80), alcune hanno acceda alla farmacoterapia più a volte legato al comfort perso- problemi in cui l’aspetto etico, adatta ed accessibile. nale, ai risultati dei test di gra- morale, raggiunge l’aspetto vidanza, genetici, ecc. sanitario (aborti, eutanasia, Ð Noi farmacisti cattolici malattia grave personale o di La sfida dell’uguaglianza dobbiamo proclamare il dirit- un familiare). Il farmacista dei malati di fronte to al rispetto della differenza cattolico aggiungerà al suo all’accesso alle terapie tra pazienti e la non discrimi- consiglio, l’approccio evange- e ai medicinali; nazione qualunque sia l’età, il lico del Buon Samaritano e si la non discriminazione sesso, lo stato fisico, psichico, sforzerà di mettere in atto una psicologico, mentale, nonché guida, un accompagnamento Il Giubileo è occasione per lo stato sociale, religioso, filo- del proprio paziente in diffi- ricordare la solidarietà. Questa sofico o socio-economico. coltà. L’approccio alle cure deve essere vissuta nella non palliative, in équipe specializ- discriminazione tra malati. Già zata, dovrà far parte della ri- in Occidente, esistono discri- La sfida dell’etica sposta farmaceutica. minazioni in base all’età (per es. in Gran Bretagna oltre una A fianco dei farmaci con- certa età, alcuni farmaci o trat- sueti, si sviluppano risposte te- La sfida di partecipare tamenti non sono più a carico rapeutiche mediante innesti di alle istanze internazionali della previdenza sociale). organi omologhi o eterologhi, per la nostra perizia e la Ð Alcune categorie di mala- chirurgia, trapianti, tentativi di nostra azione umanitaria ti, colpiti da malattie rare, non clonazione, ecc. (OMS, UNESCO, Consiglio godono del trattamento a cari- Ð Il farmacista di domani d’Europa, Unione Europea, co della previdenza sociale (ad dovrà rifiutare la commercia- OUA) sarà una es. in Gran Bretagna, i fenilce- lizzazione di tutta o di parte delle nostre priorità. tonurici). della persona umana. La per- Ð I poveri, gli esclusi non sona umana da soggetto di- Abbiamo già collaborato al hanno sempre accesso alle cu- venta sempre più “oggetto”. progetto genoma (Unesco), re e alle medicine. Abbiamo La “commercializzazione” e i alla Convenzione di Bioetica raccomandato un minimo di traffici d’organi (occhi, reni, (Consiglio d’Europa), alla cure per tutti, in quanto il loro polmoni), di sangue, di midol- Carta di bioetica per l’Africa accesso fa parte dei Diritti lo, arricchiscono individui sen- (OUA). Questa sfida è impor- dell’Uomo (cfr. Congresso za scrupoli. tante nel momento in cui oltre ABPC/NVKA Gent 1998). Ð Il farmacista del terzo mil- 400 ONG affiliate alle Nazio- Ð Colpiscono le cifre della lennio dovrà affermare il ri- ni Unite hanno firmato una differenza Nord/Sud in Occi- spetto della persona umana, la petizione per chiedere l’esclu- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 63

sione della Santa Sede dalla no dunque il presente del far- de, colore simbolo della far- sua qualità di Membro Osser- macista di domani. macia, e della FIPC. C’è il vatore poiché non ammette Il suo ruolo nello stato affin- rosso, colore simbolo della l’aborto! ché non vengano trascurate le medicina, ma anche colore malattie orfani e non ci siano episcopale cioè cardinale. C’è esclusi a causa delle discrimi- il blu delle infermiere, e il Conclusione nazioni di ogni tipo, sarà sem- giallo che, assieme al bianco, pre più necessario. forma i colori pontifici. E infi- Per il farmacista del terzo Ovunque, il farmacista della ne il bianco degli operatori sa- millennio, le sfide sono molte- Ricerca e Sviluppo, il farmaci- nitari riuniti. Il logo dunque è plici. La conoscenza del farma- sta dell’ospedale, il farmacista anche un logo di salute corpo- co richiede una perizia sempre della farmacia, il farmacista rale e spirituale dedicata a Cri- più complessa, il che implica insegnante, il farmacista che sto e agli uomini. una formazione continua, e una detiene il potere di polizia am- Possa questo logo, come revisione permanente. ministrativa, il farmacista bio- una sfida, incoraggiare i far- Le nuove tecnologie modifi- logo, sarà sempre un portatore macisti (e gli altri operatori sa- cheranno gli spazi farmaco-te- di speranza. nitari) ad essere attori di soli- rapeutici usuali, mentre la ge- Nel Logo del Grande Giubi- darietà, di ascolto e portatori stione dei rischi sanitari sarà leo, è rappresentata la Croce, di speranza per i malati del ter- più preoccupante di oggi. potrebbe essere quella del Cri- zo millennio. Paradossalmente, la Ricerca sto farmacista. Prof. ALAIN LEJEUNE e Sviluppo si volgerà, come I tre bracci di questa croce Presidente della FIPC suggerisce l’OMS, verso i ri- ricordano la Trinità, Padre, Fi- Federazione Internazionale medi farmacopeici tradiziona- glio e Spirito uniti nell’Amore. dei Farmacisti Cattolici 63 li. Futuro e passato formeran- Il logo è a colori. C’è il ver- Belgio

La celebrazione della VIII Giornata Mondiale del Malato nel mondo

In questo Anno Santo 2000 La Giornata Mondiale del Le Nunziature Apostoliche, la Giornata Mondiale del Ma- Malato è stata celebrata an- così come le Conferenze Epi- lato è stata solennemente ce- che in alcune parti del mondo scopali, hanno effettuato un lebrata come Giubileo dei in diversa maniera e tenendo tempestivo lavoro di diffusio- malati e degli operatori della presenti le abitudini locali, sia ne del Messaggio del Santo salute. a livello di strutture sanitarie Padre inviato da questo Pon- In modo particolare, a Ro- che di parrocchie. Ci sono tificio Consiglio in occasione ma, il momento culminante si state molte iniziative, sia reli- dell’11 febbraio, data scelta è avuto con la solenne Cele- giose che culturali e scientifi- da Papa Giovanni Paolo II brazione Eucaristica presie- che, che hanno coinvolto i per celebrare questa Giornata, duta dal Santo Padre Giovan- malati e gli operatori sanitari; e la pronta sollecitudine dei ni Paolo II sul sagrato della ovunque la presenza dei Par- Vescovi, in modo particolare i Basilica di San Pietro. roci, dei Cappellani ospeda- Responsabili della Pastorale Nei giorni precedenti l’11 lieri, delle suore che operano Sanitaria delle varie Confe- febbraio, data stabilita dal negli Ospedali e dei volontari renze Episcopali, hanno per- Santo Padre per questa cele- ha contribuito fortemente ad messo un’efficace sensibiliz- brazione, si sono svolti alcuni alimentare una grande condi- zazione nelle strutture sanita- momenti particolari, quali le visione di preghiera e mo- rie locali. Veglie di preghiera, gli Incon- menti intensi di spiritualità. Alle suddette Autorità reli- tri con i Vescovi incaricati del- é vivamente da apprezzare giose è stato anche inviato la Pastorale sanitaria di diversi lo sforzo che si è dovuto soste- per l’occasione un dépliant il- Paesi del mondo e il Conve- nere in alcuni Paesi, quali per lustrativo dal titolo Curate gno delle Associazioni cattoli- esempio Cuba, Ghana, Kenya, Infirmos che intende essere che in Pastorale della Salute. dove è evidente ogni genere di un sussidio per l’acquisto del- In altra parte della Rivista vie- difficoltà che è stata affrontata l’indulgenza giubilare nel- ne dato ampio risalto all’im- per garantire una buona realiz- l’ambito della Pastorale della portante Manifestazione. zazione della Giornata. Salute, nello spirito della Bol- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 64

la per l’indizione del Grande state generiche, vista la com- tre momenti essenziali: pre- Giubileo dell’anno 2000 In- plessità di poter pervenire ad parazione, celebrazione e ri- carnationis mysterium. Nel- una puntuale informazione sonanza. L’aspetto celebrati- l’opuscolo sono state date in- locale; ci limiteremo dunque vo ha avuto il suo culmine dicazioni e suggerimenti per a segnalare, anche se breve- con la S. Messa presieduta la visita ad un ospedale, una mente, le notizie ispirate al nel “Sanatorio de Rincón”, casa di cura, una casa con un materiale ricevuto. proprio l’11 febbraio a l’Ava- malato in famiglia, ecc. affin- na, da Sua Eminenza il Cardi- ché, sorretti dalla solidarietà e nale Jaime Ortega insieme a comunione fraterna, si possa America numerosi sacerdoti dell’Arci- insieme al malato promuove- diocesi, alla presenza di oltre re uno spirito di penitenza in Canada 2.000 persone tra malati, ac- questo tempo favorevole di compagnatori e personale sa- grazie e benedizioni. é stato preparato uno spe- nitario. Celebrazioni religiose Il dépliant è stato diffuso in ciale “kit” in lingua inglese e si sono avute in tutto il Paese, maniera capillare in tutto il francese contenente il Mes- sia a livello parrocchiale che mondo e in alcuni Paesi (per saggio del Santo Padre per la diocesano, spesso presiedute esempio Mali, Ecuador, Po- Giornata, indicazioni liturgi- dai Vescovi locali e sempre lonia, Portogallo e Ungheria) che e suggerimenti per la cele- con una partecipazione vera- si è provveduto alla traduzio- brazione della S. Messa ed al- mente consistente di malati ne nella lingua locale. cune preghiere speciali da re- ed accompagnatori. Si sono quindi organizzate citare con i malati. Questa do- Anche l’aspetto culturale è numerose iniziative, rispet- cumentazione è stata inviata stato molto curato, con l’or- 64 tando sempre anche le tradi- tempestivamente a tutti i Ve- ganizzazione di Incontri loca- zioni locali; spesso insieme ai scovi delle Diocesi del Cana- li di formazione per volontari medici, gli infermieri e i vo- da e a tutti gli Ospedali e Case ed i Ministri straordinari del- lontari sono state presenti le di Cura cattolici del Paese l’Eucarestia. Per concretizza- Autorità politiche, che hanno Nella città di Hamilton la re il desiderio del Santo Padre voluto così sottolineare il va- locale Associazione di medici ci sono state anche iniziative lore e l’importanza della sof- cattolici ha organizzato una pratiche, quali le visite agli ferenza e dei malati. Questi speciale serata di preghiera in ospedali e ai luoghi di cura ultimi sono stati oggetto di coincidenza con la Giornata per le persone anziane. In visite, incontri, distribuzione Mondiale del Malato; inoltre, questa maniera si è cercato di di doni: così i malati si sono si è tenuta una conferenza aumentare anche la sensibi- sentiti veramente “protagoni- sulla persona anziana malata. lità nelle comunità e nei quar- sti”. tieri verso la realtà del mala- Si è anche potuto notare che Colombia to, nonostante le difficoltà da alcune Conferenze Episcopali superare non siano poche. Per hanno evidenziato una forte Il Segretariato nazionale esempio, c’è da segnalare una collaborazione con i Parroci, della Pastorale per la Salute scarsità di mezzi per la prepa- che spesso hanno aiutato i ha stampato per l’occasione il razione e la stampa del mate- Cappellani degli ospedali nel- Messaggio del Santo Padre in riale divulgativo oltre che l’amministrazione del Sacra- un opuscolo che è stato invia- l’impossibilità di poter acce- mento dell’Unzione degli In- to a tutte le Diocesi del Paese; dere ai mezzi di comunica- fermi o nella celebrazione del- in un altro opuscolo, sempre zione ufficiali. l’Eucarestia e viceversa. curato dalla Sezione di Pasto- Con questa relazione inten- rale sanitaria della Conferen- Ecuador diamo offrire un’informazio- za Episcopale della Colom- ne generale di tutto ciò che bia, sono stati raccolti 10 temi In tutto il Paese, sia a livel- ha significato questa Giornata suggeriti per eventuali incon- lo diocesano che nazionale, la nelle diverse Chiese locali; tri di riflessione. Giornata è stata celebrata con per questo è stato chiesto a Il giorno 12 febbraio si è te- molta intensità e tanta parte- tutte le Conferenze Episcopa- nuto a Bogotà il Primo Incon- cipazione. Per gli operatori li una sintesi delle loro cele- tro di operatori sanitari per sanitari si è organizzato a li- brazioni e dalla corrisponden- qualificare meglio il loro pro- vello nazionale un Seminario za ricevuta è stata elaborata la cesso di formazione, e perché di Studio per l’approfondi- descrizione che viene di se- chi opera nel mondo della sa- mento di alcune tematiche di guito riportata. lute possa concepire il suo la- particolare rilievo, mentre in Naturalmente per ragioni di voro come un’autentica voca- tutte le Diocesi il Giubileo spazio non possiamo riporta- zione cristiana. degli infermi ha avuto il suo re integralmente le Relazioni momento significativo con la ricevute, tutte egualmente ric- Cuba celebrazione della S. Messa che e rilevanti. Inoltre, da al- da parte dei Vescovi diocesa- cune Conferenze Episcopali, La Giornata Mondiale del ni e l’amministrazione del non abbiamo ricevuto fino ad Malato è stata celebrata nel- Sacramento dell’Unzione de- oggi informazioni dettagliate; l’isola caraibica con molto gli Infermi ai malati presenti da altre, come per esempio entusiasmo, soprattutto nella nelle Chiese. Infine, tanti vo- l’Australia, le notizie sono capitale, distinguendosi per lontari insieme ai sacerdoti 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 65

hanno prestato la loro opera pagnatori, sacerdoti e perso- malattie più gravi che posso- per confortare i malati nelle nale sanitario in rappresentan- no colpire le gestanti in gravi- loro abitazioni o nei vari za di altre parrocchie della danza. ospedali delle città. città. Anche nella Diocesi di In precedenza, sia la Radio Sekondi-Takoradi c’è stata Stati Uniti che la televisione avevano un’intensa celebrazione della provveduto ad una capillare Giornata, con lo sviluppo di Secondo le notizie inviateci informazione, con trasmissio- un programma che si è svolto da S.E. Mons. Charron, il Ve- ni specifiche, testimonianze nell’arco di una settimana (dal scovo incaricato della Pasto- ed interviste. 7 al 13 febbraio) e che ha vi- rale sanitaria negli Stati Uniti, sto la partecipazione attiva di un grande numero di Diocesi Ghana operatori sanitari, personale ed Arcidiocesi del Paese ha volontario e malati, soprattut- celebrato in maniera solenne Una bella celebrazione reli- to nell’ospedale di San Gio- la Giornata giubilare dell’11 giosa si è svolta ad Abease, vanni di Dio, a Sewfi-Asafo, febbraio, rispettando sempre nella Regione di Brong gestito dall’Ordine dei Fate- le diverse tradizioni culturali e Ahafo, con la partecipazione benefratelli. le lingue parlate localmente. di molti Sacerdoti in rappre- L’Associazione nazionale dei sentanza delle varie Diocesi. Kenya Cappellani cattolici ha prepa- Durante la Cerimonia sono rato un “kit” con materiale di- stati medicati gratuitamente i Il Messaggio del Santo Pa- vulgativo e illustrativo che è poveri e i bambini malati pre- dre è stato stampato sui quoti- stato distribuito a tutti i Vesco- senti. Era presente la televi- diani e diffuso in tutti gli vi e alle Associazioni nazio- sione di Stato che ha trasmes- ospedali; a Nairobi, nella Ba- 65 nali per la cura della salute. so su un canale di larga diffu- silica della Santa Famiglia, è Non si sono trascurate an- sione nazionale l’intera mani- stata celebrata la S. Messa che le scuole ove, soprattutto festazione. é intervenuto il per i malati e si è cercato di nell’Arcidiocesi di New York, Direttore dei Servizi sanitari sensibilizzare le Diocesi per si è cercato di sensibilizzare regionali che ha vivamente formulare strategie di preven- gli alunni e gli insegnanti a apprezzato l’opera svolta dal- zione e cura del problema di celebrare la Giornata come un la Chiesa cattolica in ogni salute più grave del Paese: momento di riflessione per e campo di servizio verso i po- l’AIDS. con i malati. veri e i sofferenti. Nelle parrocchie della dio- Venezuela cesi di Navrongo-Bolgatanga, con la celebrazione della S. La celebrazione della Gior- Messa si è cercato di includere nata è servita a sensibilizzare anche la visita a domicilio alle maggiormente l’amore e l’as- persone anziane e ai malati. sistenza verso gli infermi oltre Nella Clinica cattolica di Wia- che a far comprendere l’im- ga è intervenuta anche una portanza del Sacramento del- rappresentante delle infermie- l’Unzione degli Infermi come re che ha sottolineato ai pre- un segno di santificazione e di senti l’importanza della pre- purificazione. La Giornata è venzione e della cura di alcune stata anche l’occasione per malattie mortali per i bambini, compiere gesti di solidarietà, ed ha invitato le mamme a se- quali la consegna a domicilio guire i consigli per una mi- di generi alimentari, calzature gliore igiene dell’ambiente e e vestiario per le persone am- della persona. malate e le loro famiglie. Pur- In un’altra grande Diocesi troppo, le Diocesi che non del Ghana, Sunyani, le infer- possiedono mezzi propri di miere di un grande Ospedale comunicazione hanno molte della città hanno visitato varie difficoltà nel diffondere le ini- scuole e luoghi di cura dei vil- Madagascar ziative. laggi limitrofi per portare un aiuto concreto a tante fami- La Giornata Mondiale del glie con malati in casa e per Malato ha avuto un particola- Africa istruire i familiari nelle cure re risalto perché ha coinciso da prestare quotidianamente con l’Anno Santo 2000. In Costa d’Avorio ai loro congiunti infermi. tutti gli Ospedali dell’isola si Nell’ospedale “S. Teresa” sono tenute manifestazioni La celebrazione solenne è una particolare attenzione è anche a carattere ecumenico stata anticipata alla domenica stata rivolta alle future mam- con i malati, i familiari e gli 6 febbraio ad Abidjan, nella me, in particolare quelle gio- operatori sanitari. Parrocchia “Sainte Famille”, vanissime, con l’organizza- La Segretaria della Com- dove si è svolta una processio- zione di un programma edu- missione per la Pastorale del- ne di malati con i loro accom- cativo e di prevenzione delle la Salute ha assicurato la tra- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 66

smissione per radio a caratte- mi. Per la prima volta si è Come gesti concreti sono sta- re nazionale. avuta anche una nutrita pre- te suggerite forme di “adozio- Ad Antananarivo S. Em.za senza di medici e paramedici, ne” da parte di comunità par- il Cardinale Razafindratandra cattolici e non cattolici. La rocchiali di malati soli o biso- ha conferito il Sacramento Giornata era stata preparata gnosi e di persone disabili. dell’Unzione degli Infermi ad con incontri sul tema del va- Tutto il materiale stampato alcuni malati; i Cappellani dei lore della vita, della salute e (opuscoli, manifesti illustrati- tre ospedali della città hanno sul significato del Giubileo. vi e il Messaggio del Santo concelebrato con altri Sacer- Numerosa e attenta è stata Padre) era stato inviato in doti della capitale ed è interve- la partecipazione del persona- precedenza alle Diocesi, pro- nuta anche il Ministro della le sanitario al raduno organiz- prio per aiutarle ad organizza- Sanità, la signora Rahantala- zato presso il Poliambulatorio re al meglio la Giornata. lao con una Delegazione del- camilliano “Redemptor Ho- Invece, sul Notiziario del- l’OMS. minis” di Tbilisi, al quale ha l’Ufficio Nazionale per la Pa- preso parte anche il personale storale della Salute sono state Repubblica della Caritas georgiana. pubblicate alcune notizie sul- Centroafricana lo svolgimento della Giornata Irlanda in alcune Diocesi italiane. Dal programma che abbia- Ovunque si è potuto constata- mo ricevuto si è potuto notare “The Circle of Care” è il ti- re come il Giubileo degli am- l’intenso piano delle riunioni tolo di un libro che è stato organizzate per vari gruppi al pubblicato nella Diocesi di fine di sensibilizzare le Co- Dublino in occasione dell’at- 66 munità ecclesiali alla causa tuale Giubileo e che raccoglie dei malati alla luce del Mes- le diverse celebrazioni liturgi- saggio del Santo Padre. An- che che si sono svolte nel cor- che i mezzi di comunicazione so dei precedenti anni, ciascu- hanno dato ampio spazio al- no dei quali si è caratterizzato l’avvenimento. per un diverso tema. La pub- L’11 febbraio in tutte le par- blicazione, inoltre, contiene rocchie dell’Arcidiocesi si so- alcune cerimonie aggiuntive no tenute celebrazioni liturgi- che si sono celebrate in spe- che insieme all’amministra- ciali occasioni. Ogni ospedale zione del sacramento dell’Un- e Parrocchia della città ha ri- zione degli Infermi. Nella Cat- cevuto il Messaggio del Santo tedrale di Bangui si è celebrata Padre con alcuni suggerimen- una solenne Eucarestia, pre- ti circa lo svolgimento delle sieduta dal Cappellano dioce- varie cerimonie, allo scopo di sano per i malati, alla presenza coinvolgere i malati, gli ac- del Nunzio Apostolico, S.E. compagnatori e il personale Mons. Joseph Chennoth. medico. malati sia stato davvero un appuntamento speciale del- talia: l’anno Santo 2000, come a Europa sottolineare ulteriormente che La celebrazione della Gior- questi nostri fratelli bisognosi Georgia nata Mondiale del Malato si sono proprio al centro del mi- va affermando sempre più co- stero di Cristo e della vita del- L’11 febbraio 2000 la Gior- me un momento forte della la Chiesa. nata del malato è stata cele- Pastorale sanitaria in tutte le brata con solennità in tutte le Diocesi italiane e nelle varie Belgio parrocchie cattoliche, dopo strutture, e soprattutto in que- un’accurata preparazione che sto anno giubilare è stata par- Il Vescovo incaricato per la ha portato i membri delle va- ticolarmente sentita e parte- Pastorale sanitaria della re- rie comunità a confrontarsi cipata. gione fiamminga, S.E. Mons. con i problemi esistenti. Par- In numerose Diocesi la ce- Vangheluwe, Vescovo di Bru- ticolare importanza è stata lebrazione è avvenuta alla ges, precisa che in Belgio non data alla Celebrazione che si presenza del Vescovo nelle si celebra una Giornata dedi- è tenuta nella rinnovata Cat- chiese cattedrali e in alcuni cata al malato, mentre nel tedrale dell’Assunta a Tbilisi. santuari mariani, oltre che mese di settembre, nei giorni S.E. Mons. Pasotto, Ammini- nelle strutture sanitarie e nelle 9-10, in molte parrocchie ed stratore Apostolico “ad nu- parrocchie si è cercato di sen- ospedali del Paese si svolgo- tum Sanctae Sedis” del Cau- sibilizzare tutte le comunità no celebrazioni religiose ed caso dei Latini attorniato da “In Gesù Cristo la sofferenza incontri. Tuttavia, il Vescovo, un buon numero di sacerdoti è redenta”. Con i sussidi pre- nell’articolo apparso su un e alla presenza di molte Suo- parati dall’Ufficio Nazionale giornale locale lo scorso 2 re, ha presiedeuto la S. Mes- per la Pastorale della Salute si febbraio, ha esortato i fedeli a sa, e ha conferito ad alcuni è celebrato il Giubileo degli seguire la solenne Celebra- malati l’Unzione degli Infer- operatori sanitari con i malati. zione di Roma e ad unirsi spi- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 67

ritualmente al Santo Padre, la Radio nazionale. Repubblica Ceca magari compiendo proprio Per i Responsabili della Pa- nel giorno stabilito, l’11 feb- storale sanitaria sono state or- Il Nunzio Apostolico, S.E. braio, un gesto d’amore come ganizzate Conferenze e Sim- Mons. Coppa, è stato presente la visita ad una persona han- posi, in modo particolare a in uno dei pochissimi ospeda- dicappata, ad un anziano ma- Poznan e a Varsavia. Nella ca- li cattolici della capitale per lato e solo, così da guadagna- pitale, proprio l’11 febbraio, sottolineare le finalità e le in- re anche l’indulgenza giubila- sotto il patrocinio del Primo tenzioni di questa Celebrazio- re. Anche l’altro Vescovo in- Ministro e del Primate della ne, voluta con tanta sollecitu- caricato della Pastorale sani- Polonia, il Cardinale Jozef dine dal Santo Padre. S.E. taria, S.E. Mons. Lanneau, Glemp, si è svolta la Confe- Mons. Coppa ha celebrato la Vescovo ausiliare di Malines- renza su: “Dignità dell’uomo S. Messa nell’ospedale-casa Bruxelles, ha precisato che, fondamento dei diritti del ma- di riposo per persone anziane pur non coincidendo la data, lato e del paziente”. di Repy, alla periferia di Pra- l’11 febbraio il Messaggio del Circa l’aspetto religioso, ga, tenuto dalle Suore della Santo Padre è stato egual- occorre dire che la prepara- Misericordia di S. Carlo Bor- mente diffuso nelle parroc- zione della Giornata è stata romeo. Erano presenti, oltre chie, mentre nel mese di set- capillare ed accurata; nelle alla Comunità, una rappresen- tembre si è pubblicato un strutture ospedaliere, spesso tanza dei malati, il Direttore opuscolo dal titolo All’ascol- alla presenza dei Vescovi lo- dell’ospedale insieme al per- to delle solitudini. cali, sono state celebrate le sonale medico e paramedico. Sante Messe con l’ammini- Lussemburgo strazione del Sacramento del- Repubblica Slovacca l’Unzione degli Infermi. Si 67 Il quotidiano cattolico sono organizzate Via crucis in La Giornata è stata celebra- “Luxemburg Wort”, che è an- molte chiese e luoghi di cura ta in maniera più solenne nei che il giornale più diffuso del e si è provveduto alla Benedi- due Santuari mariani di Paese, ha pubblicato per l’oc- zione dei malati con il SS.mo ©aπtin e di Marianka, anche casione una pagina speciale Sacramento, come a Lourdes. se in tutte le chiese cattedrali sulla Giornata Mondiale del Ove è stato possibile, i malati e parrocchiali lo spirito del- Malato che conteneva sia am- sono stati accompagnati gra- l’importante ricorrenza si è pi passi del Messaggio del tuitamente nelle varie chiese, ricordato in vari modi. Inoltre Santo Padre, sia l’indirizzo au- altrimenti si è provveduto alla il 5 febbraio, il Vescovo ausi- gurale dell’Arcivescovo, S.E. visita a domicilio degli infer- liare di Trnava, S.E. Mons. Mons. Fernand Franck. Da ol- mi, amministrando loro i Sa- Stefano Vrablec, ha tenuto al- tre 65 anni, ogni giovedì, la S. cramenti dell’Eucarestia, del- la televisione, durante un pro- Messa celebrata per i malati la Riconciliazione e dell’Un- gramma di diffusione nazio- viene trasmessa via radio in zione dei malati. nale, una relazione sull’im- tutto il Paese; inoltre, nella é stato stampato in lingua portanza e il significato della settimana comprendente la da- polacca l’opuscolo elaborato Giornata. ta dell’11 febbraio è stato dato dal nostro Pontificio Consi- particolare risalto alla iniziati- glio Curate infirmos, che è Spagna va religiosa. stato distribuito a tutti i centri sanitari del Paese insieme ad Il Dipartimento di Pastora- Polonia una pubblicazione speciale le della Salute della Confe- della Lettera ai malati e a va- renza Episcopale spagnola ha Un’interessante e dettaglia- rie pubblicazioni tematiche invitato tutte le Delegazioni ta Relazione ci è pervenuta sulla rivista “Apostolato dei ad organizzare una Giornata dall’Arcivescovo incaricato malati”. di preghiera il giorno 11 feb- della Pastorale sanitaria, S.E. La Giornata è stata pertanto braio insieme ai vari gruppi Mons. Wadislaw Zió≥ek, dal- per la Chiesa locale un avve- sensibilizzati in questo cam- la quale si possono rilevare le nimento che ha mobilitato po della salute, alla luce del numerose iniziative, sia a li- non solo i sacerdoti, i respon- Messaggio del Santo Padre vello diocesano che naziona- sabili per la Pastorale sanita- Giovanni Paolo II. le, che si sono svolte, cercan- ria e i malati, ma anche gli In precedenza, per i Delega- do di distinguere tre momenti operatori sanitari, gli inse- ti e per gli operatori sanitari ci rilevanti: l’aspetto religioso gnanti, il mondo operaio. La sono stati tre giorni di rifles- della Giornata, quello cultu- partecipazione è stata vera- sione e di lavori sul tema: “Il rale e la realizzazione concre- mente numerosa, grazie an- Verbo si è fatto carne”; gli At- ta di alcune iniziative. Già la che ai mass-media che hanno ti di questi incontri sono stati domenica precedente la cele- permesso la conoscenza delle pubblicati sulla Rivista del- brazione della Giornata del iniziative in tutta la Nazione. l’Ordine ospedaliero dei Fate- Malato, si sono tenute nelle Ci sono state anche realiz- benefratelli “Labor Hospitala- varie parrocchie omelie sulle zazioni concrete, frutto delle ria” n. 254 del 1999 e sono tematiche riguardanti l’immi- generosità dei fedeli, quali stati distribuiti a tutti i delegati nente ricorrenza; la predica l’acquisto di un’autovettura diocesani di Pastorale sanita- dell’Arcivescovo Zió≥ek è contenente un apparecchio ria. stata trasmessa in diretta dal- per esami diagnostici. Sulla base di questo mate- 001a068_DHn45_ita 2.8.2001 16:30 Pagina 68

riale sono stati stampati dé- nario inaugurale si è svolto a pliants, manifesti, e preghiere New Delhi. Inoltre, la Cele- compilate per l’occasione che brazione della Santa Messa è sono stati distribuiti in manie- stata per tutti, nei vari luoghi, ra capillare insieme al Mes- un forte momento di incontro saggio dei Vescovi della Com- e di rinnovamento spirituale. missione Episcopale per la Salute. Sia la radio che la tele- Korea visione sono state presenti con numerose trasmissioni, anche Un interessante e dettaglia- trasmettendo in diretta su tutto to rapporto ci è giunto dalla il territorio la S. Messa dell’11 Conferenza Episcopale corea- febbraio. na, nella quale, oltre alle spe- Si sono organizzate visite cifiche iniziative religiose per domiciliari ad infermi e ad i malati quali l’amministrazio- anziani che non hanno potuto ne del Sacramento dell’Un- assistere alle funzioni religio- zione degli Infermi e la possi- se in parrocchia, mentre negli bilità di potersi confessare pri- ospedali e nelle case di cura ma dell’ascolto della S. Mes- si sono svolte celebrazioni sa, si è anche cercato unire di comunitarie per somministra- alcune iniziative di ordine anche con i fatti, la persona, re l’Unzione degli Infermi. pratico, come prestare assi- specialmente se questa è in stenza ed aiuto agli infermi; condizione di malattia e di di- 68 aiutarli, almeno per un giorno sabilità. Asia ad essere ben lavati e curati Cerchiamo di mettere in nell’aspetto esteriore, regalare pratica le parole che il Santo India loro indumenti e scarpe; orga- Padre Giovanni Paolo II ha nizzare un momento convivia- chiaramente affermato nel “Giubileo – una chiamata le con giochi, ascolto di buona Messaggio rivolto a tutti noi per il rinnovamento” è stato musica, visione di film scelti in occasione di questa VIII il tema scelto in India per la per l’occasione. Giornata Mondiale del Mala- celebrazione della “Health In questa maniera si è cer- to: “...Come la resurrezione Sunday and Healing Week”, cato di unire il sollievo spiri- ha trasformato le piaghe di organizzate dalla Commissio- tuale dato dalla preghiera, dal Cristo in fonte di guarigione e ne per l’Apostolato e Cura raccoglimento e dall’ascolto di salvezza, così per ogni ma- della Salute. Il Messaggio del della S. Messa con quello più lato la luce del Cristo risorto Santo Padre è stato tradotto pratico dell’offrire una Gior- è conferma che la via della fe- nelle cinque lingue regionali nata comunque diversa per i deltà a Dio nel dono di sé fino del Paese, ed è stato inviato a malati, oltre che per il perso- alla Croce è vincente, ed è ca- tutte le Diocesi, le Parrocchie nale sanitario. pace di trasformare la stessa e le istituzioni sanitarie. é malattia in fonte di gioia e di stato distribuito anche un bel Comunque, concludendo resurrezione” (n. 7). “poster” illustrativo del tema questa breve cronaca, possia- prescelto. mo dire che, dalle notizie ri- Dott.ssa ALESSANDRA Quattro incontri regionali cevute dai vari Stati è emerso CIATTINI sono stati organizzati per i che ovunque si è cercato di Officiale del Pontificio Consiglio coordinatori della Pastorale mettere al centro della Gior- per la Pastorale della Salute sanitaria diocesana e un semi- nata, non solo a parole, ma Santa Sede 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 69

Giornata seminariale sul Morbo di Hansen Realtà e prospettive

Organizzata dalla Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau - AIFO (Organizzazione per la Cooperazione Sanitaria Internazionale) e dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute

15 gennaio 2000 Aula Nuova del Sinodo Città del Vaticano 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 70

Saluto d’apertura del Presidente dell’AIFO

Devo innanzitutto ringrazia- re per l’onore che mi è stato concesso di aprire i lavori di questa Giornata. Devo ringraziare soprattutto il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale del- la Salute, Sua Eccellenza Re- verendissima Monsignor Ja- vier Lozano Barragán, perché la concreta realizzazione di questo Convegno è opera del Pontificio Consiglio e perché 70 il suo Presidente ha accettato e si è assunto l’onere e il peso dell’organizzazione. é un onore molto impor- tante per l’Associazione Ita- liana Amici di Raoul Folle- reau poter dire, da questa se- de e in questa situazione del Giubileo, una parola impor- Voglio ricordare qui il Bea- damente, guariscono definiti- tante sul problema dei malati to Padre Damiano, che è an- vamente. di lebbra. che il protettore di alcune del- Oggi, però, il problema non Già nel secolo appena passa- le nostre associazioni che si è ancora risolto; sono state co- to, all’inizio e per molti anni, il occupano oggi di malati di struite reti sanitarie con centri problema dei malati di lebbra lebbra e che è stato dichiarato di salute, con personale pro- era un problema non sentito Beato non molti anni fa da fessionalmente preparato per nel nostro mondo occidentale, Sua Santità Giovanni Paolo II, ricercare i malati nelle fasi più seppure gravissimo. Gravissi- proprio perché, avendo vissu- precoci, in modo da evitare le mo perché queste persone, am- to in mezzo a questi malati di mutilazioni, in modo da evita- malate e senza possibilità di lebbra, nelle condizioni in cui re che questi malati vengano cura, erano oltretutto abbando- erano all’inizio, si è ammalato poi emarginati ulteriormente nate, emarginate; emarginate ed è morto a causa di questa anche solo per le loro mutila- in senso attivo, perché la loro malattia. zioni, per le loro disabilità. condizione era considerata sa- Ma insieme con lui altri han- Oggi queste organizzazioni, crilega, era considerata fuori no condiviso questo sacrificio, queste strutture hanno anche della società civile oltre che questo martirio. l’appoggio della società civi- della società religiosa. E io credo che proprio que- le, della società civile sia loca- Follereau ce lo ricorda nei sti loro sacrifici abbiano co- le che internazionale. suoi scritti: “…li ho visti in struito le pietre di base perché Oggi queste novità benefi- prigione, li ho visti in campi Follereau lanciasse il suo mes- che per i nostri fratelli amma- di concentramento, li ho visti saggio e la sua campagna a fa- lati raggiungono molti di loro isolati…”. vore di questi ammalati. e molto precocemente. E le persone che per prime Follereau, la persona alla Ad un certo punto il soprav- si sono occupate di loro sono quale noi ci riferiamo, ha tra- venire e il persistere di molte stati i missionari. scorso tutta la sua vita per or- altre situazioni di grave disa- Proprio nella loro missione ganizzare, per trovare soluzio- gio, nuove malattie, la fame, religiosa, incontrando queste ni a questo grosso problema, le guerre hanno un po’ allonta- persone, ridotte in quello sta- ed è stato aiutato dalla scienza nato l’attenzione da questo to, al di fuori di una condizio- con una prima medicina che problema. E questo calo di at- ne umana minima, di loro si aveva effetti parziali, però era tenzione si è un poco esteso sono occupati, con loro hanno il primo passo verso la guari- anche ai nostri missionari, che vissuto; qualcuno con loro ha gione di questi ammalati; poi noi già fin dall’inizio della anche condiviso la loro vita la medicina si è fatta più fine, fondazione della nostra Asso- ed ha pagato con la morte, più radicale. ciazione abbiamo aiutato ma con il sacrificio, questa mis- Oggi gli ammalati di lebbra con cui abbiamo anche lavo- sione. guariscono. Guariscono rapi- rato insieme. 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 71

La nostra Associazione è E insieme siamo riusciti ad problema deve essere ancora nata a Bologna e ha avuto co- avere questa nostra riunione, affrontato, sappiano che noi me primo presidente un mis- dove, se voi assisterete alle va- vogliamo riaffrontarlo con la sionario comboniano, delega- rie sessioni, potrete capire il stessa volontà, con la stessa to da Follereau proprio per punto della situazione, il punto disponibilità di Follereau a questa attività. scientifico, il punto sociale; suo tempo, con la vostra di- Oggi ci troviamo in questa ma soprattutto potrete capire sponibilità ora. situazione: gli ammalati non che non dobbiamo, in modo Noi vogliamo render noto a sono molti; non sono più le assoluto, chiudere il problema. tutti che il problema esiste e decine di milioni di anni fa; Molte centinaia di migliaia, che noi vogliamo risolverlo. però ci sono ancora. alcuni milioni di persone sof- Speriamo solo che tutte le La tendenza è di dimenti- frono ancora di questa malattia persone che riusciranno ad carli. che da tutti è dimenticata e che ascoltarci attraverso queste no- Qual è allora il punto, il luo- tutti tentano di dimenticare. stre possibilità di comunica- go, l’occasione per poter dare Noi abbiamo fatto questa zione siano con noi, ci aiutino un contributo a queste realtà, scelta, una scelta volontaria: e aiutino soprattutto i nostri un contributo benefico? dar loro una mano. fratelli lebbrosi. Noi abbiamo pensato che Vogliamo che tutti quelli Dott. ENZO ZECCHINI, questa sede, questo clima giu- che con i nostri fratelli lebbro- Presidente A.I.FO bilare, ne fosse l’occasione e si hanno a che fare oppure Associazione Italiana l’opportunità. rapporti sappiano che questo Amici di Raoul Follereau

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Saluto di Mons. Lozano

Saluto tutti voi riuniti in Follereau, ma ci sono i suoi presenti a questo convegno, questo Convegno che lotta seguaci, i giovani ai quali di- per venire a continuare l’opera contro la malattia della lebbra ceva “E ora tocca a voi lottare, grandiosa di Raoul Follereau, nel mondo. Lotta non soltanto battervi, gioventù del mondo. di amare i lebbrosi, di vedere contro la malattia, ma anche Siate intransigenti sul dovere come sia possibile sradicare contro l’egoismo, il consumi- di amare. Non cedete, non dalla faccia della terra questa smo, l’idolatria del denaro che scendete a compromessi... So- terribile malattia. Dice il Santo mettono al primo posto tante prattutto credete nella bontà Padre Giovanni Paolo II in ri- cose invece di soffermarsi do- dell’uomo. Perché nel cuore ferimento alla solidarietà delle ve ci sono i veri valori: nell’a- di ciascun uomo vi sono dei comunità non infette da questa more verso gli altri. Questo tesori prodigiosi di amore...”. malattia verso quelle infette: Convegno ha luogo all’inizio Prima di morire Raoul Fol- “Esse dimostrano di avvertire dell’anno giubilare, anno di lereau diceva: “Io non aspet- in maniera crescente le dimen- grazia, di perdono e di ricon- terò il duemila con la salute sioni e la gravità del problema ciliazione; anno nel quale, vi- che ho. Non importa. Dico a e, con esemplare generosità, sitando Cristo nei più amma- tutti: siate ricchi rendendo fe- sostengono iniziative pubbli- lati, nei più bisognosi, special- lici gli altri... la ricchezza che che e private, istituzioni ed or- mente nei lebbrosi, accrescia- lascio a voi è il bene che non mo veramente la carità, l’a- ho fatto, che desideravo fare, more stupefatto davanti al ma che farete voi dopo di me. grande mistero dell’Incarna- Vi aiuti in questo la mia testi- zione del Figlio di Dio, che monianza. Questo è il mio ul- misteriosamente si prolunga timo desiderio, il mio testa- nei lebbrosi, in questo tempo mento. La disgrazia più gran- di Natale così particolare, pro- de che potrebbe succedervi priamente all’inizio del Terzo sarebbe questa: di non essere Millennio. utili a nessuno e di non amare Siamo tanto riconoscenti al- e servire nessuno”. la grande opera svolta dall’in- é vero, lui non ha potuto signe Raoul Follereau, che in aspettare il duemila, è morto una maniera così ammirevole da cristiano a Parigi il 16 di- ha dedicato tutta la sua vita al- cembre 1977, aveva nel cuore la cura effettiva dei lebbrosi, e nella bocca i lebbrosi, un de- così da interessare tutto il siderio e un augurio: “Vorrei mondo come mai si era fatto una sola cosa: che i giovani nella lotta contro la lebbra. prendessero il mio posto!”. Oggi non è più in vita Raoul Ecco la ragione per essere 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 72

ganizzazioni specificamente maggiore del fatto che, attra- Malattia di Hansen: “... conti- impegnate nella lotta alla leb- verso un aiuto appropriato, nuate la vostra ricerca e la vo- bra. Grazie a questa prova tan- questa malattia potrà effettiva- stra terapia, e siate certi che la gibile di solidarietà e di carità mente essere vinta. Per questo Chiesa sostiene pienamente il cristiana si è riusciti a limitare motivo chiedo a tutti, dovun- vostro lavoro perché, come in modo decisivo la diffusione que, di appoggiare sempre di voi, essa ha ricevuto il coman- del contagio anche nelle aree a più i coraggiosi sforzi che do di Cristo, scritto nel Vange- più alto rischio, sicché ora è vengono fatti per debellare la lo, di “curare i lebbrosi”, ed legittimo intravedere, almeno lebbra e per curare efficace- essa sa che i lebbrosi guariti in prospettiva, la possibilità di mente coloro che ne sono an- sono un segno del regno di una sconfitta definitiva di que- cora affetti” (Manila, nella se- Dio (cfr. Mt 10, 8; 11, 5). Aiu- sta malattia” (Messaggio per de di “Radio Veritas”, incon- tate a costruire il regno di Dio, la Giornata mondiale dei ma- tro con un gruppo di lebbrosi che è anche il regno dell’uma- lati di lebbra consegnato a del lebbrosario di Tala, saba- nità. Siate dispensatori di giu- Cumura, Guinea-Bissau, do- to 21 febbraio 1981). stizia e di amore verso tutti menica 28 gennaio 1990). Grazie all’attività di Raoul coloro che, nei più desolati Sappiamo come la medici- Follereau oggi celebriamo la angoli del mondo, attendono na sia progredita e come oggi Giornata mondiale della leb- di ricevere un messaggio di questa malattia sia in pratica bra, e insieme a noi viene cele- speranza dalla società di oggi. curabile, come nella maggior brata in 150 Paesi nel mondo, Che Dio benedica voi che sie- parte dei casi sia dovuta alla è una data che, come diceva lo te al servizio del suo popolo” sporcizia e alla mancanza di stesso fondatore, è un “im- (Alla Pontificia Accademia igiene; e sappiamo anche co- menso appuntamento d’amo- delle Scienze, Città del Vatica- 72 me questo gruppo sia fedele re” che reca agli ammalati, più no, venerdì 1 giugno 1984). seguace dell’apostolo contro ancora dei considerevoli aiuti la lebbra, Raoul Follereau. materiali, la gioia e la fierezza S.E. Mons. JAVIER LOZANO Già diceva il Santo Padre Gio- di essere trattati da uomini. BARRAGÁN vanni Paolo II: “Da parte mia Voglio finire queste brevi Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute continuerò a proclamare da- parole con l’esortazione che il Santa Sede vanti al mondo la necessità di Santo Padre indirizza agli una consapevolezza ancora scienziati e ai ricercatori della

Saluto del Ministro della Sanità

Ho accolto volentieri il vo- significhi cogliere l’occasio- bili se vi fosse l’impegno po- stro invito perché ritengo che ne per una riflessione più am- litico ad utilizzare corretta- celebrare la Giornata mondia- pia sui problemi della salute, mente le risorse disponibili. le della lotta contro la lebbra della dignità dell’uomo, della E come non ricordare le pa- giustizia e, soprattutto, co- role di Raoul Follereau: “con gliere l’occasione per riflette- il costo di un bombardiere si re insieme su quanto il diritto può eliminare la lebbra nel alla salute sia collegato all’e- mondo!”. quità e quanto la lebbra possa È dimostrato, d’altra parte, rappresentare un problema che si può sconfiggere la leb- simbolo della mancanza di bra. equità riguardo alla salute. Lo strepitoso successo del Gli attuali 800.000 nuovi piano anti-lebbra dell’OMS ne casi presenti nel mondo sono è una chiara testimonianza. in larga parte ricollegabili Oggi sono disponibili stru- non semplicemente a proble- menti nuovi per guarire que- mi o a cause legati, appunto, sta malattia e per evitare nuo- al tema salute, bensì legati al- vi contagi. la povertà, all’ingiustizia, alla Questi strumenti, che sono forte disuguaglianza che an- il frutto della ricerca, dell’im- cora caratterizza il mondo e i pegno delle istituzioni, del rapporti tra i popoli. mondo scientifico, del mondo In modo semplice, questi medico-sanitario, del volon- 800.000 casi attivi presenti tariato, questi strumenti ci nel mondo sarebbero elimina- permettono di poter vedere 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 73

vicina l’eradicazione di que- sta malattia. Sono stati molti, come di- cevo, i protagonisti di questa battaglia e anche di questi ri- sultati. Ma certamente il volonta- riato è stato, ed è, un protago- nista principale nella lotta alla lebbra. La Chiesa è sempre stata in prima linea contro questa ma- lattia, ma lo sono stati soprat- tutto l’associazionismo reli- gioso e laico, e sono moltissi- me le esperienze di successo raggiunte proprio grazie al- l’impegno del volontariato. La vostra Associazione ne è forse l’esempio più chiaro, più limpido, anche per la ca- pacità di aver voluto capire, appunto, che la lebbra è un ad alta endemia, l’Italia si è a causa, appunto, dei flussi simbolo della mancanza di impegnata e mantiene costan- migratori dai Paesi dove que- 73 equità riguardo alla salute. te impegno per quei più mo- sta malattia è ancora radicata, Ed è proprio da questa sen- desti focolai di lebbra presen- è in via di definizione un nuo- sibilità che fa incontrare l’im- ti nel nostro Paese; residuo di vo provvedimento per la pegno delle istituzioni, del un passato spesso mal gestito, creazione di centri di riferi- mondo scientifico, della Chie- ma oggi sostenuto da nuovi mento regionali e di un vero e sa, del volontariato che è for- casi provenienti dai Paesi ad proprio laboratorio di sorve- se è possibile eliminare l’o- alta endemia. glianza, attento al flusso di stacolo principale, identifica- Ancora una volta i grandi nuovi casi. to appunto nella mancanza di flussi migratori ci ricordano Ma, soprattutto, la sanità un impegno politico mondiale che, o le battaglie sono vinte italiana che si è appena rifor- vero, da parte dei Paesi ricchi, in tutto il mondo oppure, a mata per essere più efficace e che sono riusciti, in gran par- lungo andare, ciascuno, in più vicina al cittadino, vuole te, a sconfiggere questa ma- qualche modo, è chiamato a caratterizzarsi anche per assu- lattia nel loro territorio e che condividere non solo i risulta- mere dentro i propri confini, devono, oggi, impegnarsi per ti, ma anche le sconfitte. ma attraverso una grande soli- poter realizzare questo obiet- Recentemente il Ministero darietà nazionale, un impegno tivo in tutto il mondo. della Sanità ha elaborato nuo- ancora maggiore a far sì che il Perché, ancora una volta, la ve linee guida per la sorve- diritto alla salute sia davvero lebbra, insieme ad altre ma- glianza e il controllo del Mor- rispettato in ogni parte del lattie, è il segno evidente che, bo di Hansen. mondo e a far sì che tutte le o si riesce a sconfiggere la Lo ha fatto nel rispetto del forze, quelle delle istituzioni, lebbra, e a sconfiggerla in tut- proprio ordinamento istitu- quelle della società, quelle to il mondo, oppure la batta- zionale e in collaborazione della Chiesa, quelle degli Sta- glia non è davvero vinta fino con le articolate responsabi- ti, si uniscano per combattere in fondo. lità del sistema sanitario ita- tutte le cause e per ottenere i Diventa quindi di cruciale liano, soprattutto con le Re- risultati da tutti noi auspicati. importanza la mobilitazione gioni. Io potrò stare con voi sol- delle coscienze per non di- Ma lo ha fatto tenendo tanto pochi minuti. menticare, per mobilizzare le sempre e comunque presenti Voglio però ribadire l’im- risorse, per richiamare l’at- quelli che sono i dati epide- portanza di questa giornata e tenzione dei Governi su que- miologici e scientifici di tutto l’importanza del modo con il sto fondamentale problema di il mondo. quale avete inteso celebrarla: equità sulla salute. Elementi caratterizzanti di con un convegno di riflessio- L’Italia è da tempo in prima queste linee guida sono la de- ne, di studio, di approfondi- linea nella lotta alla lebbra, finizione della malattia e i da- mento, di scambio di espe- come credo che testimonie- ti clinici, la diagnosi, la tera- rienze, ai quali guardiamo ranno in questa sede l’impe- pia, la gestione degli ammala- con grande interesse e riterre- gno della Cooperazione del ti, i gruppi a rischio, la profi- mo i risultati di questa gior- Ministero degli Esteri oltre lassi, l’epidemiologia, non- nata preziosi per svolgere che, naturalmente, i tanti che ché il controllo dell’evoluzio- meglio il nostro compito. aderiscono all’Associazione ne e, anche in questo momen- Raoul Follereau e ad altre as- to, proprio in relazione all’au- On. ROSY BINDI, sociazioni di volontariato. mento di alcuni casi che si so- Ministro della Sanità Oltre all’impegno nei Paesi no verificati negli ultimi anni Italia 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 74

