Quaderni Di Archeologia Del Piemonte
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Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli Quaderni di Archeologia del Piemonte Torino 2018 2 Direzione e Redazione Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo Sede operativa: piazza S. Giovanni 2 - 10122 Torino Tel. 011-195244 Fax 011-5213145 Direttore della Collana Egle Micheletto - Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo I contributi sono sottoposti a peer-review Comitato Scientifico Marica Venturino Federico Barello Francesca Garanzini Coordinamento Marica Venturino Comitato di Redazione Maurizia Lucchino Susanna Salines Segreteria di Redazione Maurizia Lucchino Editing ed elaborazione immagini Susanna Salines Progetto grafico LineLab.edizioni - Alessandria Editing dei testi, impaginazione e stampa La Terra Promessa Società Coop. Sociale - Onlus Polo Grafico di Torino AGIT Quando non diversamente indicato, i disegni dei reperti sono in scala 1:3 (ceramica, vetri), in scala 1:2 (industria litica levigata, metalli), in scala 1:1 (industria litica scheggiata) Il volume è stato pubblicato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino con la collaborazione della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti È possibile consultare gli articoli pubblicati in questo volume nel sito istituzionale della Soprintendenza: http://www.sabap-al.beniculturali.it/editoria © 2018 Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli ISSN 2533-2597 Notiziario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo Schede di: Luisa Ferrero, Alessandro Quercia, Deborah Rocchietti, Daniele Arobba Sofia Uggé Museo Archeologico del Finale, Istituto Internazionale di Studi Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Liguri - Finale Ligure Borgo metropolitana di Torino Raimondo Prosperi Alberto Crosetto, Egle Micheletto, Marica Venturino Archeologia s.r.l.s. - Acqui Terme Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo Elisa Ariaudo Ar.co.p. Società Cooperativa Piemontese di ricerca archeologica - Alberto Bacchetta Torino Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano Marina Giaretti B.C. Service - Torino Neva Chiarenza Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Elisa Bessone, Laura Maffeis, Melania Semeraro province di Lucca e Massa Carrara Cristellotti & Maffeis s.r.l. - Costigliole Saluzzo Luigi Sambuelli Valentina Cabiale, Marco Casola Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle F.T. Studio s.r.l. - Torino Infrastrutture - Politecnico di Torino Simone Cavalieri, Martina Cestari Alessandro Borghi, Loredana Macaluso, Edoardo GEA S.A.R.T. s.a.s. - Torino Martinetto Carmela Sirello Dipartimento di Scienze della Terra - Università degli Studi di Laboratorio Carmela Sirello Restauri - Torino Torino Silvia Gatti, Giulia Pasquini, Margherita Roncaglio Alessandro Peinetti Lo Studio s.r.l. - Alessandria UMR 5140, Archéologie des Sociétés Méditerranéennes - Lattes Marco Subbrizio Katherine Huntley Studio Marco Subbrizio - Torino Boise State University - Boise, Idaho, USA Melania Cazzulo, Deneb Cesana, Paola Comba, Michael Boyles, Hannah Friedman Miriana Ribero Texas Tech University - Lubbock, Texas, USA Collaboratrici Severino Fossati ISCUM - Genova N 141 Provincia di Alessandria Acqui Terme. Acquedotto romano di Aquae Statiellae Interventi di estrema urgenza a seguito degli eventi alluvionali del 24-25 novembre 2016 Marica Venturino - Margherita Roncaglio - Daniele Arobba - Severino Fossati L’alluvione del fiume Bormida verificatasi nella to alla necessità di verificare il piano di imposta e notte tra il 24 e il 25 novembre 2016 ha drammati- le caratteristiche delle fondazioni dei piloni, al fine camente interessato l’area pianeggiante e pedecolli- di meglio valutarne la stabilità e i possibili rischi di nare in sponda destra del fiume, che si ricollega pro- collasso strutturale. La verifica dell’effettiva quota gressivamente al versante collinare tra Roccasorda di fondazione dei piloni risultava inoltre indispen- e Montestregone, nella zona di confluenza del rio sabile e indifferibile in quanto, per la loro altezza Ravanasco, area su cui insistono anche le arcate e i e le condizioni del sottosuolo, senza un adeguato piloni dell’acquedotto romano di Aquae Statiellae, immorsamento nel terreno i piloni dell’acquedotto vincolato con D.M. 04.09.1908 e D.M. 20.03.1995 e sarebbero potuti diventare fortemente instabili