Pontificia Università Urbaniana Facoltà Di Missiologia Vira Tsenhlevych Evangelizzare Gli Adulti Di Ucraina Oggi. Annuncio
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PONTIFICIA UNIVERSITÀ URBANIANA FACOLTÀ DI MISSIOLOGIA VIRA TSENHLEVYCH EVANGELIZZARE GLI ADULTI DI UCRAINA OGGI. ANNUNCIO DEL VANGELO TRA SECOLARIZZAZIONE E RINASCITA DELLA RELIGIONE ROMA 2010 ABBREVIAZIONI E SIGLE AG Concilio Vaticano II, Decreto sull’attività missionaria della Chiesa Ad Gentes (7 dicembre 1965) AAS Acta Apostolicae Sedis Roma 1909 ss. DCG Direttorio generale per la catechesi, 1997 CCC Catechismo della Chiesa Cattolica CD Concilio Vaticano II, Decreto sulla missione pastorale dei Vescovi nella Chiesa (28 ottobre 1965) CCEE Consiglio delle Conferenze Episcopale dell’Europa Cf Confronto CELAM Conferenza Episcopale della America Latina CCEO Codex canonum Ecclesiarum Orientalium, 1990 CEI Conferenza Episcopale italiana CEI-CEP Consiglio Episcopale Permanente della CEI ChL Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica post-sinodale Cristifideles Laici (30 dicembre 1988) CPCeOR Consiglio Panucraino delle Chiese e delle organizzazione religiose GS Concilio Vaticano II, Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et Spes (7 dicembre 1965) EE Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica Ecclesia in Europa (28 giugno 2003) EN Paolo VI, Esortazione apostolica Evangelii Nuntiandi (8 dicembre 1975) KGB Committee for State Security KEK Conferenza delle Chiese dell’Europa LG Concilio Vaticano II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium (21 novembre 1964) ONU Organizzazione delle Nazioni Unite RH Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Redemptor Hominis (4.03.1979). RICA Rito dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti, ed. italiana dell’Ordo Initiationis Christianae Adultorum, Editio Tipica, Typis Polyglottis Vaticanis, 1972 PC Partito comunista PCUS Partito comunista dell’Unione Sovietica PO Concilio Vaticano II, Decreto sul ministero e la vita dei presbiteri Presbyterorum Ordinis (7 dicembre 1965) RM Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Redemptoris Missio (7 dicembre 1990) UCU Università Cattolica Ucraina UGCC Chiesa ucraina greco-cattolica UNESCO United Nations Educational Scientific and Cultural Organization USSR Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche UUS Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Ut Unun Sint (25 maggio 1995) INDICE DELL’ESTRATTO ABBREVIAZIONI E SIGLE 4 INDICE GENERALE 6 INTRODUZIONE 6 CAPITOLO SECONDO 6 LA SOCIETÀ UCRAINA IN TRASFORMAZIONE 6 2.1. Il contesto politico e socio-culturale del passato regime comunista. 6 2.2. La sfida della secolarizzazione 6 2.3. La sfida della globalizzazione 6 CAPITOLO QUARTO 6 LA UGCC VERSO UNA «NUOVA EVANGELIZZAZIONE» 6 4.2. La nozione di «nuova evangelizzazione». 6 4.3.Il servizio della UGCC nella società ucraina. 6 4.3.1. L’annuncio, come compito prioritario per la UGCC. 6 CONCLUSIONE 6 BIBLIOGRAFIA 6 INTRODUZIONE La caduta del Muro di Berlino nel 1989 segnò una nuova tappa nella storia dell’Europa. La Chiesa ha riconosciuto la straordinaria importanza di questo evento per la propria missione in Europa, e lo ha accolto come dono e compito. Lo ha accolto come dono perché nonostante vari segni di crisi del sistema il suo crollo era, sì, desiderato da milioni di persone, invocato nelle preghiere dei credenti, ma non previsto né atteso da analisti, politologi, economisti. Sin dal primo momento la Chiesa ha anche compreso che il dono costituiva un compito molto esigente, da affrontare con l’impegno di tutte le sue forze1. Il 20° anniversario della rivoluzione pacifica che portò alla caduta dei regimi nell’Europa centrale e orientale - quando l’Ucraina finalmente diventò uno Stato indipendente - ci fa comprendere che l’intero paese ha ancora bisogno di una purificazione delle coscienze, sia per chi credeva che il comunismo fosse davvero un possibile paradiso e sia per quelli che credevano che col mondo comunista, anche se non era un paradiso, si potevano comunque fare buoni affari. Il popolo ucraino, liberatosi dalla terribile eredità dell’ateismo forzato (anno 1920-1990), lotta oggi per edificare una società basata sulla spiritualità cristiana, nella quale regnino tolleranza, libertà religiosa, senso di umanità e rispetto per la dignità umana. «Il senso di responsabilità è una manifestazione della propria libertà»2. Si deve educare alla responsabilità degli uni verso gli altri, sia all’interno della società ucraina come anche verso la Chiesa. La Chiesa ucraina greco–cattolica (in appresso indicata come UGCC) ha iniziato un cammino difficile nella libertà riacquistata. In questi venti anni, superata la prima fase di riorganizzazione dopo la bufera della persecuzione (1946-1990), si è finalmente lanciata nell’attività di evangelizzazione; attività che si identifica con la realtà stessa della Chiesa: è il suo essere, la sua vocazione, la sua missione. L’Ucraina è terra d’antica cristianità, ma dopo aver subito un periodo di terribile sottomissione ad un regime ateo, il popolo ucraino deve ora recuperare la fede cristiana. Il contributo della Chiesa per un futuro migliore si basa sulla promozione di una nuova evangelizzazione, con la diffusione dei valori cristiani nella vita quotidiana. 