L’Associazione Raoul Follereau del Benin

Nel quadro di questo presti- dell’autosufficienza alimenta- viene con l’Associazione Fran- gioso Colloquio, di cui saluto re, dell’igiene e dell’educa- cese Raoul Follereau. rispettosamente tutti i parteci- zione. Ð L’ultima avviene con la panti, mi è stato chiesto di fare Fondazione Lussemburghese una presentazione dell’Asso- 4. Zone d’interesse Raoul Follereau. ciazione Raoul Follereau del Benin che ho l’onore di pre- Ð I malati di lebbra e soprat- 8. Attività siedere, così come delle altre tutto i malati guariti dalla leb- Associazioni omologhe afri- bra. All’inizio molto difficili e cane. Ð L’ulcera del Buruli, per la ridotte per mancanza di mezzi quale quest’anno sarà creato finanziari e logistici, le nostre 1. L’Associazione un Centro di trattamento ad attività conoscono oggi un Allada nel dipartimento del- certo vigore. 74 L’Associazione Raoul Folle- l’Atlantico, al sud, tramite il Da tre anni, grazie ai mezzi reau del Benin (ARFB), creata nostro principale collaboratore logistici acquisiti, sono stati il 28 marzo 1988 su niziativa del nord, la Fondazione Lus- formati dei Comitati Locali su dell’Associazione Francese semburghese Raoul Follereau. tutto il territorio, attualmente Raoul Follereau, è stata regi- se ne contano otto. Grazie a strata presso il Ministero degli 5. Fonti di finanziamento questi Comitati Locali, che so- Interni il 16 novembre dello no delle copie dipartimentali stesso anno. Ð Quote dei membri. dell’Ufficio Esecutivo Nazio- Ð Doni in occasione delle nale che una volta aveva l’in- 2. Organi Giornate Mondiali dei Leb- combenza di tutto, c’è ora una brosi. felice divisione del lavoro per Dell’Associazione fanno Ð Sovvenzioni accordate dal- una maggiore efficacia d’azio- parte i seguenti organi: la Fondazione Lussemburghe- ne sul campo. – l’Assemblea Generale, se Raoul Follereau per il fun- Oltre all’Assemblea Gene- Ð il Consiglio di Amministra- zionamento e la realizzazione rale Annuale, le riunioni statu- zione, dei progetti. tarie trimestrali del Consiglio – l’Ufficio Esecutivo Nazio- di Amministrazione, il disbri- nale, 6. Partner go degli affari di normale am- Ð i Comitati Locali. ministrazione e il proseguo Tutti i membri dell’Ufficio Ð La Fondazione Lussem- delle attività sono assicurati da Esecutivo Nazionale e del burghese Raoul Follereau che un ufficio ristretto di 5 mem- Consiglio di Amministrazio- fornisce sovvenzionamenti, co- bri, provenienti dall’Ufficio ne, provenienti da diversi am- me è stato appena detto, e che Esecutivo Nazionale. Questo biti, sono volontari. ci ha dotati di due veicoli 4x4 ufficio ristretto si riunisce ob- Sono stipendiati solamente per i nostri spostamenti sul ter- bligatoriamente una volta la il segretario dattilografo, l’au- ritorio. settimana. Le nostre attività, tista, il supervisore rurale e il Ð L’Associazione Francese che si estendono dunque per consulente-contabile. Raoul Follereau che ci ha do- tutto l’anno, riguardano: nato del materiale per le Gior- Ð la visita dei centri per il 3. Obiettivi generali nate Mondiali dei Lebbrosi, trattamento anti-lebbra, ai qua- ovvero: calendari, manifesti, li ogni anno vengono recati 1 Ð Promuovere il reinseri- libri d’amore, cartoline postali doni nel quadro della Giornata mento socio-economico dei Raoul Follereau, cassette per Mondiale dei Lebbrosi; malati guariti dalla lebbra. le elemosine. – l’avvio e la supervisione di 2 – Sostenere l’azione dei progetti e microprogetti affida- pubblici poteri o degli organi- 7. Collaborazione ti a gruppi di malati guariti che smi privati nella lotta contro la li gestiscono in cooperativa; lebbra e contro tutti i grandi Ð A sud avviene soprattutto Ð la formazione dei membri mali sociali di cui soffre il Be- con le Associazioni sorelle degli uffici dei Comitati Locali nin, in particolare l’ulcera di della sub-regione; al nord con nonché dei malati impegnati in Buruli, nuova malattia emer- l’UIARF (Unione Internazio- progetti e microprogetti come: gente. nale delle Associazioni Raoul fattoria agropastorale, giardi- 3 Ð Iniziare e sostenere tutti Follereau, di cui siamo mem- naggio, allevamento e gestione i progetti di sviluppo comuni- bri). di diversi materiali da affittare; tario, in particolare nei campi – Un’altra collaborazione av- Ð la supervisione e le sedute 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 75

di lavoro annuali con i Comi- Tutte queste Associazioni, reale, con l’ascolto permanen- tati Locali; che hanno gli stessi obiettivi e te della popolazione e delle – l’organizzazione annuale le stesse attività, non conosco- aspirazioni legittime; della Giornata mondiale dei no però la stessa fortuna. Se le Ð migliore conoscenza delle lebbrosi con il Comitato Na- prime, come quelle del Sene- sensibilità dell’assistito in rap- zionale Raoul Follereau di cui gal, del Mali, del Niger, della porto a colui che assiste; fa parte l’Associazione che la- Guinea Conakry, della Costa Ð i responsabili delle asso- vora in stretta collaborazione d’Avorio e del Camerun sono ciazioni sul campo sono vicini con il proprio Ministero di tu- state molto aiutate al momento alle loro autorità tanto sul pia- tela, il Ministero della Sanità della loro creazione dall’Asso- no dei comuni che dello Stato; Pubblica. ciazione Francese Raoul Folle- essi hanno dunque una miglio- reau e da altri collaboratori del re conoscenza della politica, 9. Le altre Associazioni nord, oggi non è più così, e delle strategie di pianificazio- africane molte Associazioni africane ne, delle leggi e della suscetti- soffocano, per mancanza di bilità delle autorità; La presentazione che è stata sovvenzioni, carenza di funzio- Ð creano e animano i Comi- appena fatta è quella dell’As- namento e di mezzi logistici tati Locali nel Paese e organiz- sociazione Raoul Follereau come macchine da scrivere, te- zano seminari di formazione del Benin. lefax e mezzi di trasporto, il ad hoc. Nel continente africano, da che riduce molto le loro atti- Esse rispondono alla condi- dove, vorrei ricordare, il nostro vità. Forse esiste qui la possibi- zione ideale per prestare aiuto fondatore lanciò la battaglia lità di lanciare un appello in fa- tra le genti e con le genti del mondiale contro la lebbra e vore di queste associazioni che, Paese. contro tutte le altre lebbre, esi- alla fine, rischiano di scompari- Fondate nel nome di Raoul 75 stono molte Associazioni che re se la situazione non cambia, Follereau, queste Associazioni si riferiscono al nome di Raoul poiché la maggioranza delle aderiscono all’Unione delle popolazioni di questi Paesi Associazioni e optano per una continua a impoverirsi regolar- forma di partnership adulta e mente sviluppando anche altre responsabile. Questa formula forme di lebbra di fronte all’e- è la sola che valga per uno svi- goismo e alla forte corruzione luppo durevole attraverso un in questi Paesi. aiuto che non avrà più bisogno di essere durevole. 10. Prospettive per l’avvenire 11. Conclusione Si può dire che al giorno d’oggi le Associazioni africane Per concludere, vorrei espri- hanno raggiunto un sicuro gra- mere un augurio. do di maturità con una netta Sembra che la rivoluzionaria coscienza della dimensione del francese Louise Michel e il lavoro da compiere. Si tratterà grande poeta Victor Hugo siano per loro di andare ancora più morti nel secolo scorso dopo avanti e di accrescere nel con- aver proclamato che il ventesi- Follereau con il suo messaggio tempo i propri campi d’inter- mo secolo sarebbe stato il seco- di pace, libertà, fraternità e vento e la propria prestazione. lo della pace e della felicità. Al- amore, un messaggio che di- Se verranno messi in atto cuni giudizi sul trascorso ven- venta un appello a farsi carico l’individuazione, il trattamen- tesimo secolo lo hanno qualifi- della miseria del mondo affin- to e la rieducazione, la Malat- cato come secolo di guerra, ché siano garantiti i diritti dei tia di Hansen sarà vinta grazie barbarie, egoismo e genocidio. poveri. alla polichemioterapia di cui il Tutto sommato, il male ha pri- Parlerò solo delle Associa- Benin è stato il miglior campo meggiato sul bene. zioni Raoul Follereau africane di applicazione; e ancora più Il ventunesimo secolo che francofone, membri come noi importante sarà occuparsi d’o- abbiamo appena accolto con dell’Unione Internazionale del- ra in poi del reinserimento so- fede e fervore, non mancherà le Associazioni Raoul Folle- cio-economico dei malati gua- di comportare per gli individui reau, la maggior parte delle riti, che è il campo di interven- e le istituzioni sfide diverse. quali è stata creata molto prima to delle Associazioni Naziona- Possano la generosità e la dell’Associazione del Benin, li Africane, la cui importanza è nobiltà del cuore prevalere su che ha solo 11 anni di vita. Si destinata a crescere ancora nel tutto e, con le nostre Associa- tratta delle Associazioni Raoul futuro. zioni, possa fiorire una nuova Follereau della Mauritania, del Queste Associazioni Nazio- primavera per le vittime della Senegal, del Mali, del Burkina nali Africane presentano le se- lebbra e di tutte le lebbre, co- Faso, della Nigeria, della Gui- guenti caratteristiche: me auspicato da Raoul Folle- nea Bissau, della Guinea Co- Ð vantaggio di vivere tra e reau. nakry, della Costa d’Avorio, con le genti che hanno biso- Prof. HENRY VALERE del Togo, del Camerun, del gno; T. KINIFFO Chad, del Congo Brazzaville e Ð migliore conoscenza di Presidente dell’Associazione del Madagascar. chiunque altro del bisogno Raoul Follereau del Benin 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 76

Povertà e salute

Ci siamo appena lasciati alle 1.300 milioni di persone, vive schio di malattie e infermità. spalle un secolo di significati- in condizioni di assoluta po- Come risultato, lo sviluppo so- vi progressi umani. Il mondo vertà con un reddito che è in- cio-economico di molti Paesi della salute annovera nel XX feriore a 1 dollaro USA al è sostanzialmente minacciato. secolo alcune tra le maggiori giorno. Sopravvivere con me- All’altro lato della medaglia trasformazioni sociali del no- no di 2 dollari USA al giorno è – che cioè una migliore salute stro tempo. Le condizioni di una realtà per circa la metà de- possa prevenire oppure offrire vita sono clamorosamente mi- gli abitanti del pianeta. Le ci- il percorso inverso alla po- gliorate per la grande maggio- fre totali relative alla crescita vertà – è stata prestata molta ranza delle persone. Ma il se- economica celano il fatto che meno attenzione. L’evidenza colo passato ci ha lasciato an- il numero delle persone nel- ci mostra che una migliore sa- che un’eredità: più di un mi- l’assoluta povertà è ancora in lute si traduce in una ricchezza liardo di persone è stata lascia- aumento. maggiore, oltre che distribuita 76 ta fuori della rivoluzione sani- Le disuguaglianze risultanti più equamente, costruendo ca- taria. sono rilevanti nelle conse- pitali umani e sociali ed au- Con visione, realismo ed im- guenze per la salute. Per fare mentando la produttività. I pegno il mondo potrebbe ter- qualche esempio: le persone bambini sani sono più in grado minare il primo decennio del che vivono nella povertà asso- di apprendere, mentre i capi XXI secolo con alcune realiz- luta hanno cinque volte di più famiglia in buona salute sono zazioni notevoli. Assumerà la la probabilità di morire prima più abili nel lavoro e nel prov- leadership globale nel mettere di raggiungere il quinto anno vedere alle loro famiglie. in atto un processo, e la OMS è di età, e due volte e mezzo Il significato di questi con- pronta ad assumersi il proprio quella di morire tra i 15 e i 19 cetti è chiaro: spostarsi da un ruolo Ð lavorando al meglio anni rispetto a coloro che pro- ciclo vizioso verso uno virtuo- delle sue capacità – in collega- vengono dai gruppi con più al- so significa focalizzare le ri- mento con i suoi partners Ð con to reddito. Le differenze nella sorse sul miglioramento e sulla tutti voi Ð per dare il via ad un mortalità materna sono persi- protezione della salute dei po- movimento sociale globale per no più drammatiche: il rischio veri. Processo di globalizzazio- la salute e per il ruolo della sa- di morire durante la gravidan- ne significa aumentare l’indi- lute nello sviluppo. za nelle zone dell’Africa sub- pendenza economica, politica Conosciamo il ruolo critico sahariana, dove circa il 50% e sociale, in quanto i livelli na- della salute nel forgiare uno della popolazione vive in con- zionale e globale sono stretta- sviluppo sostenibile. La salute dizioni di assoluta povertà, è mente interconnessi. mette in moto la crescita delle di 1 su 12, contro 1 su 4.000 in Ci sono molti esempi di co- economie. Sappiamo quanto Europa. me la salute porti benefici ai sia importante focalizzare gli poveri: la campagna per sradi- interventi giusti. I sistemi sa- care la cecità del fiume, la stra- nitari devono raggiungere tut- Perché una migliore salute tegia per un trattamento osser- ti, e non solo pochi fortunati. è una componente vato direttamente, i DOTS per é necessario un cambia- importante della riduzione combattere la tubercolosi (bre- mento nel nostro modo di pen- della povertà? ve termine), il miglioramento sare e un cambiamento nel delle politiche per i medicinali modo in cui le risorse afflui- La malattia è al tempo stes- essenziali, la MDT e la scoper- scono. Mentre il 90% delle so una causa e una conseguen- ta della lebbra allo stato inizia- malattie scoppia nei Paesi in za della povertà. La malattia le per poterla combattere Ð per via di sviluppo, questi Paesi può ridurre l’economia fami- citarne solo alcuni. Dal 1985, hanno accesso soltanto al 10% liare, c’è una minore capacità ad esempio, l’incidenza della delle risorse destinate alla sa- di apprendimento, riduce la lebbra è stata ridotta global- lute. Ciò non può cambiare in produttività e porta ad una di- mente di circa l’85% curando una notte soltanto, ma deve minuzione della qualità di vi- 10 milioni di pazienti affetti da cambiare. ta, creando così una povertà questa malattia. perpetua. I poveri, a loro volta, Negli ultimi decenni la co- sono esposti a maggiori rischi munità internazionale per lo Quali sono le sfide? personali ed ambientali, sono sviluppo ha avuto come obiet- nutriti meno bene, sono meno tivo primario la riduzione del- I fatti basilari sono sempre informati, ed hanno meno pos- la povertà. più risaputi. Circa il 20% della sibilità di accedere alle cure Oggi l’obiettivo globale è popolazione mondiale, più di sanitarie. Sono perciò più a ri- quello di avere il numero delle 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 77

persone che vive nella povertà hanno meno di £ 7 a testa da sviluppi esterni al settore sani- assoluta ridotto della metà nel- spendere annualmente per le tario. l’anno 2015. I tre altri obiettivi cure sanitarie, e ciò rende dif- C’è bisogno di un approccio per lo sviluppo sono: ficile far sì che persino i biso- che abbini un più esteso inve- Ð la riduzione di due terzi gni sanitari più basilari venga- stimento nella sanità con una del tasso di mortalità fino ai 5 no soddisfatti. I Paesi a basso migliore focalizzazione degli anni; reddito spendono il 4% del investimenti nei sistemi sani- Ð la riduzione dei tre quarti PIL pro capite per la sanità, tari. nella mortalità materna; metà della cifra spesa dai Pae- Vorrei menzionare alcuni in- Ð servizi sanitari della ripro- si più ricchi. In molti Paesi po- terventi efficaci che potrebbe- duzione per tutti. veri si spende ancora di meno. ro prevenire la diffusione delle La sfida per le Nazioni Uni- In Camerun, Indonesia, Nige- malattie infettive nel mondo: te è ora quella di usare la sua ria e Sri Lanka, ad esempio, la Ð DOTS (Directly Observed autorità e la sua influenza per cifra spesa è inferiore al 2% Treatment, Short-course) può mobilitare l’intera comunità del PIL. prevenire il 60% di tutte le internazionale, oltre agli obiet- L’assistenza dei Paesi dona- morti per tubercolosi; tivi internazionali, per lo sradi- tori ha aiutato ad integrare le Ð IMCI (Integrated Mana- camento della povertà. C’è un iniziative sanitarie che non ave- gement of Childhood Illness) forte impeto, e un’importante vano abbastanza fondi. Tutta- può prevenire la maggior parte opportunità per rendere la sa- via, le risorse disponibili per delle morti dei bambini per lute un elemento fondamentale questo supporto sono relativa- polmonite, diarrea, malaria e nello sviluppo economico ed mente ridotte. morbillo; umano, e per fornire una lea- Ð da ultimo, uno degli inter- dership all’interno della comu- venti più importanti per inter- 77 nità delle organizzazioni impe- Quali strategie sanitarie rompere il legame tra malnu- gnate a migliorare la salute dei sono efficaci per ridurre trizione e infezione è l’integra- poveri. la povertà? zione di vitamina A. L’integra- zione di routine nell’età com- Selezionare le strategie sa- presa tra i 6 e i 72 mesi può ri- Investire nello sviluppo nitarie per ridurre la povertà durre la mortalità totale di cir- della salute richiede una profonda com- ca il 25%. prensione del perché il povero Una strategia sanitaria per Oggi per ridurre drammati- patisce una maggiore morta- ridurre la povertà dovrebbe camente la malattia sono di- lità e maggiori malattie. Gli comprendere i componenti di sponibili medicine efficaci e il interventi che fanno affida- seguito descritti: controllo delle strategie. Mal- mento sul sistema sanitario Ð agire sui fattori determi- grado ciò, i Governi non stan- per avere effetto saranno ina- nanti della salute influenzando no facendo in modo che que- deguati se i poveri non potran- le politiche di sviluppo; ste strategie ricevano fondi no accedere ai servizi organiz- Ð ridurre i rischi attraverso sufficienti per poter essere at- zati. Inoltre, anche se l’acces- un approccio più esteso alla tuate. In alcuni casi, ciò acca- so universale ai servizi sanitari sanità pubblica; de perché i bilanci sanitari so- sarà possibile, è improbabile Ð focalizzarsi sui problemi no ridotti in modo non realisti- che di per sé possa essere suf- sanitari dei poveri; co. In altri casi, perché alla ficiente. La ragione è che mol- Ð fare in modo che i sistemi spesa per la sanità viene data ti dei fattori determinanti della sanitari servano i poveri in scarsa priorità, il che non per- salute-malattia, e perciò i mez- modo più efficace. mette di poter affrontare le mi- zi per conseguire migliora- 1. Un’equa distribuzione dei nacce sanitarie più urgenti. menti significativi nella salute vantaggi della crescita econo- Alcuni dei Paesi più poveri dei poveri, dipenderanno dagli mica è fondamentale per ridur- re la povertà. Allo stesso mo- do, dovremmo ambire a massi- mizzare i vantaggi sulla salute derivanti da una politica per il lavoro, il commercio, l’agri- coltura, il micro-credito, l’am- biente ed altri aspetti dello svi- luppo. Il successo dipenderà dal potenziamento delle capa- cità dei Ministeri della Sanità nel prendere la direzione nelle iniziative inter-settoriali. 2. La sfida che i governi si trovano a dover affrontare è quella di migliorare l’accesso dei poveri ai servizi sanitari pubblici di base, compresi un cibo sano ed adeguato, l’acqua potabile e condizioni di vita 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 78

igieniche. Oltre al campo tradi- ratteristiche di un sistema sa- Conclusioni zionale della salute pubblica, i nitario a favore dei poveri. Co- poveri sono i più esposti alla me minimo, dovrebbe trascu- La povertà insidia lo svi- violenza e ai pericoli ambienta- rare i proventi, e trattare i luppo. La povertà è un attacco li, e hanno maggiori probabilità clienti con dignità e rispetto; ai diritti umani e alla dignità di soffrire di più nei conflitti e proteggere i poveri da pratiche umana. La povertà crea insta- nei disastri naturali. non salutari e dallo sfrutta- bilità politica e sociale. I Pae- 3. Un esiguo numero di con- mento economico, sia nelle at- si non possono affrontare una dizioni tocca la salute dei po- trezzature pubbliche sia in povertà massiccia. L’obiettivo veri in modo sproporzionato. quelle private. Dovrebbe pro- di ridurre della metà il nume- Anche l’informazione sui costi teggere anche le persone che ro delle persone povere nel e sui vantaggi degli interventi non sono ancora povere dal- 2015 è raggiungibile, ma ri- può essere usata per influenza- l’impoverimento dovuto agli chiederà un ampio sforzo da re le spese dei Governi nazio- alti costi che vanno di pari parte di tutti. Se apriamo la fi- nali e delle agenzie per lo svi- passo con le malattie più gra- nestra, vediamo una serie di luppo. In primo luogo, elabo- vi. L’OMS ha un ruolo prima- opportunità, ma questa fine- rare un insieme di interventi rio nell’informare i Governi stra potrebbe chiudersi presto. centrali accompagnerebbe l’o- sulle riforme necessarie per Il mondo non può permetter- perato in aree come l’immu- raggiungere questi obiettivi. selo. Lo sviluppo sostenibile nizzazione, la gestione integra- Inoltre, ci sono diverse strate- per le generazioni future non ta delle malattie infantili, le gie, come ad esempio prefig- avrà mai inizio se la povertà malattie polmonari dell’adulto, gersi dei servizi il migliora- non sarà prima ridotta e poi la gestione integrata della gra- mento di quelli esterni e il eliminata. 78 vidanza e del parto, la salute coinvolgimento dei poveri nel della riproduzione. controllo delle cure sanitarie, Dott.ssa MARIA NEIRA Direttore del Programma di controllo, 4. Oltre ad assicurare la ca- cui l’analisi di esperienze di- prevenzione e sradicamento pacità di offrire servizi essen- verse nei Paesi porterebbe par- delle malattie infettive, OMS ziali, ci sono diverse altre ca- ticolari vantaggi. Ginevra, Svizzera

Lebbra: passato, presente e futuro

Vi ringrazio per avermi invi- gradualmente riducendo nel ma questo trattamento di più tato a partecipare a questo Se- XX secolo. breve durata portò anche ad minario Internazionale per par- La causa della lebbra, il My- una caduta nel numero dei pa- lare della situazione della leb- cobacterium leprae è stato zienti registrati per il tratta- bra nel passato, nel presente e scoperto da Armeur Hansen in mento. nel futuro. Norvegia nel 1873, ma solo In seguito a questa diminu- Lavoro presso l’Università nel 1940 fu scoperto un tratta- zione, la World Health Assem- di Aberdeen, che fu fondata mento efficace. I più importan- bly decise di “eliminare” la nel 1495 dal Vescovo della ti sviluppi nella chirurgia rico- lebbra, il che vuol dire ridurre città in virtù della Bolla di Pa- struttiva per la lebbra si sono per il 2000 la prevalenza della pa Alessandro VI. Essa si rifa- avuti negli anni ’50. Negli an- lebbra a meno di 1 su 10.000 ceva alle Università di Parigi e ni ’60 e ’70 iniziarono gli sfor- abitanti mediante un’indivi- Bologna, e ospitò la prima cat- zi per controllare la lebbra nel- duazione precoce dei casi e il tedra di Medicina nel mondo la comunità con l’impiego del trattamento con MDT. di lingua inglese. dapsone. Nel 1964 fu identificata per la prima volta la resistenza al Situazione attuale Visione storica trattamento con dapsone e nel della lebbra 1977 essa fu riportata in pa- C’è stata una riduzione del- zienti non sottoposti a tratta- l’85% nei casi registrati e oltre Possiamo trovare le prime mento. Nel 1982 l’Organizza- 70 Paesi hanno raggiunto il descrizioni di lebbra negli anti- zione Mondiale della Sanità target di ridurre la prevalenza chi testi indiani ed egiziani. La raccomandò l’uso della tera- della lebbra a meno di 1 su lebbra si è diffusa in tutto il pia farmacologica combinata 10.000 abitanti. All’inizio del mondo ed ha raggiunto la mas- (MDT) per combattere il pro- 2000, una decina di Paesi non sima espansione in Europa nel blema della resistenza ai far- ha ancora raggiunto questo XIV secolo, quindi si è andata maci: non solo ebbe successo, obiettivo ed è stato formulato 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 79

un impegno per conseguirlo Dal successo ottenuto con la cioè sradicarla, dovremmo ri- entro l’anno 2005. Ciò vuol di- terapia MDT e dalla riduzione durre i nuovi casi, cioè ridurre re che tutti i problemi della dei casi registrati ci si potrebbe la trasmissione della malattia. lebbra sono stati risolti? Ogni aspettare una caduta anche del- Si sperava, trattando tutti i paziente viene individuato e l’incidenza dei nuovi casi. Il nuovi casi con la MDT, che sottoposto a trattamento? La grafico mostra la tendenza nei l’incidenza di nuovi casi di terapia MDT risponde a tutti i nuovi casi dal 1985. Vediamo lebbra sarebbe alla fine dimi- bisogni di quanti sono malati chiaramente che non c’è ridu- nuita, ma questo non è ancora di lebbra? Ci sono ancora nuo- zione, anzi i numeri sembrano avvenuto. vi casi? Cercherò di chiarire essere aumentati negli ultimi La tendenza globale nei nuo- tutti questi aspetti. La figura 1 anni. Ciò presenta un modello vi casi individuati nasconde mostra la tendenza generale interessante ma che crea con- importanti differenze tra i vari nei casi registrati (prevalenza) fusione Ð la prevalente diminu- Paesi. L’India mostra un mo- tra il 1985 e il 1998. zione dei casi di lebbra regi- dello di incremento simile a strati e la costante o crescente quello del quadro generale, con Figura 1: incidenza nei nuovi casi. Per- un maggiore aumento negli ul- Tendenza generale ché avviene questo? Cosa suc- timi anni. L’India rappresenta nei casi registrati cede? Qual è la spiegazione? oltre l’80% dei casi globali, e quindi ha una grande influenza sulla scena mondiale. Guardiamo i modelli di indi- viduazione dei nuovi casi in un certo numero di Paesi. C’è sta- ta una considerevole diminu- 79 zione nell’individuazione di nuovi casi in Cina, oltre il 50% negli ultimi 10 anni. Ciò con- trasta con il quadro globale. Al contrario, il Bangladesh mostra nell’individuazione dei nuovi casi una tendenza che va rapidamente crescendo, e che i cambiamenti nella preva- lenza nel Paese, che era scesa, non lasciavano prevedere. Ciò L’applicazione della terapia Quello che accade è che con è dovuto all’espansione delle MDT in tutto il mondo ha por- la MDT noi abbreviamo la du- attività di controllo della leb- tato ad una riduzione del nu- rata della malattia usando una bra in aree del Bangladesh che mero dei casi registrati, come terapia a breve corso. La MDT non erano prima coperte. si può vedere nel grafico. Ciò è viene usata per 6, 12 o 24 me- Il Brasile mostra un modello riscontrabile in ogni Paese del si, un tempo molto più breve molto consistente di numeri mondo. La diminuzione è stata rispetto a quello della terapia crescenti di casi individuati, di circa l’85%. Tuttavia, essa si con dapsone che poteva anche come in Bangladesh. Si tratta è livellata negli ultimi 4 anni. durare oltre 10 anni. Se la du- di un vasto effetto su un breve Ora guardiamo la tendenza rata scende, allora può scende- periodo di tempo. Anche qui è nei tassi di individuazione dei re anche la prevalenza (nume- dovuto a miglioramenti nel nuovi casi nello stesso perio- ro di casi attivi registrati alla programma contro la lebbra in do (Fig. 2). fine dell’anno) senza che ci sia tutto il territorio e ad un au- alcun cambiamento nell’inci- mento della copertura nei sin- Figura 2: denza dei nuovi casi. goli Stati. Tendenza mondiale Se vogliamo riportare una La tendenza nei nuovi casi in dei nuovi casi completa vittoria sulla lebbra, Colombia mostra un orienta- mento discendente nello stesso periodo. Ho parlato al direttore del programma del Paese, il quale ha descritto le difficoltà di mettere in atto attività contro la lebbra a causa della disgre- gazione civile esistente in quel Paese. Questo mostra che l’indivi- duazione di nuovi casi è forte- mente influenzata da fattori operativi e non rappresenta necessariamente la vera inci- denza. I metodi di individua- zione dei casi riguardano il numero dei nuovi casi indivi- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 80

duati. Un’individuazione pre- rebbe associato a un aumento ha completato con successo la coce aumenta il numero. An- nel numero dei nuovi casi in- terapia MDT. La maggior par- che una migliore copertura dividuati. te di queste persone è ancora geografica risulta in un au- Possiamo vederlo chiara- viva, purtuttavia tra essi diver- mento nelle percentuali di in- mente dai dati relativi all’India. si milioni hanno impedimenti dividuazione dei nuovi casi. L’aumento nei nuovi casi è pa- e invalidità. Migliori sistemi informativi e reggiato da un declino nell’in- una migliore raccolta dei dati validità nei nuovi casi. L’au- hanno come conseguenza un mento è probabilmente dovuto Priorità future aumento della percentuale di a migliori metodi di individua- individuazione dei nuovi casi. zione. Questo ci porta direttamen- Per avere un quadro reale La cosa è diversa se guar- te all’importante questione della trasmissione della malat- diamo ai dati globali senza delle priorità future nella leb- tia dobbiamo esaminare altri l’India. Qui vediamo che il nu- bra. Quelle che seguono sono fattori, quali il numero di nuo- mero dei nuovi casi visibil- tre questioni ovvie che nasco- vi casi nei bambini, che riflette mente deformi nel momento no direttamente dalla situazio- il rischio della trasmissione in cui sono stati individuati per ne presente. della malattia in una comunità. la prima volta è notevolmente Ð Il continuo insorgere di La figura 3 mostra le tendenze aumentato, addirittura tripli- nuovi casi significa che è prio- nell’individuazione di nuovi candosi. I dati mondiali na- ritario che questi casi vengano casi. scondono, come mostra la fi- individuati presto e trattati ef- gura 4, un’ampia variazione fettivamente per curare la leb- Figura 3: tra paesi che è importante te- bra e prevenire le invalidità. Se 80 Tendenza nei nuovi casi nere presente. Vediamo che in falliamo in questo, allora la nei bambini molti Paesi il numero di perso- prevalenza della lebbra ini- zierà a salire e tutto ciò che è stato raggiunto andrà perduto. L’importanza di tutto ciò non va trascurata, ma richiede la disponibilità dei farmaci per la terapia MDT, lo sforzo del per- sonale sanitario per raggiunge- re la gente, e la partecipazione della comunità. – La lebbra è una malattia che ha conseguenze fisiche, so- ciali ed economiche per quanti ne vengono colpiti. La seconda priorità, quindi, è la riabilita- zione. I cambiamenti nei nuovi ca- ne con invalidità visibili al – La terza priorità è la ricer- si per quanto riguarda i bam- tempo della diagnosi è aumen- ca. bini sono stati considerati un tato, e ciò significa che le atti- Nel decennio passato la ri- indicatore di tendenza nella vità per l’individuazione dei cerca nel campo della lebbra è trasmissione. Se la trasmissio- casi vengono realizzate in ri- stata ridotta, ma negli ultimi ne della malattia si arrestasse, tardo. anni sono state apprezzate allora ne vedremmo gli effetti l’importanza e la rilevanza del- nel numero ridotto dei bambi- Figura 4: la nuova ricerca. Il Progetto ni. Ciò è difficile da compren- Invalidità nei nuovi casi Genoma, che permetterà di in- dere in quanto tra il 1989 e il (Paesi endemici, dividuare la sequenza materia- 1994 il numero ridotto dei esclusa l’India) le del Mycobacterium leprae bambini è cresciuto, mentre dopo questo stesso periodo esso è diminuito; ciò però po- trebbe essere dovuto a cam- biamenti nei controlli scola- stici. Un’altra informazione che per quanto riguarda i bambini darci un’idea sulla situazione reale dei nuovi casi è la ten- denza nell’invalidità visibile nei nuovi casi. Globalmente questi dati mostrano una ten- denza discendente. Ciò signi- fica che i casi sono stati indivi- Uno dei maggiori consegui- aprirà nuovo potenziale per la duati in modo più precoce ri- menti dell’ultimo decennio è ricerca. spetto a 10 anni fa. Questo sa- che oltre 10 milioni di pazienti Negli ultimi anni la ricerca 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 81

sulle lesioni ai tronchi nervosi Altri fattori includono la re- nitari, servizi sociali, comu- causate dalla lebbra ha miglio- sistenza ai farmaci, le percen- nità, gli stessi pazienti e le loro rato la nostra conoscenza in tuali di ricaduta e il tempo di famiglie. materia ed esiste la prospettiva sopravvivenza dell’organismo di prevenire questi danni. Tro- al di fuori dell’ospite umano. 3. I servizi anti-lebbra devo- vare i modi per prevenire la Finora non è stato dimostrato no essere integrati nei servizi trasmissione della lebbra è una che questi siano problemi im- sanitari e sociali generali; ciò seria priorità della ricerca. portanti. include formazione, cure sani- Vengono sviluppati nuovi me- Se continuiamo con il tratta- tarie di base, cure ospedaliere, todi di ricerca e studiate opzio- mento MDT, quando possiamo e riabilitazione a livello comu- ni di vaccino e chemioprofi- sperare di aver vinto la leb- nitario. lassi. bra? La figura che segue (fi- Dobbiamo comprendere i gura 5) mostra che possono es- fattori che possono influenzare sere necessari anche 20 anni Per riassumere l’incidenza della trasmissione per avere una diminuzione im- della lebbra. Sono tre i gruppi portante nella percentuale di 1. Il PASSATO è stato carat- di fattori che influenzano la nuovi casi di individuazione terizzato dalla cura dei malati trasmissione della lebbra: della lebbra. di lebbra senza alcun tratta- Ð fattori agenti - Mycobacte- mento effettivo. rium leprae; Figura 5: Ð fattori ambientali; Grafico dell’effetto 2. Il PRESENTE ha visto lo Ð fattori ospiti - la gente. della chemioterapia sulla sviluppo di un trattamento al- Ci sono molti fattori ambien- vera incidenza della lebbra tamente efficace per la lebbra tali che possono influenzare 81 l’incidenza della lebbra. Lo sviluppo socio-economico è le- gato alla caduta della lebbra, come abbiamo visto in molti Paesi. Questi possono essere i fattori che hanno portato alla scomparsa della lebbra in Eu- ropa. Alcuni ritengono che possono esistere riserve am- bientali di lebbra, ma ciò non è stato dimostrato. Ci sono anche fattori ospiti che influenzano l’incidenza della lebbra: l’immunità come Il grafico si basa sul model- e milioni di pazienti trattati i vaccini o le infezioni con altri lo di malattia SIMLEP pro- con successo. Ciò ha portato mycobacteria; la predisposizio- dotto dai colleghi di Rotter- ad un’importante riduzione ne, anche se finora non è stato dam. Esso utilizza la cono- nella prevalenza dei casi regi- mostrato che l’HIV-AIDS sia scenza attuale sulla lebbra e strati, ma finora nessuna ridu- un fattore importante; l’esposi- predice un effetto graduale zione nei nuovi casi a livello zione al bacillo della lebbra in della terapia farmacologica e globale. casa e attraverso altri contatti. del vaccino BCG nel ridurre Il trattamento farmacologico è l’incidenza della lebbra per 3. Le priorità per il FUTU- un altro fattore che può in- un lungo periodo. Bisogna ef- RO sono l’individuazione pre- fluenzare l’incidenza di questa fettuare la ricerca nei modi di coce e il trattamento adeguato malattia. aumentare la caduta della tra- di tutti i nuovi casi di lebbra; la smissione e l’incidenza di riabilitazione fisica, sociale ed nuovi casi. economica dei malati di leb- bra; la ricerca diretta a ridurre la trasmissione della malattia e Tre importanti principi la prevenzione delle lesioni dei per il lavoro futuro tronchi nervosi.

1. Sostenibilità. Nuovi casi Prof. CAIRN SMITH di lebbra continuano e molte Presidente della Commissione Medico-Sociale dell’ILEP delle conseguenze durano per (Federazione Internazionale tutta la vita; per questo motivo contro la Lebbra) il nostro approccio deve essere sostenibile.

2. Quanti lavorano contro la lebbra non possono fare tutto da soli, ma hanno bisogno di lavorare a tutti i livelli con al- tre agenzie, altri operatori sa- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 82

La creazione dell’ILEP

Per comprendere come si sia Pierre Van den Wijngaert, mato (come The Leprosy Mis- organizzato il movimento su- poliglotta belga che aveva ap- sion a Londra), altre ancora scitato da Raoul Follereau, è pena creato gli Amici di P. Da- erano associazioni nazionali necessario fare un po’ di storia. mien, in Belgio, ha l’idea di contrassegnate dal carattere del Raoul Follereau è un oratore organizzare un colloquio sul proprio Paese (come la potente nato, uno dei più grandi dello “Mercato Comune della Leb- DAHW di Würzburg, Redda scorso secolo. Egli mette il suo bra”. Va a trovare Raoul Folle- Barnen in Svezia, FOPERDA immenso talento al servizio reau e gli spiega il suo proget- in Belgio, Leonard Wood Me- delle cause a lui care. Anzitut- to. Raoul Follereau, ascoltan- morial negli Stati Uniti), e altre to per la Difesa della Civiltà dolo, ha l’impressione di aver infine avevano risposto all’ap- Cristiana contro tutti i Paga- finalmente trovato l’uomo che pello di Raoul Follereau (come nesimi, poi per l’esaltazione avrebbe realizzato il suo pro- le associazioni di Inghilterra, della memoria di P. Charles de getto: il raggruppamento delle Belgio, Francia, Italia e Lus- 82 Foucauld, e infine per far co- forze della lebbra a livello in- semburgo). noscere Ciò che il mondo deve ternazionale. In quegli anni, ne sono or- alla Francia mediante una fa- Raoul Follereau, che cono- mai passati trenta, si parlava mosa conferenza pronunciata sceva ben Pierre e aveva fidu- molto della costruzione del- migliaia di volte prima, duran- cia in lui, accetta di presiedere l’Europa. Noi avremmo co- te e dopo la guerra, in Francia questo colloquio e di dirigerne struito l’Europa della lebbra. e in diversi altri Paesi d’Euro- il dibattimento. Ebbe così luo- Per riuscirci, abbiamo cercato pa. Tutti gli uomini della mia go a Bruxelles, il 2 ottobre di conoscerci. Non era facile, generazione hanno ascoltato 1965, il primo colloquio euro- in quanto avevamo fatto la questa conferenza, e fu ascol- peo delle associazioni di lotta guerra gli uni con gli altri o tandola io stesso all’età di 16 contro la lebbra, che suscitò gli uni contro gli altri. Aveva- anni Ð nel 1941 Ð che ho sco- tra le nove associazioni pre- mo voluto superare tutto ciò perto Raoul Follereau. senti un tale entusiamo da far per contribuire alla costruzio- Un incontro con le Religio- decidere immediatamente la ne di una società fondata sul- se di Nostra Signora degli creazione di un organismo eu- l’amore. Apostoli lo porta ad abbando- ropeo di lotta contro la lebbra È ciò che Raoul Follereau nare la sua lotta politico-reli- e di eleggere una commissione espresse nel suo messaggio in giosa per dedicarsi all’azione per prepararla. occasione dell’VIII Assem- caritativa. Certo, fino alla sua Ecco perché il 25 settembre blea Generale dell’ELEP a morte resterà fedele agli ideali 1966 si tenne a Berna, sotto la Roma nel 1973: “Al di là di della gioventù, ma a partire presidenza di Marcel Farine tutte le frontiere nazionali, po- dal 1942 metterà il suo talento (Presidente di Aide aux Lé- litiche o spirituali, senza va- al servizio dei lebbrosi che so- preux Emmaus-Suisse) la pri- nità, senza ambizioni, con un no, per lui, la minoranza più ma assemblea generale della perfetto disinteressamento, voi dolorosa ed oppressa. Federazione Europea di lotta restate al servizio di coloro di Nel corso di tutti gli anni contro la Lebbra, abbreviato cui siete i benefattori, i protet- ’40 si batte da solo. Poi, nel ELEP. Il suo scopo essenziale tori, ma anzitutto gli amici”. corso degli anni ’50, di fronte è il seguente: coordinare le Nella primavera del 1975 la al successo delle sue confe- azioni dei suoi membri al fine Federazione Europea delle As- renze, chiede ai suoi amici di di evitare sovrapposizioni, la sociazioni contro la Lebbra creare dei Comitati Locali, competizione, la demogogia. (ELEP) non è più europea ma quelli che in italiano vengono Pierre Van den Wijngaert diventa internazionale, con chiamati Gruppi. Poi, negli commentava così lo scopo che l’ingresso di un membro ame- anni ’60, chiede di creare era stato prefisso: “Se la rac- ricano, l’American Leprosy strutture nazionali ed interna- colta dei fondi è un compito Mission, e di un membro giap- zionali corrispondenti alla di- difficile, la loro distribuzione ponese, Sasakawa Fund. mensione assunta dalla sua intelligente comporta respon- Ciò che abbiamo realizzato opera. sabilità ancora più gravi”. nell’ILEP è esemplare. Consi- Nel 1956, nel corso di un’u- Ma non era facile far colla- derati dall’esterno come il dienza, Sua Santità Pio XII lo borare delle associazioni che, Club di Parigi della lebbra conforta nel suo progetto di pur perseguendo lo stesso sco- (cioè come i finanziatori), i riunire in una stessa Federa- po, erano molto differenti: al- membri dell’ILEP sono stati i zione tutte le associazioni che cune erano millenarie (come soli a finanziare la lotta contro nel mondo lottano contro la l’Ordine di Malta), altre aveva- questa malattia negli ultimi lebbra. no un carattere religioso affer- quaranta anni. Il successo otte- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 83

nuto nella lotta contro la leb- affare di cuore, deve purtutta- ca, affinché cessi l’intolleran- bra negli ultimi decenni è via essere organizzata con spe- za, che è forse la lebbra più quindi nostro. cialisti e professionisti. grande della nostra epoca. Ciò rappresenta ogni anno Se l’organizzazione della Auspico con tutto il cuore 1.190 progetti finanziati dalle battaglia della lebbra è stata che l’ILEP persegua lo scopo Associazioni membri della Fe- condotta in modo esemplare, il per il quale è stata creata. Au- derazione, per un ammontare merito principale va all’idea di spico che i suoi membri non di circa 70 milioni di dollari. Raoul Follereau e di Pierre Van dimentichino mai che devono Fu così che, dall’inizio, per den Wijngaert che hanno crea- la vittoria che stanno per otte- to la Federazione Internaziona- nere sulla lebbra al coordina- le delle Associazioni contro la mento delle loro attività, e au- Lebbra, il cui scopo principale spico che, nell’ora in cui que- era quello di coordinare le atti- sto successo li condurrà verso vità dei suoi membri. altre lotte, essi conservino lo Sembra così semplice, scri- stesso spirito di coordinamen- vendolo, che ci si chiede per- to di questi nuovi combatti- ché bisogna creare un’orga- menti contro le altre lebbre. nizzazione per una cosa tanto Nel messaggio citato, Raoul elementare come il coordina- Follereau ci diceva nel 1973: mento delle attività delle asso- “Forse un giorno sarete chia- ciazioni che lottano per lo mati ad estendere la vostra stesso scopo. Il coordinamento lotta verso altre lebbre! Sem- presuppone, da parte delle as- bra che bisogna ormai prepa- sociazioni che lo accettano, rarvisi... Ricordatevi che fare 83 non un subordinamento a il bene, non vuol dire impor- quella che l’esercita, ma una lo... ma... molto semplicemen- leadership liberamente accet- te ed umilmente offrirsi...”. tata e naturalmente ammessa. Nel suo messaggio del 1974 Quella che l’esercita deve all’Assemblea Generale di guarire milioni di lebbrosi, so- far prova di competenza e co- Berna, aggiungeva: “Non la- no stati raccolti quasi 2 miliar- noscenza del terreno e degli sciamoci ipnotizzare, cioè ane- di di dollari presso persone ge- uomini. In questo modo si evi- stetizzare, dalle cifre dei nostri nerose dei Paesi del nord per i tano le competizioni che na- bilanci. Le somme considere- loro fratelli sfortunati del sud. scono da una concorrenza che voli che distribuite sono essen- Uno degli scopi principali del- non è più, allora, sana emula- ziali, sicuramente, per prose- l’ELEP era anche quello di or- zione, ma che compromette guire e vincere la Battaglia ganizzare la catena di solida- l’elaborazione e lo svolgimen- della Lebbra. Ma il loro valore rietà tra coloro che possiedono to dei programmi, e comporta unico e sfolgorante è quello di e coloro che non hanno nulla. spese che possono creare pro- essere composti da un numero Siamo tuttavia tutt’altro che blemi con i Paesi. quasi infinito di gesti d’amore, semplici finanziatori: siamo Si comprende meglio in effettuati da poveri cuori umili dei partners e, come tali, vo- questo modo il merito di e a volte sublimi, che hanno gliamo trattare su una base di Raoul Follereau e di Pierre prelevato sul necessario, cioè uguaglianza con gli Stati che Van den Wijngaert nell’aver sull’indispensabile, perché un aiutiamo e con l’OMS. creato una Federazione Euro- sorriso illumini, in fondo alla Il coordinamento delle no- pea. È vero che all’epoca in savana, dei volti che non ve- stre attività resta l’unico mez- cui venivano create le istitu- dranno mai”. zo per evitare le competizioni zioni europee esisteva in tutti i L’anno seguente, nel 1975, tra le associazioni, e le sovrap- popoli europei una volontà di ci dava a Bonn il suo ultimo posizioni con coloro che rice- riavvicinamento. Coloro che messaggio: “...Non bisogne- vono. Ricordo che al momen- partecipavano alla creazione rebbe che questo sviluppo co- to della creazione dell’ELEP di tutte queste istituzioni ben sì felice renda meno percetti- un’infermiera che aveva avuto sapevano che questo riavvici- bili i battiti del nostro cuore... i nostri indirizzi scrisse a tutti namento avrebbe comportato che l’emulazione faccia posto noi all’incirca la stessa cosa: una certa perdita di libertà, ma un giorno alla rivalità... Tutto “Ho 32 lebbrosi da curare e da ritenevano unanimamente che ciò che viene realizzato senza nutrire, e nessuno mi aiuta”. si trattase di un prezzo mode- ideali è votato al fallimento... Ognuno di noi ha agito per sto da pagare per evitare il ri- La nostra vera forza, la no- proprio conto, senza consulta- torno dei conflitti. stra arma segreta, è la nostra re gli altri, e questa abile infer- Le associazioni che portano amicizia...”. miera ricevette 36 milioni di il nome e perseguono l’opera Possa questa amicizia tra i franchi. di Raoul Follereau hanno dun- membri dell’ILEP durare sem- So bene che coloro che rice- que un ruolo importante da pre. Me lo auguro di tutto cuo- vono si avvolgono nella loro svolgere oggi nel mondo per re. dignità, e li comprendo. Ma, far trionfare il regno dell’amo- Sig. ANDRÉ RECIPON per essere efficace, per essere re, cioè della comprensione re- Presidente del giusta, per essere generosa, la ciproca, del perdono delle of- “Gruppo Raoul Follereau” carità, che è essenzialmente un fese, della tolleranza recipro- Parigi - Francia 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:33 Pagina 84

Raoul Follereau, un testimone straordinario del XX secolo, uno sguardo d’amore sugli altri

“Ho tentato, nella mia vita geva, spesso tutto in una volta. dei lebbrosi che resta la sua di uomo, con forza di uomo, E diventare per la storia azione più spettacolare nel con mezzi di uomo, di mettere “l’uomo che abbraccia i leb- senso che, dall’istituzione, il in pratica ciò che volevo por- brosi”. successo è andato crescendo, tare avanti”. Mangiare con loro, bere con ed ora questa Giornata viene Il Vagabondo della Carità loro erano per lui atti di comu- celebrata in 152 paesi. fece questa lapidaria constata- nione, quelli stessi della Cena. zione al termine della sua vita. Pierre Fresnay, membro del- Nel 1959 Ringrazio vivamente i no- la Comédie Française, diceva stri amici dell’AIFO che, all’i- di lui: “Quest’uomo sprigiona Il Congresso medico di nizio del nuovo Millennio, un tale calore che, al suo con- Tokyo gli riconosce il merito hanno voluto ricordare in que- tatto, si diventa migliori”. di aver aggiunto un nuovo ca- 84 sta Aula una delle voci più im- pitolo alla leprologia: la socio- portanti che hanno contrasse- Raoul Follereau nacque il logia. gnato il XX secolo. 17 agosto 1903 a Nevers in Le sue famose lettere a Roo- L’organizzatore mi ha con- una famiglia di industriali. sevelt, Eisenhower, Chruˇsˇcëv, cesso l’onore e il piacere di af- Il quadro di questo breve in- U. Thant e a tanti altri appar- fidarmi questo compito diffici- tervento non mi permette di tengono alla storia. le, se non impossibile. Come tracciare la storia della sua vi- Egli è l’uomo in cui i giova- comunicarvi nel breve tempo a ta. Per questo mi limiterò ad ni hanno visto una guida e un mia disposizione le innumere- una breve biografia. esempio. Tre milioni di giova- voli e fruttuose esperienze del- Quando gli chiesi le diffe- ni hanno risposto alla sua ini- la vita di Follereau, come farvi renti tappe della sua vita, egli ziativa “Un giorno di guerra cogliere il vigore del pensiero mi scrisse: “La mia vera vita per la pace”, inviando alle Na- di questo idealista efficace, la è iniziata nel 1943”. zioni Unite alcune lettere in cui intera vita fu un’unica bat- La storia lo ricorderà certa- cui si sosteneva il suo appello. taglia contro la miseria umana? mente come uno dei testimoni Purtuttavia, questo esercizio più straordinari del XX secolo. Nel 1966 è un dolce dovere per me che considero come onore della Nel 1943 A Berna, lo troviamo tra co- mia vita l’aver conosciuto i loro che nel 1966 hanno fon- favori della sua stima e della Rifugiatosi presso le Suore dato l’ILEP, oggi organismo sua amicizia, per aver lavorato di Nostra Signora degli Apo- mondiale di coordinamento undici anni a fianco di questo stoli, inizia la sua battaglia per la lotta contro la lebbra, e grande umanista cristiano, di contro la lebbra facendo suo il ne diventa presidente onorario questo visionario, cantore del- loro progetto di costruire un a vita. l’Amore e della carità, difen- centro per i lebbrosi a Adzopé Nel 1967 sore instancabile dei diritti in Costa d’Avorio. é il suo dell’uomo, che per lui sono primo passo, spettacolare e Ho avuto il piacere di orga- anzitutto quelli dei poveri. tenace, per liberare i lebbrosi nizzare una sua visita e di ac- Raoul Follereau, chi è que- dagli ostracismi e dalle ingiu- compagnarlo presso il nostro st’uomo? stizie imposte loro da sempre. Ministro per gli Affari Esteri, Credo di aver conosciuto un Dedicherà 10 anni della sua M. Gaston Thorn, allora Pre- Santo dei tempi moderni. vita alla realizzazione di que- sidente delle Nazioni Unite. Non un Santo che ci sfugge sto progetto. Ho potuto testimoniare con nelle zone bianche della meta- quale facilità e con quale con- fisica, non una figura di vetro, Nel 1952 vinzione egli perorò l’adozio- ma un Santo in carne ed ossa, ne di una dichiarazione Uni- votato agli altri con una rara Richiede all’ONU una sorta versale dei Malati di Lebbra, passione che abitava in lui e lo di convenzione internazionale logico seguito alla richiesta divorava. Uno slancio di tutto per la salvaguardia e la dignità del 1952 rimasta lettera morta. se stesso, come quello di Cri- dei lebbrosi. Questa azione sto sul cammino del Golgota. avrà un seguito nel 1967. Nel 1971 Follereau amava i suoi in- terlocutori con il suo corpo, Nel 1954 Ha luogo l’Assemblea Ge- toccava loro le spalle, ne pren- nerale Costitutiva delle Fon- deva le mani, scuoteva, strin- Crea la Giornata mondiale dazioni Internazionali Raoul 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 85

