Storia Della Pubblica Sicurezza
ALBERTO FRANCINI STORIA DELLA PUBBLICA SICUREZZA (DALLE ORIGINI ALLA POLIZIA DI PROSSIMITA’) 2018 CAP. I LA POLIZIA “Riflessioni preliminari” La Polizia non è istituzione moderna come vorrebbero Hume ed altri studiosi, ma è antichissima. Anzi si può dire che risale al tempo in cui cominciarono a nascere le prime consociazioni collettive prive di caratteristiche meramente tribali. Gli Ebrei ebbero leggi di polizia, ne fanno fede i libri di Mosè che ridondano di statuti tendenti a mantenere il buon ordine, procacciare la salute e la sicurezza dei cittadini, assistere i poveri e disciplinare l’ ospitalità (oggi diremo, regolare l’afflusso degli stranieri). Essi avevano funzionari di polizia nei dipartimenti e nei quattro quartieri in cui era divisa Gerusalemme. Trimegisto, segretario di Menete, realizzò, per gli Egizi, leggi di polizia, che, fra l’ altro, si occupavano dei freni al vagabondaggio. I Greci, poi avevano un’ alta concezione della polizia, tanto che i relativi poteri erano commessi ad un Arconte che prendeva il nome di Poliarca, il quale era il prefetto della città che badava al buon ordine e aveva a sua disposizione, come sorta di funzionari di polizia ante litteram, desimati e panopiscopi, con funzioni superiori e i corepiscopi che erano i funzionari competenti sui quartieri della città. In Sparta, questi funzionari prendevano, invece, il nome di nomofoluca. Napoli, che fu città greca e trasse da quelle tradizioni i suoi primi statuti, aveva Arconti e Demarchi (prefetti e questori?) che avevano la responsabilità della polizia sul cui operato, però, avevano voce in capitolo anche le Fratrie, consessi di persone competenti a discutere dell’ ordine e della sicurezza (comitati locali per l’ ordine e la sicurezza?).
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