1 S. DZIWISZ, «Dono e compito», in La Nuova Europa 6 (2009), 29-32. 2 R. SCALFI, «La caduta del muro: spazio di speranza e di creatività», in La Nuova Europa 6 (2009), 2-3. La nuova evangelizzazione rappresenta un’impresa complessa e rimanda ad un progetto organico di pastorale, con l’opzione di priorità fondamentali tra le quali vanno segnalate: piena assunzione dell’ecclesiologia di comunione del Vaticano II; conversione e santità di vita dei battezzati; formazione di comunità di adulti nella fede; rinnovamento delle strutture pastorali in corrispondenza alle nuove istanze.3 Il titolo di questa tesi è: Evangelizzare gli adulti in Ucraina oggi. Annuncio del Vangelo tra secolarizzazione e rinascita della religione. Aspetti pastorali. Il presente lavoro è perciò di aspetto pastorale, dedicato all’evangelizzazione degli adulti ucraini che hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana o del matrimonio, ma non sono stati mai evangelizzati. Il problema di fondo della coscienza cristiana degli ucraini è come tenere insieme la moralità e l’ascetica, la partecipazione alla vita della Chiesa e la vita quotidiana. È ancora tutta da scoprire la relazione esistente tra la vita liturgica, sacramentale e l’ambito della vita morale, sociale, comportamentale. Nella prospettiva aperta dall’impegno per una «nuova evangelizzazione» la UGCC deve affrontare varie sfide poste dalla società ucraina che si trova in stato di transizione. L’impero sovietico ha lasciato le ferite del sistema totalitario, perché la trasformazione sociale è sempre stata controllata dallo stato e si è prodotta l’emarginazione dei cristiani fino alla persecuzione. Ma la ferita più grave è la doppia personalità «dell’uomo nuovo», creato dall’ideologia sovietica. Occorre risanare le personalità ferite ed impegnarsi alla formazione come un’attività plasmatrice; il suo compito è di formare una persona umanamente degna, sviluppando la persona integralmente nel suo proprio «io» e abilitandola ai ruoli professionali e sociali; è una funzione dell’evoluzione umana. Attraverso la formazione, la persona acquisisce una nuova identità e vengono sviluppate le sue capacità4. Negli anni di isolamento e di persecuzione la Chiesa ha perso il collegamento con la società e con la storia. Alla fine ne è derivato un ritardo culturale sia rispetto all’evoluzione intervenuta nella società, sia – ancora di più – rispetto alle trasformazioni in atto nella Chiesa universale. Le conseguenze si avvertono quindi su tre livelli: 3 C. ROCCHETTA, «Fare» i cristiani oggi. Il rito dell’iniziazione cristiana degli adulti forma tipica per il rinnovamento delle nostre comunità. EDB Bologna 1996, 39-40. 4 Cf. L. MEDDI, «Religioni e pratiche formative. Analisi e prospettive», in Redemptoris Missio 20, 2 (2004), 7. la Chiesa riesce con difficoltà a trovare il modo giusto per entrare in dialogo con le giovani generazioni; nelle questioni più attuali che si agitano nella società, nella scienza e nella cultura, essa non è in grado di interloquire; ne consegue un rapporto distorto con le stesse élites culturali5. La UGCC, con la presa di coscienza della propria posizione nella società pluridimensionale, sta cercando di superare le proprie sofferenze e liberarsi dal complesso di persecuzione, per entrare a pieno titolo nel gioco delle forze sociali. Perciò partecipa alle varie iniziative e progetti socioculturali e caritativi, apportando la propria chiara comprensione della situazione post- moderna in cui si trova l’Ucraina. Il tema della dissertazione è stato studiato con un approccio analitico, storico-narrativo e creativo; tali approcci si richiamano reciprocamente e sono tra loro complementari. Il lavoro presenta alcuni limiti oggettivi, riferibili sia all’ampiezza del tema, sia al fatto che i testi di riferimento sono in diverse lingue. Tuttavia tali limiti sono un invito ad approfondire gli argomenti del tema e metterli in pratica in seguito. Nel presente lavoro sono state utilizzate fonti di varia provenienza: documenti di magistero della Chiesa ucraina greco cattolica, della Sede Apostolica, della Conferenza Episcopale Italiana6, di quella Latinoamericana, del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa. Libri e riviste con commenti e approfondimenti in ucraino, russo, polacco, francese, inglese, tedesco sono stati tradotti direttamente in italiano. Così pure quando è stata usata documentazione proveniente dalla rete Internet. Questo lavoro si compone di cinque capitoli. Nel capitolo primo viene presentato un quadro storico