Follereau, il cui primo Presi- ingiusto e scandaloso. Questa dente è il Sig. André Recipon. lebbra che fa paura è purtutta- Oratore accattivante, poeta via una malattia come le altre, dell’avventura, giornalista, re- dopo che nel 1870 il Dott. Ar- porter, autore drammatico, egli mauer Hansen ha scoperto il si serve della parola, dei mo- Mycobacterium leprae. Uo- derni mezzi di comunicazione mini e donne dal coraggio per condurre la sua lotta contro straordinario Ð tra cui la figu- la lebbra e contro tutte le leb- ra di prua è stato Padre Da- bre. mien de Veuster, patrono dei 4.000 conferenze, 44 libri e nostri amici belgi Ð hanno opuscoli, trenta volte il giro lottato instancabilmente con- della terra, frontiere attraver- tro questa malattia, ma chi sate migliaia di volte per brac- conosce i loro sforzi, il loro care la lebbra là dove è pre- eroismo? sente e per combattere quella Secondo Raoul Follereau, lebbra più coriacea che è l’e- bisogna dare un colpo di fru- goismo. sta alla ricerca scientifica, ai Infine, la pubblicazione del responsabili degli Stati. E, per gli uni visibilmente, e gli altri Libro dell’Amore Ð condensa- arrivare a questo, occorre mo- invisibilmente. Ad occhio nudo to del pensiero di Raoul Folle- bilitare l’opinione pubblica e non lo si nota, ma le deforma- reau Ð frutto di 50 anni di ri- porre infine nella finestra del- zioni esistano. Sì, troppo spes- flessioni e di lavoro al servizio l’attualità questo flagello che so abbiamo il cuore, il caratte- dei poveri, diffuso in oltre 8 risale a tempi remoti. Egli po- re, lo spirito e l’anima in de- 85 milioni di esemplari durante ne al suo servizio i moderni composizione. E Dio non ama la sua vita, tradotto in trenta- mezzi di comunicazione. la putrefazione. Dio non am- quattro lingue. Facendo 32 volte il giro del mette la viltà di dichiarare in- mondo assieme alla moglie guaribili le cause delle nostre Nel 1977, 6 dicembre per scoprire i suoi malati negli ripugnanze e gli effetti della angoli più dimenticati nel nostra pigrizia. Ai suoi occhi è L’apostolo dei lebbrosi ci mondo dei poveri, è così in inguaribile soltanto il rifiuto lascia per un altro mondo. contatto permanente con la ostinato, dopo la messa in atto decomposizione fisica di una della nostra migliore volontà. Siamo pronti a riconoscere minoranza abbandonata. E, AMARE Ð SALVARE. questi fatti storici, ma può discendendo negli abissi della Ecco le parole chiave di succedere che ci sfugga l’es- miseria umana, ne misura le Raoul Follereau. senzialità del suo messaggio: vere dimensioni. Così, attraverso la sua espe- Follereau, un folle che si Si rivolta gridando la sua rienza primaria, il contatto fi- credeva Raoul Follereau? verità in faccia al mondo, sico con la miseria più crude- oppure sempre più insolente nelle sue le, egli stabilisce un contrap- Raoul Follereau, uno dei più negazioni. peso degno di questa SOFFE- straordinari testimoni della In questi abissi della mise- RENZA. AMARE Ð SALVA- nostra epoca? ria umana, in questi lebbrosa- RE. E da queste convinzioni Ci sono dei movimenti che ri di un tempo, Raoul trova il deduce il suo assioma che sca- si spiegano soltanto attraverso suo popolo eletto. Ed è que- turisce dal suo cuore come quello che ha dato i primi im- sto popolo eletto dei disere- un’onda che spinge in un’urna pulsi e che si arrivano a com- dati a fare di lui il Vagabondo troppo piena. prendere soltanto attraverso della Carità. Uomo d’azione “La sola verità è quella una figura di grande vigore. quale è, egli comunica, trasci- d’amare Ð Nessuno ha il dirit- Raoul Follereau appartiene a na tutta un’armata pacifica to di essere felice da solo!” questi. nella sua esperienza. Il suo In questo modo Raoul Fol- In un mondo scosso dalla orrore del conformismo fa sì lereau, attraverso le esperienze violenza, in questo Adzopé al- che egli si scandalizzi aperta- della sua lotta contro la lebbra, la rovescia, in cui l’uomo si mente, che non accetti la di- traccia un cammino che gli dà sente privato del calore, mal- sgrazia del lebbroso e che accesso a “tutte le altre leb- grado le delusioni, Raoul Fol- non voglia essere solidale con bre”: la fame, le abitazioni mi- lereau ha fatto nascere una l’abbandono. serevoli, il despotismo, la fol- corrente generosa e di cultura. Questa esperienza persona- lia degli armamenti insensati, A partire dal 1942, Raoul le non è una bella teoria con- tutte le esclusioni del nostro Follereau, lo scrittore, il filo- cepita in uno spazio vuoto e tempo quali la droga, la tiran- sofo, il giornalista-reporter, bianco, ma ha luogo mediante nia della mancanza di lavoro e, l’avventuriero, e l’anticonfor- il contatto diretto con il male, infine, quelle lebbre più coria- mista diventa l’uomo che con la sfortuna e con il cattivo cee che sono l’egoismo, le ric- comprende come il flagello comportamento dell’uomo. chezze scandalose e gli sprechi della lebbra non soltanto con- Questo contatto con la de- insultanti, le ingiustizie visibili danni l’uomo ad una morte composizione gli fa compren- e invisibili. La sua lotta contro lenta e terribile, ma lo colpi- dere che la lebbra è in noi come la lebbra non gli impedisce di sca di un ostracismo crudele, in loro. La lebbra colpisce tutti, andare oltre. Al contrario, gli 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 86

fa scoprire con altri occhi tutte Cartesio RIDUCEVA l’uomo solitudine in cui ci immergo- le esclusioni e le ingiustizie. ad un cogito disincarnato; il no l’orgoglio e l’egoismo. Da quel momento il suo mes- marxismo spesso lo riconduce Raoul Follereau ha la fede saggio si arricchisce di una di- ad una somma di relazioni di un carbonaio. é un uomo mensione più vasta. economiche; il freudismo lo ri- positivo. duce ad un groviglio di passio- Queste otto parole sono per Chi studia attentamente il ni; Sartre ad una libertà senza Raoul Follereau il Codice pensiero di Raoul Follereau riferimento a valori ideali. Lo della Nuova Alleanza tra Dio espresso nella sua opera Il Tra- strutturalismo ad un semplice e gli uomini. Per Follereau, i dimento dell’Intelligenza può giocattolo nelle mani di siste- Vangeli sono il condensato verificare attraverso l’opera mi impersonali. del Cristianesimo e le Beati- della sua vita una lotta conti- Questo “Amo, quindi sono” tudini il riassunto dei Vangeli. nua contro ogni primato della gli permette di far apparire Per Follereau, uomo positivo, negazione. Egli lotta contro l’uomo come soggetto, come queste otto parole decisive tutte le forze spirituali che de- un IO, come un centro attivo e sono tutte positive. Egli vi gradano l’uomo e che ne di- irriducibile di iniziative, fine e legge il contrario delle Cro- struggono l’ordine profondo e non strumento al centro delle ciate, dell’Inquisizione e de- l’autentica felicità umana. Per cose e delle tecniche moderne gli anatemi. questo Raoul Follereau è at- che minacciano di divorarlo, é facile per me immaginare tento a TUTTE le lebbre. di annichilirlo, di metterlo in Raoul Follereau tra la folla È all’epoca una costante nei secondo piano. che circonda Gesù su quel filosofi Bergson, Raïssa e Jac- Egli deduce questa filosofia pendio a venticinque leghe a ques Maritain. é la sua risposta dal suo rapporto con Dio. nord di Gerusalemme che di- 86 ai filosofi del positivismo che diventa all’epoca la religione dell’intellighenzia. Il vero combattimento di Follereau non è un desiderio ardente, una volontà feroce di salvare nell’uomo ciò che fa sì che egli sia un uomo? Un’eti- ca che possiamo ricondurre alla formula seguente: rispetto assoluto della vita umana. Per Follereau gli esseri umani so- no tutti uguali in dignità: dal concepimento alla morte natu- rale, un’uguaglianza in dignità che non significa uniformità. Follereau con i lebbrosi e gli esclusi. Damien de Vuester con i lebbrosi. Madre Teresa con gli ago- Nel suo rapporto con Dio ri- scende fino al lago di Genaza- nizzanti di Calcutta. troviamo le tre parole chiave ret in un paesaggio calmo, L’Abbé Pierre con i senza della sua fede e del suo pen- DOVE LA FOLGORE HA tetto. siero: “Dio è AMORE”. Egli BATTUTO OTTO VOLTE. P. Tritz con i bambini della pronuncia questa frase a 15 Follereau sente che l’essen- strada. anni e termina la sua vita con ziale è stato detto, che la gran- Jean Vanier con i bambini la certezza che “Dio è il no- de PROVOCAZIONE è ini- handicappati. stro ULTIMO AMICO”. ziata. È così che io voglio sco- Frédéric Ozanam con i po- Dio è Amore: Raoul Folle- prirlo leggendo il Vangelo. veri. reau deduce questa verità dal- Egli realizza d’un colpo che Suor Emmanuelle con i ven- le OTTO PAROLE che Gesù da duemila anni l’umanità ditori di stracci. di Nazareth pronunciò sulle possiede la chiave della verità Lo sguardo è lo stesso. pendici di una montagna nel e la lascia in fondo alle pro- é uno sguardo d’amore su- mese di giugno dell’anno 28, prie tasche. Tutto ciò che dice gli altri. parole che hanno segnato una quel provocatore vestito di pagine del grande libro del bianco che scende verso il La- Se Cartesio ha potuto affer- mondo. In effetti il testo del go di Genazaret al calare del mare nella sua celebre tesi: Discorso della Montagna ri- crepuscolo, Raoul Follereau “Cogito, ergo sum”, sono cer- mane il più importante, poi- lo sentiva già in lui. to che Follereau difendesse ché si rivolge ai credenti e a Per lui “il cristianesimo è con altrettanta convinzione la coloro che non credono, e ri- una fraternità in cammino”. sua verità: “Amo, quindi so- mane secondo Ghandi, venti “Bisogna amare la gente no”. Sta qui il suo criterio di secoli più tardi, l’unica luce a povera, la gente felice, amare verità. brillare nelle tenebre della lo sconosciuto, amare il pros- L’idealismo filosofico di violenza, della paura, della simo che è in capo al mondo, 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 87

amare lo straniero che è vici- la vita, nulla dopo; perché la dere delle persone felici”. no a noi, amare... senza amore vita? Questo esclamava Raoul non ci sono genuflessioni, Egli li mette in guardia dal Follereau il 7 novembre 1976, campane o quaresime che ten- “non diventare preda delle ca- quando assisteva per l’ultima gano; se non amate, non siete naglie dell’intelligenza, che li volta ad una riunione delle cristiani”. condurranno su strade senza Associazioni che portano il fiori, e che sfociano nel nulla”. suo nome (cito). Non abbiamo tempo per Li mette in guardia contro la “In questo modo la ‘Batta- parlare delle sue convinzioni droga e accusa il mondo degli glia contro la lebbra’ testimo- sul sociale e sulla vera carità. adulti che chiude gli occhi e nia, anzitutto e prima di tutto, Per lui condividere le ricchez- fustiga “questa civiltà di sco- la premazia dell’amore. Vi re- ze di questa terra in maniera rie, incapaci di liberarsi dei sta fedele. Colui che riceve è equa vuol dire prendere parte propri residui”. aiutato. Ma è colui che dona alla creazione di Dio. Di fronte a un giovane dro- ad essere arricchito”. gato che si era suicidato parla Questa lebbra che, per mi- é tuttavia importante ana- di un bambino assassinato dal lioni di uomini, è stata marti- lizzare ancora tra la ricchezza suo secolo, e rimprovera alla rio e maledizione, in un avve- del pensiero di Follereau, in società: “Dietro il bambino as- nire che ritengono molto pros- alcune parole soltanto, il rap- sassinato, la cupa coorte di simo, dovrà smettere di essere porto che legava Raoul Folle- quanti hanno già disertato”. un male eccezionale. reau alla sua gioventù. Comprende il vuoto di cui i La lebbra rinuncerà ad esse- Era un rapporto di fiducia. I giovani hanno la vertigine e re vendetta. Ma la battaglia giovani non amano gli uomini che si traduce in rifiuto e vio- che le ha dato scacco resterà mascherati. Follereau lottava lenza. Purtuttavia, Follereau, per sempre un esempio e una 87 a volto scoperto, non compo- uomo positivo, filosofo della testimonianza: “senza l’amo- neva, non tradiva. Lo hanno speranza, invita noi adulti, te- re, nulla è possibile. Con l’a- accettato come uno dei loro. stimoni dell’imputridimento more nulla è impossibile”. “Dopo cinquant’anni, ho an- del secolo, e i giovani a co- Questo successo deve inci- cora vent’anni”, diceva senza struire una città a dimensione tarci a lottare, domani, contro paura di sbagliare in occasione dell’essere umano così da ser- altri mali, contro altre degene- del suo 70¼ compleanno. Chi virlo senza opprimerlo, a co- razioni. può affermarlo davanti ai gio- struire una vita cristiana sba- “Con un dinamismo uguale vani senza essere ridicolo? razzata, disinfettata dalle sue e con uno stesso fervore, pro- Egli poteva farlo perché verifi- superstizioni, dalle sue testi- seguirete la battaglia contro cava mediante l’opera di una monianze, dalle sue vigliac- tutte le lebbre di cui, l’ho ripe- vita ciò che proclamava ai gio- cherie: una vita leale con Dio. tuto spesso, essa non è che un vani. “Vediamo i giovani Ð scri- capitolo in un insieme indis- Fa della gioventù l’“erede ve Ð tornare ad una teologia sociabile”. Caro papà Raoul, universale della sua opera” e dell’amore rinnovata. Spesso possa Dio ascoltarti! la invita a dire “no” al suicidio nei cuori angosciati, indignati, Dall’alto del cielo, tu conti- dell’umanità di fronte ai Gran- ha trovato rifugio il Cristo nu- nui a supplicare i tuoi fratelli e di che continuano la loro mo- do ed è fiorita la fede, una fe- le tue sorelle dell’ILEP a re- struosa industria degli arma- de vergine”. stare uniti per affrontare altre menti. Il tesoro che Raoul Ripudiando un modo di fare sfide. Follereau ha lasciato loro è il religione continuamente riscal- Sig. JOS HILGER bene che ha fatto, che avrebbe dato, incaricato di evitarci i Presidente della “Fondation voluto fare a tutta la gioventù, colpi duri nell’altro mondo e Luxembourgeoise Raoul Follereau” quella di destra, di sinistra, di ansioso, anzitutto, di placare centro, quella che ha ricevuto quaggiù le nostre piccole paure il dono della fede e quella che che instupidiscono, i giovani si agisce come se credesse, quel- sono impegnati al servizio di la che crede e quella che non un cristianesimo che non si crede. preoccupa di sapere se il bic- E poiché hanno avuto fidu- chiere d’acqua resta o meno cia, egli aveva il diritto di senza ricompensa, di un cri- metterli in guardia attraverso i stianesimo che non cerca di suoi famosi dieci “Appelli alla raggirare il buon Dio, di un cri- gioventù”. stianesimo costruttivo e con- Raoul cercava di compren- quistatore. dere il loro smarrimento, che è Essi lo servono in una man- proprio della loro età e del se- sarda, in un garage, nella fab- colo. Il più grave, secondo brica come nel dispensario. Follereau, è che i giovani si “Ozanam ha sempre venti trovano in un mondo in cui si anni”. è voluto eliminare l’esistenza di Dio. Così è stata creata loro “Vivere vuol dire aiutare a una civiltà del disgusto e della vivere. disperazione. Nulla prima del- Essere felici, vuol dire ren- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 88

La figura di Padre Damien

La Fondazione Damien, rappresenta la figura di Padre rarchia, un pioniere in campo “Associazione per la lotta con- Damien, nel mondo, in Belgio medico-sociale con la sua lotta tro la lebbra”, si riferisce sem- e per la Fondazione Damien, è contro l’esclusione e il suo ap- pre a P. Damien, come dicono necessario ricordare la vita di proccio palliativo delle malat- i nostri statuti e come mostra questo sacerdote che si dedicò tie incurabili; sul piano religio- la realtà della nostra azione. ai lebbrosi di Molokai, una so come un pioniere dell’ecu- La nostra ultima giornata di delle isole Hawaii, dal 1873 al menismo”. promozione, nel novembre del 1889, data della sua morte, av- Il mondo del XIX secolo 1999, diceva: “Con Damien venuta al termine di diversi era molto diverso da quello di entriamo nell’anno 2000”. anni di sofferenza dovuti pro- oggi, il Belgio di quel periodo Per quanto riguarda gli sta- prio all’infezione del bacillo era molto differente dal Bel- tuti, dobbiamo menzionare della lebbra. gio di oggi; infine, e soprattut- l’articolo 4: “L’associazione Numerose biografie sono to, la lebbra presentava pro- ha lo scopo, sull’esempio di state dedicate a Damien, le cui blemi e sfide che ora non co- 88 Padre Damien e ispirandosi al- azioni eroiche erano già note nosciamo più. la sua opera, di contribuire alla in tutto il mondo quando era lotta contro la lebbra nel mon- ancora in vita, grazie in parti- Padre Damien nasce il 3 do e altri problemi medico-so- colare a scrittori di lingua in- gennaio 1840, con il nome di ciali attraverso un’azione su glese; bisogna però riservare Joseph De Veuster – diventerà diversi piani (...)”. un posto particolare all’opera “padre Damien” da religioso – “L’associazione sviluppa monumentale di Hilde Ey- in una famiglia, in una regione ugualmente tutte le attività di- nikel, che costituisce l’edizio- e in un Paese in cui la tradizio- rette all’informazione e alla ne riveduta e molto elaborata, ne cattolica è molto profonda. sensibilizzazione della popo- di una prima versione pubbli- Era dunque quasi normale che lazione belga (...)”. cata in Olanda nel 19932. Di- il piccolo Joseph pensasse al “Essa persegue questi fini in sponiamo ora di un insieme di sacerdozio e compisse gli stu- tutta indipendenza e libera da dati che permettono di collo- di necessari per realizzare la ogni considerazione d’ordine care la storia di Damien in di- sua vocazione. Entrato a 17 politico, religioso o razziale”. versi contesti, in tutte le epo- anni nella congregazione dei é noto che in un certo nu- che della sua vita, e in partico- Padri di Picpus Ð che vengono mero di Paesi ci dedichiamo in lare durante il suo apostolato a ancora chiamati i Padri dei Sa- misura sempre maggiore an- Molokai. cri Cuori – coglie l’occasione che al controllo della tuberco- L’opera è presentata nei se- di partire come missionario losi. Gli obiettivi attuali della guenti termini: “Avendo sog- per le isole Hawaii, prima an- Fondazione sono dunque quel- giornato per sette riprese nelle cora della sua ordinazione sa- li di “partecipare allo sradica- Hawaii e sull’isola di Molokai cerdotale. Dà l’addio ai suoi mento della lebbra e al con- per esplorare tutti i luoghi in genitori Ð si trattava proprio di trollo della tubercolosi”, il che cui visse Damien dal 1863 al un addio, all’epoca – e si im- costituisce una sinergia molto 1889, e per fare lo spoglio de- barca su una nave che lo con- fruttuosa. Ma la lebbra resta gli archivi civili e religiosi lo- durrà, in cinque mesi, da Bre- per la Fondazione una preoc- cali, Hilde Eynikel è inoltre mehven a Honolulu, capitale cupazione capitale, in quanto stata la prima ad avere accesso delle isole Hawai, passando essa non è stata ancora debel- senza restrizione agli archivi per Capo Horn. lata e saranno ancora necessari della congregazione dei Padri Dal 1864 al 1873 Padre Da- molti anni per cancellare com- di Picpus, l’ordine di Damien, mien esercita un apostolato pletamente la malattia, anche a Lovanio”. classico ma con un dinamismo nelle sue sequele, dalla super- “Questa biografia è il risul- poco ordinario. Nelle immen- ficie della terra1. tato di un’inchiesta senza pre- se regioni che gli sono affidate Nel 2000 lanceremo una cedenti. Se ne trae una figura circola costantemente a caval- nuova campagna intensiva di di una verità e di una portata lo, per mantenere il contatto individuazione della lebbra eccezionali, che per la sua di- con tutti i suoi fedeli, ammini- nel Bihar, uno stato del nord mensione universale raggiun- strare battesimi, intrattenere o dell’India, in cui si trova anco- ge quelle di un Gandhi o di costruire luoghi di culto, ecc. ra il 25% di tutti i casi di leb- una Madre Teresa nella nostra Nel corso di quegli anni le bra nel mondo e in cui abbia- epoca”. autorità delle isole Hawaii, mo individuato e posto sotto “Damien vi appare non sol- che formavano un regno, si trattamento circa 120.000 nuo- tanto come il missionario eroi- pongono il problema del trat- vi casi nel 1998. co, ma anche come un combat- tamento da riservare ai lebbro- Per comprendere ciò che tente in conflitto con la sua ge- si, sempre più numerosi – a 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 89

causa di un’epidemia di cui si menticare i propri obblighi di prattutto gli alberi giganti: (...) teme il contagio. Il Consiglio preghiera e di evangelizzazio- l’illustre Padre Damien”6. Sanitario delle isole acquista ne, che costituiscono ogni Molti altri, in realtà, hanno allora un territorio su una pe- giorno buona parte del suo vissuto con i lebbrosi o presso nisola a nord di una delle iso- programma, darà un andamen- di loro e alcuni sono morti di le, chiamata Molokai: mura- to nuovo a questo centro. lebbra, come Padre Damien. glia rocciosa di 600 m. da un Per le centinaia di lebbrosi La figura di Padre Damien è lato, il mare agitato dagli altri che si trovano sotto la sua pro- oggetto di una particolare sim- tre lati. I lebbrosi saranno dun- tezione Ð da 580 a 1.166 se- patia, specialmente in Belgio. que deportati con la forza e re- condo un rapporto ufficiale Ð Il ritorno delle sue spoglie in legati in questo stretto recinto. si trasforma spesso in “medi- quel Paese, nel 1936, è stato co, infermiere, organizzatore, un avvenimento nazionale. Gli Dal 1873 al 1889 Damien carpentiere, giardiniere, bec- sono stati dedicati numerosi presta la sua opera in questo chino”4. Si ha spesso d’altron- articoli e libri. La sua beatifi- luogo, in mezzo ai lebbrosi. Il de Ð inevitabilmente? Ð sotto- cazione inaugura in qualche superiore dei missionari aveva lineato all’eccesso il carattere modo una nuova èra, che il chiesto dei sacerdoti volontari polivalente e le qualità ecce- Cardinale Danneels ha caratte- per Molokai: Damien accettò zionali di questa azione. A cre- rizzato come segue: “Fratelli e immediatamente. Partì per la dere ad alcuni testi e cartoons sorelle, per lungo tempo abbia- colonia dei lebbrosi, si affe- – sì, Padre Damien esiste in mo ammirato Damien come zionò a loro e, infine, decise di cartoni animati Ð Damien un eroe. é giunto il momento non lasciarli più. avrebbe fabbricato lui stesso di pregarlo come un santo”7. In tutti quegli anni agì con il un gran numero di bare, il che Per quanto riguarda la Fon- dinamismo, la foga e l’indi- non è accertato. A questa bella dazione Damien, l’esempio 89 storia, come ad altre, bisogna dato è spesso ricordato da nu- senza dubbio preferire la ve- merosi articoli e pubblicazio- rità storica. ni. L’immagine di Padre Da- Damien sapeva perfetta- mien figura spesso nei nostri mente che lui, da solo, non po- testi e ci rinvia sempre alla teva bastare al compito e per realtà di un’azione ecceziona- questo chiese aiuto, a più ri- le che la Fondazione intende prese, a partire dal 1873: reli- tradurre in termini moderni, giose, missionari, medici, aiuti ma con la stessa dedizione, laici finalmente arriveranno, a con la stessa foga e anche con fine percorso. Diverse persone lo stesso realismo. proseguiranno la sua opera, Infine, bisogna menzionare quando la lebbra avrà avuto un film di Paul Cox, “Padre ragione di lui, nel 1889. Damien”, proiettato sugli Padre Damien, che viveva schermi in Belgio e che conti- in mezzo ai lebbrosi e non ri- nua la sua carriera nel mondo. fiutava alcun contatto, con- Girato sui luoghi stessi, a Mo- trasse la lebbra verosimilmen- lokai, con l’aiuto di H. Ey- pendenza nell’azione che sono te nei primi anni del suo sog- nikel, il film riporta, in manie- le sue grandi qualità. Si tratta- giorno a Molokai: la diagnosi ra viva, i principali aspetti del- va per lui di proseguire la sua venne compiuta nel 1884 e da l’attività di Damien e contri- attività di missionario e, ad quel momento la famosa buirà a farlo meglio conoscere esempio, di presentare Gesù ai espressione da lui usata (“Noi e comprendere. suoi parrocchiani come “il lebbrosi”) acquista tutto il suo Come convenuto, ho limita- medico del corpo e dell’ani- significato, sul posto e nel to il mio intervento alla figura ma, il compagno”. Nel 1874, mondo. di Padre Damien. Ma la nostra redige un primo bilancio: una L’azione di Padre Damien è Fondazione ricorda volontieri chiesa, 116 battesimi, 30 fune- sempre più degna di nota e gli anche la grande figura del dot- rali, 10 matrimoni3. attira qualche sospetto e qual- tore belga Hemerijckx, che ha Ma non si limiterà alla cura che gelosia, in particolare da curato i lebbrosi in Congo e in delle anime. Trattandosi di si- parte dei protestanti, ma anche India, e naturalmente la gran- tuazioni molto dolorose, tanto affetto, ammirazione e aiuto, de figura di Raoul Follereau. dal punto fisico che morale, specialmente da parte di prote- egli si adopererà per migliora- stanti come il Rev. Chapman di Infine, e per orientare even- re la sorte dei lebbrosi. Si oc- Londra5. tuali riflessioni, voglio citare cuperà quindi di alloggio, ali- due vecchi testi classici. mentazione, feste, cure medi- Già celebre in vita – cele- Il primo è di J. Leclerq, in che. Ad esempio, si interesserà brità che egli non aveva cerca- Santi del Belgio: “I santi del molto attivamente a diverse to – Padre Damien è sempre Belgio sono i migliori di noi, possibilità di trattamento ed più famoso dopo un secolo, fi- ma sono tra di noi, e se non interverrà lui stesso senza po- no alla sua beatificazione nel hanno i difetti di molti di noi, sa, fino a procedere a volte al- 1994. é stato fatto notare che restano loro alcune lacune”. l’amputazione. A prezzo di un nella “fitta” foresta degli “eroi “Per dirlo in una parola, essi lavoro instancabile, e senza di- della carità”, “conosciamo so- mancano di grandezza. La 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 90

santità richiede una virtù spin- Ma è la Chiesa ad essere loro Cerf/Racine, Paris, 1999 (edizione origi- nale in olandese, 1997). Traduzione in ta al grado d’eroismo. Nessun prigioniera regale. Da vivi, es- inglese: Molokai The Story of Father popolo dona gente più onesta si le hanno dato tutto. Da mor- Damien, Alba House, New York, 1999. e brava, ma noi siamo ribelli ti, ne fanno una testimonianza 3 EYNIKEL, op. cit., p. 170. 4 Ibid., p. 175. La maggior parte dei alla magnificenza. E si tratta vivente, ne sono i testimoni e i nostri dati è tratta dal bel libro di H. Ey- di magnificenze morali...”8. giudici”. nikel. Tutto il capitolo finale del li- 5 Da Chapman a Damien, 4/2/86: “Gradite questa lettera come un debole bro, intitolato “Il dibattito del- Sig. ANDRÉ DE SCHUTTER omaggio del mio affetto per voi che mi la santità”, sviluppa questa Fondazione Damien avete rivelato cos’è l’eroismo”. Da Da- idea, passando in rivista un Belgio mien a Chapman, “Permettetemi di pre- gare per voi e per me, riuniti nella stessa certo numero dei nostri santi. fede e nella stessa chiesa, riceveremo un é lecito pensare che il presti- giorno la stessa corona”, O. ENGLEBERT, gio di Damien stia in parte Le Père Damien, apôtre des lépreux, Pa- ris, 1940, pp. 205-206. proprio in questa magnificen- 6 Histoire universelle des missions za di cui faceva prova a Mo- catholiques, Grund, Paris, tomo IV, p. lokai. Note 40. 7 Damien, un portrait, Service de Ed è G. Bernanos ad escla- 1 Opera di riferimento: La lèpre, a cu- presse de l’archeveché, Bruxelles, 1994. mare nella sua Lettera agli In- ra di H. Sansarricq, Universités fran- Chi si ricorda ancora di Sainte Alicee di glesi: “Il culto dei santi scan- cophones; Ellipses, Paris, 1995, p. 384. Schaerbeek a Bruxelles, morta di lebbra Egalement “Santé du monde”, rivista nel 1250? dalizza molti di voi, che li cre- dell’OMS. 8 J. LECLERC, Santi del Belgio, Caster- dono prigionieri della Chiesa. 2 H. EYNIKEL, Le Père Damien, man, Paris-Tournai, 1953, p. 185.

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Una testimonianza

Il nostro impegno per il con- denziato altri bisogni oltre la il Regno di Dio è fondato su trollo della lebbra in Mumbai è cura: una pietra di scarto. iniziato nei primi anni Settanta. – la necessità di assistere i – I “lebbrosi che sono cura- Eravamo tre missionari del casi anziani e deformi; ti” ci ricordano che il Regno di PIME (Pontificio Istituto Mis- Ð la riabilitazione di quelli Dio è vicino. sioni Estere): un dottore, un’in- curati. Ð I lebbrosi, con la loro fede, fermiera e me stesso, assistente Per questo è stato necessario mi hanno indicato la via del sociale. un nuovo progetto che abbia- dialogo religioso. Nel 1976 abbiamo registrato mo realizzato 40 km fuori Mi sono accorto che la riabi- un’associazione LOK SEVA Mumbai e che abbiamo chia- litazione più radicale di una SANGAM (Associazione per il mato SWARGA DWAR (Porta persona non consiste tanto nel servizio al popolo) e le autorità del Cielo). Questo non è solo dargli un lavoro, quanto nel sanitarie di Mumbai ci hanno un centro di riabilitazione e un renderla cosciente di avere una assegnato due quartieri della ospizio; noi lo chiamiamo ash- missione. Se loro capiscono città che allora avevano una ram cioè posto di riflessione e che, proprio come lebbrosi, so- popolazione di un milione di di preghiera, poiché avendo no dei profeti con un messag- abitanti. Essendo in periferia, percepito che i lebbrosi, come gio, avranno anche un motivo la popolazione in trent’anni si categoria, hanno dei messaggi per vivere. è raddoppiata. Con l’aiuto di per la società, ho pensato di una ventina di paramedici ab- preparare un posto dove questi P. CARLO TORRIANI biamo setacciato tutti i quartie- messaggi possano essere am- missionario del PIME ri poveri a noi affidati per sco- plificati. prire i primi segni della lebbra e, negli anni Ottanta, avevamo in cura circa quattromila leb- Quali sono i messaggi brosi. Con l’avvento della ri- dei lebbrosi? fampicina e della terapia mul- tipla il numero dei lebbrosi in Ð La morte, di cui i lebbrosi cura nei nostri registri è sceso deformi ne sono l’immagine, a circa ottocento. non è la fine ma solo la porta é stato senza dubbio un suc- del futuro, la Porta del Cielo. cesso, seppur coi suoi limiti, Ecco perché il nostro ashram poiché il numero di nuovi casi si chiama Swarga Dwar. non è diminuito e finché non si Ð I lebbrosi che da sempre avrà un vaccino non si può sono come “pietre scartate” ci prevenire la malattia. richiamano alla mente “la pie- Nel frattempo la lunga con- tra scartata” per eccellenza: vivenza coi lebbrosi ha evi- Gesù Cristo. Ci ricordano che 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 91

Un’esperienza dall’Africa

Vorrei innanzitutto ringra- lati censiti. Quindi ci si poneva gli infermieri dei distretti. Bi- ziare gli organizzatori di que- davanti la necessità di incon- sogna fare una premessa sul sto simposio per avermi defi- trare una strategia diversa, per livello di formazione accade- nito “leprologo”, ma non vo- permettere di raggiungere, nel mica di questi infermieri e sul glio usurpare titoli che non mi minor tempo possibile, il 100% loro “interesse” (a quell’epo- appartengono; quindi debbo dei malati esistenti, di rivalu- ca) per il Programma: la mag- precisare che sono semplice- tarli clinicamente e di iniziare gior parte degli infermieri era mente un medico volontario il trattamento adeguato a tutti (ed è tuttora) di livello “basi- che ha trascorso gli ultimi 10 coloro che risultassero clinica- co”, il che significa che hanno anni in Mozambico, prevalen- mente attivi. fatto la sesta classe elementa- temente come “advisor” al Programma nazionale di lotta alla lebbra; ho, quindi, una maggiore esperienza di ge- 91 stione, e un po’ di esperienza clinica accumulata sul campo, ma ritengo che questo non sia sufficiente per definirmi un “leprologo”. Altri amici e colleghi qui presenti hanno esperienze uma- ne da presentare e condividere con voi sicuramente più inte- ressanti delle mie e più prolun- gate nel tempo. Io vorrei piut- tosto approfittare di questi 10 minuti per condividere con voi alcune considerazioni sul pas- sato recente e sullo stato attuale della lebbra e del programma di lotta a questa malattia in Mo- zambico, e alcune preoccupa- zioni sul futuro dei malati di All’inizio del 1991, siamo re e hanno seguito un corso lebbra all’inizio del nuovo Mil- riusciti a far parzialmente mo- sanitario di 1 anno e mezzo; lennio. dificare presso il Ministero molti di loro hanno difficoltà Quando ho cominciato a la- della Sanità la norma relativa a scrivere e a leggere corretta- vorare in Mozambico, nel all’uso degli antibiotici desti- mente in portoghese; molti in- 1990, altri colleghi prima di nati al trattamento di questi fermieri addetti al programma me avevano già svolto nei 6 malati: mentre in precedenza vi erano stati mandati per pu- anni precedenti un lavoro mol- la possibilità di prescriverli nizione, perché alcolisti, o to qualificato e importante per era ristretta solamente ai me- perché avevano commesso l’organizzazione del Program- dici leprologi (2 in tutto il gravi infrazioni disciplinari o ma di lotta alla lebbra e per Paese) e ai supervisori pro- perché non affidabili sul lavo- l’introduzione della poliche- vinciali (11), a partire dall’a- ro. Questo era il materiale mioterapia, in condizioni estre- prile 1991 questi farmaci pos- umano inizialmente disponi- mamente difficili: un Paese in sono essere prescritti anche bile; devo dire che buona par- guerra civile, in cui molto da “infermieri opportunamen- te di queste persone continua spesso era difficile anche sod- te formati” per fare la diagno- tuttora nel programma, anche disfare i bisogni più elementari si e dare seguimento ai malati se Ð ora Ð con motivazioni di sopravvivenza. Comunque, di lebbra. completamente diverse. D’al- il lavoro svolto da questi colle- Dunque, la condizione base tronde sta scritto che “la pie- ghi, mozambicani e stranieri, posta dal Ministero della Sa- tra scartata dai costruttori è aveva permesso di implemen- nità era l’esistenza di infer- divenuta pietra angolare...”. tare il Programma e di iniziare mieri capacitati: dall’agosto Per questo personale, biso- la polichemioterapia racco- 1991 abbiamo così comincia- gnava quindi “inventare” mandata dall’OMS. Purtroppo to con corsi nazionali di for- schemi diagnostici e classifi- era stato possibile raggiungere mazione riguardo la lebbra cativi semplificati (anche a solo il 7% dei circa 19.000 ma- della durata di 4 settimane per scapito di una perdita di qua- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 92

lità). Abbiamo quindi deciso, disponibili, di espandere pro- ning attivo e di educazione sa- già con la preparazione del gressivamente le attività dia- nitaria della popolazione ci primo Manuale per il Pro- gnostiche e terapeutiche a tut- avevano permesso di ottenere gramma, di abbandonare la te le zone accessibili del Paese un contemporaneo aumento classificazione di Ridley e Jo- nonché di porre le condizioni della scoperta di nuovi casi: pling e di adottare la classifi- per una loro ulteriore espan- mentre negli anni ’80, veniva- cazione semplificata in Pau- sione non appena la guerra no scoperti meno di 1.000 casi cibacillari e Multibacillari, fosse terminata e le condizioni all’anno, verso la metà degli proposta dall’OMS. La diffi- di mobilità fossero divenute anni ’90 il numero medio di coltà consisteva nel dare indi- minimamente sicure. nuovi casi scoperti ogni anno cazioni chiare (e in un certo A partire dal 1995 tutti i di- superava i 4.000, con indica- senso “salomoniche”) su cosa zione che i casi erano sempre si intente per Pauci- e cosa si più casi veramente nuovi e intende per Multibacillare. scoperti in fase relativamente Una pubblicazione del grup- precoce. po di leprologi di Addis Abe- Era comunque già evidente ba veniva in nostro aiuto, in- nel ’97 che il Mozambico, a dicando una sensibilità buona somiglianza di altri Paesi al (anche se relativamente a sca- mondo, non sarebbe riuscito pito della specificità) quando per il 2000 a raggiungere l’o- si fosse stabilito che PB erano biettivo dell’“eliminazione” i casi con un massimo di 5 della lebbra (definita come ri- macchie ipopigmentate e che duzione della prevalenza a 92 MB dovevano essere consi- meno di un caso attivo per derati tutti gli altri casi. Per 10.000 abitanti, livello ritenu- quanto riguarda i nervi peri- to come non più un problema ferici, i PB erano quelli con per la salute pubblica). Le un massimo di 3 nervi inte- estrapolazioni da noi fatte ci ressati. permettevano allora di preve- Scusate se vi sto tediando dere una possibile “elimina- con queste informazioni tec- zione” per il 2003-2005. niche, ma mi servono per in- Nel frattempo, nel 1997, dicarvi il livello di semplifica- l’OMS ha convocato un grup- zione che avevamo dovuto stretti del Paese disponevano po di esperti in lebbra per va- adottare per poter implemen- di un infermiere in grado di lutare la situazione esistente tare il programma, date le diagnosticare (con una ragio- al mondo e programmare la condizioni esistenti (e in parte nevole affidabilità) e di tratta- strategia per gli anni successi- persistenti tuttora) nel Paese. re la lebbra, e a fine 1996 il vi. Da questo gruppo di esper- Questo tipo di classificazio- 100% dei malati registrati ti sono uscite alcune osserva- ne, da noi adottata ufficial- stava ricevendo la MDT se- zioni e proposte, una delle mente all’inizio del 1992, e condo gli schemi dell’OMS. quali Ð a mio parere Ð riveste inizialmente criticata da alcu- Questi schemi prevedevano il un’importanza fondamentale ni esperti della OMS, è stata trattamento polichemioterapi- per il futuro dei malati di leb- poi accettata ufficialmente co, con due farmaci per i pa- bra. dall’OMS stessa nel 1995 con zienti PB durante 6 mesi, e Cercherò di riassumerla e la pubblicazione della sua con tre farmaci per i pazienti di proporre ai partecipanti a Guida per l’eliminazione del- MB durante 24 mesi. Una questo simposio alcune rifles- la lebbra come problema di certa mole di studi clinici sioni. salute pubblica. In questa aveva ampiamente dimostra- é stato detto che la classifi- stessa guida era chiaramente to l’efficacia e la sicurezza di cazione clinica in uso (quella esposto quello che il pro- questo regime di trattamento, a cui ho accennato poco fa) gramma in Mozambico stava che permetteva di curare pra- “esagerava” nella classifica- già applicando da qualche an- ticamente il 100% dei malati zione dei malati: la maggior no, cioè che la bacilloscopia con un tasso di ricadute infe- parte dei malati classificati della lebbra non era essenzia- riore all’1% dopo 10 anni. clinicamente come Multiba- le per la diagnosi e la classifi- Questi schemi di trattamen- cillari sarebbe stata di fatto dei cazione dei malati. La diagno- to così efficaci ci avevano per- Paucibacillari e avrebbe potu- si e Ð sottolineo Ð la classifi- messo di curare circa 14.000 to essere trattata con un regi- cazione, e quindi la scelta dei pazienti e di ridurre progressi- me terapeutico più breve, cioè tipo di trattamento potevano vamente il numero totale dei non con il regime di 24 mesi, essere fatti esclusivamente su malati in trattamento da più di ma con uno più corto, che base clinica (tipo e numero di 19.000 del 1990 a circa 10.500 venne proposto in 12 mesi. lesioni cutanee e di nervi inte- del 1997. Il miglioramento Sono completamente d’ac- ressati). dell’“immagine” del program- cordo con l’affermazione del- L’adozione di queste e di al- ma, assieme alla ricerca dei l’OMS che la maggior parte tre norme semplificate ci han- malati precedentemente censi- dei malati classificati come no permesso di utilizzare al ti e alla loro rivalutazione cli- MB sia probabilmente PB; meglio il personale e le risorse nica, e alle attività di scree- nella nostra esperienza l’86% 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 93

degli MB ha effettivamente stretto, mentre i vari posti sa- Ritengo che non sia scienti- pochi bacilli nel proprio cor- nitari periferici dove si era fico e nemmeno etico sostitui- po (cioè ha una bacilloscopia scelto di organizzare la dia- re un trattamento che era di- alla diagnosi di grado 0 o 1 o gnosi clinica e il trattamento mostrato efficace in pratica- 2) e solo il 14% è definibile dei malati di lebbra (per faci- mente il 100% dei casi per in- come “altamente bacillifero”. litare l’accessibilità al tratta- trodurre un trattamento più Il grosso problema consiste mento e la loro adesione alla breve che deliberatamente la- nell’identificazione adeguata terapia) si incontrano a di- scia fuori (o rischia di non cu- di questo sottogruppo di pa- stanze variabili dai 25 ai 120 rare) il 14% dei malati. zienti, che deve continuare ad km. Quindi non è possibile ri- Ho qualche dubbio che vor- essere trattato per 24 mesi (o conoscere questo sottogruppo rei condividere con voi. almeno per più di 18 mesi, di malati altamente bacilliferi, Ð A che cosa serviva questo come dimostrato in alcuni che Ð ripeto Ð con un tratta- accorciamento della durata studi clinici), pena non venire mento di soli 12 mesi, come della MDT a meno di tre anni curati e quindi presentare ri- proposto dall’OMS, non vie- dal fatidico anno 2000, in cui cadute a distanza di alcuni an- ne curato. bisognava “eliminare” la leb- ni, potenzialmente con bacilli Nel 1997 stavamo prepa- bra? resistenti agli antibiotici già rando una nuova versione del Ð Forse serviva a ridurre ar- usati. Manuale di lebbra, che si è tificiosamente il numero tota- Bisogna anche dire che non arenata su questa questione le dei malati in trattamento esiste nessuno studio clinico della durata dei trattamento per tentare di raggiungere “a controllato che dimostri l’effi- dei malati MB. Una serie di tavolino” la meta prevista? cacia dei 12 mesi di tratta- lettere dell’OMS (tre per la – O c’era la necessità di ri- mento per i malati MB; uno precisione) ai responsabili durre il costo del trattamento 93 studio è ancora in corso, ma mozambicani del Programma, dei malati, che dipende da do- non mi consta che siano stati e un seminario tenuto ad nazioni internazionali? ancora pubblicati i risultati, Abidjan, hanno convinto il Non vorrei che queste do- neppure preliminari. In un’e- Ministero della Sanità mo- mande suonassero come illa- poca cosiddetta “scientifica” zambicano ad accettare il trat- zioni malevole in un Anno ciascuna modifica di uno tamento per la durata di 12 Santo in cui, al contrario, do- schema di trattamento dovreb- mesi. vremmo tentare di identificare be essere confortata da studi Assieme ad altre, anche aspetti positivi. Ma sono clinici scientificamente con- questo ha contribuito alla mia preoccupato per i nostri fratel- trollati, a meno che il Terzo decisione di dimettermi da li malati di lebbra: per centi- Millennio non significhi il ri- consulente del Programma naia di anni sono stati relegati, torno ad una scienza pre-gali- Lebbra in Mozambico. isolati dalla società, nascosti leiana. Trovo che la decisione di ri- alla vista. Forse che abbiamo Ora, nella situazione del durre la durata del trattamento trovato oggi un nuovo sistema Mozambico (e ritengo anche caldeggiata (per non dire im- di segregazione, dichiarandoli di molti altri Paesi in via di posta) dall’OMS non tenga tutti curati in 12 mesi, elimi- sviluppo) la separazione fra assolutamente in conto le esi- nandoli dai registri, e lascian- malati altamente bacilliferi e genze dei malati di lebbra, o doli poi al loro destino se fra 5 non risulta assolutamente im- almeno di una percentuale di o 10 anni presenteranno rica- possibile, poiché richiede l’e- questi; i malati sono conside- dute quando i vari Programmi secuzione sistematica di una rati nel loro complesso come nazionali di lotta alla lebbra bacilloscopia alla diagnosi: in quantità epidemiologiche e saranno stati smantellati, dato Mozambico esiste un solo mi- non come persone con diritto che la lebbra è stata eliminata crolaboratorio in ciascun di- ad un trattamento efficace. dal numero dei problemi di salute pubblica? Vorrei che la 47» Giornata mondiale dei malati di lebbra alla quale ci stiamo preparan- do, la prima del nuovo Mil- lennio, non fosse solamente la celebrazione di una ricorren- za, ma mantenesse il suo sen- so, quello di scuotere le co- scienze davanti ai problemi che la società crea ancora per questi malati.

Dott. LEONIDA COMPOSTELLA medico Capo-progetto Homoine Mozambico 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 94

La necessità di una riabilitazione per i malati di lebbra

Introduzione paralizzato può non essere in Il termine “riabilitazione” grado di stare in piedi o di si riferisce ad un processo di- Prima di parlare della neces- camminare bene; questa è retto a permettere alle persone sità di una riabilitazione per i quella che viene chiamata in- che presentano invalidità di malati di lebbra, diamo un’oc- validità. Le invalidità possono raggiungere e mantenere i lo- chiata alla situazione attuale di avere conseguenze fisiche e/o ro livelli funzionali ottimali questa malattia. Ogni anno so- sociali che portano ad un han- dal punto di vista fisico, sen- no circa 800.000 le persone dicap, per cui le barriere fisi- soriale, intellettuale, psichia- che hanno contratto la malattia che, culturali e sociali poste trico e/o sociale, fornendo lo- attiva, mentre il numero di co- dalla società rappresentano un ro gli strumenti per cambiare loro che ne hanno sofferto in la propria vita verso un più al- passato e che sono stati curati to livello di indipendenza (NU per l’infezione da batterio so- Standard Rules 1994). 94 no circa 11-12 milioni. é diffi- La lebbra colpisce i nervi cile dire quante siano nel mon- periferici di tutto il corpo pro- do le persone infette, sia in fa- ducendo una perdita della sen- se sub-clinica o con segni cli- sibilità e perfino la paralisi dei nici della malattia non ancora muscoli, benché non coinvol- diagnosticati. ga il sistema nervoso centrale Il secondo aspetto importan- (cervello e midollo spinale). Il te che deve essere compreso è danneggiamento dei nervi può il concetto del continuum del- essere lento e diretto oppure la prevenzione per la riabilita- può essere improvviso e indi- zione. Quando la malattia può retto attraverso complicazioni essere prevenuta prima del- come le reazioni della lebbra. l’insorgenza dell’infezione, ad Poiché non esiste una pre- esempio mediante la vaccina- venzione primaria per la leb- zione, si parla di prevenzione bra, l’unica via per prevenire primaria. Attualmente, non le invalidità fisiche causate da abbiamo nessuno strumento questa malattia è attraverso per la prevenzione primaria l’individuazione precoce dei della lebbra. Quando l’infezio- nuovi case e il loro adeguato ne ha preso piede, e se possia- problema molto importante. trattamento con la terapia mo prevenire l’insorgenza del- Nel caso della lebbra è noto MDT. Allo stesso tempo, le le invalidità, si può parlare di che le invalidità sociali cau- reazioni alla lebbra devono prevenzione secondaria. Infi- sate dallo stigma svolgono un essere trattate presto e in mo- ne, se la malattia ha già causa- ruolo notevole nell’impatto do adeguato. Tuttavia, studi to invalidità, è ancora possibi- invalidante di questa malattia hanno mostrato che le nuove le promuovere una prevenzio- nella vita delle persone. Quin- invalidità possono insorgere ne terziaria affinché le invali- di, anche in persone senza al- anche dopo aver iniziato la te- dità presenti non peggiorino e cuna conseguenza fisica della rapia MDT, e questo può indi- non ne sorgano altre. Nel caso lebbra, può esistere un impat- care la bassa priorità data alla della lebbra, sia la prevenzio- to sociale negativo sulla pro- prevenzione delle invalidità e ne secondaria che la terziaria pria vita. Perfino i membri alle attività di riabilitazione in sono possibili e necessarie. della famiglia dei malati di un programma di controllo Il terzo concetto generale lebbra si possono trovare nel- della lebbra. é importante ri- per comprendere la questione la condizione di dover fron- cordare che le reazioni della riguarda l’impedimento, l’in- teggiare invalidità sociali. lebbra e le relative invalidità validità e l’handicap. Quando Si calcola che siano circa possono insorgere anche dopo la malattia porta ad un cattivo 2-3 milioni le persone con aver completato la terapia funzionamento fisico o fisio- conseguenze visibili della MDT, quando la persona, logico del corpo, ad esempio lebbra. Almeno teoricamente, cioè, è già “curata”. alla paralisi di un muscolo, si tutti i dieci milioni di persone A parte le persone che han- parla di impedimento. A cau- che hanno completato le cure no un’invalidità visibile do- sa di ciò la persona può non della terapia MDT possono vuta alla lebbra, esiste un al- essere in grado di svolgere al- essere a rischio potenziale di tro gruppo a rischio, cioè cune attività, ad esempio se conseguenze sociali della leb- quello delle persone con sola- ha una muscolo di una gamba bra. mente una perdita di sensibi- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 95

lità nei piedi, nelle mani e ne- lità nei piedi dovrebbero usa- dell’insorgenza delle invali- gli occhi. Essi sono ad alto ri- re calzature protettive prima dità. schio di sviluppare invalidità che appaiano le prime ulcere, e hanno bisogno di una cura anche se in pratica ciò non av- Ci sono anche bisogni di per tutta la vita al fine di pre- viene spesso. riabilitazione socio-economi- venire le complicanze. Si cal- Ð Cura delle ulcere plantari ci dei malati lebbra, che pos- cola che nel mondo siano cir- e delle ferite: quando una per- sono essere riassunti come se- ca 2 milioni le persone con sona ha un’ulcera plantare, ha gue. un’invalidità di 1° grado (con bisogno di curarla e di preve- Ð Sostegno psicologico e perdita di sensibilità senza in- nirla prima che diventi più counselling: possono riguar- validità visibili). profonda e raggiunga le ossa. dare sia una bassa considera- – Fisioterapia: è indicata zione di sé che i tabù sociali per prendersi cura di un corpo esistenti nella comunità e re- Le invalidità fisiche causate paralizzato e nelle fasi pre- lativi alla lebbra. dalla lebbra colpiscono operatorie e post-operatorie. Ð Formazione vocazionale le mani, i piedi e gli occhi Data la necessità di una cura e riabilitazione occupaziona- per tutta la vita, il fisioterapi- le: per le persone che hanno Ð Nei piedi, cominciando sta deve insegnare come pra- perso il posto di lavoro o che con la perdita di sensibilità, ticare gli esercizi da soli. non possono più svolgere il fino ad arrivare alla perdita Ð Apparecchi ortopedici e loro lavoro, la formazione vo- delle dita e ad ossa deformate, aiuti motori: quanti hanno cazionale e la riabilitazione che possono richiedere l’am- amputazioni, hanno bisogno occupazionale possono svol- putazione. di apparecchi ortopedici e di gere un ruolo chiave. Ð Nelle mani, cominciando aiuti motori. Alcune volte an- Ð Collocazione lavorativa e 95 con la perdita di sensibilità che semplici apparecchi co- prestiti per attività autonome: delle dita fino alla perdita del- me i guanti possono svolgere una collocazione lavorativa le dita e alle ossa deformate, un ruolo importante nel pre- formale per un malato di leb- che possono richiedere l’am- venire lo sviluppo di invali- bra non è facile e vi può bene- putazione. dità gravi. ficiare solo un numero limita- Ð Negli occhi, cominciando Ð Chirurgia correttiva, de- to di persone. Per questo mo- con la sensibilità cornea e molitiva e cosmetica: se l’in- tivo viene posta maggiore en- l’incapacità di chiudere gli validità non dura a lungo e se fasi nella promozione di pre- occhi, fino alla perdita com- la persona è stata capace di stiti per finanziare attività au- pleta della vista. mantenere la flessibilità delle tonome. é importante ricordare che giunture mediante esercizi – Necessità particolari dei questa progressione delle in- adeguati, la chirurgia può es- malati di lebbra anziani con validità nelle mani, nei piedi e sere utile. Anche se essa può invalidità gravi e che vivono negli occhi non è inevitabile e essere considerata troppo co- nei lebbrosari: queste persone può essere prevenuta con una stosa per il beneficio che può possono non essere in grado diagnosi precoce e con un’au- apportare a un numero limita- di diventare autosufficienti e tocura delle parti del corpo to di persone, purtuttavia può hanno bisogno di una cura per che hanno perduto la sensibi- svolgere un ruolo importante tutta la vita in istituti. lità. Anche dopo che hanno nel creare consapevolezza cir- fatto la loro comparsa, le in- ca il programma contro la leb- Cambiamento della situa- validità possono essere rever- bra nella zona, così che nuovi zione dei malati di lebbra e sibili nella fase iniziale e il lo- casi possano essere individua- loro bisogni. La situazione ro peggioramento può essere ti ad uno stadio iniziale, prima della lebbra è cambiata radi- prevenuto mediante un’auto- cura e servizi adeguati.