e a di proprietà demaniale, in consegna alla Soprinten- consistente rischio crollo. Era inoltre necessario e denza a partire dal 21.08.1956. urgente verificare la natura e le caratteristiche delle Nel corso di un sopralluogo, effettuato all’indoma- evidenze archeologiche emerse nella fossa d’erosio- ni della conclusione dell’evento alluvionale, nell’area ne al fine di provvedere alla loro documentazione si accertava una situazione molto precaria circa preliminarmente al ripristino dell’area, essenziale lo stato di conservazione delle strutture murarie per una messa in sicurezza di piloni e arcate, oltre dell’antico acquedotto. L’onda di piena della Bormi- che per valutazioni relative alla pubblica incolumità. da aveva infatti ampiamente inondato il fondovalle Con D.D.G. del 27 marzo 2017 il Ministero finan- raggiungendo anche i ruderi dei primi due degli otto ziava sia un intervento di estrema urgenza, consen- piloni ubicati poco a monte delle arcate principali, tendo la programmazione delle prime indagini pre- in un terreno agricolo di proprietà privata. I sette liminari, che si sono concluse nell’autunno-inverno piloni in alveo, ancora in parte legati dalle arcate 2017, sia la redazione del progetto esecutivo dei la- che reggevano il condotto idrico a esse sovrapposto, vori di messa in sicurezza dei pilastri con realizza- erano stati allagati per un’altezza di ca. 6-7 m, trat- zione di micropali, lavori attualmente in corso. tenendo numerosi alberi anche di grosso fusto, sra- Le prime attività poste in essere tra settembre e dicati e trascinati dalla furia della piena, e compor- novembre 2017 sono consistite in: tandosi di fatto come una “pseudo briglia a pettine”. 1. Indagini, rilievi e verifiche di carattere geologi- Contestualmente si era creato un incremento locale co-geotecnico (rilievo georadar per l’individua- della turbolenza con l’innesco di una profonda attivi- zione di eventuali strutture sepolte, preliminare tà erosiva di fondo, longitudinale rispetto alla strut- allo scavo esplorativo e alle prove penetrome- tura dell’acquedotto romano; l’attività delle acque triche; rilievo topografico GPS di tipo planoalti- vorticose aveva generato un moto evorsivo che aveva metrico dell’area coinvolta dai fenomeni evorsivi scavato intorno alle fondazioni dei piloni e in partico- che hanno interessato le fondazioni dei piloni e lare in corrispondenza dei primi tre verso valle, dove messo in luce strutture relitte adiacenti; prove lo scalzamento aveva raggiunto il dado di fondazione. penetrometriche dinamiche SCPT fino alla pro- La piena aveva creato anche un’ampia fossa d’erosio- fondità di 15 m o a rifiuto; esecuzione di pozzet- ne, allungata nella stessa direzione dell’acquedotto e ti esplorativi per l’individuazione della quota del profonda oltre 2,50 m, che si era sviluppata anche a piano di imposta delle fondazioni; esecuzione valle dei piloni per 10-15 m, mettendo a nudo altri re- di un profilo sismico con utilizzo metodologia sti archeologici (porzioni di muratura crollate in an- MASW lunghezza 100 m per caratterizzazione tico e parzialmente dislocate rispetto all’allineamento sismica del terreno) (Studio Tecnico Foglino - Ri- dei piloni) (evidenziati dalla freccia in fig. 20). caldone). I dati preliminari ricavati da tali indagi- La situazione di estrema gravità e rischio statico ni hanno confermato il rischio di instabilità degli veniva rappresentata al superiore Ministero con la ultimi tre piloni a valle dell’acquedotto romano, richiesta di finanziamenti urgenti per accertare lo maggiormente interessati dai fenomeni evorsivi, stato di rischio conservativo e di pericolosità delle che risultano fondati in un deposito ghiaioso di strutture archeologiche, con particolare riferimen- circa un paio di metri e non negli strati terziari 142 N Fig. 20. Acqui Terme. Acquedotto romano di Aquae Statiellae. Panoramica dell’area di intervento dopo l’alluvione del novembre 2016 (foto Lo Studio s.r.l.). (Formazione di Cortemilia, alternanze di arena- ancora in piedi verso Bormida, è apparso evidente rie medio-fini e peliti). che le parti di muratura non costituivano semplici 2. Indagini archeologiche su: a) le fondazioni dei lacerti murari dislocati dal fiume in occasione di piloni interessati dai fenomeni erosivi per la pre- pregressi eventi alluvionali, ma erano porzioni con- disposizione di interventi di consolidamento e sistenti di ulteriori piloni dell’acquedotto romano,