Bisogni principali di riabilitazione dei malati di lebbra

Ð Autocura per tutta la vita: quando una persona ha una perdita cronica di sensibilità o le invalidità sono già presenti, essa ha bisogno di una cura che duri tutta la vita. Ð Calzature protettive: sono utili per la persona con man- canza di sensibilità nella su- perficie plantare dei piedi, al fine di prevenire le ulcere plantari. Idealmente, le perso- ne con mancanza di sensibi- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 96

disponibile a livello naziona- educativi, vocazionali e socia- le è molto spesso incompleta. li. Il CBR può svolgere un Quindi, il fatto di non cono- ruolo importante nel raggiun- scere i vari bisogni non per- gere queste persone che vivo- mette di programmare inter- no nella comunità. venti adeguati per rispondere a queste necessità. Alleanza globale per la ria- Ð In generale: come ogni bilitazione: lavorare insieme altra persona invalida, quanti per le conseguenze della leb- presentano invalidità a causa bra; alcune idee per il prossi- della lebbra dovrebbero rice- mo futuro. Data l’attuale situa- vere servizi di riabilitazione zione sui bisogni di riabilita- direttamente dagli esistenti zione dei malati di lebbra, servizi medici, sociali ed altri l’Associazione Amici di Raoul piuttosto che dover ricorrere a Follereau (AIFO) propone il servizi separati. Il fatto che la lancio di un’alleanza globale maggioranza dei malati di che coinvolga tutte le ONG lebbra viva nelle comunità che lavorano per i malati di impone anche questo tipo di lebbra, l’OMS e altri partners, scelta. al fine di definire le strategie Ð Si suppone che i servizi per ottenere maggiore infor- calmente negli ultimi anni. sanitari di base si rivolgano ai mazione sui bisogni per la ria- Una volta il numero dei casi principali problemi sanitari, e bilitazione e al fine di pro- 96 attivi che necessitavano di che includano i servizi di pro- muovere servizi di riabilita- trattamenti farmacologici era mozione, prevenzione, cura e zione sostenibili che abbiano alto e minore importanza ve- riabilitazione per i disabili come obiettivo l’autosuffi- niva data agli ex-pazienti, in (Dichiarazione di Alma Ata cienza, lo sviluppo e la dignità particolare a coloro che vive- del 1978). Purtroppo c’è an- umana dei malati. L’AIFO vano nei lebbrosari e nelle co- cora molto da fare per rag- propone di organizzare un in- lonie di lebbrosi. Attualmen- giungere questo obiettivo. contro internazionale in colla- te, in alcuni luoghi, il numero – Il termine “pari opportu- borazione con il gruppo per le di ex-pazienti può essere mol- nità” indica il processo attra- Invalidità e la Riabilitazione to più alto dei casi registrati. verso il quale i vari sistemi dell’OMS prima della fine del Questa situazione può essere della società e l’ambiente, 2000, in particolare per le se- illustrata, ad esempio, dalla quali servizi, attività, infor- guenti questioni: seguente informazione sul mazioni e documentazione, Ð verificare i materiali esi- Vietnam (1998): sono a disposizioni di tutti, in stenti relativi alla riabilitazio- Ð 20 vecchi lebbrosari con particolare dei disabili. é im- ne delle invalidità dovute alla 3.971 malati di lebbra; portante assicurare che la leb- lebbra; Ð totale dei casi registrati: bra non venga vista come Ð preparare materiale didat- 2.876; qualcosa di speciale solo per tico per promuovere una ria- Ð totale dei nuovi casi nel alcune persone, ma che i ma- bilitazione specifica attraver- 1998: 1.771, di cui il 29% con lati di lebbra abbiano gli stessi so il PHC; invalidità visibili e il 12% con diritti di tutti gli altri. Secon- Ð preparare materiale didat- invalidità di 1° grado al tem- do il principio dei “pari dirit- tico per promuovere la riabili- po della diagnosi. ti”, i bisogni di ogni indivi- tazione socio-economica at- Ciò è in linea con quanto il duo sono di uguale importan- traverso il CBR; Prof. Smith ha detto prima. Se za, essi devono essere la base Ð test sul terreno del mate- consideriamo il numero di ex- per la pianificazione della so- riale didattico e della strategia pazienti che vivono nelle loro cietà e tutte le risorse devono riabilitativa. comunità, al di fuori dei leb- essere impiegate in modo tale brosari, il numero di persone da assicurare che ogni indivi- Dott. ENRICO PUPULIN che presentano bisogni di ria- duo abbia uguali opportunità Capo Ufficiale Medico bilitazione è del tutto signifi- per partecipare (UN Standard Gruppo Invalidità cativo. Rules 1994). e Riabilitazione (DAR) Organizzazione Mondiale Ð La riabilitazione su base della Sanità (OMS) comunitaria (Community Ba- Ginevra, Svizzera Bisogni di riabilitazione: sed Rehabilitation, CBR) è alcune questioni chiave una strategia all’interno dello Dott. SUNIL DEEPAK sviluppo comunitario per la Direttore Medico Ð L’informazione sulle per- riabilitazione, l’equiparazione Amici di Raoul Follereau (AIFO) sone che presentano invali- delle opportunità e l’integra- Bologna dità di 1° grado (soltanto per- zione sociale di tutti i disabili. dita di sensibilità e non inva- Il CBR viene realizzato attra- lidità visibili) non è disponi- verso sforzi combinati degli bile. Perfino per i malati con stessi disabili, delle loro fami- invalidità di 2° grado (invali- glie e delle comunità, e degli dità visibili) l’informazione appropriati servizi sanitari, 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 97

Il cronista e i malati di lebbra

Questa non è una conferen- “Il segretario di quel lebbro- Adesso non voglio farla lun- za: è una testimonianza. sario – continuò Angiolillo Ð il ga. Non è un intervento su Fol- Prof. Ciccio Pepe, è mio caris- Ho avuto un incontro con lereau, insigne maestro del Be- simo amico. Padre Pio, tutto particolare. ne e della Condivisione. “Sicché lei potrebbe stare in Ho sentito, con un misto di Ne avranno parlato tanti e quel lazzaretto, sotto le mentite smarrimento, sull’orlo dello più autorevolmente di me. spoglie di un medico. Pepe è svenimento proprio, che il mio Questa è puramente e sem- d’accordo, perché si tratta di dito affondava nel palmo della plicemente, ripeto, una testi- dare una mano a quei derelitti”. sua mano. monianza. “Va bene Ð risposi al diretto- Ho avuto la benedizione di Il vecchio cronista che io re Ð ma a una condizione: vo- questo rozzo ma santo Cappuc- sono, scarpinatore del mondo glio andare non sotto mentite cino e sono andato in questo durante cinquant’anni, soprat- spoglie; debbono sapere i ma- lebbrosario. tutto del Terzo Mondo, il vec- lati che io sono un giornalista, Arrivai dunque all’Ospedale chio cronista ha incontrato la rispettoso della loro pena, ma Miulli. 97 lebbra e ha visto vivere e mo- un giornalista. Adesso vi leggerò qualche rire i lebbrosi; e ha ricavato da “Se accettano, sì; se no, non stralcio dei miei reportage di codesta esperienza, unica, una se ne fa niente”. allora, di mezzo secolo fa: grande lezione, persino banale Accettarono. ÇL’Ospedale di Acquaviva del- nella sua immensità e cioè, ca- E così andai, partii verso il le Fonti sorge nel cuore di que- ri amici, che la vita, dono di lebbrosario. sta città antica e gentile, dove Dio, va comunque vissuta sino Debbo dirvi, devo confessar- non avvengono mai furti e de- all’ultimo giorno, quali che vi che allora avevo un’idea bi- litti [allora, perlomeno] e la possano essere le nostre con- blica, mostruosa, terrificante, gente parla un dialetto immagi- dizioni fisiche. della lebbra. noso ed ermetico. E mi ha molto colpito l’in- Espressi il mio timore prima L’ala destra del fabbricato è tervento precedente a proposito di entrare nel lebbrosario per isolata dal resto dell’edificio ed dei disabili. fare il mio servizio a un carissi- ospita 53 malati fuori dell’ordi- é una piaga della nostra so- mo amico, Vittore Fiore, stori- nario: “lebbrosi”. cietà e come diceva giustamen- te l’oratore, bisogna farli senti- re come noi, al nostro livello, soprattutto psicologicamente. Io ero giovane, giovanissimo, una specie di “enfant prodige” quando, negli anni ’50, diciamo mezzo secolo fa, lavoravo ad un giornale che allora era un grande giornale che si chiama- va “Il Tempo”, fondato e diretto da un personaggio straordina- rio, Renato Angiolillo. Costui un giorno mi disse: “Lei se la sentirebbe di andare in un lebbrosario, di viverci qualche giorno, per fare un re- portage ÇLa lebbra vista dal- l’interno»?”. Io risposi: “In Africa?”. “No, non in Africa, in Italia”, mi disse Angiolillo. “Lei ignora che ad Acquavi- co, insigne sociologo di Bari. Sono 53 individui, umili e va delle Fonti, vicino a Bari, E lui mi rispose con molta sereni: 31 uomini, 22 donneÈ. all’Ospedale Miulli, c’è una semplicità: “Perché non vai da E qui dico come sono affida- sezione riservata ai malati di padre Pio e ti fai benedire?”. te al professore di dermatolo- lebbra. Pensate, già allora, nel ’49, gia, ecc., ecc., e poi al prof. “Per l’esattezza – mi disse il siamo a fine febbraio del 1949, Francesco Pepe, il segretario, mio direttore di allora Ð sono Padre Pio era in odore di san- uomo romantico ed attivo, che 53. tità. vive (lo scrivevo allora, nel 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 98

’49) in mezzo ai lebbrosi da 22 e con gli ultimi ritrovati scien- Tanta delicatezza mi com- anni ed è per loro più che un tifici, il sulfone e la streptomi- mosse e mi commuove tuttora. amico. cina, mi disse il medico prima- Si erano avvicinate e mi da- Continuavo, nel mio reporta- rio, che si può sperare di anda- vano festosamente il benvenu- ge: ÇIn Italia, sempre, tenete re avantiÈ. to. presente – e questo può servire Avevo riempito un taccuino Mi venne per istinto di por- agli studiosi di statistica e ai di appunti quando il segretario gere la mano alla più vicina, medici Ð in Italia di veri e pro- mi disse “Li vuole vedere? Se ma quella si ritrasse. pri lebbrosari non c’è che que- la sente?”. “Stia attento – disse la leb- sto di Acquaviva delle Fonti. “Certo!”. brosa – può essere pericolosa”. A Messina, a Cagliari e a Mi fecero indossare un ca- E sorrise come chiedendomi Genova esistono reparti di iso- mice e ci avviammo. scusa. lamento lebbrosi presso i locali Prima di aprire la porta che E qui, a queste parole, il se- ospedali. immetteva nel reparto lebbrosi gretario Ciccio Pepe si avvi- Dal 1927, dal giorno della il segretario mi ammonì: “An- cinò alla lebbrosa, le prese le costituzione, cioè il lebbrosario che a provare un senso di ripul- mani, gliele strinse affettuosa- nazionale, sono passati da Ac- sa, si domini. mente e stringendo quei guan- quaviva 246 malati: 145 uomi- “Sono buoni i lebbrosi, ma toni da scherma, le mani, dico, ni, 101 donne. diventano cattivi se si accorgo- deformi, orrende, alla vista di In tutta Italia i casi di lebbra no che si ha ribrezzo di loro. quella donna, depose un bacio ufficiali che prevedono il rico- “La lebbra è una malattia sulla fronte dell’ammalata. vero coatto, non superano i che spinge persino le madri a Una fronte cosparsa di no- 450È. scacciare con ribrezzo i figli. duli. 98 Poi dicevo: ÇLe ultime cure “È accaduto a qualche fug- “Ma come mai, non ha paura [sempre mezzo secolo fa] a ba- giasco. del contagio?” gli chiesi. se di sulfone accoppiato alla “Una volta un malato si in- Ed egli, il buon Prof. Ciccio streptomicina stanno dando ri- filò le dita nel naso, inumidì le Pepe, mi rispose con una paro- sultati notevoli, a quanto mi di- unghie e aggredì un infermiere la sola: “No”. cono. é ancora presto per dire graffiandogli il viso”. E subito aggiunse: “Grazie a che la lebbra è stata vinta ma la “Sono buoni – disse il segre- Follereau”. scienza non dispera di conte- tario Ð ma possono diventar Ma io, ignaro, domandai: nerla. cattivi”. “Cos’è? un antidoto? un rime- Il bacillo di Hansen, impor- Uscimmo all’aperto e ci ven- dio?” ...Siamo nel 1949. tato in Italia nel periodo delle nero incontro alcune donne in E Pepe, guardandomi con un guerre sante, come in Scandi- camice bianco, cinque o sei. misto di tenerezza e di compas- navia dove si manifestò con Avevano un nastro nei ca- sione, rispose con una certa tal particolare virulenza, non è pelli. quale fierezza: “No, Igor Man. coltivabile, donde l’impossibi- Si erano fatte belle in mio “È il nome di un santo, un lità di uno studio a fondo di santo laico, Raoul Follereau. esperienze determinantiÈ. “È un missionario laico Altra cosa interessante, per – proseguì – un ispirato da Dio, me. un messaggero di Cristo. ÇI medici sogliono distin- “Lui e sua moglie si sono guere [almeno allora era così] messi in testa di alleviare le pe- tre forme: lebbra nodulare o tu- ne dei lebbrosi, di abolire l’im- bercolosa, lebbra anestetica o magine medievale, crudele e nervosa, lebbra mista dall’as- superstiziosa del lebbroso che sociazione delle prime due. va col volto coperto, suonando é una malattia contagiosa, la campanella per avvisare la particolarmente nella forma gente. nodulare, la cui porta sembra “Follereau ha smitizzato la siano le mucose nasali, donde lebbra” continuava questo si- la necessità del più stretto iso- gnore. lamento. Questo, cinquant’anni fa. Grazie ad esso, infatti, la “È una malattia come un’al- pandemia lebbrosa, dal Medio tra: la si può guarire”. Evo ad oggi, cioè al ’49, ha per- Cari amici, questo mi disse il duto di intensità e diffusione. onore, ma le loro mani erano semplice e umanissimo Don Il più importante dei focolai simili a guantoni di scherma. Ciccio Pepe, generoso segreta- si trovava nella penisola Scan- E il viso avevano contratto. rio factotum dell’Ospedale di dinava, ma l’ottima e inflessi- Perché la lebbra è una malattia Acquaviva delle Fonti. bile legislatura ispirata dal Dr. impudica, perché aggredisce E fu così che sentii parlare, Hansen, che scoprì il bacillo subito il volto. per la prima volta, nella mia vi- nel 1871, (l’ho visto al micro- “Sono le meno devastate – ta, di Follereau. scopio, è come una specie di avvertì il Prof. Pepe. Penso che a questo punto sia mazzetto di sigari) ha ridotto di “Sono loro ad accoglierla opportuno raccontarvi un solo gran lunga le proporzioni. perché lei si abitui gradatamen- episodio della mia esperienza, È con l’isolamento assoluto te”. unica, del 1949. 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 99

E, per inciso, tre sono stati i scout, in alluminio, che si pos- penare per Gesù non mi ina- momenti che mi hanno forma- sono schiacciare per portarli in sprisce”. to nella mia vita di lavoro: tasca. Soffre serena, per espiare i – l’incontro con i lebbrosi, Anche i piedi, dice l’infer- peccati suoi e del mondo, in at- intimamente legato a Padre miera, anche i piedi sono così. tesa Ð come lei conclude Ð del- Pio; Caterina non ha smesso di l’alba radiosa del dì che non ha Ð la guerra del Vietnam; sorridere; sul suo viso passa fine. – l’essere stato messo al mu- una sfumatura di indulgenza, Con Follereau ci siamo in- ro in Sudan ed essere rimasto impercettibile. crociati, sfiorati spesse volte. mezz’ora senza sapere se mi ammazzavano, se potevo tor- nare a casa da mia moglie e da mio figlio. E dunque, per tornare alla mia esperienza nel lebbrosario, ad un certo momento, si avvi- cina un’infermiera e dice al se- gretario: “Professore, Caterina attende”. “Allora – mi fece Don Cic- cio Pepe Ð vede, Igor Man, ieri le dissi di una persona vera- mente in odore di santità. Adesso la vedrà. 99 “Questa persona è Caterina Err (Herr)”. Io parlo al presente perché riproduco esattamente quello che ho scritto allora. Questa persona santa è Cate- rina Herr di Cuneo. Lei non ha chiesto che io ve- Non ci siamo mai incontrati. Sta seduta in una sdraio, le dessi le sue ex-mani. Ma viaggiando per l’Africa mani in grembo, una cuffia ne- Lei vuole dirmi che ha com- in particolare e in India appun- ra in testa, le palpebre calate; posto una poesia, per la vittoria to, ci siamo sfiorati. unica traccia umana su di un delle forze del Bene sull’anti- Anch’io sono stato dal famo- viso rinsecchito come una pru- cristo. so Dr. Albert Schweitzer. gna. Aveva diciassette anni, Cate- Straordinario personaggio, “Buongiorno, Caterina.” rina, quando si ammalò. sollevatore degli afflitti, ma in- E lei esce come da una sorta Allora scrivevo “che vive sieme colonialista, una sorta di di letargo, si anima, si protende morendo da 47 anni”. Bismark, sgarbato, sprezzante, in avanti perché è cieca, la leb- Non sapeva né leggere né a Lambarenè. bra le ha completamente corro- scrivere quando venne ad Ac- Mi ricordo che quando ci so tutto. quaviva delle Fonti. portavano la colazione, la mat- E risponde: “Buongiorno, Ha imparato prima di acce- tina, questi inservienti erano benvenuto” con la sua solita carsi. tutti fasciati, avevano delle voce in falsetto acuto dei leb- Ora passa le sue buie e si- macchie sotto le bende: erano brosi più colpiti. lenziose giornate componendo lebbrosi. Una cosa che mi ha impres- versi a mente. Io ormai sapevo, avevo fatto sionato, quando ho incontrato Ecco la forza della vita! altre esperienze, non mi im- sempre i lebbrosi: la loro voce. Fa luce, sveglia i suoni den- pressionavo. È chiaro che c’è una spiega- tro di sé, con le sue poesie. Ma c’era un giornalista in- zione scientifica perché le cor- Me ne recita una. Son pochi glese del Sunday Times che era de vocali evidentemente ven- versi, un sonetto, roba sempli- terrorizzato: la papaia la sbuc- gono toccate. ce. ciavano con le mani. La voce stridula, direi una Versi elementari ma assoluti. (Si dice che sta in incubazio- voce che ti taglia, ti sega il cuo- “Quando la croce mi fu as- ne cinque anni; io ormai li ho re come una lama cattiva. segnata, superati). È orribile e patetica: un’in- piegando la fronte, io l’ho La notte suonava il piano. fermiera le afferra gli avam- abbracciata”. Ha avuto il premio Nobel nel bracci; mi mostra, con gesto La rassegnazione si è tramu- ’52, se non sbaglio, il signor professionale, facendole ruota- tata in gioia. Schweitzer. re sui polsi, le mani di Cateri- Cosa sono le mie pene, si E Follereau, nella sua infini- na: due cartoccetti informi di chiede, in confronto a quelle ta e fanciullesca bontà, ne ri- carne squamosa. patite da Cristo e a quelle che mase colpito. Mi spiegano che la forma l’umanità Gli infligge ogni Con tutto il rispetto per nervosa fa ritrarre i tessuti. giorno? Schweitzer, io preferisco il Le dita rientrano, come quei “E la Croce che a Lui mi santo anonimato di Follereau. bicchierini da turismo, da boy unisce, Chi voleva bene a Follereau 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 100

invece, era Madre Teresa. luminata di questa missionaria gnori appresso ai malati, sacri- Entrambi avevano visto e e le regala metà del suo tempio ficando giorno dopo giorno, sperimentato come ci fosse, per farne ciò che lei chiama un dobbiamo prendere coscienza come ci sia tuttora, implacabi- ospedale dei morenti, cioè una e forse, non dico, vergognarci le, un sinistro matrimonio fra decente camera ardente per i del nostro modo di essere ma la lebbra e la fame. vivi. della nostra superficialità, della Attenzione, il 2 marzo del “Voi sapete che Madre Tere- nostra dimenticanza. ’63, in Torino, Follereau tenne “Bene – dice Follereau – ero una conferenza al teatro Cari- a Calcutta quando Suor Teresa gnano. mi telefona che a Kaliga, in un Disse, fra l’altro: “A Calcut- ‘ospedale dei morenti’, una ta, gli sventurati agonizzano giovane lebbrosa stava per mo- per la strada e ce ne sono centi- rire. naia su centinaia, non ditemi “Mi recai là – dice Folle- che è ributtante. reau. “La prima volta che vi sono “Si trattava di una donna andato ero terrorizzato – è che lo stato civile diceva avere sempre Follereau che parla Ð 22 anni. all’idea di scavalcare questi “Era pressappoco della mia agonizzanti e questi cadaveri. statura, era una donna normale “Ma poi, e questo è il peg- e aveva avuto due figli. gio, dopo quindici giorni face- “Io la vidi – dice Follereau – vo come tutti gli altri”. impotente, uscire dalla sua 100 Anche a me, all’umile vec- atroce esistenza con sussulti chio cronista che vi parla, è convulsi. successo lo stesso a Benares. sa è stata spesso contestata in “Quando fu morta, ebbi il Camminare sopra tappeti di varie sedi perché si dice: ‘Ma violento impulso di pesarla. lebbrosi, che al posto del naso questa cosa fa, assiste la gente “Suor Teresa ed io pren- hanno un mandarino sfatto. che muore?’. demmo fra le braccia questo Dunque, a Calcutta, conti- “E beh, vi pare niente? piccolo corpo e lo portammo nuava nel suo famoso discorso “Da allora, ogni notte, Suor sulla bilancia. che scosse tutta Torino, una Teresa, aiutata da giovani in- “Quella donna di 22 anni città fredda come Torino! Ce diane, percorre le strade di Ð dice Follereau Ð quella don- ne vuole! Calcutta, raccoglie gli agoniz- na alta come me, pesava 20 A Calcutta, la polizia ha il zanti e li conduce in quel de- kg. compito di prendere gli ago- posito dove essi muoiono non “Mi sono accorto – continua nizzanti che muoiono nelle come dei cani, ma come degli Follereau Ð che in questo mon- strade e di presentarli a tre uomini”. do, nel XX secolo di cristiane- ospedali, uno dopo l’altro. E qui, vorrei aggiungere alle simo [perché eravamo nel se- Se questi ospedali li rifiuta- parole di Follereau, che il bel- colo scorso] ci sono ahimè al- no Ð e li rifiutano sempre per- lo di Madre Teresa è che lava tre lebbre che non quella a cui ché sono stracolmi – la polizia il moribondo, gli dà dei buffet- ho consacrato la mia vita. ha l’ordine di riportare i malca- tini e le sue sorelline pure, li “Vi sono altre lebbre molto pitati là dove li ha trovati ed es- assisteva, li aiutava a trapassa- più contagiose e terribili della si finiscono per morire sul mar- re ognuno secondo la sua reli- lebbra e per le quali non vi è ciapiede o nel rigagnolo. gione. alcun conforto tranne il nostro Nel ’65, quando andai da Cioè non cercava di prevari- amore. Madre Teresa, la situazione era care. “E la prima di queste lebbre identica e credo che tuttora sia Questo, mi dicono personag- – dice Follereau – è la fame”. la stessa. gi autorevolissimi, colpì, scon- La fame che fa sì che oggi i “E tuttavia – parla sempre volse il Santo Padre quando fu due terzi dell’umanità (questa Follereau Ð Suor Teresa ha det- laggiù da Madre Teresa. è una conferenza del 1963), la to: ‘No, io non posso dormire E Madre Teresa lo prese per fame fa sì che oggi i due terzi senza incubi, non posso man- mano e insieme andarono a fa- dell’umanità – pensate, i due giare di gusto sapendo che re questo servizio. terzi dell’umanità – due uomi- ogni notte, davanti alla mia Cioè, lasciare che il Figlio di ni su tre, non mangiano a suf- porta, nella mia strada, degli Dio morisse con le parole ri- ficienza. infelici nostri fratelli in Dio, tuali della sua religione, nel se- La fame che fa sì che ogni agonizzano’. gno che Dio è Uno, Unico, So- anno muoiano, non pesando “Allora, Madre Teresa Ð rac- lo, Clemente e Misericordioso. magari venti chili come la po- conta Follereau [per altro, per “Adesso qua c’è un episodio vera lebbrosa di Calcutta, ma inciso, questa conferenza è uno Ð racconta sempre Follereau Ð perché non hanno mangiato straordinario reportage, incre- che vi voglio leggere perché è quanto bastava per vivere. dibile! Lo dice uno del mestie- veramente terribile ma vi dà la Morti di fame: 35 milioni di re] ebbene Madre Teresa Ð rac- cognizione se non stiamo a far uomini. conta Follereau Ð va dal grande chiacchiere, bisogna che pren- Oggi mi risulta che ogni 30 sacerdote di Kalì, il quale ri- diamo coscienza noi che non secondi muoia nel mondo un mase sconvolto dalla carità il- siamo come tanti di questi si- bambino. 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 101

O ammazzato da un proiet- lebbrosi, i morti di fame, come mi rivolgo a chi l’ha conosciu- tile, o ammazzato dalla fame. mai quest’uomo non merita, al to Ð e lo dico con un sentimen- Ora io mi chiedo Ð intanto pari di Padre Pio, di Madre Te- to di dolce invidia Ð questo a vi chiedo scusa se mi sono di- resa, il cosiddetto processo di pensarci bene conta sino a un lungato e vi ringrazio della vo- beatificazione? certo punto. stra pazienza Ð ma vorrei chie- Con tutto il rispetto, penso Perché, cari amici, Eccel- dermi in chiusura come mai che qualcuno dovrebbe riflet- lenze, Signore e Signori, la questo personaggio della sto- terci sopra e tornerò su questo gente, gli umili, i morti di fa- ria contemporanea di cui si è argomento sul mio giornale, in me, i lebbrosi, il popolo di parlato e diffusamente, questo televisione e sulla rubrica che Dio, Raoul Follereau lo ha già santo laico che ha compiuto faccio sullo “Specchio” che è fatto santo. trenta volte il giro del mondo il magazine del nostro giorna- Professor IGOR MAN in slancio d’amore e di carità le “La Stampa”. Giornalista verso i suoi fratelli derelitti, i Però, a ben pensarci, e qui Italia

La lebbra, parola come sinonimo di emarginazione

101 Non ho la pretesa – né vi zione popolare, hanno perpe- fantasia popolare, così come sarebbe lo spazio in questa se- tuato nei secoli questa conce- nella letteratura e in una pub- de Ð di proporre un excursus zione discriminatoria. Tanto blicistica a buon mercato, im- storico del ruolo che la lebbra che ancor oggi le cronache re- magini e descrizioni ad effet- ha conosciuto nel corso dei gistrano casi di Paesi, anche to, come non avviene per altre secoli, anche nella sua acce- avanzati, nei quali la segrega- forme patologiche che pure zione lessicale, come genera- zione degli ammalati, isolati rappresentano veri e propri tore di esclusione, di abban- da ogni rapporto umano, è an- flagelli nei Paesi più poveri: si dono e di condanna. Una ric- cora una pratica all’ordine del pensi alla denutrizione, alla ca bibliografia in proposito giorno. Talvolta c’è davvero cecità, alle malformazioni in- documenta come nel passato l’impressione che il medioe- fantili, tanto per fare alcuni lontano e ancora in quello più vo, con le sue paure e le sue esempi. La lebbra resta per vicino a noi, il termine stesso cupe visioni della vita, sia an- molti ancora il male del riget- impiegato per indicare chi era cora presente tra noi. to e dell’esclusione: a dispetto affetto dal male (oggi più cor- é abbastanza evidente co- degli sforzi di quanti Ð Folle- rettamente conosciuto come me a perpetuare questo rifiuto reau in testa Ð si sono battuti Morbo di Hansen) o il solo nei confronti dell’ammalato per dimostrare l’infondatezza sospetto della malattia, ba- di lebbra abbia contribuito da di tante paure, se non nel no- stassero per escludere dal sempre la manifestazione me della carità, in quello del consesso civile il malcapitato, esteriore del male, con le sue buon senso e della ragione. come colpito da un castigo di- menomazioni e le sue mutila- Chi vi parla non può di- vino, affetto da impurità mo- zioni, che ha generato nella menticare le accoglienze rice- rale, da peccato. E perciò stesso condannato all’isola- mento e quindi alla morte cer- ta, quando non decretata ex lege dalla comunità stessa. Cito dal volume di Stanley Browne La lebbra e la Bib- bia, edito in Italia dall’Asso- ciazione Amici di Raoul Fol- lereau: “Le più dure misure di persecuzione, di segregazione coatta, di privazione dei diritti legali e sociali, di separazione forzata delle famiglie, hanno lasciato tracce in molti dei pregiudizi ancora esistenti og- gi nella cristianità”. Aggiungo che esegesi spesso affrettate dei testi biblici, interpretazio- ni moralistiche e le scarse co- noscenze scientifiche del ma- le legate a forme di supersti- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 102

tato francese parla degli am- e sentimentale, finalizzata a malati di AIDS come “delle richiamare in modo emotivo specie di lebbrosi che provo- l’attenzione dell’opinione cano il contagio con la traspi- pubblica sulla situazione di razione, il contatto e la sali- tanti sventurati. va”? Quando alcuni esponenti Certo, la gente rimane col- di amministrazioni pubbliche pita più dell’immagine soffe- del nord Italia lanciano pub- rente di chi è ferito dal male blicamente l’“allarme lebbra” che non dagli sforzi organiz- tra gli immigrati sulla base di zati della scienza, condotti alcune notizie di stampa, per nell’anonimato e nel silenzio sostenere una politica di dei laboratori, per vincere la espulsione e misure restrittive lebbra. È normale, è umano. nella concessione dei permes- Ma, inconsapevolmente, si di soggiorno? E cosa pensa- forse si è finito per perpetuare re quando si legge sui giorna- l’idea di una realtà ineluttabile li, come è avvenuto qualche che investe più il campo della tempo fa, di un’inchiesta carità che non quello della ri- aperta dalla Procura di Anco- cerca scientifica e della pro- na a carico di una società mozione umana. é vero che commerciale che distribuiva molte cose vanno cambiando, vute da alcuni colleghi qual- un gioco per bambini a dir po- per gli sforzi congiunti di tanti che anno fa, al ritorno da un co inquietante: si trattava di operatori sanitari, delle asso- 102 viaggio di lavoro in un leb- realizzare attraverso delle fi- ciazioni e dei missionari che brosario africano: accolto da gurine una sorta di identikit di si dedicano a combattere la taluni come se fossi di fatto personaggi da isolare come lebbra e quanto vi è connesso contagiato dal male, escluso pericolosi e che si distingue- in termini di pregiudizio. Ma è anche da una semplice stretta vano per il colore della pelle, i essenziale continuare in un di mano, pensate, se non mi vestiti, la condizione sociale; compito educativo per cancel- fossi prima “purificato”. E co- tra loro c’erano, in compagnia lare il tabù che sta alla base di sa dovrebbero fare allora di mostri e criminali interna- un rapporto sbagliato con que- quelli che trascorrono la vita zionali, anche i lebbrosi. sto male. Fornire un’informa- intera a curare gli hanseniani Non servono commenti, ma zione rigorosa e corretta sul negli ospedali e nei centri di una riflessione si impone sul- contesto sociale nel quale svi- prevenzione? la possibilità che la nostra so- luppare, far conoscere la gra- La paura genera mostri e cietà ha di neutralizzare que- vità di certe situazioni, senza con i mostri alimenta la cultu- ste forme di emarginazione e concessioni alla retorica: que- ra dell’esclusione, qualcosa di di razzismo e di trasformare sto è possibile e non è in con- sinistro e di irrazionale che va una cultura del rifiuto in quel- trapposizione alla carità, anzi al di là di un qualsiasi giudi- la dell’accoglienza e della so- si innesta in essa come un zio logico per diventare una lidarietà. Da “addetto ai lavo- complemento naturale. forma di rifiuto inconsapevo- ri”, come giornalista, io credo Credo che la vera sfida, ol- le, l’omologazione di uno ste- che un ruolo e una responsa- tre a quella della cura e della reotipo che si nutre di igno- bilità particolare competano prevenzione del male, sia ranza e di mancanza di carità. anche al mondo della comuni- quella di cancellare nella cul- E che offende, prima che la cazione, inteso nelle sue varie tura e nella comunicazione di dignità umana, l’intelligenza espressioni: carta stampata, oggi il senso della paura che di chi lo concepisce. immagini, pubblicità. Faccia- ancora ci incatena e che gene- Cosa dire quando allo sta- mo tutti insieme un piccolo ra le esclusioni. dio di vedono certi striscioni esame di coscienza, serena- che bollano i tifosi avversari, mente: forse qualche volta si Dott. CLAUDIO RAGAINI volendoli offendere, come è ecceduto, a fin di bene, in giornalista “lebbrosi”? Quando un depu- una comunicazione pietistica Italia 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 103

Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute

Pontificio Istituto Pastorale “

Seminario di studio I Sacramenti nella Pastorale della Salute

Pontificia Università Lateranense 2-3 giugno 2000 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 104

Introduzione ai lavori

Il tema riguardante i sacra- nia, facendo sì che la Reden- sì necessario per i Lavori del menti nella pastorale della sa- zione di Cristo arrivi ai mala- nostro Dicastero. lute si svolgerà sotto gli aspet- ti. La salute temporale fa par- Desidero ringraziare viva- ti antropologici culturali, an- te della salute eterna, ed è ov- mente tutti gli eminentissimi tropologici fondamentali, teo- vio che in questo senso non si Professori che ci faranno l’o- logici dogmatici e teologici identifichi semplicemente con nore di aiutarci a riflettere su pastorali. Si tratta di uno stu- la carenza di malattie, ma si questo importante tema; siamo dio completo, che corrisponde presenta come una tensione sicuri che con la loro provata ad uno dei settori della nostra verso l’unità umana, verso la competenza ci condurranno programmazione nel Dicaste- sua piena armonia. I sacra- alla meta desiderata. ro: il settore della santificazio- menti sono l’azione di Cristo Ringrazio il Segretario del ne, e che corrisponde al com- che conduce l’uomo a questa mio Dicastero, S.E. Mons. José pito specifico di orientare con vita abbondante. Luis Redrado Marchite, ed il 104 la dottrina del Magistero gli Non si tratta di una semplice nostro Sottosegretario, il R.P. aspetti importanti della nostra terapia così detta religiosa, nel- Felice Ruffini per il lavoro che attività dicasteriale, e che po- la quale si propongano esempi hanno svolto per questo com- trà essere di grande aiuto per esterni da imitare, affinché si pito. Ringrazio Mons. Jean- la pastorale della salute in tut- possa sopportare meglio la ma- Marie Mpendawatu per la to il mondo. lattia, anche se questo esempio coordinazione del programma; Infatti, recentemente si è no- è quello di Cristo; parlando dei ringrazio anche Don Krzysztof tato un capovolgimento nella Sacramenti, non si tratta di Nykiel, officiale del nostro Di- Pastorale della Salute: tanti qualcosa di esteriore che rima- castero, per tutto il lavoro che cappellani hanno cominciato ne al di fuori dei pazienti, ma ha effettuato nell’organizzare ad abbandonare i sacramenti a che aderisce al loro profondo questo Seminario. I miei rin- favore di una presentazione essere e fa parte di essi come graziamenti si rivolgono anche della parola biblica, oppure di forza interna ricevuta di salute. a tutti coloro che nell’Univer- consigli psicologici intesi co- é vero che dobbiamo evita- sità Lateranense, oltre al suo me terapia anche religiosa, e re tutti il così detto ritualismo Rettore Magnifico, S.E. Mons. che spesso traspare come in- e, in quanto possibile, si deve Angelo Scola, hanno contri- fluenzata dal pensiero degli fare una catechesi adeguata buito alla celebrazione di que- evangelici in una prospettiva sul valore ed il significato del sto evento e specialmente al irenica oppure aconfessionale. sacramento che si riceve pri- Rev.do Mons. Sergio Lanza, Bisogna insistere sulla dottri- ma di darlo, ma questo non Preside dell’Istituto Pastorale na cattolica dei sacramenti e vuol dire negare il sacramento “Redemptor Hominis”, con il sulla sua realtà profondamente quando questa catechesi non quale abbiamo promosso que- terapeutica nel campo della sia possibile farla. sto Seminario. Pastorale della salute. In ogni modo, speriamo che E ringrazio anche molto ca- I Sacramenti sono i segni questo studio che stiamo per lorosamente tutti gli assistenti pratici della guarigione che iniziare ci porti ad una illumi- che con la loro attiva parteci- Cristo ci consegna per adem- nazione e ad una pratica più pazione contribuiranno ad piere la missione che ricevia- adeguata per ricevere i sacra- una migliore illuminazione mo di predicare il Vangelo e menti nel campo della salute. sulla pastorale sacramentale curare gli ammalati. La salute Speriamo che tale studio cul- nel mondo della salute. appartiene all’uomo nella sua turale ci apra nuovi orizzonti totalità, e in questa totalità verso gli ammalati ed il Sacra- S.E. Mons. JAVIER LOZANO non si deve soltanto prevede- mento, che lo studio antropo- BARRAGÁN re l’aspetto fisico, o psichico, logico fondamentale veramen- Arcivescovo-Vescovo emerito di Zacatecas, mentale o sociale, ma anche e te ci mostri i fondamenti sui Presidente del Pontificio Consiglio principalmente quello spiri- quali ci dobbiamo muovere, per la Pastorale della Salute tuale. La spiritualità nella sa- che lo studio teologico dog- Santa Sede lute vede l’armonia e l’unità matico approfondisca la natu- profonda dell’uomo, e la ma- ra dei sacramenti e ci conduca lattia si relaziona con la ca- verso un’autentica saggezza renza di armonia e di unità. sulla ricchezza dei sacramenti Tutti i sacramenti, e special- nella Pastorale della Salute, e mente l’Eucarestia e l’Unzio- che lo studio teologico pasto- ne degli Infermi, tendono a rale ci offra cammini pratici dare all’uomo questa armo- dell’agire in questo campo co- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 105

I Sacramenti nella Pastorale della Salute

Se abbiamo fede, i Sacra- proprio la fede sia in grado di Guai, dunque, ad ammalarsi menti sono miracoli; rinnova- proiettarla in una nuova luce, a Orano. Guai ad ammalarsi in no la nostra vita e tutte le cose di conferirle addirittura il senso un mondo che sembra pro- che ci circondano; esprimono di un evento “positivo” di san- grammato soltanto per la “buo- nientemeno che la concreta tificazione. “Voi siete i potenti na salute”. Ecco un primo pun- realtà della salvezza; hanno in- della terra”: queste le parole, to sul quale vorrei svolgere al- somma a che fare con qualcosa belle e terribili, rivolte da Gio- cune riflessioni. di grande, ben più grande della vanni Paolo II, non ricordo Tra i tanti effetti della mo- salute o della consolazione di quando né dove, ad un gruppo derna secolarizzazione potrem- cui sentiamo tanto il bisogno di malati terminali, per esortar- mo annoverare senz’altro que- quando siamo ammalati. Al li- li a pregare. Ma come accettare sta progressiva ascesa della sa- mite, sempre per stare al tema la malattia in un mondo che, lute tra i valori più alti. Basta del nostro incontro, potremmo perfino dire che i Sacramenti 105 sono ciò che dà veramente sen- so alla salute e alla malattia. Ma, come sappiamo, al giorno d’oggi tutto ciò è sempre meno scontato sia per i medici, sia per i pazienti. La cultura della nostra epo- ca, il nostro modo di essere e di sentire, si combina difficilmen- te con la dimensione sacramen- tale; direi che ne ha quasi scar- dinato i presupposti, tutti ripie- gati come siamo su dimensioni sempre più relativistiche, fun- zionalistiche, immanentistiche. é mia opinione tuttavia che non ci si debba perdere d’animo, poiché l’insensatezza e la disu- accantonata ogni idea di sal- guardarsi intorno per capire co- manità di questo nostro ripiega- vezza ultraterrena, sembra or- me “l’importanza degli affari”, mento incominciano a manife- mai capace soltanto di pensare “l’ambiente insignificante” e starsi un po’ ovunque e, in mo- alla salute? “il genere dei piaceri” abbiano do eclatante, proprio laddove C’è qualcosa di sinistro e di prodotto a poco a poco una dobbiamo fare i conti con la realissimo nella descrizione specie di sostituzione della sal- malattia. Con ciò non intendo che Albert Camus, nel prologo vezza con la salute. Il dottor certo sminuire la drammaticità di uno dei suoi romanzi più Rieux, il medico della peste di della situazione culturale nella celebri, ci offre della città di Camus, in un celebre dialogo quale viviamo; semplicemente, Orano, la città della peste. é con un altro protagonista del per quanto riguarda la “pastora- un brano che sembra scritto romanzo, il padre gesuita Pa- le della salute”, mi sembra in- apposta per introdurre il no- nelaux, lo dice espressamente: coraggiante constatare che i stro discorso: “Non è mai pia- “la salvezza dell’uomo è un’e- motivi che la rendono difficile cevole essere ammalati, ma vi spressione troppo alta per me. sono gli stessi che la rendono sono città e paesi che ti sosten- Io non vedo così lontano. La sempre più necessaria. gono nella malattia, in cui si sua salute m’interessa, prima Da che mondo è mondo, co- può, in qualche maniera, la- di tutto la sua salute”2. Ma in munque la si voglia interpreta- sciarsi andare. Un malato ha realtà anche la maggior parte re, la malattia, specialmente bisogno di tenerezza, gli piace degli uomini del nostro tempo quando è grave e colpisce ma- appoggiarsi su qualcosa, è na- sembra interessata soltanto alla gari bambini innocenti, ha turalissimo. Ma a Orano gli salute. Se nella parola latina sempre rappresentato una sorta eccessi del clima, l’importan- “salus” era implicito sia il si- di pietra dello scandalo, qual- za degli affari che vi si tratta- gnificato di salute fisica, la sa- cosa che può mettere in subbu- no, l’ambiente insignificante, lute del corpo, sia il significato glio anche i cuori più forti e più la rapidità del crepuscolo e il di salute dello spirito, ossia animati dalla fede. Cionono- genere dei piaceri, tutto richie- qualcosa che in un certo senso stante sappiamo tutti come de la buona salute”1. richiama la salvezza, oggi i due 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 106

significati si sono differenziati e i moderni non vivendo, lo te- questi valori ultimi. Abbiamo fino a una sorta di estraniazio- mono; e che quanto più la vita così da una parte una medicina ne. Tutto ciò, come è facile in- dell’uomo è simile al morire, e medici altamente tecnicizzati tuire, è avvenuto soprattutto a tanto più la morte sia temuta e (un effetto della moderna diffe- danno della salvezza; se però ci fuggita, quasi ce ne spaventas- renziazione), dall’altra un nu- riflettiamo bene Ð e non poteva se quella continua immagine mero sempre più grande di pa- essere altrimenti – è avvenuto che nella vita medesima ne ab- zienti che vanno dal medico soprattutto a danno del bene biamo e contempliamo, e que- come se fosse ancora l’antico dell’uomo, il quale, per il sem- gli effetti, anzi quella parte, stregone. In teoria, ovviamen- plice fatto di pensare soltanto che pur vivendo ne sperimen- te, nessuno intende ancora alla salute, non ha certo scon- tiamo. E viceversa”3. confondere il sistema religioso fitto la malattia e la morte. Nessuno vuol negare ovvia- con il sistema sanitario; di fatto Tutt’altro. Si ammala e muore mente gli enormi vantaggi che però la salute è diventata la ve- di una malattia e di una morte l’epoca moderna ha consegui- ra salvezza, la malattia la vera che sono sempre più spesso to, allorché a poco a poco sono dannazione, il medico il vero senza senso e senza speranza. stati differenziati gli ambiti del- sacerdote. “Quando c’è la salute, c’è la “salus” come salute del cor- La situazione è senz’altro tutto”: dicevano i nostri nonni. po da quelli della “salus” come paradossale e ha a che fare, a Ma lo dicevano animati per lo più dalla saggia consapevolez- za che non vale la pena di af- fannarsi tanto dietro agli affari del mondo, trascurando il pen- 106 siero delle cose che contano ve- ramente (possiamo accumulare tutte le ricchezze e tutti i piace- ri possibili e immaginabili, ma nessuno ci assicurerà mai che stanotte stessa, per un motivo o per un altro, non ci sarà portata via la nostra vita). Qui la salute che veniva invocata aveva an- cora qualcosa a che fare con la “salus”; aveva in sé anche l’i- dea di salvezza; era insieme la salute del corpo e dello spirito. Oggi invece, quando diciamo che la salute è tutto, pensiamo esclusivamente alla salute del salvezza. Sembra tuttavia che mio avviso, con la natura stes- corpo; lo diciamo perché siamo la radicale separazione tra i due sa del fenomeno della differen- convinti che senza di essa la ambiti abbia fatto sì che, alla ziazione; un fenomeno, che, nostra vita non avrebbe senso, lunga, l’ambito della salvezza vista la sua importanza, merita impossibilitati come saremmo diventasse quasi ridondante, di essere, almeno a grandi li- a goderne a pieno le innumere- con ripercussioni negative an- nee, esplicitato, specialmente voli opportunità. In poche pa- che sulla nostra capacità di nella sua variante sistemico- role, una volta perduta la salu- sfruttare a pieno gli innegabili luhmanniana. Che cosa è, per te, la salute del corpo, non c’è vantaggi di una migliore salute. Luhmann, una società differen- più alcuna speranza; si è perdu- E mi spiego. ziata e complessa? é una so- to tutto. Di qui la rimozione Luhmannianamente parlan- cietà che ha perduto proprio che nella nostra epoca riscon- do, senza alcuna nostalgia per i per questa sua complessità il triamo riguardo alla malattia e tempi in cui il medico coinci- suo centro; non c’è più nulla, alla morte (che sia questo il ve- deva con la figura magica e nessun valore religioso, etico o ro scopo, lo scopo latente, del misteriosa dello stregone, do- politico, che possa rappresen- costosissimo sistema sanitario vrebbe essere abbastanza scon- tare la ragion d’essere della so- nazionale?), ma forse anche la tato che la scienza medica cietà; esistono semplicemente crescente incapacità, special- odierna si occupi della salute tanti problemi (ecco la com- mente da parte dei giovani, a degli uomini e la religione si plessità) che possono essere ri- dare un senso veramente soddi- occupi della loro salvezza. Se solti soltanto selezionandoli, sfacente alla loro vita. però guardiamo i fatti, dobbia- specializzando cioè appositi si- Su questo nesso tra la rimo- mo convenire che la salute si è stemi sociali (ecco la differen- zione della morte e l’incapacità come caricata di significati “ul- ziazione), in grado di risolverli. di vivere una vita sensata ri- timi” e il medico, un medico A ciascun sistema sociale la chiama quasi profeticamente sempre più specializzato, sem- sua specifica funzione di ridur- l’attenzione Giacomo Leopar- pre più restio a guardare la per- re la complessità. Il sistema di, in un brano straordinario sona del malato e sempre più politico ha le sue regole, i suoi dello Zibaldone: “E insomma concentrato tecnicamente sulla codici, le sue funzioni, così co- si può dire che gli antichi vi- malattia, è diventato, forse suo me il sistema economico, quel- vendo non temevano il morire, malgrado, il vero depositario di lo religioso o quello sanitario; 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 107

guai dunque a confonderli tra certi versi inquietante di una tia in uno scandalo insopporta- loro. Nessun sistema può infat- società sempre più funzionaliz- bile. Chi più chi meno, oggi vi- ti interferire con un altro, visto zata. viamo tutti nell’illusione che che il sistema è per sua natura Se guardiamo il sistema sa- tutto sia tecnicamente possibi- chiuso in se stesso, “autorefe- nitario non credo sia difficile le; anche quando lo sviluppo renziale”, capace cioè di vede- vedere quanto esso sia pervaso scientifico tecnologico desta re soltanto i problemi per i qua- da questa logica funzionalista. qualche preoccupazione, in li si è costituito. Per problemi L’uomo sembra veramente re- realtà tendiamo a pensare che nuovi ci saranno sistemi nuovi, legato nell’“ambiente” del si- saranno comunque la scienza e in una sorta di continua e irre- stema. Sia il medico che il ma- la tecnica a porre rimedio ai frenabile differenziazione. lato diventano i poli di un ap- nostri problemi. Ciò accresce Come ho scritto altrove4, per parato che funziona tanto più e la presunzione che le cose del quanto la teoria sistemica sia tanto meglio, quanto più riesce mondo dipendano soprattutto falsa, non possiamo purtroppo a prescindere dall’“umanità” di da noi, dalla nostra potenza; escludere che essa diventi “ve- entrambi. Già negli anni Cin- esaspera il nostro desiderio di ra” nei fatti, che cioè l’odierna quanta, Karl Jaspers aveva po- essere felici su questa terra; to- realtà sociale tenda ad assume- sto l’accento con preoccupa- glie il terreno sotto i piedi alle re davvero la forma che Luh- zione su alcuni “pericoli della cose del cielo. Quanto alla sa- mann le attribuisce. In ogni ca- medicina scientifica”. “Fra me- lute, in questa prospettiva, essa so abbiamo a che fare con una dico e malato Ð scrive Jaspers Ð non è più un dono, il dono più dinamica che, a mio avviso, è si inseriscono cliniche, mutue, prezioso che Dio possa fare tanto più perversa, quanto più laboratori di ricerca. Sorge un agli uomini, ma diventa un “di- tocca da vicino quei sistemi so- mondo che rende possibile una ritto” da rivendicare ad ogni ciali nei quali è maggiormente pratica medica immensamente costo. Bisogna guarire per for- 107 implicata l’umanità dell’uomo. accresciuta nella sua efficacia, za. Se non si guarisce la colpa Se infatti è pensabile che il ma contrastante poi con la con- è dei medici. Un po’ come ac- traffico urbano possa essere or- dizione stessa di medico. I me- cade di fronte ai terremoti: la ganizzato in forma sistemica, dici divengono funzioni: medi- prima cosa che facciamo non è altrettanto non si può certo dire co generico, medico speciali- quella di indignarci per una fa- degli ospedali o delle scuole, sta, medico ospedaliero, tecni- talità che sentiamo magari in- tanto per fare qualche esempio. co specializzato, medico di la- giusta, ma andiamo a caccia di Ma tant’è. Per fronteggiare la boratorio, radiologo”6. Quanto coloro che non hanno costruito complessità prodotta dalla sua ai pazienti, essi sono ridotti le case nel rispetto dei criteri continua differenziazione, la sempre più a semplici “clienti” antisismici. società odierna sembra asse- di un’“azienda” (la ASL) che li Con una battuta un po’ ad ef- condare davvero le istanze fun- cura in modo sempre più im- fetto, potremmo dire che que- zionali dei suoi vari sistemi personale, secondo procedure sta nostra mentalità sta produ- parziali, senza troppi riguardi a standardizzate (i famosi proto- cendo una sorta di “reincanta- quelle che potremmo dire le colli), applicate meccanica- mento” del mondo su base tec- istanze “umane”. Detto molto mente sulla malattia, non sulla nologica. Non è un caso che sinteticamente, per quanto co- persona ammalata. Accade così proprio oggi, nelle cosiddette stantemente evocato nella sua che il guadagno in termini di società occidentali avanzate, si autonomia e libertà, l’indivi- efficienza che certamente si ot- riscontri un grande revival di duo sembra non costituire più tiene da un siffatto sistema sa- riti e pratiche magiche. Come il centro e la ragion d’essere nitario venga pagato in termini aveva ben intuito Max Scheler, della società, venendo piutto- di “umanità”, a causa delle mo- la magia non va classificata tra sto relegato ai margini o, se si dalità di funzionamento di tale le forme di sapere metafisico o preferisce, nell’“ambiente” dei sistema. “Grandi successi tera- religioso, bensì tra le forme del suddetti sistemi sociali. é sem- peutici vengono quotidiana- sapere tecnologico. In effetti, pre più scontato, tanto per fare mente conseguiti su innumere- se ci pensiamo bene, andiamo un esempio, che il mercato, la voli malati – è sempre Jaspers dal mago o dal fattucchiere so- scienza, la politica, i mass me- a dirlo. Ma, cosa stupefacente, prattutto perché ci è insoppor- dia, l’apparato sanitario abbia- vi è un’insoddisfazione cre- tabile riconoscere che, ponia- no tutti la loro logica specifica, scente, tanto presso i medici, mo, per una certa malattia non il loro codice funzionale, col quanto presso i malati”7. ci sia nulla da fare; ci è insop- quale a nessuno è consentito Un’epoca come la nostra, portabile non sapere in anticipo d’interferire. Ragion per cui al- sempre più tecnicizzata e fun- se questo o quell’affare andrà l’uomo non sembra restare al- zionalizzata, toglie con una in porto, se riusciremo o no a tro che adattarsi (se ci riesce, mano ciò che riesce a dare con superare quell’esame, se riu- altrimenti tanto peggio per lui). l’altra; offre certamente grandi sciremo o no a conquistare il Con le parole di Niklas Luh- opportunità per fronteggiare e cuore di quella bella ragazza mann, l’autore che certamente guarire malattie che fino a ieri ecc. ecc. Ciò che non dipende ha tematizzato con la massima uccidevano senza essere nem- da noi (ossia la maggior parte radicalità la posizione funzio- meno conosciute, ma al tempo delle vicende decisive della no- nalista, potremmo anche dire stesso fa crescere in maniera stra vita) facciamo sempre più che “l’uomo non è più il metro esponenziale le nostre esigen- fatica ad accettarlo. Così, per di misura della società”5. Ecco, ze, le nostre aspettative di salu- una sorta di delirio di potenza, in estrema sintesi, il senso per te, fino a trasformare la malat- stiamo perdendo il senso della 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 108

realtà, il senso del nostro vero divina; diventano senz’altro un se moderno, dopo aver confida- bene. intervento di Dio nella sfera to tanto in una vita ordinata e In un contesto socio-cultura- umana per salvare l’uomo dal- senza strappi, quasi “scientifi- le come questo a cui abbiamo la malattia e dalla morte; ma ca”, di fronte alla morte, non appena accennato, e riprendia- essendo anch’essi fondati sulla accetta più neanche la logica mo così il nostro discorso, non croce, ci costringono non sol- del sillogismo più elementare; ci vuole molto a capire quanto tanto a non perdere mai di vista Socrate sul punto di bere la ci- sia difficile oggi parlare di Sa- la sofferenza, ma a diventare cuta è ancora così fedele alla cramenti. Anche i Sacramenti, quanto meno così “folli” da ac- realtà da raccomandare ai suoi infatti, quando non vengono cettarla. discepoli di non dimenticare “il espressamente rifiutati, rischia- Chi ha assistito almeno una debito di un gallo ad Asclepio”. no di venire accolti in modo volta un ammalato sa quanto la So che i Sacramenti rappre- magico strumentale, pensando fede possa dare serenità, forza, sentano molto di più. Ma mi soprattutto alla “salute”, non coraggio nell’affrontare la ma- accontenterei se, in un mondo certo alla “salvezza”. Ciò no- lattia e quanto tutto ciò abbia evasivo, evanescente e crudele nostante, come dicevo all’ini- ripercussioni benefiche, reali, come il nostro, essi ci aiutasse- zio, non è il caso di perdersi anche a livello fisico. Ritengo ro a sopportare il male e la d’animo. Sappiamo tutti che comunque che l’accettazione morte come ha fatto Socrate: dietro il desiderio struggente di di cui parlavo sopra rappresenti da uomini. salute e di felicità, tipico della il miracolo più grande che pos- nostra epoca, sta per lo più la sa fare la fede in un mondo co- Prof. SERGIO BELARDINELLI frustrazione di una cultura che, me il nostro, il miracolo di cui Professore di Antropologia a furia di “artifici”, “artefatti”, l’uomo odierno sente maggior- Filosofica all’Università di Bologna 108 “astuzie” a tutti livelli, ha per- mente il bisogno e al quale, ed all’Istituto “Giovanni Paolo II” della Pontificia Università duto a poco a poco il senso del- forse, è più aperto di quanto Lateranense la realtà. Ma come sapeva già spesso non si creda. Aristotele, la felicità “è un cer- “Tutti gli uomini sono mor- to modo di vivere”; la stessa tali, Socrate è uomo, Socrate è salute, come ha mostrato tra gli mortale”. Su questo sillogismo altri Hans-Georg Gadamer, ragionava Ivan Ilic, il celebre Note non è un “prodotto” del medi- protagonista del racconto di 1 A. CAMUS, La peste, in Id., Opere, co, ma “quanto è naturale in Tolstoj, ossessionato dalla mor- Classici Bompiani, Milano 1974, vol. I, 8 p. 133. sé” . In ogni caso non si prende te che sentiva imminente. “Ma 2 Ibid., p. 306. una pillola per essere felici; né io non sono Socrate!!!” sembra 3 G. LEOPARDI, Zibaldone, 3031. si sceglie di non ammalarsi o gridare poi lo stesso personag- 4 Cfr. S. BELARDINELLI, Una sociolo- gia senza qualità. Saggi su Luhmann, di non morire; possiamo sol- gio, quasi per voler sfuggire ad Angeli, Milano 1993. tanto sperare di essere felici ogni costo alla dura realtà. Eb- 5 N. LUHMANN, Sistemi sociali, Il Mu- nonostante la malattia e la mor- bene bisogna dire che questa lino, Bologna 1990, p. 354. 6 K. JASPERS, Il medico nell’era della te: ecco il realismo vero, sep- battuta è tanto più bella ed em- tecnica, Raffaello Cortina Editore, Mila- pure per certi versi drammati- blematica, proprio se pensiamo no 1995, p. 48. co, della nostra fede. A questo alla morte di Socrate così come 7 Ibid., p. 45 8 Cfr. H.G. GADAMER, Dove si nascon- livello, a livello di fede, i Sa- ce la racconta il Fedone plato- de la salute, Raffaello Cortina Editore, cramenti acquistano una realtà nico. Ivan Ilic, da buon borghe- Milano 1994, p. 42.

I Sacramenti: approcci antropologici

Introduzione quanto nei loro rapporti reci- in relazione col mistero del- proci, illuminano il mistero del- l’uomo, e di arricchirne la com- In questo contributo di ordine l’uomo, e mettono in evidenza prensione. antropologico sui sacramenti, secondo quali dimensioni della Per questo, partiamo da una cercheremo di mettere in evi- sua vita viene raggiunto dalla difficoltà pastorale che è diven- denza una sorta di andata e ri- grazia divina. tata abbastanza generale nei no- torno: Questo doppia riflessione stri paesi occidentali da alcuni Ð da una parte la condizione suppone conosciuti i grandi da- decenni: il fenomeno della re- umana, cioè l’uomo nella sua ti del dottrina sacramentaria, e gressione della pratica religio- natura e la sua inserzione nella gli sforzi intrapresi più recente- sa. Una tale realtà suggerirebbe storia della salvezza, illumina il mente per reinserire la com- difatti che i sacramenti possano mistero dei sacramenti, metten- prensione dei sacramenti nel- avere poco interesse per l’uomo do in luce la loro convenienza l’economia dell’incarnazione di oggi. È veramente così? Pos- ed il loro significato; redentrice e nell’organismo ec- siamo afferrare quanto ciò rive- – d’altra parte, i sacramenti clesiale. Su queste basi, cer- la negativamente del rapporto tanto nella loro struttura interna cheremo di mettere questi dati tra l’uomo e i Sacramenti? 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 109

Che cos’è un come tale all’esterno. Viene fe- incontri mediante i quali è Cri- “cattolico non praticante”? rita quindi la dinamica perso- sto che parla ed agisce: questo nale dell’agire teologale dal- povero sulla mia strada, questa Per tanti battezzati, i contatti l’interno verso l’esterno, l’e- opportunità di servire i miei con la chiesa avvengono solo spressività del cuore filiale nel- fratelli, la mia professione, in occasione delle grandi tappe la carne e nel mondo. Certo, la questa offesa subita che mi dell’esistenza familiare: princi- sincerità interiore trova ancora configura a Gesù crocifisso. palmente la nascita, il catechi- un’espressione in una certa I non praticanti hanno in ge- smo dei bambini fino alle so- preoccupazione di vita morale, nerale un senso molto attenua- glie dell’adolescenza, il matri- ma questa preoccupazione non to di questa presenza vivente monio ed il decesso. A queste è specificamente cristiana (si di Cristo e della sua amicizia si aggiungono le feste di Tutti i può trovarla tanto dai buddisti divina nel cuore degli avveni- Santi, di Natale e di Pasqua. é che dagli agnostici, anzi dagli menti della loro vita concreta. proprio in queste occasione atei). Se c’è ancora fede in Dio Per quanto resta della loro vita che i preti sentono questa fa- o in Cristo, questa non trova sacramentale, è una sacralità mosa affermazione: “Padre, più ad esprimersi in gesti o in sfumata che si sostituisce spes- sono cattolico, ma non prati- parole specifiche ed esplicite: so alla fede vivente in Cristo cante”. Il tutto è assortito tal- ciò vale per i sacramenti ma operante per il potere attuale volta di alcune osservazioni: anche per ogni preghiera pub- della sua risurrezione. L’appar- “Ciò non mi impedisce di pro- blica e visibile, per la preoccu- tenenza ecclesiale tende a ri- vare a fare il bene, o di pregare pazione di manifestare la pro- dursi ad una formalità giuridi- personalmente; vale meglio la pria fede intorno a sé, o ancora ca poco attraente. In quanto al sincerità interiore che la prati- nel quotidiano per il desiderio tessuto della vita quotidiana, ca esterna ed ipocrita, ecc.”. di agire non solo onestamente, vita di famiglia, di lavoro, di 109 Ora quando un dialogo più ap- ma per amore esplicito di Cri- società o di vicinato, non appa- profondito è possibile, ci si ac- sto. re più per la libertà come il corge che i veri problemi si luogo concreto di espressione pongono a tutt’altra profondità. e di realizzazione dell’elezione L’espressione “cattolico non e della chiamata di Dio. Tende praticante” lascerebbe credere a ridursi all’alternanza subita che si è ancora essenzialmente tra costrizioni sociali stressanti cattolici, ma che si è diminuito e distrazioni compulsive. Il bi- semplicemente un poco la fre- sogno di Dio o di sacro non si quenza dei gesti cristiani este- manifesta più che in certe op- riori. Ma in effetti, la non prati- portunità puntuali. ca non rivela forse piuttosto un abbandono sostanziale della fe- 3. Tutta la rappresentazione de stessa? Che cosa crede, che spontanea del reale e della vita cosa vive un “cattolico non si trova quindi toccata. In un praticante” sul piano religio- contesto di non pratica religio- so? Senza voler giudicare le sa, Dio perde il viso concreto, persone caso per caso, l’espe- storico ed incarnato che è suo rienza dei dialoghi pastorali in Gesù Cristo e nella sua permette di discernere un certo Chiesa, ed Egli diventa l’og- numero di tendenze di fondo. getto di una credenza sfumata, “una potenza sopra di noi”. 1. Il cattolico non praticante 2. Questa rottura nella dina- Ogni atto dell’uomo non con- concepisce in generale la vita mica dell’esteriorizzazione pre- cerne più hic et nunc il suo di fede secondo due aspetti: sul suppone quella del movimento amore di Cristo: per il meglio piano interiore, la sincerità di interiorizzazione spirituale. basta intendere avere un bilan- (che può includere una certa Questo significa la capacità di cio morale globalmente positi- vita di preghiera individuale), riconoscere e di integrare inte- vo. Non si tratta più di cristia- sul piano esteriore, la preoccu- riormente la presenza e le ini- nesimo ma di teismo. é fonda- pazione di una vita morale mi- ziative di Cristo così come si mentalmente il mistero dell’in- nimale (non uccidere, essere presentano a me nell’esteriorità carnazione redentrice che vie- generosi ecc.). Tale è per lui concreta: ne perso di vista. Se è storica- l’essenziale della vita cristiana. Ð nei sacramenti che hanno mente vero che la chiesa ed i Ora ciò che manca qui in pri- un carattere visibile, udibile e Sacramenti sono i doni prezio- mo luogo, è l’esercizio esplici- palpabile, e che prendono po- si che Cristo ha pagato per noi to della vita teologale. Certo, sto nella mia storia personale e con la propria vita, non mi non è necessariamente assente, sociale, posso allora sottrarre ad essi soprattutto se la persona ha – più globalmente nella vita volontariamente senza ferirlo conservato una certa vita di ecclesiale, appartenenza comu- nel suo amore per me, e senza preghiera (il che non è purtrop- nitaria che significa e realizza ferire la sua Chiesa mediante po sempre il caso). Ma ciò che l’appartenenza alla comunione la mia assenza: nell’hic et ne resta tende a ridursi alla sfe- divina, nunc; sacramentale, difatti, ra intima individuale, e non Ð ed anche in ogni tipo di questo amore mi è offerto, ed trova più spazi per esprimersi avvenimenti, di chiamate e di egli è con tanto più ardente 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 110

emergenza per Cristo che la mo, il quale mi impedisce di nel mistero dell’incarnazione: mia missione e la mia eternità percepire Cristo come trascen- il sacramento è avvenimento di gli tengono infinitamente a dente i miei desideri. Questa salvezza nella storia della per- cuore e si giocano attualmente. stessa logica indebolisce tutto sona, iniziativa di Cristo che at- Se sono indifferente a questa il campo delle relazioni inter- tualizza l’avvenimento centrale realtà (forse certo senza che sia personali: tende a ridurre l’al- della salvezza, la sua morte e la colpa mia), significa che non tro allo stato di puro mezzo di sua risurrezione per tutti e cia- ho percepito il concreto di que- soddisfazione egocentrica. Per scuno di noi. Il contesto di que- sto mistero che costituisce tut- contrasto, l’obiettività materia- sta equilibratura si trova nella tavia il centro specifico, il cuo- le ed ecclesiale del sacramento mediazione ecclesiale: il Sacra- re battente della fede cristiana. che devo accogliere così come mento si manifesta non solo co- viene dato, manifesta una gra- me grazia individuale ma come 4. Legato al mistero dell’in- zia di cui Cristo stesso, e non il grazia mediante la chiesa e per carnazione, ciò che è in causa è mio sentimento, è l’origine e la la chiesa, luogo concreto della la percezione della realtà con- misura. comunione. Laddove la pratica creta e dell’alterità della Perso- dei Sacramenti sparisce, non ci na e dell’amore di Cristo la cui Il fatto è molto chiaro nell’e- si può quindi stupire di vedere misura è sproporzionata alla sempio del sacramento del per- slogarsi questo equilibrio, tra nostra. Sembra al non pratican- dono. I miei peccati sono stori- una soggettività chiusa ed te che basti la percezione della camente partecipanti della cro- un’obiettività insignificante, tra sua buona volontà morale. cifissione di Cristo, e non pos- un’individualità intimista ed Confrontata in effetti all’amore so ridurre il perdono ad una una Chiesa diventata estranea, ardente di Cristo al suo riguar- gratifica, o ad un dato al quale tra una storicità secolarizzata 110 do, è là una misura molto mise- avrei diritto mediante una pic- ed un Dio astratto. rabile, e quasi deludente. Co- cola preghiera. Al riguardo di me dice Sant’Agostino, “la mi- ogni persona da me offesa, ma sura di amare, è di amare sen- più ancora al riguardo di Cri- I Sacramenti za misura”: questa misura non sto, chiedere perdono suppone e il senso del sacro può essere raggiunta dall’uo- un momento di vulnerabilità mo se egli non la riceve da effettiva. Esso manifesta che il Abbiamo lasciato da parte Quello che, “avendo amato i mio peccato mi rende indegno un punto che occorre guardare suoi che erano nel mondo, li di quanto chiedo, e che il per- ora da più vicino. Si è interpre- amò fino alla fine” (Gv 13, 1). dono è tutto intero dono imme- tata spesso la regressione della D’altra parte, il non praticante ritato di Cristo “che ha amato pratica religiosa nel solo con- non vede interesse nei suoi ge- me e ha dato sé stesso per me” testo della secolarizzazione: sti religiosi che a misura di (Gal 2, 20). Esso manifesta an- quando sparisce la vita sacra- “quanto ciò gli porta”, questo, che che Egli, e non io, è il giu- mentale, non resterebbe che la compreso da un punto di vista dice delle disposizioni interiori vita profana. Ora è sempre più soggettivo ed immediato. Non che mi abilitano a ricevere il evidente che non è così, alme- prende in considerazione se suo perdono. Integrando la no a lungo termine. Da alcuni questi gesti sono concretamen- confessione al ministro man- anni, si parla del “ritorno del te sensibili al Cuore di Cristo, dato da Cristo, la struttura del religioso”. Solo la nostra man- o se portano obiettivamente sacramento del perdono con- canza di contatto vivente con qualcosa alla chiesa ed al mon- sente questa vulnerabilità, que- la cultura reale può spiegare do. È vero, certo, che l’atteg- sto sguardo di verità sulla mia che non ci siamo accorti prima giamento dei non praticanti vita accolta dall’esterno, e la di questo: lo spiritismo diven- non è senza significato: se il gioia insperata del dono imme- tava una moda fin dall’inizio 95% dei giovani che sono stati ritato ricevuto. Tutti i tentativi di questo secolo; fin dagli anni catechizzati si allontanano dal- per cortocircuitare questo mo- ’60, l’orientalismo aveva inva- la pratica religiosa perché, di- mento si rivelano a questo ri- so il mondo della canzone (tra cono, ciò non porta loro niente, guardo insoddisfacenti, tanto gli altri i Beatles); e la diffu- bisogna concludere per lo me- obiettivamente quanto sogget- sione dei temi esoterici e para- no che in parecchi anni di cate- tivamente. psicologici era già molto avan- chismo, non abbiamo saputo Concludiamo l’insieme di zata negli anni ’70 (sarebbe far loro percepire esistenzial- queste osservazioni. Che cosa bastato per rendersene conto mente ciò che portano infatti i rivela negativamente della po- fin da queste epoche, guardare sacramenti. C’è là una vera do- sta antropologica dei sacramen- le scaffalature delle librerie per manda pastorale. Diventata ti la non pratica religiosa? Met- grande pubblico). Questi feno- esclusiva però, questa perce- te in evidenza come i sacra- meni sono diventati massicci. zione dei sacramenti li riduce menti sono per la persona fatto- Indebolendo i riferimenti visi- in occasione di una gratifica- ri importanti dell’equilibrio bili ai gesti cristiani, la secola- zione psicologica, e dunque di spirituale del rapporto a Dio ed rizzazione crea solo tempora- una delusione e di un abbando- a Cristo. Il carattere obiettivo neamente un vuoto religioso: no quando questa gratifica non dei sacramenti permette l’equi- questo è molto rapidamente c’è. È probabilmente là una lo- libratura dinamica tra l’interio- colmato dagli idoli profani (il gica di immediatezza generata rità e l’esteriorità di chi li rice- progresso, il comunismo, la per una parte dall’ambiente di ve. Questa equilibratura ha il scienza, la moda, la gioventù e consumismo nel quale vivia- suo riferimento fondamentale la salute ecc.), poi di fronte al- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 111

la loro incapacità di rendere giamo infine che questo senso che suggeriscono e chiamano il l’uomo felice, dagli idoli espli- del sacro corrisponde anche ad divino, ma non lo comunicano citamente religiosi. Oggi, il un forte ritorno del pensiero più. Ed in un contesto dove problema non è più quello di simbolico per opposizione al l’uomo cerca irreprensibilmen- fare accettare ad un mondo ra- pensiero concettuale e raziona- te il divino, restano questi ten- zionalistico che i miracoli cri- le. Cosmiche od antropologi- tativi mancati di impadronirse- stiani esistono: è di mostrare che, tutte le esperienze simbo- lo, caratteristici dell’antico co- che non sono un caso partico- liche diventano immediate “ie- me del nuovo paganesimo. lare dello “strano” in genere rofanie”, possibilità di una co- Non si può attribuire ai sa- (poteri mentali, UFO, ecc.). munione diretta col divino. cramenti lo stesso tipo di “sa- In che cosa consiste questo Siamo quindi in pieno pantei- cro” di quello di cui vediamo “sacro”, che si sostituisce al smo: un Tutto divino di cui attualmente il ritorno. I sacra- “sacro cristiano” di cui i sacra- ogni uomo è supposto essere menti ci situano come persone menti sono il centro? Global- solo un aspetto, una Totalità di fronte ad un Dio personale, e mente, corrisponde ad un in- (“hole”) che un suo elemento la grazia fondamentale che ci dietreggiamento del viso per- particolare può fare entrare in danno non è un esperienza fu- sonale di Dio: si ha meno a che qualche modo in risonanza nel- sionale del divino, ma una per- fare con “qualcuno” che con l’esperienza simbolica. sona divina reale e distinta, “qualcosa di sacro”, con un mi- Si riconosce qui la figura del Gesù Cristo. Tuttavia, se ciò stero anonimo e multiforme. primo peccato: il tentativo di che abbiamo appena visto è Ne deriva una ricerca di espe- impadronirsi immediatamente esatto, allora la loro relazione dell’assoluto riducendolo a co- col senso umano del sacro non sa (il frutto a portata di mano), è da concepire solo in termini tentativo che si paga con una di opposizione. Da parte dei 111 riduzione di sé stesso a questo non praticanti, le domande sa- stesso stato (gli uomini diven- cramentali appaiono soprattut- tano cose gli uni al riguardo to come desideri di sacralizza- degli altri, o ancora cose sbal- zione delle grandi tappe dell’e- lottate dalle forze che li supera- sistenza. In altri termini, l’as- no). Ora, questa figura del pec- senza di pratica religiosa ha ri- cato è comprensibile solo nel condotto progressivamente il suo rapporto alla grazia origi- loro senso del sacro dalla sua naria che rinnega: “l’essere forma personale e relazionale umano ad immagine di Dio”. in Gesù Cristo, alla sua forma Ora “l’immagine” nel suo sen- pagana coestensiva con la vita so biblico è una realtà quasi sa- dell’uomo, e gravata più o me- cramentale: non solo la “rap- no di immediatezza e di anoni- presentazione” di qualcosa, ma mato. Tuttavia, il peccato feri- in qualche modo la sua presen- sce la natura ma non la distrug- rienze del sacro che non hanno za effettiva (il che spiega il di- ge, e la grazia di Cristo non la più la forma di un incontro per- vieto veterotestamentario di nega, ma la guarisce e la eleva: sonale con Dio, ma di un’im- fabbricare delle immagini di come “nuova nascita”, il batte- mersione in un grande tutto, o Dio). Se è tale la condizione simo intrattiene un autentico di una manipolazione di ener- originaria dell’uomo, ogni suo rapporto con la nascita umana; gie di tipo magico. Nel “chan- agire diventa segno efficace come “maturità cristiana”, la neling” new age, si cerca anco- dell’agire amorevole di Dio: la confermazione ha un legame ra di entrare in contatto con polarità sessuale è segno effi- reale (da precisare) con la ma- “entità spirituali”, ma poco im- cace della presenza del Creato- turità umana. Ciò significa che porta chi sono: l’interesse si re alla sua creatura; chiamati a le domande fatte alla chiesa di trova nelle esperienze dove “crescere e moltiplicarsi”, sacralizzazione delle grandi c’introducono, nei risultati o l’uomo e la donna diventano, tappe della vita rimangono nei poteri ai quali è possibile per il dono stesso della vita umanamente legittime. E nel- accedere per esse. Del resto, le umana, ministri della vita divi- l’economia della grazia che è la domande “chi è Dio” o “chi so- na dei loro bambini; e la rela- nostra, solo i sacramenti cristia- no io” hanno tanto meno im- zione che intrattengono con la ni vi corrispondono adeguata- portanza quanto più le persone Creazione che devono “riem- mente, pure trascendendo que- sono comprese come fasci di pire e sottomettere” è chiamata sta risposta. Lungi dal dovere energie da armonizzare di cui ad essere il luogo del dono di essere disprezzato, il “senso del non è escluso che possano fon- Dio. Il “senso del sacro” sim- sacro” che queste domande sa- dere, anzi dividersi in “sotto- bolicamente inerente ai grandi cramentali manifestano è dun- personalità”. Una tale rappre- avvenimenti antropologici ed que da prendere sul serio: è il sentazione implica anche un al rapporto alla creazione si in- luogo di un desiderio religioso indietreggiamento del senso terpreta come ciò che resta, do- che da una parte è legittimo, e della libertà, ed un’oscillazione po il peccato, di un ordine sa- che dall’altra, se non verrà tra il sentimento di essere sot- cramentale che avrebbe dovuto evangelizzato, tornerà alle for- tomessi al flusso del tempo, e essere coestensivo con l’uma- me pagane che sono natural- tentativi per dominarlo e mani- nità agente. Ciò che resta, è un mente sue fin dal primo pecca- polarlo (le “mancie”). Aggiun- insieme di esperienze umane to. Tutta la sfida del ministero 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 112

parrocchiale sta qui. Non ci si mande intorno alla colpevolez- che lo saranno a breve o a me- può accontentare di soluzioni za ed al peccato (Perché lui? dio termine. La domanda che unilaterali: sacramentalizzando Perché io? Problema del- abbiamo visto porsi in modo sistematicamente, si riducono i l’AIDS), ma anche della sal- acuto nelle parrocchie si tra- sacramenti al sacro pagano, ma vezza (Che c’è dopo?). Que- spone nel contesto della pasto- rifiutando i sacramenti per op- sto, senza considerare il modo rale della salute: che cosa si- posizione purista al sacro paga- particolare in cui queste do- gnificherà concretamente il no, si commette un errore con- mande echeggiano esistenzial- rapporto che abbiamo cercato tro l’uomo, e contro il mistero mente sui personali curanti. Da di identificare tra pastorale dei dell’incarnazione che divinizza un lato, sono esperienze uma- sacramenti ed emergenza di l’uomo non negandolo, ma ne che mettono l’uomo di evangelizzare o di re-evange- guarendolo ed assumendolo. fronte alla sua impotenza radi- lizzare (i malati, le famiglie il La chiave di questa sfida si cale a salvare sé stesso, e nes- personale che cura)? chiama nuova evangelizzazio- suno luogo sembra più adatta- In questo contesto, i sacra- ne: in questo caso, consiste to che quello delle croci uma- menti più immediatamente in nell’accogliere le domande sa- ne più pesanti, per annunciare gioco sono quello dei malati, il cramentali così come sono, la croce vittoriosa di Cristo. perdono, l’eucarestia, l’ordine cioè nel loro stato iniziale pa- Dall’altro lato, è anche un (presenza e ruolo dei preti e gano, per farne il luogo di un campo che il neo-paganesimo dei diaconi), e talvolta il batte- annuncio vigoroso della sal- “new age” cerca di occupare simo in pericolo di morte. vezza nel solo Cristo “perché proponendo per esempio tera- Quali sono i mezzi di manife- non c’è altro nome al cielo e pie psico-spirituali, o accom- starli più chiaramente per ciò sulla terra per cui possiamo pagnamenti dei morenti in vi- che sono: avvenimenti di sal- 112 essere salvati”. sta di una morte “soft”. E non vezza incarnati nelle sofferen- parlo qui delle pratiche di certe ze umane, attualizzazioni della imprese di pompe funebri che, croce e della risurrezione, pas- Conclusione in vista di un sedicente miglio- saggio di Gesù Cristo in Perso- re servizio della clientela, cer- na, avvenimento ecclesiale? Una breve osservazione per cano di ricuperare ministri del Altrettante domande che rin- concludere, sul contesto parti- culto come quasi impiegati per vio ai vostri scambi che segui- colare che rappresenta la pa- cortocircuitare le parrocchie ranno. Vi ringrazio. storale della salute. Un certo (questo fenomeno che si è numero di realtà antropologi- molto sviluppato negli USA Prof. DENIS BIJU-DUVAL Professore di teologia pastorale che prendono un peso singola- comincia ad apparire in Fran- speciale all’Istituto Pastorale re: la sofferenza e talvolta la cia). Tali sono gli elementi che “Redemptor Hominis” della prospettiva della morte, le do- sono da prendere in conto, o Pontificia Università Lateranense

Un Sacramento per la sofferenza: la fede in Dio e la speranza di vita

L’azione rituale del Sacra- verità divina, alla quale l’uo- via che consente a ciascuno di mento è quella particolare mo- mo corrisponde nell’atteggia- essere conforme alla verità è dalità di intervento della Chie- mento della fede, possiede in una via in ogni caso particola- sa grazie alla quale questa si ri- se stessa una dimensione di re. E precisamente a quella volge all’uomo perché, apren- universalità ma senza perciò particolare esperienza che si dosi al Dio che salva, risponda stesso identificarsi con un qualifica come la condizione all’iniziativa divina e possa principio astratto né tanto me- di malattia-(morte) e di soffe- dunque credere1. L’uomo viene no con un elemento generico. renza la Chiesa ha prestato una colto dal Sacramento in una si- La verità divina si estende a piena attenzione lungo tutta la tuazione esistenziale, comun- tutti gli uomini con l’invito per sua vicenda, con una conti- que concretamente qualificata, ciascuno a mettere in atto una nuità che alle ricerche attorno così da richiedergli di articola- presa di posizione che si giu- ai fenomeni della storia risulta re la risposta della fede all’in- stifica alla luce di una verità, più che evidente2. terno di una situazione di vita quella di Dio per l’appunto, A cominciare dai suoi inizi ben determinata. La decisione che, lungi dall’eliminare la la Chiesa mostra così di pren- della fede non rappresenta una singolarità di ciascuno, la sa dere sul serio il rischio e la pe- scelta che si realizzi separata- efficacemente motivare e cu- ricolosità che la situazione di mente dal corso intrapreso dal- stodire. Con questo la verità sofferenza riveste nei confronti l’esistenza e sia con ciò astrat- divina si destina all’uomo, della riuscita di sé alla quale ta dal tempo e dallo spazio. La quando questi decide di sé, e la l’uomo è destinato in forza del- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 113

la creazione. Fin dall’inizio zia della qualità che la testimo- ne ed ottiene la sua visibilità della vicenda della comunità nianza dalla comunità dei cri- mediante la risposta che le è cristiana l’attenzione per quan- stiani deve possedere per poter data dall’uomo, il quale è invi- ti sono malati si esprime me- essere solidale con quanto Ge- tato a credere, portando frutto diante un’azione che è nota e sù ha lasciato apparire attraver- contro ogni speranza, nel fatto precisa nei suoi tratti essenzia- so l’economia della sua attività. che Dio stesso sia venuto a vi- li, anche se, allo stato attuale Nella vicenda personale di Ge- sitarlo in vista del compimento delle indagini, non sempre fa- sù Cristo è in effetti l’ultimo che non delude4. Il sigillo della cilmente ricostruibile nei detta- “tempo” della storia ad essere risposta che l’uomo dà, gli è gli, e che ha per finalità la sal- apparso all’interno della vicen- già stato presentato e concesso vezza di colui che si trova in da dell’umanità, collocando nel in forza della croce di Cristo, preda alla sofferenza. L’invo- cuore stesso della storia il dina- giacché lo stesso Gesù Cristo cazione della comunità, del tut- mismo che la anima. La preoc- “deve” offrire tutto di sé affin- to certa della potenza del Si- cupazione dimostrata dalla co- ché si manifesti la salvezza che gnore in quanto confortata da munità per il malato vuole es- Dio sa donare a colui che rima- quanto ha potuto scorgere nel sere, e lo è poi di fatto, l’e- ne fedele, fedele fino alla fine. “risveglio” e nella liberazione spressione della piena associa- é allora di estrema rilevanza il dalla morte di croce, si rivolge zione dei cristiani a quanto Ge- fatto che Gesù dichiari con la sù ha realizzato con i momenti sua parola e faccia presente di guarigione e di miracolo. Gli con il suo stile di vita come la episodi di guarigione fanno beatitudine di Dio sia già pre- certo la loro comparsa nel rac- sente ed operante in mezzo agli conto del Nuovo Testamento uomini. Ciò che egli si avvia a secondo una misura indubita- specificare è quale sia la forma 113 bilmente più abbondante rispet- nella quale unicamente la “feli- to a quanto non succeda per cità” può risultare il “compi- l’Antico Testamento3. Nell’An- mento” dell’uomo e quale sia tico Testamento sono riportate pertanto il motivo al quale ci si tre sole narrazioni, perfetta- debba ispirare in vista della mente circostanziate, di risana- scelta da fare tra la vera e la menti miracolosi nei confronti falsa felicità, tra l’avere la vita di situazioni di malattia: il fatto e il perderla irrimediabilmente del serpente di bronzo nel de- (Mt 5, 3-12). Gesù si mette co- serto (Num 21, 9), la guarigione sì contro quella considerazio- di Nàaman il capo dell’esercito ne, certo più comune e diffusa, del re di Aram (2 Re 5, 10-14) e che ritiene di scorgere nella fe- la guarigione di Ezechia figlio licità lo scopo a cui l’azione a Lui perché benevolmente ri- di Acaz re di Giuda (2 Re 20, 1- dell’uomo deve tendere. sponda alla preghiera della fe- 11). Ora il più che chiaro am- La felicità più che posta alla de. L’azione della comunità pliamento del numero dei mira- fine dell’azione, e dunque più rende in questo modo del tutto coli di guarigione è voluto dal che essere la conseguenza alla trasparente la continuità che Nuovo Testamento allo scopo quale agendo l’uomo sembre- deve sussistere tra il compito, di mettere appositamente in lu- rebbe in grado di giungere, è in al quale la comunità dei cristia- ce il valore di definitività pro- realtà quanto viene a lui dona- ni si dedica, e la missione, del- prio dell’accadimento di Gesù to perché stia all’origine delle la quale Gesù è stato il prota- Cristo. Nella guarigione si rico- azioni da compiere. La sola gonista, in una maniera del tut- nosce il dono dal quale è ac- possibilità di felicità, nella to unica. L’azione fa parte della compagnata la venuta del tem- quale bisogna intravedere l’au- testimonianza della comunità po definitivo, quello grazie a tentico compimento dell’uo- che riafferma nel corso delle cui Dio introduce il compimen- mo, non definisce ciò per cui e vicende dell’umanità quanto to irreversibile della vicenda verso cui l’uomo opera, bensì Gesù Cristo si è impegnato a degli uomini. la spinta che sorregge e il fat- realizzare una volta per sempre Il compimento, mentre prov- tore che anima l’opera dell’uo- a beneficio degli uomini (cfr. vede a ricolmare l’uomo dei mo. La promessa evangelica Mc 6, 13; 16, 17-18). Nella benefici divini, comporta di introduce con ciò la novità di realizzazione del compito è pronunciare il giudizio di totale una ricompensa che appare l’intera comunità a doversi condanna su quanto diretta- certa per tutti coloro che non sentire coinvolta, ma perché lo mente si oppone alla riuscita operano in vista del ricevere svolgimento e il significato del dell’uomo e, sfidandolo, pro- una ricompensa. La ricompen- compito comune risultino coe- cura solo minaccia e pericolo sa è sicura per tutti coloro che renti con il momento originario per l’uomo. L’opera definitiva vivono della libertà della fede e fondante della fede, il “pre- di Dio è quella stessa della giacché questa, non sorgendo sbitero” ha da svolgere un ruo- quale Gesù vive e in nome del- da se stessa, può alimentare lo che gli è comunque proprio la quale parla con un grado di l’interesse per gli altri. Il dono e quindi non di pura delega autorità che appare subito lar- accolto è la radice del servizio (Gc 5, 14-16). gamente differente da quella destinato a tutti, poiché nel La presenza del “presbitero” degli altri maestri. Questa ope- servizio prestato non vi è nes- è il segno ed insieme la garan- ra di Dio trova la sua attuazio- suna ragione di contraddizione 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 114

o impedimento per la riuscita processo intentato a proposito sa consista la sua azione di re- di se stessi. L’uomo di fede in- del male lo si deve condurre fi- denzione pretendendo di met- contra il Signore nelle neces- no a Dio, per interrogarsi su terli al riparo dal lamento del- sità del corpo materiale di que- quale sia la natura, che è quella l’uomo sofferente6. é il libro sto nostro mondo e in riferi- specifica di Dio, e su quale sia dei salmi, che secondo una mento a come si struttura l’in- il contenuto della volontà divi- prospettiva del tutto esclusiva, contro nella materia sarà pro- na in riferimento all’uomo così ma grazie a cui si viene a rileg- nunciato il giudizio attorno al come egli è nella concretezza gere l’intero messaggio della comportamento che si è tenuto della quotidianità. rivelazione scritturistica, riferi- (Mt 25, 35-36). Pertanto, Dio In effetti, un’alternativa sem- sce la lamentela di colui che non annulla il desiderio di feli- brerebbe sollevarsi tra la bontà soggiace alla sofferenza. cità e di vita dell’uomo ma fa e la potenza divine: se Dio è Nello stesso libro di Giobbe, sì che il desiderio divenga pie- buono perché non provvede lui quanto i miti hanno cercato ri- namente conforme alla verità ad arginare il male, e se è po- petutamente di minimizzare del vivere. In questo senso, an- tente perché allora tollera il – vale a dire la necessità di in- che se soltanto in questo senso, male e l’influsso del male sul- tentare con la divinità la di- la sofferenza della malattia l’uomo e sul mondo?5 La mal- scussione attorno al male – è può essere detta una prova, vagità del male raggiunge, se- proposto come una questione nella misura in cui impone al- condo il giudizio dell’uomo, la inevitabile, quando non si vo- l’uomo di decidersi a proposi- sua espressione più evidente glia appunto banalizzare o sot- to della vita e di quel significa- quando la disgrazia colpisce tovalutare la sofferenza del- to per il quale egli, vale a dire l’“innocente” e ne diventa vit- l’uomo. Giobbe non si mostra nella sua specificità di essere tima, in modo particolare, il né tranquillo né rassegnato, e 114 personale, non vada perduto. bambino “innocente”. L’esten- per questo non si sottrae dallo Il rito sacramentale è per sione della minaccia del male scandagliare quanto più solita- l’appunto quanto consente al- risulta in questa maniera senza mente veniva sostenuto dagli l’uomo malato di attuare la sua confini: non soltanto perché il altri e che gli amici sono pronti decisione a riguardo dell’esi- male giunge a colpire all’im- a ricordare facendolo valere stenza giacché la proprietà del- provviso, ma soprattutto per- come opinione comune. Ciò l’atto rituale della Chiesa con- ché non mostra di avere rispet- che interessa al racconto del li- siste nel mettere in campo ciò to per nessuno o anche di ave- bro è la particolare forma di che il Dio di Gesù garantisce e re una qualche attenuante per “sottomissione” alla quale il rende possibile a totale benefi- qualcuno. Nel caso del bambi- personaggio del testo giunge e cio di ciascuno. Che si tratti di no l’uomo appare privo della per la quale questi, che pure un’autentica decisione da pren- stessa possibilità della parola e non rinuncia ad elevare la sua dere e non di un semplice di- dell’azione, mediante le quali protesta contro Dio, non inten- scorrere che, passando in ras- almeno prendere le distanze de tuttavia arrivare alla nega- segna gli eventuali responsabili dal male, indicandone il grado zione di Dio. In altre parole, della presenza del male, lasci di estraneità rispetto a quanto l’accusa e la protesta di Giob- tuttavia complessivamente im- il desiderio di vita contiene e be non si mettono fuori dall’o- mutato lo stato delle cose, lo rizzonte della fede, ma proprio prova anche il suggerimento dall’interno di essa si cerca un che il filosofo Boezio prospetta chiarimento per poter ritrovare a riguardo della questione del e comprendere più pertinente- male e della colpa. Da carcera- mente ciò che si crede. Questo to e in attesa dell’esecuzione medesimo obiettivo lo si nota capitale egli insiste con il di- operante nella formula del sal- chiarare: “Se Dio esiste, da do- mo che, secondo il giudizio di ve il male e l’empietà? Così alcuni studiosi, riveste la stes- anche il bene da dove, se egli sa funzione che hanno gli “ex non è?”. L’unica formula, che voto”. La preghiera la si for- possa aspirare a identificare la mula in effetti una volta che è giusta posizione della questio- stata raggiunta la finalità di ne del male, riveste pertanto la salvezza della quale il salmo configurazione della domanda, parla. Ma in questo modo, alla quale si risponde solo a dando un forte rilievo al lin- condizione di esporvisi in pri- guaggio della lamentela, l’uo- ma persona. Nella risposta mo, che prega con il salmo, sempre e comunque personale, propone. A tale proposito, e chiarisce come non si possa secondo quanto Boezio sottoli- dunque la chiara certezza del considerare “naturale” da parte nea, ad essere chiamato diretta- profilo nettamente distruttivo dell’uomo il soggiacere alla mente in causa è Dio stesso. del male, la voce più critica spinta del male. L’appello a qualcun altro, che che si eleva contro la prepo- La richiesta spontanea è al- non si identifichi con Dio, tra- tenza e il peso per nulla aggira- lora di mettere fine a tutte sformerebbe la portata di male bili del male è quella riportata quelle forme di religione e a insita dentro la sofferenza e nei testi della Sacra Scrittura. tutti quei sistemi di riflessione dentro la colpa in qualcosa di La Bibbia non prevede di pre- che vorrebbero spacciare il nettamente insignificante. Il sentare chi sia Dio e in che co- male come l’espressione nor- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 115

male della qualità di finitezza una chiarificazione a proposito senza una certa pertinenza, co- dell’uomo e della dote di in- di quanto l’esperienza umana me un tempo religioso, ma una compiutezza del mondo nel del male mette in gioco. L’af- tale qualifica attende di venire cui spazio l’uomo vive. Il male fermazione, secondo cui gli adeguatamente valutata e spie- non è il semplice contrassegno uomini sono esposti indistinta- gata a partire dal senso del tut- dell’essere al mondo dell’uo- mente e costantemente alla to peculiare del comportamen- mo e il semplice dispositivo prepotenza dell’ingiustizia, co- to della fede. L’interrogativo mediante il quale nominarne me non dissolve la causa del cade in particolare sulla capa- l’identità. Il male è propria- cità di culto dell’uomo con- mente ciò che attacca l’uomo temporaneo in quanto questi, aggredendolo nella sua tota- attraverso i progetti che colti- lità, senza limitarsi a metterne va, fa prevalere la figura di in difficoltà un aspetto o a por- una umanità dei fatti, priva di ne in discussione un profilo, tradizioni, la figura di una lasciando sopravvivere intatte umanità che risulta essere in- tutte le altre componenti. Il che sieme fluttuante ed infeconda. significa che non esiste nessun In gioco non vi è la capacità di motivo di necessità dentro l’af- culto dell’uomo presa in se facciarsi del male sulla scena stessa, ovvero considerata nel della vita dell’individuo e del suo costitutivo essenziale, ma mondo degli uomini. Non c’è la possibilità di entrare nella alcuna pertinente motivazione logica singolare dei simboli ri- perché si convalidi la dichiara- tuali della fede. Ora, il rito sa- zione che sostiene come il ma- cramentale dell’unzione oc- 115 le debba esistere obbligatoria- corre assumerlo non separata- mente. Piuttosto la definizione mente da Colui che proprio se- del male è quella che lo indica dolore neppure sa allontanare o condo questo determinato mo- come ciò che di per sé non de- anche perlomeno attenuare il do, quello dell’azione del rito, ve in nessuna maniera e per grado di problematicità con la esprime la sua volontà di sal- nessuna finalità esserci, né quale la presenza del male si vezza ed offre all’uomo il cri- dentro né fuori dell’uomo7. introduce. Lo stesso richiamo terio in nome del quale crede- Nell’esplicitare la propria con- alla qualità della fragilità, che re. Il rito della Chiesa nel trapposizione al male l’uomo accomuna in un unico insieme prendere le distanze dal male orante dei salmi esplicita insie- e sotto un medesimo genere gli colloca l’atteggiamento del me il criterio ultimo delle as- uomini, lascia poi andare cia- Crocifisso nella storia della serzioni che la preghiera pro- scuno verso un destino che non Chiesa a favore dell’uomo di pone, identificandolo nella di- è all’altezza del desiderio di ogni tempo e luogo. chiarazione fiera e risoluta del- riuscita del quale l’uomo si av- é il Crocifisso colui che al- l’esistenza. Come sia possibile verte portatore e su cui fa in- lontana il possibile sospetto che l’uomo giunga ad avere il camminare il pensiero e la vo- dell’uomo nei confronti di un suo nome, quello che gli ap- lontà. Il male è di per sé tutto Dio perverso ed impotente, per partiene in una maniera natu- ciò che sopravviene ad inter- rivelare piuttosto un Dio che ralmente esclusiva e propria, rompere il percorso dell’esi- pur non essendo responsabile in questo sta l’essenziale della stenza dell’uomo rendendola del male, nondimeno non si preghiera dei salmi elevata nei tanto profondamente inintelli- trae fuori dal confronto che casi di sofferenza e male. gibile da costringere ogni per- l’uomo ingaggia con il male. Così la preghiera, cioè il lin- sona a rimanere lontana da L’azione rituale della Chiesa guaggio peculiare della rela- qualunque possibilità di riparo, consente a ciascuno di colloca- zione umana a Dio, fissa e te- in una solitudine che per cia- re la propria condizione di sof- matizza quanto si può facil- scuno non può che essere la ferente nel fuoco di questo ac- mente considerare la caratteri- più completa. cadimento singolare che è quel- stica e la radice tipici del male A questo proposito l’interro- lo del Crocifisso. Il Sacramento e della sofferenza. È l’ingiusti- gativo irrinunciabile per la pra- non è così il semplice strumen- zia a definire il tratto centrale tica e per la riflessione attuali to educativo che cerca di prepa- dell’esperienza del male e dun- della Chiesa riguarda il modo rare la coscienza dei cristiani que il tratto con cui una tale grazie al quale rendere agibile perché il loro comportamento esperienza si impone alla per- il confronto con l’esperienza sia all’altezza delle richieste cezione, ma in definitiva alla secolarizzata di male caratteri- della volontà di Dio. L’azione resistenza, dell’uomo. Il com- stica di questa stagione dell’e- sacramentale consente un’ef- plesso dei discorsi, che mirano poca contemporanea. Anche il fettiva partecipazione alla forza a decifrare in chiave speculati- ritorno in campo del sacro non divina che mette in moto ciò in va l’essenza del male, e il com- sembra saper mutare la ten- cui essa stessa diventa effettiva plesso dei progetti, che esigono denza prevalente della secola- e manifesta la sua potenza. La invece di limitarne in prospetti- rizzazione ma le si affianca, fi- natura di questa forza rimane va pratica la potenza di nega- nendo per ribadirne in sostan- nascosta fino a tanto che l’uo- zione, sono messi prontamente za la linea di tendenza. L’ulti- mo non vi si dedica senza com- in difficoltà, giacché largamen- mo scorcio del secolo appena promissioni, acconsentendo a te insufficienti nel delineare passato è stato definito, non lasciarsi attraversare da essa in- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 116

tegralmente. L’annuncio: “Non stiana (= Bibliotheca “Ephemerides Li- 1971; ID., Apocalisse. Una assemblea li- turgicae”. “Subsidia” 73), C.L.V. - Edi- turgica interpreta la storia (Leggere og- temere”, con il quale Dio ac- zioni Liturgiche, Roma 1993, pp. 303- gi la Bibbia LoB. 2 , 15), Brescia, Queri- compagna il proprio manife- 336; ID., Il sacramento cristiano, in Ce- niana 1982; P. PRIGENT, L’Apocalypse starsi all’uomo, diventa fecon- lebrare il mistero di Cristo, Manuale di de Saint Jean (Commentaire du Nou- Liturgia a cura dell’Associazione Pro- veau Testament, 14), Neuchâtel, Dela- do quando, nell’“adesso” della fessori di Liturgia, Volume II, La cele- chaux & Niestlé 1981 (tr. it.: L’Apocalis- decisione, l’uomo non vi si sot- brazione dei Sacramenti (= Bibliotheca se di S.Giovanni [Commenti biblici], Ro- trae. Il paradosso tutto cristiano “Ephemerides Liturgicae”. “Subsidia” ma, Borla 1985). 88), C.L.V. - Edizioni Liturgiche, Roma 5 P. RICOEUR, Le mal. Un dêfi à la phi- di un “guadagno di per sé sol- 1996, pp. 13-28; ID., Il sacramento e la losophie et à la théologie, Genève, Labor tanto gratuito” dell’esistenza fede, in La Scuola Cattolica n. 127 et Fides 1986 (tr. it.: Il male. Una sfida personale è quanto l’azione ri- (1999), pp. 313-344. alla filosofia e alla teologia, postfazione 2 Per i risultati a cui l’indagine della di Paolo De Benedetti [Il pellicano ros- tuale della Chiesa rende possi- teologia è giunta nel frattempo, dando so], Brescia, Morcelliana 1993); A. LA- bile a ciascuno. é essa a schiu- peraltro pieno rilievo all’istruzione che COCQUE - P. RICOEUR, Penser la Bible, dere all’uomo le condizioni es- l’insegnamento del Concilio Vaticano II texte d’Andre LaCocque traduit de l’an- ha inteso offrire attorno alla questione, glais par Aline Patte et revu par l’auteur senziali per un’adesione incon- cfr. S. UBBIALI, La teologia della unzio- (La couleur des idees), Paris, Editions du dizionata al Dio di Gesù che ne per gli infermi, in Teologia n. 10 Seuil 1998. ascolta senza esitazione chi lo (1985), pp. 259-271; ID., Penitenza - Un- 6 P. BEAUCHAMP, Création et sépara- zione degli infermi, in La Scuola Cattoli- tion. Étude exégétique du chapitre pre- invoca nella fede. ca n. 114 (1986), pp. 565-571; P. ADNéS, mier de la Genèse (Bibliothèque de L’onction des malades. Histoire et théo- sciences religieuses), Paris, Aubier Mon- Prof. SERGIO UBBIALI logie (Théologie nouvelle), Paris, FAC- taigne 1969; ID., L’un et l’autre Testa- Professore di Teologia Dogmatica Éditions 1994 (tr. it.: L’unzione degli in- ment. 1, Essai de lecture (Parole de fermi. Storia e teologia, tr. di Mirella Dieu), Paris, Éditions du Seuil 1976 (tr. alla Facoltà Teologica Magnatti Fasiolo [Universo teologia. it.: L’uno e l’altro Testamento. Saggio di dell’Università di Milano Dogmatica, 51], Cinisello Balsamo [MI], lettura, tr. di Alfredo Moretti, Edizione San Paolo, 1996); A. BÉRARD, L’Onction italiana a cura di Lorenza Arrighi [Bi- des malades. Sacrement de guérison ou blioteca di cultura religiosa, 46], Brescia, 116 de préparation à la mort?, prefazione Paideia 1985); ID., Psaumes nuit et jour, del cardinale Paul Poupard, Paris, Téqui Paris, Editions du Seuil 1980 (tr. it.: Sal- 1996. La dottrina dogmatica approvata a mi notte e giorno, tr. di Giampaolo Nata- Trento è precisata e spiegata da A. DU- lini [Orizzonti biblici], Assisi, Cittadella VAL, Des sacrements au Concile de 1983). Trente (Rites et symboles), Paris, Cerf 7 S. UBBIALI, Teologia, salute e salvez- Note 1985. za. La rivelazione di Dio e i beni dell’uo- 3 G. CRESPY, La guérison par la foi mo, in A.N. TERRIN (a cura di), Liturgia e 1 Per quanto concerne la questione (Cahiers théologiques, 30), Neuchatel, terapia. La sacramentalità a servizio del- generale del Sacramento: S. UBBIALI, La Delachaux & Niestlé 1952. l’uomo nella sua interezza (= “Caro Salu- riflessione teologica sui sacramenti in 4 Sul rapporto tra fede-speranza e li- tis Cardo”. Contributi 10), Messaggero - epoca moderna e contemporanea, in Ce- turgia cfr. P. PRIGENT, Apocalypse et Li- Abbazia di Santa Giustina, Padova 1994, lebrare il Mistero di Cristo, Manuale di turgie (Cahiers théologiques, 52), Neu- pp. 271-312; ID., Il male e la libertà. La Liturgia a cura dell’Associazione Pro- chatel, Delachaux & Niestlé 1964; U. sovrabbondanza del bene e la contrarietà fessori di Liturgia, Volume I, La Cele- VANNI, La struttura letteraria dell’Apo- della perversione, in La Scuola Cattolica brazione: Introduzione alla Liturgia Cri- calisse (Aloisiana, 8), Roma, Herder n. 126 (1998), pp. 433-464.

Segni di salvezza: i Sacramenti nella Pastorale della Salute

La cura dell’uomo sofferen- rito Santo, la sua opera di gua- Mai come oggi la pastorale sa- te nella situazione di malattia rigione e di salvezza, anche nitaria sembra aver acquisito appartiene alla sostanza stessa presso le proprie membra”1. una prospettiva così dilatata e del Vangelo (Lc 9, 16; 10, 19; Fin dai primi secoli cristia- comprensiva. Da esercizio di Mt 10, 58; 6, 7-13...). La mis- ni la cura degli infermi ha carità accanto al letto dell’am- sione, che è impulso e forma avuto un posto di primo rilie- malato essa ha ampliato i suoi dell’azione pastorale, com- vo nella vita apostolica della orizzonti ai problemi dell’eti- prende tutta l’opera di Gesù, la Chiesa. Gli ospedali nacquero ca medica, a quelli dell’am- sua predicazione, le sue guari- per iniziativa religiosa. Se- biente, della qualità della vita, gioni, la vocazione e l’edifica- condo il rilevamento realizza- dell’organizzazione del servi- zione dei credenti. Come per il to dal Pontificio Consiglio per zio sanitario. Maestro, anche per i discepoli la Pastorale della Salute nel Non si tratta soltanto di opera essa ha una dimensione globa- 1988, sono più di 22.000 nel di supplenza. Una decina di an- le: “Il Signore Gesù Cristo, mondo le istituzioni sanitarie ni or sono il cardinale O’Con- medico delle nostre anime e fondate e ancora gestite dalla nor, Arcivescovo di New York dei nostri corpi, colui che ha Chiesa. (in quella diocesi il bilancio rimesso i peccati al paralitico e Questa antica radice si svi- delle istituzioni sanitarie supera gli ha reso la salute del corpo, luppa coerentemente secondo il miliardo di dollari all’anno) si ha voluto che la sua Chiesa modalità diverse, in relazione interrogava sulla ragione di tan- continui, nella forza dello Spi- ai contesti e alle situazioni. to impegno ecclesiale: non era 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 117

forse più opportuno lasciare dalla religione che professa, città virtuale, produce quella questo compito ai Governi? La ognuno finisce con l’essere dissezione tra il mondo-della- risposta Ð ribadiva il cardinale Ð definito dal vestito che porta, vita e il mondo-dei-sistemi che è una sola: perché la Chiesa dai mobili e dagli oggetti di genera la disillusione e lo crede nel valore sacro di ogni cui si circonda, dalla musica smarrimento, la folla delle so- essere umano che non è un nu- che ascolta, dallo sport che litudini. mero né un oggetto, ma una pratica, dalle parole che usa. Dispersione nel supermer- persona che va trattata come Le pratiche più minute della cato del sacro, religiosità an- persona. Poiché l’uomo è la via vita di ogni giorno sono diven- tropologica, cosmica e super- della Chiesa, è attraverso questa tate i segni minuscoli in cui si stiziosa, ma soprattutto fai-da- attenzione all’uomo che passa, scrivono le classificazioni so- te; recezione selettiva e debole obbligatoriamente, anche la ciali, segni distintivi che si di- della fede cristiana, con mar- nuova evangelizzazione. stribuiscono secondo le leggi cata tendenza al sincretismo. E, tuttavia, tale antica pro- generalizzate dell’economia di Una religiosità separata dalla pensione è oggi esposta a con- mercato”3. realtà socioeconomica. testazione. Un crescente disorientamen- L’istituzione chiesa è l’ele- to per il singolo, ma anche mento più coinvolto nella cri- un’aura di autonomia cui non si... ma è anche il più ‘resisten- Problematizzazione si vuol rinunciare. Una mesco- te’. Diminuzione della pratica religiosa. L’osservanza suppo- 1. La deriva culturale ne in primo luogo la perma- nenza; ora le città sono sotto Il disincanto annunciato ogni profilo dei poli di mobi- (Max Weber) e lo smarrimento lità. Il rapido sviluppo urbano, 117 avvenuto, con la sua mescolan- poco favorevole agli adatta- za di secolarizzazione e super- menti individuali alla vita ur- stizione, di dubbio e credulità, bana, costituisce un’aggravan- con l’afasia dei grandi racconti te della caduta della pratica. (F. Lyotard) e il fascino sottile Ma anche nella campagna, tra- dell’aura teosofica orientaleg- sformata in periferia della vita giante... Un panorama variega- urbana, la pratica cessa di co- to e complesso che incrina stituire una dimensione della ogni inflessione metafisica (e vita collettiva, per diventare ogni prospettiva escatologica), una scelta individuale e priva- e porta con sé la relativizzazio- ta, decisamente fragile. ne di tutti i contenuti normativi La parrocchia tende a scom- (aspetto etico): scompare l’idea parire in un insieme topografi- di una qualità morale intrinseca camente indifferenziato... può delle azioni e dei comporta- anche costituire un luogo di menti, sostituita da un riferi- lanza di tolleranza e incertez- raggruppamento per affinità mento pragmatico all’‘interes- za, relativismo e fanatismo. sociali e/o culturali, ma con se’ che è alla base del controllo Paradossale, ma non troppo, se rapporto debole o assente con sociale2. Una maggiore (appa- ha ragione Berger: “L’indivi- la realtà urbana circostante: “In rente) libertà, pagata da un duo completamente tollerante meno di trent’anni questa ci- marcato soggettivismo che si è ipso facto un individuo per il viltà parrocchiale, direttamente ripiega tuttavia in un deludente quale nulla è vero, e in ultima derivata dal cattolicesimo post- narcisismo... analisi, forse, un individuo che tridentino, si sgretola”5. Ne consegue che l’identità, non è nulla. é questo il terreno Il prevalere del mondo dei invece di realizzarsi attraverso da cui spuntano i fanatici”4. sistemi sul mondo della vita un adeguamento a codici pre- Una tolleranza intesa come di- conduce alla privatizzazione scritti (abbattimento dei mec- simpegno e qualunquismo cul- della religione; o al suo ruolo canismi di controllo sociale, turale; un narcisismo che oscil- pubblico mutilato: agenzia di affrancamento etico...), si co- la tra il prometeico (grandezza, servizi in risposta a bisogni struisce non nella, ma come onnipotenza, isolamento...) e il specifici (socialmente utile Ð biografia: l’identità non è più parassitario (superficialità, va- culturalmente irrilevante). rinvenibile nei ruoli e nelle re- cuità, mancanza di progettua- Questa considerazione con- lazioni sociali; diventato uno, lità). duce direttamente al tema del- nessuno e centomila, l’uomo Anche il ritorno del sacro, la salute: anche in questo cam- deve cercarla in un io autore- annunciato con illusa speran- po è apprezzato il ruolo stori- ferenziale; il tragitto iniziato za, si estenua tra ipertrofia ed co e l’impegno attuale delle con il ‘cogito ergo sum’ carte- evanescenza. Anzi, sembra a realtà ecclesiali. Ma non la siano giunge così al suo esito molti analisti che sia messo in prospettiva culturale che la fe- più inquietante: “Non potendo discussione l’avvenire medesi- de comporta, sia sul piano del- essere designato dal nome che mo del cristianesimo nel mon- la concezione della cura della porta, dalla discendenza da cui do moderno. salute, sia su quello delicatis- proviene, dal paese di cui è La transizione dalla civitas simo di alcune cruciali que- originario, dalla terra che oc- alla megalopoli, il sorgere del stioni bioetiche. cupa, dalla lingua che parla, ‘villaggio globale’, e poi della L’era della massificazione è 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 118

al tempo stesso l’era della sog- condivise da tutti, divengono (bombardamento d’amore – e gettivizzazione Illumina que- sempre più superflue”8. la guida di un maestro. Alcuni sto retroterra culturale l’intui- Non si devono sottoscrivere di questi movimenti Ð come la zione di Hegel, con anticipa- i pronostici dei profeti della ‘Christian Science’ Ð influenza- zione lucida e sorprendente: secolarizzazione; sarebbe tut- no non solo la vita religiosa “Conformismo e individualiz- tavia ingenuo pensare che la delle persone, ma anche l’ap- zazione hanno ambedue la lo- situazione attuale corrisponda proccio alla malattia e alla salu- ro radice nel fatto che i vincoli a una depressione temporanea, te, tanto da diventare una ‘reli- e le relazioni sociali si sono al- a un incidente di percorso. Es- gione di guarigione’. lentati e sono diventati meno so chiede pertanto quella nuo- Rimozione della malattia e cogenti... che la mobilità della va evangelizzazione cui chia- della morte nella società siste- società industriale facilita l’a- ma da tempo il Papa. mica, efficientista e culturista; deguarsi ai modelli di compor- La cura della salute ne è ca- e, d’altro canto, ipetrofia salu- tamento socialmente accettati, pitolo essenziale, sia perché le tistica: “La società industriale e favorisce altrettanto il ritirar- sofferenze umane che sono ha individualizzato l’uomo co- si nella sfera delle cose private causate dalla società indu- me produttore e consumatore e personali, lontano dalle con- striale consistono essenzial- e ha disgregato la sua apparte- venzioni e costrizioni socia- mente nell’isolamento sociale nenza alle comunità origina- li”6. e si configurano come ‘morte rie. La famiglia, la tribù, la co- In questa società, intesa co- sociale’, mancanza di rappor- munità del villaggio non sono me ‘sistema di bisogni’, gli ti: una cura della salute da cui più le sue ‘assicurazioni socia- uomini si associano necessa- la persona è assente; sia per- riamente soltanto in quanto ché in essa – la cura della sa- 118 portatori di bisogni, in quanto lute Ð si manifesta il mistero produttori e consumatori. Tut- del male e la forza della Re- to ciò che completa la vita denzione. umana (cultura, religione, tra- La perdita di rilevanza cultu- dizione, nazione, morale ecc.) rale della prassi cristiana di cu- è escluso dai rapporti sociali e ra della salute e della sua intrin- lasciato alla libertà individuale seca connessione con il dono di ciascuno7, a meno che non della salvezza Ð in altri termini si pieghino alla stessa logica, l’appannamento della valenza diventando società di servizi. sacramentale complessiva della In questo senso la religione, cura della salute, come segno che non ha più a che vedere efficace, anche se solo proletti- con il fine principale della so- co, della salvezza Ð porta con cietà, viene tuttavia ricono- sé l’attenzione verso il preteso sciuta in una funzione di sgra- potenziale terapeutico dei nuo- vio e di compensazione. vi movimenti religiosi. La Questo spiega anche la no- maggior parte di coloro che tata scarsa rilevanza sociale partecipano a seminari di stu- della prospettiva cristiana. Es- dio, workshop, incontri di li’ naturali nelle situazioni sa appare sempre più come gruppo, puntano alla salute del d’infanzia, nella malattia, nel- un’etica che si esprime solo corpo e dello spirito, a partire l’invalidità e nella vecchiaia. come esigenza astratta: l’amo- da una esperienza di profondo Di conseguenza, lo Stato mo- re cristiano emigra dalla sfera disagio esistenziale. Le sempre derno è costretto ad organizza- della giustizia e dell’ordina- più numerose organizzazioni re un sistema statale di assicu- mento sociale... spirituali esoteriche, che pre- razione sociale. Le sue presta- Per una religione la stagio- tendono di condurre le persone zioni devono risarcire l’indivi- ne critica si profila quando es- a livelli superiori di coscienza, duo per la disgregazione delle sa subisce l’azione della so- promettono una sicura efficacia comunità vitali preesistenti. cietà civile invece di esserne terapeutica. Posti tra gnostici- Ma poiché il sistema indu- ispiratrice. Sotto questo profi- smo e sincretismo, essi invita- striale non tiene conto di alcun lo si devono correggere e inte- no a fondersi con la Natura e il limite nazionale, culturale o di grare tutte le diagnosi troppo Cosmo, per captare la scintilla altro genere della collettività, centrate sull’esistenziale e sul- della grande Energia spirituale l’organizzazione di servizi sta- l’individuo: si può dire, in un e universale, attraverso un con- tali non può che adeguarsi alla certo vero senso, che la fede tatto immediato e diretto con la disgregazione delle comunità. cristiana è socialmente irrile- divinità che è dentro ciascuno. Lo si vede chiaramente nello vante non perché il mondo è Un nuovo paradigma culturale spostamento delle masse di diventato miscredente, ma che promette salute e benessere manodopera nei Paesi indu- perché non c’è più bisogno di nell’immediato presente. strializzati, di capitali e im- essa in questo assetto di so- Offrono risposta ai bisogni di pianti industriali nei Paesi a cietà: le società moderne han- identità e armonia, di e sicurez- basso costo di lavoro ecc. Ma no imparato a tenersi in equi- za, di riconoscimento e accetta- se lo Stato, come ‘Stato socia- librio in modo tale che “le zione sociale attraverso un’at- le’, non fa che seguire i cam- funzioni di una cultura norma- mosfera di calore e vicinanza biamenti della vita provocati tiva, caratterizzata da idee Ð il cosiddetto ‘love bombing’ dall’industrializzazione, non si 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 119

può affatto dire che sia lo Sta- re esso stesso per ambiguità! – formano, in maniera per lo più to a guidare i destini del popo- segnalato da Chauvet: “La ri- inconscia, ma proprio per que- lo”9. Le ‘tentazioni eugeneti- tualità sacramentale risulta sto più radicata, le infrastruttu- che’ che riaffiorano in materia dunque particolarmente ambi- re concettuali e simboliche di di procreazione assistita, ma- gua. Se da una parte è un privi- riferimento: “Reinhardt Kosel- nifestano di cedere alla tenta- legio, dall’altra è anche nello leck ha individuato come tratto zione dell’utopia, attraverso la stesso tempo un tranello. Un caratteristico della modernità il pretesa di raggiungere una tranello psichico: quante nevro- restringersi dello spazio dell’e- perfezione biologica che eli- si sono state favorite o sostenu- sperienza e l’abbassarsi dell’o- mini la finitezza dell’uomo e, te, di fatto, dalla pia assistenza rizzonte delle attese. Ciò signi- quindi, la malattia e la morte. al ‘santo sacrificio’ della mes- fica che – con l’accelerazione sa, dalla ‘teofagia’ della comu- progressiva del corso storico Ð 2. Le difficoltà della Pastorale nione eucaristica, dal ‘desiderio il passato non getta più suffi- di dire tutto’ nell’oscuro segre- ciente luce sul presente, e il fu- a. Contrazione numerica to del confessionale...! Un tra- turo Ð privo di modelli a cui dei presbiteri e nuove forme nello sociale: quante strategie appoggiarsi Ð diventa difficil- di ministerialità sociali e politiche nelle assem- mente prevedibile e immagi- La diffusione delle ministe- blee liturgiche non hanno fatto nabile. Le attese subiscono co- rialità non ordinate nella cura da alibi (conservazione dell’or- sì una duplice trasformazione: dei malati (cappellanie ospe- dine stabilito, mantenimento da un lato, con l’allontana- daliere...) comporta il rischio della gerarchia civile o religio- mento dal solco delle espe- – non di per sé, ma per la con- sa, difesa dei privilegi...)!”10. rienze acquisite, sono indotte comitanza della contrazione Piuttosto, a causa di una ad orientarsi verso la ricerca numerica dei presbiteri Ð di sempre incombente aporia tra dell’indeterminato, dell’igno- 119 causare la rarefazione della ce- significato oggettivo e recezio- to, del nuovo; dall’altro, di lebrazione dei sacramenti ne- ne soggettiva, non solo come fronte alla complessità ritenu- gli ospedali e nell’assistenza ai ‘disposizioni’ corrette e buone ta ingovernabile degli eventi, malati. Si accentua la tendenza a livello conscio, ma come rea- sono spinte a moderare drasti- a declinare il dono della Sal- le condizionamento a livello camente le proprie pretese nei vezza entro le categorie Ð utili, inconscio. Sono in gioco, su confronti dell’avvenire, a non se idonee, ma pur sempre radi- questo piano, sia la capacità avanzare nei suoi riguardi ri- calmente insufficienti Ð del so- simbolica del fedele, sia la ca- chieste esorbitanti. La propen- stegno psicologico (clinical pacità e la congruità simbolica sione verso il futuro obbedisce pastoral counselling). del ‘celebrante’: non si tratta di conseguenza, simultanea- solo della fruttuosità del sacra- mente, a due tendenze con- b. Una riforma liturgica mento, ma di una sua oggettiva traddittorie: viene acuita, in dimezzata estenuazione (anche se l’azio- quanto il bisogno di previsio- La realizzazione della rifor- ne umana non sarà mai capace ne si accresce, e insieme de- ma liturgica promossa dal di neutralizzare, sul piano og- motivata, in quanto diffusa è Concilio Vaticano II, con le gettivo, l’efficacia dell’azione la sensazione di non essere al- sue difficoltà e le sue incom- divina; ma di sfigurarla e di l’altezza dei compiti di previ- prensioni (dovute non all’im- renderla irriconoscibile, questo sione e controllo. In altre paro- pulso conciliare, ma alla sua sì; e anche gravemente). le, l’orizzonte delle attese si recezione, troppo spesso selet- Permane comunque una au- abbassa quando il futuro si tiva, miope e avventuristica) toreferenziale che privatizza il mostra più come una minaccia mostra con tutta evidenza le gesto sacramentale: ciò fa sca- indeterminata che come una difficoltà del cammino. In sin- dere la valida esigenza di una promessa carica di contenuti, e tesi, le carenze principali che celebrazione partecipata e sen- l’esperienza nel suo comples- influiscono pesantemente sul- tita, la relazionalità personale so perde i tratti della conti- la celebrazione dei sacramenti del rapporto salvifico (tua agi- nuità sensata e della coerenza. in contesto di malattia sono: tur, “ha amato me e ha dato se Si diffonde la sensazione di di- Ð persistenza di una ritua- stesso per me” in un ripiega- sagio, di disorientamento in un lità formale ed esecutiva; mento del soggetto su se stes- mondo frammentato”11. Ð linguaggi gestuali e ver- so, che contraddice in essenza bali poco significativi; la dimensione sia teo-logica sia b. La predicazione Ð arbitrarie innovazioni e comunitaria del sacramento). Rilevanza della predicazio- ‘selezioni’ celebrative. ne ordinaria, che trasmette in La giusta preoccupazione maniera semplice ed efficace per la fede di chi chiede i sa- Propedeutica la visione propria della fede. cramenti ha condotto a volte a In un mondo in cui forse la una liturgia verbosa, con un 1. Il lavoro paziente e tenace maggior parte degli uomini ha forte accento didascalico e/o di ridefinire le contestualità smarrito o reso incerta la fede parenetico o esortativo, che la culturali sentita nell’“immortalità del- appesantisce e la snatura. l’anima” e in un mondo ultra- a. La comunicazione terreno, diventa più arduo pen- c. Rischio di ambivalenza La pastorale della salute co- sare, progettare e attuare la e contraffazione mincia negli intrecci sottili propria esistenza come mo- Non nel senso Ð da respinge- della comunicazione, dove si mento preparatorio a un’altra 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 120

vita . Per questo la predicazio- compiuta nei confronti della lum in aenigmate) il piano del ne ha urgente bisogno di una visione cristiana stessa dell’uo- fondamento (Fides et Ratio) nutrita rivisitazione teologica, mo nell’integralità della sua Ciò implica anche una compe- di uno spessore sapiente e co- costituzione naturale e condi- tenza non ristretta al piano raggioso, che non rimuova i zione storica. concettuale e strumentale, ma temi scottanti della sofferenza Solenni dichiarazioni inter- aperta all’ambito significativo e della morte, ma li sappia af- nazionali attestano, e in qual- e relazionale. frontare con illuminazione e che modo codificano, questa Questo consente di evitare capacità di orientamento e di sensibilità condivisa e diffusa12. la duplice contrapposta deriva senso La relazione tra teologia La catechesi – che è scuola di ieratizzazione e/o di bana- e cura pastorale della salute della fede nella concretezza lizzazione che insidia la cele- non è occasionale né estrinse- delle coordinate storiche, per- brazione dei sacramenti. So- ca. Senza teologia la diaconia sonali, culturali e sociali Ð prattutto in una situazione così si appiattisce e si riduce a in- scopre in questa tendenza del- esistenzialmente rilevante e tervento sociale qualsiasi, a la mentalità contemporanea sensibile come la malattia, una operazione di addetti ed esper- una traccia e un effetto, sia pur celebrazione inaridita svuota il ti; non avendo più radice chia- solo parzialmente realizzato, segno sacramentale e tradisce ra e identità sicura, diviene della stessa parola evangelica. la parola di salvezza. succube delle concezioni an- La riscopre, quindi, nella sua Come si è visto, anche a tropologiche del momento. valenza di messaggio integrale causa della preoccupante di- Senza diaconia, a sua volta, la di salvezza per l’uomo e per il minuzione numerica dei pre- teologia si separa dalla testi- mondo. sbiteri si accentua il rischio monianza vissuta, si astrae e Chiamata ad essere luogo della riduzione della salvezza 120 non dialoga più con la comu- ermeneutico non evanescente entro una il perimetro ridutti- nità e con il mondo. dei momenti forti dell’esi- vo di una onnivora teologia stenza, la catechesi si confi- della Parola. L’efficacia della c. La visione pastorale gura, quindi, come itinerario Parola, giustamente illustrata L’impegno ecclesiale per la educativo in cui il sacramento da Dei Verbum, non è disgiun- salute estende i compiti della appare progressivamente an- gibile dal sacramento, né è in presenza cristiana nel pianeta che nella sue valenze istrutti- alcun modo sostitutiva di esso. della sofferenza e dell’assi- ve di accoglienza, accompa- Istanza critica avanzata anche stenza medica oltre la tradizio- gnamento, forza interiore di in campo protestante, come nale celebrazione dei sacra- rinnovamento e/o di affronta- nota Pannenberg: “resta solo menti e degli altri riti liturgici. mento, parola di speranza da chiedersi se il battesimo e Oggi, la Pastorale della Sa- concreta. Ciò esige una cate- l’eucaristia siano davvero solo lute comprende iniziative cul- chesi capace di esporre in for- illustrazioni di questo proces- turali, attivazione di corsi for- ma chiara e convincente la so verbale, che conterrebbe mativi specifici per il persona- propensione cristiana al gusto già in se stesso la presenza sal- le ospedaliero, attenzione e in- della vita e il dono della vita vifica!”13. Dalla riduzione del- cremento delle associazioni come centro dell’opera della la teologia della parola alla pa- professionali e di volontariato. creazione e della redenzione storale della parola di sola Anche la figura e il ruolo del (l’albero della vita – Gv 10, consolazione umana il passo è cappellano ospedaliero vengo- 10). Capace di educare al sen- breve! no ripensati, in relazione sia so del mistero (sacramen- Nella sua dinamica narrati- all’azione nelle strutture sani- tum!) come abitazione del vo-simbolica il rito apre l’e- tarie, sia all’interno della co- senso e non come oscuramen- sperienza profonda in cui la munità cristiana sul territorio, to o evasione dalla realtà. Il soggettivizzazione non avvie- perché si senta e agisca come dolore interroga e scuote l’in- ne per autoaffrmazione del- soggetto primo della Pastorale telligenza, ma non si risolve l’individuo, ma attraverso la della Salute. in una questione intellettuale. sua conversione. Nel rito ope- Solo la comunione con il Cro- ra un’originale e insostituibile 2. L’impegno faticoso cifisso ne svela l’abisso di pedagogia della fede, che trac- e imprescindibile male, ma anche il vertice di cia itinerari di vita: “il rito è un della catechesi cristiana redenzione: il mistero di operatore di esistenza, un ope- oscurità diventa mistero di ri- ratore di immagini, una matri- Dalla ‘rassegnazione’ velazione. ce che genera esperienze, luo- alla cura della salute Una cultura immersa nell’e- go di una maieutica perma- Un sorprendente cambia- donismo, nella corsa al suc- nente”14. mento di prospettiva culturale: cesso, nel mito dell’eterna gio- Il rito sacramentale richia- la salute come progetto di so- vinezza frappone un velo opa- ma l’uomo alla sua creatura- cietà e di vita. co alla comprensione della lità, attraverso la radicale in- L’inflessione antropologica sofferenza. disponibilità del linguaggio: della cultura contemporanea L’educazione al simbolo, di “l’uomo non possiede il lin- conduce direttamente all’enfasi cui spesso si parla nella cate- guaggio, poiché non gli pree- sul tema della salute. Con i ri- chesi, deve sviluppare nella siste, ma si elabora nel suo se- schi e le deformazioni a cui si è persona l’attitudine ad andare no; piuttosto è posseduto da fatto cenno. Ma anche con il oltre il piano del fenomeno per esso”15. guadagno di una sensibilità più attingere (sia pure per specu- Non si deve tuttavia dimen- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 121

ticare che se l’attitudine sim- della sua modalità di esperien- ad immagine e somiglianza di bolica è naturale, l’attività za e di comunione: io vivo, Dio”19. simbolica è culturale. Impegna sento, percepisco, occupo uno – “Quanto all’uomo, Dio lo quindi la catechesi nella sua spazio, sono inserito in un ha creato con le sue mani, opera di formazione sul piano campo di interazioni che inter- prendendo della terra finissima della conoscenza (in senso to- pellano ad ogni livello. Ogni e purissima e combinando con tale) della fede. Quando que- simbolo ha le sue radici nella giusta misura la sua forza alla sto compito è ben compreso e realtà sensibile; per questo terra. A tale scopo Egli impres- realizzato, la corporeità entra motivo dobbiamo esercitare i se la sua somiglianza alla sua come dimensione naturale nel- nostri sensi, se vogliamo com- creatura, perché essa riuscisse la spiritualità, come compo- prendere il linguaggio del sim- l’immagine di Dio anche nel nente costitutiva del celebrare. bolo”16. suo aspetto esteriore”20. Non come mero rivestimento, – “Dunque uomo vuol dire accessorio quasi ingombrante, anzitutto la materia modellata, Riferimenti poi l’uomo tutto intero. Vorrei raccomandarti questo pensiero “Nel suo approccio agli in- perché ti renda conto che tutto fermi e al mistero della soffe- quello che è stato provveduto renza, è guidata da una precisa e promesso all’uomo non è concezione della persona uma- dovuto alla sola anima, ma an- na e del suo destino nel piano che alla carne, se non in base di Dio”17. alla comune origine, per lo meno per il privilegio implici- La concezione cristiana to nel vocabolo”21. 121 della corporeità – “Svegliati, uomo, e rico- nosci la dignità della tua natu- é suffciente, in sede teolo- ra. Ricordati che sei stato fatto gico-pratica, qualche rapido a immagine di Dio: guastata in cenno. Necessario, peraltro, Adamo, essa è stata riplasmata perché la corretta prospettiva in Cristo”22. cristiana è tutt’altro che pre- – “Il punto di arrivo di que- valente nella concezione dif- sta via è infatti la fine del desi- fusa. A cominciare da splendi- derio umano. Ora l’uomo desi- de testimonianze patristiche, dera due cose principalmente: ma come forma adeguata, se- che mi limito a riportare per in primo luogo quella cono- condo la legge dell’incarna- esteso. scenza della verità che è pro- zione. La fede cristiana e i – “Rappresentati Dio intera- pria della sua natura. In secon- suoi riti non producono estra- mente occupato con l’immagi- do luogo la permanenza nel- neazione dalla realtà, evasione ne di argilla; ad essa egli con- l’essere, proprietà questa co- in un mondo immaginario, ma sacra mani, pensiero, azione, mune a tutte le cose. In Cristo capacità di immergersi nella riflessione, saggezza, previ- si trova l’una e l’altra... Se dun- vita in forme ed espressioni denza, e soprattutto quell’a- que cerchi per dove passare, sempre autentiche, cioè salvi- more che gli ispira questo pro- accogli Cristo perché egli è la fiche. Le cose stesse diventano getto. Perché tutto quanto era via: ‘Questa è la strada, percor- allora trasparenti, rivelatrici espresso in questo fango, era retela’ (Is 30, 21). Dice Agosti- del mistero di Dio. Tutto que- concepito in riferimento a Cri- no: ‘Cammina attraverso l’uo- sto appartiene al compito di sto, che sarebbe stato uomo, mo e giungerai a Dio’. È me- iniziazione proprio della cate- cioè anche fango, e al Verbo, glio zoppicare sulla via che chesi, perché l’uomo moderno che sarebbe stato carne”18. camminare a forte andatura è miope, quando non cieco, di Ð “Infatti attraverso il Fi- fuori strada. Chi zoppica sulla fronte al simbolo, perché il glio e lo Spirito – poiché que- strada, anche se avanza poco, pensiero unidimensionale (ma- sto significano le ‘mani’ del si avvicina tuttavia al termine. terialistico) lo blocca sul livel- Padre – l’uomo, e non una Chi invece cammina fuori stra- lo più superficiale della realtà: parte dell’uomo, diviene ad da, quanto più velocemente “L’accesso al mondo dei sim- immagine e somiglianza di corre, tanto più si allontana boli è reso possibile solo da Dio... L’uomo perfetto è me- dalla meta”23. una acuita capacità di perce- scolanza e unione dell’anima, Siamo ancora succubi del zione: saper guardare, ascolta- che ha ricevuto lo Spirito del dualismo metafisico di Carte- re, toccare, riaprire le porte at- Padre, e della carne, cui essa è sio se con lui affermiamo (o traverso cui il nostro corpo si congiunta, plasmata ad imma- restiamo nell’orizzonte pre- mette in comunicazione con gine di Dio. Dove plasmata è comprensivo) che la materia è l’ambiente, cioè restituire ai riferibile sia ad anima che a estensione inerte e lo spirito sensi la loro genuina funzione, carne!... Quando invece que- attività inestesa. è il primo indispensabile passo sto spirito, fuso con l’anima, Bisogna pertanto superare, per accostarsi al simbolo. Il ri- si unisce al corpo plasmato, nella predicazione e nella pras- chiamo al simbolo è, quindi, per l’effusione dello Spirito ne si pastorale, un’antropologia allo stesso tempo, invito alla sorge l’uomo spirituale e per- troppo ristretta, che “disdegna riscoperta del proprio corpo, fetto; quello che è stato fatto o perlomeno trascura nell’uo- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 122

mo questo aspetto essenziale scendenza dell’uomo: essa è derio di infinito e invocazione che è il suo rapporto al mon- uno di quei punti nei quali di salvezza. é necessario com- do”24. l’uomo viene in un certo senso battere con una forte e mul- A questo riguardo, non pos- ‘destinato’ a superare se stesso, tiforme azione culturale le so che rimandare alla splendi- e viene a ciò chiamato in modo contraffazioni dei surrogati da visione antropologica, cri- misterioso”27. che illudono o delle mistifica- stologica, storica esistenziale e La celebrazione principale zioni che riducono la salute sociale, che si trova nell’enci- della settima Giornata mon- alla prestanza fisica, alla bel- clica Redemptor Hominis di diale del malato a Beirut ha lezza, all’energia agonistica e Giovanni Paolo II25. Ciò con- approfondito il tema “Doman- competitiva. duce a una visione che integra da di salute, nostalgia di sal- La capacità terapeutica è pa- perfettamente l’aspetto perso- vezza”. Nel sacramento, la sa- storalmente adeguata (e profes- nale profondo e la dimensione lute (e la sua privazione) si sionalmente eccellente) quan- apostolica dell’impegno di so- fanno tenda dell’incontro, se- do ci si prende cura della salute lidarietà fraterna: “solo nel suo condo un nesso profondo, at- in nome e nella prospettiva di uscire da se stesso, nel servi- testato da tutta la prassi di Ge- una integrale salvezza. zio creativo al mondo, il sog- sù: “Cristo ci insegnò la sal- getto sperimenta il suo signifi- vezza sanandoci. Lo fece fon- Il Sacramento, cato e in esso la sua essenza”26. damentalmente attraverso ge- nuova creazione La corporeità tende alla comu- sti e segni [Mc 1, 14ss.]. La nione, va verso l’altro (l’Al- sua fu, quindi, una salvezza Nel quadro del rinnovato in- tro). Il peccato infligge soffe- offerta sacramentalmente, e teresse per la religione in rap- renza alla corporeità, perché cioè manifesta e velata allo porto al benessere psicofisico 122 infrange la comunione. La re- stesso tempo, proposta alla fe- si può operare una illuminante denzione ricostruisce l’unità de e all’accoglienza, gratuita- rilettura del tema dell’efficacia della persona e delle persone, mente efficace e affidata alla dei sacramenti della fede. é perché abbatte il muro di sepa- responsabilità dell’uomo...”28. necessario, tuttavia, non cede- razione e riapre l’accesso al re a facili mode, ma verificare Padre in un solo Spirito. con attenzione le opportunità e La valorizzazione piena del- gli inevitabili rischi. Si può la corporeità, in cui si inscrive certo affermare che “la vita sa- come vertice la celebrazione cramentale produce la guari- sacramentale (cfr. Rm 12, 1-2) gione integrale della persona” non mette in ombra la caducità e condividere l’istanza critica del corpo terreno e la sua aspi- nei confronti di un’avvertita razione a una trasformazione afasia del celebrativo sacra- salvifica, che nella malattia si mentale, anche dopo la riforma fa particolarmente drammatica del Vaticano II29. Tuttavia, non ed evidente: “È necessario che si può ridurre la salvezza al- questo corpo corruttibile si ve- l’ambito terapeutico, né indul- sta di incorruttibilità e questo gere a forme di captazione ma- corpo mortale si vesta di im- gico-superstiziosa. Il fatto che mortalità” (1 Cor 15, 53). Nel- molti si lascino attrarre dalle l’opera dello Spirito è posta la filosofie e dalle pratiche orien- continuità tra atto creazionale tali, e dalle forme di religiosità e atto sacramentale: “Se egli di stampo new age, o anche richiamasse il suo spirito a sé e dalle cosiddette medicine al- a sé ritraesse il suo soffio, ogni ternative, non deve indurre a carne morirebbe all’istante e La via stretta forme di adattamento quanto l’uomo ritornerebbe in polve- meno sospette. Ma non può re” (Gb 34, 14). La salute incrinata mette in nemmeno essere sottovalutato La visione cristiana della sa- evidenza la sua ‘precarietà’ come fenomeno che evidenzia lute come valore (cfr. p.e. Gn della condizione umana: il l’insoddisfazione nei confronti 1, 1ss.; Sir 30, 14ss.; Gv 10, 10, cammino, allora, o precipita di una medicina spersonaliz- senza dimenticare Gn 6, 12: nel baratro della disperazione zata, da un lato, e di una spiri- “Dio guardò la terra ed ecco (o nella sua sublimazione ata- tualità e liturgia, dall’altro, che essa era corrotta, perché ogni rassica), o si inerpica sul sen- non risponde alla profonda do- uomo aveva pervertito la sua tiero impervio del mistero del manda di senso. condotta sulla terra”) non de- dolore, nel quale faticosamen- Quale rapporto tra fede reli- clina pertanto in facile e illuso te lo sguardo si apre e si dilata giosa e fisiologia del corpo e ottimismo, in cui la corretta vi- poi fino all’orizzonte nel quale sulla salute? Alcune ricerche sione della salute come benes- i desideri e le aspettative ab- recenti mettono in evidenza sere globale della persona nel bandonano progressivamente i una migliore reattività delle suo ambiente dimentica l’in- contorni incerti del sogno e persone religiose. La conce- sopprimibilità della sofferenza, dell’utopia per incontrare la zione cristiana della persona impedendosi di valorizzarla questione Ð e poi il dono Ð del- orienta su come affrontare la adeguatamente: “La sofferenza la salvezza. malattia e la sofferenza; e il ri- sembra appartenere alla tra- Il desiderio di salute è desi- corso a Dio nella situazione di 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 123

disagio non è sintomo di debo- spirito e verità’ (cfr. Gv 4, 24); un orientamento che trovano lezza, ma percezione del rife- la speranza di trovare in lui il nella sua parola (“e Dio dis- rimento ultimo, dell’origine e segreto dell’amore e la forza se...”) l’indicazione progettua- del fine della nostra vita. é vi- di una ‘nuova creazione’ (cfr. le, e nella sua azione (“Dio li vo il desiderio di una cura che Rm 8, 12; Gal 6, 15): sì, pro- benedisse...”) la forza propul- tenga in maggior considera- prio colui che dà la vita”31. siva di realizzazione. In tal zione tutta la persona, di un La bellezza della natura ha modo, l’azione dell’uomo nel- approccio alla salute e alla la sua forza e i suoi limiti. Se- l’universo è creativa in quanto guarigione in cui alla dimen- gno dell’opera dello Spirito, connessa originariamente, co- sione spirituale sia riconosciu- riflessione dell’immagine per- stitutivamente e dinamicamen- to nei fatti un ruolo di primo fetta del Padre, Cristo, in cui te con l’azione creatrice di Dio piano. tutto è creato, anch’essa tutta- e ne riceve vocazione e forza via non in stato di perfezione, salvifiche per lo stretto legame Sullo sfondo, una teologia ma di perfezionamento. Per di questa con la storia della e una mistica della creazione l’invadenza del peccato è sot- salvezza. toposta al rischio dello sfigu- Per questo, l’attività del- “Accende lumen sensibus / ramento, della caducità, del- l’uomo nell’universo riveste infunde amore cordibus / infir- l’annientamento: la “smorfia profondo significato teologico ma nostri corporis / virute fir- dell’essere...”. (salvifico). mans perpeti”. é necessario recuperare Si può dunque positivamen- é quella che Bulgakov chia- questo rapporto dinamico e te affermare che l’uomo si tro- mava la “grazia naturale della spirituale con il creato, senza va in rapporto significativo creazione”. Il mondo non è cadere peraltro in quelle forme con il mondo. Il progresso estraneo a Dio o a Lui ostile: è di nuova superstizione (gnosi delle scienze, mentre scopre 123 opera delle sue mani. A volte moderne) che conducono a li- in maniera sempre più ap- una pessima interpretazione quefare il rapporto con la na- profondita le leggi che regola- della fede cristiana ha prodot- tura in una immedesimazione no con mirabile perfezione to scarsa sensibilità nei con- panteistica e psicologizzante l’universo, mentre ne avverte fronti del mondo e della natu- ben lontana dalla prospettiva con maggiore consapevolezza ra, oppure, addirittura, una cristiana: lo Spirito spinge a (e minore meccanicità) l’in- svalutazione di tutto ciò che è un rapporto di impegno re- trinseca logicità e correlazio- materiale e corporeo. Non è sponsabile e creativo, cultura- ne, si trova sempre più impo- possibile qui discutere la fon- le insomma, e non falsatamen- tente a coglierne il significato. datezza e il limite di tale istan- te misticheggiante. Come afferma il premio No- za critica. Ci si consenta di fare riferi- bel S. Weinberg, “quanto più Si deve in ogni caso ribadi- mento ancora all’opera sugge- l’universo ci appare compren- re con forza che ogni svaluta- stiva di Bulgakov: “La crea- sibile, tanto più ci appare sen- zione (così come ogni soprav- zione possiede una sua pro- za scopo”32. é solo nella sua valutazione) delle realtà terre- fondità e una sua forza. Si può relazione con l’uomo (e quin- stri si pone fuori dall’autenti- dire perfino che vi è un’anima di con Dio) che l’universo può ca prospettiva cristiana. Il Dio creata del mondo... Lo Spirito passare, dalla fredda e impe- di Israele, il Dio di Gesù è il di Dio che si librava al di so- netrabile perfezione della vi- Dio della creazione e della pra della creazione, manifesta sione scientifica, alla signifi- storia. Nelle realtà terrestri è con la sua forza le forme di es- cativi della visione di fede: posta la traccia di amore e di sere celate in lui... La teologia “Ecco che cosa leggiamo già bene che spinge Dio alla crea- si incontra così con la scienza nelle prime parola del libro zione. Anche la teologia me- naturale, alla quale incombe di della Genesi: ‘In principio dievale (Scolastica) la affer- divenire la teologia della natu- Dio creò il cielo e la terra... e ma senza tentennamenti: ra” (323). lo Spirito di Dio (ruah “Questa azione della grazia La creazione è dinamismo Elohim) aleggiava sulle ac- naturale della creazione, alito contro il nulla. In tal modo il que’ (Gn 1, 1s.). Questo con- dello Spirito Santo nella crea- mondo può assumere quel di- cetto biblico di creazione tura, questo librarsi dello Spi- namismo escatologico che ne comporta non solo la chiama- rito Santo che dimora e conti- costituisce il significato e il ta all’esistenza dell’essere nua sempre sulle acque della destino. La creazione non è stesso del cosmo, cioè il dona- creazione, è la forza positiva solo ex nihilo, ma anche con- re l’esistenza, ma anche la dell’essere”30. È l’insegna- tra nihilum. Per questa sua va- presenza dello Spirito di Dio mento autorevole di Giovanni lenza liberatrice e promotrice nella creazione, cioè l’inizio Paolo II: “In tal modo la la creatività dell’uomo è lega- del comunicarsi salvifico di Chiesa risponde anche a certe ta, nella visione biblica, alla Dio alle cose che crea. Il che istanze [ecologia, new age] benedizione divina (Gn 1, 28). vale prima di tutto per l’uomo, profonde, che ritiene di legge- Essa indica la costante azione il quale è stato creato a imma- re nel cuore degli uomini di Dio nei confronti dell’uomo gine e somiglianza di Dio”33. d’oggi: una nuova scoperta di per la sua salvezza; la benedi- Due testimonianze di singo- Dio nella sua trascendente zione, quindi, inserisce fin dal lare incisività; da mondi diver- realtà di Spirito infinito, come momento della creazione del- si per epoca e sensibilità; dalla lo presenta Gesù alla samari- l’uomo (e correlativamente stessa sorgente della fede. tana; il bisogno di adorarlo ‘in del mondo) un dinamismo e Ð “Io, la più sublime e ar- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 124

dente potenza, ho acceso ogni mento dell’essere e ottundi- l’uomo Dio imprime un dina- scintilla di vita... Io, la vita ar- mento della conoscenza: “Dal- mismo secondo il quale il rife- dente della divina essenza cor- la morte, dal timore della mor- rimento alla natura non indica ro scintillante attraverso le te prende inizio e si eleva ogni Ð come per il regno animale Ð bellezze dei pascoli. Io splen- conoscenza circa il Tutto”36. é ripetizione (l’evoluzione, cor- do nelle acque e brucio nel so- il rovesciamento del ‘timor fe- rettamente intesa dalle diverse le, nella luna e nelle stelle. Io cit deos’, di antica memoria e teorie scientifiche non modifi- con ogni soffio di vento che, di ripresa moderna (freudiana). ca sensibilmente questo qua- come vita invisibile, ogni cosa Senza il pensiero della morte dro, sostanzialmente statico); mantiene, risveglio tutta la vi- la vita si ripiegherebbe su un piuttosto indica norma di crea- ta. L’aria vive nel verdeggiare insulso presente, che si dibatte tività. In altri termini, l’uomo e nel fiorire. Le acque scorro- tra aggressività e sconforto. La è creato per abitare e coltivare no come fossero vive... E così visione cristiana pone l’oriz- il giardino, per crescere, molti- riposo, nascosto in tutta la zonte della vita e lo celebra, plicarsi e dominare la terra: realtà, come una forza ardente. dandogli vero inizio e visibi- non arbitrariamente né autar- Tutto si infiamma attraverso di lità, nel sacramento. Il sacra- chicamente, certo, ma secondo Me come si muove incessante- mento dice la verità della vita. la norma della natura, che nel- mente il respiro dell’uomo, si- È l’inizio della vita (vera), per- la costitutiva immagine e so- mile alla fiamma mossa dal ché l’eternità consiste nell’es- miglianza stabilisce ad un vento... A tutte le cose dono sere con Cristo con il Signore tempo il vincolo e la proiezio- l’alito di vita... perché Io Sono (Lc 23, 42s.; 2 Cor 5, 6-8; Fil ne creativa. la vita”34. 1, 23; 1 Ts 4, 17). La società moderna privile- Ð “Oggi, per la prima volta, Si salda così, nella prospet- gia il futuro (quella tradizio- 124 ho capito cosa vuol dire che tiva della fede, l’anelito altri- nale il passato). Ma la parabo- tutte le cose parlano di Dio. menti solo utopistico a un la declinate della modernità è Egli ha creato tutto e ogni sin- compimento37 e il riscatto Ð a caratterizzata dal fatto che gola cosa, Egli sta dietro alla livello di senso, ora, e di pie- l’uomo non si trova più da- più piccola realtà. Tutto, conti- nezza, allora Ð della in-signifi- vanti a una visione chiara e a nuamente, si ricrea attraverso canza intollerabile del dolore e un futuro ritenuto progressivo di Lui. Chi esperimenta que- della morte38. e certo, ma ‘sta nuovamente sto, esperimenta Dio in tutto. davanti al caos’”. Sempre diverso, così com’è Fine del tempo, Da un lato, questo suona co- questa foglia. E sempre è Lui. tempo della fine. me una apertissima e incondi- Ciò hanno esperimentato i Speranza e caparra zionata possibilità: “Con l’in- Greci, quando consideravano gresso dell’avvenire nell’im- divina ogni cosa”35. “Il cammino verso il Giubi- maginabile, si conclude la lai- leo, mentre richiama la prima cizzazione della storia. L’i- venuta storica di Cristo, ci in- gnoto dell’avvenire, senza Atteggiamenti e prassi vita anche a guardare avanti volto e senza nome, ma che nell’attesa della sua seconda nulla obbliga, verso il quale Un’azione pastorale venuta alla fine dei tempi. non ci precipita alcun deter- che proclama l’unicità Questa prospettiva escatologi- minismo occulto, è l’avvenire della salvezza di Cristo ca, che indica la tensione fon- puro, liberato dal bozzolo damentale dell’esistenza cri- teologico che continuava a Nella visione e nella prassi stiana verso le ultime realtà, è nasconderlo in parte da due pastorale la comprensione del un continuo appello alla spe- secoli... Questo è il suo para- sacramento come evento di ranza ed insieme all’impegno dosso maggiore: Diventa tan- salvezza integrale trova ri- nella Chiesa e nel mondo. Non to più laico in quanto si sco- spondenza, e quasi rafforza- dobbiamo dimenticare che l’é- pre maggiormente dell’ordine mento, nella considerazione schaton, cioè l’evento finale, dell’invisibile”41. del malato come sacramento cristianamente inteso non è so- D’altro canto, ciò comporta di Cristo sofferente. lo un traguardo posto nel futu- un’evidente perdita di prospet- La proclamazione dell’effi- ro, ma una realtà già iniziata tive riconoscibili di futuro: il cacia salvifica dei sacramenti con la venuta storica di Cristo. postmoderno ritorna al mito. non alimenta perciò nessuna La sua passione, la sua morte e Ma non rinuncia alla mobilità, facile illusione. Il sacramento la sua resurrezione costituisco- vera cifra del moderno. Un apre la speranza attraverso la no l’avvenimento supremo del- tempo, il nostro, definito forse morte, non aggirandola, ma la storia dell’umanità. Questa è più dalla fuga che dal dominio subendone l’apparente vittoria entrata ormai nella sua ultima della realtà, almeno sotto il per proclamare quella reale di fase, facendo, per così dire, un profilo antropologico. La cul- Cristo. salto di qualità. Si apre per il tura contemporanea registra Del resto, la rimozione della tempo l’orizzonte di un nuovo una situazione di logoramento morte (per le diverse vie che rapporto con Dio, caratterizza- e, quasi, di irrilevanza del tem- non solo un istintivo meccani- to dalla grande offerta della po storico. L’attimo fuggente smo di difesa, ma oggi una più salvezza in Cristo”39. non è solo titolo di un film di insidiosa e subdola mistifica- La storia è luogo della Rive- successo di alcuni anni or so- zione culturale continuamente lazione e spazio del suo com- no; riflette una percezione as- elabora e propone) è svuota- pimento. Nella creazione del- sai diffusa (anche se raramente 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 125

tematizzata). La fede stessa za, della cultura, lo fa nella soltanto questo vuoto. Perché? dei cristiani ne viene interro- consapevolezza che queste Perché ognuno agisce sugli al- gata e ne soffre il disagio. Ne strutture restano autonome e tri non tanto con la sua azione, va di una categoria fondamen- mondane. E, tuttavia, il cri- quanto con la sua esistenza, tale e portante: “Nel cristiane- stiano è ben consapevole che più di quanto vogliamo am- simo il tempo ha un’importan- anche la dignità creaturale, mettere noi attivisti. Solo chi za fondamentale. Dentro la positiva e ‘autonoma’, ferita ha trovato se stesso può donar- sua dimensione viene creato il com’è dal peccato, rischia ine- si. Solo chi ha riconosciuto la mondo, al suo interno si svol- sorabilmente di autodistrug- ragione della propria vita può ge la storia della salvezza, che gersi, quando non venga inve- agire in modo razionale. Solo ha il suo culmine nella ‘pie- rata dalla grazia. La convin- chi è diventato interiormente nezza del tempo’ dell’Incarna- zione cristiana è coraggiosa e libero dall’egoismo, dalla de- zione e il suo traguardo nel ri- rispettosa: “Esiste, e non si bolezza dell’ego e dall’ango- torno glorioso del Figlio di deve temere di affermarlo, scia può condividere e acco- Dio alla fine dei tempi. In Ge- una qualificazione cristiana gliere la sofferenza e liberare sù Cristo Verbo incarnato il della cultura, perché la fede in gli altri”46. Cristo non è un puro e sempli- Ma non solo come predi- ce valore tra i valori che le di- sposizione. Più profondamen- verse culture enucleano; ma te come verità storico-esisten- per il cristiano è il giudizio ul- ziale del sacramento. La sua timo che li giudica tutti, pur efficacia ex opere operato, in- nel pieno rispetto della consi- fatti, non rende superfluo o stenza propria”44. marginale ciò che ne costitui- Ciò non comporta alcuna sce la componente umana. An- 125 prevaricazione, né commistio- zi. é proprio del sacramento ne alcuna. La Chiesa non inva- valorizzare compiutamente e de l’ambito dei poteri statali, richiedere, per sua logica in- né si confonde con essi45. terna, la massima coerenza tra il segno visibile e l’azione, pur Motivazioni sempre sovranamente gratuita della grazia. Il soggetto ecclesiale che Alla necessaria maturità psi- ministra il sacramento entra cologica e alla limpidezza in- non solo rubricalmente a co- teriore si aggiungono così altri stituire il segno sacramentale. requisiti, che prendono forma Si tratta quindi, certo, di dalla prassi stessa di Gesù. tempo diventa una dimensione maturità psicologica e di retta Ð Egli si mostra sempre in- di Dio... Da questo rapporto di intenzione, come ben spiega J. teressato all’uomo intero, an- Dio col tempo nasce il dovere Moltmann: “Chi si lancia nel- che se c’è una chiara priorità di santificarlo”42. l’azione sociale o diaconale, dell’eterno sul temporale. Se il tempo, invece, è ri- perché non ha risolto i propri Ð Per questo mantiene una stretto nel presente, se non si problemi, non fa che imporre visibile distanza critica: uno dà alcun senso complessivo e agli altri il suo carico. L’azio- spazio di confronto per aprire progettuale degli avvenimenti, ne sociale e la diaconia non la necessità della fede, e di un che accadono senza sosta sen- sono rimedi contro la debolez- affidamento fiducioso. za mai ‘avvenire’; se l’unica za dell’ego. Abbiamo visto Ð Gesù non si è limitato a filosofia della storia rimane il spesso negli ultimi anni degli combattere sintomi e sindro- disilluso ‘carpe diem’ orazia- studenti che intendevano com- mi, ma voleva incontrare il no, non c’è posto per l’idea pensare il proprio vuoto inte- malato, vincere la sua estra- stessa di creazione e redenzio- riore con la buone opere fatte neazione (e a volte ostracismo ne, non c’è luogo per Cristo per gli altri. In questo modo sociale) attraverso il contatto, alfa e omega della storia. Tutto essi hanno reso i bisognosi an- la vicinanza e l’incontro sal- viene fagocitato da un presen- cora più deboli. Chi vuol aiu- vante. te sospeso nel vuoto. tare e fare qualcosa per gli altri Ð La guarigione è dono: Per la fede cristiana non si o per il mondo, senza aver ap- nessun legame obbligato (an- dà dimensione religiosa che profondito la conoscenza di che se la riconoscenza é atte- non sia Ð contemporaneamen- sé, la propria libertà e capacità sa...): libertà aperta anche do- te e sostanzialmente Ð dimen- d’amore, non troverà nulla che po la guarigione. sione etica, coinvolgimento egli possa dare agli altri. Am- Ð Rilevanza della biografia dell’esistenza nella costruzio- messa la sua buona volontà e per la pastorale della malattia ne della società nuova, di cui buona fede, non farà che co- (del malato) e per una fruttuo- la Chiesa è segno e primizia43. municare agli altri il suo egoi- sa celebrazione dei sacramen- Quando il cristiano si impe- smo, la sua paura, la sua ag- ti. Un dato che la tradizione gna, in quanto cristiano e sul- gressività, le sue ambizioni comunicativa del passato ha l’impulso della propria fede egoistiche, i suoi pregiudizi sempre considerato (benché cristiana, nelle strutture auto- ideologici. Chi vuole riempire certamente favorita da una si- nome del mondo della politi- il suo vuoto interiore con tuazione socioculturale ben ca, dell’economia, della scien- l’aiuto degli altri, diffonderà più omogenea). 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 126

Ð Non mi lascerai morire da batte, comprende ed accetta il rito. Compito non agevole. Si solo, nella morte anonima di mistero della sofferenza. Al tratta infatti di due punti appa- un ospedale... La dimensione contrario, la mancanza di ri- rentemente contraddittori: ri- escatologica è reale se non si lievo soteriologico (esisten- spettare il linguaggio proprio limita a sublimare l’azione cri- ziale) provoca l’evanescenza della liturgia nella sua infles- stiana, ma la connota davvero, della proclamazione cristolo- sione simbolica e pragmatica, rendendola capace di critica e gica, e il rimando escatologico da un lato; dall’altro, tenere in progettualità adeguate. appare come una come via di massimo conto la rivendica- fuga di fronte all’impotenza zione di intelligenza e di criti- Specificità. La modalità risanatrice. ca che caratterizza la nostra celebrativa propria La sofferenza come battesi- cultura del sospetto, senza pe- dei sacramenti in situazione mo quotidiano traccia una via raltro cedere alla deriva intel- di malattia e di infermità di conversione in cui l’eucari- lettualista che si avvita su se stia conduce a pienezza la pro- stessa. Secondo la legge (teologica) pria promessa (“futurae glo- dell’incarnazione, la sacra- riae nobis pignus datur”): il Soggettività pastorale: mentalità – nella sua linguisti- viatico sintetizza l’itinerario il malato insegna ai sani cità simbolica – inscrive l’a- sacramentale per la salvezza, zione di Dio nella realtà dell’u- nella dimensione di una com- Frequentare il mondo dei mano, nella dimensione reale pagnia che è già nuovo inizio. malati è un’autentica scuola di della corporeità e delle dinami- vita, un tirocinio che sviluppa che interiori della persona Dimensione personale in maniera insuperabile la ca- umana, che in qualche modo e comunitaria. pacità di discernimento di 126 ne viene connotata e condizio- Equilibrio e reciprocità. fronte alle questioni fonda- nata (kenosis). Ciò conferisce mentali dell’esistenza. Il mala- (e richiede) una diversa riso- La diaconia è degna del no- to scuote anche la sensibilità nanza delle parole e una diver- me cristiano solo se si fonda più intorpidita e la richiama ai sa incidenza dei gesti. Come è sulla agape di Cristo, si espri- valori più semplici e profondi, stato ripetutamente notato ne- me nella e dalla comunità, si che in situazione di buona sa- gli studi recenti, nella celebra- rivolge a tutti, senza discrimi- lute vengono spesso relegati, zione sacramentale la dimen- nazione alcuna (Gal 3, 28; 1 paradossalmente, in secondo sione illocutoria prevale su Cor 12, 13). È l’assemblea eu- piano. é scuola di relazioni: quella locutoria. In tal modo, caristica il punto di partenza, il anche quelle più vicine ed inti- la forma è questione fonda- luogo narrativo dove la parola me vengono ricomprese ed, mentale. L’incontro comunica- è memoriale e annuncio (even- emergono aspetti che la routi- tivo è quello in cui la/e perso- to e prassi) di salvezza. Ciò ne quotidiana aveva lasciato in na/e si rivela/no, quello in cui non significa che la verità della ombra. Si godono così, sia pu- qualcosa succede (evento). E il fede dipenda dalla verificabi- re nella drammaticità della si- luogo celebrativo è spazio lità di effetti socialmente rile- tuazione di malattia, scoperte simbolico, nel quale la struttu- vabili. Ma non li rende irrile- di umanità altrimenti latenti. ra architettonica, il suono e la vanti; anzi. Reciprocamente, si è messi al- musica, la disposizione degli Accoglienza e fruibilità, an- la prova perché il malato chie- oggetti, la gestualità dei diver- zitutto. Il dialogo pastorale ri- de cure e attenzioni, reagisce si attori costituiscono non solo chiede che si pongano delle con sensibilità acuita e, a vol- il con-testo, o il pre-testo, ma il domande evangeliche (non si te, mette a dura prova anche testo stesso dell’evento sacra- può omettere o stemperare ire- chi lo accudisce con animo ge- mentale nell’esercito stesso nicamente il confronto con il neroso. delle funzioni che loro compe- Vangelo e con la fede della Il capezzale del malato è cat- tono”. Chiesa); ma chiede anche, tedra di spiritualità e di fede. In questa pragmatica sim- d’altra parte, che queste do- bolica si tratta non della tra- mande siano poste con stile di sformazione del mondo, ma di Vangelo. Ciò significa acco- Conclusione sé in rapporto a Dio. Tutto glienza delle persone così co- converge allora verso quel nu- me sono, nella loro umanità La formazione di coloro che cleo che è la formula sacra- concreta, con le loro motiva- sono chiamati ad operare nel- mentale in senso stretto, for- zioni imperfette (ma chi mai l’ambito della sanità si pone mula incorporata nel gesto può vantarne di perfette?). L’i- senz’altro tra le preoccupazio- stesso, in cui l’enunciato della stanza etica non genera mora- ni primarie della società con- fede giunge alla sua piena ve- lismo ma sollecitudine pasto- temporanea, così attenta – an- rità (cfr. i rituali battesimali rale perché la tenue fiammella che se non sempre in maniera della Chiesa antica, in cui la sprigioni una luce piena. positiva e corretta Ð alla qua- pratica liturgica è confessione Accoglienza comporta an- lità della vita. Le grandi tra- della fede in atto). che celebrazioni comprensibili sformazioni che caratterizzano Il ministero messianico del- e fruibili. Ciò non significa l’età moderna, soprattutto in la guarigione è tutto l’opposto ampliare la parte didascalica, questi ultimi decenni che si della rimozione della soffe- deformando la liturgia e an- approssimano alla fine del renza. Esso non rimuove, né noiando la comunità. Ma di Millennio, hanno inciso pro- sublima, ma affronta e com- rendere vivo e significativo il fondamente sull’identità e sul 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 127

ruolo degli operatori sanitari, flessione di fede, maturata nel- bile ma che cerchiamo quella che, non meno di altre figure la coltivazione di una spiritua- futura [Eb 13, 14], pensano di professionali di rilievo (anzi, lità robusta e illuminata dalle poter per questo trascurare i forse più acutamente), ne sen- indicazioni del Magistero, pro- propri doveri terreni... Il di- te tutto il travaglio. Lo si av- duce non solo convinzioni per- stacco, che si constata in mol- verte sensibilmente sul piano sonali consolidate, ma precisi ti, tra la fede che professano e sia dei riferimenti di valore, percorsi formativi. Punto sa- la loro vita quotidiana, va an- sia delle acquisizioni e degli liente di essi è la costante ri- noverato tra i più gravi errori approcci tecnologici e scienti- cerca della qualità profonda e, del nostro tempo. Non si ven- fici. Ne provengono spesso vorrei dire, interiore della pro- ga ad opporre perciò, senza difficoltà e problemi non pic- fessione medica, nel cuore ragione, le attività professio- coli; a volte, anche, ripiega- stesso del Vangelo della vita. nali e sociali da una parte, e la menti e arretramenti mortifi- In modo che la fede cristiana vita religiosa dall’altra” (Gau- canti. I motivi di preoccupa- non vi appaia soltanto come dium et Spes, 43). zione non devono far dimenti- momento aggiuntivo o confine La fede cristiana propone care, però, che, proprio nel no- etico, ma come fattore origina- dunque una visione integrale, stro tempo si aprono prospetti- unitaria ma non statica, del ve e orizzonti di grande e posi- mondo e della vita. Per questo, tiva portata. oltre alla necessaria conoscen- Anzitutto, deve essere se- za della fede cattolica nelle gnalato l’ampliamento cultu- sue implicazioni dottrinali e rale del concetto stesso di sa- morali, sarà sommamente op- lute, non più ristretto all’as- portuno che le Facoltà di Me- senza di malattia e alle struttu- dicina diano spazio e rilievo 127 re cliniche che a ciò sono de- allo studio della Dottrina so- dicate. Con arricchimenti in- ciale della Chiesa, soprattutto dubbi. Ma, anche, con equivo- attraverso ricerche e scambi di che estensioni che, identifi- carattere interdisciplinare tra cando i riferimenti di valore le diverse Facoltà. In tal mo- nella prassi sociale di volta in do, oltre a modulare percorsi volta configurata, conduce a formativi più armonici e com- ratificare impostazioni, com- prensivi, si avvia a supera- portamenti e codificazioni le- mento quella accentuata fram- gislative contrarie ai diritti mentarietà del sapere che ca- fondamentali della persona. ratterizza le attuali configura- Poggiato su una piattaforma zioni della didattica universi- culturale marcatamente sog- taria, in una separatezza che gettivistica, l’allargamento del rio e peculiare dell’armonico e nuoce alla formazione integra- concetto di benessere – in sé positivo esplicarsi delle capa- le della persona. positivo – rischia così di ritor- cità che l’opera di Dio creato- L’individuazione dei rap- cersi contro l’uomo; mentre il re pone fin dall’inizio nelle porti che si istituiscono oggi desiderio di vita, ancorato solo mani dell’uomo e il dono sal- tra prassi sociale e concetto di in maniera autoreferenziale, vifico della passione del Re- salute, quindi, si mostra com- declina in cultura di morte. dentore riscatta dal male e fa presa alla luce della fede, co- Tutto questo chiama i cri- risorgere a sempre nuova dila- me via opportuna e idonea per stiani a un impegno più con- tazione di vita. Così, incarnan- il rilancio dei profili di etica vinto e più forte, come ha ri- dosi in una professionalità professionale, così necessari, cordato il Papa nell’enciclica competente e sapiente, la pa- soprattutto in campo medico. Evangelium vitae: “Il compito rola del Vangelo annuncia il Un appello che vale anche di accogliere e servire la vita dischiudersi degli orizzonti in modo del tutto speciale: riguarda tutti e deve manife- della vita sull’eternità: per nul- “Urgono una generale mobili- starsi soprattutto verso la vita la strappandola, anzi sempre tazione delle coscienza e un nelle condizioni di maggiore più positivamente e impegna- comune sforzo etico per met- debolezza. é Cristo stesso che tivamente immergendola nel tere in atto una grande strate- ce lo ricorda, chiedendo di es- tempo e nella storia. gia a favore della vita. Tutti in- sere amato e servito nei fratelli Si realizza così in profon- sieme dobbiamo costruire una provati da qualsiasi tipo di sof- dità quella unità di fede e vita nuova cultura della vita: nuo- ferenza: affamati, assetati, fo- cui già richiamava all’atten- va perché in grado di affronta- restieri, nudi, malati, carcera- zione il Concilio ecumenico re e risolvere gli inediti pro- ti... Quanto è fatto a ciascuno Vaticano II: “Il Concilio esor- blemi di oggi circa la vita del- di loro è fatto a Cristo stesso ta i cristiani, che sono cittadi- l’uomo; nuova, perché fatta (cfr. Mt 25, 31-46)”47. ni dell’una e dell’altra città, a propria con più salda e opero- Un compito specifico e pro- sforzarsi di compiere fedel- sa convinzione da parte di tutti prio spetta, in questo quadro, mente i propri doveri terreni, i cristiani; nuova, perché capa- alle Istituzioni Accademiche: facendosi guidare dallo spiri- ce di suscitare un serio e co- un ruolo di sempre maggiore to del Vangelo. Sbagliano co- raggioso confronto culturale rilevanza sotto il profilo scien- loro che, sapendo che qui non con tutti”48. tifico e culturale. In esse, la ri- abbiamo una cittadinanza sta- La salute goduta e/o ritrova- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 128

ta manifesta il mistero della 15 M.L. CHAUVET, Du symbolique au non rappresentato, ma vissuto e messo symbole. Essais sur les sacrements, Pa- in opera, costituita dalla polarità tra oriz- condizione umana e rivela ris 1979, p. 20. zonte di attesa e spazio di esperienza, è ‘nella carne’ il mistero della 16 O. BETZ, I simboli per comunicare superabile? E vi è ancora orizzonte di at- misericordia di Dio creatore e l’esperienza e la fede, Frascati 1990, p. 6. tesa quando non c’è più utopia, quando 17 DH 2. se ne è andato ciò che E. Bloch ha chia- redentore. é introduzione al 18 TERTULLIANO, De reurrectione mato ‘Principio-Speranza’?”. mistero tremendo della morte mortuorum, 6, 3-4. 38 Ibid, p. 31: “Allora io mi pongo la e anticipo della beata risurre- 19 IRENEO, Avdersus Haereses, 5, 6, 1. domanda che lascio questa sera senza ri- 20 IRENEO, Expositio Praedicationis sposta: allo stesso modo in cui l’idea di zione. Apostolicae, 11. progresso è stata per il periodo moderno 21 TERTULLIANO, De reurrectione l’equivalente secolarizzato di una Heils- Prof. Mons. SERGIO LANZA mortuorum, 7. geschichte securizzante, non si configu- 22 LEONE MAGNO, Sermo 27, 6. ra oggi, nell’epoca che alcuni chiamano Preside dell’Istituto Pastorale 23 TOMMASO D’AQUINO, Esposizioni post-moderna, un nuovo faccia a faccia “Redemptor Hominis” della su Giovanni, cap.14, lectio 2 [commento fra la predicazione della follia della cro- Pontificia Università Lateranense a “Io sono la via”, Gv 14, 6]. ce e della kénosi di Cristo e le forme de- 24 CTI, Alcune questioni riguardanti composte della filosofia hegeliana della la cristologia, Civ catt 131 (1980) storia? E se si domanda ciò che i cristia- 4/278. ni hanno ancora da dire di specifico, io 25 In particolare i nn. 11-15. dirò: la speranza che, in un modo a noi ignoto, le storie delle vittime, storie sparpagliate e disfatte, collaborino al Regno di Dio che viene. Speranza essa stessa folle, senza dubbio...”. 39 GIOVANNI PAOLO II, Catechesi di mercoledì 22 aprile 1998. 40 R. GUARDINI, La fine dell’epoca moderna, Brescia 1993(8) (Basel 1950), p. 74. Note 41 M. GAUCHET, Le désenchantement 128 du monde, Paris 1985, p. 267. 1 CCC 1421. 42 TMA 10. 2 Cfr. D. MARTIN, A General Theory 43 C. RUINI, Il Vangelo nella nostra of Secularization, Oxford 1978. storia. Chiesa, cultura e società in 3 P. BOURDIEU, La distintion, Paris Italia, Roma 1989, p. 76: “L’inseparabi- 1979 (tr. it.: La distinzione, Il Mulino lità della dimensione religiosa e di quel- 1976). la etica costituisce già la struttura por- 4 P.L. BERGER, Una gloria remota..., tante dell’AT, dall’alleanza del Sinai al- p. 73. la predicazione profetica; nel NT amore 5 D. HERVIEU-LEGER, Verso un nuovo di Dio e amore del prossimo formano cristianesimo?, Brescia 1989, p. 59. un’unità indivisibile, nella quale ci rivol- 6 H. SCHELSKY, Die skeptische Gene- giamo a tutti, compresi i nemici, fino a ration, 1963(2), p. 297. offrire ‘l’altra guancia’. Nella Scrittura 7 J. MOLTMANN, Teologia della spe- non c’è alcun dualismo fra intenzione e ranza, Brescia 1966, pp. 316s. azione (come non c’è dualismo di ‘ani- 8 F.X. KAUFMANN, in ID.-J.B. METZ, ma’ e ‘corpo’), bensì nella stesso tempo Capacità di futuro, Brescia 1988, p. 68. la più radicale penetrazione fin nel cen- 9 J. MOLTMANN, Diaconia, Il servizio tro della persona (il ‘cuore’), contro le cristiano nella prospettiva del Regno di esteriorità del legalismo, e la più rigoro- Dio, Torino 1986, p. 22. 26 H.U. VON BALTHASAR, Verità del sa concretezza delle ‘opere dell’amore’. 10 L.M. CHAUVET, Linguaggio e sim- mondo, Teologica II, Milano 1987, p. 66. Non solo la solidarietà verso il povero, bolo…, p. 150. 27 SD 2. ma anche la giustizia vi sono pienamen- 11 R. BODEI, La salvezza laica. Miti e 28 F. ALVAREZ, El Evangelio, fuente te incluse: l’amore cristiano non è un utopie della rivoluzione francese, in G. de vidaen el mundo de la salud y de la surrogato della giustizia, e nemmeno FERRETTI, La ragione e i simboli della enfemedad, in “Camillianum” 11 (1995), semplicemente uno sviluppo che va al di salvezza oggi, Genova 1990, p. 80. p. 46. là di essa, come spesso si pensa anche in 12 Per esempio: DICHIARAZIONE 29 A. LANGELLA, La funzione terapeu- opposti settori. Al contrario, l’amore UNIVERSALE DEI DIRITTI DEL- tica della salvezza nell’esperienza della comprende la giustizia come sua parte L’UOMO (10.12.1948), art. 25,1: «Ogni Chiesa: sguardo diacronico e riflessione essenziale... é vero piuttosto che la giu- individuo ha diritto ad un tenore di vita sistematica, in AA.VV. (a cura di N. stizia può realizzarsi integralmente solo sufficiente a garantire la salute e il be- TERRIN), Liturgia e terapia. La sacra- attraverso l’amore, cioè appunto apren- nessere proprio e della sua famiglia...È; mentalità a servizio dell’uomo nella sua doci all’altro, donandoci a lui, e accet- COSTITUZIONE DELL’OMS, (1946), interezza, Padova 1994, p. 126: “La teo- tandolo nella sua qualità di uomo. A art 1.: «L’obiettivo dell’Organizzazione logia sacramentale e la liturgia, anche questo proposito un filo solidissimo lega sarà l’ottenimento per tutti i Popoli del dopo la riforma conciliare, hanno resti- la predicazione dei profeti alle parole di più alto livello di salute» (cfr. anche il tuito soltanto implicitamente il ruolo te- Gesù, al Vangelo e alla Prima lettera di Preambolo: governi responsabili; salute rapeutico dei sacramenti”. Giovanni e alla Lettera di Giacomo, per come materia di politica internazionale); 30 S. BULGAKOV, Il Paraclito, Bolo- non citare che alcuni luoghi più signifi- DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DEL gna 1971 (Parigi 1935), p. 321. cativi”. FANCIULLO (20.11.1959), art. 4: ÇIl 31 , 2. 44 GIOVANNI PAOLO II, Omelia dell’8 fanciullo deve beneficiare della sicurez- 32 S. WEINBERG, I primi tre minuti, febbraio 1984. za sociale. Deve poter crescere e svilup- Milano 1977, p. 170. 45 CONCILIO VATICANO II, Gaudium et parsi in modo sano. A tal fine devono 33 Dominum et vivificantem, 12. spes, 76: “La Chiesa, che, in ragione del essere assicurate a lui e alla madre le cu- 34 H. VON BINGEN, Welt und Mensch, suo ufficio e della sua competenza, in re mediche e la protezione sociale ade- (De Operatione Dei), Salzburg 1965, p. nessuna maniera si confonde con la co- guata, specialmente nel periodo prece- 25. munità politica e non è legata ad alcun dente e seguente alla nascita. Il fanciullo 35 R. GUARDINI, Wahrheit des Denkans sistema politico, è insieme il segno e la ha diritto ad una alimentazione, a un al- und Wahrheit des Tuns, Padeborn salvaguardia del carattere trascendente loggio, a svaghi e a cure mediche ade- 1985(4), diario 24 agosto 1953. della persona umana... Predicando la ve- guateÈ; COSTITUZIONE ITALIANA, 36 F. ROSENZWEIG, La stella della re- rità evangelica e illuminando tutti i set- art 32: ÇLa Repubblica tutela la salute denzione, Casale Monferrato 1985, p. 3. tori dell’attività umana con la sua dottri- come fondamentale diritto dell’indivi- 37 P. RICOEUR, Miti della salvezza e na e con la testimonianza resa dai cri- duo ed interesse della collettività e ga- ragione contemporanea, in FERRETTI stiani, rispetta e promuove anche la li- rantisce cure gratuite agli indigentiÈ. (ed.), La ragione e i simboli della sal- bertà politica e la responsabilità dei cit- 13 W. PANNENBERG, Teologia sistema- vezza, Genova 1990, p. 30: “La doman- tadini”. tica 3, Brescia 1996 [Göttingen 1993], da che va posta è di sapere se una società 46 J. MOLTMANN, Diaconia. Il servizio p. 374. può vivere senza progetto collettivo, cristiano nella prospettiva del Regno di 14 G. SOVERNIGO, Rito e persona. Sim- senza utopia direttrice. é la domanda po- Dio, Torino 1986, p. 37. bolismo e celebrazione liturgica: aspetti sta da R. Kosellec in Vergangene 47 EV 43. psicologici, Padova 1988, p. 62. Zukunft. La struttura del tempo storico, 48 EV 95. 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 129

Conclusioni dei gruppi di lavoro del seminario di studio “I Sacramenti nella pastorale della salute”

Il Pontificio Consiglio per la 2. Con il malato bisogna reciproco: anche il malato ca- Pastorale della Salute ha pro- condividere il dolore partendo techizza. Troppe volte negli mosso e organizzato nei giorni dalla malattia, alla luce della ospedali è più presente la figu- 2-3 giugno 2000, in collabora- speranza. L’atteggiamento di ra dello psicologo che non zione con l’Istituto Pastorale un operatore di pastorale sani- quella del cappellano. Si in- “Redemptor Hominis” della taria comporta il compatire crementa così la marginalizza- Pontificia Università Latera- (nel senso etimologico del pa- zione dei Sacramenti: anche nense, un seminario di studio tire-con), il farsi prossimo nel- gli stessi parenti Ð poco aiutati sui Sacramenti nella Pastora- la situazione di precarietà e di a comprendere il valore tera- le della Salute indirizzato ai smarrimento, ma anche di peutico dell’evento sacramen- Teologi, Esperti ed Operatori apertura alle grandi questioni tale Ð ne impediscono la cele- impegnati a vari titoli nel del senso della vita, che la ma- brazione, ritenendola un oscu- mondo della salute e della sof- lattia comporta. ro presagio di morte. Alla base ferenza. A volte la stessa celebrazio- di tutto c’è la mancanza di una 129 Dai Lavori dei Gruppi nelle ne dei Sacramenti rischia di catechesi sulla morte: morte due giornate, sono emerse al- decadere in forme di tipo mi- come passaggio fondamentale cune osservazioni e proposte. racolistico. Troppo spesso chi per la vita. Il malato è fonda- soffre nel corpo ricerca una mentalmente solo, abbandona- 1. La società odierna si tro- “pozione magica” per la pro- to da una società che corre e va suddivisa in specializzazio- pria guarigione, confondendo che non può fermarsi con chi è ni. Anche l’azione pastorale ri- Sacramento e miracolo. La ce- infermo. Ma ancor più grave è chiede tale specializzazione. lebrazione del Sacramento co- l’abbandono del malato da Tuttavia, ciò non va esente da stituisce il termine di una pre- parte della comunità ecclesia- rischi; in particolare quello di parazione accurata, di un vero le. L’ospedale diventa un’a- separare ambiti che sono pa- e proprio cammino di guari- zienda, una macchina dove il storalmente strettamente con- gione dell’anima; solo dopo cappellano è l’uomo dell’ur- nessi e che solo in relazione questo si potrà pensare a cele- genza e non del cammino se- tra loro possono trovare esiti brazioni particolari, con spazi reno, e troppe volte seminari- positivi. particolari per il malato. sti impreparati sia teologica- Nel dibattito, pur prendendo Si apre in questo ambito uno mente sia materialmente si ri- spunto da situazioni concrete, spazio specifico per l’impegno trovano cappellani a contatto si è evidenziata una certa diffi- dei laici, che possono accosta- con la sofferenza, il dolore, la coltà ad integrare le diverse re il malato con una più diretta morte. prospettive di fondo a cui cia- percezione della sua condizio- È necessaria anche un’at- scuno fa riferimento. Emergo- ne familiare e sociale. tenta preparazione nei semi- no due modalità di approccio Il rapporto con il malato de- nari, dove il cammino forma- pastorale diverse: una che se- ve essere visto come scambio tivo al presbiterato raggiunga gue un’impostazione sostan- un’autentica maturità umana e zialmente applicativa, l’altra spirituale, capace di compren- che si orienta nella direzione dere e condividere le situazio- del metodo del discernimento ni di sofferenza. La Pastorale evangelico. della Salute è un’educazione La situazione della Pastora- da affrontare già dall’età pre- le quotidiana mostra sotto va- scolare e scolare. Una vera rio profilo carenze non margi- preparazione per gli operatori nali. La preparazione dei mini- del settore è di capitale impor- stri straordinari dell’Eucare- tanza: “mettete più cuore in stia appare spesso inadeguata; quelle mani!” (S. Camillo): at- cosa che compromette la com- traverso la cura del corpo pas- prensione del significato del sa la cura dell’anima. Diversa- sacramento e la sua piena re- mente è da affrontare la cura cezione: viviamo nella debo- del malato e la cura dell’an- lezza dell’annuncio. Anche gli ziano. ospedali vivono in una situa- Nelle Diocesi deve essere zione di evangelizzazione in- meglio strutturata la Pastorale completa: viene cristallizzato sanitaria, con un delegato spe- il presente senza dare una spe- cifico. Dedicare tempo di ri- ranza escatologica. flessione e di motivazione al 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:34 Pagina 130

sacramento dell’Unzione degli pastorale a un’educazione per- Infermi; illustrarne la neces- manente ai sacramenti come sità, il valore, sradicare dalla incontro con Cristo ed espe- mente del malato la paura di rienza dell’amore di Dio per questo sacramento visto esclu- noi. sivamente come il preambolo 2. Formare gli operatori pa- della morte. Passo fondamen- storali all’accompagnamento, tale è ri-creare, ri-fondare la inteso come risveglio alla ve- visione complessiva della Pa- rità di Dio. storale e la sua prospettiva sa- 3. Prevedere in futuro dei nitaria: come ci poniamo di SERVIZI PASTORALI OSPE- fronte alla malattia e al dolore? DALIERI istituzionalizzati, Significativa è l’estraneazio- professionalizzati e organizza- ne della morte: ognuno muore ti. solo, in una camera ospedalie- Per poter dar vita a una Pa- ra, in una casa di riposo; la storale sanitaria più qualificata morte del congiunto non è più e qualificante tutta la Pastorale vissuta all’interno della fami- della Chiesa locale appare inol- glia come un evento naturale, tre necessario provvedere ad ma come un qualcosa che non una revisione del Nuovo rito riguarda nessuno di noi, per- del Sacramento dell’Unzione, ché quando arriva, chi trapassa ferenza e della morte: Battesi- arricchendo il rituale di cele- è già stato espulso dalla fami- mo come via e comprensione brazioni e preghiere della Co- 130 glia, dalla comunità. della fede. Importante è proce- munità cristiana con e per i ma- Nella sofferenza è fonda- dere sistematicamente nella lati. mentale l’ascolto: la dispera- preparazione delle persone che é pure necessario affrontare zione non può ascoltare se non lavoro nel settore medico se- coraggiosamente la riflessione è ascoltata; solo in seguito si condo le loro diverse compe- sulla morte, riproponendo il potrà instaurare un dialogo. tenze e vocazioni. Offrire loro Viatico, come celebrazione del- Nella malattia vacilla a volte una preparazione differenziata, l’ultima Comunione. la stessa capacità di sentirsi in adeguata e personalizzata. Da comunione con Dio. Il luogo parte del Cappellano deve es- La discussione si orienta ad dell’incontro è l’accettazione sere presente una forte azione evidenziare le seguenti esi- della malattia: questo è il mo- di sensibilizzazione dell’am- genze: mento propizio per avvicinarsi malato. 1. elaborare il concetto di al sacramento e poterlo vivere salute in prospettiva spiritua- nella sua totalità. L’Eucarestia 3. In sintesi, il confronto si le-trascendente; viene vista allora come condi- raduna attorno al seguente in- 2. riaffermare la centralità di visione offerta durante la cele- terrogativo: come favorire nei Cristo nella Chiesa e per la brazione che diventa in qual- credenti un’adesione a Cristo, Chiesa, nella sua azione pasto- che modo partecipazione alla intelligente e affettiva, conte- rale; sofferenza di Dio e degli uo- sto nel quale è possibile cele- 3. la figura e il modo di mini. Per essere persone nuo- brare e accogliere i Sacramen- operare del ministro ordinato ve e vive anche nella malattia. ti come veri eventi di grazia, è di decisiva importanza: de- Il Magistero presenta il ma- per la vita? ve orientarsi alla cura spiri- lato come soggetto pastorale e Vengono sottolineati alcuni tuale della persona, e non li- non solo come oggetto delle elementi teologicamente rile- mitarsi ad essere un semplice cure. Nella malattia sentirsi vanti: la centralità di Cristo amministratore; è necessario soggetti attivi è fondamentale. nella celebrazione sacramen- pertanto studiare forme e mo- In un momento in cui la capa- tale; la necessità che per mez- delli operativi che favorisca- cità di agire fisico si riduce o zo di essa si orienti il fedele al no un approccio di tipo tera- viene meno, è importante che i mistero di Cristo; il rapporto peutico. sacramenti vengano riscoperti tra sofferenza e peccato. come azione e non come passi- Alla fine del confronto emer- Prof. Mons. SERGIO LANZA vità. Riscoprendo il valore del gono alcune proposte degne di Preside dell’Istituto Pastorale Battesimo si può arrivare an- nota. “Redemptor Hominis” della che all’accettazione della sof- 1. Finalizzare tutta l’azione Pontificia Università Lateranense 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 131

IX Congresso Europeo FEAMC

XX Congresso Internazionale FIAMC

XXII Congresso Nazionale AMCI

Medicina e diritti umani

Roma, 3-7 luglio 2000 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 132

Preghiera del Santo Padre in occasione del Congresso dei Medici Cattolici

Signore Gesù,

Medico Divino, che nella tua vita terrena hai prediletto coloro che soffrono ed hai affidato ai tuoi discepoli il ministero della guarigione, rendici sempre pronti ad alle- viare le pene dei nostri fratelli. Fa che ciascuno di noi, consapevole della grande mis- sione che gli è affidata, si sforzi di essere sempre, nel proprio quotidiano servizio, strumento del tuo amore misericordioso. Illumina la nostra mente, guida la nostra 132 mano, rendi attento e compassionevole il nostro cuore. Fa’ che in ogni paziente sap- piamo scorgere i lineamenti del tuo Volto divino.

Tu che sei la Via, donaci di saperti imitare ogni giorno come medici non soltanto del corpo ma dell’intera persona, aiutando chi è malato a percorrere con fiducia il proprio cammino terreno, fino al momento dell’incontro con Te.

Tu che sei la Verità, donaci sapienza e scienza, per penetrare nel mistero dell’uomo e del suo trascendente destino, mentre ci accostiamo a lui per scoprire le cause del male e per trovarne gli opportuni rimedi.

Tu che sei la Vita, donaci di annunciare e testimoniare nella nostra professione il “Vangelo della vita”, impegnandoci a difenderla sempre, dal concepimento al suo termine naturale, e a rispettare la dignità d’ogni essere umano, specialmente dei più deboli e bisognosi.

Rendici, o Signore, buoni Samaritani, pronti ad accogliere, curare e consolare quanti incontriamo nel nostro lavoro. Sull’esempio dei santi medici che ci hanno pre- ceduto, aiutaci ad offrire il nostro generoso apporto per rinnovare costantemente le strutture sanitarie.

Benedici il nostro studio e la nostra professione, illumina la nostra ricerca ed il no- stro insegnamento. Concedici infine che, avendo costantemente amato e servito Te nei fratelli sofferenti, al termine del nostro pellegrinaggio terreno possiamo contem- plare il tuo volto glorioso e sperimentare la gioia dell’incontro con Te, nel tuo Regno di gioia e di pace infinita. Amen.

Dal Vaticano, 29 Giugno 2000 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 133

Di fronte alla legislazione favorevole ai crimini dell’aborto e dell’eutanasia il medico si avvalga dell’obiezione di coscienza IL DISCORSO DEL PAPA AI PARTECIPANTI AL CONGRESSO INTERNAZIONALE DEDICATO AL TEMA ÇMEDICINA E DIRITTI UMANIÈ

1. Rivolgo il mio cordiale benvenuto a alla vita, su cui poggia ogni altro diritto del- tutti voi, carissimi medici cattolici, giunti a la persona. Roma insieme ai vostri familiari, per parte- Nell’attività che esercitate, voi compite cipare al Congresso internazionale organiz- ogni giorno un nobile servizio alla vita. La zato dall’Associazione Medici Cattolici Ita- vostra missione di medici vi mette in quoti- liani, dalla Federazione Europea Associa- diano contatto con la misteriosa e stupenda zioni Medici Cattolici e dalla Federazione realtà della vita umana, inducendovi a farvi Internazionale Associazione Medici Cattoli- carico delle sofferenze e delle speranze di 133 ci. Scopo principale di questo vostro incon- tanti fratelli e sorelle. Perseverate in questa tro nella città eterna è celebrare il vostro vostra generosa dedizione, avendo cura in Giubileo. Vi auguro di cuore che, rinfranca- particolar modo degli anziani, degli infermi ti da questa provvida sosta spirituale, sap- e dei disabili. piate promuovere un coraggioso rilancio Voi toccate con mano che nella vostra della vostra testimonianza evangelica nel professione non bastano le cure mediche ed settore tanto importante della medicina e i servizi tecnici, sia pure espletati con esem- dell’attività sanitaria. plare professionalità. Occorre essere in gra- Tutti vi saluto con affetto, a cominciare do di offrire al malato anche quella speciale dal Card. Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo medicina spirituale che è costituita dal calo- di Genova, e dai professori Domenico Di re di un autentico contatto umano. Esso è in Virgilio, Paul Deschepper e Gian Luigi Gi- gli, presidenti rispettivamente degli organi- smi summenzionati. Saluto, poi, i sacerdoti Feytor Pinto e Valentin Pozaic, insieme con gli assistenti ecclesiastici presenti. Il mio saluto si estende, inoltre, a Monsi- gnor Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per gli operatori sa- nitari, organismo al quale ho affidato il compito di stimolare e promuovere l’opera di formazione, di studio e di azione svolta dalla Federazione Internazionale Associa- zioni Medici Cattolici, specialmente nel contesto dell’Anno giubilare. Un particolare ringraziamento rivolgo, in- fine, al prof. Domenico Di Virgilio, che ha ben interpretato i vostri comuni sentimenti, esprimendo la vostra fedele adesione alla cattedra di Pietro.

2. Il tema scelto per il vostro congresso Ð Medicina e diritti dell’uomo – è molto im- portante non solo per lo sforzo culturale che manifesta di coniugare il progresso della medicina con le esigenze etiche e giuridiche della persona umana, ma anche per l’attua- lità che riveste a motivo delle violazioni ef- fettive o potenziali del fondamentale diritto 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 134

vorevole a simili crimini, essendo intrinse- camente immorale, non può costituire un imperativo morale per il medico, il quale si avvarrà a buon diritto del ricorso all’obie- zione di coscienza. Il grande progresso, re- gistrato in questi anni dalle cure palliative del dolore, consente di provvedere in modo adeguato alle situazioni difficili dei malati terminali. Le molteplici e preoccupanti forme di at- tentato alla salute e alla vita vanno corag- giosamente affrontate da ogni persona vera- mente rispettosa dei diritti dell’essere uma- no. Penso alle distruzioni, alle sofferenze, alle morti, che affliggono intere popolazioni a causa di conflitti e guerre fratricide. Penso alle epidemie ed alle malattie, che si regi- strano tra le popolazioni costrette ad abban- donare le loro terre per fuggire verso l’igno- to. Come restare indifferenti dinanzi a scene 134 struggenti di bambini e di anziani, che vivo- no insostenibili situazioni di disagio e di sofferenza, soprattutto quando ad essi viene negato persino il diritto fondamentale al- l’assistenza sanitaria! È un vasto campo d’azione che si apre di- nanzi a voi, cari medici cattolici, ed esprimo caloroso apprezzamento a quanti tra voi con coraggio decidono di dedicare un po’ del lo- grado di ridare al paziente amore per la vita, ro tempo a chi si trova in situazioni di così stimolandolo a lottare per essa, con uno grande emergenza. La cooperazione missio- sforzo interiore talora decisivo per la guari- naria in campo sanitario è stata sempre mol- gione. to sentita ed auspico di cuore che un tale ge- L’ammalato deve essere aiutato a ritrova- neroso servizio all’umanità sofferente s’ac- re non solo il benessere fisico, ma anche cresca ulteriormente. quello psicologico e morale. Ciò suppone nel medico, accanto alla competenza pro- 4. Mentre entriamo nel Terzo Millennio, fessionale, un atteggiamento di amorevole in particolar modo nei Paesi più poveri uo- sollecitudine, ispirata all’immagine evange- mini e donne continuano purtroppo a non lica del buon Samaritano. Presso ogni per- avere accesso a servizi sanitari e farmaci sona sofferente il medico cattolico è chia- essenziali per curarsi. Molti fratelli e sorelle mato ad essere testimone di quei valori su- muoiono ogni giorno di malaria, di lebbra, periori che hanno nella fede il loro saldissi- di AIDS, talora nell’indifferenza generale mo fondamento. di coloro che potrebbero o dovrebbero pre- stare loro sostegno. Sia sensibile il vostro 3. Cari medici cattolici, voi ben sapete che cuore a questi appelli silenziosi! é vostro è vostra missione imprescindibile difendere, compito, cari membri delle associazioni di promuovere ed amare la vita di ogni essere medici cattolici, adoperarvi perché il diritto umano dall’inizio al suo tramonto naturale. primario a quanto è necessario per la cura Oggi, purtroppo, viviamo in una società nel- della salute, e quindi ad un’adeguata assi- la quale spesso dominano sia una cultura stenza sanitaria, diventi effettivo per ogni abortista, che porta alla violazione del diritto uomo, prescindendo dalla sua posizione so- fondamentale alla vita del concepito, sia una ciale ed economica. concezione dell’autonomia umana, che s’e- Tra voi ci sono ricercatori nelle scienze sprime nella rivendicazione dell’eutanasia biomediche, le quali sono per loro natura fi- come auto-liberazione da una situazione fat- nalizzate al progresso, allo sviluppo e al mi- tasi per qualche motivo penosa. glioramento delle condizioni di salute e di Voi sapete che al cattolico non è mai leci- vita dell’umanità. Anche a loro rivolgo un to farsi complice di un presunto diritto al- pressante appello ad offrire generosamente l’aborto o all’eutanasia. La legislazione fa- il loro apporto per assicurare all’umanità 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 135

condizioni di salute migliori, sempre rispet- nel contesto del Giubileo, momento favore- tando la dignità e la sacralità della vita. Tut- vole per la conversione personale a Cristo e to ciò che è scientificamente fattibile, infat- per aprire il cuore a chi è nel bisogno. Frutto ti, non è sempre moralmente accettabile. della celebrazione giubilare sia per voi una Ritornando nelle vostre rispettive nazioni, più profonda attenzione verso il prossimo, recate con voi il desiderio di continuare, con una generosa condivisione di conoscenze ed nuovo slancio, nella vostra attività di forma- esperienze, un autentico spirito di solida- zione e di aggiornamento non solo nelle di- rietà e di carità cristiana. scipline attinenti alla vostra professione, ma La Madonna Santissima, Salus infirmo- anche in ciò che riguarda la teologica e la rum, vi assista nella vostra complessa e ne- bioetica. é quanto mai importante, partico- cessaria missione. Vi sia d’esempio San larmente nelle nazioni dove vivono giovani Giuseppe Moscati, perché mai venga meno Chiese, curare la formazione professionale in voi la forza di testimoniare con coerenza, ed etico-spirituale dei medici e del persona- integra onestà e assoluta rettitudine il «Van- le sanitario, posto non di rado di fronte a gelo della vitaÈ. gravi emergenze che esigono competenza Mentre vi ringrazio nuovamente per la professionale e adeguata preparazione in vostra visita, invoco la costante benevolen- campo morale e religioso. za del Signore su di voi, sui vostri familiari e su quanti sono affidati alle vostre cure ed 5. Carissimi medici cattolici, il vostro impartisco a tutti di cuore una speciale be- congresso si è provvidenzialmente inserito nedizione apostolica. 135

Saluto

Un saluto cordiale agli or- della persona come capacità gresso continuo per realizza- ganizzatori del IX congresso significa la possibilità sem- re, in ogni tappa della vita, europeo, XX mondiale e XXII pre aperta verso una speran- l’armonia. È aprirsi verso nazionale dei medici cattolici, za di perfetta realizzazione una tensione che cerca l’u- sul tema “Medicina e diritti futura, che nel campo della nità dell’essere umano strut- umani”. medicina comporta il pro- turato nelle branche econo- I diritti umani sono un’esi- miche, sociali, politiche e genza di realizzazione della culturali. persona umana, la persona Voglia questo congresso umana sempre è una realiz- approfondire questi diritti al- zazione e anche è una capa- la luce del Vangelo in modo cità; come capacità è un pro- che i medici cattolici diano getto da attuarsi, come rea- al mondo, in questo inizio lizzazione è una storia com- del nuovo Millennio, delle piuta; e il diritto della perso- vie sicure per incarnare la na è il diritto d’affermarsi dottrina di Cristo sulla medi- nella sua storia e di attuarsi cina e contribuiscano così al nella sua capacità. bene di tutta l’umanità. Il diritto umano della per- sona come storia nel campo S.E. Mons. JAVIER LOZANO della medicina significa il di- BARRAGÁN ritto di usufruire di tutte le Arcivescovo Vescovo emerito di Zacatecas conquista che fin qui ha avu- Presidente del Pontificio Consi- to l’uomo nel campo della glio per la Pastorale della salute medicina; il diritto umano Santa Sede 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 136

Saluto del Presidente della FIAMC

Cari amici, intima partecipazione alla vi- é per me un grande onore ta della Chiesa, noi non avre- darvi il benvenuto a Roma, a mo nulla di speciale da dire ai nome della Federazione Inter- nostri pazienti ed ai nostri nazionale delle Associazioni colleghi. dei Medici Cattolici. Nel Il Giubileo ci offre un’oc- mezzo dell’anno del Grande casione unica per questo no- Giubileo, voi siete venuti a stro personale rinnovamento Roma per discutere di “Medi- interiore. Esso ci chiama a cina e diritti dell’uomo”, il te- confessare la nostra fede ed a ma molto significativo scelto cambiare la nostra vita. Esso per il XX congresso mondiale c’invita a riscoprire Cristo, della FIAMC. Il nostro incon- vivo nella Chiesa e ad impe- tro in Roma, tuttavia, acquista gnarci nella realtà temporale 136 quest’anno una valenza parti- della nostra professione, nel- colare, andando al di là dello le trasformazioni culturali, stesso tema congressuale, pur nella gratuità delle opere di così importante. carità, nell’azione sociale e Voi, infatti, siete giunti a politica. Roma non soltanto quale luo- gnificato della morte, che non A nome della Federazione go del congresso, ma anche in è una finestra aperta sul nulla, internazionale, che, sulla base quanto meta del vostro pelle- ma la meta vera dell’uomo di un preciso mandato confe- grinaggio, città delle memo- pellegrino sulla terra, quella ritole dalla Chiesa, coordina rie degli apostoli e sede del che ci aprirà alla visione bea- il lavoro delle singole asso- Papa, segno visibile dell’u- ta del volto di Dio. ciazioni, vorrei ringraziare gli nità della Chiesa e primo di- Profondamente ispirati da amici dell’associazione italia- fensore dei diritti dell’uomo queste riflessioni, noi saremo na per il grande e generoso la- in tutto il mondo. in grado di comprendere an- voro svolto nella preparazio- Analogamente a tanti fra- cora meglio i dilemmi e le ne di questo congresso. Desi- telli dei secoli passati, siete contraddizioni che riguardano dero anche ringraziare quanti venuti alle tombe degli apo- il rispetto dei diritti dell’uo- lavorano nelle associazioni di stoli Pietro e Paolo, per risco- mo nelle applicazioni della tutto il mondo, aiutando i me- prire le origini della vostra fe- medicina. In molte regioni dici cattolici a vivere la loro de, per compiere un percorso del mondo, i medici cattolici fede e testimoniando i diritti di purificazione interiore, per costituiscono certo solo una dell’uomo ed i doveri verso aprirvi ad una solidarietà ed minoranza, talvolta oppressa. Dio tra i pazienti, i colleghi una fraternità più grandi. Siamo tuttavia consapevoli e medici e gli altri professioni- L’uomo che vive all’inizio fieri di essere una minoranza sti della salute. Vorrei, se pos- del terzo millennio dell’era importante, capace di espri- sibile, incoraggiarvi a fare an- cristiana, forse ancor più dei mere una presenza profetica, cora di più, inventando nuove pellegrini del medioevo, ha specialmente sul fondamento e più efficaci modalità di pre- bisogno di mettersi in viaggio di tutti gli altri diritti dell’uo- senza nella professione medi- lungo le vie della ricerca del mo, il diritto alla vita. ca, nell’insegnamento, nella vero e del bene, alla riscoper- La lotta per una medicina ricerca, in spirito di comunio- ta del significato più profon- rispettosa dei diritti dell’uo- ne e di servizio soprattutto do della sua umanità, quello mo tocca il cuore stesso della verso coloro i cui diritti sono che solo Gesù Cristo può sve- nostra testimonianza cristia- più conculcati. larci. Il pellegrinaggio alle na, giacché, come membri Possa Iddio aiutare e bene- tombe degli apostoli diviene laici della Chiesa, noi siamo dire i nostri sforzi. Nel fare allora immagine dell’altro chiamati ad essere presenti al ciò, potremo sperare con fi- pellegrinaggio, quello che du- centro della vita professiona- ducia che il nostro pellegri- ra tutta la vita. le, cercando di modificarne naggio terreno non diventi Il pellegrinaggio del Giubi- strutture e comportamenti, mai un cammino privo di si- leo può aiutarci a riscoprire il per fare in modo che questi gnificato. rispetto per la vita, il senso possano diventare un’imma- della sofferenza umana, la so- gine più trasparente dell’amo- Prof. GIAN LUIGI GIGLI lidarietà con coloro che più re risanante di Cristo. Tutta- Presidente della FIAMC, da vicino si accompagnano a via, senza un rinnovamento Federazione Internazionale delle Gesù Cristo sulla croce, il si- della nostra fede ed una più Associazioni di Medici Cattolici 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 137

Il saluto dell’AMCI

L’Associazione Medici Cat- Pontefice ha dedicato addirit- volgenti ed esplosive conqui- tolici Italiani accoglie con en- tura alcune encicliche a questi ste della tecnologia e della tusiasmo e fraterna amicizia i temi a lui cari. E nella Centesi- scienza in campo biomedico medici ed amici provenienti da mus Annus (1991) ci segnala sono state sempre indirizzate a oltre 40 nazioni per partecipa- una serie di diritti umani: “il favorire lo sviluppo ed il ri- re al congresso del Giubileo diritto alla vita, di cui è parte spetto della dignità della per- del 2000! integrante il diritto a crescere sona? O talora esse non hanno Il nostro è innanzi tutto il sotto il cuore della madre dopo costituito rischi per l’uomo congresso del Grande Giubi- essere stati generati, il diritto a che sembra essere minacciato leo del 2000: a noi è stato ri- vivere in una famiglia unita e proprio da ciò che produce fi- servato dalla provvidenza l’e- in un ambiente morale, il dirit- no a temere che i traguardi mozionante privilegio di vive- to a maturare la propria intelli- raggiunti possano essere rivol- re questo incrocio esaltante di genza e la propria libertà nella ti contro di lui? Da qui come ci vari avvenimenti: il passaggio ricerca e nella conoscenza del- ricorda Giovanni Paolo II (Re- di secolo, il sorgere del Terzo le verità, il diritto a partecipare demptor Hominis, 1979), la 137 Millennio, l’indizione del Giu- al lavoro per valorizzare i beni necessità che all’esplosivo svi- bileo del 2000, l’intreccio dei della terra e ricavare da esso il luppo tecnologico possa corri- tre congressi. Sapremo rispon- sostentamento proprio e dei spondere un proporzionale dere a questi suggestivi richia- propri cari; il diritto a fondare sviluppo della vita morale e mi? liberamente una famiglia e ad dell’etica affinché l’uomo “di- Sapremo essere “attori” con- accogliere e educare i figli, venti veramente migliore, più sapevoli di questi travolgenti esercitando responsabilmente maturo spiritualmente, più co- eventi? la propria sessualità, il diritto a sciente della dignità della sua Ed in questa circostanza ci vivere nella verità della pro- umanità”. appare quanto mai centrato il pria fede ed in conformità alla Noi medici cattolici conve- tema che ci siamo proposti: trascendente dignità della pro- nuti a Roma da tutto il mondo “La medicina ed i diritti uma- pria persona”. vogliamo contribuire all’acco- ni”. Quale altro secolo infatti Sono in fondo gli stessi di- glienza integrale degli appelli ha assistito ad un tale e pro- ritti, anche se meno esplicitati, del Pontefice, vogliamo testi- rompente evolversi di eventi, che si trovano nella Dichiara- moniare con forza che la me- talora drammatici che hanno zione universale dei diritti del- dicina e le sue conquiste sa- visto l’uomo ora esaltato ora l’uomo, spesso ricordati ed in ranno sempre indirizzate al indifeso e violentato? molte circostanze volutamente servizio dell’uomo; che la so- In quale altro secolo è risuo- dimenticati o disattesi. lidarietà ed il rispetto insieme nato, sempre più potente, il Ma molte legislazioni hanno all’amore debbano cementare i grido, accorato, del rispetto poi di fatto negato il diritto al- rapporti tra tutti gli uomini e dei diritti dell’uomo? Ma di la vita con provvedimenti per- per questo ci dichiariamo con- quali diritti? Ma è proprio vero missivi in materia di aborto, tro ogni attentato alla vita, che questo ultimo tratto di se- manipolazioni genetiche, di sempre e di ogni creatura, e colo ha costituito un faro lumi- eutanasia e di restrizione della per questo ci dichiariamo con- noso nel travolgente cammino libertà dell’individuo! E le tra- trari ad ogni tipo di restrizione della comunità umana dinanzi delle libertà individuali e quin- ad un avvicendarsi di “costrut- di contro ogni forma di tortura tori e distruttori” dei diritti e contro la pena di morte. E la umani? speranza, nutrita dalla fede e In tale scenario, luminosa e corroborata dalla carità, ci ren- prorompente, per fortuna di de consapevoli che dobbiamo tutti gli uomini, si erge la fi- porci ogni giorno a servizio gura di Giovanni Paolo II che dei malati, dei più deboli ed ha centrato il suo magistero indifesi, e in ascolto a comin- non solo sulla difesa e sulla ciare con quanti, credenti o promozione dei diritti umani meno, si riconoscono apparte- ma ha legato questi a fonda- nenti ad una società fondata menti certi nella prospettiva sul rispetto e sull’amore! cristiana. E la prospettiva dell’amore Prof. DOMENICO DI VIRGILIO è l’orientamento in cui si attua Presidente dell’Associazione l’azione del cristiano per i di- dei Medici Cattolici Italiani (AMCI) ritti umani. Il nostro “grande” Italia 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 138

Anno 2000 Attività del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute

Introduzione Grande Giubileo dell’Anno 2000, Superiori ed Officiali del Dicaste- ossia: “Celebrare l’Incarnazione ro, ecc. La pianificazione del lavoro del Verbo secondo la Bolla d’In- Per quanto riguarda l’evange- del Pontificio Consiglio per la Pa- dizione del Grande Giubileo del- lizzazione delle facoltà di medici- storale della Salute, fatta nell’As- l’Anno 2000 “Incarnationis My- na, il Pontificio Consiglio ha cer- semblea Plenaria del 1998, suc- sterium”, per illuminare le culture cato di tenersi in contatto con le cessivamente approvata dal Santo sanitarie con il Vangelo, santifi- più importanti facoltà cattoliche Padre, abbraccia 50 programmi care l’ammalato e l’ambiente del- di medicina, di farmacia e quelle organizzati intorno ai Ministeri la salute in generale, e pervenire di diritto, per promuovere in futu- della Parola, della Santificazione alla comunione della pastorale ro corsi adeguati; gli altri pro- e della Comunione ed affidati alle della salute in tutta la Chiesa”. grammi promossi nel settore della 18 persone componenti il Dica- Parola con doveroso impegno ri- stero: superiori, officiali e colla- b) Operatività del Dicastero guardano: le Pubblicazioni, l’Or- boratori. Con essa, il Pontificio ganizzazione Mondiale della Sa- 138 Consiglio, specialmente nell’an- Per quanto concerne il piano lute, il manuale pastorale per i no della celebrazione del Grande pratico, per raggiungere la sud- tossicodipendenti, la guida pasto- Giubileo 2000 ha cercato rispon- detta finalità sulla base dei propri rale della salute, le conferenze, la dere in maniera più efficace alla obiettivi specifici, nel ministero conferenza internazionale, le ri- missione affidatagli dal Santo Pa- della Parola, contenente 11 pro- cerche, i centri di insegnamento, i dre: di essere un aiuto al Suo pre- grammi, il Pontificio Consiglio “dossiers”. zioso ministero petrino nel campo ha fissato come obiettivo: “Cele- Come già è stato esposto, nel specifico della pastorale della sa- brare l’incarnazione del Verbo ministero della santificazione, il lute e della sanità. per illuminare con il Vangelo le Pontificio Consiglio ha posto 7 Per elaborare il Piano di lavoro culture sanitarie tramite i segni programmi di notevole importan- ci si è riferiti al Motu Proprio isti- giubilari della Peregrinazione, za: il battesimo, l’unzione degli tutivo Dolentium Hominum e alla della Porta Santa e dell’Indul- infermi, altri sacramenti, il ma- Cost. Apost. Pastor Bonus, e ci si genza”. nuale di preghiera e di sacramen- è ispirati, per quanto concerne il Nel ministero della santifica- ti, la Giornata mondiale del mala- significato cristiano della soffe- zione, che ha 7 programmi, l’o- to, la preghiera, e “l’Intenzione” renza e della vita, alla Lettera biettivo è stato il seguente: “Cele- dell’Apostolato della Preghiera. apostolica Salvifici doloris e al- brare l’Incarnazione del Verbo Per raggiungere l’obiettivo che l’Enciclica Evangelium Vitae. per santificare l’ammalato e in il Dicastero si è posto nel ministe- Nel formulare le linee concrete generale il mondo della salute at- ro della comunione per il 2000, i del Piano generale di lavoro, si è traverso i segni giubilari della Pe- 32 programmi tendevano a raffor- fatto tesoro dei suggerimenti e regrinazione, della Porta Santa e zare o conseguire questa comu- delle indicazioni della lettera dell’Indulgenza”. nione solidale. Si tratta di pro- Apostolica Tertio Millennio Ad- Nel ministero di comunione, grammi che riguardano l’unione veniente e della Carta degli Ope- che ha avuto 29 programmi da dei Medici, Infermieri e Farmaci- ratori Sanitari. sviluppare, l’obiettivo è stato: sti cattolici, sostenendo le loro as- Sulla base delle suddette pre- “Celebrare l’Incarnazione del sociazioni nel mondo, soprattutto messe dottrinali, questo Pontifi- Verbo per pervenire alla comu- a livello mondiale. In questa pro- cio Consiglio ha elaborato il suo nione solidale dei malati e degli grammazione verso l’unificazio- Piano di lavoro rispetto a quattro operatori della salute in tutta la ne della pastorale sanitaria in tut- aspetti: finalità, politiche, modi di Chiesa attraverso i segni giubilari to il mondo è anche molto impor- azione, programmi. della Peregrinazione, della Porta tante la creazione di una unione Il Piano di lavoro del Dicastero Santa e dell’Indulgenza”. internazionale di cappellani catto- ha avuto come culmine l’anno Per raggiungere la finalità che lici negli ospedali e la stessa unio- giubilare. Tuttavia nell’anno giu- il Dicastero ha fissato nel ministe- ne degli ospedali cattolici, come bilare si sono dovuti adoperare al- ro della Parola, si sono messe in pure l’unione dei religiosi ospe- cuni cambiamenti che riguardano atto le seguenti azioni: si è cerca- dalieri, dei vescovi incaricati del- la specificità di quest’anno. I to di dare il senso della vita e del- la pastorale della salute nelle cambiamenti si riferiscono agli la sofferenza e il senso della natu- CC.EE. Inoltre si è tentato di au- obbiettivi; i programmi sono ri- ra e la sua manipolazione, spie- mentare l’azione pastorale del vo- masti invariati in quanto al loro gandoli, diffondendoli e divul- lontariato sanitario cattolico e di enunciato, bensì la loro forma è gandoli a tutti, in particolare ai incrementare le associazioni dei stata cambiata. Vescovi incaricati per la Pastora- malati. Tra i vari programmi nel le della Salute nelle loro Confe- settore comunione si possono a) Obiettivo generale renze Episcopali. Al riguardo, ci menzionare: i centri di bioetica, sono state di grande aiuto la cele- lo sforzo per la loro unificazione, In riferimento a quanto è stato brazione della XV Conferenza in- l’organizzazione e la celebrazio- detto poco anzi, è stato fissato ternazionale, la pubblicazione ne della Giornata Mondiale del l’obiettivo generale del Pontificio della rivista Dolentium hominum, Malato, il diritto universale alla Consiglio, in particolare in questo la partecipazione a vari congressi, salute, la comunicazione cristiana tempo della Celebrazione del seminari e convegni da parte dei dei beni, le malattie emergenti: 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 139

AIDS, Lebbra; la Droga, i rappor- Il momento celebrativo più si- varcare questa soglia…La Chiesa ti interdicasteriali, i Vescovi inca- gnificativo è stata senz’altro la entra nel nuovo millennio strin- ricati per la pastorale sanitaria, le solenne concelebrazione eucari- gendo al suo cuore il Vangelo nunziature, le visite ad limina, la stica, di venerdì 11 febbraio, della sofferenza, che è annuncio partecipazione e rappresentanza memoria della Beata Vergine di di redenzione e di salvezza. Fra- del Dicastero a congressi e con- Lourdes, presieduta dal Santo Pa- telli e sorelle ammalati, voi siete vegni fuori sede, visite e viaggi dre in Piazza San Pietro che era testimoni singolari di questo Van- pastorali, ecc.. Nel Piano di lavo- diventata come una grande ed im- gelo. Il terzo millennio attende ro si è tenuto anche conto dei pro- mensa corsia all’aperto. dai cristiani sofferenti questa te- grammi amministrativi interni del Accanto all’altare la bianca stimonianza. La attende anche da Dicastero, che entrano nell’ambi- statua della Madonna di Lourdes. voi, operatori della pastorale sani- to del settore comunione, cioè a Cinquanta i concelebranti con la taria, che con ruoli diversi svolge- dire: la segreteria, l’amministra- casula bianca, tra i quali S.Em.za te accanto ai malati una missione zione, l’archivio, il servizio di il Card. Etchegaray, Presidente tanto significativa ed apprezzata, documentazione, la cura e il de- del Comitato del Grande Giubileo apprezzatissima”. posito di documenti e di pubbli- dell’Anno 2000, con il Segretario Un momento molto toccante è cazioni. Arcivescovo Crescenzio Sepe; stato anche l’amministrazione del I summenzionati 50 program- S.E. Mons. J. Lozano Barragán, sacramento dell’Unzione degli mi sono stati portati avanti con Infermi. Il Santo Padre l’ha con- doveroso impegno da parte di tut- ferita personalmente a 10 malati, ti i componenti del Dicastero. I ri- mentre agli altri 90 malati è stata sultati sono stati molto soddisfa- conferita da alcuni Vescovi e sa- centi e confermano la sintonia cerdoti tra i quali il Presidente del della pianificazione di lavoro con Dicastero S.E. Mons. Lozano, l’obiettivo fissato per il 2000. S.E. Mons. Redrado, O.H., il Detto questo, vogliamo elenca- Rev. P. Felice Ruffini, M.I., ri- 139 re in maniera più dettagliata alcu- spettivamente Segretario e Sotto- ni punti salienti dell’attività del segretario del Pontificio Consi- Dicastero nell’arco dell’intero an- glio. no 2000. La celebrazione della Giornata si è conclusa con la solenne Be- nedizione di tutti i partecipanti, e 1. Celebrazione del Giubileo specialmente dei malati. dei Malati e degli Operatori della Sanità 2) Lo Studio. Nei giorni 9 Ð10 febbraio ha avuto luogo nell’Au- Nel Ministero della Santifica- la nuova del Sinodo in Vaticano, zione, c’è un programma molto il Convegno dei Vescovi Incari- importante per l’attività del Ponti- cati per la Pastorale della Salute ficio Consiglio: la celebrazione Presidente del Pontificio Consi- presso le Conferenze Episcopali annuale della Giornata Mondiale glio per la Pastorale della Salute e delle Associazioni Cattoliche del Malato. con il Segretario S.E. Mons. José degli Operatori della Sanità. In Nell’Anno Giubilare 2000 essa L. Redrado, e Sottosegretario P. queste due giornate di studio, nel- è stata celebrata solennemente a Felice Ruffini, M.I., e 47 Arcive- le distinte sale, si è riflettuto, sia Roma come “Giubileo dei Malati scovi e Vescovi Incaricati delle con le Conferenze magistrali che e degli Operatori della Sanità”. Conferenze Episcopali per la Pa- con il Forum dei gruppi, sull’I- Quattro momenti salienti han- storale della Salute. Concelebra- dentità degli Operatori della sa- no contrassegnato le varie mani- vano anche 350 sacerdoti impe- nità cattolici di fronte alle sfide festazioni celebrative: la preghie- gnati in tutto il mondo nella pa- del Terzo Millennio. Erano pre- ra, lo studio, la festa e le visite ad storale sanitaria, alla presenza di senti oltre 200 partecipanti in alcuni luoghi strettamente legati Autorità civili e militari. rappresentanza di ogni continen- all’evento giubilare. Solenne e composta è stata la te. Il Presidente del Dicastero concelebrazione eucaristica alla S.E. Mons. Javier Lozano dopo 1) La Preghiera. Oltre 20,000 quale hanno partecipato oltre aver presentato le Giornate di pellegrini tra ammalati e operato- 30000 di pellegrini, tra i quali Studio è intervenuto con due con- ri della Sanità giunti da tutto il 2400 malati in carrozzella; e ferenze magistrali. Una indirizza- mondo hanno assistito ai diversi 1700 deambulanti ai piedi del sa- ta ai Vescovi Incaricati sulla Pa- uffici e alle celebrazioni preparate grato nei reparti dei santi Pietro e storale della salute e l’altra ai con molta cura dal Pontificio Paolo. Familiari, medici, para- Medici Cattolici sull’Identità del Consiglio per la Pastorale della medici, infermieri, accompagna- Medico Cattolico.. Oltre al Presi- Salute. Momenti di intensa spiri- tori e volontari, religiosi e reli- dente del Dicastero sono interve- tualità sono state: la celebrazione giose. nuti: S.E. Mons. Redrado, O.H., della Santa Messa d’accoglienza Il Santo Padre rivolgendosi Segretario del Dicastero che ha e benvenuto il giorno 10 febbraio, nella sua omelia agli ammalati e parlato su: “Programma del Dica- nella Basilica di San Paolo fuori agli operatori sanitari ha lasciato stero: Piano di lavoro”, il Dr. le mura, presieduta da S. E. questa consegna: “… Il Giubileo Gian Luigi Gigli, Presidente del- Mons. Javier Lozano, Presidente è esperienza d’una visitazione la Federazione Internazionale del Dicastero; Processione maria- quanto mai singolare. Facendosi delle Associazioni Medici Catto- na “Aux Flumbeaux” per via del- uomo, il Figlio di Dio è venuto a lici (FIAMC) sul tema: “Le sfide la Conciliazione, guidata dal Pre- visitare ogni persona e si è fatto dei medici cattolici per il Terzo sidente del Dicastero, che si è per ciascuno “la Porta”: Porta Millennio”, P. Joseph Joblin, As- conclusa in Piazza San Pietro con della vita, Porta della salvezza. sistente Ecclesiastico del Comita- la Benedizione del Santo Padre; L’uomo deve entrare attraverso to Internazionale degli Infermieri la pia pratica della Via Crucis al questa Porta se vuol trovare la ed Assistenti medico-sociali (CI- Colosseo. salvezza. Ciascuno è invitato a CIAMS) sul tema: “Identità del- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 140

l’infermiere cattolico”, la Sig.ra 3. Partecipazione e zato dalla Commissione Teologi- An Verlinde, Segretaria Generale rappresentanza a co storica del Grande Giubileo. del CICIAMS sulle Sfide per il Congressi e Convegni Terzo Millennio, il Rev.do P. Fe- MARZO lice Ruffini, M.I., Sottosegretario Un altro programma del Mini- Ð Il giorno 3, a Frosinone, su del Dicastero sull’Identità del stero della Parola è stata la parte- invito di S.E. Mons. Salvatore Farmacista Cattolico e Prof. cipazione e rappresentanza a vari Boccaccio, Vescovo di Frosino- Alain Lejeune, Presidente della congressi e convegni. Questi han- ne, il Presidente del Dicastero ha Federazione Internazionale dei no visto impegnati i Superiori e partecipato al Seminario dal tito- Farmacisti Cattolici (F.I.U.P.C.) gli Officiali del Dicastero per tut- lo: “La tragedia della malattia e la sulle Sfide del Terzo Millennio. to l’anno 2000. speranza del sollievo. Dalla soli- tudine del malato alla comparte- 3) Festa. Due splendidi mo- GENNAIO cipazione del suo dolore” e ha menti di festa e di forte significa- Ð Dal 24 al 29, a Ginevra, il svolto una relazione sul tema: to spirituale: la sera dell’11 feb- Rev. Mons. Jean-Marie Mpen- “La speranza e il malato. Prospet- braio, in piazza San Pietro, alla dawatu ha preso parte in seno alla tive teologiche”. fine della fiaccolata ha avuto luo- Delegazione della Santa Sede alla Ð Il giorno 28, nella Basilica di go la Festa di Suoni e Luce e il riunione del Consiglio Esecutivo San Pietro, il Presidente S.E. giorno 12 febbraio, nell’Aula della Organizzazione Mondiale Mons. Lozano ha presieduto la Paolo VI in Vaticano, la Festa della Sanità. concelebrazione eucaristica di della Gioia e della Speranza, con apertura del 7¡ Congresso Nazio- la testimonianza di diverse perso- FEBBRAIO nale del “Collegio dei Docenti di ne tra cui artisti e persone del Ð Il giorno 14, in Vaticano, Odontoiatria”.. Per i partecipanti mondo dello sport, che attraverso S.E. Mons. Javier Lozano ha par- è stata anche una occasione pro- la sofferenza hanno incontrato tecipato alla Giornata dedicata al- pizia per osservare il Giubileo. 140 Cristo, loro gioia e speranza. I la Commemorazione dell’Enci- malati sono stati dei veri protago- clica “Evangelium Vitae”, pro- APRILE nisti. mossa dalla Pontificia Accademia Ð Dal 4 al 6, a Città di Messico, per la Vita. accompagnato dall’Officiale del 4). Visite. Il 12 febbraio, nella Ð Il giorno 17, a Roma, Il Pre- Dicastero il Rev.do Don Krzysz- mattinata, hanno avuto luogo le sidente del Dicastero S.E. Mons. tof Nykiel, S.E. Mons. Javier Lo- visite per gruppi linguistici alle Lozano ha presieduto la Celebra- zano ha partecipato al IV Con- Basiliche del “Giubileo”: Santa zione Eucaristica al termine del gresso Nazionale e III Internazio- Maria Maggiore, San Giovanni in nale delle Istituzioni Religiose al Laterano, Santa Croce in Gerusa- servizio della Salute, organizzato lemme. Inoltre le Chiese Nazio- dalla Commissione Arcidiocesa- nali hanno organizzato le varie na per la Pastorale della Salute visite per i propri pellegrini. dell’Arcidiocesi del Messico e Le varie celebrazioni e le feste dalla Congregazione delle Reli- sono state trasmesse dalla TV a giose francescane dell’Immacola- tutto il mondo via satellite. So- ta Concezione, A.R., sul tema: prattutto, va sottolineato il colle- “Curando el cuerpo, sanando el gamento con i Santuari mariani alma. Hacia el Tercer Milenio”.. dove nel passato è stata celebrata Il Presidente è intervenuto con la Giornata Mondiale del malato, una relazione sul tema: “Curando oppure dove prossimamente sarà el cuerpo y sanando el alma”. celebrata. Ð Dal 6 al 7, a Città di Messico, La celebrazione della Giornata il Presidente del Dicastero ha par- si è conclusa domenica 13 feb- tecipato al Second Annual Pana- braio con la Santa Messa nei luo- merican Catholic Health Care ghi di accoglienza. Dialogue, organizzato dal CE- LAM in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Pasto- 2. Riunioni interdicasteriali rale della Salute e dall’Arcidioce- Simposio sui Martiri cattolici si di New York sul tema: “A Jubi- Nell’ambito del Ministero del- messicani, sottolineando che il lee Celebration for the Whole of la Comunione, il Pontificio Con- simposio è situato nella cornice Humanity”, ed ha tenuto un con- siglio ha mantenuto vivi i rapporti delle celebrazioni giubilari e ha ferenza sul tema: “La Celebra- con gli altri Dicasteri della Curia ricordato che i martiri sono un se- cion del Jubileo y el Enfermo”. Romana, partecipando alle diver- gno perenne della verità dell’a- Ai Lavori ha preso parte anche il se riunioni interdicasteriali more cristiano. Rev.do Don Krzysztof Nykiel, Ð presso il Pontificio Consiglio Ð Il giorno 23, a Roma, l’Offi- Officiale del Dicastero. “Giustizia e Pace”. Il Rev.do Don ciale del Dicastero il Rev.do Ð Il giorno 7, a Roma, Il Segre- Antonio Soto, Officiale del Dica- Mons. Jean Marie Mpendawatu tario del Dicastero S.E. Mons. stero ha partecipato l’8 aprile alla ha preso parte all’Incontro, orga- Redrado ha presieduto la Conce- riunione interdicasteriale in vista nizzato dall’Ospedale Bambino lebrazione eucaristica in occasio- della preparazione della Giornata Gesù sul tema del supporto inter- ne del Convegno nazionale sul te- Mondiale della Pace (2001). nazionale a favore dei bambini ma: “Quali le risposte della vita Ð presso il Pontificio Consiglio malati di Aids della Romania. religiosa italiana per persone por- della Cultura. L’8 giugno, il Ð Dal 25 al 27, in Vaticano, tatrici di disabilità” ed ha tenuta Rev.do Don Krzysztof Nykiel, S.E. Mons. Lozano e S.E. Mons. una omelia relativa alla tematica Officiale del Dicastero, ha preso Redrado, hanno partecipato al del Convegno. parte all’Incontro interdicasteriale Convegno internazionale di stu- Ð Il giorno 27, a Roma, Il sul tema: “Dialogo Scienza-Fe- dio sull’attuazione del Concilio Rev.do Don Krzysztof Nykiel, de. Nuove prospettive”. Ecumenico Vaticano II, organiz- Officiale del Dicastero ha parteci- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 141

pato in rappresentanza del Dica- dal Associazione dei Medici Cat- “The Medical Doctor and his Vo- stero al Convegno organizzato tolici del Malaysia, sul tema: cation in relation to the Mission of dalla Facoltà di Teologia e dal “Health Challenges in Asia in the the Church”. Inoltre ha presieduto Pontificio Istituto Pastorale “Re- New Millennium”. Il Presidente è una solenne celebrazione eucari- demptor Hominis” della Pontifi- intervenuto con una relazione dal stica con il rito di affidamento dei cia Università Lateranense, in titolo: “Healing in the Gospels”. Medici Cattolici degli Stati Uniti collaborazione con il Comitato d’America al Cuore Immacolato locale per il XLVII Congresso AGOSTO di Vergine Maria. Eucaristico Internazionale della Ð Il giorno 20, a Zamora (Mes- Diocesi di Roma sul tema: “ Gesù sico), S.E. Mons. Lozano, alla Cristo unico salvatore del mondo, presenza di 200 Medici ed altri pane per la nuova vita”. operatori sanitari, ha tenuto una conferenza sull’Identità del Me- MAGGIO dico cattolico. Ð Il giorno 10, a Genzano di Roma, l’Officiale Rev.do Don SETTEMBRE Krzysztof Nykiel ha partecipato Ð Il giorno 5, a Chieti, Il Segre- all’I° Workshop Internazionale tario del Dicastero S.E. Mons. sugli Interventi Umanitari e le Redrado ha presieduto i Lavori Esperienze di Cooperazione delle del Congresso internazionale dal Organizzazioni non Governative tema “Le problematiche etiche (ONG) e le Organizzazioni non della sperimentazione clinica”, Profit (ONP), organizzato dal- organizzato dall’Arcidiocesi di l’Associazione con i Fatebenefra- Chieti-Vasto nell’ambito del giu- telli per i malati lontani, e ha te- bileo dei docenti universitari. nuto una relazione sul tema: Inoltre ha tenuto una relazione su 141 “L’attività del Pontificio Consi- “la ricerca ed il rispetto della di- glio per la Pastorale della Salute”. gnità umana”. Ð Dal 15 al 20, a Ginevra, Il Ð Il giorno 6, a Roma, il Segre- Presidente del Dicastero S.E. tario del Dicastero S.E. Mons. Mons. J. Lozano ha partecipato, Redrado ha partecipato al Giubi- quale Capo della Delegazione leo delle Università e ha tenuto Il giorno 10, a Roma, S.E. della Santa Sede, alla 53» sessione una relazione introduttiva ai La- Mons. Redrado ha presieduto un dell’Assemblea Mondiale della vori sul tema: “El sentido de la Incontro di preghiera organizzato Sanità ed è intervenuto parlando enfermedad terminal y de la dal Pontificio Ateneo “Regina sul concetto della salute nel Ma- muerte”. Apostolorum”ed ha tenuto una ri- gistero della Chiesa. Faceva an- Ð Il giorno 15, a Roma, S.E. flessione sul tema: “Testimoni e che parte della delegazione il Mons. Redrado ha presieduto una servitori della speranza” Rev. Mons. Jean-Marie Mpen- celebrazione eucaristica in occa- Ð Dal 11 al 13, in Vaticano, dawatu, Officiale del medesimo sione di un Corso di Formazione l’Officiale del Dicastero il Rev.do Dicastero. Permanente, organizzato dalla Don Krzysztof Nykiel ha rappre- Ð Il giorno 22, a Roma, S.E. Congregazione dei Figli dell’Im- sentato il Dicastero al Congresso Mons. Lozano ha inaugurato la macolata Concezione e ha tenuto internazionale teologico pastora- Riunione del Consiglio Direttivo una omelia per circostanza. le, organizzato dal Pontificio della Pontificia Accademia per la Dal 25 al 29, a Caltanissetta Consiglio per la Famiglia sul te- Vita, rivolgendo a tutti Parteci- (Sicilia), accompagnato dal ma: “I figli primavera della fami- panti un indirizzo di saluto. Rev.do Antonio Soto, Officiale glia e della società”. del Dicastero, S.E. Mons. Lozano GIUGNO ha partecipato alla III» Conferen- NOVEMBRE Ð Il giorno 1, a Napoli, su invito za Mondiale sulla Prevenzione Ð Il giorno 7, a Roma, su invito di S.E. Mons. Antonio Riboldi, della Droga, organizzata dall’As- del Dott. Agostino Falconi, il Pre- Vescovo emerito di Acerra, il Pre- sociazione “Casa Famiglia Roset- sidente dell’Associazione Tra- sidente del Dicastero ha partecipa- ta” sul tema: “Nuove frontiere per piantati d’Organo delle Marche, to al Convegno internazionale su la prevenzione della droga e della S.E. Mons. Lozano ha presieduto “Il diritto del bambino alla salute” criminalità per i Giovani e le Co- una celebrazione eucaristica in ed è intervenuto con una conferen- munità”. Il Presidente ha tenuto occasione del loro Giubileo te- za dal titolo: “ Il diritto del bambi- una conferenza dal titolo: “Posi- nendo una omelia per circostanza. no alla tutela della salute”. zione etica e morale della Santa Ð Dal 7 al 9, a Quito, l’Officia- Ð Dal 12 al 15, a Itaici, Brasile, Sede in relazione alla droga”. le del Dicastero, il Rev.do Mons. S.E. Mons. Lozano ha preso parte Ð Dal 25 al 27, a Madrid, S.E. Jean-Marie Mpendawatu ha preso al Convegno, organizzato dalla Mons. Redrado ha partecipato al- parte in qualità di Osservatore Conferenza Nazionale dei Vesco- le XXV Giornate Nazionali della della Santa Sede alla VII Sessio- vi del Brasile su: “AIDS e desa- Pastorale della Salute e ha tenuto ne del Comitato Internazionale di fios para a igreja do Brasil” e ha una relazione sul tema: “Necesi- bioetica dell’UNESCO (CIB). tenuto una relazione sul tema: “El dades espirituales del niño enfer- Ð Il giorno 9, a Roma, S.E. Sida, realidad eclesial y perspec- mo y su atentión pastoral”.. Mons. Redrado ha partecipato al- tivas pontificias”. la Cerimonia di inaugurazione OTTOBRE dell’anno accademico dell’Uni- LUGLIO versità Cattolica del Sacro Cuore Ð Dal 12 al 15, a Kuala Lum- Dal 5 all’8, a Pittsburgh, il Pre- “A. Gemelli”.. pur (Malaysia), S.E. Mons. Loza- sidente S.E. Mons Lozano ha par- Ð Dal 9 al 11, a Svit, accompa- no e S.E. Mons. Redrado, hanno tecipato al 68¡ l’Incontro annuale gnato dal Rev.do Don Krzysztof partecipato al 12th Congress of the dell’Associazione dei Medici Cat- Nykiel, Officiale del Dicastero, Asian Federation of Catholic Me- tolici di Pittsburgh ed è interve- S.E. Mons. J. Lozano ha parteci- dical Associations, organizzato nuto con una relazione dal titolo: pato al 9¡ Simposio internaziona- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 142

le, organizzato dalla Facoltà Teo- tenuta in Vaticano (Aula Nuova gennaio, il Santo Padre ha rivolto logica dell’Università di Tirnava del Sinodo) il 15 gennaio, una ai partecipanti della Giornata Se- sul tema: “Nuova Evangelizza- Giornata Seminariale sul morbo minariale un cordiale saluto, zione” ed è intervenuto con una di Hansen, promossa dal Pontifi- esprimendo apprezzamento per il relazione su “Identità del Medico cio Consiglio per la Pastorale del- loro impegno in favore dei malati Cattolico”.. Il giorno 11, il Presi- la Salute e dall’Associazione Ita- di lebbra, che nel mondo sono an- dente S.E. Mons. Lozano ha par- liana Amici di Raoul Follereau cora circa quindici milioni ed ha tecipato anche alla Riunione della sul tema: “Morbo di Hansen. auspicato che l’anno 2000 segni Federazione Europea dei Medici Realtà e Prospettive” Questa un deciso passo avanti per la gua- Cattolici a Bratislava e il giorno Giornata internazionale ha visto rigione e il riscatto dei nostri fra- seguente ha presieduto una cele- una numerosa partecipazione cir- telli malati di lebbra, e possa an- brazione eucaristica per loro, te- che suscitare nell’animo dei cri- nendo una omelia pertinente. stiani una generosa disponibilità Ð Il giorno 25, a Padova, Il Pre- verso tutti i fratelli che sono nel sidente S.E. Mons. Lozano ha bisogno. A tale proposito, il San- partecipato al Convegno Interna- to Padre ha voluto ricordare che zionale organizzato dal Collegio “Il morbo di Hansen, infatti, è cu- Universitario Medici Missionari rabile con medicinali relativa- (CUAMM) in occasione del 50¡ mente poco costosi, ma che spes- Anniversario della Fondazione, so non sono alla portata dei mala- tenendo una relazione su: “Africa ti per la grande povertà in cui si nel 2000: Salute per tutti”. trovano. In fondo, la “lebbra” più Ð Il giorno 28, a Fatima, il pericolosa è la miseria, che va Rev.do Don Antonio Soto, Offi- combattuta sul piano economico, ciale del Dicastero ha partecipato e, prima ancora, con una profon- 142 ai Lavori del XIV Incontro Na- da conversione della logica del- zionale della Pastorale della Salu- l’egoismo a quella della solida- te del Portogallo ed è intervenuto rietà. con una relazione sul tema: “Sa- lute e Solidarietà nell’Anno Giu- bilare 2000” 6. Riunione Congiunta dei Delegati Continentali DICEMBRE e Gruppo di Esperti Ð Dal 6 al 8, a el Alto, Il Presi- dell’AISAC dente S.E. Mons. Lozano ha par- ca 1000 persone provenienti da tecipato all’Incontro Nazionale tutti continenti, tra cui Autorità Nella programmazione verso della Pastorale della Salute di Bo- ecclesiastiche e civili. Erano pre- l’unificazione della pastorale sa- livia e ha tenuto due relazioni: senti all’inaugurazione S.Em.za il nitaria in tutto il mondo, Il Ponti- una sulla Bioetica ed un’altra sul- Card. Angelo Sodano, Segretario ficio Consiglio ha promosso e or- la Pastorale della salute in Boli- di Stato della Santa Sede, S.E. ganizzato, in seguito al Simposio via. Mons. J. Lozano Barragán, Presi- mondiale dell’AISAC (Associa- dente del Pontificio Consiglio per zione Internazionale degli Istituti la Pastorale della Salute, S.E Sanitari Cattolici) tenutosi in Va- 4. Visite e Viaggi Pastorali Mons. Redrado, il Segretario del ticano (Nova Domus Sanctae Dicastero, On. Rosy Bindi, già Marthe) dal 1 al 3 luglio 1999 sul Con le visite ed i viaggi pasto- Ministro della Sanità, Prof. Henry tema: “Le Istituzioni Sanitarie rali si è cercato di essere presenti T. Valère Kiniffo, Presidente del- Cattoliche Testimonianza di in modo concreto nel mondo del- l’Associazione Raoul Follereau Chiesa”, una Riunione congiunta la salute e della sofferenza per del Benin. dei Delegati Continentali e Grup- aiutare a santificare l’ammalato Il Presidente dell’AIFO Dr. po di Esperti che si è svolta in ed in generale il mondo della sa- Enzo Zecchini ha rivolto un indi- Vaticano dal 26 al 28 maggio lute. rizzo di saluto ai partecipanti. scorso. Durante i lavori della Giornata Alla Riunione hanno partecipa- MARZO Seminariale, si è riflettuto sui te- to circa 25 persone che si è artico- Ð Il giorno 26, S.E. Mons. Lo- mi come: “povertà, sviluppo e sa- lata in 2 giornate di studio e di ri- zano, invitato dal Primate della lute”, “La lebbra nel mondo-ana- flessione. Il Presidente del Dica- Polonia, S. Em.za il Card. Jozef lisi della situazione e nuovi svi- stero S.E. Mons. Javier Lozano Glemp ha partecipato alla Consa- luppi scientifici”, “L’impegno ha aperto i lavori della Riunione crazione della Chiesa dedicata al- delle Associazioni Membri della con un saluto, seguito da quello la Nostra Signora di Guadalupe a Federazione Internazionale del Direttore dell’AISAC Fra Laski (Varsavia) ed ha parlato sul (ILEP) Ð Sviluppo storico e pro- Pierluigi Marchesi, O.H.. In due significato antropologico del qua- spettive future”, “La Figura di giorni si è discusso sulle strategie dro della Madonna di Guadalupe. Raoul Follereau Ð Fondation dopo il Simposio del luglio 1999; Inoltre ha visitato il più grande Luxembourgeoise Raoul Folle- i rappresentanti continentali han- Centro cattolico per i non vedenti. reau”, “La Figura di Padre Da- no esposto a tutti le attività svolte Il Presidente è stato accompagna- miano Ð Fondation Damien Bel- o programmate per sviluppare to dal Rev.do Antonio Soto, Offi- gique”, “Disabilità e Lebbra”, “Il l’AISAC nel loro continente. ciale del Dicastero. Cronista e i Malati di Lebbra”, Unanimamente è stata ribadita “Lebbra – parola come sinonimo l’importanza nella Chiesa di un di emarginazione”. Organismo come l’AISAC. Tra 5. Giornata Seminariale La Giornata si è conclusa con gli obiettivi fissatisi: l’organizza- sul morbo di Hansen una preghiera presieduta dal Pre- zione del nuovo Simposio nel- sidente del Dicastero S.E. Mons. l’anno 2001. In occasione della “Giornata J. Lozano. Il Presidente del Pontificio Mondiale della lebbra 2000” si è All’Angelus, domenica 16 Consiglio S.E. Mons. Javier Lo- 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 143

zano, intervenendo alla fine dei catamente pastorali, assicurando rivanti dall’uso della droga, ecc., Lavori ha voluto ringraziare tutti nello stesso tempo la collabora- la medicina nei cambiamenti cul- per il lavoro svolto e ha fatto una zione anche tramite un delegato turali, i quesiti attuali di teologia sintesi conclusiva. nella fase di programmazione del morale, le prospettive offerte alla summenzionato Seminario, infor- medicina moderna dal dialogo in- mando nello stesso tempo che al- ter-religioso con l’ebraismo, l’i- 7. Il Seminario di Studio lo studio della Congregazione slamismo, l’induismo e buddi- “I Sacramenti nella della Fede si trova attualmente il smo, la formazione degli operato- Pastorale della Salute” problema della qualificazione ri sanitari, dei cappellani e dei vo- teologica della dottrina relativa al lontari Nel “Piano di Lavoro” del Pon- ministero dell’Unzione degli In- I partecipanti alla Conferenza tificio Consiglio, nell’ambito del fermi. sono stati ricevuti in Udienza nel- Ministero della santificazione , ci Come data del prossimo Semi- l’Aula del Sinodo dal Santo Padre sono tre programmi che riguarda- nario è stato proposto l’anno che con un Suo autorevole discor- no i sacramenti nell’ambito della 2002. so ha ribadito tra l’altro che l’im- pastorale sanitaria. Si tratta del pegno degli operatori sanitari ha Battesimo, dell’Unzione degli In- le caratteristiche di una vocazio- fermi, nonché degli altri Sacra- 8. XV Conferenza ne: andare incontro al malato menti. Internazionale vuol dire quindi andare incontro Detti “programmi” hanno co- alla persona sofferente e non me finalità la santificazione del- Si è tenuta in Vaticano (Aula semplicemente trattare un corpo l’ammalato e in generale del Nuova del Sinodo) dal 16 al 18 malato. mondo della salute. novembre, la XV Conferenza In- Il Santo Padre ha sottolineato Al riguardo, come Pontificio ternazionale, promossa e organiz- anche il concetto della salute af- Consiglio, tra le diverse azioni da zata dal Pontificio Consiglio, sul fermando: la salute, lungi dall’i- mettere in atto, è stato promosso e tema: “Salute e Società”. L’an- dentificarsi con la semplice as- 143 organizzato nei giorni 2-3 giugno nuale Conferenza internazionale senza di malattie, si pone come 2000, in collaborazione con l’Isti- è di molta importanza per la vita una tensione verso una più piena tuto Pastorale “Redemptor Homi- del Dicastero, anche perché fa armonia ed un sano equilibrio a nis” della Pontificia Università parte dei programmi del ministe- livello fisico, spirituale e sociale. Lateranense, un Seminario di Stu- ro della Parola che hanno avuto In questa prospettiva, la persona dio sui Sacramenti nella Pastora- come finalità nell’anno giubilare: stessa è chiamata a mobilitare le della Salute indirizzato ai Teo- Celebrare l’incarnazione del Ver- tutte le energie disponibili per logi, Esperti ed Operatori di Pa- bo per illuminare con il Vangelo realizzare la propria vocazione e storale sanitaria. Durante questo le culture sanitarie. il bene altrui. Seminario si è cercato di indicare Hanno partecipato circa 600 ed approfondire la tematica in og- partecipanti provenienti da 66 getto nei suoi diversi aspetti: so- paesi; erano presenti 15 Amba- 9. Incontro Intercontinentale cioculturale, antropologico, teolo- sciatori presso la Santa Sede, 1 sull’AIDS gico dogmatico, teologico pasto- Rappresentante dell’Organizza- rale. zione Mondiale della Salute Un altro momento significativo Il Seminario si è sviluppato in (OMS), 3 Ministri della Sanità, ed importante per l’attività del due ambiti di riflessione: 250 medici, rappresentanti delle Dicastero alla fine dell’anno Ð i sacramenti in relazione alla Associazioni e Federazioni Catto- 2000, sempre nell’ambito del mi- salute/malattia liche del mondo della salute. Tra nistero della comunione, è stato il Ð la salute/malattia come luogo gli illustri relatori: 2 Cardinali, 2 Raduno intercontinentale sul- favorevole e significativo per la Vescovi, nonché autorevoli ricer- l’AIDS, tenutosi in Vaticano celebrazione dei sacramenti. catori, scienziati e studiosi delle (Nuova Domus Sanctae Marthae) Dalle due giornate di studio so- scienze umanistiche, sociali, bio- dal 30 novembre al 1dicembre. no scaturite delle riflessioni ed al- mediche e teologico pastorali. S.E. Javier Lozano, Presidente cuni orientamenti circa il signifi- Il Presidente del Dicastero S.E. del Pontificio Consiglio ha aperto cato e l’importanza dei Sacra- Mons. Lozano ha introdotto i La- i Lavori del Raduno con un saluto menti e la loro incidenza nella Pa- vori, e S.Em.za il Card. F. Ange- ed una parola di introduzione re- storale sanitaria. lini, Presidente emerito del mede- lativa alla Giornata Mondiale del- In modo particolare durante i simo Dicastero ha rivolto un indi- l’Aids. lavori si è insistito per organizza- rizzo di saluto ai partecipanti. Nella prima giornata del Radu- re un altro Seminario di studio La tematica generale “Sanità e no, S.E. Mons. Redrado ha pre- sull’Unzione degli Infermi. Società” è stata trattata da vari re- sentato l’Iter di lavoro svolto du- Per questo motivo, vista l’im- latori alla luce della parola di Dio rante l’anno 1999-2000, poi sono portanza e la delicatezza di tale e della teologia in modo da evi- state presentate la Biblioteca e argomento, il Pontificio Consi- denziare le attuali sfide tecnologi- l’Archivio sull’Aids. Di notevole glio si è rivolto alla Congregazio- che e l’istanza morale per una importanza è stata la Conferenza ne per la Dottrina della Fede umanizzazione della medicina in Stampa sulla Giornata Mondiale (Prot. N. 27.292/2000, 6 giugno una società sempre più globaliz- dell’Aids, presso la Sala Stampa 2000) chiedendo l’autorevole zata. Vaticana, inoltre la presentazione partecipazione della suddetta Durante i Lavori della Confe- del progetto sul Vademecum sul- Congregazione, anche con l’In- renza si sono messi a fuoco i se- l’Aids da parte del Segretario del tervento di un Rappresentante guenti temi: le nuove frontiere Dicastero S.E. Mons. Redrado, qualificato. della tecnologia medica, i nuovi nonché gli interventi sulle realtà, La Congregazione per la Dot- luoghi di cura, gli ospedali e i problemi e proposte delle Chiese trina della Fede, con la lettera del propri domicili, i nuovi operatori locali sull’Aids nei diversi conti- 25 luglio 2000 (Prot. N. 41/74 Ð della salute, i nuovi servizi offerti nenti: Africa, America, Asia, Eu- 11169) ci ha comunicato che il ai malati, i nuovi malati e le nuo- ropa. Seminario in oggetto dovrebbe ve malattie emergenti come La seconda giornata è stata in- concentrarsi su argomenti specifi- l’Alzheimer, l’AIDS, e quelle de- teramente dedicata alla visita di 0069a144_DHn45_ita 2.8.2001 16:35 Pagina 144

due strutture nelle quali è presen- rum” composta dal Santo Padre della Carta in lingua: ungherese e te il problema dell’Aids: l’Ospe- Giovanni Paolo II per questa cir- lituana, è invece in fase di tradu- dale Bambin Gesù e il Carcere di costanza. zione nella lingua: malgascia, al- Rebbibia, nelle quali si sono tenu- Ogni mese per ciascuna area banese e “thai”. te brevi Tavole Rotonde che han- geografica c’è stata un’intensa Sono uscite quattro edizioni in no visto la partecipazione anche partecipazione da parte dei fratelli lingua spagnola (due in Messico, dei responsabili delle strutture. malati, disabili ed i loro accompa- una in Perù e una in Colombia) I Lavori si sono conclusi con gnatori, come anche da parte del- del libro del Presidente del Dica- l’auspicio che i malati di AIDS le varie organizzazioni di assi- stero S.E. Mons. Lozano “Teolo- siano accompagnati dalla solida- stenza ai malati quali l’UNITAL- gia e Medicina” ed è in prepara- rietà della Chiesa e dalla genero- SI, l’Istituto Don Guanella, il zione l’edizione italiana; inoltre è sità fraterna degli uomini e delle Cottolengo ed altri, rispondendo stato pubblicato in lingua italiana donne di buona volontà, secondo così alla precisa volontà del Papa. un volume dal titolo “La Donna l’esempio del Buon Samaritano e e il Buon Samaritano” – imme- siano soccorsi con i mezzi adatti, diato frutto del I¡ Convegno, a li- prendendosene cura fino alla fine. 11. Attività editoriale vello di Chiesa universale, sulla presenza e l’attività delle donne L’attività editoriale fa parte dei consacrate nel mondo della sanità 10. La preghiera mensile programmi del ministero della e della salute. Si tratta del primo con e per i malati Parola. Vogliamo segnalare pri- ed esauriente sussidio per la for- nell’anno giubilare ma di tutto la Rivista del Dica- mazione iniziale delle candidate stero “Dolentium Hominum. alla vita religiosa che si preparano Il Santo Padre, all’inizio di Chiesa e salute nel mondo” che è al ministero dell’assistenza a chi questo anno giubilare, ha espres- uscita regolarmente; essa viene soffre. so il desiderio che nella Basilica offerta ai lettori in quattro versio- 144 Liberiana di Santa Maria Mag- ni linguistiche (italiano, spagnolo, giore in Roma, durante tutto francese e inglese). Un numero di 12. Conclusione l’Anno 2000, ci siano speciali essa contiene gli Atti integrali momenti di preghiera da parte de- della Conferenza internazionale I summenzionati programmi gli infermi e di tutti coloro che vi organizzata e promossa dal Ponti- del Piano di lavoro di questo Pon- si recheranno, per ottenere l’In- ficio Consiglio. Inoltre nell’anno tificio Consiglio hanno coinvolto dulgenza del Giubileo. Come da- 2000 sono stati pubblicati anche in prima linea i Superiori, gli Of- ta dell’Incontro di preghiera con e gli Atti integrali del Convegno ficiali ed i collaboratori interni ed per i malati è stato scelto l’ultimo sull’Aids, del Seminario di Studio esterni del Dicastero. L’attività è Martedì di ogni mese. Al fine di sull’Identità del Cappellano Cat- stata molto intensa in sede. Han- coinvolgere tutti i Paesi del mon- tolico in Pastorale della Salute e no avuto luogo incontri al fine di do, sono state riservate alcune da- Sanità, della Giornata seminariale preparare i Congressi e Convegni, te per ciascuna zona geografica e sul Morbo di Hansen, e del Semi- raduni interdicasteriali e di esperti sono state invitate eminenti Auto- nario di Studio su “I Sacramenti in seno ai diversi gruppi di studio rità religiose a presiedere il sud- nella Pastorale della Salute”. per studiare i problemi della Dro- detto incontro. La Carta degli Operatori Sa- ga, l’AIDS, la Lebbra, l’AISAC, Durante questo momento di nitari, che è stata pubblicata nel la Guida pastorale della salute, il preghiera viene letto un brano del 1994 in lingua italiana, su inizia- Manuale di preghiera e di sacra- Vangelo indicativo dell’incontro, tiva del Dicastero, è stata finora menti, la preghiera dei malati a al quale segue un breve pensiero tradotta e pubblicata da diversi Santa Maria Maggiore, ecc.. di meditazione del Celebrante. La Paesi nelle seguenti lingue: spa- Grazie a questo comune impe- preghiera prosegue davanti al gnola, inglese, francese, tedesca, gno, molte iniziative si sono potu- Santissimo Sacramento esposto e olandese, polacca, portoghese, te portare a termine come abbia- si conclude con la Benedizione ai russa, ceca, slovena, rumena, ed è mo dimostrato sopra, altre invece presenti e con la preghiera alla in corso, con il nulla osta del Pon- sono in corso. Inoltre non si può Vergine Santa “Salus Infirmo- tificio Consiglio, la pubblicazione dimenticare che durante l’anno 2000 è continuata sia la corri- spondenza epistolare con gli epi- scopati sia quella con i rappresen- tanti pontifici, in particolare con quelli di nuova nomina, con Arci- vescovi, Vescovi, presenti a Ro- ma per diverse circostanze giubi- lari o altre, con sacerdoti, religio- si/e, operatori sanitari.

Rev.do Don KRZYSZTOF NYKIEL Officiale del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute